cane alla gonnella, s'è data a dio. 4. prov.
insieme e minaccioso. al suo avvicinarsi a qualcheduna di quelle, il mugolio si cambiava
lagrima in un fosso / si son messi a leccarla ghiottamente / e a crocchiarla sdraiati
son messi a leccarla ghiottamente / e a crocchiarla sdraiati come un osso. pecchi
giordano [crusca]: si agitava fremendo a guisa d'una cagna abbaiatrice. caro
2. chi grida, insulta, parla a vanvera; chi critica aspramente ciò che
quali abbaiano e non mordono, cioè riprendono a torto e senza cagione coloro che,
di quelli. io non consiglierei alcuno scrittore a far uso frequente di cosiffatti traslati.
né utilità grande, ch'io sappia, a dargli del cane. abbaiévole,
abbaìno, sm. apertura sopra il tetto a guisa di piccola finestra; soffitta che
di muro coperto, per dar lume a stanze, le quali per altro modo non
per uscire sopra i medesimi. g. a. papini, 71: per dar
71: per dar lume alle stanze a tetto delle case..., oltre
aperto, e vaghezza di novità lo spinge a salire le scale e a portarsi sul
lo spinge a salire le scale e a portarsi sul solaio. di là per un
là per un abbaino monta sul tetto a respirare un'aria più libera e pura.
per vedere i fuochi dall'abbaino, a rischio di precipitare in piazza. panzini,
autunnale / dall'abbaino secentista, ovale / a telaietti fitti. govoni, 1-213:
di scaglie di ardesia, gli abbaini a mansarda, le finestre oblunghe. pratolini,
oltre il terzo piano si innalza una scaletta a chiocciola che conduce alla terrazza e all'
un abbaino... per pigliare a occhi chiusi certe matasse da dipanare.
: per il colore, simile a quello dell'ardesia). abbàio,
'l cel cada e 'l mondo abbia a finire. magalotti, 20-169: mugolando
mugolando [il cane] urlando e dando a ogni tanto un abbaio, si levi
campanello, sembra di aver tirato la coda a un cane, ché subito s'odono
chi molto abbaia; chi strepita a vuoto. 2. baia data
.]: i monelli facevano l'abbaione a un briaco. abbaiucolare,
. carducci, ii-9-251: godo a pensare, che, se invece di
abbalconato, agg. che s'affaccia come a un balcone; disposto a balcone.
affaccia come a un balcone; disposto a balcone. beltramelli, ii-409: le
o sacco grande. abballare, ammontar roba a guisa di balle. abballare fa pensare
guisa di balle. abballare fa pensare a cose di poco prezzo. s'imballano
stamani? / - abballina per ire a porta inferi. = deriv.
. pirandello, 6-411: avrebbe preso a due mani lo strapunto di paglia abballinato
sballottare, volgere in tutti i sensi a guisa di pallottola; malmenare.
. con la particella pronom. rapprendersi a ballotta; appallottolarsi. tommaseo [s
si fa con i bambini che imparano a muovere i primi passi. cicognani
, quand'io vidi / solo dinanzi a me la terra oscura. idem, purg
di fallo [fa] chi no contrasta a la 'ngiuria, come chi abandona lo
io non facessi per riavere colui che a torto m'ha abbandonata. idem, v-82
troia. tasso, 6-64: ben molto a lei d'abbandonar increbbe / il signor
9-382: sapevo che quando si presentava a casa mia aveva abbandonato un posto.
, più passionata, più si unisce a la parte concupiscibile e più abbandona la ragione
. / m'han promessa e venduta a un mercadante. tasso, 6-1 io
: l'invadeva un leggero torpore e a poco a poco lo abbandonava la coscienza del
invadeva un leggero torpore e a poco a poco lo abbandonava la coscienza del luogo
e mutato mondo, con timida mano cominciò a cercare se alcuna parte trovasse nel corpo
, ii-3: i fiorentini, cominciati a insospettire di questo indugio, e parendo
di questo indugio, e parendo oltre a ciò darsi a'pisani troppo tempo di
. vasari, ii-17: egli si mise a imparare molte cose; e, cominciate
petrarca, 24-6: i'era amico a queste vostre dive, / le qua'
può essere mutata in lui da salvatichezza a conveniente proprietà di pianta dimestica. pulci
abbandonoe a'demoni e a'vizi, a farne tutta loro volontà. tasso, 20-71
, 20-71: abbandonando il campo / a gli infedeli, i nostri il tergo han
garba più troppo, e abbandono il mestiero a voi altri giovanastri che siete sul più
agli achivi / abbandonarli. -abbandonare a se stesso. lambruschini, 1-49:
nulla ai fanciulli, che bastava abbandonarli a sé medesimi. panzini, iii-285: l'
nemico che essa acquista appena è abbandonata a se stessa. 6. lasciare
di tutta la persona, mi diedi a riguardare il mirabile spettacolo. berni,
cose, in variar destino, / a chi 'l suo cor troppo abbandona in
/ che abbandonano ridenti / de gli zefiri a l'amor. de marchi, 204
lo prese, lo strinse, lo baciò a lungo e forte. il ragazzo le
ecco rinaldo con la spada addosso / a sacripante tutto s'abbandona. idem, 24-84
il re circasso tutto s'abbandona / a due man sopra un colpo disperato. idem
, che dopo chiuso nel vaso continuava a ronzare assai forte, subito che fu
stanca contro 11 muro che sembra prossima a cadere di schianto. palazzeschi, 4-268
come sfinita, si abbandonò sulla sedia a sdraio come nelle ore di riposo.
marotta, 5-141: s'è abbandonata a sedere nell'andito, sulla melliflua panca
8. rifl. figur. cedere a un sentimento, a un impulso,
. figur. cedere a un sentimento, a un impulso, a-una sensazione, a
a un impulso, a-una sensazione, a una tentazione; darsi completamente, senza
guardare di nulla cosa come abbandonare sé a pigrizia. segneri, i-202: e
i-202: e 'l mondo si abbandona dietro a quei mezzi, che lo distolgono totalmente
, iv-363: la dama si abbandonava a tutte le spese più pazze, che le
lo avesse ingannato e tradito per abbandonarsi a un altro amante. idem, iv-1-280
, 4-179: non si abbandonava mai a una risata, non oltrepassava il sorriso.
: in quel momento la voce si abbandonava a una litania lenta e acuta. stuparich
, lasciarsi andare; avvilirsi; rinunciare a resistere. testi fiorentini, 205:
rifiorito: perché s'io mi lascio andare a venire, assai dubito del ritorno.
/ tal, ch'è più grave a chi più s'abbandona. cecco d'ascoli
, i-123: veggio la fortuna disposta a recarmi grandi cose, la quale noi preghiamo
porge gli addimandati doni, follia sarebbe a rifiutarli, ché l'uomo non sa
ché l'uomo non sa quando più a tal punto ritorni. io m'abbandonerò
tal punto ritorni. io m'abbandonerò a prenderli ora che mi par tempo. paolo
bontempelli, 6-287: finalmente s'abbandonò a raccontare i giorni brevi della sua perduta
per niente chiama dio chi s'abbandona a fortuna e a malvagitade. idem,
chiama dio chi s'abbandona a fortuna e a malvagitade. idem, 251: nel
gendo vinte le fortezze maggiori e più atte a difesa, per paura le castellette vicine
. xi), dalla locuz. a bandon 'alla mercé, in balìa '
io fatto, che tu non tomi a me? non altro, se non che
bembo, i-m: coloro che non hanno a cui piacere, di niuna cortese maniera
presentate senza il loro amante, noto a tutti, parevano abbandonate e davano una
che si conoscevano abbandonate, si trovavano a parlare tra di loro come se complottassero
mandò subito ambasciatori al cardinal di roano a supplicare venia. d. bartoli,
amor, senza vita, ed aspro a forza / tra lo stuol de'malevoli
in altro modo quei mali e istituii a un tempo un'associazione per proteggere quei
ungaretti, i-54: mi tengo a quest'albero mutilato / abbandonato in questa
: un vecchio stanco / dorme accanto a un alare / il sonno dell'abbandonato
dell'abbandonato. idem, 97: a quell'ombra i primi anni erano folti
1-103 (241): messi animo a un mio compagnuzzo, che si domandava raffaello
una elegìa latina, malinconica ed abbandonata a imitazione di tibullo. idem, iv-2-558
lasciato in balìa, arreso, in preda a un istinto, a una necessità fìsica
, in preda a un istinto, a una necessità fìsica, a un sentimento.
istinto, a una necessità fìsica, a un sentimento. •• boccaccio, i-225
45: chi è una volta abbandonato a cupidigia e agli altri diletti del mondo,
in peccato, che sollevare i corpi ridotti a necessità. baretti, ii-225: viverei
. m. villani, 6-67: a sua gente in fatti d'arme è [
7: coloro, che noi veggiamo talora a guisa di porci col grifo nella broda
.. col ricamo abbandonato sui ginocchi, a contemplare l'acqua, i monti e
mia; più di una volta tornavo a casa con le mani abbandonate giù come
buzzaii, 1-177: appoggiando la schiena a un tronco, la testa un po'abbandonata
, correndo confusamente le matrone... a sollevarla così fredda ed abbandonata com'era
..., si mossero lor malgrado a tanta pietà verso il loro principe.
di abbandonato languore. 9. a briglie, a redini abbandonate: di gran
. 9. a briglie, a redini abbandonate: di gran carriera,
leggermente ogni colore; ché se l'ausi a bene e alle virtudi, incontanente il
vi-253: non adusare la bocca tua a giurare, però che molto cadimento è in
nelle quali controversie adusandosi gli uomini spessamente a stare fermi nella bugia incontra la verità
[li giovani] adusare da giovani a ben fare sì che elli lo ritegnano tutto
135: quando noi ci ausiamo a giurare, nel peccato dello spergiuro caggiamo.
barberino, i-48: far [conviene] a la gola groppo, / ch'ella
: spesso addiviene che la mente adusata a lievi mah non tema i più gravi
b. croce, ii-6-409: sono adusato a riconoscere la razionalità di qualunque cosa accada
pea, 6-141: le labbra adusate a sillabare preghiere. 2. consueto
: non essendo [alcuni infermi] atti a guarire senza diete molto esquisite, o
anche al figur. cecco d'a scoli, 3917: la coloquinta delle parti
e i fèri morbi adduce, / a i purpurei tiranni infausta luce. idem,
275: s'inostra / adusto nuvoletto a sole estivo. orsino, iii-289:
che mezza / rimase infìssa nello scudo a guisa / d'adusto palo, e mezza
/ d'adusto palo, e mezza giacque a terra. colletta, i-248: tutte
colore arsiccio, proprio di chi sta a lungo al sole, o della pelle
: qui caldo avrem, qual l'hanno a pena / gli adusti nasamoni o i
risolute e dal calore aduste / giacciono a se medesme inutil peso; / e
occulto foco / che pascendo le strugge a poco a poco. arici, 18:
/ che pascendo le strugge a poco a poco. arici, 18: sotto il
agli antichi greci, che l'adeguarono a un sacro afflato, a un entusiasmo
che l'adeguarono a un sacro afflato, a un entusiasmo, a un furore,
sacro afflato, a un entusiasmo, a un furore, a una divina manìa;
un entusiasmo, a un furore, a una divina manìa; e gli aedi
.. aereati verso il di fuori a mezzo di certe pareti tutte forate.
2. chim. di preparati a cui sono state aggiunte sostanze aeranti (
29: questo fluido, con l'aggiunta a eccesso dell'alcali tartareo aerato,.
. giacomo da lentini, ii-99: a l'àre chiaro ò vista plogia dare
iv-32 (15-5): verde rivera a lei rassembro e l'aire / tutti
è fatto, / corno cera desfatto a gran foco mostrata: / en tanto sì
foco mostrata: / en tanto sì reluce a quello lume tratto, / tutto perde
(85): poi mi parve vedere a poco a poco / turbar lo sole
): poi mi parve vedere a poco a poco / turbar lo sole e apparir
principio de la luce per l'aere infino a la cosa illuminata. idem, inf
intelligenza, 3: sentia taire soave a tramontana. idem, 28: lo lor
. m. villani, 10-93: a dì 8 aprile 1362, alle due ore
perfida tristizia. fazio, i-2-57: a gli occhi un lume subito m'apparve
si trasformò in aere pluvio ed ebbe a far con lei. idem, dee.
): essendo il caldo grande, a messer ricciardo venne disidèro d'andarsi a
a messer ricciardo venne disidèro d'andarsi a diportare ad un suo luogo molto bello.
iii-361: i luoghi cavernosi danno reboato a la voce che percuote nell'aire vacuo
quella polvere. leone ebreo, 71: a l'aere per la sua leggerezza e
, e già qualcuno / parte furtivamente a l'aer bruno. campanella, i-1-122:
il carro, / grave carro di giove a noi sul capo, / tonando,
beato fra monaldo, / o'stava a predecare santo antonio entanno: / en
fui con teco, tu trovasti fortuna a te amica e di buon aire; ma
essere nel mezzano stato di fortuna; e a ciò ti sarà utile la tua buon'
sì come parente, e come quella che a nullo male pensava. idem, ii-1-334
deriv. da aere2 'maniera ', a cui l'ital. ha preferito aria
maniera, tono musicale '), che a sua volta ha dato il fr.
regna tuttavia una gran discordia, che fuori a noi si scopre con fiamme spaventose,
demonii] hanno corpo sottilissimo aereo atto a patir facilmente. arici, 27:
più e più succedenti ìnvide ronzano / a far lunghi di sé aerei grappoli.
l'accordo / delle aeree cicale / a poco a poco / più sordo / si
/ delle aeree cicale / a poco a poco / più sordo / si fa sotto
dori, come si passasse da uno a l'altro di cento aerei salotti.
, / per un amplesso aereo in faccia a l'avvenir. d'annunzio, iv-2-158
i cannoni della nostra difesa aerea continuano a tirare contro un ostinato uccellaccio austriaco.
anat. ant. vasi aerei: destinati a contenere aria nel corpo animale e nelle
nel corpo animale e nelle piante. a. cocchi, 5-2-163: l'infiammazione della
8. fis. ant. corpi a predominio aereo: meno compatti e più
meno compatti e più leggeri di quelli a predominio terreo. galileo, 4-2-35
industr. malta aerea: che fa presa a contatto dell'aria. 10.
della flotta aerea: da 1900 aeroplani a 3000. = voce dotta, dall'
. panzini, iii-296: la macchina a vapore è stata superata dall'elettricità,
dell'aria, celeste. a. neri, 1-37: con la quale
, 143: non si saprà mai perché a taluno piaccia il color aierino, ad
tacendo, ché nulla avèa ad insegnare a quella gentile, cui il cielo era
essere aero- dinamico; struttura e capacità a vincere la resistenza dell'aria nelle alte
sinisgalli, 6-85: s'era incaponito a guardare sul volto della sua bambina la
). lombari, 3-159: a tratti s'udiva il rombo dei motori
anat. cisti contenente aria (formazione a danno della trachea o della laringe).
. vescichetta piena d'aria che serve a diverse alghe per tenersi a galla.
che serve a diverse alghe per tenersi a galla. tommaseo [s.
alghe; i quali rigonfiamenti servono a rendere la pianta specificamente più leggiera dell'
più leggiera dell'acqua, affinché si tenga a galla. nella serie delle fanerogame la
la federazione aeronautica intemazionale (f. a. i.). =
aeromobile più pesante dell'aria, quindi a sostentamento aerodinamico, ottenuto dalla reazione dell'
: l'aerodina indica generalmente ogni aeromobile a sostentamento dinamico ottenuto dalla reazione dell'aria
aerofagi, come è giusto che accada a individui impastati non di fango, ma di
, ma di cellule organiche vegetali, a spiriti arborei. aerofanale, sm
sm. apparecchio ottico luminoso, destinato a indicare l'ubicazione e le caratteristiche di
luoghi interessanti la navigazione aerea, oppure a fornire segnalazioni (di rotta, di
aeròfilo, agg. bot. che vive a contatto dell'aria (pianta, organo
radici aeree); che si sviluppa a contatto dell'aria (come le foglie
sm. apparecchio che permette la respirazione a chi si trova sott'acqua o in ambienti
. aerodina il cui sostentamento è dovuto a uno o più complessi di ali rotanti,
giordano [crusca] '. conforme danno a credere di potere indovinare i geomanti e
estrar l'aria e forzare il vino a fluire da un vaso nell'altro, secondo
del volume di un gas, in seguito a variazioni di pressione e temperatura.
o quello dinamico dell'aria, sia atta a trasportare cose o persone. codice penale
velivolo, in scala ridotta, costruito a scopo sperimentale oppure didattico e sportivo.
. aeromotòre, sm. motore a vento: dispositivo meccanico che permette di
nell'ambito del futurismo) che mira a esprimere musicalmente il volo, la velocità
certamente gli uomini che verranno di qua a mille anni, appena chiameranno civile la
. -aeroplano di grandi dimensioni e a grande autonomia, adibito al trasporto dei
aeropittura, sf. « arte pittorica diretta a esprimere, con sintesi, trasparenza e
insieme dei piccoli organismi che vivono sospesi a mezz'aria (nel pulviscolo atmosferico)
da volo librato, o volo a vela (planeur), con cui si
: sul mio capo muglia un aeroplano a diporto pel cielo. pea, 6-145:
poesia (di ispirazione futurista) rivolta a esprimere le sensazioni legate alle esperienze del
. campo dotato di speciali installazioni atte a consentire il decollo, l'atterraggio,
). aerorazzo, sm. aeroplano a razzi (in cui i mezzi normali
. 2. strumento destinato a raccogliere su una lastrina di vetro,
aerosiluro, sm. siluro speciale adatto a essere lanciato da aerei. =
agli spacciatori di secreti, e a quei disperati che vanno nei palloni aerostatici.
de marchi, 520: un uomo fatto a guisa di un pallone aereostatico, a
a guisa di un pallone aereostatico, a cui fossero state attaccate due gambe,
staccò. faldella, iii-86: la capigliatura a fasci di serpi, le mussole aerostatiche
meridionali diluviamo i libri e il lavoro a isonne: abbiamo un fuoco nella testa che
.. e da quel bagliore continuavano a sorgere aeròstati innumerevoli su pel cupo azzurro
dando imagine d'un immenso duomo luminoso a specchio del mare. barilli, 2-36
calava giù nel cielo oscillando pian piano a mo'di aerostato che si sgonfia.
: il vento... continua a premere gli enormi aerostati afflosciati, che sono
. aerostave, sf. aeromobile a sostentazione mista (statica o dinamica)
fabbricati che in un aeroporto sono destinati a favorire il movimento dei passeggieri e delle
. moderno apparecchio di ri- scaldamento a circolazione forzata d'aria: com
posto da un gruppo calorifero (a vapore o elet trico)
mediante una lunga fune l'aliante sino a quando questo non ha raggiunto la quota
. aeroturbina, sf. motore a due cilindri per aeroplano. =
proprio nido, perché aiutasse la femmina a deporre le uova). afa
..., e l'afa palpitava a tratti di non so che promessa di
sporgepressione e la temperatura in un gas tenuto a irti ramelli / oltre i chiusi ripari,
.). greve, pesante, difficile a respirare, quasi appiccicosa e
mi accorsi subito che l'afa, proprio a causa di quelle nuvole scure che annunziavano
]: gli fanno afa i beccafichi, a chi fastidisce eziandio le cose più squisite
fastidisce eziandio le cose più squisite; a chi pretende d'essere molto dilicato in
lathyrus aphaca), con foglie ridotte a viticcio semplice accompagnate alla base da due
di lenti: uno per la visione a distanza, l'altro per la visione
afanite, sf. miner. pietra nerastra a struttura microcristallina usata per saggiare l'oro
per estens. il nome si riferisce a tutte le rocce di struttura simile).
composizione varia, di colore nericcio, a grana fina, inattaccabile dall'acido nitrico
. che appartiene o deriva da rocce a struttura minutissima e compatta (cfr.
. disturbo del linguaggio, conseguente a lesione dell'apparato nervoso centrale della favella
, / che mèditano il fiore / a precoci verdure di giardini. = voce
allegri, 3-6: voi trasecolaste a braccia quadre, in veg- gendo un
macilento. salvini, v-551: a un uomo afato, malsano, dichiamo
si è maturato bene, che cresce a stento (frutto, pianta).
tommaseo [s. v.]: a fato, dicesi propriamente delle frutte,
caldo prima della maturità, non possono condursi a perfezione; e s'applica eziandio alle
e s'applica eziandio alle piante cresciute a stento. 3. oppresso dall'
,... si può trasferire a questa ipotesi della terra mobile, cambiando
, potrebbe darsi che febo la incontrasse a mezza strada. = voce dotta
v.]: aferesi, nome dato a quella parte della chirurgia che insegna a
a quella parte della chirurgia che insegna a recidere e togliere qualche porzione ammalata o
è lasciato libero, che è abbandonato a se stesso', da à quante vittorie, quanta buona fama arrecasse a ciro lo essere umano ed affabile. , 19-77: or qui s'accosta a una donzella, in guisa / che par assai affabile, con un largo sorriso a mezzaluna. pratolini, 2-146: il ', da cui affari * parlare a qualcuno ') 'persona con cui si le mura s'apre affabilmente in faccia a un'ampia distesa d'orti. =
affaccendamento è artifizio di faccendieri, che a beffo studio prolungano le faccende per farsene
sollecita; dar da fare; impegnare a un lavoro, a faccende varie.
fare; impegnare a un lavoro, a faccende varie. foscolo, v-141
anche con qualche ostentazione); accudire a più cose in una volta (affettando
o. rucellai, 2-3-1-31: lasceremci dare a credere, ch'e'ci corra sì
e'ci corra sì poco da noi a quel maestro sovrano? ch'e's'
avrei voluto affaccendarmi e operare qualche cosa a mio prò, a prò della mia patria
operare qualche cosa a mio prò, a prò della mia patria, a prò
, a prò della mia patria, a prò del genere umano. manzoni, pr
luogo della sua cucina, s'affaccendava a preparar qualcosa da ristorarla. idem,
,... s'affaccendò a far un po'di posto sul carro per
125: mentre io voleva pur soffermarmi a ragionare, e la vecchia s'affaccendava a
a ragionare, e la vecchia s'affaccendava a farmi dar addietro, ecco che si
, si affaccendò più che non abbisognasse a mettere in bell'ordine il letto, le
verga, 1-363: chi non stava a guardare si affaccendava a levar tegole,
: chi non stava a guardare si affaccendava a levar tegole, imposte, mobili,
levar tegole, imposte, mobili, a sgombrar le camere. negri, 2-950
penombra della cucina, che s'affaccenda a dar da bere al contadino e a indicargli
affaccenda a dar da bere al contadino e a indicargli dove scaricare il sacco delle olive
molto da fare, che mostra di accudire a più cose (con impegno piuttosto esteriore
., 29 (498): affaccendata a raccogliere le migliori masserizie e a nasconderle
affaccendata a raccogliere le migliori masserizie e a nasconderle sul solaio. tommaseo [s
/ in tutt'altre faccende affaccendato, / a questa roba è morto e sotterrato.
... con la manina affaccendata a dare colpetti segreti per mettere a posto il
affaccendata a dare colpetti segreti per mettere a posto il drappeggio dell'abito. deledda
tutta affaccendata e giuliva, non pensava che a girare per i negozi per cercar roba
{ affaccètto). sfaccettare, lavorare a faccette (pietre, gioielli).
2. meccan. ant. squadrare a faccette (dadi, bulloni).
), agg. sfaccettato, lavorato a faccette. alghisi, 1-23:
. targioni tozzetti, 12-10-23: dentro a questa concrezione stanno serrati...
2. meccan. ant. squadrato a faccette (dado, bullone).
. affacchinaménto, sm. il sottoporsi a lavori duri, pesanti, fatica continua
. far faticare duramente, costringere a lavori duri, pesanti. giorgio dati
. faticare come un facchino; sottoporsi a fatiche pesanti, eccessive. - anche al
e le gambe di prima, affacciarmi a que'primi orecchi, e finalmente affacchinarmi
que'primi orecchi, e finalmente affacchinarmi a condurre qua e colà quel primo velluto.
trapela incessantemente quanto de sanctis s'affacchina a versarvi. 3. assol.
), agg. disus. costretto a lavori pesanti, a fatiche eccessive;
disus. costretto a lavori pesanti, a fatiche eccessive; stanco per la soverchia
[s. v.]: tornò a casa tutto affacchinato. affacciare,
i-217: portarono san pasquale in processione a levante e a ponente, e l'affacciarono
san pasquale in processione a levante e a ponente, e l'affacciarono sul poggio
, e l'affacciarono sul poggio, a benedir la campagna, in una giornata
'. palazzeschi, 4-305: non riuscendo a colpirla sulle qualità esteriori affacciavano dubbi sulle
; mettersi di fronte, sporgersi (a guardare). -per estens.:
mettersi in prospettiva; spuntare, cominciare a farsi scorgere, essere prospiciente.
magalotti, 9-1-9: che importava egli a me di andare a riconoscere le stufe di
che importava egli a me di andare a riconoscere le stufe di baia,.
grandacci come una peschiera, / e a quei s'affaccian bruchi, e luma-
chini, / e granchi, e gronghi a dar la buona sera. fagiuoli,
affacciava all'uscio di strada, guardava a destra e a sinistra. idem,
uscio di strada, guardava a destra e a sinistra. idem, pr. sp
avreste veduto persone affacciarsi alle finestre, a pregare in comune. leopardi,
sì benigno / appare in vista, a salutar m'affaccio. carducci, 671:
salutar m'affaccio. carducci, 671: a la finestra de la scuola ardito
il mare spinge le mugghianti / collere a questo bastion di scogli / onde t'
bastion di scogli / onde t'affacci a le due viste d'adria, / rocca
città. cardarelli, 6-120: guai a noi se cedessimo alla tentazione di affacciarci su
soglia d'una casa una bambina e stette a guardare; poi si nascose dietro una
poi si nascose dietro una siepe e rimase a guardare tra i cespugli. marotta,
tra le camicie e le lenzuola che attaccava a un ferro, donna maria si sporse
, i-395: la geometria si sta dentro a se stessa racchiusa, né mai s'
stessa racchiusa, né mai s'affaccia a porta o balcone. baretti, ii-139
o balcone. baretti, ii-139: a voi tocca divincolarvi per avere o il possesso
si affacciavano ogni poco all'amico ed a me. prati, ii-224: saprà darmi
letizia o turbamento / il fantastico mondo a cui m'affaccio? de sanctis, ii-117
colla mano sulla maniglia, pensando vagamente a quell'aspetto nuovo, sotto cui le
il viso: ma subito dopo tornò a ridere nervosamente come prima. palazzeschi,
campagnolo toscano: -gli ulivi s'hanno a ponere l'uno discosto dall'altro, che
7. rifl. ant. trovarsi a faccia a faccia; incontrarsi, imbattersi
. rifl. ant. trovarsi a faccia a faccia; incontrarsi, imbattersi.
per questo le persone che rimangono troppo a lungo affacciate ad un ponte destano sospetti.
della chioccia. 2. posto a faccia a faccia. leonardo, 1-271
. 2. posto a faccia a faccia. leonardo, 1-271: e
. c., 7-1-12: come a savio uom si conviene composto andare,
. facilitare, agevolare. a. a dimari, 1-65: sparì dagli
, agevolare. a. a dimari, 1-65: sparì dagli occhi nostri
(affagòtto). avvolgere, raccogliere a modo di fagotto (l'abito, le
siete voi tutti nel mondo magni, a cui s'affaitan tutti ei minori vostri
proverbi toscani, io7: chi compera a minuto, pasce i figliuoli d'altri
, strignea toste del biscione... a partirsi del piano, ove, senza
13): e pervenendo un dì a una villa assai affamati, andarono..
e con rapiti armenti / aita porse a l'affamate genti. manzoni, pr.
lo prendeva, e lo portava vicino a una capra... e glielo presentava
feroce d'affamato. viani, 14-483: a destra e a sinistra, galleggiava un
viani, 14-483: a destra e a sinistra, galleggiava un gran numero di cadaveri
bisogna. ecco che io sto dinanzi a te povero e nudo... da'
povero e nudo... da'refezione a questo tuo affamato. detta casa,
affamata, / che non riesce nemmeno a leccare sul grappolo / la rugiada che già
vederti strascinato dalla prepotenza del tuo naturale a comprare i baci da una bocca affamata
non si direbbe di ricco, ma a chi il campamento della famiglia pesa.
sotto la dipendenza del padre. a fifa miliari?? are, tr.
la particella pronom. disus. { a, ffango-affcinghi). diventare fangoso;
scrupolosi dalla coscienza sempre lustrata, affannantisi a spazzar via ogni pagliuzza che vi si
g. villani, 8-78: tegnendoli a badalucco, e aggirandoli d'intorno a
a badalucco, e aggirandoli d'intorno a loro schiere ordinate, sonando trombe e nacchere
, per forza gli costrinsero di tornare a dietro al lito. giovanni da samminiato,
. dante, 49-4: io dante a te che m'hai così chiamato /
consola, / sulla deserta coltrice / accanto a lui posò. leopardi, 883:
grave stanchezza. guittone, 15-9: a dimandare affanna e falla il servo, /
di mare uno spirito nero e terribile a riguardare. f. villani, 11-74
affannava. pea, 1-16: affannava fino a non aver più respiro e non poteva
palermo, 1-22: ben ò veduto [a] manti / a cui pare forte
ò veduto [a] manti / a cui pare forte amare / e non vole
, purg., 11-15: dà oggi a noi la cotidiana manna, / sanza
sanza la qual per questo aspro diserto / a retro va chi più di gir s'
s'affanna / di retro ad ostiense e a taddeo, / ma per amor della
niuno è che affannando vada, se non a fine d'avere alcuna volta riposo:
umiltà quanto lui, e sempre affannarsi a far della legna e spazzare la casa.
baretti, ii-224: giovanni mi consiglia a non m'affannare che l'europa diventi
indìa / mandi benigno un raggio / a chi più affanna ed erra in suo viaggio
: la mamma... si affannava a mettere in ordine la camera. ojetti
quando ero giovane vedevo molti affaticarsi più a parere ricchi che a diventare ricchi.
molti affaticarsi più a parere ricchi che a diventare ricchi. adesso vedo molti ricchi
adesso vedo molti ricchi reali affannarsi altrettanto a sembrare poveri. palazzeschi, 4-171:
primo momento, quello che ci si affanna a cercare. michelstaedter, 343: gli
michelstaedter, 343: gli uomini s'affannano a parlare, e con la « parola
, / s'affanna, futile, / a reincarnarsi in qualche fantasia / che anch'
i-46: il campo si cominciò con taciturnità a riposare,... per l'
affanno ricevuto il preterito giorno che richiedeva a gli affannati membri riposo. idem, i-iio
si fece alla finestra e pregògli che suso a lui dovessero andare. crescenzi volgar.
: affannato dal caldo, mi sono a mezza strada coricato sotto un ulivo.
5-80: o anime affannate, / venite a noi parlar, s'altri noi niega
ogni soccorso... cercarono d'arrendersi a patti a messer galeazzo. petrarca,
... cercarono d'arrendersi a patti a messer galeazzo. petrarca, 80-39:
il legno tra li scogli, / drizza a buon porto l'affannata vela. boccaccio
lo mio voler dimostrare in parvenza / a quegli che mi tien tanto affannata. alberti
anco che in fretta aveva caminato, che a pena poteva favellare. parini, vi-45
turba affannata / che tu persuadesti / a romper gli altrui dritti, / o padre
si ripose sul suo seggiolone, cominciò a sentirsi qualche brivido nell'ossa. idem
, ricercate affannevolmente, e che a chi legge e sente fanno afa.
potuto riposare, tacitamente... a tutti cominciò ad andare toccando il petto
glandulari dolorosissimi. ne risanai, ed a questi successero affanni di petto, già
campanella, i-1-119: in pisa, a genova... il mare è sottile
mare è sottile et i vapori dentro a lui ingenerati hanno facil essito et non
boccaccio, i-125: io voglio cominciare a provare quell'affanno che l'armi porgono
due giovani il loro intendimento presso che a fine recato senza troppo affanno di parole.
2: dura il maestro molto affanno a 'nsegnare al discepolo. guido delle colonne
tanta tempesta di mare si levò contra a loro, che dopo di molti affanni
, 7-63: ed io, ben ch'a gir curvo mi condanni / la grave
ai persi d'infinito affanno, / a poco a poco vinti dalle piaghe, /
d'infinito affanno, / a poco a poco vinti dalle piaghe, / l'un
e li martire / ch'amor fece sentire a chi gli è dato, / d'
amor patuto, / madonna 10 m'a 'n gioia ritornato. idem, ii-166:
. guittone, 3-84: non solo a chi in esso e tra esso [nel
nel mondo] continuo è, ma a chi lungia e asconde esso e fugge,
, iv-19 (4-28): nulla cosa a l'omo è tanto / gravoso riputato
tuo affanno / mi pesa sì, ch'a lagrimar mi 'nvita. idem, par
e per lo affanno avuto, un poco a sonni- ferare. idem, 699:
2-2 (106): e itasene a trovare il suo amante, che più di
in là, faccendo certo segno, venisse a cavare la figliola d'affanno. caro
chi può narrar l'affanno? a. adimari, iii-271: oh miser uom
redimere..., che nulla valeva a rendermi un poco di calma. leopardi
altre cose dovrei dirvi, ma comincia a venirmi l'affanno della morte e mi manca
]: affannone, chi s'affanna a far cose che non gli spettano,
che non gli spettano, o a quelle che deve fare dà affettata importanza,
: ove... sien fatti stare a posto i maestri affannoni che sopraffanno il
povero re affannone come sono io, costretto a desiderare che le faccende vadano sempre bene
. idem, iii-296: io rassomiglio a chi si trova solo e senza stella
, 3-130: il paragone non arriva ancora a dire abbastanza l'affannosità, la lacrimosità
[le giornate] sottoposte nel restante a repentine ed impetuose vicende di nuvolo, di
impetuosi e rotti, qual suole ansare uno a cui sia data la caccia; talora
caccia; talora lenti ed affannosi, come a chi la lena manca per troppo correre
e legare insieme i ramoscelli delle piante a guisa di fantocci. paoletti, 1-2-431
che ognuno pesca, / e che a questo pescare / si pone vario il nome
legionari affardellati. saba, 36: a casa... /...
andresti, anche così aggravato, / a piedi, con lo zaino affardellato? stuparich
eustachio manfredi essendo per affari d'acque a ravenna, e facendo quivi sue
lo più eransi affidati gli affari a coloro i quali altro non aveano che
11 (204): andato quella mattina a milano, per certi suoi affari,
, i-271: vi ringrazio della domestichezza a cui m'ammettete, facendomi un cenno de'
e tutti i publici affari, addossati a persone incapaci, saranno pessimamente amministrati con
colletta, i-205: fu, indi a poco, ministro per la guerra; e
spettatore del tumulto, che tutt'intento a vedere come andassero gli affari pubblici, si
ma di tutto quel che s'ha a fare e si fa tra le mura domestiche
bontempelli, 9-112: mi vedrete passeggiare a fianco delltmperatore; a quell'ora egli
mi vedrete passeggiare a fianco delltmperatore; a quell'ora egli mi espone gli affari dello
anche 'un affar di stato ': a denotare che una cosa è grave e
gran momento. 4. attività a carattere commerciale o industriale; operazione economica
de'vostri interessi. molti s'hanno più a male che si sparli de'loro affari
: coloro che sulle cose pratiche ragionano a lungo, distinguendo sottilmente, sono da
in america il culto degli affari e a questi si voleva dedicare. comisso,
giorno si fece affari della botte grossa a trenta franchi la soma, che sono
. -farsi i propri affari: pensare a se stesso, e non impicciarsi degli
325): ho creduto di far parola a vostra paternità d'un affare di comune
e di posizione. carducci, 8: a queste pagine di poco affare / le
dell'accademia) il privilegio d'assistere a quella funzione regia. -è affar
importare neanco d'aveme conoscenza. onde a chi vuol cacciarsi in un discorso di cose
cambiar gli orari della giornata, starsene a letto, mangiar tardi, restar levata
; sempre chi manca, anche se a mio danno, mi sembra infelice, e
non ameria te, non l'abbi a male, / tutto sie tu d'assai
la sua piacente cera / non è sembiante a cera, / anz'è sì fresca
voi non doveste esser cara, non che a me che un piccolo mercatante sono.
non basso affare giudicandolo, tutto ch'a piè il vedessi, renduto il cavallo al
cavallo al vetturino che meco veniva, a piedi dismontai e gli dissi che su la
ne'pochi giorni ch'egli andava capitando a parigi, a favorirmi spontaneamente; e
ch'egli andava capitando a parigi, a favorirmi spontaneamente; e mi fece conoscere
affare, i quali mi avrebbero promosso a lor conoscenti, e di mano in
caduto più d'una volta a personaggi di ben più alto affare che
della persona. settembrini, 1-314: a vederlo e a udirlo parlare è un uomo
settembrini, 1-314: a vederlo e a udirlo parlare è un uomo di grande
polimetre: ne trascrivo una dell'avvocato fiorentino a quello lucchese:... al
: non è vero che enea capitasse a cartagine e avesse affare di lei [
: e li spagnuoli non si dànno a questa infamia di rubbare, anzi quelli
fare, nelle frasi del tipo avere a fare, probabilmente affermatasi sul modello del
non si affà, se non è a malvagio e a codardo. iacopone, 35-52
, se non è a malvagio e a codardo. iacopone, 35-52: solo
. boccaccio, iv-14: gli onori similmente a me fatti per propria cortesia dalle donne
mia nobiltà s'affacessero, quasi debiti cominciai a volerli. ottimo [crusca],
siena, 837: chi tollesse l'abito a uno che non s'afà a lui
abito a uno che non s'afà a lui, sarebbe bene fatto. alberti,
modo che quello el quale s'afaceva a l'autumpno non si consumi il maggio.
, 533: benché la mora piaccia a tommaso suo così sconciamente, ella è
grazzini, 4-452: costui non si affà a me sendo di venticinque anni
vuoi, perché quello che s'affà a uno conviene a tutti, come sarìa a
quello che s'affà a uno conviene a tutti, come sarìa a dire la rosa
a uno conviene a tutti, come sarìa a dire la rosa. idem, iii-125
, i-746: seppe assimilarsi quel che a lui si affaceva. -tr.
fugli racconto ogni beneficio fu mai afatto a lui e a'suoi da quella comunità e
la forma del futuro pare che a questo verbo convenga, né quella del
e vile mezzo adoperando, pur di riuscire a far quattrini. riccardi di lantosca,
: il principe dell'operetta viennese giocava a scacchi con l'affarista greco. pea
merletti, mi son fatto lecito di venirvi a proporre qualche affaruccio, il quale potremo
qualche affaruccio, il quale potremo allargare a traffici maggiori. negri, 2-817:
, tr. [affaselo). raccogliere a fascio, legare insieme; affastellare;
posso intertenermi ad affasciar cento prove ed a narrare la lunga ed esattissima serie di
di affasciare), agg. raccolto a fascio; messo in fascio. tansillo
iii-584: [cameade] si divertiva a stupire i romani dicendo con affascinanti ragionamenti
verità, introdotta nella storia darebbe luogo a disarmonie e si cangerebbe in ripugnante menzogna
« della mia vita devo proprio venirne a capo in quest'anno, se no,
). ammaliare col fascino, sottomettere a influsso malefico (dello sguardo, delle
hanno a'lor comodi, è quello che a molti affascina l'intelletto. idem,
fare una fascina, raccogliere e legare a fascio. sacchetti, 146-69: io
cenni con la bocca, invitandola silenziosamente a bere, ed ella guardava il vino affascinata
intedescati che siano, sono tanto difficili a profferirsi e spiacevoli ad udirsi per lo
volo dei grilli, quando il sole batteva a piombo [essa] affastellava manipoli su
tra due, / s'anche m'abbia a chiamar quelli autoroni / che il leopardi
sbigottita di trovarsi, quasi, costretta a scolparsi. = comp. di
sulli fiumi o paludi, legate benissimo insieme a foggia d'un covone di paglia,
la canapa], riponetela affastellata sin a quando vorrete servirvene. 2.
bot. di radici folte che si raccolgono a fascio; fascicolato. affastellatóre,
2. sf. agric. a ffastellatrice: macchina per disporre il fieno
, sia sublime, sia tenue, a lungo andare affastidisce. = deriv
affastidito dalla prigione, m'era venuto a noia il lavorare quelle tali opere.
così, nelle invenzioni di piero del borgo a san sepolcro, là dove egli merita
meccan. diminuzione della resistenza del materiale a causa di sollecitazioni ripetute (cfr.
. detto del medico: che sottopone a dure prove la salute dei pazienti.
sorte, che noi non abbiamo sempre a stare nelle mani di questi affaticanature.
. 3. ant. pronto a faticare; sollecito, zelante del lavoro
[affatico, affatichi). sottoporre a fatica, esercitare alla fatica; far faticare
: per affaticare lo viso molto, a studio di leggere, in tanto debilitai
affaticava per lo suo vestimento poche donne a lui tanto congiunte di parentado; ma
affatichi per lo tuo vestire molte genti a te lontane e divise. boterò, i-305
arici, 70: le man'volse / a la donzella, cui di ceppi intanto
lo maggior corno della fiamma antica / cominciò a crollarsi mormorando / pur come quella cui
, 75: non sempre l'arida chioma a le roveri / i torbid'impeti d'
l'avena] troppo le terre, a tal che si può convenientemente seminare nelle
idem, purg., 6-50: andiamo a maggior fretta, / ché già
, vi-23: dolce cosa pare il dormire a colui che s'è affaticato. boccaccio
come la gragnuola; la ragazzina si affaticava a raccattarne con grida di giubilo più che
de la veduta mia, / sì ch'a mirarlo indarno m'affatico. arrighetto,
ma, veggendo che egli era pure a questo disposto e che alla giovane aggradiva
ma invano s'affatica chi nuocere vuole a colui cui dio vuole aiutare. paolo da
s'afaticava di ritenergli, ed era a piè del ponte, e non gli lasciava
corpo; ecco ch'io sono venuto a consolarti ». alberti, 55: veggo
leonardo, 2-94: non vale fortuna a chi non s'affatica. savonarola, iii-23
iii-23: tu potresti aver buon tempo a servire a dio e tu t'affatichi
tu potresti aver buon tempo a servire a dio e tu t'affatichi per andar
o dissimulare una vostra inclinazione, affaticatevi a mostrargli con più potente e efficace ragione
erano i maggiori premii che si potessi dare a chi si affaticava virtuosamente. della casa
, 593: e lasciamo stare che a talora si affaticano a purgare l'altrui campo
lasciamo stare che a talora si affaticano a purgare l'altrui campo, che il
mi pagheranno da dugento ghinee, vale a dire più di quattro- cento zecchini,
vivere in pace con sé; o a vivere inutile, per inquietar gli altri:
libro. leopardi, ii-1067: intorno a tale argomento si affaticarono i primi letterati.
sua vita, laddove in realtà lavora a morire. ojetti, 52: oggi molte
del così detto buon mondo s'affaticano a nascondere la loro buona educazione. e
piange. baretti, ii-27: tornerò a buttarmi nell'ampio mare dell'inghilterra,
160: sto con lui come dir a credenza, / mangio 'l suo pane
fatica. iacopone, 89-50: a lo salire retornanno, / en el mio
boscherecci affanni, col suo coro veniva a ricreare, bagnandosi, l'affaticate forze.
io ti priego che tu ti vada a posare. luca pulci, 2-4: vero
, iv-7: iesu affaticato si pose a sedere sopra quel fonte...:
, 2-9 (219): cominciò giorgio a ragionare e domandare della sua carissima donna
stracco e affaticato era, non volle andare a visitare per la notte. tasso,
sensi affaticati da tanta guerra s'assopirono a poco a poco in quell'acquietamento di
da tanta guerra s'assopirono a poco a poco in quell'acquietamento di pensieri.
volete voi ch'io brievemente vi dia a divedere quanto vana e fallace sia nella
villani, 9-327: il popolo di bologna a furia voleano uscir fuori; ma dal
la terra cadde manifesto. / volendosi levare a questo tratto, / e bruto smonta
: e quando questa cosa gli cominciava a venire, e'parlava assai. tasso,
di terra alquanto sangue / sparto intorno a cert'ossa affatto nude. idem,
quel ritegno / tanto d'impeto tolse a la caduta / ch'ella non fu mortai
: questo conforto (ahi lasso!) a me vien meno / affatto ornai.
, e scomparsa quasi affatto, tornava ora a farsi sentire. idem, pr.
v'è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l'ha scritta. pellico, ii-55
, 99: mi vidi in un luogo a me affatto sconosciuto. idem, 192
tratto, / lui con man dubitosa a sé tirando / socchiuso il lascia e
iii-39: la serbi [l'opericciuola] a memoria non affatto sgradita del suo devotissimo
più utili. = comp. da a e fatto (v.).
affatturare, tr. assoggettare, piegare a una fattura, a una stregoneria;
assoggettare, piegare a una fattura, a una stregoneria; irretire in un'opera
. nievo, 301: non è a dire quanto l'indole di lui s'era
droga avesse filtrato la doretta per affatturarlo a quel modo. 2. figur
discorsi affatturarono i popoli, sempre pronti a prestar fede a chi gli lusinga. tommaseo
popoli, sempre pronti a prestar fede a chi gli lusinga. tommaseo [
del tutto moderne. manzini, 10-38: a cuore sospeso, vigilava su un silenzio
dall'altra, né nulla di più compassionevole a vedersi, che un giovane concio e
foscolo, ii-2-183: i fatti s'accordano a quei principi? guardai d'intorno a
a quei principi? guardai d'intorno a me, e parvemi d'affermare che
..., convincendo se stesso a mano a mano che convinceva gli altri su
., convincendo se stesso a mano a mano che convinceva gli altri su tale
: ché quelli è tra li stolti bene a basso, / che sanza distinzione afferma
: ma quando l'uomo s'aggiugne a dio, e afferma suo cuore in
lo suo tesoro caro, om ch'a ladroni / lo mostri et affazzoni. livio
, / se bene tace la diana, a caprera. b. croce [basile
, 40-419: tanto di forza attribuivano a quel segno dell'affermante sua testa,
dove si giugne / noi non abbiamo a scardassar più lana. note al malmantile [
moneti, 41: se non ti corbello a modo mio / dimmi che non son
la lingua, affeddiddio / che questo a punto a punto è il vostro caso.
, affeddiddio / che questo a punto a punto è il vostro caso. dossi
, 737: il signor giudice rideva a pieni polmoni. -dev'essere una gran
, affediddio! = comp. da a e fé (da fede).
, parendogli essere stato prigione a torto, di tirare una volta a
a torto, di tirare una volta a vostra santità. questo è uno animo troppo
). guittone, 3-88: a postutto t'afermo: se quello che
... con lei, la cominciò a riguardare pieno di maraviglia, seco affermando
che azzappava: e 'l fanciullo affermava a loro pur ch'egli era venuto in quel
più tosto voglio che tu sia simile a cesare, il quale eziandio i nimici affermavano
le cose. ariosto, 30-81: termine a ritornar quindici o venti / giorni avea
lo affermare o negare gagliardamente mette spesso a partito el cervello di chi ti ode
cosa di qualch'altra: afferma, quando a una cosa ne dà un'altra,
dar una mentita per la gola / a qualunque uom ardisca d'affermare / che
poetare. guiducci, i-270: converrà a chi in tal modo filosofa affermare tutto l'
in generale cosa alcuna di certo intorno a questi così fatti intorbidamenti dell'acque stillate
. morelli, 382: non v'affermate a dimandare alcuna quantità di danaro, però
che questi [i presidenti] dessero a ciaschedun consigliere una fava denotante l'affirmativa
cosa, umanamente giudicando, s'ha a decidere per l'affermativa. 2.
pare che sia più probabile l'affermativa a favore del creditore, nondimeno la pratica
queste cose non si possono né sapere a punto, né dire affermativamente. redi,
affermativamente. redi, 16-iv-46: intorno a ciò affermativamente scrisse un valentuomo franzese.
affermativa: con cui si risponde di sì a una domanda. fra giordano
domandò il primo al secondo; e, a un cenno affermativo, andò verso lucia
e non già perché si riesca veramente a scindere in due il pensiero, che
affermativo, il suo sguardo si fece a un tratto così imbarazzato e a un tempo
si fece a un tratto così imbarazzato e a un tempo così rispettoso. 2
: il voto è promissione fatta a dio, alla quale si richiede la volontade
stampato da uno dei nostri migliori giornali, a grossi caratteri, il titolo: '
. settembrini, 1-421: penserò dunque a questo povero straccio di corpo, e
l'afferra- mento e stracciamento delle gambe a chi ha avuto la sua affezione a
a chi ha avuto la sua affezione a mal fare. afferrante { aferrante
, /... pregion m'arenderò a te davante. idem, 34-33:
22-49: e poi ch'armato si vide a suo senno, / e'montò sopra
20-36: e non restò di minare a valle / fino a minòs che ciascheduno
restò di minare a valle / fino a minòs che ciascheduno afferra. buti,
: l'afferrò per la chioma, a terra il trasse. soderini, iii-17:
tasso, 7-41: getta lo scudo ed a due mani afferra / la spada ch'
campanette che c'erano, e suona a martello. idem, pr. sp.
214): molte mani l'afferrano a un tempo. nievo, 663: afferrai
carducci, 1024: afferran l'armi e a festa i giovani tizianeschi / scendon cantando
idem, iv-2-393: gli occhi mi corsero a un lungo coltello che luccicava su la
da un cliente su una seggiola accanto a noi. volli gettare gli occhi sui
organetto in un sobborgo / per afferrare a volo il soldo / buttato in elemosina alla
60: se la vendetta ti passa a portata di mano e puoi senza sforzo afferrarla
gran gusto. ma non perdere un'ora a prepararla. bontempelli, 6-209: stendendo
caro, 3-1-136: a me pare che debba atterrar questa occasione
volano. fagiuoli [tommaseo]: a tutti è permesso, quando si vede
riferito alle operazioni dell'intelletto: arrivare a conoscere alcuna cosa; ben comprendere il
raccomando: / se solo un tratto a suo modo l'afferra, / fesso in
un pezzo in modo da renderlo obbligato a star fermo, od a muoversi con esso
renderlo obbligato a star fermo, od a muoversi con esso utensile in assoluta dipendenza
, come fa lo marinaio, che va a liberare l'ancora, che s'è
l'ancora, che s'è afferrata a scoglio o ad altra cosa. anguillara
/ che più d'un seco tragge a cui s'afferra. monti, x-2-19:
qui, ha dovuto afferrarsi per istinto a quella punta di scoglio...
fuggire in perpetuo senza potere mai afferrarsi a qualche cosa. soffici, 6-9:
allora, ci piglia paura di cadere a capofitto, e, prima di muovere
muovere il passo, cerchiamo sempre di afferrarci a qualche sporgenza o a qualche cespuglio.
sempre di afferrarci a qualche sporgenza o a qualche cespuglio. 10. tr
6: con esse [galee] afferrò a citno. algarotti, 3-28: dopo
afferrate: / trovarse abbraccecate mate e figlio a un cruciato! d. bartoli,
, e puntando gagliardo, li traevano a gran pena; ma in fin li traevano
, iii-632: è meglio insetare i sambuchi a dove sono, e di poi afferrati
dentro. sono un avaro che trova divertimento a batterli, ogni tanto sulla pietra per
affettamento umile, con inchini profondi fino a mezza vita. = deriv. da
affettamènto2, sm. il tagliare a fette. = deriv. da
per affettare il pane. a. pucci, ix-401: a noia m'
a. pucci, ix-401: a noia m'è chi con l'affettapane /
celato o palese, / po'l'usa a mensa da sera e da mane.
alla visita sanitaria, in ispecie quella a pelo, come: cignale, capriolo,
, tr. [affètto). tagliare a fette. novellino, 65 (
che resta s'affetta per il traverso a ruotoli. l. bellini, i-142:
un ne scianca, / sdruce l'epa a quell'altro, e gliel'affetta.
affetta il biscotto, / così tagliava a quella con molestia / ora un pezzo di
405: aveva ei seco il suo coltello a scrocco..., 'l'aperse
nitrico. 3. fare a pezzi, trucidare. pulci, 3-71
luogo pel sangue si guazza: / a chi balzava il capo, a chi il
: / a chi balzava il capo, a chi il cervello, / come si
nieri, 387: [io] rincitnillisco a pensare come mai ci siano tanti proverbi
vi si geli, sicché paiano asciutti, a maneggiarli si trinciano, ed affettansi.
o li fondachi in quali si venda a minuto, per il pregiudizio che si
cosa giovevole al lettore, e debita a questa parte, l'inserirci la diffinizione
di quelle parole affettate che sembravano innalzarla a un officio spirituale. deledda, iii-62
una foggia instabile e inquieta, costringendosi a gesti di una grazia affettata e languida.
sul serio; è difetto, gliato a fette. vizio... in una
si era 3-21: non ritornava a casa che non avesse per le tasche
di far mostra di pigliar interesse a tutto. d'annunzio, una
v. borghini, iii-x-14: isconto a panni affettati. ratura. civinini, 1-149
un'angelo. aflfettibilità, sf. capacità a essere modificato, = lat
= lat. affectàtor -oris. a subire variazioni; qualità d'essere affettibile.
prova l'affettibilità materia taglia a fette. della sua imperfezione, ma insieme
il giovane, 9-675: di quei brani a credenza, affettività, sf. capacità affettiva
aria affettatori. zione ad affezionarsi, a provare e a suscitare = deriv.
zione ad affezionarsi, a provare e a suscitare = deriv. da affettare2.
. ugolini, 13: affettività: registro a malincuoreaffettatura1, sf. disus. affettazione.
, sf. l'affettare, il tagliare a fette. si genera da affetto
che tocca l'animo; capace, disposto a affettatura3, sf. acconciatura,
. acconciatura, preparazione sentire e a manifestare affetti. (dei panni
espressione artificiosa; che s'abbattono a riceverne. leziosaggine. castiglione
pensarvi. idem, 154: summa disgrazia a tutte le cose dà sempre la pestifera
]: facoltà dell'anima affettive che a demostene che la sua orazione oliva di lucerna
ove si scuopra l'affettazione, sono dante a spese, credo, delle facoltà affettive.
, 24-147: stanco lo iomo, gìamene a letto, / pensava l'affetto nel
ov'era retto, / aveanme costretto a non dormetare. idem, 74-7:
appetiti sono, ancor che siano atti a sottoporsi a la ragione, nondimeno,
sono, ancor che siano atti a sottoporsi a la ragione, nondimeno, quanto in
un guardo appaion misti. idem, a minta, 427: a poco a poco
. idem, a minta, 427: a poco a poco nacque ne 'l mio
, a minta, 427: a poco a poco nacque ne 'l mio petto,
fea desiare / d'esser sempre presente / a la mia bella silvia. marino,
amore] gli altri affetti de l'alma a pena entrato / scaccia, e s'
con sensi di passioni e d'affetti, a differenza delle sentenze filosofiche, che si
del movimento dissimulato degli affetti: cosa a mio giudizio assai utile a'disiderosi della
affetti tumultuosi che le si erano suscitati a quell'annunzio, cominciarono a dar luogo a
erano suscitati a quell'annunzio, cominciarono a dar luogo a pensieri più posati.
a quell'annunzio, cominciarono a dar luogo a pensieri più posati. idem, pr
errori, / è notte senza stelle a mezzo il verno. giusti, ii-121:
: perché cantava? era dunque lieta? a quale affetto del suo animo rispondeva quell'
. iacopone, n-12: e tolle a le genti l'affetto, che nul-
perch'eo non so stato deretto aver a li 'nferme amistanza. idem, 60-16:
carità. petrarca, 285-7: spesso a me toma co l'usato affetto, /
nel mio conspetto / che ratto a questa penna la man porsi. tasso,
, iii-216: grand'altezza è congiunta a gran ruina, / in grand'odio
poi, tirata fuori la corona, cominciò a dire il rosario, con più fede
ha mutato né in più né in meno a suo riguardo. viani, 13-104:
, inf., 5-125: ma s'a conoscer la prima radice / del nostro
. bianco da siena, 47: a prezzo quasi non l'arò un fico
ant. tentativo, conato, volontà (a commettere un'azione). de
di tutte l'otto parti dell'orazione a una a una. e perché a bene
l'otto parti dell'orazione a una a una. e perché a bene e perfettamente
orazione a una a una. e perché a bene e perfettamente intendere alcuna cosa,
, che fa diversamente far la natura a coloro che con violenza sono fatti morire
affetti dalla quiete o scompiglio dell'aria a cui lo spirito loro è attaccato,
: se l'orecchio si trova dentro a due sfere sonore, le ariette affette
le une tra le altre succedono alternatamente a toccare il timpano esterno. manzoni, pr
: il foglio che l'uomo mostrava a tutti, sgualcito dall'uso, parlava
: 'affetto al suo piacere', affezionato a maria, in contemplar la quale egli si
che si tingono in firenze debba essere scritto a piè del costo del panno..
conosco manifestamente che affettuoso amore ti strigne a essere sempre meco, e che niuna
in queste selve anco tal volta / quegli a cui di me forse or nulla cale
de'cittadini, la parte affettuosa suole a la ragionevole ubbidire. 3.
: affettuoso, parola che trovasi talvolta a capo o nel corso di un pezzo di
. che si può affezionare; proclive a sentire affetto. tommaseo [s.
aveva neanche avuto bisogno che altri venisse a mormorarle la calunnia. affezionaménto
, fosse atto ad affezionar più la gente a lui. 2. intr.
nelle lor case, s'erano affezionati a questi due giovani. c. dati,
. pellico, ii-45: affezionarsi sempre a qualche cosa, anche con motivi..
ii-282: talmente ella si era affezionata a quelle gentili pavoncelle vestite di seta che
ii-729: non che si fosse affezionato a quel posto, no, non voleva più
, no, non voleva più affezionarsi a nulla, né a luoghi né a cose
voleva più affezionarsi a nulla, né a luoghi né a cose. moravia, viii-42
a nulla, né a luoghi né a cose. moravia, viii-42: come
un bambino all'altro e non fanno a tempo ad affezionarsi a uno che già
e non fanno a tempo ad affezionarsi a uno che già debbono lasciarlo e ricominciare
dell'affezionarsi le piante alla terra, anco a un clima; dell'affezionarsi la terra
. prediligere. papini, 20-184: a gesù codesta interpretazione... si
: sarebbe cosa infinita, se cominciassi a raccontare quanto essa repubblica sia ella stata
grandi beni, per sua spontanea volontà a noi donati, dobbiamo noi verso di lui
rappresentato dedito e affezionato alla geometria ed a tutte le matematiche. l. bellini,
tasso, n-ii-747: s'io m'attenessi a l'opinione d'alcuni filosofi naturali,
amistà vostra con chiara affezione vi richiamo a memoria. boccaccio, iv-26: io,
molto liberale, e aveva troppa affezione a quella robba. lorenzo de'medici,
l'affezione non si estende se non a quello che piace. leonardo, 1-230:
quelli, che tratto tratto si pongono a recitare i sogni loro con tanta affezione
che è uno isfi- nimento di cuore a sentirli. caro, 15-i-177: dove non
etti, i-132: sono stato costretto a lasciare voi e un gran numero di altri
i-113: vorrei che la troppa affezione a riguardo mio, non ti privasse di
, iii-xn-9: ma tanta fu l'affezione a producere la creatura spirituale, che la
, che la prescienza d'alquanti che a malo fine doveano venire, non dovea né
affezione di cuore e di stomaco. a. f. berlini, v-21: isteriche
isteriche affezioni che volgarmente appellansi uterine. a. cocchi, ii-i-iio: affezione ipocondriaca
. pratolini, 3-30: fiancato a trafficanti di ogni risma. non
glieli regali, quei vestiti, glieli rivende a prezzi d'affezione, e sono sempre
il desiderio e cresce in fervore, a modo del fuoco, che quanto più legne
con grana e robbia mescolate insieme come a loro piacerà, chiamando cotal panno,
affianchi). mettere di fianco, a lato. - al figur.: dare
della giustizia e della temperanza, sovrapponetevi a guisa di architrave il librone del diritto.
previene gli appelli e che le affianca a un cenno d'intesa nel momento della disgrazia
non comprende. 2. stare a fianco, accompagnare. -al figur.:
. 3. rifl. mettersi a fianco, allinearsi; fiancheggiare. negri
portare due o più persone a una reciproca intesa; educare altri ad
, ad attendere alla medesima occupazione, a vivere e operare in armonia.
l'uno all'altro, e cominciato a affiatarli. idem [s. v.
]: mettere in perfetto accordo, a forza di diligenti prove, due o più
per quanto le vostre idee non collimino a perfezione. idem, 3-131: lui
idem, 3-131: lui vuole vada a passare questi ultimi otto giorni che ci
vii-438: li vidi tutti e due davanti a me, che si avviavano verso il
non farli offensione,... a mercé servente siate ad esso, da cui
fermezza, nome generico che si dà a ogni arnese con che s'affibbia, come
tr. (affib stato a fianco a fianco; disposto di fianco,
(affib stato a fianco a fianco; disposto di fianco, dilato.
letti affiancati. 2. che ha a fianco, fiancheggiato. silone, 5-174
, 2-141: la piana fibbia affibbiava a costei la sommità del vestire. sacchetti
vestire. sacchetti, ii-185: uno sta a lato a san piero, e va
sacchetti, ii-185: uno sta a lato a san piero, e va la mattina
al sen l'affibbia, / fatta a branchiglio, una turchese intera. verga,
gie. paolieri, 2-158: cominciai a scender cautamente la scala sbocconcellata, affibbiandomi
bacio sonoro. calvino, 1-317: a quell'ora mio padre s'era già
caro, 10-763: investì 'l dardo a punto / là 've 'l brac- cial
stringersi il vestito (come chi si accinge a intervenire energicamente). g.
che io m'affibbi la giornea i a far cotesto. bar etti, 1-8:
giornea, vale in proverbio * imprendere a sostenere una cosa con tutta l'energia
.]: dire astutamente alcun motto a chicchesia per torgli credito e riputazione.
chi è, se l'affibbi ': a chi viene questa parola di rimprovero od
servitori] tutti portano la marca affibbiata a dosso. negri, 2-797: mi divertivo
dosso. negri, 2-797: mi divertivo a supporre che, forse, non aveva
.., nome generico che si dà a ogni arnese con che s'affibbia.
/ che segui tan qui apresso, / a ben volerne trar frutto aficace, /
l'oratore] quelle partite che sono a lui più utili e più contrarie all'
: o croce, eo m'appicco e a te m'af- ficco, / ch'
, i-51-537: anima, ch'è ordinata a bono in amor retto e in odio
guardando, vengono [gli occhi] a ferir la cosa guardata, toccano il core
incauto affidamento dei veicoli... a persona inesperta od incapace. 2
con uno che giuochi, attenda a lussuriare,... non t'im
passò con l'esercito il mare a piè secco, e diede quel memorando esempio
diede quel memorando esempio di affidar a una crosta di ghiaccio sé e le forze
: non senza sospetti e senza baci / a le vergini ancelle il cane affida /
era stato affidato, non pensò neppure a farle una domanda indiscreta. tommaseo [
sentite, sperimentate, imparate. affidare a un foglio i propri segreti, il
tommaseo-rigutini, 1707: chi affida cosa a una persona, invoca la fede di quella
progressi [del popolo] sono affidati a pochi uomini, ne'quali si congiungono senno
ignare, ed inerti, stanno paghe a risentirne i taciti benefizi. nievo, 37
di spirito erano in tali circostanze affidate a qualche dottorino, a qualche abatucolo,
in tali circostanze affidate a qualche dottorino, a qualche abatucolo, a qualche poeta.
qualche dottorino, a qualche abatucolo, a qualche poeta. idem, 92: la
in un traforo degli alari e ne affidava a me il manico perché lo girassi con
, 12-45: le cure erano affidate a una donna, giovane ancora, una specie
poi li disse: -ora t'abbi a pentire; / del mal volere i'per
io non avrei mai ardito di presentare a v. eccellenza il mio libro..
mio, se tu se'in guerra a dio, tornati; lo quale è nostro
è nostro riposo se noi ci affidiamo a lui. metastasio, 1-3-332: chi alla
. verri, 1-119: era egli permesso a un generoso e nobile uomo di soggiogare
e veloce il piede: / affidatevi a quello, / ed avrete cervello. monti
sono... / de'popoli a te, giove, i condottieri, /
, 6-113: e mal s'affida / a putridi nepoti / l'onor d'egregie
: ci consigliava... di rimandare a casa parte del nostro esercito e di
affida, finché è giovane, come a provvido compagno. comisso, 12-57: le
quasimodo, 21: forse in quel volo a spirali serrate / s'affidava il mio
2-266: camminando, egli l'aveva preso a braccetto. inavvertitamente ella si era passata
affidare), agg. commessosaprà più a proposito trovare le nuove che riaccendano
parini, giorno, iv-193: a te la dama... / affidata
, 1-33: lo spirito della satira portava a sottolineare, fino all'ossessione, la
monotonia e la minuzia della parte affidata a ciascun operaio. c. e. gadda
fatto premura di ricercare il testamento olografo a lui di propria mano affidato dalla « compianta
v.]: affidatóre degli altrui segreti a orecchi mal fidi. =
si pagava da coloro che menavano gli animali a pascolo nelle terre regie e comunali.
. (affièno). agric. mettere a fieno il bestiame, pascerlo di fieno
affienisco, affienisci). divenire simile a fieno. lastri, 1-3-9: si
monti, vi risonò, affievolendo tremò a lungo a mezz'aria. 2
vi risonò, affievolendo tremò a lungo a mezz'aria. 2. figur
., 13 (230): fanno a chi saprà sparger le voci più atte
chi saprà sparger le voci più atte a eccitar le passioni;... a
a eccitar le passioni;... a chi aftievoliménto, sm. indebolimento;
indebolimento; debolezza, rino, 6-35: a guisa di sole acciò ch'aprisse / emulo
guisa di sole acciò ch'aprisse / emulo a l'altro fiacchezza. al picciol mondo
ha fatto sacrificio di un bue, ha a cuore di affig tane,
tane, più marcato e a intervalli più brevi per gere dirimpetto
pindemonte, 8-82: sedia d'argento borchiettata a lui / pose, = deriv.
[i fiorentini] si ordinarono d'andare a oste sopra la città di lucca,
un certo atto come di chi è costretto a togliere ad alcuno buona parte della sua
attaccare saldamente; fissare (cose destinate a rimanere esposte e ben visibili: avvisi
di sangue il duro legno asperse, / a cui pietà del nostro error l'affisse
discacciasti: / perché il misero tronco a cui m'affisse / il mio duro destino
revoca. nievo, 33: seguitava a borbottare che non era prudenza l'esporre
poteva andar incontro un cavallante, andando a levar pegni o ad affiggere bandi di
cartellone con le tariffe estive, affiggendolo a tutti i caffè e gli alberghi. beltramelli
inf., 18-43: per ch'io a figurarlo i piedi affissi: / e
i-146: il poeta deve aver molto riguardo a i costumi, che dalla fama sono
che dalla fama sono attribuiti e quasi affissi a le persone. vico, 340:
colui gli affisse. idem, 7-100: a segno certo, / come a te
: a segno certo, / come a te piace, le quadrella affisse. marino
/ già suo consorte in vita, a cui le vene / sdegno di zelo
ne trasse uno scapolare su cui affisse a più riprese le labbra. 7
2-266: s'affisse, cioè si puose a stare. cantari, 81: e
con aperta bocca / la contadina, quando a lei pensosa / de la quartana del
questa ultima parola al cor s'affisse / a manfredonio, udendo la donzella, /
ond'elli indige, / tal era io a quella vista nova. =
affigliuolare), tr. (affigliòlo e a figliuòlo). tenere presso di sé
idem, 3-294: la quarta cosa a che è affigurata la croce di cristo
affigurato (part. pass, di a figurare), agg. disus.
tommaseo [s. v.]: a figurazione, meno inusitato sarebbe nel senso
per renderla più tagliente. a. alamanni, xm: io porto indosso
41: l'han giurato: altri forti a quel giuro / rispondean da fraterne contrade
, 343: andò [l'orco] a prendere un coltellaccio, e avvicinandosi a
a prendere un coltellaccio, e avvicinandosi a quei poveri figliuoli lo affilava sopra una
la pratica e attenti, dico, a non massacrarsi. -figur. d'
nel sereno colore / che qui risale a morte della luna / e affila i
che è quello di chi si mette a corpo a corpo con la sorte.
è quello di chi si mette a corpo a corpo con la sorte. beltramelli,
, 2-88: guardava oltre i vetri, a destra, là dove la linea azzurrina
: e gli angui / s'affilàr drittamente a lao- coonte. = deriv.
villani, 9-42: s'affilarono uomo innanzi a uomo, e misonsi in cammino per
. - dare un'affilata a un coltello: affilarlo rapidamente. affilato2 (
affilato. pulci, 18-55: e tristo a quel che durindana aspetta! / ché
monte tagliò con affilata / bipenne il fabbro a nautico bisogno; / tal sarpedonte rovinò
: i fusti delle robinie, sorgenti a gruppi dai ceppi aspri di nodi, drizzano
nette e da angoli affilati deve opporre a quei movimenti [dell'attore] una resistenza
borsa il coltello affilato e aguzzo, a serramanico, di cui la mamma si
in- sino al trapasso: la spada a due tagli, il dilemma affilato.
. -del sorriso: stirato, a labbra strette. cicognani, 3-21:
strette. cicognani, 3-21: seguitava a ridere di quel riso affilato che le
esperto, non v'esser diletto pari a quello del vedere un levriero...
... affilato, e disteso a corsa dietro una lepre. d'annunzio,
vedea affilatetto, / qual si voleva a l'angelico aspetto.
essenziale è una mola rotante, tenuta a contatto con l'utensile da affilare.
dall'affilatrice (che dà il taglio a coltelli, forbici e altri simili utensili
lega dalla parte da basso verso terra a diversi cavicchi con più spaghetti, che
affiliato; deve educarlo e istruirlo conformemente a quanto è prescritto. affiliare
.. può affidare il minore ricoverato a persona di fiducia. questa, decorsi
fare affiliati, cercare adepti; iscrivere a una società. crusca [s.
dell'ascrivere, aggregare, associare alcuno a una congregazione, a una corporazione,
aggregare, associare alcuno a una congregazione, a una corporazione, a una compagnia qualunque
una congregazione, a una corporazione, a una compagnia qualunque. mazzini, ii-40:
. 3. rifl. iscriversi a una società (per lo più segreta
affilier, affiliò, affiliation), riferito a setta, so cietà segreta
maggiore. 2. iscritto a una società, a un partito, a
2. iscritto a una società, a un partito, a una setta.
a una società, a un partito, a una setta. mazzini, ii-39
5 franchi mensili: contribuzione grave e a me, studente, più che ad ogni
moltitudini da un caporione, allora sta a meraviglia: gli addetti, i ligi,
istituto giuridico mediante il quale è riconosciuto a un privato dall'autorità giudiziaria il diritto
di un figlio. 3. iscrizione a una setta, a una società segreta,
3. iscrizione a una setta, a una società segreta, a un partito
setta, a una società segreta, a un partito. = lat. tardo
giordano, 214: le tentazioni sono a modo di fuoco, che prova l'oro
di natura contenga, chi vuol saperne a pieno, ne domandai al celebratissimo marcello
disia / lo mio cor, s'a voi piace, / e, com'oro
, se le sirene / vedendo ed ascoltando a vincer t'usi? / così ragion
fresco e gaio, / com'acqua a le sue foci. govoni, 1-72:
tr. agric. « ridurre la terra a grande sminuzzamento, o facendola passare al
nel sec. xiii): 4 portare a compiutezza'. affinatézza, sf.
poco affinate il grano non può fare a meno di non nascere a mucchietti
fare a meno di non nascere a mucchietti. 2. purificato.
al piombo, / oro affinato sarai bello a tutti. 3. figur.
trascorrono gl'invidiosi, non è mal fatto a caso, ma fatto ad arte
dalla malignità. magalotti, 21-29: simile a questa fu la seconda prova, anzi
, murato con mattoni e con terra a modo d'una fucina. affinatóre
firenze affinatura la libbra dell'oro, a tutte spese del maestro affinatore, soldi
maggior affinatura; per la quale, a differenza della semplice, si dice generosa.
affinché (disus. affineché, a fine [affine] che),
fermezza, acconsenti. bisticci, 126: a molti cittadini, a fine che più
bisticci, 126: a molti cittadini, a fine che più volentieri edificassino, donava
una più concludente diversione, pose l'assedio a monte- vetturini. manzoni, pr.
escrementi delle bestiole affinché fausta non avesse a rovinarsi i suoi preziosi vestiti, sebastiano
condizioni di mutua libertà richiediamo, utili a voi più che a noi '.
libertà richiediamo, utili a voi più che a noi '. = comp.
= comp. di affine (a fine) e che; anteriore, e
parenti affini alla sua mogliera, o a quella donna con la quale ha usato
: il cittadin ci abborre, / e a dritto il fa; siamo al tiranno
gusti, di idee; analogo. a. cocchi, 5-1-196: molto notabile è
». affine2 (ant. anche a fine), cong. finale. al
leopardi, ii-267: egli intendeva di mostrarlo a tutti superiore e fra tutti unico,
525: egli prese la risoluzione di andare a trovare il re e la regina.
la regina... affine di scongiurarli a muoversi a compassione. = deriv
.. affine di scongiurarli a muoversi a compassione. = deriv. dalla locuz
. = deriv. dalla locuz. a fine (cfr. affinché).
1-i-6-162: né si sarieno però cotali feste a tanto affiniménto condotte, se colla sua
. rapporto di parentela (tra gli a tìini); vincolo che si contrae con
affinità di parentado, egli lo mandò a governo di tutte quelle terre. machiavelli
quei due re. ariosto, 44-9: a fare altro non resta /..
ingiuria e sì manifesta onta non era a modo veruno da sopportare, e che così
non con l'istesso sangue del nemico a dispregiator de l'affinità loro lavare.
il suo potere / l'asino candidato a sostenere. codice civile, 78: l'
creduto all'affinità della nostra carne, a quell'affinità rarissima e misteriosa che lega
d'innesto: attitudine di due piante a svilupparsi insieme per via d'innesto.
spinge gli elementi o i composti chimici a combinarsi tra loro. in virtù di
. mus. relazione che avvicina un tono a un altro. 9. teol
[il nome d'incesto] ancora a quella copula, la quale segua tra congiunti
verga, i-479: gli organetti continuarono a suonare, e la baldoria durò sino
suonare, e la baldoria durò sino a tarda sera, nelle osterie. poi.
1. nelli, 20-2-7: applicatevi tutta a trovare parolone tonde per far sonoro e
]: vaglion molto [le cubebe] a color che sono affiocati, e che
spunta, si intravede; che emerge (a fior d'acqua, a fior di
emerge (a fior d'acqua, a fior di terra). ojetti
, intr. (affióro). apparire a fior di terra o a fior d'
. apparire a fior di terra o a fior d'acqua; spuntare alla superficie;
esprime il senso di cosa che comincia a farsi visibile, percettibile).
'. manzini, 10-180: e a tanta distanza -anni ed anni, chilometri
. b. croce, ii-8-12: a rendere l'impressione che la poesia lascia
superficie '(come nella locuzione 'a fior d'acqua '): voce non
subito al molino; / che l'abbia a giorno e che lo renda a sera
abbia a giorno e che lo renda a sera. / l'affioreremo.
affiorarel), agg. emerso a fior d'acqua; venuto alla superficie.
agg. ornato di fiori, ricamato a fiori. salvini, 12-1-288: d'
leggende di santi, 4-364: cominciò a guardare affissa- mente verso la finestra.
osservato la differenza notabile da una sera a un'altra, essendomi talora accaduto di non
1-30 (82): girato gli occhi a chiunque era ivi attorno, ma più
più affisato le donne che altri, voltosi a mi chelagniolo, così disse
la realtà effettuale, sperano di raggiungerla a furia di meri sillogismi e di astrazioni
maraviglia. tasso, 6-v-98: credi a questi occhi miei che fuggi tanto, /
, 1-99: [vedo] due donne a braccetto, una men giovane, abbassar
è di sì possenti occhi, che oltre a tutti gli altri animali può, senza
, 4-67: mentre ei così dubbioso a terra volto / lo sguardo tiene e 'l
pugno, ed un cerviero / si tiene a piè da quella parte e questa,
memoria al core. nievo, 479: a tratti egli s'affisava sorridendo in me
il vento, i barchetti, in cui a lungo s'affissa. b. croce
pirandello, 5-44: ora si affisava a lungo su qualche mobile della camera.
: i loro occhi si affissavano immobili a scrutar la tenebra. viani, 14-237:
tasso, 14-11: ed ammirò che pur a l'ombre, a i fumi /
ed ammirò che pur a l'ombre, a i fumi / la nostra folle umanità
, / né miri il ciel, ch'a sé n'invita e chiama.
; per la forma affisare si pensa a un incontro con 'avvisare '(cfr
, folle volgo, che, affissato a terra, / sé di vedere l'alto
stigliarli, iii-296: affisati i miei sguardi a l'acqua avea. arrighetti, ii-1-3-276
. che guarda fisso; rivolto attentamente a guardare; intento. carducci,
. idem, 825: ecco, a te questa, che tu di libere /
lo scrittore scrive sì leggermente, che a fatica colla penna tocca la carta. buonarroti
, bandi, immagini, insegne, a cui si vuole dare notorietà).
col termine dell'affissione della lapide, a questi o simili effetti s'ammette la
leggi di toscana, 6-54: comandando a tutti i rettori,... che
mia grande amicizia era il cavallante che a volta mi toglieva in groppa e
panzini, iv-11: affissione! onore tributato a nobile discorso parlamentare. 2
paleo che nel suo ferro affisso / a la prima percossa ei va rotando,
lente. idem, iii-779: a bologna trovo affissi gli avvisi della