ch'e'fosse un maestro buontempone, a cui piacciano le scuole ordinate alla gesuitica
universale, che ordina la par- ticulare a sua perfezione. cavalca, 18-59: l'
condito, cioè ordinato e fatto sotto a dio. boccaccio, viii- 1-36:
farò, disse il papa, ogni cosà a me possibile per lo re; ma
vero lavoranti, i quagli si pongono a salaro ordinato. aretino, v-1-735: se
rimangono con- solatissime. -tenuto a un'intensità costante (il fuoco).
asini coperti di scarlatto mandati in dono a messer bernabò],... l'
... « o io fo boto a dio, - dicono li più -che
ii-36: queste due sono le principali figure a cui tutte hanno relazione, formando due
forbito. -che si trova a essere in una determinata situazione, condizione
che niuno pesce ne puote uscire. a. pucci, ii-190: era il.
sedia. benivieni, 45: sopra a questo cerchio, pure da detto nostro
dalle sue più alte sponde, calando a perpendicolo verso el centro, e'si
che si murano col piombo (parlando a modo de'maestri di murare),
caccia... è un mezzo a più lodato fine e di maggior dignità
caso, ma nasca da ignoranza o a inavertenza. 8. regolato nelle
di quello che l'uomo gli dà. a. f. bertini, 5-29:
, 5-29: che soggiungiate sia difficile a concepirsi che quella monaca stesse alquanti mesi
: quanto alla seconda cosa, avemo a sapere che le labra del tavoliere ripresentano
colle mura ordinate, come si richiede a castello. -costruito (anche con
mano del tuo propio sacerdote. e a sigurtà dell'anima, per la incerta
di tutte le facoltà umane è il fine a cui tende la civiltà.
la civiltà. -sottoposto o improntato a un principio organizzatore e unificatore.
metonimia: che rivela o è improntato a morigeratezza, rettitudine, onestà o a
a morigeratezza, rettitudine, onestà o a equilibrio, fermezza, forza interiore.
malvagio usato / l'on ordinato -pur a ben seguire. cavalca, vii-106:
appetito... la seguente mattina a andare verso il diserto di tebaida nascosamente
, ma con bene ordinata pazienza. a. cattaneo, iii-98: l'amore allora
tutto diritto. -con riferimento a dio. agostini, 15: il
tordinata volontà tua [signore], a me pare ch'ecceda ogni stupore di
nell'abbigliamento, per lo più improntandolo a sobrietà, o, anche, nel tenere
la famiglia sia bene ordinata ed insegnata a fare quello ch'è da fare, sì
e i ciciliani isprovveduti e non ordinati a difensione né con nullo capitano. mazzini
. guicciardini, i-299: essendo pervenuto a tanto impero uno re maturo d'anni
natura gl'inchini a'buoni costumi e a buone maniere, tuttavia quand'ellino hanno
il monasterio de'chierici e inco- jninciò a vivere secondo la regola ordinata sotto i
parte de'dottori, se ben forono a più freschi tempi ri- secate e ordinate
contratto stesso, ma di togliere la fede a quel ricapito o instrumento che non è
risente da un profondo sonno, principiarono a dare un po'più orecchio agli avvisi
agli avvisi, alle proposte della sanità, a far eseguire i suoi editti, i
: che si faccia [la confessione] a fedele confessore e fedelmente, secondo il
ch'ordinato è già nel sommo seggio. a. f. doni, 4-62:
-assegnato, attribuito, concesso (qualcosa a ualcuno, anche d'autorità, con
che non erano ordinati per lui. a. gritti, lii-14-10: partii..
due galee da 'salo ', ordinatemi a questo servizio da questo illustrissimo senato.
ordinate loro, cominciarono con ogni diligenza a farle marciar verso lisbona. de luca
: li padri veneti, zoè li deputati a questa expedictione, cum ogni diligenzia e
, cum ogni diligenzia e solicitudine atendevanno a fare li bastioni ordinatti... versso
cose... che si preparavano a niccolò, oltre i due quadri ordinatigli
guasti, iii-5: prese... a soggetto di una sua lezione la facciata
lo lasciò al vescovo di perugia et a pietro nosetto, che li facessero compagnia all'
fatto venire (con partic. riferimento a un'auto pubblica, a un veicolo
partic. riferimento a un'auto pubblica, a un veicolo da noleggio).
, ché dodici botte erano quel giorno a li giostranti per guadagnar il premio ordinate
questo si conviene, abate zozima, a te, lo quale hai l'uficio sacerdotale
de'setti diacani ordinati da gli apostoli a servire. grazzini, 2-51: aveva
diceva ancor messa, solo era ordinato a pistola e a vangelo. vincenzo maria di
, solo era ordinato a pistola e a vangelo. vincenzo maria di s. caterina
di ministri non ordinati ed insufficienti. a. m. bandini, 158: desiderando
cesari, 1-1-106: scrivendo san paolo a timoteo, da lui ordinato vescovo di
: sono tutti questi sacerdoti insieme sacrati a tutti quanti gli dei e sopra di loro
fice massimo ordinato. -iniziato a dottrine occulte, a culti misterici,
. -iniziato a dottrine occulte, a culti misterici, a riti esoterici.
dottrine occulte, a culti misterici, a riti esoterici. - anche sostant.
salvini, x-1-15: or la dea venga a noi propizia, ed io / con
per svolgere una funzione (con riferimento sia a persone sia a concetti astratti o concreti
(con riferimento sia a persone sia a concetti astratti o concreti). dante
questo signore, cioè queste canzoni, a le quali questo comento è per servo ordinato
ordinato, comandano e vogliono essere esposte a tutti coloro a li quali puote venire
comandano e vogliono essere esposte a tutti coloro a li quali puote venire sì lo loro
e da sapere che la nostra ragione a quattro maniere d'operazioni, diversamente da
ma ciò che producono in essere è a qualche operazione ordinato. machiavelli, 1-i-99
sua potenzia dove non è ordinata virtù a resisterle. c. campana, 2-59
di cui è fornita, è ordinata a percepir l'assoluto essere e l'assoluto bene
vive in vita contemplativa o attiva, a le quali è ordinato naturalmente.
. -assegnato, incaricato, deputato a svolgere un compito, una mansione,
, una mansione, un servizio, o a esercitare un'attività (per lo più
seco un angiolo, ch'è ordinato a guardarlo. laude cortonesi, xxxv-11-20:
altrui servigio dee avere quelle disposizioni che sono a quello fine ordinate, sì come subiezione
morire, egli mandano per certi, ordinati a ciò, e dicono: -questo
dicono: -questo malato è giudicato a morte boccaccio, dee., i-intr
beicari, 6-344: h vescovo disse a quelli che al battezzare erano ordinati:
43-179: venian cento e cent'altri a diversi usi / de l'esequie ordinati.
giudizi suoi santi e divini / son ordinati a sconosciuti fini. f. m.
.. intendesi sempre che sia specialmente a uso d'inginocchiarvisi o di appoggiarvi i
: la madre di dio è collocata a sedere in un trono, ed in vece
tutto umiltà, tutto rispetto / si messe a riposarsi sul panchetto. manzoni, pr
il frate s'avanzò e, messosi a sedere su un panchetto a tre piedi,
e, messosi a sedere su un panchetto a tre piedi, troncò i complimenti.
quale venivano collocati gli oggetti da sottoporre a elettrizzazione. tommaseo [s. v
o quattro piedi di vetro e destinato a portare gli uomini e le cose che
fortunata, seduta nella sua gran sedia a bracciuoli col panchettino sotto i piedi,
l'assenza della clara, era tornato a confortare quei poveri diavoli. =
panchimagogo ': nome dato dagli antichi a certi purganti che credevano valevoli ad evacuare
agarico ec., il tutto prosciugato a bagno maria: drastico violento che si somministra
.. con la quale s'invitava a venire sull'uscio del sor telemaco o sulla
'. pirandello, 8-51: stando egli a sedere su quella panchina, si vide
: l'allenatore o le riserve presenti a una partita. -panchina corta o lunga:
napoletani stiano sognando una squadra con dossena a far da regista e giacomini a dirigere le
dossena a far da regista e giacomini a dirigere le operazioni dalla panchina. b
corso, l'ex interista, pronto a rilevare la panchina pugliese. 3
apporto di carbonato di calcio in soluzione a opera sia di sorgenti sottomarine sia di
più dura: non è così docile a lavorare come palabastro. d'annunzio,
, e ricrescendo il prezzo del trasporto a tenore delle difficoltà locali. =
siamo in sul pan- chino de'capponi a ragionare di questo sposalizio. serra,
osteria, ingaglioffato con magnai e beccai a combattere per un quattrino,...
sul pan chino de'capponi a barattar novelle e motti con la brigata
dormiva con la panza in su e sornacchiava a bocca aperta. tassoni, 4-27:
avea rotta la lancia / nel ventre a gambatorta scarlattine, / e con troncon
crepar la pancia / d'un fiero colpo a ste- vanel rossino. successi della guerra
, co'calcagni sulle punte de'piedi a quelli che son dietro a loro.
punte de'piedi a quelli che son dietro a loro. verga, 3-45: la
: la moglie dello speziale torceva il muso a quegli schiamazzi, e stava coi guanti
fa di pancia acquosa infermi / diffìcili a sanarsi. 2. ventre di
[al cavallo], e cominciò a tenersi / con mani di legno e co'
con mani di legno e co'sproni a la pancia. romoli, 22: la
111: ci mettemmo per passare il fiume a guazzo perché la marea era bassa,
, ma vedendo la guida più che a panza di cavallo, tornammo alla barca.
: i capitani... andarono a san gallo con uno stendardo di drappo
speranza di non dover ceder molto né a voi né a lo spina. f.
dover ceder molto né a voi né a lo spina. f. f. frugoni
i cavalier d'industria, / che a la città di gracco / trasser le pance
quella panza di balena che vien spesso a mangiar co 'l mio padrone. tronconi,
salottino... quattro pance giocavano a tarocco. de amicis, xii-262: il
un signore che viene avanti di lontano a passo di lumaca. 4.
aeroplano, in un'imbarcazione, è destinato a contenere merci o passeggeri. pascarella
passeggeri. pascarella, 2-241: ritorniamo a bordo e troviamo ai lati dell tirano
passano gli aeroplani e si può stare a guardare la loro pancia senza scappare nelle
. palazzeschi, 4-129: ella era andata a passo franco fin sotto la pentola,
cumulo. palazzeschi, 1-33: accanto a un casolare tre enormi pagliai si levano
in forma di 'c 'volti a ritroso, in questo modo quasi con
cancelli di ferro battuto, e grandi balconi a pancia sul fiume. 6
. castelvetro, 162: quando chiamiamo a noi persona, facciamo a lui segno
quando chiamiamo a noi persona, facciamo a lui segno con la pancia della mano.
smodatamente. latti, 6-126: cenammo a crepa pancia. f. pallavicino,
.. consuma- rebbe la vita mentre a crepa panza, come suol dirsi,
. pavese, 5-123: silvia stava a pancia molle sul sofà. -a pancia
sul sofà. -a pancia piena', a crepapelle. goldoni, ix-836: starei
catena / purché mi permettessero di bere a pancia piena. -essendo sazio
se vuoi / amor da me, chiamami a pranzo, a cena, / che
da me, chiamami a pranzo, a cena, / che amando a pancia piena
pranzo, a cena, / che amando a pancia piena / tutto va bene il
presto. -a pancia vuota', a digiuno. c. i. frugoni
stima, e poi partire / e partire a pancia vuota. bacchetti, 1-iii-372:
1-iii-372: non convenire andare sul lavoro a quell'ora a pancia vuota. -con
convenire andare sul lavoro a quell'ora a pancia vuota. -con uso aggett.
si vuole, non eran da gente a pancia vuota. -scarico, vuoto
/ nella baia frescofogliuta / si dondolano a pancia vuota. -atterrare, ammarare
i-489: quando i liberali ci chiamano a gridare libertà gli hanno la pancia piena e
trovo il tempo e vado in palestra a buttar giù la pancia. -cadere
matti per la macchina al punto di farsi a tappe tutta la strada da palermo a
a tappe tutta la strada da palermo a barcellona guidando come forsennati invece di prendere
di prendere tranquillamente un piroscafo e arrivare a destinazione con la pancia per aria.
salvare, serbare, risparmiare la pancia a, per i fichi', non volere rischiare
rischiare, cercare di vivere il più a lungo e tranquillamente possibile (cfr.
liberali dalla pancia piena, / andate a servir messa! -empire, riempire
bene empita la pancia, si vanno a cacciare e riempir la sala del convito,
mangiava e beveva. veniva ogni giorno a empirsi la ancia. fanzini, ii-535
casini, 1-93: mentre ei rape a desinare e a cena / mangia,
1-93: mentre ei rape a desinare e a cena / mangia, lecito è a
a cena / mangia, lecito è a voi di polli e starne, / con
[i ruspi], penò alquanto a metterli di nuovo per taglio, e a
a metterli di nuovo per taglio, e a tenerli lì tutti, che ogni momento
lume si spense. -fare pancia a qualcuna', ingravidarla. settembrini [luciano
, e quella ponta / sì ch'a fiorenza fa scoppiar la pancia.
questi giochi? -a le pan9e, a la scondaruola. -grattare la pancia
n. 7. -grattare la pancia a qualcuno, grattarsi lapancia: v. grattare
verga, i-166: si sarà messo a dormire, quell'assassino!..
! -mettere i piedi sulla pancia a qualcuno: mancargli di rispetto, opprimerlo
non cavare un ragno da un buco. a fare che tutti vi mettano i piedi
sulla pancia. -mettere la pancia a un banchetto', parteciparvi. giannone,
: per vostra disgrazia non vi trovaste a quella gozzoviglia,... perché se
il ridere: sganasciarsi, lasciarsi andare a risa irrefrenabili. zena, 19:
lampedusa, 102: noi tutti a ridere, che si voleva mettere la pancia
(ed era un passatempo in uso a genova nel sec. xvi).
pasolini, 5-26: quando io cominciavo a bere i miei due fiaschi di vino
: armilla e le compagne a'fusi, a rocche / mostravan ben non aver volto
mostravan ben non aver volto il core / a smacco ed a rossor di quante sciocche
volto il core / a smacco ed a rossor di quante sciocche / donne che sol
le pance ignude. -con la pancia a terra: panciaterra. g. gozzi
g. gozzi, 1-38: si mette a cercare [il cane] qua e là
furia di un bracco, poi colla pancia a terra si acquatta, poi balza e
pernice. -restare, stare sulla pancia a qualcuno: a suo carico.
-restare, stare sulla pancia a qualcuno: a suo carico. verga, 3-69
spendere di tasca vostra f -ritornare a casa con la pancia piena e la
carpirne qualche cosa; altrimenti tu mi ritornarai a casa con la pancia piena e con
sommi nutrito ne la magna francia / a copia di vin buoni e a capponi,
francia / a copia di vin buoni e a capponi, /... /
-tenersi la pancia dal ridere: abbandonarsi a risate scomposte e fragorose. govoni
l'america, minacciosa gigantesca scema, / a tenersi la pancia falstaffiana dal gran ridere
atterriti del fulgore di love, hanno a cadere in terra, con lasciar..
p. santi, 140: andarono a quel funerale squallido, quel panciagonfia si
squallido, quel panciagonfia si era accanito a vivere. = comp. da ^
); senza far nulla. - anche a panciallaria. pratesi, 5-349: se
pratesi, 5-349: se la fumava, a pancia all'aria, sdraiato. boine
stavano intorno, quali sdraiati sull'erba, a pancia all'aria, quali appollaiati sui
stessi. 2. con riferimento a oggetti inanimati: in gran disordine,
oggetti inanimati: in gran disordine, a catafascio. pecchi, 2-103: adesso
minchion- cello con la furia in corpo a buttare a pancia all'aria ogni cosa
cello con la furia in corpo a buttare a pancia all'aria ogni cosa. bonsanti
: dai tronchi rovesciati, dai tizzoni a panciallaria, le fiamme corsero sgominate,
errori che, nel piombo disteso, stavano a pancia all'aria come granchi sul marmo
... quando si apriva la pagina a stampa, di nuovo uscivano a processione
pagina a stampa, di nuovo uscivano a processione: neri, cabalistici, stregati.
mangiare. landolfi, 7-187: a mano sinistra è il night club,
merlo ha perso la pancia: come farà a panciar? ». = denom
, sf. nella locuz. avverb. a. panciarotta: a pancia in giù
. avverb. a. panciarotta: a pancia in giù; con un urto violento
. e. gadda, 15-44: capitombolo a panciarotta nel mare. = comp.
. metastasio, i-iii-19: si riserba a farsi una panciata di chiacchiere piacevoli con
. quella dell'acqua, in seguito a un tuffo maldestro). -anche: percossa
da pancia. panciatèrra (pància a tèrra), avv. con la pancia
terreno, in posizione prona. -anche a panciaterra. pirandello, 8-1155:
non asta in ginocchio, pancia a terra, come le serpi. lan
un bandito..., strisciando poi a pancia a terra attorno al tronco,
..., strisciando poi a pancia a terra attorno al tronco, era riuscito
terra attorno al tronco, era riuscito a prendere alle spalle napoleone e a disarmarlo
riuscito a prendere alle spalle napoleone e a disarmarlo. dessi, 9-92: saverio
della mitragliatrice e si era buttato pancia a terra. -con riferimento a tale
pancia a terra. -con riferimento a tale posizione assunta da chi è scosso
, tanto che molti si gettavano pancia a terra per non scoppiare. tecchi,
così improvviso di risa che, pancia a terra, su quello strapunto d'erba,
potevo più. -allude iperbolicamente a un comportamento di servile sollecitudine.
dall'altra parte e nessuno vi trova a ridire. soldi alla mano, tutti
soldi alla mano, tutti, pancia a terra, a servirvi. 2.
mano, tutti, pancia a terra, a servirvi. 2. con le gambe
nubifragi biblici, o ne rifuggivano pancia a terra, terrorizzate dai colori dell'arcobaleno
costituiscono la libreria panciatichi, formatasi a partire dal sec. xvii e acquisita alla
nel * 859 (e la catalogazione a stampa di essi fu intrapresa nel 1887
panciatichi, originaria di pistoia e trasferitasi a firenze nel sec. xvii; che a
a firenze nel sec. xvii; che a tale famiglia fa capo politicamente.
ricordare come la parte panciatica si adoperasse a rimettere i medici nella signoria di firenze,
; che è proprio, che si riferisce a una pancia vasta e imponente.
per il n. 2, a panciàticol. panciavuòta, sm. e
ugieri apugliese, xxxv-1-893: asberghi faccio a panziere, / so'scarano e berroviere
: vestissi di lorica cioè di panzièra a guisa d'uno gigante. s.
barbuta rugginente, / e 'nfino a mezza gamba una panzièra. tassoni, 3-68
ritira / da una punta ch'arriva a la panciera. tommaseo, 19-81:
. tommaseo, 19-81: una panzièra a difesa del corpo. d'annunzio, iii-1-506
arbasino, 12-103: fernando tira barcollando a quattro zampe un aratro pesante e primitivo,
., dell'abbigliamento femminile) atto a contenere le dimensioni eccessive del ventre o
essa si alzava dal letto faceva pena a vederla: quelle membra slegate, quel petto
panciera americana questa sera », dissi a caso. « non l'ho messa
4-85: matilde rideva e rideva, a intervalli si sganciava il reggipetto la panciera
sindaco (o, anche, il delegato a rappresentarlo) cinge in determinate occasioni
., cioè portar calzoni... a guisa di bolge pendenti e..
tratti, compar, quella panciera: / a vomitar bisogna che cominci / ciò c'
lembo posteriore di un abito lungo fino a terra. carena, 2-8: '
angelo volante gli solleticava l'enorme naso a petonciana e il mento ciccioso.
pratolini, 9-492: corinna fu costretta a stringere la pancina dentro una fascetta:
mentre le sorelle e la madre l'aiutavano a vestire l'abito da sposa.
.. anco d'adulto che comincia a far pancia: 'gli ha un bel
. -con connotazione iron. riferito a un adulto. c. e.
. in panciolle disus. a panciolle): panciallaria, in ozio,
nulla; in totale rilassamento fisico; a bell'agio, con ogni comodità, beatamente
il poverino / e fu privato di stare a panciolle. varchi, 3-65: i
3-65: i furfanti non siano troppo usi a sguazzare e stare coi piè pari,
il che si chiama scorpare e stare a panciolle. l. martini, xxvi-2-225:
, xxvi-2-225: messer gregorio ci tenne a panciolle / con tavole fornite da signori.
panciolle / con tavole fornite da signori. a. f. doni, 2-58:
doni, 2-58: mi stava là a panciolle comodamente per pigliare il fresco.
aver già rifiutati, / colà dov'a seder stanno in panciolle, / più cavalier
soprannome di 'grassa 'esserle [a bologna] a gran ragione dovuto,
'grassa 'esserle [a bologna] a gran ragione dovuto, poiché in verità
ragione dovuto, poiché in verità stavvisi a panciolle. fagiuoli, 1-66: non
che l'uomo sano e robusto abbia a vivere il panciolle senza lavoro. paolieri
s'io potessi starvi sopra un giorno / a mio bell'agio due ore a panciolle
/ a mio bell'agio due ore a panciolle, / i'darei certi morsi lor
uscita allor del forno. -allude a un modo di vita assestato in una
un pancione smisurato, che pareva tenuto a fatica da due braccia piegate: come una
da due braccia piegate: come una pentolaccia a due manichi. verga, i-367:
sul suo pancione vestito di un panciotto a fiorellini cinse una splendida corazza.
sessantenne in sentinella lungo berretto d'astrakan a punta prolungarsi fucile baionetta inastata totale 4
o quattro taschini e abbottonato verticalmente, a uno o a due petti, sul
e abbottonato verticalmente, a uno o a due petti, sul davanti, dove,
due petti, sul davanti, dove, a diffe renza che in passato
; anteriormente è fatto di stoffa identica a quella della giacca o con essa armonizzata
), ma assunse aspetto pressoché simile a quello odierno nel sec. xix (
panciotti, corpetti e sottoveste con faldette a taschino, e tutti di seta schietta
basso a tre ucchielli, poiché dovean lasciar luogo alla
palazzeschi, 3-191: portava dei pantaloni a quadrettini, e le scarpe di coppale
corti, e non va inginocchiarsi innanzi a qualche maestà! -dimin. panciottino
tutte le serie cellulari del sangue periferico a valori inferiori al normale. -pancitopenia splenica
normale. -pancitopenia splenica primaria: conseguente a iperfunzione della milza, presenta un quadro
, 'cellula 'e 7rev (a 'scarsezza, carenza '. panciuto
sì panzuto e tanto grasso / che a gran fatica potea trare il passo. lomazzi
. cecchi, 3-29: chaplin siede a un tavolino, in compagnia d'un panciutissimo
, con marcata connotazione spreg., a un atteggiamento gretto e profittatore. -anche
. 1. frugoni, i-6-285: fino a quando vuoi sotto il ra- scio,
v.]: figurato e anche a modo di sostantivo. * i panciuti '
pasciuti che pensano al ventre e possono a bell'agio pensarci. carducci, ii-3-307
contentato, nelle strettezze del falso realismo a tesi, di rimanere un generico di
di prima fila. -con riferimento a personificazioni o a divinità antropomorfe.
. -con riferimento a personificazioni o a divinità antropomorfe. f. f
che presenta un ingrossamento mediano rispetto a due estremità ristrette e sottili; piuttosto
sporge alquanto, incurvandosi e rientrando rispetto a una superficie diritta. algarotti,
... si assotiglieranno in su a misura che più si slun- gano:
gozzano, i-265: invano le galee panciute a vele tonde, / le caravelle invano
che un ignorante par mio corresse là a immischiarsene fiero, pettoruto, panciuto.
ciutello, con baffi e pizzo, procedeva a passi di compasso. bechi, 2-108
moretti, ii- 989: era a quel tempo il signor emilio, per dirla
, laddovi i libri di poco valore a vilissimo prezzo s'incantano. dossi,
.): gabella sul pane che, a genova e a ro- vigno, in
gabella sul pane che, a genova e a ro- vigno, in istria, era
lat. mediev. nella forma pancogulus (a parma, nel 1255 e a modena
(a parma, nel 1255 e a modena, nel 1327) e pancogola (
di caserme o di carceri. -dormire a pancoli: su un giaciglio rozzo,
, 4-66: cenaro insieme allegramente / ed a pancoli poi dormir di sodo. tramater
cm; lunghezza da 3, 5 a 8 m), usato per copertura e
giornale di giovanni caccini, 4-iii-236: a spese per li archi che ha fatto
son ricoperte di regolini. -diga a panconcello: particolare tipo di diga mobile
spesso da non meno di 8 fino a 12 cm, largo fino a 40
8 fino a 12 cm, largo fino a 40 cm e lungo da 3
cm e lungo da 3, 5 fino a 8 m). b.
le volte, che venivano del pari a reggere unitamente il peso che prima sostenevano le
10-50: quell'ordingo che s'adopra / a segare i legnami ed i panconi.
coperte sotto e sopr'acqua, fino a certa altezza, di grossi panconi strettamente
banco di lavoro (con partic. riferimento a quello del falegname: e indica per
quella fece porre un pancone, e a ciascuno comandava che ponesse la mano in
su quello, e con la spada colpiva a cui la mano e a cui della
spada colpiva a cui la mano e a cui della mano e del braccio mozzava.
3-6 (ii-294): si pose a sedere sovra un pancone. baldi, 576
, dove anticamente si radunavano gli uomini a chiacchierare e a discutere; pancaccia.
si radunavano gli uomini a chiacchierare e a discutere; pancaccia. machiavelli, 13-139
machiavelli, 13-139: io sono stato a casa, in piazza, in mercato
in apposite guide ricavate nelle pile, sino a costituire una parete verticale che occlude la
un pancone serrato e spesso, gagliardissimo a reggere gli edifizi. soderini, i-370
si piantano nei piani non si mettono a giacere... perché, essendovi sotto
tozzetti, 7-70: scopriremo inoltre nei monti a qual profondità si trovino i filoni dei
. pirandello, 7-139: quattro giorni a sterrare, prima di trovare il pancone
rubato. pasolini, 3-62: andò a un divanetto, dov'era appoggiata una
zuppa di pane, secco o discottato, a pezzi o triturato, bollito in acqua
in quelli dua anni ogni settimana publicamente a casa sua, alla pieve, istaia
. -avvezzo al pancotto: abituato a cibi facilmente digeribili. - anche al
estens. spreg. cibo stracotto, ridotto a pappa, divenuto colloso. p
. ott. che è atto a fornire ingrandimenti entro certi limiti variabili di
al variare di esso, la messa a fuoco risulti alterata. tommaseo [s
certa combinazione di lenti che, applicata a un telescopio, permette di variare a
a un telescopio, permette di variare a piacimento la grandezza delle imagini osservate con
due modi si dice pancratista. a. adimari, 2-14: sappiasi che chi
tutte le figure, e anche della lotta a terra) e di pugilato (praticato
di cardia, trovandosi in ozio, stette a vedere i giuochi de'giovani del pancrazio
maestri di ciascuno, i quali insegnano a chi il pugilato, a chi il pancrazio
quali insegnano a chi il pugilato, a chi il pancrazio, affinché i giovani
2-153: alessandro fu ammesso alle corse a piedi e a quelle col carro,
fu ammesso alle corse a piedi e a quelle col carro, alla lotta,
spontanee presso il mare, si coltivano a scopo ornamentale in terriccio arenoso e posizione
filiforme e il frutto è una capsula a deiscenza loculicida, a tre valve.
è una capsula a deiscenza loculicida, a tre valve. o. targioni
ad dominale in posizione retroperitoneale a livello della seconda vertebra lombare; è
da un tipo di ghiandola con cellule a disposizione cordonale (isole di langerhans)
per questo solo offizio di separare. a. cocchi, 8-265: la conglomerata
e funzionalmente connesso; che si determina a carico di tale organo o è manifestazione
il corpo e la testa della ghiandola va a sboccare sulla parete mediale della seconda
di vater, e il cui calibro aumenta a misura che i condotti secondari versano il
può verificarsi nel corso di varie malattie a carico di esso; la sintomatologia interessa
l'accompagnatura dei suddetti canali pancreatici. a. cocchi, 8-252: il fiele
chirurg. anastomosi che è praticata, a seguito di interventi di resezione della coda
pancreatico e duodeno (e si pratica a seguito di pancreatectomia parziale).
intestinale (e si pratica in seguito a pancreatectomia parziale). =
processo morboso che comporti evidenti alterazioni strutturali a carico del pancreas, non soltanto infiammatorie
. patol. malattia che determina lesioni a carico del pancreas, di natura
che è privo di pancreas in seguito a intervento chirurgico praticato a scopo terapeutico (
pancreas in seguito a intervento chirurgico praticato a scopo terapeutico (una persona) o
. qualunque processo degenerativo che si determina a carico del pancreas. -pancreatosi acuta:
. medie. somministrazione di estratti pancreatici a scopo terapeutico. = comp. da
nale affine alla secretina, atta a stimolare la secrezione del succo pancreatico;
ed è immessa in circolo in seguito a stimoli agenti sulla mucosa del duodeno.
. medicamento che anticamente si credeva atto a curare tutti i mali: panacea (
i mali: panacea (ed era a base di ossidi metallici). chimentelli
chiese cristiane (con partic. riferimento a iniziative e movi menti d'
. ant. pietra preziosa multicolore, a noi sconosciuta.
-ci). fotogr. sensibile a tutte le radiazioni visibili (un'e
, che per alcuni caratteri pare accostarsi a quella dei gatti, onde al genere fu
affilate, semiretrattili: nella mole somiglia a un dipresso ad un gatto domestico;
più grosse radici aeree, che contribuiscono a sostenere il fusto, foglie lineari e
oleaginoso o corneo; embrione piccolo, a radichetta infera. d'annunzio, 8-58:
con foglie sessili, ensiformi, a base più o meno inguainata,
, lineari, folte, abbraccianti il fusto a spirale, fiori dioici: frutto
corona delle foglie e fanno pensare a candelabri capovolti o a buffi trampo-
fanno pensare a candelabri capovolti o a buffi trampo- lieri vegetali.
fusione locale pressoché totale o che tende a diffondersi rapidamente in territori vastissimi.
che è proprio, che si riferisce a pandemia; che ha caratteri di pandemia
. guerrazzi, 1-117: templi dedicati a venere pandemica. 2.
, agg. letter. che appartiene a tutti, generale, comune, pubblico (
carnale, sensuale (l'amore, contrapposto a quello spirituale; e come tale era
non so in qual chiassuolo di mal nome a sacrificare la mia pubertà senza lanugine sopra
e caratteristico dei vicoli... a usciuoli socchiusi, ad invito pandemio..
. vittorini, 6-35: egli scoppiò a ridere. « ah, tipo d'
infernale in cui i demoni si riuniscono a concilio (secondo la denominazione di j
sovran commando / van con tremendo rito a suon ai trombe / per tutta l'oste
ai trombe / per tutta l'oste a proclamar solenne / consiglio da tenersi in pochi
sull'altare l'idolo di mammon. a questo mal genio del pandemonio sacrificano di
di persone malvagie e maliziose, volte a ordire e attuare il male; luogo
; ma sopra tutto non le comunicate a quel pandemonio dell'accademia de'pittagorici,
raccolgono alcuni maldicenti di mestiere, che a prezzo depongono il falso, inventano lettere
convulsa. guerrazzi, 16-275: vado a marsiglia, vero pandemonio, mi viene
la linea della veneto mentre che tutti abbadavano a quegli altri, ai bombardieri, aveva
in panni bigi, sembrò esistere: a maturare i giorni e gli eventi:
gra9a grande / ch'amor per lei a chi la prova pande. dante,
/ presso al compagno, l'uno a l'altro pande, / girando e mormorando
non sperare ch'el ti fa?? a il grande. lelli, lxxxvi-166:
pensando erode la malizia grande, / e a ioseppe l'angiolo, sognando, /
benuccio da orvieto, 276: dinanzi a magiorevol duce / uom di picciol afar
plutone. / e1 camin senza strata a ognun si pande: / per quel verai
ognun si pande: / per quel verai a l'infernal girone. =
, sf. patol. processo infiammatorio a carico di tutti gli strati della cute.
gnuole. brignole sale, 3-3: a me piace sopra modo nel danzare l'
spesso modificati mediante 'interpolazioni 'a opera dei compilatori; lo studio, il
. frugoni, 3-iii-35: molti si dànno a spolverar le pandette per gittar negli occhi
) [rezasco], 5-23: a tollere omne sospezione... per occasione
, ordinemo che in omne caso se recorra a la pandecta over volume
lu palazzo de li signuri anziani. documenti a corredo degli statuti di cerreto sannita (
in una data materia). a. briganti, 101: i nomi [
lubrano, 2-326: la mira dee fissarsi a quel che vi salva in eterno,
che vi salva in eterno, non a quel che vi solletica a tempo, agli
eterno, non a quel che vi solletica a tempo, agli evangeli della vera dottrina
non alle pandette de'falsi abusi. a. f. bertini, 1-62: sete
sublime '. carducci, iii-19-223: a consiglio di lui alberto si scrisse di
erano tempi da pandette; armi ci voleva a riconquistare il diritto d'italia. ferd
vari tipi di repertori alfabetici che servivano a registrare l'attività svolta da un'amministrazione
partic.: l'elenco di tutti coloro a cui una banca doveva fare pagamenti.
.. e si alcuno dubio occurrisse a lu intellectu de la dieta pandecta, che
determinate discipline (con partic. riferimento a matheus sylvaticus, autore di un dizionario
'pandectes '). a. briganti, 118: trovasi che n'
i pagamenti che la banca doveva fare a chi ne aveva diritto. f
sec. xix, e che tendeva a elaborare un sistema generale scientifico del diritto
. pascoli, 94: fiorisce a spiga per le prode il rosso /
anche: stiramento muscolare generalizzato dovuto a cause patologiche. tramater [s
indipendente dalla volontà, e va unita a sbadigli egualmente involontari. nello stato di
apparecchio teorizzato dal fisico francese g. a. hirn (1815-1890) per misurare
zucchero, burro, uova amalgamati fino a costituire un composto cremoso e cotti in
di certosino. calvino, 3-96: a tavola s'era intanto servito il dolce
russi del sec. xix ed elevata a mezzo esemplare ed elettivo per l'abbattimento
emanazione di una falange pandistruzionista, decisa a porre nello spazio una lapide commemorativa:
di distinzione che in india è attribuito a chi, appartenendo alla casta brahmanica,
quando viveva nel bengala, si rivolse a un pandito, cioè a dire ad un
si rivolse a un pandito, cioè a dire ad un bramino letterato, pregandolo
pandòri), sf. marin. vela a tarchia (anche nell'espressione vela a
a tarchia (anche nell'espressione vela a pandola). ulloa [castagneda
dizionario di marina, 573: 'vela a pandola ': vela a tarchia.
'vela a pandola ': vela a tarchia. = voce di origine
corto ba stone di legno a forma di fuso, lippa; il gioco
gioco fanciullesco che si fa percuotendolo a un'estre mità.
481: i giuochi de fanciulli sono giucar a la polvere, giucar a le
giucar a la polvere, giucar a le girelle,... a la
giucar a le girelle,... a la lippa, a '1 pandolo. z
,... a la lippa, a '1 pandolo. z. valeresso
lore, / vedrete richiamare a la memoria / sino del figlio
gozzi, 1-265: qui non si giuoca a indovinare colla scommessa d'un caffè col
spegnitoio ascetico ella non aveva tentazioni altre a temere che quella di prendere tre pandoli
, pàndolo, pìndolo: cfr. a. l. i., 1364 e
. l. i., 1364 e a. s. l. e. f
pindolàr 'pendolare, ciondolare '(a trieste pàndolo è * lippa '
come punizione del furto prometeico e destinata a originare i mali del mondo. -vaso
altra; legamento interno. il piede dell'a nimale è grande e triangolare
feriormente assai vicino al nodo, e superiormente a una distanza tale da esso nodo che
in serie secondo la loro lunghezza frammezzo a due stecchette, e presentano la forma
cotto in recipienti alti e stretti, a forma di stella con otto punte,
trogloditi. 2. strumento a corde pizzicate, di registro grave,
= voce dotta, lat. pandur a (varrone), dal gr. roxv-
panduro1, sm. stor. soldato appartenente a speciali reggimenti di fanteria dell'esercito
regolare. furono da prima una milizia leggiera a piedi, armata all'orientale, formata
e in note e canti / maria teresa a gli ussari e a'panduri. b
pane e vino per li maccioni a travale. orlandino franco-veneto, v-550-13
poea de la soa parte sota'portava a beneito. libello per conservare la sanità
mattioli [dioscoride], 258: a volere... fare uno eccellentissimo
lievito che non abbia poscia il pane a diventare acetoso; e, come che noi
con una gerla carica di pane, andavano a portarne alle solite case. carducci,
plebe], / di mille petti a sé fa barricata. -pane e
bolle di lievitazione (ed è contrapposto a pane cieco, senz'occhi, in cui
pezzature medio-grandi, che può essere sottoposto a calmiere. -pane di glutine: molto
, si è riusciti ad avere circa 20 a 25 % di glutine fresco, che
di glutine fresco, che venne impiegato a fare un pane senza farina, che
: questo celebre chimico, in base a fatti avverantisi nella panificazione ordinaria, cioè
interna si presenta molto compatta, tendente a sfaldarsi quando si spezza, e priva
evidenti bolle di lievitazione (e appartengono a questo tipo il pane cremonese, ferrarese
duro. moretti, ii-708: quanto a me, chiedevo molto sinceramente di mangiar
mangiar male o dormir peggio. badavo a dire che mi piacevano il pan duro
pane da cuocere il quale è lievito a perfezione. -pane militare: pane
cenere. vasari, ii-248: condusse a perfezione quelle figure, cioè un iona
-pan lievito: lievitato (in contrapposizione a pane azzimo). carena,
muffa resistono alla temperatura di ioo° a 120°. nasce quando il pane con
, anche, la tovaglietta che serve a coprire il pane mentre lievita sull'asse
. -indorare il pane: immergerlo a fette nel tuorlo d'uovo per friggerlo
polizza che anticamente (in partic. a napoli e in alcune città della toscana
-gabella del pane, del pane a rotolo: antica imposizione che in lombardia
pubblici (e, in partic., a napoli era il corrispettivo dovuto dai fornai
anno... dalla gabella del pane a rotolo, che è la licenza che
pane 'e 'gabella del pane a rotolo ': gabella ordinata in molte provincie
forno; in napoli appellata del pane a rotolo... e si pagava da'
segno del pane: antica gabella imposta a firenze sulla vendita del pane (e
quello che anticamente era preparato e venduto a cura dell'autorità pubblica (ed era
dell'autorità pubblica (ed era contrapposto a pane di casa', fatto e cotto
altre farine, separatamente o in aggiunta a quella di frumento (pane di meliga,
ser cambi, 2-i-109: la donna arregò a bartolo e al compagno un pan migliato
casuccia vile, di pan di crusca. a. cocchi, 4-1-3: il pane
di fava mal levato'. uomo buono a nulla. a. f. doni
. uomo buono a nulla. a. f. doni, 6-101: son
pagnotte per soldato, e non bastando hanno a mangiare di quel di legume che s'
ii-35: attendono [gli oziosi] a consumare tra il fasto il frutto delle
tomizza, 3-50: lasciò in cambio a stefano il pane scuro perché mostrasse ai suoi
che ci starà sua eccellenzia. anderò a dir la messa a como e mangiare
sua eccellenzia. anderò a dir la messa a como e mangiare il pan giallo.
. testi pratesi, 189: demo a messere bernardo e a stante per li
, 189: demo a messere bernardo e a stante per li poveri delle ville di
, ii-24 (1): venendo a mensa, non se trovà se non cinque
un fondo di tino, / tanto ch'a dirlo pur, mi raccapriccio. roseo
due libre / di persciutto mangiai dianzi a merenda. brusoni, 935: crescendo
per tutto il regno, si ridussero a segno le cose che convenne al senato
-pane in cassetta: cotto in recipienti a forma di parallelepipedo, con o senza
e di quello pane ch'è mestiere a così fatta vivanda, sanza lo quale da
, senza companatico (e può alludere a una vita misera, stentata).
abbiam becchi che paion d'acegge / e a pena tegnàn gli occhi a sportello.
/ e a pena tegnàn gli occhi a sportello. giovio, i-236: a mangiare
occhi a sportello. giovio, i-236: a mangiare pan crudo e bevere vin cotto
conforto al vivere (e la riduzione a essi della dieta costituisce punizione, in
.)! -digiunare pane e acqua, a pane e acqua: v. digiunare
pane e acqua quanto bisogna, sodisfa a la natura. tavola ritonda, 1-133
l'una: o tue taglia la testa a quella dama o tu con tutta tua
tempo di tua vita con loro starete tutti a pane e ad acqua, e mai
galileo, 1-2-330: mi sarei esibito a star in carcere in pane e acqua tutta
s. v.]: 'digiunare a 'od 'in pane e acqua '
consuetudine de'monaci di osservare il digiuno a pane ed acqua in certi giorni prescritti
... cacciati in una fortezza a pane ed acqua. bernari, 3-118:
andrea fu castigato all'isolamento, tenuto a 'pane ed acqua ', per
espressioni mangiare pane e cipolla, stare a pane e cipolle, ecc.
starebbevi vo lentieri tutto tanno a pane e a cipolle. ulloa [guevara
lentieri tutto tanno a pane e a cipolle. ulloa [guevara],
s. v.]: 'stare a pane e cipolle': mangiar poveramente
mangiar poveramente. 'vorrei star piuttosto a pane e cipolla che viver con lui '
ci fece ed eguali, siam soliti a dire: 'pane e cipolla, e libertà
necessarissimo alimento e che mai non viene a noia; la cipolla dà buon bere
brodo. -anche: pancotto. a. cocchi, 4-1-36: le minestre sieno
, morendo un ferrarese, vengano posti a fianco del cadavere un 'pan pepato
, nostro salvatore, non solamente diede a suoi apostoli parte del pesce rosto,
, morendo un ferrarese, vengano posti a fianco del cadavere un 'pan pepato
vino che piglia 'l prete nell'altare a la messa si faccia verace corpo e
dolce, perché ha dato sé dopo a sé in cibo spirituale, sì ch'el
guevara], iv-35: il sacerdote dimandò a david se i suoi servitori erano netti
: grano in erba; campo seminato a grano, semente di grano. -per
uomini della villa adoperano il vocabolo anche a significare il 'grano in erba '
erba 'ed anzi il 'campo messo a grano '. graf, 5-134:
grano '. graf, 5-134: a sera il rozzo ed avido bifolco / a
a sera il rozzo ed avido bifolco / a trar verrà l'intermi- nabil solco /
verrà l'intermi- nabil solco / e a seminarvi stornellando il pane. p. petrocchi
cantavano i servili uomini un inno / a l'abondanza de 'l rinato pane. ferrerò
tutte r altre cose che bisogno vi fanno a la vita. cavalca, iii-73:
strozzi, 1-256: quel matto ch'a pena ha pane in casa / tien
scarso avete il pane, / venite a tome dal mio ricco nido. segneri,
, 2-i-120: se una terra sia ridotta a poche misere case, non importa,
casa d'altro principe, del che a lui sarò per tornarne grand'onta.
per le professioni libere; gli insegna a dispregiare il pane amarissimo che viene dai
grande casa editrice e dava il pane a più di duecento famiglie. piovene,
sera, andato che se ne furono a letto e ispento il lume, il piovano
un guanciale in su la bocca, postavisi a seder sopra, sanza altro aiuto di
-per lo più con metonimia: buono a nulla, fannullone, cialtrone. dante
si dice d'uomo che non sia buono a nulla. -pane perso: v
non strettamente alimentari); quanto serve a vivere un giorno (e non più
cosa er la quale noi siamo atati a meritare, quando dice: >a'a
a meritare, quando dice: >a'a noi il pane cotidiano. bianco da siena
carducci, iii-io-155: questo povero esule a cui mancava il pane quotidiano apparecchiava non
tanto un suo nobile convito e partiva a tutto il mondo il pane della scienza
caldo di quella ciminiera e non mettere a risico il pane quotidiano.
3-i-133: la lite non finirà mai fino a tanto che non venga chi insegni che
pezzo di pane ': quanto basta a tirare avanti alla meglio. pasolini,
-retribuzione in natura (in contrapposizione a quella in denaro). -in partic.
non metato soletto in cui seccasse / a un fuoco dolce il dolce pan di
], ch'io non ti venisse a guerire, veggendoti sì malamente infermato?
/ lo pan che '1 pio padre a nessun serra. dominici, 4-168: per
insegnamento particolare. pascoli, 1-88: da'a noi, o poeta, che abbastanza
dalla natura e dagli uomini, da'ora a noi il pane di vita, il
quando non si ossegga lo stomaco adatto a digerirlo. cardarelli, 823: ome
-mangiare il pane degli angeli: accedere a tale conoscenza. dante, conv.
: oh beati quelli pochi che seggiono a quella mensa dove lo pane de li angeli
anni, e di coloro che solevano ascoltarlo a bocca spalancata i più vecchi gli avean
più vecchi gli avean tutti tenuto dietro a mangiare il pan d'oro degli angeli.
, iii-2-5: timoteo... a gli anni andati / in chiesa l'organo
andati / in chiesa l'organo sonava a i frati, / e di serafica broda
unione con un complemento di specificazione, a formare espressioni equivalenti a un sostantivo [
di specificazione, a formare espressioni equivalenti a un sostantivo [pane del dolore: il
vino afi " io e non piaceranno a lui; li loro sacrifici saranno come
rifà agli altri quello che hanno fatto a lui. d'annunzio, vi-907: quivi
solida di dimensioni e forma approssimatamente equivalenti a quelli di una pagnotta, con partic
di metallo che si ottengono in seguito a fusione o alle forme in cui si
pani d'argento e di volere andare a vendergli in francia. imperato, 1-18-13
disiare il pane della vinaccia, che torno a spremere di nuovo. pratesi, 5-459
, 9-409: egli la aiutò anche a preparare... il pane di cera
. rinaldo degli albizzi, ii-567: a dì 25, ci presentò la signoria
, lii-14-105: esso bailo li mandò a donar due pani di zucchero e due
ritte, di forma curiosa, simili a pan di zucchero. -copricapo di forma
). -a pan di zucchero: a cono tozzo e con la punta arrotondata
aggett. barelli, 6-166: cominciammo a salire l'erta costa di un monte
l'erta costa di un monte fatto a pan di zucchero. colletta, 2-i-446:
paese situato su di un monticciuolo, a pan di zuccaro, dominante sulla valle
pretto, i mantelli corti ed i cappelli a pan di zucchero. pirandello, 8-330
si strappò dal capo il cappelluccio nuovo a pan di zucchero. bonsanti, 4-586
.. dalla dolce curva dei poggi a pan di zucchero. -zucchero in
olio è buona come quella di noce a nutrire le vacche. -per simil.
. albero del pane (disus. albero a pane): artocarpo [artocarpus incisa
sotto pubescenti...; albero a pane, frutto a pane...
.; albero a pane, frutto a pane..., nativo delle parti
testa di un bambino, si mangia cruda a giava;... arrostita,
pane: per sollecitare beffardamente chi tarda a capire. varchi, 24-32: tu
romore, / ché se e'ci sente a sorte o scuopre il cane, /
cavare, n. 33- costringerlo a largheggiare insolitamente nelle spese. fagiuoli
... vale anche costringere uno a scialare contro il consueto, rimuoverlo per forza
significanti mostrare di voler far del bene a uno, e fargli del male; fare
maniera che il beneficio sia di disgusto a chi lo riceve. tommaseo [s.
loro. -dare pane per cena a qualcuno: valere di più, avere
v.]: 'dar pan per cena a uno esser più valente di quello,
ma egli ci dà pan per cena a tutti. p. petrocchi [s.
pan per cena 'o 'pappa a cena a uno ': esser da più
per cena 'o 'pappa a cena a uno ': esser da più. '
. cena \: 'dare pan per cena a qualcuno essergli molto superiore in una scienza
un professore che dà pan per cena a tutti '. anco in senso più
sa lunga; dà pan per cena a tutti -dare sassi per pane: ripagare
invece di bene. -dare a qualcuno il pane con la balestra: v
. l. salviati, 19-47: uccidimi a tuo tratto, / e dimmi il
sassi 'i sassi (o quel che a me par pane e sassi).
che dice pane al pane, rimprovera a maciste di recarsi dal meccanico per riceverne
, quel di verona che cominciava già a dire pane al pane in poesia,
, 2-21: arrivati che furono ambeduoi / a conoscere ornai il pan da'sassi.
: i cervelli degli uomini sono avvezzi a distinguere da per loro il pan dai
divora con appetito il pane altrui, sbocconcellando a quello di casa ».
casa ». -domandare il pane a uscio a uscio, cercare pane sugli
. -domandare il pane a uscio a uscio, cercare pane sugli usci:
: -andrò in america -disse menu - a fare il medico... -dovrai mangiarne
-soggiunse lo sciancatello. -essere a pane: essere in buona salute.
senese degli intronati, 37: 'essere a pane ': modo di dire.
per esempio: i miei sono tutti a pane. -essere come andare pel
cicognani, 9-144: egli non poteva fare a meno della ginnastica: era per lui
il pane: e faustino era negato a tutto ciò che fosse esercizio fisico.
: non insistere, non mi ci pigli a far ca- tedra: a sermoneggiare non
ci pigli a far ca- tedra: a sermoneggiare non è mio pane. c.
pane io. cicognani, iii-2-40: a tata, io la conosco, è una
essere molto simili. g. a. papini, 70: gli scrive molte
volponi, 3-146: il giovanotto viene a sverginarsi? ancora esistono in campagna pezzi
non presentare differenze. -con riferimento a persone: avere la stessa indole,
rivolgersi al signor conte fu come parlare a quel muro. io non vo'dire che
, erché egli non sta poi molto a perdere il calore... -
all'anno al forno. -far mangiare a qualcuno il pan pentito: farlo pentire
paralizzata,... si indusse a cercar ricovero nella burocratica frateria.
io. -levare il pane di bocca a qualcuno: v. bocca, n
n. 25. -mangiare il pane a tradimento', v. tradimento. -mangiare
v. tradimento. -mangiare il pane a ufo: v. ufo. -mangiare
sapore del pane, dovessi andar io a mangiar pane del re. si sa che
.. era un galantuomo che mangiava a malincuore il pane austriaco per non averne
da longiano, iv-102: l'uomo ignorante a niun giova, nuoce a tutti,
uomo ignorante a niun giova, nuoce a tutti, offende gl'iddii e mangia il
gli anni in là un pezzo, / a mangiar cominciò del pan pentito. fagiuoli
e sputacchio 's'intende stare a poco cibo e dozzinale, cibarsi di
una eterminata esperienza; non fare caso a qualcosa di sgradevole che si debba subire
un po'tranquilli. -masticare il pane a qualcuno: risolvergli tutti i problemi,
o re, quel pane / dàllo a chi ti vuol bene, dàllo al tuo
una madia di pane: non riuscire a cavarsela neppure nelle situazioni più favorevoli (
, n. 1. -nicchiare a pan bianco: lagnarsi pur essendo in
[s. v.]: 'nicchiare a pan bianco ': dicesi in modo
: di cosa che non pericola. a chi ha fretta...: '
ha fretta...: 'aspettate a maritar codesta figliuola: non casca il
in copia povere vivande, / convenienti a un pastorale stato. / senza il pane
tuoi denti », masticò purgatorio quasi a voce alta. -non lasciarsi togliere il
sua parte, / si è risoluto a non mangiar più pane. -non
-pane di sette croste: che si guadagna a prezzo di durissima fatica o di umiliante
paese e lo stare in santa pace a maturar le ossa al mio focolare che
cuori... era venuto dunque a sudarsi il pane il povero carestia.
pure non la refutò, ma menatosela a casa, fece le nozze.
dobbiam, come vorrìa plutone, / a prò di citerea prender partito, / se
la mane / l'animoso polmon venne a tinello, / a partir la question
l'animoso polmon venne a tinello, / a partir la question fra il dente e
tocco di pane: per pochissimo, a prezzo bassissimo; con totale scompenso di
di pane, ed essi vollon pur darti a questa bella gioia. sacchetti, 197-67
parrebbe di perder la libertà, vendendola a colui che con un pezzo di pane
sempiterni, finché per disperazione s'inducesse a darlo via per un tocco di pane.
7-417: si può dir parimente che siano a guisa de'piffari o trombetti mariandini,
entrata della gabella di alessandria fusse convertita a lui solamente. -pigliare due
che noi saremo bene acconci, sì, a pigliare due pani per coppia.
focaccia, n. 2. -ridursi a pan di ghiande: in estrema miseria.
guardate. -rimbrontolare il pane: rinfacciare a qualcuno che lo si mantiene.
dà altrui per vitto. -rinfacciare a qualcuno il pane che mangia: rimproverargli
cicalata in cambio mio. -riuscir meglio a pane che a farina: v. farina
mio. -riuscir meglio a pane che a farina: v. farina, n
11. -rompere il pane del verbo a qualcuno: impartirgli l'insegnamento della dottrina
-rompere il pane, il proprio pane a qualcuno: soccorrerne la miseria, sfamarlo
., ii-15: rompi lo pane tuo a colui che ha fame. cassiano volgar
pane tuo. -rovinare il pane a qualcuno: impedirgli il normale e proficuo
rovinate il pane! -stare a pane comprato: non avere grano o
: anco sono stata, e sto continuo a pane comprato, e 'n grande necessità
... spese. -stare a pane e a vino di qualcuno: vivere
spese. -stare a pane e a vino di qualcuno: vivere a sue
pane e a vino di qualcuno: vivere a sue spese; fruire della sua ospitalità
sua ospitalità. firenzuola, 707: a questo fiasco hai a bere, se tu
firenzuola, 707: a questo fiasco hai a bere, se tu vorrai stare a
a bere, se tu vorrai stare a mio pane e a mio vino.
tu vorrai stare a mio pane e a mio vino. -stare a pane
e a mio vino. -stare a pane e vino, a un pane e
-stare a pane e vino, a un pane e a un vino con
pane e vino, a un pane e a un vino con qualcuno: fare vita
famiglio d'alcuno grande il quale stea seco a pane e a vino. leggi e
il quale stea seco a pane e a vino. leggi e bandi, 1-66:
che stanno nella medesima casa de'camarlinghi a un pane e un vino. ordinamenti
n. 14. -tenere qualcuno a proprio pane: mantenerlo. tommaseo [
[s. v.]: 'tenere a suo pane 'o simili va- gliono
proprio pane in qualcosa: trovar- visi a proprio agio, sentirvisi appagato. landolfi
in lite o in controversia da capodanno a san silvestro. -un pan di
privo di energia e valore. a. f. doni, 6-101: son
poi un biasimo, un rabuffo, fare a uno una carezza, e poi dargli
schiaffo -un pezzo di aloe in corpo a un pan di zucchero'. una difficoltà
: certo è che quella vittima si riseva a quel signore, e venerebe a taglio
riseva a quel signore, e venerebe a taglio a tuta francia e a santa
quel signore, e venerebe a taglio a tuta francia e a santa chiesa e
e venerebe a taglio a tuta francia e a santa chiesa e a sua santità,
tuta francia e a santa chiesa e a sua santità, perché è un pezzo di
giornata senza pane. -vendere a pane qualcosa: darla in cambio del
collo un fascio di legne e vendealo a pane. -vivere di pane,
pensieri. -volgere il pane sottosopra a mensa: rammentare a qualcuno un'offesa
il pane sottosopra a mensa: rammentare a qualcuno un'offesa subita e rimasta invendicata
facesse per ricordare l'incendio di sardi a opera degli ioni: in erodoto,
, 24-9: ogni volta ch'ella andava a mensa, / gli era il pan
senz'occhi, / vin che ti salti a gli occhi '. idem, 382
: 'non si può avere i pani a piccie '(non si può in tutto
: 'a natale, mezzo pane; a pasqua, mezzo vino '. significa che
contadino deve procurare d'avere in casa a natale la metà del pane per il
pane per il suo consumo, ed a pasqua mezzo il vino per le imminenti
e chi ha pane non ha denti [a chi manca la possibilità a chi la
denti [a chi manca la possibilità a chi la voglia o la migliore attitudine.
. male stanno i genitori che vivono a spese dei figli. ibidem, 168:
: più prò fa il pane asciutto a casa sua che l'arrosto a casa d'
asciutto a casa sua che l'arrosto a casa d'altri. ibidem, 190
senza pena. ibidem, 212: a roma ci vogliono tre cose, pane,
febbre. il pane non vien mai a noia. ibidem, 311: noci e
paglia. proverbi toscani, 23: a mezzo gennaio, mezzo pane e mezzo
e pan di fornaio, non fare a miccino: conviene giovarsene largamente, perché
e pan di fornaio, non fare a miccino. -buon grano fa buon
viene abbaiato dai suoi: la beneficenza a favore degli estranei è spesso motivo di
suoi. -chi ara da sera a mane, d'ogni solco perde un
toscani, 25: chi ara da sera a mane, d'ogni solco perde un
gli tempesta il pan nel forno: a chi è nato sfortunato toccano le sfortune
n. io. -in, a tempo di carestia, pan vecciato; tempo
nell'altra il bastone: con riferimento a chi si mostra amico all'apparenza ma
impossibilità e alla stoltezza di voler rimediare a un danno che si è provocato o
speranza è il pane dei miseri: serve a tirare avanti giorno dopo giorno.
il pan pentito: ingannano, inducendo a comportamenti di cui ci si deve in
mio, fanno mangiar il pan pentito a più d'uno. -le carità
quelle anco più fiorite! una parola a volte basta per consolarci un anno.
dimena la coda: non bisogna accondiscendere a ogni richiesta. proverbi toscani,
se'saggio. -povero pane, a chi ti fai mangiare!: con riferimento
manifesta di qualcuno, in partic. a svolgere il proprio compito. tommaseo [
s. v.]: povero pane a chi ti fai mangiare! si dice
maestri voi di libertà! povero pane a chi ti fai mangiare! -qual
chi te lo dia'. chi è a mal partito difficilmente trova aiuto. f
cotto: spesso ci si lamenta a torto. gallarli, 30: suolsi
buon sigillo allo stomaco: serve egregiamente a placare la fame. proverbi toscani,
per maggiore dilegione, dare prima mangiare a uno a uno mezzo panattèllo.
dilegione, dare prima mangiare a uno a uno mezzo panattèllo. -panèllo (
). -acer. panóne. a. f. doni, 5-78: guardate
finissime ed uniforme chiamansi micrometriche e servono a scompartire e dividere minutissimamente le linee rette
le mani / pur ch'io panebri. a. f. doni, i-145:
i-145: io per me stetti tutta sera a passeggiare in piassa, madesl, come
coscienza grossa] è quella che gli induce a non tener conto delle bestemmie,.
tener conto delle bestemmie,... a partirsi da messa innanzi all''ite
gieva mille volte ho detto / ch'a buon'otta m'arrechi paneb- bero.
, / du'ci fermamo un tratto a panebbero. mariani, xx-xi-15: io
. mariani, xx-xi-15: io vo a cena, i'vo a panebero / e
io vo a cena, i'vo a panebero / e fra 'l dì quattro o
glio (si può meglio ridurre a pastume) che il nostro marzuolo
una moltitudine di gente festosa andante a festa di alcun dio cantando e
.. pa negirici vennero a nominarsi. 2. per estens
, iv-385: i mercatanti, quando vanno a qualche gran panegire,..
fenni e generali, alle fiere ed a qualsivoglia pubblica ra- gunata.
. compose varie orazioni: il panegirico a lodovico sforza, le nozze de'bentivogli.
, l'inalzò di maniera che giunse a dire ch'egli era morto quasi martire.
orazione di isocrate (compiuta nel 380 a. c.) che rivendica le glorie
di atene e il suo buon diritto a guidare tutta la grecia nella riscossa contro i
è propriamente un elogio, come suona a noi questa voce. -discorso che
., in occasione della propria nomina a console, alla presenza dell'imperatore traiano
di traiano. -panegirico di plinio a traiano: titolo con cui vittorio alfieri
, contenente fra l'altro l'esortazione a restaurare la libertà repubblicana. alfieri,
non è il 'panegirico di plinio a traiano ', stampato per lo più dopo
, e ostenta quell'ordine in faccia a tuo marito. puoi anzi fargli scorgere il
dopo il panegirico che n'ha udito a varese. manzoni, pr. sp.
del povero assente, del birbante venuto a milano, per rubare e scannare.
altra figura del culto cristiano nella festività a esso consacrata e di edificare l'uditorio
ogni voce, ogni fama, s'inalzerà a più potere per celebrar questo cristo,
di un paese vicino... a recitare il panegirico del santo protettore.
avendomi incaricato di scrivere una orazione panegirica a bonaparte. guerrazzi, 11-i-328: a
a bonaparte. guerrazzi, 11-i-328: a celebrare questa impresa furono stanche un dì
della fama; poesie, prose panegiriche a rovesci. -che si riferisce,
: nell'antichità greca, i giochi a cui erano ammessi atleti di tutta l'
principe ha da esser non men attento a lodarlo che '1 sarto di quello a
a lodarlo che '1 sarto di quello a vestirlo. segneri, ii-356: non vi
persona che si comperasse frequentemente da'prìncipi a maggior prezzo... quanto quella
492: muore il santo e cominciano a balbettare panegiristi in cappa e i raccattareliquie
3. per estens. chi manifesta, a voce o per scritto, approvazione,
de'suoi consigli i medesimi mediatori. a. cattaneo, iii-24: mi burlo dei
s'era fatto il panegirista autorizzava monnier a porle domande di questo genere: -quando si
prendettero il moto. -con riferimento a un elogio burlesco. zannoni, 5-15
condannabile. carducci, iii-24-414: sta a vedere che per paura di non parere
vita di cristina... si ristringe a dire non essersi mai potuto conoscere esattamente
b. croce, ii-2-291: a leggere i suoi scritti panegiri- stici parrebbe
con valore collettivo: il pane necessario a un pranzo. tansillo, 1-185
[s. v. coppietta]: a pisa e altrove usano fila di soli
rettangolari o rotonde e poi fritte croccanti a grande olio. 3. per
con una panella sopra di dui legni a modo di forca per sostenerla.
alla grecia antica nel suo complesso o a tutti gli elleni dell'età classica.
-lega panellenica', lega fondata nel 481 a. c. a corinto per unire
lega fondata nel 481 a. c. a corinto per unire nella lotta contro i
declinare dopo la sconfitta subita dai greci a opera della nuova turchia nel 1921-22 (
che è proprio, che si ispira a tale movimento politico. panellino, sm
per le feste de'santi in alcuni luoghi a loro dedicati. queste picce si fanno
loro dedicati. queste picce si fanno a rosa, cioè ponendo un panellino nel
mezzo e li altri attorno, che vengono a fare un giro o vero la figura
denari 4. tanaglia, 2-281: a polver compor fa'che sien tolte /
forma di dischi aventi diametro da 30 a 40 cm e spessore di 2 o
sui vosgi, fornisce un olio molto somigliante a quello delle nocciuole, e si usa
servono tutti per la concimazione e sono a un dipresso composti nelle medesime proporzioni.
. mediev. panellus (nel 1316 a parma). panèllo3, sm
, xxxv-n-362: li drappi de lin bene a ragione / sarian per far panel di
sarian per far panel di quel massaio. a. pucci, cent., 25-95
assai e altri segni di gran letizia. a. f. doni, 6-49:
lo scuro / illuminante l'occhio. a. casotti, 1-1-27: arse più d'
la moltitudine accolta sommava... a quaranta e più mila capi...
fagiuoh, xv-92: comincian gli occhi a dar la buona notte / e da
inetta, disutile o neghittosa; buono a nulla, fannullone (anche come appellativo
dicesi di 'uomo che non è buono a nulla ', giacché si può dir
perduto, quel pane che si dà a uomini così fatti. di costoro anche si
dice eh''e'mangiano il pane a tradimento '. ma 'perso 'potrebbe
: quel paneperso del giovane pecorilla veniva a sottolineare crudamente l'errore. =
: morivione... era famoso fino a qualche tempo fa per le solenni scorpacciate
solenni scorpacciate di panerà che ci andavano a fare i nostri nonni al dì di san
circoscritto alle parti molli, talora anche a quelle scheletriche, delle dita e in
24-19: questa [gramigna] è buona a guarire certe pellicole che si sfogliano attorno
e l'osso, vi può condurre a pronta morte. dizionario di sanità,
estremità delle dita o alla radice o pure a lato delle ugne. foscolo, xv-269
s'apre mandando un umore putente e a poco a poco rode l'unghia intiera
mandando un umore putente e a poco a poco rode l'unghia intiera e talora
guerrazzi, ii-135: dove non fossero riusciti a farla liscia tutta di un pezzo,
, sm. ant. pietra preziosa a cui gli antichi attribuivano la proprietà di
808: paneros... è utile a contribuire fecondità. anonimo [agricola]
della reina timaride nell'istessa gioia dedicata a venere, per li quali versi si
versi si conosce come questa gioia giova a far ingravidar le donne. lomazzi,
, quel panerone rosso, maturato su a ferragosto dalle cantine della martesana, che
, xvii-319: l'affare per cui venni a panero- poli sonnolenta fu spicciato poche ore
che abita nella città di paneropoli (cioè a milano). - anche sostant.
sostant. foscolo, xv-191: a brescia mi trovo benissimo; l'aria
. e. i., nel 1453 a venezia. panestetismo, sm. filos
(femm. -a). operaio addetto a una macchina panettatrice. = deriv
costui stare il marchese parechie nocte ascoso a vedere gli furti che si faceano da la
partic.: artigiano panificatore che provvede a preparare i lieviti e la pasta di
i lieviti e la pasta di pane, a formare le pagnotte e a cuocerle.
pane, a formare le pagnotte e a cuocerle. -anche: gestore di una
farine né bastando il pane de'panatieri a nodrire tanta gente, la folla..
gente, la folla... cominciò a credere che estrema fosse la necessità.
la folla rovinò tumultuosa verso la piazza a saccheggiare qualche botte- guccia di panettiere e
varo e aiutanti. sansovino, 2-16: a coloro che portano le vivande s'
amministrano le vivande al re quando egli è a tavola. pacichelli, 2-43:
documenti della milizia italiana, i-17: dieno a ogni capitano de compagna l panecti d'
panetti. foscolo, v-141: entrando a recarmi il caffè, il panetto e
come mezze noci e lasciale seccare. a. briganti, 45: si porta [
in certi panetti tondi di cinque dita. a. neri, 1-167: queste tre
panetto per ogni volina di uovo. a. serra, 173: vi son più
e in pochi giorni la bestia riattacca a mangiare. -massa muscolare o adiposa
. 4. teatr. applauso a scena aperta. 5. locuz.
aperta. 5. locuz. -essere a pan di panetto: in punto di
[s. v.]: 'esser a pan di panetto ': per i
. di panetto, con probabile accostamento a panello3, per il n. 2.
d'uovo, uva sultanina, canditi a pezzetti: l'impasto è collocato in
carducci, ii-15-286: ringrazio, specialmente a nome delle mie donne, del panettone
prealpi, chiusa da cime tozze, a panettone. 2. per simil
e scalette e scaloni che non conducono a nulla, colonne che non sostengono niente,
sostengono niente, panettoni che la pretendono a pantheon. ojetti, iii-250: a
pretendono a pantheon. ojetti, iii-250: a ostia, quando ammarò de pinedo,
distribuiti sui tre piani del 'panettone 'a mare non si vedevano tra di loro
ho inteso la sua voce domandare forte a qualcuno del denaro in prestito per un
, usato un tempo come dolciume popolare a napoli. bruno, 2-24: mentre
1). p. a. franceschi, io: -che vuo'che
cosa tanto sciocca e vergognosa che la lascierò a qual che altro panficato.
; comportava la distribuzione di quattro carte a ciascun giocatore e la vincita per chi
e la vincita per chi fosse riuscito a collezionarne quattro dello stesso seme. -anche
g. gozzi, i-27-151: qui [a noventa] tutti giuocano a panfìl,
: qui [a noventa] tutti giuocano a panfìl, giuoco di cui non so
larve risultano dannose alle conifere e a varie piante coltivate. = voce
questa voce nostrana, armonica ed espressiva, a me sembra la più acconcia per ogni
e di studio; grandi o piccoli, a remo, a vela, a vapore
grandi o piccoli, a remo, a vela, a vapore,...
, a remo, a vela, a vapore,... senza strozzarsi nella
corrotto in pànfita, ha dato origine a un termine comune -soprattutto femminile, ma
carattere di vulgativo e accessibile a tutti, su argomenti di attualità e
di somministrare quotidianamente... pascolo a... tanta ingordigia con più di
, e collo scafo formato di tavole cucite a punti incrociati collo spago e rinforzate con
milioni di cuori d'artigiani e di contadini a sonarvi su il 'pange lingua
ciale dell'india, addetta a lavori marinareschi. pigafetta, 268
) che ritiene ogni carattere ereditario legato a particelle materiali, dette pangeni, localizzate
punto esterno due pa rallele a una retta data: risulta quindi più ge
[goethe] del trionfo pangermanico ottenuto a prezzo del martirio del belgio, della
? gobetti, 1-i-9: si viene così a togliere l'arma in pugno al sistema
), sm. stor. aspirazione a unificare politicamente tutte le genti di
czar. e quel giorno non avremo a temer più nulla dal pan-germanismo. b
del co- laianni... volge a sradicare le fallaci idee intorno alle razze
le fallaci idee intorno alle razze e a combattere il pangermanesimo cieco e spesso comico
effetto di quelle pan- germanistiche, accennava a introdurre in italia una sorta di '
, sm. schiacciata natalizia in uso a roma, confezionata con uva passa,
di panforte in grosse forme in uso a roma nelle feste natalizie. 2
panglifo, sm. ant. scultura a tutto tondo. fr. colonna,
'pangonio ': sorta di gemme a pietra non lunga più di un dito,
quella teletta che fa il pangrattato posto a bollire. pananti, ii-337: dicono di
martini, i-420: tutti questi signori che a gran voce domandano la istruzione religiosa non
catturare uccelli di piccola mole, applicata a bacchette e frasche dissimulate fra le fronde
frasche dissimulate fra le fronde o accostate a vari mezzi di richiamo, o anche
di minuta paglia / su verde pania a fabbricare un ponte, / onde al vietato
pane; / costor sian salvi infino a l'altro scheggio. buti, 1-557:
e sui rami degli alberi anco fruttiferi a loro danno. 2. ciascuno
, le panie, la civetta. panar a, 51: ingrassa ancor esso [
: ingrassa ancor esso [spioncello] a maraviglia, va alla civetta, ove si
lire sui paretai, di quaranta sulle reti a mano, di dieci per le panie
di panie e... inabili a lavorare. varano, 1-197: ai soavi
s'invescò [il re] che quasi a altro pensar non poteva. idem,
aretino, 20-223: la signora, presa a la ania di che amore imbrattò
s'invesca, / e giunto è a tal che, ancor potendo, insania /
un amatore. cor rono a quella pania i giovani commessi di negozio,
condizione gradevole che si desidera raggiungere o a cui non si vuole rinunciare. bandello
sfrenati mii desii avviluppato mi sono. a. f. doni, 2-300: la
carnalità. l. salviati, 23-i-230: a prender l'animo non c'è più
: non altro più sforza gli animi a costumare a gusto altrui che lo stimolo dell'
altro più sforza gli animi a costumare a gusto altrui che lo stimolo dell'interesse.
'program ', massimo non aveva esitato a ricacciarlo nel vivo della fabbrica di spigno
, o ser mettizizzania, f che contasti a bernier quella fandonia, / se mai
quella fandonia, / se mai ti piglio a la tenace pania / che tendo ai
. non ad altro inteso se non a lavorar buona pània da prendere merlotti.
agganciare anche lei. -impedimento a conoscere il vero. solaro della margarita
reti menaidi o anche il lungo cavo a cui sono assicurati gli ami dei palamiti
. /... / e molti a questa pania son rimasi. bibbiena,
g. forteguerri, 69: grazie a dio rendere doviamo, che gli è
coloro che troppo semplicemente ed ingordamente corrono a dar nella pania delle sue malizie.
fortunato, che avendo oggi tese le panie a dui magri uccelli, che tutto el
che tutto el dì mi cantavano intorno, a caso una buona e grassa perdice ci
le mie panie / poste, è venuta a volo a invescarvisi / una perdice:
panie / poste, è venuta a volo a invescarvisi / una perdice: ché perdice
: questa medesima cecità ci am- maetra a tener tese le reti e disposte le pannie
tener tese le reti e disposte le pannie a più d'un augello per non averne
più merlo per codeste panie ': a chi ci vorrebbe ingannare. -parere preso
o vestita goffamente. -pigliare due tordi a una pania: ottenere due vantaggi da
accipit, dicitur: 'pigliar due colombe a una fava, pigliar due tordi a
a una fava, pigliar due tordi a una pania '. -prendere alla
. -tenere la pania', riuscire a buon fine un progetto, uno stratagemma
. lippi, 1-24: fece spallucce a calcinaia e a signa, / ma
, 1-24: fece spallucce a calcinaia e a signa, / ma la pania al
si credeva. -tenere la pania a qualcuno: aiutarlo in un'impresa o
di quanto / può da me farsi, a tuo piacer disponi. 9
) dicesi la pelle di capretto destinata a custodirne la quantità occorrente [di vimini
fìgur.: chi può trovare rimedio a ogni difficoltà o inconveniente. prezzolini
137: nel contado di lucca si continua a chiamar panicale la paglia e gli steli
f. cavalcanti, 61: aiogai a burcio l'altro podere che tenea chele
panicale. 3. campo coltivato a panico. nomi, 13-26: nella
, 3-138: panicale: campo seminato a panico. = deriv. da
degli odomeri, 176: pagai per loro a giontino de fuccio del detto luogho per
staiori de panicarina, montò in tutto a soldi in lo staiore de la rasstoppiatic-
da forme larvali di tenia, visibili a occhio nudo e simili a chicchi di
tenia, visibili a occhio nudo e simili a chicchi di panico (la carne macellata
di chicchi di panico; ed è malsano a mangiarsi e mal gustoso.
carni crude, queste devono essere sottoposte a cottura completa o a processi di salagione
devono essere sottoposte a cottura completa o a processi di salagione o di affumicatura per
simil. massa rappresa di metallo sottoposto a fusione, di consistenza pastosa (nell'espressione
mano per la scesa di fiesole: a doccia è andato diritto, à picchiato
4. locuz. -fare paniccia'. ridurre a mal partito con le percosse, massacrare
esile..., si metteva a tu per tu e cimenta- vasi con
per un motivo o per l'altro a mandar giù il boccone più e più
,... di civetta, grandi a bove,... loschi,
crusca e sì duri che i cani penerebbono a roderli. 2. zuppa di pane
, quasi da panico furore fugati, non a
erba. linati, 16-76: oltre a questi coltivi si estende la prateria folta,
fuggirono a'latiboli delle montagne. a. cattaneo, ii-214: nell'ultimo di
affannoso, risalti di cuore impetuoso, a guisa di chi è sorpreso da un panico
dei bei paeselli vesuviani, si comunicava a napoli. d'annunzio, iv-1-601: uno
panica ebrezza / gli odori agresti misti a la salsedine. lucini, 4-105:
visiva si slarga dall'interesse preordinatamente umanistico a un interesse panico e sorge una nuova
piccolo uccellino... ebbe quasi a morire, ché per due giorni era rimasto
3-2-57: se in mille parte l'avesti a dividere, / e più minuto il
popolani e signori fitti come il panico a vedere la luminara. -con metonimia
va', va', tu m'hai dato a punto miglio, panico e canapuccia,
7. locuz. -fare arrecare l'anima a un granel di panico: v.
. aretino, 20-273: io fino a qui ti ho mostro gli acini del
costrutto ipotetico): trovarsi di fronte a una folla fittissima e impenetrabile di persone
non c'era via d'uscirne. a gittarvi del panico, non cadeva in
di panico non sarebbe cascato in terra a buttarcene sopra una manata. -non
nei giudizi in modo grossolano. a. casotti, 1-3-4: conosco più d'
: per esortare chi è eccessivamente timoroso a non intraprendere imprese rischiose. vasari
invitare ad accrescere le entrate economiche e a diminuire le spese. proverbi toscani
]: meno passere e più panico: a chi à molte proposte in aria.
sf. bot. disus. infiorescenza a grappolo; pannocchia. statuto della
), agg. bot. disposto a pannocchia; che presenta l'aspetto di
n'abbiamo e che in oggidì sono presso a quaranta, solo quindici ne'giardini se
. grano- turco, mais. -panicolo a manna: saggina. galanti, 1-ii-128
la 'saggina ', chiamata 'panicolo a manna '. la pianta è simile
, sm. bot. disus. infiorescenza a grappolo; pannocchia.
spianata. giuliani, i-72: trovandomi a certaldo, in sulla porta d'una
: « antonio baldassari / panicòcolo / a 5 soldi lo staio / levato e posto
sue forme e attributi (e si oppone a chi afferma l'antecedenza della percezione dell'
antecedenza della percezione dell'essere ideale rispetto a quella dell'essere reale).
camicie. varchi, 18-2-274: mandarono a presentare... una paniera di