avvilì, e tra poco si vide incominciare a basire. viani, 19-402: in
, e voi contento / ne state a bocca chiusa ed a man vuote.
/ ne state a bocca chiusa ed a man vuote. = lat. volgar
seggiola. pirandello, 6-564: mi voltai a guardare la madre. rimasta come basita
davanti alla figliuola che insorgeva alla fine a schiacciarla con una condanna. cicognani,
si spenzolava dalla finestra e si sbracciava a applaudire. pavese, 1-93: una voce
quel momento, infatti, andarono perdendo a vista d'occhio il loro verde metallico,
amadigi subito, tuo zio / venne a tor donna, e n'ebbe un bel
costei... marfisa detta, sorella a ruggero, / morta per me,
). lastra di pietra eruttiva (a forma rettangolare o poligonale) con cui
dial. basolatore; operaio che lavora a pavimentare una strada con basole (o
valle del vippaco per tagliar la strada a chi dalle basse friulane tentasse di scendere
brianza e del bergamasco, arrivano tuttavia a raggiunger qualche volta « la bassa »
cammina e cammina per quella bassa, cominciamo a vedere dietro le piante una collina che
escono,... abbia a chiamarsi in gergo barbaro militare '
». il foglio che l'uomo mostrava a tutti, sgual cito dall'
sf. danza strisciata (cioè, non a salti) a coppie (in uso
(cioè, non a salti) a coppie (in uso nei sec. xv-xvi
.. rivolgerà tutta la sua attenzione a quei prodotti minori per i quali non si
quello della bassa corte e degli orti, a lui. = comp. da
per le mie parole vi riconsiglierete a servire, se non altro, men
non altro, men bassamente, a me non rincrescerà né di questa fatica
il re] già stendeva la mano sleale a mendicare l'anticipata paga delle sue
bassamente intendere ch'egli, sino a quando quel prezzo non fosse chiaramente
anteporre lo schietto amor del vero a qualunque motivo di avversione o di gratitudine.
di malva gità che voleva a ogni costo il suo sfogo, e io
non voglio perciò che tu ti avvezzi a favellare sì bassamente, come la feccia del
assai simile al fagotto (ma curvato a forma di s). 2
suo difetto allor sospira: / fugge dinanzi a lei superbia ed ira. idem,
183: bassò la lancia e punse contro a lui, e diegli sopra lo scudo
divin, per virtù vende; / ed a cosa ignorata amor non tende, /
dolce copria, / e per le labbra a consolarmi intente, / a'dolcissimi accenti
, / chi fia quest'immota che a niun rassomiglia, / né sai se più
orrore. d'annunzio, ii-731: pontata a terra la sua forza avversa, /
arme. linati, 8-69: quand'era a qualche episodio bieco, bassava il capo
vogliate tanto col vostro lodare, ch'a voi possa essere vergogna da bassarlo con
4-79: si bassò in terra da capo a coglierli [i fiori caduti],
scemi / ebre pur sempre e sempre a bere acconce, / ch'intente or di
di latini, or di falerni / a votar tazze ed asciugar bigonce, /
femmine! come barchi di cabotaggio rimessi a nuovo, stradipinte, col riso delle
perturba mento della nostra mente a rammaricarsi. bassétta1, sf.
, / fa un gran male a giocar, se egli ha fretta. lippi
: al giuoco del barone, a alla bassétta / giuocava, appa
bassétta e il faraone strappavano di mano a sua madre le ultime razzolature del loro scrigno
ch'egli era un gran giocatore davanti a dio. panzini, iii-620: gente simpatica
volevano star bene: perciò si industriavano a tagliare alla bassétta. questo gioco delle
deriv. da basso: perché si distribuivano a ciascun giocatore le carte basse (cioè
mandato per ambasciador con alcun altro dinanzi a papa bonifazio, che avea nome messer
bella alta... veniva giù assieme a un bassetto quattrocchi. 2
bassétto2, sm. antico strumento musicale a quattro corde, di forma e d'
le bassezze mutare ci rallegriamo. a. pucci, 237: la terra è
de'frutti. boccaccio, i-564: a te bisogna di volare basso, però che
abbracciar con nettezza; / pensa c'a tua bassezza per te sì so desceso.
vuogli con dignitadi? pregherai con umiltà a chi le dà; e tu, che
non si conviene, ma poche, quanto a quello che tenuti semo a laide e
, quanto a quello che tenuti semo a laide e gloria di dio. fazio,
cotanta bassezza. buti, 1-39: a grande bassezza viene, chi viene al
e dua consoli; e che allora a tanta bassezza erano venuti che non si
bassezza erano venuti che non si potevano a pena difendere da una piccola legione romana
ii-669): e conoscendo la mia bassezza a par de l'altezza sua esser niente
riservata alcuna de le testure del sonetto a l'umile o a la bassa forma,
testure del sonetto a l'umile o a la bassa forma, perché non solo
dal sonetto, il quale, poco acconcio a ricever la bassezza e l'umiltà.
, dal bene al male, dalla bassezza a l'altezza, da l'altezza alla
mese essendosi accostato il duca d'alva a roma, quella sarebbe stata presa, se
maggiore. fu ascritta la sua ritirata a bassezza d'animo; egli diceva in pubblico
marino, ii-22: mi sento tenuto a riconoscere le ricevute cortesie con tutti quegli
... provenienti da un uomo pronto a lodar quello o questo per pura bassezza
loro d'essere sciupati nel dover assistere a quelle bassezze deu'imparare come si maneggia
. tu puoi capire come si possa scendere a tanta bassezza? c. e.
(leggermente inclinato) su una fiamma a gas (usato nella preparazione dei confetti)
raggiunge un livello elevato; che è posto a un livello inferiore; che non è
poscia li alzai al sole. maestro a iberto, 201: altri, col corpo
con forza del petto, / menano a fine il viaggio inteso; / altri con
arbor, grasso, / e cominciò a parer buona fanciulla / e pregar quel che
, 164: gli è impossibile, a chi difende una terra, tenere le artiglierie
artiglierie e potenti; e se egli hanno a venire con essa ne'luoghi bassi,
, 1-114 (265): mandommi subito a dire... come il papa
arte e diligenza lavorò i morti. a. f. doni, i-7: io
* 1 lido: e 'n contra a questa / giace malta, fra tonde occulta
vogliono che si porga bassa, quasi a par della cintura. d. bartoli,
su noi pendici / di basse vigne, a piane. quasimodo, 1-42: questo
cassola, 2-9: baba me lo ritrovai a due passi senza che mi avesse dato
, spargendo fama di non voler parlare a donne, né mangiar altro che erbe
e basso / per l'angusto sentiero a gir s'adatta. marino, 304:
e gravoso e tremulo e cascante / a la disdossa l'asino cavalca. pindemonte
. pindemonte, 409: si drizzò dunque a lui, che basso il capo /
capo basso dondolava una gamba come sopra a pensiero. bratteati, 4-134: uscì
bratteati, 4-134: uscì dalla camera a testa bassa e sempre singhiozzando. 4
/ e trasse con la spada in modo a questo, / che lo mandò dove
spera. montano, 11: dietro a certe griglie / un acciottolìo di vetri
antico, / abila e calpe, a dimostrar ch'egli erra /...
per questo camino, / per roinarce a quel dolente passo. lorenzo de'medici,
gran periglio. / onde quel che nascesse a dio fu sacro / da lei nel
mio nel basso mondo / non fu cagione a lei d'aspra partenza, / né
/ né 'l chiaro dì ch'io nacqui a lei funebre. chiabrera, 369:
vaghi fior, che in elicona / colsi a lor gloria, acciò sempre secondi /
sempre, addio. manzoni, 28: a questi in / scorrer la terra e
le crude / de l'uom nemiche ed a più miti voglie / ricondur l'infelice
, fatta una statua ideale in mezzo a questo basso mondo, troviamo non più lei
parti più basse della alamagna non suddite a cesare molti fanti. p. f.
crudeli e fiere, venute... a guastar col ferro e col fuoco la
b. davanzati, i-200: a tale avviso l. apronio, vicepretore
: i pepi... hanno cominciato a pigliare unicamente per terra per istiena di
di scoli e di canali che uniscono a venezia il basso friuli. moretti,
dante, inf., 12-124: così a più a più si facea basso /
inf., 12-124: così a più a più si facea basso / quel sangue
, navigare in bassa acqua: trovarsi a corto di danaro, di mezzi di
basso, / secondo l'affezion ch'a dir ci sprona. idem, purg.
, 25-129: appresso il fine ch'a quell'inno fassi, / gridavano alto
, l'inganno; ottenere qualcosa grazie a una disarmante insistenza; privarsi di qualcosa
tempo, con buono modo e sanza venire a rottura, [i due reggenti]
smembrato dalla corona, e li ridussono a poco a poco a stare a obedienzia
corona, e li ridussono a poco a poco a stare a obedienzia de're
, e li ridussono a poco a poco a stare a obedienzia de're. berni
li ridussono a poco a poco a stare a obedienzia de're. berni, 169
caro, 12-i-14: egli si risolve a provedervi gli tre scudi e di non
per casa, egli non vuole avervi a pensare, hacci detto a messer antonio
non vuole avervi a pensare, hacci detto a messer antonio e me, che si
così vivono tutti mal contenti, insin a quella povera figliuola, la qual è
disperata perché, per non s'aver a cavare di mano la dote, non gli
sindaco; cosi ci avrebbero pensato loro a cavarsi d'impiccio, e la betta
denari, e così egli voleva riuscire a buttar giù il sindaco pei suoi fini
bastava che dicesse: « la terza a sinistra *. -cavare, cavarsi
si cavò la voglia del capo. a. f. doni, 3-35: bestiuolo
cervello, io ti farò tor su a cavallo, e te ne darò tante
iii-30: e però è buona cosa servire a te, signore, e portare pazientemente
altro si conoscessino perduti e non potere restare a firenze, se e'medici ne fussino
crescendo giornalmente più il desiderio di fare a michelagnolo, e lodovico non potendo diviare
che essi [cardinali] cominciassero allora a riformarsi, per essere sua deliberata volontà
1-85 (201): si volse a me e mi domandò se io ne
perché io m'ero cavato la sete a fatto. 0. rucellai, 8-10:
lasciano far chi fa, e basta a loro avere un tozzo di pane onde
mi mancano mai. -cavare i denti a una serratura: forzarla. a.
denti a una serratura: forzarla. a. f. doni, 3-21: essendo
con certi grimaldelli per cavare i denti a una serratura, il colonello de birri lo
uno senza far più i fraccurradi. a. f. doni, 3-30: avevo
effetti di prima, e staranno più a loro agio. imbriani, 2-93: ben
ben presto cavandosi la maschera, cominciò a mostrare la ripugnanza e l'odio che
non hai buon consiglio, / ché a te e lui caverò la pazzia *.
quando dovette ridursi lui nella sua villa a confino. -cavare, cavarsi una
: spillare, far spendere molti quattrini a qualcuno. - anche: ferire, ferirsi
ferire, ferirsi. s. degli a rienti, 91: oimè! sventurato me
disordinò più del solito; perchè tornato a casa con una grandissima febbre, fu
cavare sangue, in questa terra, massime a chi non si determina di pigliare certe
.. mi fece cavar sangue, star a letto, e continuare la digitale.
e così longhe e prolisse, che a pena era possibile di cavarne senso,
cavarne senso, come se si avesse a far una sentenzia in causa feudale.
diti dah'umido e dall'età che ebbi a penare a cavarne costrutto. manzoni,
umido e dall'età che ebbi a penare a cavarne costrutto. manzoni, pr.
in là, faccendo certo cenno, venisse a cavare la figliuola d'affanno. varchi
qualunque: far cessare, far lasciare a qualcuno il proprio lavoro, la propria
risparmio co 'l quale cavano i danari, a la cautela de l'accettar gli inviti
cautela de l'accettar gli inviti, a la difficoltà del fare partito. sarpi,
ariosto, 762: io intendo che a ferrara si estima che io sia un
errore, cioè quelli con che vi accade a parlare, e fatili intendere che son
son molto da manco che non ero a ferrara. galileo, 114: il quale
-cavare di bocca: riuscire con fatica a far dire qualche parola a chi abitualmente
con fatica a far dire qualche parola a chi abitualmente è taciturno o a chi
parola a chi abitualmente è taciturno o a chi i ^ on vuole rivelare una notizia
clausole di palazzo il pontefice fusse venuto a dechiarazione in una materia che biso
malanno! verga, 4-214: tornò a discorrere col ciolla, più affabile del
scontroso, a cominciare coi suoi di casa che non erano
suoi di casa che non erano buoni a cavargli una parola di bocca; non aveva
grazia v'ha fatto dio... a avere con la inaspettata morte del papa
per voi, e che io vi pregassi a cavamelo di danno. -cavare
fu troia / oggima'mi donassi, a lo ver dire, / non la vorre'
il conto che coll'aiuto di dio a san giovanni si sarebbero cavati d'imbarazzo.
farne, perché non vi si torna a sua posta; ma se vi ti truovi
far perdere la bussola, l'orizzonte a qualcuno. -cavare di sotto:
.]. -cavare due occhi a sé, per trarne uno al compagno
altri spesso si fa un gran danno a se stessi. p. f.
cavare un occhio al vicino, li cavavano a sé tutti e duoi. -cavar
del corpo); dare rilievo (a figure dipinte o disegnate).
, e carlo imperadore / lo fece a questa festa cavar fuore. poliziano, 2-94
imponendole che lo facesse cucinare, che a cena per amor del marchese lo mangiarebbe
messo dentro una cisterna piena di pantacio a tener borzodone a'ranocchi per un pezzetto
finiti di crescere, alcuni tessono intorno a sé un bozzolo di seta, altri non
seta, co'quali tenacemente s'attaccano a qualche tronco d'albero o a qualche sasso
attaccano a qualche tronco d'albero o a qualche sasso. pirandello, 7-194
-cavar fuori il limbello: incominciar a dir male di qualcuno.
dar fuoco alla lombarda è cominciare a dir male d'uno o scrivere contro di
... e trar fore a tutte sorte de monete che vendano e com
in questo tale non fa caso a che monete si cavi fore commo nel gior
cerimoniosamente, qualche luogo comune in omaggio a un compaesano decorato, e ne felicitavano la
diffonderla. caro, 12-iii-32: quanto a la canzone che hanno cavato fuori di
notari] si fa pregar di soverchio a servire i poveri; e non vuol fare
poveri; e non vuol fare instromento a instanza di quegli, né concedergli loro in
in mano, l'altra aveva fatto prima a rialzarsi che a cadere, e,
l'altra aveva fatto prima a rialzarsi che a cadere, e, rossa in viso
, tutto mi sarebbe riuscito facile, e a darmi imbarazzo era soltanto la scelta.
; / ché s'io dovessi ucciderne a migliaia, / al conte orlando vo'cavare
tu non attenda ad altro, dinanzi a medea e ora a tieste? -cavare
ad altro, dinanzi a medea e ora a tieste? -cavare il fiato: uccidere
: togliere, eliminare ciò che impedisce a qualcuno di parlare liberamente. machiavelli
792: e'vorrebbono torre la riputazione a piero... il che non fa
con questo mezzo un freno di bocca a molti. idem, 890: levate dunque
nostri mercanti / ci dan qualche cosetta a lavorare; / ma voglion tutti quanti
di testa: far passare l'ubriachezza a qualcuno. salvetti, xxvi-3-196: a
a qualcuno. salvetti, xxvi-3-196: a chi tiene una vita da moscioni,
si tiene manco tristo. / di voi a tutti caverò la foia / di
cagnuoli. -cavare la luce: colpire a morte; paralizzare, rendere inattivo (
-cavare le ceffate, i pugni di mano a un santo, a s. francesco
pugni di mano a un santo, a s. francesco: far perdere la calma
arrosto caverebbe / le ceffate di mano a san francesco. -cavar le gambe
una questione, un affare; porre fine a una situazione incresciosa. grazzini
ottenere altro guadagno che quello sufficiente a coprire le spese. nievo,
condurrò alle stragi espiatorie e necessarie, a cavar sangue prima che lo cavino a
a cavar sangue prima che lo cavino a noi, e a mozzar la testa a
prima che lo cavino a noi, e a mozzar la testa a chi affila le
a noi, e a mozzar la testa a chi affila le lame per mozzarla a
a chi affila le lame per mozzarla a noi. -cavare sangue da un
i malavoglia ancora non li ho visti a pagare. padron 'ntoni tornava a cercarlo
visti a pagare. padron 'ntoni tornava a cercarlo in piazza, o sotto la tettoia
un occhio: procurare un gran dispiacere a qualcuno. pulci, 18-198: chi
, ottenerla con fatica e dopo aver a lungo insistito. orioni, x-21-294:
cavare da bice una promessa di venirli a trovare nel loro appartamento a roma.
di venirli a trovare nel loro appartamento a roma. -cavarsi dai piedi,
qualche importuno o da qualche fastidio. a. f. bertini, 2-4: è
che il comandatore venissi alla camera loro a dirlo; di poi usciva di camera,
parlato che gli aveva, lo accompagnava infino a quello luogo dove era venuto, e
pavese, 8-191: un giovanotto sempre intento a studiare, a voltar pagine, a
un giovanotto sempre intento a studiare, a voltar pagine, a cavarsi gli occhi.
a studiare, a voltar pagine, a cavarsi gli occhi. -cavarsi il
. -cavarsi il sonno: dormire a lungo. carena, 2-166: 'cavarsi
'cavarsi il sonno', vale soddisfare compiutamente a gran bisogno di dormire. -cavarsi la
de'medici, 106: pria che cavi a te stesso quella fossa, / nella
che, da poi che volontaria io pigliavo a far tale arte, io mi potessi
, vii-1040: vo'andar io medesima a ritrovarla. dica mio fratello quel che sa
poi finalmente al mondo, e vicino a lui, persone ch'egli conosceva ben
un po'fantastico, e di gridare a torto. giusti, iv-43: a tempo
gridare a torto. giusti, iv-43: a tempo avanzato vedi un po'quanto costa
cocomero erano avvezzi da secoli e secoli a cavarsi il gusto di sentire le migliori compagnie
bruscolo dall'occhio, ma non riuscì a cavarne nulla. -non cavare un
dal buco. -cavarsela: riuscire a superare con poco o punto danno una
diffìcile o pericolosa, una malattia; a terminare un lavoro in breve tempo e
la volta della ragione, volge il fatto a una soluzione comica e piccante, mandando
soluzione comica e piccante, mandando astolfo a pescarla nel regno della luna. nievo
nievo, 1-67: come te la caverai a farti intendere con questo nostro gergo che
: avevano fatto sapere che erano pronti a ricominciare appena lo avrebbero rivisto, di
. il caro signorino se la cavava a buon mercato. se ne andava come se
persone disoneste e malvagie non si nuocciono a vicenda, almeno fin quando ciò torni
convenienza, il contadino si lascia andare a spendere troppo. idem, 351: 'cavar
manico di pala / tutte le sentinelle a terra gitta, / e menando alla volta
metallo, con una o due branche a spina, che serviva a estrarre lo
o due branche a spina, che serviva a estrarre lo stoppaccio dalle armi da fuoco
: l'è compagna di quello ch'ebbe a dire, / che dodici starnotti /
. magalotti, 21-59: chiudendo a ogni cavata [d'aria] la
di sangue, ricuperano le loro forze a dispetto e con grande sorpresa del medico.
3-81: attraverso la molta ruggine si riesce a convincersi della portentosa cavata di angelica.
. strumento di ferro con una spirale a elica terminante in punta da un lato
un'impugnatura dall'altro, che serve a estrarre turaccioli di sughero da fiaschi o
. -cavatappi composto... -cavatappi a cannella. carducci, 484: questo mio
: scelse un coltellino che fece gola anche a me: bello, grosso, color
color castagna d'india, con due lame a scatto e il cavatappi. -per
con le dita contro la guancia, a modo di un cavatappi, -avete bevuto
baldinucci, 8-31: resisi amendue a tutti noti, inco minciarono
tutti noti, inco minciarono a chiamarsi dalla plebe, parte della quale
breve aria di nitida melodia (a volte unita a passi in recitativo),
nitida melodia (a volte unita a passi in recitativo), composta
bellini, 98: questa mattina ho risposto a lady dudley stuart, e le ho
canapa o della seta, che, uniti a fastelli, vengono dati a filare
uniti a fastelli, vengono dati a filare. = dimin. di
d'essere annaffiate. quando sono ingrossate a un certo segno, le concimano alle barbe
non amano un governo tanto caloroso, e a queste suppliscono in quello scambio con della
. 3. ant. estratto a sorte. statuto della parte guelfa,
gli fece trarre di milano e mandargline a cologna. boccaccio, dee., 4-1
una e l'altra di loro più a drento davan luogo ad una bellissima fonte,
, / venne in quel che cercava a dar di cozzo; / che 'n mezo
in certi pozzi, cavati e scompartiti a luogo a luogo, quanto appena basti
pozzi, cavati e scompartiti a luogo a luogo, quanto appena basti a far
luogo a luogo, quanto appena basti a far viaggio. leopardi, 34-206: d'
opre / e le ricchezze che adunate a prova / con lungo affaticar l'assidua
. sannazaro, 11-173: mi tornaro a la memoria i soavissimi bagni..
pria che per troia, / che tutto a sé chiamò di grecia il fiore,
detta scultura non si vedeva meglio che a volgere la parte cavata inverso la forte luce
sali, ecc.). a. neri, 1: quando si vuol
, 144: e non lasci di venire a veder questo sito, a giudizio di
di venire a veder questo sito, a giudizio di ciascuno, il più bello d'
, pozzo; cavità. a. pucci, cent., 16-93:
cavatori, che fanno sotterra le vie a far cadere mura e torri. m.
. fogazzaro, 7-234: si volgono mesti a un cavatore di pietre che lavora in
argilla, nelle vicinanze del cimitero, notò a un tratto alcuni segni di pietre unite
un tratto alcuni segni di pietre unite a carboni, che andavano, egli dice
per la lavorazione del legno, adatta a far cave o mortase. =
più comune è costituito da un carrello a due ruote recanti un insieme di forche montate
un'altra bottiglia... e tornava a stappare. moretti, 17-57: cercò
primo bicchiere. 2. calzoni a cavaturaccioli: troppo lunghi o mal trattenuti
cecchi, 2-142: dentro quei poveri calzoni a cava- turaccioli, le sue gambe elefantine
numero di persone perite in quell'acque a fare le cavazioni. lorini, 77
. sport. nella scherma, azione tendente a liberare la lama da un legamento dell'
, iv-1-126: invitò il santa margherita a tirar due « cavazioni * e quindi il
due « cavazioni * e quindi il barbarisi a un breve assalto, durante il quale
spazio ove sedevano gli spettatori, fatto a gradini. c. battoli [
ii-248: 'cavea'. specie di grotta sotterranea a volta, nella quale tenevansi chiuse le
stelle, i boschi di forti frassini a far lance. = dal lat
: se ne stava... a pescare i cavedini, certi cavedinacci di libbra
cortile di dimensioni molto piccole, atti a dare aria e luce ad ambienti non
deflusso e separando completamente le due parti a monte e a valle. = dal
completamente le due parti a monte e a valle. = dal lat. capitò
: da quel medico ti guarda / ch'a la malattia men guarda / ch'alle
/ tu non ne farai cavelle. a. pucci, cent., 41-98:
non aver materia di pagare, dice a borghese: « cioè non biastemare ti non
che sia, si è di stare accostato a dio colla mente. s. bernardino
scegliere e formulare i negozi giuridici adatti a raggiungere i fini che le parti si
originata da asportazione localizzata di rocce solubili a opera d'acque circolanti nel sottosuolo
la terra piana / il conte, che a quel lume si governa, / parbe
quel lume si governa, / parbe vedere a lui molto lontana / una fissura in
, 450: era per avventura in capo a quelle praterie una gran caverna, entro
199: gli erano mozze tali, a fin che non volasse ad aprir il
nascosto in ciclopea caverna, / fatai brando a te tempro in luce eterna / contra
un arco opaco / e di ruvido tofo a la caverna / fa testugine e volta
colatoi fedeli. varano, 146: svelando a lui qual nelle sue riceve / la
cristallini / ingem- mamenti e stalagmiti, a cui / dier vaghezza e splendor con
, e ine poni l'intelletto tuo a ragguardare il segreto del cuore. ine
più care che quelle non erano, che a prima vista si dimostravano. bruno,
il mare era d'un azzurro sfacciato, a gara col cielo. barconi neri e
parole, il muro, mosso a compassione, fu contento ricettarla [la
idem, i-437: un dì, tutto a caso, mi vennero messi gli occhi
l'idea della forza e della prepotenza a quella della giustizia; perché si gettano
i polmoni gli si scavarono, in capo a poche settimane, in caverne paurose.
case, / o certe cavernette dentro a tufi. firenzuola, 555: entro
, 9-31-2-24: chiusa che fu la bocca a quella putrida cavernaccia,...
, che ima balestra non v'arriverebbe a tutta mira in dieci volte, l'
oggi nelle grandi città, in seguito a distruzioni belliche, è costretto da condizioni
belliche, è costretto da condizioni miserrime a vivere in abitazioni estremamente squallide, fra
, e la cui struttura è paragonabile a quella del tessuto cavernoso degli organi
quello della pesca], cavernosamente bucherato a ghirigori, durissimo, tuttavia agevolmente spaccabile
il fianco aperse, / onde repente a stuolo i venti uscire. tasso, 9-22
ponti / vanno ambo in fretta a mescolare il corso. marino, 9-183:
.. qualche rupe più cavernosa. a. cocchi, 8-77: l'acqua.
ha forma di caverna, che è simile a una caverna; vuoto, incavato.
fine ci congeda in un grande locale a volta. pavese, 4- 152
la nuvola naturalmente è concava e cavernosa a modo di spugna. apollonio di tiro volgar
col pargoletto suo talor s'asconde. a. cocchi, 8-328: sostanza cavernosa,
radici di una quercia potete rendervene conto a pochi salti di qui, nel bosco parrasio
parrasio. è un grosso polipo, a branchie corte come certi pugnali, un
cavernosa, vegetale, era stata strappata a quella cuna. 4. figur
voce ha cavernosa, / e pèste a la salute! dossi, 227: un
: i tori destinati alla scelta venivano dietro a testa bassa, insospettiti e crucciati,
vaca ». buzzati, 1-155: simile a quella dei vecchi pareva essersi fatta d'
al muro in poco spaccio. / a quello ancor se attacca il mal cavèstro,
/ come egli andasse per una acqua a nòto. del tappo, 470: non
o correggia di cuoio che, sistemata a forma di museruola, serve a tener
sistemata a forma di museruola, serve a tener legato per il capo il cavallo
/ e poi la segue come un cane a lassa. marino, i-195: la
: ciascun di noi [andò fino a panama] sopra una mula senz'altra sella
somarin per la cavezza, / ed a saltarvi su di terra prova. c.
sua vita apprezza, / non la fida a una bestia, a una cavezza.
non la fida a una bestia, a una cavezza. nievo, 125: non
. ma l'animale ostinato si coricò a terra e posò la testa nella polvere
perché, già, non son disposto a tollerar la cavezza, io; ho
e somma non piccola, per dare animo a gli altri di rivelare le congiure a'
/ d'un pergolato, il quale a ogni corrente / sostien, con quattro braccia
è legata pel collo e capo degli impiccati a quei correnti. 4.
, cavezza? bracciolini, 1-3-44: rivolgendosi a lui, grida: cavezza, /
gran cavezza, / sempre avvezza / a truffar or questo e or quello.
più provi il contento. -allentare a qualcuno la cavezza: concedergli una certa
e loro ti hanno preso la mano, a tua insaputa. -dare in una cavezza
. -al figur.: venire a trovarsi in una situazione pericolosa.
203): benvenuto faceva molto meglio a morirsi, perché gli è venuto qui a
a morirsi, perché gli è venuto qui a dare in una cavezza, e non
. -legare alla cavezza; tenere a cavezza, in cavezza: tenere a
a cavezza, in cavezza: tenere a freno, in soggezione. aretino,
fuoco, ma quando il cervello comincia a entrare in zurlo, io non ho saputo
, io non ho saputo mai tenerlo a cavezza. -levare, togliere a qualcuno
tenerlo a cavezza. -levare, togliere a qualcuno la cavezza: concedergli una libertà
, alla gola di qualcuno: costringerlo a fare qualcosa. varchi, 24-10:
si riduce così al verde, che, a pigliar la congiuntura, se gli metterebbe
cavezza: spezzare le redini; darsi a un galoppo sfrenato (un cavallo).
. -al figur.: darsi a vita sregolata, licenziosa. aretino,
, rotta la cavezza, si aventa a la cavalla. g. m. cecchi
la testa, ruppe le cavezzine e cominciò a volersi fuggire. lippi, 9-61:
... e's'ha di nuovo a tornar alla scuola. note al malmantile
. note al malmantile, 9-61: a un ragazzo maligno e di cattiva indole
naturale, che, paolino, venuto a cadere entro una cosa sì fritellata come quella
orione al loco de cintura; / a meza spada nel fianco lo afferra:
. ant. misura di lunghezza corrispondente a circa 203 metri. boccardo, 2-304
; et poi trottar gagliardo sin che cominci a riscaldarsi. buonarroti il giovane, 9-161
tengono la briglia con le due mani a modo di cavezzóne, tirando, ora con
2. locuz. figur. mettere a qualcuno il cavezzone, governarlo col cavezzóne
può dire che avessero un grande interesse a mettersi un cavezzóne, che di quand'
è vegetariano e la femmina partorisce fino a 12 piccoli per volta; si alleva
vedevo nei gabinetti di bacteriologia le cavie a pancia aperta, con gli interiori lividi come
2. per simil. persona sottoposta a esperimenti biologici, o il cui comportamento
comportamento viene osservato dagli studiosi di sociologia a scopo sperimentale e di studio. -anche
cavia in gabbia, ogni sciagurato rattonzolo, a careggi, è strumento benemerito delle nostre
51: dispiacciono [i cardi] a qualch'un che non ci è avezzo;
marino, i-200: l'acqua [a parigi] si vende, e gli
i-282: così s'è fatta una cenina a modo; /... /
co'piè s'apparecchia / di rappiccarsi a scaglione o cavicchia. pindemonte, 21-67
stava. tozzi, i-411: era andato a staccare la frusta annodata a una cavicchia
era andato a staccare la frusta annodata a una cavicchia. 2. arnese
: un pipistrello... si destava a una cert'ora dal nido che doveva
cavicchie e le chiavarde, e si metteva a svo lazzar come impazzito.
agg. fornito di cavicchio, fatto a cavicchio. jahier, 52:
si lega dalla parte da basso verso terra a diversi cavicchi, con più spaghetti,
ripiegata, / e accomodata, e a un cavicchio in alto / attaccata.
cavicchio conficcato in quel verso per tirarlo a misura? -in senso osceno.
: la barca aveva dovuto sommergersi tutt'a un tratto,... perché il
, ii-136: mi ritrovo anche io a camminare fra una trave e l'altra
l'altra dentro lo scafo sconvolto, a toccare e a osservare le tavole di
dentro lo scafo sconvolto, a toccare e a osservare le tavole di larice corrose,
di pianoforte, dal sedile girevole intorno a un cavicchio a vite. palazzeschi,
dal sedile girevole intorno a un cavicchio a vite. palazzeschi, 3-83: il
assottigliarsi il cavicchio sul ginocchio: agire a proprio danno. guerrazzi, ii-174:
di persona cui tutto riesce prosperamente, a cui tutte van bene, quasi che ci
fiorentini, 258: diedi per imo cavicciule a giache del fronte. ser giovanni
il qual mulo... cominciò a trarre e a tempestare sì diretta- mente
mulo... cominciò a trarre e a tempestare sì diretta- mente, che dando
di frasche avea fatto, / ed appiccato a ima sua caviglia / un cervio,
i pensier vostri e tutte le voglie fermerete a la caviglia de la ragione; il
sarà periglio che l'appetito vi trasporti a far opera veruna meno che lodata.
dico, che più non si dee a me esser disdetto l'averle scritte, che
salsiccia. aretino, 8-68: veniamo a una che si struggeva di farsi porre il
/ de'navigi corsie lesto balzando / a lungi passi. -ciascuno dei raggi
mattonelle. carena, 1-311: 'ragguagliare a caviglia ', ritenere a caviglia la seta
: 'ragguagliare a caviglia ', ritenere a caviglia la seta già torta e spremuta,
caviglia e al panno, né state a criticar marsilio e pico. -legare vasino
criticar marsilio e pico. -legare vasino a buona caviglia: addormentarsi sicuro e tranquillo
giovane, 9- 757: e a questa fiera / vie più caro sarebbe alcun
caro ogni arpion. papini, 20-533: a metà del tronco c'è un caviglio
prendere la scala penzola. l'attaccò a mezzapoppa. era fatta d'alcuni cavigliotti consunti
cavigliotti consunti e d'una sola corda a doppino logora. ma anch'essa,
tutte le particolarità del rozzo legno, parve a stelio una cosa straordinariamente viva.
ii-206: se si volge [dio] a mirare i banchi, dove cambiansi le
poteva l'imperatore cavillare, e addomandargli a trento. b. cavalcanti, 2-510
decreto del pontefice, l'aveva mandato a levare per uno de'suoi araldi.
con esse [regole] si veniva a cavillare; che troppo scrupolose erano le
correzioni, troppo ingiuste le censure contro a que'modi di dire che tanto o quanto
. gozzi, i-242: se però sembra a voi di poter cavillare contro alla verità
contro alla verità de'fatti contenuti relativamente a me dalle mie memorie, e credete di
parola, ma perché questa è consacrata a significare un sentimento falso e vizioso n
come sian beffevoli certe distinzioni eteroclite date a squincio ed intruse dalla cavillazione a sfuggir
date a squincio ed intruse dalla cavillazione a sfuggir l'istanza, come quelle ch'abbiam
partimmo. del tuppo, destinata a portare le caviglie intorno alle quali
caviglie intorno alle quali 503: a te è invecchiato e innato lo costume de
. e varrà forse averlo mostro, a vietar, che ad alcuno, per qualche
: il contratto sta, e mettersi a cimento di farlo annullare dai tribunali tornerebbe
ant. gavillare), intr. ricorrere a g. villani, 11-74: tutto dì
mercanti di calimala [tommaseo]: a tollere ogni gavillagióne, statuto e ordinato è
calimala ardisca di tenere nel fondaco a un obbligo; interpretare troppo sottilmente e
facendo il re per uomini propri querela a lodovico, ora rispondeva avere promesso di
432: i romantici furono naturalmente portati a diffondersi, e a insistere più nella parte
furono naturalmente portati a diffondersi, e a insistere più nella parte negativa,.
.. e quanto al positivo furono portati a tenersi a de'princìpi generalissimi che danno
quanto al positivo furono portati a tenersi a de'princìpi generalissimi che danno meno presa
de'princìpi generalissimi che danno meno presa a cavillazóni e a parodie. bocchelli, 2-166
che danno meno presa a cavillazóni e a parodie. bocchelli, 2-166: fu ricorso
, perché i padri non ebber procura a supplicare, è cavillo. sassetti,
insensato di platone, e si va dreto a solvere i loro cavilli. sarpi,
direbbero puerili,... fu messo a quella più crudele tortura che il senato
. giusti, 3-139: si buttò a corpo perso a fare il procuratore, prendendo
3-139: si buttò a corpo perso a fare il procuratore, prendendo a difendere
perso a fare il procuratore, prendendo a difendere le liti più disoneste, promuovendone egli
fretta del contrattare e nel trattare anche a distanza con telegrammi, rimaneva agganciato a
a distanza con telegrammi, rimaneva agganciato a mezzi impegni. cavilli che, lavorati ad
un avvocato di grido e doveva limitarsi a suggerir consigli ai clienti,..
ai clienti,... e a disprezzare inutilmente i più furbi colleghi, che
con rimboscata procedurale, inducevano il giudice a dar torto al diritto.
maliziosamente e caviliosamente qualche cosa contra a i precetti [ecc.].
altri più forti con quella clausola cavillosa a giurare. tasso, i-202: a me
cavillosa a giurare. tasso, i-202: a me pare che la sua dottrina [
cavilloso, che vi si fusse attaccato [a questo modo di dire], essendo
distinzioni, le quali tutte si riducono a un sofisma, poiché fra l'essere
. colletta, i-193: parecchie ordinanze intesero a frenare que'vizi, soggettando i curiali
frenare que'vizi, soggettando i curiali a studi, ad esami, a discipline
curiali a studi, ad esami, a discipline; moderandone l'avidità per tariffe,
, rappresenteranno ristesse viste e mutazioni a capello, che d'ora in ora si
dalle acque d'un rigagnolo che andavano a sbacchiarvi in tempo di pioggia, si
, e la schiena dell'animale da capo a piedi. malpighi, i-501: quando
mangia ha necessariamente l'anima tutta intesa a quell'affare. panzini, iii-548:
del mormorio de tonde maritime che vanno a frangersi in quelle cavitadi, e di
deserte. palazzeschi, 4-243: vanno a disperdersi negli ameni boschetti, lungo il
'cavitazione': in marina indica il vuoto a forma di cono che si forma nell'acqua
e pravo / vince davit, e forzalo a far l'opra / onde poi pianga
le cave palme, per far andar a sesto la calzetta. chiabrera, 496:
chiabrera, 496: tiensi ogni cosa a vii, solo s'apprezza / solfo e
gli antri cavi eco profonda / rauco muggito a lo sferzar de tonda. d.
il fuoco, se vuoi, che a terra stampi, / figure parallele,
da alture. -tisi cavitaria: accompagnata a formazioni di marco polo volgar., 26
di bolle di vapore del liquido, mescolate a gocce4. figur. vuoto, privo di
le tue scole, e ti si volge a tergo per l'acciaio e il bronzo
chile, che co i suoi rami va a riscontrarsi nelle altre vene, e trae
la cava e grande / vena sorge a le canne entra l'acciaro / fervido;
alla spinale midolla ed alle coste. a. cocchi, 8-97: tramandano il
/ dentro al cavo del cor, proprio a traverso. cellini, 727: quelle
cose che sieno nel corpo umano. a. f. doni, 3-190: questi
bene, in modo che non danno grazia a quel che fanno, così essendo mal
. marchetti, 2-419: quei corpi ch'a vicenda han le testure / tai,
in lunghezza, che contenga o sia atta a contenere acqua stagnante, o per uso
533: la casa sartirana poi concede a questi il diritto di comprar acqua nel
. jahier, 58: s'accosta a passo di corsaro al muro della vecchia
grossi / occhiali di tartaruga / che a notte ti tolgo e avvicino / alle fiale
ovvero cavo, dicono i nostri artefici a quella cosa o sia di gesso
calcolare la quantità di metallo fuso necessaria a riempirne il cavo. 9.
tua istoria, cioè l'una figurina a canto all'altra, e tutti
/ in un boschetto in cavo a la campagna. firenzuola, 102: già
arrivati presso al cavo di cartagine a poche miglia. belo, xxv-1-151
cristian gli rabbuffino, / e a qualche cavo o catena s'abbriccano. ariosto
cavo alla fortezza, già cominciava a scaricare le vettovaglie e le munizioni che aveva
fermi e sicuri, e non sottoposti a infradiciare. giusti, ii-365: m'
: per telefoni, telegrafi, comandi a distanza. -cavi sottomarini: per le
'cavo', tipo speciale di conduttore destinato a trasmettere l'energia elettrica per uso di tele
palazzi più celebrati,... a prima vista dà un'idea di provvisorio,
d'incidenza: cavo metallico che serve a mantenere un dato calettamento delle ab'di
costruzioni navali, il cavo che serve a elevare al loro posto gli alberi di
cavolàia1, sf. agric. campo piantato a cavoli; i cavoli che crescono in
... i monaci si sono dati a coltivare una immensa cavolaia.
cavolàio, sm. luogo piantato a cavoli. 2. raro.
. cavoiata, sf. pietanza a base di cavoli. -fare una
8-8): carne di volpe guascotta a due mani / e, a cui piacesse
guascotta a due mani / e, a cui piacesse dietro, cavoiata. sbarbaro
morti, in qualche casa càpita di trovare a tavola il becchino, - per sdebitarsi
geva, / che i cavolfiori concimò a varlungo, / lo mostra il primo
104: la buona donnina fece sedere pinocchio a una piccola tavola apparecchiata, e gli
1-233: due ragazze dal cappello di paglia a falde larghe e ondulate stan curve a
a falde larghe e ondulate stan curve a piantare cavolfiori. -per simil.
belcolore, scesa giù, si pose a sedere, e cominciò a nettar sementa di
si pose a sedere, e cominciò a nettar sementa di cavolini, che il
locuz. essere terra da cavolini, andare a terra cavolini: essere morto e sepolto
sempre mai mangiato [del porco] a tirapelle; e afferma ohe, se ne
terra da cavolini; e ancora, a dispetto della morte e de'medici, si
note al malmantile, 2-705: * andare a ingrassare i cavoli, andare a terra
andare a ingrassare i cavoli, andare a terra cavolini ', sono espressioni buffonesche e
molte varietà. -cavolo cappuccio: a foglie lisce, formanti un cesto o
sensibile al freddo. -cavolo verza: a foglie increspate, bollose e grinzose.
bollose e grinzose. -cavolo di bruxelles: a fusto alto, tutto coperto di germogli
ricercato). -cavolo da foglie: a foglie lunghe e grandi non formanti palla
ma fornito di torso che dà origine a un fascetto di ramoscelli, terminati da bottoni
fascetto di ramoscelli, terminati da bottoni a fiori che costituiscono la parte mangiabile (
fusto si ingrossa, formando una palla a fior di terra (e comprende specie
bestiale, / che se'tu uso a mangiar crusca e cavolo / co'pazzi sopra
. aretino, ii-14: io fo voto a la madonna dei frati di non mettere
e scherzi militari: poiché con certi versi a risposta i soldati lagnavano d'esser vissuti
i quali nel gambo sopra terra ingrossano a uso di rape. b. davanzali,
il cavolo nero napolitano, il cavolo a piccole teste. carducci, i-486:
egli è propio giucco... raso a capocchia; ma li manca il cavolo
pananti, i-352: or colui regge a suo voler le scene / e noi
. 3. popol.: a indicare cosa da nulla, il nessun
mai un cavolo. verga, 3-86: a massaro filippo poi non gliene importava un
: io? ah, io? a me importa un mazzo di cavoli di lui
. bassani, 3-249: cavolo! a forza di circondarsi di cose squisite,
senza il calore di prima. a. a dimari, 2-431: al quale
il calore di prima. a. a dimari, 2-431: al quale [proverbio
guardate, o maestro barione, che a pag. 134 ritorna in iscena il
riscaldati', si dice quando si torna a fare una prova che già riuscì male la
di cavoli. -andare ai cavoli, a ingrassare i cavoli: morire.
, 2-705: 'tirar l'aiuolo, andare a ingrassare i cavoli, andare a terra
andare a ingrassare i cavoli, andare a terra cavolini ', sono espressioni buffonesche
senza il qui giace. -andare a piantar cavoli: dedicarsi a lavori di
-andare a piantar cavoli: dedicarsi a lavori di poca importanza. nievo
. nievo, 133: potevano metterlo a spaccar legna, a piantar cavoli od
133: potevano metterlo a spaccar legna, a piantar cavoli od anche a girar lo
legna, a piantar cavoli od anche a girar lo spiedo come faceva io, che
noia. -entrarci come il cavolo a merenda: non avere alcuna attinenza con
/ che c'entran come il cavolo a merenda. giusti, ii-374: ci
, grazie di lingua, buttati là a rifascio e colla pala, per acquistarsi grazia
, e v'entrino pure come il cavolo a merenda, importa
pilato nel credo 0 quanto i cavoli a merenda, ce lo lascio. cardarelli,
noi che c'entravamo come 1 cavoli a merenda. -essercene più che cavoli
merenda. -essercene più che cavoli a legnaia: in grande abbondanza. -portare
: in grande abbondanza. -portare cavoli a legnaia: dare una cosa a chi
cavoli a legnaia: dare una cosa a chi ne possiede già in abbondanza.
, 1-3-435: u ciel vi dia benedizioni a staia / più che non sono i
/ più che non sono i cavoli a legnaia. fagiuoli, 3-2-120: si
, 3-2-120: si dice: porta a atene le civette; / che noi diremmo
/ che noi diremmo, i cavoli a legnaia. giusti, iii-210: se non
mio paese, è un portare cavoli a legnaia e tavole a fium'albo.
è un portare cavoli a legnaia e tavole a fium'albo. -fare i cavoli
, non si conoscevano, e continuavano a fare i cavoli loro, ognuno per
conto suo. -mangiare il cavolo a merenda: far cosa inopportuna.
, 135: non vo'mangiare il cavolo a merenda. -mangiare il cavolo con
-mangiare il cavolo con i ciechi: avere a che fare con persone sciocche.
si danno ad intendere di non aver a mangiare il cavol co'ciechi, non
, 1-4-413: meco non s'ha a mangiar il cavol co'ciechi: i
il cavolo: giungere con molto ritardo a un appuntamento. m. franco
. capra. -stimare quanto il cavolo a merenda: non tenere in alcun conto
, / lo stiman come il cavolo a merenda. note al malmantile, 1-423:
pel contrario: lo stimo quanto il cavolo a merenda. 5. dimin.
sbarbaro, 1-153: per cena mettono a profitto i cimoli delle zucche andate in
della famiglia crocifere, con foglie simili a quelle del cavolo, che cresce presso
cavostrata dov'era la pregiona, e quivi a modo de vile serva carceratala, impuose
, impuose a'pregionieri la dovessero insino a lo matino con diligenzia guardare. =
quello non fu fattosi farà: intanto a voi questo cavurrino. -due franchi! tigna
una cazza con man- taci. a. neri, 15: la zafferà.
metta in una cassa di ferro a infiammare nella fornace. 2.
, con lungo manico, e serve a versare sul ceneracciolo l'acqua o il ranno
cucchiara o cucchiaia), che serviva a introdurre la carica in fondo ai pezzi
di legno lunghi e quadrati, piantati a guisa di colonne nelle due bande della
cazzo, / ed abbi chi l'ha a schifo pazienza. 2. figur
ariosto] si truova costì, raccomandatemi a lui, e ditegli che io mi dolgo
pesce, in grazia dell'aver fatto a modo mio, cioè non aver usato un
dare cazzotti, pren dere a cazzotti, a pugni. -anche recipr.
pren dere a cazzotti, a pugni. -anche recipr.: scam
forti, anzi l'intero armo della iole a otto, trovassero un giorno da dire
per cazzottarlo lì sulla zattera, davanti a tutti. pratolini, 9-674: quante
, sm. individuo abile nel battersi a pugni. pratolini, 1-165:
cazzottatura, sf. il cazzottare, prendersi a cazzotti. palazzeschi, 4-154
violento vibrato col pugno chiuso. -fare a cazzotti: fare a pugni.
pugno chiuso. -fare a cazzotti: fare a pugni. -anche al figur.
. -anche al figur.: a indicare cose fra di loro inconciliabili.
. b. corsini, 12-iox: a cui... / accostossi anton betti
v-218: insomma ora siamo 18 milioni a camminare per la stessa via, e tra
: 1 e nessuno diede un cazzotto a quel birbante di carlo? * « glielo
. imbriani, 3-123: il dipinto fa a cazzotti con la logica. l'autore
d'un muro. e noi ci divertivamo a picchiarci, vicendevolmente, cazzotti sopra.
o l'altra, tutt'e due gonfiati a cazzotti. pratolini, 9-588: mi
, liquerizia). 3. pane a cazzotti: di forma bislunga, filone.
calcina, la cacciò tutta in bocca a feo. garzoni, 1-692: gli
triangolare, con códolo due volte ripiegato a squadra, e corto manico di legno.
4-95: la prima cazzuola per incominciare a fare il muratore dovette prestarmela mio zio
cazzuola, quello ch'egli aves- sono a fare. sassetti, 80: sarebbe tanto
fare. sassetti, 80: sarebbe tanto a chiamare questi due artefici per un medesimo
ugo e non ha pelo che pensi a farsi chiamare cazzuola. baldinucci,
, e si gettò confetti di gesso a piene mani, ed a piene cazzuole.
di gesso a piene mani, ed a piene cazzuole. 5. disus
, berte o moine, che si fanno a uno o lodandolo o pregandolo; ch'
capo nera, e un caratteristico cappuccio a ciuffo ai lati della testa. =
, poi, coperto d'un foglio bianco a coordinate rettilinee, su infiniti spilli,
e nero di gabbiani vola basso cercando a ogni picchiata d'afferrare un muggine o un'
cecaménte (ciecaménte), avv. a modo dei ciechi, alla cieca,
senza discutere. segneri, iv-2: a dio... si dee questa giustissima
ciecamente la sua dottrina, senza obbligarlo a provarcela. redi, 16-vii-404: vi ho
ciecamente fidato del professor bianchi di brescia, a cui ne aveva fidata la correzione.
conseguenza che si dasse finalmente il riposo a quegli altri soggetti, per i quali
61: « se ci tieni tanto a pagare », le feci osservare « puoi
iddio permise che questa cecazióne ne avvenisse a lui, acciò che si desse assemplo
acciò che si desse assemplo di pazienza a quelli che dovevano venire. =
, 626: la umanità procedette sempre a dispetto d'ogni accademia, d'ogni
céccia), nella locuz. famil. a cecce: a sedere (nel linguaggio
nella locuz. famil. a cecce: a sedere (nel linguaggio infantile).
muro: « ecco qui, bono, a cécce nella poltrona della sua sposina »
fuori la testa..., sparargli a freddo. = deriv. da
prigionieri, i giovani combattenti cantavano a squarciagola. beltramelli, iii-1208: i
rivestito di peli, alto da 30 a 70 cm, foglie brevemente picciolate,
2. il seme del cece; vivanda a base di ceci: minestra di pasta
; ceci abbrustoliti, ecc. a. pucci, ix-407: di quaresima poi
e non più carne, / siccom'a santa chiesa piacque e volle: / erbette
9-8 (385): postisi dunque a tavola, primieramente ebbero del cece e
, 162: accettato il piovano e venuto a casa e messosi a tavola, vengono
piovano e venuto a casa e messosi a tavola, vengono certe minestre di ceci in
cosa considerai a roma mangiando ne la osteria. mattioli
de gli altri vagliano... a risvegliare gli appetiti venerei. bruno, 3-252
5-81: non avevo mai visto prima lavorare a servitori, e fare tante carrate di
i ceci sotto la strada li calcolavamo a sacchi. -per simil.
che se bollisse per fuoco, comincia a grillare, poi davvero a gittar da'
fuoco, comincia a grillare, poi davvero a gittar da'lati, da mezzo,
queste una volta se ne contarono fino a settanta. carducci, 718: ben quattro
de'lucchesi i verrettoni / regge infitti a dieci a dieci. palazzeschi, 3-188:
i verrettoni / regge infitti a dieci a dieci. palazzeschi, 3-188: era
palazzeschi, 3-188: era la sola a saperlo ballare all'usanza nuova, strisciando
di pasta e ceci. g. a. popini, 194: e questi si
maritare dichiamo di tutte le minestre simili a quelle delle lasagne e de'ceci mescolati con
3. per simil. escrescenza carnosa a forma di seme di cece.
amore. 8. locuz. -andare a cogliere i ceci con la brocca:
cigoli, di quelli / che vanno a córre i ced colla brocca, / e
molte nevi, e ch'e'sa a quanti dì è san biagio. grazzini,
d'aver la medicina. -insegnare a roderei ceci: trattare con durezza,
tinche né in ceci: non venire a capo di nulla, non combinare nulla;
bracci, 2-183: voi dite che trarre a mal giuoco significa giocare in furia,
che scottato dall'acqua calda aveva appreso a tremare della fredda, non diede in
tre ceci: non valere nulla. a. pucci, cent., 20-13:
mangiato da altri, se ne tornò a casa, che pareva che le fosse stato
, e tenne la favella uno anno a la padrona. -star sul cece
chausse-trape, che corri sponde a * calcatreppola '. cecèrbita,
: sì come il cervio che toma a morire / là ov'è feruto sì coralemente
e lo ciecer co mincia a rispaldire / quando la morte venire si sente
, / così facc'io che ritorno a servire / a voi, madonna, se
così facc'io che ritorno a servire / a voi, madonna, se mi vai
e con tutta quella collera che si conviene a una tanta nostra pravità di cuore e
al figur. iacopone, 48-18: a me venga cechitate, muteza e sor-
. dante, conv., i-xi-2: a perpetuale infamia e depressione de li malvagi
non è questa una grande ciechità e oscurità a vedere, che... egli
: 'ceciarello': trovansi indicati sotto a questo nome il tribulus terrestris, vol
, privo di zampe, lungo fino a 40 cm, occhi molto piccoli; la
non domandasse il nome di chi capita a favorirlo, sai tu, bestia,
cosa c'è di bello? sotto pena a qual si voglia dei detti osti,
come 'bel cosino '. ironicamente, a un impertinentello, che vuol parer bello
, 762: condusse il nostro cecino a vedere i suòi « augelletti » (
infanzia, privato del vedere, cominciando a intendere la miseria della cecità, per
orrore della perpetua notte, cominciò fanciullescamente a cantare. leone ebreo, 202:
adesso più di due mesi che andò a terminare in una total cecità, avendomi coperto
uscendo con sereno scampo, / conduci a mendicar di campo in campo / l'
l'idea dell'istrumento si associava facilmente a quella della cecità. -figur.
-cecità serena: amaurosi. a. cocchi, 8-208: così possono intendersi
. -cecità nuvolosa: glaucoma. a. cocchi, 8-208: così possono intendersi
parole. -per estens.: a indicare il senso di angoscia che prende
la donna ebbe paura, e per sfuggire a quella cecità disperata sfidò la terribile luce
fuori. riaprì 10 scurino e andò a sedersi sulla poltrona di cuoio dove già
zolfo e fuoco, come egli fece a sodoma e gomorra. savonarola, iii-201:
della città..., si misse a fare tumulti in roma contro al senato
divenisse de la figliuola possessore. ecco a che cecità e a che enorme errore
figliuola possessore. ecco a che cecità e a che enorme errore induce l'uomo,
che gli fa credere esser cosa facil a persuadere ad un padre che de la
e l'imperatore]... a me non vogliano compartir tanto de la
de la loro luce, quanto basti a trarmi di cecità e d'errore?
che la sua dissimulazione abbia negli altri a partorire non una simulata, ma una
giorno, e non se lo recano a colpa, o per quella grande ignoranza in
nato. monti, iii-264: dite a giovanni che la sua lettera mi ha
pirandello, 7-105: i quattro amici, a questa vivace, lampantissima dimostrazione della cecità
concesso dalla natura alle loro contrade e intorno a cui pur ferveva tanta briga, tanta
moravia, iv-135: un tempo, a quel che pareva, gli uomini conoscevano il
dubbiosi affanni, / e cadean ostie a la cecropia dea / trenta tiranni. d'
al servo chiese, / poi ripensando a cesare / il roman ferro prese:
: e cedenti molto delle ragioni nostre a molti. b. davanzali, i-272:
di cuore non soggetta, né cedente a qualunque presente periglio,...
vie fendendo / drizzar nave il corso a noi: / vedi come sotto il franco
e cedente. galileo, 940: ed a ciò credere m'induce, prima,
4-1-453: da un alto edificio dovendo saltare a basso, per non ricevere così dura
. d. bartoli, 34-55: a che si tiene una gocciola d'acqua
sorti di cessioni si danno; una a comodo del cessionario, e l'altra a
a comodo del cessionario, e l'altra a comodo del cedente. boccardo, 1-449
specie di cessioni: l'una detta * a comodo del cessionario ', l'altra
del cessionario ', l'altra 'a comodo del cedente '. nella prima il
ant. il cedere; scarsa resistenza a una pressione, a uno sforzo; cedevolezza
; scarsa resistenza a una pressione, a uno sforzo; cedevolezza; arrendevolezza.
: non altrimenti che abbisognino i barbacani a quelle muraglie, che per cedenza di
da quella parte dove egli cede. a. cocchi, 8-114: rendono [le
, non lottare più, rinunciare a combattere, arrendersi. machiavelli,
/ ma non con me: / suole a chi cede / al suo valore /
repubblicano, avea opposta una resistenza ostinata a ruffo; ma, sola, senza comunicazione
, senza comunicazione, era stata costretta a cedere. e nello stesso modo cedettero
il grave umbro ne'duelli atroce / cesse a l'astato velite e la forte /
/... / per donarlo a costei... /...
; confessarsi vinto; arrendersi, piegarsi (a una forza superiore); dichiararsi persuaso
e darlo ai suoi parenti, contro a esso arrigo prese guerra immortale: donde
savonarola, 7-ii-34: allora moisè cominciò a cedere. machiavelli, i-85: e tutto
quelli che sanno non sono obediti, e a ciascuno pare di sapere, non ci
pare di sapere, non ci sendo infino a qui alcuno che si sia saputo rilevare
, / cede alla rabbia, e a bestemmiar si volta. guicciardini, io7:
si distendilo, bisogna si risolva più presto a cedere che a volere fare cimento se
si risolva più presto a cedere che a volere fare cimento se tu puoi fare o
minacci. aretino, iii-247: io cedo a quanto voi savi sentite, / onde
ch'« uomo * s'appella ed a cui pur s'inchina / ogni cosa mortale
, e te me- desmo serba / a maggior opre. marino, 4-255: risoluta
di giano. alfieri, vii-40: a mie ragioni, ai preghi, / al
, vittime di quell'ordine di cose, a cui tentarono di resistere, ma a
a cui tentarono di resistere, ma a cui nulla più si poteva fare che
e lo mandò all'uùiversità di lerida a proseguire gli studi. settembrini, 1-180
ripetuti inviti della madre, lo chiamò a sé. tozzi, i-200: alla fine
maggio / che 'l parlar nostro, ch'a tal vista cede, / e cede
cede, / e cede la memoria a tanto oltraggio. ariosto, 16-4: pur
veneziani... posero l'assedio intorno a brescia, di modo che ne la
, cessero le sante leggi, e a le sentenzie dei giudici si pose silenzio.
8-80: e per or la giustizia a la pietate / ceda, né sovra i
cedono. monti, ii-142: non entro a parlarti delle cose che in questo recinto
). tommaseo, i-322: raccomandai a dio la povera vita mia. cedei
forse fra non molto finirebbe col cedere a qualcuno, innamorato solamente della sua dote.
bella veneziana ma la trovai così proclive a parlare con me che mi balenò 11
che mi balenò 11 sospetto d'avere a che fare con una donna di quelle
etate al mondo ingrato; / né pòssi a tal bellezza acomparare / il mio splendor
che fu creato / primieramente, cede a l'ultima opra. poliziano, orfeo,
tasso, 3-61: oh quanto di sembianti a lui somiglia! / se ben alquanto
: è ragionevole che cedano le speranze a gli affetti e i fiori a'frutti.
satiri e i fauni. hanno una republica a parte e l'auttorità loro non cede
e l'auttorità loro non cede punto a quella de'lor padroni. g
, per direzione, non la cedo a nessuno di questo mondo. algarotti,
di sentenze non la cedo un dito a seneca morale. cesarotti, i-117: la
nobilitata e abbellita sempre più, giunse a tal grado di pregio, che presa
cede. / -taci, o donna, a tua posta; anche lo stesso /
e generosamente diretta, lo ha recato a una fertilità che di poco ornai cede allo
/ e di tempeste, o grande, a te non cede: / l'anima
l'anima mia rugge ne'flutti, e a tondo / suoi brevi lidi e il
alcun anno attempato, non la cede a capri o altro illustre. 6.
e. cecchi, 1-198: in me a poco a poco la prima impressione d'
cecchi, 1-198: in me a poco a poco la prima impressione d'imbarazzo cedeva
poco la prima impressione d'imbarazzo cedeva a un senso di divertimento che cercavo di
7. di cose: non resistere a una sollecitazione, a una forza,
: non resistere a una sollecitazione, a una forza, a un peso, a
una sollecitazione, a una forza, a un peso, a una pressione, a
a una forza, a un peso, a una pressione, a uno sforzo;
a un peso, a una pressione, a uno sforzo; deformarsi, piegarsi,
, la quale in niuno modo cede a chi oltre vuole passare se non come un
grosso muro / di ben fondata torre a borea cede. galileo, 4-3-111:
, 35-54: l'argentovivo, costretto a cedere e calare, perché non è in
calare, perché non è in forze bastevoli a resistere, e mantenersi. magalotti,
implacato acciaro / grave armatura cede a poco a poco. nievo, 64:
/ grave armatura cede a poco a poco. nievo, 64: quel
avesse già prima d'allora preparato le orecchie a impedirgli di cedere alla forza di gravità
adesso mia madre pareva davvero soddisfatta; a tal punto che un po'della « forma
, /... / ed ella a tergo mena / l'altre stelle minore
/ l'altre stelle minore / che a lei d'intorno intorno / cedon parte del
abbia ceduto di dare / per moglie a quel vecchiaccio la fiammetta? sarpi, i-296
se ben lodovico pio suo figliuolo cesse a quell'autorità di crear il papa,
assolutamente di lui, non perdonerà né a trame, né a stragi onde obbligare i
non perdonerà né a trame, né a stragi onde obbligare i monarchi tutti a
a stragi onde obbligare i monarchi tutti a imitarlo. nievo, 1-89: tornò addietro
venditore e della mercanzia, seppe trarsi a buon porto, e l'aveva allogato
. carducci, i-935: e disse a re vittorio: eccoti, per due province
aveva ceduto ad una cognata per venire a fare da balia in casa della contessa
8-38: questi è rinaldo il giovinetto, a cui / il pregio di fortezza ogn'
cedete, aure volanti, / cedete a tacque belle, / che vi son pur
te rinascer roma. / cedi sol oggi a mia vecchiezza verde / l'alto onor
il come / s'abbia il ferro a vibrar, mia cura sia. monti,
; / tetra sereno e libero / cedi a robert che vola. carducci, 124
, e i combattuti arcani / ceda a l'intenta chimica pupilla: / fulminea voli
scaccini ed alle tue compagne, / a un soldato, a un ignoto,
tue compagne, / a un soldato, a un ignoto, a tanti, a
un soldato, a un ignoto, a tanti, a quanti! quasimodo, in
a un ignoto, a tanti, a quanti! quasimodo, in: mite letargo
10. vendere al prezzo convenuto, a condizioni eque; rivendere al prezzo di
quattro de'caffè, e il tutto essi a me aveano ceduto per quel meschino valsente
vantaggioso di quello che gli veniva offerto a trieste. comisso, 1-231: prese
un sacchetto e sedutosi sulla tolda cominciò a estrarvi a manate belle monete d'argento:
e sedutosi sulla tolda cominciò a estrarvi a manate belle monete d'argento: corone
xx. recipr. letter. lasciarsi a vicenda il dominio, la superiorità.
la sentenza, cedo alla causa, e a te la rinunzio. -cedere il
per non cedere miseramente la vita. a. lamberti, 71: abbandonate quindi
v'è un uom che smovasi / a ceder passo altrui. / chi d'usur-
volendosi cedere il luogo, s'impigliarono a disputare ad un tratto; della quale
gradito, posso cederti il mio posto a cassetta. imbriani, 2-179: sperava di
. svevo, 2-395: sedevano accanto a qualche albero e mangiavano, bevevano e si
-cedere in utile, in onore: riuscire a vantaggio, a onore. ariosto
in onore: riuscire a vantaggio, a onore. ariosto, 44-45: ma
): ancora che non potesse discemere a che fine tanta e così onorata reina
gli avesse simili parole risposte, nondimeno a lui pareva questa cosa ovunque fosse saputa
pareva questa cosa ovunque fosse saputa cedergli a grand'onore. -cedere la destra
: lasciare la parte destra della strada a qualcuno; dare la precedenza. -
, e con l'ardimento il senno a gente vile, a milizia disarmata, a
ardimento il senno a gente vile, a milizia disarmata, a nazione ignorante,
a gente vile, a milizia disarmata, a nazione ignorante, sì ch'ella abbia
gonna grigia dalla stoffa cedevole tutta sformata a forza di portarla. piovene, 5-423
, rovente, si lascia plasmare e lavorare a guisa d'argilla e poi, d'
, ii-75: i tre atti d'umiltà a cui l'altero poeta s'inchina:
altero poeta s'inchina: l'inginocchiarsi a catone, il porgere le guance lagrimose
catone, il porgere le guance lagrimose a virgilio che gliele terga, il cingersi
esser queste, non vi par forse che a ciò bastassero la non intera e perfetta
iscopo d'immutabile amore; sebben fosse a mezzo il mese, la stanza ch'
giornata... è ottima pure a ridurre i giovani poco arrendevoli e turbolenti
cediglia, sf. segno ortografico (a forma di piccola virgoletta) che,
di s sorda (davanti alle vocali a, 0, u): e si
egli avesse fatto cedo bonis, andremo a lira e soldo con gli altri creditori.
che di fallire, ma di andare a rotoli; finalmente un giorno, incontrato
giorno, incontrato il duca che veniva a riscuotere le cedole del semestre scaduto,
banca, i listini di borsa, a mucchio. cicognani, 9-131: tagliare due
o non colonnelli, sono in molti a pensarla che le cose dolci d'amore non
. e che le ragazze siano simili soltanto a cedole di titoli azionari; a pagamento
soltanto a cedole di titoli azionari; a pagamento; cedole staccabili a data fissa
titoli azionari; a pagamento; cedole staccabili a data fissa, per essere scontate in
l'avete me la mandiate e io renderò a bo- ninsegna la chiareza del contento mi
venendo all'accusa non fusse più creduto a plauziano che a lui, gli chiese una
non fusse più creduto a plauziano che a lui, gli chiese una cedola di sua
me? no, io non ho a far obbligo / alcuno io. boccardo,
tempo della liberazione degli ostaggi fusse tenuto a dargli cedole di banchi della paga di
me rider farebbe, / che cominciasse: a chi presenterà / la presente, io
distribuire invece di denaro certi viglietti che a richiesta di qualunque presentatore la cassa del
presentatore la cassa del monte si obbliga a cambiar tosto in buone monete d'oro
insaccavano in cedole, per trarli fuori a parte a parte, e accusarli e farli
cedole, per trarli fuori a parte a parte, e accusarli e farli condannare
... nel torre cedole o fusegli a rischio e a ventura, o nel
nel torre cedole o fusegli a rischio e a ventura, o nel gittare dadi,
. sacchetti, 217-28: e andò a stare in questo mezzo a una badia
: e andò a stare in questo mezzo a una badia di buonconvento, e là
diverse maniere; e ritornato da ivi a più dì a siena, mandò per
; e ritornato da ivi a più dì a siena, mandò per la femminetta,
cosa alcuna, ch'egli non sappia a mente; e non ha bisogno di cedola
antico avessero fatto qualche lodevole invenzione, a proporla, o effettualmente o in figura
mattina per tempo, cola di rienzo mandò a messere stefano comandamento che si partisse da
re, all'altro la bottega, a un terzo i crediti accuratamente annotati sul
lat. mediev. cedula (1265, a bologna) e zedulla (1290,
bologna) e zedulla (1290, a bologna). cedolòtto, sm
ant. redine, briglia. a. pucci, cent., 26-45:
cedrata, sf. bibita dissetante, a base di sciroppo di cedro con acqua
. dati, i-398: io mi do a credere che non vi sia alcuno il
uno talmente coll'altro s'incorporò che venne a prodursi un pomo che ha in sé
redi, 16-iii-308: i lombrichi messi a guazzare nell'acqua di scorze di cedrato stillata
nell'acqua di scorze di cedrato stillata a stufa, in due ore vi muoiono.
legname dalle intemperie del cielo, appresso a poco, come si ricuoprono in italia
e giovano alla tosse, allo spasimo, a i rotti. = voce dotta
/ ricordi? l'erba che piaceva a te. gozzano, no: m'era
starmene in cucina / tra le stoviglie a vividi colori: / tu tacevi,
si diffonde, che non scorra, ma a goccia a goccia si contenga.
non scorra, ma a goccia a goccia si contenga. = lat
sole. pendenti all'apice e coni a squame glabre anche = voce dotta, lat
in nella sommità di sé, lo mise a seguizione con tutte le forze del suo
tasso, 3-76: ed altri impone a le stridenti rote / d'omi e di
. erano d'avorio, attaccati a piccoli cervi, e altri di cedro
iucundi odoris est et diu durans, nec a tinea umquam exterminatur ».
(citrus medica), alto fino a 3-4 m, con rami spinosi,
acidulo (e la buccia, oltre a essere utilizzata per la produzione di canditi
mattioli, 1-268: il cedro oltre a ciò, come abbiamo detto, sempre verdeggia
detto, sempre verdeggia con foglie simili a quelle degli aranci. dell'uva,
di verdissimi aranci e di cedri o simile a quelli che, coperti da l'ombre
/ il diletto del gusto, onta a la vista. redi, 16-iv-177: una
compassionevole e caritativa donnicciuola avea lor dato a mangiare un cedro. d'annunzio, v-1-194
ma intanto, scoperta della frutta candita a portata delle sue braccia, per tenersi
. 3. ant. oggetto a forma di cedro. aretino, 8-22
(v.), è da riconnettere a cedr [i] olotto,
2-48: la cetronella... diletta a la vostra gola quanto dispiace a la
diletta a la vostra gola quanto dispiace a la mia. mattioli [dioscoride],
sassetti, 390: non tornò la terra a produrre quelle piante, che ella spontaneamente
boschi cedui, nome che si dà a tutti que'boschi i cui alberi si
anni, sono inferiori in bontà a quelle tratte da alberi più attempati.
il quale vi si ritrova nel mezzo a più di mille invogli... il
pianta, la cui natura è simile a quella della palma. soderini, iii-23:
la cefalalgia, e se la viene a curare. = voce dotta, lat
, la cefalea, la vertigine. a. cocchi, 8-204: il pertinace dolore
cioè medicina delle fedite del capo. a. cocchi, 8-117: elle [le
/... chi tragga da tacque a cento a cento / orate d'
.. chi tragga da tacque a cento a cento / orate d'oro e
.. / abitan sempre il mar vicino a i fiumi. verga, 3-64
i-824: ignudo le membra agilissime a 'l sole ed a l'acqua
ignudo le membra agilissime a 'l sole ed a l'acqua / liberamente, come
forma sul tallo di alcuni licheni (a causa della presenza di un'alga diversa
— voce dotta, gr. xecpaxc&snc 'a forma di testa '(cfr.
della testa del feto nella porzione lasciata a nudo dalla dilatazione del collo dell'utero
classe di molluschi marini, con corpo a simmetria bilaterale, corpo nettamente distinto,
e l'apparato circolatorio sono molto superiori a quelli degli altri molluschi (e vi appartengono
, che comprende circa cento stelle visibili a occhio nudo. alamanni, 5-6-249:
ant. colpire con schiaffi, prendere a ceffoni. cecco d'ascoli, 3259
se è perforato, anche meglio resiste / a spiriti maligni ed a lor beffe /
meglio resiste / a spiriti maligni ed a lor beffe / che in sogno mostran le
sacchetti, 192-78: io non so a ch'io mi tengo che io non
cellini, 1-4 (32): a me diede una gran ceffata, per la
quale io molto dirotta- mente mi misi a piagniere. marino, vii-400: riceve una
aperte palme cularelli percuotendo, insegna loro a stridere e a gridare quanto esce loro
percuotendo, insegna loro a stridere e a gridare quanto esce loro dalla gola.
le ceffate. guerrazzi, ii-230: ludovico a posta sua arrovellato le lasciò andare una
che insomma il vangelo impone di perdonare a chi ne schiaffeggia, non a chi
di perdonare a chi ne schiaffeggia, non a chi vince co'suoi cavalli i nostri
buon cuore saldo ne'petti, diedero a quell'hohenstaufen ed a'suoi tedeschi un
, proprio di quelle gustose che spicciano a un tratto gl'imbrogli, e si conquistarono
aveva una faccia da ceffaùtte da guardarsi a stupore: o da dove discendeva nel
va dietro, s'intende, 4 a quella lievre ch'elli acceffa '; cioè
mula] uno sdrucciolo e smucciando fece a me fare un capitombolo scimiesco. indi
maniera ch'io non potei, ancorché giunto a mal partito, ritener le risa che
partito, ritener le risa che mi scoppiavano a mio dispetto. d. bartoli,
non v'è delirio per febbre, a cui la fantasia, sognando, sì
caldo dell'umano stomaco, cominciò forte a gracidare. machiavelli, 836: poi
vidi un bracco, ch'andava fiutando / a questo il ceffo, a quell'altro
fiutando / a questo il ceffo, a quell'altro la spalla, / come s'
sbar- dellati, che gli mettono tutti a un colpo, quando si danno a
a un colpo, quando si danno a far la ricerca per casa, e astienti
. berni, 116: un ceffo accomodato a far san marco. guarini, 426
, quasi farsetto, indosso, / ch'a pena il ricopria fin sui ginocchi,
: il bere seguiva doppo l'aver mangiato a mezzo giorno, tuffando ciascuno il ceffo
ciascuno il ceffo in un bigonciuolo, bevendo a un fiato quanto potevano senza repigliarlo.
ceffo / per natura o per arte; a cui ciprigna / rose le nari,
nel tuo medesmo, o brutal ceffo, a troia / ti seguitammo alla vendetta.
e deforme. leopardi, 16-83: a teso orecchio / il fragor delle rote e
e ribrezzo. nievo, 126: eravamo a giocare sul rio del mulino, quando
. « potete ritornare coi bastimenti vuoti a casa vostra ». e si commentavano
, 39-58 (iii-286): egli a lei fa, per beffe e strazio e
: e chi fa ceffo, o stessi a disagio, fate vista di non vedere
ognuno abbi buona pazienza; ch'avet'a esser obbedito voi, e non voi altri
: non lasciano questi governatori di fare ceffo a chi va notando gli andamenti e'costumi
ii-126: discesi dal tavolaccio, venni a lui e gli dissi: « se volete
amore. 4. locuz. a ceffo torto: in cagnesco, con ostilità
che guatava il figliastro in cagnesco, a ceffo torto, comincia a pispigliare pianamente
cagnesco, a ceffo torto, comincia a pispigliare pianamente al marito, dicendo:
scollacciata, in ciabatte, che si difendeva a ceffoni, senza però cessare di rider
3-14: alcuni scamiciati mi avevano preso a ceffoni per la strada, perché non
, perché non avevo alzato la mano a salutare un cencio nero. =
. famiglia di insetti imenotteri, a cui appartiene il cefo. = voce
fazio, v-23-63: ancora dentro a queste selve stima / un animai molto
/ perch'ello ha gambe e pie'tratti a quel modo / e similmente ciascheduna mano
piedi e le gambe di drieto simili a piedi e alle gambe dell'uomo, e
tempo in qua non è stato veduto a roma. pulci, 25-321: e
che lo'manca il celabro; così a costoro per quello, sai; che in
canfora. buonarroti il giovane, 9-841: a questo 10 cedo: l'odor della
tenere segreto (e viene riferito sia a oggetti fisici, sia a entità astratte
riferito sia a oggetti fisici, sia a entità astratte, contenuti mentali, concetti
la nebbia si dissipa, / lo sguardo a poco a poco raffigura / ciò che
si dissipa, / lo sguardo a poco a poco raffigura / ciò che cela il
e fugge, / celando li occhi, a me sì dolci e rei. boccaccio
275: non dire i -tuoi secreti a chi non sa celare i suoi proprii
sannazaro, 9-140: né celò egli a me, né io ancora celarò a
a me, né io ancora celarò a voi, la strana potenza de la spinosa
moglie: / mi duol che 'l celi a me, che 'l facci lodo. guicciardini
se 'l cele. marino, 314: a pena in lei / il monarca del
inganni, / e come insieme / a la gelosa sua l'inganno celi.
/ premi i sospir nel petto: a ciglio asciutto, / con intrepida fronte udir
il come. foscolo, 1-154: e a che pur guardi altero? / tu
in mezzo alla moltitudine che cantava inni a pio ix: e ad un segnale del
segnale del famoso conte bolza si misero a far sangue. tommaseo, i-439: la
ameraggio, / e non ti falleraggio / a tutto mio vivente ». iacopone,
temperanze di vapori spessi. cecco d * a scoli, 182: si cela
grifagno / del bosco, e guideracci a buon camino. boiardo, canz.,
nell'alboreggiar dell'aurora, trovandosi necessitate a celarsi fuggitive le stelle, bisognò in conseguenza
2-1-9: mira che il loco / a tant'empito manca; e a tanta gente
loco / a tant'empito manca; e a tanta gente / par che l'istro
: sol si cela da te; ma a lor non teme, / qual'è
o tropicali, sono tutte legnose, a foglie semplici, fiori piccoli per lo
fiori piccoli per lo più verdastri, frutti a capsula o a bacca. =
più verdastri, frutti a capsula o a bacca. = voce dotta, lat
-disse il giudice, -che facevi tu a quell'ora armato di spiedi, corazzina
corazzina e di celata, con la spada a lato, ne l'orto. caro
prese, armi onorate e conte. a. f. doni, 3-13: subito
di rame, e vestiva una corazza a scaglie, pesante molto. pascoli, 1241
, 14-432: i crudi soldati che a destra portavano lo scudo, la spada a
a destra portavano lo scudo, la spada a sinistra, senza lorica, senza celata
si levava, non potendo dormire, a lavorare con lo scarpello, avendo fatta
(perché in origine questo copricapo serviva a proteggere il viso); cfr.
furtivamente. compagni, 2-13: venne a noi un santo uomo, un giorno,
5-1: vegnendo il detto papa alessandro a parigi celatamente con poca compagnia a guisa
alessandro a parigi celatamente con poca compagnia a guisa d'uno picciolo prelato, incontanente che
uno picciolo prelato, incontanente che fu a san moro presso di parigi, non avendo
aeriamoli... e con quello parlò a lungo delle condizioni della città. ariosto
e più celatamente che potrete, verrete a casa mia. caro, 1-560: ciò