volgo degli sciocchi. / iroso, ma a pidocchi / del secolo banchier.
/ il leggiadro e soave economista / a lei che ride con la rosea bocca /
d'aspetto, ecc.). a. segni, 2-178: al piede de'
tutto il vagone si mosse, uscendo a prendere aria sulla banchina della fosca stazione.
divenne rossa come un pomodoro, chissà a chi diavolo pensava nel suo intimo »
: subito il personale di pulizia subentra a quell'altro, con ramazze e manichette ad
3-38: ci vogliono settanta facchini del municipio a sbarcare tutto questo lungo la banchina del
un vecchio porto interrito dove ancora appariva a fior d'acqua lo scheletro di una
9-87: la gente sulla banchina stava a guardare la nave che si ancorava.
provvisorie) su cui poggiano altri elementi a sviluppo orizzontale. 10. milit
ed anche in piedi, con l'arma a fianco. = dimin. di
complesso delle banchine in un'armatura provvisoria a sostegno delle parti orizzontali (nell'edilizia
di ghiaccio (per lo più fino a 2 m di spessore e in genere
interrotto in numerosi lastroni galleggianti, che a volte si ammassano per l'azione delle correnti
azione delle correnti marine e possono alzarsi a cumuli di 200 m d'altezza).
quarantotti gambini, 4-41: dinanzi a loro, all'altro capo della sacchetta
banchisa. verso quella procedevano, fianco a fianco, le due navi ammiraglie.
. (plur. -i). addetto a un banco di vendita; barista (
che un mezzo lecito di guadagno rivolgono a mezzo illecito per truffare la gente che gli
'l tuo banco, / dietro pensando a ciò che si preliba. idem,
è, di grado in grado, porgeano a quelle anime de la pace, ne
sentirebbe se alcuno gli proponesse di mandare a sedersi sui banchi di una scuola popolare i
, 265: presso le due pareti, a destra e a sinistra della cattedra del
le due pareti, a destra e a sinistra della cattedra del maestro, ricorrevano due
lumi colla canna. i confratelli si affrettavano a scavalcare i banchi colle braccia in aria
cappuccio, e lo zio crocifisso andò a dare una presa di tabacco a padron
crocifisso andò a dare una presa di tabacco a padron 'ntoni. pascoli, 374:
qui tutto, insino i fiori, a croce! / la madre altrove la condusse
che stava seduta solitaria su un banco sotto a un grande ippocastano, si levò.
uno stesso banco / riordinando i libri a quando a quando / o rileggendo un
banco / riordinando i libri a quando a quando / o rileggendo un compito o
venditori, e compratori, e gittò a terra le mense, e li banchi
fornaio, non si sarebbe esitato un momento a chiamarli pani. d'azeglio, 1-435
sua moglie stava al banco del caffè a dar il resto agli avventori. verga,
così contento di non èssere più obbligato a star lì al banco a far bel
più obbligato a star lì al banco a far bel cerino agli avventori. scrao,
del maccaronaro. questi maccheroni si vendono a piattelli di due e di tre soldi
. barilli, 6-170: i banchi a scalinata dei fioristi, innumerevoli sotto i
, innumerevoli sotto i platani, esalano a quell'ora un profumo da cimitero.
e dei berretti, che facevano sudare solo a passargli davanti. vittorini, 5-131:
mercatini. 3. mobile rialzato a parecchi ripiani, a palchetti. vasari
3. mobile rialzato a parecchi ripiani, a palchetti. vasari, i-663: dopo
egli mi mette al banco, cioè a tutto il danaro ch'io aveva sulla tavola
visto un mazzo di carte in mano a uno che teneva banco in piazza, e
piazza, e mi disse che aveva a casa un due di picche e un re
cscure, dove si agitano delle ombre, a vendere di tutto, agenzie di pegni
, ii-512: s'è arrestato davanti a un banco del lotto e, di
: dar termine all'udienza. -sedere a banco (al banco) ', giudicare
, attribuirsi autorità, sentenziare. -chiamare a banco: citare in giudizio. -
., 8-5 (261): cominciò a giurare per le budella di dio che
conoscere e saper se egli s'usava a firenze di trarre le brache a'giudici
, che la sera andassono al banco a lui, e che piglierebbe lodo tale
, / e beigli quando il giudice va a banco, / questa ricetta è buona
bandello, 2-47 (ii-157): a me pare, signori miei, che voi
23-218: il giudice, che siede a banco tra il debitore, e il
, 9-291: vorrebbe ch'io tornassi a pormi a banco / là in palazzo maggior
: vorrebbe ch'io tornassi a pormi a banco / là in palazzo maggior. d
un valente uomo sul banco de'giudici a dar sentenza fra * ciascuno 'e '
giusti, 2-330: vedi piuttosto di chiamare a banco / i vizi del tuo popolo
carletti, 202: si usano certi vascelli a remo, che mi pare farne menzione
menelao venni al tuo tetto, / ulisse a persuader che su le armate / di
e ben velate navi / ci accompagnasse a troia? pascoli, 661: la nave
i giglioni coi frenelli, / pregavano a ginocchi sopra i banchi. idem, iii-2-177
... tra garzoni e banchi a morsa, e poi non poteva stargli dietro
fronte all'organizzazione avversaria. -banco a fusi: macchina dei cotonifici, atta a
a fusi: macchina dei cotonifici, atta a disporre le fibre parallelamente e affinarle (
affinarle (convertendole dalla forma di nastri a quella di lucignoli ritorti, perciò più
). bruno, 3-700: vattene a napoli, a la piazza de l'olmo
bruno, 3-700: vattene a napoli, a la piazza de l'olmo; over
ed ivi ti potrà occorrere quel megliore a cui iure meriti la si debbia.
di credito, banca (rimasto ormai a designare l'antico banco di s.
e usure, e così gli mandano a casa del diavolo. ariosto,
tempo della liberazione degli ostaggi fusse tenuto a dargli cedole di banchi della paga di
per quattro anni sessanta mila ducati, a ciò che mettesse casa e banco in
un banco; e testé questo traforello viene a chiedergli un'altra volta. varchi,
, si era acquistato buonissimo credito. a. f. doni, ii-180: le
subito avrai su 'l banco de'quirini a vinegia. sassetti, 360: sì come
hanno se non tanti basalucchi quanti bastano a cambiare una moneta d'oro o d'
tutti i contratti, e la libertà a tutti i cittadini di consultare i documenti
tributi sulla felice mercatura, e destinato a soccorrere colle somme opportune l'infelice ed
, se non ci fossero le macchine a vapore. de roberto, 400: era
siamo in tanti, che siamo in tanti a far ressa agli sportelli del banco di
. villani, 11-38: mosse il comune a fare banco, il quale con denari
di elementi naturali, ammasso o strato a sviluppo orizzontale (banco di sabbia,
largo, e sporgesi dalla ripa un rialto a guisa di secca, che chiamano banco
che chiamano banco, il quale vien a stringergli il seno. cattaneo, iii-1-210
alghero, sotto un cielo salubre, presso a spaziosi porti, a mari pescosi,
salubre, presso a spaziosi porti, a mari pescosi, a banchi di corallo.
spaziosi porti, a mari pescosi, a banchi di corallo. giusti, i-90:
: ogni tanto, guardando con compiacenza a quei banchi di rena, esclamava:
che bella rena! l'avessi un po'a firenze! svevo, 5-206: un
mettesse i piedi -ogni cento metri un lampione a olio: chiarore malato -; e
porto poggiava su un banco di sabbia a soli settanta centimetri dal pelo dell'acqua,
bestia né pianta. baldini, i-222: a monte veggo affiorare i bracci neri delle
. nell'espressione ombra di banco: a significare la memoria viva che rimorde la
memoria, come l'ombra di banco a macbeth, anche tra la pompa delle mense
banco, o banquo, fatto uccidere a tradimento dal re macbeth, appare al convito
medioevo e nei sec. xvi-xvii (specie a venezia) si chiamò « banco di
banco alto e lungo, chiuso fino a terra dal lato del pubblico (in uso
e i piccoli frammenti e le interiora, a festoni, arrivano fin davanti l'uscio
, 6-76: vicino all'ingresso, a un bancone, si potevano acquistare aranciate,
e d'ulive in salmoia, mostrò a lui quasi con compiacenza i commestibili di
piano orizzontale, o con piano inclinato a leggio, secondo la funzione a cui
inclinato a leggio, secondo la funzione a cui è destinato: di legno o
camminava il marmo,... a poco a poco lo condusse facilmente nell'opera
marmo,... a poco a poco lo condusse facilmente nell'opera.
ura sostener granne freddura, / lèvome a l'ambiadura, estam- piando el mio
. (plur. -i). addetto a un banco di vendita; barista
assaporano un cattivo piacere, molto simile a quello di chi riesce a spendere, in
molto simile a quello di chi riesce a spendere, in una bottega piena di
[inf., 18-80]: insino a qui questa moltitudine non era venuta inverso
quella banda »: essendosi questi poeti voltati a destra su per la cornice, virgilio
di fuori, che veniva ad esser a la destra di dante, dove,
sì che in due parte lo divise a ponto, / e cadde da due bande
: divisa la compagnia, parte ne mandò a una banda e parte a l'altra
ne mandò a una banda e parte a l'altra, e a la meglio che
banda e parte a l'altra, e a la meglio che puoté si sforzò circondar
. tasso, 20-39: l'elmetto a l'uno e 'l capo è sì diviso
ch'ei ne pende su gli omeri a due bande. imperato, 1-27:
operatrice di prodigiose trasformazioni, il navigare a carta e a bussola, il tessere
trasformazioni, il navigare a carta e a bussola, il tessere e semplice e
statue ed ai bronzi antichi. figurati! a un tronco meraviglioso dell'antinoo hanno appiccicato
torri undici volte / destossi il bronzo a dir la nuova aurora. manzoni, 39
il die, / e quando il sole a mezzo corso il parte, / saluta
ad onorarte. carducci, 443: oggi a festa i bronzi rombano: / non
. sinisgalli, 8-52: ci parve a quel tempo che non suonassero più campane
lieti albori. muscettola, i-359: a fulminar le ribellanti mura [di napoli]
civiltà, da quella paleolitica e mesolitica a quella del bronzo, alla greca con le
attestata nel lat. mediev. brondum (a verona nel sec. xiv);
'l pelo ricciuto de'siluri, posti a dirimpetto a spagna. melimi, 1-47:
ricciuto de'siluri, posti a dirimpetto a spagna. melimi, 1-47: un
moravia, ii-263: era stato spesso portato a passeggiare... in quel piazzale
come al presente stanno, furono allogate a donatello. pulci, 1-130: dico ch'
donatello. pulci, 1-130: dico ch'a voler bene onorallo / e'si raguni
. tasso, n-iii-1032: in cima a l'obelisco fece porre una palla di
, xxix-1-26: vennero una volta, a miglior lume che mai per avanti, vedute
lume che mai per avanti, vedute a michelangelo bonaruoti, le porte di san giovan
nella facciata del palazzo grimani, che è a fiesso 3. medie. che provoca
colonnati alcune zione bronzea della pelle (a es., una forma di diabete
aggiunto, in proporzione sempre inferiore a un terzo, per accrescere la durezza del
per accrescere la durezza del rame) a cui possono essere mescolate piccole quantità di
alto piedistallo / leva il braccio potente a benedire. vittorini, 2-211: giunsi
, 1-133: non gli pareva vero a veder venire avanti quelle saracche di batterie
bronzo: forte, duro, resistente a ogni prova. baldini, 7-100:
sue,... costrinse filippo a fare certi sonetti. lorenzo de'medici,
: -tu affascinasti dio, e lo costringesti a farti sì bella... o
sposo, sventolandosi con un ventaglio sospeso a un laccio d'oro, dominando il
(dal lat. volgare brocca 'cosa a punta'). cfr. panzini, iv-87
esagerare. dossi, 195: a parer mio, facea di un brossolino un
piatto tipico della cucina veneta, a base di rape bollite, condite con succo
, 129: il vederlo capitar ogni tanto a mangiare daccanto al fuoco la sua
l'effluvio degli arrosti si unisce a quello acidulo della brovada, un piatto
. (bròvo). tess. sottoporre a brovatura. 2.
, brovarli, pelarli, metterli a molle, lavarli, inardarli, mettergli al
bronzosus (detto del cuoio bitorzoluto) a verona (nel 1319). brozzolóso
che m'assassina, io non v'andrei a patto veruno. brucamàglia, sf.
, / rodete pur la bella pianta a guisa / di fastidiosi vermi. =
.. che da tanti secoli mena a migrar due volte l'anno, con la
l'erba, le foglie, le fronde a piccoli strappi: ed è il modo
brucarono tutto. cattaneo, iii-1-427: a brevi giornate di cammino la carovana si
aspetta; le vacche alpine stanziano qualche giorno a brucare gli esausti prati; poi,
poi, inseguite dalle brine, passano a più bassi campi, fino ai prati perenni
non degnò d'un guardo / e a brucar serio e lento seguitò. pascoli
/ la vergine foresta d'una foglia. a ivaro, 1-90: un cavallo spaventato
sull'argine d'un campo, si mise a brucare l'erba. comisso, 1-263
di capre / dirompenti da un greppo a brucar bave / di pruno e di falasco
della morte / ritorni la vostr'anima a brucare / a voi che cose peregrine
ritorni la vostr'anima a brucare / a voi che cose peregrine e rare /
ramo, facendovi scorrere sopra la mano a pugno; sfrondare. moniglia, 1-3
la foglia si sieno rotte o che incominciano a seccarsi. viani, 13-287: ha
si vede. 3. cogliere a mano (le olive). paoletti
viaggio / è di cercar lo mondo a passo a passo *. =
è di cercar lo mondo a passo a passo *. = deriv.
di brucare), agg. strappato a piccoli morsi (foglie, erba: da
sono tanto grandi che vi capiscono fino a quaranta e sessanta bigonce d'olive,
genere di batteri eubat- teriali, a forma di bastoncini piccolissimi (bru
detta dagli antichi perché nociva a'buoi, a cagione dell'insetto bupreste che vi si
del suo sombrero e dei suoi baffi a punta disegnati con un sughero bruciacchiato.
stoffa della camicia, dovevano avergli sparato a bruciapelo. 2. dimin.
; acquavite. govoni, 2-165: a me, né bruciagóla degli alpini /
. corsini, 20-63: fa che sopra a sé bruciante coli / la pece,
bruciante, i e la bimba, a scaldarsi, si stringe a quel masso.
la bimba, a scaldarsi, si stringe a quel masso. 2. per estens
piaga. fogazzaro, 2-248: tornato a milano spense a forza il bruciante ricordo
fogazzaro, 2-248: tornato a milano spense a forza il bruciante ricordo di lei in
, sul quale non intende rimettersi più a giacere. versione familiare del modo francese
ragazzacci come quelli che la notte fanno a spintoni per via etna *.
bruciapélo, nella locuz. avverò, a bruciapelo: colpo d'arma da fuoco
da fuoco sparato vicinissimo all'obiettivo, a distanza minima. tommaseo [s
voce che si adopera nel modo avverbiale a bruciapelo: è usato parlando di bocche
ispecie ne'duelli con pistole, che sparansi a grande prossimità. giusti, i-437:
grande prossimità. giusti, i-437: a bruciapelo, è modo citatissimo; spetta
citatissimo; spetta al tiro dell'armi a fuoco, e si dice quando
una pistola, me ne scaricò un colpo a bruciapelo che non mi portò via fortunatamente
tiravano l'ultima cannonata, fracellando quasi a bruciapelo un sacchi pavese. de amicis
formicolavano di gente ardita che affrontava il fuoco a bruciapelo, e cadevano a capofitto nei
il fuoco a bruciapelo, e cadevano a capofitto nei crateri aperti sotto i loro
, 6-485: uno dei corteggiatori, a un certo punto, sparerà contro un rivale
un certo punto, sparerà contro un rivale a bruciapelo. bocchelli, 2-327: si
si gettò contro il capitano per sparargli a colpo sicuro a bruciapelo. pavese, 6-202
il capitano per sparargli a colpo sicuro a bruciapelo. pavese, 6-202: per
per uccidere un uomo ci vuole un colpo a bruciapelo. pioyene, 5-247: si
per rendere più micidiale la schioppettata a bruciapelo. 2. figur.
: nel vestibolo incontrai nuovamente èva faccia a faccia. ella mi lanciò a bruciapelo uno
èva faccia a faccia. ella mi lanciò a bruciapelo uno di quei tali sguardi,
infelicità dei letterati? - mi chiese a bruciapelo subito dopo. de roberto, 456
gente con tutti quei discorsi, domandava a bruciapelo: -avete ricevuto il mio manifesto
allora mi fissò in volto: disse a bruciapelo: « noi siamo milionarie. certo
meis? » questa domanda mi fu rivolta a bruciapelo, una sera, dalla signorina
per l'emozione di una notizia così a bruciapelo che a lui aveva fatto gran
di una notizia così a bruciapelo che a lui aveva fatto gran colpo. c
compagno e socio, stava già cucinando a sua volta:... quand'io
come un trelire, ecco una scarica a bruciapelo: mi latrava ingiurie bergamasche a
a bruciapelo: mi latrava ingiurie bergamasche a pieno viso. pratolini, 2-93: a
a pieno viso. pratolini, 2-93: a quelle parole il garzone rientrò nelle spalle
il garzone rientrò nelle spalle come colpito a bruciapelo da una bastonata. 3
sfondarle e brug- giarle senza ricorrer a divinità. salvini, 22-49: e bruciò
deplo rabile consulto, cooperò a far torturare, tanagliare e bruciare
: non ve li lasciate uscire di mano a verun prezzo. giusti, iii-223:
. giusti, iii-223: uno che tornasse a bruciare gli eretici, o a dare
tornasse a bruciare gli eretici, o a dare i tratti di corda, o a
a dare i tratti di corda, o a fondare il trono sopra una base di
. nievo, 875: giungemmo a ricacciarli di là dal fiume e a bruciar
giungemmo a ricacciarli di là dal fiume e a bruciar loro le barche. verga,
e di successo materiale, bruciò arrivando a londra una raccolta di quaranta novelle che
persuaso che l'isola dovesse dedicarsi solo a un'economia armentaria. i pastori erano incitati
economia armentaria. i pastori erano incitati a bruciare i boschi. quest'odio del pastore
col respiro corto che parea le uscisse a stento dalla gola, ella ardeva tutta,
sa come. pea, 5-92: a violetta cauthier non resta poi che la fretta
: solo quest'iride posso / lasciarti a testimonianza /... / d'
gli restavano. sinisgalli, 6-215: a un certo momento qualunque compagnia lo infastidiva
semplice conversazione. -colpire, ferire a morte. -intr.: essere colpito
morte. -intr.: essere colpito a morte, agonizzare. govoni, 2-130
ribolle, rossonero / salmi di cielo a terra a lento fuoco) / anch'io
rossonero / salmi di cielo a terra a lento fuoco) / anch'io riparo
le carte pubbliche e private, stiamo pronti a fare altrettanto. piovene, 1-192:
bruciare il viso dalla vergogna di avere a ricordare certe cose. de amicis, i-369
si sentivano dominate e, insieme, a loro agio completo e perfetto: accanto
loro agio completo e perfetto: accanto a lui bruciavano dolcissimamente. -anche tr
mi bruciò tanto che non seppi rinunziare a cercare uno sfogo. panzini, ii-100:
cercare uno sfogo. panzini, ii-100: a dire la verità, lì per lì
che c'è da ridere, scusi? a vossignoria non brucia! la giara è
sebbene gli paresse di non serbare rancore a lidia, quell'osservazione (« in
]: bruciare il ferro vale lasciarlo troppo a lungo in mezzo a fuoco violento di
vale lasciarlo troppo a lungo in mezzo a fuoco violento di carboni, e così dargli
violento di carboni, e così dargli agio a disporre le sue molecole secondo la naturai
naturai loro tendenza alla cristallizzazione, ed a combinarsi con molto carbonio; il pezzo
: avere danno per essersi esposto incautamente a un rischio, aver scherzato con pericoli.
i rapporti, dare una conclusione definitiva a una relazione, a un periodo della
una conclusione definitiva a una relazione, a un periodo della propria vita, a un'
a un periodo della propria vita, a un'attività. -bruciare i vascelli
tagliare i ponti. -bruciare incenso a aualcuno: tributargli onori eccessivi.
ho bruciato gran parte del mio incenso a quest'idoli bugiardi. -bruciare la
(o un nome) che comporta, a trattarlo, un grosso rischio per chi
, l'identità de'fatti non lascia luogo a dubitarne; ma per tutto un grande
; ma per tutto un grande studio a scansarne il nome, quasi avesse dovuto
-bruciare le labbra: di parole che, a pronunciarle, dànno timore, disagio,
, bruciare il pagliaio: venir meno a una promessa, non mantenerla; andar
v.]: bruciar pagliaccio, mancare a un dato appuntamento: « aveva promesso
notizia si seppe la sera stessa, perché a nunziata bruciavano i piedi d'arrivar subito
bruciò la scuola per andar coi compagni a far alle palle di neve: l'
immagine del maestro e del babbo lo assale a quando a quando e l'inquieta,
maestro e del babbo lo assale a quando a quando e l'inquieta, e più
-la terra brucia sotto i piedi: a indicare fretta eccessiva di andarsene, di
un luogo (dovuta per lo più a un senso di disagio, o
). borgese. 1-77: andava a gran passi, solo in mezzo alla
moravia, vii-101: con decisione andò a una delle cappelle laterali, mise il
-quando brucia nel vicinato porta l'acqua a casa tua: bisogna provvedere a premunirsi
acqua a casa tua: bisogna provvedere a premunirsi quando il pericolo si avvicina.
lat. mediev. brasare (1213, a genova; 1328, a cervia;
(1213, a genova; 1328, a cervia; 1336, a piacenza)
1328, a cervia; 1336, a piacenza). bruciatola, v
i-392: al foco un contadino scamiciato a far le bruciate con un grem- bialone
... sotto il gran lume a petrolio bronzato; col vassoio delle bruciate
bronzato; col vassoio delle bruciate accosto a tutta la famiglia. moretti, 29:
palazzeschi, 3-291: la venditrice di bruciate a un crocicchio di strade, sotto l'
rovaio, / che ha spento il lanternone a un bruciataio. fagiuoli, 3-7-202:
che pelate, non avete ancora imparato a pelare? cicognani, 2-135: il
: e secco sei / e più prossimo a farti poca cenere / al primo odore
sette anni che disperato se n'andò a studio o dove s'andasse, e
. salvini, 23-96: la patria a sacco messa, / e da fuoco
/ si riprenda il cimento, e a fin s'adduca. giusti, i-459:
dello zolfo bruciato, guardavano gli alberi come a difenderli e borbottavano imprecazioni. baldini,
bruciati in un incendio quando eravamo ancora a balia. pavese, 15: quando
nieri, 243: ma dove volete andare a quest'ora bruciata? chiama e rispondi
bruciate, andava in giro con un bidone a raccogliere gli avanzi delle cucine. pea
: qualche povero ribelle ho incontrato, a quell'ora bruciata, lungo il molo di
uomini. montale, 98: a quel perenne alto stormire / altri perduti con
il colore, così bruciato, contribuiva a un effetto di vastità esigente. tombari
e si cavavano il berretto e guardavano a terra. 5. figur. arso
lume della ragione, e s'era messo a inchiodar baci su baci sul collo e
s / ifo e lo guardavano ardentemente a pregare, e si capiva in quell'attrazione
. sm. tecn. dispositivo che serve a immettere nel focolare il combustibile (solido
alla combustione; ordinariamente serve anche a introdurre, in tutto o in parte,
guance divorate da un rossore scuro, simile a una vera bruciatura che le piagasse la
causata dalla temperatura di ricottura troppo alta a cui si sia sottoposto l'acciaio (
tronco frollato e bucherellato, è tornata a spuntare una foglia, ma una foglia
come se i bruci fossero stati lì a far la posta per non lasciarla finire di
g. m. cecchi, 8-2-4: a madonna gostanza importa il ritrovarla, perché
. 2. locuz. avverb. a brucio: con ansia, con affanno
jahier, 122: si compongono la penna a brucio, come una reliquia.
tutta presa dal male! e andate a guardar fuori: tutte le cimette degli
'l legno getta / brucioli assai, ch'a vederli diletta. caro, i-156:
gli disse molte volte mostrandogli paolo mazzocchi a punte e a quadri tirati in prospettiva per
volte mostrandogli paolo mazzocchi a punte e a quadri tirati in prospettiva per diverse vedute
prospettiva per diverse vedute, e palle a settantadue facce a punte di diamanti,
diverse vedute, e palle a settantadue facce a punte di diamanti, e in ogni
sono cose che non servono se non a questi che fanno le tarsie; perciocché
e volanti, o coll'aprir l'uscita a gl'ignicoli con tenuti,
pezzo di carta indecifrato, e sognare a occhi aperti le vicende di casa
bocchelli, 1-iii-19: quel ragazzo, a morire, ci andò per il bruciore
il bruciore d'aver sentito dare di vigliacco a suo padre. idem, 1-iii-384:
addosso i bruciori, e non pensano più a altro ». moravia, iv-27:
l'atterrivano i disagi e le privazioni a cui andava incontro, ma invece il bruciore
con mirabile artifizio e sottile lavoro intorno a sé la nova abitazione, esce poi fori
una semplice orditura di parti, dirette a più mirabile magistero, qual'è lo
filati dalle larve dei bruchi infiammandosi volano a distanza. panzini, ii-708: caro
sviata in tal modo, mi soffermo perfino a chiedermi se l'andare snodato del bruco
fuligatto, insino al giorno, ch'a questo modo smaltiran le lasche / e il
... saliva come un bruco, a onde, mentre una genterella la seguiva
. figur. come simbolo d'imperfezione (a paragone della perfezione rappresentata dalla farfalla)
le nostre coscienze inzavorrate: portar i bruchi a diventar farfalle. come se spettasse a
a diventar farfalle. come se spettasse a noi e non alla natura.
da un soprannome; ché bruco dichiamo a uno sparuto, mal in arnese, peloso
ignudo, bruco e sfiaccolato, mi strascinarono a genova e a milano. nieri,
e sfiaccolato, mi strascinarono a genova e a milano. nieri, 38: va
milano. nieri, 38: va a casa, e li trova poveri mendichi,
quanto è grosso il libro legato) a cui stanno attaccati i se- gnalini del
note al malmantile, 1-24: a similitudine de'quali [bruchi] si
quali [bruchi] si dice bruco a quel cilindretto a cui stanno attaccati i
bruchi] si dice bruco a quel cilindretto a cui stanno attaccati i segnali del messale
sono cuciti parecchi nastri di vari colori, a uso di altrettanti segnali nei grossi libri
bruco, certamente per la sua somiglianza a un bruco. = deriv.
, sf. dial. brugo; terreno a brugo. chiesa, 5-182:
ammalava; e non sapevano nemmeno andare a raccogliere un po'di cicoria nel vallone
cicoria nel vallone, e nemmeno andare a cercare chiocciole per la brughiera.
secchi, di brughiera disseccata e dipinta a varii colori. = voce dell'
con fauce rossa, profumati, frutto a bacca: originario dell'america, coltivato
). bot. piccolo frutice, a cespuglio, della famiglia ericacee (calluna
caro, 12-iii-113: mi metto ora a rispondervi con un occhio, che l'altro
la malannata, la burrasca, vengono a dare una buona spazzata in quel brulicame
= deriv. da brulicare (con richiamo a * bulicame '). brulicaménto
strade traeva la gente ad uno spettacolo a que'tempi tanto gradito: era un bru-
la terra... mi compensava a dismisura di tutti i sacrifici del mio
grande strada... si stende davanti a noi, a perdita d'occhi,
. si stende davanti a noi, a perdita d'occhi, brulicante di carrozze e
alito brulicante della vita / tragicamente come a lionessa / ti disquassa la tua criniera
mare era d'un azzurro sfacciato, a gara col cielo. barconi neri e rossi
, quasi un ardore operoso della miseria a cimento col nuovo e la vernice insolente
attento e cheto / il picciol mondo a contemplar poneami / che tra gli steli
che vediamo brulicare e moltiplicarsi senza sapere a che vivano? manzoni, pr. sp
preceduti da don abbondio, uggioso in mezzo a tanta festa, e per il fracasso
un locale dove brulicava una vita simile a quella che annerisce la maceria a smuoverne un
simile a quella che annerisce la maceria a smuoverne un sasso. betocchi, 5-40
., 4 (67): a mezzogiorno, il palazzo brulicava di signori d'
palizzata, che era una teoria di palazzi a corona del porto, brulicavano di gente
e putrida vita. comisso, 1-184: a mezzogiorno tutti vennero su per mangiare:
, troncò le congetture che già cominciavano a brulicar ne'loro cervelli, e ad
di voci. carducci, 1026: a chi la patria nega, nel cuor,
bestiame che fa d'intorno e addosso a quella povera lingua un brullichio che mai al
123: pinocchio si trovò rinchiuso dentro a una grossa rete in mezzo a un
dentro a una grossa rete in mezzo a un brulichìo di pesci d'ogni forma e
di comari, nere sull'orizzonte pallido, a vedere in cielo 'la coda del
su 'l mezzodì, si raccoglie intorno a una mensa rustica la tribù dei poveri
voci roche. pirandello, 8-523: a poco a poco comincia a effondersi come
roche. pirandello, 8-523: a poco a poco comincia a effondersi come un brulichìo
8-523: a poco a poco comincia a effondersi come un brulichìo nell'ombra. viani
parini, 319: non v'ha a esser più ragion nessuna; / ch'
e biondi, che si estollono pigramente a spirale dal brulichìo del terriccio.
paniere di fiori appena colti, messo davanti a un alveare. nievo, 292:
, ne caricano la barca tanto che a pena si può issare la vela rossa;
. ariosto, 11-54: viene a colei che su la pietra brulla /
e l'occhio invita / del viandante a contemplar la brulla / maestà dei suoi
affondavano nella via fangosa che i cavalli salivano a fatica. fucini, 105: il
della riva sottoposta, bruni e brulli a fiore delle acque smeraldine. chiesa,
degli inteneriti / rami sull'orto brullo a far vaghi disegni. gozzano,
42: e quel velario azzurro tutto a striscie, / si chiama « cielo
... pareva che fossero condannati a non riprendere più le loro cupole di foglia
di foglia. alvaro, 1-108: a destra un groviglio di piccole cime arse,
brulli, seminati di buche profonde, simile a una riviera scogliosa su un mare.
da quelle parti. solo campi coltivati a grano, o ginestrai, e intorno alle
dante, inf.. 34-60: a quel dinanzi il mordere era nulla /
aretino, v-1-381: la vergogna è sìmile a una feminaccia bene istante, che non
, oppressivo. carducci, ii-10-134: a me pareva che [gli alberi] parlassero
cosa, e per facilitar il disegno, a piover bombe dentro la città tostoché i
: entrò nei brulotti coi quali andarono a bruciare i vascelli turchi. dizionario militare
guerra] non essendo 10 più buono a servir di nave di qualche rango, averò
un brulotto fila / incendia ogni cosa a destra sinistra. 2. per
valore spreg.). piccola nave a motore. bocchelli, 9-22: un
e spetezzante, un brulotto solitario e industriale a motore. = dal fr.
brummi). disus. carrozza chiusa, a un cavallo: da nolo.
arila, 73: brum chiamasi a milano la vettura pubblica, e brumista
i-465: ora ella portava i cappelloni a piume, e gli stivalini col tacco
la verità: tu hai già il brum a ora. già voialtri letterati siete tutti
), così denominata dal nome di lord a. brougham (1779-1868), che
, foschia. gioberti, iii-276: a lei [alla nostra bella penisola] sogliono
perpetue e dei gelati aquiloni, aspirano a fruire di un'aura balsamica e di un
: nel piano, / che fugge, a un mare sempre più lontano / migrano
la terra grassa riposate, / ditemi: a questa bruma decembrale / un brivido anche
un liquido sottile / foco che m'arde a la più algente bruma. boccaccio,
, / quando sì bella mo- sterassi a noi / la terra del novo abito vestita
la fredda bruma / lo tenne ascoso, a l'aura si dimostra. soderini,
dimostra. soderini, 1-8: comincia a crescere il dì dal dì della bruma,
assai gravosa cura / quella de'figli? a l'infelice madre / non paion gravi
l'infelice madre / non paion gravi a la più algente bruma / lor notturni
berchet, 359: ben la canuta bruma a te d'intorno / fa di pruine
di virgilio, / scalda le mani, a castigar la bruma, / sul grande
lerie nel legname sommerso (fino a dargli l'aspetto di una spugna)
12-4-240: ematite nera crostacea, che a prima vista pare un pezzo di legno corroso
aer gelido monta la sera: / e a me ne l'anima fiorisce,
vento / brumai le [foglie) sparge a terra. carducci, 357: pioveva
, ch'io non sono stato pagato che a tutto brumale scorso.
quasi andò per terra / il conte a quella nespola brumèsta. = cfr.
. brùmesu, dal gr. 3póóp. a * cibo '(cfr. ax rovaniani si possono citare i seguenti: a volte montava in brum grave, dicendo progresso, bello e meraviglioso, badavano a scansarlo; e del resto anche le carrozze brumisti » di piazza, s'erano messi a andar tanto svelti! c. i di cui eguali li sentirono solo a suo tempo i miei amici, quando ragazzo , 2-364: proprio in faccia a loro, nell'aria grigia, leggermente brumosa , sgocciante di rugiada, e mi curvai a uscirne dallo stretto pertugio. pavese faccia bruna e rugosa, potevano assomigliarsi a cespugli coperti di neve, sporgenti da da bruno (per il colore che tende a scuro): già nel lat. di danza): di forma semplice, a una o più voci, con raccolta è fatta parola di una brunetta (a! petite brunette! a! (a! petite brunette! a! tu me fais mourir!) » della detta monna bice, nacque a dì xx di giugno 1344. era di alberti, 164: né punto a loro dispiace una fanciulla brunecta. boiardo, un latte puro puro, / m'ancidete a tutte l'ore / con splendore / ma non era. fogazzaro, 7-9: a bruges c'è una signorina brunetta, la signora del luogo usciva in tir'a quattro per queste limpide strade, salutata , ii-69: una mattina venne alla borgata a ritirare la posta ed era in compagnia per i quali sono coltivati), frutto a bacca. = voce dotta, lat dal nome del genere brunia, a sua volta dal nome del botanico k. messa di mezzanotte, bisogna andar a letto subito... -e via, per la somma densità del metallo, a ricevere bruniménto perfettissimo. , 6-395: le arrotatrici automatiche ricevevano a fasci le lame, le ingoiavano, e / arrotando [le api] bruniscon come a cote. 2. pulire. da brunire / denti e nettar mascelle a imperadori. berchet, 180: fatto in indole e di ogni grado si vanno, a guisa di sassuoli dibattuti a lungo insieme vanno, a guisa di sassuoli dibattuti a lungo insieme in un sacco, non solo umiltà e devozione, prostrandosi continuamente a terra). lippi, 6-99:
al brunire della sera, si confarà a questi ragionamenti. = deriv.
al brunito pugnale per dare nel pecto a silvano. bandello, 1-25 (i-310)
, io vi ebbi poco meno che a perdere il cervello. b. davanzati,
solamente, ma non brunita, questo basterebbe a poterla far visibile ed accomodata a ripercuoterci
basterebbe a poterla far visibile ed accomodata a ripercuoterci il lume del sole? baldinucci
ancora li spadai per metter l'oro a brunito. algarotti, 3-31: la
] sono... il brunitorio o a lanzetta, o a calcagno, i
il brunitorio o a lanzetta, o a calcagno, i bulini, la ciappola o
altra pietra dura,... a uso di brunire a freddo la doratura dei
,... a uso di brunire a freddo la doratura dei fogli del libro
militare [1847], i-153: brunitoio a ruota o a cavalletto: ruota di
, i-153: brunitoio a ruota o a cavalletto: ruota di legno, la cui
, la quale, fatta girare, serve a brunire le parti dell'acciarino ed i
. bocchelli, 6-140: vennero altri a trovarlo, e tutti vole- van denari
incrostano loro addosso [ai vasi] a una foggia, che non solamente reggono alla
di sopra, un carabiniere si metteva a cantare presso una finestra, dando la brunitura
pulimento e la brunitura della critica, a porgerli... alla mano architettonica che
, mediante immersione dell'oggetto in soluzione a freddo (di cloruro ferrico e acido
di cloruro ferrico e acido cloridrico) o a caldo (di acqua e acido fosforico
di reliquie greche e latine, rinforzato a bullette di gergo mondano o plebeo che aspettano
fu poi di sangue bruno / ricominciò a gridar: 'perché mi scerpi? '
ad assio. tassoni, 9-57: a suon di trombe con nov'armi
coverto / guardar, pur or, a gran fatica tacque / ond'è cinto il
ond'è cinto il castello; e giunto a proda, / s'aprì la via
del color vestita / della bruna viola, a me si offerse / l'angelica tua
. giocosa, 72: le finestre guardavano a picco la gran valle silenziosa sotto la
neve fresca, coi paesi bruni riparati a ridosso dalle montagne. serao, i-849
marine, queste fredde luci / parlano a chi straziato vi fuggiva. / lame d'
del rosso, 1-1-213: assai gli andava a gusto e pia- cevagli fi pane bruno
e fuggon gli anni, / sì ch'a la morte in un punto s'arriva
congiunti, / dirà una laida cantando a digiuno. tasso, 6-ii-167: bruna sei
candore, / brunissima pupilla / spande a tutt'ore ardore, / a tutt'
spande a tutt'ore ardore, / a tutt'ore sfavilla. tassoni, 9-14:
arlecchino e il brighella s'assomigliano già a due mimi antichi, e per la
: già come vittime al dio tornano a crisa / la prigioniera dalle brune luci.
faccia bruna e rugosa, potevano assomigliarsi a cespugli coperti di neve, sporgenti da
pascoli, 168: la dolce madre a lui venia; non sola: / l'
sotto quei colpi, lidia, si limitava a scostare le gambe e le braccia che
, o bianco, che scende loro sino a mezzo il corpo. 3. oscuro
, prender con fierezza / le serpi a lui mandate e ad ognuna / la morte
già bruna ogni campagna, / ponete fine a sì fatto martoro; / e per
via solinga e bruna / or solo a me de gli uomini viventi. idem,
prova, che starsi all'aria bruna / a tollerar pacifico gl'influssi della luna.
bruna, / te noma il fanciulletto; a te, tremante, / quando ingrossa
: pur l'una de le stelle a l'altra conta / il mio secreto ne
questo, quando non vide più dinanzi a sè che il mare bruno ed immenso
ingegno, strano ardire / non bastaranno a farmi l'aria bruna, / non
bruna / cade l'ombra, un pensiero a dir mi sforza: / s'accende
qui si smorza; / né tutto a un tempo l'universo imbruna. berchet,
sopravesta quale era mestieri / di vestirlasi a quella festa bruna; / delle quai
conducitori. marino, 348: tosto ch'a l'aria apparve / l'instigator feroce
e folce, / de'tartarei destrieri a pena uditi / i funesti nitriti, /
ci ritorni alcun? leopardi, 6-117: a me dintorno / le penne il bruno
, aprendosi, / darà i suoi morti a mille i tal tu vedrai.
canz., 58: credi a me, guido mio, ch'io dico
. tommaseo, i-147: d'affettuosa, a questo dir, la faccia / del
. tristo, colpevole; scellerato. a. pucci, cent., 9-86:
dure anella commesse, chi da capo a piedi in arme, con morione e
giù, all'orizzonte si stendevano, a lunghe falde ineguali, poche nuvole,
corpo. verga, 2-225: misuravano a occhio il maggese della giornata che spiccava
, contro il muro cadente, simili a vecchie bandiere chiuse nelle custodie di tela
-mostrare bianco per bruno: dare a intendere una cosa per un'altra.
18-1-308: venuta la sera, e cominciatosi a far bruno, s'attaccarono insieme.
. lutto; segno di lutto, vestito a lutto. -avere, portare, mettere
lasciare il bruno: il lutto. a bruno: a lutto, in segno di
bruno: il lutto. a bruno: a lutto, in segno di lutto;
che chiunque ama cristo si dovesse vestire a bruno e piangere e di dolore morire.
nella morte de'mariti / tutte vestite a brun le donne perse. boccaccio, dee
/ portando bruno, e sbarran gli occhi a retro. pulci, 19-104: poi
figlia] indarno alquanto, / vestissi a brun lui e la sua famiglia; /
fortuna / che africa tutta sia coperta a bruna. firenzuola, 202: la donna
bruno, è costretta da'suoi parenti a dover con nuove nozze rallegrare alquanto la
fece chiudere il suo palazzo, ed a un suo figliuolo (la qual cosa non
. anguillara, 6-344: si veste tutta a bruno ella e la corte, /
la plebe delle colonie onde passavano era a bruno. idem, i-317: portò bruno
mira quel grande, ch'è coperto a bruno; / è gernando, il fratei
un avello, / e mia famiglia vestirassi a bruno. campanella, i-53: [
cieco amor] d'argento è ingordo e a brun vestirsi suole, / non più
/ era la corte e tutto campi a bruno. c. dati, 162:
. c. dati, 162: dopo a tutti veniva il pentimento, colmo di
de'più pitocchi, / si riveste a bruno fino il guattero. salvini, ii-372
grande fu quando andammo per un giorno a riveder nostro padre che era ammalato,
che era ammalato, e aveva intorno a sé gli altri figliuoli... tutti
... tutti bambini e vestiti a bruno. carducci, ii-1-205: non mi
ragazze del villaggio sparlarono di lei perché andò a lavorare subito il giorno dopo la morte
rive, / che, desolate, a bruno / veste il flutto indurato, e
. zool. razza bruno-alpina: razza bovina a colore bruno più o meno chiaro.
). tassoni, iii-1-360: mando a v. s. una berretta e una
e piccine che in lei, abituata a un sapone da bucato e a uno spazzolino
, abituata a un sapone da bucato e a uno spazzolino da denti che giulia chiamava
buono delli stallaggi, si stava rimirato a godere quel su e giù della brusca
combustibile). -marin. rami secchi a cui i calafati dànno fuoco per passarne
oramai la brusca da la trave intorno a cose di coscienza. pirandello, 5-57:
durante la messa, si sorprendeva intenta a guardare i piedi del sacerdote su la
; malattia dell'olivo, dovuta a un fungo parassita. = deverb
farmelo dimenticare, sarebbe il vederlo indosso a uno che ardisse di venire a farmi la
indosso a uno che ardisse di venire a farmi la spia in casa *.
? * mi disse bruscamente la guardia a vicenza. « sissignore, scendo *
merenda col tè, magari una partita a carte in famiglia. da questa disposizione
vivissimo moto ed azione, col trasportarla a ogni tratto, e spesso bruscamente,
si riscosse bruscamente quando mi vide vicino a lui. b. croce, iii-
tunisia. govoni, 1-163: poi batte a furia sull'incudine / seminandosi intorno spighe
i sentimenti tardi, e non riusciva a passare bruscamente dalla collera alla gaiezza senza
dove si ficcarà la stoppa si averanno a coprir e chiudere con la pece, avvertendo
la caccia notturna agli uccelli. -andare a bruscèllo: andare di notte alla caccia
: gioco fanciullesco che consiste nel tirare a caso fuscelli di diversa lunghezza stretti nella
simile, quanti sono coloro che hanno a concorrere al premio proposto; e quel
poesie bolognesi, v-116-47: ma menarot'a casa un fantelletto, / e
di vino. testi fiorentini, 194: a ora di mangiare de'elli bere vino
avevo ridotto la villania dei miei modi a una bruschezza cortese. 3
10-213: oscarvilde... si trovò a bruschinar brenne e a lavar carrozze sul
. si trovò a bruschinar brenne e a lavar carrozze sul pietrato del fosso per il
mi guardò di sottecchi e si mise poi a linguare senza fretta e senza gioia:
gioia: ma finito che l'ebbe continuò a bruschinare con la lingua di un rosa
e il modo di affilare il rasoio a quel pezzo di sapone che calcinava il
una parte e uno dall'altra e presero a strofinare e a insaponare vigorosamente i panni
dall'altra e presero a strofinare e a insaponare vigorosamente i panni. avevano un pezzo
dal disegno si mise, per riscaldarli, a tenerli in una cesta di bruscioli,
in particolare al vino, e anche a cibi piccanti). palladio
e buono. cornaro, 38: a me il vino brusco e freddissimo sapeva
buono. bandello, ii-1233: ho mandato a cremona, a brescia, e anco
ii-1233: ho mandato a cremona, a brescia, e anco a mantova e verona
cremona, a brescia, e anco a mantova e verona, per aver naranzi
gli hanno mandati bruschi o dolci. a. f. doni, li-m: il
de'membri con molta dilettazione lo tira a sé e lo convertisce in suo nutrimento:
sapore brusco e asperrimo che non piace a nessuno eppure non mancano di una punta
estens.: e si riferisce anche a uno stile letterario o epistolare. dante
e pusillanime governo; / e intanto a forza gian spinti al macello j dal
ch'e'vada tra la gente sciocca / a fare il dotto, e colla cera
/ stridulo. panzini, ii-495: domandavano a lui gli ordini; gli si accostavano
le foglie morte /... e a una brusca folata / si distaccano a
a una brusca folata / si distaccano a larghe falde gialle / si sparpagliano farfalleggiano
: pareva che cercasse di allontanarsi da me a poco a poco, preoccupandosi di non
cercasse di allontanarsi da me a poco a poco, preoccupandosi di non fare movimenti
si rabbrusca ', quando * comincia a ricuoprirsi di nuvoli ', o l'aria
nevai. 7. figur.: a indicare età storiche; situazioni difficili,
: sapeva di brusco, come piacciono a me. 9. avv.
momento; ma poi brusco le ritirava a sé, come avesse orrore della schiavitù che
, « vi avevo detto di venirci a tenere allegri al circolo col vostro violino »
che ci andavano i vecchi soltanto, a vedere la festa. 10.
severità. -usare le brusche: ricorrere a metodi severi. segneri, iv-530:
applicati, non siate voi quegli, a cui tocchi il riprenderli, per non
è incerta, e si discerne male e a fatica. riccardi di lantosca,
, 11-53: solo allora vidi dinanzi a noi, tra il lusco e il brusco
, tra il lusco e il brusco, a una trentina di passi, la figura
-al figur.: a indicare incertezza di umore, un'espressione
o altra simil cosa che si riferisca a spazzatura. = lat. bruscum (
la pasta è fatta, la si caccia a mano dentro le bruscole o gabbie (
zucca abbrustoliti e salati (assai popolari a roma). sbarbaro, 1-187
i liquori] cedono e sparpagliansi, a guisa che noi veggiamo tacque da ogni minimo
di tra le ciglia qualche bruscolo, a poco a poco, quasi temendo di fargli
le ciglia qualche bruscolo, a poco a poco, quasi temendo di fargli male
bruscolo dall'occhio, ma non riuscì a cavarne nulla. -figur. chiesa
: e un bruscolo di sole / tremola a fior delle pupille brille. c.
preoccupazioni, fastidi, molestie. -essere a qualcuno come un bruscolo in un occhio:
un bruscolo una trave: avere tendenza a esagerare, e ingigantire le difficoltà.
'. -dial. dar di bruscolo a uno: fargli qualche attenzione particolare,
, perché tra noi non manca alcuna, a cui il fattore dà di brùscolo,
quel bruscolo gli ficca, / da parte a parte netto glielo passa. -pidocchio
ognuno si riscalda e si travaglia / a trovar prò e contro il bruscolino, /
. verga, 3-103: i carri tornavano a passare nella notte, e la sera
di canti. cassola, 2-279: a ogni porta si fermava a leggere la
, 2-279: a ogni porta si fermava a leggere la targhetta. ma dopo il
-brusone del riso: disseccamento dovuto a un fungo parassita (piricularia oryzae)
un fungo parassita (piricularia oryzae) o a condizioni atmosferiche avverse. = dalla
= da un ant. brustare, accanto a bruscare. cfr. carena, i-327
aceto, e si mette sopra gli carboni a scaldare, e poi ch'è ben
fiorentini, 63: porre uno fregio intorno a modo di brusto, tale che
sannuti alle vulcanie vampe / venìan distesi a brustolarsi.
con molta, lunga, dura fatiga a ridurre le terre a coltura e seminarvi
lunga, dura fatiga a ridurre le terre a coltura e seminarvi il frumento, il
gli astri e'potentissimi superi ti guidaranno a termine tale, onde da lungi possi riguardar
, degno di un bruto, simile a un bruto; selvaggio, primitivo (
brutale, sempre contrastano insieme e vinconsi a vicenda; benché per natura il superiore
uomo cieco e brutale andai da mane a sera errando in tutte le mie parole ed
onore], o brutal ceffo, a troia / ti seguitammo alla vendetta. cattaneo
, che volle che rimanesse, rispetto a lui, col carattere di una legge di
facoltà mentali delle donne non sono proporzionate a certi studi astrusi ». monti, iii-125
violento, turpe, ecc. brutale serve a tutti questi usi, per chi male
cattaneo, ii-1-295: chi è conscio a sé di un generoso sentimento non deve
portando il primo annuncio del viver civile a disperse tribù, vaganti in perpetua brutalità
tutte indifferentemente concubine d'ognuno: oltre a quella sozzissima cerimonia, di dar le
cerimonia, di dar le spose vergini a guastare solennemente a'sacerdoti degli idoli prima
a'sacerdoti degli idoli prima di condurlesi a casa: e altre brutalità da non
segneri, i-207: hanno tanto affetto a que'loro fecciosi accumulamenti, a quelle
tanto affetto a que'loro fecciosi accumulamenti, a quelle brutalità, a quella boria [
fecciosi accumulamenti, a quelle brutalità, a quella boria [ecc.]. rajberti
rajberti, 2-136: ti prego almeno a dirle sotto voce queste sacrileghe brutalità.
. carducci, ii-10-253: certo: a una donna, come tu sei,
brutale; tormentare crudelmente; rendere simile a bruti. panzini, ii-405: io
; tormentato con crudeltà; reso simile a un bruto, disumanizzato. comisso
cuore, lo quale era disceso sotto a sé, vivendo brutalmente. casti,
si diveniva; il lazzaro che addicevasi a qualunque arte e mestiero, perdeva quel
1-47: senza saperlo, esse godono a punzecchiare 10 storpio, per vendicarsi degli
visioni chiare sono date forse in compenso a quegli uomini che sanno vivere non soltanto
le mani grosse, 11 ragazzo dava a vedere di essere venuto da un paese,
, ebriachi e più al ventre serventi a guisa d'animal bruti. idem, iii-9-52
carcere ed in servitù, che dipoi lasciato a sorte in una campagna libero, non
una campagna libero, non essendo uso a pascersi né sapiendo li luoghi dove si
né sapiendo li luoghi dove si abbia a rifuggire, diventa preda del primo che
senso nasce l'appetito, il qual a noi è commune con gli animali bruti.
i torti del mondo erodoto e empedocle a dire che il seme degli etiopi fussi
può argomentare dalle parti degli animali bruti a quelle degli uomini: dico degli animali
gli occhi in verso lei, come guide a cercar dove pascere, e null'altro
rivolta verso le stelle,... a un tratto immuni da tutto quel che
bastava che il loro sangue fosse mercanteggiato a parigi e a versaglia come una derrata
loro sangue fosse mercanteggiato a parigi e a versaglia come una derrata bruta. panzini
, invariabile, del sistema, vale a dire il numero che esprime la gravità,
certi fatti bruti... sono essi a volte 1 discriminanti delle cose reali.
vernano i giovinetti e le donzelle / a inginocchiarsi con l'infamia in man, /
vostra semenza: / fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir
moto delle luci sante. 5. degli a rienti, 398: son tre
adorni, / e gli reggon con arte a loro ignota, / è forza che
o celeste zodiaco, te invoco; / a te, che i bruti cangi in
auriga. / sorgi, e t'appresta a render baldi e lieti / del tuo
de'bruti / la progenie infinita, a cui pur solo, / né men vano
pur solo, / né men vano che a noi, vive nel petto / desio
i-281: oh, nostra carne misera, a cui serba / dolor sì forti un
, ed anche un'ora di candela, a rischio di farsi sgridare dalla moglie,
le sue idee, e non andare a letto a mo'dei bruti, come compare
idee, e non andare a letto a mo'dei bruti, come compare cipolla,
di tenere il capo curvo e lo sguardo a terra come il bruto. pirandello,
. de roberto, 408: andava a far baccano nelle taverne dove i marinai
i suoi figli..., guarda a questa luce; e non dispera.
uccisero senza fissare le vittime, uccisero a fucilate, attraverso le grate delle finestre
attraverso le grate delle finestre, uccisero a colpi d'accetta, uccisero sfracellando i
o bastardi. serra, ii-166: a chi somigliano quei soldati dell'armata coloniale
viene dato agli odiatori dei tiranni, a chi, con fede fanatica, si
-anche come simbolo di libertà: specie a ricordo di lucio giunio bruto, fondatore
dell'interesse di padre, quando si venne a questo, di servare alla giustizia il
iv-89: pettinatura alla brutus, cioè a spazzola. sarebbe alla bruto, ma il
cesare, marcus iunius brutus (85-42 a. c.), impersonò la
perverso. cavalca, 6-2-128: a grande vergogna si recano e dio e
iii-198: pompeio colonna che si preparava a montefortino consentì, interponendosene prospero, di
inevitabil male [il vaiuolo] oltre a due almeno che vengono da esso bruttamente
sp., 34 (591): a ogni intoppo, a ogni scossa,
591): a ogni intoppo, a ogni scossa, si vedevan que'mucchi funesti
materia... con la quale, a cagione dell'uso linguistico, è spesso
ferimento). jacopone, 24-25: a chi me serve sì do el mal tributo
mal tributo, / corno è convenuto a tale operare: / sempre a bruttare
è convenuto a tale operare: / sempre a bruttare me e mie veste. simintendi
., 2-6 (181): cominciollo a pregare che gli dovesse piacere di non
gli dovesse piacere di non correr furiosamente a volere nella sua vecchiezza della figliuola divenir
sua vecchiezza della figliuola divenir micidiale e a bruttarsi le mani del sangue d'un
machiavelli, 494: quando pure avessi a perderla [la vita], vivi
altri modi che usare me per ministro a tortela, perché io non voglio bruttarmi le
la nostra terra, fossero già forzati a bruttarsi di sangue. essi vi diranno
sangue. colletta, 1-86: ma vennero a bruttare le beneficenze di carlo il sospetto
pirandello, ii-677: ho potuto resistere a stare ancora con lui, solo
ebbi dai luoghi in vita per rassegnarmi a bruttarli dopo morte.
forche bruttate di sangue rappreso, continuano a dondolare la testa inquieta. d'annunzio
la cosa divina in altro modo che a traverso un velo bruttato? che proverebbe
tramutata sotto oscuritade di tanta villania, a guisa di puttana bruttata, tengono sotto
, e d'abito mendico, / né a mezo ancor di sua bruttezza io dico
e di lui. bruno, 3-667: a chi ti possiede [o ricchezza]
mattone sulle labbra screpolate, servivano solo a mettere in risalto la sua bruttezza.
degli uomini, vedrete tutti quelli che a ricchezze grandi e a grande potenza pervengano
tutti quelli che a ricchezze grandi e a grande potenza pervengano, o con frode o
, come potrà uno amico virtuoso discendere a cotanta bruttezza, ch'egli non perda
morale! soffici, ii-396: ora davanti a quel corpo miserando, già in gran
stolti grandissimo dolore, non tanto perché a loro dispiacciano come agli altri le brutteze
. segneri, iii-2-137: frattanto attendete a ridere, a solazzarvi, a scherzare,
iii-2-137: frattanto attendete a ridere, a solazzarvi, a scherzare, e aggiugnete
attendete a ridere, a solazzarvi, a scherzare, e aggiugnete ogni dissolutezza a
a scherzare, e aggiugnete ogni dissolutezza a bruttezza senza risparmio. 5.
delle donne romane e delle monache, condotte a torme da'soldati per saziare la loro
persone, animali); non conforme a certe norme dell'arte; sproporzionato,
bigia, senza mantello, col cappuccio a gote, cinto larghissimo, brutto più che
gli colava. alberti, 2-90: a chi avesse il viso rosato, candido e
viso rosato, candido e venusto, a costui poco s'affarebbe il petto e l'
e brutta e mala, / come a figura dipinta in iscorcia. machiavelli, i-1089
: si vede incontro il diavolo brutto a maraviglia, che prontamente dice e mostra
e mostra le sue ragioni al santo. a. f. doni, i-28: egli
v-234: nella guisa che può sotto a un brutto corpo nascondersi un animo bello
/ beltà semplice e viva, mostra a nui / gran valor, che ci
valor, che ci avviva e giova a tanti: / sol brutta all'ombra,
nessuno. pananti, i-397: mi metterò a guardar queste pitture, / ma fra
oramai settantenne parlando alle altre donne vantava a gran voce la propria verginità...
il vicinato aggiungeva, ch'era rimasta a piedi perché brutta da far paura.
la notte / stilla le stelle, ch'a vidi tetto era tutto.
siena, iv-87: molto sarebbe spiacevole a mescolare grande tesoro col brutto, e miserabile
pulci, 27-256: quanto parean brutte / a veder, sotto rimase, la notte
, iii-209: sono stato in mezzo a loro anco nei giorni brutti. cicognani,
era un fiore! suo padre continuava a viziarla. e forse da questo venivano certe
vendere. cassola, 2-199: -sei sempre a livorno? -sì, -rispose mario
3. in senso morale (con riferimento a persone): vile, basso,
nascono ora per proprio ingegno da sé a sé depravato et corrotto, ora per
che puzza / a'spirti umani, a li celesti e a'stigi. guicciardini,
dicendogli che s'era dato in preda a brutti vizi, i quali gli arien fatto
i cortigian malvagi molte volte / prendonsi a gabbo, e fanno brutti schemi /
fattomi dall'acerbi: il quale, debitore a me solo della nomina a direttore della
, debitore a me solo della nomina a direttore della biblioteca italiana...,
/ silenzio or preme ai nostri innanzi a tutto. cattaneo, ii-1-23: cultura,
libertà producono la ricchezza, la pace a la bontà tanto in europa, quanto nel
d'ogni miseria tanto ad abila quanto a calpe. deledda, iii-27: nel cortiletto
egli s'interruppe e arrossì, come sorpreso a fare una brutta azione.
machiavelli, 824: ma perché il pianto a l'uom fu sempre brutto, /
iii-22-310: gli interventisti promossero o si unirono a manifestazioni di piazza, nelle quali ebbe
): sappiate che que'birboni che, a sentir voi, erano i miei amici
il brutto / poter che, ascoso, a comun danno impera, / e l'
niente? la vuol dare ad intendere a me? così brutto com'è?
viene usato come ingiuria generica (ma a volte può avere intenzione scherzosa).
, anima nera, / va', canta a le puttane infami e sciocche / queste
si sarebbe anche veduta l'idea intorno a coloro che, oltre i calibi scopritori
intenzioni di anna, ma riuscì ugualmente a sgusciar via, non senza averle lasciato
serpente assassino. 9. unito a un aggettivo o a un sostantivo,
9. unito a un aggettivo o a un sostantivo, ha valore accrescitivo.
di lui se afronta, e prese a dire: / « ahi brutto manigoldo!
vii briccone! / non te vergogni a tal modo fuggire? ». ariosto
, 43-10 (iv-28): poi cominciossi a fare il tempo brutto / e l'
di porpore, per la quale similitudine a noi sia più manifesto, ovvero se difformeremo
copie: delle quali pare che stentino a tirarne dieci. pavese, 1-95: il
fitto fitto, scritte lo stesso giorno, a una angelina, a una rina,
stesso giorno, a una angelina, a una rina, a un'anna, e
una angelina, a una rina, a un'anna, e a due marie,
una rina, a un'anna, e a due marie, una a udine,
, e a due marie, una a udine, e una a pradamano. pratolini
, una a udine, e una a pradamano. pratolini, 2-186: sul retro
-le diceva -ti fo come la donna tagliata a pezzi! e si faceva brutto che
dabbene di tisico. -farla brutta a qualcuno: fargli uno scherzo di cattivo
nascosto. -finire brutta: andare a finire male. verga, 3-211:
verga, 3-211: allora 'ntoni cominciò a fare il diavolo, gridando e rompendo
1-309: per poco non facevano lo scherzo a due carabinieri, che ci guardarono brutto
brutto: rimanere confuso, scornato (a causa di contrarietà, delusioni).
, / quando da prima s'ebbe a por le sbarre / d'ordin del podestà
fracasso che han fatto per averci insegnato a mangiare i nidi delle rondini della china
se si rimane brutto / il povero rinaldo a quel boccone. goldoni, i-701:
s'aspettavano i tedeschi che li rimettessero a posto, e i tedeschi non sono
restò brutto! vi basti che seguitò a maltrattare e a rimbrontolar la moglie per un
vi basti che seguitò a maltrattare e a rimbrontolar la moglie per un mese,
. -vederla, vedersela brutta: venirsi a trovare in una situazione pericolosa, catastrofica
guardare. -venire alle brutte: venire a contese, venire alle mani.
chi avesse data la voce e andò a trovare la spiona proprio innanzi alla casa
alle brutte e si strapparono i capelli a manate. 16. dimin.
sonetto responsivo; non parendomi ragion bastevole a rigettare tra gli apocrifi certi componimenti il
certi componimenti il non essere essi bellissimi a paragone di altri o anche l'essere brut-
! de amicis, i-304: dirimpetto a noi, abitava una vedova sui quarant'anni
avere una moglie. bocchelli, 1-iii-237: a quello che sposerai, tu gli farai
maniglia, 1-3-395: e come / a sì strana pazzia sete mai giunto?
gherminelle non aver luogo, come disperato, a vinegia d'ogni bruttura ricevitrice si trasmutò
poi che 'l garzone non si volle piegare a bruttura, egli il cominciò a minacciare
piegare a bruttura, egli il cominciò a minacciare. capellano volgar., ii-387
violai la compagnia di diana e fui a la mia fidelissima consorte ingiurioso; per
bruttura emende, / e degli onori a parte de'cittadini il rende. lambruschini,
annientare chi ne è imbrattato, strappava a caino quelle tremende parole di disperato rimorso
pirandello, ii-677: ho potuto resistere a stare ancora con lui, solo perché
1-127: una fonte era sanza bruttura, a modo d'ariento, con le chiare
. sacchetti, 132-15: una sera a tre ore di notte, venne una grandissima
di notte, venne una grandissima acqua a macerata; e correndo forte le vie della
1-314: sia fatta detta terra apresso a mare o altro fiume grosso, acciò che
e con brutture / le devote figure a terra sparse. gelli, i-i59: nello
solamente conobbe una volta d'esser appresso a luoghi abitati da'quali era lontano molte
de gli animali la quale penetrasse fino a quella parte di arena che egli odorò
loro santità. svevo, 3-716: a una tarda ora, non sapendo fare di
il giovane, 10-928: s'io vo a firenze e piscio per le mura,
vedendo questa bruzzaglia, per dar sesto a quest'intrigo,... che fa
della prim'ora mattutina: 'mi levai a bruzzico \ voce delle campagne. panzini
— voce toscana, che si ricollega a bruzzolo. bruzzo e brùzzolo, sm
ed io ne vo com'un birbone a ella / la sera in sul far
io tragelo. pananti, ii-53: ritorno a casa, mangio un bocconcino,
mangio un bocconcino, / vo a letto, chiuderò gli occhi un
minuzzolo, / poi domattina sulla tesa a bruzzolo. cicognani, 2-202: rincasavan
: rincasavan la notte e, la mattina a brùzzolo, prima che il lattaio portasse
ti farem la bua. a. alamanni, xvii: e chi vuol
qualche cosa che potesse servire di lenitivo a questa bua. leopardi, ii-53:
cavalla coi finimenti ciondoloni, lui corse a levarla di mano a quello che la
, lui corse a levarla di mano a quello che la conduceva e l'osservò
: ti ha fatto la bua anche a te, quel cattivone, povera toschina
il cervello in vano risoluti ne andavamo a guazzo a guazzo per l'alto mar
in vano risoluti ne andavamo a guazzo a guazzo per l'alto mar di quella
suo lento flusso andava del profondo tamesi a le sponde. 2. spreg
ed or saprò morire e rivivere a mie'posta. — madesì, padron
e che tutte le persone in quanto a questo ti daranno il torto,
ti daranno il torto, e a me la ragione. lippi, 6-98:
c. dati, 3-95: cominciò a gridare ch'egli era un buaccio, e
, corta e grossa d'intendimento. a bambini per celia, anco che non siano
3-240: fatemi la carità, pensate a ogni cosa voi. credevo d'esser
bontà vostra si prepari, / non mica a ricoprir la mia buaggine, / perché
ricoprir la mia buaggine, / perché a fame dell'altre non impari, /
altre non impari, / ma piuttosto a scansar la dabbenaggine. baretti, 2-43:
che gira di mio m'è stato sottratto a pezzi e bocconi, e oramai mi
la mia buaggine che mi fa sottostare a questo ridicolo, pur di non dargli
tutta l'astuzia s'ammassano lì, a rutilio gli riuscì di far cantare la cencia
me ne schernisca, e si apparecchi a farmi una solenne ripassata. leopardi,
il miglior dono che la natura faccia a un animale, e chi non è bue
ricevere lo suo bubalino, perché bastasse a san macario. = voce dotta
bella cresta, la quale china e rizza a sua posta. domenichi [plinio]
di squame, di colore da cenerognolo a bruniccio. burchiello, 25:
merlotto / con bubbole e con chiacchiere a credenza. casti, 3-115: talun
3-115: talun non creda, / che a voi pretenda bubbole spacciare; / ma
i-633: il maestrino confessa di essere arrivato a mezzaselva con la testa piena di bùbbole
cosa falsa e non vera, inventata a bello studio per ingannare o beffare la gente
un pochino sull'uscio di strada, sempre a parlar di bubbole. giusti, 2-265
1-86: stavamo in dieci o dodici a chiacchierar di bubbole accanto alla baracca del
. bocchelli, 1-iii-346: non stiamo a perder tempo in queste bubbole.
/ di dar bubbole al medico, se a sorta, / gli arrivasse stasera.
similitudine del romoreggiamento del mare quando comincia a far tempesta, che, sentendosi di lontano
, sentendosi di lontano, ras- sembra a un certo borbottare o brontolare, che si
lontana come un temporale che s'apparecchi a piovere. 3. tremare per
ora, il mio cuginetto poldo dinanzi a un piatto di gelatina o a un bianco-mangiare
dinanzi a un piatto di gelatina o a un bianco-mangiare che bùbboli. idem,
che metteva addosso i grìccioli e costringeva a mòrdersi, pel bubbolare, la lingua
suo verso, tutta l'apparizione comincia a bubbolare e vaneggiare -fin a che quelle
apparizione comincia a bubbolare e vaneggiare -fin a che quelle vesti leggiere s'adeguano alla
, ch'io non vi avessi dipinto a mio modo, come ho fatto del
l'orizzonte, / come affocato, a mare; / nero di pece, a
a mare; / nero di pece, a monte, / stracci di nubi chiare
. soffici, ii-286: egli andava a pescare a canna nell'arno, attaccando alla
, ii-286: egli andava a pescare a canna nell'arno, attaccando alla lenza,
l'esca, un bubbolo, sostenendo che a quel suono i pesci sarebbero accorsi ed
jahier, 86: so un prato a schiena d'asino tutto bubboli rossi di
malmantile, 2-822: bubbolone, si dice a uno spropositato chiacchierone. = deriv
avranno un certo cerchio intorno di vario colore a guisa d'un'iride, come ancora
, 195: la sua penna, siccome a inesperto un cavallo, l'avea condotto
or, che cosa dedurne? che, a parer mio, facea di un bros-
letamaio spento. ojetti, i-322: volge a destra e a sinistra i suoi occhiacci
, i-322: volge a destra e a sinistra i suoi occhiacci a bubbone. viani
destra e a sinistra i suoi occhiacci a bubbone. viani, 13-359: la
. 2. figur.: a indicare corruzione, infezione morale, una
cfr. isidoro, 12-7-39: « bubo a sono vocis compositum nomen habet »,
aderente, se non quando sarà condotta a mano da bacco per far qualche visita
mano da bacco per far qualche visita a venere. al buio della notte non giri
allora che s'invoglierà d'andar dei buboni a caccia. 2. anche come
alla pancina. idem, i-568: a chicco invece bastava dire nel peggiore dei
si coglie: una mezza corba basta a una bubulca di terra. idem,
di terra. idem, 3-7: a uno iugero, ovvero bubulca basta una corba
, / o e'si tornò in inferno a satanasso ».
grasso, ch'è secondo, / ch'a pena n'uscirebbe una festuca. savonarola
in terra sotto vi un calderone capace a ricevere la detta cera. idem, 1-117
strisciare sul ventre per terra. correre a perdifiato. far delle buche e entrarci
non essere veduti, era come giocare a rimpiattino. baldini, i-23: man mano
quelli spirti disse: « vieni / diretr'a noi, e troverai la buca »
cellini, 1-112 (239): tirò a un colombo terraiuolo che covava in una
, cappella; trattoria, osteria; a firenze: oratorio di una confraternita.
, 2-16: camera o buca, ove a stanzar abbia io, / che luminosa
... si chiamano buche. a. f. doni, i-119: deh
e adesso, da militare, doveva prepararsi a dormire dentro le buche delle trincee.
allorché prende un tanfo particolare stando troppo a lungo in depositi sotterranei. targioni tozzetti
tomo tutto il margine della buca, a sédan. l'esercito francese giù nella buca
senza spendere, e così presero campo a far qualche provvisione per l'avvenire,
leggi di toscana, 2-222: sia lecito a ciascuna persona di qualsivoglia stato, grado
di qualsivoglia stato, grado o condizione andare a caccia, e quelli pigliar o vivi
ci apparve un'ombra, e dietro a noi venia. buti, 2-497: de
-dare intorno alle buche a qualcuno: tentare subdolamente di cavargli di
. varchi, 18-2-451: faceva scrivere a matteo strozzi, a francesco vettori e
: faceva scrivere a matteo strozzi, a francesco vettori e ad altri cittadini, dando
volevano mancare d'ubbidire in tutte le cose a sua santità. caro, 15-iii-46:
sua santità. caro, 15-iii-46: a monsignore ardinghello ho dato intorno alle buche
alle buche; ed in somma non esce a nulla; e per infino a ora
esce a nulla; e per infino a ora qui non si sente fumo alcuno di
dà che dir sempre alle pancaccie, a noi. -fare una buca in
-fare una buca in un luogo: riuscire a stabilitisi definitivamente. palazzeschi, 4-104
dopo cinque anni solamente era tornata lì a vivere: « sempre lì, tutti lì
: « sempre lì, tutti lì a mangiare, tutti su quelle spalle. ci
*. -giocare alle buche: a un gioco fanciullesco che consiste nel cercare
può far di meno di non nascere a mucchietti, perché sopra le zolle ed altre
era il sole che il bucaneve esce a salutare. stuparich, i-363: fuori dell'
, inglese, olandese), impegnato a condurre durante il secolo xvii un'ostinata
il secolo xvii un'ostinata guerra corsara a danno degli spagnoli nel mar caribico.
puritano somigliava come due gocciole d'acqua a un bucaniere 0 a un pirata.
gocciole d'acqua a un bucaniere 0 a un pirata. = dal fr
d'un tafano azzurro, le volate a scatti d'un bucapere verde e turchino
buchi. cavalca, ii-81: andò a casa, e bucò un bastone, e
: venivo con la sola punta di succhiello a fare un vero taglio taglissimo continuato per
dintorno della materia sconficcabile, solo col bucarne a una a una tutte le parti con
sconficcabile, solo col bucarne a una a una tutte le parti con le quali questa
l'indice disteso come per trapassare da parte a parte gli autori incriminati. barilli,
lì davanti allo sbarcadero. un ascensore a fior d'acqua che, bucando la
cassola, 2-88: -basta, -disse a un certo punto. -scoppio. -
. -scoppio. - e si buttò a sedere. - ahi! - gridò.
di questo mondo; e... a questo effetto aveva portato ben due mesi
4. passare attraverso, da parte a parte. soffici, 1-314: senza
zaccagna uscì dal boschetto e si mise a rotta di collo giù per la china.
. -bucare in un impiego: riuscire a ottenerlo. a. f. doni
impiego: riuscire a ottenerlo. a. f. doni, i-103: veramente
ci aggiriamo intorno e torniamo e ritorniamo a far e rifare quelle medesime cose che
anche assol. pavese, 6-117: a tavola raccontai che avevamo bucato. mio
: scorse piero che veniva su spingendo a mano la bicicletta. piero aveva un'espressione
sia tenuto al detto bertino a ponere el detto lavorio alle sue spese
debba fare le bucaruole, e piombare a le spese dell'uopara. =
donna che fa il bucato, o serve a farlo, e campa d'ordinario di
i-433: non ogni vite è buona a essere annestata, come le tarmate,
144-76: e 'l signore fece mandare a quelli genovesi chi li mettesse in bucato
bernardino da siena, 684: fa spazare a lei. évi a lavare le scudelle
: fa spazare a lei. évi a lavare le scudelle? falle lavare a lei
évi a lavare le scudelle? falle lavare a lei. évi a cèrnare? fa'
scudelle? falle lavare a lei. évi a cèrnare? fa'cèrnare, fa'cèrnare
cèrnare? fa'cèrnare, fa'cèrnare a lei. évi a fare la bucata?
cèrnare, fa'cèrnare a lei. évi a fare la bucata? fa'fare a
a fare la bucata? fa'fare a lei dentro in casa. bandello, 1-54
bugata non sono così buone come prima a biancheggiar i panni e questa istessa ci fa
le donne fanno il bucato, mettono a bollire l'acqua e la ingrossano colla cenere
; ché tali sono i vasi destinati a questa faccenda. questa etimologia venne in
di nobili pezzi di cornice che fan piede a un tino, ed una urna finamente
canonicato, / com'io m'adatto a bollire un bucato / in villa che mill'
mill'anni è stata mia. a. f. doni, i-205: avevano
per tempo, era ita al bosco / a lavare il bucato a una fontana.
ita al bosco / a lavare il bucato a una fontana. pananti, i-405:
punta delle quali ti vengo mirando, a uso di lumacone; non arrivo a scoprire
, a uso di lumacone; non arrivo a scoprire in te nessun abitante: se
al sole. nievo, 301: a vederla sul fosso in fondo all'ortaglia occuparsi
sul fosso in fondo all'ortaglia occuparsi a risciacquare il bucato,... la
bucato / nell'onda calda in mezzo a nevi e brine. svevo, 5-245
marianno non era ancora entrato nella cucina a piano terra che già la teresa abbandonato il
bucato e il suo mastello s'era messa a compiangerlo perché non aveva conosciuto né padre
contadine che stendevano i cenci del bucato a un filo di ferro. e.
: avevano issato trionfalmente un grande bucato a vivaci colori. mutandine d'un palmo,
nell'improvviso bucato butta quanto le viene a mano. va persino a finirvi,
le viene a mano. va persino a finirvi, capisco, il fazzoletto scolorito d'
torricelle, e fare insieme un bucato generale a queste bizzarrie. linati, 30-67:
, 88: la donna era a sedere al fuoco con bucciolo, e sentendo
gli aveva ragunati in su una tavola a piè d'una finestra. burchiello,
firenzuola, 951: o che braccione sode a piena mano, / bianche che paion
: chi diceva che il ridolfi aveva preso a mettere un moro in bucato.
toccare! cose da farsi poi schifo a se medesimo. sto per dire che
. cantoni, 707: ed insieme a costui apparvero poco dopo e il suo
del vicino villaggio, a nome peppina, che aiutava da più
che aiutava da più giorni le donne a mandar innanzi il grande bucatone della primavera
labbra, ed in essi terminano, servendo a portarli all'esterno, ed a comprimer
servendo a portarli all'esterno, ed a comprimer le buccas, particolarmente nel tempo
nei buccellatini cicciosi, e le si riducevano a guisa di tamponi vellutati.
in filigrana... s'usavano pure a pezzi; e con la polvere condivansi
. montano, 442: fu egli a introdurre in italia la moda dei buccheri
delle stanze; i fanatici arrivavan persino a mangiarseli pestati e ridotti in pastiglie.
. rosso bucchero: colore rossastro, simile a quello del bucchero. cicognani,
piccoli buccheretti neri di natan, fatti a foggia di bottoncini. = spagn
sec. xv), che attraverso a una forma dialettale mozaraba risalirebbe al lat
fare carte come di bambagia. a. pucci, ii-73: sono alberi i
pianta ha di fuori una coperta atta a spiccarsi, chiamata scorza e buccia. b
, xxix-1-81: or che si ha a dire della ruvida, e scagliosa corteccia che
in polvere sotto la macina. -innestare a buccia: con intaglio nella sola prima
ancora il pero ed il melo annestare a buccia come l'ulivo, e fanno prove
iii-175: così scapezzato l'arbore che ha a ricever l'innesto, e fesso,
le marze bene, buccia con buccia a capello e legno con legno, e le
annestatisi i frutti in molti modi, a marza, a scudic- ciuolo, a
frutti in molti modi, a marza, a scudic- ciuolo, a buccia, a
a marza, a scudic- ciuolo, a buccia, a bucciuolo. 2.
a scudic- ciuolo, a buccia, a bucciuolo. 2. parte esterna di
zucche secche e votate, per servirsene a uso di vaso. idem, i-456:
, / ch'ogni cosa n'andava a saccomanno, / ed urla e strida per
: buttava drento in mentre che era a mensa, ossicina di carne e buccie
furon vicini alla porta, cominciarono anche a tirar sassi, mattoni, torsoli, bucce
fichidindia, e l'acqua che serviva a cuocere la minestra, e a fin
che serviva a cuocere la minestra, e a fin d'anno sarebbbe stato come aver
., 23-25: non credo che così a buccia strema / eresitone fosse fatto secco
poco buccia d'un volto si porta e a queste misere e manchevoli e bugiarde vaghezze
misere e manchevoli e bugiarde vaghezze, che a quello immenso splendore, del quale questo
ventose bucce i dorsi alati. a. f. doni, i-239: vo'
buccia di più, così non sarei mosso a invidiare il sambuco che ne ha sette
. e. cecchi, 3-54: andarono a farle compagnia [alla foca] la
delle bucce secc * e di più colori a olio, mettendole in pentola vetriata con
, in un sacchetto impermeabile, traslucido e a colori vivissimi, come se fossero altrettante
altro occhiolino? » / ed egli a me: « gli è pur di quella
gentile, e sarà il giorno che verrà a visitarvi quando sarete malato grave..
, ii-128: maestro andrea mi menava a le puttane travestito. -mena e rimena
che costei ci voleva far capitar male tutti a due. oh infine donne! e'
d'uomo: uomo magrissimo, ridotto a sola pelle. marotta, 3-223:
dopo vari infortuni, pe'quali ebbe a perire, quasi direi, nella buccia,
, ai colpi del destino; essere duro a morire. -lasciare, rimettere la