vede talvolta sopra le foglie o attaccata a quei fili di ragni che si traversano
sull'andar d'una pera campana, / a quel mo'pastosona e fatticciotta, /
plecotteri, della famiglia perlidi, simili a farfalline di colore bruno-nerastro, con quattro
detto anche coroculo, sposo, perla, a cagion degli occhi che paion perle.
lucentezza diafana, riflessi e iridescenze simili a quelli delle perle. primo,
legamenti tentinosi. faldella, ii-2-61: a federico lasciava solo vedere il bianco azzurrino
perlacea di quella fredda giornata invernale che a napoli era, invece, una magnifica giornata
dei rigonfiamenti bianchi e tondeggianti, facili a staccarsi, che appaiono sulle foglie di
bollicine di gas, minutissime e appena visibili a occhio nudo, che continuano senza interruzione
occhio nudo, che continuano senza interruzione a salire dal fondo del calice fino alla
: caratteristica di ogni autentico champagne fatto a regola d'arte. = adattamento
argento; poi, quando tutto passò a scolorirsi in perlagioni fulminee -vagare, faville
atene delle romagne. 2. assai a proposito, molto opportunamente. fagiuoli,
(1-iv-14): per la qual cosa a coloro, de'quali era la moltitudine
vergogna, che noi facciamo altrui, a diletto, senza prò alcuno di noi
poesie musicali del trecento, lxxxiv-3: a l'ombra d'un perlaro / su
vive su la riva / d'un fium'a le cu'fronde / trescavan donne gaie
, iii-9-352: fermiamoci al perlaro, a questa pianta che qualche crociato trasportò di
alcuni altri luoghi (così come ancora a verona) si chiama perlaro. o.
(v. bagolaro), che è a sua volta dal lat. volg.
coi candelabri accesi i paggi in berretto a piume e le damigelle in gonna periata
di madreperla (una conchiglia). a. verri, i-267: teti lusinghiera,
dell'orizzonte di un azzurro tenue digradante a poco a poco in periato e di
di un azzurro tenue digradante a poco a poco in periato e di periato tramutatesi
: adesso si prepara [la manicure] a passare lo smalto. -di che colore
, in cui, come le perle ordinate a fila si veggono distinte, sfavillanti,
miracolo della grazia vittrice che si rinnova a ogni capoverso, a ogni stanza.
vittrice che si rinnova a ogni capoverso, a ogni stanza. 6.
e si passa con l'ago da destra a sinistra sotto al filo verticale che ne
periato: lo zucchero quando, sottoposto a cottura, inizia a solidificarsi in goccioline
quando, sottoposto a cottura, inizia a solidificarsi in goccioline (alla temperatura di
parte, con minutissimi bollini rotondi ricamati a traforo o in bianco.
, 7-xxxiv: lessi e periessi, prima a stento, indi correntemente. =
. e letter. produrre riflessi simili a quelli delle perle; splendere, luccicare
s'accozzeranno insieme due parole doppie, a guisa de'ditirambi, come disse alcuno,
. caviceo, 1-50: revenuta a me doppo la letta e perfetta
la letta e perfetta littera, a me disse non esser di tanta auttorità né
dell'epitelio secemente delle ostriche intorno a un agente stimolante per conglobarlo entro molteplici
dalle attività umane che si sviluppano intorno a esse (un tratto di mare, un
che racchiude una chiostra di denti simili a perle (per cui cfr. perla1,
d'un globetto, ch'è quanto a dire la formazione d'una perla.
, tutto composto di merletti in mezzo a cui brillavano perline innumerevoli, nere e
i suoi indumenti cittadini: una camicetta a pizzi e a perline, una gonna
indumenti cittadini: una camicetta a pizzi e a perline, una gonna larghissima. palazzeschi
palazzeschi, 1-627: nella sua camera, a fianco del letto, aveva appeso un
. moravia, i-136: era intenta a infilar perline sopra uno dei soliti paralumi
bionda con due perline di vetro azzurro a far da occhi! -gocciolina di
di tempo suddiviso / e ancor intenta a variar sul filo / del verso le
'a volersi bene sulla carta'mi riducono a far scorrere la collana della settimana senza
dai rilegatori di libri pregiati per compiere a cesello piccoli rilievi ornamentali a forma di
per compiere a cesello piccoli rilievi ornamentali a forma di semisfere; perlinatore.
1071: 'perlina': nome dato a punzone che reca una piccola pallottola con
con cui si usa operare la cesellatura, a 'perle'e 'boli', della superficie
legno (con fibratura lunga) destinata a costituire, mediante sovrapposizione o incastro con
, allo scopo di isolarli. -condensatore a perlina: piccolo condensatore elettrico di ceramica
mette un pov di ambizione anche noi a lavorare la pasta, ma si perde anco
son questi 'fiori di sambuco'e queste 'perline a vapore'innamorano gli occhi. piccole di
di perline: corona di piccole semisfere a rilievo disposte lungo il margine di certe
perline con giunte fra loro a incastro (un tavolato di rivestimento per
- per lo più sostant. a. del boca, iv-571: quanto a
a. del boca, iv-571: quanto a giovanni valentini, 45 anni, ex
trattamenti, un isolante termoacustico (e a seconda della composizione chimica si distinguono perliti
feldspatica. pasta di perlite litoide, a globettini striati dal centro alla periferia.
in forno o all'aria e, a seconda delle condizioni di raffreddamento, può
finissime e iridescenti lamelle di cementite alternate a lamelle di ferrite { perlite lamellare)
fr. perlite e ingl. pe [a \ rlite (nel 1833).
, che isolano dalla massa rocciosa frammenti a forma di perla. -lava perlitica:
di un raffreddamento da temperatura superiore, a una temperatura leggermente inferiore a quella della
superiore, a una temperatura leggermente inferiore a quella della trasformazione dell'austenite in perlite
letter. per la quale ragione; a causa, in conseguenza di ciò;
perlocché rinserrato con alcuna piacevolezza, cominciò a preparar di lunga mano la fuga.
aw. almeno, come minimo, a dir poco (con valore restrittivo,
. perlòmetro, sm. strumento a forma di microscopio binoculare, costruito da
a metter niente del suo, toccando a lei il presidiare a tempi convenienti e
del suo, toccando a lei il presidiare a tempi convenienti e ben misurati, per
? qual vuoi più pena / pronto a soffrir son io. giuliani, ii-384:
. 13. che si protrae alquanto a lungo (un periodo di tempo)
, 10-99: quando la carità ebbe a sé ogni cosa, raunò tutti i poveri
del mondo,... dando a ciascun più e meno secondo la sua
non lasciarti senza / una conclusion che a te fia grata / forse d'udir in
: il maggiore 'l più s'intende sempre a rispetto del meno. m. barbaro
, 4-123: la riprego, / a voler, bench'a pien non mi conosca
riprego, / a voler, bench'a pien non mi conosca / contentarsi del
gran cosa è la messa, mentre rende a dio più di gloria che non gli
e che in conseguenza di ciò ordina a se medesima i beni secondo il loro merito
maggiori i minori. tommaseo, 15-279: a me pareva che il meno avess'a
a me pareva che il meno avess'a essere più facile a donare del più.
il meno avess'a essere più facile a donare del più. imbriani, 3-97
più sono le piccole spese. quindi a modo di neutro anche accordato con genere
ridurre se stesso più che può simile a quello ch'egli afferma dover esser gli uomini
, viii-837: ecco qui, vuol tutto a suo modo, ed io domani ho
che dicono il più, lo fanno ascendere a quattromila; quelli del manco, a
a quattromila; quelli del manco, a duemila in circa. d. bartoli,
bartoli, 4-3-94: i battezzati, a dime qui solo i termini del meno e
, non ha venduto il suo corpo a qualche anatomico per cavar quello di più.
[s. v.]: a modo di sostantivo. 'per un di più'
una virtù straordinaria che li rende simili a beni della natura, e tuttavia non
: non si pensa in quei casi a riconoscere espressamente una lingua, perché non
, tuttoché nazione naturalmente fatta per reggersi a popolo, non saprebbero far senza principe
generale di condizioni, tali da poter assurgere a regola), contrapposta alla minoranza del
che le più si trovavano in berlinzone. a. cocchi, 5-2-57: si pregiava
. di potere col suo platonismo spargere a suo talento ne'suoi discorsi vacuità e
parte dell'uomo, che è la sola a cui guardino i più. carducci,
) e i più in torino, emergono a pena i nomi di mons. fabbroni
iii-2-147: i più dei commensali ricadono a sedere, intingono le dita nella vivanda,
uno ed i più, non tanto sia a dio più accettabile, ma accettabilissimo.
ii-418: nel vecchio governo uno comandava a tutti. nella democrazia i più comandano ai
nel numero del meno: padre, perdona a quello; ma disse nel numero del
ma disse nel numero del più: perdona a quelli. patrizi, 2-62: appreso
voci vorrebbe eccettuare il salviati, lasciando a quelle l'* i', dopo il
tu vederai mirabil consequenza / di maggio a più e di minore a meno, /
di maggio a più e di minore a meno, / in ciascun cielo, a
a meno, / in ciascun cielo, a sua intelligenza. bemi, 76 [
, onde come in tre rami si vengono a separare: positivi, comparativi e superlativi
, maggiore, la concessione più ampia a un'ipotesi, ecc.; al
): con grandissimo dispiacer di bindoccia a pena correva due o tre, a la
a pena correva due o tre, a la più, poste il mese. p
vuole anco sua maestà avere dugento fino a dugento cinquanta 'reis', cioè sopracomiti,
più presto dovessero colà raggiugnerlo, tornarsi a berea. settembrini, i-347: vado
tornerò quando potrò, al più subito, a genova. -alla più peggio
più. -al più tardi, a più tardare; alla più lunga:
sassetti, 346: hanno tempo a partire fino a'15 di febbraio,
partire fino a'15 di febbraio, a più tardare. monti, v-516: parto
. -a più non posso, a più posso, a più potere: al
più non posso, a più posso, a più potere: al massimo, per
e vigilia, / caricano le lor nave a più non posso. bemi, 39
bemi, 39: tonava e balenava a più potere. forteguerri, 26-4:
il lor dosso / menavano le mani a più non posso. goldoni, iv-670:
posso. goldoni, iv-670: tratterrò a più potere la collera, ma gli parlerò
del vostro / parentado, perch'io a più non posso / non mi adopri per
tutte quelle donne del casamento che figliavano a più non posso e nicola petix che
più non posso e nicola petix che a più non posso odiava questa sporca figliolanza
-con totale abbandono, di tutto cuore; a piena voce, a dieni polmoni.
tutto cuore; a piena voce, a dieni polmoni. monosini, 13:
qui maxime vociferatur, dicitur: 'gridare a corr'uomo; gridare a testa; quant'
: 'gridare a corr'uomo; gridare a testa; quant'e'n'ha nella gola
; quant'e'n'ha nella gola; a più non posso'. fogazzaro, 2-69
ritti in piedi... soffiano a più potere nei flauti, nei clarinetti,
come burlarsi di tre bambine che ridevano a più non posso. pasolini, 1-198
1-198: armandino sotto il pilone continuava a cantare a più non posso, appassionato.
armandino sotto il pilone continuava a cantare a più non posso, appassionato.
in pochi mesi era venuto tanto in odio a tutti che nulla più.
degli uomini, che... oltre a centomilia creature umane si crede per certo
e senza mutare altramente consiglio se n'andò a quel bagno il quale ricciardo l'aveva
più e chi meno: in misura diversa a seconda dei casi singoli. s
): in questo mundo monti stam a un sor e no sentem de lo sole
più: annuncia aggiunta rilevante o determinante a quanto detto prima. machiavelli,
un po'd'imbarazzo; poi, a poco a poco, si prese a parlare
po'd'imbarazzo; poi, a poco a poco, si prese a parlare del
, a poco a poco, si prese a parlare del più e del meno.
. bartolini, 4-234: l'amica, a sua volta, era in compagnia,
. -di più in più, a più a più: in misura via via
-di più in più, a più a più: in misura via via maggiore
dante, inf., 12-124: così a più a più si facea basso /
inf., 12-124: così a più a più si facea basso / quel sangue
vocabolario della crusca, 192: 'a più a più': a poco a poco,
, 192: 'a più a più': a poco a poco, sempre un poco
: 'a più a più': a poco a poco, sempre un poco più.
l'italia... d'impedire a tutto suo potere che questo vasto corpo
non intendo per ciò di mai tornare a voi. f. corsini, 2-58:
12-30: io non ho con orlando a far niente, / che nel malanno
. tommaseo, 3-i-153: credete voi che a settanta e più milioni d'uomini si
e più milioni d'uomini si possa parlare a un tratto in maniera che tutti intendano
, 21-68: io, che son giaciuto a questa doglia / cinquecent'anni e più
un mi'figliuolo, che volse andare a servire: glielo dicevo sempre: figliuol
e poi più. bocchelli, 2-v-66: a milano tornava... volentieri anche
più, un signore liberale dilettante e a fior di pelle. -essere per un
ci passa un anno ch'egli ha a essere / in casa per un più.
padre mio; / voi mi date a parlar tutta baldezza; / voi mi levate
abbondio: perché d'uomo che cominciava a dare suoi scritti alla luce e'diceva
un po'di più. -fare a chi più: tentare di superarsi a vicenda
-fare a chi più: tentare di superarsi a vicenda in qualcosa. b.
di piede si rizavan su e facevano a chi più alte cose e soze scagliare.
non penson più là e sono avvezze / a star insieme. giuliani, ii-121:
carità, non state mai più tanto a scrivere; non mi private delle vostre nuove
, perdei la pazienza e feci una scena a proposito di una provocazione sur un fatto
e costantemente la quantità indicata. a. pucci, 6-195: gismirante andò né
come filostrato fu dal nome di maso tirato a dover dire la novella la quale da
quello di calandrino e da'compagni suoi a dime un'altra di loro, la qual
né più né meno scongiurando... a compiacerlo d'una grazia. f.
e il paradiso, per toglierla forse a nuove sventure. - e
più connotazione polemica, e spesso prelude a una ripresa deu'argomentazione).
trova pur altra musa / ché questo ufficio a me viene interditto. intrichi d'amore
indifferente e incurante, non ci stette a pensare più che tanto. -
: fra 'più verdi colli assai vicini a firenze, siede una vailetta di spazio
pensar prima alla ragione della cosa che a sapere se sia la cosa, di
è o, per lo meno, avrebbe a esser ragione, pratica piena di salutare
- per di più di: oltre a. magalotti, 24-358: resta adesso
. magalotti, 24-358: resta adesso a vedere o, per dir meglio,
vedere o, per dir meglio, a indovinare, non so se più dall'istoria
, la ragione di questa seconda camerata data a s. girolamo dalla cortesia del
veniva in sur una mula con due famigli a piè, e il più delle volte
contentassero di punire i suoi servi condannandogli a portare la forca pe'luoghi pubblici e
4-2-236 \ var.]: costoro a questo mio gran romore cominciarono ad abbassar
. -più di così: allude a quanto non potrebbe essere maggiore, migliore
fare'. è anche esclamazione enfatica simile a 'un po'più! 'siete annoiato?
, ancora che taciesse, incuminciò lui a castigare, e quelli sempre piuo gridava
che saran amici d'essa, spronandolo a questo il proprio interesse e la propria
anima che la sazia, la compiace a segno, che non le resta che
. l. strozzi, 1-98: a virginia / ti donasti più fa, né
che dirle molte cose per rispondere particolarmente a più quesiti fattimi per la sua lettera
. morosini, lii-14-316: saria molto a proposito tenerli lontani [gli ebrei levantini
282): fate conto che tanto a un luogo come all'altro, poco più
(non fa grave differenza). anche a modo d'ellissi, sottintendendo il restante
grazzini, 4-17: i'ho paura a rimaner qui sola... se m'
qual meno: indica partecipazione pressoché uniforme a una particolare condizione o caratteristica.
... di non toccargli più [a montezuma] il tasto della religione,
] non gli serve ad altro che a fargli quel più conoscere la sua miseria.
più, e tosto lor fur presso. a. f. bertini, 7-17:
-senza fare nient'altro, limitandosi a quello. cesari, iii-1: al
dante pochissimi credo io essere stati che a leggerlo si lasciasser condurre, salvo il
più meravigliose. landolfi, 15-42: ordine a tutti gli intendenti o sia prefetti del
. bettinelli, 3-62: senza più rivolgo a voi quel discorso che a molti allor
più rivolgo a voi quel discorso che a molti allor dirigevasi con la medesima introduzione
-tanto più: in misura maggiore; a maggior ragione (e ha connotazione fortemente
toma da l'un de'lati / a lei secura tener e condurre. p.
è, o dovrebbe essere, conosciutissima a qualunque filologo principiante, non che al
fiorentino, i-101: iddio gli parlò a faccia a faccia più che mai facesse a
i-101: iddio gli parlò a faccia a faccia più che mai facesse a veruno
a faccia a faccia più che mai facesse a veruno uomo. machiavelli, 1-viii-281:
professione del prete gli parve piucchemài preferibile a quella del soldato. carducci, iii-19-108:
adusta più che mai, / proteso a un'avventura più lontana / l'intento viso
), che indica azione compiuta rispetto a un'altra passata. citolini
frutti del mio ingegno / io sento a poco a poco maturare / dentro di me
mio ingegno / io sento a poco a poco maturare / dentro di me, ben
mirabel altera / in chi bianche ^ a con obiecto pugna, / e con
mirro con reverenda mia parve <; a. / e del mirare tal fo la
che, sviluppandosi sul tegumento degli uccelli a spese dell'epidermide, si distinguono dalle
cominciar del giorno, / si movono a scaldar le fredde piume. cavalca, 20-585
535: i teneri augelli che cominciano a vestirsi di piume... con
l'ale debili si levino un poco a volo. soderini, iv-349: la
si possano con brevità trasferire da luogo a luogo. chiabrera, 1-iv-74: per
fronte una catena / vaga di perle a cingerne l'augello. / quei lento,
. testi, i-58: orgoglioso pavone a che ti vante / del ricco onor de
alla selvaggina di pelo), a. adriano, 350: gli animali di
di piuma e di pelo selvaggi siano a beneplacito de'cacciatori e di chiunque vorrà
.): nidiace, ancora inetto a volare (un uccello). -anche al
da far dimenticare agli altri e perfino a se stesso che prima di quell'orribile guerra
de le piume / sì mi trasse vicino a la sua fiamma / che m'accese
'l core. -con riferimento a una raffigurazione allegorica. poerio, 3-161
io come / pesa il gran manto a chi dal fango il guarda, / che
vento porta. giuglaris, 372: a che predicarci sodezza, se siamo d'
siamo d'ogni vetro più fragili? a che gravità, se ci troviamo più
proprio trionfa, e si può dire a se stessi con orgoglio: io porto
. mentre onfale, ch'era riuscita a togliergli di mano la clava, la
passo piuma ritornò sopra il terrazzo simile a una farfalla. -di piuma (
iv-24: non avendo discrezione il vulgo a riprovare il male ed eleggere il bene,
il bene, non meno si cala a logro falso di piuma che al vero di
piacer di piuma, mi avete pagato a peso di piombo. p. foglietta,
tue saette come piume / strugendo e'scelerati a tondo a tondo. benivieni, xxx-10-97
piume / strugendo e'scelerati a tondo a tondo. benivieni, xxx-10-97: perché nulla
tondo. benivieni, xxx-10-97: perché nulla a quel che intende e vuole / diffidi
. antonio da ferrara, io: a la tua laude el mio pizzol costume
: come augello / di paradiso che a la prole insegni / il remigar de le
, i-51: io, per riportar novella a giove / di tal sentenza, subito
. ugurgieri, lxxviii-ii-95: 'parea dinanzi a me coll'ali aperte': / la giusta
/... vien de l'aria a contristare il lume, / e sopra
36: se mai l'amor, che a desiar m'invoglia, / di pegaso
dal duolo / mosse, piangendo, a volo / l'aurate piume tenere / verso
se troppo alto sale, / e resta a mezzo il ciel uccel senz'ale.
38: arse le piume, io rovinoso a terra / cado, ove del mio
piume / del gran disio, di retro a quel condotto / che speranza mi dava
/ solvuto hai, figlio, dentro a questo lume / in ch'io ti
parlo, mercé di colei / ch'a l'alto volo ti vestì le piume.
com'io, giunto all'estremo, a maggior lume / quinci spero salire, /
salire, / al tuo fin presso a maggior luce aspire, / da me partendo
: una mortai vaghezza / non freni a noi le generose piume. s
ciò che soffiando nel nostro cuore solleva a un tratto la nostra persona e alleggerisce
di acquistare rinomanza, celebrità; attitudine a diffondersi fla fama). bellincioni,
divo lume, / ornamento d'italia a l'età nostra, / tanta grazia natura
levare né rizzare si potesse. attribuito a petrarca, xlvii-254: ivi un gran
penna di piuma da letto del centonaio a peso soldi trenta. libri di commercio dei
figliola dei lavatelli, aveva passata l'infanzia a custodire le oche. ne aveva dodici
! ». slataper, 2-460: vado a dormire e m'arrabbio del maledetto sacco
. marino, 1-10-247: pon mente a quel cimier, che con tre cime /
colui che intesse / di murano i tesori a regio peplo / e che tremola piuma
tra altèri e svogliati, un cappellaccio a cencio con una piuma nera e la
, 183: una bella dama seduta accanto a una finestra, le braccia nude,
, / provata al sole, e non a piume e 'n sogno.
abolì i parlamenti provinciali e i cappelli a piuma. 5. guanciale,
gran disonore / morire in su le piume a un capitano. s. degli alienti
serà quello... tanto tenero a li sensuali spiriti e fragili per piacere del
fragili per piacere del ventre e dedito a le piume non pona ogni sua opera,
medesimo, le straniere nazioni e la eredità a sé lasciata dirittamente in quistion mette per
che giaceva, / l'ingrata donna venutasi a porre / col suo drudo più volte
/ s'han fatto idolo in terra a morte sfida. della casa, 5-i-36:
giunta la notte, ancora andammo tutti a riposar nelle piume. tasso, 7-50:
orrida piaggia, / che tu premesti a mezzanotte uscendo / dall'ingannate piume.
vieni ad accompagnarmi nella mia solitudine, a riscaldar le mie fredde e vedove piume,
riscaldar le mie fredde e vedove piume, a racconsolarmi. oliva, i-3-374: gl'
/ dell'incerto crepuscolo non gisti / ieri a corcarti in male agiate piume, /
male agiate piume, / come dannato è a far l'umile vulgo. monti,
b. tasso, i-167: micone, a cui la prima piuma usciva / dalle
e intempestiva / molle piuma del mento a pena usciva. n. secchi, 3-107
bionda / la prima piuma il mento a lui circonda. stigliani, 2-144:
guancia ancor piuma non veli, / quasi a fermo bersaglio, il pensier volge /
, vi-4-71: dàn piume di vigilia a me le brine, / e rendemi
/... nelle ramaglie che stentano a metter piume. -pennacchio di
lieve serto di piume di struzzo, a momenti, più che un minaccioso vulcano
. antonio degli alberti, 2-56: a ciascun metta in ira / questa crudel
dolce invidia un tempo e dolce scorno / a chi l'un l'eteme piume
. alamanni, lxv-34: molti furon a quistion chi avanti vada, / o
per mezzo del foglio da un canto a l'altro. giov. soranzo, 119
'piume da cento'al mese per aiutare a mettere insieme il nido dell'adorata figliola.
pugili che pesano da kg 53, 525 a 57, 153 (e da kg 54
, 153 (e da kg 54 a 58 se dilettante), i pesisti che
, i pesisti che pesano da kg 56 a 60, i lottatori che pesano da
, i lottatori che pesano da kg 57 a 62. -anche: pugile, pesista
adatterai le piume, acciò non sia / a quell'onde morendo infamia eterna.
sei: vedova e sola / condannarmi a stancar le fredde piume; / di mesi
/ il cavalier romano. -andare a ritrovar le piume; ritrarsi a visitar le
-andare a ritrovar le piume; ritrarsi a visitar le piume; tornare a ricovrar
ritrarsi a visitar le piume; tornare a ricovrar le piume: andare a coricarsi,
; tornare a ricovrar le piume: andare a coricarsi, andare a letto.
piume: andare a coricarsi, andare a letto. ariosto, 7-22: tra
compagnia dietro e dinanzi / andò ruggiero a ritrovar le piume / in una adorna e
sì tosto l'ora / fia di ritrarsi a visitar le piume. bracciolini, 2-35-3
ogn'altro suole / toma la notte a ricovrar le piume. -avere le
in fiume / fugendo tutti quanti fina a fano, / veloce com'intomo avessor
poco giovato, / se non avesse avuto a volar piume. -aver mangiato la
anatomia. -correre alle piume: rifugiarsi a letto. f. pona, 4-100
e vestito meglio di me, cominciai a drizzar la piuma sul berretto e parlando
piume / prima di tutti e andò a chiamare i paggi. -tenere la piuma
: il villan ne le piume sta a disagio; / né pei caldo o pel
e. gadda, 6-254: dei piumicini a ricciolo, nevosi e teneri come d'
d'un papero infante, persistevano ad alto a mezz'aria mollemente ondulando. -piumolina
. barezzi, 1-247: era una gloria a vedere la varia piumaccerìa del cappone,
addormiva sul piumacétto, si attorcigliava scherzevole a gomiccioli del filo, con farle vezzi.
e di riparo e dava nome di podio a quel sito: era alquanto più ampio
: se con questi mezzi si arriva a farlo suppurare, si bagnerà con piumaccetti inzuppati
inferiore di detto asse termina e riposa a distanza giusta in un rallino di bronzo incavato
, co 'l moto della quale viene a sollevarsi e sbassarsi. = dimin
e delle palmettine, piumacchini timidi in riva a un laghetto azzurrino. = deriv
cassutoro e della sua in sul volto a vespa colò. giov. cavalcanti,
pretese che si dovesse dare il piumaccio a tutti i vescovi che vi doveano intervenire.
ciò una novità, non vollero acconsentirvi a patto veruno. -figur. riparo
-avere la testa sul piumaccio: essere a letto. tagliazucchi, 1-iii-66: infin
altrimenti, in sulle spine / tesser ito a posarmi, / o di triboli aver
sempre, tutto il giorno. a. f. doni, 3-59: bevete
essere all'estremo della vita, prossimo a morire. f. alberti, lxxxviii-i-113
: -di questo passo -riprese berto verranno a portarci via anche ù piumaccio delle coltri.
, munito di manico, che serve a spolverare. oriani, x-26-293:
, x-26-293: salotto borghese, una finestra a due porte. marianna è intenta a
a due porte. marianna è intenta a spolverare col piumaccio. 2.
li pimacciuoli non saran sofficienti e poderosi a conservare. bibbia volgar., vii-415
bibbia volgar., vii-415: guai a quelle che conciano li pimacciuoli sotto ogni
guanciali sotto lo capo della universa etade a pigliare l'anime. soderini, iii-178
-per simil., con riferimento a parti muscolari o adipose del corpo umano
piumacciuoli e origlieri per conciliare il sonno a chi dovrebbe vegliare. -per
marino, 1-19-356: intanto pria ch'a sepelir si porti, / il letto
rotta una cossa, si ha subbito a tagliare le penne con le forbicette dove è
piumacioli di stoppa fina e questi si hanno a mettere in lume de ovo ben sbattuta
avanti dieci o quindici dì che abbino a correre [i cavalli], ben imbarberescare
lentamente passeggiare nel corso in che hanno a correre con il ragazzo addosso, e
stano li bilighi dell'artigliarie si mette a ogni uno un piumacciuòlo di ferro. guglielmotti
. -arpione, arresto dei meccanismi a orologeria. giuseppe da capriglia, 26
sui quali poggiano, per essere mantenuti a opportuna altezza, i sostegni delle botti
persistenti, che produce pannocchie piumose usate a scopo ornamentale: cortaderia (cortaderia argentea
l'astore, 73: quant un ausel a pesols e es bel e blanc e
piumaggio bruno. soderini, iii-275: a versar l'acqua nelle fonti si dicono assai
dicono assai co 'l buco aperto a gittarla fuori gli acquatici animali di bronzo
saraceni, ii-571: fiorisconvi l'arti a maraviglia, specialmente di orefici, speciali
, 6: gitta l'uccello tuo a lui [al piccione] e lascia ch'
l'astore, 75: mectes la longa a vostre falcon, e lias lu ben
cavò fuora il grifo, con allegrezza simile a quella di colui che spunta al sommo
si faceva inghiottire ai rapaci da caccia a scopo purgativo. trattato de'falconi,
mette nel gozzo ad alcuni ucelli, come a falconi, sparvieri e simili, per
vuoisi tener la gorga ben purgata / a voler che l'uccel faccia il dovere:
, prendi iii grana de scatapuz ^ a e tre grana de pepe. trattato de'
, 2-ii-203: passato in sulla strada presso a pistoia, tromba... un
vede che in sulla strada si puone a votarsi il corpo perché molta uva mangiato avea
apparve un altro ragazzo che portava legato a un laccio un aquilotto appena piumato.
sineddoche. carducci, iii-3-279: umido a la piumata ombra del nero / cappello
grande fiore tondo di semi piumati e a un soffio di vento quei semi scesero verso
nostalgico di velluto e crespo di lana. a quando e quando l'alito del sole
. marino, 4-96: ricovra a letto in più secreto chiostro / piumato
da essere levata. leoni, 135: a padova... furono con decreto
altra nave apparve, navigandogli incontro diretta a levante verso la costa d'italia.
, 11-257: tal sia [melisanda] a riguardar le vaporiere, / sostituite ai
ai lenti camelli del corano, / e a mirar i piumetti bersaglieri, / galli
bersaglieri, / galli bruni ed allobroghi, a danzare / la presta monferrina, /
comisso, i-91: sui campi si dischiudevano a ventaglio i piumetti del grano.
del grano. 3. sparare a piumétto: sparare a piumino (v.
3. sparare a piumétto: sparare a piumino (v. piumino).
al tirasegno e ha sparato quattro colpi a piumétto, tutti nel centro.
per incontro o sovrapposizione con piuma, a motivo della leggerezza di questa pietra porosa
sé spiralmente in giri serrati. serve a pomiciare il pettine fatto, cioè a fregarlo
serve a pomiciare il pettine fatto, cioè a fregarlo con finissima polvere di pomice intrisa
con finissima polvere di pomice intrisa con acqua a fine di lisciarlo e di lustrarlo
umidità (e rar. è usato a indicare una singola piuma).
dell'anitra sono saliti i suoi anitrini, a cui tremola addosso il piumino primissimo.
4. batuffolo di piume di cigno riunite a mazzetto in un'impugnatura più o meno
più di materiale sintetico) fissato in cima a un manico. pirandello, 8-1149
metallica munita di un fiocco di cotone a vivaci colori che serve a rendere più
di cotone a vivaci colori che serve a rendere più precisa la traiettoria e più
, come se qualcuno si fosse steso a terra a soffiarci sopra da una parte.
se qualcuno si fosse steso a terra a soffiarci sopra da una parte.
biancastri (che le rendono un po'simili a piume). o. targioni tozzetti
spesse acque in spaventosa foggia / \ a barba, il crine e il suo piumoso
l'incanto silenzioso, sembra che abbiano a far precipitare... i fiori piumosi
pietra filosa e lucida nel colore, a somiglianza dell'alumine piumosa, ma con maggior
. bartolini, 19-84: prese a dirmi che un unico mezzo c'
girare il vaglia; girare il vaglia a beneficio di lui, poliziot
1829). pi uri tròpi a, sf. letter. ant. panacea
membro e questo elesse per più atto istromento a convertire le genti. sercambi, 2-i-101
tosto la volete lassare infracidare che darla a quebi bisognosi. ca'da mosto, 215
.. /... / viva a l'infamia sua, viva al suo
non è questa una cosa stessa? a. ttepolo, lii-13-154: con parole e
queba che da la beltà è ibustrata a differenza de l'altre, come l'aria
s'ella pensa bene, / più tosto a non lo fare. fausto da longiano
la santa religione che professiamo, anzi a lei ne può venir piuttosto del danno presso
foscolo, xiv-212: voglio prima sapere a che termini sei col tuo cecco,
, i-155: i signori si tengono a corto; una sedia sdruscita non la farebbero
.. vieni qui, piuttosto, accanto a me. sbarbaro, 4-56: se
leggi un autore, per quanto grande, a un giovane, non lodare tutto.
hanno gli arbori e imperò piuttosto tirano a sé il nutrimento. marchetti, 5-48
che il mondo anderebbe meglio se andasse a modo loro, ma giacché non possono
non possono guidarlo essi, si rassegnano a vederlo guidato dal giudizio di uno solo
, acciocché gli uomini fossero costretti piuvicamente a letizia, siccome ponendo necessario temperamento di
persone overo alle case, che si vengano a fare scrivere nella matricola dell'arte di
matricola dell'arte di calimala, di quie a tre mesi dopo la pubblicazione di questo
e dal detto piuvica mento a sei mesi quelli che fossono fuori della città
di perdizione e nimico della kiesa. a. pucci, cent., 40-51:
l'anno caro, ove fiorenza / a lor mantenne il fiato, / sì che
, ii-vi-12: e però è elli a. ddire che. ggià sia ciò che
. ddire che. ggià sia ciò che a. ttale giudicamento piuvicare sia richesto la
ebbe massimiano gallerio, ed egli le piuvicò a suo propio nome. brevio, 26
i loro beni piuvicati, sicché vennono a sottile mensa e poveri cibi. l
3. figur. rendere palese. a. pucci, cent., 90-25:
dal lor lato ordinare / ciò ch'avieno a portar di cotal pondo. seneca volgar
avarizia. -fornire palesemente. a. pucci, i1-7: ne'ventisette dio
testi pratesi, 358: item demo a ser torello e a ser bonacorso,
358: item demo a ser torello e a ser bonacorso, per piuvicatura di tre
soldi x. ibidem, 413: demo a. sser ciuto pericetti per piuvicatura uno
mura e capana e risedio e vignia posta a borsechio: i strada piuica, ii
arte della lana di siena, 338: a ciò che le scripture e le carte
testi pratesi, 265: item diedi a ser tedaldo, che. cci diede
. testi sangimignanesi, 147: sen ^ a camporena e le dette terre non fare
. seriman, i-no: bisogna soddisfare a tutti, ma la noia è talmente
/ sull'alba il queto lario e a quel susurro / canta il nocchiero, allegransi
il santo natale, caro ai bambini a suon di piva. pascoli, 1513
. carducci, ii-3-293: si affretterà a concedermi la zampogna, la piva,
mocetto. -piva sordina: piccola cornamusa a più canne in uso un tempo a
a più canne in uso un tempo a napoli. luna [s. v
si funo; / zascun se mise a dormire isproveduto; / lo gioveneto ladro
. 253: prima andasea sempre mé / a tute le feste de pavana; /
bagi e in pive, / mandandole a gualive, / a'no ghe spendesse tri
4. disus. negli strumenti a fiato, ancia. lessona, 1150
si pone nel foro di uno strumento a fiato per produrre il suono.
perdono di quel che simplicimente abbiamo fatto a buon fine. -così v'è perdonato
: questo il patto non è, toma a parlare / niccolino, o almen prima
. siri, iv-1-645: non parve già a tutte tre le deputazioni opportuno né il
né il pregare né l'esortare il cardinale a tale viaggio per non si addossare un
beatrice) bisogna che glisomiro sia stato a fare la serenata all'uscio di qualche
mi cognosca om del mondo; / a dir che canti o che soni la piva
. frugoni, i-6-290: musa, a pigliar la piva oggi mi desta / un
/ un ciucco che vuol far tutto a suo posta. casti, ii-2-1: gonfiami
, con insistenza; declamare o prepararsi a declamare ampollosamente. p. nelli,
. nelli, ii-21 (84): a me, ch'avea le pive più gonfiate
iii-24-401: non per questo vorrò imparare a gonfiar la piva dai predicatori legittimisti.
, appena usciti dalla paglia, cominciano a sonare la piva di bacco.
agli occulti piacer vostri infeste? / a le pivelle vostre sì tradite, / o
cazzaniga e cordiali saluti al proposto e a federigo, se è sempre disposto a
a federigo, se è sempre disposto a lasciarsi trattar da me senza cerimonie,
di predica perché non si metta adesso a fare il mondano e il 'pivello',
il mondano e il 'pivello', specialmente a roma dove l'aristocrazia elegante è per
aggett. tombari, 4-69: simile a un avvocato pivello non aveva altri argomenti
[5-x-1982t, 25: al momento, a quota tre, i cannonieri sono antognoni
pivétta1, sf. piccola cornamusa a molte canne usata nei secoli xvi e
nei secoli xvi e xvii. a. f. doni, 6-98: io
.. / sforzò l'aventuroso vecchio a farli / una pivetta di scorza di
. ant. piccolo contenitore di profumi a forma di tubetto. sannazaro,
ricordo, / che 'l suo voler ingordo a tal lo aduce, / che senza
la sua luce altro non cura; / a ciò che, per ventura se 'l
diceva, al quale onoravano più che a tutti gli altri con profumi molto buoni
magalotti, 2-119: mustio in grana a carrettate, / di bezoar lastri per once
lastri per once, / nero balsamo a bigonce, / ambra grigia a tonnellate:
nero balsamo a bigonce, / ambra grigia a tonnellate: / quel che staccia al
migliorini, 8-221: altri vocaboli si riconnettono a tradizioni religiose e caritatevoli, vive nella
, puvialé), sm. paramento liturgico a foggia di ampio e sontuoso mantello semicircolare
provvisto di cappuccio), lungo fino a terra, i cui lembi verticali sono
seta, campo rosso per tutto ridutto a mandorle e rose di seta azzurra e bianca
tutto d'oro, campo rosso, mezzo a rose, col cappuccio di velluto cremisi
gli fece pigliare l'ostia e trarre a fine la messa, e col misero prete
in braccio, con gran silenzio ordenati, a la ditta casa del maestro arrivarono.
altri doi cardinali... si feceno a rincontro di lo imperator et lo menomo
imperator et lo menomo in una capela a lì contigua, e fu vestito da
velluto negro con fassa di raso bianco. a. cattaneo, i-50: volete voi
andassero con mitra e piviali d'oro a far pubblica ufficiatura sopra altari ricchi e
per dire il vero, abbondantemente suppliscono a ciò i sacerdoti colle loro ereditarie impolitiche
movevano. lucini, 4-282: un piviale a doppio uso, come ordina la liturgia
di onorevole uffizio, se ne andò a lei. fortis, xxiii-481: in
specie di mantello,... tagliato a piviale. cagna, 3-48: oh
, iv-4-136: la verità non guadagnerà nulla a lasciarsi mettere il piviale. =
è della grandezza d'un fagiano ed a quello cede poco in bontà, anzi
acquitrini. qua e là si levavano a volo ibis bianchi e pivieri.
mediev. piverius (nel 1316, a parma) e il fr. pluvier (
in città, così fece in contado a tutti i pivieri il suo. testi
261: piero... vendeo a puccinello di iohanni del comune di deccio del
cresci, nel populo di santo martino a vaicava. f. vettori, 1-3x1:
1-50: fu ordinato che ogni piviere intorno a 12 miglia eleggesse due becchini con provvisione
attaccato al barroccino di corda che serviva a strascicare il priore in giro per le
. mediev. pleberius (nel 1334, a orvieto). pivieréssa, sf
. burchiello, lxxxviii-ii-451: a macca de'lorben convien che goda /
queste e di quelli, che già cominciavano a ragionare con le cosce, con le
. orientabile in ogni direzione girando intorno a un asse verticale (come le rotelle
pizzare e deriv. piza tur a, v. pizzatura. pizegare
, in una caverna dei monti intorno a delfi, pronunciava oracoli invasata dal nume
che rendeva oracoli. monelli, 2-231: a delfi la pitia, una villana matura
matura e rozza, issata sull'alto tripode a cui salivano i magici vapori dalla spaccatura
eppoi affideranno la propria mediazione mistica a qualche pizia da sottoscala o a un
mistica a qualche pizia da sottoscala o a un ex-dentista. montale, 9-109: io
pitico. -apollo pizio: venerato a pito. -giochi pizi: in onore
i legati che il dono avevano portato a delfo rapportavano che sacrificanti essi ad apolline
porte aperte, non poterono vietare che a squadra a squadra non ci entrasse anco
, non poterono vietare che a squadra a squadra non ci entrasse anco ogni altra
pria ch'io gli oracoli futuri / prenda a svelar, molto più santi e certi
nei pittii, e che si disponevano così a combattere i tiranni. gianelli, ii-78
paternoster, xcv-3: 'debitoribus nostris', a nu'tuli / dona la grazia toa,
nu'tuli / dona la grazia toa, a grandi et a pizulli. fatti di
dona la grazia toa, a grandi et a pizulli. fatti di
spagna, 762: rolando monta a cavallo e passa una pizolla costa d'
più, pane più grosso, cioè fatto a pizze o schiacciate. pacichelli, 1-82
, ii-1-32: la sera s'andava talora a mangiare la pizza in certe stanze al
5-318: delle donne... corrono a portare le 'pizze'ai forni. pascoli
pascoli, 435: non è bello sostituire a piada... quella cara pizza
sapessero che i nostri contadini la mangiano a desinare e a cena. serao,
nostri contadini la mangiano a desinare e a cena. serao, i-106: sulla soglia
« io posso mangiare quando tomo, a qualsiasi ora ». « andiamo in
ricaduta nel cuocersi e ridotta più propriamente a una pizza, segno del non essersi ancora
delle capre di dafni, metteva assai tempo a quagliar latte, a far pizze e
metteva assai tempo a quagliar latte, a far pizze e simili altre bisogne. testi
, 1-1-109: adì 12 de aprile a uno fuorestiero nella piazza della madonna dell'
povero commissario, se non facevano presto a strapparcelo dalle mani, ne facevamo una
è buono ad assaporar il cibo, ma a lasciarsi anco mangiar col pane.
; pizzas de pane, nel 1201 a sulmona; piza panis, nel 1531 a
a sulmona; piza panis, nel 1531 a pesaro), di etimo incerto:
. panfilio appresso il fuoco e avendo a saturità empiuto il ventre, vennegli una sì
garzoni, 7-523: i cancri toccano a loro [ai chirurghi],..
tute carne, tute rizza, / che a chi se sia le fa vegnir la
: la mia bocca ha goduto una porchetta a rosto con pepe e cannella attorniata col
o reale. tanara, 346: a bologna chiamasi [la beccaccia] pizzacchera
. = voce romagnola, affine a pizzarda. pizzaccherétto, sm.
suddetto, ma la metà più picciolo, a roma lo chiamano pizzarda, noi pizzaccheretto
landa / pigro il pizzaccherin si rizza a volo. idem, iii-3-392: '
il 'beccaccino reale'. bacchelli, 1-ii-120: a voi dà fastidio che asciughino la vallazza
: vi dispiace di non poter più andare a caccia, in vailazza!
o reale. tartara, 346: a bologna chiamasi [la beccaccia] pizzacchera
caro, 12-ii-227: voi m'avete messa a le spalle la signora lucia, che
che faccia quelli offici che le pare a proposito sopra di ciò e per fermar
i lor corpi avvolti / si posero a gridar: le gioie nostre / ci rubaron
olina, 52: vien quest'uccello detto a roma pizzarda dal pizzo che tanto vale
, ma la metà più picciolo: a roma lo chiamano pizzarda, noi pizzaccheretto
figur. nell'uso romanesco, la feluca a due punte delle guardie municipali (v
pizzardone leva la mano e aggruppa dietro a sé un armento di veicoli per tagliarci il
savonarola, 1-178: tu entendi il garzuone a lamentale di dolore dii dorso e che
, e l'oche più del solito attendendo a pascolarsi con ingordigia et i ragnateli non
tanto e per salvarsi piglierano ogni partito a loro possibile, e più tosto veruno
loro possibile, e più tosto veruno a pizarse al filo de la spada che morire
urtare il molo o un'altra imbarcazione a causa di un'errata manovra (una nave
voce di origine onomat., da avvicinare a pizzo 'punta'o, anche,
pizzo 'punta'o, anche, a pinzare1. pizzarìa, v.
lungo assai. si mette col grosso a terra e gli si dà fuoco dalla punta
si dà fuoco dalla punta e brucia a poco a poco mandando faville...
fuoco dalla punta e brucia a poco a poco mandando faville... come un
apprezzatissimo come le pizzellute di roma et a napoli l'uva gloria o mela,
] venduto tutto e se ne andava a mangiare egli stesso, giù nel quartiere di
una pizzaria alla salita santa teresa, a sinistra di chi va a capodimonte. ojetti
santa teresa, a sinistra di chi va a capodimonte. ojetti, ii-117: guardascione
. pizzétto, sm. barba tagliata a punta e limitata al mento.
tutti: il signore col pizzetto riprese a leggere. papini, i-1207: l'uomo
un ber branco de regazze gnude, a la visita medica, e un dottore cor
dottore cor pizzetto nero che le stava a guarda una per una. de pisis,
profilo forte, gli occhi nerissimi ma dolci a lato del naso ricurvo, il pizzetto
, che ne uscirono, e mostrandole a redento riprese: -vedi, non mi
villani, 11-53: s'apprese il fuoco a casa de'toschi in mercato vecchio in
di certi pizzicagnoli ch'abitavano in quelle. a. pucci, cent., 91-77
, 51: non è molto tempo che a firenze fu incolpato uno povero uomo pizzicagnolo
buone. macinghi strozzi, 1-388: a di'23 pagomo in mie'nome a bartolo
: a di'23 pagomo in mie'nome a bartolo di michele pizzicagnó fiorini 5.
/ con altri scartafacci per oprarlo / a vender grasso e cascio al modo usato
beccaio i suoi trattagli. g. a. papini, 58: pizzicagnolo: da
, trovansi vendibili diversissime cose, come a dirsi salumi d'ogni sorta, pesce
spesso la sua bellezza non gli serve a nulla, e nato pizzicagnolo o garzone
mercato, al forno, al fiume, a la stufa, a la fiera..
, al fiume, a la stufa, a la fiera... sempre sempre
fiera... sempre sempre toccava a favellare a lei, e una salamona,
.. sempre sempre toccava a favellare a lei, e una salamona, una
a'cartolai sol, ma a'pizzicagnoli. a. f. doni, 6-16
galante uomo che gettò via cento scudi a fare stampare un'opera della quale era
e gli avvenimenti della nostra famiglia, a ogni altro saranno un imbarazzo inutile e
imbarazzo inutile e materia da pizzicagnoli, dove a noi sarebbono importantissime. l. pascoli
condannati all'untume del pizzicagnolo versi, a cui né sceltezza di frasi mancava né
predette cose fatte notificare ne'vostri comuni a tutti i mugnai, vinattieri, osti
e generalmente ad ogni persona che vendesse a peso o a misura, alla pena
ad ogni persona che vendesse a peso o a misura, alla pena che nelli statuti
don lazarino de galestrino, morì a dì decto. mauro, xxvi-1-302: tal
pizzicaiuolo o 'l matriciano rigattone coll'esponer a prezzo rigoroso la mercatantia, compra a buon
a prezzo rigoroso la mercatantia, compra a buon mercato. gigli, 4-202:
mercato. gigli, 4-202: meglio parlano a firenze i pizzicaiuoli che in altre città
, co la parannanza tutta intorcinata intorno a la vita, ciaveva li carzoni sportivi pierò
tesauro, 2-209: tu ti stilli a schiccherar poemi da vendersi poscia a'pizzicaiuoli
nelle forme pidgarolus (nel 1359, a forlì), pizzigarolus (nel 1425,
), pizzigarolus (nel 1425, a roma), pizzicarolus (nel 1573)
1573), pizicaiolus (nel 1334, a orvieto), pizegolus (nel 1319
orvieto), pizegolus (nel 1319, a verona), pidgolus (nel 1506,
), pidgolus (nel 1506, a bassano), pizzicarellus (nel 1296,
bassano), pizzicarellus (nel 1296, a perugia) e nel deriv. pizigoleria
deriv. pizigoleria (nel 1295, a bassano), deriv. da pizzicare,
col consiglio deìl'arcourt un importante rinforzo a chivasso circondato, non che minacciato dalle
, 662: 'pizzicapalle': specie di tanaglia a due emisferi che si usa per maneggiare
di tenaglia, le cui bocche sono a guisa di due mezze palle vuote, usato
in sulla siepe / oltre al renaio a difinir melloni. varchi, v-58: questi
foramelli e tignosuzzi, che vogliono contrapporsi a ognuno, si chiamano 'ser saccenti'.
la città col solo fine di palparle a forza, di pizzicarle, d'oltraggiarle e
storielle scabrosette agli adulti dietro la mano a ventaglio, torniscono madrigali alle signore.
annegati? landolfi, 2-184: presero a interrogarle a stuzzicarle a punzecchiarle (e
landolfi, 2-184: presero a interrogarle a stuzzicarle a punzecchiarle (e fors'anco
2-184: presero a interrogarle a stuzzicarle a punzecchiarle (e fors'anco a pizzicarle
stuzzicarle a punzecchiarle (e fors'anco a pizzicarle). -con uso reciproco
, nel battere divina, / non perdoni a l'autor di tal rovina.
. trinci, 1-96: cominciando poi a crescere [i gelsini], si
... si limitò per tutta risposta a pizzicare la torta colle dita e a
a pizzicare la torta colle dita e a portarne via un pezzetto di marzapane.
tanto che lui la seguiva nel percorso a zig zag fra le signore in semicatalessi sui
-comprimere con uno strumento. a. neri, 1-84: si lavori [
questi di diverse sorti, come bicchieri a più foggie, tazze, saliere, vasi
. o cangiar moneta falsa, picigando quatrino a quatrino? f. f. frugoni
tresette, in fondo, solo che a due come l'amore; e solo che
di pena dagli antichi autori, dicenti a lui sempre essere pizzicato dagli avoltori il
d'achille e d'antilogo fossero dati a pizzicare a'corbi ed a mangiare a'
fossero dati a pizzicare a'corbi ed a mangiare a'cani. s. bernardino da
: dare fastidio, solleticare. a. f. doni, 4-31: la
la qual ci vola d'intorno, venga a pizzicarci il viso, perocché, quantunque
, non ne sembra mal grande. a. boito, iv-145: nello stesso
... le aveva pizzicato il piede a venezia durante il viaggio di nozze.
/ o 'l selvatico porco entr'a la selva, / che si confida nei
gli pendeva ad armacollo; -ma va'a modino perché io dovrò correre molte miglia
sull'altro portavo piegato un grande scialle a quadretti bianchi e neri, destinato a
scialle a quadretti bianchi e neri, destinato a ripararmi dal fresco, quando pizzicasse un
altro più degno. / spargesti polve a pizzicar le nari, / or versa inchiostri
pizzicar le nari, / or versa inchiostri a dilettar l'ingegno. g. gozzi
sangue cattivo gli pizzicava la pelle e a furia di grattarsi s'era riempito di
un barile di vino può importare da sei a sette scudi. soldati, 6-205:
di nascosto; coglierlo di sorpresa e a suo malgrado. verga, 5-141:
castello. sbarbaro, 1-191: da nonno a nipotino! da vedere, questo minorenne
, arrestare. palazzeschi, i-450: a domani, attento a non farti pizzicare.
palazzeschi, i-450: a domani, attento a non farti pizzicare. betti, i-833
con assalti rapidi e scaramucce che mirano a infastidirlo danneggiandolo. giorno, i-162
bentivoglio, 4-698: giunsero prima gli archibugieri a pizzicare il nemico. gualdo priorato,
: ritornò di nuovo la cavalleria imperiale a pizzicar l'ala sinistra dell'inimico.
pochi soldati della vanguardia dell'altro cominciano a tirare a retroguardia dell'esercito nemico.
della vanguardia dell'altro cominciano a tirare a retroguardia dell'esercito nemico. -con
, li-1-390: nel presente stato ognuno attende a pizzicarsi da lontano per non provare d'
et in questo mezo mandai li stradioti a pizicar atomo gradisca per far uscir li
dilezion scusato m'abbia, / guardando a la sincera fede mia. firenzuola, 649
controrepliche che, scacciate come mosche, tornano a pizzicarmi il cervello e non mi lasciano
. vedetelo, che fa il cicisbeo a quella novità d'oltremonti. de sanctis,
scabbia così attaccaticcia che, quando pizzica a pena col suo prurito, si diffonde in
fastidioso. quando un insetto tale seguita a pizzicarvi si schiaccia, e tutti lesti.
pietro! - esclamò il garzone. - a me però - disse 11 sergente fistola
, sergente, che quando la toccherà a voi, per compenso, nessuno dirà che
'bisticciarsi'ricordandosi che si può dir più a proposito in molti casi: pigliarsi a
a proposito in molti casi: pigliarsi a picca, piccheggiarsi, gattigliarsi, pizzicarsi,
piccheggiarsi, gattigliarsi, pizzicarsi, stare a ribecco. -con riferimento alla tentazione
11. mus. sonare uno strumento a pizzico facendo vibrare le corde con i
veemenza. pascoli, 628: lungamente, a prova / col sacro fonte, pizzicai
spalle al nostro ieri, verso un domani a cui domattina volgeremo ancora le spalle!
, 7-47: mi misi... a pizzicare 'tarantella tarantella'e dopo un poco
ingioiellata / dove insetti invisibili / vengono a pizzicare un accompagnamento su elitre / a
a pizzicare un accompagnamento su elitre / a me. -comporre versi; trattare
onufrio, 14: luciano non potè a meno di sorridere. un convegno d'amore
sorridere. un convegno d'amore davanti a una mangiatoria di cavalli, con relativi olezzi
che ciascuno sia obbligato in 'forma camerae'a grattarsi quando gli pizzica. firenzuola,
aveva..., la cominciò a cercare di sdruscire le camicia e tanto
lasciata stanotte dormire: / ed oltre a ciò mi sentìa pizzicare. soderini,
ti debbe pizzicare. -figur. stare a cuore.
in questa terra... anche a padoa e a vizenza pizegò alquanto; ma
... anche a padoa e a vizenza pizegò alquanto; ma non fu
atteggiamenti e prerogative; poter essere ascritto a buon diritto a una categoria di persone
; poter essere ascritto a buon diritto a una categoria di persone; averne paria
, v-1-428: colui che la sera va a la bottega per tórre i danari de
roffiano che, prima che se ne vada a letto, vota la borsa de la
12-ii-250: io verrò (se posso) a caparrarvi per un'altra gita; e
leggeva le tragedie del niccolini, sapeva a memoria le poesie di berchet e si
, artistico, letterario, dalla consulta a palazzo braschi. baldini, 9-20:
. caro, 12-iii-275: ho cominciato a pizzicare ancor io di podagra.
nelle cose mal fatte, e zara a chi tocca e chi l'ha per mal
se la pigli per un gherone, ch'a voi non piacque mai, per quel
per quel che si vede, il far a cap'a niscondere. 17.
che si vede, il far a cap'a niscondere. 17. essere arguto
: nella mente venutoli che monna lionarda a quelle nozze s'aveva a ritrovare, la
monna lionarda a quelle nozze s'aveva a ritrovare, la quale era una donna
né ponto schifa delle saporesche vivande, a lei se n'andò ratto, a
, a lei se n'andò ratto, a cui umilemente si raccomandò; e scopertole
, peraltro, che dà qualche incertezza a un tenore come lui, capace di pizzicare
o per una definizione determinata; accostarsi a un termine di paragone, essere alquanto
; risentire di un ambiente; rifarsi a un determinato àmbito ideologico o sociologico o
aretino, 20-153: qui ti bisogna risponder a tempo; e con boce soave sforzati
d'adorazione. rosa, 1-73: qui a roma abbiamo un'invernata così rigida che
. manzoni, v-1-15: non vorrei che a voi paresse che il mio franco dire
, 3-145: quel ficcarti quassù, incocciato a non metter più piede in firenze,
il diavolo che pizzica: essere soggetto a voglie capricciose, in partic. erotiche.
la gonnella. -pizzicare il cervello a qualcuno: venire una voglia strana,
il palato, la bocca, la lingua a qualcuno: non riuscire a trattenersi dal
la lingua a qualcuno: non riuscire a trattenersi dal parlare, dall'esprimere un
ti fo cascare ei denti in terra a ciocca. sergardi, 1-381: la puzza
-pizzicare le gambe: spingere irresistibilmente a ballare. verga, i-14: il
verga, i-14: il pecoraio si mise a suonare certa arietta montanina che pizzicava le
le gambe, e le ragazze incominciarono a saltare sull'ammattonato sconnesso della vasta cucina
cucina affumicata. -pizzicare le mani a qualcuno; sentirsi pizzicare le mani:
mi ci sento pizzicare le mani solo a figurarmi la scena... avrei voluto
scena... avrei voluto trovarmici a dame anch'io per farmi bello agli occhi
turbarsi in un modo che fa quasi pena a un amico per cose che al più
e via! -pizzicare le orecchie a qualcuno: sgridarlo benevolmente. breme
-sentirsi pizzicare le gambe: non riuscire a stare fermo. verga, 3-114
le gambe dalla voglia di buttarsi avanti a testa bassa. -sentirsi pizzicare le
opera fosse d'altri, io la cominciarci a criticare fra un quarto d'ora.
pizzicatila, sf. ant. giocare a pizzicatila: masturbarsi.
non ho della mia quaglia, quando giuoco a pizzicarella. = deriv. da pizzicare
: 'pizzicata': quasi cosa che si piglia a spizzico. abba, 22: vecchio
, soggiunse il pievano porgendo la tabacchiera a marta, che fregò le dita nella veste
scese ch'ebbe piero le scale, andossene a milione il quale favellava col suo fante
/ ch'io aveva nello scannello. a. f. doni, 3-98: finisce
primamente s'ingrassano con il dar loro a beccare in cambio di panico e miglio della
pizzicata e 'l marzapane, / che, a paragon di te, la malvagia /
fanfani, i-13: 'anacìni': così chiamansi a firenze que'confetti piccolissimi che hanno per
hanno per anima un anacio e che a pistoia si chiamano pizzicata. -per
rudimento della tecnica esecutiva di uno strumento a pizzico. g. b. doni
. doni, iii-9-253: quinzio solini fu a me maestro del sonare sul basso e
12-46: io dalle risa v'ebbi a scoppiar quasi / vedendo un di costoro,
ed ei dalle palmate pizzicato, / fuggiva a torchio spento scoreggiando. -frustato,
i colli. sbarbaro, 5-119: pizzicata a sangue, la cavalcatura si scrolla,
vestito come me, non vedrei differenza a crederlo magari italiano. -inframmezzato,
banti. 10-275: il fraticello faticava a starle accanto, il suo fiato era
volta, lasciando soli i guastatori lavorassero a posto loro. 4. figur
corde. carena, 1-18: 'strumenti a corde pizzicate', cioè fatte vibrare direttamente
su su che davano un ronzio, a tratti, come di non veduta ghitarra
in quel violento pizzicato, quando piangeva a lacrimoni, guardando morire la patti.
primo dei tremoli e dei pizzicati, a me fanno l'effetto della beata ammirazione di
particolare tipo di suono prodotto dagli strumenti a pizzico. algarotti, 1-iii-275: perché
-l'atto del sonare uno strumento a pizzico. de roberto, 3-147:
vostro pizzicato. -brano musicale destinato a uno strumento a pizzico. d'
. -brano musicale destinato a uno strumento a pizzico. d'annunzio, vl-1143
molte di queste pizzicature avanti l'arrivo loro a londre, non erano per potervi durare
virtual forza degli abitanti o de'passagieri a dover andar a detti molini o forni
degli abitanti o de'passagieri a dover andar a detti molini o forni o macelli o
avrà de la tua bella stamperia / a rivestir le alici e la tonnina.
la tonnina. / giuro che andando a caso in pescaria / vidi un pizzicagnol
. l. pascoli, iv-1-189: a terra a terra l'iniquo tribunale: fuoco
. pascoli, iv-1-189: a terra a terra l'iniquo tribunale: fuoco e
cfr. la locuz. vendere a spizzico). pizzicheruòlo, v
rustici caci vigorosi e pizzichevoli, invitanti a bere. 2. che provoca
bocchelli, 1-i-438: non s'era opposto a che da ragazzo giuseppe imparasse a leggere
opposto a che da ragazzo giuseppe imparasse a leggere e scrivere e le quattro operazioni
tressette giocata in due (si pescano a turno le carte dal mazzo mostrandole all'
ch'io ero tanto chiassona e andavo a dare li pizzichi alla lena, alla lalla
un pizzico! / -to', non bada a nessuno. c. e. gadda
pe un pizzico ar mandolino d'una serva a piazza vittorio, c'era un brodo
formicolio. baretti, 6-247: andando a vedere i fuochi artificiali, mi venne
tecnica (uno strumento). a. boito, iv-146: lo strumento a
a. boito, iv-146: lo strumento a pizzico strillava sotto le dita del piccolo
romani non conoscessero se non gli strumenti a pizzico e a plettro, ma era
se non gli strumenti a pizzico e a plettro, ma era un errore.
: per fin l'acqua si compartiva a molto scarsa misura, e un pizzico di
un gran presente. redi, 16-i-m: a quante [baccanti] aveano gusto di
farina, miglio ed altre simili cose, a guisa degli uccelli che prendono il cibo
grumoli / e i raperonzoli, / gustando a gola aperta e sbardellata / questo intingolo
amante. verga, 7-820: lui stava a vedere, sopra pensieri, piluccando di
da una scatola di legno, si accingeva a continuare il racconto. de roberto,
e si adattò uno sparato di camicia a crocicchi e a rilievi candidi e trasparenti,
uno sparato di camicia a crocicchi e a rilievi candidi e trasparenti, come pizzichi
pizzico per ciascuno, che non fa male a nessuno! borgese, 1-310: c'
di scudi, cogliere alla sprovvista « conciare a quel biondo dio. chiesa, 5-5
-gruppetto. palazzeschi, 1-133: a pochi passi un pizzico di case sormontate
nome di romagnosi, io m'indussi a pigliare un lieve pizzico delle più leggiere
ciarliera che non avrebbe ceduto lo staio a tre comari pettegole di camaldoli. faldella
. faldella, iii-76: mi dirizzai fieramente a lei per trovarle un pizzico di avvenenza
ai suoi comandi, si affrettò marco cybo a dichiarare, con un leggero pizzico di
. tecchi, 13-31: renzo si prestava a questo vagheggiamento, con quel pizzico di
si suole / usare, e la 'diritta'a nessun duole: / chi ha le
yennis impegnò collo zio decoroso una partita a 'scopa'e a 'pizzico', e norma
zio decoroso una partita a 'scopa'e a 'pizzico', e norma sparve nella cucina.
un tresette, in fondo, solo che a due come l'amore; e solo
mi s'è fatta intorno, l'impotenza a raccoglier mezzi continua favolosa; e devi
che trovi ancora qualche cosa, ma a pizzichi e successivamente, tanto da alimentare
l'ultimo solco. l'una prendeva a pizzichi il grano da un paniere foderato
, iii-177: il duca di pistoia parla a pizzichi, come tutta casa savoia:
non si sapeva, molte cose soleano a pizzico, per così dire, e alla
. -con valore aggett.: a punta. ojetti, i-538: sul
d'un'anemica e un dispettoso nasino a pizzico. -diventare, ridursi in
, ridursi in pizzico: sentirsi ridotto a nulla (in frasi iperb.).
s'aspettava tutto l'opposto, poiché a roma era stato lodato, diventò un pizzico
, 20-110: -per duo ducati feci intendere a uno come il suo nimico veniva due
nimico veniva due ore inanzi dì solo solo a corcarsi meco: che appostato da lui
: che appostato da lui, fu tagliato a pezzi. - un pizzico di vespa
rientrare in un pizzico': lo dicono a siena quando, con minacce o con parole
scrimolo lì lì per cadere; lì vicino a dove finisce il sostegno. fanfani,
. romoli, 196: si metteranno a cuocere a fuoco lento con sugo di naranci
, 196: si metteranno a cuocere a fuoco lento con sugo di naranci, otto
di là dentro la tabacchiera si mise a tentarlo: -su, un pizzichétto, su
che te l'ha regalata e che sta a guardarti.. un pizzichétto.
mie gentil donne, se vi mettete a far le pazzie con questi vecchi bavosi
e tingendole il griffo e facendola stridere a suono di
pizziconi, sforzandola di avantaggio a starsene su la prora così ignuda per
su la prora così ignuda per fino a giorno. = deverb. da pizzicare
modo. disposta la conversazione in giro a sedere, il maestro nel mezzo passeggiando
vada in giro ad uno per volta a dire 'pizzico e non ridere', facendogli
tocchi nel viso ove vuole: e a quello che vorrà, il giocatore col dito
tinta, lo pizzicherà con quella, ordinando a tutti il silenzio e non ridere sotto
non vidi già mai menare stregghia / a ragazzo aspettato dal segnorso, / né a
a ragazzo aspettato dal segnorso, / né a colui che mal volontier vegghia, /
. lorenzo de'medici, ii-320: a far dell'olio la pregna è nimica
o calzino per poter di poi grattarsi a suo modo. garzoni, 7-523: i
. garzoni, 7-523: i cancri toccano a loro [i chirurghi], il
nel vivo le unghie, e sùbito a casa a spogliarsi, lavarsi e cercar
vivo le unghie, e sùbito a casa a spogliarsi, lavarsi e cercar refrigerio,
lavarsi e cercar refrigerio, e non riescire a togliersi il pizzicore da dosso: la
, 1-97: iuova [un unguento] a la infermità del pizicóre; a questo
] a la infermità del pizicóre; a questo medesimo iuova la stopa bagniata in
sentono il pizzicore e per questo si fregano a sassi, assalisce. soderini, iv-28
, iv-28: il che avendo scorto proverrai a tosarle [le pecore] e ti
ficcati nel suolo, che dovei mettermi a scalciare come un puledro per ritirarli
mi veniva dopo desinare, l'ho creduto a principio effetto d'indigestione, ma ora
. ungaretti, xi-181: quando mi decido a partire anch'io, gli altri sono
io, gli altri sono lontani. giro a sinistra e mi metto a correre sul
lontani. giro a sinistra e mi metto a correre sul lapillo in salita: è
causticità beffarda. serra, ii-546: a proposito della « voce » e delle polemiche
gozzi, 4-229: padre abate, a dirvi il vero, / nello stomaco sento
., io., già comincio a sentire qua dentro un certo stiramento.
che nasce del pizzicore della libidine. a. pucci, ii-29: come si trovàro
pizzicore della sola carne nascono, ma a ciò che si compiano hanno bisogno d'
per cavarsi il pizzicore: / e'bisogna a tutte l'ore / contar lor quelle
amore. lalli, 6-1 io: a tutte l'ore / senton là dentro il
non isterie guari che il ritornò caramente a domandare. caimo, 32: non si
32: non si avrebbono lasciati movere a quelli stimoli che mettevano loro continuamente maggior
di far versi, se vuole esser abile a servire la repubblica. testi, 3-546
365: non era settimana che non andasse a visitare l'arsenale, e diceva che
respiro / al generoso pizzicor di gloria. a. casotti, i-i-iio: per fare
crazie o giuli o quarti, / a misura ciascun del pizzicore. mazza, iv-97
lasciamo star questo. che cosa lo spinge a volere? -un pizzicore interno. rovani
il pizzicore della lingua vi si spinge a sparlargli contra, vi prego...
angoscia, di lieve malessere psicologico. a. f. doni, 6-237: tamen
, facilmente allora s'abbandona, cedendo a questi malnati fantasmi, de'quali pur
rettori, 65: (oretta, buttando a caso una catinella d'acqua, immolla
paolo, quando, com'egli scrive a timoteo, la sana dottrina della scrittura
dicano loro cose che desiderano d'udire a diletto, non ad utilità. guarini,
essendo quasi votata, le cominciarono tuttaddue a sentirsi un certo pizzicore nelle braccia e
e carezze. deledda, v-796: a un certo punto, però, irritata dal
sentendosi la ventraia piena dette un'occhiata a dritta e una a manca, non
piena dette un'occhiata a dritta e una a manca, non scorgendo veruno allentò la
, come se... fossero loro a mettergli quel pizzicorino nel cervello. soldati
cervello. soldati, 6-32: siamo a tavola, sgranocchiamo pane. i discorsi mi
parlare. sbarbaro, 1-176: soltanto a una donna gli occhi si conservano vispi
4. locuz. fare il pizzicorino a qualcuno: adularlo. cantù, 3-139
tr. { pizzicòtto). dare pizzicotti a una persona. fanfani,
, erano corsi pizzicottandosi e saltavano intorno a noi, distratti e sorridenti.
dai pizzicotti professorali. questo era bastato a farmi credere che mi fosse dato fuori
farmi credere che mi fosse dato fuori a un tratto il bernoccolo della matematica,
ha fatti i ditali / d'intorno a innumerabili mortali. d. bartoli,
sen ridendo la cacciava [la mano] a questa, / a quella dava dietro
la mano] a questa, / a quella dava dietro un pizzicotto, / ad
all'amore, non tralasciano d'usare a modo di carezze i pizzicotti, gli
e che strapperebbero i pizzicotti dalle dita a un santo. stuparich, 5-157:
di nolo con più fatica: vetturale a terra; fanfara di schiocchi o pizzicotti di
fanfara di schiocchi o pizzicotti di sverzino a ogni fermata. 2. figur.
gran pizzicotto e mi suggerì d'andar a vedere da vicino un monarca.
c. i. frugoni, i-14-8: a ragion ride il dottore / di quel
/ da cui stretto il vostro core / a svenir quasi è ridotto. -critica
un pezzo in qua mi si mettono attorno a farmi carezze e fra due moine mi
toi questo pizzicotto e dipoi dàllo / a quel che mi prestò cotesta vesta, /
doman poi ti sarà resa questa. a. f. doni, 3-89: una
somma di pecunia bianca e gialla, così a rifuso, venne un ladro e dette
f f. locuz. a pizzicotto: con piccoli strappi. ozzi
busta... era stata strappata, a pizzicotti, intorno. - con
. - con valore aggett.: a stringinaso (gli occhiali). pratolini
mezzo strozzato dal solino, gli occhiali a pizzicotto sul naso. 6.
) e, forse, con accostamento a pizzicare. pizzitano, agg.
, agg. che è nato o vive a pizzo, cittadina della calabria.
in capo capielli bianchi collo pizzo luongo a muodo dello cuollo de cicogna. nievo
: poi finse d'interessarsi al paese e a quella barca chiamata 'andreana'..
barca famosa di cui sua madre, a socchiudere gli occhi, vedeva da casa brillar
trine, di pizzi e di merletti dentro a due scatole che aveva sul banco.
d annunzio, 8-124: la camicia a spirale è anche di batista, con
. gozzano, 1-44: si sedette stanco a contemplare il gioco degli ultimi raggi nel
delle felci. -motivo ornamentale architettonico a cui intarsi e trafori conferiscono leggerezza.
3. foggia di barba tagliata a punta e limitata al mento.
forse più stravagante, mi restava anche a fare in questa materia, quando fossimo
apparato chimico. imbriani, 6-196: a chi talvolta intercedeva pe'furfanti, solea
accarezzava volentieri, pareva tirarlo in giù a pescare i pensieri profondi e scuri nel
cicognani, v-1-263: la sola zia maritata a firenze era la zia albina. aveva
barba). pascarella, 1-67: a me par di vederlo cotesto sventurato inventore
sulle sue spalle quadrate con una barbettina a pizzo sul mento. -punta della
lello, che già sparava la macchina a cento per la portuense. « andove
« andove? » chiese ugo. « a un pizzo bono, uno che se
, uno che se pò fà, a la cristoforo colombo, a l'appia,
pò fà, a la cristoforo colombo, a l'appia, a l'ardeatina,
la cristoforo colombo, a l'appia, a l'ardeatina, dove volemo annà?
erano tutti, si misero un po'a ripicca discutendo su quale pizzo, poi
: per fare il carbone si pongono ritti a pizzo tre grossi pali di leccio o
poi attorno gli s'awolge la legna a mo'd'una grillanda; e si ricopre
: se ne andò in pizzo al trampolino a guardare l'acqua. cassieri, 1-78
di lavanda, e una scatola sbertucciata a un solo angolo, per preservare le
e. pizzo, / onne rizo a suo paglizo se nasconde. g. g
, dopo averle scolate, si condiscono a strati con abbondante formaggio e burro fuso
... e se diventerò pizzuga attenderò a comporre un coccio degno di essere ridotto
2. figur. persona inetta, buona a nulla. tommaseo [s. v
:... segnatamente per ispregio a persona tarda e inetta. p. petrocchi
s. v.]: 'pizzuga': a persona lenta, bon a nulla.
'pizzuga': a persona lenta, bon a nulla. x. acer.
'pizzuolo': la punta estrema del bastimento a prua, ed anche a poppa quando sia
del bastimento a prua, ed anche a poppa quando sia acuta. 2
domandò dove era '1 dose el qual a caso era in pizuol. guglielmotti,
la rata di 400 milia scuti viene a tocar 200 milia fiorini di questa moneta l'
continuamente importunati da pioggie) valeva fino a quattro plache una misura. c. papini
dì seguente sarebbono state sborsate ducento piacche a ciascuno, che è a dire quattro
ducento piacche a ciascuno, che è a dire quattro scudi per testa.
più esaudevole è data, che ella mai a tali miserie non pervenga e che sempre
della griselda, io: da ora innanzi a tutti vi protesto / che, s'
, / per contentarvi solo io vero a questo, / benché tal cosa a me
vero a questo, / benché tal cosa a me grata non sia, / estimandola
penso vi sarebbe incomportabile / essendo stato a tutti voi placabile. bibbia volgar.
i-223: il fratello vostro tollete e andate a quello uomo, acciò che dio mio
uomo, acciò che dio mio onnipotente faccia a voi quello esser placabile e rimandi con
perturbato o in parte alcuna commosso o concitato a mala ira e inutile sdegno. bembo
inutile sdegno. bembo, 10-iii-301: venuto a vinegia m. andrea e nelle
varchi, 23-245: egli sia placabile a ciascuno e non abbia a placare nessuno.
sia placabile a ciascuno e non abbia a placare nessuno. r. zeno,
e più rimesso nei capricci. -incline a perdonare, a usare misericordia. cavalca
nei capricci. -incline a perdonare, a usare misericordia. cavalca, 6-1-305:
è che così faccia l'uomo prossimo a dio, come essere placabile a chi l'
prossimo a dio, come essere placabile a chi l'offende. corona de'monaci
a'tuoi cultor propizio, / propizio a chi t'ignora. -conciliante (
-conciliante (con partic. riferimento a un brano biblico del libro dei proverbi
lxi-3: tiene eolo il scettro e stando a l'alta rocca / gli fa benigni
aver capo. 3. atto a placare, a perdonare, a far cessare
. 3. atto a placare, a perdonare, a far cessare l'ira
. atto a placare, a perdonare, a far cessare l'ira divina.
rendette liberamente la pace... a tre della famiglia de'piccoluomini. landò
cosa che gli animi di tutti sono a quella disposti e accesi. -che ospita
e accesi. -che ospita sacrifici volti a placare l'ira divina. bibbia
di cedar... si radunerà a te e li montoni di nabaiot serviranno a
a te e li montoni di nabaiot serviranno a te; sarà offerta sopra lo placabile
il perdono (con partic. riferimento a un brano biblico del libro di isaia
l'essere placabile; disposizione, tendenza a essere placabile. -anche come personificazione.
. bruno, 3-569: mena seco a basso la cagnuola, l'assentazione, adulazione
'placabilità', astratto di placabile: disposizione a placamento. lanzi, 11-86: le sue
: gesto, azione, comportamento teso a rendere mansueto, a rabbonire, a calmare
, comportamento teso a rendere mansueto, a rabbonire, a calmare o, anche
a rendere mansueto, a rabbonire, a calmare o, anche, a mitigare
, a calmare o, anche, a mitigare. b. davanzati,
d'un mese parecchi opere di placamento a dio, oltre alle consuete tra per
un governatore (con partic. riferimento a quelli emanati nel 1521 dall'imperatore carlo v
messa », in cui si allude a \ yaffaire des placards, gesto scandaloso provocato
(placo, plachi). ricondurre a una condizione di calma, di tranquillità,
che facessi. rispuose: io stava a vedere ardere quegli brievi. il papa
ardere quegli brievi. il papa cominciò a ridere. in questo modo placò la
di ritenerla, bensì smarrito e tremante a placarla accingevasi. bontempi, 1-1-50: saul
discorsi e con scritti che son già noti a tutto il mondo. manzoni, ii-336
i-4-164: il persano si recò tosto a terra per placare il dittatore, ma
comune / italo nume, i vincitori a i vinti. -rattenere, trattenere
davanzati, i-17: nell'abbracciar le ginocchia a tiberio che passeggiava, il fé,
tiberio che passeggiava, il fé, a caso o in quelle mani incespicato,
o scostante. tasso, 2-20: a l'onesta baldanza, a l'improviso /
, 2-20: a l'onesta baldanza, a l'improviso / folgorar di bellezze altere
ondosi. -servire ad acquietare, a rasserenare, a calmare, a rappacificare
-servire ad acquietare, a rasserenare, a calmare, a rappacificare. serafino
, a rasserenare, a calmare, a rappacificare. serafino aquilano, 89:
i-415: se la mia morte vale a placarvi, quella solo si tenti.
8-836: lasciava il pagliericcio; rinunziava a dormire; tornava a sedere sulla soglia della
pagliericcio; rinunziava a dormire; tornava a sedere sulla soglia della catapecchia; e
smemorato della campagna immersa nella notte, a poco a poco, lo placava. bacchelli
campagna immersa nella notte, a poco a poco, lo placava. bacchelli,
serafino aquilano, 115: vedendo un servo a tal partito, / forse anche io
della qual cosa sospettando il duca, pensò a viva forza raffrenarla, avvezzo molto prima
prima di rifiutare tutti gli altri rimedi a placare le volontà de'soggetti, come lenti
riguardo a'miei onestissimi pensieri, darà a me ardire e vena di potere con
io suo ribello, / placato l'ha a me el suo amore. malpigli,
debito della ragione, rimettersi del resto a dio: altrimenti facendo non lo placate
: i meriti nostri non sono bastanti a placarlo. b. davanzati, i-39:
, et immediatamente dopo spregiandolo, provocarlo a castigo? loredano, 3-175: figliuoli
questo sangue / prendi che per placarti a terra io spargo. foscolo, sep.
necropoli nelle commemorazioni autunnali, si incominciavano a decifrare le testimonianze d'un culto ansioso
anche, vien fatto di ricordare, a proposito di tali tombe, si perpetua in
omero il ricordo dei giuochi funebri, a loro modo elegantissimi, e delle vittime
elegantissimi, e delle vittime umane immolate a placare il morto e a saziar l'
vittime umane immolate a placare il morto e a saziar l'eroica atrocità della passione di
placa / femmina che in amor sia presa a scherno. dovila, 16:
permettete ch'io vi preghi / che a dolcezza al fin si pieghi / e
1-484: vaglia / il suo sangue a placar gli sdegni tuoi / e ad
placato i propri sensi. -con riferimento a dio o a una divinità. zanobi
sensi. -con riferimento a dio o a una divinità. zanobi da strata [
popolo, e... contrapponendosi a dio placò la forza dell'ira sua,
suo e 'l figliuolo priega el padre a petizione di maria sua madre; e per
, 11-68: questa orazione populare e unita a una ora placa molto l'ira di
brusoni, 86: invitò la cristianità a placare con opere di penitenza l'ira divina
scutati eserciti / da le romulee porte a manipoli / usciranno domani / tra '
'l massimo / dio placherà morendo / a * 1 suono de le cetere
overo il basilicon... fanno ancora a placar i dolori, cosa che alle
per non consumare energie; e intanto a placare l'arsura tenesse in bocca continuamente