-con riferimento a strutture biologiche, a organi o tessuti, vegetali o animali
altre, per il più, arrivano sino a cinque e sei. soderini, iv-268
orizzontali degli otricoli / il cortice prolunga a tal misura, / della vita in
, / della vita in difesa ed a presidio. -con riferimento a elementi
ed a presidio. -con riferimento a elementi o a strutture architettoniche. -anche
. -con riferimento a elementi o a strutture architettoniche. -anche: ala (
una struttura meccanica, di una costruzione a cui ne corrisponde un'altra o altre
di guindoli e ogni altro pezzo necessario a filare o al torcere la seta.
dove gli ordini stanno conguagliati e dipinti a vicenda di colori bianchi e neri.
quali quel di mezzo si dovrà far a schiena d'asino. f. buonarroti
tasso, 11-5: segue il coro a passo grave e lento, / in duo
numero di gente posto un dietro all'altro a retta linea da petto a schiena.
all'altro a retta linea da petto a schiena. g. b. casaregi,
, ciò detto, / giungono mano a mano e in ordin lungo, /
silvestri doni. giusti, 4-ii-572: intento a mesto ufficio e pio / muovesi di
soluzione solida da uno stato di ordine a una condizione nella quale gli atomi di
gli ordini', e si può riferire pure a gruppi civili con organizzazione di tipo militare
si procede ordinariamente nelle operazioni di scorta a un convoglio. -ordine di numerazione:
potrebbe ire, servando gli ordini, a trovarli? ariosto, 16-70: quei
leopardi, 187: poi che da'granchi a rintegrar venuti / delle ranocchie le fugate
guibert e jomini lo asseriscono e lodano a cielo cotesta mossa di guerra. bechi,
flavio volgar., i-350: la mattina a buon'ora li soldati ne vanno alli
li prìncipi degli ordini, ne vanno a visitare el duca che è sopra a
vanno a visitare el duca che è sopra a tutti gli altri. ariosto, cinque
tre volte il fiero assalto / sottentrando a vicenda ordini e schiere. brusoni, 270
, 39-2 (153): allora cominciai a pensare di lei e, ricordandomi di
tempo passato, lo mio cuore cominciò dolorosamente a pentere de lo desiderio a cui sì
cominciò dolorosamente a pentere de lo desiderio a cui sì vilmente s'avea lasciato possedere
e degl'imperadori,... tornando a nostro proposito della edificazione della città di
più lievi cibi e i più agevoli a patire e poi gli più gravi, però
porto, 1-150: io non posso fare a meno di scrivervi a parte a parte
non posso fare a meno di scrivervi a parte a parte l'ordine della infelicissima
fare a meno di scrivervi a parte a parte l'ordine della infelicissima morte de'
bellissimo. comincia l'acqua di sopra a rappigliarsi in giro e, da quel
ricorre la circonferenza del vaso, comincia a mandare verso le parti del mezzo alcuni sottilissimi
. parini, giorno, i-2: a te scenda per lungo / di magnanimi lombi
possibile che ogni cosa in natura continuasse a procedere collo stesso ordine di prima.
dalla condizione che ogni bocca possa avere a tempo e luogo determinato quell'acqua che
il mio turno, tocca per ordine a me 'o * tocca a me '
ordine a me 'o * tocca a me '. -dir. graduazione progressiva
-ordine delle precedenze: la graduazione, a fini di protocollo, delle posizioni (
{ ordine delle ipoteche) in base a cui, nelle procedure esecutive e fallimentari
e fallimentari, vengono soddisfatti, fino a esaurimento della somma da distribuire, i
progressiva e per lo più in base a un criterio cronologico, a ciascuno di
in base a un criterio cronologico, a ciascuno di una pluralità di oggetti (e
o raccolta (per es., a base annuale). carducci, iii-12-354
or dell'altra stampa delle 'canzone a ballo '... riproducendone e
di accensione nei cilindri di un motore a scoppio. 24. sport. ordine
; elenco dei concorrenti che hanno condotto a termine la competizione secondo una successione
classificato; classifica. -anche con riferimento a giochi competitivi. 25. gramm
conv., i-vn-4: comandare lo subietto a lo sovrano procede da ordine perverso,
, ché ordine diritto è lo sovrano a lo subietto comandare. leggenda aurea volgar.
le altre due, quale geishe appartenenti a un ordine inferiore, se ne stavano in
sul braciere. -collocazione spaziale corrispondente a una distinzione gerarchica o a gradi differenti
spaziale corrispondente a una distinzione gerarchica o a gradi differenti di importanza. s
secondo l'età di ciascuno, si mettono a sedere, cioè i più vecchi al
ordine ordinati, si mettono parimente dentro a un vaso nove ballotte. 27
: il complesso di persone che appartengono a uno di tali stati (per es
articola la gerarchia ecclesiastica la quale, a sua volta, si organizza
novi farisei, / avendo guerra presso a laterano, /... / né
cinti più macri. buti, 1-702: a lui non si convenia volere disfare li
à ordini sacri non dee dare opera a spargere lo sangue umano. boccaccio, i-524
12-2-86: il giudicare de gli abili a ricever gli ordini sacri sempre si fé
una progressione che ciascun chierico era destinato a percorrere per intero) al di sotto del
giamboni, 10-35: mi cominciò la fede a domandare in questo modo: « io
avete commessa la cura della vostra vita a noi prelati, per anco v'impacciate et
, i preti e i vescovi, a fine che in tal guisa ciascuno di grado
di modo che non si poteva accedere a una di esse senza aver prima ricoperte
, ordine diaconale o dei diaconi) a seconda dell'ufficio ecclesiastico romano (diocesi
o diaconia -della diocesi di roma) a cui essi sono nominalmente preposti e in
tempo di papa paolo vi sono entrati a far parte del collegio cardinalizio, formalmente
scrittura, e specialmente s. paolo a cui si riferisce la tradizione, ciascuna
la prima gerarchia, non prima quanto a nobilitade, non a creazione (ché
non prima quanto a nobilitade, non a creazione (ché più sono l'altre
, ma prima quanto al nostro salire a loro altezza. idem, par.,
47: l'ultimo ordine delli angeli e a noi immediati... è deputato
ordine d'angioli... condannati a minor grado di beatitudine. 30
la prevalenza, la grandezza del soggetto a cui si riferisce, considerato sia in
-in partic., con riferimento a locali pubblici, luoghi di divertimento,
di molta lode) e altri verseggiatori a loro somiglianti al petrarca, al tasso e
agli oratori sacri dell'ultimo ordine né a gli scrittori dozzinali il risvegliar la divozione
1-84: forse questo esame ci porterebbe a considerazioni d'ordine più elevato. carducci
. burocr. firma d'ordine: apposta a una missiva o a un documento ufficiale
ordine: apposta a una missiva o a un documento ufficiale da un funzionario delegato
un documento ufficiale da un funzionario delegato a sostituire, per quella mansione, il
quella mansione, il ministro (e a tale firma e premessa l'espressione d'
, accordo organico di più elementi rispondente a una determinata esigenza. -con riferimento alla
, le piante,... piacque a ciascuna donna ed a'tre giovani.
, e così rendano comodità e bellezza a tutto il compartimento dello edificio: di maniera
alla natura o alla storia e tendente a un fine ultimo. latini, rettor
gradi quasi continui da la infima forma a l'altissima e da l'altissima a la
forma a l'altissima e da l'altissima a la infima, sì come vedemo ne
: concreato fu ordine e costrutto / a le sustanze; e quelle furon cima
de'fati, il quale è sempre molesto a queglino che in pace vivono, dalli
ch'elli non pongono lo stato loro a le possibili cose: tutti l'omini
in alcun modo sarebbe manchevole e discorde a se stesso. o. rucellai, 2-5-15-165
. soffici, v-5-641: quando rifletto a certi casi, avvenimenti e svolgimenti della mia
vita d'artista, non posso fare a meno di ammirare il misterioso ordine che
di natura / spiega gli ordini arcani a chi l'intende. gioberti, 4-161:
l'universo come insieme regolato e rivolto a un fine; cosmo. g.
l'ordine, tutte le cose accostaronsi a tutte le altre omogenee. 38.
questo è forma / che l'universo a dio fa simigliante. b. segni,
scienzie tra loro alcune cose, rispetto a noi, che imparar le debbiamo. gioberti
camminò, e fece effetto, fino a un certo tempo. tommaseo [s.
obliando tutto il glorioso passato non iscendessero a patti prima co'tiranni del momento poi
ordine di cose, erano destinate inesorabilmente a consumarsi rabbiose nell'esilio. tarchetti, 6-1-
quell'armonia che era destinata dal cielo a governarle? -per estens. disus.
736: all'esperienza universale m'appello. a quella stessa che sola persuase il signor
poesia quando le dottrine filosofiche vanno salendo a sommi gradi d'onore... e
. busone da gubbio, 1-180: a voi vi conviene apprendere cose le quali
di spegnarlo, lo spengono, e poi a chi s'abatte s'abatta, sia
: quanto alle provvisioni che si riserbano a me e agli altri capi, vi
: l'universo creato nel suo tendere a dio, principio primo e fine ultimo
dalla divina provvidenza per istrumenti di giovare a più altri, e nell'ordine della natura
(ritenuti di origine naturale o divina a seconda delle varie interpretazioni filosofiche e religiose
, vi-3-83: martino lutero ha persuaso a molti che la libertà cristiana consiste in
uscire dall'ordine, d'ordine', abbandonarsi a una condotta sregolata, peccaminosa, libertina
giovane era uscito dell'ordine, cominciò a piagnere e a dire: « egli n'
dell'ordine, cominciò a piagnere e a dire: « egli n'è uscito oggi
paparazzo che dir si voglia, aspiri a diventare l'amante di una diva famosa in
famosa in tutto il mondo, ricca a miliardi, per giunta ben fornita di
di f. fellini (1959), a sua volta coniato da flaiano, sceneggiatore
e chiude frequentemente le valve della conchiglia a simiglianza del procedere del fotografo con l'
. da papa1, forse con accostamento a pappare. paparina3, v. paperina2
« jole, su da brava, va a prendere il giornale e le pantofole per
tra loro un coman- datore, che a guisa di papasso stando in prua e dando
è il ministro della pubblica istruzione capiterà a visitare un istituto di sua dipendenza,
: stando seduto su la poppa 'a guisa di papasso ', piacevami infondere
far quel che tu vedi / far a un altro. galileo, 5-298: quand'
/ perocché sentivam certi papassi / " a dir ch'elleran cose sovrumane. papini,
pulci, 25-195: manderò poi bianciardino a roma / al gran papasso, a
a roma / al gran papasso, a comandar ch'e'vegna / a siragozza a
papasso, a comandar ch'e'vegna / a siragozza a pena della chioma. alfieri
a comandar ch'e'vegna / a siragozza a pena della chioma. alfieri, 9-55
quel serenissimo re aver fato bona compagnia a tutti i merca- danti cristiani, non
papasso, / per dare un capo a qualche lor moschea. baretti, i-373
religione ebraica. menzini, 5-42: a quegli ebrei papassi / mostrò il buon
7ra7nrà <; per il class,] a <; 'padre '(v
del due e trecento, 132: data a laterano xxm dìe di febraio, del
di firenze molto più che non fu a cosimo privato cittadino. leti, 1-24:
del papato e potere i cardinali accettarla. a. rigobello [« l'osservatore romano
messer ottaviano voglia la baia nel mio ritorno a roma, come se io avessi da
gata e schiava, e non cominciato a promettere al re, insino in francia
zane, lii-5-368: si dà sempre a beneficar gli stretti parenti de'pontefici,
lippi, 2-44: nelle dolcezze infino a gola, / ben pasciuto, servito
servito e ringraziato, / rimase quivi a godere il papato. molin, li-8-62
inclinatissima alla pace ed alla quiete ed a godersi, come si suol dire,
sognano e forse credono ch'io stia qui a godermi il * papato di pensionato '
'. -non bastare un papato a qualcuno: essere incontentabile. belo,
en officio papato, / non s'acconfe a lo stato essere en tal desire.
sentiva inebetire. le palpebre avevano principiato a cadérgli come due tende americane di due
due tende americane di due vetrine: a cadérgli giù, a metà globo di
di due vetrine: a cadérgli giù, a metà globo di ciascun occhio, nell'
c'è primavera: ed io son pronto a sostenerlo,... ne dovessero
sostenerlo,... ne dovessero a questo mio temerario ardimento raccapricciare e fremere
e narcotiche. -anche: preparato farmaceutico a base di tale alcaloide.
col quale egli spezzò e percosse e abbatté a terra le più alte teste de'papaveri
cosa che nella sera prima di porsi a letto ella bevesse quattro o cinque once
cui testa / suona coi chicchi, simile a sonagli. d'annunzio, iv-1-880:
costituito da una capsula poricida lunga sino a 5 cm che contiene numerosissimi semi,
gravezza si piega il suo gambo. attribuito a petrarca, xlvii-254: del fiumicel
. bandello, ii-1156: sonniferi papauri a l'ombra colti / ti spargo in
succo. marino, 1-10-95: fa cerchio a la città selva frondosa / che dà
porporeggia con certi peluzzi negri dentro. a. cocchi, 4-1- 167:
sola scottatura di un capo di papavero a guisa di tè addolcita con zucchero del
aggett.): numerosissimo. a. pucci, cent., 54-22:
cent., 54-22: dove avea gente a seme di papaveri. -con valore avverb
avverb.: in grande quantità. a. pucci, cent., 84-79:
, cent., 84-79: fiorini spese a seme di papavero. -per estens.
-per estens. preparato farmaceutico, pozione a base di papavero o dei suoi derivati;
i-90: dritto è... che a te gli stanchi sensi / non sciolga
: dànno luogo [i fanciulli] a morfeo di versare i suoi soavi papaveri
, anche, prassi politica che tende a dissuadere da una determinata iniziativa o,
o cagnotti dei ministri del popolo, a chi porgeano papaveri per meglio assonnare ed
chi porgeano papaveri per meglio assonnare ed a chi minacciavano ed usavano violenza.
, fiori gialli o rossi e frutti a capsula, diffusa lungo i litorali italiani
alto una spanna e le foglie simili a quelle del verbasco nero.
papaveracee (eschscholtzia californica) con radice a fittone, cauli eretti, fiori gialli solitari
eretti, fiori gialli solitari e frutti a capsula, originaria della california e diffusa
piccolissime simili all'erba lanaria e appresso a quelle il suo fusto bianco.
e il popolo è in tumulto. a questi papaveri si deve troncar il capo
viii-52: un messo del comune venne a chiamarlo: doveva essere arrivato qualche alto
(v. papula) e risalente a una radice pap * sbocciare '. l'
voler discendere nel quarto cerchio, incominciò a gridare: o satan, o satan,
...: dalle parole che a questo chiocciar di pluto risponde virgilio,
2-176: una strega col suo gatto / a cavallo d'un sarmento / galoppava come
/ galoppava come il vento / per ridirlo a pape aleppe. = voce
, i-35: tutti i pareli toccanti a questo negozio. 2. region
anche di altri materiali, della lanterna a olio o della candela; stoppino.
da gubbio, 88: non solamente basti a monsi- nore che tale cose in papeo
nore che tale cose in papeo siano ma a rimembranza i tale offesa una statua marmorina
suprema scitica equiparata, dai greci, a zeus. boiardo, 1-132: giove
, 1-132: giove papaeo, che viene a dire aiere. garzoni, 7-256:
. pratesi, 5-137: sta sempre a gola spalancata come le papere quando nuotano
, 7-287: con sì lunga perifrase scriveremmo a certi cervellucci di papera, che voglion
il padre che cose quelle fossero. a cui il padre disse: « figliuol mio
elle si chiamano papere ». maravigliosa cosa a udire! colui che mai più alcuna
: elle son mala cosa ». a cui il giovane domandando disse: « o
sieno mala cosa: quanto è, a me non è ancora parata vedere alcuna
trovò due papere ed un'oca avere, a cui dava beccare. ma se piacere
papere aveva, eragli un grandissimo cordoglio a mischiarsi con l'oca vecchia, e
fatua. tommaseo, 11-82: paragonate a questa laide così spirituale laidi moderne,
lyda borelli (pierrot), che, a un certo punto, sbagliandosi di sesso
un'aquila (con riferimento iron. a uno dei più diffusi emblemi del regime
/ su l'orlo di un mare a pecorelle, / lento procede in triplice
spasso e trastullo del mondo buona ventura a tutti, guardando su la mano e
di sofronie: principiarono ad ancheggiargli e a deretanar- gli da torno,..
il brigadiere] dando di clacson addosso a un oco, il quale indugiava a paperar
addosso a un oco, il quale indugiava a paperar di culo nella via stritolò una
), con accostamento scherz. a papera. paperdèllo, sm.
. idem, 156-120: dappoi andarono a cena con gran letizia, e fu tenuto
= da papa1, con accostamento scherz. a papera. paperina2 [paparina),
peperina, con accostamento popol. ora a papera, papero1 ora a pepe (
popol. ora a papera, papero1 ora a pepe (v.); la
vorremmo poi veder questa, che avesse a riuscire una pasta-di-miele, maneggiabile 'ad
: disse il paperino, vedendo battere a un palco un mantel di vaio: deh
(1-iv-682): avevavisi un'oca a denaio ed un papero giunta. s.
avea quest'onorando / di pestar fin'a i papari l'ortica. a.
fin'a i papari l'ortica. a. cattaneo, i-470: rinfacciandole [alla
figlia di un papperò sciocchissimo, che andrà a finir in un mondezzaio. b.
sbucato di dietro un pagliaio si avventa a un tratto contro di me a collo
avventa a un tratto contro di me a collo teso, ad ali aperte, barcolloni
ghislanzoni, 18-141: io mi affretto a soccorrere la memoria del mio povero vicino
camera, il quale sta ancora dinanzi a noi nell'atteggiamento di un papero sonnacchioso
vide che colui aveva fatta una strana andatura a papero, posando i piedi rigidi e
bene. rinaldo degli albizzi, ii-593: a dì detto, mi presentò messer allessandro
torici, i-121: mangiar paper facisti a li doctori. g. rucellai il
si messe poi la carne delli paperi a bollire con tanti capponi quanti erano li paperi
stasera, per gli uomini che aiutano a tribbiare. 3. figur.
giovane cortigiana... venuta allora a tender le sue reti ai paperi milanesi
tutto e da lasciarmi trarre dalla sua a questo e a quello. -con
da lasciarmi trarre dalla sua a questo e a quello. -con uso aggett.
, ii-14-157: rettorica grassa ci vuole a inghebbiare i paperi nati dall'incrociamento dell
ammettono i voli dei falchi, hanno scelto a protettore e presidiatore tommaso il gemello.
guardia ai paperi: affidare qualcosa proprio a chi dovrebbe esserne tenuto lontano.
male, né potendo ir fuora, a me fidala. / -per dio! la
piacere di vedere del male, mi venne a dire che pagolo miccieri aveva preso una
con ischerno diceva: benvenuto aveva dato a guar- ia la lattuga ai paperi
i paperi di mona bionda: insegnare a fare il cortigiano (con sottinteso equivoco
da giovane e malvagio da vecchio. a. f. doni, 2-20: costui
, come fu grande, per aver imparato a declinare, gli pareva esser dotto,
dei grandi. -i paperi menano a bere le oche: v. oca1,
ottolino. baldini, 3-225: prudenti a riva si tengono in acqua paperottolini poco
li loro nidi, li scuopre fino a sotto terra..., li rompe
. da papa1, con accostamento scherz. a papero1. papésco, agg. (
io rinunciato li papeschi favori di tafetà a nostro signore papa paulo, mi venerà molto
cavaignac pendeva fra due se avesse o no a buttarsi nelle braccia dei clericali,.
. montanelli, 2-90: albani lasciare a briglia sciolta ai suoi papeschi cannibali.
/ il mondo intero, e perché a voi permesso / non fia poi di vantar
quella papessa da tarocchi si è intestata a non volere uscir di casa.
di stola. pascoli, 5-160: quanto a denaro, dàlie questa borsa / da
hanno prestato una villa / non staremo a traccheggiare / e a chicco: sulla
villa / non staremo a traccheggiare / e a chicco: sulla montagna col papi andale
questi papìcoli sono fatti tanto insolenti [a venezia] che è difficile vivere.
giacché pensò che, ribellandosi in faccia a quella turpe donna, questa l'avrebbe
fonti di diritto longobardo- franco redatta probabilmente a pavia nella seconda metà del sec.
sf. involucro carta ceo a forma di cuore, internamente imburrato e
i capelli / non vanno ancor del tutto a mio modo. goldoni, vi-308:
quante notti / andar mi fece in camera a farle i papigliotti. bettinelli, v-215
bettinelli, v-215: un celebre autore giunge a prescrivere i papigliotti al suo protagonista per
si distinguono principalmente per i fiori zigomorfi a corolla papilio- nacea, i cui cinque
cinque, sono disposti in forma simile a auella delle ali di una farfalla.
: 'papiglionaceo ': aggiunto dato a que'fiori polipetali che conservano una certa
papiglionacea 'o 'farfallina 'o 'a farfalla 'dicesi la polipetala irregolare,
distrutti / papilioni nell'autonno drento / a tutti bugni. vasari, iv-39:
col suo fallo del suo corpo porco a ciprigna postuma, e fu di tal
la cui corolla è simile nella forma a una farfalla. jahier, 216:
. entom. genere di insetti lepidotteri, a cui appartengono il podalirio (papilio podalirius
lo più sede di terminazioni nervose preposte a funzioni sensoriali gustative e tattili (e
come fa il rasoio sulla ruota. a. cocchi, 4-1-75: sono offese le
, non pure accomodiam quest'organo stringendolo a tutte le superficie degli oggetti, ma
del pelo: formazione di tessuto connettivale a forma di gemma situata sul fondo del
, 12-155: il tuo corpo viene sottoposto a una lettura sistematica, attraverso canali d'
(viola del pensiero, pelargonio), a cui conferisce aspetto vellutato; verruca.
. le papille sono molte volte fatte a squamme e sono sparse sulle foglie a
a squamme e sono sparse sulle foglie a guisa di forfora, molte di esse
: nome che dànno i critto- gamisti a quelle protuberanze o gonfiamenti entro a cui
gamisti a quelle protuberanze o gonfiamenti entro a cui vengono contenute le parti della fruttificazione
e disposti trasversalmente, i quali vengono a rappresentare all'esterna su- perfizie tante papille
: il naso è contenuto tra le guancie a mezzo, scendendo dalla glabella, fra
papillare: cresta cutanea. a. cocchi, 4-1-33: per tutto sono
la quasi ferale aragosta..., a cui accostava, papillando bramosamente dalle narici
. che è coperto di piccole incrostazioni a forma di papilla. targioni tozzetti,
incrostatura informe e quasi immatura di selenite a sgonfi ed a croste papillose irregolari.
quasi immatura di selenite a sgonfi ed a croste papillose irregolari. santi, i-126
da papilla e dal gr. otó ^ a * orificio, apertura '.
con codesti suoi racconti straordinari che cominciano a seccare anche lui, ha venduto al
poppaea) promossa da augusto nel 9 a. c. (a integrazione di una
nel 9 a. c. (a integrazione di una sua precedente lex julia
già io di opinione che si abbian a rinovellare le leggi pappié poppee.
di mammiferi primati cercopitecidi cercopitecini, a cui ap partengono il babbuino
se n'esca fuor di papiracea scorza / a memorar con festa i pregi tui.
parto e ritenuto, che va incontro a un processo di disidratazione e di compressione
sanniti nel 325 e nel 320 a. c., e celebre per le
, definitivo vincitore dei sanniti nel 293 a. c. landino, in:
. che è proprio, che si riferisce a sesto papirio, secondo la tradizione contemporaneo
il termine si riferisce in partic. a un tipo di colonna e di capitello
fiisto alto e solido (da 3 a 6 m) a sezione triangolare, sovrastato
(da 3 a 6 m) a sezione triangolare, sovrastato da un'ampia
perocché, seccato, è molto acconcio a nutrimento del fuoco nelle lucerne e nelle
che nasce nel eufrate, è utile a fare le carte. mattioli [dioscoride]
quale si fa la carta, è noto a tutti... giova la cenere
.. giova la cenere del papiro a fermare le ulcere che pascono la carne in
hanno in generale uno spessore di 4 a 5 metri, ma non sono abitabili.
, de'lunati òmeri il giro, / a segnar come in nitido papiro / evangelicamente
avvolgeva più esternamente una mummia. a. boito, 23: mummia fasciata in
del tempo di caracalla. a. per estens. carta per scrivere.
un papiro in tutta regola con cui cede a zia adalgisa l'appartamento in subaffitto.
articolisti e polemisti da mezzo secolo vanno a gara in italia a fare oggetto di
da mezzo secolo vanno a gara in italia a fare oggetto di scherno.
di una candela o di una lucerna a olio. bufi, 1-648: '
incisioni su pergamena..., schizzi a penna, lavori papirografici. papirologia
antichi pervenutici su materiale scrittorio papiraceo; a seconda della provenienza, della lingua e
un papismo del quale niuno sa peranco far a meno. colletta, i-151: quelle
un'altra [parte] si è arrischiata a scrivere libri accusando l'arcivescovo di canterbury
fabbricare sulle rovine sue il papismo. a. verri, 2-1-1-230: 1 fogli
recavano [il nome di ugonotti] a disonore, e perciò in contracambio presero
risorgimentale). foscolo, xiii-2-127: a voler depurare la storia delle vostre vite
, 1-228: gli scrittori papisti, soliti a non isgo- mentarsi per poco. b
, facilmente assimilabile, che viene preparata a bambini in tenera età, a malati o
preparata a bambini in tenera età, a malati o anche ad anziani privi di
ogni tipo di alimento per l'infanzia a base di farinacei diversi, che abbia
. alberti, i-118: aremo noi a 'nsegnarti ancora a fare la pappa e zuppa
i-118: aremo noi a 'nsegnarti ancora a fare la pappa e zuppa pe'fanciulli
fosse una buona pappa bollita, brodosa. a. cocchi, 4-2- 182:
le figliuole dovean imboccarle la pappa come a una bambina. d'annunzio, ii-189:
ancora il latte? -sì, ma comincia a mangiare anche le pappe. -gastron
pietanza: nel qual caso bisogna forzarli a furia di stolte fanfaluche:..
mano lauta. carducci, ii-1-191: a lui [giosuè] avvezzo a cibarsi di
ii-1-191: a lui [giosuè] avvezzo a cibarsi di carne fresca o di
gliel'avete fatta un po'di pappa a questi du'cani? buzzati, 6-223
fiorentini, 190: colui che tarda troppo a parlare e incomincia a dire parole ove
che tarda troppo a parlare e incomincia a dire parole ove non hae lettere che facia
gridare e zuppa e pappa. a. alamanni, xvii: chi chiede
amicis, i-546: hanno ancora nel capo a quarantanni quella stessa pappa frullata che ci
quella stessa pappa frullata che ci avevano a diciassette, nel fiore della loro giovinezza
tommaseo, ii-302: la mente avvezza a nutrirsi non d'altro che di miele
mezzi illeciti o subdoli, oppure grazie a privilegi). settembrini [luciano]
e gente con la testa dura, andremo a mau- thausen con una gamba rotta.
8. realtà spiacevole, che si accetta a malincuore; boccone amaro. saccenti
non t'accada per legittime copule, a ministrare le famigliari sante pappe e sacramentifere
monogyna), caratterizzata da frutice spinoso a tronco ramoso, foglie ovali dentellate,
regina stessa, ed è usata dall'uomo a fini terapeutici (contro ritardi della crescita
nostre opere matura i propri disegni; e a volersi aspettar da lei la pappa fatta
ciò non va bene: dovete imparar presto a pensare con le vostre teste. cinelli
teste. cinelli, 11-284: olinto invece a trovarsi
prima. -dare pappa e cena a qualcuno: potergli fare da maestro.
carducci, ii-2-292: io m'inchino a f. d. guerrazzi, romanziere
, romanziere e oratore; m'inchino a tutti gli altri scrittori, de'quali
di biasimo. -fare la pappa a tutti i gusti: accontentare tutti indistintamente
marchi, iii-2-682: non potrò cantar dunque a mio senno, / o maledetti critici
matto / il voler far la pappa a tutti i gusti. -fare la
han la gamba fanno il passo, / a misura del panno fan la cappa.
. -fare, masticare la pappa a qualcuno: lavorare per lui; farne
finestre tutte sbarattate, tutte illuminate! a pensare che una volta c'era dentro il
volta c'era dentro il fil- quelmont a far la pappa al mettermeli, e che
matto. -mangiare la pappa in capo a qualcuno: essere più alto di lui
, ma poi mi permetterete di mangiarvi a tutte la pappa in capo!
, non che tue, / color eh'a pena sanno ancor dir pappa. monosini
]: * la pappa scodellata piace a tutti '. (amansi le cose leste
: be', non importa, mangerà a milano. se mai una pap- petta
tommaseo [s. v.]: a tempo del mio nonno si cominciava la
volle intendere ragioni. l'è venuto a sapere il suo 'pappa 'e
2. persona stupida e buona a nulla. sacchetti, 119-53: egli
epiteti in 'one ', come a dire minchione, coglione, buffone, tampellone
letter. fannullone, infingardo, duono a nulla. bacchetti, 15-123: la
. 2. locuz. -cascare a pappacece: lasciarsi conseguire senza fatica.
. ricci, 3-210: l'essere a cercar tardo / quel che tosto non
, / e non ti casca in bocca a pappacece, / proprio è sol di
di chi è infingardo. -fare a pappaceci: gioco infantile consistente nel lanciare
fichi. moniglia, 1-iii-402: fare a pappaceci è un sollazzevol giuoco di fanciulli
la bocca. -fare una cosa a pappaceci: farla svogliata- mente e senza
v.]: 'fare una cosa a pappaceci 'è farla abborracciatamente e senza
abborracciatamente e senza cura. -mangiare a pappaceci: ingerire grandi quantità di cibo
un serpente / che manica la gente a pappaceci. prose fiorentine, i-6-219: sono
... e se l'ingozzano a pappaceci. = comp. dall'
vento, ed era indossato soprattutto andando a cavallo. cammelli, 13:
invano / di veder s'ingegnò ch'a l'uso antico / ella sel'adombrò col
originariamente triangolare, poi quadra (e a seconda dell'albero sul quale si trova
tute quatro le velie l'una drecto a l'altra, videlicet l'artimone, el
zorno sequente da matina, che fo a dì 18, fo messo el papafigo
messo el papafigo et el tenissemo fino a ore 22. ulloa [castagneda],
di questo stesso mese tornò il vento a ingagliardirsi, per lo che il generale
col vento (la dio mercé) a bollina larga, che vuol dire con tutte
volevamo. poco basta per prender porto a corfù: abbassiamo il pappafico. govoni,
fino alla sera si manda un marinaro a fare la guardia sull'albero di maestra tra
(anche nell'espressione barba o pizzo a pappafico). pirandello, 6-176:
viso cotto dal vento e un pizzo a pappafico. soffici, v-6-382: mi
soffici, v-6-382: mi trovai davanti a quattro o cinque 'borghesi 'di aspetto
dei capelli rasi e di una barbetta a pappafico. 5. ant.
un nostro passaro, di becco anco a proporzione più longo. -vivanda preparata
e vivacità, o insensibile e difficile a commuoversi. palazzeschi, 6-153
bonsanti, 3-i-270: basta, m'innamorerò a morte di quella pappafredda d'antero.
meccanicamente atti e gesti, o ripetere a memoria parole o idee altrui. -in
(pappagalléggio). ripetere meccanicamente, a memoria, parole o idee altrui.
pappagalleria, sf. abitudine o inclinazione a far propri e a ripetere ottusamente atti
abitudine o inclinazione a far propri e a ripetere ottusamente atti, concetti o argomenti
pochi, perché in pochi, sottostiano a quelli incapaci di scelta, ignoranti,
di scelta, ignoranti, epperciò pronti a scambiar per ragione le parole papagallescamente ripetute
ispirata da cerbero, non ne parli a coloro che non credono in cerbero chi
credono in cerbero chi vuol farci creduli a dottrine fon date sopra finzioni
gallesse che cinguettano / sol perché l'uso a cinguettar l'istrusse. g.
ritrovato in quei libri [di a. g. barrili] tracce galliche
pappagallo. pappagallismo, sm. inclinazione a imitare o ripetere con supina meccanicità atti
frasi, proposte insistenti di carattere o a sfondo sessuale. = deriv. da
d'uccelli verde e hanno il becco torto a modo di sparviere. dante, conv
g. barbaro, ii-102: dietro a questi [colombi] furon portati tre
favella. sanudo, iii-1512: stete a spetar in camera dii papagà con monsignor
stamani un pappagallo abissino, un picchio a ciuffo rosso, uccelli bellissimi.
in cui i malati possono orinare restando a letto. carena, 2-168:
i suoi figliuoli, ancora piccini, a servirsi del pappagallo di vetro. soldati,
da imparare tutto un brano del passavanti a memoria. d'annunzio, v-2-483: imparammo
. d'annunzio, v-2-483: imparammo a memoria le frasi più virulente, e le
più virulente, e le imbeccammo anche a qualche pappagallo dei nostri. papini,
riguardo ai ragni continuava, e io intervenni a dar man forte a mio padre.
e io intervenni a dar man forte a mio padre. -zitto tu, pappagallo,
c'infondeva la sapienza del pappagallo, a suon di nerbate, a forza di strapparci
pappagallo, a suon di nerbate, a forza di strapparci gli orecchi ed i
nomi, ch'io non so ridire, a me facevano l'effetto di tanti periodi
pappagalli, discorrevamo allegramente o lavoravamo insieme a cose più umane. 5.
sorte, nega iddio. - papagallo a te! 6. chi importuna
con gesti, parole o proposte insistenti a carattere o a sfondo sessuale. -anche
parole o proposte insistenti a carattere o a sfondo sessuale. -anche nell'espressione pappagallo
strada. bartolini, 18-269: continuò a fingere di non accorgersi che una persona
nievo, 104: ci andava sempre a cavallo io dietro a marchetto. -ah
: ci andava sempre a cavallo io dietro a marchetto. -ah! sei tu quel
l'eroismo della paura e gli sta bene a quel visetto decrepito e bambinesco, chiazzato
. -imparare, parlare, ripetere a, alluso di pappagallo: farlo in
e cruda non può essere imparata che a pappagallo. pea, 5-45: servivamo la
pea, 5-45: servivamo la messa a pappagallo. -essere vestito da pappagallo:
, 2-23: vanne, vecchio matto, a por giù que'panni, ché farai
-vendere picchi per pappagalli: dare a vedere una cosa per un'altra.
da questo e da quello e vanno a seminare scandali e contumelie. =
sciocca, per lo più giovane; buono a nulla. nieri, 3-139: 'pappagnocco'
che non sia buona ad altro che a mangiare. accademia senese degli intronati,
nieri, 241: finalmente uno sfibbia a quell'altro un pappagnóne tanto sodo nella
stava ritto sulla soglia della sua bottega, a gambe larghe, con le mani di
dondolavano loro sotto al mento fin quasi a terra. e. cecchi, 3-44:
pisis, 1-200: mi godo un mondo a pensare di essere... sbuffante
... / andate tutti quanti a farvi frati. monti, 5-45: o
gonzo,... del pappalardo. a. boito, xc-563: pappalardo!
xc-563: pappalardo! beòn! bada a te! 2. ant.
lorda; babbeo, semplicione; buono a nulla. - anche come epiteto ingiurioso
che dovete essere un bel pappalasagni. a. casotti, 1-4-30: ha da accoppare
d'un soldataccio vurtemberghese della compagnia, a nome federigo schiller da marbach, babbaleo
il giovane, 9-464: la bocca chiusa a tutti i pappalecchi. 2
ant. persona sciocca e debole; buono a nulla. - anche come epiteto ingiurioso
, non mi potea imbatter meglio che a questo sorbi bruodo a questo pappa fava
imbatter meglio che a questo sorbi bruodo a questo pappa fava ed a questo trangugia
sorbi bruodo a questo pappa fava ed a questo trangugia lasagne. varchi, 8-2-95:
varchi, 8-2-95: non si dice a... un tenero e debole,
mangialasagne, pappalefave, guastamigliacci '? a. f. doni, 2-64:
sm. scherz. mappamondo. a. f. bertini, 1-17: sotto
guida eli pier prustà vi siete messo a studiare nel quadripoltrito e avete fatto la
fresca di farina e uova, tagliata a strisce di poco più larghe delle fettuc-
di bei pezzi di carne di bue messi a bollire dentro paioli appesi sotto le piante
uova e farina, e poi fritta a foggia di frittelle. 3. per
cicca, domandandole se andava anche lei a installarsi con sua figlia in via fieschi
7: ritrovar ti vorrai forse presente / a segnar l'altrui cacce et a vedere
/ a segnar l'altrui cacce et a vedere / starsene in papardelle il tuo
una vita particolarmente agiata. a. f. doni, 1-4: statevi
e leccare, fé suo avviso di dare a intendere ai suoi popolani di farli tutti
piacer pappata. dottori, 1-365: mangiava a due ganasce ordan, ruteno, /
macinava ansaldo. roberti, i-93: a papparsi le fragole non attendono che siano
maladetti siamo per certo quasi tutti, a stimare la lira c soldi e chi mille
: ben si calcoli il conto, sicché a macco / da pappar siaci e n'
aretino, 15-26: le mosche affamate a improviso / t'aran pappato gli occhi
in cui si mangiava, si accinge a papparsi un canarino. barilli, 5-40
sardine -i capodogli avanzano fra quella crema a bocca aperta e pappano sul loro cammino generazioni
in modo subdolo o illecito, oppure grazie a privilegi. - anche assol.
egli, che stia bene che egli abbia a venir uno a saltar su, e
bene che egli abbia a venir uno a saltar su, e quel che tocca a
a saltar su, e quel che tocca a tutti abbia a beccarsela per sé e
, e quel che tocca a tutti abbia a beccarsela per sé e papparsela e trangugiarsela
monopolio di quel pugno di commissionari che a londra si pappavano a dozzine i nostri
di commissionari che a londra si pappavano a dozzine i nostri milioni... fu
quando mi dissero che un attòniti era a fare certe misure per una bonifica,
alle loro lezioni, beaché assai diligenti a papparsi l'annuo stipendio di 5000 lire
. 4. depredare, sfruttare a fondo; mungere. varchi, 18-3-204
.. attendesse con que'dodicimila ducati a darsi un bel tempo...,
., ed egli con pochi altri a governare e papparsi... e succiarsi
mi fanno la spia, cagioneranno mai a me infamia. 6. trarre gioia
lasciate... che mi avvicini a quella compagnia di scapati che va..
compagnia di scapati che va... a papparsi una festa senza di me.
mio padre schierarsi fra i miei nemici, a papparsi come tanta manna la mia disgrazia
): tu pensi... esser a danza / con alda in francia a
a danza / con alda in francia a pappare e bravare. fagiuoli, 1-6-383:
1-6-383: che credete voi d'avere a papparci vivi? 8. capire
non ne pappate. -imparare a forza una nozione. settembrini [luciano
moravia, vii-212: ora lui va a dormire e non sono più torello se
che pappo io: con ironica allusione a chi metodicamente specula in modo illecito,
stomaco ongaresco / e il gusto adatto a que'lor papparotti /...,
l. rucellai, xxvii-6-125: pronti a mordere l'altrui lodevoli azioni, beffeggiando
con dire ch'ella non vale che a mettere insieme una pappata tanno. redi
salvaguardare i propri interessi, è disposta a tollerare umiliazioni, offese o ad accettare
data intenzion di darla / per moglie a non so chi vostro creato / che vi
so chi vostro creato / che vi aveva a servir per pappataci. idem, 17-73
di 'tre giorni ': malattia dovuta a questo dittero. bacchelli, 2-xxiii-584:
piatto altrui / del patrimonio / pappato a lui. pappatòia, sf.
non firmeranno nessun memoriale, non scenderanno a comizio, non brigheranno un posto alla
. -trice). che pensa solo a mangiare, a saziarsi abbondantemente, con
. che pensa solo a mangiare, a saziarsi abbondantemente, con avidità e ingordigia
con avidità e ingordigia e per lo più a spese altrui. - al figur.
7-378: questi pappatori non pensano che a berteggiare, a voler il giambo di tutti
pappatori non pensano che a berteggiare, a voler il giambo di tutti. soffici,
altri uccelletti. fagiuoli, 1-5-225: a casa mia... vo'fare una
quel po'di 'pappatoria 'che a quell'ora si poteva raccimolare in un
. che è di forma simile a pappo. = voce dotta,
. 2. disus. sorbetto a base di latte. redi, 16-ii-108
/ si uguaglia e si avvicina / a l'ambrosia fragrante / che in ciel sugge
. v. j: 'fare una pappina a taluno ': una ramanzina; dirgli
è una triste cosa ch'essi si diano a imitar verlaine piuttosto che carducci. è
babbione (v.), accostato probabilmente a pappo1, sm. nel linguaggio
'. bencivenni, 1-74: siccome è a dire mamma, pappo, babbo,
va diretto al fiasco: pensa a mangiare e a bere (per esortare a
fiasco: pensa a mangiare e a bere (per esortare a non
a mangiare e a bere (per esortare a non avere pensieri o preoccupazioni di
dalla contessa fan- toni, e brindo a pindo a labindo tra 'l pappo e 'l
fan- toni, e brindo a pindo a labindo tra 'l pappo e 'l dindo.
funzione di facilitare la dispersione dei semi a opera del vento. -per estens.
appena soffiarci su, te ne rimane a mano lo stecco. gatto, 6-57:
anche di animali). a. pucci, cent., 59-22:
, / quando altri in buone pappole / a suo piacer tresca. = deriv
io ho adocchiato un cossame di cappone a cui vi era per accidente un'ala intiera
vivanda troppo cotta, incoerente, simile a poltiglia. -in par- tic.:
arienti, 2-16: scri- miva denanti a quilli re, prìncipi e signori, e
cristoforo, credete voi che starei qui a sentire le vostre pappolate se non si
certe pappolate che messer fabio segni manderà a messer mattio. baretti, 6-81: ho
questa mia lunga pappolata, mandata fuori a forza dal fastidio delle cose moderne.
gli dei pagani e i cristiani. a. monti, 500: ci aveva voluto
-espressione o locuzione insulsa, ridicola. a. f. doni, 1-2io: certi
: si dà principio con lingua fiorentinesca a qualche papolata ridico- losa. galileo,
cellini, 1-83 (194): venutomi a noia questa pappolata e perché io mi
4. macchinazione, trama ordita a danno di altri, utilizzando accuse false
pappoléggio'. riuscire vittorioso; venire inopinatamente a capo di qualcosa). -anche:
stesso (nella locuz. fare a pappoléggio). c. dati
, 3-136: ci sbrigheremo per andar poi a fare a pappoléggio. saccenti, 1-2-131
: ci sbrigheremo per andar poi a fare a pappoléggio. saccenti, 1-2-131: io
1-3-81: questi papponi scop- pian presto a quest'aria sottile. moretti, iii-523:
3. persona che trae profitti illeciti a spese di altri o di un bene
. luigi martini, ii-415: aveva mandato a governare la toscana una truppa di ignoranti
il parroco di fuorigrotta era un uomo a la mano, un pappone.
, lenone. pasolini, 3-44: a ponte garibaldi dove andava a battere,
, 3-44: a ponte garibaldi dove andava a battere, perche il suo pappone abitava
96: le mutande... vanno a cucirsi con le pa- puzze, che
. forlis, xxiii-467: quando vanno a marito possono deporre le opanke e prendere
cencio vecchio,... buone a andar per rocche senza strappo e senza
dedito al cannibalismo rituale; che appartiene a tale gruppo etnico. - anche sostant
... come questi uomini appartengono a schiatte profondamente diverse. brignetti, 3-16
. croce, iii-10-60: come fareste a educare moralmente un papuano? =
e non molto sporgente; è dovuta a processi prolifera tivi o degenerativi
usanlo [l'olio del lentisco] contro a troppi sudori e alle papule de sudori
sudori e alle papule de sudori. a. briganti, 188: le papule
. medie. che presenta aspetti simili a quelli della papula. = voce dotta
turca di bronzo e di rame equivalente a 1 / 40 della piastra (e tale
20 parà. tommaseo, 2-iv-230: dice a lui sultano signore: / gli darei
« ho torto? sono forse mai riuscito a strapparti un complimento? » allora mi
. dal gr. trapalatoci 'tenersi a lato 'e dal ted. sàure '
ii-1-95: lo schema, che risale a cratino, della commedia ari- stofanea,
presenta caratteristiche immunologiche modificate per sviluppo a contatto con altri organismi. = voce
della relativa cartuccia costituita da un bossolo a bottiglia con pallottola di vari calibri e
(un tiro). a. caroli [« stampa sera »,
realizza fra marza e soggetto in seguito a innesto. -anche: fenomeno per cui
alga. 4. entom. secondo a. forel, relazione di convivenza tra
convivenza tra famiglie di formiche appartenenti a specie diverse, all'unico scopo di difendere
trecento davano il nome di orcipoggia, come a succursale di ambedue, cioè della poggia
di invenzione ma verosimile, che tende a chiarire un argomento difficile accostandolo a uno
tende a chiarire un argomento difficile accostandolo a uno di più facile comprensione desunto dalla
afrodisia era chiamata, e instava che a le forche sia menato. savonarola,
favole d'esopo. campanella, 1-ii-9: a chi non vuol sapere il vero.
sapere il vero... o a chi non può capirlo, si parla con
aspetti della produzione dannunziana che... a volta a volta piglia fisionomia e movimento
dannunziana che... a volta a volta piglia fisionomia e movimento di racconto,
è una parabola; e devi aiutarmi tu a cercarla. bernari, 3-367: dopo
mio conto lascio quelle indagini e dispute a chi ha tempo da sprecare, o
da sprecare, o... a chi, meno sapendo, meno prova dispiacere
di dio sopra uno peccatore che torni a penitenzia. e così mostra per la
discepoli e sì li dissero: il perché a loro parli nelle parabole? boccaccio,
preso da una donna e nascosto dentro a tre misure di farina, per finché
si duole, come d'ingiuria fatta a sé, della mercede uguale alla sua,
, della mercede uguale alla sua, data a quelli che avevano lavorato meno. d'
proietti diviene in certo modo una parabola a mostrare 11 pendio che ha l'uomo
: ata- lante..., a vendetta de'due amanti sacrificati ai voti
, 67: si fece ribandire matasala a luterengo banditore, per paratola di sere
cono rotondo indefinito con un piano parallelo a una sola delle sue generatrici (ed
, 4-2-510: nomi che loro imposero a tre delle sezioni coniche, chiamando questa
per la forma delle loro equazioni analoghe a quella dell'equazione della paratola ordinaria.
partic. da un proiettile, simile a quella di un arco parabolico. torricelli
ora geometricamente come questa squadra sia atta a misurare con somma semplicità le lunghezze,
e delle frutta fradice, io riuscii a prendere a volo un arancio, lanciato contro
frutta fradice, io riuscii a prendere a volo un arancio, lanciato contro di
: subito ne feci uno [inchino] a lui, aprendo una grande paratola,
, quanto potei, con le braccia a guisa di ventaglio, sprofondando la testa e
s'era levata si alto, ricadde a terra nell'xi secolo. leoni, 520
savinio, 10-105: quando apollinaire cominciò a levarsi dal suo letto d'ospedale,.
). massaia, viii-8: cominciò a scendere la curva della parabola della vita
5. cinem. cappuccio di alluminio, a forma paraboloide, entro cui si avvitano
e lo facto loro va in fumo. a. f. doni, 106
64: mancherei di parola e di fede a te, ad amore ad erennia,
io non provassi di tor la vita a quel capitano, inumano, parabolano, napolitano
tranne gli avvocati, che formano classe a parte, e parabolani li troviamo in
niente perché egli era tutto il contrario a questa natura. 5. degli arienti,
fusse qualche parabolana, perché era vestita a modo peregrina), fra sé diceva:
buio -, e più si accingeva a dire, secondo lo sforzava la indole sua
popolari, ii-90: quasi mi invitate a posare un po'la fantasia vagabonda e
rintanati tenga, / l'azione a giove ed ipogeo saturno. / bottanici,
allegorico; che fa riferimento, in base a un rapporto di analogia o di simiglianza
un rapporto di analogia o di simiglianza, a un concetto diverso da quello significato nell'
? ». d. non si rassegna a non essere parabolico: « due anni
o, per estens., a un ente con una qualche proprietà
rabolico le cui estremità si vanno a por capo nell'orlo delle due
. -coordinate paraboliche: quelle relative a un punto in un piano, individuato
un punto in un piano, individuato a partire da una serie di parabole con
tutti... ha avvertito ed insegnato a noi che i proietti camminano tutti per
spallanzani, i-72: un colpo gittato a linea obliqua all'orizzonte,..
da tre lati di cui uno almeno a forma di parabola. grandi, 5-148
, 4-256: ogn'un gode e ride a mirar negli specchi parabolici la sua faccia
, 25-46: io parlo per paratoli a chi intende. = var. masch
infinito reale, o paraboloide iperbolico o a sella, se possiede una totalità di punti
paraboloide di contatto: quello iperbolico tangente a una superficie rigata lungo una generatrice di
': nome che si dà talvolta a quella paratola che è più sublime della paratola
costantemente parallela ad un piano scorrendo appoggiata a due rette non giacenti in un medesimo
3. radiotecn. dispositivo elettromeccanico, a forma di ombrello aperto, installato su un'
'mirabolano 'dei farmacisti sia andato a incrociarsi con 'parabolone 'e 'faratolone
più, vecchio paratoloso,... a far l'induzzione di tutti coloro che
tutti coloro che furono da me provocati a i tradimenti. = deriv. da
o corpi duri. moretti, i-369: a tordo, l'istruzione era tecnica sul
chiamarsi 'di attrezzatura ', come a dire parabordi e impiombature e paranchi.
parabòtte, agg. invar. che serve a riparare dalle botte vibrate con un'arma
arrighi, il parabòtte, il bertani recossi a villeggiare a miasino sul lago d'orta
il parabòtte, il bertani recossi a villeggiare a miasino sul lago d'orta.
, pur consentendo la visibilità (e a tal uopo è normalmente dotato esternamente di
, 6-5: vengo da laptevo, vicino a smolensk, dove mi hanno paracadutato in
. collocare in determinati posti, in base a un piano preordinato, persone di fiducia
nylon, e da una serie di funi a cui è attaccata una speciale imbracatura;
; può essere dorsale, ventrale o a seggiolino e ad apertura automatica o comandata'
ne disegnò uno, nel 1514, a forma piramidale con base quadrata e vertice
in volo avvenne nel 1912. -paracadute a fessura'. quello dotato di fenditure
calotta e utilizzato per addestramento. -paracadute a strisce: quello costituito da un numero
alcuni punti di collegamento. - paracadute a ugello: quello con calotta munita di
senso del tatto, e ciò appunto impedì a fricfrac di rompersi le braccia, benché
al navicello ove siede l'areostato, che a piacere questo lo stacca dal pallone,
staccato dispiegasi e fa scendere i volatori a poco a poco equilibrati con tutta la
e fa scendere i volatori a poco a poco equilibrati con tutta la sicurezza fino
poco equilibrati con tutta la sicurezza fino a terra. manzoni, vi-i- 124
tagliata la corda e lasciandolo andar solo a sgonfiarsi e a cadere a suo tempo,
e lasciandolo andar solo a sgonfiarsi e a cadere a suo tempo, scende egli col
andar solo a sgonfiarsi e a cadere a suo tempo, scende egli col suo
dei paracadute. -involucro di piccole dimensioni a cui vengono appesi oggetti di vario tipo
appesi oggetti di vario tipo, utilizzato a scopo pubblicitario per lanci aerei, per
. /... / perciò, a riguardo della mia salute, / vo'
accorgimento messo in atto per far fronte a una situazione sfavorevole, per mettersi al
non aveva atteso che le cose arrivassero a tali estremi. faldella, i-5-228:
paracadute. -persona che si presta a portare o può costituire un aiuto per
locuz. fare o servire da paracadute a qualcuno). guerrazzi, 1-168:
aéronautique internationale, le prove individuali e a squadre tendono a stabilire primati maschili e
le prove individuali e a squadre tendono a stabilire primati maschili e femminili di precisione
, paracadutismo ed alta velocità, morirono a miami... due piloti.
delle diverse armi dell'esercito) addestrato a raggiungere la zona di operazione per mezzo
: il volatore che si lascia cadere a terra mediante il paracadute. soldati particolarmente
nei giorni scorsi sono scesi come paracadutisti a roma. marinetti, 1-83: 'paracadutista '
finimento del cavallo da tiro, atto a ridurre le conseguenze dello scalciare.
invar. dischetto di feltro che serve a proteggere un callo dall'attrito con la
così di mano in mano si abbiano a ritrovare, per modo di esempio (
, 4-154: c'era un caminetto. a chiudere la bocca di quel caminetto c'
. medie. alterazione di tipo produttivo a carico dello strato spinoso delre- pidermide.
di materiale plastico, per lo più a forma di campanula, utilizzata per prevenire
dato in botanica all'ovario abortito e a ciò che nei fiori maschi per
pietra, costituito da una base interrata a forma di parallelepipedo e da una parte
: specie di piuoli di pietra piantati a regolari distanze presso i margini delle strade
strade ordinarie, fuor di città, a preservazione di essi contro il guasto delle
amore non veniva fuori netto in mezzo a quella parallela di para- carri. bacchelli
, 9-273: tutta l'attrezzatura si riduceva a file di paracarri di pietra, che
. 3. locuz. arrivare a far ridere i paracarri: per indicare
se dura di questo passo, arriverà a far ridere anche i paracarri. =
dopo essere stata torre fatta a 150° durante parecchie ore. si trova nel
ore, assopito, sopra una seggiola a bracciuoli, vicino al focolare, coi
, di colore, per quanto apparve a lume di candela, rossigno pendente al tabaccato
. qual sia la specie d'idropisia a cui si convenga la paracentesi. dizionario
anco un nome applicato da alcuni autori a tutte le operazioni o colla lancetta o
paracéra, sm. invar. piattello destinato a raccogliere il colaticcio del cero o della
]: * paracera ': chi andava a riparar la cera nelle processioni.
. medie. ant. processo infiammatorio a carico dei muscoli della laringe.
ottiene riscaldando il cianuro di mercurio a aoo °c in tubo chiuso; è una
regolarmente e alternamente da una specie vegetale a un'altra. = voce dotta
recinto: per esempio delle assi intorno a una siepe. = var. di
perché tutto ciò che contiene tende ordinariamente a consolare ed esortare a penitenza il peccatore
contiene tende ordinariamente a consolare ed esortare a penitenza il peccatore per rendersi col pentimento
, ix-559: egli è di bisogno a voi ch'io vada, imperò che
se io non vo il paraclito non verrà a voi; ma se io vo io
ma se io vo io 'l manderò a voi. zanobi da sfrata [s.
. vangeli volgar., 1: a laude e gloria e onore sia dello onnipotente
esame di coscienza. -con riferimento a dio concepito nel mistero trinitario.
virtù / con più che sette doni a i perugini / in bombe e da'mortai
medie. malattia con quadro clinico simile a quello del colera asiatico ma causata da
2. dischetto di gomma fissato a imposte, usci, finestre, ecc
degli acidi citraconico e itaconico; fonde a 57 °c ed è assai solubile in
che ha pro prietà simili a quelle della conina. = voce dotta
nico: sostanza amorfa ricavata trattando a caldo la paracotoina con potassa.
. medie. sindrome dolorosa simile a quella causata da alterazioni dell'arti
'paracqua ', quando si fa servire a quest'uso anzi che a quello
servire a quest'uso anzi che a quello di parare il sole. camerana,
ecco il sonetto. faldella, i-5-199: a roma, anche quando il tempo è
uscì dalla folla, con una lampada a petrolio in mano, riparandosi sotto un paracqua
. trapà 'contro ', xp&|j. a -aicx; 'colore'e bxétbic 'vista';
. trapà 'contro 'e xp ^ ^ a -octo£ 'colore '; è registr.
1-21: perché nun ce provi te, a fijo de naparagula! = forma femm
19-195: la comicità all'italiana continua a esprimere soltanto un umorismo da servi, e
-an che scherz. riferito a persona. aretino, 1-13:
: corazza che ricopre la zona corrispondente a tale parte anatomica. ricchi, xxv-1-288
1-138: allor che tu t'affacci a la finestra, j o traditora, e
m'infilzi al primo il paracuòre. a. casotti, i-intr. -y. non
. locuz. -cavare, mangiare il paracuòre a qualcuno: ucciderlo in modo cruento (
il paracuòre. viani, 19-21: a me, benché volentieri gli mangiassi..
-donare il cuore e il paracuòre a qualcuno: amarlo con tutto se stesso
rumoroso; è per lo più dovuta a otosclerosi. tramater [s.
fanzini, ii-121: il barcaiuolo ritto a poppa... deposto il
, direbbe platone, da tal paradigma a cotale; ma dentro la sfera di
insegnamento. panzini, iii-368: accanto a me un giovanetto in quell'età che
degno di ammirazione (anche con riferimento a gesù cristo). b. croce
avidi e agguerriti ma non sono avvezzi a sopportare la seccaggine di un'opera mediocre
. baldini, i-361: basta un nulla a restituire a un qualunque violento d'oggi
i-361: basta un nulla a restituire a un qualunque violento d'oggi il vigore altamente
la ines indicò i propri [denti] a paradigma. 6. gramm.
. moretti, i-955: si continuava a punirli di qualche mancanza imponendo loro la
. figura retorica che consiste nel mettere a confronto con il pensiero vero e proprio
di paradigma; che costituisce il modello a cui occorre rifarsi; che può essere
semantica (e in tale senso si oppone a rapporti sintagmatici). — voce
piedi, onde il nome che linneo, a ricordare questo errore, ha voluto dare
le lunghe e finissime piume dei fianchi a barbe decomposte giallo arancio lucente, con
appartenenti alla famiglia paradiseidi. -paradisea becco a falce: nome volgare degli uccelli del
che, in passato, fu impiegato a scopo ornamentale in articoli di modisteria)
adorno di aiuole e pergolati, annesso a un locale pubblico. aretino,
con caratteristiche di piacevolezza o tranquillità simili a quelle idealmente collocate nel paradiso biblico
una filosofia che dia la sua garanzia a un ideale che sarà paradisiaco -di un
terra, -ma che non si riesce a pensare e neppure a immaginare. papini
che non si riesce a pensare e neppure a immaginare. papini, 27-1118: la
per rapirvi i frutti d'oro, rinunziò a trar seco le figlie della notte poiché
nel senso che dicesi 'di paradiso 'a cosa di piacevolissima bellezza e amenità.
esile e malata che m'apparisce seduta a una aperta finestra in certe sere d'
. de pisis, 3-29: pensa a spiagge dorate, a isole favolose,
, 3-29: pensa a spiagge dorate, a isole favolose, a golfi azzurri con
spiagge dorate, a isole favolose, a golfi azzurri con alberi paradisiaci.
, 12-204: era per lui il ritorno a un'età paradisiaca, simile a quella
ritorno a un'età paradisiaca, simile a quella delle scuole e dei collegi, quando
. tutti i desideri paiono cadere d'innanzi a quella pura freddezza paradisiaca.
dolcezza paradisiale er lui udita infino a qui. d'annunzio, v-2-747: questo
papini, vi-303: i più si acconciano a ripetere gl'inni incastonati nella paradisiale liturgìa
-iron. carducci, ii-7-311: a crescere le gioie di questo bel paradisino
49: io m'agio posto in core a dio servire, / com'io potesse
2-90: poi disse [il ladrone] a iesu: signore, ricordati di me
io vedeva le undicimila vergini incedere, a due a due, lungo quella via
le undicimila vergini incedere, a due a due, lungo quella via di stelle che
buona, che non aveva fatto male a nessuno, chi mai avrebbe diritto di
splendiente persona, per grande alegran? a me pare ch'eo scia in paradiso,
ricordando la gio'del dolce viso, / a che niente par lo paradiso. cavalca
: « al padre, al figlio, a lo spirito santo », / cominciò
regno de lo cel, per9ò ca a monti è serrà la porta de lo pareiso
/ dove apparirti ella dovesse viso / a viso, / apri le porte del
paradiso. montale, 14-149: sono muto a dire al soffio che si leva /
sian diavoli che son in dodici olle, a uso di bocche infernali.
. ghirardacci, 3-303: li quali venuti a palazzo, furono onestamente nella camera detta
paolo, di giusto, chi riesca a snidarlo entro la infinità numerica del '
permanente, variamente immaginato e configurato, a cui accedono,
meritato... gl'indiani credono a un paradiso ove l'anima sarà unita
un paradiso ove l'anima sarà unita a dio. tramater [s. v.
umana aurorale, originaria, incorrotta, a contatto con la natura; per lo
/ del paradis deliciaro / ensì entranbi a man a mano. latini, i-948
del paradis deliciaro / ensì entranbi a man a mano. latini, i-948: io
neratium... fu ca? a de l'alegresa de lo paireiso. a
a de l'alegresa de lo paireiso. a. pucci, 5-10: per lo
fosse alcuno che avesse ardire d'andar a mangiare dell'albore della vita. bruno,
, 3-855: gli nostri primi parenti a quel tempo piacquero a dio...
gli nostri primi parenti a quel tempo piacquero a dio... contenti nel terrestre
salò, la qual si può quasi agguagliare a un paradiso terrestre. carletti, 75
. marinetti, 2-iii-272: la piscina a mezzogiorno è un liquido paradiso dove una
. ariosto, 157: qual è a veder, qualor vermiglia rosa / scuopra il
bianca fronte e un nero crine / dipinto a chiaro scuro il paradiso.
o che si presta in modo particolare a soddisfare gli interessi e i desideri (
pareva un paradiso / ed eran sempre a la letizia accinti. monti, vi-130:
reazionari '? sbarbaro, 1-262: a brunico il bambino davanti alla 'conditorei
i disseccati / ruscelli pirenaici riconducono / a paradisi di fecondazione. levi, 6-66
desunta dal cristianesimo, e del progresso a termine, che si conclude...
lorenzo de'medici, i-283: lasso a me! or nel loco alto e
marxismo] era... ridotta a quella di un affannoso travaglio del genere
avevo né mai ho più visto singhiozzare a quel modo, per l'amore,
scordatasi affatto di quelle mestizie che dovevano a forza obligarla al pianto, godeva le
in fondo all'essere io sento / a dispetto delle mie miserie / nascere la luce
g. raimondi, 3-351: pensate a quello che furono, per leopardi la
situato di fronte alle basiliche paleocristiane e a taluni tipi di chiese romaniche, cosi chiamato
chiese romaniche, cosi chiamato perche destinato a giardino con, al centro, il
vasari, i-325: fu chiamato pietro a monte oliveto di chiusuri, dove dipinse
di chiusuri, dove dipinse una tavolta a tempera che oggi è posta nel paradiso
17. bot. region. a belluno e nella carnia, nome volgare
. buti, 3-1: presi ardire a l'ultimo d'intrare alla lettura e
di delizia. -nelle imbarcazioni a vela, ambiente coperto adibito ad alloggio
.. sala coperta nelle antiche navi a vela, adibita ad alloggi.
alle altre specie del genere paradisea o a tutti i componenti della famiglia pa- radiseidi
: come augello / di paradiso che a la prole insegni / il remigar de le
paradisi che ripeteva ogni tre parole « a milano non ci siamo che io e
». 23. stor. a bologna, in età comunale, registro
voluptatis plantavit dominus deus '(e a tale istituzione si richiama il poemetto 4 la
e ben curato, recintato e annesso a dimore aristocratiche o principesche, in partic
ne la memoria i paradisi / inaccessi a cui l'anima inquieta / aspirò..
appartenuta alla famiglia degli alberti e situata a sud-est di firenze, verso il piano
ripoli. gherardi, 2-iii-167: piacesse a dio che io avessi tanta grazia che
. finalmente, nel febbraio scorso andò a godere e a pregare in paradiso.
, nel febbraio scorso andò a godere e a pregare in paradiso. tommaseo [s
tommaseo [s. v.]: a chi dice andrà in paradiso, si risponde
). -aprire, dischiudere il paradiso a qualcuno: recargli immensa gioia, piacere
, ed in mentito aspetto / apre a stupido amante il paradiso. ghislanzoni, 16-226
un agente teatrale mi invita per lettera a recarmi... da lui.
al paradiso. -dare il paradiso a qualcuno: renderlo felice. de roberto
lo vostro viso /... / a ciascheduno pare aver certezze / vostre grandezze
io non potrei sodisfarlo più che tanto. a sentire giovanni da prato, le erano
il paradiso: chiedere qualcosa di impossibile a ottenersi. fogazzaro, 5-280: il
perdono della capricciosetta, perfidetta signorina, a patto di non domandare il paradiso,
il paradiso, ebbe licenza di accompagnarla a casa. -entrare in paradiso:
, li fanno andare in paradiso, mandandoli a prezzi stravagantissimi. -fare il
paradiso e per questo sono molto dati a conviti, commedie, canti, soni,
e della propria delizia. attribuito a petrarca, xlvii-164: i'solea spesso ragionar
le passioni, si raccoglie tutta intorno a lei, e ne fa il suo paradiso
paradiso di questo mondo ': tirare a godersela. -fatto in paradiso (con
disparte e negati dai più: ma, a differenza che nel purgatorio cattolico, non
traemmo ugo et io e man- dammolo a paradiso. di costanzo, 1-17: dite
ci spediscono in finale. -mettere a rumore il paradiso', fare grande scalpore
firenzuola, 1-ii-121: non mettes'tu a questi dì a rumore il paradiso,
1-ii-121: non mettes'tu a questi dì a rumore il paradiso, perché e'mi
di aprire il paradiso (con riferimento a una donna): svelare la propria indicibile
sua eccellenza. es.: sono stato a sentire lo stabat mater di rossini:
il paradiso. -stare in paradiso a dispetto dei santi', rimanere in un
[s. vjj: stare in paradiso a dispetto de'santi dicesi figuratamente dello stare
vo'uscire, perché non sto in paradiso a dispetto de'santi. -vendere
per summa gattività e malicia vendea, a cui comparare il volea, corno cosa
non furon loro né in lor potestà e a questo non provve- derà la giustizia umana
— r voler andare, entrare in paradiso a dispetto dei santi', voler essere accolti
ossia, piuttosto che volere entrare / a dispetto de'santi in paradiso, / meglio
infermiera all'ospedale maggiore di udine. a bologna no; non voleva andare in paradiso
no; non voleva andare in paradiso a dispetto dei santi. -volitare per
di creatura cioè tenuta... a scoscendersi per l'inferno come a volitare
.. a scoscendersi per l'inferno come a volitare per il paradiso.
, i quali noi fanno sbadigliare a tutte ganascie, son'per loro un paradisuc-
18: pere carovelle e pome paradise. a. briganti, 242: per non
arancio,... io imparai a conoscer la pera paradisa a bona nel
. io imparai a conoscer la pera paradisa a bona nel giardino dell'elettore, il
paradisa, la più fina. a. bonciani, lxxxviii-1-307: la via che
le [uve] paradise / poco a star basse le vedrai fruttare. soderini,
con tendenze autoritarie che lo rendono simile a una dittatura. moravia,
. che ha caratteri o connotati assimilabili a quelli di una divinità. vittorini,
in para dentite e paradentosi a seconda che abbia, ri
parsimonia del sobrio prandio non mi incita a espurgarmi, e però cominceremo latine,
quei suoi discorsi paradosse, / che a corteggiar invitan le persone. bizzarri,
è contra l'oppenione degli uomini, a dire che 'l male sia bene.
traslitterazione del gr. 7tapà8o ^ a, plur. di 7rapàoo ^ ov (
strambo, l'originale, il paradossalo a ogni costo. = deriv.
e d'altra parte fu sempre obbligato a servirli. -che è in contrasto
-che è in contrasto, che si ribella a una naturale o prevedibile successione di eventi
comune, esprimendo verità o affermazioni contrarie a essa; che dà luogo a paradossi
contrarie a essa; che dà luogo a paradossi o è di per sé un paradosso
14: se una così fatta elezione sembrasse a taluno paradossale, costui si lasci pur
n'è seguito, ciò che pare paradossale a prima giunta, che noi non ostante
, non t inganni l'apparenza, a volte paradossale, a volte perfino scherzosa di
l'apparenza, a volte paradossale, a volte perfino scherzosa di (alcune)
.. il paradossale francesco patrizzi continuava a teorizzare nel secolo decimosesto nei suoi dialoghi
sperimentale su un organismo con risultati opposti a quelli previsti. = deriv. da
o altri fattori concomitanti che indurrebbero a immaginare effetti, conseguenze o conclusioni opposte
le basi stesse di questa forza e a distruggere ogni amore al lavoro concreto e
, per sua natura signora, si dea a moglie per farla serva al marito:
cagioni principali del diletto che si prova a legger platone, e della perpetua verdezza
. 2. che dà luogo a una contraddizione di termini, che rappresenta
1-99: che diremo... a grisostomo, il quale pare che poco
e un poeta, affermando e provando a lungo che nissuno è offeso se non
quei corpi è di gran lunga più atto a cagionar cotal adesione e ligamento che qualsivoglia
nel fosso medesimo per una ragione che a lui potrebbe giugner nuova, certo e
5-137: veramente fu molto miserabile cosa a vedersi che quest'uomo intruse il suo
* torrismondo ', non so se a cagione di qualche forma di dire assai
medesima,... mi costringe a non trapassarla. 2. che
paradossale. papini, iv-1286: riesce a condensare in paragrafi trasparenti le astrusità paradossiste
teoria). varchi, 7-599: a molti paiono queste cose iperbole o paradosse
prima gradita e protetta, sospettai che a questa sua paradossa risoluzione avesse contribuito il
loro rabbia..., non guardano a commettere le azioni le più incredibili,
si presenti tendenzialmente negativo o nettamente positivo a seconda, rispettivamente, che la diluizione
di piccole quantità di urina in seguito a ritenzione vescicale. -polso paradosso o sintomo
con la parete toracica e che vengono a tendersi nell'atto inspiratori©, in partic
comuni, con il sistema di credenze a cui si fa riferimento o con principi
non possiede valore di verità, riducendosi a un sofisma, creato per amore di
speroni, 1-2- 453: forse a socrate, cui fa parlar senofonte, non
cavato della setta stoica, non è a giudizio mio punto né maraviglioso né incredibile.
filosofia. galileo, 3-1-144: cominciai a credere che uno, che lascia un'
di molta lode) e altri verseggiatori a loro somiglianti, al petrarca, al tasso
l'appetito del vero: il che a tutta prima può parere un paradosso,
chi leggi e società tenta di porre a soqquadro. e non è questo il paradosso
nome ad una verità morale o scientifica che a primo aspetto fa impressione perché è contraria
primo aspetto fa impressione perché è contraria a un pregiudizio, ma di cui si
contrario di ciò che prima appariva vero a tutti. capuana, 1-ii-316: sai tu
stoicorum ', titolo dato da cicerone a una sua opera filosofica composta nel 46 a
a una sua opera filosofica composta nel 46 a. c. e dedicata a m
46 a. c. e dedicata a m. bruto, nella quale vengono esposte
.), pubblicata per la prima volta a lione nel 1543 e seguita in quello
, o che, per dir meglio, a te vien fatto quasi sempre di aggiungere
rivestì assai spesso il carattere di paradosso a uso della società elegante e dei belli
sopra le nominazioni, benché più tosto a capriccio che a ragione talora si faccia
, benché più tosto a capriccio che a ragione talora si faccia il contrario.
, 5: riuscirà non ordinario paradosso a chi si sia a primo aspetto che nel
non ordinario paradosso a chi si sia a primo aspetto che nel discorrere e palesarsi
insieme e terrore, non aveva nulla a che fare con la meditazione sulle paurose
contraddizione nella teoria della relatività ristretta di a. einstein}. tommaseo [s.
del cornuto e del mentitore, attribuiti a eubulide, di eòimenide o del cretese
'contro, oltre 'e 86 ^ a 'opinione '; cfr. fr. paradoxe
o al muro di spina nei tetti a due spioventi o i due muri perimetrali
o i due muri perimetrali nel tetto a un solo spiovente (anche nell'espressione
di mende e callimaco (iii sec. a. c.), relativo
. c.), relativo a storie, fatti e aneddoti stupefacenti o
uso dal titolo della raccolta curata da a. westermann napaso ^ óypacpot,, del
, mongolia, corea, birmania e a formosa. = voce dotta,
, vive nella cina. spetta pure a questo genere il musang. =
': armatura in ferro tubolare e a forma di lunetta, fornita di parabordo
, fornita di parabordo in cavo fasciato a paglietto. ne viene sistemata una per
una per lato allo scafo delle navi a due o più eliche nella parte poppiera
particolare di emiedria, che dà luogo a forme derivate simmetriche rispetto al centro.
. malattia ereditaria molto rara, dovuta a deficit congenito di fattore v, che
ni- stagmo e astenia muscolare, dovute a lesioni del vestibolo auricolare. =
trasmissione di caratteri non da cellula madre a cellula figlia, ma da cellula alterata
cellula alterata, attraverso un mezzo esterno, a cellula sana. = voce
. letter. che presenta caratteri analoghi a ciò che è europeo; che si
che è europeo; che si ispira a modelli europei. piovene, 10-19
di un calesse o di altro veicolo a trazione animale per difendere viaggiatori e conducente
co'piè di dietro e, ricascando a ogni tanto con quei davanti sulle stanghe,
, biciclette e tipi moderni di veicoli a traino, sagoma metallica o di plastica
si balla al nostro albergo, si va a viareggio, in automobile, nella mia
dal radiatore ai parafanghi, era utilizzato a mo'di scaffale e menso- letta.
-nel linguaggio della malavita palermitana, orecchio a sventola. -anche: seno femminile di
. r. longhi, 235: a quei giorni jacopo, lippo e poi,
quei giorni jacopo, lippo e poi, a rimorchio, pietro lianori, sulle prime
lo difende o comunque mantiene posizioni ideologiche a esso affini (ed è per lo
il discorso risulta incomprensibile. a. prati, 1-321: 'parafasia '.
siena, i-132: tre cose si danno a le spose carnali, ciò sono dote
parafermo sono quelle cose che son donate a la sposa da diverse persone, amici
le quali cose non per- tengono a la dote. = da paraferni per
appartiene in esclusiva proprietà e libera amministrazione a una donna sposata: i beni di
alla sottoscrizione, acciocché sia men facile a contraffarla. ma è francese, contratto dal
in prevalenza da idrocarburi alitatici saturi, a catena lineare o ramificata, con numero
numero di atomi di carbonio da 20 a 40: è conte nuta
cui punto di fusione varia da 40 a 65 °c a seconda che si tratti
fusione varia da 40 a 65 °c a seconda che si tratti di paraffina molle
dura; ha un peso specifico inferiore a quello dell'acqua, nella quale è
di uno strato di tale sostanza atto a trattenere e rivelare, attraverso l'analisi
si può andare avanti anche per anni a discorrere di confronti all'americana e di guanti
: insolubile all'acqua, incolore, a seconda della quantità di carbonio contenuto può
. paraffinàggio, sm. trattamento a cui vengono sottoposti carte e cartoni per
pass, di paraffinare). sottoposto a un trattamento di paraffinaggio; ricoperto o
di tali idrocarburi, che fornisce carburanti a basso numero d'ottano, oli poco
all'inoculazione nel derma, per lo più a scopo cosmetico, di idrocarburi non assimilabili
se distaccato dall'isolatore, non cada a terra. = comp. dall'
, sf. psicanal. attaccamento morboso a un tipo di soddisfazione anormale dell'istinto,
), sf. patol. costrizione a monte della corona del glande da parte dell'
nome che danno hedwig o wildenow a quelle specie di fili sugosi ed articolati
proibì non si potessino co- mentare. a. f. doni, 9-59: ha
3. svolazzo o ghirigoro che si aggiunge a una firma, spesso con l'intenzione
un notaio, ecc., appongono a un documento, a un atto, a
., appongono a un documento, a un atto, a un'autorizzazione,
a un documento, a un atto, a un'autorizzazione, allo scopo di autenticarli
paura di lieve entità, esitazione a compiere un atto. = voce
seguire (scrivendo) un autore, com'a dire traducendo, commentando o vero sponendo
con un altro stile. -anche: prendere a modello d'ispirazione, traendone spunti e
lo stesso pindaro: « se tu parli a proposito, avendo ristretto in piccolo spazio
foscolo, xi-1-12: dacier, parteggiando a que'dì nella controversia intorno la preminenza
, 1-402: sarebbe di gran piacere a tutti i veri conoscitori del buono, se
conoscitori del buono, se ne faceste, a pezzi almeno, un regalo al pubblico
net ». il qual testo parafrasato verrebbe a dire: quando volete rovinare un galantuomo
, 10-avv.: vengono... a mostrarsi più tosto spositori o parafrizatori che
strawinsky, picasso, sarebbero forse stati a loro volta dei creatori, anziché quei
, quei manieristi che sono stati costretti a diventare. = nome d'agente
accessibile il contenuto d'idee dell'originale a una nuova e spesso più ampia fascia di
al gusto di v. ecc. a, mandarò le altre venute di fresco.
... io risponderò quattro parole a correzione di costoro. piccolomini, 10-68
. pallavicino, 10-ii-96: principalmente prese a ridurre con elegante parafrase in odi latine
che il vecchio... cadesse a occhi aperti nello stratagemma teologico, non
liturgia, e principalmente agli esorcismi ed a quei punti in cui si nomina il
. carducci, iii-27-234: la versione a viva voce dal » reco non è
cosa, con altre immagini si trastullano a far la parafrasi del proprio pensiero.
più o meno ipocrite, le parole delserpente a èva: siate come dèi.
lo più destinata all'esecuzione su strumenti a tastiera, che rielabora liberamente, in
senza parafrasi, e pur si pena a proferirle da'negozianti nelle logge, da'
. letter. inclinazione dell'attività artistica a valersi di spunti e motivi di opere
opere e autori precedenti, per lo più a livello ironico o parodico.
parafraste, e con quella libertà che a poeta si addice, e con soverchia
parafrasi. - anche: che è a sua volta interpretazione, commento di un
aperta e con postille parafrastiche son dichiarati a pieno dal dalecampio latinizator di ateneo.
'parafrenesia ': nome dato altre volte a una sorta di delirio che si
del pensiero e dell'affettività paradossalmente coesistenti a un comportamento normale (e a seconda
coesistenti a un comportamento normale (e a seconda dell'entità e qualità di tali
come -sede dei sentimenti). a. cocchi, 8-163: altri mali sono
. così di mano in mano si abbiano a ri trovare, per modo
chi naviga nella zona torrida, inducendolo a cercare refrigerio nelle acque marine).
naviganti nella zona torrida, che li spingeva a gettarsi in mare, ecc. fu
i documenti, i quali servirono a descrivere questa ma lattia fino
5-482: la consulta... condusse a fine i parafulmini della basilica di san
'parafulmine ': apparecchio fisico destinato a riparare dagli effetti del fulmine gli edifizi
dal parafulmine: / al volo orgoglioso, a un gruppetto / di flauto l'ho