: tra le cose infinite che cospirarono a spingere il malumbra a quel suo tristo
infinite che cospirarono a spingere il malumbra a quel suo tristo mestiere, ci siam
svevo, 4-966: la vita aveva rotto a mario qualche osso, ma gli aveva
bene. papini, v-832: coloro a cui non fu concesso neppure il più
quelle dei grandi intellettuali, son dovute a stanchezza. 4. per simil
nave] qualunque sia, o da corso a remi o da carico a vela:
da corso a remi o da carico a vela:... tanta moltitudine,
svariatissime parti e membra congegnate e commesse a formare un corpo. fogazzaro, 1-322:
levare assai acqua, per farla montare a grande altezza e per potersi girare facilmente
153: tempo è ch'abbiano a far scorno e vergogna / le statue
i simulacri alteri / ai crudi ordigni, a gli organi da guerra. magalotti,
-organo di presa: in un veicolo a trazione elettrica, congegno che lo collega
è dolorosa. senza organi che valgano a palesarla e senza il necessario coraggio. de
sua, la quale, più che a una qualche reputazione letteraria, aspirava a
che a una qualche reputazione letteraria, aspirava a esser considerata organo della mondanità intellettuale
et i sacerdoti sono instrumenti di cristo a far questa reconciliazion de'peccatori. campanella
cavallo alato e di un corno che, a sonarlo, fa fuggir di paura chiunque
uffici con determinate attribuzioni funzionali (e a cui è preposto un titolare) appartenenti
sua tassazione. montale, 4-21: a questo doveva pensar lui, l'uomo
di sensibilità. landolfi, 15-42: ordine a tutti gli organi esecutivi e responsabili dello
e canne, dai mantici, destinati a produrre l'aria compressa necessaria alla produzione
, il cui numero varia da uno a cinque e dalla pedaliera; risale alla
siringa; fin dal sec. ii a. c. ne esisteva un tipo,
alla pressione idraulica; si sviluppò soprattutto a bisanzio dove fu costruito in varie dimensioni;
, quali porgano portativo, impiegato, a partire dal sec. x fino al
paesi; i mantici, un tempo azionati a mano, sono ora nell 'organo elettrico
, come generatori di tono, oscillatori a tubi termoelettrici o a transistori; nell'
tono, oscillatori a tubi termoelettrici o a transistori; nell'organo espressivo è possibile
, 8-i-7: consegna [la musica] a fare voci di canti in cetere,
armonia da organo, mi viene / a vista il tempo che ti s'apparecchia
noi passato ad altre nazioni l'organo a canne e a vento, poiché all'anno
altre nazioni l'organo a canne e a vento, poiché all'anno stesso della
inventato in questi ultimi anni da greniè a parigi, il quale con un meccanismo
quale con un meccanismo particolare seppe dare a questo strumento un * crescendo '
: quello inventato nel 1810 da saint-pern a parigi, che ha la forma di uno
, che ha la forma di uno scrigno a cilindro, alto due palmi e mezzo
santuario / monaca prigioniera / l'organo, a fior di dita; / che pallida
la vita, pio volle che, a spese della camera apostolica, gli si facessero
organi. giusti, 4-i-139: brillava a festa la casa d'iddio / tra il
orchestra. 'noi andiamo sull'organo a vedere la festa '. giuliani,
, i-444: mi ci tiraron su a forza, e come fui in sull'organo
detero la vitoria, se veneano quate a fronte pari e non ad organo, che
che le soavi parole, ove ti torranno a te stesso, siano gli accenti di
sperar che queste novità mi abbiano mirabilmente a servire per accordar qualche canna di questo
in grado di produrre scariche elettriche fino a 800 volts; derivano per lo più
alcuni pezzi d'artiglierie di tre sino a sette bocche, che si chiamano, s'
sono più canne sopra una lavetta, a due ruote, rassettate insieme, in modo
sparano; alcuni di essi si chiamano a 'braga 'e si caricano per la
traina di polvere, che dà fuoco a tutte le canne. -cancello mobile utilizzato
-cancello mobile utilizzato per impedire l'accesso a una fortificazione, composto di travi verticali
fuori dal profondo dell'organo ch'era a tratti la sua voce. -però chiamarmi suo
, quando i soldati di essa non vanno a passo uguale e regolato. -fare
risulti studiatamente inferiore o maggiore rispetto a chi sta accanto, secondo una determinata
facevano l'organo. -mandare a dar via l'organo', invitare, senza
, che risulti antipatico e insopportabile, a togliersi dai piedi. fenoglio, 2-240
quelle domande che alla fine m'ha mandato a dar via l'organo, ma intanto
via l'organo, ma intanto son venuto a sapere un bricco di cose. arbasino
ne voglio vedere altre e le mando a dar via l'organo loro e lui.
. monti, ii-337: le rendo grazie a questo proposito della cortese di lei esibizione
pedrocchi, comune convegno, si parla a voce franca; a rinforzare gli organi
convegno, si parla a voce franca; a rinforzare gli organi vocali ci vollero quasi
organo a'frati, oggigiorno mangiali razionalismo a desinare e a cena. 22
, oggigiorno mangiali razionalismo a desinare e a cena. 22. prov.
l'organo. fagiuoli, 1-4-348: andate a intonare a messer pancrazio quanto s'è
. fagiuoli, 1-4-348: andate a intonare a messer pancrazio quanto s'è intavolato sul
: i concetti evoluzionistici sono in promptu a tutti. tra questi: la funzione
a piedi, camminando. g. a. cicognini, xxxiv-704: vostra eccellenza è
, xxxiv-704: vostra eccellenza è venuta a cavallo, io son venuto pedetenti, lascio
romanzeschi dello scrittore greco senofonte (430-354 a. c.) che narra la
ovvero la piedica, che non è altro a dire che il lacciuolo, si pone
mettono nelle pedìche (congegno di travicelli a trian golo), perché
. e letter. sottoporre fanciulli impuoeri a pratiche erotiche omosessuali. - per estens
per estens.: sodomizzare. a. vespucci, 1-vi-63: fu abrusciata viva
ant. camminare sul suolo, spostarsi a piccoli passi o a saltelli, zampettare
suolo, spostarsi a piccoli passi o a saltelli, zampettare (un uccello).
lettera di piccolo formato aggiunto in basso a una lettera in partic. nei simboli
pediscelli che hanno tra la scabbia. a. politi, 1-487: pelliccilo, sen
nascano i lombrichi ed i pedicelli. a. cocchi, 8-170: avendo il nostro
l'unghia, in modo che va corrodendo a poco a poco intorno alla corona;
, in modo che va corrodendo a poco a poco intorno alla corona; e questa
di vetro, oltre all'adoperarsi dalle donne a polirsene il viso, guarisce le volatiche
hai ventotto anni, sei una buona a nulla, una fannullona che passa il
, una fannullona che passa il tempo a fumare, ascoltare i dischi, mangiarsi le
ripensa e le convien venire / ultimamente a gran risoluzione, / che il male ingrossa
quelle piante,... essendo atte a soffrir il freddo, vengono piuttosto da
iii-431: 'pedicello 'dicono i botanici a quel picciuolo o piccolo piede o a quella
a quel picciuolo o piccolo piede o a quella parte a cui sta appiccato il
picciuolo o piccolo piede o a quella parte a cui sta appiccato il fiore o la
di quegli che in mostra di trafichi a scatafascio gli vendono il tutto. a
a scatafascio gli vendono il tutto. a. politi, 1-487: pigliar il sacco
romano, cioè di morte pedicolare. a. verri, 2-ii-53: qui è voce
. s. ecc. ma ben persuasa a credere esser mal pedicolare, signor
bratteate, con calice tuboloso, corolla a due labbra, di cui l'inferiore è
, ovario supero e biloculare, frutti a capsula con numerosi semi; sono semiparassite
dentate; i fiori rossi, ascellari, a spiga terminante... è comune
modo un piede, e servono veramente a sostenere l'animale, permettendogli di spingersi
e lendeni e remuove la rogna. a. f. doni, 1-77: pare
. f. doni, 1-77: pare a me... che noè ci
. famiglia di insetti anopluri, a cui appartiene il pidocchio dell'uomo
persone trascurate nell'igiene personale o costrette a vivere in luoghi sudici e che può avvenire
situato nella regione plantare del piede e serve a stendere i quattro primi diti, dirigendoli
plur. stor. nel sec. vi a. c., gli abitanti ricchi
: i partiti nostri cominciavano così fatalmente a trovarsi distinti, come solone trovava quelli
di atene quando la repubblica fece ricapito a lui, per essere salvata. giacche
. guerrazzi, ii-290: si fermò a pietroburgo, e quivi mentre attende a
a pietroburgo, e quivi mentre attende a curarsi i pedignoni la raggiunsero corrieri di
, / nascenti in cima in cima a una vii pancia, / morenti ai pedignoni
-avere i pedignoni nella lingua: parlare a fatica, balbettando. g. m
a. casotti, 1-3-59: fugge senza calli
fiori femminili avvolti da un involucro simile a una pantofola; alcune specie sono coltivate
; alcune specie sono coltivate in serra a scopo ornamentale. tramater [s.
questa denominazione desunta dall'involucro del fiore a foggia di calzare. lessona, 1096
partic. in una soluzione medicamentosa o a scopo terapeutico, per riattivare la circolazione
al viso, / e son costretto a fare un pediluvio. cantoni, 854:
aveva già avuto due fastidi, vale a dire due piccoli svenimenti, e si
, ho preso una marmotta che riporterò a firenze. pirandello, 8-254: scivolò
pendio; e una gamba, manco a dirlo, dentro l'acqua della zana.
un buffetto se la toglieva dinanzi. a. boito, 1-406: le torri,
2. dischetto con cui si gioca a dama o al tavoliere. -anche:
tavoliere. -anche: contrassegno o pezzo a disposizione di un giocatore in altri passatempi
, che agita e versa il bussolotto [a tavola reale], il suo inclinare
, il suo inclinare il volto sui dadi a guardare il punto, il suo modo
xi-67: qualcuno... accoccolato a giuocare a trictrac: la scacchiera,
: qualcuno... accoccolato a giuocare a trictrac: la scacchiera, un quadrato
gusti poco raffinati (e si contrappone a 'dama '). abati,
fare un illustrissimo / il cavalier servente a due pedine! carducci, ii-9-126:
, moderati. verga, i-53: a catania... c'è la festa
il pubblico di minor conto, come a dire seminaristi e pedine, mogli e figliole
: prima di vedere come costei principiasse a mettere innanzi le sue pedine, merita che
quel che lo riguarda, venga ridotto a pedina per comprendere la sua carriera stilistica
pedina. -dare una vigorosa lezione a qualcuno (anche col ricorso a energiche
lezione a qualcuno (anche col ricorso a energiche vie ai fatto); fargliela
sieno come pedine, che voi possiate muovere a vostro talento su di una scacchiera?
una scacchiera? -fare una pedina a qualcuno: intralciarne i progetti o sottrargli
vantaggio. lippi, 1-1: fare a celidora, sua cugina, / per cansarla
1-1: dicesi 'fare una pedina a uno 'allorché, procurando questo tale
cosa di suo gusto ed essendo vicino a ottenerla, un altro, a cui aveva
vicino a ottenerla, un altro, a cui aveva confidato tal negozio, gliela
fosse piaciuta. -costituire un incentivo a un'impresa. varchi, 18-3-208:
andatura di taluni uccelli che si muovono a passi rapidi e circospetti nel sottobosco o
di pedina, buttando velocemente il capo a dritta e a manca. =
buttando velocemente il capo a dritta e a manca. = deverb. da
e aveva sempre ronzato sul passeggio, a qualche distanza da noi. =
pedinare, tr. seguire una persona a breve distanza, in modo da non
perché il giovine caminava gagliardamente, egli a fatica lo posseva pedinare. pananti,
te lo pedinava / e gli stava a segnar tutte le cacce; / e alla
alla adrona subito di netto / tornava a far l'ufizio del sof- etto.
anch'io. de marchi, iii-189: a tempo perso pedinava la moglie. cicognani
ducia in me » egli proseguì a dire. soldati, i-296: avevo
2. tener dietro per strada a una donna anche in modo importuno,
funebre mi faceva pensare... a quanti innamorati avrebbero pedinato le belle in
x-4-123: l'ultima sera pedinandola sempre a poca distanza, prospero l'aveva raggiunta
. 3. figur. sottoporre a un esame punto per punto, a
a un esame punto per punto, a un confronto approfondito. alvaro, 14-100
4. intr. camminare, andare a piedi, procedere a piccoli passi;
camminare, andare a piedi, procedere a piccoli passi; arrancare. guadagnoli,
questa [la stagione estiva] anche a voi rechi contento, / lo dican quei
, / quell'andar, per esempio, a passo lento, / per aspettar chi
de marchi, ii-105: la bestia seguitò a pedinargli dietro come se seguisse il suo
16-201: è sufficiente una quaglia scaltra a far pedinare il cane per la durata
lo vedevo sgambettare per quelle vie a passi rapidi e corti, lo
rapidi e corti, lo paragonavo a una starna che pedinasse dinanzi a
a una starna che pedinasse dinanzi a un bracco sulla sua passata. d'annunzio
propri spostamenti; sotto posto a pedinamento, in partic. dalla polizia.
. cicognani, 3-94: siccome andava a ripigliare il marito allo scrittoio, là
, là da borgo dei greci, godeva a dare speranza all'ignoto pedinatore imboccando nelle
indovinando, certamente, che io stavo a disegnare, temettero fossi non so se
perno o stelo di metallo che serve a fissare solidamente due parti di un meccanismo
tenuti saldi con biettina o pernietto ficcato a forza nel forellino trasversale di ciascun pedino
colpi o con una leggera pressione del piede a chi siede accanto o allo stesso tavolo
'pedionalgia': malattia che regnò nel 1762 a savigliano (piemonte) e che più tardi
tre o quattro giorni in seguito a frizioni di oppio e sublimato corrosivo diluiti
in dodici segmenti, palpi foggiati a clava o a chela e il
dodici segmenti, palpi foggiati a clava o a chela e il primo paio di
, tentacolo, organo per ambulare) a seconda dei diversi gruppi e insieme con
di dover essere ogni doi mesi costretta a pedir da essi [spagnoli] elemosina.
. con piena e assoluta aderenza a un modello, senza la minima origi
i negri delle colonie si son messi a imitare pedissequamente la piccola borghesia parigina,
e formosa zitella, indirizzandomi la fantasia a pedisequarla fin che lachesis mi fili.
). per sona addetta a modesti servizi, in partic. come
e nell'antica roma indicava il servo che a piedi scortava il padrone).
uniforma, per conformismo o interesse, a un regime politico. cattaneo, iii-4-258
[donne]... ci [a noi scrittori] si serrano intorno in
discutere. bacchelli, 4-111: a ogni volta e rivolta della vecchia bestia
immensa distanza che v'è da uno imitatore a un creatore, da un rimatore a
a un creatore, da un rimatore a un poeta. berchet, 1-75: i
credito, secondo che più s'imparava a separare l'opportunità dell'ammirazione dall'opportunità
con un magnifico spintone precipita l'individuo a mare. g. bassani, 4-24
di essere. -che si uniforma a una determinata realtà. g. ferrari
aderenza, anche gretta e pedantesca, a un modello, che non si vuole o
questo ho detto anche, mi pare, a che, passato il tempo dell'imitazione
una persona artistica nuova di zecca, e a quale! bacchetti, 2-xxiii-458: seguire
essendo sempre da preferirsi una bella infedeltà a una bruttezza pedissequa. bianciardi, 4-72
per la stragrande maggioranza degli utenti, a pura rappresentazione mimica, a ripetizione pedissequa
utenti, a pura rappresentazione mimica, a ripetizione pedissequa e meccanica di positure,
che sarebbe da eleggersi da chi imprendesse a fare una nuova edizione di essa. gramsci
materiali. 6. conseguente a una determinata realtà. jahier, 3-8
. jahier, 3-8: si indusse a cercare ricovero nella burocratica frateria, alla
fisso, con pedissequa speranza di companatico a vita. moretti, ii-1057: mi
, in blu, la giacca di rigore a due petti, blu anche la cravatta
bellicosissimi e potentissimi, e molto superiori a sé di cavalleria, di peditato,
. e letter. soldato che combatte a piedi, fante. solino volgar.
i-86: cento gemer sentonsi / in mezzo a varie / bandiere lacere / campioni
pisacane, ii-103: il cittadino guerriero a piedi si disse pedite. = voce
estremità portano tasse del pedale, perpendicolare a esse. cicognani, v-2-21:
affrettarsi. pasolini, 3-324: cominciava a venire scuro: già era settembre.
pèdo, sm. letter. bastone ricurvo a un'estremità, che, nell'antichità
caro, 12-iii-137: faccisi un pastor vecchio a sedere, che col braccio destro e
vecchie erano nascoste, col sinistro s'appoggi a un gedo o vincastro, baston di
pedo o pastorale tenuto da un agnello a giacere, per simbolo del buon pastore
, ai satiri, alle baccanti, a talia e ad altre divinità.
. frugoni, iii-108: fa bene alessandro a non tollerar nella sua corte le barbe
al tentativo di seduzione, oppure unito a esibizionismo, a sadismo, a feti
seduzione, oppure unito a esibizionismo, a sadismo, a feti cismo
unito a esibizionismo, a sadismo, a feti cismo. =
allo ucello e lo ucello si volge a reverso tomo secondo è suo costume e
e di un sistema di rotelle simile a quello degli orologi, che viene usato
savinio, 3-196: si correva a una velocità aa record. la torpedo
, 1-i-483: il castellano lieto cominciò a ridere, veggendo che egli matterà filocolo
per tal segnale che, giucando un dì a scacchi, vedendosi per alcuno giovene di
la pedona; / e nuovo vipistrello, a cui si dona / tra cingaleghe uce'
di ferro girevoli e muniti di gancio a cui il cordaio attacca i capi delle
termina in quel gancio girevole... a cui dal filatore viene appiccato il filo
in casa che se io ho agio a parlare con la donna, che egli non
gli va scientemente. loro si stanno là a sedere e spingono le pedone.
. ant. fanteria. a. pucci, cent., 49-53:
. spreg. gente appiedata, addetta a umili servizi; folla di inservienti. -
di zoroa- stro da peretola si chinava a commiserare con l'occhio di ciclope la
pedoni; percorribile soltanto da chi cammina a piedi. -attraversamento, passaggio pedonale',
la quale non si può passare che a piedi. bigiaretti, 11-85: ha
. (pedóno). region. procedere a piedi, camminare. nievo,
tanto da pedonar molto, né piccina a segno da esser portata. 2
le tracce della selvaggina (con riferimento a un cane da caccia). =
. pedonata, sf. camminata a piedi. nievo, 1-vi-446:
eserciti del passato, soldato che combatteva a piedi, spostan dosi pure
piedi, spostan dosi pure a piedi con lunghe marce; costituiva
ma era in funzioni subordinate quanto a compiti e dignità rispetto alla cavalleria
. por cacchi, i-417: dentro a quello spazio stavano tutti gli armati:
cavalli e pedoni francesi entraron per quattro leghe a dare il guasto in terra d'aragona
raccogliticcia che seguivano l'esercito, atta a bottinare non a combattere. d'annunzio
l'esercito, atta a bottinare non a combattere. d'annunzio, ii-530:
cavalli / con le coltella in mano a sbudellarli. -plur. stor. a
a sbudellarli. -plur. stor. a lucca, nel sec. xiii, la
uguali che nel gioco degli scacchi sono a disposizione di ognuno dei giocatori, collocati
casa si trasformano in un altro pezzo a scelta del giocatore). patecchio
scudhero; /... / qi a pedon me tol lo cavalero. bandello,
. bandello, ii-1174: spesso madonna a scacchi far m'invita / e piglia
. calvino, 10-128: lo tratteneva a giocare interminabili partite a scacchi. la
: lo tratteneva a giocare interminabili partite a scacchi. la conoscenza dell'impero era
fogazzaro, 2-91: ha ben altro a fare il vostro amor del prossimo che
goletta. 4. chi procede a piedi in un viaggio o nel traffico
una via; passante (e si contrappone a chi viaggia su una cavalcatura o su
su una cavalcatura o su un veicolo o a chi guida un'automobile). -in
i quali per tutto il viaggio dovessero a piedi seguitare il padrone...,
alternatamente e un pezzo per uno andassero a cavallo sopra i cavalli men buoni. fagiuoli
, con belle porticciuole negli intercolonni laterali a comodo dei soli pedoni, non le tolgono
il monocolo verso un pedone che camminava a fatica sul ciglio della strada in mezzo alla
cispa, non vedevano i cartelli: pedoni a sinistra, e non imparavano a tener
pedoni a sinistra, e non imparavano a tener la mano. bonsanti, 4-96:
da un luogo all'altro, correndo a piedi ove non fosse possibile l'impiego
oggi per un pedone di palazzo scrissi a v. s. assarino, 4-157:
svezia, il quale ultimamente era capitato a stanzare in amatunta, avea preparato di
udine e d'altre parti, portò a quella nobile compagnia materia d'altri discorsi
l'esperimento di farne portar qualche vecchia a reggio e a modena, quando i
farne portar qualche vecchia a reggio e a modena, quando i pedoni vi vanno
'e di pedoni: i primi marciano a cavallo, i secondi a piedi dove
primi marciano a cavallo, i secondi a piedi dove non possono andare i primi.
posta è portata da pedoni che vanno a due a due sempre correndo. guerrazzi,
portata da pedoni che vanno a due a due sempre correndo. guerrazzi, 2-504:
con pietro da pedone, aiutava marietta a riempire le bisacce di viveri.
6. agg. che combatte a piedi, che milita nella fanteria,
, pedon divenuto, vedendo il tedesco a cavallo con la spada in mano contra
nuovamente pedoni, stemmo alcuni giorni ancora a san francisco. -scherz. che
7. che procede o viaggia a piedi, con le proprie gambe;
padiglione. pananti, i-162: si picchia a certa misera osteria, / e una
plebea da paperaglia dora si accostava pedona a luvecchia. barilli, 5-209: se
. non ci sono veicoli o cavalcature a zanzibar. -pedonale (una strada
ad accennare che non vi si passa che a piedi. 8. con uso
8. con uso avverb.: a piedi (anche nella forma pedoni)
piaga e vestesi l'arnese / ed a la porta se nè va pedone. chiabrera
di francia mantenea del continuo mille poveri a spese sue, e se li conduceva
calzabigi, 86: nel millesettecento andò a milano, / solo e pedon,
agli altri, / si fèr incontro a diomede, / essi sul cocchio, ed
>edone. brente, 41: a sabia, a gravagliana diedi il so
. brente, 41: a sabia, a gravagliana diedi il so -fito cambio ai
. -alla bella pedona, alla pedona: a piedi. straparola, i-34:
giorno babbo e figliolo venivano al lavoro a firenze e ritornavano in su alla pedona
pedone (con valore avverb.): a piedi. bellacci, lxxxviii-i-242: pedon
passando alcun nel passo, / giunti a un fiumicel ch'assai veloce / era
-pedone, al passo: come rimprovero a chi non riconosce i propri limiti e
pensiero filosofico, come un pensatore armato a distruggere i templi e le rocche della
molto lodevole per fare cardini e imposte a gli usci, osservando però che il
pedone di pero in sur un carro, a guisa di artiglieria. v. danti
. 3. prov. a. politi, 1-486: meglio è cader
mestiero o servitù, che è bene liberarsene a buon'ora. idem, 1-720:
l'educazione dei fanciulli di età inferiore a sette anni. zuccolo, 42
francesco da barberino, iii-170: quando a porto se'presso, / lo tuo
di mare e conduttori di navili e a porti e a terre. l. frescobaldi
conduttori di navili e a porti e a terre. l. frescobaldi, 2-18:
l'autore al valico del fossato. a. adriano, 454: sia l'ingegniero
nella forma pedoto, per accostamento paretimologico a piede (analogamente al gr. mod
. imbarcazione fornita di vele latine che a venezia serviva a pilotare e a rimorchiare
di vele latine che a venezia serviva a pilotare e a rimorchiare le navi nei
che a venezia serviva a pilotare e a rimorchiare le navi nei canali della laguna
. (pedóvo). ant. camminare a piedi, marciare (anche reparti militari
. pataffio, 6: e'vanno a saccomanno pedovando. 2. figur
lo pedragiovano e diede la sua anima a dio. = adattamento del portogli
pedreri pieni di palle e chiodi, stesero a terra buon numero d'assalitori.
giuo- cattoli, o volumi e vola a deporli nelle scarpine, sulle finestre di
piccolo, delicato e grazioso, appartenente a un bambino o considerato come un requisito
francesco da barberino, 94: vedi cintura a punto! vedi peducci dilicatil..
e 'l volpe poi sei menò una volta a cena, e non gli diè testicciuole
e finocchi e gelatina / e ghiozzi a la lombarda avvantaggiati. buonarroti il giovane,
piccole compagnie si riducono su all'alpe a tagliare de'faggi, donde con de'coltelli
. 5. negli antichi orologi a ruota, perno o dente del meccanismo
forami tondi delle sbarre. -linguetta a cui è agganciata l'estremità esterna della
lo spigolo o la nervatura di una volta a vele o a crociera. - anche
la nervatura di una volta a vele o a crociera. - anche: imposta di
. fr. colonna, 2-297: a gli corni overo peduci degli archi adiuncto
corna delle lunette si posano, fin quasi a un terzo dell'arco della volta finge
come un parete iano, tirando su a quel termine alcuni pilastri e zoccoli
è alta, stretta e lunga, a vòlte bianche con peducci secenteschi di pietra
-per estens. superficie curva di una volta a botte o a crociera, delimitata dagli
curva di una volta a botte o a crociera, delimitata dagli spigoli di due
pur quattro e da un peduccio a l'altro fanno quattro lunette. vasari,
aiutò il bronzino al puntormo suo maestro a far l'opera di careggi, dove
, fra vaghissimi ornamenti di fanciulli fatti a chiaro scuro in belle attitudini, i
qua e là presenta fessure e ripiani a guisa di peducci da sostenere travi.
in sminuimento con modanature, che serve a sostenere un busto o una figurina.
o facendo buone e fortificando le sue ragioni a ciò che egli consegua l'intento suo
. allegri, 202: facendovi peduccio a me stesso. -costituire un argomento o
. -costituire un argomento o una prova a favore. benivieni, 106:
... non fanno poca fede a questa opinione. ed io andavo testé pensando
per tutto, potessi fare qualche peduccio a questa cosa. bronzino, 1-331: dir
del piede (e nella lavorazione manuale a maglia di tali indumenti è eseguita a
a maglia di tali indumenti è eseguita a parte). novellino, vi-177
onare uno paio di calze line a staffetta, cioè senza pe
, e di lino gli più, a modo di fresoni, e le calze sanza
, 17-59: tu hai le cervella a rimpedulare, cioè a racciabattare, come si
hai le cervella a rimpedulare, cioè a racciabattare, come si fanno le calze
tre paia di calze di bambagia col pedule a lire due il paio, lire 6
infilzala in un guanto, il quale a la disavveduta ti lasciarai cadere in parte
un paio di ricamate, la cominciò a ballare in peduli. beltramelli, iii-
635: inbacuccate entro le pezzuole nere a righe bianche, le scarpe in una
[i gatti] non camminavano. a. casotti, 1-2-20: terrei dentro al
allegri, 144: se ne vanno a posta loro a casa il diavolo in
144: se ne vanno a posta loro a casa il diavolo in pianelline e in
il diavolo in pianelline e in peduli a calze solate. -alla buona.
però lasciami star ne'miei fenili / a mugner vacche ed a mangiar fagiuoli, /
miei fenili / a mugner vacche ed a mangiar fagiuoli, / e lasciami campar
, i-155: restan que'tant'altri mila a piè, / che non distinguon gamba
si riferisce ai piedi, che serve a calzare gli arti inferiori. salvini
: nome dato nella classificazione di latreille a un ordine di molluschi brachiopodi, caratterizzati
peduncolata. calvino, 7-183: tutt'a un tratto intorno a noi s'aprirono
, 7-183: tutt'a un tratto intorno a noi s'aprirono... occhi
cui il seme nel baccello sta attaccato a una delle suture. tommaseo [s.
lastri, iii-87: s'avvertano a lasciare al grappolo meno peduncolo o parte
peduncolo o parte legnosa che sia possibile e a non lacerarlo e spicciolarlo prima del tempo
il sole, i frutti verdi gonfiare a poco a poco, odora il lattice che
, i frutti verdi gonfiare a poco a poco, odora il lattice che geme
in partic. gli consente di fissarsi a un sostegno. olivi, 91:
un amo splendente che portano in cima a un peduncolo, sopra alla bocca.
, 2-173: 'pevera ': grosso imbottatoio a bocca bislunga, fatto di legno,
). zool. genere di bovini a cui appartiene lo yak tibetano { poephagus o
eliano, comunemente distinto col nome di bue a coda di cavallo, o con quello
sul dorso; la testa assomiglia molto a quella del bufalo. i turchi usano
. genere di piante della famiglia rutacee a cui appartiene la ruta selvatica (peganum
croce, ii-5-338: se mi mettessi a spiegare borea e orizia, dovrei poi
(1548-1600), pubblicato nel 1585 a londra (con l'indicazione di parigi
. / e vedi pegaseo che, tratto a volo, / tutto è cavai,
. aretino, vi-143: vadasi pure a riporre l'archipoeta che streggia e dà
che streggia e dà bere e il fieno a lo asino pegaseo: per la qual
fonte, /... / invoco a questo acerbo scriver mio. bandello,
nel fonte pegaseo, vi s'affaticano a celebrarla. gilio, l-11-99: sono alcuni
. -uccello pegaseo: uccello esotico a cui nei bestiari medievali era attribuito l'
si veggia / di qua e questo a riguardare è tale / per novità, quanto
lancie, / non che con sproni, a volger testi e chiose / e me
ii-168: quella sgroppata de le muse a forza / portando del tuo 'quoto
o alte muse, reggete la debole mente a tanta cosa. 3. che appartiene
troncato della madre e servì come cavalcatura a perseo (nell'impresa per liberare andromeda
impresa per liberare andromeda) e poi a bellerofonte (nella lotta contro la chimera
di giorno nella pietra giova a'soldati, a chi combattono a cavallo e a battaglia
giova a'soldati, a chi combattono a cavallo e a battaglia campale. marino,
, a chi combattono a cavallo e a battaglia campale. marino, i-io-ioi:
poeta / sanlorin di prunalbeta, / che a cavallo d'una rozza / e non
stringere i freni al cavallo alato, a pegaso che porta bellerofonte a uccidere la
alato, a pegaso che porta bellerofonte a uccidere la chimera, la vecchia triforme
vecchia triforme chimera del medio evo. a. monti, 43: in quelle tali
quelle tali ricorrenze, allentar la briglia a pegaso e riportar di parnaso un sonettino od
seconda alla sesta, che è posta a nord dei pesci e dell'acquario ed
formano il quadrato di pegaso che, a certe latitudini, facilita l'individuazione della
e diretta da ugo ojetti e uscita a firenze dal 1929 al 1933, che
conformate ed estese in guisa che agevolmente ed a lungo possono sostenersi non solo nell'acqua
e peggieria in questa città d'alcuni denari a m. pietro paniza figliuol del
boiardo, 1-24-55: colui pianger debbe a doppie doglie / che per mal seminar peggio
po'di roba non ci era modo a custodirla. l'uno mi serviva male,
mal posti e peggio portati, rendevano a chi li vide ridicolissimo spettacolo.
bizantineggiante e nevropatico, già più vicino a seneca che a sofocle e ad eschilo
, già più vicino a seneca che a sofocle e ad eschilo. infinitamente peggio con
du- ron tutto l'anno; / a color che peggio fanno, / sempre dir
: cristo innocentissimo, dopo fatto bene a tutti ed amatigli teneramente, senza aver
legittima. saba, 49: davanti a quei noiosi vecchi pazzi / star sull'attenti
morto! bocchelli, 2-64: a fare di pianta si spende meno e
pianta si spende meno e meglio, a rappezzare si spende di più e peggio.
vedere peggio. caro, 12-iii-157: fino a ora stanno nel modo medesimo che 'l
gli sgarbi e per le rimesse, a le volte poco leggibili, che ne le
(645): alzò gli occhi a quella figura così inzuppata, così infangata,
ecco, sento che muoio; ma a casa, perdio, non ci torno:
non ci torno: / noi si muore a la strada, peggio che cani,
rimanga, mi cacciò fuori di casa a dodici anni. 5. con maggiore
questo, che è borgognone, di paese a taro molto vicino, peggio vorranno sentir
la zolfina... s'era messa a letto con la febbre del vaiolo nero
minacciosamente. carducci, iii-3-121: rugge a morte / peggio d'un lioncello.
infermità e peggio di rabbia, assentì a veder gli ambasciatori. ojetti, i-791:
, i-791: la serao volle salire a roma, peggio nella linda verniciata engadina
.. si apriva male e quasi a buco a parlare: peggio, si stirava
si apriva male e quasi a buco a parlare: peggio, si stirava agli
prigione per grazia, sono poi tornati a rubare peggio che mai. cesari,
s'è umiliata un breve tratto fino a lasciar intravedere un ripiano...,
..., eccola volgere repente a settentrione peggio che mai brulla e dirupata
e dirupata. 7. premesso a un agg. o a un avv.
7. premesso a un agg. o a un avv., gli conferisce il
diversità di suono. vocali meglio sonanti: a 0; peggio sonanti: e 1
lxxxviii-11-107: spenta è la stella ch'a buon salvo porto / d'ogni tempesta con-
riuscì e doveva riuscire più che nuova a lucia. [ediz. 1827 (185
che riuscì e doveva riuscire peggio che nuova a lucia]. g. ferrari
pasolini, 1-44: « ma va a mmorì ammazzato » sibilò lei, imbestialita,
gualdo priorato, 3-iii-133: gli spagnuoli a tal avviso varcarono il fiume. fecero
: condizione che appare meno grave rispetto a un'altra o a tutte le possibili;
meno grave rispetto a un'altra o a tutte le possibili; male minore.
, / se non pure lo peio. a. pucci, cent., 33-94
lo peio che poi, / ch'a lo fin tu perderai. ariosto, i-iv-
dolce di cuore, non penso che a levar di mezzo gli ostacoli, a
a levar di mezzo gli ostacoli, a facilitar tutto, a far le cose secondo
gli ostacoli, a facilitar tutto, a far le cose secondo il piacere altrui
1-16: è superfluo dire che io, a torino, feci fiasco completo, e
avesse fatto questo e peggio. a. cattaneo, i-377: che significa questo
quello dio che tu non conoscesti, / a ciò ch'io fugga questo male e
mi meni là dove or dicesti. a. pucci, cent., 63-27:
: sentendo poi che per la chiesa a reggio / andava gente, tornar con effetto
se così non facesse l'intervegnerebe pezo a lui che non era intervenuto a lei
pezo a lui che non era intervenuto a lei, ciò è che sarebe a qualche
a lei, ciò è che sarebe a qualche tempo causa di sua vergogna,
cristo], 1-24-6: impara adesso a sopportare te stesso nel poco, per
cioè libre ottanta merghugliesi, ke ili canbiai a denari sei pegio livra. quaderno di
più d'uno milione di fiorini infino a qui. -perdita al gioco.
, giacché il pallaio è egli stesso a chi il così detto 'peggio 'cioè
di troppo peggio. ariosto, 1-iv-15: a che peggio si può giungere che alle
nel male, che il simile non avenga a noi, o ancora peggio. alv
sentono sì fatti ostacoli e animosamente prendono a giudicar tutti gli altrui componimenti. temanza
fare? tornare indietro, non era a tempo: darla a gambe, era lo
, non era a tempo: darla a gambe, era lo stesso che dire
io resti in mano di estranei esposto a villanie o peggio. piovene, 15-74
cosa il rimandarlo a dietro e 'l dar con tal repulsa mala
questi cortigiani affamati che s'attacche- rebbono a peggio, e poi non siamo ancora da
in zecca che se ne fecero anticamente sino a peggio steriini 12 dell'argento giusto a
a peggio steriini 12 dell'argento giusto a carlino. montanari, ii-309: spiegano
meno peggio: parte che meno si presta a critiche e a censure (e ha
che meno si presta a critiche e a censure (e ha valore di modestia)
: ladislao... non si stava a minaccie, ma con molta copia di
con molta copia di armati si accosta a roma: gli resiste innocenzo e ributta
di francesco ferrucci perché senza indugi venisse a rianimare e incitare le sue genti.
di diventar peggio, / se v'ostinate a tormi la mia donna: / piuttosto
ve n'ha ad esser negli elisi a centi. -il peggiore (come
. d'azeglio, 1-168: mi misi a poco a poco nelle peggio compagnie.
azeglio, 1-168: mi misi a poco a poco nelle peggio compagnie. de amicis
bolge delle linee di tranvai e metterebbe a fare i fattorini i peccatori della peggio
vostra stanno bene tutti? - grazie a dio, sì; la peggio son io
55-6: non fur mai tutte spente, a quel ch'i'veggio, / ma
andare su e giù per le strade a chieder l'elemosina fu un peggio soffrire
, cosi gran carestia di voi che a pena vi lasciate talora vedere. e che
caterina de'ricci, 149: per andar a firenze, chi delle tre strade,
le peggio cose i francesi le fanno a tempo e bene, noi le facciamo
tempo e bene, noi le facciamo a ogni passo sbardellatamente male. pascoli,
altri, se no come si fa a giudicare se è meglio o peggio del
., 15 (273): riscontrandosi a viso a viso con uno che lo
15 (273): riscontrandosi a viso a viso con uno che lo guardava fisso
facilmente dimenticansi; ce n'è difficili a fare, e ancor) iù difficili
fare, e ancor) iù difficili a leggere; e queste non sono tra le
non si domanda al poeta dovremo rassegnarci a ingollare i peggio beveroni, perché intorno
e gli appiccicherebbero la peggio roba e a prezzi cari assaettati. bacchelli, 2-177:
inter. peggio /: per alludere a un fatto ben più grave. g
peggio: per esprimere rammarico di fronte a eventi negativi. borgese, 1-166:
meglio, e badandovi alla peggio, a quindici o sedici suoi scolari. e.
strade. -fuori di proposito, a vanvera. giuseppe degli aromatari, 123
1-5-13: parole che, come di linguaggio a lui forestiere, ripescava e stroppiavate alla
podere che facea innamorare; proprio, a vederlo, era un disio. e
come ogni istituto degno di montmartre, e a vedere negli stalli di legnaccio calettarsi alla
): aveva, per di più, a casa, un po'di danaro,
per fargli coraggio gli dissi che andassimo a cantare insieme. -nei cortili alla peggio
lo do per un pensiero che, a valer poco, varrà quanto il vostro.
25 (436): l'esibizione parve a tutt'e due da accettarsi, se
passare da una situazione sfavorevole e negativa a una ancora peggiore. bibbia volgar.
ebbe buona lingua, ma sempre temperata a maledire e di dire ignoranti parole,
peggio; però mi consigliarono di portarla a firenze. -indebolirsi continuamente.
vista va sempre di male in peggio a tale che ad ogni poco di scrittura o
piastre e le maglie minute / vanno a gran squarci con roina al prato;
, 3-88: le sue faccende si cominciaro a scompigliare e entrare in gran viluppi per
peggio. ghirardacci, 3-269: parendo a pirro malvezzi che le cose della sua
dopo questa dannosissima rotta de gl'imperiali a parma e fuga dell'imperatore di tutta
eseguito in modo sempre più scadente. a. boito, iv-145: la suonata di
, volgere alla peggio, al peggio, a peggio, in peggio, per la
pigna, 120: viene il colpo mortale a tempo assai, / se allora giunge
brutta [la moglie], andranno a peggio tutti i tuoi negozi di casa
, e talora facevano qualche gran fatto a beneficio della patria e talora si rimanevano a
a beneficio della patria e talora si rimanevano a leggio. mazzini, 25-233: la
. amari, 1-2-267: andati i nemici a cac- camo, ne tornaron col peggio
stava per aver la peggio nel corpo a corpo seguito, corsero subito gli altri
per terra. anzi un poco si divertiva a vederlo inginocchiato. -contare delle
. -crescere in peggio: giungere a una sempre più grave corruzione morale.
15-10: quando l'uomo ha incominciato a far male, esso viene per uso
rimasa, / quando fui chiesto e tratto a quel cappello, / che pur di
travasa. sacchetti, 257: a gli uomeni insani / van predicendo pur di
: indi la forza adulta / si snerva a poco a poco, e sempre in
la forza adulta / si snerva a poco a poco, e sempre in peggio /
-mettersi il tempo al peggio: tendere a un andamento più sfavorevole e caratterizzato da
, 1i-83: tre capi di famiglia straziati a una maniera che non si può dir
soluzione. sacchetti, 78-48: tornossi a casa, rammaricandosi, quando in latino
e quando in tedesco, di questa noia a lui fatta e della sventura che gli
peggio: d'ogni cosa che hanno a fare bisogna chiederne licenza al marito.
, 17-208: oh! se io ho a far con donne, che si suol
che pigliano il peggio sempre, noi saremo a quel medesimo. -rimanere,
-rimanere, toccare il peggio o la peggio a qualcuno: toccargli una sconfìtta; soccombere
butti, 179: attilio disse a se medesimo: « sarebbe bene ch'io
: « sarebbe bene ch'io scrivessi a mio padre, nel caso che domani dovesse
la peggio ». -riuscire a peggio: subire una sorte peggiore.
, ii-6-29: perché l'italia non riesca a peggio della grecia e della spagna,
/ perchè la portarà el zeto oltra a la cima / e pezo starà, alora
di venire alle strette. -venire a peggio: ridursi in una condizione più
fra loro, temendo essi di non venire a peggio, e per costei guastare i
per costei guastare i fatti loro, vennero a concordia di doverla donare.
peggio ti vorrei / se tu peccassi a simil del cappello. 27.
ai progetti di chi cerca di mutarla a vantaggio della propria parte politica.
scioglimento delle commissioni interne non può sfuggire a chiunque consideri realisticamente le difficoltà della
e terra mantenere en buono stato, a mellioramento e non a pegioramento. marsilio
buono stato, a mellioramento e non a pegioramento. marsilio da padova volgar.
più sicuro andare alle cose naturali che a quelle d'esso naturale con gran peggioramento
163: nelle cose umane, sempre soggette a variazione e a peggioramento, è più
cose umane, sempre soggette a variazione e a peggioramento, è più ardua e più
pascoli, ii-154: il mosca accenna a peggioramento della gente tosca. gobetti,
venne vanuccio da terensano e petro di dese a me a firenze e facemo ragione d'
da terensano e petro di dese a me a firenze e facemo ragione d'ongni danaio
si vede quanto danno facciano i prìncipi a lor medesimi che guadagnano quel peggioramento [
che gli venissero gli ultimi peggioramenti. a. cocchi, 4-2-69: il peggioramento
ccressciendo in seguendo l'appetito di più a. lloro di singnoria attendendo altressì i
e 'l peggioramento della divina leggie che a quello che per li preti erano indotti
del tempo; che si aggrava rispetto a una condizione fisica già precaria.
o inferiore in senso qualitativo; condurre a esiti più negativi. -in partic.
chiesa reo, questo otto fu pessimo. a. pucci, cent., 75-71
quasi sempre peggiorato le vostre condizioni. a. tiepolo, lii-13-184: quel voler far
sospiro; e se vado / anche a festini e convivi, io non la
vandea del coltello di borgo d'urbecco a faenza, dell'anarchia, delle iniquità
iniquità, e dell'impotenza, non che a impedire e reprimere e punire, ma
e reprimere e punire, ma neanche a non peggiorare, a non infiammare,
, ma neanche a non peggiorare, a non infiammare, a non corrompere il male
non peggiorare, a non infiammare, a non corrompere il male coi rimedi.
nostre finanze tanto scosse. -contribuire a corrompere i costumi. cesari, iii-305
fa intristire. foscolo, v-372: questi a me sembrano i modi diversi co'quali
i-159: in quell'anno incominciò tiberio a peggiorare il principato. 2. rendere
ii-15-248: il verso 5 della prima a me non riesce mutarlo che peggiorandolo. rebora
della vita, de'quali non possiamo essere a nostra posta regolatori e profeti, la
buono, non ho intenzione di peggiorarmi a diventar cattivo. -irritare, inasprire
d'oro, e noi eravamo forzati a peggiorarli ancora noi. v. borghini,
: l'uso degli altri ti sforza spesso a guastare il tuo e, volendo mantenersi
mi stesse bene come questo: e a dire che il lasciassi a costui per
questo: e a dire che il lasciassi a costui per trentotto soldi! egli vale
in più gravi condizioni di salute o a mal partito; rovinare nella salute.
astolfo li menò un colpo in lo peto a turchino, ma niente lo pezorò.
si dovea avere peggiorati e da ivi a meno di due mesi si morì.
amendò, avendo in sua giovinezza sodisfatto a natura. avenne che piggiorò della bellezza
, xviii-7 (22?): cominciando a piggio- rare a poco a poco quest'
?): cominciando a piggio- rare a poco a poco quest'ordine, uscì fuori
: cominciando a piggio- rare a poco a poco quest'ordine, uscì fuori quella oscurissima
, molto prima che ora saremmo giunti a quest'ultimo grado di male che peggiorar non
peggiora. nardi, 1: mancando a poco a poco la buona disciplina,
nardi, 1: mancando a poco a poco la buona disciplina, prima i
precipizio. castelvetro, 8-1-160: parendo a platone che la tragedia con l'essempio
: se le vite dei grandi si avessero a bilanciare, la religione istessa quelle terria
9. passare a una condizione peggiore o più critica,
si poteva, fece risolvere sua maestà a far li tre contatori per lo maneggio
, unni ed altre barbare genti, scatenatesi a sciami dalla scizia, rovesciarono l'impero
, vii-90: nef poeti si torno a boccaccio e si peggiorò. mazzini,
: seguitando ogni dì peggiorare, cominciò a attendere alla cura dell'anima e ordinare
che egli crede sua sig. avere a questa ora renduto lo spirito a dio
avere a questa ora renduto lo spirito a dio. giovio, ii-io: alcuni dicono
e collagra che prevede essere quasi impossibile a guarire e possibile ad pegiorare. davila
che il re francesco aveva cominciato peggiorando a dar segno di morte, i signori
in confederazione. fagiuoli, vi-100: a ogni momento stava bene accorto / a
a ogni momento stava bene accorto / a domandar di voi, per ritrovare / colla
farvi compagnia avrei pagato / un medico a voler farmi ammalare. foscolo, xvi-156
fucini, 85: la ragazza cominciò a peggiorare appena andato via il postino.
che mi resta più poco. non arrivo a natale, non arrivo ».
2 più della lega dell'argento giusto a carlino antico, e di peso acini
fan fede molti marmi e libri scritti a penna con abbreviature e caratteri sformati, che
con maggiore durezza e crudeltà. a. pucci, cent., 37-76:
qualità, grossolanità o trascuratezza, talora a scopo scherzoso. -aggettivo, nome peggiorativo
fa- cultadi che ha conceduto l'uso a questo linguaggio, ci è quella del
271: sarà stato soltanto il caso a voler che il soprannome di masolino fosse un
condizioni più difficili o sfavorevoli, ridotto a peggior partito. g. villani
di salute. pascoli, i-852: a brundisio approdò [virgilio] peggiorato.
molto peggiorato ché reca di false opinioni a casa. -divenuto moralmente peggiore.
dalla maldicenza, accresciuto in senso deteriore a scopo diffamatorio. b. davanzati,
chi rificcasse queste parole medesime e peggiorate a seneca. colletta, i-241: il
: egli [umberto i] era destinato a risentire da re, centuplicato, lo
giovane principe nel quadrato di villafranca; a vedere custoza peggiorata, nei fatti e
e i rimorsi spesso mi hanno portato a peggiorate stravaganze. -reso più efferato
iii-14-297: in vece di dargli ala come a dante e al petrarca, su quella
perfezione, meno degno (e riferito a due termini di paragone vale come comparativo
io voglia farvi, io che sono avanti a tutti, il peggiore di tutti.
imitati: perch'alcune comedie rassomigliano in modo a l'ordinaria vita de'cittadini che l'
impazientissima della fame e della sete. a. tiepolo, lii-13-149: se non vogliono
in uno stanzino sotto il tetto, a guisa di pipistrello abitava un certo uomo
, v-84: essendo regola universale che a ciascun paia strano di aver a ubbidire
che a ciascun paia strano di aver a ubbidire colui che stima che sia peggior
morte o 'l trentamila, / lasciai venir a me questo ghiottone,
questo ghiottone, / ch'a peggior tela ho stracciate le fila.
b. segni, n-54: a che si risponde quel nimico esser peggiore
così adven ca da le parole ociose vegnamo a le ree e da le ree a
a le ree e da le ree a le pesor. s. bernardino da siena
, 1-255: prima che si dia fine a questa materia dell'incontinenzia e dell'intemperanzia
pena del capo gli è inevitabilmente necessaria a mantenerlo in un viver comune; la
6. più infelice o più difficile quanto a modo di vita o per le conseguenze
e per ora non è da scriverne a persona. paolo contarini, lii-14-217: la
angariate che si può dire che siano a peggior condizione di tutte le altre provincie
d'ordinanza di francia non fu mai a peggior partito di quel che è al presente
soranzo, 29: al nostro padre adamo a punto occorse / sorte cotale e
e forse ancor piggiore, / ché dietro a i vezzi della donna ei corse /
amor e. tortora, iii-20: a questo termine erano le cose di vienna
molte e gravi battaglie fummo talora costretti a bramar la pace trovandoci a peggior partito
talora costretti a bramar la pace trovandoci a peggior partito dei nostri nemici. manzoni
abbondio] che la peggior condizione, a que'tempi, era quella d'un animale
il suo amor le abbia e datolo a marfisa. pigafetta, in: sovra tutte
gli assalia, che tutti, / quasi a morte dannati e privi affatto / d'
il peggiore dei mali, saranno presso a spegnersi in noi le sorgenti della tua
vita, suscita, o padre, a ravvivarle il pensiero dei morti che amammo
perch'io traeva la parola tronca / forse a peggior sentenzia che non tenne. boccaccio
cose dischiattano, tutte le cose corrono a piggiori corsi. boccaccio, iv-59: io
animo pure alle piggiori cose, estimando a lui più giusta scusa trovare, quanto più
foscolo, vii-121: il danno peggiore che a noi possa fare la filosofia si è
le vanità della vita, di elevarci a contemplazioni nel cui labirinto noi dobbiamo necessariamente
le armi, onde non arrechino danno a sé ed agli altri, così all'uomo
guerra del cielo ha obbligato la gente a certe elezioni che non si sarebbero pensate
vantarsi d'aver cavato, senza mezzi a disposizione, dai peggiori impacci il proprietario.
ordine di idee, e fosse costretto a prendere una via e lasciarla poi per
si vede quanto danno faccino i prìncipi a lor medesimi, che guadagnano quel peggioramento
. carli, 2-xiv-92: se, a fronte di una bella moneta, n'esce
esce un'altra in corso che sia a peggiore titolo e di più semplice ed
. carducci, ii-13-64: mi dispiace che a lei non sorridano troppo le odi barbare
si può dire de la natura si conviene a la peggior natura, ch'è la
che menavano messer ramondo e l'oste a loro guisa (ciò fu per loro
vanagloria) si fermarono s'andasse infino a lucca, anzi che l'oste tornasse in
cor mi nacque, / nocivo troppo a questa vita stanca, / fa la mia
, poi ch'io veggio / ch'a palesarmi saria 'l mio peggiore? laude dei
1-2-205: gli occhi miei sono pervenuti a quel termine che non riceve transito in
al lasso, / ch'è preso a falsa parte, / son quei c'a
a falsa parte, / son quei c'a amar s'adanno: / peggior gittan
alle persone / le frottole che spargi a tutte l'ore. 19. locuz
d. bartoli, 16-1-156: offerendosi a dio, se era in piacer suo
li romani ingannati, non lasciò quella pace a li romani fare. fiore, 63-2
fare. fiore, 63-2: s'a scacchi o vero a tavole giocassi /
, 63-2: s'a scacchi o vero a tavole giocassi / colla tua donna,
qui l'autore metap- horice, percioché a questo giuoco non interviene alcuna battitura o
guadagnasse molto, ella lo costringeva sempre a indebitarsi. -fare alle peggiori con
1-88: agusta senza dubbio inizò plancina a fare alle peggiori con agrippina. -mandare
. -mandare per la peggiore: mettere a morte. botta, 4-867: passò
sm. gioco di carte: tressette a non prendere, rovescino. savinio,
negativo). foscolo, v-429: a studiarle [le lettere] bisogna più lavoro
le lettere] bisogna più lavoro che a comporre un trattato, e le riescono peggiormente
. numism. grosso d'argento coniato a milano ai tempi di galeazzo ii e bernabò
: 'pegma ': nome dato dagli antichi a qualunque macchina, catafalco o altra costruzione
: 'pegma ': nome dato dagli antichi a qualunque macchina, catafalco o altra costruzione
allungati e riuniti in modo da assomigliare a caratteri ebraici (da cui il nome
la rilassata. forma una specie di roccia a base di feldspato laminoso, e si
riu scita... a comporre quella festicciuola. = deriv
debitore (o da un terzo che intervenga a suo favore) al suo creditore che
che acquista il diritto di possederlo fino a quando non sia soddisfatto il credito a
a quando non sia soddisfatto il credito a cui la garanzia si riferisce e, qualora
vieta invece il patto commissorio in base a cui la proprietà del bene passerebbe direttamente
-in senso generico: la garanzia spettante a ogni creditore sul patrimonio del proprio debitore
per ra£one di pegnu al dectu comparatore et a le soi redi. testi fiorentini,
redi. testi fiorentini, 219: demo a provin ^ ano libre xviij e soldi
^ ano libre xviij e soldi v a mezo aprile. demoli per lui a'figliuoli
alcuna santellera d'accia ordita. a. pucci, cent., 80-84:
., 80-84: s'el si muove a andar sopr'a'pagani, / la
è, siccome leale, / apparecchiata a porci ambo le mani / col temporale e
ella aveva pegne l'arme di tutti a tre, e già erano in miseria.
432: frederico barbarosso, travestito, anda a la casa santa; e dal papa
dato più tempo fa in pegnio a detto balzello. p. fortini, ii-194
. fortini, ii-194: va'a quel giovine che mi portò l'ulivello.
aveva le sue gioie ma stentava a trovare chi le prendesse in pegno
meschinella, quivi rimasa, ebbe a lasciar in pegno le sue maniglie alroste,
quindicina, e lo voleva mandare a spasso; poi pregò tanto che gli dette
civile, 2784: il pegno è costituito a garanzia dell'obbliga- zione dal debitore o
conto di lui) costituisce in pegno a favore della banca stessa determinati beni mobili
stessa determinati beni mobili o titoli, a garanzia di un suo debito o anche
debito o anche (e più spesso) a garanzia di qualsiasi suo debito, presente
, nel caso di pegno convenzionale, a un terzo, che il creditore aveva
giudiziaria (in via di urgenza e a titolo cautelare). de luca
propri obblighi, il vettore è tenuto a riconsegnare il bagaglio nel luogo stabilito dal
codice civile, 1851: 'pegno irregolare a garanzia di anticipazione '. -se,
garanzia di anticipazione '. -se, a garanzia di uno o più crediti,
in pegno tutta o parte della medesima a un creditore, a garanzia del credito
o parte della medesima a un creditore, a garanzia del credito e sino a estinzione
, a garanzia del credito e sino a estinzione, pur continuando la nave a
a estinzione, pur continuando la nave a compiere i traffici a cui è destinata.
continuando la nave a compiere i traffici a cui è destinata. questo pegno per
questo pegno per le conseguenze giuridiche corrisponde a una ipoteca su beni immobili.
reale (su beni del debitore) a garanzia del proprio credito. institutio cabellarum
altri, quandoché sia, un equivalente a quello che fu dato per aver questi
con partic. riferimento al bene consegnato a un usuraio'o finanziatore privato o a un
a un usuraio'o finanziatore privato o a un monte di pietà). -prestito
o sopra pegno: mutuo, generalmente a breve termine e avente per oggetto una
modesto importo, concesso (per lo più a persone di precarie condizioni economiche) dietro
): impresa privata cne esercita a scopo di profitto il prestito su pegno.
su pegno senza fine di lucro (a favore delle persone meno abbienti o che
delle persone meno abbienti o che vengono a trovarsi in ri- strettezze economiche);
bandino baverini per 20 pengnora ch'erano pengno a dì quindici di gienaio. nuovi testi
che tu vuoli, se tu darai a me lo pegno, per fino a che
darai a me lo pegno, per fino a che mi mandi quello che tu mi
mese rendare e ristituire pegnora o denari a colui o coloro di cu'fussero. s
città possa venire prestaturi... a prestare denari... ad pigni.
trenta per cento / col pegno, e a cinquanta non son cari. bandello,
mano e voglio che i miei danari tornino a casa con guadagno. firenzuola, 214
guadagno. firenzuola, 214: egli presta a usura sul pegno. g. m
, 8 (126): andò a un armadio,... aprì una
quale erano i pegni dei denari dati a prestito. fucini, 303: al marito
di ripigliarle e sa che non riuscirà a riaverle mai più: son le polizze dei
o sequestrati, quelli consegnati in garanzia a un monte di pietà e simili.
si vendino. cantini, 1-12-142: a pegni transatti alli debiti tempi si vendino.
-disus. pegno sufficiente, pegno debole: a seconda che equivalga o sia inferiore al
-disus. pegno vivo, pegno morto: a seconda che consista in un animale o
3. territorio ceduto temporaneamente o occupato a garanzia dell'esecuzione di trattati o dell'
levò in siena lo ro- more. a. pucci, cent., 76-27:
pagati. gualdo priorato, 7-34: a fiorenza venne inviato il questor francesco maria
guardare come un pegno l'occupato fino a tanto fossero sicuri contra l'ingiurie de
, parma e toscana sono occupate, quasi a pegno d'emancipazione permanente dai loro principi
per pegno e come loro pregione. a. pucci, cent., 76-43
/ ch'i'torni più per vostro pegno a lucca. benvenuto da imola volgar.
fermano in un piano lontano due miglia a svolgere e comperare gli animi de'centurioni
mi ten pegno, / mi fa consorte a ogni crudo terore, / e che
ce li dà in pegno i figliuoli: a tutte l'ore li puole ripigliare,
la promessa ch'io / ti desse a questo invio. dominici, 1-147: non
loro di giu- care alle cappanelle, a dicci a pari, a chi più salta
giu- care alle cappanelle, a dicci a pari, a chi più salta o
alle cappanelle, a dicci a pari, a chi più salta o meglio corre,
cotanti paternostri o avemmarie o faccia innanzi a cristo così le venie o sia privato
pegno, ilocolo dixe. / a colei che fazea pui bela gabaxone /
/ vinzese el pegno, l'una a l'altra redixe. / et el pegno
l'altra redixe. / et el pegno a questo avendo stabelito, / zaschuna si
nell'isola di madera che si obbligava a pegno dare a tre uomini dodici naranzi
madera che si obbligava a pegno dare a tre uomini dodici naranzi a cadauno, e
pegno dare a tre uomini dodici naranzi a cadauno, e lui ne voleva prendere
naranzi, in modo che niuno anderia a fallo e che mai alcun di loro non
, il quale farà trarre le brache a chi a me parirà ». il
il quale farà trarre le brache a chi a me parirà ». il primo vantatore
no! » disse, « che a me no'le farai trarre! e vadane
quel che colui abbia potuto sibilare nelrorecchia a quella donna. sassetti, 56: ier
alla restituzione de'pegni, si procedette a cose sporche. assarino, 4-233: fu
che chi ciò non osservasse, soggiacesse a grossa penitenza in riscatto del suo pegno
altri più là vede- vansi confondere / a quel giuoco, chiamato gli spropositi:
messo, ella ripiglia, in giuoco a pegno / un diamante bellissimo d'anello
errore doveva riscattare un pegno, sottoponendosi a una punizione, quasi sempre concertata in
, quasi sempre concertata in un bacio a qualcuno dei presenti. -ricompensa pattuita
,... amendue venivano obbligate a dare un sigurtà o pegno di effettuarla.
, deh, vanne per ritto camino / a questa donna, e sforza sì tuo
/ quel piacer, che può dar a parte a parte / cosa dolce e gradita
piacer, che può dar a parte a parte / cosa dolce e gradita, ho
aurea volgar., 1072: allora incominciò a crescere la loro fama di santo agustino
cor in pegno / con sicurtà che mai a te si scioglia? ariosto, 1-iv-296
possedè il pegno / di non venire a l'ultima tristicia. l. giustinian
l'amore. tansillo, 49: aveami a tanta speme dato ardire / il grazioso
vita pel mio signore, dovesse indi a poco a poco uscir sentenza d'i-
mio signore, dovesse indi a poco a poco uscir sentenza d'i- gnominiosa morte
fede il pegno, / onde meco a ragion forse t'adiri. tasso, ii-297
, iri celeste. conti, 83: a l'amata di dar gode l'amante
or mi diate, / che supplir deggio a certa mia occorrenza. monti, vl-246
calabresi, sopravvennero i fratelli bandiera, a dare un pegno al mezzogiorno d'italia
la figliuola è comune pegnio e carico a me e a te. petrarca, 340-1
comune pegnio e carico a me e a te. petrarca, 340-1: dolce mio
intatto il toro congiugale, / dando a sé gloria, ai suoi pegni salute
vita esponemmo al mare infido / ed a i perigli di lontana guerra, /
pic- ciol pegno / reggea col tergo a un punto e con la mano.
al seno! -con riferimento scherz. a un animale domestico molto vezzeggiato.
mostrava, e alle sue lagrime né a quelle d'alcuno altro non è da credere
... e costren- gelo ora a dementicarsi non solamente de'diletti ma ancora
giuramento gli affermasse di non rivelar mai a persona ciò ch'egli conferisse con esso
lor piace;... si concede a tutti indifferentemente, e forse per più
uomo non possa mai pervenire in terra a sicuro ed impermutabile stato di santità,
/ del troiano campion, morte che a troia / fu d'eccidio final terribil pegno
in cui lo riposi non fui più a cercarlo...; per cui esso
sicuro, né arbitro da poterla spendere a capriccio. -col pegno in mano
], 23: de la pena a chi vieterà il pegno al messo. statuto
tante postille / o dar per fede a chi noi crede il pegno? bandello,
medico senza far pegni né chieder nulla a nessuno. -fidarsi senza pegno:
, 5-83: alcuno io non esorto / a fidarsi senza pegno / di coloro i
senza pegno / di coloro i quali a torto / abbia offeso in modo indegno
nella terra d'atene, si puose a giacere allato a lui, essendo elli
d'atene, si puose a giacere allato a lui, essendo elli grave di vino
che ella con una occhiatina sola lo tirerà a fare pace seco. leopardi, i-38
colla mente così sull'aspettare immagini, a prima giunta si figurano firenze personificata.
.. che si propone di svolgere a lungo e che (vi metterei pegno)
(vi metterei pegno) non riuscirà a svolgere mai. -lasciare pegno, il
ricevere una caparra o trattenerla in seguito a inadempienza della controparte. statuto del comune
mandarono officiali per le case de'padri a prendere pegni e a domandare sveglino spontaneamente
case de'padri a prendere pegni e a domandare sveglino spontaneamente rifiutavano di venire al
47: mandarono i sergenti alle case, a pigliare i pegni e ad intendere se
noli. nievo, 33: seguitava a borbottare che non era prudenza l'esporre
poteva andar incontro un cavallante, andando a -levar pegni o ad affiggere bandi di
fare un piacere col pegno: essere restio a compiere il minimo favore. lippi
ha pagato i muli che avete preso a nolo? me l'hanno fidati a credenza
preso a nolo? me l'hanno fidati a credenza senza pegno. -con
cattaneo, iii-3-50: l'europa persiste a tener pegno sulla terra d'italia;
si imputridisca il paese piuttosto che rinunziare a un pezzo duro di testarderia personale,
i pegni liberi. monosini, 217: a entrar ci vuole ingegno; / a
a entrar ci vuole ingegno; / a uscir danari o pegno. 15
bisogno d'un mezzo fiorino, venite a me: ché ve lo impresterò e ve
. ant. costringere una persona a dare pegno per l'osservanza di un
chi non vole obbedire e non ubediscie a quattro comandamenti sia devetato, che non
e così adornata non avea potuto muovere a lussuria l'animo d'uno vecchio,
, de'pegnoreg- giati al giuoco, a rientrare nel suo. pégola [pècola
. aretino, 10-99: che pietà è a vedere i fanciulli con le sue torcie
, ii-182: odor di fasciame unto a caldo / con pégola sevo e cerussa,
fa ancor bollire senza fuoco questa pegola a tormentar questi barattieri (ripi- gnendo sotto
navarra, uno de'barattieri che stanno a bollire nella pegola, propone di far venire
diavoli molestati. cesari, i-405: a me par veder proprio il gonfio che bollendo
ci adopreremo, coi nostri raffi, a metterli sotto, nella pegola spessa da cui
al petto! buzzi, 248: dannato a tutte le pegole di tutti gli sterchi
attrazione irresistibile, vale ad avvincere, a legare affettivamente, o è oggetto di
ogni dubito / del vostro stato e a ciascun disordine / e mai, in seguir
i biricuo- coli / e or venite a me con questa pegola. cattaneo, iv-1-
di questa pegola letteraria che ripugna tanto a tutti i precedenti della municipalità e del
di questa pegola. bocchelli, 13-409: a rischio... di sentirmi rinfacciare
pegola. 7. gruppo che tende a occupare tutti gli spazi politici di potere
monachi, 37: se di conforto a me non porgi regola / sta- rocci
i. l'attesta nel xiv sec. a modena. cfr. anche folengo,
riparo ai fornelli in cui si pongono a riscaldare pece, bitume, catrame e
e riscaldare la pece ed altre materie servibili a dar carena ai bastimenti.
è ora d'andar atorno l'arsenal a veder i vostri omeni, calafai,
geol. che è proprio o si riferisce a una formazione sedimentaria di particolare spessore,
pehlvi successe allo zend e cessò di essere a sua volta una lingua volgare fino al
. si scrive e si compone da destra a sinistra. -con uso aggett
forse traduzioni di testi pehlewi, ch'è a dire frammenti tolti dal naufragio della letteratura
seta cremisina, con vesti lunghe fino a terra di dietro, ma dinanzi tagliate fino
fuori. in capo portano una berretta a guisa di celata, tonda, assai alta
sf. medie. digiuno assoluto attuato a scopo terapeutico. = voce dotta,
ignorante, mentre la sofistica tende a mettere in scacco anche colui che
, come 1 'epiphyllum, che hanno difficoltà a mettere radici. =
tenaie con una gran maza de fero, a muodo de una pela, de peso
107: chi orde la tela, / a la pela non giochi, / ch'
per carte e camosci, sì come a tali esercizi si ricerca alle quali hanno
le robbe di battista di sivero pellacano a peracino. soderini, iv- 250
ricco in fondo e pelacane e plebeo a sua posta: perché i ducati tanto lucano
cani '. viani, 13-488: vai a letto, pelacani che altro non sei
e pelacchiato, / ti salda il conto a spese dello stato. idem, 4-i-321
collo / non si contenta, ma tira a dividere, / tira a castrare e
, ma tira a dividere, / tira a castrare e a pelacchiare il pollo,
dividere, / tira a castrare e a pelacchiare il pollo, / come suol dirsi
b. corsini, 16-26: a lui / dietro se ne venia carlo
più scherno vari giuochi belli / furono ritrovati a dar sollazzo: le il pelacchiù si
chiamano i lucchesi un loro giuoco simigliantissimo a quello dell'oca. 2. figur
(ed è per lo più riferito a una donna). pauli, 187-289
per l'america, unicamente per andare a dirgli: -non ti vergogni? fatti radere
invar. truffatore, imbroglione. a. casotti, 1-2-93: celidora ebbe l'
difesa o scusa, / avean tolto a colei col patrimonio, / rocca, pennecchio
fusaiolo e fusa, / e poi datole a ber dell'antimo nio.
laghetto, spesso popolato da pesci, costruito a scopo ornamentale all'interno di un
della terra medesima di losanna, e recava a mac cario certi pesci ch'
anco i cittadin, ch'erano avvezzi / a bagni e a delizie di giardini,
, ch'erano avvezzi / a bagni e a delizie di giardini, / come son
se ne calava or in qualche canniccio a scèr calami per sampogne, or saliva
, or si metteva sopra certi pelaghetti a saettar folaghe. chiabrera, 1-iii-94:
] remi / solca del pelaghetto intorno a i lidi. alfieri, 12- 250
fioriti e verzicanti. -pozzanghera. a. cattaneo, i-140: cresciuto a tanto
a. cattaneo, i-140: cresciuto a tanto da poter andar in casa da
carducci, iii-8-252: non sarebbe, a dir vero, difficile scorgere e notare
celenterati sci- fozoi (meduse), a cui appartiene la specie, assai diffusa
corso del v secolo: essa tendeva a rivalutare la fondamentale bontà e capacità morale
sia la trasmissione del peccato originale, a cui veniva attribuito tutt'al più il
necessità di qualsiasi grazia soprannaturale come rimedio a questo e a ogni altro peccato (
grazia soprannaturale come rimedio a questo e a ogni altro peccato (e queste tesi,
peccato (e queste tesi, oltre a negare l'utilità di un sacramento come il
un sacramento come il battesimo, venivano a mettere in discussione lo stesso valore della
b. croce, ii- 2-94: a lui [al vico] piacque sempre,
-il movimento ereticale che si ispirava a tale dottrina, sorto nel v secolo
, ma per la bontà si credeano a se medesimi sufficienti. 2.
ad mesura non passar ad loco alcuno a libra del pelagio cinquecento numi e del buccino
sangue o sugo gli antichi si servivano a tignere le lane e '1 colore fatto
lena affannata / uscito fuor dal pelago a la riva / si volge a l'acqua
pelago a la riva / si volge a l'acqua perigliosa e guata. idem
6-42: rinaldo si cacciò ne l'acqua a nuoto / per aiutarmi, e quasi
, allor che umile e placido / a ciel aperto il gran rettor del pelago /
felicemente il capo di buona speranza. a. verri, i-158: errava faone
, la fascia di mare situata esternamente a una zona ben delimitata (e considerata
in quanto più o meno relativamente prossima a determinate città). -per estens.
oltre sardegna e barcellona, e poi, a quanto pare, ad oriente di là
ad occidente di là da salò, a mezzogiorno di là dal capo corso; pe'
là dall'isola del lido; pe'pisani a levante di là da roma, a
a levante di là da roma, a ponente di là da genova. -per
sime menti, quasi per modo di parlare a simiglianza d'un fiume basso e profondo
sta coperta dall'uscito dirompimento delle acque a modo di un grande pelago. leonardo
si può camminare senza gran travaglio. a. f. doni, 249: vogliono
bozzo grande, dove le acque stagnano a lungo; stagno. vive a bagni di
stagnano a lungo; stagno. vive a bagni di casciana, campiglia marittima e
se volessi passare il monte, serbava a tua istanza un pelago dove saranno cinquanta
battaglia navale, ordinata in esso lago, a concorrenza di quella che fece agusto nel
370: il pelago di quel sangue. a. verri, ii-123: inique io
1-233: quanti vi dier le stelle doni a prova, / forse estimar si può
. spallanzani, v-32: si appoggiava a diverse sue esperienze, le quali come
provinciali, che, non volendo andare a sommergersi nel pèlago scientifico di parigi,
speranza di giungere in qualche altro modo a far conoscere 1'esistenza loro a tutta la
modo a far conoscere 1'esistenza loro a tutta la francia. bacchelli, 2-xxii-188
ora t'ho mostrato che modo ha a tenere generalmente ogni creatura che ha in
del mondo e per non annegare e giognere a ret- terna dannazione. scala del paradiso
vuol, vada orzezzando, / ch'a voi ma'fia vietato il vento in
disperate. muratori, 10-ii-136: nutrita a pane di dolore e a colpi di
10-ii-136: nutrita a pane di dolore e a colpi di battiture e sotto il peso
tanto solenne il quale di gran pezza a filonico non fusse inferiore istimato. s.
eccezionale. fra giordano, 1-201: a trovare chi è quegli c'ha più
. giovio, i-242: de questi prìncipi a questa volta alcuni sono restati uccellati e
, se noi n'usciamo salvi e a onore, ci potremo chiamare ottimi notatori
notatori. vasari, a-ii-743: mando a vostra altezza l'invenzione che s'è
hanno in sì gran pelago tirato, / a compor versi e far sillabe e rime
martini, i-18: non sono nato a buona luna: questa è la prima mia
mia disgrazia; la seconda è quella a cui sarei sempre a tempo a rimediare
la seconda è quella a cui sarei sempre a tempo a rimediare, d'essermi cioè
quella a cui sarei sempre a tempo a rimediare, d'essermi cioè ingolfato in questo
placente et amoroso / no me pone a porto, ch'eo sia zuioxo. boccaccio
piacere che egli è usato di porgere a chi troppo non si mette ne'suoi più
/ ch'è secco, ed anco a uscir non trovo il guado. masuccio,
in alto alla colomba radiosa e sentendosi a poco a poco naufragare nel pelago dell'
alla colomba radiosa e sentendosi a poco a poco naufragare nel pelago dell'estasi.
. montano, 1-30: per giungere a quest'isola di tranquillità è stato mestieri
, dirizzato l'artimone de la ragione a l'ora del mio desiderio, entro in
legno che cantando varca, / tornate a riveder li vostri liti: / non vi
siena, 35: se noi incominciamo a parlare di lei [maria vergine],
maraviglioso che sarà cosa da stupire pure a pensarlo. anonimo [agricola],
: io veggo che noi torniamo di nuovo a ingolfarci in un pelago infinito da non
pongo io, dilettissimi, con impegnarmi a ragionarvi di dio? f. m.
. soffici, v-1-114: filerà anzi a vele gonfie esplorando tutti i pelaghi del verbo
comento è la sentenza de le canzoni a le quali fatto è, la qual
la qual massimamente intende inducere li uomini a scienza e a vertù, sì come
intende inducere li uomini a scienza e a vertù, sì come si vedrà per lo
gravissimo, es sendo chiamato a roma a render ragione di un suo maneggio
es sendo chiamato a roma a render ragione di un suo maneggio,
sia in tutto questo mondo sì è a pensare il profondo e l'abisso delle cose
poteva il gondi per astringere la republica a trarre da'più profondi pelaghi de'suoi
e non più praticata invenzione del cantare a più voci in consonanza, dalla quale
. francesco da barberino, ii-101: a pelago laudato / mal pescar ho trovato
. famiglia di echinodermi oloturoidi, simili a meduse, corti e di colore rosso
tucti ucelli, il qual sempre serve a li soi genitori, né li aban-
broxo e paraletico, dal capo fin a li pedi rognoxo, / eretico,
, e quando son uscito di bottega a l'aria ho trovato che non è vero
e se uno senza una vergogna si metta a chiedere, anzi a dimandare limosina,
vergogna si metta a chiedere, anzi a dimandare limosina, e fare il pelamantelli
giovane, 9-20: voi siete avvezzi spesso a andare 'n corso / con certi cittadin
mediev. (pilamantellus, nel 1466, a roma). pelamatti (
. vedendolo sì piloso, lo menò a uno barbiere e fegli levare que'pelami
mai verso di persuadere il nostro eroe a tagliarsi un po'di pelame. pirandello,
basette, bisognosi tutti, comunque, a gusto nostro, delle radicali cure di un
perché stanno nella mota, si cominciano a chiamare pelamide e passato l'anno sono
le pelamide corte in alica e tagliate a parte a parte si distribuiscono in più
corte in alica e tagliate a parte a parte si distribuiscono in più spezie di
di calcedonia e del promontorio pachyno oltre a siracusa avevano gran nome. =
cattaneo, 12-118: subito che si fanno a vestire se medesimi, vanno quasi tutti
vestire se medesimi, vanno quasi tutti a star fuori per pedanti nelle circonvicine cittadi
verona ed in mantova; ritornati poscia a casa colle pelande e colle barbazze all'
1375, e aupalanda, nel 1390, a roma; pelanda, nel 1412,
roma; pelanda, nel 1412, a bologna; pellanda, nel 1422, a
a bologna; pellanda, nel 1422, a parma) e ancor viva in alcuni
sf. pigrizia, poltroneria. a. monti, 490: la sua crescente
fitte gli attirava... le punizioni a scuola. = deriv. da pelandrone
un pelandro- nico dardo di sole scendeva a rovistare nel brulichio di macchioline rosacee
, la dignitade, / non penso darlo a questo pela- piedi, / che,
1-250: sarai mostrato dai suoi servi a dito, / che una spugna animata,
questa ora quella serva rabbiosamente pigliando, a quale levate le treccie tutta la testa
treccie tutta la testa pelava, e a quale ficcando le unghie nel viso,
: io ho dato il mio corpq a quelli che lo percuotevano e le mie gote
quelli che lo percuotevano e le mie gote a quelli che le pelavano. g.
. - per estens.: abbandonarsi a manifestazioni isteriche e scomposte d'ira o
la morte de'figliuoli, si gittò a terra e stracciossi le vestimenta e pelossi il
mostrasi di piacere più al mondo che a dio e di parere più bella al
di parere più bella al mondo che a dio, che ciò ch'ella aveva potuto
da che si fece dì per fino a ora, non ci siam mai restate tutte
vetro e con rasoio. -rapare a zero. s. bernardino da siena
fusse uno barbiere e uno s'andasse a radare da lui e il barbiere il pelasse
orrida pioggia e sì cocente / ch'infino a terra il gorgogliar mantiene, / trapassa
o di capretti, / mentre ci diamo a celebrar le feste / che corrono in
capelli all'avversario in una lotta o a una persona che si odia o si
pulci, 2-39: pelerò la barba a quel caron, / e leverò della sedia
non siam più, grazie al cielo, a que'tempi felici, che i filologi
si stracciò e'suoi vestimenti e cominciossi a divellere e cavare e'crini del capo suo
fuori libero, / pela la barba a se stesso di rabbia. saraceni,
superflui del corpo umano, per lo più a scopo di cosmesi. ariosto,
cacciato e messo in corsa, / volgesi a dietro e l'acqua fuori getta /
si fermò dopo lunghi ragionamenti dal ponte a s. trinità, dove tirava un tramontano
aver sentinellato dentro, senti- nellai fuori a un vento che pelava. calandra, 6-22
toscani, 4: è bene sapere che a volte l'abbiamo a fare co'furbi
bene sapere che a volte l'abbiamo a fare co'furbi e co'bricconi che ci
s'apre se non quando vuole metter pelli a pelare. modesti, 244: qualcheduno
come si fa ai porci che si hanno a pelare. pigafetta, 3-111: il