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vol. XII Pag.99 - Da ORIENTE a ORIENTE (35 risultati)

sociol. orientazioni-bisogno: tendenze dell'individuo a soddisfare certi bisogni, agendo sugli oggetti

alcuna fiata colle nubi de'monti infino a mezzo giorno. b. fioretti, 2-5-373

2. figur. che comincia a dar prova di sé, che inizia

dar prova di sé, che inizia a imporsi, a primeggiare (una personalità:

sé, che inizia a imporsi, a primeggiare (una personalità: nell'espressione

bernardino da siena, 513: noi aviamo a parlare della grazia splendiente di maria ed

li occhi verso ponente, / come dicesse a dio: 'd'altro non calme'

montagnette ond'è ricinta / dechina, a imago di teatro acheo. 5. ferrari

ferrari, 392: ecco le grazie a destra ed ecco il letto / mobile

letto / mobile d'alghe: lerici a oriente. landolfi, 2-38: pareva

] un più pallido e diafano plenilunio, a oriente. -in partic.:

eh'erano in sua scorta. attribuito a petrarca, xlvii-170: levasi il sol talvolta

un punto al mio doppio oriente / ed a due soli, oimè, le spalle

/ in sul mattin gli addormentati augelli / a rive rir ne 1 oriente

3. territorio che, rispetto a una regione o a un determinato paese

territorio che, rispetto a una regione o a un determinato paese, si trova a

a un determinato paese, si trova a est. -in partic.: l'

era venuto [il re antioco] a liberare grecia. dominici, 2-15: sai

tromba che s'udia da l'oriente. a. tiepolo, lii-5-203: tuttoché estenda

ricchezze dell'oriente vi erano state accumulate a larga mano. bernari, 3-318: di

abbondanza di aromi e di ricchezze attribuita a tali regioni. marino, 2-117:

perle ornato il seno / rugiadosa conchiglia a l'alba aperse * / che la bocca

aspetti di cultura e di civiltà contrapposti a quelli europei. castiglione, iii-77:

una situazione, destinata per lo più a uno sviluppo positivo o, addirittura, glorioso

più belle nel suo colmo che nel cominciare a montare o nel calare. testi,

o nel calare. testi, ii-160: a me conviensi, / iù eh'ad

una lettera sua con cui l'invitava a voler mettere fine alla guerra e, cavando

, vii-215: da una palla di cannone a traverso del corpo colpito e squarciato.

vita..., s'è avvicinato a dio. ciro di pers, 3-311:

, / olocausto innocente, / alme a cristo sacrate / nel lor primo oriente,

giusto, di forte... che a lui [cristo] tesserono concordemente i

cristo] tesserono concordemente i profeti. a. martini, i-16-365: ecco, che

non è qui diversità veruna di sentimenti intorno a colui che è detto 1''oriente

massonica. -grande oriente: loggia nazionale a cui partecipano i rappresentanti di tutte le

. -stella d'oriente'. donna affiliata a un'organizzazione femminile, collaterale rispetto alla

vol. XII Pag.100 - Da ORIFERO a ORIGAMISTA (37 risultati)

di costantinopoli nel 1453). a. griffi, lii-14-17: nel 1453 questa

vassallaggio o all'imperadore d'occidente o a quel d'oriente. -questione d'oriente

di strofe belle e brutte / che vadano a diritto ed a sghimbescio, / metaforiche

brutte / che vadano a diritto ed a sghimbescio, / metaforiche tutte, / tutte

mandata, come e'dicono, dal cielo a fiovo. salvini, v-518: 'd'

di fiamme ': cioè di panni a fiamma; onde la famosa bandiera orifiamma.

, antica bandiera che in francia sino a luigi xi seguitava sempre la persona del re

re. carducci, iii-3-ioi: tutt'a un tratto quel movente di maligni ossami

e sgretolando si levò per l'aria a volo; / ed intorno a l'orifiamma

l'aria a volo; / ed intorno a l'orifiamma dispiegante i gigli gialli /

papini, x-1-196: non rimase a noi neppure un lembo, neppure uno

è candida e pura e porta scritto a lettere di oro: * pace ed immortalità

pinna caudale doppia e lunga, simile a un velo. = dal fr.

bruno, 3-740: con tanta simmetria vanno a proporzionarsi gli termini e confini dove l'

de'cannoni de le braghe s'uniscono a le calzette in circa la piegatura de

semplice le cime dell'iperico che cominciano a maturarsi, oncie tre; si macerano

, per poter essere tanto più preste a fuggire, quando la rovina arrivasse su i

detto linguetta di calma, perche serve a calmare la superficie dell'acqua trasportata con

gomito mollemente appoggiato sopra un'altra voluta a chiocciola che s'innesta nell'orificio del

fissava l'orifizio nero dell'arma di negus a un palmo dal suo petto.

da permettere un flusso di portata uguale a quella effettiva, senza tener conto dell'

: le campane della cina tutte si suonano a mano col martello che batte la campana

7-294: si affacciò sull'orificio del pozzo a misurarne la profondità. 3.

del ventricolo infino all'ano. a. cocchi, 4-2-87: si crede che

, quando non lo si consentirebbe neanche a una belva? -in partic.

per le vene moroidali la sua naturai frescura a tutte le viscere. moravia, 21-263

raccontava che qualche volta lui si divertiva a premerle leggermente col dito l'orificio anale

curare. forteguerri, 16-70: tagliava a quella [bestia]... à

dell'utero quello stromento che viene a avicenna chiamato speculo. a. cocchi,

viene a avicenna chiamato speculo. a. cocchi, 4-2-96: il male

una frequente necessità di orinare, sopraggiunta a una dama... dopo una violenta

atto che un perito chirurgo si accingeva a dilatare gentilmente colle dita l'orifizio dell'

, incontri le prefate nervose papille. a. cocchi, 5-1-m: ognun fa

e moderata traspirazione e quanto possa contribuire a mantenerla nelle sue giuste misure il bagno

cuticola non lasciando tenacemente unirsi, apre a quel sottilissimo liquido il passaggio.

l'orificio della vena o arteria. a. cocchi, 4-2-116: il male pare

l'orifizio; / sì che nessuno mai a genio m'andò. = voce

vol. XII Pag.1045 - Da PENSIERI a PENSIERO (26 risultati)

giacomelli, 2-5-32: io me ne sto a sedere dicendovi de'pensieretti e vi fo

: i difetti notati possono farvi avvertito a non cader... nello stiracchiamento

di certi pensieretti piccioli ad altri, a voi interessanti. nievo, 8-6: chiedi

scolari delle prime classi un esercizio propedeutico a più impegnative composizioni. 3. idea

orrori, i pericoli, veniva sempre a galla un pensierino: l'ho trovata

pensierino: prendere in considerazione, cominciare a considerare. = dimin. di pensiero1

che i sensi gli propongono come estranea a sé, nonché di costruire schemi puramente

mi degnò guardare, / e vennesi a posar nel mio penserò. francesco da barberino

prego ch'attenda / lo tuo penserò a l'usanza de'buoni. dante,

una lingua particulare... non è a tutti gli omini così propria come

, come semplice, puro ed esposto a tutti gli accidenti di natura e di

, questo in tua mal'ora appartiene a te, questo importa a te, a

mal'ora appartiene a te, questo importa a te, a questo devi impiegare il

a te, questo importa a te, a questo devi impiegare il pensiero. gigli

d'un privato gentiluomo fiorentino seppe venire a contrasto con quella degli antichi cesari.

pensier l'aspetto vostro / e delle luci a voi compagne! cattaneo, v-1-246:

filosofiche: dal senso più vasto, riferibile a qualsiasi attività spirituale (che cessa definitivamente

cessa definitivamente con kant), fino a quello specifico di attività propria di una

una precisa facoltà dello spirito umano; a quello di pensiero discorsivo, che non

, lo caratterizza ed esprime; e a quello, proprio deltidealismo, che ne

: è una recente filosofia quella che a dire 'pensiero 'intende una meditazione libera

l'essere e voglio passare da quello a questo, non posso, perché il pensiero

mosse l'universo '. ciò è a dire che nel divino pensiero, ch'è

sentimento ed il pensiero del cuore umano a male inchinevoli sono dalla fanciullezza sua.

inf., 1-6: ahi quanto a dir qual era è cosa dura / està

schemi intellettuali che un gruppo umano ha a disposizione, si costituisce e applica in

vol. XII Pag.1046 - Da PENSIERO a PENSIERO (35 risultati)

primitive limitato alla sfera del sensibile, a cui si contrappone il modello concettuale scientifico

forma dalla materia ma fa servire quella a questa, e la sola verità e

29-146: l'arte gli pareva [a carlo bini], ed è, l'

gran lavoro della riforma, per togliere a dio le redini del mondo; senza poesia

da lin- segni, e sono quindi a vicenda compatibili. -il sistema teorico

con il quale la mente si volge a un oggetto; la rappresentazione mentale di

penzero, / per ch'io donare a me morte non voglio? giamboni, 10-39

par., 10-134: questi onde a me ritorna il tuo riguardo / è '1

d'uno spirto che 'n pensieri / gravi a morir li parve venir tardo. passavanti

, ch'ogni segnato calle / provo contrario a la tranquilla via. boccaccio, dee

fiume scende / sopra l'un braccio a riposar le gote; / e in

con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de'passi comuni il

neri indolenziti. / si può seguire solo a quest'ora, passando tra / le

la mente umana concepisce ed elabora intorno a particolari oggetti o problemi; ragionamento su

da un evento esterno; reazione intellettuale a uno stimolo; esame mentale di un

lungo pensiero rispose che, se questo a lei piacea, a lui era molto a

che, se questo a lei piacea, a lui era molto a grado. seneca

a lei piacea, a lui era molto a grado. seneca volgar., 3-358

nuda e revissima lettera io la destino a comunicarvi alcuna notizia superficiale del paese e

duecentocinquantaquattro. -in questo pensiero: pensando a ciò. forteguerri, ii-232: in

questo pensiero acerbo e duro / giunsi a signa ove l'arno ampio cammina.

che parla di vui / sen vene a dimorar meco sovente. idem, inf

sublime sorge / antica torre assai presso a le mura. /... /

quando non si può non dar luogo a tanto giusti timori. zappata, lvi-481:

/ certo principio di crudel tempesta. a. boito, 6: la torbida /

d'oro, o albero fiorito, / a l'ombra tua cantano i miei pensieri

verbale o scritta, da esse distinto, a esse rapportato; contrapposto a una realtà

distinto, a esse rapportato; contrapposto a una realtà materiale, concreta, effettiva

cauti li uomini esser dienno / presso a color che non veggion pur l'ovra

di un incubo. fogazzaro, 1-639: a tonezza ho lavorato, e di penna

idem, conv., iv-1-8: entrai a ri guardare col pensiero lo

colui che forse di croazia / viene a veder la veronica nostra, / che per

con pensieri usa di fare una minima offesa a una minima donna,...

davila, 685: passò col pensiero a disegnare di farsi padrone di alcune città,

, e chi vi rese / sì pronte a vomitar assenzio e fiele in chi né

vol. XII Pag.1047 - Da PENSIERO a PENSIERO (34 risultati)

, i-235: io, ponendo mente / a l'alto conve- nente / e a

a l'alto conve- nente / e a la gran potenza / ch'avea e la

ogne penserò umile / nasce nel core a chi parlar la sente. idem,

(1-iv-187): pensando niuna cosa a ciò contrastare, se non vergogna,

quel della donna, senza alcuno indugio a lei andò. ariosto, 29-4: perché

: l'occolto giudicio divino... a gli uomini ha donato questo studio e

non siete stato forse avvezzato... a concepire pensieri di sangue, a

a concepire pensieri di sangue, a cingere una sciabola, a maneggiare un

di sangue, a cingere una sciabola, a maneggiare un fucile? -cattivo

pensiero: consistente nel volgere la mente a quanto è proibito. iacopone, 6-18

: si cominciò il cuore de la vergine a commuovere di rei pensieri e infiammarsi fortemente

carducci, ii-2-314: saluta la mamma. a te poi un abbraccio di cuore,

annunzio, v-1-23: bevo... a voi, gloriosissimi veterani, che ci

mercurio], quand'ei ne prese a specificar la ragione. vico, 4-i-923:

prima della tua partenza... a ogni modo, anche senza questa tu sai

, ii-676: nel 36, quando inquisivasi a morte anco il pensiero, nel giornale

penzer'ò far ciò che più vi si'a grato. compagnetto da prato, 229

fatto impero, / e conquistarlo credono a rasgione. /... / eo

mi fec'io 'n quella oscura costa. a. pucci, cent., 59-97

strozzi, 1-200: mi stimo che a quelle parole non fussi tuo pensiero ch'

non fussi tuo pensiero ch'i'venissi a stare con voi. pulci, 2-53:

anno dell'istituto tecnico e si dette a vagabondare con altri oziosi, senza avere

pensiero di sé. -con riferimento a dio. s. maria maddalena de'

/ trovar di certo bona pietate. a. pucci, cent., 47-90:

dee., 8-9 (1-iv-756): a così gran donna...,

, di darsi alla vita religiosa. a. pucci, cent., 7-31:

creativo; la facoltà creatrice che presiede a tale ideazione. - anche: prodotto

mi ven ch'i'voglia dire / a gentil core de la sua vertute, /

lauro. bruno, 3-836: è avvenuto a me, dopo aver dato spaccio non

me, dopo aver dato spaccio non a tutti miei pensieri, ma a un certo

spaccio non a tutti miei pensieri, ma a un certo fascio de scritture solamente,

: la poesia dei popoli settentrionali pare a me che, generalmente parlando, consista

: ritornati al mondo nell'anno 2039, a constatare in persona il compimento finale del

arcate,... dovremmo infine sospirare a qualche oggetto che interrompesse quegli intervalli reggimen-

vol. XII Pag.1048 - Da PENSIERO a PENSIERO (46 risultati)

riduce ad un solo mezzo termine d'argomento a comparazione. -trovata figurativa.

dante, par., 9-137: a questo intende il papa e 'cardinali;

; / non vanno i lor pensieri a nazarette, / là dove gabriello aperse

nel quale ogni pensiero stea di doverci a lietamente vivere disporre. collenuccio, 3:

le vegghianti sentinelle è dato / il pensiero a messapo. baldi, 126: de

la non avesse questo pensiero di pensare a me. carducci, iii- 14-77:

. -anche: condizione d'inquietudine dovuta a una precisa causa; afflizione, abbattimento,

, / sì gran pensier ne cresce a lo coragio. maestro francesco, xlviii-56:

ha lasciato, / clrognora lo meo core a voi ne vene / ed hami,

e molti pensieri, gravi pesi certo a questa età e a questo non gagliardo

gravi pesi certo a questa età e a questo non gagliardo animo. c.

dir disperazione. sarpi, i-2-37: a roma vi è qualche pensiero dell'armata

/ e vincitore insuperabil rese. / ora a qual fine aver tanto pensiero / di

capitava una marcia... dovevo farla a piedi. manzoni, pr. sp

sp., 4 (59): a poco a poco, venne a costituirsi

, 4 (59): a poco a poco, venne a costituirsi come un

): a poco a poco, venne a costituirsi come un protettor degli oppressi,

mille anni la dia / ched io ritorni a voi, madonna mia; / lo

un po'con lui? piace anche a me che ci stiate ». calvino,

ma però oggidì assai noto ed acconcio a spiegare la considerazione o contemplazione che fa

varia umanità 'fu edito nel 1903 a messina. slataper, 2-339: cenato

, 2-339: cenato, ho cominciato a tradurre hebt>el.... sono

hebt>el.... sono arrivato a un 'pensiero 'dove c'era a

a un 'pensiero 'dove c'era a carattere marcato: 'caput mortuum '.

15. locuz. -adattare il pensiero a qualcosa: disporvisi. ritmo nenciale

pel viaggio col solo pensiere che veniva a servire un monarca così grande, alla

. -andare qualcosa per il pensiero a qualcuno: ricorrergli alla mente.

costume sì malinconoso e dolente ti veggo a stare? -applicare il pensiero a

a stare? -applicare il pensiero a qualcosa: progettare di farla.

la volontà. -avere il pensiero a, con qualcuno: averlo sempre in

averlo sempre in mente, pensare sempre a lui. boccaccio, dee.,

sempre constanzio l'animo e 'l pensiere a quella donna,... per aver

.. per aver cagione di tornarsi a atene si mostrò forte della persona disagiato

il pensiere. -avere il pensiero a qualcosa', esservi intento. f.

un poeta, quando ha il pensiero a comporre, difficilmente può tener l'occhio a

a comporre, difficilmente può tener l'occhio a co- teste minutezze. -avere in

fare ciò che volesse: e oltre a questo non vi bisognerebbe d'aver pensiero

negromante, j che giorno e notte a sé la vuol davante. / di costui

avrei molto pensiero: / che a vincer questa sorte di persone / basta

-avere, tenere pensiero, il pensiero a, di, intorno a qualcosa:

il pensiero a, di, intorno a qualcosa: curarsene, preoccuparsene fino a

a qualcosa: curarsene, preoccuparsene fino a provvedervi. anonimo, i-504:

il fatto?... -tu cominci a aver pensiero del mal prima che egli

: che infelicità è la vostra? a non aver solamente pensiero di quelle cose

di quelle che vi bisogneranno di qui a un anno o due. caro,

fossero scoperti. rezzonico, xxiii-260: a dir vero questo è il solo

vol. XII Pag.1049 - Da PENSIERO a PENSIERO (50 risultati)

pensiero. -avere intenzione; tendere a uno scopo. c. campana,

il pensiero, ma la vera strada che a quella è indirizzata. -ipotizzare.

(iii-293): non so s'avete a l'istoria il pensiero, / quando

anch'egli ebbe nel suo comento il pensiero a scisma. -cadere dal pensiero di qualcuno

pensiero. -cadere in pensiero a qualcuno, nel pensiero a qualcuno:

-cadere in pensiero a qualcuno, nel pensiero a qualcuno: venirgli in mente; formarsi

lui una convinzione o un progetto intorno a un preciso problema; avere intenzione.

città. -cambiare pensiero: andare a male. alamanni, 5-1-724: men

grandi caldi, i preditti ambasciatori giunseno a paretela e quine sposarono, dando pensieri

briga allora, / pensiero e doglia a tutti suoi parenti. birago, 219:

grand'importanza in tutte quelle spiagge. a. cocchi, iii-547: tumore, che

cocchi, iii-547: tumore, che dava a lei e a'suoi fedeli servitori tanto

sta'tranquillo; non badarci. a. pucci, 5-43: re, non

io se la mia chiave / è buona a la tua toppa. brusoni, 1-54

altro ti riveli del mio stato, a non te ne prendere soverchio pensiero.

.. mai si diè pensiero che uscissero a stampa. bernari, 4-252: cupris

che di me niun pensier si dea infino a tanto che ella possa con suo acconcio

né fittigli / e tengo dui famigli a pane in ventre: / per zò besongnia

, il duca di mercurio mandò incontanente a chiedere aiuto al duca di mena.

delle proprie parole potesse quegli accesi spiriti a più pacate risoluzioni condurre.

in questo pensiero, diceva da sé a sé: « che debb'io fare s'

., 2-352: essendo quasi come venuta a fine la guerra de'sanniti prima che

. g. gozzi, 1-21-179: a cloe vaga... /..

, in apprensione (per qualcuno o a causa di qualcosa). zanobi da

: quelli che sono in grandi debiti a usura e non hanno di che restituire ne

volentieri di soggiacere per tutta la vita a queste molestie a patto che il caro

soggiacere per tutta la vita a queste molestie a patto che il caro barbieri ricuperasse la

proposito, l'intenzione; disporsi, apprestarsi a fare qualcosa. boccaccio, dee

sentendomi levare dal pensiero del primo amore a la virtù di questo, quasi maravigliandomi

il vero è stato che non contro a chiesa [si è operato], ma

[si è operato], ma contro a malvagi pastori e mondani; e certo

certo questo non è stato in pensiere a quelli che hanno fatto procaccio delle pre

si vedea davanti. -fallire a qualcuno pensiero: sbagliarsi di grosso.

mille pensieri: passare da un proposito a un altro. ariosto, 21-34:

le vuole un monastero, / quando servire a dio faccia pensiero. p. f

o vincere, attendendo sopra ogni cosa a non rompere mai l'ordinanza. c.

. domenichi, 5-265: si giunse a milano, dove i capitani fecer pensiero se

piedi che ti stimai capace di comprometterti a questo scopo con sereni. -dio mio!

fermato ho nel pensiero / di tenerla a ciascun sempre nascosa. -fuori di

tutto il suo pensiero, assai felicemente a un nostro cittadino adivenisse.

ogni cosa, il pensiero sarà loro et a noi basterà aver fatto quello che conveniva

fatto quello che conveniva. -lasciare a qualcuno il pensiero di qualcosa: lasciar

il pensiero di qualcosa: lasciar fare a lui, lasciare che se la sbrighi lui

di trarre i compagni miei dalle mani a quella maga di circe. -io ti ricordo

pure innanzi tu e lasciane il pensiero a me. bacchelli, 1-ii-146: -caporale

d'altro; e lasciate il pensiero a me. -lasciarsi uscire dal pensiero:

. -leggere il pensiero: riuscire a conoscere, in virtù ai forze medianiche

-levare un pensiero: non dare esecuzione a un progetto. bottari, 1-65

il pensiero. -levare un pensiero a qualcuno: costituire per lui la soluzione

fare più conto di poterla avere. a. pucci, 5-47: ogni pensier te

vol. XII Pag.1050 - Da PENSIERO a PENSIERO (33 risultati)

che pareano impugnarla: massimamente il levitico a 18 e il deuteronomio a 25.

massimamente il levitico a 18 e il deuteronomio a 25. non trovando ragion bastevole,

mi tolgo questo pensiero, e torno a vivere tranquillo. dessi, 6-38:

per cento. -mettere pensiero a qualcuno: suscitare il sospetto. b

il pensiero, ogni pensiero in, a qualcosa: porselo come scopo, dedi-

d'animo non riguarda né pon pensiero a cose vile né quelle degne. jv.

fosse contenta di metter qualche più pensiero a tale domanda e rispondere con più maturità

l. strozzi, 1-55: io aver a che far con un cervel leggiero:

fra gli oratori, la qual non riuscì a piacer de'legati e gli mise in

. si metteva pensiero di come s'avesse a portare in questo suo primo incontro con

la carità e l'opere della misericordia a proporzione del loro stato. -mettersi

gelli, 17-193: lepre mia, a me pare che tu faccia come colui

darsi altro pensiero che: pensare unicamente a. carducci, iii-13-358: incurioso e

n. 33. -pigliare buon pensiero a qualcosa: occuparsene seriamente. boiardo

1-55: egli, come se avesse udito a sibilare basilischi, postosi in pensiero che

. diede la volta indietro e cominciò a fuggire quanto potea. -prendere pensiero:

preso pensiero, disse che di quine a du'dì se ne verrebe verso pisa.

non me ne prendo pensiero. -accudire a una coltivazione. manzoni, pr

. fiacchi, 185: dell'uomo a fronte è vile un bruto, è vero

volta per non parere disconoscente e noncurante a f. d. guerrazzi che volle

-raccogliere in un pensiero: recarsi a mente nella reciproca connessione. boccaccio

: coricossi adunque il giovane allato a lei senza toccarla: e raccolti in un

povera lucia... penò alquanto a distinguere gli spaventosi oggetti che la circondavano,

gli spaventosi oggetti che la circondavano, a raccogliere i suoi pensieri. -recare al

i suoi pensieri. -recare al pensiero a qualcuno: rammentargli. pallavicino, u-117

, 21 (361): tutt'a un tratto si risentì, come a

a un tratto si risentì, come a una chiamata interna, e provò il bisogno

questo bosco passar fuori. -stare a qualcosa col pensiero: pensarci.

golosi che, stando col pender sempre a quel che abbian da mangiar sera e

. caccia, xxxv-1-357: sembianza ch'a lo cor mi ripresenta, / madonna

logoriamo il tempo, poco opera dando a quelle discipline che ci possono arri- chire

pensiero ». -tenere il pensiero a qualcosa: rivolgervi la mente.

in tanto disidero di doverla vedere che a altro non poteva tenere il suo pensiere

vol. XII Pag.1051 - Da PENSIERO a PENSILE (31 risultati)

elli, udendo questo, comin- ciolli a venire in pensiere di volere sapere che era

trovare. storie pistoiesi, 2-130: a certi de'maggiori cittadini di bologna..

povero mendicante, perché venne in pensiero a sua santità di ridurli tutti in un

agostiniano. -volgere il pensiero a qualcosa', dedicarvisi. alv. contarini

questo appoggio, han volto il pensiero a provvedersi. 16. prov.

ero stato malato di febbre tifoidea superata a stento. = comp. di

, sf. atteggiamento pensieroso; tendenza a stare pensieroso. orioni, x-5-319:

preoccupati; impensierito, preoccupato (contrapposto a sereno, spensierato) ', che

aretino, 20-7: lascia star pensierosa a me che, dal mal francioso in fuora

che di patetico; ma di quel genere a un di presso che si attribuirebbe ad

(anche con metonimia e con riferimento a sogg. collettivi). mazzini

, giovinetto impacciato e pensieroso, veniva a roma, al porto della felicità -a roma

pensierosa; tutte e due siete grate a dio ». -di animali.

trifoglio svogliatamente, e stava anch'essa a guardarlo, con grandi occhi pensierosi.

4. sm. titolo convenzionalmente attribuito a una delle statue michelangiolesche delle arche

pénsile, agg. che non si trova a livello del suolo, ma è sopraelevato

troppo triste / che tanta pace illumini a spiragli / e tutto ruoti poi

abbaino, / sporto sul tetto a cappuccina, /... / pensile

. -scherz., con riferimento a un cappello femminile ornato di fiori

. sergardi, 1-296: mentre a piedi vo, sovra il mio capo /

capo / cadon talor dalle finestre a soma / o le scorze di cavolo o

fatte coltivazioni pensili si deono fare a piacimento. 2. che non

nel vuoto (con partic. riferimento a un corpo celeste). -anche:

acque alzate di qua e di là a formar due muraglie di flutti pensili. campania

ch'io potevo credere di aver dinanzi a me soltanto una pensile testa, un viso

metro da terra. -che non poggia a terra, che non giunge a toccare

non poggia a terra, che non giunge a toccare terra. fr. colonna

, con le ruote. -edificato a strapiombo. quasimodo, 120:

in cuore. 3. sospeso a un'estremità e libero di oscillare dalla

un abisso... come un ragno a cui la verga di uno spensierato fanciullo

primo che ordinò li bagni pensili. a. cocchi, i-311: questo orata

vol. XII Pag.1052 - Da PENSILINA a PENSIONALO (23 risultati)

degli antichi erano posti sopra edilìzi a volta dove si trovavano le stufe

bracciali intagliati con la consueta mossa gotica a incavo, addossandomi allo schienale che fingeva

fingeva con gli altri una serie di finestre a duplici archetti pensili a sesto acuto.

serie di finestre a duplici archetti pensili a sesto acuto. 5. geol

letto fluviale in cui il fondo si trova a un livello superiore a quello del terreno

fondo si trova a un livello superiore a quello del terreno circostante a causa dell'

livello superiore a quello del terreno circostante a causa dell'accumulo dei detriti trasportati.

grosse funi attraversate da altre meno grosse a guisa di rete, poi intrecciate con lunghe

un muro o indipendente, che serve a riparare persone e cose dalle intemperie (

deve andare in pensione; chi aspira a ottenere la pensione, chi ne fa

mi si precluse il tempo utile e necessario a continuare e compiere i miei atti

uffici d'istruire i pensio- nandi a rettificare le loro domande. =

.. era morto poco tempo prima a firenze ove s'era stabilito dopo il suo

nell'essere. 2. porre a riposo, esonerare da un incarico e

tic.: non rinnovare il mandato a un rappresentante eletto, non riconfermare in

all'onorevole corimbo, il cui voto a favore del ministero caduto era incomprensibile..

di franza à mandà 200 milia ducati a sguizari, ma ancora non è stà dati

non è stà dati, e 20 milia a li pensionari, e li villani sguizari

di luigi, preponendo il proprio utile a tutte le ragioni di stato. stigliani,

la loro porzione o saranno pensionari. a. verri, 2-i-2-316: un pensionarlo dell'

o dello stato non potessero essere ammessi a sedere nelle assemblee nazionali, e neppure

di consigliarsi e riferire le loro consulte a medesimi signori; e insomma hanno quasi

il borgomaestro di fuora, quando va a trattare con la corte e con gli

vol. XII Pag.1053 - Da PENSIONATICO a PENSIONE (38 risultati)

cacciato di casa una giovane serva a cui noi portiamo interesse. andrete

cui noi portiamo interesse. andrete a riprenderla. - ma, signor commissario,

il giudizio del collegio nostro... a favore di codesta fedelissima città nella materia

certi mesi e con certe norme, a cui nelle provincie venete andavano soggetti i

lasciò il ducato per sempre, e fu a vivere pensionato in francia, dov'era

103: grato... il canova a queste offerte magnanime di quell'augusto monarca

popolazione era, in quel tempo, a servizio regio o pensionata. giusti, 4-i-

, viii-37: la nostra legislazione non a mai considerato il pensionato come investito del diritto

dire di sé: « ancora sono atto a qualche cosa ». soldati, 2-437

commissione che dalle scuole primarie o comunali a queste dei licei sarebbe stato troppo saltuario

ginnasi o pensionati altre scuole intermedie atte a fornir lo spirito delle altre cognizioni preliminari

caso in cui il padre sia astretto a ricorrervi, e in tal caso vorrebbe

in tal caso vorrebbe e'si dilatasse a pigliar le forme del pensionato, retto

per altri scopi e adesso non potè a meno di pensare che, se avvenisse

di studio che un tempo si assegnava a giovani artisti (pittori, scultori, architetti

scultori, architetti) perché si perfezionassero a roma. di giacomo, ii-872:

mondo, signorina. stavo prima ozioso fisso a orna, perché avevo vinto la

è beccata la sua pensioncina. va a godere la sua pensioncina tra le ombre

. ojetti, i-755: era venuta a vivere a san giacomo di spoleto con

, i-755: era venuta a vivere a san giacomo di spoleto con una pensioncina

2. albergo piccolo e modesto gestito a pensione. - anche: pensione equivoca

e. cecchi, 5-193: in cima a quattro branche di scale, le ragazze

pensióne). somma di denaro corrisposta a sca denze periodiche, in

denze periodiche, in partic. a funzionari, dipen denti,

soldo di milizie mercenarie; sovvenzione a un alleato in cambio di appoggio

il duca spendere in dar pensione a tutti li signori che sono nel paese a

a tutti li signori che sono nel paese a lui sog getto, ogn'

, xxiii-460: domenica passata, a li 14 dii presente, il

quando n'avessi bisogno, venissimo a servirlo, pagandoli. guicciardini, 13-ix-

ix-1-298: chiunque legge senza amore né odio a cane della scala o al poeta non

100 mila lire i cinque si riducano a tre. mazzini, 24-123: il

abbastanza fra qualche mese da poter fare a meno anche di quella. -la somma

supplire ai pagamenti del mor- tuagio ed a l'altre spese de la spedizione estinsi tutte

ladra pensione; e se sono andate a traverso alla costa an- glesa, suo

coll'annua distribuzione di alcune fisse pensioni a tutti coloro che non maggiori di 21

nel pagamento, al superiore ecclesiastico o a un terzo beneficiario, di una somma

temporale, che si può riservare anche a favore dei secolari. -estinguere una pensione

e il cardinal corner li daria ducati 1000 a l'anno di pension. bembo,

vol. XII Pag.1054 - Da PENSIONE a PENSIONE (52 risultati)

che è quella la quale si riserva a favore de'chierici e delle persone ecclesiastiche

; e l'altra la quale, a differenza, si dice temporale, perché

temporale, perché si suole riservare anche a favore de'secolari. muratori, 7-v-420

cagioni costretti i monisteri e le chiese a contribuire una pensione annuale ad alcune persone

3. stor. dir. diritto a una quota dei frutti (o,

) che concede tale bene in godimento a un altro riserva a se stesso o

bene in godimento a un altro riserva a se stesso o a un terzo (detto

un altro riserva a se stesso o a un terzo (detto pensionar io)

, per esempio, che si riservi a favore del pensionario una terza o una

4. tributo corrisposto da uno stato a un altro. minio, lii-14-87:

, cioè di essere mandati li danari a costantinopoli, non è capitolo nuovo,

s'acquistano... sono consueti a vivere con le loro legge et in libertà

con le loro legge et in libertà, a volerli tenere ci sono tre modi:

cedette per questa pace il re francesco a carlo imperadore una pensione di centocinquantamila scudi

carlo volle ingaggiarlo [re giacomo] a restare, decretandogli ricca pensione sulla tratta

condolgo con voi di vedervi così inclinato a debollezza simile. pensione, cred'io,

godetene al- men voi quella parte che a me ne toccherebbe, con la sola

particolare disposizione del sovrano o in base a regole prestabilite, a un soggetto che

o in base a regole prestabilite, a un soggetto che avesse prestato servizio pubblico

dipendente (¦ pensione diretta) o a certi stretti congiunti (come coniuge

salute che impediscono al dipendente di continuare a prestare il servizio (pensione di invalidità

di somme periodiche che, in base a precise norme di legge, vengono erogate

precise norme di legge, vengono erogate a persone che, per età o per

di guerra: quella corrisposta dallo stato a chi ha riportato invalidità per servizio militare

: coloro c'hanno servito, o dànno a crederlo almeno, più non dimandano foglie

vocabolo di pensione... conviene anche a quello che si dia dalli prìncipi e

i-193: supplicherei pure l'eccellenza vostra a insinuargli che, volendomi graziare di tal

, quella famosa puttana di caleagnini, esiliata a firenze, ha 700 scudi di pensione

ufficiali civili, come d'un capitale a poco a poco adunato per fornir loro

, come d'un capitale a poco a poco adunato per fornir loro una tarda

provvisione annua e vitalizia senza ufficio, data a coloro i quali furono ufficiali per un

) p alle vedove e figli loro o a chi, anche senza avere esercitato uffizio

opere egregie. carducci, ii-2-157: resteremo a tremila franchi, che, detratte le

lire. einaudi, 2-86: fissata, a cagione d'esempio, la pensione di

così poca per il contadino in confronto a quella dell'operaio? moravia, xi-23

: ringrazia, piuttosto, / perche devi a noi / la previdenza, la mutua

nello stato moderno, con apposita legge a una singola persona particolarmente benemerita della

è ritirato dalla vita attiva, mettendosi a riposo (a prescindere dal fatto che

dalla vita attiva, mettendosi a riposo (a prescindere dal fatto che percepisca o no

gio, colonnello in pensione, sempre pronto a scattare appena imprecisioni, dubbi o critiche

. affitto; canone d'affitto. -condurre a pensione: prendere in affitto.

mostrando di volere quivi abitare, condusse a pensione la casa del fa- bro.

che cannuccie, s'affittavano in perpetuo o a longhissimo tempo per leggerissima pensione rispondente alli

di pensione... conviene anche a quello che si paga per la pigione

pigione de beni dati in affitto o a livello. -retta. galanti

e forestieri: questi ultimi sono obbligati a pagare una certa pensione e servire per

e alloggio ricevuto. -fare pensione, tenere a pensione: dare vitto e alloggio a

a pensione: dare vitto e alloggio a modesto prezzo per periodi di tempo continuati

: ciocca, dal quale io vado a mangiare, fa pensione, stanza e cibo

momento i silenziosi echi della pensione. a. boito, iv -145: ho sempre

tavole apparecchiate e si disputano il forestiero a lettere di scatola. montale, 2-33

: la signora calandra lo aveva preso a pensione non per interesse, ma

vol. XII Pag.1055 - Da PENSIONISTA a PENSOSO (31 risultati)

. gino venne arrestato pochi giorni dopo a roma, in una pensione elegante dove

di chi è frequentemente ospite di qualcuno a pranzo o a casa. 10.

frequentemente ospite di qualcuno a pranzo o a casa. 10. convitto, collegio

su margherita luisa d'orléans, 203: a questi giorni era scappata una di quelle

pensione, dalle mura dell'orto per andare a trovare il suo amante. cattaneo,

, spogliati delle ricche rendite, ridotti a misere pension- celle vitalizie.

giovio, i-182: ve restarò obbligatissimo a tutti dua se la pensionetta venerò pagata

. 2. chi vive stando a pensione in casa altrui o in un

ii-1-9: giovannino ci lesse il leicester, a me e ad alcuni compagni e a

a me e ad alcuni compagni e a qualche pensionista che dimorava con noi,

di lavoro o che lo stato concede a determinate categorie di cittadini bisognosi.

o almeno il penso era subito decretato a pieni voti pel povero ciclopetto. cantù,

. calvino, 2-17: furono ramanzine a non finire, frustate, pensi.

jahier, 261: sono entrato nella casa a portare il saluto; e sulla soglia

filava un suo aspo centenario, ratta a eseguire il penso del re dei geni.

. 6. locuz. mettere a penso qualcuno: imporgli, per lo

donna maggiore lo aveva di recente messo a penso. = voce dotta,

: udir quest'acqua e non chinarsi a bere, / correre in riga quando a

a bere, / correre in riga quando a lenti e tardi / passi vorrei pensosamente

deve onestamente riconoscere... che a differenza di quasi tutte le inchieste e indagini

trasformati in fòri interiori -questa qui arriva a scoprire l'assassino. 2

, chi vi condannò, povere querce, a vedere certi eruditi in marsina. sereni

questo sarebbe la pace? stringersi / a un fuoco di legna / al gusto morente

con questi pensieri / me n'andai a li frati, / e tutti i miei

stare pensosa, / ca di servire a cristo mi distorna: / non saccio a

a cristo mi distorna: / non saccio a cui mi voi dar per isposa.

i più deserti campi / vo mesurando a passi tardi e lenti, / e

1-40: pensoso più d'un'ora a capo basso / stette, signore, il

il signore, rimasto solo, continuò a guardar nella valle, ancor più pensieroso

ediz. 1827 (369): continuò a guardar nella valle ancor più pensoso]

i soliti suoi incendi. -con riferimento a un personaggio letterario. carducci, iii-12-202

vol. XII Pag.1056 - Da PENSTEMONE a PENTACLOROETANO (34 risultati)

a balenare nell'animo un sentimento fino allora

mio dal tuo pensiero, / penso a che pensi, o bella mia pensosa

raccoltosi in atto di pensoso e raccomandata a dio quell'anima, si partì.

, di messina, degli abbruzzi, avanti a cui stanno a bocca aperta i nostri

degli abbruzzi, avanti a cui stanno a bocca aperta i nostri pensosi, a me

stanno a bocca aperta i nostri pensosi, a me dovevano apparire soltanto il continuo sviluppo

, il delicato. -con riferimento a una personificazione. iacopone, 13-10:

: or veggio che d'amare j era a torto pensoso. chiaro davanzati, xiii-10

! dante, xx-87: io ho parlato a voi, giovani donne, / che

'l cor mi si schiantava, / ché a sua morte era pensosa. rappresentazione di

tempo. rebora, 3-i-270: grazie a te, alla mamma così premurosamente..

-che rivolge il pensiero o l'attenzione a qualcuno o a qualcosa, che se

pensiero o l'attenzione a qualcuno o a qualcosa, che se ne occupa, se

, se ne interessa; tutto inteso a determinati pensieri o sentimenti, o a

a determinati pensieri o sentimenti, o a preoccupazioni pratiche. chiaro davanzati, 100-3

pensose e procaccevoli, si dànno / a depredar di biade un grande acervo.

. -attento. -anche con riferimento a una personificazione. pascoli, 471

pensoso / di far cantando onore / a giovane cortese. leopardi, 22-107: morte

-dubbioso, incerto (anche con riferimento a forze della natura personificate).

nimico stesse tuttavia pensosissimo a darne il segno, rispose avvedutamente:

: i fatti che si svolsero intorno a lei... son tali da lasciarci

pensosi sul giudizio che potrebbe rampollare intorno a quella infelicissima creatura. ber nari, 5-no

lor pensosa e trista / per parer a le genti più pietosi. trissino, 2-1-182

faccia torbida e pensosa / si volta a gano. chiari, 5-45: stett'egli

tante lagrime. pascoli, 46: cantano a sera intorno a lei stornelli / le

, 46: cantano a sera intorno a lei stornelli / le fiorenti ragazze occhi pensosi

tazze appaga / solo che spe- rienza a te men ree / avrà mostrate e in

scala con la testa, essi che stentano a scenderla coi piedi? idem, 22-226

alla razza simpatica degli stupidi schietti, ma a quella antipatica degli stupidi pensosi.

poerio, 3-278: sì come gratulando a sua tornata / tutto gli occorre con

questa marina del carnaro... a ogni svolta ti fa trovare lì una

serio e pensoso che non possa parere a primo tratto. 7. trascorso

: l'età pensosa, che successe [a quella del petrarca], impose /

io mi sedea / colla filosofia pensosa a canto, / d'opinioni galliche coperto.

vol. XII Pag.1057 - Da PENTACLOROFENOLO a PENTAEDRALE (13 risultati)

co stituita da una stella a cinque punte, per lo più

accompagnata da altri simboli o parole, a cui era attribuito potere magico apotropaico

e le dice che taccia e stia a mirarla: / poi scioglie il libro,

3-228: andò, scamiciata com'era, a chieder soccorso alla signora piccoletti, la

così i greci chiamavano un istro- mento a cinque corde; questo è pure il nome

alla costituzione ateniese di solone (594 a. c.), classe composta

colonna formata di pezzi calcari numerosi, a cinque angoli articolati per mezzo di superficie

, e queste strie simulanti un fiore a cinque petali. esistono per lo iù

, caratterizzati da un peduncolo lungo fino a io m e irto di cirri, e

angulata da l'altra, vengono amendue a mostrare cinque gigli,...

fossili di cui lo scheletro comprende oltre a 150 pezzi. = voce dotta

, col suff. gr. -oets-fc 'simile a '. pentàculo, v. pentacolo1

lanceolata), coltivata nei giardini a scopo ornamentale, è caratterizzata da

vol. XII Pag.1058 - Da PENTAEDRICO a PENTALOGIA (29 risultati)

base due triangoli equilateri; corpo cristallizzato a cinque facce. = voce

pasticcio di cinque diverse carni, diffusa a roma in età imperiale.

fitto il capo e il viso dentro a un lambicco di acqua melata, cotanto

. di trevxàc? uxxo <; 'a cinque foglie ', comp. da

fermata una volta su la fondamenta pesaro a guardare la bella pentafora degli evangelisti.

più grande assai d una nocciola, poliedro a cinque facce pentagonali. sbarbaro, 1-222

tetti d'embrici; molti, pavimenti: a tasselli triangolari, pentagonali, poligonali.

. letter. rendere simile nella forma a un pentagono. viani, 19-266:

dell'ordine degli echinodermi, stabilito da link a scapito del genere asterias, in cui

). manfredi, 2-111: a misura che queste sono di tre,

la quale figura i lati suoi s'a da la corda de l'angulo pentagonico,

stellato: quello che si ottiene congiungendo a due a due i vertici di un pentagono

quello che si ottiene congiungendo a due a due i vertici di un pentagono convesso.

., 88: sia un pectagonio a. b. c. d. e

f. b. che parterà lo pentagonio a. b. c. d

calandri, 302: sia il pentagono 'a b c d e 'il quale

o eguali o ineguali, che equivalerà a sei angoli retti. sacchi, 115-93:

. foscolo, vii-229: c'è a scommettere che il brazzolo in quell'estasi

e può essere letterale, sillabico o a frase). 4. agg.

lomazzi, 4-ii-89: i moderni hanno imparato a disegnare i tempi ovati, corti e

caterina da siena, 19: a mezzo giorno caminando su la corona del monte

caminando su la corona del monte, a vista del mare, poco lungi si trova

tavolette pentagone di giunture trasversali connesse quasi a ginglimo o cerniera. guerrazzi, 2-459:

singolare edificio addossato, per così dire, a quella facciata aggettava nel cortile. era

era una specie di gran padiglione pentagono a due piani. b. croce, iii-2-

'pentagonododecaedro ':... solido a dodici facce, ciascuna delle quali presenta

, è da per tutto vivente, simile a uno spirito (li novità e di

2. figura costituita da una stella a cinque punte (propriamente un pentagono stellato

pentagrammato, agg. che reca tracciati a mano o stampati i pentagrammi (un

vol. XII Pag.1059 - Da PENTALOGO a PENTARCHICO (14 risultati)

plur. -i). letter. discorso a cui partecipano cinque interlocutori. bruno

tesoro delle fiabe popolari che si narravano a napoli: un 'pentame- rone '

catalettici 'in syllabam ', ridotti cioè a una sola sillaba, lunga, con

segretari del pentapartito hanno dovuto formalmente rispondere a questa chiamata di corresponsabilità.

da tre grossi pali uniti alla sommità, a cui era sospeso un paranco composto da

cima, formavano una piramide e frammezzo a queste si disponevano cinque carrucole, tre

parti del cui corpo, disposte intorno a un asse centrale, si presentano in

, crispi e nicotera) che, a partire dal 1883, guidarono l'opposizione

, crispi e nicotera) che, a partire dal 1883, guidarono l'opposizione

, austria, prussia e russia, a cui si aggiunse poi la francia) che

: non basta, per mio giudicio, a temperare il soppruso che esercita la pentarchia

alle truppe russe; ma ciò non basterà a vincere la pentarchia o meglio tetrarchia europea

o meglio tetrarchia europea, nuovamente collegata a danni dell'europa insorta ed eterna propugnatrice

parlamentare al trasformismo di depretis guidato, a partire dal 1883, da cinque esponenti

vol. XII Pag.1060 - Da PENTARMONICO a PENTECOSTE (24 risultati)

le avvisaglie pentarchiche il 2 ottobre 1883 a genova, dove nelle elezioni generali era

cinque sistemi di corde (uno strumento a intonazione fissa, per poter ottenere i

tasso, n-iii-642: attribuisce l'endecasillabo a la canzone tragica,...

iii-276: 'pentàstico': composizione d'architettura a cinque file di colonne. 3

tra 'pori disposti due per parte a luna, e per la qual bocca

, numeri, deuteronomio) tradizionalmente attribuiti a mosè, ove si narrano le vicende

il sistema di norme religiose e sociali a cui si rifà l'ebraismo ortodosso)

: i [libri] legali sono cinque a novero: il genesi, l'esodo

corsa, salto, tiro del giavellotto o a volte pugilato, lancio del disco e

alto, m 200 piani, m 100 a ostacoli e salto in lungo, in

; il vincitore viene proclamato in base a una classifica finale a punti. -

proclamato in base a una classifica finale a punti. - pentathlon moderno: quello

. b. martini, 2-2-71: anco a giorni nostri si costuma che nel pèntathlo

sport. l'atleta che prende parte a una gara di pentathlon, o che

pentatomico ': nome dato altre volte a quell'atomo o radicale, semplice o composto

semplice o composto, che è atto a combinarsi o a sostituirsi a 5 atomi d'

, che è atto a combinarsi o a sostituirsi a 5 atomi d'idrogeno.

è atto a combinarsi o a sostituirsi a 5 atomi d'idrogeno. =

cordo, cioè di quindici corde corrispondenti a quindici gradi della voce, che facevano

]: 'pentacontarco ': chi comanda a cinquanta militi. = voce dotta

, in uso fino al sec. v a. c. boiardo, 1-274

anche in altri paesi, dando luogo a più sette accomunate dalla pratica di forme

effusioni mistiche ed estatiche, che tendono a rinnovare la discesa dello spirito santo nella

re di pulgla e di cecilia. a. pucci, cent., 28-65:

vol. XII Pag.1061 - Da PENTECOSTIA a PENTIMENTO (34 risultati)

fecie alla penticosta grande corte e festa a parigi. capitoli dei disciplinati di s.

crescenzio, 2-3-339: è necessario ancora a quei che dicono l'ufficio romano.

vi si saranno talora contate insieme fino a seimila persone. g. b. martini

18 marzo del 1152, facea nozze a pentecoste con enrico plantageneto conte d'anjou

slataper, 2-284: io intanto continuo a non far niente. è la settimana di

significato di commemorazione del dono della legge a mosè, sul sinai, cinquanta giorni

festa era la pentecoste, che è tanto a dire uanto che cinquanta dì da

; e per ciò facevano questa festa a memoria. fiamma, 1-329: bisognava che

quella solennità in memoria ella legge data a mosè su '1 monte sinai.

lingue della pentecoste, io non posso dare a vostra signoria gran ragguagli de'suoi procedimenti

tcevtyjxocttoc 'cinquanta '), che è a sua volta calco dall'ebraico.

monte pentelico, situato in attica, a nord-est di atene. -marmo pentelico (

pellegrino, cui punge amore, vada a san pietro in montorio...,

... ma non fece in tempo a terminare le ma gnifiche gradinate

dopo la quinta quantità lunga, a metà del terzo piede. citolini

guasto nella rovetana, perchè 1 a 'di 'comproba 'non

: 'pentera ': cinquereme, naviglio a cinque ordini di remi sovrapposti.

morduto da una sepa, serpente simile a una picciola vipera, di color di

xere è caldo nel primo grado e zova a le postieme... e lo

.. e lo so oio zova a la pentigene e al cancro.

/ né voi ch'i'me retorni a pentisóne. 2. punizione.

mediev. pentoma (nel 1005, a roma), di origine prelatina; è

legge morale o reli giosa a cui si accompagna il desiderio di farne

ravvedendo sene intimamente e disponendosi a farne pe nitenza (e

sere perfetto o imperfetto, a seconda che nasca da puro amore

esso comporta, e formale o virtuale, a seconda che venga espresso esplicitamente o

in sé una amaritudine che è gastigamento a più non fallire. idem, purg

altre donne della città andò il giardino a vedere. leonardo, 2-91: se

, sappi che lui ha di- rieto a sé chi ti porgerà tribolazione e pentimento.

nascente dalla propria colpa. g. a. angelini, 313: fece di

al punto di morte, di altri a cui il pentimento fu in certo modo

, 3-564: gli fuggono d'avanti [a perseo]... cu- riositade

pentimento '. piovene, 14-98: riesumava a una a una le angherie fatte al

. piovene, 14-98: riesumava a una a una le angherie fatte al prossimo,

vol. XII Pag.1062 - Da PENTIMERONE a PENTIRE (42 risultati)

ebbe la certezza di essersi lasciato prendere a una frode vergognosa..., allora

pentimento. cesari, 6-26: parendo a luigi avere della volontà di suo padre tanto

di suo padre tanto che gli bastasse a prendere il nuovo stato e tuttavia temendo

concreto: correzione apportata da un autore a un testo già compiuto o alla riedizione

i pentimenti rapidi, le cancellature subitanee a mezzo il verso, a mezzo la parola

cancellature subitanee a mezzo il verso, a mezzo la parola, le correzioni fatte

dicco fallimento / sì. nde chero a voi donamento / che mi ne diate

che mi ne diate qualunco pentimento / a voi piace. tavola ritonda, 1-25

1-25: cavaliere, diféndeti, ché ora a questo punto ricevarete pentimento di ciò che

-comprare caro un pentimento: abbandonarsi ciecamente a una relazione amorosa venale, profondendo per

foglietta, 229: la sciocca s'inganna a partito, perch'io non voglio comprar

per sfocar seco l'instinto naturale. a. adimari, 4-17: or impara ancor

tu (volgendo il piede) / a non comprar sì caro un pentimento.

sì caro un pentimento. -ritrarre qualcuno a pentimento: farlo pentire. foscolo,

uomini, se non se per ritrarli a pentimento. 7. prov.

peccato commesso, ravvedendosene intimamente e disponendosi a farne penitenza. giacomo da lentini

giacomo da lentini, 17: chi a torto batte, o fa 'ncre- scenza

si è che si rimettan le peccata a colui che si confessa e si pente.

e perdonando, fora / di vita uscimmo a dio pacificati. fiori di filosafi,

, no se pùm pantir ni tornar a par ovra iusta. boccaccio, 1-i-308:

, / s'io non merto perdono a tante offese, / mira che proprio è

tante offese, / mira che proprio è a noi peccar sovente, / a voi

è a noi peccar sovente, / a voi perdonar sempre a chi si pente.

peccar sovente, / a voi perdonar sempre a chi si pente. fiamma,

passato, lo mio cuore cominciò dolorosamente a pentere de lo desiderio a cui sì

cominciò dolorosamente a pentere de lo desiderio a cui sì vilmente s'avea lasciato possedere

troppo aprir l'ali / potean le mani a spendere, e pente'mi / così

del mal fare, / del ritornar a dio ebbon tal sete / che, lui

mi vergognerò punto, signor osservatore, a dipingervi i miei passati disordini. foscolo,

né devo arrossire di cosa alcuna rispetto a teresa, né pentirmi, né dolermi.

giorno idio, e sì perdona egli volentieri a chi si pente d'averlo bestemmiato.

-sostant. anonimo, i-523: s'a fatto valesse lo pentere, / lo mio

, 1-42 (i-503): innanzi a dio ho, io sentito più fiate predicare

angiolieri, vi-1-425 (104-1): a cosa fatta non vale pentere / né

/ ch'avere inteso al cuoio e a lo spago / ora vorrebbe, ma tardi

essere vissuto. fazio, i-6-13: a l'uom vai poco penter dopo il

zelo di giacomo, ch'era cominciato a pentirsi. d'annunzio, iv-i-

pentarò mai, ch'io non voglio andare a casa del diavolo per l'anima tua

ingegno; e pentessi d'averlo menato a firenze. rovella del grasso legnaiuolo,

. stava sopra di sé e cominciava a pentere d'essere ito con loro. ariosto

passare che poch'ore prima ch'avessi a pentirmi d'aver ributtato salomone in quell'

amante, non si pentì d'essersi data a lui con tanto abbandono. linati,

vol. XII Pag.1063 - Da PENTISONE a PENTITO (49 risultati)

. mandò dal cielo [il diluvio] a sommergere irreparabilmente la terra.

la terra. -con riferimento a un ente astratto. dante, inf

. recedere da un proposito; venire meno a una promessa, a un impegno;

; venire meno a una promessa, a un impegno; ricredersi, mutare parere

gli era favorevole e che la citta aveva a perire, a un tratto rinforzava l'

e che la citta aveva a perire, a un tratto rinforzava l'assedio e confortava

d'ogn'altro ardito, / si messe a nuoto e ri- tornossi al lito.

una nuova molestia..., torno a commettermi alle poste, rimandando copia de'

, i-36: le prime [legioni] a levare in capo, de'maggiori eccessi

purg., 17-132: se lento amore a lui veder vi tira / o a

a lui veder vi tira / o a lui acquistar, questa cornice, / dopo

-fare pentire qualcuno di qualcosa: indurlo a rimpiangere di averlo fatto. monte

monte, 1-64-12: no si cela a chi li tien damaggio, / ma

cosi ingiusta e così repentina guerra più tosto a modo di corsaro che di re,

tasso, n-ii-338: per quel eh'a me ne paia, non ho da pentirmi

muratori, 6-301: non avrebbe nondimeno a pentirsi il saggio, se consecrasse un po'

di pentere. -chi tosto erra a bell'agio si pente: chi agisce

pulci, 10-126: chi tosto erra a bell'agio si pente. g. m

egli è ben vero che chi tosto erra a bell'agio si pente.

poco giova o vale, non è a tempo, non paga il male: il

e 'l pentirsi da'sezzo non è a tempo. tasso, aminta, 131:

non ha abbastanza di qualcosa ', a sua volta connessa con paene 'quasi '

, n. 1); tendenza a collaborare con la giustizia per fruire di

di « rosso » è l'autentico interrogativo a cui il verdetto deve rispondere.

se ne ravvede intimamente e si dispone a farne penitenza. formula di

peccai, io ne so'pentuto / ed a voi mi sonno arenduto. fra giordano

pentuto, or che ti vale andare a roma? amico di dante, xxxv-11-736

in cento anni, che chi andasse a roma confesso e pentuto de'suoi peccati,

esser di quel lato / che vorrà a. ssé chiamare. rappresentazione di s.

del suo errore, e pentito ritorna a la via dritta. campiglia, 1-393:

appena pentiti del peccato, par che tornino a pentirsi del pentimento. forteguerri,

per seguir la tela ordita, / vegniamo a don tempesta e a don fracassa,

ordita, / vegniamo a don tempesta e a don fracassa, / e insieme al

almeno così tardivo da costringere i pentiti a lungo indugio nell'antipurgatorio. -che

giornalistico, suggerisce l'idea di un ripudio a livello morale e ideologico delle motivazioni

ideologico delle motivazioni che indussero l'imputato a delinquere, mentre in realtà tale atteggiamento

stefano tisei, un altro pentito venuto a dipingere davanti agli occhi dei giudici la

terrorismo, racconta quello che sa. a. galante garrone [« la stampa

pericone assentito, senza attendere d'essere a così dolci notti invitata, spesse volte

, 168: non andare in francia a cercar guai / però che tu te ne

g. c. croce, 61: a me parimente hai dato occasione di dire

ed ora son dolente e pentito. a. nani, lii-5-489: ha voluto

imperator suo padre, che fu pentito a morte di aver a lui in vita rinunciati

che fu pentito a morte di aver a lui in vita rinunciati gli stati e

dello stolto sgomento. -con riferimento a enti astratti personificati. boccaccio, dee

, quasi pentuta della subita iniuria fatta a cimone, nuovo accidente produsse per la

eppoi, quasi pentita, si stenebra a sera. -resipiscente; ricreduto.

; ma poi pentito, si misse a scalare il balladuro della porta degli asinelli.

. foscolo, ix-1-377: non è a dire che..., mentre esaltava

vol. XII Pag.1064 - Da PENTITORE a PENTOLA (49 risultati)

fossa, / là dove vanno l'anime a lavarsi / quando la colpa pentuta è

5. locuz. -far mangiare a qualcuno il pan pentito; mangiare il

17. -far pentito qualcuno: indurlo a provare rincrescimento. cesarotti, 1-xxxiv-255:

con le mani in croce domandava perdono a dio, al fanciullo et alla vedova

1-iv-520): ci cacciano in cucina a dir delle favole con la gatta,

dir delle favole con la gatta, e a annoverare e pentole e le scodelle.

l'uncino pigliava, togliea il sacerdote a sé. anonimo toscano, lxvi-i-50: cotti

d. bartoli, 1-3-8: sembra incredibile a dirsi le smoderate e pazze spese che

aggiungendovi / la gatta, sette, a mangiar quattro piccioli / luccetti, che

, che una libra e mezo pesano / a pena tutti insieme, et una pentola

, accese il fuoco, mise la pentola a scaldare. -pentola a pressione: recipiente

mise la pentola a scaldare. -pentola a pressione: recipiente usato per la cottura

da un coperchio di notevole peso, a tenuta di vapore e provvisto di due valvole

i tempi di cottura). -pentola a vapore: recipiente con doppie pareti e

: recipiente con doppie pareti e intercapedine a tenuta, all'interno della quale circola

mezzogiorno, l'ora che si va a mangiare. 2. in senso

calice lo detto imperadore avea fatto fare a la chiesa di santo anastagio. b.

in ogni parte: à convien ch'a molte cose abbi avvertenzia, / e

strozzi, 1-73: il cervel mi va a spasso: / ma sempre che da

bibliotecario monnier lo ha mandato in anticipo a me, il coperchio. tenete. leggete

, torci e dimeni la groppa: a me si muove il lombo anche così per

nella sala una pentola, entro alla quale a vista di tutti si pongono dei fichisecchi

che è dentro alla pentola toccherà a quello, il quale, bendato, la

un bastone, e la romperà. quindi a sorte si destinerà uno ad andar sotto

da un punto della sala, anderà a dare il colpo, che quasi sempre

che quasi sempre fallisce. quando toccherà a colui, al quale è destinata la

acqua. mosso che sarà per andare a colpirla, dirà qualcuno ch'ei non è

perfettamente bendato, ed un altro anderà a bendarlo di nuovo, e nell'orecchio

così che tutti i giocatori sono sottoposti a bagnarsi. il premio poi l'ottiene

stanza del giuoco. dipoi, destinato a sorte quello che deve essere il primo

sorte quello che deve essere il primo a romperla, si benda costui, e dal

un bastone, col quale deve andare a dare un colpo alla pentola e romperla.

riempito di materiale esplosivo e incendiario, a cui veniva dato fuoco mediante una miccia

con ingegni e con manganelle e dentro a sifoni o cannoni e in pentole.

e altri artifizi di fuoco da lasciare a mano o con macchine. dizionario militare

vi si mettono entro possono esser assoggettati a calor rovente senza che bollino. bettini

.): che ha forma simile a auella di tale recipiente. barilli,

, 5-no: donne della rodesia coi copricapi a pentola fatti con un fazzoletto. bernari

5-78: abbassò la sua testa rossiccia a pentola di rame. -con valore

. -con valore avverb.: a cavalcioni. pataffio, 5: a

a cavalcioni. pataffio, 5: a pentole portollo con rimbrotti. firenzuola,

buona mancia, io piglierò la sposa a pentole e porterolla via. guerra dei

mostri, 140: per insegna porta a grande onore / sopra l'elmetto e

e nel scudo dipinto / febo che porta a pentole giacinto. g. m.

portavate, / si può dir, quasi a pentole. -avere la pentola

cfr. aretino, 20-161). a. casotti, 1-1-45: già bolliam senza

1-1-45: già bolliam senza fuoco, e a mano a mano / la pentola avevam

già bolliam senza fuoco, e a mano a mano / la pentola avevam di campriano

la pentola in mitria: avere un pollo a pranzo. gargiolli, 255:

vol. XII Pag.1065 - Da PENTOLACCIA a PENTOLAIO (30 risultati)

non ce ne diamo pensiero, perché a casa da mangiare l'abbiamo. verga

cervello. cantoni, 402: dichiarano a gara che se essa ha veramente dato

ci debbe bollir qualcosa in pentola. a. politi, 1-490: diciamo bollir in

bassani, 3-128: che il papà a settant'anni suonati, e con quello che

che sta bollendo in pentola, continui a alzarsi tutte le mattine alle sei e

, come dice lui, e indurci a non poltrire in molli piume, transeat.

... in una conferenza venire a scodellare davanti al pubblico tutto quel che

fuori di nuovo dalla comune pentola e che a ciascu- n'arte, particolarmente alla pittura

passioni d'uno. -fare la pentola a due manici', porre le mani sui

fianchi le mani, facendo la pentola a due manichi, così replicarmi sdegnati. fanfani

v.]: 'fare la pentola a due manichi ': metter le mani

. v.]: 'fare la pentola a due manichi 'si dice piuttosto di

dice piuttosto di uno che prenda due persone a braccetto, luna di qua, l'

vale fallire. -la pentola bolle a mala pena: v. bollire, n

fare poesia in ogni occasione, anche a sproposito. parabosco, 1-3: una

per sé la parte migliore. a. politi, 1-490: schiumar la pentola

. albertano volgar., ii-35: a più ricco di te non sarai compagno

corni torti e diritti e pifferoni. a. f. bertini, 7-144: -mi

. bertini, 7-144: -mi fo a credere che voi stimiate che l'enciclopedia del

corni, pentolacce e cose / che a far romor da diavoli sian use. forteguerri

un pancione smisurato, che pareva tenuto a fatica da due braccia piegate: come una

da due braccia piegate: come una pentolàccia a due manichi. 2.

, cocci della pentolàccia. a. tose. prima domenica di quaresima,

6. locuz. fare la pentolàccia a qualcuno: rovesciare su una persona,

. v.]: 'fare la pentolàccia a uno ': aspettarlo di notte e

ciuco del pentolaio: fermarsi ogni momento a chiacchierare con chiunque si incontri. -in

queste fanciulle che dànno sì facil credenza a le ambasciate di questi giovini, che sono

che dà il capo in ogni porta. a. f. doni, 6-27:

l'asino del pentolaio che mi fermi a ogni uscio. g. m. cecchi

non vi era cittola che m'andasse a pelo ch'io non le attaccassi l'oncino

vol. XII Pag.1066 - Da PENTOLAME a PENTOLONE (33 risultati)

di salame. 2. locuz. a pentolina', a cavalcioni. firenzuola,

2. locuz. a pentolina', a cavalcioni. firenzuola, 764: o

d'addosso, che ve ne portavano a pentoline come un bambino? -bollire

non ho poi da far altro. a. cattaneo, i-43: per dargli un

mio cammino. carducci, iii-18-143: a cotali suoni anche la pappa sciocca di

nel mio solito e tranquillissimo quartiere ritornerò a quella santa ed aurea mediocrità del mio

dei pentolini di pece che ti avventano a le finestre per ardertele e per isconguaz-

occupatissimo ad incollare delle striscie di carta a tutte le fessure delle imposte, con

collo, arrampicato su di una scala a piuoli. e. cecchi, 5-7:

pentolino di lombrichi e gli occhi appesi a una canna. -sorta di lanterna

. algarotti, 1-x-271: qui [a bologna] i letterati non sono solitari

] i letterati non sono solitari come a padova, ma si mischiano col bel mondo

bel mondo, vanno nelle villeggiature, a pranzi, vegliano, giocano a gallinella

villeggiature, a pranzi, vegliano, giocano a gallinella, a tarocchino, a pentolino

, vegliano, giocano a gallinella, a tarocchino, a pentolino. -piccola

giocano a gallinella, a tarocchino, a pentolino. -piccola somma di denaro

giocata, e co'quali poi, a fin di stagione, si suol fare un

mettergli nel pentolo, o perché servono a far bollire la pentola. 5

. 5. scherz. macchina a vapore. periodici popolari, i-716:

strega maliarda / che manda i cavallucci a tentennino. / ed egli un punto a

a tentennino. / ed egli un punto a comparir non tarda, / quand'ella

'fa incantesimi '. -tornare a pentolino: riprendere un modesto tenore di

all'ospitalità e alla generosità altrui. a. pucci, ix-409: ricomincian le 'dolenti

pochi dì sottiglian lor le gote. a. politi, 1-490: dicesi tornare al

tempo con quel d'altri, ritorna a viver sobriamente del suo. tommaseo [

una vivanda da allegarti i denti / a fuoco or in un pentol badiale. giuliani

ortiche e si faceva bollire il pentolo a acqua schietta. nievo, 61: avevamo

il nostro pranzo. cicognani, 2-142: a una parete, infitta con le staffe

. papini, 27-924: tutta la vita a lavare pentoli e piatti suaici.

muta, gli occhi strabuzzati, le gote a pentolo. -avere il pentolo alla

: sopra un bel pentolon, qual nave a galla / seder ti vidi. [

presa un'altra scodella, l'andò a riempire alla caldaia. [ediz. 1827

1827 (615): l'andò a riempire al pentolone]. c. e

vol. XII Pag.1067 - Da PENTOLUTO a PENURIA (19 risultati)

schina, / più aspra d'a cipolla, e d'u stuppone, /

ottenuto per nitrazione della pentaeritrite; fonde a 140 °c, ha una velocità di

alti circa mezzo metro, e infiorescenze a grap polo denso, con

noginia di linneo, stabilito da willdenow a scapito delle chelone di linneo,

rimpianto, rammarico, rincrescimento. attribuito a cino, iii-13-12: dunque qualche via

de l'offese fatte aver pentute. a. pucci, cent., 25-80:

: penula è una veste pluviale lata a la parte inferiore e stretta a la

pluviale lata a la parte inferiore e stretta a la superiore senza alcuna scissura da li

: la penultima volta che bettoni venne a milano... gli dissi che

lettera che voi riceverete da me. a un terremoto non si può far fronte.

nell'aumento e nello stato in cui a poco a poco salì, dove per

aumento e nello stato in cui a poco a poco salì, dove per non poter

carducci, ii-8-299: io ti scrissi a pena ricevuta la penultima tua.

lacopone, 1-3-86: mesere, a tomo fo 'mposta la lege, y

avendo penuria d'acqua e correndo addosso a moise ed aaron, disse dio a

a moise ed aaron, disse dio a loro: « pigliate la verga ed andate

loro: « pigliate la verga ed andate a cotal monte ». bibbia volgar.

imperò che alcuna volta sforza gli uomini a bestemmiare per la penuria e disagio delle

152: la penuria del piombo gli costringeva a consumar lo stagno de'cittadini in fabbricar

vol. XII Pag.1068 - Da PENURIANTE a PENURIARE (25 risultati)

moscati saprai frappoco; da caffarelli ebbi a como una risposta gentile; da barinetti

di comodi. papini, ii-487: a penuria mia di letture e di tempo mi

li quali erano stati in egitto, cominciarono a venire i sette anni della penuria,

lupa fera, / e mena drietro a sé sì grande schiera / d'uccellon

presente non pigliasse tanto scommodo di venire a bologna, non essendovi altro bisogno di

penitenza. forteguerri, 23-3: avendo a mente gl'impeti e le furie /

; / e il marito fra tanto avrebbe a vile / i cilizi, le lane

. da credere che non mancasse né pure a coloro l'ingegno atto a filosofare,

né pure a coloro l'ingegno atto a filosofare, ma sì bene che avessero

xv-163: lasciate la lussuria di frasi a chi ha penuria d'idee. berchet,

degli aromatari, 223: quando poi venite a considerare i suoi [del petrarca]

memorie di riguardo, ci ha obbligati a ricorrere anche a'fragmenti e a *

obbligati a ricorrere anche a'fragmenti e a * rimasugli dell'antichità, supplendo questi

lamenti storici, iv-132: la fatta a santa chiesa iniqua ingiuria / hammi condotto

santa chiesa iniqua ingiuria / hammi condotto a questo caso forte, / e li miei

, 2-i-419: la penuria ch'egli cominciava a patire gli cagionava non minor danno che

: la vera tribolazione degli autori veniva a chi dalla troppa economia della penuria e a

a chi dalla troppa economia della penuria e a chi dallo scialacquo dell'abbondanza. breme

mia famiglia e sarò sempre piuttosto disposto a sopportare la penuria che la manifestazione brusca

caso del pittore, il quale, a carico, con tre sorelle, della

cibo e dell'ottimo vino, sturava a piene tazze il suo ingegno e la sua

: quai rigide ingiustizie / ci dannano a perpetue penurie? / perderonsi ^ angeliche dovizie

in penuria / in mezzo di nemici a stuol severo. -fare penuria di qualcosa

in generale che da galieno sino a diocleziano la chiesa godesse...

penuriava tutto 'l brasile, stentavano li bastimenti a

vol. XII Pag.1069 - Da PENURIATO a PENZIGLIANTE (25 risultati)

somigliante rinfresco non poteva non esser caro a persone che da qualche tempo addietro penuriavano

pericoli la nostra marcia... a fine di levare il blocco a barcellona,

.. a fine di levare il blocco a barcellona, ove i nostri penuriavano di

sbraciava; il mondo sa la lunga prigionia a cui lo dannava, ma forse una

casa e perfino le camicie. -essere a corto di capitali. botta, 5-12

vita ed in morte, perché ne vengano a gongolar i suoi posteri sconoscenti.

tutte le grazie di mio marito ed a far ch'io penuriassi ne'miei tesori.

continuava il re di navarra in tanto a scorrer la campagna da tutti i lati

eggenda di s. chiara, 1-87: a ciò che lo dì della penuriosa refezione

penurioso di cose vulcaniche, riducendosi elleno a poche ignobili scorie del vesuvio e a non

a poche ignobili scorie del vesuvio e a non so quante volgarissime lave del medesimo

basti ad essere entrati senza impegnarsi ostinatamente a consumare il residuo del denaro e delle

alcune parti inacessibile, in molte difficile a superare, in tutte penurioso di terreno

se andava per quelli castelli d'intorno a domandare elimosina. g. m. casaregi

ferrarese v'è grandissima carestia di grano. a. cattaneo, ii-195: l'anno

, giacché egli è di sostanza bastevolissima a sostentarci. 8. afflitto da

di una laurea di guerra: quanto a dire... iniziarido le umili e

non risolubili in cui versa il finito a rispetto di sé. 10.

di quel penurioso assedio di cui tratterassi a suo luogo. = lat. mediev

: un contadino scalzo e scamiciato intento a intrecciare a penzana i tralci mozzi di una

contadino scalzo e scamiciato intento a intrecciare a penzana i tralci mozzi di una vite.

mediev. (nelle forme penza, a bologna, nel 1259; penzea, a

a bologna, nel 1259; penzea, a ferrara, nel 1476; penzeda a

a ferrara, nel 1476; penzeda a massafiscaglia, nel 1370), deriv.

lagrima, si mettea in bocca. a. politi, 1-49°: penzigliante, fiorentino

vol. XII Pag.1070 - Da PENZIGLIARE a PENZOLO (44 risultati)

berto pengigliare tra li piè del deschetto. a. politi, 1-490: penzigliare,

venne, stridendo, di quel lauro a porsi / mirabil mostro! e rintrec-

. jahier, 41: lenzuola sordide penzolanti a rifascio dalla finestra del malato che s'

rifascio dalla finestra del malato che s'alza a mezzogiorno. ungaretti, xi-195: un

dall'angolo della bocca, guardava davanti a sé. g. bassani, 4-13:

penzolanti. fracchia, 753: abbandonandosi a quella elastica e musicale caduta, si trovò

carducci, ii-27-146: filava... a quel modo memorabile antico pe 'l quale

savinio, 2-31: stava ancora nella poltrona a sdraio in cui lo aveva conficcato la

(596): una manina bianca a guisa di cera spenzolava da una parte,

annunzio, v-1-277: il corpo ripiomba a destra. la testa penzola.

e il labbro inferiore. -tenersi aggrappato a un sostegno. plutarco volgar. [

fianchi. 2. essere appeso a un laccio, a un capestro o

2. essere appeso a un laccio, a un capestro o a uno strumento di

un laccio, a un capestro o a uno strumento di tortura. monti,

opposto e contrario alla montagna deserta penzolò a un legno l * uomo dio.

traditore non scampò alla vendetta: penzolò a un merlo delle mura. 3.

ghislanzoni, 16-158: ella si abbandonava a quel narciso... lasciando penzolare

libane penzola sopra di me, simile a un monile portafortuna. -essere presente

data gli penzolava più dal cervello, a cominciare da quella della sua nascita.

pratoltni, 9-1306: ella rideva; e a lui, il viso come sul fornello

, fermo e sospeso che penzolava attaccato a un filo. 7. tr

1-iii-60: fu costretto di dare le spalle a milano con le mani penzolate.

un burrone / e la pensola pelle a lui tagliata, / che sempre si dimena

: ordinarono e poi fornirono due case a traverso al canale, l'una di sopra

gran penzolo d'uva di maravigliosa grandezza. a. f. doni, 5-53:

sorbe. lippi, 8-17: una stanga a mezz'aria evvi a traverso, /

8-17: una stanga a mezz'aria evvi a traverso, / dov'ella tien le

'penzolo ^: un pezzo ai vite a cui siano attaccati due grappoli o tre

vi ponti forte, sì come per tutto a capire stretto e serrato, suggellando per

serrato, suggellando per tutto; e quanto a lasciare quei penzoli di buccia, si

pataffio, 5: pevere in cornino a pisciar vadi / chi ha sparato a

a pisciar vadi / chi ha sparato a trescar; su'sciagura, / che fece

! so dir che bel penzolo! a. casotti, 1-5-81: non se ne

penzolo ad un legno / perché non andò a verso a ce- lidora. papini,

un legno / perché non andò a verso a ce- lidora. papini, x-1-668:

. ad altro non miravano che a formare penzoli alle forche. 9

cavo di canapa o acciaio provvisto, a un'estremità, di radancia o gassa e

di gancio o radancia (ed è usato a bordo per svariati lavori e numerose manovre

candeletta o candelizza: nelle navi mercantili a vela, manovra di grosse dimensioni fissata

di maestra e, dall'altra, a quello di trinchetto e usata per sollevare

terminati al capo inferiore con un occhio a radancia, nel quale si può incocciare

e serve per attaccarvi dei paranchi o a stropparvi de'bozzelli. dizionario di marina,

estremità fornita di redancia o foggiata a gassa e l'altra estremità fornita di gancio

anche penzoli di catena aventi un maniglione a una delle estremità e un gancio all'

vol. XII Pag.1071 - Da PENZOLONI a PEONIA (30 risultati)

dormiente che si usava nei bastimenti mercantili a vela, per imbarcare colli pesanti,

albero di maestra e per l'altra a quello di trinchetto, avente nel mezzo

stroppo per incocciarvi un grosso paranco destinato a sollevare pesi dal boccaporto. 'penzoli

, e spedita la catena o la gomena a seguirla. -fare il penzolo

-fare il penzolo: tenere sospeso a un cavo un attrezzo marinaresco.

che sta sospeso in quanto è attaccato a qualcosa o tenuto in modo di gravitare

con uso avverb. (nell'espressione a penzoloni). firenzuola, 964

asino a'miei danni..., a pena mi vidono approssimare alla mangiatoia che

atto di impotente disperazione io non potei far a meno di riderne. verga, 8-84

riderne. verga, 8-84: si mise a sedere su di un covone, accanto

2-119: il custode del tempio era fino a qualche anno fa don remigio, un

]. soffici, v-2-138: camminava a piccoli passi, scostando col bastoncino le

delle orecchie, sfinito, ma continuava a correre. -allentato. cicognani

. -anche con uso avverb. a. cattaneo, ii-32: appena le mani

nell'uomo che dalla veglia vien passando a stato di sonno i muscoli che tenevano

: poi, con altre funi, appesele a grosse stanghe e queste levate in ispalla

/ d'un pergolato, il quale a ogni corrente / sostien, con quattro

gli altri pescatori un ragazzo che, penzoloni a poppa, d'una sola cosa si

io, da qui innanzi / standomi a riposar ne l'antro erboso, / non

per le fiorite ripe / star penzoloni, a pilucar l'erbette. savinio, 364

giornalieri indigeni (detti peones), a compenso di denaro loro anticipato, la

, la coltivazione della loro terra fino a estinzione del debito; il valore minimo

al quale erano calcolate le retribuzioni contribuiva a rendere tale tipo di lavoro praticamente perpetuo

non ne provocò la fine: si continuò a esercitarlo in argentina fino al 1886,

del genere sescuplo... sono: a) il peone primo (una lunga

bracciante, operaio agricolo, servitore addetto a umili mansioni (e tale accezione indica

con gli immensi cappelli e gli scialli bianchi a ricami neri. c. e.

josé della villa pirobutirro) gli venne a dire che il figlio della padrona,

un sedativo; molte specie sono coltivate a scopo ornamentale). -anche: mazzo

. pietro ispano volgar., 3-58: a la parlasia. togli gengiovo e pepe

vol. XII Pag.1072 - Da PEONICO a PEPATO (35 risultati)

. tassoni, 8-49: talor pareggiando a l'amorosa / bocca o peonia o anemone

peonia o anemone vermiglio, / e a la pulita guancia o giglio o rosa,

intenso. deledda, 1-68: intorno a loro il silenzio era intenso, infinito

che tinge di un roseo, simile a quello dei fiori della peonia. lessona

si forma in un apparecchio autoclavio scaldato a 150° per reazione dell'acido rosolico e

in pagliette, di un rosso peonia, a riflessi verdi o giallo scuri, a

a riflessi verdi o giallo scuri, a un dipresso insolubile nell'acqua, solubile

che galen dischiude / l'acque peonie a dori, / o faretrati amori,

/ o faretrati amori, / venitela a mirar. = voce dotta,

diporto o da regata usata un tempo a venezia, di media grandezza, provvista

montato in una barca di peota per andar a la volta di puja. federici,

sorte di barca delle più piccole, atte a cavalcar il mare) che lo aspettasse

, 1-344: entrai in una peotta a sei remi e mi promisero i marinai di

e mi promisero i marinai di mettermi a muscoli in un giorno e mezzo. f

giunsi, dopo dieci giorni di cammino, a triesti; dove dimorati due dì,

gondole, di barchette e di peote messe a festa... con isvolazzi di

li caricava su larghe peote che andavano a rovesciarli nel mare aperto, di là

parte ai una trilogia con la gondola a tre remi (1657) e h

3. locuz. fare peota: a venezia, costituire una comitiva di donne

. nicolò e di castello, prendere a nolo una peota e andar gironzando per

, e talora recarsi al lido od a mestre, cantare e suonare il cembalo,

testi, 1-341: accordai una peotella a otto remi leggiera e spedita con otto

, qual ozi poi nona... a le 5 in 6 ore di nocte

= dal venez. peota, a sua volta dalla forma dial. peota

pilota ', con passaggio semantico analogo a barcaruolo dal signif. di 'chi governa

di 'chi governa una barca 'a 'barca '; da venezia la voce si

peotta che per il suo sol eravamo a fronte dalla città di tanasari. brusoni,

567: si era il bassà fermato a pattimo per provedersi di peoti e di

spugnosa e leggerissima che si trova intorno a kadi- cofani. = cfr

fanno il medesimo cotali ampollette di vetro a guisa di pepaiuole, fatte per trastullo

/ fingendo che sia pepe; e a un tempo stesso / scuote la peparòla ch'

cassettelle / di lucenti madriperle, / nobilissime a vederle, / a cornettini, /

, / nobilissime a vederle, / a cornettini, / a scarpettini, / a

vederle, / a cornettini, / a scarpettini, / a pepaiuole, / a

a cornettini, / a scarpettini, / a pepaiuole, / a bottacciuole. periodici