goldoni, xiii 916: a sostener l'un ramo, quasi a perir
: a sostener l'un ramo, quasi a perir vicino, / furo due gradenighe
contro l'ordine dei fati, venisse a perire. 4. giungere al termine
collora s'accende / che lo scacci uom a cui la vita pera. g.
vedete la discordia de'cittadini vostri: a voi la conviene pacificare, o la
e guida la sua schiera, / racomandando a dio con umil voce / la cità
che i stati ben popolati siano imbarazzati a vivere. botta, 5-106: intanto
spaventevoli ancora, ridotta quella sede nobilissima a dover perire o per furore degli amici
[monaci girovaghi] tali una volta a visitare l'abate silvano e trovandolo tessere
busone da gubbio, 1-193: mettetevi a pensare che ogni cosa periscie. fiori
nostre vesti dismesse piuttosto che fame un regalo a dio nella persona de'poverelli. temanza
cause naturali o per comportamenti imputabili esclusivamente a estranei, sotto l'aspetto della stessa
della cosa donata'. non è soggetta a collazione la cosa perita per causa non imputabile
. ssai cui, parla. / a li noiosi riprenditori a torto / di'che
parla. / a li noiosi riprenditori a torto / di'che nave, talor
che nave, talor, poi giunta a porto, / di gran tempesta, pére
/ di gran tempesta, pére e va a fondo! dante, par.,
tutto suo cammino, / perire al fine a l'intrar de la foce. benvenuto
. agostino volgar., 1-1-39: a cui... perirono le ricchezze
patrimonio pera, / cerca per quanto a te cara è la vita / i momenti
lo proverbio che dir sòie: / « a bon servente guiderdon non pére ».
lasciamo perire li tempi che ci sono dati a meritare perdonanza. buonarroti il giovane,
orti inonda, / il rivo, ch'a perir poi va nel fiume / che
alcun dubbio molti scritti de'padri apostolici a noi non pervenuti, ne'quali la
loredano, 2-i-81: la 'violata lugrezia'viene a raccomandarsi al merito ed al nome di
la vergine maria /... a quel punto venia / acciò che 'l mondo
, / non pur non pera, a guardia la commetti / del servo tuo,
mi diceva: / « chiudi l'orecchie a questi lusinghieri: / il dimorarti qui
suo marito servo avere, / ch'a. llui pregio ne pere. dante,
gozzi, i-6-58: chi non fa a questo modo, la verità contenuta in
nel cinema ciò che è vecchio è condannato a perire, quasi che dopo la conquista
fatto tali progressi da togliere ogni merito a ciò che si era al tempo del muto
un presente de'giorni che ti avanzano a quel signore in mano di cui niuna cosa
amor covrire, / ché l'amanti pere a torto. maestro rinuccino, 2-x (
è cor gentile, / sir meo, a render vita a quei che pere.
/ sir meo, a render vita a quei che pere. giustino volgar.,
, 10-7 (1-iv-895): presilo a riguardare / innamorata sì che 'l mio cor
sì mi piace / ch'io ritorno a perir de la sua vista, / come
d'amor, sì ch'io ne pero a morte offeso. tasso, 4-90: in
pietà strali d'amore / tempra onde péra a sì fort'arme il core. bruni
rostirla, andai fuori della grotta e sopra a un sasso io missi la carne al
pera chi osò primiero / discortese commettere / a infedele corsiero / l'agil fianco femineo
21: s'io sono alungato, / a null'om non affisi / quant'a
a null'om non affisi / quant'a me solo, ed i'ne so al
volgar., 346: allora disse gesù a pietro: metti il coltello tuo nella
quindi la propria ombra, ruotare intorno a sé nel corso della giornata.
periscopio. -quota periscopica: profondità massima a cui può immergersi un sommergibile tenendo in
angolo di campo molto ampio, superiore a 6o° (un tipo di lente)
confusione della vista che producono le lenti a fuoco quando sono ovulari o troppo
estremità di un tubo verticale lungo fino a una dozzina di metri, da due
. baldini, 3-94: e se a questo punto si vedessero uscire dall'onda
che è per mutare genere di vita dedica a bacco gl'istrumenti dell'arte, il
interpetrare della fascia colla quale il piede a basso si lega. = voce
e in partic. quelle enunciate da a. kardec (1804-1869), corpo
. bot. ordine di funghi ascomiceti a cui appartiene la famiglia erisifacee.
sono ridotte; le unghie sono foggiate a zoccolo, le clavicole mancano, lo
: muscolo pari del rinofaringe che concorre a formare il velo palatino (e quello
ala interna dell'apofisi pterigoide, e va a perdersi nello spessore del velo del palato
nello spessore del velo del palato, servendo a distenderlo. dicesi peristafilino interno o superiore
cartilagine della tromba d'eustachio, e va a perdersi nello spessore del velo del palato
spessore del velo del palato, servendo a rialzarlo. lessona, mi: 'muscoli
anatomia, due muscoli pari che contribuiscono a formare il velo palatino e si distinguono
dico, accelerare e facilitare il parto. a. cocchi, 4-2-238: un entrare
seco l'effetto del movimento peristaltico volto a liberarsi dalle fecci irritanti, e a
a liberarsi dalle fecci irritanti, e a tal uopo chiama in aiuto lo stesso diaframma
gran numero e forse tutte concorrevan le circostanze a particolizzarla, e allora davanle il nome
sopra l'inferiore; è lungo fino a 50 cm e non è commestibile.
stanze. scrofani, 157: io amo a trovarmi solo entro le mura del partenone
che tramonta, passando co'suoi raggi a traverso il peristilio, tinge di porpora
da una fila di colonne e annesso a un edificio in partic. di stile
nella scultura, la 'bohème'obbliga talvolta a sacrificare l'arte al mestiere per poter
starnuto. -sottoporre una facoltà intellettiva a uno sforzo prolungato (e può avere
. emanuelli, i-114: faceva pensare a un grappolo d'uva abbondantemente piluccato.
lalli, 8-43: la famelica turba a pena lassa / tossa spogliate e piluccate
-trice). chi mangia piluccando, a piccoli bocconi. -al figur.: chi
, 1-1-69: ho bisogno di stare a casa a lagorare e non di strascicarmi su
: ho bisogno di stare a casa a lagorare e non di strascicarmi su ghi
e non di strascicarmi su ghi ufizi a votare il borsello co'piluccatori. proverbi
bevete un boccale e andate sul momento a far la spia ai piluchi dei posti
che util mercanzia son queste vedove / a questi pilucconi. compagnia della lesina,
1135: venne dato il nome di 'pilumno'a un genere di aracnidi della famiglia degli
fatto per davvero. quando l'avessi avuto a tiro, davanti, nella confusione:
nome generico di acido, si usa a denotare una materia resinosa, d'indole
in grappoli; alcune specie sono coltivate a scopo ornamentale. tramater [s
famiglia delle timeleacee, che contiene arboscelli a foglie opposte o di rado alterne
opposte o di rado alterne, a fiori ascellari o a capitoli terminali; il
di rado alterne, a fiori ascellari o a capitoli terminali; il frutto è una
la 'pimelea drupacea', arbusto alto da 1 a 2 metri con lunghi rami flessibili;
famiglia dello stesso nome, così denominati a cagione del loro rigonfio addome; le
entom. famiglia di insetti coleotteri eteromeri a cui appartiene il genere pimelia.
acido nitrico. è cristallizzabile e fonde a 1140. è volatile senza scomporsi,
cyclopum') si è che sono eruttati a migliaia dai crateri o dalle altre bocche
tropicale; sono alberi alti fino a io m, con foglie durissime, fiori
, fiori numerosi e bianchi e frutti a bacca alquanto piccoli; il frutto della
affini. sanudo, viii-577: a dì 29 del pasato arivorono qua 4
pimenta e non di nessuna altra spezie. a. briganti, 109: solevasi per
, si aggiungerà l'interdizione canonica e legale a pimentarne la salacità, ad accrescergli il
cui frutto è il pimento; bolle a oltre 200 °c, è poco solubile
arrossa fortemente la laccamuffa, e bolle a 2430. piménto1, sm.
. piménto1, sm. frutto a bacca della pimenta officinalis, globoso,
e sapore aromatico e piccante, simile a quello dei chiodi di garofano e, nello
, che contiene erbe originarie delle indie, a foglie intere, sparse; fiori a
a foglie intere, sparse; fiori a ruota monopetali e a tubo breve;
, sparse; fiori a ruota monopetali e a tubo breve; calice quinquefido, 5
della situazione in cui ci si viene a trovare. dossi, ii-48: corrotti
la maggior parte di essi non poteva sottrarsi a un languore di melancolica insoddisfazione. lucini
v. pigmento), passato poi a indicare le spezie. piménto2,
palazzeschi, 6-366: giulivo e pimpante a passi brevi e agilissimi, ritornava di
calzoncini, riferita in modo scherz. a un bambino che mette i calzoni o che
calzoncini': d'un bambino che cominciano a vestirlo da omo. = probabile var
di pìncheri, pìnteri, da collegare a pinco1. pimperimpèra (pimperimpara,
verde molto viva e brillante. a. neri, 1-61: se il vostro
, n. 1). a. briganti, 106: in guzerate et
della famiglia de'pupivori, così denominata a cagione del loro rigonfio e ripieno addome
, tradizionalmente considerato sacro alle muse e a orfeo (o, anche, delle
scorta, / se de'pimplei recessi a me la porta / apristi tu con man
l'orina, / che non è giunta a concozion perfetta. / il labro troppo
pendici al rio beato, / e a più poter ne bee sera e mattina.
ii-566: cotal ventura prescrivea la fata / a quante all'adria riposaro il volo /
, 11-477: già la mente avvezza a nutrirsi non d'altro che di miele
balducci pegolotti, i-321: puoi ragionare che a una pina pesandola con tutto il guscio
francesco balducci, che tenne 112 pinocchi a conto. sacchetti, 104-40: il trovai
con una cervelliera in capo ch'andava a cogliere pine nel pineto di ravenna.
amare / ch'e'medici vi dàno a tór dolore, / lupini, lumie e
.. in una pineta, si diedero a corre alquante pine ancor acerbe e a
a corre alquante pine ancor acerbe e a trame e romperne i noccioli. forteguerri,
lo più di tre in tre, ed a queste divisioni de'rami stanno fortemente attaccate
, avarissimo. menzini, 5-133: a gran ragion ridea, ché 'l
congegno di archetti pensili che s'aggruppano a ciascun angolo in forma di pina scavata
, dura come le pine, accanirsi a zappare, a potare, a solcare,
le pine, accanirsi a zappare, a potare, a solcare, a sgramignare il
accanirsi a zappare, a potare, a solcare, a sgramignare il loro campiceuo
zappare, a potare, a solcare, a sgramignare il loro campiceuo invelenito e così
grossa / come la pina di san pietro a roma, / e a sua proporzione
di san pietro a roma, / e a sua proporzione eran l'altre ossa.
. buti, 1-790: questa pina è a roma nella chiesa di san piero.
bronzo ch'adriano / pose alla tomba quando a morte venne, / carchi di pine
: quasi che il mare sorgesse improvvisamente a lambire i blocchi delle fondamenta, smisurati
spezzarono sulle rocce le pine di grandine gelò a tutti il sangue neue vene.
bettini, 1-329: rampichiamo per una scaletta a chiocciola disturbando qualche ragno, indi,
campanile. 4. locuz. a pina: in forma allungata e tondeggiante.
barbaresca, tirandosi in su i capelli a cupola o a pina, gli fermavano con
in su i capelli a cupola o a pina, gli fermavano con certe cicalette
al nome femm. dei frutti rispetto a queuo degli alberi. pina2,
. marin. imbar cazione a remi o a vela usata un tempo per
imbar cazione a remi o a vela usata un tempo per le perlustrazioni
barchette cariche di viveri e munizioni traforarono a s. martino per mezo deu'armata inglese
'pinazza': piccolo bastimento veloce che va a vela e a remi, simile press'a
bastimento veloce che va a vela e a remi, simile press'a poco alla 'slop'
a vela e a remi, simile press'a poco alla 'slop'e talora agli '
servizio dei vascelli, e che serviva a rimorchiarli in mare. 2. mercantile
con 2 alberi (il più piccolo a poppa), alcune vele di forma
nel centro del naviglio, e si orientava a mano sul punto ortivo del sole e
di cui restano conchiglie fossili, avvolte a spirale in un piano. =
greco callimaco, nel iii sec. a. c., ebbe il compito di
292: un tipo di colonnello con baffi a manico di violino... avanzava
manico di violino... avanzava a zompi sul tappeto di pinaghi. =
pinale, sm. spazio all'aperto a ridosso dell'entrata di un edificio.
e sottile, coltivate spesso in europa a scopo ornamentale. = voce dotta
. linati, 20-149: davanti a noi si stendeva una breve zona
delle colonne. soderini, i-187: a fabbricar poi il ferro, e ridurlo a
a fabbricar poi il ferro, e ridurlo a qualche lavoro son buoni anco [i
non che altri, ma i frati minori a suon di nacchere le rendon tributo »
ver quest'è pur nuova cerbonea / a vadermi ingrossata la fagiana: / e
, e grattandoti fra i peli ritorna a rimenartelo: talché la pinca, che è
pataffio, 8: non torrai 'l nome a pinca d'oro /... /
fanciulla (anche come epiteto affettuoso rivolto a una giovane donna).
, tarentino picenna), da collegare a pincerna. pince, sm. invar
puniva la sua pincétta che brontolava fisa a mini, la gattona in braccio dell'
riferito, in senso iron., a una donna). i.
, in senso affettuoso e iron., a un adulto per indicarne l'accentuata sciocchezza
dimin. e con evoluzione semantica analoga a quella di cazzetto, dimin. di cazzo
preso ganimede / per giove, che a li dii ne fé pincerna. boccaccio
l'ufficio suo faceva che... a tutti ammirazione rendeva. aretino, 15-12
fiso, esser colei / che pose a giove il bel pincerna in mano,
. caro, 1-1144: stavano dentro, a le vivande intorno, / intorno a'
vivande intorno, / intorno a'fuochi, a dar ordine a'cibi / cinquanta ancelle
, lat. tardo pincema: piuttosto che a un prestito dal gr. 7tiyxépvr;
lanterna, ecc.) fa pensare a un relitto del sostrato o di tramite etrusco
cotestui, / che fuor degli altri a battagliar si muove? -agg.
pinciroeù, con probabile accostamento scherz. a pinco1-, cfr.: « angiolini,
minchione (v.). pinci a, sf. tose. ant. bambina
pincina. aretino, 20-280: venite a ogni modo, perché la mia tata
, di pincionelle sguinzagliate e di carrozzoni a litanie. = deriv. da
milan. pincinèla 'corsa di un fiacre a prezzo fisso'e pincianà 'celiare *
di continuo tengono appresso di loro, usitato a cavar fuori d'una ferita o piaga
n'an dò al pasco, mostrandola a belloccora. belloccora lo prega le la
campo bello entrato, / poi toma a capo chin, gobbo e sudato. l
[luciano], iii-2-94: vicino a costoro stavano i canipinchi, mandati dagli
fare del pinco, dare del pinco a qualcuno, parere pinco sulla luna).
pataffio, 1: s'aggravò serezio a gara e schizzinoso / e'favella a
a gara e schizzinoso / e'favella a ser poltro e fa del pinci. baretti
de'pinchi di quella fatta, buoni a nulla... se non a vilmente
buoni a nulla... se non a vilmente piaggiare, a sfrontatamente adulare chiunque
.. se non a vilmente piaggiare, a sfrontatamente adulare chiunque voglia dar loro tre
dell'ossa mia, / come sarebbe a dir da uno stinco, / chi faccia
/... / può dirsi a te che vuoi fare il fantino, /
v.]: maniera risentita di rispondere a chi c'importuna: « chi è
]: 'gli par d'esser pinco': a chi si crede un gran che.
la scala il facea un pincàccio grande a dismisura che veniva su balzando un pallone
veliero mercantile con capacità di carico fino a 300 t, dotato di tre alberi
300 t, dotato di tre alberi a calcese, di vele latine e di un
di vele latine e di un batolo a prua, molto usato nel mediterraneo dall'
.]: 'pinco': bastimento mercantile a vele latine, con carena ampia, a
a vele latine, con carena ampia, a fondo piatto, poppa molto alta,
antenne, della portata di 150, a volte di 200 e 300 tonnellate,
notevole numero di cannoni (da io a 24) e usato nei sec. xviii
persone di equipaggio, e da dieci a ventiquattro cannoni lunghi. dizionario di marina
di equipaggio, e portante da io a 24 cannoni lunghi. = dall'ingl
, 1-iv-770: pincon ch'io son! a questo modo, eurialo, / così
/ di ciò paura? m'ho a doler fors'io / del trovar due pinconi
amanti che verranno. -con riferimento a una personificazione. saccenti, 1-1-2:
. carducci, iii-25-194: voi cominciaste a pindareggiare e romanticheggiare per cantatrici; poi
stampaste sonetti all'italia e iscrizioni e carmi a napoleone terzo. = cfr
greco pindaro (520 circa -432 circa a. c.), le sue opere
i. frugoni e con parini) mirò a riprodurre gli esemplari del poeta greco,
suon di cetre argive, / spegni a l'ardor che fuma ormai lo sdegno.
pindarica tra 'primi all'italia, a cui diè seggio onorato il chiabrera dopo
sue canzoni intitola anch'egli pindariche, a cui non si può negare cert'enfasi,
cert'enfasi, certa vibratezza, somiglianti a poesia dettata dal cuore. carducci,
, è per la conversione di clodoveo e a glorificazione di francia. d annunzio,
2. che è proprio o si riferisce a un'intuizione lirica con cui, per
: che è proprio o si riferisce a una digressione, a un passaggio improvviso
proprio o si riferisce a una digressione, a un passaggio improvviso e inatteso da un
da un argomento o da un ragionamento a un altro in uno scritto o in
uno scritto o in un discorso, a un pensiero che sembra ingiustificato logicamente e
da una folgorante intuizione, o anche a una dottrina pretenziosa, che si presenta
presenta con solenne quanto vuota autorevolezza o a un testo di tono enfatico o encomiastico
pindarici. lettere pindariche, enfatiche, a salti'. g. ferrari, 29:
per spie. nievo, 442: sfidare a stocco e spada il navagero, infilzarlo
. 3. che si ispira a pindaro, ne richiama i temi,
: io mi torco sulla mia sedia a sdraio e rido fino alle lacrime,
la sua [del chiabrera] vena è a proposito per cantar alla pindarica e saltare
trenta o qujranta traslati stravaganti. a. cocchi, 5-2-56: il divertirsi parlando
, mostri crudi, non riuscirete / a strappare dei greci le radici, / di
nel xvii sec.) si ispirarono a pindaro, ne imitarono lo stile e la
e. cecchi, 7-12: dire a profani che cosa sia quest'orzata è
di pindarizzare assai volte e di giungere a un sublime che più là forse non
, 213: ora un giorno che stava a lavorare / sotto il castagno, e
di abeti rossi) delle valli centroalpine a clima continentale si sviluppano in presenza di
fasi artificiali della serie mediterranea che tende a culminare nella foresta di leccio: sono
le foglie, / che tenevan bordone a le sue rime, / tal qual di
: questo è un luogo così chiamato a ravenna dove sono molti pini. girolamo
pascoli, 983: si trovò nel mezzo a una pineta. / misto d'incenso
/ alla quiete. ojetti, h-427: a guardarla da lontano la pineta fa baldacchino
bontempelli, i-659: la mattina andiamo a fare il bagno in poco mare tra
e estrellita - affondata in una sedia a sdraio. = voce dotta,
con una cervelliera in capo ch'andava a cogliere pine nel pineto di ravenna.
conifero pineto. caro, 10-1130: era a veder mezenzio in campo / qual orrido
boccaccio, 1-i-483: il castellano lieto cominciò a ridere, veggendo che egli matterà filocolo
l'erra. sacchetti, 364: dietro a santa anna fu pinto il misterio /
divo cavaliero san georgio... a la presenzia de'suoi cortesani fece solemnemente
scrive, / ti fanno cieca et a me paion sciocchi, / ché mostri a
a me paion sciocchi, / ché mostri a fronte e a tergo aver mill'occhi
, / ché mostri a fronte e a tergo aver mill'occhi / e più di
. / questo sol l'occhio porta a quella altezza / ch'a pingere e scolpir
occhio porta a quella altezza / ch'a pingere e scolpir qui m'apparecchio.
adone e citerea, / né come a aracne fé mutar figura / tirata dea.
come ai santi et alla vergine, a cui molti imprudentemente pingono in capo gioie
: pingeano raffaello e correggio per piacere a tutti e non già agli esperti solo
, ii-246: sì, bella amica, a pingermi / destro verrà pittore, /
ventagli, odoravasi sui fazzoletti, ricamavasi a vaghi colori in seta. carducci, iii-4-213
restando col bulino o con la sgorbia a mezz'aria. -con l'indicazione
sopra il quale si pinge... a fresco. leoni, 513: aneddoto
lugano..., e mentre pingeva a fresco le pareti del giardino, gli
. bracciolini, 4-9-99: io sbigottito e a capo chino / pingo il mio duolo
intellettuali o morali, tutti gli affetti. a. boito, 1-579: d'intorno
volto de pietate pinge, / vòltati a retro e di'a chi viene appresso:
, / vòltati a retro e di'a chi viene appresso: / « troppo,
20-65: come il vide clodin poco a lui lunge, / desio d'onore e
dover proprio in parte / di girlo a ricontrar ratto lo spinge: / pur
si vuole / ne la bell'alba a l'apparir del sole. marmitta, 96
sembiante divin, che poco innanti / a le grazie era nido ed agli amori,
. b. ricciardi, 22: se a voi pinge il volto arte o natura,
i-95: dritto è... che a te gli stanchi sensi / non sciolga
dorate imposte, e la parete / pingano a stento in alcun lato i raggi /
lato i raggi / del sol ch'eccelso a te pende sul capo. pindemonte,
anima or pinge / il dolce amore a lui gli occhi e i capelli / della
, / alcun t'amasse in terra, a lui pur fora / questo viver beato
cetra, descrive, anzi dipinge, a domeneddio il guasto menato da federico ii
* 58, e domeneddio che sta a sentire, aspettando il momento del 'pathos'per
: le tue bellezze / fan sognare a migliaia i giovinetti / su cui proietti
verrà l'alte bellezze / pinger cantando a ciò che fame e prezze. giovanni
di verdi e belle / frondi, piacer a duo begli occhi ardenti / e,
fattezze pinge, / aggiungendo gl'indizi a la querela. imperiali, 4-779: or
campo di splendore aprissi, / sia ch'a un tempo patetico ed amaro / scenda
modello letterario. venuti, lxxxviii-ii-730: a l'ordita tela io volto el subbio
cose e più vivaci e più belli che a noi non gli pinge il fangoso pennello
, ovunque i'veggio / suo volto a tutta gente immansueto. 8.
, di un argomento; non andare a fondo in qualcosa. chiaro davanzati,
pronte / mi pinser tra le sepulture a lui. idem, purg., 9-130
, 9-130: poi pinse l'uscio a la porta sacrata, / dicendo: «
: basta che voi pinghiate l'uscio a man dritta che sarà sochiuso. cellini,
finestra, ch'io non aveva se non a pignerlo con un dito. saba,
troppo è il fiato d'un fanciullo a pingere / di su di giù.
-per estens. scagliare (con riferimento a una macchina bellica, a un'arma
con riferimento a una macchina bellica, a un'arma da lancio). dante
/ mai sasso. -con riferimento a una forza fìsica (anche sperimentata artificialmente
alcuno de li pianeti, che dea aitare a pégnare lo cielo de l'ottava spera
: se leva del sol la luce a noi, / piovendo un nimbo tempestoso
un nimbo tempestoso e spesso, / a poco a poco il vedi gonfiar poi [
tempestoso e spesso, / a poco a poco il vedi gonfiar poi [il
la state da'venti etesi, pignenti a terra il mare che quei greti e
[il fuoco], anzi lo toglie a quelle moli umide che lo vestono e
negli angoli delle cantonate, dove aveva a pignere tutto il peso della volta di
non pot'esser pinto fòre, / s'a l'apostolico nom piace od a dio
s'a l'apostolico nom piace od a dio! dante, vita nuova, 14-12
59): amor, quando sì presso a voi mi trova, / prende baldanza
fore, / sì che solo remane a veder vui. a. pucci, cent
che solo remane a veder vui. a. pucci, cent., 9-59:
ressa). -anche assol. a. pucci, cent., 39-15:
/ è un andar tra la calca a farsi pignere. fagiuoli, iv-116:
scampato alfin da così crudo scempio / solo a furia di pignere e gridare, /
/ ch'io non credo se n'abbia a dar esempio, / il papa vidi
sempre più]. -sostant. a. pucci, cent., 39-16:
. -mandare, inviare. a. pucci, cent., 61-85:
fussino appicciati, resteriano per non dare a loro medesimi, e così si pinse inanzi
un animale nella direzione voluta, anche a forza. -anche: spronare, incitare
una parte contra l'altra si cominciarono a sdegnare e a pignere l'uno contro all'
l'altra si cominciarono a sdegnare e a pignere l'uno contro all'altro i cavalli
oche] le voglino fermarsi et accoccolarsi a terra per far l'uove, smuovinsi e
la causa oggettiva che fa giungere qualcuno a una meta o lo fa incamminare verso
sacri, or vi movete: / venite a cavar me d'esto proscinto, /
esto proscinto, / ché di servire a dio ho molta sete! / omè,
crudele! / ma or per penitenza a dio son pinto. 3.
? ». 5. indurre a un certo comportamento; portare a una
indurre a un certo comportamento; portare a una determinata condizione spirituale o stato d'
obbligare (per lo più con riferimento a concetti astratti e anche in relazione con
/ de l'amorosa donna, c'a ciò mi pinge, / che, quando
c'ho fato male: / ma cognoscenz'a retomar me pinze. sacchetti, 23-10
sacchetti, 23-10: essendo tornato costui a pistoia e facendo là sua dimora,
conosciuto el nostro male, rileggiamo aiuto contro a quello. marmitta, 89: pensier
. n. franco, 3-70: a questo mi pinge il debito: e se
lettre. -esercitare una facoltà mettendola a profitto fino a un determinato grado.
-esercitare una facoltà mettendola a profitto fino a un determinato grado. dante, par
creatura / non pinse l'occhio infino a la prima onda, / tutto suo amor
, / tutto suo amor la giù pose a drittura. boccaccio, iv-19: stando
aguzzare tanto li pinsi avanti, infino a tanto che alla mia conoscenza pervenne la
, imprimere nello spirito (con riferimento a dio). dante, conv.
. 8. incamerare, riservare a sé, devolvere a proprio vantaggio.
. incamerare, riservare a sé, devolvere a proprio vantaggio. a. pucci
, devolvere a proprio vantaggio. a. pucci, cent., 81-82:
-mandare giù, ingerire, trangugiare. a. pucci, 4-281: a noia m'
. a. pucci, 4-281: a noia m'è chi mangiando si scigne,
giovani avea in sua compagnia, / infin a cesar pinse ed uccidea. roffia,
acqua ove era questo legno cominciarono forte a germogliare e pignere su il legno e la
aqua di stufe et acqua salsa, a questo [alla cura della sordità] vagliono
ricavano i colori per dipingere le uova sode a pasqua. bartolini, 20-90
va, lungo gli eremi, / a raccogliere i fieri pingiuovo. =
voce attestata nel lat. mediev. (a piacenza, nel 1266), deriv
della merenda, ilio propose una partita a ping-pong. pasolini, 3-216: tommaso
iacobacci, che aveva mandato la palletta a sbattere contro il soffitto: ma ridacchiava
, perdonandolo, come si deve perdonare a un pivello, e pensando a che
perdonare a un pivello, e pensando a che cos'è il vero gioco del pinge
e tu al serchio, / è sepidezza a presente che ningua; / la tua
, un'aria accigliata e brusca. a. verri, ii-175: avea la
di mercatanti che cinsero pur ieri / a i lor mal pingui ventri tacciar de'
fiasco di vino. tozzi, vi-557: a trentacinque anni doventò pingue; e nessuno
.. i stavasi per diporto / a una fenestra un giorno. monti,
saba, 5-73: un antico / popolo a te con l'uva e il pingue
sull'ingresso di aprile e si raccoglie a settembre, e il mascolino dal seme
, 4-100: trovai due comode seggiole davanti a un piccolo tavolo dove ergevasi maestosa una
pingui buste negli uffici dei commendatori, a roma. -che brucia sostanze oleose
campailla, 11-6: gli offre [a dio] l'incenso i lagrimati odori
odorosa, / ligustro e rosa / volo a raccór. cesarotti, 1-viii-31: poi
/ di pingue oliva, si sedeano a mensa. arici, iii-127: in sui
liquido / o che pingue s'attacchi, a simiglianza / di colla. varano,
(delle vacche selvatiche] è buona a mangiarsi, sì fresca come secca. parmi
umori pingui e grossezza di sangue. a. cocchi, 4-1-2: essendo poi le
, vi formavano un alto strato che a poco a poco s'imputridiva, spandendo
formavano un alto strato che a poco a poco s'imputridiva, spandendo odore di
pingue sustanza. pascoli, 422: a te squittir la forza / fida dei
la forza / fida dei cani; a te, dal pingue concio, / rosso
sostanze untuose (un cibo). a. cocchi, 4-1-166: si loderebbe di
diminuire alquanto il vitto consueto riducendolo gradualmente a poco, tenero, fresco e non
tutti. s. ferrari, 171: a smaltir pingui fegatelli, / eccoli fatti
], 111-1-354: gl'iddii seggendo intorno a giove... tengono gli occhi
o spesso, / salso o soave, a la certezza trame. tasso, 8-3-928
1. frugoni, i-8-235: o posta a piè del colle / che soave declina
ridente barlassina, / con le divine muse a te verrò. monti, x-3-200:
dai monti alla pianura / pingue, ed a quella ove nell'aria è il male
nell'aria è il male, / convengono a una sola vita dura. -florido
, rigoglioso (la vegetazione). a. verri, ii-232: ohimè, chi
aureo / tu con l'erìdano scendi a confonderti. piovene, 10-315: gli alberi
albero). tagliazucchi, 1-iii-51: a me già non sarebbono / vivande più
anni indurata; in aristippia è simile a l'ardore che in pingue teda
convesso per pingue pranzo, m'incominciò a dire. -difficile e laborioso a
a dire. -difficile e laborioso a causa dell'abbondanza del cibo (la
muratori, 10-ii-103: ho detto e tomo a dire ch'io non son qui per
., provvide subito... a rimpannucciarli bene nelle pingui terre di lombardia
molto vedrai questa contrada pingua / di quanto a l'uom bisogna. bellincioni, cvi-282
, 1-546: d'amistade / stretta legossi a questo di ricchezze / pinguissimo mercante,
mercante, ed impegnosssi / di darmi a lui consorte. alfieri, 1-870: qual
vere. lucini, 11-85: vicino a como vi ha lucino, una borgata difesa
: la pietà de'nostri maggiori pensò a soccorrere anche i poveri dell'età nostra
a'friulani come e dove s'hanno a fare vaste piantagioni di mori e accenna il
anno più maturi di lui che vivevano a napoli praticando la loro professione e oziandovi
il meritato riposo, ossia davan fondo a paghe e soprapaghe e alla pingue preda
floride e pingui, finita col decennio a giobbe fecondo di figliuolanza ormai tutta cresciuta,
giallastro, che si sviluppa negli individui adulti a livello della rima palpebrale, dal margine
rima palpebrale, dal margine della cornea a uno dei due canti (in genere il
onestare il divorzio con disonesta calunnia. a. cattaneo, i-402: qui sta seppellito
di virtù, sono affatto spediti. a. cocchi, 4-1-3: la gestazione anco
quanta può comodamente usarsi e l'applicazione a qualche impiego della mente...
settecento lire portate in dote dovessero bastare a tenerla in carne. pascarella, 2-332
in carne. pascarella, 2-332: a metà della conversazione il marocchino si leva
il marocchino si leva, si affaccia a una finestra e grida non so che
cosa in tuono di comando, poi toma a sprofondare la sua pinguedine sul sofà accanto
sprofondare la sua pinguedine sul sofà accanto a noi. d'annunzio, iv-1-253:
del capo, saladino, basterà aggiungere a quanto si sa ch'era di mezzana statura
conosciuto tanti anni prima, quando aveva cominciato a farsi vedere in una certa stanza di
di via salinguerra, si era trasformata a poco a poco in una bella donna calma
salinguerra, si era trasformata a poco a poco in una bella donna calma,
disordinata. bigiaretti, 11-195: probabilmente a lei non importava niente della disordinata espansione
di roma..., ma che a roma è particolarmente inquietante data la cagionevole
di tutti i colori, prima di arrivare a quella sua pinguedine beata. bocchelli,
sannuti alle vulcanie vampe / venian distesi a brustolarsi. -eccessivo spessore della lingua
puntiglio di non voler rifiatare se non a discorso finito. 4. per
questo si deve discutere, senza indugiarsi a diagnosticare per segni esterni, dalla magrezza o
tra le steniche. oggidì è attribuita a una degenerazione di umori, per la quale
uscire in un dato tempo una copia eguale a quella che vi entrava, stante la
cfr. fare). ant. ingrassare a dismisura. bruno, 2-59
. cantù, 3-108: uscitone così a pulito, il signor cortesella ben presto
farò? temerò, / che vada a fondo ancora / questa che in me
, xi-119: tutta la persona inchinava a pinguezza. = deriv. da pingue-
, e sono pure coltivate in serra a scopo ornamentale e di curiosità; l'
, intr. aeron. disus. esercitarsi a rullare con un apparecchio senza alzarsi in
, dalla taglia media o grande (fino a m 1, 20 di altezza)
assume nel periodo riproduttivo una temperatura superiore a quella corporea. f. galiani
costa magellanica, che di lontano rassomigliano a donne nude fuor d'acqua. gioia
, meschina. savinio, 22-357: a ogni prima noi seguiamo con rinnovato piacere
pinguini, che tutto il giorno stavano a guardarsi la bocca e il di dietro
disus. apparecchio usato per le esercitazioni a terra degli allievi piloti, che poteva
con ali mozzate e forza motrice insufficiente a spiccare il volo costruito per lo più
si estrae dalla colofonia, che concorre a costituire cogli acidi silvico e pimarico.
c. bentivoglio, 7-152: non più a nuoto / verrà l'ombra al pinifero
i-187: i piniferi castelli / ritornando a visitar, / stacca l'arco ed
avite sale. carducci, iii-2-338: a te le braccia e l'animo / de
, 9-56: depò uscimo da. llà a li pasconi alcuni, quali vanno con
di forza correre. barilli, ii-452: a poche diecine di metri dal nostro battello
dorsali degli squali o balzano improvvisi, a frotte, i pesci volanti. soldati,
. -appendici con forma e funzioni analoghe a quelle dei pesci, che sono il
prestò le pinne; il fucile lo prese a casa di suo zio senza dir niente
esse nell'acqua. -sommità a punta di un campanile o di una
regata o da diporto, che serve a diminuire la deriva dovuta al vento e
pieghe, lunga in alcune specie fino a 60 cm; si fissano al fondo
e la loro anatomia ci mostra esser tutte a un modo, siccome molte e molte
il fiocco setaceo, tengono l'angolo a cui le valvule s'assotigliano e approssimano
-archit. coronamento di un contrafforte, a forma di guglia conica, tipico dell'
pinnacolo una sveglia. baruffaldi, 14: a quel decubito / simile a morte /
14: a quel decubito / simile a morte / s'applichi subito / acqua
. aleardi, 1-428: stendesi intorno a la città sfidata / come bianco ricinto
la città sfidata / come bianco ricinto a cimitero / una fascia di tende, a
a cimitero / una fascia di tende, a cui sinistre / corruscan sui pinacoli le
iv-2-444: soli, altissimi, estranei a quei segni della vita infera, quasi
e delle vacanze d'estate hanno cominciato a rendere a tutti loro più di una
vacanze d'estate hanno cominciato a rendere a tutti loro più di una carriera universitaria
: le insinuazioni vostre mi suonano uguali a quelle che mosse satana a gesù cristo
mi suonano uguali a quelle che mosse satana a gesù cristo, quando dal pinacolo del
pintaculi, acciò senza pericolo / possa tornare a goder questi cavoli. 7.
poco più in là un'altra nube, a pinnacolo, paonazza, a classica forma
nube, a pinnacolo, paonazza, a classica forma di bottiglia. arbasino,
. arbasino, 3-535: una struttura a pinnacolo tipo pasticceria barocca. -tombolare
assai grandi; ma son poco buoni a volare, e per il solito non vi
è divisa da tante smarginature quante sono presso a poco le falangi del rispettivo dito,
uccelli, 15: prendi aloè epatico a misura d'un cece e polverizzalo bene;
= adattamento del sardo pinnèt [t] a 'capanna; muro di riparo davanti alla
riparo davanti alla casa'(v. a. i. s., vi,
meno allungata, di grandi dimensioni (fino a 60 cm di lunghezza), coperta
agg. zool. che ha gli arti a forma di pinne (un animale)
muovono lentamente e goffamente sulla terra (a eccezione delle otarie), mentre sono
pesci che costituiscono il loro nutrimento. a terra vengono solo per l'opera di riproduzione
cerchio e mobile si locano due pinnole a b fatte a vita; una nella tramontana
si locano due pinnole a b fatte a vita; una nella tramontana e l'altra
o scarlatto, costituiti da numerose antere a due logge, squamiformi all'apice; i
violacei, costituiti da numerose squame disposte a spirale all'ascella di piccole brattee,
gli strobili o coni sono da subglobosi a cilindrici, con squame persistenti, legnose
insieme movemmo e cavalcammo tanto che fummo a un prato là dove avea una bellissima
erba; / ramo di foglia verde a noi s'asconde / se non se in
le tavole mettere sotto i pini dintorno a quel luogo. pulci, 1-26: morgante
i naranci? tutto qua dunque si riduce a spine acute, ad edere tortuose,
spine acute, ad edere tortuose, a cicute avvelenate, ad ortiche aspre,
della specie pinus pinea, con chioma a ombrello, diffusa in tutta la zona mediterranea
mediterranea e alle canarie, alta fino a 25 m; i semi sono commestibili
/ si getta il pino domestico / a romper la grigiura. idem, 1-109
diventa poi cenerina, foglie glauche contorte a spirale e coni oblungo-conici che maturano in
centromeridionale e in liguria, alta fino a 20 m, con chioma piramidale aperta;
grandezza, che nei terreni sassosi degrada sino a comparire arboscello. ha fusto qualche volta
per la produzione di cellulosa; alto fino a 50 m, ha la corteccia grigia
fra 'suoi congeneri..., a fusto diritto, con corteccia grigiorossiccia.
secco. pulci, 18-108: combattevon a lumi di lanterne / costor la notte
giusto / noè capace legno, / a sé scampo et a'suoi. ginanni,
di melicerta fu portato da tonde del mare a l'istmo di corinto: laonde la
alla città di lapsaco minacciando di consumargli a guisa d'uno pino. b
trascorre; / già 'l foco chiede a i cittadini e porta / duo pini
né varie e peregrine / merci portate a strani lidi ancora. chiabrera, 1-i-32
va per tonde imperioso e move / a le nemiche armate orrido assalto. marino
: sprezzando l'impeto marino / gisti a sfidar la morte in fragil pino. lubrano
, 3-66: ciò che di raro a noi, da ciel lontano / porta pino
. della valle, 352: tante terre a lui prodotto ha il mare / che
doppio cammin ne tonde amare / stanchi anelanti a sciorr'il pin se 'n vanno.
fumo e di fuoco che si apre a ombrello. bacchelli, 3-102: s'
bacchelli, 3-102: s'alzava, sbocciando a placide ondate da un tronco immane di
o d'eruzione: getto di vapore a forma di ombrello o di fungo, che
'pino d'eruzione': nome che si dà a quell'immenso getto di vapor acqueo che
senz'altro il nome di 'pino vulcanico'a quel gètto di vapore che costituisce il
presuntuoso. viani, 13-488: vai a letto, pelacani che altro non sei,
le viti sono tenute alte e appoggiate a stucchi, olmi e pinelli. =
la sua radice è gialla, purga a guisa del rabarbaro e tinge la lana
; è un liquido incolore che bolle a 215 °c. = comp. da
pinocchiate, dolci, bianche e tenerine, a cui sospendete occhi ed anima. ojetti
. fatto o discorso di interesse limitato a un ambito regionale o paesano. pancrazi
del corazza, 258: la mattina a ora di mangiare i signori il presentarono
dopo mangiare; io gliene dispenserei anco a digiuno un'altra dramma o un pezzo
, 2-45 (ii-144): cominciò a lavorar pinocchiati, marzapani ed altre di varie
. dati, 3-114: una sera a cena comparve un pinocchiate diviso in quante
. -chi). che si riferisce a pinocchio, il personaggio del romanzo di
. burattinesco. savinio, 12-108: a udire la piccola sinfonia dell'opera,
scalettine che due flauti salgono e scendono a terzine come due nanerottoli, quei « pì-pì-pì
zum zum zum » pinocchieschi, eravamo riusciti a farci un'animo 'mediterraneo'.
v.]: 'pinocchina': dicesi familiarmente a firenze per 'poliastrina piccola ma grassa'.
. balducci pegolotti, i-321: a una pina pesandola con tutto il guscio
trovata per francesco balducci che tenne 112 pinocchi a conto. crescenzi volgar., 5-24
dioscoride], 174: quasi simili a i pistacchi sono i pinocchi overo pignoli,
perlopiù di tre in tre, ed a queste divisioni de'rami stanno fortemente attaccate
onde fecer di pinocchi, / che a noi costan de'baiocchi, / una buona
uso in traveggole onde v'ho provveduti a bastanza, li avviserete più dotti che
di sale condensato, di forma simile a un grappolo, che si forma sui
prese subito gli arnesi e si pose a intagliare e a fabbricare il suo burattino
gli arnesi e si pose a intagliare e a fabbricare il suo burattino. « che
v.]: 'pinoccolo': lo dicono a pistoia per pinocchio. = cfr
lomazzi, 439: il volubil tempo a suon di quaglie / corse a cercar
tempo a suon di quaglie / corse a cercar i vecchi spedalieri, / in compagnia
di pinole e crestieri, / ch'a li medici fer le forze caglie.
come liquido incolore, con odore simile a quello della trementina, ed è usata
cembra', che ammassa in fori i quali a lui servono di magazzino. deledda,
= etimo incerto: probabilmente da accostare a pinau, pinot e pinella; voce
l. martelli, lxi-72: atlante a cui di scure nebbie / sta sempre
soldati, 6-90: si cominciarono a piantare i vitigni del borgogna bianco,
, per la forma del grappolo simile a una pigna. pinoterapìa, v
binoccolo]: 'binoccolo': lo dicono a pistoia per 'pinocchio'; come a siena
dicono a pistoia per 'pinocchio'; come a siena dicono 'pinottolo'. = cfr
di firenze, per modo che accanto a lui e'debbano dirsi casipole. p.
abete (abies pinsapo), alta fino a 30 m, con portamento rigido e
e regolare, originaria della a e coltivata a scopo ornamentale,
originaria della a e coltivata a scopo ornamentale, al provenz.
ordinario. la sua figura è presso a poco come quella del dentice, ma di
nelle varie regioni (1 1, 57 a milano, 1, 76 a genova
57 a milano, 1, 76 a genova, 2, 26 a modena,
, 76 a genova, 2, 26 a modena, 1, 37 in piemonte
in uso in inghilterra, dove equivale a 1 0, 568, e negli stati
liquidi e di aridi, corrispondenti rispettivamente a 1 0, 551 e a 1 0
rispettivamente a 1 0, 551 e a 1 0, 473. " anche:
: la quantità di una sostanza equivalente a tale capacità. petrus de
non bevevano più e s'insultavano davanti a bicchieri e pinte vuote, sporche ancora
cacciai via la madre e la figliuola a colpi di pinte, calci e pugnia
e di stima nel castello; e condottolo a la pinta in su l'ultimo grado
di cesena, sopra un arboro presso a la porta, manco si mossero.
la pinta. amari, 1-iii-1: a un tempo con le cause che rodeano al
una notte fu tentato di dargli la pinta a terra d'un muro. caro,
/ con un pezzo di monte, a cui la pinta / diè giù da'merli
sopra al ponte infranse / lutezio ch'a la porta era col foco. b.
la licenza di poterlo fare, perché fino a ora ha divieto di stampare altro che
che cose sacre. -indurre qualcuno a fare una cosa verso la quale era
era una palla ritonda, la quale a quel tempo essi usavano di gittare e in
bacchi. idem, v-59: son pronto a tener pinta nel favellar a tuono ed
son pronto a tener pinta nel favellar a tuono ed a suono con cui si sia
tener pinta nel favellar a tuono ed a suono con cui si sia, or che
. { pineta, nel 1296, a pistoia) e che ha un continuatore nel
messico. e. cecchi, 6-203: a new orleans si può studiare la pinta
si può studiare la pinta: dovuta a fungosità, come tanti altri di questi
. il malato è coperto di chiazze a vario colore: rosse, nere,
cellini, 1-64 (157): a me pose in mano il pintàculo, qual
. cecchi, 24-27: io ho serrato a chiave ben la camera, / perché
, mogliama, / e son venuto a voi: oltre sbrighiamoci / e fatemi
, acciò senza pericolo / possa tornare a goder questi cavoli. = var
b. minerbetti, 4-i-310: a cafaggiolo feci far certe catinelle per un
li mezi non la han pintata così a quelli signori. = dallo spagn
'mancia'o 'mercede'che si dona a colui che presta fra essi gli strumenti
nostro critico co 'l suo gran naso a pozzuolo ha preteso di dar loro [ai
del mediterraneo e ne vedremo tavolette pintade a santa maria del popolo. giovanni
venivano con numero grande di loro barchette a la nave, pintati e conci il
= voce di origine espressiva, da accostare a pinco1; cfr. anche pinteri.
. invar. tose. nome che serve a designare una persona qualsiasi che non viene
di pincheri, propr. 'membro virile', a sua volta deriv. da pinco1.
in pinti e peggio in boffi: a indicare un continuo peggioramento. p
dal nome del [borgo] pinti, a firenze. pinticchiare, tr.
è [il codirosso] pinticchiato come a gocciolette rugginose che tirano verso 'l di
piano, non è uscio, ma a maniera di grottesco, pinticchiato e come granellato
per cimerò, / tri doni propiati a cavalero / en ti compiuti cascun manifesta
divina man di raffaeuo, / giunge alfine a lenir gli affanni miei. calmo,
/ elmi ed osberghi e scudi pinti a fiori. quaglino, 3-88: su
c. felici, io7: aria poi a piacere se aveste del seme de quella
: in mano portavano ferrate lance pinete a verde cum uno verde pennoncello in cima,
vaghi remi mezzo aurati, / mezzo pinti a più colori. cesarotti, 1-xxxiii-339:
giardini. fontanella, i-245: pace a voi, pinti augelli, / delicate
o pinte il tergo, / tributarie a quest'albergo / l'asia e l'africa
. / era un verme poc'anzi, a cui le intere / membra spoglia copria
forte caminando, forno agionti / dentro a un boschetto, a un bel prato fiorito
agionti / dentro a un boschetto, a un bel prato fiorito / che d'
diversi /... / miro a quel modo ch'io mirava al tempo /
tu gemi al bosco gelido, / gemi a la pinta àiòlà. -che fa
di un desio vano e deriso / gitta a un ben non raggiunto unqua da lei
un sarto attillato e 'pinto'avendo chiesta a sposa la figlia d'un massaro, il
figlia d'un massaro, il padre, a provare se il futuro genero fosse degno
genero fosse degno di lui, lo invita a pranzo e chiama a tavola un'abbondante
, lo invita a pranzo e chiama a tavola un'abbondante minestra di cavoli con
, i-257: amor l'à sì a punto / nella mia mente pinta, /
in l'arte dotto dimostrarsi, / perch'a memoria il buon villan ridusse / ciò
e non posso non farlo, / anco a voi questo libro de grotteschi / pinti
, i-44: or musa tu, che a favorirmi avvezza / fosti sovente e a
a favorirmi avvezza / fosti sovente e a rischiararmi il canto, / non mi
. lubrano, 3-109: pur fenice impetrita a le memorie / viva risorgerai: l'
xxxv-i-53: assai mi son mostrato / a voi, donna spietata, / com'eo
pinto fuori innanzi il tagliarono e smembrarono a minuti pezzi. a. pucci, cent
tagliarono e smembrarono a minuti pezzi. a. pucci, cent., 61-6:
pulita e 'l mantello del viso pento a dietro, sai, che mostra la
dalla rocca del cielo, mi starò a vedere come tu se'straportato e come
straportato e come la nave vadia pinta a calci in poppa dal vento. graf
, 10-24: pur che del suo sangue a far più tinta / l'onda non
più letizia pinti e tratti, / a la fiata quei che vanno a rota /
/ a la fiata quei che vanno a rota / levan la voce e rallegrano
un corno. -zeppo (posposto a pieno, con valore rafforz.).
liquore. fenoglio, 2-198: bastò a svegliarmi al romper del giorno il rumore
udendo di siringa, / li occhi a cui pur vegghiar costò sì caro, /
artigiani, avrebbero preferito un pintore vivo a un pinturicchio defunto. 2. poeta
infiammarlo ne la sua passione, veduto a l'ultimo messere lo vescovo aver un viso
dagli primi de adam, e ultre a ciò avarissimo fuor de modo, in ciò
bonagiunta, lxiii-58: perché seria fallire a dismisura / a la pintura -andare, /
: perché seria fallire a dismisura / a la pintura -andare, / chi pò
remagno proprio ima figura / sen ^ a intelletto, a modo di pentura. guido
figura / sen ^ a intelletto, a modo di pentura. guido da pisa,
conceduto, sotto l'occhio non viene, a cui servono le pinture. giordani,
le pinture. giordani, ii-13: giunto a roma imbasciatore de tèutoni e mostratagli nel
uomo mi fosse donato. -pintura a fresco: affresco. borsi, 1-145
: avere entro la cella / una pintura a fresco / d'angelico beato.
. sacchetti, 345: da l'a a l'o disvaria marte a morte:
sacchetti, 345: da l'a a l'o disvaria marte a morte: /
da l'a a l'o disvaria marte a morte: / l'un si dimostra
annunzio, ii-525: montefalco, benozzo pinse a fresco / giovenilmente in te le belle
: si è veduto che la pintura a poco a poco andò guadagnando, e non
è veduto che la pintura a poco a poco andò guadagnando, e non fu
andò guadagnando, e non fu giotto a un tratto perfetto. x.
più loco, li cinesi cambiomo poco a poco la loro scrittura e composero figure
la notte spirti cum vana figura: / a taglio novo e diversa pentura, /
la palma pinturicchiesca alta sul cielo, a fare gli esercizi spirituali. r.
pinturicchio, sm. chi pratica la pittura a un livello modesto o dilettantesco (e
bontempelli, i-640: mucchi di pinuglioli a terra fanno venire una gran voglia
. utensile costituito da due ganasce a leva unite a cerniera e manovrabili per mezzo
da due ganasce a leva unite a cerniera e manovrabili per mezzo di
mezzo di manici, variamente sagomate a seconda del particolare uso a cui
sagomate a seconda del particolare uso a cui è destinato (e per lo più
: quella con punte piatte unite a un tronchese e, talvolta, a un
unite a un tronchese e, talvolta, a un cac ciavite.
. stuparich, i-270: ci daranno, a un uomo sì a uno no
: ci daranno, a un uomo sì a uno no, delle pinze per
o la barra (con partic. riferimento a quello che, nel tornio a revolver
riferimento a quello che, nel tornio a revolver, è applicato nella cavità del
afferrare, comprimere, ecc. -pinza a denti di topo: quella fornita di
per afferrare i tessuti). -pinza a dimora: quella usata per l'emostasi
caduta dell'escara vasale. - pinza a occhiello: fornita di un'estremità prensile
, garza e cotone sono lì pronti a berle mentre pinze e pinze scattano a
pronti a berle mentre pinze e pinze scattano a chiudere vene e arterie. moretti,
3. riflettore che viene applicato a un treppiede per mezzo di una struttura
un treppiede per mezzo di una struttura a morsa. 4. elettr. pinza
mordesse davvero, barcollando e scivolando andava a stuzzicarla [la tinca] pian piano
savinio, 263: d cameriere, manovrando a pinza il cucchiaio e la forchetta,
cenere ardente; e in fin di tavola a una persicata prelibata. de pisis,
se il caso porta / che s'affacci a costui la maddalena, / vi era
, 1-1-158: con una o due pinzette a far giornata. = forma aplologica di
..: è molto più infingardo a fuggire del beccaccino reale, di modo che
da due lenti unite da un dispositivo a molla che le fissa al naso, senza
ora è calvo e porta gli occhiali a pinza-naso. = dal fr. pince-nez
pinzanése, sf. veter. ulcera cancerosa a carico del fettone del cavallo.
, 90: sarà stato un tafano a pinzarla perché non ha la camicia.
con un buon colpo di tenaglia. a lo spago gli vietava di pinzare, e
pirandello, 8-53: d cardellino veniva a posarsi sulla spalla dell'uno o dell'
dell'uno o dell'altra e si metteva a pinzar loro il collo grinzoso o il
il collo, come fanno i galli a pinzare. 2. figur.
. pascoli, 1464: m'ho a risentire se mi pinza quella / cimice
/ cimice di pantilio? m'ho a crucciare, / se demetrio mi stuzzica
fossero vespe arrabbiate? -sottoporre a oneri particolarmente esosi. p. petrocchi
vj: l'agente delle tasse ci pinza a sangue. 3. serrare in
in quisto pinzaro pa renteze a fari / e li loro figli asserventari /
, / ch'or potrà tener scola a casa sua. = da [impinzare
e. gadda, 15-28: costoro a me mi paion quelli che, toccandogli
me mi paion quelli che, toccandogli a dormir tra le cimici, si proponessero non
. ojetti, i-327: di faccia a me, il professore berlese...
i-136: ma nulla è sì ottimo rimedio a tutti i versamenti d'acqua della citema
. tess. operazione di rifinitura intesa a eliminare dal tessuto nodi, fiocchetti,
fa saltare un granino, l'afferra a volo, l'esamina, toma a frugare
afferra a volo, l'esamina, toma a frugare. -in partic.:
. 2. fis. pinzetta a tormalina: quella a molla alle cui
. fis. pinzetta a tormalina: quella a molla alle cui estremità sono poste due
stamperia, insomma, fossero già cominciati a piacermi. = dimin. di
2. chirurg. stringere con una pinza a scopo emostatico. 3. tess
= voce coniata nel 1930 dall'attore a. de curtis (totò),
pananti, i-165: mi vo subito a mettere a telonio / pieno di fuoco
, i-165: mi vo subito a mettere a telonio / pieno di fuoco, e
guisa che l'acqua cede a'pesci. a. casotti, 1-5-23: il panierin
, iv-45: ritornano [le capre] a casa all'ora di terza con le
satollo / che non vi resti luogo a nova gente, / e dopo cena ha
a'propri sguardi copria l'anguinaia. a. monti, 60: la pancia piena
sua intenzione è quella d'avere domani a sera il suo teatro affollato e la cassetta
ella mi ha sborbottato, rampognato e sgridato a torto e con troppo rovello, dicendomi
: se v'era qualche buon cervello a caso / che pubblicasse una colta scrittura
g. belli, 236: consegnai a s. m. gobbo primo una lettera
« beh, tu non sei stato buono a rubare. adesso ti castigo io »
meglio due branche fomite di punterelle dentate a foggia di seghe, nella cui cima è
i pinzi della giacchetta gli stavano stesi a punta. idem, vt-852: elia si
]: il cappello del prete dicesi cappello a tre pinzi. 2.
. pizzo della barba (anche nell'espressione a pinzo). tommaseo [s
il procuratore, con la barbetta grigia, a pinzo, e gli occhi che non
raccolta e puntuta per aprirsi la via a traverso la terra che ricuopre il seme
. v.]: 'pinzo': ferro a rostro che termina la prua o la
senza pinzocheraggine, che prega e mira a dio in ogni sua opera,..
che hanno imparate, subito ti cominceranno a dichiarare i 'fioretti di s. francesco',
plur. m. -chi). ispirato a bigotteria (un'idea, un comportamento
condotta o sentimento da bigotto, ispirato a una superficiale e ipocrita ostentazione di religiosità
dispiaciuta ad alcuni sciocchi ed ha piaciuto a chi, come faccio io, disapprova
, per lo più, appartiene come laico a un ordine religioso (in partic.
un ordine religioso (in partic., a quello francescano) o a una congregazione
., a quello francescano) o a una congregazione. -in partic.: bizzocco
cienni bonacorso pin <; iocaro, a dì xii di nivembre, soldi v
proponimento. velluti, 106: andonne a stare a santa croce essendo pinzochera dell'ordine
velluti, 106: andonne a stare a santa croce essendo pinzochera dell'ordine di
. caterina da siena, vi-154: venne a firenze... una vestita delle
la botte e condura'la qui da mi a bologna. e vederai poi che bona
è un manto negro sopra il capo a modo delle nostre pinzochere. sanudo,
la nora, la qual ozi fu sepulta a san zorzi mazor in la sua arca
ariosto, vi-787: io voglio farmi a vostro padre credere / più che credesse
vostro padre credere / più che credesse a frate mai pinzochera. firenzuola, 137:
... il quale teneva le spie a queste così fatte faccende, acciocché niuna
di colore / bigio vestissi e diedesi a digiuni. p. nelli, i-3 (
, io: io porgeva la borsa a coloro che si comunicavano. nel numero di
gioventù. bresciani, 6-xii-229: vada a far la corte a quella pinzocchera della
6-xii-229: vada a far la corte a quella pinzocchera della marchesa giuliana. tommaseo
marchesa giuliana. tommaseo, 19-98: diamo a queste pinzochere un santo diletto: facciam
ignoranti e pinzocheri o i troppo interessati a ciò che sussiste, il rimanente non turbasi
11-102: noi procediamo, o signori, a gran passi verso questa codarda e pinzochera
, e per tutto la gente ebbe a lodarsi di lui, salvo un che di
pensi che un porporato galantuomo ebbe già a dire che è assai meglio veder la chiesa
pinzochera e usurpatrice, la fede ricomincia a rifiorire tra i subalpini. -che
pizocarete, / per dio, consentiresti / a tuor marito come dio premete; /
che de dolci cigni penitenzia i dano! a. f. doni, 1-5: voi
curiose pizzoccherette, gettate le ginocchia innanzi a qualche san gherardo di villamagna. casti
pur così gran male / ché non corri a san marco a farti frate?
male / ché non corri a san marco a farti frate? -acer.
partir. ma el populo si levò a rumore, e la parte sua,
, 1-117: doveva venir da milano, a correggere 1 costumi delle napoletane, pinzocheraccia
, pinzocheraccia, doveva! = affine a bizzoco, di etimo incerto. pinzocorato
nel fare il piggello perché si conserva sana a lungo. = voce pis
che manifesta fede e amore profondo a dio o a una divinità, in
fede e amore profondo a dio o a una divinità, in partic. nel
ascoltava sì fatta, che poco / più a la croce si cambiò maria. la
pio, / pregar con le ginocchia a terra iddio / per la sua torma,
colmo d'amore / co'prieghi armò contro a sì gran furore. m. zane
al suo servigio chiunque infedele si mostri a dio. g. gozzi, i-10-8
.., o piissimi, grazia a ciò che voi possiate ricevere lo debito.
. lorenzo de'medici, ii-121: a te [dio] dolce riposo si conduce
miseri pianti. beicari, 7-90: ritorna a gesù cristo / e alla madre pia
l'uffizio funebre, ma stavolta non tocca a te rintuzzarli: tocca ai congiunti,
spiriti per lo monte render lode / a quel segnor, che tosto sù li
vivente era una pia lampada, consumantesi innanzi a una sacra immagine,...
c. i. frugoni, i-2-106: a lui le pie pareti / rifolgoran d'
argento. carducci, iii-4-44: delia, a voi zefiro spira dal colle pio de
ed è, di conseguenza, gradito a dio); retto (un pensiero,
si posa e par che perdon chieggia a dio. pallavicino, 1-519: s'io
riuscirebbe. campailla, 1-1-65: assiste a l'orazion pria l'evidente / necessità de
in tutti, quando saremmo apparsi assieme a scuola italiana, il prossimo kippùr. arbasino
ammirato, 38: l'imperadore si ridusse a svernare a ravenna, né prima dell'
38: l'imperadore si ridusse a svernare a ravenna, né prima dell'anno 83
prima, le parole / (le roventi a pie commiste) / tu m'imbocchi
5-117: francesca, i tuoi martìri / a lagrimar mi fanno tristo e pio.
, esserle pia: s'attarda / spesso a sentire lunghe sue parole. saba,
saba, 73: ti conquisti la casa a poco a poco, / e il
73: ti conquisti la casa a poco a poco, / e il cuore della
s'infiamma / la tua guancia, ed a lei corri dal gioco. / ti
riposa un pio -dican le genti / a la mia tomba. -con sineddoche.
desia, / e curar il nemico a lei conviene; / pensa talor d'
parente? 7. disposto a corrispondere all'amore; benevolo, affettuoso
tanta leggiadria / quanto mai si conviene a cosa bella: / ed io dinanzi
cosa bella: / ed io dinanzi a lui come suggetto / chiamo mercé, che
poi che la vita mia / è data a te per serva e per ancella.
per serva e per ancella. attribuito a petrarca, xlvii-253: forse potreste ancor
donna mia con dolci amorose lusinghe / a confortarmi tutta si volge pia. scarpelli
. g. stampa, 163: perché a voglia sì santa e così pia /
lo pan che 'l pio padre a nessun serra. boccaccio, dee.,
122: t'adoro / con le ginocchia a terra e pianto agli occhi, /
grave è il nostro disperato obblio, / a percoter ne rieda ogni momento / novo
in leoni, 666]: sì siamo a roma!... cammino
e rottami di barricate dalla porta pia che a pio fu poco pia.
letizia, in atto pio / quale a tenero padre si convene. bernardo da canatro
un vecchio vede [despina] che a lei s'awicina, / il quale con
maniera onesta e pia / la chiama a nome, e l'appella regina.
parte invola / del nutrimento pio ch'a lei [vite] si deve, /
ma dài / ricetto ai nidi e pascolo a gli sciami. betocchi, 5-68:
membra concesso hai de la pia / onda a gli amplessi di vigor frementi? fogazzaro
giottesche. 13. compiuto a fin di bene o giustificabile moralmente;
soldato semplice di fanteria. -conforme a giustizia. f. pona, 4-295
sovente per celia di cose più buone a desiderare che possibili a conseguire. b.
cose più buone a desiderare che possibili a conseguire. b. croce, ii-5-7
ed i mercati, affine di mantenervi anche a faccia delle carestie un prezzo discreto ed
faccia delle carestie un prezzo discreto ed a portata delle forze del popolo e della
, che la mucca potesse essere menata a pascere nel giardino pubblico. -casa
si destina un certo bene o patrimonio a uno scopo di atti di culto o
lamento / che spesso mando al cielo e a la fortuna / per disfogar cridando il
qual cosa tanto pia vi moverà mai a misericordia? 19. locuz.
vicinanze il 20 settembre 1870 fu praticata a colpi di cannone la breccia attraverso cui
anche, per metonimia, con riferimento a tale evento storico, considerato come discrimine
). leoni, 661: a meglio sbugiardare il « non entrerete » di
gianicolo o con la cannonata del re a porta pia. g. spadolini [«
). pulci, fv-97: a ber tu me? via luci, luci
bene. del casto, 1-126: a me pare cosa chiarissima, per l'uniforme
pio dei pulcini, furibonda lo rincorse a beccate. graf, 5-888: per aver
, le quali tra fiorentini si chiamano scale a piuoli e tra gli aretini son dette
e tra gli aretini son dette scale a pio. 2. germoglio dei
. infezione suppurativa causata da germi piogeni a carico di suini, ovini, conigli
, sf. veter. malattia infettiva a carico dei vitelli. = comp
tetti). 3. stor. a varese e a lecco nel sec. xviii
3. stor. a varese e a lecco nel sec. xviii, mercato
, di etimo incerto (affine forse a piota). piodéra, sf
maironi da ponte, 1-i-191: quivi [a branzi, nella valbrembana] esiste ima
patol. raccolta di materiale purulento misto a sangue nella cavità pleurica.
. 'membrana piogenica': si è supposto a torto che il pus venisse prodotto da
fenoglio, 3-59: fuori prese a pioggerellare. = denom. da
, sali e pulviscolo atmosferico, dovuta a una saturazione nell'aria di vapore acqueo che
giacomo da lentini, 48: a l'aire darò ò vista plogia dare
darò ò vista plogia dare / ed a lo scruro rendere clarore. dona, xxxv-i-162
/ anci poris-tu volgere rea plo ^ a o forte vento / ke femena trapési de
non era mai spiovuto; ma, a un certo tempo, da diluvio era
dall'inquinamento atmosferico; produce gravi danni a foreste, colture e monumenti.
equatoriali che durano dal mese di maggio a settembre. idem, vii-108: da
. moravia, 23-20: vengono qui a pescare nei mesi propizi e poi alla
corrente ploia. -in espressioni comparative a indicare per lo più abbondanza, copiosità
dolore / vèn d'ogni parte come pioggia a terra. felice da massa marittima,
pioggie di sangue. -con riferimento a quella composta di acqua putrida, grandine
de la gola / come tu vedi, a la pioggia mi fiacco.
peccatrice, con par- tic. riferimento a quella che distrusse sodoma e gomorra secondo
antico legnaggio sono dannati per sozzo peccato a calcare la sabbia rovente, battuti da
abbracciarli. carducci, iii-2-374: io tonde a tonde / impreco avverse in su la
ridesti in appennin vulcani / pioggia di fuoco a i nostri dolci piani.
come talor, se grandine maligna / rapida a cader vien da nube oscura / sopra
fra timore: / chi vienimi di soppiatto a scompisciare? verga, 8-55: dopo
gli ebrei del ghetto. -irrigazione a pioggia: quella effettuata con l'immissione
pioggia: quella effettuata con l'immissione a pressione in una tubazione fissa di acqua
usciti dal bosco nell'ora blu andavano a provare l'irrigazione a pioggia sulle aiuole.
ora blu andavano a provare l'irrigazione a pioggia sulle aiuole. 3.
appena fu spento il fuoco, cominciò a caderci addosso tale pioggia di cimici che ci
rimbombavano dall'alto in pioggia di stelle a diversi colori. buzzati, 4-467:
4-467: una pioggia di fumate nere precipitò a picco verso la terra lontana.
aria produceva una fantastica pioggia di fuoco a più colori. -insieme di proiettili
, brune, mormorando scende, / e a piè del vedovato / albero si raccoglie
iii-23-434: alla testa, il re a cavallo, solo e lontano dalla scorta.
degli occhi ploia / per prova fare a le parole conte. cino, xxxv-ii-646:
cadde non so come in capo una ancora a lui. leoni, 600: la
. croce, iii-27-294: i cattolici, a questa pioggia dirotta di leggi e provvedimenti
colonna, 1-186: non si corre a dio, che dal ciel porta /
di lumiera che si pone nelle feste a lato dell'altare, sostenuta per lo
elettr. prove sotto pioggia: quelle miranti a stabilire le proprietà elettriche di un materiale
elettriche di un materiale isolante, sottoposto a getti d'acqua di portata, intensità
in tauro ad europa, in cigno a leda / e 'n satiro d'antiope fé
e d'oro in pioggia in grembo a danae arse. vico, 4-i-987: in
-a pioggia, in modo di pioggia: a spruzzi regolari e continui. ristoro
prende l'acqua dai cassoni e si butta a pioggia (a spruzzi) sulla minerà
cassoni e si butta a pioggia (a spruzzi) sulla minerà. -dall'
cancogni, 68: leo s'è chinato a raccogliere le ghiande ch'erano sparse in
terra, poi le ha lasciate cadere a pioggia sulla testa di sgarro.
. -effettuato senza un piano, a caso. l'unità [29-xi-1984
politica economica nazionale. non di interventi a pioggia. -da pioggia: usato
se si bevono poi che sono cominciate a corrompersi offendono l'aspera arteria. imperato
quel sindaco; uh! quando comincia a far danzare la lingua, non smetterebbe più
col comune. -muovere le mani a pioggia: scuoterle, come per fame
1-408: lei... si mise a muovere gli occhi sul muro come se
punta delle dita e poi le mosse a pioggia come avesse toccato bagnato.
viene bellissino sereno. staremo meglio che a modon. aretino, vi-396: un nuvolo
luce, pioggia produce. -cielo a pecorelle, pioggia a catinelle: v.
. -cielo a pecorelle, pioggia a catinelle: v. catinella, n
, pioggiarèlla. salvini, 41-105: a guisa di minuta pioggerella e spessa,
sole. serao, 5-192: faustina andò a prendere un grande spruzzatolo di acqua
se sole o solicello, noi siamo a mezzo il verno. = dimin
e della ritirata de'tedeschi, simile a fuga sotto il più violento e pioggioso
2). beolco, 1131: a tutti se ghe vaghe con la piola da
. [postille]), 6580 riconducono a una forma dimin. di pialla *
cinque minuti di prato, / uno è a casa; ma prima c'è
e politi. 2. tagliato a scaglie con la piola (il sapone)
, contornato dai denari della posta, a cui i giocatori, con vari lanci,
. verga, 8-69: era rimasto a bocca aperta, coccoloni dinanzi al pioletto
pioliscono [i rami dell'albero] a modo d'intaccatura e di fissura.
chi de l'altra, tanto che a tuti se ghe vaghe con la piola da
, di etimo incerto (forse da accostare a pigolio). piòlo
soggiogata l'affrica, incatenato ne menò a roma giugurta. soderini, iii-199:
, si leghi [il ramo] a piuoli lunghi, fitti bene in terra,
dieta cento zolfanelli / poco più attaccati a un pivuolo. v. giustiniani,
l'unico sfogo della rabbia che restava a questo crocifisso era il contorcersi tutto,
aspettano. verga, 8-82: continuava a sfogarsi, lì fuori, all'oscuro,
, quasi i complimenti non fossero fatti a lui, rimaneva come un piuolo,
stare o essere come un piuolo'si dice a chi sta sempre ritto impalato ed è
1-88: ebbene, che cosa stai ora a far costì, piantata come un zugo
far costì, piantata come un zugo a piuolo? non hai capito abbastanza? vai
una bella costanza la mia di starmene a ordinar piuoli e a comandar movimenti sul
mia di starmene a ordinar piuoli e a comandar movimenti sul monte pincio, mentre
.. ultimamente, niuna cosa restandogli a fare se non la coda, levata
, 2-2- (i-678): pian piano a la fanciulla accostatosi, destramente i panni
padrone, non voltò altrimenti le reni a la donna, ma le rivolse la punta
mille forche nel cavare e mettere, ridendo a quel non so che che udiva allo
e allo uscire del piuolo, simigliante a quel lof tof e taf, che fanno
è ver che gli augei sen vanno a volo, / ma noi non gli
l'altro ha talento d'esser solo / a porre in opra il suo viril piuolo
dei legni trasversali della scala, scaletta a pioli o a piolo, che è quella
della scala, scaletta a pioli o a piolo, che è quella di legno o
tenute insieme perpendicolarmente da sostegni posti a intervalli regolari, che servono per appoggiarvi
1-1-5: costantino stava sur una scala a piuoli ad accendere le lampane della chiesa.
sopra per una cateratta con una scala a piuoli, che la tiravano su.
, più volte papa giulio volle andare a veder l'opera, salendo su per
opera, salendo su per una scala a piuoli. lippi, 9-14: drizzate al
9-14: drizzate al muro assai scale a piuoli, / il salirvi tenevano una baia
: distesolo e legatolo sopra una come scala a piuolo, gl'infusero l'acqua coll'
destinati per montare su per una scala a piuoli in cima a quel faro, onde
su per una scala a piuoli in cima a quel faro, onde la notte possano
occupatissimo ad incollare delle striscie di carta a tutte le fessure delle imposte, con
collo, arrampicato su di una scala a piuoli. e. cecchi, 5-215:
: bidoni di tinta, una scala a piuoli, pertiche, pentoli ed altri aggeggi
: stava disteso su di una scala a pioli, che due uomini portavano mesti
sostegni di legno che infìssi o legati a una fune permettono di usarla come scala
cui si fanno buchi nel terreno per collocarvi a dimora pianticelle o semi (anche nella
anche nella locuz. piantare, seminare a piolo). f. scarlatti
piuolo di legno, e si chiama piantare a piuolo. magazzini, 11-84: i
: si comincia [in giugno] a piantare i cavoli fiori detti di malta,
detti di malta, abbadando di piantarli a piolo. jovine, 2-82: pietro nell'
di marmo o di pietra collocata dinanzi a portoni di palazzi, lungo la strada,
palazzi, lungo la strada, intorno a monumenti, per protezione. -anche:
forma di colonnino tronco, che pongonsi a lato della porta d'una casa. carducci
là, da'due lati della strada, a un piuolo. soffici, v-2-74:
! / erano biancorosate ciliegie corniole, a due a tre nell'istesso piuolo.
erano biancorosate ciliegie corniole, a due a tre nell'istesso piuolo. -vomere
generare e di arare con l'aratro a piolo sono lasciati morire. -il sostegno
in mano. -chiavetta degli strumenti a fiato. zeno, v-122: in
, 1-15: io m'illudo di riuscire a temperare le mie pene coi miei entusiasmi
, 9: la scala sociale non conosce a fontamara che due piuoli: la condizione
. 8. bot. innesto a piolo: quello che si ottiene forando
s. v. innesto]: 'innesto a foro o a succhiello': consiste questo
innesto]: 'innesto a foro o a succhiello': consiste questo nel forare con un
recide il vecchio tronco superiormente al foro e a poche dita di distanza. questo modo
... si chiama anche innesto a piuolo. 9. locuz. -andare
-conficcare col piolo e col martello: inculcare a ogni costo, con ostinazione.
bocca. giusti, iii-296: andar là a balbettare o a fare il piolo,
, iii-296: andar là a balbettare o a fare il piolo, non mi va
piantare, mettere, far stare qualcuno a piolo o come uno zugo a piolo:
qualcuno a piolo o come uno zugo a piolo: farlo attendere più del convenevole
pataffio, 4: tu m'hai posto a piuolo e va'di nasso: /
perché io sento che 'l cervel va a volo / mi andrei a riposar, ma
'l cervel va a volo / mi andrei a riposar, ma io non voglio /
che ei dica che io l'abbi posto a piuolo. firenzuola, 670: va
quel traditor del golpe m'ha posto a piuolo, cacastecchi li venga! l.
una moglie d'un dottore / aver mess'a piuolo. grazzini, 4-372: e'
e'mi avevano piantato come un zugo a piuolo. a. f. doni,
piantato come un zugo a piuolo. a. f. doni, i-163: non
[il poeta] mi tenete qui a piuolo come un zugo e siate entrato
in un leccieto da non ne uscire a bene stasera. g. m.
l'aspetti in un luogo e indugia a irvi: egli m'ha piantato a
indugia a irvi: egli m'ha piantato a piuolo. buonarroti il giovane, 9-247
9-247: non mi tenete più qui a piuolo. fagiuoli, iii-66: non mi
, iii-66: non mi fate però stare a piuolo. -foriere.
dell'ampolle, / là dove enea a piuol pose dido, / giuocano i topi
pose dido, / giuocano i topi vecchi a mazzasquido / e per cominciar fanno al
al duro e molle. -stare a piolo: soffermarsi più del necessario;
: ei, che star non vuol quivi a piuolo, /... /
la rogna, / onde più stare a piuol non mi bisogna. fagiuoli, vii-92
/ né più sul pozzo star potè a piuolo. -con allusione oscena.
: tu se'per starci tutto il dì a piuolo, / or con lacci provandoti
scùrius per sciùrus 'scoiattolo'), che è a sua volta
, caviglia'(con evoluzione semantica analoga a quella del lat. custos 'custode'
un pintone di liquore, e continuavano a bere per conto loro. = voce
(piombàggine). disus. sottoporre a grafitazione; grafitare. tommaseo [s
. santi, i-96: nello scendere a queste cave raccolsemo vari pezzi di piombaggine
3. colore grigio scuro, simile a quello della grafite. viani,
: introduzione nel cavo pleurico di miscele a base di paraffina e di sostanze oleose
di fribergo... dànno copiosamente a chi vi cava pietra piombara, che
, la vena comun al piombo et a l'argento, la pietra piombale, il
occhio sinistro e con la persona atteggiata a un tal qual burbanzoso disdegno della aristocrazia
). cadere dall'alto verticalmente, a perpendicolo, con violenza, pesantemente e
caverne, / e l'aer cieco a quel romor rimbomba; / né sì stridendo
al suolo / fé piombar gli augelletti a mezzo 'l volo. b. corsini
sottoposte valli piombando, portò con sé a precipizio quanto le si era parato davanti
estremo ardor, / e gittò il nappo a l'onda / il vecchio bevitor.
e selvaggio del macigno che piomba giù a picco nell'abisso e là in fondo
, 4-14: coraggio, amiche! a l'infernale orrore / faciam piombar questo funereo
/ faciam piombar questo funereo mostro. a. cattaneo, n-193: de'naviganti parte
cattaneo, n-193: de'naviganti parte piombò a fondo, parte andava col nuoto,
frugoni, 3-ii-52: obligata da un svenimento a piombar in grembo dell'attenta adaltrude.
fere il suo conallo: ei piomba a basso / qual quercia in piazza o
appena entrata nella sua camera, piombò a terra. d'annunzio, n-733:
la ragazza piombò sul pavimento e cominciò a storcersi con la schiuma alla bocca.
e le sfortune / per metter tutto a ruotoli e sconquasso: / adesso si
/ piomba una scena, va il telone a basso. betteioni, i-289: or
una mano, con la quale era usato a tirare la pialla e la sega,
pioggia, la grandine). a. cattaneo, ii-176: apertosi ad un
un nuvolone gravido e nero, cominciò a piombar per tutto tempesta serrata e folta
c. boito, 36: cominciavano a cadere dei grossi goccioloni:..