originalmente è composto il tutto. a. verri, xxiii-127: mi vien detto
, 3-54-16: la natura ritorce tutto a se stessa; per sé litiga e
ragione: ma la grazia ogni cosa ritorna a dio, dal quale tutte originalmente derivano
virgilio non tendono ad altro se non a denotare onde questo fiumicello originalmente si deriva
gius di regalia mediante l'indennità pecuniaria a chi lo aveva originalmente comprato. carducci
due marmi che incominciano con la dedicazione a un dio, vorrebbe che pur questo
avesse originalmente portato in fronte la consecrazione a bacco. 3. per quanto
messer renato, le quale mando originalmente a la ex. a v. a.
quale mando originalmente a la ex. a v. a. -in modo
originalmente a la ex. a v. a. -in modo diretto, senza
ho trovato che avea già egli risposto a v. s. illustrissima, onde sapendo
castelvetro, 8-2-11: le cagioni che fecero a que'primi nominatori assegnare i così fatti
della poesia, si gittarono alle favole ed a trovare da loro cose di nuovo,
il governo inglese si era persuaso avessero a tranquillare gli animi in america, dividere
medesima favilla? -dare occasione a un componimento poetico. carducci, iii-16-296
chi... dal greco 'a (3éwuai>ai 'deducesse il nostro 'spegnere
. generare come discendente; dare origine a una o più famiglie. carducci,
s'è resa [venezia] impareggiabile a quante [repubbliche] n'origene- ranno
né lo sapeva lei o si divertiva a non farlo sapere. 9.
pensiero dirittamente al piacer di dio, come a quell'oggetto alla cui espressione queste voci
questi simulacri stavano, o erano destinati a stare, in nicchie o su piedistalli
l'industria dei sudditi alle manifatture intorno a quei generi di cose che in abbondanza
'originarietà'(ursprun- glichkeit) della prima a contrasto col 'derivato 'della seconda
, bisogna porre la più scrupolosa attenzione a non confondere tra atto che è pensato
ogni indugio e d'ogni lite, / a quella autorità che, in molti e
! abriani, 1-191: una beltade a lagrimar t'induce, f che,
, inconfusi- bili, e tuttavia nati a stare insieme e a dare l'un all'
, e tuttavia nati a stare insieme e a dare l'un all'altro compimento e
or fra le virtù della beneficenza. a tale vacillamento d'opinione dà luogo la
la quale, esprimendo eguaglianza, può applicarsi a cose sì fisiche che morali.
.. giovasse al nascituro, bastasse a mondarlo della colpa originaria. 2
esistente fin dalla nascita; ereditario. a. cocchi, 4-2-69: da una primitiva
primitiva e originaria disposizione in questo corpo a tale diminuzione morbosa di vigore dei nervi
in opprimere, ma in sollevare i popoli a lei commessi... questa sopraumana
abbandonata l'impresa, essendo versato intorno a simili materie per molti anni e anco
d'intelligenza al bambino, non possono poi a meno di accordargli de'diritti originari ed
un pomeriggio estivo non è mai riuscita a liquefare la crosta della vostra abituale probità
determinato, oriundo (e si contrappone a forestiero). -in partic.: appartenente
). -in partic.: appartenente a famiglia di antica cittadinanza e che gode
roma. cantini, 1-14-29: sia proibito a qual si voglia donna originaria o forestiera
nievo, 17: il friuli ubbidiva tuttavia a sessanta o settanta famiglie, originarie
, ma vi si trova introdotta quella a mantello scuro originaria della svizzera. savi,
] è irregolare e negletta, ama a preferenza i termini originari, è sparsa
. 9. che ha dato origine a una stirpe. s. borghini,
sua maniera, che il lettore impara a conoscere nei valori pieni, nei toni
titolo) originario di acquisto o acquisto a titolo originario: modo o titolo di
o titolo di acquisto, in capo a un determinato soggetto, della proprietà (
nel modo derivativo di acquisto o acquisto a titolo derivativo, per es. mediante compra-
biotipi diversi, non essendo stata sottoposta a miglioramenti. = voce dotta, lat
originata da parma. 3. sviluppatosi a partire da un'origine determinata, sorto
anni 1917-18. 2. atto a suscitare un sentimento. b. fioretti
di chi definisce le parole è di badare a tre cose: originazione, uso del
: bella certo (se debbo creder a chi ne scrive) fu la origine
leopardi, 817: impose [giove] a mercurio... che mostrasse agli
che tu risospingi / alle origini, a tutto il forte e il bello /
lettere pastorali dei vescovi ai fedeli persistessero a trattare invece, di preferenza, i
redi, 16-ix-195: mi sono indotto a credere che questi umori non sieno grossi,
perpetuo lodatore de'romani; e prese a scrivere la storia per mutare la opinione de'
delle origini della letteratura italiana è detto a proposito del fauriel. carducci, ii-1-263
4. nascita di una persona; appartenenza a una determinata famiglia. -anche: famiglia
e siciliani scomunicati; e, attendendo solo a far numero, desse a tutt'uomo
attendendo solo a far numero, desse a tutt'uomo la croce, senza guardare a
a tutt'uomo la croce, senza guardare a sua origine o nazione. d'annunzio
sua origine illegittima. -con riferimento a esseri soprannaturali, a divinità mitologiche.
-con riferimento a esseri soprannaturali, a divinità mitologiche. leone ebreo,
ogni altro sapeva solo trovare che dire a tutti. -per estens. indole
divine / e bestiali. -appartenenza a un gruppo etnico o a una città
-appartenenza a un gruppo etnico o a una città; nazionalità. bandello
pisano ma abitante in sicilia e nodrito a palermo, narrò sovra questo una piacevol
narrò sovra questo una piacevol novella avvenuta a lucca. davila, 733: un
questa setta altri cento anni, insino a tanto che venne di asia maggiore malicsach
una amministrazione sovrapposta per diritto di forza a genti divise da lingue e abitudini,
, dalle credenze, da speciali attitudini a sviluppare per vie diverse la vita.
bisogni, comuni facoltà? non splende a noi tutti sulla fronte un segno che
la difficoltà brevemente esposta che si presenta a chi si accinge di spiegare, senza
vadi, xcii-n-170: per traverso poi passa a non falire / la rota che de
poco più forte ad essere avventato et a percuotere. misasi, 3-168: il
calato il colpo ma non era riuscito a troncargliela [la mano] di netto,
e col polso della lancia in nel fianco a madonna biancia percosse per sì gran forsa
: monna soffia aparecchiato la sua guintana a ricevere li colpi della punta della lancia di
la guintana aperta, messer bernardo montato a cavallo colla lancia ritta percosse in guintana
caro, 6-373: una vacca / sterile a te, proserpina, percosse. giorgio
. giorgio dati, 1-215: aggiunsesi a questo uno spaventevole augurio che un toro
leonardo, 2-375: il nervo 'a ', posto al servizio di distendere
le quadrella / da le faretre. a tutti gli altri avanti / di irtaco il
gli altri avanti / di irtaco il figlio a saettare accinto / col suon del nervo
rocchetto b, quale percotendo nella lettera a, ferma sopra li dui sostegni.
flagelli percote. jovine, 2-199: ricominciò a far sibilare il suo scudiscio percotendo l'
cantò il gallo: andò la voce / a percuotere la valle. borgese,
delle spelonche, assorda / e mette a chi s'appressa orror del loco.
questi arborcelli... hano foglie simigliante a la ruta; et a certi tempi
hano foglie simigliante a la ruta; et a certi tempi percotteno dicti arborcelli con uno
de'pazzi, i-186: quando moysè ebbe a condurre il populo ebreo, aveva a'
guarnita d'argento. -con riferimento a soggetto inanimato. leonardo, 2-519:
anche sostant. leonardo, 2-54: a ficcare ogni aguto con un solo colpo
del martello s'ha da misurar dall'effetto a che egli ha da servire, ch'
manico, percuotono o col cadere da alto a basso o coll'essere spinti con
, 627: con questo martello si comincia a perquotere nel mezzo della piastra. scamozzi
partic.: battere ritmicamente i piedi a terra nel corso di una danza.
orgia impotente. sinisgalli, 6-179: a vederlo [fred astaire], sorridente
macerata, lxii-2-iv-106: trovai che, a misura che più o meno forte che percuotevo
10 sospenda o posi / fior ch'a gara li dàn baci amorosi. 8
, vestito in un tratto, corro a lui. pasqualigo, 336: che maggior
testimonio vi posso dare io dell'esser venuto a vedervi di quello che v'ho dato
compagnia; / e 'l gio- vene a l'ora data ne vene ardito, /
ne vene ardito, / e piano piano a l'uso percotia. -figur
parini, i-25: me non nato a percotere / le aure illustri porte /
m. villani, 5-78: cominciarono a percuotere le mura co'bolcioni. nardi
delle quali [artiglierie], tratto a caso, percosse uno dei pilastrelli che
una parte e l'altra del fiume a percuotere il bastione fatto in su l'argine
.. cominciò dalla parte di dentro a percuotere coll'arti- glierie quelli che stavan
porta percosse. algarotti, 1-v-157: a fanteria inglese, che rasentava i due villaggi
di fianco dalle artiglierie, si venne a buttare verso il centro. amari, 1-1-206
e levarsene ad modo di sconficta. a. pucci, cent., 7-42:
presidio della rocca cadmea, furono tagliati a pezzi. g. bentivoglio, 4-1145
francesi per fianco, vennero con loro a stretto combattimento. brusoni, 14:
era per modo accostato liptay che incominciava a percuotere l'ala sinistra dei francesi.
viso e sì percuoterli che federico scendesse a patti. -intr. anche con
contro qualcuno; farvi impeto; venire a battaglia. fatti di cesare, i-97
, amonendo i suoi che non intendessono a niuna caccia. giov. cavalcanti, 6
che dalla contraria parte ischierata s'era mossa a ferire, che molti ne presero ed
... si disponeva di trasferirsi a beluis per percuotere sopra i convogli che
agnelli. esopo volgar., 5-10: a questa contesa apparì un nibbio sopra l'
apparì un nibbio sopra l'acqua e percosse a costoro e portonne ad alto il topo
con un apposito attrezzo uno strumento musicale a percussione o, anche, un diverso
in cerchio un ballo / co'bronzi a tempo percuotendo i bronzi. gemelli careri,
quella piccola birba di tibullo si affanna a percuotere la tastiera coi gomiti ignudi.
. -assol., con riferimento a soggetto inanimato. b. segni,
. l. salviati, 1-1-176: a formare il suono del c e del g
l'accento sopra la cascata, che a quello alzamento seguita, viene a percuotere
che a quello alzamento seguita, viene a percuotere. 15. intaccare un
666: pericoli, i quali sono atti a far muovere il suo nocciolo, cioè
: nel pelago è uno sasso lontano a rimpetto alle rive schiumose, el quale è
64: il cigolìo d'un abbaino / a cui percuota l'aquilone errante. pirandello
: un furioso rovescio d'acqua venne a percuotere i vetri della sala. comisso,
l'atterrita ancor brescia rinnova / supplichevole a dio per li perduti / suoi cittadini,
g. gozzi, i17- 14: a questi mali / l'animo è come scoglio
vede nondimeno ch'egli, per ubidire a questo gran re dell'universo, si
parve da luce rifratta / quivi dinanzi a me esser percosso. idem, purg.
medesmo albergo avea ricetto / ed a tumida dea giunto dapresso / la
vi brando il suo raggio a un tempo istesso / d'impression
vista nostra cosa in qualche parte somigliante a quello ch'accasca della luce del sole,
3-227: e'razzi del sole cominciarono a percuotere in quelle armi rilucenti. alberti
adoperano o il medesimo grasso di pesci a cui non può nuocere il vento o
porgevano a'riguardanti, risplendendo quelle gocciole a guisa di limpidi e lucenti cristalli. sassetti
luce, percuotendo nei corpi opachi, viene a riflettersi. chiari, 3-ii-96: quando
giardino all'ora avvisata, ci demmo a passeggiare per alcune spalliere di verdura dove
'l piè nel viso ad una. a. pucci, 8-35: que'come morto
del dolce albergo tuo, per irne a troia, / tu percotesti in su la
cicognani, 9-68: si buttò tutt'a un tratto alla disperazione: si stringeva
20. toccare violentemente terra in seguito a una caduta. simintendi, 3-59
cadere violentemente dall'alto (con riferimento a soggetti inanimati). boiardo, 1-281
321: sotto l'acqua adoperata sarà andar a l'acqua, ber acqua, bagnarsi
per terra. garibaldi, 2-358: posando a terra la sella della mia cavalla marsala
e lettera, sfuggendo alle mani, percossero a terra. 21. scagliare un
scagliare un oggetto contro qualcosa; mandare a cozzare contro un ostacolo; sbattere violentemente
navicando venne con vento contrario e percosselo a terra. boccaccio, dee.,
1-11: messer loste francamente percosse addosso a messer gherardo sì grande il colpo che
ha ne l'orechio la regina. a. f. doni, io-111: ho
a. saffi [in mazzini, 6-177]
. franco, 312: grato suono a l'orecchie mie percuote, / che non
quelle coppie di suoni... verrano a percuotere con qualche ordine sopra il timpano
: anche la peste era venuta fieramente a percuotere la città. giuliani, ii-285
, colui che favella comincia di forza a favellare o a gridare. giamboni,
che favella comincia di forza a favellare o a gridare. giamboni, 65: il
questo el vin percuote, / ch'a pena può più dir una parola. taegio
., i-55: disse il signore a noè:... non percuoterò più
gregorio dati, 3-116: cominciò la fortuna a percuotermi forte. b. accolti,
sì lordo e tinto / che a te non ricorra, o madre pia,
, /... /. come a lei piace mi rivolva e giri, /
di lei. 25. sottoporre a malversazioni, a violenze; angariare,
25. sottoporre a malversazioni, a violenze; angariare, maltrattare. -
percossi / e poco meno che ridotti a morte, / e cittadini e forestieri
carducci, iii-4- 187: tutti insieme a dio scortaron l'alma / di carl'al-
la italia per divino giudicio fosse permessa a percuotere al coltello de'gentili, noi
la bellezza troppo altiera di se medesima a quello sovente si riduce che se stessa con
. giorgio dati, 1-56: non pure a spartaco... fu conceduto d'
.. fu conceduto d'essere ricevuto a patti, quantunque la romana republica avesse
patti, quantunque la romana republica avesse a quel tempo patito grandissimi danni, e
necessaria conseguenza delle rivoluzioni, perché vanno a percuotere quelli che erano già aggravati.
è quello di alimento, potrebbero trascendere a quelli eccessi che percuotono le altrui proprietà
le altrui proprietà. -sottoporre a tassazioni eccessivamente onerose. g. r
il primo che ci percuote e l'ultimo a uscire di campo. zanobi da sfrata
/ che ella t'ama ed è disposta a fare / ciò che ti piacerà di
el quale, inmantanente come comin- cerà a pensare, uccide le cogitazioni e perquotele alla
sì forte battaglia, della quale infino a ora si disdegnò [il diavolo] di
disdegnò [il diavolo] di percuotere a te. 28. punire in
[legati]... non percuotono a niun modo l'autorità del tribunale.
niccodeme re di bettimia, che li tornò a grande rimproperio. baldi, ii-113:
de la riprovagione. tolomei, i-63: a me non par giusta cosa lasciarci dalle
nobili, rialzare il popolo, incolpando a questa istessa filosofia, che percoteva la feudalità
, dove le istanze si mostrano distribuite a norma di loro importanza e giusta il percuotere
della cella sua come disperato e contristato a morte. leggenda aurea volgar.,
che dalla paura medesima erano percossi, affermava a cesare che altra speranza di salute non
che e'desse per quel giorno o a lui o alcun altro de'suoi liberti
la percosse / che... incominciò a tremare. giannone, 1-ii-354: il
percote di spavento il cavallo del barbarossa a legnano. -intr. bibbia
... percossi di pietà incominciaron a lacrimare. poesie musicali del trecento,
sommi sieno stati percossi di maraviglia innanzi a una sì grande erudizione. carducci,
, sente il bisogno di volgersi subito a virgilio. montano, 1-97: né
del lettore è percossa, spoltrita, costretta a lavorare. carducci, iii-23-277: nel
percosse e trasmutò il pensiero del littre a una nuova fase: la filosofia naturalistica
grave è il nostro disperato obblio, / a percoter ne rieda ogni momento / novo
f f dante, xx-65: a tutte mie virtù fu posto un freno /
.., nella nostra fantasia giungono a percuotere, onde i pensieri e i sogni
ne vengono. cesarotti, 1-xxxii-120: a questa con amabile concento / risponde esatta
percuote i resti inanimati dell'antichità fino a farne scaturir scintille. 35. indicare
percuote. 37. intr. mirare a uno scopo (anche nell'espressione andare
uno scopo (anche nell'espressione andare a percuotere). algarotti, 1-iv-365:
, 1-iv-365: così si scorge dove vada a percuotere lo strale della intenzione del poeta
/ comprendere lo può. - giungere a proposito, essere pertinente. fagiuoli,
anche con la particella pronom. andare a urtare, a cozzare, a sbattere contro
particella pronom. andare a urtare, a cozzare, a sbattere contro qualcosa,
andare a urtare, a cozzare, a sbattere contro qualcosa, per lo più
e cade in terra e avazzio vene a meno. donato degli albanzani, i-505
nome del luogo per suo augurio. smontato a terra, a caso percosso il piè
per suo augurio. smontato a terra, a caso percosso il piè, cadde.
e il sonno e stracchezza ti ricacci a casa, tu così bizzarro t'avii
. nannini [petrarca], 352: a guisa di ciechi andate or qua or
forte ch. ssi fende dal capo a piede anfino al bellico. crescenzi volgar.
percuoton l'ale. -con riferimento a soggetto inanimato e, in partic.
inanimato e, in partic., a un veicolo, a un'imbarcazione. -anche
partic., a un veicolo, a un'imbarcazione. -anche: arenarsi,
, della qual scamparno quegli che prevedendola a luochi salvi si condussero, ma le
tutto inesperto dell'arte marinaresca, andò a percuotere nei fondamenti del ponte e,
, i-565: quando l'uve cominciano a maturare, mettinsi i grappoli per di sopra
la roba ristorata o salvata non è tenuta a pagare il danno della nave, quando
-sostant. giamboni, 8-1-180: appresso a questa [acqua] si è quella
fan più delicata. -con riferimento a una linea, a una figura geometrica
-con riferimento a una linea, a una figura geometrica che ne tocca un'
, 10-9: leva dunque, lettore, a l'alte rote / meco la vista
rote / meco la vista, dritto a quella parte / dove l'un moto e
intendere, si mettono arrogantemente molte volte a voler far l'architetto e so- praintendere
l. salviati, 20-29: andiamo a dare una volta, e 'ntanto potremmo
334: con ciò sia che, gittandosi a terra senza alcuno ordine e senza modo
si abbatterono per la mala ventura loro a percuotere in una parte dove il generale
dove il generale bardafoca patrizio, chiamato a 'l soccorso della città di costantinopoli, si
: deponi ornai, crudel, contro a me l'arco / e lo spennato strale
al varco, / eh'e exemplo a me nuovo al vecchio male, /
nuovo al vecchio male, / come a quello animale / che campando ha percosso
varia, il vento: fallire; andare a vuoto. cavalca, vii-194:
che in ogni nostra opera dobbiamo intendere a certo e determinato fine, utile e
percurare, tr. dial. accudire a qualcosa, badarvi con particolare cura e
. uguccione da lodi, xxxv-1-616: a tal percurator eli l'à delivrado /
l'à delivrado / qe li man? a la boca, le brache lo costado.
marchetti, 5-287: quei corpi ch'a vicenda han le testure / tai che
lor, quasi in anelli / percurvi a foggia d'ami, e quindi accada /
sangue, che 'l priore el debbia mandare a perogia. livio volgar., 1-214
, 1-214: cominciarono [i volsci] a buttar pietre delle quali vi era grande
bastoni; / né mai campana sono sì a martello, / quanto e'sonavan le
affetto che vietasse l'entrata e l'uscita a lo spirito nelle fauci overo immediatamente togliesse
esercitata da una forza applicata o comunicata a un corpo. giamboni, 4-261:
risalta da esso obbietto con equale angolo a quello della percussione. baldi, 6-7:
6. colpo più o meno violento inferto a un corpo, a un oggetto.
meno violento inferto a un corpo, a un oggetto. -anche: l'atto di
per forza di braccia e di percussione a consumare il marmo od altra pietra soverchia
soverchia ch'eccede la figura che dentro a quella si rinchiude. delminio, ii-46
presso a'tedeschi, a'francesi e quasi a tutti i barbari una sorte di stromento
del mare fusse salata, quanto bastasse a che egli non si corrompesse...
d'alcuna percusióne. -con riferimento a soggetto inanimato. pulci, 17-120:
], 30: il suono, che a le volte precede al terremoto, a
a le volte precede al terremoto, a le volte li va dietro, a le
, a le volte li va dietro, a le volte anco si fa senza il
, / che la sua carne sia data a li vermi en commestione.
ma non s'accorgeva di metaforizzare chiamando a quel modo nient'altro che il proprio
modo nient'altro che il proprio temperamento a nucleo romantico, credulo cioè nella potenza
che dà origine, nella pronuncia, a una cacofonia. piccolomini, 10-275:
cacofonia. piccolomini, 10-275: quanto a quella rcpoa ^ ox-f), di cui
percussione, io più voluntieri m'accosto a credere che s'intenda per essa..
(e tali fenditure, che divergono a partire da un punto detto punto di
retto o con tutte le dita disposte a forma di piramide. -percussione indiretta o
] non pareva più lui. dimenticò a casa il termometro: e un'altra
nell'espressione, con valore aggett., a percussione). carena, 1-137
carena, 1-137: in questi archibusi a percussione il focone della canna è aperto
la misera patria nostra va domandando fucili a percussione, cannoni alla paixhans e fregate
percussione, cannoni alla paixhans e fregate a vapore per levarsi d'addosso i vincitori
, in pochi sneider e in molti a percussione. -spoletta a percussione:
in molti a percussione. -spoletta a percussione: tipo di spoletta che agisce
che ne è fornito è detto granata a percussione). c. e
primo pezzo iniziò l'aggiustamento con granate a percussione, la cui lieve traccia cinerea
, di un corpo sonoro. -strumento a percussione (anche percussioni, sf.
movimento. carena, 1-22: 'strumenti a percussione ': comprenderò in questo genere
tutti quegli strumenti i quali, né a corde né a pelle tesa, costituiscono
i quali, né a corde né a pelle tesa, costituiscono da sé soli
: le piu complicate orchestre si riducono a quattro o cinque classi eli strumenti,
del suono: strumenti ad arco, a pizzico, a fiato in metallo, a
strumenti ad arco, a pizzico, a fiato in metallo, a fiato in legno
a pizzico, a fiato in metallo, a fiato in legno, a percussione.
in metallo, a fiato in legno, a percussione. arbasino, 3-90: arpa
volte. 22. locuz. a percussione (con valore aggett.):
palazzeschi, 10-123: indistinti rumori / a interruzione o getto / imprecisate voci
voci e sussurri / colpi impercettibili / a percussione / che mi mettevano in sospetto.
mus. chi suona uno strumento musicale a percussione. arbasino, 19-146: quelle
: l'acqua eccessivamente fredda noce primieramente a i nervi... e non pur
. costituito da suoni ottenuti con strumenti a percussione. montale, 9-131: quei
se non possiedi / i lunghi occhi a fessura delle mongole. idem, 18-75:
giuoco chi ha la mestola in mano va a trovare una persona della brigata e facendole
o quel verso che più gli pare a proposito. -per estens. avversario (
gran caso? ira e pietade / a varie parti in un tempo l'affretta:
in un tempo l'affretta: / questa a l'appoggio del suo ben che cade
del suo ben che cade, / quella a pigliar del percussor vendetta. monti,
inimico se alcuna sceleratezza si trattava contro a lui confidandosi di poterlo vincere con la
percussori, si diede con umili preghiere a chieder loro la vita. davila, 450
che agesilao crudel su torme tue / a svenarti inviava, agide a viva / forza
torme tue / a svenarti inviava, agide a viva / forza si oppose. botta
: queto giuaicio, e il men dannoso a voi, / stato sarebbe il percussor
'l buon tempo antico / che dona a 'l ferro il bel collo gentile, /
. e li riparammo bene, spezzando a tutti la punta del percussore. cicognani
che il vetro, il quale si spezza a ogni per- cussura. ceresa, 1-81
iacopone, 1-11-27: tre modi fa a l'anema peccato percussure, / cà
peccato percussure, / cà emprima offend'a deo, ched è su'creatore;
. grandi, 5-113: se il percuziente a urtasse nel corpo b fermo ed infinitamente
corpo b fermo ed infinitamente maggiore di a, tornerebbe a all'indietro colla stessa
ed infinitamente maggiore di a, tornerebbe a all'indietro colla stessa velocità con cui si
., portogli, perda (qui accanto a pérdida) e fr. perte (nel
lo buon conforto / conduce 'l marinaro a la speranza, / ché mante fiate e
/ ché mante fiate e l'omo a rio porto / ché sbigotisce, e quest'
està battaglia son perdenti, / ch'a resister ben ben non son valenti.
savio di ragione, debbia avere el consellio a le spese del perdente. a.
consellio a le spese del perdente. a. pucci, cent., 43-24:
vedi, va vittorioso; / or resta a me quella di pa- lemone, /
il qual perdente vedi star doglioso, / a mio poter mandare a secuzione. cassiano
doglioso, / a mio poter mandare a secuzione. cassiano volgar., xxiv-9
: quello giovane manforte david, posto a combattere contro a quello gran battagliere gigante
manforte david, posto a combattere contro a quello gran battagliere gigante golia, senza
denti e rivolgesi, il medesimo strazio corre a fare dell'insegna vittoriosa. tasso,
fino i cavalli; e sebbene venisse a basso il cielo di pioggia e di neve
di neve, conviene il perdente andarsene a casa in giubba e in camicia.
camicia. chiari, 2-ii-91: attribuendo a tutti il loro dovere, venero ed
fu concessa. garibaldi, 3-41: a melazzo i mille furono perdenti sino verso
alta e distesa, la perdente fino a mezzo bassa e raccolta. -figur
, amore. -che non porta a risultati; vano. bonichi, no
il paesano vende al forastiero la derrata a prezzo di perdita o di fil perdente,
, ii-2-71: se poi il denaro a conti finiti costa al sovvenuto un prezzo
estremo e mettersi in capo di fornirglielo a un prezzo perdente. 3
davanzali, 4-7: il meo core a voi, donna avenente, / mando,
lo loco fue vietato / mai sempre a tutta gente: / così fu l'om
dè tutt'or ben provedere / sì che a tutto suo podere / guardi non esser
perdenza. iacopone, 62-5: gienno a lui con fradolenza, e cascollo d'o-
molti à pensier gioiosi / chi serve a chi à partito / ciò ch'è a
a chi à partito / ciò ch'è a suo partito, / e mai non
pensa bene, o dolente creatura, a questa tarda perdenza. manso, 1-132
ma in tutto perdenza, / incontro a lo dragone. -dannazione eterna,
/ sa- ven'nostr'alme terren eh'a perdenza / girèno senz'aver giammai redenza
dipendono dal potersi comprar senza perdenza ed a prezzi giustificati il metallo. idem,
sufficiente consumo, ad esitar la roba stessa a prezzo vile e di perdenza.
come diciam noi, per compenso, vale a dire, delle bestie che si smarrirono
gianni, xxxv-11-574: me veggendo si venuto a vile, / si mosse el segnorii
lo cadere e la troia li stracciava a dosso, barsotto, per non perdere il
: se costui... veniva a perder gli averi, perdeva anche il
questa cosa? pèrdono quelle che dirigo a te e quelle che tu dirigi a me
a te e quelle che tu dirigi a me. e due dei casi. speriamo
uno. -non possedere più, a causa di eventi esterni (e per
quando te giente de te chiesa cavalcò a porrona, e. sul vostro tereno perdey
trappola non fosse te rovina di dafni a questo modo. -con riferimento a
a questo modo. -con riferimento a un'imbarcazione affondata o danneggiata nel corso
arbore o velo o altro, andar a te ventura. d. barbarigo, lii-13-7
armati tra galee e navi, andò a quella impresa e se ne ritornò con
giro dell'isola. -con riferimento a insegne, armi, masserizie abbandonate o
l'orzo, e tolte le spade a tutti i centurioni di esse coorti,
. -non possedere più in seguito a una requisizione, a un esproprio,
più in seguito a una requisizione, a un esproprio, a una condanna.
una requisizione, a un esproprio, a una condanna. latini, rettor.
ferraresi, 238: sotto pena a? ascaduno che contrafesse livre doe de marche-
caparra o paga. -con riferimento a un furto, a una rapina.
-con riferimento a un furto, a una rapina. g. f.
capitale. -non avere più diritto a una determinata somma, stipendio, vitalizio
proprio dominio (per lo più in seguito a una guerra o a una battaglia)
più in seguito a una guerra o a una battaglia) un territorio, una
influenza. giamboni, 10-82: cominciò a guernire cittadi e castella per difendersi da
... una giornata è bastante a farti perdere lo stato. m.
suo regno, il tuo difenda. a. molin, lx. xx-4-121: non
quel re il duca di savoia, a cui fece perder più duna città; come
perder più duna città; come riuscisse a far congiurare il duca di biron, a
a far congiurare il duca di biron, a cui fece perder te testa. fenoglio
diè di becco! -con riferimento a una posizione strategica, a un campo
-con riferimento a una posizione strategica, a un campo di battaglia, a una fortificazione
, a un campo di battaglia, a una fortificazione. fatti di alessandro magno
mezzogiorno fu venuto, li persiani cominciaron a perder piazza e aveano te piggiore partita
meato sutterraneo angusto dalla rocca o ricetto a quello, accioché, quando per caso
gli restava altra sedia di guerra opportuna a farvi testa che il grosso e rapido
fiume dell'àdda. -con riferimento a una parte del terreno di gioco.
perde te mescola / zamai no torna a zò se no lo trova. buonarroti
te donna, per ricucirgli un bottone a quella cintola. perde i calzoni.
lun, mentre in battaglia / salta a cavallo e furioso corre, / d'
: era condannato sotto il 20 ottobre a pagare lire mille di moneta o a
ottobre a pagare lire mille di moneta o a perdere te mano destra qualunque volta venisse
ambo le luci. -con riferimento a oggetti o attrezzi mancanti di una parte
li perdette e il resto glieli rasarono a zero con te macchinetta. -con
le penne, sicché non sono acconci a cercare i loro cibi, i figliuoli scaldano
romanzo di tristano, 241: incominciarono a cavalcare molto tostamente, imperciò che garies
spalla mortalmente, di sorte che cominciò a perdere del sangue. -non trattenere
pieghevoli e perdano un certo grassume atto a far vermini. -figur. emanare.
giacomo da lentini, 7: amore a tal l'adusse, / ca, se
ivi fusse, / natura perderia: / a tal lo vederia, - fora pietosa
perdeo memoria / per grave pene eh'a lui fosser date. mazzeo di ricco o
ardente foco / e di virtù mi traggi'a sì vii loco, / dirò com'
si satolla; questo è quella parte che a la donna fa perdere l'onestà.
reggeva, mi reggevo anch'io: a volte la perdevo, e buona notte.
nessuna società ha il diritto di domandare a un individuo di perdere la sua dignità
arbasino, 76: fatalmente si finisce a perdere il senso delle proporzioni.
di languore. -con riferimento a soggetti astratti o inanimati. anonimo,
volume, ecc. -anche con riferimento a una sensazione illusoria, a un gioco
con riferimento a una sensazione illusoria, a un gioco prospettico. p.
alta la scarpa canne cinque e perdendo a ogni quattro braccia un braccio, sporta
braccia un braccio, sporta, oltre a quel che s'è detto, tal muraglia
l'armeggiare. -non riuscire più a seguire il ritmo, il tempo musicale
sonno perdutone, per debolezza fu constretto a giacere. bandello, 1-17 (i-205
strali / piaga facean, che conduceva a morte / senza alcun scampo, ed i
pèrdono. panzini, ii-366: cominciò a perdere l'appetito. ungaretti, i-91
, 1-17: scacciato giano della bella a dì v di marzo 1294 e rubata
clemenza del re francesco, il quale a molti di ciò fu cortese, a tornarsene
quale a molti di ciò fu cortese, a tornarsene a casa. boterò, 141
di ciò fu cortese, a tornarsene a casa. boterò, 141: una persona
indicato; ma dopo qualche tempo cominciai a perdere ogni lusinga. foscolo, 1-192
delirando insidia, / e per turbarla a noi perde sua pace. albertazzi,
. albertazzi, 949: si diè a imitarli, sul prato, con tali e
non erano quei quadri scemi che dipingeva a tempo perso ciò che gli faceva rabbia,
perdono lor fiereza. -con riferimento a una situazione, a una condizione particolarmente
. -con riferimento a una situazione, a una condizione particolarmente piacevole, a un
, a una condizione particolarmente piacevole, a un periodo della vita, a una
, a un periodo della vita, a una stagione (con una connotazione di
questa cara estate che già siamo vicini a perdere. montale, 14-131: tutto che
/ di prender donna che mi tegn'a sire, / inanti ch'io perdesse
tutte pur vi passavano), cominciarono a perder la riverenza dovuta all'ordine presbiterale
proviso ad un sofisma. -con riferimento a soggetti inanimati o astratti. aretino
19-96: né pier né li altri tolsero a matia / oro od argento, quando
dominio maritario, veniva anche la moglie a perdere il diritto dell'agnazione. alfieri,
farmi credere che non sei stato tu a denunziarmi per farmi togliere l'abito di
persona con cui si è in relazione, a causa della morte. dante,
ritorno. cellini, 4-3-349: voi avete a sapere come io ho perso un mio
madre. pioverle, n: a quindici anni diventai 'un caso pietoso 'per
perduto un centurione con pochi soldati mandati a riconoscer l'oste nimica, tornò dentro
godendo de la terza parte di lei, a voler tiranneggiar di tutta, onde l'
di noi primiero / chi s'abbia a consolar. manzoni, pr. sp.
343): la proposta riuscì spaventosa a gertrude. perder lucia per un caso
gli sconforti inesprimibili. pavese, 4-88: a stefano restava il desiderio di carezzarlo ancora
in piedi. -non avere più a disposizione; non annoverare più in una
proprio pubblico, i propri lettori. a. cocchi, 4-2-199: la toscana perde
avanzato, ché non si perda. a. cocchi, 4-2-58: si crede anche
vollero perdere quel terreno e lo ridussero a orto. -avanzare. c
... sollecitamente cominciarono dalle mura a percuotere sopra i nimici colle pietre,
giacomo da lentini, 12: s'a voi paresse / altro ch'es- ser
girone il cortese volgar., 371: a che perder questa fatica, poi che
per l'avvenire perdonare et aver rispetto a quelli che ora sopravivono della mia povera
per ogni verso e tentasse di farla restare a galla col posarla leggermente, perderebbe ogni
di dichiarazione amorosa, perdendo auattro facciate a descrivere lo stato d'anonimo, e due
lo stato d'anonimo, e due linee a descrivere il mio. -disperdere
-disperdere parole, frasi, concetti parlando a chi non ascolta o non capisce.
non capisce. monte, 1-55-io: a ben pensare, di dolor sofrango, /
ben pensare, di dolor sofrango, / a voi porgendo il ver, sì com'
voi porgendo il ver, sì com'a amico. / come son folle! in
, questi lamenti. -con riferimento a una forma letteraria eccessivamente elevata rispetto all'
rime silabe e sonetto, / sì ch'a me stesso giuro ed imprometto / a
a me stesso giuro ed imprometto / a tal voler per modo legge dare.
guicciardini, 2-1-173: questo anche insegni a chi se gli presentano le occasioni nella
. muratori, 14-137: in mezzo a tanti fracassi mi rallegro con la vostra tranquillità
l'altra rimasta come avvilita e riprese a ballare con essa. -lasciarsi sfuggire
anderà mo'in spagna dal mio signore a darli nuova di me? li rispondessimo
pasqualigo, 2-23: si dorrà fino a morte d'aver perduto di solazzarsi con
attività di scarso interesse o marginali rispetto a un ipotetico fine o obiettivo o, anche
; / ma parla, e chiedi a lui, se più ti piace. anonimo
cusce, legge, ricama e quando assetta a sé le robe proprie, a la
assetta a sé le robe proprie, a la maniera de la politezza che ella si
maffei, 7-69: deh amabil madre a discacciar m'aita / lui, che
discorso. bozzati, 6-151: lui correva a perdifiato ugualmente, il piede premuto con
. paolo da certaldo, 2: a non ritenere quello che leggi e che
là dentro: basta sapervi pescare! a sentirli leggere, io ci perdo le
io si come far suole / chi dietro a li uccelin sua vita perde. sinisgalli
cercavo in giro qualche compagno ben disposto a perdere tutta la vita dietro questa dolce
. 20. non riuscire più a vedere, a discernere (per la
20. non riuscire più a vedere, a discernere (per la lontananza, la
legno che cantando varca, / tornate a riveder li vostri liti: / non
ne andò ne la camera e diedesi a l'orazione ed al pianto. e diceva
: o signore idio padre potentissimo, a voi piacque di darmi lo filliuolo vostro
felci bruciate. -non riuscire più a scorgere un punto di riferimento fìsico,
215: • imandò el mio compagno a li cristiani: poi che nui avemo
filosofico. mascheroni, 8-378: chi a studiar matematica si mette / è un
della fede. -non riuscire più a toccare un oggetto o una superficie.
. sassetti, 270: andammo fino a mezzogiorno o poco appresso, ché perdemmo
: io in tal corrotto / pensando, a capo chino, / perdei lo gran
abissi ascosi / disarmato vassello, / tapino a perir vada / nel pelago d'amore
/ dove spesso le prore / vanno a parar di chi perde la strada?
è chi si diletti di scriver ciò che a la giornata avviene, onde perdiamo molti
, l'interesse dell'antica svanisce, a poco a poco se ne perde anche la
interesse dell'antica svanisce, a poco a poco se ne perde anche la memoria.
: mi è venuto fatto, mano a mano che rileggendo notavo, di scrivere,
verace. 23. non riuscire a ottenere un determinato risultato, scopo o
o non usiamo que'mezzi i quali a lei o più agevolmente o più sicuramente
più sicuramente conducono. -non giungere a possedere una somma di denaro, un
sua nepote, figliuola elei fratello, già a lui promessa, gli dava in dote
l'utile aspettato e sperato, e oltra a ciò ab- iamo il danno. casalicchio
perdere quaranta! -non riuscire a raccogliere in quantità pari a ciò che
-non riuscire a raccogliere in quantità pari a ciò che è previsto o possibile.
giungere in tempo per assistere o partecipare a un avvenimento (in partic. a un
partecipare a un avvenimento (in partic. a un rito, alla sua fase iniziale
.. e senza voltarsi indietro partì a passi veloci. temeva di perdere il treno
. pavese, 1-107: io dico a vinverra: -guardate che perdete la messa
. quarantotti gambini, 7-81: se vai a piedi non fai in tempo, perdi
perdi il piroscafo. -non partecipare a un rito di precetto. trattato dei
la messa. 26. non riuscire a percepire. -in partic.: non
. -in partic.: non riuscire a capire o a seguire una frase, un
.: non riuscire a capire o a seguire una frase, un discorso,
aveva spettatrici due donne, che, a distanze diverse e con sentimenti dissimili,
la sconfitta. giamboni, 10-95: a bontà della legge che vi diè moisè,
uomo perdendo la battaglia col diavolo fece disonore a dio, il quale l'avea armato
si porta dove il bisogno lo chiede, a premunire i luoghi minacciati, a raccoglier
, a premunire i luoghi minacciati, a raccoglier le truppe, a dar nuovi
luoghi minacciati, a raccoglier le truppe, a dar nuovi ordini. bettini, 1-153
punto di perdere il primo set per dieci a otto, e di trovarsi a malpartito
dieci a otto, e di trovarsi a malpartito anche nel secondo. -assol
modo particolarmente maligno. -con riferimento a una somma di denaro, a un
-con riferimento a una somma di denaro, a un bene giocato o scommesso.
presi i denari dal banco che portar dovea a bottega e venuto al gioco,
cavallo posti. guerrazzi, 2-560: stimolato a giocare, vergognando di comparire povero,
. de roberto, 3-7: cominciavano a lamentarsi, ognuno a suo modo,
, 3-7: cominciavano a lamentarsi, ognuno a suo modo, di perdere, di
di perder sempre. -con riferimento a un pezzo nel gioco degli scacchi o
spina / e 'l gentile uom che a scacchi non refiuta, / iacopo ancor,
vili che con le vele alte correte a questo porto, e là ove dovereste riposare
. mmi il fulmine, o giove. a cor lascivo, / che profanò di
e fatto misero / e ruinato ed a nulla ridottomi. d'annunzio, iv-1-980:
. spesso ella tenta di nuotare appoggiandosi a me. io potrei facilmente soffocarla nell'acqua
, come suggestionata da lui, si mise a piangere mormorando: -...
: -... possono riferire tutto a mio marito; possono perderci.
perdute due anime, cioè la sua a quella di colei, co- strinseli il
non fate così. -con riferimento a un fenomeno naturale. spallanzani, iii-263
punger dell'alba ebbe poco meno che a perderci tutti. -guastare il raccolto
le sementi. f f a. pucci, cent., 51-96:
gragnuola e di piova, che dispiace a tutti gli uomini del >aese e di
grande carestia. -danneggiare irreparabilmente. a. contarmi, li-2-90: le galere anco
consuma e le perde. -con riferimento a un atteggiamento, a un'abitudine moralmente
. -con riferimento a un atteggiamento, a un'abitudine moralmente riprovevole e negativa
son che cadder giuso, / condannate a vita rea / perché avean lasciato il
4-60: mai, / se parla a mio conforto, le ho creduto. /
dio: io perderò, cioè manderò a male e per terra, la sapienza de'
schiava de'servi di jhesù christo scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con
: l'essere stato abbattuto si recava a troppo vergogna, perciò che egli avea gran
tempo, che non s'era avvenuto a chi ciò sopra di lui avesse potuto
il tempo è quando in aria si trattiene a venire giù, ed in conseguenza se
libbre 59. 228 soldi io denari 1 a fiorino, che la detta compangnia perdé
colui che ha perduto si rimane dolente a ripeter le tratte. carducci, iii-25-
tua, perché ci pareva ragionevole cosa a spedire, noi la mettemmo iei sera ben
noi la mettemmo iei sera ben sei fiate a partito, e sempre di una sola
sempre di una sola fava si perdé. a. allegretti [rezasco], 840
/ ogna fino partito / e son presi a fallenza. giuliano de'medici, 130
è più veloce cosa, / sì ch'a tenervi dietro il pensier perde.
ad ettore di troia; / domandate a fetonte che perdeo / sovra del carro
e mille che condusse / cocchio o carretta a fine acerbo e reo. g.
., 17 (294): a un certo punto, quell'uggia, quell'
animo combatteva da qualche tempo, parve che a un tratto lo soverchiasse. era per
non si perde mai. -giungere a una fine violenta (la vita).
lingua ebrea, dov'ella nacque e qualmente a poco a poco si perdette. sarpi
dov'ella nacque e qualmente a poco a poco si perdette. sarpi, i-2-50:
il clero anglese cattolico romano ha mandato a roma tre di loro, per rappresentare
tempo d'aulo gellio non s'intendeva a roma niente più delle barbare transalpine.
delle seguenti età e della nostra. a. m. bandini, 156:
essere o divenire improduttivo, non giungere a fruttificare. dante, conv.,
soderini, iii-61: si mettono in terra a primavera perché allora tutte le piante muovono
, ii-25: la vite bisogna potarla a buon modo: a volte sfoga tutta
la vite bisogna potarla a buon modo: a volte sfoga tutta in pampani e si
si perde. -guastarsi, andare a male (un frutto); non
(un frutto); non riuscire a germinare, a svilupparsi, a fruttificare
); non riuscire a germinare, a svilupparsi, a fruttificare (un seme
riuscire a germinare, a svilupparsi, a fruttificare (un seme, una pianta
giuliani, i-17: l'uva s'avviava a maturare, ma cominciò poi a incenerire
avviava a maturare, ma cominciò poi a incenerire, diventò secca e s'è perduta
massimo per altri due o tre: a poco a poco si fa più asciutto
per altri due o tre: a poco a poco si fa più asciutto e poi
in altro fiume e questo in altro fino a tanto che si vanno a perdere nel
altro fino a tanto che si vanno a perdere nel troncone capitale. -figur
11-61: la società del medio evo va a perdersi nella società umana e rimane nondimeno
per cui già tutti si ritrovavano vicinissimi a perdersi ed a perire.
tutti si ritrovavano vicinissimi a perdersi ed a perire. 42. digradare progressivamente
della muraglietta e con dolce pendenza andarsi a perdere. bicchierai, 5: lo spazio
siede con le vicine / su la scala a filar la vecchierella, / incontro là
nel fuoco. 45. venire a mancare, cessare di esistere, scomparire
folla in pianto. -diminuire fino a esaurirsi (una rendita, un capitale
più reperibile (una merce). a. briganti, 321: se 'l tempo
purg., 19-122: come avarizia spense a ciascun bene / lo nostro amore,
ragione: ché, dacché non è buono a sé, non sarà mai buono a
a sé, non sarà mai buono a neuno; però si perderà colle sue
nequizia. se mi sono perduta davanti a te, non mi sono perduta davanti
te, non mi sono perduta davanti a me stessa. sbarbaro, 1-65: se
lei che, stando de 'l continuo legata a lui, non aveva aver tanto timore
: e poi come il sangue comincia a rabbrividire, non si distingue più nulla:
p. f. giambullari, 327: a ciò che la memoria non si perdesse
e non grata a'soldati, toccando a que'meno i carichi, i pericoli e
(un colore, anche in seguito a una mescolanza). dante, xliv-3
erba. poliziano, 1-607: tristo a chi si confida in bel colore, /
degli scuri, quali dolcemente perdendosi vengono a formare insieme quella tanto bramata dolcezza e
). petrarca, 127-30: mirando a la stagione che 'l freddo perde,
di mano in mano, fin ch'a poco a poco si vien perdendo e lascia
in mano, fin ch'a poco a poco si vien perdendo e lascia e
triste d una mietitrice / in fondo a un campo / tra un cigolar di carri
pizzalunga dischiuse il portello; entrò lentamente a schiena ricurva e si perdette nell'ombra.
di tal modo che ne venga poi a nascere quel miracoloso sfugimento e rilievo eminente.
54. non essere più visibile, andare a confondersi con lo sfondo o con altri
da noi si applaudisce... a quelle fabbriche che non si possono né reggere
, in luogo che si veggano ire a tor suso l'architrave e il soffitto,
l'architrave e il soffitto, si vanno a perdere in un mare di panneggiamenti posti
perdere in un mare di panneggiamenti posti così a mezz'aria? pananti, 1-i-197:
sorgono [le colonne di sabbia] a sì grande altezza che perdonsi nelle nuvole.
-proseguire nella propria traiettoria, andando a vuoto (un oggetto lanciato, una percossa
i sassi. -figur. risalire a un'età lontanissima. cesarotti, 1-xxix-107
per i panni che lo infagottavano, simili a tegumenti sovrapposti fluttuanti, nei quali il
perdeva. -non essere sufficiente a illuminare un ambiente (una luce)
particolari. 56. non riuscire a orientarsi in una regione, in un
di certe scalette che portano quasi segretamente a un comune tinello di paese. montale
volgo / per le strade s'accalchi a veder dense / lingue di fuoco perdersi pel
un incanto mi conduce! / mi perdo a rimirare / se nel profondo nasce una
in alcune montagne che sorgono in mezzo a leggiera nebbia. 58. abbandonarsi
nebbia. 58. abbandonarsi completamente a un sentimento, a uno stato d'
. abbandonarsi completamente a un sentimento, a uno stato d'animo o anche a un
a uno stato d'animo o anche a un atteggiamento, a un comportamento.
animo o anche a un atteggiamento, a un comportamento. b. davanzati,
allora, scarico d'ogni pensiero, a perdersi nell'allegreza. brusoni, 1-40
11-84: talvolta... mi perdevo a immaginare cosa andassero lambiccando i patrioti che
andassero lambiccando i patrioti che erano riusciti a riparare all'estero. gadda conti, 1-224
gadda conti, 1-224: io rimasi a lungo estatico, colla sua lettera in mano
. m. zanotti, 1-6-225: parrà a voi forse, valorosissima signora marchesa,
signora marchesa, che, avendo io preso a dirvi della verisimiglianza, mi perda in
ad attività scarsamente utili e proficue, a un campo di interessi o di studi di
pur col pelo in mento / perdonsi a fabbricar, non sulla sabbia, /
vengono poi distribuite ai ragazzi in piatti a perdere. -destinato a morire (una
ragazzi in piatti a perdere. -destinato a morire (una persona). la
sono rimaste solo le retroguardie, uomini a perdere. -nella firenze del
-nella firenze del trecento, con riferimento a un'imposta che non contempla restituzione o
fiorini 4 insù, pagasse mezzo fiorino a perdere e non più per fiorino d'
petizione di pagare il terzo o due quinti a perdere. -avere, esserci poco
esistenziali, affettive, ecc.) a impegnarsi in un'impresa, ad affrontare
, un avvocato, ci si metta a cuor leggero? sono gente che ha molto
che studia sui libri. -fare a perdere con le tasche rotte: v.
ii-273: riprenderollo solamente che essendo nato a faconda e virile eloquenza, da potersi
: modo della lingua popolare, frequente a roma: 'non curarsene'. alvaro,
gesto verso demetrio, che lo ammoniva a lasciar perdere la cosa. buzzati, 6-226
-e loro, perché non mi lasciano perdere a me? - scattò il marchese.
« non mi sarebbe dispiaciuto di andare a vedere * sei personaggi 'della compagnia di
: funzionare perfettamente (e, riferito a una persona, indica regolarità e continuità
non perdeva un colpo. -perdere a morte', condurre, mettere a morte.
-perdere a morte', condurre, mettere a morte. guido delle colonne, 80
amor tutti quanti, / funo perduti a morti, / che non amaro quant'
nulla di bene che tu abbi mai fatto a salvazione? beicari, 7-88: o
: son vecchio et ho perduto li denti a stimar carte e libri.
-perdere il filo: non riuscire più a seguire un discorso, lo sviluppo logico
adamo in poi, s'interrompe naturalissimamente a mezzo la nota, per dar notizia
con le mosche in mano, ché a giocare di fine con roma si perde il
sopra i giusti e le sue orecchie a loro preghiere. ma il volto del
-perdere la messa: essere sospeso a divinis. mascheroni, 8-377: confessar
. betteioni, iv-465: cesare va a scuola, ed essendo già mancato parecchio
; ma ora una e mezza bastano a farmi nuotar gli occhi come se avessi
ii-15-67: vuole che mercoledì parta solo a mezzogiorno: perche, ella dice, se
. verga, 8-401: costui tornava a parlare della nottata che avevano persa: le
da la grandezza de l'animo suo. a. f. doni, 4-5: il
la pazienza corieri. -porre fine a una situazione non più accettabile. montale
aspirante sceriffo balzò dalla finestra e andò a conficcarsi sulle punte di un'inferriata del giardino
-perdere la testa per o dietro a qualcuno; perdersi dietro a qualcuno:
o dietro a qualcuno; perdersi dietro a qualcuno: innamorarsene perdutamente, trascurando ogni
burlati e s'è servita, tenendoli a bada, di tanti amanti, incontra
ma egli non si era mai perduto dietro a quella mela marcia. silone, 4-22
lei mirai fiso, / ne sono a rischio di perder la vita. fatti di
non ti convien solcar tonde rubelle, / a rischio al fin di perderci la pelle
un'attività da cui non si riesce più a trarsi fuori. g. gozzi
delle ombre (le regioni tropicali, a causa della perpendicolarità dei raggi solari)
con voi degli orator l'archimandrita. a. cattaneo, i-414: le banderuole
maniere ridicole la perdevano di lunga mano a fronte della prontezza e della vivacità che
marcio1, n. 22. -perdersi a qualcosa: non poter più praticare una
amo tanto, / perdut'ho me a gioia e riso e canto.
, n. i. -perdersi dietro a qualcosa: dedicarsi in modo esclusivo,
modo esclusivo, velleitario e scarsamente proficuo a un'attività. muratori, 8-ii-21
, 8-ii-21: alcuni ancora si perdono dietro a studi o vani o poco utili,
non far niente. -perdersi dietro a qualcuno: essere preso da cieco entusiasmo
esser meraviglia / s'un giovinetto, a la prima, si perde / in te
per nulla, smarrirsi, arrendersi di fronte a una difficoltà di poco conto.
, purg., 3-78: perder tempo a chi più sa più spiace. cavalca
che straperdere. monosini, 148: a far servizio non se ne perde. idem
. idem, 383: chi pesca a canna, / perde più ch'e'non
si perde... chi perde a ragion non perde nulla. ibidem, 331
ha da perdere. ibidem, 347: a farsi canzonare non si perde nulla.
n. 26. -chi va a l'osto perde il posto: v.
toscana, e specialmente nel pistoiese, a modo di affermazione giurativa e per non
: adesso l'ho un po'a roncolo, come vedete, ma viva,
tu, misera e cattivella perdice, a che schifavi gli alti tetti pensando al
3-218: cossi è buona l'erba fresca a l'asino, forgio al cavallo,
asino, forgio al cavallo, come a te il pane di puccia e la
mie panie / poste, è venuta a volo a invescarvisi / una perdice, che
/ poste, è venuta a volo a invescarvisi / una perdice, che perdice
perdicervèllo, nella locuz. avverb. a perdicervello: in modo confuso e dissennato
e inani fatiche, discutendo e sottilizzando a perdifiato e a perdicervello, quando è dato
, discutendo e sottilizzando a perdifiato e a perdicervello, quando è dato cogliere il
. ornit. sottofamiglia di uccelli fasianidi a cui appartengono una trentina di generi (
che diavol di ciottadini ci mandate voi a fare il potestae! perdicoli, che c'
/ c'altrui dà 'l pruno ed a sé tien la rosa. = deverb
perdifiato, nella locuz. avverb. a perdifiato', a voce alta
nella locuz. avverb. a perdifiato', a voce alta e senza pause
388: io mi precipitai nel castello gridando a perdifiato: -giacomo! lorenzo! faustina
394: non posso raccogliermi bene che a questa maniera, e meglio mi raccoglierei
, dove cinquanta persone mi urlassero dintorno a perdifiato. cagna, iii-208: i
cagna, iii-208: i canterini vociano a perdifiato: tutto intorno un sussurro,
, 3-201: gli avvocati, vociando a perdifiato alla testa di rispettosi e taciturni
drappelli di falsi testimoni, entravano nei caffè a bere la cioccolata. sinisgalli, 32
. sinisgalli, 32: i compagni gridavano a perdifiato / freschi di capelli nell'afa
, 182: taratatatata delle mitragliatrici strillare a perdifiato sotto morsi schiaffffi. baldini, 9-50
in discesa fuori d'un tunnel fischiandosi a perdifiato l'anima sua in vista delle
questo sgradevole sentimento di regressione, suonando a perdifi- cato il clacson per annunciare il
nel quartiere più lontano / ha chiamato a perdifiato, a vuoto / per intere
più lontano / ha chiamato a perdifiato, a vuoto / per intere settimane.
6-52: la radio... canta a perdifiato. alvaro, 17-no: sulla
era stato posto un grammofono che urlava a perdifiato. 2. con uno sforzo
unico e lungamente represso di correre soli, a perdifiato, nelle liberissime campagne, quel
vascello... affrettava il puleggio a golfo lanciato. govoni, 854: lasciatemi
: lasciatemi tirare / dietro, legato a un filo, l'aquilone / che
aquilone / che non son mai riuscito a far volare / da bambino, correndo
far volare / da bambino, correndo a perdifiato. slataper, 1-37: la mattina
mattina dopo vila mi sfuggi. correndo a perdifiato io l'accerchiai di lontano e
e sbucai fuori da un cespuglio davanti a lei. -a grande velocità (
-a grande velocità (con riferimento a un veicolo o a chi lo guida
(con riferimento a un veicolo o a chi lo guida). buzzati,
buzzati, 6-151: ma lui correva a perdifiato ugualmente, il piede premuto con
moravia, xiii-98: il treno correva a perdifiato lungo una marina di un azzurro
mai esitare, senza riposarci mai, a perdifiato. landolfi, 16-86: altra
16-86: altra cosa, urge: a perdifiato, mi raccomando. 4
, mi raccomando. 4. a tutta forza, a più non posso.
4. a tutta forza, a più non posso. nievo, 1-101
inginocchiato davanti al focolare, e soffiava a perdifiato in certi ramoscelli di rovere appena
già risorto / tutto il teatro applaude a perdifiato. -in misura eccezionalmente cospicua
. bontempelli, i-697: cominciammo subito a guadagnare a perdifiato. = comp
, i-697: cominciammo subito a guadagnare a perdifiato. = comp. dall'imp
col quale sfogai la bizzarria, non a mio modo, ma il meglio che
errante e vagante, un perdegiornata. a. f. doni, 6-216: qual
, fannullone. -anche: chi si dedica a occupazioni vane o giudicate comunemente
la balestra o con l'archibuso in spalla a quel suo ragazzo, si va,
suo ragazzo, si va, quando a piè, quando a cavallo, agirando
si va, quando a piè, quando a cavallo, agirando per questi contorni.
10 sol desio, / poi discender a basso e aprir la porta / e
la porta / e dir quattro parole a modo mio, / quanto modestia femi-
quanto modestia femi- nil comporta, / a quello scioperato perdigiorno, / perché non
cantoni, / e co 'l naso sempre a l'aria / gli occhi svaria /
per i piedi, dacché non va più a scaldare le panche della santuzza. b
perdigóla, nella locuz. a per digola: con la voce più
con la voce più forte possibile, a squarciagola. paolieri, 2-107: dopo
, 2-107: dopo avere urlato e chiamato a per- digola, girai...
perdimemòria, nella locuz. avverb. a perdimemoria: in modo da perdere il
si corre cosi da anni e anni, a perdifiato e perdimemòria. lì avanti il
che perdimento e questo? - prese a dire. -il cadere in mano
tornaquinci, 2: di somma sanità è a lui aspre ferite sostenere e 'l sopportare
e spezialmente di quelle che sono atte a perdimento di tempo. trattato dell'arte
siena, 616: il vostro venire a me è uno perdimento di tempo,
perdimento di tempo, ché potrei stare a studiare e fare una predicozza a la
stare a studiare e fare una predicozza a la magnifica a onore di dio, e
e fare una predicozza a la magnifica a onore di dio, e voi sete cagione
sete cagione ch'io non posso stare a studiare per estare attendare a udire voi
non posso stare a studiare per estare attendare a udire voi. tolomei, 2-33:
le mutazioni delle sillabe: cose che a superarle richiedono un lungo esercizio, se
. sarpi, ix-308: arach incominciò a caminare lentamente sì che più tosto si
ordinò agli indiani amici che s'avanzassero a sbrattare il cammino, gettando di qua
la qual cosa se avvenisse, non tanto a quelle nazioni solamente, e sopra tutto
quelle nazioni solamente, e sopra tutto a federico, ma eziandio a tutta la
sopra tutto a federico, ma eziandio a tutta la italia sarebbe perdimento. mantova benavides
, 58: più tosto dando orecchie a quelle cose che loro saranno per aventura
32: se io avessi voluto aver riguardo a quante [donne] me se ne
troia e de roma, xxviii-397: fugiò a roma con gran vergonia: prò lo
: perperna consolo, ch'era succeduto a crasso, udita la sua morte e
: lo quinto [motivo per non indugiare a confessarsi] si è lo perdimento di
sicché né tanta corruzione quanta perduce infino a perdimento le nature mutabili e mortali faccia
il perdimento della tua anima. a. cattaneo, i-469: la bellezza troppo
gnonne perpetuale perdimento e lasciò di sé a tutta gente sola ricordanza del suo peccato
. 8. locuz. -andare a, in perdimento: riuscire vano o
, / né nulla reverenza / portai a santa chiesa /... / e
io vegio e sento / ch'io vado a perdimento, / seria ben for di
gallo da pisa, xxxv-1-284: a perdimento perdei mi'allegransa. -a
. luna [s. v. a bada]: 'a bada ',
. v. a bada]: 'a bada ', cioè tenere in tedio o
bada ', cioè tenere in tedio o a requisizione o a perdimento di tempo
in tedio o a requisizione o a perdimento di tempo. atti del primo vocabolario
avere attenzione e por mente: onde a bada significa a lunghezza e a perdimento
e por mente: onde a bada significa a lunghezza e a perdimento di tempo.
onde a bada significa a lunghezza e a perdimento di tempo. -chiudere la
sercambi, 2-ii-235: maestro pace tornato a pisa, per la novella contata dispuose
lato andassero, per non poter più a forsa esser ritenuto. e così doppo il
, col vostro portamento / quant'anem'a sto secolo mannate a perdemento? a
portamento / quant'anem'a sto secolo mannate a perdemento? a. pulci, xxxiv-553
a sto secolo mannate a perdemento? a. pulci, xxxiv-553: o sventurata me
non fae per noi. -venire a perdimento: scapitare. gallo da pisa
. gallo da pisa, 323: a dir lo mi mandao per suo celato
c'ogne meo bon servir li è tanto a grato, / ca prodessa verrande a
a grato, / ca prodessa verrande a perdimento. -deteriorarsi, degradarsi.
fausto da longiano, iv-195: la cosa a tal perdimento è venuta che questi
popolari, i-311: per dinci! pare a me che tu dovresti, o popolo
perbacco. cantù, 438: caccio a mano la borsa; la fo suonare:
-perdinci bacco! o che n'hanno a aver fatto? tozzi, vii-441:
al marito. -non ci si perde nulla a venire da me eh? e stringendogli
in modo significante la mano, aggiunse a mezza voce: -perdincóna, molto meglio della
, perdinderindina, l'ò anch'io a godere la tua compagnia. palazzeschi,
del ciel anco gli onori. / a chi perdio non sono / le fortune di
che non tardi più la sua risposta a paradisi, perdio! il non averlo già
: ti se'fatto vivo tu ch'eri a pisa? così lui. scrissi al
mia parte, pago il mio tributo a questa legge di natura, sì, perdio
perdio, / nel valdarno di sotto, a santacroce / rammentano altre glorie che le
da altri, è impossibile che non abbia a venirmi nulla. ghislanzoni, 7-27:
adesso, perdio! -ed ella tacque continuando a singhiozzare. cassola, 2-117: perdio
erdiria paganino: / « troppo for'a diclino -ben savete, l'alto prescio
, / corno perdico gallo, / c'a ciascuno ne dò matto. =
. ant. che non porta a maturazione i propri semi (una
di un patrimonio o parte di esso) a favore di un determinato soggetto a causa
) a favore di un determinato soggetto a causa di eventi naturali o di atti
e dell'equivalente monetario o comunque patrimoniale a favore del possessore a causa ai atti
o comunque patrimoniale a favore del possessore a causa ai atti indebiti di terzi (
ecc.) o, più spesso, a causa di operazioni giuridico-economiche e finanziarie che
commercio dei peruzzi, 440: oltre a le ciento diciotto miliaia che si partirò per
quale il datore di lavoro si impegna a distribuire, in aggiunta al pagamento del
perdite. cicognani, 13-433: quanto a papà, le perdite che à avuto
un nuovo grosso debito, in seguito a una perdita al giuoco. piovene,
e danno ad altri, sarà tenuto a rifar il dispendio e la perdita del
., 28 (476): a chi ne chiedesse di più, come a
a chi ne chiedesse di più, come a chi ricusasse di vendere, intimò la
filiastro la instante matina dovesse esser conducto a le forche, et inmagi- natosi che
, acciò che per quello invitato venisse a desmenticare la morte del filiolo. fiamma,
perdita del marito. pirandello, 5-123: a quando a quando nella memoria ottenebrata ie
marito. pirandello, 5-123: a quando a quando nella memoria ottenebrata ie si ridestava
sua collaborazione, della sua amicizia. a. f. doni, 4-57: il
cesari, 1-2-229: dio gli rendette [a paolo] per quel dolore buon cambio
meno o tessere privati di un bene a cui si tiene particolarmente, di una condizione
perdita della libertà che ha astretto molti a partirsi dal proprio nido. tasso, n-iii-983
alimentizio cibo e l'esca cara / a l'uomo somministra il frutto e l'
del suo nome. -con riferimento a opere letterarie non pervenute ai posteri.
. guicciardini, 2-1-185: chi giudica a occhi serrati espedisce verisimilmente la metà delle
di tempo. sassetti, 269: a questa tardanza si aggiunsero molti altri giorni
, ne rimane qualche tratto sfigurato che a gran perdita di tempi ci porterebbe il
di tempi ci porterebbe il volerli mettere a profitto. mazzini, 50-81: non
: non posso ora. ma, a scanso di perdita di giorni, dite fin
battaglia. rinaldo degli albizzi, i-486: a dì 11 di questo a notte ricevemmo
, i-486: a dì 11 di questo a notte ricevemmo la vostra, tenuta fino
notte ricevemmo la vostra, tenuta fino a dì 9; per la quale più
arme tito sempronio... presso a grumento con annone cartaginese, nel
: de'nemici non arrivò la perdita a cento. mazzini, 43- 170
. bisticci, 1-i-215: andò di poi a roma al pontefice e ritornò a napoli
poi a roma al pontefice e ritornò a napoli, di poi in catalogna, dove
niente di manco era un certo uomo a casaccio e fantastico. m. soriano,
alla perdita di esso seguitò ai là a due giorni quella della contrascarpa, difesa
. c. campana, iii-42: a ciascuno pareva molto maggiore il beneficio della
ungheria, pareria al re d'esser tenuto a risarcirlo della perdita con molta sua spesa
davanzati, xxxv-51: essere allegro e a venire doglioso / è perdita da no
va in venti passi: io vado a lui. della casa, iv-238: il
iv-238: il cardinal nostro è ito a intrigarmi il cervello, e arà dato una
cervello, e arà dato una mala percossa a un tucidide che io traduceva in santa
tornerò che l'alma trista / si rassereni a gli amorosi rai. loredano, 2-i-148
loredano, 2-i-148: se il diserto commune a tutti coloro che godono l'acquisto degli
popolata la terra si ri- ellino a lui e congiurino alla sua perdita. d'
perdizione. pratesi, 5-464: torna a casa con una dolce pena e con
offesa dalla guerra fatta dal duca ai genovesi a rischio della perdita di quella republica.
perdite seminali: spermatorrea. a. cocchi, 4-1-150: per impedire.
chimico) in cui prima si trovava a causa di eventi materiali, naturali o
che è impiegata alla compressione delle fibre e a resistere alla loro elasticità o alla reazione
ella possa giungere alla punta del palo o a penetrare il terreno. questa perdita cresce
sono tagliati al luoco destinato, vengono a causar diversi effetti di perdite di spazi et
. 8. -perdita d'incasso: onere a carico del cliente, derivante dalla riscossione
, ma né meno questa fu bastante a preservarla dalla perdita. dizionario di marina [
. stor. accatto, balzello, imposizione a perdita: nel sec. xvi e
nel sec. xvi e in partic. a firenze, contribuzione forzosa non iscritta nel
, i-447: è necessario porre un balzello a perdita. varchi, 18-2-420: si
varchi, 18-2-420: si pose un accatto a perdita, cioè un balzello.
un balzello. -perdita degli atti: a firenze nel sec. xvi, cessazione
1-8-24: saria bene, per non avere a fare dua sindacati in si breve tempo
stare in perdita d'un soldo, / a voi niega venire il manigoldo. duodo
vero ne cavò oro eccellente, ma poco a pari della spesa, onde restandone in
. e generalmente lavorava per magazzino od a perdita piuttosto- ché licenziarli. cassieri,
male. fenoglio, 63: disse a raoul: - fammi un po'vedere la
azione morale non può mai esser fatta a perdita: la moralità è per l'uomo
che aveva da dire in pura perdita, a sgravio della sua coscienza. -andare
bacchelli, 2-xxiii-12: buttiamo il carico a mare... c'è anche
non fosse stata mai malata, mai, a perdita di memoria mai, né avesse
..., delle terre da seminare a perdita di vista. d'annunzio,
: stendonsi / incendiate da 'l sole, a perdita / di vista,
sotto un mantello dorato di stoppie, dove a perdita di vista non appare né una
occupazione frivola e oziosa. a. f. doni, 6-241: io
diavol di perditempo hanno trovato gli sfaccendati a scriver tutto il giorno a voi altre
gli sfaccendati a scriver tutto il giorno a voi altre,... bestie da
... bestie da rimeno, e a che fine? aleandro, 2-254:
, 2-254: conosce che '1 risponder a queste bagatelle è un perditempo, ma
è un perditempo, ma che s'ha a fare se non ubbidir alla necessità che
alla necessità che induce tal volta l'uomo a scioccheggiare? b. fioretti, 2-2-119
anni della mia vita, m'appigliassi a questo perditempo del far versi e prose
troppa parte è fatto in questo libro a teoremi troppo incerti di estetica e alle questioni
prova d'una di riccardi era costata a pollet un giorno e mezzo di stento
. favola o no, è adatta a suscitare l'indignazione umanitaria: anche di
indignazione umanitaria: anche di quelli che a scanso di fastidi e perditempo, tirerebbero
si avvìi e si arresti; sosta a cui è costretto per incrociare un altro
ozio, senza lavorare, o dedicandosi a occupazioni futili; fannullone, sfaccendato.
giornata, alla peggio, alla bestiale a che so io? uno scioperato dunque,
in tanto svagamento leggero che pareva roba a buon mercato o inutile ninnolo da femmine
perditempo: nei ritagli di tempo, a tempo perso. bethni, 1-339:
città erano scarse e brevi: andava a perditempo in duomo per completare una monografia
qualche nutrimento al vizio di colui così assuefatto a questa oscenissima e inonestissima vita, assediato
il regno di cicilia ancor verrae / a seguitarti come suo signore. / or chi
95: appresso nella guerra di cicilia contro a sesto pompeo fu divulgato un epigramma che
campanella, i-107: genova, avendole [a venezia] preso tutto lo stato e
proprio ritratto atteggiato col sinistro ginocchio a terra. -rivale superato in una
me ne sappia, stimo, / quando a lasciare il campo è stato primo.
espone il più canoro cigno di parnaso a rimaner perditore in concorso d'una cicala
in una disputa; che non riesce a far prevalere la propria tesi. p
, ella così soghi- gniando si voltò a la cianciosa adriana e che ella dicesse
, pyù n'è perditore, / et a la fiata persona alcuna / che di
s'è già nascosta. / torna pur a casa, pòsta; / verso casa
essere perso facilmente; vano e inutile a uno scopo. armannino, xliii-541:
molto leggiero, / che gli ha giucati a perdi e vinco il sozzo. sciascia
in punto, dopo la solita partita a perdivinci in cui, per aver vinto,
più persone; situazione di estrema gravità a cui non può essere posto rimedio;
nocive fiamme nel casto petto accese, a ciò che io, a voi e me
accese, a ciò che io, a voi e me, perdizione non meni.
. brusoni, 8-75: se obbedirete a lei [alla madre], troverete una
. foscolo, v-183: avviene che a volere scampare dalla perdizione qualche persona m'
perdizione qualche persona m'è pure necessità a rivelare alle volte il secreto che m'
o semplicemente alla perdizione di lui o a distruggere insieme con quello la forma ezziandio
; mandò soldatesca sulla strada da roano a dieppa. -il cadere in miseria
iv-1-233: provo come una instigazione sorda a far qualche cosa d'audace e d'
. boccaccio, vili-1-185: avuta poco a prezzo la grazia di dio, nella nostra
avere della perdizione delle anime, cominciò a renovarsi, e determinai con consiglio di
assai minori di quelle che son destinate a chi offende iddio conosciuto come legislatore nell'
conosciuto come legislatore nell'ordine soprannaturale, a cui propriamente spetta ciò che si chiama
pulpito si volge alle donne e incomincia a gridare senza tanti preamboli che la causa della
beicari, 4-154: vi piaccia d'ubbidir a dio, / o voi intrisi in
sviamento e total perdizione de'popoli. a. cattaneo, i-95: il quarto segno
come deformava l'anima mia, distruggeva a poco a g dco il mio corpo
deformava l'anima mia, distruggeva a poco a g dco il mio corpo. serao
moretti, i-63: « ci accompagni [a teatro]? ». fu così
e la ragazza piglia sù, va a stare in città, in luogo di perdizione
5-94: sono assai giorni che io scrissi a vostra signoria, ma sono similmente giorni
: se passasse di mano in mano a gente o negligente o infedele potrebbe smarrirsi.
-perdita di una persona cara, specie a causa della morte. cavalca,
cavalca, iii-64: l'uomo si reputa a danno povertà, infermità, prigione,
, 128: guai, guai, guai a noi, quanta perdizione facciamo oggi!
volgar., ix-151: venne una femina a lui con uno vaso di unguento prezioso
possedere il respiro ciclonico / che trascina a funesta perdizione / il cosmo.
6. figur. estensione indeterminata a cui non giunge la vista; profondità
spasimo dell'orlo, viene la perdizione a imbuto del vuoto buio della gola. bozzati
concepibile dal pensiero dell'uomo, che a lui si congiunge solo nella mistica perdizione
9. locuz. -a perdizione: a perdita d'occhio. caproni, 4-45
caproni, 4-45: la luna, a perdizione, / allucinava alta / la
essere, finire, agire, stare, a, in perdizione: subire conseguenze o
sì che tutti li prodi uomini vadano a perdizione. monte, 1-xi-81: ora
dire, / poiché di gir -savemo a perdissione. boccaccio, dee., 1-2
savio e buono uomo... andasse a perdizione. bibbia volgar., vi-90
debbo far io, quando vanno i siracusani a perdizione. vendramin, lii-5-453: l'
per due ore in una chiesa, a cantare le litanie col suo stato maggiore,
siamo un pugno d'uomini... a poche centinaia di metri dalle batterie di
1-96 (227): io era innanzi a tutti e stavamo a vedere tombolare il
: io era innanzi a tutti e stavamo a vedere tombolare il cavallo, il quale
era [il denaro] più che bastevole a cominciare trionfalmente un'operazione vantaggiosa,
tranquilla, che di questa maniera, oltre a un anno perduto, va in perdizione
senza gli usurai. -non andare a conclusione. piovene, 7-281: teresa
che possedeva il fidanzato. -andare a catafascio, essere totalmente sconvolto.
che le sia più espediente di andarsene a perdizione che avere a travagliarsi tanto?
espediente di andarsene a perdizione che avere a travagliarsi tanto? -diventare improduttivo
avviene alle viti che trasandate si conducono a perdizione per la loro fragilità. sicinio
mandare, menare, mettere, trarre a, in perdizione: mandare in rovina,
di dante, xxxv-n-746: mi vo'ridure a la ragione / e rafrenar lo grande
lo van talento / che tutte cose mena a perdizione. boccaccio, dee.,
] perversamente intendendo, sé e altrui a perdizione hanno tratto. idem, i-i-
, s'hanno preso, e abitanlo oltre a nostro volere. bibbia volgar.,
imbolare e per iscannare e per mettere a perdizione. alamanni, 6-21-60: infin
6-21-60: infin che non han messa a perdigione, / a disonor e fatte
che non han messa a perdigione, / a disonor e fatte triste e lasse /
effetto stesso delle loro rapine e mandarono a perdizione il popolo italiano, nel quale
porta e spaziosa la via che mena a perdizione, e molti sono quelli che vanno
vita e buona fine, molti ne manda a perdizione. bibbia volgar., x-321
più tosto che la scienza ne conduce a dio, e la scienza iù tosto
via retrogrado / che s * era messo a prendere, / cominciò ratto a correre
messo a prendere, / cominciò ratto a correre / per l'oblique viottole /
/ per l'oblique viottole / che a perdizion conducono. -rovinare economicamente.
, 1-iv-299: però quello che gli mena a perdizione è la 'metua 'nel
consumano gli averi tutti. -condurre a errori irrimediabili. rosmini, xix-64:
xix-64: egli è... strano a vedere in qual rete si cacci il
causa, la pravità della quale trae a perdizione i più rari intelletti.
del regno, che l'hanno avuto a mandare in perdizione, provengono dall'intero
debbe divorar la giovinetta. -ridotto a mal partito. d. bartoli,
perdizione, era ito alla chiesa qui vicina a piangere innanzi a dio la sciagura di
alla chiesa qui vicina a piangere innanzi a dio la sciagura di quella innocente cristianità.
lo stato in perdizione. -portare a perdizione: indurre al vizio. moretti
, i-963: « la sciagurata che porta a perdizione il professore » don vincenzino conclude
/ non di troppo ardita inchiesta. a. verri, xxiii-145: ditemi se qualche
perdoni, non forse il lettore avesse a perdonare una volta per sempre, chiudendo
chiamiamole colpe. se le si mettono a mazzo coi meriti, si perde affatto ogni
cattivo. è un'iniquità perdonabile soltanto a un malato. montano, 1-257:
una sorastevole pazienzia, con abondevole perdonamento a ingiuriatori. -in partic
, inchina alquanto la tua perdonante benignità a ricevere queste dolci e pietose parole:
afflitta città. ottimo, iii-188: a potere ritornare in grazia, prima convenia
che disse: « padre mio, perdona a costoro che non sanno quello che si
, iii-4-243: qui, nel conspetto a dio vendicatore / e perdonante, vincitori
dimostra incline al perdono; che induce a tale atteggiamento. tommaseo [s.
in lombardia, per molti giorni inan9i, a piedi scal5i, in sulla neve e
neve e in su'ghiacci, li venne a domandare perdonanza. lacopone, 4-16:
, vi-1-179 (41-1): amore, a voi domando perdonanza, / sì corno
/ s'eo dico cosa che vi sia a pesanza, / ché sofferir non pò
on onte. machiavelli, 1-viii-212: comandò a san piero che perdonassi settanta volte sette
perdonanza e misericordia, lo mosse tanto a compassione che e'graziosamente gli perdonò le
moderni come antichi hanno similmente per onorarsi a spese d'altri tali furti senza vergogna
475: io ti esorto... a perdonare come perdono io. ti nomino
, 631: mo perdò- name atonca a mi, ch'a te domando perdonanza,
perdò- name atonca a mi, ch'a te domando perdonanza, mogi ere;