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vol. II Pag.49 - Da BARACCAMENTO a BARALITTON (36 risultati)

ma non molto, che la prendano a dormire in una di quelle baracche di legno

figurato di cosa malandata, che tende a cadere in rovina. borgese, 1-196

abbiamo certe possibilità, con quello che costa a tener su questa baracca. baldini,

baracca. brancoli, 4-272: quanto a me, signor alfio, il giorno che

cascasse la baracca, vi faccio nominare a occhi chiusi pubblico accusatore nei tribunali del

lanterne: proprio come se quella gente a un tratto avesse piantato baracca e burattini

va sui monti con la figlia pinabella, a tagliar legna. -rizzar baracca: mettersi

tagliar legna. -rizzar baracca: mettersi a litigare. tommaseo-rigutini, 3025: rizzar

con uno o con più, mettersi a contendere forte e sfrontatamente; come chi

: ora che mi rammento, non sarebbe a caso il posto d'accademico della crusca

bricioli e era stato tutta la sera a far baracca. panzini, iv-58:

giochi, ecc.). a condurre avanti la baracchétta ereditata dal padre.

collodi, 32: si trovò in mezzo a una piazza tutta piena d'annunzio

di gente, la quale si affollava intorno a un gran baraccone pagno, che

di legno passando pel baraccone tutto a scompartimenti come una come se fossero

fogazzaro, 2-128: era venuto a torino per educarsi alla nostro postale

cecchi, 6-297: da un lato, a un'ombra politica. colà studiava

il corso margherita vidi allora, a ridosso dei mucchi di mondezza, una

erboso. e. cecchi, 3-174: a quelle baraccaménto, sm. complesso

per ricoverarli e ripararli? d'improvviso incontro a un verde prato, animato d'una

sboccò in una specie di piazzale, davanti a un pogna e malinconici fracassi d'orchestra dai

baracca-moravia, vii-85: fuori del circo, a ridosso della tenda, menti di zingari

. c'era un baraccone, dove, a pagamento si poteva visitare = deriv.

deledda, ii-514: se voglio vado a ballare, se voglio bevuto chi

grappa! nelle svoltate, vado a cantare, se voglio vado dalle donne,

voglio che non ci si vede a cento metri, lui lancia questo barac

lui lancia questo barac monto a cavallo e vado in un ovile e dico

, si beve. come andrà a finire questo baraccone del mondo dove

insistenti, bene o male sono stato a pigione tanti anni. circuire.

abita in baracche, siste-. non sommano a più di 842, 907 franchi.

c'erano degli altri baraccati. a tutti gli abitanti di dichiarare i loro mobili

2. edil. sistema baraccato: a indicare una coe semoventi-, ognuno paga

essi vengono scelti dal baracchina del tiro a bersaglio. capitano della compagnia, e servono

2. disus. brocca, tegame a due manici (anche zini, iv-58:

nel 1536), che a sua volta discende dalla forma dell'ital.

la trovino bella, cale a: ba-ra) e da una conclusione particolare

vol. II Pag.50 - Da BARAMANNO a BARATTAMENTO (35 risultati)

si pesano per gli costumieri del re, a tutta la quantitade in somma denari 2

(di un forte situato in cima a un'amba). pascoli,

deriv. dallo spagn. barangay, che a sua volta discende dal tagalo balangai (

sagra, ma tutte le sere andava a venchieredo. verga, 4-16: gli

700: qui il lettore domanderà a se medesimo come un uomo pari a

a se medesimo come un uomo pari a galeazzo avesse potuto beccarsi una medaglia al

seco nella sua ruina, lo aveva condotto a mostrare che gran differenza ci possa essere

dove fummo introdotti e prendemmo posto intorno a un'immensa tavola apparecchiata. pea,

, gli passarono davanti, cominciavano persino a formare una storia. pratolini, 2-463

baraondeschi uffici distrettuali sarebbe mai più riuscito a ripescarlo, né in russia, né

si fida / di sensale, va a far tosto sensale / di chi 'l barò

oro avea chiesti l'ingrata / in prestanza a colui, ch'io il credo appena

un barare con me stesso sapendomi condannato a non poter scegliere un destino nella libertà.

le carte ecco tutto, aveva imparato a memoria la serie delle combinazioni. 2

bàratro, sm. voragine, profondità a precipizio e senza luce, abisso.

infernal baratro, / empio tiranno, a che pur fremi? buonarroti il giovane,

giovane, 9-732: ti s'affaccino a i passi e cani e lupi, /

voragine ove gettavansi i malfattori; quindi venne a indicare qualunque orribile profondità. baratro in

riflesso di fuoco. ungaretti, ix-13: a più di mille metri / d'altezza

in una fosforescenza. la neve riprese a cadere in quel baratro d'aria.

di tenebre e di silenzio, ora a immagine... d'una via ignota

settembrini [luciano], ii-2-234: a poco a poco il mondo scadde da

[luciano], ii-2-234: a poco a poco il mondo scadde da quella grandezza

notizie giorno per giorno senza riuscire mai a riempire il baratro tra la data di

corrente o cadente muove una grande ruota a pale, e questa fa girare l'intero

le xii copie di velluti... a barato di panni di bramante,.

conte, / e altra volta fui a tal baratta. landino, 134 [inf

21-63]: « altra volta fui a tal baratta », ciò è a tal

fui a tal baratta », ciò è a tal battaglia; né una altra volta

21-63]: « altra volta fu'a tal baratta », a tal baruffa e

altra volta fu'a tal baratta », a tal baruffa e contrasto: perché quando

perché quando 'l senso è fatto obediente a la ragione e che la lassa proceder

contrario seguirebbe, quando 'l senso predominasse a lei: e dice « a tal

predominasse a lei: e dice « a tal baratta », rispetto al luogo ch'

. fazio, iii-17-61: e tutti questi a quella gran baratta / fuggian dinanzi al

vol. II Pag.51 - Da BARATTANTE a BARATTERIA (45 risultati)

era quasi uno partimento da uno luogo a un altro, ed uno barattamento.

. barattare » tr. fare a cambio (di una cosa con altra

barattano [la scienza della scrittura] a vento e a fummo della vanagloria.

scienza della scrittura] a vento e a fummo della vanagloria. ser giovanni,

, e'baratta la volontà d'uno a quella di molti, e'baratta l'amore

verso il figliuolo, che è infinita, a quella degli istrani, o parenti o

glossario medievale del commercio, 42: a dì xvii di novembre barattamo con dino

; e se voi giudicate che sia a barattarla con la vostra, io sarò contento

. canti carnascialeschi, 1-119: barattiam vetri a spilletti, / donne, molto volentieri

piaceri del mondo, poiché gli baratterebbe a un poco di rugiada che gusta ora

rugiada che gusta ora essendo ostrica. a. f. doni, ii-40: brevemente

. doni, ii-40: brevemente, a poco a poco, con barattare, ricambiare

, ii-40: brevemente, a poco a poco, con barattare, ricambiare e tornare

i troiani il primo modo di barattar cose a cose, e non pare che l'

alquanti sacchi di noci moscate per venirle a barattare in tanti barili di fichi secchi

si sapeva che cosa fossero, fin a tanto ch'io non trovai questa fabbrica

): e poi, m'avrebbe a restituir la collana d'oro di mia

iv-2-433: s'industriavano an- ch'essi a vendere, a barattare, a legiferare e

industriavano an- ch'essi a vendere, a barattare, a legiferare e a tender

ch'essi a vendere, a barattare, a legiferare e a tender trappole. panzini

vendere, a barattare, a legiferare e a tender trappole. panzini, iii-313:

il disutile che non si potrebbe vendere a contanti, ed è mestiere da imbroglioni.

: la insegna dell'aquila fu abbattuta a la costa di catellina, e le sue

ant. cedere, arrendersi. intrattenersi a discorrere, scambiarsi i saluti, ecc.

se io e mia moglie potessimo scegliere a piacer nostro la compagnia che dovrà toccarci

foscolo, v-119: io mi metteva a passeggiare per lungo e per largo senza

parole, non significa che discorrere intorno a cose di poco momento: dice per

vano di una porta,... a rispondere al chiacchierio vuoto dei conoscenti che

chiacchierio vuoto dei conoscenti che passando accanto a lui barattavano quattro parole per cortesia.

scolpiva od inchiostrava panchi, chi giocava a tresette, a smercili, ed anche alla

panchi, chi giocava a tresette, a smercili, ed anche alla mòra..

tanto con quegli austriaci, da cominciare a poter barattare parole in tedesco. manzini,

, 242: l'uomo rimase indietro a barattare qualche parola d'intesa.

. figur. barattare le carte in mano a uno: fargli dire quel che non

iii-165: conosco i polli e so che a un punto preso fanno di tutto e

franciosi assai bene incaciati, / andando a vallembrosa per cappelli, / furon tenuti tutti

offici e benefici. fiore, 91-7: a cotal gente i'sì do tosto mano

, e venire in fuga, morìa a dolore. = di etimo incerto

buon re tebaldo: / quivi mi misi a far baratteria, / di che rendo

nella tenace pece nera e oscura, a mostrare che le loro baratterie erano sì oscure

per l'avarizia si conduce l'uomo a prestare a usura,... a

avarizia si conduce l'uomo a prestare a usura,... a fare baratterie

a prestare a usura,... a fare baratterie ne la signoria e nel

barattaria, di dir sì per denari a chi per ragion si de'dir no,

], o altra dignità per denari, a chi non è degno d'averli e

vol. II Pag.532 - Da CALCOTECA a CALDAMENTE (13 risultati)

la capivo, bastava un talino qualunque a pulirla, e prendo il più sveglio dei

aveva dieci anni, e lo metto a lustrare gli ottoni col petrolio.

in una cal- daiuola, e cuocile a fuoco lento. = lat. tardo

farina / colta fo subitamente / e a cuocer non fuor lente / in un caldai'

, ii-468: per non si avere a pigliar noia ogni giorno di quello che

noia ogni giorno di quello che avesse a mangiare, coceva il lunedì un caldaio di

. alvaro, 9-163: era bravo a prendere i polpi con le mani, li

per mio stesso consiglio è stato costretto a versarne i più bisognosi nel caldaio del

i vanti, / che fér dal piano a gli ultimi arconcelli / l'alta torre

cald'allesso, ma dove, scritta a quel modo, si declina la sola prima

. = comp. da calda a lesso. caldaménte, avv. (

bene avvinazzare, e ineb- briare, a romore caldamente gli feciono armare e montare

romore caldamente gli feciono armare e montare a cavallo per farli assalire l'oste de'fiorentini

vol. II Pag.533 - Da CALDANA a CALDEO (37 risultati)

cotanti romori che si leggono, simili a questi di perottino, che egli così caldamente

[il gonfaloniere] fussi obligato ordinariamente a questo peso, el quale è sì

troppi inimici, il che non è a proposito della città,... e

che così caldamente, tante volte, / a mia madre ed a me festi di

tante volte, / a mia madre ed a me festi di tónni / e sempre

nuovo da mia parte il signor tesauro, a voler consegnar la detta cassa, nella

qualcosa per lei, eccomi qua pronto a contraccambiarla delle cortesie usate a me una

qua pronto a contraccambiarla delle cortesie usate a me una volta e di quelle che vorrà

quelle che vorrà, spero, usare a questo giovinetto che le raccomando caldissimamente.

amico di compar tita partiva appunto allora a quella volta [di pordenone];

colorato, spagnolettesco: che si libra a mezz'aria e a metà cammino fra seneca

che si libra a mezz'aria e a metà cammino fra seneca e il petrarca

come sono rosso? guerrazzi, ii-381: a lei, udendo simile strazio dei cari

radice dei capelli -e non era buono a spiccar sillaba. la velia sull'uscio.

* crocidò il vecchio « ma corro a annunziarla *. 2. ant

forte calura. anonimo, ix-983: a que'quaranta santi, a una fontana

, ix-983: a que'quaranta santi, a una fontana / che per freddezza non

) il forno (dove si pone a lievitare il pane). 4.

uno speziale, /... / a dire ed a sentir carote grosse /

/... / a dire ed a sentir carote grosse / come pedai di

la ciurma di quella gente maledetta intorno a un caldano. maniglia, 1-3-288: da

: 'caldano, braciere', largo vaso a basse sponde, per lo più di rame

secondo caso il caldano si trasporta sospeso a un uncino di una bacchetta di ferro

di una bacchetta di ferro. serve a tenervi brace accesa per iscaldare, e per

cenere. collodi, 23: si pose a sedere, appoggiando i piedi fradici e

passare la sizza, i pavimenti nudi a mattonelle... e per la casa

via dei geloni. caldani e scaldini a aumentare l'inerzia. moversi da una stanza

star col caldanino fra i ginocchi / a legger le gazzette, a dir l'ufizio

ginocchi / a legger le gazzette, a dir l'ufizio. carena, i-211:

di terra, curvo, elevato, fermo a due punti opposti della bocca. tiensi

caldarina, sf. piccola caldaia a tubi d'acqua che si usa per

tassoni, 4-35: la testa a furio da la coccia fende, /

coccia fende, / e nel ventre a vivian la spada caccia. / il primo

, e l'esercito vi sta già accanto a caldeggiarla, e a gettarvisi dentro se

sta già accanto a caldeggiarla, e a gettarvisi dentro se bisogna. = deriv

[il re] poca gente d'arme a gastigare col ferro e col capestro il

nome di matematici ai caldei, overo a certi superstiziosi indovini, come chiromanti,

vol. II Pag.534 - Da CALDERA a CALDEZZA (36 risultati)

garzoni, 1-540: poi si mette a bogliere in certe caldiere grandi,

di altri metalli). a. pucci, cent., 91-79:

, io: ricordo fo come, a dì primo di novembre mcccclxxxv, bernardo

mcccclxxxv, bernardo mio padre è tolto a pigione per uno anno uno magazino.

, nel mezzo e nel fine. a. neri, 25: piglisi ramina,

calderaio, andò in casa un gentiluomo a farsi dare una caldaia per portarla a

a farsi dare una caldaia per portarla a bottega a rassettare. carena, 1-202:

dare una caldaia per portarla a bottega a rassettare. carena, 1-202: *

artefice che fa utensili di rame, come a dire caldaie, paiuoli, casserole,

, casserole, padelle, e simili, a uso della economia domestica, e di

uomo vestito come un calderaio che beveva a una fontana. faldella, 2-100:

li pratici calderari veggano l'acqua disposta a congelare, e di sustanzia d'allume

frutto... e godono ben anche a quella calderna l'altre robbe seminateli intorno

uno calderone pieno di latte e portonlo a piè d'uno monte, menano quelli

uno monte, menano quelli cani giovani a quello calderone e in mentre che e'béono

la tua opera sarà stata nel calderone a bollire per lo spazio di un quarto d'

: ben mangiare e bere / e gire a spasso, portato c'ho su,

diceva che il coralli era stato licenziato a mia contemplazione per la pratica che teneva

come un calderone di sedani, dove a bollire, viceversa, ci fossero stati buttati

calderotto, e dolcemente si cuocano infino a mezzo. b. giambullari, 1-2-381:

fette di pane, potè finalmente presentarla a lucia. soffici, 1-113: guardava in

presso al palagio posti, si faccia a modo d'una casa... dove

10-42: e'calderugi overo carderini ubidiscono a quanto è commesso loro. lorenzo de'

quella virtù e caldezza, che dentro a quello si nascondea, allora si dimostra

dalla caldezza di quello riconfortato, da morte a vita gli parve esser tornato. idem

dentro s'afforza, / e contro a sé riflette sua caldezza, / e l'

leonardo, 1-252: fa questo ingegno a similitudine dello specchio concavo, il quale

, e con essa si crea una figura a sedere ritta, o come si vuole

soffici, 1-325: specie quella colorazione a lumi e ombre parimenti saturi d'un'

un'aurea caldezza, profondi e riposati a un tempo, pieni di mollezza, ma

di nostalgia abbandonata, gli faceva ripensare a figure e paesi intravisti, immaginati o visti

impeto, violenza d'animo, estrema facilità a lasciarsi trascinare dalle passioni. machiavelli

avolo. guicciardini, 104: [a fabio massimo] lo essere di natura cunctabundo

1-45 (i-543): se n'andò a far la debita riverenza a le signore

n'andò a far la debita riverenza a le signore reine,... supplicandole

perdono; o se pure ella a lui il chiedea per li rigori verso di

vol. II Pag.535 - Da CALDICCIO a CALDO (37 risultati)

umani, le più dannose e lacrimevoli a chi le riceve. cattaneo, ii-2-317:

il quale per caldezza d'animo trascorso a qualche violenza, fu messo in prigione

lontana, / e 'l fanciul trastullava a un bel caldino. serapione volgar.,

[la centaurea maggiore] in terra a caldino e a solatio, e ne'

centaurea maggiore] in terra a caldino e a solatio, e ne'monti alberosi e

il freddo, è da seminarlo nei luoghi a caldìo. idem, iii-38: gli

sensazione del calore (e si riferisce a oggetti che abbiano una temperatura superiore a

a oggetti che abbiano una temperatura superiore a quella normale o dell'ambiente: contrapposto

quella normale o dell'ambiente: contrapposto a freddo). novellino, 3

ogni scotto più che fiamma calda. a. f. doni, 3-106: la

da i diretti raggi solari, siano potenti a mantenersi così lucidi e caldi, che

per la troppa sua focosità non sofferibile a bersi. parini, giorno, 1-68:

e con rutti la carne degli uomini a tocchi. / sotto la molta cinigia

ai polsi ed appressò la sua faccia a quella di lei così ch'ella ebbe

tempo caldo, per riposarsi alquanto, a castello a mar se n'andò. bisticci

, per riposarsi alquanto, a castello a mar se n'andò. bisticci, 3-343

parve che dubitassi di non aver più a tornare, per quello che fece con

: gente traea... / usa a temprar ne'caldi alberghi il verno.

idem, 1-71: non è sì grato a i caldi giorni il tuono, /

tempo e loco, come gli asini a i quali il sole, particulare o principalmente

/ rotar quasi parea / molto vicino a terra il carro d'oro. d

già pronta, la culla calda. a tutto la nonna aveva provveduto; e

ambedue i paesi si è obbligati lungo tempo a vita sedentaria. nievo, 118:

da quella bevanda calda, io arrivai a compormi una bellissima febbre; tantoché quando

quando il signor lucilio capitò di lì a un'ora, la fame erami passata e

3-96: don silvestro prese ad andare a farsi radere anche lui, fra quelli

quelli che aspettavano la messa, e a scaldarsi al braciere per l'acqua calda

la stanza, e sulla tela cominciavano a sfilare le diapositive dei dipinti studiati.

.. uno si voltava alla scolaresca a commentare... non dico che a

a commentare... non dico che a volte non facesse colpo. era come

mutato mondo, con timida mano cominciò a cercare se alcuna parte trovasse nel corpo

tommaso di beffi e rocco furci vennero a contesa di destrezza nel colpire con una

, 103: se pur ti conviene usare a la villa, guàrti di non ti

in loro ragione niuna; anzi pare a catuno essere un re, e voglioro favellare

le chiabellate di dio; se giunghiamo a palazzo, ci parlerete d'altro verso su

loro un magno convito, nel quale a ciascun cavaliere pose allato una bella dama

fanno con diletto in alcun loco. a. pucci, cent., 67-53:

vol. II Pag.536 - Da CALDO a CALDO (40 risultati)

e, iscrissegli una invettiva contro a quello passo che dice summum bonum,

aggrada, / pur che si faccia piacere a rinaldo, / ché di servirlo son

caldo. boiardo, 2-8-52: avanti a gli occhi suoi vedea ranaldo / e gli

273: si fa beneficio singulare alla città a accendere ed infiammare gli uomini generosi e

infiammare gli uomini generosi e di spirito grande a farsi gloriosi con le operazioni degne e

de la gonfiata superbia dei doni, ciascuno a la somma bontà ricorso, là dove

, che voi gli farete da lì a poco riprovare per falsa fino a disdire il

da lì a poco riprovare per falsa fino a disdire il detto, e confessarsi tutto

pensato adesso. menzini, i-118: a chi di febo ne'bei studi è caldo

tutta di lei la immagine / dentro a la calda fantasia venir. alfieri, vi-54

dell'alta / tua maestade offesa: a me tu spiri / nel caldo petto un

giovane dal caldo animo esse si misero a recitare, ad alta voce, una

respinge; i fiocchi radi e leggeri svolazzano a lungo per l'aria aggirati dal vento

svaniscono, come le monachine quando vanno a letto. 6. figur.

. -uomo, donna calda: facile a eccitarsi sessualmente. cavalca, 19-284:

annunzio, iv-2-55: lori vegliava: a lui tra la lascivia segreta del novilunio

per freddo le coppiette, ed erano calde a bollore; si stringevano quasi non bastasse

, da un sincero affetto; ispirato a entusiasmo, a fervore, ad alto

un sincero affetto; ispirato a entusiasmo, a fervore, ad alto sentire (uno

/ li suoi con tanto affetto volse a lei, / che i miei di rimirar

partissi, / tanto che 'l popol comincia a star saldo. sannazaro, 4-84:

fece manifesto, aggiungendogli mille caldissimi prieghi a fine che il giovine si disponesse ad amare

animo. alfieri, i-220: in mezzo a sì calde e faticose occupazioni della mente

, invano / dolce rigore, ed a vicenda caldi / sproni a virtù.

rigore, ed a vicenda caldi / sproni a virtù. monti, iii-74: quanti

vittime di quell'ordine di cose, a cui tentarono di resistere, ma a cui

, a cui tentarono di resistere, ma a cui nulla più si poteva fare che

foscolo, sep., 149: a noi / morte apparecchi riposato albergo,

celebrato in lui, esita bene spesso a porvi mano, temendo di far guasti,

osservazioni, domande, che la indussero a spiegare, a discutere; e infine un'

, che la indussero a spiegare, a discutere; e infine un'esortazione calda

discutere; e infine un'esortazione calda a studiare, a seguir con fervore quella sua

infine un'esortazione calda a studiare, a seguir con fervore quella sua disposizione all'

di avere sempre avuto per lei, anche a quel tempo, frequenti slanci d'affetto

laggiù, nei neri scialli / parlano a mezza voce della morte, / sugli usci

bell'armi e il corpo / pronti a tal prezzo. 8. figur

cuoio antico, sparso di chimere pallide a rilievo... il cuoio aveva

di tono. da calda e profonda a un tratto diventava argentina e quasi stridula

, 2-30: con voce calda cominciò a leggere quelle pagine magniloquenti. 11

deledda, iii-692: in fondo, a destra, da una porticina aperta, usciva

vol. II Pag.537 - Da CALDO a CALDO (43 risultati)

ira. proverbi toscani, 361: a sangue caldo, nessun giudizio è saldo

: erano forse, sopratutto, atrocità a sangue caldo; nel vivo dell'azione e

1-1046): e dicendo queste parole, a mal suo grado le calde lacrime gli

. marini, xxiv-829: piangeva ella a calde lagrime la sua sventura e non

, i-79: essi [zelatori] piangono a cald'occhi sul deperimento giornaliero dell'antica

« sì sì! » rispose giuliano piangendo a cald'occhi. verga, 4-65:

appena compiuto, recentissimo. a. pucci, 3-229: e se pisan

, 122-3: avendo un dì perduto a zara ciò ch'egli avea, essendo

impeto del giuoco, andò con un coltello a trovare imo che faceva ai dadi,

disperazione in vecchiezza, che ci manda a casa del diavolo calde calde, come

, 4-27: perché uno che il soldato a far s'è messo, / mentre

così su due piedi mi accingerei caldo caldo a distendere la sceneggiatura d'una nuova '

'. monti, iii-326: spedisco a personelli colla staffetta di oggi la dedicatoria

gli occhi del principe. l'ho mandata a mejan calda calda questa stessa mattina.

prima sera, e caldo caldo correte a scrivere un articolo in lode mia. lambruschini

: l'educatore che scagli subito un colpo a punire calda calda la mancanza, ci

ha del miracoloso, s'egli percuoterà a sangue freddo, senz'ira, senza

, 5-11: i politici, pronti sempre a scodellar caldo caldo qualche autorevole sproposito,

(356): vattene, e di'a calandrino che egli si tenga ben caldo

, che s'appicca, / venir a diportarsi ha per usanza. / la stanza

se'frigido né caldo, io cominciarò a vomerti fuora della bocca mia. bruno

fredda, per mostrare d'essere indifferente a riceverla e a non la ricevere.

mostrare d'essere indifferente a riceverla e a non la ricevere. -pigliarsela,

prendersela calda: preoccuparsi vivamente, dedicarsi a una cosa con grande passione, con

: né che il notaio volesse più bene a lui che a'birri, né che

che a'birri, né che prendesse tanto a cuore la sua riputazione, né che

: né che il notaio volesse più bene a lui che ai birri, né che

sue antiche e costanti mire. mandò a dire a gertrude che venisse da lui

antiche e costanti mire. mandò a dire a gertrude che venisse da lui, e

da lui, e aspettandola, si dispose a batter il ferro, mentre era caldo

l'era caldo, di soppiatto aveva spedito a lecco un suo famiglio, dal quale

che non era compiuto il mese dacché a menico trinca gli era morta la prima

caldétto suspiro) parlando per lettera. a. neri, 37: di poi si

potentissima bevanda / ch'io ti presento entr'a quest'alberello / bell'e calduccia,

, che ormai lascia andare il mondo a sua posta purché non manchi la cena?

infra tutti costoro. -tosto. a. pucci, cent., 47-56:

tra le dure zolle, / e venga a mano d'un forese folle, /

folle, / che la stropicci e rendalati a pena, / dimmi se 'l frutto

dante, purg., 3-31: a sofferir tormenti e caldi e geli / simili

le corte, / dando di bene a ciascuno speranza. g. villani, 5-3

di state e grande caldo, bagnandosi a diletto in uno piccolo fiume chiamato il

m. villani, 2-44: dappoi a pochi dì fu il caldo sì disordinato,

: qui hae sì grande caldo che a pena vi si puote sofferire: che,

vol. II Pag.538 - Da CALDO a CALDO (36 risultati)

cavalcando ver l'india minore, / cominciomo a sentir caldi roventi, / su per

/ dal freddo al caldo e da sira a l'aurora, / dimmi ove adesso

costume / alcun rivo corrente, / venite a me dolente, / che d'ogni

nel conspetto degli uomini grandi e che a pensieri onorevoli abbiano la mente volta, si

che vengon di sopra, / portano a mori insupportabil caldi. bandello, 2-17

cicale, che in quell'ora facevano a gara, non mi lasciavano udire ciò che

scudi di quattrini, esso volendoli portare a correggio per alcune occorrenze sue, carico

, carico di quelli si mise in cammino a piedi, e per lo caldo grande

sotto terrestre velo, / quasi mortali a soffrir caldo e gelo, / e febo

gelo, / e febo degli armenti a guardia pose. galileo, 284: perché

al freddo, non al mondo, a cui pur serve la morte continua delle parti

la morte continua delle parti, come a l'animale quella del cibo. carletti,

dir meglio intemperie di quel paese nuovo a me che non aveva ancora provato né sentito

la materia del vuoto, la riduce a men luogo. magalotti, vi-152: datemi

donnicciuola sua amica si diede pian piano a camminare pel campo, a cianciare e a

pian piano a camminare pel campo, a cianciare e a prendere aria. alfieri

a camminare pel campo, a cianciare e a prendere aria. alfieri, i-124:

muto linguaggio: -che sugo c'è a farci correre? eppoi a questi caldi

sugo c'è a farci correre? eppoi a questi caldi! pirandello, 7-195:

soffoca dal caldo: / l'equatore è a due passi. gramsci, 78:

. pavese, 63: i ragazzi cominciano a giungere a sole più alto. /

, 63: i ragazzi cominciano a giungere a sole più alto. / non lo

luce de la lor gran civiltade son sufficienti a spengere ed annullar l'oscurità, e

caldo: in luogo ben riscaldato; a una temperatura elevata. canti carnascialeschi,

carnascialeschi, 1-335: voglion essere i ricci a stare in caldo, / l'un

orso, e venir la tentazione di correr a strappar le coperte dai loro lettucci e

moglie per vederli balzar dal sonno in camicia a quel freddo. ungaretti, ix-12:

ungaretti, ix-12: uomini intorno al caldo a veglia / chiusi sotto il lume a

a veglia / chiusi sotto il lume a petrolio nella stanza, / con 1

, » esclamai, « che mi riprovi a passare ». si raddrizzò e passò

« questo ti terrà caldo, quando verrai a lavorare; perché adesso bisogna aiutarci tutti

mai sala da ballo? » disse a ginia. « quei ragazzi sono tanto cari

del caldo del proprio petto, rendere a me più benigna. marino, vii-358

., 22-54: quivi mi misi a far baratteria; / di ch'io rendo

essere ridotto di ladroni suoi ribelli. a. pucci, cent., 39-59:

poi giunto per sua iniqua stella / a ber ne l'altra l'amoroso caldo,

vol. II Pag.539 - Da CALDOSO a CALEFATTIVO (55 risultati)

xv-28: sentii [me] vicino a porgere / il piè servo ad amor

il troppo caldo, / discorre di mandarmi a san vivaldo. cuoco, 1-35:

mostrato contro i rei, e quasi incominciava a sentir pietà di tanti infelici, i

i quali non vedendo condannati, incominciava a credere innocenti. cattaneo, iii-4-22:

, e narra calmo e meditativo, a modo di filosofo che ti dia l'interpretazione

, sicché si completavano correggendosi e fecondandosi a vicenda. manzini, 7-155: l'orchestra

che il caldo naturale di quella età a perdere comincia le sue forze. bartolini,

e favore di certi fiorentini, levarono a romore la terra di prato per sospetto

faenza alla chiesa, e che segretamente atassono a mantenere la difesa. a. pucci

segretamente atassono a mantenere la difesa. a. pucci, cent., 10-2:

'l popol fosse guasto e rotto / a caldo di manfredi e d'altri strani,

65-50: soldò molta gente, ed a suo caldo / fece ammiraglio di quella brigata

, con la virtù o col vizio, a caldo o a freddo).

virtù o col vizio, a caldo o a freddo). -in caldo:

per lo comune di firenze fu mandato a quello comune che rimandasse lo sbandito.

, / sì, di darlo il padre a me / sciolto, liber, vivo

dolce lume adombra. -lavorare a caldo: a fuoco. biringuccio,

adombra. -lavorare a caldo: a fuoco. biringuccio, 1-135: ogni

così ancor di rame, si lavora a caldo ed a freddo. d'annunzio

di rame, si lavora a caldo ed a freddo. d'annunzio, ii-182:

di vele e d'ormeggi, / bianca a piè di fulve montagne, / odor

montagne, / odor di fasciame unto a caldo / con pégola sevo e cerussa

confortato e riscaldato di far uffizio contro a coloro che tolsono detto scatizza, e che

, e che diedero caldo e favore a ciò. cellini, 663: e di

ciascun di loro un buon caldo, essi a seder si posero. grazzini, 2-196

e lavatosi le mani, si misero a tavola. -pigliare il caldo (

fuoco, mettendolo dentro [lo smalto] a poco a poco dentro acciò che non

mettendolo dentro [lo smalto] a poco a poco dentro acciò che non pigli il

dentro acciò che non pigli il caldo a un tratto. -essere, venire

(i-120): gli corre addosso a guisa d'un serpente / a chi presso

corre addosso a guisa d'un serpente / a chi presso gli passa quando è in

indifferente. fra giordano, 1-257: a dio di nostro bene e di nostro

di nostro bene e di nostro danno a lui non fa né freddo né caldo:

caldo: se tutti ci salvassimo, a lui non cresce gloria; se tutti andassimo

quelli di cielo e con gli angeli, a lui non scemerebbe gloria...

...: dunque le nostre opere a dio non fanno nulla. giusti,

per non affliggere gli altri si mette a fare il bravo è come uno zoppo

è come uno zoppo che s'impanchi a ballare il valz. beato chi non

né freddo. esso non badava neppure a quello che gli dicevano brancati, 4-154

mettere in piedi, seduta, coricata, a testa sotto e piedi all'aria.

uovo. -battere, fare due chiodi a un caldo: prendere due piccioni con

sottilmente pensarono di fare disfare due chiovi a un caldo col fuoco della guerra.

e'si potea con uno altro partito / a un caldo due chiodi insieme battere.

non solo che le note non servirebbero a nulla, ma ch'elle servirebbero a

a nulla, ma ch'elle servirebbero a male. non facendo esse che stemperare in

recate ne'versi, e venendo innanzi a voi intarsiate di citazioni la più parte in

farebbero nascere del loro autore? quello a un dispresso che, passeggiando sul corso

violenta]. nievo, 1-81: a brescia non arrivò che in sulle sei

. d'annunzio, ii-687: i cervi a bere / scendono ansanti nella gran caldura

dove le femmine cantavano nella caldu. a. comisso, 7-265: quella massa

moltitudine di suoi simili, pure entro a un chiuso. montale, 1-47: non

. sensazione acre, bruciante, dovuta a cibi o aromi che riscaldano. sassetti

cannella del zeilan] col suo calore a scottare il palato come farebbe il pepe,

.. le saranno sempre notabilmente nocivi a molte e molte altre parti. magalotti,

, ne succede spessissimo l'infiammazione. a. cocchi, 8-115: riscaldano [queste

vol. II Pag.540 - Da CALEFAZIONE a CALENDARIO (33 risultati)

età forse di quattordici anni, e accostandosi a messer valore, il cominciò a guatare

accostandosi a messer valore, il cominciò a guatare in viso, dicendo: « vo'

che sono minutissimamente cannuzze, che nascono a cespugli, le quali fanno gravi danni alla

alla terra, e non son buone a cosa che sia, e conviene estirparle e

e formanti fra loro determinati angoli; a un estremo del tubo fra due dischi di

multiple, appaiono disegni graziosi, variabili a piacere con la rotazione del tubo.

sul serio: sarebbe come se veniste a chiedere, se la gente si diverta

uomo di spirito passa il suo tempo a meraviglia, e vi vede per entro tutto

ingenua che la famiglia dell'artigiano manda a servire perché si procacci la dote,

fare delle evoluzioni così rapide che accennavano a vere e proprie esibizioni davanti alle facce

di giovani che saltando dalle macchine venivano a farle corona formandole intorno un vero e

, benché svariatissimo; e appare bello a seconda di quanto, chi lo considera,

dee venire undici dì più addietro, a ritroso del calendario e dell'anno.

niccolò copernico... fu chiamato a roma sotto leone x, quando nel concilio

emendazione del calendario ecclesiastico, facendosi capo a lui come a grandissimo astronomo. boccardo

ecclesiastico, facendosi capo a lui come a grandissimo astronomo. boccardo, i-400:

un piovano, che sfoderi il calendario a i contadini. tesauro, xxiv-51: per

, notati e disposti col loro ordine a mese per mese,... con

che gli era or letto or sedia; a capo al letto giaceva un piccolo calendario

protetto dalle tenebre se l'avea data a gambe, ringraziando tutti i santi del

dopo quel giuramento solenne, cambiar vita a marco mèola; lo vedemmo ogni domenica

chiesa e sentirsi la messa; lo vedemmo a passeggio in compagnia di preti e di

. redi, 16-i-12: evoè replichi a gara / quella turba sì preclara /

. annali. garzoni, 1-360: a queste tre specie [di storia] isidoro

sono i calendarii, i quali digeriscono a mese per mese le cose successe.

. locuz. -avere nel calendario: avere a noia, in fastidio. appi

calendario, / gli voglio in quanto a me tutto il mio bene. forteguerri,

. cecchi, 15-36: aver del calendario a fare una cosa. calendario è quello

., 2-10 (254): essendo a lui il calendario caduto da cintola,

son fermo lì: chi non è galantuomo a tutta prova, o sventoli una bandiera

un calendario buono per fanciulli che vanno a scuola: costringere tutti i giorni all'

(253): incominciò ad insegnare a costei un calendaro buono da fanciulli che stanno

un calendaro buono da fanciulli che stanno a leggere. -recarsi i calendari fra

vol. II Pag.541 - Da CALENDARISTA a CALERE (38 risultati)

in più dì in grande allegrezza. a. pucci, ix-408: e poi

199: in questi tempi, essendo presso a quel calendi che i senesi rinnovano la

ed altri signori suoi vassalli, che tutti a londra a calende di luglio si trovassero

suoi vassalli, che tutti a londra a calende di luglio si trovassero a le nozze

londra a calende di luglio si trovassero a le nozze e coronazione de la reina

marzo? i consoli sparuti / cavalcarono a lodi, e con le spade / nude

croce, i-3-4: e se si risolve a interrompere i suoi affari agl'idi,

(anche soltanto alle calende): a tempo indeterminato, a una data che

alle calende): a tempo indeterminato, a una data che non verrà mai.

intende / sian per partir de'greci a le calende. l. bellini, v-341

proprio interesse. bartolini, 15-245: a questi lumi di luna, occorre,

si chiama un operaio il lavoro va a terminare alle calende. -avere il cervello

. tassoni, 4-35: la testa a furio da la coccia fende, /

coccia fende, / e nel ventre a vivian la spada caccia. / il primo

1-22: perché i giovani è più agevole a ingannare che i vecchi, il diavolo

insieme: i quali, ritrovandosi insieme a cena una sera di calen di maggio

pensarono scontrarsi nella brigata de'cerchi e contro a loro usare le mani e i ferri

o pentecosta, / e sia intorno a lui sanza far resta, / dicendo che

far resta, / dicendo che già mai a la sua costa / non dormirà,

dì di calendimaggio nella città di marsiglia a un torniamento, e chi ne rimanesse

quei sentimenti che si possono anche affare a popolo libero: aveva i suoi cavalieri

che si aggiravano nelle strette vie intorno a forcella. d'annunzio, i-258:

al calen di maggio gli uomini attendono a tutt'altro che a cantare: « l'

gli uomini attendono a tutt'altro che a cantare: « l'è venuto maggio,

, calendula hortensis), con fiori a capolini raggiati, di colore aranciato,

donne, rescaldati da sua calente fiamma, a darse con le proprie mano acerba e

, la quale suol essere comune a quelli che fanno dei lunghi viaggi in

che attacca i marinai, si dà a divedere piuttosto la notte che il giorno,

tassoni, 7-46: che sapea tutto a mente il calepino. bracciolini, 1-12-27

cosa potranno fare coloro che si danno a poetare in una lingua [come quella latina

una piazza immensa fatta apposta per fermarcisi a cabalizzare, con in mano i loro

disse, « vi dò respiro fino a san michele. a partire da san

vi dò respiro fino a san michele. a partire da san michele, cento lire

). ant. e letter. avere a cuore, importare. uguccione

male! / già non ti cale a cui spegni la vita, / perché tu

qui, non genti accorte / veggio, a cui mi lamenti del mio male:

lamenti del mio male: / se a costei non ne cale, / non spero

verso l'oriente, / come dicesse a dio: « d'altro non calme *

vol. II Pag.542 - Da CALESELLA a CALESSE (68 risultati)

saluta, / non riguardate dentro a li occhi sui, / che è tal

al mio cor avvenuta, / ch'a l'anima non cal di star con lui

: amor vi guata, / a cui tanto ne cale, / che mai

o mortale, / sì come a cui del ciel, non d'altro,

ci conosco. de jennaro, 76: a che mi strugo a far sempre

76: a che mi strugo a far sempre immortale / questa legiadra in cor

tigre e d'orso? / a che di comendarla ognor mi sforso, /

123: questo tuo divo, a cui nullo altro è equale / rida la

, scribili [i versi], / a tal che poi mirando in questi

: veramente questa giovane fa bene a torsi marito, poi che a sua madre

a torsi marito, poi che a sua madre par che non caglia

, 2-1033: poi ch'io fui giunto a la magione antica / del padre

tardi) avisti, / ch'a quella maga, per più nostro male,

, per più nostro male, / tenerci a bada eternamente cale. tassoni, 4-68

ch'altri non fia de le tue glorie a parte. d. bartoli, 39-55

volessono o no, seco quivi erano a parte così del disonore come del sangue

/ or che sei mio bel nume, a te cal poco; / e pur

labbro / parole intesi di fanciulli, a cui / nulla cal della guerra. foscolo

que'prigioni? che l'amino? che a loro / caglia di lui più che

al visconte di beaucaire minacciante l'infemo a suo figlio aucassino ove non abbandonasse nicoletta

, un erpice o un rastrello; / a me non cale che testate avvampi:

. -essere in calere: stare a cuore. boccaccio, iii-3-13: o

boccaccio, iii-3-13: o palemon vieni a vedere: / vener è qui discesa

parlar, furon dilette; / or sono a tutti in ira ed in non cale

, mentre questi restano in non cale a coloro che più apprezzano quei c'

giamboni, 2-204: vostre ricchezze facea a voi molte cose mettere in non'calere

vostra non vo'faccia obbriare, né mettere a non calere lui, che tutto ciò

dica chi vuol, ch'i''l mett'a non calere. dante, conv.

fuori che la sapienza, avere messe a non calere. busone da gubbio,

: tu... hai potuto mettere a non calere le leggi. m

penserò. giov. cavalcanti, 94: a te, strenuo ed ottimo uomo,

, come ti demmo pieno mandato sopra a ogni ciascuno che di costà è nostro obbligato

; però che di costà poco mettiamo a calere: appresso a noi vi vogliamo

di costà poco mettiamo a calere: appresso a noi vi vogliamo. bembo, 2-15

poneva in non calere, o veramente a non cale, o ancora a non colente

o veramente a non cale, o ancora a non colente. guarini, 358:

del suo lesmo il vino, / a trincar si mettesse il vin toscano; /

mettesse il vin toscano; / ché tratto a forza dal possente odore, / post'

mettono in non cale il decoro, a proporzione di quello che esigesi per giungere

argo, ei dà barbare morte / a chi dà lor la tomba. manzoni,

la martinella eresi rimessa in ginocchione dinanzi a san rocco, come se nulla fosse stato

di queste papere. -che a dio caglia: piaccia a dio.

-che a dio caglia: piaccia a dio. pallamidesse, v-302-13: ché

spada gli vaglia, / e c'a dio caglia sì che sia vinciente.

voi non mi gittiat'e non calere. a. pucci, cent.,

, carrozzieri e calessanti sudditi di s. a. r.... fanno

si vieta pertanto e si proibisce a tutti ed a ciascheduno de'suddetti vetturini,

e si proibisce a tutti ed a ciascheduno de'suddetti vetturini, carroz

o senza mantice), per lo più a due ruote e tirata da un

: io non ho preteso né che vada a cavallo, né che vada in

con la spesa intollerabile d'avere a noleggiare due o tre volte la

o tre volte la settimana calessi a vettura o cavalli di posta.

4-237: un calesso era pronto a lor mestiere. / apparve di titon

749: tutta la mascherata era a cavallo o sopra carri vagamente inventati

: spedì una guardia di dugentoquaranta uomini a cavallo... per condurlo salvo a

a cavallo... per condurlo salvo a parigi. fu consegnato a essi il

condurlo salvo a parigi. fu consegnato a essi il giorno 22, cacciato in un

ora mi dispiace di non poterti scrivere a lungo come vorrei. nievo, 1-147

d'amore. dossi, 81: a mezzo il cortile alcuni paesani s'affacendàvano

il cortile alcuni paesani s'affacendàvano intorno a due tarchiati ponies e a un calesso

s'affacendàvano intorno a due tarchiati ponies e a un calesso. « dove si va

cavallante. e la vecchia: « a montalto ». « dio! come fanno

un calesse col mantice e una cesta a due ruote. cicognani, 3-55: davanti

sottili. soffici, 1-124: in capo a qualche ora, dài, picchia1 e

ora, dài, picchia1 e mena a forza di spinte e di puntelli,

. calessino, calessina. l. a dimari, 47: vuol comodo l'albergo

sé in un calessino, lo condusse a un altro filatoio, discosto da quello forse

batti il paese in un elegante calessino a doppie suste. pascoli, 547: avanti

vol. II Pag.543 - Da CALESSERESCO a CALIBRO (27 risultati)

, autorità locali in calessino, e a piedi i soldati. pratolini, 2-13:

brio, e sbeffarmi ora come condannato a sì umiliante lentezza. pananti, i-90

. kalesche (nel 1604), a sua volta da una lingua slava (cfr

, abbrividando dello spavento, mi vennero a raccontare il fatto e mi scongiurarono a

vennero a raccontare il fatto e mi scongiurarono a partir subito, per tema che a

a partir subito, per tema che a quel settuagenario bran- dilone non venisse anche

non venisse anche il ghiribizzo di far tagliare a pezzi i muli, i calesseri e

[pezzo] di simile pietra fatto a foggia di breccia, cioè di scappiuole quasi

,... legate ed imprigionate dentro a sottili lamine di quarzo.

dal cielo i motori, e vanno a calettare nella parte anteriore del telaio.

corteo i bolognesi lo videro dondolare così a ogni passo dei portatori, e che

c. dati, 3-114: una sera a cena comparve un pinocchiate, diviso in

della cosa calettata; è qna commettitura a dente e canale. * calettatura in terzo

canali dell'altro pezzo. * calettatura a coda di rondine ', così dalla

, sf. bot. erba annua (a grosso cespuglio, molto ramificato) della

bilancia, domattina di levata vorre'andare a far du'cale a bocca di rio per

di levata vorre'andare a far du'cale a bocca di rio per vedere se mi

: i giovanotti d'oggigiorno... a restar sempre nella bambagia attaccati alle sottane

calia il giorno della nascita di s. a. s. fagiuoli, 1-8-30:

cadiva stagni, docum. nel 1282 a venezia, col senso di * polvere,

letter. proprio di calibano, simile a calibano (per torrida bruttezza)

. linati, 30-180: ma a mezzo aprile son già in tanti [

acciaio. redi, 16-v-145: a questo effetto io ho trovato sempre opportuno

la calibrata previsione di quanto sarebbe accaduto a passeggiata finita. calibratóio, sm

delle armi da fuoco (e serve a distinguere e a classificare le artiglierie).

fuoco (e serve a distinguere e a classificare le artiglierie). galileo,

, o fonditore, ha voluto inventare a capriccio nuovi calibri e nuove dimensioni.

vol. II Pag.544 - Da CALICANTACEE a CALICE (40 risultati)

di cannone di quel tale calibro: 'a destra rimbombarono d'un tratto i grossi

le scheggie dei piccoli calibri cominciano veramente a diventare cattive. bocchelli, ii-107: dicono

che si producevano come temporali e terremoti a capriccio. 3. per estens

per gli asparagi, spremilimoni di vetro a corona dentata, ferri a uncino e

spremilimoni di vetro a corona dentata, ferri a uncino e a cucchiaino raspante per estrarre

corona dentata, ferri a uncino e a cucchiaino raspante per estrarre la medulla dall'osso-buco

, fra questi ch'egli giudica superiori a tali poveri latini, uno sperone speroni,

sferiche di piombo (di diametro uguale a quello della canna del fucile) che

nella origine di questa parola, che a ogni modo non è punto evidente,

sdrucciola. la prima, più antica, a poco a poco ha perso terreno e

la prima, più antica, a poco a poco ha perso terreno e ora si

piante dicotili dell'ordine policarpiche: arbusti a foglie opposte, intere, il cui fusto

, alto da 90 a 120 cm, a forma di cespuglio,

a 120 cm, a forma di cespuglio, con foglie ovali

, che fiorisce d'inverno con fiori a tepali esterni gialli e interni rosso porpora

, e mandano un odore soave analogo a quello del giacinto d'oriente. d'annunzio

donna... un tempo seduta a ragionare presso la finestra bassa nel profumo

ótv&ot; 'fiore '('fiore a calice '). càlice1, sm

e rendette le grazie, e dettelo a loro; e bevettero di quello tutti.

. marino, 5-44: quando toma a portar l'amato paggio / il calice d'

leggier fattone un saggio / il porge a lui. redi, 16-i-30: né

benevolo, / com'oggi ch'io libo a l'amico / pensando i varchi de

sua fontana. -a calice: a forma di calice. panzini, i-545

panzini, i-545: pulì il bicchierino a calice, lo fermò sul vassoio di

mistero vegetale e palpito. / le corolle a calice merlato / gialline appena viola /

bicchieri di un cristallo fine e antico, a calice, e un tovagliolo.

/ e 'l sangue di cristo si vend'a giumelle, / e croce e spine

messa. carducci, 477: cavalca intorno a l'avel tuo, voi tòro,

par roba rubata, che tutti fanno a chi piglia piglia. pascoli, i-266:

: 11 sacerdote alzava l'uomo a dio; alzava in un calice il

9-70: quello che faceva sempre impressione a remigio era tatto di versare l'acqua

baleno. 3. figur.: a esprimere un'esperienza dolorosa, una profonda

una profonda amarezza che si è costretti a sopportare. -bere il calice fino in

la grazia particolare ad un uomo gli dà a gustare il fiele del suo calice e

pacifica il nostro cuore, e si viene a disporre dolcemente a portar con più lena

, e si viene a disporre dolcemente a portar con più lena il peso delle

qual risposta credi tu ch'io abbia fatta a questa crudele villania? nessuna, affatto

villania? nessuna, affatto nessuna. avvezzo a bevere da molto tempo questo calice d'

il deliziarsi nel sangue, il gustare a sorsi tutto il calice della vendetta, il

: consolati, teresa; quel dio a cui tu ricorri con tanta pietà,

vol. II Pag.545 - Da CALICE a CALIDONIO (25 risultati)

anat. calici renali: i tre condotti a forma di imbuto che portano forma dalle

. -ant. membrana dell'utero (a forma di calice). lorenzini,

membrana, perché è simile e corrispondente a quella che nelle galline yacquapendense, yarveo

. ant. pezzo di legno duro, a forma di calice, che si pone

chi di voi / porgerà più pronto a noi / qualche nuovo smisurato / sterminato calicióne

cfr. varrone, 5-127: « calix a caldo, quod in eo calda puls

: parlando si era di nuovo avvicinata a lui, e gli tendeva le belle braccia

adottato da quando la contessa si era stabilita a firenze in omaggio all'insegna floreale della

la terra, e dalla natura coperta a guisa di bossoletto con maravigliosa industria. in

totalmente un paradosso, mentre farete riflessione a quelle tante sorte di galle, di gallozzole

[licheni], le caficiee, visibili a stento ad occhio nudo, si rivelano

, ecc.): con ricettacolo a capocchia peduncolata e tallo crostoso o polverulento.

vo'sotterrarvi infin sopr'al ciuffetto. a. f. doni, 3-98: finisco

calicità, sf. letter. l'essere a forma di calice. leopardi,

* sasso 'e 8w [i. a * casa '. calicòfori, sm

, in colonie: lunghi da 2 a 30 cm, privi di pneumatoforo.

fin'in calicutte se tu vuoi senza a pena accennar la contrada, o la casa

se bene lava poi la bocca; a chi l'usa, buona e saporosa,

aggiunta più tosto riscalda, che se a caldezza calidità fosse giunta. marsilio ficino,

chi la reggesse, non verrebbe insino a te. tasso, n-iii-1105: l'

elementi leghi con bell'arte, / a proporzione di noveri estensi, / ch'

proporzione di noveri estensi, / ch'a certa concordanza gli comparte; / sì che

col secco osserva pace, / congiunti a * nostri corporei sensi. bencivenni [crusca

de jennaro, 78: l'aspido ch'a salvar fui presto e vago, /

calidonio: animale mitologico inviato da artemide a devastare il territorio di calidone (e fu

vol. II Pag.546 - Da CALIDRA a CALIGINE (25 risultati)

addetto alla custodia dei depositi di materiale a bordo delle navi. = deriv

di hoccata cane imperadore de'tartari, a richesta e ammaestramento del re aiton d'

saracini del mondo, cosi come a roma il papa di tutti gli cristiani.

, 15-96: quivi lo trova che disegna a fronte / del calife d'egitto

bombardando il curio 242 con particelle a). =. dal nome

(formata da una suola ferrata a cui erano cucite le strisce di

e i pilei, e devi fare a tuo modo? ma guarda pur ch'io

d'oro, che gli rigiravano [a montezuma] il piè con parte della gamba

isidoro, 19-34-12: « caligae vel a callo pedum dictae, vel quia ligantur »

, come resistere per cinque ore di seguito a reggere la barra del timone in sussulto

zani de'nostri tempi. g. a. papini, prefaz., 13:

alzato sopra due ordini di logge con archi a tutto sesto, certe colonne di sentore

li suoi occhi,... cominciò a usare del l'olio.

, co'le ciglia aguzze, facendo a quelle ombra colle mani, e riguardare

. d. bartoli, i-460: dietro a questo [ronzio], un come

l'uno e l'altro ugualmente spaventoso a vedere: poi una cenere così densa

torrenti di cocentissimo fuoco, che rovinosi a precipizio giù per lo pendìo, e per

il paese. monti, 17-818: a lui, cred'io, / ancor non

eguaglianza i gruppi dei pali, simili a una processione di monaci per un cammino

nero, la città cercava di rimettersi a dormire, finché veniva un nuovo allarme.

verità, che dir la vogliamo, che a noi bene intesa si dimostra,.

la volontà... non è a fatto immobile al male, ma difficilmente è

che annosa / siede su gli occhi a le misere genti? cesarotti, ii-360:

il freddo che nei camino preso aveva, a lato a la sua donna in letto

che nei camino preso aveva, a lato a la sua donna in letto si corcò

vol. II Pag.547 - Da CALIGINOSITÀ a CALLAIA (33 risultati)

caliginosità di quella aria infernale, apparse a gli occhi di dante alquanto più vermiglio

caro, 12- i-154: truovo infino a ora che giunone è descritta con una

purpurea luce oh! come allegro / a sinistra ridendo il ciel balena, / come

tutte le finestre spalancate nell'afa, simili a tanti buchi neri, le croci dei

che la caliginosa ignoranzia dell'uomo abbia a imponer legge alla divina sapienzia. tasso

lucerna sostenere nel caliginoso tempo che successe a gli apostoli. c. dati,

, diamo fuoco ai nostri innumerevoli becchi a gaz e incendiamo tutto il combustibile rimasto pur

plausibili. -in senso mistico, a indicare l'ottenebrarsi della mente umana a

a indicare l'ottenebrarsi della mente umana a contatto con i misteri divini.

che, con continua sollecitudine, stavano a battere i durissimi ferri alle caliginose e

mentre l'un'oste e l'altra a ciel sereno / libera altrove combattea. pascoli

ai bastimenti, ai bragozzi che navigano a tentoni verso il mare aperto.

. mediev. calimanus * pomo '(a venezia, secolo xiv).

. marin. grosso paranco multiplo, a sei capi (per sollevare grossi pesi)

composto di due grossi bozzelli o taglie a tre raggi e di una corda,

tutti gli altri raggi, e serve a tirare e a sollevare de'grossi pesi.

raggi, e serve a tirare e a sollevare de'grossi pesi. tommaseo

]: * caloma '. grosso paranco a sei o quattro cordoni con un bozzello

lat. mediev. calise [r] a e charizea (documentato nel sec.

in lombardia, le quali volevano per a pisa; e perché il cammino di costà

cadis (docum. nel 1352), a sua volta dal provenz. cadis,

la toppa », / diss'elli a noi « non s'apre questa calla »

. pure la notte si mandò due fanti a piè a alzare la calla, e

la notte si mandò due fanti a piè a alzare la calla, e stette alquante

con fusto sotterraneo rizomatoso, foglie astate a lungo picciolo inguainante alla base, infiorescenza

lungo picciolo inguainante alla base, infiorescenza a spadice giallo eretto, contornato da un'

calla. calvino, 1-22: si mise a girare tra le calle. erano tutte

, donde si passa da un luogo a un altro, come sarebbe da una via

132: da vederne uno [ulivo] a vedere poi la macchia della vigna,

aperta, ecco ch'io veggo / a torme a torme fuor d'ogni callaia /

ecco ch'io veggo / a torme a torme fuor d'ogni callaia / sboccar le

sacco in spalla, io presi allora a salire per l'irta callaia cretacea, che

selva con i rovai che sibilavano, a gruppi di serpi, il nembo, come

vol. II Pag.548 - Da CALLAIOLA a CALLE (48 risultati)

ant. strada, via cittadina. a. pucci, cent., 19-5:

, intento; mezzo, espediente. a. pucci, cent., 89-20:

, impiastrato... questo capitolino a sproposito, per uscir con manco disonor

male è, che io non credo a mille miglia di miglia d'essere arrivato

le callaie, la faccino traboccare presto a coprire chiunque vi sia sotto a vedere

presto a coprire chiunque vi sia sotto a vedere sino al ginocchio. targioni tozzetti,

una callaia aperta / da potervi ritrarre a salvamento. -aspettare alla callaia:

pulci, 15-44: sempre ove a te paia / la mia persona,

m'aspetta [il saracino] a la callaia, / vedrai che la tua

! -ritornare alla callaia: tornare a proposito. burchiello, 91:

.. donde si passa da un luogo a un altro, come sarebbe da una

la gola unsi / con un pollastro, a cui le caliamole / si teser per

nieri, 120: noi èramo lì fuori a sedere dopo cena a prendere il fresco

noi èramo lì fuori a sedere dopo cena a prendere il fresco, quando, eccoti

gente in su quel calle, / prima a vedere e disegnar si posa, /

: né sia persona che gli abbia a impedir o disturbare queste commodità dalla casa,

bartoli, i-437: un dì, tutto a caso, mi vennero messi gli occhi

alzata gli fea trinchetto sul capo ventoso a sembianza di nave d'alto bordo,

andava lentamente tronfo, premendo con passo a compasso que'calli erbosi. alfieri,

d'usbergo ergesi il crudo / fantasma a guardia del tremendo calle, / pari a

a guardia del tremendo calle, / pari a dirupo smisurato e nudo / cui batte

1-410: giunti presso a'guerrier, scesero a terra / e lungo il calle che

due sedenti / eserciti correa, vennero a prenci. manzoni, 298: per calli

le chiuse], ei venne; e a te si vanta / grande avviso recar

filo di sinopia, e bisognava aspettarcelo a cagione dei calli infernali, del buio

settentrionale del cratere primitivo cangiato nel lago a cui sedi dà il nome. sbarbaro,

di rose, fui nottetempo... a san martino, tutto orti, dorato

da sezzo, per isdrucdolevol calle, a santo fruttuoso. -far calle:

straparola, 2-2: con esso lei cominciò a menare una danza, facendosi far calle

menare una danza, facendosi far calle a coloro che s'appressavano per rimirarla.

. tasso, 10-28: e presono a piedi insieme il calle / ne la

amici le toglie, proposi di gridare a la gente che per mal cammino andavano,

svia / per torto calle gli uomini a cercare / quel che ciascun per natura disia

introduce un altro dannato di simile peccato a palesarlo. savonarola, 17: al

tuo deliberar. marino, 5-9: volge a tergo lo sguardo e mira e spia

rolli, 588: la numerosa e a gli avil simile, / che il ciel

giorno, ii-951: lor volumi famosi a te verranno / da le fiamme fuggendo a

a te verranno / da le fiamme fuggendo a gran giornate / per calle obliquo,

/ per calle obliquo, e compri a gran tesoro. mascheroni, 836:

. monti, x-2-198: nell'arduo calle a cui t'esorto vedi, / vedi

ignudo e solo / per novo calle a peregrina stanza / verrà lo spirto mio

il calle. caro, 8-471: seco a pari i da l'un de lati

per addietro andar usato / pe'cieli aperti a lui splendienti, / i lumi dicemea

. ariosto, 39-14: muo- vonsi a par duo turbidi torrenti / che nel cader

ch'è una calle di vento che dura a soffiare tre e quattro mesi continui.

gozzi, 1-97: la calle del forno a san polo è quale io la descriverò

intanate, e quando la stagione comincia a migliorare, escono a guisa di lucertole,

la stagione comincia a migliorare, escono a guisa di lucertole, e portate fuori

vol. II Pag.549 - Da CALLETTA a CALUMO (39 risultati)

vi si pigia e le voci giocano a palla fra le alte muraglie. borgese

alte muraglie. borgese, 1-36: a venezia, tra i palazzi che parevano cariati

pecudum inter montes angustum et tritum, a callo pedum vocatum, si ve a

a callo pedum vocatum, si ve a callo pecudum praeduratum ». callòtta

11-285: io prego il diligentissimo autore a farmi grazia d'indicare quali sieno, ed

non dicano: -callidamente li menò loro a farli morire ne'monti. palmieri [

nome della città laboriosa era '•tato issato a guisa di stendardo mendace) sulle antenne della

particolari, d'ogni dispositivo più adatto a invescare e a giocare l'avidità e la

ogni dispositivo più adatto a invescare e a giocare l'avidità e la dabbenaggine dei

guai. d'annunzio, ii-600: ma a te vanno i miei sospiri, /

te vanno i miei sospiri, / a te, ombra del monte circèo / letifera

più comune è il genere calliphora (a cui appartengono i comuni mosconi della carne

l'ometto in vetrina: dalle lenti a stanghetta solleva la fronte aggrottata, alza il

fronte aggrottata, alza il dito didattico a richiamo del callifugo. = voce dotta

di lampedusa, 47: se ne andò a rimestare fra gli enormi registri. in

calligrafìa, sf. l'arte che insegna a vergare i caratteri secondo regole di eleganza

l'esercizio della calligrafia è utile anche a chi non mira a farsi calligrafo di professione

è utile anche a chi non mira a farsi calligrafo di professione: quell'esercizio

produrre l'effetto di formare la mano a una scrittura anche ordinaria e andante,

, e rende le scritture più facili a contraffare. arila, 77: dicono

sicché ne'primi due esempi si viene a dire * bella bella scrittura ',

ha perduto il senso etimologico e vai press'a poco come 'scrittura'. sinisgalli,

anni fa, per ragioni professionali, a descrivere un banco scolastico: mi ci

, io posso supporvi dentro un contenuto a mio grado. poniamo che abbia riconosciuto la

. cecchi, 1-193: una calligrafia a duri, grossi bastoni verticali e a svolazzi

calligrafia a duri, grossi bastoni verticali e a svolazzi incerti e tremolanti come capelli.

decorativa, che col mare non ha a vedere niente. 4. scherz.

compiaceva di apporre la firma; adoperando a ciò un doppio paio di occhiali e

. esistevano pure nella villa, insieme a certe sue tavole di esercizi calligrafici, ove

un po'romantica e fogazzaroide, facile a sospirar de'tramonti e proclive agli esercizi

de'tramonti e proclive agli esercizi calligrafici a base di pascoli e chiesa di polenta

uno stilizzamento capriccioso e matematico, comincia a riportare tutte le cose sopra il suo

fa cadere e affastella in un cataclisma a inchiostro di cina, in una sterpaia di

l'esercizio della calligrafia è utile anche a chi non mira a farsi calligrafo.

è utile anche a chi non mira a farsi calligrafo. settembrini, 1-119: fatto

mio fratello peppino,... a lui affidai la faccenda di trovare un

scatola miniata di dentro e di fuori a custodia del calamaio di porcellana, dell'

dir. perito calligrafo: l'esperto chiamato a giudicare dell'autenticità delle scritture.

calligrafo: chi dal tribunale è chiamato a giudicare se uno scritto sia di mano del

vol. II Pag.550 - Da CALLIMORFA a CALLO (21 risultati)

dica che essendo più alta materia, a questa si convenga più alto stile.

canto arcano, / della diva calliope; a cui tutte / stanno dinanzi le future

natiche '. panzini, iii-55: a venere callipigia date due piedoni, e

l'ideale della callipigia, e si sottomette a un intenso dimagramento. = voce

pompeo magno furono e'primi che mostrorono a roma un animale chiamato chao e alquanti

morto sovra il compagno e quelle seco a terra fe'cadere, che si ruppe

di quei gatti che i ragazzi si divertono a calzare coi gusci di noce. panzini

bella al fisso polo. l. a dimari, 191: non calisto nel ciel

bot. famiglia di piante dicotili, a cui appartiene un unico genere, la

, molto forte (le termiti non riescono a intaccarlo), la corteccia ricca

di acuti dolori quando è soggetto a compressione). leonardo, 1-273

all'altro e caricavansi di calli. a. f. doni, 3-276: quelle

e sudare una camicia prima d'arrivare a quell'apparato. govoni, 2-1

e. gadda, 442: conoscevano a fondo tutto quanto li riguardava, le proprie

più soff ribile / quando è congiunto a penitenza il fallo. svevo, 3-782:

nelle ginocchio e ne'gomiti i calli a modo di cammello, gli quali avea

/ per i gran calli che han sotto a le piante, / non potrian bussicarsi

di catrame divertirsi nella noia della bonaccia a giocare con una cavalletta venuta a bordo

bonaccia a giocare con una cavalletta venuta a bordo con la verdura. pratolini,

si saldano le rotture delle ossa. a. cocchi, 8-150: tutte le

naturale ed al mutuo contatto, fino a tanto che le forze vitali producano in quel

vol. II Pag.551 - Da CALLO a CALMA (39 risultati)

ha della marra. -fare callo a una cosa: cicatrizzare una ferita morale

: angustia cotidiana quasi come uno callo a dolore face. -far callo: persistere

misericordia di dio, e di ritornare a penitenza a sua posta, o fa

di dio, e di ritornare a penitenza a sua posta, o fa calli,

abituare se stessi all'insensibilità morale, a non tener conto di consigli, critiche

il callo. -fare il callo a qualcosa: assuefarvisi, abituatisi completamente.

la pazienza, che facciamo il callo a tutte l'indegnità de la corte, o

povero diavolo, e se ne andò a fare il soldato senza tanti piagnistei, che

volte in vita sua, anzi quasi a ogni momento, in ogni luogo e in

-non avere un callo: essere pronto a fare qualche cosa, senza alcuna esitazione

, farò l'ubbidienza: / ma a battermela poi non arò un callo.

23-32: io vo'ch'ella mi porti a saliscaglia. / tu farai, innanzi

culo come le bertucce: restare seduto a lungo e a disagio. firenzuola

bertucce: restare seduto a lungo e a disagio. firenzuola, 756:

callo al culo come le bertucce. a. f. doni, 3-232: non

. doni, 3-232: non andava mai a messa né a ufficio, e le

: non andava mai a messa né a ufficio, e le prediche non gli facevano

: sia costretta l'acqua d'arno a passare tutta come per trafila per tre

travagliavo con la mia vela di randa, a ritrovare il filone d'acqua profonda,

ritrovare il filone d'acqua profonda, a spiare dove l'acqua fosse più bruna

più bruna, per entrare nel mio fiume a ormeggiarmi; ché più non sapevo il

plur. -chi). ittiol. pesce a scheletro cartilagineo del gruppo degli olocefali (

g. rosso, 1-15: a ristringere tutta quella callosità vale la radice

: un ultimo colpo di martello serve a schiacciare di lato le punte, facendole

e tu, bella bionda, attenta a dove corri! *, mormorava con un

esercitare le cose divine; e cominciollo a fare cherico, sanza sapere quasi leggere;

sue forze / frega il calloso cuoio a dure scorze. ariosto, 198: di

usbergo. d. battoli, 33-31: a queste due aggiugnete la terza sperienza,

palmi, l'altro, lungo fino a tre braccia. magalotti, 9-1-258: ai

. gozzi, 4-38: « moglie, a ragionar sincero, / alcun de'vostri

destra. nievo, 94: quanto a me la mia giacchetta era antica confidente

li destava colle mani pesanti e callose, a scapaccioni da smemorare. c. e

da lontano pensa e dice che siamo intenti a distruggere e non a edificare. è

che siamo intenti a distruggere e non a edificare. è un cervello più calloso

. 4. coriaceo, difficile a masticarsi. 5. sodo, duro

6-101: ma ben voglio levare il ruzzo a un tratto / a queste figurine del

levare il ruzzo a un tratto / a queste figurine del callotto. =

simintendi, 2-3-167: cominciai... a sentire la bocca mia divenire calluta.

402: per darele modo de lui mandarle a parlare, fe'corno le navi quando

vol. II Pag.552 - Da CALMA a CALMARE (29 risultati)

qui di messere, come ho caro a vedervi amorevole di me stesso. caro,

sassetti, 212: fummo fino a quivi accompagnati da venti grechi, che

. marino, 15-2: la calma a la tempesta alfin succede. carletti,

e non lassano mai la nave insino a che non sentono l'odore della terra.

ciel s'imbruna / siede sul mar che a poco a poco s'ange / una

imbruna / siede sul mar che a poco a poco s'ange / una calma che

una burrasca, perché espone il bastimento a mancare di tutto. pascoli, 28

fortune mie rivolga in calma? l. a dimari, 86: 11 mar di

sono tempi di calma e tempi torbidi, a cui nulla può mettere riparo.

. algarotti, 2-459: quindi salendo a questi colli in vetta, / ivi

le cure egre talvolta / van de'pensieri a intorbidar la calma, / o cara

/ o cara solitudine, una volta / a sollevar deh! vieni i miei tormenti

un asilo, e ritrovare in mezzo a noi la calma dell'anima e de'

riprese sorridendo, che si sarebbe ingegnato a raggiustare ogni cosa. carducci, 604:

, mentre i capelli gli si cominciavano appena a brizzolare. pascoli, i-395: ricordatevi

, / e sia bella, più tocca a nudo calma / e, germe,

indirizzar tutte le prore dei suoi navigli a la volta de le navi, che

laonde si rimise in calma e domandò a quei due chi fossero e con qual'

-calma! calma!: come raccomandazione a dominarsi, a non perdere la testa

!: come raccomandazione a dominarsi, a non perdere la testa. cassola,

agg. che arreca sollievo (a un malore, a una ferita, a

arreca sollievo (a un malore, a una ferita, a un dolore fisico

a un malore, a una ferita, a un dolore fisico, ecc.)

. - anche al figur. a. cocchi, 8-105: sono queste acque

g. bassoni, 1-72: il percorso a ritroso, fra il portoncino e l'

: la musica avria potere di accendere a voglia sua, e di calmare le passioni

, ii-97: intanto i romori scemavano. a poco a poco non udii più nulla

: intanto i romori scemavano. a poco a poco non udii più nulla..

1-423: calmammo il bambino, lo mettemmo a dormire nella cesta isolandola bene tutt'intomo

vol. II Pag.553 - Da CALMATO a CALO (33 risultati)

a guardar fisso il fiume, e: «

! par che sia arrabbiato ». a dì che rompa, » fece uno fra

con la particella pronominale). ritornare a uno stato di tranquillità, di quiete,

qua, sul canapè; non pensiamo a ciò, che accadrà fra poco. verga

. verga, 3-90: « sentite a me: vostro marito è una bestia ad

essere in collera col municipio, e a far tutto questo chiasso. ora si

, rispose la zuppidda, calmatasi tutt'a un tratto. « io non me

: aspetto dritto, immobile, davanti a quella porta chiusa, che l'ansito e

. veniva fatto d'implorare che ricominciassero a tuonare i cannoni, per pietà.

cominciò nel settembre del mcccic, e cominciò a calmare per la festa di s.

e sulla mia terra affricana / calmata / a un arpeggio / perso nell'aria /

del mare (che impediva la navigazione a vela). sassetti, 311

avviata, nostra... vieni a discutere con noi, una sera:

, in mano comunista, è arrivata a servire un terzo della popolazione; ne

mediev. callamerium 'misura tipo'(a venezia, nel 1271); e cfr

quale diventa un po'strano se trasportasi a stagione, a stato di atmosfera,

po'strano se trasportasi a stagione, a stato di atmosfera, come * serata

dell'eternità. deledda, iii-319: vanno a vedere la grotta della sirena..

e guai se non si fa presto a uscirne perché la sirena nascosta nella grotta

la sirena nascosta nella grotta si diverte a scuotere il mare mentre i visitatori son

e le oche,... tornate a galla dopo il tonfo momentaneo prendevano remigando

campana, 20: dalla vecchia taverna a volte che raccoglieva gli scolari gli piaceva

che dice tutto calmo, come se fosse a casa sua. 4.

sporgeva il capo dall'uscio, e rispondeva a ciascheduno: « sta un po'meglio

la prendeva calma, certo essendo pagati a ore. 8. locuz.

persona, / ma di malicia a meraviglia pieno, / e sempre in calmo

di vite, e vi prego a por cura di mandar limi...

pelasghi e degli etruschi, e a quel piccolo oriente che le colonie pianta

seguito nei lanifici per dare il lustro a certe specie di panni.

lustro ai calmucchi e altri peloni, cioè a quei panni a lungo pelo che non

altri peloni, cioè a quei panni a lungo pelo che non si cimano. ciò

gira il tuo grido, / porti a un prato radiche e pappi: / non

pananti, i-299: l'esser passati a sì grande astinenza /... /

vol. II Pag.554 - Da CALOCCHIA a CALORE (30 risultati)

, né l'assicuratore né il datore a cambio marittimo. 7. figur

argento, alla quale diedono il corso a soldi cinque l'uno, e chia-

11. locuz. -dare o prendere a calo: vendere 0 comprare qualcosa con

giusti, 2-64: tutti asciugano / bottiglie a scialo, / senza battesimi, /

/ senza battesimi, / né prese a calo, / che vanno e vengono

od altri lumi di cera che servono a illuminazione. prendere a calo: patteggiare

cera che servono a illuminazione. prendere a calo: patteggiare di pagare quel tanto a

a calo: patteggiare di pagare quel tanto a un dipresso che sarà consumato nell'uso

uomini, e le donne non van prese a calo: servirsene, pagare l'uso

-fare il calo: sottrarre una quantità a un'altra per ottenere la differenza di

peso. vasari, i-140: ed a conoscere ciò, bisogna, quando i

cose. fagiuoli, 3-6-198: a molte cose fai la tara e il calo

. -prendere il calo: incominciare a calare. buonarroti il giovane, i-268

scargamento de peccati suoi, divotamente serviva a quel tempio. tommaseo [s. v

y?) po <; (passato a significare in epoca cristiana * monaco ')

, 22-7: vuoi ancor tu esser colpevole a torto con esso meco e da false

interpretare e difendere in pisa / deggiate a vostra guisa, / e come piace voi

rei, e piovere a'giusti, e a * peccatori. s. girolamo volgar

marino, i-29: e mi fo arditamente a credere che [i fiori della poesia

perché s'impigne calogno- samente contro a ciò, che la semplice veritade sostiene.

, 'nero '(poiché il calomelano a contatto con alcali puri assume un bel

di beatrice da capraia, v-403-21: item a la calònica di san donato in

: avvenne che 'l detto patriarca ammalò a morte, e commise a uno messere

patriarca ammalò a morte, e commise a uno messere rinieri di firenze priore del sepolcro

suo cappellano, che 'l detto braccio mandasse a firenze, ma il capitolo de'calonaci

calonaco di camerino per la procorascone imposta a quello chericato per messer lo marchese. fiore

alcun'ora e vecchio chino: / a brieve motti, i'son d'ogni mestiere

fuori così serrato, gli parve essere a mal partito,... e stando

di onore era chiamato messer antonio. a. f. doni, 3-271: al

. ant. canonizzare. a. pucci, cent., 32-56:

vol. II Pag.555 - Da CALORE a CALORE (40 risultati)

reg- gione,... venghi a comunicar altrettanto di virtù di calore.

da i diretti raggi solari, siano potenti a mantenersi così lucidi e caldi, che

della sua sfera conviene moto retto per tornare a quella. d. battoli,

del calore scorre un certo spirito nutritivo atto a pigliar la forma e la sustanza di

aggiuntovi lo strofinare diviene più vigorosa. a. f. bertini, 2-36: cagione

. carducci, 620: l'albero a cui tendevi / la pargoletta mano, /

vii-680 (18-10): ciaschedun de'fuggire a la merigge, / quando 'l calor

esala al suo tutto, / né riede a noi, quantunque esca a dispetto,

né riede a noi, quantunque esca a dispetto, / ignorando ch'a gaudio va

esca a dispetto, / ignorando ch'a gaudio va dal lutto. d

calor naturale un'agitazione e bollimento che vale a disgiugnere, a dissolvere, a confondere

e bollimento che vale a disgiugnere, a dissolvere, a confondere in una massa

vale a disgiugnere, a dissolvere, a confondere in una massa eterogenea tutte le

.. e le rende prossimamente disposte a potersene separare il sottile dal grosso,

e ventricolo per rendere una qualche attività a quelle parti spossate, ancor che esse

spossate, ancor che esse fornente fossero bollenti a segno che i famigliari nel maneggiarle vi

: michele decise che avremmo fatto meglio a rientrare e a metterci a letto:

che avremmo fatto meglio a rientrare e a metterci a letto: non dovevamo disperdere

avremmo fatto meglio a rientrare e a metterci a letto: non dovevamo disperdere il nostro

d'onestà la donna mia, / ch'a lo calor superfruo contasta. lorenzo de'

, che io non trovavo la via a tornarmene a casa. parini, xix-9:

io non trovavo la via a tornarmene a casa. parini, xix-9: rapido

amerò con tutto quel calore che avanza a quest'anima assiderata e abbrividita. d'annunzio

/ li suoi con tanto affetto volse a lei, / che i miei di rimirar

: de la quale induzione, quanto a la prima perfezione, cioè de la generazione

giorni le strade ne bevono. ma a guardarlo e pensare che quel fango era il

se ne andava, veniva freddo anche a me. 7. figur.

algarotti, 1-495: niuna cosa metteva egli a fronte di un piacevole amico; e

che nel calor del vino, o standosi a crocchio, esce dal cuore del compagno

in carrozza, e mandò la cameriera a recarne un paio. pertanto, quando

fu sparecchiato, e ci siamo trovati a quattr'occhi, quel nuovo calore ci

, quel nuovo calore ci diede spirito a condolerci, non foss'altro, liberamente

liberamente delle angustie dello stato nostro, e a conferire tra noi due per venire a

a conferire tra noi due per venire a composizione. d'annunzio, iv-2-121:

naturale avidità di narrazioni mirabili, cominciava a parlare dei litorali lontani. 10

vivacità, premura; espressione intensa e a volte eccessiva di sentimenti; affetto;

appena svegliato questa mattina mi sono dato a tradurla, e se la versione mi

egregie prove ne'migliori studi si adoperavano a narrare agli artigiani e lavoranti così alla

'l calore che provien dall'affetto, a narrare, dico, qualche cosa della storia

calore. d'annunzio, iv-2-579: a quanti gli stavano da

vol. II Pag.556 - Da CALOREGGIARE a CALOROSITÀ (19 risultati)

presso e lo amavano era facile ricevere a traverso il cristallo della sua parola il

cordiali ed espansive, riuscendo per un istante a fonderne i ghiacci. pavese, 6-263

accresciuta celerità di polsi, da calore a cui precede talora il freddo, ecc.

cercato di rivedere angiolina perché voleva provarsi a parlare e pensare con calore. doveva

del domani. -a calore: a sollecitazione, a incitamento di qualcuno.

-a calore: a sollecitazione, a incitamento di qualcuno. a.

, a incitamento di qualcuno. a. pucci, cent., 9-64:

nel seguente anno / i pisani, a calor del re manfredi, / rupper la

il massimo grado di caldo; pervenire a grande entusiasmo; trascorrere un periodo di

: usciva il granduca quasi ogni giorno a piedi, e quando erano tempi piovosi a

a piedi, e quando erano tempi piovosi a cavallo, con pochissima comitiva, scorrendo

rivedendo i magazzini, e dando calore a negozio di tanta importanza e così malagevole

da bologna stavasi in punto d'andare a siena per dar calore all'armi contra

armi contra de'fiorentini. -saldare a calore: con la fiamma. cellini

cellini, 572: si debbe cominciare a saldare: la qual cosa e primi

e primi modi di saldare si domandono saldare a calore. 14. dimin.

e precisamente da 14, 5 °c a 15, 5 °c). -piccola calorìa

e precisamente da 14, 5 °c a 15, 5 °c).

fertilizzanti che una coltura lascia nel terreno a vantaggio della successiva; maggese.