appartiene o, anche, che si ispira a una raccolta di testi poetici (comprendente
fatti risalire sino al vi sec. a. c.), connessi con
, 6-275: la loro iniziazione orfica, a poco a poco, s'era perfezionata
: la loro iniziazione orfica, a poco a poco, s'era perfezionata a magistero
poco a poco, s'era perfezionata a magistero. 3. archeol. laminette
di creta, risalenti al iv-ii sec. a. c., che recano iscrizioni
quali trova espressione un suo delirante anelito a consustanziarsi nella suprema armonia di un cosmo
altre teorie, nel vii sec. a. c., e la cui fondazione
corpo, inteso come prigione che costringe a una vita deietta e dalla quale ci
giungere, secondo una visione escatologica, a una nuova esistenza più alta e perfetta
, orfismo non potevano né sono sfuggiti a questa legge inesorabile. 3.
, che, attraverso la parola portata a un'assoluta purezza lirica, fonda al
. visione, concezione della realtà tendente a esaltarvi l'irrazionale, il misterioso,
gli altri cuneati; e sono (oltre a molti che vanno tra i communi)
, i-99: argento vivo [si vende a messina], e fassi tara
erudizione intorno all'arte, non organarle a storia perché priva di concetto dell'arte e
tratta, il commercio dell'avorio ridotto a monopolio, lo scioglimento delle compagnie,
1830... diede un crollo a tutto l'organamento della santa alleanza e
e portò l'inghilterra e la francia a favorire il liberalismo. cattaneo, iii-3-369
iii-7-6: la chiesa purificata, vale a dire, risanata e rinsanguata, con quel
che appartiene a lui solo. pareto, 140: lo
genere letterario. capuana, 15-237: a traverso le diverse opere d'un autore
o un organo è organizzato per assolvere a determinate funzioni (anche con riferimento a
a determinate funzioni (anche con riferimento a doti e facoltà intellettuali); la
è in via e quella è già a riva, / tanto ovra poi, che
: 'ad organar ': cioè a formare ne li organi. dante, purg
quindi organa poi / ciascun sentire infino a la veduta. rosmini, 2-2-318:
avvolgendolo in una artificiosa bambagia di dialogo a mezzi termini,... quasi
iii-166: fu buona [la scienza] a sistemare e organare quel vasto insieme e
sistemare e organare quel vasto insieme e a introdurvi ordini e leggi stabili.
fedeli e amorosi suoi scolari, prendendo a pubblicare, in aggiunta alle opere da lui
dissolvere che di organare, più atta a portar rivoluzione e guerra che non a stabilire
atta a portar rivoluzione e guerra che non a stabilire una nuova e superiore pace.
settembrini, 171: lo stato cominciava a mutare il suo organismo, non si
ubaldo monaco cronense... insegna a lungo l'arte di organare il canto ecclesiastico
organi o, anche, strumenti musicali a tastiera simili a essi (come l'armonium
anche, strumenti musicali a tastiera simili a essi (come l'armonium).
che sono nella chiesa. g. a. serassi, 4-55: gli organari
. organativo, agg. atto a costituire, a regolare, a stabilire
organativo, agg. atto a costituire, a regolare, a stabilire le leggi fisiche
atto a costituire, a regolare, a stabilire le leggi fisiche in modo organico.
princìpi organativi. 2. atto a fondare, a tenere unito in organismo
2. atto a fondare, a tenere unito in organismo sociale; che
suoi copiosi frutti basterebbero da sé soli a far capaci gli ingegni profondi che la
soffici, v-5-62: si corre difilati a condannare... tutta l'arte
sono congiunte col corpo organato e atto a fare ciò. rosmini, 1-82:
, una realità tremenda ed ineluttabile rimena a forza ciascuno per entro alla sua esistenza
instituto cristiano non si trova integro e a perfezione organato fuori della società cattolica che
stato organato, quasi civil dialettica, a tenore dell'ideale modello. padula,
organata così, e va avanti appunto a furia di queste misere transazioni in cui ognuno
: un filo alto e uno basso a mo'della canne d'un organo.
. (femm. -trice). atto a dare una struttura organica all'umanità o
dare una struttura organica all'umanità o a un popolo o alla materia.
e pe'favori della regina, imprese a riformare l'esercito. ben presto rassegnò
psichica e, in partic., a quella teoretica. -anche: organizzazione mentale
razionalismo giacobino de'primi suoi anni seguitò a ramificare per entro la superedificazione cattolica scalzandola
delle volte non saprebbe dar conto neppure a se medesimo. ma questi mezzi non
... non manca... a quest'epopea la più forte organatura e
quelle discipline che non sono ancora pervenute a stato fermo e preciso di organazion dottrinale
fabbricazione avviene con filati molto fini e a forte torsione, trattati con acido
, dalla grandi corone nobiliari ricamate a punto inglese. arbasino, 7-129: la
dice il volgo) esser l'uomo tagliato a buona luna e venire a spirar quest'
uomo tagliato a buona luna e venire a spirar quest'aria e viver questa vita ben
buon palamidesse, / d'una saietta a le ven'organesi. = deriv.
di vari strumenti musicali quali l'armonica a bocca, la fisarmonica e, in
flaùti. gherardi, iii-11: posto a sedere i valenti uomini, francesco,
chiese il suo organetto e cominciò dolcemente a sonare suoi amorosi canti. pulci,
? aretino, 20-202: niuno è atto a negarti uno stromentino e perciò ad uno
e perciò ad uno chiedi il liuto, a l'altro l'arpicordo, a colui
, a l'altro l'arpicordo, a colui la viola, a costui i fiuti
l'arpicordo, a colui la viola, a costui i fiuti, a questo gli
la viola, a costui i fiuti, a questo gli organetti et a quello la
fiuti, a questo gli organetti et a quello la lira. vasari, i-667:
lira. vasari, i-667: accanto a questa cappella ne fece un'altra verso il
bartoli, 11-132: facciasi l'orecchio a udire quell'organetto d'una canna,
varietà del medesimo... 'organetto a tavolino ': quello in cui il
sonatore che calca con moto alterno un pedale a modo di calcola. 'organetto a
a modo di calcola. 'organetto a manovella ': è un organetto portatile
perché grossolanamente ingannati dai padroni che vanno a reclutarli: se sapeste come sono poi
se sapeste come li battono e li obbligano a mendicare e far da buffoni e saltare
cogli inglesi! ghislanzoni, 16-309: a forza di prove, di studi e di
472: suonavo con facilità l'organetto a mano, come più tardi ho strimpellato
carducci, ii-14-204: stamane ho cacciato a sassate un organetto che mi sonava sotto
di norme e di atti esecutivi intesi a organizzare, nel modo migliore,
costituenti la singola forza armata, ovvero a raccogliere il personale e i mezzi per
aveva la piena capacità di agire e a lui solo facevano capo i rapporti e
alterata disposizione reattiva dell'organismo in seguito a stimoli pregressi. = voce dotta,
di cuore; ch'elli parla a dio paterliando metà in francesco e
. ammonizione severa e solenne, a voce o per scritto, volta a correggere
, a voce o per scritto, volta a correggere colpe o difetti; rimprovero
vedendo la mala parata, si affrettò a giurare tutto quello che voleva io
melate ri condusse la compagnia a rimettersi in rango; e dopo
scriverlene una paterna solenne perché badasse a tenersela lontana. = voce di
due lati del vascello e serve a salpar l'ancora, legando ad esso la
paternale amore, tuttavolta ebbe più affetto a gioseppe. ottimo, i-180: con
. che è proprio, che si riferisce a dio in quanto creatore e padre degli
., 23-5-6: domeneddio metterà mano a recare seco i santi nella visione della paternale
nella visione della paternale gloria, e a farli con seco nel cielo sedere. leone
buon volere. -improntato ad affetto, a sollecita cura e bontà (uno scritto
se talvolta mandò in palermo uomini di garbo a visitare il fanciullo e tentare il passo
abbraccio) o non ci sarà cambiamento a quello che già ti scrissi, o d'
gina. sono giorni e giorni che vieni a farmi la paternale, da quando ti
verso il suo principe tedesco, che a lui -diceva -fu augusto e mecenate.
in quel paternalismo era una connaturata avversione a ogni libero moto. einaudi, 3-5:
russia del continente nuovo, possono convalidare a roosevelt le simpatie dei liberali di sinistra
superiore che annunzi un avanzamento di grado a un inferiore. -per estens.
che deriva dall'orgogliosa coscienza di appartenere a una categoria culturalmente e intellettualmente superiore
una categoria culturalmente e intellettualmente superiore a quella del pubblico, mantenendo nei confronti
le classi fonda- mentali che essi mettono a contatto nei diversi campi: hanno un
vittorini, 7-142: la letteratura del xix a un certo punto si schiera o crede
crede di schierarsi col proletariato continuando tuttavia a tenere un discorso autoritario, assolutistico,
non volle esasperarlo, l'avvertì paternamente a non lasciarsi indurre dalle altrui passioni a
a non lasciarsi indurre dalle altrui passioni a vendicar le ingiurie. pattavicino, 11-
v. s. reverendissima... a persuaderlo paternamente, ma ricevendone effetti e
d'un suo fratello che doveva venire a prenderla per riaccompagnarla a casa; ma poi
che doveva venire a prenderla per riaccompagnarla a casa; ma poi usciva sempre accompagnata
paternalistico, con atteggiamenti e provvedimenti ispirati a un moderato permissivismo, a una cauta
provvedimenti ispirati a un moderato permissivismo, a una cauta liberalità; in maniera bonariamente
indole mite e benefica, buono piuttosto a governare paternamente un regno in pace che
governare paternamente un regno in pace che a dirigere e sostenere una guerra. b.
attraverso la propria opera, legami improntati a una protettiva e severa affettuosità, esercitando
(spesso sentimentalismo) fermato ogni volta a buon punto; mi piace il paternismo
iii-1-144: seguirà [il padre] a rappresentare in perpetuo, con questa sua paternità
-eh figliuola mia, non credo niente a quest'amorosa paternità. cesarotti, 1-
ai religiosi e, in partic., a quelli che conducono vita claustrale (ed
vostra paternità, la quale è liberale a tuti quelli che recure a lei.
quale è liberale a tuti quelli che recure a lei. cavalca, 20-457: già
di iaxere al nostro creatore di chiamare a lui la bene- etta anima dii
d. bartoli, 2-4-416: io dico a vostra paternità che una delle più rilevanti
): ho creduto di far parola a vostra paternità d'un affare di comune
nipotino di vostra paternità, che viene a baciar la mano alla paternità vostra.
vostra. -con riferimento scherz. a una religiosa. aretino, 20-25:
aretino, 20-25: messo l'occhio a le fessure de'mattoni, veggio che
. -come appellativo di riguardo riservato a persone autorevoli e, per lo più
desideroso d'essa, mi sono mosso a scrivere alla vostra paternità. gherardi,
quel foglio. gobetti, 1-i-527: a noi ostinati nemici della prima ora sono
gli regalammo nella polemica qualche dottrina valida a ricoprire pudicamente la sua vergognosa povertà)
landolfi, i-585: cominciamo col riconoscere a mugnito la paternità e il vanto dell'avverbio
l'attribuzione di un'opera d'arte a un determinato autore. r. longhi
la paternità naturale e la paternità adottiva a seconda che essa sia fondata rispettivamente
la cosiddetta presunzione di paternità in base a cui il marito è padre del figlio concepito
concepito dalla moglie durante il matrimonio, a meno che il contrario non sia provato
della paternità: azione giudiziale volta a fare accertare che il bambino concepito durante
esame ematologico delle caratteristiche genetiche) volti a stabilire se fra determinati soggetti esista o
e divieti, consente ampiamente il ricorso a tali metodi per l'azione di riconoscimento
està vita; / altissima salita, chine a lo quito è entrato! / lo
: naturalmente vedemo ciascuno figlio più mirare a le vestige de li paterni piedi che
le vestige de li paterni piedi che a l'altre. idem, par.,
alto mare da contrari venti conquassata, a poco a poco mancava. firenzuola,
da contrari venti conquassata, a poco a poco mancava. firenzuola, 411
i bolognesi... eleggono ambasciatori a condolersi con galeazzo della paterna morte.
/ non tornò mai sì saggio figlio. a. verri, i-254: sempre è
al predatore amante. -con riferimento a un bene, a una somma di
-con riferimento a un bene, a una somma di denaro, a una
, a una somma di denaro, a una possessione trasmessa ereditariamente dal padre ai
. loredano, 5-95: si ritrovava a le paterne case / figlia d'attor
ere- dea / tornare ancor per uso a contemplarvi / sul paterno giardino scintillanti.
. d'annunzio, iv-1-722: giungendo a guardiagrele, alla città natale, alla casa
. saba, 115: anche gli è a noia la casa paterna. -compiuto
paterna: l'istruzione che viene impartita a un ragazzo in casa da parte di insegnanti
i miei versi umili e bassi / alzare a far di te memoria eterna. t
. chiabrera, i-ii- 411: a giovinetto, che di nobil sangue / e
mortali, / per la cagion ch'a voi è manifesta, / diversamente son
non ringrazio / se non col core a la paterna festa. p. del rosso
trofei chiaro e fastoso, / sia scorta a i passi tuoi. -proprio dei
. che è proprio, che si riferisce a dio in quanto origine prima del creato
paterna somiglianza, pare che l'amore divino a esso universo sia quello che 'l conduce
dolce colle, / quand'io, tornato a sì lieto soggiorno, / scorsi con
zanotti, 1-8-103: chi detto avria che a le paterne mura / pien di molle
. por cacchi, i-227: egli cominciò a chiamare indarno le ragioni delle genti e
padre del giovine. beccuti, i-206: a te, signor, che con
fornito d'un zelo dolce, povero a se stesso per esser libe
ove sono ascose armi, si bastonano a piacere. b. croce, iv-1-236
perfino un wolfango goethe, quando si mise a difendere la causa dei suoi principotti tedeschi
e nella pratica, preparasse gli italiani a quell'altro sistema, del governarsi da sé
: il sindaco, poi, mi telegrafò a lungo, gentilmente, benevolmente, persuaso
. 10. che si riferisce a una persona verso la quale si nutre
sm. ant. rosario. a. f. doni, 6-25: quei
latini, i-2701: questi non va a messa, / né sa qual che
, 44-2: in sette modi, co a me pare, destenta è orazione:
d'un paternostro, / quanto bisogna a noi di questo mondo, / dove
poeti perugini del trecento, lxxxvi-176: a. ddio non fu già mai tanto soggetto
qualunque bisbigliò più paternostre, / genuflettendo a tussion di petto. sercambi, 2-ii-279
entrata e molta divozione / che insegna a prezzo 'l pater nostro a putti.
che insegna a prezzo 'l pater nostro a putti. lippomano, lii-6-279: non erano
al coro dell'ore canoniche, ma a dir solamente in quel cambio il 'paternoster
'. chiabrera, 1-ii-432: vecchiarelle a schiere / fanno ognor pissi pissi,
/ fanno ognor pissi pissi, ed a man giuntej già non le stanca un dir
bacchettoni, / che anche in tavola a i dì nostri / vorrian dir de i
sp., 38 (659): a buon conto, finora ho detto per lui
io tutte le mattine m'ero raccomandato a lui a furia di pater no- ster
le mattine m'ero raccomandato a lui a furia di pater no- ster. e
paternostro, che tantosto come tu cominci a vivere, tu cominci a morire. storia
tu cominci a vivere, tu cominci a morire. storia di stefano, 1-63:
forse, del partenone, non si riesce a dire molto di più, quando s'
v-246: incomincia, senza ristare mai, a faticare una dolente filza di paternostri,
una corona nella quale è necessario che a ogni dieci avemmarie succeda un paternostro.
donò a ciascuno una corona di paternostri di vetro,
quale sempre co'paternostri in mano andava a ogni perdonanza. g. morelli, 330
, xiv-48: erano li altri vestiti a la sguizara con spade soto e pater nostri
accorrono dal padre dentista della missione, a farsi strappare le zanne, perché se ne
: seta, zafferano, ambra lavorata a modo di paternostri e tutte spezie minute,
e tutte spezie minute, si vendono a libbra sottile. libri di commercio dei peruzzi
vinegia. ventura rosetti, 1-107: a far pater nostri di più sorte, per
profitto che i petrarchisti si potrebbero sfidare a fatto sapere infilzare meglio di me pater
, iii-n: con- denniamo detto battista a fare li uovoli e paternostri a la
detto battista a fare li uovoli e paternostri a la cornice e architrave in fra sei
cornice e architrave in fra sei dì prossimi a venire. milizia, iii-272: 'paternostri
volta ai grani rotondi o ovali, a foggia di perle, scolpiti negli astragali
pallottole di legno infilate nelle trozze, a fine di rendere facile la salita di
delle miniere, formato da contenitori collegati a una catena. 14. tose.
capo in quante chiese e'truova e va a tutti gli altari a borbottare uno paternostro
truova e va a tutti gli altari a borbottare uno paternostro. bandello, 1-15 (
il tuo padrone sappi cerimoniare d'intorno a lo squinterna pater nostri. mamiani, 11-118
se io vi dicessi ch'ella tornò allora a venezia, e che si diede corpo
e che si diede corpo ed anima a curar le piaghe di suo marito e
curar le piaghe di suo marito e a biascicar paternostri e deprofundis colla vostra badessa?
virtù [tommaseo]: mormorano contro a dio e contra i suoi santi e cantano
il paternostro di san giuliano: raccomandarsi a tale santo per essere protetti in viaggio
coi paternostri. -interrompere i paternostri a qualcuno: importunarlo, dargli fastidio.
uscir di gangheri mi giova / e a voi forse interrompo i patar nostri.
-sapere qualcosa come il paternostro: conoscerlo a menadito. tommaseo [s. v
il paternostro ': sapere checchessia benissimo a memoria. di giacomo, i-565:
48): el ben ch'io voglio a te non me ne doglio, /
-guardati dai soldati che abbiano i paternostri a cintola: bisogna dubitare di chi ostenta ipocritamente
guardati da'soldati che abbiano i paternostri a cintola. 17. dimin.
con instanzia vi ho chiesto) agguagliarvi a colui che giocava cento scudi il giorno,
commiserazione, di compatimento. a. verri, 2-1-1-298: questa è stata
sportaro... farneticava senza dar noia a nessuno, a voce di tono mutevole
farneticava senza dar noia a nessuno, a voce di tono mutevole e parlando molto a
a voce di tono mutevole e parlando molto a senso, con espressione e pateticamente.
animo. goldoni, vi-462: a tempo a tempo reca innanzi la sua
goldoni, vi-462: a tempo a tempo reca innanzi la sua sedia
la sua sedia e si pone a sedere colla solita patetichezza, senza
dominato la lingua senza tenerne conto, a contatto con quell'elemento irrazionale dominato.
pateticità che... fa pensare a certi passi patetici ma lucidi, e
. marinetti, 2-iii-15: pensante loggione a tuffo per il mio genio giovanile che
come un vulcano di passione la duse a grandi occhi sommergenti in pallore di cenere
tali doti potrete, non avrete poi a trascurare minimamente le qualità sociali,.
, interessante. moravia, i-328: a questa espressione cosi diversa, corrispondeva,
, corrispondeva, come aveva imparato luca a sue spese, un'eguale disparità negli
quello di nora. -che muove a pena, a commiserazione (una persona
. -che muove a pena, a commiserazione (una persona).
. foscolo, xiv-341: devo tornare a dirti che quelle due ciocche de'tuoi
, anzi quasi patetico; / si mise a tacere la pretesa che dovessero esser santi
la faccia di teresa un patetico raggio simile a questo che tu diffondi nell'anima mia
? ti ho sempre salutata mentre apparivi a consolare la muta solitudine della terra.
tramonto che conferisce, alle immagini destinate a crollare immediatamente nella tenebra, il pate
le bellezze di queste rive traggono naturalmente a un certo patetico. 5.
signor diodati lo provano ad evidenza le sue a me descritte agitazioni. frisi, xviii-3-340
poeta con le leggi della città? a cui ha egli da render conto, se
maestri di musica, quando si mettono a comporre un'aria patetica, avessero scritto
e soavità frequente di verso non bastano a costituir drammi o poemi. nievo,
; che si ispira nella sua opera a una commossa vena lirica (uno scrittore
nuovo campo di splendore aprissi / sia ch'a un tempo atetico ed amaro /
cristo. 7. che mira a commuovere, a colpire emotivamente l'animo
7. che mira a commuovere, a colpire emotivamente l'animo di chi ascolta
patetica o la morata, sempre piglia a far così la retorica ecclesiastica che la
, nel foro recitata, che di tirannide a quel senato di ben nuovo venne in
, 2-423: egli dovrebbe assumere, a parer mio, il tono patetico del
: tenta la corda patetica, tira a impietosirmi. 8. per estens.
. 8. per estens. inteso a suscitare artificiosamente comprensione, tenerezza, compassione
patetiche. 9. ispirato a un esclusivo (e a volte morboso)
9. ispirato a un esclusivo (e a volte morboso) sentimentalismo, a un'
e a volte morboso) sentimentalismo, a un'affettata ostentazione di pena, di
conti, 97: i patetici versi a me son sacri? /...
simile alla frenesia dionisiaca. egli sente a tratti risalirgli al cervello il vapore dell'idromele
o da uno stato di tensione. a. cocchi, 8-161: alcune altre febbri
non si può non cadere nel patetico a mille chilometri dalla frontiera. manifesti del
il quale dalle rive del reno vola a fulminare gli svezzesi a ferber- lino,
rive del reno vola a fulminare gli svezzesi a ferber- lino, e nel cuore dell'
un'orazione o nella recitazione, rivolto a suscitare commozione e a colpire emotivamente chi
recitazione, rivolto a suscitare commozione e a colpire emotivamente chi ascolta. a
a colpire emotivamente chi ascolta. a. f. gori, 8: attore
e dolorante, e la resistenza morale che a essa oppone la ragione).
, e non si contenda mai con esse a tale oggetto, ma si sdegni di
. s. maffei, 10-i-152: a che servono le tante patetiche dei santi
, abusando di mezzi e atteggiamenti atti a commuovere. tommaseo [s. v
fa il mestamente affettuoso, l'appassionato a sproposito. in questo senso più fam
sciatti rivenduglioli di pateticume facile e rimato a conforto delle ragazze con poco sangue e
basino, 3-298: ci troviamo presto tutti a far delle rime e dei giochi,
forza espressiva proprio della tragedia, contrapposto a quello più tenue della commedia, detto
: va', va', filisteo, va'a far le zione d'estetica
il coraggio del pensiero o la chiarezza a ogni patto. -fascino, seduzione
atto ad agire autonomamente, ma soltanto a subire passivamente l'azione di altro.
, l'altra no, ma può ubidire a quella, e in qualche parte la
può ricevere tutte le cose intelligibili ed a tutte è in potenza; e per
. idem, 2-1- 199: a lui si fan sacrifici e gli si porgon
. 2. che è soggetto a tutte le limitazioni e le debolezze della
affezione d'animo,... induce a patire, non già il soggetto della
6-348: le facciate dei casotti sono a tinte violente: giallo, verde, viola
: il palco è un baraccone elisabettiano a due piani, stavolta: di legno nero
cecchi, 8-120: andai un'altra sera a un cinema anche più popolare, patibolare
patibolano, agg. disus. destinato a condurre al patibolo; da delinquente.
, 2-75: al patibolo infame è tratto a mano. zaguri, lx-3-23: mentre
e caritativa don- nicciuola avea lor dato a mangiare un cedro. fr. serafini,
vezzose per madamigella di sainte-amaranthe che indi a poco il tribunale rivoluzionario mandava al patibolo
, 1-35: la città fu abbrugiata a fatto per non dover esser riedificata mai
il collerico, patibolo. -condanna a morte per un delitto commesso; pena
e la pena di morte trovossi circoscritta a pochi casi e sfrondata d'ogni inasprimento.
patiboli del 1793 avevano non foss'altro a scopo, nella realtà o nell'immaginazione,
e patiboli. -minaccia di condanna a morte; pericolo, rischio d'incorrervi
-anche: uso, applicazione della condanna a morte. rosa, 105: lo
[l'educazione], quando, a insegnare l'inviolabilità della vita, innalziamo
uso colloquiale. marini, 314: a che venir questa notte a trarmi di
, 314: a che venir questa notte a trarmi di carcere, dove io volentieri
raccoglie i modi di operare il bene a prò degli uomini. 3.
concatenarsi in modo da provocare la condanna a morte di qualcuno (una serie di fatti
ii-763: i fatti che si svolsero intorno a lei [luisa sanfelice], specie
infin la disperazione, con arrivare alcuni a desiderar più tosto di finir presto la
l'armi in pugno, da messina a venezia, da mantova a sapri,
, da messina a venezia, da mantova a sapri, i nostri migliori. pascarella
-legare qualcuno al suo patibolo: costringerlo a una condizione di sofferenza senza lasciargli scampo
fui scoperto; e non essendo piaciuto a dio che usassero la forza,
: gli par d'andare al patibolo: a cosa che molto gli pesi; e
cose noiose. -piantare patiboli a qualcuno: fargli avvertire la presenza costante
sole mani della giustizia, l'una stesa a piantar pali alle carriere de'buoni,
pubblico il condannato, e successivamente accostato a pati (v. patire1)
sostant. e con connotazione spreg., a indicare una personalità apatica, biliosa.
nel volto l'estremo suo patimento. a. cattaneo, i-448: se contiamo.
raccontò brevemente... la prepotenza fatta a
, 2-12-rifl.: volgete lo sguardo a gesù, all'autore e al consumatore della
2-165: dico spesso che stare più vicino a me è patimento: ed è vero
, viaggio, ecc. ì. a. tiepolo, lii-13-147: camminando più di
: solo alla fin dell'anno arrivarono a bruge e a anversa le genti francesi tanto
fin dell'anno arrivarono a bruge e a anversa le genti francesi tanto aspettate,
i-32: fu la partenza da tripoli a 25 di maggio, festa dell'ascensione di
un intero popolo; disagio, privazione a cui è sottoposto un gruppo, una classe
nelle forme del godimento, invece di rassegnarsi a gustarlo nelle forme del patimento.
puzzo, quell'abbominazione e patimento intollerabile a tutti i sensi, quella infine mutola,
acqua e del freddo, è vicino a morire. manzoni, pr. sp.
, vecchio prodigo, non temperò. a. campana, 53: l'assedio si
: confidava mazarino di poter guadagnar finalmente a forza di patimenti i parigini avvezzi a goder
a forza di patimenti i parigini avvezzi a goder pacificamente i loro ricchissimi traffichi.
avvenga questo patimento che prova l'intelletto a immaginarsi il mondo stato sempre, e
le migliori persone debbano essere le prime a morire. gnoli, 1-260: il
), sf. alterazione della superficie a cui sono soggetti dipinti, sculture (e
ci-in-438: hanno i quadri antichi dipinti a olio una certa 'patina 'acquistata,
d'idrocarbonato di rame, che si produce a contatto dell'aria umida sugli oggetti formati
baldinucci, 9-xii-49: ebbe un particolare talento a far apparire a stupore tutte quelle macchie
ebbe un particolare talento a far apparire a stupore tutte quelle macchie e quella stessa
pascoli, ii-243: il giordano contraffaceva a maraviglia ogni maniera antica e moderna e
cinque o sei giorni e'diede a questa pittura, così fresca come ella
e bellissima. carradori, 29: a fine poi di uniformare nel colore al marmo
marmo antico il moderno, si dà a questo una patina con una tinta calda
poter presto proseguire il lavoro mio; raccomando a buon conto la sollecitudine e raccomando pure
barite, ecc., alla carta a fine di renderne lucida la superficie perché
, con buoni risultati, le illustrazioni a mezzatinta. e. cecchi, 5-456
5-13: i manifesti... ridotti a una patina di colla e carta cattiva
deposita sulla superficie dorsale della lingua, a causa di diverse affezioni gastroenteriche.
aver ricoperto il tratto di bancone davanti a me. -opacità, assenza dello
velava un po'. morante, 1-43: a un certo punto levò gli occhi,
. carducci, iii-5-276: ora toglie a imprestanza dalla seconda l'audacia de'tropi
baldini, i-433: uno non può fare a meno di esprimersi con quei suoi periodoni
abbia una vecchia storia e restiamo sempre a chiederci perché in questa piccola terra anche
positivi che la lontananza nel tempo conferisce a cose e persone. pascoli, i-767
... la virtù umana: a torto, poiché esso invece colora ogni
.. si paleserebbero belli anch'essi a un occhio imparziale, sol che li
di luna cosparso sulle sembianze, impossibile a dirsi. 8. atteggiamento studiato
rispondenza interiore o, anche, acquisito a dispetto della propria autentica natura; posa
-pregiudizio ingannevole; parvenza sovrapposta a una realtà sostanzialmente diversa. carducci,
chiara (forse da 'contenente 'a * rivestimento '). pàtina2
gli schienali. -ricoprire una superficie a mo'di patina. sbarbaro, 1-280
: gli olmi non son più che pali a limite dei camjpi; e i tralci
: si fanno tali rilievi... a vieppiù indurre l'ammirazione sulla coraggiosissima maniera
... poi scendeva radendo a far sprizzare di luce, o a patinarlo
a far sprizzare di luce, o a patinarlo di lucore, il piano
lo sterco e la mota; altri a piena voce lo chiamavano incendiario e patinario
tempo successivo è trasferito su macchine patinatrici a spazzole, a rullini o a lama d'
trasferito su macchine patinatrici a spazzole, a rullini o a lama d'aria (e
patinatrici a spazzole, a rullini o a lama d'aria (e sono caratterizzate
di una noncuranza che poteva sembrare superba a chi la conoscesse per la prima volta
conoscesse per la prima volta e insipida a chi vi cercasse il sale della civetteria.
ascolto musica,... son costretto a constatare come questa musica è tutta patinata
stemma borbonico, e si baciava le mani a tutti. brava gente, in fondo
). 2. addetto a completare con la patina (v.
o lucentezza che la rende assai atta a ricevere la stampa di illustrazioni a mezzatinta.
atta a ricevere la stampa di illustrazioni a mezzatinta. -addetto alla patinatrice:
barite, ecc., alla carta a fine di renderne lucida la superficie perché vi
, con buoni risultati, le illustrazioni a mezzatinta. 2. trattamento che
. 2. trattamento che serve a conservare le pelli prima della concia e
servitore. fusinato, vii-974: se a qualcuno non garbasse un fico / d'
quattro di sbricio e pezzente, / a seconda che volge o trista o lieta /
, facchino, / per far di tutto a questo mondo è nato: / porta
, iii-161: quando si viene di spagna a queste indie, si veggono per tutto
quando lor piace s'alzano e ritornano a fare le caccie loro. questi sono piccioli
cecchi, 5-439: un testone di cartapesta a vivaci colori... caccia fuori
... annunciando che ci troviamo davanti a una farmacia. volponi, 2-48:
di schwarzbàrensaft, mi venne una volta a cercare a varese. -con sineddoche:
, mi venne una volta a cercare a varese. -con sineddoche: che consente
27-475: comincia, fin da giovane, a soffrire della primordialità, grossolanità del linguaggio
supplizio. 2. che serve a patinare la carta, che è composto
. manifesti del futurismo, 11: a venezia glorifica un farraginoso patinume da alchimisti
sm. archit. cortile, spesso sistemato a giardino sul modello del peristilio delle case
altro m'insegna la scala in fondo a una grande corte, una specie di patio
montale, 7-84: ci invitò tutti a prendere il caffè nel patio moresco della
modificazione anche radicale; risultare modificato, a qualsiasi livello di struttura, da un
altro insieme, / l'un disposto a patire, e l'altro a fare /
disposto a patire, e l'altro a fare / per lo perfetto loco onde si
1589 un terremoto che conquassò e gittò a terra bellissimi edifici. tasso, n-ii-274:
benché tutti i corpi siano vicendevolmente atti a fare e a patire, nondimeno fra
i corpi siano vicendevolmente atti a fare e a patire, nondimeno fra alcuni è una
contentato, nelle strettezze del falso realismo a tesi, di rimanere un generico di
quando quel che paté / niente conferisce a quel che sforza. -con riferimento
dove era, er su'ragazzo, a quell'ora? un tascapane a tracolla,
ragazzo, a quell'ora? un tascapane a tracolla, un cortello in tasca:
l'acqua facilmente son mutabili e atte a patire. castelvetro, 8-1-298: come iefte
neltanimale, ma quelle sole che arrivano a trasmutare esso spirito giudice della cosa trasmutante
determinabile. -in partic. essere soggetto a un determinato decorso. scala del
si disperdesse, si può dubitare che abbia a riprincipiare dal nilo. -con
-anche per simil., con riferimento a soggetti materiali a cui si attribuisce la
., con riferimento a soggetti materiali a cui si attribuisce la facoltà di sentire
straordinari e sùbiti e indiscernibili talvolta anco a chi li patisce, quasi trasognato o
lungo tempo questo nemico, io comando a gli angeli miei che mi vendichino di
freno veramente dolce e soave, passai a patire il duro morso dei villanacci che in
la fine della campagna s'era ridotta a patir la guerra difensiva.
, 1-7-67: queste parole si convengono a coloro li quali, patendo gravi viltà di
non hanno voluto congiurare o diventare compagni a simigliane scelleratezze o patire lo stupro.
vi patì il martirio pietro santo. a. contarini, li-2-121: mi ha bisognato
con tali persone, altri è costretto a patir confusione guardando a sé.
altri è costretto a patir confusione guardando a sé. -patire contraddizione, contrari
la republica non patisse danno veruno. a. campana, 170: patendo danni
veneziani, il bailo capello, residente a quella porta, ne fece gran querele non
, temeva molto che non avesse avuto a patire qualche disgrazia nell'onore. s
al romore uscirono d'una villa vicina a sgridare quei cani traditori, e a correre
a sgridare quei cani traditori, e a correre loro incontra, credo veramente
danno. -patire gravezze: essere assoggettato a tributi. m. zane, lii-14-413
condennare e arbitrare diete denuncie e iniurie a. lloro arbitrio, avendo considerazione de
... /... torni a umilianza / e pata pene chi stat'
del vescovo rivestitosi [il proposto], a patire gran penitenza del peccato commesso con
: nullo fosse mai ardito d'andare a fare oblazione all'altare, se non
(e, per estens., a chi espia innocente le colpe altrui)
en terra per l'omo venia / a pater pena per l'altrui offensanza. novellino
molta cautela chi ha da punire molti a fine che non patiscano i giusti per gli
... ti laudava quando tu avevi a patire morte; / noi, ora
ciel ch'ogne alma sforza / come a noi diede egualmente una sorte, /
] usar sua potestate / con perdonare a questo fallo solo? j o per uom
sconfitto. trissino, 2-3-185: dietro a questo il capitanio eccelso / fece recarsi
revol peso, / e ne diede uno a ogni un di quei guerrieri / che
quei guerrieri / che patiron disconcio entr'a la giostra. c. campana,
di patirne sconcio, e però cominciarono a ritirarsi. -subire incomodo o fastidio
vergogna in questo mondo... che a patire nell'altro mondo.
e la maggiore quella parte che toccò a cesare. -patire violenza: essere
, sinistro: fare naufragio, colare a picco. - anche al figur.
, alta divina luce; / aguarda a lo naufragio che patem 'n està fuce:
più quelle ragioni che mi sono parse a proposito. le quali, se ben
quella prima generai proposizione... a me par che non patisca replica alcuna
giogo. martello, 198: essendo, a mio credere, ne'tragici
esser più amata. -andare soggetto a una malattia. fasciculo di medicina
essere mortale. -anche: essere soggetto a degradazione organica. campofregoso, i-26:
spurina indovino disse più e più volte a cesare che s'avesse cura nel giorno de
. subire nella propria persona o in quanto a essa attiene fisicamente o spiritualmente qualcosa
, tormento, afflizione, come reazione a situazioni e a eventi avvertiti come dolorosi
afflizione, come reazione a situazioni e a eventi avvertiti come dolorosi. rinaldo
iacopone, 24-82: s'era costretto a far vendecanza / per soperchianza ch'avesse
dee., 2-8 (1-iv-198): a lui dimorante in irlanda, avendo in
. sercambi, 2-i-58: noi abiamo a. ffare lungo camino verso siena e
con cicuta e con- cedevasi il pigliarlo a chi... troppo avversa fortuna
patito avea o troppo prospera gustato. a. f. doni, 4-31:
guardando il mio pallido volto, comprenderete a pieno quel dolore che per voi patisco
(181): qualunque cosa avesse poi a patire in quella casa, il buon
muratori, 7-v-5: gl'ingiusti concorrevano a far lo stesso per isperanza di non
per recreazione / dii dolce affanno che a studiar si paté. reina, i-20:
, ecc. (con partic. riferimento a fenomeni naturali -tempeste, maltempo, ecc
vasari, 4-ii-241: ce ne andamo a brescia con una strada tanto crudele che
. c. campana, ii-281: a goa, a 29 di maggio, erano
campana, ii-281: a goa, a 29 di maggio, erano arrivati gli ambasciadori
arrivati gli ambasciadori giaponesi che già furono a roma, dopo l'aver patita un'
pensato che il maggior disagio che aveano a patire i matematici francesi sotto la linea dovesse
stenti. bettini, 1-396: non parlerò a voi... della stanchezza che
voi... della stanchezza che avremo a patire. -ricevere in contraccambio svantaggioso
b. minerbetti, 4-i-316: io andai a livorno col signor don luigi mercoledì e
t. d'aragona, 23-106: a qual tempo il farò s'or non mi
che patimmo un giorno. -con riferimento a comunità, popolazioni, eserciti, ecc
, ecc. pontano, 1-47: a questo fine concorrono principalmente fiorentini, sì
poscia il verno, e tessercito cominciò a patire molti disagi. b. davanzati,
e riunita, che si vedeva come condannata a un lento supplizio, che già lo
condizioni. -subire crisi politiche. a. f. doni, 47: il
diffi- cultà. -con riferimento a soggetti inanimati: essere oggetto di uso
molti borghi espressi nell'editto, che avessero a servire per la medesima cagione, non
gli giovi né possano ottenerne emolumento alcuno a proprio comodo. g. m.
5. affrontare volontariamente, sottoporsi spontaneamente a qualcosa di doloroso (o, anche,
e anche con cristiana rassegnazione; riuscire a sostenere una condizione dolorosa; resistervi anche
bocca dente niuno guasto? ». a cui lidia disse:... «
[gli spagnoli] sono naturalmente uomini soliti a vivere con poco, e facilmente patiscono
si voleva partire per andare in hierusalem a patire la passione. pallavicino, 1-30
le commodità della propria casa e andare a patire i disaggi della guerra? forteguerri
? forteguerri, iv-45: io son pronto a patir qualunque strazio. bartolini, 20-107
-con riferimento alla frase liviana attribuita a muzio scevola: « et tacere et pati
, né sarò io di minore animo a sopportare la morte ch'io m'abbia
la morte ch'io m'abbia avuto a darla ad altri, essendo egualmente convenevole
che uomini come voi debbano essere serbati a non solamente patire, ma a fare
essere serbati a non solamente patire, ma a fare per l'italia. pascoli,
vivendo da principio poveramente, sempre avvezza a patire e sopportare ogni incomodo pazientemente,
avessero. gigli, 3-5: pensavano a metterle insieme la dote, giacche di
] tutti soverchiar presume, / tutti a schiavi tener, dar legge a tutti,
/ tutti a schiavi tener, dar legge a tutti, / tutti gravar del suo
di non poterlo soddisfare) o rinunciare a soddisfarlo protraendolo deliberatamente per penitenza;
per penitenza; essere soggetto per natura a esigenze fisiche che, in mancanza di
. -anche: essere esposto senza riparo a una condizione climatica o a un fenomeno
senza riparo a una condizione climatica o a un fenomeno atmosferico di grande disagio;
730): se il sole ti comincia a scaldare, ricordati del freddo che tu
scaldare, ricordati del freddo che tu a me facesti patire. ariosto, 12-22:
di scaricare il ventre né la vessica. a. tiepolo, lii-5- 227:
atisce la fame. ci sfoghiamo a bere. de amicis, ii-674:
. de amicis, ii-674: a povera donna, per far penitenza, soleva
la vigilanza delle custodi, no a patire i tormenti della fame. tozzi,
avrebbe fatti altri. -con riferimento a esigenze spirituali. molineri, 2-85
che tu ciò che tu facessi faresti a forza: ma, se dio mi dea
, penuria di qualcosa', non averne a sufficienza, venirne a mancare. -per
qualcosa', non averne a sufficienza, venirne a mancare. -per lo più con connotazione
difetto. cantari cavallereschi, 224: a lor malgrado patiranno ancora / di vin
113: intanto la regina cominciava a patire necessità di vettovaglie. mazza,
sia buona che abbia che possa dare a coloro che patiscono necessità. -di animali
. sta sempre oculato... a quello di bisogna per tenere in punto il
volante [tommaseo]: disse la femmina a tiberio: come toccai le vestimenta sue
,... andò... a pigliar l'acqua de'bagni di caldero
due tomi sono pieni d'inezie opportunissime a far sbavigliare e dormire coloro che patiscono
patisco d'orina, e sono in mano a un chirurgo. leopardi, iii-793:
nulla. nievo, 736: mi mandarono a gaeta ove se ebbi miglior compagnia e
se fui meglio pasciuto, cominciai invece a patire nella vista. borgese, 1-23:
pativa mi nacciava di strozzargli a mezzo la frase. -avere un
, i-iii- 528: se l'attitudine a recitar quella parte sarà maggiore in taluno
stagione sommamente acconcia per fare esami intorno a que'diversi animali che pel freddo patiscon
stato d'animo; esservi soggetto. a. cavalcanti, 45: con questa accorta
e gentile maniera venne [ruspoli] a rimproverare e rinfacciare alla cresciuta superbia del
dell'ambizione che egli allora pativa. a. cattaneo, ii-312: titolato, che
gli accadeva di presentarsi la prima volta a un qualche gran personaggio, ismarrivasi alquanto
(una persona); non funzionare a dovere (un organo).
voce dura e cavernosa: non parrebbe a vederlo con quella sua aria di mingherlino
-debbono aver patito assai gli stomachi / a sì mucidi tempi eh? - patitissimo.
di uno scandalo sarebbe lei la sola a patire. -subire perdite umane e
luogo. -soffrire nel trapasso; tribolare a morire. bacchetti, 5-149: e
... lamenteretevi di me, infin a ora vi dico ch'e'vi converrà
vergogna in questo mondo... che a patire nell'altro mondo. viani,
proporzionato alla sua passione, come il leone a patire dal gallo, l'elefante dal
ultimo fiore della gioventù inaridito che pativa a staccarsi da quel capo ventenne.
, lxiii-58: l'amore è dato / a gioia e a conforto senza inganno;
l'amore è dato / a gioia e a conforto senza inganno; / ché,
ch'ella si farà per il bisogno a venire: perché chi porta il danaio
che si muove, si muove rispetto a qualche cosa immobile, la qual proposizione
si verifichi un fatto esterno senza intervenire a modificarlo); disporsi di buon grado
modificarlo); disporsi di buon grado a fare qualcosa, adattarvisi, piegarvisi;
conveniente, opportuno. -anche: sottostare a un'imposizione politica, tributaria, ecc
pari: imperò che david s'umiliò a pari dei sacerdoti e dell'altro populo
del corpo il suo spirito non avezzo a patir giogo di tirannia. broggia, 300
al dubbiar mio / lì quasi vetro a lo color ch'el veste, / tempo
, 262: egli, salito di nuovo a cavallo..., di- leguossi
consolatoria come quella che il boccaccio scrisse a pino de'rossi precisamente?
precisamente? -mal patire: tollerare a stento. de sanctis, ii-15-97:
loro avversari. -con riferimento a personificazioni e, anche, alle forze
è al nostro giudicio che vivi dietro a lei rimasi siamo, la cui inno-
sua offerta, infin che l'uomo vada a riconciliare lo suo prossimo, noi di
. mai patirà che la morte data a tanti innocentissimi nipoti resti impunita. panigarola
aretino, v-1-61: se io che a pena il viddi e sì de rado
, e di tale opera, fatta a torino da uomini che...,
, non gli ode il popolo, a pena li patisce la parte, sì sono
minimo iota si partiamo da quello che suona a primo tratto la nuda lettera della detta
. -accogliere una notizia; reagire a un evento. contile, ii-46:
poco. -ant. lasciar compiere a qualcuno una determinata attività (con riferimento
erano in quel luogo, lungo sarebbe a raccontare; ma niuna n'è laude-
(un determinato clima); resistere (a una differenza ambientale, a un cambiamento
resistere (a una differenza ambientale, a un cambiamento climatico).
di non infermarsi gravissimamente, non bastando a patire più lungo tempo sì grave incendio
lingua, sono un diaccio; guai a ingollarle! lo stomaco si torce,
] eziandio morendo, perciocché sì fattamente a lui si sono legati che non paté
poco quello ch'egli ha fatto innanzi a questo tempo. ed io, mentre che
abbassata troppo, non pativa di essere alzata a tanta altezza. settembrini [luciano]
; far apparire come attuabile senza contravvenire a leggi etiche generali o, anche, a
a leggi etiche generali o, anche, a una linea di comportamento liberamente scelta
quelli d'essi c'hanno alcuna cosa a producere, producono; e li animali
. vasari, i-486: avendo io preso a scriver la istoria de'nobilissimi artefici per
cui colpa predominò la 'conversione 'a un mutevole bene, poco patiscono distinzione
, e apparve il fuoco di sopra a la terra. dante, par.,
martiri del tartareo regno, / venga a mirar tutte le pene inseme / dentro 'l
aretino, 20-212: circa il dar passione a chi ti ama, fallo in forgia
forgia che non pata tanto che si avezzi a patir. fiamma, 231: ogniuno
! e potrai tu partire e lasciarmi a patire, rinovellando i dolori del parto con
causa negativa, risentirsene dolorosamente; trovarsi a disagio (anche nell'espressione idiomatica patirci
perché, avendo animo di supplicarla che a maritare una mia figliuola mi aiutasse,
patite in sentire ch'io v'invito a venir da me. leopardi, iii-
o rincrescimento, come: 'io patisco a veder tormentare i rei '..
patimento più vero: 'il generoso a sentire le lodi proprie ci patisce; al
pantaloni neri, cravatta bianca e giubba a coda di rondine, e ripensiamo che
ripensiamo che quel coso lì è creato a immagine e similitudine d'iddio, ci
e quattro: il gufo alcuna volta infino a otto dì non patisce. bembo,
meino che quelle bestie / non patischino a questi freddi. ghirardacci, 3-79: annibaie
fosse per altra occulta cagione, talmente che a pena moveva i piedi. vendramin,
, perche patono alquanto, potrà posarsi a sedere a cavallo in sella. s.
patono alquanto, potrà posarsi a sedere a cavallo in sella. s. maffei,
cammino un europeo che non è avvezzo a mangiare il riso cinese, così mal cotto
, nel bisogno; mancare, essere a corto di qualcosa (anche specificato da
. straparola, i-115: sacra maestà, a me parrebbe che voi li mandaste [
, ii-71: quattro miglia più innanzi a bedriaco piacque ripiantare il campo, sì
risparmio. botta, 5-130: cominciava a patire maravigliosamente di vettovaglie. p.
v.]: far parte del suo a chi patisce. assoluto del vitto:
. / -e intanto s'ha a patire? -con riferimento ad organismi vegetali
. il vino, con riferimento anche a un imperfetto compimento dei fenomeni di fermentazione
tre da oggi, assettandolo sempre dentro a questo tempo. ramusio [arriano]
qual cosa la detta patisce e va a pericolo di guastarsi. m. soriano,
i-657: il palazzo pubblico della signoria cominciò a minacciare rovina, perché alcune colonne del
ii-113: perché i quadri già cominciavano a patire per la muffa ed umidità che
(il raccolto). -anche: crescere a stento, subire un arresto della crescita
domestico] patisce manco che alcun'altra a levarne [uovoli]; anzi gode
è... non gli avvezzare a questo [annaffiare], ché daranno
frutte e squacquerate, andandosene in foglie a rigoglio; e meglio è piuttosto d'ogni
rosa, fosti patuta. -con riferimento a soggetti astratti: risultare diminuito, immiserito
: come lo imperio di roma cominciò a spezarsi,... cominciò a surgere
a spezarsi,... cominciò a surgere imperi nuovi e molte cictà fuora
nuovi e molte cictà fuora di italia a crescere riputazione, e di quelle di
lascierò patire il servigio di v. a., alla quale con profondissima riverenza
di grana 12 ne patiscon solamente 4 a 6. 18. rifl.
patessero con quelle genti così imbelli sofficienti a tentarla. 19. locuz.
essere maldisposto, malaticcio. -con riferimento a soggetti inanimati: avere fondamenti deboli,
da patire: farlo morire, chiamarlo a sé da questo mondo (dio).
c. bini, 1-175: questi tali a parer mio non patiscono abbondanza di senno
abbondanza di senno. -non patire a qualcuno il cuore, l'animo di
): questi maestri son sì crudeli a far questi servigi che il cuore noi mi
maniera di vederti o di sentirti traile mani a niuno. p. fortini, ii-181
informato un suo famigliare, il mandò a lei. firenzuola, 725: -ti prometto
. firenzuola, 725: -ti prometto a fé di vero gentiluomo, dappoi ch'io
l'imperatore che non lo voleva patire a modo alcuno. siri, 1-vi-170:
siri, 1-vi-170: aveva richelieu anche a ridosso la regina regnante che non lo
-con valore iperb., con riferimento a se stesso. bartolomeo da s
e'si parla d'una che piaccia a ognuno universalmente, e non particolarmente a
a ognuno universalmente, e non particolarmente a questo e a quello; che benché la
, e non particolarmente a questo e a quello; che benché la nora taccia
quello; che benché la nora taccia a tommaso suo così sconciamente, ella è pure
tempo delle arti usate da quelle per aiutare a tirarla in quel luogo dove di tempo
aveva portato con sé, si diede a mangiare. quando perpetua vide questo, non
son pampogi e tanto agiati / ch'a far tutti i servigi di natura / non
pur mi hanno scritto che siano andate a male.. però io infin ora patisco
fare qualcosa: esserne capace, arrivare a tanto (in frasi interrogative retoriche)
: vi patirà l'animo di far male a chi tanto vi ama, sere mio
uomini di ficarolo avevano briga e liti a coltello cogli uomini della rovina..
. -patire la chierica: adattarsi a prendere gli ordini sacerdotali. carducci
sofferenza. iacopone, 41-28: dicete a la mia sposa che dega revenire;
non seppe più da che parte voltarsi a guardare per non veder l'antica fidanzata
scrittori. -si sarebbe in due a patire: formula con cui si allude
v.]: si sarebbe in due a patire: quando ci offrono parte d'
ci offrono parte d'un cibo che a mala pena fa a uno. 20
d'un cibo che a mala pena fa a uno. 20. prov.
ibidem, 245: quel che fu duro a patire, è dolce a ricordare.
che fu duro a patire, è dolce a ricordare. -il simile patisce
molti errori essuti molta gente è a noi grandissimo sospetto, e ricevianci di
patire affriggono se medesimi e vogliono andare a vita monastica. baldelli, 5-1-40: i
. cominciano dal patire e dal supplicio a vivere questa misera vita. s.
campiamo insieme un bel pezzo allegramente, a conto del gran patire che abbiam fatto
ascolta, / s'io dici quel sangue a te, che purga e lava /
la farà loro e gustare e patire. a. pucci, ii-96: l'aria
garbo, 25: debasi usare cibi agevoli a patire e buoni vini. libro della
vivande, di quelle che non piacciono a noi, le diamo a cristo. crediamo
non piacciono a noi, le diamo a cristo. crediamo che sia struzzolo che
4. locuz. far patire a qualcuno il cibo che ha mangiato:
siamo qui rifatti con buone provvisioni e, a casa il console inglese, d'ogni
alcuna volta... i men ipocriti a spassionarsi di patite disgrazie. mazzini,
mazzini, 26-78: oltre... a una delusione 'individuale 'in questi
frequenza. loria, 5-95: « vengo a vivere » diceva, arrivando dalla noia
3-7: appena aperse gli occhi cominciò a ridere malgrado che fosse nata con difficoltà
la soffocazione patita. -con riferimento a sciagure, calamità, traversie collettive.
. tiepolo, lii-5-10: saria cosa compassionevole a dire in quanti modi questo stato sia
una forma vaga sì, ma difficile a ben difendersi. -sm. ciò che
segni esteriori che denunciano sofferenza. a. cattaneo, ii-314: tutto il patito
roba tua »! come il giudice spartano a chi gli si querelava di un furto
dispotismo e l'austria ed è pronta a resistere. carducci, iii-16-370: il
verga, 8-411: si scaldavano il capo a vicenda, discorrendo delle soperchierie patite,
osualdo, detto da beda uomo caro a dio, e più altre circostanze di que'
, di estensione territoriale). a. gritti, lii-14-14: non mancherei con
aretino, v-1-759: una discrezione atta a ristorare i danni e gl'interessi patiti dal
quindici mila ducati da depositarsi su'banchi a vinezia. gualdo priorato, 3-i-159: con
irsuto e tozzo, con un corpo come a nocchi e una faccia squadrata e patita
: spedì [giustiniano] molti architetti a riparare le fabbriche patite ed a farne
architetti a riparare le fabbriche patite ed a farne delle nuove. betocchi, i-28:
: il primo piano di ogni casa a madrid è tutto a balconi sporgenti, con
di ogni casa a madrid è tutto a balconi sporgenti, con ampie inferriate intorno
fare seriamente il patito, costui si mette a piangere angelica perduta. nievo, 355
angelica perduta. nievo, 355: cominciò a far il patito il geloso e ti
geloso e ti confesso che, in onta a tutto, mi faceva anche compassione.
zena, 68: perché veniva da angela a fare il patito, se non era
animi e sentimenti, era anche atto a durare e a restare. -sf
, era anche atto a durare e a restare. -sf. innamorata,
languida la patita: non parlava che a voce sommessa e a singulti. nieri
non parlava che a voce sommessa e a singulti. nieri, 312: la
, 312: la sera questi giovanottelli vanno a qualche noce, ne sciancano un bel
, talora anche maniacale (e, a napoli, così era designato lo spettatore
dove vanno i vecchi patiti della lirica a cantare chi frena in tal momento.
patito. romoli, 369: vengono a por sopra il cibo non ancora pa-
per così dire, chilificato, cui a pisa chiamano patito, cioè digerito.
. chi si trova in angustie, a mal partito. buonarroti il giovane,
offerirono, e accioché questo traffico restasse a loro, misero la seta in prezzo
, o misura di capacità, corrispondente a dieci chilogrammi ', passato al russo
porta. sanudo, li-65: a la porta granda di gran conseio era
over pato più alto, 'videlicet 'a tutte do le porte, che a
a tutte do le porte, che a intrar dentro si convien alzar il piede.
211: vedendosi osservato, l'animale prese a ragliare contro la fettuccia di luna e
ragliare contro la fettuccia di luna e a scuotere l'impudente patocco fra le gambe
o regioni cerebrali per tossine specifiche; a essa (patoclisi specifica genotipica) fu
medie. attitudine di un agente batterico a suscitare nell'organismo un processo morboso;
patògeno, agg. medie. atto a determinare una condizione morbosa (un
un organismo. -potere patogeno: attitudine a provocare un ben preciso quadro morboso nell'
riconduce con regolarità sorprendente i sintomi morbosi a impressioni della vita amorosa; mostra che
o vogliamo dire proprio e demostrativo. a. f. berlini, 5-28: questi
-per estens. fisiognomia) (con riferimento a tarati o delinquenti). f
. pathos) e yvwnovixóc; 'abile a giudicare '(v. gnomonico)
o microscopicamente rilevabili negli organi in seguito a malattie, nonché gli aspetti biochimico-funzionali
d'arrivo della patologia sperimentale che, a partire dalla seconda metà del sec.
riunisce le considerazioni comuni, se non a tutte le malattie, almeno ad un
questa vale più di quello, tira a credere e a far credere che gli spasimi
di quello, tira a credere e a far credere che gli spasimi fisici abbiano
di patologia erano rimaste agli appunti presi a lezione all'università. -come
organismo umano subisce nello spazio extra- terrestre a causa delle condizioni che vi trova e
condizioni che vi trova e degli sforzi a cui è sottoposto. -patologia subcellulare:
funghi, fanerogame parassite, essendo considerati a parte le malattie e i danneggiamenti causati
studio dei morbi degli animali che vivono a contatto con l'uomo o che per esso
chimica, ecc.) che conducono a una determinata alterazione dell'organismo. -anche
oriani, x-14-166: il medico si mise a spiegare la patologia del caso. sciascia
genio è evolutivo, egli stesso comincia a dubitarne, e presume soltanto che consista
: fondato nel 1938, ha sede a roma (e dal 1953 è intitolato al
e lo scopo di studiare le alterazioni a cui va soggetto il materiale librario,
patologia sociale) ', tendenza ricorrente a tale stato di crisi. -anche:
ma con tale ricchezza di tinte da avvicinarsi a gautier. parise, 5-224: è
un po'di patologia della condizione morbosa a cui è venuto nelle ultime generazioni l'
amore? b. croce, iii-25-382: a mio parere, nel romanticismo propriamente detto
mice and men 'e di 'a snake of own '. =
: donne patologicamente nervose se ne vanno a dozzine nei romanzi moderni, anzi costituiscono
pensare è proprio dell'uomo come tale (a meno che non sia patologicamente idiota)
fatta più intensa. ma, strano a dirsi, meno dolorosa, meno patologicamente
psicologico e patologico se si giu- gnesse a scernere l'allucinazione dalle ciurmerie e linguaggio
e paese. carducci, ii-10-269: a me dispiaceva e dispiace di quella condizione
che possa essersi riaperto un processo patologico a carico dei miei polmoni. -stato patologico
gualandi lascia andarsi di quando in quando a dire a quelle persone -voi siete un
andarsi di quando in quando a dire a quelle persone -voi siete un mucchio di
politici follemente utopistici, che non rispondono a un attuabile disegno politico. labriola,
quando la coscienza del governo non corrisponde a quella della società, presa nel suo
. croce, iv-12-379: siamo prossimi a una crisi benefica o bisognerà che la
, n. 32) non isomorfo a quello intuitivo di partenza in una teoria
, col fagotto delle molte sottane tirato su a mezza gamba, si lasciò andare traballando
in aperzione. il patore dilla quale a sufficienzia era pro- fundo, e cusl
persone o di famiglie che si richiamavano a un antenato comune.
d. e. i. mette a confronto la voce con il fr. patarafe
nostre, vi dirò, come disse plinio a mecenate: voi solevate in alcun tempo
; la malora. -andare, mandare a patrasso: v. andare1, n
, 10-969: doppoiché preto è andato a patrasse / ditemi il ver, la rialloghereste
ad un modo proverbiale e basso 'andare a patrasso ', che vale morire;
vale morire; onde * egli è andato a patrasso 'significa ch'egli è andato
tornerà mai più. e 'mandare a patrasso 'vale far morire.
cioè 'morire 'j, con accostamento a patrasso (lat. patrae, gr.
al malmantile, 378: « è andato a patrasso, scherzo sulla città di acaia
, agg. latin. padre patrato \ a roma, l'oratore ufficiale di un'
parlare di volgo, non vi conforterei a usargli. = comp. da
nativo di patrasso; che si trova a patrasso. d'annunzio, ii-62
luogo, inteso con varia estensione, a seconda del tempo storico e delle condizioni
/ di quella nobil patria natio, / a la qual forse fui troppo molesto.
sere convenientemente deputato. ariosto, 32-10: a chi aspetta di carcere o di bando
par che 'l tempo piu soggiorni / a dargli libertade, o de pamata / patria
venuta in roma di grecia è somigliante a quella che da grecia uscirono i cureti
ovvero italia. l'incostanza è simile a quella della patria d'omero, perocché
iv-xxvii-3: si legge di catone che non a sé, ma a la patria e
catone che non a sé, ma a la patria e a tutto lo mondo nato
sé, ma a la patria e a tutto lo mondo nato esser credea.
trovati molti che per lei si sono messi a pericoli. lippomano, lii-6-293: la
: si mosse [lorenzo de'medici] a così gran rischio... er
una compagnia di uomini, non fatta a caso per breve tempo, come quella de'
, ed è quasi la specie, a cui si appicca l'individuo, che schiantato
intelligibile, se noi non vedessimo dietro a noi i nostri genitori. e dietro
secolo, il significato del termine tende a evolversi in senso nazionalistico e conservatore)
, / de i cannoni e de'canti a l'armonia. pascoli, f
la patria per la quale si lavora o a cui si partecipa con l'ansia del
anni sessanta dalla francia, quale atta a meglio salvaguardare l'identità storico-politica dei singoli
dei singoli membri, in contrapposizione polemica a forme di maggiore integrazione comunitaria.
e di populi tanti e tanti regni / a te fatti suggetti al tutto priva.
, di eroismo, o dà luogo a nostalgia, rimpianto. dante, conv
origine della famiglia (ed è riferito a persona la cui vita si è svolta
. nel collegio uninominale non avrei mancato a pietrasanta. a ogni modo, rappresentante
uninominale non avrei mancato a pietrasanta. a ogni modo, rappresentante o no, sono
sono vostro cittadino, devoto e pronto a fare per voi tutto ch'io possa e
): potè... portare a casa la notizia sicura del nome, cognome
, il senato romano propose di attribuire a livia augusta, madre dell imperatore tiberio
quella dove si è nati, contrapposta a patria adottiva, di adozione, di
poiché la nostra vita non vale se non a spregiarla,... il forte
. il forte non poteva far cosa più a sé utile, oltre che bella,
persone. sercambi, 2-11-253: notificato a simone la presura di lemmo e il
leggo, qual volta scrivo cosa che a reggimento civile abbia rispetto! boccaccio,
la patria mia / né per incontro a la fortuna cede, / né per la
al figlio / pascerete i cavalli, a voi permetta / ritorno il cielo,
nessuno sa quel che può capitare domani a lui, ai suoi figli, alla sua
-con uso anton., con riferimento a chi parla o al personaggio di cui
luogo in cui una singola persona va a cercare miglior fortuna. guido da pisa
minuta e verde erbetta. / vieni a quest'ombra, alla dolce auretta /
/ che fa mormoreggiare ogni arbuscello, / a canti dolci d'amoroso uccello: /
della vita terrena (anche in contrapposizione a patria terrena', il mondo).
. non lievano gli occhi della mente loro a quella luce della verità alla quale eglino
si guò dire che mostri la via a chi vien di drieto. idem [s
7ii- 74: se morremo, andremo a quella patria beata dove
l'uomo dal pensiero della patria terrena a quello della patria immortale ove debbono quetarsi
desiri. graf, 5-52: volasti a miglior patria / ove di me nulla
. gli angioli di paradiso, avendo compassione a tanta mina,... devotamente
parea che per la sua grandezza avesse a sterminare e guastare tutta quella patria.
e la barba di pietruccio. a. mocenigo, li-1-681: le violenze de'
beatitudine di noi tutta versa in far ritorno a quella. muratori, 9-7: filosofi
dunque veg- giamo nelle parti de corpi a gli propri corpi, cossi doviamo giudicar
repubblica di venezia, dei quali entrò a far parte nel 1420 (per lo
maggior consiglio che la governava, risiedendo a udine. -parlamento della patria: sorto
, 18: il friuli ubbidiva tuttavia a sessanta o settanta famiglie;...
.. e i loro voti uniti a quelli delle comunità libere e delle contadinanze
.. tutto... concorda a stabilire che quando il magnifico general parlamento
ogni sabato in salò... a dispor dell'altre cose occorrenti al governo
. -per estens., con riferimento a territori di cui s'intende rivendicare la
cielo. -essere padre e patria a qualcuno: costituire per lui un sostegno
ch'è peggio, colui ch'era a noi pupilli padre, a noi banditi
colui ch'era a noi pupilli padre, a noi banditi era patria, a noi
, a noi banditi era patria, a noi pellegrini era guida. -essere
. -essere tutto u mondo patria a qualcuno: sentirsi cittadino del mondo.
del mondo. brusoni, 7-253: a persone di mia condizione tutto il mondo
firenze, bene che fussi nato a arezo, egli aveva fatta sua patria
tutti gli onori che si possono dare a uno cittadino, e questa era quella
, e questa era quella ch'era a lui patria. -la lingua è
la necessità o la convenienza di adattarsi a vivere là dove sono dati i mezzi di
dovrebbe, con le armi, oltre a che non mantiene per questo la religione
., che frequentemente si pratica, a mio giudizio, par che sia quella
virtù in armi o in lettere vantaggiati a stato di fortuna migliore, disprezzando la
forse maggiore della propria virtù, cominciano a far delle caballe nel mutar patria e nel
è un gastropolita. -non essere a qualcuno nessuna terra patria: sentirsi cosmopolita
perduta: da cui si è stati costretti a fuggire. dante, conv.
: alle vacanze, / io ne venni a firenze; e dilettandomi / sopra modo
c. e. gadda, 5-165: a dar ordine di strozzare lentulo e cetego
non appartenere o non volere più appartenere a quella compagnia e simili. -servire
tornati e insegnan la strada del guadagno a uscire di patria. 9.
che la patria. delfino, 1-67: a chi contento / della sua sorte vive
alla patria come luogo d'origine o è a essa rivolto, ispirato; patrio.
lunga età negò i lunghi varchi / a tutti questi; e 'l patrial amore /
gran pugna e vi difendeste francamente da noi a bontà de patriarche e de profeti e
e profeti, di mandare 'l suo figliuolo a patir per noi e far la nostra
] ai patriarchi, il loro sedersi a mensa con essi. piovene, 8-33:
jacopo nella cappella che è nel chiostro a quel santo dedicata, nella volta della
-con riferimento a dio in quanto padre di tutta l'
grande famiglia, con numerosa discendenza) a cui si riconoscono, per l'età,
organizzazione familiare o della comunità formatasi intorno a essa (per lo più con riferimento
essa (per lo più con riferimento a società arcaiche agricolo-pa- storali, a gruppi
riferimento a società arcaiche agricolo-pa- storali, a gruppi nomadi, oppure ad ambiti sociali
e venerazione; chi ha dato vita a una famiglia numerosa e se ne considera
patriarcale, cioè quello della famiglia cresciuta a tribù, constare del patriarca o monarca
anche dei capi di famiglia chiamati continuamente a consiglio nelle cose importanti d'interesse comune
michele: il patriarca di quanti son a servizio qui. moretti, ii-306: i
fu colui che degno / collega fu a mantener la barca / di pietro in
fu la pace d'italia, venissero a luce le reliquie del nostro patriarca [s
di dio, era alle volte e sì a lungo posseduto dal genio malinconico ch'egli
creati patriarchi cattolici di rito latino, a volte residenziali -come a gerusalemme -ma più
rito latino, a volte residenziali -come a gerusalemme -ma più spesso solo 'titolari
'titolari ', cioè puramente nominali a costantinopoli, alessandria e antiochia, questi
patriarca delle indie occidentali, con sede a madrid; patriarca delle indie orientali,
patriarca delle indie orientali, con sede a goa). giamboni, 10-77
zustignian, patriarca de veniexia, venisse a consegrar la giexia. bisticci, 3-25
, hanno due patriarchi: uno risiede a gifran, vicino alla città di mordin o
di costantinopoli giovanni ii, e, a malgrado delle reiterate proibizioni papali, mai
, severo. svevo, 8-378: a questo scopo m'era proposto di evitare
proprio, che si riferisce o appartiene a un patriarca o alla sua dignità,
: a'fianchi della carrozza patriarcale camminavano a piede due preti. cesarotti, 1-xviii-219
inni e i riti del nazianzeno e andava a sedersi nella cattedra patriarcale. de marchi
papa il dispensa, potrà essere promosso a chiesa patriarcale. sansovino, 2-1:
preposti e ordinati coloro che sono eletti a vescovadi, a gli arcivescovadi, alle
coloro che sono eletti a vescovadi, a gli arcivescovadi, alle metropoli e alle
allessandrino, antiocheno e gieroso- limitano e a questo modo tutto l'universo.
patriarcale, cioè quello della famiglia cresciuta a tribù, constare del patriarca o monarca
anche dei capi di famiglia chiamati continuamente a consiglio nelle cose importanti d'interesse comune
che una vita diversa si organizzava intorno a lui, in seno alla sua famiglia
famiglia, la quale si reggeva clandestinamente a matriarcato. il regime patriarcale da lui imposto
4. per simil. che si riferisce a un tipo di vita che, organizzato
tali caratteri positivi, la mitica opposizione a un modo di vita più complesso,
, 5-127: tutte le domeniche andavano a spasso insieme, né mai rientravano in casa
di semplicità. borgese, 1-216: anche a me piacerebbe di avere tanti figlioli,
aspetto e modi autorevoli e solenni, ispirati a grande semplicità, saggezza e bonarietà.
affatto atriarcali m'accolse... a braccia aperte. molineri, 1-86:
braccia aperte. molineri, 1-86: a vecchiaia lo aveva indotto a considerare le cose
1-86: a vecchiaia lo aveva indotto a considerare le cose con una calma placida
molta impressione... si mise a scodellare la minestra. 5.
grande, ampio, spazioso (con riferimento a una casa o a una parte o
(con riferimento a una casa o a una parte o a un elemento di essa
una casa o a una parte o a un elemento di essa: e vi
come un grande tempio, arioso, intorno a cui giravan le scale con le balaustre
tori o paternalistici; che si richiama a una visione del mondo tradizionale o ne
famiglia, alla patriarcale, sono condannati a far all'amore sotto gli occhi dei
gli occhi dei genitori, delle sorelle, a frenare tutti gli impeti del cuore,
. 2. tendenza o aspirazione a un modo di vita patriarcale.
di giurisdizione e patriarcato d'onore, a seconda che a tale carica siano connessi
e patriarcato d'onore, a seconda che a tale carica siano connessi poteri di giurisdizione
saraceni, ii-364: bacciarono il piede a papa alessandro e, con somma festa
regraziar la signoria dii patriarcato de aquilegia a lui nel conseglio di pregadi comferito.
pallavicino, 6-2-210: adornò egli oltre a ciò il bandinelli col patriarcato di costantinopoli,
mentre io trovavami in alessandria, lavorava a fin di ottenere un secondo, cioè
, l'istituzione di un patriarcato latino a gerusalemme. -periodo di tempo durante
organizzazione familiare nella quale il padre è a capo della famiglia, detiene la proprietà
destinata ai discendenti maschi (in contrapposizione a matriarcato: oggi, per lo piu
la storia passa dalla prevalenza del femminile a quella del maschile, da una prima
avventura, che alcuna se ne vede a roma nelle chiese chiamate patriarchie. ricordati,
-in partic.: il palazzo del laterano a roma, sede del papa, in
zio, che era ritornato un poco a patriare. 2. formarsi una nuova
andativi per traffico vi si fermano poi a patriare, perché prendendovi moglie ed ivi
... sotto spezie di venire a visitare la sorella ed il cognato, come
iii-143: lucio catilina... agiunse a sé... chiunque era obbligato
sé... chiunque era obbligato a grande debito, patricidi, sacrileghi.
, i-247: più tosto si può dire a te quello che si dicie di coloro
e di carlo..., andò a roma. n. franco, 7-209:
i-ii: fu fatto l'ordine e messo a esecuzione il detestabile e patricida della sua
: quella femmina dopo una sceleraggine cominciava a pensare all'altra: e non lasciava né
. acciainoli, 198: il benefare a molti tale ora nuoce perché ad alcuni
nascono le non pensate offese, insino a commettere patricidio peccato e in dimenticarsi i
libro de'sagramenti, 21: o a sua figlioccia o alle figliuole di suo
punto unto d'amore più mostri che a lui non paia, a questi gliuoli
più mostri che a lui non paia, a questi gliuoli, subito comincia cotali sdegni
, marito della sorella, condussero cesare a cicerone. carducci, ii-15-11: il
-al figur., con riferimento a persone o entità che si dimostrino indifferenti
poi che gli abbiamo data natura soggetta a tante mutanze et inferma a tante miserie
natura soggetta a tante mutanze et inferma a tante miserie. aretino, vi-321:
3. albero che funge da sostegno a una vite. marino, iii-26:
deve stabilirsi nel territorio del gruppo sociale a cui appartiene lo sposo o prendere
eredità sostenersi arebbe potuto di quello che a fare s'apparecchiava. mazzei, ii-120:
dal grano patrimoniale siano tesori, comincia a mandare a l'ostaria. f.
grano patrimoniale siano tesori, comincia a mandare a l'ostaria. f. badoer,
seconda di beni quasi patrimoniali non reca a un ecclesiastico maggior obbligazione di far limosina
] ogni anno dalla sua cassa particolare a quella della mensa. [ediz. 1827
contasse ogni anno dalla sua cassa patrimoniale a quella della mensa]. einaudi,
digiuni, / scampando da le forche a lo spedale. de luca,
: insieme di determinati beni destinati, a opera di un coniuge o di ambedue
costituenti il nucleo di una famiglia o a opera di un terzo, a far fronte
o a opera di un terzo, a far fronte ai bisogni della famiglia stessa
fronte ai bisogni della famiglia stessa e a tale fine sottoposti a un particolare regime
famiglia stessa e a tale fine sottoposti a un particolare regime giuridico (e si tratta
registri, o titoli di credito, a far fronte ai bisogni della famiglia.
che darà la patrimoniale straordinaria sarà ottenuto a spese della complementare sul reddito o delle
(e secondo criteri tecnico-legali che variano a seconda della finalità per cui il documento
redatto secondo precisi criteri legali volti anzitutto a garantire i terzi creditori, costituisce la
origine e natura civile (in contrapposto a fisco penale, che consiste nei beni
è considerato non come un ente pubblico a sé stante, di cui il sovrano sia
sanudo, iii-1608: come avia fato intender a quelli di poliza, la signoria aceterà
profilo patrimoniale; civilmente (in contrapposto a penalmente, pubblicamente).
bestiame. dossi, 1-ii-818: riuscì a guadagnarsi la vita, anzi a mettersi
riuscì a guadagnarsi la vita, anzi a mettersi assieme un patrimonietto. moretti,
aveva qualcosa del suo, decisa ormai a sgretolare d'anno in anno un patrimo
crediti e debiti), facenti capo a un determinato soggetto, sia esso una
): ed è attivo o passivo a seconda che in esso prevalgano i beni
facean ragion de'patrimoni, / trebuni a la republica chiamati. landino, 42
. fagiuoli, ii-128: chi torna a casa cotto, e s'è giuocato
2-240: gli abiti fatti in casa vengono a schifo e per isterica voglia sopra tutti
nell'espressione patrimonio pubblico, in contrapposizione a patrimonio privato, che indica l'insieme
che indica l'insieme dei beni appartenenti a un privato soggetto o al sovrano in
delle ricchezze di un determinato paese appartenenti a privati soggetti; in partic.,
di demanio pubblico, quelli che appartengono a tali enti a titolo di patrimonio indisponibile
pubblico, quelli che appartengono a tali enti a titolo di patrimonio indisponibile, e quelli
, e quelli che appartengono ai predetti a titolo di patrimonio disponibile). -patrimonio
delle ricchezze di un determinato paese, a prescindere dal fatto che esse appartengano di
dal fatto che esse appartengano di proprietà a privati, a enti pubblici o a
esse appartengano di proprietà a privati, a enti pubblici o a enti ecclesiastici.
a privati, a enti pubblici o a enti ecclesiastici. cavalca, vii-203:
vedevasi quivi alcuni nobili... venire a tanto d'insolen- zia che, non
le imprese di stato della cui vendita a firme straniere è incaricata una speciale commissione
di rapporti giuridico-economici) che fanno capo a un determinato soggetto, ma che hanno
o complesso di beni lasciato per testamento a una chiesa o a un altro ente ecclesiastico
lasciato per testamento a una chiesa o a un altro ente ecclesiastico con lo specifico
di latrocinio ch'eglino, con fare a se stessi la parte ben grassa,
dei beni e la destinazione dei frutti a vantaggio della famiglia. -dir.
autonomia e soggettività giuridica (rispetto a coloro che, in comune, lo possiedono
un sacerdote) secolare e sono destinati a garantirne il sostentamento, onde sono specificamente
stesso interessato o da un terzo benefattore a tale scopo (uno dei requisiti per
per la legittima consacrazione di un chierico a un ordine maggiore è il titolo canonico
beni della parrocchia o altro ente ecclesiastico a cui il consacrando sarà preposto, o
ordinarlo sacerdote, e perché non poteva né a titolo di patrimonio né di povertà,
benefizio. de luca, 1-14-5-75: a rispetto di questi regolari non entra quella
rici secolari di doversi ordinare in sacri a titolo del beneficio ecclesiastico, sufficiente all'
'conservatori del patrimonio ': magistrato deputato a tener conto dell'avere del comune, speciale
nel 1571 per racquistare i beni pubblici caduti a mani private e diventò nel 1588 parte
con una propria disciplina, facevano capo a un signore feudale, distinguendosi a seconda
capo a un signore feudale, distinguendosi a seconda che avessero natura e origine militare-feudale
delle disponibilità finanziarie di un sovrano, a prescindere dal fatto che tale ricchezza sia
età intermedia in cui il sovrano tendeva a identificarsi con lo stato, e i
pubblici e quelli privati del sovrano tendevano a confondersi). g. michiel,
davano le rendite della corona senza risparmio a gente di nessun merito e, quel che
il peso di tanta guerra, cominciò a dar di mano a'fondi del suo
] publica la moneta diminuita, comincia a diminuirsi di altretanto la sua rendita di
attendevano ad impadronirsi delle terre occupate e a presidiarle in nome del re, come
. -mobili di patrimonio: nobili appartenenti a uno di tali enti associativi. breve
delle proprietà fondiarie della chiesa, sia a roma sia in altre regioni (anche
anche fuori d'italia) e passato poi a indicare lo stato della chiesa, sorto
(741) ed estesosi nei secoli successivi a comprendere tutto il lazio, il ducato
coste, / voi siete pur soggetti a tal peccato. a. pucci, cent
siete pur soggetti a tal peccato. a. pucci, cent., 12-62:
[matilda] tenne in italia, oltre a mantova, lucca, parma e reggio
, 7-1-645: stette la corte del patrimonio a tenere ragione in orvieto. rezasco [
che 'l tuo patrimon mal collocasti / a chi 'l fiel sempre ha in corpo e
chiesa; gonfaloniere della chiesa. a. pucci, cent., 75-27:
: era capitano del patrimonio e stava a montefiascone. bisticci, 1-ii-5: giunto
bisticci, 1-ii-5: giunto mesere donato a roma, il cardinale lo fece fare
governatore del patrimonio. gigli, 7-1-645: a dì primo di dicembre entrò il capitano
in quanto considerate bene comune e permanentemente a disposizione) di una determinata comunità insediata
e di attrazione turistica, perciò soggetti a pubblica tutela. -patrimonio faunistico: v
croce, iii-22-246: si dette forma pratica a tutta l'azione che da più anni
da più anni artisti e studiosi esercitavano a tutela del patrimonio artistico italiano, con una
abilità tecnica, professionale (in contrapposizione a beni materiali, in mancanza dei quali è
accumulavano rapidissime immense sopra individui e famiglie a cui poco innanzi l'unico patrimonio era
riconosciuto, egli ride, ma ride a metà. / poiché la lietezza è tutto