a riparare tali piante d'inverno; arancera.
perché gli orangisti del nord dovrebbero unirsi a noi, quando ci siamo dilaniati invece
anziani; è un ottimo arrampicatore e a terra procede sui quattro arti; vive
colossale, si riconosca qualcosa che abbia a vedere con la vignetta dell'orango nei libri
, di orangutanghi... avrebbe tirata a sé meno e con meno furia la
. ghislanzoni, 17-125: quando venne a milano, credo nel 1885, quella
della imperatrice si era diretto più volte a lui. castelnuovo, 43: felice.
un orangutàn. soffici, i-175: a prima vista sembrava anche lui un orso
e molto meno al censore... a questi orango- tanghi iddio non concesse intelletto
al circolo, quand'egli stava a roma: -vecchia canaglia! mummia
2. paletn. che si riferisce a una cultura preistorica estesa sulla fascia costiera
divinità, che eleva la mente a dio con l'orazione; che
nel tempio orante, molto essere accetto a dio. f. m. bonini,
, i-291: quella orante pallida, / a cui langue sul labbro e in cuore
frenare un lamento. -con riferimento a una raffigurazione in pittura o in scultura
una parete esterna la vergine, con a lato san giacomo e sant'antonio e
(anche per ammonire: con riferimento a dio). 5. bonaventura volgar
20-135: pensieri oranti si attardavano intorno a cose intatte e alle creature pure.
giordano, 3-146: l'uomo santo cresce a modo del fuoco per le legna,
o quando credi tu che sia più grato a dio, o che tu perdoni a
a dio, o che tu perdoni a chi t'à offeso o che tu ori
ti perseguita o che tu faccia bene a chi ti fa male o a servirgli
faccia bene a chi ti fa male o a servirgli di cose temporali? storia di
te orando ergea / gli occhi stillanti a le stellanti rote. sacchi,
bacchelli, 13-659: era insieme a un altro, incappucciati; orando, anda
orato mentalmente per qualche tempo. g. a. angelini, 348: mentre
, 1-53: molto sanza fine piace più a dio l'orare della mente che della
orare, infra di loro comin- ciorno a fare molti piacevoli ragionamenti. fr. orazio
facea sempre al ciel porte, / oranao a l'alto sire, in tanta guerra
voce della mia orazione, quando oro a te. l. benci, lxxxviii-i-
ai coricarsi solevano orare e far libazioni a mercurio conduttore dei sogni, acciò ne
assemblea, in un tribunale, davanti a un pubblico; tenere un'orazione ufficiale
: quando cicerone avea ad orare, a quanta perfezion di consiglio credete voi lo
agnolo segni, 2-53: orò dinanzi a sua santità l'acciaioli. leti,
prìncipi e duchi cacciati dai loro paesi a pomi nella schiena, birri e ministri pensionati
con organi naturali e con strumenti musicali a fiato o ad aria, o con
occasione di vilipenderlo [lo stile monodico] a questi nostri contrappuntisti è la troppo semplice
propugnato dal filosofo greco aristosseno (354-300 a. c.) e fondato sull'osservazione
sonare l'organo. g. a. serassi, 1-14: valentissimo modulatore,
reagire contro le tradizioni e dar luogo a un nazionalismo da intellettuali, può essere
poco lunge di 11, si diede a consigliare prudentemente: 'signor, giudizio /
'note 'lente e fa pensare a quell'organino di vetro di murano, veduto
, 10-13: se frugo addietro fino a corso dogali / non vedo che il
che il carubba con l'organino / a manovella. -piccolo strumento a fiato
/ a manovella. -piccolo strumento a fiato in cui le linguette metalliche che
: con facilità [apprende il ciuffolotto] a ripetere delle marciate che a lui s'
ciuffolotto] a ripetere delle marciate che a lui s'insegnano o fischiando o
o fischiando o mediante organini simili a quelli usati per le passere di canaria
106: soltanto accettò di trovarsi la sera a cena all'osteria di giannaccio per bere
udiva il suono velato di un organino a bocca. 2. figur. persona
un... come s'ha a dire? minchione, è poco.
da caricare in certe occasioni per sonare a conto di questo o di quello..
10-312: ci affidarono, noi adolescenti, a dei ventenni, fedeli certo, ma
. 4. locuz. a organino (con valore avverb.):
organino (con valore avverb.): a soffietto, a fisarmonica, a mantice
avverb.): a soffietto, a fisarmonica, a mantice. viani,
: a soffietto, a fisarmonica, a mantice. viani, 4-22: fleury
di specifiche funzioni, morfologicamente finalizzate a realizzare l'autonomia vitale dell'individuo così
subordinate al tutto; con cartesio cominciò a essere considerato come una macchina in cui
spunto dai concetti kantiani, tendono a risolvere la finalità intrinseca in quella universale
la finalità intrinseca in quella universale e a estendere la prima all'intero universo;
della stessa organizzazione, siccome cosa bella a contemplarsi, ammirò in essa la copia
possibile, quando ciò non si leghi a qualche nozione esatta e positiva del tutto
prendi una in mano, ti continua a cantare disperatamente come un piccolo organismo d'
1'impianto di sollevamento: sono pompe a stantuffo accoppiate a motori diesel...
sollevamento: sono pompe a stantuffo accoppiate a motori diesel... tutto questo
violenza che basta una mano d'uomo a dominare e a regolare senza sforzo.
una mano d'uomo a dominare e a regolare senza sforzo. 2. sistema
ad imitazione di altri filosofi, adoperata a significare in generale ogni moltiplicità discernibile in
ente, la quale non faccia perdere a lui la sua unità ontologica. gioberti,
in cui s'intrecciano insieme e concorrono a formare una sola cognizione. settembrini,
una forma, non può indugiarlesi intorno a leccarla. oriani, x-13-12: la
che cosa la società moderna abbia sostituito a quei potenti organismi, a quelle granitiche
abbia sostituito a quei potenti organismi, a quelle granitiche formazioni morali. 3.
nell'organismo dello stato vi si forma a poco a poco per naturale selezione ed adattamento
dello stato vi si forma a poco a poco per naturale selezione ed adattamento di
industria, in un organismo che corrisponde a tutto quello che io...
: cercava di ottenere qualche notizia scrivendo a organismi internazionali. idem, 7-33: questa
, visto che il suo uomo tardava a comparire, si è risoluto a tentare
tardava a comparire, si è risoluto a tentare parecchie prove parziali, più o meno
orologi..., ma non servono a nulla per ispie- gare i fenomeni dell'
i-418: con tanta arte e dolcezza cominciò a sonare gli organi che senza alcuna comparazione
vorrei che conducessi l'organista della badia a casa mia a cena con suoi strumenti.
l'organista della badia a casa mia a cena con suoi strumenti. agazzari,
un frate agostiniano di santanatolia, organista a san stefano, che si dannano a
a san stefano, che si dannano a comporle villanelle e madrigali. moravia,
aprile? il tuo organizzamento è sottosto a così repentine e logiche mutazioni che non è
uomo... si sono numerate intorno a 35 particolarità diverse dall'organizzamento del corpo
quella potenza organizzante che tendeva inflessibilmente a costringere in nesso scientifico le tumultuose e
fu prima e formato e organizzato, a cui sopragiunse l'anima, dopo mesi creata
a quella mosca, il pongolo a quella vespa
a quella mosca, il pongolo a quella vespa, la tromba a quella
il pongolo a quella vespa, la tromba a quella zanzala, i lineamenti a quella
tromba a quella zanzala, i lineamenti a quella foglia. c. i. frugoni
infelice il ventre che, constrecto / a. ppartorir un tal mostro, soffersi /
: la natura organizza il fulmine che va a colpire l'uomo nella sua capanna e
intesa, maniera che... a lei la proporzione e l'ordine..
l'ordine... va mirabilmente a gusto, e la deformità e disordine.
] qualunque sia, o da corso a remi o da carico a vela: la
o da corso a remi o da carico a vela: la materia che la compone
regole metriche. aretino, iv-6-184: a pena so di quante sillabe si debbe
ha sapientissimamente organizzato quest'universo, dando a tutte le sue parti quell'ordine e
, principalmente ci confessiamo obbligati, come a colui che più acconciamente alla nostra opera
. mazzini, 20-148: mando, a prevalermi dell'occasione, alcune copie d'
lavoro per lei fosse stato organizzato proprio a quel modo. jahier, 167: sono
non che si lasciasse sorgere ed operare a caso. foscolo, xvi-299: quantunque
quantunque il vice-re soggiorni per alcun tempo a weilan per 'organizzare la nuova stiria
c. arrighi, 2-47: si andava a organizzare la guardia nazionale. ungaretti,
nuove, ora rette da arconti ora a consoli ora a tribuni, pur che la
rette da arconti ora a consoli ora a tribuni, pur che la rivoluzione fosse
eran forse in guarnigione? / forse a bottega a fabbricar fantocci? / a
in guarnigione? / forse a bottega a fabbricar fantocci? / a gettar nelle
forse a bottega a fabbricar fantocci? / a gettar nelle forme cirimonie? / complimenti
in pianelle, / in trampoli, a piantarle / poscia sulle ringhiere e pe'balconi
di cinque, anche d'uno, a organizzare una strenna, un 'album
potranno essere utili lo stesso. penserai tu a organizzarle per conto tuo, ai fini
ho una riunione qui e domani l'altro a caval- lano... sai,
-progettare e iniziare una statua. a. cattaneo, iii-53: le statue a
a. cattaneo, iii-53: le statue a getto in un momento sono organizzate e
bisogna 'concretare ', organizzare rapidamente a centurie o compagnie i nostri, disposti
centurie o compagnie i nostri, disposti a mobilizzarsi ed intendersi col latore amico sui punti
: gli attribuivano propositi di cui ridevano a denti stretti: che volesse organizzare i contadini
un vegetabile può organizzarsi senza essa, a che volere il filosofo nell'animale,
se ne organizzasse da se medesimo un oriuolo a ruota..., èvvi chi
., èvvi chi mai si potesse indurre a crederlo, altro che a'suoi propri
è di grande piacere è che comincio a imparar a scrivere. perciò ciò significa che
grande piacere è che comincio a imparar a scrivere. perciò ciò significa che il
è, se così posso esprimermi, a veder nascere dal nulla, crescere ed organizzarsi
fu in grado di offrire vantaggiose sistemazioni a tutti i ritardatari. = deriv.
partito 'perché l'aggruppamento avviene intorno a personalità 'irresponsabili 'organizzativamente, in
. ant. vivanda lombarda e trentina a base di semi di papavero bianco.
: orsù, e'vogio andar de suso a vederla un puoco: ché la me
le pavarine, che si no vago a trescar con essa, e'son im-
senza spasemo. -vivere in mezzo a ogni sorta di comodità. boerio,
paperina; star nella bambagia, star a panciolle vale le delizie e in ogni
gadda, 9-369: l'angoscia del pervenire a salvar la sostanza da ogni paventabile comminuzione
e paventava per tutto emissari mazziniani venuti a preparar la repubblica. d'annunzio,
i preti, giacché sanno di arrivare a una convivenza. montale, 1-19:
minacciano, / grigiorosea nube / che a poco a poco in sé ti chiude.
/ grigiorosea nube / che a poco a poco in sé ti chiude. /
e non paventi. -con riferimento a cose o personificazioni. gosellino, 1-345
gosellino, 1-345: se 'l mio stil a par co '1 tuo non sale,
m'ha sì stretto / con lei a quel ch'ogni ragione intende; / e
il paventar virtude. -con riferimento a cose o personificazioni. pindemonte, ii-125
. provare titubanza, esitazione, ritegno a compiere un'azione. -anche con riferimento
compiere un'azione. -anche con riferimento a personificazioni. ceresa, 1-5io: o
fido, / ché il cuor paventa a sì sublime impresa? petrarca, 71-2:
vita è breve / e l'ingegno paventa a l'alta impresa, / né di
m'attristan sì ch'io già pavento a sera, / per tema di dormir,
né sottopor le spalle più pavento / a questa faticosa e grave salma. anguillata,
e pavento, / vo', compiacendo a voi, far me contento. loredano,
eli'è; / però paventa neu'esporla a esame. niccolini, 1-81: tu
,... volgendo senza paventare a dritta ed a manca. = lat
. volgendo senza paventare a dritta ed a manca. = lat. volg.
: scriveva, miglior medico che poeta, a proposito del giovine imbonati preso dal vaiuolo
quando un ben altro poeta erasi accinto a far trionfare anche nella poesia italiana la
un angolo della cucina e gli si pose a parlare a bassa voce...
della cucina e gli si pose a parlare a bassa voce... sforzandosi,
dì [gli amanti] hanno tristo e a noia è loro il sole..
pianto medesimo bagnato. -estremamente arduo a risolversi. genovesi, 196: avete
, i-2048: né non mostrar pavento / a om ch'è molto folle. chiaro
sermon prisco, / che, paventosamente a dirlo ardisco, / infin a roma
, paventosamente a dirlo ardisco, / infin a roma n'udirai lo scoppio. jv
, 43-6 (iv-27): paventosamente a dirlo ardisco. 2. in
/ giù per gli aerei calli / a misurar le ruinose rupi / e le
la custode pretesta. -con riferimento a cose. ugurgieri, 176: lo
di lui, ma pronta ad abbaiare e a ringhiare per dispetto contra ogni altro in
tutte le penne e scarse fieno / a dir di voi. tansillo, 142:
, / ma spiegherò le piume / a guisa di farfalla al vostro lume. c
varca il rivo, o tardi giunge a riva. cesari, i-170: virgilio spigne
i-170: virgilio spigne dante ancor paventoso a farinata. -minato dall'ansia,
ariosto, 9-75: ietro lampeggia a guisa di baleno, / dinanzi scoppia,
, lxv-3: simil son io a un bel sepulcro ornato, / che per
derivata da quel dio che fabricò le saette a giove, in se stesso terribile
della veduta vipera / la paventosa idea / a tutti abominevole / il gelsomin rendea.
andiamo ragazzi ». -con riferimento a dio, come giustizia e potenza suprema
de cui la fama con tanta paven? a / vola sì alto di sua poesia
. in tirar la tratta con i spuntali a le pave- razze. =
have / di cosi lungo male, / a questo sacratissimo ospidale. bolognetti, i-175
di turchia. mazza, ii-45: a strano romor si scote e piega / fanciul
luce, e l'onda / s'acquatta a guisa d'animai che pavé.
corpo no, che nulla pavé, / a l'alma sì; deh! per
vergogna onta non pavé. -con riferimento a cose o personificazioni. guidi, i-126
il d. e. i., a pavtre 'battere, colpire ': v
degli anenti, 2-297: in questo exercizio a la villa multi anni dimorato avendo e
mandato sempre per sue occorrenzie il lavoratore a la citade, e specialmente a vendere
il lavoratore a la citade, e specialmente a vendere la piuma, pavari e oche
ciascuno banderaio debbia andare e menare dinanzi a sé, andando e tornando, quattro
, come da un parapetto, scagliassero a man salva le frecce e le palle
dei pavesi d'ornamento e alla messa a punto delle pavesate. guglielmotti, 632
nel lat. mediev. pavesarius (a modena, nel 1306). pavesaménto
marin. disus. disporre i pavesi a scopo difensivo lungo le murate di una
bella citta francese, non ostante le bandiere a mezz'asta e gli innumerevoli veli neri
innumerevoli veli neri che la pavesavano frettolosamente a lutto, aveva un aspetto animato e quasi
rifl. assumere un determinato atteggiamento improntato a vanità e a esibizionismo. morante,
un determinato atteggiamento improntato a vanità e a esibizionismo. morante, 2-341: sentivo
una palvesata con gli scudi, cominciarono a salire all'erta. busca, 2-120:
altri elementi difensivi, con funzione analoga a quella degli scudi. - anche: impavesata
lviii-647: l'armata turchesca zuoba preterito a le 22 ore si messeno in ordine e
inimico. f. corsini, 2-706: a tale effetto fabbricarono trenta dei loro maggiori
come i pavesi, che furono adoperati a munire i parapetti di bordo, anche
tutto il capo di banda e serve a far la bastita e a riporvi molti
banda e serve a far la bastita e a riporvi molti oggetti (brande, ecc
panno o d'altra stoffa, dipinto a vivaci colori e spesso recante stemmi o
d'ogni colore e d'ogni taglio che a maggior dimostrazione di gala si mandano a
a maggior dimostrazione di gala si mandano a vaghissimo prospetto per tutta l'attrezzatura di
va sotto braccio, e lochiate vanno a torno; e poi la donna si parte
e poi la donna si parte e va a lo spedale
pochi officiali, ma stesi baso baso a le postize e per li pavesati
, coi fumaioli tricolori, le bocche a vento dipinte di rosso, le bandiere
5-93: da poco sul corso è passato a volo un messo infernale / tra un
mistico acceso / e pavesato di croci a uncino l'ha preso e inghiottito.
strade sudaticce, eccitanti sono ancora pavesate a festa. -figur. colmo
costellato. fucini, 281: pavesato a festa da centinaia di braccia che si
tipico di pavia; che è prodotto a pavia o vi ha sede.
tutto con abbondante parmigiano grattugiato. a. prati, 1-327: 'pavese ':
che è nato, è originario o risiede a pavia; che fa parte dell'esercito
i lecchesi alla corona, i pavesi a sant'ambrogio alla palla ed al pozzo
in como, / move l'oste a raggiungere il marchese / di monferrato ed
3. sm. numism. moneta coniata a pavia. -in partic.: il
-in partic.: il denaro emesso a pavia fin dal sec. vili,
si poteva portare sul braccio anche a cavallo. documenti della milizia italiana
eserciti, per avventura venne che innanzi a quello de'fiorentini venia uno bellissimo fante
cacciarli della città, trassono alla piazza a cavallo e a piè con balestra e
città, trassono alla piazza a cavallo e a piè con balestra e pavesi. pulci
erano di tale ampiezza che nelle pugne a piedi potea il fante rannicchiarvisi dietro al
fibre resistenti ed elastiche, che, atto a coprire l'intera persona, poteva essere
che gli cuoprono il corpo da capo a piedi, e quando vogliono fuggire,
, pali, marseguri e cose bizongnevoli a combactere e tagliare fortezze. roseo
i più giovani soldati erano i primi a posar l'arme, por giù i palvesi
che calafatterieno il bucentoro, / sì ch'a le labbra fan doppio palvese.
: un certo signor effe non si périta a prender le difese... di
è spettacolo tale da strappar le lacrime a un occhio di porcellana. 4
disposto lungo le murate di una nave a scopo difensivo nel corso del combattimento (
fu mesteri che le barche tornasseno indreto a le nave. missemo poi le barche
, balestre e bombarde, e andassimo a la volta di terra. sanudo, lviii-287
. xix): tele che servivano a ricoprir le brande nei tempi umidi o piovosi
delle lunghe strisce di panno di lana a colori vivaci e svariati, con le
guerra che consisteva in lampadine elettriche disposte a breve distanza tra loro lungo gli stragli,
pavese di camiciole sbrindellate / tese per mano a asciugare. venduti, 1-58: la
s'imbraccia lo pavesotto con una lancia a la coscia, spronò lo suo destriero adorno
ritenne. = probabilmente da riconnettersi a pavese1, nel senso di [scudd
1 pavese un tavolier somigli / scaccheggiato a quartier bianchi e vermigli. stigliani,
: quest'alberetto che è dei primi a mettere le foglie, le quali allora
e altri, variamente diffusi nell'africa a sud del sahara e in arabia
vero che la si poteva girare tutta a piedi [venezia] come una qualunque
e temoroso. cavalca, 6-1-264: guai a quelli li quali hanno il cuore pavido
hanno il cuore pavido e non si affidano a dio, e però non saranno da
più che rivolta / liepor in fuga sentendo a le spalle / corenti can.
annunzio, i-950: io, non misericorde a 'l tuo richiamo, / non pavido
'l tuo richiamo, / non pavido a le tue minacce e a l'ire,
/ non pavido a le tue minacce e a l'ire, / guardo le forme
ebbe ricetto / con la fanciulla, a cui fu cibo un tempo / ferino latte
tu, cloe, tu m'eviti simile a daino / che de la pavida madre
selva umida e fresca, / correano a quella voce i cavriuoli. saba, 68
n'ensurga, / e anco atenne a paviglióne. storia de troia e de roma
famiglia sotto li loro paviglioni per resistere a moise. giostra delle virtù e dei
k'era sconficta la oste, / commandò a la superbia ke tenda 'l pavelióne.
2-285: uscita fuora del pavilliòne, disse a le guardie: io sono mandata dal
er- dena, lo qualle voleva portare a rolando la seconda im- bandisone, perché
mia 5, ivi è un farion simile a un pavion. collenuccio, 37:
qualunque modo la terra, tutta la metteva a foco e ruina, e maschi e
. sanudo, iii-316: tandem concluseno a la dieta, in uno prato soto pavioni
: e foro presi e menati nanti a pirro. e pirrus commannao che facessero lume
tutti diritti. ser cambi, i-26: a balbano fecero loro albelgaria, aspectando loro
soccorso. sanudo, iii-481: andò a la distesa ad argos, dove ha
accosto al campo loro) intendiamo che a gran furia stesono li paviglioni e ca-
: egli ha dissipato il suo pavione a modo dell'orto; ha distrutto il suo
che 'l felice letto copriva era mandato a terra, per il che concesso non mi
le donne principali de la terra vanno a la casa del morto: in mezzo de
cassa: intorno la cassa poneno corde, a modo d'uno steccato, ne le
de ogni ramo è uno panno di bombaso a guisa di paviglióne, sotto li quali
se son trovate in territorio non sottoposto a giurisdizione di sovrano alcuno,
. che è proprio, si riferisce a un pavimento; che è fatto o eseguito
si deve pavimentare o di quadri o a spiche di testole. salvini, 41-468:
di campi cromatici, -persino nel pavimentare a pianelle -con quale ferma di pose lente
. che è proprio, si riferisce a un pavimento; che rappresenta o riproduce
di grandi e molto grosse lastre. a. verri, xxiii-137: le strade di
quali più alte, quali più basse, a perdita d'occhio, tutte quadrate e
e. cecchi, 7-41: da cima a fondo il paese di san tomé n'
pavimenti di qualsiasi genere (e, a seconda del materiale usato o delle tecniche
per ricoprire una strada di materiali atti a consentire il passaggio pedonale o lo scorrimento
non presenti interstizi e non dia luogo a sovrapposizioni -neanche parziali -fra le piastrelle.
, liscia, dura e resistente, adatta a consentire e sostenere il passaggio e la
, legno, linoleum, ecc.) a seconda del tipo e della destinazione,
tipo e della destinazione, può anche ispirarsi a criteri di ricercata eleganza e avere spiccata
ancor lo duro pavimento / come almeon a sua madre fé caro / parer lo
alle più gentili pavimenti di terra cotta a mattoricini con vari spartimenti ed invetriati a
a mattoricini con vari spartimenti ed invetriati a fuoco, come in vasi di terra dipinti
, il pavimento, per dar segno a quei ch'erano fuori, d'entrare.
casa, io che di solito mi buttavo a ginocchioni in terra per lustrare i pavimenti
, 327: un giorno, passeggiando egli a sorte nella camera di poppa, cadde
monatti invasati nel loro canto non badavano a lui, fece un cenno di saluto e
1-628: egli sarebbe stato là [a venezia] appoggiato al parapetto di quel
, 1-52: una volta finito, chiedo a talino se non aveva delle mele,
le camere delli priori et anteposti, sia a guisa di dormitorio. allegri, 4-136
un assito / che succia e sputa a suo piacer il vento. -piano
che sparsa d'acqua venga nell'aggiaccarsi a formare come un pavimento di vetro.
erboso cavalier venerabile per la maestosa canizie. a. casotti, 1-4-2: non più
altre, che furono avare, giace a terra supina e distesa, aderendo al
fatti, mai si sarebbe alzato in piedi a sbattere la spada sul pavimento del mondo
stava, fuggitiva da tanti casi, a suono d'austri soffianti faceva una danza
corsini, 3-1: giva l'umida notte a cheti passi / del ciel su lo
parte dei fondi oceanici che si trova a profondità variabili dai 2500 m circa a
a profondità variabili dai 2500 m circa a 5500 circa e costituisce la porzione più
gettato sul fratello. -far battere a qualcuno il pavimento con la bocca:
p., egli è un infame a nominare il nome di lui nefandamente; e
il pavimento coi denti', cadere morto a terra (con partic. riferimento a persone
morto a terra (con partic. riferimento a persone uccise in un ambiente chiuso)
1-47: quel legato ha l'asino e a destarlo / la tromba ci vorria dello
sarà più nobile, il barcheggio, a cui servon di pavimento campagne immense di
in paragone vilissima. -essere subordinato a qualcuno. guerrazzi, 1-220: poiché
apparvero i re, ci stieno, a patto però che servano di pavimento ai
è notorio che di esse è lastricato a perfezione particolarmente il pavimento dell'inferno.
tessuto epiteliale. -anche: che appartiene a tale tessuto (una cellula).
condizionati. arbasino, 7-405: a chi importa se parecchia gente andrà via
la miglior strada per arrivare alla camera a ore. pavlovismo, sm.
su 'l mandolino muor la serenata; / a momenti si desta la padrona. /
. e. cecchi, 13-300: fermata a soave: te cantine enormi e freschissime
. r. bonghi, i-i-1-270: a sapere che cos'ella [artemisia gentileschi
). bacchetti, 1-i-497: voi a cavallo, voi in carrozza a far
: voi a cavallo, voi in carrozza a far la pavona, a far l'
in carrozza a far la pavona, a far l'insolente...! sapete
anche la forma o la disposizione simili a quelli delle penne del pavone.
e fannone embrici e tegoli e cose atte a coprirle, te quali chiamano pavonacei et
giovane ad imparentar con la figliuola, insegnarli a lisciarsi, pulirsi, a star su
, insegnarli a lisciarsi, pulirsi, a star su per te finestre, a far
, a star su per te finestre, a far te pavo- nate tutto il dì
che ha colori e riflessi metallici simili a quelli delle penne del pavone; iridescente
penne che ha in cima al capo a guisa di pavone. bellori, ii-95:
gioia, iii-129: i pavoncelli vanno a ricercare i vermi ne'prati paludosi e
razza di colombi caratterizzati da numerose timoniere a ventaglio, che aprono a ruota,
numerose timoniere a ventaglio, che aprono a ruota, tenendole erette come il pavone
quale ei, passeggiando, porta alzata a rosta, come il pollo d'india
iii-24-151: povera letteratura di cuor contenti a pancia liscia, con l'aureola dell'ideale
qualche gazza ladra (proprio ladra) a firenze, in qualche putta scodata a
a firenze, in qualche putta scodata a venezia. pascoli, 1-750: mio caro
più, perché tutto e sempre occupato a contare te migliaia di migliaia.
fasianidi, con corpo robusto lungo sino a 125 cm, ali brevi, tarsi
pavo cristatus), selvatico in india e a ceylon e domestico nel resto del mondo
sumatra, giava, che ha il ciuffo a forma di spiga; ammirato sin dai
antichi collocato sull'olimpo e reso sacro a giunone, e ancora oggi è ricercato
nelle espressioni artistiche) assunse l'uccello a simbolo della resurrezione dei corpi.
turba, istando piu gaudente, / cum'a soi pedi fa riguardamelo. navigazione di
153 (216): d'intorno a lui sie avea molti paoni, che in
annoda, / la passeretta gracchia e a torno romba; / spiega il pavon la
e d'arco, / il sacrato a giunon pavone occhiuto. tommaseo, 2-i-201
iii-3-272: al tuo passar, siccome a la sua dea, / il bel pavon
apria / guardando, e un rauco grido a te mettea. pascarella, 1-118:
, iii-1-24: il paone ha incominciato a singhiozzare come una creatura umana. marrone
allusione (riferita ad altri animali o anche a persone o cose) sia all'aspetto
ha di paone / ch'è semblato a ladrone. mare amoroso, 241: io
di paone / che va come ladrone a imbolare. fazio, iii-9-18: godon di
firenzuola, 2-218: e 'n- terviene a costoro come al pagone, il quale,
3-162: al principio di giugno, a ore 5 e mezzo, appare una stella
molto grande, et aveva la coda a guisa della coda del pavone nel fine
pavone, il buon ronzino / da specchio a specchio in gravità correa. tommaseo
antiche citate dal menagio. 'soave a guisa va d'un bel pavone j
vistosa e discreta signora la quale sa a tempo liberarsi da una compagnia che è
ornato di penne o piume disposte posteriormente a ventaglio. ghislanzoni, 16-93:
... e un magnifico turbante a coda di pavone. s
, 182: lo giorno seguente, a nove de luglio, lo re de
.. lastra di marmo sottile lavorato a giorno, raffigurante nel suo delicato traforo
la sua natura, ma avesse atteso a mangiare delle castagne, come era usato
iii-3-162: chi sa se, sedendoti a quella mensa d'oro prima di stender la
, i giuggioloni, i pavoni beati a passeggio in sul vittorio emmanuele. g
, quel vostro nome di cornachie oggi a costoro sta bene, benché le sieno
qualche cosa manco belle che cornachie appresso a uno de'più bei pagoni che inmaginar si
fiumi dell'india, con colori simili a quelli delle penne del pavone. baldelli
hanno la coda altresì dorata et atta a volgersi in qual si voglia parte.
afropavo congensis), di aspetto simile a quello dei pavoni asiatici, ma di dimensioni
d'altre assai / vistita la corniglia a corte andau, / ma non lasciava
che semplice fosse, s'accorse molto bene a che fine luchino la salutava e si
gran codazzo di scolari, / non comparisce a far fuor del pavone, / gonfio
-guastare la coda al pavone', mandare a vuoto sul più bello un'impresa,
soffici, v-6-376: tanto è impossibile a chi è nato cornacchia farla da pavone
che '1 gambara diede cena al papa a santa agata a colpi di pavoncini indiani,
diede cena al papa a santa agata a colpi di pavoncini indiani, pappagalli e
davanti e di dietro fra eccitati cinguetta a proposito del fatto che per il gran pavoneg-
. paoneggiante). attento, acuto, a cui nulla sfugge (rocchio: con
delle penne dello strascico del pavone, uccello a lei sacro, i cento occhi di
vanitoso, borioso e compiaciuto, volto a esaltare e a porre in evidenza (
e compiaciuto, volto a esaltare e a porre in evidenza (anche con secondi
ecc.) ritenute -a torto o a ragione -positive e ragguardevoli; compiacersi eccessivamente
crusca] '. in poco stante, a guisa d'una spera / dinanzi all'
e ganimedi, si pavoneggiono di continuo a l'ombra de i loro ricami tignosi
con l'addurne una sentenza oj * a di questo, ora di quello autore,
, e bada intento / ai saluti, a gli sguardi, e paoneggia. d
62-295: si pavoneggi pure 11 bonaparte a canto alla statua di suo zio. ferd
, 4-187: non uscii quella volta a pavoneggiarmi per le vie di firenze col
del petto. dossi, ii-216: a lei i forti ed i belli, pavoneggiando
si sarebbe pavoneggiato se lei avesse accondisceso a fermarsi sull'uscio della sua bottega.
suo pavoneggiarsi. -con riferimento a una personificazione. cavallotti, vi-776:
avola / ti pavoneggi fra i grandi a buon patto! -in relazione con
se può, nelle comparse, uguagliarsi a chi è nato nobile. milizia,
[del gallo], quando ponendolo a combattere si rallegri vincendo, canti e si
sermini, 214: poi vidi intorno a lui pavoneggiare / tanti vaghi color ch'
, 6-43: ite, donne, credete a questi giovanetti di prima barba che vi
ben che la bellezza deggia / esser cortese a chi se n'innamora, / non
dice che avendo famiglia non può andare a cheren o a adi ugri-1° che lo presi
famiglia non può andare a cheren o a adi ugri-1° che lo presi a malincuore
cheren o a adi ugri-1° che lo presi a malincuore perdo la pazienza e gli fo
pavonèra che mi pare lo abbia rimesso a posto. = deriv. da
spunti, e rime; poi torna a casa e cuce e cuoce ogni cosa insieme
che è proprio, che si riferisce a un pavone; tipico, peculiare di
di un pavone, o simile o affine a caratteristiche o abitudini propri di un pavone
per tre volte / se non cova, a far uova sempre inclina / in qualunque
in serra a scopo ornamentale, fra cui la specie
tutti e quattro attoniti, col cucchiaio a mezz'aria, per seguire il volo di
. pavone), per i colori affini a quelli delle penne del pavone.
dei figli di maria immacolata, fondata a brescia nel 1849 dal venerabile ludovico pavoni
. disus. colore paonazzo. a. neri, 1-27: il manganese gli
. tanaglia, 2-1 in: s'a far pagonièra penserai, / quando isoletta
siena, i-103: l'angelo venne a cristo, nel tempo de la sua
intelletto al senso / frequente di chimere a mille a mille, / di vapor,
senso / frequente di chimere a mille a mille, / di vapor, di pavor
nel stomaco, et... a tutte l'altre parte delle interne viscere
machiavelli, 10-36: vogliamo che li abbi a pazientare qualche poco di tempo. nievo
da tanto tempo, e si vede sacrificata a certi dilettanti che... vogliono
sei mesi raccomandandomi di non dir niente a lei: invece ho aspettato, pazientato
. soldati, xi-267: mi preparai a pazientare fino all'indomani mattina. moravia
: vedendo che ero proprio risoluta [a non cedergli], cessò di starmi dietro
dietro, ma prese ad odiarmi ed a perseguitarmi in tutti i modi. io
ansie dell'approvvigionamento di tabacco che fecero a zara gli alpini. 4.
l'amico suo non paziente ma iracundo a l'ammonizione, questa figura è bellissima
non tanto arrida [il giudizio] a quello che ha frenato il fervor della
che forse è impotente e freddo, quanto a queiraltro ch'ha mitigato l'empito de
. g. gozzi, i-27-28: tutto a vostro agio, pazientissimo compare. voi
pazienti: mostrate che sapete essere, a tempo, audaci. d'annunzio,
, che più volte lo trovai sulla terrazza a lavar dalla polvere con un pannolino bagnato
, potessero respirare. -con riferimento a dio. bibbia volgar., ii-79
poche cose, stimate da me convenevoli a simil luogo in questa picciol'ora per vostro
chi carta in stati e tempi simili a i nostri, se di buoni occhi
nostri, se di buoni occhi a bisogno, di orecchie pazientissime a buon'ora
a bisogno, di orecchie pazientissime a buon'ora vuol provedersi. muratori,
fatica degli accademici si riduce ad andare a caccia di un breve applauso e ad
voce paziente, come se si rivolgesse a un bambino capriccioso. 2.
inghilesi bestiali, disordinati, non atti a durare lungamente fatica. ammirato, 1-i-264
, 1-vi-112: del freddo sono pazienti a segno che le notti più rigide, per
collocata sul dorso. -con riferimento a una comunità. carducci, iii-4-183:
paziente odisseo. 3. disposto a sopportare, a tollerare, a perdonare,
. 3. disposto a sopportare, a tollerare, a perdonare, a subire
. disposto a sopportare, a tollerare, a perdonare, a subire o anche ad
, a tollerare, a perdonare, a subire o anche ad attendere (anche
anche ad attendere (anche con riferimento a concetti astratti e nelle locuz. essere
che gli negava quello che gli aveva a dare. moscoli, vii-587 (42-9
, 82: molto dole tanta ingiuria a ceres né in nessun modo restava paziente che
, 2-9-8: né te venga talento a farmi oltraggio, / ché paciente non
. tiepolo, lii-5-18: quelli che vanno a viver in altri paesi per la maggior
stanchi di tumulti e di lotte, avvezzi a mutare padroni e pazienti di servitù.
del corpo, lungo tempo fu paziente a vituperosa lussuria. boiardo, 1-3-26:
così precisi del re contrastare, stavansi a tanta percossa pazienti. pascoli, 627:
quello di malati pazienti! -docile a un richiamo o a una richiesta; rispettoso
pazienti! -docile a un richiamo o a una richiesta; rispettoso di un ordine
no'lo veggiamo bastonare [l'asino] a più non posso da un ragazzaccio per
divertimento? eppure il pazientissimo animale seguita a andar di suo passo, come se
, xxxii-34: le doglie [amore] a l'omo face / paciente portare,
quella tentazione, ovvero lo farebbe forte a portarla paziente e senza tanta molestia.
paciente el collo sotto, / disposto a sostenere ogni aspro giogo. g. stampa
. stampa, 94: ciò ch'a voi piace paziente porto. goldoni, x-940
xv-319: perché due non si risentano a torto, io mi starò zitto,
che fare. doveva uscire per recarsi a chiedere un chiarimento? o doveva aspettare
paziente e mi diceva che facevo bene a studiare. -disposto alla monta (
e brutta l'ecciterà [lo stallone] a libidine, perché, quando cavato fuor
, quando cavato fuor lo stallone comincierà a fargli carezze et a voler montare,
lo stallone comincierà a fargli carezze et a voler montare, se gli leva di sotto
gli leva di sotto la femmina et a quella che è più paziente si dà un
ancora negli animi pacientissimi non è possibile a ritrovarla. de nores, 1-ii-2-311:
rassegnazione alle sue stravaganze la faceva forse a riguardo mio più baldanzosa che non era
che non era dovere, perocché attribuiva a stolida noncuranza gli effetti della più paziente
, i-15: poiché tu prendi interesse a questa fase dolorosa della mia vita 10 non
la notte / e fermarsi sul viale a guardare la luce, / ma trovare al
possono anatomizzare freddamente le creazioni altrui. a. boito, 51: eri forse
51: eri forse un genio / a cui fallìa la gloria, / un paziente
glicine, con paziente abbraccio, stringono a poco a poco fino a spaccarle.
con paziente abbraccio, stringono a poco a poco fino a spaccarle.
abbraccio, stringono a poco a poco fino a spaccarle. -che opera lentamente
, metodicamente. pascoli, 45: a lente grida, uno le lente / vacche
e distese le vele / come larghe tovaglie a cui faranno / un paziente bucato /
filosofi hanno riferito ogni cosa al sole e a la luna, assegnando la vertù movente
vertù paziente o dativa de la materia a la generazione a la luna.
dativa de la materia a la generazione a la luna. 7. gramm
tutto quello che aveva di buono serviva a racconciare le membra di un altro.
egli fatica gravemente il paziente, e a far cose, che laudevoli non sono,
. eme che i propri pazienti abbiano a prendergli un 'infreddatura. -con allusione
. io. chi è condannato a un supplizio o alla tortura o a
a un supplizio o alla tortura o a morte (e chi subisce le conseguenze
la quale il paziente vi si mette a cavalcioni. oliva, 590: si sono
: sono altresì sentenziati tutti gli altri padri a 40 bastonate tali che due sole alle
lxii-2111- 238: il carnefice senza pietà a due mani applica il colpo, di
tramortisce o poco dopo resta morto. a. verri, xxiii-ia2: il carnefice diede
, girandoli, ristringeva la legatura, a volontà; e con ciò aveva mezzo,
anche di martirizzare il ricalcitrante: e a questo fine, la cordicella era sparsa di
sanudo, iii-590: in questo zorno, a ora di nona, morite in la
piu alta torre della città, tuttavia a provare il delitto si richiedono molti testimoni
confìn di sodomiti. -con riferimento a personificazioni demoniache e con uso predicativo.
ai primo taglio dell'agente corre sotto a ripararlo. = voce dotta, lat
.. con non molta difficoltà dà udienza a chi la vuole e ascolta pazientemente tutto
vuole e ascolta pazientemente tutto quel che a ciascuno piace di dire, rispondendo ancora
ciascuno piace di dire, rispondendo ancora a parte a parte con molta diligenza e
di dire, rispondendo ancora a parte a parte con molta diligenza e curiosità.
d'annunzio, vii-342: voi tornerete a casa, e pazientissimamente aspetterete il premio
pranzato in famiglia, risposto abbastanza pazientemente a una quantità di domande.
pene, piu caro e più accetto a lui. bisticci, 3-140: dove
vivendo da principio poveramente, sempre avvezza a patire e sopportare ogni incomodo pazientemente,
induce tutti gli animi liberali et umili a rimettersi pazientemente al volere di dio benedetto,
tutte le loro persecuzioni le soffrirò pazientemente fino a che tu, angelo, mi amerai
-con riferimento alla giustizia di dio, a gesù cristo. cavalca, ii-18
nardi, ii-301: molt'altri furono per a tempo confinati i quali, benché avessino
chiuso le porte e negata l'ubbidienza a corrado, avesse poi così pazientemente messo
quanto aveva dimostro il padre artifizio nel tirare a tanto bersaglio. -senza danno.
lunghi discorsi con vespa che stava lì a guardarla pazientemente, accoccolata. pirandello,
angoli del letto le torce si erano a metà consumate, non ostante la cura
suo [di eaco] senno, che a pazienza lo tenne e a dio tornare
senno, che a pazienza lo tenne e a dio tornare lo fece, lo suo
con grande umilitate e paciènza / promisi a amor a sofferir sua pena. capitoli della
umilitate e paciènza / promisi a amor a sofferir sua pena. capitoli della compagnia
ogne diligenzia visiteranno ['infermi, confortandoli a paziènzia e amonendoli a enetenzia.
['infermi, confortandoli a paziènzia e amonendoli a enetenzia. petrarca, 360-15:
quivi frequentemente da casa; fategli motto [a mia madre], confortatela a pazienza
[a mia madre], confortatela a pazienza, e ditegli ch'io mi
noi quelle promesse ch'egli ha fatto a tutti i membri del suo diletto figliuolo,
foscolo, ii-51: pazienza opposi / a tuo furore io sempre; alle tue
, dio lo volse provare per darlo a noi in esempio di paziènzia. leggenda di
4: noi deviamo credere che iddio permisse a tobia queste tribolazioni, perché quelli che
, la pazienza di giobbe sarà nulla a confronto della mia. tommaseo [s.
: la quarta cosa che c'induce a fare penitenza e tosto sanza indugio è
tavola sua, credendo con questo indurla a rendersi con più pazienzia e con più
l'apatia, la pazienza caratterizzavano fino a ieri il popolo russo. landolfi,
senza la pazienza l'uomo no può piacere a >io. giovanni dalle celle, 4-2-9-2
è la perfezione della vita cristiana, a mostrar perfetta la vita di teresa noi
ingannare li iddìi, io pazienzia nulla arei a udille contare e narrare, anzi le
mi convien la pacienza, / ché a tal taglier non puon due giotti stare,
come che discretissimo fosse, cominciava pure a perder la pazienza, perché sa- eva
impossibile che queste bestie non volessero venire a dirvi che vi saranno ubbidienti e fedeli e
erasi mosso in letto, ho detto a tutti delle durissime verità e li ho
ma sostenere il tedio (più tremendo a certe anime del dolore) e rattenersi dalla
, 12-350: faresti perder la pazienza a un santo. e ascoltami. intanto non
santo. e ascoltami. intanto non arriverai a far nulla di andreina. quella è
, che naturalmente non sono forse chiamato a questo esercizio, perdonando e alla pazienza
pel cammino non mio, faccia fine a questa lezione. sarpi, i-1-202:
fine. oliva, 126: ciò auguro a tutti voi, in rimunerazione della pazienza
, iv-413: senza dire parola volgevasi a me, quasi si dolesse di quella sua
, perdonami. -condotta politica ispirata a prudenza, a moderazione o incline alla
-condotta politica ispirata a prudenza, a moderazione o incline alla mediazione e a
a moderazione o incline alla mediazione e a concessioni, in vista del raggiungimento di
.. pieno di flemma ed avvezzo a superare gl'incontri con la pazienza, non
tutti. -disponibilità di una cosa a essere usata. alberti, 2-109:
le cose vive, più mi piace a ritrarre una mediocre sculptura che una ottima
grande che non si può aver pazienza a leggerle. vasari, ii-242: sono alcuni
con tanta pacienza finiti che non si può a pena credere, non che fare.
: voi [prevosto] seguitaste intanto a confessare / il numeroso popolo davvero /
che vi prendeste di condurmi qua e la a vedere le meraviglie ai cotesta città.
soma e cento la riprende per compiere a passi invisibili il suo lungo cammino. beltramelli
una carta di geografia, una stampa a parecchie figure, ecc. si è
lo angelo... gli apparse confortandolo a pazienzia de le sue grande passione.
cristiani ostentavano per le autorità temporali fino a predicare come parte della loro dottrina la
frate in anima e in corpo; vale a dire indossare una tonica, imbavagliarvi con
'il cordone che portano i frati a cintola, simbolo della forza con cui ritenere
più intero e che portano i fedeli a difesa, per avvertimento a respingere e
portano i fedeli a difesa, per avvertimento a respingere e sostenere i mali che incontrano
schermo, / cede alla rabbia e a bestemmiar si volta. zjlloa [guevara
incomodo proprio, che non è obbligata a soffrire, alla pazienza di servitù,
di servitù, che non è tenuta a prestare. romagnosi, 4-283: permesso
caviglie e mulinelli; ma sempre deputata a ritenere avvolte le cime delle manovre correnti.
si usano caviglie mobili e bozzel- letti a mulinello ed a pasteca. è propria degli
mobili e bozzel- letti a mulinello ed a pasteca. è propria degli alberi maggiori
quando si allentano i sartioni, e a simili aste. 13. milit
come se volesse dire: faresti meglio a venir da milano, ma pazienza. leopardi
antonio... era di uscire a pranzo oggi che è capodanno. piovene,
capodanno. piovene, 15-67: tocca a me sopportare, fare la parte della stupida
le scenate coniugali le avessi riservate esclusivamente a lei, in separata sede: ma
no. -per esortare (anche rivolgendosi a se stesso) a essere paziente.
(anche rivolgendosi a se stesso) a essere paziente. manzoni, pr.
di quel che suona, quasi raccomandando a sé di tenere quello che fugge.
bisogna sentirla! sentitela, che mulino a vento! gira, gira, e non
: pazienza pazienzorum, disse il diavolo a sant'antonio. graf, 5-687: questi
/ la pena che per me avra'a soffrire. costo, 1-612: bisognò ch'
-cacciare la pazienza in chiasso, in fondo a san martino; mettere la pazienza sotto
si suole, s'incancheriva: onde a la fine la mea si mise la
bastemiato e messaj la pacienza in fondo a san martino. idem, i-n (52
altra causa volontaria. -recarsi a pazienza: mettere l'animo definitivamente in
notte sola contento, per recarsi poi a pacienza. -stancare la pazienza dei secoli
in ogni coscienza e sicuri come norma a giudicare delle nostre azioni morali, hanno
hanno stancato la pazienza dei secoli per dare a se stessi l'attuale fisonomia.
. chi ha pazienza ha i tordi grassi a un quattrin l'uno. colla pazienza
), agg. dir. soggetto a determinate limitazioni in seguito a un accordo.
. soggetto a determinate limitazioni in seguito a un accordo. -enfiteusi pazionata: durante
parti del mondo fu continova e sicura pace a tutta l'umana generazione, o vero
succione, el mangione; e così a molti altri costumi ingrati agli omini,
. marino, vii-117: vadano pure a lor talento i dotti e scienziati del
vostro fratello mi ha detto avere scritto a vostra signoria che, se cosa di impor-
dell'animo. segneri, i-602: a credere che dio è quello da cui
verga, 8-239: l'aveva amata a lungo, pazzamente, disperatamente. calandra
nievo, 1-vi-76: io mi cacciai a ridere così pazzamente che i pipistrelli che
questa sera. montale, 7-161: a parigi il divertimento è soprattutto volontà di
, ogni scomodità per poter poi dire a se stessi: « mi sono divertito pazzamente
non voleva fare nessun sacrificio, continuava a prodigar pazzamente il danaro. marotta,
mangiò pazzamente un po'dappertutto in mezzo a quell'abbondanza. = comp.
i quartieri di napoli per fare pubblicità a negozi e a prodotti commerciali.
napoli per fare pubblicità a negozi e a prodotti commerciali. marotta,
il vaneggiare di queste pazzaruole, le quali a me non piacquero già mai con questo
: la virtù vi ti debbe indurre a fare istima, perch'ell'è dilettevole d'
per vedersi sberrettare dagli sfaccendati che venivano a vedere pazzeggiare questo e quello. giorgio
monte di donne di rozze pelli vestite, a guisa di baccanti. buonarroti il giovane
g. gozzi, i-23-60: intorno a lui pazzeggia in calca / di fanciulli
per rubare o per pazzeggiare scendean tratto a tratto dalle stelle e si mascheravano e
stento e la quaresima oscura, venuta a pazzeggiare là in mezzo a quella cortese
oscura, venuta a pazzeggiare là in mezzo a quella cortese allegria. -con riferimento
-con riferimento alla condizione di pazzo. a. f. doni, 10-266: essendo
, x-131: fu... condotto a casa [masaniello] e custodito in
e custodito in essa acciò non uscisse a pazzeggiare per le contrade. botta,
masaniello da quell'istante in poi incominciò a pazzeggiare. -comportarsi o vivere abitualmente in
5-ii-210: cominciò anche lui in questi tempi a pazzeggiar con una sua nuova opinione.
malizia. -con uso tr. a. f. doni, 170: quando
seno. 3. andare soggetto a frequenti perturbazioni atmosferiche. giuliani,
in gioventù. levi, 2-336: a un tavolino, un vecchio con gli occhiali
pazzerello / che si mise di nuovo a pazzerellare. = denom. da pazzerello
/ orsù, ornai tu hai detto a bastanza. a. cattaneo, ii-55:
, ornai tu hai detto a bastanza. a. cattaneo, ii-55: o pazzarello
piacere [lo sposo] e non a voi. / -eh, pazzarella, che
e graziosa. soldati, 2-402: a l'è 'na frisa fulatun-a...
la parola. forse in toscano: ecco a firenze direbbero: un po'pazzerella.
ella, pazzerella, vuole andar seco a tutte le vie del mondo. -rimbecillito
faccia male. caporali, i-101: giuro a dio, se più parli di rinoncia
, di dentro e fuora; / e a la rocca, a le mura e
fuora; / e a la rocca, a le mura e questi e quelli /
/ per questi orridi monti / dietro a damma fugace il piè movesti. f.
, i_975: se questo non bastasse a persuaderla ch'io sono in terra,
. 5. che va soggetto a perturbazioni atmosferiche e a repentine variazioni climatiche
che va soggetto a perturbazioni atmosferiche e a repentine variazioni climatiche. govoni, 155
6. sm. tose. vento leggero a folate. malaparte, ii-164: poi
sì fisso nella testa, / in quanto a lui gli par che la succhielli,
avevo parlato due volte a'miei'dì a questo pazzerellino di questo cardinaluccio
-e ridi se sai ridere -andatevi a nascondere... matto...
pazzarellone e di retore, che lo trae a sgrammaticare con lieta spavalderia. bacchelli,
seco medesimo. soffici, v-5-65: a riscontro del pazzerellóne eversore d'estetiche del
: se un tempo mi dannavo l'anima a creare un misto dei miei lirismi.
con quella, pazzerellona e realisticamente intonata a un pubblico, della pornoteca.
di dio e non alla pazzeresca. a. f. doni, 3-44: si
perché tutti sete una gabbiata di pazzeroni. a. f. doni, 3-1:
ho dato della mia zucca sul capo a parecchi pazzeroni e buon anno. galileo,
da siena, 62: o pazaroni, a volere cre- dare quello che non avete
, 4-56: badino bene gl'italiani giovani a squaccherare di queste letifìcantissime giocondezze, se
gente e all'or pazzescamente / corre luogo a occupar di miglior vista.
colonne volgar. [tommaseo]: dicendo a loro che non conveniva ad uomo savio
o strappandole di mano con violenza pazzesca a un altro che agli occhi di tutti
deputati, ma poteva parere anche pazzesca a molti. tozzi, vi-786: vidi mia
, che ciò che fa, fa a la pazzesca. m. fiorio, 2
mal prattico di tal arte. costui a la pazzesca senza considerazione o differenza niuna
aretino, vi-426: si è messo a correre a la pazzesca. -con estrema
, vi-426: si è messo a correre a la pazzesca. -con estrema irrequietezza.
poliziano, 1-661: van con gli occhi a procissioni, / vagheggiando alla pazesca.
querquedula). bacchelli, 1-ii-120: a voi dà fastidio che asciughino la vailazza
: bruto, estimando che tempo fosse a por giuso la simulata pazzia, tratto il
una gran brigata de'coìlazi n'andò a roma. libro di sentenze, 1-43:
guicciardini, 2-1-261: non avere subietto a chi si possa rivolgere, rispetto alla pazzia
torrente di notabile altezza e gittandolovi dentro a un tempo che non possa pensarvi,
, persona ignobile e ignorante, giunse a tal segno di pazzia che volle farsi
bastone con una figurina ed un vestimento a vari colori, fornito di sonagli.
poi un'alunna che salì la scaletta a provar la 'pazzia '. era,
era, ahimè, la dolce ofelia a cui non resta più nemmeno una larva di
xi-86: le nostre pazzìe più intime a che sono dovute se non a una
intime a che sono dovute se non a una separazione falsificatrice dell'immagine dall'oggetto?
bizzarri, e si danno in preda a tutte le più sfrenate passioni, e
varie sorta osservati in queste condizioni sale a 20 su 1000 prigionieri per anno. le
: espressione introdotta dallo psichiatra b. a. morel per indicare disturbi psichici che
in un individuo sano, portandolo anche a commettere gravi crimini. lessona,
via. savonarola, 7-i-10: tu contradici a tutto el mondo e non ti pare
una scienza vana, presume di voler insegnare a chi ha di quell'arte esperienza certa
nulla questo è né si può paragonare a quella mania, cioè a quelle furiose
si può paragonare a quella mania, cioè a quelle furiose fazioni che per sì lungo
, non potendoci noi abbastanza maravigliare come a tanta pazzia giugnesse la gente di allora
gli errori già dominanti... servirono a rinforzare e a ingrandire quella paura speciale
... servirono a rinforzare e a ingrandire quella paura speciale dell'unzioni.
nova pazzia d'amor forsi t'invita / a gridar qual fanciullo? ancora languì?
castiglione, iii-138: induce ancora molto a ridere... il recitare con
piana, non t'è lecito metterti a pericolo e dire: io voglio vedere
da pisa, 1-260: laocoone comincio a gridare: o miseri cittadini, che
più, le disse tutto quello aveva a fare nel suo governo. dette che l'
l'ebbe, le disse: tienle a mente, perché di questo non te ne
loredano, 2-1-16: il prender affezzione a cosa che facilmente corra a rischio di
prender affezzione a cosa che facilmente corra a rischio di perdersi è imprudenza e pazzia.
vituperi mi ha tenuto e mi tiene a casa. de roberto, 92: ammogliare
che io sia, / mi par che a quest'ora avrei fatto / almeno una
punta delle dita e si è pronti a qualunque pazzia '. d'arzo, 314
tempo che suo marito correva ogni mese a livorno e commetteva discrete pazzie dietro una
. gadda conti, 1-13: arrivare a lecco, a como, era già
conti, 1-13: arrivare a lecco, a como, era già un gran viaggio
io farò qualche pazzia per non sopravivere a tanta mina, a tanta confusione,
per non sopravivere a tanta mina, a tanta confusione, a tanto dolore. g
tanta mina, a tanta confusione, a tanto dolore. g. gozzi, i-12-
fenoglio, 1-64: io mi misi a gridare, a quelli che sapevo i più
: io mi misi a gridare, a quelli che sapevo i più veloci gridai:
rincorretelo, fermatelo, ché non vada a fare una pazzia in belbo! »
, le pazzie d'allegrezza. a. cattaneo, iii-167: la donna faceva
tarchetti, 6-i-372: andate, pensate a fare un poco di pazzie in questi
con quelle donzelle che m'invitavano dalle finestre a pazzie più ch'io non volevo.
lascia stare queste pazzie, e sagrifica a li dei. sermini, 341: con
e offici delli morti, perché a casa vostra rechino roba da godere,
rechino roba da godere, dando loro a intendere mille pazzie. f. scarlatti,
loro, ma trovandosi di ciò libri a stampa, si dirà solamente come s'
bruno, 3-136: quando era putto ed a fatto senza intelletto speculativo, stimai che
e belle, / che m'aiutaste a far versi e canzoni, / vi prego
far versi e canzoni, / vi prego a giunte mani e ginocchioni: / venite
giunte mani e ginocchioni: / venite giuso a balle e a catinelle. -concezione poetica
ginocchioni: / venite giuso a balle e a catinelle. -concezione poetica che testimonia un
poi tanta distanza dalla pazzia de'seicentisti a quella di taluni degli odierni ciurmadori,
avuto non piccola parte in provocare dio a flagellarci con la peste. b. corsini
. i loro bugiardi e mentiti idoli a terra, nettò e ripurgò le cappelle lorde
gran distesa d'oro, / limata a sangue / dalla pazzia solare delle cicale.
-a pazzie: in gran quantità, a bizzeffe. piccolomini, 85: ne
due sciac- ciatelle di solimato, ponendoselo a pazzie, da far rider chi le
far rinsavire. caro, 12-iii-278: a me è stato detto che per troppa
de la fava, e che fino a carnasciale duriamo a darci una cena per
fava, e che fino a carnasciale duriamo a darci una cena per uno, e
22. dimin. pazziétta. a. verri, 2-ii-15: sorpassare poi la
... simone uomo letteratissimo darsi a far pazziole per così poter essere più disprezzevole
pazziole per così poter essere più disprezzevole a tutti. g. gozzi, 1-370:
un topolino... ti dài ora a miagolare, poi lo lasci correre e
pazziar? capuana, 12-109: vo a far la corte alla signora rossi.
tu vo'pazziare; lo sai che a caserta sei come a casa tua.
; lo sai che a caserta sei come a casa tua. 2.
llo pazziar che fai, / che fastidio a li santi / ne verria certo oramai
; folle, demente, alienato. -pazzo a bandiera, balzano, bestiale, bizzarro
... pazo e confuso cervello. a. f. doni, 4-43:
, 4-43: cominciò [il ladro] a trar via il capo, a gridare
ladro] a trar via il capo, a gridare e scuotersi, che pareva un
[s. v.]: pazzo a bandiera si dice di chi fa le
è ben chiaro che l'ente sciagurato a cui fosse toccato in partaggio un tal cervello
hanno chiamato pazzo il poeta, fino a che l'hanno fatto divenir pazzo davvero.
provvidenza!... sono pazzi a dir di no i vostri fratelli!.
guicciardini, 2-2-103: non s'aveva a dubitare che alcuno de'medici, se non
non fussi stato publico pazzo, pensassi a tanta transgressione. luna [s.
: i pazzi frenetici e deliranti presso a noi sono quelli che...
stupidi, persi e morti, essendo a punto come morti in tutte le operazioni
attorno alla povera pazza, che ancora badava a gridare, tenendosi avvinghiata al collo di
, e non senza rammarico i tanti pazzi a bandiera e i tanti pazzi da catena
si esacerbò. -pazzo lunatico, a tempo: quello che è colto dalla
garzoni, 7-293: chiamiamo pazzi lunatici overo a tempo [quelli che] per non
garzoni, 7-319: quei che sono simili a i predetti... si dimandano
perché pazzi sieno quegli che gli hanno a star dentro, quasi case de pazzi
natale e l'epifania, e particolarmente a capodanno, con balli e canti irriverenti
e agisce sconsideratamente o stoltamente, obbedendo a impulsi ciechi o a violente passioni (
stoltamente, obbedendo a impulsi ciechi o a violente passioni (e si contrappone a
o a violente passioni (e si contrappone a saggio, savio) ', stolto
sciocco. schiatta pallavillani, 1-46 (a) ~ 7: quale, per suo
feminarum, xxxv-1-548: quando tom crede a femena, ben è pa9o e storno:
'sti diletti / non dàn tanto piacere a gl'intelletti / come a tenere una
dàn tanto piacere a gl'intelletti / come a tenere una sua donna in brazo.
74: poi insieme se ne andarono a sollazzo / con esso lor portando la
il giorno / pieno di stelle e a mezzanotte il sole. xjlloa [guevara]
, anzi si burlano quando veggono cristiani a farlo, e dicono che sono pazzi
farlo, e dicono che sono pazzi a camminar senza necessità. guarini, 96
li resero però onore e gloria come a dio..., ma, impazziti
monte di oro e che l'era pazza a non cominciar ad investire, per apparecchiarsi
della sua vecchiaia. cesari, 6-165: a questo pazzo e furioso secolo di superba
di superba ignoranza fu poco romper così a dio la guerra. foscolo, v-18:
quel che la pazza m'è venuta a dire, / quando sa ch'io vi
usanza fra certi pazzi moderni di andare a cercar esempi di virtù. codemo,
le mode. -con riferimento a un consesso di persone. alfieri,
testa pazza! / -discese in piazza / a passeggiar. pascoli, 1463: non
ammiri il volgo: / sta'contento a pochini che ti leggano / e rileggano
dietro la catena, e dice pazzo a gli altri. -per estens.
loredano, 1-158: non si conviene a donna onesta il ridere, abbondando per
il crimine alieno è 'adoperato 'a placar megera anguicrinita, la moltitudine pazza
paza. -temerariamente audace. a. pucci, cent., 14-24:
i'non son venuto / sì presto a visitarti al tuo palazo, / cagion n'
vescica piena d'aqqua sopra la testa a dirittura del cervello, aprendo loro il male
, questi cavallini. galoppando si divertono a far volare altissimi zampilli di ciottoli e
paze e strane cose / agli uomin. a. f. doni, 2-95
e d'indegno / crede in rinaldo, a suo disnor non tace; / superbo
uscir de'propri sentimenti e le precipita a far delle extravaganze. ciro di pers
soglion fare i muratori, quando metton mano a risarcirla. forteguerri, 14-48: orlandino
lui, né il fardello, e rimase a piangere la sua pazza credulità ed il
in un lampo il pensiero di rinunciare a tutti i miei pazzi propositi.
montano, 1-318: ero già deciso a uscire solo da quella camera: deciso
piovene, 1-108: ora non riesco a capire come non si accorgesse quanta sofferenza
pazza idea di raccontare i propri amori a una figlia. -vano, illusorio
niuno più folle consiglio che quello che a crederle conforta nessuno. i. andreini
, spoglio d'alleanze, il mettersi a far guerra cogli ateniesi...,
e di ebora. -che tende a sovvertire l'ordine costituito (una concezione
d'un socialismo inverificabile e minaccioso soltanto a parole. 6. stravagante
quel re, ch'ha nome alfrera. a. f. doni, 29
15-173: sarebbe bello ora dar mano / a rime pazze e disperate. -capriccioso
35-284: qui si dicono cose pazze intorno a genova e a torino.
dicono cose pazze intorno a genova e a torino. -assurdo, insensato,
queste pazze cerimonie, tutti si mettevano a sedere coccoloni e con un rumor malinconico
essi finiranno per abbattere i vecchi sistemi, a dispetto dei nostri dottrinari, che si
si ostinano nelle loro pazze teorie. a. boito, 7: ci scagliò sull'
un sentimento, una passione). a. f. doni, 2-35: il
pazze furie di saulo, dovesse prender materia a tre quarti di questa storia dalle virtù
dalle fatiche apostoliche di quest'uomo? a. boito, 119: il rosso buffon
1-202: l'avvocato, indispettito, pena a raffrenare la pazza voglia di mandarli tutti
di barbugliare qualcosa che pietro non riusciva a comprendere; gli occhi conservavano lo spavento
espressione). nievo, 357: a fratta, vicino alla pisana, ammaliato
, iii-30: cominciarono i rei rampolli a germinare anche prima che costantino abbracciasse la
fece scontrare in un sedicente pittore. a. boito, 66: intanto il
fanfara dell'ire, / ed urla a noi fra le risate pazze: / «
, 13-62: non avrebbe mosso il capo a guardare né allora né poi se lo
misura esasperata e pericolosa (una corsa a piedi, con un animale o con
. bontempelli, ii-443: siamo andati a corsa pazza si figuri, a centotrenta
andati a corsa pazza si figuri, a centotrenta. corazzini, 4-197: nella pazza
dopo la corsa pazza, io mi ripiego a raccogliere e fissare i miei pensieri.
sentì mai quel re tanto dolore / a la sua vita, quanto a questo tratto
/ a la sua vita, quanto a questo tratto: /... /
tutte le case son prese, e a prezzi pazzi. alvaro, 18-92: si
. porcacchi, i-51: erano lontani a più d'un tratto di saetta,
di saetta, quando i persi cominciarono a far sentire le pazze e discordanti lor
: mentre muore [la primavera] a cortina, / è già pazza di
, / è già pazza di verde a taormina. 15. disordinato,
ora che pazza cosa sarebbe stata questa a scriverla... -non dire così
dire così. quando tu ti mettessi a scriverla,... ella non ti
il cui clima sia più pazzo che a mosca. g. raimondi, 6-139:
far appena una minestra semplice. -com'a dire di caolo, o di paste?
erano ornati de brocata vesta / sino a trombetti, tamburini e pazzi. ariosto,
1-ii-109: io credo, che questa abbia a essere una ottima medicina per cavare chetamente
per cavare chetamente il pazzo del capo a questo vecchiaccio. 21. locuz.
non dico d'arditezza di sfacciamento, a capo pazzo, ma quando viene da
/ il re sì spesso 'l veniva a vedere / che di mirarlo ne pa-
che per sposarla avea piantato la gaggiotti a cui faceva la corte, era pazzo
-come pazzo, come un pazzo; a guisa, a modo di pazzo:
, come un pazzo; a guisa, a modo di pazzo: con furia estrema
volgar., 229: addivenne ivi a pochi dì che morì un suo figliuolo
un suo figliuolo, ond'egli cominciò a chiamare santo francesco, gittandosi per terra
chiamare santo francesco, gittandosi per terra a modo di pazzo. amabile di continenzia
: venuta la ora del convito e posti a mensa, quella come paza relaxata in
, cominciò ad avere grandissima paura e a suspirare come pazzo, dicendo che non
, dicendo che non avevo fatto bene a venire a quella città. borsi, 2-168
che non avevo fatto bene a venire a quella città. borsi, 2-168:
città. borsi, 2-168: anche a padova, a milano, a venezia voglio
, 2-168: anche a padova, a milano, a venezia voglio lavorare come
anche a padova, a milano, a venezia voglio lavorare come un pazzo.
, 1-59: proprio non volevo mettermi a ridere come un pazzo. -con
erano accorsi e si erano fatti attorno a lui che faceva dei gesti da pazzo e
incontro all'infortunio. -da pazzo a sciocco: fra due persone ugualmente stolte
, - che il fatto andava da pazzo a sciocco. -dare nel pazzo:
ti so dire ch'egli ha cominciato a dar nel pazzo. guarini, 392:
avrei dato nel pazzo. -abbandonarsi a sfrenata allegria. fagiuoli, y-190:
sono / giunti al canto de'pazzi o a mezza via? -essere più pazzo
che andava la notte su i prati a sonare il cembalo a'grilli perché ballassero
grilli perché ballassero. -fare a modo di un pazzo: seguire un saggio
, 36-42 (lfl-209): ma s'a modo d'un pazzo far volessi,
mi vuol non mi merita: fate / a mo'd'un pazzo; oh!
giovane, 10-875: tu fresti 'l meglio a non te ne 'mpac- ciare. /
te ne 'mpac- ciare. / fa'a mo'd'un pazzo: levane 'l pensiero
, / e attendi 'l podere a lagorare. -fare il pazzo: ribellarsi
, or fa tre mesi, / venendo a morte, gli lasciò seicento / ducati
di limosina, che fece / far a landò occhi pazzi. -fare uscire a
a landò occhi pazzi. -fare uscire a qualcuno il sangue pazzo: farlo rinsavire
, 1-ii-132: se [tegònia] seguita a fare la pettegolina, le spaccherò la
da altri. varchi, v-60: a uno che racconti alcuna cosa e colui a
a uno che racconti alcuna cosa e colui a chi egli la racconta, vuol mostrare
, * idest 'per rompersi el collo a la prima speronata. -uscire
2-71 (425): umilmente mi volsi a sua eccellenzia e dissi: « signior
sono in vigore. idem, 375: a gli ulivi un savio da piè e
barbe de'pazzi, il barbiere impara a radere. ibidem, 296: bisogna
, che poi ci voglion cento savi a cavarla fuori. ibidem, 314:
de'pazzi. ibidem, 326: a barba di pazzo, rasoio ardito..
di pazzo, rasoio ardito... a un pazzo, un pazzo mezzo.
un pazzo, un pazzo mezzo. a popolo pazzo, prete spiritato. -chi
20. -ne sa più il pazzo a casa sua, che il savio in
tommaseo [s. v.]: a bambino o a giovanetto. 'va'via
. v.]: a bambino o a giovanetto. 'va'via pazzino '.
canzone non vi curiate troppo lasciar veder a certi pazzucci. -acer. pazzacchióne
loro nelle mani..., ma a quei pazzaccioni piacevoli, onorevoli, graziosi
, 2-129: gran torto fa questo pazzacóne a vostre divine bellezze. casti, i-1-46
mentre monsignor la cosa narra, / a nina, pazzacchiona per natura, / saltò
anche bizzarramente geniale e originale (e a volte vi è connessa una connotazione di
l'uomo... che si fermi a osservare attentamente una facciata di chiesa o
ant. nella locuz. avverb. a pazzombroglio: malamente, a sproposito.
avverb. a pazzombroglio: malamente, a sproposito. allegri, lvii-156: t'
che, ben eh'e'sia infilato a pazzombroglio, / e'par tutto sputato
caldo corse colà ove stava quel galantuomo e a pazzombroglio cominciò: signor mio inculissimo [
femm. -a). fautore o iscritto a tale partito. a. rapisarda
o iscritto a tale partito. a. rapisarda [« la stampa »,
nella frase 'fare o giocare a pe ', il che fanno ponendo una
man drieto ligato, j de- nanti a la donzella steso a'pèi. intelligenza,
i pèi, / perché la notte comincia a impedirci. 2. per estens
peagétto, sm. stor. gabella imposta a genova sulle merci provenienti dalla lombardia e
dalla lombardia e dalla francia, pari a 16 soldi per ogni soma.
al solito. algarotti, 1-vi-28: a questa spiaggia di helsingor ci sta sempre
il peaggio; e questo monta ogni anno a quasi trentamila lire sterline. =
, le pea- gne non potevano servire a tanta gente. = dal portogli,
divinità e, in età ellenistica, a personaggi illustri, era di solito eseguito
un allegro peàna alto intonando, / laudi a febo di- cean. carducci, iii-3-248
quali erano di diverse sorti... a tal età senodamo e a senocrito vengono
... a tal età senodamo e a senocrito vengono attribuite le peani; alcuni
sfragelli, se non che 'abhorrent a sanguine ', come ben sai, e
... l'altro 'terminativo 'a rovescio di quello, che ha tre
sue due parti ha proporzione di tre tempi a due tempi. 5. agg
color vi serro, / è buona a ingravidar, se la costume; / ed
peanizzare, intr. letter. manifestare a gran voce gioia, esultanza;
, 1-12: il piccolo areostato si mise a viaggiare... il bambino
gravi, un minore sviluppo, l'incapacità a filare il bozzolo, la deposizione di
appartenente alla famiglia tayas- suidi (affine a quella dei suidi) e fornito di 38
collare (tayassu tajacu), simile a un piccolo cinghiale, di abitudini diurne
suino di metri 1, 35 a m 1, 50 di lunghezza totale,
lunghezza totale, e di 30 a 38 cm di altezza: ha breve la
america meri dionale, sino a 1000 metri sul livello del mare. vivono
, se ne adopera la pelle a far sacchi e cinghie. =
una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono... qualche
alla fama della novella lega, cominciano a sgomentare i francesi. pratesi, 5-406
pecca che d'andare un po'troppo spesso a pranzo da certi ricconi che l'ottobre
da certi ricconi che l'ottobre venivano a villeggiare in que'posti.
di cor pronto e di mano; / a carte e a dadi avria giucato il
e di mano; / a carte e a dadi avria giucato il mondo, /
una e l'altra sorte / può rivolgersi a pecca; ed è disposta / a
a pecca; ed è disposta / a defraudar la buona aspettativa. leopardi,
cotesta è sua pecca vecchia, di andare a caccia del vento. rajberti, 5-102
venne fuori sulla 'gazzetta privilegiata 'a lagnarsi di non so quante pecche di
, ii-19-34: ho segnato quelle che a me paiono pècche di ridondanza. patriottismo
non è in lei ', in quanto a grammatica, è senza pecca; ma
è senza pecca; ma in quanto a frase poetica, gesummaria! moretti,
esser perdente, perché se 'l perdesse a mia pecca o per provedimento che far
tal convegno, / che se tu a ragion di lui ti piangi, / sappiendo
3-i-44: il rossi... mise a nudo le pecche del sistema utilitario.
/ il perché orlando se n'andò a lamecche. 5. locuz.
, di etimo incerto: forse da ricondurre a mecca2 (v. j, per
, peccabilissimo). che è soggetto a peccare, incline al peccato.
convenne che la creatura fosse peccabile. a. cattaneo, i-434: per quanto
uomini, son sempre uomini, cioè a dire peccabili per natura. tommaseo [
'peccabilissimo '...: troppo soggetto a moralmente peccare. 2.
ero sforzato dal peccatiglio de la gola a richiedere il favore di f. alla libera
questa specie, perché fosse più disposta a perdonarmi il mio peccato d'omissione,
e poi dice: -è gran periglio / a dormir seco e volgierli la schiena.
quello spagnuolo... ritornò al confessore a dire che s'era dimenticato d'uno
in dio. pino, l-1-127: a fornire il ragionamento vostro vi riman lo
i peccadigli dei gesuiti si scontassero ancora a buoni colpi di disciplina,..
... si studiano di ridurre quasi a nulla la peccaminosità dei convertiti e dei
o peccaminosa in sé, ma solo, a questo punto, per imperfetta e inefficace
per me insistere, e per lei tornare a compiacersene. -con valore attenuato.
e l'avidità di potenza mondana, a esser sincero con se stesso. buzzati,
. -incline o esposto o soggetto a peccare. f. f. frugoni
all'ora che 'l vizioso tal comparisce a tutti qual è, fuori che a se
comparisce a tutti qual è, fuori che a se medesimo, perché l'occhio nel
coperta: il bianco non conta, perché a lei non viene in mente che ci
suoi rapimenti mistici. bernari, 3-94: a quel contatto il ragazzo si turbava,
nata una bambina; e poiché egli, a questo punto, aveva voluto troncare la
alcun positivo fondamento, un aspetto storico a sì vaghe notizie può riguardarsi come una
in cui s'isteriliscono i popoli costretti a rattenere come peccaminose le proprie capacità vitali
bonichi, 118: chi fu peccante a peccator perdoni. bibbia volgar.,
maggior superbia, così sono più presso a lucifero, e per conseguente li meno
. alamanni, 6-10-12: che mandiate a vostro gran vantaggio / molte anime peccanti
sa che il suo fratello pecca peccato non a morte, addi- mandi, e sara'
sara'li data la vita al peccante non a morte. dominici, 1-180: iddio
, lxxxviii-n-554: anime sante che sono a abitare / dentro da'cor, dove sempre
non convenienti ad un uomo forte. a. f. gori, 32: sovente
. gori, 32: sovente preferisce lisia a platone, come in molte parti peccante
altri procura / cacciar gli umor peccanti a foco lento, / volontario soffrendo aspro tormento
/ posto son io d'un fisico a la cura. zorzi, lxxx-4-161:
del regno, che l'hanno avuto a mandare in perdizione, provengono dall'
non pullular che papaveri sonniferi senza frutti. a. cattaneo, i-15: questa
cattaneo, i-15: questa foggia di medicar a caso, tanto sconveniente nella cura
-fantasia peccante: che si abbandona a fantasticherie vane, illecite.
divini; agire illecitamente in modo imputabile a colpa morale, con le conseguenze di
più notizia di dio per chiarità evidente a lui che non ha uno servo di dio
del suo errore, e pentito ritorna a la via dritta. ochino, 169:
moto / e non hanno ozio che a peccar gl'inviti. g. c.
257: è questa via ampia, a farne chiari agevol cosa essere il peccare
oh troppo / imperfetta natura / che repugni a la legge; / oh troppo dura
. aretino, v-1-435: io peccava a presumer tanto di me che io giudicassi
opre sì degne che si potessino intitolare a dio. sarpi, vili-no: se essi
-per simil., con riferimento a un'entità personificata. c. ghiberti
chi vi condannò, povere querce, a vedere certi eruditi in marsina, i quali
della carne o alla lussuria, accondiscendere a richieste o a lusinghe amorose; avere
alla lussuria, accondiscendere a richieste o a lusinghe amorose; avere rapporti sessuali illeciti
tare: / con teco m'aio a giungiere a peccare. dante, inf.
: / con teco m'aio a giungiere a peccare. dante, inf.,
, 30-40: questa [mirra] a peccar con esso [padre] cosi
] l'uscio della sua cella e uscì a lui, e peccò con lui.
3-39: uno die una femmina venne a sua bottega, molto bella, ne la
sollecitato instantemente da una mora e pregato a peccar seco [ecc.]. g
c. croce, 51: se a sorte pur una pecca per fragilità, è
niuno, signore ». e jesù disse a lei: « né io ti condannai;
giovane, qualche vedovella, onde non abbiano a peccare. bacchetti, 13-406: quando
sola con lui, non pensai più a peccare, anzi, avrei voluto non aver
bentivoglio, i-116: pecca alquanto, a comun giudizio, nell'irresoluto e nel tardo
da / non molto tempo in qua a peccar 'n uno / umor sì fatto
ha in animo / di avere fatto motto a uno, ancora / che egli
prime ad avere tali fantasie e a peccare in umore di strologhe.
sapendo che gli uomini s'inchinano a peccare e che la natura e la usanza
avvertirlo, con carte francesi. -disobbedire a un ordine. fenoglio, 185
tolta; /... / ora a posta d'altrui conven che vada / l'
immaginamento, i'lo piglierò piuttosto contro a me che contro al tempo, peccando
: dall'esempio mio impareranno gl'italiani a discernere gl'innocenti dai rei e peccare
; pecca di religione, ricorrendo a donna terrena e forse f
, i-360: fu [giovanni] raccomandato a una signora parigina che peccava alquanto di
peccai da curioso, / tu perdona a tanto ardire. delfino, 1-18: troppo
, 1-18: troppo peccherei, s'a te rubassi / il prezioso tempo, /
io abbia peccato contro te, io pure a te mi rivolgo. -trascendere
64: io ero briaco: occasione sufficiente a peccare. muratori, 8-ii-250: i
e vere) peccano piuttosto di facilità a ricever l'inutile, che di ritrosia a
a ricever l'inutile, che di ritrosia a ricevere il bisognevole. carducci, ii-4-304
anzi di satana, fate che non cominci a peccare d'irregolarità. e. cecchi
non ostante ogni riguardo il sangue venisse a peccare in quantità, non v'ha
non v'ha dubbio che converrebbe tornare a cavarne. -riuscire difettoso.
lunghi che aspri e molto più soliti a peccare nell'umido che nell'intenso.
sa che suo fratello pecca peccato non a morte, addimandi. s. bernardo
beicari, 6-53: cominciò con lagrime a temere se medesimo e dirsi misero per quelle