il motor de le stelle a terra il ciglio, / quando mirò giù
signori e le donne e le donzelle a vedere. 4. teatr.
muro esterno di un edificio, destinata a formare ai piani superiori uno spazio praticabile
stare al balcone, alla finestra: stare a vedere, far da spettatore, senza
giov. cavalcanti, 244: francesco a un balconetto si fece, e con
cosa per noi né alle dimandi te faceva a proposito. de amicis, ii-71:
binate, sparse qua e là come a caso, munite di balconcini che fanno un
, 6-124: rimaneva [il sole] a splendere contro il filaretto del piano ultimo
e 'imbottite 'gialle e rosse a prender aria da qualche balconcino di ferro.
5-310: le due domestiche dal ventre a balconcino (non erano incinte, erano
vedo una chiesetta barocca, che porta a metà altezza la statua di un angelo
, le eccètera? il dizionario par fatto a nostra unica gloria. baldacchino
, vescovi); nel 'ciborio 'a protezione della santa mensa dell'aitar maggiore
lo esercito armato: prima le fanterie a fila coll'arme in asta, balestre
ei cominciò, grave e severo, / a parlare a quei vecchi dal braghiero.
, grave e severo, / a parlare a quei vecchi dal braghiero. salvini,
quattro colossali colonne di bronzo e incomincia a dire: « questo, signori,
parata di seta verde, col letto a baldacchino, mi portò un bricco d'
. stuparich, 5-390: si divertì a osservare gli affreschi sulle pareti, che
scene di caccia, e le pitture a tempera sui mobili e sulla testata del letto
retto da due lunghe stanghe, portato a turno da una dozzina di uomini,
: doveva attraversare oltre al salone e a due salotti minori anche una camera da
madre. pavese, 6-199: era a letto sotto il baldacchino con un bel
gambe tanto lunghe, che giungono sino a terra, che gli serve per scabello
di mirabile lavoro, / ch'ei trapunta a stelle d'oro. ojetti, i-370
, i-370: le nuvole gonfie le [a roma] fanno da baldacchino: seta
gran coda [lo scoiattolo] fino a ritorcerla sul capo a guisa di baldacchino
lo scoiattolo] fino a ritorcerla sul capo a guisa di baldacchino e a balzi e
sul capo a guisa di baldacchino e a balzi e a salti avanzò allo scoperto.
guisa di baldacchino e a balzi e a salti avanzò allo scoperto. marotta,
... fu ricevuto in firenze a grande solennità, andandoli incontro a processione
in firenze a grande solennità, andandoli incontro a processione tutto il elencato...
mortaccio di pecora vecchia: sta pure a vedere, che bisognerà tenergli un donzello!
'nganna amore », / vad'a vederla e a udirla parlare. / e
amore », / vad'a vederla e a udirla parlare. / e abbia
di tutte le criature puoi dare a dio, e dire, che iddio sia
e baldamente mi da'l'altro a dio. livio volgar. [manuzzi]
ciuffo di riccioli svagato e sensibile a ogni movimento, da vano
movimento, da vano, a quel che di patito, un senso di
madonna, s'io pene porto / a voi non scresce baldanza, / di voi
meco stava, fosse baldanza d'amore a segnoreg- giare me, tuttavia era di
): amor, quando sì presso a voi mi trova, / prende baldanza e
. colombini, i-114: racoman- dovi a miei diletti frategli, a'quali date caldo
giri / la rota e dài e tolli a l'uom possanza. boccaccio, dee.
donna, parendole che le parole fussero cadute a suo proposito, prese un poco più
al dolore. masuccio, 364: dico a coloro che da la natura non sono
grazie dotati, che awertiscano multo bene a la nova arte, o vero industria,
: adovardo conobbi uomo baldanzoso più che a sua facoltà non richiedeva; conciossia cosa
; conciossia cosa che avendo io venduto a un mio congiunto certe ragioni, e addomandando
. pulci, 24-46: tu hai dato a costor troppa baldanza, / o carlo
dell'arte, si mise un giorno a ritrarre se stesso, guardandosi in uno
specchio da barbieri di que'mezzotondi. a. f. doni, ii-40: la
. chiabrera, 482: or prendasi a pensar qual è mirarsi, / fra sì
farò io. pananti, i-214: disse a un barbiere un pover'uom: vorreste
taglia, / che par che abbia a sbucciar lasche o salacche, / che si
lasche o salacche, / che si ponga a raschiar sulla muraglia. foscolo, v-90
partito di comperarmene una bella e fatta a sua stima. manzoni, 776:
sua stima. manzoni, 776: a giangiacomo mora, barbiere, che stava sulla
verga, ii-60: la sera entravano a far compagnia tutti i rumori del vicinato,
, ii-95: da questo barbiere venivo a tagliarmi i capelli, e mia madre
rinnovati, rivestiti di legno, assomigliano a farmacie, e come le farmacie ottocentesche
: per quello che io ho fatto insino a ora, voi mi darete quattro ducati
pensi che ti sii lecito d'andar a trovar il barbiero, e riposar il stanco
si voglia rotte..., a forza di bussate ti faran correre,
scioglieano il seno, / esortandolo tutti a non temere / e a dir divotamente
/ esortandolo tutti a non temere / e a dir divotamente il 'miserere'. nievo,
sul vivo, cominciò né più né meno a corteggiarla. aretino, 1-15: se
: i birbanti matricolati se la fanno a vicenda; non vi è individuo furbo o
s. degli arienti, 75: dismontato a l'ospizio, li venne voglia di'
, entrò in una barberia, opposita a l'ospicio dove era discavalcato. ariosto,
, quanto è lungo il giorno, a tavole. bandello, 1-9 (i-127)
veduto... questo giovane sedersi entro a una barbieria, ella mi comandò ch'
fanciullo, era il mio spasso, va a ròtoli con la nobiliare delle armi.
nobiliare delle armi. la barbierìa, a don chisciotte ingratissima, ha perduto i
'. bacchelli, ii-71: mi misero a fare il garzone di una barbieria.
che si affaccia sulla soglia della bottega a stuzzicarsi i denti; un cane che annusa
= dal nome dello studioso p. a. barbier (adottato, in suo
laterali della punta della freccia (idonei a tenerla stabilmente entro la ferita).
barbino di becco affummicato, che aspetta a gloria l'aringhe e la quaresima.
barbina). -cosa barbina: dura a sopportare, a tollerare. nieri
-cosa barbina: dura a sopportare, a tollerare. nieri, 198:
mai barbitonsore, e sono uso a essere pettinato e non a pettinare
e sono uso a essere pettinato e non a pettinare. bruno, 3-255:
dico, ch'io fo la barba a questo e a quello. viani, 14-206
ch'io fo la barba a questo e a quello. viani, 14-206:
, cinque o sei soldi sufficienti a soddisfare il barbitonsore rurale, egli si
essi più appassionato degli altri fece a me una lamentazione di questa sua trascu-
: stacca la canna, torna fuori a pescare... cala la lenza:
. burchiello, 75: aprendo gli occhi a un sonar di corno / quando
per decrepità ritornino un dì barbogi a bamboleggiare. redi, 16-1-8:
bar- boge. alfieri, i-351: a rivederci, o lettore, se pur ci
sproporzionata ai bisogni dell'età, e a poco a poco fu derelitta come barbogia e
bisogni dell'età, e a poco a poco fu derelitta come barbogia e inutile
all'età di star sui banchi di scuola a impararlo dai barbogi pari suoi,
dal monte s. savino. a. f. doni, i-55: mi
3. vecchio mendicante e vagabondo che a milano vive ai margini della città.
, d'ingannar la fame / andando a letto insieme ai pipistrelli / con i
/ né que'che vanno in piazza a dare al toro, / sbricchi,
la pace? -e il barbon gravemente a lor rispose: / -cotesto,
avviò verso la riva di casarico, a passi lenti, molto curvo, ma con
abboccare il can grosso, volgèvasi stizzoso a mòrdere il barboncino senza difesa. comisso
appena solo ci s'avvicina, balzano a prua e si mettono ad abbaiare.
o triglia. = voce docum. a venezia fin dal 1173; denominazione scient
numism. moneta d'argento, coniata a lucca (nei secoli xvi-xix): con
erano da arme e combattenti: quasi a dire lungo tempo durò tal pugna.
, / io non divegna muto / a favellar d'amore, / quasi un vago
sudice sulle labbra congiunte e contratte continuavano a perseguitarlo con suoni osceni e scurrili.
, l'architrave spostato e capre barbute a brucare al primo piano. bacchetti, 9-194
roma si vestì frattanto di quello splendore a cui le vittorie asiatiche... dovevano
che non compatisca, abblandisca, favorisca a quella età, a quella persona che non
abblandisca, favorisca a quella età, a quella persona che non ha del virile,
delle ancore (col sistema delle ruote a impronte, su cui scorrono le catene)
navis [im] barbotata (docum. a venezia e a genova, al tempo
barbotata (docum. a venezia e a genova, al tempo delle crociate),
dal rumore che fa l'acqua giunta a bollore). - anche al fìgur.
ore in un bel piccolo paiolo, / a barbottar con l'acqua a solo a
, / a barbottar con l'acqua a solo a solo. = deriv.
a barbottar con l'acqua a solo a solo. = deriv. da borbottare
che è formazione onomatopeica, con richiamo a barba: cfr. fr. barboter (
. parte della celata, della barbuta, a protezione del mento e del collo (
d'annunzio, iii-2-361: ippolito / scese a guardarlo, e lo palpò sul collo
, muteratti vestimenti, e andren- cene a casa tua di compagnia. pananti, 1-6
« torniamo » barbugliò essa « torniamo a casa. qui v'ha tal guazza!
, 5-283: una colla che barbugliava, a lente bolle, in un pignattone dimenticato
, [la vedova] aveva offerto a me « signorino » il suo caffè
mobile; la parte snodata dell'elmo a protezione del mento (in uso durante
, come avete udito. / e oltre a questo, chi vi gittò freno,
noma. foscolo, 1-454: palla a dileguarsi / nella barbuta si celò di
spalle inonda. 2. soldato (a piedi o a cavallo) armato di
2. soldato (a piedi o a cavallo) armato di elmo con barbuta
, perché erano da quattro milia barbute a cavallo e grande gente di pedoni, incontenente
mosso dalla forza di tante novità, a dar orecchio ed assenso alla vera e
stessi facevano, credettero esser giove, ed a tutto l'universo di cui potevan esser
universo di cui potevan esser capaci ed a tutte le parti dell'universo diedero l'
riceve. 4. che riesce a fare, che è suscettibile di ricevere
atto, idoneo (e si riferisce anche a una disposizione dell'animo o del corpo
governo suo, divenni valoroso e atto a essere capace di quella fortuna che tu medesimo
242: questa città si accostò molto a pigliare forma di buono e laudabile governo
colare il ferro in detto loco sopra a seravezza a due miglia, è molto
il ferro in detto loco sopra a seravezza a due miglia, è molto simile a
a due miglia, è molto simile a questa per esser bianca e molto tenera,
, si non vien contento di consentirgli a fatto, per non esser tanto capace
i natali e desse i regni / solo a colui ch'è di regnar capace,
ingegno, che non sono spezialmente destinate a dilettare, ma che per proprio loro
sentiamo [le nostre facoltà] incapaci, a gran pezzo, e per ogni verso
forte ingegno. imbriani, 2-59: a capo di ciascun ufficio mise persona capace,
presso lo zio, gli ripeteva l'invito a nome del consiglio comunale, adducendo la
all'uomo, e resa / capace a doglia di maternità. slataper, 1-158
, o all'estero, o costrette a ritirarsi a vita privata... è
all'estero, o costrette a ritirarsi a vita privata... è la feccia
. 5. disposto spiritualmente, moralmente a compiere una determinata azione, anche malvagia
mettono in non cale il decoro, a proporzione di quello che esigesi per giungere
1-81: bisogna non far troppo capire a costui quanto c'importi di rimaner soli:
di uccidere il proprio marito per correre a briglia sciolta con altri uomini, altre
. pavese, 6-127: adesso pensavo a oreste, ch'era il prim'anno che
cosa, da fare il bagno nudi a visitare le sette chiese. -iron.
milano, dov'era, trasferirsi nel reame a visitare il re, e fargli capace
2-69 (421): allora io mostrai a sua eccellenzia... con el
9-2-15: non di meno ieri ebbe a dire, che si partì con molta
convincente. pulci, 8-23: erminione a questo pose orecchio / e tutte le
. guicciardini, 106: chi attende a acquistare la grazia degli uomini, avvertisca
uomini, avvertisca, quando è richiesto, a non negare mai precisamente, ma dare
è più unito e manco impedito a fare el bene. = voce
capacità, sf. sufficienza, disponibilità a con tenere una determinata quantità
spazio di tanta capacità che sia sufficiente a ricevergli. sassetti, 203: pare quasi
, capacità infinita di modi innumerabili simili a questo, i quali cossi compiscono i
breve, in rapporto -fare capace qualcosa a qualcuno: persuadere qualcuno di qualcosa.
la giurisdizione de la natura universale è a certo termine finita -e per consequente la
nostra, dio intendendo, / che a sua capacità tanta amplitudine / contrae, e
hanno solamente la parte che si conviene a la capacità loro: non l'hanno
umana per la sua infinita capacità è a guisa d'un vaglio forato, anzi d'
anzi d'una secchia sfondata, onde a coloro che cercano d'empirlo dell'acque
sonetto. 2. figur. attitudine a compiere un'azione; idoneità fisica o
intellettuale, disposizione (allo studio, a una disciplina, a un lavoro, a
(allo studio, a una disciplina, a un lavoro, a un'impresa,
a una disciplina, a un lavoro, a un'impresa, ecc.).
capacità d'aggiu- gnere con lo intelletto a quello a che gl'intelletti degli altri
aggiu- gnere con lo intelletto a quello a che gl'intelletti degli altri uomini non
: convenne dunque ch'io mi piegassi a pregare il ministro di scrivere in mio
il ministro di scrivere in mio favore a torino, e di testimoniare della mia buona
capacità che acquistammo di poetare lunghe produzioni a memoria, limarle e tornarle a limare infinite
produzioni a memoria, limarle e tornarle a limare infinite volte, e ridurle a
a limare infinite volte, e ridurle a quel segno medesimo di possibile finitezza che
se stessi, cioè la loro incapacità a intendere e comprendere la poesia e la diversa
comprendere la poesia e la diversa capacità a parteggiare politicamente, a dimenarsi fanaticamente e
la diversa capacità a parteggiare politicamente, a dimenarsi fanaticamente e ad assolvere e condannare
; / si le dico, par errure a chi non ha capacitate. boccaccio,
è vera o tutte le cose necessarie a quella non si possono sapere o la capacità
quei, che dicono le sue raggioni a le statue e andano a parlare cogli
le sue raggioni a le statue e andano a parlare cogli morti. sarpi, i-65
acciacciare,... che significano intraprendere a fare checchessia senza considerazione, capacità e
sentimento della bellezza e (in mezzo a tutti gli svantaggi di ripetute rivoluzioni,
alvaro, 9-188: era stato lui a metterlo nella vita, e gli pareva che
. piovene, 5-389: spesso qui a salerno, ad avellino, e altrove
5. dir. capacità giurìdica: attitudine a essere titolare di diritti e di doveri
. i diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all'evento della
al confronto della calcolatrice americana che arriva a ricordare soltanto duecento cifre.
sottomultipli). magalotti, 21-12: a lui dunque si apparterrà di formar la
di vano, che, riempiendolo fin a un certo segno del suo collo con
della neve e del ghiaccio non basti a condensarla sotto i venti gradi del cannellino
. che si può capacitare, facile a persuadere. 2. ant.
: non mancate... di dirmi a che si riducono queste tante censure,
, che voi dite che furon fatte a quest'opera, perché forse ci riuscirà il
pozzetti, 12-10-198: non sono bastanti a capacitarcene le ipotesi di enormi vulcani accesisi
, e però scancella questo passo e tornalo a scrivere così come io ti detto.
voce e la persona tesi in me a guisa di balestra, e'pareva dire:
sieno nello stesso tempo invisibili e potenti fino a questo punto? *. era una
costato di cristo avesse necessariamente e naturalmente a capacitar per questo il misterio dell'incamazione
ragionato fin qui voi lo giudicate bastante a far capacitare l'importanza e 'l significato
capacitarmi che un uomo la interrogasse così a dirittura -era cosa impossibile. cattaneo,
nievo, 118: peraltro da fratta a là correvano sette buone miglia pei traghetti
verga, 4-164: il canonico cominciava a capacitarsi, cogli occhi e la bocca
capacitare come quella bella donna s'adattasse a strascicarsi dietro un marito buffo a quel
adattasse a strascicarsi dietro un marito buffo a quel modo come ima grossa bestia addomesticata
aveva sempre creduto che nei caffè si andasse a far coppietta con un uomo, e
mente, con dirizzare tutte le loro operazioni a lui, e, secondo che può
che può capacitare la fragilità umana, unirsi a lui. = formazione dotta da capacità
: lucia, senza trovar che rispondere a quel ragionamento, non ne sembrava però
capàia, sf. agric. ant. a capaia: modo di potare le
anche basse e di broncone, a proporzione di loro forza, le tengono a
a proporzione di loro forza, le tengono a capaia, cioè lasciano loro più
loro più rampolli o tralci, ognanno, a capo del tronco.
m. villani, 2-6: corsono a firenzuola, che si redificava pe'fiorentini,
frasche avea fatto, / ed appiccato a una sua caviglia / un cervio,
: con cotali piaceri adunque ne riconducemmo a le nostre capanne, ove con rustiche
, ne ponemmo sovra l'usata paglia a dormire. ariosto, 40-31: e
, 234: felici voi, degnate a tanti onori, / aride erbette e
e rustica capanna, / ch'aprir vedete a mezzo 'l verno i fiori! /
verno i fiori! / così diceano, a suon di rozza canna, / innanzi
non la solita infermeria, ma bambinelli a giacere sopra materassine, o guanciali,
mi risveglia. idein, 862: scendendo a una
valle immensa, scoprirono, come a dire, un piccolo mucchio di case
palma, e circondata ognuna da un chiuso a maniera di steccato. tommaseo, i-219
altri cento passi, videro in fondo a una viottola in mezzo ai campi una bella
/ del fiume ei distinguea cui siede a specchio / la capanna di sua madre
di frasche per le loro donne che andavano a fare i bagni. quasimodo, 2-29
dal tetto di paglia / e andò subito a battere alla piccola porta. vittorini,
bartoli, 1-29: alcune coperture che stanno a pendio l'una verso l'altra,
l'una verso l'altra, e alcune a capanna pendono da duoi lati.
la raccolta, e ripararsi la notte a guardarla: nell'altre stagioni rimangono abbandonate.
pananti, ii-50: non ti mettere a far la ninna nanna, / non voler
alla tesa, / non ti porre a girar per la capanna. 4
il luogo può fornire, non serbando a se stessi che il pretto necessario.
i tabernacoli, cominciò in un subito a gridare. note al malmantile, 314:
ventre mio, fatti capanna: esortazione a mangiare lautamente. pulci, 19-127:
capanna! / ch'io t'ho a disfar le grinze a questo tratto. lippi
io t'ho a disfar le grinze a questo tratto. lippi, 4-39: sperando
stando la notte in una sua capannétta a guardia della accesa fossa, sentì in su
quale molti pruni e arbuscelli aveano acconcia a modo d'una capannétta. pulci,
caro, 15-iii-126: che non basta a quest'arte il fischio solo; / ma
qui di nogona / ed una capannùccia a ca'e l'asina / di mia moiera
gli chiesi, ove avremmo potuto riparare a quel gran guasto. « a casa mia
riparare a quel gran guasto. « a casa mia, signori; se loro
il manto spandine, / e poi corri a chiamarlo in su quel limite. chiabrera
, 8-358: ciò detto mi pongo a sedere a lato a quella, per
8-358: ciò detto mi pongo a sedere a lato a quella, per la quale
ciò detto mi pongo a sedere a lato a quella, per la quale sono andata
ed allontanatisi nella distanza concordata, tirano a dette caselle un altro nocciolo. =
. manzoni, 1056: si accosta a un capannello di tre altri giovani, che
giovani, che gli paiono più pronti a fare. dice esser necessario che qualcheduno
lo strascinar dei drappi, l'aggrupparsi a capannelli, il sudar freddo, il
incominciò ad affluire la gente che sostava a capannelli parlando del fatto singolare che a
a capannelli parlando del fatto singolare che a memoria d'uomo non s'era registrato
se i cappanelli comportono che egli arrivi a i quaranta. sassetti, 249:
il marito, quando il corpo si va a bruciare, la moglie che resta si
di fascine. 4. locuz. a capannello: a spiovente. pancrazi,
4. locuz. a capannello: a spiovente. pancrazi, 1-29: dove
campetti di viti. viti allevate a ceppata bassa, alla latina, coi pampani
, alla latina, coi pampani a capannello che sembra di sotto debba sfrascare la
= deriv. dalla locuz. capo a nascondere. capanno, sm.
dove si riparano i contadini che stanno a sorvegliare i campi. pananti,
uso di ripostiglio un piccolo capanno, a modo di quelli dei contadini per la
frosone. 2. pergolato a forma di cupoletta, per terrazze o
capanno. il giardiniere industrioso certo che a questo fine non fece la fabbrica del
barilli, 6-121: la spiaggia formicola a perdita di vista come un accampamento.
, 3-1 (274) che abbiam noi a fare se non a pigliarlo per mano
che abbiam noi a fare se non a pigliarlo per mano e menarlo in questo capannétto
e capannùccio, dove l'uccellatore stia a vedere. olina, 19: l'uccellatore
: l'uccellatore deve stare nel capannello a tirare, altrimenti farà poco bene. pananti
questa scritta: « fabbrica di tortellini a vapore ». = deriv.
baldini, i-761: la prima selva a sinistra bisognerà naturalmente aspettare di vederla pendere
è proprio quello che si desiderava, a fior dell'onde, in quel punto.
m. cecchi, 7-3-5: come così a città? — che so io? /
', affinché vi salgano i filugelli a lavorarvi il bozzolo. 3.
piazza di sancta croce, e disse a ognuno che aveva di quelle vanità,
già. nardi, 4-1-142: d'intorno a quello stile fatto un capannùccio di scope
erasi fuggito per venire ad aizzarmi e a sganasciarmi! caparbiaménte, avv. testardamente
una caparbieria, / per far dispetto a tutti noi di casa. caparbietà,
, 18-1-334: si trovò molte volte a stretto partito; rispose con la solita caparbietà
con questa lor gran caparbietà / danno a vedere [ecc.]. cuoco,
ii-400: s'intestò con caparbietà sorniona a voler fare, vagamente, il letterato
vagamente, il letterato, e riuscì a una posizione di giornalista semifallito. pratolini
capàrbio, agg. che vuol fare a modo suo, che non sente ragioni
che non sente ragioni, non si piega a consigli; cocciuto, ostinato, testardo
questo mondo, e tutto ero volto a figurarmi un predicatore a mio modo per
tutto ero volto a figurarmi un predicatore a mio modo per a firenze, e fosse
figurarmi un predicatore a mio modo per a firenze, e fosse tale quale piacesse
firenze, e fosse tale quale piacesse a me, perché in questo voglio essere caparbio
credo che le pene infernali sien simili a queste. bronzino, 1-419: quell'è
caparbie, che non si lascin volgere a prove di tanta evidenza. bar etti,
invito fatto ad essi da quegli altri a porre i loro rispettabilissimi nomi alla suddetta lettera
quanto la luce del sole, vogliono a spada tratta sostenere. lambruschini, 1-173
nelle sue tenerezze per me, lo era a tre doppi sopra gli altri fanciulli.
come una bambina caparbia, ella continuava a voltare le spalle alla verità che non
e caparbio di non camminare se non a suo modo e comodo. f
sofisti novatori... sono perciò, a sembianza del fieno, pascolo da muli
al carattere di una persona, o anche a un oggetto personificato. a.
anche a un oggetto personificato. a. f. doni, 3-204: voler
; e farete gran bene, credete a me, concedendo quel per amore che
detto, affinché riesca confessato che se a chius'occhi sono incorso in errori de'
diceva subito « toh! è riuscito a smòverlo! ». comisso, 1-170
, duri e 'gnorantoni / s'hanno a chiamar, e per nomi più '
lascio dir tutti e poi fo sempre a modo mio. = deriv.
volgarmente capare), che significa 'pigliare a scelta * e deriva da capo,
6-30: capare un carciofo, vale a dire prepararlo in tal modo da non lasciare
ora che il barone zacco ha cominciato a vendere con ribasso... villano
. borgese, 1-382: sono stata a calinni per la pentecoste! per pagare la
ora, poi quando sono secchi si pagano a peso d'oro. bocchelli, 1-iii-104
soldi della caparra, s'era decisa a cercarli in prestito, e per il rimanente
amico, se non te ne vieni diritto a casa; e allora ti potrò donare
questa è una merce che porta, a chi la compera, pentimento. sicché
v'apra il foglio. holla promessa a chi caparra me ne ha già data.
caparra della buona mente de'legati intorno a reintegrar la loro giurisdizione. i.
parte. -in senso iron. a. pucci, cent., 43-17:
. aretino, iii-78: vado a caparrare la stanza per gli amici.
1-28: si avvertono poi tutti gli autori a non mandare, come talvolta si usa
approvazione, poco gioverebbe loro il regalarli a questo bizzarro e inesorabile vecchiaccio.
andare. giusti, v-19: pover'a noi! chi ci assolverà? non c'
? non c'è altro che andare a confessarsi nel lucchese da imo di que'
12-i-82: queste sue grandi lodi che vanno a tomo, hanno desti un'invidia a
a tomo, hanno desti un'invidia a certi altri gran nasi, che,
altri gran nasi, che, quantunque a petto al vostro sieno da barbacheppi,
. dial. grande vaso di creta a due o tre manici, per conservarvi olive
probabilmente legata alla voce piemontese cabass (a). capassóne, sm. zuccone
24-33: se tu l'avessi lasciata a lei,... non t'avveniva
che con una capata tu non m'abbia a far venir giù i sonatori: ragazze
cozzare. - al figur.: venire a contrasto, litigare. giusti, 11-68
fanno alle capate coll'indole mia tagliata a scatti e a balzelloni.
capate coll'indole mia tagliata a scatti e a balzelloni. -fare alle capate
-fare alle capate col muro: venire a contrasto con una persona o una cosa
pananti, i-121: mettonsi alle capate a far col muro. -battere la
non valgano da vero la libertà che rimane a questi disgraziati di poter almeno sguazzare nel
sguazzare nel sudiciume natio senza rimanere obbligati a nessuno, o crepare di stento a
a nessuno, o crepare di stento a loro comodo, per andarsene dopo a battere
a loro comodo, per andarsene dopo a battere in pace l'ultima capata nelle
una brevissima visita. -dare una capata a un oggetto: un rapido sguardo.
, tutta vezzi e saltabelli, andò a dare una capata in chiesa; donde
borse, e subito tutti tre cominciarono a aprirle, strappando le cerniere. diedero
strappando le cerniere. diedero una capata a quello che c'era dentro, quasi tutti
vestiti, biancheria e libri, e cominciarono a contrattare. = deriv. da
per ragioni d'ufficio, sempre pronto a far le sue capatine per ogni felice
, informandole sopra tante cosine che servivano a tenerle allegre senza distrarle: notizie ghiotte
169: fugga insomma una donna, oltre a questi che io t'ho detto,
usata specialmente per imbottiture). a. pucci, cent., 42-24:
rimangono le vene di quelle cotali piante a modo di lana lunga candida e morbida
io ivi ad un buon pezzo vado a casa de la vedova, che chieggo se
; ma come quella ch'era avvezza a governare un suo figliuo- lone, che
. 2. per simil: a indicare capelli, barba, baffi ispidi
specchio, / il gran lavoro intorno a due vesciche, / per far che sien
capecchio e con que'musi, / davanti a dio diritti come fusi. faldella,
; / trascina la logora veste pendente a brandelli, / le cade a pennecchi di
pendente a brandelli, / le cade a pennecchi di capo il capecchio / fra
l'aspetto dell'infiorescenza matura, simile a una massa arruffata di ispidi filamenti)
agg. e sm. che sta a capo; caporione. beltramelli, iii-404
gente senza mestiere e arruffona si era messa a militare nei partiti estremisti e aveva trovato
trovato con poca fatica un utile guadagno a capeggiare questi contadini nelle loro aspirazioni.
. e tutte protestando che erano loro a non volerlo, lui baffino come si
. carducci, i-1020: non aspiro a esser ministro né della monarchia né della
, per la fretta / de trovarse a quel rumore, / sciugatoi'capella o vetta
sciugatoi'capella o vetta / non trovava a quel furore. = deriv.
carrozza, gli corse dietro, chiamandolo a nome. f. f. frugoni,
presenta d'un polputo murat re, a piedi e a capo scoperto, ma
un polputo murat re, a piedi e a capo scoperto, ma in procinto di
4. astron. irradiazione luminosa intorno a corpi celesti. galileo, 331
galileo, 331: non doverà esservi difficile a intendere come la forma di venere del
e con la parrucca, viaggiava una volta a cavallo. s'alzò un vento impetuoso
cavallo. s'alzò un vento impetuoso che a un tratto gli portò via di capo
/ e li drappi del lin ben a ragione / sarìan per far panelli di massaio
cadeva al petto doppia lista. cecco d'a scoli, 899: crespi capelli
90-1: erano i capei d'oro a laura sparsi, / che 'n mille
alda i biondi capegli anellati / movea a guisa d'una angelica ala. 5.
vechio abandona, / e de le stelle a sé richiama il coro, / poi
ciglia e altri lochi piani, atti a sostenere la polvere. farai i vincitori
caccia / ne'capei d'oro, e a chiocca a chiocca straccia. castiglione,
ne'capei d'oro, e a chiocca a chiocca straccia. castiglione, 114:
sì morata che i diavoli son bianchi a comparazione. tasso, 19-30: fuggìan,
e vario / di ferri arnese a moderar del fronte / gl'indocili capei.
da'capei grigi, / e cavalca a grande onore per la sacra di
la porta del magazzino, in mezzo a una nuvola di pula, con
letto che s'era tirato giù sul naso a mo'di tettino. faldella,
/ ti pettinò co'bei capelli a onda / tua madre... adagio
lungone secco e nervoso con certi baffi bianchi a coda di topo, i capelli
coda di topo, i capelli a spazzola e un paio d'occhi grigi,
, paz zeschi, tutto a scatti, ticchi e manie. palazzeschi,
incappelli. -per simil.: a indicare una sottigliezza estrema. marino
giusto. -avere le mani nei capelli a qualcuno, tenere qualcuno per i capelli
! avete messo le mani nei capelli a tutta la nostra aristocrazia. ora bisogna
capello: frenetica addirittura. -condurre a frusto e a capello: ridurre in miseria
addirittura. -condurre a frusto e a capello: ridurre in miseria. e le
, 15: il cattivello si mise allora a singhiozzare e a strapparsi i capelli e
cattivello si mise allora a singhiozzare e a strapparsi i capelli e a dar del capo
singhiozzare e a strapparsi i capelli e a dar del capo nelle gambe della madre
verga, 3-38: ciascuno non poteva a meno di pensare che quell'acqua e quel
quel carico di lupini che avevano preso a credenza dallo zio crocifisso campana di legno
: essere mal ridotto; malmenare. a. pucci, ix-367: capei non ti
giusti, v-180: i capelli bianchi piovono a tutt'andare, cecco d'ascoli
: [la donna] conduce l'uomo a frusto ed a capello.
] conduce l'uomo a frusto ed a capello. -dai capelli alle piante
e molte entestate; / non ne già a lucca, ca cagno n'avìa:
19-22: almen lo vedess'io far a i capelli! lippi, 8-47: per
guardate, disse, se è buono a mettere pace in sì gran città, chi
sa far sì, che non facciano sempre a i capelli insieme. pananti, i-118
ci siamo. giusti, ii-51: facciamo a compatirci piuttosto che a tirarci i capelli
ii-51: facciamo a compatirci piuttosto che a tirarci i capelli: una mano lava l'
tutto, completamente (e si riferisce a una persona). -fin sopra i capelli
4-98: arrossì fino ai capelli e corse a casa in preda a una crisi di
capelli e corse a casa in preda a una crisi di nervi. -in capelli
crisi di nervi. -in capelli: a capo scoperto. cavalca, 16-2-172:
orfanelli. tommaseo, i-327: scossa a un tratto, presi una coroncina, memoria
in capo, eccomi qui, per quanto a me pare bello e intero con tutti
i panni in dosso, gli cominciarono a dare delle pugna e de'calci. idem
monti, x-3-109: sebben, credilo a me, quando costei / comincia i
, quando costei / comincia i figli a perseguir d'apollo / e la mano lor
uva nera, / come il folto giacinto a primavera, / come dell'edera
nostre case torniamo, non so se a voi così come a me addiviene: io
, non so se a voi così come a me addiviene: io, di molta
corda, che mi si arricciano i capelli a pensare il precipizio di chi vi sale
si finisce questa festa, la quale a noi sarebbe una crudeltà da fare accapricciare
. b. corsini, 18-47: a vista così amara, al nini altiero /
. nievo, 106: vado ora a dire alla signora contessa che non stia in
specchio dinanzi; contuttociò potrei giurare che a quell'annunzio mi si drizzarono i capelli
matematica... ci aveva fatto, a mo'di saluto, un discorsetto intorno
saggio? che voi che v'indugiate a sua posta sino a sera? ancor non
che v'indugiate a sua posta sino a sera? ancor non viene? per
al principe di toscana, t'ho avuto a tirar pe'capelli. romagnosi, cono
. romagnosi, cono., i-206: a me non piace di veder pigliate le
facessinlo sepellire, e che facessino che a questo gentile uomo non gli torcessino uno capello
ariosto, 5-3: che s'induce a percuotere la faccia / di bella donna,
gli altri non posso soffrire / ch'a donna sia pur torto un sol capello.
cosa del mondo non si torcerebbe un capello a una farfalla, e hannosi per niente
pontificia è l'immacolata. chi ci sta a un bel colpo da corsari? tutti
aspetta un altro poco, si dice a tutti questi garibaldini di badare a noi,
dice a tutti questi garibaldini di badare a noi, si salta sul comandante del
minacciano la scomunica maggiore... a chi, per istigazione del diavolo,
istigazione del diavolo, torca un capello a un frate. e. cecchi, 6-368
cecchi, 6-368: m'accorsi che a murillo, in realtà, nessuno gli avrebbe
, la befana prossima / passata, a cena con cert'altri giovani; / e
s'era affacciata apposta in camicia per dire a suo marito: « cosa è venuto
suo marito: « cosa è venuto a confabulare con voi lo zio crocifisso?
dei guai! *. « tu va a filare! » rispondeva compare tino.
non syaccorge di strapparsi i capelli: a significare che l'esame di coscienza fatto
resta e capei biondo, / per boscaglie a lungo errò. 4. figur.
testa quello scordarsi che s'è imparato a mente da fanciulli. imbriani, 1-161
retta, figliuola mia; dà retta, a me, che son vecchia ed ho
: una parte piccolissima, minima. a. f. doni, 3-249: credete
d'ogni monte che non gli riduca a un piano tutti? galileo, 1-1-294
l'aghiron più volte / fe'ch'a mez'aria in su 'l volar cadesse:
il calore n'è seguito il cominciarsi a rarefare, e salir alto: e 'l
e le preghiere delle illustri fate non valsero a smuoverla di un capello dalla sua sentenza
. d'ambra, 4-38: vi servirò a capello. b. davanzati, i-328
altre cose per tutto l'imperio bene e a capello, come se reggesse trasea e
. galileo, 327: basti, a farvi toccar con mano che la gran luna
disco sino all'estrema circonferenza nella guisa a capello che si mostra nel mezo del
286: questi [ritratti] somiglieranno a capello, e saranno finiti con l'
unzioni fatte con vari liquori, tornano tutte a capello anche nelle gioie, ed in
attrarre. note al malmantile, 1-160: a capello... si usa in
ho riscontrato i denari, e tornano a capello; ma anche nella qualità. algarotti
,... vi sanno dire a capello quale esser debba la inclinazione corrispondente
.. c'è, tale quale, a capello, a un puntino, poiché
è, tale quale, a capello, a un puntino, poiché ve ne servite
ciò che d'essi apparisce, quasi a capello si rassomigliano. guerrazzi, iv-320
i peoni tornano in sala, riferiscono eseguiti a capello i comandi. giusti, 2-133
i comandi. giusti, 2-133: se a caso s'adopra / d'intingere il
. / chiamatelo altezza, / ché torna a capello / a un re travicello.
, / ché torna a capello / a un re travicello. collodi, 398:
suo spirito e la sua persona rispondevano a capello al suo nome. d'annunzio,
dalfino; e il nomignolo gli stava a capello, perché dentro l'acqua pareva
salti e tonfi da raccapriccire. -attaccarsi a un capello: al minimo appiglio.
si possegga con tanta paura. -sospeso a un capello: estremamente insicuro. savonarola
più piccola delle decisioni si stava lì a spaccare, come si dice, ogni capello
capellàccio. sacchetti, i-3-6: pendevano a quell'ombra i capellacci / canuti,
praestent et cerebrum adversus frigus muniant atque a sole defendant ». capéllo2,
sm. numism. moneta d'argento coniata a modena nel 700 dal duca francesco iii
, 7-284: i due primi colpi andarono a vuoto; al terzo...
.. no, il terzo andò pure a vuoto; fu al quarto; al
-la palla ci vide per me e andò a bollarlo in fronte, ma non gl'
, e foglioline triangolari-slargate, dentate, a cui l'acqua non aderisce: comunissima sulle
faeva mettere la cenere in un drappo a bollire in la liscia, per mantenere
12-i-107: si veggono poi d'intorno a le fontane per tacque, pescetti,
il capelvenere, che son erbe salutifere a loro in questa specie di male. magalotti
pietra viva, che ella si è lavorata a suo modo, e rivestitolo in qua
cogliere il capelvenere ne'vomitorì degli anfiteatri a pompei o pozzuoli; fare echeggiare paurosamente di
vicario suo cristo esser catto. cecco d'a scoli, 4207: sì son corrette
la fortuna, / posto avea fine a tutti i miei gran fatti.
cattivo superlativo grado, se ne va a vinegia. garzoni, 1-793: vanno
vanno [i bravazzi] per le mure a ritrovar i luoghi publici delle meretrici e
, 55: altre [elegie] più a la cultezza e ornato attendono, e
diventino statue e pitture, e stieno a guardarsi senza saper che dire i giorni
: sia ciò che si voglia, che a noi non sarà mai lecito il por
, 625: cosa infatti avrebbe valso ripètere a que'bacalari per la millèsima volta.
che quelle clàssiche eleganze da essi additate a modello, capestrerìe come chiamàvanle con vocàbolo
le loro capestreriuole di lingua, e a guisa di scimmie morseggiano co'bei motti.
bruno, 3-878: non si volgono a destra o a sinistra, se non secondo
3-878: non si volgono a destra o a sinistra, se non secondo la lezione
di me per liberarsi da quel capestro sino a strozzarsi. 2. figur.
via del così detto incivilimento, imponendosi a vicenda i passatempi, le credenze,
ciò portato, faccendo vista di fare carezze a ciuriaci, gli gittò alla gola,
caro, 12-i-183: avemo lassato ordine a i capitani che venendo a patti,
avemo lassato ordine a i capitani che venendo a patti, non assecurino i delinquenti de
de la vita e del resto consentine a tutto che par loro ragionevole: palliando nondimeno
e tal altro del rubar maestro / a caton si pareggia, e monta i
mezzo morto, o più tosto sopravivendo a me medesimo, e rinato dopo la morte
2-73: volle, quand'ebbe i ruspoli a palate, / rubar fin la collottola
insegnare dove è la casa sua, a la quale hai le legne scaricato? ariosto
primi scalzi poverelli / che nel capestro a dio si fero amici. masuccio,
il pelo crespo alquanto e incolto copriva sin a mezzo il collo spesso e corto annodato
. isidoro, 20-16-4: « capistrum a capite iumentorum dictum *. capétto,
ne mena seco che la dispensano e distribuiscono a larga e capevole misura, a
a larga e capevole misura, a quelli più donandone, che di se stessi
ariosto, cinque canti, 3-94: a costui diede la capezza in
deboi roncin l'iniquo gano / traea legato a discoperta faccia. garzoni, 1-631:
rigor delle leggi, li condennò tutti a troncar una capezza pegasea. d. bartoli
briglia. d'annunzio, v-1-248: ripenso a quel ferito che ritrovammo in una stalla
ingegni soverchiamente vivi e arditi poco sieno atti a governar altri, avendo essi, per
allupato il chiacchiarone: « tieni la lingua a te o ti ciancico la capezza
il lenzuolo inferiore); parte rialzata a capo del letto. -per estens.
alla fine toccò al povero malato tener a portata di mano uno staffile per rintuzzarli,
gli inviti dei parenti non erano valsi a farlo fuggire; il suo posto,
, era al capezzale degli infermi, accanto a monsignore. panzini, ii-490: sopra
letto di piuma ch'ebbe il dolce gesù a riposare, e a dormire di meriggio
ebbe il dolce gesù a riposare, e a dormire di meriggio. viani, 19-264
ignuno che si conduca al capezzale, a pigliare partito dalla roba sua, né si
ti hai da ridurre dentro brevissimo tempo a quel capezzale. g. gozzi
ii-464: falso dunque che il leopardi morisse a castellamare; falso che morisse di cholera
pensando che quest'altra volta sarebbe toccato a lui di morire. de pisis,
/ nel fondo dei mari. / aiutami a vederlo, / a farlo vivere.
mari. / aiutami a vederlo, / a farlo vivere. / come al capezzale
chi si dispone in fin di vita a fare penitenza. magalotti, i-19:
spezialmente nella mia città. che fu a vedere già le donne col capezzale tanto
ciclopica l'espugnatore atellano si diede a « capezzare » come dinanzi al chiuso cardinale
un capezzol per volta, non può tirare a sé se non una picciola parte del
. capiènza, sf. capacità a contenere oggetti, persone (come può
0 acquidoccio principale, debbe essere il primo a disegnarsi. = comp. da capo
delle coltella, e uno come ferito a morte gli cadde a'piedi pregandolo che
piedi pregandolo che 'l seppellisse. a. pucci, cent., 7-61:
/ e tutti gli altri dovean trarre a questo / per ciaschedun romore, ovver capiglia
. foscolo, xiv-341: devo tornare a dirti che quelle due ciocche de'tuoi
. cattaneo, iii-1-119: si flagellarono a sangue, si svelse loro la capigliatura
lucrezia borgia... dovette rivolgersi a te per avere un ventaglio di bacchette d'
d'imitare quella tua « capigliara » a turbante che porti nel ritratto tizianesco.
particule tutta la carne che d'intorno a esse vene si trovava, sanza insanguinarle
insensibile insan- guinamento delle vene capillare. a. cocchi, 8-370: que- st'
. bartolini, 1-198: per arrivare a tirare agli uccellini lassù, ai capillari
tempo, quando non leggo; ripenso a tutte queste cose, le analizzo capillarmente
al margine del capillizio ch'era combinato a tettoia. 2. bot.
pupilla, una irradiazione avventizia, simile a quel capillizio che ci par di vedere
e più fervorose congratulazioni: abbracciò tirannicidi a destra e a sinistra, cupi nell'
congratulazioni: abbracciò tirannicidi a destra e a sinistra, cupi nell'ombra dello sgomento.
, coprendosi coi bastoni, che erano a punta di ferro... davanti
chi è primo in una corsa ciclistica a tappe o nella classifica di un campionato.
. ariosto, 9-68: e fin a sei ve n'infilò, e li resse
: e per ch'ella non basta / a più capir, lasciò 11 settimo fuore
: i gradi dell'arena nostra non ammettono a sedere più di ventiduemila persone; né
fummo alle stalle ed al fienile, donde a grandi bracciate levammo quanto foraggio capivano le
cosa inusitata, né nuova, ché a dir il vero il regno non capisce
/ che con pensiero umano, / a pena il capirla ciò che capire /
canto. monti, x-2-42: scorre a fiumi il danaro; e la rapina /
e la rapina / di color mille a cento man l'ingozza / e giù nell'
e tante femine concorsono nel castello che a pena vi capeano. sacchetti, 156-36:
sono ancora alloggiato, io voglio andare a cercare, se ci è ov'io cappia
. ariosto, 38-28: la gente a pena, ch'era tutta a piede,
la gente a pena, ch'era tutta a piede, / potea capir ne la
i-751): corse subito il frate a la camera ed a la giovane recò tanta
subito il frate a la camera ed a la giovane recò tanta pol
capivano. sassetti, 93: vengo adesso a dirvi come io gli proposi una giovane
sarebbe manco bene che andassero in persona a trento, perché, soliti a cavalcar con
persona a trento, perché, soliti a cavalcar con gran comitive, non potrebbono
vaste. foscolo, v-169: l'avere a dormire in due letti d'una medesima
novecento, con le sue funzionalissime scale a rompigamba, di marmo rosa...
/ negli orti che da maiano scavalcano a questi renai. 3. figur
ragion che doler dia, / ch'a la tua segnoria / caper quasi om
fare cosa di che e's'abbiano a vergognare. s. caterina da siena,
lodevole. castiglione, 151: ma a me non po caper nella testa che d'
lingua particulare, la quale non è a tutti gli omini così propria come i
quelli che parlan meglio, che parlare a caso. bandello, 2-9 (i-736)
io sono, e avanza / sì poco a far, che apertamente io l'oso
ora un giorno che la notte tardasse a venire. aretino, 8-239: pareva proprio
8-239: pareva proprio una fanciulla, a cui il padre ha promesso maritarla a l'
, a cui il padre ha promesso maritarla a l'amante suo, onde tutta lieta
suo, onde tutta lieta non cape a pena ne l'alterezza di se stessa
contentezza; e presa terra, solamente a pensare di ritrovarci in sullo stabile,
di potere andare qua e là camminando a nostro talento, ci parrà per più giorni
essere beati. carducci, i-151: a tanto invito, mosso da una città
ne avrebbe scritto sotto colore di consigliarsene a questo e a quello, e poi
scritto sotto colore di consigliarsene a questo e a quello, e poi con lusinghiera umiltà
4. tr. comprendere, penetrare a fondo con la mente, afferrare compiutamente
; avvertire intimamente; riuscire da lontano a sentire (un discorso), a leggere
lontano a sentire (un discorso), a leggere (uno scritto); convincersi
abbia detto che l'aria non aderisca a i corpi lisci e tersi: cosa che
amarezza, che in lui dovette eccitarsi a quel primo sguardo? forteguerri, 9-6:
ricorderò, che nel canto d'alcina, a quei bellissimi passi che descrivono la di
, 1-67: come te la caverai a farti intendere con questo nostro gergo che
, 4-120: la zia sganci, a quei discorsi, da prima scattò come
chi vuol far capire la ragione proprio a un ragazzo. « va bene!.
: né certo l'eroe provò gioia a vederli: / quelli sentirono un brivido;
del capo, / stettero immobili senza a lui fare parola o domanda. /
della vita, ma non mi rassegno a credere che tutto sia qui, e
la tettoia delle macchine: la motrice a caldaia la capivo, bastava un talino
la capivo, bastava un talino qualunque a pulirla. -capire al volo:
, 1-147: mi piacciono quelli che capiscono a volo, e rispondono a tono.
che capiscono a volo, e rispondono a tono. gli uomini d'ingegno e le
ellittico, o per cenni: imponeva a tutti i suoi coetanei la sua volontà.
come conclusione brusca di un discorso, a esprimere una decisa imposizione su ciò che
per fiaschi: fraintendere del tutto, capire a rovescio. -non capire ragioni:
, di giulio, ove mi scongiurava a pagar per lui lire 100. capisci!
, erano al sabato, quando andavano a ballare e l'indomani si poteva dormire.
magno volgar. [tommaseo]: dinanzi a loro il ricco riebbe il vedere,
per la qual io gli possa dare a credere di non l'aver tradito? varchi
toccare. sassetti, 310: quanto a quel nostro vespucci, bisogna che si
nutrice vedendo così rotto, cominciò fortemente a piangere... e vedendo lo
tuoe fatighe, / se tutto 'l carreggiasse a capesteo. vasari, iii-132:
lastri, 1-1-107: se poi questo campo a semicircolo comparisca di tal figura solamente nelle
un uomo, fermati verticalmente sul suolo, a quella maggior distanza che permette l'
che forse assai son di quegli che a capitai pena son dannati. machiavelli,
abbandonava il luogo che gli era dato a combattere. castiglione, 262: però conveniente
scelerate che paia che meritino esser condennate a pena capitale, né tanto grandi che
della chiesa anglicana, pose pena capitale a chi dicesse che il pontefice romano avesse alcuna
. marino, 4-235: qualsivoglia mortale, a suon di tromba / publicato per lui
di capitai delitto, / fia ch'a venere bella accusi e scopra, / ricompensa
conseguendo al fatto, incontanente feciono accomiatare a bandeggiare di vinegia... tutti
alberti, 190: certo sarà necessario a chi cura ornarsi di laude e fama,
all'ozio et inerzia, non meno che a capitalissimi e nocentissimi nimici. bisticci,
e nocentissimi nimici. bisticci, 3-138: a infiniti principi che avevano nimicizie capitali,
fussi un capitai nemico; / prometto a dio servare il corpo mondo: /
spento i nimici capitalissimi ad il re, a lui e a voi, e tolto
capitalissimi ad il re, a lui e a voi, e tolto via ogni seme
animo, ma perché sendomi più volte arrischiato a fame, le non mi sono riuscite
. leopardi, 830: che m'ho a ricordare io che sono nemica capitale della
, ancor che veniale, mi sarebbe ascritto a fallo capitalissimo, già che è invalso
italia e le nazioni che dovevano sceglierla a campo delle loro lotte. soffici, ii-30
. facendomi conoscere autori ed opere allora a me del tutto ignoti, ma che più
. bocchelli, 1-iii-742: era venuto, a suo tempo, l'ottantanove, e
poi si piglia coraggio e perfino gusto a vedere la pagina gremita di lettere capitali.
unica al mondo sua opera del parco accanto a la capitale. magalotti, 7-168:
finisco quest'articolo col pregare i miei concittadini a non voler imitare le femminette di provincia
trovano dispersi in ampie regioni, tendono a darsi convegno in una gran capitale,
del duecento e del trecento si sovrappose a poco alla volta l'oligarchia della capitai
, 1-207: intanto egli si stabiliva a milano, ch'era ormai la vera capitale
ii-194: è cosa strana lo avere a commettere il credito e capitale a la discrezione
avere a commettere il credito e capitale a la discrezione de i venti ed a
a la discrezione de i venti ed a la fede de gli uomini. cellini,
uomini. cellini, 770: spiacendo a quelle di rendermi il mio capitale con i
i-60: ma che sono quattrocento scudi, a voler godere 1 frutti e non consumare
.. il commodo alli mercanti et a oratio neretti di potere caricare la sua
, i-444: un uomo... a una compagnia di negoziatori, che si
compagnia di negoziatori, che si mettevano a girare il mondo, per far guadagno
le cangi o in altra merce più facile a conservarsi e a cambiarsi, o direttamente
altra merce più facile a conservarsi e a cambiarsi, o direttamente in moneta metallica,
si consumano mai, e durano, a così dire, eternamente; indi vengono i
il padre quasi repentinamente, era rimasto a capo dell'azienda, nella quale ancora
, 3- 125: ell'entrò subito a parlar dei progetti d'ampliare ancora il
benché non si vedesse come avrebbero fatto a togliere questi cento milioni dal capitale circolante
in tutta la repubblica, ammonta appena a 280 milioni). -capitale morto:
sentii io dire che l'aveva venduta a manno; ma io mi pensavo ch'egli
o fattone capitale. -fare un capitale a qualcuno: costituirgli una rendita. -
sovvenuto quel grande amore che io portavo a angelica, e ragionandone col ditto solosmeo
sospiro, vediamo con gran furia ritornare a noi l'ostiere. varchi, v-57
, 800: con cinquanta scudi posti a guadagno onesto potrebbe in dieci o in quindici
alla mano, voi avete potuto mancare a voi stesso, e preferire l'interesse
v-13: godo parimente che sia andato a firenze. ma alla capitale con pochi capitali
. nievo, 698: sapeva mettere a profitto la sua spilorceria per raggranellarsi un
deduzioni. palazzeschi, 1-205: metto a vostra disposizione i miei capitali, e
, bene inteso, non per giovare solamente a voi, ma perché noi possiamo concludere
servarsi, che ella concessi ha loro; a noi, che signori ne siamo e
sig. abate tiraboschi, che, a dispetto di tutto quel gran capitale d'amor
temo non abbia assai capitale che basti a tante grandi pretese. leopardi, iii-73
non sa prevalersene, né, maneggiandolo a proposito qual capitale vivo, farlo fruttare,
della lotta il quale avrebbe apportato la libertà a tutti, anche a loro. le
apportato la libertà a tutti, anche a loro. le parlò dell'annientamento del capitale
si muta la fortuna lo truovi parato a resisterle. guicciardini, 127: abbiate per
la vita degli uomini sia breve, pure a chi sa fare capitale del tempo e
brevemente risposegli e alla buona / che a tali offerte ella ci avea piacere, /
9 (153): il guardiano cominciava a ringraziare, ma la signora l'interruppe
, avere in capitale, tenere uno a capitale: far grande stima; trarre vantaggio
corrotto il paese, se ne andò a dimorare a benevento, e poco era
paese, se ne andò a dimorare a benevento, e poco era tenuto a
a benevento, e poco era tenuto a capitale. nicolò del rosso, vii-489 (
: dunque, prima che l'omo a lei se pogna, / pensi di non
se pogna, / pensi di non tenerl'a capitale, / s'él vede ch'
che poi sì grande reine furo fidate a costoro di menare al loro signore sì a
a costoro di menare al loro signore sì a lunga parte, ch'egliono erano bene
morelli, 272: tu non arai tanto a capitale ricchezza, figliuoli, istato,
cristianissimo, il quale l'aveva poco a capitale. 6. persona degna
]: il dubbio / è il soddisfare a certi che si stimano / gran capitali
onorevolissimo, e trattato con genti uguali a voi, avete avuto dota da contentarvi,
di concorrere pure all'asta vossignoria, insieme a qual chedun altro..
da capomastro muratore si sarebbe ridotto a misero giornante. = deriv.
vengono ad urtare e cercano di distruggersi a vicenda. b. croce, iii22-
non era preparata, e non riusciva a adattarsi. = deriv. da
sarà un bel progresso quello di chi riuscirà a stabilire la comunicazione diretta fra i produttori
dell'età capitalistica o borghese, succeduta a quella feudale, e facendo nascere dal
trasformare il risparmio in capitale; aggiungere a un capitale gli interessi maturati. -capitalizzare
v.]: 'capitalizzare ': a un frutto, o ad una rendita
che diamo qui di fronte, servirà a palesare la legge, colla quale procede la
una lira, impiegata ad interesse composto a diversi saggi. 3. figur
venga nel sogno eluso e come dimenticato a sua volta: la capitalizzazione degli sviluppi,
senza pietà, capitalmente; e se scendono a perdonare, scivolano addirittura fino all'
la direzione d'ogni gioco: sapeva comandare a bacchetta. 2. marin
san filippo, la medesima che tornò a dietro e mi ricondusse a lisbona l'anno
che tornò a dietro e mi ricondusse a lisbona l'anno innanzi. serdonati,
. il grado di capitano. a. f. doni, 3-20: se
di una squadra navale. a. pucci, cent., 40-21:
che io mi portassi incontinente sulle poste a quell'esercito a reggerne la capitananza.
portassi incontinente sulle poste a quell'esercito a reggerne la capitananza. monti, 2-873
tr. comandare come capitano; essere a capo di un esercito, di un
ma maggior fallo fu de'nostri rettori a dargli l'insegna reale, sì grande oste
o quelli... più atti a concordare e pacificar la grecia e capitanarla
fra le tavole del giuoco; indi tornava a capitanare la conversazione del senatore. panzini
g. villani, 11-28: si cominciarono a raccogliere verso cortona male ordinati e peggio
dall'arneim, già marchiavano dalla slesia a quella volta, non averebbono trovato opposizione
, capitanate da non-poeti, da persone a cui fa difetto finanche la particolare ciarlatanesca genialità
mandava quasi continuo la elezione del capitanato a uno fiorentino. s. degli arienti,
, avendo restituito el bastone del capitaniato a la nostra excelsa republica,...
chiama capitano, e mi par che fino a mulattieri salgano al capitaniato. tasso,
machiavelli, i-467: era necessario dare a queste bandiere termine di paese; e
queste bandiere termine di paese; e a questo bisognava o terminare el paese vostro
capitaneria di fabio, il quale fu mandato a quella guerra, non fu fatta cosa
faro principale. bocchelli, i-178: a bari presero il treno, e avevan
, la quale innumerabili persone hai condotto a penitenza e vita, intercedi per noi
penitenza e vita, intercedi per noi a cristo! pulci, 22-164: e la
la messa / avea dato il manipolo a baciare; / e bradamante fu capitanessa /
anibaldi, buon mastro di guerra, poi a mezzo della ben condotta impresa lo cassò
quello popolo delle dette montagne, e ordinogli a decine e a centinaia e a migliaia
montagne, e ordinogli a decine e a centinaia e a migliaia, con capitani acconci
ordinogli a decine e a centinaia e a migliaia, con capitani acconci a combattere.
centinaia e a migliaia, con capitani acconci a combattere. m. villani, 1-26
ch'era principale e capitano s'andò a confessare ad uno romito, il quale
, co'le ciglia aguzze, facendo a quelle ombra colle mani, e riguardare
i mirmidoni capitani; e in mezzo / a lor s'aggira il marziale achille.
trovò in spezieria sopra una panca / a far corona a un vecchio capitano. cuoco
sopra una panca / a far corona a un vecchio capitano. cuoco, 1-72
. cuoco, 1-72: vuoi conoscere a segni infallibili uno di questi capitani
come riferisce il processo; e sicuramente a domandargli se consentirebbe, occorrendo, a
a domandargli se consentirebbe, occorrendo, a consegnare all'autorità civile il padilla,
, iii-825: si mise... a parlare col sergente, e poi con
per aver vittoria; io sono mandato a questa volta per capi- taneo, benché
del suo lesmo il vino, / a trincar si mettesse il vin toscano. monti
davano una bizzarra parvenza di coleottero impedito a camminare, e che potesse soltanto inerpicarsi.
, 5-7 (65): rimontato a cavallo, a trapani se ne venne,
65): rimontato a cavallo, a trapani se ne venne, e ad uno
il tempo della partenza, fatto venire a sé d. francesco, il creò
medievali, condottiero, spesso straniero, a cui veniva affidato il comando supremo delle
che era capitano. idem, 2-13: a messer schiatta cancellieri capitano di guerra,
consiglieri ch'erano con lui ch'andassono a sangimignano, e senza fare alcuno danno
di fare e di disfare ciò che a lui piacesse. tasso, n-ii-77: i
, appellati perciò capitani di guerra, a cui ubbidivano tutti i combattenti della terra,
popolazione. machiavelli, 411: provviddono a due giudici forestieri, chiamato l'uno
[crusca]: e pompeo s'accostò a clodio capitano del popolo.
tutto, e l'ufizio loro fu dato a i capitani di parte guelfa.
. ariosto, 23-63: l'aiutava a ripor l'armi sue intorno, / ch'
la sera innanzi s'era visto capitare a tre ore di notte il capitano d'arme
arme, un bell'uomo colla barba a collana e i baffi alla militare, che
scrupoli. compagni, 1-7: presono a soldo un capitano, chiamato messer baldovino
: fu suscitato unnuldo l'aquitano / a soldar genti faziose e ladre; /
faziose e ladre; / mettendo terre a sacco, capitano / di ventura era
tanimo di vedere i cittadini della repubblica a combattere sotto altra bandiera.
marina militare italiana, gradi corrispondenti rispettivamente a quelli di maggiore, tenente colonnello e
; sì che l'averla non serve a niente. d. bartoli, 34-111:
che gli pareva che il mondo avesse a sprofondare. algarotti, 3-14: non lungi
e russa è pure tutta la ciurma, a quello che ci ha detto il capitano
, ii-257: capitan ma- spero cominciava a temere, colla privazione di viveri freschi
nello sguardo e sorridente, gli altri tutti a prua, ritti in piedi, preparano
: ammiraglio. -capitano del golfo: a venezia, il comandante della squadra a
: a venezia, il comandante della squadra a cui era affidata la difesa dai corsari
uno capitano di mare, che è uso a combattere con i venti, con tacque
, fu cacciato dalla parte contraria, onde a siena, dove gran copia di sbanditi
(o che ne è il migliore) a cui viene affidato il comando di essa
1-7: i cittadini di firenze lasciarono a stribuire a'poveri per li capitani di quella
numero dodici, el quale uficio dura a vita, a eleggere dua capitani nuovi
, el quale uficio dura a vita, a eleggere dua capitani nuovi in compagnia loro
lo detto messer l'abate in una carta a messer gianni buiamonte. 10
un carattere, qualche cosa di simile a un capitano millantatore. 11.
e nelle rapine un capitanaccio dei lanzi a gozzovigliare tra sinistre luci e spari.
in sardegna e in corsica, di lì a quindici o sedici anni assistendo in berlino
far capo, metter capo; andare a finire (dopo un più o meno
sopraggiungere in un luogo altimprovviso, andarvi a finire inaspettatamente, presentarvisi con poca opportunità
opportunità (e può essere riferito anche a cose). g. villani
g. villani, 4-2: andando lui a una caccia nella contrada di bonsollazzo,
e capitò, alla sua avvisione, a una fabbrica dove s'usa di fare
napoli per mare, e capitò incontanente a castello a mare del volturno. marco
per mare, e capitò incontanente a castello a mare del volturno. marco polo volgar
420): niun fu che mai a casa mia capitasse, che io noi contentasse
casa mia capitasse, che io noi contentasse a mio potere di ciò che da lui
i-991: delle persone mecaniche non gliene capita a casa nessuna, non ha fante né
. ariosto, 6-6: si messe a caminar bagnato e molle, / e capitò
siate disposti di non travagliare, nondimeno a ognora vengono cose per le quali di
capitava né frate né prete né povarello a quello uscio che non ricettasse e non
, / che mai servisse in corte a citerea. boccalini, i-46: sopra tutti
aveva avuta espressa necessità di procurare che a lei si deferisse la somma del governo
fare ogni mattina, e toccasse anche a voi l'udirlo ragionare di osservazioni,
usano in londra, vi slancio così a caso i miei occhi, e la prima
libri gli capitavano; non rileggeva da capo a fondo fuorché la bibbia. manzoni,
, sul balcone grande, in mezzo a un gran mormorio. svevo, 2-491:
di sera, sul tardi, capitava a trovarla, e ciò sebbene molto spesso venisse
trovarla, e ciò sebbene molto spesso venisse a tenere compagnia alla vecchia. sbarbaro,
in un locale dove brulicava una vita simile a quella che annerisce la maceria a smuoverne
simile a quella che annerisce la maceria a smuoverne un sasso. ungaretti, ix-27
, gli dicevan qualcosa, e imparava a inquietarsi, quando gli capitavano fra mano messi
piante e scender giù e capitare davanti a chi ci fosse. -per simil
machiavelli, i-502: voi siete capitato a punto dove io vi aspettava, perché
, 282: io non vorrei che a alcuno per essere diventato senatore...
publica, come se mai più non avessi a capitare a'giudici degli uomini. cellini
un'altra volta ». mio padre a lui: « io attenderò a ringraziare idio
padre a lui: « io attenderò a ringraziare idio che l'ha campato di
e di buona voglia, e arrivar lietamente a un lieto fine. collodi, 335
2. sboccare, sfociare, andare a finire, dare in un luogo.
], 9-26: tutte le cose capitano a uno luogo: di terra son fatte
cerimonie più principali, in fine càpitano a scisma, e anco ad inimicizia.
una donna): finire col darsi a una vita licenziosa, disonorevole.
compagni, 1-16: altri dava la colpa a giano, cercando di cacciarlo o farlo
portate addosso scritte,... a capitar bene di piato, o di qualunque
. sacchetti, 219-72: volle stare a vedere come la cognata di questa ricetta capitasse
loro diceva inel modo che la fece a capitar male, l'altra domandava la
, 7-172: se vi capita qualche cosa a proposito, e del prezzo che v'
. pigliatemela. verga, 3-26: a trezza si vedevano delle facce che non si
viste sugli scogli, col pretesto d'andare a pescare, e arraffavano la biancheria messa
. brancoli, 4-15: i giovani, a cui capitava una tale fortuna, si
voglia: lo so anch'io che tocca a pensarci a me. ma! la
lo so anch'io che tocca a pensarci a me. ma! la doveva accader
ma! la doveva accader per l'appunto a me ». [ediz. 1827
ma! la doveva venire in capo proprio a me. manoscritto 1824 (718)
718): ma! la doveva capitare a me!]. collodi, 27
: quell'eroismo della pisana di venirmi a trovare a traverso gli andirivieni di quella
quell'eroismo della pisana di venirmi a trovare a traverso gli andirivieni di quella buia casaccia
fosse sdegnato di quella fabbrica, capitarono a spatolino, lavorando, tutte le disgrazie
. 6. disus. giungere a destinazione (una lettera, un plico
io ho scritto con questa quattro volte a v. s. e altrettanto a messer
a v. s. e altrettanto a messer lorenzo; ed a lui ho specificato
. e altrettanto a messer lorenzo; ed a lui ho specificato per qual via,
: forse la lettera sarà andata a sevilla, o forse mal capitata, o
. raro. ant. concludere, condurre a termine; stabilire. m.
, 30: il quale piato cominciò a questa volta dì 20 di settembre 1336
20 di settembre 1336 e durò insino a dì 14 d'ottobre 1338, e non
le lbr. 561 s. 3 a fior, per capitare più ragioni che tano
capita, al primo che capita: a chiunque. -dove capita: dovunque. -quando
capita: dovunque. -quando capita: a caso senza premeditazione. -come capita;
caso senza premeditazione. -come capita; a caso; disordinatamente; in modo imprevedibile.
della sagra, ma tutte le sere andava a ven- chieredo. verga, 3-22:
chieredo. verga, 3-22: si divertiva a sparlare di questo e di quello,
staffilate con la cinghia. -capitare a qualcuno: fargli visita. -capitare a
a qualcuno: fargli visita. -capitare a un luogo: recarvisi. guido da
in qualcosa: imbat- tervisi, andarvi a incappare. - anche al figur.
davanti al marito. -capitare innanzi a qualcuno: presentarglisi, venire alla sua
: io non ti voglio più chiedere a te, e tu non capitare innanzi per
tu non capitare innanzi per nulla più a me. caro, 12-ii-78: facendole fede
parlava placido, e, già condotta a debito fine la cena, cadevano le sette
le sette ore della notte, passò a conturbar l'allegrezza di così gentile conversazione
una cameriera di celinda, che, capitata a quella casa sovra una barca usuale,
.. fece per suo mezzo penetrare a glisomiro una lettera di quella dama. salvini
quella dama. salvini, 22-247: a sirene / primieramente giugnerai, che tutti /
, che tutti / uomini incantan capitati a loro. de sanctis, i-55: forse
fosse, pazzo, crapulone, capitato a roma per la sciagura di tante oneste famiglie
, 40-i-505: proseguì allo stesso tenore a smugnere e premere fino al sangue quella mal
. bot. che termina in un rigonfiamento a forma di capocchia di spillo (l'
nazione al sovrano, essi rimontano tutti a un primo principio, che è la capitazione
: hanno interesse [gli ebrei] a farsi credere di minor numero per sottrarsi
; 20 il sistema di tassazione * a peso '. contro il primo sistema
). -anche per estens.: riferito a chi eccelle in qualsiasi attività.
redi, 16-viii-256: se v. a. serenissima mi mandasse la con- tracifera
vulgarizzamenti. -in capite: riferito a quella parola che nei dizionari, nelle
. 2. pro capite: a testa, per ciascuno. = abl
persona intera '; cfr. it. a testa e gr. xaxà xecpaxiqv.
sf. estremità dello spago da calzolaio a cui è attaccata la setola.
tra il fusto e la trabeazione, a raccordo e sostegno dell'architrave o dell'
ionico e corinzio, con volute sovrapposte a foglie d'acanto. boccaccio, i-103
] risplende / d'almo cristallo, a riguardar lucente, / cui la base
delle colonne di marmo rosso sono fatti a fogliami d'acanto. milizia, ii-203
da i capitelli orride forme intruse / a le memorie di scalpelli argivi. pascoli,
fila di barche ricolme di frutti simili a grandi canestri natanti, spandendo l'odore
ciò ch'esso sostiene non cascherà in capo a nessuno. c. e. gadda
la radice del carciofo] van su fino a mettere nelle foglie, che ne formano
vapori per mandarli al serpentino. a. cocchi, iii-569: la distillazione della
dimin. di capitulum, dimin., a sua volta, di caput -itis *
arrende. capitolare1, agg. appartenente a un capitolo ecclesiastico. -vicario capitolare:
. -vicario capitolare: eletto dai canonici a governare una diocesi vacante. bruno
, esorta i vescovi e gli abati a mantenere le xenodochie ed a vigilare sulla loro
gli abati a mantenere le xenodochie ed a vigilare sulla loro amministrazione.
della terra mi strignevano con estrema instanzia a capituiare, increpando la ostinazione mia,
armenia, che da corbulone fu mandato a roma acciò avanti nerone si giustificasse di
, ma neppur la fame mi induceva a capitolare. fogazzaro, 7-221: vuole
ogni costo che io passi l'inverno venturo a roma. dipenderà da carlino. la
, 1-205: oggi è tornata la zaira a portarmi una notizia che mi ha messo
. 3. ant. venire a patti, stipulare un accordo. r
lascialle [le terre di romagna] a petizione della sua beatitudine, eziandio se
giata di condizioni e di patti, intesi a regolare i rapporti fra persone,
. v.]: il capitolato proposto a roma dal barone ricasoli rimarrà come
stranamente formata, e più stranamente ridotta a sostantivo, così consigliamo di usarne altra
nostri cittadini,... e mandati a sassocorbaro per osservanza de'capitoli capitolati,
cedimento morale; acquiescenza totale di fronte a richieste, a preghiere insistenti. fogazzaro
acquiescenza totale di fronte a richieste, a preghiere insistenti. fogazzaro, 5-252:
è vicina quando una donna nega così a precipizio e con quella fronte per giunta
osservare la capitulazione fatta con lo imperatore a madril, ebbe poca anzi nessuna consulta
: li ministri suoi nondimeno davano parola a tutti che non sarebbono molestati nell'uso della
gli ugonotti, aspi rando a quell'ampia libertà dell'editto di gennaio,
infiniti reclami e contrasti si venne appena a deboli concordati, ad imperfette capitolazioni.
, / s'io l'ag- giugnessi a quest'altre sciagure. allegri, 229:
: ma la camera capitolina non aveva a tal uopo danari. carducci, 917:
, ma per paura di esso furono forzati a ritirarsi in capitolio. milizia, ii-197
tanto vantate intellettuali fatiche sono da paragonarsi a un millesimo con la fatica intellettuale d'un
compiutamente ragionata la cagione che mosse me a questa canzone, che non è più
: vedrai qui sotto per ordine dichiarato a capitolo a capitolo, e a carte
vedrai qui sotto per ordine dichiarato a capitolo a capitolo, e a carte, il
dichiarato a capitolo a capitolo, e a carte, il che e il come.
: voglio contraporre alle meritate lodi che a tutto il resto del suo libro si
la propria essenza dell'architettura, l'uso a cui debbono servire le varie parti
, 22 (372): intorno a questo personaggio bisogna assoluta- mente che noi
di capo, non mi son mai abbattuto a leggere un bel capitolo sulle serve.
, 4-50: stamattina, ho mandato a memoria un capitolo degli annali di tacito.
: quando t'è mandato una lettera a la quale tu volessi rispondere, a non
a la quale tu volessi rispondere, a non fallare... rispondi capitolo
ripreso. pulci, v-53: io scripsi a ser luigi ti mostrassi uno capitolo d'
se l'ài veduto, ti conforto a farvi qualche pensiero. machiavelli, 881:
881: comunicai il capitolo di filippo a certi amici comuni, quali si ralle-
si ralle- grorno che fosse giunto costì a salvamento. caro, 12-i-2: ugo
, 305: il che non replico a lungo, ma il suo capitolo e tutta
il suo capitolo e tutta la lettera fo a comune con voi. magalotti, 9-1-1
l'inno. cerrachini, i-i-ii: a capitolo sarà del susseguente [uffizio]
che dicevano, di loro mano, a capitolo a capitolo infra tre dì.
, di loro mano, a capitolo a capitolo infra tre dì. piovano arlotto
capitolo, che la magra non era a esser passata, né il duca di qua
le cose perdute, ma fare guerra a qualunque lo acquisto di quelle impedisse.
della scarsella l'istrumento, cominciò minutissimamente a leggere i loro capitoli, e vedere se
, 1-66: fece ritornar le genti sue a roma sotto pretesto d'osservare li capitoli
, prescrive che l'uomo stato condannato a morte, e poi graziato, non
crescere la nave, egli lo debba dire a tutti i compagni e, se tutti
entrate e le uscite che si riferiscono a un solo cespite, o a un servizio
riferiscono a un solo cespite, o a un servizio completo, autonomo.
, non diversamente da ciò che accadeva a tanti altri combattenti feriti, s'era
: ch'era faceto, e capitoli a mente / d'orinali e d'anguille
, che andati due conci dal vino a dormire, si risvegliarono il giorno dietro verso
, i-59: questo [libretto] consisterà a un dipresso in dodici capitoli di vario
ii-78: monsignor della casa scrive l'orazione a carlo quinto con lo stesso animo che
farle osservare che il direttore del settimanale a grande tiratura non avrebbe potuto accettare uno
adunanza di chierici, di religiosi appartenenti a ordini monastici, o a ordini cavallereschi
religiosi appartenenti a ordini monastici, o a ordini cavallereschi di origine monastica, per
di chierici, organizzato in modo analogo a quello della cattedrale, ma istituito in una
partire. iacopone, 31-8: adunanse a capitoli a far li molti articoli. cavalca
iacopone, 31-8: adunanse a capitoli a far li molti articoli. cavalca, 161-
pacomio vedendo, propuo selo a * frati in capitolo, e ricevettonlo.
: avvenne che 'l detto patriarca ammalò a morte, e commise a uno messere
patriarca ammalò a morte, e commise a uno messere rinieri di firenze priore del sepolcro
suo cappellano, che 'l detto braccio mandasse a firenze, ma il capitolo de'calonaci
351): la badessa, postasi a sedere in capitolo, in presenzia di tutte
quali solamente alla colpevole riguardavano, incominciò a dirle la maggior villania che mai a femina
a dirle la maggior villania che mai a femina fosse detta. ser giovanni,
dell'ordine de'frati minori si fece a milano. per che tutti i frati conventuali
santo francesco tenne una volta capitolo generale a santa maria degli angeli, al quale
: trovolla ch'in capitulo sedea / a nuova elezion degli ufficiali. bandello,
donne e condussero faustina in capitolo, a cui già avevano tagliati i capelli, e
che pareva proprio che sempre fosse stata a dir paternostri ed avemarie. aretino,
, ripresa la sua figura, fece sonare a capitolo. parini, 1029: ricorso
al mèda due fidati amici e proporgli a nome dell'intero capitolo di tenere per
capitolo s'alza dagli stalli, va a genuflettersi davanti al sacramento prima d'andarsene
in capitolo: avere la competenza necessaria a dare il proprio parere intorno a importanti
necessaria a dare il proprio parere intorno a importanti questioni; avere una certa autorità
giustizia avesse preso tant'animo, da venire a colpo sicuro, a metter le mani
, da venire a colpo sicuro, a metter le mani addosso a uno de'buoni
colpo sicuro, a metter le mani addosso a uno de'buoni figliuoli che, il
quasi tutti. -tener capitolo a se stesso: fare l'esame di
suo letto, ogni dì in silenzio tenga a se medesimo capitolo. 12.
, 171: nel seguente capitoluccio, abbozzato a mal modo per suo bene. idem
, 221: mi son risoluto finalmente a mandarvi... questo mio dilegin capitolino
: deh, come e con ragion tenete a vile / quel mio capitolacelo traditore.
tirata un po'forte restando in mano a chi se n'era fidato e doveva
capitombolando / fuor di speranza mi ritrovo a proda. baretti, 1-275: e'non
dallo sfasciamento della ruota spiccar il volo a tal dissertazione rettorica? e come se
] fece uno sdrucciolo e smocciando fece a me fare un capitombolo scimiesco. lippi,
: mentre si china, dando il culo a leva, / ei fece un capitombolo
facendo come un capitombolo., viene a rivoltarsi, situando 11 dorso su la
suo sostenitore non fosse stato ben lesto a tenerlo per un braccio, la voltata sarebbe
esitai un momento nel dar la palma a quest'ultimo... in quel mondo
conte, né le ramanzine di monsignore a proposito del 'confiteor '.
dimandando perdono di questo capitombolo poetico ho a soggiungere qualche altra considerazione. barilli,
un regno fa il capitombolo, se va a soqquadro e si sfascia. panzini,
gioia coi capitomboli suoi volta il tergo a colui che gli applaude e 'l lusinga,
più mal creato e schivo si mostra a chiunque il r. hiami e l'accarezzi
: quello, che è in cima sopra a tutti, fa un capitombolo
dobbiamo ritirarci in un cantuccio e stare a guardare i capitomboli e le capriole dei
i capitomboli e le capriole dei giovani attorno a quest'or- namentissimo catafalco. 4
testa altingiù; facendo capitomboli. -andare a capitomboli: capitombolare. - al figur.
mista di grandezza e di cortesia precipitava a capitombolo. 5. acer.
per la scala, che c'ebbe a rimanere. = comp. da
capitombolóne (< capitombolóni), avv. a capitombolo. tommaseo [s. v
levando i piedi, e poi mettendoli a terra, e di nuovo rovesciandosi a capo
a terra, e di nuovo rovesciandosi a capo in giù, similmente fa '
tondo (v.), con accostamento a capitombolo. capitóne1, sm
, 2-70: i napolitani volevan correre a casa per mangiarsi il capitone e gli struffoli
di firenze, 19: capitoni il cento a peso lire venti. = forse
cavalca, 3-186: quelli che si danno a servire a dio ed alla giustizia,
3-186: quelli che si danno a servire a dio ed alla giustizia, [il