: vale internamente ed esternamente per soccorrere a que'che vanno soggetti ad ernie.
). ant. affondare, mandare a fondo. giamboni, 4-92: fuoro
) -i4: inanti fosse tutto 'l mondo a foco / e quanto este in abisso
2. intr. sprofondare, andare a fondo. monte, 1-100-12: tanti
agg. ant. affondato, colato a picco (un'imbarcazione). bembo
armata due galee e alquanti minor legni a seconda giù col fiume se n'andarono,
fisiologiche un organo o un tessuto isolato a scopo sperimentale. 4. intr.
cielo d'alcamo, 120: s'a le vangiele iurimi che mi sia a
s'a le vangiele iurimi che mi sia a mmarito, / avereme nom potter'a
a mmarito, / avereme nom potter'a esto monno: / avanti in mare
[pianta] non molto agevolmente riceve a sé le vene radicali per la secchezza
fé il caso tutto di perforamenti ripieno a simiglianza di voglia. -in partic
bucare, per lo più passando da parte a parte; forare. straparola
perforar si possono da ogni parte ed infilzarsi a fame monile candido all'anima, dall'
borgese, 1-12: il padre continuava a mandargli puntualmente due fogli da cento ogni
schiavo] con la subia, e sarà a lui servo in sempiterno.
fece il vetro dall'esser di molle a quel di duro non potè così tosto irrigidirsi
infino al basso, cioè all'acqua, a similitudine di fontana possono riuscir da basso
di manco resistenzia; e se possibile fussi a condurre alla sua somma altezza qualche quantità
da quella che l'apparecchio perforò spiralicamente a 500 e 600 metri.
perforato e guasto in croce. g. a. cicognini, xxxiv-740: mio consorte
tobino, 5-61: la carmela continuava a guardarlo con quegli occhi che perforavano,
violastro e metallizzato, e non più, a gareggiare con gli accidenti e le schermaglie
discendono, e perforavi la pelle ed escene a poco a poco un umore, fatto
e perforavi la pelle ed escene a poco a poco un umore, fatto quasi come
dico che è dal principio che comenzano a parere per fina al septimo zomo: ché
d'osso e quello ch'immediate succede a questo chiamato temporale, patir manifestissima frattura
perforado). attraversato da parte a parte da uno o più fori
ceraunio] anche meglio resiste / a spiriti maligni ed a lor beffe. guglielmo
meglio resiste / a spiriti maligni ed a lor beffe. guglielmo da saliceto
stoffa). ghislanzoni, 18-133: a me quello schizzetto!... a
a me quello schizzetto!... a me il cuscino perforato! mi pare
scorrente sopra una rotaia e poscia messi a posto da due uomini, sono
: vi sono licheni vinicoli. corse anzi a suo tempo i giornali l'allarme per
nella tecnica mineraria, macchina rotativa o a percussione usata per la perforazione delle rocce
narrato che molti anni fa si presentò a offrire le sue sonde da miniera e le
sonde da miniera e le sue perforatrici a un signor s. proprietario di miniere in
lessona, 1108: 'perforatore': nome dato a parecchi strumenti chirurgici adoperati per perforare.
. 8. inforni. macchina a tastiera usata nel campo meccanografico e dell'
sui quali vengono registrate informazioni in base a determinati codici. calvino, 12-8
specie d'amuleto o talismano t'espone a tentazioni intermittenti, pochi secondi per volta
sf. ferita, lesione profonda dovuta a cause traumatiche. dalla croce, ii-3
e inserire sonde (e quella praticata a media o grande profondità viene detta trivellazione
delle alpi. ungaretti, xi-212: a 75 metri sorto il livello del mare
4. cinem. serie di fori praticati a intervalli regolari su uno o su entrambi
sotto forma di fori, in base a un determinato codice convenzionale che viene in
per colonna); il foro corrispondente a una posizione numerica. 8. patol
improvvisa degli organi cavi addominali, dovuta a cause traumatiche o a preesistenti lesioni patologiche
cavi addominali, dovuta a cause traumatiche o a preesistenti lesioni patologiche. lessona,
passim la traduz. it. a cura di g. franceschi di teoria e
1967) e in partic. a pag. 119: « alla competenza di
e propria azione (e si contrappongono a quelle constative che hanno unicamente una funzione
da cinquecento per calmarla, « vai a rinfrescarti con un gelato, anche due »
], 394: i greci in iberia a le radici del monte caucaso lavarono le
imperato, 1-14-5: le ragie, a poco a poco risolute dal caldo del
, 1-14-5: le ragie, a poco a poco risolute dal caldo del sole,
ai fianchi, che le donne liguri, a partire dal sec. xvii, portavano
casalino un pestilo di terra possto al colle a casalino, ch'è un me ^
toccare e fasciare con alcune pezzuole, a mitigare il dolore e a ricevere il
alcune pezzuole, a mitigare il dolore e a ricevere il sangue che delle dette piaghe
pezzuola sul tavolo e sfece il nodo. a vedere il cappone già spennato la zia
smoccica e si cola), / hanno a tenere agli occhi la pezzuola. siri
la pezzuola. siri, ix-20: a due lati della cintura [dei tartari]
lenti, e s'asciugò pian pianino, a più riprese, prima un occhio e
tornassero all'isola. si veniva qua a sventolare le pezzuole bianche per gli ultimi
a'nostri tempi. breme, 19: a fianco mio, dopo i balaustri,
le zitelle colla sua pezzuola in capo a foggia di tutte le altre.
bianco e verde, con sul capo a mo'di cuffia una pezzuola di raso nero
le gonne tirate su e le pezzuole a fiori piegate sul capo a usanza delle
e le pezzuole a fiori piegate sul capo a usanza delle ciociare. -ampio
portato dagli uomini intorno al collo, a modo di sciarpa. cantù, 3-236
collo corto da una pezzuola di colori a quadri, con una giubba di velluto
giubba di velluto spigato e un panciotto a due petti. 4. lembo
buia spelonca, ov'era entrato saul a purgare il ventre, li mozzò nascosamente
. frugoni, v-21: gli stracci servono a far la carta, pesti e ripesti
mia vita. redi, 2-130: pagai a giuseppe la spesa nel refe e in
di levante comprate per mandare in arezzo a suor angiola felice. 6.
di marina, 624: 'pezzuola': rete a maglia semplice, di seta, pure
tirava dalla tasca dei calzoni un pezzolone a dadi rossi e neri, vi strombettava dentro
quando cocea, mettea la pentola rasente a quel muro, fece un foro con
un succhio in quel muro, rasente a quella pentola, e poi lo turava
e benigna inquisizione del dotto archeologo costretto a rivelare esser egli l'avanzo d'un
cavalca, 20-448: i frati, andando a ora di desinare a mensa e ischifando
i frati, andando a ora di desinare a mensa e ischifando la carne ch'era
. maestro martino, lxvi-1-122: ponirai a cocere la dieta carne, agiongendovi bona
... la fatagione, comunica a quei fogh che vuole la virtù dera parola
^ uolo di tera posta di dietro a la kasa di bentivengnia. libri di
item piero brilla... vendéo a simone datucci et a masseo da core.
... vendéo a simone datucci et a masseo da core... vii
fanciulla] un pezzuolo in orazione dinanzi a la figura de la vergine maria,
: stetti un pezzuolo con un ciurmadore a cavallo in su una mula.
: elli tolgono questi pesci e tagliali a pezzuoli quasi d'una libbra il pezzo.
d'olio e senza levarne, partila a pezzuoli e gettavi suso dell'olio. cennini
una mella ben piana taglia il detto oro a pezzuoli. m. adriani, iii-249
, caduto e rappreso, fu preso a pezzuoli da molte formiche e portato a
a pezzuoli da molte formiche e portato a cimone. -con frasi concise e
panigarola, 3-i-80]: un lavoruzzo fatto a pezzuoli niente averebbe che non fosse minuto
le composizioni fatte di concisi e quasi a pezzuoli sonino male e diano nell'arido
scritti lor da'pirati viventi, / sicché a pezzuoli si scorgono vendere / laceri e
lordi da'nuovi studenti. -a pezzuoli a pezzuoli: a poco a poco.
studenti. -a pezzuoli a pezzuoli: a poco a poco. salvini, 41-163
-a pezzuoli a pezzuoli: a poco a poco. salvini, 41-163: da
l'etimologico... non pare che a prenderlo a lavorare in serio vada troppo
.. non pare che a prenderlo a lavorare in serio vada troppo innanzi, o
disegno, chi sa che non riuscisse, a pezzuoli a pezzuoli, di cicalata in
sa che non riuscisse, a pezzuoli a pezzuoli, di cicalata in cicalata, di
3-i-1-9: se 'l paresse ancor a la m. v. de mandarme un
troppo piccioli. grazzini, 4-147: cominciate a far pezzolini di quella carta. domenichi
girini. goldoni, v-56: -datemelo a me quel pezzetto di cioccolata. -povera
; e trovoe aveano dentro da manzar fin a nadal, farine, oio, smalzo
idest unico al mondo, come a dire / non fia legume simila al fagiuolo
spiegare le forme con -zz-, prati (a. g. i., xvii,
fioritura con colori vivaci, molto coltivate a scopo ornamentale. arbasino, 12-26
80 se seguita da apice in alto a destra (* ') e 80.
000 se preceduta da apice in basso a sinistra (>n); maiuscolo (
tale lettera. -in partic. filtro a pi greco o a ii: tipo di
partic. filtro a pi greco o a ii: tipo di filtro elettrico elementare
riposare'e soprasilvano se piecàr, ricondotta ora a un lat. * placicdre (r
placare (v. placare), ora a una forma * placcare 'nascondere'(merlo
, un po'piaccicosi e piuttosto lerci, a un centinaio di chilometri oltre le catene
eran regali, quei fogli, stati fatti a me e mio padre li aveva incamerati
manìa che degenerò poi nel piaccicotto - a ricoprire le scatole. = voce
azzolino, ti accordo, piacciotta anche a me. = iter, di piacere1
passare li termini del vero per compiacere a colui a cui parla; e di
li termini del vero per compiacere a colui a cui parla; e di questo lusinghiere
da piacentare, cioè andare ai versi e a piacere fu detto. 2.
sacchetti, 69-50: così o peggio a piacenza, che ben lo piagentavano,
(119): mostrasi sì piacente a chi la mira, / che dà per
/ e 'l fin piacere piaxente. attribuito a petrarca, xlvii-202: io fussi bello
piacente che ci si offerisca agli occhi od a qualunque altro senso,...
iii-5-59: qui i gai cavalieri tornavano a cavalcar leggiadramente corteggiando donzelle e a cantar
tornavano a cavalcar leggiadramente corteggiando donzelle e a cantar sulla viola la lor donna 'piacente'.
comisso, ii-344: se era ancora piacente a cinquant'anni, a venti doveva essere
se era ancora piacente a cinquant'anni, a venti doveva essere stata stupenda. moravia
xxxv-i-681: e1 ha dao la venzudha a la viora olente / perzò k'ella
uno, che uno zardin aveva, a non mentire, / belo et adorno e
asai piazente. poerio, 3-597: a lui di vita interior vivente / non fu
chiaro davanzati, 4-3: così divene a me similemente / com'a l'acel
così divene a me similemente / com'a l'acel che va e no rivene:
strilli acutissimi, solo / ti gode a sola. e. cecchi, 8-59:
, piacenti. 3. atto a procurare gioia e letizia allo spirito,
procurare gioia e letizia allo spirito, a soddisfare desideri, aspirazioni; che è motivo
potesse / ch'io cotanto valesse / c'a voi paresse -lo mio affar piacente.
di cuor ti sia piacente. attribuito a cino, iii-3-47: l'amore per piacente
che l'animo nostro non si commuova a nostra volontà, ma alla sua commozione
com'ella mi piace. -atto a interessare gradevolmente l'intelletto, ad appagare
: vatene, canzonetta mia piagiente, / a quelli che canteranno / pietosamente de lo
e pesanza. 5. gradito a dio (una persona, il suo comportamento
, che fatt'hai sana, / piacente a te dal corpo si disnodi. bencivenni
di tue vertudi saranno belle e piacenti a dio. trattato del ben vivere, 18
al nostro fine, cioè di giugnere a quello con modo piacente a dio. imitazione
di giugnere a quello con modo piacente a dio. imitazione di cristo volgar.
minima distrazione che mi trae verso i pensieri a lui non piacenti. -città
amorosa gente. -con riferimento a dio misericordioso. bianco da siena,
pianto e con dolore amaramente / ritorna a te, dolce signor piacente, / per
sguardo assai piacente, / questa risposta a mie parole dette. 7.
istato son cherente, / se fosse a voi piacente, / di dare ancor
ben disposto. intelligenza, 19: a portarla [la diaspide] quand'è consecrata
la persona potente e innorata, / piacente a pervenire a grand'onore.
e innorata, / piacente a pervenire a grand'onore. 8. che
passavanti, 151: superbi si appellano a se medesimi piacenti, cioè a dire
appellano a se medesimi piacenti, cioè a dire che si compiacciono secondo la loro
solo piacente, sf.): a firenze, tassa che il cittadino aveva
] colla spada per lo corpo e a quello romore corse la sua famiglia e
vero; comportamento o atteggiamento abituale diretto a blandire, ad adulare qualcuno per ottenerne
il lusinghiere per sua adulazione e piacenteria a tutti si conforma. ottimo, i-326:
per la sua adulazione e piagientaria, a tutti si conforma. bresciani, 6-v-29:
gioberti, 1-51: le lodi date a chi regna da un libero scrittore onorano
saputo renderlesi sopportabile e quasi cara, a forza di piacenteria. d'annunzio, v-3-145
, 254: giubbasso... venne a porci dinanzi la piacenteria sorridente della sua
, 168: uomo levissimo, piacendiere a li nemici, grave e soperchiante a
a li nemici, grave e soperchiante a li amici, a neuno fedele, consigliere
grave e soperchiante a li amici, a neuno fedele, consigliere malvagio e legiere
, i-233: molto necessario è quasi a tutti d'avere persone ch'egli ardischino
. carducci, iii-15-186: nell'inviare a punto cotesta ode all'abate alberto fortis,
questa sua ambizione a'principali ed eguali a lui apparve odiosa, avendo i suoi
all'attizzamento de'piacentieri che lo stimolano a mal fare. gioberti, 2-119:
, condiscendente, amabile (con riferimento a cristo e a dio). guittone
amabile (con riferimento a cristo e a dio). guittone, xxxix-11:
perman en questo mondo la qual sea a mi plui plasentera de ti. berchet,
poco, dicie, è da donare a bizognosa persona; piacentero molto ed utel
la trave, e più popolarmente andare a piacenza o vero alla piacentina. =
agg. che è nato o vive a piacenza; che esercita la propria attività a
a piacenza; che esercita la propria attività a piacenza o nel territorio circostante. -anche
: maffeo vesconte... comandava a milanesi, a lodesani, a piacentini,
... comandava a milanesi, a lodesani, a piacentini,...
comandava a milanesi, a lodesani, a piacentini,... ad aessandrini
,... ad aessandrini, a pavesi et a terdonesi. giovio, i-m
. ad aessandrini, a pavesi et a terdonesi. giovio, i-m: uno
piacentino: tipo di formaggio grana prodotto a piacenza. ghirardacci, 3-357: il
3. che è proprio o si riferisce a piacenza o ai suoi abitanti; che
ai suoi abitanti; che si parla a piacenza o nel territorio circostante. -anche
4. sm. dialetto parlato o scritto a piacenza o nel territorio circostante.
territorio circostante. 5. territorio circostante a piacenza; area che geograficamente, culturalmente
culturalmente o economicamente fa o faceva capo a piacenza. ceredi, 86: i
6. veste di velluto confezionata a piacenza. regola dell'ordine di penitenza
in quanto di per sé dànno piacere a chi le contempla o ne è innamorato
che pur amore / sumetta sua vertù a sua potenza. chiaro davanzati, xxxviii-19
: i'non poria accertire / in tutt'a sua valenza, / ché de la
xxix-60: donna, mercé dimando / a voi che di beltade / fiore,
cor gentile, / luna tenperan ^ a e umilitade. d annunzio, iv-1-156
signora anna wheil, la cui piacenza sembrava a tutti così aliena e placida che nessuna
nessuna bramosia carnale avrebbe osato sorgere davanti a lei. -di animali.
(anche nella locuz. essere in piacenza a qualcuno). pucciandone, 351:
abbiamo quando la cosa desiderabile ci occorre a la vista e ci diletta. -sensazione
[morte] grande fallenza, / c'a null'om rincrescimento / facea, anzi
mi tardo! / morire m'è a piagenza, / in gran gioi la mi
giacomo da lentini, 17: chi a torto batte o fa 'ncrescenza, /
bona credenza, / c'amor comenza -prima a dar tormenti. -evento piacevole
la mente ho raminga, / néd a la linga -non po'pervenire, /
'rosai. idem, i-595: vennero a lei le grazie; ed ella,
in atto di piacenza / il grembialetto a le visitatilei. -nobiltà.
8. locuz. -a mia piacenza: a mia disposizione, in mio possesso.
pancia, / e ben ò de'contanti a mia piacenza, / e se amico
mia piacenza, / e se amico a me vien da firenza / noi caccio con
lo mio dolor servendo. -parlare a piacenza: esprimersi in modo da accattivarsi
qualcuno. monosini, 302: 'parlare a piacenza'...: ad grati am
, comodo; procurare soddisfazione, corrispondere a desideri, ad aspirazioni, a inclinazioni
corrispondere a desideri, ad aspirazioni, a inclinazioni morali, spirituali, psicologiche o
inclinazioni morali, spirituali, psicologiche o a esigenze materiali, pratiche (spesso con
: lo vescovo grimaldesco, cento cavalier'a desco / di nun tempo no. ui'
, xxxv-i-576 miei è un pover om a cui plas quel q'el à / qe
, i-569: va', mia canzone, a cui già fui servente / c'or
sua potenza / e che le plage a mev'è in dispiagenza / e che le
è in dispiagenza / e che le noia a me forte sa bono. stefano protonotaro
/ sovente mi ramanto, / veggendo ch'a voi piace il meo dolore. dante
costumi degli uomini, ci si disposero a voler sempre stare. lorenzo de'medici
giuoco, / né che più piacci a ciascuno, / ch'esser due e
e duoimi che il mie'ben servire / a te non piace. sanudo, lvtii-462
quella [bradamante] / non meno a carlo e tutta francia piacque. tasso,
piacere in cosa veruna, se non se a quelli che niun sentimento hanno di gentilezza
e di cariche sono lusinghe che piacciono a una parte della gioventù. settembrini, i-350
nella fede... sa che a dio non piacciono queste cose. cavalca,
piacciono queste cose. cavalca, 7-103: a dio non piace alcuna buona opera senza
bene facendo in voi quello che piace dinanzi a sé. sercambi, 1-i-486: non
prete che piaccian i suo'servizi / a dio, s'è'non è virtù dioso
erano regolati dallo spirito di dio, a cui non piacciono, se non quando
). cielo dalcamo, 40: a questo tiru posa, canzonerà / le
posa, canzonerà / le tue parabole a me n'piaciono gueri. latini, rettor
una, / la qual mi piacque a dismisura molto: / che s'ella m'
354: per piacer... a questi e agli altri che amano / le
le foggie nuove, vien la 'lena'a farvisi / veder con la sua coda.
iii-1-142: chi però ci assicura che a catone, ad ennio, a lucrezio ed
che a catone, ad ennio, a lucrezio ed ai popoli loro coetanei avrebbero
piacque e piace ed è ritenuta anche a memoria. d annunzio, ii-627: mi
cecchi, 7-59: 10 sono nato a firenze, e il 'manuelino'poco può piacermi
à ben quel qe 11 pla ^ a, / no li cal de l'anema
cal de l'anema com eia fa ^ a; / mai ella non a forca
^ a; / mai ella non a forca niguna / contra la gola q'è
fanno i rei quelle cose tutte che a libidine piace. poesie bolognesi, xcv-82
, xcv-82: clara fontana che sorge a lo nittore, / sopro li altre
al proposito per le nostre gole, perché a ciascuno per tutto l'anno e in
e disporre le figure, quando incontravasi a vederne per la città alcuna che gli
che gli fosse piaciuta, egli si fermava a quella invenzione di natura, senza altrimenti
chiede la pianta. borgese, 1-15: a filippo piaceva quel dilagare delle tinte e
, no sai que me fa ^ a, / q'eu no trovo compagno qe
no trovo compagno qe. m pla ^ a. f. de'folcacchieri, 360
voragio / se non di tutto affare a piacire / e la vostra amistate. g
seco giovanni..., non piacque a pagolo. s. gregorio magno
imola volgar., i-i: avere piaciuto a prìncipi e a signori non è piccola
i-i: avere piaciuto a prìncipi e a signori non è piccola loda. aretino,
rari sarei ripreso e facilmente potrei piacere a tutti. chiabrera, 521: chi
chiabrera, 521: chi lo consigliò a por mano al verso sciolto? speranza di
di più piacere non già, perché a dismisura avea piaciuto co'
. v bellini, 444: a t'opéra comique'il basso inchindi non ha
se il manzoni era men saggio, sarebbe a taluni piaciuto ancora più. svevo,
, 1-141: mi piacciono quelli che capiscono a volo, e rispondono a tono.
che capiscono a volo, e rispondono a tono. -essere gradito a dio (
rispondono a tono. -essere gradito a dio (in quanto fedele, devoto,
, 10-14: chi al mondo piace, a dio piacer non puote. dante,
, ili-canzone, 27: suo esser tanto a quei che lei dà piace, /
divina scrittura] e quanto piace [a dio] / chi umilmente con essa s'
6-97: impossibile è senza la fede piacere a dio. filicaia, 2-2-216: oda
gran donna i vanti: / oda quanto a dio piacque e quanta cura / e
, cioè fondata sopra una coraggiosa rassegnazione a dio e sopra un vero desiderio di
un vero desiderio di piacere in tutto a lui. cesari, 1-2-53: dio
buono! queste sono quelle anime che piacciono a dio. -con riferimento all'autocompiacimento
: lo sommo ben, che solo esso a sé piace, / fé l'uomo
piace, / fé l'uomo buono e a bene, e questo loco / diede
e questo loco / diede per arr'a lui d'ettema pace. cavalca, 6-1-195
poteva meglio. io mi son piaciuto a me stesso nella vostra traduzione. piovene
. imbriani, 1-127: chiacchierarono, a lungo, soli, indisturbati; e
soli, indisturbati; e si piacquero a vicenda. bemari, 6-278: anche i
, lo intuisco dal modo come continuano a squadrarsi, seri, imbronciati.
fa paura. -destare timori a causa dell'aspetto sciupato, sofferto,
enclina / e dona canto e pianto a cui li place. anonimo, i-635:
mondo la qual me pla a né sea engrado a mi. dante,
me pla a né sea engrado a mi. dante, purg.,
., 1-85: « marzia piacque tanto a li occhi miei / mentre ch'i'
petrarca, 171-8: ha sì egual a le bellezze orgoglio, / che di piacer
): era maometto assai giovine ed inclinatissimo a la libidine, come per lo più
/... / entrata è a rassettarsi, / a pulirsi, a ornarsi
/ entrata è a rassettarsi, / a pulirsi, a ornarsi, / per parer
è a rassettarsi, / a pulirsi, a ornarsi, / per parer degna poi
13-19: forse ti rimembra / in sogno a quanti oggi piacesti, e quanti
piacesti, e quanti / piacquero a te. mazzini, 11-338: le
infilando i guanti, invitò il balli a uscire ebbe per lui un sorriso col
, dedito ad altro, cederebbe amoroso a lei. 6. essere ritenuto
opportuno, adeguato, in quanto corrisponde a una scelta volontaria, a una decisione
quanto corrisponde a una scelta volontaria, a una decisione, a una convinzione,
scelta volontaria, a una decisione, a una convinzione, a una posizione da
una decisione, a una convinzione, a una posizione da sostenere; volere,
in forza di una scelta in quanto a questa sono legati compiacimento, soddisfazione,
paganino da serezano, 121: però s'a lei piacisse / d'amar, eo
mi volvi », cominciai, « com'a te piace, / parlami, e sodisfammi
ove l'un sol si vede / quando a lui piace, e l'altro in su
, 3-5 (1-iv-272): quello che a un cavalier pistoiese n'adivenisse..
io prenda moglie, io la vo'prendere a mio senno. ponzela gaia, 14
gaia dal vixo colorito, / se a ti piazeno ch'io non sia morto,
ora mi scanpa, ch'io son a mal porto. boiardo, 2-15-32: vo
dove mi conduce il mio destino, / a strugimento, a morte, a ogni
mio destino, / a strugimento, a morte, a ogni dolore, / poi
/ a strugimento, a morte, a ogni dolore, / poi che se piace
al malvagio piace generalmente (non dico a tutti) immaginarselo con la fronte alta,
sciolto. d'annunzio, iv-1-751: startene a roma e mangiati la tua eredità come
creatura, / che ne conduce ove a lei piace, ed ecco: / perde
perde per sempre la sua leggiadria / a una svolta di via. -con riferimento
una svolta di via. -con riferimento a una personificazione. g. cavalcanti,
piace. -in espressioni comparat. andare a genio, gradire. dante,
; / ma parla, e chiedi a lui, se più ti piace. di
primo patto volse che 'l re mandasse a lei tante navi vote, che potessero
di questa corona e di metterla in testa a chi più h piacerà. viaggio di
, nei limiti deh'onesto, quel che a lui più piaccia. b.
ben contentissimo / darti i danari che a questo proposito / ho tolti dal cassier:
cento vaselli al suo volere e che a. lui piacessero. guido delle colonne volgar
de la dieta scola secondo che piaserà a la universitade predicta. tortora, iii-278:
]: nelle deliberazioni. 'piacque a loro di far così. rispondete alla domanda
voglo essere al vostro servisio e plapa a deo dare a me grazia e for
al vostro servisio e plapa a deo dare a me grazia e for <; a
a me grazia e for <; a de fare quelle cose ke a vui sciano
<; a de fare quelle cose ke a vui sciano a plaxere. inghilfredi,
de fare quelle cose ke a vui sciano a plaxere. inghilfredi, 388: son
che le piacque [alla sorte] a quella c'à in podere / la rota
permutare. giamboni, 10-90: s'a dio piacerà, elle tutte [le virtù
conquistare. chiaro davanzati, 63-12: a dio piace che 'l mio segnor labora,
fé girar con tutte tacque; / a la quarta levar la poppa in suso /
, 20-14: ed ecco, come piacque a dio, così andando e confortandosi,
. petrarca, 4-9: di sé nascendo a roma non fé grazia, / a
a roma non fé grazia, / a giudea sì, tanto sovr'ogni stato /
1-5-47: ehi da pensare che subito piacesse a dio di fare l'uomo. b
giambullari, 7-79: e'lauldi e ringrazi a tucte tore / iddio de'tanti ben
ha donati. / ma hanne dati a chi pochi, a chi molti, /
ma hanne dati a chi pochi, a chi molti, / come è piaciuto aha
: poco poi che eha ebbe posto fine a così giuste preghiere, piacque a dio
fine a così giuste preghiere, piacque a dio trarla di questa nostra prigione.
. brusoni, 4-i-285: non piacque a dio che sortissero prospero evento i suoi
disegni. g. gozzi, i-n-159: a dio non piaccia, o eccedentissimo signor
s'accasò in argo, ché così piacque a giove ed agli altri dei. manzoni
, di persona mancata a'vivi: a dio piacque di togliercelo. 7
, / mersé, madonna, piacci'a voi, per deo! cielo d'alcamo
ciò disia / lo mio cor, s'a voi piace, / e com'oro
. petronio, 19: l'imperadore mandò a dire che ai bolognixi piaxese de volere
piaxese de volere recevere lo corpo del nevodo a sepoltura. dante, inf.,
cum atenzione, avendo infra tre giorni a partirme de qua. machiavelli, 15-n
ogni umiltà. boccalini, ii-206: a consalvo rispose il bossio che gli piacesse di
è nostra. se vi piace, fo a modo mio'. 8.
8. compiacere, fare cosa gradita a qualcuno; accontentarlo, assecondarne i desideri
siena, 222: molto maggiormente se'tenuto a compiacere e fare la volontà di dio
fine, come se noi vogliam bene a uno perché, ponendo egli studio in
perché, ponendo egli studio in piacere a noi, par convenevole, che noi altresì
, psicologico o fisico (anche cedendo a un impulso malvagio, a un pensiero
(anche cedendo a un impulso malvagio, a un pensiero peccaminoso o con un moto
essere sovrano, / se no ritorni a simile diletto. cassiano volgar.,
, 39-i-165: l'amoroso diletto mischiato a dolore e da dolore originato, al
subita ricchezza dell'esule e si piacevano a udirlo narrare del suolo e del clima.
delle proprie parole. -con riferimento a una divinità. arici, i-204:
il sacrato tesoro. -con riferimento a concetti astratti. montale, 15-770:
lingua nostra assai contentarci, anzi piacere a noi stessi che a tutte le cose del
, anzi piacere a noi stessi che a tutte le cose del mondo ha preste
cortesia, degnarsi (anche con riferimento a dio). f. f.
162-8: quella causa è onesta sopri all a quale dicendo parole, immantenente, sanza
, l'animo dell'uditore si muove a credere et a piacere le parole che
animo dell'uditore si muove a credere et a piacere le parole che 'l parliere dice
mi son trovato aver fatta una cantata a tre voci, non indegna d'esser
locuz. -non finire di piacere: lasciare a desiderare. giorgini-broglio [s.
mi piace in tutto; mi lascia qualcosa a desiderare. -essere molto soddisfacente,
e ha valore iperb). -parlare a qualcuno a ben piacere: rivolgersi a
valore iperb). -parlare a qualcuno a ben piacere: rivolgersi a qualcuno con
-parlare a qualcuno a ben piacere: rivolgersi a qualcuno con cortesia e gentilezza per ingraziarselo
il vedesse affaticare, non gli parlava a ben piacere, né facevagli preferenze né
piace. idem, 162: 'se piace a te, e'piace anche a me'.
'se piace a te, e'piace anche a me'...: si tibi
. visconti, 344: contro a siffatta definizione bonaria insorge il riflesso,
toscani, 328: chi, per piacere a uno, dispiace a un altro,
, per piacere a uno, dispiace a un altro, perde cento per cento.
voce panromanza, lat. piacére, affine a placare (v. placare),
contentezza (spesso nelle locuz. avere a piacere o prendere in piacere qualcosa;
prendere in piacere qualcosa; essere qualcosa a, in o di piacere di qualcuno
di piacere di qualcuno; mettere qualcuno a piacere, ecc.). -
faba, 63: pla ^ a a deo a me grazia e forpa de
faba, 63: pla ^ a a deo a me grazia e forpa de fare
, 63: pla ^ a a deo a me grazia e forpa de fare quelle
e forpa de fare quelle cose ke a vui sciano a plaxere. giacomo da lentini
fare quelle cose ke a vui sciano a plaxere. giacomo da lentini, 26:
da lentini, 26: vorria servire a piacimento / là 'u'è tutto piacire,
/ e convertire -lo meo parlamento / a ciò ch'eo sento. anonimo,
deve l'om sagio volere 7 a sé tal fiata travalglio e grameza. /
/ p p immantenente amor a me lo 'nvia, / di che mi
virtù t'è in piacere, / a lui lasc'io, ché non li saran
su le some / vendere il ghiaccio a chi ne volse avere. boccaccio, dee
, ii-10-228: mi sentirei anche disposto a certa tranquillità estetica e ad una prontezza
, i-438: se avete potuto ricorrere a codesto mezzo, di denunziarmi come ladro
rifarò quello che ho fatto e sarà press'a poco lo stesso, ma non proprio
roberto, 3-193: quando vuoi venire a casa mia tanto onore e piacere,
signore della sua mente, senza porgere a molti vano intendimento. idem, dee.
1-iv-116): vi priego che quello che a dio e a me è piaciuto sia
vi priego che quello che a dio e a me è piaciuto sia a grado a
dio e a me è piaciuto sia a grado a voi, e la vostra benedizion
a me è piaciuto sia a grado a voi, e la vostra benedizion ne
ma sia piacente / sì che piaccia a li boni e serva a grato / e
che piaccia a li boni e serva a grato / e piacer voi che l'omo
tutto sospeso, / e disioso ancora a più letizie. giuglaris, 97: se
coro di santi rispondersi muovendosi e cantando a verso a verso con tal simmetria e
santi rispondersi muovendosi e cantando a verso a verso con tal simmetria e dolcezza che
meu placire -senza ogne cagione, / a la stagione -ch'io l'averò 'n
ma pur dogliensa. anonimo, i-556: a lei sono ubidiente / e buon servente
lo mio amor avire, / vadane a la bontate che l'ha a destribuire;
/ vadane a la bontate che l'ha a destribuire; / ch'eo non ci
: l'uomo non dee essere presuntuoso a lodare altrui, non ponendo bene prima
., proem. (1-iv-6): a amore ne rendano grazie, il quale
« però » soggiunse, « se venite a bere un bicchiere con me, mi
per far piacere agli onesti, andarono a far due passi in pineta.
i. frugoni. i-7-167: popoli a me sommessi, / pastori e pastorelle
da esso letti]... a prode ed a piacere di coloro che
letti]... a prode ed a piacere di coloro che non sanno e
: quelle favole che si prendon note a pochi note sono e nondimeno a tutti
prendon note a pochi note sono e nondimeno a tutti universalmente recan piacere e dilettazione.
possiamo aver de cose divine: mentre a quelle ne forziamo penetrare ed unirci,
si contengono alcune cosette che dànno piacere a leggere, per ricreare le persone.
l'artista in roma, si accinse a scolpire il suo gruppo di teseo; e
menzognere. vittorini, 5-300: riuscire a scrivere è certo riuscire ad avere il piacere
sembianza / spiacque a'celesti; e a variar la terra / fu spedito il
è stato spesso sottolineato polemicamente in antitesi a quello costante e duraturo della felicità,
dal cristianesimo, che lo ha ridotto a mero godimento sensuale e, come tale
fisiologico e il carattere di pulsione che presiede a processi centrali della vita psichica).
): d giorno e la notte ora a quella taverna ora a quella altra andando
la notte ora a quella taverna ora a quella altra andando, bevendo senza modo
che cose vi sentissero che lor venissero a grado o in piacere. s. caterina
molto uso col grasso, l'aveva carattato a nuoto e qualche volta cautamente ne pigliava
piacere. firenzuola, 2-177: attendevano a procacciarsi di quei piaceri de'quali o
mentre che essi... attendevano a darse piacere, si chiuse il tempo e
si chiuse il tempo e cominciò per sorte a mettere una neve sì folta che in
palio per dare qualche piacere al popolo. a. tiepolo, lii-13-156: può il
; certo che i danari fanno piacere a chi n'ha bisogno; ma questi non
, iii-23-152: il padre pensò presto a divertirlo; e mise sù un castello
. cecchi, 5-87: provava piacere a trattenersi, così distesa, le braccia
già affacciata un attimo, di nascosto a tutti, e che l'aveva già respinta
locuz. fare il piacere di o a qualcuno e nell'espressione donna di piacere
un fetor estermenato, ch'è vergogna a mentuvare. dante, conv.,
fiori e d'alberi chiuso ripostisi, a prender amoroso piacere l'un dell'altro
: messesi nel lecto, quivi cominciarono a prehender lor consueto piacere. collenuccio,
navagero, lii-12-75: il gran-signore mandò a chiamare questa russa per prender piacere da
seco si pigliavano sovente piacere, senza aver a male l'uno dall'altro. sansovino
, debbi con i debiti mezzi indirizzarla a quella bella strada che l'altre calpestano,
non mancano... ballerine che vanno a tomo per dar piacere a chi vuole
che vanno a tomo per dar piacere a chi vuole. gemelli careni, 1-iii-135:
i... i molto invero disposte a far piacere / a sancio panza,
i molto invero disposte a far piacere / a sancio panza, che ha messo le
un'altra volta; ed inutilmente aveva regalato a lui, per essere amata, il
bellezza. sbarbaro, 5-26: scende a tastoni la scaletta dove uccellano all'ore
dove uccellano all'ore piccole le veneri a buon mercato, una giovane donna.
chissà, che gli cedessi e volessi aiutarlo a prendere il suo piacere con me,
ben qual mala pugna / il piacer abbia a le tue porte accesa / e come
e di duchi. -con riferimento a venere. marchetti, 5-5: venere
, 113: mentre che egli stette a capri, si pigliava del continovo piacere di
si pigliava del continovo piacere di stare a veder esercitare certi giovanetti al giuoco delle
discende e nasce da piacire / e dona a omo pena ed allegranza. mostacci,
inf., 5-104: amor, ch'a nullo amato amar perdona, / mi
delicatezza di tratto; atteggiamento abitualmente ispirato a garbatezza, pieno di leggiadria e di
di lor ferite, elli si tomàro a casa loro e raccontàro 0 piacere e la
mar dismago; / tanto son di piacere a sentir piena! leopardi, i-175:
. batacchi, ii-78: questo liquor fé a marte un tal piacere / che se
leggero è non esso [mondo] amare a chi con elio abracciato è stretto,
el re mostrò quel dì grande amore a buovo. pulci, 16-25: fatto
. bruno, 3-346: non invidio a quei che son servi nella libertà,
. algarotti, 1-v-228: non volle poi a niun partito vedere in polonia la contessa
tutto il mondo, oso dirlo, a gara per obbligarmi. pranzi, cene,
passeggiata di piacere con intervento di maschere a piedi ed a cavallo. tarchetti,
piacere con intervento di maschere a piedi ed a cavallo. tarchetti, 6-ii-569: devo
diamanti e presenti pubblici che si fanno a dame di corte, ai quali sono deputati
il suo piacer. fucini, 732: a quel tempo avevo per i miei minuti
di molte case di piacere, numerate a quattro mila, si passa ancora per
case di piacere. pavese, 6-335: a marsiglia, -disse, -le belle signore
spesso nella locuz. avveri). a piacere, a piacere di qualcuno:
locuz. avveri). a piacere, a piacere di qualcuno: a volontà,
piacere, a piacere di qualcuno: a volontà, a capriccio, a discrezione,
piacere di qualcuno: a volontà, a capriccio, a discrezione, secondo il
qualcuno: a volontà, a capriccio, a discrezione, secondo il desiderio, l'
di o a qualcuno, levarsi il piacere). -anche
posso fare alcuna cosa che ti sia a piacere. guittone, xvtii-11: quand'orno
, / mester faceli poco / isforzarse a valere. francesco da barberino, i-191:
, i-191: son ragunate / genti a consiglio, et un parla a piagere.
/ genti a consiglio, et un parla a piagere. dante, conv.,
., per le parti quasi tutte a le quali questa lingua si stende, peregrino
giosafatte, 85: perciocché tu non dicesti a piacere di mio padre, ebbi paura
timore, / e prese quei fiorini a suo piacere, / ch'eran più di
città, ci arebbono appiccato uno ferro a dosso che non ce lo caveranno a nostro
ferro a dosso che non ce lo caveranno a nostro piacere. straparola, 4-4:
in piacer ti sia / di non menarmi a la liza in sul mare. castelvetro
. tasso, 9-83: il fanciullo, a cui novel piacere / di gloria il
di far quelle [le parole] servire a noi, prendendole ed accomodandole a nostro
servire a noi, prendendole ed accomodandole a nostro commodo e piacere. brusoni,
più che regia gli permise di disporne a suo piacere. redi, 2-15: prestai
-qual dritto / hai tu di domandarne? a te che giova? / -ragione è
alessandria, od, in luogo suo ed a piacere del generale di francia, valenza
troppo dolce di cuore, non penso che a levar di mezzo gli ostacoli, a
a levar di mezzo gli ostacoli, a facilitar tutto, a far le cose
mezzo gli ostacoli, a facilitar tutto, a far le cose secondo il piacere altrui
. v.] c'è da servirsi a piacere. guarentigie revocabili a piacere.
da servirsi a piacere. guarentigie revocabili a piacere. ha di vitto quotidiano minestra e
e un piatto; pane e vino a piacere. graf, 5-886: dàmmi,
on. giolitti... ha messo a disposizione della mezza dozzina, contro le
istinto sul foglio, come se io venissi a proibirle di ricevere lettere a suo piacere
io venissi a proibirle di ricevere lettere a suo piacere. -mus. a piacere
lettere a suo piacere. -mus. a piacere (con valore awerb.):
ritmo e tempo. -disus. cambiale a piacere: pagabile in qualsiasi momento il
decida di presentarla al debitore; cambiale a vista. beccaria, ii-18: qui
, ii-18: qui dicesi che le cambiali a vista, a piacere, non godano
qui dicesi che le cambiali a vista, a piacere, non godano de'giorni di
. laude cortonesi, xxxv-ii-14: siate a piacere, gloriosa, / chi canta tua
sposo ch'ogne voto accetta / che caritate a suo piacer conforma. idem, par
202: io risposi ch'io era apparecchiato a ogni cosa che fosse di piacere a
a ogni cosa che fosse di piacere a dio. codice dei servi di ferrara,
... no guardi... a le so ^ ure nostre,..
questo non possa ottenere, / avrollo a forza ». e furibondo stese / ver
: tornò da londra il messo inviatovi a domandar sopra lui il piacere de'consiglieri
di stato. -stor. ufficio a buon piacere: a venezia, carica
-stor. ufficio a buon piacere: a venezia, carica la cui durata dipendeva
32: li officiali, li quali è a buon plaser de la signoria, debia
, atto compiuto per fare cosa gradita a qualcuno, per aiutarlo, per appagarne
locuz. fare piacere o un piacere a qualcuno, anche in relazione con una
chiaro davanzati xlii-53: mai, s'a dio piacesse, / di tal gioia
14-1 (56): credendosi fare a me grande piacere, in quanto mi menava
,..., e ella a fargli i maggior piaceri e i maggiori onori
libri e la difficoltà la qual è a quelli che vogliono intendere la narrazione delle
cose, ci abbiamo sforzato di dare piacere a quelli che vogliono leggere. lapidario estense
. barbarigo, lii13- 58: dati a cossein e bali,... li
un piacere, molte volte fa bene a non mutarsi della negativa. lippi,
di non poter fare un gran piacere a me obbedendola. -in espressioni di
dirmi. fammi questo santo piacere': a chi pare non abbia voglia di fare quel
fina / ed io pietanza quero / a voi cui tutte cose, al mio parvente
, al mio parvente, / dimorano a piacere. -bene, come conviene
s'imbratta il cappello e non viene a piacere. -come ha voluto.
col buon radestchi e vi à fottuti a piacere. -per diporto.
. varthema, 264: noi andavamo a piacere per quella terra ferma per vedere
. -contro o senza piacere: a malincuore, di malavoglia, con riluttanza
bemi, 38-61 (iii-265): verrei a posta a farmi ritenere / in questo
38-61 (iii-265): verrei a posta a farmi ritenere / in questo prato sol
stratta là, ch'era un piacere a vederlo. pavese, n-i-107: [tolstoi
farò piacere la metà che non farei a un altro. -non fare un
. firenzuola, 632: fa'piacere a ognun di quel che non ti costa
avrebbe fatto un piacerone... a guido se gliel'avesse un poco intrattenuta.
ser giovanni, i-54: così cominciò a piacevolare col frate... e
col frate... e cominciaronsi a confortare e a bere di questo
... e cominciaronsi a confortare e a bere di questo vino.
giamboni, 21: è impossibile cosa a essere uomo chiaro e piacevole al mondo
, che piacevole uomo era, incontanente a lei venne. girone il cortese volgar.
, 145: qual uomo sarebbe che a voi si niegasse, tanto bella, gentile
il morto polidoro dato ad re polinestore a guardia, piacevolissimo figliuolo alla madre e
prete: « così foss'ella stanotte a dormire nel mezzo di noi due ».
. lo esser forto e fermo e piascevele a tute persone. storia di stefano,
lieto piacevole affabile giocondo umano e benigno a chiascheduna persona. novella del grasso legnaiuolo
sia formato d'una certa natura atta a tutte le sorti di piacevolezze ed a
atta a tutte le sorti di piacevolezze ed a quelle accomodi li costumi, i gesti
costumi, i gesti e 'l volto. a. f. doni, 4-73:
f. doni, 4-73: portandolo a cavalluccio su le spalle per portarlo a
portandolo a cavalluccio su le spalle per portarlo a casa, si riscontrò nel ritorno dal
2-70: un gentiluomo faceva un bel convito a molti altri suoi pari, dove,
nazione certamente umana e piacevole, abitano vicino a questo mare che è così di pesci
brama di vederti. -con riferimento a dio o a una divinità pagana.
vederti. -con riferimento a dio o a una divinità pagana. leggenda di s
: faremo sacrificio grande et onorevele / a quel nostro deo k'è tanto plaxevele.
la fede nascente. -con riferimento a chi è accetto o in grazia di
levarne / e k'io non po ^ a recadire, aiutarne e conseliame / k'
recadire, aiutarne e conseliame / k'a lu sanctu teu filiolu renname placevele,
è quello che ne fa così piacevole a dio ed onde gli piovon le grazie di
tu [umiltà] fai li uomini piacevoli a dio. -in funzione pred.
quando piacevole. -sm. plur. a firenze, alla fine del sec. xvi
1-6: 1 piattelli disgustati dànno occasione a carlo venturi di formare la compagnia de'
e suscita simpatia o ammirazione dando piacere a chi guarda o a chi appartiene alla
ammirazione dando piacere a chi guarda o a chi appartiene alla stessa compagnia di persone
alla stessa compagnia di persone; diretto a piacere, a sedurre (un gesto,
di persone; diretto a piacere, a sedurre (un gesto, un comportamento
sapesse. bembo, iii-386: aveano a piacevole sorriso mosse le ascoltanti donne queste
di gismondo. castiglione, 343: a quella che vive in corte parmi convenirsi
piacevole. firenzuola, 2-185: era a punto in quel tempo dentro da firenze
, con piacevolissimo riso mi disse: « a dio, benvenuto ». p.
bisogno di tempo e di soldati fino a tanto ch'eglino a poco a poco s'
di soldati fino a tanto ch'eglino a poco a poco s'awezzino a più
soldati fino a tanto ch'eglino a poco a poco s'awezzino a più piacevol natura
ch'eglino a poco a poco s'awezzino a più piacevol natura e la dolce prattica
da tal umore con parole piacevoli. a. cavalcanti, 90: un buon
, tutta amorosa]. -con riferimento a una divinità. vincenzo maria di s
: s'io non perdeva, guai a me, ch'io sarei perduta. g
seno. tasso, 1-85: fero toma a la stagione estiva / quel che parve
smontato, il padre con le lacrime a gli occhi lo baciò nel capo.
per armi. 3. atto a procurare sollievo o gioia allo spirito o
procurare sollievo o gioia allo spirito o a soddisfare desideri, aspirazioni; che è fonte
(anche in corrispondenza o in opposizione a utile, vantaggioso, ecc.);
. giov. cavalcanti, 85: giunti a niccolò i due valenti cittadini e proffertogh
assai sicura, nessuna ragione può essere bastante a farci pigliare una guerra di travaglio e
rumore che era nell'aria, tutto contribuiva a metterlo in un piacevole stato d'animo
piacevole basta la potenza del senso; a intuire il bello è uopo che concorra
amator scaltriti. carducci, ii-3-235: anche a lei credo non tornerebbe piacevole che i
quale compagnia molto dispiacque a'fiorentini e a tutti i toscani guelfi, e poco
atti o alle virtù dell'uomo gradite a dio. cavalca [crusca]:
crusca]: l'umiltà è molto piacevole a dio. s. caterina da siena
sa, non sia piacevole e accetto a dio. rinaldeschi, 1-52: le
volontariamente posto in grande avversità falle essere a te piacevoli, signore, sì ch'elle
, sì ch'elle sieno accette innanzi a te. s. maria maddalena de'pazzi
piacevole all'eterno padre. -atto a interessare gradevolmente l'intelletto, ad appagare
tutta la corte teneva in festa, cominciò a sonare suoi instrumenti. bandello, 3-28
. bandello, 3-28 (ii-406): a questo piacevole ed arguto motto del fanciullo
con vero piacere ho letto come cosa piaciuta a lei e che viene da lei,
intermissione, prima non ha del piacevole a sentire, di poi non è facile a
a sentire, di poi non è facile a comprendere. goldoni, v-180: so
il rigore dello accordo fatto si riducessi a qualche condizione più piacevole. giannone,
menò così piacevol colpo sopra tramenduni che a simone tagliò il capo quasi di netto
fra le piacevoli ombre del giardino infino a ora di mangiare s'andarono sollazzando.
ogni cura fugge come nemico, vieni a me, e le mie sollecitudini alquanto
caritevre. / de mo golza omihomo a ki eo sont placevre ».
ki eo sont placevre ». a. pucci, cent., 37-69:
tutte di verdi fronde ripiene, piacevoli a riguardare. bandello, 1-16 (i-184
adietro piacevolissima de l'altre provincie, giace a mano sinistra rilassata a'grati abitaturi dopo'
bevanda stillata molto buona e molto piacevole a bere. mattioli [dioscoride],
vita..., si diedero a coltivare le terre. tarchetti, 6-ii-510:
date... tendono tutte in fine a stabilire nulla essere il contrappunto se non
or d'uno or d'un altro. a. cavalcanti, 105: essen
105: essen do venuto a mia notizia una piacevol burla che un tratto
le genti dalle scene abbaglia, / a costei, cui rara altra in arte agguaglia
e piacevolissimo. cassola, 3-43: a mara l'idea di andare a colle e
3-43: a mara l'idea di andare a colle e a volterra non dispiaceva affatto
mara l'idea di andare a colle e a volterra non dispiaceva affatto; per lei
destra era via assai patente e piacevole a camminare; quella che era alla sinistra
nella maiestà sua, ch'è piacevole a vedere sopra tutte le cose. g
anni, per ventura pose gli occhi addosso a giannotto. ricciardo da cortona, 8
capelli. masuccio, 213: retomata a casa
disiderava che 'l suo amante passasse, a ciò che, con piacivole vista mostrandoglisi,
trovavo in lui di piacevole m'avevano a poco a poco interessata talmente nella sua
in lui di piacevole m'avevano a poco a poco interessata talmente nella sua fortuna che
le minute grazie femmine che son care a quel pittore dei falpalà, dei merletti
dee., 4-6 (1-iv-399): a me pareva essere in una bella e
degli albanzani, i-149: elio, a uno modo sempre costante e sempre d'uno
mare venti piacevoli e comodi, che a tempo fanno dileguare i vapori e le nebbie
i. frugoni, i-10-139: poc'anzi a lo spirar d'aura piacevole, /
.. in sedici quartilli d'acqua a fuoco molto piacevole e senza fumo, finché
le eccellenze vostre, non mi parendo a proposito rinnovar ora con parole quelle infermità
della patria nostra che, non essendo sottoposte a medecina piacevole, han bisogno per cura
non può mai consigliar veruno ad andare a cercare un male, il quale se è
/ li quai non hanno le code a fastidio. costo, 1-42: era
guardava, per compiacere ad altrui, a incomutare il marito, né si curava
da sedere... s'incominciarono a trastullare. lorenzo de'medici, ii-286
piacevoletta almeno, / ch'io sono a te come la forca al fieno. straparola
[la bambina] bellina e piacevolina a meraviglia. baretti, 3-27: giambattista,
: giambattista, perché non vai tu a sederti con esse in sul pendio d'un
pendio d'un qualche praticello in faccia a qualche auretta piacevolina? -acer.
gentil, piacevoloni, / da comperarvi a vista et a contanti! parini,
piacevoloni, / da comperarvi a vista et a contanti! parini, 669: uditori
giovanni, 3-66: il prete cominciò a dire alcuna canzonetta e a piacevoleggiare per
prete cominciò a dire alcuna canzonetta e a piacevoleggiare per cavargli la maninconia: e 'l
de'suoi nemici, senza portar barbazzale a nessuno piacevoleggiando e scherzando. lucini,
un sì perpetuo piacevoleggiare non commoveva mai a sdegno il cuore zelante. 2
li. carducci, iii-18-299: lungi a un tempo dal modello della satira latina
comportamento abitualmente improntato ad affabilità, a cortesia, a gentilezza di modi, alla
improntato ad affabilità, a cortesia, a gentilezza di modi, alla compiacenza,
sua novella la reina e ciascuno altro a ridere. egidio romano volgar.,
le genti. sacchetti, vi-66: a lei si volson... /.
era, senza dinari chiedea il giovano che a lui piacesse d'usare con lei,
piacesse d'usare con lei, dandogli poi a lui dinari. lamenti storici, ii-9
del direttore nelle parole e ne'fatti a lungo andare espugna tutte le durezze de'
con molta piacevolezza, quelli che venivano a domandare l'opera sua. verga,
guadagnar tempo nel quale si procurasse di tirarli a maggior piacevolezza. -mansuetudine,
piacere e tanza zoglia, / che indi a partirse mai non li vien voglia.
lungo ricordo, tienlo ne la memoria a guisa d'un registro de'mali e de'
tanto intorno / con le piacevolezze che a la fine / meco in bonaccia a roma
che a la fine / meco in bonaccia a roma fèr ritorno. serdonati, 9-46
che potesse, allettasse il re di calecut a fare seco ferma pace e stabile confederazione
àn sì priso!): / a ciascheduno pare aver certezze, / vostre
amorose panie s'invescò, che quasi a altro pensar non poteva. guido delle
. / però ch'io veggio dentro a tuo cospetto / tante benignità a me offerto
dentro a tuo cospetto / tante benignità a me offerto, / piascevolezze e costumi
ipseo, re di tessalia, alcuni a cercare quella fanciulla, inamorati della piacevolezza
medesimi luoghi. citolini, 207: venendo a quegli arbori che per la lor piacevolezza
andavo al mio bel duomo, / poi a vedere 'l mio bel camposanto. storia
345): tanto quanto io penai a dire queste parole, era comparso di mirabil
documenti vtsconti-sforza, ii-289: chi giocava a tavole, chi a carte,.
: chi giocava a tavole, chi a carte,... chi faceva una
se demorò cum tu ti li baroni a vedere queste piazevoleze. beolco, 715:
continovamente u male, ridusse i turchi a pensare di più tosto con consolazioni,
d'annunzio, iv-i107: sembrano nate a vivere in piacevolezza e a cullarsi ne'
sembrano nate a vivere in piacevolezza e a cullarsi ne'discreti amori come gli uccelli
: orazio neretti, che è fante pratico a questa piacevolezza [il seppellimento dei cadaveri
seppellimento dei cadaveri], mi scrisse a questi giorni che quella [peste] di
ombre furono quelle che mi allettaron primieramente a posarmi in questo luogo. cellini, 2-35
365): di poi mi messi a ritrarla et in quel mezzo vi occorse le
le sorelle giulia e paola si piegavano a raccogliere le noci... tutte e
per la piacevolezza della stagione, sotto a trabacche e frascati. brusoni, 331:
palmanova, con gruppi d'armati attorno a bicchieri colmi e con sfondi di tarchiate
di tarchiate fortezze arcaiche, facevano pensare a rievocazioni litografiche in cui d'una antica
forteza, / li màrteri te 'nvitano a lor piaceveleza: / « vien con
piaceveleza: / « vien con nui a vedere la divina belleza ».
. franco, 7-338: o quanto saprei a tai parole rispondere e con quanti vezzi
! per che, mentre io seco a faccia a faccia mi stessi, risorgeriano da
che, mentre io seco a faccia a faccia mi stessi, risorgeriano da tutti canti
covertamente madonna laura, s'era messo a lodare il lauro e tutte le sue virtù
scoperti pensieri prudenti e dati precetti utilissimi a tenere ordine et ad avere regola di ben
faceta, arguta, scherzosa, proferita a voce o scritta; battuta spiritosa o,
inetto che,... andando a confortar una madre a cui fosse morto il
... andando a confortar una madre a cui fosse morto il
figliolo, cominciasse a dir piacevolezze e far l'arguto.
2-i-401: tutta la mala openione, a torto conceputa di lui tra la più parte
: bellocchio mio, io voglio fare a uno scolaro la più alta piacevoleza che
severamente e l'altra piacevolmente, senza riguardare a condizioni o a bontà o a malvagità
piacevolmente, senza riguardare a condizioni o a bontà o a malvagità. b. davanzati
riguardare a condizioni o a bontà o a malvagità. b. davanzati, ii-596:
ii-596: guardandola in viso, piacevolmente a dirle incominciò: « madama..
. foscolo, v-m: mentr'ei servivami a cena, io più piacevolmente del solito
furono machinazioni contro allo stato e contro a piero? e pure furono governate piacevolmente
trattenimento predominante. delfico, i-22: a queste considerazioni appunto dobbiamo l'origine delle
una solitudine così profonda ed intatta e a distanza non grande dalla città.
, 10-6 (1-iv-887): cominciarono a cantare un suono... con tanta
le gerarcie degli angeli quivi fossero discese a cantare. sercambi, 2-ii-77: un
convito de'suoi mangiaguadagno, lomoro disse a fruosino suo figliuolo: « dimmi,
, 1-29 (77): poi che a letto fumo, io rubai quella servicina
quali era nuova nuova, ché guai a lei se la sua padrona lo avessi saputo
arei. bonfadio, i-93: passai a salò piacevolissimamente con un barchetto volando a
a salò piacevolissimamente con un barchetto volando a quattro remi. i. andreini, 1-245
, tosto mi sveglia, perch'io pensi a miei dolori i quali si raddoppiano,
che facciano l'opera loro piacevolissimamente. a. briganti, 126: di
ii-317: l'appetito intellettìbile si volge a quella placibilitade, e questo cotale volgere
preferenza (spesso nella locuz. essere a, di piacimento a qualcuno). -
nella locuz. essere a, di piacimento a qualcuno). - anche: senso
, 128: guardo tempo che vi sia a piacimento / e spanda le mie vele
là ove si riposa / lo meo core a lo vostro insegnamento. rinaldo daquino,
rinaldo daquino, 98: più mi fue a piacimento / che li occhi per guardare
gioiosa baldanza / lo meo cor toma a vita / ed in salita -di tutto
: né si è contentata solamente s. a. s. di mandare esse canzoni
, che l'alloggiava, che avrebbe avuto a sommo piacimento il vederlo dipingere, pel
non ne pare spogliata che gliene sia [a cristo] piaceménto: / de spiritale
/ e così tucto emsanguenato / menarlo davanti a pilato. poesie bolognesi, xcv-19:
, 10-i-82: che il mio libro piaccia a v. s. illustrissima, per
lo più nella locuz. awerb. a piacimento). giacomo da lentini,
giacomo da lentini, 26: vorria servire a piacimento / là 'u'è tutto
, / e convertire -lo meo parlamento / a ciò ch'eo sento. rinaldo daquino
sento. rinaldo daquino, 96: serveria a piacimento / la più fina d'amare
xj&v-i-543: anci poria-tu volgere rea plo ^ a o forte vento / ke femena
che non avviene del volgare, lo quale a piacimento artificiato si transmuta. m.
signor fu / di tutta l'isola a suo piacimento. bibbia volgar., x-275
obbedite alli vostri messeri carnali, non servendo a piacimento dell'uomo secondo l'apparenza dell'
rapace, / straziò 'l mie corpo a suo piacimento, / che dir pur non
e viniziani amici o neutrali e mantova a suo piacimento, era facile il transito
del nome proprio, chiamare i figliuoli a lor piacimento. zilioli, ii-26: il
: il cannone si bilanciava sopra tasse a piacimento del bombardiere. forteguerri, fv-499
di questo uomo iniquo / prender vendetta a nostro piacimento. g. b.
ma quando all'uno quando all'altro a piacimento trapassare. amari, 1-i-198: né
corte e officiali dello stato, innalzati a piacimento del despota. nievo, 484
8-234: tutti possono andare, / girare a proprio piacimento; / anche un poeta
al tavolo rotondo, sotto il lume a petrolio che mediante una catenella scorrevole si
una catenella scorrevole si alzava e abbassava a piacimento. -compiacimento eccessivo. s
pesci... si muovono nell'acqua a loro piacimento mediante i vari movimenti del
: v. s., dopo avere a s. a. s. fatto sentire
s., dopo avere a s. a. s. fatto sentire il contenuto
faccia grazia di procurare il piacimento dell'a. s. 3. ant
, i-25-182: uzandole [le ricchezze] a servigio, no a consolassione né a
[le ricchezze] a servigio, no a consolassione né a piagimento. iacopone,
a servigio, no a consolassione né a piagimento. iacopone, 5-16: l'odorato
carità] non si muove per impazienzia né a delizie né a piacimenti che il mondo
si muove per impazienzia né a delizie né a piacimenti che il mondo gli potesse dare
lunghi e belli, che era un piacimento a vederle. -in partic.: piacere
regna, / estat'àn prezo altero a conpimento, / con sì vera potensa /
/ che lo me'cor s'adona / a le'sempre servire; / e di
vostra vertù sia / ch'eo piaccia a la sovrana / com'ò lei in
ché [amore] m'ha donato a quella < fà per uso / belleze ed
la mente misa, / se n'andò a distesa / e gisene a prodezza;
n'andò a distesa / e gisene a prodezza; / e quivi con pianezza /
veder la dia / ch'io serva a madonna mia / a piacimento. anonimo,
ch'io serva a madonna mia / a piacimento. anonimo, i-495: a
/ a piacimento. anonimo, i-495: a ciascuno a piagimento / servia e co
. anonimo, i-495: a ciascuno a piagimento / servia e co leanza. gallo
bon servire è meritato, / chi serve a bon signore a piagimento. / a
meritato, / chi serve a bon signore a piagimento. / a piagimento, con
a bon signore a piagimento. / a piagimento, con fina leansa / lo mio
motto, ufficioso al piacimento. -parlare a piacimento: per adulare. giorgio dati
, sapeva che non mai parlavano se non a piacimento, sì com'egli erano avvezzi
, è detto da'ella non mi va a grè', e così credeva il già
. 2. locuz. giocare a piacitèlla: adularsi a vicenda.
. locuz. giocare a piacitèlla: adularsi a vicenda. redi, 17-120:
tra noi nun s'ha da giochaere a piacitèlla'. qui è metafora e vale fare
piacitèlla'. qui è metafora e vale fare a compiacersi, adularsi. = voce
v-69: questo con l'altre cose vedute a me molto piaciute, sanza fine lodai
acciò che quindi pigli alta fermezza / a sostenere i già piaciuti amori / per cui
tuono! / ch'hai fatto succedere a un'alba / piaciuta tra il sonno,
di un defunto, col quale, a detta di amobio, credean gli etruschi
letter. sacrificio espiatorio. a. f. gori, i-xciv: 'tefrali
, passando il matterello sulla pasta fino a darle forma circolare e appiattita e mettendola
darle forma circolare e appiattita e mettendola a cuocere su una superficie di terracotta arroventata
: era la piada romagnola, tagliata a quadretti, tutta bollicine e picchiettii di
di bruciaticcio. bocchelli, 1-iii-461: a bordo era la 'piada'non lievitata
idem, 1-492: ho piacere che a lucca abbiano preso quelle poche terzine della 'piada'
, ii-103: il seguente giorno lo ritrovai a sedere nel suo luogo usato, dove
mediev. { piadena, nel 1375, a treviso; piatena, nel 1365,
treviso; piatena, nel 1365, a teramo, e nel 1455 a padova)
1365, a teramo, e nel 1455 a padova), deriv. da una
« choenici ne insideas », esortando ognuno a non fermarsi (come si dice in
bastito di corsa, (della testa a croce), aperto tuttavia sul fianco.
pus o siero, che è conseguente a un trauma, a una lesione,
, che è conseguente a un trauma, a una lesione, a una percossa,
un trauma, a una lesione, a una percossa, e tende a risolversi,
, a una percossa, e tende a risolversi, sia pure con lentezza,
cui faesse né abia fate queste plage a mi no hai manefestado. dante, inf
: non cala il ferro mai ch'a pien non colga, / né coglie a
a pien non colga, / né coglie a pien che piaga anco non faccia,
.. si animavano scambievolmente fra loro a piagar le piaghe già fatte. forteguerri
greci eroi, /... / a poco a poco vinti dalle piaghe,
/... / a poco a poco vinti dalle piaghe, / l'un
. ciro di pers, 3-324: a tamiche e tenere contese / gite concordi
gite concordi [o sposi], a le beate piaghe, / ai sanguinosi
piaghe, / ai sanguinosi scherzi, a tire vaghe, / ai dolci oltraggi.
tutte le sue compagne in punto mette / a far cambio di piaghe e di saette
roero, 1-ii-83: nel braccio uso a trattare / l'alta spada sua superba /
per chi ha le gambe grosse e così a quelli che hanno i nervi contratti.
. lippi, 6-54: le piaghe a masse, i paterecci a balle, /
le piaghe a masse, i paterecci a balle, / spine ventose e gonghe
piaga coi digestivi. gentili [in a. cocchi, 8-283]: era sempre
il sangue cattivo gli pizzicava la pelle e a furia di grattarsi s'era riempito di
lo continuo toccamente delle cosce si scorticherà a modo d'una piaga. pancrazi, 2-181
corvo che si calò su lui e cominciò a beccargli la piaga; e l'asino
l'asino per il dolor grande, a saltare e a ragliare. -veter
per il dolor grande, a saltare e a ragliare. -veter. piaghe estive
degli equidi sotto forma di ulcerazioni circolari a carattere fungoso, con granulazioni esuberanti,
passati, percosso di grandissima piaga venne a morte. leggenda aurea volgar., 500
pensato d'aspettare a quell'ora a scoprirvi le mie piaghe,
pensato d'aspettare a quell'ora a scoprirvi le mie piaghe, e fra
comisso, lv-140: vi erano ragazzi a cui le labbra semiaperte segnavano nel lurido
flagello, grave castigo inviato da dio a empi, malvagi, dissoluti, idolatri
consumò molti per piaga di fuoco. a. pucci, cent., 73-53:
, che sempre aiuta le persone, / a castruccio mandò di morte piaga /.
., i-300: disse lo signore a moisè: domattina lèvati su e sta'
: domattina lèvati su e sta'dinnanzi a faraone e dirai a lui: queste cose
e sta'dinnanzi a faraone e dirai a lui: queste cose dice lo signore
popolo mio, acciò ch'egli sacrifichi a me. perciò che in questa volta
che tu sappi che non è simile a me in ogni terra. cassiano volgar.
d'israel. dominici, 4-144: tre a ima ora... furono ricevute
perché quelli [zaccaria] non credette a le sue parole, sì 'l percosse de
, non si astiene dal chiamarla piaga paragonabile a quelle d'egitto. carducci, ii-i
carducci, ii-i 1-295: i poeti piovono a zanichelli. quanti, quanti, quanti
. -per indicare una persona a tutti molesta per il carattere sgradevole o
: o desolata terra, o posta a guai, / che tua bellezza [della
mia, benché 'l parlar sianindarno / a le piaghe mortali / che nel bel
molte piaghe, che il tempo arebbe a questa magna ed eccelsa repubblica fatte
sostegni nel feroce caruso, che fu ucciso a questi dì. de sanctis, ii-i
qualunque disgusto, non furono mai restii a portare allo scoperto le piaghe sociali e porvi
2-303: in prima pagina un titolo a cinque colonne annunciava i provvedimenti presi dal
sperò che egli volesse dedicare la sua scienza a sanare quella piaga delle nostre regioni.
ebbero per unico e molto opportuno rimedio a questa piaga l'introdurre ne'vicini lidi
stato dell'anima mia; toma sempre a tastare le proprie piaghe. leopardi, i-404
le piaghe di un insuccesso ci obbligano a calme consolatrici, / a comiche alzate di
ci obbligano a calme consolatrici, / a comiche alzate di spalle, / a
a comiche alzate di spalle, / a superiori ilarità. -rimorso. pavese
premere / le piaghe vecchie e ragionar a tavola / de'morti. porzio,
non avevan mai fatto neppur lontanamente accenno a quello scioperato vagabondo, a quella creatura
lontanamente accenno a quello scioperato vagabondo, a quella creatura perduta, a quel costamagna
vagabondo, a quella creatura perduta, a quel costamagna che era stato la piaga aperta
aperta nel cuore di suo padre costretto a cacciarlo di casa a diciott'anni.
di suo padre costretto a cacciarlo di casa a diciott'anni. -con valore
ama i propri comodi non è buono a nulla di grande; è un intoppo nella
. ghislanzoni, 18-151: egli volge a noi un'occhiata furtiva ma significante,
come darà da ridere, se muove a pietà, quel che nell'animo fa
allontanarlo dalla corte, dove faceva ombra a qualche grande, o per medicare con
furono morti e presi di loro presso a ottomila uomini. f. m. zanotti
, avendo con mille piaghe indegnamente condotta a morte e quasi distrutta l'arte poetica
, i-iii-4: per le parti quasi tutte a le quali questa lingua si stende,
. bibbia volgar., vii-62: guai a me sopra la mia contrizione, pessima
panfilo volgar., 29: cotidianamentre eresse a mi la plaga e lo dolore,
virtute ognor s'avvezza / di fare a tanti cuor la dolce piaga. capellano
le ciglia tanto aventurose, / giunte a quegli occhi ove ogni luce è vana;
amorosi strali / piaga facean che conduceva a morte / senza alcun scampo, ed i
, onde trafitto io moro, / a l'omicida mia dimando aita / e
.. che per qualche accidente vada a monte, son subito rassegnate; ma
picciola capanna si ripone / colui ch'a tutto il mondo dà splendore, /
dà splendore, / né li giova a sanar sue piaghe acerbe / perch'
sì nobil mano / debbon venir le fascie a le mie piaghe, / amor,
. forteguerri, iv-87: tu mi spingesti a giovanetto acceso / d'altro amore e
altro amore e lontan dal prender moglie / a dar la figlia mia e insieme esporla
la figlia mia e insieme esporla / a incerte nozze e a certi affanni e
e insieme esporla / a incerte nozze e a certi affanni e liti, / perché
[del monastero] nascondono molte piaghe a chi ne sta di fuori. savonarola,
abito fatto nel male ora è più potente a ritenerlo nel peccato che non sono valevoli
peccato che non sono valevoli l'essortazioni a tirarlo al bene. fiamma, 1-472:
e da nulla, si sia scomodato a curarlo e fasciargli, secondo ch'egli
finger menzogne. spero sempre che abbia a uscir livio che medichi queste piaghe:
, purg., 25-30: perché dentro a tuo voler t'adage, / ecco
data, acciò che con essa possi rimediare a qualcheduna delle molte piaghe che per mio
g. belli, 134: ne sia a me scusa il vero bisogno che ho
gente sbigottita / ti scopre le sue piaghe a mille a mille, / ch'anibale
/ ti scopre le sue piaghe a mille a mille, / ch'anibale, non
quella idea... gli ha [a zola] aguzzata l'invenzione e gli
lato / d'una lan <; a per lo costato, / sì q'el
, 214: si diga v patrenostri a reverencia de le v piage e de quello
/ le sue piaghe insanguinate / mostra a lei la bontà pia. bandello,
.. si sentiva in ogni modo muovere a compassione. lemene, ii-404: quelle
piaghe della chiesa »: opera di a. rosmini (scritta nel 1832-33 e
in quella parte, dove fue dato a cristo, la quale piaga gli gittò poi
in atto di ricevere le mistiche piaghe a norma del crocifisso. bocchelli, 13-777
delicatezza. 'dice che gli fo male a pettinarla, dàgli retta, fo come sulle
piaga. -tenere aperte le piaghe a qualcuno: alimentarne le difficoltà, i
sia debile, la sia enervata e stia a discrezione loro. -tutto piaghe
. verga, ii-380: lo portarono a casa su di una barella, tutto una
arrighetto, 217: niune piaghe nocciono a colui ch'è morto. petrarca,
occupato da un numero prodigioso di piaghette a foggia di favo, quasi tutte di superficie
come un'affezione cutanea, con piaghette a contorni sifilitici su tutta la pelle.
ed ora voglio dartene una col metter a nudo tutte le mie piaghette, e
. alberti, i-37: piccola piagolina a un tenero rampollo più nuoce che due
rampollo più nuoce che due grandi squarciature a uno annoso tronco. -piaguzza
mie tante piagacce onde tutto da capo a piedi son putrido e verminoso. tommaseo [
v. piaga]: 'piagante': atto a far piaga, che produce piaga;
non rifina poi di riferire. attribuito a cino, iii-7-30: di subito vidi accompagnarmi
, i'dubitai, / sì che a morte ciascun di lor piagai. boccaccio,
reni: niuna arma fece alcuna resistenza a quel colpo, ma passando dentro,
il piagò. boiardo, 1-19-4: giunse a traverso il colpo disperato, / e
preso, / or che il piagasse a morte. -assol. tasso
: stringe il ferro, e quando giunge a pieno / sempre uccide od abbatte o
. 2. figur. innamorare a prima vista, perdutamente, alla follia
/ andate in schiere belle, / a guisa d'amoretti / che vanno ardendo i
signor mio, vien che conforte. a. m. narducei, i-185:
tu spergiura, disleale, / mi piagasti a morte il cor! -assol
chiano / teme la tempestate. attribuito a petrarca, xlvii-283: mille volte il
cura / alla muse, al cielo, a lei. -rendere profondamente infelice;
tu continui sempre con così poca delicatezza a piagarmi sempre nel cuore?...
, / ché sospetto t'ài dato / a chi vero giudicio e giusto chere.
da credere che, combattendo altri contro a uno vizio principalmente e non guardandosi avvedutamente
natura, al ben ritrosa, / a ber sen va della malizia al fonte,
cortese volgar., 66: subito sono a colpirsi sì fieramente che amendue se ne
sì fieramente che amendue se ne portano a terra con lor cavalli sopra lor corpi
le passioni di tutti i vólti scorrono a traverso il mio occhio piagato.
sommi dèi cade il vitello / presso a fumante aitar d'arabo incenso, / e
sull'impiantito. -ant. passato a fil di spada; martirizzato. baldelli
; martirizzato. baldelli, 5-8-423: a roma altri principali per cagione della celeste
uccisi, arse le possessioni, mandate a terra le case e saccheggiata la patria con
. tasso, ii-185: vinta alfin a forza 7 lascia [la tigre]
tessuti. rebora, 3-i-177: è a letto e sembra davvero piagato al polmone
: tutto un popolo piagato s'aggrappava a questi primi appigli, a questi colli color
s'aggrappava a questi primi appigli, a questi colli color di fuoco, mordeva
la terra scabra per non sdrucciolare di nuovo a valle. 3. per
gli occhi e che si scorgono di cominciare a gonfiare. trinci, 1-183: sappiasi
poi, lucide e diritte come lame a tagliare e risanare la terra piagata, erano
. 4. figur. innamorato a prima vista; posseduto da una passione
: m'insegna del tuo cor piagato / a dir le pene dolcemente acerbe. dottori
, i-iii-4: per le parti quasi tutte a le quali questa lingua si stende,
morali, in parlamento, egli toma a pensare ai feriti e ai piagati dalla
dolore di cuore, arditamente si gettò dinanzi a lo 'mperadore. pantera, 1-268
se nel petto e nel fianco egli era a morte ferito, io nel cuore e
fatto prelato / de'mia fedeli, a loro instruzione / ho permesso cascassi in tal
peccato / acciò che impari aver compassione / a ciaschedun che di colpa è piagato,
, vii-546: ne'membri minuti ancora, a pena / loco a la piaga il
minuti ancora, a pena / loco a la piaga il piagator ritrova, / ché
f. f. frugoni, 3-ii-59: a me, come che più sentivo penetrante
sf. comportamento o atteggiamento abituale inteso a blandire, ad adulare qualcuno per ottenerne
silenzio. carducci, iii-12-195: quando a lorenzo è aggiudicato il premio, un
orlo suppremo / de l'alta ripa, a la scoperta piaggia. boccaccio, dee
pian discendevano. sigoli, 156: a capo a questo modone in su d'una
. sigoli, 156: a capo a questo modone in su d'una montagna
questo modone in su d'una montagna a mezza piaggia ha una chiesa. documenti
181: quelli che scappomo si messero a pericolo di rompere il collo giù per
corda su per il terrapieno e si venga a fare come una piaggia o dolce salita
l'ho scampata bella! ero ita a fare un carico di rusco (lettime o
un'erta; sotto c'era una piaggia a picco che facea paura. pirandello,
francesco da barberino, iii-152: riza vele a piaggia / che nave gran corso aggia
via, per altri porti / verrai a piaggia non qui, per passare: /
affissi, / pur come nave ch'a la piaggia arriva. cavalca, iv-146
muzio, 5-28: superbo po, ch'a la tua manca riva / tutto lieto
centurione, xxx-10-269: questa qualor scendendo a la marina / sen va solinga per le
., 8 (143): vogando a due braccia, prese il largo,
piaggia. sbarbaro, 1-126: era a quell'ora la piaggia stipata àiòlà.
i-6-81: lusinghiera piaggia, / che a coglier fiori insidiosa invita / anche la
e vignia e caneto con una casetta rinpeto a le piagie di baroncieli fosato in mezo
, 107: mancando la speranza e a lui l'etade / gravando il tergo,
non avendo il pane / chi gli partisse a mensa e chi le piagge / con
gregge / traesse ai paschi del mattino a sera / recando a lui di latte i
ai paschi del mattino a sera / recando a lui di latte i colmi vasi,
salvi mantenere. pulci, 21-156: a tutti incresce di tue tante r:
232: lascia torbidi rivi e vieni a fonte / chiaro e tranquillo a trarti ornai
e vieni a fonte / chiaro e tranquillo a trarti ornai la sete, / e
chiabrera, 1-ii-371: or mi ritorno a queste piagge amate. metastasio, 1-i-1272
il morastite: / rispettosa la fronte a te curvàro / il libano e le piagge
virtù fiorita. fiamma, 244: quindi a morte si va: questa fiorita /
tucto me la. sspirita onda marina a la mia fragente piaggia frequenti m'aripercuota
sospir nati di foco / sono i rimedi a disfogare il core? -in partic
: ovunque, dappertutto. a. pucci, cent., 36-53:
per piaggi, monti e coste. a. boito, 167: si gonfia e
partissi da quella fontana, / lui a la china, ed ella piaggia piaggia.
ti rompono le vesti? -venire a piaggia: raggiungere il fine voluto.
. pratesi, 5-120: per venire a piaggia prese altre vie. 9.
-piaggétta. sacchetti, 226-10: avendo a piedi di sé la sua cameriera,
volgar., 1-34: sia posto a piana piaggeria, sicché tacque de'riviscelli vi
ne'piaggioni e greti non mena ghiaia a proposito e buona a formarne calcestruzzo.
greti non mena ghiaia a proposito e buona a formarne calcestruzzo. luca di bartolomeo da
1-2-651]: come ebbeno disinato, andorono a signa e quivi fecero il simile di
lat. mediev. plagia (nel 1108 a teramo e nel 1288 a ravenna)
(nel 1108 a teramo e nel 1288 a ravenna), per sovrapposizione del class