umana... risultano stabilizzati fra noi a livelli del tutto 'basici', incorrotti
dell'impennaggio orizzontale di un aeromobile atto a stabilizzare l'assetto di volo.
compì facilmente, senza alcun incidente. a. franceschini [in scritture di fabbrica,
2. chim. additivo che serve a mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche e
(stabilizzatore non automatico), atti a contrastare le fasi di un ciclo economico
auspici sotto cui l'anno 1928 venne a iniziarsi sono quelli di raccoglimento ed assestamento
4. elettrotecn. dispositivo che serve a inviare tensione pressoché costante agli apparecchi utilizzatori
esser calmo accavalciò le gambe e fece ricorso a quel tradizionale stabilizzatore di ogni imbarazzo e
ben coordinato e armonico, ove tutto concorre a dare l'espressione di un gusto,
civiltà delle macchine, 3621: condurre a perfezione, correggendole, le operazioni umane
volta si ordinino da se stessi intorno a un centro comune. pasolini, 8-208
2. il dare continuità e stabilità a una posizione lavorativa. -in partic.
loro indifferenti agli allettaperti modestamente e stabilmente a posto in una piccola cittàmenti del rischio,
sospignendole portava alla stabilizzazione del disperare, a farne una condicolà su per impeto di
4. chim. trattamento atto a mantenere inalterate mo... pensò
mantenere inalterate mo... pensò a cingersi di mura e a coprirsi di tetto
.. pensò a cingersi di mura e a coprirsi di tetto stabilmente nel tempo
esteriori. -in farmacia, trattamento a cui vengono sottoposte le -saldamente dal punto
, chiarificazione, refrigerazione, stabilizzazione e a tutti mente si rigirava il governo.
di nuove scissioni (una sutura rano a industrializzare il vino. industrie alimentari [settembre
bilissimamente risoluto di voler questo settembre andare a moravia, 25-167: da anni
moravia, 25-167: da anni, a monte del mio palazzo, il lun-
quota di stabilizzazione un prezzo dell'oro superiore a bile, e sempre la prima
. moneta ad un livello oro inferiore a quello della nostra lira. la r.
che non abbiamo la volontà di condurre a buon termine. principio e sanza
, 11: nelle aziende faunistico-venatorie mi a te e alla tua famiglia stabilmente. montano
stia chiusa ormai dietro il passato, fino a qualunque periodo dell'anno, di quanti ne
bovini arrivano con qualche anticipo, da venti a sessanta ore, finisca le controversie
stabbio). scii a farla temporaneamente nominare da boselli. ora si
miniere] si trovano con avertir minutamente a le staccature de'loro staccamenti.
della vita apostolica s'aggira d'intorno a questi due poli: staccaménto totale da ogni
per tutta la ottava del lor battesimo a piè nudo la terra. s. carlo
di condé per tirarne considerabilissimi vantaggi. a. cattaneo, i-203: in virtù
staccaménto di 8000 tur chi a far delle scorrerie nel nostro paese sin sotto
. distacco, separazione fra persone. a. cattaneo, iii-306: tutte le stragi
, incastrato o infisso o dalla superficie a cui aderisce; svellere, strappare via
di cibo con un morso. a. neri, 1-228: il cavare il
di ricorrere all'autorità di perite persone, a ciò deputate dal comune. 'gli hanno
ci volle del bello e del buono a imporsi per impedire che la casa si
per impedire che la casa si avviasse a diventare il contrapposto dello stabulario! papini,
, x-2-758: abitavano, sole, a un orlo della città, tra un obitorio
utah ha convinto le galline del suo stabulario a scodellare uova a basso tenore di colesterolo
galline del suo stabulario a scodellare uova a basso tenore di colesterolo. la stampa-tuttoscienze [
armento, sì ch'ella, notificato a la suore progne in una tela tessuta da
tutto 'l fatto, venne con lei a la città et ucciseno iti.
l. carbone, 67: invitandolo alcuni a zugare a scacchi o tavole, rispose
carbone, 67: invitandolo alcuni a zugare a scacchi o tavole, rispose: «
s. antonino [fanfani]: disse a s. pietro, quando lo fé stabulario
angusti come animali nelle stalle. a. padalino [« panorama », o-viii-1987
mai il sole, le finestre sono a bocca di lupo. stabulazióne, sf
: in cui l'animale è tenuto a lungp legato a una posta fissa. -stabulazione
l'animale è tenuto a lungp legato a una posta fissa. -stabulazione libera:
sono immessi nelle vasche di stabulazione fino a quando raggiungano il livello di taglia commerciale
tondelli, 1-44: un caporale mi viene a chiamare... dice dovrai fare
trovavano in porto alzarono le bandiere loro a mezza stacca. guerrazzi, ii-144: lo
, ii-144: lo stendardo imperiale svolgeva a stento il suo lembo per ricadere penzolone
1-iv-172: 'stacca': un pezzo di legno a foggia di piedestallo, forato per lo
insegne e delle bandiere, quando hanno a stare per alcun tempo ferme e
. e laziale, da ricollegare probab. a stacca1. staccàbile, agg.
, sf. l'essere staccabile o soggetto a distacco. = deriv. da staccabile
rovina di quella materia rimasero mal trattati a gran segno nella persona. magalotti,
-caduta periodica della pelle di animali soggetti a muta. salvini, 23-198:
una tanta durezza che lo renda così difficile a staccarsi nelle sue parti che tale staccaménto
così manierato nello stile da dare gli stranguglioni a chiunque abbia del calcio una concezione men
del calcio una concezione men che fichetta. a. minzolini [« la stampa »
stampa », 23-vi-1998], 7: a uno prudente come prodi certe idee fanno
proverbialmente, che è tale: « a le donne giovini i buoni bocconi e a
a le donne giovini i buoni bocconi e a le vecchie gli strangoglioni ».
». = forse da accostare a strangolare. strangùria, sf.
e dolorosa, provocata da processi patologici a carico del collo vescicale, della prostata
si interpreta una certa emission de urina a gioccia a gioccia. erbolario volgare,
interpreta una certa emission de urina a gioccia a gioccia. erbolario volgare, 1-34:
quali condannati dalla giustizia per gravissime colpe a bere il veleno, quali bruciati vivi
'strangùria': infermità che fa orinare a gocciola a gocciola. = voce
strangùria': infermità che fa orinare a gocciola a gocciola. = voce dotta,
straniaménte, avv. ant. oltremodo, a dismisura. molza, 2-64:
nobilita anche quelli cui ho accennato come a suoi errori e strania- menti dalla schietta
, tecnica drammaturgica con cui si mira a rompere l'illusione scenica di una rappresentazione
illusione scenica di una rappresentazione naturalistica e a evitare l'identificazione fra lo spettatore e
espressivo, un effetto di sorpresa che porti a un atteggiamento critico e a una reazione
che porti a un atteggiamento critico e a una reazione eminentemente intellettuale di fronte alla
: tecnica narrativa o procedimento stilistico volto a ottenere gli stessi effetti dalla lettura di
che legge (o guarda o ascolta) a riflettere criticamente sulpoggetto che gli viene presentato
2. teatr. che induce lo spettatore a considerare con distacco e senso critico lo
con distacco e senso critico lo spettacolo a cui assiste. t. kezich [
pataffio, 8: di luglio fo pepe a stranianza. = deriv. da
straniata da dio, ed è perciò a sua somiglianza. -recipr.
chiesa, mentre poi da città a città e da borgo a borgo si straniavano
poi da città a città e da borgo a borgo si straniavano e nimicavano mutando spesso
3-2 (67): non temo che a te, anzi a me possa intervenire
non temo che a te, anzi a me possa intervenire quello sommo male, onde
dalla pratica della virtù; renderla indifferente a un sentimento, precluderle un'occupazione,
di dio, quanto essa più la costringe a diverse cose pensare. guido delle colonne
. -in partic.: farsi indifferente a una forma di linguaggio o alla comunicazione
una banca, controlla miliardi e dà lavoro a decine di migliaia di persone, com'
straniò dalla vita per dar vita e avvicinarsi a un fantasma. morante, 4-221:
avessero punto strangiato (cioè stribuito) a poveri e'contratti e. ttantosto distribuire,
10. interrompere, troncare, far venire a mancare. siri, x-746: vivere
la società, con gli uomini; abbandonato a sé. -anche sostant. carducci
gadda, 7-194: eppure il mondo continua a faticare sua vita: ma il poeta
segnato del divin segno. -totalmente disinteressato a un'attività. fiorio e biancifiore,
già preso abbastanza », borbottava simile a uno straniato dal dispiacere. idem, 12-151
14-iq: adesso sei offesa perché non vengo a berlino / a fare il buffone con
offesa perché non vengo a berlino / a fare il buffone con dei cartelli / che
che oppongono terrorismo di giovani borghesi / a terrorismo di vecchi borghesi? / mi
indosso: nessuna cura pigliare di piacere a quella straniata fanciulla. carducci, iii-2-90
vivi straniato o falsato, basta solo a togliere dalle loro ossa anche il gelo
dì ce l'ha fatta qualche volta a raggiungere un patetico un po'straniato..
. faba, xxviii-io: no soprosto a prego fare, ch'el parave che
bonagiunta, lxiii-62: sì graziosa appare / a la mia percepenza / la gio',
nuovo tipo di italiano è essere fedele a se stesso: vale a dire ch'
è essere fedele a se stesso: vale a dire ch'egli ha ritrovato il se
-sostant. carducci, iii-1-360: a me italiano non piace trovar esempi di
che ha cittadinanza estera; che appartiene a un paese estero, in contrapposizione al
estero, in contrapposizione al proprio o a quello di cui si parla.
.. facendo ogni dì denari e cene a prelati e a baroni e alcuna volta
ogni dì denari e cene a prelati e a baroni e alcuna volta a mercadanti stranieri
prelati e a baroni e alcuna volta a mercadanti stranieri. guido dette colonne volgar.
co la paglia e de fare sedere a. llato la soa figliola ad uno omo
tolomei, 3-147: eglino dànno pregio grande a la greca e a la romana per
eglino dànno pregio grande a la greca e a la romana per aver aùto quelle grande
e per mezzo di quello esser trapassate a molte straniere genti. tasso, 2-59:
, uom che straniero / se 'n venne a la regai corte d'egitto, /
impero, / e in sommi gradi a la milizia ascritto. alfieri, iii-1-78:
? -in una meton. a. gritti, lii-14-40: facil cosa sarìa
/ potrò del dono, io semispento, a cui / straniera man le labbra oggi
italiani di tanti altri, buoni soltanto a riempirsi la bocca con la parola 'libertà',
federazione sportiva di appartenenza, e ammesso a disputare il campionato nazionale in cui tale
soldato, un esercito). a. tiepolo, lii-5-133: hanno avuto speranza
armi straniere e costretto di mettersi in mano a quelle de'soli valloni. brusoni,
17: andiamo uno dietro l'altro, a ridosso della muraglia ove la rossa vite
baldelli, 5-3-148: chi sarà quelli che a ragione non si maravigli di quell'arbore
e la quantità delle bagascie lo ridussero a pigliare costumi stranieri. boterò, 9-81:
della collina conducono questa vita, restie a ogni infiltrazione e seduzione straniere. -che
vii-122: io credo che, quando verremo a stabilire colle cifre che cosa pagheranno le
colle cifre che cosa pagheranno le principali industrie a ragione di questa tassa e che cosa
la loro condizione più dif- cile a fronte dell'industria straniera. ojetti, iii-363
, iii-363: sui giornali stranieri cominciò a venire la notizia della collaborazione di mussolini
. carrà, 121: siamo portati a tollerare persino questo pubblico vario di artisti che
adesso che aveva la radio passava la sera a cercare di prendere le stazioni straniere.
acciò che vi corressi la versiera / a porre agli oliandoli la tassa. bembo,
le greche e l'ebraiche e le caldee a questi che cercano gloria di scienza singolare
se posso giudicar nulla di una lingua a me straniera, molto politicamente. pascoli,
che 'retaggio'a'francesi sia proprio, a noi è strano. cesarotti, 1-i-98:
: il vico vagheggiò un etimologico comune a tutte le lingue native, composte di
senza dire che certa produzione non riesce a svincolarsi dagli influssi stranieri. e. cecchi
moderna. non si fa una scoperta a riconoscervi il segno delle tante influenze straniere
era cagione che non applicavano l'animo a grandi e straniere imprese. gualdo priorato
, 571: riusciva quella corona impotente a provedere di conveniente assistenza agli affari stranieri
debito di obbedienza imposto da provvida legge a chi ritorna dagli impieghi stranieri. solaro
segni, 4-34: ancora non è possibile a chi mette un tale ordine di schifare
monti, ii-437: la sua inazione a tutti gli affari mi è stata di
di sommo danno e mi ha forzato a commettere le mie sostanze a mani straniere
mi ha forzato a commettere le mie sostanze a mani straniere, dalle quali non si
ancora nel 1529, quando michelangiolo fuggì a venezia, ma poi, per tutto il
7. che è completamente indifferente o estraneo a un ambito di interessi; che non
al mondo politico, io vivo tutto a me stesso nel letterario. carcano, 67
carcano, 67: pareva come straniero a quanto succedeva. tarchetti, 6-i-319: se
quella forza di durata che è straniera a tutte le passioni veementi. -inesperto
. anonimo, i-502: fortemente a la gente anoio e gravo / per liscuri
7-35: si può dire lo stesso rispetto a certi accordi che sembrano più stranieri all'
e straniero ai soliti cicli, è costretto a prestargli, a tìngergli, ad asseverargli
cicli, è costretto a prestargli, a tìngergli, ad asseverargli una fama che non
con cui si mescola o dal corpo a cui si unisce o su cui si innesta
essendo il rame al suo modo rosso, a le volte... si genera
in fatti è cosa straniera, cne a lui non serve che di continua briga.
, molti e stranieri, / ed a tutti poi aiè vago colore.
l-7yy: giovani madri... a straniero latte / non concedean gl'infanti
. intelligenza, 54: somiglia panteronno a la pantera, / però ch'è
non avrebon bastanza; / ma l'una a l'altra si mostra stranera, /
mensa al frate che giugne, anzi maggiormente a cristo, o tu non mangi insieme
soa citae o mandai lon ^ e a star in confine in strannie terre. d
qual sì lontano è loco / ove tu a ricercar cibi non mande? orsini,
ardito, 7 che 'l tuo nume condusse a stranio lito. alfieri, xv-31: oh
(una lingua); che appartiene a un'altra lingua (una parola)
(una parola); che appartiene a una diversa tradizione culturale (una religione
, / abia braga e camixa / fata a la strania guixa. angelo clareno volgar
1-63: la moita iente fao intorno rota a questi mori. desidera omo vedere la
nato o da cui proviene; che appartiene a una nazione estera o a un popolo
che appartiene a una nazione estera o a un popolo diverso. guittone, ii-xiv-39
masnade tal fiata e con istraina gente a dimorare. fatti di cesare, 86:
salma, / ch'io chieda aita a strami re converso. marino, 1-10-93:
scarne penano onde mietere / il tributo a un stranio sir ». -sostant.
dandolo di vinegia fu dogio, venne a uno stranio nomato fiordo. molza,
servire, ma pare dirittura di sovenire a cului che si vole appressare a quello
di sovenire a cului che si vole appressare a quello che porge e sovene a privadi
appressare a quello che porge e sovene a privadi e a strangi. binduccio detto
quello che porge e sovene a privadi e a strangi. binduccio detto scelto, i-118
, i-118: achilles se ne va dentro a suo padiglione triste e pensoso e matto
che, se alcuno straneo vorrà venire a questa arte e torrà alcuna figluola d'alcuno
saramento fare o prezzo o aiuto pagare a l'arte. lapidario estense, 138
4. che è poco incline a intrattenere rapporti con altri; che
nelramo- reggiar abitudinalmente, ringiovaniva ringalluzzato, a sembianza di quei vecchiaroni che per ordinario
. -violento, disumano. a. pucci, 7-112: nabucco donosor fu
3-197: egli e la moglie vissero, a quanto pare, stranii affatto al vergognoso
altre cose stranie. -contrario a un determinato fine. albertano volgar.
nuove / ad ora ad ora mi conduce a morte, / ma donna
assai cose stranie da vedere e da credere a chi fosse detto questo. fatti di
m. cecchi, 1-1-99: tenete a mente che e'n'è buona causa /
, ché le parrà stranio / averle a far la matrigna. -parere di
, / chi te la diè sì follemente a pascere? c. gonzaga, i-65:
mille. salvini, 13-80: sul busto a lui son ben cento teste / di
or mi trasporta, / folle, a ridir quel che tacer procuro? 11
, con un capo che li viene a traverso il viso, e si cuoprono la
bartoli, 4-1-83: cominciò il valente esorcista a far sue invocazioni e de suoi scongiuri
strania pietanza / vedere adimorare, / a la stagion c'amare / mostra più sua
un cervellaccio stranio, / più scarso a senno che di roba povero / dall'arsa
dio nelle offerte ancor più solenni che a lui facevansi, se non che per darci
e riso e compassione / mi venne a un tempo del mio pover fulvio, /
. l. bellini, 6-61: ovunque a scampo intendi, ivi son io,
ghislanzoni, 16-71: la straniomania è giunta a tale che io mi meraviglio siano ancora
un megafono, prin cipiava a chiamar gente, spopolava: le rivendugliole straniva-
po'de tempo: perché ciaveva er pensiero a la madre. p. levi,
stranite e noncuranti, milizie poi buone a rubacchiare e poltrire in ozio.
, con quella espressione stranita e spiritata, a dar segno della tua prossima pazzia.
di gente stranita dal suo fare, cominciò a elemosinare pietre per san damiano.
vite, 194: quand'ella fue tornata a casa, in tal modo sì mutò
particella pronom. disus. dichiararsi estraneo a qualcosa, trarsene fuori. pisacane,
ecclesiastica e al potere politico e ostile a pietro il grande, in cui identificava
1-iv-833): è nuova e strana cosa a pensare che per tutto questo io non
carducci, ii-2-320: il gargani venuto stasera a furia col vapore delle 8 e 1
ripartir subito domattina per firenze mi dà a vedere due strani documenti. montale, 2-51
parise, 5-128: siamo entrati in casa a vedere la villa che è stata regalata
così gran cacciatore et uccellatore, farete a sua signoria et a me singolarissimo favore che
uccellatore, farete a sua signoria et a me singolarissimo favore che sempre che ve
di strano; strano adirsi. attribuito a petrarca, xlvii-189: una (mia mente
, ancor m'è strano / che venga a gli occhi miei cosa immortale. leandreide
della prevenzione. moravia, xi-395: strano a dirsi, quel sollievo, che avevo
, e mi faceva strano che nessuno guardasse a me. 2. non conseguente rispetto
di salerno debba esser rifiutata come disaicevole a la sua grandezza? strana opinione,
opinione, la quale non credo giamai ch'a que'cavalieri c'ho nominati sia ardito
dopo la precedente descrizione, questa domanda a dir vero sembra alquanto strana. rosmini,
anche disarmonica o compie o è soggetto a movimenti bizzarri e imprevedibili. p cattaneo
: ancora il fumo, che pur dovrebbe a dirittura innalzarsi, pur noi lo veggiamo
veduto e strano, / ché tutto a parte a parte / vivo vivo scolpisce un
strano, / ché tutto a parte a parte / vivo vivo scolpisce un volto
-sostant. de sanctis, 11-7: a lungo andare, infievolitasi la fede ed
: ci tormenta la smania del nuovo a costo di dover dare nello strano.
precisa scelta dell'autore; oscuro quanto a significato o ambiguo e sibillino (una
'strani', in quanto mai per alcuno davanti a lui non era stata composta alcuna fizione
e però paiono strani, in quanto disusati a così fatto stile. tolomei, i-7
esso s'incontrano, non solo imparerà a scrivere, ma a dipingere l'anima
non solo imparerà a scrivere, ma a dipingere l'anima sua in carta.
comporta in modo diverso e contrastante rispetto a quello della generalità delle persone; strambo
. bellincioni, 1-32: molti accendon candele a certi santi / che, quando un
: io non so chi dispiaccia più che a me la ambizione, la avarizia e
eccessivo o anche immotivato o diverso rispetto a quanto provano gli altri uomini o il
(154): i suoi discorsi divennero a poco a poco così strani, che
): i suoi discorsi divennero a poco a poco così strani, che, in
. cavalcanti, 393: questa fanciulla era a bagnuolo e per istrano accidente, sotto
nome d'essere indemoniata, fu menata a pass ign ano. -equivoco,
landolfi, 2-51: amava passare l'estate a r, dove... menava
oltraggiato? 9. che appartiene a un altro popolo, nazione o comunità
de gente non strana, -con lenona a garrire. dante, conv., i-v-9
d'esta vita già sono mille anni tornassero a le loro cittadi, crederebbero la loro
cavallier istrano era venuto, / ch'a difender ginevra s'avea tolto. lomazzi,
e vennero in questo nostro bel paese a diluvi. saluzzo roero, 3-i-48: guai
diluvi. saluzzo roero, 3-i-48: guai a chi l'armi vindici / dello straniero
quali tu non sai, e serviamo a loro », non udire le parole di
ii-3-47: parmi che ogni buona critica a questi tempi dovrebbe essere tale, senza fanatismi
stranieri (una guerra, in contrapposizione a civile, intestino) ', arrecato da
; ma biasimevole è commendare quella oltre a la verità. m. ricci, ii-214
/ di voi, mia donna, a tutora pensava. fiore [dante],
che non gli paresse di gran lunga inferiore a quella beltà per retrovar di cui si
per retrovar di cui si erano messi a cercar le strane contrade, a casa
erano messi a cercar le strane contrade, a casa se ne ritornarono. d.
bello ch'è la filosofia, si condusse a dare un lungo addio alla patria e
addio alla patria e... dittarsene a gran passi in cerca per istrani paesi
vien da strano lido / barbaro usurpatore a tórmi il regno: / è tolomeo
delle lande strane; / vanno incessanti a tiepidi valloni, / a verdi oasi
/ vanno incessanti a tiepidi valloni, / a verdi oasi, ad isole lontane.
e di faggi, / fatto le [a angelica] avea con subite paure /
12. che è o si sente estraneo a qualcosa o a qualcuno, che lo
è o si sente estraneo a qualcosa o a qualcuno, che lo avverte in contrasto
di altri o rifiuta o è indifferente a un modo di pensare o di agire
strano dal comune di firenze li potea tornare a pericoloso danno. consulte e pratiche della
:, 1-760: quanto vedranno avere a godere la loro città e non essere
d. bartoli, 1-1-78: non aveva a poco il guadagnarsi la lor amicizia e
ne'prati sotto una roccia d'accosta a una chiara fontana uno bellissimo e grasso toro
, i-10-106: la dimostrazione più atta a tranquillare lo spirito e a levargli via ogni
più atta a tranquillare lo spirito e a levargli via ogni sospetto di errore è
essere qualche cosa, non c'è uno a cui il nome d'ignorante paia strano
da giuda ingannato, / che ti vendè a quella gente istrana, / li qua'
, riputazione addio; / se strano, a rivederci amore e pace. goldoni,
amore e pace. goldoni, vii-15: a tanto mi trasporta l'animo duro e
obietto, / invida morte, et a la speme mia, / togliendo con tua
. g. gozzi, 101: a que'tempi era vestito il cuore d'una
il cuore d'una rigidezza così strana a cagione de'severi costumi del mondo che una
abuso il più strano ed insopportabile, a mio giudicio, di quanti mai ne sien
quest'arte è dura e strana; / a noi facile e piana, / di
facile e piana, / di farla a tutte tore. ammirato, 1-i-39: alle
ogni iniquità si serra e chiude, / a ciò le genti rude, in- culte
li piaccia; e benché sia strano a sedere sul pugnio e già non lassare de
: il cavaliere fu turbato; e cominciò a venire col sembiante strano contro a l'
cominciò a venire col sembiante strano contro a l'amico suo. note al malmantile
viso arcigno e brusco e cruccioso. a. anelli, cxxxiii-211: oh, che
(ii-762): cominciarono ad ambe mani a grattarsi le parti deretane, facendo li
offensivo; scortese, brutale. a. pucci, cent., 33-7:
che 'l figliuolo / d'argone contro a lui fé cose strane / e venne a
a lui fé cose strane / e venne a petto a lui con grande stuolo.
fé cose strane / e venne a petto a lui con grande stuolo. alberti,
: fu sentita strana per un pezzo a roma questa tardanza. forteguerri, 16-
tasso], 75: misera leonora, a che strano passo ti vedi! morando
avventure, non potè contener le lagrime a freno. lemene, 1-86: a me
lagrime a freno. lemene, 1-86: a me destina il ciel sventura strana.
7 t'ha il nostro error a vendetta empia e strana. n. agostini
: ed ella desse / la pena uguale a quel delitto strano. forteguerri, 4-101
al conte montevecchio di fano, obbligato a lasciar la toscana per le strane persecuzioni
1-163: tersandro ha ordito uno strano inganno a te e alla signora oranta, per
, 1-23: sol dalle fiere t'avevi a guardare: / femori spesso di strane
/ per inondar i nostri dolci campi! a. pucci, cent., 65-26:
luogo montanino e strano / avean poco a star, sanza menzogna, / che mai
i balzi strani, / pur quei sembrano a lor tramiti piani. g. gozzi
che mi par proprio una galea scommessa. a. alamanni, xm: io porto
per meritare, vi missi rena, a me crudele e strana. bellincioni, ii-
che 'l pan secco or parrà strano / a chi ha tristi denti in bocca teco
giovanni furono tempi strani e molto contrari a quella stagione. 26. fis
nel 1947, ma furono studiate sistematicamente a partire dal 1952-53- le scienze
-farsi strano: sottrarsi alla sudditanza. a. pucci, cent., 75-95:
viterbo e fatta strana, / essendo a roma, fece grande armata. -in
e di messer cino e d'altri a lor anteriori. carrer, 2-300: s'
di stranomare han la rovella con porre a santi nomi oscuro velo. baretti, 3-246
nomi oscuro velo. baretti, 3-246: a bel bello, madama, con questo
stata inventata dallo scrittore mario e. a. zetto,... in un
divertendosi. - anche sostant. a. cattaneo, ii-125: quanti mesi di
mesi di vita vi ha scemati quellaconversazione fin a mezza notte, non solo per lo stranottare
sbarbatello. 2. avv. a ora insolita; a tarda notte.
2. avv. a ora insolita; a tarda notte. aretino, vi-15:
3. locuz. -a straora e a straotta: v. straotta. -a
v. straotta. -a straore. a tutte le ore, in continuazione.
continuazione. percoto, 168: capitavano a straore, domandavano di lui. =
alle abitudini e agli usi comuni o a norme e a regole. -in
e agli usi comuni o a norme e a regole. -in partic.:
. foscari, lii-7-33: mi resta a raccontare... li modi che tengono
li modi che tengono li signori fiorentini a trovar denari straordinariamente. menechini, cvi-100
cvi-100: erozia mia, son oggi a te venuto / strasordina- riamente e volentiero
in settembre od ottobre, e straordinariamente a qualunque invito del prefetto o viceprefetto.
furono indotti insieme con altri giovani romani a congiurare contro alla patria per altro se
e 'l beneficio del sole all'erbe e a prati vicini. bellori, 2-204:
rallegrò. vasari, 1-3-423: piaceva a ercole il vino straordinariamente: per che
o periodo di un ufficio pubblico assegnato a una persona con la qualifica di
successivamente alla nomina in ruolo in seguito a concorso. carducci, ii-17-7:
nostro gretto ordinario usi siano, sospesi a queste straordinarietà, di noi medesmi non
15-142: troppo lungo discorso si vorrebbe a mostrare come da queste straordinarietà della storia
dei vocaboli ch'è unico titolo di grandezza a certuni. = deriv. da straordinario
255: questo regno, non essendo straordinariamente a questa contagione sottoposto, non ha bisogno
: fu... d'uopo ricorrere a cose straordinarie e sovraumane, venire mostrando
, 1-5 (i-80): io a quest'ora a me straordinaria, come augello
(i-80): io a quest'ora a me straordinaria, come augello notturno non
straordinaria, come augello notturno non andrei a tomo, e voi nei vostri letti,
menechini, cvi-9q: or così al presente a me intra vene / uando improviso t'
/ strasordinàrio e fuor 'ora qui a mene. -che ha aspetto,
ausiliario. -che avviene in deroga a una regola. pellico, 4-130:
vespertina, oroboni ed io ci mettevamo a conversare, e quelli solevano essere i
straordinaria. 2. che attiene a una situazione di emergenza, caratterizzato dal
numero di quelli che vi convengono aggiunga a seicento. bisaccioni, 1-249: il marescial
-che è istituito per fare fronte a situazioni di emergenza con poteri eccezionali e
urgenza per discutere e decidere in ordine a una situazione di emergenza per affari particolarmente
atti pubblici e privati dell'accademia. a. monti, 554: trattative col presidente
e decidere (con maggioranze qualificate rispetto a quelle richieste per l'assemblea ordinaria) su
, il presidente dovrà avvertire i soci a domicilio, salva l'esclusione dei soci
università corsi straordinari, o farsi ripetitori a prezzo o no. einaudi, 552:
. 3. che si aggiunge a quanto corrisposto, elargito o ricavato normalmente
, con scadenze regolari, in base a determinate norme e consuetudini; ulteriore rispetto
bandello, 1-21 (i-243): a modo veruno i suoi soggetti che aveva
. ojetti, ii-720: da roma a torino non so quanti osservatori annunciavano una
, le quali sogliono farsi in numero superiore a quello voluto dalla legge; essendo dunque
straordinarie con un aumento di retribuzione rispetto a quella dovuta per il lavoro ordinario.
si esegue periodicamente ma eccezionalmente per ovviare a situazioni d'emergenza (un lavoro di
un esame di idoneità per titoli entra a fare parte dell'organico e assume la
professore straordinario. pascoli, 1-433: a pisa mi par tutto andato a monte.
: a pisa mi par tutto andato a monte. subordinano la chiamata di me
... una promozione da straordinario a ordinario, per la quale il professor covotti
fiorentino. 6. che appartiene a un reparto ausiliario non inserito stabilmente in
un servizio di linea speciale per sopperire a un superiore afflusso di passeggeri in concomitanza
mezzo di trasporto pubblico); istituito a tale fine (una linea, una
treno straordinario: istituito temporaneamente per rispondere a necessità di trasporto, di passeggeri o
tutti gli occhi de'cittadini si cominciano a voltare verso lui e concorrere sanza alcuno
verso lui e concorrere sanza alcuno rispetto a onorarlo. varchi, v-609: come nell'
di una straordinaria consolazione ripieno ed animato a maraviglia. gualdo priorato, 3-i-169:
migliori tempi da tentare di ridurre alcuno a operar di presente, o a risolversi di
alcuno a operar di presente, o a risolversi di operare, in altrui beneficio
casi prodigiosi, straordina tinenti a casi giudiziari che, per la loro particolarità
anche in aprile il frantoio continuò a funzionare perché l'ab sansovino
per suoi maggiori rappresentanti g. papini, a. baldini, r. strasordinario.
: con le vele alzate al vento andando a retta da m. bontempelli.
nótre-dame di pariorzare': tendenza della nave a venire soverchiamente ad orza. biografismo
alquanto meschinetto. ungaretti, xi-168: forse a straorza, sobbalza, s'affonda.
e riscaldate nel vino: « fate intendere a sico. = comp. dal lat
poverella » così disse « che venga domani a difendersi ». 2. per
(uno stile). re a discrezione. una questione che storicamente e
e tronstraòtta, sf. ant. a straora e a straotta: a tutte le
sf. ant. a straora e a straotta: a tutte le ore;
ant. a straora e a straotta: a tutte le ore; timoderno,
iv-4-128: dopo pasto e innanzi cena, a straora e a e... vittorini
pasto e innanzi cena, a straora e a e... vittorini...
letterario. ugolino martelli, 160: a dì vi di febraio fiorini cientoventi- della corrente
. cecchi, 13-472: belloc e simili a lui, fanno un poco il sei
di trione, per estens., a quanto e a chi appare legato ai valori
per estens., a quanto e a chi appare legato ai valori spacciò
spacciò, vi scrivo adesso, che siamo a lunedì, per lo straordi
per lo straordi fo [a mogadiscio],... sono ai
con tre preziose sue grazie. p. a. bernardoni \ in mugramsci, 7-114
. gozzi, i-25-99: ciò mi muove a spedire quepaesanismo'nel passato avrebbe significato municipalismo
l'arretratezza delle non segue (a differenza del raggio ordinario) le leggi ulloa
bilancio consueto o ordilonghi, 949: a trattenerlo [il crespi] da questa,
molto rispetto alle spese sostenute o a li strasordenari. m. franco, 3-140
se la comunità avessi porto qualche subsidio a questo loro spedale, 'padrone
rendendo frutto, niuna o posarìa pensato a questi straordinari. machiavelli, 17-773: oltre
. pagarono sua tradizione, specie in contrapposizione a ciò che è dolore, strasapere e strafare
infino al 1453 quattro milioni- avvertito come estraneo a tale cultura o rappresenta le i denari che
xi-121: per fare quell'acido gallico, a boschi in- retribuito, compensato in maniera
popolare, paolo di taglio, a. f. doni, 1-67: qua
e strapagati. -provvedimento varato per supplire a eccezionali conosca. montale,
de'nerli, 200: avevano facilmente acconsentito a tutti gli valli saraceni. calvino
. gittatomi la sporta in terra, comandò a uno di quei 3. agg
ceva per delle ore nel canto del fuoco a meditare sulla morte. to degli straordinari
uno era un vecchietto rubizzo, dalle gambe a róncolo, strapanato e bisunto. palazzeschi
. fucini, 290: mi misi a girellare fra i banchi sganasciati, osservando
straparlar di la signoria etc. fo tagliato a pezi. a. f. doni
signoria etc. fo tagliato a pezi. a. f. doni, 3-16:
incerto, ma certissimo il proprio. a. cattaneo, i-409: vi sono perpetui
straparlato, volesse dir il vero e manifestar a che fine ella s'abbia fatta questa
. 2. parlare o scrivere a lungo, più del dovuto, in modo
troppo o in mala parte. a. f. doni, 3-72: l'
impazzito, straparla, sono certo che a momenti darà in escadescenze. pavese,
. e letter. passare da parte a parte. - in partic.: trafiggere
e qui loghi nervosi e tanto angustiosi. a. f. doni, 3-226:
storici, i-73: deh, non andar a freza per la via, / tu
ordem de li angeli e sie pasao a la ateza de li serafini.
: tu potevi ben supporre che peroli venisse a prendermi, poiché sarebbe già passata e
3. avo, antenato. a. f. doni, 4-61: il
e stracche. leoni, 374: a forza di arresti, multe, chiamate e
travisamento, alterazione di un testo. a. f. doni, 10-374: io
] sia stata strapazzata: alla fine, a ciò che si ponga fine a questo
, a ciò che si ponga fine a questo strapazzaménto, voglio che la si
agg. che affatica eccessivamente, sottoponendo a sforzi gravosi. carducci, ii-15-59:
sm. invar. tose. bocca a strapazzapagnòtte-. molto larga. viani,
19-115: egli era il lucchesi: naso a sparafumo, bocca a strapazza pagnotte.
lucchesi: naso a sparafumo, bocca a strapazza pagnotte. idem, 19-213: saulle
e una bocca di quelle così dette a strapazzapagnòtte. = comp. dall'imp
3. stancare o affaticare sottoponendo a una fatica = comp. dall'imp
.). eccessiva o costringendo a un lavoro gravoso. strapazzare (
priorato, 7-108: gl'imperiali s'andarono a svernare re, strappazzaré),
mio pane: nai ardimento tu di strapacciarmi a questo modo? b. barezzi,
maria de'medici, 27: giungevano a strapazzarlo colle parole non solo, ma
giovanni crisostomo volgar., 3-56: anoncio a la vergin mare lo giaio del dolor
forza. tommaseo, 2-i-228: viole a mazzi. / mi chiedesti il mio core
omero,... strapazò e storpiò a ogni verso il decoro de'cavalieri.
appunto son tutti quelli che si mettono a strapazzare il virtuoso. magalotti, 26-305
tutti quelli che gli sono d'attomo. a. verri, xxxiii- 133: in
verri, xxxiii- 133: in quanto a me non vorrei essere strapazzato come qui si
si sentiva un testone enorme come quando giuocava a tresette e non capiva il giuoco e
: la udii strapazzare carmine; giunse perfino a rispondere bruscamente a mio padre.
carmine; giunse perfino a rispondere bruscamente a mio padre. -con uso recipr
moglie venne ad aprirgli finalmente e cominciò a strapazzarlo quasi fosse stata lei a scorrazzare pei
cominciò a strapazzarlo quasi fosse stata lei a scorrazzare pei campi con quel tempaccio.
migliori poeti che siano stati, viene a riprender f'adone'con dire che non è
vario. goldoni, v-354: andai a terminar la sera al ridotto...
di dio, tiranneggiate i poveri. a. cattaneo, i-143: gran vergogna de'
, più già che la soldatesca principiava a dolersi d'esser tanto strapazzata nel cuore
l'ha strapazzata. -sfinire a causa dell'intensa attività sessuale.
4. adoperare con negligenza fino a sciupare per poca cura; danneggiare più
. sanudo, xxxvi-288: un macademo a la liza è sublevado et ha amazato
5-3 io: strapazzai la macchina, quasi a vendicarmi degl'impegni ch'essa mi ricordava
inadeguato. leopardi, iii-833: a proposito di pasqua, vi raccomando quelle
fia però di leggeri, chi lasciato / a preti o frati avrà terre e quattrini
, ii-3-151: son mestierante e lavoro a cottimo, in modo però da non strapazzare
: se ne andarono nell'altra stanza a ballare, al suono di una orrenda
applicare malamente, trasgredire (con riferimento a norme religiose, giuridiche, ecc.)
poca cura della propria salute, sottoponendosi a gravosi sforzi nel lavoro o a sacrifici e
sottoponendosi a gravosi sforzi nel lavoro o a sacrifici e scomodità in un viaggio o
scomodità in un viaggio o anche abbandonandosi a eccessi nel divertimento, nei piaceri.
dentro. pirandello, 8-556: « torniamo a casa con la stessa vettura ».
scuse e ingiusti perdoni si posson concedere a chi a questa foggia strapaza il mestiero.
ingiusti perdoni si posson concedere a chi a questa foggia strapaza il mestiero. lippi,
, e anco di chi si abbassa a troppo meschine ricompense. -agire in modo
, ii-386: non bisogna aver cuore, a far male alle bestie: chi strapazza
) sia che si tratti di un accostamento a pazzo (per calco su impazzare)
, i-159: ho... dato a quel ladro una di quelle strapazzate in
, 89: una macchina dà il benvenuto a questi stracci, con una feroce strapazzata
con una feroce strapazzata: li inghiotte, a corbe, e li restituisce sbattuti e
. calandra, 419: scorse dinanzi a sé... più qua e più
discorsi che ascolto mi fanno pensare a migliaia di cervelli strapazzati, di cuori trepidanti
come si trovava in cortile e si mise a interrogare i suoi mezzadri in un angolo
medesimo che vi ha cavati dal nulla. a. cattaneo, i-215: il bestemmiato
. cattaneo, i-215: il bestemmiato a piena bocca è dio, lo strapazzato nelle
nelle chiese di dio, il chiamato a testificar il falso è dio, il posposto
l'immortal dio de la lira / a ragion meco s'adira / in veder sì
cecchi, 3-126: con uno scialletto a colori vistosi, qualche donnuccia strapazzatastriscia nel filo
sbavatura di rossetto qua e la che dava a tutto il viso un'aria strapazzata e
che essa uscì quasi piegata in due a reggersi la gonna strapazzata dal vento.
. scaramuccia, 33: quando aveva a collocami questo quadro, li pp,
la passano tutto l'anno nello studio a rovinar tela, e poi qualche volta qualche
poi qualche volta qualche gita in campagna a far tre o quattro studietti strapazzati.
pennello studiatamente strapazzati sono un oggetto spiacevole a vedersi, ma ci fanno gustare la
mezzo ai buoni soldati valacchi, quasi cominciava a piacermi. giraud, 2-445: a
a piacermi. giraud, 2-445: a dire la verità, io fo una gran
toscani, 106: una giovine in mano a un vecchio, un uccello in
vecchio, un uccello in mano a un ragazzo, un cavallo in mano a
a un ragazzo, un cavallo in mano a un frate, son tre cose
strapazzatacela, io non la volli mandare a torino. strapazzatóre (strapazzadóre)
vitupero simile non sia mai venuto in capo a nessuno di tanti strapazzatoli dell'umanità che
dell'arte. grillo, 472: a trascurati stampatori la giusta doglia delle lacerate
mal trattato lor mestiere, condotto indegnamente a ventura da vili e mercenari strapazzatoli dell'
. assarino, 2-ii-39: fu costretto a ripartir le sue truppe su 'l monferrato ed
le sue truppe su 'l monferrato ed a forzar que'poveri abitatori alla sofferenza degli strapazzi
cortese in casa mia, / benché paia a talun da gran soldato / il fare
i-210: da indi in poi cominciò a rimettersi in salute e vi stabilì poscia talmente
91: ho fatto de'strapazzi che a dirli ora ho vergogna, / e in
letto. visconti venosta, 236: a vigevano dovetti mettermi a letto con una
venosta, 236: a vigevano dovetti mettermi a letto con una forte febbre e una
(con valore aggett.): adatto a essere trattato con poca cura, in
in uno solamente decoroso, ma splendido. a. cattaneo, i-287: se comincia
. cattaneo, i-287: se comincia a negligentarsene la cura, comincia [l'
cura, comincia [l'abito] a contrar macchie e poi a logorarsi e poi
l'abito] a contrar macchie e poi a logorarsi e poi a stracciarsi e poi
contrar macchie e poi a logorarsi e poi a stracciarsi e poi ad esser vestito di
di infimo livello (soprattutto con riferimento a donne di facili costumi). s
caldaie del paperini qui in crespole, a tirare la seta. si guadagna, sa
: s'era... distratto a veder vendemmiare, da un podere a un
distratto a veder vendemmiare, da un podere a un altro, aiutando un poco tutti
petto con parole di scusa, andò a cadere sfinito sul mio letto.
lacere. lancellotti, 1-170: quanto a me, non vorrei essere in colpa,
poco meno che con una generai sollevazione a pigliar l'armi contro que'presidi che
grandissimo strapazzo di lot, ed eran vicini a romper la porta. -ant.
delle sue carni nelle ostie del sagramento date a mangiare a'cani dalle streghe, pugnalate
: la fanciulla... voleva incominciare a dolersi della ingratitudine e della villania di
può portare a'fanciulli il far prender loro a furia di ceffate e strapazzi una piccola
xi- 799: questo strapazzo / a me si fa? chiari, i-iii-m:
stanza. barilli, 8-65: continuavo a investire il mio avversario con male parole
, i-367: quello che m'ha mosso a scrivere quest'opera è stato lo strapazzo
stampati. -punizione divina. a. cattaneo, iii-249: oh giorno.
peccatori! 4. atteggiamento abituale improntato a disprezzo o ad acrimonia, che rivela
con gran vergogna e vituperio d'oggidì a persone indegne,... il
è anche non solo malagevole, ma impossibile a ridursi sotto regola. mascardi, 3-71
si contentò solo di cacciarne i profanatori. a. cattaneo, i-77: anche la
necessità. fagiuoli, ii-10: guardar a sbieco e con mostaccio acerbo / e con
e nella coscienza, e però tentato a disubbidire un governante tale e a spregiarlo
tentato a disubbidire un governante tale e a spregiarlo. -espressione verbale banale,
del vento. bacchetti, i-175: a difendere dagli strapazzi del vento boreale le
lupis, 3-41: cominciava dal capo a farsi scadere negletta con un vago strapazzo
che, occultandolo di nuovo sotto terra a masse ben grandi, ingiuriano la natura e
liuto e lui con folli brame / volto a far della torre ogni strapazzo / a
a far della torre ogni strapazzo / a mento sanguinoso, in tante trame / non
sanguinoso, in tante trame / non sanno a che pensar. -abuso.
8. profusione, abbondanza. a. cattaneo, iii-139: nerone non usciva
alla seggetta, / se il trattarla a strapazzo non è bene. -in
grandi, eziandio quando scrivono familiarmente o a strapazzo, lasciano della lor penna pregevoli
di chi opera inconsideratamente e fa alcuna cosa a strapazzo, che è lo 'inconsulte rem
- io voglio intendere / se e'sa a sorta ch'egli abbia quella pratica.
mugnaio, è vissuto glorioso ormai presso a due mila anni. 4.
di lei così vergognosamente sentirono e che a chiamarla scienza dell'uomo per sì vii motivo
massaia, xi-180: mi sforzerò anche domani a sostenere la fatica di questo strapazzoso viaggio
vita strapazzosa dei boschi, le gente vive a lungo, lassù. banti, 9-109
lo zeugma] è frequentissima ed e a maraviglia bella e superiore per lo strapazzoso modo
. alla strapazzosa: in modo stonato e a squarciagola. pasolini, 1-245:
attaccato al respingente, s'era messo a cantare alla strapazzosa: « zoccoletti, zoc-
intr. con la particella pronom. sobbarcarsi a strapazzi e fatiche. tommaseo [
in arnese, quasi che porta vestiti a cui si è consunto il pelo (milano
della polizia, invece di perderci dietro a quei quattro anarchici strapellati, ci si fosse
e circonvicini, forse si sarebbe venuti a capo della matassa? 3.
). dedicare tutti i propri pensieri a uno stesso argomento, ossessivamente. tommaseo
questo pensiero. altrimenti passi la giornata a pentirti, strapentirti, un salto avanti e
nnatura segue, prociedere tuttodì da imperfetto a perfetto e. ppiù perfetto e straperfetto,
pianta si ripone in tanti filari tirati a corda. = comp. dal
, 4-25: cento scudi strapipanti / porto a lui. idem, iv-549: truffatori
ma strapiccante! » -vendere la vita a prezzo sfolgorato e strapiccante-. che comporta
di morir che di cedere, vendevano a prezzo sfolgorato e strapiccante,...
sciancata. 2. locuz. a strapiè-. in modo disordinato, confusa-
aretino, 20-223: ella se ne andò a la sorella, e doppo il contarle
, e doppo il contarle uno sogno a strapiè le disse: « che ti pare
« che ti pare del peregrino giunto a noi? » ugol. martelli, xvi-95
è questo? le partite son messe a strapiè, e la somma mai raccolta.
mattina », quella disse, « a strapiè, né vi intendo. ascoltatemi,
. ant. nella locuz. aggett. a strapiede-. disordinato, privo di significato
certamente uno che dormendo trasanda con parole a strapiede. = comp. da una
'strapieno': più che ripieno, pieno oltre a quel che conviene o che ci possa
. g. gangi, 375: riuscì a trovar posto, serpeggiando, nella sesta
strapiombare), agg. che cade a strapiombo (una parete, una rupe o
... sembra il più adatto a contenere la visione d'un poema per gran
, 13-55: i bambini superstiti bisogna andare a cercarli lassù, per le stradette strapiombanti
che fa perdere l'equilibrio, che obbliga a tenere una posizione inclinata (un peso
intr. (strapiombo). non cadere a piombo, sporgere in fuori nella parte
] un capitello d'un profiloforte, confacente a quest'ordine e sul gusto de'capitelli dorici
2-ix-222: sulla sinistra, la costiera strapiombava a picco sul lago da un'alta rupa
17: lungo il sentiero che strapiomba a precipizio sul lago, andiamo uno dietro l'
lago, andiamo uno dietro l'altro, a ridosso della muraglia ove la rossa vite
la fa avanzare. -piombare a terra. deledda, v-864: l'
rotonda della tavola. -cadere pesantemente a terra (una persona). beltramelli
13-5: la moglie aveva fatto appena a tempo a buttarsi giù e a sorreggerlo sotto
la moglie aveva fatto appena a tempo a buttarsi giù e a sorreggerlo sotto le
fatto appena a tempo a buttarsi giù e a sorreggerlo sotto le ascelle che strapiombava di
già, peso morto. -essere a picco alla sommità del cielo (il sole
sopra. 3. piombare a precipizio dall'alto (un uccello) o
non quando era occupata in visite od a sfogliare l'almanacco di gotha.
7. tr. far cadere a terra. pratesi, 4-69: il
strapiombava. 8. costruire non perfettamente a piombo (e ha valore iron.
improvviso che egli è di fronte alla russia a strapiombare la situazione con venti corpi d'
biava, mi rendea goffo, intollerabile a me stesso. = comp. dal
, agg. che non è perfettamente a piombo (un edificio); pericolante.
adattò varie viti, e con queste a forza di leve si andò a poco a
con queste a forza di leve si andò a poco a poco ugualmente a riporsi in
a forza di leve si andò a poco a poco ugualmente a riporsi in sesto l'
leve si andò a poco a poco ugualmente a riporsi in sesto l'edifizio strapiombato.
ci fu sopra, dico un'acqua a secchie, strapiombata dal ciefo senza cerimonie.
presenta una sporgenza della parte superiore rispetto a quella inferiore. -per estens.: ripido
4-29: gli strapiombi... cominciano a macchiarsi... di violacciocche.
la spaccatura di due gallerie, in faccia a uno strapiombo di vigneti e di rocce
di un centinaio di metri, in fondo a cui scorreva un torrentello.
verticale di una costruzione che può rispondere a determinati criteri architettonici o essere provocata da
avantiscalo non fosse abbastanza lungo da continuare a sostenere l'invasatura finché l'ingresso in
da presentare la parte superiore sporgente rispetto a quella inferiore o, per estens.
scheggioni di roccia negra... cadevano a strapiombo sopra un rivolo di schiume scolorite
una gran roccia liscia... pendeva a strapiombo su di una breve spiaggia.
, 10-169: ronda... guarda a strapiombo le gole sinistre in fondo alle
: pensava all'aerea prigione lassù, a quel breve spazio campato nel cielo,
, che nei vacui sereni del mattino guardava a strapiombo sul mare. -con
presenta una sporgenza della parte superiore rispetto a quella inferiore o, per estens.
strada da una rupe alta e quasi a strapiombo, mi fermavo a desinare da
alta e quasi a strapiombo, mi fermavo a desinare da lui. soffici, v-2-619
roccia ingigantiscono, ne scopro il taglio vario a stra uombo sul mare.
mil- f e metri a strapiombo su te e quelle rotte creste,
ricordi la casa dei doganieri / sul rialzo a strapiombo sulla scogliera. g. bassani
mezza al buio fra due nere muraglie a strapiombo. -che costeggia una rupe
il mio passo incespica già / sulle strade a strapiombo. -che è a
a strapiombo. -che è a picco alla sommità del cielo (il sole
fame tanto grande ch'io aveva mi straportò a fare quel ch'io feci contra di
cxxv-220: da piovere molto abbondantemente, a dirotto. -anche parecchio tempo gigi, il
come metafora oscena. cile a farsi straportar da'compagni, non lavorava.
un contesto metaforico). 5. cadere a terra violentemente, stramazzare.
vento (una nave: e si contrappone a straorzare). tommaseo [s
, 884: 'strapoggiare': venire oltremodo a poggia. il bastimento in tale caso
uscire mai più. -con riferimento a un mulino galleggiante. bacchelli, 1-i-442
: condurre oltremodo la prua del bastimento a poggia, e questo fa attivamente il timoniere
. ant. che induce irresistibilmente a determinati comportamenti, violento, esorbitante.
popol. trasportare (anche con riferimento a un veicolo o a un animale).
anche con riferimento a un veicolo o a un animale). neri di donato
.. / altro agli incarchi / portare a straportar per la dogana, / che
per la dogana, / che, addossando a se stesso ogni negozio, / si
luciano], iii-2-201: mi starò a vedere come tu se'straportato, e come
, e come la nave vadia pinta a calci in poppa dal vento. imbriani,
imbriani, 6-195: volle essere straportata a marsiglia da una nave da guerra ci-
nannini [olao magno], 161: a l'ultimo, per un strattagema del
. -portare in braccio, anche a forza. baldini, 3-17: questi
nell'al di là in una visione o a opera della morte. anonimo genovese
1-13: il commercio essendo un vento abile a straportare di peso lingue intere, non
volgar. (tommaseo): sarpedon giostra a talamone aiace, e si istraportano amendue
per estens. trascinato al male, indotto a peccare. guiniforto, 180: lussuriosi
egualmente da lui stirati, o straportati a suo prò. strapòrto, sm
v-110: gli sembrava di essere destinato a restare sempre al disotto degli altri e di
finché, egli pensava, non fosse venuto a liberarlo di lì qualche persona favolosa e
papini, 27-1233: era in me, a momenti, anche più forte, una
una forza strapotente e cieca spingeva gli esseri a desiderarsi e a congiungersi. buzzati,
cieca spingeva gli esseri a desiderarsi e a congiungersi. buzzati, i-542: con l'
misterioso una donna riesce solo tratto tratto a sapere di sé -la portava...
potenza diviene strapotenza non v'ha luogo a discolpe. fenoglio, 5-i-1365: tutte le
di spedizione americano. -con riferimento a dio. e. cecchi, 13-25
, rimane pur sempre il piccolo uomo a dominare e a comandare, da dietro il
sempre il piccolo uomo a dominare e a comandare, da dietro il suo tavolo
strapotenza che la nostra anima, come dinanzi a uno spettacolo troppo vasto, è oppressa
in questa immagine ci troviamo di fronte a una strapotenza visiva, una intensità della luce
severità di forma non era destinata se non a governare la strapotenza della vita.
prepotenza; superiorità schiacciante. a. monti, 673: a chi appigliarsi
a. monti, 673: a chi appigliarsi noialtri di là, per far
al monopolio, allo strapotere, conveniva a questi di unirsi. comisso, 1-171:
. nella locuz. avveri). a strappabécco-. in gran fretta. panciatichi
poteva fare un assortimento di tutte le cose a strappabécco, che fa?..
mazzo de'miniati in cartapecora, e anche a pigliarli, come si dice, a
a pigliarli, come si dice, a strappabécco. dossi, 3-51: « niente
o.. niente r » séguito a strappabécco. -con valore aggett.
e che non vale una centuria di sonetti a strappabécco? = comp. dall'
strappacavézza, nella locuz. avverb. a strappacavezza: senza redigere un contratto e
perché i'non son mai stato buono a nulla, in ogni modo i'n'ho
giorni crepa: speriamo che resista fino a domenica, è una 'lettera'strappacuore.
denti che giran le fiere in diligenza a quattro cavalli. = comp. dall'
vuole suscitare intensa commozione, anche fino a provocare il pianto (un film, un
. arbasino, 8-39: servirsi a teatro delle tragedie degli ebrei o dei
film strappalacrime buoni, dove si corre a piangere sui dispiaceri delle mamme che vengono fatte
di una comunità nera nella georgia servono a steven spielberg per confezionare una 'cavalcata'strappalacrime
: 'xanthium strumarium: lappola, lappola a oliva, lappola piccola, strappa lana.
lo strappare; il tirare qualcosa fino a strapparla. galileo, 4-3-11: nel
, furono come la prima croce appesa a segnare lo spazio vuoto d'un giorno
strappamento una massa d'acqua si precipitava a valle. 4. medie.
di un organo dovuta per lo più a trazioni violente e associata, talvolta,
trazioni violente e associata, talvolta, a fuoruscita di liquido fisiologico. magalotti,
di proposito quali sieno gli attacchi che a questo mondo ti tengono più legato; scuotili
per isperienza che tutte le donne impegnano a continuare le visite e se ne sdegnano se
le frequentate. meglio è il non cominciare a filare, perché così non sma mai
strappare il proclama che era stato affisso a favore del signor pognient, si è perché
, 4-3-11: esso solido finalmente si strapperà a guisa di una corda. buonarroti il
per annunziar la visita di monsignore strappava a lungo la catena del campanello. e.
o anche un animale) da un'altra a cui è legata da affetto o da
i suoi figli e si travaglia impotentemente a difenderli di quello che una tigre o altra
ad angiolina. d'annunzio, i-125: a 'l mio amore te strappò la fortuna
galdi, ii-242: l'africa servì benanche a ripopolar di schiavi infelici l'america,
carducci, iii-18-295: fanciullo era strappato a furia per botteghe di sarti e di legnaioli
furia per botteghe di sarti e di legnaioli a commentarle e trascriverle ile poesie del giusti
in pugno lo sparvieri avea, prestamente a. llui s'acostò; e preso
lo viso più volte, mettendo poi mano a una coltel- ìessa, alcuna ferita in
; ad ercole la clava / strappa dinanzi a giove. di giacomo, i-575:
! aveva strappata la catenella d'oro a un grosso borghese. palazzeschi, 5-85:
, uno che ha strappato la borsetta a una signora. -sport. nel
testa, senza commettere irregolarità. -togliere a un animale. saba, 4-74:
becco il tuo pinolo. -tirare a sé, con sforzo, un attrezzo conficcato
copricapo, un'insegna, un ornamento a se stesso o ad altri, anche
o mi si strappa, / come appunto a un cavallo una gualdrappa? carducci,
: giosuè carducci rimpiattato in uno scialle a quattro doppi che avea strappato dal seno
, gittando nuvoli di fumo, di mezzo a una sciarpa che lo imbaccucava fino al
sputò sopra due volte, lo butto a terra e lo pestò. -per estens
, 2-35: le donne corrono ai balconi a strappare i panni colorati.
politiche o, per lo più, ricorrendo a operazioni militari. soffici [in
sua cognata... aizza suo marito a farsi restituire il prestito e in mancanza
farsi restituire il prestito e in mancanza a strappargli il campo e il prato.
forze naturali. alvaro, 8-195: a vedere nell'ultimo tratto del po come si
e strappando mortelle, come si richiedeano a venere, vide della rottura del virgulto cadere
, 541: seguitando nella loro intrapresa a dispetto de'fulmini che gli percotevano,
ii- 179: noi s'andava a strappar l'erba e si scrudiva coll'acquacalda
i-319): volendo l'ardita fanciulla porgli a dosso le mani, lo scaltrito giovine
cuccufato che, si tu vuoi giocare a mordere, ti strepparrò il naso di faccia
orecchia di testa. parini, 466: a pietade amor si mosse, / e
gli strapperò i due orecchi e li darò a mangiare a un porco. d'annunzio
i due orecchi e li darò a mangiare a un porco. d'annunzio, ii-226
i-208: quando era tutta vestita cominciava a strapparsi le sopracciglia. -per estens
crollò dal cielo, / strappandosela tutta a pelo a pelo. -togliere (
cielo, / strappandosela tutta a pelo a pelo. -togliere (la verginità
. 6. spezzare. a. gatto, i-2-201: il valente pesce
strepo per forza lo spago di mano a quella onoratissima madonna. galileo, 4-2-538
. c. bini, 109: a un tratto mi sale tanto furore di passione
13-258: la necessità morale di strappare a ogni costo la signorina camin alla influenza funesta
si aggruppano, e viene il 'profeta'a strappare la fanciulla alla tentazione ultima.
volte in acqua, stava per colare a picco quando finalmente l'abbiamo strappato al
nasse el fo miso in una gripia a demostrar la virtùe divina che volsse strepar
84: vorrei poter venire io a strapparti, a un certo punto, da
: vorrei poter venire io a strapparti, a un certo punto, da tanto dolore
un poco. svevo, 3-576: rinunziai a fare un'obiezione qualunque pur di strapparlo
fare un'obiezione qualunque pur di strapparlo a quel pensiero che lo faceva soffrire.
non voleva che alcuna cosa lo strappasse a quel molle torpore, a quel desiderio continuo
lo strappasse a quel molle torpore, a quel desiderio continuo di stendersi a terra
, a quel desiderio continuo di stendersi a terra e dormire. 11. volere
, tutti accarezzano, si dice: 'fanno a strapparselo; chi10 strappa di qua, chi
. cantoni, 591: se lo strapparono a sedere dove c'era posto per molta
molta gente intorno, e lì tutti insieme a scappellottarlo amichevolmente. 12.
una persona riluttante, anche col ricorso a minacce e a ricatti o con la petulanza
, anche col ricorso a minacce e a ricatti o con la petulanza e l'ostinazione
pochi zucconi o scioperati, s'arrivava a strappare ai professori i voti sufficienti per
quanto ne brama. -conseguire a fatica. pirandello, 8-383: quando
, 8-383: quando alla fine era riuscito a strappar la vittoria, aveva la morte
martello, 6-i-627: lassù strappa amicizia a noi le lodi, / qua verità
alta ragion di stato mossero luigi xiv a quella rivocazione. ha strappate tante strida
è la smorfia di dispetto che riesce a strappare a una donna. -ottenere
smorfia di dispetto che riesce a strappare a una donna. -ottenere un consenso
verbale, una promessa per lo più a forza, a malincuore, anche con
promessa per lo più a forza, a malincuore, anche con inopportune insistenze o
legata alla gamba della tavola e cinghiata fino a strapparle il sì, ecco è così
-estorcere (una confessione), riuscire a sapere (un segreto).
sughero da una bottigliaquando non avete cavaturaccioli: a pezzetto a pezzetto. d'annunzio,
una bottigliaquando non avete cavaturaccioli: a pezzetto a pezzetto. d'annunzio, iv-1-284:
. pasolini, 7-88: non riesco a strapparmi di dosso questa infantile sirena che
, ii-26: i corridori rabbiosi pedalano a quaranta, quarantuno all'ora, strappano via
. andare via, allontanarsi, anche a malincuore e con difficoltà, da un
terra. bersezio, 3-249: si contenne a stento, si strappò dal palchetto,
7-402: questi accorse e costrinse la signora a strapparsi dal letto. michelstaedter, 427
. michelstaedter, 427: mi dovetti strappare a forza dalla sala delle sculture greche.
strapparsi dalla terra e aveva trovato lavoro a savona. -sottrarsi a una condizione
lavoro a savona. -sottrarsi a una condizione psicologica o affettiva. pascoli
anni di onorato servizio, era indotto a partirsi, anzi a strapparsi di là,
servizio, era indotto a partirsi, anzi a strapparsi di là, dalla 'sventura'
soffici, v-6-23: strappatici alla fine a quell'incanto, scendemmo all'albergo.
ubriacature di ozio e di vagabondaggio, a cui nu sono liberamente abbandonato dai quindici
crudeltà raffinata. -estraniarsi. a. m. ortese, 7-192: anche
. 19. locuz. -a strappa a strappa: in gran fretta. tommaseo
si usa nel modo avverbiale 'a strappa a strappa', e vale 'con gran prestezza'.
prestezza'. 'ha mangiato un boccone a strappa a strappa e se ne andato
'ha mangiato un boccone a strappa a strappa e se ne andato subito'.
certo vitale, e si è ostinato a strapparlo alla morte. -strappare al
puro vitto. 'povera donna! va a fare i servizi in quella casa; ma
ho avuto l'ho strappato coi denti a brano a brano ». moravia, ix-99
l'ho strappato coi denti a brano a brano ». moravia, ix-99: tutto
n. 47. -strappare gli occhi a qualcuno: punirlo aspramente per vendicarsi (
al sole, e volevano strappare gli occhi a tutti loro. tozzi, vii-80:
fogli: / e l'ho lasciata a chi la vuol la pigli.
patibulo e qual tengono in croce, / a ciò che 'l duolo più il cor
quell'ingrato, / lo confesso pur troppo a mio rossore; / voi da questo
giusti, 4-i-27: le risa / a ripieghi sì balordi / mi strapparono i
mazzini, 8-85: strappate la maschera a quella filosofia: vi è sotto il
n. 2. -strappare le lacrime a qualcuno-, v. lacrima, n.
-strappare le parole, indurre con molta fatica a parlare una persona taciturna o imbronciata.
, ma non era facile strappare una parola a ippolito quando si metteva a guardar nel
una parola a ippolito quando si metteva a guardar nel vuoto. arpino, 6-107:
perché mi costringi sempre, ma sempre, a strapparti le parole con le tenaglie?
, 5-45: il cuore mi si strappa a tal pensiero più di quanto mi assale
cfr. ted. straffen) passato a strapare nel lat. mediev. (nel
nel lat. mediev. (nel 1251 a viterbo). strappasanti, sm
ipocrita. piccolomini, 9-229: va'a fidati, poi, dell'apparenze di fuora
partirò che non gli dia una strappata a quella barbaccia. galileo, 4-3-332: una
con molte e molte, le quali a lungo reiterate, le ultime vanno aggiugnendo forza
spina ha ceduto. se mi obbligava a darle una seconda strappata, non sarei qui
volute, che strappate, che scosse a far crollare incontanente una rovere tanto annosa
suolo il torturato o per lasciarlo ricadere a terra di botto. cronica pisana,
tutte e due le volte questa cerimonia toccò a due tristanzuoli che non ne aveano certamente
sofferenza o la sofferenza stessa come avvertimento a cambiare vita). n. franco
creduto che l'invidia non sarebbe atta a pormi lo scapolare, ma ci sono
troppo nobili, troppo sublimi per aversi a credere effetti necessari e forzati dalla convenienza
dalla convenienza che hanno le loro membra a muoversi a seconda delle convulsioni, o vogliamo
che hanno le loro membra a muoversi a seconda delle convulsioni, o vogliamo dir
, qualche ciuffo d'erba, ma a cui nemmeno le pecore, passando, avrebbero
per averne una strappata è forza fiutare a tutti i quattro venti. 4.
tommaseo [s. v.]: a forza di strappate ottenere favori, riavere
. 6. passaggio dato o chiesto a un automobilista, strappo. brancati
ii-160: me la dà una strappata sino a monteverde? arpino, 13-162: volete
e diseli: « va'e di'a lo me segnor meser lo vesco: perch'
seno delle loro famiglie, fu condotta a morire in san germano, sessa e
. ottenuto da una persona riluttante. a. chiappini, cxiv-14-19: bramerìa dallo stesso
sentiva il confessore che un soldo strappato a un avaro sarebbe stato più caritatevole della
pianta). barilli, 5-76: a riva, ve n'ha sparse qua e
, ve n'ha sparse qua e là a grovigli, di queste alghe tentacolari,
., 30 (521): tralci a terra, sfrondati e scompigliati; strappati
o perché strappato dalle correnti e deposto a strati profondi tra la fanghiglia marina.
tant'era strappato, con una braca a mezzagamba e l'altra corta.
segnata con grande accuratezza, tra mezzo a cinque o sei altre pagine evidentemente strappate
nubi strappate. 6. sottratto a una condizione, a un modo di vivere
6. sottratto a una condizione, a un modo di vivere o alla vita
vecchio strappato ai suoi affari non arrivava a levarseli del tutto dalla mente. fracchia,
musica della 'wally'ha l'enfasivociosa del melodramma a effetto: concitati recitativi interrotti da accordi
sm. chi strappa o tira fino a spezzare. -in partic.: nella lavorazione
addetto al funzionamento della macchina che provvede a ridurre le fibre lunghe in parti più
. re- gion. che spezza, a furia di torcere o stringere, la legatura
la radice e fatti certi pertusi dentro a essa da ogni banda delle strappature, vi
anche da elettori poco favorevoli. a. cianciullo [« il venerdì di repubblica
mentre è odiato dai laburisti che fmntano a faraonici progetti strappavóti e dai conservatori più
armadure per terra... e a lui s'arrendono. sercambi, 1-i-330:
che tu se'di quelli strappazucca da lucca a dire che se'stato stamane ugellato da
la pigione. 2. riuscire a ottenere, anche con mezzi subdoli.
direzione; strattone, in partic. a una fune, alle redini o alla
o alla briglia di un cavallo, a un congegno; sforzo di trazione.
e, dandogli di strappo, tirollo a terra dalla sella. garibaldi, 1-171:
, il cavallo fa un mezzo giro a sinistra. pirandello, 8-325: allungava due
bruno dava uno strappo violento al freno a mano. cicognani, v-1-535: quelle maniglie
aderisce; il retro è successivamente applicato a un nuovo supporto e si rimuove la
affreschi dalla parete. -divincolamento per sfuggire a una presa. g. bufalino,
alla tua borsa, con tanto stento sudata a riempire per noi figli.
tricuspide, che vibra / nel giardino a ogni strappo. -nella discesa con
una discesa, della curva (generalmente a strappo saltato). -funzionamento irregolare di
: motore non ben rodato, anzi sottoposto a un rodaggio di sforzi strappi e grattate
.. credo che dovesse far dispiacere a socrate... con quello strappo
-abbandono brusco di un'abitudine; ribellione a una tradizione familiare o culturale.
ricomponevano via via dopo il primo strappo a impedirle il nuovo cammino. e.
accordo tra le grandi potenze si consolida a poco a poco, fra strappi e tensioni
le grandi potenze si consolida a poco a poco, fra strappi e tensioni.
e in primo luogo dall'unione sovietica. a. minzolini [« la stampa »
una consuetudine); infrazione; eccezione a una regola. giacosa, 2-368:
stato un momento terribile, uno strappo a tutte le convenienze, un angoscioso tormento
ho cercato di non vedere in margine a 'baraonda'i segni di matita lasciati dalla
. montale, 9-53: una rete a strascico / con qualche strappo.
, c'erano ingorghi e strappi; ma a gruppi affian donna era stato
donna era stato una sera a buio verso la fontallerta, in un mute
con una strappina, di quelle che vanno a giro a chievita viva delle vostre vite
strappina, di quelle che vanno a giro a chievita viva delle vostre vite! palazzeschi
smagliature, strappi, rappezzi, rammendi! a. fabbri [« alfabeta »,
. moravia, xi-345: schiavetto prese a insegnarmi l'arte difficile dello strappo alla
sforzo brusco che sorprende un muscolo impreparato a sopportare un carico di forze; a seconda
a sopportare un carico di forze; a seconda della gravità può distinguersi in allungamento
le braccia tese. c. a. russo frattasi [« la stampa »
(e il punto del percorso adatto a tale azione). -per simil.
17. locuz. -a strappi: a intervalli di tempo, con interruzioni.
. v.]: lavoro tirato giù a strappi di tempo. dormire a strappi
giù a strappi di tempo. dormire a strappi (non di seguito). far
non di seguito). far le cose a strappi. bechi, 2-224: lo
2-224: lo strepito dei fucili procede a strappi, rallenta, rinforza. ungaretti
ungaretti, xi-195: la piazza, illuminata a strappi da un gran sole, mi
gran sole, mi sembra ora caduta più a fondo in sé e immalinconita di più
da un cimitero di collina, soffiava a strappi. -a pezzi, a
a strappi. -a pezzi, a brani. tecchi, n-54: una
brezza s'era levata, che portava via a strappi, festosamente, gli ultimi lembi
mario in quegli anni, lo sapemmo a poco a poco, a strappi, dalle
quegli anni, lo sapemmo a poco a poco, a strappi, dalle frasi laconiche
lo sapemmo a poco a poco, a strappi, dalle frasi laconiche e spazientite che
quanta, scricchiolando... andava a strappi; e talino faceva una faccia che
. luzi, 3-43: la corriera procede a strappi, muglia. -con un
, 2-732: coteste vette ignude erano fatte a strappi, cosicché meno acuti e taglienti
taccuino, d'un blocchetto di fogli a strappo e d'una corta matita.
abbassato sugli occhi stretti, la remata a strappo come se ogni sforzo servisse a
remata a strappo come se ogni sforzo servisse a sentire meno il dolore.
un contenitore). -in un motore a combustione interna, che si compie per
per mezzo di una cordicella avvolta intorno a una puleggia solidale con l'albero (
(l'avviamento). -a strappo a strappo: in fretta e furia.
.]: quando diciamo: 'a strappo a strappo'per indicare prestezza grande, allora
grande, allora è più comune 'a strappa a strappa'. -di strappo:
spalla al cerchio, la rota affondata a rientrare nella carreggiata massiccia. -acer
, 8-138: mio fratello lo trascinava a strapponi in malo modo. =
equit. cercare d'indurre il cavallo a rallentare la corsa con energici e ripetuti
strappucchia co'denti un po'd'erba a stento. a. zannetti [« la
un po'd'erba a stento. a. zannetti [« la natura »,
cn'egli pregò e strapregò lo stella a pubblicargli que'suoi volgarizzamenti, venuti poi in
mia nel conspetto del mio signore iddio a pregarlo e strapregarlo in digiuno. =
aa padova volgar., ii-iv-8: né a questo son mandato per giudicamento, cioè
questo son mandato per giudicamento, cioè a. ssapere per li piati civili giudicare,
, 1-240: ci portarono e distesero a terra quei duri materassi di capecchio che
fummo distesi su quei stra a. casotti, 1-4-7: abbandona ogni femmina
ogni femmina la rocca, / né stapuntini a terra, salvatore disse: « ci hanno
», risposi io, « da condannati a morte ». piovene, 6-296: i
, / cagion che le si viene a strappucchiare. le spalle. = forma
strappato, lacerato qua e là. posti a sedere normali sono occupati. tommaseo [
, ridotto in pezzi, usiamo dire che a me su uno strapontino. pratolini, 9-100
pratolini, 9-100: il nipote, seduto a
strapunti et altro di detto vassello girandoli a torno a tomo. pacichelli, 1-296:
altro di detto vassello girandoli a torno a tomo. pacichelli, 1-296: comodo
, 8-220: andava su nella stanza a solaio a raggricchiarsi sullo strapunto di paglia
: andava su nella stanza a solaio a raggricchiarsi sullo strapunto di paglia per terra
. (stmpurgo, strapurghi). sottoporre a dosi eccessive di purganti. - anche
sm. region. esilio. a. altamura, 336: 'straregno': bando
no, così per discordia ch'è contradia a tranquilità loro vengono e verrano danno e
ricchezze; arricchirsi smodatamente. a. f. doni, 1-192: ancora
con pensiero di non aver dopo l'acquisto a sentire alcuna molestia. frachetta, 219
arcivescovo o primate, vecchio d'oltre a sessanta anni, straricco e in venerazione
pecore nella stalla d'uomo straricco stannosi a migliaia mentre loro mu- gnesi il bianco
quale è tanto stupido quanto si conviene a persona straricca. la capria, 1-138
figure. de amicis, ii-175: a ogni passo vi trovate dinanzi a un palazzo
ii-175: a ogni passo vi trovate dinanzi a un palazzo immenso, straricco di basso
le nostre imprese s'erano affermate riuscendo a competere con quanti esercitavano da anni la
liana aspettava di essere condotta a piena maturanza dalla fantasia straricca e dall'
attorno, senza levare il respiro, a ricercarmi pezzetto per pezzetto. =
di passioni e sentimenti non più tenuti a freno (anche in un'opera d'arte
che non aveva eretto una barriera valida a sostenere l'impeto di nuovi straripamenti cerebrali
. per temperamento era più di me portato a prendere sul serio gli straripamenti passionali del
sua stessa giustezza, ci porta facilmente a scivolare nei dannosi straripamenti di confine e
pericolo ne avevano paura, e non a torto:... lo straripamento vedevano
: scrivanie straripanti di calendari di serie a, b, « playboy ».
acque [del po] straripanti continuava a crescere. straripare, intr. traboccare
g. bianchetti, 1-349: straripavano a lor grado i fiumi e correvano intorno a
a lor grado i fiumi e correvano intorno a impaludar le terre. verga, 8-96
meraviglioso vedere come la lava stessa cominciava a foggiare le poderose membra del monte..
d. bartoli, 16-5-82: giunto a certo passo che chiamavano il torriglio,
. bacchelli, 2-i-49: da mattina a sera / straripano nei giorni grigi le
i-828: riempie la vasca del bagno fino a farla straripare.
far due passi ne'lungarni che sono a quest'ora la via della luce: la
campagne e le popolazioni fuggono spaventate. a. monti, 673: la germania in
straripa dal borgo e si rovescia incontro a me. fenoglio, 5-i-1380: la gente
7. travalicare determinati limiti; sottrarsi a leggi, canoni, schemi formali.
che niente straripi e ciascuna cosa stia a posto. marinetti, i-268: potenza
un luogo (una folla). a. monti, 20: nonostante il divieto
leghe in carezza, ne convenne salire a piedi un'altra e straripevol montagna. f
un piede presso all'altro l'avrebbe messa a gran repentaglio. 2. figur
pro- vincie erano convenute in armonia intorno a certe massime generali, ma che deretanamente
bianca pelle. -levare di dosso a sé o ad altri. fatti d'
istrassegli le dette strenghe con dirli che a modo veruno non si lasciasse da santi persuadere
, per istraeme il ferro e ridurlo a purità, non è suggetta a la potenzia
e ridurlo a purità, non è suggetta a la potenzia di violenti fuochi.
. ser giovanni, 3-137: corsero a furore a il palagio dello im- peradore
ser giovanni, 3-137: corsero a furore a il palagio dello im- peradore e presello
. 3. sottrarre una persona a un influsso negativo. s. carlo
da tutto l'umano desiderare. -assegnare a una mansione. varchi,
or ora, che tu credi, a giudicare nell'avello. 4.
debbinsi pagare da quelli che le vorranno estrarre a quello che sarà il più propinquo doganiere
l. salviati, 19-35: a che serve in fin tanto sapere / e
. ant. tipo di rendita fondiaria soggetta a imposizione. parlamenti generali del regno di
le indebolite membra,... anelavano a que'luoghi. 2. intr
nella strada. -rete strascicante: a strascico. f. quilici, m
dilettevole, la più addestrata., a sedurre colla facilità, colla scioltezza, coll'
italiano. capuana, 1-i-379: « andremo a nizza ». « no, in
quelle parole quasi ripetendo una frase mandata a memoria, c'era un'ironia così sottile
ed acuta che il natali si voltò a guardarlo. d'annunzio, 4-ii-65: venere
ognor pe'sacri chiostri: / piglia a pigion le chiese. tommaseo [s.
strascicando, quasi carponi, e picchiò a una casetta. -muovere le gambe
il guasto piè si strascicava, / a piedi e sola infra i nemici andava.
consorte, e di galoppo / strascica dietro a lor la ranca il zoppo. verga
gambe. pirandello, 7-261: strascicava a stento la gamba sinistra. cicognani, v-1-328
premiati con una voce e una cantilena a struggimento. monelli, 2-500: avrai perduto
strascicò con tutto lo schiedone per tutta a casa. b. cerretani, 1-358:
e de'sciti, che si potessero strascicare a questa e a quell'altra parte.
che si potessero strascicare a questa e a quell'altra parte. galileo, 4-3-325:
carducci, iii-1-100: dopo la biga, a le difese mura / intorno, egli
« come sei stato stupido, paolo a farmi venir qui, a prender l'emicrania
stupido, paolo a farmi venir qui, a prender l'emicrania per tanto poco!
. targioni tozzetti, 12-10-322: venendosi a sfeltrire il terreno in luoghi ripidi,
piogge lo sommuovono e seco lo strascicano a basso. -attirare nel proprio movimento
parte tramandando accese faville d'intorno che a modo di raggi tornavano ed in poca
: rimorchiare alla traina. -trascinare a contatto del suolo il lembo di un
-per estens. muovere il corpo a fatica, incedendo con lentezza e impaccio
casa la sua forma, che casca a brandelli. d'annunzio, iv-2-5: i
un testo senza molto interesse o leggendo a fatica. emiliani-giudici, 1-404: ignazio
emiliani-giudici, 1-404: ignazio era assuefatto a prendere in mano la patria « gazzetta
. far procedere, sospingere o tirarsi dietro a forza persone o animali riluttanti o con
1-84 (196): mi veniva a trovare a letto un vecchio terribile, il
(196): mi veniva a trovare a letto un vecchio terribile, il quale
lo strassica con una corda per condurlo a venere. g. m. cecchi,
: - andiamo. tu, frapf> a, fa'di menare il vecchio ad ogni
: viene esasperata la ena della morte a chi maneggia e si vale del danaro del
lico... con doversi strascicare a coda di mulo al luogo del patibolo.
strascicò l'alunno dietro per firenze spolmonandosi a illustrare le meraviglie d'arte..
. -indurre chi si mostra riluttante a una decisione, a un comportamento.
si mostra riluttante a una decisione, a un comportamento. siri, vii-1063:
va volentieri in carrozza dice 'che gode a farsi un po'strascicare'(non strascinare)
attaccato al barrocino di corda che serviva a strascicare il priore in giro per le
ufficio » strascicò bovinelli, e riprese a bere. 5. figur.
senza affrontare cure efficaci o senza riuscire a guarire. tommaseo [s. v
la febbre': di chi va indugiando a curarsi, a prendere gli opportuni rimedi.
di chi va indugiando a curarsi, a prendere gli opportuni rimedi. 'era
tempi di robe dolci, e reggendosi a stento sulle cianche rattrappite, incominciò a