ixola de cameres è isola erta e forcada a modo de uno roco. biondi,
. testi spellani, 1-1-122: stetoro a conciare la trave con- prata e segare
14-104: veniva per la mano del nonno a veder nel campo della fiera, sotto
della canape che accoccano per un capo a un rocco che gira fisso a un palo
un capo a un rocco che gira fisso a un palo, gira per una fune
: un umil rocco / di volgar pellegrina a vestimento / [santa pelagia] prese
gueretto saporito, che il reverendo durò a leccarsene i puppattolini per otto giorni.
uccellagione formato da un pergolato semicircolare o a ferro di cavallo in cui sono collocate
collocate verticalmente le reti. a. gallo, i-2-218: ancora fra gli
1-184: piaccia pure quell''uccellatura'a qualche bergamasco amante del roccolo, ma
, ma io so che non piacerà mai a un bergamasco intendente di poesia. monti
spazio di terreno tenuto ad erba e a macchiette rade di carpini e sempreverdi,
rade di carpini e sempreverdi, ordinato a forma di rettangolo, lungo cinquanta o
circa 200 roccoli e bresciane, autorizzati a catturare centinaia di migliaia di uccelli.
al protocollo, alle triestine che tengono roccolo a milano per la rovina dei galantuomini!
secca, piglia un picione grasso e dagli a bere una dramma de aceto forte.
in sedi seriose, se l'andare a ballare sia privato, sia riflusso, sia
-che è proprio o che si riferisce a tale genere musicale. e.
tedesco ha commissionato brani musicali su misura a una bella squadra di rockisti doc.
, 8-v-1988], 156: pur avvezzi a ogni trasformismo di stampo rockistico sia esso
: amor m'ha posto come segno a strale, / come al sol neve,
passo e cuor di cavaliere errante. a. brucioli [valdés], 74:
74: lo son sì rocco che a pena posso parlare. d. veniero,
, 41: già di mercé chiamarne a voi son roco. melosio, 1-11:
molto né poco / quell'amor che a te scopro e a tutti celo; /
/ quell'amor che a te scopro e a tutti celo; / né mai fé
mattina / sulla tua porta, flaccido, a spurgare / l'affanno notturno dell'asma
: quanto più canta [il gallo] a buon'ora, tanto più si può
di costui ch'era sì franca / a dimandar licenza con remore / in brieve tempo
caro padre, tu col tuo coltello che a lato porti ed io con questa conquistata
io con questa conquistata spada diffendiamo fin a la morte contra questi assassini il nostro
si desti in oriente / quest'occhi lassi a lagrimare 10 desto, / e con
d'annunzio, i-30: ne la strada a tratti / passano i carri rumorosi,
: con una mossa da belva balzò a quell'angolo, raccattò da terra una
roica, vista moricina / e gram solecitudine a guardare. crescenzi volgar., 9-103
delle api], conosciano non essere sufficienti a mietere le graticole de'fiali. citolini
malinconico di qualche vapore che s'apparecchiava a salpare. -che produce,
roche onde. bembo, iii-422: a niuna parte m'avicino de'nostri liti,
m'avicino de'nostri liti, che a me non paia vedervi la mia donna andar
il suono di una parola). a. f. doni, i-96: i
o possibilità poetiche; poeticamente esaurito. a. braccesi, 50: di quanta grazia
fasce, / e 'l vostro ingegno, a cui lodar son roco, / e
); inadatto o non più adeguato a esprimere determinati sentimenti, princìpi o valori
petrarca, 332-32: fuggito è 'l sonno a le mie crude notti, / e
notti, / e 'l suono usato a le mie roche rime / che non sanno
dunque e velerò d'oblio, / a la futura etate, a questa in
oblio, / a la futura etate, a questa in parte, / il vostro
spiriti, che propizi orecchi / porgete a queste roze e roche nme, /
non sia di voi chi stime / ch'a scriver m'apparecchi / vago d'onor
ordite, / perché 1 mio canto a tal rimbombo è roco. marino,
roco. marino, xvii-27: perdona a l'ardir, se mal conviene / sì
se mal conviene / sì roca voce a sì famose corde, / ond'appreso i
roco mio dir non sembre vile / a le nove faconde, alme sorelle? filicaia
alme sorelle? filicaia, 2-1-118: a dir di te presuntuoso io vegno / con
oca. speroni, 1-2-100: quelle poscia a non lungo andare si disperdettero e risolveronsi
7. incapace di manifestare un sentimento a causa di un'emozione. serafino
serafino aquilano, 133: e1 dì che a mirarte mi fé degno / persi la
e, quanto più il tuo febo a segni invoco, / men dal grave
archi- tettonico di gusto tardobarocco, tendente a un modellato morbido e fluente, a
a un modellato morbido e fluente, a una marcata ricerca di linee liberamente tracciate
, 7-399: la piazza sta- nislav a nancy è il luogo dove la grazia francese
. agg. invar. che si riferisce a tale stile o che ne imita e
imita e ripropone i modelli, che appartiene a tale stile (un mobile, una
ad un ampio salone rococò / tappezzato a tabarri ed a 'paltò'. d'annunzio,
salone rococò / tappezzato a tabarri ed a 'paltò'. d'annunzio, iv-2-
parete uno di quelli specchi 'rococò'a cornice d'oro appannati di macchie verdi.
macchie verdi. gozzano, i-1269: a sfondo una tapizzeria a rombi di ghirlande
gozzano, i-1269: a sfondo una tapizzeria a rombi di ghirlande rococò, racchiudenti ognuna
i... i letti di mogano a traforo, alti comò / sostenuti da
/ e che hanno sui coperchi lucidi a mosaico / delle argentee pendole settecentesche.
rococò con i piccoli portici e la balaustre a curve serpentine. soldati, ix-195:
la facciata della villa, e incominciando a vedere le sagome delle finestre, il por-
. pratesi, 1-67: voleva condurla a spasso con sé per le mura,
come la cotta di un pievano vecchio, a periodi avviluppati come nodi di salomone.
mover pietade a chi mi strugge, / a chi contento i miei tormenti vede,
mia spada / ti rispettò mentr'io volgeala a tondo / rosseggiante di sangue, e
in quel carcere. aleardi, 1-275: a me di dentro l'anima raggia.
il pascia- licato di bettin bey, a cui auguro buona digestione e sufficiente smercio
, 3-199: viene il giovanotto linfatico a farmi vedere i suoi disegni. certe
. frugoni, 3-iii-27: rabbuffato il mare a guisa di bone fremente raggia e s
e s infuria, per divorar lacerato, a zanne bavanti, il mal sicuro legno
dilegue 7 o 'l nembo altier che a fulminarmi rugge, / o ch'io
i-iv-368: odo il vento nel bosco a ruggir forte: / giù dalla balza
/ d'offredo. manzoni, ii-22: a te [maria], tremante,
un tendone i monti solitari: / a notte il vento rugge, urla: poi
fiocca il ciel sempr'adirato e piove / a lo spesso ruggir degli aquiloni.
ruggir degli aquiloni. -stormire fortemente a causa del vento impetuoso (un bosco
folgore). martello, 6-ii-631: a tai saette vuoisi più d'una testa.
in altro braccio. -con riferimento a una tempesta ideologica o deltanima o dei
: la tempesta / rugge dei sensi a togliere le ingenue / sere- nitadi.
sarà! pinelli, v-201: rugge dentro a 'l mio petto la tempesta. g
la città la strage / or vicina a ruggire, or dileguarsi / nelle confuse
pareva, per quel poco di muro a secco frapposto, stranamente lontana.
l'amante pendi. bruni, 633: a mio mal l'invidia rugge. batacchi
orribilmente. carducci, iii-3-368: non a pena l'augel pia / e giuba
/ e giuba / ride l'alba a la collina, / ei [il poeta
fremeva dalla lunga canna. -rumoreggiare a causa del meteorismo. s s
il ventre dell'uccello o sonare, dàgli a mangiare del seme del nasturzio e del
d'avviamento, e il motore cominciò a ruggire. cancogni, 19: come
registro aspro e ruggirà d'intorno a te. tommaseo, 3-i-381: quando il
1-271: tu... eri avvezzo a starti giorno e notte, / e
. graf, 5-229: da mane a sera, / per lunghi giorni, insaziata
la calunnia rugge, / par bella a cupidigia ogni arte bassa. -essere
dispera [tisbe], perché, pensando a ciò che sarebbe tamore con orazio e
più che arrembato, fosse impietrato.. a domani! », ruggì losati.
7-190: « voglio vederti! » ruggì a un tratto fra i denti l'or-
, questo attore ispirato e potente, che a londra aveva ruggito i fieri sdegni di
ruggito i fieri sdegni di dante, recava a noi la favilla agitatrice del mazzini,
. bngnole sale, 7-227: stando a gentil contesa, ecco si sente /
selva tonar fiero ruggito: / smorta viola a ifigenia repente / tinge il languido volto
l'alba s'era fatto dovunque il vengono a patti. marradi, 408: un urlo
un ruggito. lucini, 8: dinanzi a gian retro si stendeva l'orrore della gnore
del ventre 0 del -con riferimento a un animale fantastico. b. corsini
in terra diè materassata tale / che a molte miglia rimbom- bonne il lito.
: un ruggito / mandi, e a pugnar t'appresti. verga, 8-585:
del brigante ferito, che si buttò a corpo perduto sullo scianguglia. 3
ascolterete le colpe: e quanto meno parlerete a confusione di essi, tanto più essi
condannarlo, perché lo ritenevo incolpevole, a dispetto dei bramiti e ruggiti giudei.
primo ruggito che mise dove sarebbe andato a parare. -in un contesto in
rovina nel luogo ove ebbe la culla, a fronte del ruggito irlandese. idem,
che ruggiti non dava dagli orrori a lui sì diletti di chiaravalle!
lui sì diletti di chiaravalle! a. cattaneo, i-356: il dolore di
e dei ruggiti che strappava il travaglio a quel pertinace schiavo sublime. y
indietro, il solco della daga romana a traverso i figli di david. linati
suoni indistinti le uscivano dalle labbra misti a qualche ruggito. -mugolio roco.
. sannazaro, iv-112: pervenni finalmente a la falda di un monte, onde
fin del turbine il ruggito / voce parve a me d'amor! jovine, 92
amor! jovine, 92: intorno a lui sempre il ruggito dell'uragano che
riaccenderà la solita lampada e si tornerà a dormire sotto i ruggiti del vulcano,
le fiamme nel nutrirsi, si mise a strillare... acutamente e a far
a strillare... acutamente e a far gesti... forsennati.
un concerto cantando una quindicina di pezzi a scelta del pubblico. qui buoni borghesi accorsero
. malaparte, ii-57: si pensi a quel che sarebbe diventata, in bocca
quel che sarebbe diventata, in bocca a un diavolo che non fosse toscano (e
mare diportando e mettendo terrore e spavento a cotesta fortezza col mio fiero ruggito.
eolo non mai cotanta mano armasti / a spalancar la roggitrice tomba. 2
in tutta la sera, si riscosse a quella sua urlata e gli mandò di
forse multipla del soldo, in uso a firenze nel xiv secolo.
il vapore acqueo presente nell'atmosfera, a diretto contatto con il terreno, raggiunge una
il terreno, raggiunge una temperatura inferiore a quella del punto di saturazione, venendo
del punto di saturazione, venendo così a condensarsi e a depositarsi).
saturazione, venendo così a condensarsi e a depositarsi). ?
. g. cavalcanti, i-xlvi (a) -6: cavelli avea biondetti e ricciutelli
s appoggia, quali io gli vidi a l'ombra d'un bel velo. cassiano
e pura. assoni, xvi-477: a luna piena più copia di rugiada suol
sparsi di gocce di rugiada, brillavano simili a fili di perle. stufiarich, i-287
invetriat'ale, / venir col canto a benedir le biade. foscolo,
[l'alambicco] il collo lungo, a cui si accomoda un coperchio di vetro
velatura che forma il vapore acqueo condensandosi a contatto di corpi freddi, specialmente se ben
, non si puoté tanto contenere che a mal suo grado gli occhi di lagnmosa
all'inu- midirsi degli occhi in seguito a un'emozione. guidiccioni, 5-8:
s'abbia d'ostil rugiada / italia a imporporar. -umore che trasuda dalla
tu, colilo gentile, / de'fichi a coglier va'/ che il desco imbandirà
ringrazio tanto nostro signore della salute restituita a vostra signoria, quanto lei, che con
e si preparino le nuove e tenere menti a salutare questa rigermogliante primavera dell'ordine e
primavera dell'ordine e dell'autorità, a sentirne i benefici influssi, ad accogliere la
cadere sopra il mio fuoco comin- cerò a sentire. -benefica elargizione di doni
el contrario che tu hai fatto insino a qui, se tu vuoi che s'
: volendo l'ottimo iddio far provare a molti anche sulla terra la rugiada di
le quali io credevo che si avessero a smaltire, e la gente ha più tosto
contenente vapore) deve essere raffreddata, a pressione costante, perché possa aver luogo
... umor generato del sangue e a guisa di rugiada sparso per le parti
altra sorgente di luce, alcune lacrime a rugiada. -cogliere la rugiada:
pure il bello scempio se volessi, a guisa d'uomo selvaggio, stare tutta notte
selvaggio, stare tutta notte alla campagna a corre la rugiada e morirmi di freddo.
g. gozzi, 1-82: non bastando a cotesto uomo ristretto l'avere molti danari
qual modo possa fare ad essere invitato a pranzo da'suoi conoscenti. -pasciuto di
corresse avanti. / l'odore immenso cominciò a spirare / delle pure e perfette e
del sapere che troppo spesso si prestano a divenire rugiadosità. cicognani, v-1-101
/ qui, ghirlande intrecciando, cantici dite a dio. leopardi, 359:
lume / che luccicar men vaghi a la mattina / i rugiadosi prati han
. g. rucellai, 477: dentr'a l'antro dicteo gli dieron cibo [
13-57: né pur, misera terra, a la tua sete / son da l'avara
... i felice te, ch'a scorno / del lusso ingrato al mondo
p. fortini, iii-425: altrove a posare ce n'andaremo al coperto,
posare ce n'andaremo al coperto, a ciò che la rugiadosa ombra de la notte
e con la testa cinta di rugiadosi veli a fiammeggiar l'alba. achillini, 1-83
che rugiadose e mattutine / volate in grembo a mora, in seno a dori,
in grembo a mora, in seno a dori, / ite pur con le grazie
le grazie e con gli amori / a le bellezze angeliche e divine. forteguerri,
notturno cielo e quante / liba dolcezze a cefalo / la rugiadosa amante. a
a cefalo / la rugiadosa amante. a. verri, ii-137: uscii..
antri marini / l'astro più caro a venere / co'rugiadosi crini / fra le
esercito dell'api intento vola / de'fior a cor la rugiadosa manna / onde si
della galleria borghese con qualche lontana cugina a cui aveva fatto a viareggio una spietata
qualche lontana cugina a cui aveva fatto a viareggio una spietata corte sottomarina, ma
/ la bocca rugiadosa, / simile a fresca rosa. 6. umido
tanta copia e si dolci che bastano a nutrire il popolo ozioso. magalotti,
. palladio volgar., 10-10: a cui piace di formare il prato di
succosa, snella e rugiadosa, atta a consumare parecchie paia di lenzuola con le
rugiadosa e bella come una rosa, a tale che i vecchi si maravigliarono dj tanta
, madama biondina, / fatevi udire a ridere, / cercando coi piedini rugiadosi /
lagrime. tasso, 4-70: a quel parlar chinò la donna e fisse /
chinò la donna e fisse / le luci a terra,... / poi
mi venissero agli occhi le lacrime come a tanta gente dura di mia conoscenza.
quella rugiadosa e ridicola 'bas-bleu'austriaca! beviamo a spartaco! ». 12
se n'era venuta con paroline rugiadose a propormi per moglie la sua nipote.
. pratesi, 5-182: non si diè a divedere, non si scolpò: anzi
argomenti dei difensori del diritto dei bambini a creder nelle fiabe e dei teneri genitori
creder nelle fiabe e dei teneri genitori a dargliele a credere, sono, com'era
fiabe e dei teneri genitori a dargliele a credere, sono, com'era inevitabile
cappellini. 13. ispirato a una mentalità conformistica e bigotta. periodici
petruccelli della gattina, 4-323: chi troverà a ridire che, vivendo da buona cattolica
i-84: gli nimici ancora essi cominciarono a gridar e misero fuoco a'loro cannoni
. finita questa ragiata, i nostri stavano a tiro di lancia degli nimici.
v.]: 'rugliare': si usa a significare il suono o fremito cupo che
. v.]: l'orso principiava a stizzirsi e ragliava. tozzi, vi-622
. tozzi, v-378: quando, a mezza barba, un piccione entrò ragliando
disapprovazione, di soffocata protesta; lamentarsi a denti stretti, bofonchiare (una persona)
-introduce il discorso diretto. a. monti, 264: papà fu accanto
. giuliani, i-204: quando fummo a cennina principiò a migliare,..
i-204: quando fummo a cennina principiò a migliare,... e di lì
migliare,... e di lì a un po'un balenio contìnuo, tutto
[s. v.]: principiò a migliare il tono su nell'alto del
un lat. volg. * ruguldre, a sua volta denv. da rugére per
i-61: l'anima perduta tornava lassù a monte della strozza ad empire le rupi
di valore e di sangue illustre ci abbia a venir mischiata sempre questa vilissima canaglia?
questa vilissima canaglia? la qual per mostrar a quel popolazzo, che gli sta d'
. gadda, 16-54: cincischiata e rimuginata a lungo l'arachide (o nocciuola)
il bottaio, allora / ch'è preso a opra avanti la vendemmia: / l'
, i-435: cominciarono [gli elefanti] a tornare ne'primi boschi, cacciati da
hai mai veduto un cagnaccio rugnire intorno a l'osso che ei rode o un gatto
nettano col stecco il viso del compagno a guisa di un cane quando ragnisse.
estens. brontolare, bofonchiare, lamentarsi a denti stretti (una persona).
che non dissi, che vi venga / a tutt'e dm! forse che non
questa massarizia / e non ragnisce? a. f. doni, 3-83: ancora
colui [il marito] prima cominciò a rugnire a uso di porco, come egli
il marito] prima cominciò a rugnire a uso di porco, come egli era
: il fanciullo... cominciò a calcitrare ed a rugnire, ed alla fine
... cominciò a calcitrare ed a rugnire, ed alla fine a piangere ed
calcitrare ed a rugnire, ed alla fine a piangere ed a stridere, ché volea
, ed alla fine a piangere ed a stridere, ché volea che 'l zio mangiasse
comandai a'soldati di tessaglia che montassero a cavallo e con loro menassero de'porci (
un rio o rugo come dicono qui [a piano d'arta], perché qui
= etimo incerto: forse da ricollegare a rugale, per rurale.
pezzi di legno che, nelle reti a strascico, venivano assicurati alle estremità inferiori
, nella tartana e in altre reti a strascico, sono legati alle parti inferiori
specie di tetracoralli o rugosi (coralli paleozoici a setti regolati in base al numero 4
barcobestìa, portavano lunghe sottane di cotone a righe bianche e celesti, il corsetto attillato
larghe 0, 48: tenute in forni a muffola per 12 ore, s'introducono
: la pacata varietà delle tinte, a seconda che i sassi stavano in una
sono lucenti,... truovino chi a queste cose l'inviti? guglielmo da
chiama sifach adviene el desendere del cibo a la borsa de li testicoli.
206: la fronte crespa over rugosa insino a megio collecta significa l'uomo esser irascibile
quella faccia bruna e rugosa, potevano assomigliarsi a cespugli coperti di neve, sporgenti da
amante, / e senza patria, a tutti aspro e a te stesso, /
e senza patria, a tutti aspro e a te stesso, / giovine d'anni
con fronte rugosa, l'accesso non concede a chi abbia nell'animo una minima ruga
. govoni, 501: tu continuerai / a tramare incoscienti inganni, / a nascondere
/ a tramare incoscienti inganni, / a nascondere i tuoi rugosi anni. 3
trissino, 2-35206: parean dui montoni a la foresta, / che con le coma
coma lor rugose e torte / vanno a cozzarsi acerbamente insieme. mattioli [diosco-
lunate, girate in cerchio, tagliate a mezo globo, alte nel dorso, leggiere
simile alla carta preparata per la pittura a olio. angelini, 1-37: non
, grigiastre, rossastre, ragose, a banchi piatti o a dune tonde. montale
, ragose, a banchi piatti o a dune tonde. montale, 3-54:
3-54: entrò nella sala da pranzo, a pianterreno, e il suo sguardo scorse
stivali. arbasino, n-140: prova a immaginare: intanto, piastrelle tutte bianche
giovani e le signorine si sarebbero messi a ballare come facevano ormai che la spiaggia
, screziato. montano, ii-76: a forza di fumo, di chiatte che lo
di origine onomat., forse da ricollegare a rugliare. rugumale, agg
122: nessuno camaiolo e chi faccia carne a vendere nella città o vero borghi di
rugumante toro. pirandello, 8-42: a tutti egli fa notare... la
e matte, / diversi cibi avendo a rugumare, / debili e per ebbrezza
], 185: in questi tempi sopra a tutti gli altri ottiene il principato lo
: s'inerpica sul ciglione roccioso e viene a stendersi e a mgumare u magro pascolo
ciglione roccioso e viene a stendersi e a mgumare u magro pascolo all'ombra solenne del
-per estens. masticare un cibo a lungo, rivoltandolo nella bocca; biascicare
argomento, ponderandolo e sviscerandolo; volgere a lungo nel proprio animo un pensiero,
mgomo / cose che sien per servirvi a proposito. varchi, 3-77: quegli
quando vide il padre siceo, cominciasse a ragumar cuiussi e che dicesse: « qui
po- tess'10 recare i nostri studenti a leggere e ben ragumar questo libro!
tun'ora, e dalle ventun'ora a un'ora di notte che ricamai,
. torpè, 76: partisi san torpè a questo detto f e fra. sse
siena, 2-i-194: quando tu vai o a casa 0 a buttiga o la vigna
: quando tu vai o a casa 0 a buttiga o la vigna, o dove
vai, fa'che tu vada mgumando e a dire con teco medesimo: « così
così un pochetto mgumando ed esaminando da me a me. bacchelli, 1-ii-539: tacendo
de la dottrina di coloro, quanto a le parole, che mgumasseno, cioè
unghie fesse, cioè lo desiderio diviso parte a le cose mondane... e
cose mondane... e parte a le divine. ottimo, ii-279: nel
testamento le due condizioni che sono bisogno a volere acquistare beatitudine adii rettori e pastori
coma? 3. pronunciare a denti stretti, mormorare, bofonchiare.
indignatio', ma che altro erano in sostanza a weimar lo schiller e il goethe?
ecloga del crudele alessi! -discutere a lungo con toni bassi, smorzati.
, rimbombare. bacchetti, ii-47: a volte d'estate rotola il tuono in cielo
ai ragazzi che il diavolo va in carrozza a prender moglie? così rugumava sordo
ii-279: le due condizioni che sono bisogno a volere acquistare beatitudine alli rettori e pastori
di guido, lxxxvtii-1-215: la sete naturale a te mi mìa, / nitido fonte
distrutti nel corso di azioni belliche o a opera delle intemperie o del tempo;
aggett.): crollato, ridotto a maceria. guido da pisa,
ianicola. boccaccio, i-18: cominciai a sentire grandissimo pianto di uomini, di
, 2-348: senza più indugio montato a cavallo, / se n'andò, come
xvi-337: suppongasi un edificio minoso. a tenerlo in piedi vi vorranno puntelli;
soggiace al castello con morte di presso a 40 persone e con mina d'alquante
1-188: botticino è in mina. a noi converrebbe certo affittare. -azione
daniele] ricovera- vasi nell'anticamera presso a la sala da pranzo, per appostarvi
/ che fé tamiri, quando disse a ciro: / « sangue sitisti, e
tagliare il capo e quello fece gettare dentro a un'utre che di sangue umano avea
i-172: si riconduceva [castmccio] intorno a firenze, ponendo assedio...
sospetto che guido tarlati... venisse a compiere la mina. -con
la mina. -con riferimento a un mostro fantastico. cavalca, 20-399
nemico o l'impresa che dovrà portare a tale sconfitta e conquista). sanudo
reintegrando ciascadun dii suo et andar poi a la mina di esso turco. machiavelli
la sua mediana, / la schena a lo marito pur frevava, / adoperando
sentivase adoperar tanta mina, / e a le fiate lui sì forte biastemava.
cadde 'l gigante con tanta roina / che a sé d'intorno fié tremar la terra
dai cardini la schianta, / e strepitando a terra con orrida mina / tutto spalanca
: esperti per lungo uso i troiani / a difender lor muri, di rimando /
testudine de'rutuli, che sotto / a tal mina non si smaglia.
la vagina, / né che pel monte a balzi se ne vada, / tanto
il suo cavai per quella strada / drieto a baiardo. caro, 2-1027: d'
zarlino, 2-1-4: quando si vien a toccar nella parte grave il ditono,
semiditono, fa una mina tanto grande che a pena si può udire.
senza di nulla, e tratta innanzi a quel modo nei suoi tranquillissimi atteggiamenti,
addormentato e chi desto, e tutti a rotta di collo, tutti in atto di
discoscesa, / ch'alcuna via darebbe a chi su fosse. idem, inf,
disse: « tu pensi / forse a questa mina, ch'è guardata / da
benivieni, 115: quindi partendosi, vennono a una ruina di grandissime pietre, e
,... volendo in parte a ciò riparare, si debbe a quello,
in parte a ciò riparare, si debbe a quello, massime nell'entrar suo della
, essendo possibile, accioché non venghi a mangiar troppo né fare ruine, torgli per
i8: se poi improvviso si rivolge a cantare la ruina di zzano, lo
in van lottano; e, presi a le radici, / piomban ne 'l gorgo
percotendo li molesta. / quando giungon davanti a la ruina, / quivi le strida
. g. visconti, 2-80: caribtle a l'uno, a l'altro lato
2-80: caribtle a l'uno, a l'altro lato ho siila, / tanto
amanti o tutti o certamente molti andavano a leùcadia certi di morire nella ruina. fogazzaro
, il meglio che noi potemmo ci rimettemmo a cavallo; et in mentre che noi
maggior ruina della nostra che pare inpossibile a dirlo. salvini, 40-44: dopo il
ruina. gigli, 2-160: se mai a tutta la natura umana qualche universale sterminatrice
qualche universale sterminatrice ruina sovrastar potesse somigliante a quella che nell'aprimento delle cateratte del
cateratte del cielo tutte le cose viventi a morte e a dispersione ridusse. gentile
cielo tutte le cose viventi a morte e a dispersione ridusse. gentile, 2-i-98:
sottrarre, senza che il tutto non precipiti a ruina. -grave danneggiamento delle colture
., 24-81: il loco u'fui a viver posto / di giorno in giorno
più di ben si spolpa, / e a trista ruina par disposto. ottimo,
si dimagra del buono e più si dispone a ruina e a cadimento. rinaldo degli
buono e più si dispone a ruina e a cadimento. rinaldo degli albizzi, iii-14
calmeta, 83: ognuno attende a la desfazione e ruina de vostra signoria.
ruina. giovio, ii-103: ci pare a tutti gran cosa che 'l pio e
imperatore, col voler ritirare il concilio a trento, dia occasione, con la morte
povero vecchierello, che nasca uno scisma a total ruina della sede apostolica e della
ben regolata fomentò la ruina del partito a lui contrario. leopardi, 3-58:
eravam d'ozio turpe, e l'aura a volo / più faville rapìa da questo
.. è tutta una ruina d'attomo a me: non si crede più in
« eo ho la lengua fina / a dir, quand ha mesterà, incontra
giorni sopra un letto lontano, intorno a cui si combatteva una lotta senza tregua
aspettandola di nuovo al varco, calcolando a uno a uno gli effetti della sua
di nuovo al varco, calcolando a uno a uno gli effetti della sua temerità e
servir delle spezie di portogallo, venivano a venezia a comprarle; ora anderìano in
delle spezie di portogallo, venivano a venezia a comprarle; ora anderìano in altri luoghi
accidente andavano in ruina, ha dovuto correre a lodi. pratesi, 1-300: le
li primi anni della sua gioventù insino a questa età, ogni cosa intieramente me
quante tempeste, danni e rame se'costretta a patire, mentre che tu se'fatta
stragi e ruine. tommaseo, n-102: a voi questo stesso consiglio io propongo,
, 3-116: la povera donna cominciava a star sempre sulla porta, come ogni volta
: bidone, il re de'mori / a te de'cenni suoi / me suo
que'tempi per l'appunto avea cominciato a prendermi la malattia di debolezza che s'
facoltà sensoriali. marchetti, 5-173: a poco a poco / nasce a noi per
. marchetti, 5-173: a poco a poco / nasce a noi per lo tutto
5-173: a poco a poco / nasce a noi per lo tutto e per le
son essa che lutto, / madre, a la tua pria ch'a l'altrui
madre, a la tua pria ch'a l'altrui mina. valerio massimo volgar.
, del quale avea velata la sua testa a modo macedonico. storie pistoiesi, 1-419
udita si sarìa / fin dove il sole a riposar declina. straparola, i-27:
so: questo so bene / ch'a un vecchio si conviene / tanto più spender
perché sono romana, voglio essere fucilata a mezzogiorno ». -fine di un'
ragione,... si diede a piangere dirottamente. 11. corruzione
mina che si fa in occulto va innanzi a quella che si fa in manifesto,
, 3-65: quando la persona comincia a lassare la orazione, quello è lo principio
l'estro carnai fomite accende / non a sola discordia i sensi inclina: /
: / ma se non si raffrena a stmgger tende / lo spirto e a porre
raffrena a stmgger tende / lo spirto e a porre l'anima in mina.
/ qui [noi angeli] siam divotamente a te venuti / con umil core e
gli angeli di paradiso, avendo compassione a tanta mina e della nostra ristaurazione solleciti,
iii-22: cristo... venne a morire per la redenzione d'ogni uomo,
! 12. ant. congegno atto a trasportare qualcosa dall'alto verso il basso
: molti di loro [angeli] ingrati a dio si levarono in superbia contro di
legge farsi attende / con mina discende a grosse miglia / chi m aere s'appiglia
d'improvviso / come il nembo, a mina, / in mezzo alla campagna,
sotto / le rocche, quando vado / a oste. -a gran ruina:
pinadoro, il giovanetto ardito, / a gran roina il gionse in su la testa
in su la testa. -andare a, in ruina: crollare (un edificio
: lévalo dall'acqua, incontenente va a mina. -affondare (una nave
bisogne loro. -a preda e a ruina (con valore aggett.):
(con valore aggett.): messo a ferro e fuoco. giov.
per lo paese le brigate duchesche e a preda e a mina la contrada,
paese le brigate duchesche e a preda e a mina la contrada, ordinò che gli
in fasce / e chi di povri corre a la mina! -dare a ruina
corre a la mina! -dare a ruina: andare in rovina. guido
, per li quali li fanno subitamente dare a mina e cadere dallo sommo stato.
vantaggio sarebbe pur quello di concorrere indirettamente a sbarazzare le sponde del tevere dalla ramaglia
. n. tornaquinci, 21: a costoro è l'andare dove la lussuria
con mischia oscena. -lanciato a grande velocità (un veicolo).
travolgere ogni ostacolo (pacqua). a. monti, 19: certe..
. 2. scosceso, erto, a picco. viani, 13-71: all'
cui contemplo con occhi lenti tutto intorno a me i gesti minanti, i colpi
., iii-52: duro è lo camino a. lle legi e lo amore de
/ l'alma e lo corpo hai posto a levar tua casata: / omo che
, / mina il muro e non mina a voto. fiamma, 456:
abbassa nel fondamento, accioché non abbia a minare. g. ferrari, 94:
precipitare verso il basso o finire gettato a terra violentemente. dante, inf,
inf, 20-35: non restò di minare a valle / fino a minòs, che
non restò di minare a valle / fino a minòs, che ciascheduno afferra. idem
che, sostener noi potendo, morto a terra ne mina. boiardo,
mostro se debbe appellare, / che a ciascadun che passa in questa via,
rainavam da'muri. -scendere a precipizio lungo un terreno scosceso. tommaseo
minano diritti al basso. -abbandonarsi a corpo morto. anguillara, 4-106:
tutto il peso. -calare impetuosamente a valle a scopo di conquista (un
peso. -calare impetuosamente a valle a scopo di conquista (un esercito)
di francia un volgo minò dall'alpi / a cercar gloria ne * cimenti. marradi
cielo con volo velocissimo (con riferimento a cupido). marino, 1-1-37:
antica, / allo 'mprowiso è minata a basso? / non s'è già
, llstesso fien s'abbassa / ed a terra mina a gamba tmnca, / come
fien s'abbassa / ed a terra mina a gamba tmnca, / come cadder gli
.. atterrata una donna grassa inchinata a sorridere, balzato su per una scaletta che
per una scaletta che l'uomo faceva a cinque gradini per volta, il leone minò
ruma il popolo, dà il palagio a sacco e a fiamma. -precipitarsi
popolo, dà il palagio a sacco e a fiamma. -precipitarsi avventatamente in un'
carducci, iii-2-n6: donne udisti / ferire a grida il ciel, che tare e
e tutto ciò che bello / fé a gli occhi loro il maritale ostello, /
che de le spose immemore / minava a la morte. -affrettarsi,
inerti ore sollecita; / mina., a che t'arresti? -dibattersi
e non si appigliare insieme, fusse atto a minare. aleardi, 1-407: vedea
mala-parte, i-315: il cielo, a oriente, squarciato da un'immensa ferita
abisso di fuoco. -con riferimento a una catastrofe cosmica. salvini, 15-69
: gonfia il mare e schiuma e piove a vento / e freme e mugghia e
un corso d'acqua); precipitare a valle (una valanga). dante
giorni le comunicazioni sono interrotte, grazie a una valanga che minò >resso porretta.
i-135: siccome un fiume che mini a valle / gonfio di piogge superando i clivi
piogge superando i clivi. -essere trascinato a valle dalla furia delle acque. bandello
rapidamente alla perdizione, alla corruzione, a una condizione peccaminosa, al vizio.
cima, / per opre scunge minare a fondo; / e qual mendicando la vita
sceleratezze. boccaccio, vili-1-185: avuta poco a presso la grazia di dio, nella
della via dritta la quale ne menava a vita, e fu condotto per la torta
: l'uomo è più fla- gile a minare, però che, avendo uno già
.., elli è più agevole a ricascare che un altro che non fece mai
reggano. niccolini, iii-194: i romani a tanta viltà minarono che tolsero ad imitare
. 8. ridursi o venirsi a trovare in una situazione di grave difficoltà
le terre e citade, vengono a la fine li imperi et i reami.
e l'altra di queste due è sospetta a chi è divenuto potente. f
filicaia, 2-1-36: qual mai di starti a fronte avrà dalia / vasta bensì
dente monarchia / dal proprio peso a minar costretta? metastasio, 1-ii-246:
fortuna, i tuoi ingegni s'aguzzano a nuocere a me apparecchiato di minare! niccolò
i tuoi ingegni s'aguzzano a nuocere a me apparecchiato di minare! niccolò da
io mi dispoglio, / che mi diè a fin che, lei insonte, io mini
guadagnato, è vissuto. -venire a essere gravemente compromesso nella consistenza (un
. baldi, 7-100: ha piaciuto a dio di chiamar a sé mio padre
7-100: ha piaciuto a dio di chiamar a sé mio padre: onde s'è
padre: onde s'è giunta cagione nuova a quello che io le significai ne la
mio patrimonio mini, dar di volta a casa. -riuscire vano, andare
casa. -riuscire vano, andare a monte, non avere alcun esito o
nostri male regolati desideri miserabilmente minano, a pena mi posso dalle lacrime contenere.
.. gli parve che tutto minasse intorno a lui. -essere profondamente e radicalmente
centurione..., tamen lo teneva a guardia del corpo suo: il che
casa [di agamennone] infelice. a stille il sangue / qui più non cade
al vicario, che sarebbe / atto a tenermi che non minassi? brusoni,
, che si riserbava in petto, a fine di fame minare quante gli fosse
di fame minare quante gli fosse tornato a conto sotto il pretesto di somigliante riserva
indebolirsi (una virtù). attribuito a cino, iii-21-8: la biltà vostra peregrina
torre, e le case di cincio gettarono a terra. guicciardini, 13-iv-6: ho
. guicciardini, 13-iv-6: ho usato a reggio ogni spezie di severità: tolti
, insieme tirò tutto l'edificio addosso a tutti quei prìncipi ch'erano presenti e
tutti quei prìncipi ch'erano presenti e a tanta altra moltitudine. tortora, i-132:
in dispregio di esso [editto], a suggestione de'loro ministri, i quali
sanudo, xvi-6: come si debbi proveder a dare alzamento a le zente d'arme
come si debbi proveder a dare alzamento a le zente d'arme, altramente che minerano
avevano perduta questa occasione deliberarono di andargli a trovare, benché fossero tutti insieme uniti
: durò quella cmdeltà [l'incendio a opera di nerone] sei giorni a
incendio a opera di nerone] sei giorni a minare e guastare roma.
). chiabrera, 3-109: hassi a sapere che un cinghiale minava quel contado
, lii-56: mi resta de più dir a la signoria vostra che io son di
la città un nuovo teatro non condotto a termine, di quello che prima n'
mi trovo in me, qual ozi a ore 27, di zomo insì della mia
1-i-99: assomiglio quella [la fortuna] a una di questi fiumi rovinosi che,
questo assedio, incominciò fin da principio a disfavorire i suoi grandi apparecchi e disegni
15. far precipitare o scaraventare qualcuno a terra, sferrandogli un colpo potentissimo.
con pomella forte il percotea / credendosi a quel tratto minarlo / con tutto telefante
che fa lucire il sole, / ch'a mal vostro opo ci avete assaltati »
cercaron di minarci festino, / non piacque a dio che a lor dimino / potesson
festino, / non piacque a dio che a lor dimino / potesson dir di noi
, il tempo e se stessi dirieto a le bagasce, si lamentano sempre del
vostro errore andate aggiungendo degli altri fino a minarvi. -far soffrire profondamente (
per indicare una situazione sentimentale che giunga a minare lo stato di salute di una persona
funzione fisiologica. svevo, 8-619: a tutte le ore del giorno, contro la
praticato un monferrino abitante nella cittadella, a cui era stato permesso di passare nella
passare nella città per sue facende, a tornarsene immantenente nella piazza, perché,
guazzo, 1-269: cesare andò sobrio a minare la republica, le quali parole
quali parole [di catone uticense] a me pare, non ostante l'interpretazione
dal re, ma segretamente si aggiungevano a queste l'odio acerbissimo nodrito di lunga
sprofondare la nazione: il canosa dandola a lacerare ai birri ed al popolazzo più
e presso al fin guidata, / dico a mio padre che, prima ch'in
. sai dall'atra banda, se a que'peccatori, i quali tu minerai,
-ruinare addosso: capitare all'improvviso. a. braccesi, 71: quel dì ch'
risuonare e trombe e corni / oltra a quel monte, e par che il cel
non a'codardi giuda; / ma a libertà, che impavida / nell'ultimo
aqua mina i ponti': quasi abbia a intendere: oh pensate se non minerà li
tempo, per eventi naturali o bellici o a causa di agenti atmosferici o calamità naturali
alcune muraglie di uno palazo antico belissimo et a descriver molto degno, minato. tolomei
, di cui sulle prime non riuscivo a rendermi conto: il sereno, quel bellissimo
lo trovarono essere minato, si missono a passare sopra la mina delle pietre che agevolava
spezzato. pratesi, 5-109: cominciò a girellare fra le pietre e i tegoli
cosa [l'ungheria] è ridotta a tale che non credo che alcuna provincia si
s'è veduto esser avvenuto a'tempi nostri a monsignor di lutrecche ne l'assedio di
pei loro divertimenti, questo monarca grimpiega a provvedere agli abitanti della campagna i più
vacche, dei cavalli ed altre cose richieste a coltivare la terra. praga, iv-15
e tutti li nobelli venettì se messenno a portar la ziviera per dar exemplo di
. sanudo, xv-524: avisa come a dì 21 el capitano, poi udito messa
andò per veder la terra, et a la porta del serio trovò lo illustrissimo signor
, 269: indi poi sia tirata a cortina del muro di sasso quadrato con lunghissima
di roinazzo overo di muratura, perche a questo modo egli starà sì forte che si
n. tornaquinci, io: a uno iddio per una via in cristo si
per ispazio di lunga sicurtà. a questa sola via si mostra il
dimino. 2. locuz. a gran ruino: con estrema severità.
della lor follia / veder si possan tutte a gran ruino. = forma
regni nostri ramosamente. -con riferimento a una calamità naturale. leonardo, 2-425
obbizzi [in etruria, 2-150]: a un tratto tanto ramosamente e presto el
bastone per traverso trasse che malingnetto, a tempo non lo potendo schifare, con
lo quale al primo colpo ne caddi a terra ramosamente, così malamente fedito sì
e potenti quando egli cadeva, prima a poco a poco e poi rai- nosamente
quando egli cadeva, prima a poco a poco e poi rai- nosamente, nella
. i... i fate a. llui e'sagrifizi / e fuggite umani
scossa. -fittissima, che cade a scrosci (la pioggia). marino
in volta, / che va sopra a la ripa ruinoso, / grosso di pioggia
dall'alto; e il popolo spaventava a sì male morti. gatto, 4-116:
. sermoni sacri [tommaseo]: a riparare la chiesa materiale di santo damiano
erto, / altri percote i fondamenti a gara. / ne crolla il muro,
i fianchi / già fesso mostra a l'impeto de'franchi. grillo, 405
xvi-337: suppongasi un edificio ruinoso. a tenerlo in piedi vi vorranno puntelli.
5-i-1330: dal distretto scesero in treno a fossano e marciarono, le posate di stagno
mondo e spinte da un innato desio a stare nelle ramose magioni de'corpi,
volle mai solitarie, ma sempre presidenti a qualche corpo. -con uso avvertì
4. scosceso, dirupato, erto o a picco (un pendio, un monte
monti e mostriti la via? / a me molto non è perdere i passi,
ruinosa sede / monte argentaro in mezzo a tonde vede. marino, 1-4-81: era
dove la strada faceva gomito, riuscire a far la voltata. -con uso
. -con uso avvertì.: a capofitto (di animali). ariosto
e vinto, / move al fine a se stesso orribil guerra 7..
annunzio, iv-2-69: all'argine sinistro, a traverso canneti, un crepitìo ruinoso propagavasi
cade / l'ombra da l'aria a le cimerie grotte. 6.
'ruinoso'e senza consiglio sia venuto a partirmi. bibbia volgar., vi-284
castigato riesce ruinoso. alberti, ii-374: a chi inconsiderato e ruinoso corresse nelle mani
sollevare contro loro i popoli, eccitarli a moti olinosi. -sventurato, infelice (
che fortuna ruinosa / una disgrazia dietro a l'altra invia! » idem,
e'regni della terra / son sottoposti a voglia di fortuna: / lei la
divien bruna; / ma più se mostra a caso della guerra / instabile, voltante
marchetti, 4-169: non solo ogni ragione a terra / cade, ma, quel
. del bene, 42: presagio a me che sorda e cieca maga /
indifferenza del conte rinaldo che si perdeva a far lunari nelle biblioteche, mentre la
bassetta e il faraone strappavano di mano a sua madre le ultime razzolature del loro
arrotondata. monti, iii-83: mando a parte i figurini di moda per la
saluterete, dicendole che la ridetta sta a sua disposizione e che l'avrà pronta per
l'erba e l'arene / stare a veder di ralle e di pillotte, /
di pillotte, / come di palla a maglio, / e non senza periglio /
/ d'opporgli per invidia, tien'a mente, / t'è stata fitta sì
. rullàggio, sm. percorso a terra di un aereo, effettuato sulle
altro... perché quella sega a denti di rullo, o, diciamo anco
anco più espressivamente, perché quella sega a denti rullanti possa nel vostro concetto segare
la sega de'legni sega essi legni a denti stabili e saldi? 2.
...; il corteggio rullante sfilava a lungo tra il passeggiar della folla sui
. marinetti, 2-i-918: mirmofim correva a tutta velocità con gl'indomabili su per
un cavallo, spinto da un valletto a piè che compassionava quel quadrupede, ancorché
da poterlo assertivamente decidere, non bastando a persuadercelo quest'unico motivo dell'avere due
leggiadri remiganti e ben guemiti, in nave a guisa di carrozza si fan condurre,
. marin. dispositivo delle moderne imbarcazioni a vela che consente di avvolgere la randa
, i: ebbene i cantieri continuano a costruire barche che possono andare a fondo
continuano a costruire barche che possono andare a fondo (per ragioni economiche e di
per difficoltà tecniche). le vele a superficie variabile restano un sogno, anche
strabocchevolmente. -spingere una sedia a rotelle. viani, 19-81: un
mortificata, disossata,... ruolatela a forma di valigia, legatela con filo
, 2-105: si affaticava invano un soldato a rullare il tamburo per chiamare a raccolta
soldato a rullare il tamburo per chiamare a raccolta i commilitoni addormentati all'ombra degli
rotando vorticosamente. pirandello, 8-1060: a un certo punto, sentii posare le
mani tremanti, l'un dell'altro, a vicenda, / guardando la neve che
sonno. linati, 19-21: rullando a forza per vincere la salita, le macchine
gas. l'apparecchio s'è messo a rullare sul campo. marinetti, 1-52:
compie rullando per acquistare la velocità sufficiente a decollare. emanuelli, 2-12: l'apparecchio
che si susseguono rapidamente (uno strumento a percussione, in partic. il tamburo
: rulla il tamburo: de i ferri a 'l lampo / si vola a 'l
ferri a 'l lampo / si vola a 'l campo, si vola a 'l campo
si vola a 'l campo, si vola a 'l campo! bacchetti, 1-i-26:
e segrete e rullar cn tamburi intorno a forche o in cupi valloni.
in eco. il tamburino che ralla a lutto... questi suoni ostili,
nomi d'agente. -con riferimento a una raffica di mitragliatrice. bacchelli,
carena, 1-325: 'rulletto': bastone sottile a due capi, in cardarelli
tamburi di grossato nel mezzo quasi a modo di fuso. col rulletto si
salti e nella corsa, il posare a terra prima il tallone, poi la
che tutto fosse in ordine, la rete a posto, il terreno ben rullato e
. operaio che, con un rullo a mano, inchiostra la forma da stampare.
'rullatóre': manovra e sorveglia apposito dispositivo a comando idraulico o meccanico (piano e
baldini, 14-144: era rivenuto intanto a lui con una vasta cimbia spumante di
4. matterello di piccole dimensioni. a. boni, 55: da ogni pezzo
implicati. che consumandosi l'oglio calerà a basso il catino il quale calando con li
rullino scorrifilo). 3. chiave a rullino: specie di chiave inglese con
apertura variabile per mezzo di un cilindretto a vite. = dimin. di
marin. disus. congegno che serve a fissare al tavolo le stoviglie su un'imbarcazione
quelle per impedire ai piatti di andare a spasso per la tavola, queste per
e le bottiglie. cotesti aggeggi qui a bordo si chiamano rullini poiché si adoperano allor
, continuato e persistente di uno strumento a percussione, in partic. del tamburo
un momento di silenzio. malomo badava a raccogliere le ceneri intorno al fuoco: non
ben tutto insieme e stemperando con acqua a sufficienza, poi battendolo e pestandolo forte
politico. carducci, iii-7-374: ebbero a prorompere le disuguaglianze le divisioni le scosse
le divisioni le scosse, che ingrossarono a guerre civili e sedizioni sociali e cui
che ruota sostenuto da un telaio soggetto a trazione animale o meccanica (anche rullo
'rullo dentato': lo stesso che erpice a cilindro. ibidem [s. v.
: 'rullo frangizolle': cilindro o rullo a punte. -rullo compressore: v
una superficie di cemento. -cuscinetto a rulli: sistema costituito da cilindri che
, permettendone il moto e dando luogo a un attrito minore di quello radente che
grandi, cioè che non possono esser maneggiate a lor voglia dalle mani delli uomini senza
per un balletto di nuovo genere, corse a sottoporlo a prua. -tamburo rotante sul
balletto di nuovo genere, corse a sottoporlo a prua. -tamburo rotante sul proprio asse
rosso, fu per motteggio condannato il bertuccione a dovere un contrappeso tener al culo,
-matterello per fare la pasta. a. boni, 50: preparate la pasta
materiale adatto per assorbire liquidi, collegato a un manico e usato per l'applicazione
sotto il rullo e ho cominciato senz'altro a battere sui tasti. calvino, 12-169
capitolo da incominciare. -scrittoio a rullo: scrivania munita di uno sportello
toletta impiallacciata dall'altra, uno scrittoio a rullo aperto a metà e ingombro di
altra, uno scrittoio a rullo aperto a metà e ingombro di carte e simili.
: 'canapè', 'sofà': specie di panca a spalliera e bracciuoli, per lo più
, iii-56: madero un giorno lo tenne a colazione, poi gli disse: «
« nella mia pianola due rulli io preferisco a tutti, il preludio della 'cavalleria rusticana'
prolungato del tamburo o di uno strumento a percussione, prodotto da una serie di
767: 'rullo': battuta spedita del tamburo a colpi concitati, rapidissimi, continui;
quasi del tutto dal municipio. onde a me che pensavo chieder pace rispose un rullo
all'altro poteva squillare l'adunata ed a lui sarebbe toccato, col rullo delle bacchette
al rullo tutto il materiale sia già a posto e rassettato. 7.
la natura, la si vedrebbe qui [a napoli] dove per imitare il vesuvio
non si poeza iocari di nullu tempu a la zara oi a tavuli né a nullu
iocari di nullu tempu a la zara oi a tavuli né a nullu ìocu dundi curra
tempu a la zara oi a tavuli né a nullu ìocu dundi curra dadu né a
a nullu ìocu dundi curra dadu né a li naippi né a lu rullu né a
dundi curra dadu né a li naippi né a lu rullu né a li brigli né
a li naippi né a lu rullu né a li brigli né a la gallecta.
lu rullu né a li brigli né a la gallecta. f. scarlatti, lxxxviii-ii-621
maciulli. / quando e'si giuoca a rulli / colui ch'entoppa 'l matto /
acquistato in molti. grazzini, 4-199: a tempo mio erano i giuochi ordinati secondo
rulli: / anzi rinforza col gridare a testa, / lasciano il fuoco e i
piccolomini, 195: quanti errori fan certi a mettere questi rulli e questi giardini in
rulli e questi giardini in aria nel capo a le giovani! -lamentela continua e
ferro, chiamata 'sferra', a cui è attaccata una fascia che viene assicurata
. argoli, 201: ha soggetto ciprigna a la sua sfera / due segni sacri
la sua sfera / due segni sacri a lei, la libra e 'l toro:
più presto che dire oh / va a sbattere -come la vita! / eh no
o in produzioni artigianali e artistiche passati a mano e attualmente inseriti sulle macchine da
improntate e riiene di fumo, onde a olio mostravano il medesimo che argento;
tutta italia... essendo tirate a mano o a rullo, non lascian solco
.. essendo tirate a mano o a rullo, non lascian solco nei dintorni;
, nelle macchine da stampa, servono a stemperare, ad assottigliare, a 'macinare'l'
servono a stemperare, ad assottigliare, a 'macinare'l'inchiostro che essi ricevono dal
occhiali ei gli facean vedere tutte le cose a rovescio. -essere senza numero
ha'tu inteso? ha fatto / a rulli e dato nel matto. tramater [
dei movimenti compiuti da un'imbarcazione a causa del moto on doso
già abbastanza abituato ad arrendersi di fronte a tante altre contingenze. beonio-brocchieri, 30
che questo può capitare in qualsiasi campeggio a qualsiasi ora, in qualsiasi paese,
un lavativo che si pianta lì vicino a romperti l'anima col grammofono o sbaciucchiando
caso di scrivere 'rulotte'e 'rulottisti'. a. conti [« la stampa, n-v-1992
nell'osteria 'la stella della svezia', a prendere una tazza di rum caldo.
il cinquecencinquattotto... i rum sbarcati a mehdia o, credo io, a
a mehdia o, credo io, a zawila, recarono spavento e danno.
dotta, lat. ruma 'mammella', analogo a rumen -inis (v. rumine)
vostra pare, / cercat'ò infino a ruma. sacchetti, 137: quella ciprigna
caucàso, / ciò che potè dal nascer a l'occaso / mise in te fra
le canne / volgea gli ammaliati occhi a guatare. rapini, i-35: come
e le capre alle povente / e a te vicine, rumando, aspettavano /
2. per estens. masticare lentamente e a lungo, biascicare. d'annunzio
salmastro. -per simil. smaltire a poco a poco il cibo inghiottito voracemente
-per simil. smaltire a poco a poco il cibo inghiottito voracemente e in
questo corpicciuolo una buona munizione, ché a me bisogna far come la capra, quando
. 3. figur. sottoporre a minuziosa e attenta riflessione un testo;
e attenta riflessione un testo; volgere a lungo nella mente un pensiero, un
, 19-289: quella che teneva campione [a tombola]... rufolava con
volgano nel luto, il che molto diletta a quest'animale. = voce
ritmo binario sincopato, di andamento da mosso a vivace, divenuta molto popolare in
attorno alle mura, giù, ventre a terra, i vigili cacciatori, i soldati
delle cassette trasportabili munite di asta con cui a bordo si raccoglie la spazzatura..
. v.]: 'rumicciare': principiare a bisticciarsi, borbottare. 3.
657: per questo la gente si cominciò a rumicciare et a far capo in piazza
la gente si cominciò a rumicciare et a far capo in piazza del popolo.
ebrei] per de un idolo somegliante a 'l mangol chi romega e mangia erba
allor si stan quelle pecore quiete / a rumugar lor pasto sotto l'ombre.
amor come in monico: / credilo a me, che tutto dì ne romico
molluschi gasteropodi polmonati della famiglia subulinidi, a cui appartiene la sola specie rumina decollata
, si seccava il pedale. a. verri, ii-232: qui surgea la
da rumina, dea dei poppanti, a sua volta da ruma (v. ruma1
uno ha studiato non s'ha propiamente a chiamare 'rumina- mento', ma sibbene 'studio'
8-171: non ho scritto rifacendo il verso a berto..., ma traducendo
animale). boccaccio, v-28: a quella [mandria], ruminante e stesa
: il motto... arrivava a farli meditare e fantasiare, colla ruminante lentezza
: tragulidi e ruminanti propriamente detti, a cui appartengono le famiglie cervidi, gi-
. -al sing.: mammifero ppartenente a tale sottordine. -in partic.:
tr. { rumino). masticare a lungo e lentamente il foraggio dopo averlo
questa regola dèe essere osservata esattamente, fino a tanto che si veda che per due
male rumina la paglia; e poi, a gradi, gli si dia di bel nuovo
dia di bel nuovo del fieno, a proporzione della facilità che dimostrerà in ruminarlo
avante che sien pranse, / tacite a l'ombra, mentre che 'l sol ferve
che infra gl'immondi saran nominati. a. f. doni, 4-20: il
far piacere al suo re, si pose a correre e tosto fu arrivato dove era
dove era il toro, che si stava a un'ombra giacendo e ruminando. a
a un'ombra giacendo e ruminando. a. verri, ii-242: era quello spazio
la nostra porzione di liquido, tornammo a sedere presso la tavola per ruminare tranquillamente
presso la tavola per ruminare tranquillamente e a tutto piacere la nostra 3a. verga
3a. verga, 3-73: mandò a chiamare lo zio crocifisso, il 2
che mminasse. -per estens. pronunciare a bassa voce una preghiera; mormorare,
prete la sua devozione religiosa, cominciò a ruminare preghiere, scongiuri e re- sponsori
i due vecchi ruminano le preghiere, a occhi chiusi, lui scende dalla sua
. figur. rimuginare fra sé, agitare a lungo nella mente o neltammo un concetto
ruminare delle scritture sante quel che abbiamo a mente. leggenda di lazzaro, marta e
: andava poi [marta] alla orazione a ruminare e contemplare la infinita bontade dello
. alfieri, i-70: venivano destando a centinaia le idee le più funeste e lugubri
all'accoglienza che riceverebbe al convento giungendovi a notte già fitta. balbo, ii-156
ii-156: napoleone... ruminò dolorosamente a sant'elena le glorie e gli errori
pensiero se mi potesse essere stato ascritto a grave mancamento il non aver consegnate le
. assarino, 2-ii-199: passò poi a ruminare che l'at 2
levò / dal luogo ove sedeva, e a passi lenti, / mesto, scorato
lenti, / mesto, scorato, avviandosi a casa, / ruminava tra sé ual
rideva e rideva per proprio conto, poi a me. - in relazione col discorso
cose che di neun suo fatto vien a capo. simone da cascina, 77:
ruminando tigrinda, senza però sapersi ridurre a pronunziare affatto quell'ultimo sì che dovea
. foscolo, xxi-105: soglio andare a letto a ruminare più che a russare.
, xxi-105: soglio andare a letto a ruminare più che a russare. pirandello
soglio andare a letto a ruminare più che a russare. pirandello, 7-59: quella
. bibbia volgar., viii-142: guai a loro, però che si partirono da
che hanno prevaricato contro a me; e io li ricomperai, e
li ricomperai, e loro parlarono contro a me le bugie. e non chiamarono a
a me le bugie. e non chiamarono a me nello loro cuore, ma urlavano
non aiti, / ove non s'abbia a ruminarvi sopra / speso alcun tempo e
galileo, 3-1-274: tomai tra me stesso a ruminar sopra questo fatto. manzoni,
ne fu tocco sul vivo. cominciò a ruminarci sopra, a fame di gran
sul vivo. cominciò a ruminarci sopra, a fame di gran lamenti. nievo,
: ciò dicendo continuava ad ammiccare, a scervellarsi, a ruminare sullo scritto infamissimo
continuava ad ammiccare, a scervellarsi, a ruminare sullo scritto infamissimo del baron clodoveo
, i-321: perfino il sùbbia, a furia di ruminarci, comincia a dubitare.
sùbbia, a furia di ruminarci, comincia a dubitare. -sostant.
quanto ci voleva. -ponderare a lungo e minuziosamente un progetto o un
, v-128: intanto io me ne stava a piè del mio padrone accosciato, ruminando
. letter. proprio di chi rimugina a lungo e con insistenza fra sé pensieri e
di ruminare), agg. rimuginato a lungo nella mente, nell'animo; pensato
. bembo, 10-vi-235: confortovi a seguir nel comporre, ma tuttavia più
grillo, 560: il madrigaietto, ch'a prima vista mi sodisfece, rimirato poscia
lentamente pensieri e idee; che macchina a lungo dentro di sé progetti e intenzioni
dopo essere stato masticato sommariamente e sottoposto a processi fermentativi nel rumine, viene rigurgitato
i-99: né la storia dèe servire a ruminazioni, rincrescimenti, piagnistei, vanti
, lui fermerà per strada, qui a capri, la prima giovane donna bionda
accovacciate nella paglia, gli occhi tendevano a chiudersi nel lento ruminio. 2
sporgenti [dei vecchi], continua a lungo. un ruminìo silenzioso, senza parole
vita / dal di che fui mandato a scuola / a copiare le aste della pioggia
di che fui mandato a scuola / a copiare le aste della pioggia.
235: poi ne prese di quelli romoranti a più (fi, e tagliò la
più (fi, e tagliò la testa a due. rumor are (romorare
lo più sgradevole o indesiderato, dovuto a vibrazioni irregolari e non armoniche.
/ quando ode il suo romore, / a. llui va, in quella parte
un romor soipresi, / simi- lemente a colui che venire / sente il porco e
venire / sente il porco e la caccia a la sua posta, / ch'ode
ciò. sannazaro, iv-112: pervenni finalmente a la falda di un monte, onde
grida e di rumori, / vernano a dare il fiero assalto i mori.
pavese, / ispade e lande, a molto gran romore. boccaccio, dee.
adagio, taciturne e con tanto timore che a qualunque picciolo romore da loro medesime si
b. corsini, 6-54: d'intorno a pellegrina sposa, / ch'altrui di
g. chiarini, 94: ode a un tratto la donna un romor vago
sommesso romore. butti, 51: a un tratto,... un grido
grido venne dalla stanza della madre fino a lui, grido spaventoso, e poi confusi
salto in piedi. landolfi, 2-168: a giovancarlo... era parso d'
m una luce bianco azzurrina sempre identica a sé, nel rumore di fondo della
pubblici, è punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino
tre mesi o con l'ammenda fino a lire seicentomila. -in partic.
xxxvii-67: e 'l mar senga tempesta a mego inverno / queto e posato senga
con strepito grande cade nel nilo sembra a chi l'ode certa cosa orrenda.
... cadendo faceva un romore a udire assai dilettevole. groto, 1-67
cominciarono l'una parte e l'altra a battersi coll'artiglierie con quella furia, strepito
sentiva più rumore di colpi; le colonne a mano a mano entravano.
rumore di colpi; le colonne a mano a mano entravano. -sensazione
rumore allontanatesi del treno che ti portava, a me pareva che fuggisse irreparabilmente la visione
denti, / come fa il freddo a chi ha poco in dosso, / sempre
5-ii-215: il padre di vanda faceva rumore a mangiare e bere, specialmente a bere
rumore a mangiare e bere, specialmente a bere, sorbiva il vino con un
uno odor sì gentile che e'pareva a punto che gli uscissero d'una sepultura
pittorico: espressione grafica o coloristica tesa a riprodurre visivamente un rumore. c.
di oggetti che vanno in frantumi. a. pucci, cent., 27-40:
veggendosi per tal modo assaliti, / a lor si volser con gli animi rei,
e lo fremire de'cavagli che era impossibile a vedere e a udire. sercambi,
cavagli che era impossibile a vedere e a udire. sercambi, 2-i-271: era questa
: la genti grida: morinu! a l'armi! con fururi; / campani
l'armi! con fururi; / campani a martellu sonami, di brongni è grandi
vedi che tu ponga la scala così destramente a la finestra che tu non faccia romore
, un grido acuto / odesi raddoppiare a mezzo scala, / poi debil voce
in terren cader si sente. / a tal romore, involontaria tregua / nasce
, un romor di spade, misto a vociferazione interruppe il romano. bernari,
con tanto busso e romore che intorno a la chiesa per tutte quelle contrade non
, prodotto da uno o più strumenti a percussione o, più raramente, a
a percussione o, più raramente, a fiato, non abbia carattere armonico e
cotali istrumenti di rame, facevano rumore. a. f. doni, 4-20:
campanelli et altri pendaglioni che mettono intorno a quelle bestie, che rintronava tutto quel
atre caverne, / e l'aer cieco a quel romor rimbomba. manzoni, pr
per una fiera, s'è trovato a goder l'armonia che fa una compagnia
di ferro, e vi si fèr serrare a chiave. 3. vocio alto e
, / per dolermene ad altri, a me rincresco. a. f. doni
ad altri, a me rincresco. a. f. doni, 170: viddero
. / il rumor della festa è a me propizio. g. maccari, vt-399
d'annunzio, 8-19: allora, a una, a due, a tre,
8-19: allora, a una, a due, a tre, le signore si
allora, a una, a due, a tre, le signore si licenziarono, i
. storie pistoiesi, 1-70: come a dio piacque, si levò uno grande
suadono... » (rumori a sinistra). -fragore di risa
. -fragore di risa. a. f. doni, 2-49: subito
, / urlando lei, vi traggono a romore, / ed ella le comprende decrescenza
suoi com pagni, pervennero a un castello che si chiama alviano, e
vien cantando, / tal che le donne a sì vago romore /...
sì vago romore /... / a lei si volson. bellincioni, i-161:
acquisti, locamo, un grande onore / a dir sol fa sol fa con voci
sol fa con voci strane: / a dirti il ver gli abbaia meglio un cane
queste pazze cerimonie, tutti si mettevano a sedere coccoloni e con un rumor malinconico
stoffa -smorfie occhi bassi / parole prese a prestito da libri e labbra / e gattamorta
si leva del suo letto e venne a le falce e. fferittevi entro del-
le kambe; ed incontanente si mise mano a gridare e a. ffare grande romore
incontanente si mise mano a gridare e a. ffare grande romore, sì ch'.
ch'. ttutte le damigelle si vernano a la camera de la reina. petrarca,
colonne volgar., i-95: facto fine a li suoi rimuri, an- daosende a
a li suoi rimuri, an- daosende a lo patre con gran malanconia e con gran
del palazzo, intanto che lo remore pervenne a le orecchie del re e de la
i-240): prese un pugnale che a lato aveva e percosse la giovane nel petto
cadde boccone in terra morta; poi a se stesso rivoltato il sanguinolente ferro, se
quelli cotanti romori che si leggono simili a questi di perottino. 5.
marito, ch'egli pognamo sia savio a non fame altra vendetta né romore per non
.. persuadendosi che questo moto s'avesse a risolvere più tosto in romori che in
, non vedendo terra, si diedero a far nuovi romori, dicendogli che dovesse tornar
nuovi romori, dicendogli che dovesse tornar a dietro, se non che lo getterebbono in
. gastone i, 78: tornarono a casa assai contenti per tanti ruspi che
la fanciulla fatta donna, ma dì lì a non molto la madre, scoprendola gravida
romore col marito ed obbligarono la figlia a dire la verità del fatto. colletta
moglie col suo consiglio, che voi a lui col vostro avavate data. ramusio,
tutti li mori si congregorono e furono a parlare al re. boccalini, ii-124:
d'una gran ricchezza tanto più stanno a agio, ognuno con romori, con
ispaventamenti s'ingegna di rimuovere altrui da quello a che esso di rimaner solo disidera.
disidera. corfino, 152: incominciarono a far gran romori, dicendomi villano, presuntuoso
andrea da barberino, iii-303: buovo cominciò a dire: « santa corona, io
la vostra nobiltà che voi facciate comandare a questa gente che stieno a drieto, ché
facciate comandare a questa gente che stieno a drieto, ché non mi guastino la
per compassione de la smemoragine mia perdoniate a lui la sua e che facciate che egli
la sua e che facciate che egli perdoni a me che io sia stato cagione del
costituite o il potere statale, dovuta a un grave stato di malcontento o di
1-1-193: li marvasi zue / menam tirando a desenor / preiso e ligao lo segnor
, incontenente / zei in ver lui a me poer; / ma per gram remor
/ ma per gram remor de gente / a gram pènna 1 osai ver.
levò nella terra, il) opolo a furore corse alla prigione e, uccise le
terra / son sollevati, tu se'a mala serra, / se tu non cedi
fra li cittadini e le milizie sino a notte. brusoni, 961: non mancò
di questi romori popolari taluno potesse essere a posta sua il moderatore. d'azeglio
giusti, 4-109: nel trentatré, a rumori finiti, fu preso con altri venti
da poter quietare tutti i romori a un tratto, mandò il mare- scial
robarla. de iennaro, 1-37: vidiette a quelle strate. no romore: /
: il dì che andò il romore a san marco..., detto giovanni
, si. ss'acostarono col cardinale a volere pace. sanudo, lviii-335: aver
novità nella città, cominciomo sì sconciamente a fuggire. vendramin, lii-11-132: pare
guidati da lucifero e quelli rimasti fedeli a dio. s. bernardino da siena
12-iii-163: per quanto si può conietturare fino a ora i tamburi si convertiranno in pifferi
boterò, 1-66: gli stati appartenenti a quella corona sono di tante forze che
soltanto rumore): guerra. a. gritti, lii-14-19: dopo la morte
turbamento dell'ordine pubblico, disordine dovuto a dissidi fra fazioni politiche o religiose diverse
fra fazioni politiche o religiose diverse, a minacce di attacchi nemici, a calamità o
diverse, a minacce di attacchi nemici, a calamità o, anche, al concorso
era fatto; altri dava la colpa a giano... tanto romore fu nella
che accese gli animi di tutti contro a giano. cavalca, iv-104: la
era quella sedizione e quello romore. a. pucci, cent., 48-99:
romore, / sonando ognor la campana a martello, / que'di fuor l'
tagliarla. nardi, 18: giunta a roma tarmata moltitudine, ovunche ella passava,
signorie le autorità civili o militari chiamavano a raccolta il popolo in occasioni di tumulti
-trarre al rumore: presentarsi in armi a tale convocazione. statuti di gello (
alcuno non trarrà al rimore quando sonerà a martello..., sia condannato
, intendo di rivocarti dalla via delli errori a quella della verità. piovano arlotto,
di passare il tempo un po'più a conto mio. palazzeschi, 1-160: fuggiva
mondani rumor, ben si ripara / a quest'ampie necropoli, ove tace / il
s'acaveia, / donde tu no agi a far, / no ge corre ni
vi puoi acquistare; e sarà'ne messo a testimonan- za. sanudo, lvii-594:
buffettone che il cavalier soardo ha dato a maestro tomaso calandrino medico: « come
è andata da un gran pazza- rone a un gran sempliciotto. e che romor è
120: stando il duca nell'audienza, a bella posta li castigliani fecero nascere rumore
erano bisticciati. 11. contrasto dovuto a divergenze di idee, a motivi affettivi
. contrasto dovuto a divergenze di idee, a motivi affettivi, a rivalità, ecc
di idee, a motivi affettivi, a rivalità, ecc.; dissidio, dissapore
-in senso collettivo: situazione di tensione a causa di frequenti dissidi e contrasti;
. patecchio, xxxv-i-576: mai è a l'om aver poco con segrega et
come interviene, furono significate al giovene a bologna. leggenda aurea volgar.,
causa di quelle lusinghiere serventi, che aspirano a dominare. 12. figur
noi condanni? giusti, ii-25: a roma mi raggiunse un rumore confuso delle
un rumore che specialmente cedillo potesse agire a vantaggio, diretto o indiretto, delle
era il capo e la chiocchi a. saraceni, ii-715: in vinegia.
non mi fosse stato scritto e riscritto a bologna ch'io m'affrettassi a tornarmene,
e riscritto a bologna ch'io m'affrettassi a tornarmene, perché si vociferava ch'io
perché si vociferava ch'io fossi stato consigliato a partirmi e bandito, e peggio.
che tal m'apporte / gioia ch'a dirla indarno m'affatico, / posso ben
ogni credere il re, ridomandò i sigilli a pitt e dal servigio lo licenziò.
inghilterra quel romore che eccitò altrove. a. verri, 2-i-1-147: la tolleranza
del soverchio rumore levato dalla nostra stampa a proposito della rivoluzione degli studenti. c
vidi i famosi preraffaelliti, non riuscendo a capire come mai si sia fatto tanto
fosse. portarono il corpo... a roma ne la quale... erano
roma più essemplarì, cominciò anch'ivi a farsi strepitosa, per i tanti clamori de'
un fatto, su una teoria, a cui si dà un rilievo esagerato o che
romore a'nostri giorni avrebbero dovuto restringersi a provare che non c'è bello assoluto.
occasione chiamasse uno de'favoriti del re a dover intraprendere il travaglioso governo di questa
non volle cariche che lo avrebbero condotto a diventar vescovo. sbarbaro, 1-114:
, 6-5-224: quivi appena entrato, cominciò a volere che al dottore chi egli era
quel grado e un così gran vantarlo e a ogni due parole averlo in bocca che
ogni due parole averlo in bocca che a poco non ne portava la patente spiegata
più quiete e maggior gloria di dio a chi le chiederà in nome de'poveri
spavento di quello suo esercito gli imperiali avessino a sgombrare la città di roma sanza usare
corrono drieto sanza che tu n'abbia a venire a cimento. pananti, ii-380:
sanza che tu n'abbia a venire a cimento. pananti, ii-380: gli uomini
austria si atteggia, com'ora, a minaccia e ingrossa ai confini o con
confini o con ferenze di despoti accennano a disegni più aperti di riazione, parte
, parte della stampa italiana s'affretta a confortare il paese colla promessa degli aiuti
, prima ancora che rltalia si fosse cominciata a fare, sentiva il rumore d'una
strepitoso e rio / rumor de'sensi a racchetare attende / e cerca farsi più
attende / e cerca farsi più vicina a dio. 20. fastidio,
o galattico: emissione di onde elettromagnetiche a radiofrequenza da parte del sole e delle
dovuto alla grana del materiale cinematografico, a graffiature, a presenza di polvere o
del materiale cinematografico, a graffiature, a presenza di polvere o ad altri accidenti
con l'auscultazione del torace e dovuti a forme patologiche di respiro (rantoli, ronchi
nei casi di insufficienza aortica, dovuto a stenosi mitralica relativa, per dilatazione del
al dibattersi del grande izzo della valvola a causa dell'onda reflua dei- aorta incontinente
-rumori auricolari: sensazioni acustiche non dovute a stimoli esterni. 26. mus.
conseguire un determinato effetto espressivo. a ma a co 27.
un determinato effetto espressivo. a ma a co 27. marin.
1-306: sia fatta [l'orazione] a luogo e a tempo...
fatta [l'orazione] a luogo e a tempo... a luogo,
luogo e a tempo... a luogo, cioè, che non dèi orare
convenevole fare al romore. -andare a rumore: essere sconvolto da tumulti,
tumulti, sedizioni, guerre. a. pucci, cent., 48-24:
insaccato, / firenze fu per andare a romore / e per turbar suo pacifico
. velluti, 173: la terra andò a romore, e tutti furono sotto tarme
e il sangue corre e il mondo va a rumore. -ribellarsi, sollevarsi,
giaccheri, 7: egli fu cacciato a gran furore / e messer fresco,
erano fratelli, / perché la terra andò a rumore. -andare in subbuglio,
le sue usanze crude. / tutte a romore van le olimpie celle; / godono
quando gli avevano raccontato, la faccenda a suo tempo non era andata senza rumore,
laude, v-519-91: gridando lo popolo a remore: / « sia vaccio crocefixo
: i pisani, sentendo ciò, a grido e a romore entrarono in galee.
, sentendo ciò, a grido e a romore entrarono in galee. sercambi,
loro amici e parenti e armatisi, a romore andarono al palagio di tarqui- nio
grande e '1 minore / ci vivono a romore. -con valore aggett.
della città di firenze fu tutta gente a romore e a tarme. g. gozzi
firenze fu tutta gente a romore e a tarme. g. gozzi, i-9-79:
non sapete che tutti gli elisi sono a romore? carducci, ii-4-308: il ministro
sùbito, perché qui il campo è a rumore. sbarbaro, 1-130: il tempo
per tue pensate ogni dì era il borgo a romore?... le stie
-che è in rivolta, tumultuante. a. pucci, cent., 74:
, / perché fur contro al popolo a romore / in avere e 'n persona tutti
il sangue corre, il mondo è a rumore. -pieno di parole, di
tanto crebbe che quasi tutto el mondo era a romore. -a rumore, a rumor
era a romore. -a rumore, a rumor di popolo, di piazza: a
a rumor di popolo, di piazza: a furore di popolo; a viva forza
piazza: a furore di popolo; a viva forza. g. villani,
. g. villani, 11-7: a romore e a furore ne cacciarono i
. villani, 11-7: a romore e a furore ne cacciarono i sabatini. lapo
. lapo da castiglionchio, 105: scelleratamente a furore e a romore e grido di
, 105: scelleratamente a furore e a romore e grido di popolo gli fu tagliata
io e non più e fue cacciato a rumore. bonfadini, 34: per questo
, 34: per questo tumulto subito a rumore de populo fu presa gulielma e presonata
, erano state deposte, e creati a rumor di piazza dei comitati in loro
. giustino volgar., 25: a romore di popolo fu fatto capitano.
sassi. grazzini, 4-141: lasciami andare a casa, a portar queste maschere rinvolte
, 4-141: lasciami andare a casa, a portar queste maschere rinvolte, acciocché io
madonna lucrezia toma, tu non abbia a aver del romore. fagiuoli, 1-3-
di costui ch'era sì franca / a dimandar licenza con romore / in brieve
senno, non con romore. -correre a rumore: agitarsi, tumultuare. papi
vigilante e per leggieri indizi grandemente propenso a correre a rumore e ad arme.
per leggieri indizi grandemente propenso a correre a rumore e ad arme.
entrò in gran romore e le disse a la presenza de le donne e d'un
4-190: enrico... non pensava a far guerra di presente, ma il
in o sopra il capo o in testa a qualcuno: riempirgli la testa, insistendo
gli dissi l'amore il quale io a costui portava e la dimestichezza che io aveva
uomini, e specialmente degli amici vostri, a mettervi questo cerotto e a farvi questo
vostri, a mettervi questo cerotto e a farvi questo rumore sopra il capo per provare
per provare o di divertire il vapore a far altro miglior metallo o di squagliare
quale non m'ero voluto accorgere fino a quel momento, la delirante, l'incoricabile
la delirante, l'incoricabile, cominciò a farmi rumore nella testa. -fuggire
in agitazione, in tumulto. a. pucci, 5-56: messer egli è
muovere, mettere, porre, smuovere a o in rumore: mettere in subbuglio,
o in rumore: mettere in subbuglio, a soqquadro, in agitazione; turbare,
con rapporta- mento di false parole mettere a scandolo e a rumore la sua vicinanza
mento di false parole mettere a scandolo e a rumore la sua vicinanza, accio che
li coltivatori de li idoli commovendo il popolo a romore, traevano l'apostolo al tempio
: / « ogni dì metti la corte a romore, / e 'l torto hai
, 13-47: ci vuol pur poco a mettere a romore / il vicinato e biasimare
: ci vuol pur poco a mettere a romore / il vicinato e biasimare altrui
: dicono aver paura ch'e'gli metta a rumore la gioventù. zena, 2-197
... sette anni addietro levò a rumore la critica, portato a cielo dagli
levò a rumore la critica, portato a cielo dagli uni, messo sotto i
33: tutto il paese fu messo a rumore. -indurre alla rivolta; convincere
rumore. -indurre alla rivolta; convincere a ribellarsi, a sollevarsi; suscitare tumulti
-indurre alla rivolta; convincere a ribellarsi, a sollevarsi; suscitare tumulti. g
per temenza di non commovere la terra a romore e ad arme,...
, ed uno dì levarono la città a romore. iacopo da cessole volgar.,
, 1-22: commossoro sì la terra a romore che tarquinio fue constretto d'essere
famiglie e popolani mes- sano la terra a zuffa et a rimore, pigliorono le arme
mes- sano la terra a zuffa et a rimore, pigliorono le arme e corsano
principali che gli potevan levare il popolo a romore. g. capponi, i-89:
nuovi priori loro aderenti formassero inquisizione contro a giano e suoi seguaci per aver messo
e suoi seguaci per aver messo la terra a romore. -levarsi, commuoversi, muoversi
muoversi, mettersi, porsi, smuoversi a rumore: tumultuare, ribellarsi, sollevarsi.