obbligare la serva, mero strumento, a giacere con uno o più uomini a
a giacere con uno o più uomini a sua volontà. bernari, 6-265: facevano
, li flussi epatici hanno altra origine. a. cocchi, -1-44: la.
non conosciamo la struttura e che isfuggono a tutta la isquisitezza dei microscopi. mazzini
origine di questa commissione venne, perché a dì io di giugno 1408, in mio
, in mio nome proprio, andai a lucca per visitare fra ioanni dominici,
. bandello, 1-1 (i-9): a ciò che con alcuno essempio io dimostri
sia far mercatanzia di questi matrimoni, a me piace di narrarvi le funeste e
ove il sentiero si dipartiva, spinse uranio a man sinistra il guardo e scoprì da
. sermini, 159: si faccia a roma, ove pare a voi e a
: si faccia a roma, ove pare a voi e a me, uno concento
a roma, ove pare a voi e a me, uno concento di vedove detto
tue vilissime adulazioni inducesti il povero divizio a così pericoloso viaggio, e finalmente fosti
proprie venture, vedendosi folgorare d'intorno a le de- gnità del cognome lo splendore
testata. di giacomo, i-395: a un tratto una fuggente nuvola s'agitò
è l'origine di essi, e viene a raffreddare le parti di fuori.
rinaldeschi, 1-13: il fiume giordano tornò a dietro..., tornando in
con i ragguagli suddetti le cadute da fiume a fiume, trovo tutta insieme la caduta
: perché ella [luce] fosse idonea a muoversi ed a penetrare in ogni luogo
luce] fosse idonea a muoversi ed a penetrare in ogni luogo, benché recondito,
e cavarne t etimologie, o, a dire a nostro modo, l'origine
cavarne t etimologie, o, a dire a nostro modo, l'origine e la
un'opera d'arte (e si contrappone a copia). leonardo, 7-i-4:
correnti pittoriche non figurative, che operò a roma fra il 1949 e il 1956
(e vi parteciparono m. ballocco, a. burri, g. capogrossi,
do- razio, e. mannucci, a. penili, e. prampolinij.
-origine di integrazione: estremo inferiore comune a più integrali definiti. 21. teol
che tiene in sé nascosta. -cominciare a manifestarsi. ammirato, 370: questa
: scrivevano gli antichi etruschi da destra a sinistra, come ancora oggi scrivono gli
pio iv. -ispirarsi, conformarsi a un modello. giorgina saffi [in
miglioramento, e guardino al popolo come a loro unico fine. -nascere,
mondo. -anche: discendere, appartenere a una famiglia o a una stirpe.
discendere, appartenere a una famiglia o a una stirpe. frezzi, iii-9-70
per stirpe o per dinastia, appartenere a una determinata discendenza. m. villani
/ ne'luminosi campi della vita / a gran speranza i cor mortali invita, /
non fu che anni dopo che cominciai a parlar in casa il mio dialetto d'origine
lui [nel papa] fussino origine a cose nuove le repulse de'parentadi avute
quel rimo sonetto, si diede a fare tutto il resto de l'essequie
e il religioso il quale professa, a tal segno che, se sia in
impararono l'arte. montale, 3-266: a parigi 1''homard à l'américaine
marcio, e va fingando: / a biotto su la paglia e'balenoe / per
, 691: chi è quella che sta a origliare? l'è la fornaia.
/ essendosi avveduti che voi eri / a origliare. lippi, 7-68: sta intanto
93): quell'uomo era stato a sentire all'uscio del suo padrone: aveva
aveva vegliato tutta la notte oregliando a quella porta. d'annunzio, iv-1-19
6-253: origlio, poi si chinò a guardare attraverso il buco della serratura. jovine
272): renzo, badando attentamente a tre che venivano con visi accesi.
1-2-59: invoglio andarmene / piano piano a origliar se e'sono a tavola. d'
piano piano a origliar se e'sono a tavola. d'annunzio, v-i- 295
/ se non sopravenisse l'eroe / a sprigionarci. silone, 5-204: andò alla
. silone, 5-204: andò alla porta a origliare, se qualcuno fosse per le
auscultare. betteioni, iv-59: origliava a lungo con lo stetoscopio ogni parte del
. carducci, iii-19-no: non ischiamazza a ogni ora e per ogni caso,
rompersi, leva piena ed alta la voce a bandire il fato di dio.
strinsono la città di pavia, togliendo a que'd'entro ogni speranza di soccorso
, non osava e non si confidava mettere a bersaglio per soccorrere la terra.
bucherarne cipriana bianchissima con due origlieri lavorati a maraviglie. bandello, 1-3 (i-53
un'altra camera ricchissimamente apparata, dentro a cui era un letto che sarebbe stato
armato sul letto, con la lancia a lato, la spada sull'origliere, e
ariosto, 43-176: levan la bara e a portarla foro / messi a vicenda conti
bara e a portarla foro / messi a vicenda conti e cavallierl / purpurea seta
immote e senza sguardo; sangue uscivane a stille. f. casini, ii-224
17-1: il conte e la dama, a cui disdetto / era il pigliar su
sonno fugge i poveri origlieri, e va a posare su'talami de'potenti e de'
, nudrì le rose / di tiranni lascivi a l'origlier. gozzano, i-194:
giamai la guerra muti: / l'usbergo a loro è veste, e 'l terren
. garopoli, 16-16: ella facea / a se la man di lui molle origlierò
10-193: gli dor- miano dintorno [a diomede] i suoi guerrieri / profondamente,
reina,... messasi ancora lei a sedere sopra la verde e dipinta erbetta
il dire di lavinello non s'attendeva. a. f. doni, 9-26:
doni, 9-26: tu ti stai a sedere con un origlieri sotto, con tuoi
occhio. testi, 3-10: v. a. volendo udir la messa in compagnia
et egli starebbe innanzi sopra lo strato et a va. darebbono più indietro un origliere
archi e turcassi allato. g. a. angelini, 351: fattosi bendar gli
zanobi da sfrata [crusca]: guai a quegli che si cuciono i guanciali sotto
e di achille. pignotti, 42: a un ordin di persone ho persuaso [
discende, / come la volgar gente nata a caso, / ma da più alta
semplice origuéla / chiude, o a molti colori oro dipinto. =
mentre gli oriluvi delltjrale vanno già volgendo a una lenta decadenza, la produzione degli
giallognolo, di odore leggermente aromatico, a reazione acida, che contiene elementi organici
di nuovo, mi ci posi suso a sedere. cellini, 590: quella orina
la peste, vecchio marcio, rantacoso, a chi puzzan sempre le mani d'orina
la molestia nell'orinare sia grande, gioverà a mitigarla il tenere per un poco il
l'orina esce per l'uretra. a. del lungo [celso], 480
che s'intenda d'orina d'asino a petto a costui. pigafetta, 111:
intenda d'orina d'asino a petto a costui. pigafetta, 111: puzzava
qualche sedimento biancastro e nuvola confusa. a. del lungo [celso], 115
nievo, 80: s'era messo a mandarlo qua e là per rivedere le
. andò con la moglie e con servitori a pigliar l'acqua de'bagni di caldero
d'orina, e sono in mano a un chirurgo. 2. locuz
oblia; / o vii malizia, a te, perché t'allunge / di bella
privilegio de'vecchi è non volere andarsene a dormire se prima non è messo loro
. c. croce, 152: lasso a fighetto, ragazzo di corte, staffilate
1-51: altri han d'argento infin a l'orinale. pacichelli, 1-122:
altri letti stando gli orinali col manico, a guisa di vasi mondissimi di fino stagno
e gli mostrai gli orinali di porcellana a fiorami rossi e blu.
hanno le bocche larghe e sono garbate a modo di orinali; anzi, a similitudine
garbate a modo di orinali; anzi, a similitudine di quelli... da
manco che l'altezza del grado. a. neri, 1-11: piglisi il
orinali grandi di vetro lutati in fondo a cenere o rena in fornelli. redi
... in orinali di vetro a bagno maria...; e nel
fiori sopra peduncoli corti, gialli, a spiga per una parte. fiorisce nella
alzar su gli orinali. -andare a pulire gli orinali (per lo più al-
col culo scoperto? » così diceva quello a sua madre. « andate,
madre. « andate, andate a pulir gli orinali! ».
mille e più punte false han date a vui, / gente avvezza a pignatte ed
han date a vui, / gente avvezza a pignatte ed a boccali / (può
vui, / gente avvezza a pignatte ed a boccali / (può far la madre
che voi lasciate / che vi venga a pisciar negli orinali?).
gozzi, 4-130: le cose tutte andavano a pennello / per l'attenzion del prete
con riferimento all'usanza medica di osservare a lungo l'orina dei pazienti.
cocomero che non è buono ad altro che a specchiarsi ne gli orinali. fr.
orinali che di parlar di religione. a. casotti, 1-4-46: il dottorello f
prov. monosini, 354: 'a chi ti vuol male, / processo,
o due orinali vestiti, altrimenti soggetti a rovesciarsi per essere di mal ferma base.
: questi [cibi] sarieno atti a ristagnare / chi orinassi troppo. pigafetta,
orino trenta volte per ora, e sempre a sprizzi e con sgorghi di sangue.
signore che la sera prima d'andare a letto apra i balconi ed orini sulla
che riguarda l'orina; che serve a espellere l'orina o la contiene.
tramandarla finalmente fuori del corpo. a. cocchi, 4-1-48: la soverchia e
. santorio santori crede diuretica e valevole a tirar fuori da'reni e dalla vescica orinaria
reconditi, più appartati. a. casotti, 1-7-35: l'editto fu
cicognani, 3-258: codesta notte glielo riportarono a braccia, in uno stato mortale:
avv. ant. molto lontano, a una distanza considerevole (in relazione con
in orinci quelli che non si piegano a viltà. -da orinci'. da
nella vescica] si ferma, subito attorno a quello incomincia ad unirsi e più o
quello incomincia ad unirsi e più o meno a stretta- mente combaciarsi la parte più fecciosa
, i-328: ora stava per maritarsi a un oriuolaio svizzero che le voleva bene.
, 226: un uccello che di bellezza a pochi cede, da noi chiamasi regabio
conta circa 150 stelle, si trova a sud del toro e dei gemelli ed
in prossimità della spada, visibile anche a occhio nudo e di grandezza simile a
a occhio nudo e di grandezza simile a quella della luna piena. ristoro
. landino [plinio], 407: a dì xxvi di giugno...
gemma della istessa virtù, dicesi che giova a dare la vittoria. 2
fide * /... dicean cantando a gara: / o raro, o
il primo. -figur. incominciare a illuminare l'anima (una luce spirituale
di pane. salvini, 39-vi-150: orliccio a roma, crostino, quasi piccola crosta
si giacque / e l'oriseggia accanto a lui giunone. = voce dotta,
. entom. famiglia di insetti imenotteri a cui appartiene il genere orisso. =
, anziché con uno stipendio fisso o a cottimo. arneudo [s.
percepisce uno stipendio fisso settimanale né lavora a cottimo, bensì a ore.
settimanale né lavora a cottimo, bensì a ore. = deriv. da
colorazione bruna, nera o verde, a cui gli antichi attribuivano proprietà terapeutiche.
affonda * / un'altra n'è eh'a farro è somigliato; / e non
faria ben disertare, / chi la portasse a lo collo appiccato. sacchetti, v-266
latreille. sono comunemente chiamati scarafaggi, a cagione dello scavare che fanno i letamai
; hanno grandezza pari, rispettivamente, a un coniglio e a una cavia e
, rispettivamente, a un coniglio e a una cavia e scavano gallerie nel terreno
è di color griio- bianchiccio, presso a poco quanto un coniglio; e la
dell'ordine tubulidentati che vive nell'africa a sud del sahara e ha lunghezza superiore
di circa 45 cm, muso allungato a grugno, grandi orecchie, coda robusta,
forti, compresse e taglienti, atte a scavare la terra. sono stati per
le loro unghie sono piatte, proprie a scavare; i denti sono cilindrici, solidi
; i denti sono cilindrici, solidi a guisa di giunchi cannelati, traversati per la
è proprio dell'orittologia, che appartiene a tale scienza; che attiene alla ricerca
fenomeno ontologico, di cui mi accingo a dire qualche parola, rigorosamente non appartenga
fossili. santi, iii-392: intorno a siena osservasi in vari luoghi la sua
da siena. ramazzini, 16: quanto a leon modana, ella sappia che questo
stato per lo più abitante in venezia. a. cattaneo, iii-336: esce un
tutti i sudditi dell'imperio romano vadano a dare i loro nomi nelle città ond'
, 1-i-137: i goti oriundi (a quel che sembra) di regioni più meridionali
cinquanta anni. massaia, i-46: venne a visitarci il governatore. era questi un
e vi prego per la comune quiete a lasciar in un canto l'ariosto, non
ariosto, non convenendo... a noi bolognesi il dir male di un nostro
2. per estens. che si richiama a un determinato fondatore, che ne professa
-che imita o si può accostare a un'istituzione precedente. bacchetti,
quanto concerne il tesseramento e l'appartenenza a una squadra). moretti, i-1002
rassettar qualcun che solo / abbia imparato a fare sconcordanze? l. pascoli,
/ si giran sì che 'l primo a chi pon mente / quieto pare, e
e del modo di funzionamento. -oriuolo a pendolo, a dondolo: pendolo.
di funzionamento. -oriuolo a pendolo, a dondolo: pendolo. -oriuolo da corda,
dondolo: pendolo. -oriuolo da corda, a ruote: che funziona con rotismo e
perdonanza! -per estens. inclinazione a perdonare le colpe o i difetti altrui
tutte le cose le quali egli rendeo a noi e sopra la moltitudine dei beni della
22: niuna perdonanza si debbe avere a chi è negligente alla sua salute. l
: moro di doglia e perdonanza chiamo / a sti mei versi confusi ardenti e amari
, da parte di un'autorità, a favore di subordinati o di sudditi riconosciuti
fare inganno: per lo nostro onore a te perdonanza concediamo. giustino volgar.
è... / cesare ch'a dominzio offra certezza / e perdonanza. donato
donato degli albanzani, ii-181: vennono a lui ambasciatori di grande parte de'morini
di animi, domandando perdonanza e proferendosi a fare la penitenza e scusando la sua
occhi per parere ben miserabile n'andò a piedi di erode, et inginocchiatosi gli
iii-212: andò... alfonso a roma..., dove, poi
metter tutta l'industria loro di torre a questi tali abitatori... l'
papini, iii-966: guidobaldo, benché piegato a perdonanza, non era ancor del tutto
del tutto soddisfatto. -con riferimento a personificazioni. poesie bolognesi, xcv-63:
poca la strada da via de'martelli a via de'servi e molto il mio
desiderio di rivederti, verrò prima d'andare a desinare a prendere perdonanza da voi.
, verrò prima d'andare a desinare a prendere perdonanza da voi. tommaseo [s
vi-126: tu sei signore di tutti, a tutti fai perdonanza. offici dei flagellanti
la voce tua e ho conceduto perdonanza a traiano ». bisticci, 3-143:
della robbia, 79: confessatevi prima a dio, e di poi gli chiederete
che dio, onde non è disposto a ricevere da lui perdonanza. forteguerri,
vuoi perdonanza, / e tu perdona a chi ti fece male, / perché vuole
: voglio così pigliare perdonanza / davanti a dio, sorelle. papini, 27-450
ai piedi del padrone? -con riferimento a divinità non cristiane. ugurgieri, 109
, xxxv-1-664: vegnù è la 9ento a la glesia santa: / deo, corno
tosto la mesa se canta! / a l'oferir la presia sì g'è tanta
: / cento dì de perdonanza / a chi li dice vellania. testi fiorentini,
universale gente che non tossono romani, a tutti fece [bonifacio vili] piena
indulgenzie e perdonanse pose santo silvestro papa a petizione di santa elena, madre di
mei in cristo, cum devozione aparechiative a prendere la perdonanza de tanta reliquia la quale
non sai tu che si dà le perdonanze a chi si confessa poi, come a
a chi si confessa poi, come a chi s'è confessato prima? a.
come a chi s'è confessato prima? a. cattaneo, i-380: una donna
, coll'intenzione di acquistar merito innanzi a dio, e avere il compenso promesso agli
si sa fida relazione e dricta che a coloro che vanno ad l'onorevole basilica
in quel tempo era una grande perdonanza a una chiesa fuori di parigi due forse
f. degli atti, 95: anche a dì xv d'agosto fo facta ne
di pratiche devote e di manifestazioni religiose a cui è legata la concessione dell'indulgenza
... che va per usan? a / ad ogni perdonala / se ben non
e le perdonanze e 'digiuni serbarmi a far quando sarò vecchia. sercambi,
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-100: a santo jacobo et a roma / et a
, lxiv-100: a santo jacobo et a roma / et a l'altre perdonanze
a santo jacobo et a roma / et a l'altre perdonanze / veramente fazo soma
cadde una tovaglia di velo sottilissimo di capo a una donna. lubrano, 2-146:
alle perdonanze, le offerte de'voti a gli altari sono ambascerie d'interessi terreni
. lami, 1-2-652: non si giocava a nessuno giuoco e quasi nessuno beveva a
a nessuno giuoco e quasi nessuno beveva a taverna: molti andavano alle perdonanze in
e di fuori. -con riferimento a pratiche analoghe in uso presso religioni non
nei propri confronti), rinunciando generosamente a ogni possibile rivalsa e reprimendo il proprio
con indulgenza e magnanimità; riuscire a sopportare in una persona o in un'opera
lo mal ch'avem sofferto / perdoniamo a ciascuno, e tu perdona / benigno,
peccare, anzi farò sempre come io a voi ho veduto fare. sercambi, 2-
, 1-804: per un sol sguardo tutto a lei perdono. firenzuola, 2-16:
. tasso, n-ii-503: agevolmente perdonerei a quel gentiluomo ogni colpa, dove non
di carità il perdonare ad altrui i torti a noi fatti. giordani, ii-2-30:
. che un popolo perdona ogni cosa a un potere fuorché l'essere codardo.
: dare consiglio,... perdonare a chi t'offende [ecc.]
cortesia: scusare, non fare caso a un atto, anche involontario
atto, anche involontario, a un comportamento, a un detto
involontario, a un comportamento, a un detto che pare offensivo,
: io vo alla buona, e se a sorta vi ho detto cosa che abbia
formalizzato, vi prego la prima cosa a perdonarmela. leopardi, iii-40: per prima
mi si perdoni il termine, un pescare a caso. p. petrocchi [s
amorevolmente rimproverando. 'non siete venuto a trovarci: questo non ve lo perdono.
. '. pascoli, i-165: a me fa l'effetto... perdonate
g'io! / perdonate... a noi pure una voce / di perdono dal
di figlioli! bisogna perdonare. fate a modo mio; perdonate. p
perturba, / perdona, amato sposo, a l'ardor mio. lemene, i-209
lemene, i-209: deh, perdona a l'ardire, / deh, perdona al
alle mie stranezze. -giustificare di fronte a se stessi un atto riprovevole, un
persona. castelvetro, 8-1-160: parendo a platone che la tragedia con l'essem-
vili, non si consoli e perdoni a se stesso la tenerezza dell'animo suo
colpa o un modo di fare attribuendolo a circostanze, eventi e fattori esterni alla
volontà di chi l'ha commessa o a uno stato d'animo eccessivo, ma
caro, 12-i-136: perdonerete questa nostra seccagine a la fortuna e al bisogno. brusoni
meglio e l'ottimo, se mi metterò a dir male di ciò che solamente è
-recipr. ant. porre fine a rapporti di ostilità. castelvetro, 8-1-384
di molti. 2. rinunciare a punire il responsabile di una colpa,
di un danno, di un torto o a trarre soddisfazione o a vendicarsi di un
un torto o a trarre soddisfazione o a vendicarsi di un offensore o di un
di cortesia: scusare, concedere venia a chi pare comportarsi in modo poco educato
v-1-156: perciò monsignor di parenza, a cui molto debbo per la vaghezza che
lettori se mi allargherò forse di soverchio a provar loro che parmi d'aver fatto
loro che parmi d'aver fatto bene a seguire l'opinione del de sade e del
all'anno 1335 e dandola per indirizzata a stefano colonna il giovane. p.
perdonatemi. cesari, i-276: - a vedere? perdonatemi: dicestel voi per modo
da siena, ii-305ì noi dobbiamo perdonare a coloro che ci offendono. laude dei bianchi
sua bontade / l'uno all'altro a perdonare. savonarola, 7-i-121: signore,
, 7-i-121: signore, noi perdoniamo a tutti li nostri avversari. ariosto, 20-n
no, che nulla pavé, / a l'alma sì: deh! per lei
lei prega, e dona / battesmo a me ch'ogni mia colpa lave. casalicchio
, che non gli fai perdonare né a figli né a moglie e né meno a
gli fai perdonare né a figli né a moglie e né meno a se medesimo.
a figli né a moglie e né meno a se medesimo. forteguerri, 12-6:
, 1-ii-240: la pena maggiore toccava a cecilia, alla quale il suocero teneva
la legge divina; rimettere un peccato a un peccatore. cavalca, 21-22:
per con- sequente fatto un perdon generale a tutta l'umana generazione, del quale
io mi rendei, / piangendo, a quei che volontier perdona. dominici,
colpa e il misericordioso signore sempre presto a perdonare. manzoni, pr. sp
delle cose del mondo: però perdonò a coloro che di buon core voller tornare
facea sempre al ciel porte, / orando a l'alto sire, in tanta guerra
(1-iv-43): sì perdona egli volentieri a chi si pente d'averlo bestemmiato.
bibbia volgar., ix-447: perdona a loro. padre, imperò che non sanno
oblio? tasso, iii-119: ladio perdoni a coloro che vogliono turbarmi co 'l falso
, 1-48: il dicitore mostra, se a colui si perdonasse, come molti rei
, come molti rei uomini s'inviterebbono a mal fare. bembo, 5-132: deliberarono
de'nimici in ispazio di quindici di a casa ritornassero, sarebbe lor perdonato di
di tanti che né ad amici né a persone attinenti loro di sangue, anzi
che il re ogni cinque anni perdona a chi l'ha rubato. -con riferimento
eneide, vi, 854), assurto a massima della politica imperiale romana.
6-95: ma tu, romano, terrai a mente di reggere i popoli con imperio
di un condannato. -anche con riferimento a personificazioni. tavola ritonda, 1-450:
dee., 2-9 (1-iv-218): a bernabò perdonò la meritata morte. jacopo
amava, perdonava la pena della morte a uno di due, i quali fare volea
? 5. ant. condonare a un debitore il pagamento di una somma
le cinque maggiori arti facciano fare sindachi a perdonare ogni merito overo dono dato o
: non volse perdonare li cento danai a colui che gli aveva perdonati dieci mila
6. per estens. risparmiare a qualcuno (anche a se stesso)
estens. risparmiare a qualcuno (anche a se stesso) un'esperienza sgradevole, un'
gravoso, una fatica; non infliggere a un luogo o a un edificio un
fatica; non infliggere a un luogo o a un edificio un danno materiale, una
inf., 5-103: amor, ch'a nullo amato amar perdona, / mi
fidi cor non abbandona / amor, ch'a nullo amante amar perdona. chiabrera,
lievi, / perché [gesù] a sé quella iaga [la circoncisione]
ma voleva che il padre lo fosse a visitare a sua casa, perdonandogli la cortesia
che il padre lo fosse a visitare a sua casa, perdonandogli la cortesia che
gravi, che era porse inginochioni avanti a lui. d. bartoli, 8-57:
.. fuor che solamente lo spedale, a cui perdonarono il fuoco in riverenza della
fabbricatori di sale: e subito prorompendo a palestrina le perdonano, per sedicimila scudi,
s. v.]: non perdonava a sé nessuna pena. -ant.
fu tanto lascivo che non perdonò né a sangue né a natura. meditazione sopra
che non perdonò né a sangue né a natura. meditazione sopra l'albero della
... non perdonando ad età né a sesso né a logo, la recarono
non perdonando ad età né a sesso né a logo, la recarono a..
sesso né a logo, la recarono a... esterminio. girolamo soranzo,
5-331: i repubblicani... a niuna cosa perdonarono, non salvando nemmeno
dire io... che non perdonavano a tonache né a sottane né a chieriche
. che non perdonavano a tonache né a sottane né a chieriche. -tr
perdonavano a tonache né a sottane né a chieriche. -tr. risparmiare da
-per simil., con riferimento a una malattia terribilmente contagiosa o grave,
prede / di noi fa quella ch'a nullo uom perdona. r. roselli,
, lxxxviii-11-439: io veggio morte eh'a nisciun perdona. ariosto, 15-3:
; questa inclinazione è una infermità che a nessuno perdona e a tutti nuoce,
è una infermità che a nessuno perdona e a tutti nuoce, perciò che non è
, che o tardi o per tempo a le volte non senta gli stimoli de
vuole amore, / amor, ch'a nulla età perdona. tesauro, 5-153:
tu che l'aure infette / perdonino a me solo e mentre cade / tutto
sorte inclemente, nocivo e maligno che a niuno la perdona, là dove di
dove di cinque che vi andammo, a due partorì la morte, a due
andammo, a due partorì la morte, a due infirmità mortali et a me in
morte, a due infirmità mortali et a me in termine d'otto giorni l'
infirmità. lorenzi, 2-23: sol piaccia a dio che intempestiva brina / perdoni almeno
dio che intempestiva brina / perdoni almeno a quella prima etate, / quando al
.]: la morte non perdona né a poveri né a ricchi. bacchelli,
la morte non perdona né a poveri né a ricchi. bacchelli, 1-ii-270: andate
perdonarla a quelle cose di cui non si vuole per
: critica tutto e tutti, senza perdonarla a nessuno. -evitarne la menzione.
. -con valore attenuato: permettere a una persona (anche a se stesso
: permettere a una persona (anche a se stesso) di riposarsi o di ritemprarsi
20-1-3: io voglio che finalmente perdoni a te medesimo, perocché a savio si conviene
finalmente perdoni a te medesimo, perocché a savio si conviene talora rallentare l'animo
e pubblicato alcuni teologi. -concedere tregua a un'attività o a una fatica,
. -concedere tregua a un'attività o a una fatica, rallentandone il ritmo e
/ più tosto esser compagno che salire / a far maggiore il numero de'dèi.
pel cammino non mio, faccia fine a questa lezione. 8. non
lezione. 8. non mettere a repentaglio, non far correre alcun rischio
flavio volgar, ii-258: essendomi accostato a sommo studio al tempio, di nuovo
tempio. giulio strozzi, 2-16: a mia verginitade io non perdono, /
non have. 9. rinunciare a servirsi di qualcosa per compiere un'azione
di qualcosa per compiere un'azione o a servirsene con eccessiva frequenza (in relazione
lxxxviii-n-728: che fai? che pensi? a che tanto a l'inchiostro / carta
fai? che pensi? a che tanto a l'inchiostro / carta e penna perdoni
più in espressioni negative come non perdonare a denaro, spesa, disagio, fatica
, spesa, disagio, fatica, a cosa alcuna, eccx rinaldo degli albizzi
, rigida e crudele guerra e perdonando a ogni onestà, poi che tanta perfidia e
volgar., ii-129: non perdonerebbe a spesa o fatica, infino che 'l romano
, senza altro preambulo fare, non perdonò a sorte niuna di vilanie che non me
mentre il figliolo gli fu infirmo, mai a lacrime, gemiti, ieiuni et orazione
arbori, predorono il bestiame, né a cosa alcuna che fare contro a'nimici si
o puote perdonorono. piccolomini, 3-9: a spesa e diligenzia non si perdonava,
, per incitare e inanimire gli uomini a cercar nuovi paesi. g. michiel,
: animosa e intrepida non perdona né a fatiche né ad alcuna sorte di pericolo
non ha temuta fatica, non ha perdonato a vigilia, non ha fuggito pericolo,
non ha fuggito pericolo, per essere a questo popolo e padre e medico e
: oh vergogna! non si perdona a danaro per rendere il campo più fertile,
un figliuolo più costumato si conta tanto a minuto! menzini, iii-82: quando
. muratori, 10-ii-5: non perdonano a passi, parole e fatiche per fargli
. niccolini, iii-372: non perdonò né a spese né a viaggi per
perdonò né a spese né a viaggi per far pago un desiderio al quale
promettiamo... di non perdonare a cura alcuna per avere gli autografi stessi
, quantunque verdi, / non perdoni a tagliar. 11. ant
11. ant. porre fine a una condizione negativa. poesie musicali del
che iddio vi perdoni, perché mettervi a un'impresa sì temeraria? non vi piace
filiola che fue de la lena mia molie a che dio perdoni. tommaseo [s
tommaseo [s. v.]: a modo d'esclamazione o di preghiera.
dio me lo perdoni) / castigare a misura di carboni. note al malmantile [
perché è in certo modo chieder licenza a dio di fare un peccato impune.
', con buona pace, appellandosi a un autorevole esponente della cultura, della
proverbi toscani, 56: perdona a tutti ma niente a te. ibidem,
56: perdona a tutti ma niente a te. ibidem, 60: chi perdona
. ibidem, 60: chi perdona a tristi nuoce ai buoni. ibidem, 86
perdona e san giovanni no? vatti a confessare. -chi offende, non perdona'
-chi offende, non perdona', dio perdona a chi offende, non a chi toglie
dio perdona a chi offende, non a chi toglie e non rende', v.
n. 34. -col perdonar troppo a chi falla, si fa ingiuria a
a chi falla, si fa ingiuria a chi non falla', v. fallare1,
papa sisto, che non la perdonò neanche a cristo: per indicare una persona spietata
papa sisto che non la perdonò neanche a cristo. -le è
fem. o iron., in riferimento a prostitute o, anche, a persone
riferimento a prostitute o, anche, a persone dallo zelo un po'maldestro.
... che si intendessino perdonate a ciascuno tutte le ingiurie fatte al papa e
suo rivai, me d'odio carca a sparta / e perdonata menelao radduce, /
perdona le offese ricevute; solitamente incline a sentimenti di clemenza, tolleranza e comprensione
esser basso t'ha magnificato / pertiene a te tesser perdonatore. boccaccio, i-472
, il frate non ardirò di venirti a casa a contaminare la tua famiglia.
frate non ardirò di venirti a casa a contaminare la tua famiglia. sacchetti,
sacchetti, 22-31: largo perdonatore è stato a ciascuno che bene gli abbia fatto,
[tito] pietoso e misericordioso perdonatore a quelli che aveano giurato d'ucciderlo.
, 143: perdonava perché era perdonatore a chiunque gli chiedesse perdono. alberti, iii-210
e odi lo mio prego: vatti a profferire e a offerire a'nostri iddei e
mio prego: vatti a profferire e a offerire a'nostri iddei e sacrificali e troverà'
che rivolga tal quaderno / e. ssia a. nnoi perdonatore. f. scarlatti
partito e son disposto in core / servir a dio e non vo'cercar altro,
e'sia perdonatore. -con riferimento a gesù, redentore. bibbia volgar.
rispondendo elli: parmi che più ami a cui fu più donato, (fisseli
-che fa grazia della vita o dei beni a chi sarebbe condannato a perderli.
o dei beni a chi sarebbe condannato a perderli. porzio, 1-140: fu
. perdonatore degli arnesi e della vita a coloro che poco prima lui nello stato e
iacopone, 57-20: trappo iaccio a la piscina, al portico de
. facilmente disposto al perdono; incline a perdonare le colpe e gli errori altrui
vincendo rancori e risentimenti, si rinuncia a ogni forma di rivalsa, di punizione
, al beneficio, e pronti / a consolare i miseri col pianto. manzoni,
223: ti raccontano del capitano che piangeva a dover ubbidire all'ordine di attaccare -a
, licenza che si è soliti chiedere a una persona della quale si teme di
come farò, signor giordani mio, a domandarle perdono dell'averle scritto un tomo
volta mary,... come fate a dire 'pretesa 'controffensiva, se
miei giorni io mi rimembro, / a cui medici han tolto e vita e fama
infrancesati ad ogni minimo che li senti a cinguettare 'perdono ', ovvero '
5-102: il bracchiere s'inchinò fino a terra. -mille perdoni, signor
signor conte... e anche a lei signorina... ma non poteva
scusate! '. -ant. autorizzazione a partire, congedo. j j
l'abate per mano / e disse a quel molto discretamente / che vuol >artir
religiosa o militare) condona una colpa a un suddito o a un sottoposto o
) condona una colpa a un suddito o a un sottoposto o esime un cospiratore,
dicono, e ciò massimamente si conviene a lo giovane, però che lo adolescente,
duca, che li condusse dal vicelegato, a cui chiesero perdono delle offese fatte alla
1-i-329: ebbe [a- gilulfo] a combattere co'suoi duchi, ch'eransegli ribellati
risposta [di dante]... a quelli che volevano facesse ammenda onorevole e
ammenda onorevole e ritornasse in veste dimessa a firenze a chieder perdono. -provvedimento
e ritornasse in veste dimessa a firenze a chieder perdono. -provvedimento generale di
di far vincere la legge del perdono a chi dalla mutazione dello stato indietro avesse
a'medici. ammirato, 717: venuto a firenze l'avviso della ricuperazion di volterra
: offerivano nel medesimo tempo il perdono a tutti coloro i quali... avanti
al suo regno, accordando piena amnistia a tutti i condannati ed esuli politici dello
reato punibile con pena detentiva non superiore a due anni (e tale beneficio può
della libertà personale non superiore nel massimo a due anni ovvero una pena pecuniaria non
una pena pecuniaria non superiore nel massimo a lire diecimila, anche se congiunta a
a lire diecimila, anche se congiunta a detta pena, il giudice può astenersi dal
ritiene di concedere invece il perdono giudiziale a norma dell'art. 169 del codice
la speranza del perdono sì è data a chi la vole, / ed eo a
a chi la vole, / ed eo a colui la dono che del suo peccato
e pentuto, or che ti vale andare a roma? dante, purg.,
, vii- 226: poi quando a dio parrà che '1 mio fin sia
i meriti nostri atti non sono / a satisfare al debito d'un'oncia; /
sperar da te perdono, / se riguardiamo a nostra vita sconcia: / ma se
che, dolendosi del mal fatto e tornando a penitenza, debba dubitare del perdono,
plenaria, di origine francescana, concessa a chiunque visiti il 2 agosto la chiesa
, 8-36: papa bonifazio ottavo diè perdono a tutti i cristiani ch'andassono a roma
perdono a tutti i cristiani ch'andassono a roma, l'anno del giub- bileo
l'anno del giub- bileo 1300. a. pucci, cent., 52-31:
presenza / ode il nome di cristo ed a quel suono / si china alquanto a
a quel suono / si china alquanto a fargli riverenza / diede quaranta giorni di
marsi l'anno 1500 eh'è il iubileo a roma, acciò tutti si disponga di
, acciò tutti si disponga di andar a roma. varchi, 18-3-49: ella passò
. giovanni ': il giorno distinto a ciò in quella chiesa, accostandosi ai
moretti, 166: francesco s'avanza a far buon viso / a quest'ospite pio
s'avanza a far buon viso / a quest'ospite pio che vien da'frati
da'frati. / viene da'frati a chiedere perdoni, / viene a cercare
da'frati a chiedere perdoni, / viene a cercare un suo perduto bene?
purg., 13-62: così li ciechi a cui la roba falla / stanno a'
la roba falla / stanno a'perdoni a chieder lor bisogna. bufi, 2-308:
del mal loro alla gente per muoverli a compassione. cenne da la chitarra,
mio consiglio ti serberai in altra volta a alcun perdono, al quale io per
: se partì da ferrara per andare a roma per lo iubileo, 9oè el
, 1-i-52: disse: « andiamo insino a san giovanni (ché v'era il
il perdono), e di poi andremo a casa cosimo ». f. scarlatti
festa ve n'andate / pel perdono a pontriemoli alla sagra. l. strozzi
spigolistra. varchi, 18-3-49: intorno a queste botteghe si fermano de'gentiluomini per veder
mi fai pena ». -con riferimento a tradizioni analoghe in religioni non cristiane.
non cristiane. varthema, 40: a vintitré de mazo cominciò dicto perdono in
valore (nell'espressione dare il perdono a qualcuno). buonarroti il giovane
, iii-1598: è da saper, ozi a vesporo fino doman a vesporo, è
saper, ozi a vesporo fino doman a vesporo, è il perdoni di colpa e
divulgatasi da per tutto la notizia, incamminossi a roma al generai perdono gente di
per perdono di danari che tu abbi a restituire ad altrui, a volere ben che
tu abbi a restituire ad altrui, a volere ben che ti vaglia, conviene
giù qualcuna per divozione), e a me non me ne tocca. p.
.. era stravaccato sulle pietre, a denti sgrigniti,... e tutti
gianuzzo furfantino, che sta da un vespro a l'altro come un perdono a farsi
vespro a l'altro come un perdono a farsi nettare una cappa e un saio
l'opinione espressa da tale persona o a lei attribuita. pigafetta, 115:
leghe al ponente, mutando il viaggio a la quarta verso garbin fin in tredici gradi
g) lo artico per apropinquarse più a la terra del capo de aticara
e da lasciarmi trarre dalla sua a questo e a quello. -indegno
trarre dalla sua a questo e a quello. -indegno di perdono:
rivoluzioni chi non ha la mano veloce a troncarne le radici presto si vede il
, soleva concorrere gran numero di gente a farvi le sue devozioni).
, quanto presso alcune moderne, vennero a mano a mano reggendo quella parte del diritto
presso alcune moderne, vennero a mano a mano reggendo quella parte del diritto penale
/ quel che devria dissuader con pena / a qualunche repubblica tentasse / il voler eseguir
lor gloria si tornerà loro in confusione e a onta perdurabile, sed elli non se
di veritade, però ch'egli viene a gioia perdurabile. storia dei santi barlaam
77: rimembravi quando voi veniste primieramente a me e vo'mi trovaste in così
vivere affiede e. ssi possono convenire a uomo in doppia maniera, che. 11'
padova volgar., i-1-5: io sono a questo nato e però sono venuto in
sono venuto in questo mondo, cioè a. ssapere ch'io porto testimonanza a
a. ssapere ch'io porto testimonanza a verità, vero che mena 1 umano lingnag-
. che si protrae, che continua a sussistere; che permane nelle medesime condizioni
dolore. pascoli, i-527: collaborate a ogni riforma sociale, abolite in italia
croce, ii-5-179: la perdurante tendenza a confondere l'arte con la vita pratica e
e morale e col pensiero filosofico induce a trattare i poeti e gli altri artisti
! i quali semi moltiplicati non solamente a tempo di permanere, ma eziandio di generazione
ogni proposito, quanto ne fa mestieri a rigenerare tutto tessere proprio morale. periodici
: nell'opera degli studi, che a suo modo è una lotta, l'esperienza
, per lo più lungamente; continuare a sussistere, ad avere effetto o validità
il timor suo, che, pèrdurando a servirsi dell'edificio a tal uso,
che, pèrdurando a servirsi dell'edificio a tal uso, il colonnato non abbia o
il colonnato non abbia o prima o poi a sofferirne. -rimanere, continuare
sofferirne. -rimanere, continuare a trovarsi in una determinata condizione (che
e matte, / diversi cibi avendo a rugumare, / debili e per
gesù], perdura, persevera, a fianco dell'uomo. all'uomo dona il
, per accrescere lo imperio di roma et a guardarlo, è stata così perdurevole la
guidare, condurre, accompagnare una persona a una meta, a un luogo d ui-
accompagnare una persona a una meta, a un luogo d ui- contro; far
di mare, nel quale poco avanti a loro li rodiani stati da cimon lasciati
di nicodemo volgar., 40: andiamo a loro con ogni moderazione, perduciamoli a
a loro con ogni moderazione, perduciamoli a noi, e, scongiurati, forse con
andai al sommo pastore, perducendomi colui a me incognito. nardi, 94: dicesi
imperiali, 3-33: si perdusse vicino a pontedecimo, terra pagliaresca e di genova
. soderini, i-io: le stelle a elle vergilie si fanno note dall'aquila
certa condizione o stato; far accedere a un luogo o a un'esistenza ideali
stato; far accedere a un luogo o a un'esistenza ideali, in partic.
alla vita ultraterrena. -anche con riferimento a soggetti inanimati o a concetti astratti.
-anche con riferimento a soggetti inanimati o a concetti astratti. bartolomeo da s
.. la ventura... a tale modo di dilicanze e di ricchezze ti
l'uomo ad uno buono fine, cioè a bene sapere ed avere salute. boccaccio
di quelle nostre operazioni, le quali a salute ci possan perdùcere. rinaldeschi,
essa spezie della incommutabile verità saremo perdutti a perfezione pienissima. scala del paradiso,
paradiso, 446: pregoe d'essere perdutto a uel tempo della perfezione nel quale veggia
esortare con efficacia, persuadere o istigare a un determinato comportamento; influenzare in modo
, negli atti; spingere, indurre a determinati sentimenti o reazioni emotive.
frati di quell'eremo studiavano di perducere a perfezione, a tutti servendo e tutti
quell'eremo studiavano di perducere a perfezione, a tutti servendo e tutti visitando e consolando
e tutti visitando e consolando come madre a figliuoli. guido da pisa, 1-208:
zia e vivere in ozio perduceno l'uomo a brutti e laidi peccati. esopo volgar
opo / gli alti tuoi asempri ch'a virtù perduce. -in relazione con
, credendo più tosto che fosse perdutto a creare queste cose corporali per estrema necessità
necessità di cacciare il male ribellante contro a sé. -influenzare, condizionare.
dal quale si perducerebbe la sua generazione a cristo. 6. locuz. -per
effetto: attuare, compiere, portare a termine secondo il desiderio o il progetto
di cassandrea rincominciò le parole e perdussele a effetto. valerio massimo volgar.,
, fé pagare di suo ventimila scudi a camillo orsini. -per durre a
a camillo orsini. -per durre a, alla fine: concludere, ultimare,
fine: concludere, ultimare, portare a compimento. boccaccio, vili-1-51: ricominciata
che mi dia buono intendimento e aiuto a comporre e ordinare questo libro e perducerlo
comporre e ordinare questo libro e perducerlo a fine con laude e onore a dio
perducerlo a fine con laude e onore a dio. sannazaro, iv-214: un sol
xxxv-1-681: ha dao la per- dudha a la rosa marina, / ké computando tute
con straordinaria intensità (con riferimento a uno stato d'animo, a un sentimento
riferimento a uno stato d'animo, a un sentimento, in partic. amoroso
raro tesoro, mi diedi allora perdutissimamente a lei. d'annunzio, iv-1-324:
perché? -chiese egli, tenendola sempre a sé, più stretta, e baciandola perdutamente
d'attorno. -a precipizio, a rotta di collo. maironi da ponte
che il paroco dovette fuggirsene perdutamente ed a stento. d'annunzio, iii-1-13: appena
ch'ella gli rivolse, si diede a fuggire perdutamente nel folto come un daino
perdutamente menata, trassene fuori e scrissene a gran caratteri in un gran foglio i
.: che non si riesce più a trovare, smarrito. cavalca,
per- dé ', per darne a sentire che le cose perdute non si ri-
sieno alle perdute, tanto quanto a ritrovar si penano. lan
, iii-79: io m'attaccherei a un soldo, tanto son desideroso di risto
carducci, ii 8-211: a me è la prima volta che tante lettere
uomini avari, donando, sempre pensano a rifarsi del perduto. -con riferimento
rifarsi del perduto. -con riferimento a merci affidate alla responsabilità altrui.
siccome della roba perduta. -con riferimento a una somma di denaro giocata.
ecc., per lo più in seguito a una guerra o a una battaglia)
più in seguito a una guerra o a una battaglia). -in partic.:
, vedendo perduta la terra, significarono a pistoia come la terra era perduta e che
tradito da'svizzeri e venduto a'francesi a novarra, e condotto in francia.
terreno perduto. aleardi, 1-12: a le cruente falde / vinte e perdute con
criniti dragoni. -con riferimento a una parte del terreno di gioco.
la minuta pioggia / nel lago, a cui sull'increspato flutto / erran de'salci
per me, madonna, in cielo / a riportarne il mio perduto ingegno? fausto
un infernale spirito e gittato nel fuoco, a gran pena da'suoi famigliari cavato ne
il principe,... postosi a letto, ordinò di esser unto col balsamo
col balsamo, e stette parecchi giorni a guarire e parecchi altri a ristorarsi delle
parecchi giorni a guarire e parecchi altri a ristorarsi delle forze perdute. fortis, xxiii-486
che ho donato ». -con riferimento a facoltà o caratteristiche ataviche. landolfi
landolfi, 2-47: spesso la fanciulla cantava a bocca chiusa modulando arie remote, e
, e il suo mugolo dolce prendeva a momenti timbri duna ferocia perduta. sinisgalli,
bisce. -con riferimento a caratteristiche di soggetti inanimati. citolini
stato presente, un vagar faticoso dietro a desideri che non sarebbero mai soddisfatti,
era quasi certa avendoti tanto vicino. a. boito, 67: carmi! poemi
riconduci, / nave di sogno, a una perduta riva? manzini, 16-107
che dopo un diluvio comincian di nuovo a nascere abbian tanto di providenzia che,
le scienzie perdute, sappiano andar lontano a quelle provincie che simili infortuni non han
ecco... come sa- rebbesi a far morire nelle botteghe de'nostri librai tutti
sin dal secolo x era stata la prima a rallegrare di poesia e d'armonia le
d'armonia le tristi città dell'europa e a rammollire i duri costumi e le truci
i-64: nessuno certo l'è andato a pescare [alcune parole] negli scrittori antichissimi
non volevamo dirlo che partivano soli: a sostituire i perduti degli altipiani.
pensieri, suscitando il desiderio del re perduto a ragguaglio del nuovo. -che
mazzini, 77-363: in parigi ebbi a confermarmi nelle idee, nudrite ed espresse
odioso all'aria, alla terra ed a tutte le cose create, perduto tra le
oblivione, esser sepolcro di me stesso e a me medesimo. 11.
/ e dove gente tedesche son sute / a mensa, sempre anche perduta è questa
e quella ch'io mi perderei / a battezzare o marrani o giudei.
s'i'lo potrò racconciare, ché a quel modo è perduto. -abitualmente
l'acqua, quando si vuole mettere a secco una parte del condotto.
del condotto. -inferto disordinatamente, a casaccio. mosetti, 1-399: le
, 1-399: le superficie delle macini debbono a quando a quando scarpellarsi. prima della
le superficie delle macini debbono a quando a quando scarpellarsi. prima della molitura economica
della molitura economica cotesto scarpellamento si faceva a colpi perduti, vale a dire non
si faceva a colpi perduti, vale a dire non si osservava nessuna regolare disposizione
perduta. guittone, i-1-181: averia forse a. ddire de mali altri li quali
, i-2-156: raffigurai alcuni moderni / eh'a nominar perduta opra sarebbe. boccaccio,
opera furono le parole dette per persuadervi a non ischifare quella opportunità di onore.
, perché non fanno storia, non servono a liberare ma a ripetere e perpetuare quel
storia, non servono a liberare ma a ripetere e perpetuare quel furore e quell'odio
: doglia dell'amore prima portato a quella persona, sdegnandosi d'essersi tanto
rode. monosini, 340: si ha a render conto del tempo perduto. g
ora non c'è altro che tener costei a bada, più che posso:
, uomo d'affari, legge soltanto a tempo 'perduto ', quando la convalescenza
ricordo de 'l mio modo di scrivere a la scuola di umanità nei miei perduti quattordici
giallo e arancione, il vestito verde a fiori, il vestito rosso. -passato
o scarsamente distinguibile, confuso, indistinto a causa della lontananza, di condizioni fisiche
2-171: le pareva di aver lasciato dietro a sé, giù nella valle perduta fra
solingo piano / com'om che torna a la perduta strada, / che 'nfino ad
sempre occupato in un mondo perduto, a seguire in se stesso il ritmo della
lui [u- lisse], perduto a morir gissi. pananti, iii-in: uno
/ l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco / lo dichiari e risplenda
come un croco / perduto in mezzo a un polveroso prato. malaparte, 7-259
polveroso prato. malaparte, 7-259: a una piccola stazione, perduta nella campagna
l'isole perdute. -con riferimento a un suono o a un grido che
-con riferimento a un suono o a un grido che si disperde in uno
alla madre, li commetteva di porsi a letto. poerio, 3-112: impossibil
la doretta aveva gli occhi perduti dietro a raimondo, che era scomparso nell'atrio del
gli occhi perduti nel vuoto, cominciò a recitare mollemente dei versi francesi. onofri
occhio perduto al fantasma / (presente a lui sempre) d'un mondo lontano
uno, di prolungar la vita fino a quanto altri vuole...;
in attena venuti / discrive, e oltre a ciò come ognuno / e tutti insieme
. gozzi, 75: lungo sarebbe a dire le sue pazzie e quante volte egli
bartoli, 2-4-322: il colaopaolo mi rimane a mostrare, qual egli fosse verso la
rifacendomi (ciò che non debbo) a dimostrare lo sviscerato amore e la tenerissima
imparato niente perché, perduto in mezzo a tanti elementi disparati, si lavora senza
si cognoscessino perduti e non potere restare a firenze, se e medici ne lussino
, 7-83: in simili cimenti / chi a vacillar comincia è già perduto / e
, non di questo mi son messo a raccontare. ma bisogna dica ch'erano
un uomo perduto, che non riesce a campare la famiglia. -con riferimento alla
aveva commesso espressamente al figliuolo e ordinato a gianiacopo da triulzi e al conte di
« s'io non perdeva, guai a me, ch'io sarei perduta ».
perdute sorti della repubblica. -con riferimento a una cultura, a una civiltà,
. -con riferimento a una cultura, a una civiltà, a una religione,
una cultura, a una civiltà, a una religione, a un'ideologia.
una civiltà, a una religione, a un'ideologia. faba, 64:
: i primi dal predicare vennero anche a dar sulle mani a quelli che diroccavano
predicare vennero anche a dar sulle mani a quelli che diroccavano ancora, a cacciarli
mani a quelli che diroccavano ancora, a cacciarli indietro, a levar loro dall'un-
diroccavano ancora, a cacciarli indietro, a levar loro dall'un- ghie gli ordigni
dolore? s. cavalli, lii-5-185: a ciò s'aggiunge il veder certe terribilità
usa in alcune minuzie, atte piuttosto a disperar i buoni che opportune a ricuperar
piuttosto a disperar i buoni che opportune a ricuperar nel grembo della chiesa i perduti,
discrete / fa del- l'alme perdute a dio ritorno. cesari, 1-1-265: se
un ragazzo furbo, egli era riuscito a controllarsi / mentre quei perduti urlavano.
perturbato e perduto d'animo, si ripose a sedere. b. davanzati, i-173
animo allo sperare di poter mai costringer a rinnegar cristo gente in numero tanta.
alleati avessero toccato una grave sconfitta a monte- notte, le sorti loro avrebbero
d'animo né mancavano di passi forti a cui potessero ripararsi. -uomo perduto
ripararsi. -uomo perduto: disposto a tutto (poiché non ha più nulla
o proposta o altro fatto che si ponesse a consiglio dell'arte una volta, o
26. morto, spacciato; destinato a una morte prossima o che la lascia
quasi perduto delle braccia e aelle gambe, a pena si puote levare in piedi.
usare interamente di questa fortuna e, giunti a provetta età, non aspettano il lor
giù cadde, che tutti argomenti / a la salute sua eran già corti,
i perduti, / salgon gli eletti a ber l'alme rugiade. -angelo
da verona, xxxv-1-651: lo mal conduse a morto cun quel angel perdù, /
. dissoluto, corrotto, vizioso, ribelle a ogni freno morale. chiose cagliaritane
quali erano giuochi e bestemmie più che a qualunche perduto uomo non si converrebbe
per ladronecci e altre enormi ribalderie dannato a finir su le forche. d'azeglio
, fanciulle onorate... stavano a tutte le voglie di quella gente perduta,
n-ii-71: catilina ebbe usanza con uomini rotti a mal fare e perduti. pratesi,
): prostituta, sgualdrina. a. cattaneo, i-245: se avesse rinunziato
alla riputazione, avrebbe commesso il fallo a faccia scoperta, come fanno tanti uomini
pei guardioli, sfidatrice di femmine perdute a gara di vergogna. pratesi, 5-493:
-che discende, che deriva o è improntato a dissolutezza e immoralità (un comportamento,
ne'costumi infami e perduti né idoneo a reggere il pontificato e autore di tante guerre
ver, ma non però credibile / a chi del senso suo fosse signore;
fosse signore; / ma parve facilmente a lui possibile, j ch'era perduto
una vecchia di 65 anni, perdutissima a bere liquori spiritosi. -accanito.
dissipativi. 32. tecn. fusione a cera perduta: metodo per fondere in
nel modellare l'oggetto in cera attorno a un'anima di terra refrattaria, nel
con gli appositi attrezzi per la lavorazione a freddo; tale tecnica, di origine
di origine molto antica e diffusa (a essa si devono, per esempio,
, lxvi-1-27: togli ceci rotti e polli a cuocere con pepe e croco e con
vento o di una corrente, senza riuscire a governare l'imbarcazione. sassetti,
per perduti perdutissimi, quando noi fummo a passare il capo di buona- speranza,
annunziare la parola di dio e perduto a chi la tace. = forma sostant
de la santa scrittura, lieti perduttivi a la beatitudine li quali funno composti de
che consiste nel recarsi collettivamente o individualmente a un santuario o a un luogo comunque
o individualmente a un santuario o a un luogo comunque sacro a compiervi atti
santuario o a un luogo comunque sacro a compiervi atti cultuali prescritti a scopo di
comunque sacro a compiervi atti cultuali prescritti a scopo di edificazione e di pietà,
miracoli fatti. masuccio, 104: a te conviene andar quaranta dì in peregrinàggio
te conviene andar quaranta dì in peregrinàggio a quaranta chiese, e a far dire in
in peregrinàggio a quaranta chiese, e a far dire in ciascuna una missa per
gioconda servì loro questo breve peregrinalo compartito a giornate e commode di non lungo cammino
lo più lungo e travagliato. attribuito a cino, iii-7-3: mi fu per antico
l'altra al più giovane, e indi a pochi giorni il figliuol minore raccolse tutte
ii-431: -tarqui- nio morì confinato a cuma... -e forse tu hai
-e forse tu hai inchinato l'animo a credere quello antiquo proverbio, che vivere
nostro redentore ovvero che desidera di ritornare a quella eterna patria, questo così ammaestrato
è da notare ch'el cristiano è obbligato a fare un peregrinàggio sì perfetto che alla
che ha la tendenza o che e costretto a spostarsi continuamente; che conduce una vita
arrivati, forse per non esser mostrati a dito dai riguardanti come forestieri. g
mill'altri che guidàro in francia / a novellar con le vezzose schiave / i
. ma presto così frequente di alunni che a favore di essi, peregrinanti per amore
spettacoli di vita che si svolgevano innanzi a lui, peregrinante nei paeselli dell'italia meridionale
travagliato, spostandosi da una località a un'altra o, anche,
., non è obbligato l'uomo a digiunare. pulci, 2-48: io pel
l'andare attorno peregrinando è di profitto a l'ordinazion de le leggi perché di qui
più freddi cerchi / del nostro mondo a gli etiopi accesi. bon, li-1-273:
tozzi, v-193: giulia era costretta a peregrinare sola per l'italia: da un
ò potuto, infaticato viandante, percorrere a piedi, per giorni e giorni di
della così detta 'banlieue '; prima a suresnes, poi a clichy.
'; prima a suresnes, poi a clichy. -con riferimento ad animali
-con riferimento ad animali, in partic. a uccelli migratori. - anche sostant.
anche questo, egli per gratitudine peregrinerebbe a sant'jago in ispagna. emiliani-giudici, i-195
: tutto il mondo cristiano peregrinava a roma ad ottenervi la remissione de'peccati
peregrinan più divote torme. -recarsi a rendere omaggio a una persona illustre o
torme. -recarsi a rendere omaggio a una persona illustre o al suo sepolcro
3. per estens. essere costretto a lunghi e, per lo più,
inasprito dallo peregrinare su e giù, a destra e sinistra, per gli uffici
4. per simil. essere inviato a diverse persone successivamente; passare di mano
da quel giorno il 'crociato'peregrinò lungamente a mia insaputa, e me lo trovai
bretelle e calzoni precipitano e questi cominciano a peregrinare sul pavimento. 5.
, che quelle membra reggi / dentro a le qua'peregrinando alberga / un signor valoroso
rinnovella. campofregoso, iii-33: così peregrinando a un altro regno / per vie diverse
/ quasi 'n ispecchio, e vede a sé sembianti / mille che già peregrinaro al
or che il più bel de'cori a lui fa velo, / s'involve in
fratello e padre e avvocato, e comincia a perigrinare. -tr. giostra delle
cose invisibili e i regni intellettuali ascosi a la vista de'mortali e di luce divina
i pensieri onesti e santi / manda a peregrinar quel saggio core?
suono). pascoli, 353: a doppio le campane / suonano. andate!
. andate! va con l'altre a schiera: / prega da dio la cara
8. passare da un significato a un altro. cesarotti, 1-i-65:
non sol diverso, ma pressoché opposto a quello della loro origine. 9
ii-1-153: i passeggeri innumerevoli che vengono a peregrinare la terra d'italia saranno lietissimi
di volar quasi per incanto da milano a venezia. carducci, iii-13-157: è un
primo degli ita liani, a costantinopoli... e che più anni
f. frugoni, iii-222: eran condotti a mano in seguito molti altri bravi corsieri
parole, sì che hanno il significato commune a significare quello che è della lingua loro
.: viaggio di chi è costretto a trasferirsi frequentemente conducendo una vita raminga.
avere poco camminato il dì ed avere a fare lungo viaggio. rappresentazione di s
un uomo andando in peregrinazione / vocò a sé ciascun de'sua serventi, /
ciascun de'sua serventi, / facendo a lor de'suoi ben donazione. bisticci,
ni, 13-43 (i-343): or a questo leggiadro innamorato / la peregrinazion molto
in peregrinazioni, percioché poco dopo giunto a parigi, il re cristianissimo si pose
i-45: dopo queste peregrinazioni egli tornò a casa carico di barbarica dottrina e vuoto
vuoto di danaro, e fu costretto a menar vita abietta e vile. monti,
ma voi mi avete sempre conosciuto difficile a risolvermi a peregrinazioni appena appena lontane;
mi avete sempre conosciuto difficile a risolvermi a peregrinazioni appena appena lontane; ora lo
una sua lettera di un mese fa direttami a pisa mi ha seguito nelle mie peregrinazioni
lasciò guidare da lui in varie peregrinazioni a traverso la roma degli imperatori e la
durante le vacanze, obbligava il marito a peregrinazioni e crociere, lunghe e non
. landino, 74: parrà forse a molti che, avendo da principio dimostrato
questa provincia vicina, e pur non conosciuta a bastanza, della letteratura italiana.
nostro calendario segna... otto giorni a lo- nedo villa di mio nipote valmarana
, 8-366: nelle mie lunghe peregrinazioni a piedi traverso le campagne del friuli io
del friuli io ho l'abitudine d'accompagnarmi a chi incontro e di provocare le confidenze
luoghi sacri, intrapreso in partic. a scopo di penitenza. mariano da siena
. mariano da siena, 24: a dì xxviii, in su la terza col
. percorso vizioso compiuto prima di giungere a destinazione. guarini, 1-220: quella
: se i sacerdoti condannavano il cadavere a putrefarsi insepolto, si credeva che l'anima
entro i corpi dei più vili animali sino a compiere un ciclo astronomico di tremila anni
, sommo ed etterno padre, hai manifestata a me la verità tua e gli occulti
detto ospitale benigno e pietoso sia pelegrinieri a ricevare e fare governare e mettere in
carducci, iii-9-116: il trovatore mira a fare un bel lavoro artistico, e
ho bisogno di rin- novellar tale lettura a purgamento dello stesso povero mio vulgare stile
era di peregrinità e di servitù. a. cocchi, i-283: per liberarsi dagl'
solito viaggiare o spostarsi da una località a un'altra. -in partic.: che
ha la tendenza o è costretto a condurre una vita errabonda, cambiando spesso
, i-111-4: per le parti quasi tutte a le quali questa lingua si stende,
61: non si tien fede né a comun né a parte, / che il
si tien fede né a comun né a parte, / che il guelfo e il
tartara, 29: l'allodola, che a tutti piace, è uccello peregrino.
, / e galli- zia promesso, a cipro, a roma, / al sepolcro
galli- zia promesso, a cipro, a roma, / al sepolcro, alla vergine
2-44 (ii-113): amando il fratello a par de la vita sua, fece
de la vita sua, fece voto a dio, se egli restava salvo vincendo la
vincendo la giornata, di andar peregrina a roma a piedi, a visitar la
giornata, di andar peregrina a roma a piedi, a visitar la chiesa del
di andar peregrina a roma a piedi, a visitar la chiesa del beato apostolo pietro
pietate le ginocchia atterra, / infino a questo giorno / altro a mirar non prese
/ infino a questo giorno / altro a mirar non prese / se non come
. che si accosta con atteggiamento reverenziale a opere o testimonianze di culture lontane nel
976: ecco, principia appena / a brillar tra le rose del tramonto /
la carne e men da'pensier presa / a le sue vision quasi è divina.
di s. ieronimo, 31: infino a ora sono stato pereclino, ma ora
prendo il palio, al quale infino a ora ho corso combattendo. ottimo,
siete. / dianzi venimmo, innanzi a voi un poco. idem, par
, che dee venire, sì ha a esser peregrino nella terra non sua. s
arienti, 2-457: venuto il giorno a l'amorosa battaglia constituito, tutti li
un ladron dentro una torre, / eh'a paesani e a peregrini nuoce. castelvetro
una torre, / eh'a paesani e a peregrini nuoce. castelvetro, 8-2-94:
140: io per te sola serbo a la capanna / doni non ordinari.
terre espugnate. -che appartiene a uno stato estero (una flotta)
può vederse, / che meraviglia porga a gli occhi nostri. baldi, ii-119:
baldi, ii-119: altri corre / a mirar cosa che novella a noi / venuta
corre / a mirar cosa che novella a noi / venuta sia da peregrina parte
fama. passeroni, 3-52: in vedendo a un elmo fino / d'un guerrier
al guerriero, / sì vii pregio a tal cimiero. -che soffia da
/ peregrine ed alunne di paesi / a fitto sol suggetti. frisi, xviii-3-357:
come ornati e commodi al verso siano stati a prestanza tolti dalli duo nostri giudiciosi poeti
, non si sdegnarono qualche peregrina dizione a sé tirare. trissino, i-40: voi
: non so onde sia avvenuto ch'a molti nobili scrittori sia stato rimproverato
stato rimproverato l'odor del peregrino, come a livio quel di padova, e a
a livio quel di padova, e a virgilio quel di mantova. -che
-che è proprio, che si riferisce a un contesto culturale diverso da quello nazionale
della fede, finse d'andare più a lungi. fallamonica, 59: il
: il dimandai allora / d'alcun secreto a noi qui peregrino. 11. per
e la occultazione una renovazione. oltra a questo il mondo, che ha tutte le
per la maravigliosa lor natura sono atti a destare ogni cuore a lodare il lor
natura sono atti a destare ogni cuore a lodare il lor fattore. non sono né
pers, 3-39: spoglia pur i sepolcri a morte teste, / lidia, usurpa
pellegrini, non peregrini, come sarebbe a dire (per darvene un esempio)
in questa e ne l'altra città, a quel di platone nondimeno non è dissimile
, 25: io m'accorderei con lui a... ridermi eziandio di chiunque
e gli altri prìncipi tutti sono tenuti a comparire alla udienza nel palazzo apostolico come
695: maria, tutta assorta apparentemente a sentirle dire perché le maschere si vendano
se ne vanno incontro al fiume / com'a seconda, sì che tonde stesse /
i boschi intorno, / non soliti a veder tarmi e gli scudi / e i
e peregrine, / che trovando alimento a poco a poco / spandon per tutto l'
, / che trovando alimento a poco a poco / spandon per tutto l'uomo
, e all'incontro non riusciamo più a trovare un professor di latino, dovremo
.., io sono con bocca aperta a ricevere. b. croce, ii-14-188
suave mormorio de foglie, che veramente a li umani e peregrini ingegni pare uno
di populi tanti e tanti regni / a te fatti suggetti al tutto priva, /
e con eterna pace / si congiunge a le pure eterne menti. chiabrera,
ma se ne valse come di sussidi a sviluppare il peregrino suo genio. g.
secoli infiniti, / egual sempre implacato / a l'umana progenie incombe il fato?
intento al bel guardo suave, / a l'alte soe virtù pensier non move.
spiega talor candida tale / peregrina virtute a terra strana, / quanto dal nido suo
s'io com'ella dice non feci a tempo a conoscere l'indole soavissima e
com'ella dice non feci a tempo a conoscere l'indole soavissima e le doti
di san bruno non si sarebbe conservata a lungo fedele a un uomo come oscar
bruno non si sarebbe conservata a lungo fedele a un uomo come oscar, il quale
univa quella di tornar spesso la sera a casa ubbriaco. 17. che
non vergogna / di mischiar cotai fole a peregrini / subbietti, a nuove del
mischiar cotai fole a peregrini / subbietti, a nuove del dir forme, a sciolti
, a nuove del dir forme, a sciolti / da volgar fren concetti.
volta che il riguardo della pronunzia, a cui naturalmente, sì come malagevoli spiacciono
spesse fiate più importano all'autore, come a fine di grandezza o d'altra forma
altera e peregrina / con questi preghi a supplicar s'inchina. lemene, ii-107
sì leggiadre / forme qui ti dipingo a lui vicina / sembianza peregrina, /
: un saracino / ch'era chiamato a nome pignalione / bello del corpo e forte
[le colonne] al sole opposte ed a la pioggia / peregrino e gentil passaggio
peregrino e gentil passaggio, intorno / a un pomposo cortil, a un'aurea
intorno / a un pomposo cortil, a un'aurea loggia. nannini [petrarca]
per l'europa. marchetti, 5-37: a me diletta e giova / coglier novelli
ricerca delle locuzioni peregrine furono tenuti troppo a lungo in troppo grande onore.
ciro di pers, 3-335: stilla a lui creta di cidoni tralci / peregrine
anzi dannoso. goldoni, ix-146: a te mensa regai preziosi cibi, / peregrine
ant. lontano, separato. attribuito a petrarca, xlvii-198: veggendomi fatto peregrino
dal primo tuo sangue non deliri / a mercé ti conduca il mio destino.
fra loro e cittadini romani (in contrapposto a pretore urbano). -pretoria peregrina',
. livio volgar., 6-9: a m. giunio bruto toccò la pretoria
uno altro pretore dicto peregrino per che a li peregrini ad- ministrasse ragione. delfico
cioè nel 417, volle anche partecipare a tal carica, mentre ancora era unica
. chi va errando da un luogo a un altro, senza una meta precisa o
. fed. della valle, 318: a vari casi e duri / soggiace il
/ di così passaggier raggio si dole. a. verri, ii-io: i dotti
i dotti peregrini, che sogliono concorrere a contemplare con delizie erudite questa città,
. caviceo (1443-1511) e pubblicato a parma nel 1508: dedicato a lucrezia
pubblicato a parma nel 1508: dedicato a lucrezia borgia e composto di duecento capitoli
piede, / per cercar roma in grembo a roma invano. gemelli careri, 1-i-117
1-i-117: tutti i peregrini, che vengono a visitare i santi luoghi, sono ben
-chi si reca in un luogo a cui è sentimentalmente legato. paoli
mi rallegri il core, / qual nome a te s'addice? / augel sei
è capitato? tasso, 4-28: a l'apparir de la beltà novella / nasce
. foscolo, set., 153: a egregie cose il forte animo accendono /
.., li quali s'appartengono a la città superna, vivono quaggiuso come peregrini
come peregrino sopra la terra, imperocché a te non si appartiene delle faccende del
, per essere agiato e poco atto a correre, non potendo fuggire, rimase alla
o anche estranea, esterna) rispetto a un'altra realtà o entità di cui
stenza quando l'efflusso è equale a l'influsso, ed al fine
detti, con l'arte almendella / menaro a cerco i demoni peregri.
. bontempi, 1-1-18: a queste consonanze rettoriche convengono, e più
perellina, sf. tose. oggetto a forma di pera, usato un tempo
perennan altri co'rami loro, come a suo luogo si spiegherà. 3
. bocchelli, 2-xxi-310: vi si vanno a istruir del mare e del mestiere loro
-anche con uso iperb.: destinato a durare per un periodo di tempo lungo
leoni, 656: la festa funebre a s. martino e solferino riesci splendida
ossari, sì ben costrutti, stanno a memoria perenne della gran pugna ivi trionfata
personale rende perenne la rivoluzione sociale. a. boito, 66: tali noi
, ma era una perenne onda di pace a cui si abbeveravano i suoi pensieri.
solennità perenne. ungaretti, ii-40: a una proda ove sera era perenne /
. manzini, 12-41: si prova a spiegare come egli pretendesse di vivere in
per le bellezze naturali, l'interesse a istambul si concentra sui monumenti, che
fama imperitura. muratori, 14-73: a due vostre rispondo, in ambe le
sempre lo stesso lavoro, che conserva a lungo lo stesso atteggiamento, nutre o mostra
per lunghissimo tempo lo stesso sentimento. a. verri, 2-i-2-359: io, sempre
chiunque, o italia, t'insegnerà a ben odiare i tuoi naturali e perenni
buona, adesso mi riprometto, sempre pensando a te, di liberarmi di tutti i
perenne mentalità che le coordina o, a dir più esatto, le preordina.
e violento ondeggiare che sforza il mare a ritirarsi. leopardi, 10-83: solo
. che cotesta assistenza lunga e perenne a un'ammalata ti avrebbe poi fatto male
scorre ininterrottamente, che non è soggetto a periodi di secca (una sorgente, un
e cariteo, 155: spirto congiunto a la divina mente, / nudrito in
perenni, jsassoni, 30: 'a purgate sorgenti / di perenne alta vena,
ricciute donne in lavatoi perenni / batteano a gara i panni alto cianciando. d'
, per la cucina di tanta gente, a cui la ricca fonte sorgiva, perenne
il nome di perenne si dà anche a quelle piante delle quali perisce il fusto,
. filosofia perenne: termine introdotto da a. steuco nell'opera de perenni philosophia
.); è in seguito passato a indicare il fondamento problematico e il nucleo
, 8-667: nel sogno così, anche a occhi aperti, dov'ella perennemente viveva
aperti, dov'ella perennemente viveva, venivano a nutrirla in abbondanza i ricordi che per
23-217: ella [l'anima] averebbe a essere anzi la feccia...
, iii-24-373: non venite poi fuori a dirmi che io per recar da torno il
il mio 'me 'son sempre a ordine, che troppo dura da un
un pezzo questa perennità di mie processioni a occupare lo spazio pubblico impacciando la circolazione
.): che si dedica costantemente a un'occupazione. boine, iv-128:
quasi accetta il suo compito di infermiera a perennità. -inesauribilità del flusso di
turbinoso / indefesso andamento; e non a tutti / arrise il ciel perennità di
civiltà. rosmini, xxi-241: a ragione uno scrittore italiano, degno di
ch'egli non sia, dimostra che a questo principio non mai abbandonato dalle menti
rebora, 3-i-227: non volli rientrare a celebrar la mia perennità; e,
la mia perennità; e, paragoni a parte (che voi dovete intendere '
le energie creative, assopite o inclinate a poltrire nella comodità di estetiche e di
(perentòrio). disus. intimare a qualcuno di compiere qualcosa (in partic.
: se il reo, cioè colui a. ccui è addomandato, non comparirà al
è addomandato, non comparirà al termine a. llui assegnato, un'altra volta sia
vino vendesse, overo vendere facesse, a minuto, alle spese del richiesto:
: e se non comparirà nel termine a. llui assegnato, abbiasi per convinto
persona, ma alla casa, overo a cella, e non comparirà nel termine
cella, e non comparirà nel termine a. llui assegnato, un'altra volta sia
essere perentorio, indiscutibile o non soggetto a proroghe. sbarbaro, 4-35: la
perenzione (un termine); idoneo a provocare la perenzione (un atto della
, sm.) entro cui viene intimato a qualcuno di fare qualcosa (e,
, in partic., di ottemperare a un ordine di un'autorità o di comparire
anche comparsa perentoria) '. intimazione a costituirsi in giudizio entro un determinato termine
àno auto lo parentorio martidìe, oto die a l'escita di marzo, e portòlo
, in buona verità io vo infino a città per alcuna mia vicenda: e
mia vicenda: e porto queste cose a ser bonaccorri da ginestreto, ché m'
catilina rimandò l'altro messo e cornandogli a termine perentorio che venisse a pena della
e cornandogli a termine perentorio che venisse a pena della persona. sanudo, xiv-428:
io sarei stimato anc'un martorio / a acconsentir a un atto >erentorio. d
sarei stimato anc'un martorio / a acconsentir a un atto >erentorio. d. bartoli
: gl'inviò un suo genti- uomo a denunziargli che tornasse idolatro a termine perentorio
genti- uomo a denunziargli che tornasse idolatro a termine perentorio. luca da caltanissetta,
galileo troppo di sé presumendo e mettendosi a decidere di quelle cose che non intendevano
e che favorivano la lega. a. cattaneo, ii-318: ecco il termine
risposta perentoria, il contadino se la faceva a gambe, non voleva saper altro.
mercoledì (termine perentorio) io arriverò a cittadella coll'omnibus di vicenza. ferd
parentorio che dio ci manda perché torniamo a ragione con lui e pace. s
[erbe] perciò costoro scampavano incontro a morte: anzi a quella co'lor
costoro scampavano incontro a morte: anzi a quella co'lor crudi e quasi velenosi
funzione di lampionaio, ebbene, rinunzi a questa pubblica funzione; o, se
sembrerebbe un mostro, ciò che è, a pensarci, la critica più rigorosa del
cameriere apriva con un inchino la porta a due del luogo che lo avevano trattato
fare festoso e insieme quasi perentorio, a girar per la clinica. jovine,
forse non gli pareva possibile di riuscire a ottenere, con le sue domande perentorie
, 8-69: quella sua generosità era a volte un po'perentoria. 8
. 8. dir. volto a dimostrare la totale e attuale infondatezza del
fatto valere dalla controparte in giudizio e a provocare di conseguenza la chiusura di quest'
): eccezione perentoria (in contrapposto a eccezione dilatoria, che mira a dimostrare
contrapposto a eccezione dilatoria, che mira a dimostrare che la controparte non può ancora
. istanza giudiziale; ufficio giudiziale competente a decidere una controversia a un certo grado
ufficio giudiziale competente a decidere una controversia a un certo grado del giudizio (in
estetica di pavia, non è giunta a tempo per esser presentata ieri, termine perentorio
e perentorio di voler esser lasciata quieta a dormirsi in pace ore di sonno quante e
ore di sonno quante e quali piacevano a lei. = voce dotta, lat
letto suo palustre ed imo, / a lei perviene. scalvini, 1-305: qual
mamiani, 1-168: orrido vitto / a costor procacciavano le membra / sanguigne e
mancanza o indisponibilità materiale di un bene a causa di distruzione, smarrimento o sottrazione
giudizio civile (perenzione d'istanza) a causa dell'inattività delle parti interessate protrattasi
perigualmente di trenta anni fossono quando cominciarono a generare figliuoli, d'otto volte trenta
la legge dell'86 per la perequazione fissò a base dell'estimo il dodicennio '74-'85
le pietre] così perequate di fora a la parietale concruàazione, sono aptissime ad
. 3. statist. sottoporre a perequazione. 4. intr. con
un'altra teoria balzana: ricorrere sì a qualche imposta, tartassare sì qualche contribuente
ma di contributi perequativi o compensativi messi a carico di un gruppo di persone le
di perequare), agg. ispirato a criteri di perequazione, di giustizia distributiva
delle imposte fra i singoli contribuenti e a pronunciare su reclami in materia.
.]: 'perequatóre ': chi a ciascun cittadino imponeva il quanto de'tributi
(e il termine assume significati diversi a seconda che l'eguaglianza venga intesa in
: introduzione (di cui si cominciò a discutere subito dopo l'unificazione politica dell'
catasto unificato che sostituisse quelli (ispirati a criteri eterogenei fra di loro) esistenti
g. r. carli, 2-xiv-248: a due fini... tutta l'
i toscani... sono oggi ridotti a trepidare avanti al doppio pericolo di arbitrarie
una minoranza di no voti, vale a dire la più forte minoranza che ci
pubblica, intorno ai mezzi più idonei a provvedere alle richieste migliorie ed alla necessaria
della perequazione automatica alle pensioni ed assegni a favore dei ciechi civili, mutilati ed invalidi
o un'ingiustizia e la sanzione inflitta a chi l'ha compiuta, in modo
la sofferenza provocata dall una sia uguale a quella provocata dall'altra; riparazione di
; riparazione di un torto in base a un criterio di eguaglianza retributiva. -anche
tutto d'un colpo una sofferenza pari a quindici anni di noia. 3
statist. modificazione di dati statistici relativi a un determinato fenomeno, al fine di
peréto, sm. terreno coltivato a peri. crescenzi volgar., 7-5
una parte sola da legargli in oro a uso di gocciole per adattargli a pendenti
oro a uso di gocciole per adattargli a pendenti da orecchi, o da tutt'e
in gioielli. chi vide mai perette simili a queste grandi e chi rotondità più perfetta
spezzò, come bene spesso egli avviene a quelle perette di vetro, delle quali
ben filosofare. 3. interruttore a pulsante contenuto in un involucro di materiale
goccia o pera, collegato all'estremità o a un punto intermedio di un filo elettrico
si decise: suonò il campanello, a lungo. aveva appena staccato la mano
igienico-sanitario costituito da un recipiente di gomma a forma di pera e terminante con una
!... per questa via, a momenti mi mostrerai i lucciconi. sei
o al sottocoda dei cavalli per stimolarli a correre, in partic. durante il
barbero spossato, cui, per eccitarlo a correre, si raddoppiano le perette,
li condannerei tutti [i senesi] a correre colle perette sul culo, in piazza
sul culo, in piazza del campo a mezzogiorno. 7. tose.
. tose. carciofo vecchio, non colto a tempo. fanfani, uso tose.
: manifestare una fretta eccessiva; correre a più non posso. pananti,
posso. pananti, i-361: a correr come un barbere si mette / e
s. v.]: così a chi ha furia si domanda 'se ha le
alle mosse. -mettere le perette a qualcuno: mettergli fretta. p
. v.]: 'metter le perette a uno ': farlo correre.
, overo un campanello doppio col timpano a volta, cioè due peretti o campanelletti per
ogni banda. 3. interruttore a pulsante applicato all'estremità o in un