. cavalcanti, 1-xxxvi-2: certe mie rime a te mandar vofliendo / del greve stato
e dura / mi muove, lasso, a dir quasi forsato / lo dolorozo stato
lo dolorozo stato / nel qual m'a mizo falsa ismisuransa. d. frescobaldi
/ amor o la volubile fortuna / dieder a chi più fur nel mondo amici.
: duro mio stato! il cor squarcianmi a gara / quindi la sposa, /
ma tratterò del suo stato gentile / a respetto di lei leggeramente. boiardo, canz
troppo amor certo è ingrato, / dando a te tanta bellezza. fagiuoli, vl-97
riprodurre, i più ampi spazi non bastano a contenerlo e deve esser necessariamente vago sulla
nuocergli. ortes, 38: se a un uomo si attribuiva un grado ai bontà
attribuivano le virtù o le qualità medesime elevate a grado infinito. leopardi, 865:
. testi fiorentini, 105: poi cominciarono a governare la cit- tade per modo di
/ maritar disegnava la figliuola, / non a costui che, cavallier privato, /
], 13: il marito è obbligato a riceverla presso di sé ed a somministrarle
obbligato a riceverla presso di sé ed a somministrarle tutto ciò che è necessario ai bisogni
maggiore che vedere uno d'infima miseria a stato reale elevare. iacopo da cessole
essendo con le genti del re di navarra a campo a viana castello ignobile di quel
genti del re di navarra a campo a viana castello ignobile di quel reame, combattendo
l'infanta né il duca suo marito a maggiore stato fu per non avere nella corona
casi in cui la legge la obbliga a dame denuncia, avrà rivelato questi segreti
segreti, sarà punita con detenzione da uno a sei mesi. -influenza, ingerenza
averci gli ecclesiastici troppo stato e attraversarsi a ogni bontà d'ordine civile. -favore
stesso sultan selim e contro la promessa fatta a stefano vaivoda, fece metter in stato
1-iv-73): trovandosi egli una volta a parigi in povero stato...,
..., diliberò di volere andare a vedere la magnificenza di questo abate.
, 1-iv-354: la povertà gli fu sprone a far versi, e per procacciarsi un
. carducci, ii-13-272: il corazzini appartiene a un'antica e nobile famiglia toscana che
comune di firenze secondo suo stato. a. pucci, cent., 11-39:
più per casa e per famiglia, / a piede o no, secondo loro stati.
un poco: / se state bene, a che mutare stato / e perché trapiantarvi
un cavaliere di malta, che andava a venezia. bernari, 6-214: partii,
di mio padre s'affrettò... a trovarmi uno stato nel commercio.
hai stato, che il mondo t'induce a superbia? alamanni, 7-i-212: ho
che i suoi parenti non avrebbero acconsentito a dargli moglie, finché non ci avesse
con incredibili stenti s'era tirato su fino a formarsi quello stato. -di
salvi la vita al suo figliuolo / ed a casa sua l'onor, ci metterà
/ in contanti il mio stato e venni a starmene / a pisa. vita di
mio stato e venni a starmene / a pisa. vita di gio. gastone i
d'ignudo ha fatto uno stato di sopra a ducati 40 mila. 15
dio o pensare del mondo; e a questo potrà vedere s'egli è in istato
vilissime cattività era infamato. -adesione a una religione, confessione. vincenzo maria
peccato, / lebbe cosa è reputata, a pensar de quello stato / nel qual
8-28: se non per mettersi in tutto a paro, di studi e di stato
e transitorie, in cui può venire a trovarsi una persona. -in partic. stato
condizione in cui si trova il soggetto a cui il rappresentante della pubblica accusa attribuisce
di una certa continuazione e per opporre a qualunque velleità di messa in istato d'
ogni condannato alla pena dei lavori forzati a tempo o della reclusione sarà inoltre, durante
. caro, 12-i-316: che hanno a fare i frati con dio più che noi
è la libertà di eleggersi lo stato quale a lor piace. manzoni, pr.
la gravidanza e 'l maritale stato. a. cattaneo, i-52: l''ecclesiasti-
, i-259: il ragazzo si mise a ronzare attorno al convento perché lo pigliassero novizio
posizione giuridica di una persona in ordine a determinati rapporti o fini. codice dei
non so quanto sia necessario conoscere così a fondo lo stato di famiglia di francesco.
e istituzionali interni, in cui può venire a trovarsi una comunità politica indipendente o una
in quelle si seppe sì reggere come a stato di pace si conviene. serdini,
discorso sullo stato dell'unione). a. di robilant [« la stampa »
degli albizzi, i-298: come è noto a ciascuno, quanto a noi è stato
come è noto a ciascuno, quanto a noi è stato possibile, sempre abbiamo desiderato
settimo fosse per abusare della facoltà delpinstituzione a fine di turbare lo stato quieto della
economica e potenza militare in cui viene a trovarsi una comunità politica indipendente.
vero per fare quelle cose che pertiranno a stato e grandega de la vostra glarissima
[dei tribuni della plebe] venne a essere più stabilito lo stato di quella
... ch'ei si rimettesse a memoria ciò che egli gli aveva detto di
ei ne aveva ricevuto piagne nella persona, a lui soprastava maggior pericolo e nella vita
liguria; franse e disperse l'avverso esercito a trevigi; e, rimesso in istato
aver- sari furono quelli che prima cominciarono a rinunziare alli ufici. sacchetti, x-90-3
fu una volta sì presuntuoso che cominciò a parlare e a trattare per via di stato
sì presuntuoso che cominciò a parlare e a trattare per via di stato contro al
i quali si travagliono agli stati essere differenza a pu- blici servi? savonarola, 11-68
poi chi lor l'ha detto: te a discorrer sono audaci / di politica di
-congregazione di stato: in lombardia, a partire dal secolo xvi, consiglio di
sezione storica dell'archivio civico di milano a san carpoforo, decreto (30-ix-1786) [
: fu mozzo il capo per lo stato a cinque cittadini. g. cambi,
soderim... giudicava... a proposito della repubblica ripigliare in qualunque modo
lo stato. -vendere lo stato a ritaglio: favorire per denaro la partecipazione
rumore molesto, a un trauma o a una patologia. rajberti, 4-90:
aria). ariosto, 7-io: a quella mensa citare, arpe e lire,
di concenti buoni. calzabigi, 177: a quella mensa arpe, sampogne, cetere
molte corde, fa dolce tintinno / a taf da cui la nota non è
2. fischio, ronzio all'orecchio conseguente a una patologia o a un rumore molesto
all'orecchio conseguente a una patologia o a un rumore molesto. tasso, ii-237
ne gli orecchi e ne la testa. a. cocchi, 8-210: l'ottusità
un tintinno nei nervi dell'orecchio perturbati, a tratti un gridìo, a tratti una
perturbati, a tratti un gridìo, a tratti una musica. 3.
verso lontano dal ricercato tintinno della rima, a poema magnifico acconcio. martello, 15
tino, ogn'un si guardava intorno a le mani et a i piedi. p
si guardava intorno a le mani et a i piedi. p. nelli, 89
nelli, 89: credo che forse a quel tintino [il molinaro] intenda /
vii-326: il tintino delle monete sveglia a danzar * anche le bertucce. rubino,
piero dietavvive, 49: panni tinti a colore di doagio di mi- ciele anguilla
giuseppe flavio volgar., ii-294: oltre a questo vi si vedeva anco alcune veste
7-38: in alto la lunetta di ferro a raggiera, tinta di nero. g
: pensate, sorocni e, che sarebbe a vedere la faccia vostra corporale..
pazzia l'aspettar l'ingiuria per aversene a vindicare. a. cattaneo, i-39:
l'ingiuria per aversene a vindicare. a. cattaneo, i-39: salito il giovinetto
-ant. carta tinta: sorta di carta a carbone. leonardo, 2-224: sia
sia vago ispesse volte, nel tuo andarti a sollazzo, vedere e considerare 1 siti
di carte tinte, acciò non l'abbi a cancellare, ma mutare di vecchio con
loro. alberti, i-76: e1 figliuolo a persio re di macedonia non fu egli
carbone toccava e metteva nei sacchi ed aiutava a caricare. leopardi, 6-102: oh
. carducci, ii-1-28: la madre pendente a mezzo il petto da la sponda de
: con si alte lodi lo accompagnarono a palazzo ch'ei medesimo portavane tinte per la
(in partic. in quanto giunto a completa maturazione) un determinato colore.
, 82: più dolce pare 'l mèle a chi assaggia / l'amaro innanzi,
è tanto tinto l'inchiostro. a. neri, 1-175: quando [il
senza niuno colore, et in tanta quantità a poco a poco che il colore troppo
colore, et in tanta quantità a poco a poco che il colore troppo tinto si
e macchiato di lividi e lordi pensieri. a. cattaneo, ni-36: l'
fied. della valle, 251: a lei s'è volta e con benigno modo
, im prontandosi o ispirandosi a esso completamente o so lo
melanconia taciturna che da più dì si corica a letto e s'alza all'alba con
r. longhi, 455: chi riescirà a ricomporre i brani dispersi di questa storia
peccar sì lordo e tinto / che a te non ricorra, o madre pia,
amor del popolo, salvò la vita a sfodria, meritevole di morte, e prestò
di morte, e prestò palese aiuto a febida, tinto della medesima colpa, quando
gli affricani de'nostri giorni, indifferenti a tutto ciò che non è delitto, tinti
ragione armato e dolor cinto / avertisco a nettarsi ogn'om che parla, / ché
la sua taglia. -togliere il tinto a qualcuno: farlo impallidire per la
'l piglio, / e burfa spesso a guisa di leone: / terrebbe 'l tinto
guisa di leone: / terrebbe 'l tinto a cui desse di piglio.
d'annunzio, iv-2-1310: stavano appesi a una cordicella per traverso alcuni tappeti persiani di
bontempelli, ii-669: nora aiutava i tintori a dare la calce alle pareti.
, ma il tintilia che assaggio qui a campobasso non sembra avere coll'aglià- nico
tessuti con tinture colorate (e apparteneva a una corporazione diversa da quella dei tintori
. veniva alienata per una cifra pari a 7 milioni 200 mila lire.
jacopo robusti (1512-1594) come allusione a persona che suole tingersi nel volto o
. ibidem, 31: ordenamo che a niuno sia licito de ogge ennante..
toia. citolini, 408: passando ora a la tintoria, dico che qui troverete
saggio e di affinamento non eran mai giunte a tingere pannilani e pannilini in 'rosa di
rocca. guerrazzi, 2-266: pareva imballato a forza dentro un farsetto di cimabellotto di
un'alga tintoria. cantù, 3-167: a firenze i tintori non doveano darsi attorno
firenze i tintori non doveano darsi attorno a cercar lavoro; ricevere dai mercanti le
, 180: e1 corno prese forte a tintulare / pregando ogn'om che debia seguitarlo
el sia pagado una femena che sta a san cane crisostomo dela tentura de braga xliii
tra parer vecchio o parer brutto, a una determinazione dovevo pur venire alla fine
colori. ramusio, i-254: dietro a questo andava un'altro prete con un
crudo fagli dare un po'di tintura a modino. pratolini, 10-320: era
pubblico tutto falpalà sporchi di sudore e tacchettini a spillo, gioielli da tabaccaio, tiare
, 8-32: si è femena paleda seconno a sua natura, / arrosciase la
secrezione assunta in determinate condizioni fisiologiche o a causa di una condizione patologica.
duodeno, e con l'uscire dànno a credere al medico puoco cauto che si vada
colorazione o dalla presenza di stirature dovute a sbocchi, emorragie, disfunzioni patologiche.
non dovrebbe sembrare indifferente e di poca fatica a chi ha qualche tintura di questa sorta
, ma non di superficiale tintura. a. cattaneo, ii-85: non vi basti
inclinazione radicata in seguito ad abitudini o a comportamenti a lungo praticati. castiglione,
in seguito ad abitudini o a comportamenti a lungo praticati. castiglione, 517:
517: per non essere possibile levargli [a dione] quella tintura della tirannide,
in estrinseco cristiani, ma non datisi a lavare con le sante acque del battesimo
della perfidia maomettana. papini, v-814: a ventott'anni soli, nel 373,
373, l'avevano [simmaco] mandato a governare l'affrica e forse gli era
a'fonti del secolo decimo quarto e a quelli de'latini. berchet, 1-88:
china] uso cavarne tinture, darla a poco a poco. magalotti, 9-1-191:
uso cavarne tinture, darla a poco a poco. magalotti, 9-1-191: l'
-tintura di viole: sciroppo medicamentoso a base di zucchero e acqua in fusione
, portando alla massima perfezione il corpo a cui è applicata. g. bersano
forse dir di no? venite la mattina a vedermi levar dal letto. -e poi
(acido solfoacetico): liquido che bolle a 930 e forma sali ben definiti con
. acido inorganico o organico in cui a uno o più atomi di ossigeno sono stati
. biol. famiglia di batteri unicellulari a cui appartengono specie diffuse nelle acque ricche
. biol. genere della famiglia tiobatteriacee a cui appartengono poche specie che vivono in
. capacità o tendenza di un organismo a riprodursi e svilupparsi in un ambiente ricco di
sostanza chimica utilizzata in cosmetica per ondulare a freddo i capelli o per depilare.
coll'ossigeno una serie notevole di combinazioni a 5 equivalenti di quest'ultimo, che
. invar. medie. pneumoconiosi dovuta a inalazione di polvere di zolfo di cui si
introdurre in orchestra strumenti inusitati (flauti a becco, una tiorba, una spinetta,
. riconducibile allo slavo torba 'bisaccia portata a tracolla', passata poi a designare tale
torba 'bisaccia portata a tracolla', passata poi a designare tale strumento, in quanto originariamente
strumento, in quanto originariamente veniva portato a tracolla dai mendicanti. tiorbato
superare la dor- mienza si può ricorrere a trattamenti come la scarificazione con apposite attrezzature
ragazzine erano delle tipe selvagge e decise a tutto. arpino, 16-18: proprio noi
proporre quella tipa, quella ginetta, a un giovane giudizioso come il signor merom
calvo, animalesco, allungò la mano a un piatto colmo di stufato d'agnello
. carrà, 612: mi affibbiarono a un tipaccio, uomo villano e brutale,
, che per un nonnulla mi pigliava a ceffoni. fenoglio, 5-i-1277: mi permetta
g. bassani, 3-133: neanche a farlo apposta, i moralisti come bruno
, i moralisti come bruno vanno sempre a innamorarsi di tipetti stile adriana. 4
decimottavo. b. croce, ii-2-93: a lui, [al vico],
. ant. con un senso ulteriore rispetto a quello letterale; allegoricamente. anonimo
, e anche come essa si presta a tipicizzare l'anonimita dell'industria moderna,
stato figlio ai povera gente e impossibilitato a studiare?, non potrei rispondere che con
persona o cosa; che è comune a tutti gli individui o gli elementi di una
gruppo, della classe, del genere a cui appartiene. pea, 7-302: il
però la prima sera siamo stati costretti a uscire tutti insieme per fare il giro
possiede le caratteristiche peculiari di chi appartiene a una determinata categoria di persone (e di
). carducci, iii-21-198: viene a discorrere di questa tipica personalità che in
atipico). m. a. marchi, 1-ii-277: 'tipico': dicesi
un determinato tempo, o che ricorre a dati intervalli. è il contrario di 'atypicus'
. g. paleotti, l-ii-251: a questo modo di venerazione, che si
se ne indicano la specie (per esempio a testa esagonale), la lunghezza e
lavoro di unificazione, che si limita a stabilire le specie e le grandezze principali
, sf. filos. nel linguaggio di a. rosmini, la creazione di tipi
nei battaglioni d'africa (non stento a crederlo: quel 'tipino'distinto, dairaria
sfuggenti e insieme smorti, pavidi e a tratti vitrei) ». 2
tipizzare1, tr. ricondurre qualcosa a una determinata tipologia, a un insieme
ricondurre qualcosa a una determinata tipologia, a un insieme di caratteri peculiari; evidenziarne
come la culla della libertà -uniformare a un tipo. -in partic.: nel
queste mense [di guerra] anche a roma si è parlato di 'tipizzare'i
. 2. medie. sottoporre a tipizzazione tessuti o costituenti ematici.
fanfani, 3-186: ho capito, principiano a tipizzarsi. faldella, i-4-183: quantunque
stesso intento unitario e liberale, pur continuarono a tipizzarsi sulla scelta dei mezzi. nieri
, 3-152: 'pitizzarsi':... a pistoia tipizzarsi. = var
, di tipizzare1), agg. ridotto a tipo; uniformato a determinati canoni o
agg. ridotto a tipo; uniformato a determinati canoni o norme. gramsci
normalizza un elemento rendendolo idoneo ad appartenere a una determinata categoria; riduzione a tipo.
appartenere a una determinata categoria; riduzione a tipo. - in partic.:
presentano in questo quadro sono i seguenti: a) conseguire un ritmo adeguato alle esigenze
. quando resta mera biografia, decade a cronaca o si converte in una tipizzazione
a. solmi [« oggi », 5-ii-1959
personaggi una tipizzazione così grossolana da sembrare a un certo punto infantile. pasolini,
, vagheggiamenti, tipizzazione degli eroi, a quelle sognate da giuliano a ontans.
degli eroi, a quelle sognate da giuliano a ontans. 2. classificazione di
antigeni tessutali di un organismo in base a caratteristiche immunologiche, genetiche, fisiche e
sì che comunque vestita la vettura vista a distanza richiamasse subito il tipo d'origine
tipo d'origine. -rappresentazione ideale a cui per astrazione può essere ricondotta una
gravezza e con disio / e li serventi a dio con tanto pondo: / «
quando luda andò ratto e festino / a tradir quel che fu ver uomo e dio
un'ora, / ma stava dormiglioso a viso chino ». bruno, 3-863:
fatto o elemento dell'antico testamento assunto a prefigurare (secondo una forma di esegesi
. classe, genere, ambito di appartenenza a cui si possono ricondurre entità o fenomeni
possono ricondurre entità o fenomeni in base a caratteri fondamentali comuni. graf 5-981
. basaglia, 1-i-158: ma accanto a crisi di malinconia a tipo fasico, si
1-i-158: ma accanto a crisi di malinconia a tipo fasico, si osservano forme ipocondriache
tipo di, sul tipo di: simile a, conforme a (anche in espressioni
sul tipo di: simile a, conforme a (anche in espressioni ellittiche in cui
la fanciulla poteva avere un diciotto anni a dime assai. era una creatura tipo.
, cinque) ristoranti tipo già istituiti a roma che essi, oltre ai clienti che
in quanto sono uomini, si debbono ridurre a un ottimo uomo, il quale è
alfa de'beneficiati più graziosi del mondo, a cui i numi della gentilità conferirono tutto
. piovene, 7-349: parigi ha continuato a pompare la provincia francese; senza cambiarla
) e la danza, rassomigliando così a quella sempronia in cui sallustio delinea un
degli studenti di vecchio stampo: apparteneva a un tipo di studente sempre più difficile a
a un tipo di studente sempre più difficile a incontrarsi. -in medicina costituzionalistica,
medicina costituzionalistica, ciascuna delle svariate categorie a cui si possono ascrivere gli individui in
cerebrale, tipo digestivo... tipo a torace largo, normale, stretto.
: bel tipo anche il maggiore, a volere che ritorni solo dopo avergli sparato
spiaggia, n. 1. -persona a cui si attribuiscono le qualità necessarie per
: la vedova rifletteva di aver fatto male a non intendersi con il notaio, prima
. ruffiano.. » dice la gente a pin dalle finestre, sottovoce perché con
balestrini, 2-120: lince fa battere a macchina le mie generalità da un tipo
cavour, vii-18: avrei qualche osservazione a fare sulla proposta della commissione..
di partizione, più un altro, a metà altezza dell'edifizio, segnato dalla lettera
l'ordine di terzana intermittente. m. a. marchi, 1-ii-277: 'tipo':
, credo, su'primi del mese entrante a bruxelles, coi tipi del- l'hauman
) pubblicò pei tipi di emilio treves a milano le lettere di giuseppe la farina.
r. longhi, 2-92: a destra un albero tipografa sul cielo in
in grassetto le proprie fronde brune, a sinistra un altro più esile accenna ancora
agg. letter. manifestato in un'opera a stampa. carducci, iii-24-35:
, iii-24-35: dare qualche sonetto o canzonetta a un giornale o ad un almanacco di
cui si stampa. l. a. zacagni [in muratori, cxiv-46-10j:
b. croce, iv-i 1-250: a trani mi sono fermato alcuni istanti alla
. bernari, 8-98: quando, a funerali avvenuti, giunsero dalla tipografia le
v-6-27: recatomi senz'altro il giorno dipoi a firenze, dopo essermi abboccato con papini
dopo essermi abboccato con papini, insieme andammo a cercarlo nella sua tipografiuccia di via nazionale
, che lo lesse in bozze e a quattr'occhi me lo stroncò verso per verso
da altre circostanze secondarie le quali facilitarono a rigenerare per così dire l'europa, e
artaria in germania e la tipografica de'cotta a stuttgard e augusta. lessona, 2-458
sintomo d'istruzione può essere il rezzo a che i tipografi comprano i manoscritti degli autori
368: nessuno stampa e i tipografi sono a spasso. cantoni, 257:
: un libretto che basterebbe da sé solo a far fede della italianità di trieste,
levi, 2-225: mi fecero sedere a uno dei capi della tavola, e attorno
. s. vassalli, 18-87: a dodici anni erano apprendisti tipografi nel laboratorio
è per ensor il mezzo prediletto, a raggiungere questa tipologia dei caratteri, dei
edificio principale ha una particolarità è l'unico a roma a rispettare la tipologia palladiana.
una particolarità è l'unico a roma a rispettare la tipologia palladiana. rapporto censis 1992
, 7-217: nell'assortimento tipologico competono a wesker le famiglie proletarie ebree deil'east end
che un'insanabile tipomania ha fatto crescere a dismisura. = comp. da tipografico
tecn. strumento di misura dei caratteri a stampa formato da una sottile striscia di metallo
tipi sansovineschi (ché il sansovino, a mio vedere, è il toscano che
sfuggiva al vieux maitre. / seguitava a fare tip-tap / con le punte delle dita
, maledizione, dovete piantarla di mettervi a ballare il tip-tap tutte le volte che il
], 4: mi sento tanto superiore a te, anche se sai ballare il
sodomia nei confronti di un tir. a. busi, 16-110: tutti quei camion
e loro seguaci, e voleano papa a loro volontà; e tutti gli altri cardinali
dai quali si dipanano i fili destinati a costituire i legnuoli. carena, 1-275
. 5. locuz. -fare a tira tira: cercare di strappare un
cercare di strappare un oggetto di mano a un avversario. p. f.
. carli, i-30: bietolone all'incontro a tutta forza, / si dimena e
con ira, / si pongon ambo a fare a tira tira. -stare a
, / si pongon ambo a fare a tira tira. -stare a tira tira
a fare a tira tira. -stare a tira tira: contrattare strenuamente il prezzo
compra qualcosa non gli piace di stare a tira tira; offre il prezzo che crede
acconciature femminili il ricciolo di capelli, a forma di punto interrogativo capovolto, che
ma ora immaginabili agevolmente, come tirabili a cliché. = agg. verb
? alludere ad una domanda di autorizzazione a procedere per lieve furto presentata contro un
definitiva. - anche: operaio addetto a tirare le bozze. arneudo [s
carena, 1-336: 'tirabrace': ferroricurvo, a lungo manico di legno, a uso
, a lungo manico di legno, a uso di cavar la brace dal forno.
tirabosciò, tirabusciòn, tirabusciòni, tira-ro lungo a vite tagliente, che termina in un occhio
vorreste fame? -vorria cavar un occhio a quello che vu'ha dito mezzan.
un cavatappi. soffici, v-6-217: a vederlo invece quando arrivava al caffè,
, gli occhiali in bilico sul naso a ballotta, il taittuccio nero e i pantaloni
ballotta, il taittuccio nero e i pantaloni a tirabusciòn intorno alle gambette arrembate, si
da tetto è dotato di un motore a induzione. = comp. dall'imp
. fanfani, 1-8: a canto al canapè penzola un bel 'tiracampa-
giro, ai sotterfugi, alle astuzie, a tutti quelli che si fanno i fatti
si fanno i fatti loro in barba a capi e guardie. = comp
forma cilindrica che saranno in seguito sottoposte a trasformazione mediante lavorazioni a caldo.
in seguito sottoposte a trasformazione mediante lavorazioni a caldo. c. c.
. strumento consistente in un ferro lungo a vite tagliente che termina in un occhio
, perché già cominciano qua e là a comparire delle mosche bianche, tu, o
non si poteva ch'io mi adattassi a fare il tiragambe a farmi. =
io mi adattassi a fare il tiragambe a farmi. = comp. dall'imp
impiegato per l'utilizzo di un impianto a gas anche nel caso in cui sia
per mezzo di ventilatori). a. parazzoli, 1-11-86: ogni caldaia comprende
25-65: l'yacht procedeva rapidissimo, a tiraggio forzato, sollevando dinanzi alla prora delle
parete di un forno riportato in luce a gisagara, a conferma dell'ipotesi che
forno riportato in luce a gisagara, a conferma dell'ipotesi che nei forni dell'
che si verifica durante il processo inspiratorio a causa dell'azione della pressione atmosferica.
atmosferica. io. disus. estrazione a sorte di un nome o di un
di tiranti e di squadre, destinati a trasmettere il moto dalla ruota che riceve
le due linee tiragliarsi fiaccamente - e prese a dritta. = dal fr.
liatori... girava il paese a destra e a sinistra. l'illustrazione
.. girava il paese a destra e a sinistra. l'illustrazione taliana [
contro le truppe italiane il 18 settembre 1860 a ca- stelfidardo. = nome
3-113: per fare broccati, cioè stoffe a disegni e a colori, bisognava che
fare broccati, cioè stoffe a disegni e a colori, bisognava che i licci de'
di ciascun colore fossero legati in mazzi a cordicelle, che un ragazzino, detto tiralacci
, sm. invar. medie. apparecchio a pompet- ta usato per estrarre il latte
. tess. in un telaio, dispositivo a molla che serve per il ritorno dei
strumento utilizzato per la tracciatura di linee a spessore costante costituito essenzialmente da due lame
-in una similitudine, per alludere a forme estremamente regolari, precise e geometriche
dovrebbe star bene, al loro posto, a godersi la doppia esedra e gli edifici
applicò la mano su, forte, a pugno chiuso. 3. gerg.
cagionava lo tiramento dell'orazione pronta forse a piggior sentenzia, che quella che virgilio avea
ca un aumento della pressione e contrasta, a livello respiratorio, l'azione depressiva della
tiramina, la pressione arteriosa può elevarsi fino a, provocare fatali emorragie cerebrali. g
altri alimenti possono inoltre essere considerati 'a rischio'perché contengono tiramina o perché sono in
di stimolare le cellule della mucosa intestinale a liberare ista- mina. = comp
, ogni volta che questo s'abbia a scomporre od a ricomporre. 2
che questo s'abbia a scomporre od a ricomporre. 2. strumento usato
e oppressivo. fagiuoli, vi-100: a segno tale eran ridutti, / che per
il giogo tollerar. -con riferimento a entità astratte femminili, in partic.
): più di dieci volte aveva detto a se stesso: andiamo, andiamo.
frapose / la tiranna dell'alme in mezzo a l'ire. goldoni, ix-20:
1-35: mandarono i piacevoli... a spiare il luogo; stabilirono i tirannanzi
prete sia da tanto, / ch'a petizion de sei marzi quatrini / abbi messo
e in brevi speri toglier sinigaglia / a quel arcicoglion duca d'urbi- no?
gli mosse tal guerra, da costringerlo a sfrattar dai luoghi che aveva tiranneggiati.
. opprimere con misure vessatorie, sottoporre a soprusi, prepotenze, ingiustizie, prevaricazioni.
o cattivi o ignari perché trovandosi a capo di una organizzazione potente..
la libertà (in partic. con riferimento a un legame amoroso o a un rapporto
con riferimento a un legame amoroso o a un rapporto familiare). ceresa,
fra turbini, e naufragi / in grembo a fiere morti / tonde tiranneggiò cruda tempesta
che stanno nella mediocrità; perché sopra a questi s'ha a fare il fondamento,
; perché sopra a questi s'ha a fare il fondamento, e contro a chi
ha a fare il fondamento, e contro a chi vuole tiranneggiare e contro alla plebe
santissime consuete discipline, subito cominciò10 impeno latino a debilitarsi e inanire. alamanni, 7-i-285:
(ant. tirannegiató). sottoposto a una tirannia o a un governo o
tirannegiató). sottoposto a una tirannia o a un governo o un'autorità dispotica e
savonarola, iii-129: non è lecito a nessuno privato ad ammazzare il tiranno,
invitavano selim, oltra la naturai sua inchinazione a questa impresa la querele dei paricidi.
2. per estens. sottoposto a soprusi, vessazioni, ingiustizie e prevaricazioni
quiete e postolo nelle cure della guerra. a. tassoni, vi-91: quall'arme
pericoloso fuoco e sbigottiti, perché non ardivano a lamentarsi di coloro che messo ve taveano
. boccaccio, viii-3-125: alle forze a alla fede de'quali [i centauri]
tempo. foscolo, vi-217: sorgerebbe a un tempo il pericolo che gli ambiziosi
'voce poetica', un po'tirannescamente affibbiate a certe parole, come a scomunicarle dall'uso
tirannescamente affibbiate a certe parole, come a scomunicarle dall'uso, dispariranno. =
lloro seguaci rubellerebbero la città di lucca a castruccio, per soperchi ricevuti da la sua
tue su quel di piagenza / vendesti a tiranesca signoria. d. bartoli,
, siena, se pel patrocinio di lei a libertà risorgessero, esse che ora sono
2. per estens. che tende a imporre in modo incontrastabile la sua volontà
in modo incontrastabile la sua volontà, a dominare con la forza e con prepotenza
l'indole, il carattere). a. pucci, ii-4: denti lunghi,
tiranneschi, di tali addimandite si misero a niego. alberti, i-180: o
vizio vostro! foscolo, xviii-258: a dirvelo in confidenza, lo credo giovine
giovine di perduta speranza, poiché lo conobbi a mille prove di cuore tirannesco, dissimulatore
g. capponi, ii-3: cosimo a quelli che lo accusavano di guastare così
modello normativo. ascoli, 11: a quel movimento prendono attiva parte francesi di
t- tirania, ch'è monarcia opposita a questa qui, è. ssignoreggia- mento
russe, e il diritto d'intervento a sostegno della tirannia austriaca in italia o altrove
che egli non crede giusto, dovendo, a suo parere, tutte le minorità di
tu credi / che da quest'altra a più a più giù prema / lo fondo
credi / che da quest'altra a più a più giù prema / lo fondo suo
: per loro potenza e superbia cominciarono a fare delle cose sconcie, omicidi, forze
tirannia. piovano arlotto, 44: cominciò a fare mille tirannie ed estorsioni a tutto
cominciò a fare mille tirannie ed estorsioni a tutto il clero, e così durò parecchi
collenuccio, 4: pare che fatai sia a quelle provincie... avere non
indole o anche atto di chi mira a far prevalere con intransigente fermezza, con prepotenza
mi fece vivere, e torrido sposo a cui era destinata da esso. angiolini,
inclinazione, situazione o condizione che costringe a determinate scelte e comportamenti o influenza abitudini
del bisogno il voler ricorrere senza necessità a quei miseri espedienti che il bisogno solo
od alle trafitture dell'amor proprio. a. monti, 582: libertà che egli
ne avessero i loro natali, attribuendo a quelli sopra de corpi, anzi degl'
del dire, e chiuggono gli occhi a ogni tirannia di parlare, quando tengono giudizio
ii-2-56: non riuscì [il vico] a liberarsi dalla tirannia delle classificazioni empiriche,
sorti, così come furono ancora appresso a gli antichi, li quali avevano le
tirannol. tiranniare [i + a], tr. (tirannìo).
volere tiranniare per forza. là comenzao a tollere delle abadie. là prenneva chi
prenneva chi pecunia aveva e tollevala. a chi l'aveva imponevali silenzio.
tiranneggiare. tiranniato [i + a] (pari. pass, di tiranniare
agg. dial. ant. soggetto a una tirannia o a un governo dispotico,
. ant. soggetto a una tirannia o a un governo dispotico, oppressivo e persecutorio
per lo tiempo la esecuzione fu trattata a roma. moiti offesi tiranniati delle citate
offesi tiranniati delle citate de toscana vennero a roma e pregavano per dio che.
volgar. [crusca]: congregaransi contro a dione, dicendo: egli fa male
l'erario publico de'romani e, oltre a ciò, tirannicamente occupò la libertà publica
. guicciardini, 2-2-40: si è dato a chi non si doveva,...
generali, non mai signori: nulla a ciò pregiudicando che alcun de'peggiori podestà
chi tirannicamente vi ha alloggiato tanto tempo a discrezione, oggi più insolente che mai
padri, i congiunti delle povere figlie a non disporre tirannicamente di loro.
, secondo la tradizione, nel 514 a. c. uccisero ipparco tiranno di atene
e t senato gli decreti ogni anno / a quel tirannicida suo coltello / una guaina pubblica
del tirannicidio, come di opera santa e a dio grata [giovanni anguissola] si
regicidio dal tirannicidio, fate del bruto a sproposito. bacchelli, 12-51: nella curia
stato di prendere il cadavere e di andare a buttarlo ritualmente in tevere. f.
. villani, iv-10-78: in picciolo tempo a uguiccione fu mutata la fortuna, e
prima comunità o la grande, soggetta a variazioni, è stata più volte sotto reggimento
attivi soprattutto nella russia zarista, vale a dire nel paese europeo che aveva la
di quella città essere stati più conformi a uno vivere civile e libero che a
a uno vivere civile e libero che a uno assoluto e tirannico. -che
, e invasioni, non ebbero campo a sviluppo. -imposto con la forza delle
(un governante); che mira a imporla, a istituirla, a farsi signore
); che mira a imporla, a istituirla, a farsi signore assoluto.
che mira a imporla, a istituirla, a farsi signore assoluto. ottimo, 1-213
ottimo, 1-213: questa materia è intorno a gente tirannica, la? uale guasta
, 1-2-196: e romani, soliti a dominare il mondo e vivere in tanta
coloro, che con subiti successi s'inalzano a gran potenza, sogliono per la maggior
tirannico da spingere gli uomini che sentiranno nominarlo a farsi un segno di superiore spiritualità.
un soggiogamento tirannico e ferreo di me a me medesimo, nel quale no trovato
: amore è una passione tirannica, che a mille segni, a guisa di fuoco
tirannica, che a mille segni, a guisa di fuoco chiuso in fornace svapora,
amore dello zio l'aveva tenuto fino a ventisetranni a milano. bacchelli, 1-ii-516:
zio l'aveva tenuto fino a ventisetranni a milano. bacchelli, 1-ii-516: composta
composta sul letto di morte la figliuola, a cui il suo amore, tirannico anch'
e debole vita; affidata la salma a due donne, aveva dato di piglio ai
, 1-i-280: veramente maravigliosa cosa è a considerare a quanta grandezza venne atene per
1-i-280: veramente maravigliosa cosa è a considerare a quanta grandezza venne atene per spazio di
ii- 361): quando io penso a le faccende e a le gloriose opere fatte
: quando io penso a le faccende e a le gloriose opere fatte da'romani prima
xii-646: essi insieme col popolo cadevano a un tratto sotto la tirannide ferocissima d'un
tasso, 11-ii-164: s'io avessi voluto a la nuova tirannide de'la casa de'
la tirannide sacerdotale, dall'italia romana direttamente a te mi presento, o italia tornata
periodici popolari, i-442: voi accorrete a soccorrerci del vostro senno della vostra esperienza
facilmente in parte conoscerlo può che considera a quanti incomodi noi siamo sottoposte, e di
crudele tirannide il piu delle volte ci tocca a vivere. rosmini, 5-2-147: il
. palazzeschi, 1-612: mi do a fare conti su conti al fine di aumentare
, v-1-509: l'amico, che è a l'amico ciò che altri può essere
l'amico ciò che altri può essere a se stesso, non richiede ringraziamento di proferta
; avenga che sarebbe un volere obligare se a sé: onde ne seguirla tirannide in
... è una calamita che attrae a sé tutti i vizii, un morbo
crudele del potere. -anche: assoggettare a prevaricazioni, ad abusi, individui o
, che li bentivogli non più tornassero a tirannizzarli. -intr. esercitare il
, irreverente a'tempii, né sordo a gli oppressi. 2. figur
i pensieri; indurre, spingere irresistibilmente a un comportamento (anche con riferimento a
a un comportamento (anche con riferimento a soggetti astratti). scala del
, affliggere (un pensiero). a. paoletti, 11: nel vedere erode
ant. (tirannizato). sottoposto a un governo tirannico; assoggettato a un
sottoposto a un governo tirannico; assoggettato a un potere dispotico, vessatorio e crudele.
, fece la vendetta della 'ngiuria fatta a megara sua moglie essendo e ^ li lontano
con pieni poteri ad atene nel 404 a. c. dopo la pace che
segnò il periodo di più completo asservimento a sparta della politica ateniese. solaro della
pèrsone pacificamente il possesso, volossene immantinente a rimini, nella qual città fu raccolto
al suolo i perfidi tiranni, / venite a noi ed al vostro prescritto / tutti
dicesti, / uopo è dar morte a quel tiranno. il feci. / e
il mondo [26-iii-1949], 3: a differenza dei tiranni che si seivano di
sia la principale) dovrà semre appoggiarsi a castrati: riserbando i tenori e bassi
che per quella ci pensava il pubblico a far loro accoglienza o no. lo dicevano
fischi al tiranno. -con riferimento a una potenza straniera prevaricatrice. chiabrera,
pagane, in partic. con riferimento a plutone. g. b. strozzi
femmine innocenti, oggi facea / sentire a questa, ohimè! di morte il danno
! di morte il danno, / dimane a quella. baretti, ii-59: vili
dello sciopero. ma giovedì vogliamo partire a ogni modo. bernari, 6-25: quei
459: or sento anch'io sotto a le indomite arme, / tra la folla
folla del popolo imminente, / dietro a le rote del gran carro [di amore
de le voglie mie tiranno e mago. a. verri, i-71: ah madre
: quelle ragioni, che mi obligarono a servire alltmperatore, serrarono ringresso nel mio
alltmperatore, serrarono ringresso nel mio petto a concetti, che solo si formano sopra le
di minarci festino, / non piacque a dio che a lor dimino / potes-
festino, / non piacque a dio che a lor dimino / potes- son dir di
della padroncina tiranna. -con riferimento a un ambito di rapporti affettivi o familiari
il core. magalotti, 4-85: a tal'estremo / giugne sovente col pensier
pargli, che un eotere estremo / a tal non giunga e in vincer sì s'
-che impone limiti, restrizioni e condizionamenti a un'attività, a un comportamento.
restrizioni e condizionamenti a un'attività, a un comportamento. gobetti, 1-i-378:
. -che impone obblighi, necessità a cui non ci si può sottrarre (
, 156: nella terra del tiranno trist'a quelli che vi stanno. il popolo
. rinaldo degli albizzi, ii-79: a questi tirannetti conticelli, / se mai
. alfieri, 5-267: in copia immensa a sdigiunar costretti / con pari danno e
il prefetto di parigi fa la polizia a tutti i tiranni e tirannetti d'europa.
. bacchelli, 2-xv-178: machiavelli seguitò a figurarsi che se un povero diavolo di tirannuzzo
2. che tende, che si avvicina a una forma, a un colore,
, che si avvicina a una forma, a un colore, che ne ha alquanta
montano, 197: accennò col capo a un avventore seduto in un angolo con davanti
, elastica, ma tenace, onde a stento, e tirando alquanto se ne staccano
mal cotto). -anche: sottoposto a frollatura. soderini, i-232: le
per il quale si genera la carne, a cagione ch'e'si distilla mediante il
tirante e duro / che non viene a puntare i piedi al muro. dossi,
dalla carne tirante si erano come uncinetti a maglie, appiccicati ai teneri.
strofina fortemente con della polvere di talco a mezzo di un tampone di feltro o
impedire ai fogli di attaccarsi al caucciù, a causa dell'inchiostro troppo tirante o della
o della qualità di carta con tendenza a spellare. 5. ant.
che, agendo per trazione, serve a tenere unite e ferme in un determinato
strutture, di macchine o, anche, a trasmettere un movimento impresso a distanza.
anche, a trasmettere un movimento impresso a distanza. -in par- tic.:
elemento strutturale rigido o flessibile, sollecitato a trazione, impiegato sui biplani e triplani quale
quasi per stimolare il piacere, guardango a picco sotto, o l'elica più vicina
di ferro che vanno dalla faccia anteriore a quella posteriore della caldaia rinforzandone la struttura
alle parti laterali di un cassetto per tirarlo a sé quando si vuole aprire.
, scarpe in scatole, scarpe legate a mazzi pei tiranti. io.
di nélaton... tira- palle a forbice. oh, guarda, modello inglese
sf. invar. tose. nell'espressione a tirapelle. a sazietà, a crepapelle
tose. nell'espressione a tirapelle. a sazietà, a crepapelle. grazzini,
espressione a tirapelle. a sazietà, a crepapelle. grazzini, 2-349: betto
... n'ha sempre mai mangiato a tirapelle, e afferma che se non
da cavolini. monosini, 237: 'mangiare a tirapelle'. ventrem distendere.
. la prima cosa, una buona cena a tirapellenon mi può mancare. = comp
il pesto, non si può lavorare a carta (sì che si riduca a forma
a carta (sì che si riduca a forma di carta). quindi il tirapesto
superiore detto purgatorio), dove si ripurga a buon modo. = comp.
: due gancetti di ferro, con manico a = voce dotta, lat.
. dal gr. gruccia o a maglia, i quali indrodotti nei laccetti dello
tiranno1). servono a calzarselo, tirando. capuana, 14-73:
in tutta mattina non s'accorse, che a lui stava il duto semivivo a'
: tirar la seggiola avanti. a. cattaneo, li-m: fate riflessione,
al figur. spreg. chi è addetto a mantro di milano, e per quanto
-travolgere verso il basso; buttare a terra; trasciza dignità; seguace,
politico vile e oppor nare a fondo, nel profondo, sott'acqua.
non è nato ricco e ora deve pensare a studiare te], io:
ani come dopo dovrà pensare a lavorare. e non a fare il tirapiedi
dopo dovrà pensare a lavorare. e non a fare il tirapiedi male, subito
mangiano poi, e questo fanno maggiormente a cani, i quali è il
carducciano..., -con riferimento a un organo di comando meccanei minori,
giudice, 2-99: fa girare l'elica a vuoto, poi immancabilmente gli applausi del
codice dei podestà e sindaci del regno a italia (1811), 689: il
bascetta, 114: 'tirapròve': apparecchio a pressione piano-ciledda, i-382: il servo
, i-382: il servo era abituato a obbedire alle sue padrone e lindrica per
viamento della macchina da stampa; esistono tirapròve a madi pane della bisaccia e mentre il
per l'odore dell'aspro companatico, ripresero a chiacchierare. 2.
e f. invar. chi è addetto a stampare copie di -estrarre il tappo dal
da una bottiglia quando non avete cavaturaccioli: a pez 'cliches'. c
dipendenti delle imprese artigiane grafiche zetto a pezzetto. (igg3-igg7),
. qua; portare un'imbarcazione a terra, in secca (e, per
). nai, e vanno a remi, e molte volte aiuta a tirare
vanno a remi, e molte volte aiuta a tirare la grande nave. tirarca, sm
iq 'animale selvatico'firenzuola, 422: tirato a lor l'uscio, ne lasciarono libera
li, mentre lei tirava a sé la porta: mise la chiave nella
1 (13): quello che stava a cavalcioni s'era poggibonsi, cxxxi-60:
ago. poi comin ciò a cucir la benda perché non si svolgesse.
/ la mia cittade avere / del tutto a la sua guisa, / né che
. -tendere le manovre di un'imbarcazione a vela. niccolò da poggibonsi, cxxxi-m
si volse e '1 mare fortemente si cominciò a turbare... e i marinai
marinai cominciarono forte le sartie della galea a tirare. -stringere, serrare un
il primo, che deve dar il moto a queste macchine deve esser l'artefice o
molte volte l'audace spiritello d'inferno cimentato a tirar la sacra veste e il santo
il santo abito del padre domenico, e a muoverli con empito la sedia. martello
v.]: 'tirar la giubba a uno', o 'tirarlo per la giubba':
4. rialzare coltri e lenzuola fino a coprire il capo; rialzare abiti a
a coprire il capo; rialzare abiti a scoprire le gambe. -anche: portare sul
le orecchie, decise di non pensare a nulla fino al domani, e tentò di
pescato due gioie, e le donarono a sua eccellenza. segneri, 1-15 ^
sulla riva tiravano le reti. e andammo a vedere che cosa avevan pescato.
alcuno mercatante di calimala mandasse alcuno panno a tignere, affettare o tirare, il quale
mestieri, ii-255: fa riscaldare fino a che sarà all'ebollizione: allora vi
in particolare il tirar la pasta. a. boni, 245: con questa pasta
: quanto alla cuoca maria, continuava a spingere il suo matterello e a tirare
, continuava a spingere il suo matterello e a tirare in giro la sfoglia. solinas
mi faccio la riga nei capelli, lì a sinistra. mi faccio i baffetti.
parabosco, 4-38: lascio i denti a i calzolari; acciò che possino meglio
, 4-3-55: dorato che è, cominciano a tirarlo con forza immensa, facendolo passare
. beolco, 7951: prima imparai a tirare in filo el lino e la lana
el lino e la lana, dippoi a comporre e tessere le telle. s.
generalmente introdotta. giuliani, ii-391: a tirare questa lana, che non vien docile
come per strapparli; sottoporre una persona a violente tirate di capelli, di barba
più pensare, tiratogli il collo, a una sua fanticella il fé prestamente pelato e
aveva in animo di far tirare il collo a un paio di cap- poncelli.
pigliate quei quattro capponi, poveretti! a cui dovevo tirare il collo, per il
in onore loro avevano tirato il collo a una gallina. -strozzare una persona
i francesi se han tirato il collo a trecentomila vittime! carducci, iii-24-261: io
io non negherò al signor zendrini che a qualche archeologo di mia co
, in qualche accesso di natura prima, a tirargli il collo. brancati, 4-161
, iii- 24-262: ei si diverte a tirare il collo fino alle 'conchiglie'per
alla tesi. -costringere i competitori a un inseguimento molto faticoso (un atleta
: appena fuori del paese avrebbe cominciato a tirargli il collo. l'avrebbe piantato lì
: il campione. 13. sottoporre a trazione, a stiramento una parte del
. 13. sottoporre a trazione, a stiramento una parte del corpo, strattonare
iacopone, 1-45-49: da poi che a la femena / èli la figlia nata,
tanto lo naso tirali, / stregnenno a la fiata, / che. ll'à
, e tirigli spesso gli orecchi contra a terra, che allora sono più awenevoli quanto
chi le tirava la coda, e riuscivano a ribaltarla fra immense esclamazioni.
: non dobbiamo lagnarci se una persona a noi carissima ci presenta a volte atteggiamenti
una persona a noi carissima ci presenta a volte atteggiamenti odiosi che ci tirano i nervi
fanno soffrire. -sottoporre le membra a supplizio di trazione e di sospensione su
e fu menato in castellania, tirato a la corda. -ant. tormentare
, xvii-741-6: s'io noi gl'inalzo a voi, gli occhi, bella,
.) di un veicolo. a. beliucci [« la repubblica »,
, in ambito politico, chi lavora a favore di qualcuno). g.
accusando daems di aver tirato la volata a van looy. l. bartoletti [«
forzare un testo, un genere, a diversi contenuti e significati. castiglione,
longo di quello che la vede: et a me non è parso molto importante lo
cxiv-32-60: quand° saranno pubblici ne manderò a tutti gli amici di costì uno per
io ne comprerò 50 copie al prezzo a cui le porrà in vendita, oltre alcune
marchi, che tin una prova in carta a mano etc. ma non ritenga la
122: ora ti dico che quando andrai a firenze mi facci tirare da alinari fotografo
18. condurre persone da un luogo a un altro contro la loro volontà,
luogo di prigionia o di supplizio. a. pucci, cent., 31-74:
lui nulla pietà né misericordia, e tirandolo a casa sì il batteo duramente. leggenda
daziano, preside, sono tirati infino a valenza e messi in crudele pregione.
presolo per un orecchio lo tirai davanti a un mio grande specchio. fagiuoli,
ii-159: appena serro l'uscio, e a farmi scorta / esce la soggezzion,
di ragazzi, che i maestri non riuscivano a tirar nelle classi. fracchia, 61
ginzburg, i-545: cenzo rena si metteva a parlare in tedesco e qualche volta era
parlare in tedesco e qualche volta era riuscito a tirar via i tedeschi dalle case.
sepolcro, i-18-43: o yhesù, tirarne a te, / che vera speranza se'
/ la qual con divocion mi mosse a questo; / e quando l'alma
sì comprende. sannazaro, iv-304: a sospirare son tirato / dal mio sinistro fato
spada, un'arma bianca, dirigerla a colpire l'avversario. -anche: portare un
. romanzo di tristano, 118: a lo tirare de la spada sì cadde in
fa uno che vuol tirar di punta a colui con chi combatte. f. f
tristi e alcun manrovescio ai depravati. a. verri, xxiii-144: se uno
momento. amari, 1-iii-640: rincrebbe a kàmil di trovarsi addosso quest'ausiliare,
cavallo. rajberti, 2-60: si impara a danzare, a suonare, a tirare
2-60: si impara a danzare, a suonare, a tirare di scherma. carducci
impara a danzare, a suonare, a tirare di scherma. carducci, ii-8-183:
. dante, inf, 12-63: a qual martiro / venite voi che scendete
: li marinari cominciarono con le sue balestre a bersagliarli;... né per
alli navili vigorosamente e quelli delle caravelle a loro. savonarola, 7-ii-68: questi nostri
che mai non ebbe il mar simile a questa. ammirato, 1-ii-64: cesare a'
degli albanzani, 175: come ella arrivò a più forte etade, cominciò a vestirsi
arrivò a più forte etade, cominciò a vestirsi di pelle di bestie, portare arme
giuocar alla palla o pallone, o a tirar d'arco, o altri simili esercizi
gemelli careri, 1-i-237: si esercitano a tirar d'arco ogni venerdì dentro la piazza
colpi su un alto campanile qui vicino a 300 metri e non l'hanno neanche toccato
, 645: e, tolto il freno a ogni ritegno, soggiunse: « ho
: tirarono un pezzo, e s'abbatterono a dare nella capitana. s. maffei
guicciardini, iii-291: e di quivi condottisi a marghera in sull'acque salse, tiromo
per non li offender, e cominciano a tirar tra i nemici. verga, 5-103
5-103: senti, ho delle istruzioni a darti, almeno a titolo di vecchio cacciatore
ho delle istruzioni a darti, almeno a titolo di vecchio cacciatore; tu metti
vedere coprattutto come tiri di raso e a mezz'altezza. -sparare contro un
-sparare contro un obiettivo, mirare a un bersaglio o a un animale,
obiettivo, mirare a un bersaglio o a un animale, nella caccia; sparare contro
chi tira sopra essi, chi si riserva a tirar sopra quelli che fuggono dopo il
. martini, 1-iv-528: arrivo finalmente a tirare a due stame ed ucciderle. faldella
, 1-iv-528: arrivo finalmente a tirare a due stame ed ucciderle. faldella, 8-47
nello studio annunziando tutta spaventata: « a napoli hanno tirato al re ». cassola
i fanciulli mescolati con la soldatesca incominciarono a tirar delle pietre contro gli spagnuoli, e
delle pietre contro gli spagnuoli, e questi a sparare contro il popolo. f.
. negri, 1-44: gli tirano dietro a tutta forza un pezzo di ghiaccio o
di legno, il quale passatogli accosto a uno de'lati fa rumore, strisciandosi sopra
e bestemmiando d'ira / contro clistero a tutta forza il tira. pea, 1-381
il bastone che giuda gli aveva tirato a traverso le gambe, lo pulì con
-tirare la prima pietra: essere il primo a lanciare un'accusa. pananti,
passa, tira, dai una volta anche a me! 23. lanciare piccoli
dadi;... e così giucar a tavole, tirar i dadi, far
. -gerg.: giocare una partita a carte. intrichi d'amore [tasso
grigorys ci si trova qualche sera che nevica a tirare una briscola, 1 vecchietti contro
lenzuolo, che vuol tirare l'oroscopo a una contadina, certo per spillarle più
schiaffo, soffici reagì energicamente tirando colpi a destra e a sinistra col suo bastone
soffici reagì energicamente tirando colpi a destra e a sinistra col suo bastone. bilenchi,
tirando bastonate dove capita. arriva così a bastonare in un giorno due o trecento
. pananti, ii-127: un insolente a un galantuom sul viso / tirando un rutto
. 26. accollare un onere a qualcuno, fargliene carico; attirare critiche
terre colte agli uomini grandi aver distribuite a qualunque più povero e vile, e
e gagliardo attacco di johnson tirò addosso a questo celebre letterato da più d'un
mano il papato; dimane ne tirate giu a più non posso; oggi vi beffate
-anche sostant. filarete, i-ii-656: a ogni punta della stella che tu hai fatta
per il centro dell'occhio, causando a detto centro dove sega la catetta quattro an-
retta per mezzo del foglio da un canto a l'altro. bellori, iii-193:
ciascuno perfettamente. grandi, 3-27: a qualsivoglia data sezione del cono tirare una tangente
dialettico non si ferma sulla sua via a tirar le linee e a trarre i concetti
sulla sua via a tirar le linee e a trarre i concetti,...
.. non sfrutta la propria vita a foggiarsi una persona. 29. disegnare
tracciarne l'abbozzo, schizzarla. a. f. doni, 12-117: sopra
, con debite misure proporzionate, rispondenti a numeri, una sfera celeste con i segni
linea non esercitasse l'arte sua. a. cattaneo, iii-219: il dipintore.
: tracciare, aprire una strada. a. pucci, cent., 29-23:
o rondo si tirerà una corteccia di matoni a tre doppi, o a due,
di matoni a tre doppi, o a due, o di pietra morta, o
: sesostre tirò un muro da pelusio a heliopoli, spazio di novantaquattro leghe. avisi
viscere della terra e costringere gli abitanti a dissotterrarle e fabbricarsi colle proprie mani la
mani la tomba. colletta, i-131: a mezzo dell'opera, trovandosi fondato l'
si è goma che buta quelli arbori a certo tempo de l'ano, e tirasse
de l'arboro, e l'ano sequente a certo tempo le dite tagiadure butano goma
del mio rispetto? volete che vada a darle l'acqua da lavare le mani
da lavare le mani? che vada a tirarle le calze quando va a letto?
che vada a tirarle le calze quando va a letto? a. verri, xxiii-141
tirarle le calze quando va a letto? a. verri, xxiii-141: egli mise
, xxiii-141: egli mise egli stesso a terra il cappello, tirò i guanti,
pananti, ii-453: dovendo far da scalco a un bel cappone, tirò di tasca
l'angelica / ha giurato che drento a quella soglia / non metterete piè, se
qual si fosse tormento, non fu possibile a tirargliene una parolla di bocca. de
ze na, 1-411: a tirarle una parola dalla bocca ci volevano le
virtù è di solvere e tirare. a. briganti, 432: fa render il
incassare la paga, lo stipendio, a pensione, ecc. -anche: ricevere un
non poteva essere casso, per infino a tre anni dipoi. alv. contarmi,
questa pensione ecclesiastica non è mai soggetta a falcidia, e stia o non istia al
istia al regio servigio, seguiterò sempre a tirarla finché avrò vita. carducci, iii-3-283
avevano tirato la paga di siila, clraspiravano a nuove rui- ne. broggia, 72
tirò un gran resto; percioch'andando a primiera,... il sette di
: se non vi era costà chi tirasse a milano una cambiale per questa miserabile
io, miei cari, sono stato costretto a questo ripiego per non essere costretto a
a questo ripiego per non essere costretto a tirare una cambiale al signor spindione. cavour
figli. ti sbagli; mettono i capitali a frutto, tirano una cambiale sulla loro
non senza gran difficultà adattare per traslazione a significare firenze. f. f.
del creatore, che da l'uno a l'altro sì grande estremo fu potente
altro cuore, onde sono sforzati ambedue a mandare et a tirare con più forza
, onde sono sforzati ambedue a mandare et a tirare con più forza gli spiriti dell'
più forza gli spiriti dell'altro et a più copia. pananti, i-97: io
tirò ripetutamente il fiato e infine si voltò a esaminare l'interno del seccatoio.
fermò un momento per tirar fiato e rispondere a quelle donne; ma saro se lo
qualche libercolo, tirar tabacco, andare a zonzo. molineri, 1-257: da cui
o succhiando con una cannuccia; tracannare a larghe sorsate; sorbire delicatamente. -
arivata stasera! »; e posesi a bocca questo fiasco e bevve, e poi
mentre ch'assetato alla fontana / ponsi a tirare un sorso, / insolente garzon
denti. savinio, 357: « stnscio a coppe! » annuncia il soldato dello
, e bisognava dunque ingraziarsela: regalini a lei, qualche 'paolo'in più tutti i
qualche 'paolo'in più tutti i mesi. a. busi, 1-58: oh,
detto di casa, ci fossimo rivolti a d'annunzio, a papini, a soffici
, ci fossimo rivolti a d'annunzio, a papini, a soffici, o al
rivolti a d'annunzio, a papini, a soffici, o al futurismo, avremmo
via. serafino aquilano, 250: di'a lei ch'alquanto indugese, / ché
stropicciato prima con panno, subito tira a sé le paglie e gli altn festuchi
altn festuchi secchi, come la calamita tira a sé il ferro. b. davanzali,
quel voto per riempirsi tira la carne a sé. del papa, 6-68: vi
chi crede che il globo terraqueo nel tirare a sé le sue parti, quando ne
: osserva uno che il sole tira a sé giove e marte. tommaseo, 2-i-106
, 1-ii-27: l'odor dell'arrosto va a ritrovarli, e potentemente gli tira infin
, / che non si gira -l'ago a la calamita. dante, par.
passi, fuggendo 1 pericolosi incendi, apparisca a noi e tirici a'suoi piaceri.
: il vocio di un diverbio tirò a sé l'attenzione di tutti. volponi,
coinvolgere profondamente, anche inducendo o costringendo a un comportamento (un sentimento, una
? deh qual follia ti tira / armi a toccar d'infemal tosco infette? casalicchio
xxvii-354: la concupiscenza animale tira e rapisce a sé la forza intrinseca e radicale del
qualcuno in un luogo; far affluire a un'adunanza, a una rappresentazione teatrale
luogo; far affluire a un'adunanza, a una rappresentazione teatrale, a una cerimonia
adunanza, a una rappresentazione teatrale, a una cerimonia religiosa, ecc. -anche:
, ecc.; condurre un esercito a schierarsi. boccaccio, iv-75: dunque
modo... di tirarlo più vicino a sé e su una terra dove inganni e
farvi affluire popolazione. -anche con riferimento a soggetti inanimati. nardi, ii-63:
con le qual tuttavia il diavol tira / a casa sua, e to'ci la
esclamò renzo: « esauditela! tiratela a voi, lei e la sua creaturina:
tirò gli occhi miei e gli sforzò a rimirare quella immagine. aretino, iv-5-86
quella immagine. aretino, iv-5-86: a caccia delle ninfe nel bosco tira a se
: a caccia delle ninfe nel bosco tira a se la vista di ognuno.
mi che richiedeva un tale combattimento, tirava a sé gli occhi e non meno le
compariva egli così leggiadro, che tirò a se non meno gli occhi di tutti
degli animi. 47. indurre a un comportamento, in partic. riprovevole
rifiutato (ed è per lo più riferito a soggetti inanimati); dare lo spunto
parlare di qualcosa. -anche: provocare a battaglia. iacopone, 1-59-12: ecce
: ecce acceso foco d'ira, / a. ffar mal la voglia tira.
la novella detta da panfilo mi tira a doverne dire una in niuna cosa
, canz., 117: soperchio dolo a lamentar me tira, / ché tolto
i-45: questo mio ragionamento mi tirerebbe a parlar del libero arbitrio, se io
'l tempo e la carta mi avessero a mancare. straparola, i-21: da l'
suoi per aizzare il nimico e tirarlo pure a combattere. cesari, iii-131: tutte
iii-131: tutte le notate cose mi tirano a credere, che dante (copertamente al
tentava di resistere temendo essere ancora tirato a discorrere. pavese, n-i-27: tutto questo
: tutto questo mi son lasciato tirare a dire per difendere il mio metodo di vita
; portare dalla propria parte, indurre a simpatizzare, a parteggiare; coinvolgere in
propria parte, indurre a simpatizzare, a parteggiare; coinvolgere in un'impresa,
essi [gli eretici] cercano di tirare a sé tutti gli altri. macinghi strozzi
che la ragione mia, lo tirerà a sé. marsilio ficino, 5-20: la
: la consuetudine de'cristiani è tirare a sé gli uomini con ragioni alla sentenzia loro
, v-1-12: e quel che tirava a sé il cuore de le genti sua era
di tirar lui e molti altri nella congiura a cui l'armata dava di grandi aiuti
l'inghilterra faccia ogni sforzo per tirare a sé le potenze del nord. rajberti
8-1 io: gli affari vostri fanno a pugni con gli affari degli altri, che
dalla vostra. pavese, 7-69: riuscivo a farla ridere volendo. era come suonare
o psichica. - anche: far giungere a un'età della vita. pallamidesse
: oi core mio tormentoso / anzi ch'a morite tiri, / dà di te
? / io stesso pur sentia tirarmi a morte / d'un pensier tempestoso et inquieto
. 50. portare un oggetto a uno stato, a una foggia, a
. portare un oggetto a uno stato, a una foggia, a un livello di
a uno stato, a una foggia, a un livello di elaborazione, a un
, a un livello di elaborazione, a un grado di finizione, attraverso specifici
, formali, ecc.; sottoporla a limatura, a perfezionamento. ottimo,
, ecc.; sottoporla a limatura, a perfezionamento. ottimo, iii-721: se
aiuto alla fabbrica, acciocché si tirasse a perfezione. cellini, 571: di poi
. l. pascoli, i-288: tirò a martello un crocifisso d'argento pel granduca
collocato. giuliani, i-453: mi avete a fare una madonna;...
di marmo valdo, tiratelo pulito, a modo. manzini, 18-171: altroché
. manzini, 18-171: altroché tirare a lucido, smaltare, confettare: o la
[s. v.]: 'tirare a sciloppo, ad estratto', ecc.:
zucchero od un sugo estrattivo, fino a consistenza o di sciloppo o di estratto.
forzare parole, idee, disposizioni di legge a un significato arbitrario o improprio; far
; volgere un dato, un'argomentazione a favore di una delle parti contendenti,
far apparire una situazione sotto varia luce a seconda delle opportunità. -anche: variare
: molti hanno tirato le scritture sacre a loro proposito. gélli, i-179: quello
de'poeti si possono molte volte tirare a sentimenti diversi. manzoni, iv-223: è
attraverso il matrimonio. -tose.: badare a fare qualcosa. f. degli
o religioso o secolare, tira non a dio ma a casa sua. sassetti,
o secolare, tira non a dio ma a casa sua. sassetti, 139:
139: dicestimi che 'l trasformato stava a picco per tirare a certo vescovado.
che 'l trasformato stava a picco per tirare a certo vescovado. f. argelati,
più vive rappresentanze della necessità di metter a dovere costui, se no egli tira a
a dovere costui, se no egli tira a perdermi. bottari, 5-49: gli
bottari, 5-49: gli artefici tirano a compiacere il loro [dei signori]
, iv-209: il mio caro nipote tira a farmi una frode, che mi ha
altro, un imbecille vanaglorioso, che tira a far dire di sé. tozzi,
l'arrabbiate! o, se le tirassero a spicciarsi, 'un sarebbe meglio? arbasino
mi è sembrato visibilmente scosso e tirava a venir via. -tirare a indovinare-,
e tirava a venir via. -tirare a indovinare-, dare una risposta a caso;
-tirare a indovinare-, dare una risposta a caso; dedurre arbitrariamente. manzoni
non si potrebbe far altro che tirare a indovinare. baldini, 7-31: se qualche
una data mi parrà sempre d'aver tirato a indovinare. g. bassani, 3-253
che quella carogna là abbia soltanto tirato a indovinare. 53. avere una
psicologica. giusti, i-211: tiro a ingrassare, fratello, tiro a rifarmi di
: tiro a ingrassare, fratello, tiro a rifarmi di quel tanto che se n'
acqua nei cinque mesi che ho passato a firenze. faldella, 13-159: se gli
risorsa per uscire da una costituzione fino a ieri di tipo feudale.
54. essere volto, indirizzato a un oggetto, a uno scopo (
essere volto, indirizzato a un oggetto, a uno scopo (pensieri, parole,
tutto lo studio, tutte l'opere a niuna altra cosa tirano se non a rubare
opere a niuna altra cosa tirano se non a rubare, a signoreggiare e ad ingannare
altra cosa tirano se non a rubare, a signoreggiare e ad ingannare gli uomini.
, e tutta la loro religione tirava a questo. priuli, li-1-418: sebbene li
che le tira il membro quanto a qualsivoglia altriuomo, ma non 55
non 55. tendere, approssimarsi a una caratteristica, a un già che
. tendere, approssimarsi a una caratteristica, a un già che ella abbia chiavato putta
6-211: lei ci colore, a una forma, ecc., averla approssimatamente
sembravano più crudeli. savinio, 3-207: a ogni svolta, la sua g miccia
svolta, la sua g miccia tirava a un rosso sempre più vivo. arbasino,
, le opache e le lucide, a foglia fissa oppure tremula, quelle che
(un'opera d'arte); accostarsi a un livello stilistico, a un tono
); accostarsi a un livello stilistico, a un tono espressivo. vasari,
-avere caratteri fisici o psicologici tendenti a dati tipi. percoto, 201
hanno ca'da mosto, 324: a quel tempo essendo il sole nel tropico
insieme l'acqua e di poi la spingono a correre per ogni luogo. sassetti,
era tornato lo scirocco non si decideva a tirare. -figur. esserci un'
soli in casa; mia madre fuori a far la spesa; un giorno d'inverno
spesa; un giorno d'inverno freddo a stufa spenta che il camino non tirava;
seppellita dalla neve, il termosifone tira a meraviglia ed io passeggio (nella mia stanza
all'atto sessuale (anche con riferimento a genitali femminili e per indicare genericamente desiderio
tanto lei non ci rimette niente perché a lui non gli tira e si accontenta di
tira e si accontenta di condurla fuori a pranzo e al cinema ma si può essere
di così? tondelli, 35: a sentir loro saremmo quattro assatanate pidocchiose che
ai trovare un impotente. sei il primo a cui non tira. 59
che anche le imprese del settore riuscissero a beneficiare del boom. corriere della sera
tira più. 61. funzionare a pieno regime (un motore, un meccanismo
annunzio, iv-2-1174: la nuova elica tirava a maraviglia, astro d'aria nell'aria
. avere una determinata portata; segnare fino a un certo peso (una bilancia)
; e sono tanto iusti che tirano a un capello de capo. galileo,
che sono così esatte, che tirano a meno d'un sessantesimo di grano.
ragazza del peso: « quanto tira a lordo? ». 63.
misura nostra. bizoni, 134: a man destra, al pari delle finestre delle
un furgoncino, e ogni martedì andava a meda al mercato, seduto accanto allo
tirando sul prezzo di ogni derrata. a. busi, 1-9: di venerdì,
per andare al mercato, da vighizzolo a montichiari, e stava via due ore buone
stava via due ore buone: quattro chilometri a andare, quattro a ritornare.
: quattro chilometri a andare, quattro a ritornare. e il tempo che ci
quelle gente de puglia tirrara verso apruzo a li lochi deputati. guicciardini, 13-v-46:
bologna. fagiuoli, vi-54: camminando a rompicollo, / tirava sempre per la
settantacinque mila uomini, traversata la pollonia tirava a coczino. 58. essere
. machiavelli, 1-viii-97: tira, va'a casa messere nicia. g. roncaglia
] intese, fece dare la volta a terra e tirassimo a la isola antedicta di
dare la volta a terra e tirassimo a la isola antedicta di iamahi- ch.
dirigersi, portarsi, trascinarsi; trarsi a terra; riparare, rifugiarsi; ritirarsi;
. testi fiorentini, 146: tirassi a terra ferma e quivi fece battaglia ordinata
canpo. boccaccio, 1-i-359: costretti furono a tirarsi sopra il cernito colle, forse
ii-154: li romani s'erano cominciati a spargere per li lavori e per la campagna
farmi travolgere dalla folla. -volgersi a un atteggiamento, a un modo di essere
folla. -volgersi a un atteggiamento, a un modo di essere. -anche:
modo di essere. -anche: apprestarsi a un discorso. plutarco volgar.,
21: veggendo che gli uomini si tiravano a mali costumi,... egli
, 1-73: ci tireremo un poco a toccar delle cose di francia, onde
, come gli indiani. -adattarsi a un'attività. viani, 14-145:
tirato per i capelli, per il collo a, in qualcosa: essere indotto a
a, in qualcosa: essere indotto a farlo controvoglia; esservi coinvolto proprio malgrado
convinzioni. algarotti, 1-v-242: incominciò a suonare il suo nome nella guerra che
, che fu da essi tirato pe'capelli a dichiararla. mazzini, 10-5: 1
586: in tutto questo pettegolezzo a noi dispiace sommamente che il deputato morelli
, 7-430: è un tira e molla a schiena d'asino, questa altalena dell'
mi fosser venuti otto o diece forestieri a casa,... arei lor posto
.. s'era fatta tirare pei capelli a dir di sì. -far
-far tirare la lingua: costringere a lunghe, estenuanti insistenze, tergiversando a
a lunghe, estenuanti insistenze, tergiversando a lungo e capziosamente (per adempiere a
a lungo e capziosamente (per adempiere a quanto dovuto). fenoglio, 5-iii-747
fenoglio, 5-iii-747: così domattina si sa a clavesana e a carrù e forse a
: così domattina si sa a clavesana e a carrù e forse a mondovì che gli
a clavesana e a carrù e forse a mondovì che gli agnello fanno tirar la lingua
mondovì che gli agnello fanno tirar la lingua a pagare. -noi tireremo diritto
motto del regime fascista (anche scritto a caratteri cubitali sui muri). fiatano
spada che lo difende'. -tirare a basso, a fondo: trascinare a fondo
difende'. -tirare a basso, a fondo: trascinare a fondo, far affogare
-tirare a basso, a fondo: trascinare a fondo, far affogare. bandello,
di panni fosse e con la spada a lato, che tutte erano cose che stranamente
erano cose che stranamente l'impedivano e a basso il tiravano, nondimeno tanto si seppe
acqua uscì fuori. -tirare a campare, sopravvivere a stento, alla meno
. -tirare a campare, sopravvivere a stento, alla meno peggio, anche
, di mutismo ostinato, di 'tirare a campà', tutte cose che gli si leg
i partigiani della zona. -tirare a fine, al fine qualcosa: terminarla,
terminarla, compierla (anche con riferimento a soggetti inanimati). petrarca, 71-44
71-44: via corta e spedita / trarrebbe a fin questa aspra pena e dura.
è imputtanito, dove non si tira a fin negozio di gnuna sorte senza l'
se mediante la mia importunità io potessi tirar a fine questa pratica prima del mio
alla lunga queste nozze. -tirare a lungo: dilungarsi. palazzeschi, i-131:
qui, per amore di brevità tireremo a lungo. -tirare a meno-,
tireremo a lungo. -tirare a meno-, diventare via via più piccolo,
che in nessun'altra terra, e ridotta a poco e tira sempre a meno.
e ridotta a poco e tira sempre a meno. -tirare a nulla:
sempre a meno. -tirare a nulla: mandare a monte, rendere inutile
. -tirare a nulla: mandare a monte, rendere inutile, vanificare.
mazzini, 28-119: l'avviso dato a michele da roma è verissimo: ciò
è verissimo: ciò che prova che a furia di lungaggini, tireranno le cose
furia di lungaggini, tireranno le cose a nulla come l'anno scorso.
come l'anno scorso. -tirare a palle infuocate-, attaccare con violenza faziosa.
panzini [1905], iv-486: 'tirare a palle infocate': muovere guerra aspra e
politica e dei giornali. -tirare a pochi: accontentarsi di poco.
8-10 (1-iv-772): parendole aver tirato a pochi, pensò di restituirgli i cinquecento
parte de'cinquemila. -tirare a presta morte-, destinare a morte prematura
-tirare a presta morte-, destinare a morte prematura (la sorte).
, v-88: ma tirando i fati giovanni a presta morte in lombardia, aveva per
consiglio del luogotenente... differito a chiamarlo. -tirare archi a vuoto-
a chiamarlo. -tirare archi a vuoto-, fare qualcosa inutilmente. buonarroti
ogni scolare: / voi tirate archi a voto. -tirare a sé.
tirate archi a voto. -tirare a sé. aver cura esclusivamente del proprio
avere di sottili uomeni da saper tirare a loro. frottole d'incerta attribuzione,
incerta attribuzione, xlvii-263: chi tira a sé e ripone, / non si può
può chiamar oca. -tirare a, nel segno: v. segno,
48 e n. 68. -tirare a sé qualcuno: attirarlo, attrarlo, affascinarlo
ottimo, ii-50: qui a sua probazione conchiude, come appare nel
, vede e sente cosa che la tiri a sé, per quella possanza ella è
). bibbiena, 1-184: piacque a dio tirare a sé l'anima della buona
bibbiena, 1-184: piacque a dio tirare a sé l'anima della buona memoria del
signor giovanni iacomo triulzio. -tirare a sorte, scegliere per estrazione a sorte,
-tirare a sorte, scegliere per estrazione a sorte, con criteri di casualità.
lettere, le quali in ciascuna ballottazione tirano a sorte, acciocché non vi fusse qualche
dito puntato sui santi per dirgli tirate a sorte fra voi ma il designato si
uno degli ufficiali era già stato tirato a sorte per assumere uno dei più ingrati
, i-28-a: v'ha chi mi raccomanda a non entrar in materie sottili e difficili
prigione di nuovo, avrebbe tirato avanti a lavorare. -proseguire il cammino,
di giacomo, i-553: tirarono innanzi fermandosi a ogni quattro passi, ragionando ognuno per
, non curarsi di quelli altrui. a. f. bertini, 1-96: statevi
chi dice. fagiuoli, xv-133: bada a te se quanto a far t'avanzi
, xv-133: bada a te se quanto a far t'avanzi / sia d'utile
dico che ho tirato innanzi sin ora a maritarmi, e vedo che il destino non
del 'mondo morale'tirerà innanzi ad uscire fino a mercoledì e che l'abbiate per iscusata
le risorse economiche per vivere, riuscire a mantenersi, sbarcare il lunario. -agire
neri, 1-58: tìran giù buffa e a niun danno quartieri, / e scuse
dal tirar dietro per tutta la vita a quelle cose dove lo spigne il senso.
il suo e non sa come tirar innanzi a vivere. alfieri, 7-165: così
le potrà concedere, se le concederà a suo tempo; per ora tiri innanzi il
, 2-5 (312): messomi a lavorare con quei due mia giovani, tirai
scultore, il quale molto aiuto gli prestava a tirar innanzi le opere. d'azeglio
ii-6-316: coll'assegno presente si stenta a tirare innanzi la edizione annuale degli 'atti e
maschi, et essendogli morto el minore a roma in istudio, e duo maggiori che
rimasti, gli tirava innanzi et allevavagli a uso di re per la nobiltà della
il gran desidero avete di tirarlo innanzi a farlo da qualche cosa. giuliani, i-512
qualcuno ad aderire al proprio partito, a sostenere la propria causa. gelli
, per esser poi raffermo gonfaloniere, a tirar più dal suo di tutte le parti
: scorreggiare. ruspoli, 179: a gambe aperte, in sur un seggiolone,
sur un seggiolone, / in mezzo a un'osteria sta un ribaldaccio. / quando
casumaro... e ch'avea cominciato a svaligiare il paese tirando di lungo verso
casa; attraversò l'orto, camminando fino a mezza gambatra l'erbacce. calandra, 1-234
poiché era stato deciso di rientrare immediatamente a roma, non dubitavo che si tirasse dritto
dai babbei incuriositi. -passare sopra a qualcosa (in partic. a un'offesa
-passare sopra a qualcosa (in partic. a un'offesa); non dar peso
non dar peso, non dare retta (a un consiglio, a una raccomandazione)
non dare retta (a un consiglio, a una raccomandazione); badare ai fatti
tirarla fuori dal pacco ma non riuscivo a slegare lo spago. calvino, 1-120:
li tirai fuori. -far spendere soldi a qualcuno. n. ginzburg, i-134
spiritosa dell'altra. bacchelli, 1-iii-359: a lavoro finito,... chiederemo
fuori una parola. -far uscire a forza qualcuno da un luogo; cacciare
angoscia! -tirare giù: portare a basso, calare un oggetto da dove
sia / meglio per me cominciare / a tirar giù la valigia. -inghiottire
possa rimanere là seduto per molte ore a tirar giù una lunga filastrocca per consolazione
gliela tirai giù. -tirare giù a distesa, a pampane e a uve,
. -tirare giù a distesa, a pampane e a uve, a campanedoppie,
-tirare giù a distesa, a pampane e a uve, a campanedoppie, a doppio:
distesa, a pampane e a uve, a campanedoppie, a doppio: parlare, ciarlare
pampane e a uve, a campanedoppie, a doppio: parlare, ciarlare senza freno,
; / anzi cicalo e tiro giù a distesa. tommaseo [s. v.
]: nel senese: 'tirar giù a pampane e a uve'; quel che in
senese: 'tirar giù a pampane e a uve'; quel che in firenze 'a campane
le uve, strappa ogni cosa. affine a 'levarne i pezzi'. giuliani, i-299
bene,... che piacimento a sentirlo! tirava giù a doppio, che
che piacimento a sentirlo! tirava giù a doppio, che ci faceva stare la
[1905], iv-486: 'tirar giù a campanedoppie': dime di ogni sorte con impeto
aiuolo / o col ferirlo o col tirarlo a basso. a. f. bertini
col ferirlo o col tirarlo a basso. a. f. bertini, 1-60:
che il marito tirava i calci, a ridere co'più intrinseci di casa. zena
: vuoisi un po'tirare / gli orecchi a la ministra, / perché spesso registra
/ perché spesso registra 7 le caselle a la burchia. b. cerretani,
varchi, 3-80: tirare gli orecchi a uno significa riprenderlo, o ammonirlo; cavato
. salvini, v-4-5-11: 'tirar gli orecchi'a i giovani nel giorno della lor nascita
di lei per tirarle l'orecchio come a una bambina discola e impertinente, e dirle
ed ecco allora il guardiano dei passaggi a livello tirar loro le orecchie. pavese,
due pieni, il flavio ti tira fino a baia. -tirare il colpo:
ai cani: dare qualcosa di pregevole a chi non lo merita. castiglione,
per vantaggiarsi. è mezz'ora che stanno a tirare una lira più, una lira
. -tirare in fondo-, portare a buon fine, concludere un affare.
in sé non una porzione delli beni a questo corrispondente, ma nel padoano più d'
, 8-86: abita da cinque anni a spotomo (dal * 51, mi dirà
i remi in barca) e nessuno a spotomo sa dove stia. -tirare
, 38 (662): i curati a tirar la carretta: non abbiate paura
malsicuri di tutti. bernari, 3-24: a tirare il carro ci si abitua,
corda ». landolfi, 19-134: va'a dire a tuo padre che io posso
. landolfi, 19-134: va'a dire a tuo padre che io posso sempre ammazzarlo
la corda. -tirare la corda a qualcuno: fare il suo gioco, tenergli
sacchetti, v-218: io averei troppo a scrivere, se io volesse dire in
è divolgato, sol per tirare acqua a suo molino. monosini, 302: 'ognun
. -tirare l'ala: trascinarsi a fatica, essere fiacco.
in cima alla torre con la chiave a stella per verificare il serraggio dei bulloni,
anima, la vita coi denti: sopravvivere a stento (per la precarietà della salute
la vita co'denti, ma venirci a dire che vi è tutta una tradizione che
. bonsanti, 4-381: sembrava dietro a tirare le somme del discorso di palamede
, possiamo tirare alcune somme. a. asor rosa [« la repubblica »
, 7: tirare le somme porta a una conclusione desolatamente ovvia. -tirare le
medicastri usala poi / in fare, a chi mal'ha, tirare i quoi.
sicurezze che ancora oggi, in fondo a chissà quali province e crisi e frustrazioni e