e quando dall'altra del castello, a guardar giù per le balze e per i
acque / che s'ingorgano / accanto a lunghe secche mi raggiunge: / o
purg., 32-70: però trascorro a quando mi svegliai. patrizi, 2-41:
, 632: come sei tu indirizzato a trovar qui lucia? hai qualche indizio della
accenna anche il quando sarebbe più comodo a te di moverti e come potremo incontrarci
svezzato » o « quando giulio comincerà a andare a scuola ». landolfi, 2-126
o « quando giulio comincerà a andare a scuola ». landolfi, 2-126:
eravamo rivisti non mi ero ancora abituato a considerarlo diverso da quel nuto scavezzacollo e
e tanto in gamba che c'insegnava a tutti quanti e sapeva sempre dir la sua
anno più di me; e soltanto a dieci anni, nell'inverno quando morì la
tua il quando / e mille volte a te mi racomando. castelvetro, 1-96:
vorrei che fosse uno risoluto di darsi a me per sempre e che non s'
, n. 3. -fino a quando, fin quando: finché.
quando l'occhio dei profani non giunse a penetrare nel santuario dei nostri amori, credemmo
orlando / che ne va con angelica a parigi.!... / il
or quando / non son più lungi, a seguir lor vestigi. -per
metastasio, i-vi-523: quando ancora importi a voi pochissimo l'acquisto di questa povera
questa povera merce poetica, importa moltissimo a me il farvene parte. -quando
parla). landolfi, 2-94: a quando il matrimonio eh? -a
il matrimonio eh? -a quando a quando, da quando a quando, di
-a quando a quando, da quando a quando, di quando in quando,
miso / e mal guardato, / a quando a quando / lo va vedire /
e mal guardato, / a quando a quando / lo va vedire / e,
sala remase locciolo pellicciare, lo quale a quanno a quanno se affaceva alli balconi
locciolo pellicciare, lo quale a quanno a quanno se affaceva alli balconi. crescenzi
disperazione ch'ella si sentiva da quando a quando era stato accresciuto e corroborato.
non letterati mi parea trapelasse da quando a quando una coscienza e un rimorso.
pascoli, 229: dolce obliar la vanga a quando a quando, / fin ch'
229: dolce obliar la vanga a quando a quando, / fin ch'è lungi
aprile. d'annunzio, iv-2-1048: a quando a quando la ventarola gemeva sul
d'annunzio, iv-2-1048: a quando a quando la ventarola gemeva sul colmigno,
ascolto: ma la sua voce mi giunge a quando a quando, attraverso il rombo
la sua voce mi giunge a quando a quando, attraverso il rombo della mia malinconia
andando, / per ch'io guardava a loro e a'miei passi, / compartendo
miei passi, / compartendo la vista a quando a quando. -d'in
, / compartendo la vista a quando a quando. -d'in quando:
ch'egli... si trasferisse a pisa,... facendo la strada
dovuta all'analogia con aw. alternanti -a a -0, come adesso e adesso-,
due stanze maggiori, che le sono a canto nelle braccia, una potrà servire per
4. con valore condizionale: purché, a patto che, a condizione che,
: purché, a patto che, a condizione che, qualora. f.
quando che non contamini la riverenza dovuta a quella sovranità per cui regnano i prìncipi
ai loro, quandoché si era obbligata a non consegnarlo che a tutti e tre
si era obbligata a non consegnarlo che a tutti e tre riuniti insieme. ìbidem,
urgeva far palla, valanga di sé, a fine di percuotere quandochefosse le 'pallide
, 49: e buonaparte stesso sarebbe tornato a parigi già quasi designato capo supremo,
perché speran di venire / quando che sia a le beate genti. boccaccio, ii-proem
di zecchino serbatelo per renderlo quandoc- chesia a chi vi ha corbellato. carducci, iii-8-37q
piantare la ragazza in asso e darsela a gambe avrebbe significato non solo fare la
questo mondo, ma rinunziare di più a venire comunque e quando che sia a
a venire comunque e quando che sia a capo della faccenda. -una buona
cassieri, 21: massimo si trovò a promettere la pagina sul golfo. «
quandóltre, aw. ant. a una certa distanza. mariano da
vien riprezzo ', cioè arricciamento di freddo a ricordarmene; 'e verrà sempre,
tuttavia, sì come nelle passate gioie a sua posta il ritornano, così né più
quandunque innanzi moriente al detto testatore, a figliuoli e figliuole così maschi come femine
. le dote sue... lasciò a essa monna francesca, sua figliuola prediletta
) e dal gr. < tjj. a -ato *; f corpo '.
figli, nipoti de'nipoti, sino a tantesima generazione quantesima è a tempi nostri
, sino a tantesima generazione quantesima è a tempi nostri. = deriv.
, esprimendo una grandezza quantizzata, concorre a individuare in un dato sistema lo stato
sistema lo stato di una particella, vale a dire di un atomo { numero quantico
passaggio che porta da uno stato quantico a un altro e che corrisponde a un
stato quantico a un altro e che corrisponde a un atto elementare di emissione oppure di
una molecola da uno stato di energia a un altro. può essere provocato da urto
, dell'uomo che si conserva uguale a se stesso attraverso quello che scrive!.
numerici. gentile, 2-i-41: a noi è chiaro che quantità e psichicità
esprimere in forma numerica, con riferimento a determinati parametri di misura, la consistenza
che non si riesce per niun patto a quantificare. idem, ii- 13-226:
inventate ': il contrabbando di sigarette a napoli, i locali di scatologia e
, i locali di scatologia e coprofagia a new york. 2. filos
quantificativo, agg. che serve a quantificare, a calcolare, a misurare
, agg. che serve a quantificare, a calcolare, a misurare. -log.
serve a quantificare, a calcolare, a misurare. -log. operatori quantificativi:
). gentile, 2-i-41: a noi è chiaro che quantità e psichicità
ogni enunciato contenente un quantificatore sarà rappresentato a livello profondo non da uno ma da almeno
espressione in forma numerica, con riferimento a determinati parametri di misura, della consistenza
prezzo) 'a quanto 'e pendere 'pesare, apprezzare
fenomeni del tutto ignoti (e impossibili a temperature più elevate, allo stato attuale
come infinite sono le relazioni da cosa a cosa: rappresentazioni dunque relative e quantistiche
virtù de la luce che d. a la quantità del corpo acceso suole mantenersi
e la quantità delle bagascie lo ridussero a pigliare costumi stranieri. serdonati, 9-386:
, ii-iio: figurò s. bernardino predicante a quantità di popolo. pellico, 2-7
domandò se fusse mercadante d'oghe. a cui besso diè d'occhio, parendoli strano
materie, emendando quantità di errori volgari a cui uomini intendentissimi non hanno punto badato
luogo sconvenevole, percioché muovono gli uditori a riso. di costanzo, 1-195: tutto
pudicizia. agostini, 4: raddoppiano colpa a colpa e aumentando le colpe la quantità
rimanga sensibile e, come dire, a gallala verità. mazzini, 24-94: in
educazione che passano tra moltissimi, costretti a praticarsi perché hanno comuni certi amici intimi
le quantità delle miglia da l'uno cerchio a l'altro. griselini, xviii-7-144:
item che gli uomini di cento abbiano a conferire alla metà della spesa di inserrare.
: la prima cosa lasciò l'alma a dio / e lasciò il corpo a quell'
alma a dio / e lasciò il corpo a quell'eccelsa terra / dov'era nato
questo accade perché l'occhio, che sta a esso bianco alluminato, sì viene a
a esso bianco alluminato, sì viene a ristrignere le sue popille i'modo,
li punì dove peccarono: ormai, a somiglianza d'imbuti, [i bevitori]
quantità. bicchierai, 31: valse a confermare la presenza e respettiva quantità d'
alla popolazione italiana in generale, ma a una quantità accidentale e tempo- raria d'
.. questo fabrat... recolsi a ingiuria e a noia. fra giordano,
fabrat... recolsi a ingiuria e a noia. fra giordano, 127:
casa. quello che ti reche e impute a danno t'è remedio. torini,
213: l'essere stato abbattuto si recava a troppo vergogna, perciò che egli avea
gran tempo che non s'era avvenuto a chi ciò sopra di lui avesse potuto.
buona creanza ingiuria, non mi reco a stupore che vi siate di mentovarmi con
recava per guida. tasso, ii-37: a maggior ventura mi recherei suo potessi dire
. rinuccini, 5: con chiaro esempio a dimostrarvi piglio / quanto sia, donne
periglio / la potenza d'amor recarsi a vile. d. bartoli, 14-1-n:
digiunare, tal che i medici recavano a miracolo ch'ella campasse. segneri, i-184
, i-184: tanta gente si reca a fratto maggiore operare secondo la carne che
uno o d'un altro animale recavasi anticamente a buono o a tristo augurio. a
altro animale recavasi anticamente a buono o a tristo augurio. a. cattaneo, i-73
a buono o a tristo augurio. a. cattaneo, i-73: se dopo tanti
una femmina, voi stesse ve lo recate a rossore; se partorite un maschio,
ti recare, o dotto ismenio, a vile / ch'ai tuo sepolcro intorno /
botta, 6-ii-6oq: io mi reco a mio indispensabile dovere il chiudere quest * atto
: san girolamo... si recava a peccato il suo bello stile e se
al catasto (anche nell'espressione recare a catasto). m. villani,
recassero al catasto..., a nulla volevano essere accatastati. -recare a
a nulla volevano essere accatastati. -recare a censo: tassare. lancia, i-165
il nostro romano impero, tutti furono a censo recati. 23. intr
3-1-9: reca'mi secondo mio costume a segreto luogo per ridolermi. ser giovanni,
luogo. pulci, 3-74: l'abate a l'uscio per più loro angoscia /
385: 10 mi sono recato qua a desinare, non a disputare; doppo
mi sono recato qua a desinare, non a disputare; doppo che io averò desinato
fu di recarsi dal palatino onde salutarlo a mio nome e raccomandarmi ad esso. pananti
, ché prima apoggiati stavano, cominciarono a vergognarsi. caro, i-332: dafni
ella non mi vegga. -partecipare a un incontro, a una cerimonia.
. -partecipare a un incontro, a una cerimonia. mazzini, 32-68:
da un luigi pizzardi invitava gli amnistiati a recarsi ai santi esercizi per prepararsi al giubileo
2j. indursi, decidersi, risolversi a un'azione. cavalca, 20-449
cherici per lo suo esemplo si recarono a correggere loro vita. g. villani,
contenti, sol che esso si recasse a prender moglie. sacchetti, v-29:
che sta ostinato di non si recare mai a confessione e penitenza de'suoi peccati.
primo agosto, che s'à regato a pagare a bettino tedaldini come dovea avere.
, che s'à regato a pagare a bettino tedaldini come dovea avere. mazzei
? aretino, 1-83: non so recarmi a pensare in che modo 11 maggior commendatore
notte sola contento, per recarsi poi a pacienza. data la posta, ella impone
pacienza. data la posta, ella impone a una sua fidata servente che guardi la
, 2-5-6-307: quegli che si vergognarono a proferire che il mondo fosse dio recaronsi
proferire che il mondo fosse dio recaronsi a dire ch'egli anima fosse del mondo.
. passeroni, iii-205: mal volentieri a leggere mi reco / i libri altrui.
non lo ubbidieno, ma si recarono a tiranno e signoreggiavano chi più potea.
su la fermezza de la perseveranza. a. f. doni, 4-40: quando
, ricordatosi del pessimo consiglio, si recò a un tratto in su la guardia,
sul serio tu, ora. -consentire a un'opinione. boccaccio, 19-26:
non vi paressero bastevoli, recatevi almeno a questo, che quello che molti migliori
migliori di voi già soffersero non sia vergogna a voi di soffrire. g. landi
'l re per le persuasioni di fotino a quella sentenzia male si recava, con
, / che 'n segnoria s'è regata a serva. cavalca, 6-1- 173
s'era a tale recata che già uccellavano alla sua
così gran fatto che vi recaste un poco a voi medesimo e consideraste quante sono le
che gli uomini illustri, i quali fino a tempi nostri sono stati, non con
gloria guadagnata. firenzuola, 50: a che pensate, madonna? e perché
cominciò subito con sospiri e con lacrime a far fede dell'interno umilissimo raccoglimento.
. 28. locuz. -recare a colpa dì qualcuno: v. colpa
colpa, n. 8. -recare a concordia: v. concordia1, n.
concordia1, n. 9. -recare a contanti: vendere con pagamento immediato.
fatto un pezzo la mostra, le recò a contanti. -recare acqua al
, n. 28. -recare a debito: v. debito2, n.
debito2, n. 9. -recare a effetto: attuare. gemelli careri,
gemelli careri, 1-i-318: egli subitamente andò a parlare al capitan bassà per la mia
recarla ad effetto. -recare a fastidio: v. fastidio, n.
fastidio, n. io. -recare a fine: v. fine1, n.
fine1, n. 17. -recare a fortezza: v. fortezza1, n.
fortezza1, n. 15. -recare a frutto: far fruttificare. cesari,
sì nota metafora del caldo che reca a frutto le piante v'è espressa con un
g. gozzi, i-17-66: or che a ragionar vengo d'oreste, / non
: considerare attentamente un problema, riflettere a lungo. tedaldi, 8-9 (40
non io. -recare a luce: portare alla superficie.
non temperati trovò le ricchezze e recolle a luce, avendole siccome superflue nelle profondissime
la natura nascose. -recare a, alla memoria: v. memoria
memoria, n. 21. -recare a mente: v. mente1, n.
mente1, n. 17. -recare a morte: far morire. gemelli careri
in tal guisa che non solamente recano a morte chi le toccan o le assaggia,
l'aria circostante altresì. -mettere a morte, giustiziare. gemelli careri,
il re gli avesse ordinato di recare a morte molti de'suoi capitani.
de'suoi capitani. -recare a niente: v. niente, n.
niente, n. 12. -recare a nulla: v. nulla, n.
nulla, n. 13. -recare a ordine: v. ordine, n.
ordine, n. 98. -recare a oro: v. oro, n.
oro, n. 25. -recare a palese: v. palese, n.
palese, n. 11. -recare a penitenza qualcuno: v. penitenza,
, n. 12. -recare a piano: v. piano2, n.
piano2, n. 33. -recare a popolo: v. popolo1, n.
popolo1, n. 2. -recare a sé, a proprio animo: tirare dalla
. 2. -recare a sé, a proprio animo: tirare dalla propria parte
: così svolse molti degli avversi e recò a suo animo. velluti, 242:
..., ingegnandosi ciascheduno recare a sé ghibellini e artefici minuti.
i-282]: esulta il poeta di levarsi a questi argomenti nuovi e di recare in
, era una gatta. -recarsi a coscienza: v. coscienza, n.
, n. ii. -recarsi addosso a qualcuno: importunarlo con richieste insistenti.
hai fatto recare addosso. -recarsi a disdegno: v. disdegno1, n.
disdegno1, n. 4. -recarsi a dispetto: v. dispetto1, n.
occhio, n. 42. -recarsi a gloria: v. gloria, n.
gloria, n. 13. -recarsi a grazia: v. grazia, n.
grazia, n. 24. -recarsi a gravezza: v. gravezza, n.
gravezza, n. 9. -recarsi a male: v. male2, n.
male2, n. 21. -recarsi a nemico: v. nemico1, n.
nemico1, n. 6. -recarsi a noia: v. noia, n.
noia, n. 12. -recarsi a onore: v. onore, n.
, n. 36. -recarsi a onta: v. onta, n.
onta, n. io. -recarsi a pazienza: v. pazienza, n.
3. nota, elenco di persone adatte a ricoprire una carica. g.
facessono i capitani di parte guelfa. a. pucci, cent., 74-74:
capitani òuelfi, i quali s'avessono a scruttinare per priori, collegi e capitani di
villani, 5-74: furono comandate le recate a ogni possessore sotto grave pena.
e debbiano i consoli di calimala, a petizione di chi richiamo ne facesse,
rimpatriando, eccitasse la disposizione naturale facinorosa a metterlo nella carriera in cui era entrato
le nuove, signor maresciallo, recateci a questi ultimi giorni della sua ricuperata salute,
bellezze, sapesse... rinunziare a quelle secondane che, in altra lingua
. croce, iii-22-5: ammirata, recata a modello, invano sospirata e richiamata nei
italia parlamentare, caduto presto e per sempre a vii fine. 7.
: va ben che la chiesa sia recata a questo termine disperato. se ella si
reggerà tuttavia in piedi, anzi verrà a regnare, nessuno potrà negare lei esser opera
mani di dio medesimo. -recato a morte: ucciso. gemelli careri,
dì d'oggi, dieci missionari recati a morte. f f
avea presi in più partite, recati a uno dì in dì 15 di settembre 1337
non seguita che sia biasimevole, bisognando a mali non naturali rimedio non naturale.
. ant. compreso nell'elenco degli eleggibili a una carica. g. villani
villani, 10-108: messo ciascuno uomo recato a scrutino segreto,... chiunque
n. franco, 3-55: viddesi a queste parole la signora buona, sopra
mandasti, sicché mi parve fare oltraggio a domandare il recatóre di quel che tu facevi
, 1-13-143: più non ti dico; a quanto a dir mi resta / supplirà
: più non ti dico; a quanto a dir mi resta / supplirà teco il
firenze, ufficiale dell'estimo, addetto a ricevere la denuncia dei beni immobili.
malefici, sieno costretti... a pagare quella pena ne la quale fosse
: il magistrato sopradetto, datto reccatto a denari per via del commune tributo, fece
don za- nobi suo figluolo per andare a corte a vingnone inpetrare la badia di
nobi suo figluolo per andare a corte a vingnone inpetrare la badia di firenze e
. bot. sollevamento della brattea ascellante a opera dell'organo ascellare, tipico dei
e lu filiu letamente si clamao, / a la reccla li favel- lao. panfilo
: o madona venus, no responde tu a mi, e no porgi le toi
qual, da può ch'el peccado vien a le non volon- tarose rechie, ella
compagnia senza demoranza ne cavalcao e venne a roma. fiore dei liberi, 199:
del sensomo / e se'musomo / a dar leffate, / capezzate / mascellate /
, scraffo e ben rabbiam filata / a chiedere a balante e gni- gnignacca /
scraffo e ben rabbiam filata / a chiedere a balante e gni- gnignacca / punzone e
. region. tipo di pasta alimentare a forma di piccoli gnocchi schiacciati e concavi
arbasino, 14-36: gli insegna con pazienza a comportarsi in società come quei militari in
ipotesi più accreditata fa risalire la voce a una forma lat. volg. *
volg. * hirculo -ónis, parallela a hirco -onis (da hircus 4 becco,
, di andare via. a. casotti, 1-8-36: perché cavi di
la possanza de mia zente: / a la fine per forza montaveno su i muri
montaveno su i muri, / unde a la fine fureno recedenti, / abandonando tute
, 2-84: lo accidente è quasi accidente a quello e recedente da quello a cui
accidente a quello e recedente da quello a cui ei s'accompagna. recèdere (
che de amor prima te incese / a te forsi non rede / quella usata mercede
farà questa gran differenza. -regredire a una condizione anteriore. pasolini, 7-120
non morire. 5. rinunciare a un'opinione, a una posizione e,
5. rinunciare a un'opinione, a una posizione e, in genere,
una posizione e, in genere, a un atteggiamento; desistere da una decisione
alcuna che sforzarlo [palladio] potesse a recedere dalla forma antica. foscolo, xvii-
unioni operaie... persuadano gli operai a recedere da pretese che essi hanno potuto
mena nello error perverso. -rinunciare a fare valere una condizione posta. manzoni
re] ad accettar la guerra, a ogni costo, piuttosto che, recedendo da
dalla natura. pallavicino, 10-i-130: a peccare si richiede la cognizione dell'ultimo
: oh se sapessi quanto giù potrai scender a passi tali! fino a gloriarti un
potrai scender a passi tali! fino a gloriarti un giorno di quel peccato che
'vae eis, quoniam recesse- runt a me '... non si dice
di natura in tutto di recedere non mai a sé permetterà il savio.
giorno seguente, ma debbono riputarsi appartenenti a quello in cui realmente succedono.
brusoni, 126: rendeva veramente, a chi non conosceva internamente quel prencipe,
bardolini, 5-34: ho conosciuto, a roma, dei giovinastri i quali mi hanno
-per estens. articolo critico relativo a uno spettacolo teatrale o cinematografico o a
a uno spettacolo teatrale o cinematografico o a una mostra. pasolini, 13-230:
e la collazione della tradizione manoscritta e a stampa, si ritiene esatta o,
esatta o, comunque, più vicina a quella originale. -in par- tic.
fra tutte le varianti (manoscritte e a stampa) riscontrate dalla collazione delle edizioni
come studioso, non avendo fatto, a quel tempo, che qualche traduzione, qualche
: ho letto per caso una recensioncina a un nuovo libro di montale.
(recensisco, recensisci). sottoporre a recensione un'opera di recente pubblicazione (e
ed io, nel recensirlo, mi restrinsi a citare alcuni brani della sua prefazione,
'promessi sposi ', si distese a citare. rebora, 3-i-148: la mazzucchetti
o tanta o quanta / meritamente invidiava a giove, / di che il cuor recensendo
di recensire), agg. sottoposto a recensione (un'opera di recente pubblicazione,
una recensione. carducci, iii-7-283: a questi ultimi giorni vidi anche un capitolo
la sua formazione, coincideva -per restare a una terminologia recensiva -in una accezione più
o un critico competente, comunque autorizzato a trattar d'una elegante materia tale qual è
sì riferisce all'attività del recensore o a una recensione. arbasino, 19-249
visto e magari non sentito intorno a coipi narrativi stagionali che appaiono più o
4-x- 1986], 1: quando a sorreggerla non vi sia una moda del
che si susseguono sui tavoli dei librai a ritmo incalzante. -deriv. da recensire
. letter. ant. che continua a rinnovarsi, inestinguibile (una fiamma).
gli emisperi pervenuta e dalla previa stella a ricentare el dì, fugata cedeva.
scalda, al fuoco mi ricento, / a tal vo'ben che no l'amo
, sf. chirurg. terapia che mira a guarire una ferita o un'ulcera rendendone
si è manifestato ultimamente; che risale a un passato alquanto prossimo. -in partic
delle quali noi mostriamo in ispagna tarracona a consolare la nostra ricente miseria. bartolomeo
del movimento delle sue labbra aveva ceduto a quella d'un fanatico sdegno; con
la paura dello scandalo costringeva l'agente a portarci dietro qualche portoncino socchiuso come per
lutto recente. -che si riferisce a un episodio avvenuto da non molto (
pallido della piaga recente, cadeva, tornando a caricare con trenta cavalieri e spronando il
/ sotto un bel pin si poneva a dormire. trattato delle mascalcie, 1-31
. 4. che, rispetto a chi parla o scrive, è cronologicamente
(una notizia); che si riferisce a un periodo trascorso da poco.
. tenca, 1-192: forse intorno a pellico, più che a nessun altro scrittore
forse intorno a pellico, più che a nessun altro scrittore del suo tempo,
letteraria, ond'è contrassegnato il periodo a cui guardiamo; forse nelle sue vicende
nelle sue vicende e nei suoi studi è a cercarsi principalmente la storia ed il destino
periodizzazione dei fenomeni storicoculturali, che appartiene a una fase meno lontana al tempo presente
presente (e si contrappone ad antico e a medio). -posteriore a
a medio). -posteriore a un determinato termine di riferimento (un
recenti: quelle formatesi dall'olocene sino a oggi e allocate al livello attuale delle
e si contrappongono alle alluvioni antiche situate a livelli più alti). -paleont
... /... disse a goffredo: -o principe clemente, /
: -o principe clemente, / perdono a chieder ne vegn'io, ch'in vero
la recente relazione che tu hai incominciato a stringere costì, parmi che ti dovrebbe
. chi ne parlava ammetteva di riferirsi a incontri e inviti non recentissimi.
carducci, iii-7-192: lungi, dietro a lui, ride bologna, dal sole illuminata
il settimo canto, che l'invii a vostra signoria, nel quale ho sudato
sono incerto quanto io sono meno atto a giudicare dei parti ancor rescenti. cesarotti,
di 'lettere dei macchiagli ', a cura del vitali, dice più d'
-che deriva dal fatto che l'opera a cui si riferisce è stata composta da
certezza affermarla. -con riferimento a una lingua moderna rispetto a quelle classiche
-con riferimento a una lingua moderna rispetto a quelle classiche. tommaseo, n-141:
... col beveme ogni mattina a buonora sei sette once, recente e
acqua. boccaccio, vtii-2-185: a queste prime genti, le recenti ombre
la padella sottile, rimescolando prima il sangue a sofficienza; mettasi poi di sopra subito
sua fuga e tossa nelle altrui terre sepulte a la sparta prole per t altrui case
meditati studi de'recenti filologi e storici a penetrare con eroico coraggio entro le tenebre
dato, né per proporre un monumento a qualche grande italiano recente, né per
. carducci, ii-1v188: superfluo dire a te le virtù e i pregi del
sarei obbligato come se aveste fatto del bene a mio fratello., (che,
della brigata nera,... tornavano a farsi vedere gli antichi bastonatoli, i
periodo di attività letteraria (in relazione a un compì, di specificazione).
. nievo, 825: si correva a divorare le recentissime di qualche giornale.
che realmente si fa. -so fare a meno delle 'recentissime '; leggerò un
patrii penati il sacro incarco, / ch'a me, sì lordo e sì recente
appe na trascorso e vicino a chi parla o scrive; poco tempo
dette in mia presenza mi hanno astretto a proporgli le vie dell'onore. egli
2-1-206: questa povera letteratura italiana non riesce a passare le alpi che rarissimamente e recentissimamente
sarebbe guarito. 3. fino a poco fa. g. b.
la] cadenza media,... a cagione della interpunzione recentemente scorretta, ese-
interpunzione recentemente scorretta, ese- grnvasi disordinatamente a capriccio di ciascheduno. = comp.
. 2. filol. posteriore rispetto a un manoscritto o a una famiglia di
. posteriore rispetto a un manoscritto o a una famiglia di codici più antica; che
famiglia di codici più antica; che risale a un periodo successivo alla stesura dell'opera
apollonio, 101: la tecnica aveva messo a sua disposizione tutto il reale, recepibile
. documenti visconti-sforza, ii-300: a la receputa de questa prego vostra excellenzia
venga volando. sanudo, xxxji-310: a la receputa di questa, operarete cum
per la matrice, conforta e prepara a concipere. recercare e deriv.
. ovidio volgar., 6-152: quinci a lo stomaco mio venne isdegno, id
, 38: come non ti vergognasti tu a venire a porre il cappuccino e i
come non ti vergognasti tu a venire a porre il cappuccino e i tuoi pidocchi in
cappuccino e i tuoi pidocchi in sullo altare a lato al calice e recere tutta mattina
che d'acqua e di vino? a. bonciani, lxxxviii-i-324: dopo cena
che recesse e bere finché ebbro venisse. a. f. doni, 1-17:
? pananti, i-147: si mettono a cantare e fare i matti, / fan
ov'eravamo, sentivansi le sentinelle nemiche a tossire, recere, che pareva un lazzaretto
e da una irritazione gastrica, che forzavami a recere ed a evacuare più volte al
gastrica, che forzavami a recere ed a evacuare più volte al giorno, stentava non
più volte al giorno, stentava non solo a camminare, ma sinanco a reggermi sul
non solo a camminare, ma sinanco a reggermi sul cammello. soffici, v-5-69
che stomaco mi lasciava toccare: ebbi a recere l'anima mille volte, così [
recere l'anima mille volte, così [a gherardo] gli putiva il fiato per
più polito cavaliero del mondo, ebbe a recere le interiora e morirsi dalla schif-
, ecc. boccaccio, v-237: a chi la conoscesse... è un
, se fa niente, / lo fa a rovescio o con mal garbaccio: /
a'paladin, -perdio che pazza / a porre a mostra le fattezze sue;
paladin, -perdio che pazza / a porre a mostra le fattezze sue; / e
umanità. -per indicare l'abbandonarsi a un riso scomposto e irrefrenabile.
gobbetta, / che non ben arrivando a darvi fuoco / retta 'n punta di piè
allo indietro, / onde n'avemmo a recer le budella / per le gran
tommaseo, 19-66: che fa egli a te se una coppia o un centinaio di
: questi vi menano ubbriacato di parole a recere altre parole. -comporre a
a recere altre parole. -comporre a getto continuo, senza freno. casini
volgar., 4-53: ci sarà sufficiente a predicare le tue operazioni, o madonna
, ma pur sempre mai / ingozzano a quattr'occhi argento e oro, /
siri, iv-2-420: venivano i barberini a recere fuor di proposito il lor veleno
centinaio, / si spampanino i tuoni a dieci a dieci; / e tu
, / si spampanino i tuoni a dieci a dieci; / e tu versa gragnuola
collo staio, / o cielo, e a più non posso pioggia réci.
destrieri dello principe fu tanta che recessava a reto nicola; e, recessan- nose
reto nicola; e, recessan- nose a reto nicola, non abbe sufficiente spazio lo
iii-243: lieva con meco insieme l'occhio a quella parte dove l'uno moto si
genetico recessivo (con partic. riferimento a una malattia ereditaria). =
7-iii-1984j, rv: possono essere messi a punto metodi di diagnosi prenatale (e,
? bruno, 3-457: essendo proprio a l'aria il muoversi a penetrar ogni sito
essendo proprio a l'aria il muoversi a penetrar ogni sito e recesso, non
che guardando in giù abbaglia la vista. a. verri, i-83: se taluno
sempre inoltrandosi si riesce in un recesso a semicerchio, chiuso da rocce inaccessibili a
a semicerchio, chiuso da rocce inaccessibili a diritta, scoscese e dirupate a sinistra,
rocce inaccessibili a diritta, scoscese e dirupate a sinistra, che sorgono in obelischi in
tra garbugli di spini; / mettevano a radure, poi tra botri, / e
: 1 lunghi tentacoli dei rovi protesi a mezz'aria difendono colle loro salde spine l'
difendono colle loro salde spine l'entrata a quel recesso fra i carpini o i polloni
intorno / fanno col proprio tronco ombra a se stessi. sestini, 74: al
ov'ella porre / potea nell'uopo a salvamento il piede. nievo, 405:
terraferma, si erano abboccati con lui a gorizia per protestare contro la parte presa
né andò guari che il papa fu costretto a piaggiar que'nemici della tede con lettere
persone. cattaneo, iii-3-60: ultima a staccarsi dal sepolcro è la madre,
e della singolarità di grado per invogliarli a visitare quel tranquillo recesso estivo, dopo
novella il mio cuore s'in- tromise a variare le trame. carducci, iii-7-174:
recesso di campania o di sicilia venne a roma, entrando in un teatro, co'
recesso, in tanta moltitudine di uomini a lui solo intenta ed in lodarlo e
che non aspettano se non d'essere adoperate a beneficio del genere umano. saluzzo roero
3-ii-99: dietro quel tempio, noto a te, recessi / tenebrosi vi son:
: ad altri / che ai sacerdoti e a noi / non è d'entrar permesso
popolare furore. -appartamento privato, accessibile a pochi intimi; stanza raccolta e accogliente
. settembrini [luciano], iii-3-79: a destra alcune stanzette destinate al piacere,
che da'recessi della mente mia / a far giocondo il cor uscian secrete, /
la pressione, che traboccavano dalla borsa a soffietto. doveva ritenere che santucci se
-anat. piccola cavità o spazio vuoto a fondo cieco del corpo umano o di
i repostigli della latina, si riduce a pochi il numero loro, i quali da-
dal volgo sono ammirati, dove, palesandosi a tutti con la favella comune, perderebbono
tutti con la favella comune, perderebbono a un tempo stesso la riputazione e 'l
il più bell'esempio di questa tendenza a portar l'arte in un campo affatto
arte in un campo affatto nuovo, a far discendere la luce fecondatrice della poesia
il luogo e tempo dove s'ha a fare l'altra che viene. f.
, 1373: 'recesso unilaterale se a una delle parti è attribuita la facoltà di
parte o scioglie i vincoli che lo legano a un trattato multilaterale. = voce
. e letter. capacità ricettive, attitudine a ricevere (con partic. riferimento all'
, 1-72: queste sono quattro belle ragioni a mostrare come l'anima, questo vasello
in gran parte la rima, la quale a me pare che sconvenga manco al non
propria casa. -anche con riferimento a dio. cavalca, 20-488: menami
intenzione debbe essere allo stomaco, come a receptóre de l'altre membra.
di stimoli esterni. 4. persona a cui è destinato il messaggio inviato dai
organo periferico del sistema nervoso, deputato a ricevere un determinato stimolo. calvino
dei legami tra persona e persona. a. oliverio [« la stampa »
messaggero chimico biologicamente attivo e si lega a esso, permettendogli di entrare nella cellula recezione
particelle di lipoproteine che veramente fatta. a bassa densità o ldl (low-density-lipoprotein).
vi sono addetti. ldl si legano a questi recettori e il colesterolo entra così
merce, giuridico moderno: il giungere a formale cono se un ricettore
di s. sofia. il restauro fatto a cura e spesa del cavaliere camerini,
prattutto giudiziaria e dottrinale) attraverso cui, a consiglio di giustizia] un fiscale
il radiocurioso, il radio- cato 'a comando, quel sistema recettoriale e il gioco
sonorizzavano gione ci comanda che non consentiamo a veruna recezione il testo: interferenze
. ant. prescrizione medica. rispondere a fine di potervi accusare recezione del vaglia crescenzi
de la pupilla ad richerilo ad amore / a cui lo desti per la tua follia.
cioè un poco più chiara tamen a noi questa cosa no è mistero. guittone
un ospite. no 'nde dà empedimento a lo 'ntedetto, anti l'aiuta a fare
empedimento a lo 'ntedetto, anti l'aiuta a fare -anche: ricevimento ufficiale di
di un ambasciatore presso un potarea fare, a casione ch'elli li se dea trattare de
61-14: però n'aggiate sione a un'accademia. cura voi,
cta di romore. durre a fine i progetti loro: rovinare un potentato
seguente di quella recezione. carducci, iii-gere a se stessi un interrogativo, proporsi interior26-
le succiole, / con una cervelliera a du'rechiagnoli. = deriv. da
retino de veluto cremexino e dato in mano a cibo qual lo dete al papa e
insieme con sua santità lo mise in capo a cesare. = voce ven.,
ghe rincressa sta digressioncela, / ché a sto rechioto se puoi darghe un baso.
quella giunta che si dà per esempio a una chicchera di caffè o simili bevande
reciara, sf. grande rete a strascico che nei laghi dell'italia settentrionale
dal quale si dipartono due ampie ali a larghe maglie. = voce di
. dial. ant. ascoltare, stare a sentire, origliare. francesco
dal mio cor diserra, / io dico a rechiezar, non ch'io li creggia
tagliente, una parte da un tutto a cui essa si trova naturalmente e organicamente
/ parlando basso, e re- cideano a prova / le pigne con le piccole ugne
recideano al nodo che si trova / a mezzo il gambo. d annunzio,
. sbarbaro, 1-229: mi rassegnai a reciderla raso terra; e, a
a reciderla raso terra; e, a questo scopo, nel sopraluogo successivo, mi
, nel sopraluogo successivo, mi munii a controcuore d'un coltellaccio. -assol.
. co'mordaci denti il piè recide / a le dorate biade. giuliani, i-147
avevano già ricisa mezza la torre dentro a porta camullia da man dritta.
di s. torpè, 67: redendo a casa e avendo giocato a gara uvero
: redendo a casa e avendo giocato a gara uvero essendo ebro per troppo bere,
poi si irridono i granelli con ferro tagliente a ciò fatto. ariosto, 13-33:
far bene loro sotto apparenza di male a guisa di buoni cerusici, che tagliando sanano
, 7-574: il coltello del chirurgo, a giocoforza generoso, per salvare la vita
e prende / amor quest'alma, a lui fidata ancella, / ferro recide.
arici, i-198: le pendenti intorno a le mammelle / sordide lane di ricider
accomodare col fare un legno alla prua a uso di cicogna, l'ufizio del quale
. tasso, 11-50: i franchi intanto a la pendente lana / le funi recideano
/ i suoi ceppi recisi e diedi a lui / la donzelletta dal candido seno
trae senza fretta la grande coltella marina, a lama larga e falcata alquanto e rinforzata
la costa presso la punta, atta a recidere d'un colpo la più grossa
.. che obbliga me... a riassumer a capo il fil della storia
obbliga me... a riassumer a capo il fil della storia, e a
a capo il fil della storia, e a non riciderlo finché la morte reciso non
, ghermivano i naufraghi e li riportavano a riva. -solcare il volto (una
: le luminelle del profeta sembrano sospese a due rughe che recidono la fronte.
e che però recidessero tutto il possibile a recidersi, come l'uso ha fatto che
essere prelati de'non viziosi, li quali a poco a poco vergognandosi dei sudditi loro
de'non viziosi, li quali a poco a poco vergognandosi dei sudditi loro, recisoro
caso di questa lettera del goringe veniva a recidere ogni speranza ai potere ottenersi la
ella ha pure estremo e ultimo termine e a quella è vicina la morte, la
una spesa. boterò, 11-277: a ciascun l'aria e 'l prato e 'l
qualche rara volta uno la fiso troppo a lungo, essa, coi suoi occhi bizzarri
parole ricidi e taglia, e dàtti a quelle cose che sieno di dio. g
..., ista'poco con loro a parole, riddile loro subito. bracciolini
recida ogni parola: / bastami in contro a te la pala sola. c.
andava alzando, / il complimento, grazie a dio, recide. fanzini, ii-117
di diffinire la detta questione, secondo che a loro parrà di riciderla infra altri quindici
dal dì che si pone la querimonia a uno mese. aretino, 14-57:
la trattazione di un argomento. a. pucci, cent., 62-100:
variazione della composizione del mondo per venire a ricidere ed assegnare le sue cagioni.
la seconda volta con solchi trasversali rispetto a quelli della prima aratura. giuliani,
, bisogna lavorarla [la terra] a forza d'aratolo. prima la si rompe
inf, 7-100: noi ricidemmo il cerchio a l'altra riva / sovr'una fonte
ii-249: ella [mensola] innanzi a lui si dileguava, / e grotte e
s. sa come mi lasciò avviate a conciarsi le mani... non vi
tozzi, vi-853: la cravatta comincia a recidersi. te la vedranno anche gli
castiglione e biforco e ricidere da beiforte a dicomano. = voce dotta, lat
e dei vizi terreni. -rinuncia a una pretesa. siri, vii-1420
suo il minimo ricidimento delle sue pretensioni a favore della pace. -espunzione
. figura che consiste nell'accennare appena a un argomento, lasciando in sospeso il
dette avendo già certe cose e cominciato a dire altro, lascia quello ch'è
femm. -tricé). che serve a recidere, a tagliare. l
). che serve a recidere, a tagliare. l. bellini,
il ciriego vegnente e tenero, presso a terra a due piei e poi il fendi
vegnente e tenero, presso a terra a due piei e poi il fendi per mezzo
doglia nel corpo appiè del fegato, a capo alla riciditura tra la coscia e
aratura di un campo con solchi trasversali a quelli della prima. giuliani, ii-352
, bisogna lavorarla (la terra) a forza d'aratolo. prima la si rompe
quella è la rompitura; si ridde a traverso il primo solco e si fa la
sia già stato colpito in precedenza, a distanza di tempo più o meno lunga.
, fra ieri e oggi sono arrivato qua a barberino. dalla croce, iii-27:
tempo. spallanzani, iii-388: ho differito a rispondere alla carissima vostra per una recidiva
libero e vorrei lusingarmi che più non ritornasse a farmi sue visite. pellico, 4-187
il peccato. filicaia, xxvii-s-78: a te l'abbassamento della pietà, a
a te l'abbassamento della pietà, a te la recidiva ney vizi, a te
, a te la recidiva ney vizi, a te la desolazione e ruina d'ogni
un altro; e tale condizione comporta, a seconda dei casi e delle legislazioni,
e anche altri effetti giuridici sfavorevoli rispetto a vari istituti di diritto penale sostanziale,
penale sostanziale, processuale e penitenziario; a seconda che un soggetto sia recidivo per la
una sia l'altra forma si distinguono a loro volta in recidiva semplice (detta
mai da una pena di diritto comune a una pena politica; 2° un crimine dopo
pubblico, è punito con lyarresto sino a quindici giorni: e sino ad un mese
. f. frugoni, 3-i-115: dite a quel povero prencipe che le sue piaghe
l'occasione che se gli offeriva d'avvantaggiarsi a prò dello stato di milano. g
. medie. subire un attacco patologico a distanza di tempo dal primo; ricadere in
produrre il pentimento e la ferma risoluzione a non recidivar nelle colpe. imbriani,
non ammette la confessione, da solo a solo con domineddio tratta di come ammendare
, 28-v-1086], 12: colpito a undici condanne, era un recidivista dell'evasione
, senza possibile remissione, essere condannato a morte. è la logica applicazione del
2. figur. inclinazione a ricadere negli stessi errori o colpe a
a ricadere negli stessi errori o colpe a distanza di tempo. -in partic.:
cattolica, condizione del peccatore recidivo, a malgrado dei propositi di emendazione.
già colpito in precedenza; che si ripresenta a distanza di tempo (una malattia)
recidivi. -colpito dalla stessa malattia a distanza di tempo o esposto a esserne
malattia a distanza di tempo o esposto a esserne colpito; che ricade in una
: scontata la pena, si trasferisce a carrara, dove ha parenti; la vigilanza
ricade nel vizio o nell'errore. a. cattaneo, i-384: di lì a
a. cattaneo, i-384: di lì a pochi giorni toma il giovane recidivo nelle
gli spartani dell'ilota ubnaco, lo espongo a spettacolo dei giovani, acciò ne imparino
papini, 27-113: allora sarebbe tornato a regnare, sulle moltitudini riluttanti e recidive,
tritatutto di broadway che può servirli soltanto a un pubblico invariabile di coniugi venuti dal
colpa, una trasgressione); che ritorna a manifestarsi (un vizio).
recidiva. -per estens. ripetuto a distanza di tempo (un atto)
odori sabei / quest'ara, onde a ragione / tu sì pregiato sei.
ara votiva. carducci, iii-1-236: a la misera mia pietra di lacrime / e
vittoria. -coronare (con riferimento a un soggetto personificato). d'annunzio
bella vedrai diman da sera / e a lei ricingerai le chiome d'oro, /
senza luna. -essere avvolto intorno a una parte del corpo (una cintura
di ricingermi della spada e di guerreggiare a piè o a cavallo, pagato o
della spada e di guerreggiare a piè o a cavallo, pagato o no.
tutte tannature di drento e fatto travate a guisa di stelle, puntellò nel cavo
periodica milanese, i-192: dobbiamo limitarci a commendare soltanto la legatura di ferro colla
recingendo con tal muraglia quello spazio che a tal città fusse conveniente molo. algarotti,
ricorrono e ricingono internamente le muraglie rispondano a quelli che le ricingono esternamente. manzoni
3-125: le finestre dei quattro palazzi a semicerchio che recingono la piazza brillavano a
a semicerchio che recingono la piazza brillavano a un'ultima spera di sole.
: il cardo apre quel suo brutto fiore a mezza imposta in giorni torbi: lo
2-107: stanno [le isole orcadi] a guisa di cerchio aggiunte insieme, /
arici, i-344: il pian che largo a piè d'alte montagne / si spazia
afferrare con le braccia alla vita; stringere a sé una persona o una parte del
! aspetteranno la sera, quando tornato a casa gli asciugavano il sudore della
pascoli, ii-1580: i santi verranno a lui, non esso a loro; lo
i santi verranno a lui, non esso a loro; lo ricingeranno, ed esso
ricinse milano. -presidiare un luogo a scopo difensivo. mazzini, 83-60:
/ eran superbe de'lor figli? e a questi / non balenava sotto a'cigli
bronzo diligentemente puliti che, girando intorno a tutta l'opera, la racchiuggono e serrano
terreno). barilli, 5-39: a porto sudan i 'bagni di mare '
fronzuto (anche in una costruzione analoga a quella lat. con l'accus. di
aonia gente / inalzerebbe il tuo bel nome a gara. c. i. frugoni
di latte e in sul mezzogiorno andava a trovar dafni e a bere insieme con lui
sul mezzogiorno andava a trovar dafni e a bere insieme con lui. berchet, 13
3-228: chi può con occhio asciutto / a spettacol sì fiero 7 rigido starsi ha
i-62: ricinto di catene e sotto / a quel bollente oceano eternamente / star dovesse
. -per estens. avvolto intorno a una parte del corpo. marino
[chioma della maddalena], / ch'a te ne vegna / chi le tartaree
; / e volontaria preda / ricinta a pie celeste il sol ti veda.
ricinta tutta di verdi pampini / rameggianti a guisa di serto / su per l'alto
verdi frondi la bianca ricotta sta divisa a fettine su foglie bagnate.
raso. stampa periodica milanese, i-354: a grosio, per esempio, portano le
-cosparso. giuliani, i-207: chiamati a cena, tutti in prima ti fermano
cena, tutti in prima ti fermano a saziare ai bel nuovo gli avidi sguardi sulla
si fanno i preparativi per la partenza vo'a fare una passeggiata per croya! curiosa
trova all'interno di una recinzione. a. verri, i-151: eutichio la introdusse
] / sotto l'erta di fiesole a una valle / che da sei montagnette onde
montagnette onde è ricinta / s'apre a sembianza di teatro acheo. cattaneo,
: questa ariose solitudini sono recinte, a cinque minuti di strada, da una zona
confederate degli stati uniti un argomento generale a favore del sistema federativo, non pensa
, ricmta com'è dall'oceano e secura a un dipresso dagli assalti stranieri. amari
arrighi, 1-289: prima che emilio pensassse a vendicare in qualche modo l'oltraggio,
una lettera lunga, minuta, ostensibile a tutti i nostri che soggiornano nel ticino
è dichiarato di sopra, et oltre a questo alcuni ricinti di riversi e mezzi
delle città hanno pure un valore soggetto a delle vicissitudini. tommaseo, 15-117:
sarà lecito chiameremo il primo ricinto tirato a piano o vero il ricinto rilevato da
si spicca dal piano della terra fino a un'altezza proporzionata alla fabbrica, che si
f 2. barriera costruita intorno a un pezzo di terreno per delimitarlo,
quivi appresso, dov'era, in mezzo a uno spianato, un ricinto di pah
2-732: coteste vette ignude erano fatte a strappi, cosicché meno acuti e taglienti
3-10: certi poggi di terra stavano a riparo, sul culmine dei quali mettevano,
terreno confinante colle loro proprietà e appartenente a povera gente o al comune.
da isolatori e da paletti, atto a produrre una scarica innocua ma sufficiente a
a produrre una scarica innocua ma sufficiente a respingere gli animali ivi custoditi.
di labra e denti non sa tenere a regola la lingua sua. -scherz
bene / si pone entro un ricinto fatto a posta / con costei condannata all'aspre
un anfiteatro, nell'area del quale venivano a combattere i gladiatori. g. gozzi
e quasi quadrato, fuori della città, a sinistra della porta detta orientale. massaia
signore la sua deliziosissima villa del belrespiro a san pancrazio, n'appoggiò la cura
san pancrazio, n'appoggiò la cura a lui [alessandro algardi] nel continuo impiego
piccolo vivaio,... ora ridotto a... colossale recinto zoologico.
e bello ed altamente estratto / recinto a un colle solitario in cima. stampa periodica
libera e sana è molto meno esposto a malattie che in quei fetidi recinti,
albergo. 8. superficie annessa a un edificio o a un complesso edilizio
8. superficie annessa a un edificio o a un complesso edilizio, di cui è
giorno e la notte appresso l'ingresso a chi che fosse nel recinto delle regie
il recinto gode l'immunità: però chiunque a lei ricorre è salvo e sicuro dalla
filava, coi piedi nudi entro le scarpette a nastri. -con sineddoche:
recinto marmoreo [dell'università], a dir vero un po'sconquassato e crollante;
chi presta le sue forti spalle d'atlante a sostenerlo. -interno di un ambiente
giganti ed i mostri... insidiano a sfiorare la virtù di questo sesso,
quegli stessi ben guardati recinti che presi a raccomandarvi. martello, 6-i-165: dal
dura vita menar vorrai negletta / entro a cupo recinto? arici, i-349: si
. scaramuccia, 1: siam giunti a roma, cioè a dire nel recinto
1: siam giunti a roma, cioè a dire nel recinto degli uomini grandi.
scienza armato e cinto / recar novo a le genti alto soccorso. cattaneo, vi-1-138
uomo completo, l'uomo veramente fatto a immagine di dio, ch'è totalità e
sapere. -attività, occupazione riservata a pochi. mazzini, 62-326: la
averne prima il frutto dissodandola e coltivandola a parti. 16. milit.
ma nelle circostanze che dispongono gli animi a subirlo. = sostanti di recinto1.
dende ', comunitarie anche quelle, necessarie a difendere contrario in quel luogo farebbesi
in un pantano; nessuna siepe sempre verde a a. cocchi, 8-333: non
pantano; nessuna siepe sempre verde a a. cocchi, 8-333: non meno utili
dolore sono la principale sorgente delle nostre sottoposto a invecchiamento da 5 a 12 anni, ha
sorgente delle nostre sottoposto a invecchiamento da 5 a 12 anni, ha da passioni.
anni, ha da passioni. 14 a 16 gradi di alcool, colore rosso granato
. intestazione delle antiche ricette mediche, a cui seguiva l'enumerazione dei semplici e
. bernardino da siena, 878: andò a lo speziale e disse: -tolle il
mie prescrizioni: -recipe: l'inverno a san remo o a napoli. l'estate
: l'inverno a san remo o a napoli. l'estate a pegli o a
san remo o a napoli. l'estate a pegli o a livorno.
a napoli. l'estate a pegli o a livorno. -in espressioni scherz
che pensavate e'fussi così facile / a me il trar danar dei matrimonii / conchiusi
danar dei matrimonii / conchiusi, com'è a voi de'vostri recipi? g.
voler vedermi troppo sano, / tenda a vedermi un dì senza camicia. 3
. g. bargagli, xl1-i-519: ditemi a quale speziale debbo andare a dire che
: ditemi a quale speziale debbo andare a dire che non faccia più recipi. bùgnole
o inconvenienti; mezzo che pare adatto a uno scopo; espediente. muratori
mi ruppe tanto le scatole, sarebbe a quest'ora in pubblico il trattarello. tentiamone
trattarello. tentiamone però una. ella a lui scriva ed esprima le sue doglianze
brutto. pratesi, 5-375: provi a non mangiar tutto l'anno che raponzoli e
salanato e del cattedrante, ciarlatano obligato a bociare il recipe officiale nei dì segnati
voi mi vieta: / voi sempre a star col recipe set'usa, / e
: già era [medea] convenebole a recipere marito. -accogliere come amante
o -ke. mmolto m'è forte a. ssufrire. -con riferimento a
a. ssufrire. -con riferimento a dio. iacopone, 10-38: puoi
. iacopone, 10-38: puoi c'a me sì t'èi rennuto, sì te
, sì te voglio recepire: / a questo patto sia statuto, che non deie
de essere ingannato era caduto, et a la fine, riconosciuto quivi lo errore,
è cosa manifesta che ilio have comandato a la terra averlo receputo.
. testi sangimignanesi, 61: abeo a recepere x libre di grugo, e quali
del 1268, v-379-39: anco d'abo a recipere... che son mii
octanta. antico serventese, 179: illi a cantate pone la insigna in mano,
xx-188: el vostro scriver novamente e dato a venezia in toresela a dì 13 de
novamente e dato a venezia in toresela a dì 13 de fevrer ho receputo et inteso
. cesariano, 1-8: el importa a cognioscere la necessità che pò avere da
la necessità che pò avere da vicino a vicino a tòre e recevere le pluviale
che pò avere da vicino a vicino a tòre e recevere le pluviale aque per
legno o vero metallo e quello excavando a modo de una scutella...
... succiso e facto rotondo a la parte exteriore talmente che sito in
talmente che sito in plano se inclina a recipere li radi solari. -per
recepe, / quanti son li splendon a chi s'appaia. -prendere una
il lucido et emitere il vivacissimo colore a la natura de alcune pietre ultra la
lo parlare e 'l vedere, / guardate a lo savere, / come valere /
. ant. e letter. idoneo a una mansione determinata, che ne ha i
t'ha liberato in tempo che oltre a ogni sorte di ristoramenti: ti ho ordinato
ho ordinato una moglie che sarebbe recipiente a uno imperadore. gioberti, i-iv-500:
lo sposo recipiente, io la rimando a monna margherita. ammodo,
decto anello l'avea facto fare donato a un suo compare lazaro ferraro; e
buono era per reggere quatro colonne, e a vederlo di fuora non ci parea dubbio
di poi arai attaccato una tua taglia a un trave del palco; e mettendo il
avere un argano il quale sia recipiente a sostenere la detta forma. buonarroti u
10-943: orsù, stasera e'la verrà a vedere: / so ch'e'l'
bellini, 6-86: non ci stiam più a 'npazzare, / il nome è recipiente
/ il nome è recipiente, e a tutto il resto; / chiamando luca ed
dua giovani un salario qual mi paressi a me, che fussi recipiente a potersi
mi paressi a me, che fussi recipiente a potersi trattenere. -sontuoso.
selva, 3-88: messisi... a desco con assai recipiente cena, et
fecero una strada molto amplissima e recipiente a più genti. leonardo, 9-22:
.., la natura lo diriza a ciercare con furore il loco ricipiente a.
diriza a ciercare con furore il loco ricipiente a. ssuo acres- simendo e, rompendo
non solo per gli amalati che giornalmente andavano a bagnarsi sarebbono state recipienti, ma ad
dal recipiente: / non è sufficiente a deo nullo creato. marsilio ricino,
diretto agli offerenti, nientedimeno è ancora a * recipienti. stolto è credere che
. chi presentava un candidato all'ammissione a un ordine cavalleresco, in partic. a
a un ordine cavalleresco, in partic. a quello gerosolimitano. p. del
privilegio de'vecchi è non voler andarsene a dormire, se prima non è messo
stava mungendo. aveva posato il lume a petrolio sulla lettiera, quasi sotto la pancia
di altrettante castagne secche che aveva date a rinvenire ad una sua vicina, perché
rinvenire ad una sua vicina, perché a lei mancava un recipiente qualunque per fare
operazione. cicognani, 9-132: rimise a posto in cucina tutto: la tavola,
gravezza dell'acqua che stilla, non tiri a terra il cappello, si mette un
altro cappietto alla medesima palla e si lega a oncinetto..., il quale
oncinetto..., il quale sia a dirittura del recipiente. mattioli [dioscoride
v'entrano dentro per certi pertugi fatti a posta. redi 16-iv-37: per distinguere
linguaggio di chimica per indicare ogni vaso a foggia di campana, di palla, ecc
vetro con due o più tubi, destinato a ricevere lo stillato o il prodotto di
pancia verso il fondo e si piega a curva a metà circa della lunghezza del
il fondo e si piega a curva a metà circa della lunghezza del collo della
nella distillazione delle acque odorose per raccogliere a parte l'olio essenziale che sovrabbonda ne
) nel recipiente votato d'aria infino a dieci minuti d'ora. stampa periodica milanese
bacino, invaso (con particolare riferimento a un corso d'acqua che riceve l'
maniera impedito dall'acqua del recipiente. a. cocchi, 8-62: 1 pesci non
di acque, anche di fogna. a. cocchi, 8-12: ivi in più
suburbana. -vasca, piscina. a. cocchi, 8-471: ciascuno degli otto
legislative, riducono la coscienza dell'individuo a puro recipiente. -dio,
è il termine e il luogo, a parlare col malebranche, così dei possibili come
dei possibili come dei trascendenti. e a rispetto dei primi, non solo egli ci
al daietore / e siria sostentamento grato a lo recepetore. 2. stor
signor recipi- tore, con la citazione a malta mi trovarono appunto con la febbre
al trasporto libero de'frutti. -corrispondenza a un sentimento. landolfi, 14-13:
forse la terra non meno sarà potente a operar reciprocamente in loro col medesimo lume
6-153: perché non vanno quei signori dottori a stare in quelle parti d'america.
: eravamo reciprocamente attratti; e badavamo a non pregiudicare in nessun modo il sentimento
retta, bensì move oscillando da diritta a sinistra, e reciprocamente, finché,
quantità d'acque eguali in tempi eguali, a la maggiore e è la minore:
è la minore: dico che la sezione a alla sezione b averà la medesima proporzione
la velocità per b alla velocità per a. guglielmini, 2-48: a volere
velocità per a. guglielmini, 2-48: a volere che scorra dall'una e l'
landino [plinio], 681: arrogi a questo la inenarrabile forza del mare reciprocante
altro come uguali e fratelli, come chiamati a condurre ad effetto con savia reciprocanza di
uomini i quali abbiano i mezzi di erigersi a benefattori. b. croce, iv-12-298
ed operano con me e mi aiutano a pensare ed a fare, ricevendone reciprocanza di
me e mi aiutano a pensare ed a fare, ricevendone reciprocanza di aiuto.
le imperfezioni relative alle scienze andranno facilmente a svanire nella reciprocanza de'loro rapporti.
/... / e giuraro a vicenda reciprocarsi aiuto / contro il resto di
del fiume di sequana, che fino a roan reciproca il fiume con gran violenza
l'antica osca fu un'altra patria a sertorio, così puoi dire non meno ragionevolmente
8. concordare, riferirsi grammaticalmente a un determinato termine del discorso.
. reciprocativo, agg. che serve a stabilire una reciprocità, uno scambio di
reciprocatóre, sm. meccanismo atto a trasformare un moto circolare in moto rettilineo
nelli simoniaci, 11 quali si dispongono a comperare per poi potere vendere e a
a comperare per poi potere vendere e a vendere per poi potere comperare. g.
intendono sotto quel tale cielo e dentro a quei tali confini di suolo di toccare insieme
persuasero che anco gli stati loro andrebbero a rifascio se, sostenuti dalla autorità della
10-17: di somiglianti reciprocazioni, sensibili a vedere, io ne ho contate fino a
a vedere, io ne ho contate fino a sei, cagionate da una petruzza d'
lasciata cadere naturalmente dall'orlo della peschiera a un braccio e forse meno d'altezza
voi ancora: 'colui dona sé a se '? -cotesta reciprocazione si può fare
sostegno, di vantaggi; il corrispondere a un sentimento. rosmini, 5-1-306
o l'applicazione di un trattamento favorevole a un altro stato o ai suoi cittadini
di una convenzione intemazionale oppure in base a una dichiarazione unilaterale o alla prassi internazionale
applicazione di un trattamento sfavorevole, quasi a titolo di ritorsione). -in senso
un sequestro su tutti i beni spettanti a mani-morte piemontesi esistenti nel territorio ligure,
civile, 16: lo straniero è ammesso a godere dei diritti civili attribuiti al cittadino
godere dei diritti civili attribuiti al cittadino a condizione ai reciprocità e salve le disposizioni
confronti di un'altra persona, che, a sua volta, lo ricambia (un
. antonio di meglio, lxxxviii-ii-iii: amico a me sì grato e tanto caro,
conciliator dell'antica natura e tutto volto a far uno dei due, medicando alla
, 7-96: arrivò... a poco a poco tant'oltre l'amore reciproco
: arrivò... a poco a poco tant'oltre l'amore reciproco della
[fanciulla] gareggiando ne'lavori / a rustical famiglia consueti, / con reciproco zel
con reciproco zel le dava braccio / a faticarsi la vita solinga, / che le
il nome roger mi era ignoto, quanto a lui il mio: condizione che è
tal che tutto ingoia / senza oppinare a qual fin si riesca. / forte è
. -per estens. che corrisponde a un affetto. agostino giustiniani, 206
e eziandio contro al re di francia, a difensione degli stati comuni, con obblighi
lo possano fare. tortora, i-44: a lei primieramente si dovesse l'ubbidienza per
secondariamente al re di navarra, come a suo generai luogotenente, con obligazione reciproca
, i-134: impedir non potè che indi a poco non si sposassero, perché il
per pagamento; aiuterà un suo vicino a costruire la casa, a mietere il campo
suo vicino a costruire la casa, a mietere il campo, a trebbiare i
la casa, a mietere il campo, a trebbiare i cereali, ma a titolo
, a trebbiare i cereali, ma a titolo di favore reciproco, giammai per
nei confronti dell'altro, o anche a una sconfìtta, a un'offesa, a
altro, o anche a una sconfìtta, a un'offesa, a un danno inflitto
a una sconfìtta, a un'offesa, a un danno inflitto come vendetta per quello
offese. gualdo priorato, 3-iii-63: a questa rottura conseguì la reciproca presa di
menata ciascuno una vita disperata, vengono a riconoscersi e si riconciliano. si perdonano
non cittadini; e quindi mentre preclude a tutto potere ogni via d'illuminare le opinioni
era un reciproco borseggio, un saccheggio a malapena dissimulato. -scambiato fra due persone
li-8-430: passammo in due reciproche visite a tutti quei segni di confidenza maggiore che
casto amplesso e santo / che alma a palma e bocca a bocca giunse, /
/ che alma a palma e bocca a bocca giunse, / tutte su i labri
pezzetto. -che serve come risposta a un'altra segnalazione. bissari, 1-109
: noi vedemo epsa aerea disposizione reciproca a repercutere e multiplicare quella medema voce pervagando
quella medema voce pervagando in vari modi a fi circumstanti audienti. stamfia periodica milanese
pace o tregua reciproca, cne durerà sino a tanto che turchi si rissolveranno di farsi
quanto i turchi altro più non pensassero che a distruggerla nell'ungheria. -che rappresenta
sospendano i loro lavori. -scelto a turno. martello, 6-ii-186: o
medesima causa per il suo effetto, a tal che i luoghi da le cause e
da le cause e dagli effetti vengano a essere luoghi reciprochi e scambievoli e l'
reciproca: collocazione di una figura rispetto a un'altra (che può essere accostata,
incrociata è possibile fra due piante, a e b per esempio, a fecondato
, a e b per esempio, a fecondato dal polline di b e b fecondato
b e b fecondato dal polline di a dànno entrambe ibridi: questo è il caso
. ma accade talora che la specie a non può agire che come padre e
come madre, poiché la fecondazione di a per opera del polline di b rimane senza
lati opposti di un quadrilatero sono due a due eguali, essi sono pure due
due eguali, essi sono pure due a due paralleli 'ha per reciproca 'se
lati opposti di un quadrilatero sono due a due paralleli, essi sono pure due a
a due paralleli, essi sono pure due a aue eguali '. non sempre dalla
impedire il passaggio dei nemici. a. dei, 82: per quella via
per dio e ci mostrano, toccandoli a uno a uno, i segni delle percosse
e ci mostrano, toccandoli a uno a uno, i segni delle percosse di
e paglia tritata insieme con una falce a leva che è fermata nel muro. viani
: se il ras parli di aiuti dati a mangascià, il dott. mozzetti potrà
o di caustico. -il sezionare a scopo scientifico. spallanzani, 4-iii-16:
: con novelle recisioni venni in fine a scoprire la sede e l'origine dell'oscillazione
mezopunto... anco si pone a punto nel fine della ripresa che si fa
fondo agli occhi: d'un tratto cedetti a un moto di malevolenza.
frutto). borgese, 1-246: a calùmi c'erano frutta da marmellata,
cittadino, scuoiando un castrato che giaceva a zampe all'aria in mezzo alla via
e smerlate di vespe. -con riferimento a un feto appena partorito. pirandello,
, mutilato. spallanzani, i-181: a saper poi la profondità del taglio,
f. frugoni, 3-i-228: fu portato a palazzo in un cocchio, ingramagliato di
amor la palma / porta, o lacciuoli a l'alma / che legata sospiro;
che legata sospiro; / o pure a * rai de l'amorosa face, /
, invano il padre peleo fé voto a te, che send'io ritornato alla patria
alla patria diletta terra, avrei dedicata a te la mia chioma recisa. monti,
vi- 64: si sedettero vicino a loro, sorridenti e taciturne, scuotendo
loro, sorridenti e taciturne, scuotendo a piccoli scatti i capelli neri recisi.
lume / il vero sommo nume / a pena avea ne l'innocente incarco /
/ strade le porte, / come a tutte picchiasse a una medesima / ora la
le porte, / come a tutte picchiasse a una medesima / ora la morte!
ammaliatrice. viani, 19-95: dirimpetto a lui si assiedeva la moglie, carnosa
riguarda gl'intenti formali, caravaggio riesciva a ripudiare completamente il valore disegnativo che ogni
assunto nella tradizione secolare dei fiorentini e a creare un nuovo senso di plasticità fondato
: (i-rv-791): la qual mostrando a niun ciò voler credere, con recisa
resta... che di stimolarvi a questa bell'opera che vi farebbe molto onore
anche, se volevano, salito sul palcoscenico a cantar l'opera con la prima donna
volontà forte e ricisa non si buttava a mezzo in un partito. carducci, ii-19-102
8-339: né maggiore soddisfazione volle dare a coloro che egli chiamava 'principali '
2-136: vuoisi torre fiume che corra, a ciò che non corompessi l'aria alla
città, quando si leverà il sostegno sotto a detta città, e con rastrelli e
bocca, osservandogli che di questo potria ragionare a suo bell'agio nel testamento.
12. locuz. - alla recisa, a recisa, a reciso: per la
. - alla recisa, a recisa, a reciso: per la via più breve
alla svelta, al più presto. a. pucci, cent., 46-96:
boschi e selve, alla ricisa, a stracca, / donde e'credien raccortare
46]: 'ricisa ': camminare a ricisa, raccorciare il cammino.
cammino. -a più non posso, a tutto andare. iacofione, lxxxiii-514:
andare. iacofione, lxxxiii-514: como a. llatrone dàvalli a. rri- ciso
, lxxxiii-514: como a. llatrone dàvalli a. rri- ciso, / e.
lo viso; /... / a la colunna fo al martorio miso.
sta guisa, / ch'a nostra patria farà disonore; / non parlar
disonore; / non parlar come suoli a la ricisa. lorenzo de'medici, ii-277
pagliai, / e sì mi caccio a cantare a ricisa: / tu se'nel
, / e sì mi caccio a cantare a ricisa: / tu se'nel letto
nel letto e scoppi dalle risa. a. bonciani, lxxxviii-i-318: in questa
dama: / po'con un pianto gridava a riciso / ad alta voce, e
i-349: delle giornate non è capace a ricavare (metter fuori) un'ottava.
... poi gli vengono fuori a vendetta., non si sa dove le
non la vuol far più finita, canta a ricisa tutt'un giorno.
giorno. -con risolutezza. a. pucci, cent., 35-29:
la corte. tutto il popolo di firenze a riciso tennono e'fusse esso, suoi
concisa e sintetica; brevemente. a. pucci, 3-1-3: signori, intendo
debano e sieno di fare i mercati a riciso. battista, ii-271: se pure
quarta persona, faccia ragionar brievemente e a ricisa. -troppo sinteticamente. lamenti
: alcuni gli tagliano [gli alberi] a ricisa sino a mezza la midolla.
[gli alberi] a ricisa sino a mezza la midolla. -in termini
che al nudo insegnamento, gli ascoltanti tutti a mezza recita cominciarono a mostrarsi commossi.
gli ascoltanti tutti a mezza recita cominciarono a mostrarsi commossi. massaia, xii-74:
la recita. alfieri, 1-101: a lei non è stato possibile di fare una
già con la parrucca. -recita a soggetto: v. soggetto. -testo
: pechino fu costruita e viveva, fino a
. recitàbile, agg. atto a essere recitato; rappresentabile in teatro.
. gozzi, 1-877: pregato da sacchi a ridur quest'opera recitabile ad uso della
ottenere alla fine pienamente determinata, recitabile a voce alta, trascrivibile in lettere, la
o àya>v 'rispettivo recitamento in atto a pruova e in contrasto 'e àyojvtìcecitgu
e àyojvtìcecitgu 'rispettivamente recitare in atto a pruova e in contrasto '. d
da'figli che gli tolsero, come a mentecatto per la vecchiezza, il governo
di favola. salvini, 10-3-172: a alcuni recitamenti non andare, né di
la gravità. bettinelli, 1-ii-271: a tal grido arrivarono [gli intronati]
] che leon x ogni anno chiamavali a roma per recitamenti di scena.
i rispetti che non mi lassano risolvere a darla [la mia commedia]..
..., essendo fatta appresso a venti anni sono, per roma solamente
dai recitanti, che aggiunsero e levarono a lor capriccio. goldoni, ii-1068: i
boccaccio, viii-1-35: essendo egli a parigi e quivi sostenendo, in una
savonarola, iv-235: cominciò la predica e a recitare lo evangelio che correva. michelangelo
la via di ragunar l'accademia, e a questi signori, che ne hanno fatto
dovere di recitargli sul feretro il necrologio. a. monti, 39: un uomo
gran discorso sulla perequazione fondiaria. -recitare a veduta: tenendo sott'occhio il testo
. grazzini, 4-466: voi state a udire gli accademici, che sono strioni
, e tanto da meno ch'ei recitano a veduta, e noi a mente.
ei recitano a veduta, e noi a mente. 2. ripetere ad
2. ripetere ad alta voce e a memoria (o anche per scritto)
, et agiunsevi circa carte sette et imparolla a mente tutta la nocte e recitolla al
petrarca, e... feci recitar a memoria a chi un sonetto, a
e... feci recitar a memoria a chi un sonetto, a chi una
a memoria a chi un sonetto, a chi una stanza del sommo lirico. giuliani
lirico. giuliani, i-313: cominciò a leggere e rileggere, manco il sonno la
la recitava, che era un piacere a sentirla. d'annunzio, i-816:
imparava le poesie, e le recitava a suo padre. 3. in
david. cesari, 6-7: cominciò a darsi alle orazioni vocali, e non fallava
non poter trovare qualcosa, recitava un pater a san antonio, e sempre, prima
4. dire in pubblico, leggendo o a mente, brani letterari, e specialmente
; / ed io sì volio sastifare a coloro; / di proxa in rima volio
stanze, compare magnifico, le quali a me pare che sian più tosto da sentir
i-i- 184: 1 poeti andavano a recitar sui mercati e nelle case dei
mercati e nelle case dei grandi quasi a concorso. foscolo, xi-1-223: leonello
con straordinaria serietà, quindi, lasciandomi a bocca aperta, mi assicurò che la
il compì, ogg. di persona (a indicare l'autore del testo).
quei civilissimi si ritrovavano tra loro così a quattro, a otto, a sedici occhi
ritrovavano tra loro così a quattro, a otto, a sedici occhi, il poeta
loro così a quattro, a otto, a sedici occhi, il poeta) iù
, come colui che avesse data cagione a publico lamento, e fecero interdire che
una commedia, fece un sontuoso convito a molti gentiluomini e gentildonne. baldinucci,
la duse? manzini, 12-130: recitava a genova, in quei giorni,.
primo luogo dovrà la virtuosa moderna incominciare a recitar sul teatro prima di toccar gli
il compì, ogg. di persona (a indicare l'autore). s.
filodrammatici che dagli attori. -recitare a soggetto: v. soggetto. -recitare
. vorrebbero che la parola musicata giungesse a noi sempre scandita, chiara, intelliggibile
sente). - anche assol. a. verri, 2-iv-155: noi italiani siamo
: 'par che reciti 'chi ripete a mente le cose, mostrando di non
illiberali. e ne'lor libri recitano a un tempo da sofisti e da poetastri
dai padroni che... li obbligano a mendicare e far da buffoni e saltare
nella calca, fa largo non solo a se stesso, ma al proprio mito e
vantano, tutti corrono verso appuntamenti immaginari a piedi o in automobile con la vanità dell'
lusinghe di bianca, adattandomi ogni sera a recitare la parte ridicola dell'amante per
gnosando essere grande incresemento longeca de parole a cului che desidera intendere cum brevità.
e altre più le quali sarebon lunghe a ricetare, costanza, che voi le vedete
voi le vedete dallato, si move a confortarla. dante, conv., iv-vi-12
. boccaccio, 1-i-164: avea udito a molti recitare la dolorosa vita che fiorio
molti recitare la dolorosa vita che fiorio a montoro menava. ovidio volgar., 6-428
contra lo scritto, stringendo r avversario a negare o lo scritto o il fatto.
foscolo, ix- 1-276: bisognerà confortarli a leggere grammaticalmente alcune parole che l'editore
anticessori: abbondavali tanto la materia che a recitare singularmente non potea sofferire, e
de le cose e spezialmente da'poeti. a. briganti, 155: ora
briganti, 155: ora veniamo a recitargli autori che di questo giunco hanno
11. ant. pronunciare, enunciare a viva voce (una sentenza).
quale per se stesso non fosse abile a recitar bene la sua parte sì che
. recitativo, agg. atto a essere recitato (un testo poetico)
e ritmici sono ridotti al minimo, a vantaggio dell'accento naturale e della prosodia
o secco: il cui accompagnamento è limitato a pochi accordi di un solo strumento (
recitativo, ancorché non abbiano molta profondità a arte, riescono la più dilettosa maniera che
, i-285: sono alcuni tanto affezionati a questo stile antico-moderno de'madrigali e mottetti
. magalotti, 28-295: chi può resistere a un recitativo o a un canterellare che
chi può resistere a un recitativo o a un canterellare che non na né la grazia
quali obbligano talvolta l'attore di eseguirlo a rigor di tempo. mazzini, 8-154:
3. per simil. riferito a un testo letterario: prosastico, discorsivo
letterario: prosastico, discorsivo (contrapposto a lirico, poetico). -anche sostant
borgese, 6-11: egli pure, davanti a un'adunata di lettori incomparabilmente più estesa
voleva adottare nella lirica la prosa alzandola a recitativi e sciogliere il cantabile nella comunicativa
fornitura di seggiole, tende o cipressi a richiesta delle indicazioni di copione, ma
ad alta voce, in pubblico, a memoria o leggendo. -in partic.:
camera sarda. 2. ripetuto a memoria, anche mentalmente o sottovoce (
rimorso vero solo perché si e riusciti a sostituirvi un rimorso recitato. 6
benché gli esempi soprascritti siano assai sufficienti a provarlo, nondimeno ne voglio addurre un
visconti- sforza, ii-245: sotto pena a li conducenti li panni de perdere essi
li panni de perdere essi panni et a quelli li riceptarono de pagare tanto quanto
propri versi, che ammazzava gli amici a colpi di cetra. bacchetti, 19-248
e autenticati. e1 recitatori potevan continuare a dire, come l'ha raccontata lui.
somiglianti a'fescennini, ma recitavano satire strette a metro, ordinato il cantare e i
italiani, quantunque eccellenti, avvezzi però a rappresentar così spesso buffonerie, non son
buffonerie, non son gran fatto disposti a quella grazia. carducci, iii-24- 281
partic.: lettura (o dizione a memoria), tenuta pubblicamente, di
del poema, anche dei più facili a capirsi, potesse farci ancora capire e sentire
una recitazione conveniente perché quell'accento fosse a posto. -il recitare, a
a posto. -il recitare, a memoria, la lezione scolastica. pascoli
pedanti da esigere da essi la recitazione a memoria di 'libri intieri senza il più
de'divini offici, in quel giorno fu a visitare le fortificazioni della città.
della mitragliatrice. borgese, 1-88: a volte anche il rombo solidale dei cannoni
li quali si chiamano animati, cioè apti a ricevere il vivo spirito della recitazione,
-scherz. modo di predicare (riferito a un oratore sacro). giuliani
animata, qualche dose di saporito latino vien a costituire tutto il pregio della predica.
quando piccola e quando mezzana secondo che a ciascuna sorte d'affetto si conviene.
e dato mangiare alli ambasciatori spagnoli et a tucto 'l mondo; ha fatto comedie
il quale avesse cura di quello ch'a i poeti tragici facesse, per la
recitazione del 'luigi ix 'di delavigne a prò del ricovero quando ero tra i
succedeva tantosto l'ultimo tempo più vicino a morte, in cui tremavano le membra,
249: altre frutterelle ci recavano, sgraziate a maraviglia, le quali furono messe subito
da messer giovanni da due al quattrino a due reali l'una, reclamante il
protestare per un torto subito, appellandosi a chi ha il potere e il dovere
arebbe, non che altro, compassione a quelli che vi abitano...
: in quella terza volta tolta fu a quel temerario finalmente ogni speranza di più
o almeno il riconosca ragionevole l'arbitro, a cui tutti debbono rimettersi, il sozio
: i municipi mi mandavano delle deputazioni a reclamare, e ogni giorni andava allargandosi
. lustrazione a'cancellieri, 45: notifichino a ciascuno le stime fatte e assegnino il
e assegnino il termine di giorni trenta a reclamare da quelle. 2.
. 2. ricorrere, appellarsi a qualcuno per avere giustizia. vespucci
reclameranno contro di voi ad un altro tribunale a cui non vi potrete sottrarre.
. anche con la particella pronom. protestare a gran voce; lagnarsi. niccolò
reclami? ». idem, 1-168-1: a chi mi reclamare di questa unta,
d'un nuovo re che quelli cominciarono a reclamare, a sgridare e a beffarsene.
re che quelli cominciarono a reclamare, a sgridare e a beffarsene. 4
cominciarono a reclamare, a sgridare e a beffarsene. 4. tr.
rivendicare, chiedere per sé (in base a un proprio diritto anche pretestuoso);
inattiva, ma porteremo i nostri desideri a quella libertà che migliora la nostra natura
! nievo, 651: veniva con lei a reclamare la sua dote e l'eredità
periodica milanese, i-208: nessuno comparve a reclamare il fanciullo ritrovato sulla piazza dell'
fra formica dal provinciale, allorché venne a visitare il convento. pirandello, 8-1094
tratta di un operaio e nessuno verrà a reclamarlo. cassieri, ii-21: il direttore
oro della camicia, la quale reclamava a gran voce la lavandaia. faldella,
2. figur. richiesto in base a norme o regole. comisso, 1-134
pragmatiche dii regno per certe reclamazione fatte a roma. f. soranzo, li-1-99:
2-3-81: chiudiamo gli occhi e gli orecchi a ogni reclamazion critica. pellico, conc
piemonte. ho scritto subito una reclamazione a stuttgard. 2. dir. disus
. dir. disus. impugnazione, volta a ottenere il riesame di una sentenza,
concitato..., poi reclamazioni a cui si risponde dalla parte del popolo con
. chi è in cerca di pubblicità a tutti i costi (per sé o per
i maligni, di reclamista, pronto sempre a sacrificarsi per gli amici, disinteressatamente.
da questi becchini reclamisti vengono in italia a sprecare somme favolose per comprare opere che
13-ix-1950], 9: la modella adatta a 'drammatizzare, come si dice nel
, smanioso di notorietà clamorosa, teso a fare colpo su un largo pubblico.
reclamizzare, tr. far conoscere a un pubblico di massa mediante manifesti,
reclamizzatóre, sm. chi fa pubblicità a un bene di consumo. simongini
, opposizioni, lamentele che vengono esplicate a livello politico e sociale di fronte o