dal capo sradicava i crini / mirando a giove alto imminente. 3.
musica [lulli] è il solo a cui sia tocco / (qual chirurgo che
, 2-103: aristogetone occupava la mattinata a sradicare molari e canini, premolari e
una fazione. sanudo, lviii-396: a sier bertuzi diedo capitanio dè do coche
sier bertuzi diedo capitanio dè do coche a sradicar corsari. grillo, 230: io
. grillo, 230: io, quanto a me, stimerei che accertasse la vera
leoni, 173: molto tempo vuoisi a sradicare fe dinastie. 6.
di buoni princìpi, questi non bastano a vincere e sradicare i pregiudizi nazionali.
d. bartoli, 2-4-286: il rende a maraviglia glorioso un nobilissimo eunuco di casa
quartana; presto si piglia, ma a sradicarla ti voglio. gramsci, 14:
sradicarmi dal mio paese e voglia di lì a pochissimo piantarmivi di nuovo? slatapcr,
? slatapcr, 2-293: in rapporto a trieste ho sempre desiderato e goduto che i
certo panierotto / stava appesa a una finestra / una quaglia agile e
: mal vissuta gazza / così prese a squittir che ratto il sonno / mi
sole sopra la fanciulla, / chiedeano a lui le rondinelle nere. alvaro, 17-212
e. gadda, 9-138: prese tutt'a un tratto a squittire anche lui [
9-138: prese tutt'a un tratto a squittire anche lui [il pappagallo] dal
, 18-61: altri il can che squittisce a forza affrena, / altri sciolto il
di cani sguinzagliati su e giù per mezzo a biade e prunaie, per mezzo
biade e prunaie, per mezzo a ginestreti ed a stoppie. faldella,
e prunaie, per mezzo a ginestreti ed a stoppie. faldella, 13-246: il
guardando l'una l'altra, cominciano a squittire delle risa. da ponte, 1-173
ridevano e squittivano alzandosi le sottane fino a mezza gamba, come fan di solito
). vendita, 1-24: squittendo a traverso le aiuole, con pavida galanteria
« oimè », e tira i piedi a sé. cesari, 7-446: che
ii-130: « soldati », cominciò a squittire il capitano dei capitani, « l'
puosono che stecchi l'altra mattina uscisse a campo sano e lieto, e col ventre
squizare), intr. ant. muoversi a scatti, guizzare. aretino,
, 422: pose la mano al pecto a don ateon, il quale, squizando
, squizando de letizia, toccò la mano a quisti omini, fa- cendose insieme caritevole
defecare. boccamazza, i-1-476: dàlli a mangiare e quando squizarà, pascilo compitamente
= etimo incerto: probabile l'accostamento a schizzo1 (v.).
tutte è possibile, e non difficile a chi 'l voglia, una vita lodevole?
ne nasce che il vento suol gittame molte a terra, sradicandole da basso, e
gente ad arginare gli sregolati fiumi, a seccar le paludi, a sradicare i
sregolati fiumi, a seccar le paludi, a sradicare i boschi. pavese, 3-195
i boschi. pavese, 3-195: a quest'ora la piena dei fiumi ha cominciato
ora la piena dei fiumi ha cominciato a sradicare le piante. volponi, 9-172:
: alberto sradicò un'acacia e andò a piantarla sul greppo. 2.
tirò verso l'uscio. il fara accennò a muoversi, in ottemperanza si sradicò di
cantone. arpino, 12-61: toccò a diana aiutarla perché si sradicasse dalla seggiola
non vedi il reo gigante, / che a l'amor tuo fa guerra, /
la superstizione non isradicata dalla costituzione comincia a mettere nella repubblica profonde radici, che assorbiranno
lontano dall'ambiente originario, non riesce a inserirsi nel nuovo ambiente in cui si è
nuovo ambiente in cui si è venuto a trovare né a condividerne la mentalità e i
cui si è venuto a trovare né a condividerne la mentalità e i costumi;
cose. pavese, i-65: tomo a sentirmi sradicata e miserabile, tomo a
tomo a sentirmi sradicata e miserabile, tomo a vedermi traversare la campagna. -sostant
spaesati d'ogni condizione eran venute [a roma] a infoltire la moltitudine cittadina
condizione eran venute [a roma] a infoltire la moltitudine cittadina di vecchia e
, sempre troveremo lo sragionamento originarsi, a dirlo di novo, da qualche prevenzione.
senso; farneticare, vaneggiare in preda a uno stato di forte turbamento o di confusione
mentale. alfieri, i-351: a rivederci, o lettore, se pur ci
buon senso; che farnetica in preda a uno stato confusionale. pellico,
'imagini',... le meditazioni a due, le letture ascetiche, lo studio
vi incretinisce presto. -irrazionalità dovuta a una patologia psichica. f. basaglia
, astolfo incontra il poeta, intento a interpolare nel suo ordito le rime delle
intrecci, le ragioni e le sragioni. a. busi, 1-290: da allora
per disputarsi i titoli di campione italiano e a squadre dopo le fatidiche cinque prove di
, 1-vii-1935], 354: poco a poco sramponato. = comp. dal
). ant. diseredare. a. f. doni, 1-208: io
,... e se contro a sua voglia mi fosse partito, la nvarebbe
orvieto, 653: durò questa mortalità fino a calende di settembre, onde molte famiglie
, e, in partic., inclinazione a eccedere nelle passioni, nella libertà di
ad amare presentemente cose di terra. a. cattaneo, ii-138: né hanno incomodato
e tanto sregolamento di costumi, cominciavano a riconoscerne la necessità lambruschini, 2-423:
nascite illegittime e gli altri sregolamenti crescono a dismisura. papini, iv-1134: sognò
: le inferiori [stelle], libere a trasviarsi in guisa di vagabonde, ma
spiriti accesi e per altre naturali cagioni. a. oliviero [« la stampa »
o le consuetudini morali e sociali, a eccedere, in par- tic.,
valéry volle costringere la sregolatezza di leonardo a un metodo. 2. in
la cagione delle sregolatezze di madamigella, a me più che ad altri imputar si
-scorrettezza nella conduzione di un'attività o a. mocenigo, li-1-682: questo solo governo
uni e esaltano gli altri, come se a loro stasse il sregolare e regolare i
: la sensualità, la quale ha cominciato a sregolarsi e aprire gli occhi alle cose
. massaia, vii-53: io intanto seguitava a vivere sregolatamente. giunta a conoscenza di
intanto seguitava a vivere sregolatamente. giunta a conoscenza di teodoro la nostra passione,
3. in modo indebito, a sproposito. boccalini, i-122: sommamente
italiano, per incapacità di applicar quelle regole a questa lingua, che tutto dì favellavano
^ regolatézza, sf. inclinazione a infrangere le norme giannone, 2-i-70
sommo pontefice vi badasse e ponesse freno a tante sregolatezze. silone, 8-142: non
l'esperto scrittore, per non dare a vedere d'aver troppo limati i suoi scritti
aver troppo limati i suoi scritti, silascia a bella posta cadere in qualche scorrezione.
opera architettonica. bottali, 5-76: a qualsisia architetto benché rozzo sarebbe caduto in
, conducendo una vita dedita ad attività o a piaceri ritenuti disdicevoli dalla morale comune o
anche, disordinata, senza un indirizzo a un lavoro preciso e col ricorso a
a un lavoro preciso e col ricorso a espedienti (una persona). lamenti
. lamenti storici, iv-130: mostrando a ciaschedun modo e ragione / d'un
sempre l'opre buone, / conforme a quel ch'ognun teneva in petto, 7
così sregolata che si era andata infino a confessare da un tal tibergé per ingannarlo
[james], 162: ritornò a nuova york, dove l'estate era già
, i-808: i giovani credono, vestendosi a questo modo, di affermare come a
a questo modo, di affermare come a voce alta la propria situazione libera,
modo vieto e tropposregolato di eleggere i vescovi a grido di plebe e l'altro, pure
guglielmini, 2-1 io: tutti li danni a destra del po di primaro dipendono dallo
gente ad arginare gli sregolati fiumi, a seccar le paludi, a sradicare i
sregolati fiumi, a seccar le paludi, a sradicare i boschi. e. zanotti
uccisioni, per caippare la vita corsero a chiedere riparo in quelle terre fortificate facendosi
influenza dell'esempio e della necessità, costringerlo a cessar di esser buono. tenca,
nievo, 880: gli italiani impareranno a conoscere un altro ingegno sterminato e modesto
ii-226: non già che alcuno possa attentarsi a mettere in dubbio la sua sterminata erudizione
una descrizione che sarìa parsa sterminata anche a ovidio. a. tabucchi, 13-149
che sarìa parsa sterminata anche a ovidio. a. tabucchi, 13-149: ci lascia
con la mia man sterminatrice / uccisi a un colpo eteocle e polinice. guerrazzi,
polinice. guerrazzi, 1-580: dànno a sisto facile la lode di sterminatore di
, in partic., di quello inviato a uccidere i primogeniti degli egiziani, nel
in riva il sangue assiro sparse. a. l. tottola, cxxxiii-538: l'
scala del paradiso, 298: non obbedire a quello demonio sterminatore. s. bernardino
2-i-370: or elli ci conviene entrare a campo, dove noi vedremo lo sterminatore come
fucileria. -che arreca gravi danni a una coltivazione (un animale).
religiosa. 4. che induce a uno sperpero smodato; che porta alla
] strascinando... in mezzo a una tale disparità, ancorché il lusso sterminatore
siena, 747: quanti ne mandasti a sterminio? lamenti di volterra, 33:
: signori, in questo campo noi portiamo a termine la soluzione finale del popolo ebraico
di vite umane (come le camere a gas e i forni crematori),
vernichtungslager') quegli atroci campi muniti di camere a gas che i nazisti istituirono nel 1940
che contrastava con le prime parole che arrivai a distinguere, e che non erano altro
trogiani. gigli, 2-160: se mai a tutta la natura -uccisione efferata di
sconfìtta di monteaperto, xxviii-938: piacesse a dio di liberare la città di siena
. e lo sterminio di alcune città bisognassero a liberarla dalle perpetue e civili carneficine e
creò tutte corrut- tevoli e caduche ed a continue alterazioni soggette, per riparare allo
sterminio e il pericoloso cadimento che adiviene a noi, essendo soli e dimorando solitariamente,
armate, e anche questo non servirebbe a niente. = deriv. da sterminare1
d'uno toro e il toro era acconcio a. ssua natura. = forma sincopata
nuotando, ma volano per lo più a poca distanza dalla superficie dell'acqua,
. sterne 'rondine di mare', che a sua volta è dalpingl. ant. stearn
qua e di là, o buttati a sedere sopra una seggiola o stemacchiati per terra
òsseo dal corpo dello sterno, effettuato a scopo diagnostico mediante un'apposita siringa.
, par., 26-37: tal vero a l'intelletto mio sterne / colui stemacchiato
). ant. e letter. gettare a terra, abbattere, atterrare.
le superne sedie, umilemente stemandosi dinanti a la sedia del mite agno.
. ant. e letter. disteso a terra, abbattuto, prosternato (anche con
abbattuto, prosternato (anche con riferimento a una personificazione o a una divinità).
anche con riferimento a una personificazione o a una divinità). cavalca, 20-100
/ quando ti plage. -atteggiare a grande umiltà, a sottomissione. guerrazzi
. -atteggiare a grande umiltà, a sottomissione. guerrazzi, 13-166: gli
2. stendere un giaciglio. a. lenio, 235: s'ardomentò sopra
amoroso a'baci sui. / ma risvegliata a le sue parti esterne, / steril
tutto il mondo; si presentano simili a piccoli gabbiani, con ali sottili e allungate
da ruo- sena staia v fornita stemita a soldi mi denari vi, gabellata montò
appiattito situato nella parte anteriore del torace a cui fanno capo le costole; si
appendice ensiforme o processo xifoideo, terminante a punta. redi, 16-v-169:
, 70: niuno monaco è mai condotto a contemplare le cose interne, se non
dello sterno che nello sviluppo embrionale corrisponde a ciascuna coppia di costole; vertebra sternale
v.]: 'sternocostale': nome dato a cinque paia di muscoli piani carnosi,
muscoli piani carnosi, comunemente chiamati 'triangolari'a cagione della loro forma, e disposti
e disposti più o meno obliquamente, a guisa di fascette a ciascun lato dello sterno
meno obliquamente, a guisa di fascette a ciascun lato dello sterno. =
: 'sternomante': davasi questo nome a coloro i quali credevasi che predicessero il
con ombelico comune, che sono riuniti faccia a faccia per tutta l'estensione del
medie. fissurazione congenita dello sterno dovuta a mancata saldatura delle due metà di esso
, destinata alla legna da ardere. equivale a un 'metro cubo'. cassola,
funzioni fisiologiche nell'organismo umano; appartengono a tale gruppo gli steroli (come il
: quelli prodotti farmaceuticamente con funzioni analoghe a quelle degli ormoni androgeni nell'aumentare i
funzione del testosterone, l'ormone che concorre a definire i caratteri mascolini. gli steroidi
impiego delle preparazioni iniettabili di specialità medicinali a base di antinfiammatori non steroidei.
nozze d'argento con la chimica narrandoci a vicenda gli eventi chimici della nostra vita quotidiana
stirpe, con metaplasmo e probabile accostamento a sterpo. stèrpa2, sf.
origine indeur.; altri la collegano a sterpo. è registr. dal d.
. mediev. sterpalia (nel 1458, a sutri). sterpàglio,
cantatori, non raro in italia. a firenze e a pistoia 'stipaiuola'. =
raro in italia. a firenze e a pistoia 'stipaiuola'. = deriv. da
tagliati. ricettario fiorentino, 3-27: a guisa di nocciolo escono del terreno sei
non veddi piante notabili, a riserva che sterpagnoli d'ulivi. spallanzani
ulivi. spallanzani, 4-iii-162: sebbene a fanano e ne'luoghi convicini vi abbia
da poterle vendere,... ridotto a quel modo? uno sterpàio, uno
vente alle turbe cittadine / vanno a vender la brace e le fascine.
per natura fortissima e per arte / dietro a color un'eminenza v'era, /
un luogo, parecchi altri ne stimolava a domandarli. = nome d'azione da
un moro, il quale molto era diletto'a lui e miselo al fuoco. crescenzi
sannazaro, iv-66: cominciami col rastro a frangere / la dura terra e sterperai la
tansillo, xxx-3-197: or nobil ramo a tronco vii s'accoppi; / or questo
innanzi che mettano o che s'apparecchino a ciò, e anche fatta la vendemmia,
il bosco di carbalestro, aspettereste voi a sterparlo e pulirlo quando è il tempo
errori. giusti, 4-i-8: toccò a noi il misero ufficio di sterpare la via
ufficio di sterpare la via; tocca a voi quello di piantarvi i lauri e le
immobilmente. -abbattere un monumento. a. cattaneo, ii-64: corsero a furia
a. cattaneo, ii-64: corsero a furia di popolo a disfar gli altarie da
, ii-64: corsero a furia di popolo a disfar gli altarie da lui felicemente e agevolmente
bartoli, 16-5-62: sentiva come spezzarsi a colpi di mare ad abbatter le chiese
di mare ad abbatter le chiese, a sterpar le croci. 3.
man cruda / sterpangli da radice a velli a velli. a. cattaneo,
cruda / sterpangli da radice a velli a velli. a. cattaneo, i-83:
sterpangli da radice a velli a velli. a. cattaneo, i-83: ella stessa
e... parte ne sterpò a viva forza. -estrarre un dente
. -estrarre un dente. a. cattaneo, ii-31: alcuno addolorato nei
ii-31: alcuno addolorato nei denti s'induce a farsegli sterpare dalla radice. -cavare
diceva talvolta, come fuor di senno, a suo marito, che cercasse del suo
2-291: in atene si eresse una statua a leena meretrice, la quale sterpossi la
. -scherz. sterpare i genitali a qualcuno: arrecargli una gravissima offesa.
michiele, 11-68: si può dir ch'a bromio i genitali / sterpa colui che
nel vino. -spiumare le ali a un uccello. spallanzani, iv-389:
roma] / che t'ha chiamato a ciò che di lei sterpi / le male
ancor ti seguirà più d'un cammillo / a starpare di qua questa ginia. monti
che allunga le sue braccia di spettro a sterpare i fiori della gioventù.
. aretino, v-1-26: aiutimi iddio a rendervi gratitudine conveniente a tanti doni, da
: aiutimi iddio a rendervi gratitudine conveniente a tanti doni, da che io non
sieno quelle cagioni le quali sono atte a destruggere la fede publica, vale a dire
atte a destruggere la fede publica, vale a dire tutte quelle le quali tendono a
a dire tutte quelle le quali tendono a sterpare da ^ cuori umani la virtù e
purgarne la terra per sempre fu impresa riserbata a napoleone, a sterpar d'un
fu impresa riserbata a napoleone, a sterpar d'un colpo solo / la gramigna
viva la grandezza della sua famiglia. a. cattaneo, i-310: non v'è
, 19: essendo gli signori bolognesi ubbligati a fare una sterpata,...
una penna sterpata dall'ali d'amore. a. cattaneo, i-318: sarò legato
ahi qual dolor pareggia i di chi sterpato a la stagion più verde / de le
frequentemente nell'aria cantando, per poi tornare a posarsi su qualche cespuglio. affinissima a
a posarsi su qualche cespuglio. affinissima a questa è la sterpazzola di sardegna,
, e il canto notturno della domenica. a. rome [« lastampa », 9-vi-1982
si svelse... / spargendo a terra le sue spoglie eccelse, / mostrando
pur de l'altrui sangue, / essendo a tutti velenoso tarlo? / tu se'
de sommi, 95: appendendo la cetra a un tronco, dove / abbarbicata errando
baldi, 9-ii-13: precipitò chiuso nell'arme a terra, / come cader suol frondeggiante
à guiduccino ss. to in carta riservato a me. magalotti, 19-24: or
, 9-470: legni / non so s'a luna scema, / o pure in
, duri, avvitolati, / impotenti a ricever forma buona / difficili a tornir.
/ impotenti a ricever forma buona / difficili a tornir. pirandello, 7-675: un
nei secoli, dettero il fatto loro a tutti i padroni dell'isola, romani,
, iii-191: bisogna... che a tempo nuovo, quando si pota per
triboli polari o sterpigni palustri che provano a bacìo ed a tramontana, ne'luoghi freddi
sterpigni palustri che provano a bacìo ed a tramontana, ne'luoghi freddi ed acquidosi.
è da confessar non esser sentimento alcuno a li pesci inchiosi in petrosa scorza,
pesci inchiosi in petrosa scorza, corno a li sponduli. molti hanno la medesma
. brusoni, 118: si fortificarono a tomavento, un casale situato su la
sterpo e tanta spina imprunali / che a rischio uom va di pun- zicarsi in
certi sterpi, che non ne giova manco a guardarli e riguardarli. 2
raccolse, / che dispose sull'ara a poco a poco. manzoni, fermo e
/ che dispose sull'ara a poco a poco. manzoni, fermo e lucia,
del ponte, e la tirassero e ligassero a certi tronchi e sterpi ch'erano su
che ci vuole in questo sterpo, a farlo smuovere; è sempre sodo.
... / cieco e zoppo or a lenti incerti passi / seguo pur l'
capra sterpa e un fiele di piccione a bollire nell'acqua benedetta. = pari
la donna aiuterebbero insieme la vostra terra a lavorar per voi, senza mai avere,
presente intese al tradimento del fratello. a. pucci, cent., 62-39:
il conte di mangone / fu morto a tradimento da spinello, / suo nipote
consigliato, vii stirpóne, / smontar a piede e combatter al piano? /
una cinese. cantii, 503: voltandosi a forestino ed al costui fratello bruzio,
fecero una strada molto amplissima e recipiente a più genti che quella non era.
/ sciocche in lor stesse e stomacose a noi. / del senno uman per le
correte. 2. che è simile a uno sterpo; che cresce e si sviluppa
sterpo; che cresce e si sviluppa a cespuglio (una pianta, un albero)
e i capanni per un volteggiar di farfalle a centinaia. = deriv. da
/ [il gallo] le sue galline a razzolar conduce. n. d'althan
iii-80: incominciarono [i cimbn] a sterrare e, in guisa de'giganti,
e, in guisa de'giganti, a rompere i colli dintorno e gittar nel fiume
rovina di quella materia rimasero mal trattati a gran segno nella persona. pirandello,
. pirandello, 7-139: quattro giorni a sterrare, prima di trovare il pancone
pavese, 4-154: si capiva che andavano a sterrare rifugi, a estrarre cadaveri e
si capiva che andavano a sterrare rifugi, a estrarre cadaveri e vivi.
, per la fretta entrò colle scale a piuoli per le mura. 2
, i-438: annibaie... incontrando a tutt'ore l'uno impetuoso come torrente
esercito, mentre l'altro, simile a picciol ruscello correntegli dolcemente intorno senza strepito
sterrava (per così dire) e consumava a poco a poco senza che se n'
per così dire) e consumava a poco a poco senza che se n'accorgesse.
dare una buona sterrata, e tornare a far conto da capo. = deriv
, di sterrare), agg. sottoposto a lavori di sterro; spianato; privo
disposte con sì buona simetria che lasciavano a ogni tanto diversi siti sterrati che servivano
: avrei desiderato di... potere a mio bel -condizione o situazione
, i-842: sterratali bianchi di campi seminati a me,... stimati
femm. -trice). che è addetto a -sterquilinio sociale: luogo in
cantieristica stradale cattaneo, vi-1-328: indi a pochi anni cominciò franklin a (un operaio
vi-1-328: indi a pochi anni cominciò franklin a (un operaio). levare giusta
.. con pale principe dovesse, a modo quasi di sterquilinio sociale, accoe
piovene, 6-396: uno sterratore ha ripreso a lore. scavare il canale
sarebbe utilissima una cassa di prestiti ammortizzabili a lunga scadenza ed a mite interesse.
di prestiti ammortizzabili a lunga scadenza ed a mite interesse. = comp.
o altre simili cose che diano occasione a riempimenti e depositi. verga, 7-750
l'idea del suicidio... andò a chinarsi sul parapetto del belvedere, scivolando
edificio isolato, quadrangolare, in fondo a uno sterro franoso. 3.
. tozzi, iv-388: il prato a sterro, dinanzi alle prime case del
[s. v.]: seppellire a sterro. = deverb. da sterrare
; 'duro, compatto'e da a. calza [« l'illustrazione italiana »
che suol battersi in un giorno, vengono a lucrare... paoli 25 per
de'puledri] si destinano per domarsi a castroni per le sterte o sia per battere
da razza e da sterta, vale a dire capaci per battere il grano.
la notte alla spiga, che dicesi a romper la sterta. vocabolario di agricoltura
introducessero le macchine, si mantenevano, a quest'uopo, torme di cavalle e
: le pistri e l'orche, / a cui fa l'alga immonda un pigro
dotta, lat. stertóre, forse affine a stemuére (v. starnutire).
stato agonico. redi, 16-v-255: a proporzione dello sputo si vede scemar l'
. stèrza, sf. sterzo a ralla. de marchi, iii-1-362:
marcia. -in senso generico: svoltare a destra o a sinistra. algarotti
senso generico: svoltare a destra o a sinistra. algarotti, 1-viii-39:
e buttarsi talmente col peso dei corpi a sinistra che la regola quasi costante era
brusche. pecchi, 10-156: ritornavano a quell'ora gli sciatori; sostavano,
. assumere un atteggiamento nettamente diverso rispetto a quello espresso abitualmente o precedentemente.
5. tose. rivolgere i denti alternamente a destra o a sinistra (una sega
. rivolgere i denti alternamente a destra o a sinistra (una sega).
bosco, in modo da ottenere una disposizione a quinconce degli alberi. - anche assol
tre parti, ed una porzione seminarne a primavera, un'altra di stateed un'altra
d'autunno. -adibire un terreno a tre diverse destinazioni produttive, in misura
tanti boschivi, tanti prativi e tanti a cultura. 3. creare miscele
]. 4. stor. a firenze, in età comunale, stabilire l'
(distribuire le cose che s'hanno a fare nel modo migliore, attendendo un po'
sf. manovra eseguita sullo sterzo, volta a determinare il cambiamento di direzione di un
in senso generico: svolta. a. monti, 61: ti raddrizzan essi
nel fitto dei più ragguardevoli fagotti, a stritolare alcuni dei randelli. p.
della poesia', nel cinema, sia legata a una forma particolare di discorso libero indiretto
indiretto cinematografico. -deviazione repentina impressa a un discorso verso nuovi e diversi argomenti
modo regolare, per ottenere la disposizione a quinconce degli alberi. tommaseo
sterzataménte, aw. agric. con disposizione a quinconce. trinci, 1-185:
comisso, i-163: una carretta davanti a noi con una ruota sterzata e immobilizzata
ruotato per imprimere un cambiamento di direzione a un'imbarcazione (il timone).
comisso, 1-190: angelo s'era unito a loro, dopo avermi affidato il timone
. 3. tose. piegato a destra o a sinistra rispetto al filo (
3. tose. piegato a destra o a sinistra rispetto al filo (il dente
), agg. agric. collocato a squadra sul terreno, disposto a quinconce (
collocato a squadra sul terreno, disposto a quinconce (una pianta).
, perché ne scoppiasse una vermena abile a produrre tutti e tre questi pomi ognuno da
palazzeschi, i-356: vi sarà capitato a un certo momento di osservare come in
tutte le femmine e in una ancora a due a due, sterzati bene.
le femmine e in una ancora a due a due, sterzati bene. sterzatóre
presso, era in un bosco lontano a sorvegliare gli sterzatoli. = nome d'
. manovra eseguita sullo sterzo, volta a cambiare la direzione di marcia di un veicolo
tutte quelle piante le quali si destinano a far brace o al servizio delle fornaci.
2. taglio di un bosco limitato a una certa quantità di piante per ottenere
dello sterzo fissata al telaio, che a sua volta comunica il movimento al complesso
), direttamente connesso con i fusi a snodo delle ruote stesse. silone
della carrozza o simile, in mezzo a cui passa il maschio. gherardini [s
4. per estens. carrozza a quattro ruote aperta, su cui si
su cui si poteva innalzare, fino a metà, una copertura a mantice.
innalzare, fino a metà, una copertura a mantice. redi, 16-vii-452: iermattina
al postiglione cne andasse col mio sterzo a moulins. tarchetti, 6-i-98: io,
[delle piante boschive]. -taglio a sterzo o da dirado: sistema di potatura
lo sviluppo dei rimanenti, che saranno a loro volta estirpati quando siano cresciuti.
come hanno du'anni, s'avrà a potarli: è a vedere che l'ulivo
anni, s'avrà a potarli: è a vedere che l'ulivo non faccia lo
1902: una grossa automobile che procedeva a molli sobbalzi in mezzo alla stesa ghiacciata
in mezzo alla stesa ghiacciata lo superò a tradimento e si perse entro gl'inganni
12. locuz. -a stesa: a voce spiegata. venditti, 1-131:
guaito di cane errabondo, / canto a stesa di vagabondo. landolfi [puskin
[puskin], 31: le guardie a stesa gridano: « sereno ».
dirotto. bettini, 1-79: mentre a stesa piove, / penso ai prati che
. -a stesa d'occhio: a perdita d'occhio. a. cattaneo
occhio: a perdita d'occhio. a. cattaneo, ili-m: in quegli spazi
quegli spazi sterminati non si vede altro a stesa d'occhio che cielo ed acqua.
'a perdita d'occhiu'ch'io registrerei a occhi chiusi nel vocabolano! la nostra maniera
! la nostra maniera dice più che a stesa d'occhio... della lingua
spallanzani, iii-117: restituito che sarommi a scandiano, lo che sarà in breve
qual fu di gran boria / (poi a febus col dire ritomerone / e di
farsi con buona opportunità da esso lui a nome suo col padron serenissimo.
tomba del poeta stesicoro (vii-vi sec. a. c.), a catania,
sec. a. c.), a catania, dove secondo la tradizione sarebbe
compattamente su una superficie (con riferimento a oggetti di piccole dimensioni).
, 7-637: la catena d'oro stesa a festone sulla pancia tondetta. fenoglio,
aere, gran pezzo ferme stanno prima che a basso scendino. f. lana,
: anello di legno, ovato e facile a concepir l'umido nelle sue fibre stese
, ii- 289: il tempiale serve a tener bene stesa la tela. -che
. -che non è rilasciato ma teso a scoccare la freccia (un arco)
« ah, come bon scudo / vorresti a poter far con- tra me schermo,
borgese, 6-96: il ponentino comincia a zufolare soffiando nelle mutande / e nelle
calvino, 6-11: sottovesti stese appese a corde. -svolazzante al vento (
], 5-31: una veste di broccato a fioroni, che sia stesa fino a'
4. ben aperto, non richiuso a pugno o con le dita ripiegate (
una superficie. -in partic.: teso a visiera a riparare gli occhi dalla luce
. -in partic.: teso a visiera a riparare gli occhi dalla luce.
toceanine, / elvhan stese piante. a. corti, xcii-ii-76: scacci l'acqua
-minacciosamente proteso (anche con riferimento antropomorfico a dio). cavalca, 20-99:
prostra, e sembra / in lui stesa a sciór sue membra / ma le innova
sono levate le figliuole di sion e vanno a collo steso e con cenni d'occhio
corpo, in riposo o in preda a sofferenze su un letto). p
la testa. marchetti, 5-276: a certi / alberi diè natura una sì grave
dell'erba. -figur. abbandonato intellettualmente a una speculazione assorbente. g.
39-156: la vittima era allora stesa a terra e col pugnale alla gola.
quando si risvegliò, si trovò steso a qualche passo dalla cima ai una collina.
, / o sparse mura o torri stese a terra. -prosternato in segno di
istese e come sode basi / appoggiate a la terra invidiosa, / su 'l suo
ligami e agevolmente riunirli insieme. -proteso a proteggere, a benedire. cesarotti,
riunirli insieme. -proteso a proteggere, a benedire. cesarotti, 1-iv-267: il
ali / i lunghi spazi del largo aere a volo / notando vanno. 8
il sti. g. bartoli [in a. l. moro, 1-88]:
dispersi / ruinan con pieghevoli cervici / a precipizio in terra, e, se
reminiscenze infuse al petto, / ricolmando, a insaputa, ogni intervallo / di notte
.. attonito... / a meditar così prende in se stesso: /
. / « questo fango, che a me simile ammiro, / vermiglio, molle
molti suoi soldati e alquanti capi ritenne a mezzo soldo e a soldo steso.
alquanti capi ritenne a mezzo soldo e a soldo steso. 13. messo
forma definitiva (una sentenza). a. pucci, cent., 70-72:
avenne fatta sì stesa memoria, perché a. cciò fummo presenti. boccaccio, 21-38-1
alle fresche ore, e 10 sola ho a parlare acciò che elli sanza i nostri
acqua nel mar grande di taranto, a guisa di pergolato, ai quali vanno a
a guisa di pergolato, ai quali vanno a fissarsi le larve abbandonate dalle ostriche in
rende [una corda] inabile a rendere il suo uficio. 2
nell'ordine politico tut- t'altra cosa a tempi diversi. 2. con
: penelope sfortunata... stesse a forza e senza profitto niuno quello che per
loro inistessibili e le forze loro non misurabili a stessere e a misurare l'insegnerò.
le forze loro non misurabili a stessere e a misurare l'insegnerò. 4.
. distruggere quanto è stato costruito; mandare a monte un progetto. tesauro,
. -anche al figur. con riferimento a un rapporto amoroso. filenio,
filenio, 1-203: così pian piano incomenciossi a tessare / l'onesta tela, pura
(ed equivale al lat. ipse, a cui è etimologicamente connesso).
che sapienzia senza eloquenzia sia poco utile a le cittadi. dante, inf, 33-94
persia, lii-12-235: quell'istesso giorno fu a baciar la mano di sua maestà un
3-91: mi trovo avere scritta una mia a v. s. e mandagliela per
gli eletti stessi procedere prima i più uniti a cristo per ricchezza di meriti e appresso
.. ci dice che sordello nacque a goito presso mantova nel n8cj. e.
davanzali, 24-14: come '1 pesce a 'nganno / prende a l'amo se stesso
come '1 pesce a 'nganno / prende a l'amo se stesso, / così il
mi volse, e non si tenne a le mie mani / che con le sue
mi chiudessi. alberti, i-247: a me sarà... grato pigliarmi fatica
: io stesso cominciava dentro di me a rimproverarmi d'importunità e di villania. gozzano
? -in forma sing. riferito a plur. cavalca, 21-229: contra
: ecco questi stessi grazia, fanno a se stesso forza. albori, / che
. albori, / che fur gli ultimi a delia; ecco del rogo, / ecco
tanto quanto si convenne / leva'il capo a proferer tornata la primavera, tornato s.
., 7-115: più largo fu dio a dar se stesso / per sima faccia che
in questa far l'uom sufficiente a rilevarsi, / che s'elli avesse sol
, 28-124: di se facea a se stesso lucerna, / ed eran due
quelle cose che voi avete udito che tocano a primi corpi / possano penetrar per le narici
del petto il ceco errore, / ch'a te stessi te fura, ad ner,
che m'è concesso, / e ch'a doler poi m'abbia di sanctis, 9-218
forma del prati, il quale non va a me stesso. fagiuoli, 1-86:
assolutamente di che si improvvise, impulsive ribellioni a quest'incubo sortivan sem- tratta. se
fatto qualche volta del male l'ho fatto a me stesso. re lo stesso effetto.
data come q'ela plantà le come a l'enperer ferico. boccaccio, dee.
imploro. iv-485): infino a qui creduto abbiamo che costei nella casa,
la medesvillaneggiate ora quegli stessi che levaste a cielo poche ore fa? sima
stato è stato; e poi non serve a codice dei podestà e sindaci del regno
carducci, iii-13-22: lo stesso stessissimo è a dire de'due sonetti verifica la consegna
lo inchiostro bianco con l'acqua, et a poco a poco cre- gli stessi:
bianco con l'acqua, et a poco a poco cre- gli stessi: nelle didascalie
indica che in scendoli il colore, a tale che nelle profondità, cioè nelle parti
nievo, 443: come aveva poi fatto a contrastare le mire della stesso, soggiunge
opinione, 16. locuz. - bastare a se stesso: non avere bisogno di
: un 10. che è comune a due o più persone o cose; che
è gran corpo / poderoso, che basta a se stesso. o si riscontra simile
come se alcuno, commosso da ira, a dante, inf., 33-57:
mi mena / forse cui guido vostro ebbe a disde11- iv-17: le cose che possono
si raccolgono sotto un istesso genere, ch'a tutti s'acco- essere lo stesso con
, 16-iii-216: io non ho molta difficultà a credergli... me, imparziale.
ma mia stima prima che venisse su a cangiarti in un momento passa e
restare la stessa. da così a così la bella 'mademoiselle'delle due stanze dabbasso
dirigere e proseguire gli scavi era stata data a un particolare, o questi se favea
se stesso: non rivolgendosi ad altri che a sé. chiaro davanzati, 17-56:
motivo per respingerla. -lasciato a se stesso: non guidato, non aiutato
cavour, vii-633: crede che, lasciata a se stessa, per ora la sardegna
per ora la sardegna non potrebbe sopperire a questo bisogno, né giungere all'erezione
, esente d'ogni peso, va a riposarsi comodamente. -per se stesso
lor misfatti, / già gran tempo a ciascun celati indarno, / propalar per lor
di malumore mi ripiegavo su me stessa a rosicchiarmi l'anima. -ritornare alle
spy ferute, montao accavallo e trasìo a la vattaglia. = dal lat
che ne deriva (anche con riferimento a diverse e successive rielaborazioni).
bene pensatissimi, e che correggerò, a ogni modo, poco. b. croce
giunta 'nazionali', che ora si sono prese a fare dei poeti, leopardi, manzoni
ciro e il figlio cesareo si trovavano a benevento per la stesura di un rogito
r. longhi, 1-i-1-332: fino a quando romanino fruisce dei doni di questa
tutto ci parla del nuovo secolo, portato a più ampie stesure, a modulazioni più
secolo, portato a più ampie stesure, a modulazioni più ricche e fuse.
torace. calvino, 12-127: a new york, nella sala dei controlli,
. -stetoscopiobiauricolare-. munito di due bracci adattabili a entrambe le orecchie dell'esaminatore. -stetoscopio
zone del torace. m. a. marchi, 1-ii-236: 'stetoscopio': strumento
petto. betteioni, iv-59: origliava a lungo con lo stetoscopio ogni parte del
attesa. maestro francesco, 302: a lo stettar non è simile pena /
botte, ne fu menato così capponato a una stia, e là alquanti dì si
botte di trebbiano,... a una stia di capponi grassi. passeroni,
, 3 (43): levò, a una a una, le povere bestie dalla
(43): levò, a una a una, le povere bestie dalla stia,
mi par esser col leone / quando a lutier son presso ad un migliaio, /
nesun carname o che carnaio. a. pucci, cent., 10-31:
, 10-31: nel detto tempo, appresso a san giovanni, / il lion del
gagliardia. -per estens. vendere a stia: quanti polli vi sono contenuti.
e 'capponi; e ven- donsi a stia a stia. -gabbia subacquea
capponi; e ven- donsi a stia a stia. -gabbia subacquea per l'
messe in quelle barchettine... simili a gabbie o a stie acquatiche ove l'
barchettine... simili a gabbie o a stie acquatiche ove l'anguilla natalizia aumenta
diodati [bibbia], 1-837: saltellerete a guisa di vitelli di stia. carena
che mi tenne in stia / tre mesi a conto della polizia. -gabbia in
. ant. cinta delle mura. a. pucci, cent., 49-64:
, 4-ii-481: uno che non la voglia a letterato, / che non ambisca a
a letterato, / che non ambisca a poeta di stia, / di becchime dottissimo
e in poesia, / pur di cantare a chiare note il vero.
polli nella stia, / si vivono a piè pari spensierati. d. bartoli,
casa di un popolo e il tenervelo dentro a mo'de'capponi nella stia, per
la voce dovrebbe essere ricondotta, anziché a un'improbabile base gotica * stiga (rew
delle stiampe di braccia e di gambe che a spaccarle ci sarebbe uscita una catasta.
oggi aveva trovato delle stiampe d'uomini a par tuo. 4. dimin
= etimo incerto forse da collegare a stiantare per schiantare. stianza1,
schiappare. stiare [i + a], tr. allevare nella stia gallinacei
da stia. stiato [i + a] (part. pass, di stiare
/ non gli bezzican lor le groppe a sodo, / bezzicata mi sia la mia
in preda all'ubriachezza. a. pucci, cent., 79-54:
voce del gergo furbesco, forse da ricollegare a stibbio. stibiata, sf.
dopo sessanta ore di delirio, è, a quest'ora, ricuperato, mediante una
fui forzato, è già tempo, a sopprimere le frizioni di tartaro stibiato. 0
antimonio in cui un radicale idrocarburi- stanze a base di antimonio. co monovalente è collegato
sticcato1, sm. mus. strumento a percussione costi a giudicare dalle
. strumento a percussione costi a giudicare dalle fotografie, la presenza di antimonio
1826. voli quantità di antimonio a scopo terapeutico. sticcato2, v
, 6-173: esortavanli [le donne] a supplire i padroni antimonio: antimonico.
, sm. bot. tipo di basidio a forma di carbonio. cilindro alquanto allungato
stibin [icó \. disposti longitudinalmente ma a livelli differenti. stibio (stibi)
della famiglia cloroficee. colore a la pietra piombara, ma è più risplendente
so quannel proprio citoplasma corpi cromofili ordinati a strie to vale. o a strati
ordinati a strie to vale. o a strati. 2. cosmetico
strati. 2. cosmetico a base di antimonio per imbiancare il = voce
nota ghezza delle opere letterarie antiche, destinato a stacome colera da stibismo) -,
una misura di 16 sillabe (da 34 a nervoso. 38 lettere)
antimonio, in cui il radicale in margine a manoscritti greci (più raramente a quelli
in margine a manoscritti greci (più raramente a quelli idrocarburico monovalente è collegato all'atomo
e forte, musicale sobriamente, adatto a sostenere quella sintassi nuova, a prestarsi
, adatto a sostenere quella sintassi nuova, a prestarsi a reggere le sticomitie alla greca
sostenere quella sintassi nuova, a prestarsi a reggere le sticomitie alla greca. =
collettivo delle cellule, che si mantengono a contatto per un tratto piccolissimo al loro
); il fenomeno fu individuato dal biologo a. ruffini (1864- 1929) nell'
riferimento spreg. alla piccola delinquenza dedita a reati minori; cfr. s. c
», 31-viii-1993], 25: 'quanto a voler datare la prima apparizione in italiano
di stidda, sembrerebbe che « il primo a parlare con falcone di questa 'mafia parallela'
, come osserva lo stesso bolzoni'[a. bolzoni, « la repubblica »,
criminale affiliato alla stidda. a. bolzoni [« la repubblica »,
], 20: nei paesi intorno a caltanissetta sono conosciuti come 'stiddari', nella provincia
: stiddaro di canicattì arrestato in germania. a. bolzoni [« la repubblica »
reggere lo spiedo dell'arrosto, fino a metterci a stiepidire il bicchiere di vino rosso
spiedo dell'arrosto, fino a metterci a stiepidire il bicchiere di vino rosso.
era di marzo e l'aria cominciava già a stiepidire. baldini, l-69: il
il sole,... scendeva lietamente a stepidirsi tra i portici poco affollati.
piattello, mi venne diritto gli occhi a certe stiezze sottilissime, le quale m'erano
epacridacee con foglie molto dure e drupa a cinque semi. = voce dotta
pirandello, ii-1-593: esce per l'uscio a destra e rientra poco dopo in iscena
iscena col dottor spiga in stiffelius e cappello a staio, sovraccarico di due grosse,
e colletto rosa... li sta a guardare. -nell'espressione soprabito alla
ad una folla fitta di stiffelius e cappelli a cilindro. = da stiffèlio
di un'opera di g. verdi rappresentata a trieste nel 1850.
forma di rea steficanza / volò stridendo intorno a la cittade, / sì che,
questi così fatti tempi era tutto giorno a firenze scritto dai marchesi del terzuolo, dai
ara'possuto ricognoscere in quegli ufizi passati a tuo inducimento col serenissimo principe?
cose di mandare demetrio suo figliuolo minore a roma... credendo assai bene esso
credendo assai bene esso giovane, il quale a roma era stato stadico, avendo dato
questo mezzo sotto colore di dare aiuto a quelli di bisanzio andò a mettere paura
di dare aiuto a quelli di bisanzio andò a mettere paura alli regoli delli traci.
notte tempo entrare uno uomo in casa a una femmina e ch'ella apresse, non
di [giu] stificare, avvicinata a significare (v.). stifnato
acqua, che si decompongono deflagrando in seguito a riscaldamento. = voce dotta,
e di colore di cenere, a cui la elevazione sopra la terra è due
nasce nell'isole di francia, dirimpetto a marsiglia, chiamate stigades e da quelle ha
del mantener sua grandeza stigò agrippina sino a presentarsi più volte a nerone, ubbriaco di
stigò agrippina sino a presentarsi più volte a nerone, ubbriaco di mezzo dì,
ad arderli. 2. sobillare a gesti ostili, a rivolte; spingere alla
2. sobillare a gesti ostili, a rivolte; spingere alla guerra.
, 1-i-409: un fanatico dottore si messe a stigare il popo- lazzo che per maggiore
di lei, la promise, e sposo a moglie. simone da cascina, 73:
nudi e tosi asimigliano, quando vogano, a quelli de la stige palude.
proporzionato che l'animo bello, viene a traboccar l'amante nella stige delle smoderate
circonda la città di dite; fu confuso a volte con t acheronte su cui caronte
per le strette vie della firenze antica cavalcava a piedi larghi, sì da forbire con
dannati. carducci, iii-1-434: giuro a i furor de le tartaree grotte / che
tutti in mezzo il petto, / giuro a le pene de le stigie frotte ted
le pene de le stigie frotte ted a le tede di megera e aletto.
di leo, 207: veggo te ch'a molte scorta e duce / sei per la
nel stigio regno, / ove son tormentato a tutte tore! ». casti,
, ch'io son ben disposto / a volerla pigliar con lieta fronte. peri,
b. andreini, 81: ecco che a noi pur riede il bel trionfo /
virtù celeste, / non arte stigia, a noi servì di guida.
9-41: grande cosa certo ad uno avvezzo a dormire nella paglia! 0 notte da
calda bocca involta / d'ispido pelo a ingordo bacio spinse, / e di stigia
cavallo, larghe e rotonde, si spappavano a quattro foglie di ninfea grassa: galleggiavano
tua possa ti conforme, / sì che a mia si- miglianza si prosterni / populi
l'acque. l'acque mefitiche erano a tal uopo prescelte. esse erano letali
tal uopo prescelte. esse erano letali a coloro che vi si tuffassero entro. coteste
scosse. chiabrera, 1-iii-23: ritornando a riveder le stelle, / gli occhi gli
conservare il suo corpo dalla corruzione. a. l. moro, i-72: l'
una ad una tore / assai vicino a varcar tonde stige. = voce
stigliare, operazione che si fa o a mano o con apposito utensile intorno al lino
dagli steli legnosi; eseguita un tempo a mano con l'ausilio di strumenti elementari
.. non serve ad altro che a farli della lacerazione e delle stigliature.
delle stigliature. genovesi, 6-ii-987: a forza di piccolo mazzuoletto facilitano [
di napoli (1473), 98: a messer piero bernardo ducati iiim, per
piero bernardo ducati iiim, per lui a aniello pierozzi,... sono per
dramma collo stigma dell'intelligenza infelice. a. boito, 115: un fier gigante
d'origine (anche divina). a. boito, 31: quel torso era
: ène la spada cinto e datoce [a noi cavalieri] le stigme e altre
. porzione superiore del pistillo, destinata a ricevere e a trattenere il polline,
del pistillo, destinata a ricevere e a trattenere il polline, che vi germina
, in quanto foto- sensibile, contribuisce a regolare i movimenti fototattici. 3.
e dell'addome degli insetti, destinate a immettere nelle trachee l'aria per la respirazione
numerico: con apice collocato in alto a destra indicava il numero 6, con apice
numero 6, con apice in basso a sinistra il numero 6000. 2
usato nella scrittura tarda dei manoscritti, a indicare sigma -1- tau. = voce
, / gran cosa demustrate, c'a tal signi convine. cavalca, 21-72:
, portando de stimate stampa, / giunse a la madre 'n vie men che non
proprio fallimento davanti ai miracoli di lourdes e a fenomeni come le stimmate. gozzano,
. panzini, iii-39: lei ha davanti a sé il 'delinquente congenito; l'uomo
stigmate degenerative? tozzi, vi-509: a chi ha avuto il tifo, restano
cutanea (in partic. callosità) a carico delle mani, prodotta da cause
prospettiva del destino futuro o della dedizione a un ideale. ghislanzoni, 64:
leggi tanto provvide e benefiche apparisce, a chi ben le consideri, lo stigmate inevitabile
d'infamia. guerrazzi, 2-700: a questi parrebbe quasi essere felici se dio
. -ci). fis. che a ogni punto oggetto fa corrispondere un determinato
costumanze, di tradizioni..., a dispetto del prete che ti stigmatizzò quando
2. criticare aspramente, additando a riprovazione e a disprezzo; censurare;
criticare aspramente, additando a riprovazione e a disprezzo; censurare; bollare come spregevole,
savi, e massimamente da quanti hanno a cuore l'onore e l'interesse italiano.
ragione di stigmatizzare la renitenza del contadiname a lasciarsi ricoverare e segregare nei lazzaretti.
già l'occhio di costui si era dato a stigmatizzare con tratto deciso, una a
a stigmatizzare con tratto deciso, una a una le vette, le colline, i
, in cui avrebbe fatto assai meglio a non vi porre il nome. papini,
cina, il francescano stimmatizzato che viveva a san giovanni rotondo. gozzano, i-1223
: leone bacia le mani, si genuflette a baciare i piedi stimmatizzati, francesco alza
, essa [nerina] si ribellava a quelle censure. -discriminato socialmente.
una premessa tanto relativa si possa giungere a conclusioni tanto assolute come la codificazione delle
in quelle temperate); è dovuta a insetti emitteri che pungono i frutticini inoculandovi
germi di alcuni funghi, che fanno a loro volta marcire i tessuti interni.
alcune macchine fotografiche per verificare la messa a fuoco dell'immagine caratterizzata da dettagli verticali
deviazioni uguali e opposte dei raggi relativi a una linea verticale che sia a fuoco,
relativi a una linea verticale che sia a fuoco, in modo da metterli a
a fuoco, in modo da metterli a fuoco su segmenti allineati. = voce
farmi lecito appena di dar sulla voce a chi si attenti di entrare in filologia popolana
stignere1), agg. ant. atto a spegnere il fuoco. bibbia volgar
(v.), con accostamento connotativo a tignoso. stila e deriv
pomeriggio la naia si è fatta viva a stilar l'atto di morte. pasolini,
, per tiche, inizia, a partire dal manierismo e dal barocco,
di una materia comune e giunge dal romanticismo a c. arpesani [« la
novità e l'originalità espressive che dipoggiandosi a due stilate metalliche costruite ciascuna da stinguono un
. blime, tragico-, quello adatto a opere che trattano di = voce
elegiaco, medio, mezzano: quello adatto a opere f. f. frugoni
disegno (una linea). - peradatto a opere che trattano di personaggi di umile
voce dotta, coniata in fr. da a. blondel nel 1923, deriv.
ora occorre almeno un codice strutturaiistico. a. guiducci, 3-195: l'estrazione
infimo. guarini, 1-ii-2-275: credete a me, che la dottrina degli stili e
.. inalzar lo stile tragico fin a una giusta grandeza, eleggendo le parole
stile attico. -stile laconico: ispirato a un'estrema concisione e caratterizzato da un'
francesco da barberino, 5: tieni a mente ch'elle ti diranno / parole
lingua ogn'ingegno ogni stil manca / a cantar di suo'laude senza fine. citolini
de l'alto monte, / drieto a lo stil del nostro ragionare / or chi
delle cose celestiali, convertiamo nostro stilo a parlare del giudicio d'amore. -lingua
i. frugoni, i-6-247: « gobbi a noi! », storcendo il muso
(nella 'commedia'dantesca, con riferimento a san paolo). dante, par
un artista o di una scuola (e a partire da un originario significato di maniera
maniera personale, tale insieme, analogamente a quanto è accaduto nella letteratura, è passato
è accaduto nella letteratura, è passato a indicare l'aspetto nuovo, originale e soggettivo
-in partic.: gusto artistico comune a una data età, a un dato periodo
gusto artistico comune a una data età, a un dato periodo della storia dell'arte
da l'altro si conoscano, così a quelli parimente aviene. lomazzi, 4-ii-209:
. l. pascoli, i-218: mandollo a studiare sulle pitture più rare di michelagnolo
, v-1-784: io ho dato in ricordo a messer tiziano, il quale viene a
a messer tiziano, il quale viene a la corte, che mi tolga col suo
ellittiche della prep. e riferite aggettivalmente a una data costruzione). filarete,
ne collegano i giganteschi piani, quasi a distribuirvi l'identico stile gotico. stampa
ellittiche della prep. e attribuite aggettivalmente a un mobile, a un oggetto, a
e attribuite aggettivalmente a un mobile, a un oggetto, a un tipo di arredamento
a un mobile, a un oggetto, a un tipo di arredamento. -mobile
di un periodo determinato o anche fabbricato a imitazione. -arredamento in, di stile
come aggiunto di 'stile', vale press'a poco come 'stile floreale'o 'stile nuovo o
stile liberty... che si riduce a una innocua efflorescenza decorativa di gigli,
ellittiche della prep. e attribuite aggettivalmente a capi di abbigliamento o alla moda stessa
dell'opera di un musicista (e a partire da un originario significato di categoria
, tale insieme è passato, analogamente a quanto è accaduto nella letteratura ma senza
senza perdere il riferimento al genere, a indicare la maniera personale del comporre e
doni, i-285: sono alcuni tanto affezionati a questo stile antico-moderno de'madrigali e mottetti
qualche proposta e risposta e qualche imitazione a modo di fuga. 7.
ioveni e donne son; qual presso a fonte / canta con dolce e dilettoso stile
di condursi con date persone o rispetto a determinate situazioni; comportamento, atteggiamento,
lo stilo,... comandò a panfilo che una [canzone] ne dovesse
con un nome proprio, per attribuire a qualcuno atteggiamenti e comportamenti analoghi a quelli
attribuire a qualcuno atteggiamenti e comportamenti analoghi a quelli abituali della persona indicata dal nome
g. bassani, 3-133: neanche a farlo apposta, i moralisti come bruno
, i moralisti come bruno vanno sempre a innamorarsi di tipetti stile adriana.
ragione d'arme e stile di cavalleria a quelli dare licenza. -comportamento proprio
minima interferenza tecnica quale quella del rasoio a lamette per cui il barbiere finisce di
tobino, 5-205: chi riuscì mai a mandare a letto il niccolai? vederlo
, 5-205: chi riuscì mai a mandare a letto il niccolai? vederlo un poco
marotta, 4-96: ce ne andammo a cenare senza stile in una tavernella di
ed un po'fredde si prestano soprattutto a ricevere fiori bianchi: è il colore più
al i° marzo, al 25 marzo, a pasqua (quindi con anni di lunghezza
del calendario (con partic. riferimento a quella gregoriana e a quella della rivoluzione
con partic. riferimento a quella gregoriana e a quella della rivoluzione francese).
: complesso delle regole consuetudinarie che disciplinano a livello intemazionale la redazione delle scritture diplomatiche
trattandosi di clausola di stile intesa semplicemente a ribadire il principio pacifico che ciascun proprietario
cioè la riduzione della funzionalità del verbo a favore del nome e di sintagmi nominali
sate, ecc., sono ormai ambientati a tutti i livelli di lingua orale e
sembravano contraddire al costume fascista. a. caroli [« stampa sera »,
che dante ne pronunzia, si riferisce a lui, non ad altri.
'stile in grande', come dicesi a londra. montano, 1-147: cervelli
italiana, gli stranieri sembrano farlo apposta a esibire un'alta percentuale di stilemi nazionali
ma stilettante: certe parole non squillano mai a vuoto. stilettare, tr.
, stilettando cesare, dierono la libertà a roma. baretti, 3- ^ 3:
già chiuse tutte le strade che conducono a firenze... tieni per fermo
una massa di vigliacchi... avvezzi a stilettare alle cantonate si trovano persi in
con ampliamento semantico da 'strumento scrittorio'a 'lo scrivere, resprimersi per iscritto'e,
resprimersi per iscritto'e, successivamente, a 'modo di scrivere, di comporre per iscritto'
stileggiato, agg. letter. improntato a un particolare livello stilistico.
-i). atleta specializzato nel nuoto a stile libero. c. bascetta
la miglior stileliberista azzurra ora in difficoltà a causa della maturità. = deriv.
, le operazioni aritmetiche cne si fanno a colpo d'occhio. c. e.
avendolo spietatamente stilettato, gli andò finalmente a morire nel calamaro. stoppani, 1-518
coi primi crepuscoli vengono le ipocrite zanzare a ripeterti la nenia bugiarda, pronte a stilettarti
zanzare a ripeterti la nenia bugiarda, pronte a stilettarti a tradimento dove che sia.
la nenia bugiarda, pronte a stilettarti a tradimento dove che sia. 3
con o senza la mano armata. a. cattaneo, i-207: colla mano diritta
cattaneo, i-207: colla mano diritta serrata a far pugno diceva: « hanno da
allora stilettava tana, come se avesse avuto a crivellare il suo nemico. stilettata
soglia della sua cattedrale e quivi ammazzarlo a furia di stilettate con intenzione tetrissima!
: nane dà una stilettata in petto a lelio, il quale barcollando va a morire
petto a lelio, il quale barcollando va a morire dentro la scena. pratesi,
al suono straziante di un lamento, a una sensazione fisica repentina e dolorosa,
spade stilettate, cioè con punte lunghe a uso di stiletti. = deriv.
acuminata, munita di una piccola elsa a croce; diffuso specialmente nei sec.
mancino con uno stiletto dette una ferita a piero. aretino, 26-324: dal feretro
e. cecchi, 2-70: ferruccio dissanguato a gavinana col maramaldo che gli si butta
metallo con un'estremità appuntita, atti a incidere superimi di varia durezza. bonavia
ensiformi e dentellato-spinose, fiori bianchi disposti a ombrella, vive in stagni e paludi,
acquatiche che hanno le foglie triangolari appuntate a foggia di stiletto. 5
sovietica degli anni sessanta, giovane appartenente a gruppi e a bande che, sul
anni sessanta, giovane appartenente a gruppi e a bande che, sul modello della cosiddetta
. bot. famiglia di piante dicotiledoni a cui appartengono numerose specie per lo più
zigomorfi disposti in racemi, con corolla a forma cilindrica costituita da cinque lobi disuguali
ricerca stilistica nella creazione artistica fino anche a un eccesso di preziosismo formale e di
. che servirsi efficacemente della frase stessa a dimostrare che tiziano mancava di disegno.
perfezione formale dell'opera d'arte, a scapito della ricchezza e della profondità dei motivi
ugualmente vantaggiose di trasferire le lavorazioni italiane a shanghai,... che fare
, sf. ricerca di artifici stilistici fine a se stessi (e il risultato che
. i tedeschi, per i primi a coltivarla, la chiamano 'stilistica': e nella
normativo risalente alla classicità greco-latina e destinato a venire meno col romanticismo).
latino quando al ministro paresse, come pare a me, che insegnar un po'di
, che insegnar un po'di latino a quelle figliuole fosse più utile che la
caso di fare il viso d'allarme a un vecchio innocentissimo scritto di stilistica. gramsci
secoli precedenti, configurandosi in indirizzi improntati a diversi presupposti filosofici e tecniche d'indagine
rani. r. ponghi, 154: a rinforzo d'errore, si presumeva..
formali (la creazione letteraria); atto a conseguire livelli estetici elevati o raffinati (
il poeta palazzeschi ha insegnato all'italia a ridere allegramente dei professori, infischiandosi,
stile di un'opera letteraria per giungere a individuarne le profonde motivazioni artistiche e a
a individuarne le profonde motivazioni artistiche e a fondarla nell'ambiente storico e culturale da
croce, ii-14-249: gli stilistici si mettono a fare un'operazione molto pericolosa, o
cecchi, 9-220: il vero autore cominciò a trapelare dalle affinità stilistiche con altre opere
valori formali, dello stile, rispetto a quelli del messaggio (un'espressione musicale)
ragioni per cui preferisco la musica classica a quella contemporanea come commento ai miei film
mortificazione. beicari, 6-47: a questo prete mandò l'abate giuliano stilite
ventisette anni della sua esistenza in cima a una colonna. -in espressioni comparai
e anche inerzia spirituale). a. cattaneo, iii-144: quante volte,
di san marco, innalzato su colonne a simboleggiare il dominio della repubblica di venezia
, 4-283: parigi, che è aperta a qualunque inversione, accettava...
della modella seduta che si riposa, a fianco della figura statuaria, viene a rammentarci
, a fianco della figura statuaria, viene a rammentarci che il sarnesi vedeva sul vero
partic.: piegare una forma naturalistica a funzione decorativa. panzini [
meno completamente dalla realtà, ridotta spesso a pura allusione o citazione in funzione decorativa
fortemente stilizzati. 2. ricondotto a un determinato modello stilistico, fino a
a un determinato modello stilistico, fino a toccare la pura convenzionalità (un'espressione,
genere dalla parte che avversavo: vale a dire, accresciute e ormai stilizzate contumelie
melodramma;... preludio non già a rivoluzioni o a romanticismi, ma a
.. preludio non già a rivoluzioni o a romanticismi, ma a stilizzati recitativi con
a rivoluzioni o a romanticismi, ma a stilizzati recitativi con aria pastorale vaghissima.
sua frusta come un cero, era volto a lei, aspettando gli ordini. panzini
tra il domestico e il gentiluomo si trovava a mezza strada. -compiuto o
le basette... impresentabili davanti a un uomo stilizzato come federico.
formali, caravaggio riesciva... a creare un nuovo senso di plasticità fondato
... nella porta... a stilizzazioni romaniche. c. carrà,
stilizzazione spinte all'estremo. -adesione a modelli canonici. stuparich, 4-69:
/ e viene in terra e dà luogo a pancille, / e di lacrime stille
13-57: né pur, misera terra, a la tua sete / son da l'
tuo sangue, quale è pur atto a penetrare mille cuori non che uno.
macchia di forma circolare. g. a. torricelli [in targioni tozzetti, 12-3-330
di maniera che una stilla di lui a padova non perverrebbe. segneri, i-246
cune poche stille d'inchiostro amaretto, impiegate a lineare ed 3. figur
. manifestazione esteriore di un sentimento. a sferzare bernescamente i cattivi scrittori di que'giorni
49: uno ignorante par suo non istà a lambiccare e oliva, i-1-465: oh
gli stillamenti di cervello della pittura. a. f. doni, 3-65: 1
« dille » dicea, « a la mia donna / che mi diseta con
poco (per lo più riferito a entità astratte). quido,
la carne, nata d'affetlodi anzi a dio preghi mi rende / fu breve stilla
vii-38: e giorno e notte chiero, a giunta mano, / va sua
rami stillanti di pioggia / sbadigliando a. cattaneo, i-378: tu stimi più
s'avanzava verso di loro, inchinandosi a ogni altare, colla de
... giù dalle stillanti / tegole a furia percotea / mettimi or tosto
furia percotea / mettimi or tosto a riposar, ch'io possa / gustar di
l'uno e l'altro altare, / a cui la sacra esperta man sommette mattino,
5. locuz. -a stilla a stilla, a stille, a stille a
. locuz. -a stilla a stilla, a stille, a stille a stille-, una
-a stilla a stilla, a stille, a stille a stille-, una -in partic
a stilla, a stille, a stille a stille-, una -in partic.:
foce di tramontana: ma a lungo andare avendosi egli alzato,
allungato e angustato il letto, lambicandovi a stilla a stilla, con applausi
e angustato il letto, lambicandovi a stilla a stilla, con applausi e grida
gli occhi); pian1- i-88: a stilla a stilla mi cadeva dalla fronte un
); pian1- i-88: a stilla a stilla mi cadeva dalla fronte un freddo sudore
mio m'han fatto un sasso sangue a stille. pea, 3-87: la doccia
si è forata e inzuppa il muro a stilla a stilla. domi, le lagrime
è forata e inzuppa il muro a stilla a stilla. domi, le lagrime scorrono dagli
da'rai del sol, gronda la pioggia a stille. chiari, 314: avea
; con lentezza esasperante. - a poco a poco, poco per volta;
lentezza esasperante. - a poco a poco, poco per volta; gradatamente e
angusto core / un torrente di gioie / a stilla a stilla. buonarroti alamanni, 6-28
/ un torrente di gioie / a stilla a stilla. buonarroti alamanni, 6-28: tirò
il giovane, 10-887: i'mi disfò a stille a stille, / i'mi consumo
, 10-887: i'mi disfò a stille a stille, / i'mi consumo, la
. papini, 193: i mali non a stilla a sangue vedeasi ancor stillante. d'
, 193: i mali non a stilla a sangue vedeasi ancor stillante. d'azeglio,
4-248: additava l'azstilla, ma a guisa d'impetuosa tempesta furiosamente inondaza che
ricordo, una situagiorni, che passa a stilla a stilla, interminabile, io vivo
una situagiorni, che passa a stilla a stilla, interminabile, io vivo la mia
: tornate pur memorie aspre e pungenti / a lace -essere stilla a gran
/ a lace -essere stilla a gran mare-, essere cosa di minima
ii-ii: questo fanciullo al rilevanza rispetto a ciò che sarebbe necessario. carcere si
: quel che si è fatto è stilla a gran mare. s'inacerbi.
. che cade o defluisce o che fuoriesce a goccia a febbre. goccia, sotto
cade o defluisce o che fuoriesce a goccia a febbre. goccia, sotto forma di
-che scorre, sgorga o viene versato a goccia a goc -secrezione di
scorre, sgorga o viene versato a goccia a goc -secrezione di un umore
ferma lo stillamento con cepunta della spada a polinice / nel manco braccio disarmato e
cartolina, così stillante di dolore risorto a vita, mi è giunta cara.
(ohi ohi! che broscia stillante a rimbombo)... nessuno disputa,
stilare), tr. letter. sottoporre a distillazione un liquido o una sostanza in
in buona boccia: / esce fuori a goccia a goccia; / se più
buona boccia: / esce fuori a goccia a goccia; / se più pena,
potenza. - con riferimento a un apparecchio distillatore. a. falconi
con riferimento a un apparecchio distillatore. a. falconi, 73: consumono poca quantità
, 1-263: 'libacunculum': vasetto che stilla a poco a poco il liquore.
: 'libacunculum': vasetto che stilla a poco a poco il liquore. -rendere possibile
una falda di piombo distesa sarà meno atta a galleggiare della medesima falda ridotta in figura
- figur. far consumare energie a poco a poco. aretino, v-1-375
figur. far consumare energie a poco a poco. aretino, v-1-375: il
, la quale l'avesse... a far dormire. varthema, 80:
se stila. vasari, ii-33: cominciò a stillare oli ed erbe per far la
1-16-18: parlo, o donne, a voi che tanta cura / ponete in stemprar
/ per cancellar la naturai figura / ch'a l'eterno pittar di formar piacque.
morte. 2. far passare a goccia a goccia un liquido o un
2. far passare a goccia a goccia un liquido o un fluido attraverso
terza fiata per le cenere nel modo che a vostra signoria ho scritto. nannini [
. 3. versare o somministrare a goccia a goccia o a poco a
3. versare o somministrare a goccia a goccia o a poco a poco,
versare o somministrare a goccia a goccia o a poco a poco, lentamente e in
a goccia a goccia o a poco a poco, lentamente e in piccola quantità un
simulacri e l'ume. duto infino a che morisse. d. bartoli, 2-4-355
le cerimonie funerali. cesarotti, 1-xvi-1-7: a patroclo poi ch'i'sono stato
cica -per estens. costringere a piangere. trici / balsami rari e
, / sul cuore. -con riferimento a un recipiente. in pianto i lumi
. mandare fuori, lasciar cadere, emettere a goccia a goccia, con intermittenza o
fuori, lasciar cadere, emettere a goccia a goccia, con intermittenza o in scarsa
spine e d'arboscelli / che stillan tosco a cui non vai rimedio. marino,
o diffondere un liquido o un unguento a gocce essendone intriso o madido (e può
il terzo dì [i nuvoli] cominciarono a stillare minuto e poco. baldi,
. 6. secernere o espellere a gocce un umore, un liquido fisiologico
ancora, / per rintuzzar lor ire, a la radice / trapassar delle corna un
/ ma il foro ampio addolora, a le percosse / stillando sangue. -provocare
. marchetti, 5-8: vid'ella a sé davanti... /..
. petrarca, 322-6: spirto già invitto a le terrene tutte, / ch'or
-insinuare nell'animo e nella mente di qualcuno a poco a poco un'idea, una
e nella mente di qualcuno a poco a poco un'idea, una convinzione, un'
. radula, vi-274: son stretto a stillar le parole / e favellarti con tacita
bibbia volgar., vii-457: disse iddio a me: « o figliuolo d'uomo,
a'bordelli di toscana. -inserire a tutti i costi in un discorso determinati
impegnare con zelo e abnegazione, sottoponendola a uno sforzo duro e prolungato, una facoltà
d'animi vari, / così voltammo a varie cose il cuore: / chi l'
entro un dato tempo, stillarsi rumor cervicale a pensarci sopra. 13.
tener, staremci or noi / qui a consiglio stillando i vari modi / del cavalcarlo
rossor dal vago viso, / dolce a leandro in questa guisa disse. ghislanzoni
giacomo, ii-581: il tenitore del banco a quell'infemale'macao'stillava le sue tre carte
profughi,... venne in corfù a ricercare lavoro. percoto, 295:
pronom. cadere, fuoruscire o defluire a goccia a goccia, sotto forma di
cadere, fuoruscire o defluire a goccia a goccia, sotto forma di gocce;
: il licore che stilla dal tronco serve a que'popoli per avvelenar la punta delle
una grotta. - cadere a piccole gocce (la pioggia).
un processo di distillazione; essere sottoposto a un processo di distillazione. fr.
bene le iunture, superposto lo alambicco, a quella mediocre foco si dia tanto che
iv-245: di otto prodotti vulcanici messi a stillare, cinque hanno manifestata più o meno
19. venire secreto o espulso a gocce, goccia per goccia o,
goccia per goccia o, anche, a piccoli zampilli (un liquido fisiologico).
materie fetide e icorose, molto somiglianti a quelle che stillano da cancri ulcerati. carducci
20. sgorgare per lo più a piccoli zampilli; scaturire a goccia a
per lo più a piccoli zampilli; scaturire a goccia a goccia (un corso d'
a piccoli zampilli; scaturire a goccia a goccia (un corso d'acqua, un
ritrea sibilla / ire alla caccia ed a mano un segugio, / a prendere orsi
caccia ed a mano un segugio, / a prendere orsi là dov'arno stilla.
scuola. 21. cadere o fuoruscire a una a una, con intermittenza (
21. cadere o fuoruscire a una a una, con intermittenza (le gocce
, quei primi che violeranno i giuramenti, a costoro stilli in terra il cervello,
affogare, si diede con grandissimo studio a custodirsi, esaminando attentamente il sole e
il sole e l'aria. -riversarsi a goccia a goccia in un organo.
e l'aria. -riversarsi a goccia a goccia in un organo. fasciculo di
, iii-3-40: quando porge la man cesare a piero / da quella stretta sangue umano
. 22. lacrimare, piangere a dirotto in modo incontrollato e irrefrenabile,
, e l'occhio mio stilla, cioè a dire f agrima
dire f agrima a dio. pasqualigo, 1-41: sei tu
l. pascoli, iv-2-80: son forzato a stillarmi giorno e notte in pianti amari
stillano di caffè. -con riferimento a un liquido fisiologico (anche in espressioni
che stillarono ai gelido sudore / seppero a un tratto il senso della vita
una notte. 26. sciogliersi a poco a poco (la neve, il
. 26. sciogliersi a poco a poco (la neve, il ghiaccio)
gonzaga, 8-31: sento il ghiaccio stillarsi a poco, a poco, / qual
: sento il ghiaccio stillarsi a poco, a poco, / qual fresca neve d'
. scervellarsi, arrovellarsi, affaticarsi intorno a un problema sia pratico sia morale o spirituale
con intenso sforzo mentale agli studi, a un'attività del pensiero. - anche sostant
ii-2-202: egli poteva stillarsi... a fare dei commenti umoristici. betti,
sì di passion mi struggo e stillo / a veder quel ch'io so'e quel
/ che per vergogna non m'ardisco a dillo. machiavelli, 1-vi-321: mi pare
creatura / non pinse l'occhio infino a la prima onda. tinucci, 2-46:
stilla liquor che qui non cade. a. brucioli [valdés], 96:
sordo continuo misurato dolore che stilla sotto a tutte le cose. -suscitare un'
-suscitare un'ispirazione. attribuito a petrarca, xlvii-203: s'io potessi cantar
fu necessario che il benigno vecchio adattassi a una finestra, da la cui bocca si
aria mescolata con la rugiada là intorno a mezo agosto stilla in quelle gongole, è
/ o stillar dentro gli antri a goccie a goccie. -figur. introdursi
o stillar dentro gli antri a goccie a goccie. -figur. introdursi, diffondersi
nuvole ruzzoloni in cielo. -stentare a sorgere (il sole). s
aldrovandi, xxxviii-380: il sol par ch'a venir si stille. -intravedersi qua e
. montale, 2-90: si svolge a stento il canto dalle ombrelle dei pini
, spicchi di muraglie. -calare a poco a poco, gradualmente (la sera
di muraglie. -calare a poco a poco, gradualmente (la sera).
ombra. 33. essere concesso a poco a poco (un aiuto).
33. essere concesso a poco a poco (un aiuto). sagredo
soccorsi spremuti da ferdinando non stillarono che a goccia a goccia, lenti.
da ferdinando non stillarono che a goccia a goccia, lenti. 34.
34. locuz. - stillare buon odore a chi ha buon naso: farsi stimare
apprezzare le opere degne. g. a. averoldi [in muratori, cxiv-2-385]
il padre stella ha stillato bon odore a chi ha bon naso. -stillare il
, che per più grato / farlo a te, che di lagrime sei vago,
. 16. -stillare negli orecchi qualcosa a qualcuno: suggerirglielo. guicciardini, ii-286
: la quale varietà., molti attribuivano a sospetto stillatogli (come per natura era
-stillare per gli occhi la vita: morire a forza di piangere, per il dolore
le lacere falde. -sottoporsi a un sacrificio prolungato nel tempo per conseguire
, calcareo, gli parve la sola a cui dovess'essere accordata la vegetazione.
. ant. stilado). sottoposto a un processo di distillazione, distillato.
cioè sculpte con li soliamenti a le sime e con le fenestrelle in la
0 appena intermittente (con partic. riferimento a quel lo determinato dalla discesa
quel paese hanno un perpetuo stillicidio. a. cocchi, 8-33: acque..
di una grondaia. -con riferimento a un'applicazione idroterapica. redi, 16-ix-275
con le quali egli persuade gli architetti a non fare mai gronde o stilicidi ai
cocchi, 1-59: la giovine donna arrivata a questa età., versa dall'utero
151: il dighiaccia- mento primaverile comincia a produrre lo stillicidio nell'iglu.
d'annunzio, 4-i-171: in mezzo a quelo stillicidio continuo di sillabe, una
, di mandare onorato con un mio biglietto a serena, gerché ci mandi una boccia
-per estens. profondamente addolorato, fino a piangere profusamente. lanzi, v-115
che cade finemente, con gocce piccolissime o a goccia a goccia (la pioggia o
, con gocce piccolissime o a goccia a goccia (la pioggia o la manna,
neppure cadere in terra. -secreto a goccia a goccia da una pianta (una
in terra. -secreto a goccia a goccia da una pianta (una resina)
stillata / manna dai grappoli, / a terger nata / cura dagli animi, /
ditosca vite almo liquor. -somministrato a goccia a goccia (un medicamen- to
almo liquor. -somministrato a goccia a goccia (un medicamen- to).
4. per estens. sottoposto a lunga cottura, concentra2. per estens
stillate, / perocché la fatica odiava a morte; / non voleva menar le man
grazia assai ch'un ben stillato inchiostro. a. sagredo, li-5- 134:
groto, 2-4: le sarò sempre appresso a riverirla col core, ricordandosi quella sentenza
di quella. 6. conseguito a fatica (un grado di istruzione).
(un sentimen- to). a. cattaneo, iii-2: l'amore di
. frugoni, 3-ii-380: sono nudriti a pisto ed a stillato gl'infermi. cestoni
3-ii-380: sono nudriti a pisto ed a stillato gl'infermi. cestoni,
, 71: l'avrebbe mantenuta a stillato di cappone. manzoni, pr.
vino più generoso. -essere, stare a stillato: mangiare pochissimo, digiunare.
, i-329: noi in questo mezzo stiamo a pantanella e presto saremo a stillato,
mezzo stiamo a pantanella e presto saremo a stillato, se soltan solimano non ce aiuta
di por le coma ai monisteri stava a lo stillato per amore d'una mo-
paresse acqua, fosse veramenteualche stillato non valevole a battezzare. segneri, i-679: non
battezzare. segneri, i-679: non a altri cibi verrà interrotto [il digiuno dei
atto per atto, per modo che venissero a essere come uno stillato dell'azione.
essere come uno stillato dell'azione. a. cattaneo, i-2: damasceno chiama
6-186: quale assegnata alla stilleria, quale a stem- rar ambre a vari usi
, quale a stem- rar ambre a vari usi, quale ad altri tali esercizi
sincopati. arpino, 15-164: s'affrettò a riprendere il lento e ritmato stillicidio dei
vita o di un suo momento (a indicare un'attesa impaziente o angosciosa e
noia, di sofferenza insostenibile). a. botto, xc-568: un uom della
che noi seppelliamo vivi in una cella, a gustare per anni e anni, anche
10. locuz. -con stillicidio: a goccia a goccia. vamento che apportar
. locuz. -con stillicidio: a goccia a goccia. vamento che apportar può il
un'azione o un sentimento costante riesce a vincere ogni resistenza. imbriani, 6-6
giuliani, i-20: le scorze, a fargli rendere quell'umido che hanno addosso
bizzarro. fagiuoli, vi-24: ancor a me mi vengono de'grilli: / divento
bernardino da siena, 32: stando a la predica, scriveva in tavole di
lo stilo i caratteri sopra le cere. a. cocchi, 5-2-191: le lettere
stilo. calvino, 11-99: questo arnese a guardarlo bene somiglia a uno stilo o
11-99: questo arnese a guardarlo bene somiglia a uno stilo o calamo o matita ben
o calamo o matita ben temperata o penna a sfera. -di stilo, per
(come l'asso e il tre a briscola o tasso, il due e il
il duro prese coll'asso e si fece a un altro stillo.
. 2. per estens. tendenza a idealizzare la realtà. a. cocchi
. tendenza a idealizzare la realtà. a. cocchi, 8-127: con tal teoria
nobilitazione di quel mondo di sentimenti che a te pare volgare, che cova in te
e. gadda, 26-75: la presente a nome di angioletti, per chiederti se
estens.: pen cingersi a scrivere. - porre lo stilo in mano
scrivere. - porre lo stilo in mano a qualcuno-. indurlo a scrivere. -drizzare
stilo in mano a qualcuno-. indurlo a scrivere. -drizzare, muovere, piegare lo
muovere, piegare lo stilo aqualcosa: porsi a scrivere di un dato argomento.
: si dirizzae ora il nostro stile a dichiarare li suoi avvenimenti. donato degli albanzani
qualche memoria del tuo nome / e texere a mie chiome / degna corona del tuo
/ cantammo? -con riferimento a quelli con cui, secondo una tradizione,
disegno da esso con tanta cura tirato a perfezzione. 3. pugnale con
3. pugnale con ferro molto acuminato, a sezione quadrata o triangolare; stiletto.
.. fu il primo barbaramente scannato a colpi di stile. d'annunzio,
e stello ogni cosa diricta e apta a sostenere. cellini, 698: fatto questo
698: fatto questo, subito mi messi a dirizzare uno stile grande nel mio cortile
giallo si sforza, nel mezzo, a tentare d'arrampicarsi sullo stilo che regge il
lo stile in mezzo, o siano a capanna col comignolo nel mezzo a tettuccio,
o siano a capanna col comignolo nel mezzo a tettuccio, sempre ne va male assai
dall'ombra cadente da uno stilo imparate a rischiarar quella vita oscura in cui marcite inutili
cum le ferree lamine se colligano, a ciò che da la forza de l'aqua
stile. zucchelli, 130: mandai a chiamar il chirurgo, acciò la considerasse con
. 11. radiotecn. antenna a stilo: antenna ricevente costituita da un'
. che è proprio o si riferisce a uno stilobate. cesariano, 1-5:
stilobate. cesariano, 1-5: eziam a la stilobatale base si solea iscribere così
, sm. supporto per penna stilografica o a sfera costituito da una base e da
. cesariano, 1-5: etiam a la stilobatale base si solea inscribere così
il principe ride e con una stilografica firma a grandi lettere: umberto di savoia.
foglio dalla cartella a lato della scrivania, tirò fuori la sua
la laurea con lode, e si mise a scrivere. 2. adatto
scrivere. 2. adatto a tale tipo di penna (un pennino)
temporale. 'apofisi stiloide', nome dato pure a due sporgenze sottili e rotonde che presenta
stiloidite, sf. medie. flogosi localizzata a livello di un processo stiloide. -stiloidite
un processo stiloide. -stiloidite radicale, quella a carico del flessore e dell'abduttore nel
, 1411: 'stiloioidèo', nome dato a varie parti in anatomia, così:
c. carrà, 461: a questo punto ci si chiederà: può l'
stilolatrìa, sf. letter. adesione acritica a un determinato stile pittorico.
(v. stilidio), ò|i|j. a -erro?; 'occhio'e dal tema di