il conto della spesa 'etiam 'fino a un minimo quadrante. speroni, 1-2-138
disse, ch'io non sia bastante / a castigar questi due gavinelli? / ché
raccontate nell'istoria esser soggetto propinquo e a punto quadrante all'imitazion poetica. saraceni
e concitatissima orazione..., a grandissimo gentiluomo e senatore quadrante. tesauro
tesauro, 2-289: avess'egli ciò fatto a studio o a fortuna, la divisa
avess'egli ciò fatto a studio o a fortuna, la divisa esser non potea più
capirà nella mente, per ridire / a modo sotto ben sonanti carmi?
arcivescovo di milano in genoa, allora a lui soggetta.. che chiude
è dubbio ormai che sui noduli fino a un massimo di due centi- metri la
. 4); hanno caratteristiche simili a quelle degli sciami dell'orbita della y
passaggi in prossimità di giove in seguito a perturbazioni causate da questo pianeta.
piana costruendo un quadrato di area eguale a quella di una figura data (e
cerchio per lo suo arco è impossibile a quadrare perfettamente, e però è impossibile
quadrare perfettamente, e però è impossibile a misurare a punto. paolo dell'abbaco,
, e però è impossibile a misurare a punto. paolo dell'abbaco, 2-123:
luce gli strali e fé parere / cari a marcello di sicilia i liti, /
etc., avremo i dodici pesi necessari a tendere di mano in mano le dodici
da fare. faldella, 15-58: mandano a casa dei vaglia, spesso in oro
oro sonante, che... serve a quadrare il campo o l'orto di
inglese westland ammette di non farcela più a quadrare il bilancio. -intr.
. p. levi, 5-72: a conti fatti, quel litro di zuppa in
quel litro di zuppa in più serviva a far quadrare il bilancio delle calorie giornaliere.
la propria vita, mettere la testa a posto. betteioni, i-io: poi
viste anche all'arte, si affretterebbe a quadrarla nell'attuazione di quel conflitto che
: questa [la libertà], congiunta a lui per la potenzia dell'uno e
testa di lei o di chi l'avesse a adoperare. p. levi,
canto e io da l'altro abiamo a stare -. la donna, intesa l'
perciocché, quando i'mi metto intorno a una tavola, 1'la sparecchio in
de'fabulosi, purché ei quadrino e sieno a proposito. galileo, 3-4-217: se
quadri quella del mosto, che, a pena è uscito dall'uva, fra quelli
, 10-217: non quadra né convien a donna esser animosa o coraggiosa nei pericoli
e dolente. bruno, 3-1119: a la natura intellettuale non quadra altra pastura
corporale. b. fioretti, 2-3-35: a un palagio reale molto più acconciamente quadrerà
spalle di un frate! ma avria quadrato a un bramino. cattaneo, v-1-45:
soddisfare; piacere, appagare, andare a genio. dolce, xxvi-1-358: son
i-204: venendo u giorno seguente il luocotenente a vedere i padri e parlare del luogo
rozzo, semplice e sottile, / che a me par sì gentile / chy ne
: io pago arcibenissimo: / se a lei non quadra, ella è padron
riuscire chiaro, convincente, persuasivo. a. manetti, 2-41: si diceva per
. leopardi, iii-73: questa ragione a me quadra e può stare che negli
c'è che non quadra. -apparire a posto, nel proprio ambiente naturale.
/ gli faceva da sfondo. ma a lui non quadrava. 12.
. 12. locuz. -quadrare a capello o a pennello: corrispondere,
12. locuz. -quadrare a capello o a pennello: corrispondere, addirsi perfettamente.
: corrispondere, addirsi perfettamente. a. f. bertini, 1-152: se
: se ciò fosse vero, vi quadrerebbe a capello uno scherzo d'un greco.
un greco. cesari, ii-339: quadra a capello, mi pare a me,
: quadra a capello, mi pare a me, la sua sposizione. nievo,
, i-vi-256: questi versi possono quadrare a pennello ad una tua amica che tu
amica che tu ami molto. -quadrare a quincio e a smincio: convenire agli
ami molto. -quadrare a quincio e a smincio: convenire agli uni e agli
agli uni e agli altri, adattarsi a chicchessia. f. f. frugoni
oh vi sono degli allusivi che quadrano a quincio ed a smincio! buona notte
degli allusivi che quadrano a quincio ed a smincio! buona notte, se per
: bisogna che le cose sieno fatte molto a sesto a quadrare li vostri appettiti.
le cose sieno fatte molto a sesto a quadrare li vostri appettiti. -quadrare
la testa, il cervello, la mente a qualcuno: aiutarlo, costringerlo, abituarlo
qualcuno: aiutarlo, costringerlo, abituarlo a riflettere, a ragionare. redi
aiutarlo, costringerlo, abituarlo a riflettere, a ragionare. redi, 16-i-25:
'quadrare la testa ': abituarla a ragionare. a taluni la matematica quadra
la testa ': abituarla a ragionare. a taluni la matematica quadra la testa,
l'indovinava... tutti giudicavano a roverscio, cercando per lei quanti trattenimenti
con evoluzione semantica da 'quadroi, a quarto. quadrarla, v.
, or quadrata- mente, or convessamente a molte facce ed angoli a punta
, or convessamente a molte facce ed angoli a punta di diamante. carradori,
e far forza da piegarle e voltarle a misura del bisogno. 2.
se stesso. 3. figur. a perfezione. f. f. frugoni
li abbia vissuti in parte quando fui a soldato e nei due anni successivi di richiamo
. 2. rete da pesca a bilancia. = dimin. di quadrato2
all'elevazione alla seconda potenza, vale a dire al quadrato; che è in
per es. un siluro, per incontrare a prora la minima resistenza da parte del
quadrettata o della stoffa ricamata o stampata a quadretti. pasolini, 8-292: se
per pezzo, ad idilli il mondo, a quadratini, a disegnetti ordinati. sbarbaro
ad idilli il mondo, a quadratini, a disegnetti ordinati. sbarbaro, 1-13:
ordinati. sbarbaro, 1-13: villanelle vestite a fe sta, le case
sta, le case fanno insieme una stoffa a quadratini, a ret- tangolini di tutti
case fanno insieme una stoffa a quadratini, a ret- tangolini di tutti i colori.
6-223: finestre piccole, dai vetri a quadratini. -in quadratini: in
: in pezzetti di forma quadrata. a. boni, 21: quando la salsa
alloggio in comune che i guardiamarina hanno a bordo delle navi da guerra.
p. cattaneo, cxx-215: se a le cortine che vengano intra baluardi di
ne diverranno troppo acuti e da resister male a le cannonate. scaino, xcii-ii-291:
: le scale si fanno diritte o a chiocciola: le diritte o si fanno distese
tre o quattro uomini febbricitanti stavano intorno a un braciere quadrato. venditti, 1-159:
con formidabile statile / regnavano i pedanti, a cui dinanzi / con boccacce e con
berretto quadrato, il quale tolse la parola a tutti gli animaletti filosofanti.
, 4-ii-277: per mostrare come si abbiano a rappresentare, negli oggetti o facciate,
. jahier, 216: non abbiamo detto a un altro popolo mai: dàcci il
, 6-212: renata si poneva così a mezza strada tra la madre e me.
temesse una mia reazione, si affrettava a riportare u discorso alla noia quotidiana.
pescatori negri e meticci che, come a san tomé, tuttora fanno il loro traffico
vita pratica e del bisogno della tentazione a momenti di infrangere la rigidezza delle regole
giornale d'ispirazione cattolica, che uscì a roma come organo dell'azione cattolica fra
mondo spontaneo e proprio, non più preso a prestito, occorre che la tragedia di
usare il 'quotidiano 'solo se assunto a categoria stilistica. p. capua
omini, la loro vita è quotidie a la preda di fiere salvatiche e più di
cespite im ponibile facente capo a ciascun contribuente (e si contrappone
prediale in sardegna non è assolutamente identico a quello che vige in terra ferma,
importo, ammontare dovuto dal singolo contribuente a titolo di imposta. dizionario politico,
stessa è stata assicurata (e in base a tale procedimento l'importo è costituito da
quotitativo, agg. che si riferisce a una quota di un bene, di
mazzini, i-796: se tutti si adoperassero a formare una lista di 500 individui e
avviso del 'memoriale 'da voi fatto a nome mio per non pagare la somma di
deputati provinciali d'ogni età, chiamata a verona solo per quotizzare il prestito dei
quattrini? -rifl. a. verri, 2-i-1-286: gli ammutinati si
... il governo, come rimedio a tanti mali, na imposto la quotizzazione
raccontò quello che aveva fatto durante restate a morutri. disse delle terre del sacramento
la frazione dell'uomo nel quoto portando a duemilacinquecentodue il dividendo ed approdando, così
. facciamo voti piuttosto ch'ella impari a trarre maggior profitto da'suoi sudori coll'
altri il palio non mi porti via / a la sfuggiasca, o il voi bisogni
o il nuoto, / vo'farmi innanzi a scandagliare il quoto / di quanta riman
elementi sono le classi di equivalenza rispetto a r. 2. porzione spettante a
a r. 2. porzione spettante a ciascuno dei soggetti aventi diritto alla ripartizione
col mio quoziente d'intelligenza io riesco a leggere circa settanta pagine l'ora in inglese
dei votanti per quello dei seggi attribuiti a una circoscrizione elettorale; calcolando quante volte
viene stabilito il numero di seggi spettante a ciascuna di esse. einaudi, no
p, già scritta con una gamba a destra nel greco occidentale e così passata
per lo più come fenomeni individuali dovuti a difetti organici (talvolta anche simulati o
e si 'ntende grammaticalmente: / per a dico animo, per m dico mosso,
lettere * n 'ed 'r 'a questo effetto dell'appia- strarsi con l'
lo stesso salviati che le due vocali a ed e femmine sieno, insieme colle
e femmine sieno, insieme colle consonanti a loro stesse appoggiate, sicché dir si debba
n. 2). -con riferimento a fogli di libri, di codici o di
, di codici o di manoscritti o a facce di medaglie o monete, è abbreviazione
variabili; poco numerose, sono invisibili a occhio nudo. 7. chim.
di soverchio mangia, di soverchio anche a bere..., divenendo allora di
dell'alfabeto le lettere insieme. g. a. papini, 55: l'ingegnoso
sentirà dalle finestre. / -come ho a fare? -un'altra cosa e forte
in sicilia il monte frumentario, e a genova il magazzino con mercato che era
cereali (in età medievale); a pisa indicava anche la tassa dovuta dai
raba (anche semplicemente raba): a genova, tassa pagata per ottenere la
uzzano, iv-160: se lo vuoi vendere a minuto [il grano in genova]
il grano in genova], si dà a vendere in rabba e aravi di spesa
. e padroni di formenti le rate a loro toccate per la rabba d'ogni città
stretta, su cui sono fissate da una a tre corde. = ar
e lo guardavo. ei tese il dito a un occhio. / lo vide lustro
d. e. i. la riconduce a un furbesco rab-'folletto ', in
uzzano, iv-160: se lo vuoi vendere a minuto [il grano in genova]
[il grano in genova] si dà a vendere in rabba... e aravi
di spesa... denari 6 a rabaiuolo che lo vende. rabana
grandi piante erbacee perenni, alte fino a 3 m e oltre, con grandi foglie
è una droga che contiene, oltre a composti tannici e ca- techina, un
è diffusa anche in europa, talvolta a puro scopo ornamentale, per le grandi foglie
empoli, 76: vengono i cini a vendere le loro mercanzie, cioè riobarbaro,
guicciardini, 3-120: da vinezia conducono a queste bande spezierie come gherofani, cannelle
... per se stesso basterebbe a rappresentar non solamente gl'incantesimi, ma
scienze fìsiche in toscana, 14-3-34: a dì 1 maggio avendo il medico portughese
medico portughese preparato l'acciaio per dare a sua altezza, composto con riobarbero et
di mal di stomaco, e sono stato a masticar del reobarbaro. algarotti, i-vi-66
di roba, tutte giovevoli quanto il rabarbero a purgar il mondo da'suoi vizi.
presso londra e che non è inferiore a quello delle indie orientali. de marchi
si era appreso [alla gallina] a una gamba: e il filo pareva questa
mi rivolgo, non con minor stomaco, a quei cervellini i quali dimandiamo spuzzetti e
due forme greche distinte hanno dato origine a numerose varianti (da pfjov deriv.
gialla poco solubile che si ottiene facendo reagire a caldo il rabarberone con l'acido iodidrico
, per guadagnare qualcosa, per giovare a un proprio interesse, per introdursi in
rabattino alipede, strizzando la boccuccia come a dire che lui in quella faccenda non
o di un alberetto di una nave a vela. stratico, 1-i-378:
., dalla setta ebraica dei caraiti a tutti gli altri ebrei, in quanto
, al surger ae l'aurora / uscirò a forza de le navi fuora.
. grazzini, q-299: ne increbbe a tutti, pensando verissime le sue parole,
, stavano già in sospetto e pensavano a guardarsi. 4. perturbato (
. diminuzione, abbassamento. a. f. gori, 9: nell'
. ivi non mantiene il tuono uguale a que'poemi dell'4 iliade ', né
più sotto mano, maneggiando le scritture a suo modo, in breve spazio di
le rabbassarono al di sotto della mediocrità. a. maffei, xc-180: tracotante!
per le corde per rabbassar la vela a poco vento. 4. intr.
stamengne e sargie e rabbatuto corte ^ a. statuto dell'università e arte della
peruzzi, 76: levammo ove dovea dare a libro rosso decino nel ccclxviii..
vaio del sale) gettano e recano a questo paese più di due milioni di scudi
che prestava alla svezia una porzione eguale a quella che per la sussistenza de'predetti
suoi infiammati con gli scozzesi per inchinarli a rabattere qualche cosa di questa loro domanda
svedese, appena ebbe campo di ricondursi a salvamento sotto l'ombra del grosso dell'
ci rabbatteremo non rado. -ritornare a gustare. fioretti, 2-49 (140
trovare il dolce gesù, ne rabbattersi a quegli suavissimi gusti spirituali dell'amor di
, che necessariamente bisogna fare, ridurmi a farlo al ottobre. tommaseo, 1-444:
sempre. girolamo leopardi, 2-82: a quel mio pigional che chiaman ciapo / ho
mio pigional che chiaman ciapo / ho speso a rabberciarli il posatoio / quasi una piastra
] che mutai tre anni sono. a. casotti, 1-1-78: voglio tutto il
gli scuri d'una finestra che cascava a pezzi. pascarella, 1-154: fra una
di tutto il vicinato. -con riferimento a opere letterarie, a discorsi, a
. -con riferimento a opere letterarie, a discorsi, a teorie o, anche
a opere letterarie, a discorsi, a teorie o, anche, a situazioni,
, a teorie o, anche, a situazioni, a problemi. b.
teorie o, anche, a situazioni, a problemi. b. davanzati, i-342
, fundanio, / sai rabberciare una comedia a modo. b. croce,
cose senza danni e senza fracassi, a furia di compromessi e di discrezione?
rabberciativo, agg. ant. che serve a rabberciare. varchi, v-632: ella
poca spesa in alessandria e non atti a novella navigazione. d'annunzio, v-2-446
l'aquilone già rabberciato. -con riferimento a opere letterarie, a discorsi, a
. -con riferimento a opere letterarie, a discorsi, a teorie. redi
a opere letterarie, a discorsi, a teorie. redi, 16-vi-263: per
di gesta, di cui sapeva, a memoria... certe sue versioni
nel suo nido. -con riferimento a opere letterarie. carducci, iii-10-333:
contemporanea è pur quell'anonimo commentator fiorentino a cui gli accademici della crusca dettero celebrità
'. al che non aveva egli, a dir vero, molti titoli il più
bell'e meglio. -anche con riferimento a opere letterarie, a discorsi, a situazioni
-anche con riferimento a opere letterarie, a discorsi, a situazioni difficili e complicate
a opere letterarie, a discorsi, a situazioni difficili e complicate. faldella
, e sopra tutto niente rabberciature « a uso della gioventù studiosa ». r
mio maestro '); fu rivolto anche a gesù, come appare in numerosi passi
intendarlo s'infinge / e al maestro su'a parlar prese: / « rabì,
rossa da rabbi cresciutagli nella trincea intorno a un viso fermo e netto...
carducci, ii-2-92: vi prometto che a chiacchiera soffocherò perez e metterò in un
dall'* ave rabbi 'che disse giuda a cristo nell'orto. =
sintomi eccitativi violenti, come l'impulso a mordere, a ferire se stessi e
, come l'impulso a mordere, a ferire se stessi e gli altri, a
a ferire se stessi e gli altri, a distruggere gli oggetti circostanti, ecc.
manifesta con sonnolenza, astenia, depressione a cui seguono in breve (102 giorni)
milza di pecora e da'all'uccello a mangiare. boccamazza, i-1-406: quando una
ne'dì caniculari:... a coloro che son morsi, quando hanno paura
gesuiti, / che vi venga la rabbia a quanti siete! goldoni, ii-371:
, e se non la fo mi sottopongo a ogni maggior tormento '. ghislanzoni,
del volto) e che può indurre a gesti scomposti, ad atti e a
a gesti scomposti, ad atti e a parole incontrollate, a esplosioni di violenza
ad atti e a parole incontrollate, a esplosioni di violenza verbale o fisica nei
» idem, inf, 27-126: a minòs mi portò; e quelli attorse /
scelto, i-121: voi n'andarete dinanzi a la reina eccuba... e
danni, quasi per doglia fu presso a convertire in rabbia la sua grande ira
spiana, / e dà in preda a le fiamme i culti luoghi. panigarola,
vilipendio che si faceva del loro sovrano, a grandissima rabbia si concitavano, ed a
a grandissima rabbia si concitavano, ed a mala pena potevano frenar se stessi che
mani il mio lavoro, lo feci a pezzetti. misasi, 3-82: basta,
collettive di violenza (anche nell'espressione a rabbia di popolo). cicerchia,
, xliii-340: -quest'uomo 'l qual voi a me aduceste, - / disse pilato
me aduceste, - / disse pilato a quella prava gente, / -exami- nato
governatore di napoli ed il figliuolo suo a rabbia di popolo lacerati. nievo, 387
iii-3-328: in conspetto a danton, pallido, enorme, /
.. non poteva raccoglier lo spirito a formare intera la parola alla risposta.
un cardinale tutto rabbie e lascive. a. tabucchi, 5-20: a volte taceva
lascive. a. tabucchi, 5-20: a volte taceva per giorni e giorni,
il mele, esse ave lo cominciano a pungere, onde lui lascia il mele
vive e zelosia / che ad ubedir a tufi i sui comandi, / in cercar
, lo trovò come di prima poco a lei amorevole, laonde la donna colma
così odioso il vivere che non fece a poco arnoldo suo scudiero in disporlo a
a poco arnoldo suo scudiero in disporlo a coricarsi per farsi medicare. c. i
'l voler giusto / del suo gran vincitore a scior ne l'abbia. cesari,
con la consolazione di veder la chiesa venuta a tal vitupero? massaia, iv-75:
? massaia, iv-75: il maligno va a rodere la sua rabbia nel cupo regno
sopportare lo avere perduta la libertà, diliberò a un tratto liberarsi dal fastidio de'grandi
questo potrebbe simbolica- mente servire per documento a chi signoreggia popoli di non si fidar
lor mansuetudine e pazienza che li riduca a disperazione, perché questa è una rabbia
alfieri e di foscolo non abbiano giovato a fomentare -parlo dei più altra
-. e di rabbia si puose a. ssedere in sulla cassabanca. domeniche
intendendo niente, su quella bozza cominciano a ragionare e darmi precetti ed insegnamenti ed
me lo dico io stesso, quantunque, a dirtela, io ci abbia adesso un
, mangiare rabbia, con riferimento sia a stati di violento e manifesto turbamento emotivo
violento e manifesto turbamento emotivo, sia a passioni più durature e contenute, sia
passioni più durature e contenute, sia a stizza, a disappunto.
durature e contenute, sia a stizza, a disappunto. bandello, 1-27
bandello, 1-27 (i-358): tanto a sentir nomare colui che acerbamente ornava se
di rabbia. tansillo, 1-38: mirando a l'opre lor, di rabbia bollo
rabbia bollo. / erano santi, a fronte a questi, credo, / stefano
bollo. / erano santi, a fronte a questi, credo, / stefano marra
que'dispetti della sua guardiana, andò a cacciarsi in un angolo della camera, e
nascosta tra le mani, stette qualche tempo a divorar la sua rabbia. leopardi,
: noi subito accettammo la sfida: giunti a breve distanza ci lanciammo gli uni contro
barione e levolsi in collo per gittarlo a terra. aleardi, vi-543: 1 rapitor
nemici della cattolica romana religione, pose fine a tutta la tragedia. -accanimento con
con tanta rabbia che fu costretto fuggirsene a serse re di persia. 8.
cominciarono i nostri antenati dopo il secolo xii a provare la rabbia de'tiranni. pindemonte
i-290: quadrato, inteso il tradimento fatto a mitridate e regnare i traditori,
va filosofia, / fa la ruota a scuola e per la via, / tira
le dottrine de'santi, fece animo a lutero di strapazzarle, non rivolse mai
per rabbia, per divorare chi innanzi a lui venisse. sacchetti, 212-44:
[i lupi], / che a mezzo il giorno vengono a l'ovile /
/ che a mezzo il giorno vengono a l'ovile / e spesso nrhan l'
agnel tolto di mani. / troverem freno a questa rabbia vile. f
del cammin sì poco pilia / dinanzi a me, toscana sonò tutta; / e
, toscana sonò tutta; / e ora a pena in iena sen pispiglia, /
rabbia fiorentina, che superba / fu a quel tempo sì com'ora è putta
cristo. ariosto, i-iv-406: ti fo a saper che la tua emilia / è
del letto del marito e di venirsene / a ritrovarti in casa. pasqualigo, 457
dela luxuria che me arse semeiantrementre conforta mi a seguer et a far questi fati.
arse semeiantrementre conforta mi a seguer et a far questi fati. boccaccio, dee.
. disse: « vedi, calandrino, a parlarti come amico, tu non hai
come calandrino udì questo, dolorosamente cominciò a gridare e a dire: « oimè
questo, dolorosamente cominciò a gridare e a dire: « oimè! tessa, questo
mai non trovarai niuno buono che sia dato a rabbia di lussuria. marsilio ficino,
amico e più che fratello, tirato a forza da le tue false lusinghe e
puttaneschi modi e da la sfrenata tua rabbia a giacersi teco. firenzuola, 203:
una lussuriosa rabbia, mi menò seco a dormire. domenichi, 2-41: vuo-
domenichi, 2-41: vuo- mitù dare a credere che l'onore stia nel puttanesimo e
con tanto affetto e rabbia intendiamo pur a raunare pecunia che dio ne lasciamo e
solo un lieve / ristoro han preso, a faticar taluni / sogliono porsi, e
pioggia che si allontanava e si avvicinava a seconda del vento. -intensità del caldo
. agostino volgar., 1-2-25: a poco a poco la difettosa e non sì
volgar., 1-2-25: a poco a poco la difettosa e non sì bella
i-221: il sottotenente morto dorme accanto a me immobile e indifferente, e invidio quel
; forte intensità di rumori. a. cattaneo, iii-55: apelle, sole
tutta di sanfue chiazzata, sarebbe paruta a chi veduta l'avesse la più
23. locuz. -andare in rabbia a qualcuno il vino: renderlo litigioso.
per qualcosa (con partic. riferimento a desideri erotici). sercambi, 2-i-188
casa e qui monna antonia sì cominciò a cavarsi la rabbia del culo.
quanto rappresenta, e vuol pretendere. a. casotti, 1-4-33: non gli
. fagiuoli, v-190: mando rabbie a palate. -mandare rabbie a qualcuno:
mando rabbie a palate. -mandare rabbie a qualcuno: mandargli degli accidenti.
ix-159: v'avrei pur mandato rabbie a some: / de'manichi m'avreste
ammoglia per amore, e da ivi a non molto, conosciuti i difetti morali
sempre una rabbiétta gialla e una fierezza a sproposito. -rabbiolina. salvini
il rabbióne del vento di terra si alterna a fumosi piovaschi. = dal lat
/ e... / simile a cagna pregna e rabbiosa, / qual fiera
mi vi gionga la canicola, ché rabiarei a fatto. -venire in preda agli
frecce avvelenate] muoiono rabbiando, mangiandosi a pezzo a pezzo e mordendo la terra.
] muoiono rabbiando, mangiandosi a pezzo a pezzo e mordendo la terra.
refrigerio, xxxviii-96: darò la vita a morte in pasto, / sempre accusando
de tante ber- gamine donzelle, cominciò a menare pugni e calci. -come epiteto
bastiano di francesco, 1-3: so stato a osolar questo bab- bione / e dice
quest'altro lato / e che r a 'li [a luca] tondeggi e
/ e che r a 'li [a luca] tondeggi e il dica luco?
, intr. (rabbinéggio). ricorrere a ragionamenti astrusi, contorti; cavillare (
tutte queste rab- binerie sono di spavento a molti giovani che la natura chiamarebbe
un consesso, un'assemblea). a. monti, 416: era impazzita la
usata da'dottori ebrei, detti rabbini. a. m. bandini, 156
codificazione del diritto talmudico che si formarono a partire dagli ultimi secoli prima di cristo
giovanissima prostituta araba ha ucciso ieri notte a colpi di pistola un seminarista di una
parco nelle vicinanze della knesset. a. livni [« la repubblica »,
chiamato gli ebrei israeliani... a un esame di coscienza sulle circostanze del mento
costume (la barba). massacro a beirut. - anche nell'espressione alla rabbinica
3. figur. che si uniforma meticolosamente a regole e canoni tradizionali; pedantesco.
spregiudicata... se merlo continuava a star caparbio e hoffmann dava libero sfogo ai
o l'insieme delle loro attività letterarie a partire dagli ultimi secoli prima di cristo,
che segue fedelmente la tradizione rabbinica, a differenza di quella dei caraiti che ripudia
1 'caraiti 'che s'oppongono a queste tradizioni hanno i loro rabbini come
ebrei (e attualmente tale titolo spetta a chi consegue la laurea in teologia presso
vo'che l'infido, / pena debita a lui, resti svenato. - /
'l rabbino al dio d'àbramo, / a braccia spante volto all'oriente. g
nel discorso da lui pronunciato di recente a sinagoga italiana. -in similitudini, con
italiana. -in similitudini, con riferimento a caratteristiche peculiari dell'aspetto fisico di tale
alla barba. pananti, i-406: a quella barba che paion rabbini / ed a
a quella barba che paion rabbini / ed a quel cappellaccio mezzo sporco, / gridan
coperto di barba intonsa disseccata coi peli a forcella. -rabbino capo: quello
l'unico ministro del culto ebraico autorizzato a celebrare i matrimoni concordatari).
celebrare i matrimoni concordatari). a. barbato [« l'espresso »,
. -gran rabbino: titolo onorifico attribuito a chi presiede un consiglio rabbinico o al
partic., delle due di gerusalemme a cui fanno capo gli ebrei sefarditi e gli
vera, quel rabbino / dell'oste a darci quei poveri pani, / che sembran
che si applica alla rete da pesca a strascico per smuovere la sabbia e fame
i pesci. -anche: piccola rete a forma di sacco munito di un'asta di
le trappole delle nasse; i pettini a denti acuti dei rabbi. dizionario di marina
: rete per la pesca da spiaggia, a forma di sacco tenuto aperto da un'
in legno con all'estremo un ferro a pettine per smuovere la sabbia del fondo
non si veggendo stimare, cominciò rabbiosamente a predicar contra i giudei. mazzini,
tutti, il prete freme rabbiosamente contro a chi tenta lo sviluppo di quei precetti
questa ora quella serva rabbiosamente pigliando, a quale levate le treccie tutta la testa pelava
treccie tutta la testa pelava, e a quale ficcando le unghie nel viso, miseramente
: la intrepida giovane vide l'abbate a lei avventarsi e gli altri rabbiosamente a
a lei avventarsi e gli altri rabbiosamente a tomo ai parenti combattere. g. der
de'rarissimi piaceri della mia gioventù gittare a pezzi e brani in furia il mio
, 3-77: si mise... a risparmiare rabbiosamente per potersi comperare uno schioppo
pioggia scrosciante. arbasino, 3-359: continua a piovere rabbiosamente, a tratti.
3-359: continua a piovere rabbiosamente, a tratti. -con grande frastuono, fragorosamente
la 'cavalcata delle walkure 'tornò a urlare, a turbinare, a squillare più
delle walkure 'tornò a urlare, a turbinare, a squillare più potentemente, quasi
tornò a urlare, a turbinare, a squillare più potentemente, quasi più rabbiosamente
alberi dattorno, e questo rumore contribuiva a gettarmi nella più scorata malinconia.
che diceva, comin ciava a balbettare. = comp. di
del cane rabioso. s. bernardino a siena, 148: sai come fa il
che 'l tormenta / sin che timido a l'acqua non diventa; / doppo
diventare can rabbioso per mordere le polpe a quei cari preti! carducci, ii-6-189:
rabbiosa di dover mettere le mani in mezzo a quel gelo. g. bassani,
io avea l'occhio tenuto, / rivolsilo a guardar fi altri mal nati.
. cicerchia, xliii-345: per satisfar a la gente feroce / aspra e rabbiosa
corrono au'armi, alla vendetta, a morte. mamiani, 11-165: non
e questa volta scattai; gli diedi a tutte pasto dell'asino e dell'asino.
asino e dell'asino. -improntato a rabbia, a furore, ad astio,
asino. -improntato a rabbia, a furore, ad astio, a stizza
rabbia, a furore, ad astio, a stizza (un pensiero, un sentimento
boccaccio, iv-m: gravissime cose cominciai a pensare, e il dolore, che
e pronte, con rabbiosi movimenti, a guisa di furie infernali. aretino,
il giovine si fermò d'improvviso davanti a lucia che piangeva; la guardò con
fermarsi tre o quattro volte in mezzo a una fiumana di gente ad aggredire questo
e de soperbia raiosi, / criam tuti a una voxe / « a lor,
/ criam tuti a una voxe / « a lor, a lor », con
una voxe / « a lor, a lor », con vigoria. boccaccio,
pericolo che non lo forzino e violentino a mal grado suo per declinar una guerra
rabbiose, le quali ora succhiano quasi a tutta l'europa il suo più bel
é. cecchi, 8-204: erano mancati a pindaro critici ostili e rabbiosi concorrenti.
4-782: queste spiegazioni precludono il varco a minute e pur troppo spesso rabbiose contestazioni.
, 93-165: non è più potente a prò'd'un popolo abbandonato un germe
monti, i-328: perché non abbiate a dire che la mia immaginazione è sempre truce
rabbiosissima cagna, sarò pur giunto alfine / a porti la callosa mia destra entro alla
, la rabbiosa / lupa. -improntato a crudeltà, a efferatezza (un atteggiamento,
/ lupa. -improntato a crudeltà, a efferatezza (un atteggiamento, un gesto
che 'l ciel non vole / contro a madonna suo forza rabbiosa. trissino, 2-1-265
le mie mani, / troppo bel fine a tua rabbiosa vita. g. b.
st., 1-39: qual tigre, a cui dalla pietrosa tana / ha tolto il
6. che è in preda a un accesso di pazzia furiosa; forsennato
la ingiuria ricevuta, gli surse, giunto a roma, diversa malattia, che tutto
3-313: gli surse, giunto che fu a roma, diversa malattia, che tutto
.. di modo che io fui necessitato a risentirmi arditamente con sua eccellenzia. pasqualigo
che piacque al mio destino che voi a me et io a voi giacessi nelle
mio destino che voi a me et io a voi giacessi nelle braccia e l'un
scuola, non vogliono udire opinioni contrarie a quella. lemene, ii-287: del
. lemene, ii-287: del cielo a scherno / vo'che l'amante insano /
/ vo'che l'amante insano / sacrifichi a l'inferno / per rabbioso desio /
per rabbioso desio / c'ho di rubare a dio culto ed onore. manzoni,
lungamente io mi disputai in tal modo a me stesso sul quel letto doloroso, nella
gli tendeva, afferrò quella mano attirando a sé la donna per un nuovo,
una vita rabbiosa per le continue gite a vicenza e a venezia. -esercitato
per le continue gite a vicenza e a venezia. -esercitato con applicazione intensa
amor perverso si è corno un fiume a aqua morboxa corrente e rabioxa chi menna
corrente e rabioxa chi menna ogne annima a logo de solfaro pug- gelento e de
, i-537: la pioggia seguitava insistente, a raffiche di tratto in tratto più rabbiose
rabbiose su per la salita, arrivate a quel punto, scoprivano sempre, qua e
. moravia, ix-189: le bombe continuavano a cadere come frutti maturi da un albero
. c. arrighi, 3-01: a milano chi tiene spaccio di acquavite ed
marchi, iii-1-112: -ci penseremo noi a fargli passare la tremarella con un paio
incontrarmi... in facce insoffribili a me. ferd. martini, 4-184:
dispetto veneziano rabio- sone / e scrisse a tutto il mondo che vorìa / far un'
, / bugie, gare, a tuo danno, io ~ l dico e
. intens. r [e] -e a [d \ -. rabboccare
intr. con la particella pronom. avvicinarsi a una persona con intenzioni ostili.
rabbonacciatosi, ci raggiunse e ci condusse a casa sua.. ant.
l'altre, elle sono molto gravi a rabonacciaré e medicare per erbe e per
.. per la grazia di dio cominciò a rabbonacciare. siri, v-1-239: cominciò
v-1-239: cominciò nel giorno stesso di pasqua a rabbonacciarsi il tempo. stratico, 1-i-378
, cioè il vento si diminuisce e comincia a cessare. -figur. cessare di imperversare
rabbonacciatosi, ci raggiunse e ci condusse a casa sua. = comp
{ rabbonisco, rabbonisci). ricondurre a una condizione di calma, di tranquillità,
la politica e la paura lo consigliano a non far mutamenti, dall'altra parte lo
animi ed ha indotti i due antagonisti a stringersi la mano. collodi, 407:
: chiese della comare: la chiamò a quattr'occhi e le raccontò il come e
avesse ingannato il principe grazioso, pregandolo a fare in modo di rabbonirlo. svevo,
le teorie dei me- nina. alessandro a bottega lo rabbonì. jovine, 2-29:
giuliani, ii-85: le cognate s'ingegnavano a rabbonirla: ma anco loro piangevano,
di ferrovia consacrata, la si provò a rabbonirlo [il cane], a chetarlo
provò a rabbonirlo [il cane], a chetarlo. -figur. rendere meno violenta
tentò gentileschi di uscire dalle sue forme a rilento e dolcemente affusate e dar vita alle
fece opera, la prima cosa, a rabbonire le classi più offese: creò
: la nomina di edoardo len- tini a podestà di catania non riscuoteva l'approvazione del
, cercò ai rabbonirlo, e si diede a frequentare tutti i giorni la sede della
... perché voialtri tedeschi fate paura a tutti e tutti hanno paura di voi
3. servire ad acquietare, a rasserenare una o più persone o anche
rasserenare una o più persone o anche a calmare gli istinti, le passioni.
. 5. figur. ritornare a uno stato di tranquillità e serenità;
la guancia, s'intenerisce, scoppia a piangere e fra le lacrime si rabbonisce e
i rigidi, gli incorruttibili fossero costretti a tacere, a rabbonirsi. misasi,
gli incorruttibili fossero costretti a tacere, a rabbonirsi. misasi, 149:
fra le mani. egli la contemplò a lungo, rabbonendosi a poco a poco;
egli la contemplò a lungo, rabbonendosi a poco a poco; poi le sollevò
contemplò a lungo, rabbonendosi a poco a poco; poi le sollevò la testa
l'adalgisa, rabbonitasi alquanto, prese a rivivere in una elisia mansuetudine. tornasi
completamente rabbonito, propose anche di andare a vedere quel che accadeva fuori. misasi
rabbonita. calandra, 226: continuò a discorrere con se stessa,..
2-717: da ultimo [guatimozin] arrivò a lasciarsi intendere che quella suprema deità e
resisteva; e io vi tornavo intorno a sbalzi, come un orsacchio rabbonito.
salgono chete, si slanciano / quindi a voi rapide, poi si rabbracciano / prone
tollera le nostre colpe, aspettandoci finché ritorniamo a lui..., et al
.., et al fine, vedendoci a lui rivolti con cuor contrito et umiliato
2. afferrare, abbrancare. a. pucci, cent., 11-63:
cieco conoscer gli altrui difetti, et a qual fine conosceralli non potendogli biasimare,
e 'l tempo 'che t'è conceduto a fare questo sallimento, et allegoricamente,
sallimento, et allegoricamente, che è conceduto a compiere questa opera, * si raccorci
una trattativa. -anche assol. a. pucci, 3-4-31: gli ambasciadori allora
. lat. r [e \ -e a [d \ -, con valore intens
fila con le altre... solo a tratti il riflettore illuminava le figure silenziose
ma trastulli della immaginazione, diletti offerti a oziosi od ozianti, che vi cercano commozioni
oziosi od ozianti, che vi cercano commozioni a fior di pelle per passatempo, quali
sentiva salirsi al viso delle caldane simili a vampa di fuoco; sudava e rabbrividiva
del pavimento, andò presso la porta a staccare dal massiccio attaccapanni in forma di
. ella rabbrividì, le lacrime vennero a rigarle le guance. -di animali
: il cavallo scheletrito... rabbrividiva a testa bassa sulle quattro zampe irrigidite.
quel che menico avesse saputo dire: a quella scoperta, si sentiron rabbrividire.
mezzo al 'tub 'e rabbrividendo a quando a quando alla delizia del bagno
'tub 'e rabbrividendo a quando a quando alla delizia del bagno, pensava
devo fare? » si disse l'uomo a cui sembrava ai avere molte cose da
un maglione. -reagire con un brivido a uno stimolo. d annunzio, iv-1-63
d annunzio, iv-1-63: aiutando la dama a indossarla, le sfiorò l'omero
lat. r [e] ~ e a [d \ -, con valore intens
465: almeno avesse egli potuto imprimere a tali pensieri quell'impronta straziante di verità
l uomo si specchia rabbrividito e non può a meno d'ammirare il lugubre profeta che
giù dal cataletto dov'era stata messa a giacere in attesa della sepoltura e trovata
angolo, dal frate sagrestano sceso mattiniero a spazzare la chiesa. 3.
. de amicis, xlft-194: cominciò a rabbruscare verso notte. 2
chiama crudele. tommaseo, i-335: a un tratto, di burlone ch'egli era
di burlone ch'egli era, cominciò a rabbruscarsi. barrili, ii-1062: il viso
ii-1062: il viso di garibaldi cominciò a rabbruscarsi. cassieri, 166: l'ammira
l'ammira glio, tornando a rabbruscarsi almeno nella misura in cui adele
adele aveva sperato di rischiararlo con l'esortazione a pensare alla sua salute, sedette in
lat. r [e] ~ e a [d \ -, con valore intens
si tira il bene da tutti; a tutti fa il viso gioviale; di rado
{ rabbruscolo). tose. raggranellare a poco a poco una piccola somma di denari
). tose. raggranellare a poco a poco una piccola somma di denari.
raggranellare una somma, una quantità, a forza di piccole porzioni. 'un po'
. lat. r [e] -e a [d] -, con valore intens
nuovo rabbrustolati con infocatura più veemente, a tal segno che, non valendo più
tal segno che, non valendo più a sostener quell'assaggio d'inferno, dimandarono
si rabruzza, / stacci infino a domattina. b. giambullari, ii-524:
basta solo un cenno de la bocca / a quella plebe, poi zara a chi
/ a quella plebe, poi zara a chi tocca. 2. raffreddarsi
. lat. r [e] -e a [d \ -, con valore intens
; arruffare la barba. attribuito a petrarca, xlvti-127: non creda esser alcuno
stato / per che si veda andar talora a gallo, / ché 'l mondo
nel petto squarciandosi i vestimenti, cominciò a gridar forte: « aiuto, aiuto!
su l'ignuda fronte rabbuffansi fra loro. a. paradisi, xxii- 454:
i perigli e il disordine, / terribili a mirarsi, / i crin si rabbuffavano
qual si videro già, nel circo, a roma / leoni andar contra pantiere e
demone del colore smosso, che tende a trasformarsi in macchia, torcendo agli orli le
marinisti l'avevano tutta rabbuffata e sospinta a salti stravaganti e a voli mattissimi,
rabbuffata e sospinta a salti stravaganti e a voli mattissimi, gli arcadi rimatori l'avevano
, gli arcadi rimatori l'avevano slombata a forza di leziosaggini e ridotta a camminar con
slombata a forza di leziosaggini e ridotta a camminar con le gruccie.
calmeta, 106: piacer ebbi io a vederlo in quei martiri, / ma
non gli possiamo vivere / noi altri a lato: ci grida e ribuffaci / eri
licenziosa dell'asprezza. -sottoporre a una critica violenta. a.
-sottoporre a una critica violenta. a. f. doni, 10-149: io
comedie, graffiavo le tragedie, sputavo a dosso alle satire. -insultare, ingiuriare
iustisia rufa. 4. atteggiare a severità (il volto). ruspoli
: l'informe dell'idee popolo folto / a fremere incomincia e m'arronciglia / gli
di orlando e ferraù, 2-4: orlando a durlm- dana si ricorre / e con
zuffa, / e vien per fianco a tutto corso dove / il latino guerrier l'
, -264: in quel punto giovanna a lui si scaglia, / lo rab
/ d'i ben che son commessi a la fortuna, / per che l'umana
del vocabolo romantico, da dan fino a bersabea si levano a fracasso i pedanti
da dan fino a bersabea si levano a fracasso i pedanti nostri e fanno a rabbuffarsi
levano a fracasso i pedanti nostri e fanno a rabbuffarsi l'un l'altro e a
a rabbuffarsi l'un l'altro e a contumeliarsi e a sagramentare e a non
l'un l'altro e a contumeliarsi e a sagramentare e a non intendersi tra di
altro e a contumeliarsi e a sagramentare e a non intendersi tra di loro, come
non intendersi tra di loro, come a babilonia. carducci, iii-i- j>45:
-sono qui per una fornitura piuttosto importante, a delle piagge. -a delle piagge?
intorno, conobbe d'esser solo e inviso a tutti. -lanciarsi in espressioni di
pataffio, 6: il tempo si comincia a rabbuffare. gelli, 15-ii-278: il
quale era... quietissimo, cominciò a rabbuffarsi e a tonare e a balenare
. quietissimo, cominciò a rabbuffarsi e a tonare e a balenare e ultimamente a piovere
cominciò a rabbuffarsi e a tonare e a balenare e ultimamente a piovere una grossissima
e a tonare e a balenare e ultimamente a piovere una grossissima acqua. giulio dati
predica assai migliore fu quella che indi a non molto cominciò a fare il mare stesso
quella che indi a non molto cominciò a fare il mare stesso, rabbuffandosi d'
] cum effetto, / cridando l'un a l'altro: / -piglia, piglia
. lat. r [e] -e a [d \ -, con valore intens
de'gesuiti per inducimento d'austriaci. a. chiappini, cxiv-14-169: non è
mandò un altro brahmano in casa di balgobinda a farle una buona rabuffata. ojetti [
. castiglione, 2-i-50: essendo noi a campo presso ravenna ed avendo dato a'nemici
a'nemici quella rabuffata ch'io avvisai a v. m., tutta la terra
bargagli, 1-8: era invero cosa miserabilissima a veder quelle genti povere aitutto d'aiuto
nelle sollecitudini e ne'pensieri, parveli che a lui venisse uno uomo di smisurata grandezza
del carretto, 7-28: stetti un pezzo a vederli sollazzare: poi vidi che si
tutta con i capelli rabuttati, andarsene a lo specchio a raconciarsi il capo e
capelli rabuttati, andarsene a lo specchio a raconciarsi il capo e spazzarsi la vesta
p. fortini, iii-426: era quello a modo d'un filosofo, con li
al cavaliere che l'era amante, andossene a lui con i capelli rabbuffati e con
sommo degli zigomi. -con riferimento a una raffigurazione pittorica. lomazzi, 4-ii-149
. savi, 2-1- 262: a chiunque vi si accostava, uomo o animale
mano. da porto, 1-238: levata a gran pena l'artiglieria dalle mura,
l'artiglieria dalle mura, ci disponemmo a tornare verso casa tutti rabbuffati, lasciandoci
e pesto più bella mostra nel giro che a furia d'archibusate gli farò far per
far per la piazza, conforme si fa a simili furfantoni e gentaccia per allegrezza.
: appena la riconobbe, così rabbuffata, a quel po'di luce del lampione,
sterco di cavallo, cercandovi e contendendosi a picchiate d'ali e di becco i semi
. idem [luciano], iii-1-102: a me pare... che questa
... non è bello incitarla a sconoscere e dispregiare la decorosa bellezza di
qua sì rabbuffato? / sarangli andate a sacco, cantambanco, / forse le
deve averlo mai visto. -mortificato a causa di un rimprovero. baretti
rabbuffata e cupa, non potrà adattarsi a viver qua. idem, 8-354: lo-
già fi fatto che il bestione fosse fuori a quél- ora, e poi con quell'
vulcano in questa / valle sta sospirando a capo basso / e con la fronte tutta
maledetto. monti, x-302: piove a rivi / il sudor dalla fronte rabbuffata.
tentò gentileschi di uscire dalle sue forme a rilento e dolcemente affusate e dar vita alle
d. bartoli, 2-2-230: gridava a disputare essere egli colà venuto, non
disputare essere egli colà venuto, non a lavorare; a far d'ingegno e non
colà venuto, non a lavorare; a far d'ingegno e non di mano;
e 'l diceva rabbuffato e in cruccio a maniera d'offeso. cicognani, v-1-25
: andavan rabbuffati nel canto del fuoco a far eco al gru- golìo del fiume
. frugoni, 3-iii-27: rabbuffato il mare a guisa di lione fremente raggia e s'
d'uno. cornazano, 1-19: a buon intenditor poche parole; se non intendi
ch'era sul letto, mettutoli da lei a gran cautela; e poi si partì
an- dreuolo. grazzini, 265: a me fece ella, fuor d'ogni dovere
alla donna il moscherino, / fatto a bieco un rabbuffo a modo e a
moscherino, / fatto a bieco un rabbuffo a modo e a verso, / gli
fatto a bieco un rabbuffo a modo e a verso, / gli disse: s'
. gozzi, 5-71: non m'abbiate a scrivere un rabbuffo. manzoni, fermo
uomo e donna. -critica mossa a una persona o a un'idea.
-critica mossa a una persona o a un'idea. girolamo leopardi, 2-38
rabbuffi di vento. teccht, 2-150: a un certo punto un rabbuffo di vento
rabbuffo '. giusti, iii-203: a mala pena ho forza di reggere il capo
3-60: era pin d'avaricia e a torto e a rebuffo amassava roba.
pin d'avaricia e a torto e a rebuffo amassava roba. -ribattendo concitatamente.
voce le rispondeva, affannosa, come a rabbuffo. -pettinare qualcuno a rabbuffo:
come a rabbuffo. -pettinare qualcuno a rabbuffo: sottoporlo a una punizione corporale
. -pettinare qualcuno a rabbuffo: sottoporlo a una punizione corporale. documenti visconti-sforza
. lat. r [e] -e a [d \ -, e con valore
. lat. r [e] -e a [d \ -, e dal fr
ovale, riflessi d'ironia si alternavano a repentini rabbuia- menti. 2
, 4-248: la sirena del suicidio venne a cantargli nell'animo le sue terribili ed
miserie di guerra sì atroce sareb- bono a lui imputate. = nome d *
caro, i-294: era già cominciato a rabbuiarsi ed aveano per la soprawegnente notte
me. fagiuoli, x-15: gente, a cui innanzi sera si rabbuia / e
sull'aia. giuliani, ii-75: comincia a rabbuiarsi e quella gente per non ismarrirsi
e quella gente per non ismarrirsi toman presto a casa. -entrare nella zona
poco il tempo si rabbuiava, ricominciava a nevicare a nocchi serrati. c. e
tempo si rabbuiava, ricominciava a nevicare a nocchi serrati. c. e.
(608): la nebbia s'era a poco a poco addensata e accavallata in
): la nebbia s'era a poco a poco addensata e accavallata in nuvoloni che
moravia, vui-175: non potei fare a meno di rabbuiarmi in viso, in maniera
, immalinconirsi. gozzano, ii-2111: a te ritorno quando si rabbuia / il
era rabbuiato. e emilio sentì colare a picco tutta la sua speranza. bernari
di non fame caso e di non sentir a male che gli affari della pace si
commentatori e parte anche l'ingegno, a vedere con quanta sottigliezza razzolano e rifrustano
trenta anni in qua si pugna acremente a favore e in odio del romanticismo: dalla
e le tenebre che si avvolgono intorno a questa fatale parola rimangono sempre le stesse,
soldati, 2-146: l'inconsueto accento bastava a ralle grare tutta la compagnia
grare tutta la compagnia e a rabbuiare, sotto le loro lucide visiere
fronti aei facchini torinesi per i quali, a quei tempi, ogni partenza dalla città
, i ragazzi che aiutavano il saro a tirare a secco la barca.
ragazzi che aiutavano il saro a tirare a secco la barca. -non più
« che cosa ci dà? » chiese a sua volta germano, duro,
, sm. biol. ciascuna delle formazioni a forma di bastoncino costituite da secrezioni ghiandolari
zool. famiglia di nema- todi, a cui appartengono le anguillule. = voce
gr. -oei8r \ $ 4 simile a '. ràbdo, sm.
e dal tema di un verbo affine a cpouve 'rabdo- fori ': uffiziali preposti a mantenere il buon ordine negli spettacoli greci ), col suff. -oeusufc 4 simile a '. rabdolite (rhabdolite)
j. neper (1550-1617) a un particolare sistema di calcolo di sua
scozzese neper vari mezzi singolari e curiosi a tale intento escogitò e rese noti pubblicandone
più si ragiona, tutti vennero tosto a cadere in dimenticanza. tramater [s.
smilzo rabdomante che, sorridendo di scherno a un gruppo di persone di cui si sente
. 3. chi dà inizio a una scienza, seppure in modo empirico
quella che chiamiamo menta rabdomante) continuava a tremare sul limo spaccato benché non ci
'rabdomantico 'ogni volta che riusciva a scovarne qualcuno di nuovo, di raro
, il quale, messo di fronte a un'opera di presunta poesia, intervenga
e, in seguito, in grecia e a roma, per mezzo di una verga
roma, per mezzo di una verga a cui si attribuivano poteri magici. -in
stampa periodica milanese, i-199: proseguivano a parlargli di lecinomanzia e di capnomanzia,
... ma lo spinse bensì a tentare finalmente la pratica della rabdomanzia,
rabdomantico, il quale messo di fronte a un'opera di presunta poesia intervenga col
. genere di roditori muridi murini, a cui appartiene un'unica specie rhabdomys pumilio
medie. tumore le cui cellule tendono a differenziarsi in cellule della muscolatura striata.
che è proprio, che si riferisce a un tumore originatosi dal tessuto muscolare striato
da fibrocellule muscolari striate trasversalmente che tendono a orientarsi variamente in fasci. =
rabdo) e vf] (i. a vt) (juxtó <; 'filo
zool. genere di serpenti colu- bridi a cui appartengono due sole specie aglife che
(v. rabdo) e ajj. a 'corpo '. rabelaisiano (rabelesiano
fra le composizioni, sforzatevi colla fantasia a concepire scene fiamminghe. d'annunzio,
[andrea sperelli], si metteva a compor frasi grottesche, a gittar paradossi
, si metteva a compor frasi grottesche, a gittar paradossi enormi, atroci impertinenze dissimulate
affettuosamente sottoposto nel giro di tre giorni, a quattro diverse, copiose, sorprendenti imbandigioni
sm. region. nella locuz. mettersi a rabello con qualcuno: unirsi a un
mettersi a rabello con qualcuno: unirsi a un gruppo particolarmente rumoroso.
è che questa. -si rassegnò finalmente a mettersi a rabello con gli altri del branco
questa. -si rassegnò finalmente a mettersi a rabello con gli altri del branco che
d'un cristiano que'be'bassirilievi fatti a girigogoli degli orecchi e que'be'tondellini
degli orecchi e que'be'tondellini fatti a biscanti degli occhi, che sono ne'visi
ramerino que'nerellini abbrustoliti dell'uvesecche fatti a sgonfietti e quei rabescami incrociati dell'intaccature
e quei rabescami incrociati dell'intaccature fatte a quadrelli. bottari, 5-96: il
giusti, iv-115: avevo sett'anni e a mala pena sapevo leggiucchiare e rabescare il
e pigro scrittore, punzecchiato dal tedio a cessare la sua letteraria pigrizia, volto
foggiate e colorite ciascuna diversamente e rabescate a segni e figure, secondo essi misteriose.
misteriose..., il costringevano a giurare per la sovrana deità di se stesso
cordoncino giallo e con un sigillone appeso a un cordon d'oro di smisurata grandezza dentro
. buonarroti il giovane, 0-864: a quell'altra col drappo mavì, /
le spalle e 'l seno / finge a lei ricoprire, e non gliel cela.
e la banda precedevano il santo portato a braccia e scortato da tre preti monumentali
finitezza rabescata d'uno ch'abbia tempo parecchio a sua disposizione. 3.
pezzo di vecchio quaderno da scuola strappato a caso, rabescato di storti caratteri puerili.
. redi, 16-iii-156: in capo a quattordici giorni ne nacque una farfalla di
le castagne, che sono quei barri a foggia di borsette aperte o sode e
profilo apparirebbe appena. -con riferimento a una pelle rugosa. savinio, 27-136
velluto con- trovagliato bianco, disegnato a melagrane dorate e svolaz zanti
e svolaz zanti azzurri, a rabescature cremisi. = nome d'
sostant. sanudo, ii-311: a dì 24 del passato significai quello era
gotica, nella spagna, giunse sollecitamente a quella bellezza di cui ella è capace
al plur., anche nell'espressione a rabeschi). lomazzi, 4-ii-369
saranno inargentati o dorati d'oipello, lavorati a rabeschi. buonarroti il giovane, 9-599
astuccio la lancetta, / intagliar quasi a gioco vari segni e rabeschi / che voleano
guarini, 1-234: si può scolpire a fogliami, a rabeschi, a candelliero,
: si può scolpire a fogliami, a rabeschi, a candelliero, a grottesco,
scolpire a fogliami, a rabeschi, a candelliero, a grottesco, a trofei
fogliami, a rabeschi, a candelliero, a grottesco, a trofei. l.
rabeschi, a candelliero, a grottesco, a trofei. l. adimari, i-m
attortigliate, e in manto / ricamato a rabeschi io non so quali. costantino
vari colori. lanzi, v-40: a forlì additasi una facciata di spezieria con
gerolamo, con travi e stipiti dipinti a rabeschi rococò. dannunzio, iv-2-16: le
le grandi vele arance, rosse, a strisce, a rabeschi neri. bontempelli,
arance, rosse, a strisce, a rabeschi neri. bontempelli, i-23:
, 6: era [la grotta] a grottesco, / ove sembra che,
gli occhi piccoli e vischiosi in fondo a due orbite cineree; tutto il viso era
3. serie di linee tracciate a caso su una superficie. tommaseo [
sulla sabbia, linee più o meno a caso, anche sopra pensiero.
intende nulla '; 'come si fa a leggere questi rabeschi? 'giuliani,
questi rabeschi? 'giuliani, ii-101: a porre l'occhio sopra questi scarabocchi,
troppo di rabesco. carducci, iii-28-329: a te non fanno i rabeschi della preziosità
convulsa. 6. particolare aggiunto a un racconto per renderlo più piacevole.
nomi, 2-37: che un destrier rabicano a lui d'a- vante / comparisca.
rabicano una macchia bianchiccia su la groppa a guisa di gelso che si ripeteva minore e
4 orlando innamorato '(passato poi a rinaldo e ad astolfo) e di
e fece briglia e sella / porre a un destrier più che la pece nero:
212: io vo ribillicando ogni mercato / a ogni festa avai vo zazzerando /
come un pesce avelenato / ch'a ogni passo i'mi vo rabicando. [
in pataffio, 4: « a bertolotto tu sai bisticciare: / la schiazzamaglia
, i due prìncipi longobardi continuarono rabidamente a stradarsi, ma senza frutto.
rabida e superba, i e cominciommi a far di cattivi atti. benivieni,
stimolate all'ira / da procaci fanciulli, a cui diletta / travagliarle incessanti a loro
, a cui diletta / travagliarle incessanti a loro usanza. pananti, i-56: fugge
ne l'ale. -con riferimento a un mostro mitico. caro, 6-616
occhi rabidi. bacchelli, 17-82: andò a schiavar l'uscio, e la versiera
fatidiche, / wicleff ed husse, / a paura il vigile / grido mandate:
, cii-v-707: quando le navi si trovano a 200 leghe o meno nel venire di
agg. che presenta aspetti clinici simili a quelli della rabbia (un quadro morboso
, che ci vuol la pazienza de'santi a star con lui '. tommaseo [
vino che, proprio per questo, a volte può tornare gradevole: era
piede o bigolo dove nasce. a. briganti, 109: solevasi per innanzi
) del genere fetonte, simile a un merlo; ha un piumaggio verde con
del piave. soldati, 6-201: a fontanelle di oderzo... si coltiva
, i-157: lo sbozzino (sgrossino) a ferro ci serve quand'un vuole portar
sgrossato il legno, il lavoro viene a fretta. volendo strappare il legno forte
ogni nazione belligera ha) doveva usare a que'tempi, come diciamo adesso monello,
. landò, 1-35: vennermi a fastidio questi tanti scaldabanchi, queste rabule
mal consigliarli per il proprio indegno guadagno a pigliar e sostener liti ingiuste, dando
inimicissimo di debiti; tu poi rassomigli a quel rabula il quale non poteva prender
, / di birri e spie / a mucchi, a vortici, / a litanie
birri e spie / a mucchi, a vortici, / a litanie. imbriani,
/ a mucchi, a vortici, / a litanie. imbriani, 6-37: in
che abbia saputo aggiungere una minima ideuccia a quelle dei suoi contemporanei? =
295: per l'opposito dispiacciono etiam a vederle la cinerea e la rabucula e la
[plinio], 14-3: dispiacciono molto a vederla [l'uva] cinerea,
iii-27-203: co- testo è il popolo a cui si ribellarono eschilo, socrate, platone
secolo ', con parole di fuoco. a cotesto popolo 'raca, raca '
2. locuz. dire, gridare raca a o di qualcuno: criticarlo ferocemente,
, agg. che è nato o vive a racal- muto, cittadina in provincia di
punto educazione, e civiltà, ma capace a connettere ogni sorta di birbonate.
vermena di salice 'nel 1216, a milano), probabilmente corradicale di rocchio1
mai barba d'uomo che sia riuscito a fargli accettare un bicchiere di raccagna. c
;. raccattare, procurarsi. a. monti, 685: si approssima se
pazienza, ma io da'raccaioli sto sempre a rispettosa distanza '. =
tereo fatto l'avea, e mandolle a progne. -assol. piccolomini
di fingere. 2. lavorare a filigrana. biringuccio, 1-139: per
inedite, lxv-294: le vostre brache a la vostra presenzia / son tutte raccamate
: il color bianco è specialmente convenevole a dio e usasi ne'raccami. g.
21: io li mostrai più cose a lei affabile, / gioie, belletti,
, tr. (raccapézzo). riuscire a tro vare, a procurarsi
riuscire a tro vare, a procurarsi, a ottenere da qualcuno, a
vare, a procurarsi, a ottenere da qualcuno, a fatica e
a procurarsi, a ottenere da qualcuno, a fatica e con sforzo, oggetti,
magalotti, 7-35: con il mio ritorno a firenze mi riesca di raccappezzare una lista
ottenerli senza pagarli in contanti, non esitai a privarmi di molti oggetti necessari al decoro
per raccapezzar cento piastre, che presso a poco dovevano valere que'libri. pananti
260: ora... pensiamo a racchiuder costoro e raccapezza qualche cosa da
, le avanzava qualche soldo che usava a prò dei gatti, ai quali portava
raccapezzava fra quelle famiglie. -trovarsi a possedere quasi casualmente. nieri, 124
, e di tale opera, fatta a torino da uomini che saranno certamente dotti.
: siccome prima i'm'ero avvezzo / a vedervi ogni dì, mi sembra strano
corniola antica ch'ella mi ha mandato a interpetrare. manzoni, pr. sp.
con qualche ordine, misericordia! venivano a fare un libro. rajberti, 3-48:
qua, una frase di là per dar a credere all'imputato che i suoi amici
, ii-8-106: tu non mi rispondi né a tono né chiara: sì che non
mi son messo con la cantatrice / a far il bello, a far lo spasimato
la cantatrice / a far il bello, a far lo spasimato. manzoni, pr
che vedeva e sentiva, renzo cominciò a raccapezzarsi ch'era arrivato in una città
-venire (anche casualmente) a sapere una notizia, a conoscere un
casualmente) a sapere una notizia, a conoscere un segreto. -anche in relazione
; con un po'd'attenzione riescii a raccapezzare cinque lettere; è il nome
perché mi si scavezzò una stanga della carrozza a desen- zano, e con santa rassegnazione
. machiavelli, 1-vili-131: sarebbeci modo a racapezzare questa cosa e che noi non ci
memorie del dì prima, mi rifeci a casa del mercante, il quale con
. b. corsini, i-160: a tale avviso si videro tosto gli uomini,
, iii-2-285: cremona... insieme a bergamo e brescia tollera che i corpi
sanctis, ii-15-38: il lettore non va a tentoni dietro una confusa congerie di fatterelli
è amata da un altro, amato a sua volta da altra ninfa non amata.
,... prima di essere giunto a raccapezzarsi, si trovò impegnato fra i
, si trovò impegnato fra i danzatori a saltare, a prillare vorticosamente. de
trovò impegnato fra i danzatori a saltare, a prillare vorticosamente. de roberto, 3-154
preso dal lavoro, e poi non riusciva a raccapezzarsi in mezzo alle cifre. pirandello
. tecchi, 11-14: non riuscivo a raccapezzarmi se ero in un'osteria o
un determinato luogo o edificio; sentirsi a proprio agio. pirandello, 8-1109:
, 2-107: non si raccapezzava più a trovar la strada di casa. calvino
nel bosco coccinella parve perdere la riluttanza a muoversi, anzi, poiché il tedesco tra
quei viottoli si raccapezzava poco, era lei a guidarlo e a decidere nei bivi.
raccapezzava poco, era lei a guidarlo e a decidere nei bivi. -orientarsi in
fretta ansiosa aveva già sconsigliato d'andare a cercare una lettiga più capace di quella raccapezzata
vigorose, fomite di istinto sicuro, brave a far disserrare le porte per i loro
era quel briciolo di miglioramento, raccapezzato a furia di cure e di premure.
anche al figur., con riferimento a una situazione, a un rapporto politico
, con riferimento a una situazione, a un rapporto politico precario).
così mal osservate, inclinavano gli animi a squarciarla di nuovo più tosto che vederla
era nobile e chi non era, perocché a raccapitolargli ogni volta sarebbe lunga mena.
fr. serafini, 445: piaque a dio padre di ristorare in cristo,
feci la mia santa professione in sino a questa mattina. = nome d'azione
ognun fuggire: / pervenne una zaffata a sua eccellenza, / che fu per tarlo
, i... i comincia a gridar: guardia, la padella.
giunge appena una sola scintilla di fuoco a toccar la polvere militare rinchiusa dentro una
è d'uno esterminio di raccapriccevole rimembranza a ciò che vi è sopra e dintorno
bestemmie. imbriani, 10-92: simile a chi voglia attingere nel mirare cose raccapriccevoli
non mi gettai nel fiume, per volare a cogliere fellina in atto. salvini,
. 2. brivido. a. f. doni, 44: i
2-26: l'atmosfera sopra il tavolo appariva a giovancarlo orribilmente tesa, come quando uno
veda in pitone accostarsi colle faudi spalancate a un dormiente o un assassino alzare con
1-96: filippo tacque. non poteva fare a meno di vedere dietro di se una
era accaduto al soldato rametta e non a lui. 2. fortissimo,
carattere sbalorditivo... e destinato a gettare tutti in uno stato di panico raccapricciante
racapriccio e me restringo / e sto pur a expectar ch'altri me spetra. aretino
era niuno dei manigoldi che r avevano a trar giuso, che gli bastassi l'animo
racapricciava guardando ogni poco di profondità. a. f. doni, 3-39: io
, aminta, 1692: io rimirando a basso / tutto sentii raccapricciarmi, e 'ndietro
: raccapricciossi egli all'udire ch'ella avesse a capitare nelle braccia del malvagio bronte.
raccapriccio / la vecchiezza in contemplar. a. casotti, 1-4-39: il dottorello si
, / non si mettesse l'asino a cavallo. alfieri, xv-99: io solo
sto qui, deriso, sputacchiato, preso a calci da tutti, menando l'intera
mi fa raccapricciare. e tuttavia m'awezzo a ridere e ci riesco. fogazzaro,
e di sedizione. -con riferimento a personificazioni e a soggetti collettivi.
sedizione. -con riferimento a personificazioni e a soggetti collettivi. delfico, iii-137
so, perché fanno far boccaccia anche a me, quando gli rileggo. idem,
raccapricciar manco. faldella, 13-78: così a me, che una volta mi raccapricciavo
goldoni, ix-87: raccapriccio come / giunga a tal sottigliezza il tuo pensiero. idem
far raccapricciare e inccrconire i sangui anco a loro. porcacchi, i-362: l'animo
23-416: quell'altra della trasmigrazione, a considerarla in sé assolutamente, non è un
la pietra, perché, come arriva a sentirsi sgretolare sotto il dente, diventa
delle paludi, fece appena in tempo a scansarsi per lasciarla passare.
vizio assai ben intendente, / mi raccapriccio a coda di serpente: / lei se
iii-258: in 21 anno, avendo cominciato a pensare e soffrire da fanciullo, ho
: quando veggo questi vecchi patrioti alcuna a la mia mente ancor s'affaccia!
parte raccapricciato. desideri, lxii-2-vii-20: a tale spettacolo raccapricciati e inorriditi sì essi
su quel piano, / e fece a tutti un raccapriccio strano. buonafede,
spavento. foscolo, iv-451: toma a spaventarmi quella terribile verità ch'io già
raccapriccio e che mi sono poscia assuefatto a meditare con rassegnazione: tutti siamo nemici.
funebri, già innamorati fradici, cominciarono a pensare seriamente che un amore eterno doveva
dell'agiatezza distruttta, vide la gente intorno a lui ritirarsi e guardarlo con raccapriccio,
come chi porta sul corpo, pan a un tremendo parassita, la vorace forza divina
monelli, i-182: tocca di sparare a quelli della seconda riga: ma quelli
, i-113: un soave / subito raccapriccio a le donzelle / prende e il bagno
tirati nell'ultime parti del mondo, a dispetto di tutti gli dei. l.
cui verranti i sogni al tuo dormire / a far le false cose parer vere,
raschiare, portar via '(cfr. a. castellani, ipiù antichi testi italiani
li aveva commesso, molto la cominciò a racarezare e con molte paroline la fece
(raccartoccio). piegare, avvolgere a forma di cartoccio; accartocciare.
stato bene lo usare di cotesti brani a qualche servigio, onde, raccartocciatili proprio
accostai alla lucerna e me ne servii a metter fuoco nella mia pipa. 2
richi di stucchi polverosi e barocchi a uso di rifugio per anime sonnolente
raccattaconcio ': contadino che lo va a raccattar per strada con un corbellino.
raccattafieno ': specie di rastrello meccanico a cavalli per ravviare il fieno d'in sul
calcio e nel tennis, ragazzo addetto a recuperare il pallone o le palle
miracoli della madonna [crusca]: ella a suo veggente entrò nella chiesa e
trova spesso raccattare, nel senso a cui si cercava un vocabolo poco fa
, iii-17-372: vedendolo cadere è corso a rialzarlo, gli ha raccattato cappello e
gli ha dato il braccio per accompagnarlo a casa. capuana, 14-137: là cinque
voltarsi, / tutta sgomenta, avanti a sé, la mamma, / brocche,
scuola o i guanti, apposta per chinarsi a raccattarli, chinandosi, dalla scollatura si
il mazzo abbandonato delle carte e cominciò a rimescolarle. -nel calcio e nel
via la lancia, / non ha uno a raccattar. -raccogliere frutti,
scioperati, se non può altro, va a raccattar l'erba pe'bovi. pascoli
: se una palla fischia, non istate a volerla raccattare: non piazzatevi sulla sua
: mandava la filomena, sua figliola, a sco> are la chiesetta ed a raccattare
, a sco> are la chiesetta ed a raccattare i soldi che i devoti vi
sul tavolo. -con riferimento a una personificazione. de amicis, ix-48
: un domestico in cravatta bianca pronto a raccattare le mancie. 3.
, il cavo su di sé spiralmente, a giri soprapposti, prossimamente uguali e concentrici
. tommaseo, 11-33: mi misi a studicchiare l'italiano, a raccattare le
: mi misi a studicchiare l'italiano, a raccattare le frasine e a infilarle con
italiano, a raccattare le frasine e a infilarle con più pedantesca violenza. amari
se non erano spropositi da screditarsi soltanto a raccattarli! non li degnava neppure d'
-accettare una provocazione, dare ascolto a una calunnia. capuana, 12-191
di quegli ebrei che, menati schiavi a roma da pompeo ed altri romani,
incidente, ecc. (anche con riferimento a corpi esanimi); recuperare dopo una
mezzo della strada con la testa fracassata. a. monti, 69: il babbo
piovene, 7-403: de gaulle fu a un passo dal potere, ma fu
personaggio di plutarco. solitario, portato a disprezzare il mondo e soprattutto i suoi
chiamava marcello...: per nascondere a se stesso e agli altri che viveva
cina una scarsa banda di gente buona a racattare prigioni. -scherz. arrestare
un regazzo? lui nun ha fatto male a nis- suno ». « a te
male a nis- suno ». « a te sì!., dal momento che
una femmina di casa borbone per istrada a raccattare amanti ignoti? 7
tosto vengono meno, e quelle che sono a poco a poco raccattate si moltiplicano e
meno, e quelle che sono a poco a poco raccattate si moltiplicano e vanno innanzi
, xxx-11-38: picchia teglie e padelle a più non posso. / di raccattarle [
di cavalli e saccomanni fatta mentre erano a foraggio da una partita ben grossa della
di dio delle preterite colpe non basta a farci raccattar il cervello almeno per forza
. giamboni, 8-ii-187: liberale è a dir largo, cioè quegli che di
suo capitale raccatta prigioni ed aiuta suoi amici a maritare le loro figliuole. fatti di
magno volgar., 87: ritornate a dario vostro signore, ché molto mi
, perché tutta italia s'era accordata a non voler comperare. cominciaro ad esser
tavan segretamente. -con riferimento a beni materiali. breve di montieri,
vescovo u suo messo disforzasse quella persona a cui il iudicio fusse fatto di quella
se non ad uopo di cului a cui indicata fusse. -con riferimento
cui indicata fusse. -con riferimento a un riscatto spirituale. storia dei santi
che del tuo sangue mi raccattasti, a te raccomando lo spirito mio. libro
1-6-8: sì come il ferro si pulisce a mena, / così pulificato n'ò
1. -raccattare la fiaccola: rifarsi a una determinata tradizione o idea o esempio
decaduti o sviliti, proponendosi di risollevarli a nuova dignità. d'annunzio,
d'annunzio, v-1-879: in mezzo a un'europa che si vende, l'
'. [de'vantaggi che toccano talvolta a chi ha men di merito e di
, iv-492: muore il santo e cominciano a ballettare panegiristi in cappa e i raccattareliquie
di terra, avvolto in una lucida coperta a brandelli, non pareva più nemmeno un
ora sta sugli scalini della chiesa, a san firenze: è un sacco di cenci
scarpe raccattate chi sa dove e strette a forza di spaghi. betocchi, 5-59:
nel fondo delle lingue, ma raccattati a galla, senz'altra fatica, per dir
tempo, capitava che sfondasse la porta a spallate. e sovente profanava il santuario
dimostrato che i più de'proseliti raccattati a cotesta maniera son tali che ogni sincera
: in pistoia e firenze 'raccattato 'a modo di sostantivo 'il trovatello '
, quasi raccolto da terra, trovato a caso, onde i bastardi favoleggiavansi figli della
320: la piena verrà tutta addosso a me. il mal raccattato sarò io.
fiorini d'oro della zecca di firenze a chi saprà trarre in salvo que'mal raccattati
mi disse che, se voi aveste a rifuggirvi in venezia, colà sareste il ben
di gran mole e che possono servire a qualche uso, come ulive, castagne e
rusticità e dispetto maggiore. c'è press'a poco la stessa differenza che da '
stessa differenza che da 'ceffo * a 'faccia'. = comp. dai
. v.]: tutta la sera a raccenciare questi ragazzi. -correggere uno
2. rifl. agghindarsi (con riferimento a chi d'abitudine veste poveramente).
che tanto bene si ramanna e'rracencia. a. casotti, 1-7-1: sull'albeggiare
pria, / incomin- ciaro i palchi a conficcarsi; / invasato avea ognun la fantasia
. foscolo, ix-1-412: tutti soffiano a prova su'tizzoni freddissimi sotto le ceneri
prova su'tizzoni freddissimi sotto le ceneri a raccendere certe scintille fatali. -con
e col gran re venite, / ove a trattar d'alta materia s'have,
quante? / rimembra- tel un tempo a quelle sante / luci di paradiso, /
qualcosa o di qualcuno; eccitarlo (a ira, a odio); animarlo (
qualcuno; eccitarlo (a ira, a odio); animarlo (anche unito con
, 67: quando raccendiamo gli uomini a collera, s'alcuno con pazienzia sostiene la
: avea disiderato il re luigi di parlare a massimiliano, per raccenderlo incontro alla repubblica
amore, ecc.); abbandonarsi a una passione o colmarsene e insistervi;
d'ira e d'onta ripieno perciocché a niquitosa condizione di battaglia si vedeva essere
, ugo, la tua, che a te mi chiama / fra tombe, avelli
di nuovo innamorare o eccitare di nuovo a ira una persona. boiardo, 3-41
-intr. con la particella pronom. ritornare a essere presi da ira o sdegno.
ira, si voleva levare per tornare a batterla da capo. idem, dee.
che il fuoco della volontà dovesse bastare a raccendermi le pupille, tanto era intenso ed
-intr. con la particella pronom. ritornare a vedere, riacquistare la vista.
-far nuovamente scorrere il sangue nelle vene a qualcuno. d'annunzio, iii-2-216:
e profondo occhio mortale / mai varranno a raccendere una goccia / di san
la donna sua, che gli ritorna a mente, / anzi che mai non
..., debbono assai ben servire a raccendere, sopratutto ne'veronesi, l'
la mia reai cittade, / qual riparo a le vostre alme contrade? / chi
ispirazione poetica. carducci, iii-3-193: a me ne fombre l'epopea distende /
favilla tutta mi raccese / mia conoscenza a la cangiata labbia, / e ravvisai la
, che pungevano i sadducei, raccesero a dismisura la disputa, e il tumulto
cieco, 8-60: non parve star a gano in tutto male, / benché
. ant. fare di nuovo cenno a qualcuno. pulci, 11-96: gan
centralizzare 'alla francese, quandi oltre a natura ed equità, direbbesi 'rac
ower del latteo cerchio / breve è a vedere, lampeggiante in parte, /
raccertò). rendere certo qualcuno relativamente a un fatto; rassicurarlo riguardo alla verità
e piccosi quasi vecchie gentildonne), mosso a pietà di tanto avvilimento, s'affrettò
pietà di tanto avvilimento, s'affrettò a raccertarlo del vero. -confermare in
dante, purg., 9-64: a guisa d'uom che 'n dubbio si raccerta
. boccaccio, iii-8-119: ligurgo contro a miso avea ripreso / battaglia...
raccesi a battaglia. leandreide, iii-6-1: stava leandro
dor un steril campo, / getta querele a giove despietate: / il qual,
. pasquinate romane, 590: verranno a udirli luterani e inglesi, / del
la percuote il raggio / che piove a lei per la raccesa vista.
dispone di mv abitazione; dare ricovero a chi deve essere protetto da un pericolo
. balducci pegolotti, i-23: a vignone si ha una usanza, perché
dalla fame e dal freddo, si riputavano a gran ventura se mai erano raccertati al
altra amorevolezza. lippi, 9-48; a ricercar si manda / chi l'abbia raccertato
al suo arrivo; fargli accoglienza. a. pucci, 6-194: tornando que'ch'
co'magiore onore / che si facesse mai a niun signore. andrea da barberino,
-per estens., con riferimento a un edificio, a un'abitazione,
., con riferimento a un edificio, a un'abitazione, anche al sepolcro.
.. assai fortezze sofficienti... a raccettare tutto il paese con tutto loro
segni, 9-123: e'non sta bene a un raccet- tatore esser sempre raccettatóre.
. gadda, 6-199: pervennero da ultimo a cavarle dai labbri la bugia racchetante,
. ant. e letter. ricondurre a una condizione di calma chi è turbato
dolori, oppresso da preoccupazioni; indurlo a cessare di manifestare tale stato di sovreccitazione
... /... cominciò a gridare, / ma marco di ser
e far ch'egli venga lavinia / a racchetar, che non fa se non
se tu la potessi racchettare et indurre a perdonarmi. marini, 156: viddimo
ricondurre alla calma una collettività. a. pucci, cent., 9-12:
. magalotti, 9-2-241: s'ha a consolare un povero pastorello per un agnelletto
e di racchetarlo! -dare soddisfazione a chi presenta richieste o lamentele oppure esige
, racchetata tutta la gente che 'a l'udienza era, il prencipe con gratissimo
era, il prencipe con gratissimo aspetto, a madonna gismonda rivoltato, così disse:
questi capitani svizzeri si sono querelati d'avere a stentare e'pagamenti suoi; ho voluto
, xxv-2-277: il cardinale mi manda ora a chiamare il pedante,...
lo strepitoso e rio / rumor de'sensi a racchetare attende / e cerca farsi più
attende / e cerca farsi più vicina a dio. -placare l'animo.
restituì ad enrico duca di sassonia ed a ciascun altro ciò che l'imperatore suo padre
bembo, io-vn-31: la vostra lettera comune a tre noi tanto m'ha fatto ridere
, mi sono tacchettato in parte. a. f. doni, 3-155: una
, quelle prime furie cessero il luogo a più posati ragionamenti. -sedarsi (
silenzio... quello che fia prima a restare di cicalare... renda
e letter. che è ritornato a una condizione di calma, di
indemoniata] era racchetata, le incominciò a parlare e a lusingare. svevo,
era racchetata, le incominciò a parlare e a lusingare. svevo, 2-402: allora
svevo, 2-402: allora egli rinunziò a quelle aggressioni, racchetato, lieto.
prole, quando la prole manchi accede a una sorta di disperata gelosia.
di annodio e aristogitone discorrevano, voltatosi a messer camillo, il carico piacevolmente gli
sedato. ferrucci, 75: a queste nocte, gridandosi allo arme, lo
, lo ebbe el nostro giuliano frescobaldi a farlo destare, doppo che era raccheto
. / 1'ho richiesto per insino a quid / parenti, amici, palese e
se andò in uno luoco da giocar a baia. cesare con li reverendissimi cardinali
rade di corda da giocar, stavan a veder alcuni signori che giocava. messisburgo
racchette. citolini, 483: il giuccar a la lunga, a la corda,
: il giuccar a la lunga, a la corda, a la facciata, con
la lunga, a la corda, a la facciata, con la mano, con
quell'effetto che i giocatori di palla a corda più esperti fanno con lor vantaggio,
certo telaro fatto come una arachétta da giocar a palla. magalotti [in « lingua
della celebre vittoria riportata dalla mia saccenteria a conto della voce 'tacchetta '.
voce 'tacchetta '. io meno buono a v. s. ch'ella si
. pirandello, ii-2-188: dall'uscio a sinistra irrompono, gridando e ridendo, aldo
tenendolo fermo sopra di quella, si mette a correre con il suo cavallo, e
, nel cadere che fa il ballonetto a terra, egli sopragiunghi in quel luogo e
, figliuolo del duca di guisa, a giocare la mattina seguente alla racchetta.
la palla quanto più fortemente è battuta a terra, tanto più alto solleva il balzo
un unico elemento di materiale plastico stampato a rete) da fissare sotto gli scarponi per
di corde o di segmenti di pelle a una decina di cm dalla punta dei
rondella di plastica traforata e variamente sagomata a seconda delle diverse specialità: discesa,
. -disus. racchetta termica: dispositivo a griglia, composto da fili metallici riscaìdabili
racchetta termica ': dispositivo che serve a togliere l'appannamento e le incrostazioni di
serie di orologi:... rachétta a freccia doppia. antimagnetico. bilanciere monometallico
da un ripiano di rete collocato in cima a una pertica. 10. acer.
razzi. sanudo, i-240: a sabionzeli... la vezilia di san
azione fra quella gioventù ardita ma non avvezza a scene di sangue. leoni, 508
comandata dal colonnello benedek, che, giunto a novecento passi da cullatone, principiò il