« magnifici e potenti / consoli, a cui serrare e disserrare / si dà
volta anche per mezzo dei banditori: a suon di tamburo o di tromba)
sai che ti comando, / o pongo a breve bando? / che l'amico
intorno inteso. / chi de provarsi a l'arme procacciava, / chi per mirare
sanza far tante civette, / sanza avere a mettere bando. machiavelli, 663:
fusse alla piazza di santa croce davanti a lui. questo bando sbigottì molto più
rompe, / e promette gran premio a chi dia aviso / chi stato sia che
. tasso, torrismondo, 1795: ecco a la giostra i cavalieri accoglie / il
/ ciò ben mi pesa, ed a lodar no 'l toglio. bartoli, 40-ii-256
poteva andar incontro un cavallante, andando a levar pegni o ad affiggere bandi di dazi
divino per liberarsene. -andare contro a bando: venir contrabbandato. g.
g. m. cecchi, 14-2-3: a tempo della carestia si ha cura che
cura che la vettovaglia non vadia contro a bando. sassetti, 312: come
costa molto e non franca la spesa a navigare scorza o polvere [di pepe]
, che qual donna volesse v'andasse a vederla. ser giovanni, 105: il
aver niente da questo ormanno, si venisse a pagare. pulci, 12-31: subito
, / ch'ognun venissi presto armato a corte. castiglione, 382: mandò
382: mandò un bando, che a tutti i servi che della città fuggivano
i servi che della città fuggivano ed a sé venissero prometteva la libertà e le mogli
pantèa ha gittato un bando per chiamare a sé qualche nuova petti- natrice che le
ora della notte; e giugnendo il banditore a bandire nella via appiè del detto monimento
-farne un bando: propalare, far sapere a tutti. lippi, 4-52: mi
ed io son ita, sciocca, a farne un bando. -tener segreti
firenzuola, 652: tu vorrai tener a mano a mano segreti i bandi;
, 652: tu vorrai tener a mano a mano segreti i bandi; e'n'
, par., 26-45: tal vero a l'intelletto mio sterne / colui che
che mio seguir desista / più dietro a sua bellezza, poetando, / come all'
artista. / cotal qual io la lascio a maggior bando / che quel della mia
par., 30-34]: « a maggior bando », ciò è quello che
sarà maggiore bando del mio, e però a colui 10 lascio io. landino,
bellezze perché non può; ma lasciale a maggior bando che non è quello della
dice « cotal qual io la lasso a maggior bando », ciò è, la
», ciò è, la lasso a maggior e più sonoro grido di « quel
vellutello [purg., 30-13]: a similitudine di quando i beati « al
al novissimo bando », ciò è, a l'ultima richiesta nel gran dì de
pirandello, iv-361: ce n'andiamo a venderle per la calata: « le
, interdizione, esilio (condanna accompagnata a volte dalla confisca dei beni).
demmo in guardia, dié l'entrata a gherarduccio buondelmonti, che avea bando,
. simintendi, 3-208: questo avea a un'otta fuggito samo e'signori;
ti sia tagliata la testa, sì come a micidial di me che tu veramente sarai
donna loro. sacchetti, 169-72: e a buonamico dierono bando dell'avere e della
non volsi, dicendo che volevo andare a vedere mio padre in prima, e ricomperare
mio figlio e i miei numi, / a tonde in preda, e de la
roma? vasari, iii-13: fu dato a molti borghesi... bando di
viii-129: alli condennati dall'ufficio dell'inquisizione a preggione perpetua overo temporale, se fuggiranno
sembra che il bando dovrebbe esser dato a coloro, i quali, accusati di
maniera di voialtri; ruppe il bando a rischio della vita, e mi corse
gli anatemi, / e il bando a lui nel giorno dell'ulivo, / e
sventura / coi ceri accesi e le campane a festa. -per simil. e al
caro, 15-i-109: aspetto che voi vegnate a rincontrare il mio personaggio fin qua,
aver bando della libreria di cesena. a. f. doni, ii-12: oh
lingua! perché non è egli lecito a far un bando della lor gaglioffa vita
6-4-438: sotto pena di bando del capo a chi contraffacesse. f. d'ambra
. -anche nell'uso assoluto: bando a. dante, inf., 15-81
: consentirei di stare più uno anno a uscir di bando, id est a uscire
anno a uscir di bando, id est a uscire delle pene del purgatorio, nelle
): la vostra borsa si'acconcia a spendere / e tutti abbiate l'avarizia in
bando. petrarca, 349-6: ch'a pena riconosco ornai me stesso; /
e man- din le muse in chiasso a suon di corno. galileo, 651:
11-45: fa voto d'andar pellegrinando / a roma a visitar quei luoghi santi,
voto d'andar pellegrinando / a roma a visitar quei luoghi santi, / e dare
luoghi santi, / e dare in tanto a la milizia bando. testi, 327
. testi, 327: chi dà bando a gioie oneste / fa tiranna la virtù
comincerò dal ringraziarvi di aver dato bando a quel maledetto spagnolismo della terza persona,
bando alla superbia) non avrebbero sdegnato a quel tempo di unire il mio al
. panzini, ii-54: ma bando a ciò: voi dunque volete la tavola
che essendo capo, non diate bando a parecchie migliaia di scudi, e facciate
in bando della vita: disperato, vicino a morire. boiardo, 2-3-3: or
la scesa del male / tu lo strascini a forza: / ei, di se
. -bando bando: per esortare a lasciar da parte qualcosa. 1
nostra nel pugno / tegnamo, pronti a lasciarla / in bando o a tenderla
, pronti a lasciarla / in bando o a tenderla ancóra. 2.
lo campo, che ciascuna persona s'andasse a riposare a suo padiglione.
che ciascuna persona s'andasse a riposare a suo padiglione. bando, sm
ojetti, ii-337: io adesso non riesco a togliermi dalla memoria celeste, la sua
bandòla, sf. strumento musicale a corda, col plettro.
chi è pel re non può cognoscere: a co storo concorrono tutti e'
... si mettono talvolta a assaltare alla strada. = deriv
tutte le notti il bandito veniva a cantare la romanza: « io
patrone, onde più tempo mettono a caricarli. magalotti, 7-22: non avendo
in dosso, che la sciabola a lato e la bandoliera. capitoli delle milizie
un'occhiata all'orologio, si decideva a vestire la marziale uniforme...
quando le due ombre con la bandoliera a tracolla furono un po'più in là
perdette un aquilone. 3. a bandoliera: ad armacollo, a tracolla (
3. a bandoliera: ad armacollo, a tracolla (di traverso, dalla spalla
, ii-664: figurarsi con che gioia giunse a roma la notte medesima di quel sabato
era stata deliberata!... portava a bandoliera la fascia tricolore e di sotto
una bisaccia dietro le spalle e una fiasca a bandoliera. paolieri, 2-13: con
con la lepre in pugno, il fucile a bandoliera, teneva, ora..
per la primavera / con una bottiglia a bandoliera / come una verde chitarra. baldini
bastoncino in mano, moschetto e binocolo a bandoliera incrociata, e battono in terra
paio di pantaloncini legati da una cordicella a bandoliera sul torso nudo. 4
4. colpo di bandoliera, a bandoliera: traversone (nella scherma della
consigli all'avvocato bussi, seduto dirimpetto a lui, intorno al modo di regolarsi
5-214: s'era preso un gran colpo a bandoliera, da la spalla sinistra giù
omero sinistro al fianco destro ', che a sua volta deriva dallo spagn. bandolero
fissa i capelli senza ungerli): a base di gomme o mucillagini vegetali
il bandolo e onde bisogna farsi a snodarlo. fagiuoli, 3-7-133: discorrer del
, la chiave che aiuta l'intelligenza a risolvere una seria difficoltà, la via
la via per uscirne, per venirne a capo (dall'immagine della matassa arruffata
bandolo, / sempre le brighe compero a contanti. poliziano, 144: della matassa
! io ho trovato il bandolo. a. f. doni, i-245: -va
per poter distrigar mai; perché, a confessare il mio difetto al signor salviati,
, troverò io il bandolo per venire a capo di tutto. manzoni, pr.
., 3 (42): a noi poverelli le matasse paion più imbrogliate,
bene dall'offrirgliene il bandolo, continuò a parlargli del tempo, del freddo, dell'
ridurla all'arte; ma non riuscivo a trovare il bandolo. d'annunzio,
trovo io. palazzeschi, 3-231: a tutto quello che le dicevano rispondeva precipitosa
conserve agli stomacuzzi da venir su su a bocconcini. cacodèa, sf. raro
e platone... si recarono a credere, volare per tutte le regioni
, xix-4-724: [è giunto] perfino a trovar piacere e delizia in quella cacofonia
. gadda, 476: gli veniva a ruota il lionello de'guenci, detto lello
garzoni, 1-268: basta che venendo a i parlari viziosi [i censori
[i censori] pongono mente a barbarismi, a solecismi, all'acy-
i censori] pongono mente a barbarismi, a solecismi, all'acy- rologia, alla
un principio tanto alto, ch'è impossibile a seguitarlo. = voce dotta, lat
cactifórme, agg. bot. a forma di cactus (cioè con
. il sufi. lat. -formis 4 a forma di '). cacto
mosca in seno al fior trova a tomba. tommaseo [s. v.
247: fiancheggiano la linea grandi cacti a candelabro,... e alla
51: il parente maniaco non verrà più a fotografare al lampo di magnesio il fiore
sorto su un cacto spinoso e destinato a una vita di pochi istanti.
potente personaggio. beltramelli, i-531: a poco a poco, a forza di sentirsi
. beltramelli, i-531: a poco a poco, a forza di sentirsi
, i-531: a poco a poco, a forza di sentirsi dire: «
ai maestri, rincarava i tributi a tutti. = deriv. da
ii-1-172: un paese come il nostro avvezzo a speculazioni minute, gelose, solitarie
cessava dal ballare alla rinfusa, andò a fermare due o tre coppie con il garbo
, deriv. dal provenz. cadastre, a sua volta dau'ital. catast [
ingegne, esettato che sia licito a catauno di poter far compagnia di mercanzia et
non fossero rimessi, verrebbe l'oste a neente. guittone, ii-245: for
1-41: un giorno si ragunaro donne a uno nobile convito... caduna
io sono un gatto lupesco, / che a catuno vo dando un esco, /
., 178 (264): a catuna di queste poste istanno quaranta cani,
si distruggono catuno per la virtude contraria a sè. bruno, 3-1032: dovete considerare
la terra per ciascuna sia diverso, a tempi a tempi, a loco a loco
per ciascuna sia diverso, a tempi a tempi, a loco a loco, a
sia diverso, a tempi a tempi, a loco a loco, a parte a
, a tempi a tempi, a loco a loco, a parte a parte;
a tempi, a loco a loco, a parte a parte; al riguardo però
a loco a loco, a parte a parte; al riguardo però del globo tutto
uomo, ma un cadavero, a modo de'latini, o veramente un
, o veramente un morto, a modo de'volgari. tasso, 8-39:
e cossi oltre, per venire a tutte forme naturali? garzoni, 1-445:
abbraccia e bacia e vuol morirgli a lato. carletti, 76: per poter
stesso, è argomento che basti a provare essersi quella morte repentina...
provenuta da cagioni non così agevoli a conoscersi, come questa materiale che si vede
per allontanarsi. viani, 14-483: a destra e a sinistra, galleggiava un gran
viani, 14-483: a destra e a sinistra, galleggiava un gran numero di
/ e vediam questa morte / dov'anderà a cascare. 2. per simil
dopo la quarantena dell'embrione, cominciai a vivere; ma in questa dopo la
egli macilente, mal condotto, e vicino a spirare. targioni pozzetti, n-1-112:
/ e sì pronta e sì agile a cangiarsi, / perdita si può dire.
35: usava una carrozza: anzi, a dir più vero, un cadavero
sì trasandato e sì magro, che a mala pena si trovava cocchiero che si conducesse
pena si trovava cocchiero che si conducesse a voler servire dell'arte sua il santo.
cittadina e affidarne la scelta e la formazione a gente, che non puzzasse di cadavere
d. bartoli, 34-273: si ardì a definire, quello [sangue] delle
. isidoro, 11-2-35: « cadaver nominatum a cadendo, quia iam stare non potest
.: smunto, cereo, simile a un cadavere. c. mei
queste [le vecchie] aspirino / a pareggiare e opprimere / i solchi profondissimi /
. giusti, v-158: vedendomi ridotto a mal partito, lasciai livorno e andai a
a mal partito, lasciai livorno e andai a colle di val d'elsa. gli
bocca per frenare la tosse, continuava a balbettare soffocato delle parole senza senso.
peso di una burocrazia nemica, obbligandoci insomma a un'elemosina forzosa. pasolini, 31
, i-45: non potesse liberamente entrare a fecondare, o a disporre le parti fetide
potesse liberamente entrare a fecondare, o a disporre le parti fetide, e cada-
. malandato, logoro; che cade a pezzi. c. e. gadda
ti voler attristare ed affliggere per la violenza a te fatta. tasso, 5-27:
giogo / di montagna ventosa, / a la fin smossa a rotolar comincia,
montagna ventosa, / a la fin smossa a rotolar comincia, / cade tosto e
, 9-828: greggi precipitanti, / o a mano a man cadenti / in bocca
greggi precipitanti, / o a mano a man cadenti / in bocca a'lupi.
questa, che 'l busto in mille groppi a l'orno / avinciglia e circonda,
cadente rivo / e dei clivi odorosi a lui blandisce / le vaghe membra. colletta
colletta, i-135: un fiume cadente a precipizio, quindi a scaglioni, e
: un fiume cadente a precipizio, quindi a scaglioni, e infine dilatato in lago
vostri. tassoni, 1-8: s'alza a veder nel mare il sol cadente.
: tu col cadente / sol non sedesti a parca mensa, e al lume /
dell'incerto crepuscolo non gisti / ieri a corcarti in male agiate piume, / come
agiate piume, / come dannato è a far l'umile vulgo. leopardi, 38
fuga austriaca morìa: / il re a cavallo discendeva contra / il sol cadente.
nell'uso moderno, quasi esclusivamente a vecchie costruzioni in rovina, a mobili
esclusivamente a vecchie costruzioni in rovina, a mobili malandati e guasti).
unico figlio, / gloria e sostegno a la cadente etade. marino, 14-228:
, 14-228: miser, tu sudi a procacciarti intanto / a la vita cadente
miser, tu sudi a procacciarti intanto / a la vita cadente alcun sostegno, /
, onde trar puoi / fortunata quiete a gli anni tuoi. tesauro, xxiv-54:
all'animo richiamandomi un giorno stesso avere a lui tolta, a me data la vita
giorno stesso avere a lui tolta, a me data la vita, il mio cuor
, vii-32: deh! dimmi; a me, consolator ne vieni, / o
e di prendere un malanno, seguendo a capo scoperto il fèrcolo, sotto la pioggia
è in decadenza, che è prossimo a estinguersi (una stirpe, un popolo,
sovvengano alla cristianità cadente e si adoperino a divertir il pontefice da così perniciosa deliberazione
ad amare, / mi scorga anco a morire; / e chi fu l'alba
... / e aggiugnerla dietro a questa mia / magra, smunta e cadente
gola da due fermagli di ottone e cadente a mezza coscia. -fluente (
porgi, almo signor, la mano / a la tua dama; e lei dolce
d. bartoli, 40-i-536: indi a due mesi, cioè cadente il dicembre
dicembre di questo medesimo anno 1591, venne a succedergli... il p.
sono le lettere che mi comparvero tutte a un tratto di tuo, mercoledì passato.
ragione d'anzianità, il legislatore soggiunse a motivo di questa sua disposizione: perché
/ dal suon, che par ch'a sé l'inviti e chiami, / da
ma la rima: bastava ella sola a se stessa. carducci, i-782: egli
, come di uno scolaro che abbia imparato a pronunciare la propria lingua dalla bocca di
di parola in parola si venne finalmente a quella cadenza, in cui una volta almeno
cui una volta almeno ogni dì vanno a sciogliersi i discorsi ed i pensieri degli
cantilena; successione o ripetizione di gesti a regolari intervalli; movimento ritmico.
ma uno zufolìo sordo, piuttosto; a fior di labbra, sempre con la
. come accade d'improvvisare un canto a chi ode la cadenza del mare e il
/... / e sembri mettere a volte, / nell'ordine che procede
e, insieme, oggetti che si ostinano a far parte del mio panorama. pavese
all'imbrunire, stretta al cuore - fino a notte. -in cadenza (disus
. -in cadenza (disus. a cadenza): ritmicamente, con frequenza
e le altre sonando istromenti e cantando a cadenze versi di allegrezza e presagi di
spiedata di uccelletti i quali nel volgersi a gambe in su pencolavano ad ogni giro
loro. verga, 4-24: in mezzo a mucchi di frumenti alti al pari di
: su greto, più lontano, a quando a quando / sciabordano in cadenza
su greto, più lontano, a quando a quando / sciabordano in cadenza lavandaie.
. alvaro, 9-59: noi ci ponemmo a sedere battendo le mani in cadenza,
-cadenza!: comando con cui si ordina a una squadra in marcia di battere forte
tre volte consecutive, il piede destro a terra, per regolare il passo.
tutte virtuose e piacevoli: e perché a me pareva esserne uscito con molto maggiore
promesso, fatto un poco di cadenza a il ragionamento, feci reverenzia e partimmi
stretta, ove tutti i cori in uno a lablache e tamburrini cantano all'unisono:
suo rabbuffo e si apre per dar luogo a delle fioriture di cadenze, piene di
ritmare; dare un ritmo speciale, a cantilena, al discorso. -anche al
dare una particolar cadenza o un ritmo a un verso, a un periodo,
cadenza o un ritmo a un verso, a un periodo, e simili, è
. cadencer (nel 1701), a sua volta deriv. da cadence (sec
è così, don gesualdo, state a sentire... discorriamola fra di noi
agli interessi... ». a ogni frase piegava il capo ora a destra
a ogni frase piegava il capo ora a destra e ora a sinistra con un
piegava il capo ora a destra e ora a sinistra con un fare cadenzato che doveva
i-124: quel signore cominciò senz'altro a darmi moltissime informazioni di cose scolastiche con
, conv., i-1-10: non seggio a la beata mensa, ma, fuggito
, 2-9-19: attienti, cavalliero, a quella chioma, / che nella mano
de'medici, 106: pria che cavi a te stesso quella fossa, / nella
mani e 'l seno, e quasi essendo a se medesma uscita di mente, senza
gagliardamente con tutta la forza del braccio, a lasciarseli cadere di mano. caro,
di quindi come per diversi gemitii, a guisa di pioggia, caggiono nel pilo,
pianto / giù per le crespe guance a lui cadette. carletti, 13:
ho viste di quelle [bertuccie] imparare a stare sopra un canto della tavola,
una candela in mano, facendo lume a quelli che vi mangiavano, con un
, 11-217: come quando s'appiglia a denso bosco / incendio struggitor, cui
rasoio gli caderà di mano e verrà a tagliarmi le canne della gola. manzoni,
, il tappeto del tavolino, e tiratolo a sé con furia, buttando in terra
maggiore celerità. verga, 4-90: a seconda del vento giungevano pure di lassù
gli uccellini nuovi volavano giù lasciandosi cadere a picco dal nido. ungaretti,
., 5-119: la pioggia cadde ed a * fossati venne / di lei ciò
, 79: quando costei dal cielo a vui discese, / una piogia qua giù
volgar., i-513: l'uomo a cui caderanno i capelli, cioè calvo
, che 'l busto in mille groppi a l'orno / avinciglia e circonda, edra
.. si assicurarono, dico, a forza d'ostinate osservazioni e di calcoli
e le nevi bastantissime per mantenere sempre a ribocco, se copiose cadano, sì
le foglie appassite del gelso, le portava a cadere, qualche passo distante dall'albero
da'capei grigi, / e cavalca a grande onore per la sacra di parigi.
non piange il vecchio cor, come a noi grami: / ché d'arguti galletti
16-56: rendono un altro suon ch'a quel s'accorda / con che i
l'una [fonte] cade giù a piombo, l'altra corre lungo il letto
di ghiaccio; sovra- ponendone gli uni a gli altri, come fossero trivertini,
come fossero trivertini, grandissimi pezzi riquadrati a colpi di scure: e per commetterli
quest'arco saetta, / disposto cade a proveduto fine, / sì come cosa
fu grandissimo. caro, 5-625: a le piene percosse un suon s'udia /
orendo e fiero. / cadean le pugna a nembi, e vèr le tempie /
crudo. garzoni, 1-388: essendo predetto a eschilo che lui doveva morire di un
si rimanga in sella, / e vinta a terra caggia la bugia. boccaccio,
catene che l'avean tenuto finora contro a sua voglia involto negli affari del mondo.
l'uomo, il qual vede essere palese a tutto il mondo, ch'egli ha
caggiono in capo. parini, xvi-82: a fulminarlo venne / repentino cadendo alto decreto
desinenze, sulla sintassi, tende lentamente a discioglierla, o agevola una rivoluzione violenta
conserva però la forma, fors'anche a perpetuità. alfieri, 1-43: fin
da me tu stessa involati; che a caso / gomez pietà non finge. in
con strepito, la spada della legge a conforto de'buoni e ad esempio de'
e il commercio scarso l'agricoltore ha fatica a ridurre una parte del suo ricolto in
la rivoluzione e il successivo organamento furono a maggior profitto di un ordine o di
di popolo che meno o nulla ebbe a godere dei rinnovamenti. d'annunzio,
anima. d'annunzio, iv-1-215: a un certo punto, il silenzio è
parlava placido, e, già condotta a debito fine la cena, cadevano le sette
le sette ore della notte, passò a conturbar l'allegrezza di così gentile conversazione
cameriera di celinda, che, capitata a quella casa sovra una barca usuale,.
.. fece per suo mezzo penetrare a glisomiro una lettera di quella dama.
un'altra ora che cade: / aperta a stella una buccia di banana / vive
l'occhiata trionfante che il notaro tornava a volgere intorno, quella risposta cadde come una
sue battute, le mezze frasi lasciate cadere a mezzo il discorso con una noncuranza distratta
levò il vento e il tempo a tutti i tant'altri inetti miei critici a
a tutti i tant'altri inetti miei critici a criticare crepuscolo cadde subito.
mala salute? idem, iv-385: a trovare (in una situazione, in uno
in di dito e perde a brani la sua riputazione. cuoco, 1-150
.; cadere schipani fu costretto a ritirarsi; e, cadendo in un mo
per dir così, rimesse in a morte, / l'aver gli vegna meno
era caduto in ammenda che discesero troppo spesso a giustificare l'ingiustizia alla chiesa,
. pellico, ii-113: io a papa gregorio x. iacopone, 3-71:
: era una mentitrice ostinata non attendevano a osservare le leggi, ma a corromperle.
non attendevano a osservare le leggi, ma a corromperle. benché, in verità, non
colle signorie, e con gli ufici a nascondere le loro colpe contraddizione le era stata
. d'annunzio, iv-2-157: mincio a trattare della fanciulla la qual si comincia l'
avvicinava il vespro, cadeva in alquanto a vergognare; e questo èe l'uno de'
che ornai cade in peccato s'ella fallasse a eleganti, così abbaglianti di candore estivo che
adolescenti, sant'anna, s'era recato a studiare per addottorarsi in che tanto sono
che tu mi lavi / di quel estraneo a me, non mai da me diviso;
, purg., 16-129: nei terrori a un tratto / dell'inferno cader dal paradiso
ricordo. moravia, iv-340: mi sorpresi a pensare ch'era caduto in ammenda alla
ammenda alla chiesa de la promessa, press'a poco questo: « ecco, noi siamo
c'è ch'egli avea fatta a papa gregorio. fiore, 126-14: dolente
, cadremo in è que'che cade a mie sentenze! sonetti e canzoni, 7-25
: miseria ». caladrio voi sete a mia natura, / ch'i'son caduto
in -scadere, degenerare; andare a finire, ridursi. sorte / cotal
se la rima non costringesse il a mia ventura. passavanti, 147: tanto
tanto si può l'uomo poeta a servirsi di voci e di espressioni improprie,
servirsi di voci e di espressioni improprie, a adusare a'peccati veniali, che
dolor cadde, che andando per pisa, a non se ne renda in certo
appunto per evitare di cadere nevoli a cadere in lussuria e golosità. bruscaccio da
cadere / più in tanto errore, e a far penitenza gloriamo, sì,
in prin umane possibilità, a cadere nel relativo, a farci partigiani
umane possibilità, a cadere nel relativo, a farci partigiani cipe si richiede altiero
, interesperché tu hai facto una fica a coloro che facevano quesare, concernere,
donne fatto il disegno, invitò ciascuna popolazione a formare esperte fusse veduta. aretino,
in tentazione. firenzuola, 165: misero a me, disse, il quale cotesta gran
. manzoni, 199: domando infatti a qualsiasi di loro, se, per
l'ombra bucherellata delle robinie sarebbe caduta a perpendicolo. pavese, 1-82: allora
il sole correndo sull'erba le venne a cadere sulle gambe fino alla vita.
, cioè divisa, si farà contra a te: ma poco tempo di poi essa
e danno. arrighetto, 240: guai a te, guai a te, mortale
240: guai a te, guai a te, mortale generazione, che sempre ti
: l'anima è impotente de rimontar a quella altezza, da la qual cadio.
canoni di quelli / o non ne tórre a tempo investigioni, / potesse gli lor
san lorenzo e offeriva con ciò opportunità a tutte le voci del parlamento di radunarsi
notevole che questo periodo della moda venga a cadere proprio in un periodo di nuova scienza
l'anniversario, ci fu qualcuno che riuscì a deporre un fascio di garofani rossi sulla
119: delle linee tirate dal centro a tutti i punti della corda ab, sola
12. locuz. -cadere bene, a proposito, acconcio, in acconcio,
, 26: dopo questo si ridusse a dire suo ufficio, e stare in orazione
multiplice parole, le quali sarebbono impossibile a scrivere: ma toccherenne alcune, secondo
toccherenne alcune, secondo che ci caderanno a pro posito. castiglione,
modo, che paia che non si dicano a quel fine, ma che caggiano talmente
quel fine, ma che caggiano talmente a proposito, che non si possa restar
acconcio: sebastiano re di portogallo concorra a ringrossar co'suoi legni da guerra l'
le rendo infinite grazie delle memorie intorno a giovanni delle bande nere-, temo che
marini, xxiv- 817: già a tutti deve essere noto qualmente, stando io
diversa nel modo, parte simile nell'effetto a quella, che il caso portò a
a quella, che il caso portò a cadere felicemente nelle mani del galilei.
. manzoni, 77: allor che a voi d'inanzi / fummo chiamati,
cui spesso si compiaceva, si mise a compiangerla d'essere caduta fra le mani di
altri di fare in modo che venisse a lui la loro cambiale nella divisione dei
piovene, 1-79: prima di scrivere a don scarpa una lettera che, se fosse
voce, muove alle risa mentre vuol muovere a meraviglia, o mal servito dalla
in carriera di lunghe tirate, incespando a ogni passo con tanta noia degli uditori come
improvvisamente addosso al nemico, lo gitta a terra, gli cade sopra. -cadere
di così bella arciera? -cadere a mezzo: venire troncato. gozzano,
molto lontana... vede, cade a mezzo / ogni motivo di pettegolezzo.
del suo limbo che fu l'ultima a cadere nell'ombra, restar, dico,
piedi: subire gravi rovesci riuscendo tuttavia a evitare la completa rovina (anzi,
più pulito della casa; si mise poi a spazzarla, a raccogliere e a rigovernare
casa; si mise poi a spazzarla, a raccogliere e a rigovernare quella poca roba
poi a spazzarla, a raccogliere e a rigovernare quella poca roba che le aveva
padella nelle brage; non propor loro a modello la nostra frivola società, come
pienamente dagli occhi quel velo che fino a quel punto me gli avea sì fortemente
core. carducci, 1026: oh a chi d'italia nato mai caggia dal core
il talamo adultero / tal che il ributti a calci da i lari aviti nel fango
decisione fermissima, che si vuole sostenere a qualunque costo. foscolo, xv-129
di loro lasciasse di amarla e di procurarla a suo modo. nievo, 1-131:
..., per rifarsi, cominciò a tender la trappola in firenze al luogo
-caderci: lasciarsi trascinare inconsapevolmente a ciò che si è sempre voluto evitare.
ci sono caduta ». si mise a piangere cocentemente, con grosse lacrime che
ginia appoggiata contro il tavolo, cominciò a chiedergli chi erano quei ritratti e se non
mente. marino, 4-168: ingrata, a dirle indi proruppi, ingrata. /
e dalla lingua le parole già pronte a uscire in discorso. giordani, ii-22
compromesso col cotale mio parente, e egli a me, e cadre'gli in pena
altro periglio / in quel che chiedi a consigliarti io veggio. / se da te
, / da quel dì che su nave a lunghi remi / lasciai di creta i
. -cadere in noia: venire a noia. guarini, 377: i
cose bellissime. 13. precipitare a terra (avendo perso l'equilibrio;
franco melone cadde boccone in terra allato a sinagon. sannazaro, 1-56: oimè,
; ma i campioni / fur presti a disbrigarsi dagli arcioni. castiglione, 468:
dover allora abbandonare per sempre. si diede a correre all'impazzata fino alla siepe;
. marino, 4-149: nave rassembra, a cui mentr'ostro spira, / or
dotti fianchi / ad un tempo amendue cadono a piombo / sopra il sofà. manzoni
36 (633): lucia andò a sedere, o piuttosto si lasciò cadere in
man! carducci, 113: affaticato / a te cadeva il braccio, e ti
/ ed impeto non trova / che a virtude la mova. carducci, i-123
oltre il dovere, né cader di animo a segno che la modestia pigli sembiante di
154): l'uomo, ch'è a cavallo, sì lo seguita, perco-
, 2-8-12: per non vi tenire a notte scura, / l'ultimo colpo che
lo abandona, / e cadde morto sopra a la pianura. machiavelli, i-518:
(37): messono mano a molte frombole e una di quelle colse nel
, / ne cadde infermo, assai vicino a morte. tasso, 7-54: ben
, / ch'audace è sì ch'a me vuole agguagliarsi, / caderà vinto
genitor. alfieri, vii-25: pria che a colui servir, cadrem noi tutti /
., 4 (62): a quella vista, lodovico, come fuor di
, il quale cadde moribondo, quasi a un punto col povero cristoforo. collodi,
525: le sue forze s'indebolirono a poco a poco, e cadde gravemente
: le sue forze s'indebolirono a poco a poco, e cadde gravemente malato.
ognora? / quivi s'avvien ch'inanzi a ruggier cada, / del morir tuo
ritrova il turco atroce, / caggiono a i colpi orribili improvisi. tassoni, 9-50
9-50: poser le lance i cavalieri a segno, / e venner furiosi al paragone
, vittime di quell'ordine di cose, a cui tentarono di resistere, ma a
a cui tentarono di resistere, ma a cui nulla più si poteva fare
, 168: le falangi non cadono a schiere come sotto al fulminar dei cannoni,
carducci, 113: cantò del tidide a tutta corsa / disfrenante su'dardani la biga
rovinare; abbattersi; afflosciarsi: cadere a pezzi, in rovina. dante,
che l'alber fiacca, / tal cadde a terra la fiera crudele. idem,
venenoso tasso, / cade l'olmo atto a riparar che l'ebre / viti non
che l'ebre / viti non giaccian sempre a capo basso; / cadono, e
monti, 13-230: imbrio cadeo, / a frassino simìl, che su la cima
crescere l'erba; vede urbino cadere a pezzi quel che i cardinali le han
disgregano e cadono in rovina la trattenne a venezia. alvaro, 9-320: le città
poliziano, 130: non ha sempre a durar tuo'giovineza: i..
per volar su nata, / perché a poco vento così cadi? idem, par
i't'ho sentita / troppo bene a la mano, ch'incappando / tu così
: se la madre... avesse a buon'ora instillato nell'animo di quella
tutti i deboli, e tentò rialzarsi a carico mio come fanno i dappoco: ecco
: la madre cominciò appoco ^ appoco a cadere, essendosi nerone intabaccato con atte
2-69: t'esorteranno... a non depor questa famosa spada /..
ottenere, e forse impossibile da ridurre a compimento, non è anco stabile in
anni e noi non dovremo render conto a nessuno dei nostri atti; ma anche
che la piazza non potrebbe tardar lungamente a cadere, quando non vi sopravvenisse il
. parini, giorno, ii-215: presso a le navi ond'ilio arse e cadéo
con tredici fave nere, che si trovorno a sedere quindici. serra, ii-311
raccordiam qui solo l'esporre i fedeli a cuocersi alla spera del sollione nascente fino
al suo cadere, fermi in piè, a capo ignudo. parini, ii-109:
ignudo. parini, ii-109: né a pena cadde il sole, / che vaganti
oro. foscolo, 1-51: ite: a priamo intimate che alla tregua / un
die, / e quando il sole a mezzo corso il parte, / saluta il
quando la faustina la prendeva per metterla a letto, mi incantucciava sotto la cappa a
a letto, mi incantucciava sotto la cappa a farmi contar fiabe da martino o da
copre un tendone i monti solitari: / a notte il vento rugge, urla:
, 101: anche noi ci fermiamo a sentire la notte / nell'istante che il
, caggiono, quasi come nebulette matutine a la faccia del sole; e rimane
., 6 (89): a quel complimento, gli cadde ogni spirito d'
cadere: lasciare incompiuto, non portare a termine. -lasciar cadere una proposta:
evasivo in modo da scoraggiare l'interlocutore a continuare il discorso. guicciardini, i-291
più incerto che mai ma si lasciavano oltre a questo cadere le cose già quasi condotte
, se vi ricordate, vi domandai a stento e a mezza voce quali erano
ricordate, vi domandai a stento e a mezza voce quali erano le vostre afflizioni
pavese, 6-230: « perché non viene a casa mia? ». doveva pur
dissi di passare, se mai, a prendermi alle nove. 27.
cade vendetta, perché chi la fa, a se stesso offende. intelligenza, 101
tista, pregare iddio che le cose a tutti gli altri facili a noi non
che le cose a tutti gli altri facili a noi non caggiano difficili. machiavelli,
frate come il marito era andato quel dì a trivigi e che la commodità d'esser
che la commodità d'esser insieme era caduta a tempo. aretino, 2-3: ne
assai facile, io lo voglio manifestare a v. s. illustrissima, acciò,
, 1-17: due cose principalmente chiamano a sé l'attenzione in qualsivoglia edilìzio: la
alla solidità, non può cader dubbio che a pigliare unicamente non si abbia in considerazione
queste partite il bilancio non cadrebbe che a nostro favore. tommaseo, i-235:
detestava l'epoca in cui era caduto a vivere. e. cecchi, 1-102:
vita interiore delle riflessioni. costretti dal freddo a star rinchiusi passano molto tempo senza percorrere
, e senza la dilettevole alacrità del convivere a cielo scoperto; diventano malinconici e inclinati
ragionare delle orazioni che gli uomini fanno a dio. firenzuola, 77: con
nella accademia,... cominciò sorridendo a dirmi così. a. f.
. cominciò sorridendo a dirmi così. a. f. doni, 3-35: dopo
una parte de quali cadeva spesso adosso a fiorentini, massimamente sopra quell'onciate di carne
la conversazione venne di mano in mano a cadere su'libri che noi leggevamo. manzoni
. nievo, 243: io dimagriva a vista d'occhio, e la pisana
senza alcuno freno o ritegno cominciarono a spendere, tenendo grandissima famiglia...
fac- cendo ciò non solamente che a gentili uomini s'appartiene, ma
ne l'animo, lidio, che tu a questo venissi; che, drieto
venissi; che, drieto andando a vani innamoramenti, sprezzatore de ogni
, 46-25: ne l'animo a leon subito cade / che 'l cavallier di
: se poi cadesse ad alcuno, come a me, in pensiero, se possa
xiii-81: d'amor che parli? a tua libidin rea / tal nome osi dar
; / ma, né in pensiero pure a te mai cadde / di richiedermi sposa
6. -cadere sotto mano: essere a disposizione, a portata di mano.
sotto mano: essere a disposizione, a portata di mano. alfieri, i-129
, 3-127: le dame vere davano a quelle false dame un'oc-, chiata
oc-, chiata di sbieco, come a cosa spiacevole che cada per disavventura sotto
ti sentisti allora / che di baciar a te cadde la sorte? diodati [bibbia
-far cadere le armi (di mano a qualcuno): sconfiggerlo; placarlo.
, lo sforzi, lo torci ed a tuo senno lo pieghi a clemenza.
lo torci ed a tuo senno lo pieghi a clemenza. 30. figur.
su 'l cader dell'aprile da sciaoceo a nanhiòn, quivi riconsolò il santo vecchio
si mettono le cose, come vanno a finire. berni, 38-57 (iii-264
berni, 38-57 (iii-264): a l'ordin con gli scudi e con
e de'beni divini; stamane cade a disporre queste parole. maestro alberto, 130
[orfeo], / qual di ragione a tal materia cade. busone da gubbio
causaprima e simili, essendo titoli coessenziali a dio, e incomunicabili, avrebbero date
e sappiate che di ragione la signoria cadeva a costui. machiavelli, 75: [
buoni, come furono quei cinque da nerva a marco: e come l'imperio cadde
giamboni, 252: e però cadrebbe a lei di darti in prima i suoi
ammunimenti. boccaccio, ii-266: e se a me di ciò cadesse il riprendervi,
quello che me ne dica. e se a me di ciò cadesse il ripigliarvene,
, / le qua * non cade a mettere in iscritta. guicciardini, 44:
, 20-78: mencio si chiama / fino a governol, dove cade in po.
: i quali [fonti] vanno finalmente a cader nel mare adriatico..
. monti, iv-278: per non nuocere a quelli del mercato vecchio, si giunse
quelli del mercato vecchio, si giunse persino a dar l'esilio a vocaboli che,
si giunse persino a dar l'esilio a vocaboli che, secondo il precetto oraziano,
: / pur su al monte dietro a me acquista. 41. ant
senza qualche trastullo, mise gli occhi a dosso ad un giovine nobile de la contrada
intatta la sostanza al primogenito, destinato a conservar la famiglia. cattaneo, ii-2-193:
. cattaneo, ii-2-193: si cominciò a sciogliere i fedecommessi, che univano nelle
devoluta al maggiore, e gli obbligava perciò a correr la via dell'armi per campare
squadra nazionale b. -atleta che appartiene a una squadra di divisione nazionale serie b
disceso da un cadetto (in opposizione a ramo primogenito). -anche al figur
tratto la tranquilla e beata esistenza destinata a questa nobile e temuta prosapia di buontemponi
: gli articolai... mirano più a luccicare che a far lume; sono
.. mirano più a luccicare che a far lume; sono del ramo cadetto della
tramoggio e poi saltò fuori tutta infarinata a sbraitare che era il mugnaio. de roberto
per forza avere fermezza, né potere fuggire a tempo le calamità innate nelle mortali e
prigione, ed elessene un altro, e a quello si fe'confermare, e rimutare
, e rimutare tutti i cadì, cioè a dire tutt'i vescovi delle sue città
e monta in pergamo con una iscimitarra a lato. ariosto, 40-14: e poi
quante onestissime donne sono subitamente state tratte a vergognosi cadimenti per li sguardi degli occhi
di maggiore ordine femmina, uomo popolare a suo amore congiugne. scala del paradiso
volse al marchese ulivieri / e chiese a lui perdon del cadimento; / ulivier gli
minute e piccoline, e si rassomigliano a quelle dell'abeto. =
di cadmo, che si riferisce a cadmo (il mitico fondatore di tebe)
da alcuni terra vergine o primigenia, a cui segue la vasta serie di tutte
, minerali o non minerali... a una tal serie immensa s'attaccano le
vede sull'arsenico di commercio, quando a poco a poco passa dallo stato vitreo
arsenico di commercio, quando a poco a poco passa dallo stato vitreo al latteo
cruccio o da scherzo l'avesse tolta a marte, e con la cetra involata a
a marte, e con la cetra involata a febo, con la quale cantando dettasse
miseri amanti. bruno, 3-219: a voi dunque mi rivolgo, o chi portate
, i-169: se apollo dona il caduceo a mercurio, mercurio a riscontro non ha
dona il caduceo a mercurio, mercurio a riscontro non ha con che contracambiare il
, / in forma di garzone, a cui fiorisce / di lanugine molle il
ii-107: la volontà reca intrecciati / a sé il dominio e il piacere /
. condizione di ciò che è destinato a perire; labilità; durata effimera, passeggera
. segneri, i-374: quando ancora a far morir presto l'uomo mancasse il verme
con molti bei luoghi di poeti, e a un bisogno ancora co'suoi. bertola
si sforza, per dir così, a riconoscere volta per volta in ciascheduno di
di sé. settembrini, 1-14: a mio padre scrivevo le più nuove e lunghe
, come le vesti e i gioielli, a comporre l'ornamento impreveduto e divino della
persona, per cui esso va soggetto a frequenti cadute; questo periodo precede quello
vassalli, obbligati per lo addietro a guerreggiare perso nalmente, sono
, ant. -ci). destinato a cadere presto (un fiore, un frutto
dell'epilessia. iacopone, 48-16: a me [venga] lo morbo caduco de
mancando in uno stante tutte le forze a chi si dà questo male, cade.
faccia e macchiata di sangue, cadde a terra senza conoscenza. poi, per molti
dell'occhio. immobili ed intenti, a un tratto si storcevano tutti come
dà purissimo e immortale e di ritornare a lui vago, che ce l'ha dato
d'un ardentissimo desiderio d'esser simile a quelli e non posponga questa vita caduca di
quella famosa quasi perpetua, la quale, a dispetto della morte, viver lo fa
piaccia tornii questa caduca vita e frale, a ciò che se fin al presente vivuta
cade e langue, / e seco a un tempo esangue / langue la rosa e
rivoluzioni danno apparenza ingannevole, perché immense a vederle, minori in fatto, sono
in sogno memore e presago, / italia a sé facea. c. bini,
cadente. pascoli, 627: giunsi a un fonte che gemea solingo / sotto
sòrti l'un dopo l'altro, a mille a mille / volgendo, se ne
un dopo l'altro, a mille a mille / volgendo, se ne gìan caduchi
/ con suono e con ruina i liti a frangere. 7. ant.
torna. / non alfonso caduco gli mova a rincontro, non mova / leonora,
o nei quartieri nuovi e suburbani, a consolazione del povero, e hanno da essere
10. zool. di organo che, a un certo punto di sviluppo, cade
essere sostituito da un altro identico (a es., i denti di latte nell'
, sf. il cadere (di corpi a cui manchi l'appoggio: pioggia,
loro sede). -anche di chi va a finire a terra (per avere incespicato
). -anche di chi va a finire a terra (per avere incespicato o per
, misera e cattivella per- dice, a che schifavi gli alti tetti, pensando al
caduta che percuote alcuno, si reca a la gravità del corpo, ch'è cagion
calci sentii tambussare intorno alla porta come a tentar di gettarla a terra. io non
alla porta come a tentar di gettarla a terra. io non mi curai di
una grande rosa bianca che si disfaceva a poco a poco... le
grande rosa bianca che si disfaceva a poco a poco... le foglie,
si posavano delicatamente sul marmo, simili a falde di neve nella caduta. viani,
viani, 19-309: tentai di acchiapparmi a tutti gli sterpi ma tutti si scalciarono,
. -ant. volo in picchiata, a piombo. giamboni, 2-75: e
, e che la caduta non sia a morte senza guarirne. iacofione, 43-372:
di sì mortai caduta / esser veri presagi a chi non fosse / stato privo di
sacramentale non è utile e necessaria solamente a quelli che hanno scosso il giogo della
giogo della legge divina, e aspirano a riprenderlo: lo è non meno ai
ai giusti... chiamati dalla religione a ripensare nell'amarezza del core le loro
nell'amarezza del core le loro imperfezioni, a vegliare sulle loro cadute, a implorarne
, a vegliare sulle loro cadute, a implorarne il perdono, a compensarle con
loro cadute, a implorarne il perdono, a compensarle con atti di virtuosa annegazione.
nuova via, quant'è più l'altezza a cui si tende, più frequente è
come si era rialzato sempre, pensando a lei. -il peccato originale.
/ cerco maggior di quella / onde levato a volo / da l'alta sua speranza
affermazione, è il verbo. di contro a ciascuna negazione sorge un'affermazione. non
non è bene che chi sta ragionevolmente a lavoratori mutargli per cosa lieve;..
qual modo un conforto per lui attribuire a esso [al volo del pipistrello]
fecero della cavalleria un mondo fantastico, simile a quel favoleggiare di roma, di fiesole
la corte borbo nica rifugiata a roma istigava e giustificava come difensori del
regno ». montale, 3-202: a tarda sera si riunivano insieme in un
lor capitani, perché... esponesse a bocca le necessità dell'esercito, la
brusoni, xxiv-856: veduto che si fosse a questo punto fermata per prendere un poco
mano, prese con maniera di scherzo a dirle: -tutto va bene, cara
precipizio, del quale ci troviamo sempre a pestare torlo come dei sonnambuli, noi
noi proveremmo, fino ad ammutolire, a perdere la voce se potessimo vederlo, ci
e di quindi come per diversi gemizi, a guisa di pioggia, caggiono nel pilo
, in cui si veggono molti cigni a nuotare. cattaneo, ii-2-317: il bisnati
usasi [la doccia] per lo più a metter sotto le gronde de'tetti,
), con diminuzione di energia potenziale a mano a mano che diminuisce la quota
con diminuzione di energia potenziale a mano a mano che diminuisce la quota.
nelle macchine termiche (particolarmente le turbine a vapore), differenza fra l'entalpia
cader e), agg. precipitato a terra; staccato. giov. cavalcanti
battoli, 34-196: io ne colsi a mio diletto [sei cristalli] ma i
degni di cogliersi erano gli spontaneamente caduti a piè del sasso, perocché soli essi erano
terra ei la morda caduto; / a lei volga l'estremo saluto, / e
, nel settembre trapassato, ero chino a compiere il mio poema adriatico. e
e d'alberi dormenti che paiono stare a quel modo da trenta secoli. alvaro
inf., 10-110: or direte dunque a quel caduto / che '1 suo nato
marino, i-83: stimano alcuni ch'egli a tanta enormità si conducesse perché si vedeva
7-344: ancora non si era arrivati a capire che alcuna conquista fatta con la
, iv-xi-9: e dico che più volte a li malvagi che a li buoni pervegnono
che più volte a li malvagi che a li buoni pervegnono li retaggi, legati e
. della valle, 11: andiam dunque a pregar, or che caduta / da
braccio allenato, e non più possente a sostenersi per lo gran battezzare idolatri,
battezzare idolatri, dal dì nascente fino a caduto il sole. 4.
4. figur. che è venuto a trovarsi in una situazione infelice; decaduto
si rivelava nella sua atrocità il supplizio a cui il destino aveva condannato quegli ultimi
e inetta, immiserita e caduta giù a poco a poco. 5.
inetta, immiserita e caduta giù a poco a poco. 5. figur.
teatrale). collodi, 643: a sipario calato, il capocomico parla della
nella sua correzione. prati, i-7: a te da canto / susurra, o
carica il compagno / su l'òmero a scamparlo dall'orrenda / vendetta del mutilatore
. barilli, 6-137: in fondo a questa striscia interminabile d'asfalto scoppia come
, e non con caduto animo, mandavano a secuzione. -caduto d'animo
da lui. ed andò caendo colui a chi l'avea data [la torta]
amistate / del re di francia che quella a colui / che va caendo per tuscia
giaceano; / e ben che fosse a l'olfatto noioso / per lo fiato che'
già rendeano, / non fu però a lor punto gravoso / cercar pe'morti
. fioravante, 44: giunsono a una terra, che si chiamava provino,
/ qual sarà la più presta / a dargli e'fior del maggio? bembo
cose che non lo riguardano. a. casotti, 2-72: posto dalla padrona
, 12-2-323: degli ufizi comunitativi erano a livorno anticamente... che non
. v.]: cafaggiaio, dicesi a lucca, a santa croce e altrove
]: cafaggiaio, dicesi a lucca, a santa croce e altrove, a significare
, a santa croce e altrove, a significare persona che, senza esser cercata,
[tommaseo]: era stato dato principio a spianare e cafagnare, per piantare
egli era in casa, e molti raunoronsi a lui, per modo che il luogo
, etiam insino alla porta; e a loro predicava »), cfr. fr
albero della famiglia rubiacee, alto fino a 6-9 m, con foglie persistenti, coriacee
fiori ascellari, bianchi, odorosi, a grappoli, frutto a drupa di colore rosso
, odorosi, a grappoli, frutto a drupa di colore rosso cupo, simile
drupa di colore rosso cupo, simile a una ciliegia, in cui sono contenuti
la bevanda). contiene, oltre a grassi, zuccheri, cellulosa e sostanze
ad ascoltare. « e'son quaglie a due piedi, di quelle che portano lo
contrabbando ». gozzano, 106: a quest'ora che fai? tosti il caffè
non c'era nulla quando siamo arrivati a questo accantonamento motoso, e ora c'
il musul- manno / se lo cionca a precipizio, / mostra aver poco giudizio
ridere, veder anche i facchini venir a bevere il loro caffè. -tutti cercan di
1644, anno in cui ne fu portato a marsiglia, dove si stabilì la prima
udendo che, sebbene il medico riputasse a me giovevole il caffè, non s'
lusso, disse una parola di consenso a mio favore; ed il caffè mi
/ stanco, affollato; / e a venti l'ultimo / caffè pagato, /
190: rosa aveva lasciato versare a bice il caffè, sedendosi sopra uno
vecchia casiera, la quale ogni mattina veniva a recargli a letto il caffè: «
la quale ogni mattina veniva a recargli a letto il caffè: « piove? »
salire veloce / tra le venditrici uguali a statue. ungaretti, i-29: non
? » disse linda. « vado a fare il caffè. guarda che ascolto »
uscito alle sette emmezzo dopo un caffè-corretto a cui liliana lo aveva gentilmente sforzato.
: lo vidi più ore della notte a un caffè, scrivendo in furia al
caffè micheletti o in una ostie- ruccia a piè del colle su la strada provinciale.
l'arciprete... stava un'ora a leccare il sorbetto col cuc- chiarino;
lasciare una donna aspettare, sola, a un tavolino di caffè, era un atto
color caffè, benché incominciasse anch'essa a verdeggiare e ad apparire nel mezzo
riva nera del lago di caffè avanzava a cerchio una fila di piccole formiche. marotta
gli occhi globosi ed ormai gridava, a perdifiato: « ragazza da caffè,
l'altra, sul tardi, provatevi a capitare in qualcuno di quei caffeucoli quasi sospetti
misero caffeuccio in cui s'era ridotto a prestar servizio e gli aveva trovato un
, fra robuste dissonanze di risa, a carolina la bella figlia del magazziniere. saba
. intossicazione acuta o cronica dovuta a un eccessivo uso del caffè (e
il caffelatte e nella quale continuavo a lavorare con un cucchiaino traendone lo
punto il cucchiaio non arrivò più a raccogliere altro ed allora io tentai di arrivare
refettorio del collegio. silone, 5-256: a mezzo giorno, come solo
pavese, 7-75: c'era un locale a pochi passi dal varietà...
giacca nocciola, un paio di pantaloni a quadretti con ghette caffè e latte,
, un panciotto di fantasia e un pastrano a mantellina color tortora. caffeòlo,
olio essenziale, contenuto nel caffè tostato a cui dà l'aroma particolare.
con maniche molto lunghe, bianca o a righe: in uso nei paesi musulmani
in tante campane di caffettano d'inghilterra a vari colori. d'annunzio, iv-2-1030
isabella godeva il vento serale che soffiava a traverso le pinete ancor tiepide. boriili
goldoni, iii-8: oh via, andate a tostare il caffè per farne una caffettiera
g. gozzi, 1-268: oltre a tutto ciò, essi hanno apparecchiato quanto può
greca, senza falsificarlo mai; e se a quegli autori è sfuggito qualche buon tratto
, o leggermente conico, talora panciuto, a uso specialmente di bollirvi l'acqua per
scherz. locomotiva che va lentamente e a stento. panzini, iv-97: caffettiera
, senza prendere mai nulla, girava a seconda dell'ombra, d'inverno in senso
bianchi, per dove si va a toledo, incontrò il caffettiere ambulante, che
vecchio avito cinghiale, avrebbe chiuso bottega a costo d'affamare la famiglia.
. -i). che si riferisce a un caffè, che è proprio di un
(v-263): si stavano i correnti a numerare /... / s'
piaceva al berni, di starsene nel letto a contare i travicelli, e vedere se
vi è in caffo, e non arrivano a tre. tommaseo- rigutini, 2436:
sono così scaltriti. -giocare a pari e caffo: a pari e dispari
-giocare a pari e caffo: a pari e dispari, scommettere sul numero
in volta batteranno. -giocare una cosa a pari e caffo: metterla come posta
coma, che l'apporsi quando si fa a pari o caffo. b. segni
invero e s'appone meglio chi giuoca a pari o caffo, dicendo o pari o
ancora venticinque scudi, come io ho dati a tutti gli altri de'convitati, per
insieme infra cena a'dadi, o a pari e caffo. fagiuoli, 3-6-182:
, 3-6-182: io mi sarei giuocato a pari e caffo /... /
curato! questo si chiama giocare un uomo a pari e caffo. giusti, iii-64
interi paesi non è cosa da giocarsi a pari e caffo. beltramelli, ii-576
ii-576: frampùl e la moglie giuocavano a pari e caffo a chi toccasse dormire
la moglie giuocavano a pari e caffo a chi toccasse dormire sul letto e a chi
caffo a chi toccasse dormire sul letto e a chi sotto il letto. -non
fare né pari né caffo: non venire a nessuna conclusione. a. pucci
non venire a nessuna conclusione. a. pucci, cent., 16-36:
egli caffo, e non verreste mai a conclusione.
compagnia di saraceni, che, venuti a traficare in egitto, erano di ritorno in
. verga, 4-1 io: lui seguitava a cercare, a frugare, e a
4-1 io: lui seguitava a cercare, a frugare, e a passare in rivista
a cercare, a frugare, e a passare in rivista la roba della dispensa:
della dispensa: due salsicciotti magri appesi a un gran cerchio; una forma di
; un sacco di farina in fondo a una cassapanca grande quanto un granaio. de
unità di misura del grano (corrispondente a uno staio e 3 / 4).
). balducci pegolotti, 1-66: a moggio, e a cafisso, e a
pegolotti, 1-66: a moggio, e a cafisso, e a bisanti bianchi si
a moggio, e a cafisso, e a bisanti bianchi si vende grano, orzo
si è il maggio raso; e misurando a cafisso, si è il cafisso colmo
colmo; salvo che le mandorle si danno a moggio colmo, come col cafisso.
lat. mediev. cafisium (1356, a venezia), siciliano e calabrese cafisu
voi qualcuno di questi catoncelli che vengono a scuola con la gazzetta letteraria che spunta
desolato. bartolini, 15-150: in mezzo a tanta cafoneria,... jole
razza bianca e giapetica... che a quella dei caffri, degli ottentotti e
(ed è venuto sempre più a indicare l'origine di eventi e
par., 19-90: nullo creato bene a sè la tira, / ma
acciò che 'l mio tacere a questa nostra amorevole compagnia non cagioni
pupilla, una irradiazione avventizia, simile a quel capillizio che ci par di vedere
: la musica avria potere di accendere a voglia sua, e di calmare le passioni
ingegno s'avanza e più ci accostiamo a quella vera e dolce urbanità che consiste
sp., 13 (225): a quella prima proposta di sangue, aveva
stata un po'inquieta nelle notti passate. a volte è la troppa salute delle balie
sconcerti. tutto è andato bene fino a qui, e spero che anderà bene
tira, / perché sien maggior grazie a lui riferte. 4. rifl
perché questa potentissima reina, essendo avvezza a far acquisti de'stati grandi con i
indi conceduta qualche apparenza di probabil ragione a chi sostiene la fluidità del sangue cagionarsi dal
,... o sono mosse a cagionare da naturai necessità. cagionato
concetto più comprensivo e non si riferisce a un fare speciale, ma allo stesso
! quell'uomo, che aveva disposto a sangue freddo di tante vite, che in
. ora, nel metter le mani addosso a questa sconosciuta, a questa povera contadina
le mani addosso a questa sconosciuta, a questa povera contadina, sentiva come un
cagionatrice, col tempo finalmente gli conduce a morte. cagióne (dial.
m'ave la mia vogliensa / sommosso a conto far di sì gran torto, /
di dolere, / poiché 'l bene a podere / sento perire, e 'l mal
mattamente, ma con grande cagione si menino a combattere contra i nemici. guittone,
/ hol voluto comportare, che tornasse a penetenza. lapo gianni, ii-483:
la cagione de la nuova matera è dilettevole a udire, la dicerò, quanto potrò
idem, conv., i-xi-i: a perpetuale infamia e depressione de li malvagi
cagion del loco ov'io peccai, / a metter più li miei sospiri in fuga
: te [padre celeste], a comporre l'ordinato regno / della materia sanz'
col tuo principio -di somma bontade / a tanta degnazione aver ti vinse.
al suo cospetto / sono cagion di scusa a me soggetto. m. frescobaldi,
anima ha, isguardando i suoi peccati a correzione; e questa vergogna è cagione
., 177 (259): a me si parebbe che si mandassono amba-
era partito e la cagione, tutto a motto a motto, siccom'era stato alla
e la cagione, tutto a motto a motto, siccom'era stato alla battaglia
che la sua persona sarebbe la cagione a fare, di vili uomini, gagliardi,
considerare la cagion del suo danno, dicendo a quello: « o maledetta luce,
il lume rispose: « così fo io a chi ben non mi sa usare »
ci sto volentier; ora nessuno / abbia a cor più di me la cura mia
guicciardini, 114: piccoli principi e a pena considerabili sono spesso cagione di grandi
. firenzuola, 165: me ne andai a una ostessa chiamata megera,..
del fatto mio, ella mi cominciò a trattare assai umanamente. cellini, 1-40
, essendo andati errati tanti uomini grandi a capriccio, perché la cagione loro parve
[il vico] ritruova certi princìpi communi a tutte, e per un saggio scuopre
desiderio. parini, giorno, ii-350: a lato poscia / di lei tu siedi
poscia / di lei tu siedi: a cavalier gentile / il fianco abbandonar de
se già non sorge / strana cagione a meritar ch'egli usi / tanta licenza
(36): don abbondio ordinò a perpetua di metter la stanga all'uscio,
dalla finestra che il curato era andato a letto con la febbre. leopardi, 23-123
non bramo, / e non ho fino a qui cagion di pianto. settembrini,
, non permettere, abusi, perdonare a chi aveva mancato. de sanctis,
cagion, che da principio diede / a le cose create ordine e stato, /
,... tutta si volterebbe a quel libero e supremo signore dell'universo.
te possente: / ciò fu cristo potente a la sua morte / che prese adamo
allui cagione degna di morte, dimandarono a furore a pilato preside che l'uccidesse
degna di morte, dimandarono a furore a pilato preside che l'uccidesse. g
altro, e prendendo cagione, gli cominciò a uccidere colle sue mani, e in
9-5 (365): calandrino cominciò a guatar lei, e parendogli bella, cominciò
guatar lei, e parendogli bella, cominciò a trovar sue cagioni, e non tornava
seminare il piano delle sei miglia d'intorno a lucca, sotto cagione di dare esempio
m. villani, 1-82: acciocché a lui non si potesse imputare cagione che per
assedio. boccaccio, i-99: quando a voi paresse, qui sarebbe da procedere con
spero che la ragione che mi assecura a chiedergli le cose giuste e oneste la
alamanni, 6-15-109: il cavalier ch'a questa cosa bada, / domanda a
a questa cosa bada, / domanda a qual cagion miri la spada.
-a cagione di, per cagione di: a causa di, in seguito a.
: a causa di, in seguito a. -a cagione che: per il
grande dispesa e in grande facenda, a cagione de la guerra che noi avemo con
avemo con fiorenza; e sapi che a noi pur coviene avere de'denari per
vi sono intorno, vi regnano [a fiesole] i migliori venti e più sani
volgar., i-144: oneste cose a cagione degli amici facciamo. m. villani
parlò di democrazia e aristocrazia, specialmente a cagione di quella sua affermazione un po'
abbia mai visto. tutti lo notavano, a cagione della sua stessa piccolezza.
busse, le quali egli vi diede a mie cagioni, che voi abbiate questa consolazione
maggior dolore / che del tempo perduto a sua cagione: / questo è quel mal
/ questo è quel mal che si piange a ragione; / questo a ciascun debbe
si piange a ragione; / questo a ciascun debbe essere uno sprone / di
nella canonica mi perdeva tutti i giorni a passar in rassegna certe vedute di udine
che adornavano la parete dell'andito e poi a gran fatica mi confinavano in uno studiolo
, tutto soleva essere rigorosamente sotto chiave a cagione delle mie petulanze. panzini,
sempre li ha sciupati e perduti; sino a tanto che, a cagione della sua
perduti; sino a tanto che, a cagione della sua scioperataggine, mia madre si
vero per seme da cogliere, o vero a cagione di segarla per nutricamento degli animali
i buon ladroni mi avevan donate, a cagione che io ricoprissi le mie carni
, io gli ne diedi: sicché a quello stato che tu mi vedesti poco
vita mia e tutte le mie fortune, a cagion che tu mi possa scusare appresso
riprendes- sino. segneri, i-233: a cagion che iddio ti protegga, come
3-294: i laici e'cherici cominciarono a venire per cagione di vicitarlo. marino,
so che soverchio ardimento è il mio offerire a tal prencipe cose tali, seminate (
-a cagione di esempio: per esempio, a mo'd'esempio. tesauro,
, e osservarne le qualità. quindi, a cagion d'esempio, una frase allusiva
nelle quali bisogna una serie d'anni a produrre un ricavo reale, come a cagione
anni a produrre un ricavo reale, come a cagione d'esempio le strade ferrate.
comuni abitudini e tendenze della vita. a cagione di esempio: un buono o cattivo
cagionevole era alquanto della persona, infino a tanto che più forte fosse, comandò
esser cagionevole de la persona, ordinò a la pasqua che il facesse venire.
cagionevole nei primi anni e linfatico, dié a temere per la sua vita; che
già cagionevole di salute, si metteva a letto per non più alzarsi. montale
d'ingegno non precoce, accolto con diffidenza a eton e là frustato a sangue dai
con diffidenza a eton e là frustato a sangue dai seniores; « graduato *
dai seniores; « graduato * onorevolmente a oxford dopo una lotta di quattro anni
dopo qualche mese di noviziato è stata rimandata a casa per la sua cagionevole salute.
il gradenigo eziandio, divenuto cagionevole, a ravenna e poi a vinegia se ne tornò
divenuto cagionevole, a ravenna e poi a vinegia se ne tornò. 3
in maniera alcuna consentire, se prima a livoretto, cagionevole di sì fatta vergogna
soprintendenza, ne crebbero il numero fino a sei. leopardi, ii-435: vecchi ritirati
, 8-122: c'è un conforto a pensare che la debolezza può essere una
in poi continuò più di cinque mesi a lavarsi ogni mattina prima dell'alba,
mattina prima dell'alba, per andare a girare il bindolo e guadagnare così quel
e le tremole capre, / tutto a modino, e poneva alle poppe di ognuna
antichi non cagliassero nel dare uno sguardo a inesser archibuso e a don cannone,
dare uno sguardo a inesser archibuso e a don cannone, parendogli di più bestiale aspetto
speranza di non dover ceder molto né a voi, né a lo spina. l
dover ceder molto né a voi, né a lo spina. l. salviati,
cagliò, e volea ridurre la cosa a burla. quando: « non »,
boccalini, 1-68: grave scandalo ebbe a nascere in questo particolare, perciocché.
tacito conceduta la precedenza della man destra a seneca, in quella occasione nondimeno con
con tanto ardire gliela vietò, che a quel romore in aiuto di seneca essendo corsi
, non avrebbono potuto far lunga resistenza a quegli insolenti politici. rosa, 171:
trattar giocondo, / mai però non rispondono a danari; / qui caglia anche l'
parole si leva in piedi, guarda a stracciasacco il maggiore, ma poi cagliando
il maggiore, ma poi cagliando torna a giacersi. = spagn. cattar
romano, con gli occhiali d'oro a stanghetta sul naso rincagnato? quando lo
cranio pelato, e che lui, sotto a quei picchi sodi, rideva, sghignava
, inf., 13-125: di retro a loro era la selva piena di nere
, tutti i figliuoli che nascono gettano a l'acque. tasso, 11-ii-
barbaro ossame / splenda italia, e a quel pasto s'allegri / delle cagne notturne
, non mancò di tornare ogni tanto a casa (e, diceva, « a
a casa (e, diceva, « a vedere se stavamo ancora in piedi »)
gli disse: -egli è una vergogna a te e a tuo padre a mandarti così
-egli è una vergogna a te e a tuo padre a mandarti così male guemito
una vergogna a te e a tuo padre a mandarti così male guemito, e sono
ulisse: / « cagna io ratto a telemaco i tuoi sensi, / perch'
ti tagli qui medesmo in pezzi, / a riportare andrò ». abba, 1-232
: i nostri morivano qua, là, a gruppi, da soli, sbigottiti dalle
pavese, 5-167: tu, santa a vent'anni non l'hai vista. valeva
prima donna di teatro si rassegna facilmente a non essere lodata..., a
a non essere lodata..., a patto che il giornalista amico qualifichi per
5. locuz. avere qualche cagna a cane: avere sempre qualcuno intorno come
il rettore dell'università] qualche cagna a cane, / non si vedrà codazzo
/ oppongonsi elementi ad elementi, / nubi a nubi, acque ad acque, e
, acque ad acque, e venti a venti. / potè, tant'alto quasi
hai mai veduto un cagnaccio rugnir intorno a l'osso che ci rode, o un
, per lo dolore della perduta bestia, a digiunare una settimana; ha questa sera
più avvertiti, / com'io vidi, a estirpar questi cagnacci. baretti, 2-109
392): don abbondio,, a quelle dimostrazioni, stava come un ragazzo
contro di lui e sarebbero passati facilmente a vie di fatto se il pecoraio non
/ e qualcuno si libera e corre a seguire il caprone, / che li spruzza
: con quella furia, che si a ventò il cagnaccio, che uccise la
giù per la scala, non dando cura a i preghi, che per me faceva
, e carlo imperadore / lo fece a questa festa cavar fuore. gli ingannati,
sia, gridò, la mano / ch'a quel cagnaccio partisti il cervello. marino
marino, i-252: poco ho io a temere sotto lo scudo di campioni sì fatti
l'arcangelo, nessuno sforzo gli costa a lui che ha in mano la spada fatata
tra questa razza di cagnacci bastardi, a petto a petto, da eguale a eguale
razza di cagnacci bastardi, a petto a petto, da eguale a eguale.
, a petto a petto, da eguale a eguale. 4. locuz.
roba e danari; / e peggio fanno a gli amici più cari aretino, 8-294
186: la domenica mattina lo trovai a servir la messa... la sera
servir la messa... la sera a cantare il vespro e a dar le
. la sera a cantare il vespro e a dar le torcie per la benedizione;
per la benedizione; più tardi per posterie a bere e a far cagnara o nella
più tardi per posterie a bere e a far cagnara o nella stanza di dietro a
a far cagnara o nella stanza di dietro a giocare a zecchinetta o alla mora,
o nella stanza di dietro a giocare a zecchinetta o alla mora, e lì filze
. ma vari casi umani lo riducono a sé. allora pian piano si spoglia
si vedesse mai... ed oltre a tutto questo era sciancata e un poco
friolano, che aveva nome soccebonel, a comprare panno, cominciò a domandare
, a comprare panno, cominciò a domandare del panno di qualche bel colore,
. davanzali, i-23: andaro incontro quasi a far riverenza le legioni, non gaie
lorde e con visi, benché acconci a mestizia, più veramente cagneschi. marino
cuscinetto all'arpione e fermato il piede a bomba per questa estate; e rivolgendomi
ad una cagna appresso, / si pose a vezzeggiar la sua vicina, / facendo
. 3. ant. aspro (a pronunciarsi). d. bartoli,
, mostrarsi cagnesco: pronto ad assalire, a offendere. boccaccio, dee.
che messer lo prete non ne poteva venire a capo. sacchetti, 123-46: venuto
che guatava il figliastro in cagnesco, a ceffo torto, comincia a pispigliare pianamente
cagnesco, a ceffo torto, comincia a pispigliare pianamente al marito, dicendo:
saracin del cerro allora scese, / ch'a gran fatica ancor s'assicurava, /
mula] fece uno sdrucciolo e smucciando fece a me fare un capitombolo scimiesco. indi
ch'io non potei, ancorché giunto a mal partito, ritener le risa che mi
, ritener le risa che mi scoppiavano a mio dispetto. forteguerri, 4-19: in
mercantino, / che il paese ha messo a rubba, / un vilissimo facchino /
/ e dal banco salta fuori / a impancarsi co'signori? ». idem,
in cagnesco lucilio che si asciugava rimpetto a lui le uose di bufalo. fogazzaro,
che taceva sempre e non sapeva giuocare a tarocchi, credette aver finalmente trovato una
impotente lo guardavano anche loro, ma a una certa distanza, in cagnesco e
donne escono fuori da tutte le porte a guardarlo in cagnesco. -stare sulle
io) la carità per andare a san iacopo di galitia, lo avea
un cagnone alzar la cianca di dietro a una cantonata vogliono fare lo stesso. panzini
altra volta e trangugiò saliva. -stava a candii, -disse -... teneva
nuovi testi fiorentini, 464: mandai a pisa a vendere...
testi fiorentini, 464: mandai a pisa a vendere... cinque cagnetti
cinque cagnetti, che gl'èi a baratto da chiaruccio di salvi de'girolami
.; ragionai la canna s. xxii a picioli; somma lb. lv e
bicchieri; e l'albana brillò nei bicchieri a calice più bella dell'oro e più
e molte entestate; / non ne già a lucca, ca cagno n'avìa:
vego el mio bel figlio; / ed a giovagne m'hai lassata: / co
, che ce ne andarem là suso a fuggir non solo i morsi, ma gli
o cagnuòla ch'el sia, che a me porge ora assai più molestia che non
1-17 (i-214): e così a tempo averò finito, ché io sento i
che è segno che essa madama scende a basso. aretino, 8-39: dui dì
fa passando per piazza, mi fermai a vedere una cagnoletta in frega, che
che avea due dozine di cagnuoletti tratti a lo odore de la fregna sua,
fiorentini (il p all'effe) a cagione di un cagnoletto. con questa
il corpo, cioè passa per mezzo a firenze ed a pisa. prati, ii-335
cioè passa per mezzo a firenze ed a pisa. prati, ii-335: codinzola
tra le gambe de'vendemmiatori, e fanciulle a pie'nudi, e garzoni che pigiano
savolino concepa cinque cagnolini, de quali tre a suo tempo vivano, e doi sieno
una volta da certa poco dispensabile convenienza a non rifiutare il regalo d'una cagnolina di
di tutti quegli animali... andò a imaginare e a metterle il disgraziato inaudito
... andò a imaginare e a metterle il disgraziato inaudito nome d'acrisia.
certi scoiattoli, ber- tuccini e cagnuolini a fare aggiramenti, attucci e balletti con
: diede due picchi col martello. a quel suono risposer subito di dentro gli urli
goldoni, iii-62: lasci che io vada a ritrovarlo, e spero di condurglielo qui
un cagnolino. nievo, 44: a volte [la pisana] mi baciuzzava come
maggiori confidenze; poco dopo mi metteva a far da cavallo percotendo con un vincastro
voglio, » rispose 'ntoni; « a napoli mi correvano dietro come i cagnolini
per annunziar la visita di monsignore strappava a lungo la catena del campanello che strillava
del campanello che strillava come un cagnolino a cui qualcuno avesse pestato una piota!
blanda venere e la dimandò in grazia a gli dei, perché qualche volta per passatempo
con quel gentil applauso di coda, a tempo de le lor vacanze, gli scherze
ii-255: era solita di torlo in seno a tutte l'ore per vezzo, più
vezzo, più che non fate ora, a voi dame, di que'vostri sì
, ii-27-32: ben vo'che ponghi a quel ch'or dico cura: / solo
di quello paone e sì lo gittò a una cagnuòla. del tuppo, 489:
(ii-255): ed è venuta a far questo cammino / una cagnuòla mandata da
caro, 168: f. mmi capitata a le mani una cagnuòla nera, vellutata
par ch'abbia del mignone, fatene copia a qualche damigella che lo tegna in luogo
ingorde mense / le vivande condite / a lui son ripartite. baldinucci, 2-6-619
volle la sinistra fortuna che un cagnolo a caso facesse quel mirabil lavoro cadere da un
che questi sieno, giungono con essi a combattere per privarli fin di quell'osso,
nelle pause un cagnolo volpino abbaiava in cima a un carretto da vino. montale,
e libero d'ogni peso, può diportare a suo bell'agio per i filari del
ferdinando, e lui che si ostinava a rimanere: come un guaiolare di cagnuolo
. garzoni, 1-776: s'allega a proposito qualche proverbio, come chi dicesse
proposito qualche proverbio, come chi dicesse a un superiore che murmurasse de'sudditi,
de'sudditi, che 'l pesce comincia a putir dal capo, overo che tale
di flessione del piede, una traiettoria a convessità esterna). cagnòlo3
. rainardo e lesengrino, v-442-192: a li cagnoni la cavra andà / e
vedendo un cagnone alzar la cianca di dietro a ima cantonata vogliono fare lo stesso.
in gita di fin di settimana, a famigliole sparute, tutte valige e bimbi
sparute, tutte valige e bimbi, a comitive venete che vengon a godersi la
e bimbi, a comitive venete che vengon a godersi la cagnotta. =
-a). persona prezzolata per servire a un signore quale difesa o strumento di
scagnozzo; chi per interesse tien mano a soperchierie e prepotenze altrui; cortigiano privo
; cortigiano privo di dignità; disposto a ogni servizio, anche, ai più
l. morelli, i-195: a dì primo di maggio ne venne preso
ghermirlo. stuparich, 5-392: persuasi maddalena a trovare con me un piano per sfuggire
poterla più rintracciare, m'ero rivolto a quella genia. = deriv. da
3-260: questa cagnuzza iniqua fraudolente / a tal condotto ha mona caterina, / che
; / ch'ha un nome infin ch'a dirlo dà terrore. =
-chi). marin. piccola barca a remi da salvataggio usata un tempo sulle
dai pirati nel mediterraneo. -battello a remi leggero e sottile, usato sul
un luogo nel caicco / per ricondursi a salvamento in porto. carena, 2-374:
provvigioni, acque, ecc. dalla terra a bordo... si dà anche
cannoniere, che portano un grosso cannone a prua, robuste di legname, e che
dell'adriatico specialmente, quel breve palischermo a chiglia, che si tiene a bordo dei
breve palischermo a chiglia, che si tiene a bordo dei velieri, per salvataggio o
: la burrasca che ci colse dinanzi a candia, la bandiera gialla che sventolava su
scesero nel caicco e ci rimorchiarono fino a potere gettare le funi sui piloni. quarantotti
gambini, 4-51: correvano in quei momenti a fare il bagno, o giravano in
: caratterizzato dal quarto dente mandibolare che a bocca chiusa si incastra in un foro
inf., 5-107: caina attende chi a vita ci spense. landino, 48
proprio di caino, che si riferisce a caino. forteguerri, i-i77:
caino. forteguerri, i-i77: a dio non offre scossa paglia o
e per sé prende la bianca farina / a guisa del cainico libarne.
figlio di adamo, che uccise a tradimento il fratello abele. -al figur.
in due zone, poi salì lentamente, a simiglianza di una palpebra e l'
. caino2, agg. simile a caino, che è degno di caino
facile e sdrucciolevole via di accennare candidamente a tizio, caio, sempronio: la satira
: sapeva di aver cambiato i connotati a qualcuno: di aver soppresso il naso
qualcuno: di aver soppresso il naso a tizio, di aver riformata una mascella
tizio, di aver riformata una mascella a caio. bartolini, 15-205: entrammo nel
dotti in corvetta bianca, andati là a litigare sul volvulus batatas, o sopra un
sempre; del quale va pur detto, a sua scusa, che patisce la fame
giovane che adesso si mangia un caiserlicchio a colazione e due a pranzo. faldella,
mangia un caiserlicchio a colazione e due a pranzo. faldella, 2-115: i plufferi
, 2-1 io: mandò due vascelli a riconoscer la costa, ed a cercare qualche
due vascelli a riconoscer la costa, ed a cercare qualche porto o cala di maggior
. frugoni, xxiv-904: addocchiata per a punto opportuna in un braccio del fiume
fra due persone (e vince chi riesce a raccogliere il maggior numero di carte)
di scarica barili e calabrache. a. casotti, 1-115: la prega fare
. casotti, 1-115: la prega fare a cala- brache o a naso, /
la prega fare a cala- brache o a naso, / o a giulè, o
brache o a naso, / o a giulè, o al trentuno, o alle
2. persona paurosa, sempre pronta a cedere, a fuggire. =
paurosa, sempre pronta a cedere, a fuggire. = comp. dall'imp
orecchie pendenti, gambe corte, pelle a setole nere. -razze di cavalli (
cattaneo, iii-4-195: il nemico, avvezzo a dileguarsi alla vista dei cappelli calabresi,
tastava le carte con le dita magre a una a una ripartendole in mucchio secondo
carte con le dita magre a una a una ripartendole in mucchio secondo il colore
(vespa crabro) e rispetto a queste molto più grosso, di colore rosso-bruno
l'oro fumante della polenta, che a casa le aspetta con la sbadigliosa mammina,