staticità nella raffigurazione (e si contrappone a dinamismo). -al figur.:
una struttura. in arte, opposto a dinamismo. = deriv. da
, n. 3, e si contrappone a grado di irregolarità), anche detto
per dare alla figura del cristo morto e a quella della madre un'impronta tragica,
quale ciascuna delle quantità considerate viene riferita a un solo momento, escludendo il fattore
. croce, i-2-64: si son presi a trattare dialetticamente i concetti empirici e gli
gel spiego profondi arcani, / attinenti a la statica scienza, / quanti snodò
, 77: le scosse che subivo a ogni mio sbaglio erano appena un po'più
l'ombra: lo specchio. e a poco a poco l'immagine vi si avvicinò
: lo specchio. e a poco a poco l'immagine vi si avvicinò inavvertita,
, dilagò in un sorriso, e continuò a illuminarlo con quel sorriso statico che non
malerba, 1-93: non riesco a stare fermo dietro il banco del mio
linee prospettiche, talora con connotazione negativa a indicare eccessiva fissità, mancanza di movimento
, per lo più con connotazione negativa a indicare scarsa capacità o possibilità di cambiamento
noi la minaccia che quella giornata avesse a naufragare nella più disperata 'mosceria'.
andar d'accordo, perché tu appartieni a quella vecchia nobiltà, con tutti i
. econ. economia statica: quella riferita a un determinato momento e non a un
riferita a un determinato momento e non a un processo nel tempo (in contrapposizione
un processo nel tempo (in contrapposizione a economia dinamica). 8. ling
di ritornare in pregione infra certo tempo. a. pucci, cent., 28-14
, i-iii- 475: è disposto a fare tutto il possibile, etiam di dare
avea. botta, 4-1041: chiamato a bordo del capitano di francia, non volle
e 'cani. -con riferimento a chi sia trattenuto come garanzia o pegno
o pegno di una situazione debitoria. a. pucci, cent., 6:
d'oro fu il patto, / ch'a certo tempo ne dovevan dare: /
, i-404: mi commise ch'io andassi a pregar giulio / che gli facessi pagar
m. cecchi, ii-19: a lasciarci trar via l'occhio destro, /
che si pigliasse l'incomodo di andare a verificar l'esattezza degli statini? i.
fatti che alle parole de'prìncipi. a. cattaneo, ii-163: lasciatemi alzar
sono e sarò fino alla morie devoto a francesco crispi, perché questo statista ha
essenzialmente dei problemi politici e statali anche a scapito dei princìpi morali. lancellotti,
bemaschi in napoli, il ga- roli a roma. = deriv. da
1719-1772), nei suoi corsi universitari a gottinga; ma la prima opera che si
la prima opera che si considera ispirata a tale metodo fu del governo et am
diversi regni di francesco sansovino, pubblicata a venezia nel 1562; nel sec. xix
delle leggi della meccanica statistica quantistica relative a un gas di fermioni, cioè di particelle
analisi delle caratteristiche proprie delle stelle appartenenti a una regione del cielo formula ipotesi utili
notizie statistiche e la geografia si perdesse a registrare piuttosto le stranezze dei costumi e le
non crediamo che 'l signor pellegrini miri a quella pessima e, per così dire
affrontare qualche decrepita negra per domandarle, a puro scopo statistico, se era 'menina'(
ampiezza in parte clandestina che perciò sfugge a controlli statistici, non è tanto prodotto
; quanto guadagnano ogni anno gli zuccherieri; a chi servono le spese militari e le
fenomeni, di cui almeno una è relativa a fenomeni collettivi. gramsci, 1-127
e dei grandi numeri che hanno servito a far progredire alcune scienze naturali.
interpreta indicazioni quantitative applicando metodi statistici a specifiche rilevazioni. = deriv.
, 5-70: esso pose il campo stativo a lineo presso al fiume bevo. cesariano
politica stativa o ritrosa contribuì non poco a creare e promuovere l'incredulità moderna
che il nome di 'statore'e statizio a dio dato, non deriva già dal fatto
bacchetti, 2-xix-956: ogni istituto, a principar dalle scuole d'ogni grado..
sostiene la statalizzazione; che è volto a essa. c. pettinato [
si osservano dappertutto, diverse ed opposte a quelle dell'ottocento, come la statizzazione
einaudi, 276: che sugo c'è a classificare sotto la voce 'ordinamento comunistico o
, usata nell'antichità classica ed equivalente a una trentina di chilometri.
de'tolomei, 60: se 'l capo a min zeppa fosse tagliato, / come
. varano, 1-6: il piè a toccar la roccia appena scorso / era che
per muli o cavalli, non siano tenuti a pena alcuna. -teatro di operazioni
la sua morte avevano giurata s'assisono intorno a lui ciascuno nel suo stato che l'
, i-40: questa è docilitate, / a cui l'officio d'insegnar è dato
selva; / lasciala tal che di qui a mille anni / ne lo stato primaio
. e sempre il transgressore sia obligato a riporre la strada nel pristino suo essere
: ora, convertito l'edi- fizio a tutt'altr'uso, i vani delle facciate
. pascoli, 1-541: bisognerebbe a me fare il contratto prima anche del
nuovo stato di fatto e tutto sarebbe andato a posto, perfino con la nostra burocrazia
sta sempre vigilante, avendo fatto intender a sua maestà più volte il mal stato
arsenale e il danno che ne potea risultare a non farvi presta provvigione,..
luna. caro, 12-iii-133: quanto a l'abito, componendole pur di molti
patrizi, 3-194: vengo... a spiegare con questa scrittura quanto io dico
in silenzio un'ora di seguito, a controllare con la lente gli elusivi dettagli di
che questi miei pochi versi cotanto penato abbiano a pigliar forma e stato. tasso,
lingua delle scritture... non dèe a quella del proprio accostarsi, se non
se ne dèe e dilungare quanto le basta a mantenersi in vago e in gentile stato
, vi-277: que'preti che posero rimpetto a catullo questo petulante e scipito verseggiatore ben
questo petulante e scipito verseggiatore ben mostrano a che stato era la sì vantata letteratura
, 504: lo scrittore si limita a gettar una luce assai viva sullo stato
ma tu non hai bisogno di loro a beatitudine, né a immortalità. -permanenza
hai bisogno di loro a beatitudine, né a immortalità. -permanenza in un grado determinato
dissegli, « alla corte, e farete a baroni di lui intendere che.
tisica. n. ginzburg, ii-1193: a poco a poco perse la salute davvero
n. ginzburg, ii-1193: a poco a poco perse la salute davvero. e
cortese volgar., 561: sire, a vostra parola non contradico, ma a
a vostra parola non contradico, ma a qualunque altra persona, dico bene, che
non hai tempo di pensare se vuoi bene a quello o a un altro, perché
di pensare se vuoi bene a quello o a un altro, perché in ogni modo
signori, che faustina vedesse il marito a tale stato ridotto che più la morte,
spirito,... sempre pronto a negare il sistema per affermare lo stato d'
3-87: or vedete lo prelio -ch'a tomo nel suo stato! francesco da
abbattuti del veleno, sì li recò a stato di vita. -età della
stato. muratori, 10-ii-102: cominciarono a nascere liti col tentare alcuni padri di
giunti in istato di poter essere utili a loro. leopardi, 25-48: godi,
volire. giamboni, 10-3: considerando a una stagione lo stato mio e la mia
medesimo esaminando,... cominciai a maladire l'ora e 'l dì ch'io
io mi trovo. petrarca, 129-13: a la vista uom di tal vista esperto
s. v. j: tettoia': a viareggio si chiamano così le case di
locuz. — mettere, porre le mani a tettoia sulla fronte. per riparare gli
per cieco dimostrarsi? ponendosi la mano a tettoia alla fronte; per questo io vo
subito una trasformazione in vetro in seguito a sollecitazioni di pressione e temperature elevate,
. volponi, 2-496: ti metterai a cantare, a ripassare tutta la
, 2-496: ti metterai a cantare, a ripassare tutta la casa con le
, i maglioni da marinaio, i calzoni a rigoni, i golfini suff, i
sei mastodonti, afferma fa teoria della tettonica a zolle, formano la litosfera, una
una settantina di chilometri, che poggia a sua volta sulraste- nosfera, lo strato
pianure) completano il quadro della tettonica a zolle', cioè di quella teoria geofisica
per cui alcune rocce subiscono determinate modificazioni a livello strutturale, causando spostamenti di natura
di slittamento e di sprofondamento. a. biancotti [« la stampa- tuttoscienze
sollecitazione ritmica o tectònica, insomma quello che a scuola si chiama 'l'inevitabile trasfigurazione fantastica'
plur. -i). figura spaziale a forma di parallelepipedo, con cui si
si cuoprono, o allisciano, per abilitarle a ricevere i colori. = voce
in una struttura muraria, piccola copertura a forma di tetto. seneca volgar-,
perti di zucche gialle, messe lì sopra a seccare. — in un'espressione
spartitura che li fa ricadere in ali spennacchiate a mo'di tettuccio tropicale, intorno alla
giudice, 2-11: è apparso il tettuccio a goccia di uno spitfire supermarine, col
il teucrio una erba, che si rassembra a una vergella, simile alla trissagine.
voler di giove. carducci, iii-2-113: a fronte urlavano, / accorrenti, irrompenti
i teucri. 2. relativo a troia e alle sue vicende storiche. -in
in contatto con il mondo divino arrivando a determinare, per diretta influenza, effetti
arte possa dare la conversione e ritornata a dio. citolini, 540: nel generale
, per estens., alla magia, a credenze superstiziose, ecc.
era un gran teurgista, si anettò a andare ad accusare zadig davanti un arcimago
in italia, da mario nel 102 a. c. (e può avere valore
tedesco, uno dei pochissimi teutoni che fino a un certo punto ha capito il nostro
schiavoni. -che si riferisce a comportamenti caratteristici di tale popolazione. -
né la torbida invadenza slava / giunse a lambirti la fronte. benni, 12-140:
, istituito da'tedeschi in terra santa a similitudine di quello della religone di rodi
eresia prese gran piede in questa provincia. a. chiappini, cxiv-14-97: si vedeva
sottopone i deboli e gl'imbelli, come a roma, come nei regni teutonici,
1-i-24: 1 magiari, educati sinora a teutonico dispotismo sui popoli slavi, non
navica, et vasse in uno giorno a seconda a veniesia. g. morselli,
et vasse in uno giorno a seconda a veniesia. g. morselli, 5-221:
meno che nullo. -che appartiene a tale lingua (una parola) o che
di consolidare la triplice con una propaganda a favore aell'austria, come s'era fatto
nucleare, l'unità di energia equivalente a un milione di milioni di elettronvolt.
, tunce pia / la nostra prece a. tteve sia. cielo d'alcamo,
è reie; / virgo maria, credi a meie: / non avrà fine,
/ non avrà fine, il dico a teie, / lo so regno altissimo e
've', sillaba disaccentata, che si appoggia a certe voci di una sillaba finiente in
solamente alla voce. e le voci a cui si appoggia, sono queste, 'me'
, 'teve', 'eve \ 2. a te. cione, lxxxi-187: se
tevere e, per estens., a roma.
: travertino. filarete, 15: a roma hanno vantaggiata pietra, cioè tevertina,
cioè tevertina, la quale è tutta a la maggior parte bucata. p. cattaneo
che non possono non recare grandissima maraviglia a chi le considera. 2.
apocina- cee, diffuso nelle regioni americane a clima tropicale, comprensivo di una decina
stoffa nella quale questi vengono tessuti appartengono a due proprietari diversi, di cui quello
f. basaglia, 1-ii-178: si arriva a fondare una 'scienza della guerra'(la
la polemologia) per tentare un'analisi, a livello psicodinamico dei conflitti inconsci che la
la thanatologia) in cui si tende a ridurre la morte al problema della sua semplice
nari. idem, iii-2-267: è dietro a te tànato! è dietro a te
dietro a te tànato! è dietro a te, / fedra, il fanciullo nero
che è proprio, che si riferisce a margaret thatcher (primo ministro della gran
liberismo in materia economica. a. levi [« la stampa »,
termine 'thatcherismo'. « corre voce -ha detto a una riunione di partito -che il thatcherismo
governo, che si è imposta oggettivamente a me. dovrà governare tracciati, comportamenti,
cristalline nelle località chiamate saline d'espartinas a cinque leghe da madrid. questo minerale
della numerazione, con l'apice in alto a destra, vale 9, con l'
vale 9, con l'apice in basso a sinistra indica 9000; maiuscolo indica l'
. (che la attesta in g. a. anguillara nel 1561).
m. -ci). petrogr. relativo a basalto con un livello di silice superiore
thòlos, sf. archeol. edificio a pianta circolare formato da una struttura di
in partic. nell'espressione aggett. a tholos). g. re
10-ii-1981], 32: l'unica tomba a 'tholos'di tipo miceneo conosciuta nelle necropoli
, dal gr. ùóxog propr. 'tetto a cupola', di origine incerta; cfr
. gastron. preparato con una salsa a base di tonno. panzini [1931
thyrite, sf. materiale ceramico, a base di creta, grafite e carborundum
da cagione / parer tornarsi l'anime a le stelle, / secondo la sentenza di
: o re, quel pane / dallo a chi ti vuol bene, dallo al tuo
com'io l'ho tratto, saria lungo a dirti.
metastasio, 1-ii-711: io non ritorno / a parlarti d'amor. manzoni, 71
io non ti conobbi per tempo, e a poco a poco ho appreso che in
conobbi per tempo, e a poco a poco ho appreso che in effetti non sei
lucchesi, 53: non ti vergogni tu a favellare che fu impiccato fratello a sa
tu a favellare che fu impiccato fratello a sa miniato? passeroni, 1-185: non
e non è giusto, / se a cacciar tu non hai gusto, / che
, indegna, e ti prepara / pena a pagar del fallo aspra ed amara.
sorridendo il conte / « ti pensi a capo nudo esser bastante / far ad orlando
dea, ché tale / ras- sembri a gli occhi miei. 5.
volgarn 1-8 (9): citandosege a li pei sì lo scungurà e piegando
scungurà e piegando dise: « per quelo a chi tu vai te scunguro e prego
che, quaunca dì tu presumerai de montà'a ordem sagro, incontenente lo diavo averà
ti e per mi, si diede a passeggiare in su 'l passo di bartolomeo cogliom
tiabendazòlo, sm. farmac. chemioterapico a base di imidazolo di prima scelta nel
/ dai mille e mille volti / a ogni tua apparito, / come un taso
lunghezza di due piedi, che pendono a due corde ai due lati del davanti.
dotata di azione stimolante cardiaca nonché, a grandi dosi, paralizzante.
, ha odore aromatico particolare. fonde a 430; è poco solubile nell'acqua,
queu'altro elimas che diede tanto fastidio a san piolo nella conversione del proconsole, —
fatiche. delfino, 1-68: quegli, a cui non piace / ciò, ch'ei
insegne del cìaviculario, che furono commesse a san pietro, e medesimamente la tonsura,
strappare al pontefice la sua corona prostrandosi a un tempo davanti alla tiara. carducci,
religiosa dedita al culto dionisiaco. a. m. salvini, 6-38: o
riuniva i cittadini non nobili in contrasto a quella che raggruppava i nobili.
vita / dai mille e mille volti / a ogni tua apparita, / come un
, sf. chim. ogni molecola appartenente a una classe di composti eterociclici, impiegati
nella produzione di coloranti, con anelli a sei atomi, di cui quattro
, sm. chim. ogni molecola appartenente a una classe di composti eterociclici, impiegati
farmaci e sostanze coloranti, con anelli a cinque atomi, di cui tre di carbonio
annata, per non esser ancora principià a tibiar. ippiatria, 40: fa una
, 383: e1 pò aver a spolare, o su l'ara a tibiare
a spolare, o su l'ara a tibiare. baruffaldi, i-163: il battere
: attese dunque scanderbeig con veloce prestezza- a far portar dentro-da contadini il frumento delle
imperatore romano tiberio claudio nerone (42 a. c-37 d. c.)
\ le pere| tiberiane perché molto piacquero a tiberio principe. = voce dotta,
. sistema di segni diacritici, introdotto a partire dall'viii sec., comprendente sette
all'imperatore tiberio claudio nerone (42 a. c-37 d. c.),
senza timore di conseguenze, leggilo appunto a quelli macchiati di pece, della quale è
i monaci tibetani. -con riferimento a razze canine. e. cecchi,
, col pelo come seta bluastra, venne a fargli festa. 2. prodotto,
l'amuleto tibetano e la croce benedetta a pompei, un semplice filo di guarnizione
soffici, v-2-338: un grembiulone di tibettina a fiorami giallastri pompadour, aderente come una
col grembiulone di tibet tina a fiorami pompadour. = dal fr
tìbbia) sf. mus. antico strumento a fiato, si mile al
se licito mi tesse, più mi terrei a la gloria di porre la mia bocca
la gloria di porre la mia bocca a la umile fistuia di coridone — che a
a la umile fistuia di coridone — che a la sonora tibia di pallade. ingegneri
che si suona col fiato, ei viene a mescolarsi col canto meglio di tutti gli
molti fuochi, / ch'ardon dinanzi a ilio, e non ascolta / che di
primo osso della coscia, quello che a rigore si chiamerebbe tibia, è senza piume
neri là morti in feroci agonie, / a la solitudine muta imprecanti invano. piovene
'tibiale': nella notomia, un nome dato a due muscoli della gamba. carradori,
furono detti anco 'ocree', chè come a dire stivali e tibiali. erano dati ai
e tibiali. erano dati ai soldati a difesa delle gambe, ed erano di lamina
sf. medie. patologia, forse dovuta a deficit nutritivi e vitaminici, che si
, che si manifesta con dolori diffusi a livello delle tibie. = comp
che, nell'antica roma, prendeva parte a cerimonie pubbliche come a banchetti privati
prendeva parte a cerimonie pubbliche come a banchetti privati o funerali.
. [tommaseo]: porre un fanciullo a cantare di contro al tibicine. l
di tuba (in quanto antico strumento a fiato usato in partic. come tromba di
di suonare la tibia. a. adimari, 2-343: l'arte tibicina
. = comp. da tibi [a \ e astragalo1 (v.),
= comp. da tibi \ a \ e fibula (v.).
. = comp. da tibi] a \ e fibula (v.),
. = comp. da tibì [a] e peronèo (v.).
. = comp. da tibi \ a \, peronèo e astragalo1 (v.
. = comp. da tibi [a \ e tarso (v.),
sm. region. dolce tipico di agrigento a base di farina e mosto.
vissuto nella seconda metà del i sec. a. g; che si rifà alla
ippolito pindemonte veronese (1753-1828), a tutti tornerà a mente l'egregio traduttore
veronese (1753-1828), a tutti tornerà a mente l'egregio traduttore deltodissea', lo
3: né si è saputo dell'altro- a proposito della polemica [fra de zerbi
, e senza nocchi, e buoni a far certa sorte di navili, che si
roma, te levato da questa rotondità a la maggior altezza sua, che è
, i-16: io ho sentito giurare a uomini da bene, che hanno visto
: o signor de la villa, a cui funesto / il tropp'oro tornò fulgente
aspro tumulto / giù da monti latini a cader viene, / che poi, placido
, i-313: tutti questi tiburtini sono atti a fare ranci, a murare e fare
tiburtini sono atti a fare ranci, a murare e fare calcina. tassoni, xvi-927
fra loro o, anche, il bussare a una porta, uno schiocco di
: 1 passeri niente. continuano a saltellare, tic tic tic, tac tac
movimento involontario, patologico, intermittente, a carattere rapido e intempestivo, di diversa
dinanzi alle persone, che lo attribuivano a un 'tic nervoso. pirandello, 7-698:
troveremo densi, sanguigni, pesanti, intenti a trascinarsi dietro come una grande sacca d'
nel dizionario dei termini di medicina di a. leone (milano, 1828).
ticca, / ch'andar mi fece a madonna di corsa. = var.
fanciulle alle quali feci l'altissimo onore a far sentire il ticcheticche [dell'orologio]
= voce di origine onomat., affine a tic tac. ticchétta, sf
: molte parole inglesi sono da loro accomodate a italiane... ticchetta (per
partic. riferimento alla macchina del telegrafo o a un passo veloce. pirandello
intr. (ticchetto). produrre a intervalli regolari una successione fitta e rapida
maestro. cantoni, 334: io stava a letto in dormiveglia una mattina di questo
. tr. ant. suonare una campana a martello. beccuti, i-297: non
di rumori secchi (con partic. riferimento a un orologio, ai tasti di una
ai tasti di una macchina da scrivere, a un telegrafo). gnoli
. bemari, 6-274: m'inseguì a lungo il precipitoso ticchettio della sua macchina
il biglietto. voce degli emigranti italiani a nuova york, dall'ingl. ticket.
contadino, che custodiva le cavalcature messe a mia disposizione dal fittaiuolo dell'ex feudo,
ma pare che di tanto in tanto a qualcuno venga il ticchio di provare il
voce nel dizionario dei termini di medicina di a. leone (milano, 1828)
di macchioline. g. a. torricelli [in targioni pozzetti, 12-3-330
ticchietti bianchi, costituisce la concrezione simile a prima vista al porfido rosso.
coste brune e tranquille ticchiolate di lumi a piè del bel monte aperto mi parlavano ancora
esperto londinese, jan calder, aveva messo a rumore un
e dei nespoli del giappone, dovuta a funghi: i frutti presentano macchie irregolari brune
ticcóso (ticchióso), agg. relativo a un tic nervoso. 2.
di altre papilionacee. m. a. marchi, 1-ii-729: 'tichio': genere
rari, cosicché il ritrovarli si deve riputare a fortuna. = voce dotta, lai
una tale [porta] ne ho visto a dola... et un'altra
dola... et un'altra a milano alla porta ticinese, la quale è
hoepli, 3196: 'porta ticinese', a milano; l'arco dovea esser memoria della
dall'utente di un servizio pubblico. a. fontanarosa [« la repubblica »,
'ticket e balzelli non è mai stata utile a contenere la spesa'. corriere della sera
università'. -in partic.: quota a carico degli assistiti del servizio sanitario nazionale
gratuitamente alle persone esenti da ticket. a. busi, 16- 321:
38: qui, dove qualcuno è costretto a fare sconti persino sui ticket-restaurant aziendali per
solare. guiducci, i-3-4-48: a così affermare, oltre a quel poco che
, i-3-4-48: a così affermare, oltre a quel poco che n'è scritto dall'
. biol. che si trova casualmente a far parte del plancton fluviale, pur derivando
schizzi di fango, scampar la pioggia a briglia sciolta o almeno trottare con quel ticche
. castelnuovo, 2-220: l'orologio a muro col suo tic tac uniforme rammentava
un tarlo, col tic-tac del grande orologio a pendolo. montale, 15-443: c'
al suo simile e di cretine adorazioni a se stesso. = voce onomat.
lambito dal gelo di un aggeggio / a gasolio, / io pure ascolto suoni tictaccanti
tic. quello di chi bussa insistentemente a una porta, il ticchettio di un
: -orsù picchia, che siamo già a casa. -tich, toch, tich,
cuore. fagiuoli, 1-5-217: in parlar a questo ragazzo il cuor mi fa subito
'spareggio'. tiegliabbada (tiègli a bada), sm. invar. ant
. invar. ant. espediente atto a temporeggiare, a rinviare la conclusione di
ant. espediente atto a temporeggiare, a rinviare la conclusione di un affare.
dixe che lo appuntamento era un tiegli a bbada. = comp. dalla
lxvi-1-290: poi ne farai un tortiglione, a guisa di zaldone, ad uno ad
di farina cuoprasi la tiella e mettansi a cuocere detti zuccherini, dandosegli lento fuoco
in partic. sui burchi) copertura a volta realizzata con tavole fisse o casotto
fisse o casotto di legno impeciato atto a riparare le merci dalle intemperie.
cfr. anche lat mediev. teumum (a venezia, nel 1300).
compagna, che di vero / è distesa a vedere, e di lunghezza / d'
tengo'). tientamménte (tieni'a ménte, tientaménte), sm. in-
in- var. tose. botta inferta a qualcuno, in partic. per indurlo
qualcuno, in partic. per indurlo a ricordare qualcosa. -al figur.; severa
-al figur.; severa punizione inflitta a qualcuno come monito per gli altri; aspra
ecco repente / l'aquila scende e dagli a tient'a mente. / tra il
l'aquila scende e dagli a tient'a mente. / tra il capo e t
savoia, addì 18 giugno, condannava tuttavia a morte il sergente furiere alessandro de gubematis
1-268: il tientibene sono cavi che pendono a lato delle scale, ai quali aggrappandosi
discesa; chiamami pure guardini o guardamani. a. bor dieri [« nautica »
. secchi, 14: io non veggo a dì nostri fra la gioventù, se nonprode
braccia idem, i-iii- 475: a guardarle si sarebbe detto che avesser fretta,
che le aggravasse, snervandole, quell'odore a mano a mano che col loro lavoro
aggravasse, snervandole, quell'odore a mano a mano che col loro lavoro concorrevano a
a mano che col loro lavoro concorrevano a diffonderlo per l'aria e a ravvivarlo
concorrevano a diffonderlo per l'aria e a ravvivarlo, collo scoprire il fieno di sotto
cata per sempre. — con riferimento a un liquido, anche organico, a
riferimento a un liquido, anche organico, a una bevanda. testi fiorentini,
adolescente. camminando leggermente / vado verso a bianchi meli. pavese, 10-36: le
per latte puro si dilegua e fugge. a. cocchi, 161: alcune altre
bruni, 62: quivi scese poc'anzi a trar rivolta / l'aura fresca e
usignuol s'ode bei canti intessere / a i giorni tepidi del vago aprile. leopardi
ch'io pellegrini verso il mezzogiorno / a belle terre tepide lontane, / la metà
/ sono il tiepido e '1 fresco a loro [al gelo e al fuoco|
non accade altro spero d'esser sabato a milano. sbarbaro, 6-115: da
della rosa. la cavalla strappava a scossoni il perno dalla greppia e dentro
letto e del sonno, l'appese a 'u gancio. -in una sinestesia
tanto. molte mani l'afferrano a un tempo: è in terra; si
sol tepida neve / né speme alcuna a consolar mi vale. ceresa, 1-2459:
bandello, 2-24 (i-909): a questo remore la damigella fattasi avanti col
avanti col lume in mano, avvicinandosi a la culla e quella trovata riversa e
asperso, / frangea [bolifemo| co'denti a guisa di maciulla. parini, 383
slancio, scarsa propensione per qualcosa; restio a un'azione. - anche sostanl
esso tepido, o più tosto gelato a tutte le azioni dell'animo, tanto che
che io non ho veduto nessuno pari a lui: ed è nemico d'ogni sorte
verso i francesi discorrevano che bisognasse attendere a giudicare dall'opere la rettitudine delle loro
temperamento meno che tiepido, dovetti forse a questa circostanza di andar esente dal disordine
ciancero sfacciato, - con ortiche nelle mani a guisa d'innamorato tiepido. fagiuoli,
se'frigido né caldo, io cominciarò a vomerti fuora della bocca mia. savonarola,
e di qualità appassionata. -improntato a scarso zelo, a poca risolutezza; povero
. -improntato a scarso zelo, a poca risolutezza; povero di fervore,
ove oltre 1 celesti influssi, atti a promovergli, sia la terra umida e tepidetta
sia dopo suo gran sonno, / a tempo caldo in acqua tiepidella, / al
-tiepidùccio. magalotti, 2-77: a misura che si fonde, / si confonde
pareti del piccolo castello feudale ridotto e riattato a villa da una famiglia nobile nel settecento
temi. cameroni, 1-90: a zola... il raggiungere gautier nella
non parlo degli affreschi del palazzo giovanelli a lonigo da lui [mosè bianchi]
. montale, 22-1430: si fermerà a lungo sui tiepoleschi, sul bei- lotto
. paio (in partic. con riferimento a pani e frutti uniti insieme).
. 3. locuz. correre a tiera: correre in maniera ordinata,
armeggerai, / bigorderai o correrai a tiera / serva cotal maniera fra l'altre
. che è proprio, che si riferisce a tieste, mitologico personaggio greco che,
. alfieri, 1-268: narrare a parte a parte / ti udrai l'atroce
alfieri, 1-268: narrare a parte a parte / ti udrai l'atroce caso,
di tièstea gioia. idem, 1-271: a te la scelta, / ben lo
la scelta, / ben lo rimembri, a te lasciai la scelta / infra gli
della famiglia tifacee, con lunghe foglie a sagoma lineare, ampiamente diffuso negli ambienti
la specie più nota in italia appartenente a tale genere è la stiancia (typha latifolia
. parteggiare, in partic. con incitamenti a gran voce, per un atleta o
2. che è proprio o relativo a tali città e, in partic.,
significativo che quando, nel 1500, a poco più di diciassette anni, raffaello assume
]: 'tifico': di tifo, attenente a tifo. l. marconi [
insetti imenotteri vespoidei di colore bruno o a strisce giallo-nere, i cui esemplari femminili
per unità di massa. a. pappo [sapere », 30-xi-1946]
. tiflite, sf. processo infiammatorio a carattere subacuto o cronico a carico dell'
processo infiammatorio a carattere subacuto o cronico a carico dell'intestino cieco e talora anche
tiflocolite, sf. medie. colite a carico dell'intestino cieco e del colon
nelle regioni calde. m. a. marchi, 1-ii-274: 'tiflope': genere
i lombardi li chiamano 'orbisoeura', a cagione della piccolezza estrema degli occhi e
chirurg. creazione di un ano artificiale a livello dell'intestino cieco. = voce
. tifo, sm. denominazione attribuita a varie malattie infettive che pur presentando processi
2-303: 'tifo': vocabolo adoperato da'greci a significare corte febbri gravissime. periodici popolari
, ero malato, ero lontano, / a messina: col tifo. all'improvviso
udivo spesso camminar pian piano, / a piedi scalzi. svevo, 8-485: «
tifo e al colera saprò anche fuggire a una malattia che per compiere il suo ciclo
aveva avuto il tifo. -tose. a o alla tifo (con valore aggett.
rossi tagliati come la moda voleva, a tifo, si accostò ai due. pratolini
, 23: si pensava al filadelfia come a un tempio del calcio. con quel
calcio. con quel pubblico così caloroso, a ridosso del campo. per gli juventini
. febbre continua, con sintomi simili a quelli della febbre tifoide, causata da
: di recente si è veduto come a dosi alterne ma bene tollerabili possa considerarsi quale
, 60: si mise un brutto giorno a letto con una febre ardente. dapprima
, sgradevole. fagiuoli, x-9: a ufo sol canta il poeta e zufola,
il poeta e zufola, / cosa che a dirla mi vergogno e schifola; /
chiamano un'altra affezione molto più pericolosa a parer loro. questo è un vento furiosissimo
ore gira tutto l'orizzonte; e guai a quelle navi che e'trova con le
del tufon. serpetro, 140: a coloro che dalla china navigano al giappone
: tirare innanzi col tifone che assaliva a prua, era un tentare la morte
flaiano, 1-ii-345: il tifone roby avanza a 18 nodi l'ora dalle filippine.
18 nodi l'ora dalle filippine. a. tabucchi, 11-88: il battere d'
il battere d'ali di una farfalla a new york può provocare un tifone a pechino
a new york può provocare un tifone a pechino. -a tifoni (con
sul far della notte gran pioggia, vento a tifoni, mare infuriato che s'infrange
ravia, 15-75: il primo fulmine (a ciel sereno) annunziatore del tifone della
favoloso dei tifoni, dalle lunghe squame a forma di fiamme, dalli sproni di
voraci, si torceva serpentinamente, ricamato a gran rilievo d'oro. lucini, 12-51
tifònio, sm. letter. tempio intitolato a tifone, mitico gigante figlio di gea
piccoli, secondo che si può tuttavia vedere a file, a ermonti e fra gli
che si può tuttavia vedere a file, a ermonti e fra gli avanzi della grande
, 23-180: capannelliconcitati e verbosi, simili a quelli dei tifosi italiani dopo la partita
sono razzista, purché se ne stiano a casa loro ». e per casa loro
invito e salì nella sua vettura per recarsi a firenze. = deriv. da tifo
sfregamento di vesti o tessuti. a. f. doni, 2-173: la
due pezze intiere di zendado sono andate a farmi un paio di legami, che
legami, che mi vanno sbattocchiando pendoloni fino a mezza gamba con la musica del tif
cerimonia diurna composto da una giacca nera a falde strette e larghe, da pantaloni
falde strette e larghe, da pantaloni a righe grigie e nere con cravatta e
ungaretti, xi-294: mi avvicinai a una bottega e vidi uno dietro il
sera [10-i-1992], 19: mentre a segrate soffiano venti di guerra, a
a segrate soffiano venti di guerra, a roma gianni letta presenta il nuovo notiziario.
: « fare politica non giova né a scalfari ne al suo giornale ».
tigillo2, agg. mitol. epiteto attribuito a giove in quanto capace di sostenere i
ed altri molti nomi che sarebbe lungo a narrarli. = voce dotta, lat
) sf. tiglio. a. lenio, 200: postomi a riposar
a. lenio, 200: postomi a riposar sott'una teglia, / vidi et
e fuoco hanno la virtù e d'acqua a sufficienza e della terra poco. martello
sera va spopolando questo fronzuto passaggio, a cui va levando il bel verde che sì
dove una cassa feo di tiglia bianca / a un legnaiuol, che avea poca faccenda
quella cruda, spellata e messa a bollire in acqua aromatizzata con semi
, e si met tono a bollire in acqua infinocchiata. viani [in
date della buccia e messe a bollire con l'acqua infinocchiata.
è giallastro e molto acre; fonde a + ioo°, e riprende la sua consistenza
, fiori gialli molto profumati e foglie a forma di cuore leggermente seghettate; ai
le specie tilia chordata (alta fino a 25 m) e tilia platyphyllos (alta
m) e tilia platyphyllos (alta fino a 40 m). landino [
ghiaccio. capuana, 1-ii-218: appena giunto a casa, [don stellano] dovette
casa, [don stellano] dovette mettersi a letto; e non valsero a riscaldarlo
dovette mettersi a letto; e non valsero a riscaldarlo né il bicchiere di vino bevuto
per far doghe serviranno, / ma a tal opra cipollati vieto / ché t vin
e senza tiglio, imperciò s'adopra a tavole per stampare, a cose d'intaglio
s'adopra a tavole per stampare, a cose d'intaglio minuto e per figure.
se non volgessero per la lunghezza, ed a seconda del tiglio del legname. ìargioni
nodose (per lo più con riferimento a diversi tipi di legno o a
a diversi tipi di legno o a fibre tessili vegetali). crescenzi volgar
(un alimento, in partic. a carne). malatesti, 35:
, 35: perché tu non m'abbi'a far mal occhio, / e
i compilatori del suo giornaletto faranno benissimo a togliere dagli studi filologici quella magrezza
amiantacea, segnata da regioni cutanee a desquamazione totale, a base arrossata o meno
regioni cutanee a desquamazione totale, a base arrossata o meno. petrus
per alcun tempo affetto prima lo costrinse a radersi il cranio sino alla nuca. la
che il sucido barbiere sparge la tigna a pieno rasoio sul cranio dei suoi clienti.
bartolucci, 5-1-136: queste vigne son tigne a roma, che fanno spesso grattare il
14-336: storia di una città che riesce a farsi costruire con l'aiuto del
villano illustrissimo senato / l'andar contro a un nemico vincitore / un popolo sprovvisto e
, xxx-6-199: dice il proverbio, che a le volte / pensiam comprar la vigna
9. spreg. tignàccia. a. f. doni, 10-307: quanto
essere obbligate certe bestiacce, ignorantoni, a questa divina legge, perch'io avrei
ove nascono le felci, ché, oltre a che come è le tignamiche e 'l
tardo tiniatìca [herba], forma parallela a tiniarìa 'polio', che è dal
. tigna), con raccostamento paretimologico a tignarne. tignarne, sm.
mi par grano tignato, e riscaldato a segno, che non fa per noi.
con la polvere si rinchiude il ragno. a. f. doni, 343: nello
pazienza di leggerlo o meglio di cominciarlo a leggere, voi esclamereste senza dubbio.
la patria immortale; ed altri, a guardarla dalle tignole, è bisognato vivessero.
è bisognato vivessero. -chi vive parassitariamente a spese d'altri. frachetta, 1-68
gambo; le proprietà tossiche sono attribuibili a diversi alcaloidi, che provocano vomito,
volta nel 1729 nell'opera di p a. micheli. tignóso (tegnóso
nuovi capelli altrui, ordinato il capello a ciò. ovidio volgar., 6-626:
maggio la ghirlanda, però che si disdice a voi tignosi. il manganello, 26
fossero stati un mese ne la testa a un tignoso. n. secchi, 1-37
. n. secchi, 1-37: com'a mamma fanciullo, avaro all'oro,
all'oro, / mosca al tignoso, a la pignatta il cuoco, / così
render loro i capelli. -con riferimento a una parte del corpo. erbolario volgare
n. franco, 3-33: strana cosa a ripensare sì come ho dettoch'ella in guisa
cose simili, è un lavare la testa a un asino tignoso, che si perde
savinio, 27-94: una chiesa tozza stava a guardia del paese, e al suo
quella morta collina che si estende lunga lunga a tramontana del mio paese, tutta cinta
immemorabile in una catapecchiucola delle più tignose a via de'querceti, a metà.
delle più tignose a via de'querceti, a metà. 3. figur. alquanto
, xxxv-i- 535: plui n'a deporti e gogi un rico vilan tignoso /
j: è un tignoso che bada a pochi centesimi. non voglio aver che fare
di che, siccome ciascuno è avvezzo a difendere e proteggere i suoi costumi, quasi
spendere di più al mese, mi sottraggo a un numero innumerabile di brighe e di
verranno un passo, e fia commune a cento, / e sempre il scudo al
. caporali, 2-17: vi conforto a non cancellare per via di quattro lagrimuccie
anno, che innati ch'ella ne venisse a marito andava come fante. dolce,
che stava tutto il giorno alla finestra a veder passare la gente. arpino,
: voi mi faceste una gran ressa a la vostra partita, perché io vi scrivessi
cappello. -mangiare in capo anche a un tignoso: essere insaziabile, ingordo
v. 'mangiare']: 'mangerebbe in capo a un tignoso': dicesi proverbialmente di chi
rigutini-fanfani [s. v.]: a significare che una tal cosa ci piace
dirsi volgarmente: 'la mangerei in capo a un tignoso'. 8. prov
soramelli e tignosuzzi, che vogliono contrapporsi a ognuno, si chiamano ser sacenti, ser
di moda / col tran tignù rivolto a tramontana. = adattam. dal fr
tigre maschio con una leonessa. a. bazzi [« corriere della sera »
aprile dell'84 è nato, vicino a parigi, un tigone, per un quarto
quarti tigre, partorito da madre che è a sua volta un ibrido, un tigone
tigone femmina, cioè di quello che a sua volta è un incrocio tra tigre e
sua lingua; dizionari tigrai -italiano di a. cimino (1904), di francesco
pronom. coprirsi di striature nere simili a quelle del mantello della tigre (con
ch'entri / fra gli alti rami a tigrare il tuo primo risveglio. =
e venivano rumorosamente, gli uni affaccendati a scaricare cammelli e asini, altri a condurre
a scaricare cammelli e asini, altri a condurre mandrie di buoi tigrati e di
., r-39: qual tigre, a cui dalla pietrosa tana / ha tolto il
savio cacciatore vae per prendere li suoi figlioli a la tana, se porta con seco
porta con seco molti specchi, e vasene a la tana del tigro, e quinde
un cor benché villano / e muover a sua posta un tigre ircano. berni
, 1-26 (i-io): né rimase a giacere alcun pagano: / stordito,
e di se stesso ognun diviso / a la donzella s'accostò pian piano:
. d'annunzio, i-830: curvo a '1 tuo piede, come un tigre
di e. salgari, appellativo attribuito a sandokan e ai suoi uomini, per
apparato militare statunitense (e successivamente esteso a indicare qualsiasi nemico o avversario solo apparentemente
- anche con uso masch. attribuito a petrarca, xlvii-146: sopra un tigre è
], 128: il 25 aprile, a diciotto chilometri da makalè, passavamo il
scendevamo dall'altipiano tigrino, e giunti a seket, continuavamo il nostro viaggio nella
ferd. martini, 1-i-169: lavorano intorno a un vocabolario della lingua tigrina e alla
, 17-i-1988], 69: a milano la comunità eritrea ha inaugurato corsi di
degli uomini],... mirano a soddisfare... i bestiali istinti
i bestiali istinti nostri e non già a correggere il peccato originale della nativa porcinità
di tigre. sabini, 23-117: a corsa fugge [il tigro] / quando
« diventare un tigrotto. l'ho veduto a battersi: è un eroe ».
ad essere? un tigrotto, creda a me. un tigrotto. 4
patria (con riferimento alla maglia bianca a strisce orizzontali celesti). n
tilacòide, sm. bot. struttura a forma di sacco del cloroplasto e formata
sei una tigre, non m'abbandonare a un dolore insoffribile al troppo acceso animo
, 3-280: in quel momento però arrivò a tutto gas un altro tigre, che
], 1: formazioni di 'tigre'avanzano a loro volta pesantemente attraverso l'intricato terreno
varco ai granatieri e fucilieri, che seguono a breve distanza. bilenchi, 14-30:
12. paleont. tigre dai denti a sciabola: v. sciabola, n.
, con pelo raso di colore fulvo a macchie scure longitudinali. -anche: dasiuro
difficile, cercando di controllarla e di volgerla a proprio favore. -in partic.:
f. invar. etnol. che appartiene a un gruppo di popolazioni etnicamente non omogenee
stanziate nell'eritrea nord-orientale, da massaua a sud fino al confine sudanese a nord
massaua a sud fino al confine sudanese a nord. -lingua tigrè. quella di
tigrè. quella di origine semitica commista a elementi cusci- tici e a prestiti arabi
semitica commista a elementi cusci- tici e a prestiti arabi, parlata da tali popolazioni.
evidenziano caratteri di aggressività e ferocia misti a codardia e infingardaggine (con partic.
meno tigrescamente adunque questa derelitta casta condannata a servirvi e pianger sempre. =
diffusa in messico e guatemala e coltivata a scopo ornamentale; alta circa 60 cm.
meno male. sbollirà il tigrinismo anche a mulazzani. = deriv. da tigrino3
[psiche], uscita dal rischio, a l'ombra assiso / d'arcadia il
sf. ittiol. genere di pesci ciclidi a cui appartengono varie specie diffuse in africa
fiumi e laghi di altre regioni sia a scopo alimentare sia perché distruggono le larve
consistente in un trattino ondulato che sovrapposto a una lettera, ne indica una particolare
gasse, i canali, i velociferi, a sentir lui [il progressista] sono
fine del periodo vegetativo o in seguito a traumi. = voce dotta,
spontaneamente che alla pressione, e tende a estendersi in profondità nel derma.
m. -ci). medie. relativo a callosità. - anche: affetto da
la tecnologia è tendenzialmente democratica perché promette a tutti le stesse prestazioni, ma funziona solo
diffusa dall'himalaya alla penisola indocinese e a giava; presenta piumaggio bruno con un
niformi, dell'ordine dei clupeiformi, a cui appartiene l'unico genere timallo.
secolo, concessione dell'usufrutto di terre a chi, avendo ottenuto particolari meriti in
particolari meriti in guerra, si impegnava a partecipare a ulteriori spedizioni militari con un
meriti in guerra, si impegnava a partecipare a ulteriori spedizioni militari con un contingente arruolato
spedizioni militari con un contingente arruolato a proprie spese. ludovisi, lii-12-20
, 1-133: vedeano [i re] a crescersi le milizie e scemarsi in questo
signor... partì de ditto exercito a li 8. sansovino, 2-46:
'sangiac'con timaro da quattro sino a dodici mila ducati,... poi
xi * if) che significa 'onore'. a. tiepolo, lii-13- 139: sono
), sm. antico strumento musicale a percussione simile al timpano. -anche
ria, usciranno a cavallo trombette e timpali sonanti. f.
timballi e colle loro bucine: e tutti a un tempo avanzarono precipitosamente. monti,
4. dimin. timballétto. a. boni, 573: questi timballetti constano
cioè santoreggia. boiardo, 3-147: a la timbrea siegue la ortica, / il
odora, / e di viole scese a bere al fonte, / al fonte che
poste e quindi già dalla famiglia programmato a fare il timbracarte per tutta la vita
svolgere un lavoro subordinato; essere sottoposto a controlli; tenere comportamenti abitudinari e ripetitivi
, industriale e generazionale stava per riconsacrarsi a cronos. g. mongelli [« la
8. di giacomo, i-437: tornai a gettar gli occhi su quel foglio timbrato
, 4-38: quando saliva al municipio a cercar posta, lo faceva con viso impassibile
voce). ghislanzoni, 18-142: a me pare ch'ella si esageri il suo
in vita mia, « sono abituato a queste passeggiate notturne ». landolfi, i-300
volponi, 3-191: si sarebbe presentato chissà a quale ufficio di scalzacani timbratoli, se
. tondelli, 1-151: glielo dico sempre a quei testoni lì che timbrano di qua
), 37: addetti alla timbratura a mano e / o in automatico delle suole
rovelle, così ti prego, che a questi epitetti nobili alla tua dietà convenienti
nobili alla tua dietà convenienti, ed a quegli altri di timbreo, di cataone,
timbrici? buzzati, i-145: aveva accennato a certe 'interessanti risoluzioni timbriche', a una
accennato a certe 'interessanti risoluzioni timbriche', a una 'polifonia molto scavata', a delle
timbriche', a una 'polifonia molto scavata', a delle 'vocalizzazioni più deduttive che induttive'
o cifre in rilievo che inchiostrate o a secco, vengono impresse su documenti, lettere
e sigilli. soldati, ix-271: a più riprese, il timbro automatico parve
il manto che trasuda / uando a settembre lo scirocco / risale dalla costa africana
timectomizzare, tr. chirurg. sottoporre a intervento di timectomia. = denom
di timectomizzare), agg. sottoposto a intervento di timectomia. -anche sostant.
sacrifici. patrizi, 1-iii-303: se a peggior condizione cade la musica, per
/ fiorito... e timelea ed a fior ianco / la viola e 'l
piccole e carnose, fiori solitari o a gruppi di colore vérde, giallo pallido o
, giallo pallido o rossastro, frutti a capsula monosperma pluriseminata. = voce dotta
o alterne, fiori ermafroditi, frutti a capsula, a drupa o a bacca;
fiori ermafroditi, frutti a capsula, a drupa o a bacca; alcune specie
, frutti a capsula, a drupa o a bacca; alcune specie sono coltivate a
a bacca; alcune specie sono coltivate a scopi ornamentali, altre per usi medicinali
genere thymelaea (v. time le a). timèlico, agg. (
dar l'incenso del timiama, che a lui non apparteneva. salvini, 40-274:
si differenziano dalle are, le quali servivano a bruciare i timiami e a sorreggere il
quali servivano a bruciare i timiami e a sorreggere il fuoco sacro. panzacchi, 1-47
alto di voci un murmurc / che a voi prorompe dalle dense sale; /
uàu) 'brucio incenso', a sua volta denom. da fhjfióq 'fumo'(
le mammarie, le timiche. m. a. marchi, 1-i-276: 'timico':
che appartiene alla glandola thymus. corriere a informazione [10 / 11-iii-1948j, 2:
1-i-390: acciocché adunque i principi imparino a guardarsi da questi pericoli e che i privati
con flaminio, e perciò ricorsi timidamente a monsignor illustrissimo di trento. alfieri, iii1-
, gli esami di sottotenente da me fatti a bologna, tanti anni, troppi anni
, che l'avesse incontrato di provocarlo a battaglia. = comp. di
disagio, imbarazzo, soggezione di fronte a determinate persone o in certe situazioni.
in su la piazza di san pietro a cavarsi le loro voglie. -credi tu ch'
noi. pavese, 9-45: presi a spiegare che la sfacciataggine di berti era
tirare indietro, e soprattutto non abbandonarti a timidezze. s. pozzani (« omnibus
timidezza eccessiva nello stile, l'abborrimento a tutto ciò che sente di novità o
. nucleoside costituito da ti- mina unita a desossiriboso o a ribosio. e
da ti- mina unita a desossiriboso o a ribosio. e. giacobini (
egli qualche volta così da sé andasse a visitar monsignore e tenergli compagnia, usando
carità boccaccio, viii-2-73: fieramente cominciò a mordere e a riprendere la tristizia e
viii-2-73: fieramente cominciò a mordere e a riprendere la tristizia e la timidità de'giovani
immortale d'eternità da cui parte e a cui ritorna l'azione. e. scalfari
] lasciasse campo ad indugi ed a timidità 3. ant. paura
mortara con maggior timidità che cautela proibì a suoi l'uscita. 4.
disagio, imbarazzo, soggezione di fronte a determinate persone o in certe situazioni.
annunzio appena. fantoni, i-140: a me sorrise placida, / e di
le volte che timido timido si affacciava a tartagliare qualche goffa galanteria; e allora
è dunque insincero. -con riferimento a un animale mite che si muove con
dal lupo. porcacchi, i-47: a guisa di timide fiere, che, vedendo
tremante e incerto, / si scagliarono a vicenda, / ed in fuga ottone andò
in contrario; e quali tutti mettere a entrata è cosa troppo timida e troppo passionata
il decidere dell'assunto converrebbe troppo male a me, che, obbligato talvolta ad
neppure la più timida osservazione, come a un patto fin dalla nascita stabilito e concluso
timide fiammelle, / giacché 1 cieli a voi contese / legge improvvisa e scortese.
luce timida dell'alba precoce che si fece a poco a poco giallina, poi rosa
dell'alba precoce che si fece a poco a poco giallina, poi rosa, poi
perdoni, fischiato. dalle sue labbra a cuore è partito, timido come un
... un giubbox aveva ripreso a zufolare per la tuba di un sassofono.
, 17-118: allor fu'io più timido a lo stoscio / però erboristeria per le proprietà
re, timidi del nuovo, stavano fisi a mirar gli pillo, basilico,
, sm. anat. organo linfoide a forma di pirateggiamento, un discorso)
e suddiviso in due lobi, a loro volta composti da nu
importante per la produzione di anticorpi. a parole i reggimenti della natura di alcuna persona
rovine e delle conspirazioni e congiunato / a divertir del chilo il latteo umore. targioni
umore. targioni pozzetti, re contro a * principi, non fatte da coloro che
mia cugina fece delle applicaziocontraria de'maniaci a la follia, / ch'è crudel,
addimanda timo per sente e timido a tutto il mondo. sacchetti, 7:
3-81: le pecorelle escon del chiuso / a una, a i54i);
pecorelle escon del chiuso / a una, a i54i); due
i54i); due, a tre, e l'altre stanno / timidette
, / lassò il cervio e misesi a fuggire / su verso il monte timidetta e
al sistema introdotto in atene da solone e a quello connesso a sua volta con
da solone e a quello connesso a sua volta con dùco (v. timele
timite, sf. medie. processo infiammatorio a carico colo).
, intr. letter. ant. comportarsi a imitazione del poeta greco timocreonte, vissuto
nella prima metà del v sec. a. c., celebre per la sua
da altre piante della famiglia labiate, a cui sono riconosciute proprietà vermicide, antireumatiche
canfora: canfotimolo. m. a. canini, 990: timeno': uno
299: se si debban mettere le timologie a tutte le parole che si posson trovare
neoplastica delle cellule ghiandolari dell'epitelio unita a un aumento numerico di linfociti; tendenzialmente
imbarcazione costituito da una pala girevole intorno a un asse verticale collegata agli elementi di
face / qual timon gira per venire a porto. boiardo, 2-10-6: quando la
sono pur obbligati [i marinai] a scaricare tutte le robe dei mercanti,
prua di rame / dirizzando il timone a l'arrembaggio, / tra 'l fischiare de
2-90: hanno portato tutti i pezzi a terminal island, semiali, deriva, alettoni
il ittore derain si fosse così appassionato a questo sport da ab- andonare per un
, che quella milizia si volgesse tutta a tornare la testa, ch'era dinanzi,
dei canti per non li offender. a. verri, i-100: gli comandava di
par serdacato, tignoso, con un naso a timon di nave. viani, 10-190
viani, 10-190: il lungo naso a timone campeggiava sul viso di cacio frescone
alla tramontana. et le quattro prime stanno a due a due e fanno el carro
. et le quattro prime stanno a due a due e fanno el carro: e
da un'asta metallica o di legno a cui viene fissato il coltro e che posteriormente
2-2-290: quel consiglio... abbia a essere il timone della città e moderatore
dannabile razza. panigarola, 4-191: a roma stanno i timoni delle admi- nistrazioni
al timone del partito socialista, vogliono continuare a mantenere l'equivoco e a illudere le
vogliono continuare a mantenere l'equivoco e a illudere le masse. -chi governa
3-i-233: il timone a'vostri studii, a me pare che ce l'abbiate:
nave, revoltati li temuni, pervennero a quella selva de aulidia ove era lo riempio
una nave, né si è esercitato a maneggiar cavalli, facesse acquisto d'un naviglio
ambizione venuta in ognuno di volersi ingerire a tutti li onori, ed una cosa
, ed una cosa che è naturale a tutti e'populi, quando e'non sono
piccolo calesse, aperto o chiuso, a due o a quattro ruote e dotato
aperto o chiuso, a due o a quattro ruote e dotato di due posti
la turba si arricchìa, / fino a metter carrozza o timonella, / ed erano
1-103: del resto non ci voleva molto a renderseli amici, bastava offrire qualche aperitivo
dietro alla poppa, dove stanno i timonieri a governare e maneggiare il timone.
2. aeron. piano inclinabile che permette a un aeromobile di modificare la propria altezza
. lai mediev. temonaria (nel 1255 a venezia) e temonaira (a roma
1255 a venezia) e temonaira (a roma nel 1318) nel signif. di
di una nave, di una barca a vela o a remi anche in competizioni
nave, di una barca a vela o a remi anche in competizioni sportive. -
timoniere di manovra: quello molto esperto a cui sono affidate le manovre di entrata
soldati, i maestri, i càiafatti. a. falconi, 1-6: valente timoniere
la poppa, dove stanno i timonieri a governare ed a maneggiare il timone.
dove stanno i timonieri a governare ed a maneggiare il timone. cavour, ii-131
in secondi nocchieri. pirandello, 7-824: a bordo dormivano tutti, tranne il timoniere
bordo dormivano tutti, tranne il timoniere a poppa e il secondo di guardia sul
al publico interesse le passioni private. a zeni [« la stampa », 15-ii-1992
doveva fare le gran trombe der giudizio, a soffiallo. 2. omit.
timoniere, sm.): adatto a essere attaccato al timone del carro per
. cesariano, 1-8: ipocrates dixe a uno certo bon fine per timorare li
): questa povera ragazza era promessa a un giovine nostro pari, timorato di
avviato. fucini, 585: questo, a tocchi rapidi e incompleti, il vero
dicono che, inno né temore né reverenza a nessuno, e non stimano né signoquesti
alcuno ci è che vorrebbe redursi pure a penitenzia, ma non è per amor di
con loro, la attribuivano più presto a timore che a umanità caro, 5-115:
la attribuivano più presto a timore che a umanità caro, 5-115: diciamo adunque,
, 775: ma nulla è così atto a tenere in movimento il nostro animo quanto
lo scherzo d'una gatta, che a piedi la vergine allatta i gattini,
per timore della gente forestiera, s'alza a difesa inarcandosi, e sbuffando con fierezza
londra... che diede luogo a molti fallimenti, nei quali non avevamo
t'ami. tansillo, 145: disconviensi a signor, ed a nipote / di
, 145: disconviensi a signor, ed a nipote / di alessandro, le gote
se ella non mi darà di giudicarlo ancora a tempio. mazzini, iv-1-235: se
doloroso può capitare ad altri, soprattutto a qualcuno che si ama; ansia,
: non s'era fatto, né veniva a quel- umiliazione per timore umano. g
50 q'el n'à dito, / a nui no sera contradito / lo so
nui no sera contradito / lo so regno a poseder. giamboni, 142: lo
della pena: paura di chi si accosta a dio esclusivamente perché ne teme il castigo
de'giudei, il quale non serviva a dio con amore di figliuolo, ma piuttosto
vincolato alla legge generale dell'umanità come a soigente di ogni nazionalità, si svolga
2 (32): c / ebene a questo mondo de'birboni, de'prepotenti
prov. monosini, 230: chi a molti dà terrore, / di molti dè
e temorosamente li domandò un dono. a. f. doni, 68: il
non vidde cosa alcuna, e ritornò a chiamare i suoi amici, e assicurargli,
timorosamente accostarsi per bere, cominciarono a ragionar con seco, e dimandargli
né caldo, io ti comin- ciarò a vomitare. = deriv. da timoroso
che ha, che prova timore di fronte a un pericolo reale o temuto;
o dannoso. -anche: che tende a spaventarsi con facilità; che, per
timoroso, o col pensiero innanzi molto a lungi desto e pauroso a scoprire ogni via
innanzi molto a lungi desto e pauroso a scoprire ogni via per la quale noi
per la quale noi pensiamo guidare e'nostri a buona fortuna. boiardo, 1-15-47:
come ogni traditore ha per certano. a. f. doni, 2-53: la
spaurita dalla vista del principe si diede a piangere. parabosco, 6-33: la
già s'accosta, e timoroso è a vista / delle taglienti forbici che in mano
dal pelo liscio e profumato che si preparasse a sbranare uno sciacalletto timoroso.
per vedere che gli spagniuoli erono freddi a servire e'medici, pure toniamo a
a servire e'medici, pure toniamo a campi. fagiuoli, x-26: così con
poche e timorose parole non facea dono che a lei sola. moravia, 12-439:
vita; / altissima salita, chine a lo quinto è entrato! / lo primo
sf. region. cima montuosa tondeggiante 0 a cupola, con pareti a picco,
tondeggiante 0 a cupola, con pareti a picco, frequente nell'appennino meridionale,
quali deviavano ogni tanto s'una timpa a strappare foglie, svelte come ladre, tremule
e guardinghe, e giù subito, a cogliere la guaiana della fava sporgente dalla
area merid., dal lat tympanium, a sua volta dal gr. rufuróviov,
. { tìmpano). martellare, pulsare a causa di uno sforzo fisico o di
18: la loggia di 9 archi a pieno centro compresi tra due archi terminali racchiusi
cotale novella con tutte le genti uscimo a ordinata battaglia: e timpanigiando al modo suo
dal bergantini (che lo attesta in a. pascoli). timpanigiare, v
1-209: vedesi marciar per esse una timpanista a cavallo; lo seguitano dodici trombetti del
gli occhi e guardando i suonatori uno a uno ho fatto due scoperte: che
cavalca, 6-2-184: prevenirono i prìncipi congiunti a quelli, che salmeggiavano in mezzo delle
guarnito le mangiatoie di fieno adatto in punto a procurare, specialmente alle vacche, l'
estens. nella facciata di edifici con tetto a due panite2). spioventi,
panite2). spioventi, la parte a forma triangolare del muro di timpanìtide,
), sm. strumento membra- nofono a percussione diretta, costituito da un bacino
bacino metallico semisferico coperto da una pelle a tensione regolabile, che si percuote con
cittadi d'israel, cantando e ballando incontro a saul re con timpani e cimbali di
quando da l'altro capo uscite uno a cavallo de uno asino copertato vestito al-
uno turbante in capo, dui tampani sonando a l'on- garesca e firmossi ad uno
quelle che diffuse per l'aria vanno a far la titillazione su il timpano del
5-75: una bomba era caduta vicino a lui ed era esplosa nella terra molle;
molle; aveva sepolto la gavetta e a lui aveva rotto un timpano, ma lui
di forma triangolare, liscia o decorata a rilievo, compresa fra la trabeazione orizzontale
piedi, le quali con la testa vengono a toccare la gloria. milizia, v-451
pecchi, 10-86: l'alta facciata saliva a triangolo, quasi fosse un timpano solo
sorti di ponti levatoi ho veduti fino a quest'ora. alcuni... a
a quest'ora. alcuni... a bolzone o a bilancione. e questi
. alcuni... a bolzone o a bilancione. e questi per la facilità
sono i più usitati e frequentati. altri a trabucco o contrapeso, e altri si
, 168: 'timpano': macchina atta a tirar acqua in alto e a macinare;
macchina atta a tirar acqua in alto e a macinare; si dice anche ruota.
5. tipogr. ant. nella stampa a torchio, telaio di ferro o di
landino [plinio], 716: cominciarono a chiamare timpani quegli vasi: e quali
che la sposa di dio surge / a mattinar lo sposo perché l'ami, /
ant. tinna), sf. recipiente a doghe di legno usato per lo più
pochi raspoli ch'elo ge trovà e aduseli a la tinna. e depui queste cose
pochi raspoli ch'elo ge trovà e aduseli a la tinna e mandà agni omo de
citolini, 498: ma passando ora a la tintoria, dico, che qui troverete
-vena! region. appostamento galleggiante a forma di botte aperta nel lato superiore
'tina da scandaglio': recipiente di legno a forma di un mezzo barile, contenente la
. le tine da manovra servivano un tempo a cogliervi dentro i tiranti di talune manovre
cantine che le tinaie voglion esser voltate a tramontana. carducci, iii24- 395:
; l'aia in faccia, e a sinistra due o tre pagliai non anche manimessi
, senza più tini: la cucina a piano terra, affittata alla pensione wedekind
tini e tinozze in legno svolgendo mansioni analoghe a quelle del bottaio. 2
fece il palazzo di cafaggiuolo in mugello a guisa di fortezza, il palazzo della
il palazzo della villa careggi, ed a fiesole un altro palazzo d'ingegnosa idea
le camere. tozzi, vi-663: a pena dentro, c'era la porticina del
ornit. famiglia di uccelli ti- namiformi a cui appartiene il genere tinamo. =
denari tabella. anonimo veneziano, lxvi-1-73: a fare gellatina de pesse per xii persone
emotività. de amicis, i-864: a quello poi non mancava soltanto l'ispirazione,
posso farci? i programmi non mi vanno a fagiolo, e mi sono accorto che
oh che soldato del tinca! vatti a scondere, s'hai paura, poltrone.
mezze curve intorno alle tinchiuole che guizzavano a sommo d'acqua. -tincolina,
: come disse la tinca a'tincolini: a quel che vien di sopra, non
sm. nell'espressione popol. del tinco a indicare lo scarso valore e autorevolezza di
... e gettarla in faccia a questi alfabetici derisori del tinco. =
veggo furbacchiotto / se io non ti mando a ca'col culo rotto / mi vengan
sostanze non resistenti a temperature elevate, che consiste nel sottoporle
temperature elevate, che consiste nel sottoporle a ripetuti riscaldamenti fino a 60- 8o°c.
consiste nel sottoporle a ripetuti riscaldamenti fino a 60- 8o°c. = ingl
ledei fanciulli, / che insiem congiunti a noi dal ciel splendente, / questi miei
mezzine fiaschi paiouli ciascuno ne portava a casa. ventura rosetti, i-172: pigliate
1-109: in piazza intanto, intorno a ogni fonte, è uno sciabordare di
per lo più dal nome della persona a cui è indirizzata). petrini,
aver cuoco e sottocuoco, e cavalcando a usanza di processione, tenere il mezzo
di esperimenti di caterina sforza, 78: a guarire della sciatica... fa
, solitamente attigua alla cucina e adibita a sala da pranzo o a soggiorno (
e adibita a sala da pranzo o a soggiorno (mentre in passato designava l'ambiente
li condusse in un bel tinello, mise a tavola gli sposi, con agnese e
: io penso con desiderio mesto ed intenso a te, che tu ne stai tutta
, nel tinello di rovigo, almeno a quest'ora che ti scrivo, cinque e
poveri / ingialliti fogli d'album affissi a caso qua e là fra tinelli / e
che sul cor... calchi [a un paggio] / è che fiammetta
maria de'medici, 35: ritrovandosi a tinello gio. batta fagiuo- li,
-per estens. vitto, salario corrisposto a un domestico. allegri, 4-136:
se tallora lautamente banchettano i padroni indi a poco licenziano il mastro di casa perché comperò
non studiano che di sminuire il tinello a chi li serve. 3.
..., non siedono in cielo a bever nettare e gustar ambrosia nella mensa
metafore da tinello? -vivere a tinello: vivere a corte, essere un
? -vivere a tinello: vivere a corte, essere un cortigiano. t
essere favorite dal re, vivono con altre a tinello, lambiccando la sua gioventù in
: chi è pigro delle mani non vada a tinello. proverbi toscani, 367:
: chi e pigro delle mani non vadia a tinello. 6. dimin. tinellétto
veduto dove i ladri entravano, diliberò a piè della finestra, dove in nel fondaco
fu apparecchiata la tavola in un tinelletto a terreno, che ri- spondea sopra la
la lana che vuole fare tignere, a la bottega de'rettori o d'alcuno di
d'alcuno di loro, e mostrarla a rettore. cronaca di isidoro minore volgar.
. l. ghiberti, 9: a fare s'incominciò le statue per ciascheduno e
cosa rossa, che sta, attaccata a certi piccioli pezzi di legno, di non
gadda, 6-169: il retalli avea portato a tinger la sciaipa a una donna.
il retalli avea portato a tinger la sciaipa a una donna. bemari, 8-105:
, delle buccie ai castagne, d'imparare a che servano: a tingere e fare
, d'imparare a che servano: a tingere e fare più resistenti all'umido e
ne mescola molto, e si pongono a liquefare insieme nel fuoco. g. p
infermo, tingere l'acqua col vino. a. neri, 1-103: la polvere
l'arte del tignere; e oltre a questo, perché egli si ritrovava danari,
quando accostandosi quelle all'età matura cominciano a perder il naturai colore della lor negrezza
pingi quel che tua trista fortuna / a morte trasse anzi il suonar de l'ora
nubi, e lascia il mondo / a l'atra notte che muta lo invade.
di giallo il polverone dei cementifici, a nuvoloni foschi. 3. coprire
, labbra, palpebre) con belletti a scopo cosmetico, truccare. anonimo
cera. b. corsini, 1-68: a gloria mia per voi tingasi il labro
rossetto. calandra, 6-49: cominciava a tingersi con un po'di rossetto.
arpino, i-355: « stasera proprio a ballare. mi tingo e ritingo, e
ballare. mi tingo e ritingo, e a ballare, va bene? » gli
ecc.) con una tintura atta a conferire un colore diverso da quello naturale
diventate sudice / - / ™ a voler tignere / i già capelli argentei,
i capelli di viola, non voleva contarla a nessuno, quando viaggiava coi capodimonte in
. del giudice, 2-123: fino a qualche anno fa non ne avevo nemmeno
di pallore inconsueti e violenti in seguito a una forte emozione (e ha per
sveno involto / ne l'armi inanzi a tutti oltre si spinge, / e
. alvaro, 9-432: la povertà tinge a volte il viso dei suoi seguaci coi
con una macchia (anche con riferimento a soggetti inanimati). - anche assol.
: ricciardo- tolse quella scodella da capo a costei e vassene intorno intorno e tensene
tutti coloro che la toccano. g. a. flaminio, 35: inficio per 'ten-
mora dorinda, e il viso tinge / a coridon, che presso a lei cercato
tinge / a coridon, che presso a lei cercato, / si diede al sonno
lussuriosi e puzzano e tingono le mani a chi li tocca, e gli asini
fenoglio, 5-ii-442: il tabacco gli [a mio zio] tingeva gli angoli della
donini, lìi-14-177: ha data occasione a molti d'aggiungergli il titolo di crudelissimo
al mal d'altrui tostane, / dissi a simon che le tenesse piane / perché
servire agli interessati per tingere una situazione a seconda del loro tornaconto, e disseminare gratuiti
miei flati ipocondriaci, che tutto tingono a bruno. cesarotti, 1-xxxiv-296: tale il
anco di fare un san michele vestito a angelo, con un bilancino in mano,
un bilancino in mano, perché dicono abbia a pesar le anime. dall'altra parte
buoni libri, e con ordine gli desse a leggere, e fossero tali che non
tuo, padre, me sprona / a tinger il papir con ignoranza, / né
. impallidire o arrossire, in seguito a una forte emozione o ad un evento
vergin di repente, e gli occhi a terra / chinando, tutta di pallor si
tingevansi d'un lieve incarnato, simile a un color mite di rosa. landolfi,
inconvenienti, mandò un'altra sera qua et a cena et a dormire il rin.
altra sera qua et a cena et a dormire il rin. 19.
colorazione, mutare quella originaria in seguito a un processo fisico o chimico (una
benché lo metti al fuoco, overo a qual si voglia cimento poco o niente lo
della piena maturazione (unfrutto). a. cattaneo, iii-231: nel cominciar a
a. cattaneo, iii-231: nel cominciar a tingersi le uve al principio dell'autunno
dell'autunno, si consegnano le vigne a buone guardie. -acquistare un riflesso di
tanto, che della loro si venisse a tingere la francese. carducci, iii-4-78:
le ardue ròcche, quando tingeasi / a i latin soli la fulva e cenila /
otto, ma di oscuro nome, dannati a morte, tignevano col sangue loro il
del lavoro, quei che tinsero, quasi a promessa, del loro sangue le rupi
di sangue ampio terreno, / prende riposo a citerea nel seno. marchetti, 5-226
candidi giorni. -tingere la mano a qualcuno: corromperlo. zucchetti, 311
se ben non hai bisogno, e a te lasciamo, / già che sol da
-tingimi: come invito enfatico a qualcuno a essere svergognato e sbeffeggiato nel
-tingimi: come invito enfatico a qualcuno a essere svergognato e sbeffeggiato nel caso di
/ il chiavistello e serrarlo benissimo / a chiave; e s'egli scappa poi,
cuoce e tigne in un tratto. a. f. doni, 386: se
maestro, dove dipinge il ladron caco a pie'del monte aventino, che col vino
l'amor mio e la religione per voi a farmi tingere la penna per far nera
le crudeli opre di marte / si elegge a passar l'ore, e nel fraterno
di insetti eterotteri della famiglia tingidi, a cui appartiene la specie tingis cardui,
e generale clelle sue armi: consigliandolo a proseguir la vittoria intera nelle due mauritania
e fero, / onde sento mancarmi a poco a poco, / l'adusto tingitan
, / onde sento mancarmi a poco a poco, / l'adusto tingitan, l'
li signori sieno tenuti comandare per saramento a li tegnitori del guado, che non
, la detta lana mandare in- contamente a la bottega del tignetóre, incontamente a la
contamente a la bottega del tignetóre, incontamente a la bottega del tignetóre, e non
altrove non possa andare, se non a la bottega del tingnetore; e ch'e'
in sanguigno, quando dio chiamoie baldovino a. sseie. statuto dei mercanti di
ombra giovano moltissimo alla pittura ad olio, a tempera, e guazzo.
ne vanno in fumo da vedere, a non vedere, e mi tengono per ciò
anni la pura vinde- lica rosa / a un dolce accordo novo di tinnienti cetere.
-sostant. marinetti, 2-i-856: subito a destra, uno stridere e tinnire di
parete della zuppiera. -con riferimento a uno strumento musicale e in partic.
uno strumento musicale e in partic. a sonagli o campanelli. - anche sostant.
quello ancora con la manovella, prese a tinnire negli orecchi delle signore. 3
68: voci soavi, voi tinnite a festa / da così strana e cupa lontananza
accordi del pianoforte. -con riferimento a strumenti musicali (anche in costrutti predicativi
3-126: suoni di una metallica musica simile a quella di certi tinnuli organetti germanici.
sonore grida lontane? -con riferimento a una voce, a un lamento, a
-con riferimento a una voce, a un lamento, a un verso.
a una voce, a un lamento, a un verso. dossi, ii-49
vostre al mio buio carcere, improvviso / a me recando il bel tinnulo riso,
.. / nelle ramaglie che stentano a metter piume, / non nel tinnulo strido
(noi gheppio), s'hanno a pigliare i suoi figli piccoli e serrargli ciascheduno
. grande recipiente, tradizionalmente di legno a doghe cerchiate di ferro, di forma generalmente
cerchiate di ferro, di forma generalmente a tronco di cono diritto, utilizzato per la
, e fece levare la testa a ciro, e metterla in questo tino di
polveroso agosto, / che dà luogo a settembre, che dovria / empierci i tini
le corbe piene d'uva ai tini. a. tabucchi, 11-144: accanto al
una grossa vasca con un'antica pompa a braccio. un tenue filo di ruggine percorreva
al tino; assai mosto, serba a agosto. ibidem, 33: se tu
gozzi, 1-542: voglio andare nella cantina a ficcarmi in un tinaccio a piangere come
nella cantina a ficcarmi in un tinaccio a piangere come un asino. = dal
, senza smarrirsi, con subito provvedimento a tutto ripararono, avendo essi dal lato di
acqua. -con partic. riferimento a quello di legno o più modernamente di
. ed è vaso... destinato a bagnarsi. magazzino di mobilia, 51
potrà aversi nella tinozza l'acqua, a quel grado di calore che si desidera.
le mosche bianche... noi pigliavanno a nolo... una tinozza verniciata
nolo... una tinozza verniciata a nuovo col suo scaldabagno. stuparich, 3-179
tritar tutto, / come quando si tribbia a mezzo agosto, / o ne'tinozzi
9-35: poi lo gastaldo ala donzela ebe a dare / una scudela de tenta negra
scudela de tenta negra tenperata; / e a quela dise: zascun che vien da
mostrerò con gran diligenzia come io ho imparato a fare le tinte. zonca, 77
zendadi nella tinta, e spinelloccio stava lì a guardarmi, è venuto quel barattiere che
/ dal muro nessuno la cancellerà. a. tabucchi, 13-57: ricominciò a
. a. tabucchi, 13-57: ricominciò a cancellare le scritte con la tinta bianca
pareti e infissi). - vinta a colla: costituita da colla e carbonato di
espressione farsi la tinta). a. busi, 16-16: la signora farmacista
fattela fare tu, la tinta, a me di fare la biondona non mi va
scarico quanto credibil fosse di colore: a cui da un di detti falsificatori era
2. colore assunto in seguito a tintura. boiardo, 1-34: hannovi
con la lana insieme se consuma. a. cattaneo, i-106: la carta lavata
pure rosse, scarpe nere lavorate. a. busi, 1-78: lascia dieci franchi
. pascoli, i-86: fu il primo a trovare le tinte per mostrare la varietà de'
egli ha manco tinta e più schiena. a. cattaneo, ii-65: di repente
. foscolo, xiv-341: devo tornare a dirti che quelle due ciocche de'tuoi
. chiabrera, 3-70: ho tornato a ridere del vostro prete con domenico,
scrivevano lionardo del sellaio e federigo frizzi a michelangelo sì che par probabile che sebastiano
socialisti del continente. bacchetti, 1-i-395: a ferrara... e più che
. alfieri, xiv-1-285: non disconviene a nessuno di essi serbando però la tinta
e vibrato. monti, 4-1-35: a un ribaldo di questa tinta voi sacrificate
107: egli isterie di continovo con altri a l'arte della tinta e missesi pella
le consegnano al tintore di piccola tinta, a fine le raiiichi, le ingalli,
per conseguente ch'egli abbia comincio a guastarsi. 13. locuz.
storia un dramma a forti tinte. moravia, 16-300: nella
che si chiama di solito 'un dramma a forti tinte'. -di che tinta
provvidenza volle che, invece di farla a noi, noi facessimo la lezione a lui
farla a noi, noi facessimo la lezione a lui, e di che tinta!
e di che tinta! inclini dunque a non scontentare quella che è in ogni
sorta (per lo più con riferimento a cattive azioni, ad avvenimenti infausti,
cattive azioni, ad avvenimenti infausti, a discorsi ingiuriosi). pananti, i-34
tinte,... è ancora riuscito a farsi un piccolo paradiso in prigione.
due [le ragazze] e cominciano a dirsene di tutte le tinte. io ho
e mi sono messo lì con pazienza a aspettare che avessero finito. 14
erano gli stabilimenti che possono piacere soltanto a chi va al mare per prendere la tintarella
« e proprio ridicolo... che a noi deve mancare 'il meglio'». fenoglio
, di edifici mediante applicazione di tinte a calce, a colla e varie altre
mediante applicazione di tinte a calce, a colla e varie altre sciolte in acqua
soluzione. -in par- tic. tinteggiatura a fresco: quella eseguita sull'intonaco di
baldini, i-195: questo giova a dare una straordinaria dolcezza alla tinteggiatura delle
straordinaria dolcezza alla tinteggiatura delle facciate, a mettere in valore la patinatura delle stagioni
altro fu de prèaux, il quale, a non contare i buoni costumi e una
in par- tic. avvertito alla gola a causa di un'infiammazione o della presenza
raspo grosso e acini piccoli, disposti a grappoli di dimensioni ridotte. -anche:
. frugoni, i-14-81: come mai pronta a me venne / colmad'ottima tintìglia / una
, ma il tintilia che assaggio qui a campobasso non sembra avere coll'agliàmico nessun
deriv. da tinto 'rosso scuro'(riferito a vino). tintillaménto, sm
una pilula di fino chalybe resultava, a rendere interclusa el tintillante sonito.
, 551: nel fianco gli va sino a l'ascelle / e, tintillan- do
. 3. accondiscendere, compiacere a un determinato gusto estetico. f
, 25-92: con piacere ora mi fo a seguire per via certe figurine di pensionati
alle calcagna de'tintin- nabulanti càgnoli tosati a metà. tintinnabulare, intr.
. produrre brevi suoni metallici e argentini a colpi staccati, mediante campanelli o sonagli
.. procedevano tintinnabulan- do in mezzo a noi aprendosi, come di un tagliamare orecchiuto
folla al varco, lasciandosi dietro una scia a spinapesce. = denom.
popolare secondo la quale tale ronzio indicherebbe a chi lo avverte che una persona lontana
più ripetuti e intermittenti (con riferimento a sonagli o a oggetti metallici o in
intermittenti (con riferimento a sonagli o a oggetti metallici o in cristallo).
sempre diversi. -con riferimento a una persona che indossa un monile o
una persona che indossa un monile o a un animale provvisto di sonagli o finimenti
tare in giro sul tiro a due qualche bella prostituta tintinnante di braccialetti
annunzio, i-256: oh freschissime risa tintinnanti a la brezza / del vespro, salutanti
quanto scosso o percosso o in seguito a urti (uno strumento a percussione, un
in seguito a urti (uno strumento a percussione, un oggetto metallico o di
berchet, 407: ma l'astuto, a celarlo [il brando], sul letto
. cassola, 2-149: la famigliola sedeva a tavola, tintinnavano le posate. parise
chiaro e vibrante (uno strumento musicale a fiato). - anche sostant.
, 1-21-2: ora pone ranaldo il corno a bocca, / e tal parole al
fastidioso all'orecchio dopo essere stato esposto a rumori molesti, a un trauma o
essere stato esposto a rumori molesti, a un trauma o per cause patologiche (l'
ancora la sua fresca risata in cui a poco a poco tintinnò la nota argentina
la sua fresca risata in cui a poco a poco tintinnò la nota argentina che dava
la nota argentina che dava un brivido a paolo. = voce dotta,
membrane pinnate e contenuto in una teca a forma di bicchierino. =
586): dopo pochi passi, principiò a sentire un tintinnìo di campanelli, che
sacchi: la slombata altana / s'avanza a gran fatica a 'l tintinnio / de'
slombata altana / s'avanza a gran fatica a 'l tintinnio / de'sonagli monotoni.
2. fastidioso ronzio all'udito conseguente a un rumore molesto, a un trauma
udito conseguente a un rumore molesto, a un trauma o a una patologia.