delle forze molecolari di gravità che tendono a far cadere i corpi. =
per terra; e va pur oltre a suo cammino. burchiello, 34: guaine
bariglion da far panziere rotte, / a fonte branda medican le gotte. macinghi strozzi
l'aveva veduto, ma che ritornava a pisa, e manderebbelo con altre sue cose
aria, contrappesati in modo che stanno a fior d'acqua, e non son
loco, / e tutto il poggio a quel pennuto seme, / sì spesso
seme, / sì spesso piove, a sostenerli è poco: / già sono ornai
non potesse portare pericolo alla terra, a tutti, dalla parte di sotto,
3. locuz. figur. a bariglioni: in quantità grande, con
scrivani, / voi vendete il sistema a bariglioni, / con la modestia pia
celli, ii-75: né manco t'ho a ministrare spiriti e forze in fare que'
barilare, tr. meccan. sottoporre a barilatura. barilatrice, sf.
in un recipiente che ruotando intorno a un asse sparge l'abrasivo sulla superficie
d'immagine con il barile (a causa della forma cilindrica della barilatrice).
, 41: gli ovannotti dal pozzo a san sisti / portino a roma tutte
ovannotti dal pozzo a san sisti / portino a roma tutte le barile. macinghi strozzi
mezzo di grano e barili nove di vino a pazzolatico, tra bianco e vermiglio,
tra bianco e vermiglio, e nove a quaracchi: en tutto ho barili 18
oggi s'approde, / credo che a ber farà sì gran procaccio, /
fatta, il quale gli aveva mandato a donare il re, e pigliato il
vino ingordi e ghiotti, / dietro a certi barili eran trascorsi. monti, ii-178
: i soldati si erano tutti ammucchiati a prora su cataste di sacchi e barili,
, quale in piedi, e cantavano a squarciagola con l'accompagnamento cupo delle ruote
togliere l'asino per andare coi barili a prendere l'acqua. moretti, 17-235:
cortile ingombro di barili d'immondizie correvano a ogni piano le ringhiere dei ballatoi di
di capacità (varia nelle diverse province, a seconda anche del prodotto: una per
decima parte del « cogno », a metà della « soma ». nuovi
commercio, 43: per ispese fatte a v barile di zuchero e n casse di
vino vi [in firenze] si vende a cogno, che dieci barili fanno un
15: ricordo come in detto anno a dì 21 di novembre, io fui
poi collocarvi i barili di polvere necessari a far crollare una parte dell'edificio.
galleggiante. 6. medie. distorsione a barile (anche a bariletto, a
. medie. distorsione a barile (anche a bariletto, a barilotto): aberrazione
a barile (anche a bariletto, a barilotto): aberrazione ottica, deformazione
dell'immagine (l'altra è distorsione a cuscinetto). 7. numism.
paga di gabella un barile di vino a entrare in firenze. 8.
de roberto, 150: la villetta affittata a donna isabella... un guscio
-a scarica barile (o barili), a scaricabarile (1a scaricabarili): gioco
: gioco dei ragazzi, che incrociano a vicenda le braccia, dorso contro dorso,
cercando di alzarsi da terra (fare a scaricabarile). -al figur.:
). -al figur.: addossarsi a vicenda un peso, una responsabilità,
, facendo, come scrisse l'ambasciatore a scaricabarili. c. e. gadda,
. e. gadda, 132: giuocare a scarica- barile è un bruttissimo gioco:
(dopo l'adozione di esse, a metà del sec. xix): gabbia
. barlétta), sf. fiaschetta a guisa di piccolo barile, portata a tracolla
a guisa di piccolo barile, portata a tracolla dai viaggiatori (per dissetanti o
l. frescobaldi, 1-104: mandossene a casa sua la nostra botte della malvagia
: barletta, piccolissimo barile da portare a cintura per cammino; e non solo a
a cintura per cammino; e non solo a cintola, ma sulle spalle e altrimenti
, vanno portando le donne che tengono dietro a un esercito. 2.
: che, essendo in quelle contrade a bifolcare al tempo che l'esercito di fra
, 10-78: quando rinaldo ha beuto a suo modo, / a ruinatto il
rinaldo ha beuto a suo modo, / a ruinatto il barletto porgeva, / dicendo
29 (5°4): lui andò a spillare una sua botticina. [ediz.
(508): egli, andò a spillare un suo bariletto]. leopardi,
nell'uso che barletto il quale diceva a un dipresso il medesimo, ma era
giulio, e lo esorto e consiglio a mettere in luogo opportuno i miei libri e
successo. 2. medie. distorsione a bariletto: v. barile. 3
. barile. 3. recipiente metallico a forma cilindrica, che si adopera nei
cilindrica, che si adopera nei forni a gas. 4. scatola metallica a
a gas. 4. scatola metallica a forma cilindrica e piatta, munita di
e di alluminio, che si presenta a cristalli rombici. = dall'ingl.
asciutti [i capperi] s'hanno a porre in un barilotto di legno.
saccenti, 1-2-132: e qui comincia a scior liberamente, / giacché il barlozzo
tenuta, o più o meno, fino a dieci fiaschi. verga, 3-80:
mi ha promesso che allora ci darà a credenza la provvista dei barilotti. nieri
della gente! cicognani, 2-88: seduto a ridosso al muro su un barilozzo di
un suo barilotto sullo stomaco: porge a bere con un mestolo di ferro stagnato alle
vino e correvano i bicchieri da mano a mano. -per estens. ojetti
il suo chiosco, con la tenda a righe bianche e rosse, e lo zampillo
cavalier che la servieno, / ed a terigi che sembra un barlotto, / comincia
che sembra un barlotto, / comincia a dir che tutti le parieno / cavalier da
abbattuto, / forse sei leghe discosto a parigi, / dove giaceva un bel
, 1-2-229: subito il fraticel comincia a sciorre / le sacche, e tira
. (venez. bariloto). sacco a forma di barilotto, una specie di
. 6. medie. distorsione a barilotto: v. barile1. =
vittorini, 5-369: vediamo, a una radioscopia, il bario percorrere i
sul banco due grandi bicchieri, e cominciò a ordinare: un dito di questo
scoperta del minerale risale al sec. xvii a opera del calzolaio e alchimista bolognese vincenzo
« eh, purtroppo! » baritoneggiò, a mo'di conclusione. baritonèsi,
, 4-239: ruggero se n'andava a carlo mano; / rimase la consorte
famiglia radunata. foscolo, v-132: a me par, signor mio, che ciaschedun
abbia in sé una serie di toni a modo d'ogni stromento; e che
, tenori, bassi e baritoni scritturati a posta cantavano il passio che la folla
il passio che la folla pigiata stava a sentire come al teatro. barilli,
si ridurranno le dieci declinazioni dei nomi a due sole, cioè de'parisillabi e
), agg. marcio, andato a male (detto dell'uovo).
, 9-32: sarà mai ver, che a suono o di ribeca / o pur
abbia in parnaso / un omero batacchio a cantar poi / l'alte smargiasserie di tanti
s'adatta agli scialacquatori, e non a i mangiatori. cicognani, 2-175:
e la sua falce lo faceva riflettere a tante altre cose. palazzeschi, 3-199:
... li letti e le ruote a caso or più basse or più alte
: qui fece il mio bel sole a noi ritorno / di regie spoglie carco
torna il dì lungo, toma / a sì gran passi il breve; / e
, / che credi aver sofrenza / a la potenza / immensa, ben sei paza
e forte, / vicin mi veggio a l'una e l'altra morte / e
messo, ben informato di quanto aveva a dire e carco di promesse se buone
e carco di promesse se buone novelle a la donna recava, andò a ritrovar
buone novelle a la donna recava, andò a ritrovar il marchese. straparola, 2-1
figliuole. b. tasso, ix-85: a te pur tomo, di vergogna
un tasso. alfieri, xiii-64: a terra china / veggio purtroppo la onorata
glorie / la fronte carica, stanco a le prove, / depone. serao,
esame di coscienza in chi si dedica a questa speculazione, in apparenza la più
più carica di responsabilità perché si rivolge a gente semplice. pratolini, 9-503:
quale sei più carico che se tu avessi a dosso la fabrica del maggior tempio di
, di crisantemi soffocanti, risplendono, a ricche corone, inondati di secchi d'acqua
violentemente ristretta e compressa negli archibusi carichi a vento: e l'impetuosità e la gagliardia
il moto di restituzione ch'era debito a quell'aria addensata e compressa più del naturale
caporale col fucile carico, e non ha a far altro che star a vedere se
non ha a far altro che star a vedere se il soldato vuol scappare, e
teste di bronzo cariche di tritòlo, simili a bestie in agguato. e. cecchi
, 5-184: nemmeno gli operai addetti a stabilimenti sul porto possono cooperare al carico
-nave da carico: destinata esclusivamente a caricare e trasportare merci. -veicolo da
carico; sì che l'averla non serve a niente. tasso, i-43: riguardevole
e degli effetti ch'egli ha fatto caricare a bordo del suo bastimento, coll'obbligo
merci, anche persone portate in braccio o a spalle). — in particolare:
in particolare: complesso della merce affidata a un mezzo di trasporto (marittimo,
con un certo carrico con uno navilio a genoa. leonardo, i-229 questo
[navi] ne fùr dal pelago a le sirti /... ne le
esser consegnato, non istesse... a ricevere il tè giusti, 2-188:
lui o per altrui, sì ch'a sua barca / carcata più di carco
gli uomini e le donne, destinati a due diverse bisogne portare, entrano in
e per loro natura tali, che a ciascun sesso di ciascuna delle bisogne fa
danno all'occhio fatica senza riposo, a chi può sembrar lodevole o imitabile?
più svelta, vi aggiunse prima che cominciasse a voltarla, tutta quella altezza dove oggi
(269): de'quali il primo a cui la reina tal carico impose fu
, veggendo le condizioni nostre cattive ed atte a peggiorare ogni dì, non credo potere
non credo potere fare meglio che fare a modo d'altri, e volessi dio che
d'altri, e volessi dio che sino a qui avessi più creduto ad altri che
cantare. per la qual cosa opico a selvaggio il carco ne impuse, dandogli per
voi ch'oggi si comprino, / o a me ne date li danari e il
carico alle mie forze disequale, che a me averlo accettato. guicciardini, 81
il negozio. caro, 12-531: solo a me concesso / è ch'io combatta
concesso / è ch'io combatta. a me sol ne lasciate / la cura e
sotto colore che fosse vecchio e impotente a sostener il carico, lo richiamò.
importi questo; che de'con- tradittori a gl'ingegni eminentissimi non si debba, come
dovesse lor rispondere, si dia il carico a persone più tosto basse, ch'altrimenti
ha preso il carco / d'esser ministro a cortese opra e cara. d.
il tempo della partenza, fatto venire a sé d. francesco, il creò cavaliere
carico che gli addossava, che non lasciò a d. francesco luogo al pur sottrarsene
tra due oggetti de'più facilmente presenti a qualunque intelligenza, non lasciano a verun
presenti a qualunque intelligenza, non lasciano a verun filosofo il carico né il tempo di
onorevole carico. pascoli, i-801: a livio il poeta fu dato il carico
. e. gadda, 7-243: a cinque giudici o commissari è stato demandato il
. bandello, 1-7 (i-98): a me pare di darti questo carico di
che in beneficio de la corona e a conservazion di quei popoli saperai imitar tuo
dodici, quindici o ventimila cavalli non pure a vita d'un uomo, ma traspassa
attaccassero punto di ambizione e di superbia a quei che con somma autorità gli avevano
cui credono non dover cadere in pensiero a veruno degli elettori di volerglielo addossare. segneri
tassoni, 4-16: il carico sovran diede a gherardo, / con cinquemila fanti e
alquanto pruovi che carico sia l'aver donne a reggere. alberti, 23: ma
., et credo forse non gioverebbe a sostenere el carco della infirmità. machiavelli,
tirone, uscito fuori pochi dì innanzi a mugnere quelle terre acerbamente, dava più
tenero ingegno, con tutto ciò tengono a mente assai, perché hanno l'animo
, toltomi eziandio lo scrivere, ridotto a notare per passatempo i tocchi dell'oriuolo,
tolto lietamente il carico di trascrivere da capo a fondo un poema volgare ben lungo di
adesso. machiavelli, i-504: simili a costui sono stati tutti gli altri soldati
medesimi carichi. straparola, 2-1: parve a meldina esserle molto carico tener celata così
iddio, che ha fatto questa grazia a voi e vostro fratello; e a
a voi e vostro fratello; e a lui maggiormente, che non sia andato di
imputazione; giudizio, condanna. -mettere a carico, dar carico, fare carico:
dar carico, fare carico: attribuire a colpa, imputare. bibbia volgar.
s'è detto del caso che intervenne a questo vescovo, non è istato per
né bene osservatore della parola sua. a. f. doni, 3-20: come
noi per un errore troppo comune trasportiamo a colpa della cosa ciò che dee mettersi a
a colpa della cosa ciò che dee mettersi a carico delle nostre sensazioni. pindemonte,
uom dunque / sempre gli dei! quando a se stesso i mali / fabbrica,
mali / fabbrica, de'suoi mali a noi dà carco / e la stoltezza
letto che ultimamente vi è stato dato a inserire sul conto mio è falsissimo,
, ha messo quella impertinente menzogna tutta a carico vostro, ignorando la mano da cui
giordani, ii-84: e non sarò dubbio a rispondere se alcuno volesse dargli carico perché
si dia carico di voler far dispiacere a qualcheduno. pover'uomo! se pecca,
i quali del non esser rimasto qual fui a venti- quattr'anni, venuto su in
vissuto. palazzeschi, 1-302: non faccio a loro carico alcuno, sappiate, non
della valle, 409: mando a v. s. iu. ma i
mi comanda... ben la supplico a tórmene quanto più tosto le piacerà il
il carico de'debiti che sono annessi a quella. monti, x-2-182: con
, che fiorito / l'arti risveglia a cui la pace è sprone. manzoni
avevo quasi posto silenzio, et scripto a tommaso da verona costì, lasciassi stare la
te ne vergogni tu? che dài carico a cotesta fanciulla! ariosto, 783:
di castelnovo che volessino porsi insieme et ire a cacciarli, il che mai non potei
con superchia cortesia / si mette altri a lodar fuori di misura / con carico d'
e mio: perché il carico è dato a me, che lo lasso fare.
. d'ambra, 27: a fine che io pensi che venga da altri
figur. ant. danno. — essere a carico: riuscire dannoso. bisticci
in lega con loro, papa nicola mandò a napoli il cardinale di fermo, uomo
uomo santissimo e di grande autorità, e a tutte le potenze d'italia ambasciadori
sieco portava. boccalini, i-64: a tanto cordoglio di cesare si aggiunse il
vostro amore, ho saputo anche venire a trovarvi senza carico della mia riputazione,
(specialmente nel linguaggio giuridico: procedimento a carico; testimone a carico: testimone
giuridico: procedimento a carico; testimone a carico: testimone d'accusa; denuncia
carico: testimone d'accusa; denuncia a carico). ariosto, 292:
mi par che voglino testificar per lui a carico. -e di che? -dicono che
io lo so di sicuro, che a malincuore si comandò di colassù l'istituzione
.. quel protocollo segreto... a carico di quel mastro germano. carducci
, tra gli altri capi d'accusa, a carico dei professori carducci e piazza ponevasi
. pratolini, 9-536: ormai può impastare a carico della gente qualsiasi storia.
qualsiasi storia. -a danno, a scapito di qualcuno. -anche: a
a scapito di qualcuno. -anche: a sua opera, a sue spese, a
. -anche: a sua opera, a sue spese, a suo conto (nel
a sua opera, a sue spese, a suo conto (nel linguaggio commerciale)
farlo mentire di ciò che avea pronunziato a carico della sua riputazione. monti, iv-385
iv-385: trattandosi di un lavoro, a cui senza l'aiuto d'alcuno e tutto
spesa dell'edizione debba andar tutta quanta a carico mio. foscolo, xiv-103: posso
, legate in brochure; spese di trasporto a loro carico. manzoni, pr.
: le spese della peste dovevan essere a carico del fisco. cattaneo, ii-1-253:
i fittaiuoli e i possidenti furono costretti a cangiare i fieni, i grani, i
che impinguarono gli usurai e i banchieri a carico dei possidenti. giusti, v-118
come tutti i deboli, e tentò rialzarsi a carico mio come fanno i dappoco:
esame delle carte eccettera eccettera) fossero a carico del mutuatario. pirandello, 7-106
, come se le spese fossero state a suo carico. bocchelli, i-211: quando
che perfino la senseria alla vecchia stesse a carico del compratore. -essere a
a carico del compratore. -essere a carico: farsi mantenere, - non avendo
: per adesso [i poveri] saranno a carico degli abitanti. parini, 688
ginnasio..., rimangono a carico de'lor genitori, si rendono ridicoli
uomo morale di non vivere nell'avvilimento a carico della società. oso chiedervi perciò un
mia sussistenza. tommaseo, i-317: scrissi a una sorella di mio padre, vecchia
mi facesse da madre; non le sarei a carico, lavorerei. soffici, ii-214
ero ormai il giovane congiunto indigente che vive a carico di chi l'alloggia. sbarbaro
lustri parlano di miseria, di madre a carico, di chi sa che altro
ancora. tenta la corda patetica, tira a impietosirmi. -essere proprio, caratteristico
volgarmente di puntiglio, sono quasi tutte a carico della possidenza prediale, e straniere
iride; quali solo si possono concepire a carico di oneste e servizievoli seterie e
chiese dove si andasse e cosa avessimo a bordo. nasale e formalistica, toglieva il
il respiro. il capitano rispose riuscendo a stento a mantenersi fermo. angelo continuava
respiro. il capitano rispose riuscendo a stento a mantenersi fermo. angelo continuava a leggere
stento a mantenersi fermo. angelo continuava a leggere perché nessuna responsabilità era a suo
continuava a leggere perché nessuna responsabilità era a suo carico. -commerc. mettere
. -commerc. mettere; registrare a carico: addebitare. cattaneo, ii-2-201
tramutazioni ad altra personalità, si registrano a suo carico. infine si ha una rimanenza
1-184: le davano per due recite a giorno trenta scellini la settimana e a suo
recite a giorno trenta scellini la settimana e a suo carico la spesa delle calze.
la spesa delle calze. -riuscire a carico: essere di danno. bartolomeo
quali uomini contra natura 11 corpo fu a disordinato diletto, e l'animo fu a
a disordinato diletto, e l'animo fu a carico. 19. aeron
una costruzione, la forza esterna applicata a un corpo per effetto del peso di
ossea: processo suppurativo dell'osso, a decorso acuto o cronico (in quest'
agro e mordace corrose vengono. a. cocchi, 8-152: quindi s'intende
, se non carino mio, -continuò volgendosi a me -non uscirai curata, ascessi e
prima non avrai detto chi era quell'uomo a cavallo col quale sei venuto fin sulla
? con il loro abitino di seta verde a ricami, con la leopardi,
un atto legale... di dare a profitto de'poveri cento soldi per ogni
/ che roda anche il nome a chi giace; / velato da parietarie /
campanelli. 3. in orologi a pendolo, giocattoli, cofanetti, soprammobili
, soprammobili, ecc., meccanismo a orologeria costituito da laminette metalliche di varia
miei vecchi orologi: / non riesco a far tacere anche nel sonno / quel vento
(campane) '. cfr. a. prati, 232: « carillon è
le comuni celle campanarie ànno una campana a ciascuno dei quattro finestroni ».
è usato come vezzeggiativo, nel rivolgersi a bimbi, a fanciulli o fanciulle
come vezzeggiativo, nel rivolgersi a bimbi, a fanciulli o fanciulle. -spesso per
non mi odieranno poi per essermi venuto a cacciare fra voi senza costrutto. pavese
, 3-53: cinque sei marani, addetti a quell'operazione, che si annunciava tanto
dell'america: sono alberi con frutti a drupa, i cui semi, in
detta appunto cariofillacea) y hanno frutto a capsula o a bacca. comprende
cariofillacea) y hanno frutto a capsula o a bacca. comprende numerosi generi,
generi, tra cui il dianthus, a cui appartiene il garofano. = voce
corolla regolare, costituita da cinque petali a lamina patente e lunga unghia, racchiusa
fiore forma una specie di chiodo simile a quello dei garofani, o piuttosto perché una
nucleo 'e ypà [rp. a 4 segno '. cariòta, v
4 nucleo 'e 0 co pi a 4 corpo '. cariòsside (
secco indeiscente, con un seme solo a pareti sottilissime e strettamente aderenti al seme
potere di fare miracoli) concessa da dio a qualche uomo per l'utilità di
fedeli (mentre la grazia conferita a ogni cristiano per la sua salvezza
stor. nell'impero bizantino, laico a cui veniva affidato l'incarico di reggere
unisce dio all'uomo e l'uomo a dio e al prossimo (secondo il concetto
conforto, dio, ed ardore, / a caritade lega lo mio core, /
caritade, la quale mi facea perdonare a chiunque m'avesse offeso. idem, conv
doni, e la divina caritate sia appropriata a lo spirito santo, quindi è che
, / se ciò non fosse, ch'a memoria m'ebbe / pier pettinaio in
pettinaio in sue sante orazioni, / a cui di me per caritate increbbe. cecco
109: te [padre celeste] a comporre l'ordinato regno / della materia
/ col tuo principio -di somma bontade / a tanta degnazione aver ti vinse. /
accompagna; /... / a l'alta impresa caritate sprona. boccaccio
ciò la mente mia, / che a chi non pensa a lei, provvede e
mia, / che a chi non pensa a lei, provvede e pensa. savonarola
creature sue. garzoni, 1-79: a loro, per predicare degnamente e onorevolmente
animava il popolo e massimamente i ricchi a soddisfare a questo ufizio... di
popolo e massimamente i ricchi a soddisfare a questo ufizio... di questo veramente
., 26 (449): presentiamo a dio i nostri cuori miseri, vóti
che non nel convenzionalissimo soldo, alimento a due odiosi mestieri ad usum ecclesiae,
quel modello dell'uomo sofferente si propose a una serie di secoli. fu una
cristiana carità quanto dalla certezza di trovarsi a contatto per una settimana con le signorine
diseguali. 2. inclinazione naturale a compatire gli infelici e a procurare di
inclinazione naturale a compatire gli infelici e a procurare di alleviarne le pene; sollecitudine
, 1 -intr. (49): a coloro, de'quali era la moltitudine
io non sappia che questa sua carità tira a altro fine. anguillara, 11-158:
più morbidi e agiati debbono esser posti a giacere e di più dilicate vivande esser nutricati
aveva usata la stessa carità, poiché a quelli aveva date le ale maggiori e il
illuminarsi. bar etti, 1-112: a tutti quelli che raccomandano i loro libri
temo non abbia assai capitale che basti a tante grandi pretese. nievo, 1-84
, 8-68: la legge morale serve a non fare del male a noi, non
morale serve a non fare del male a noi, non a risparmiarlo agli altri.
non fare del male a noi, non a risparmiarlo agli altri. la carità soltanto
disse che gli aveva trovato d'andare a giornata nella paranza di compar cipolla,
le fronde sparte, / e rende'le a colui, ch'era già fioco.
, 122: questa caritade e amor a se medesimo non da movimento d'anima,
. piovano arlotto, 8: venne a vici tare il vescovo il nostro piovano
mai carità di lui mi strinse / a far ritorno, torse il passo errante
il suo signore, ma per indurlo a far cosa tanto scelerata, che poi
dovere, / fu carità di patria a cui già morte / cinque tiranni avean
pur sorge di morir consiglio, / a mia fiera ragion chiudon le porte /
punto acutamente lo scrupolo religioso, giunsero a svegliare la carità fraterna. carducci,
: usa d'accompagnare i corpi morti a la sepoltura, in però ch'è grande
iddio molto per bene; e maggiormente a fare seppellire i poveri abbandonati è grande
di carità, el piovano arlotto andava a vicitare piero di cosimo de'medici il
medici il quale era attratto di gotti a letto. pulci, 18-140: e
rimedio levar la commodità di far male a colui che con li buoni trattamenti d'
settimane compartite, e assegnate la prima a lui, le seguenti alla duchessa sua
sua moglie e ai lor figliuoli la sua a ciascuno: e in essa il pensiero
. -mandare per la carità: mandare a chiedere l'elemosina. forese,
sì mendichi, / perché pur mandi a noi per caritate? g. villani,
quale ha detto / queste allegrezze, a voi si raccomanda; / vorrebbe qualche
mi stimo io) la carità per andare a san iacopo di galizia, lo avea
carità », potea indurre gli uomini a far un'opera utile a'loro simili.
tanto, che un benefattore, mosso a compassione del povero cercatore, fece al
per l'amore di dio! ». a quella voce tutti i mendicanti si risvegliarono
qualificazione s'indicano tutti gli stabilimenti destinati a soccorrere qualsiasi specie di miseria; e
alvaro, 7-268: il nostro tempo fa a meno di molti personaggi, come in
: « oh che vuoi che vada a brescia oggi? » diceva uno. «
dei secreti del giuocar delle carte, a laude e gloria di lui, che ci
, i... i fateci a tutti un po'di carità; / fategli
-per carità di: nell'interesse, a causa di. pulci, 6-34:
questo animai seco menato: / non doverresti a ognun modo menarlo; / per carità
tutte e due le mani quel pose a sbatacchiarlo senza d'invogliare la curiosità del
per questo, oggi tu mi sconsigliavi / a cercar più la tancia per mia sposa
: molti nelltnghilterra... attribuirono a cortesia questo procedere del ministro; ma oltramare
, 3-205: la gente comincia perfino a mormorare che a 'ntoni gli fai la carità
la gente comincia perfino a mormorare che a 'ntoni gli fai la carità pelosa.
mi stava sulla cima di un albero a cogliere le frutta: quella creaturina tendeva
! renzo! per carità, badate a quel che fate; pensate all'anima
fornelli per aiutar la mammina, ma a volte, indugiata a mirare l'agonìa
la mammina, ma a volte, indugiata a mirare l'agonìa del fuoco o le
, onorandi padri e maggiori frategli, a parlare alle carità vostre, per ubbidire
molto sana, e che ora abbiate a stare a governo de'figlioli.
, e che ora abbiate a stare a governo de'figlioli. 10.
[dei ricama tori] sono ori a filo, ori a filo ingasiati, ori
] sono ori a filo, ori a filo ingasiati, ori a capuccio,.
filo, ori a filo ingasiati, ori a capuccio,... i punti
punti scritti, punti ricci, punti a fogliami o a crocette, o a figure
punti ricci, punti a fogliami o a crocette, o a figure, punti saccolati
punti a fogliami o a crocette, o a figure, punti saccolati, punti steliini
uomo aiuta volentieri e soccorre li altri a suo podere di quello che dio li ha
mi si move zelo di caritatevole amore a principiare questo libro. f. d'ambra
caritatevoli / oggidì tanto le persone. a. f. doni, 3-56: attendevano
. doni, 3-56: attendevano i gentiluomini a gareggiar della virtù l'un con l'
di risparmio significa luogo di deposito destinato a ricevere e a far fruttare quel poco che
luogo di deposito destinato a ricevere e a far fruttare quel poco che può metter da
quale non abbia per effetto di diminuire fino a un certo punto le affezioni di famiglia
. panzini, ii-385: voleva far capire a mamà che quando in casa c'era
, poi magari indugiare un micolino, a una certa caritatevole condiscendenza, indi poco
una certa caritatevole condiscendenza, indi poco a poco illuminata familiarità, nei confronti « anche
villani, 7-44: e ricevute le damigelle a grande onore, la reina l'ordinò
. straparola, 1-2: lo chiamò a sé, e ridottolo in uno secreto camerino
caritativamente ti ama, tu se'ingrato a non amare lui. = comp
. caritativo, agg. ispirato a carità; caritate vole,
credute aver di forze, che sarà che a quel sommo prencipe delle cose aggiugnerci
legge e'capitoli che aveva imparato a bologna. machiavelli, i-1007: le più
et èmmi intravvenuto in ciò come a quel iudeo fatto cristiano, che
o l'ambizione di crescere più a dignità, sarìano più spro- priati e
, 106: per non lasciare niuna parte a demostrame la vera affezione del suo caritativo
potestà. 3. dedito a opera di carità, benefico (e si
sont tuta amorevre, / eo sont comuna a tugi e larga e caritevre. /
e caritevre. / de mi golza omihomo a chi eo sont pla- cevre, /
patri canonici de la nostra chiesia caterdale a disenare. b. davanzali, i-82
carivéndolo, sm. ant. chi vende a caro prezzo, strozzino.
monte, ii-391: così condotto sono a mal mio grado / ond'è per me
se quel di che ora qui si comincia a trattare, non procedesse, non seguitasse
di s. pellegrino), a foglie spinose disposte a rosetta al cui
. pellegrino), a foglie spinose disposte a rosetta al cui centro sta un capolino
dice, che dall'angelo fusse ella dimostrata a carlo magno per vero rimedio della peste
la parte centrale di un aereo destinata a contenere i posti degli aviatori, i
levigato, il silenzio è un silenzio che a chi ascolta parla una parola indimenticabile.
disus. armatura di legno o ferro a sezione quadrata o esagonale, che si fissa
valore; in seguito il nome passò a indicare monete sabaude e papali del valore
: il giovedì santo lavava i piedi a tanti poveri, quant'egli aveva anni;
di poi gli asciugava... e a tutti dava una veste bianca e uno
cinque carlini il mese, e non avete a far altro che streggiar quattro cavalli e
in cucina, spazzar la casa, andare a la staffa e nettar le vesti.
trovato un bellissimo pesce, io domandai a quello che lo vendeva, quanto e'
. garzoni, 1-797: se ne sta a casa [il piazzare] lieto e
accompagna il cavallier vittorioso col pallio vinto a casa. campanella, i-97: cosa
quindici o venti, / che viveano a giornata d'impostura, / stampando fogli
: le reti formicolavano e scintillavano al sole a misura che s'affacciavano dall'acqua,
giornata ». de roberto, 64: a questa risposta gli toccavano carezze e promesse
che si aggiungono ad altri precedenti quasi a completarli. magalotti, 7-50: e
. marchesa... di mandarmi a donare un bucchero per sorte.
-dare il resto del carlino: lasciare a un altro l'incarico o l'incombenza
non averebbe invitato né prete né secolare a casa sua a ber un bicchier di vino
né prete né secolare a casa sua a ber un bicchier di vino ed egli mai
1713-1783), che ebbe gran voga a parigi nella parte di arlecchino, sotto
. -i). attinente, relativo a don carlos e al suó partito; partigiano
. giusti, iii-301: a questo punto scappa fuori il partito carlista
aperta dalla fazione opposta, s'insinua a fomentare le paure dei principi e dei popoli
sf. marin. tipo di imbarcazione a vela impiegata nelle acque sarde, specialmente
i-48): se noi ci abbigliamo così a la carlona senza aiutar con l'arte
che noi siamo mal nette, vestite a la contadinesca e da star in cucina.
chi ci sta peggio; e vivendo a la carlona, fuggite la compagnia in
per questa volta perdonatemi se vi scrivo a la carlona. dolce, xxv-2-279: non
famiglia ciclantacee, con fusto eretto, a volte somigliante a una palma { carludovica
con fusto eretto, a volte somigliante a una palma { carludovica palmata),
palma { carludovica palmata), foglie a ventaglio divise in 2-4 segmenti, fiori
carmagnòla1, sf. disus. giacca a falde corte di foggia contadinesca che si
corte di foggia contadinesca che si iniziò a portare in piemonte verso la fine del
questo mezzogiorno di luglio, in mezzo a questi libri di crusca che mi guardano
. t., e tirarvi per forza a tondo a cantare anche voi, «
., e tirarvi per forza a tondo a cantare anche voi, « ah $a
carme. ariosto, 36-22: serberò a maggior ozio di provarmi / ch'ogni laude
perch'io creda bisognar miei carmi / a chi se ne fa copia da se stessa
stessa; / ma sol per satisfare a questo mio, / c'ho d'onoraria
in tanto ascolta, e t'apparecchia a tarmi. bruno, 77: credo
, xi-34: gran silenzio intorno / a sé vanti compor fauno procace, /
fauno procace, / se del pudore a scorno / annunzia carme onde ai profani
., 1-8: belle vergini! a voi chieggio l'arcana / armoniosa melodia
regali ire straniere / voli improvviso, a rallegrarla, il carme. manzoni,
fiedi, / e volgi l'alme a glorioso segno. leopardi, 19-105: te
suo carme, una specie di catechismo a uso della vita, illustrati brevemente da
e di forma. carducci, 836: a piè de i monti e de le
de i monti e de le querce a l'ombra / co fiumi, o italia
. giusti, iv-14: si fa presto a piantare in testa ai nostri fogliacci,
livii si trovano congiunti nel fatto del carme a giunone, il qual carme fu composto
sospette. -carmi conviviali: recitati a voci sole o con accompagnamento di flauti
? d'annunzio, ii-600: ma a te vanno i miei sospiri, / a
a te vanno i miei sospiri, / a te, ombra del monte circèo /
la tromba in bellicosi carmi: / a la guerra, a la guerra! a
carmi: / a la guerra, a la guerra! a tarmi, a tarmi
a la guerra, a la guerra! a tarmi, a tarmi! b
, a la guerra! a tarmi, a tarmi! b. corsini,
. per l'etimo, s'è pensato a una forma dissimilata da * canmen,
della vergine; frate o suora appartenente a tale ordine. -carmelitani (carmelitane) scalzi
nelle compagnie girovaghe si presentava da solo a recitare sulle piazze. = dal
/ ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. prezzolini [in soffici,
gli occhi; chi non ha occhi serve a carminar la lana e levar il pelo
rotto il trassero delle mani e menaronnelo a palagio. bandello, 1-54 (i-627
. varrone, 7-54: « carere a carendo, quod eam [lanam] tum
bencivenni, 5-11: la cosa acuta aiuta a carminare la materia, e risolvere la
magistrale da stemperare le medicine. g. a. papini, 36: alcune
a. cocchi, 8-121: per la loro
sono atte [le acque di pisa] a servire di forte ed innocente carminativo,
come poi diremo) un corpo abile a riceverne il tremore, e quasi farsi uno
già tutta fatta, con la bocca rosea a cuore, le ciglia sottili, la
polvere azzurra con riflessi rossastri, usata a volte per tingere la lana e la
, spagn. carmin (nel 1571, a indicare un fiore 'rosso acceso '
visto dipinto, delibero di non andare a casa calda: e perché i miei
, carica di spezierie; roba che sazia a vederla, e non s'ha un
non s'ha un piacere al mondo a mangiarla. 4. persona pigra
. aretino, 8-40: andando a desinare, non poteva con
carnaggio, / fra 'l carnaggio va a veder. 3. la quota
sendo già notte, non credeva d'essere a tempo alla cena per far carnaggio,
per far carnaggio, tra via diede lor a sacco un pollaio. = deriv
lungamente arcuate. cicognani, 3-64: a beppino pareva di scorgere sulla faccia patita
cose in modo simili al vero, che a cotali figure non manca, in un
importanti e de'più difficili da rappresentarsi a dovere, specialmente quando si rappresentano uomini
par esser col leone, / quando a luttieri son presso a un migliaio, /
leone, / quando a luttieri son presso a un migliaio, / ché pute più
spedale di santa maria nuova. a. f. doni, 3-299: sotto
, nel gran carnaio dei miseri, a poggioreale, pure carmela aveva dovuto spendere
luogo più degno, in una camera a pagamento, per impedire che finisse come un
. govoni, 2-105: non credetti a me stesso / quando strappato in alto pei
quel carnaio givasi carponi / piangendo, a riconoscere i suoi cari / morti, i
e di muli morti, alcuni già ridotti a scheletro, altri arrovesciati nel fango degli
sterco, col ventre gonfio che già cominciava a putire, le zampe sconciamente allargate.
riceverne immagine più pronta, che figurandosi a posare il piede su quel luttuoso carnaio.
. sacchetti, 163-35: e andatosene a uno speziale, comperò un quaderno di
: « or veggiamo s'io serò presto a fare un testamento come ser nigi *
m'è cascato di questo carnaiuolo circa a quattordici lire di moneta. burchiello,
, io: un camaiuol da uccellare a pesche / vidi senza bulletta con un
lorenzo de'medici, 167: tomonsi a casa chi tristo e chi lieto; /
carne. machiavelli, 891: tornato a casa, si cacciò in piedi un
: e per questo così volontarosa correvi a rinchiuderti nella tua cella, femina di
facea conto del ruffianesimo. tutti smascellarono a udire un parere così strano in un filosofo
si delettò e non vorrebe aver compiaciuto a se stessa: ed in questo modo viene
se stessa: ed in questo modo viene a poco a poco a dispogliarsi dal presente
: ed in questo modo viene a poco a poco a dispogliarsi dal presente stato,
in questo modo viene a poco a poco a dispogliarsi dal presente stato, attenuandosegli la
e polputo, che si informa presso a poco dallo stampo d'una cipolla. d'
che già le entrò nel grembo, a risgorgarne / in pullulio di voli e di
materiale, corporale, secolare (contrapposto a spirituale, celeste, ecc.).
amor carnale: tutte le cose che fanno a proposito suo e tutti e'mezzi che
viverai? sarai vilipeso da ciascuno. a. f. doni, 3-200:
garzoni, 1-69: l'amor carnale portato a parenti di fuora, a quali si
carnale portato a parenti di fuora, a quali si donano i beni e la robba
come altri dice, carnale, opponendola a spirituale... così s. bernardo
, ma che spesso costituiscono un limite a penetrare la realtà dello spirito. campanella
chiaro e pio e sagacissimo, atto a persuadere tutti quelli che vivon per ragion
stato umana e prudenza carnale machiavellescamente, a riconoscere la vera vita. 3
valendo, / ed astenendo -a vizi ed a peccato. idem, ii-280: intanto
: intanto che donna incrina il core / a carnale fallore, / for di lei
/ che la rascion taupina se 'nchina a quisti male; / deventa bestiale e
, inf., 5-38: intesi ch'a così fatto tormento / enno dannati i
. m. villani, 1-52: cominciò a usare senza freno la sua lussuria,
che il caldo naturale di quella età a perdere comincia le sue forze. fioretti,
io me ne servivo per ritrarla, a proposito per l'arte mia: ancora
ruffiani, e che non tengano camera a nolo meschiando la mundizia esteriore con l'immun-
, e alle sensibili cose inclinato, a stento si può interamente disviluppare da'desiderii
e alte visioni del terzo cielo, a mostrarsi nell'arena de'combattenti carnali: costretto
nell'arena de'combattenti carnali: costretto a rilevare il segreto del suo animo, lo
loro bramosìa carnale era di certezza visibile a tutti. saba, 272: la mia
dolcezza carnale. -assalto carnale: aggressione a scopo di violenza. e. cecchi
e. cecchi, 6-206: ecco a tre giorni uno dall'altro,.
-figur.: con riferimento a cose che hanno stretta relazione fra di
sono sorelle carnali e si tengono sempre a braccetto. bocchelli, i-278: insorgeva
, dica chi dir vuole, / a chi ne può aver, sono i fiorini
il povero, e se non potete sovvenire a tutti, almeno con lieto cuore gli
lungamente retti da diversi re, insino a tanto che si fece el matrimonio tra don
berni, 65-42 (v-215): a lui son io carnai sorella nata. grazzini
pegolotti mi chiamo. -che avete voi a fare con messer tommaso pegolotti padron di quella
e desiderano che li suoi figlioli vadino a lei non con audacia, ma con sicurtà
, come nostro tutore, di far venire a torino la mia sorella carnale, giulia
la stessa passione con cui l'avrebbe insegnato a un suo figlio carnale: nonostante ciò
: il freddo mi faceva camminare stringendomi a mio padre, che alla stretta della mia
disiderate abbattere la signoria di tunisi. a. pucci, cent., 86-31:
affezione che si richiede, leggiermente cominciai a stropicciarla. aretino, 2-248: quei tali
tre amicizia, circa ciò hannoci laudato a caso: ché, se avessero penetrato
affezione, pigliavano i passi per assaltare a man salva il disarmato animo della semplice
un cieco istinto / carnale, armato a tua sola difesa. e. cecchi,
, che uno finiva sopratutto per partecipare a quello. n'era corrotto e ubbriacato.
, 2-363: * carnale ', canapo a più doppi, che passa per
, che passa per due bozzelli a più taglie e serve a issare qua
per due bozzelli a più taglie e serve a issare qua lunque cosa e
carnalismo, sm. letter. tendenza a rappresentare con compiacente realismo vicende di
. da carnale1, creata in contrapposizione a spiritualismo. carnalità, sf.
de'campi contentava, / né era data a carna- litade. g. villani,
attualmente, ma il pensiero gli verrà a tedio e correggerà se medesimo.
dentro so'tutte piene di carnalità. a. f. doni, 3-138: la
direi quasi urtante, che bisogna annettere a tali concetti, quando si parla di
: vediamo che non tutti si accordano a cercar la felicità dove ella è riposta,
potrei con la mia castroneria aggiunger mai a la loro, io non vo'dire
: vecchia increspata mi facean chiamare / a colu'solamente che giadisse / più carnalmente
, alla lettera, materialmente (contrapposto a spiritualmente). buti, 2-747:
,... e dovea poi intrare a studiarla spiritualmente,... elli
i-298): era riputato biasimo grande a chi, nato di stirpe nobile, carnalmente
1-5 (i-81): io astretto sono a così fatte ore venir a darvi fastidio
astretto sono a così fatte ore venir a darvi fastidio e noia; a ciò che
venir a darvi fastidio e noia; a ciò che se vi piace meco vegnate
par esser col leone, / quando a luttieri son presso a un migliaio, /
leone, / quando a luttieri son presso a un migliaio, / ché pute più
pel corvo ancora; ma il corvo avvezzo a 1 carnami, non ne fé *
: che sì pover morìo, che a far lumiera / di quel suo corpo al
e fetido carname / vedi gli altari a lui fumanti alzarse. d'annunzio, iv-2-21
nello stesso istante diventare qualcosa di simile a quel carname miserando. mi vedo benissimo
carne. forteguerri, 6-30: entrano a mensa, e in duo boccon va
carnami. comisso, 7-194: sotto a quei portici i negozi si susseguivano traboccanti
delle sue vestimenta disadatte, e vede a suo modo il carname che ostentano le
curiosità: all'occhiello del tait, o a quello del paltò, una camelia rosa
delle guance, poiché l'artifizio riusciva a dare il tono molliccio e caldo del
il tono molliccio e caldo del neonato a quelle vecchie fibre. 4.
/ egli allor mise un gran carname a fuoco. 6. locuz
, / ti paion cose da piacere a dame? = deriv.
carnescialare), intr. divertirsi dedicarsi a passatempi piacevoli e allegri; far carnevale
questo avvenne il dì di carnasciale, a dì 25 di febbraio. a. pucci
, a dì 25 di febbraio. a. pucci, ix-407: per carnasciale
viver tra le zolle, / vengono a farsi a'cittadin vicine. velluti, 172
. velluti, 172: si condusse a volerlo impiccare il dì di carnasciale.
del carnasciale soleva esser tutta dissoluta, a questa volta è stata in gran devozione
cose dette, invitò tutti e'suoi a comunicarsi el dì di carnasciale in san
: del quale feci rompere la quaresima a un cane; che, se sapesse
silenziose di un codice mediceo di canzoni a ballo. 2. ant.
: canzoni che si cantavano nel carnevale a firenze accompagnando le mascherate (v.
e magari un dantino inglese col testo a fronte e una raccolta di laudi dugentesche
oche. soffici, ii-390: in mezzo a tale trambusto trascorrevano ogni tanto carri
cicognani, 3-92: non poteva far a meno di concentrar la forza per alzare
compagni, 1-26: però che ivi a picciol tempo si cambiò fortuna; e
membra per recare alla terra vittuaglia, e a tanto si condussono, che altro che
voi potete andarne, / e ritrarre a color che vi mandaro, / che 'l
, « la pelle, / né a difetto di carne ch'io abbia; /
ricevette; e come cavalcando procedessero, a cotal conte così il lebbroso disse: tanto
nelle tue carni non le riscaldo, a cavallo non mi potrò tenere. allora quegli
od uom di carne e d'ossa. a. pucci, ix-395: le braccia
grandezza; e le sue mani / a tutti i corpi umani / passan, purificate
addosso *. anonimo, ix-961: a quella fonte ci son due guerrieri,
cenar de le lor carni crude. a. f. doni, 3-137: io
. doni, 3-137: io viddi aprire a questo mostro un lembo de suoi panni
mostro un lembo de suoi panni, sotto a i quali era una carne piagata e
quali ora parliamo, passano da sangue a sangue, da linfa a linfa, da
passano da sangue a sangue, da linfa a linfa, da viscere a viscere,
da linfa a linfa, da viscere a viscere, da carne a carne, non
da viscere a viscere, da carne a carne, non da sughi di vari sapori
, non da sughi di vari sapori a sangue, da acqua a linfa, da
vari sapori a sangue, da acqua a linfa, da frutti a viscere, da
, da acqua a linfa, da frutti a viscere, da erbe a carne.
da frutti a viscere, da erbe a carne. vico, 394: in america
, 394: in america, nascosta fin a due secoli fa a tutto il resto
, nascosta fin a due secoli fa a tutto il resto del mondo...
, ii-915: la schifiltà dell'aquila a due teste, / che rivomisce, come
mi son presa tutta la carne che manca a voi due ». era infatti un
non schiva, / che non vada a trovar la carne viva. boccalini,
con sollecitudine e diligenza grande si posero a tagliar il male delle croste di quelle
altro che un di quegli storpiati che stanno a chiedere le limosine intorno alle chiese.
di persona, ma tutto ben rispondente a proporzionato: di carni bianche, e in
/ poscia c'hai 'l sangue mio a te sì tratto / che non si
carne umana in procida, ove condannò a morte un sartore perché avea cuciti gli abiti
rosso di san secondo, 2-140: dica a me, piuttosto, dottore, dica
me, piuttosto, dottore, dica a me! che se io non entro da
ma io m'interesso più degli altri a colei, ch'è carne battezzata.
. la paternità del motto è data a napoleone, il quale può averlo pensato ma
., 30-127: quando di carne a spirto era salita, / e bellezza e
cresciuta m'era, / fu'io a lui men cara e men gradita.
pur fare da coloro, che imprendono a fare penitenza; a'quali conviene patire
, ché io amo molto meglio di dispiacere a queste mie carni che, facendo agio
cui si ferma / ogni miseri', a l'alma, al cor nemica, /
pianti e posi ogni fatica / e furi a chi ben vive ogn'ir'e tedio
e contemplazioni... per servir a dio e macerar questa misera carne, disse
carne che lo riteneva in roma. a. f. doni, 3-90: pasife
. che poi un'anima per congiongersi a corpo infetto ricevi infezione spirituale, esser
, 5-27: mancando alfin lo spirto a l'infelice, / troppo a se stesso
lo spirto a l'infelice, / troppo a se stesso di piacer gli spiacque;
di piacer gli spiacque; / depose a piè de l'onda ingannatrice / la
i-425: considera quanto alto premio prometta a chiunque vorrà, non già dar morte
chiunque vorrà, non già dar morte a questa carne medesima (che tanto non
sono diviso, e ornai divenuto grave a me stesso: mentre lo spirito spingesi in
epilogo o commiato sono esortati gli spettatori a castigare la carne e a pensare alla vita
gli spettatori a castigare la carne e a pensare alla vita eterna. carducci,
encamò. / poi che fo homo a morte lo desti, / e la sua
lo desti, / e la sua carne a nostra malattia / fo medicina che l'
era strettissimo e da indi giù largo a guisa d'un padiglione e lungo infino a'
bacino; e mentre gli gittava l'acqua a dosso, tutta la lebbra cascava,
l'uomo e la donna si tornano a reintegrare nel matrimonio e coito in uno
, ix-50: che se tanto a voi piace / veder in polve questa
santo generale [dei padri], a cui commettere la conversione delle malvagie femine
la cute agli altri? un vende a tutte voglie / della figlia la carne
, e il suo cuore si rivolge a dio. sbarbaro, 1-136: in quella
alla legge, perché non s'estenda anche a quelli che la predicano, perché non
tutta la folla, non da voce a voce ma da carne a carne.
da voce a voce ma da carne a carne. 12. l'
e1 corpo di cristo che è sopra a tutti i sacramenti della chiesa, donde
nel quale sacramento è ogni perfezione. a. f. doni, 3-77: mai
degnò venire / la maestà sovrana / a prender carne umana / nella virgo maria
, per tene salvare e per menarte a la via, / carne sì volse pigliare
, e carne mortale; e sopra a essa carne del dolcissimo corpo suo ha puniti
cui discese il nostro immenso iddio / a prender carne con umanitade / giusto,
vestir. campanella, i-36: quinci impara a stupirti in infinito, / che l'
venite, o figliuoli di dio, venite a satollarvi della divina carne, e a
a satollarvi della divina carne, e a dissetarvi del sangue divino. 13
con il putto gesù che fa festa a un s. giovannino, portogli da
delicatezze della natura; grazie che la natura a pochi dona. le donò al tiziano
le donò al tiziano, al correggio, a guido, al domenichino, al wandyck
, al domenichino, al wandyck e a pochi altri. soffici, v-i- 220
d'esso giovanni, quando era giovane a venezia, e nel medesimo quadro il
allora, per l'età di presso a dicessette anni, tutta in muovere e
colei che ti dài nelle mani degli uomini a fare strazio, scherni e scempio delle
: ogni carne e pesce si vendesse a peso, e ogni volatìo certo pregio convenevole
vino e carne egli fe'dare / a rotolando, che a berta tornone.
egli fe'dare / a rotolando, che a berta tornone. bisticci, 3-355:
addrieto. sannazaro, 6-97: cominciammo a mangiare le carni de'sacrificati vitelli,
mangiai ieri. tasso, n-ii-345: a me basterà, dissi io, se pur
giova / delle carni arrostite, e a piena gola / di soave ileo cioncar le
, ora che i cristiani avevano imparato a mangiar carne anche il venerdì come tanti
dalla carne e dal vino, col quale a tavola la rimpinzavano, ne era diventato
sostanziose, gli piaceva l'abbondanza, a chi il vino, il grano,
, il grano, la carne, a chi le donne e i marenghi.
animali macellati, e che si vende a pezzi; essa comprende la carne bovina,
oppure cotta, poi seccata in stufa a 50-60°. -carni insaccate: carni di
: carni di maiale finemente tritate miste a grasso, polmone, sangue, cotiche,
confidenza che mi porti, mi fa sforzare a fare ciò che domandi; fa'd'
parte. e mi parrà d'essere a cena con gli eroi, al tempo de'
per molte centinara e migliara di leghe, a venire segale parasito, non eran d'
dall'abitatori di quest'isola et le portano a quelli che e magnano ogni cosa.
di latta che permettono di conservarla fresca a lungo. pavese, 6-275: scherzammo
, 6-275: scherzammo invece sui gitanti che a quell'ora mangiavano freddo e carne in
. -estratto di carne: preparato a base di carne, pastoso, consistente
]: questi cotali pesci son convenevoli a natura d'uomo, perché la loro carne
lorenzo de'medici, 167: tornonsi a casa chi tristo e chi lieto;
, palle. -a carne, a carne nuda: senza impedimento di vesti
nuda: senza impedimento di vesti; a diretto contatto con la pelle. -avere,
pelle. -avere, portare, vestire a carne, sulla nuda carne: indossare
nuda. cavalca, 17-i-58: portava a carne ciliccio aspro, e di sopra
mirabile fervore faceva asprissima penitenza, portando a carne sacco asprissimo, e di sopra un
interroghi del suo male, e che a carne nuda si vegghino le parti offese,
omnia saecula saeculorum. con questi, a carne lasciata, spererei che detta una cosa
dovesse esser quella: e che avesse a finire quella cara canzoncina che comincia:
: avere, dare, volere qualcosa a condizione estremamente favorevoli. beccuti,
man noncovelle intero e puro, / com'a dir, darvi la carne senz'osso
molta, troppa carne al fuoco, a fuoco, a cuocere: intraprendere contemporaneamente
carne al fuoco, a fuoco, a cuocere: intraprendere contemporaneamente troppe imprese;
, / pone ad un tratto troppa carne a foco. grazzini, 4-424: infine
4-424: infine i'ho messo troppa carne a fuoco: che mescolanza, che guazzabuglio
: noi per non metter tanta carne a foco, avemo ordinato che i capitani
che i capitani domandino di grazia tempo fino a domattina. manzoni, pr. sp
ogni scalzacane vorrà dir la sua; e a furia di metter carne a fuoco,
; e a furia di metter carne a fuoco, non s'avrà il pane a
a fuoco, non s'avrà il pane a buon mercato; che è quello per
fuoco, ma quando il cervello comincia a entrare in zurlo, io non ho saputo
, io non ho saputo mai tenerlo a cavezza. verga, 4-27: « sapete
di concorrere pure all'asta vossignoria, insieme a qualchedun altro... ci starei
credito, sulla onestà proverbiale del padre, a cui si attribuiva anche un patrimonio che
c'era. aveva messo troppa carne a cuocere, e adesso mancava la legna
carne; se io mi pongo questa sera a giacere in su questo letto durerò fatica
in su questo letto durerò fatica assai a rizzarmi suso. -essere, riuscire
: annoiare, diventare insopportabile; venire a noia. grazzini, 2-135: e
infastidirlo, e che egli m'avesse poi a dire, che io fussi carne grassa
mai di me curato, mi son proveduta a la meglio che ho potuto. aretino
far preda (riferito per lo più a uccelli da rapina). pulci,
. pulci, 23-22: si difilava a lui come il falcone / quando ha
per far carne prese / tarmi, a predare andiamo. idem, i-269: era
davanzati, ii-145: i soldati attendevano a far carne, e il popolo bottino.
uso, sì 'l fa andare a sella e purgalo; ma chi n'è
che un porco cresce in carne 9 a io libbre per ogni bushel (decalitri 3
fu bisogno fare uno scavato nella tavola a cui mangiava. carducci, i-998: se
come vitelle di latte, sedute, a piè di qualche faggio, fan sosta per
le pareva di vederla, là, davanti a lei, in carne e ossa,
« siete in molti quassù? » chiesi a giorgi. « non conosce la zona
umana / angioli né diavoli. / vale a dir, volle che l'uomo /
andata ho presa; / e grazie a dio la carne non mi pesa.
pananti, i-358: più d'uno, a dire il ver, soffia e borbotta,
con ciò il regaldi ha preso due piccioni a una fava, ha parlato cioè dell'
cioè dell'egitto, e fatto una carezza a quel chiericato mezzo e mezzo, né
sa di partiti e non riesce / a impietosirvi più con la sua lagna.
. varchi, 24-14: daiti tu a credere, pezzo di carne cogli occhi
quello che voi fate. g. a. papini, 213: un ricco nostro
un vescovo, ottenne che egli ordinasse a sacerdote uno che era, per dirla
carne con gli occhi, avvengaché fino a quel tempo sua opera impiegata non avesse
e sembrava che si divertisse mezzo mondo a prolungare le condoglianze -il veleno che gli
ad uomini in carne viva. -vestire a qualcuno le carni: generare un figlio
giovedì, carne stracca: con riferimento a donne inoltrate negli anni. -carne tirante
-carne nuova e denari freschi: si dice a chi, rimasto vedovo, piglia una
delle sue malvagità. g. a. papini, 72: un tal uomo
[un saccomanno] manda il burchiello a portare quel nobil regalo al podestà di
ballata '. -tanto vive il lupo a carne come il lepre a erbe:
vive il lupo a carne come il lepre a erbe: le differenze tra gli individui
non vedete? tanto vive il lupo a carne come il lepre a erbe.
vive il lupo a carne come il lepre a erbe. -tra carne e unghia
giunco che la carne: con riferimento a cosa il cui utile è sproporzionato al
sproporzionato al costo e alla fatica necessarie a ottenerla. 25. acer. carnóna
. v.]: come fa egli a mangiare quella tanta carnona?
. chi esegue le sentenze di condanna a morte, boia, giustiziere; chi
, boia, giustiziere; chi sottopone a tormenti i prigionieri, seviziatore.
. panzini, i-496: era press'a poco l'ora lugubre in cui l'esecutore
delle fiaccole se la ghigliottina è montata a dovere. bratteati, 4-50: nerone
contempla sterchi. tasso, ii-70: a me [furono] i parenti e
o i castighi bisognerà raddoppiare, rincrudire a segno di farsi carnefici in luogo d'educatori
pane che quello del carnefice, andrò a dimandare l'elemosina. leopardi, 886
, i-16: la vostra colpa innanzi a quelli che vi uccisero fu la vostra
3. agg. che eseguisce la condanna a morte; che tormenta crudelmente; spietato
egli il collo magnanimo distende / sicuro a la carnefice secure. carletti, 135:
... / la schifiltà dell'aquila a due teste, / che rivomisce,
che si muta in cordiglio intemerato / a cingere il carnefice squarquoio. alvaro,
ero il solo uomo presente, vedevo a tratti certi sguardi posati su di me
celebrò in atene un mestiero che valeva a coronare il delitto, a insanguinar l'innocenza
che valeva a coronare il delitto, a insanguinar l'innocenza, ad esaltare le
ad esaltare le usurpazioni degli opulenti, a santificare le libidini della democrazia e le
e le carneficine non erano ancora pervenuti a sformare l'impronta della innata grandezza.
mannaia, lo stupro, la carneficina a polvere e ad arme bianca erano i sogni
uccisero senza fissare le vittime, uccisero a fucilate, attraverso le grate delle finestre
attraverso le grate delle finestre, uccisero a colpi d'accetta, uccisero sfracellando i
ii-25: ebbe per ven- totto anni a provare ad una per una tutte le più
... di mannaie. l. a dimari, 1-36: e qual martire
; e il popolo vi accorre come a solennità. i delitti intanto crescono co'
. manzoni, 817: venne poi a dirgli che il suo raccomandato era sentenziato
dirgli che il suo raccomandato era sentenziato a morte, con tutta quell'aggiunta di
muscolose, come io penso. a. cocchi, 8-256: le superficiali gangrene
dolci, vane stelle vi si specchiavano a rimirarsi. nell'olezzo e nel carneo pallore
tanto grasso nel mezo appiccato, che a guisa di cocchiume turi la botte.
panzini, iv-114: 'carnesecca', chiamano a firenze, il lardo venato di magro:
varchi, 18-1-430: affineché non fussero costretti a mangiare, come dicevano essi, la
7-275: questa città avrebbe potuto continuare a vivere di arte, di amori, di
coccarde tricolori, facevano cortei da mattina a sera, e, sopratutto, parlavano,
reale / e di far un signore, a simiglianza / di qualche re o signor
ha veduto i putti il carnovale / fare a firenze in una strada a'sassi.
che si fanno per carnovale, e fu a que'nobili giovani fiorentini molto grato,
alle cose del suo regno, è solito a quel tempo andare a prendere aria,
, è solito a quel tempo andare a prendere aria, e fare un po'di
lecito di strappar dal viso la maschera a colui che in tempo di carnovale se
monti, i-198: giacché meditate di venire a roma, questo sarebbe il tempo,
il tempo, tanto più che andiamo incontro a carnovale. foscolo, xv-370: anche
carnovale. foscolo, xv-370: anche a me il carnevale diviene noioso; né
svevo, 2-434: pareva impossibile che a quella temperatura fredda e umida resistesse il
giornate pratesi di gran vento, quando a vespro la città si empie d'un incessante
, / o la stagione, / a non aprire mai le proprie sale? ungaretti
iii-293: il realismo appare dapprima come reazione a uno spiritualismo esagerato, e a un
reazione a uno spiritualismo esagerato, e a un ideale divenuto rettoria)...
del furore; l'italia da venezia a napoli era un solo carnevale, del tutto
machiavelli, pensoso ed inquieto in mezzo a quel carnevale italiano, giudicava quella corruttela
francesi seppero che i prussiani erano giunti a verdun e a longwy. dietro il carnevale
i prussiani erano giunti a verdun e a longwy. dietro il carnevale rosso,
sotto qualcun di questi abiti posso arrivare a chiarirmi di qualche cosa, la signora
carnevale. -al figur.: riferito a persona grassoccia e di aspetto bonario.
afflitti; ed in tale maniera verrebbono a conseguire il carnovale di qua e di
tant'astinenza, / che basti a soddisfare a ogni gran male.
tant'astinenza, / che basti a soddisfare a ogni gran male. ci fosse
; e viceversa. carnevale che a milano si protrae fin nella -chi
rito ambrosiano, la quaresima inizia a preoccuparsi e a prepararsi alla morte.
la quaresima inizia a preoccuparsi e a prepararsi alla morte. alla quadragesima
caro, 12-ii-27: questa mattina era a cavallo per -di carnevale ogni scherzo
burla. darmi intenzione di venire a piacenza con me, fatto il
nostro appetito le esposizioni le inaugurazioni primo a se stisso non castica, / riprendere non
, una darsi di non avere a ritoccarlo co'colori che abbiano colla
sono più grasse, e perciò più atte a far colla; la quale iii-4-38
sì festose, serve per dipignere a tempera e indorare. carena, 1-347:
cupolette e pinnacoli vari, di tipo russo a quasi, un po'tirannide cattedrante, la
, è... aspettare di essere a tu manifestazione, un avvenimento, uno
non insinui sul mio nero cappello a cencio la carnevalesca rama bilancia giunta di preso
zoo di nuova aiuta il povero a campare; o rifilare il carniccio al figlio
assolva! ma basta un nonnulla a guastare il tono, a portare fuori
basta un nonnulla a guastare il tono, a portare fuori carreggiata, a introdurre suggestioni
tono, a portare fuori carreggiata, a introdurre suggestioni perturbatrici. per 3
disus. lo strato di pelle degli animali a un nonnulla subentra l'aria carnevalesca,
di allora s'erano dati, e che a lui pareva et nascon le setole, corto
. spreg. carne. nevale, a quaresima già iniziata; manifestazione d'
278: uno [dei piccoli] seguitava a poppare in aria, con la bocca
cicognani, 3-6: era una gioia a vederla camminare: chi le aveva regalata
regalata tanta grazia? i capelli morati, a onde, e la bocca d'un
un bigliettino due o tre giorni prima a uno di quelle parti, cacciatore di mestiere
ecc.) che il cacciatore porta a tracolla per riporvi la selvaggina.
] / lento, più lento, a radere / il vagheggiato suolo; /.
fratte onde al vespero, / chino a palpar gli stracchi, / reddia, colmo
, o si sdruscia nel suo carniere a manicargli il pane e il cacio della
la scarsella ». e pongli mano a un carniere ch'egli avea. bandello
accogliere, e prendeli quanto tu sai a l'improviso, che di continovo non abbiano
che di continovo non abbiano un carniere a cintola pieno di così apparenti scusazioni e
ipocrisie e simulate parole, che è forza a creder loro tutto quello che dicono.
sm. raro. eccesso di alimentazione a base di carne. carnitina,
benefizio della digestione dal solo fermento. a. cocchi, 5-2-108: e in ciò
(con riferimento all'uomo). a. cocchi, 5-2-146: la città nostra
quest'è il pesce pastinaca, applicato a una cosa che non ha né capo né
bruno, 3-83: tutti son convenuti a farsi un carnivoro lupo col mangiar d'
detti propriamente carnivori gli animali appartenenti a un ordine, ben caratterizzato, di mammiferi
con dentatura completa, grandi canini atti a lacerare e molari più o meno cuspidati,
in essi creati da dio gli ordigni a bella posta per un tal fine. rajberti
vivere autotroficamente, ma che, trovandosi a vegetare su terreni poveri di azoto,
vedo in queste grinze -come grinze? a queste carnocce tirate. carnosina, sf
]: tuttavia si truova approssimare più a caldezza tra carnositade e magrezza; ma tuttavia
tanti muscoli e polpe del petto essere fatti a benefizio e aumento del moto delle alie
vasari, iii-410: fece fare [a michelangelo]... una figura
[raffaello] allo studiare gl'ignudi ed a riscontrare i muscoli delle notomie e degli
annunzio, iv-2-141: la testuggine esitava a toccare le foglie, e nell'aprire
orizzonte, su da una leggera maglia a righe bianche e azzurre che gli fremeva
coda, che vanno d'ordinario amendue a mettere nelle ossa, e di una parte
, dove due donne piangenti muovono veramente a piangere con esso loro, e sono le
particolare: in botanica, con riferimento a foglie, spesse, massicce, molli,
in quella freddezza dei petali carnosi sino a spezzare i petali e a far nera la
carnosi sino a spezzare i petali e a far nera la gardenia. slalaper,
carnosi / di un bianco abbagliante / a verticillo attorno al cuore / delle corolle
di grosse parieti o tuniche, e va a metter foce nel canal grande ulivastro.
agata gli sta davanti, gli sorride come a buon conoscente, come quando il tempo
tende una mano, schiude la bocca a quel suo sorriso del labbro superiore carnosétto
= dal nome del chimico m. a. camot (1893-1920).
, e uno di essi mi ha avuto a cavare un occhio, perché schizzano cert'
, per accostamento paretimo logico a carne. carnuto, agg.
, un oggetto, una cosa inanimata a cui si è legati da affetto,
sentirne affetto, tenerezza. -esser caro a qualcuno: esserne amato, riuscirgli simpatico
i-2427: al fino amico caro, / a cui molto contraro / d'allegrezza e
compassione agli afflitti; e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è
come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente richiesto, li quali
miei, più de la vita / a me cara amarilli, e dove vai /
: o caramente cara, / certo a me quanto cara ingrata sei, / se
fra le quali assai / più care a te dell'adamante istesso / cerchietto inciso
ti faccia / de la pudica altrui sposa a te cara. alfieri, i-240:
fatai quiete / tu sei l'immago, a me sì cara vieni, / o
fuggire; ma dove? si pensa a tutti i luoghi dove si potrebbe fuggire,
. -avere, tener caro, avere a caro: tenere in grande conto, apprezzare
possedire, / granne è l'onore che a deo fai, / quanno en lui
, purg., 23-91: tanto è a dio più cara e più diletta /
, 6-1-312: molti molto più hanno a caro li loro cani, che li poveri
cino, ii-590: ma, per servire a lui [amore], quella diservo
/ m'è cara sol di stare a la finestra, / perch'io di lei
che tu avessi avuto tal marito quale a te secondo il parer mio si conveniva
a caro, / e teco ne verrà con
può sanar quel che ha ferito / e a la errante mia vita dar sostegno.
suo marito. sannazaro, 11-182: a l'uno diede il bel vaso,
l'uno diede il bel vaso, a l'altro una cetera nova, parimente di
. machiavelli, i-543: lo confortò a stare di buono animo, mostrandogli avere
di quelli. bembo, 1-18: a costui senza dubbio, o per diffalta estrema
nostro si ritrovan rade [donne] / a cui più del guadagno altro sia caro
si ritrovassi il furto, arebbe auto molto a caro che io fussi morto. della
per alto destin dal cielo eletta / a la salute universal d'arcadia, / chi
ed esce? tassoni, 274: a cui piacea la tenerella etate, / donzellette
maniere / or saettar con le compagne a gara, / or cantar sole, or
, / or cantar sole, or carolare a schiere. marino, vii-296: siamo
schiere. marino, vii-296: siamo a credere costretti ch'a dio gratissima e
, vii-296: siamo a credere costretti ch'a dio gratissima e carissima sia la musica
205: gli distribuirò [gli esemplari] a questi dotti amici, i quali avranno
: or, belle donne, voi areste a caro / saper chi èn questi.
, se posso ridurre una mia cugina a venire con me a montenero, può
ridurre una mia cugina a venire con me a montenero, può essere che ci vediamo
. -oh! che l'avrei tanto a caro. p. verri, i-369:
« mi ammazzino, che l'avrò a caro, perché la verità l'ho
e pronto / scoprir qual d'essi a la tua dama è caro. alfieri,
ad aver fiducia nel detto d'un uomo a cui è caro il tuo onor quanto
cui è caro il tuo onor quanto a te stesso. cuoco, 1-245: tu
lo spirar. idem, 22-89: a voi ripenso, o mie speranze antiche,
o mie speranze antiche, / ed a quel caro immaginar mio primo; / indi
cara mio fratello santo... a quest'ora sarei a portar gesso sulle
santo... a quest'ora sarei a portar gesso sulle spalle! pascoli,
sere torinesi, certo / ambiente caro a me, certi salotti / beoti assai,
via più, che luci d'oro, a mirar cari. algarotti, 2-11:
latrati improvvisi i cari sogni / troncare a la tua dama. giusti, i-180:
la società, gentile l'accoglimento; a queste cerimonie bisognò una buona ora.
frammento? faldella, 2-55: andiamo a veder girare dolcemente quelle teste zeppe di
convivio non fosse tanto splendido quanto conviene a la sua grida, che non al
grida, che non al mio volere ma a la mia facultade imputino ogni difetto:
finezze e le lusinghe più esquisite che a lei suggeriva l'infiammato desiderio di una
signor cardinale [di riciliù], a voler cozzare con un conte duca,
5. come vocativo, nel rivolgersi a una persona (sia direttamente, parlandole
, / tu dèi essere acorto / a diritto ed a torto / in dicer ben
tu dèi essere acorto / a diritto ed a torto / in dicer ben di lui
di lui, / e per fare a colui / discreder ciò che dice. guittone
siate ormai di voi stesso più avaro / a quel crudel che'suoi seguaci imbianca.
de'servi di gesù cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo; con desiderio
19): essendo da dio rivelato a santo francesco il pensiere del prete, sì
prete, sì 'l fece chiamare a sé, e dissegli: -padre carissimo,
non credo ancora potere sostenere la penna a scriverti questa lettera. bembo, 1-9
giovani, il dormire dopo 'l cibo a quest'ora del dì, quantunque in niuna
dare, poiché intendo che avete cominciato a farvi conoscere a un principe quale è
intendo che avete cominciato a farvi conoscere a un principe quale è il vostro,
primieramente nel bel volto / fui mosso a guardar voi, cara nemica, / parmi
io ho fatto tutto tutto quello che a me si aspettava. goldoni, iii-27
del torto. berchet, 66: a voi, carissimi,... principalmente
petrarca, i-2-58: così questa mia cara a morte venne. b. davanzati
non beve. foscolo, iv-432: a che vivo? di che prò ti
queste cavernose montagne? di che onore a me stesso, alla mia patria, a'
perdizione, ed io ne son grato a te ed al procaccia. -caro
. 7. che si vende a prezzo elevato; costoso, dispendioso.
-comperare, vendere cara una merce: a prezzo elevato. -costare caro: essere
elevato. -costare caro: essere venduto a prezzo alto. -al fìgur.:
pentire. -anche con uso avverbiale: a prezzo elevato; a costo di grandi
uso avverbiale: a prezzo elevato; a costo di grandi fatiche, di molti
dante, 12-38: tutti incarchi sostenere a dosso / de'l'uomo infin al peso
ancor lo duro pavimento / come almeon a sua madre fe'caro / parer lo
i-545: il popolo di roma cominciò a tumultuare per il vivere caro, causandone l'
è cosa sì vile, che si abbia a dar gratis et amore, ma debbesi
, 16-vii-182: mi fece scrivere, che a pisa le cose commestibili erano a prezzo
che a pisa le cose commestibili erano a prezzo più caro, che in lombardia.
strali, e fe'parere / cari a marcello di sicilia i liti. giusti,
v-309: è molto caro, ma a me non importa di spendere, pur d'
spendere, pur d'avere la roba a garbo. panzini, ii-67: pesche non
idee. difendile. se poi ti verranno a costar care. 8. che vende
8. che vende la propria merce a prezzi alti; che pretende compensi elevati
e benedette / l'antiche età, che a morte / per la patria correan le
morte / per la patria correan le genti a squadre! 10. ant. avaro
11. locuz. -a caro prezzo: a costo di dure fatiche, di gravi
gravi sacrifici. monti, 24-868: a caro prezzo / redimesti l'amato estinto
un dato prezzo: stimarla, valutarla a quel prezzo. sacchetti, 7-15:
oro, mille fiorini: esser pronto a tutto pur di ottenerla. berni,
'. d'uno, che sia buono a poco, e mangi assai, e
e mangi assai, e che vada a servire, diciamo: egli è caro per
quel che merita la sua abilità, a dargli solamente mangiare, senza dargli danari
mi presenta i suoi cari libri, a cui suo padre, quando era vivo,
: giusto francamente si difendeva, e a più di quelli fece la sua morte cara
e mala- detta, / e tristo a quel ch'aspettava altachiara, / che gli
xxiv-824: il coraggioso cleonte, recandosi a vile lo arrendersi, e stimando meglio
vile lo arrendersi, e stimando meglio a costo della propria vita mantenersi la libertà,
che ognuno si preparasse alla pugna, animandoli a vender care le loro vite anzi che
care le loro vite anzi che abbandonarle a una miserabile servitù. cattaneo, iii-4-44
.. gli amici... a trasferire in sito men pericoloso il quartier generale
osteria giurava e spergiurava che avrebbe messo a pezzi i contrabbandieri e che quelli che
servire. 12. avv. a prezzo elevato. -al fìgur.: a
a prezzo elevato. -al fìgur.: a costo di grandi fatiche, di molti
/ ché, per fuggirla, son renduto a fare / l'arte disgraziata de l'
, purg., 32-66: li occhi a cui pur vegghiar costò sì caro.
a'pazzi la guerra e oltraggi fatti a quelli di castelfranco. boccaccio, dee
donna, caro mi costa il menarti a pescare. pulci, 5-21: questa fanciulla
... / ben fo, a chi lo vuol, caro costallo.
riducete il fior delle città di lombardia a una carestia così grande, come se
23-257: vendere caro, e comprare a buon mercato. sassetti, 169:
. panzini, ii-373: tutti dicevano a serafino: com'è caniccio, com'
suoi sudditi, abitanti delle campagne, ridotti a non poter trovare nel lavoro, per
caro delle derrate, un salario sufficiente a assicurare la loro sussistenza! giusti,
del grano fiorini otto, che fu a quello tempo grande caro. marco polo volgar
da vivere; e però abbi sempre a mente, se 'l puoi fare,
anche da fuggirsi quel soverchio lusso che a un suo rivale imputava l'albani, chiamandolo
quel che 'l bello e 'l caro accresce a l'opre, / l'arte,
. sopore morboso; carosi. a. cocchi [tommaseo]: altri mali
passavanti, 201: andiamo tutti quanti a vedere,... se
, il quale vie più volentieri a le carogne si gitta che a buona carne
a le carogne si gitta che a buona carne. s trapar ola, 8-1
de l'autorità. / e versaglia a le due carogne infiora / l'ara
di banca, i listini di borsa, a mucchio. 2. figur.
la madre sua. et essendone state a lui dimostrate molte, tutte come carogne a
a lui dimostrate molte, tutte come carogne a comparazione della madre sua reputava. aretino
ricchi, xxv-1-203: -sei stato fino a sera / là, con qualche carogna
ma non son già carogne; ché, a la fede, c'è di bei
che gli tremano le gambe sotto, come a i molinelli. marino, i-191:
carogna. giusti, v-169: oltre a un po'di ben'essere, ho ritrovato
servire come una volta, potrei metterlo a profitto. non ostante raspo alla meglio
alla meglio, perché oramai sono impegnato a raspare o volere o non volere; ma
volere o non volere; ma bisogna bevere a sorsi e a riprese, per non
; ma bisogna bevere a sorsi e a riprese, per non fare la testa come
. figur. corpo (in quanto destinato a corrompersi; contrapposto all'anima).
romano, se tu sei in odio a tutto il mondo, ché volendo te
spalancato l'orecchie al dono e non a saluti; ma egli vi parrà amaro,
di certe carogne della letteratura che tirano a scalciare a diritto e a traverso,
carogne della letteratura che tirano a scalciare a diritto e a traverso, e poi strillano
che tirano a scalciare a diritto e a traverso, e poi strillano se taluno risponde
: « sei pure la gran carogna a far dispiacere a una ragazza così *
pure la gran carogna a far dispiacere a una ragazza così *. pratolini,
. si era messo con un ginocchio a terra, per impugnare meglio la pistola
49: credete voi che non tengano a mente la crudeltà de'loro padri,
terminò la causa e la vita del notaio a ciò diputato, e d'un giudice
, e d'un giudice ch'avea cominciato a pascersi sopra questa carogna. bruno,
, 7-79: io mi ero accorto ritornando a casa che preferivo viver solo piuttosto che
si era sentito barrire il rinoceronte, a quel primo va e vieni, come se
il giovane, 9-570: gli serbo a te, faina. — nibbio. -putta
, chi si sente da più! a me spia, manetta di carognuoli?
-con te, poi, faremo i conti a casa, brutto carognone. =
. (145): trovarono [a casa] le donne che facevano
sai., 5-274: ire a conviti e pubbliche carole / non le vietar
[alla moglie], né, a li suoi tempi, a chiese, /
, né, a li suoi tempi, a chiese, / dove ridur la
marino, 5-73: sotto questa fontana a chiome sciolte / su 'l bel fitto meriggio
, s'alzarono gongolando col capo fumoso a carolar con le lor care carogne al