due lati opposti loro posse, mescolatamente, a fato e a fortuna. floro voleguali
loro posse, mescolatamente, a fato e a fortuna. floro voleguali chiamasi romboide.
. 12. altre quadrate, altre a rombo o a romboide. rombolare, intr
altre quadrate, altre a rombo o a romboide. rombolare, intr. (tómbolo
del tradi risultava uno scacchiere a romboidi. mento alfine accorsemi.
/., 2-181: i galli cominciarono a rombolare miglie scoftalmidi e botidi, di
, pedoni e cavalieri e rombolatori menò seco a multiplice designature, era tra due rombee
di coloro, quelli che aveano servito prima a cavallo situati degli altri, sì per
alla gola né occupare la piazza del bal- a piede fossero scritti nelli aiutori de'rombolatori.
uno fiumicello con facile, egli è a fascie ed a risquadri, ne'quali non
facile, egli è a fascie ed a risquadri, ne'quali non vi è alcun
sul margine mediale della sca a. scherz. uomo sciocco, tonto,
. j: 'rombottaèdro': corpo o cristallo a otto facce in forma di rombo
). 6. locuz. a romboide: in modo enfatico, ampolloso.
. diciemidi. chiava quadro, favellava a romboide, con certe parolone = voce dotta
, e dal gr. bombo, a que'fanciulli che di soppiatto, con occhio
deriv. dal gr. legrinaggio a roma o, in senso generico, a
a roma o, in senso generico, a qual óo [j.
: dicesi 'foglia... romboidea'santi a un suo amico. m. villani,
fine del mio pellegrinaggio il quale, a simiglianza dei romeaggi cristiani, doveva terminare
mino. velluti, 116: giunto a casa, si mangiava uno suo pane con
la romeca e poi si stava infino a ora di desinare. sacchetti, 224:
mascelle; / poi va'con bacco a ber de la romeca. prudenzani,
: romeca de mattina e malvascia, / a tavola gaglioppa e cortonese, / cima
feste istituite nel ii sec. a. c. in molti luoghi della grecia
in masse compatte di colore da giallino a bruno scuro; è duro, pesante,
o rosso giacinto, che sono ottaedri a base quadrata. scalfisce il vetro ed
ed è insolubile negli acidi. si trova a san marcello in piemonte. =
autunno, poiché le amicizie non si scelgono a caso ma secondo le passioni che ci
gemma si legò molto con una rumena a nome elvira coceanu. -composto da
molte caratteristiche dell'origine latina, unitamente a componenti slave); che fa parte
colla germania -mobilitazione -ultimatum all'austria -guerra a scartamento ridotto, pour la galerie,
... vuol forse togliere il posto a insegnanti ottimi che sono in carriera.
. lovera non presenta né anche titoli a stampa: soltanto i diplomi patavini,
ant. e letter. pellegrino diretto a roma o (con riferimento al periodo
il patto ». lo romeo lo contò a punto. proverbia super natura feminarum,
... chiamansi romei in quanto vanno a roma, là ove questi cu'io
maestro / da siena, che ci avea a venir, non viene? / -così
fare da'romei ovvero pellegrini che andavano a roma, una bella tavola, nel mezzo
navarra il re vel tiene / maltrattato a maraviglia. / quivi un conte a
maltrattato a maraviglia. / quivi un conte a passar venne, / un romeo di
arre ingannando i presidi e riescisse così a penetrare nella basilica. papini, iii-104
tempo, aguardatore de la vita, servente a la morte, romeo trapassante, oste
strade che venivano percorse dai pellegrini diretti a roma; in partic. tale denominazione
; in partic. tale denominazione rimane a un tratto della vecchia via popilia,
in seguito, ridottasi la vecchia strada a un sentiero fra le paludi e le
, la nuova strada che unì ravenna a ferrara; più recentemente la vecchia strada
: compita la battala franzesi si redusse a lo ascender di la collina che va verso
di milano » disse, essere postati a san secondo in quell'angolo che forman
in quell'angolo che forman il taro a levante, il po all'aquilone, il
, il piacentino amico e stato pallavicino a ponente e la romea all'austro.
compie (o ha compiuto) un viaggio a roma; che è diretto a roma
viaggio a roma; che è diretto a roma. serventese romagnolo, xxxv-i-879:
o un luogo sacro, in partic. a roma o in terrasanta.
de'romieri per questa terra, che andavano a roma. testi non toscani del trecento
. cantari cavallereschi, 100: son vestiti a guisa di romeri. giuseppe di santa
per caso,... in mezzo a due milioni e più di abitanti,
'occidentale'e poi 'pellegrino che va a roma'. romèo2, agg.
;, originariamente 'romano', passato poi a designare i greci dell'età bizantina che si
io non sono romeo, / troppo a esser lui mi manca. / sono un
o un luogo sacro, in partic. a roma o in terrasanta.
voto e promettemmo che, quando giugneressimo a lisbona, avanti che scendessimo a terra
giugneressimo a lisbona, avanti che scendessimo a terra, andremo tutti in romeria, a
a terra, andremo tutti in romeria, a nostra donna da vita, e a
a nostra donna da vita, e a suo onore vi faremmo dire una messa
anversa, dove s'intrattenne per quindici dì a romicare, v. rumicare.
l'acqua, e cola bene e dàlia a bere. traitati
, i quali alcuni chiamano oxalide, prossimo a quello che si semina con foglie acquose
romice. ippiatria, 166: dèli a mangiare cum la biava del fengrego o
. gir. tagliazucchi, 1-iii-51: a me già non sarebbono / vivande più
..: le foglie tenere sono buone a mangiarsi cotte con le altre erbe;
in medicina come succedanea al rabarbaro, ma a dose maggiore; il romice pazienza (
romìpeta, sm. ant. pellegrino diretto a roma. tommaso di silvestro, 57
dotta, comp. dal toponimo rom [a] e dal tema del lat.
e l'altra gente istare sicura, e a • loro percuote e tanti n'
morti più di cento. il campo comincia a romire. g. villani, iv-10-283
onde tutta la città quasi romì. a. pucci, cent., 47-15:
., 47-15: attanto il popol cominciò a romire. 2. nitrire manifestando
. lla condizione richiede che debbia parlamentare a cavallo, sì dèe elli avere cavallo di
che mai beata / incominciò colle donne a cantare, / e tutti gli strumenti fé
. anonimo senese, 2: allato a lo romitaggio era una fonte, duve
e tomossi al suo romitaggio al morrone a fare penitenzia. leggenda della reina rosana
poi lo re fecie andare un bando ch'a pena della vita che neuno del suo
andoe in quella parte. e quando fue a lo rimi- taggio, tristano incomincioe ad
le mie voci udendo, potesse venire a me e con la presenza riconfortandomi mi
e con la presenza riconfortandomi mi scorgesse a la dritta strada. gemelli careri, 2-ii-452
careri, 2-ii-452: dopo desinare fui a visitare il corpo di santa rosalia in un
monte... nell'entrata mostrasi a sinistra un buco entro il quale orava
. -con riferimento ad asceti appartenenti a religioni diverse da quella cristiana.
notissimo è pure che il cristianesimo avendo a forza sfiorato e rotte quelle ghirlande e levato
, alla devozione; e giunsero tutti insieme a fare del vocabolo mondo un vero sinonimo
l'avea vinta, prese occasione franchilde, a cui quella maniera di vita rustica disgradiva
romitaggio: / qualche diletto almen porgi a te stesso. leopardi, iii-164: quel
de roberto, 4-114: nascosto in fondo a un aranceto, invisibile dalla stradicciuola per
una capanna di assi e di stoppie, a regola di romito, per andarvisi a
a regola di romito, per andarvisi a rinchiudere in una pace anche più sicura
stati... invitati da marta a venire fino a rocca, nel romitaggio
. invitati da marta a venire fino a rocca, nel romitaggio del loro professore
per la solitudine, non però posso avvezzarmi a questo romitaggio, e a starmi col
posso avvezzarmi a questo romitaggio, e a starmi col cuore deserto di dolci e
lo arrestò ed espulse dal regno; indi a qualche mese riammesso e privato della pensione
, maestro dell'ordine di romitani, a cu'era data molta fede, arcivescovo
santo augustino, è un luogo presso a la città per ispazio di tre miglia piccole
]: 'cartario satinatóre': conferisce, a macchina, lucentezza alla superficie della carta
2. nella lavorazione del vetro, addetto a rendere opache e lisce le lastre.
uno spruzzo di sabbia e provvede successivamente a rendere lisce le superimi mediante l'applicazione
che le rende ruvide e meno adatte a dare buon risultato di stampa.
, 'calandratura', 'lisciatura': operazione a cui si sottopone, appena fabbricata,
xxvi-354: vestiti de cappe de veluto negro a la francese fodrate de satino bianco.
un velo, / ha di satì vergato a varie liste. panzini, ii-59:
e giudicare persone, situazioni e costumi a lui contemporanei, con toni che vanno
definitiva con lucilio (ii sec. a. c.) e la sua espressione
il disegno e il teatro, riferendosi spesso a situazioni di attualità politica e di costume
, le quali condizioni si con- vegnono a la satira, ch'è con parole nude
satira, ch'è con parole nude, a niuno perdona et entra in ogni vile
8-1-145: 1 latini si diedono a scrivere la satira, quale è quella di
... è dramma mordace accommodato a correggere i costumi corrotti degli uomini.
, istituzioni, costumi e atteggiamenti comuni a tutta l'umanità o tipici di una
dante, conv., iv-xxix-5: a la prima questione risponde giovenale ne l'
[il sannazaro] stimato alquanto più atto a fabricar satire ch'a cantar versi eroici
alquanto più atto a fabricar satire ch'a cantar versi eroici. caporali, ii-99:
125: fui invitato la stessa sera a cenar da un cantante, dove frequentemente
compiuto in compagnia del retore eliodoro da roma a brindisi. c. e. gadda
d'ogni minuta occasione per dar materia a maldicenze e divulgar satire. c. gozzi
ch'e'vada tra la gente sciocca / a fare il dotto, e colla cera
esiliato è una satira che si fa a questo pusillanime il quale scrive senza difficoltà
, di non sapere mai la sera a chi dir grazie la mattina, d'incontrare
: per natura mia prima prima, a nessuna altra cosa inclinava quanto alla satira ed
) e in costumanze villaresche che ravvicina a quelle che erano vive ancora ai suoi giorni
a'fescennini, ma recitavano satire strette a metro, ordinato il cantare e i
come di calascione intercalante, si pose a cantare con rauca gorgia questa satirèlla,
carducci, ii-1-26: per dare importanza a la vostra satirèlla la fate urlar di
poesia, / che povera mendica / a campar s'affatica: / vende composizioni,
sati- rucce in dialetto, arrivai fino a questa età senza aver nemmeno passato un'
naticuta? / sembra cerere stessa amica a bacco. / sime ha le nari?
, gli occhi giulivi che si donavano a tutti,... e due gran
, ma senz'ordine, solo intento a muovere a riso gli uditori e mordace-
senz'ordine, solo intento a muovere a riso gli uditori e mordace- mente a
a riso gli uditori e mordace- mente a satireggiarli. c. gozzi, i-5:
, cioè che stiano così le mogli a pigion corrente co'poeti come le poesie
2-5-139: lucilio... dovea conformarsi a quella primiera forma poetica, verseggiando sempre
, 1-289: il paragone di questo gruppo a quello di bauer, satireggiato nella 'sacra
erano, nella solita similitudine, simili a radici d'albero, asciutti, legnosi,
albero, asciutti, legnosi, ridotti a ossa e muscoli e le sopracciglia di uno
quel ghigno furbesco e quasi satiresco, a mio fratello non somigliavano punto.
solo il caso impedisce e distoma. a lei di fronte sorge, degno di
. fu valentissimo poeta in tanto che a roma, ove elli visse, fu fatto
immediatamente uno dopo l'altro sono attissimi a invetrivi, che a questo fine sappiamo che
altro sono attissimi a invetrivi, che a questo fine sappiamo che furono trovato da
vecchia arte satìrica fiamminga che va dabosch a breughel. -improntato al sarcasmo (
: si riferivano [quelle pagine] a quel tremendo festino di moloch, ma in
nel grifo, / quai negli stinchi. a. cavalcanti, io: avendola
, con parole satiriche e mordaci biasimatogli a viso presente alcune delle sue poesie,
: mi dorrìa che di quelli, a cui m'abbatto / non rade volte,
le lingue satiriche e maldicenti vi spronano a far cono scere..
pallavicino, 1-179: il satirico non chiede a giove altro fulmine contra le scelleraggini de'
13-157: il satirico è impedito dalla ripulsione a comprendere meglio il mondo da cui è
attratto, ed è costretto dall'attrazione a occuparsi del mondo che gli repelle.
, di satirica ch'ella era, a convenevol grazia e maestà fu innalzata. guarini
. muratori, 7-ii-393: coloro che a guisa degli antichi satiri vestiti ballavano furono
cenerognole, colle labbra vizze e ratratte a un riso satirino. = deriv.
rosso e del testicolo di volpe, a cui veniva attribuita un'azione afrodisiaca e
di testicoli di volpe e satìrion buona a etici e consumpti, et ingrassa e
satìrion appresso gli arabi è nome comune a tutte le sorti de testicoli e devidongli in
primo e le sue foglie sono simile a quelle dello albo. marino, 1-8-75
tre frondi distese in terra, simili a quelle della rombice overo del giglio,
bocca. questa bevuta nel vino nero vale a quello spasimo che chiamano opistotono. debbesi
. bot. pianta della famiglia orchidacee a cui gli antichi attribuivano proprietà afrodisiache;
; e il buonafede sta frattanto allestendosi a satirizzarmi? rajberti, 5-123: per adesso
libro è di satirizzare per cagionar utile a chi il leggerà, io non di
, poi (dal sec. iv a. c. circa) con aspetto
) con aspetto molto più umano e a volte perfino aggraziato. passavanti,
passavanti, 263: è uno animale a modo a'uno satiro o come un
silenzi. alfieri, 9-76: tutte a romore van le olimpie celle: / godono
quali ancora per la loro bellezza furono portati a roma. cellini, 2-21 (
nelle altre scuole vanno accompagnate le cose a loro appartenenti, come, nelle scuole di
. pascoli, i-309: chi esamina a parte il monumento, riconosce là il fior
: quivi pernottammo allegramente, gran mercé a circa trenta villani che parean satiri alle
18-26: il patuffi, sempre intento a bombardare con occhiate da satiro quella carnosa
dato il guasto da'nostri baccanti satiri a tutto quello che potea servire di companatico
, con molta più allegrezza, / a seguire il suo canto sì piatoso / con
quali si chiamano animati, cioè apti a ricevere il vivo spirito della recitazione,
. piccobomini, 10-85: attribuendogli [a sofocle] d'aver distesa la tragedia
, di molto breve ch'ella era, a giusta lunghezza, e aver tolto da
tolto da essa i satiri, ch'innanzi a lui vi s'interponevano. patrizi,
per un viale coperto di gelsomini fino a una piccola fonte bisbi- gliante sotto una
gliante sotto una nicchia in una vaschetta a conchiglia, sostenuta da un satirello.
la smisurata grandezza del ciclope, gli dipinse a canto un satiretto che con un suo
ninfe e qui vivaci / vengon silvano a carezzar coi baci. / i petulanti satiretti
questo assai leggermente si conosce esser vero a chi riguarda lo stile eroico d'omero o
b. fioretti, 2-5-138: a giuvenale... quasi tutta la critica
tucti li venditori... di satisdare a la dieta corte. =
agg. che può essere lavorato e messo a coltura; seminativo (un terreno)
, con fratto mezzolano, bislungo, a forma di mandorla. -sostant.
, 3-66: era ancora la cynara grata a venere et la verdigiante colocassia cum
di capacità usata dagli ebrei e pari a circa 12 1. bibbia volgar.
. ammaestramenti, 229: quegli procaccia a sé più volte fame con satolla,
esso teco pur per veder fare il tomo a quei maccheroni e tormene una satolla.
: altro è vedere, altro è pigliarsi a colmi cucchiai una satolla di fragole largamente
alla carlona si buttino sdraiati sulle panche a farsi una satolla di trippa. nievo
. verga, i-93: si mise a rider forte, e gli disse bastargli l'
incetta di denaro, lauto guadagno. a. pucci, cent., 71-40:
3. soddisfacimento degli appetiti sessuali. a. f. doni, ii-24: vi
entra in letto con elena sua moglie a pigliarsene una satolla, non essendo ancora
baciava e lo stringeva sì teneramente che a baccio, che già carica avea la balestra
cxxv-155]: son desideroso di venire a pigliare una satolla di soavi ragiona
ché mi sono lasciato così vivere fino a questa età di forse 70 anni senza
età di forse 70 anni senza pensare a prendermi una satolla di quel piacere che
breme, 165: quel soggiorno presso a colmar e la satolla che vi si presero
vien mai: io mi sono associato a questa per leggervi i vostri articoli e
tuttavia non la posso aver qua. andando a milano, me ne torrò una satolla
ah! le altre volte che venivo a parigi, che satolla di divertimenti me
destrier sprona e disserra, / per venirtene a dare una satolla. cesari, 7-86
accorga che tu dài punto di spalla a stornar queste nozze o che vuoi in ciò
una satolla di frustate non ti caccio a girar la macina, finché tu muoia.
giuoco appo quelle che noi avevamo a dire di te ». maraviglia fue che
disgusto, fastidio per il ripetersi troppo a lungo di determinate situazioni. è.
saziare una o più persone fino a eliminare il desiderio di altro cibo;
monte ch'elli [gesù] sciese a. ssatollare la turba. caro, i-267
f >reso sul campo, era destinato a morire,... veniva satinato
ogni poco tempo del giorno è bastante a satollar le bestie e, se troppo si
, ma le borse vota / e a satollar il ventre non è buono. n
li distoglie, / furon negli aurei piatti a lor portate, / dei- appetito a
a lor portate, / dei- appetito a satollar le voglie. -dissetare.
labbro in lor satolla. -servire a nutrire, a eliminare lo stimolo della fame
satolla. -servire a nutrire, a eliminare lo stimolo della fame o della
anche assol. allegri, lvii-46: a me piaccion gli orlicci / del pane
fondi fruttiferi ed ubertosi, destinati non pur a satollare quanti spagnoli venivano di spagna,
satollare quanti spagnoli venivano di spagna, ma a ripulirgli e mettergli in agiatezza e comodità
si veggia / notritivo umor, non prenda a sde- gnio / con le sue proprie
più lontana, / il quale ritorna a piombo / in giù cadendo tramutato in
; / e che tanto d'arene deposte a sé soccorra / che dagli sbocchi ai
un filo, non gli traessi dietro a me con grandissimo desiderio per coglierla.
distruggerla fin nel seme quando appunto denari a sacelli sarebbero stati necessari per satollare i
ch'i vecchio e'non possa venir a scambuiacci così presto, per da'tempo
per da'tempo ch'e'si possin satollare a parole. 4. colmare l'animo
/ fedra vertiginosa, vieni tu. / a satollare il tuo malvagio cuore / nel
/ che fonte è della vita, e a chi 'l digiuno / satolla ai frutti
suoi, dà sorte tanta / che vive a dio simìl. g. bentivoglio,
discordie vostre or non gioite? / a satollar quei cori, / d'amara invidia
natura nell'universo... può satollar a dismisura le voglie di tutti gli uomini
s'affatica in vano / le brame a satollar del molle sesso. algarotti,
algarotti, 8-ded.: tua bella sete a satollar si versi / di fisico saper
tazza, / cui l'ausonia scolpìo e a cui d'intorno / di soave licor
procacciano in mille inique guise d'indurle a satollare i lor trabocchevoli appetiti. pecchio,
di giornali ha fatto inventare il cilindro a vapore che stampa quattromila fogli all'ora
consigli, frate », / disse a iocondo « poi che tu mi tolli /
20-12: quann'altri già al predecare o a udir messa a santo, / eo
già al predecare o a udir messa a santo, / eo me già a satollare
messa a santo, / eo me già a satollare, e non guardava quanto.
anche i saracini, e però digiunano a. mmodo de'ghiotti per potersi meglio
vivamente le caratteristiche figure dei banditi intenti a satollarsi. dannunzio, iii-1-884: tu
pollo », / e 'l lupo fu a seguitare accorto: / « ed io mi
. volponi, 4-118: portò l'oca a satollarsi di semi di zucca.
voragine che non mai si satolla sino a tanto che non divori chiunque divora con
, 8-ii-124: lo tuo nimico piange dinanzi a te, ma s'egli vede il
orzato del quale si satolleranno migliaia, e a me ne soperchieranno le sporte piene.
da un'eccellente prudenza, corre tosto a satollarsi di tutte le dilettazioni sensuali già
i soliti irreducibili ciuchi potessero satollarsi continuando a rivoltarsi per bocca quei quattro o cinque
genovese, 1-2-137: lo t'adeven corno a lo lovo / chi de rason se
satolla; questo è quella parte che a la donna fa perdere l'onestà;
satollarsi in più lauto convito, aveva a schifo la di lei povera mensa.
draghi volanti, che vanno su nell'aria a bere la elettricità e a satollarsene.
nell'aria a bere la elettricità e a satollarsene. -saturarsi (una soluzione
del tutto piena..., ma a sale per sale empiersi ella e satollarsi
la loro ingordigia si satolla da due bande a spese del privato e del pubblico.
224: chi non si reca le mani a bocca, tardi si satollerà. mono
'chi non si reca le mani a bocca, non si satolla'.
ii-193: avvezzare le turbe già satollate a non ritenere il superfluo, ma a cederlo
satollate a non ritenere il superfluo, ma a cederlo volentieri alla fame altrui.
3. figur. appagato completamente, fino a provare disgusto. iacopone, 58-7
fossi poi ben satollato / ti stare'innanzi a dime nar la coda.
[tommaseo]: il sonno è dolce a colui che fatica, o poco od
satollézza ancora affamata di pochi, posemi a cimento di tanto caldamente declamare.
sarà satollo. ariosto, i-iv-710: a tavola, eh? disnar mi ha dato
i nostri soldati delicati... a pena voglian servir più di un giorno se
degli anni addietro avevan supplito, fino a un certo segno, al difetto; e
pirandello, 8-245: « schiribille, a tavola! », gridò mauro. «
», gridò mauro. « lasciate fare a noi. crescerete.. mangerete tanto
innanzi che costoro dicano male di me a corpo voto che a corpo satollo del
dicano male di me a corpo voto che a corpo satollo del mio. s.
la necessità, sarebbe stato facil cosa a ventre satollo conoscer l'inganno. fagiuoli,
l'inganno. fagiuoli, viii-54: a voler tener ben la cetra al collo /
: dimmi o sannio, se colui che a cena t'invita, dèe esser dannato
ma alettamenti de l'appetito che sforzano a mangiare fino ai satolli. -di
corsa, api ubbriache e satolle vengono a schiacciarsi sui vetri come chicchi d'uva.
ha satolla, / sotterra esce, e a valle il cammin scioglie.
-ben rifornito di carburante (un veicolo a motore). a. dalba [
(un veicolo a motore). a. dalba [in lacerba, i-102]
priamide ettorre arde il pelìde / ché innanzi a tutto gli comanda il core / di
vostro navigio, servando mio solco / dinanzi a l'acqua che ritorna equale. ottimo
, che fui satollo d'ogni prosperitade. a. pucci, cent., 72-
-431: pur sappiamo / anche noi torre a scaponire un libro che mal si lasci
g. visconti, 2-84: sino a l'interno mio spirtal medollo / intrò
cervi, o biondo apollo, / corri a veder quel crnha fatto la terra:
due pani e non più pregando pace a chi avea fatto la carità, quindi come
di oppro- bri, se ne ritornava a san giorgio. bacchelli, 1-iii-541: il
splendea ed era bella tanto / che a vagheggiarla mai l'occhio è satollo.
marino, 1-10-282: rivolgendo adon gli occhi a le forme, / de la cui
favoriti da lui pone tantidata del 23 maggio a fine di aggiungere al maggiore grado il
colore,... può nondimeno a luogo a luogo di quel colore essere
,... può nondimeno a luogo a luogo di quel colore essere più o
fin dal mar di qua trascorse / a far d'acqua il ciel satollo.
gli altri produttori... continuano a versare 'oro nen / sul satollo mercato
lupo. grasso, 21: io vado a farmi un satollo di fri- telle,
8. sazietà (nell'espressione a satollò). trattato del governo degli
pascine lo tuo uccello e dàgli dell'acqua a suo satollo, imperciocché questo lo rifrigera
tu almeno / lodi, miri, vagheggi a tuo satollo / questo, qualqual si
satolle. -chi è satollo non crede a chi è digiuno: v. digiuno1
dotti, i giusti e i cristiani simili a l'uomo di ch'io parlo.
mondo la satraperia, che col dar menda a tutti, non lascia correrla come ella
. donna saccente, che si atteggia a esperta. a. f.
si atteggia a esperta. a. f. bertini, 2-97: quel
gubemazione le quali essi chiamano satrapie e a ciascheduna mandò presidenti che quelle reggiessero.
reggiessero. porcacchi, i-146: donò a mazeo rifuggito il governo (ciò chiamano
una satrapia abbomine- vole che vi condanna a tante spese ed a tanti rischi?
vole che vi condanna a tante spese ed a tanti rischi? g. titta
mussoliniana la esercitava per proprio conto. a. cajumi [« il mondo »,
la leggenda provasse il bisogno di attribuire a simili personaggi [ai dittatori] amori
impero persiano riorganizzato da dario (522-485 a. c.), governatore di una
, 43: fìstola che primo mandò a dario re di persia. allo grande imperadore
volgar., viii-25: mandò nabucodonosor a congregare li satrapi e li magistrati e
artaserse], ho io voluto qui a la presenza tua e de li tuoi satrapi
si chiamino satrapi come in persia, patrizi a roma, ottimati magnati, o grandi
elesse costui de'suoi satrappi, / ornati a varie imprese e vari drappri. tasso
uom che straniero / se 'n venne a la regai corte d'egitto; /
impero, / e in sommi gradi a la milizia ascritto. d. bartoli,
città che si ardisse... neanche a domandar loro la patente, che non
, ch'eran quattro e ciascuno comandava a cinquantamila combattenti e reggeva un dei quatro quartieri
bacchelli, 2-xxiv-274: il primo satrapo, a cui incombeva la cura della città,
fu uno putto, subito lo consegnò a uno suo satrapo, il quale era molto
lo dovesse far morire, lui ancora a uno suo guardiano di bestiame il simile comandamento
diavolerie contiene il documento, come, a mo'di esempio, che l'imperatore costantino
, che l'imperatore costantino si conducesse a cotesto atto per consiglio dei suoi satrapi
anzi nuocer parea molto più forte / a re, a signori, a prìncipi,
parea molto più forte / a re, a signori, a prìncipi, a satràpi
forte / a re, a signori, a prìncipi, a satràpi. nannini [
re, a signori, a prìncipi, a satràpi. nannini [olao magno]
degli dei, ebbe la sua stanza presso a upsala, dove, con brutto sacrilegio
tante nazioni, perché, avendo cominciato a far sacrificare uomini, cercava di placare
della città? eh ch'ei vada a dar regola a'suoi polli, se ne
volsi che le chimere m'imbarcassino. a. brucioli [valdés], 16:
. dèe essere certo alcun satrapa: andiamo a parlarle, e poi subito ritorneremo al
fogazzaro, 5-97: pasotti le ordinò a gesti, con una faccia dura da satrapo
. 5. chi si atteggia a conoscitore esperto di un argomento o anche
argomento o anche di tutto lo scibile, a maestro indiscusso del sapere, a dotto
, a maestro indiscusso del sapere, a dotto, a sapiente; chi sdottoreggia
indiscusso del sapere, a dotto, a sapiente; chi sdottoreggia criticando severamente le
anche nell'espressione fare il satrapo addosso a qualcuno). berni, 151:
e il satrapo. caro, i-109: a voler far lo satrapo delle lingue ci
stagirita che tanto seppe, mi volesse dare a credere che questo sonetto, che serve
attenti, gridan, tenghiam l'occhio a penna, / quello è venuto per
sta ognor con le bilance, bada a un ette, / è un che apporrebbe
in sui giornali per fare il satrapo addosso a chi sostenne per amor di essa un
che viveva nelle orge e si issetava a sciampagna. 7. omit
possedere tali doti; chi si atteggia a maestro in ogni circostanza, saccente, saputo
. ricciardi, 38: facemmo per impresa a un satrapóne / della prudenza il serpe
galileo? » il contadino allora quasi a dispetto: « che? mi fa celia
-persona di grande autorità o potere. a. cattaneo, i-157: quei satraponi del
roma durante i giochi scenici del 364 a. c. da attori deltetruria; consisteva
arti nel quale un testo cantato (a cui gli attori latini diedero argomenti licenziosi
da una visione tragicamente negativa della vita a cui non può sopperire nemmeno la consolazione
, vi-23: dolce cosa pare il dormire a colui che s'è affaticato, o
per saturare el populo de israel, a prece de moises, gli vene dolce
e saturandoti, benefichi e rendi grazia a dio, tuo signore, per la terra
d'uova. -rifornire o contribuire a rifornire in abbondanza di beni, di
e alfe sculture azteche e per arrivare a quel grado nel quale, saturato il
vista in superficie che basta e avanza a saturare la mente d'informazioni e di
o insegnamenti. baldini, 3-144: a me non mi preme di sapere se la
propone di seguire per arrivare quanto primo a saturare la capacità produttiva dei suoi impianti
di particelle vorticanti, senza però mai arrivare a saturare la soluzione. -intr.
modo tale da ottenere la somma rispetto a esso. 10. intr. con
soffici, v-6-86: tornato il giorno dipoi a casa, lessi il libro da cima
casa, lessi il libro da cima a fondo, riportandone l'impressione di una
saturandomi della sua forte dolcezza, comparabile a quella di un frutto maturo, profumato,
siate saturati », e non darete a lor le cose che a lor son mestieri
e non darete a lor le cose che a lor son mestieri al corpo, che
mestieri al corpo, che prode fia a voi? beicari, 3-5-160: io,
acqua te scorreriano per lo piecto commo a. flave! 7. chim
, previo raffreddamento, saturato con ossigeno a 8-10 atmosfere. saturatóre, sm.
quale determinate caratteristiche fisiche o chimiche appartenenti a un corpo o a una sostanza raggiungono
o chimiche appartenenti a un corpo o a una sostanza raggiungono la massima concentrazione possibile
con cui si trasforma un legame da insaturo a saturo. -elettron. saturazione magnetica:
di un circuito magnetico, in cui a un aumento della corrente stimolatrice non corrisponde
di determinate caratteristiche fisiche o chimiche appartenenti a un corpo o a una sostanza.
o chimiche appartenenti a un corpo o a una sostanza. -in partic.:
il vapore di una determinata sostanza inizia a liquefarsi. opuscoli scelti sulle scienze
salire al nuovo -si era già pervenuti a un punto di saturazione preoccupante, che cosa
malessere di origine nervosa. a. dal lago [« l'indice dei
vinolenza. benci, 1-1: pensando io a la natura delle cose e sollevando gli
delle cose e sollevando gli occhi della mente a le cose superne, avendo già addormentati
del corpo, così come suole accadere a quelli che per saturità o per fatica
. -a, in saturità: a sazietà. bibbia volgar., i-335
. panfilio appresso il fuoco e avendo a saturità empiuto il ventre, vennegli una
usanza ne'giorni cortissimi del dicembre, dedicati a saturno, e perciò saturnali chiamati.
roma celebrata in onore del dio saturno a partire dal 17 dicembre, che comportava
in quello del bere e del mangiare, a simi- glianza di quanto si era avuto
saturnali, onesicrate... invitò a mangiar seco alcuni che facevano professione di
mago che sciolga gl'incanti; spogliano a furia i mal vestiti panni, ed
e dei martiri. montale, 3-202: a tarda sera si riunivano insieme in un
il saturnale dei versi liberi, tornare a una forma così antica e disusata come l'
alle macchie sulle ali della farfalla, simili a quelle del pavone, uccello sacro alla
pure i satumiani italici o svizzeri rimasti a casa a riscaldare, sul fornello di campagna
satumiani italici o svizzeri rimasti a casa a riscaldare, sul fornello di campagna,
v.]: 'satumilabio': strumento destinato a far conoscere le configurazioni de'satelliti di
saturno o gli influssi negativi e nefasti a esso attribuiti. 1. alighieri
dicembre, si vide in prima in cielo a noi verso levante una cometa, la
vi conforto guardarvi perché sono longe e difficile a sanare per essere di natura di saturno
indagine sperimentale, se ci sono ed a noi conoscibili, diventeranno naturali, comprensibili,
suo signore, dico vostra magnificenzia essere tarda a pigliare una impresa, ma presa non
saturnina, la quale questo profeta ha a predicare famonire, è una gente petrosa,
,... mandò uno famiglio a casa sua per epsi: il quale non
savio vole o el saturnino / vaddi a bologna o al studio di pavia. lomazzi
ad affliggerci, se non andiamo anche a martirizzarci per quelli che forse non si
malinconica che gioviale, tanto che quelli a cui non era in pratica lo credevano
(con allusione al dio saturno che divorò a uno a uno i figli per non
allusione al dio saturno che divorò a uno a uno i figli per non essere scalzato
restasse salvo dalle saturnine tendenze della sinistra a mangiare i propri figli. bacchelli,
come cherubini, / borse e brachieri a uno e dua palmenti, / e ciglia
far paragone con quel suo viso saturnino a quel gioviale che vi portava agusto.
voglia chiamare, dove era già la porta a faenza, il qual luogo è saturnino
manzoni, fermo e lucia, 413: a misura che fermo si allontanava dalle colline
la più saturnina passione, che dà a chi ne soffre accessi di positiva e feroce
arte, non solo delle più misere a quei tempi a napoli, ma insalubre
non solo delle più misere a quei tempi a napoli, ma insalubre per se stessa
quale regnò il dio saturno, o a periodi storici o culturali ritenuti particolarmente felici
italia (e, per estens., a roma) dove si sarebbe rifugiato e
. -appellativo attribuito presso i romani a giove in quanto figlio di saturno.
/ sotterrò. carducci, iii-1-411: a l'alpestri vette, / saturnio tonator
verso della poesia latina arcaica usato fino a ennio, composto da due membri separati
ma sibbene il verso antico generalmente: a quel modo che saturnio chiama- vasi tutto
: il metro nazionale si conserva più a lungo nei monumenti, per esempio,
versi. carducci, iii-4-19: veleggiando a sera / tra 'l campidoglio / e
e rosse, eran capaci d'aizzare a furore l'uomo anziano...,
terrestri, mentre la densità è pan a 0, 69 volte quella dell'acqua
fa; e dopo 30 anni ritorna a brevissimi princìpi della sua sedia. ramberto
diversi numeri della sua composizione. a. neri, 1-212: questi aceti coloriti
più nobile che serve per li smalti a vetri. -sale di saturno: v
= lat. saturnus, connesso paretimologicamente a serére (v. sativo),
, nén de bevere se non resguardare sempre a iasone er lo quale, solamente vedendolo
e i monti imbrunano, / ciascuna a casa ne ritome satora. tasso, 5-62
il consolare. -alla satura: a stomaco pieno. n. franco,
, e assaggiarlo dietro e innanzi pasto: a la satora, a la digiuna,
innanzi pasto: a la satora, a la digiuna, a colazione, a pranzo
la satora, a la digiuna, a colazione, a pranzo, a merenda,
, a la digiuna, a colazione, a pranzo, a merenda, a cena
digiuna, a colazione, a pranzo, a merenda, a cena.
colazione, a pranzo, a merenda, a cena. -figur. soddisfatto
: il fresco d'ombra di quella poggiata a bacìo era saturo di fragranze selvatiche:
, saturo d'aroma, si rifiuta a dissanguare nuove prede. -ricco di
satura d'umanesimo,... incominciò a formarsi la mente di rubens.
due dita l'apostolica benedizione, sfarfallando a fior di labbra: « sii in nomine
verità, di ribellione vi è entrata a torrenti. barilli, 7-143: l'olimpo
cioè di surrealisticherie ecc., cominciò a produrre cinematografo davvero. 6.
luogo termale, solevano mandare gli ammalati a fare qualche bagno alla bourboulle. arti
e mestieri, i-165: fa'svaporare a calore dolce di cenere l'aceto saturo del
, 3-160: c'è la 'soluzione satura a freddo'e quella 'satura a caldo'a
'soluzione satura a freddo'e quella 'satura a caldo'a diverse temperature. come si
a freddo'e quella 'satura a caldo'a diverse temperature. come si vede se
(una caratteristica fisica o chimica appartenente a un determinato corpo e sostanza).
o. colore saturo: colore corrispondente a quelli dello spettro solare, non mescolato
televisione di stato, non hanno saputo che a far esplodere l'aereo iracheno sono stati
per convincere il re khaled... a proporre una mediazione saudita nel conflitto.
sàuna1, sf. locale adibito a bagni di vapore (e talvolta anche
bagni di vapore (e talvolta anche a massaggi) seguiti, nelle regioni scandinave
è ricoperto di squame embricate oppure accostate a costituire placche, tubercoli o granuli;
18-i-52: dirò che il mostruoso tendeva a diventare un avanzo, una sopravvivenza: per
. al sing. animale o specie appartenente a tale sottordine. la stampa [
poiché quando 'hace frio'il sauriano è a 'bajo'e non fa colazione. salgari,
sing.: animale o specie appartenente a tale ordine. airone [12-iv-1982
[12-iv-1982], 149: in base a queste ossa e a questi denti si
149: in base a queste ossa e a questi denti si è visto che nella
baio braciato. ariosto, 6-76: quivi a ruggier un gran corsier fu dato,
legnetto 'ottima marca milanese, attaccato a una cavallina saura piena di brio e
il serpentino di vostra excellenzia passò nanti a tutti gli altri più della metà della
sauro, montato dalla sinorma che stava a destra, buttava male i quarti anteriori.
guglielminetti, 2-55: la rotonda s'apre a semicerchio e disegna un arco giallo-roseo di
: il suo corpo senza età si a suljpomo della canna d'india, ripete l'
colla duplice loro vescica aerea che funziona a mo'di polmone. = voce dotta
musso, ii-80: pare forse vergogna a noi altri dotti credere quella fede che
meno sviluppate, erano seguite dalle caudali a forma di disco che si allungavano progressivamente
forma di disco che si allungavano progressivamente a sorreggere un'enorme coda terminante con una
, era di tipo erbivoro, atta a strappare l'erba dai fondi lagunari.
: i giganteschi sauropodi hanno ossa simili a quelle dei vertebrati acquatici, ma le
interpretabili come dovute ad un adattamento specializzato a un sistema di vita terrestre da parte di
convergenza sarebbe l'ipotetico gruppo dei protosauri a sua volta collegato agli anfibi antraco- sauri
e su alcune caratteristiche osteologiche; cominciarono a svilupparsi nel permiano medio superiore, per
separate da stretti frontali sviluppati in avanti a formare le aperture nasali; lo scheletro
era costituito da un numero variabile di vertebre a cui si articolavano le coste; il
nota che la svastica con gli uncini a destra si chiama 'sau- vastica'e per
è rappresentato dall'abri du mar- tinet a sauveterre-la-lémance. f. d'errico
subito li boi al carro e venne a bologna; e, dimente veniva, se
può scorgerli [gli animali] anche a grandi distanze, tra le erbe e gli
figur. ambiente in cui si è costretti a condurre una lotta spietata per la sopravvivenza
lucini, 4-38: io mi limitava a camminare per una istessa via, col
che è l'odierna società e col percorrerla a tappe, postillate dalle mie opere.
in damasco o in cipri avervi ridotto a gusto. = comp. dal pref
frisi, xviii-3-313: ho visto la macchina a fuoco, che serve per dar l'
serve per dar l'acqua che si beve a londra. la macchina è saveriana.
/ ma non perché discreza, / a chi 'l mi fa, saveza -del mal
, esso [eaco] saviamente ricorse a dio e a lui domandò lo ristoro
[eaco] saviamente ricorse a dio e a lui domandò lo ristoro de la morta
di ciascun di costoro, e avendo ella a esse men saviamente più volte gli orecchi
1-86: remase filippo de vaiosi. comenzao a reiere lo reame bene e saviamente.
. boiardo, 1-9: saviamente farai a sopportare questa calamità e disaventura con pazienza.
aretino, vi-320: ora, tornando a la carità del nostro proposito, dico
occorrenzia ho di maniera persuaso il fratello a dispregiare la fortuna, che egli si
debolezze interiori e coperte, fa saviamente a contentarsi di mostre e non venir a
a contentarsi di mostre e non venir a fatti che le possino pubblicare. giannone,
leopardi, i-912: quelli che hanno a cuore la bellezza di una lingua hanno
valorosi ed attivi insegnanti più aperto campo a manifestare la loro inclinazione ed attitudine.
chi paese sei tu e che sei venuto a fare in questi parti? risponderli »
risponderli ». il quale riguardando saviamente et a minuto teodosio, gli disse: «
volesse aitare / di venire con donna a parlamento, / saviamente guarda al comin-
fede cristiana... si mosse a misericordia. fiore [dante], i-164-8
, i-72: tutto lo mondo tiene a più savio colui che più saviamente dice,
dell'amìatino tre-quattrocentesco, ciii-106: venne a me ser io- hanni minucii e saviamente
popolo che si publicasse un perdono generale a tutti quei nobili che si staccassero dal
problema. guicciardini, 2-1-294: avendo a essere signori di milano il re di
cosa, si concluse doversi mandare ambasciatori a nicolò piccinino. 3. onestamente
ripensar il suo bisogno, e poi porgere a dio il priego, che gli soccorra
39: quelli che saviamente vogliono servire a gesù cristo nel principio si commettono al
saviéggio). ant. essere intento a dare sentenze, ad addottrinare. salvini
, o cimo, posto sia suggello a questi canni. = denom. da
» bibbia volgar., x-127: a ciascuno è dato manifestamento di spirito a
: a ciascuno è dato manifestamento di spirito a utilità. e certo all'uno è
gli altri come istanno; / e poi a dio tu sia raccomandato / che ti
è filena, io proprio non guaraarei a gran rischi, e piutosto commendarei una
, 3-138: in quell'occasione ebbi a conoscere un bravissimo soggetto nel signor pretore
vieni ad ammaestrare noi parole di saviezza. a. cattaneo, i-433: se dio
dio per saviezza; e imperò piacque a dio di salvare coloro che credono per stoltizia
di concedere, ma ancora di mandare a chieder la pace. priuli, li-6-40:
sempre la memoria di questo buon principe, a dispetto di tutti coloro che per invidia
lodata. b. croce, iii-22-39: a suggello della riputazione di saviezza [della
del re d'italia all'imperatore d'austria a vienna e all'imperatore di germania a
a vienna e all'imperatore di germania a berlino, ricambiate poi dal primo nella
nella sua già imperiale venezia e dal secondo a milano. -abilità strategica di un
occasioni in cui la forza si abbia a spiegare. -con valore antifr.
-con valore antifr. e iron. a. f. doni, 6-246: noi
, che, mentre i trentasei capitelli a prima vista e in complesso parevano uniformi
; ma la sua fisionomia lo destina a rappresentare con maggiore successo le parti della
1-i-42: si adopera [la scrittura] a perpetuare qualche atto pubblico, non a
a perpetuare qualche atto pubblico, non a conservare le produzioni del- ringegno. a
a conservare le produzioni del- ringegno. a poco a poco rischiarandosi ad una medesima
le produzioni del- ringegno. a poco a poco rischiarandosi ad una medesima luce tutte
: giudichi poco savio chiunque teme quello a che non si può rimediare. pulci,
animo, io mi lusingo di tornarmi a te se non più savio almeno più
e proveduto sempre: di non credere a niuno. scala del paradiso,
paradiso, 115: gli venne a mano uno discepolo giovanello, il cui
targioni tozzetti, 12-7-280: ho ridotto a certi capi le notizie che sopra di ciò
questi governatorati e luogotenenze generali se non a tempo, e a beneplacito dei re
luogotenenze generali se non a tempo, e a beneplacito dei re, e il primo
carlo v, soprannominato il savio, diede a ludovico, duca d'anjou, suo
chi perde la occasione non la ritrova a sua posta. g. correr, lr-4-193
. g. correr, lr-4-193: a giudizio dei savi, la dritta è non
son come le pietre preziose, che a tempo ed a luogo per una certa occulta
pietre preziose, che a tempo ed a luogo per una certa occulta virtù operano
di tutti i secoli, perché risale a quella antichità incorrotta... che è
sapienziali, per essere dato il sapere a lui non chiedente beni men alti.
sì si drizzò verso il padiglione del soldano a sua forza. bibbia volgar.,
era agatone savio ad intendere, sollicito a lavorare, temperato nel mangiare e nel
1-ii-347: siccome questa conferenza fu tenuta a tenda scoperta, in cui erano presenti
-che nell'azione militare è incline a una strategia guardinga e prudente.
chi troppo consideratamente procede è più atto a trovar delle difficoltà e per quelle ritirarsi
,... se ne sta a sedere in atto di pensoso e savio.
-con valore attenuato e con riferimento a bambini: buono, docile, ubbidiente
chiaro davanzati, 49-10: sì piacemi ancora a dismisura / a bella donna savio ragionare
49-10: sì piacemi ancora a dismisura / a bella donna savio ragionare. matteo correggiato
: noi siamo fatti giulleria al mondo e a l'angeli e a li uomini:
al mondo e a l'angeli e a li uomini: noi stolti per cristo,
rico..., oltre a molti savissimi provvedimenti per sostenere la ormai
la ormai cadente italia, penso anche a far aprire una miniera d'oro.
e decente, poesia non tanno. a. botto, 183: né savio motto
206: io mi abbandono un poco a questo nuovissimo sentimento, chiudendo gli occhi
6-153: perché non vanno que'signori dottori a stare in quelle parti d'america.
di gaeta [13-xii-1860], 87: a monteleone nella calabria i volontari trovarono la
di legittimismo. colà abitano, comandano a bacchetta, mangiano e bevono da prìncipi e
di molte cose, quasi savio ritornato, a tutti rispondeva. sarpi, i-1-173:
buono uomo per difetto di fede andasse a perdizione. ariosto, 9-1: già savio
e onorati, ne dèe rimettere la cura a quella previdenza che fa de'nostri medesimi
salire: / ch'ella ha magisterio a saperte endrodire / d'andar composta e
e savia, co se dè convenire / a sposa che dè gire en gran corte
cuore de'savi? bellincioni, i-24: a la 'nvidia, che tutto il mondo
o all'insegnamento di cristo; ispirato a onestà e rettitudine; virtuoso.
i, 11-42: sebbene il lavoro è a diversa forma e quello delle mani è
inferiore di eccellenza allo intellettuale e ambedue a quello sublime ed evangelico della caiità intorno
132: non puote divenire savio chi pensa a richezze e a diletti di mensa,
divenire savio chi pensa a richezze e a diletti di mensa, ché troppe fatiche e
mi lodano per savia, awegnaiddio che a femmine nate di popolo troppa grande sapienza
sostant., con partic. riferimento a filosofi, letterati o scienziati.
torinesi all'opera del perticali è conforme a quello di tutti i savi d'italia;
camminatore entrasse ne lo cammino, dinanzi a li ladroni canterebbe ».
e lo settimo prieneo. fausto a longiano, iv-18: se i greci hanno
, nelle quali la scena è trasportata a roma e compare spesso virgilio, che
-artisticamente ben eseguito. '7sofisti a banchetto'. castelvetro, 8-1-34:
nostri mali. sercambi, 2-ii-236: a voi, omini savi a ricoprire la vostra
, 2-ii-236: a voi, omini savi a ricoprire la vostra vergogna, e a
a ricoprire la vostra vergogna, e a voi che a gran pericoli per amore vi
vostra vergogna, e a voi che a gran pericoli per amore vi mettete,
-che denota scaltrezza e astuzia. a. pucci, cent., 59-97:
gli faceva molte medicine e racco- mandavalo a s. zanobi continovamente. conti di antichi
di commercio dei peruzzi, 481: diedersi a messere tici visdomini savio in dicretale,
insormontabilità di morbi vasari, i-641: a s. michele in orto di detta città
sm. esperto di diritto, spesso aggregato a una magistratura con funzioni consultive e talvolta
, 242: do piena e libera podestà a le sopradette mie erede e fidecommissari ke
fidecommissari ke possano questo testamento fare aconciare a senno de'loro savi in qualunque modo
l'andava [la campana] a sonare; il se ragunava i savi a
a sonare; il se ragunava i savi a ciò ordinati, acciò che ragione fosse
essere fate in bona e valida forma, a consiglio de lo savio d'esso conte
, manzi che 'l suo ufìcio cominci a fare, sodare e dare buoni e sufficienti
ristituire e rassignare tutto ciò che perverrà a fe sue mani e guardia, a senno
perverrà a fe sue mani e guardia, a senno del savio de la detta arte
figheroa in nome del re di spagna a don luigi di toledo ricevente. b.
volte si ridevano. palescandolo, 133: a questo fine i contraenti timorati, quando
. -consiglio del savio: parere richiesto a un giureconsulto da un magistrato o dalle
, i consoli siano tenuti di procedere a diffinazione del piato, o per commessione che
sia tenuto di dare il consiglio del savio a chi lo manda. m. a
a chi lo manda. m. a. savelli, 88: consigli di savio
nella città di firenze si devono mandare a chi è avvocato di collegio.
47: e'savi ch'e- rano a suo consiglio mandarono per tutte le province cercando
qual non reca speranza al padre e a noi? filangieri, i-78: prima di
settimana: membro del collegio, scelto a turno fra tutti i componenti e incaricato per
di rispondere in tale sede alle interpellanze a nome anche dei colleghi. botta,
l'angustia delle presenti circostanze chiama tutte elle a proponer el migliore mezzo possibile per presentar
il savio di settimana, quando risponde a qualche ricercata del serenissimo...,
., è solito mandar la mattina a leggere la proposizione al serenissimo.
, dieci savi del senato o dieci savi a san marco: collegio veneziano di dieci
; nel 1619 i membri furono accresciuti a venti. deliberazioni del senato della repubblica
, 207: al collegio di x savi a san marco vanno le cause di gravezze
riducano spesso. -dodici savi: a ferrara e a modena, collegio di
-dodici savi: a ferrara e a modena, collegio di magistrati che amministrava
che amministrava gli affari del comune; a venezia, tribunale di dodici giudici incaricato
234: fu registrata [la grida] a lo officio de xn savi di ferrara
repubblica. -giudice dei savi: a ferrara, magistrato, in origine non
per tre anni. -savi deputali a conciare o a riformare la terra:
. -savi deputali a conciare o a riformare la terra: magistratura straordinaria veneziana
sei di là da canal... a reformar la terra. -savi agli
bembo, io-vi-147: comincio ad avere a male che siate savio degli ordini,
. d'ordinario tal carica appog- giavasi a giovani patrizi ch'entravano in collegio per addottrinarsi
magistratura veneziana di sei membri, ridotti a tre nel 1501, dotata di giurisdizione
486: di sua bocca lo ha attestato a me rillustrissimo ed eccellentissimo signor luigi sagredo
possendose redur el collegio di xx savi a tansar la terra. deliberazioni del senato della
peste passata per i tre savi deputati a la sanità de la terra.
-savi di una mano e dell'altra: a venezia, quelli grandi e di terraferma
chioza. -savi di terraferma, a terraferma, da terraferma o della guerra
, lvii-449: parlono sier ieronimo quirini savio a terra ferma, sier matio dandolo savio
terra ferma, sier matio dandolo savio a terra ferma. dolce [in novo
e l'altro di casa contarmi, a fare visita e complimenti al padron serenissimo
tre savi sopra la revision di conti. a. dandolo. lii-14-170: per far
la mia realtà e la sua falsità a vostra serenità e a vostre signorie serenissime,
la sua falsità a vostra serenità e a vostre signorie serenissime, ho presentato i
avessero beni in tali territori, portati a venti nel 1521; fu soppresso nel
.. el dazio nostro del vin a spina del tutto minato... fo
[in rezasco, 1014]: a li tre savi nostri sora le cose del
che lo componevano furono ridotti nel 1573 a venti. deliberazioni del senato della repubblica
senato dopo che nel 1619 fu accresciuto fino a contare venti magistrati. deliberazioni del
] e 'l giuggiolo sono l'ultime a germinare; e da questa mora, che
e savio, ché non gli avviene a pentirsi come al mandorlo, che è tra
de'quali quanto stimar si deva, a tutti i prìncipi cristiani essere noto, e
luna, ded.: me constrinse a dargli la fede che da napoli l'
la fede che da napoli l'avess'a mandare uno compendio da me ridotto per alfabeta
. -fare del savio: atteggiarsi a persona saggia e accorta. tramater
con saggezza ed equilibrio. -con riferimento a un bambino: stare buono e tranquillo
più che 'sta'buono'. questo anco a adulti, per abbonirli, o in senso
commetti al savio, e lascia fare a lui. idem, 338: ogni uomo
117: savio è colui che impara a spese altrui. ibidem, 136: a
a spese altrui. ibidem, 136: a chi la va destra par savio.
savi e vecchi matti non furon mai buoni a nulla. ibidem, 197: chi
mal tempo. ibidem, 261: a pazzo relatore savio ascoltatore. ibidem, 275
rocca che cento triste che si spassano a veglia. -agli ulivi un savio da
pozzo, e poi ci vogliono cento savi a cavarla fuori: è facile provocare per
: è facile provocare per stoltezza danni a cui riesce poi difficile rimediare.
che poi ci vo- glion cento savi a cavarla fuori. -sa meglio i fatti
sa più un matto o un pazzo a casa sua che un savio a casa d'
pazzo a casa sua che un savio a casa d'altri: bisogna restare nel
sempre giovane: ne sa più il matto a casa sua che il savio a casa
matto a casa sua che il savio a casa d'altri. proverbi toscani, 75
.. più ne sa un pazzo a casa sua, che un savio a casa
pazzo a casa sua, che un savio a casa d'altri. -savio a credenza
savio a casa d'altri. -savio a credenza e matto a contanti: si dice
altri. -savio a credenza e matto a contanti: si dice di chi,
. proverbi toscani, 296: savio a credenza e matto a contanti.
, 296: savio a credenza e matto a contanti. 14. dimin
parlare, e delle sue savierelle parole a divedere e'suoi gratissimi costumi della sua
argumentate e temerariamente al solito vostro contradire a questo santissimo sacramento della carne e del
sapere intrinsecamente e minutamente intendere, abbiamo a sufficienza provato e pienamente mostrato essere bene
si ispira. denina, 3-23: a questa corte elettorale di baviera ci è
metro; da saviolésco, monotono, a strofe di quattro versi, un settenario sdrucciolo
scoperse la savite nelle geodi del gabbro-rosso a montecatini, in gruppetti di cristalli aciculari
2. biscotto savoia: savoiardo. a. boni, 999: il biscotto savoia
un grosso crocione di legno, divelto a qualche trivio, la faceva, pare,
, adocchiata una mezza savoia, lesto a metterci su il piede; ma un
è dal lat. tardo sapaudìa, a sua volta deriv. dall'etnico ant.
sue genti contra i nemici per costringergli a dover abbandonare quei luoghi. f. molin
savoiardi, non son molti o almen bastanti a coprir tanto paese esposto. calzabigi,
servi più infingardi / i servi sono. a. piazza, 3-33: con una
i rivi e mormorano i venti / freschi a la savoiarda alpe natia. montale,
alla savoiarda, tagliati e messi al fondo a forma di disegno. a. boni
al fondo a forma di disegno. a. boni, 434: trota alla savoiarda
6. sostenitore della casa savoia. a. chiappini, cxiv-14-46: grande cangiamento della
gallispani e savoiardi non abbia la facenda a cambiare sì liscia come è cominciata.
biscotto friabile e leggero di forma oblunga, a base di farina, zucchero, tuorli
v'intinse una prima savoiarda e cominciò a imboccarlo. cicognani, iìi-2-111: le stesse
e cartilagini di bovino e sottaceti tagliati a fettine, conditi con olio e aromi.
obbligati, come sono, di andare a turino a fare i loro studi.
come sono, di andare a turino a fare i loro studi. savoìngo
chinazzo, 787: per metter fine a tanti travagli, volle la maestà
cieco, 40-90: quivi giunta, cominciò a narrarme / che un certo navigante savoino
20-241: un gentiluomo (can- caro a le gentilezze) credo piamontese o savoino,
, lii-1-177: ha anco l'occhio sopra a ginevra, e già vi ha mandato
bresciani, 4-ii-160: 1generali austriaci lodavano a cielo la prodezza piemontese e savoina.
appressa molto più al nostro genio che a quello di francia. 2.
3. che è proprio o si riferisce a casa savoia o ai suoi domini (
all'origine savoldesca del motivo tanto caro a merisi. idem, 1-i-1-339: osservando che
nome della città ligure di savona, sede a partire dal xvii sec. di importanti
più raramente di legno), in uso a firenze nel rinascimento. cicognani
cicognani, vi-172: le mie visite a lui, finito il travaglio del giorno
savonarola, « ti ricordi quando io venivo a trovarvi in casa vostra? ».
monumentali, pesanti cassapanche secentesche dai piedi a foggia leonina, tavoli tipo refettorio,
oggi conservate nel convento di san marco a firenze. savonarolésco, agg.
. che è proprio o si riferisce a girolamo savonarola (1452-1498), alla sua
savonarola (1452-1498) e si ispira a princìpi di intransigenza e rigorismo con lo
4-24: nel popolo si preparava la reazione a questo splendido parassitismo nella itiforma protestante,
savonìa), sf. ant. preparato a base di zucchero, amido e acqua
di sapore dolce e di consistenza simile a quella del miele, usato un tempo
cose simili. pratesi, 5-264: gregorio a quell'ora si trovava in bottega a
a quell'ora si trovava in bottega a preparare decotti e savonee. = etimo
che è nato o vive o lavora a savona. - anche sostant. agostino
infiorescenze della savonina o 'valeriana rubra'a due metri dal suolo. 2
della provincia di cosenza, e sta a cosenza come il barolo a cuneo.
, e sta a cosenza come il barolo a cuneo. = etimo incerto
. cassieri, 11-70: mimmo provvede a sfumare il brano dell'acuto di un sax
sax-còmo, sm. mus. strumento a fiato di ottone, simile al fliscomo
in un ampio padiglione, con bocchino a forma di tazza e pistoni.
nome del costruttore di strumenti belga a. sax (1814-1894), che lo
, sm. famiglia di strumenti musicali a fiato di ottone con ancia semplice simile
fiato di ottone con ancia semplice simile a quella del clarinetto, che producono un
sette tipi diversi (sopranino e soprano a canna cònica diritta; contralto, tenore
tenore, baritono, basso, contrabbasso a canna ripiegata a pipa), con estensione
, basso, contrabbasso a canna ripiegata a pipa), con estensione di due
una quarta ciascuno; inventati dal belga a. sax e brevettati in francia nel 1846
dinant, rinnovatore della musica con istrumenti a fiato (saxofono, saxtromba, saxtuba,
, sa- xeomo), dal '42 a parigi. barilli, i-177: i suonatori
di un'orda indiana e il saxofono a solo ripete le obiezioni, i lagni e
il solletico. moretti, i-167: pensa a cose più serie, cose che non
saxophone, comp. dal nome dell'inventore a. sax (1814-1894), e
. fami- lia di strumenti musicali a fiato inventati dal elga a.
musicali a fiato inventati dal elga a. sax nel xix sec., di
dinant, rinnovatore della musica con istrumenti a fiato (saxofono, saxtromba,..
,...), dal '42 a parigi. = comp.
= comp. dal nome dell'inventore a. sax (1814-1894) e da
mai esaurita (la disposizione della materia a ricevere le forme). tasso,
conoscerà che questa perfezione non è impossibile a lui. libro di sydrac, 291:
lo spegnierebe ma acciendrebe, nulla esendo a loro goloso sasiaménto. 4.
esigenza spirituale, di un bisogno religioso a opera di dio. -anche: dio
dice: « chiunque ha sete, venga a me e bea ». dunque si
toscani, xcvi- 69: venne gesù a colui / ch'era nel campo co'buoi
« die ti salvi », dice a. llui, / « per dio,
/... / « io prometto a dio verace, / ch'alia fine mi
presi anche colle dita, è sufficiente a saziare e a rendere felice. jahier,
dita, è sufficiente a saziare e a rendere felice. jahier, 40: secondo
di sangue o di vendetta cruenta. a. lenio, 201: la testa gli
-colpire una persona con pugni e calci fino a stancarsene. capuana, 9-19:
, / s'ella non pon la boch'a la stagnata. -assol.
facean corona / con la lor famigliuola a picciol foco. muratori, 6-327: non
, 6-327: non ci vuole molto a saziar la nostra fame e sete: il
non so come faccia / questo tenente a saziar la fame: / non mangia gli
saziare. sercambi, 2-i-274: venuto a compimento il desiderio di fiorina d'aver
posso gli occhi miei / di guardare a madonna il suo bel viso, / mirerol
): le disse sé disiderare d'andare a tunisi, acciò che gli occhi saziasse
core. tasso, 4-54: indietro a le mie patrie mura / le luci io
terreno / potea, partendo, saziarle a pieno. goldoni, ix-1258: ah vedrò
cospicua eziandio da tergo, acciocché più a lungo e più largamente la vista de'
della tua casa, percioché chi serve a dio spreggia qualunque mercede che non sia iddio
, la sua grazia, la partecipazione a un sacramento, anche la madonna).
le cose del mondo), venite a me e io vi sazierò; e sappiate
, i-432: renderono laude e grazie a dio, che gli avea saziati e
dio, tutto il resto non è a proposito a saziarci. rosmini, xxvii-81:
tutto il resto non è a proposito a saziarci. rosmini, xxvii-81: l'
, di maniera che il santo vecchio a mal suo grado fu astretto a restarvi
santo vecchio a mal suo grado fu astretto a restarvi e saziare la sitibonda vergine della
commesso, non pensando né volendo avere rispetto a se medesimi, li quali la piena
tanto fu l'odio che marco antonio portava a cicerone che, così morto com'era
tu hai largito le penne onde alto levarsi a quei diletti che sempre piacciono e pascono
: quando in grecia il sublime incomincia a saziare, sempre si schiude un rifugio
mio sdegno. foscolo, ii-47: a me quel brando, a me: sazierott'
, ii-47: a me quel brando, a me: sazierott'io, / smania
v-1-287: chi vuole saziar l'intelletto a la tavola de la cognizion de le
la consunzione reale di quel sommo bene a cui la sua volontà e indeclinabilmente volta
quelle. boccaccio, vili-1-120: dicono a questo inferno essere un portinaio, e
, saciasse e conpisse la soa cupidixia. a. bonciani, lxxxvtii-i-323: se prima
cura / d'oro e di gemme a faticar s'invoglia, / io spero
, fonte dei diletti, / che a sé mi chiama e a saziar m'
, / che a sé mi chiama e a saziar m'invita / mille de'cuor
troppo importa il dar autorità e splendore a persone bestiali, inutili e mostruose; e
, 1-165: sono astretti i poveri cortegiani a rubbare l'ore alla notte e 'l
: il trono augusto / non basterebbe a saziar la brama / dell'orgoglio e del
lor popolo babbeo, / le inique voglie a saziare intenti, / rideano al pianto
vergogna e la mia fede / mi guida a crudel morte a poco a poco,
fede / mi guida a crudel morte a poco a poco, / senza mai
mi guida a crudel morte a poco a poco, / senza mai saziar l'
che mi strugge in gentil foco. a. m. salimbeni, xxxviii-372:
il fier disio / di colei che a chiamar rimango roco / in queste ardente
gli uomini, / per potergli constnngere / a saziar la libidine. govoni, 994
e gli cresce vigore. -rispondere pienamente a un'aspettativa, a un gusto (
. -rispondere pienamente a un'aspettativa, a un gusto (un discorso, un'
della mia colpa atroce, / giunta a tal segno in modo acerbo e rio /
, 6-141: la botte vuota è destinata a crepare. e per guarirla c'è
, il quale era tanto grande che a saziarlo per una volta tanto non si
una tassa. scalvim, 1-319: a voi quest'anno, / toccherà a voi
: a voi quest'anno, / toccherà a voi di saziar la santa / inesorata
15): si mise... a paxe'porci e dexirava de saciarse de
tanta avidità, non s'empiendo mai a bastanza. zanon, 2-xix- 289:
dolce liquor più volte giove, / vestito a peregrin, si sazia e sfoia.
amaritudine e travagli cristo solo bevé fin a saziarsi imperò ch'egli solo fu bastante
saziarsi imperò ch'egli solo fu bastante a redimerci. 23. stancarsi,
stessa azione, di un comportamento tenuto a lungo, di un atteggiamento assunto in
per indicare enfaticamente che si è disposti a compiere indefinitamente un atto di omaggio,
inghilterra, e molto il lodava. a. pucci, cent., 90-87:
i-361: con pietoso pianto dolendosi cominciò a baciare la donna e a recarlasi in
dolendosi cominciò a baciare la donna e a recarlasi in braccio. e dopo alquanto
di baciare costei saziare, la cominciò a toccare e mettere le mani nel gelato
., 1-91: quando l'uomo incomincia a dilettarsi dell'onore, non se ne
tasso, i-300: tu su nel ciel a dio cara e gradita, / ove
en qualecumqua causa delectamo, / tutt'a quella binia lo trobaino, / e.
colui che forse di croazia / viene a veder la veronica nostra, / che
spesa e difficultà furono fatti, e andati a significare al signore, volse venire a
a significare al signore, volse venire a vedere; e veduto la città e 'l
, 24 (418): era andato a tavola con lui, facendoselo sedere a
a tavola con lui, facendoselo sedere a destra, in mezzo a una corona di
facendoselo sedere a destra, in mezzo a una corona di preti, che non
, che non potevano saziarsi di dare occhiate a quell'aspetto così ammansato senza debolezza,
il fare e 'l dire / ciò ch'a quell'atto appartener credieno. cantari,
/ e infin la sera, appresso a notte scura, / di lei e'non
sì miseramente dinanzi agli occhi, attendeva a darsi piacere e buon tempo col suo
soglio, / ma spiegherò le piume / a guisa di farfalla al vostro lume.
». bonfadini, 13: pensava a che modo potesse campare da...
par., 5-120: o bene nato a cui veder li troni / del triunfo
, se disii / di noi chiarirti, a tuo piacer ti sazia. idem,
col disfacimento del nemico, anzi contr'a lui più s'infiamma, quanto più il
. nappi, xxxviii-238: quando tornano a casa / strache sì, ma non
. c. croce, 302: andiamo a dormire, ché è saziata la iniquità
g. gozzi, i-13-32: chi troppo a lungo stesse prendendo il cibo de'suoi
, s'addormenterebbero nel corpo, russando a bocca aperta. tecchi, 13-126: un
ed io, / lasso, più sempre a lagrimar m'invoglio: / scatenisi l'
deletta, è il moto da l'uno a l'altro. papi, 4-71:
cerca più, né la protrar giammai / a sazietà pesante. moravia, ix-258:
ix-258: parlare di roba da mangiare a pancia vuota è un po'come infliggersi
da afferrare rapacemente /... / a fiutare a baciare a mordere a divorare
rapacemente /... / a fiutare a baciare a mordere a divorare / fino
.. / a fiutare a baciare a mordere a divorare / fino alla sazietà dei
/ a fiutare a baciare a mordere a divorare / fino alla sazietà dei sensi.
: apariemose e sforzemo / de prevenir a la citae / pinna d'ogni sacitae.
dopo le fadighe giugnerete al riposo e a vedere la somma eterna bellezza e visione
tal modo variandole che grazioso diletto dànno a chi le ascolta e, si cento
essendo andati con due ore di ritardo a colazione. moravia, ii-276: inconsapevolmente,
; e quest'amarezza l'aveva potentemente aiutato a disfarsene. 6. ant
. voi saresti già corsi in francia a pregarlo che venissi in lombardia.
lombardia. 7. locuz. a sazietà: in abbondanza anche eccessiva,
, 492: non vi mancano scrittori che a sazietà abbiano divulgate al mondo le notizie
aver tutto suo agio da immergervisi dentro a sazietà. carducci, iii-7-412: vedete
vi han paria ai cose già viste e a sazietà riviste. svevo, 8-329:
. svevo, 8-329: mangiava polenta a sazietà condita da brodo di pesce o
g. m. cecchi, 1-1-135: a giudizio mio, il vostro medico /
medico / farebbe ben per un pezzo a levarselo / d'attomo, ché le fa
ella vedeva, senza avere alcun riguardo a se medesima, la quale era tanto più
sazievole e stizzosa che alcuna altra, che a sua guisa niuna cosa sipotea fare.
che la maggior passione e più malagevole a tollerare sia la moglie, quando quella
marino, xii-598: non presento io ora a vostra altezza cianciumi e scempiezze d'alcun
una lunga greggia di bucolici rusticani venne a far coda nel cinquecento e seicento: sazievoli
di costei, ed molte buffe diede a quel sazievole che non la lasciava stare
. varchi, v-23: dubito che a un bisogno [le lingue] non vi
profittevoli o troppo sazievoli e unghe. a. f. doni, 10-127: ogni
non fia bastante la novità dello apprenderlo a far che l'uomo, giu- cando
interminabile e non mai sazievole amore. a. verri, ii-357: nelle quali spelonche
la sua scuola, dal sentimento andò a sdrucciolare nell'oscenità, velata od aperta
e il talento di baldini mi sforza a dire che quelle svogliatezze sazievoli, quei
che quelle svogliatezze sazievoli, quei dispetti a freddo, dell'occhio e dell'orecchio,
per acqua che per terra, atto a navili e pali et altri usi m essa
saper la cagione, e mi mandava / a cercar del suo golpe. = agg
che 'n isformata copia l'era data a bere per disperato rimedio. -appagamento
isocrate] alle prose i numeri, a fine che elle dilettassino e con la varietà
per tutto un articolo di fondo, intitolato a mio scherno ^ chimere di falliti',
. sazievolménte, aw. stucchevolmente, a sazietà. salvini, v-3-4-9: virgilio
ch'ebbe spazio / già di bere a forlì con men secchezza, / e sì
o povero ottavio, ti veggo intrigato a quella voce 'pusigno. ella vuol dire quello
dopo cena di qualche cibo delicatissimo atto a piacere dopo sazio ancora. carducci, iii-4-293
corsini, 13-46: su i rami loro a passi or lenti, or ratti /
assai fossero insieme dimorati, se ne andò a la camera loro, e quelli sazi
: drusilla, moglie d'un imperadore, a cui li diè licenzia che per un
dal petrarca con laura fino al leopardi e a silvia. sono infatti i più loquaci
sazio / per lo qual non temesti tórre a 'nganno / la bella donna, e
: nel dividere la preda ne toccò tanta a ciascheduno e furono sì sazi che il
vorrebbono pur ch'altri s'accostasse, a gran bocconi la tranguggiano, at- traversandoglisi
del lago ». / ed elli a me: « avante che la proda /
par., 15-87: ben supplico io a te, vivo topazio / che questa
il normale sia l'azione. a. pucci, cent., 43-25:
vertute del re don alfonso. a. braccesi, 50: ho pieno il
scopra, non che agli omini, ma a le insensibile pietre, per mental dolcezza
è di tormentarmi e vuol ridurmi / a un estremo periglio, / a un
ridurmi / a un estremo periglio, / a un estremo rimedio anch'io m'appiglio
guardarsi intorno. -con riferimento a una personificazione o a un soggetto inanimato
-con riferimento a una personificazione o a un soggetto inanimato. niccolò del
oimè, pietà, non ti movere a sdegno: / impetra per me l'ultima
in te. filicaia, 2-1-94: uso a soffrir, non aggio / più senso
, 1-70: il diavol v'à condotto a tanto strazio / ch'i'v'ò
.. i deh, ritornate ornai a dritta schiera / e siate del mal far
piendo che, se ella si pigliava a quel modo, el popolo sarebbe in
., e non l'appetiscono. a. pucci, cent., 34-94:
ìrché molto sazia / era del mondo, a dio volse la mente: rmonaca s'
volse la mente: rmonaca s'andò a render fin in dazia. p. fortini
operazioni, ritirossi in salonicchio di dalmazia a vita privata. g. giustiniani, lxxx-3-1069
d'onori, di fama, il mondo a poco a poco gli divenne insipido.
di fama, il mondo a poco a poco gli divenne insipido. graf, 5-1063
, / ed offrirà bene un sito / a chi della terra è sazio. gozzano
4-22: di quell'arrivo stefano non riusciva a chiarirsi il ricordo: la stanchezza esasperata
amore e più ampio si spazia. a. pucci, 8-34: se fai mia
noi siam tre sante grazie / elette a tuo onore / per far tue voglie
prìncipi, 0 pur l'oro applicato a que'ladroni, misero fine al loro non
: dalla calma voluttà delle notti uscivamo a giorni trasognati e limpidi, ciascuno troppo raccolto
trasognati e limpidi, ciascuno troppo raccolto a gustare in se stesso quella sazia serenità per
non si accorgeva che quelle maliziose trattenevano a stento le risa e le muovevano apposta
libro. arici, ii-92: o figlio a me concesso / a più tarda vecchiezza
: o figlio a me concesso / a più tarda vecchiezza, in cui non anco
notte che, coi sensi sazi, giacevo a letto lungo disteso come in una bara
voler mal puna, / onde contra a piacer mio, per piacerli, / trassi
. bemari, 7-16: essi tornano a casa con i portafogli finalmente sazi.
, in una quantità d'acqua infondendo a poco a poco una sorte di sale,
una quantità d'acqua infondendo a poco a poco una sorte di sale, egli in
di sale, egli in essa seguita a struggersi fino ad un certo segno, ma
= voce di etimo incerto forse da riconnettere a baccalà. sbacalito (part
cantù, 3-244: invece di lasciarsi andar a sbaccanare al festino od ubriacarsi alla taverna
. cantù, 1-21: da'mano a tuo padre a spennare e sbuzzare que'selvatici
1-21: da'mano a tuo padre a spennare e sbuzzare que'selvatici; sbacella
gadda, 6-262: s'industriava ora a fare, coi diti, sull'otricolo della
lorenzo de'medici, 5-31: a chi piacessin le fave sgranate, o
o fuor del guscio tutte sbaccellate, / a casa mia narà buone derrate.
. aretino, 20-187: io venni a lo accordo, non mi lasciando mai
. nel linguaggio degli intagliatori, incavo a forma di baccello aperto per il lungo.
intagliatori certe spessature fatte con una sgorbiettina a mezzo tondo, cosi chiamate dalla lor
onde non ci fu idea di coraggio a sbacchettare quelle povere bestiole. bacchelli,
sbacchettare e li minacciai, se continuavano a parlar di povertà evangelica, loro argomento
ripetuto o no. dare una sbacchettata a un vestito da inverno prima di riporlo
e al quale s'abbandonavano le truppe scozzesi a port said, ma non eccessivamente agevole
port said, ma non eccessivamente agevole a un infante a lisbona senza alibi d'
, ma non eccessivamente agevole a un infante a lisbona senza alibi d'eccezione.
e frittelle, e per rimettere possibilmente a nuovo un arsenale di calìe, che
, far urtare con violenza; gettare a terra qualcosa con forza. forteguerri
intonar, qualora appicca / la lancia altri a buratto, ed ei si volta /
-anche: serrare l'uscio in faccia a qualcuno per impedirgli di entrare. ferd
: se ne andò... a testa alta, battendo i tacchi, sbacchiandosi
uscio. soffici, iii-509: ci cacciò a spinte fuor della porta e ce la
fucini, 63: si durava fatica a star zitti, tanta era la forza
, che, soffiando dai monti, a ogni tratto mi sbacchiava in faccia come una
ché venne di sotto in un ammenne a capo fìtto a sbacchiare sulla breccia stesa
sotto in un ammenne a capo fìtto a sbacchiare sulla breccia stesa d'allora.
stesa d'allora. idem, 59: a un tratto m'awedo che la corrente
m'awedo che la corrente ci portava a sbacchiare nella sassaia delle grotte.
dove sbacchiare il capo: non sapere a chi rivolgersi in una situazione diffìcile o
dove sbacchiare il capo': non sapendo a chi ricorrere. -sbacchiare una cosa nel
cosa nel muso: offrirla, venderla a qualunque prezzo. tommaseo [s.
v7): 'smacchiare una cosa nel muso a uno': famigliarmente, offrirgliela quasi raccomandandosi
'sbacchiare nel muso una cosa': darla a qualunque prezzo. = comp. dal
plur. -chi). nella locuz. a sbacco: in grande abbondanza, a
a sbacco: in grande abbondanza, a sazietà. sennini, 53: ci
: ci è da dir di molte cose a sbacco; / ma ci bisognarebbe fabriano
agresto, aceto, vino e frutte a sbacco / in ogni cibo. aretino,
20-159: pippa, le vivande ci sono a sbacco, i vini a l'ordine,
vivande ci sono a sbacco, i vini a l'ordine, le ciance a la
vini a l'ordine, le ciance a la signorile. p. nelli, i-14
col capo in sacco, / vivere a sé, non si curar del resto,
resto, / delle fatiche altrui vivere a macco, / fuggir gli affanni per l'
dio, / avere inchini e sberrettate a sbacco. = etimo incerto.
l'essere sbaciucchiato; il baciarsi reciprocamente a lungo. gilio, l-ii-84:
n: è sepolto [il giardino] a mezz'aria sempre fioritissimo / di non
si storcignava tutto dalla gioia, cominciò a sbaciucchiarlo. cicognani, v-1-272: le
?... un cane che corre a abbaia; due amanti che si sbaciucchiano
di vetro. -lodarsi o adularsi a vicenda. carducci, iii-24-189: tutti
mancando di polenda, patate e latte a bizzeffe, erano paffuti, rosei e ricciutelli
[in lacerba, ii-335]: inciampavo a ogni passo in una coppia dallo sbaciucchìo
perché lo pianto amaro non noga / a lo mio core ne vi faga machia.
ruscelli, 1-127: possiamo fare un fardellotto a piacer nostro de'libri, delle regole
modi sarà perfetta ». -stare a bocca aperta senza fare motto. lalli
e sbadacchio, / mentre questi cornuti, a quel che io veggio, / contro
, / contro me contro i miei fanno a la peggio. = var
operaio che sa eseguire lavori di scavo a sezione obbligatoria, nonché la profilatura di
d'un cagnolino mio detto finocchio / a cantar l'eccellenze io m'apparecchio: /
: /... / e addosso a lor [i gatti] saltava
: galeazzo, dopo cena volendo andarsi a dormir con lucrezia, trovò la nutrice e
, / sbadaglia i labbri e dice a sacripante. = var,. di
, / si trovò con lo sguardo a quel bel viso, / e corse con
in bocca li fece condur la notte a padova, ove fattigli grandissimi spaventi,
ove fattigli grandissimi spaventi, gli astrinse a promettergli di essergli favorevoli. bandello,
quale subito le mise in bocca uno sbadaglio a ciò non potesse gridare. marinella,
nel fare ciò che viene richiesto, dovuta a negligenza o a distrazione; avventatezza,
viene richiesto, dovuta a negligenza o a distrazione; avventatezza, sconsideratezza; trascuratezza
offrendoci con la generosità degli uomini onesti a risarcire del nostro quel denaro che si
o che la grazia fosse concessa anche a lui per isbada- taggine o che la
taggine o che la sua pena fosse prossima a finire. carducci, iii-6-155: benché
tanto che non ti fosse innanzi agli occhi a ogni istante. calvino, 12-27: