1-33 (i-403): i letti erano a capo per capo solamente separati dal tavolato
i sento correre un gelo, onde a gran pena / per basso favellar movo
: io udii quelle parole benché pronunciate a bassissima voce. verga, 3-41
di vicine che l'aspettavano, e cicalavano a voce bassa fra di loro. ojetti
parlava basso e rapido perché voleva fare a te solo il dono di quello che ti
ti diceva. moretti, 70: a ciascun vecchio abbonato o cliente / parlano
ciascun vecchio abbonato o cliente / parlano a voce bassa i parrucchieri. slataper, 1-84
presenti dentro di noi; si vive a bassa voce, guardandoci di sfuggita in
presto chetato, e la gente parlava ora a voce bassa, per abituale rispetto alla
i-61: discorrevano, i soldati, a bassa voce come in una chiesa.
parte ch'io togliea i raggi / dinanzi a me del sol ch'era già basso
accosta al più basso segno, poi a poco a poco ascende all'altra parte.
più basso segno, poi a poco a poco ascende all'altra parte. galileo,
. svevo, 5-48: si mise a parlare abbondantemente dei prezzi bassi di cui
benevolo, ma basso, come sospeso a mezz'aria. 11. che
bassi, ha data non piccola occasione a queste tali opinioni. tasso, 11-iii-1035:
ritruovato de'poeti de'tempi bassi. a. cocchi, 8-23: nei tempi bassi
fu la sola che avesse lena di resistere a roma. gioberti, iii-29: l'
gli egizi in contesa d'antichità, ch'a tali tempi sì bassi non sapevano nemmeno
e fa ragion ch'io ti sia sempre a lato, / se più awien che
] ha voluto, la generazione umana a tutte le cose terrene soprastare; e
molto lodevole, una sera mi disposi a volere uscire di tanto travaglio. guarini,
cor che basti / mobilità di femmina a turbarlo. sassetti, 96: quasi che
veruna cosa, ma guardatolo da capo a piè, si volse a dir buon
guardatolo da capo a piè, si volse a dir buon dì alla compagnia. bruno
: / basso terror di tradimento infame / a re, che merti esser tradito,
/ che non perdona al sommo, a chi tacendo / grida co'fatti. idem
sii temperante, rinunzia in certi giorni a certi cibi, per vincere la bassa
leopardi, 10-98: al cielo, a voi, gentili anime, io giuro
bagordi e non si cura di sopravvivere a se stesso. rajberti, 1-190: certi
, 11-77: veggo la donna ridotta a vile strumento di piaceri bassi e fugaci,
di piaceri bassi e fugaci, ovvero a un idolo muto, solitario, senza tempio
. piovene, 5-668: chi, a scopi bassi o nobili, considera la ricchezza
la truppa (rispetto agli ufficiali o a truppe scelte). latini, i-1701
per tuo conforto / lo suo dispende a torto / e toma in basso stato /
se le fantasie nostre son basse / a tanta altezza, non è maraviglia;
ch'andasse. petrarca, ii-1-66: a ridirlo sarien vinti / tutti i maggior,
): dalla mia prima giovinezza infino a questo tempo oltre modo essendo stato acceso
disegnano e'paesi si pongono bassi nel piano a considerare la natura de'monti e de'
alti sopra e'monti, similmente, a conoscere bene la natura de'populi, bisogna
populi, bisogna esser principe, e a conoscere bene quella de'principi, bisogna
quanto io l'amo, terrassi forse a vile d'esser da così bassa persona
gravissima, per condurre le opere loro a quella perfezione, che le rendesse stupende
, che le rendesse stupende e maravigliose a tutto il mondo; né la bassa
poteva ritardare i loro sforzi dal pervenire a sommi gradi. guarini, 214: quel
perché la scienza è uno esquisitissimo camino a far l'animo umano eroico. boccalini,
. galileo, 107: de * contradittori a gl'ingegni eminentissimi... se
lor rispondere, si dia il carico a persone più tosto basse, ch'altrimenti.
, xxiv-14: degli affetti si appiglierà a quelli che più commovono le genti basse:
il padre di famiglia, assiso nel focolaio a capo di un ceppo a cui s'
nel focolaio a capo di un ceppo a cui s'appiccava il fuoco, gli dava
basso popolo. monti, iv-no: a mia raccomandazione è passato in qualità di
con tutti, credeva di dovere specialmente a quelli che si chiamano di bassa condizione
gli uomini di bassa mano dee cominciare a rendere più tollerabile la loro vita.
per buone o per male arti perviene a farsi ricco, vuole che si dimentichi
della cucina, dove... ebbe a patire gli scherzi triviali del basso servidorame
del profitto. verga, i-346: a lucia, perché veniva da una famiglia benestante
non basso, / cui tu rivolga a prova, un pungiglione / senti improvviso:
quarto ordine o delle sale del tribunale a casteleapuano. de roberto, 174: non
, 3-118: gli anconitani sono già a letto o sparsi pei cinematografi affollati di
già prese. pavese, 3-109: a sentirti parrebbe che quello del lupo sia un
piacere e riso grande, per interposizione a le cure del tuo tranquillo stato, non
voce non è, e, oltre a questo, è toscana tutta e non viniziana
gelli, ii-ix: ancora che paia a molti che egli abbino uno stile tanto basso
che intendono, si asterranno di dar risposta a scritture tanto basse e nulla concludenti.
, soggiugne, dà i suoi beni a chi sa di barca menare (come
dentro anche non bene bianche, ma pendente a colore di rame o colore di piombo
degli orefici l'oro basso dal fine insegna a conoscere. paoletti, 1-1-138: de'
la sua moneta, e tutti gareggiavano a batterla più bassa e più falsa.
. -al figur.: colpo mancino a tradimento. boccaccio, i-127: appressandoti
tradimento. boccaccio, i-127: appressandoti a lui prestamente con forte braccio abbassa la
sottrarre senza misura. - anche a man bassa. algarotti, 3-69
drale di bastardi che andavano per i campi a far man bassa, e pur
bandello, 1-40 (i-479): rivolta a nardella le comandò che anco ella
. -tenere uno basso (o a basso, in basso): avvi
sciocchi. 'machiavelli, 23: e a tenere indrieto e'viniziani, bisognava la
come fu nella difesa di ferrara; e a tenere basso el papa, si servivano
quando la fortuna ha tenuto un pezzo a basso con la povertà la virtù di
ed in un punto non aspettato, procacciare a colui che dinanzi gli era nimico in
tenuta bassa. -tenere qualcuno basso a denari: dargli pochi soldi.
: vedendosi già grandi impiccatoi, / ed a soldi tenuti bassi bassi, / ostico
note al malmantile, 1-164: ed a soldi tenuti bassi bassi, tenuti con
di ferro. io l'ho veduto fare a milano, e fannole e'fanciulli,
vasari, iii-220: fece giovanni accanto a questa camera in una volta piccola a
a questa camera in una volta piccola a mezza botte alcune cose di stucco basse
; stare bassino, come rittino, a bambino. casa, stanza bassina.
non sembra latina, e pare da attribuire a un prestito osco; si alterna con
ride un vermiglio, che può stare a fronte / al piropo gentil di mezzomonte
vavasi in un basso / con otto altri a giullare in festa e in gioco.
travolto dal flusso popolare, mi ritrovai a discendere per certe strade che menavano al
buonarroti il giovane, 9-115: celatamente viene a star sospeso / a due catene a
: celatamente viene a star sospeso / a due catene a due cilindri avvolte, /
a star sospeso / a due catene a due cilindri avvolte, / o argani
rapirà. tu venisti cercandola, come a la sposa / celatamente un esule. d'
60-18: po ver tate è ciel celato a chi è 'n terra ottenebrato; /
poli, l'uno è manifesto quasi a tutta la terra discoperta, cioè questo
questo settentrionale; l'altro è quasi a tutta la discoperta terra celato, cioè
: né posson nostre menti star celate / a gli intelletti di virtù lucenti. passavanti
qualche frutto dalle inopinate meraviglie che sino a questa nostra età sono state celate, sarà
bene che per l'avvenire si torni a porgere orecchio a quei saggi filosofi.
per l'avvenire si torni a porgere orecchio a quei saggi filosofi. salvini, 39-v-241
... complicità tali, che convenga a tal effetto, come nelle compagnie de'
qual con lieti / né ben celati a te guardi e sorrisi / plaude la dama
: so bene che ci vieni e vai a tutta tua posta, ma più di
mi dicie co'sta, / c'a la cielata mi fere per costa. chiaro
ma venga, il più che puote, a la celata, / e, sed
, / e, sed e'piace a voi, sì 'l ci menate. a
a voi, sì 'l ci menate. a. pucci, ix-401: a noia
. a. pucci, ix-401: a noia m'è quando, di tre,
chiamata. b. pitti, 1-176: a la scoperta e alla celata parlavano,
guerrazzi, ii-274: eponina si ridusse a vivere, quanto meglio potè di celato,
, 371: tra il padre contro a lui di verga armato, / e la
celata. grazzini, 3-2-17: a seppellir me n'avessin mandato / co'
bocca, labbro aggettante e due anse a colonnette. = voce dotta,
salvini, 39-i-51: la non mai a bastanza celebràbile industria e providenza della natura
che celebra, esalta. a. a dimari, 2-736: avvertir molto
celebra, esalta. a. a dimari, 2-736: avvertir molto bene deve
del celebrante, quanto del celebrato, a pochi è lieve e
al celebrante, tu l'hai nominate a dio, che vede il cuore.
ai ministri immediati del celebrante. l. a dimari, 1- 125: il
delle monache dà maggior risalto alla pianeta a fiorami d'argento del sacerdote celebrante.
e il celebrante, dopo essersi chinato a baciare la pagina del messale, ora tornava
, glorificare con scritti o parole (a volte usato con leggera iperbole). -anche
a'vini- ziani ed el re alfonso a noi, con quegli effetti che per
, 1-53: chiunque amore o marte a seguir prende, / convien che 'l
il nostro omero italiano sia stato cieco a non conoscere cui celebrasse; se forse
punto di tutte le cose umane incominciaron a celebrare la libertà dell'umano arbitrio di
o care arti divine, / conforto a nostra sventurata gente, / fra l'
fra l'itale mine / gl'itali pregi a celebrare intente. nievo, 115
si fece venerdì sera, dove intervennero a celebrarlo il magnifico, il signor bonamico,
far zo de la scala / né a balcon né a fenestra, / ché tropo
de la scala / né a balcon né a fenestra, / ché tropo m'è
è luitan la festa / che piu desiro a celebrare. giovanni dalle celle, 4-2-27
questa compagnia. tasso, 1-42: usa a temprar ne'caldi alberghi il verno,
. delle consuete sue penitenze in apparecchio a celebrare in quell'ultima settimana la memoria
le celebrano con le loro mogli e a loro volta coi loro figli. pavese,
celebrato in lui, esita bene spesso a porvi mano, temendo di far guasti.
in guerra con gli adulti e sono costretti a celebrare le loro abitudini in segreto.
non so in che modo voi vi recate a celebrare. onde 10 vi dico,
iii-318: o sacerdoti, non andate a celebrare se non siate prima bene disposti
che servono, dicendo il divino uffizio, a mandare le vod in chiesa ed a
a mandare le vod in chiesa ed a vedere celebrare. segneri, iv-555:
, iv-555: il sacerdote non muovasi a celebrare principalmente per lo stipendio. verga
anno 1216 papa innocenzo celebrò generale concilio a roma per fare passaggio oltremare al soccorso
alla sala del re, come piacque a dio, apparve in sulle mani del prete
, nel quale già il solenne uficio debito a quel giorno si celebrava. f.
iii-5: salvestro... andò a dire la messa. e quando celebrò il
... ne ponemmo con loro insieme a celebrare il mesto officio. ariosto,
e gli altri insieme noti / si cominciaro a convitar tra loro. firenzuola, 138
carletti, 127: correva il popolo a questi nuovi ministri di quei santissimi misterii
che maggior non sarebbe il metter indosso a uno de'nostri dottori la toga romana.
contatto di un'altra carne può rivelare a chi sia dotato dalla natura per comprenderli
: indi l'esequie / di polidoro a edebrar ne demmo. boccalini, i-174:
incominciò in lui, senz'avvertirlo, a destarsi il pensiero di meditare un dritto
: udito celebrarsi in quel giorno un a titillo (elegante diminutivo di auto-da-fè)
auto-da-fè) nell'interno di quelle mura e a porte dischiuse, affrettati si sono d'
fu dedso che lo sposalizio si celebrerebbe a disgrazie terminate. bratteati, 4-70: il
parenti. -celebrare un contratto: condurlo a compimento usando le formalità della legge.
. celebrativo, agg. che tende a celebrare, a esaltare (e può
, agg. che tende a celebrare, a esaltare (e può avere una leggera
da alcuni terra vergine o primigenia, a cui segue la vasta serie di tutte
sua fisica machinata sopra un disegno simile a quella di epicuro, fatta comparire la prima
algarotti, 2-275: strana cosa sembrerà a molti il dire essere notabilissimi errori in
fatti grandi, dando nome e grido a chi il merita. = voce
, 453: colloro che sulo attendeno a lo intiero servicio de dio e a la
attendeno a lo intiero servicio de dio e a la pura e dilicatissima celebrazione del culto
ornamenti. emanuelli, 1-29: anche a me stesso, dopo la conoscenza dei
le celeberrime opere che egli ha composto a che grado dell'arte e'sia salito,
: al monte sinai fu peregrino, / a gal- lizia promesso, a cipro,
, / a gal- lizia promesso, a cipro, a roma, / al sepolcro
gal- lizia promesso, a cipro, a roma, / al sepolcro, alla
. galileo, 121: parmi, oltre a ciò, di scorgere nel sarsi ferma
confrontato questo passo con molti antichi testi a penna delle più celebri librerie d'italia.
, i-30: [in roma] a quest'ora posso contar l'amicizia di molte
erano i libri che don ferrante anteponeva a tutti, e di gran lunga,
. leopardi, ii-1208: celebre equivale a ricco, nobile, potente, dignitario,
celeberrimo era corso alle scuderie e pensava a salvarne le sue care bestie. pascoli
essere innalzato alle stelle, e dato a conoscere celebremente a coloro che di secolo
stelle, e dato a conoscere celebremente a coloro che di secolo in secolo son per
. dovila, 1-5-80: si avanzò a mettere l'assedio ad an- tibo;
: io non aveva mai vista un a di metallo, né alcuno di quei tanti
un massaro di montebello e fin quasi a quarant'anni « coniugava i verbi difettivi
, 679: tai popoli... a guisa di fiere,...
i-112: con la quale celebrità andato a visitare la chiesa maggiore, fu dipoi.
maggiore, fu dipoi... condotto a alloggiare in castelcapuano. =
del celebro a gli occhi, che porgono a quelli il
del celebro a gli occhi, che porgono a quelli il sentimento e il movimento,
e il movimento, di modo che a maraviglia sentono le cose nocive.
è circondata da sezioni del corpo disposte a raggera in cui si ripete la stessa
le nuvole periate e gettava il cono, a grifo, dei suoi raggi verdi,
e. gadda, 2-129: palese, a lui [al chirurgo] ed ai
sm. plur. stor. le truppe a cavallo nell'esercito romano (e,
(e, anteriormente, la guardia a cavallo istituita da romolo). nardi
e lo fece con massima celerità venire a roma. guicciardini, 114: in
, ii-120: mandò di nuovo giuliano a pisa con infinito numero di maestri, dove
la fortezza che è oggi alla porta a s. marco. galileo, 871:
, che giudicherà migliore, e più a proposito. s. maffei, 5-5-95
panzini, iv-123: 'celesta'. strumento musicale a tastiera, in uso nelle orchestre moderne
che un tempo / sulla celesta rispondeva a gemiti / d'altri nidi, da un
1886), perché il suono s'avvicina a quello del registro « celeste * dell'
viene dal cielo; che si riferisce a corpi celesti. maestro alberto,
per addietro andar usato / pe'cieli aperti a lui splendienti, / i lumi dicernea
e gli incesti si raggirono d'intorno a l'azzioni de la sua sporca vita [
arme percote. bruno, 39: a chi inviarrò quel che dal sirio influsso celeste
. parini, xix-82: sciocco vulgo, a che mormori, / a che su
vulgo, a che mormori, / a che su per le infeste / dita ridendo
noveri / quante volte il celeste / a visitare ariete / dopo il natal mio
celesti, fin dove si può arrivare a capirle senza il soccorso della per me
celeste volta / s'infiamma, e sotto a quella infausta luce / rosseggia immensa l'
7: i padroni del sito avvezzi a veder colpito solamente il campanile, s'
solamente il campanile, s'erano accostumati a crederlo una specie di parafulmine, e
224: calzò un paio di stivaletti a doppio suolo, e invece del solito
iusti, che sete endusti, / venite a cantare, / ché sete empitati,
empitati, da deo vocati, / a gloriare / a renno celesto, che
da deo vocati, / a gloriare / a renno celesto, che compie onne festo
: la mia dolcezza l'anima conduce / a quell'amor vivace, / il qual
per mio amor tu muori, / viverai a me nel mio celeste ovile. sannazaro
animo, come cosa celeste e creata a simiglianza del suo fattore. chiabrera, 78
fattore. chiabrera, 78: ecco a me davanti / in ammirabil veste / urania
smisurata e d'oro / (maraviglia a vedersi!) è l'armatura, /
celeste, e mirò tonde / lambire a gara della diva il piede. de sanctis
questa ricostruzione di un mondo celeste accanto a una lirica di pace e di perdono,
tempo più non affatica...: a scuotere / tarpa celeste, a far
: a scuotere / tarpa celeste, a far la morte amica. -madre
possiede perfezione, bellezza, armonia paragonabili a quelle del cielo, degne del cielo
omero non potè 'l celeste ingegno / a pien mostrar d'elèna 'l vago riso,
: chi la vedea stupito resta / a mirar quella faccia a noi celesta. boiardo
stupito resta / a mirar quella faccia a noi celesta. boiardo, canz.,
, i-3: giovin signore, o a te scenda per lungo / di magnanimi lombi
celeste. monti, 11-83: in mezzo a loro / s'affaccendano i duci:
agènore, / ed acamante, giovinetto, a cui / di celeste beltà fioria la
come parea bella la vita in mezzo a loro! quanti sogni, quante speranze!
fino al santuario dell'anima nostra, a fin che penetrandoci scendano fiamme consumatrici delle
, la quale vieta essere sacrificato qua giù a tutti li celesti e terrestri, non
e non so se i celesti sono capaci a inténdare anco loro. marsilio ficino,
uomini sembianza / spiacque a'celesti; e a variar la terra / fu spedito il
una diva scorrea lungo il creato / a fecondarlo, e di natura avea /
i-243: la terra penetra come contrapposto a questa vita d'amore e di pace.
mani, / e così disse volgendosi a giove ed agli altri celesti. 6
portato l'umbra della celestiale ierusalem. a. pucci, ix-893: io dico
. campanella, i-36: quinci impara a stupirti in infinito, / che l'
pennelli del quattrocento. palazzeschi, 4-113: a tali rispettabili discussioni e differenze che lo
, fingendo di nem- men capire fino a qual punto lo riguardassero quelle zuffettine domestiche
bartolini, 1-180: il sole appariva a tratti brevi e radi; gli olivi sembravano
, che avea nome soc- cebonel, a comprare panno, cominciò a domandare del
cebonel, a comprare panno, cominciò a domandare del panno di qualche bel colore
. corsini, 8-3: e forse perché a lui di discontento / tal cognome non
occhi intorno. la camera con le pareti a stampino d'un celestino sbiadito, la
presso i greci). a. adimari, 2-23: noi non abbiamo
lippi, 7-n: così per celia cominciando a bere, / dagliene un sorso,
vera. carducci, 839: che importa a me se l'irto spettral vinattier di
. -anche: aiutare altri a celiare. 3. spreg.
note al malmantile; e cfr. a. prati, 254: « secondo informazioni
addominale dell'aorta, e dà origine a sua volta a tre arterie. -morbo celiaco
, e dà origine a sua volta a tre arterie. -morbo celiaco: celiachia
dai rami afferenti dei gangli semilunari, a ridosso dell'aorta, dell'arteria celiaca
cuore, ecco immobile tutta l'arteria. a. cocchi, ii-25x: simile infermità
accorser tosto / tra 'l dubbio giorno a custodir la bella / che solinga lasciasti
parini si tenne discosto dalle scurin tempo a potersi emendare, per poco che osasse.
caelo beatus ». celiatori li eseguivano a lor volta, imitandoli ed esagecèlico (
verri, i-334: chi principalmente vi esorta a pratiche esterne che terminano coltarricchire i celibatari
esterne che terminano coltarricchire i celibatari, o a dar loro credito dimenticando la virtù,
: stato imposto per legge ecclesiastica a tutti coloro che, ricevendo il suddiaconato,
dove meglio inchinano gli figli, se a lettere, se ad armi; se ad
armi; se ad agricoltura, se a religione; se a celibato, se ad
agricoltura, se a religione; se a celibato, se ad amore. sarpi,
, i-114: dicono che i galli a questi tempi freddi hanno giurato castità alle
eritreo, i-121: in questa guisa potrà a poco a poco cessare l'uso del
i-121: in questa guisa potrà a poco a poco cessare l'uso del celibato,
, e le famiglie non resteranno esposte a i tanti stupri, adultèri, ed incesti
, 9-83: non si capiva fino a che punto il suo celibato fosse da attribuire
al suo attaccamento verso la madre, a una forma di misoginismo accentuata dalla minorazione
, e il comune concorso di molti porgono a chi studia? tommaseo [s.
cinque più maturi celibi del paese cominciarono a tenderle insidie e ad allettarla alle nuove
li celicoli vi elargiranno quel ch'hanno a noi concesso -, all'inverso de
eretto, foglie pennato-lanciniate, fiori gialli a quattro petali; è assai comune lungo
, che la madre approssimandogli questa erba a gli occhi gli rende la vertù visiva.
da le radici, a similitudine de l'edera, ma più
; ed il suo rimedio è ricorrere a una tal'erba, chiamata la celidonia.
credeva contenuto nel ventre delle rondini (a cui venivano attribuiti poteri straordinari).
. redi, 16-iv-79: quindi passò a rammentarmi la virtù della pietra chelidonia,
: s'i''l dissi, io spiaccia a quella ch'i'torrei, / sol
cella terrena. ariosto, 3-16: a pena ha bradamante da la soglia / levato
fuggì nel diserto. e facendo allato a uno fiume una picciola cella, ivi
, ma in cella; non hai a pascere famiglia, ma convienti pascere l'anima
1-19 (i-232): comunicata la cosa a due de le più antiche madri del
, / che dio con alte nozze a sé marita. idem, 19-98: pur
quaranta. marini, xxiv-829: continuarono a scendere il monte, e di mano in
non avesse ad accorarsi in vedersi ridotto a dovere starsene ritirato in una cella di
pei lunghi corridoi, passavo da porta a porta per le innumerevoli celle...
: date ima cella e la benedizione / a chi di mezzo mondo era padrone.
mezzo mondo era padrone. / questo capo a la chierca apparecchiato / fu di
: carcere. -al figur.: a indicare uno stato di coercizione spirituale,
fissata nel muro, e dovevo starci a vita. era una cella orribile e buia
brani di conversazione che talvolta si riusciva a cogliere dalle celle vicine o prospicienti.
me 'l silenzio eterna cella, / a lui non ride pur, non pur favella
mia dolce sorella, / deh! vieni a far vedova / la stanca mia cella
lor cresciute genti / mandano in campo a cór manna e rugiada, / di celeste
cioè le celle loro, ove cominciano a lavorare senza intermissione. marino, 6-189
ingegnere accolto in quella / sta sussurrando a fabricar la cella. d. bartoli
celle non mai altrimenti che con occhi a sei facce? parini, 120: il
lumi spenti, e tu ti va a letto; e dormi quanto bisogna.
più tosto che potessono; e inviati a una camera, o vero cella cavata,
fece accendere un torchietto, e cominciò a cercare nella cella tra le botti; e
cella et della dispensa, queste consegnasse a uno de'più assidui in casa et
te- neano la parte nera, essendo a una cella ove si vendea vino,
per tortole: ed è molto agevole a nutricarle. aretino, 2-138: né si
targioni pozzetti, 12-10-76: questi animaletti simili a lombrichi... furono costretti a
a lombrichi... furono costretti a scavarsi nei corpi duri tali cavemette o
limitato e di piccole proporzioni, destinato a usi particolari (per lo più a
destinato a usi particolari (per lo più a contenere qualcosa); piccola costruzione rustica
. cecchi, 6-8: frattanto, a lunghi banchi paralleli come quelli d'un'officina
più alto, un vecchio marinaio a cui di buono è rimasto solo la vista
non pratico delle celle de'caratteri compone a tentone, s'avverrà ancor egli sovente
e. gadda, 2-1 io: formavano a cóttimo minime celle del seme bachi -sorta
: adunazioni di celle quadrangolari, simili a mucchi di scatole senza fondo.
eguali, costituisce un filtro del tipo a catena. -cella elettrolitica: il complesso
topologia, insieme di punti omeo- morfo a uno spazio euclideo di date dimensioni.
« ubi quid conditimi esse volebant, a celando cellam appellarmi t ».
celleraia che 'l distri buisse a tutto el convento. leggende di santi,
cratere mescè del vino dolce / a bersi, cui nell'undicesim'anno / aprì
in braccio sonava e cantava soletto intorno a quel fuoco. forteguerri, 20-60: vede
, 28 (489): dormivano ammontati a venti a trenta per ognuna di quelle
(489): dormivano ammontati a venti a trenta per ognuna di quelle cellette.
questi calabroni... entrano nelle cassette a succhiare il miele, e talvolta mangiano
p. verri, i-90: quattro mesi a un dipresso vi vogliono perché il fratto
cervello la celletta che mi fa pensare a guglielmo, ho da ricorrere alla ragione,
ché sono stufe di rimanervi, e giù a mescolarsi, ad accavallarsi, a far
giù a mescolarsi, ad accavallarsi, a far gazzarra sulla gran piazza d'armi
6. locale, piccolo fabbricato adibito a dispensa, a cantina. moretti
, piccolo fabbricato adibito a dispensa, a cantina. moretti, 17-171: un
2-67: lo tuo celliere de'esser contro a settentrione, freddo e scuro, e
ricchezze, e de'tuoi beni sì dona a * poveri, e dio multiplicherà tuoi
un cammin che fumi, sono l'esca a cui tosto corre la gente vile.
entra,... / come se a un tratto s'apra il celliere,
alla gelatina, solubile nel miscuglio, a parti uguali, di alcole e di etere
volta, anche nella città di maddalena, a constatare come, dopo un rabbioso e
: questo ufficio era un ignobile bugigattolo a pian terreno, con le inferriate ai due
il comune rurale autonomo. celiò ri a, sf. ant. cervello, intelletto
). iscritti che appartengono sia a un luogo di boccardo, 1-658
lavoro (cellula aziendale), sia a una data zona riforma del regime
motore, tra fusoliera segregazione cellulare a vita. e fusoliera, per
sm. cellulare): il che a chi ascolta parla ima parola indimenticabile. veicolo
dei detenuti da uno stabilimento carcerario a un altro, o dallo 8
recipiente che contiene una soluzione ricorre a quel bugigattolo cellulare, a ridosso del tetto
ricorre a quel bugigattolo cellulare, a ridosso del tetto; elettrolitica dissociata e
e non divisibile inin radioterapia, che servono a contenere la cellulosa in glucosio.
l'osso] è tutta spugnosa, ma a proporzione della sua granfagocitari di imponenti dimensioni
— deriv. da cellula. tendente a dimostrare come tutte le forme distruggere
, ecc.). i-211: tiro a ingrassare, fratello... la tasca
od al midollo d'un giunco. a. cocchi, 8-287 questa [cagione d'
col taglio, gli riescono più soggette a fermentazione; e quindi la membrana cellulare
tela per camicie, ecc., a larga trama. 2. che
per estens. e al figur.: a indicare il mondo della produzione cinematografica,
celon l'attacca) / 4 a sifilide: forme celtiche. la sifilide è
. xutixóc 'che scioglie '. a venir insin qui tu sarai morto! note
.) e viene talora fino a m 1, 60, di colore bruno-grigiastro
vengono diffu carso, cioè a dire roccia, a quanto dicono i glottologhisamente
carso, cioè a dire roccia, a quanto dicono i glottologhisamente coltivate a scopo ornamentale
roccia, a quanto dicono i glottologhisamente coltivate a scopo ornamentale). che sanno pure il
). chim. di e con infiorescenze a forma di cresta, di splendida tinta di
in quelle dell'europa centro a. cocchi, 8-138: questi [tumori
, e trattenuta nei picche si riscontra a volte nei vertebrati superiori e occidentale.
cellulotipìa, sf. incisione eseguita a mano celostomìa, sf. medie. operazione
di chi suona che, alleandosi a seconda dei gruppi zoologici. = deriv.
/ stampino satiri e vocitappeto tessuto a striscie. o di personaggi importanti).
pensava, che tu l'avessi a copiare [la scrittura]; tanto
della stirpe celtica. hai penato a venirne. -voi l'avavate fitta sotto 'l
pensarono di vedere le ombre andare a cavalcioni sulle mantile, 1-399:
il padre e che lando col capo fumoso a carolar con le lor care carogne avea
di cento corni di bove, cominciò a sonare l'inno della incoronazione. pascoli,
lor tuono stonato. 2. strumento a percussione a corda o a tastiera;
stonato. 2. strumento a percussione a corda o a tastiera; clavicembalo.
2. strumento a percussione a corda o a tastiera; clavicembalo. tesauro,
. d. bartoli, 33-62: fattosi a riscontrare sul cembalo i due suoni,
sul ciglio del muricciolo, camminandovi sopra a carponi e iniziando contro al barlume del
non anderà che alla prova generale mandando a tutte le altre il terzo.
-andare col cembalo in colombaia: raccontare a tutti i propri fatti, che dovrebbero
... e'cominci ancora stasera a gustare un po'di sapor di questo amorazzo
cembalo in colombaia e lo fa sapere a tutti. -avere il capo in cembali
-avere il capo in cembali: pensare soltanto a feste, a divertimenti, essere sventato
cembali: pensare soltanto a feste, a divertimenti, essere sventato, privo di
-cascare una pietra nel cembalo: a indicare l'improvviso mutamento in peggio
: perché, chiamato il pievano ad assistere a questa funzione, pauroso di qualche
disordine, non volle più tornare a casa di glisomiro. -condurre ai
. -condurre ai cembali: condurre a una fine disgraziata, finire male
scombiccheri a'cemboli, a'cartocci, / a gli osti, a'cessi,
piovano arlotto, 29: piovano arlotto, a voi tocca il sonare il cembolo -
si. mus. ant. strumento musicale a forma di piccolo timpano. -al plur
. / gente che va pel mondo a caccia a soldi. d'annunzio,
gente che va pel mondo a caccia a soldi. d'annunzio, v-2-229:
), si. archit. modanatura a profilo concavo formante, alle due estremità
, specie di sdrucciolo o cavetto che serve a pareggiare un corpo coll'altro: così
tamente stipati, foglie aciculari, simili a quelle degli altri pini, riunite
, che di calcina / t'imbratti a cementar le case altrui, / e pietra
le case altrui, / e pietra a pietra ammucchi in squadra, sui / palchi
si presta con la pietà della religione a cementare le basi della libertà. rigutini-cappuccini,
deve abbandonare la patria e lo stato a posta di tutti gli altri. pascoli,
tale, che ritrovato il fuoco, come a vitruvio nella sua 4 architettura 'piace
commodo di quello, la gente cominciò a raccogliersi insieme. -voce dotta
v-1-757: il cadavere era mal sepolto, a fior del suolo. i soldati carponi
suolo. i soldati carponi erano costretti a passarci sopra. il tritume del sasso
carburi, l'operaio che provvede a colmare di cemento lo spazio anulare
cementare. cementatòrio, agg. atto a cementare. cementazióne, sf. il
in italia, di regolare i prezzi a suo piacimento, di gestire la sua
controllo. calvino, 1-498: prese a lamentarsi contro la società del cemento,
lamentarsi contro la società del cemento, a citare fatti, abusi, costrizioni, posti
piovene, 5-133: l'industria cementiera, a suo parere, è legata da noi
ferro, durissimo e fragile, magnetico a temperatura ordinaria; si trova negli acciai
e presenta la caratteristica di una struttura a cristalli orto- rombici).
. 2. vernice opaca, a forte pigmentazione, adatta per legno,
, non so se con una vernice a base di colla o di gesso o di
, laterizi, che costituiva i muri a secco soprattutto nelle fondazioni. =
. materiale da costruzione capace di aderire a parti di sostanze non adesive di per
marnosi contenenti argilla in quantità necessaria a fornire un buon cemento; o artificiali,
-cemento idraulico normale o di portland: a lenta presa, ottenuto cuocendo fino a
a lenta presa, ottenuto cuocendo fino a inizio di scorificazione una miscela intima di
cancerosa, come una materia diventata illustre a forza di logorazione. pavese, 7-75
, 7-75: cambiammo il camion. tornavamo a torino con un carico di cemento.
e, nel linguaggio comune, è assunto a simboleggiare l'edilizia e certe strutture moderne
, 4-40: un generale ha innalzato a eieusi / ima torre di cemento e piombo
-per simil. e al figur.: a indicare solidità, fermezza a tutta prova
.: a indicare solidità, fermezza a tutta prova. beltramelli, ii-29:
la beltade dell'edificio non è manifesta a chi scorge una minima parte di quello,
, 1-206: gettarono i muratori a terra la porta santa; dalla quale.
dei chierici regolari... valse a conglutinare insieme gl'individui e le nazioni
più colla o cemento, che valga a conglutinar gli animi. alvaro, 7-283:
. isidoro, 15-8-1: « caementum a caedendo dictum, quod caeso crasso lapide
, smascellar le simie e romper silenzio a qualsivoglia cemiterio. imbriani, 3-263:
persona lenta, incerta, buona a nulla. cicognani, 1-196: una
. cicognani, 1-196: una cempenna a quel modo, disadatta alla calza e
-dare da cena ad alcuno: invitarlo a cena. -essere a cena: cenare.
alcuno: invitarlo a cena. -essere a cena: cenare. -fare da cena:
puncto quando vien inparo; / et a lontano albergo andare ad cena. compagni,
i quali [giovani], ritrovandosi insieme a cena una sera di calen di maggio
cose si dilettavano; e con questi a desinare e a cena, ancor che chiamato
; e con questi a desinare e a cena, ancor che chiamato non fosse
ferrara, ix-138: i'credo ch'a pagar l'oste e la cena / ve
e desinari, e donò cavalli e danari a que'suoi compagnoni, e così fe
(2): lo invitò la sera a cena e albergo. bisticci, 3-50
faceva ordinare una cena, e porre a sedere tutti questi poveri; e ordinata la
e ordinata la cucina quello che avessino a mangiare, il re stava ritto intorno
9-136: chi [si diede] a fare un mistiero, e chi un altro
fratello, che pensato avea di tenerli seco a cena, e aveala già fatta apparecchiare
, partire non gli lasciò, pregandogli a rimanervi. castiglione, 196: come prima
castiglione, 196: come prima incominciò a farsi notte, volse il signor prefetto che
mangiasse e tutti i gentilomini condusse seco a cena. grazzini, 2-198: spesse
, senza esser invitato, se n'andava a desinare e a cena col magnifico.
, se n'andava a desinare e a cena col magnifico. tasso, 6-ii-135:
la commedia. marino, 4-247: vassene a
qual maniera / psiche potrà nel tempo a lei concesso / agevolarsi il gran lavor
più lesto di tutti fu d'un volo a parigi, dove più volte era intervenuto
parigi, dove più volte era intervenuto a quelle cene tra lo schiumoso sciampagna,
789: io l'esecrate eumenidi / a te propizie invoco. / sian teco,
cocchi oscene; / sian teco, e a te ministrino / contaminate cene. alfieri
alfieri, i-40: e ciò, quanto a me, era la principal cagione di
, v-165: e facevano tutti corona a una minestra di lenti: e un largo
chiacchierava coi gomiti sulla tovaglia, rimase a bocca aperta. pascoli, 72: ritornava
, 2-396: la sera sul tardi tornava a casa e la pallida sorella lasciava il
sorella lasciava il lavoro per fargli compagnia a cena. gozzano, no: talora -già
mensa era imbandita - / mi trattenevi a cena. era una cena / d'altri
nel tardo pomeriggio, per prolungarsi fino a notte inoltrata. varchi, 23-102:
, 23-102: si trovò in un convito a cena, avendo in una pietra grande
, dirizzato l'artimone de la ragione a l'ora del mio desiderio, entro in
compagnia di amici, per lo più a notte inoltrata, dopo uno spettacolo,
, nella notte di capodanno. a. f. doni, 3-156: certi
. e. cecchi, 1-68: a tutto si può rinunciare, fuorché alla cena
arturo adesso era sempre fuori; riprese a giocare e andare a caccia e offrir cene
fuori; riprese a giocare e andare a caccia e offrir cene agli amici.
: dopo la qual cena, lavati a tutti i piedi, andò in un orto
. marino, vii-217: e non è a tutti manifesto ch'egli non solo del
secondo ciò che ha servito, cioè a dire coronala altamente nella cena di paradiso
basti / al viver mio, qual corre a morte e pena, / se no
. locuz. -dare ad alcuno le frutta a cena: castigarlo a dovere.
alcuno le frutta a cena: castigarlo a dovere. pulci, 5-57: veggiam
so ch'io gli darò le frutte a cena, / s'io lo dovessi col
-fare la cena del salvino: andare a letto senza cena. buommaltei
lavava le mani, e poi andava a letto. lippi, 4-23: se non
la cena di salvino, / quanto a mangiare e'non c'è assegnamento. note
: 'far la cena di salvino': andare a letto senza cena; ché la cena
cena di salvino era pisciare e andare a letto. -fare l'ora di
-guadagnarsi la cena: essere costretto a lavorare duramente per vivere.
-mendicare la cena: scroccare inviti a cena facendo ricorso a ogni sorta di
: scroccare inviti a cena facendo ricorso a ogni sorta di lusinghe. machiavelli
tu conosci ligurio, che viene continuamente a mangiar meco. costui fu già sensale
di matrimoni, dipoi s'è dato a mendicare cene e desinari. -non
6. prov. chi va a letto senza cena tutta notte si dimena
corica con lo stomaco vuoto non riesce a dormire. redi, 16-iv-411: quel
si verifica quel proverbio: chi va a letto senza cena, / tutta notte
]: questa cenetta mi sarae altresì a grado, come la più ricca del mondo
1-20: delizie delle nostre delizie sono a noi quelle cenette care, nelle quali
spia del mio cenino che disegnavo di fare a certi amici questa sera medesima. redi
, 16-vi-115: ne mando quattro fiaschi a v. s. illustrissima acciocché se gli
: così s'è fatta una cenina a modo. carducci, i-153: ser dino
di poesia latina non s'intende e a cui dà da pensare la scarsa cenetta.
, dietro la collegiata, lì vicino a rori. allegra, come lei può immaginare
. isidoro, 20-2-14: « coenam vocari a commu- nione vescentium: xoivóv quippe graeci
locate in cerchio, e son di bronzo a gitto, / sovra cui l'epistilio
, mentre le case non erano che a due piani, colà si cenava. ma
alla sua dolorosa passione, subito incomincia a cantare. guerrazzi, ii-201: principi
merenda o con il desinare: non riuscire a mettere putrido del cedron appena si
cenino (sm.): a indicare soprattutto cene allegre gioni,
marchese gino. soffici, ii-361: andò a finire che la mia stanza di
e rumoroso. gozzano, 558: a ventott'anni aveva avuta la fortuna unica
una campanella, si radunavano ne'cenacoli a discutere d'iddio e della vita eterna
od artistico, e spesso fanno capo a persona ammirata e adulata: voce spesso usata
f. che cena, che mangia a cena. boccaccio, 9-294: colombi
veleno,... disse piano a tiberio cenante con druso: druso t'awelena
/ tu mi tien'bene la lancia a le reni; / s'eo desno con
, la moglie incontanente alla camera andò, a sapere se quello povero infermo volesse cenare
i capitani... feciono fare comandamento a tutti i conestabili delle masnade da
de'cavalli; e fatto questo, andarono a cenare e a prendere alcuno riposo.
e fatto questo, andarono a cenare e a prendere alcuno riposo. boccaccio, dee
sollazzi, sarà ben fatto l'andarsi a dormire. sacchetti, 17-43: entrati dentro
son li miei cibi acerbi / e contr'a me, purch'io saccia trovarne.
di fra michele, 22: gl'indussono a stare la sera, perché era restato
sera, perché era restato due di loro a confessarsi; sì che rimagnendo, da
da poi che ebbono cenato, gli missero a parlare di dio. bisticci, 3-219
di dio. bisticci, 3-219: giunto a casa, era ora di cena,
comandasse, avendo ella tra le più vicine a sé madonna berenice, il viso e
in campo alcuni ragionamenti così piacevoli, che a noi non si disconvenghino che donne semo
non si disconvenghino che donne semo, e a voi uomini non paia che 'l troppo
. tasso, ii-ii-n7: voleva andarmene a casa del signor alfonso villa, cavalier
bartoli, 36-70: e primieramente prese a digiunar l'avvento di s. francesco,
una sola volta il giorno. dietro a questi seguì il mai più non cenare.
neppur cenato!... per andarsene a curiosare hanno lasciate aperte anche tutte le
, 7-75: c'era un locale a pochi passi dal varietà... chi
un'ora dopo ceni una minestra simile a quella della mattina, e le solite due
par., 30-135: prima che tu a queste nozze ceni. -cenare con pluto
e i trecento con pluto a cenar spinti. prati, ii-51: «
con lo stomaco vuoto, non riesce a prender sonno. boccaccio, dee.
= dal lat. c&ndre 'mangiare a cena *. cenata, sf
ha cenato; che è stato mangiato a cena. giusti, ii-42:
giusti, ii-42: ci mettiamo a tavola senz'appetito e senz'allegria,
ne mande: / così me ne vo a letto mal cenato. -dopo cenato
alfieri, i-118: ancora si stava discorrendo a tavola dopo cenati. palazzeschi, 3-25
l'altro la lettera leggendo, e a parte a parte guardandola, ti sentii
la lettera leggendo, e a parte a parte guardandola, ti sentii nominare,
. che cena, che è intento a cenare. algarotti [tommaseo]:
, 1-1-83: lo spender de'baiocchi a centinaia / per fare alla consorte il
12-135: passa... col barroccino a mano fatto a modo di cesta,
... col barroccino a mano fatto a modo di cesta, il cenciaio.
canti carnascialeschi, 1-119: chi vuole a sua posta un grosso, / chiami
, non più buoni ad altro che a farne carta. nievo, 804: se
venisse... un cenciaiuolo, a domandarti per compassione di far all'amore
... tenere in macero, a macerare il cenciame per ridurlo figurabile in
le male bestie e noiose... a un viaggiatore scappa la pazienza e tira
te, il perché e il percome, a mio modo di vedere, non diventasti
e penne, iscarpettacce o pelle a vendere? » ser meo civichi vede che
meo civichi vede che la pelle comincia a putire, e dice a quello cenciavecchio:
pelle comincia a putire, e dice a quello cenciavecchio: « vo'tu comperare
un fondaco del piemonte, vestito indosso a un viaggiatore di napoli, cencio in
quasi farsetto, indosso, / ch'a pena il ricopria fin sui ginocchi,
: quella mi mostra e dà cencio a coprire. pindemonte, 17-364: com'egli
, i-277: invece della ninfa mi trovai a fronte un viso burbero, affumicato,
rattoppando. l'avvolse in fretta, insieme a un fagotto d'altri cenci, e
. e. cecchi, 6-351: a cataste, nudati perché i loro cenci ancora
davanzali. 3. figur. a indicare afflosciamento, indebolimento fisico, prostrazione
fisico, prostrazione morale, in seguito a malattie, avversità (e viene riferito
e viene riferito altresì agli animali e a cose). -cadere come un cencio,
pareva la madonna addolorata, si metteva a piangere più forte, col viso nel guanciale
3-203: una volta però non riuscì a vincersi e scoppiò in pianto..
cavalcanti, 206: costui non ha più a grado l'amico che il nimico,
/ perché i fratelli s'han piuttosto a noia, / e se lor han due
ai lor modi, e fosse venuto a capo di prevalersi con giudizio e destrezza
de'fastosi cenci della pedanteria, condurla a tale sodezza e semplicità nelle forme e
di donna galante che accetti un invito a ballare. carducci, i-621: togliete da
2-50: non un piatto di più a tavola, non un domestico in anticamera,
non troverei chi mi desse fuoco a cencio. varchi, 23-157: chi chiamò
-dare in cenci: fallire, non venire a capo di nulla. redi,
, o il poco cervello, l'abbia a far dare in cenci quanto prima
al sole, alle finestre: rivelare a tutti le proprie magagne, le proprie
ognuna staranne ne'cenci suoi. g. a. papini, 113: statti
non con 5. cappello a cencio: di feltro, floscio e cedevole
, floscio e cedevole. viene rendere note a tutti le proprie disgrazie. verga,
.. il quale portava un cappelluccio a cencio sull'orecchio. cicognani, 2-39:
di farina e uova, spianata, tagliata a strisce e fritta (e viene chiamata
anice, burro, liquori, e sbeccata a nastri con la rotella.
sotto i governi della sinistra fu elevata a criterio e mezzo di governo la caccia
, 3-14: alcuni scamiciati mi avevano preso a ceffoni per la strada, perché non
strada, perché non avevo alzato la mano a salutare un cencio nero.
volavano in un turbine senza riuscire mai a raccogliersi. -spreg. cenciàccio.
. bartoli, 39-96: movea que'signori a volerlo così provveduto... la
: ed è che si giudica addimandare a bastanza chi sta dinanzi a dio,
giudica addimandare a bastanza chi sta dinanzi a dio, come un mendico cencioso, lurido
decenza di espressione; come chi andasse a mostrarsi in piazza sudicio o cencioso o briaco
e di sinistro nel sembiante, entrò a chieder la carità, dando in qua
spalle come badili, riprendevano la marcia a suon di tamburo verso il piazzale della parrocchia
vede ancora? » domandò la longa a un mucchio di monelli cenciosi, messi
un mucchio di monelli cenciosi, messi a piagnucolare sulla soglia della casuccia lì di faccia
iv-2-233: la torma cenciosa si mise a seguitare la passante, chiedendo l'elemosina
devastata e cenciosa, che tuttavia bastava a gettare sull'insieme uno sprazzo teatrale.
per le vie e chiede l'elemosina a noi. pratolini, 9-364: qui non
velenoso dal ventre screziato di macchioline simili a grani di miglio. dante,
: il morso del cenao è simile a quello della vipera, da cui nasce una
del lino e de la lattuca imposto a guisa di empiastro è utile rimedio contra
capo delle viti... legano a una canna,... che non
fatto bollir nell'acqua e con esso ridotta a densità di sapa, infondono e riempiono
trovo, che si costumano per condurre, a fino l'argento; che l'uno
(104): fattomi ivi un fornelletto a vento di mattoni, ed acconcio inel
fondo di detto fornello un ceneràcciolo grandotto a guisa di un piattello, gittando l'
l'oro di sopra in su'carboni, a poco a poco cadeva in quel piatto
di sopra in su'carboni, a poco a poco cadeva in quel piatto.
agg. e sm. di colore simile a quello della cenere. viani
attentamente alcune patate ch'egli aveva messo a cuocere sotto la cenere del fornello, le
cenere del fornello, le quali, a giudicar dall'odore che già spandevano ogni
ancor farmi e disfarmi / mi vederò a roder per accidia, / grifi e serpenti
per accidia, / grifi e serpenti fien a confortarmi, / folgore e fiamma
confortarmi, / folgore e fiamma fieno a cenerarmi. = deriv. da
8-132: allor le rime, ch'a mal grado accumolo, / farete meco in
reliquie delle legna che s'abbrusciano. a. f. doni, 3-279: cancellasi
d'essere annaffiate. quando sono ingrossate a un certo segno, le concimano alle barbe
(245): l'oste era a sedere sur una piccola panca, sotto la
ai vènti. alvaro, 7-281: a volte, dovendo uscire la notte per qualche
minuti granuli di vetro bolloso, convogliati a grande altezza nell'atmosfera dai vapori che
i sassi liquefatti et arsi testificano chiaramente a chi gli vede. d.
d. bartoli, 42-iii-17: dietro a questo [ronzio], un come
l'uno e l'altro ugualmente spaventoso a vedere: poi una cenere così densa,
la felce, e vi si affonda infino a mezza coscia, e s'inciampa co'
alle pendici del vesuvio, va da napoli a castellamare di stabia. 3.
fiorì. alfieri, vii-25: pria che a colui servir, cadrem noi tutti /
eguaglianza i gruppi dei pali, simili a una processione di monaci per un cammino di
, 200: la qual cosa ci reca a memoria la santa chiesa il primo dì
la cenere in capo, e dice a ciascuno: ricorditi che tu se'cenere
in chiacchiere, in serenate, e piaccia a dio che non fors'anche in trastulli
d'annunzio, iv-2-512: le clarisse a una a una vengono e s'inginocchiano.
, iv-2-512: le clarisse a una a una vengono e s'inginocchiano. il
vacillante e segna di cenere le fronti a una a una. e. cecchi,
e segna di cenere le fronti a una a una. e. cecchi, 1-169:
, i-410: per lo comandamento paterno a napoli nella pergola si fermò; dove
si fermò; dove stando un dì, a caso, andandosi a diporto solo,
un dì, a caso, andandosi a diporto solo, pervenne al luogo dove la
fiamme sue / goda quel ch'or goder a me non lice. marino, 230
, / e 'ntorno al cener muto, a tossa ignude / stuol di meste sirene
, risvegliati al canto de'galli, cominciarono a cantar più degnamente, quando cominciarono i
più degnamente, quando cominciarono i cittadini a far imprese più degne; e ad un
né d'amici affetto / che tante a te nel petto / valean di senso ad
; / sulla deserta coltrice / accanto a lui posò. leopardi, 3-61:
polvere e cenere, e nientedimeno parlerò a te con fiducia. 7.
corso di più tempo dà men loco / a la vita, a le forze e
men loco / a la vita, a le forze e al valore, / che
forze e al valore, / che farà a quel che per natura muore, /
per simil. colore grigio chiaro, simile a quello della cenere; pallido, smorto
poscia sparito. nievo, 77: a vederlo venir da lontano sul suo cavalluccio
cenere, fuoco sotto la cenere: a suggerire la falsa quiete che precede lo
del tutto l'estinse, perciò che a nuove fiamme il petto aperse, cominciando
nuove fiamme il petto aperse, cominciando a riscaldarsi de l'amor d'una giovane molto
nostra cento femine, / toccheria sempre a me guardar la cenere / con le gatte
m. cecchi, 7-3-7: restati qui a satollar le gatte, / ed a
a satollar le gatte, / ed a covar la cenere. nieri, 425:
cenere. nieri, 425: cominciò a non occuparsi più di nulla: si levava
quello che c'era, si metteva a sedere sopra una seggiola o nel canto del
una seggiola o nel canto del fuoco a covare la cenere. -ridurre in cenere
o tristano, il sangue generoso a fiotti, il sangue che sarà fuoco,
giovanile! il. prov. a can che lecca cenere non gli fidar
affrettai il cavalcare per esser presto a sant'andrea e mutar cavalcatura dove
di quel proverbio che si dice: « a can che lecca cenere non gli
estens.: con riferimento anche a enti o cose trascurate, a
a enti o cose trascurate, a nazioni o popoli non tenuti nella
315: ci sarebbe proprio da ridere, a vedere una cenerentola, pari tua,
* cenere del focolare ': come a dire 'covacenere '), secondo il
agg. di colore che si avvicina a quello della cenere; alquanto pallido.
non coi rossori del viso, e tosse a letto più forte che mai. negri
le ceneriere, provvedendo quando erano colme a vuotarle in bagno. =
prendono allora un colore cenerino. badare a tutte le faccende di casa. tommaseo [
cinerino), agg. di colore simile a quello della cenere: grigio chiaro.
: presso il montigiano trovasi accennata sotto a questo nome una specie di ranuncolo (ranunculus
. di colore ten dente a quello della cenere, ma impuro, con
steso per tutto il corpo suo. a. cocchi, 8-54: vengono [le
grigio-perlaceo il cielo, con nubi cenerognole a sud. de pisis, 146: fumo
guardafuochi nella landa, che non valsero a preservare le selve contigue. la sabbia
negli organi somatici e viscerali, e a vari livelli del sistema nervoso centrale.
tonalità dolorose dell'animo, delirii cenestetici a contenuto ipocondriaco, tedium vitae. gozzano
sensazione errata di sofferenza, con riferimento a una funzione o a un organo
con riferimento a una funzione o a un organo somatico. = dal fr
1-170: proprio in quel momento cominciò a nevicare, una neve fitta e pesante
. mus. ant. strumento musicale a fiato, simile alla piva e alla
muover né pedoni, / né nave a segno di terra o di stella. buti
, vi-n-151 (17-13): sonar a raccolta trombatori / e sufoli, flaùti
, flaùti e ciramelle, / e tornar a le schiere i feritori. 3
. in cennamella: con un suono simile a quello della cennamella. a.
simile a quello della cennamella. a. pucci, cent., 28-36:
, picchiati l'uno contro l'altro a colpi striscianti alternatamente all'insù e al-
ad aiutarli. ariosto, 14-94: et a quanti n'incontra, di lontano,
giron mirando fiso, / che rispondesse a lui cennò col viso. caro, i-332
cennò col viso. caro, i-332: a questo parlare era presente la cleariste,
». marino, vii-539: indi a suo banditor cenna dal palco, /
. -a cenni, per cenni: a gesti, senza far uso di parole.
disio. passavanti, 75: a colui, che può dire per se medesimo
, né per interprete; ma basterebbe a colui, che fosse mutolo. petrarca
caro, 12-i-96: e data un'occhiata a tutti, ci conobbe nel viso e
da'cenni che ci arebbe fatto piacere a darnele un buon carpiccio. tasso,
così presto, che appena ebbi campo a riconoscerlo, a vedere un suo cenno
che appena ebbi campo a riconoscerlo, a vedere un suo cenno di saluto.
saluto. nievo, 193: non arrivando a capir nulla
coll'impadronirsi di me e farsi contar a cenni una parte della storia. carducci,
storia. carducci, 714: stando a capo de i pisani, / come vecchio
pirandello, 7-59: si conoscevano così a fondo, che bastava un lieve cenno
alcune considerazioni sul tempo e sulla rotta a cenni, a parole mozze e s'
sul tempo e sulla rotta a cenni, a parole mozze e s'intesero subito.
, 22-101: la dolce donna dietro a lor mi pinse / con un sol
ofelia che sonasse la sampogna, comandando a logisto che cominciasse. machiavelli, 6-7-448
signora fe'cenno ad alteria, che a dire incominciasse. bruno, 3-679: quella
ella [l'esperienza] sempre risponde così a puntino a'principi neutoniani, che meglio
stesso gli fece un cenno, per invitarlo a entrar con lui in un andito buio
il canonico lupi, e s'erano messi a confabulare sottovoce, chinati sulla scrivania.
languido origliere / tutto biancheggia. intorno a te le cose / fanno piccoli cenni di
, / e fallo fora non fare a suo senno: / per ch'io te
, / [i combattenti] siano a un cenno preparati avanti / al suo
dal favore de'prìncipi, sta appiccato a ogni gesto, a ogni minimo cenno loro
, sta appiccato a ogni gesto, a ogni minimo cenno loro, in modo
loro, in modo che facilmente salta a ogni piacere loro. tasso, 1-33
loro. tasso, 1-33: imponga a i vinti legge egli a suo senno;
1-33: imponga a i vinti legge egli a suo senno; / porti la guerra
la guerra, e quando vuole, e a cui: / gli altri, già pari
ad ogni suo minimo cenno s'esponeano a quei pericoli, ne'quali vedea che
altra aventurosa, / poi ch'è giunta a piacer agli occhi miei, / al
né altro che un lor cenno bisognarli a far che si rimanesse ancor per tutta la
dai valli / calan le insegne; strepitando a terra / van le sbarre nemiche.
sue bontà. nievo, 112: -guai a te se ti movi! - la
sicura che il suo cenno avrebbe bastato a farmi star quatto. carducci, 429:
la plebe tua straniere valli / ari a un suo cenno. pascoli,
pascoli, 549: jèn, a un suo cenno, menò fuor del muro
singulto di valli e dirupi i dell'a / / m emergenza. 4.
nella nave, e stetti sei mesi a servire quegli mercatanti. machiavelli, i-28
senato di siracusa come se egli avessi avuto a deliberare cose pertinenti alla repubblica e,
impiccar, fe'da buon senno. a retino, iii-78: -a che proposito
, 3-408: era miseno in alto / a la veletta asceso; e non più
metafora, la qual con misteriosa allegoria alluda a qualche lascivo sentimento. alfieri, i-102
il freno più sempre; obbligate i popoli a morderlo, perché s'arrestino, corrano
s'arrestino, corrano, misurino i passi a ogni cenno della vostra minaccia. berchet
va del pari con la buona fede, a quelli da cui un cenno di simpatia
simpatia è tutto ch'io ambisca, e a voi, carissimi, a cui principalmente
, e a voi, carissimi, a cui principalmente sono dedicati questi versi,
quale parola posso io dire che valga a stenuarne i difetti? 5.
, discorso, parole vaghe (contrapposto a fatto). leonardo, 1-43:
. villani, 4-6: e fatto cenno a firenze, com'era ordinato, tutta
tutta l'oste e potenza de'fiorentini vennero a cavallo e a piè al monte,
potenza de'fiorentini vennero a cavallo e a piè al monte, e entrarono nella città
gente di fuori, che venire doveano a loro aiuto per vincere la terra. b
passarsi tutte in un cenno, concorsero a solennizzar quelle nozze. a. cocchi,
, concorsero a solennizzar quelle nozze. a. cocchi, 8-463: il pozzo
anch'esso di due specie, vale a dire grammaticale e rettorico. monti,
(comandare, obbedire, intendere) a cenno: senza parlare, senza bisogno
. vero è che voleva essere inteso a uno cenno; tanto era diligente in
diligente in tutte le cose che aveva a fare. savonarola, 5-30: dà loro
risposte ambigue, e vuole essere inteso a cenni. ariosto, 41-80: altro destrier
intenda / di quel frontino il cavalliero a cenno. guarini, 309:
così insolita resistenza (ché suole intendermi a cenno) non può venire da buona cosa
, e sacro in vaticano / t'offerse a lui, che regge il cielo a
a lui, che regge il cielo a cenno. lambruschini, 1-45: ma i
tremavano... o si muovevano a cenno e con regola come burattini; ora
: virgilio / rendè lui 'l cenno ch'a ciò si conface. set giovanni,
: santo agostino assimiglia lo cuore paziente a un bussolo d'unguento odorifero; e
pongo il tuo nome anche in fronte a questo libro che sopra tutti singolarmente tu
prediligi, o cenobiarca: in fronte a questo libro che io ti ho scritto
più monaci vivono in comune, sottoposti a una stessa regola; monastero.
* 54 ^ capitò il primo giorno a una badia, / che buona parte del
italia traesti / co 'l suo poeta a l'ombra perfida de'cenobii. de roberto
compagnia rimanevano, dopo la soppressione, a custodire il cenobio. piovene, 5-518
vago di vanità, in quell'aspirazione a un cenobio di spiriti signorili e superiori
. -aggruppamento coloniale delle ascidie composte, a forma di stella, costituito da gruppi
costituito da gruppi di ascidiozoidi riuniti intorno a un'unica apertura cloacale. =
). monaco vivente in comunità (a differenza degli anacoreti o eremiti che vivono
propriamente sono detti monaci, che vivono a comune. cassiano volgar., xviii-5 (
proverbio quest'è il pesce pastinaca, applicato a una cosa che non ha né capo
e la cui memoria riposano in seno a dio). pascoli, i-857: ricordiamo
. pascoli, i-857: ricordiamo che è a dirittura puerile, di grammatico che vive
il cenobita fuori della vita, credere a furtarelli tali, che nemmeno noi,
saremmo dalla povertà del nostro ingegno obbligati a fare. gozzano, 202: ci
all'intorno folta foresta, dista da perugia a quattordici miglia; deserti una volta,
che sareb bero da riferirsi a modificazioni provocate da adattamenti verificatisi nel
. ant. fangoso. commento a boezio [tommaseo]: ma se [
america centrale, d'aspetto simile a quello del ratto; vive sul terreno,
dei climi andarono assumendo caratteri già prossimi a quelli attuali. = voce dotta,
pavese, 5-94: lui era venuto a cercare un ferro per suo padre
ordinante il censimento del demanio comunale, a patti giovevoli a'censuari, preferendo i
si stabilì un nuovo censimento che mirava a collocare l'imposta sul valore fondamentale del
ii-293: il giorno del censimento, a dover confessare per iscritto età, religione
, religione e parentele, vi devono essere a catania parecchi suicidi. piovene, 5-256
stando sempre per le strade, a conoscere tutte le conoscenze de'suoi conoscenti?
... opportuno censire i danneggiati a seconda dei bisogni e delle categorie.
pratolini, 9-207: nini si provò come a censire le sue anime. ma
il censo dei cittadini, mettere a censo, a ruolo '.
cittadini, mettere a censo, a ruolo '. censito (pari
e pochi piovene, 5-348: esistono a napoli molte persone non censite, che
/ vivo. 2. soggetto a imposte (un fondo). de
con altra legge » si dichiaravano censiti a coloro che ne erano affittuali, colla
pochi più, se sì non funno a punto. livio volgar., ii-1-74:
sembra che il censo non si facesse [a roma] con rigorosa periodicità, sebbene
se era lecito di dare il censo a cesare, o no. fazio, i-20-16
ma un giorno anche cristo fu costretto a guardare una moneta. gli chiesero s'
patrimonio del cittadino, che viene sottoposto a tributi. - per estens.: ricchezza
il censo avito / dissipati nell'ozio o a far l'inglese, / trito si
palazzi di via maggio e dei lungarni a cui il censo non ha velato la ragione
e di gusto, degna di presiedere a quel regio educandato, ov'era accolto
alla chiesa e anche da uno stato a un altro stato. -per estens.:
chiesa, e promutava vescovi e arcivescovi a sua volontà. m. villani,
e compiuto il detto termine la renderebbe libera a santa chiesa. a. pucci,
la renderebbe libera a santa chiesa. a. pucci, ix-994: e molti gentiluomini
che... li spagnuoli diedero a roma, con la qual ingratitudine pagarono
di me benvenuto, detto bindo gli avessi a dare per annuo ovvero censo, ogni
censo [il benefizio], il quale a chi lo prende / richieder non si
che colui, il quale presta denaro a censo, non può richieder la somma principale
piglia, render la medesima somma principale a ogni suo piacimento. c. gozzi
la provvida legge... agguagliò a censi le enfiteusi a tempo, 1
... agguagliò a censi le enfiteusi a tempo, 1 lunghi affitti, e
erario non potesse pagare censo né capitali a tutti quelli che hanno prestato al pubblico
al prodotto temporaneo del fondo, andarono a sfumare. boccardo, 1-435: si
cinque tari all'anno. allora si misero a fare il conto sulle dita di quel
elezioni. giusti, v-231: grazie a dio, a forza di cancognarla,
giusti, v-231: grazie a dio, a forza di cancognarla, m'è riuscito
spesa civilissima et quasi censo et tributo a conservare la beni- volenzia et contenere familiarità
affanni. aretino, 2-48: ritornate a rimandarmi il censo impostovi da la vostra
per indicare il quadrato dell'indeterminata e a volte anche la prima potenza. 10
tenere beni immobili, o denaro, a o sotto censo: a condizione di
o denaro, a o sotto censo: a condizione di corrispondere una rendita, un
, com'io credo, feudi o beni a censo dal vescovado, eran compresi sotto
: colui il quale presta denari a censo, non può richieder la somma principale
una cambiale di cento cinquanta da pagarsi a vista. se non li avete pronti
, non sarà gran male che li troviate a censo. questa cambiale unita all'altro
sarebbe il pigliare queste sei mila lire a censo; ma ci vuole mallevadoria;
. invece di darle dei censori, darei a questa nazione dei giudici ricompensatori pubblici del
al giorno prefisso, i censori vanno a raccogliere i bollettini, ne fanno lo spoglio
di frequente e non si rieleggano che a considerevoli intervalli. boccardo, 1-436: nell'
: siccome pochi mesi prima io avea imparato a conoscere i giornali ed i giornalisti
fino in fondo prima di risolversi a tagliare, perché non credo d'
che ogni minimo tocco possa accennare a lui. 7. giudice severo
speculato ingegno del censore non fu svigliato a la virtù de la conscienzia. castiglione
esser censore delle cose fatte; fu detto a michela- gnolo: « voi avete avuto
: la professione de'correttori overo censori a molti capi s'estende, i quali porgono
estende, i quali porgono grandissima difficultà a chi vuole ampiamente trattar di loro:
di loro: ma principalmente versano intorno a viziosi parlari, e circa l'ortografia
un servitor fedele / fuor del proprio lavoro a far su gli altri / ora il
del par nobile che innocente, veggendosi a un tempo e i più torti giudizi intorno
tempo e i più torti giudizi intorno a quella dal tribunale inappellabile divolgati de * censori
diffuso. baretti, 2-53: anche a me pare che bisogna essere avversario e
del pensare, per far il censore a questa foggia. cesarotti, i-167:
, i-167: io piuttosto mi restringerò a far alcune osservazioni, da cui apparirà
raccogliendo tutte le citate autorità, venne a convalidare senza avvedersene le mie principali asserzioni.
encomiatori imprudenti che critici pacati: o se a quando a quando censori, uomini pressoché
critici pacati: o se a quando a quando censori, uomini pressoché sempre di corta
ignoranti censori, che presumevano di sedere a scranna e giudicar le cose del petrarca
, che de la beltà scorge, / a l'interno censor l'arreca e porge
concependo i simolacri delle cose e portandogli a presentare all'intelletto, che quasi savio
censore siede prò tribunali in mezzo, a fine che gli contempli e discorra intorno ad
censores sunt patri- moniorum iudices, a censu aeris appellati *. censoriale
216: quand'io penso d'aver a sentir una mano d'encomi e di
maraviglie, ohimè! sento non solo biasimarmela a spada tratta, ma con una tal
formazione della guardia nazionale, perché tendevano a ristringer le cose tra coloro soli che eran
tr. (cènsuo). sottoporre a censo, tassare. p
amministrativo '. fogazzaro, 5-82: a levante della casina si stendeva un orto
e fondamentali che te moderna statistica pone a base del censimento:...
. machiavelli, 7-8-132: se insino a qui e'si hanno fatti compagni, per
era ai veneziani il riconoscersi censuari [a cesare] di quelle terre. b.
riscuoterà qualcosa di frutti, saran buoni a spendere. colletta, i-278: l'altra
ordinante il censimento del demanio comunale, a patti giovevoli a'censuari, preferendo i
), agg. ant. sottoposto a censo. v. borghini,
censuazióne, sf. ant. il sottoporre a censo. de luca, 1-1-121
il suo primo consolato, avendolo condannato a una multa, lo fecero di bel nuovo
autorità ecclesiastica [censura ecclesiastica) diretta a vigilare sul comportamento dei cittadini, soprattutto
vigilare sul comportamento dei cittadini, soprattutto a impedire, mediante il controllo preventivo della
di un nulla osta per le pubblicazioni a stampa. -censura sugli spettacoli: limitazione
interesse pubblico e usata, negli stati a ordinamento autoritario, per impedire la manifestazione
ne abbia; non potrà mai darne a chi non ne ha. colletta,
ciò che in un altro proibiva; proibire a milano scritti a vienna permessi; le
altro proibiva; proibire a milano scritti a vienna permessi; le già permesse opere
permesse opere confiscare; pene gravi minacciare a chi stampi in altre parti d'italia
ventura della poesia, te censura austriaca costrinse a toglier via. cassola, 2-288:
cosa è di mal esempio, et a me spiace sommamente, e se non
con gli editti e con le censure a crederla. sarpi, i-109: pensavano di
il re con censure e con interdire a tutte le nazioni cristiane il commercio con
precetti / fan fronte apertamente, e a chi gl'iniita / fulminan le censure
; biasimo, riprensione severa (ma a volte dettata più dall'acrimonia che da
i-368: sorrise allora apollo, e a costui disse che alle genti altrettanto poco saggio
del concettino languente; ma non basta a resistere alla marea della censura ed al
dante], odo alcun ripigliarmi, se a torto n'hai fatto giudici perversi,
quale scusa addur potrai delle gravi censure a lui fatte da te? cesarotti,
alfieri, i-238: poco m'importò, a dir vero, di codeste venali censure
propria vita, ai suoi nemici, a se stesso per me giudico più che
umile alle censure che tanto lo avevano a prima giunta irritato. b. croce,
croce, iii-23-201: altrettali censure muove a tutti gli altri poeti, al petrarca
. incominciò adunque ella con buon animo a dire: questo si fa così;
, e costà si cambia, tanto che a poco a poco le opere degli uomini
costà si cambia, tanto che a poco a poco le opere degli uomini divennero,
. soffici, ii-132: l'avevano dissuaso a una voce dal fare quel passo compromettente
. censurare, tr. sottoporre a censura, al controllo dell'autorità politica
persone e il loro comportamento). a. f. doni, 3-203: lo
, farsela dichiarare, e non mettersi a contradire a quello ch'ei non intendeva
farsela dichiarare, e non mettersi a contradire a quello ch'ei non intendeva, con
ei non intendeva, con pericolo di restarne a bocca rotta. buonarroti il giovane,
le vostre censure,... intorno a che mi bisogna dirvi, che non
giovane, il quale ha voluto dare sfogo a certe sue fantasie intorno a'costumi degli
intorno a'costumi degli uomini. odo a dire ch'egli viene in più luoghi
censurato. io l'ho letto da capo a fine e non trovo in che fondino
[donne] che, sempre in guardia a censurare le facezie anche più innocenti,
piena di adunanze patriotiche, che incominciarono a censurare le operazioni e le persone del governo
103: l'autore stesso, nominando a varie riprese, nel corso delle sue
. lambruschini, 1-123: se vanno a vedere una casa d'educazione, fanno
e frase per frase, né sempre a torto, e con tutto ciò è una
brancati, 4-58: aveva convinto il marito a impiantare per primo a catania il termosifone
convinto il marito a impiantare per primo a catania il termosifone. la cosa fu molto
di censurare), agg. sottoposto a censura. 2. sottoposto a
a censura. 2. sottoposto a esame critico; biasimato, ripreso.
dopo aver condotte l'opere, usava metterle a mostra sopra lo sporto...
femm. -trice). chi sottopone a censura; chi biasima, riprende;
del cavolo, intorno per tutto dentate a modo di sega. domenichi [plinio]
17-9-33: « centauream graeci vocant quoniam a chirone centauro fertur reperta ».
, / come solìen nel mondo andare a caccia. vellutello [inf., 12-56
altri di quelli principi antichi furono dati a nutrire a chirone centauro, che sotto
quelli principi antichi furono dati a nutrire a chirone centauro, che sotto la sua
mezzo uomo, se non che bisogna a uno principe sapere usare l'una e
famoso. / ma non men che a la salma / porgea vigore all'alma.
/ della donna cisalpina. / scudo a lei di vostre vite / fate, o
guida un san giorgio di due metri, a testa nuda, le labbra fra
la stagione fredda e la cocente / a dispetto del cane e del centauro / tra
un fascio [d'un'erba], a noi sen venne; e quivi / trattone
, tr. (centèllo). bere a centelli, centellinare.
presomi il bicchier di mano, e messoselo a bocca, e riguardandomi così per traverso
, 583: saremmo forse obbligati a centellare il rosolio del perfetto amore.
? 3. ant. far cadere a gocce, dall'alto. sacchetti,
centellinare (ciantellifiare), tr. bere a cen tellini, a piccoli
bere a cen tellini, a piccoli sorsi, per meglio gustare la
nell'uso anche 4 centellinare, bere a centellini ', vale bere interrottamente a
bere a centellini ', vale bere interrottamente a piccoli sorsi. svevo, 2-431:
far del giorno il concerto remoto svaniva a poco a poco disperso confusamente nel mare
del giorno il concerto remoto svaniva a poco a poco disperso confusamente nel mare dei ruggiti
si riaprivano. palazzeschi, 6-448: seguitava a rileggerla [la lettera] sempre più
. -anche per simil. — bere a centellini: a piccoli sorsi, sorseggiando,
simil. — bere a centellini: a piccoli sorsi, sorseggiando, assaporando.
non assaggiai se non dieci bocconi masticati a bocca chiusa, bevendo solamente mezzo bicchiere
benché assetato, bevve adagio, assaporando a ciantellini. sassetti, 127: io m'
, in scodelline piccole, sorbendolo caldo a cintellini. g. gozzi, 1-108:
g. gozzi, 1-108: si diedero a far girare i bicchieri. vero è
spirito è come il rhum che si sorbisce a centellini. imbriani, 1-222: il
dell'aria ambiente, quando maurizio pensò a berlo. convenne riscaldarlo; e, poi
e la radegonda sei sorbillarono, a sorsellini, a centellini, insieme, dall'
sei sorbillarono, a sorsellini, a centellini, insieme, dall'unica e
bevve. 2. figur. a centellini: a poco a poco, lentamente
2. figur. a centellini: a poco a poco, lentamente, tra
. figur. a centellini: a poco a poco, lentamente, tra numerose pause
cui piace goder la vita, ma non a sorsi e centellini: vogliono sentirsene la
vogliono sentirsene la bocca piena e goderne a sazietà. = dimin. di
, e quando uno non si mette a troppo succiarne il vetro. anche prendesi per
, in volta nelle pinacoteche, assaporando a centelli le gloriose bellezze. =
vino o altro liquore, quasi a dire la centesima parte d'un bicchiere
ricorre ogni cent'anni (e, riferito a cose, spesso acquista il significato di
: si era deciso, alla fine, a seguire il figliolo nella casa di via
, insieme in sagittario / raccozzarsi, a mutar legge e costumi. 4.
i-1034: per i centenari si vanno a disotterrare de'morti che furono vivi così
degli sfolgoranti, come il sole, a tutto il mondo, si sbaglia il giorno
capo e nel viso di piume candidissime, a quello che allora si chiamerà il primo
5. stor. nel medioevo, cittadino a cui era affidata una certa giurisdizione su
europa, nel primo centennio, tra 1 a 10, 7 e 1 a 12
1 a 10, 7 e 1 a 12; e nei due centenni successivi tra
; e nei due centenni successivi tra 1 a 14 e 1 a 16.
centenni successivi tra 1 a 14 e 1 a 16. = deriv. da
: vagando tra sulmona e l'aquila, a tocco di casauria ci si imbatterà nella
. 262 si verranno le feste di verno a essere di state, ed 4 e
da augusto. ottimo, i-310: a costoro permisero che si togliesse usura,
secondo grado è di mercatanti, ed a costoro permisero che si togliesse usura,
alli quali permisero che si togliesse infino a mezza centesma. = femm. dell'
da banda, inizia una pantomima intesa a persuadermi che non ha su di sé
in carta dorata e simili nella forma a monetine. pratolini, 2-384: aurora
, secondo, ecc.), o a quella tratta dai numerali cardinali (centunesimo
: se no, domani notte preparatevi a dormir solo. ojetti, i-54:
divisione dell'intero in cento (e a volte viene usato con valore indeterminato per
amorosa espressione in alcuno d'essi atta a spiegare il centesimo di quell'affetto che
per la strada il guerrazzi che andava a pistoia, malcontento di firenze. firenze
de'caffè, e il tutto essi a me aveano ceduto per quel meschino valsente
centesimi! verga, 3-65: luca andava a lavorare nel ponte della ferrovia, per
non bastavano per le camicie che sciupava a trasportar sassi nel corbello. barilli
1-53: vuotai la cassetta e cominciai a fare il conto. c'erano centesimi
. col significato di pochissimo denaro: a indicare scarsità estrema o assoluta mancanza di
qualche cosa; nelle frasi negative equivale a nulla, niente. visconti, conc
don silvestro, lui, si divertiva a vedere come si guastavano il sangue per
ravvolta via verso il buio, forzandola a smaltire sui due piedi un quattro quintali di
centesimo, e non darò più retta a nessuno per accordare dilazioni. pirandello,
galantuomo: e... ebbe a render sempre ragione d'ogni cosa, e
lei, donna di ceppo fiero, a non lasciarle mancar di nulla: a battagliare
a non lasciarle mancar di nulla: a battagliare con la lira e il centesimo
madre... lesina il centesimo fino a farli tremare in viaggio che non ne
giallognolo, misto superior mente a brevi aculei; per difendersi si avvoltola
alla centesima parte dell'ara (quindi a un m2). boccardo,
/ le invidiate rose centofoglie / colgano a una / a una. =
invidiate rose centofoglie / colgano a una / a una. = voce dotta,
ottenuta nei termometri segnando zero al livello a cui arriva il mercurio, e cento
[nostri laghi] non gelano: a cento metri di profondità... la
loro temperatura si conserva perpetua da 4 a 6 centigradi sopra zero. tommaseo [
è un centimetro cubo d'acqua distillata a 40 al disotto del zero centigrado del termometro
altro piatto; e basta un centigrammo a precipitarli nell'angoscia. = voce
); cfr. fr. centigramme (a metà del sec. xix).
divisa in cento parti. a. pucci, cent., prol.
, 3-1-256: nella quale arte, a dottrina e ammaestramento di coloro che venire
di farvi il bozzetto, dopo misuratevi a centimetri le mani e i piedi..
e i piedi... esca poi a far sapere alle persone che voi credete
le tempie, frenando però le mani a un centimetro dal loro obbiettivo.
provvisoria in legno o ferro, destinata a dare forma e sostegno agli archi durante
] con una centina in legno, e a questo si provvedeva, se pure con
2. la curvatura che viene data a un arco, a una volta.