caldo sopravegnente, parve ora che, a cui piacesse, s'andasse a dormire
che, a cui piacesse, s'andasse a dormire. de'quali chi v'andò
volle, ma, quivi dimoratisi, chi a legger romanzi, chi a giucare a
, chi a legger romanzi, chi a giucare a scacchi e chi a tavole,
a legger romanzi, chi a giucare a scacchi e chi a tavole, mentre
, chi a giucare a scacchi e chi a tavole, mentre gli altri dormiron,
periculi, li quali so'facti romanzi a la gente che per nullo tiempo se amen-
che per nullo tiempo se amen- techerranno a legere né a romanzare. ramusio [oviedo
tiempo se amen- techerranno a legere né a romanzare. ramusio [oviedo],
i-7: coloro che si sono dati a scriver romanzi, trattano finte materie di
, che si credono ch'egli abbia tolto a pigione la poesia, perché moderno poeta
da aristotele: per questo non e obligata a quelle regole che dà aristotele della epopeia
, non dice però che si convenga a questa poesia di romanzi, ch'è di
cose le quali ella vede tuttogiomo avvenire intorno a sé. leopardi, iii-1036: se
il romanzo di manzoni fosse stato attribuito a me, io non dopo 4 mesi,
l'avessi saputo, avrei messo mano a smentire questa voce in tutti i giornali
, bisognerebbe che il romanziere potesse disporre a suo talento di tutti i personaggi,
condizioni, nelle disposizioni, nei luoghi che a lui paresse, quando, quanto e
paresse, quando, quanto e come a lui piacesse, come fa lo scienziato
vita pubblica. oriani, x-7-237: a ferrara, dove il romanzo cavalleresco amalgamandosi
letteratura giapponese. -romanzo ideologico, a tesi: opera narrativa che si propone
di essenza, e resta sempre il romanzo a tesi: dal 'wilhelm meister'e dal
il più semplice racconto. -romanzo a fumetti: v. fumetto, n.
fu il buono buovo d'antonia. a. pucci, cent., 57-95:
virtù di metafora e pretesto d'allegoria, a significar tutto quello che piace a chi
, a significar tutto quello che piace a chi più comodamente è atto a stiracchiar
piace a chi più comodamente è atto a stiracchiar gli sentimenti. marchetti, 4-28:
foco, / com'eraclito volle, a me rassembra / sogno d'infermi o
allora come serva della fantasia, unendosi seco a mettere in azione e in ragionamenti quelle
ebbi il cervello occupato un'altra volta a fabbricar romanzi sulle allusioni degli altri.
tu di', ché io non vò attendere a cotesti romanzi che le leggi dell'universo
tempo in cui ne stette qualche poco anche a parigi, e parecchie e diverse al
vita è un romanzo, voglio pormi a scrivere la mia vita. foscolo, iv-429
i felici fantasmi / di chi muore a un amore sconosciuto.
di avventura. barilli, ii-533: a roma le ore del giorno sono altrettanti
resto: io sono maritata e voglio bene a mio marito. si dice che tutte
donne vogliono avere il loro romanzo; a me piace leggere dei romanzi, lo confesso
e ho bisogno che tu mi aiuti a rinfrancarmi, parlandomi di cose allegre »
ideale, com'era stata la nanna a diciassette anni. -strano, inconsueto
-fare romanzi su qualcosa: soffermarsi a lungo su un fatto o su una
1160) 'racconto in lingua francese'(opposto a latin 'latino'), poi più genericamente
sec. equicola, 353: a quel che segue degli spagniuoli prefazione altrimente
provenziali e francesi abbiamo fatto, perché a ciascuno son publicamente esposte di molti trovatori
la quartina ottonaria del romanzo spagnolo ridotta a distico rimato. 2. ballata
d'italia, non farò per questo a scappellotti con le signorie loro. de
colpire con la scomunica. a. pucci, cent., 70-94:
/ che pare i nembi s'armino a battaglia. sestini, vii-181: i mari
mugolava fra i castagni, mandando fino a noi qualche foglia secca. barboni,
della vaporiera. pascoli, i-349: vengono a ondate di sangue le camicie rosse di
alla mina. paolieri, 2-131: a qualche sosta del vento, rispondeva cupamente
... era abbastanza lontana, giù a terreno, in un secondo chiostrino,
13-220: egli risalì il fiume da bocc'a serchio, il quale era m piena
, 14-ii-1909], 160: oh campane a morto di tutto il mondo,.
, non occhio affisso, / ed a mio scampo alla celeste romba. papini,
156: il canto degli uccelli vince a un tratto il clangore della tuba o
: il silenzio era allora perfetto; soltanto a lunghi intervalli giungeva fino a noi la
; soltanto a lunghi intervalli giungeva fino a noi la romba della città, portata
. ronzio, rintronamento degli orecchi sottoposti a un eccessivo rumore o a un fastidioso ascolto
orecchi sottoposti a un eccessivo rumore o a un fastidioso ascolto. redi, 17-132
per un quarto d'ora, restava a tutti una romba nell'orecchio come quando
nell'orecchio come quando ci passa accanto a grande velocità un treno di strada ferrata
romba dentro gli orecchi: mi ritrassi a tempo per non cadere giù dalla finestra
indefinitamente senza riposo senza respiro, fino a che il sangue si scateni in
e non so come abbia potuto assentarmi così a lungo dalla romba continua dei miei fastidi
vecchio, senza che passi da banda a banda. 2. region.
fannogli baldoria intorno, e lo menano a zonzo presso gli armatori per cavarne la
in funzione, con partic. riferimento a un veicolo che viaggia ad alta velocità
in moto i rombanti motori, svintende a scappamento libero. landolfi, i-545:
forse / che ascolto, e credo lunge a un batter d'ala? borgese,
, 1-82: altri libri occorrevano / a me, non la tua pagina rombante.
carro che passi rombando per la strada / a renderti, e ne piangi, imagine
voce di tonto. -con riferimento a veicoli che viaggiano ad alta velocità o
motore è potente, rumoroso o tenuto a un alto regime di giri. panzini
spira, / e si fa tuono che a l'intorno romba. marradi, 324
un suono grave, profondo, echeggiante a lungo (le campane, l'organo)
porgono la mano / vaghe donne, a sprizzi fervidi / lo sciampagna esulta qui.
conte carlo di persano, / oggi a festa 1 bronzi rombano: / non
/ rombano da la chiesa come spari / a straziare l'agonia del tempo. comisso
questa lettura del corano nella mattina durava a rombarmi nelle orecchie per una o due
e cantava / come un giovane fiume a primavera. / noi due, sperduti,
, 149: chi mormori -amore - / a una vergine bionda imperlata di lacrime,
silenzi del notturno / l'orda ferrigna a miliardi / dei futuri cesari operai!
fogazzaro, 7-362: quando il chinino cominciò a rombargli nel capo, se ne sgomentò
intronamento, per cui le orecchie presero a rombargli e gli s'offuscò la vista.
sottili e freddi correvano lungo il dorso a intermittenze regolari. jovine, 2-216:
2-216: pietro ricaricò, sparò; a un tratto si accorse che urlava e
4-250: il cuore di antonio si dava a rombare sordamente. 9.
. bettini, 1-97: altrove, a suon di dollari e sterline, /
orecchi, se la vita romba / attorno a te: lo spinto sia prono /
che per lo più vengono resi idonei a tale funzione con la consacrazione o con la
poggibonsi, cxxxi-46: quando entri dentro a questa santa capella..., vedi
. anonimo romano, 1-48: venne a roma a visitare le cor- pora delli
anonimo romano, 1-48: venne a roma a visitare le cor- pora delli santi e
, e con brutture / le devote figure a terra sparse, / le mura rotte
: item xii staia di grano à dato a buo- namico e orlandino, matasala,
meno soldi in salde ragione da mei a. llui l'edima santa, presente gui-
. bernardino da siena, 404: a quelli che vogliono vivar bene, con tutto
, i-158: cominciorno... a convertire molti e dargli il santo battesimo
e suavi frutti sono i santi sacramenti a me tanto abbondantemente dati. l.
santa. 11. con riferimento a religioni diverse da quella cristiana e,
, i santi augùri / spiando, a vari esigli, a varie terre / per
augùri / spiando, a vari esigli, a varie terre / per ricovro di noi
nostri sacrifici, li quali sì come a protettori e a guidatori delle nostre menti
li quali sì come a protettori e a guidatori delle nostre menti offeriamo. ovidio
: mia canzon, n'andrai / a lei che più t'impera, /.
, ii-210: allor presto l'amante / a cui la notte ha tolto / la
/ dal pigro sonno sciolto / ritorna a riveder l'amato volto. -come
turchi chiamano sante. montale, 15-736: a vele alzate sono / giunto alla città
bisanzio. -con partic. riferimento a luoghi sacri per la cristianità. -terra
/ la quale e 'l quale, a voler dir lo vero, / fu stabilita
. / oi padre criatore, / a porto le conduci, / che vanno a
a porto le conduci, / che vanno a servidore / de la santa cruci.
da giulio ii contro la francia, a cui aderirono spagna, inghilterra e venezia
. -santa alleanza: quella stipulata a parigi nel 1815 fra russia, austria
, soprattutto per opera di metternich, a difesa dell'assolutismo monarchico contro lo spirito
del 1830, che diede un crollo a tutto l'organamento della santa alleanza,
, e portò l'inghilterra e la francia a favorire il liberalismo. fanzini [1905
divino. -nel titolo reverenziale attribuito a re e imperatori, in considerazione della
maccario... s'inginocchiò dinanzi a carlo e disse: « santa corona,
, era santo e d'importantissime conseguenze a quell'età. g. ferrari, 512
che il mondo trova santo quant'è a lui incomprensibile. alvaro, 5-139:
il valore etico che ha il termine a cui è riferito). boccaccio,
idem, iii-1-135: molte altre donne a greci cavalieri / si sposarono allora lietamente
loredano, 5-139: vi chiamo testimoni a questi patti. / con supplice umiltà vi
, iii-165: se furon sante appo a lui le leggi dell'amicizia, non è
particolare, s'abbia eletto un re a suo piacere. g. c.
se-p., 153 (i-129): a egregie cose il forte animo accendono /
uomini di richieder le donne, che a lor vanno per consiglio, di così fatte
chi domandasse come fra cristoforo avesse così subito a sua disposizione que'mezzi di trasporto,
, un misticismo ardente che mi portava a interminabili preghiere; e la gente mi
b santo: titolo di un romanzo di a. fogazzaro (1842-1911), pubblicato
525: intorno agli anni domini mccxii a pavia nel convento de'frati predicatori fue un
/ si scalzò prima, e dietro a tanta pace / corse e, correndo
che tanto potè nella cananea fosse, a dir vero, una sfacciataggine santa,
santa pazienza; insomma, ti deciderai finamente a giocare? -come epiteto della
, un'offerta). -afriche: grato a ho in quanto tale. fra
erano regolati dallo spirito di dio, a cui non piacciono se non quando s'intraprendono
g. gozzi, i-25-124: lode a dio, che tutti i nostri stiano
fare con sante orazioni sì dalla nipotina a san rocco, sì da quelle sante
padre sempre santa e onesta dee apparere a li suoi figli. ottimo, tl-213
con lui, in una soffitta, a cavarsi gli occhi per comprargli le medicine.
-nell'uso colloquiale, con riferimento a una persona defunta nell'espressione sant'anima
mente santa e serena, / cantando gloria a dio, / che tutta l'ha
per avere appellato nei suoi stati le scienze a detrimento della santa ignoranza raccomandata ai veri
professa la rassegnazione della santa ignoranza e a tratti si chiude risolutamente nel mistico proposito
. stampa, 163: perché a voglia sì santa e così pia / non
-improntato alla massima lealtà e sincerità, a un affettuoso rispetto reciproco (un rapporto
non mi fu noto di persona fino a questi ultimi tempi; ma correva tra noi
estens., dalla volontà di recare beneficio a qualcuno (un'azione, un comportamento
). fra giordano, 1-91: a questo modo sono molti, ché sarà
gli studi logici. chi si voglia mettere a questa santa opera deve salire un pochino
martini, i-15: tu fai opera santa a guidare un po'questo disgraziato, che
, sono state da'rei tempi costrette a inaridirvi la mente e addormentarvi il cuore.
disperdete il santo soffio dell'entusiasmo intorno a nomi d'individui, perché furono o
loro terre. 24. improntato a criteri di somma giustizia, equità e
[1 veneziani] l'assedio intorno a brescia, di modo che ne la
bombarde, cessero le sante leggi, e a le senten- zie dei giudici si pose
3-202: molti, che furono trovati a tagliare legna nel contado di bologna per
come padre; e mi ha confortato a vivere in buona speranza. manzoni, pr
avrebbe potuto parere un viaggetto, anche a chi non avesse avuto la santa fretta di
famiglia. palazzeschi, 1-451: si incomincia a temere che il re ne abbia fatta
di governo, è giusto che ricorrano a mezzi polemici e a svalutazioni.
giusto che ricorrano a mezzi polemici e a svalutazioni. -inflitto con giusta ragione
di quelle sante legnate che si tengono a mente per tutto il tempo della vita
miei figlioli! eppure, se ho a dire tutta la santa verità, non ce
vita, e il giovanotto s'era messo a ridere. -dato a proposito;
era messo a ridere. -dato a proposito; assennatissimo (un consi- glio
lo avessi seguito, se avessi dato retta a te, non mi ritroverei ora così
ciucando per la via provinciale, in groppa a una bestia che, in verità santa
male. -con riferimento scherz. a una zona produttrice di buon vino.
. per la qual 'santa pace'fa godere a me questa spaventosa vita.
e non vedea la sant'ora di metterlo a dormire. c. boito,
fammi questo santo piacere... (a chi pare non abbia
santissimo piacere di dirmi quel ch'io abbia a pensare di coteste cose, perché non
no il capo oramai. -premesso a termini osceni o eufemistici, in partic
sante, facciamo la rivoluzione? cape a deo. dolce, 1-109: una di
, che noi chiamiamo cappe sante. a queste dicono i latini 'pectines'; e paiono
questo che i peregrini, che vanno a san giacomo, le por
penna, gli farei tenere la candela io a 'quel marine succedon quei nicchi scannellati
« se tu vieni, solite a porsi per sopransegna in sul sarrocchino che por
sul sarrocchino che por comincio a non capirci più niente ». pirandello,
sangue de'sacrifici innanzi al propiziatorio. a. martini, i-15-323- zione che tu
0 un comportamento e si vorrebbe convincere a parte era il santo dei santi
. per indurre altrui ad acquietarsi a qualcosa o a venire nella sua opinione
per indurre altrui ad acquietarsi a qualcosa o a venire nella sua opinione. esempio:
20-11: quann'altri già al predecare o a udir messa a viarlo, sol
altri già al predecare o a udir messa a viarlo, sol con isperanza /
viarlo, sol con isperanza / d'avere a far di lui più boccon santo
santo, / eo me già a satollare. meo de'tolomei, 59:
]: sacro è quello che s'appartiene a dio; santo è quello che è
dante, purg., 33-60: aggi a mente... / di non celar
, / con bestemmia di fatto offende a dio, / che solo a l'uso
fatto offende a dio, / che solo a l'uso suo la creò santa.
di toponimi. crescenzio, 3-27: a miglia sei verso tramontana trovate il capo
bene di fare il mio dovere conducendola a renderle reverenza. marchesa colombi, 128
mamma, dopo esser stata in chiesa a ^ rientrare in santo', dev'essere
dai dì delle feste che io recai a marito, ché vedete che non ci posso
, ché vedete che non ci posso andare a santo né in niun buon luogo,
energia che ci occupa di sé e insieme a sé ne rapisce. tre corpi santi
i marinai danno il nome di sant'elmo a quel che più sublime ancora e profondo il
comandante la parola d'ordine ai militari a cui è affidato un dato compito,
di controllo e di ispezione; proferirla a bassa voce a un commilitone come segno
di ispezione; proferirla a bassa voce a un commilitone come segno di riconoscimento durante
uso dare il santo, se non a chi deve averlo per buona regola.
fra l'erbe, e va serpendo a proda. tommaseo [s. v.
proprio un santo dalla mia: altrimenti, a quel buio, avrei dovuto smarrirmi per
: sciupare un bene prezioso facendone parte a chi ne è immeritevole. muzio,
: 'santi che mangiano! ': a significare che finché uno vive è soggetto a
a significare che finché uno vive è soggetto a peccare. p. petrocchi [s
uomini come tutti gli altri, soggetti a peccare 'un santo! 'un santo!
anche lui'. -far scappare la pazienza a un santo: tenere comportamenti tali da
santo: tenere comportamenti tali da mettere a dura prova la capacità di sopportazione delle
delle persone con le quali si ha a che fare. p. levi
perdere, avrebbe fatto scappare la pazienza a un santo. -gabbare cristo e i
. 5. -invocare, raccomandarsi a tutti i santi del paradiso: cercare
s. v. paradiso]: 'raccomandarsi a tutti i santi del paradiso, chiamarli'
non averlo in simpatia; non trovarcisi a proprio agio. fanfani [s.
simili...: 'volevano condurmi a una festa di ballo; ma io a
a una festa di ballo; ma io a queste cose non ci ho il mio
sono sempre appostati 1 tazzoni con un piattino a lato, dove si contano tre quadrelli
tre quadrelli di zucchero sacramentali, tagliati a macchina, non uno di più né uno
non lo capiscono. -non sapere a quale santo votarsi: non sapere
v-107: non sapeano in quel stretto bisogno a qual santo votarsi. carducci,
oh via, egli non sa a qual santo votarsi. verga, 7-702:
abbia perduta la testa, gli giovavano invece a sventare le astuzie dei suoi avversari
suoi avversari, 1 quali non sapevano più a che santo votarsi. de roberto
te sta, non sapeva a qual santo votarsi. g. bassani,
, rimasto solo, aveva preso a camminare su e giù davanti alla
giù davanti alla casa senza sapere a che santo votarsi. -qualche santo
-tirar giù i santi dal cielo a forza di preghiere, di rosari:
muratori, cxiv-45-30: con uno strepitoso tiro a sei, ove eravamo noi, et
appendici tiravano giù i santi dal cielo a forza di rosari, ci avviammo a
a forza di rosari, ci avviammo a gallarate, diciotto miglia lontano.
-tornare ai santi vecchi: ritornare a una situazione o a una condizione precedente
vecchi: ritornare a una situazione o a una condizione precedente. fanfani [s
-voler andare, entrare in paradiso a dispetto dei santi: v. paradiso1
de'santi. proverbi toscani, 24: a san martino la sementa del poverino.
gazze alla porta. ibidem, 181: a san bamabà (11 giugno) la
giugno) la falce al prà. a san martino (n novembre) ogni mosto
novembre) ogni mosto è vino. a san martino, si veste il grande e
piccino. ibidem, 182: a san mattè (21 settembre) l'uccellator
uccellator salta in piè... a san michele (29 settembre) il calor
settembre) il calor va in cielo. a san simone (28 ottobre) il
) il ventaglio si ripone... a santa reparata (8 ottobre) ogni
(5 febbraio), conduce la festa a casa. (perché siamo sulla fine
compiuti per una buona metà si portano a termine agevolmente. tommaseo [
dire che quando le cose sono condotte a mezzo, o bene inoltrate si fa
, o bene inoltrate si fa presto a finirle. -avuta la grazia,
fatte che sono, sono essi e'primi a dan vorevole.
reliquia d'un santicèllo si fa torto a quella di quel santone. -santarèllo
. g. manganelli, 1-67: a questo modo demetrio dipingeva le maniere di
portamento o modo di vivere improntato a una 2. ant. sempliciotto
santocchieria quell'andare il dì di lavoro a sentire una messa in chiesa dopo d'
. il conte rinaldo non ci ha nulla a che fare con quei volponi che la
, tutto lascia supporre che di lì a poco tempo le coma si saranno sprecate
, 35: questo ho voluto toccare, a confusione di certi ipocratoni, che,
suore e l'intera porzione di pollo a desinare, faceano i santocchi. carrer,
un isolotto del senegai, per vivere a suo modo e adescar altri co'prestigi
o sgualdrine in baffi dell'arte fine a se stessa, o trippe della manifattura positiva
, o trippe della manifattura positiva, a dietro! 7. dimin.
n. 2 è probabile un accostamento a santolo nel significato di 'padrino'.
, intr. { santòccio). atteggiarsi a persona devota, pia. dossi
che santocciavi su e giù per le chiese a canzonare boccaccio, dee.,
, disse: « io il voglio andare a vedere ». = spreg
soffici, v-2-457: ah! santoddio! a volte mi par d'essere un tal
di calce ottenuto sottoponendo la calce spenta a lavaggi frequenti e a essiccazione al sole
la calce spenta a lavaggi frequenti e a essiccazione al sole. cennini
bianco santogiovanni, el quale così si chiama a firenze; ed = da santo
vivente; e cossi la sua virginità a cristo dedicata, tutta ornata de vertù e
costumi, che altro ch'una santolina a veder non parea, pervenne agli anni
apollo tènner consulta circa il come produrre a donna giacinta la ode. con- segnàrgliela
cui sola veduta impauriva me non uso che a spizzichi di santolina, a qualche po'
uso che a spizzichi di santolina, a qualche po'di magnesia. a. bugiani
santolina, a qualche po'di magnesia. a. bugiani [in ii frontespizio,
36: la madre se n'andò a un frate suo compare, santolo de la
son morto, tu te ne vada a vinegia a un tuo santolo che ha nome
, tu te ne vada a vinegia a un tuo santolo che ha nome messer ansaldo
. sanctulus, santulus (nel 1036 a farfa, nel 1251 a viterbo),
(nel 1036 a farfa, nel 1251 a viterbo), deriv. dal class
i concerti della capitale? -con riferimento a religioni non cristiane, in partic.
barba, torso ignudo, sta accanto a una edicola bianca. che quadro! è
o la cui opera costituisce un esempio a cui conformarsi in seno a un'organizzazione,
un esempio a cui conformarsi in seno a un'organizzazione, a un movimento,
conformarsi in seno a un'organizzazione, a un movimento, a un partito, ecc
un'organizzazione, a un movimento, a un partito, ecc. gigli,
, ecc. gigli, 4-128: a me pare... che a questa
: a me pare... che a questa potenza monarchica della tramoggia possa adattarsi
che erano scienziati veri se la ebbero a male e tacquero. gobetti, 1-i-743
duce? come mai è venuto qui a sentire le sciocchezze di un vecchio peccatore
, xxxiv-201: santa maria maddalena dice a santa marta: se con parole mi
(artemisia maritima), alta fino a un metro, con rami ricurvi e fogliosi
con rami ricurvi e fogliosi, foglie a segmenti lineari, coperte da tomento biancastro,
falconeria volgar., i-i-iio: anco a lo male de'lombrici fa'questa medicina
nome generico di 'acido', serve per taluno a denotare la santonina, perché manifesta taluna
memorie sono scaglionate lungo l'anno (a eccezione dei periodi deu'awento e della
lungo delle santore lunghe: durare troppo a lungo. nieri, 3-179: d'
nella grandezza, figura e colore simile a una pesca matura, però un poco
, però un poco schiacciata. raccolta a tempo debito, ha la scorza dolce
con fiori a spiga di colore rossastro, usati come
avesse assegnata loro la santa reliquia e a firenze fece onorare come san- tuaria quello
tutte le santuarie e fece granni doni a tutte le chiesie. 2. santuario
d. bartoli, 2-4-431: bello anche a vedere erano i pellegrini idolatri, che
dell'anno, venivano di lontano paese a visitar certe loro santuarie, messe da'
la caverna di iua nel giappone, a mezza lega da cocinotzu...,
di annui sacrifici, era una celebre santuaria a cui da'luoghi più rimoti i fieri
divozione. scaramuccia, 53: per contro a questo santuario un altro non men degno
fan n'ombra agli armenti che vanno a sdraiarsi sulle soglie dei santuari. fucini
aromi oltremarini, / il santuario, a mezzo la scogliera, / esala ancora
reverenzia, che pochi intendenti uomini sono che a mantova vadano, che quella quasi un
le baionette che vi ricondussero nel sangue a roma appartengono all'uomo del due dicembre:
bibbia volgar., vti-308: ogni persona a cui vedrete scritto 'thau'non uccidete,
nel santuario della mia coscienza e badavo a difendermi. -aspetto della divinità che
entrano mai né profani, né adepti. a ogni modo non pensino mai i lettori
il suo letto matrimoniale, federigo continuava a promuovere la civilizzazione degl'italiani. ghislanzoni
quando l'occhio dei profani non giunse a penetrare nel santuario dei nostri amori,
del pa drone di casa a non volere che certi giochi giovanili si
anzi tempo, capitava che sfondasse la porta a spallate. e sovente profanava il santuario
e riservata in cui ci si isola a lavorare o a meditare. papini,
in cui ci si isola a lavorare o a meditare. papini, i-837: questo
: gli ospiti forzano la cortesia del filosofo a mostrar loro uno spicchio del santuario,
l'ingresso del santuario... a un tratto apparve lui, il marito,
della domenica, ond'essere il lunedì sera a bassano, per indi visitare il santuario
ojetti, iii-11: di questi mesi, a traversar la versilia per salire al piccolo
, i festoni regolari delle viti da olmo a olmo, tutti pampini verdi, v'
. leopardi, v-903: questo principe offrì a ti- cone tutti i soccorsi che egli
de'sacrifici; così in filosofia son mostrati a coloro che son ricevuti a'suoi santuari
, la funzione strategica del cambogia viene a decadere; in caso contrario i nordvietnamiti
in california essi stanno per essere aperti a perforazioni petrolifere molto pericolose dal punto di
lucea: / tropp 'era ben tagliata a gran divisa. / di sotto un santuario
ii-200: quando alcuno de questi pecci venia a mano a scolpitori o a desegnatori o
alcuno de questi pecci venia a mano a scolpitori o a desegnatori o ad altri conoscenti
pecci venia a mano a scolpitori o a desegnatori o ad altri conoscenti, tenìelli
crederebbe che fossimo santuccie e ch'andassimo a far qualche bene. cesari, 7-220:
credendo di constituirgli avocati e procuratori dinanzi a dio. giannone, 1-iv-530: alcuni della
piacenza, ch'è un sant'omo, a domandare se 1 romani non praticavano qui
con una sanzione prevista dalla 'a repubblica [n-vti-1990], 36: il
oggi stesso ha sanzionato la libera docenza a severino ferrari. -riconoscere ufficialmente e rafforzare
severino ferrari. -riconoscere ufficialmente e rafforzare a opera della legge una situazione di fatto
ammirazione dell'aspettante johnny, si limitò a sanzionare con un disagiato cenno del capo
bisogna guardarsi bene dal ridurre la derisione a regola, dau'incitarla, dal sanzionarla.
.. palleggiò apertamente colla rivoluzione impiantatasi a napoli: ne sanzionò gli atti colla presenza
, ii-20-183: il valgimeli, che credo a te noto, ha presentato a cotesto
credo a te noto, ha presentato a cotesto ministero 1 documenti degli esami parziali
definire e sanzionar meglio quel pensiero che a me già vecchio e non letterato cercò
arte dello scrivere. -dare compimento a un evento. carducci, iii-3-136:
. carducci, iii-19-331: egli prende a mano un'altra causa di libertà e
lv-59: in tempo di rivoluzione e fino a tanto che un nuovo codice di provvide
nuovo codice di provvide leggi tendenti tutte a troncare il corso degli infiniti abusi ed insofribili
]: evitare la stonatura di mettere a fianco di grandi autori sanzionati dalla storia
o considerate come possibile oggetto di applicazione a un caso concreto. ochino,
che si giudica anticipatamente pronto e risoluto a dar effetto alla minaccia. g.
di arresto e di ammenda dovrebbero applicarsi a coloro ai quali il passaporto, se
. g. bassani, 3-233: a scanso di sanzioni ufficiali (per i renitenti
-sanzioni amministrative, civili, penali: a seconda che riguardino la violazione di leggi
una sanzione penale. montale, 4-21: a questo doveva pensar lui, l'uomo
autorità ecclesiastiche, sia pure in seguito a un'attività di elemosiniere che nulla aveva
un'attività di elemosiniere che nulla aveva a che fare con la sua poesia. silone
tempo il loro curato era stato sospeso a divims. -stor. sanzioni contro
del fascismo e nell'immediato dopoguerra (a cominciare dal luglio 1944), anche per
e del trattato di pace e volte a punire i responsabili dell'instaurazione e dell'
tedeschi dopo l'8 settembre 1943, a epurare dal personale fascista le strutture amministrative
fascista le strutture amministrative e pubbliche, a confiscare i profitti di regime e a
a confiscare i profitti di regime e a prevenire la riorganizzazione del regime fascista (
del regime fascista (e tali misure, a causa delle vicende storico-politiche, interne e
, misura disciplinare anche di natura pecuniaria a cui possono essere sottoposti gli affiliati e
tesserati di una federazione sportiva che contravvengano a quanto è previsto dallo statuto e dai
entrata in moto delle sanzioni ignominiose. a. delfìni, 3-45: all'altezza
di medolla la mia macchina venne presa a sassate da un gruppo di giovani fascisti
contro le automobili che si fossero azzardate a circolare comunque. 17 politecnico [
parte di singoli o di gruppi sociali a un comportamento considerato scorretto o comunque non
suppongono di tanta integrità che si chiamano a sindicar li giudici secolari in molti luoghi
, veniva ad esser tagliata mirabilmente addosso a temperamenti de'geni e degli umori degli
la sanzione di una carta costituzionale contraria a tutti 1 princìpi e a tutte le
costituzionale contraria a tutti 1 princìpi e a tutte le pratiche di politica e di giustizia
si vorrebbe forse qualche altra denominazione sinonima a quella di stati generali? domanderò sempre
dire che la sanzione non appartiene propriamente a nessuno dei due poteri che discutono,
è voluto far per la patria e mezzo a servirla ulteriormente. mazzim, 2-246:
e religiosa delle disuguaglianze sociali, elevata a dogma attraverso i secoli. piovene,
piovene, 14-13: la società si adattava a costumi più liberi, senza aver dato
. pirandello, 7-749: si mise a criticare il progetto con straordinaria lucidità d'
sarebbe aspettato di veder la provvidenza impiegata a dar la sanzione divina agli spropositi e
neologismo con intenti polemici e spregiativi coniato a suo tempo dalla pubblicistica fascista).
governo britannico... aveva dato incarico a un comitato di esperti di vagliare la
, o che perdono / il tempo a scacchi, o sia a tarocco o a
/ il tempo a scacchi, o sia a tarocco o a tavole, / o le
a scacchi, o sia a tarocco o a tavole, / o le più volte
tavole, / o le più volte a flusso e a sanzo, mostrano / allora
o le più volte a flusso e a sanzo, mostrano / allora d'esser più
sbaraglio, sbaraglino, camarzo, minoretto, a tre dadi, a sanzo.
, minoretto, a tre dadi, a sanzo. = etimo incerto.
nella sapa. burchiello, 37: domandianne a maestro ridolfo, / che consigliò il
pur un tratto quel bocchino di sapa a modo mio! -essere, parere
: avere un'indole molto dolce. a. pucci, cent., 71-18:
vo recitando i lunghi periodi per lo senno a mente alla gran civetta la quale se
. cammino, sentiero che conduce a un campo. tana, xxxii-1176
: so bene che ci vieni e vai a tua posta, ma più di celato
or credi, folle, ched io vada a dire / sì gran menzongna come udita
nell'alta torre dimorava, né potendo a lei parlare in alcun modo né vederla,
profetia, v-584- 162: si a murili in quista guerra avimu, / tu
sentina e fontana de turi i mali. a. f. doni, 4-53:
alla donna, la quale non sapeva a che s'adoperasse questo abito ogni notte
gli eretici della francia portavano odio immenso a quelli della casa di guisa, de'
vi si lasciò condurre. -con riferimento a un soggetto collettivo. manzoni, storia
della vita sua non usò panno lino a carne..., e nientemeno sì
le some dovevan partire di pisa, fece a certi suoi confidenti e pratichi del paese
, senza titolo; ma diceva in capo a ogni faccia: 'simboli trasportati al
però che ciascuna di loro era stata a molte mie sconfitte. idem, inf,
pazzi, ii-235: ti par forse sapere a bastanza della mia bontà e purità,
non hai inteso? s'è rivolta a me perché ti sapeva fuori di roma.
. fenoglio, 5-ii-501: io mi misi a gridare, a quelli che sapevo i
5-ii-501: io mi misi a gridare, a quelli che sapevo i più veloci.
, poteva succedere di incontrarlo in treno a notte alta... senza che alcuno
subord., anche nell'espressione venire a sapere). -sapere novella, nuova di
novellino, xxvtii-800: avenne un giorno che a questo signore fu appresentato delle parti di
saputo che 'l mio marito è ito a bologna. savonarola, 1-8: ognuno
cose future... è tanto naturale a tutti li uomini, che continuamente li
nuovo re, i napolitani si chiedevano a vicenda il natale di lui, la
, saputo il caso, gli venne a offrire tutto quel che aveva. praga,
, i-90: il pubblico viene solo a sapere ciò di cui si tratta dalle appassionate
dalle appassionate discussioni dei giornali, vale a dire che il pubblico è affatto all'
. caro, 12-ii-13: fate riverenza a la signora marchesa da mia parte e salutate
. magalotti, 7-31: desidererei sapere a un di grosso quanto converrebbe pagare uno sca-
dipingevo un giorno un motivo di decorazione a tralci d'aranci, improvvisamente si seppe
-fare sapere (ant. fare a sapere) qualcosa a qualcuno, fare
(ant. fare a sapere) qualcosa a qualcuno, fare che qualcuno sappia qualcosa
. stefano protonotaro, 136: fariali a savire / lo mal di ch'eo
ch'eo non m'oso lamentare / a quella che 'l meo cor non pò
re enzo, 217: ben vor fare a savere / ch'amare e non vedere
10-113: s'i'fui, dianzi, a la risposta muto, / fate i saper
motivo delle sue domestiche disgrazie e dice a sua moglie: « io non voglio
fine di quella 'carnevalata'. -mandare a sapere: raccogliere informazioni, cercare di
: tantossto apella sua famelglia e manda a sapere quale gente fosse. s. maria
era giunto il confessoro per comunicarla. mandamo a saperlo, e intendemo che appunto in
, palpitando. -intr. venire a conoscenza di qualcosa (unito al compì
limitazione). ojetti, i-33: a pordenone seppe [d'annunzio] della
turca, è necessario che si riportino a quanto è loro riferito. f. argelati
nulla di nulla. -con riferimento a un famoso detto attribuito a socrate.
-con riferimento a un famoso detto attribuito a socrate. catzelu [guevara],
concolti, / tucti sapire volse, / a mente li recolse. boccaccio, viii-1-117
da altri poteva esser saputo, mi misi a imparare la lingua del cervantes e quella
dotto. g. gozzi, 1-341: a giudizio di tutti è uomo che sa
sapeva di lettere, e si sfogava a lagnarsi della vitaccia di bordo, della disciplina
mondo, quando li savi uomini cominciassero a signoreggiare, o quando li re cominciassero
signoreggiare, o quando li re cominciassero a sapere. piccolomim, 10-120: io non
maggiore conoscenza perché più degli altri vicini a dio. dante, par.,
perché non s'intese di greco. a. f. bertini, 1-177: s'
15): « oh! suggerire a lei che sa di latino! » interruppe
sa la tenebra. -con riferimento a sogg. inanimati o a personificazioni.
-con riferimento a sogg. inanimati o a personificazioni. tommaseo, [s.
mie povere spalle. carducci, iii-4-80: a te volando la strofe alcaica 7
una situazione 0 la mancanza di assuefazione a dati comportamenti. -anche con riferimento a
a dati comportamenti. -anche con riferimento a personificazioni. dante, purg.,
tre cavalieri, li quali erano sopranamente a cavallo, fuoro li primi che l'acqua
passaro: un arcivescovo e doi cavalieri a speroni de aoro, donzielli dello re
. porcacchi, i-424: io promisi premio a chi, sapendo il paese, ci
via. frachetta, 549: toma molto a conto, conducendosi essercito per paese nemico
singa / zo ch'eo vi dire'a finga / quando voi mi vedite. giamboni
'due madri', dell''ave maria a trasbordo'. soffici, 6-158: non so
sa com, / no ne serve a deo ni a mo. dante, purg
, / no ne serve a deo ni a mo. dante, purg., n-139
ix-447: iesù diceva: « perdona a loro, padre, imperò che non sanno
esperienza cotidiana c'insegna che nell'universo a noi manifesto l'uomo solo è fornito di
dire, fare, pensare: non riuscire a formarsi una precisa opinione su una questione
tremando e battendo i denti, cominciò a riguardare se da tomo alcuno ricetto si vedesse
mutazioni sono stati costretti gli uomini quasi a non saper che credere né sopra che
per correre alla fine, perché si ha a disperare che sia accaduto quel che dovea
delle moltitudini cresce in difficoltà. vi sono a quest'ora senza esagerare due milioni d'
del dì non possan dare alcuno impedimento a fi nostri ragionamenti? dante, purg.
negano l'effettiva competenza di qualcuno riguardo a una data questione. g. gozzi
i-14-56: ma che ne sappiamo noi, a cui il decoro de'bottoni e degli
enprimeramentre la ravi- nosa onda contrastar a la nave. proverbia super natura
g. cavalcanti, i-xlvl (a) -i3: sacci: quando l'augel
ii-93: sapi ch'io non erro a quel ch'io dico. p. cattaneo
onesto disiderio mio voluto sodisfare, avete a sapere ch'io anco prima patirò la morte
anco prima patirò la morte che voi allato a me v'abbiate a coricare. casalicchio
che voi allato a me v'abbiate a coricare. casalicchio, 475: avete da
il contrario. -per dare maggiore rilievo a un'ammonizione o a un'esortazione.
dare maggiore rilievo a un'ammonizione o a un'esortazione. laudario della compagnia di
san gilio, 479: lo sergente a la pregione viene, / si. ile
« questo saccie bene, / ch'a lo re venire ti conviene, / ché
e però sappi ch'io lo tengo a mente. -in espressioni come basti
sai ch'ell'è sì rio, c'a me non è en piacire. dante,
di vinchiastri, che oca fatica è a ardere. castiglione, iii-5: alle pendici
pari in qual si voglia cosa che a rendere nobile, popolosa e grassa una
. caproni, i-260: si sa che a una certa altezza / - è fatale
'sai, sapete'...: talvolta a noi significa 'volete sapere? '
, acconciata adesso e parata per uscire a passeggio, gli pare che stia bene
, per avvalorare un'affermazione, quasi a chiamarne dio a testimone. boccaccio,
un'affermazione, quasi a chiamarne dio a testimone. boccaccio, dee.,
galileo, 5-295: non ci starò a fare altre parole: / androm- mene
: / androm- mene anch'io dietro a questa voga; / ma dio sa lui
non è già questo il segno / a cui gli strali suoi drizza il mio plettro
uscir vivo dalle loro mani, e venire a incomodare vossignoria illustrissima ». -per
che3, n. 1. -va'a sapere!: per indicare che un fatto
come risposta, per esprimere ignoranza relativa a un fatto. arpino, 6-52:
fatto. arpino, 6-52: va'a sapere! uno ha una testa di ghisa
sa dove. foscolo, xvii-120: a quella vista comincio a diventare tranquillo,
foscolo, xvii-120: a quella vista comincio a diventare tranquillo, poi mesto..
di non so quale re svedese che a furia di viaggiare su e giù per l'
impio tarlo, / che dà tal fama a la litteratura / ch'io vo'di
sa mai, potrebbe essere l'avvio a qualche cosa d'inconcludente. moravia, 15-84
moravia, 15-84: non ho difficoltà a dichiarare, ad uso dei lettori italiani e
ch'elli ebbe / mendicando sua vita a frusto a frusto, / assai lo
ebbe / mendicando sua vita a frusto a frusto, / assai lo loda,
.]: 'se sapeste! 'accenna a più cose che non si dicono,
/ sì come disperata, / mi metto a la ventura. 15.
sappia, alcuno, ma odia bene a morte molti. pallavicino, 10-i-137: è
m. zanotti, 1-6-360: maravigliomi che a stabilire una tal dottrina niuno, ch'
io, lo so io, per alludere a persona o a cose che non si
so io, per alludere a persona o a cose che non si vogliono nominare.
: modo familiare di reticenza, accennante a cosa nota altrui, e che non si
. andate subito dove sapete. scriverò a chi sapete. comprerò la mercanzia che sapete
che sapete. carducci, ii-2-119: a torino altro non si fa che puramente
o si propone da chi ella sa a firenze. idem, iii-i-ioi: dal punto
indegnissimamente avrò conseguito la laurea posso essere a disposizione sua, perché da chi so io
, e che so io? cominciarono a alzar le spalle, ad arricciar il naso
spalle, ad arricciar il naso, e a dire: « eh! l'è
ponte cogli occhi fuori deila testa, e a gridare che, se avessi sposato raimondo
avean fatto pregare ch'io volessi indurmi a fare una lettura o conferenza, come ne
prevede un evento o la consapevolezza rispetto a una data situazione. a.
rispetto a una data situazione. a. m. salimbenì, xxxviii-354: io
e vuol farsi sentire ch'è delle solite a noi, ordinarie e fatteci naturali.
o arrogante, la totale ignoranza riguardo a un fatto, in partic. del tipo
sapevo: per indicare che si continua a ignorare totalmente qualcosa, in par- tic
o si è ottenuta una risposta insufficiente a una richiesta di delucidazioni. r
scolpire e non volendo scolpire uno idolo a diocliziano né consentire in veruno modo di
chi più era sperimentato nell'arte ubidiva a chi ne sapeva meno. manzoni, pr
la furia de'lavori: i padroni fanno a gara per aver degli operai milanesi,
l'abilità necessaria per eseguirla; riuscire a farla (e ha l'aus.
sai iudicare, / tebe stissu metto a. llaudare. giamboni, 10-31: ti
. novellino, xxviii-876: lascia fare a me, che molto lo so ben fare
], / tant'era pien di sonno a quel punto / che la verace via
bandello, 1-41 (i-482): così a la presenza vostra e di molti gentiluomini
promisi di farlo. per questo, essendo a cortona alcuni giorni dimorato, l'ho
mai saputo raffigurarmi. -con riferimento a parti del corpo o a organi.
-con riferimento a parti del corpo o a organi. tommaseo [s. v
: qualche volta d'inverno venivano insieme a vedermi la domenica, e avevo il
disioso e caro, / sogiomo, a sua stasgion, prendere sape! novellino,
ché sa tutte nostre faccende. a. f. doni, 4-70: il
con abilità, con destrezza; riuscire a praticare un'attività con buoni risultati.
? sappia dirmelo. -per invitare a uno sforzo di comprensione e di partecipazione
testi. mazzini, 5-92: come dissi a principio, l'occasione mi andò fallita
mette erba, / or ch'egli ha a iar per sé. i. nelli
mi saprete dire: dopo aver invitato a fare esperienza di qualcosa, per garantire che
dai reami sereni l'oltremare / primamente a recare il buon messaggio / deli'allegranza,
, / in veste negra e bianca a questa danza / vola e rallegra noi di
: prete biagio, rimessosi il calice a bocca e beuto, sapendoli di svanito,
e beuto, sapendoli di svanito, rivoltatosi a paulo disse: « tu me la
mettivi dentro un poco di cantera fonduta a lento fuoco mattioli [dioscoride],
mattioli [dioscoride], 258: a volere... fare un eccellentissimo
già di buono. pavese, 1-86: a casa c'è quell'acqua che sa
sedeva tutto allegro in compagnia d'amici a un solenne convito, chiesto bere, al
, quanto senno fu quello di aristotile a esser condutto a una cavestrella che anco
senno fu quello di aristotile a esser condutto a una cavestrella che anco li sapea la
come egli li chiamava. -con riferimento a persone. lorenzo de'medici, 7-121
il quale pieno di odor stando inanzi a vespasiano per rendergli grazie della ricevuta prefettura
. sanminiatelli, 11-67: lunghe carrette a due cavalli aspettavano al casello ferroviario.
11-119: le cavallette che silvia era abilissima a catturare sapevano di verbena, e così
no, quella de'fuggitivi e, a dicere più vero, quella de'
di specificazione, con partic. riferimento a fatti, ad azioni o a concetti o
. riferimento a fatti, ad azioni o a concetti o anche a opere letterarie o
ad azioni o a concetti o anche a opere letterarie o a composizioni artistiche,
concetti o anche a opere letterarie o a composizioni artistiche, giudicate in maniera intuitiva
segneri, iv-795: obbligare il genere umano a governarsi in alcune occorrenze determinate secondo quelle
primi abiti cattivi. muratori, 7-v-397: a me pare che quel suo formulario sappia
come tant'altre. -con riferimento a entità concrete che suscitano una data sensazione
tanto di politeama. -con riferimento a persone che per tratti fisici, morali
e di officina. -con riferimento a persone che suscitano sensazioni e evocano immagini
e di mughetto. sbarbaro, 1-112: a me parea che intimamente ella saver dovesse
mare / che all'arietta che fanno / a te accanto al passare / senti sulla
zena, 2-176: non ci credo a queste lodi che mi sanno di ipocrisia
un gotico, come si dice oggi a parigi cor. una parola che,
tenero, si capisce, ma se penso a come ci siamo arrivati mi sa di
arbasino, 3-82: posa un po'a zingara di huxley, mi sa,
sa, stasera, con una parrucca a ciocche chiare e scure. tomizza,
. nelle espressioni sapere buono, meglio a qualcuno o, anche, al palato
indicare il gradimento o la preferenza accordati a un cibo. f. de'folcacchieri
: per non apparir dinanzi al padrone a man vote e non avendo altro da
venuta, / consiglio che ti guardi a la partuta. anonimo, i-498: meglio
avere. anonimo, i-569: le noia a me forte sa bono. iacopone,
/ elio me sa sì gran sapire / a chi per deo vole empazire, /
uno cavaliere di corte... venne a rampogne con uno donzello. quello donzello
, sia come si voglia, andianne a casa. mi ha saputo meglio quel
-in costruzioni impers. sapere male a qualcuno di qualcosa: provenirgliene rincrescimento,
, purg., 3-78: perder tempo a chi più sa più spiace. niccolò
non perdi tempo, ché 'l perder tempo a chi più sa più spiace.
, n. 4. -non sapere a chi dare la mano diritta: v.
n. 47. -non sapere a quale santo votarsi: v. santo,
; non possedere alcuna nozione, riguardo a un dato argomento o in generale.
di interessarsene ulteriormente, di averci ancora a che fare. segneri, ii-27:
conosciute da me mi avean fatto risolvere a non voler più sapere d'amori. moretti
di fare qualcosa (anche con riferimento a una personificazione). praga, 4-113
praga, 4-113: il sonno che a mia memoria non mi era mai mancato
voleva saperne ad ogni costo di venire a togliermi la febbre che mi ardeva. pavese
adeguatamente o di operare con abilità rispetto a una data situazione o attività. -in
, astuzia. bacchelli, 13-198: a quest'arte bisogna esserci nati, e io
ha saputo mai. -sapere a qualcuno mille anni un'ora, ogn'ora
: sembrargli che il tempo non trascorra a causa dell'impazienza; non vedere l'
dato evento. lancellotti, 293: a tutti sapeva un'ora mille anni d'aver
mille di rifarmi un po'la bocca a ragionar delle nostre cose, e non
mi sapeva un'ora. -sapere a quanti dì è san biagio: v.
grado, buon grado, grado e grazia a qualcuno: essergli riconoscente, portargli gratitudine
so io grado alla fortuna più che a voi. machiavelli, 1-i-44: il bene
te n'è saputo grado alcuno. a. f. doni, 3-14: io
1-x-393: finalmente l'accademia si rivolse a quell'opera, per cui tanto grado
, mal grado, mal grado e grazia a qualcuno: portargli rancore, avere risentimento
il mal grado e la mala grazia a chi te l'ha donate. davila,
ragione, né dovevate saperne mal grado a quelli che vi facevano tali mostranze.
, n. 16. -sapere qualcosa a memoria, a mente, a senno
16. -sapere qualcosa a memoria, a mente, a senno per mente:
-sapere qualcosa a memoria, a mente, a senno per mente: v. memoria
, n. 17. -sapere qualcosa a menadito: perfettamente. moneti, 2-16
un amico mio... aveva imparato a contare fino a dieci su le dita
.. aveva imparato a contare fino a dieci su le dita delle mani, e
questo si vantava di sapere l'aritmetica a mena dito. -sapere qualcosa come
-sapersele: essere astuto e abile, riuscire a cavarsela. f. d'ambra,
le seppe, e fummo forzati tornare a dietro. -sapevamcelo! dissero quelli da
che non è tale in quanto relativa a eventi già noti. b. davanzati
: quel muzio... farebbe ceffo a questa 'fiorentinaria'(che così le
o forse ce le vuol dare l. a.? -tanto sa altri quanto altri
quel ch'e'sa, non è tenuto a far più. tassoni, xvt-655:
'quando non si è acquistato il senno a una certa età è impossibile acquistarlo in
.. più ne sa un pazzo a casa sua che un savio a casa d'
un pazzo a casa sua che un savio a casa d'altri. ibidem, 76
lupo sapesse come sta la pecora, guai a lei... tutti i fiori
159: se ben tu fai, sappi a chi lo fai. ibidem, 201:
. ibidem, 205: chi sta a ca', niente sa. ibidem, 208
, 325: tanto se ne sa a mangiare uno spicchio, quanto un capo
giovanni il ne li provide, valendosi a ciò del sapere in matematica di due
5-93: o tu che in mezzo a così buie e dense / tenebre d'ignoranza
si concede ai saperi che non servono a nulla. r. assunto [in civiltà
. s. maffei, 5-4-131: passato a padova, innamoraronsi di lui pietro bembo
/ in voi senno e savere / a ogne condizione, / ch'un altro salamone
elio me sa si gran sapire / a chi per deo vole empazire, / en
se 'l vero è vero, / a veder tanto non surse il secondo. cavalca
di dio o, con metonimia, a cristo, in cui la sapienza del
: per salvar me peccatore / site messo a lo monre. i...
/ dal saper primo, da colui che a tutto / in cielo, in terra
ii-81: che poss'io, s'a sì sublime segno / l'umile mio saver
nuovo in roma, credendosi che disegnassero a maraviglia, non ardiva accostarsi a vedere i
disegnassero a maraviglia, non ardiva accostarsi a vedere i loro disegni, se non
trasportato dalla voglia, tanto si avanzò a poco a poco che pose gli occhi su
voglia, tanto si avanzò a poco a poco che pose gli occhi su la cartella
due: perché quest'arte non insegnandosi che a pochi sgherri destinati a sostenere i tiranni
non insegnandosi che a pochi sgherri destinati a sostenere i tiranni, non importava diffonderne
importava diffonderne il sapere nel popolo. a. colonetti [« alfabeta »,
prerogativa di chi mantiene una condotta ispirata a cautela, con esclusione di decisioni precipitose
, niuna cosa è stata fatta appresso a caudio per sapere umano. gl'iddìi immortali
mente e il vedere ai vostri capitani e a quegli de'nimici. m. cavalli
voi corretto! orlandi, xxix-65: a ciascun c'amar vole / dico che deggia
, xxxv-ii-771: là 'nd'io ne rendo a voi grazie e merzede, / donn'
; senno, ragione (anche contrapposto a follia, mattezza). f
99: son dubitoso, / quando vegno a ciauzire / chi nde perdo savere e
savere e caonoscenza: / però lo move a far ogne follia. novellino, xxviii-832
... per suo savere che v'a recato a. ssé: chi quella
. per suo savere che v'a recato a. ssé: chi quella erba potesse
dubio che me misi ad avire / a vui lo mando per determinare. dante da
altrui. idem, 361: chi ricorre a poco sapere ne riporta cattivo parere.
proverbi toscani, 74: chi ricorre a poco sapere ne riporta cattivo parere.
chi non ama d'esser seccato, pure a volerli, e con un po'di
indovina, sapevole di quello ch'è a venire. boccaccio, iv-106: ne'vani
che con onore. -con riferimento a un luogo in quanto teatro di un
proprie attitudini (anche nelre- spressione sapevole a se medesimo). bartolomeo aa s
: contrappongli quanto è migliore tesser sapevole a se medesimo d'aver vinto una tale
[tommaseo]: non mi sarei messo a tanto studio perché non fussino sapevoli di
di qualche sapore, quando sien posti a contatto con l'organo del gusto.
caratteristica in un cibo. a. boni, 75: sale non ne
perché il formaggio basta di per sé a dare la giusta sapidità alla preparazione.
alla frivolezza dell'apparenza, ne va a tentare la sostanza, il trova eccellente per
una mescolanza dolciamara, simile pel gusto a quelle confetture troppo sapide che nel primo
ci riunivamo nella sua camera di studente a mangiar le insalatine condite col sapido suo olio
che sa d'oliva e che non piace a quelli che non s'intendono. monelli
lungamente macerato nell'olio. -con riferimento a un vino dal sapore morbido, intenso
alle arie marine, che forse son esse a dare al vino, al più vero
rinfrancato dalla virtù tonica del bagno, bevve a lunghi sorsi l'aria del mattino sapida
prisco, 5-295: erano usciti camminando a caso per le stradine sapide di oleandri
. che denota acutezza e originalità unite a vivacità e prontezza d'espressione, talvolta anche
perché non riesce mai ad essere totalmente a fuoco. -dotato di grande acume
. fenoglio, 1-i-1272: johnny andò a lettere, sotto il portico vuoto,
. magazzini, 2-20: si incomincia a mettere l'olive in caldo chi vuole
nif- folino, come mostrando d'aver a schifo quel lezzo caprino e quel fortore
chiamarsi cittadino d'atene per non astringersi a sì poca parte di terra, ma
, ma si dicea cittadino del mondo. a. f. doni, 4-22:
tenue e sottile, ascende al capo a confortare il cervello. vico, 4-i-179:
edificò in sette anni un magnifico tempio a laude del nome tuo, e per
la mente e il volere si acconcino a ciò che impera esternamente,...
greci, vissuti nei secoli vii e vi a. c., agli albori della
, agli albori della filosofia occidentale, a cui sono attribuite massime e sentenze che
avegna che fossero riputati così sapientissimi e a loro fossero attribuiti li sette pianeti,
sappienti di grecia. -con riferimento a dio e in particolare al verbo come
tre sapienti. -con riferimento ironico a una nazione. pellico, 2-13:
i-325: gli animali detti più nobili, a cominciare 0 a finire dall'uomo sapiente
detti più nobili, a cominciare 0 a finire dall'uomo sapiente, fanno tutti al
s'era messa [la zia cirmena] a far la sapiente anche lei, a
a far la sapiente anche lei, a parlare col 'squinci'e 'linci'.
persona o un organo collegiale). a. gritti, lii-14-26: ne darò ora
. gritti, lii-14-26: ne darò ora a questo sapientissimo senato particolarissimo conto, non
malattia voglio... del tutto lasciarlo a questo gravissimo e sapientissimo consiglio. bellori
inutile degù oggetti di lusso e volgerli a gloria del paese. leopardi, 27-24
della monarchia moderna). -addestrato a eseguire esercizi di bravura (un animale
. campana, ll-intr. -y non entro a discorrer più particolarmente di ciò, essendo
senza ricorrere ad una ispirazione superiore, a un certo dono di profezia si può
s'abbia il sapiente coraggio di procedere a una semplice semplificazione degli studi, la
fischio in maniera sapiente, tenendolo anche a lungo su una stessa nota, senza
: i nostri orecchi erano divenuti sapientissimi a discernere mille generi di rumore.
sapiente alla folla e fanno tra loro a chi più si scansa. 7
sapientucci d'ogni risma par che vadano a nozze quando entrano nella stanza dell'uomo
attendasi... con ogni prestezza a concludere la lega e con quello fine
nievo, 169: « sfido io a moversi ora che è rovinato il ponte!
il capitano. -con riferimento a dio. fra giordano [tommaseo]
ai giudizi le curiosità bibliografiche delle opere a stampa dei concertisti bolognesi e dei maestri di
di cappella di san petronio, seguitò a spargere la luce della storia e della
bolognese. montale, 12-203: basti osservare a quanto c'è, in queste 'canzonette'
serpetro, 65: non bastava a queste cose l'essere state create da
attività intellettuale (e tale concetto iniziò a essere distinto dalla saggezza con aristotele in
è sapienza, la facultà che comanda a tutte le discipline, dalle quali s'
. gioberti, 2-139: gli antichi a buon diritto collocavano la sapienza fra le
rettor., 41-21: 'filosofia'tanto vale a dire come 'amore della sapiènzia':
sia filosofo, conviene essere l'amore a la sapienza, che fa l'una de
. lo 'mperadore che non potea contrastare a la sa- pienzia di costei, mandò
che venissero grammatici e rettorici in fretta a la corte d'ales- sandria. landino
sé la intelligenzia e la scienzia. a. f. doni, 4-6: da
palazzo, il figliuolo del ré venne a l'etade cresciuto e fu pienamente ammaestrato
la valensa -che ten vostro core, / a mio dolore -fece far partensa / e
quegli che sono più prudenti indugiono più a pigliare partito e per questa tardità si
che sia possibile di molte verità conosciute a proprio vantaggio. foscolo, vii-100:
e di ritornare verso le quattro quando veniva a casa il 'paron giovine'.
con l'umor delle quali si diede a pascere queu'anime infanti, dopo di averle
quando egli fin dalle poppe materne cominciò a digiunare: segneri, i-24: considera
sapienza nella pittura, di nuovo cominciò a dime male senza una prova al mondo
una fetta di 'jambon', si dette a sorseggiare, con inimitabile sapienza e invidiabile
o sequenza di atti e comportamenti intesi a eccitare più vivamente il desiderio amoroso e
eccitare più vivamente il desiderio amoroso e a ottenere più vivo piacere. laude
colpisce gli uomini al passaggio e li turba a dentro e li risveglia nel sangue l'
sempre è pronta ver del peccatore / disposto a ritornare a penitenzia, / mi presta
ver del peccatore / disposto a ritornare a penitenzia, / mi presta audacia a te
a penitenzia, / mi presta audacia a te con puro core / ricorrer,
ricorrer, ché l'ettema sapienzia / disponga a perdonar mio grave errore. rappresentazione della
la mistica teologia de'gentili e lasciando a dietro tutte le favole, direbbe che ne
cristo], 3-21-7: lode e gloria a te dunque, o sapienza del padre
contrarie fra loro, che tendono scambievolmente a distruggersi, si concatenano, si equilibrano,
di guido, lxxxviii-i-193: paralipominon seguita a questo, / e così segue poi esdra
: congregazione religiosa femminile istituita nel 1703 a poitaers da san luigi maria grignion de
le inscrizioni del territorio di tivoli. a. chiappini, cxiv-14-99: un agostiniano
l'università. -ant. collegio annesso a un'università. fi. cieco,
povero assetato del vero si rassegna quasi a morire a lingua asciutta. =
del vero si rassegna quasi a morire a lingua asciutta. = lat.
imprudenti e chi vi crede viene assimilato a colui che tenta soffermare un'ombra ad
: il medioevo cavalleresco e sapienziale. a. giuliani [« la repubblica »
iv-504: giunti che furono i due saggi a quella [biblioteca] ch'era numerosa
ant. sapienza (anche con riferimento a quella divina). guittone, 00-7
00-7: che 'n ciò fui dato -solo a 'ntendimento / del valimento -quale è 'n
seguitando le vane favole, facciamo manifesta a voi la virtù e il sapi- mento
forniscono saponine; numerose specie sono coltivate a scopo ornamentale. lessona, 1297
'sapindacee': famiglia di piante dicotiledoni polipetale a stami perigini, che contiene grossi alberi,
alberi, arbusti e piante erbacee volubili a foglie alterne, generalmente imparipennate, munite
atrofia; il frutto è una cassula a 1, 2 o 3 logge. le
. bot. ordine di piante dicotili a cui appartengono le famiglie sapindacee e celastracee
. bot. classe di piante dicotili a cui appartiene l'ordine sapindali. =
che produce sulla biancheria un effetto analogo a quello del sapone. il sapindo comune
antille è un albero di mezzana statura, a foglie pennate, frutti rotondi, grossi
sapitóre, sm. ant. che è a conoscenza di un fatto.
, spesse, molto venate e disposte a ciuffi sulla cima dei rami. i fiori
, una sostanza in genere). a. cocchi, 5-2-120: dall'aggiunta.
mi sono per anche soddisfatto, e mandarono a galla una specie di panna untuosa e
loro statuti. baldini, 1-345: a quell'ora c'è gran movimento di donne
cornuta in sull'orlo, per un tavolone a sdrucciolo ch'avea bene bene saponate ve
cresce nelle montagne dell'europa occidentale sino a 2000 m; la saponaria calabrica, pianta
meridionale e della siberia e anche coltivata a scopo ornamentale. lessona, 1297
tipi di sapone (con partic. riferimento a quella con cui si prepara il viso
per tutto il tempo da che incominciai a radermi la barba, per delle persone
: mastro titta era andato da canali a radergli la barba, allorché suonarono il
allorché suonarono il campanello e canali andò a vedere colla saponata al mento. bonsanti
raccolta sulle guance, eustachio si accingeva a radersi l'altra guancia. fenoglio,
. 1. nelli, ii-33: a me mi tocca sempre aver in mano l'
questo acciuffando un pezzo di velluto rosso a tre tagli, da stola dogale, sfregandolo
mano sopra e l'altra sotto come a fare una saponata. 2. per
palazzo della fama con quella sua barba a saponata, che gn dà un aspetto
sua maggiore entrata: / per quel dì a crepapelle ha desinato. / il poverin
di alcool o glicerina alla pasta saponosa a caldo; galleggianti, per in- sufflamento
in- sufflamento di aria nella pasta saponosa a caldo prima della pezzatura; è fra
astore, 66: quant un falcon a los pes rafles sens autra malatia, prendi
o bogir. balducci pegolotti, i-135: a marchi vi vendono... timiame
... no avexe dato in pugla a ser luca nani mila xx da savon
ser luca nani mila xx da savon a lo pexo de venexia,...
1-iv-766): senza lasciargli por mano addosso a altrui, ella medesima con sapone moscoleato
su per la corsia e dove s'ha a tenere i piedi, e la pece
/ e starti coccolon su quel pietrone / a stroppicciare e battere il bucato, /
bianco giallastro, che si ottiene riscaldando a vapore una miscela di oli, a cui
a vapore una miscela di oli, a cui viene aggiunta una liscivia di soda
2-49: se vuogli rinvenire i colori secchi a olio, tiengli in molle nella maestra
tutto intiero. parini, 478: a dir quasi m'impaccio / come, o
2. figur. punizione che segue a un'azione colpevole o sconsiderata, anche
sapa: infliggere una lieve punizione. a. pucci, 3-3-32: non son però
il mio sapone / e 'l ranno mio a te pelerà 'l capo. 3
la foglia de'quali si somiglia alquanto a quella delli felci, ma è picciola.
bacchetti, 2-xxii-102: la morale liberista insegna a non perdere il ranno e il sapone
testa del governo. -dare il sapone a qualcuno: lodarlo ipocrita- mente, adularlo
dante per voler dar tanto sapone / a ser vergilio, arrivato in parnaso, /
-lavare il capo d'altro che di sapone a qualcuno: rimproverarlo aspramente. bandello
sfumando d'ira, se ne ritornò a lucerna. -mangiare il sapone:
cicognani, 1-216: quando s'à a che fare con certa gente, è come
che fare con certa gente, è come a lavare gli asini, che ci si
guarda l'olio, avanti che si metta a cuocere, che conviene che la saponeria
con essenze e con acque profumate, a uso di insaponare la barba, prima cu
: vecchio tipo di orologio coperto, a tre calotte. 3. ordigno
alle mani? un'ora vogliono / a lavarle, et appresso un'altra ad ungere
nelli, ii-21 (86): tornate a casa [le donne], appena
scatole di saponetti di bologna, fatte a stelle e pinte a fiori. f.
di bologna, fatte a stelle e pinte a fiori. f. cetti, 1-i-175
per la stanza, s'applicò fortemente a leccare un saponétto di marsiglia. capuana
i noccioli] è senza paragone inferiore a quello della polpa delle ulive, e preso
acqua infiltrata faceva gonfiare notevolmente, fino a riempire gli incavi di una sostanza gelatinosa
un corpo grasso in sapone, inducendolo a reagire con una base in modo che
'saponificazione': azione del ridurre e ridursi a uso di sapone o a similitudine di sapone
e ridursi a uso di sapone o a similitudine di sapone. termine tecnologico,
in fare scaldare un corpo grasso neutro a 300° e farvi passare sopra una corrente
in tutti gli orifizi. -commisto a sostanze grasse inquinanti. comisso, iv-100
è duro / e aspro mio trovato a savorare; / e potè essere vero und'
esiodo, virgilio eccetera sono saporati goccia a goccia come balsami soavi. papini,
. laude cortonesi, 1-i-286: fin a lunidì ke 'l sole nasce / de
sapore del buon vino al gusto meglio che a vederlo. s. agostino volgar
, 28-101: il monaco, ch'a questo avea l'orecchia, / e per
mole matta si mette e tura / tira a pegio pogia di male mene mana
un gusto / folle! -partecipare a una conoscenza superiore. s. bernardino
ella primiera, / ella ti apprese a saporare il sangue. -apprezzare il
e se non si contenta di questo vada a quell'altro ». vedete come quel
i-1-285: non... è odore a nare, e a gusto savore,
.. è odore a nare, e a gusto savore, o toccamente a mano
e a gusto savore, o toccamente a mano, ove non senta l'uomo
quando esci dall'acqua e ti viene a sdraiare / vicino a me, vicino
acqua e ti viene a sdraiare / vicino a me, vicino a me.
sdraiare / vicino a me, vicino a me. -in relazione con un
l'astore, 75: dona li a mangiar am 1'aiga del socre, per
e sapore, i quali si convengono a catuno, la significazion della loro maturità
sia cattiva o buona, / ché a definirla n'andrebbe il cuore / a
ché a definirla n'andrebbe il cuore / a qual si sia sofistica persona, /
per fatale effetto, se poi si toma a coricarla [la bottiglia], il
mangiamo con amore e sapore. a. cattaneo, ii-79: quel giovanetto baldanzoso
la carne salata] intinta nell'aceto a modo di savore. boccaccio, ii-279
mezzo del refettorio, e cadendo miracolosamente a pezzi, il savore e 'l pesce
, lxxxviii-ii-763: le noci, buone a far savore. anonimo toscano, lxvi-1-54
sale; e poste sul taglieri, dàlie a mangiare con verde salsa o savore.
buon compagnone, trincatore valente, balla a suon di flauto nei conviti...
voglin mangiare: / sei fanno fare a qualche ragazzetto / o servidor pulito o
di un desiderio o dalla piena partecipazione a quanto la vita offre di più gradevole
d'amore, / prendere savore -ch'a voi sia piagente. grifoni, xxxvii-86
: che 'l piacer lungo tempo disiato / a quicon- qua 'l gusta dà miglior sapore
può d'amor proprio parlare, / a chi non prova i suoi dolzi savori
niente altro considerate, se non quello a che l'appetito vi conduce, veramente
la regina che'l duca pensasse fissamente a nozze inquiete e di muno sapore alle
: il cinico si fermò con sapore a sentir quella barruffa sciarrosa. leti, 8-i-52
lussuria, tutta in sugo, inginocchiata a i suoi piedi, lo scongiurava per le
avevo questa notizia, prima d'andare a spartirlo nel suo duello, volevo che sentisse
occasione per fargli sentire che sapore avessero a santa maria le mani chiuse. 6
godimento e compiacimento che nasce dalla partecipazione a un bene spirituale, in partic.
sapore de lei ho sentuto, / c'a molta gente ne pò predecare. cavalca
si studi di conformare la sua vita a quella di lui. oliva, 402:
quella di lui. oliva, 402: a chi tramonta la luce fallace e ingannatrice
chiama gesù nel convito de'suoi altari. a. cattaneo, ii-336: per avviar
ii-336: per avviar le nostre menti a dio e farci pigliar un tantin di
dal cielo. salvini, 40-458: a volere risurgere con cristo bisogna pigliar gusto,
par superba, / com'ella parve a me, perché d'amaro / sente il
la galanteria alla gola, si provava a vagheggiare il sapore dei baci di angelica
occhi alla fine di ogni frase davano a quanto diceva il sapore d'una provocazione
un determinato stato d'animo. a. cattaneo, ii-49: parlava del suo
non che tante ore, quanto restano sino a notte. lucini, 9-46: ho
alvaro, 5-120: ripensava al paese, a quello che aveva lasciato, sofferto e
mia fantasia i ricordi coi quali ero riuscito a comporre il sapore della mia vita.
suo amore. ottimo, iii-598: a simile è divenuto della cresciuta chiesa, i
poi che per la dote di costantino cominciarono a sentire il savore del dolce veleno delle
savore del dolce veleno delle umane ricchezze ed a gustare le dolcezze mondane, per avarizia
cospetto. tasso, 13-i-706: nacqui a numero egual d'amare pene / misero;
una ragione e l'altra darà sapore a coloro che a questa cena sono convitati.
l'altra darà sapore a coloro che a questa cena sono convitati. muratori, 9-107
d'annunzio, iv-1-381: m'indugiavo a imaginare, a sognare la nostra vita nuova
iv-1-381: m'indugiavo a imaginare, a sognare la nostra vita nuova, la lenta
la quantità del corpo suo, venga a inlanguidirsi et a perdere, col troppo
del corpo suo, venga a inlanguidirsi et a perdere, col troppo quasi innacquarsi,
. carducci, iii-12-131: mi contento a distinguere con un asterisco quei sonetti che
forte. gli venivano spesso, così, a lampi, spontaneamente. c. carrà
al mal d'altrui tostane, / dissi a simon che le tenesse piane / perché
o teatrale. guittone, 237-3: a te, montuccio,...
... /... / a cui intendo che savoro à 'l mi'
savinio, 22-57: i 'tipi'presi a modello da viola sono troppi; e
foscolo, i-722: quando quel sapor venne a corinna / sul labbro, vinse tra
ciascheduna che non possono trasportarsi da quella a questa senza snaturarla e corromperla. alvaro
, mescolata alla cadenza dyun dialetto intorno a roma, d'un rude italiano da vecchio
frugoni, vi-46: tu mi fai ridere a digiuno, mio caro vecchio, perché
senza sapore questa citazione d'augusto cesare a proposito d'ali pascià. 11
lecchi, 14-9: ho sorriso anch'io a questa ingenua scappata di sapore politico,
vecchio fattori, qualcosa dell'angelico tornava a rivivere, non fu fatta un'amplificazione rettorica
anch'eo. / morttasi la femmina, a lo 'ntutto / perdeci lo sabore
e sta sana / quando v'adirizzate a mia quintana. ottimo, iii-184
buona. finiguerri, 83: io a lui: « maestro e mio signore,
boine, ii-186: amerò pochi uomini intorno a me e bene scelti secondo il sapore
inconcinna cetra. -con riferimento a dio. laudario della compagnia di san
i-51: « i bambini piacciono tanto anche a me », concluse con un sospiro
giordano [crusca]: sapienza non è a dire altro, se non una cosa
'mediazione'poetica. 1 a. gradazione, tonalità di un colore.
corpi..., di queste altre a sapor di quelle s'invaghisce.
: l'ongaro per dar sapore di novità a quella favola trasportolla ne'pescatori sul mare
l''alceo', che fu detto a ragione faminta bagnato'. -di buon
delia lettera esteriore è di poco sapore a chi non riceve col cuore la chiosa
nostra opinione ha fatto perdere il credito a molte botteghe e nociuto non poco alle
ed incomenza / ciò c'aducie dolore / a core umano, e parli gio'sentire
. tecchi, 12-69: si trovò a parlare con una umiltà, con un
l'ammonisce di tutto ciò che ha a fare a ponere il suo signore in saporetti
di tutto ciò che ha a fare a ponere il suo signore in saporetti.
. dolce, xxv-2-227: -io sono a punto a quella condizione che saresti tu
dolce, xxv-2-227: -io sono a punto a quella condizione che saresti tu, se
per sì fatto modo che convenisse startene a bocca chiusa. musso, iii-235: mangiano
gustoso. casti, i-1-391: questa, a vero dir, fu chiara prova /
chiara prova / che l'altrui donna piacque a tutti e due; / e in
nelle donne sue. alfieri, iii-2-60: a prence, ai cui desir tutto consente
della musica. baldini, i-786: a più d'un secolo di distanza, un
, 4-347: io so d'un tale a cui, portata la nova calda che
nella mente venutoli che monna lio- narda a quelle nozze s'aveva a ritrovare, la
lio- narda a quelle nozze s'aveva a ritrovare, la quale era una donna
né ponto schifa delle saporesche vivande, a lei se n'andò ratto. =
sapore vivace, gustoso. a. cocchi, 5-2-147: chi per lungo
bandello, 1-27 (i-339): a dir il parer mio, e'mi pare
dalla pila del pozzale, che portavano a spalla dalrorlo del tino per rovesciarle dentro
spalla dalrorlo del tino per rovesciarle dentro a saporirle cu vino. -scherz.
. figur. rendere più piacevole; conferire a uno scritto maggiore vivacità, efficacia o
rosata che neppur la spiritosa lascivia riusciva a saporire. 3. raffinare l'
spirito, del suo bell'intelletto. / a far conversazione coi cavalieri unita, /
, cvl-555: questi altri, sempre usati a patir male, / saporirano el ben
., 6-2 (1-iv-540): cominciava a ber sì saporitamente questo suo vino che
avrebbe fatta venir voglia a'morti. a. gallo, i-2-209: che diremo poi
sete e fame, si pone sotto a qualche ombra a mangiare e bere saporitamente?
, si pone sotto a qualche ombra a mangiare e bere saporitamente? c.
anni. 2. profondamente e a sazietà (con riferimento al sonno)
delle colonne volgar., i-91: incomenzai a dormire multo saporitamente in tale mainera che
zio... dormicchiava saporitamente, a fianco della sua adorata metà che si
gustava gli applausi e gli onori, che a questa, come da'fiumi al mare
una picciola fiamma avea acceso in core a lei sì gran fiamme. manzoni, fermo
sigaro, l'accese e si mise saporitamente a fumare.
di tutti e tre che si spartivano a ragionar delle cose di dio tanto più
... siate contento di donarla a me... la vagheggierò ogni giorno
: la gran sala, co'dipinti a chiaroscuro, imitanti il basso rilievo nella maniera
del traballesi e co'pregi della volta pure a chiaroscuro molto saporitamente condotti, mi mostrava
dilicate vivande e i vini esquisiti, a pian passo procedendo ed ausando il gusto
pian passo procedendo ed ausando il gusto a quello che non gli bisognerebbe, cominciano,
: per go ha 'l fachio lo mar a moho de salmoira e faghe nasse in
e saporiti s'hanno. -piacevole a bersi (l'acqua). romoli
, 370: l'acqua saponta è utile a bere se sia in sostanzia chiara orientale
o forse il saporito bere, che a cisti vedeva fare, sete avea generata,
di cui agata era ghiotta e non a torto, è prelibato, giusto di sale
son io, / che saporite pompe a l'aria spiego. alvaro, 8-305:
30-21: volli... rimanere lassù a godermi fino al tramonto il venticello che
con esso la sua brigata si confortava a una pienissima cena, condita delle più saporite
volo dal pugno d'alba e calossi a posarsi garrendo sulla mia schiena, con
che sia si è lo dormire. a. f. doni, 2-32: aveva
: oramo'don eu tute le mei legrege a li mei abragamenti, et oramo'abrago
qual è molto dolce e molto savorio a mi. storia di stefano, 16-2:
e grazioso. crudeli, 1-50: accostatevi a me, bella fanciulla, / ditemi
xxx-4-263: poiché m'hanno / le ninfe a scherno, in vece de le fiere
1-313: non nego che qualche aspirazione a quella vita saporita non mi venisse fuori dall'
volgar., 3-60: e1 disse a yesu cristo: « segnor me savorìo
dolce amor e voglio dar via la mitae a hi poveri, l'altra voglio dar
hi poveri, l'altra voglio dar a qui chi ho robao e rende per un
dolce e saporito, / non renda laude a me, ma al saggio e iusto
magno, glorioso e invitto. a. f. doni, 1-42: nel
con quei del tuo mestiere, che a sentirti solo si pascerebbono di quelle tue
e abbonderà sempre la nostra città. a. cattaneo, i-21: il vescovo
saporiti componimenti poetici in istile bernesco, a cui piucché ad altro
, qualche dose di saporito latino vien a costituire tutto il pregio della predica.
per riparare all'inganno che si faceva a un uomo, a quel furto d'onore
che si faceva a un uomo, a quel furto d'onore, a quei sotterfugi
uomo, a quel furto d'onore, a quei sotterfugi, ch'eran pur tanto
2-33: oh saporita burla vuo'farli. a. cavalcanti, 18: avendo il
cinquecentisti saporitissimi, e nel dialogo superiori a molti. -brillante e vivace (
a'fazón nu da le vile, a magnare de bon pan, de bon froma-
vin, che abie el rozeto, ch'a magnare tanti saoriti e de tanta fata
libri, che non è gran gentilezza a detto del bemio, e sviscerasse i
un vivo e di un saporito da contraporre a qualsivoglia lingua. 11.
1-4-36: -demandemi di ciò che vorrei fare a quella saporitella, che il dire importa
evette il vino, ma se lo mangiò a poco a poco saporosamente, e con
vino, ma se lo mangiò a poco a poco saporosamente, e con un succiar
oro, e così tutte saporosamente bevendole a sorso a sorso, se le seppellì
e così tutte saporosamente bevendole a sorso a sorso, se le seppellì dentro al
. fanfani, lvii-18: cominciò egli a scrivere i capitoli in terza rima, piacevoleggiando
,... ed è proposto a mangiare a tutti coloro che lo desiderano nella
.. ed è proposto a mangiare a tutti coloro che lo desiderano nella verzura
soffici, v-5-45: nel seicento la tendenza a trasferire nella saporosità degli impasti o nelle
saporose? iacopone, 23-20: aguarda a l'arbore, o omo, / guanto
de alcuno liquore saporoso e, fattone a guisa di pane, gli coquono nel
terre? goldoni, v-1155: così disse a mamma cara / la figliuola rispettosa;
che da alcune torri si sperdevano per fari a saporosa di miele. 2
iacopone, 65-226: amanti, voi envito a noze sì ioiose, / che so
/ fa parer lo dolzore, / a chi lo gosta, assai più savoroso.
peregrine, / che, trovando alimento a poco a poco, / spandon per tutto
/ che, trovando alimento a poco a poco, / spandon per tutto l'
, datile mille saporosi baci, si mise a scuoterle il pilliccione in guisa ch'ella
, 2-77: intanto doro le azzeccò [a innide] un lungo e savoroso bacio
gustasse già mai o leggiadramente vedessi dormire a creatura vivente. pirandello, 8-673:
forzare altrui che te debbia leggere, a tale che le longe e non saporose novelle
inornato parlare composto, non dieno, a cui non vuole, fastidio e recrissimento.
rido meco, / e se gioisco a legger quella cosa / della catrina di nanni