. e que'del mondo siano fallaci e a termine dati? bambagiuoli, xxxvii-48:
. monosini, 87: • a ognuno si debbe morire, poscia che in
di stabile. -che non è soggetto a modificazioni (una lingua); che
può pensare ogni stabilitade d'animo essere a quella mutabile, e però me non
stabile al pane bianco, dall'andare a bere il caffè nel bar in pigiama e
spiagge amalfitane e sorrentine. -improntato a solenne compostezza (un discorso, un
, iv-6-299: la bontà che v'inspirò a consolarmi con le parole stabili..
i-162: la dritta parola dè essere inanzi a tutte le tue opere e innanzi a
a tutte le tue opere e innanzi a tutti i tuo'fatti abbie istabile consiglio
tempo sta ferma e stabile. attribuito a petrarca, xlvii-240: chi ben ragguarda
fortuna) / alla tebana prole ed a priàmo, /... / a
a priàmo, /... / a pien conoscerà 'l tuo effetto gramo, /
dalla sapienza. piovene, 1-101: a ogni frase giuravo che l'uomo aveva per
oblivione poteva recarlo. 8. destinato a non subire variazioni o modificazioni per un
prosodia non essendo tra noi ridotta sotto a regole certe e stabili, poco più là
popolo, il signor abate toaldo prese a trattar di proposito delle escursioni straordinarie del
prevedere che non sarà nel tempo soggetto a disordini o a disgregazioni (uno stato
non sarà nel tempo soggetto a disordini o a disgregazioni (uno stato); ben
cesarotti, i-xxxviii- 178: sono a padova di volo, ma non ci sarò
potesse chiamarla altrove, era sempre disposta a spostarsi. landolfi, 2-45: un'
casa è subordinata alla mia stabile permanenza a roma. -prestabilito (un posto a
a roma. -prestabilito (un posto a tavola). vittorini
continuativamente. -in partic.: assunto a tempo indeterminato. muratori, 7-v-160:
carducci, ii-13-170: se anche ti offrono a bologna un posto provvisorio per un anno
i primi elementi delle società neppur vennero a tale stato, se non quando la natura
di ordinanze ferme e stabili da opporre a spagnuoli e tedeschi e disusata per tanti
un colore); che dà origine a pitture che non sbiadiscono (una tecnica pittorica
. borghini, ii-102: aveano per insino a questo tempo i pittori dipinto sopra alle
dipinto sopra alle tavole e sopra alle tele a tempera, comeché conoscessero che questo modo
verun colore determinato, ma bensì per disporle a ricevere gli altri colori e più accesi
invariabile. 15. che tende a mantenere il suo assetto normale e a
a mantenere il suo assetto normale e a conservare la rotta a malgrado di sollecitazioni
assetto normale e a conservare la rotta a malgrado di sollecitazioni esterne (un veicolo
per provocare reazioni od opporre resistenze atte a sostenere l'aereo stesso in volo oppure a
a sostenere l'aereo stesso in volo oppure a dirigerlo ed a renderlo stabile.
stesso in volo oppure a dirigerlo ed a renderlo stabile. 16. bene
sia facto cantar dexemillia messe in chi a un mese dapoi dela mia morte. n
la quale non avesse cose stabele, a pagare la detta gabella non sia tenuta
, comperò beni stabili, si pose a vivere da signore. cavour, vii-277
grandi, essi non hanno stabile per ridursi a negoziare. f. f. frugoni
scale di uno di questi vecchi stabili milanesi a molti piani: intonaci grigi, umidicci
. sistema o composto stabile-, che tende a non legge della repubblica di genova (
e di struttura. stabili. g. a. spinola [in rezasco, 1126]
-equilibrio economico stabile, che tende a ricostituirsi spontaneamente dopo eventuali alterazioni.
dopo una perturbazione esterna, tende spontaneamente a ritornare nello stato iniziale, sia statico
. 22. meteor. che tende a perdurare, che non è soggetto a
a perdurare, che non è soggetto a rapide variazioni (le condizioni atmosferiche).
o verso l'alto, tendono spontaneamente a ritornare al loro livello di partenza.
loro livello di partenza. -che tende a non mutare direzione, costante (il
, i quali anch'essi si bevano a un tal punto e ^ iran col giorno
loro e perciò siano idonee anche solo a generare de'vortici stabili. 23
fissi (uno strumento, in partic. a tastiera). liana
degli stabili: registro dell'estimo istituito a genova nel 1589 per la descrizione degli
sdrucciole. 28. che combatte a piè fermo (un soldato); che
. casini, lvii-66: seguitando a crescere, / più che in statura,
colonne volgar., i-220: commo a femena varia e senza stabeleze, secondo
poca fermezza / che nelli cuori umani a dentro regna / per l'esperienza della sta-
3. l'essere definitivo, non soggetto a cambiamenti. piccolomini, ii-61: non
note estreme del tetracordo, in contrapposizione a mobile, che denota ciascuna delle corde
la produzione di alcune opere teatrali, a cura della propria compagnia, organizzando inoltre
università di pavia,... mettendo a profitto gli ozi delle vacanze, si
delle vacanze, si recano nella toscana a vedere biblioteche e letterari stabilimenti. breme
quello in cui sono e di prorogare a tempo indefinito la costruzione di stabilimenti penali e
in cui esisterà uno stabilimento pubblico organizzato a fine ai ovviare alla mendicità, sarà punita
, sarà punita con detenzione da tre a sei mesi. cavour, ii-241: mi
, tradotto in giudizio, ebbe condanna a dodici anni di lavori forzati. nel 1865
anneriti... si sarebbe scambiato a prima vista per un vecchio fienile se sulla
in stabilimenti di cura; ne vale a far acquistare il domicilio di soccorso in
, o in stabilimenti di beneficenza pubblica a carico della medesima, ovvero in stabilimenti di
o per tendenza; 2) condannati a pena diminuita per infermità psichica, o
natura imprenditoriale, svolge una certa attività a servizio del pubblico che vi ha accesso a
a servizio del pubblico che vi ha accesso a pagamento. -anche: lo stesso complesso
servizi ausiliari per la balneazione. a. cocchi, 8-44: dalla mente vasta
aspettarsi le ordinazioni e le leggi più atte a combinare felicemente le morali cagioni colle fisiche
, 21-41: immagina uno stabilimento balneare, a frege- ne, nel mese di giugno
organizzazione militare di un paese è addetto a fornire prodotti o servizi tecnici (armamenti
di lavori... per impararvi a filare..., utile stabilimento.
... per manifattura delle tele a velo. bossi, 520: gli stabilimenti
natura [16-iii-1884], 180: a quell'epoca venne fondato sulla riva orientale del
non potranno acquistare beni stabili senza essere a ciò autorizzati con regio decreto, previo il
autorizzazione necessarie agli stabilimenti e corpi morali a tenore della legge 5 giugno 1850 per acquistare
notificata per le società di commercio, a chi le rappresenta come socio o come
la cassa speciale, annullati con bollo a umido, indicante la data del ritiro e
per conto suo o per concessioni fatte a privati od a società, arruolamenti di emigranti
o per concessioni fatte a privati od a società, arruolamenti di emigranti italiani per
per il paraguay, provvederà perché i contratti a proporsi sieno equi e le promesse attuabili
comprensivo dell'esercizio dell'attività professionale, a favore dei cittadini di ciascuno stato- membro
. d'azeglio, 7-iii-103: verrà a genova ne'primi di luglio e probabilmente
probabilmente, per non dir dicerto, anderò a trovarla e vedere il suo stabilimento.
veneratissimo foglio dell'eccellenza vostra mi assicura a tenore dell'oracolo augustissimo, non ha bisogno
cavaliere milite, non però vogliamo che a detto grado s'ammettino senza alcuna scelta
sarebbe che il direttore dell'impresa avesse a sua disposizione una cassa con due libri di
: né poteva il signor don fabrizio essere a battaglia richiesto, ché, essendo egli
verità cristiana m'allontano, eccomi pronto a piegare il collo et a cattivar l'intelletto
eccomi pronto a piegare il collo et a cattivar l'intelletto a'veri et infallibili
sanudo, lii-307: è piaciuta mirabilmente a cesare questa santa pace: monsignor di prata
uel punto che fu fatto stabilimento, mandò a dir al reveren- issimo comaro non aver
guerra di piemonte quest'anno ci rifacciamo alquanto a dietro, dove si lasciò lo stabilimento
reciproca sodisfazzione delle parti. -con riferimento a un'alleanza stabile, a una lega.
-con riferimento a un'alleanza stabile, a una lega. a. campana,
alleanza stabile, a una lega. a. campana, 169: queste cagioni,
vicine. na, per se bastarono a buttar a terra ogni ragionevol fondamento che
na, per se bastarono a buttar a terra ogni ragionevol fondamento che si sforzarono
lo stabilimento di un conservatorio di musica a torino. pellico, 2-211: 1
la prudenza del legato... a fargli capire che non approvava l'elezione d'
: si stabilì che dovessero mandarsi ambascierie a re e prencipi della cristianità, li
divisato che l'eredità di vostro padre a voi serva di dote e che colla medesima
, conc., 164: a poco a poco l'italia diviene altresì un
., 164: a poco a poco l'italia diviene altresì un paese industriale
di varie succursali nel paese verrebbe veramente a corrispondere al nome di banca nazionale.
nievo, 423: un presidio francese entrerà a proteggere il primo stabilimento della vera libertà
galla ed altri pagani primitivi si riferisca a tempi anteriori allo stabilimento di religioni positive,
mandar fanti 8 in io milia italiani a quella impresa di ongaria, quel regno
. si vedevano tendere manifestamente non solo a danno degli spagnuoli impiegati allora per difesa
guerra navale col turco, ma molto più a distruzione della fede cattolica ed a stabilimento
più a distruzione della fede cattolica ed a stabilimento degli ugonotti. zilioli, i-87
zilioli, i-87: giacomo, passato a londra e ricevuta la corona, non
anzi nuovi ordini e constituzioni contro di essi a stabilimento maggiore del calvinesimo. -consolidamento
. -consolidamento di uno stato; conferimento a esso di un assetto stabile, tale
: il re di francia, conoscendo quanto a quell'altro fusse necessaria la sua amicizia
tale stabilimento che non se n'abbia più a dubitare. g. b.
di una persona (con partic. riferimento a quella matrimoniale di una giovane donna)
. grillo, 8: così piaccia a dio, dal quale prego a vostra signoria
così piaccia a dio, dal quale prego a vostra signoria quello stabilimento di vita e
aggiungendovi legne, subito si spegne. a. neri, 1-23: la fornace vuole
e lo punge, lo stizza fino a stringerlo a un nuovo combattimento.
punge, lo stizza fino a stringerlo a un nuovo combattimento. 4.
, stizzatosi col mastro, l'uccise. a. casotti, 1-1-41: ora mi
andò con dio / in luogo che a volerlo ritrovare / la carta vi volea da
ti verranno da dietro o da costa a donar quella spinta che può donar un toro
. irritare, indispettire, contrariare. a. rizzi [« l'illustrazione italiana »
27-ix-1914], 295: vedeva intorno a sé sguardi di compassione che la stizzivano anche
. p. fortini, 1-57: tre a un medesimo tratto restoro stiziti, infocati
, infocati e pieni di rabbia accesi. a. cattaneo, i-266: non hanno
la lingua e sputavonla nella faccia l'uno a l'altro. de nicola, 490
. ferd. martini, 5-13: a guerra finita, corse voce che, quando
, dicesse apertamente: « noi non possiamometterci a fare i generali: alla guerra ha da
. volponi, 9-211: questi cominciò a parlare con una voce stizzita.
). pirandello, 10-85: sono a casa da tre giorni con un po'd'
/ non fora », disse, « a te questo sì agro ». boccaccio
apparendo in quel tempo non guari dissimile a quel fummo che i verdi stizzi ardendo
sepolcro, gli converrà esser de'padri a su'dispetto; o verrà spacciato per uno
con parole acciò che esso abbia a incollerirsi contro, o in fatti o in
mormorava che non s'eran fatte le cose a dovere. padula, 242: mio
superi, stizzosissimo). che è facile a stizzirsi, a irritarsi, a risentirsi
. che è facile a stizzirsi, a irritarsi, a risentirsi anche per futili motivi
facile a stizzirsi, a irritarsi, a risentirsi anche per futili motivi; incline
: tanto stizzoso e inclinato per natura a l'ira ch'ei si adirava e veniva
porta broncio e non ha zazza. a. f. doni, 1-27: sieno
cosa s'adirano. conti, 64: a la matrona / insegni a differir visita
64: a la matrona / insegni a differir visita a tempo / e a la
la matrona / insegni a differir visita a tempo / e a la preghiera la stizzosa
insegni a differir visita a tempo / e a la preghiera la stizzosa mandi.
. g. gozzi, i-9-165: a te clemente non sarà del pari / il
vecchiezza stizzoso, e accostandosi alla botte, a quella si cominciò a grattare. crescenzi
alla botte, a quella si cominciò a grattare. crescenzi volgar., 9-78:
stizzosi,... sembra identico a peppino de filippo. -improntato a
a peppino de filippo. -improntato a meschina avversione, a malanimo; dettato
. -improntato a meschina avversione, a malanimo; dettato da pregiudizio.
15-85: la tramontana perfida e stizzosa cercava a tradimento tutti gli angoli dei portici.
aspro e stizzoso che mandava ogni cosa a traverso. landolfi, 14-93: da un
tram] imbocca una via che percorre a rottadicollo. -irritante (il fumo
9. che coglie all'improvviso e stenta a placarsi (un accesso di pianto)
indicare persona o cosa vicina nello spazio a chi parla 0 scrive. - anche
che costituisce l'esperienza mondana in contrapposizione a quella ultraterrena. ìacopone, 8-12:
, -col vostro portamento / quant'anem'a sto secolo -mannate a perdemento? quaedam
/ quant'anem'a sto secolo -mannate a perdemento? quaedam profetia, v-585-171:
e tenperan e aumanissan le man fachie a ranpin. forteguerri, vii-20-72: io voglio
, vii-20-72: io voglio un poco a sto frate valente / levar la pelle.
faceva sto caldo in città, si fermavano a pranzo. = var.
stòa (stoà), sf. portico a colonne all'interno dei recinti delle aree
cui il filosofo zenone di cizico (336-264 a. c.) riuniva i suoi
: ci sono inoltre delle cose (e a questo punto continuo, più che mai
, anzi pure una socratica stoa, a tutti i giovanetti della città?
e si trattano i fenomeni riconducibili a modelli stoca stici in quanto
stoca stici in quanto soggetti a variazioni casuali. = femm.
con specifico riferimento agli enti matematici collegati a eventi aleatori). -processo stocastico:
stocastico: calcolo delle probabilità. a. oliverio [« la stampa »,
dei processi stocastici (casuali). a. salza [« la stampa »,
3. nel linguaggio delle arti visive, a partire dagli anni cinquanta, che si
: signor mio, frattanto vi addestrarete a bever cervosa e birra e mangiar fette lunghe
ha la labarda e i suoi calzoni a strisce: / un bigonciuolo ha in capo
, / e tutto il resto armato a stocchefisce. f. negri, 363:
, stochefisch, laberdon sono tutti nomi a uno stesso cabelìau diversamente preparato. galanti,
secco come uno stoccafisso. -con riferimento a oggetti rinsecchiti. viani, 10-259:
l'aver prima mangiato il stoc fis. a. monti, 403: stretto digiuno
sbigottiti. g. giudici, 9-77: a prezzo di quali inibizioni riusciva a sostenerla
: a prezzo di quali inibizioni riusciva a sostenerla - / cavoli minestrone stoccafisso cipolle
. carducci, ii-12-106: verrò poi a darti una stoccatina per il monumento parigino
darti una stoccatina per il monumento parigino a michelet = dimin. di stoccata.
tumefatta ch'ella sia, è capace a dividersi e a dilatarsi, come fosse
ella sia, è capace a dividersi e a dilatarsi, come fosse una tela piegata
ripetutamente. machiavelli, 1-viii-160: a un tratto io mi sento stoccheggiare un
. figur. stare in guardia, pronto a difendersi e ad attaccare. crusca
5. gerg. prendere soldi a prestito, indebitarsi. aretino,
fodero, con lama rigida, sezione a losanga e spigoli taglienti. -stocco d'arme
, quella con lama rigida e robusta e a sezione triangolare, adatta a colpire di
robusta e a sezione triangolare, adatta a colpire di punta; veniva portata appesa
, e non già perché mi vada a fare lo stoccofisso, colla sciabola ai fianchi
conservazione, onde si possa successivamente procedere a un consumo differito nel tempo. -anche
loro conservazione in recipienti e luoghi atti a impedirne la dispersione nell'ambiente.
sono previste le seguenti autorizzazioni rispettivamente per a) la raccolta ed il trasporto; b
quella musica. 4. sottoporre a pressante richiesta e a esborso forzoso e
4. sottoporre a pressante richiesta e a esborso forzoso e ingente di denaro.
di punta in affondo inferto con rapidità a braccio disteso. vadi, xcii-ii-193
. cellini, 2-17 (333): a colpi di stoccate e inbroccate talvolta molto
colpi di stoccate e inbroccate talvolta molto a presso gl'investi'alla vita. saraceni
, fermo e lucia, 307: cominciarono a schierarsi dinanzi alla sua memoria tutti quelli
un colpo di stocco. a. briganti, 396: nelle ferite fresche
date con lagrime e arte concubinesca piacevano a tutti per abbassarla, non credendo però
d'azeglio, 7-i-73: ho scritto a roberto per la divisione del mobilio: gli
indietro. pallavicino, 1-242: fin a me reca superbia l'avervi data occasione
e le punte della satira vibrarsi o contro a lui o pur ad altri. manzoni
repubblica », ia-ii-1972], 23: a rotterdam, continuò maria, sempre con quella
anseimo tirò la stoccata: « come facevano a vedersi? » -a stoccata (
. ottieri, 3-191: le domande a stoccata, gli a fondi psicologici non
3-191: le domande a stoccata, gli a fondi psicologici non parabili (« lei
'puffistico', questa operazione finanziaria del chiedere a prestito si chiama 'stoccata'. c.
; no: non proprio che tirasse avanti a stoccate:... me capirà
ragazzo come quello., si nun è a corto de quartini, d'antro nun
quartini, d'antro nun po'èsse tanto a corto. 5. tose. richiesta
[21-x-1993], 80: la doppietta a canne affiancate è il tipo di fucile
- dare una stoccata nel collo: colpire a tradimento e rovinosamente (una forza della
. -stare sulle stoccate-, badare a ottenere sempre il proprio tornaconto.
mixe mano a uno stoco ch'elio avea a lado.
mixe mano a uno stoco ch'elio avea a lado. boccaccio, viii-2- 138
, veniva inviato come onorificenza dal pontefice a sovrani, prìncipi e generali distintisi nella
gli diede d'uno stocco, dicendo ch'a. llui nonn. era licito di
llui nonn. era licito di sentenziare a morte sì grande e gentile uomo.
esso nel corpo, cominciai pian piano a macerarmi lo stimolo. 2.
: varchi, i'vo'sostener con tutti a gara / che tra le bestie c'
carriera lirica ogni poeta di stocco prese a giurare... le più balorde cose
su, né lo stocco, quel ferro a forma di spada o di stile,
beni mobiliari posseduti da un ente o messi a disposizione per una determinata operazione.
spirito, e i drammi interiori vanno a vederli al cinema, dove ne viene offerto
offerto uno stok per il loro rapimento a tutte le ore. moretti, i-1010:
. qualsiasi tessuto, ottenuto mediante lavorazione a telaio o con altri tipi di macchina,
poltrona bassa, di stoffa giapponese, accanto a un tavolino di lacca. piovene,
: s'accordano... le querce a vestirsi tutte sull'istesso taglio, dell'
olivi. 3. predisposizione innata a svolgere con successo una determinata attività;
successo una determinata attività; spiccata tendenza a tenere dati comportamenti. tommaseo [
l'italia conserva sempre la stampa ed a cui essa deve affidare i suoi figli,
, 3-53: io veramente, modestia a parte, ho la stoffa del giocatore di
: fa piacere, ma stringe il cuore a pensare una nazione che pure avrebbe stoffa
è della stoffa in te: finora parli a maraviglia. 4. insieme delle
, con elevata gradazione alcoolica. a. piccinardi [« la gola »,
sassetti, 7-494: si veggono fare a tutti i mercanti di questeparti, così gentili
ricorda visivamente la stoffa. marinetti e a. viviani, 226: stoffoso e lento
buonarroti il giovane, 10-931: bisogna ch'a tór preto tu t'acconci / e
un'impresa o da un'attività; indurlo a desistere da un proposito; fargli mutare
suspicione. beicari, 5-41: se piace a dio che il nostro figliuol sia /
ereticia in fiorenza. alberti, 411: a me pare comprendere che gianozzo vorrebbe prima
e. gherardi, cxiv-20-32: scrivesse a cinfuegos con rimostranze tali che stogliessero le
comportamento, in partic. di adempiere a un dovere o di sottomettersi a un
adempiere a un dovere o di sottomettersi a un ordine. testi sangimignanesi, 124
tradimento o per soprapresa, dànno infinito travaglio a tutta una provincia e costringono o levare
che, stoltosi da'compagni, non corresse a fermarlesi tutto in faccia come da lei
fermarlesi tutto in faccia come da lei rapito a sé. nievo, 8-89: da'
9. cambiare idea, opinione. a. f. doni, 10-355: ricercava
tutti i suoi pensieri comee'potesse prima mandargli a donare [al papa] qualche cosa
travicelli, per ricoprirla d'intonaco, a decenza e ornamento. 3.
guido delle colonne volgar., i-104: a cheste parole elena, stoiandosse le suoi
o cannicci intonacato, che serviva a costituire un soffitto o una parete; riparo
ai forni e poi ai magli, fino a sera. calvino, 20-265: tra
ne sceglie una e si rinuncia stoicamente a tutto il resto. = comp
età ellenistica, fondata intorno al 300 a. c. da zenone di cizico,
supremo dell'atarassia o apatia, meta a cui deve giungere il sapiente che si
al dolore e alla morte; accanto a quella aristotelica la dottrina stoica è stata
pica, 1-92: non si può fare a meno di ammi rare l'
o per quale stoicità costoro riuscivano a mostrarsi così tranquilli, 'naturali'
che professa lo stoicismo, che aderisce a tale dottrina filosofica. dante, conv
gli stoici filosofi nulla più trovarsi attissima a farsi amare che la virtù e la onestà
: per le quali tre virtudi si sale a filosofare a quelle atene celestiali, deve
quali tre virtudi si sale a filosofare a quelle atene celestiali, deve gli stoici e
stoica disciplina, e quelle ho sottomesse a la cristiana vita. luca pulci,
le altre contingenze della vita, dinanzi a te dimentico la lotta e la guerra,
essere un perfetto stoico... a non sentire dentro di sé uno sfinimento
un'altra volta mi parlò di un inverno a sarzana /... /
schiacciati o riflessi, rabbuffati, a modo di vello. tommaseo [s.
insieme. -cocuzzolo del cappello a cilindro. tommaseo [s.
.]: stoino del cappello (tondo a cilindro): il corpo del
, tutto infaldato e inguantato, e a piedi a piedi, come un cavadenti stoioso
infaldato e inguantato, e a piedi a piedi, come un cavadenti stoioso?
di iacopo coiaio, 151: dea dare a dì xi de luglio... per
sia femminile (e in partic. a roma era indossata dalle matrone sopra la tunica
/ che in un convito già piacque a nerone. -cappa di piombo degli ipocriti
stola di gloria con la quale abbiamo a comparire alle nozze del gran re del cielo
dirgli, il diavolo anco entrò addosso a lui. boccaccio, 13-141: una.
annunzio, iv-2-73: la gente si fermava a veder passare il prete incedente a capo
fermava a veder passare il prete incedente a capo nudo, con la stola violacea.
grande fascia o stola di raso bianco a traverso, come la portano gli ufficiali in
b. pulci, lxxxviii-ii-282: tante donne a rimirar un sole, / venute a
a rimirar un sole, / venute a venerar la santa istole / ch'a tomaso
venute a venerar la santa istole / ch'a tomaso maria salendo porse. peri,
nel sen fino alla stola. -tenda a moscaiola costituita da elementi pendenti.
casamen to di color rosa a stole bianche. 6. stor
questo acciuffando un pezzo di velluto rosso a tre tagli, da stola dogale.
avere la stola sui piedi: essere prossimo a morire. tommaseo [s.
in grave pericolo di vita o presso a morire, quando il sacerdote suol lasciare
giovio, ii-206: sarei molto obligato a chi mi dicesse i nomi latini della
, agg. ant. nell'espressione lasciare a stoldo: non deciso, non stabilito
bello el pensiero, come si dice, a stoldo. = deriv. da
ho anche questa di perdere il mio tempo a scrivere. = deriv. da stolido
alfieri, xxxix-134: dico e ho inteso a dir ch'il mondo intiero /
intiero / da solidezza è retto a suo talento. pascoli, ii-1161:
, 76: il marmo sarebbe più sufficiente a convertirsi in zucchero che io a mettermi
sufficiente a convertirsi in zucchero che io a mettermi a questa stolidezza. siri, x-196
convertirsi in zucchero che io a mettermi a questa stolidezza. siri, x-196:
! bacchetti, 2-ix-326: era ridotto a invidiare la triviale stolidezza del tetrarca e degli
i spropositi che la leggerezza ignorante stimola a dire. perticari, li-m: credo poi
il padre, si stolidi egli pure a guardare in simil vista il figliuolo.
questa operazione... s'abbia a ridurre proporzionata alla stolidità di cervelli eletti
lato, la puerilità della natura umana ed a quale estremo di cecità, anzi di
rivela scarsa intelligenza o stupidità. a. tiepolo, lii-5-221: fu reputato più
ragione il nostro uom turbolento si assomigli a quella 'rozza mole indi- gesta, agitata
pe'pellicini: perché le notate stolidità a petto delle ommesse sono zero.
, 210: l'uomo che si simiglia a tali animali ne la grandeza delle orechie
con persone del ceto medio, negavano a queste il saluto. pascoli, 1440:
stolidi e fissi, stringevano i fucili quasi a sformarli. -sostant. tassoni
sta'cheto, stolido, / sconosciuto a lui son io. bettini, 1-255:
ariosto, 29-46: simiglia rodomonte intorno a orlando / lo stolido orso che sveller
gli amici osserva che son qui venuti / a sostener le tue sceleratezze, / resi
che sono stati ore e ore soli, a tu per tu con il bue,
casa,... vana, a parere di tutti, era stata la vendetta
, infisso saldamente nel terreno, intorno a cui si ammassa la paglia e che
si ammassa la paglia e che serve a mantenere diritto e fermo il pagliaio.
11-66: -costui ha condotto / il figliuolo a città per scozzonarlo. / -e quei
il pagliaio. carducci, iii-24-396: a sinistra due o tre pagliai non anche manimessi
il sacco, dico, io ebbi a manomettere / tutto un pagliaio e ci rimane
la donna nel mezo e la distese ivi a canto a lo stollo. p.
mezo e la distese ivi a canto a lo stollo. p. fortini, 1-841
, su, ché voglio m'aiuti a ricoprire questo stollo. -per simil.
: la capanna era sempre lì, davanti a me, non dissimile dai cespugli,
1-iii-195: sorgeva con agile impeto un pioppo a meraviglia alto e snello, affusolato,
. 3. persona che assiste a un'azione senza parteciparvi. note al
iy88 \, i-378: noi diciamo stollo a uno che non è buono se non
uno che non è buono se non a far comparsa o presenza. giusti,
e qui, vede, ci vengo a far lo stollo. c. marzocchi,
, 6-iii-367: lo stolone all'antica è a soprapposte, orate di fogliami e fiori
fiori, i quali ricingono leggiadrissimi smalti a immagini di santi. d'annunzio, iv-1-239
vegetativa. soderini, iii-101: a tutti piantoni, talee, surculi, clave
osservare le bande della buccia e suoi lati a che verso del cielo sien volti.
e che, crescendo, dà origine a nuovi individui per riproduzione agamica. =
giordano, 3-257: sì ti dico, a rimuovere uno errore, che non credessi
e così intiepidisce l'ardore il quale a ciò stoltamente gli confortava. b. fioretti
fioretti, 2-3-199: consiglia stoltissimamente achille a depor lo sdegno. leopardi, i-197
25-10 (116): grande vergogna sarebbe a colui che rimasse cose sotto vesta di
senza verace intendimento, sono implicite, a non parlar d'altro, le conoscenze filosofiche
dimostrando scarsa avvedutezza o anche eccessiva disposizione a credere, a fidarsi. tasso,
o anche eccessiva disposizione a credere, a fidarsi. tasso, i-265: gli
e giù per il bel paese d'estate a scegliere un po'i luoghi d'incanto
, conv., iii-v-22: voi, a cui utilitade e diletto io scrivo,
cechitade vivete, non levando li occhi suso a queste cose, tenendoli fissi nel fango
! foscolo, xvii-34: possa ridere a farli ridere su la stoltezza, la malignità
i monili / dei quali, per piacere a sé, si para
colazione abbiamo questa stoltezza di passare un momento a gubbio. 3. opinione
in ogni tribulazione, conoscendo ch'era grandestoltia a combattere con dio e vedendo che impossibile cosa
/ la tua stultìa chi ti sta a udire. -in senso antifr.,
, viii-1-265: questo trasportamento sarebbe stoltizia a credere che corporale fosse stato. fu adunque
d. bartoli, 9-29-1-27: or vada a piangere... la sua propria
. la sua propria stoltizia eraclito, a cui parve che iddio,...
teologico, designa la sapienza umana rispetto a quella divina. leggenda aurea volgar.
noi siamo fatti giulleria al mondo e a l'angeli e a li uomini; noi
al mondo e a l'angeli e a li uomini; noi stolti per cristo,
bibbia volgar., x-86: piacque a dio di salvare coloro che credono per
varie le cose che muovono gli uomini a cicalare, chi per stultizia, chi
stoltizia e nulla pazzia è si- mil a quella di colui che s'indugia d'acconciare
l'hanno [il prigioniero] ridutto a intendere la stoltizia della passata sua vita.
nievo, 728: l'oriente produsse a rilento una civiltà che stul- tizza ancora
bibbia volgar., vili-105: pare a me che voi siete tutti stolti e molto
. guicciardini, viii-234: puossi comparare a uno che vuole più tosto due ferite che
e quelli stolti / che furon come spade a le scritture / in render torti li
molto ch'egli confessa che, andando a stipendi di venezia, egli aveva operato
faccia degli stolti. -con riferimento a collettività, a gruppi o al genere
. -con riferimento a collettività, a gruppi o al genere umano, in
2. che denota o è improntato a poca avvedutezza, a irragionevolezza, a
denota o è improntato a poca avvedutezza, a irragionevolezza, a insensatezza o anche a
a poca avvedutezza, a irragionevolezza, a insensatezza o anche a frivolezza, a
a irragionevolezza, a insensatezza o anche a frivolezza, a leggerezza o a scarso
, a insensatezza o anche a frivolezza, a leggerezza o a scarso senso morale o
anche a frivolezza, a leggerezza o a scarso senso morale o ne nasce (un
ché stolta cosa è in ogni tempo a perdere l'allegressa de la vita quando
tradizioni stolte per le quali non è lecito a un cardinale di uscire a piedi e
è lecito a un cardinale di uscire a piedi e sarebbe scandaloso che visitasse i
, dava tanta quiete e tanto contento a questi martiri. ochino, 129: in
. di costanzo, 53: credo ch'a voi parrà, fiamma mia viva,
corda di chiamarti amico / tenta tirarti a sé. azzolini, lvii-49: folle ben
cielo ornai mi pare / sì chiara, a dire il vero, e s'palpabile
al partimen- to non sia messo a serra, / né l'anima perda per
, schizzare via. firocesso digestivo) o a carico dello stomaco (una ma- redi
e quasi balzando. schizzare. anco a roma dicono stolzare. (una
pirandello, 8-472: tutt'a un tratto, mr. walston si sentì
dell'itacolpo il secondo cognac e rimasi a bocca aperta ad aspettare il lia mediana
azione zoppicando'e del norvegese stylta 'camminare a passi rigidi e digestiva; eupeptico
alle dodici la malata... principiò a fare frugoni, v-231: nel piemonte il
: tentarono di dargli un potente velecoglie a una tempia e lo fa andar de stolzo
pianta, in modo più o meno fitto a seconda della specie; sono atte a
a seconda della specie; sono atte a operare la sintesi clorofilliana e a
sono atte a operare la sintesi clorofilliana e a 2. raccapricciante, spaventoso.
leggenda aurea volgar., 1493: a questo rispuose l'uno molto variare il
avere il voltastomaco; vomitare. attribuito a iacopone, i-ii-9: s'io contare vi
: s'io contare vi volessi -a un a 3. anat. orifizio artificiale
= voce dotta, gr. aró ^ a -ato? 'bocca, apertura, orifizio',
una fonte sola studi loro in far risposte a cose sì fatte? leopardi, 1-88:
di carni di cotomici, ti saziasti insino a stomacaggine. landò, f.
pietre saltare del muro e fuggirsi. quasi a provocare una sensazione di vomito. giraldi
carne della testuggine... stomaca moltigata a bastanza dalla stomacaggine elvella aveva contratta con ser
tale, non dirò in bocca di chi a cristo piaghe vostre e la sanie che scaturiva
, e nel vano dell'orrida finestra chinavasi a sinci stommaca. imbriani, 8-35:
quel modo di condire i maccheghiozzare e a boccheggiare il rigurgito di quella scena. roni
indisporre nel modo più radicale; muovere a sdegno, a indignazione (una situazione,
più radicale; muovere a sdegno, a indignazione (una situazione, un comportamento
: mostrò, 'inter caetera', aver dato a li sinici certa poliza, qual loro
la casa in piaza, e arata a festa, lo spanto convito, a porte
arata a festa, lo spanto convito, a porte spalancate e corte andita. lupis
vergogna, d'una codardia che stomaca a pensarci. gramsci, 1-41: che
finito con lo stomacare e col togliere serietà a certi atteggiamenti, può essere ammesso.
. parini, 549: né prima cominciai a leggerlo che stoma- commi l'affettatissima e
mal grado loro. imbriani, 7-138: a me guido reni non garba. la
, 15: 1'vi prometto, standovi a udire, / che voi mi stomacate
: non mi posso contenere di non rispondere a voi, messer lodovico castelvetro, sentendo
belli cestoni, e quante mani e braccia a collo, e quanti denti meno,
, che non si vedranno di qui a qualche mese. boccalini, i-161: solennemente
e le stomacate alle persone per farle stare a dietro. stomacato (part
deve ingerire o è in preda a ribrezzo di fronte a cose laide, sozze
in preda a ribrezzo di fronte a cose laide, sozze, puzzo
vertigin sua non ha mai fine. a. cattaneo, i-475: ritirò la mano
una persona; stufo di sopportarli fino a non poterne più e a provarne disgusto.
sopportarli fino a non poterne più e a provarne disgusto. -anche so- stant.
. e. gherardi, cxiv-20-485: venite a venezia, fermate- vici e vedrete ch'
. profondamente offeso nel senso estetico. a. f. doni, 3-33: la
. giusti, i-290: noi tutti a una voce dicentes siamo rimasti stomacati da quel
stomacare. prontato a grande violenza, a sfrenata licenziosità;
prontato a grande violenza, a sfrenata licenziosità; abominevole, indegno,
alfieri, 5-45: quesrepoche (stomachevoli a tutte a chi la libertà conosce e desidera
5-45: quesrepoche (stomachevoli a tutte a chi la libertà conosce e desidera) sono
all'espulsione dei mori dalle spagne ed a tutte le stomachevoli atrocità del mondo moderno
arebbe, non che altro, compassione a quelli che vi abitano. cattaneo, vi-1-291
, stomachevole e tediosa, tutto dì a compormi e'capelli e con acque lavorate
compormi e'capelli e con acque lavorate a lembico tersi rendermi li denti. a.
lavorate a lembico tersi rendermi li denti. a. f. doni, 1-86
animi ben composti, che sdegnano d'aprirle a voci sì maligne e a maniere sì
d'aprirle a voci sì maligne e a maniere sì stomachevoli. baretti, 6-119:
modeste donzelle furono colà costrette... a soffrir vicina la stomachevole compagnia di putenti
ingiustissimo, parzialissimo, stomachevolissimo prete, a furia di ruffianesimi e di adultèri fattosi
più stomachevoli. batacchi, i-151: a venere costò quella licenza / un altro
, laido, sfatto o, anche, a causa della soverchia e ostentata foia (
essere vecchia e già stomachevole e noiosa a riguardare? b. barezzi, 1-197:
. rajberti, 5-71: legatasi per interesse a un vecchio stomachevole, sospira ardentemente.
e stomachevole sodezza delle anche, che basta a far odiare una donna per tutto il
un povero diavolo che dà esami e pensa a te seduto allo stomachevole tavolino.
lo stile e la lingua si riducevano a quella peggio che stomachevole e ridicolissima cosa
tutta quella canaglia incosciente... a roma applaude una stomachevole rifioritura del classicismo
; corroborante. lancerio, lxvi-1-337: a volere conoscere la sua [del vino]
nome dello stampatore, dar le buone feste a me stesso. carducci, ii-1-54:
stesso. carducci, ii-1-54: cominciai a disapprovare i suoi 'traits d'esprit',
poterio, la triaca, il mitridato. a. cocchi, 8-121: èlle [
sie, / stomachici e splenetici languori. a. cocchi, 4-1-147: parte ancora
. 16. iacopone, 48-5: a me venga mal de dente; / mal
capo e mal de vente, / a lo stomaco dolor pognente, / e 'n
18-53: morto cadea uesto aramone a valle; / e v'accorse il fratei
han- no tutti sì buon stomaco. a. f. doni, 3-187: eraci
: eraci qualche persona di cattivo stomaco a cui non piacevan quei cibi. salvini,
. bacchelli, 17-367: pochi, mettendosi a tavola, hanno stomaco da mangiare.
: nessuno sa quel che può capitare domani a lui, ai suoi figli, alla
, 1-7: sarete dopo lungo abito avvezzo a tolerar con buono stomaco la compagnia di
ora dello stomaco e del cucchiaio, a momenti. -medie. freddezza dello stomaco
, usa talora anche la gente non volgare a milano. p levi, 3-31:
ne fa tutto un buccone, e comincia a saltar fuor dell'acqua, con la
. v.]: 'stomaco'dicesi anche a una vivanda che si fa dello stomaco
alberti, iii-244: io non so donde a me tanto sia nato uno incredibile fastidio
superbo genera nausea e stomaco e puzzo a tutti gli uomini e a se medesimo.
stomaco e puzzo a tutti gli uomini e a se medesimo. caro, 1-6:
raccontare nel 1653. leoni, 454: a stomaco di asserire, lodando a cielo
: a stomaco di asserire, lodando a cielo il colpo di stato di bonaparte,
difficoltà o imbarazzo, di far fronte a un impegno gravoso o sgradevole; coraggio
un anno, non ne bastano due a dirci tutto di un uomo: quelli non
del potere legislativo ed esecutivo mi costrinse a farmi un gran segno di croce.
ora lo stomaco ancora lei di non avere a ottenere nulla in questo genere.
di ribrezzo, di repulsione, talvolta fino a indurre al vomito (un cibo,
altri amanti,... si diede a gianni, il quale avrebbe mosso lo
: per dir la verità, sto bene a casa mia. / mi fan voltar lo
patria. pavese, 7-76: disse che a lui veder le donne far da sole
giusti, i-57: né qui starò a farti rivoltar lo stomaco con tutti i guazzabugli
mi fanno stomaco. -andare a stomaco: riuscire gradito. d'alberti
[s. v.]: 'andare a stomaco': lo stesso che andare a
'andare a stomaco': lo stesso che andare a genio, a sangue.
lo stesso che andare a genio, a sangue. -avere il pelo sullo
arpino, 6-39: sarà che non riesco a sfogarmi.. ho una rabbia nello
e scabri. -avere sullo, a stomaco: non riuscire a digerire un
-avere sullo, a stomaco: non riuscire a digerire un cibo ingerito; ritenere nauseante
mangiare de la pera con tutto che a stomaco l'avesseno. tommaseo [s.
desiderio o motivi di risentimento che si vorrebbero a ogni costo manifestare, esprimere o dimenticare
petrarca], 297: gli aveva così a stomaco [i ladri] che,
angosciati,... è una cosa a cui dio non dovrebbe condannare una povera
caro, 12-i-227: mi lascio trasportare a questa cattiva usanza ancora che gli voglia
alfieri, i-15: mi spinsi avidissimamente a mangiar di quell'erba...
erba... e sentendomi provocato a dare di stomaco, fuggii nell'annesso
nel brago. -darla nello stomaco a qualcuno: causargli una de
. cecchi, 257: -or ci resta a far opera / di mandar dalla banda
/ -a dargliela / per ogni modo anche a lui nello stomaco. -dividersi lo
/ mi s'è aùto lo stomico a dovidere. -essere di buono stomaco-
g. c. croce, 151: a barba sambuco ortolano il mio cappello di
dato un mazzo di porri la mattina a buon'ora per fare buon stomaco e sguzzarmi
tanto zafferano che fece buon stomaco. a. cattaneo, i-73: e marito e
n. 12. -fare lo stomaco a una cucina: abituarvisi. cassiano da
fare lo stomaco alla tibettana, vale a dire da buon porcello. -farsi
schizzinoso. aretino, 20-183: tu a costoro falla saper buona e mesura le
-gonfiare, fare gonfiare lo stomaco a qualcuno: provocargli ira, sdegno,
povertà. -gravare, pesare sullo stomaco a qualcuno: provocare fastidio, insofferenza,
pareva che quel palazzo gravasse sullo stomaco a tutti i cittadini di roma e impedisse
sullo stomaco? -guastare lo stomaco a qualcuno: dispiacergli.. ariosto,
ariosto, 1-iv-659: questo volerlo ascondere / a me ch'eurial fa, mi guasta
. sergardi, 69: ha solo a pranzo un guazzettin di rane, / lo
non ne posso più. -patire a qualcuno lo stomaco: resistere al disgusto,
della lega mase né pur de'suoi a chi patisse lo stomaco di farglisi vicino.
. cavalca, iii-58: prima comincia a conoscere e considerare i =
amico..., secondario gli comincia a dispiacere e por testa in
buzzati, 4-478: ti confesso che a me [le lumache mangiate] sono
di ser frullone, che mi sforza a chiedere soddisfazione. calvino, 2-273:
erano diventate imperiali, stavano sullo stomaco a tutti. -ritornare lo stomaco al vomito
ritorna al vomito? -scendere lo stomaco a qualcuno: per indicare una sensazione di
. v.]: 'lesse un'illustrazione a un canto di dante, lunga,
. -stare sopra stomaco: essere a disagio. caro, 12-i-352:
falsamente riferito. -turbare lo stomaco a qualcuno: allarmarlo, preoccuparlo. bisaccioni
in egitto, due cose gli turbarono a mio senso lo stomaco. gnoli, lx-245
sullo stomaco. -venire in, a stomaco: diventare antipatico, odioso (
odioso (una persona); venire a noia, irritare (una situazione).
amantenente, / el ven in stomogo a sì e altra gente, / e po'
abbomina- zion nel luogo santo quando verranno a stomaco e a nausea agli uomini le
nel luogo santo quando verranno a stomaco e a nausea agli uomini le cose sacre e
d. bartoli, 16-1-52: corse a rimescolarsi co'più schifi e stomacosi mendici
schifi e stomacosi mendici e ad abbracciarli a vista d'ognuno. goldoni, iv-1021:
usasse più riguardo nel far tante carezze a que'ragazzi, perché eran troppo sudici e
763: anch'io vorrei dare il gusto a quella stomacosa di guardarla a bocca aperta
il gusto a quella stomacosa di guardarla a bocca aperta come fate voi!
stupide e stomacose. -con riferimento a mostri mitologici. d. bartoli,
bartoli, 9-31-2-134: non di chiamarvi [a tavola] le stomacose e puzzolenti arpie
stomacose e puzzolenti arpie, solo atte a sporcare con le loro immondizie e predar
pure stomacosi cert'uni con la chierica a mezzo capo e con la vanità più
cristianesimo perfetto che consiste nell'obbedienza assoluta a roma. -sostant. bonarélli,
-schizzinoso nelle scelte alimentari. benigno stomatico a far meglio le sue funzioni. imbriani,
che piccol cosa e che molto li vada a gusto, e nulla di voglia né
che il ciclopico bovaro / inghiottiva presso a te / stimattina al restaurant! -con
gozzi, 1-181: gli stomacuzzi che vivono a morselletti e ricevono le cose masticate con
lo stomacuccio, la lepretta toccò tutta a me. 4. figur.
. figur. gusto estetico schifiltoso. a. f. doni, 1-166: ci
: non dovrebbe parer ostico, se non a qualche stomacuzzo ai taffettà senz'acqua
le conserve agli stomacuzzi da venir su su a bocconcini. 5. stato
amaro stomatico. -sostant. a. briganti, 271: in passione di
la inconsueta lassitudine talmente ligomo li sentimenti a genevera che tutta so- porata senza suspetto
all'arco dei ginnasi m'ha messo, a quell'ora stomatica, delle voglie impossibili
n. 4 e 5 sono per sovrapposizione a stomachico. stomatite, sf
. errònei -otto? (v. stom a). stomatocarcinìa, sf.
[s. v.] 'stomatocarcinìa', a. 1865 (canini): cancro
gr. aréna -atog (v. stom a) e yeacpfi 'descrizione'.
oróna -arog (v. stoma) e a. óyog 'discorso'. stomatologicaménte
con corpo depresso, lungo da 1 a 35 cm, carapace pianeggiante che non
sette segmenti mobili e termina con un telson a margine dentato; tutte le specie sono
gr. oróna -arog (v. stom a) e dal tema di oxojièo
glio, bocca ampia, pinna dorsale opposta a quella anale, mentre mancano di pinna
agg. medie. che è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la creazione
aréna -arog (v. stom a).
(v. stoma) e óócùog 'relativo a via'. stomogàstrica, sf.
, comp. dal gr. oxó ^ a yao t qòs -axog
è dal gr. oxó ^ oj ^ a, deriv. da oxonóu) 'aguzzo
designare sostanze ricavate da autolisati batterici messi a contatto con i leucociti, operandosi così
de'ditteri, stabilita da meigen, a scapito di alcuni generi della famiglia degli
, comp. dal gr. oxó ^ a -ctxog (v. stoma) e
2-278: bi assise poscia e cominciò a suonare / sulle stonanti corde il passagallo
, 1-iii-173: le risposte preaccennate di spagna a grado della regina reggente non garbavano a
a grado della regina reggente non garbavano a iacob per essere stonanti dal fine del
savinio, 12-35: all'uomo-isola, a questo stonante infelice la sola consolazione rimane
né alle orecchie de'gentiluomini, né a quelle degli scienziati. carducci, iii-10-316:
circonda. piovene, 3-14: oltre a quel divano non c'era nella grande
, 15-245: vestiva una grandissima maglia a più colori, che stonava coi suoi capelli
concerto di glorie. -non essere adatti a stare insieme. svevo, 2-149:
dispiaceranno. arbasino, 62: ha cominciato a stonar canzoni napoletane, e i bottoni
così facile... dar un tono a un personaggio dell'arte e non stonarlo
tondelli, 114: siamo sempre sballati a forza di haschisch che è ottimo e di
altrettanto fantasma, ma per gli altri, a lungo andare il ritmo delle stonate pesa
quando son sola. -con riferimento a uno strumento musicale. pirandello,
musicale. pirandello, 8-1059: a compir l'opera, si rovesciò come un'
cantoni, 451: tanta musica per arrivare a tre accordi così stonati e così stridenti
non si addice, che non conviene a una persona (un comportamento).
f. f. frugoni, 3-ii-31: a così stuonati rimprocci, trattenendo almarico,
uasi commovente che hanno le belle ragazze a vestirsi di mo- a, quando
belle ragazze a vestirsi di mo- a, quando possono spendere solo pochi centesimi.
stonate. moravia, xi-341: continuava a dire le cose che non avrebbe dovuto dire
. ojetti, 1-112: s'ha tempo a dire che i nostri tre colori sono
. sproporzionato. piovene, 13-13: a dieci anni era già alto, piuttosto bello
di 251 suonatori contro 150 stonatoli e davanti a 6 prudenti silenziosi. =
de marchi, ii-48: come capiterebbe a due trombettieri sulla fiera, che, suonando
armoniche nuove, non tende... a costruire tutt'un ordine nuovo di rapporti
nievo, 2-70: mi sarei creduto importuno a guastare colle mie stonature una sì perfetta
gente angolosa. calvino, 1-213: a paolino le due donne appaiono come una
una musica non è capita dal volgo. a. boito, 1-1134: gran peccato
. laudario urbinate, lxxxiii-144: battello a stonna / crudelmente. -secondo
lxxxiv-333: piagome loco e sanom'el a stonde: / vertù d'amor ai so
. region. nell'espressione in sfonderà: a zonzo. dossi, i-263:
diavolo i libri! vo'divertirmi, fino a cadere per terra sfilato, ubriaco di
di misura inglese di peso, equivalente a circa 6, 35 kg.
, sm. rumore prodotto da un motore a scoppio. palazzeschi, 5-97: il
ma, riflette il demiurgo, chissà fino a quando / darò la mano (o
flaiano, i-36: né fanno troppo stono a vedersi quelle strade costruite in
: quel rettangolo di levigatissimo cemento favoriva a meraviglia le lunghe rincorse sulla tavoletta, gli
, gli stop repentini e il giro a trottola con i piedi congiunti.
, 5-i-1748: gli stampò dinanzi una mano a forma di stop e con l'altra
con l'altra si fece scendere il moschetto a mezzo il braccio. 3
il vero grignolino qualche volta arriva comodamente a dieci anni stop ti abbraccio mario.
piedi. formarono un cerchio e cominciarono a fare del palleggio... tra i
. comando o avviso con cui si intima a
prime case, stop. si bussa a un caffè sprangato. -per indicare
divertirsi, andare al cinema, andare a ballare, andare a ostia, fregene,
al cinema, andare a ballare, andare a ostia, fregene, e stop.
tipo di ago per siringhe). a. vico [« la stampa »,
unità di misura di lunghezza, equivalente a 0, 305 m, usata anticamente in
o della iuta, che, sottoposto a cardatura, è usato soprattutto per la
giamboni, 7-163: la falarica a modo d'asta in uno forte ferro
un pezzo della stoppa che gli era servita a caricare il fucile. ojetti, ii-749
pontefice traversava la basilica ha acceso davanti a lui tre batuffoli di stoppa.
la scalza, / tal che comincia a uscirne la stoppa. ariosto, cinque canti
di pece significar vorrebbe che egli ha vissuto a continuo repentaglio col mare,..
1-383: ci sono degli uomini di stoppa a questo mondo. -gambe di
v.]: 'mani di stoppa'(a chi casca ogni cosa di mano)
neve di stoppa. ungaretti, xi-14: a siracusa sale un venditore di giornali,
privo di carattere e autorità o chiamato a una carica puramente nominale, come un
tali polemiche sono del ministro fichelmon, spedito a noi da vienna per sorvegliare le cose
, ricoperta d'una mano di gesso tinta a color di ferro! bacchetti, 2-281
troppa, / ch'io non son uso a pettinare stoppa. p. petrocchi [s
io veggo aldella, che debbe venire a trovarvi, mi chiarirò se dite da vero
'prender la stoppa'per ubriacarsi: 'andò a svinare, e prese una stoppa che
stoppa'. cherubini, 1-i-195: giugà a fant, dama e re che stoppa.
, dama e re che stoppa. 'fare a stoppa o a stoppa'(lucchese)
re che stoppa. 'fare a stoppa o a stoppa'(lucchese): spezie di
]: fare stoppa d'uno': ridurlo a mal termine; conciarlo male.
, 1-72: così gabbò il fratei ch'a le sue case / con la barbadi stoppa
con la stoppa, quando si ripara a un male con un mezzo che lo faccia
morte tutti gli uomini sono uguali. a. f. doni, 2-174: tutti
f. doni, 2-174: tutti abbiamo a essere ignudi e in catasta: e'
proverbi toscani, 202: di qui a cent'anni, tanto varrà il lino quanto
: ebbene, mentre sudavo... a mandar giù quella stoppacela che il medico
il primo verso pare uno stoppabuco trovato a caso. = comp. dall'imp
: questo è lo stoppaccio che servì a caricare lo schioppo. landolfi, 2-161
difficile per me fu quella d'imparare a legare colla cordicella lo stopaccio di sughero
. nievo, 554: io voltai a sinistra e ripetei la mia inchiesta ad
stopbaccino. sbarbaro, 1-230: mandava a male anche il fiore: attossicato,
. cennini, 3-180: poi abbi a modo d'uno stoppacciolo di stoppa bagnata
. region. rosa canina. a. busi, 16-151: fra..
ii- 587: dimorò in tessaicò fino a tanto il cortese che i brigantini furono
3. per estens. chiudere l'accesso a un luogo o a un edificio;
. chiudere l'accesso a un luogo o a un edificio; serrare una porta,
abbaino della nostra casa, in cima a una scaletta che mena al solaio, dove
; / ciascun si stoppa il naso a la profana / puzza di vino, di
, dico, questo discorso... a ciò che vostra eccellenzia consideri quanti busi
non sarà poi lì eternamente, pronto a stoppare i buchi de'suoi cari parenti.
buonarroti il giovane, 9-552: veggo a un tratto / rastrellar quella mensa /
tratto / rastrellar quella mensa / ed a gran furia ognun stopparsi zeppo / di
. 14. -stoppare la bocca a qualcuno-, farlo tacere. de marchi
egli avrebbe... stoppata la bocca a tutti i malevoli che avevano creduto di
creduto di rovinarlo. chiesa, 5-79: a quelli lì, ho stoppato la bocca
hanno stoppato, sì che venitene via a la libera. grazzini, 259: sappi
. fagiuoli, ix-77: se il poeta a quello scioperato / tosto non obbedisce o
la freccia, svolta verso il fosso a lato e si stoppa, così di brutto
. stopparcelo, sm. chiodo a testa larga, usato in par- tic
fatta finestra [nel petto], a la prima occhiata vedendo e conosciendo che cosa
stoppato il fornello col suo infocato mandriano e a un tempo distoppi. 3
ancor maior dagno fa- rave iesu cristo a i so amixi s'el no gli lassase
avanza alej- nikov, passa in verticale a belanov che gli rende corto, quasi
una persona linati, 9-54: stoppiari ridotti a pantani. spregevole. pasquinate
pasquinate romane, 820: tendete a farvi i vostri bisogni, / ch'
/ si sfascia; e non varranno a racconciartele / gli stoppatori. = nome
intercettare con la mano alzata il tiro a canestro di un avversario. nostra
4: aguti e stoppendoli el migliaio a novero. = deriv. da stoppa
di acciaio zincato o di un cordino legato a forma di asola, alla quale viene
essi soldati vanno fora di la città a 20 e 30, e vanno per le
ceresa, 1-2256: le domestice cure a copia a copia / m'avean l'
, 1-2256: le domestice cure a copia a copia / m'avean l'incendio del
salviati, 19-63: io non son uso a mettere / stoppia in aia. genovesi
nessuna. parini, 330: voler dime a lui / gli è giusto come metter
. faldella, 15-99: domani invito a pranzo tutti i cantori del coro,
e tigliosa si chiama una materia atta a farne fila. = deriv.
. fucini, 632: aveva stoppinato, a forza di cenci e di giornali,
cecchi, 1-ii-276: andate in casa / a stoppinar la girandola, e noi /
la girandola, e noi / andremo a lavorar per altro verso. = denom
e intrecciate che, posto nella lampada a olio o a petrolio o nella cera della
, posto nella lampada a olio o a petrolio o nella cera della candela,
un soldo per comprare stoppini da accendere a una madonna. -candeletta formata da
formata da zolfo fuso lasciato indurire intorno a un'anima di cotone o di amianto,
, lo stoppino e 'ì dar fuoco a termine. gualdo priorato, 8-334: la
prodotto dalle macchine di preparazione alla filatura a pettine, destinato alla trasformazione in filato
stoppini. proverbi toscani, 67: a gran lucerna grosso stoppino. ibidem, 67
o in pignatini, o altri vasi fatti a posta: e a tutti adattava uno
o altri vasi fatti a posta: e a tutti adattava uno stuppineto in mezzo.
cfr. lat. mediev. stupinus (a modena nel 1306) e stopinus (
modena nel 1306) e stopinus (a verona nel 1319). stoppióne
dentro di sé un filo stopposo atto a far tele. fenoglio, 5-i- 1353
johnny... impiegava un'irosa eternità a sceverare i grani di riso dalle foglioline
13-130: lo sa che i poveri aspettano a mangiare i carciofi quando sono stopposi?
è scritta la oblazione che si fa a ciascun dio, e sono tutte di dieci
. balducci pegolotti, i-57: a dicina di mene vermiglione, aloe patico
plinio], 269: di soria riportano a casa la storace. pigafetta, 4-79
. plur. bot. famiglia di piante a cui appartiene lo styrax officinalis.
lo styrax officinalis. m. a. marchi, 1-ii-719: 'storacinee': nome
una famiglia di piante stabilita da richard a spese delle ebenacee degli autori, il
iii, ke le demmo per lui a quaskone filius rineri ubertini per lo storaménto
credi »; / e io rispuosi come a me fu imposto. / per che
le braccia e le gambe e oltre a questo la bocca e gli occhi e tutto
il viso, che fiera cosa pareva a vedere. piccolomini, 1-283: molte volte
e molto ben agù, / kagaigi a le mamelle e tute le storgì, /
forca. -slogare un arto. a. f. doni, 2-69: ella
: ella si storse una mano in cadere a terra d'una pianella. pratesi,
« via, ché domani ci s'è a levare presto ». storcevo le spalle
: con questa bevanda caggiono subito tramortiti a terra, storcono la bocca, cacciano
storto obliquo con isforzo... prese a tentennare rigida a destra e a manca
isforzo... prese a tentennare rigida a destra e a manca. savinio,
prese a tentennare rigida a destra e a manca. savinio, 27-265: inzuppa enormi
con provocarlo ad ira, ad invidia o a misericordia, imperoché sarebbe non altramente che
storcesse un regolo del quale s'avesse a servire. crescenzio, 2-3-396: fin agli
. giuliani, i-272: noi s'annesta a bucciuolo o anello; si storce il
. 4. figur. piegare a un significato o a un valore diverso
. figur. piegare a un significato o a un valore diverso dal vero; distoreere
senso alle parole? e che prò trovate a nascondere la realtà delle cose? c
inventate dagli uomini, storcendo il tutto a seconda del suo fantastico umore.
alcu- ni corsali franzesi che lo aspettavano a quella volta, si voltò a man
lo aspettavano a quella volta, si voltò a man sinistra verso l'isola della madera
vi-640: fra tanto bisogna pagar l'obolo a caronte perché questo è un diritto che
o alla smania; dibattersi per sfuggire a una stretta. dante, inf.
petrocchi, 1-55: non si scappava a quelle sgringie nervose, per quanto storgessi.
la ragazza piombò sul pavimento e cominciò a storcersi con la schiuma alla bocca.
[in punto di morte] o cominci a vedere quel che è lo istoregiersi della
[s. v.]: camminando a furia mi si storse un piede.
storcono. verga, 8-249: va'a vedere come s'è storta fin la trave
14. riluttare o mostrare scarsa propensione a compiere un'azione; schermirsi.
vostra signoria non si scherza ». a. chiappini, cxiv-14-150: a riguardo de'
». a. chiappini, cxiv-14-150: a riguardo de'cardinali che si storgevano d'
talvolta si fa per ridurre le corde a sfilaccia: talvolta senza scommetterle, ma solo
. iaccrpone, 8-47: puoi che a la femena -èglie la figlia nata, /
al terzo o alla metà del guadagno, a cercar le case e levar le scritture
nel ginnasio e svestitici, chi lottava a storcimani, chi a rovesciatesta. =
, chi lottava a storcimani, chi a rovesciatesta. = comp. dall'imp
cotale il lor fine: ed il servirsene a ciò è storcimento d'ordine di natura
. pasolini, 3-21: si mise a correre dietro al pallone con quelle due
/ ché de sì fatti avea morti a dovizia. = deriv. da storcere1
bellimbusto. baldini, 7-24: a roma era chiamato storcione lo spasimante a
a roma era chiamato storcione lo spasimante a vuoto, il vagheggino sentimentale. c.
corpo. magalotti, 9-2-187: a chi non è mutolo, nella veemenza
modo di agire e di comportarsi. a. cattaneo, i-295: assai più spietato
pezzo in stordigione, / e de gire a trovarla se procaccia. tasso, 14-504
uscito, quivi, sanza niente parlare a quelle, si pose sopra l'erbe
quelle, si pose sopra l'erbe a sedere. bandello, 1-5 (i-73)
258: dovevo anche soccombere di notte a quel stordimento di capo. calzabigi,
capo. calzabigi, 185: urtato a traverso ed investito, / un stordimento
sul viso aveva delle piccole macchie rosse a fior di pelle. borgese, 1-247:
cadeano muorti, che era gran stordemiento a qualunqua lo audeva. tasso, ii-37:
pensare,... la mano neghittosa a lo scrivere, e la penna quasi
1-212: 1 governi dispotici si occupano a ciondolar le nazioni per tenerle nello stordimento
b. fioretti [tommaseo]: a me si cominciò a far troppo rin-
[tommaseo]: a me si cominciò a far troppo rin- crescevole quello stordimento e
dissi...: « quant'ha a durar questo fracasso? ». fr
battaglio della campana del publico che suona a fuoco, che mena un tale stordimento
non potevano impedire che lo strepitosoesercizio del giuocar a morra,... non fosse di
: ciò era quasi il minor male a petto gli stordimenti di capo di que'cicaloni
, stordì). far perdere i sensi a una persona o a un animale,
far perdere i sensi a una persona o a un animale, per lo più con
s'io pur non erro) / ed a pier braschi al fin vecchio barbogio /
c. carrà, 630: feci capire a molinari, più coi gesti che con
, quanto piu se le metteva devanze a li ochi, tanto piu lo stordeva e
porcacchi, i-356: con grida e urli a modo loro indarno fecero forza di stordire
unguenti o bevande le quali siano possenti a stordir l'uomo in guisa che egli
tracotante, / so ch'è recalcitrante / a tutto quel ch'è dal tutor prescritto
parmi l'abbi sì istordito che forse a suo tempo non vi tornerà.
. moravia, iv-292: « quanto a carla », concluse dopo un istante,
e forse è meglio così: giova a stordire, a incatenarvi a un reale travaglio
meglio così: giova a stordire, a incatenarvi a un reale travaglio fisso.
così: giova a stordire, a incatenarvi a un reale travaglio fisso. pavese,
studio, ubriacandosi, drogandosi, abbandonandosi a divertimenti sfrenati. alfieri, 7-158:
tristezza m'assalì così vivamente che tutto a un tratto mi risolvei a venir qui
vivamente che tutto a un tratto mi risolvei a venir qui per stordirmi, non per
triclinio, con l'intenzione di stordirsi a furia di gioia clamorosa. de amicis
, xii-173: da principio s'era dato a bere, per stordirsi, si capisce
ne l'elmo il coglie e 'l risospinge a basso. /... / non
boiardo, 1-5-37: chi dà calci contra a mur sì sodo, / non fa
cantate -amor contaminato; / puoi c'a lui m'ho specchiato -tutto me fé stordire
e fuggire. biondi, 1-iii-162: comandato a dire quello che 'n proposito della
'n proposito della cospirazione gli restava a dire, nominò guglielmo stanlei gran ciamberlano
fare ciò che viene richiesto, dovuta a negligenza o a distrazione; sbadataggine.
viene richiesto, dovuta a negligenza o a distrazione; sbadataggine. foscolo,
foscolo, xvi-242: sono obbligato a questa bugia diplomatica dalla mia solita storditaggine
conciabrocche doveva rispondere del danno che veniva a cagionare con la sua imperizia o con
signorine, ho creduto sempre di esser qui a dirigere un ufficio di fanciulle serie,
storditaménte, avv. senza badare a ciò che si fa o si dice
mancanza di cura nell'agire, dovuta a negligenza o a distrazione o anche a
nell'agire, dovuta a negligenza o a distrazione o anche a insensatezza; storditaggine
a negligenza o a distrazione o anche a insensatezza; storditaggine, sbadataggine.
affatto rettorica, che è in fondo a queste lussuose rappresentazioni, si fa evidentissima nella
[il cittadino] che tra coloro, a cui dice omero la vergogna esser cagion
comprende senza dubbio di chiunque, pensando a così fatte storaidez- ze, si sente
di capo, intontimento, vertigine, a causa di colpi, cadute, sonnolenza
di visaggio sì duramente che palamedes cadde a terra con tutto suo cavallo, e
, 2-46: ieri sera siamo andati a letto alle tre, si figuri, siamo
pochetto de lo stordito teneva, diligentemente a domandare come il caso avvenuto fosse.
che molti tornassero di giorno in giorno a gittar qua e là esca di nuovi
signore medesimo. de roberto, 1-18: a lei diede due baci sulle due guance
: toltosi dalla mensa mattina e sera, a poco a poco restituiva tutto il cibo
dalla mensa mattina e sera, a poco a poco restituiva tutto il cibo; e
orecchie. verga, 8-54: si mise a ridere forte, cogli occhi che schizzavano
. cne quando / veniva ogni mattina / a portar l'acqua... /.
o inatteso o inconsueto o in preda a forte emozione, a confusione mentale;
o in preda a forte emozione, a confusione mentale; sconcertato, confuso, disorientato
i-95): il santo frate, tutto a questa diabolica voce stordito, si strinse
ricevuti. pratesi, 5-155: venne a parigi. restò stordita in quel gran mondo
caso, forse pentite d'esser venute a uno spettacolo profano. calvino, 2-209
, 206: ella notava ciò che, a pallanza, stordita dalla felicità, non
5-105: la nonna sedeva in mezzo a noi, stordita di felicità.
stordito dal grido universale, / presi a dir tra me stesso: « satan vale
: un montanaro, non mai stato a città, la prima volta che ci arriva
i tre antecedenti m'hanno già disciplinato a restarne stordito, la sua modestia m'
modestia m'insegna con un'attonito silenzio a riverirlo. f. f. frugoni
fucini, 636: eravamo storditi davanti a tanta bellezza. l'insieme del monumento
ci guidi / e sì ci facia forte a tal mina / che, sturdita,
per la difficoltà di un'impresa o a causa di un insuccesso. m.
. pareva che soprastasse una gran rovina a quei favoriti, i quali perciò erano
guerra di munza raccolse i superstiti attorno a 'nechigne'. con tutto che fossero pochi e
vinto. 9. atterrito di fronte a un perìcolo o a una minaccia;
. atterrito di fronte a un perìcolo o a una minaccia; annichilito dalla paura.
anima mia. 10. improntato a inconsapevolezza, a inerzia; subito passivamente
10. improntato a inconsapevolezza, a inerzia; subito passivamente e quasi inconsapevolmente
pretesa, tanta stordita remissività, guadagnandosela a furia di quelle calcolate scortesie che disorientano
-per estens.: improntato o dovuto a spensieratezza, a incoscienza; che esprime
: improntato o dovuto a spensieratezza, a incoscienza; che esprime spensieratezza, ingenuità
, 65: dolce mia segnoria, / a cui ne'mei primi anni mi rendei
comprendo / e tornando ai fratelli, a lor medesmi / farò tenermi uno stordito,
èva] mangiarono la frutta, ed a noi sono rimasti i denti storditi.
colonne volgar., i-103: cossi svegliati a la storduta se levàro da li lecti
et animosamente se derropàro contra li troiani a ferire. -con atteggiamento incosciente.
de marchi, i-144: mi consigliarono a star sulle generali e a fare lo stordito
: mi consigliarono a star sulle generali e a fare lo stordito. 17.
ch'io desidero ogni giorni qui in mezzo a questo tumulto per me storditoio e insoffribile
za e da un'interpretazione critica intesa a riconoscerne e rilevarne le correlazioni e le
come un complesso coerente (individuando, a seconda dei casi, nel divenire storico
attualmente inclusa fra le discipline filosofiche, a una storia pluralistica, caratterizzata dal riconoscimento
ma noi qui diamo il nome di storia a quella che si occupa dei fenomeni della
era solo; e la storia è costretta a indovinare. fortuna che c'è avvezza
la materia grezza e inorganica, comune a tutti i contemporanei. b. croce,
anch'essi, in certo modo, a combinare le due disposizioni: la disposizione
che ne precisano l'indirizzo storiografico (e a seconda dell'attenzione prestata ai singoli settori
storia contemporanea, dal congresso di vienna a oggi), geografico (storia greca,
, ecclesiastica, del papato), o a singoli eventi storici, luoghi, personaggi
e di sedici di està ha ben altro a volere che le nozioni di geografia e
della rettorica quella virtù ch'è atta a persuadere; e sotto questa generalità agevolmente
un determinato gruppo di eventi, relativi a un'età, a uno stato, a
eventi, relativi a un'età, a uno stato, a una famiglia, a
a un'età, a uno stato, a una famiglia, a un personaggio storico
a uno stato, a una famiglia, a un personaggio storico, ecc.,
in tale accezione il termine si contrappone a preistoria). latini, rettor.
prove. bisticci, 3-1: bisognò a messer lionardo, avendo a scrivere la storia
3-1: bisognò a messer lionardo, avendo a scrivere la storia fiorentina, durare una
; gemelli careri, 2-i-272: venimmo a parlar della gran trascuratezza de'nostri cittadini
mediocrità e dica alla storia: « a me si conviene o l'opera eccelsa o
alla storia, la quale, usa a compiere i grandi rivolgimenti col versar fiumi di
! -il complesso degli eventi relativi a un popolo o a una città,
complesso degli eventi relativi a un popolo o a una città, in quanto oggetto di
anche al plur. e con riferimento a testi oggi ritenuti mitici o leggendari).
tali errori, per quel che ne pare a noi, egli li accolse da altri
lo capo de lo patriarcato de siria, a la qual sentenzia concorre egesipo ne lo
ne lo terzo libro de le 'storie', a lo seguito de iosefo. guicciardini,
e documentabile oggettivamente (e si contrappone a favola o leggenda). fagiuoli,
, o gran loro parte, congiurino a smaltire come vera storia quel che non
. mannelli, 167: di fuori a quella pietra è intagliato di storie delle
piede [del calice] poi avevo fatto a conrispondenza tre storie in tre tondi di
pilastri e le mensole giotto ha dipinto a chiaroscuro, a destra le 'sette virtù',
mensole giotto ha dipinto a chiaroscuro, a destra le 'sette virtù', a sinistra
, a destra le 'sette virtù', a sinistra i 'vizi capitali'. -pittura
e celebrativo, che rappresenta soggetti ispirati a fatti storici o mitici. 7.
ebbero gli scrittori che dettarono trattati intorno a questo soggetto. emiliani-giudici, i-iii: 'la
cattedra di storia comparata delle letterature neo-latine a me pare,... una delle
loro descrizione e ricostruzione critica). a. l. moro, i-77: potendo
. l. moro, i-77: potendo a nostro agio esaminare l'esterna al'interna struttura
doria. foscolo, xiv-355: continuerò intanto a narrarti la mia storia di questi pochi
vita dopo la mia partenza si illuminavano a sprazzi nella mia atterrita fantasia. svevo,
622: quando uno si accinge a scrivere la storia della propria vita non
. landolfi, 8-42: bianca seguitava a ostentare, secondo aveva fatto sempre durante
storie, avanti che fine si faccia a questa quarta parricida, è da rimuovere un
come il sugo di tutta la storia. a. boito, in: per le
lettura / mi offre il suo posto spettante a 'persone / con ridotta capacità ambulatoria'.
oggetto di invenzione letteraria (in contrapposizione a ciò che è reale, concreto).
la storia: / quantunque forse quelli a chi attengono / queste cosette vorrien che le
e dicon gongolando: / « tutti avete a toccar di questa storia ».
pretestuosa; resistenza, fastidiosa e immotivata, a compiere un atto o a riconoscere come
immotivata, a compiere un atto o a riconoscere come stanno le cose (per
ché tante storie? venite un po'a spasso. g. gozzi, i-12-146:
quante storie avresti potuto farmi, quando a un tratto così alt'impensata io venni fuori
tratto così alt'impensata io venni fuori a scriverti che ti amavo, in quel modo
fama di essere condiscendente senza tante storie a chi le chiedesse amore con una certa
: cominciò la portiera,... a far storie perché non voleva che introducessimo
: aveva la cattiva abitudine di mettersi a far storie invece di riconoscere che la
storie!, ordine o invito pressante a compiere un atto senza tergiversazioni o resistenze.
se ciò non fosse, non istarei a fame storie. gozzano, i-713: da
, iv-327: « itria sulisl. di'a tuo nipote che suo padre mi ha
, io », disse la zia itria a luca. frateili, 1-261: se combini
sono tutte storie. arpino, i-152: a noi hanno raccontato che la luce gli
ligurio, che bisogni fare tante storie a disporre mogliama. f. d'ambra,
l. salviati, 20-16: ho avuto a far mille storie per potere entrarmene in
, mancare di interesse o perdere interesse a causa dell'esito scontato (un film
vò già che pas- sin sei quaresime a dar fuora per voi quel c'ho nel
uso iperb.: essere ricordato anche a grande distanza di tempo (anche con
o raccontati; insignificante. -con riferimento a una competizione sportiva: che ha il
..., io me n'ero a quest'ora venuto in lettera da voi
de le citazioni. -storiografia ispirata a princìpi metodologici scorretti o discutibili.
o sconcie. giacosa, 149: a chi raccontasse loro con garbo qualche storiàccia inverosimile
la materia storiale di scrivere e vengo a la predica. cassiano volgar., xiv-8
lo più oralmente, racconti o leggende a sfondo storico (e in tale accezione la
registr. dal bergantini che l'attesta in a. f. doni). storiare1
de stelle... ad adornare e a storiare le pareti e li pavimenti de
francesco di francia, lo fece tutto storiare a francesco salviati. -raffigurare in
? brutto accidente, che fa luogo a più altri casi che vagamente storiano il
2-xi-380: « ma » continuò storiando a modo suo « del male fra noi
una rivelazione procrastinata. attribuito a iacopone, 1-ii-36: io vo cherendo languido
estinta / e si fé serpe e tomossi a imbestiare. g. capponi, 1-i-276
finalmente avuta l'isola nel 1552, intraprese a fabbricare por- toferraio. 6
per indugiare, tergiversazione. a. casotti, 1-5-102: di pan con
principato, il cui valore / mosse gregorio a la sua gran vittoria. fazio,
: che intende zeller per 'ritorno a kant'? forse rivedere storicamente nel principiokantiano tutto
poeticamente. magalotti, 21-27: essendosi a questo fine fatte molte esperienze,.
buono coi tuoi nemici, ma davanti a tutti, storicamente. sbarbaro, 1-84:
accomunate dall'interesse per la storia, tendono a interpretare ogni manifestazione e fenomeno umano riferendolo
partic.: orientamento filosofico, formatosi a cavallo dei secoli xix e xx, in
scienze storiche come idiografiche e le contrappone a quelle della natura (dette nomotetiche)
come identico alla sua storia, arriva a negare ogni valore conoscitivo alle scienze della
marxista o marxistico: la concezione di a. gramsci (1891-1937) che si fonda
) in rapporto con l'unità storica a cui fanno riferimento e la morte inevitabile
di sapere come sia venuto in testa a delio di leggere questo ultimo libro e se
situazione storica (anche con connotazione negativa a indicare un eccesso nell'applicazione di tale
di un'opera e li predilige rispetto a quelli estetici e formali; proprio o tipico
: la musica si presta... a dimostrarci la necessità di impostare in maniera
storico o pertiene alla storia o a un determinato periodo, a una situazione
alla storia o a un determinato periodo, a una situazione o a un ambito (
determinato periodo, a una situazione o a un ambito (anche in quanto vi appartiene
della storicità della depressione culturale che li spinge a tale consumo). -capacità
opera, per lo più in contrapposizione a quelle formali o estetiche). c
delle macchine, 68]: rinunciamo a discutere la questione estetica generale: che
usato stilisticamente come tempo finito per conferire a un'azione passata l'immediatezza del fatto
. pasolini, 8-81: oltre che a 'descrittività'o a 'storicità narrativa', si
, 8-81: oltre che a 'descrittività'o a 'storicità narrativa', si potevano intravedere,
. storicizzàbile, agg. atto a essere interpretato o valutato in chiave storica
ii-13-56: le stesse scienze naturali si venivano a lor modo storicizzando con l'evoluzionismo.
di appropriarsi la realtà storicizzando il presente a caldo. -sostant. r
un evento o una serie di eventi relativi a un ambito generale o a un
relativi a un ambito generale o a un particolare ambito cronologico e geografico.
la mancanza degli oggetti o lasciati in dono a sua maestà cristianissima, o nelle chiese
270): c'incresce di dover discendere a particolari indegni della gravità storica; ma
sua integrità e concretezza, è sintesi a priori o giudizio, e perciò sempre individuata
sue credenze, condizionato dall'ambiente ma a sua volta capace di condizionarlo, all'impostazione
gli eventi significativi, interpretandoli in base a metodi critici e sistematici; fedele alla
bakùnin, «... mi addottorai a berlino con una tesi di severa filosofia
indica l'attinenza alla storia e contemporaneamente a un altro ambito o a un'altra
e contemporaneamente a un altro ambito o a un'altra disciplina. leoni,
(un periodo, e si contrappone a preistorico). pirandello, 8-622:
(un personaggio; ed è contrapposto a immaginario e a leggendario). vico
; ed è contrapposto a immaginario e a leggendario). vico, 4-i-877:
contemporaneo e risorgere ampiamente nel novecento, a partire dagli anni trenta e quaranta fino
partire dagli anni trenta e quaranta fino a oggi. g. bianchetti, 1-317
più o meno fedele ad avvenimenti e a personaggi della storia del passato, accompagnandoli
vico, 4-i-879: qui si vanno a ritruovare nuovi princìpi storici della geografia.
e germanico, e che diede il nome a quella scuola. bonghi, 1-51:
monglave, segretario perpetuo dell'istituto storico a parigi, trovasi il seguente passo.
-istituto italiano per gli studi storici: fondato a napoli nel 1947 da b. croce
effetti e le conseguenze avute; destinato a passare alla storia, memorabile (un
fu un moto storico, perché informato a un ideale di pura religiosità. silone
indicare l'unità organica che si viene a costituire in ogni fase della storia fra
democrazia cristiana con lo scopo di arrivare a una coalizione governativa di ampio consenso popolare
di sconsacrare. 6. legato a un evento di notevole rilevanza o a personaggi
legato a un evento di notevole rilevanza o a personaggi illustri (un oggetto, una
san ferdinando era quel gran caffè che a poco a poco doveva assorbire lo storico
era quel gran caffè che a poco a poco doveva assorbire lo storico caffè d'
verso la valle e tebe, come a tebe convergono le grandi strade storiche del
verga, ii-83: è che m'aspettano a casa... mi tocuna polpetta
« la stampa »), è venuta a farmi visita. -espediente per ottenere
lineare la veridicità di un fatto difficile a credersi. nieri, 435: certi
figure pic- borgo antico e nobile, a cui di città non mancava altro che il
poemi omerici estrae santo, cede qui a un rigore di semplici contorni. di
un libro di piccola mole, tornò a battere lo stesso chiodo; e sciorinò una
te formata. chino, e a v. s. illustrissima l'invio.
... nel cuore e nella mente a storielle e barzellette di quei tempi
. maravigliate / se non principio a tesser la storiella / de'cava
delle fate. manzoni, iv-214: né a spiegare un tale stato si potrebbe addurre
amorose! svevo, 4-953: si mise a anagogica. narrare certe
. la marchesa clara si accosta a un crocchio dove si racconta qualche storiella
faldella, 9-170: altri giovani bollenti aspiravano a preparagente così buona che mandava al mare
donna... raccontai la storiella a clelia e doro. cassola, 2-312:
, fandod'amore e cominciamo un poco a parlare più morale e più nia.
c. gozzi, ii-65: m'ingegnava a voler credere quel racconto sarà di più frutto
di castellazzo, così continuerà a predicare storielle. tori e il
saliva nella bocca, una storiella grassa, a proposito di effettivo filosofare, e
storiografica di 2. titolo attribuito un tempo a chi era ufficialmente un autore. incaricato
: non basterebbe la virtù d'apollo / a solvere i lor detti senza norma /
guardato. 2. sonare a stormo le campane per chiamare a raccolta
. sonare a stormo le campane per chiamare a raccolta i cittadini. - anche sostant
allontanarsi. abbracciavacca, lxii-16: a. cciò ch'entendo dico mezo sove /