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vol. III Pag.97 - Da CHIUDETTA a CHIURLOTTELLO (42 risultati)

che quella carogna della barbara s'abbia a mangiare i gomiti quando ci avremo il fatto

nostro anche noi, e s'abbia a pentire d'avermi chiusa la porta in

dir ancor un'altra cosa / che a tutti i mali può chiuder la porta.

la porta. -chiudere, chiudersi a chiave, sotto chiave, a catenaccio

chiudersi a chiave, sotto chiave, a catenaccio: v. catenaccio e chiave.

verso qualche parte o contro, addosso a qualcuno: precipitarsi verso un luogo o

. pulci, 27-26: ricciardetto era a rinaldo daccanto, / e non si

-chiudere, chiudersi di galoppo: cavalcare a galoppo serrato. pulci,

per levarsi, o altro uccello, / a trottar; poi si chiudea di gualoppo

, che in fondo ho adoperata sempre a malincuore, quando sorse necessità di dare un

piazza. baldini, i-444: forse a quell'ora,... panzini chiudeva

stesso ci nismo di cui a volte aurora si compiace, erano la ma

, ovvero chiu- dimento nelle nari. a. cocchi, 8-265: il chiudiménto

ad urtare ogni punto della botte sino a che siasi affatto estinta la velocità con

. conclusione, fine, termine (riferito a discorsi, lettere, racconti, romanzi

dello scrivere, te del leggere queste. a. f. bertini, 3-137:

è un fatto bellissimo e utilissimo, e a volte tocca il cuore come vedere il

materia dee prima purgare ciò che pare a lui che sia grave. angiolieri,

potente, / ché magnanimamente / ben contastette a chiunqu'il percosse. g. villani

1 -intr. (44): a chiunque usciva sangue del naso era manifesto segno

dì di calendimaggio nella città di marsiglia a un tomiamento, e chi ne rimanesse

; e che con chiunque i genovesi avessino a disputare del luogo, la sua città

luogo, la sua città non l'avrà a disputare con loro, sendo censuari della

di questo artefice, riuscì sempre maraviglioso a chiunque lo vide. g. stampa

. g. stampa, ix-164: a te, signor, ch'intenerisci i cori

soave ogn'aspro peso e greve / a chiunque accendi di tuoi santi ardori, /

. tasso, n-iii-702: non perviene a la vera laude chiunque schifa il biasimo

una nuova teoria intellettuale, non può a meno di ricorrer al frasario metafìsico.

quella verità che deve esser sempre cara a chiunque ama la patria. manzoni,

, senza esser pregato, s'intromette a rifar l'opera altrui, s'espone a

a rifar l'opera altrui, s'espone a rendere uno stretto conto della sua,

chiunque egli è, e dove egli sta a casa ». -ant? raro

-ant? raro. anche riferito a cosa. fra giordano, 5-46:

bocchelli, i-442: il circolo tardava a sciogliersi, deliziati com'erano i cacciatori di

. indovinando il riso tacito: « a questi animalacci », riprese e rinforzò,

giù dalla gruccia. vieni, che andiamo a chiurlare ». chiurlettino,

comune del chiurlo piccolo. a dimin. di chiurlo. chiurli

o fiscione minore,... a riserva del becco, che lo ha assai

grande ingenuità. moniglia, 1-iii-451: a costoro un buon padrone, / se

barbagianni ed i merlotti, / che a molte piacer soglion per mariti. i.

vero lume quella luce / la quale a certi chiurli e gufi e allocchi, /

assiolo. pirandello, 6-106: sonò a un tratto, nel buio sopravvenuto,

vol. III Pag.98 - Da CHIUSA a CHIUSO (34 risultati)

altro materiale), costruita tutt'intorno a un terreno oppure disposta attraverso una strada

accorto, / fece armar navi e, a piene vele e segni, / urtàr

: 'chiusa'è un riparo fatto intorno a qualche campetto o all'orto, con materie

. cassola, 2-372: -il capanno a che vi serve? -per sorvegliare la chiusa

-per sorvegliare la chiusa. ci veniamo a dormire, quando è il tempo dei carciofi

dice di non voler per adesso stare a registrare altri errori che questi pochi incontrati

: i poeti fanno bene senza dubbio a ricordarsi sovente che sono cristiani, non

di lei elegia è, per quello che a me ne sembra, affettuosissima e piena

alla cameriera che entrava con una lampada a petrolio. cicognani, 3-76: come

cappellino alla « rococò » in vetta a ima pettinatura a rocchio. e. cecchi

rococò » in vetta a ima pettinatura a rocchio. e. cecchi, 6-248:

per permettere ai pittori o scultori, intenti a opere in luoghi pubblici, di muoversi

opere in luoghi pubblici, di muoversi a loro agio senza essere disturbati dai curiosi

che cade dalle chiuse de'fiumi, a quelle parti sarà serrato il retto corso,

, combinate cogli sfioratori e cogli scaricatori a paraporti per lo sfogo delle piene e

acquedotti, scoperti e sospesi su palafitte a due metri dal suolo, avviano l'acqua

, avviano l'acqua corrente verso chiuse a saracinesca. montale, 2-102: la gora

, i-101: rolando, cavaliere, quando a le chiuse di roncisvalle per le gran

e accecar gli uccelli, acciò non facendo a primavera e l'estate sfogo della voce

anco ragnino, / che gli è mallevadore a questo debito / ultimo, / in

, 23-61: io arò il comodo a serrarlo / e a tenerlo in chiusa un

arò il comodo a serrarlo / e a tenerlo in chiusa un giorno o duoi.

: e'se ne va in casa, a mettersi in chiusa. giusti, v-104

, con un muro di pietre a secco, senza tetto, di maniera

maniera che il giorno era esposto a gli ardori del sole,...

dov'elli dimorava, e chiusamente andaro a lui, al suo albergo, e vennerlo

più chiusamente si facesse, si mise a farlo con sì poca provvisione, che

, 23 (86): ed intorno a ciò foe due parti: ne la

imaginazione; ne la seconda, dicendo a che ora mi chiamaro, le ringrazio

con diligenza si stuccassero, per ovviare a ogni pericolo di cattive esalazioni. targioni

1-54 (396): mi fe'condurre a casa sassi, rena e calcina tanta

, 7-317: di poi cavando più a dentro la terra, trovarono un chiusino

seguente mattina i cortigiani del prenze infino a nona aspettato che 'l prenze si

parte andato fosse per istarsi alcun dì a suo diletto

vol. III Pag.1018 - Da CRUDELEZZA a CRUDEZZA (1 risultato)

. a la imperizia dei lavoranti e a la crudeltà del verno. = voce

vol. III Pag.1019 - Da CRUDIGNO a CRUDO (33 risultati)

deza di cielo. pallavicino, i-475: a prender egli tal disagio nella crudezza de'

che è poco adatta, quindi, a sciogliere i grassi e a cuocere i cibi

quindi, a sciogliere i grassi e a cuocere i cibi). vasari,

troppo freddo, e renderassi buona e salutifera a bere. magazzini, 55: chi

figura. galileo, 5-121: nel colorito a olio sfumandosi dolcemente i confini, si

soave armonia,... tramezzandovi a luogo a luogo delle crudezze, che verrebbono

,... tramezzandovi a luogo a luogo delle crudezze, che verrebbono dalle

pittori, doppo aver posato il colore a suo luogo nella tela o tavola, per

or thè ambiguities 'può aver molto a comune con una quantità di prose e poemi

asprezza quasi dispettosa può spiegare, fino a un certo segno, la crudezza fotografica

, non cotto o non atto a esser ben cotto (quindi, a

atto a esser ben cotto (quindi, a essere digerito). cavalca,

di queste foglie, e portos- selene a casa, e puosele al fuoco per cuocere

si generino crudità e indigestioni, e venga a radunarsi putrida zavorra nelle prime strade.

[la cicuta], e sentendomi provocato a dare di stomaco, fuggii nell'annesso

, it., i-io: nella canzone a stampa di folcacchiero da siena, fredda

la crudità pedantesca del fare il sopracciò a un grande ingegno. bocchelli, 12-233

'. crudivorismo, sm. abitudine a nutrirsi di cibi crudi; crudismo.

gran corpo e coma, / sei trangugiano a brani. = voce dotta,

). non cotto, non cotto a sufficienza. latini, rettor.

dia in tavola. baretti, 1-139: a tanti, a tantissimi danni e mah

. baretti, 1-139: a tanti, a tantissimi danni e mah, aggiungi la

d'ogni vettovaglia, che li sforzò a mangiare... le crude carni

, che per cruda che sia cosa a digestire, vecchio come io sono, soglio

sono, soglio da l'uno sole a l'altro averla digestita. gelli, ii-130

, ma per esser crude e difficili a digestire, non generano molto buon sangue

teorici del bel secolo, qui prendevano a prestito una mano squisita, là un

e crudette, e altro altrove, a comporre il proprio idolo e modello di perfezione

, cioè non concie, di raccogliere a coprire le catafratte, ed a coprire

di raccogliere a coprire le catafratte, ed a coprire gli altri guernimenti. salvini,

1-433: questa torre grande la faceva a 20 palchi, ed a ciascun palco

grande la faceva a 20 palchi, ed a ciascun palco un parapetto di tre cubiti

dell'arte della seta, 117: e a dì detto, mani 300 di tela

vol. III Pag.1020 - Da CRUDO a CRUDO (28 risultati)

d'acque pietrificate... pendono a guisa di radicioni, fatte col tempo d'

; l'una è poco fredda, facile a cuocersi, l'altra smisuratamente fredda,

, l'altra smisuratamente fredda, malagevole a questo, dura e cruda. garzoni

suo color mancherà, il colore avrà a bianchezza vicino. caro, 12-i-88:

vicino. caro, 12-i-88: brindisi a quel suo vin crudo, che vi parrà

4-47: e'il vin vecchio conveniente a quegli, ne'cui vasi moltitudine d'umori

.. questa cura di questi ferri a doto, che andassi alla ferriera e togliessi

ferro, sopra la quale, rispianata a fior d'acqua, si levò il capo

bartoli, 1-92: non si levino via a fatto le armadure, ma di di

ma di di in dì si allentino a poco a poco; acciò che nel

di di in dì si allentino a poco a poco; acciò che nel levarle inanzi

l'opera cruda. 16. difficile a lavorarsi (pietra, marmo).

veggendo il crudo tempo, si muoverà a pietà e darawi alloggiamento. c

del nativo sugo ed umore, si pongono a venti crudi,... si

i-114: incontrollo di crudo verno sino a pavia. galileo, 5-292: agli

e nevoso, capitava [al castello] a piedi o a cavallo,.

al castello] a piedi o a cavallo,... qualche coraggioso visitatore

, cruda di nebbia, si beve a sorsate / come grappa, ogni cosa vi

tesauro, xxiv- 53: succede a questa cruda giovinezza la robusta virilità della

andò maturando dal tempo de'gracchi perfino a quel di tiberio. magalotti, vi-171:

posare il capo se non quel muro crudo a cui l'appoggiava. pascoli, 978

. schietto, aperto, reciso (fino a risultare urtante, irritante); senza

colori su quei cartelli murali, destinati a fissarsi con la loro sfacciataggine cruda e

, i-429: dove l'intenzione di mettere a crudo contrasto due mondi agli antipodi lascia

e aspetti di una persona, e a cose materiali che arrechino pene e dolori

braccia, / che m'an- cidono a torto. boccaccio, dee., 8-7

machiavelli, 698: veggendo di avere a morire, non sono per temere cosa

crudo core, / che tanto bene a gli occhi miei contendi. g. stampa

vol. III Pag.1021 - Da CRUDORE a CRUENTO (44 risultati)

201: a la vaga dea / spina nocente e cruda

ceffo / per natura o per arte; a cui ciprigna / rose le nari,

dammi; giusta ella fia, se a te fia grata. monti, x-1-451:

di toro. alvaro, 9-257: rise a questo punto, d'un riso troppo

sì presta / non volse piede manzi a serpe crudo, / come angelica tosto il

le lionesse vengono e le tigri / a depor de'lor fianchi il crudo peso

, / da qual cagion procede / che a me costei sia cruda, a li

che a me costei sia cruda, a li altri pia? ariosto, 11-55:

? ariosto, 11-55: misera olimpia, a cui dopo lo scorno / che gli

boiardo, 1-2-3: si feriano insieme a gran furore, / guardandosi l'un

faccia cruda e intrepida, si pose a mirare il re, fino a tanto

si pose a mirare il re, fino a tanto che questo, pieno di stupore

mio amore per lui non mi disponeva a indulgenza per quello di mia madre,

quello di mia madre, ma piuttosto a giudizi crudi e a condanne morali.

madre, ma piuttosto a giudizi crudi e a condanne morali. -restio, schivo

insensibile (unito spesso con la particella a o di). dante, inf

occhi volse, / quel prima ch'a ciò far era più crudo. cecco

lei essere così cruda ed alpestra intorno a quelle novelle, non s'arrischiò.

, ch'io già pavento, a sera, / per tema di dormir gittarmi

ad esser tenace, i darte chevelle a nui non ne piace.

cruda / se questa spene porto / a quel dubbioso passo. boiardo, canz.

, 130: misero, lasso! a che cotesti lai / raconto, e i

raconto, e i crudi stenti, / a chi nulla sentir può di mie'guai

10-6: ma d'ora in ora a lui si fa più crudo / sentire il

3-406: ma contemplar del fiero atride a fronte / un amato figliuol, vista

crudo. boiardo, 2-6-44: lo giunse a mezo il scudo, / e non

e crudo: in grado di resistere a ogni pericolo. berni, 2-63 (

, 9-2-160: queste mi abilitano più a trattare con gli uomini, che non abilitano

18-3-8: ma questo nostro sposalizio ha egli a esser fermato tra noi così crudo crudo

. -dunque senza dote / ei meneralla a casa? - senza dubbio. -nudo

qualche cosa: che non ha nulla a che fare con essa. magalotti,

colorito. nievo, 1-119: lassù a varenna l'aria è un po'crudetta

e. cecchi, 6-30: da canonico a pugilista, la sostituzione può sembrare crudetta

che non gli riusciva cavare una lagrima a nessuno. -spreg. crudàccio.

e il crudore delle gelate comincia a cedere su per le crete.

, 13-508: ei giacque / lungo a terra disteso innanzi al cocchio, / e

mortale / la sua cruenta polvere / a calpestar verrà. leopardi, 2-145:

verrà. leopardi, 2-145: cadeano a squadre a squadre / semivestiti, maceri e

leopardi, 2-145: cadeano a squadre a squadre / semivestiti, maceri e cruenti

è perfida: / non crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di

riferisce al sangue, ad avvenimenti, a fatti sanguinosi. g. rucellai,

g. rucellai, 277: movendo a tempo i piè, le braccia e

ministri. pindemonte, 2-28: e a lui die'morte nel cavato speco / il

cruenta / incolume. carducci, 298: a l'adunate / plebi i cruenti oracoli

vol. III Pag.1022 - Da CRULLARE a CRUSCA (35 risultati)

la tarantola... morde l'uomo a caso, l'uomo che è costretto

caso, l'uomo che è costretto a dormire in campagna nella cruenta stagione della

portamento del crumiro; il prestarsi a fare da crumiro. -per estens.

cui l'esodo [dei negri] a nord raggiunse il mezzo milione; mentre località

l'interesse comune del gruppo o della classe a cui appartiene, a detrimento del gruppo

o della classe a cui appartiene, a detrimento del gruppo stesso e suo proprio

del gruppo stesso e suo proprio e a vantaggio di gruppi antagonisti.

diedero grande importanza, la quale giovò a estendere e rafforzare il loro dominio in

sull'uscio. gli uomini sono andati a sorvegliare che nessuno faccia il « crumiro

soldati per quei lavoratori che di lì a non molto l'estro bizzarro popolare era

già si arrampicavano rapidissimi sui fine- stroni a gridare: « crumiri!...

come termine ingiurioso: di lì passò a noi per indicare quegli operai i quali accettando

patti rifiutati dagli altri operai, contribuiscono a rendere meno efficace la lotta che il

, così malagevole cosa è al ricco a potere entrare nella gloria di dio. guittone

. d. bartoli, 5-232: fino a quel terribile dichiarar malagevole ad un ricco

per acchiappare i topi, e andrebbero a scovarli in una cruna di ago.

più raccolto e più vicino / come visto a traverso di una cruna. levi,

crune, / ai loro pianeti, ignoti a noi. jahier, 203: la

solo occupata, in quegli anni, a bilicar billi biffi la disputata identità del

: si divide [il sangue] a poco a poco in due parti; il

divide [il sangue] a poco a poco in due parti; il siero,

vasi crurali più del solitosi dilatano. a. cocchi, 4-1-13: si crede importantissimo

gambe. papini, 20-562: mandano a dire a pilato che faccia romper le

papini, 20-562: mandano a dire a pilato che faccia romper le gambe ai

fiaccano loro i ginocchi e le cosce a colpi di clava. = voce

, 12-73: montò [il grano] a fiorino uno d'oro lo staio,

altre biade all'awenante, e la crusca a soldi undici lo staio e più.

altare in memoria, e sarà soave odore a dio. marco polo volgar.,

163: comprano et vendono ogni cosa a peso, sino alle galline vive,

buono ma falso peso, li dànno a mangiare della rena ammassata intrisa con crusca

3. figur. imperfezione mista a qualità buone. lancellotti, 38:

. -a misura di crusca: a sovrabbondanza, moltissimo. pulci,

moltissimo. pulci, 21-5: a chieder soldo con quattro poltroni / a

a chieder soldo con quattro poltroni / a misura di crusca e di carboni.

ai cani: imprecazione per augurare male a qualcuno. g. m.

vol. III Pag.1023 - Da CRUSCA a CRUSCOTTO (32 risultati)

-la farina si muta in crusca: a indicare che si perdono le buone qualità

uom bestiale, / che se'tu uso a mangiar crusca e cavolo / co'pazzi

e'ti tiene / otto di interi interi a crusca e cavoli. -vender crusca

mi sarebbe una solenne penitenza imposta. a. f. bertini, 4-120:

che più copioso sta preparando, dà a divedere che questa lingua non ha finito

il famosissimo bottali / mi sta d'appresso a nome della crusca, / perché a

a nome della crusca, / perché a far qualche cosa io mi prepari /

che la lingua... è giunta a quella perfezione la quale non possa oltrepassare

crusca, ma di farina, e apparterrebbe a un tri bunale maggiore di

questo mezzogiorno di luglio, in mezzo a questi libri di crusca che mi guardano

toscanello novizio, m'ero sùbito messo a parlare in crusca, et egli sùbito m'

= da crusca *. cfr. a. prati, 344: « dalla brigata

i modi o vocaboli della crusca. a. f. bertini, 4-51: non

là non v'è crusca né cruscanti, a gara / fanno tra tutti chi tartaglia

una parte di ciò che avevo raccolto a conto mio,... quando

dettami dell'accademia della crusca. a. f. bertini, 4-51: perché

di esser poste in un truogo dandole a succhiare a porci, come beveroni.

esser poste in un truogo dandole a succhiare a porci, come beveroni. caro,

piena, ve ne rimetterò gli scartafacci. a. f. doni, 3-173:

: ho voluto anche dare un'occhiataccia a quelle cruscate e stacciate...

non sarà mai troppo propizio, verbigrazia, a quel filologo, il quale non sa

molto in poco e m'è andata a sangue (scusa se a firenze cruscheggio

m'è andata a sangue (scusa se a firenze cruscheggio). =

monete nascoste in monticelli di crusca assegnati a sorte. lippi, 3-5: come

, 3-5: come suol far chi giuoca a cruscherella, / due ore andò alla

fino all'ordinotte / all'oca, a cruscherella. = dimin. di

2. sm. cruscante. a. f. bertini, 4-119: ora

c. gozzi, i-229: seguitavano a vilipendere la brigata degli accademici co'titoli

cruschevolmente, e scrivere barbaro, usando a sproposito le frasi di scrittori eleganti.

per il n. 3, cfr. a. prati, 344: «

raccolta su le foglie del cavolo, buona a tutte bollicole e cotali altre macchie della

. cruscótto, sm. nei veicoli a motore (terrestri, aerei, acquei

vol. III Pag.1024 - Da CRUSTAIO a CUBIA (27 risultati)

, sf. plur. archeol. incrostazioni a sottili lastre cesellate su vasi antichi.

ctenofora, essendo questo termine già attribuito a un tipo di celenterati.

, genere d'insetti, così chiamati a motivo delle loro antenne a forma di pettine

così chiamati a motivo delle loro antenne a forma di pettine. = voce

: 'ctonii '. denominazione che davasi a tutte le divinità alle quali si

del tempio vi erano le colonne poste a due a due, che sostenevano la

vi erano le colonne poste a due a due, che sostenevano la cuba.

piramidale, cioè di sei base, a l'aria quella d'otto, a l'

, a l'aria quella d'otto, a l'acqua quella di venti, a

a l'acqua quella di venti, a la terra la cuba. algarotti, 3-282

un corridore. 2. costruzione a forma di cupola (tomba, mausoleo

le cubbe, su i fondachi, a ruina, / su i pozzi, su

può cubare, che si può ridurre a cubo. viviani, 2-21: se

e que'solidi quadrabili o cubabili, ed a * quali spazi o cubi sien quegli

è fortemente magnetico (e si trova a cuba, in brasile, in svezia

qual più fiera addormentata cube / sveglisi ormai a divorarmi tutto. = voce

agg. ant. coricato, posto a giacere. -essere mal cubato: ridotto

giacere. -essere mal cubato: ridotto a mal partito per le malattie e gli stenti

sm.). ant. gabbietta a scatto per catturare gli uccelli. crescenzi

pataffio, 6: il tempo si comincia a rabuf- fare / ed ha un pelo

deriv. dal lat. cubàre 4 giacere a terra '. cubatura, sf

ma più strette, e va serpendo a guisa di pepe. 2.

[crusca]: cose calde per usare a quegli che hanno il cuor freddo,

eerta teme; ed ha uno a mulino, / quando la gatta im

di essi cubetti, e formarono intorno a lei una quasi cornice rilevata a più

formarono intorno a lei una quasi cornice rilevata a più ordini, sicché poi si vedeva

dioriti, ecc.), tagliato a forma di piccolo cubo o di tronco

vol. III Pag.1025 - Da CUBICAMENTE a CUBITALE (30 risultati)

la catena che, collegando l'argano a salpare all'àncora, ne permette la

di cubo, che è simile a un cubo. d. bartoli

quanto si è agli universali, cioè a quegli che non sono altro che sale,

un gran mortaio di marmo veronese scolpito a grifi. linati, 30-184: qua

dal mezzo, cubiche casette di coloni, a tinte vivaci, che perdute in quell'

illumina solitaria limpida cubica la lampada colossale a spigoli verdi? moravia, iv-40:

, bianche, stanzetta cubica dal pavimento a losanghe. calvino, 1-223: sui

3. anat. epitelio cubico: epitelio a un solo strato di cellule, che

verso o passo o pertica. a. cocchi, 8-50: tutto lo spazio

chi non stesse nel suo cubicolo e dormitorio a tal ora di notte, blaterava soffocatamente

soffocatamente: -vi ho colti, e a far baldoria anche! ghiottoni, scellerati,

servile, sollecito, attento e pronto a servire, a obbedire. guerrazzi [

, attento e pronto a servire, a obbedire. guerrazzi [accademia]:

mandò. bruno, 3-584: ha imposto a tutti gli dei di non aver paggi

2. persona (generalmente appartenente a un ordine religioso) addetta al servizio

. cavalca, 16-2-229: si cominciò a riprendere se medesimo [giovanni patriarca d'

: le onoratissime parole che m'ha a nome vostro fatte m. ottavian zeno

la morte sua [di raffaello] a tutta la corte del papa, prima,

oggi tanto fertili e popolate) abbiano a ricoprirsi d'acque, e convertirsi in

senso più completo della sua realtà visibile multipla a un tempo ed una...

soffici, v-1-634: il primo a concepire, a mettere... in

, v-1-634: il primo a concepire, a mettere... in pratica l'

. in pratica l'idea cubistica; a formulare i primi principii della dottrina,

, 52: casette di macigno disperse a mezza costa, finestre che ho visto

finestre che ho visto accese: così a le creature del paesaggio cubistico, in

non pinse col carbone /... a lettre cubitali. targioni tozzetti, 12-12-31

nella sommità della facciata si legge scolpita a caratteri cubitali la seguente memoria. baretti,

puro e lucid'onda / versàivi, a onor de'trapassati, intorno, /

: tutto ciò lo dice la scrittura a lettere cubitali. c. bini,

bini, ii-186: s'è accostato a uno stabile di bella apparenza, che

vol. III Pag.1026 - Da CUBITIERA a CUCCAGNA (26 risultati)

i treni, i giornali, scriverlo a lettere cubitali sulle autostrade, nei suburbi

baracca andata distrutta per tre quarti, a una cui superstite parete di legno era

, chiese, o altri lochi publici, a forza di cubiti si fanno far strada

forza di cubiti si fanno far strada a tutti, tanto che se gli metteno al

i cubiti su le ginocchia si chinò a guardare la polvere e i ciottoli lungo

, xv-52: parlando, eguale / a nevi e rose il cubito / molle

presso greci e romani, dove equivaleva a circa mm 444. giamboni, 8-i-29

la maggior parte di quelle che erano portate a roma, e stimate la grandezza di

bronzo era lungo nove cubiti, vale a dire quindici piedi francesi circa. alfieri

entro andava ettorre, e d'oltre a dieci / cubiti alta un'asta,

irta di lucido / stil di ferro confitto a un cerchio d'oro / crollava.

, e finisce in un largo piano; a mezzo il quale sorge un gran cubo

ii-2-287: dal metro lineare che serve a misurare le lunghezze e larghezze si deduce

si deduce il metro quadro che serve a misurare la superfice e il metro cubo

superfice e il metro cubo che serve a misurare i solidi. pioverle, 5-567

pioverle, 5-567: tre laghi artificiali a catena, ottenuti con la costruzione di

di cubo. galileo, 3-3-9: a chi volesse dire la figura celeste esser

.]: 'cuboidc', fossile formato a guisa di dado o cubo, cioè di

dal gr. xu3oei$fj <; 4 simile a un cubo '(comp.

cni- dari della classe scifozoi, a cui appartengono meduse con ombrella quasi

che dalle piagge di cuccagna / venga a spirar, tant'è soave, il

lor cucagna; del sito, sedendo a mensa come tanti epicurei e sardanapali;

lanzo, che è l'assassino delle cortesie a tutti i passaggieri, oltre mille regali

quantità di gente s'avviasse in brev'ora a quell'osteria, o per dir meglio

osteria, o per dir meglio, a quella cuccagna. g. gozzi, 1-117

dei vigliacchi. piovene, 5-103: a chi non l'ha mai vista, varese

vol. III Pag.1027 - Da CUCCAIA a CUCCHIAIERA (39 risultati)

molti portughesi si accommodano in questa cuccagna a loro piacere e, quello che è meglio

consalvi, « che lei non stava più a roma... ». «

, signorina. stavo prima ozioso fisso a roma, perché avevo vinto la cuccagna:

poi, farei come voi. ma a me non mi si danno queste cuccagne.

/ i mazzi [degli uccelli] a sacchi si dovrien portare. manzoni, pr

reale e personale ai forestieri che venissero a abitare in quello stato. per i

polli o vivande che toccano in premio a colui che li raggiunge. -palo,

albero allestito con particolari accorgimenti e adibito a questo gioco. -anche per simil. e

, vivvaddio, mai per essere aiutato a salire su per quell'albero di cuccagna

e giù pel corso e i giardini a coltivarci un partito e ci frustiamo inutilmente

venuto, che tanto o quanto assomigli a uno sposo. 3. colpire

se il povero anchianino non era lesto a far civetta, lo cuccava nella testa

nieri, 194: biccio fu costretto a cantare e si cuccò due o tre

per camera il dì, dove ha a essere letto e cuccetta e mutati ad minus

alle pareti delle cabine delle navi, a ordini sovrapposti. -per estens.:

secchia, la buttava in mare legata a una fune, la sbatteva contro la

. scomparsa quindi nella sua cuccetta attigua a essa, ne uscì tirata a pulimento,

cuccetta attigua a essa, ne uscì tirata a pulimento, senza un capello che le

molti luoghi; anzi è necessario, a voler che si conservi buono, non se

delle mine. 6. ferro terminante a forma di cucchiaio usato per inamidare la

ferro tondo, disposto per 10 più a gruccia, piantato sur una base di legno

nel quale, se da una parte va a finire quasi la punta di esso,

abbandonò... una cuf- fietta a ricami sulla scottante cucchiara. 7

attrezzo scavante di lamiera bucherellata, simile a un grosso badile con bordo anteriore tagliente

badile con bordo anteriore tagliente, manovrabile a mano o meccanicamente, usato per gli

dentro ad altre barche che il vanno a ricever sotto. quel [strumento]

. quel [strumento] con che a corfù nettano il mandraccio, non è molto

far cavare colle cucchiaie, m'incontrai a veder un certo lastrico. tommaseo- rigutini

, 16-iv-159: iacopo viperaio si esibì a berne una cucchiaiata intera. magalotti,

fette di pane, potè finalmente presentarla a lucia. e nel vedere la poverina

lucia. e nel vedere la poverina a riaversi a ogni cucchiaiata, si congratulava ad

e nel vedere la poverina a riaversi a ogni cucchiaiata, si congratulava ad alta

il suo posto solito. poi stette a guardarmi come mangiavo, mentre lui,

vassoio, la sposa mescendo i confetti a cucchiaiate colme a ciascuno degli invitati. c

sposa mescendo i confetti a cucchiaiate colme a ciascuno degli invitati. c. e.

e. gadda, 455: prese a ingollare le prime cucchiara te bollenti: e

bollenti: e intanto parlava, frasi a pezzi, soffiando nel cucchiaio. calvino

e chiara, punteggiata di barba dura a radere; imboccava 11 piccino a cucchiaiate

dura a radere; imboccava 11 piccino a cucchiaiate. 2. dimin. cucchiaiatina

vol. III Pag.1028 - Da CUCCHIAINO a CUCCIARE (60 risultati)

lavorar guardingo e tacito di terreno e provvedono a caricare il materiale, la cucchiaiera e

), sm. piccolo non arrivò più a raccogliere altro ed allora io tentai

pane. cucchiaròtto, sm. strumento, a forma di betti, ecc.

l'arciprete... stava un'ora a leccare il sorbetto more agghiacciante dei ferri

per amor ch'io porto loro, e a dirvi il vero, perché mi versato

* cuchieri. cuchii. a lavorare con un cucchiaino traendone lo zucchero.

... donnone enormi gli concede a fatica. pellico, ii-135: mi portano

, che portavano i loro bambini a gustare il piacere d'essere nestra,

serviti e di chiamare chiassosamente il cameriere. a di sensi. nievo, 119: martino

qual [botte], per quel che a roma e sbattevano cucchiaini nei piattelli.

po'venisse. -a cucchiaino: a forma di piccolo cucchiaio. come donna

. e. gadda, 566: ferri a uncino e a cucchiaino rachiaio di zuppa

gadda, 566: ferri a uncino e a cucchiaino rachiaio di zuppa ristoratrice, egli

. e. gadda, 455: prese a ingollare le prime cucchiarate carducci, i-984:

ingollare le prime cucchiarate carducci, i-984: a piè de'pagliai cucciano i cani:

cassola, 2-382: erano certo bombe a mano italiane, bollenti: e intanto parlava

, bollenti: e intanto parlava, frasi a pezzi, soffiando nel e in una delle

più chiasso che danno; altrimenti ci venivano a fa braccia co cane. eccomi

3. locuz. -a cucchiaio: a forma di cucchiaio. da ore accucciato nella

pareva che dio abbia dato loro questi petali a cucchiaio lunghi brava stesse a tutto suo comodo

loro questi petali a cucchiaio lunghi brava stesse a tutto suo comodo nella cuccia di legno ben

cuccia di legno ben ancora in tempo a potersi emendare, per poco che osasse:

] chiude gli 3. strumento, a forma di piccola cazzuola, le foglie curiose

di piccola cazzuola, le foglie curiose, a cucchiaio, / vergate, un poco acute

cibo alla bocca. — stare a cuccia: accovacciarsi, accucciarsi. forma

mangiai i fagiuoli il giorno appresso facendo -va a cuccia!, a cuccia!, passa

giorno appresso facendo -va a cuccia!, a cuccia!, passa a cuccia!,

cuccia!, a cuccia!, passa a cuccia!, cucchiaio della crosta del

gione minima e poco alla volta, a spizzico. calvino, 1-376: -giù,

5. zool. ant. organo a forma di piccolo cucil cacciatore.

ha l'uom sempre -andare, stare a cuccia: a dormire, a riposare.

sempre -andare, stare a cuccia: a dormire, a riposare. line

, stare a cuccia: a dormire, a riposare. line trombe che ne

è la materia della cera. a lui ne fu venuta, / a que'

a lui ne fu venuta, / a que'ch'a forza la volea tradire.

ne fu venuta, / a que'ch'a forza la volea tradire. bellincioni,

-mangiare col cucchiaio della rabbia: tolleappuntita a un'estremità, e terminante all'estreuna

berni, 38-17 (iii-251): s'a dio piace, diceva, ed al sfondò

infulcir trop pan entro mangiai. / a credere di insegnare senza, in realtà,

che 'l pascesse. fastidiar a quii che 'g mangia aprovo. a.

fastidiar a quii che 'g mangia aprovo. a. pucci, 4-280: quando io sazio

e'non possono imboccare più a noia m'è quando per più si pesca

in tresca. mi guarda così incantata? a quest'ora dovrebbe esser crescenzi volgar.

temperato [l'orzo], ovvero, a mangiarlo grosso con cucprete morto potesse da

morto potesse da questo cielo che si ostina a piochiaio, ovvero sì liquido, che

sesto una persona disfatta, che vere e a far freddo riscaldare adesso un cotal poco quelle

cara e il detto cherico lo andò a dare al popolo al modo usato. cuccia

cucchiaro, poco mage di notte salivo a trovarla nella sua cuccia e facevamo

opere in che tale operazione s'ha a genova senza un mestiere, e perché non

): corse subito il frate nare a casa. pratolini, 2-447: si è

in origine 'recipiente per le a la camera ed a la giovane recò tanta

per le a la camera ed a la giovane recò tanta polvere quanta vestito

vestito le ha detto: « tu stai a cuccia e riposa. stanotte chiocciole

', più tardi 'specie di cucchiaio a punta che capirebbe in un cucchiaio

sarò mestieri tutti i facchini di dogana a portare poi le car-di grandi dimensioni, capace

di quello da posata, e che serve a prendere dal cucciare, intr. anche con

particella propoi comincia [il cocco] a pigliare un po'più corpo, come piatto

4 ciato; stare a cuccia (il cane). -cuccia via

, 5-256: con carote e sedani, a fuoco lento, cane di andare alla cuccia

un attimo ho sentito passare nell'aria tutta a dormire. carena, 2-188: 'cucciare',

vol. III Pag.1029 - Da CUCCIARELLO a CUCCOBEONE (28 risultati)

cane che si corichi, che si ponga a giacere. carducci, i-984: a

a giacere. carducci, i-984: a piè de'pagliai cucciano i cani: e

cane]. idem, ii-651: a dirgli: « cuccia! », andava

, acquattarsi. - anche: stare a letto. panzini, ii-678: quando

cocciniglia. sassetti, 159: a sevilla aspettano dalle io alle 11

cantara di cucciniglia, che è partita grande a dismisura, e con tutto ciò questi

correa fama: / per non dirlo a sergente o a camariera, / una cucciola

/ per non dirlo a sergente o a camariera, / una cucciola facien messaggera

istessa madre. salvini, 23-37: ora a i cuccioli infanti i nomi poni,

, li batté come fossero cuccioli, a terra, / giù. le cervella scorrevano

stese / le mani e due chiappandone a un tratto, / quai cagnolini cuccioli

setoline tenere tenere, e il codino a viticcio. palazzeschi, 3-222: i

: i giovani babbi... incominciavano a fare il chiasso con noi che come

, 2063: nel figurato dicesi 'cucciolo'a persona inesperta e semplice; onde il proverbio

bussata. -i cuccioli hanno cominciato a insanguinarsi: chi era ingenuo e inesperto

* i cuccioli... hanno cominciato a insanguinarsi '; e vai per quelli

63: levrieri e bracchi là corrono a tira, / bei cucciolini spagnuoli colle donne

. fagiuoli, 1-5-436: -vo innanzi a farvi la strada. -io vi vengo

. e. gadda, 334: eccitò a una rincorsa precipite il mustafà dei signori

vo'il balocco, / e darti a colizion la pappa e il cucco.

ai bambini gradito, questa voce venne a significare il figliuolo prediletto. 2

25-31: era viltade espressa, / conveniente a un uom fatto di stucco, /

nettareo succo; / e tuttavia stesse a parlar con essa, / tenendo basse l'

parte in settembre. appena arriva comincia a cantare, e quantunque il suo verso

cucco, più vecchio del cucco: a indicare una persona molto anziana, o anche

. garzoni, 1-153: ti mandano a casa una carne rossa come un gambaro

di stucco, / e dicon: va'a riporti, vecchio cucco. -cucco

bigio e magro cerretano, / pazzo a bandiera, e stran cuccubeóne, / non

vol. III Pag.1030 - Da CUCCOLO a CUCINA (39 risultati)

2-82: seguite pure, messer boccia, a dar due spogliazze a questi sciocchi cuccubeoni

messer boccia, a dar due spogliazze a questi sciocchi cuccubeoni, i quali si

, 16-96: ma, per dar fine a questa cuccovaia, / venga di quelli

, complici, qualcuna di loro riesce a mettersi sotto il grembiule una cuccuma o

ne va dal lett'al cesso / a vomitar la cuccuma indigesta. 3

immersa nella penombra, e mise a riscaldare un poco di caffè del

agitare in alto e in basso il capo a mo'di civetta. soffici,

cantandola si fanno atti e moti simili a quelli di esso gallo. cuccustréttola

star razzanti / e po'posare 'nfin a la mattina. intelligenza, 70:

in luoco duodecimo, / ov'arde cera a li mangiar'far cotti. m.

e quando questo e'non fa, a noi è lecito mandare alla sua cucina,

, l'arei confinato in una cucina a succiar broda e a leccare strofinacci poi

in una cucina a succiar broda e a leccare strofinacci poi che n'è sì ghiotto

gli omini si stiano in cucina o a filare. bruno, 3-741: e vi

? al tempio, al mercato, a la cantina, a la cocina, a

, al mercato, a la cantina, a la cocina, a la stalla,

a la cantina, a la cocina, a la stalla, al letto, al

le bestie, e, come avvezza a somiglianti doni, mise loro le mani

ci è compare cipolla che è venuto a farvi una visita », disse padron

starmene in cucina / tra le stoviglie a vividi colori: / tu tacevi,

. -ant. dispensa. a. pucci, 4-269: le contadine vengon

4-269: le contadine vengon la mattina / a rinfrescar le cose alle fantesche; /

faceva ordinare una cena, e porre a sedere tutti questi poveri; e ordinata

e ordinata la cucina quello che avessino a mangiare, il re stava ritto intorno

luogo suo si corcò, dicendo prima a nardella che spedite le cose di cucina

spedite le cose di cucina s'andasse a riposare. aretino, 2-49: i suoi

dallo stato ecclesiastico per cercare sua ventura a venezia con la servitù della penna o della

7-105: questo padrone somigliava un po'a caruso e aveva qualcosa nell'aspetto tra

/ ale dolce vivande, / e a far cocine grande, / e mangiare anzi

ben divora. iacopone, 3-60: né a pranzo né a cena non mangerai cocino

iacopone, 3-60: né a pranzo né a cena non mangerai cocino. castra fiorentino

pignoli / saimato di buona saima. a. pucci, 4-289: e non

, 94: come sarai quando sarai a siena che non avarai queste cose e saratti

mondana. 4. apparecchio a fornelli (a legna, a carbone,

4. apparecchio a fornelli (a legna, a carbone, a gas

. apparecchio a fornelli (a legna, a carbone, a gas, elettrico)

(a legna, a carbone, a gas, elettrico) per cucinare i cibi

cucinare i cibi. -cucina economica: a legna o a carbone, è fornita di

. -cucina economica: a legna o a carbone, è fornita di lastre metalliche

vol. III Pag.1031 - Da CUCINABILE a CUCIRE (44 risultati)

cuoco *. / comincia la camelia a scaricare, / e la cucina assetta a

a scaricare, / e la cucina assetta a poco a poco; / poi s'

, / e la cucina assetta a poco a poco; / poi s'accostava a

a poco; / poi s'accostava a un gran cerracchione, / e rimondollo,

. giusti, ii1-68: se faremo a strapparci il boccone di bocca, sarà

cani e gatti, se invece faremo a compatirci e a darci una mano in cucina

, se invece faremo a compatirci e a darci una mano in cucina e a

e a darci una mano in cucina e a tavola, allora ogni cibo ci farà

cattiva) cucina: facile (difficile) a cuocersi. palladio, 12-1:

-essere di buona cucina: essere facile a innamorarsi. pulci, 22-9: tu

cucina, / e basta solo un cenno a far bazzarro. gelli, iv-13:

carne dura, e non si cuocono così a ogni fuoco; e de'giovani

cucina: capocuoco. g. a. papini, 73: frate da cucina

madama isabella. 6. prov. a grasse cucine povertà è vicina: se

bordo veniva l'odore del fumo misto a quello della polenta e del pesce che s'

porte delle chiese barocche e l'alzata a bocca di forno che si restringeva gradatamente

g. bassani, 1-93: a che scopo sarebbe continuata a venirci,

, 1-93: a che scopo sarebbe continuata a venirci, lei, nel cucinóne pieno

, si faceva giona. g. a. papini, 73: bisogna dire che

uh, uh! che si avesse a sentir dire che la famosa cameriera zughetta

imponendole che lo facesse cucinare, che a cena per amor del marchese lo mangiarebbe

gatto, / è grasso, e a cucinarlo dolce e forte, / forse se

in camera, io mi cucinava da me a quel fuoco della polenta, e altre

amicizia e di stima particolare, lascerò a te la scelta del come vuoi essere

alberghi di quart'ordine attendendo egli stesso a cucinarsi i suoi pasti su un piccol fornello

cucinarsi i suoi pasti su un piccol fornello a spirito. calvino, 1-16: quando

ritornò in sé trovò il polpo tagliato a pezzi e zeffirino e il padre glielo regalarono

nonna e le ragazze lavorarono un giorno a cucinare; dino girò con me la

un impiccio, usiamo dire: cucinàtela a modo vostro, io non c'entro.

vespaio nella testa; ma come cucinarli a modo mio se la fibra non mi

deriva dalla cucina; culinario. a. cocchi, 5-2-104: senza fuoco o

cucina e talvolta di chi è appassionato a cucinare. può il cucinatore non essere

non essere cuoco di professione, ma trovarsi a far da cucina per tale o tal

cucinatore di porchette, è un mestiere a sé, residuo d'altri tempi come il

cucinieri. tesauro, xxiv-70: restaci a ragionar delle parole finte e interamente fabbricate

p. martinez... furon dati a servire ben cinquecento tra feriti e infermi

fantoccia, anzi pretende di potere stare a tu per tu con quei cuochi tanto eruditi

. / né al cucinier perdona, a cui non calse / tanta salute. pindemonte

qualità di cuciniere, fu il primo a mettersi al lavoro. -agg.

. congiungere con l'ago insieme (a mano o a macchina) pezzi separati

con l'ago insieme (a mano o a macchina) pezzi separati di un tessuto

di cuoio, ecc., unendo a volta a volta i due lembi allacciati

, ecc., unendo a volta a volta i due lembi allacciati mediante un

ordire, e tessere le mie tele a mio senno, perché so dove trovarmi taccia

vol. III Pag.1032 - Da CUCIRINO a CUCITO (46 risultati)

misura e frappa e cuce / intento a suo lavoro, ond'ei rintoppi / da

: adesso comare maruzza era tutta in faccende a tagliare e cucire della roba,

, 1-114: attendono [i cirurgici] a tondere, radere, scotenare, trapannare

: in capo della scala si pose a sedere, e cominciò a cucire. felice

si pose a sedere, e cominciò a cucire. felice da massa, ix-1113:

straparola, 2-2: ritornati adunque i mariti a casa, trovarono le loro mogli che

mecanice ne gli iddii, assi- gnando a vulcano e a'ciclopi l'arte del fabro

e a'ciclopi l'arte del fabro, a minerva e a proserpina quella del cucire

arte del fabro, a minerva e a proserpina quella del cucire. bar etti,

cuci e scarabocchia, e poi toma a cucire, e poi toma a scarabocchiare,

poi toma a cucire, e poi toma a scarabocchiare, ché i quattro mesi passeranno

; perduto il padre, la campava stentato a cucire di bianco. settembrini, 1-4

con due o tre amici che venivano a visitarlo, mia madre presso ad un tavolino

un tavolino cuciva, ed io vicino a lei seduto sopra una seggiolina, ed

rispetto né considerazione: s'era messa a provvedere da sé ai suoi bisogni e

provvedere da sé ai suoi bisogni e a quelli dei figliuoli, lavando, cucendo per

vari organi meccanici dipendenti da un comando a pedale o da un motore elettrico; si

nei tipi più moderni si hanno macchine a due fili, uno superiore portato dall'ago

orizzontale o da una navetta oscillante intorno a un asse orizzontale). carena,

dante, purg., 13-71: ché a tutti un fil di ferro il ciglio

ciglio fora / e cuce, sì come a sparvier selvaggio / si fa, però

tutto unico più o meno coerente. a. f. doni, 3-146: io

con lagrime finte dall'artificio qualche soccorso a quella gravidanza imbastita dall'impostura. ma

. ma quei che l'avean tagliata a disegno, poi non seppero cucirla a

a disegno, poi non seppero cucirla a punto. manzoni, pr. sp.

loro luogo, li ha collocati e cuciti a suo modo e li ha chiamati la

balia / per la figlioccia sua avea a calarvela, / e cucir voi.

, / e cucir voi. -cucire a refe doppio: fare il doppio gioco,

dubito / di non c'esser cucito a refe doppio. idem, 1-1-70: acciocché

idem, 1-1-70: acciocché ella, cucendo a refe doppio, / adoperi per me

refe doppio, / adoperi per me, a lui fingendosi / di far per lui

, pecore e lupi. -cucirsi a suo refe: operare assumendosi le responsabilità

continuo. ora faccia egli, ch'a suo refe si cucie e voi vedete che

la bocca e non diciamo niente a nessuno. = deriv. dal

, andai esaminando quanto vilume mi bastava a poter iscendere. magalotti, 7-126:

piatto altrui / del patrimonio / pappato a lui. 5. locuz.

siccome sua sorella, giovialona, si voltava a salutare bianca, la richiamò con la

, con le labbra cucite, passava a rassegna i progenitori pendenti dalle pareti. pavese

gli parea cucita addosso. -cucito a filo doppio con uno: in perfetta

il miglior amico, ed eravamo cuciti a fil doppio. -cucito ai fianchi

sta sempre accanto, lo segue (a cercarne protezione, aiuto: per timore,

n'avevi più mestiere, / e a cintola dovea starti cucito. cucito2

svevo, 3-553: m'aveva messo a dormire su un sofà sul quale essa stessa

sofà sul quale essa stessa sedette occupata a certo lavoro di cucito. deledda, iii-407

su una sedia dall'alto schienale, accanto a un tavolino apribile con oggetti da cucito

è cucita. alberti, 372: a te conviene non tutto il dì sedendo

vol. III Pag.1033 - Da CUCITORE a CUCULIARE (41 risultati)

la bimba è allora così savia, pensa a chissacché. nell'orto vuoto la bimba

1373]: lo cucitore che sta a tre pilati dee dare a dì xx di

che sta a tre pilati dee dare a dì xx di giugno 1373 ebe per

di quoio roso foderate di soattolo ae a cucire di nostro fillo biado e dee

. cicognani, v-1-51: appena cominciai a portare le camicie a omino e le

: appena cominciai a portare le camicie a omino e le golettone arrovesciate sulla giacchettina

davanti agli occhi. baldini, i-600: a un grido di questo o quel venditore

monache un gruppo di ragazze cucitrici corsero a una ringhiera per vedere un rospo in

fra segreta e palese, arrivasse sino a lei. palazzeschi, 4-26: le

e ancora parve tanto bella invenzione, a quell'età, che frappavano ancora le dette

di esse intere, ma ve ne valete a pezzi;... e questi

chiuse addirittura gli occhi, si provò a inghiottire e premette le dita contro la

5-214: s'era preso un gran colpo a bandoliera, da la spalla sinistra giù

garzoni, 1-299: innanzi che s'arrivi a quello [al cervello] dicono gli

facoltà inventiva e concentrare la sua attenzione; a noi sfugge la cucitura, ma rimane

nel trabuco / di quei che sono a morte confinati, / quand'io rimembro i

verso del cuculo. -di un orologio a cucù: suonare le ore imitando il

cuculo. caro, i-142: simiglia a civetta,... canta cu cu

e scoperto, ad ali strascicanti, a coda sparpagliata, quel suo cu-cu, cu-cu

, che in francia ha dato nome a lui, ai mariti ingannati e agli

e canta allegra: -orsù, / venitemi a pigliar... cucù! cucù

botticella. 3. orologio, pendolo a cucù: fornito di un meccanismo a

a cucù: fornito di un meccanismo a molla che, alle ore e alle mezzore

verso (e si può riferire anche a orologi che, semplice- mente, possiedono

-anche: il verso di un orologio a cucù. carducci, 524: ebbi

, 524: ebbi una volta un pendolo a cucù / dentro la sua cassetta.

paolicri, 2-71: allorché l'orologio a cuccù del salotto suonò la mezzanotte,

ore che canta, le sedie parate a damasco / chermisi... rinasco,

, di irrisione, o in risposta a una proposta ritenuta assurda o ridicola o

si rimpiatta e fa cucù. -fare a cucù: giocare a nascondino.

cucù. -fare a cucù: giocare a nascondino. poliziano, 1-669:

poliziano, 1-669: tanto abbian fatto a cu cu, / che qualc'un

alla sua destra, che è costretto a cedergli la sua carta, a meno che

costretto a cedergli la sua carta, a meno che non sia un re (

una bisciaia, / e darò fine a quella cuculaia. cuculata, sf.

redi, 16-vi-349: mi cuculia v. a. s. mi cuculia daddovero,

: che vi pensate che m'abbia a seguire adesso, se non ridare in

ridare in ciampanelle, e farmi cuculiare a doppio? menzini, 5- 71

71: o nati al mondo a cuculiar la gente! fagiuoli, 3-2-

, e formata da sua tartarea signoria a bella posta per cuculiare e pigliarsi spasso

ancora dopo tre secoli chi si ferma a leggere. bacchelli, ii-180: « basta

vol. III Pag.1034 - Da CUCULIATO a CUDÙ (27 risultati)

sul panion, poi cuculiando / va lungi a saltellar, gli si nasconde / un

ant. beffa, canzonatura. a. f. bertini, 7-15: voltate

. e sm. spreg. che appartiene a un ordine religioso, frate.

dei compagni di covata, e resta solo a occuparlo fino a quando è in

e resta solo a occuparlo fino a quando è in grado di volare e

] le viti, per esser invitati a ciò dal canto dell'uccello temporario,

fattezza somigliante in tutto e per tutto a un smeriglio, fuor che nel becco,

aia saltano. idem, i-956: cantava a me, anzi al cielo e alle

nuvolette odorose e tremanti si sono posate a fior del verde. 2. il

2. il cuculo meccanico degli orologi a cucù. dossi, 168: quasi

si chiuse. govoni, 114: a una parete, il pendolo con il cùcùlo

figur. persona sciocca, balorda, buona a nulla. aretino, ii-196:

ognuno, ognun presume, / presume a man a man trattar di stato / per

ognun presume, / presume a man a man trattar di stato / per le case

ha ragione, ha ragione v. a. s. a ridersi di me,

ha ragione v. a. s. a ridersi di me, ed io confesso,

, per non dire un cuculio, a non accorgermi della burla fattami intorno al

. n. moniglia, 1-iii-431: a costoro un buon padrone / se non spolvera

.. / del cuculo là fuori a folleggiare, / a riempir gli altrui nidi

cuculo là fuori a folleggiare, / a riempir gli altrui nidi tra gli spini

lungo circa io cm, con corpo a sezione prismatica, pentagonale, con cinque

s'ingrossi. parini, 23: se a nobil eroe le fresche labbra / repentino

ammazza tutte l'erbe che sono intorno a lei. 3. ant.

raramente libere), ovario infero, a tre logge; il frutto è una sorta

zucca '. cucurbitàceo, agg. a forma di zucca. carena, 2-286

bot. ordine di piante dicotili, a cui appartiene la sola famiglia cu- curbitacee

* (per la forma simile a quella dei semi di zucca).

vol. III Pag.1035 - Da CUFEA a CUFFIA (39 risultati)

grande statura, con coma a forma di cavatu- racciolo.

', genere di piante esotiche a fiori polipetali, così denomi

le donne di qualsiasi condizione, a partire dal medioevo, nelle forme

da chi è co stretto a permanere in luoghi dove il rumore

/ e li drappi del lin ben a ragione / sarìan per far panelli di massaio

netta ed altresì pura dovemo noi rendere tanima a nostro signore. boccaccio, dee.

comprai? aretino, 8-4: mi menarono a la chiesa del monastero vestita tutta di

della casa, 2-3-302: così interviene a coloro... che portano le cuffie

alla tedesca; che ciascuno si volge a mirarli. piccolomini, 103: quanto poi

mirarli. piccolomini, 103: quanto poi a le scuffie, voglio che sien ricche

fregiata la cuffia è d'un lavoro / a rosette d'argento e stelle d'oro

berretta, fatta di velo o di tela a foggia di sacchetto, usata dalle donne

verso la sera, quando il sole comincia a dar campo alle signore di passeggiare.

del caso, forse pentite d'esser venute a uno spettacolo profano. idem, v-1-298

i cannoni. cassola, 2-391: a volte in bottega c'erano anche delle ragazze

menano legati con le mani di dietro a casa del marito, et in sua presenzia

/ ch'una cuffia ch'e'vegga a un verone, / di posta corre a

a un verone, / di posta corre a far lo spasimato. note al malmantile

ariosto, 32-79: la donna cominciando a disarmarsi / s'avea lo scudo e

lo spasimo nei capelli, che presero a cascarle in tanta copia da trovarne quotidianamente

col viso molle delle donne che stanno troppo a letto. 6. benda sacerdotale

forza e vaglia / che maraviglia paria a chi l'udisse, / l'elmo e

una targa di cartone / concava e fonda a guisa d'un paiuolo. marino,

schermi / de la cuffia di ferro, a capo ignudo, / e parve un

collodi, 649: quando io dico a un autore: « qui lei vien

cuffia », può star sicuro che suona a morto. 10. milit.

. anat. la parte della placenta che a volte avvolge la testa del bambino che

del feto che esso spinge talvolta innanzi a sé, e che rimane applicata sopra la

globosa, è alquanto allungato da sinistra a destra ed è situato in corrispondenza dell'

16. l'insieme di due ricevitori telefonici a capsula, collegati da una cerniera elastica

. baldini, i-659: mi tornava a mente un altro monaco che nel soppalco della

soppalco della cabina lì sotto avevo visto a un tavolo con la cuffia della radio

o di cuoio, di forma diversa a seconda della destinazione, che serve per

nell'attrezzatura navale, involucro che serve a proteggere le vie di ventilazione. fracchia

fracchia, 958: della nave, intorno a me, non vedevo che qualche frammento

. 20. archit. pennacchio a cuffia (anche, semplicemente, cuffia

raccordo fra la cupola e il vano sottostante a pianta quadrata o poligonale, costituito da

per qualche tempo l'insuccesso; superare a mala pena e con grave rischio una

mala assuefazione. bocchelli, 1-iii-421: aiutarli a uscirne [dai guai] per il

vol. III Pag.1036 - Da CUFFIACROCE a CUI (38 risultati)

facevi ogni sera la calzetta / seduta a 'l lume, accanto al tavolino.

in testa la cuffietta di seta nera a mille pieghe stretta come un camauro.

. bellini, v-206: io ho imparato a fare le cuffie ed i cuffini da

, i-190: con una tosse secca intramezzata a volta a volta di qualche starnuto,

con una tosse secca intramezzata a volta a volta di qualche starnuto, [la mula

chiamare il mio scudiere perché mi aiutava a indossare le pellicce, i calzari,

l'animo alle baie, e lavorò a capricci, di niuna cosa maggiormente curandosi

esclamazione vigorosa che si pronuncia di fronte a qualcosa che incute spavento (con riferimento

d'alcuno calze o scuffioni 'equivale a tagliar le calze o il giubbone addosso a

a tagliar le calze o il giubbone addosso a uno, o a tirarla giù

giubbone addosso a uno, o a tirarla giù a uno, cioè mormorare.

uno, o a tirarla giù a uno, cioè mormorare. -spreg.

maggiore (non è rappresentabile nello spazio a tre dimensioni, senza sovrapposizione di falde

mangiando; mangiare o bere ingordamente, a crepapelle. pataffio, 7:

pataffio, 7: tira le calze a te, disse tirante: / buon

. pulci, 1-67: e femo a scoppia corpo per un tratto, / e

1-35: or mentre ch'ella scuffia a due palmenti, / pigliando un pan

, / pigliando un pan di sedici a boccone. c. dati, 3-72:

. dati, 3-72: essi postisi a mangiare scuffiarono un filo di pane e si

meridionale, aventi la leggenda in arabo a caratteri cufici oppure bilingue in arabo e

-a). il soggetto reciprocamente legato a un altro soggetto da un vincolo di

nonna de'pulci, cugina di messere a lesso rinucci. fioravante, 36: appresso

avea nome otto, e sì salirono a cavallo e tènnolli dietro. anonimo,

dietro. anonimo, ix-962: dimmi a rinaldo che in questo sentieri / tu

fui fìgliuol d'amone; / e come a lui, a me cugino ancora /

amone; / e come a lui, a me cugino ancora / siete; e

cellini, 1-17 (53): a me che parve essere assassinato, non tanto

4-41: il marchese limòli la colse a volo mentre s'allontanava, fermandola pel

ima o due volte l'anno andavo a visitare. erano cugini in secondo grado

-in senso generico: il soggetto legato a un altro soggetto da un lontano vincolo

bandello, 1-26 (i-326): a la fine egli con grandissimo dolor de la

, e la cura di quelle data a un suo cugino germano, in ancona

-figur. (anche con valore iron. a indicare affinità, comunanza d'intenti,

, dica chi dir vuole, / a chi ne può aver, sono i fiorini

. fiore, 24-4: sì disse a paura sua cugina: / « paura,

sperando di fargli piacere, si era azzardato a chiamare anch'egli i comunisti « i

guittone, xxxiii-101: non corra l'orno a cui conven gir tardi, / né

/ né quei pur pensi e guardi / a cui tutt'avac- cianza aver bisogna.

vol. III Pag.1037 - Da CUI a CUI (54 risultati)

ma è delle forze dell'animo infermo; a cui se awegna alcuna cosa d'awersitade

. (120): e perciò a reverenza di colui a cui tutte le cose

): e perciò a reverenza di colui a cui tutte le cose vivono e consolazione

da martore / per questa fera, a cui morte donomo *. boiardo,

, / che la vicenda se ponesse a sorte; / ed a cui la ventura

se ponesse a sorte; / ed a cui la ventura sia mandata / d'

'negli altri; le quali voci a ciascun numero e a ciascun genere servono.

le quali voci a ciascun numero e a ciascun genere servono. dissi ciascun genere

gagliardo, /... / a cui pur dianzi il suo destrier baiardo

, 1-17 (54): trova'gli a tavola, e quel giovane gherardo che

saio, il colletto insino alla, camicia a banda a banda io li passai.

il colletto insino alla, camicia a banda a banda io li passai. tasso,

: io rimasi allor qual peregrino / a cui s'annotti in valli orride e cupe

per l'attenzione con cui lo stavano a udire: giovanni crisostomo...

, / e poi trovarsi unita / a quello a cui la stringe il genio antico

e poi trovarsi unita / a quello a cui la stringe il genio antico. g

di cui tutti gli uomini sono eguali. a. lamberti, 36: non era

io patria non ho che il trono, a cui nulla io prepongo / che la

ci nominiamo pastori, venendo in terra a esercitarne l'ufizio, mise forse per

? carducci, 620: l'albero a cui tendevi / la pargoletta mano, /

ecclesiastica di cui la stoffa rossastra pendeva a brandelli. campana, 79: dietro le

affacciati dei visi ebeti di prostitute disfatte a cui il belletto dà un aspetto tragico di

signoria, / tu se'termine e via a chi t'ha ben trovato. dante

da osservare, le quali non sono utili a coloro cui son promesse. petrarca,

son promesse. petrarca, iii-1-164: a guisa d'un soave e chiaro lume

soave e chiaro lume / cui nutrimento a poco a poco manca. trattato d'

chiaro lume / cui nutrimento a poco a poco manca. trattato d'amore,

: domandollo allora tammi- raglio che cosa a quello l'avesse condotto; a cui gianni

che cosa a quello l'avesse condotto; a cui gianni rispose: -amore, e

un'altra volta ». mio padre a lui: « io attenderò a ringraziare

mio padre a lui: « io attenderò a ringraziare idio, che l'ha campato

caro, 3-750: o ben degno, a cui fosse amica e sposa / la

di sembiante / celeste, e degna a cui consagri il mondo, / per

al popolo reputando la erudizione solo degna a cui si attendesse, avvenne che letteratura

/ sempre s'avanza, tanto / a l'agitata fiamma ella si strugge.

concorrenza che le donne abbiano qualità superiori a quelle domandate ai maschi e una maggior

, / tu dèi essere acorto / a diritto ed a torto / in dicer ben

tu dèi essere acorto / a diritto ed a torto / in dicer ben di lui

di lui, / e per fare a colui / discreder ciò che dice. guittone

/ forse, cui guido vostre ebbe a disdegno. idem, inf., 28-70

è forse in vita, / di ch'a me morte e 'l ciel son tanto

, / cui l'aprico di roma a me copriva, / svelato godo a le

roma a me copriva, / svelato godo a le bell'ombre in seno. tingoli

196: allora alberto pensò, che a lui capitàvano tutte. fe'a larghi

che a lui capitàvano tutte. fe'a larghi passi la stanza. chi più infelice

cardarelli, 1-46: e se viene a parlarmi è come il cieco / che manda

fu cagion dei primi dardi: / a li occhi tuo'bugiardi, / che

particolare costrutto senza prep. (quasi a modo d'aggettivo), posto prima

aggettivo), posto prima del sostantivo a cui si riferisce e preceduto dall'articolo

fra più verdi colli, assai vicini a firenze, siede una valletta di spazio per

, xxiv-770: non valse la meschina a sostener con gli occhi i raggi imperiosi

il primo con cui il vico potè cominciare a ragionare di metafisica. colletta, i-145

il fiume, le cui fonti / eterne a l'ombra de gli antichi rami /

, nei cui occhi fondi si mescolano a profusione tenebre e azzurro! -anche con

vol. III Pag.1038 - Da CUIO a CUIUSSO (63 risultati)

se non che 'l duca d'atene, a cui guardia ell'era,...

di uno per cui difetto pongasi a tal cimento la riputazion della reli

ha osservato de lo tuo commandamento: / a cui fece el servemento, lo ne

parlare male. angiolieri, 41-1: a cui è 'n grado de l'amor dir

male! / già non ti cale a cui spegni la vita, / perché tu

. cavalcanti, ii-454: trovar non posso a cui pie- tate cheggia, / mercé

io son servente, e quando penso a cui, / qual ch'ella sia,

idem, purg., 6-8: a cui porge la man, più non fa

calca si difende. cavalca, 6-1-15: a cui chiama... fa [

fa [dio] grazia, ed a cui non chiama non fa ingiuria. g

: seguì torme del padre d'essere ingrato a santa chiesa, e non solamente ingrato

morire, occupando le chiese e mettendovi cui a lui piaceva, e non rispondendo del

alla chiesa. idem, 8-72: a cui iddio vuole male, gli toglie il

la nasconde, 1 e per ciò a cui bisogna vive gramo. boccaccio, dee

volte, per divina operazione che, a cui egli sanava il corpo, iddio

il corpo, iddio sanava l'anima a una medesima ora. alberti, 154:

figliuolo venne in luce tenero et debolecto, a lui era necessario avere a cui governo

debolecto, a lui era necessario avere a cui governo et fede e'fusse caro

, è dato. tassoni, 274: a cui piacea la tenerella e tate,

maniere / or saettar con le compagne a gara, / or cantar sole, or

, / or cantar sole, or carolare a schiere. stigliani, i-18: felice

felice chi ti vede! / più felice a cui è dato di parlarti! d

: traggasi innanzi, se v'è a cui sembri che no, e mi risponda

parini, giorno, ii-229: male a quanti / cercator di conviti oseran motto

di gesù] e sia così intera a cui ella toccherà. manzoni, 38:

rispetto che la maestà del popolo impone a cui non vuole né adularlo né ingannarlo

'nsegne cristianissime accompagna; / et a cui mai di vero pregio calse,

vero pregio calse, / dal pireneo a l'ultimo orizonte, / con aragon

angiolieri, 34-5: me dolente, a le cu'man son caduto! boccaccio

medicina, che con guidotto era stato a questo fatto, e molto ben sapeva la

tenere: / si eo m'esforzo a vedere chi, a cui e quanto è

eo m'esforzo a vedere chi, a cui e quanto è dato, / sirà

, / sirà l'amor più levato a poterne più abbracciare. novellino, 3

gola tanta roba hai messa, / ch'a forza ti convien torre taltrui. idem

vorrei, né so di cui. a. pucci, cent., 77-52:

ancora tu che credi che santo antonio abbia a insalare carne? per cui? per

tu conceputo? marino, vii-195: e a cui più a ragione ch'a voi

, vii-195: e a cui più a ragione ch'a voi poteva per questo rispetto

e a cui più a ragione ch'a voi poteva per questo rispetto cotal dono,

cesari, 3-1-109: e da questa verrete a conoscere, per cui stia veramente che

174-24: costui se ne andò una mattina a uno fondaco d'una buona compagnia in

come altri pensava, però che cominciavono a mancare del credito; e giunto al

, ma che tutto ciò ella doveva a lui stesso. -sostant.

medicina come vede che siano buone, a cui una a cui un'altra,

vede che siano buone, a cui una a cui un'altra, a cui ricchezze

cui una a cui un'altra, a cui ricchezze a cui povertade, a cui

cui un'altra, a cui ricchezze a cui povertade, a cui santà a cui

a cui ricchezze a cui povertade, a cui santà a cui infertà, a

ricchezze a cui povertade, a cui santà a cui infertà, a cui una cosa

a cui santà a cui infertà, a cui una cosa a cui un'altra.

cui infertà, a cui una cosa a cui un'altra. g. villani,

/ e con tarmi d'italia opporsi a cui / rifiutasse la pace e i preghi

lo vede / corno fa da te a me. d. bartoli, 9-31-1-61:

s. agostino volgar., 1-2-295: a cui luogo delti martiri avrebbe elli fatto

molti lumi facea buio: con riferimento a una spiegazione che, invece di chiarire

che simo ed en che fommo e a che gimo, / ed en che retomarimo

ed en che retomarimo ora mìt- tete a cuitare. idem, 90-15: en pace

cuitato, / ed un disciplinato fin a lo scortecare. = part.

'cuiussi ', da 'cujus, a, um '; dalle loro affettate

quel poco che uno conosce. a. f. doni, 3-4: i

le abbiamo sentite mille volte quando andavamo a scuola, né egli ha detta cosa

tal proposito, che possa riuscir nuova a chi sa quattro cuiussi. 3.

minchione. sassetti, 248: vennero a noi questi efflussi di terra in lor

vol. III Pag.1039 - Da CULACCINATO a CULICE (30 risultati)

cibo loro, certi loro fichi fatti a modo di cornetti; cocchi, o

una candela o da un altro oggetto a cui sta lavorando. carena, 1-358

, 1-83: perché... abbi a far venire più fissa e salda [

dopo l'esplosione, formatosi per lo più a causa della natura della roccia più dura

. 2. la parte terminale a forma di sacchetto della reticella che le

, v-3-183: andava su, appoggiato a quel suo rozzo bastone, le lunghe gambe

diguazzanti in un paio 'di pantaloni sgraziati a culaia. -al figur. disporsi

culaia. -al figur. disporsi a culaia, fare culaia: essere molto

come dicano e'pisani, s'era disposto a culaia. = voce toscana, deriv

più ch'una mosca culaia. a. f. doni, 3-25: questi

. buonarroti il giovane, 9-576: essere a quest'e a quel mosche culaie.

, 9-576: essere a quest'e a quel mosche culaie. redi, 16-vii-187:

volg. colpo battuto col deretano pesantemente a terra; colpo dato col deretano.

culate e i cimbottili che i miseri a otta a otta battan per terra, pensagli

i cimbottili che i miseri a otta a otta battan per terra, pensagli tu.

le culatte più alte della testa comincia a perdere terreno. 2. milit

maggiore del resto dell'arma, destinata a contenere la carica (nelle antiche armi

organi sono più canne sopra una lavetta a due ruote... e si caricano

pistole che hanno la testa della canna a foggia di tulipano, la culatta più

e le loro possenti culatte, simili a quattro enormi rospi che stessero per spiccare

la viene impugnata alla rovescia e si abbatte a stanga sulle volonterose culatte. 4

: ora mi sto tutto quanto il dì a culattare le panche. 2

una panchetta, stecchi vi si reca a traverso col viso di sotto, mostrando

, mostrando il culattario al signore e a tutta la brigata. pataffio, 9:

= voce d'origine gergale, con allusione a culo: secondo la voce lat.

un numero assai grande di culbianchi sta a nidificare sopra le coste meridionali de'nostri

nella riviera di levante. uno lo vidi a portovenere svolazzare sulle rovine dell'antico tempio

riu scita... a noi dovrebbe bastare la seconda. oriani,

una strada umida e buia, a cui di sacco. cicognani, 1-91:

che si chiama culice, che pugne a modo di zenzara.

vol. III Pag.1040 - Da CULICIDI a CULLARE (36 risultati)

arbori, et i granchi penzoloni le tirano a sé tutte. bruno, 3-65

boccale formante un lungo rostro atto a pungere e a succhiare, ai

formante un lungo rostro atto a pungere e a succhiare, ai lati del quale

vare la colazione pronta e a giusta cottura all'ora inat

. che è relegato in cucina a occuparsi delle faccende domestiche. cicognani

partorì, e 'l dì ch'io cominciai a poppare, e 'l dì ch'io

gli anni da dio campione eletto / a sante imprese, ad opre alte e

fra le tre maniere... a reprimere il pianto de'bambini in fasce

dilettare del canto. leopardi, 17: a noi presso la culla / immoto siede

1- 26: e si voltò di là a cercare con gli occhi la creatura

mediante uno speciale apparato elettrico, fino a 26°-27° centigradi. -per simil. e

i tuoni rimovevano con delizia chi stava a sonnecchiare. -bambino di culla:

ti crulla? fortcguerri, 12-95: a vista tal, come un bambin di culla

par., 15-121: l'una vegghiava a studio de la culla, / e

d'imenei vedesti, e madri / veglianti a studio de la culla, e curvi

ch'or fuss'io spento al latte et a la culla, / per non

tolse / fuor della culla in figlio a notricare. savonarola, 24: ma che

? / io cominciai al latte et a la culla / a declinar da le tue

cominciai al latte et a la culla / a declinar da le tue dolce tempre:

. zanella, i-49: il nulla / a più veggenti savi: / io nella

dice: / dopo il gran doria, a cui died'io la culla, /

alfieri, i-239: di padova ritornai a bologna, passando per ferrara, affine

novità v'ha la sfera, [a parigi], la simulazione v'ha la

, 6-77: arte che venne dietro a quelle rozze e mal pulite culle della musica

, ii-404: il medio evo ritornò a galla, glorificato come la culla dello spirito

. parte dell'affusto delle moderne artiglierie a deformazione, costituente l'organo di sostegno

la culla / al mio imperfetto, a la fortuna adversa / questo rimedio provedesse

, sin dalla culla di gran nimici a combattere; ma, al contrario di ercole

appunto si è lo averlo lui fatto a bella posta, avvertitamente e a mente sana

lui fatto a bella posta, avvertitamente e a mente sana. d'annunzio, iv-2-794

culla la grandezza di coloro che pigliano a calpestar la legge di dio.

de vocaboli, han voluto destar la mente a far nuove logiche e matafisiche.

dolce ram- maricino, sendoli coloro presso a meno d'un filar d'embrici,

il tema che l'artista aveva creato a significare i primi turbamenti della vita dentro

marino, vii-569: vede due figli, a vaga giovinetta / l'uno a'piè

l'altro in sen starsi posando; / a l'un con liete nenie il sonno

vol. III Pag.1041 - Da CULASSONE a CULMINARE (24 risultati)

dal lettuccio il bambino e si metteva a passeggiare per la camera, cullandolo tra

sola allora la bimbetta senza pensare comincia a cantare: le pare d'esser mamma e

le pare d'esser mamma e comincia a neniare. pavese, 5-78: c'era

appena nata, che l'emilia correva a cullare di sopra tutte le volte che

, e quasi ci stiriamo e ci cominciamo a infilare le calze. carducci, i-440

il sole, dava coi suoi riflessi a quelle sete e velluti e tappeti e vetri

e moglie in piedi, / davanti a due seggioline di paglia, / un po'

era già addormentato e quel ritmo continuò a cullarlo trionfalmente nel sonno.

dolore. la sua mente sembrava destinata a questo e quando poteva cessare dallo sforzo

di molt'anni / e che 'l mettete a nanna e lo cullate. imbriani,

sdraiata lunga lunga, in una poltrona a dondolo. 5. far ondeggiare,

: l'idrovolante della palermo-genova si cullava a una certa distanza dalla riva. de pisis

sigaretta. mentre fumavo con la mano a fior d'acqua, con

avevo sempre realizzato eppure stasera si riducevano a quella vasca e quel tepore.

gli astri. cassola, 2-312: tornava a cullarsi nelle antiche illusioni.

dei rumori delle ricche masse corali o gli a solo squillanti lasciano noi due liberi di

mi riaddormento, cullata da nenie che a grado a grado si fanno più lontane

, cullata da nenie che a grado a grado si fanno più lontane e s'

i satelliti di giove erano tali scoperte a breve distanza, che spoltrivano gli animi

misura romana per il vino, corrispondente a venti anfore. garzoni, 1-197

caratterizzate dal culmo: graminacee. a. cocchi, 5-1-196: nella quale metodica

7-253: non fu soltanto il bisogno a provocare quel fenomeno, riscontrato in tutte

. calvino, 1-370: era arrivato a un punto culminante del libro.

per lo più in astronomia, con riferimento a un astro che passa al meridiano)

vol. III Pag.1042 - Da CULMINAZIONE a CULO (44 risultati)

è compreso lo zenit dell'osservatore) e a cui corrisponde la massima altezza di un

, da i culmini ondeggiando, / a morto ogni campana, / e carlo

questa beltà semplice e superba, / a cui noi di concerto lavorammo, / mi

per udir crosci di mani, simili / a ghiaia che frangano, / io,

tramonto tumultuoso. barilli, 1-31: a parer nostro egli raggiunse con una immediatezza tutta

dove le donne più in vista sfilano a farsi guardare e a guardare i negozi.

più in vista sfilano a farsi guardare e a guardare i negozi. 5.

, ordinariamente semplice e cavo (ma a volte è anche riempito di midollo)

: se il grano si semini più a fondo, il culmo, o gambo primario

in fondo al burrone un ruscelletto che a un certo punto era stato tagliato dai lavori

della vacca, et il cullo del mongitore a suo bell'agio riposa in terra.

francesco, disse che mi voleva campare a ogni modo, e che non aveva

, forato, legato e tutto macinato. a. f. doni, 3-13:

f. doni, 3-13: postosi a sedere in camera (parve che nel dar

vo'dare; / però che tu attendevi a cantare, / per gli arbori menavi

/ per gli arbori menavi il culo a danza, / nel campo caldo,

): felice mio carissimo si cacciò a correre a casa maestro francesco da norcia,

felice mio carissimo si cacciò a correre a casa maestro francesco da norcia, e tanto

, e piagnendo lo pregava che venissi a casa, che pensava che io fussi

figlio, che pensi tu che io faccia a venirvi? se gli è morto,

venirvi? se gli è morto, a me duol egli più che a te;

morto, a me duol egli più che a te; pensi tu che con la

bada se codesto benedetto culo doveva aspettare a tormentarti appunto adesso! abbiti riguardo,

inferiore di un qualsiasi oggetto (contrapposta a punta). -scherz. cui di bicchiere

di cesellino io calcai la detta seta. a. f. doni, 3-51:

reni, era la pena della forca a chi faceva la fica sul viso. magalotti

, tocco di cialtrona? o sta'a vedere che io non sappia più distinguere i

: rinculando. batacchi, i-30: a culo indietro è forza ch'ei sen vada

, 2-56: così con tutt'i comodi a cui pari, / dopo una lieta

il crogiolo si prese. -andare a fare in culo, andare a dar via

-andare a fare in culo, andare a dar via il culo: andare a

a dar via il culo: andare a quel paese, andare al diavolo.

ci potete nuocere assai, e noi a voi non possiamo giovar nulla; e

son un che v'ho in culo a tutta botta, / venuto a roma per

in culo a tutta botta, / venuto a roma per passar la state / e

vedervi sul carro andar legate / in ponte a far col boia a la pilotta.

/ in ponte a far col boia a la pilotta. abati, 135: concluderò

paura. aretino, 8-246: attendendo a mandar giù corde, tirando in sacrato

sul lastrone. -dare nel culo a castruccio: compiere rischiose imprese.

così, che egli avesse dato nel culo a castracelo, che sia il vero.

propria dignità. -entrare nel culo a qualcuno: diventargli antipatico, dargli fastidio

raccomando, quantunque non sia mai stato a farle visita. tu sai come sono.

accorga, e se anche è in cima a un precipizio, casca giù tutto in

v. camicia. -fare il culo a qualcuno: ingannarlo, imbrogliarlo, primeggiare

vol. III Pag.1043 - Da CULOBIANCO a CULTO (16 risultati)

-fare il culo rosso a qualcuno: batterlo con forza.

lippi, 7-86: saprò ben io a costor fare il cui rosso. note

note al malmantile, 2-609: * a costor fare il cui rosso '.

ti consiglio da fratello, ed averotti a rifare: va'pur dietro, tu ti

-la camicia non tocca il culo a qualcuno: v. camicia.

rustico, vi-1-160 (27-2): a voi, chierma, so dire una

culo * vienne ', non stare a dire a. 1 culo * vienne

vienne ', non stare a dire a. 1 culo * vienne *:

. lippi, 10-23: e senza star a dir pur al cui vienne, /

il vero. -pelare il culo a qualcuno: spillargli molti quattrini, spennarlo

, 8-235: figlia, mentre tu uccelli a tordi grassi, venendone uno a la

uccelli a tordi grassi, venendone uno a la ragna, non lo spaventar con lo

nel momento in cui sta per sfuggire a un controllo o a un obbligo e

sta per sfuggire a un controllo o a un obbligo e costringerlo a sot.

controllo o a un obbligo e costringerlo a sot. toporvisi. -prendere, pigliare

com'asino di maggio, / vuol tagliar a traverso il mappamondo. / quel che