-agli ordini, all'ordine, a ordine di qualcuno: a sua disposizione
all'ordine, a ordine di qualcuno: a sua disposizione. mazzini, 50-307
bisogno di dirti che quel materiale è a tuo ordine sempre che si tratti d'azione
toscana, formula che il funzionario delegato a decidere sull'esito di una supplica applicava
l'istessa famiglia e perché tornando qualcheduno a rappresentarsi dopo una volta escluso, si
che ella stia desta e faccia carezze a un rognoso, a un che ha la
e faccia carezze a un rognoso, a un che ha la bocca di sterco,
un che ha la bocca di sterco, a un bufolaccio che le pesterà tutta quanta
ella noi fa, i rammarichi sono a l'ordine. -all'ordine del
sa bene,... in bocca a certi uomini pesanti che guardan tutto bieco
23-13: tutto che, dalla prima, a questi che viveano bestialmente paresser gravi amonimenti
viveano bestialmente paresser gravi amonimenti di vivere a ragione e ad ordine. -a
mettevan tavola, ciascuno il suo dì, a tutta la brigata. rinaldo degli albizzi
di paglia accesi grandissimi fochi, sovra a quelli cominciammo tutti per ordine destrissimamente a
a quelli cominciammo tutti per ordine destrissimamente a saltare. ariosto, 42-90: l'altra
si porrà in mezzo, la cittadina a la man ritta e la popolana a la
cittadina a la man ritta e la popolana a la man mancina. g. michiel
andiamo per ordine. -ant. a filari (con riferimento alla disposizione di
suoi, tutti di sua mano posti a ordine, a filo. -a
di sua mano posti a ordine, a filo. -a ordine, all'
caffat rais se atrovava con 13 fuste ben a ordine in uno loco chiamato alle castelle
, tenere, mettere in ordine, a ordine, all'ordine', pronto, preparato
quando e'... conti furono a ordine, andarono a porre campo a monte
. conti furono a ordine, andarono a porre campo a monte albano, dandovi
a ordine, andarono a porre campo a monte albano, dandovi molte battaglie.
comandò el re esser aportata l'acqua a le mane. pontano, 218: remasemo
in uno ordine e cominciano pian piano a mettersi dentro prima quella stella de sovra
in ordine. piccolomini, 8-223: eccoci a casa del ruzza. veggo '1
suo padrone su la porta; sta'a ordine. b. corsini, 6-48
non si dubita che prometeo non avesse a ordine una risposta in forma distinta,
avere1, n. 27. -bene a ordine, in ordine: vestito con decoro
con decoro, con eleganza. -male a ordine, in ordine: malvestito,
, pur pareano le sue fattezze bellissime a pericone. grazzini, 4-352: paiano tutti
quanti ripetitori o pedagoghi, tanto vanno a ordine grettamente. monosini, 277:
fere nudo dici solet: 'è a ordine com'un san giovanni '. fagiuoli
-in buona o cattiva salute. a. f. bertini, 7-98: vi
di forze della creatura... a causa della madre cagionevole e mal all'
vicinanze, esso fu il primo che andoe a cavar e la terra, e trovò
e che / le cose di cucina stieno a ordine. forteguerri, iv-89: allegramente
sua povera casa. -cadere in ordine a qualcuno: accadergli. a. cattaneo
in ordine a qualcuno: accadergli. a. cattaneo, i-180: udite caso strano
diverso, la taglia de'quattro mila scuti a nome del ruffo. manzoni, pr
. b. davanzati, i-14: a nerone menò via [augusto] la
ella col bambino in corpo n'andrebbe a marito con gli ordini. -con ordine
è stato trattato da un soggetto rispetto a un altro. alfieri, iii-1-60:
, istruzioni; provvedere. -dare ordine a qualcosa: stabilirne le modalità di esecuzione
, 2-3 (1-iv-117): diede ordine a quello che da far fosse. libri
da spoleto per dar ordine di far fare a fra filippo, suo padre, una
suo padre, una sepoltura di marmo a spese di lorenzo. c. campana
(375): volle che si stimasse a quanto poteva ascendere il suo mantenimento e
e dell'altro. -dare ordine a qualcuno: provvedere alle sue necessità.
cellini, 2-52 (392): a questo io cogniobbi che gli era molto
partissi di firenze, volevo dare ordine a tutte le sue figlioline.
credenza e che tor- nassono in cicilia a dare ordine alla rubellazione, quando fosse
/ per dare e capo et ordine a ciascuna, / tutto il campo alla
n'andò per la normandia dando buon ordine a quel che vi bisognava per tornarsene tosto
che fu la dieta, ognuno incominciò a mettersi in cammino verso gli stati suoi per
ciascuno per la rata sua, mandar a costanza. -regolamentare, regolare. -in
3-17: ben tosto arriveremo... a la cognizione dico dell'eccellenza, utilità
detta legge, la quale pone ordine a quel che cade sotto l'arbitrio nostro.
i giovani... diedono ordine a ciò che a fare avessono in sul partire
.. diedono ordine a ciò che a fare avessono in sul partire. sacchetti,
nella fine salì sul ponte e cominciò a dipignere. b. tasso, ii-92
. caro, 1-1141: stavano dentro a le vivande intorno, / intorno a'fuochi
vivande intorno, / intorno a'fuochi, a dar ordine a'cibi, / cinquanta
sua inchiesta d'ordine. -essere a ordine, in ordine di ogni cosa:
rinaldo degli albizzi, iii-362: pare a noi che non sia utile far dimostrazione
utile far dimostrazione di volere andare là a campo, per insino che non siamo
... e sceglie un dì a porgli accomodatissimo e quando egli è d'ogni
e quando egli è d'ogni cosa a ordine. -essere dell'ordine di
de gli asini: perché egli deve a guisa di quelli patire e tacere, portare
/ ch'ordine fu che 'l duca a me venisse. caro, 12-i-262:
... che venisse la sera a cenare e albergare a questa sua casa
che venisse la sera a cenare e albergare a questa sua casa,...
.. e fatto questo ordine, posonsi a mangiare. -fare ordine contro qualcuno
io so che maccario fae ordine contro a me. -fuori d'ordine:
in signoreggiare la carne tua, tenendola a freno, a tutta tua signoria: e
carne tua, tenendola a freno, a tutta tua signoria: e non lasciarla
paolo emilio e fuori dell'ordine commisono a lui la guerra di macedonia. breve
fuori d'ordine e di modo colui a cui e'sono obbligati. -con
il riferirla. -in ordine a, in ordine di', relativamente a,
ordine a, in ordine di', relativamente a, rispetto a, riguardo a,
ordine di', relativamente a, rispetto a, riguardo a, circa, con riferimento
relativamente a, rispetto a, riguardo a, circa, con riferimento a,
, riguardo a, circa, con riferimento a, per quanto concerne (anche con
rispettar da essi: / ed in ordine a questo si conviene / fare anche un'
questa sapienza non era solo in ordine a capir bene le cose della natura, le
che amino il loro corpo in ordine a dio, cioè perché con esso possano servire
dio, cioè perché con esso possano servire a lui? -in conseguenza di,
lui? -in conseguenza di, a causa di. siri, 1-i-714:
viottola di terra battuta, finendo poi a passeggiare in ordine sparso lungo il desolato
tutto ordine pericoloso. -mettere, porre a ordine, all'ordine, in ordine:
cose di lombardia, una volta almeno a veder mi vegniate. sercambi, 1-i-452:
spesa. ghislanzoni, 4-33: ieri a sera è giunto qui da milano un forastiero
secondo piano. -con riferimento a un'impresa, a un'azione,
-con riferimento a un'impresa, a un'azione, a un'operazione.
un'impresa, a un'azione, a un'operazione. compagni, 3-10:
un premeditato [assalto] si ha tempo a riparare, perché si mette tempo per
si mette tempo per chi lo vuol fare a prepararlo e metterlo ad ordine, e
e metterlo ad ordine, e viene a sapersi per ciascuno. -preparare al
mandato pietro di orfé... a mettere in ordine una potente armata di navi
notte, andò per commissione del re a trovare il presidente charrone proposto dei mercanti
noi abbiamo messo in ordine, fanno a noi una città della quale la
finimenti (una cavalcatura per renderla idonea a essere adoperata). cellini, 1-67
del manocordo e dando due toccate cominciano a porre in ordine le corde de lo
. m. cecchi, 293: menalo a casa [il materassaio], ch'io
ingannati, xxv-1-392: bisogna che tu vada a casa per metterla in ordine. nieri
giorno tenda inganni e insidie e metta a ordine le spie, se vuole ottenere ciò
i-27: lo quale [anno] piaccia a dio darmi grazia potere passare con suo
.. sapete che non ho guardato a spendere quando si è trattato di mettervi
abbondanza. giuliani, i-313: andava a scuola tanto volentieri che se io non la
panierino e il pane, si disperava a volte e piangeva. -riorganizzare,
. -mettere, recare, ridurre a ordine, in ordine'. conferire un'
ordine'. conferire un'opportuna formulazione (a un testo, a un argomento)
opportuna formulazione (a un testo, a un argomento); disporre convenientemente gli
d'ambra, 12: va'tu dunque a mettere in ordine quanto hai pensato.
mettere in ordine quanto hai pensato. a. adimari, 2-21: aristofane grammatico
adimari, 2-21: aristofane grammatico, a cui fu data la cura di ridurre
sfoghiamo. aretino, 20-62: mi mettea a ordine per porre il dito in un
che... io mi mettessi a ordine, se bramava saziare il mio appetito
, vescovo di pavia, mi disse a nome di vostra eccellenza che io dovessi
vostra eccellenza che io dovessi prepararmi e a ordine pormi per dovere
con essi noi. -con riferimento a imprese militari. f. degli atti
: non avendo trovato la maestà cristianissima a lione, aviamo auto ad metterci ad ordine
e manderotti danari che tu ti metta a ordine, che tu non venga qua coni'
mettete all'ordine? se dobbiamo andare a questa commedia in campagna, come dite
svevo, 6-30: va'di là a metterti un poco in ordine che non sei
volere; in seguito, in obbedienza a un comando, a una deliberazione.
, in obbedienza a un comando, a una deliberazione. -per ordine superiore: v
del quale furono mandati ambasciadori al papa a pre s s
415): icendole poi [a lucia] il curato che l'aveva mandata
lucia] il curato che l'aveva mandata a prendere d'ordine dell'arcivescovo.
coll'altro, e vedeva ch'egli mettevano a ordine per ammazzarmi. cellini, 2-3
cecchi, 288: intanto i'voglio andare a intendere / da uno amico mio,
. ma per ordine di natura da padre a figliuolo primogenito e a quel che è
natura da padre a figliuolo primogenito e a quel che è più congiunto. -prendere
i due] tra loro ordine d'andare a cercare lo tesoro di notte acciò che
s'uscisse all'aperto. -recare a ordine', riordinare; elencare ordinatamente.
ordinatamente. fra giordano, 200: a volere compredere le pene delle dimonia e
loro inordinatezza ti sarà materia di pensare come a ordine gli potresti recare.
-richiamare all'ordine', far rilevare autorevolmente a una persona una mancanza, un errore,
rimproverare. carducci, ii-6-213: lavorare a ufo e poi perdere anche la roba
richiamato all'ordine, ricordandogli l'impegno a non fare politica appena sottoscritto.
-ridurre all'ordine', domare, ridurre a obbedienza. botta, 5-187: affermava
. -rientrare nell'ordine', tornare a condurre una vita rispettosa delle leggi,
libertina). tarchetti, 6-i-143: a questo punto della sua vita l'inglese
, in ordine: rassettare; vestire a nuovo. boccaccio, dee.,
erano terminate e le donne si affaccendavano a rimettere in ordine la casa.
. borgese, 1-22: sarebbe andato a villeggiare a calinni per rivedere le sue
borgese, 1-22: sarebbe andato a villeggiare a calinni per rivedere le sue donne,
ordine e modo? -tenere a ordine: temperare, raffrenare. carducci
tacito: la erudizione archivistica era tenuta a ordine dalla decenza letteraria. -tenere
riferimento alle divergenze interne agli organismi delegati a governare. proverbi toscani, 156:
ora avvolgendo / senza qualch'ordinuzzo, a mezzo agosto, / sarebbe a siena il
ordinuzzo, a mezzo agosto, / sarebbe a siena il senno andar caendo. g
magalotti, 9-1-13: ci vorrebbe poco a mandar costà un ordinàccio. =
baloccandosi fino all'ordinotte / all'oca, a cruscherella. viani, 4-143:
, i-565: mio padre venne a prendermi all'ordinotte. 2.
se tutti li tessitori partitamente e comandare a loro per saramento che ciascheduno di loro
ij braccia di tessuta e non meno, a pena di v soldi per pezza.
d'aprile 1478 la bartolomea à fatto ordire a mechero di lazero, tessitore di panni
panni lini del popolo di santa maria a casavecchia, piviere di decimo, contado di
colorati, si debbino ordire di fila novemila a cinquanta cannoni in novanta volte almeno.
egli ci è stasera venuto lo stamaiolo a divisare un mescolato per ordire una tela
si ordiva la lana filata, riducendola a lunghe matasse pronte ad esser tessute.
tinta..., mandansi alle maestre a meannare in su'cannoni: dipoi,
cannoni: dipoi, tornate, si mandano a ordire. ammannati, xci-111-114: della
ordire. ammannati, xci-111-114: della grossezza a me pareva di 4 libre il braccio
statuto dell'arte della seta, 76: a qualsivoglia lavoro, manifattura o opera compresi
4-4: domani, la vita ricomincerà a ordire la tela delle sue più dolorose
collettivo? -per estens. lavorare a ricamo; ricamare. anguillara, 4-147
ordire trine. -ant. lavorare a filigrana. cellini, 524: se
;... di poi potrai cominciare a traforare alcuna rosetta che sarà ordita nella
bosso o d'ulivo, strette insieme a modo di graticcio. ariosto, 46-74
non però visti, spiriti parlando / a la mensa d'amor cortesi inviti.
né scrissi / ch'or per lodi anzi a dio preghi mi rende, / fu
raccomandate da mia parte i miei figliuoli a ser lapo! nannini [epistole]
parabosco, 4-48: signor massimo, voi a bei- aggio intenderete i più grandi avenimenti
: questo non solamente sarà diletto buono a udire, ma sottile ammaestramento e a così
buono a udire, ma sottile ammaestramento e a così parlare e a così intendere l'
sottile ammaestramento e a così parlare e a così intendere l'altrui scritture.
è la sua dignità giacché è abituato a essere disprezzato.??
parlai fu tutta spenta / innanzi che a l'ovra inconsummabile / fosse la gente
co- testa ragione più largamente si arebbe a chiamare lingua d'europa. castelvetro,
molto più oggidì che non aveva fatto a que'tempi ne'quali, avendo lasciato aluanto
, imparandolo senza maestro, non giungerò mai a parlarlo. carducci, iii-3-348: a
a parlarlo. carducci, iii-3-348: a l'uscir del pian sabbioso, /
su l'entrar, / vide un moro a una bertesca / solo e ritto a
a una bertesca / solo e ritto a vigilar. / gli parlò l'araba lingua
linguaggio. ghislanzoni, 1-104: verrà a parlarmi quel linguaggio divino che i poeti
o con chi parli!: come invito a moderare gli impulsi, il tono della
della voce, o come rimprovero rivolto a chi si esprime in modo sconveniente,
». « parlo come si parla a chi è abbandonato da dio, e non
-parliamo d'altro: come esortazione a interrompere, a evitare un argomento fastidioso
altro: come esortazione a interrompere, a evitare un argomento fastidioso, sgradevole.
ira e lo sdegno / ànno, a parlar così, più de l'immune.
l'oracolo ha parlato ': di persona a cui si dà troppa importanza o egli
si dà troppa importanza o egli la arroga a sé. -con licenza parlando:
morto, n. 61. -insegnare a parlare a qualcuno: rimproverarlo o minacciarlo
n. 61. -insegnare a parlare a qualcuno: rimproverarlo o minacciarlo in quanto
fanno a'tuoi pari, per insegnar loro a parlare. -non parlare che per
-non parlare che per dire: non a vanvera. sbarbaro, 5-107: in
che per dire. -parlare a braccio o a braccia: tenere un discorso
dire. -parlare a braccio o a braccia: tenere un discorso, una
n. 23. -parlare con mano a una donna: avere con lei un
, da sé o fra sé: esprimersi a voce alta o mormorando senza rivolgersi a
a voce alta o mormorando senza rivolgersi a nessuno. buonarroti il giovane,
solo da sé, volgendo la parola a chi non è seco o alle cose,
.. come sempre, don placido provò a parlarselo, amorevolmente. -per
: per discorrere, senza dare importanza a ciò che si dice. cassola,
tieri. ibidem, 230: a chi parla poco basta la metà del
poeta volsi i passi, ripensando / a quel parlar che mi parea nemico.
69: e quali demoni, venendo a me, m'inducevano a memoria ogni peccato
, venendo a me, m'inducevano a memoria ogni peccato ch'io già mai
(39): in questo parlare giunsono a roma ed entrarono nella chiesa di santo
di doglia e perdo- nanza chiamo / a sti mei versi confusi ardenti e amari:
pin daro mi guida naturalmente a far parola dell'antica mitologia, soggetti
profondamente le anime. -con riferimento a dio. dante, xlvii-73: io
nel cuore mio nascosi i tuoi parlari, a ciò che io non pecchi innanzi a
a ciò che io non pecchi innanzi a te. quasi dica le parole di dio
né spandere ingiustamente. -con riferimento a una personificazione. dante, xlvii-14:
come, quali arti si sieno surrogate a quali altre, aggiunge che alle arti si
usare e dell'efficacia dei gesti, intercalava a quando a quando pause sapienti, anche
efficacia dei gesti, intercalava a quando a quando pause sapienti, anche per dar tempo
quando pause sapienti, anche per dar tempo a chi l'ascoltava d'assaporare quel suo
/ produsse esto visibile parlare, / novello a noi perché qui non si trova.
ella tacea e perch'ella non voleva rispondere a chi la chiamava, volendo sapere s'
volgo. tommaseo, 3-i-161: s'addestrino a significare l'idea loro con quella spedita
accomodata disposizione e orditura di parole, a significare qualche cosa. varchi, v-23
chi scrive si ricorderà di esser solito a parlare, e che lo scopo del parlare
1-520: parlasia è una infermità che à a distoreere alcuna parte del corpo umano.
da ogni oficio de le sue menbre. a. pucci, 4-293: quando parla
in lo membro... convertisse a paralesia. bandello, 4-6 (11-686)
male di parlesia il capitano giorgio e a ferrara in let- tica condottosi, s'
moto senza minima offesa del senso. a. cocchi, 8-211: la paralisi o
annunzio, iv-2-210: così rosa catana a poco a poco guadagnò l'eredità di don
iv-2-210: così rosa catana a poco a poco guadagnò l'eredità di don giovanni
morbo gallo, e per arroto / a la lingua, a la man la parlasia
per arroto / a la lingua, a la man la parlasia. 2
indolenza. fra giordano, 7-222: a questo modo il peccato, però che
venturo ristauratore della monarchia, che risanò a danno de'cristiani, mentre era desiderabile
dopo un lungo tremore sono fino giunte a diroccare miseramente. -guasto, danneggiamento.
miseramente. -guasto, danneggiamento. a. casotti, 1-1-79: questo torrione,
toccato un forte tentennone / che getterebbe a terra chi si sia. -figur.
de'consiglieri al subito frastuono / ed a quel pissi pissi, a quel bisbiglio /
/ ed a quel pissi pissi, a quel bisbiglio / patì paralisia la sala
.. amorevole parlata da padre. a. cattaneo, i-232: quando fu
efficace contra i mariti bevitori che riducono a termini così infelici le povere mogli,
333: segue la parlata di priamo a pirro. manzoni, pr. sp
buona occasione che dio dava loro e a lui, d'impiegarsi una volta in
il caro viso'; e sopra tutto a que'versi: 'a parlar chi mi
sopra tutto a que'versi: 'a parlar chi mi sforza? 'le lagrime
il popolo d'italia in molti dialetti, a conoscenza mia, dice * gli '
che allora mescolava lingua italiana e veneziana a parlate slavone. g. raimondi,
carducci, ii-7-293: non posso significarti a parole scritte o parlate il bene che
, lo studio di una voce parlata comincia a prendere sapore quando si viene a considerarne
comincia a prendere sapore quando si viene a considerarne il registro, di petto o
riduzione, oltre che sul contenuto, a cominciare dalle origini dei personaggi, agì
, le parti recitate (in contrapposizione a quelle cantate). 7. con
se battesti padre, / od ofendesti a madre, / o cherico sagrato,
gran parlati di francia che dovessono venire a corte. andrea da barberino, iii-185:
? l. uirini, 35: a te mi volgo, o saggia / parlatrice
, 1-viii-30: niente di più facile a un bel parlatore che travisarti il vero senza
per interesse di mercatura, s'industriavano a farsi parlatori e scrittori. d'annunzio
parlatore... io andavo apposta a sentirlo, quando difendeva in assise.
parlatrice sfacciata, inquieta e vana. a. cattaneo, i-85: vi sono de'
di vantaggio', chi vuole avere ragione a ogni costo e impedisce agli altri di intervenire
/... dare confortamento / a lu leali amadori, / sì che li
, 1-35-23: tal consilglio seguir volglio a tutore, / ma piaccia voi non
sgrignare? giov. cavalcanti, 46: a lui [rinaldo degli albizzi] commissione
poi il suo consiglio ne rendesse. a. cattaneo, iii-328: al prestar l'
cattaneo, iii-328: al prestar l'orecchio a un parlatore scostumato ti s'imprimono nella
incisi s'abbreviano e s'allungano tuttavia a tempo, or tardi e or celeri si
parole dell'altro. -con riferimento a dio. beicari, 5-18: e1
suso avemo chiamato 'legis lator 'cioè a. ddire istitutore e parlatore della leggie
hanno parole scelte e facili, che oltre a la naturale dolcezza di questa lingua apportano
114): con ciò sia cosa che a li poete sia conceduta maggiore licenza di
poete sia conceduta maggiore licenza di parlare che a li prosaici dittatori e questi dicitori per
poete volgari, degno e ragionevole è che a loro sia maggiore licenzia largita di parlare
sia maggiore licenzia largita di parlare che a li altri parlatori volgari. castelvetro,
una,... la quale rispondea a chi venia alla porta, sicché niuna
alla porta, sicché niuna dell'altre giammai a persona parlava, né al parlatorio venivano
così essere tenute [le fanciulle] a le spese del detto ospitale, e che
, e che non possa essere favellato a quelle, se non al parlatorio. s
vasari, 4-ii-848: ricordo, come a dì primo di settembre 1528 le monache di
di san giusto di arezzo mi allogano a dipigniere nel loro parlatolo una storia in
, guardò in giro dove fosse la signora a cui fare il suo inchino. d'
[del collegio] dove son venuto a cercare dell'antico maestro, riprovo il disagio
ospizio era in una stanza buia, a pianterreno, che dava su un cortile ove
chiusa fra cancellate di ferro e sorda a parlatori del secolo. 6.
dalla zia monaca, e che andassi pure a trovarla là, chiedendo alla suora portinaia
brara c'avesse dormuto, / risuscitando a vostra parladura. francesco da barberino,
intende. dante, lxi-28: fate volgere a me li pensier'suoi / pur con
nelle loro predicazioni d'invocare e orare a dio, che a loro conceda grazia
d'invocare e orare a dio, che a loro conceda grazia di redurre a perfetta
che a loro conceda grazia di redurre a perfetta parladura quello che la sua intenzione
, con voce robusta, assai alto parlò a lodovico, nella conseguente parlatura dicendo.
interamente trasferita la parlatura di tulio re a fufezio. -con riferimento a personificazione
re a fufezio. -con riferimento a personificazione. lapo gianni, xxxv-n-597:
parlatura / e non fa la pintura - a la parete. -in parlatura (
la diceria che fece marco tullio dinanzi a giulio cesare, pregando per quinto ligario
: la parlata è la pronunzia comune a tutti coloro che parlano il medesimo dialetto
può essere il modo proprio di pronunziare a tale o tale persona. la parlata
esprimersi (anche per scritto) dovuto a particolari esigenze emotive o culturali o stilistiche
le tue vie, e non ti rapressare a lei, perché le sue labra ànno
nel linguaggio scientifico e per adempirlo corresi a provvederne il materiale negli scritti di gente
e delicati come colei ch'era usa a esercitar le mani quasi sempre tra la
cioè ragionevoli, gli quali s'appartengono a uomo nella parladura. bufi, 3-701
: non si dee prestar fede né orecchie a quelli che hanno per leggerezza di mente
per leggerezza di mente creduto essere anche a gli animali conceduta la facultà della umana e
; la var. parladura è dovuta a influsso provenz. parlaxìa, v.
, con gran fatica gli disse: * a deum sitis '. fasciculo di medicina
baldinucci, 9-iv-45: si poneva alcuna volta a di- pignere, ma perché aveva il
figura, dal parietico / sorpreso resta a un tratto in ogni articolo. faldella
: biasma li parlieri, / ch'a la sua donna contan lor pe- sanza
/ ch'è troppo gran parliera / et a balli leggera. siri, x-587:
ch'ei fece in un viso che a guisa di ciel coruscante rifolgorava. bresciani
che di tanto in tanto scappano fuori anche a me... compongono il linguaggio
. disus. chiacchierone. a. verri, 2-ii-71: questo buon abate
, uscivano della chiesa... a parlottare infinoché si dovea levare il signore
presso alla fortezza, sentivamo il nemico a parlottare, comecché non ci fosse possibile il
e rimanervi ore senza mai stancarsi, a parlottare con soldati o marinai. pavese
parlottano nei quieti mutamenti / da ora a ora. -cinguettare fittamente (gli
udita, nel museo, gemere lentamente a gocciole sonore da un piccolo congegno metallico
chiacchierata, conversazione fitta, continua, a bassa voce; brusio prodotto da più
più assai che il rimanere da mattina a sera nella cucina dei padroni. pascoli
due o più persone fitto, a bassa voce; brusio, cicaleccio. -
cicaleccio. - anche: breve conversazione a bassa voce. di giacomo, i-705
lingua, parlarla alla meglio. quando cominciano a parlucchiare il francese, con le
e tinte,... parlucchiano a un tavolino di marmo rosso di un'
stor. scudo rotondo di diametro inferiore a 1 m, che nell'antica roma era
appese rotelle, brocchieri, parme. a. boito, 1-270: seguono due sanniti
mastric innalzato avanti alla porta che conduce a brusselles un gran rivellino, chiamato da loro
alquanto diffusi nelle zone mediterranee, a cui appartiene la specie parmena balteus,
, agg. che è nato o vive a parma; che esercita la propria attività
parma; che esercita la propria attività a parma o nel territorio circostante. -
, ristringeva in un idillio l'inno omerico a venere. 2. che
che si svolge, trascorre o è trascorso a parma. carducci, iii-11-231:
in questo soggiorno parmense riprese più ardentemente a comporre. pasolini, 9-412: la
4. sm. territorio circostante a parma; area che geograficamente, culturalmente
geograficamente, culturalmente ed economicamente fa capo a parma. = voce dotta, lat
viticci fogliari, fiori zigomorfi e frutti a bacca o a capsula. -anche: denominazione
fiori zigomorfi e frutti a bacca o a capsula. -anche: denominazione proposta per
patata allorché l'agronomo e chimico francese a. a. parmentier (1737-1813)
l'agronomo e chimico francese a. a. parmentier (1737-1813), a
a. parmentier (1737-1813), a cui si riferisce anche la denominazione del
e piovene, 7-497: si deve a neuilly la divulgazione nella francia del nord
sulle mense francesi. un tale parmentier offrì a uigi xvi, che temeva le carestie
grattato. 3. territorio circostante a parma, da cui dipende. sanudo
agg. che nato o vive a parma; che esercita la propria attività
parma; che esercita la propria attività a parma o nel territorio circostante. -
sapea che i parmegiani / eran nemici a la tedescheria. algarotti, i-ix-m: io
parmigiano / e come lin si filerebbe a rocca. maestro martino, lxvi-1-169: prendirai
punto, / ti fa doler la testa a mano a mano. briccio, 102
/ ti fa doler la testa a mano a mano. briccio, 102: ecco
messo / buon formaggio parmosciano / e buttiro a piena mano. b. stefani,
intinte nell'uovo, fritte, poste a strati in una teglia, condite con
, caratteristico del dialetto che si parla a parma e nel territorio circostante. castiglione
5. sm. territorio circostante a parma, che geograficamente, linguisticamente e
linguisticamente e amministrativamente fa o faceva capo a parma. machiavelli, 1-iii-696: mandi
sospira e geme / vedendo tanti andare a questa via, / far sì tal onta
, i poeti. attribuito a petrarca, xlvii-105: quel vostro parnasico
degna d'abbassar giù nell'occaso, / a balsamo chieder là dove 'l taso /
i focesi, e aa pitone / sacra a veder sulle parnasie rupi.
massiccio montuoso della grecia centrale, situato a nord del golfo di corinto, al
divenendo simbolo della poesia), taltra a bacco; i poeti lo consideravano tonfalo
, par., 1-16: infino a qui l'un giogo di parnaso / assai
poeta. petroni, lxxxviii-n-262: ricorro a voi, perfetto vaso / d'ogni virtù
non poetò di tutte le cose che a lui avennero, come dell'essere fedito
1761 del tedesco anton raphael mengs conservato a roma nel museo di villa albani)
286: sai ben che mai non cerco a imprese tali / altro parnaso, altre
antologie e di una collana (pubblicate a venezia verso la fine del xviii sec
. fux (1660-1741), che influenzò a lungo la trattatistica del contrappunto.
'; sì an che a un 'triolet ', per una bambina
fusti scapiformi; fiori di colore da bianco a giallo pallido, ermafroditi, caratterizzati da
con petali; ovario uniloculare; frutto a capsula con numerosi semi alati; in
] ha preso gusto e fatto la mano a tornire dei versi troppo belli, troppo
dura e vive. soffici, iii-379: a trovarlo andavo io, bramoso di legger
ii-445: immaginate poi se non gli [a tolstoi] paresse lecito trattarè i grandi
, ii-1058: se diamo un posto a sem benelli non c'è nessuna ragione,
in fretta, si abbandona per istinto a una dolcezza puramente verbale e cantante,
agli aspetti decorativi e ornamentali che a quelli funzionali. ungaretti, xi-17:
di quel gusto parnassiano che procurò celebrità a coppedé. dico 'parnassiano 'per
tribù de'papillonidei, stabilito da latreille a scapito de'papiglioni di linneo. egli
/ ch'e'fia neiente, contro a chi fa paro. = deverb
originali. -anche: il genere letterario a cui appartengono tali opere.
lvii-21: vo'dar qui onorato luogo a lorenzo lippi per il 'malmantile racquistato
mattina dopo, appena sveglio, cominciai a rimuginare nel cervello la cosa e afferrai l'
scorso un olandese, certo bywanck, venne a parigi, restò stupefatto delle stravaganze che
che forse nessun antiquario potrebbe oggi offrirvi a un prezzo ragionevole. -imitazione fortemente
realmente provato e delle manifestazioni esteriori che a esso tradizionalmente si accompagnano. soffici
decreto escito in torino concedente un assegno a tutti gli ufficiali di terra e di mare
terra e di mare ch'ebbero parte a difendere venezia. che schiaffo a radestchi
ebbero parte a difendere venezia. che schiaffo a radestchi e all'austria...
parodia al papa, che manda medaglie a radestchi per appenderle al petto dei barbari
la nostra letteratura andò più volte soggetta a maligne influenze che consumarono negli sperimenti di
nell'illusione di creare il fatto compiuto a roma e di forzar la mano all'
del capolavoro di plombières. -con riferimento a una pianta di aspetto particolarmente misero e
6. mus. componimento musicale fatto a simi- glianza di un altro. -per
: nessuno scrittore si è ancora abbassato a fare un'apologià scientifica e una poetica che
insegna di prigionia: e già intenta a cercare la battuta adatta...
frasi parodianti il messaggio di jaufré rudel a meli- senda. 2.
, il pensiero di una persona assunta a proprio modello. lucini, 4-141:
dai balconcini in ferro battuto, dalle finestre a te- laietti, era stata ridotta al
che il succio dei labbri; rimasto a parodiare su una cannuccia il primo atto dell'
carducci, iii-8-324: tale mescolanza seguitò a piacere al popolo...:
al popolo...: seguitò a piacere specialmente nella poesia religiosa o parodiata
piacere specialmente nella poesia religiosa o parodiata a usi e accenni profani. e.
primitivismo dell'america... è sempre a fondo demoniaco, fantomatico, allucinativo.
, inteso come elaborazione della vita ridotta a disseccato compendio del proprio essere 'banale
quali dovranno sembrare tutt'altro che belli a chi non li interpreti secondo la loro
storpiatura dell'opera o del genere assunto a proprio modello. bacchetti, 9-390
de la paroffia de santo angnilo, a li fìgluoli de pucciarello. 2
è la più simi- gliante cosa a ciascuna cosa che sia. trattato di falconeria
la voce e le parole / convenienti a sì nobil suggetto? p. f.
facili allargano della voce e più grati a quello dell'udito. foscolo, vii-
tale che con una sola parola noi veniamo a manifestar talora un'idea sommamente complessa.
ogni parola ha questo o quel significato a seconda dell'accento con cui si pronunzia (
linguistiche (con par- tic. riferimento a quelle di maggior valore semantico) che
ornatamente e dire bellesa de parole, a? ò che possano atrovare grande presio e
grande presio e nomo precioso; tamen a noi questa cosa no è mistero. giacomo
alcamo, 40: le tue paraole a me n'piacion gueri. latini volgar.
lei di libertà si spoglia / o crede a sui sembianti, a sue parole!
/ o crede a sui sembianti, a sue parole! firenzuola, 526: chi
, usa di fare una minima offesa a una minima donna,... egli
tremai / ne l'ime fibre come a una voce non mai / udita, indefinibile
/ l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco / lo dichiari e
risplenda come un croco / perduto in mezzo a un polveroso prato. -come personificazione
e paurose, / là dove piace a voi di gire andate. dante, xxxi-1
che nasceste poi ch'io cominciai / a dir per quella donna in cui errai:
ii-n-66: tale conclusione... viene a spiegare, e in certo senso a
a spiegare, e in certo senso a giustificare, l'attuale interessamento e appas-
moretti, ii-664: 'rendete dunque a cesare quel eh'è di cesare e a
a cesare quel eh'è di cesare e a dio quel ch'è di dio '
di currado gianfigliazzi, con una presta parola a sua salute l'ira di currado volge
... ma perché ti sia freno a fuggire le spese superflue. -formula
rincominciò [pasimunda] le parole e perdussele a effetto; e insieme egli e '1
919: so che ti giova assai tener a mente / ciò che francesco il re
mente / ciò che francesco il re a cesar disse, / ch'a le
re a cesar disse, / ch'a le parole fusti allor presente. -con
riferimento all'espressione orale (in contrapposizione a quella scritta). fra giordano,
certe, gravi, stabili, concordi a se medesme e vacue d'ogni perturbazione
non c'è nulla; ma servono a mantenere il credito alla bottega. papini
di latta con queste parole: « figurinaio a domicilio. si lavora anche per fuori
corpi overo cinque parole eroiche, rispose a dario il maggiore che gli aveva intimata
strumento o generato da un fenomeno naturale a cui è attribuito un particolare significato o
1-125: o quante volte volle andare a lui con lusinghevoli parore e aggiungere umili
mio padre... ebbe a fare cotanto tempo con mia madre, e
vane... cominciò a dirgli villania, non solamente chia
8-150: talvolta, prima ch'egli arrivasse a dare tutta la mancia, il
-in espressioni ellittiche, per invitare a un linguaggio più o meno controllato.
dato più presto parole che fatti. a. tiepolo, lii-13-176: io, per
. rosmini, 2-3-24: che importa a noi il significato de'vocaboli? noi
giuliani, ii- 377: dicono a posti che in certi luoghi la saggina frutti
è parlare, altro è il fatto; a volte il fatto smentisce la parola.
delle parole. rosmini, xxi-263: a far giudizio di un principio morale o d'
nudo si sta nella mente, e apporre a
difetto filosofico anziché a pregio la manchevolezza dell'espressione. carducci
parole. b. croce, ii-8-219: a me pare conveniente variare i modi di
sing. testo poetico o letterario destinato a essere musicato. -anche: il significato,
è solito esprimersi con frasi e battute a doppio senso, freddure, equivoci,
il diritto o la pretesa di esprimerla a conclusione di un dibattito o di un
). bacchetti, 13-383: avvezzo a voler sempre, in ogni minuscolo o
., ix-340: il seme che cade a lato alla via sono coloro che odono
e poi viene il demonio e toglie a loro la parola del cuore, acciò
da diverse bande di francia, per andar a insegnare e predicar la parola, che
stia come per fondamento e sostegno, a cui s'appoggia e in cui risiede la
e solenne con cui una persona si impegna a mantenere una promessa, a tener fede
si impegna a mantenere una promessa, a tener fede a un impegno, a
mantenere una promessa, a tener fede a un impegno, a concludere un affare
a tener fede a un impegno, a concludere un affare, un commercio,
secondo i modi e i tempi concordati a voce o, anche, con cui
obbligare o avere la parola', e, a seconda che l'impegno sia mantenuto o
valore attenuato: promessa, impegno enunciato a voce o anche in uno scritto, in
brutto mancare della parola sua che prepondera a ogni utilità che si tragga del contrario
lettere al papa de seguire l'impresa a guerra finita. p. tiepolo, lii5-
. mocenigo, li-8-464: gloriandosi quei pirati a violare la parola in particolare a'prìncipi
parola. d. bartoli, 1-2-132: a lui si mentiva la parola e i
parola. alfieri, 1-64: a lui si diero / parole il dì;
: aveva subito impegnata la sua parola a don rodrigo, per chiudersi l'adito a
a don rodrigo, per chiudersi l'adito a ogni esitazione. mazzini, 24-263:
. verga, 8-35: -come? -seguitava a sbraitare la baronessa. -un negozio già
, 6-ii-411: non v'è altro punto a discutere. conto sulla vostra parola.
tutto quello che ti faranno. pensa a stasera, quando arrivo io a dar la
. pensa a stasera, quando arrivo io a dar la mia parola che ti sposo
padule d'orgia, 91: sia lecito a ciascuno accusare e credasi a la semprice
sia lecito a ciascuno accusare e credasi a la semprice parola de l'accusatore o
12-11-26: io mi voglio abboccar con voi a ogni modo avanti che andiate a la
voi a ogni modo avanti che andiate a la corte. dubito che questo abboccamento
i-89: figuratevi, la sua effiminatezza giunge a questo punto: si lava i denti
galantuomo. 5. discorso che mira a rassicurare, a incoraggiare o a consolare
5. discorso che mira a rassicurare, a incoraggiare o a consolare una o più
mira a rassicurare, a incoraggiare o a consolare una o più persone; assicurazione,
, ora in altra maniera, ora a cavallo, ora a piedi, per soccorrere
maniera, ora a cavallo, ora a piedi, per soccorrere san dizier con
, 2-ii-163: date delle buone parole a tutti, senza mantenerle a nissuno.
delle buone parole a tutti, senza mantenerle a nissuno. manzoni, pr. sp
se me ne aveste fatto una parola a tempo, vi averei
ellissi del verbo, come apostrofe rivolta a una o più persone alle quali si intende
o per servente? -come invito a esprimersi in modo sintetico. g.
quali animali non si do- vrebbono introdurre a ragionare in palco rappresentativamente, poiché non
palco rappresentativamente, poiché non sono atti a fare se non per mezzo delle voci
. d. bartoli, 5-379: mancatevi a mezzo le parole e lo spirito,
dall'uomo. verga, 8-268: venite a vedere... la padrona ha
destinato, di comune loro placito, a rappresentarsi reciprocamente allo spirito i concetti dell'
comprendo che la parola scritta sia adoperata a creare una pura forma di bellezza..
la parola orale, rivolta in modo diretto a una moltitudine, non debba aver per
'ntese la parola tosca / di retro a noi gridò. tommaseo, 15-191: io
luci ladre e il chiaro viso, / a venere l'andare e la parola.
alla presenza d'un vecchietto, vestito a lutto, calzato di sandali gialli, basso
e spirito. moretti, ii-871: a che serve la memoria? a che il
ii-871: a che serve la memoria? a che il linguaggio, la parola pronta
, i-5-51: il presidente è costretto a dare la parola ad un altro oratore contrario
sempre meglio... essere gli ultimi a prendere la parola. -in partic.
conv., iii-x-9: impongo anche a costei che domandi parola di parlare.
per la loro parte alla vendita. a. pucci, ii-71: in questa terra
., 3-3 (1-iv-263): infino a ora con la mia benedizione ti do
parola de'loro più prossi- mani. a. pulci, xxxiv-540: non s'aspetta
aspetta altro che la tua parola / a dar questa risposta a chi t'elegge:
tua parola / a dar questa risposta a chi t'elegge: / fa'che
iacopo condotti j e vinti, ritornaro a la parola / da la qual furon
volgar., ix-3 (no): a ciò che per questo modo possiamo adempire
ch'io non vi vo'più stare a dar parole. -nella genova del
5-i-150: i prelati... andarono a licenziarsi dal re, avendo portata la
, i-24: gesù disse loro questa parola a coloro che erano invitati. 5.
pastore, non disse ch'elli venisse a cercar molte pecore, ma una.
. cino, iii-59-12: e 'nanzi a me parea che gisse un foco /
. lorenzo de'medici, 7-109: a pena udir potessi da lui questa / parola
d'ordine', quella scritta in testa a ogni scheda del catalogo per agevolarne l'
elenco (con par- tic. riferimento a quelli delle tariffe daziarie delle merci)
vin. 18. enigm. parola a croce: gioco nel quale la soluzione
parola e nelle espressioni interiettive la parola a chi ha aperto o all'apertura,
all'indubbio vantaggio di essere l'ultimo a esprimersi, se condivisa da tutti i giocatori
puntate già effettuate su quella successiva, a costituire la base, detta piatto di
di riconoscimento e d'identificazione fra militari a cui è affidato un determinato compito e
probabile impiego). -anche con riferimento a truppe non regolari, a formazioni paramilitari.
con riferimento a truppe non regolari, a formazioni paramilitari. cattaneo, iii-3-15:
una connotazione scherz., con riferimento a soggetti astratti e contesti civili).
me loro: rapati, sbarbati fasciati a spiga come veterani; li ritrovo in
. carducci, iii-25-157: il venire a dire in italia, e massime in
di settari e di congreghe occulte, a questi lumi di luna e a proposito
, a questi lumi di luna e a proposito d'una beatrice del 1290, è
spia', ciascuno degli elementi lessicali intorno a cui si organizza la struttura lessicologica in
autore (e tale accezione, analoga a quella di parola mito di f.
dante appunto in que'versi fa predire a beatrice a chiare parole ch'ei sopraviverebbe
in que'versi fa predire a beatrice a chiare parole ch'ei sopraviverebbe ad arrigo
giovio, i-190: io mi metterò a camino verso roma, se1 concilio andarà in
in parole. -andare le parole a qualcuno: riferirglisi. dante, purg
la parola di qualcuno: prestare fede a quanto da lui detto o promesso.
essere offeso. -a parola, a parola a parola, a parola per parola
. -a parola, a parola a parola, a parola per parola;
-a parola, a parola a parola, a parola per parola; da parola a
a parola per parola; da parola a parola, di parola a parola, di
da parola a parola, di parola a parola, di parola in parola;
parola. ugurgieri, lxxviii-n-94: sancto tommaso a parola a parola / del poverel francesco
, lxxviii-n-94: sancto tommaso a parola a parola / del poverel francesco spande l'ali
: io certamente l'ho tradotte di parola a parola e recitate fedelissimamente. a.
parola a parola e recitate fedelissimamente. a. gritti, lii-14-37: volle il
molti secoli prima dissero altri e noi stessi a parola per parola possiamo usare e usiamo
della vedova, che pare fosse ricordato quasi a parola da dante nel suo stupendo episodio
, ii-3-171: quelle mitologie nate dal prendere a parola le metafore pageliane. pirandello
: secondo quanto viene detto o affermato a voce o per scritto; come enunciazione di
ritropia 'n balia / avesse quelli, a cui tant'ho donato / in parole,
e1 tiranno manda uno messaggi ero a raccomandare l'amico suo e dice a parole
a raccomandare l'amico suo e dice a parole che non vuole se non iustizia
un certo suo scudiere, / che a parole era un ercole, un sansone.
, 2-39: io non sono socialista a parole. -a voce, oralmente
, e tutte altre leggi gli diede a parole. ulloa [guevara], ii-
ii- 210: dio aveva dato a mosè nel monte sinai due leggi,
altra in parola. porzio, 3-213: a parole e per scrittura gli assicurò che
tanti ambasciatori che sono costì mi dànno a credere che tutto si debba risolvere in parole
e più rapidi qualche cosa d'intraducibile a parole, che pareva corrispondere alla smorzatura,
realtà ch'io non ti posso comunicare a parole. -con valore aggett.
uno! eroi della scodella! eroi a parole! vigliacconi! -enunciato,
: fu, il suo, amore non a parole ma a fatti: ché egli
suo, amore non a parole ma a fatti: ché egli, per quanto fisicamente
e s'arruolò volontario. -espresso a voce, verbale. fausto da longiano
ogni differenza d'onore in italia ridursi a due capi: l'uno è quando
. -a parole di sassi: a sassate, con i fatti, con
terra, o ricchi: ricordatevelo. guai a voi se ve l'avesse a ricordare
guai a voi se ve l'avesse a ricordare il popolo. il popolo sveglia
popolo. il popolo sveglia la memoria a parole di sassi. -a una
ariosto, 261: ti sono venuto a ritrovare per far teco a una parola
ti sono venuto a ritrovare per far teco a una parola il mercato.
. -avere molte parole: discorrere a lungo. giovanni dalle celle, 1-2
più parole che un leggìo; dare parole a un leggìo: v. leggìo,
, qualche parola con qualcuno', intrattenersi a discorrere, a chiacchierare brevemente. tommaseo
con qualcuno', intrattenersi a discorrere, a chiacchierare brevemente. tommaseo [s.
-bastare la parola', essere sufficiente a significare con assoluta precisione un concetto,
una parola o la parola di bocca a qualcuno', indurlo a parlare (per lo
parola di bocca a qualcuno', indurlo a parlare (per lo più in costrutti
non c'era più modo né via a cavarle una parola di bocca.
n. 59. -dare la parola a un oggetto: usarlo, ricorrervi.
accorso allo sparo. -dare parola a qualcosa: ipotecare un bene. g
ubbidì di troppo, il perché venne a dare parola a più poderi i quai principale-
, il perché venne a dare parola a più poderi i quai principale- mente a
a più poderi i quai principale- mente a lei erano obbrigati. -dare parole:
cieco / è d'altra donna, a cui dato ha sua fede / di dargli
fede / di dargli fatti, ed a me dar parole. varchi, v-53:
ha dato una mezza parola che verrà a passare due giorni con noi.
sercambi, 2-ii-248: fattosi dare bere a la taverna, caminarono verso seravalle,
, rivolgere la parola o le parole a qualcuno: apostrofarlo; parlargli. boccaccio
., 5-5 (1-iv-479): avendo a neifile le parole rivolte, le 'mpose
: « l'hai restituito quel libro a burtlin? ». -di una
. -entrare in parole: cominciare a contrattare. boccaccio, dee.,
in parola con qualcuno: essersi impegnato a compiere una determinata azione, a concludere
impegnato a compiere una determinata azione, a concludere un determinato affare. fagiuoli
parola / di dar questa figliuola / a nanni. chiari, 2-ii-184: finsi di
gentili e sperti / s'umilian sempre a far a'minor parte, / facendo
e de le galere de'nemici eh'erano a la lanterna, io fece riverenza al
riverenza al signor ieronimo, e apresso a le lettere di v. ecc. fece
belle parolle. -fare le parole a qualcuno: licenziarlo, dargli il benservito
... non denunciavano alcuna inclinazione a far parola. -fare, muovere
parola. -fare, muovere parola a qualcuno di qualche cosa: parlargliene,
nievo, 710: ne mosse anche parola a me, ma io mi ritraeva burbanzoso
n'era stata fatta parola in contrario né a sua maestà per nome del pontefice né
volgar., i-420: disse lo signore a moisè: e questa parola che tu
i neri... comincio- rono a fugir le parole. -in parola
2-2-253: tutti questi,... a dire in una parola, sono quegli
che l'amicizia tra que'due re giovi a molti e non nuoca a persona.
re giovi a molti e non nuoca a persona. segneri, iii-1-185: figuratevi.
tanto che basta, / e risolvo, a stringerla in due parole, / di
parole. -lasciare la parola a qualcosa: subordinarvi giudizi e scelte.
morire una parola in bocca: rinunciare a pronunciarsi. lozzelli, lvii-197: lingua
/ sincera, audace, arguta e che a gran stento / morir si lascia una
suoi destrieri, e 'l delfino comandò a un suo tesoriere che 'l pagasse: il
di parole; tenere, trattenere qualcuno a o in parole: fargli continue promesse
3-6: partissi l'oste, e vennene a campi: e quivi dimorò tutto quel
mazzei, i-131: è suto menato a parole dell'altra vendita che si fé
questo, mentre i soldati prestin qualche fede a lor persuasioni, ma dopo che essi
bacchelli, 1-iii-178: per non starvi a tener in parole, mi è sembrato
', restare senza parole, stentare a cavar fuori, a formare le parole:
parole, stentare a cavar fuori, a formare le parole: non riuscire a
a formare le parole: non riuscire a parlare, a esprimersi in modo organico
parole: non riuscire a parlare, a esprimersi in modo organico per una forte
» disse questa, cavando fuori la parola a stento: « com'è andata?
): arriva uno tutto trafelato che stentava a formar le parole. giuliani, i-7
gioia che mi faceva esultar l'animo a que'savi ed eloquenti discorsi. de
dinanzi al quale i miei compagni, nati a granata ed abituati a vederlo fin dalla
compagni, nati a granata ed abituati a vederlo fin dalla infanzia, restavano senza
riposo che sentiva nel seno di dio che a lei medesimo era impossibile mettere in parole
-mettere in parole qualcuno: indurlo a parlare, rivolgergli direttamente il discorso o
dama, molto si die pregiare e a gran dritto, ciò mi pare, colui
): ruggier d'un salto in mezzo a lor si getta / per divider la
, / di darvi esempio e di tenervi a scuola. moretti, iii-632: «
. -morire la parola in bocca a qualcuno: v. morire, n
-mozzare, tagliare le parole di o a qualcuno', rompere, togliere la parola
delle parole in bocca o di bocca a qualcuno: interromperlo improvvisamente, e talvolta
nell'ossa aride era addormentata, si cominciò a svegliare. -non avere parole
: essere fornito di un lessico inadeguato a esprimere un concetto, un pensiero (
giusto di'conti, i-69: uman pensiero a pien non può ritrarla, / e
9-106: di ritorno sull'automobile, a una mia mezza domanda clelia rispose che berti
-non dire una parola, una mezza barola a qualcuno: non dirgli assolutamente nulla.
-non essere la parola ", non valere a indicare con precisione un concetto.
doni il termine) un pescare a caso. -non fare parola di
'l cor prese con mano, / dicendo a me: di ciò non far parola
parole in bocca o tra i denti a qualcuno: non provare difficoltà o sogg-
: non provare difficoltà o sogg- gezione a esprimere con facilità e franchezza ciò che
-non spiccicare, non potere, non riuscire a spiccicare parola', v. spiccicare.
parole il convenne partire, di questo a più amici domandò consiglio. sercambi,
un ordine o una notizia da persona a persona fino a informarne tutti.
una notizia da persona a persona fino a informarne tutti. buonarroti il giovane
liero della banda destra la fa passar a quello della sinistra. lippi, 9-37:
, / passa parola e manda gente a posta. tommaseo [s. v
favella, o poco, le parole pesano a lui. -pigliare, prendere a
a lui. -pigliare, prendere a parole qualcuno, prendere parole con qualcuno'
darsi, riscaldarsi di parole', venire a o in parole con qualcuno', litigare
aspramente, bisticciare, altercare anche trascendendo a ingiurie e offese; insultare, offendere
g. villani, 6-2: vennero insieme a villane parole e di parole si toccaro
sapea quel ch'era, si cominciò a scandalezare forte ed a darsi di parole con
, si cominciò a scandalezare forte ed a darsi di parole con costoro. mazzei
licurgo] mai vino, non montò mai a cavallo, mai fece parole con niuno
, io (187): venuta a parole con una conversa, per non so
so che pettegolezzo, si lasciò andare a maltrattarla fuor di modo. tommaseo [
[s. v.]: 'pigliarsi a parole ': contendere questionando. de
. de amicis, xii-232: si prendono a parole fra di loro per le cause
deledda, iv-100: il porcaro venne a parole con melchiorre: s'ingiuriarono,
sulla parola qualcuno', dare assoluto credito a quanto affermato o promesso, per lo
parola scappata di bocca dopo cena. a. f. bertini, 1-108: io
cavalca, iii-77: fu tentato e provocato a parlare, per poterlo comprendere in alcuna
. -porre le parole in bocca a qualcuno', spiegargli dettagliatamente quello che deve
parole nella tua bocca: esci fuora a predicare. -portare parola', essere
se tu vuogli..., disposto a andarvi. -rendere la parola
andarvi. -rendere la parola a qualcuno: scioglierlo da una promessa,
ora non vedo perché dio v'abbia a voler separati. e lo benedico che
qualcuno: avergli promesso, essersi impegnato a compiere una determinata azione. fagiuoli
. fagiuoli, 1-5-201: vo'ire a trovar il signor tarpano e far la
in parola di portargli quel libro sino a casa. -senza dire, fare,
., verso loro che fermi stavano a riguardarle, si fece. masuccio, 58
si fece. masuccio, 58: cominciò a torcerse tutto de mano e de piedi
. -parlare, comportarsi coerentemente a quanto enunciato in precedenza. nievo
più tanto in parola colle libere note a essi inviate da napoli. -stare
delicatezza del suo onore lo obbliga indispensabilmente a pagar subito i trenta zecchini perduti sulla
e dava, sempre sulla parola, a ricchi e poveri, a nobili e plebei
parola, a ricchi e poveri, a nobili e plebei, al pubblico e ai
al cugino e gli propose di farlo a mezzo. -togliere la parola a
a mezzo. -togliere la parola a qualcuno', impedire, incutendo soggezione,
ed energico militare... cominciò a far gran passi, discorrendo sul tema
e sasso tratto non può più tornare a dietro. idem, 247: nelle parole
rompono i denti. ibidem, 78: a chi fa bottega gli bisogna dar parole
la conversazione, dove le parole portano meno a conseguenza. ibidem, 224: dove
: questi usa chi ha voglia di discorrere a ogni modo. ma chi è seccato
mal presa. ibidem, 268: a parole lorde, orecchie sorde...
, 357: ognuno può dir parole a modo suo. bacchelli, 1-i-400: una
, tira l'altra, un'occhiata risponde a un'occhiata, e tu credi di
. -a buon intenditor poche parole', a buon intenditore poche parole bastano, sono
n. 11. -quattro cose sono a buon mercato, terra, parole,
, n. 19. -t r a galantuomini, una parola è uno strumento,
, n. 7. -u n a parola imbratta il foglio', v. imbrattare
, con evoluzione semantica da 'comparazione 'a 'parabola 'e a 'discorso,
'comparazione 'a 'parabola 'e a 'discorso, parola 'presente già
: non c'è più via né verso a poterli tenere. ne'campi si fanno
campi si fanno strada per tutto: e a sgridarli, si rivoltano subito, e
, 14-258: me ne sono tornato a pianterreno nell'ascensore così simile a quello
tornato a pianterreno nell'ascensore così simile a quello del palazzo sulla cassia, persino nelle
gradita. berchet, 1-101: andate a bella posta pescando, chi sa dove
calunnie da lui udite in casa fratta a danno dei repubblicani delle romagne. -tante
fagiuoli, xi-154: siete pur buono a credere / a certi parolai, /
xi-154: siete pur buono a credere / a certi parolai, / che dicon molto
infatuati, cervelli infiammati, pnirigine di profeti a un soldo il foglio, parolai infiammati
meglio. a'dì nostri non si pensa a lui che per alludere a un parolaio
si pensa a lui che per alludere a un parolaio. de sanctis, lett.
dànno un'aria di troppo umile lusinghiero a quest'autore, lo fanno anche apparire
. 5. agg. enunciato a parole, senza alcuna corrispondenza con la
breme, 101: io mi era posto a scrivere dopo lette alcune pagine d'un
b. 'annunzio, v-3-178: a parolaio parole, a promettitore promesse.
annunzio, v-3-178: a parolaio parole, a promettitore promesse. = deriv.
, 3-56: la gente era stata emancipata a migliori garbatezze quali dopo sarebbero stati i
2. scelta delle parole più adatte a esprimere un concetto o uno stato d'
unità linguistiche (con partic. riferimento a quelle di maggior valore semantico) che
dize sta parolèta: / sufiziente non sei a tale derata, / o altto inperatore
tanta beltà legato e preso, / a que'novi miracoli immortali / senza spirito o
né più stimerebbono una leggerissima paroletta che a rider muova che le gravissime e leggiadrissime
ora una paroletta sola diremo e mandotene a casa. guicciardini, 13-vii-16: rubiera ha
. belli, 288: ho risposto a tutto? no, manca qualche paroletta
nievo, 3-109: -caro alvise, avrei a dirvi una paro- letta, -cominciò l'
e del mugello, non si avevano a considerare come pezzi della lingua universale d'
: questi in sua prima età fu dato a l'arte / da vender parolette,
libertà; l'insieme delle opere che a essa si richiamano. marinetti,
idee. papiri, x-2-10: muore a verona, cadendo da cavallo, boccioni,
boine, iv-268: deve ora anche a campana giurerei, e certo assai più
parolozze che dicono i contadini innamorati. a. cattaneo, i-427: queste due
: tu- riddu... cominciò a bazzicare per la casa e a dire le
. cominciò a bazzicare per la casa e a dire le paroline dolci alla ragazza.
donna che non sapeva scrivere insegnava qualcosa a uno scrittore: gli insegnava a sgrassar
qualcosa a uno scrittore: gli insegnava a sgrassar la sua prosa, gli diceva che
. gozzi, i-15-64: la gentilezza cominciò a venire a noia alla fanciulla e di
, i-15-64: la gentilezza cominciò a venire a noia alla fanciulla e di giorno in
3-21: la tosse fu opportunamente invocata a spazzar via due altre paroline, tali
iii-180: non le sarà molestia scriver a detto signor ferrante doi paroline. segneri
: venivo solamente per dire una parolina a tonio. fogazzaro, 5-166: voleva
alla signora luisa. -come apostrofe a una persona a cui si intende comunicare
luisa. -come apostrofe a una persona a cui si intende comunicare una notizia in
si cacciò nel crocchio, s'accostò a lucia, le fece intendere accortamente che
sanctis, ii-15-361: comprendiamo che accanto a questa parte pubblica rimane sempre la parte
3-172: dacché la trovo qui, avrei a dirle una parolina a quattr'occhi!
trovo qui, avrei a dirle una parolina a quattr'occhi! pirandello, 7-156:
dire anch'essi la parolina in confidenza a don arturo. -intercessione a favore di
in confidenza a don arturo. -intercessione a favore di una persona; raccomandazione.
una persona; raccomandazione. a. cattaneo, iii-123: mi raccomando,
bere al re, di grazia una parolina a mio favore. percoto, 306:
, 306: ella che ha tante conoscenze a vienna,... una sua
di capacità per liquidi usata anticamente a mo dena prima dell'adozione
sistema metrico decimale (e corrispondeva a litri 8, 48, 13).
. nelli, 20-2-7: applicatevi tutta a trovare parolone tonde per far sonoro e
b. davanzali, i-58: paroioni a vuoto per ingannare. redi, viii-76
, / l'un l'altro riconoscersi a pennello. pananti, i-78: si fan
semplici co'paroioni inintelligibili e inintesi pur a chi gli fa risuonare. pratesi,
un risolino di compiacenza, e cominciò a sfoggiar paroioni, 'termini scelti ',
molte buone e sante parolozze la domenica a piè dell'olmo ricreava i suoi popolani
traditoraccia, vuoimi tu far morire a torto? e cosi fatte paroline o parolette
il gesto abituale della mano alzata a contener lo sbadiglio ch'era per convertirsi in
. mazzei, i-194: mettete tempo a rispondermi a ogni paroluzza ch'io vi
mazzei, i-194: mettete tempo a rispondermi a ogni paroluzza ch'io vi scrivo.
/ perché natura spesse volte puzza / a chi più la rimesta e a chi più
puzza / a chi più la rimesta e a chi più l'ama. m.
1-xxii-179: tu pretendi che si guardi a te ed a'tuoi occhi e che
occhi e che l'uomo ispirato tremi a guisa di fanciullo per paura che non
saresti tenuta una sciagurata e una scelerata a dar baie a un cotal uomo: io
sciagurata e una scelerata a dar baie a un cotal uomo: io voglio che tu
vi levate in colera, la tirate a nostra ingiuria, tanto siete subiti impazienti
i-270): ecco che egli cominciò a sentir lo stropiccio dei piedi di quelli che
tavolo non cessano di adocchiarmi, bisbigliando a mezza voce, perché io possa intendere
paolo zoppo, v-246-19: or son a porto e gittat'ò paroma / con ancone
paromaria e paromaira, nel 1210, a genova; paroma, nel 1274
bera, nel 1420, a venezia) e diffusa nel còrso (baromma
. xiii), che è a sua volta continuazione æl lat. palumba
, 3-17: pure ci pensavano sempre [a 'ntonf]... quando si
che doe di esse fuste non ebbe tempo a molar le paromese e si somerse
: egli è cosa manifesta che il seguitare a discorrere sopra gli altri generi di versi
da altri artieri si chiamerebbe 'coltello a petto '. = voce di
lunga et ha le frondi maggiori simili a quelle dell'adianto, ma più strette
piantina della paronicchia con gli evidenti semi a tergo delle foglie. -con
latini reduvie e comunemente pana- rizo. a. cocchi, 8-137: sono distinti [
grammatica classica, parola che rispetto a un'altra presenta una leggera modificazione formale
leggera modificazione formale (tale da indurre a supporre erroneamente un rapporto di derivazione
phaone, concorrendo la somiglianza dei volti a convalidare la paranomasia dei nomi. muratori
'parorchidia ': nome che si dà a qualunque posizione viziosa de'testicoli, per
1-107: le fece ponere una ventosa grande a le fine di la coda over di
genaro e febraro, quei di europa a pena si possono muovere per la languidezza;
parosismo di febre, s'era condotto a fontablò il cardinale per riverire sua maestà
iii-25-208: io per conto mio andrò a sentire madamigella ber- nhardt nella 'signora
primo od ultimo parossismo del romanticismo svolgentesi a verismo. 3. figur.
desiderio di tornar casale ch'era impotente a lungamente soffrire i violenti parosismi dell'ambiziosa
cecchi, 5-26: nessuna divetta, a portare al parossismo un uditorio di bassoporto
luca, in quel tempo, era soggetto a rabbie improvvise e furiose durante le quali
punzecchiamento di eccitazioni capricciose e penetranti, a portare l'orgasmo di lui fin al parossismo
museo, le bombe di lava che a volte prendono le forme più strane:
, iii-5-10: un idropico parossista che soffia a tutta forza con la furia del tedio
, che è caratterizzato o che corrisponde a un parossismo. 2. figur
parole piane. pasolini, 9-236: a tale risultato di 'tono * può importare
-anche: la parte del collo corrispondente a tali ghiandole. libro della cura
, ritrovate nel palato e nella trachea. a. cocchi, 4-1-15: il colore
gadda, 9-6: inghiottì la saliva a cui secernere le sue paròtidi avevano lautamente
nervose sono ad esse glandule tramandate. a. cocchi, iii-477: dimostrava essersi accresciute
parotide, cioè apostema et enfiato drieto a gli orecchi. citolini, 257: il
per la periferia del corpo, ed a molti comparirono le parotidi. dizionario di
sottolinguali; negli adulti può dare luogo a complicazioni a carico dei testicoli è delle
negli adulti può dare luogo a complicazioni a carico dei testicoli è delle ovaie;
carico dei testicoli è delle ovaie; a tale forma epidemica segue immunità permanente)
: infiammazione di due grosse glandole destinate a segregare la saliva, le quali portano
trovar denari, volentieri porgeva orecchio a chi gli proponeva nuovi modi di cavarne.
centesimi. ghislanzoni, 14-148: esistevano [a milano] spezzati di ogni valore:
bacchelli, 13-79: era particolarmente commesso a loro [ragazzi] di non lasciar
/ che per clartà di foco va a morire. chiaro davanzati, 122-7: intanto
che ti diè, mi par cagione / a lo tuo cor di gioia e di
le cavallette alle biade, i parpaglioni a i granai, come uno solo capitano
i granai, come uno solo capitano a i poveri. marino, 306: son
f. frugoni, vii-442: si mette a tessere [il baco da seta]
monache lavavano i panni dei frati fin a le brache, egli talvolta dava le
, egli talvolta dava le sue brache a lavare, che erano stranamente ricamate a
a lavare, che erano stranamente ricamate a la damaschina con certi parpaglioni su che
certi parpaglioni su che averebbero fatto stomaco a guccio porco. -fiore (di
lat. mediev. [parpalio, a venezia nel 1255) e probabilmente di
so fenestre de parpagnachi, con tre alzete a la veronese de pi colori. boerio
mano ai fratelli, gli s'aiuta a sarpare la rete »... l'
arco delle parpelle di sughero galleggiava ancora a un miglio da terra.
in facil sorriso e i verdi seggi j a febo sacri sul arrasio monte / par
polo invida nube / un astro invola a le parrasie stelle, / tronco ne
proditori ridotti ne la rocca furono presi a man salva e de la pena, la
quale secondo le leggi civili si dà a li parricidi che il padre o la madre
in guisa che mentre spirano non possono a sé trar l'aria, e mentre sono
un parricida: hai sparato alle spalle a tuo padre; l'hai finito con un
altra volta, prima al nemico, ora a l'insidiatore e al paricida. cesarotti
: per questa sceleratezza i giannizzeri cominciarono a solle varsi e gridar che
l'ultimo giorno o a'parricidi o a voi. aleardi, 1-321: ei
. agg. che serve o è servito a uccidere il padre o un parente stretto
son parricide. -che è servito a uccidere il principe. carducci, iii-2-80
acciaro, / teste di regi consecrando a dite, / bruto e virginio un
ascendente o un parente stretto. a. verri, i-192: deliberò [cleante
fella / d'egisto. -che mira a uccidere un consanguineo. martello, i-2-18
prove del mio disegno parricida e portate a mio padre. 6. che
. 7. che è volto a tradire la patria, a sovvertirne l'
che è volto a tradire la patria, a sovvertirne l'ordinamento. oriani,
fu però accostato per etimologia popol. a pater 'padre 'e a parens '
popol. a pater 'padre 'e a parens 'genitore '; cfr.
gesto di persona che nuota, alludendo a due parricidali sceleratezze di nerone.
sarpi, 1-2-ni: ravagliac non sarebbe venuto a quella parricidiale risoluzione, se non avesse
un luogo che non partoriva niente. a. verri, ii-142: o giunio,
e la figlia l'uccide nel letto a colpi di rivoltella. è un parricidio?
, per aver commesso tal parricidio contro a sì generoso signore. davila, 622
loro scomunica [dei papi] bastava a giustificare la ribellione, il regicidio e
: pietro si mise... a riprendere e biasimare intrepidamente i giudei dell'
sentimenti del vostro dolore e delle vostre passioni a procurare che non resti invendicata sceleraggine così
. -delitto commesso contro una persona a cui si è legati da vincoli di
, i-3-27: benché sol della patria uso a temer l'eccidio, / m'è
da quel letto venerabile, la metteste a giacere sul lastrico, le danzaste intorno
218: o signora, le torno / a dir che parrà sempre un paruchètto /
2. figur. chi ripete a memoria, con ottusa meccanicità, parole
che sanno tutto il 'pastor fido'a mente. b. croce, iii-26-286:
(come avrebbe detto taleardi) che continua a echeggiare i motti di spirito sulla '
che porta i volontari toscani da pisa a livorno, sulla gabbia di parrocchetto della '
spiegato, la 'teresa consiglio 'avanzava a passo d'uomo. = dal
deriv. da perrot 'pappagallo ', a sua volta dimin. di pierre '
in cui è suddivisa una diocesi o a cui appartengono una propria popolazione di fedeli
distingue in parrocchia amovibile o inamovibile, a seconda che il suo titolare possa o
o gentilizia, quando i fedeli appartengono a un determinato gruppo etnico minoritario, a
a un determinato gruppo etnico minoritario, a una forza militare o a una casata
minoritario, a una forza militare o a una casata nobiliare, e territoriale se
; e ancora regolare o secolare, a seconda che il titolare faccia parte del
o rione (nelle città) riunito intorno a una chiesa parroccniale. cavalca,
, andando visitando le sue parochie, 9unse a la 9exa de san uitico martire.
del defunto dalla parrocchia era molto distante. a. m. bandini, 160:
che possedeva un'intera parocchia, prese a fitto un podere nella paròchia vicina, tenendovi
un podere nella paròchia vicina, tenendovi a lavorare i suoi poveri perché vi acquistassero domicilio
i suoi poveri perché vi acquistassero domicilio a carico altrui. nievo, 17: riprendevano
nievo, 17: riprendevano la marcia a suon di tamburo verso il piazzale della parrocchia
parini... fu accomodato in casa a una zia, anna parini vedova lattuada
bocchelli, 1-ii-175: mi sono impegnato a condurre in carrozza i parroci, qui,
nostre parrocchie, che vanno in arcivescovado a esporre lo stato delle anime.
impero ottomano, lii-12-454: quando piacciono a qualcheduno le condizioni d'una donna, egli
attività, che si tutelano e appoggiano a vicenda (e ha senso iron.
felice cavallotti nella parrocchia letteraria era pari a quello ch'ei suscitò più tardi nel
7rapot- xéco 'abito vicino, accostato a tràpo ^ ot; (v. parroco
attaccata sopra uno arbore, assai vicino a una parrocchial chiesa. lud. guicciardini
della capitale. pirandello, 8-482: a quella lettera pensava pure, tra le smanie
: registro nel quale i parroci, a norma delle leggi canoniche, prendono nota
. berchet, 1-230: nel recarvi a deporre il vostro 'sì 'ne'
e la sua teologia che mi sembra a mala pena parrocchiale. 7. sm
e rettore di tutto il popolo, a proporzione si dà alla parrocchia et al
femm. -a). fedele che appartiene a una determinata parrocchia. nuovi
come retore de la chiessa di san michele a valechie, con consentimento de'suoi parochiani
fu posto, per li consieri, scriver a l'orator nostro in corte per la
vescovo. fr. serafini, 228: a voi, parochi: che fate quando
privata non basta. -con riferimento a religioni non cristiane. d. bartoli
* sacchetti, 191-89: gli diede a intendere, se uno prete sagrato dormisse
notte dormisse e cenasse con lui. a. manetti, 28: se n'andò
uno splendido titulo, si co- minciorono a chiamare cardinali. ariosto, 1-iv-697: vi
. gradenigo, lii-5-392: se vogliamo a questi far udir la messa, bisogna che
, corri là, va'un po'a veder chi arriva ». leopardi, 832
in arcione dietro il quirinale, davanti a una casa di parenti miei, e io
ordina per penitenza, di recitare qualche preghiera a san giuseppe, e poi, alla
se vai in parrocchiétta e gli rubi a lui, che so io, una posata
'(cioè in modo stabile) a una parrocchia con l'incarico di provvedere
, maggiore acquisto che quando avessi pescati a dio di molti parrochi eletti. a
a dio di molti parrochi eletti. a. m. bandini, 158: mi
gli pareva più portato all'ascetismo ed a fare il paroco che l'uomo di
e gambali, un ferro in cima a un'asta, pulisce da sé l'impiantito
da sé l'impiantito. -con riferimento a confessioni non cattoliche. gualdo priorato,
unione d'alcune compagnie di donne atte a servire attorno le fortificazioni.
quelli che, ai legati publicamente mandati a roma over ad altri gran personaggi,
, appro- vigionatore ', che è a sua volta dal gr. iràpoxo ^ (
camerieri... fu uno di questi a suggerire il parrozzo invece delle brioches.
cioè rustico, casalingo), dovuto a supposizione del finamore ma inaccettabile per ragioni
azzimo di granturco, 'piccolo pane a forma bislunga usato dai pastori 'e '
pire 'cavicchio', pèrokkèle 'bastone corto e a testa larga ', pèrukèlè 'mozzicone '
con testa di lunghi crini di cavallo simile a quelle che ne'loro balletti sogliono i
55: anderà difficilmente il virtuoso moderno a cantare a veruna conversazione, dove però
anderà difficilmente il virtuoso moderno a cantare a veruna conversazione, dove però capitando,
solito bottone, li diamanti, ecc. a. verri, 2-i-2-301: il presidente
vecchia ben conservata. colpiva in lei a prima vista la gran capigliatura biondo rossiccia
valore iron., l'eleganza pomposa, a volte anacronistica, che in ciò si
: l'ho visto io passando: tiro a quattro, cocchiere e famigli in parrucca
strinerebbe un beccaccino, ha però, a volte, strinato delle barbe venerande e
5-888: va', falle una parrucca / a quella bie- tolona. 4
la testa, e vie più tempo dava a pettinare la parrucca e bene incresparsi allo
con il loro abitino di seta verde a ricami, con la loro
parrucchina incipriata e il cappellino a tre cornini. cicognani, 13-176:
nello spagn. peluca, con accostamento a pelo) in due ondate successive, dapprima
ha connotazione iron.). a. verri, 2-i-2-203: mi dicono che
giuno che come allievi di pallade. a. verri, 2-1-1-247: castelli vi
). redi, 2-52: a monsù damone parrucchiere per una permea da
arte però vada negletto / su gli omeri a cader; ma, o che natura
; ma, o che natura / a te il nodrisca, o che da ignota
4-52: io ben volentieri mi affretto a mettermi a fianco di carducci, il
: io ben volentieri mi affretto a mettermi a fianco di carducci, il quale odiava
teste quante son le testiere, ordite a coprire con una vezzosa menzogna la calvedine
di qualche decennio fa. parrucchieri a, sf. negozio di parrucchiere.
scusa di farvi il bozzetto, dopo misuratevi a centimetri le mani e i piedi (
critica odierna italiana), esca poi a far sapere alle persone che voi credete
vecchiaccia, o rinsecchita od adiposa, a furia di perrucchini, di belletto,
altri simili ordigni e cosmetici, giunge a simulare un'apparenza di grazia e gioventù
salaris ancor fresco e rubizzo conservava, a settanta anni suonati, i vigori e gl'
, 1-233: ecco quel grande / a cui sì fosco parruccon s'innalza /
innalza / sopra la fronte spaziosa. a. verri, xxiii-128: ho trovato
carducci, iii-18-78: dovea esser curioso a vedere l'irrequieto e nervoso fantoni, piccolo
questura incontrammo euripide quattropani. si fermò a guardarmi grattandosi nel parruccone bianco e arruffato
1-614: il buon perruccone si mise a piangere dicendo: 'venezia la xe morta
quello ch'egli aveva giocato, ha cominciato a strepitare, dicendo che non potevano aver
stanze astronomiche (abbrev. pc) pari a 3, 26 anni-luce (cioè alla
religione di zarathustra, usciti dalla persia a partire dal sec. vili, in seguito
agitato, il piroscafo ancorato in rada a tre quarti d'ora dalla banchina. come
che ci faccia rimorchiare da una sua barca a vapore. pascarella, 2-11: c'
spendere il proprio denaro, tendenza costante a evitare sperperi e sprechi. -per estens
, vivevano quasi con regia magnificenza. a. contarini, li-7-366: per opera
chiamar fa la malizia; / fa quiete a talun creder l'accidia / e parsimonia
maggior parte di tanti negozi condusse felicemente a fine col mezzo dell'eloquenza, ma
parsimonia di gesti di chi è abituato a dominare ogni impeto fisico, sotto un
di quelli che nuocciono con parsimonia e a tempo perso. 3. locuz
parsimoniosaménte, avv. con oculatezza volta a evitare sprechi ed eccessi. -anche: in
quantità. panzini, ii-98: a giudicare dal buon vino, quivi,
le avanzava qualche soldo che usava a prò dei gatti. calvino, 1-453:
di gesto. 2. improntato a estrema cautela nelle spese (un tipo
. croce, i-4-199: la trascendenza portava a considerare le cose mondane come estranee e
diavolo, di quel satana, che a ragione il cristianesimo... tenne sempre
, la sua terribile metà verrà inesorabilmente a raggiungerlo per fargli una 'partaccia '.
sopravvenne speranza, e fece una partaccia a quella sfacciata che veniva a tentarle il
una partaccia a quella sfacciata che veniva a tentarle il fratello in fin di vita,
220: fare una 'partaccia 'a uno non vuol dir solo fargli un
. verga, 3-121: questa partaccia a me non la doveva fare padron 'ntoni.
. monelli, i-107: degàn sbalestrato a quattro metri di distanza si rialza fregandosi
li tre mille scudi al mese obligatisi a pagarli dall'imperatrice. siri, v-1-106
possesso o di un'eredità che viene assegnata a qualcuno in seguito a una spartizione.
che viene assegnata a qualcuno in seguito a una spartizione. sanudo, lvii-318:
uscito dalla minorità, ha procurato riunire a sé questi tali partaggi. c. gozzi
qualità privilegiata. passeroni, 2-149: a che stendomi a narrare / la dolcezza
passeroni, 2-149: a che stendomi a narrare / la dolcezza del cantare /
tal dote ebbe in partaggio / che a beare i circostanti / basta che apra
doviziosi legati, formarsi un treno uguale a quello della più ricca nobiltà.
-dare in partaggio: assegnare in seguito a spartizione (un territorio).
in partagio... dal duca bernabò a mastino suo figlio minore.
ed il maggior numero sarà perpetuamente destinato a recevere le opinioni per tradizione e ad
in partaggio: essere assegnato in base a una spartizione (un territorio).
romagnosi, 17-104: l'ente sciagurato a cui fosse toc cato in
una diamo a'poveri, l'altra spendiamo a ricevere pellegrini, la terza spendiamo per
terra. cammelli, 19: tagliato a pezzi il velluto da siena, /
serpe / sta vibrando tre lingue, a te piacesse / di tagliar con la
il tamigi sia poi tanto facile trovarlo a londra. benché traversi la città e
dare, dì kalen luglio anno 1339, a fiorini... sono per la
circuizioni la decima parte, e'vennono a essere ritornati sotto quella linea che, tirata