lui squiiar. 2. trascendere a determinati comportamenti. anonimo genovese, 2-143-51
parte degli studiosi, il verbo risalirebbe a squilla, con un'evoluzione semantica dal
, 251: tutti li mori si gittorono a notare, e noi continuamente li seguitassemo
quell'interezza umana. -far perdere a una persona il pieno controllo di sé.
impero: l'occidente cominciò con cesare a lottare con l'oriente. stufiarich, p-86
lotta contro il modernismo aveva squilibrato troppo a destra il cattolicismo. 5.
noi, volendosi mettere per una stanza a camminare dentro due linee in uno spazio di
facoltà mentali. 8. andare incontro a una situazione di precarietà, d'instabilità
economico). 9. evolversi nettamente a favore di una delle parti in lotta
si mostra / emulo di pelide: a un suo grand'urto / si squilibra la
grand'urto / si squilibra la pugna e a lui dinanzi / romponsi / tonde dei
tutta la forza un pugno in petto a quel ragazzo, mandandolo a ruzzolare in terra
in petto a quel ragazzo, mandandolo a ruzzolare in terra, tanto più lontano
con gli stinchi fuori e gli occhi a terra come una gallina. 2
, forse squilibrata di mente più che a chi la vedeva di rado non apparisse.
parte anche la signora santini nominata levatrice a massaua e che, viceversa, s'era
. una squilibrata. tozzi, vi-509: a chi ha avuto il tifo,
). caracciolo forino, 66: a questo insieme disgustevole aggiungeva ora un riso
di due occhi squilibrati che sembravano pronti a balzare fuori dell'orbita. cicognani, v-1-169
equilibrio o dell'equilibramento (dovuta a un'errata distribuzione del peso o al
. meccan. in un solido rotante intorno a un asse, mancanza di equilibramento delle
crescenzio, 2-3-314: l'acqua piena sarà a ore tre, e la stanca a
a ore tre, e la stanca a quattro e meza. scamozzi, 1-338-54:
vegetazione vibrò e un attimo dopo piovve, a gocciolone rade e stanche.
senza meta, un po'triste, a passi stanchi, / udivo un passo frettoloso
fianchi. -che procede lentamente, a stento, con difficoltà (una nave
iacopone, 24-147: stanco lo iorno -giamene a letto, / pensava l'affetto -nel
, e più tosto gli interi giorni sarebbono a tale ragionamento richiesti che le brievi
buonarroti il giovane, i-21: stanco a sera il sol s'immerge, / e
ecco le stelle lacrimose e stanche / venute a ritrovare il caro signo. panzini,
loria, 5-28: la luce cominciava a venir stanca e ingrigita. pasolini,
produttività in quanto impoverito delle sostanze nutritive a causa dell'eccessivo sfruttamento (un terreno
. targioni pozzetti, 12-5-231: seminano a strame soltanto que'campi che chiamano 'stanchi'e
.. e non sovviengli / ch'a poco a poco s'infiacchisce il tutto,
e non sovviengli / ch'a poco a poco s'infiacchisce il tutto, / e
non può più fruttificare o fruttifica scarsamente a causa dell'eccessiva produzione precedente o,
stanca / ferì lo scudo e lo percosse a pena. d'annunzio, vii-287:
un luogo o di uno spazio rispetto a un punto di riferimento. fiore dei
mandritta al valentino e la stanca al parco a cui si comunicava per gli campi di
alla, da o dalla mano stanca; a stanca: da o verso sinistra,
argine quarto; / volgemmo e discendemmo a mano stanca / là giù nel fondo
passeggi chiamati forhaut,... a capo de quali s'entra pur dentro
e correnti, conciossiaché il mincio, a stanca verso la cittadella precipitandosi, lascia i
la cittadella precipitandosi, lascia i terreni a dritta o del tutto scoperti o di poche
. bacchetti, i-230: prendete invece a man stanca, fate cento passi: c'
mare senza altra cena se n'andò a dormire. goldoni, vii-1139: sono
'estinguere'); la sovrapposizione di stracco a manco è, secondo il d.
una mostra o di un mercato, riservato a una determinata categoria di prodotti. -anche
. -anche: il singolo spazio riservato a un espositore. panzini, iv-660
dei francesi, e dai francesi appiccicata a noi. 'padiglione, posteggio', cioè 'spazio'
buzzati, 6-191: lo trovano seduto a uno stand degli elettrodomestici. volponi, 4-9
determinato paese; quantità media di cibo a disposizione degli abitanti di un luogo.
dimentichi mai l'alto 'standard'che a questa spetta. montale, 7-47: uno
o insieme di norme o di criteri a cui devono fare riferimento o a cui si
di criteri a cui devono fare riferimento o a cui si devono uniformare attività, servizi
viene da tempi con durate lunghissime. lavoravi a formare un uomo che doveva servire secondo
in fila. -insieme di regole a cui conformarsi in determinate attività o comportamenti
guerra in cui le due parti si uniformarono a un certo standard di cavalleria
campione o tipo di un prodotto, a cui deve conformarsi chiunque fabbrichi tale prodotto.
con uso aggett.: uniformato o adeguato a un modello, a un tipo,
uniformato o adeguato a un modello, a un tipo, a una norma o a
un modello, a un tipo, a una norma o a un criterio stabilito.
a un tipo, a una norma o a un criterio stabilito. c. e
che virtù esprime un rapporto, variabile a seconda dei casi. del giudice, 2-106
riconosciuto da una competente autorità in base a una normativa precisa. verbali del consiglio
12. che ha forma e dimensione uniformata a un modello o a un campione o
e dimensione uniformata a un modello o a un campione o a un tipo stabilito da
un modello o a un campione o a un tipo stabilito da determinate norme di
impossibile adattare divisa standard giacca e martingala a soldati alti otto metri e cinque braccia mentre
standard, che si è andata formando a poco a poco su alcune indicazioni sbagliate
, che si è andata formando a poco a poco su alcune indicazioni sbagliate date dallo
niente. sempre le solite facce, a roma: stesso taglio di capelli, stesso
fis. e tecn. che si riferisce a un valore di riferimento col quale si
accettato da tutti (e può non corrispondere a un linguaggio realmente parlato, ma a
a un linguaggio realmente parlato, ma a un linguaggio codificato e pianificato soprattutto dalla
buona istanga; e fermato l'uscio andò a pascere. giovanni da samminiato [petrarca
fatto buon animo, serrata subito la porta a stanga, lo strascinammo pema e io
la porta, tale gli menò un colpo a traverso, là dove vedeva alzata la
(36): don abbondio ordino a perpetua di metter la stanga all'uscio,
pallio verde..., e sopra a questo porranno lo copritore di cuoio verde
crudelmente. anonimo romano, 1-158: a questo romore traie la iente con vastoni
di stagnio, il quale pesava in circa a sessanta libbre, e lo gittai in
bipenne mia », / dice ella a lui, che con la stanga in alto
vi mantenne accesi i fuochi tutta notte a dispetto d'una gran nevicata. bacchelli
... al salto coll'asta che a quei tempi si eseguiva con una stanga
lorenzo de'medici, ii-320: adopransi a far l'olio i ramaiuoli / e
inferiore di un ferro acuminato. - a forza di stanga, di stanga: per
bello / sollevi un navicello, / sicch'a forza dipoi d'aura benigna / e
benigna / e più di stanga si conduca a signa. cicognani, 9-146: il
cicognani, 9-146: il renaiolo affrettò, a forza di stanga, l'andar della
la statua del santo, i devoti cominciarono a lavorar di spalle sulle stanghe, per
. barilli, 5-239: son seggioloni a stanghe, quasi portantine scoperte. montano,
dell'interno che doveva essere assai angusto a giudicare dalle stanghe d'una barella che spuntando
con le sue macchine e caldaie, pronta a navigare col suo equipaggio al completo,
, agg. che può essere uniformato a un modello, a una categoria, a
può essere uniformato a un modello, a una categoria, a un tipo determinato.
a un modello, a una categoria, a un tipo determinato. rapporto censis
rapporto censis 1992, 562: interventi a risultato standardizzabile (ad esempio, servizio
standardizzare. standardizzare, tr. uniformare a una condizione, a una situazione,
, tr. uniformare a una condizione, a una situazione, a un modello o
una condizione, a una situazione, a un modello o a un criterio riconosciuti
una situazione, a un modello o a un criterio riconosciuti come normali. -
di standardizzare), agg. uniformato a un determinato comportamento, attività, mentalità
: oggi... gli uomini, a cagione dei tempi, son costretti a
a cagione dei tempi, son costretti a condurre una vita che corre sulle medesime rotaie
senza volto, della fatalità meccanica che a poco a poco ci impronta ed uniforma
volto, della fatalità meccanica che a poco a poco ci impronta ed uniforma fin nell'
palingenesi moderna. 2. conformato a un modello prefissato (un sistema operativo
; che ha forma e dimensione uniformata a un modello o a un campione o
e dimensione uniformata a un modello o a un campione o a un tipo stabilito
un modello o a un campione o a un tipo stabilito da determinate norme di fabbricazione
einaudi, 6-600: gli speditori si decisero a mandare pacchi. quelli ordinari standardizzati costano
l'uno, si va su fino a dieci dollari per i pacchi più bene scelti
sono uno che non fa mai regali a nessuno, né ne ricevo: vivo in
(o quasi uguali), uniformati a un tipo fisso considerato come modello (
: il provinciale trova qui quello che ricerca a nuova york; 'beauties'standardizzate dalle lunghe
acrobati e contorsionisti. -che risponde a precisi criteri di composizione (una miscela
, sf. uniformazione di un prodotto a un procedimento produttivo, alle norme e ai
dimensioni dei prodotti industriali. a. parazzoli, 1-ii-253: a questo congresso
a. parazzoli, 1-ii-253: a questo congresso (settembre 1905) vennero
2. modello artistico da imitare o a cui ispirarsi. eco, 4-59:
allestisce il padiglione; chi è addetto a ricevere i clienti. c.
16: il numero degli standisti costretti a pagare è stato elevato. = deriv
le pere, se poneva la mano dentro a una discositura facta nella scannella, quasi
e, prendendo la borsa avea atacata a le brache, dentro li reponeva li denari
[i denari] lunidie x die a l'escita di genaio; e fue per
passare in inghilterra per essere il primo a portarne in italia. 2.
fermati da travi grandi e da stanghe a raffrenare le correrie, erano difesi e
era messo in mezzo allo scompartimento arrivando a tenersi alla stanga di ferro che sosteneva
la gamba. -mezzo simile a una lettiga per il trasporto di merci
. zane di poponi. stanghe di vino a sei coppie di fiaschi l'una.
di fiaschi l'una. stanghe di polli a sei paia l'una. stanghe di
paia l'una. stanghe di paperi a sei paia l'una. g. b
de'bottacci. redi, 16-v-174: a lorenzo gualtieri consegnerò la scatola del cioccolatte
scatola del cioccolatte, e verrà costì a firenze per la prima occasione di navicello
mi si scavezzò una stanga della carrozza a desenzano. giuliani, i-228: io lavoro
silone, 5-37: il medico era appoggiato a una stanga della biga e guardava sospettoso
delle due aste di legno di un carretto a mano. tobino, 5-57:
, bisogna prendere in affitto il carretto a mano tutte le settimane: a volte
il carretto a mano tutte le settimane: a volte ci si mette al trotto tra
... legne alcuna che sia atta a fare dentali, cime, pedi,
e impegnativa condizione di chi è costretto a provvedervi. jahier, 3-113: lasciateci
febbraio, sieno tenuti li signori comandare a li tessitori et a le tessitrici che
tenuti li signori comandare a li tessitori et a le tessitrici che tessono li panni dell'
giovane, 9-714: tu 'l bordato attacca a questa stanga. / tu ch'avesti
canta questo gaglioffo? ». -sbarra a cui si attaccano gli animali da tiro per
di legno o di metallo fissata al muro a una certa altezza da terra in magazzini
le tovaglie, la quale pertica veniva così a capo dell'uno de'canti de la
tenen do e'piedi agavignati a la stanga. t. alberti, 158
botti. lippi, 8-17: una stanga a mezz'aria èwi a traverso, /
8-17: una stanga a mezz'aria èwi a traverso, / dov'ella tien le
, i-97: presso i conciatori mettere a greggiare il cuoio vale metterlo piegato a
mettere a greggiare il cuoio vale metterlo piegato a mezzo, con carne in aria a
a mezzo, con carne in aria a rasciugar sulle stanghe appena che sia levato
, sbarra o asse di legno posta a una certa altezza dal suolo per separare gli
l'uno dall'altro, delimitando lo spazio a disposizione di ognuno. corte,
: dentro fra le due colonne s'ha a ficcar forte in terra un legno diritto
acconcio, che regga una stanga posta a giacere, alta da terra un braccio e
9. sbarra doganale o di un passaggio a livello. cassola, 2-238: il
dalla parte di volterra, veniva giù a discreta velocità e quando attaccò la dirittura
sua saletta vide sopra la stanga. a. f. doni, 2-106: poi
, senza altra inquisizione fumo tutti posti a tormento, che è con doi stanghe
d. bartoli, 2-2-431: ór a questi, in subito arrivare, strinsero i
piedi fra due grosse stanghe, premute a discrezione di manigoldi: de'quali mentre
maglio batte la stanga superiore, onde a non pochi avviene di rimanerne storpi.
delle due stanghette degli occhiali. -occhiali a stanga: a stanghette. pirandello,
degli occhiali. -occhiali a stanga: a stanghette. pirandello, 8-274: prese
stanghette. pirandello, 8-274: prese a svolgerlo pian piano, tra l'attenzione
un ber vecchietto asciutto co l'occhiali a stanga. 13. stecca di
« buona donna, che domandi tu a costui? ». storia di fra michele
, essere alla stanga: essere sottoposto a fermo giudiziario presso il tribunale. statuti
rezasco], 1-22: sia costretto personalmente a la stanga. -stare costante
stanga, n. 15. a. pucci, 6-202: disse la donna
messa dentro, cosìe cors'ella subitamente a una camera di là entro, e serrasi
ella era, che niuno non poteva passare a lei per modo veruno. aretino,
ben la porta: / stia colla serva a cuocer la minestra. alfieri, 12-148
« zitta » disse lofio ch'era corso a stangare la porta di fuori. viani
silenzio. giusti, iii-248: sta'a vedi, collega, che quelle cinquanta firme
, confortato dall'alta parola delbuce, dàgli a stangare. l'intervento dubitativo di un qualche
; ma sono stata punita, stangata a buono, forse anche per questo.
infliggere un grave danno economico; sottoporre a un esborso di denaro molto gravoso.
voti. - in partic.: bocciare a un esame. 6. ant
bastonata. ruspoli, 188: a furia di stangate / straluni gli occhi e
per ben calgan / no voi sugar a scaqi, a taole né ad agar.
/ no voi sugar a scaqi, a taole né ad agar. ugieri apugliese,
agar. ugieri apugliese, xxxv-i-893: a taule giuoco et a zariere. storia de
, xxxv-i-893: a taule giuoco et a zariere. storia de troia et de
fiore [dante], i-63-1: s'a scacchi, o vero a. ttavole
: s'a scacchi, o vero a. ttavole giocassi / colla tua donna,
, 3-intr. (1-iv-238): chi a legger romanzi, chi a giucare a
: chi a legger romanzi, chi a giucare a scacchi e chi a tavole,
a legger romanzi, chi a giucare a scacchi e chi a tavole, mentre gli
chi a giucare a scacchi e chi a tavole, mentre gli altri dormiron,
si è saplute, / de zugare a table, a scachi et a solaio.
saplute, / de zugare a table, a scachi et a solaio. andrea da
de zugare a table, a scachi et a solaio. andrea da barberino, iii-333
gentili uomini che giu- cavano, chi a tavole e chi a scacchi. l.
cavano, chi a tavole e chi a scacchi. l. carbone, 67:
. carbone, 67: invitandolo alcuni a zugare a scacchi o tavole, rispose:
, 67: invitandolo alcuni a zugare a scacchi o tavole, rispose: « non
soli, o che perdono / il tempo a scacchi, o sia a tarocco
/ il tempo a scacchi, o sia a tarocco o a tavole. baldelli
, o sia a tarocco o a tavole. baldelli, 5-2-105: truovasi oltre
prendono un locale ove radunarsi la sera a conversare e leggere libri buoni e udire
cicognani, v-1-3 75: le partite specialmente a tavola reale mi son rimaste un ricordo
struggente. -. tavola molino o a mulinello-, filetto (v. filetto,
assaltare v. s. rev. ma a tavola di molinello. galileo, 3-2-382
solve il tutto, come le tre tavole a mulinello che dànno vinto il giuoco sicuro
cui nessuno dei giocatori può vincere l'altro a causa
citolini, 484: così il giucare a scacchi, dare scacco, scacco matto
dar de '1 tavoliere in su '1 capo a 'l compagno. tommaseo [s. v
obiettivo (in partic. con allusione a un rapporto sessuale). boccaccio,
incappò una volta per consumare il matrimonio a toccarla e di poco fallò che egli
alternato in avanti e indietro (tavola a scosse) od oscillatorio su un nastro
od oscillatorio su un nastro (tavola a nastro). -tavola nera: nell'
tavola rotaiy) viene fatta ruotare e a sua volta fa ruotare la prima asta
. 32. mus. negli strumenti a corde, piano di legno che costituisce
serve di coperta alla specie di cassa destinata a ricevere l'aria agitata dalle vibrazioni delle
in cui è inserito un albero con vela a tasca: su di esso il navigatore
boma arcuato (anche nell'espressione tavola a vela). calvino, 14-16
calvino, 14-16: le tavole a vela scivolano sull'acqua, tagliando con
oblique il vento di terra che si leva a quest'ora. idem, 14-20:
le tavole del surf sono state tirate a riva, e anche l'ultimo bagnante infreddolito
privato (e successivamente anche pubblico, a partire da quello istituito a palermo nel
pubblico, a partire da quello istituito a palermo nel 1552) per il cambio
... si prestai per loro e a loro nome... a
a loro nome... a la tavola d'orlando buonsigniere. nuovi testi
fiorini d'oro per quello ke verrano comunemente a le tagole. testi pratesi, 170
maestri, libre ii soldi ii tomesi. a. pucci, 4-268: vi si
8-3 (1-iv-684): che avrem noi a fare altro, se non...
sé sulo contrato de rudigo che sé scrita a la taula de li visdomini de mar
. 37. locuz. -andare a tavola apparecchiata: non doversi preoccupare del
gli faccio mancar nulla. l'andare a tavola apparecchiata impoltronisce. -dare
tavola apparecchiata impoltronisce. -dare a due tavole-, ottenere simultaneamente due risultati
... che voi avete voluto dare a due tavole ad un tratto. lippi
un tratto. lippi, 5-14: e a due tavole dar vorrebbe a un tratto
5-14: e a due tavole dar vorrebbe a un tratto. amenta, 1-13:
, che con questo trovato da- rem'a due tavole in un sol colpo.
di poche tavole, perché si riducevano a tre punti, all'interesse de'prigioni,
uno ne fu che se ne tornasse a parigi per un mese che parve d'impossibile
'mettere in tavola'. bacchetti, 1-ìii-577: a togliere che ciò fosse messo in tavola
-ragionare dei morti, ricordare i morti a tavola: toccare argomenti sui quali sarebbe
premere / le piaghe vecchie e ragionar a tavola / de'morti. g. m
23-96: costui va ricordando i morti a tavola. -venire in tavola: emergere
tal va al sposalizio, che non va a tavola. monosini, 322: inter
gran maestri, / è l'ultimo a tavola e primo a'capestri. idem,
268: non si rammentano i morti a tavola. ibidem, 312: quando
: fate baldoria, date incrapule, ma a tavola non s'invecchia. tommaseo [s
lunga vita. proverbi toscani, 306: a tavola si diventa giovane. -la tavola
redi, 16-i-71: tanto è a dir vino, che verità...
discorda. -messa appresso e tavola a mezzo: per udire la messa giova
[tommaseo]: messa appresso e tavola a mezzo. 39. dimin.
entra in chiesa in un cantone una tavolina a tem? era, nella quale è
ingessata per iscrivervi suso i novizi. a. pucci, ii-63: ogni uccello ha
697: lì, seduti in cerchio intorno a una tavolùccia di vimini, dove fu
disse che era latore d'un invito a pranzo per il giorno dopo. -acer
dopo. -acer. tavolóna. a. f. doni, 5-79: quivi
chiave di casa mandò alcuni altri amici a levar tutto dall'ingesso e messaci sopra
vi menaron certi birboni che accordati avevano a bere e mangiare. faldella, 13-217:
tavolacci. testi fiorentini, 240: a bartolino figlio ke fue...,
(tavolacino), sm. stor. a firenze e a perugia, in età
, sm. stor. a firenze e a perugia, in età comunale, servitore
e 'n catalogna i buon tavolaccini. a. manetti, 55: e1 notaio mi
e1 notaio mi scrisse una polizza stamani a buon'ora, e mandommi un tavolaccino a
a buon'ora, e mandommi un tavolaccino a posta fatta. machiavelli, 1-ii-104:
. i. pitti, 2-174: comandò a due tavolaccini, che lo servivano,
che lo servivano, che andassero quindi a cercarne. lippi, 6-108: tavolaccini
. averardo ambrosi pagatore di s. a. s. per la mia solita provvisione
i tavolaccini apersero tultima porta della sala a mano sinistra. 2. a
a mano sinistra. 2. a lucca, ciascuno dei funzionari che riscuotevano
poco mi sarei trovato coi due amici a complottare la diserzione. pascoli, i-554:
, 14-33: mi rimandava sul tavolaccio a riflettere sulla mia poco simpatica situazione,
: il pennello [del pittore] avvezzo a ravvolgersi per lo colorito fango del tavolazzo
del tavolazzo non si è saputo ergere a figurare una bellezza maestosa, che io temerei
, / per restare in quel luogo a dar de'figli. 4.
7-2-2: il padre, ch'è avvezzo a far banchetti / e tavolaccio, se
targone. -in partic.: a perugia e a firenze, scudo su cui
partic.: a perugia e a firenze, scudo su cui erano dipinte
mesi xim e dì xvm, conducendosi a mangiare i topi e rodere i cuoi di
. 2. figur. scopo a cui si mira. fausto da longiano
tavolaccio di questo mondo, di cento saette a pena una ne tira in esso.
che mai / ardo la state, e a mezzo 'l verno aggiaccio. -in
, 2-100: uno vedendo una femina parata a tener tavola in giostra, guardò il
« oime, quest'è troppo piccol lavorante a sì gran bottega! »
discepolo, odi bene, impara daltuo maestro a far fronte, a far quintana e tavolazzo
, impara daltuo maestro a far fronte, a far quintana e tavolazzo del viso,
, poneròl'ordine loro. -essere a disposizione di chiunque. caro, 11-167
questo vostro gran naso porgendosi questa sera a ciascuno per materia di ragionare, sia
il saracino di piazza, che tenendo a tutti tavolaccio invita a correre ognun che lo
, che tenendo a tutti tavolaccio invita a correre ognun che lo vede. p.
dì dopo pranzo stanno su le porte a tener tavolaccio a quanti ne passano, con
stanno su le porte a tener tavolaccio a quanti ne passano, con tutti s'
. -togliere il tavolaccio-, prepararsi a una strenua difesa. s. bernardino
imperversate, che si conviene tollare il tavolaccio a volersi bene difendare. 4.
. lat me- diev. tabulatium (a rimim e a ferrara nel sec. xiv
diev. tabulatium (a rimim e a ferrara nel sec. xiv) e tabulaccius
e tabulaccius [de corio] (a orvieto, nel 1334).
, 2-125: il pino lo si comincia a tagliare sui venticin- que-trenta anni, quando
allontanare il paesaggio di parigi sullo sfondo e a innalzare come su un palco le figure
tavolante, sm. chi siede attorno a un tavolo in partic. in compagnia
dalla toga alla zappa, dal letterato accademico a cesare, il vecchio e autoritario tavolante
dolgano i bisanti: e avendo quasi a fine recato il giuco, ed essendo
peggio gli possa succedere sia tavolarla, a una guerra nella quale vegga soctoposto lo stato
nella quale vegga soctoposto lo stato sino a ogni mala fortuna che sopravvenissi.
. che è proprio, che si riferisce a una tavola, a una tabella,
che si riferisce a una tavola, a una tabella, a un prospetto.
una tavola, a una tabella, a un prospetto. 2. stor
sedute alla stessa tavola, riunite intorno a una tavola imbandita. -anche: riunione
-anche: riunione conviviale. a. f. doni, 4-69: potessi
1-76: quei due uomini venerandi fecero tavolata a parte, andando a casa di un
venerandi fecero tavolata a parte, andando a casa di un loro amico, e noi
, unico giovane (tanto giovane che a me, vecchio ormai, sembrava del
partic.: quantità di pane posto a lievitare sulle assi del fornaio.
sfornato di quello duro come mattoni. a. busi, 1-20: una tavolata
fondano, v-27-2: item terra una posta a lu ponte tabulatu a latu alle cose
terra una posta a lu ponte tabulatu a latu alle cose de iudici iani parimundu.
de santo pietro. et abbe intorno a. ssi de plaza xx pedi, fatta
poggibonsi, cxxxi-a6: quando entri dentro a questa santa capel- la, e vedi
, son tavolate, come dissi, a conservar meglio il calore nei mesi del verno
de le piscine de le decte arte, a le quagli piscine si conciano le cuoia
arte: le quale piscine tavolate sonno a l'università de le decte arti per lo
1-iv-44): s'eran posti appresso a un tavolato il quale la camera, dove
: fece legar molti burchi insieme, tutti a guisa d'un ponte coperti di tavolati
. bugnole sale, 6-207: era a cotal camera contigua un'altra; e in
-sottile parete di laterizio; tramezzo. a. verri, xxiii-130: 1 muri sono
lor tavolati, dove si possan mettere a dormire i soldati. busca, 202:
nave. - anche: cassero. a. briganti, 124: dei rami,
suolo! per piano, superfizie: a quel modo medesimo, che si direbbe d'
-campata di un ponte. a. penili [in civiltà delle macchine,
espandimento lavico molto esteso che dà origine a una morfologia tabulare. vallisnieri [«
ardenti. 7. locuz. dare a qualcuno trenta, quaranta e tavolato:
ampia, e serviva come di tablatura a tutte l'altre in questa su- stanza
redi, 2-84: suor m. a diomira ha dato al sig. giannerini scudi
di siena, misurazione di terreni seminati a grano da parte di un magistrato a
a grano da parte di un magistrato a ciò deputato, per stabilire l'entità del
, si portava sopra ai luoghi seminati a grano nella maremma, e ne misurava
di nuovo e vivamente giuseppe minzoni che combattè a mentana e digione, e che non
: un 'frack'non suo, preso a prestito da un tavoleggiante. p solari [
mettere in tavola. 2. indugiare a tavola dopo aver pranzato. p.
. v.]: 'tavoleggiare': trattenersi a tavola, dopo mangiato. =
, 4-87: demarato di lacedonia, che a quello tempo isbandito dimorava
: si dice quel che altri andando a sodisfare il voto portarà dipinto nella tavolala,
di vedere le impastatrici, ed entrammo a l'altra stanza a terreno. le donne
, ed entrammo a l'altra stanza a terreno. le donne erano venti,
conviene avere l'ordine di potere incominciare a disegnare il più veritevile. prima, abbi
o funebri. -anche: elemento architettonico a forma di parallelepipedo largo e basso.
lad- dovi i libri di poco valore a vilissimo prezzo s'incantano, e conosceva
gli fussi obediente, io mi condussi a quella sua tavoletta. bonfaaio, 1-50
. bonfaaio, 1-50: quando tornerò a casa, troverò una tavoletta limpia e
tavolo mobile usato per prendere i pasti a letto. d'annunzio, v-2-519:
letto. d'annunzio, v-2-519: a sedere nel letto, col busto rialzato
malinconia e svogliataggine mangiucchiavo, di sopra a una tavoletta acconcia. moretti, 11-686
, dopo aver passato tutto il pomeriggio a giuocare a tarocchi, sulla tavoletta mobile,
aver passato tutto il pomeriggio a giuocare a tarocchi, sulla tavoletta mobile, tentando
una pedina, un cavallo, caduto a terra. 3. confezione rettangolare
ad eccezione delle uve passe e de'fichi a 'tavolette'. opuscoli scelti sulle scienze e
cioccolata meunier da due palanche. a. boni, 41: gelatina rapidissima:
le belle cose che udivano per tenerle meglio a mente. carducci, ii-9-99: io
inchiostro. -anche: composizione tipografica corrispondente a una pagina di libro. carena
di sussistenza,... nelle stamperie a comporre con queicaratteri mobili tavolette o pagine.
(1-iv-115): essa allora, levatasi a sedere in su il letto, davanti
sedere in su il letto, davanti a una tavoletta dove nostro signore era effigiato
lorenzo de'medici, 10-ii-444: sonetto fatto a pie d'una tavoletta dove era ritratta
enrico pirajno barone di mandralisca da lipari a cefalù con la tavoletta del ritratto dell'
-ant. tavolozza del pittore. a. cattaneo, ii-335: il dipintore he
, 4-101: ho fatte stampare alcune tavolette a servigio della mia diocesi, e ne
mia diocesi, e ne mando un corpo a vs. affine che come pratichissima di
tavolette pentagone da giunture trasversali connesse quasi a ginglimo o cerniera. 9.
panciotti, corpetti e sottoveste con faldette a taschino,... e bottoncini di
... e bottoncini di madreperla a straforo, a filograna con rubinuzzi e turchinetta
e bottoncini di madreperla a straforo, a filograna con rubinuzzi e turchinetta a scagliuzze
, a filograna con rubinuzzi e turchinetta a scagliuzze e punte a tavolette di brillanti in
rubinuzzi e turchinetta a scagliuzze e punte a tavolette di brillanti in mezzo.
, al momento in cui si manda a preparare, e vengono a lui presentati
cui si manda a preparare, e vengono a lui presentati su di una specie di
legatura del libro di biccherna, dipinto, a partire dal sec. xiii, dai
d'italia. 18. locuz. a tavoletta: con il pedale dell'acceleratore
.. i quali vogliono camminare 'a tutta birra', intendendo a tutto gas,
camminare 'a tutta birra', intendendo a tutto gas, oppure 'a tavoletta',
, 4-147: la bella donna furente pigia a tavoletta e in brevi istanti va,
e sormontato da uno specchio, anche a più luci, sul quale si collocano gli
la carne sbattuta ammenciva; si cominciò a vedere il lavoro della tavoletta. c
di farine da tavoletta mi faceva pensare a un favoloso gineceo. = adattamento del
il gioco eleggi / che due soltanto a un tavoliere ammetta. manzoni, pr.
dadi). -anche: la partecipazione a tale gioco. iacopone, 22-86:
t guardava, / co loro giocava a scacchi et a tavolieri, / moneta
/ co loro giocava a scacchi et a tavolieri, / moneta a quel signore che
scacchi et a tavolieri, / moneta a quel signore che non mancava. bandello
quella sala chi ragionava, chi giocava a tavolièro e chi a scacchi, chi sonava
, chi giocava a tavolièro e chi a scacchi, chi sonava, chi cantava e
faceva ciò che più gli era a grado per passar quell'ora fastidiosa di
del colletta, che ho pure da oltre a otto giorni sul mio tavoliere? rovani
mia barca non si fa differenza da re a rocco, da pedina a dama.
da re a rocco, da pedina a dama. guerrazzi, 1-292: il mondo
. -essere fra i probabili candidati a una carica. guidiccioni, 1-53:
giovio, ii-112: le cose son condotte a tal punto di tavoliere, che nessuno
stare sul tavoliere-, in pericolo, a rischio, a repentaglio. guicciardini,
, in pericolo, a rischio, a repentaglio. guicciardini, vi-241: aggiungevasi
e portava pericolo che non corressi loro a casa, in modo che ogni dì
mai abbracciata risoluzione. -pagare a tavoliere: perdere al gioco. ugo
qi m'apela; / e pagar spesora a tavolerò. -scambiare i dadi sul
sia più destro e abile di te a scambiare i dadi sul tavoliere. ecco
mediev. tabolerium (nel xiii sec. a bologna). tavolière2 (tavolièri
mese di marzo nel novan- tasei prestai a lapo bottacciaio fiorini d'oro cinque: pagolgli
, se non è destro da senno, a riuscirne. ottonelli, 251: tavoliere
: 'tavolinésco': da tavolino, fatto stando a tavolino: ricerche tavolinesche (cioè,
gli ingaggi del barnum vagabondo. si restava a casa e il santos era vincitore tavolinésco
di furia? -vado al mio tavolino a scrivere le mie commedie. magazzino di mobilia
è espressamente immaginato per collocarsi in mezzo a qualche nobile sala o galleria. nievo,
un caffè ogni due usci, davanti a questo la solita tenda, e sotto
la solita tenda, e sotto dintorno a molti tavolini un discreto numero d'oziosi.
un cuscino, su due -tavolino a ribalta: quello costituito da uno sportello
abbassare. carena, i-196: 'tavolino a ribalta': è anche una semplice asse
. per le carte). a. cattaneo, ii-198: sarà forse carità
si poteva passar la serata altrimenti che a guardare le facce gialle dei giocatori intorno al
. -tavolino parlante, spiritico o a tre piedi: quello a tre gambe
, spiritico o a tre piedi: quello a tre gambe di materiale leggero, usato
di donna fece una proposta, che a dire il vero non stonava in quell'ambiente
una invincibile ripugnanza per il lavoro fatto a tavolino, a priori, senza tener
ripugnanza per il lavoro fatto a tavolino, a priori, senza tener conto dell'ambiente
d'albo e di ventaglio, fatta tutta a tavolino con vicino la macchinetta del caffè
un po'freddi, leccati, pensati a tavolino: un colore vicino all'altro,
guerre o i patti politici si decidono a tavolino col semplice calcolo delle forze de'
; / oggi si fa la guerra a tavolino / e su i giornali i campi
conseguito nella gara (con partic. riferimento a una gara che si è svolta o
30: il banco rischia di perdere a tavolino. -da, di,
in moto uelle masse viventi? a. delfini, 3-15: nessuno avrebbe potuto
-essere a tavolino: stare seduti intorno a un tavolo
-essere a tavolino: stare seduti intorno a un tavolo (e perciò nelle condizioni
di questa sorta. sarebbe necessario essere a tavolino. tommaseo, 2-i-354: e ora
2-i-354: e ora che siam qui a tavolino, / oh ragioniamo un po'del
più bellino. -mettersi, porsi a o al tavolino: disporsi o dedicarsi
subito alla posta. slataper, 2-191: a dirtela a quattr'occhi non mi son
posta. slataper, 2-191: a dirtela a quattr'occhi non mi son trovato mai
alla mia più buona volontà per mettermi a tavolino. 6. dimin.
l'occasione e il direttore del tavolinetto a tre-piè somovente; ma tu, tu,
, ammalata, che m'apf> arisce a cucire in certe sere d'estate..
p. petrocchi, 1-39: la sera a cena s'era nella cucina, a un
sera a cena s'era nella cucina, a un tavolinino perché s'era tornati tardi
e un tavolinaccio marci sì che cascavano a pezzi, e un canile sul quale dormiva
, v-433: chiuse tutte le porte a chiave. e le nascose sotto un vecchio
per ragioni di trasloco mi trovo ridotto a scrivere sopra un tavolinùcolo stretto stretto e
prov. proverbi toscani, 265: a tavola e a tavolino si conosce la
proverbi toscani, 265: a tavola e a tavolino si conosce la gente.
tavolista, sm. operaio addetto a sorvegliare il fun zionamento delle
sport. chi pratica lo sport della tavola a vela a livello agonistico o come passatempo
pratica lo sport della tavola a vela a livello agonistico o come passatempo. =
gambe, di forma e dimensioni diverse a seconda dell'uso a cui è adibito.
e dimensioni diverse a seconda dell'uso a cui è adibito. g.
pieno di fiori, profuma adesso davanti a me sul mio tavolo. pavese,
verde e alto da terra 76 cm diviso a metà da una rete
banco provvisto dei dispositivi necessari per comandare a distanza svariate apparecchiature. -tavolo operatorio-
sedere, in camera e dove si starà a veder ballare, se si ballerà e
di questioni rimaste aperte. -sedere a un determinato tavolo: partecipare a una
-sedere a un determinato tavolo: partecipare a una determinata trattativa o discussione, in
due dei più ricchi e vaghi collari a punto in aria, accompagnati da manichetti
. lippi, 12-33: spiegasi prima sopra a un tavolotto / un abito mavì di
23-243: i tavolotti verdi tondi abbigliati a draghini da sera di fortuny, con
fortuny, con sopra le lampade argentate a cariatidi dell'eretteo. -tavolozzo.
gianti, che alcuna viuzza pure disciudevano a chi si fosse arrischiato d'intromettervi una
figur. persona alta e robusta. a. casotti, 1-3-3: andate pur bambini
, /... / e se a scuola il maestro è girellalo / saprete
raso, / che ciarla ciarla, e a conclusione non viene. 3.
servì mirabilmente, e obligò gli spagnuoli a coprirsi con tavoloni, coperti di ferro
di quaranta tavoloni, posti in piedi a far imàgine di cannonieri nemici. verga
, attaccate alle estremità delle ali della rete a strascico, la mantengono aperta.
: cominciò quella densissima crostona [dighiaccio] a screpolarsi qua e la, e far 'crich'
come dice il poeta nostro; quindi a poco a poco a disgiungersi in tavoloni galleg
il poeta nostro; quindi a poco a poco a disgiungersi in tavoloni galleg
nostro; quindi a poco a poco a disgiungersi in tavoloni galleg =
, tela e tavolozza e si sarebbe messo a dipingere. c. levi, 6-187
questa circostanza ti spieghi la mia tardanza a rispondere, che non vorrei invece attribuissi a
a rispondere, che non vorrei invece attribuissi a trascu- raggine od a pigrizia, difetti
vorrei invece attribuissi a trascu- raggine od a pigrizia, difetti purtroppo annessi alla tavolozza.
il pittore derain si fosse così appassionato a questo sport da abbandonare per un lungo
il vecchio 'fauve'matisse continua sempre più a esaltare la sua tavolozza. g. briganti
occorsi in pubblico ed in privato, confortato a scrivere un romanzo fratello delportis'; ma
. bot. ordine di gimnosper- me a cui appartiene la sola famiglia delle taxacee,
tassì e lo prende. ne scenderà a un certo punto, lasciandovi dentro la tartaruga
un taxi, lo chaffeur venendo giù a precipizio ha sbagliato strada. ungaretti,
detto proseguiva per i fatti suoi, frammezzo a molti tram e intimiditi taxis. malaparte
taxis. malaparte, 7-375: passavo accanto a trams e a taxi fermi, pieni
, 7-375: passavo accanto a trams e a taxi fermi, pieni di cadaveri.
e via della croce, si prosegue a piedi per piazza del popolo. tabacchi,
'taxi-girl': plur. taxi-girls. ballerine a scontrino, fanciulle da noleggio (per ballo
to di un essere vegetale o animale a seguito di uno stimolo fisico luminoso o
tayaciano), agg. paieoi. relativo a industrie litiche del paleolitico inferiore proprie della
livello del sito di la micoque e a quelle analoghe ad esse. - sm
montale, 3-233: io credevo insomma a dimenticanze relative e quasi volontarie, a
a dimenticanze relative e quasi volontarie, a un processo, come chiamarlo? taylorìstico
, in un dato tempo, davanti a un dato tornio? = deriv
, ed impiettele di pecunia e mandolle a santa eugenia per amore della sanitade che
, 1-i-188: il papa donò loro a ciascuno una tazza, o vero schivo di
letto caldo, ho aspettato, ho tornato a chiamare, ho udito un eterno parapiglia
. e mi sono risolto ad andare a letto freddo. carducci, ii-2-307: idee
mosche! la tazza era piena ancora a metà, e un velo di panna grinzosa
mano dell'operatore. -con riferimento a una pozza in un corso d'acqua
con porpore bollenti altri palati / vadano a lusingar vigne di nasso, / ch'a
a lusingar vigne di nasso, / ch'a me gelido rio, figlio d'un
: tu fa'di tue mani / sotto a quel fonte agevol tazza, e bevi.
tazza, e bevi. -con riferimento a elementi paesaggistici di forma perfettamente o parzialmente
circolare o che comunque fungono da cornice a qualcosa. porzio, 3-35: miseno
dolori. s. ferrari, 355: a la lieta / tazza beviam de l'
nell'espressione tazza ordinaria, in contrapposizione a denominazioni metaforiche del coito anale, o
lindo e del galante, / ed a femmine poi d'ignobil razza / furtivo si
erede) la tazza ordinaria, e mangiano a tutto spiano del boccon proibito.
frugoni, i-io-ioi: tazze di fresco latte a lui versate / e il casto piè
. piovene, 14-24: quando prese a parlare, seduta su una poltrona, prendendo
o nella somministrazione di farmaci (corrispondente a circa 50, 100 gr).
s. v.]: 'tazza': a roma, il vaso dello sciacquone,
tazza del cesso e avevo, proprio davanti a me, un lungo specchio sulla
. e. gadda, 2-41: comune a
et il leone. piccolomini, 7-93: a giove parve che fosse ben fatto che
, 10-167: l'altre stelle men chiare a lui vicine sono il corvo, l'
7. tecn. escavatare a catena di tazze: escavatore costituito da
trasportatore o in una tramoggia. -escavatore a ruota di tazze, escavatore in cui
continuo; tagliatrice e caricatrice; escavatoli a catena tazze e a ruota tazze,
e caricatrice; escavatoli a catena tazze e a ruota tazze, a benna frontale o
catena tazze e a ruota tazze, a benna frontale o rovescia; grossi ponti trasportatori
rovescia; grossi ponti trasportatori. -nastro a tazze, v. nastro, n.
di dislivello'siano di ben altre dimensioni rispetto a quelle del po o dei grandi corsi
. - andare per la tazza: andare a genio, piacere, essere gradito.
o amore. -scoprire il fondo a molte tazze: bere smoderatamente. morando
, 48: nel vino la verità viene a galla, e rare volte adiviene,
adiviene, che chi scuopre il fondo a molte tazze, non scopra il fondo
, 2-372: son le tazze nocive a chi ne abusa. 11. dimin
-tazzina. guadagnali, 3-12: prende a stento alle nove una tazzina di cordial
di giacomo, i-368: egli continuava a fumare. a un momento levò lentamente
, i-368: egli continuava a fumare. a un momento levò lentamente il braccio,
caffè alle labbra, mi sono messo quindi a guardare fuori; oltre la soglia.
, sm. goldoni, x-627: a lauretta la sua cioccolata, a madama un
x-627: a lauretta la sua cioccolata, a madama un tazzin di ristoro, il
un tazzin di ristoro, il rosolio a quegli altri, ed il caffè. nievo
. = dall'ar. tas (a), che è dal pers. tàst
il re medesimo, porgeva in mano a chi aveva da bere, una tazzétta di
tazzétta o catino un certo tabacco che a babbo non serviva. -con meton.
: venga qua, dottore, non stia a combattere colle femmine e beva un tazzétta
nelle stalle con stabulazione fissa; posto a lato dell'attacco della bestia viene automaticamente
opera dell'effusione d'un'acqua si faccia a voglia nostra bere lo stesso animale.
tazzétta r. v. venga a porsi sopra perpendicolarmente allo infundibulo m.
cassetta, aperta, con manico, a vari scompartimenti, dove ne'conventi metton i
manico, scompartita da diversi regoli situati a traverso, dove nei conventi mettono i piatti
, spicò al suo pollo l'ale et a quel cuore nel medesimo tazone le congiunse
canestri e gran tazzoni / n'andaro a tomo; e co'suoi teucri tutti /
de le viscere pasciuto / del saginato, a dio devoto, bue. vasari [
stesso. firenzuola, 420: dà a questo nostro novello parasito un taz- zon
gran tazzon di vino / io propino / a te, dio, fabro degli anni
subito e poi subito nella prossima osteria a rifocillarla e a ri scaldarla
poi subito nella prossima osteria a rifocillarla e a ri scaldarla con un tazzone
uno speciale rilievo (anche con riferimento a una personificazione o a cristo).
anche con riferimento a una personificazione o a cristo). pianto della madonna,
, quanto è povera la nostra mente a te comprendere! laude di assisi 02:
altrui, / felice te se sì parli a tua posta! » ulloa [guevara
e tu chiami 'viaggetto'l'essere andata a vienna! oh beata te! 4
compì, di termine, di moto a luogo reale o figur., di
che quelli consigli che non hanno rispetto a la tua arte e che procedono solo
., tu non li dèi vendere a i figli di colui che te l'ha
te lo rendo, ma non tarderai / a lacerarti il cuor dallo sconforto. cassola
cuor dallo sconforto. cassola, 2-308: a milano, scommetto, queste giornate non
nemmeno. -in posizione proclitica rispetto a un pron. atono. fazio,
ho ditto mia intenzione e farai bene a fare quello che io voglio altramente io tei
che io voglio altramente io tei farò fare a mal tuo grado. ariosto, 12-43
12-43: credo io, se tei vedessi a fronte, / ne tremeresti dal capo
avvisata. -in posizione proclitica rispetto a ne. guarini, 106: un'
. carducci, ii-15-197: poi andrò a pian d'arta sopra tolmezzo, nella
camia. finiti gli esami, faresti bene a toglier su il tuo sacco e venirtene
data! dante, xxxix-i: io dante a te, che m'hai così chiamato,
parti- rimmo da tene e farrimmo resposta a lo re agamenone de quello che qua
o signor mio, da poi che piace a tene, / questo gran fallo per
e te. fenoglio, 5-i-446: « a te ne n'importa della religione?
possibile per rincorargli, te gli cominciò a gonfiare, per mettergli al punto di
era più bionda. 7. posposto a come nelle comparazioni. pratolini, 10-73
, come te con dino. si faceva a braccio di ferro, le sfide in
le sfide in bicicletta, e quelle a piedi tomo tomo piazza dalmazia.
piazza dalmazia. -colloquiale, posposto a anche o neanche. pratesi, 5-202
neanche. pratesi, 5-202: vieni a cena anche te, e smetti di contar
rultimo giudizio. sapevi, però, che a questo giudizio avresti dovuto comparire anche te
la capinera che dà un trillo / e a volte lo ripete ma non si sa
». petrarca, 129-24: forse a te stesso vile, altrui se'caro.
del petto il ceco errore, / ch'a te stessi te fura, ad altrui
b. strozzi il vecchio, 2-107: a te stessa t'involi / e furi
tuoi amanti si davano al medico, et a lo speziale, che poi te gli
lo fece passandomi per entrare nella stalla a giocare. arbasino, 11-57: te,
, ancora un po'che vai avanti a licenziare quelli del caseificio, un giorno o
di compì, di termine: ti, a te. anonimo, lxxxviii-ii-728: alcun
ho; / hannome detto ch'io recurga a te, / però la question te
ne parleremo poi. / intanto siediti vicino a me ed al tenore.
. 11. locuz. tu a me e io a te: v.
. locuz. tu a me e io a te: v. me, n.
14. 12. prov. oggi a me, domani a te: v.
. prov. oggi a me, domani a te: v. domani, n.
t. -in partic.: baglio a te-, quello che termina a traversa.
baglio a te-, quello che termina a traversa. guglielmotti, 905: nella
dei bastimenti in ferro si chiamano bagli a te, quelli che invece di finire a
a te, quelli che invece di finire a collo, finiscono a traversa; ed
invece di finire a collo, finiscono a traversa; ed hanno maggior solidità e tenuta
/ un poco falso, come piace a me? 2.
è pochissimo colorito e forse più adatto a bere col limone. è però tutto profumo
, 4-17: chissà che splendide merende a base di tè, burro e marmellata,
l'ora del tè dei veterani / a turno vicino al freddo dell'inverno / che
inverno / che da queste parti comincia a farsi sentire / già dopo la madonna di
degli ufficiali, fu iniziata una sottoscrizione a beneficio delle famiglie danneggiate dalla terribile eruzione
inizio della guerra d'indipendenza americana avvenuto a boston nel 1773, quando, per protesta
fu l'incidente del tè, avvenuto a boston ». pareva il lembo di un
var. dial. di amoy di fronte a formosa del cin. cha 'tè'
. monte, 1-48-9: chi vòle, a me medesimo, dir: « to'
ciò, io che valor ne sorgo? a. pucci, cent., 9-82
mia amore, e noi donare mai a nessuna che non sia più bella di me
gli dice: « te'questo scettro; a te, emiron, commetto / le
ii-441: l'angiol, ch'erane a guardia, e il vide giunto, /
tiè, dammi il resto, paga a ombrico i due poncini ». calvino,
, 6-133: -mi fai vedere anche a me, poi dritto? -dice piu.
trecento, lxxxiv-121: i'gitto l'esca a l'oca e non la piglia,
. lippi, 6-35: altri giuoca a te'te'con paglie e spilli. note
1 ragazzi chiamano questo giuoco 'spillino. fare a spillino'. 4. locuz.
4. locuz. far fare a te te il coltello e la forchetta:
il giovane, 9-176: stando una sera a tavola, e facendo / fare a
a tavola, e facendo / fare a te '1 coltello e la forcina, /
mangiar. salvini, v-2-2-6: 'fare a te te '1 coltello, e la
; cioè trattenendomi senza mangiare: facendo a chi avesse a toccare le sorte d'
senza mangiare: facendo a chi avesse a toccare le sorte d'esser il primo
o la forchetta. diciamo ancora fare a te te con gli spilletti. la forcina
fiori acinomorfi, foglie semplici e frutto a capsula; ad esse appartengono il tè
sm. albero delle verbenacee alto fino a 60 m, con tronco diritto,
tale albero, particolarmente pregiato e adatto a numerose lavorazioni, di colore paglierino o
lampada svedese, / il tavolo parmense trovato a porta portese, / un planète,
diversi reparti dei loro eserciti: 'r. a. f. ', 'combat team'
fare capo al ciclo del prodotto, a partire dalla procedura organizzativa del progetto,
sé ogni ferro. vallisneri, 1-760: a una tal serie immensa s'attaccano le
, le sue opere). a. cattaneo, iii-138: cristo..
qualità umane, con partic. riferimento a cristo. dizionario universale delle arti e
serao, 4-62: dove andare? a un 'tea room'di signore? qui,
la notte li galli cantano essi si trovano a caldo di lenzoli. f. molinari
normanno teatina, io non ho difficoltà a credere che tal fatica sia per essere
320: e per dio avete avuto torto a mettermi in succhio in questo modo,
maria pa- ciaudi chierico teatino verrà costì a predicare il quaresimale. giordani, xiii-67
dedicato al caso. -relativo a tale congregazione. grillo, 236:
alla congregazione di suore fondata nel 1583 a napoli da orsola benincasa (anche nell'espressione
. zanotti, 1-5- 298: a ben considerare la cosa, molte, e
, sublimarla, con un procedimento che ha a che far coll'arte come certe arringhe
penali. -con riferimento all'edifizio destinato a tali rappresentazioni. giordani, i-30:
2-173: via, signori inglesi, venite a imparare la logica, la filosofia e
ogni cosa perché erano liberi, non avessero a loro insegnato ogni cosa? bonghi,
reuropa. 3. inerente a rappresentazioni, in partic. recenti (
una forma semicircolare e digradante, simile a un teatro antico (l'incavo di un
bacchetti, 2-xxi-409: ma questo condurrebbe a notare e rilevare, nella nostra società
teatro propriamente detto. -con riferimento a opere narrative, pittoriche, cinematografiche,
alla teatralità. di inclinazioni all'espressività a. tabacchi, 4-34: me lo
la scenografia. 2. tendenza a comportarsi in modo teatrale. panzini,
re per un momento a te stessa, se non quanto puoi godere
poco ambizioso d'inscri- vermi per assistere a vane teatralità. sapete dirmi a qual cosa
per assistere a vane teatralità. sapete dirmi a qual cosa abbia servito l'ultima vostra
le grosse mani la faccia e si mette a piangere; ma senza nessuna teatralità,
in scena rendendo adatto o più adatto a una rappresentazione teatrale. f.
la regia... è riuscita a teatralizzare la materia con estrema discrezione, ma
: la materia o il soggetto che darà a voi piacere, et ad essi occasione
digradare dei posti in un teatro o a una conformazione naturale ad anfiteatro. a
a una conformazione naturale ad anfiteatro. a. segni, 2-178: su palchi teatralmente
una fantasia tetra, che spinge qualche volta a cercare una morte teatralmente atroce.
einaudi, 1-336: 1 privilegi, a favore dei teatranti, cinematografari, funzionari
più amava. arbasino, 23-691: a molti teatranti quando invitano alle loro brutte
teatrare, tr. rendere adatto a una rappresentazione teatrale. panzini,
. di tirare come vo'vu'dite a campare, e piu le gentili, a
a campare, e piu le gentili, a scimmiare e a'teatrare, fingendo fede
scimmiare e a'teatrare, fingendo fede a le parole d'altri e di mere parole
folla, ordina a'dragoni di ucciderlo a sciabolate, lì astante la folla.
quanto forma d'arte, in contrapposizione a teatrale spesso connotato negativamente).
, 2-228: il filippone troneggiava in mezzo a quel mondo teatrico come il distributore di
teatrino e precisamente in che palco e a che ora; seppure non hai cangiato
vorranno rappresentarvi. -con particolare riferimento a un teatro di marionette. moravia,
: con quella faccia lunga e quei capelli a puntaspilli. piovene, 1-193: io
in certe serate d'inverno, per andare a un teatrino di marionette non lontano di
per saltare, il teatrino, il tiro a segno, le tasche strabuzzanti di palle
... ma, appena sbarcati a marsiglia, l'aveva sposata.
, un teatrista passabile, è più raro a trovarsi nelle province, che non un
province, che non un finanziere amabile a parigi. v. paliotti [«
origini si presentava come una semplice struttura a cielo aperto, costruita sfruttando il pendio
che poggiando interamente su costruzioni in muratura a sostegno delle gradinate, dà vita a
a sostegno delle gradinate, dà vita a un edificio autonomo e indipendente dalla morfologia
piccola orchestra, attorno alla quale sono disposti a emiciclo i sedili per il pubblico,
co'cittadini al teatre in guisa d'andare a solazo. boccaccio, viii-1-115: chiamano
. boccaccio, viii-1-115: chiamano, oltre a tutto questo, i commedi le parti
teatro, quante volte introducevano varie persone a ragionare, tante della scena uscivano i mimi
sempre ristringendo il cerchio loro. a. f. doni, 240: legato
, 23-i-221: socrate la medesima vita a un teatro agguagliò, nel quale cotanto
innasprano l'animo. savinio, 22-304: a torino non ci sono teatri. per
stucco, costituite da un ampio tavolato a pianta circolare poggiante su due zattere o
centro e gradoni per gli ospiti eccellenti tradiva a chiare lettere un'ascendenza umanistica.
-teatro tenda-, struttura smontabile, simile a un tendone da circo, usata per
, 13: un mercatino delle maschere a s. maurizio, un teatro tenda con
filarete, 1-i-333: e'teatri che erano a roma erano in questa forma come questo
e giuochi gladiatori e altre simili cose appartenenti a la guerra. e così era quello
detto, sarebbe troppo lungo voler dime a pieno. marini, i-q3: fremeva la
marini, i-q3: fremeva la duchessa a tai discorsi dentro se stessa, e così
: si aprono immensi teatri di rocce: a picchi bassi e isolati, alcuni alti
musicale (per lo più nell'espressione andare a teatro o al teatro). -
: dopo il teatro noi si va a casa e a letto. gozzano, i-1232
il teatro noi si va a casa e a letto. gozzano, i-1232: la disciplina
volte alla settimana e ci conducono sovente a teatro. sbarbaro, 4-44: la
volta che la condussi [mia sorella] a sentire 'la vedova allegra'(non era
vedova allegra'(non era mai stata a teatro), la vidi con delusione uscirne
in un ristorante del centro, poi andammo a teatro. -da teatro (con valore
le rappresentazioni organizzate da piccole compagnie volte a promuovere momenti di aggregazione sociale valendosi di
un'espressione di comunione e partecipazione simile a quella religiosa. l. squarzina
dice artaud in una lettera del 1932 a jean paulhan, dove si rifiutava di
la determinazione del carnefice disposto anzi determinato a subire a sua volta la tortura che
del carnefice disposto anzi determinato a subire a sua volta la tortura che infligge »
. -teatro di strada: spettacolo offerto a un pubblico, spesso occasionale, nelle
-teatro epico: stile teatrale sviluppato e messo a punto intorno agli anni venti da bertold
riflessione critica dello spettatore attraverso il ricorso a tecniche particolari, dirette a provocare un
il ricorso a tecniche particolari, dirette a provocare un effetto di straniamento anziché di
gesuiti, dove in particolari occasioni (a carnevale o al termine dell'anno scolastico
. romani, cxxxiii-633: obbligato uesti a dare un lieto fine allo spettacolo e a
a dare un lieto fine allo spettacolo e a servire alle leggi el teatro musicale,
rappresentazione senza altro ne o interesse oltre a quello artistico. migliorini [s.
: l'insieme degli spettatori che assistono a una rappresentazione; pubblico, platea.
: galtrude come incantata giunse in faccia a tanto teatro, condotta ed animata dai
tecniche di produzione e allestimento scenico appartenenti a un determinato ambito, a un'epoca,
scenico appartenenti a un determinato ambito, a un'epoca, a una corrente,
un determinato ambito, a un'epoca, a una corrente, a una nazione.
un'epoca, a una corrente, a una nazione. vico, 4-i-910:
gran madre universale il seno / aprissi a me, sì ch'io vi vidi a
a me, sì ch'io vi vidi a pieno, / quanto l'orbe contien
ch'era peggio anco li svizzeri setteggiavano. a. sagredo, li-6-323: il ristretto
gli ufficiali del genio erano impiegati costantemente a riconoscere il teatro della guerra. c
militari, in partic. con riferimento a missili, armi o mezzi tattici ad alto
: / ma, stia ben da capo a fondo, / l'uom contento mai
cornice, scenario che fa da sfondo a pensieri, fantasie o all'esternazione di
che divolgata e adottata nelle scuole, a poco a poco produce una generale rivoluzione d'
e adottata nelle scuole, a poco a poco produce una generale rivoluzione d'idee,
un teatro nuovo. -con riferimento a una persona nel cui animo si manifestano
mondo. -con riferimento al cuore o a un tratto del volto in quanto soggetti
teatro in cui venga dal core / a far di sé pomposa mostra amore. bianchi
vostro cor signore, / tatto teatro a perigliosi giochi, / ch'amor per sua
ch'amor per sua grandezza / prepara a vostre nozze. b. corsini, 37
svenare. l. bellini, v-270: a me dispiace che... non li
delle glandole. idem, v-315: a questa bella cosa mi son trovato io
non erano mai stati chiusi, presero a funzionare a pieno regime, producendo un
erano mai stati chiusi, presero a funzionare a pieno regime, producendo un film sull'
rey- naud per le rappresentazioni di disegni a colori (e costituisce il perfezionamento di
pretesto per denunciare la degenerazione del melodramma a causa del virtuosismo dei cantanti e per
teatro della vita umana verso di esso a mala pena parrebbe l'indice?
al teatro bianchini o bianchetti: andare a dormire. 18. ant. balconata
l'aria? non quel, a. levi [« la stampa »,
finzione, commedia (anche gittata. a. jacoviello [« la repubblica »,
31-iii-1987]: l'urss... a nell'espressione fare teatro o il teatro)
. ginevra avrebbe fatto marcia indietro opponendosi a legare la fenoglio, 84: set stette
legare la fenoglio, 84: set stette a guardarlo un po'e poi fece: «
questione dello smantellamento di missili di teatro a quella di non fare il teatro, blister
una corrispondente e simultanea riduzione dei missili a corta una parola e alla fine pensò:
alla fine pensò: l'hanno fatto apposta a farsi sengittata. tire da me.
repentini o di vaste proporzioni. a sasà che faceva il bello sugli sci.
sa fare. ormai pure lui comincia a scocciare. pallavicino, 1-197:
le facezie, nomeni [vulcanici] a cui alluao è la regione occidentale del le
. 9. ambiente, luogo a cui vengono riconosciuti ca12. aula universitaria
loggia, / qualora è la mia forza a lor contraria? g. de'bardi
loggia, ove i suoi si riducevano a conversare privatamente e trattare delle cose pubbliche
sedili propriamente detti, quelli che non servirono a tal modo rimasero come luoghi pubblici da
, i-144: vedrem donna reale, e a lei d'intorno / alteramente adorno /
... ha molto teatro, pensa a questo, che l'uditore acquisti una
-in partic.: rifugio, zava a recitare in qualche teatrùccio di provincia, e
stampa », 14-vii-1988], 21: a rendere il loro dialogo ancora più palpitante
parte di oppio e dieci parti di alcol a 70°; estratto acqueo dell'oppio.
, dal quale l'obelisco fu portato a roma. lucini, 11-188: annoda,
solitudine delle loro grotte, non riuscivano a respingere le tentazioni sottili e sorprendenti dei
tebaide, così solidali col debole sole a picco. 3. ant.
di antimaco di colofone (v secolo a. c.), narra le
. - per estens.. a eremita. papini, ii-635: si
. papini, ii-635: si ostina a viver... lungi dal mondo rumoroso
denti, dotato di azione tetanizzante analoga a quella della morfina, di cui costituisce
ingombra / ma gran teatri, ove discende a l'ombra, / non sol pan
delle morali, tale noi qui diamo a vedere una tavola delle cose civili. carducci
territorio o ai suoi abitanti. a. vettori, lxxxviii-i-757: e manto giovinetta
condivise l'atteggiamento tebano e beota simile a quello delle alte gerarchie del santuario di
che va dal vi ah'viii secolo a. c., in cui tebe è
è chiamata tebba, ed anco la fanno a modo di mostarda, detta da loro
), per essersi rifiutata di partecipare a un sacrificio propiziatorio agli dei.
. lomazzi, 515: quando piacque a giason nell'onda tebra, / giunse suonando
il bassà, hanno mal animo a turchi per la graveza noviter messa chiamata
che imita il rumore dei colpi bussati a una porta o, anche, di
lo so soltanto io guanto essi devono a me, proprio alle mie pappe, alle
di cristallo, l'aveva collocata davanti a sé, sullo scrittoio dell'ufficio. moravia
teca, in cui appariva un piroscafo a ruota, d'antico modello, poggiato
iquie, il sangue o gli oggetti a santi, martiri, ecc. d'
sensibile del sangue che ribolle e riarde a miracolo nelle teche dei martiri, me ne
ogni nodo del fogliame, son pretesto a posarvi il busto d'un santo, il
una reliquia. malaparte, 7-641: domandai a un uomo vicino a me che cosa
7-641: domandai a un uomo vicino a me che cosa fosse accaduto. la voce
fedeli ammalati o di chi è impossibilitato a recarsi in chiesa. -anche: la
di partire o rimanere, ma che a traboccare per la risoluzione di andarsene contribuissero
comunione dei santi, / lenta operaia, a consolare / nella stan- zuccia la morente
che vi è dentro, bisogna di saldare a essa teca il circoletto che sopra il
, ed è 'bislunga lineare'o fatta a 'clava'. tramater [s. v.
in una forma da greci appellata cono a similitudine de la teca qual producano li
di squame, le cui ultime servono a ricoprire le ultime falangi in modo di ripostigli
di ripostigli, nel quale t animale a volontà nasconde le unghie. =
perché quazi nulla è senza teccia, a le suoi tecce appiattare e celare. cesari
mi son potuto tenere di non fare, a l'odore de le prefate tue ciancie
, queste baie. -teccola. a. casotti, 1-8-50: il mio medicamento
. = voce region. affine a teccola. tècca, sf.
di qualcuno! / uguanno verrà l'acqua a catinelle! / povero me! lavoro
il compito di sorvegliare le pareti del monte a strapiombo sulla cava, mantenendole libere da
quale viene calato lungo le pareti fino a raggiungere il masso da attaccare. c
ant. attecchimento (anche con riferimento a persone). i. alighieri
efficace alla difgrande, grosso. izzati a migliorare le modalità di conduzione della fusione del
rigido, indurito (con partic. riferimento a l'anima umana col rischiarare e accrescere
l'azione pratica, la -con riferimento a opere musicali (anche con riun indumento
alla sua età, ma non arrivata ancora a quella pacata signoria giannini-nieri, 60:
di solito s'intende, dello strumento, a quella chiarezza argentina di tastiera che sentirsi
musica e dramma musicale (veneportare che a una paurosa involuzione. parronchi, 45:
e scorbacchiando l'altro) non poteva approdare a 4. figur. gelido,
vuole una grande tecnica. e la tecnica a volte è la contraffapascoli, 449:
una conchiglia irregolare, di tessitura traforata, a due valve disuguali. tramater
(e magari originale); non certo a quei fisici e a quei chimici.
); non certo a quei fisici e a quei chimici... nel 510
computer, sempreché non sia stato il computer a impazzire e farlo fesso: la tecnica
prefissati, che caratterizzano e danno specificità a un mestiere, un'attività, un'
ordinata, tutte le volte che si piglia a trattarne senza aver considerazione ai fini di
alle scienze esatte, verificabili in base a esperimenti, tenendo conto dei costumi e
e delle tecniche che variano da paese a paese. -al plur. materia
anni, le tecniche diagnostiche ecografiche riescono a far rivelare, anche precocemente, i difetti
il legame antigene-anticorpo ricorrendo alla immunofluorescenza oppure a una tecnica im- muno-enzimatica. -per
tecnica militare in alcuni suoi aspetti tende a rendersi indipendente dal complesso della tecnica generale
indipendente dal complesso della tecnica generale e a diventare un'attività a parte, autonoma
tecnica generale e a diventare un'attività a parte, autonoma. alvaro, 16-173:
è un altro dei parecchi significati dati a questa parola, d'uso così vario e
stesso atto vitale dell'arte. -ricorso a determinate modalità pratiche o anche a particolari
-ricorso a determinate modalità pratiche o anche a particolari materiali nell'esecuzione di un'opera pittorica
dall'aver riportato la stampa d'arte a quel favore che essa incontra per esempio in
8-43: dostoievski... solleva a dignità di livello letterario le tecniche del romanzo
, in genere personalmente caratterizzato e volto a un preciso scopo. moravia,
che la donna, costretta dalle circostanze a subire un intervento altrui sul profuga in
, il professor piga avrebbe fatto meglio a spiegare l'inerzia di quel lunedì 1° febbraio
luogo [la pala dell'elica] a fenomeni vibratori, si dimostrava, insomma
fra gandhismo e impero inglese è simile a quello tra cristianesimo-ellenismo e impero romano.
andato avanti per un poco, fino a quando lei [viola] ha giudicato di
così dire, tecnicamente, l'erezione a erostrato. 2. per quanto
e sottocosto filantropia e tecnicismo per volgere a modo suo le questioni diplomatiche.
le questioni diplomatiche. -atteggiamento favorevole a un approccio tecnico quindi non ideologico con
, 0-217: la filosofia è costretta a... chiudersi nel tecnicismo delle astratte
che respingo, perché non ha servito che a creare nuove accademie, non meno dannose
pesantissimo, infarcite di tecnicismi, non riuscivo a far tacere un dubbio, di quelli
d'una virtù straordinaria che li rende simili a eni della natura, e tuttavia non
anche, con valore spreg.: improntato a un eccessivo tecnicismo. migliorini
, 13-304: il disgusto di fronte a certe allocuzioni tecnicistiche, assolutamente disumane,
coi francesi, il capitano inglese su a carriola: inglesi- giramondi: e relativa
non sian di quelle che si prestano a sfoggi di stile. bacchelli, 2-xxiii-814:
2. improntare la produzione artistica o letteraria a un tecnicismo, a un formalismo accentuato
artistica o letteraria a un tecnicismo, a un formalismo accentuato. pasolini, 17-114
, intellettualizzato, e credo che tenda a saldarsi in un arco che comprenda cattolici
aggio). pasolini, 8-103: a torino gli immigrati non imparano più il
ancora il punto di vista dell'operaio a demistificare la tecnicizzazióne. g.
necessità elementari e quotidiane, forti fino a costituire un vero e proprio linguaggio specialistico-gergale
soldato tedesco autista ha preso un camion a certi prigionieri russi. sale sul camion
questo progresso tecnico servirà di punto d'appoggio a una dottrina ufficiale obbligatoria, a una
appoggio a una dottrina ufficiale obbligatoria, a una ortodossia totalitaria. verbali del consiglio
è quello psichiatrico, ci si trova infatti a dover analizzare insieme alla malattia il ruolo
uno sciopero dei tecnici addetti all'assistenza a terra, per cui siamo dovuti scendere dalla
multinazionale, operante nel campo dei prodotti a combustione a gas, ci ha incaricati di
operante nel campo dei prodotti a combustione a gas, ci ha incaricati di ricercare
soggetto e allo spirito dei personaggi. a. busi, 16-3: c'erano solo
busi, 16-3: c'erano solo, a parte le solite comparse, il cameraman
televisive della sala regia dove giungono assieme a quelle trasmesse le immagini riprese dalle telecamere
di nomina politica grazie alle specifiche competenze a prescindere dall'appartenenza ideologica o partitica.
quintieri, indipendente, e alcuni sottosegretariati a tecnici fuori partito, che avevano fatto
: conferire un notevole tasso di tecnicità a un linguaggio. migliorini [s.
prodlemismo salveminiano. 2. relativo a uno specifico settore, disciplina, attività
tecnica al problema psichiatrico. -preposto a sovrintendere e organizzare la produzione e la
nel piegare un po'la testa, come a infilare con lo sguardo la traiettoria della
di abilitazione professionale (anche con riferimento a un organo collegiale). periodici popolari
, cura la esecuzione del lavoro in base a disegni e progetti, procede alla misurazione
alla misurazione e liquidazione dei lavori affidati a cottimo e subappalto. -costituito da
il metodo tecnico onde il poeta potè giungere a mano a mano a sì altro grado
onde il poeta potè giungere a mano a mano a sì altro grado di perfezione.
poeta potè giungere a mano a mano a sì altro grado di perfezione. idem,
la materia tecnica porgevasi docile e duttile a esser plasmata d'ideale nell'opera ardente
: può darsi che non sia riuscito a spiegarmi ma non parlo né di segreti
mi par di vedere shakespeare che, sotto a una pergola, discorre con amleto o
, e non autonome persone di carne. a finir di convincerli, illustra le tecniche
l'arte fiamminga è tra le prime a sapersi chiudere in una perfezione tecnica conscia dei
assai significative. 6. relativo a un preciso ambito specialistico (un termine,
hanno grande difficoltà, non però insuperabile a chi cerchi negli autori le parole e
ii-6-206: cerca di riordinare le tue letture a quel che chiedono i programmi elementari e
, i-369: nel collegio galleggiante, cioè a bordo, l'istruzione era tecnica sul
poteva ben chiamarsi 'di attrezzatura', come a dire parabordi e impiombature e paranchi e
e paranchi e magari code di ratto. a. olivetti [« l'espresso »
. cavour, ii-215: fondazione a torino di alcune cattedre di agricoltura,
agricoltura, di forestale e delle scienze a queste affini; e finalmente l'introduzione
l'introduzione, per quanto è possibile, a titolo di esperimento, in alcuni collegi
alla formazione di personale con specializzazione settoriale a indirizzo pratico e professionale. cantù,
essere ed è un'istruzione generale per mettersi a minori uffizi d'industria e d'amministrazione
, 9-378: nelle suddette scuole tenniche oltre a qualche insegnamento di erudizione generale, impartiscesi
scóle tecniche ed istituti tecnici non si arriva a 30. 000 alunni. cavour
industriali. pascoli, i-960: ero a massa, e per aggiungere qualche lira al
professor ronchi, conosciuto sei anni fa, a matera, nelle scuole tecniche. soffici
8-147: delle due vie che si aprono a chi vuole fissare un termine per una
si comprano un tecnigrafo e si mettono a lavorare in proprio. = voce
, 4-i-162: aristotele chiamò gli musici dedicati a questa parte dionisiaci tecniti, cioè artefici
: così è stato molto più facile a ivrea superare il dogma per cui l'approccio
sindacale, dacché essendo la tecnica uguale a sviluppo, gli uomini della tecnoburocrazia non
politico-ammini strativo, o adempie a una mansione, in virtù delle pro
27-iii-1988], 13: a spese dei contribuenti, compresi quelli che le
di tralicci le valli alpine per andare a comperare l'energia in svizzera o in francia
nessuno oggi legge più saint-simon né si richiama a lui, è perché ci viviamo dentro
pasolini, 8-24: non è difficile a questo punto avanzare l'ipotesi che si
caratteri americani, compresa la società fatta a strati. eco, 4-350: un vasto
scrupoli morali e culturali, intenta unicamente a organizzare spettacoli capaci di attirare le folle
tecnoecologìa, sf. uso della tecnologia a fini ecologici. airone [luglio 1986
pacifico, sarebbe eccessivo affermare: anche a non tornare su quell'interpretazione tecnofagica che
umane. zazione tecnofila dei mass-media. a. prevignano [« la repubblica - musica
posizione culturale di bei- lotto è ispirata a una forma di responsabile 'dirigismo'culturale.
istituto famoso, era la più adatta a michele, molto più di altri istituti,
mamiani, 9-366: 1 portenti della tecnologia a cui assistiamo ci affidano e ci assicurano
nuove tecnologie è molto diversa da paese a paese. -tecnologia digitale, quella relativa
aristotile è morto, perché riduce tutto a astrazioni... quindi le spine e
per estens. l'insieme delle procedure atte a raggiungere un certo scopo o un prodotto
nelle imprese associate considerando robot, macchine a controllo numerico, impianti automatizzati, ecc
e sistema d'ortografia e d'ortoepia a ogni legger che fa alcun libro nuovo
) che la letteratura rimanda, è a ogni processo di conoscenza (dal mordere la
conoscenza (dal mordere la mitica mela a un modello di spazio riemanniano).
un vasto impiego della tecnologia o ispirato a essa (una cultura, una nazione)
accinge, ora, in concreto, a coincidere con l'intera storia del mondo.
e le valvole in ordine sul tappetino. a. di nicola [« la repubblica
, 8-vii-1986], 5: mette faccia a faco oggetti d'arredo. eia il
ci. 2. sottoporre un processo a procedure regolate da macchine; automatizzare.
'forti'mentre il catastrofismo si alterna nevroticamente a prospettive rasserenanti, un po'alla jules verne
di strumenti tecnologici. -anche: tendenza a interpretare in chiave tecnologica.
la testa, perché non hanno niente a che fare con i nostri. c.
ricerca senior ha una elevata preparazione di base a livello universitario e / o equivalente e
tenebra invasa dagli stimoli elettrici, assuefatti a una convivenza da 'lager', alla crescita
padre di qualcuno (e si contrappone a patronimico ed è frequente nell'onomastica araba
dal gr. téxvov 'figlio'e òvu ^ a, var. di òvona 'nome'
urbana dei prossimi anni... appartengono a questo genere i parchi tecnologici, i
poli e i centri di innovazione sviluppatesi ormai a decine in tutte le nazioni industrialmente avanzate
, quello dei tecnopolimeri, che è a metà strada tra la chimica di base
, in partic. informatici. a. di nicola [« la repubblica -
], 2: ho cercato di spiegarlo a de mita e agli uomini della tecnostruttura
una civiltà, ecc.). a. rossi [« affari esteri »,
compagnia, presso di te, vicino a te, al tuo fianco.
la poi met via, / on sporz a verun altro k'è teg5 in compania
dante, xxv-2: un dì si venne a me malinconia / e disse: «
stare teco »; / e parve a me ch'ella menasse seco dolore e ira
buon compagnone, e portati grande amore. a. manetti, 2-21: matteo,
egli, con quella candida man ch'a me distringe il core, / te,
ne sarei lieto? perché potrei venirti a vedere e star teco per alcun tempo.
/ ma portale teco, / ma diglielo a dio, / che mamma ha filato
: così, così tu vorresti seguitare a trascinarmi teco ciecamente verso l'estrema rovina
, 3-66: verrò con tego infin a la morte. pulci, 1-79: io
non istà bene che altri si adiri a tavola... e massimamente se tu
. e massimamente se tu arai forestieri a mangiar con esso teco, percioché tu gli
teco, percioché tu gli hai chiamati a letizia e ora gli attristi. pindemonte,
, st., 1-69: teco sovente a cantar viensi amore. guarini, 47
parlatura / che non fa la pintura - a la parete. boccaccio, dee.,
fussi presuntuoso, desidererei parlare con teco a faccia a faccia; ma non è possibile
, desidererei parlare con teco a faccia a faccia; ma non è possibile, perché
9-57: se io non le scrivessi a te, veramente non farei dette; tu
allor. « perché cotanto / abbi teco a dolerti io non comprendo ». monti
, / giuno rispose, se sottrarre a morte / enea si debba. d'annunzio
: tu devi congratularti teco perché sei riuscito a imprimere per qualche ora il ritmo dell'
tu stai riservato con loro è la via a fare che anche loro faccino il medesimo
, ne vegno / per ritrovarmi teco a la difesa / de la fede comune e
. baretti, ii-274: io faccio a fidanza teco, e ti dico i pensieri
ferd. martini, i-33: vengo ultimo a congratularmi teco del felice esito dell'arduino
: / teco ora il core, a me gli occhi rivolsi. marino, 8-41
teco, che il fare questo bastione a questa porta ». a un tratto tutt'
questo bastione a questa porta ». a un tratto tutt'a dua mettèmo le
questa porta ». a un tratto tutt'a dua mettèmo le mani in su le
dipendenza: per tramite tuo, grazie a te. guittone, 29-5: non
beato. 9. locuz. a teco meco-, v. meco, n
meco, n. 9. -fare a teco meco con qualcuno: v. meco
tu addomanderai lui. -teco meco-, a tu per tu, da solo a solo
, a tu per tu, da solo a solo, tra di noi. perticari
funzione aggett. m. a. canini, 1-972: 'tecodonti': epiteto
], 37-10: il tecolito pare simile a un nocciolo d'oliva; ne è
pietra della vesica, e mandala fuori a quegli, che lo leccano. anonimo
onde ha tratto il nome et è a guisa di una lumaca, perforata; ma
la pietra nella vescica e mandarla fuora a quelli che la levano. =
comprende alberi e arbusti talora ramificanti, a foglie opposte, a fiori gialli o rossi
talora ramificanti, a foglie opposte, a fiori gialli o rossi, in campanule.
pianta sarmentosa, rampicante, con fiori rossi a grappoli. = forma apocopata
sotto spezie d'amicizia vada ora riferendo a questi e ora a quegli, si
amicizia vada ora riferendo a questi e ora a quegli, si elice egli è un
/... / e che acconsenta a certi techi mechi, / ancorché la
essere un seminatore di discordia. a. pucci, 4-278: a noia m'
. a. pucci, 4-278: a noia m'è chi è di tecomechi,
è chi è di tecomechi, / ch'a te di me, a me di
/ ch'a te di me, a me di te mal porge; / onde
. saba, 5-436: ma come a me non piaci al gazzettiere; / e
italia, perché là egli è veramente a casa sua. = deriv.
tectosilicato, sm. miner. silicato a struttura cristallina tetraedrica tridimensionale.
plinio], 327: la teda è a la sesta specie. questa ha più
ciel le fronde spande, / che sotto a se facean l'aere oscuro. sannazaro,
teda et 1 mozziconi dei rami servono poi a salirvi su. -
e 'l fato dia / numero di nepoti a te promesso. metastasio, 1-i-49:
. foscolo, gr., i-309: a putreolenti / laghi, lambiti da cerulee
noi / all'acròpoli, quattro eletti a sorte, / e dietro e in tomo
di gnosso ai liti / scendean gli sterni a celebrar le nuove / tede solenni dell'
serenità della chie- ra, col vivere a regula quanto comporta la gioventù, qual vo-
dalle gravissime fatiche de'negocii. a. pucci, cent., 3-74:
, dei tratti tipici dei tedeschi; tendenza a ispirarsi a tedescàio, sm. zona