andare a porta orientale? ». « prendete questa
orientale? ». « prendete questa strada a mancina ». d'annunzio,
non intermisse sino che condotti gli ebbe a tarteso. soderini, i-62: dei venti
detto orientale, che va da parigi a costantinopoli ogni sette giorni. -che
-che si vede, che appare a oriente. galileo, 3-3-498: la
avvicina alle orientali. -che comincia a brillare e a diffondersi da oriente,
. -che comincia a brillare e a diffondersi da oriente, al mattino (
. -pianeti orientali: pianeti che vengono a trovarsi nelle case ascendenti. -quadranti orientali
soldati orientali che erano spinti alla battaglia a colpi di frusta. landolfi, 2-128:
de'scudi e le briglie di cavalli a quegli orientali. castiglione, iii-78: gli
-etnol. razza orientale: razza umana affine a quella mediterranea, diffusa soprattutto in
gioie orientali, che solevano andar già prima a caffa ed altri lochi della tana.
adagiati su'troni orientali, / dilettansi a gittar lucidi strali / sotto i piè
. dotti, 1-358: se risponde a colui con voci umane / l'orientale
un'antichissima leggenda orientale che di là a pochi anni, parendo ai nuovi uomini
quella sua grande enfasi orientale, cadendo a falde la neve sulle cime dell'altissimo
-scritto in lingue dell'oriente asiatico. a. m. bandini, 151: l'
cinque fili del tessuto, tenendo il filo a destra sotto l'ago, rientrando con
basso, tenendo questa volta il filo a sinistra sopra l'ago (e ha un
orientali', antico titolo carolingio che equivaleva a quello di duca di austrasia.
, 370: l'acqua saporita è utile a bere se sia in sostanzia cniara,
, i-662: non c'era popolo colto a cui l'orientalismo convenisse meno che all'
arti figurative e nell'architettura, tendenza a riprodurre stili, modi, figure e
primitivo, ci vuole una regola 'a priori ', cioè superiore ai monumenti,
di profetismo, delle quali si richiederebbe a un critico maggior cognizione ch'io non
. balbo, ii-172: sarebbero a notar pure i nostri filologi, ellenisti
scoperte egittologiche e orientalistiche che hanno aiutato a sfatare l'illusione europeocentrica. 2.
3. che ha un atteggiamento analogo a quello attribuito tradizionalmente ai popoli orientali.
: l'orientalità eterodossa, benché valga a dotar l'intelletto di notizie pellegrine e recondite
databili dal sec. vili al vi a. c. e comprese fra il periodo
, 2-104: è dedito, orientalmente, a lunghe, educate, tranquille sedute amorose
i-340: non sono riuscito da tanti giorni a distruggere l'orientamento di questa fila [
si trova rispetto ai punti cardinali o a un altro sistema di riferimento, in
determinare la direzione da seguire per giungere a una meta (e si avvale dell'
, 1-173: mentre camminava per una campagna a lui sconosciuta, la nebbia lo avvolse
3. figur. guida o avviamento a una determinata attività. -orientamento scolastico,
-orientamento scolastico, professionale'. indicazione atta a facilitare una scelta consapevole degli studi o
studi o della professione da seguire, a seconda delle facoltà, delle attitudini,
. -plur. raccolta di nozioni utili a fornire una prima informazione su una disciplina
della corte suprema, e in genere a tutto l'orientamento e alla tecnica del
indicazione in forma di rettangolo verticale, a strisce orizzontali o oblique bianche e nere
molecole di un corpo dielettrico o paramagnetico a disporsi in modo che il loro momento
nave; ovvero le caffie delle maniche a vento rispetto alla direzione del vento. l'
di una direzione o di un verso a un ente geometrico (una retta, un
o anche con la facciata rivolta a oriente. -anche: collocare in una
e si dice orientare bene o male a seconda dei modi in cui la vela prende
di astronomia nautica, acconciare siffatti arnesi a segno, rimpetto ai punti cardinali. *
volgerla al vento, che il bastimento vada a suo cammino sopra il rombo assegnato,
né sul filo e porti avanti. a tal fine bisogna volgere tutto il cotone
, gonfi, porti e spinga il bastimento a suo viaggio. 'orientar male '
, 595: 'orienta! ''a segno! ': comandi di orientare
bocca che la madre s'adopera invano a chetare. 3. figur.
alla formazione di una mentalità o anche a intraprendere una determinata attività. cantoni,
deliberatamente alle stampe dei volumi musicali destinati a contentare l'orecchio dei lettori poetici,
bene e del male. -valere a determinare una decisione, costituire lo stimolo
propria posizione rispetto ai punti cardinali o a qualsiasi elemento di riferimento; riconoscere il
, iii-9- 163: chi comincia a sentire il bisogno di 'orientarsi '
orientarsi 'circa la storia, comincia a sentire, in realtà, il bisogno
] i ragazzi grandi che si cominciano a orientare nel mondo, niente altro che per
. orientativo, agg. atto a fornire un orientamento, un indirizzo,
. carducci, iii-22-299: era a capo della chiesa l'abside orientato con
orientate, con garantito servizio di sole a ogni ora. bacchetti, 2-52: la
: la villa era orientata da mezzogiorno a settentrione. -che volge lo sguardo
e vi ragiona intorno. -aperto a contatti e a influssi culturali. montano
intorno. -aperto a contatti e a influssi culturali. montano, 428:
economia orientata, che diminuisca le spese a favore degli investimenti. 3.
che dà l'orientamento, che serve a orientare secondo una direzione determinata o rispetto
punti cardinali (con partic. riferimento a strumenti di uso marinaresco).
direzione rispetto ai punti cardinali o a qualsiasi altro punto di riferimento; posizione
costa 'o della propria posizione rispetto a questa. -matem. l'attribuire
questa. -matem. l'attribuire a un ente geometrico una direzione o un
penne, / più volte fo tornato a bon sentero, / ma pur già
sconfitta. -anche: morire. a. pucci, cent., 54-68:
cent., 54-68: ricolti si furo a belvedere / i fiorentin, per non
: e'se ne va in casa a mettersi in chiusa. lasciatelo pure andare
maggior parte dell'esercito suo, fu forzato a fuggirsene d'italia. cantoni, 233
, 233: la banca rimanda indietro a sue spese, per paura che non s'
alla scrittura. fogazzaro, 1-639: a tonezza ho lavorato, e di penna e
monti, 5-no: il giorno dopo a visitar mi venne, / ma fu
carta? -muovere la penna: indurre a essere scritto, narrato.
che tosto moverà la penna, cioè a farsi scrivere. -parere la penna
fatica o difficoltà nello scrivere. a. f. doni, 2-18: nell'
la vecchia vicina, con gli occhiali a stanghetta sul naso,... con
. con la penna in mano che a lei pesava più della scopa. -parere
tono duro, severo. a. cattaneo, i-32: traile avarizie ingiuste
agli operai. -porgere la penna a qualcosa: accingersi a scriverlo.
-porgere la penna a qualcosa: accingersi a scriverlo. pulci, 20-2:
scriverlo. pulci, 20-2: torno a laudar te, virgine beata, / con
cui grazia sol la penna porsi / a questa istoria, e tu m'aiuterai
mano alla penna: accingersi, cominciare a scrivere. venuti, lxxxviii-11-718: piglia
man, filippo arnolfi, / mostrando a noi cose leggiadre e nove, /
e altri mettono mano alle penne e a guisa di ciechi caminano senza guida e
che que'tracagnotti di figlioli gli cominciano a diventar buoni a qualche cosa: se lo
di figlioli gli cominciano a diventar buoni a qualche cosa: se lo cerca, troverà
d'italia. -rinnovare le penne a qualcosa: farne nuovamente uso.
fazio, iii-16-99: grave era il poggio a salir tanto che. nne / fece
che dir vi volea. -scrivere a penna corrente, con la penna corrente,
corrente, con la penna corrente, a tutto correre di penna, come la penna
54: vi andrò, così succintamente (a tutto correr di penna) raccontando il
i-121: in questi stessi pensieri scritti a penna corrente... ho '
carducci, iii-30-83: mandato... a valfredo il ii de''misérables'con un
come la penna portava. -scrivere a penna maestra: con molta cura e
amanuense o di possessore: bensì è decorato a miniature e vignette graziose, bellissimo,
, bellissimo, immacolato, scritto a penna maestra. -scrivere con l'
le penne, le penne e le ali a qualcosa: rintuzzarlo, annientarlo.
. -tingere la penna: disporsi a scrivere. foscolo, xviii-268: quando
provavano [col lavoro di traduzione] a mettere in pratica quello che avevano appreso,
in pratica quello che avevano appreso, a spiegar le ali e volar con le proprie
di roba mal acquistata. -a penna a penna si pela un'oca: v.
non mette penne, / e chi comincia a fare il vagabondo, / convien che
, 15-32: tu spiegherai, colombo, a un novo polo / lontane sì le
lontane sì le fortunate antenne, j ch'a pena seguirà con gli occhi il volo
acque. allegri, 159: pareva a quello, mentre che e'lasciava il terren
un ron- don per l'aria, a tutto suo deboi potere al sole avvicinandosi
pennùcciola / che la mia rima non abbiate a male. -peggior. pennùccia.
giusti, 1-216: con questa pennucciaccia perduta a ritrarre l'anima di sughero dei nostri
primavere, / qui posti i cavalier tutti a cavalli, /... /
fu tosto... / riconosciuto a l'armi lucicanti, / a la sua
riconosciuto a l'armi lucicanti, / a la sua pennacchiera alta e superba.
popolo, gridando loro dietro, e mostrandogli a dito, perch'erano ben vestiti e
che, spuntando dal terreno, badano a ire in su per diritto.
e della celata, di forma simile a un piccolo cono, nel quale è infilato
saraceni, ii-571: fiorisconvi l'arti a maraviglia, specialmente di orefici, speciali
nachieto negro. aretino, 20-131: a cinque ore di notte lo mandai a
a cinque ore di notte lo mandai a comprarmi un pennacchietto per la berretta.
: si piazzò [la gallina] a gambe ferme davanti le scarpe del- f'
, 1-570: quella famosa mimosa dai fiorellini a pennacchietto rosa. pirandello, 8-809:
: erba che spunta sulle prode o a piè delle muricce, lunghi fili d'avena
piacere brucare: tutti i pennacchietti restano a mazzo nelle dita; si gettano addosso a
a mazzo nelle dita; si gettano addosso a qualcuno, e quanti se n'attaccano
primitivi o col pennacchietto da sembrar tolti a una tavola del quattrocento. de pisis
, e massime nelle odi barbare, a sanar la poesia dalle asme e dai tumori
la poesia dalle asme e dai tumori, a francarla dalle frange e dai pennacchietti e
età accademiche. de amicis, x-72: a furia di voler cesellare, brunire,
. nome volgare di numerose piante appartenenti a diverse famiglie (graminacee, composite,
presenza di infiorescenze piccole di forma simile a un pennacchio. = dimin. femm
civetta, / vommene, e quindi a poco / le veggo spuntar su presso
, ridicolo. carducci, iii-24-259: a sentir lui io piglio di qua e di
. giambullari, iii-36: il quarto a punto gli pose al cimiero, / ed
la ma- tina l'orator ungaro vene a la signoria, accompagnato da sier cabriel
fuor del naturale; / le calze a tagli e 'l corsaletto indosso, / e
testa, / che avea quattro penacchi a la bizzarra. brusoni, 6-192: portava
545: quello che raffigurai perfettamente fu a capo d'un drappello francese sandro,
, 2-xxiv-315: era stato armato da capo a piedi, con un'armatura d'oro
dove prima si davano le prime cariche a chi con azioni di straordinaria generosità se le
generosità se le avea meritate, cominciarono a distribuirsi a chi portava in campo un
le avea meritate, cominciarono a distribuirsi a chi portava in campo un bel volto
: uno degli ornamenti distintivi de'chiamati a nozze si è il pennacchio di pavone su
la donna, una faraònide, vestiva a sua volta in modo superiore a ogni previsione
vestiva a sua volta in modo superiore a ogni previsione. dodici lunghi pennacchi,
dodici lunghi pennacchi, rigidi ed aperti a ventaglio, corroboravano di un'aureola tacchinesca
serve per ispolverare cose gentili e facili a guastarsi. c. arrighi, 4-85
valeri, 3-335: gli eucalipti / ricadenti a pennacchio di fontana. sbarbaro, 1-55
: quel giorno..., fino a perdita d'occhio, le cime di
altra, frasi che si voltano indietro a guardare lo strascico della propria veste,
come oggetti di possesso, pennacchi indispensabili a giustificare davanti alla tenebra il dono della
alcune specie del genere eriophorum, coltivate a scopo ornamentale; piumino. -pennacchio americano
degli elementi, variamente strutturati e decorati a seconda degli stili, che, permettendo
, permettendo la sovrapposizione di arti architettoniche a matrice geometrica ifferente, raccordano il
, costituito da una piccola bandiera appesa a uno spago e lasciata oscillare, oppure
1272: 'pennacchio': il mostravento a pennello. 15. elettr.
. 15. elettr. scarica a pennacchio: scarica elettrica che si forma
loro differenza di potenziale non è sufficiente a causare una scarica disruptiva (e,
da un brusio particolari, dà luogo a una lieve perdita di carica).
cielo. 17. locuz. a pennacchio: in modo da ricordare la
all'uomo uggiolando con la coda bassa a pennacchio. piovene, 14-89: e dovunque
mazzi di fiori, mazzi alti, a pennacchio. 18. dimin.
pennac- chione, / l'era gita a incontrar da un altro canto, / salutandola
la spada e 'l pugnai cinge a la brava, / con un gran pennacchion
. penaclum, nel 1250, a bologna), aimin. di pinna (
. faire panache), che è a sua volta dall'ital. sett. penàcio
augello, / di servire i poeti a me s'impetra. pennaccino, sm
, capace, famoso. a. monti, 32: avvocato, professore
.]: 'pennàggio ': per 'foggia a qualità della penna ', come,
. artigiano che lavora o vende penne a scopo ornamentale. carena, 2-52
colui, colei che acconcia o vende penne a uso di ornamento. =
vaio tutto affumicato in capo e un pennaiuolo a cintola e più lumga la gonnella che
/ cosa da dolorare / ché quelli, a cui più fede si dé'dare,
11-95: se il poeta avesse avuto a trar la penna del pennaiuolo e temprarla a
a trar la penna del pennaiuolo e temprarla a git- tare, sarebbe stata sì lunga
la mente burlazza, / mi- sono a morte sessanta orioli. carena, 2-149:
d'esteta o di pennaiuolo, che tira a sfruttare sulla carta gli incontri della fantasia
, un di che solo / trovollo, a ganimede il pennaiuolo. = deriv
n. 14). a. politi, 1-489: 'pennamatta:
medaglione. « guardi, s'apre a scatto, lo pigli lei, a me
apre a scatto, lo pigli lei, a me neanche i diti m'aiutano più
serve per ispolverare cose gentili e facili a guastarsi. = deriv. da
scriver ch'essi fanno con quella pennaruòla sempre a canto che somiglia alla tasta d'un
in toscana, 14-2-2-690: diversi osservatori disposti a varie finestre della torre, nel passaggio
eliminare. zena, 1-440: stiamo a vedere che, per non urtare i
nervi dei falsi prudenti, roma dovrà proibire a domineddio da oggi in poi di rivelarsi
, 1-55: da quel giorno aveva sospetto a andar fuori e portava la pennata,
che è proprio, che si riferisce a una pianta con foglie pennate.
vampa / lo spirito di dio sospeso a volo. 2. per estens
giov. cavalcanti, 202: sopra a quella gente s'abboccarono i due pennati
rigida corda pon la cocca, / ed a meron drizzò 'l colpo mortale, /
colpo mortale, / che gli venne a passar proprio alla bocca; / indi
dal petto bianco: / - ecco a te quel che tu non aspetti. -
e del bordo, il calice, a guisa delle foglie, differisce e dicesi
sono intaccate nel bordo, con denti a sega,... pennato..
quello che ha le sue foglie fatte a penna. -che ha i filamenti disposti
il surculo o tronco primario dei muschi, a guisa dei fili di una penna [
cavalca, 20-154: venia lo suo padre a visitarlo,... con uno
ronco attorto. caro, i-281: altri a stagnar tini, altri a conciar botti
i-281: altri a stagnar tini, altri a conciar botti, ed altri ad altre
ed altri ad altre cose diverse, come a procacciar pennati per tagliare l'uva.
, 7-63: sfogarsi intende, e a quella veste bigia / vuole un po'meglio
su verso il bosco col pennato / a tagliar un querciuol va difilato. lastri,
vidi volare i pennati, cosa incredibile a chi non gli avesse vetuti. aretino,
lat. mediev. penatus (nel 1252 a bologna e nel 1269 a venezia)
nel 1252 a bologna e nel 1269 a venezia). pennatofésso, agg
anche piuma o penna di mare a causa della conforma zione delle
.. è bellis simo a vedersi nei polipi e nelle pennatule.
ordine di anto zoi octocornali a cui appartiene la pennatula. =
. buti, 2-499: chi fila a poco a poco tira giù lo lino o
, 2-499: chi fila a poco a poco tira giù lo lino o la stoppa
tanto che fa lo filo, et a filo a filo tira giù da la rocca
che fa lo filo, et a filo a filo tira giù da la rocca tutto
accocca, immota, / ma s'inchina a volta a volta / col pennecchio,
, / ma s'inchina a volta a volta / col pennecchio, intenta, e
e quel del vecchio / esser contenti a la pelle scoperta, / e le sue
concorro con esso voi in ammettere che a posto sulla bilancia peserà più colla giunta di
/ con pennecchi di stoppa / lo saettiamo a forza di balestro. viani, 13-269
/ talvolta, e poi t'avvolge a mano a mano, / presto la
talvolta, e poi t'avvolge a mano a mano, / presto la rompe il
nero. 6. locuz. a pennecchi: a ciocche, a ciuffi.
6. locuz. a pennecchi: a ciocche, a ciuffi. palazzeschi,
locuz. a pennecchi: a ciocche, a ciuffi. palazzeschi, 11-86: trascina
11-86: trascina la logora veste pendente a brandelli, / le cade a pennecchi di
pendente a brandelli, / le cade a pennecchi di capo il capecchio / fra
, con accostamento se condario a penna1. penneggiare, tr.
facessi con la penna che si disegna, a modo si penneggiasse. dossi, i-174
di penneggiare un cagnolo, se non a lavoro finito. 2. scrivere
dio lo voglia, perché almeno sarà a dover penneggiato. = denom.
parte penneggiata nell'ultima circuizione è posto a denotare che sopra a quello luogo a
circuizione è posto a denotare che sopra a quello luogo a perpendicolo è l'isola
posto a denotare che sopra a quello luogo a perpendicolo è l'isola di creti in
: 'pennella ': strumento di setola a uso di pennello da imbiancare, con
nella manovalità della tecnica che gli turba [a fromentin] il giudizio, nel caso
chi dipingerò? in casa corro / a pennellar sollecita all'istante / qualunque oggetto
, 1-179: se ben molti antichi tolsero a descrivere l'invidia, e in particolare
delle metamorfosi. mazza, iv-17: a questo anela / trascurato lavoro il canto
de la mente pennellare i tratti / ed a le più minute arcane cose / donar
in. unire con un cavo un ancorotto a un'àncora. tommaseo [s
àncora o un ancorotto, e gettare a fondo anche questo in rinforzo della prima
sul fondo con rinforzo d'un ancorotto a pennello.
impalato due passi dietro di me, a contemplare il mio lavoro, dalla prima
7-133: ma in roma! ma a quattro passi dalle divine pennellate del sanzio
cerulea. è quello un marmo che a vespro fa il turchino come il lapislazzuli.
, 296: quello ch'ora m'accingo a raccontare sarà l'ultima pennellata del mio
di abbattermi così ad ogni piè sospinto a queste maravigliose pennellate di ingegno e di
, che pur sono lavoro finissimo, a poche e grandi pennellate. leopardi, v-521
. praga, 4-103: vi dipingo a larghe pennellate la moglie del farmacista.
). pavese, 8-125: basta a volte, nella seconda riga, una pennellata
diversi colori della lor miseria pennellata, a tutte queste cose... che io
o colorire con migliori pennellature o condurre a maggior perfezione quella casa rustica fabbricata dalla
suo demo da xeuxide pennelleggiante, convengono a pella nel suo popolo così strano,
e questa è forse / sala non poca a quel minor quartiero) / pennelleggiovvi le
alcuna parte difettosa, non si risolvono a tralasciarla né a ritrarla intieramente, perché
, non si risolvono a tralasciarla né a ritrarla intieramente, perché questo deformarebbe la
.. quel suo modo di pennelleggiare a vivi tratti sfarfallanti, sfrangiati.
non dover istu- pire se ei venne a competenza con guido reni. d. martelli
impudentemente sul muso di qualche figura sta a rappresentare il chiaro dell'arcata sopraciliare.
fu, e lasciò un bell'esempio a gli altri prìncipi che aspirino alla vera
prende a rappresentare. balbo, 6-321: avvenne il
congedati con bontà i poveri, riprendeva a pennelleggiare la figura e le varie gesta
artistica nel pennelleggiare sempre in modo diverso a seconda di esso ambiente il colore e il
. giordani, ii-85: quando poi a suo senno si sentirà franco a pennelleggiare
poi a suo senno si sentirà franco a pennelleggiare né gli rimarrà dubbio dei contorni
contorni e de'colori, metterà mano a grandiose istorie da farsi riguardare con diletto
con questa opportuna digressione ho voluto scender a pennelleggiare, benché di profilo, qual
. spontone, 1-247: innanzi a tutti marchiavano a quattro a quattro in
spontone, 1-247: innanzi a tutti marchiavano a quattro a quattro in mezo a quell'
: innanzi a tutti marchiavano a quattro a quattro in mezo a quell'ale l'insegne
marchiavano a quattro a quattro in mezo a quell'ale l'insegne di quella fanteria
è scritta. alfieri, iii-1-167: a far rinascere romani in italia, quali
pennello di pelo di martora, fatto a mo'di paletta, posto sopra la cima
. plur. bot. region. garofano a pennacchio (dianthus plumaius).
spolve rare (e, a seconda dell'uso, varia la forma,
andar davante, / lasciando dietro a sé l'aere dipinto, / e di
giù facile sadisfazione e men tediosa a essere compresa. eliini, 633
chi pennelli have e colori, ed a caso / pinge, imbrattando le mura e
drappo d'oro broccato, imagini sacre a pennello di mano eccellente. amari,
1-2-459: sopra la finestra vi sono a pennello questi versi: 'filia manfredi regis costantia
, condotto con grandissimo prezzo da'croteniesi a dover la sua effigie [di elena
cose de'siti si dipingono e dànnosi a intendere assai meglio con lo stilo e col
parole. bronzino, 1-395: basta che a fargli o dirietro o davanti, /
prospettiva, / s'adopera il pennello a tutti quanti; / e non è
. d'annunzio, iv-1-35: ebbe a secondo maestro piero di
malinconia di distrarsi coi pennelli, piazzava a volte un cavalletto sullo scoglio e dipingeva
d'annunzio, ii-532: come innanzi a un giardin profondo io stetti, /
che raro nell'arte, non potesse giugnere a più bella ed esquisita proporzione. scaramuccia
descrivono le finezze de'pennelli italiani. a. cattaneo, ii-325: da quel palazzo
palazzo fuori, da quel gabinetto messo a stucchi dorati, da quella galleria ornata
ogni pennello stupidisce qualora si ad- datta a dipingere la corporea beltà di giovanna. monti
eterno, / si leva e sorge a miniare il cielo; / ed ecco già
più saggia e in più begli anni / a gli anni, al senno et a
a gli anni, al senno et a l'età cresciuti, / onoraro, indoraro
. -pronto al pennello: adatto a essere trattato (un tema, un
son rimasto parecchie ore senza rimetter mano a questa specie di lavoro. -con metonimia
presentano lo stile istesso, perché attribuir a pittori di maniere diverse ciò che poteva
e ordinatore della divinità). attribuito a petrarca, xlvii-214: lasso, / qual
divin pennello / giove 'l fermò in cielo a suo diletto. nuccoli, vii-696 (
f. f. frugoni, 1-79: a questa guisa leggeva massimo nel gran libro
davitte, /... / insino a qui son nostre storie pitte, /
che esce dal catodo di un tubo a raggi catodici e strettamente collimati (e
). 11. idraul. opera a più elementi posta trasversalmente a un litorale
. opera a più elementi posta trasversalmente a un litorale marino, fluviale o lacustre,
espressione ancora da pennello). -ancora a o in pennello'. per indicare l'
piccola ancora che si getta in mare davanti a una più grossa affinché il vascello sia
, per tenerla più forte e meno soggetta a cedere o a sfiancarsi. dizionario di
forte e meno soggetta a cedere o a sfiancarsi. dizionario di marina, 606:
di marina, 606: 'àncora a pennello ': dell'àncora capponata e sospesa
pennello, cioè di ormeggiare un'ancoretta a rinforzo dell'àncora di servigio nel dar fondo
subbitamente nel mezzo de la sala dinanzi a tutti loro venne una callina et acco-
e che il corpo si mantenga rispetto a essa in posizione perpendicolare (anche nell'
in posizione perpendicolare (anche nell'espressione a pennello). pasolini, 1-17:
idem, 1-221: alduccio si buttò a pennello e l'acqua schizzò fuori dalla vasca
(anche nella forma del superi. a pennellìssimo): in maniera esatta,
adeguata, corretta; in modo soddisfacente, a giusto proposito; perfettamente. sanuao
e fortissimi, li qual pareva lavorati a penello. bandello, 1-22 (i-269
parendogli che il suo dissegno gli riuscisse a pennello. varchi, 3-102: chi
o fatto alcuna cosa in quel modo a punto che noi disideravamo, si chiama aver
, si chiama aver dipinto o fattola a pennelo. testi, 1-382: finora tutte
finora tutte le cose mi sono riuscite a pennello. alfieri, 9-101: e biascicarsi
, / l'un l'altro riconoscersi a pennello. foscolo, v-82: il
v-82: il postiglione coglieva il punto a pennello. mauro ricci, i-102:
pennello. mauro ricci, i-102: a voi starebbe a 'pennellissimo 'un altro
ricci, i-102: a voi starebbe a 'pennellissimo 'un altro verso di
]: « se infarinato sei, vatti a far friggere ». giusti, 4-i-192
chi non ha denti / è fatto a pennello / un re travicello! de amicis
', e il soprannome gli tornava a pennello. bartolini, ii-114: visto e
che la candidata rispondeva come suol dirsi a pennello, le vennero proposte altre domande
giorno che se lo vide calzato, a pennello, con gli stivaletti di belisario.
di nostro padre, che mi va a pennello. -armoniosamente, in modo
arte era sopra ogni altra compiuta e formata a pennello. collodi, 362: questo
principe era giovane, bello, fatto a pennello della persona. -esattamente.
piccola valigia di pelle gialla ove sta a pennello quello che basta per il soggiorno
: / star vi potieno su bene a pennello / cinquecento baroni a gran riposo.
su bene a pennello / cinquecento baroni a gran riposo. -in ogni particolare
idea di quel crisippo primiero, poiché a pennello in sue virtudi il somiglia. boine
, iv-205: l'ascesi letteraria coincide a pennello qui con l'ascesi mistica.
1-395: narro..., rifacendomi a pennello il fare aristocratico e graziosamente contegnoso
tassoni, 6-11: chi vide scimia a la percossa infesta / d'importuno fanciul
presta, / passato il colpo, e a la finestra farsi, / pensi che
finestra farsi, / pensi che contro a quella lancia in resta / tal rassembrasse
, / e tale al risalir giusto a pennello / tutto in un tempo.
snello / e 'l fa tardo trottar sempre a traverso / ha le gambe drittissime a
a traverso / ha le gambe drittissime a pennello, / la testa ferma in bellicoso
tutti quanti, / e le rime a pennello, non mancanti, / scrivesson dì
taglia di sonetto. / sarà trovato a filo e a pennello. -che
. / sarà trovato a filo e a pennello. -che ricopre un incarico
padronessa; / eran le fanti mezzane a pennello. -andare come un pennello a
a pennello. -andare come un pennello a qualcuno: confa- cerglisi, essere adatto
come un pennello. -essere fatto a pennello: essere una persona per bene
/ ch'è proprio uno omaccin fatto a pennello. -essere un bel pennello
luce tutti quegli che dipoi misero mano a pennello. de dominici, iii-85: or
leggiadramente d'un ornato ostello, / che a lei, d'arno futura abitatrice,
vaga mortale. -parere, sembrare a, di pennello', ricordare, per
, la vivezza dei dipinti. a. del basso [baruffaldi], lvi-28
/ anzi un cielo mi par proprio a pennello. 16. dimin. pennellino
un certo pennelletto mezzana- mente grosso cominciò a terminare il bianco del muro sotto la
. de pisis, 3-193: continuo a lavorare... con il penellino
pennelline. baldinucci, 9-xi-130: cominciò a terminare il bianco del muro sotto la
v. pene), con accostamento secondario a penna1', v. anche pennecchio.
, / in doso un mantelo. a. pucci, cent., 23-54:
mambrian, rivolgi il tuo pennello / a miglior vento, ché gabbati siamo.
o tassa dei pennelli: la tassa che a verona dovevano versare al comune le confraternite
2. marin. piccola bandiera da segnalazione a forma di triangolo isoscele allungato e con
taffetà, che veniva issata sugli alberi a bordo delle galere per segnalare la direzione
alla volta di tramontana, e si voltano a correre verso levante. pantera,
nel tem prar delle vele a far che 'l vento si raccolga in modo
particella, regolandosi col pennello che a questo effetto si porta nelle galee so
[la torre] con punte di mattoni a uso di punta di campanile, sostiene
, iii-n: col voltarsi del pennello / a cader venne in dispregio / a la
/ a cader venne in dispregio / a la corte odoratoria. 6.
6. locuz. -a pennello', a bandiera spiegata. a. pucci,
-a pennello', a bandiera spiegata. a. pucci, cent., 28-80:
, / con loro sforzo uscir fuori a pennello. -a, sotto il pennello
ordini, sotto la sua direzione. a. pucci, cent., 48-38:
: lo 'mperador per mar ne venne a pisa, / con mille cinquecento a suo
venne a pisa, / con mille cinquecento a suo pennello. sacchetti, vi-106:
riunito in un unico drappello. a. pucci, cent., 78-31:
-avere, tenere gli occhi, l'occhio a, al pennello', avere il pennello
): s'accordarono... a questo: che la prima festa che venisse
, la balia starebbe con le giovanette a le finestre e terria l'occhio al
fa doana, bisogna avere l'occhio a penello e stare all'erta. f
non era però che non avesse l'occhio a pennello. -drizzare il proprio pennello verso
seguire la direzione del vento. a. manetti, lxxxviii-n-35: nove donne el
ant. e provenz. penel, affine a penon (v. pennone);
. mediev. penelus (nel 1288 a bologna e nel 1306 a modena).
(nel 1288 a bologna e nel 1306 a modena). pennèo, v
la televi sione, andiamo a fare la pennichella. = voce
ch'egli ha l'onore d'esser a voi di tale divertimento quale il figuro
una nervatura media o corta che emette a destra e a sinistra, in tutta
media o corta che emette a destra e a sinistra, in tutta la sua lunghezza
. plur. bot. region. garofano a pennacchio (dianthus plumaius).
sparlatore e assetato d'oro, a credere d'un tratto nel romanzo?
assai chiaro: i torrenti cominciano prima a portarne via in giù la terra molle che
terra molle che essi bagnano; poi a portarne anco la dura et a volgere in
poi a portarne anco la dura et a volgere in giù anco i sassi;
in giù anco i sassi; et a questo modo in pochi anni vengono a cavare
et a questo modo in pochi anni vengono a cavare in qualche altezza le campagne aperte
che era scoscesa et erta, viene a farsi a poco a poco col tempo pennina
scoscesa et erta, viene a farsi a poco a poco col tempo pennina e declive
erta, viene a farsi a poco a poco col tempo pennina e declive.
, per la produzione delle cariossidi o a scopo ornamentale. lessona, 1103
contiene specie dal calamo semplice o ramoso, a foglie piane e a panicoli in forma
o ramoso, a foglie piane e a panicoli in forma di spiga, che abitano
aretino, 20-140: se ne ritornaro a casa. e mandatosi per alcuni
baiocchi cinque per i penditi portati a pampilo del braetto... per marsapane
per marsapane e pendi per andare a vedere m. gio. antonio scevola.
pinitus (nel sec. xiv, a modena) per penidium (v.
v. anche diapenidio (ricondotto però a una forma greca). pennivéndolo
). scrittore o giornalista che subordina a fini utilitaristici o venali la propria attività
propria l'idea fonda- mentale che sta a fondamento del successo, che solo il
che ponevano l'ingegno e il livore a servizio del miglior pagante. bocchelli,
quale è allacciato il lato superiore delle vele a terzo e a quarto, usate dai
il lato superiore delle vele a terzo e a quarto, usate dai trabaccoli e dalle
. region. nella lo- cuz. a pennolone: penzoloni. c.
arte del biondo: co la testa a pennolone, avanzando di spalla tra la folla
pelo dritto, e la lingua fuori a pennoloni che strusciava sulla polvere.
in un pennoncello di lancia, comandò a un de'suoi famigliari che ne 'l
dispiegava bandiere e stendardi / e pennoncelli a draghi ed a falconi, / mezi
stendardi / e pennoncelli a draghi ed a falconi, / mezi serpenti, lupi
le pagane schiere / ai manfredon cominciono a vedere, / padiglioni e trabacche e
compagne sieno tenuti per saramento di dare a uno de'così electi de la sua compagna
costume di 'scout 'stavano aggruppati intorno a un'asta fitta nel terreno: due di
terreno: due di loro erano occupati a issarvi un pennoncello. g. bassani,
cento cavalli e cento cavalieri / passano ventre a terra e lancia in resta.
: al ben succinto fianco, / a le ben strette piante, / al rannodato
di chicche, i quali si mettono a sgambettare, a sganasciare e a far
i quali si mettono a sgambettare, a sganasciare e a far mille attucci colle
si mettono a sgambettare, a sganasciare e a far mille attucci colle zitelle.
esso trainato. monaldi, 427: a dì 7 aprile, 1353, si fece
m. niccola acciaiuoli, che morì a barletta, e poi venne il corpo qui
venne il corpo qui, e si portò a certosa con sei cavalli, cioè quattro
ecc. (e, nelle imbarcazioni a propulsione meccanica, viene usato per sostenere
nella parte superiore degli alberi delle navi a propulsione meccanica
per l'alzata dei segnali a bandiera e in talune per soste
è soccorso degli amanti, / venn'a bellaccoglienza col bran- done, / e
done, / e si '1 recava a guisa di pennone / per avvampar chiunque
imperiali vennero [i ghibellini] infino a castiglionchio a dare il guasto ne'poderi e
[i ghibellini] infino a castiglionchio a dare il guasto ne'poderi e possessioni
aria il minimo accenno di solennità, a un dato momento issano immensi pennoni sulle
momento issano immensi pennoni sulle antenne davanti a san marco, con una fierezza non
che v'andò uno pennone per gonfalone a cavallo e a piè. sercambi,
andò uno pennone per gonfalone a cavallo e a piè. sercambi, i-204: si
padiglione della lancia. -labaro fissato a una tromba o, in genere, a
a una tromba o, in genere, a uno strumento a fiato. vasari
, in genere, a uno strumento a fiato. vasari, ii-653: fece
. ojetti, ii- 453: a sinistra, sul prato che discende al boite
la caserma ha sul pennone la bandiera a mezz'asta. 4. mar in
estremità, dette varee, disposta orizzontalmente a un albero per sostenere una vela quadra
per mezzo di una struttura di ferro a collare, fissa o scorrevole, detta
orientamento; ha il nome dall'albero a cui è destinata (come
costituito da tale antenna e dalla vela a essa sospesa. crescenzio
meno pericolosi. graf, 5-839: molti a prua / corsero a mo'di gregge
5-839: molti a prua / corsero a mo'di gregge agglomerandosi / fin sul
, incontrato nella navigazione, è venuto a posarsi sul bompresso, su le antenne
uso di servirsene per le impiccagioni eseguite a bordo di una nave. savinio,
par d'orecchini che un giorno detti a molly. / sospenderanno me, non la
la pelle, non avrebbe voluto finire appeso a qualche pennone. 5.
catelina... andossene verso l'alpi a pennoni spiegati. -essere sotto
ordini. -al figur.: entrare a fare parte di un gruppo, condividendone
cosa che mi spiaccia / o vero a que'che seguor mi'pennone, / e'
e le persone, / che dieron sempre a lei alice stato, / io credo
: respose malzarisse: -io me rendo a questo pato, che io voglio esser
. -spiegare il pennone: accingersi a dare battaglia, muovere contro il nemico
sacchetti, vi-94: andaron due messaggi a quel barone, / e subito gli
venuto il tempo che gli parve abile a suo proposito, spiegò il suo pennone,
-in partic.: chi era destinato a custodire e a portare il pennone della
: chi era destinato a custodire e a portare il pennone della compagnie del popolo
(ed era carica in uso soprattutto a firenze e a lucca). -in senso
carica in uso soprattutto a firenze e a lucca). -in senso generico:
(un uccello: e si contrappone a implume). -anche sostant.
quando saranno pennuti, si deono ridurre a seguitare una o due galline, acciocché
o due galline, acciocché l'altre tornino a far del- l'uova. gelli,
si pi- glian facilmente, ma innanzi a gli occhi de'pennuti, come disse
, / pennuta cetra, delle cetre a scorno / s'udia. carducci,
li piedi [mercurio] avia pennuti a dimostrare che la parola vola. boccaccio,
: quello che più e meglio era a costoro era cupido non esser ancora nato
pecora, lxxviii-m-190: i'mi vidi a mercurio esser venuto. / e vidil con
calzabigi, 146: la fama, usa a raccogliere ogni ciancia, / orecchiuta,
di zolfi nitrosi accende il seno / et a piombo pennuto allenta il freno, /
gozzano, i-489: sotto le piccole cupole a pagoda è un vero turbinìo di pennuti
, 2-i-180: la donna fattosi il bagno a tutta la gamba fine al pennuto,
al volare della morte: essere pronto a morire. boccaccio, v-151: attendendo
mortali, / per la cagion ch'a voi è manifesta, / diversamente son
. -anche: zona di brillanza inferiore a un'altra contigua. - astron.
estrema regione del sole la luce e a poco a poco si rischiara e fiammeggia
regione del sole la luce e a poco a poco si rischiara e fiammeggia nel seno
poi la pessima idea di pregare il poeta a leggere qualche squarcio del 'passant '
una certa impressione il trovarmi solo qui a bologna: senza quella vostra presenza e
dubbi di generazioni ormai ignare, continuavano a protendere i loro colli.
[nel firpo]... assomiglia a quella inaugurata da pa- cot in piemonte
, adombramento. codemo, 386: a chi scrisse questo racconto domestico lumeggiare un
scrisse questo racconto domestico lumeggiare un quadro a due luci, quando una di esse è
svevo, 8-147: egli sarebbe ritornato dietro a quel velo per vivere nella penombra,
); fra angustie e tribolazioni, a prezzo di sofferenze e privazioni.
abete, / sei tu pur giunto a le contrade liete / a cui penosamente
tu pur giunto a le contrade liete / a cui penosamente sospiravi? d'annunzio,
avevano penosamente ammassato i piccoli risparmi fino a quel giorno per sciogliere il vóto sacro
: sebbene l'aumento dei prezzi ci avesse a tutta prima penosamente sorpresi, la speranza
prima penosamente sorpresi, la speranza indi a poco a poco ci racconsolò che in
penosamente sorpresi, la speranza indi a poco a poco ci racconsolò che in egual misura
'penosamente ', dice esso, « a cercare tutti i testimoni che m'affermano
brancati, ii-27: cercavano di battersi a vicenda in celerità, raccogliendosi in una
che le sue dieci dita avevano imparato a trotterellare sulla tastiera... penosamente:
, contro ogni prelazione d'uso, a forbirsi i labbri con quella parola fattorino
croce, ii-6-77: coloro che si sottraggono a tali richieste, che evitano i doveri
ché la credeva / d'esta acciden? a / le fa men penose. cavalca
. bentivoglio, 4-1305: quivi cominciaste a prender gli auspici di un sì alto
, xiii- 140: federico si avvicinò a lorenzo e... lo salutò con
formula di necrologio con cui si allude a decesso avvenuto dopo prolungate sofferenze (ed
lunghissima malattia la moglie, si è portato a roma per distrarsi da questa amara memoria
xciv-180: o santo sebastiano, / a noi purgi la mano / contra el morbo
gravi sospiri, / ch'acquistan fede a la penosa vita. bandello, 2-53
, resero non meno penose che eterne a leonilda le ore di quella notte.
esser padre / duna stirpe infelice, a gemer nata / sotto il penoso della
egli domandava per grazia di essere ricevuto a bordo. veniva dall'interno del brasile
. salvini, 39-v-80: dubbio egli è a questa stagione convenientissimo della settimana, che
per violenza, con partic. riferimento a quella subita da cristo). -anche
: la morte, la quar continuamenti a tuti è orribel e penosa, amava
1-32 (i-397): quello diceva a la morte sua esser salito in cielo senza
nati di foco / sono i rimedi a disfogare il core? stigliani, 2-458:
dura, / ove star da voi lunge a me con- vien, / di vosco
superiore e, facendogli riverenza, cominciarono a girare intorno, con le braccia aperte e
non cadessero. si regolava questo penoso ballo a misura che gli stromenti sonavano. salvini
! -di non agevole lettura; faticoso a seguirsi e a capirsi (un libro
agevole lettura; faticoso a seguirsi e a capirsi (un libro); che deriva
famiglia padri / relegato ti giacci, a un nodo avvinto / di giorno in
, tirato fuori dalla propria lettura, venne a trovarsi ad un tratto dinanzi a
a trovarsi ad un tratto dinanzi a un dilemma penoso. sol
altre. 6. che muove a compassione (un lamento, la vista
. tale fu lo spettacolo che riempì a un tratto la vista di renzo..
noi non ci proponiam certo di descriverlo a parte a parte...; solo
ci proponiam certo di descriverlo a parte a parte...; solo, seguendo
penosa, / tua faccia graziosa me dona a contemplare. petrarca, 207-43: felice
petrarca, 207-43: felice agnello, a la penosa mandra / mi giacqui un
/ mi giacqui un tempo; or a l'estremo famme / e fortuna et
e penosa, la quale dio fa sentire a quell'anima che ne prega. beicari
essi... sentono già in sé a poco a poco partire dal penoso cuore
.. sentono già in sé a poco a poco partire dal penoso cuore la lor
strati del pensabile, egli la costringeva a svolgersi e risvolgersi nella mente sua,
,... ha spinto la parola a esplorare i confini neri del pensabile.
possibile. faldella, i-4-304: a suo senno, nella monarchia si rin
(e, nella filosofia di a. rosmini, equivale alla possibilità
pensiero increato di dio (in contrapposizione a ciò che è pensabile dal pensiero creato
io credo che se questa tragedia avesse a lettori e a spettatori o tutto popolo o
se questa tragedia avesse a lettori e a spettatori o tutto popolo o tutti periti
. tommaseo, 11-474: per riuscire a tanto non bisognava, cred'io,
mia pensagióne / talor dava pavento / a lo disio dov'era.
mentale, su un ricordo. a. pucci, 7-275: amore è una
non puoi fissar il guardo e 'l pensamento a una penna senza che ti sovvenga lo
esù cristo che t'ha recato a buon pensamento e a quello c'hanno
che t'ha recato a buon pensamento e a quello c'hanno li omini savi,
discrezione, mettendo prima il suo pensamento a quelle cose le quali si offeriscono alla
, 2-47: alzando i suoi pensieri a nobilissima pastura dell'animo ne'prati fioriti
, / grida mio pensamento: / a colpi di bellezza altri non more. o
viventi hann'eglino da 'cinquecentisti imparato a scrivere con pensamento? no davvero.
primieramente et anzi che metta le mani a farla, sì pensa nella sua mente il
consiglio e pensamento, ché pensamento è a considerare tra una parte e l'altra,
18- 145: novo pensiero dentro a me si mise, / del qual più
, 11-4: più grave cosa è a fare grande indugia in alcuno pensamento o operazione
in alcuno pensamento o operazione viziosa che a fare la piccola dimoranza. guiniforto,
del mondo. chiabrera, 1-iv-146: condotto a questo termine l'affetto amoroso del desiderio
un personaggio, allorché l'introduce solo a discorrere. fabroni, xviii-3-1126: venne
di perfezione per tutto ciò che conduceva a un pensamento speculativo. monti, 4-1-298:
;... la reputavano sola degna a cui commettere i pensamenti dei savi,
viso pallente, la giovinezza sfiorita e a notte udivo il suo canto materno nel
quale l'anima pensosa si schiudeva, quasi a seguire le vie di un pensamento di
di pensamento prese un quaderno e cominciò a scrivere. -per pensamento: secondo una
ahi abbiamo sentito predicatori nostri... a cacciarle in luoghi dove per pensamento non
per pensamento non era convenevole che avessero a capire. -senza altro pensamento:
menti dei più colror- dine che diede a suoi pensamenti. spallanzani, 4-ii-48:
spallanzani, 4-ii-48: resta in fine a far parola del pensamento del sig. do-
in de roberto, 6-184]: a parole, i 'fashionables 'del caffè
iii-32-245: ci vuol pazienza se si continuerà a udir chiamare, dai più, storia
simplicità di natura, la quale insegna a tutti di camminare, che per sottigliezza
senman, i-345: avrebbe il vecchio continuato a spiegarci mille suoi pensamenti se non lo
e tenere in quel servizio quei barbassori che a forza d'astrusi raziocini voglion persuadere altrui
una gran risata e spesso, mettendosi a pescare, si ruminava, per il proprio
: mal pensamento fece carlo mano / a volere a marsilio guerregiare, / che 'l
pensamento fece carlo mano / a volere a marsilio guerregiare, / che 'l pensamento
il pensamento di colui il quale avesse comprato a carissimo prezzo le sete fuori di piemonte
qualcosa? bacchelli, 1-i-168: si sfogavano a predire che il mulino san michele se
siri, vii-305: il papa non voleva a patto veruno concedere questa grazia di proprio
appetito che vi tira senza pensamento alcuno a far così. castelvetro, 8-1-95: non
-stor. dir. pen. omicidio a pensamento: nella legislazione della repubblica di
.]: nelle leggi venete: 'omicidio a pensamento '(quel che ora '
premeditazione ': parola che dà luogo a dubbi gravi in giudizi dove ci va
, essere necessario che qua sia modo a dare questa paga;...
né si faccia fondamento che la terra abbia a fare provisione, perché saria vano.
perché facilmente o sarà fatto el papa a tempo, o el duca sarà partito o
di populi lo qual dà gran pensamento a questo turco. o. rucellai,
che se ne ritraggono, convien ciò porre a conto di guadagno, e non tra
gravezze in alcun modo annoverare, sottraendoci a molte fatiche dell'animo, a duri
sottraendoci a molte fatiche dell'animo, a duri pensamenti e alle noie che ne
e con una bella favella e bene aconcio a queste cose, pigliò questa legge e
, pigliò questa legge e cominciolla oltremare a predicare. chiaro davanzati, 33-6:
e la sede del pensiero (con riferimento a qualsiasi ente a cui si attribuisce tale
pensiero (con riferimento a qualsiasi ente a cui si attribuisce tale facoltà e,
che sapienzia sanza eloquenzia sia poco utile a le cit- tadi. campailla, 12-58
sì facile ad ingannarsi, è giunto a tante cognizioni nelle scienze, a far
giunto a tante cognizioni nelle scienze, a far tante fatture che servono di un mirabile
dell'uomo e alla società civile. a. cocchi, 6-17: li rimproveri e
v-2-281: l'ideologia non si trattiene a ricercare qual sia la natura del principio
pensante. -sostant. a. cocchi, 5-1-206: essendovi stata sino
l'italia e che noi dovremo acquietarci a una semi-indipendenza. -per anton.:
/... /... a che non anco / die'natura ai
gloria suprema ed arte / lo straziarsi a vicenda? -con litote. non
rebora, 3-i-221: mi vuoi 'sentire'a costo di uccidermi, come qualcosa diverso
come qualcosa diverso da te, vicino a te, mentre la mia presunzione pensante
la mia presunzione pensante non ha nulla a che fare, appena bicchiere da riempirsi
il giudizio, che esamina criticamente \ a. realtà; che è intellettualmente attivo
libero popolo d'uomini che il malmenare a capriccio un vile branco di pecore. mazzini
pensante, cioè la centomillesima parte, a star larghi, del genere umano,
larghi, del genere umano, aveva a lungo creduto, o almen ripetuto,
g. ferrari, 3-21: rimane a verificare se la successione dei governi corrisponda
bianche e acute zanne della lupa, a cui poeti e filosofi pettinano il pelo
: i ben pensanti sul tardi cominciarono a farsi vedere di nuovo per le strade.
della poesia è severa e pura e facile a un tempo: è del parini più
sono li termini de lo 'ngegno a pensare che a parlare. idem, par
de lo 'ngegno a pensare che a parlare. idem, par., 15-63
iudicio avrà grave e noioso principio. a. f. doni, 4-91:
instruzione che ricevan dall'arte, arrivano a ben pensare, anzi tutti necessariamente pensano.
che hanno. romagnosi, 18-125: a svegliare l'attività umana tanto a pensare
: a svegliare l'attività umana tanto a pensare quanto ad operare si esige un
su due piedi, di quelle cose che a noi non verrebbero in testa, a
a noi non verrebbero in testa, a pensarci un anno. rosmini, 1-27
guai guai, nella scuola normale, a colui che pensa! era meglio a lui
, a colui che pensa! era meglio a lui il non esser nato mai!
rasti, / prendesti il foco 'nanti a lo sprendore: / se
senza più pensare, tiratogli il collo, a una sua fanticella il fé prestamente,
? -pensa, pensate: come invito a considerare paratamente un problema, a esaminare
invito a considerare paratamente un problema, a esaminare un particolare, a intenderli in
problema, a esaminare un particolare, a intenderli in tutta la rilevanza che è
nell'enormità, nell'inattuabilità; invito a ipotizzare un'eventualità (anche con pleonasmo
, quanto senno fu quello di aristotile a esser condutto a una cavestrella che anco
fu quello di aristotile a esser condutto a una cavestrella che anco li sapea la
falliti: or pensiti ciò che facciamo a i felicitati da noi. marino, 4-51
prontamente? pensate voi. vi dormono spesso a guisa di tanti origi. chiari,
di tanti origi. chiari, 2-38: a lei servir mi tocca e in tutto
voi! pensa! pensa come rimase a quella notizia! '. d'annunzio,
: pensate, pensate, signore, a questo martirio: non poter disgiungere da
meglio (con valore avverb.): a una più attenta considerazione. tommaseo
-con la particella pronom.: raccogliersi a riflettere. testi fiorentini, 76:
vogliono pensarsi, fareb- bon gran senno a fuggirsi dalla gente. -di soggetti astratti
mirando, / s'inamorao per ombra a la fontana; / veggendo se medesimo pensando
grazia il pensar dirittamente e lo spiegarsi a dovere. alfieri, iii- 1-20:
se egli non affida ogni più importante carica a gente ben sua, cioè venduta e
ben sua, cioè venduta e simile a lui e ciecamente pensante al suo modo
nei corpi lombardi che pur bisogna disporre a un'azione immediata. carducci, iii-5-143
, iii-5-143: descrivere pensanti e parlanti a modo degli umanitari e filantropici del secolo
del pensiero, anche sottoponendo l'oggetto a un preciso sistema di categorie intellettuali.
di audacia. alfieri, ili-1-187: a me pare che il principato permette,
mosse l'universo. -con riferimento a persone, indica intensa partecipazione affettiva.
pensavo te amor mio, / te lontano a villeggiar. pavese, 7-136: -non
la terza costumanza / che ti convien a tavola servare / porai così pigliare, /
la storia, ma l'ha dinanzi a sé bella e fatta. -interpretare.
, iii-27-25: presero [i fedeli] a studiare e pensare diversamente la storia,
tutto sì compreso / che tutto son donato a voi amare; / non pò pensar
avesse più penetrato con breve asprezze dentro a l'animo di noi due: o
. carducci, ii-11-154: in conspetto a questa umbria verde e mite, io penserei
excelsior e una poetessa di versi liberisti a dire le nenie. pavese, 3-70:
: nessun mortale, meleagro, riesce a pensare sua madre ragazza. 3
, l'attenzione, la considerazione alquanto a lungo e intensamente; dedicare la riflessione
che fusse da preporre una quieta povertà a uno pericoloso guadagno. vico, 4-i-790
quali prime necessità o utilità comuni a sì fatta natura d'uomini selvaggi e
fra giordano, 5-102: grande cosa è a pensare che 'l pane e 'l vino
torre per forza se avvenisse che per mare a marito n'andasse. bellincioni, ii-162
che il nemico muto / pur mandi a me le nudità sue vane. /
, purg., 11-63: non pensando a la comune madre, / ogn'uomo
tuo banco, / dietro pensando a ciò che si preliba. amico di
che. cco. lo core i'penso a voi e veglio, / mirandomi tuttora
savonarola, 5-i-91: colui che ha imparato a sonare li organi, quando el sona
pensa: cioè se lui volessi pensare a tutti e'movimenti che fa delle dita
pensar più ad ogni altra cosa che a quello che si fa, messer roberto
che tu amasse una donna guardandola penzanzo a le sue bellezze senza libidine veruna.
musici e scrittori esquisiti meno sono attenti a quel che fanno, e non errano
, rimodellerà i volti dei suoi eletti a simiglianza della sua bellezza recondita. soffici,
dei sentimenti umani: millet pensava ancora a michelan- giolo, corot a raffaello per
pensava ancora a michelan- giolo, corot a raffaello per le figure ed al guardi per
al guardi per il paesaggio; courbet a tintoretto ed al caravaggio. borgese,
involontaria, di federico. -dedicarsi a un'attività. pavese, 10-195:
del sud 'non ho seriamente pensato a poetare. -dedicare pensieri amorosi.
camera entratosene, alla piaciuta giovane cominciò a pensare, tanto più accendendosi quanto più
sotto gli occhi? gli occhi che pensavano a lui, gli occhi che vedevano lui
.]: 'e tu non pensi a mel ': nei canti popolari.
31-10: che pense? / rispondi a me; ché le memorie triste /
che gli altri / due fratelli tornassero a pensare / che son nati d'un corpo
/ son gli occhi belli; / pens'a tutturi -quando vi vedia / con gioi
gioi novelli! dante, xxi-29: pensando a quel che d'amore ho provato,
berni, 57-58 (v -42): a quel pensando che colui gli ha detto
. -al solo pensarci: con riferimento a situazioni o eventi che suscitino emozione
che suscitino emozione e turbamento anche soltanto a prefigurarli o a ricordarli. muratori,
e turbamento anche soltanto a prefigurarli o a ricordarli. muratori, iii-329: le
primieramente et anzi che metta le mani a farla, sì pensa nella sua mente
38 (672): ho imparato a non attaccarmi un campanello al piede, prima
(131): spesse fiate pensando a la morte, / venemene un disio tanto
ancora, / come gente che pensa a suo cammino, / che va col cuore
, i-45: la lingua s'assicura / a dir del ben, donde ho la
pensato più d'una volta in altri tempi a tutti gli accidenti che nella morte del
morte del padre gli potessero sopravenire e a tutti trovato i rimedi, non gli era
essa tutto finisca. -intr. applicarsi a un problema, teorico o pratico.
, 6-88: chi desse ad indovinare a persona quantunque dotata d'elevatis
ma inesperta, come si lavori e conduca a perfezione un arazzo,...
impeto che non abbin tempo da pensare a qual santo si abbin da votare.
. -argomentare, concludere in base a dati precisi, all'elaborazione mentale di
dilazione indefinita, e quasi di rifiuto a assentire... 'ci penserò '
ii-19- 181: dello straccali provveditore a bologna ci penseremo. pratolini, 9-969
? ». -non pensare che a, se non a: preoccuparsi unicamente
-non pensare che a, se non a: preoccuparsi unicamente di; dedicarsi unicamente
: preoccuparsi unicamente di; dedicarsi unicamente a. a. f. doni,
unicamente di; dedicarsi unicamente a. a. f. doni, 4-65: la
monte asinao, il qual era un uomo a caso che non pensava ad altro che
caso che non pensava ad altro che a divozioni. pascoli, 1-791: pensare
divozioni. pascoli, 1-791: pensare a sé è giusto; non pensare che a
a sé è giusto; non pensare che a sé non è giusto. d'annunzio
ci pensi più!: come invito a non arrovellarsi, a non angustiarsi ulteriormente
: come invito a non arrovellarsi, a non angustiarsi ulteriormente intorno a un problema
arrovellarsi, a non angustiarsi ulteriormente intorno a un problema, su un caso,
la vita / non dietro, ma dinanzi a sé. tu affretta, / se
poliziano, vegga di pensarci un po'su a mente riposata. baldini, 9-220:
199: avevo... davanti a me tutta la giornata « per pensarci
sua interpretazione. -con partic. riferimento a una celebre enunciazione manzoniana di poetica.
, che avendogli un giorno chiesto [a manzoni], quale gli paresse il più
'pensarci su '. -pensare a sé: acquisire la consapevolezza della propria
stette un tempo abietta e sanza pensare a se medesima. -più ci penso
...): con riferimento a quanto si definisce meglio nell'opinione,
meglio nell'opinione, nel giudizio, a mano a mano che si protrae la
opinione, nel giudizio, a mano a mano che si protrae la riflessione,
la riflessione, ogni volta che si torna a considerare il problema. tommaseo [
i-46): cadutogli in animo d'andar a parlar con la donna e a veder
andar a parlar con la donna e a veder di renderla pieghevole a'suoi amorosi
senza pensarvi su troppo,... a casa di lei se n'andò.
parendo in questo modo che si venga a narrare quella tal novella senza avervi pensato
di giacomo, i-560: nunzia si trovò a dire di sì senza che l'avesse
dalla prep. di, per lo più a connotare la peculiare intenzione o l'intensità
/ trami d'este focora se feste a bolontate. { per te non aio
nuova, 3-2 (12): ricorsi a lo solingo luogo d'una mia camera,
d'una mia camera, e puosimi a pensare di questa cortesissima. cavalca,
e 'nterrom- pendo quelli spirti accensi / a me ritorni, e di me stesso
men pensare di cose divine che non vengamo a detraergli più tosto che aggiongergli di gloria
10-113: s'i'fui, dianzi, a la risposta muto, / fate i saper
sua figliuola e pensare nelli comandamenti, che a lor far volea con gran diliberagione.
altro, la concludo con lo essortarvi a pensar meno che potete nei principi.
.); illudersi. -anche: riuscire a immaginare, giungere a concepire; ipotizzare
-anche: riuscire a immaginare, giungere a concepire; ipotizzare; considerare accettabile,
, / perch'io fallar più voglia a lo mio sire / né voi a vostra
voglia a lo mio sire / né voi a vostra donna lealtate. laude, v-518-66
godono altri eredi che non lo pensavano. a. f. doni, 4-13:
avria, fuor che dio solo, / a cui non è cosa futura ignota,
dovesse venir con sì gran stuolo / a farne danno gente sì remota? g.
giunchi, con la quale era legato a quella macina, mi diedi a girare
legato a quella macina, mi diedi a girare con le più belle volte che voi
maggior frutto che non avrebbe pensato, incominciò a parlargli in tal forma.
si determini in un modo particolare. a. pucci, cent., 44-15:
(i-1086): io più presta sono a lasciarmi uccidere e patir ogni supplizio e
si possa pensar tormento che mai consentire a cosa disonesta. -quanto si può
: degno di grandissima riprensione sarebbe chi a così liberale uomo pensasse villania. idem
un mio figliuolo, e voglio comunicarlo a voi. manzoni, pr. sp.
paolina / co'baluardi lunghi e i sproni a sghembo! / la pensò paol terzo
fra quelle pareti bianche, in mezzo a quel beato silenzio; lassù dove furono prima
, dare un'interpretazione determinata in merito a precisi fatti o circostanze o, anche
m'amate, / ch'i'amo voi a tutta mia possanza / ed aggio amato
molti di corto intelletto; molti avvezzi a leggere spezzatamente i giornali; dove una
uomini callidi e vezzati i quali avennero a trattare le picciole controversie delle private persone
: non pensare ch'io venghi [a roma] per darti noia né venire
roma] per darti noia né venire a casa tua. caro, 12-i-182: stanno
cesarotti, 1-xxiv-168: se i ricchi comincieranno a pensar in tal guisa, il loro
materia di costumi, opinioni, conforme a quelli che paiono a noi i migliori
opinioni, conforme a quelli che paiono a noi i migliori. 'pensa male in
una determinata opinione. -ognuno la pensa a modo suo: per indicare la grande
al fuoco! ognuno però la pensa a modo suo; e, pure da
altro. fenoglio, 104: lancia tardava a rispondergli e max non discerneva più la
cavo, 12-ii-47: scrisse di parma a v. s. reverendissima ed al
che facesse tali azioni, che avesse a riuscir così? -stor. vituperato
idem, par., 15-35: dentro a li occhi suoi ardeva un riso /
io potessi veder mia figura / simile a quella del dimon terribile, / pensomi
e pensandosi d'avermi in modo ristretto a un certo passo, il quali non pareva
passo, il quali non pareva possibile a scampar loro dalle mani, montato subito in
.. saltò quello che è impossibile a credere. tansillo, 1-8: forse
, ii-16: l'astrologo nitteo, sedendo a mensa / ove l'avea invitato un
in un dato modo in via subordinata a tali propositi e considerazioni, avendo ben
cerca, / e tosto verrà fatto a chi ciò pensa / là dove cristo tutto
gliese, 201: non son nato a quel ch'io penzo fare / se madonna
le nozze orrevoli e intere, / eh'a la sua bocca, ch'or per
di parlari, lo spirito tutto impiegato a pensare di spiegarsi, fa i mutoli
esopo in tanta altezza / credi che pensi a vivere con boria / fra gli agi
fra gli agi e le ricchezze, ed a fornire / la casa sua colle spoglie
: la pace venditrice di popoli conclusa a campoformio, la tirannide usata in cisalpina
accorto che si pensava al trafficare, non a liberare l'italia. manzoni, pr
671): si dovrebbe pensare più a far bene che a star bene: e
dovrebbe pensare più a far bene che a star bene: e così si finirebbe anche
bene: e così si finirebbe anche a star meglio. borgese, 6-18: di
di comperare luogo per la mia sepoltura a ghiffa, sul mio bel lago maggiore.
altri luoghi ne'quali ella crudelmente contro a me pensò e operò. guicciardini,
ricco buti / noi cediam, pisani, a voi. / ma d'asciano in
l'animac- cia tua! ': a chi s'occupa de'fatti nostri. 'non
nostri '... 'pensasse a dimenticare '... 'pensare alla
.. 'pensare alla pelle. pensare a mangiare e nient'altro '.
la mia lettera ai ministri fosse ristampata a parte; ma non ci hanno pensato,
; ma non ci hanno pensato, e a me incresce suggerirlo per cose mie.
pensino: noi non abbiamo i tedeschi a casa. -con riferimento a sogg
tedeschi a casa. -con riferimento a sogg. collettivi. maggi, 44
d'italia faranno miracoli. lavoriamo dunque a crearlo; e al resto pensi iddio
di costanzo, 1-359: il restare a capua non era da pensarci, perché
-non pensi, non pensare: come esortazione a non preoccuparsi. -anche iron.,
muratori, 7-i-138: ecco quanti intervenivano a que'giudizi: tutto ben pensato,
293: neppure nell'estrema sua malattia pensava a licenziarla. vico, 4-i-768: in
... i di lui colpi vanno a cadere a vuoto. manzoni, pr
i di lui colpi vanno a cadere a vuoto. manzoni, pr. sp.
, don abbondio, non che pensare a trasgredire una tal legge, si pentiva anche
: siamo qui dieci uomini e abbiamo a bordo dieci salvagente do capecchio; ma
salvagente do capecchio; ma nessuno pensa a cingere il suo. beltramelli, ii-30
disperato, in compiuta rovina pensando seriamente a un placido suicidio. -tr.
procinto di fare un'azione, apprestarsi a compierla. ariosto, 1-74: smonta
sogg. inanimati. -anche: tendere a una determinata condizione (il tempo atmosferico)
'non dubitare che questa casa pensi a venir giù '. 10.
'. 10. provvedere materialmente a una precisa necessità concreta, soddisfarla (
). -con litote. non pensare a niente, non dover pensare a niente
non pensare a niente, non dover pensare a niente: essere completamente sollevato dal doversi
i mezzi di sussistenza. -senza pensare a niente', senza avere preoccupazioni (o
di un lavoro, eseguirlo; applicarsi a un'attività; far funzionare, mandare
il pu- blico, perché s'hanno a fare li terrapieni. m. c.
camere eziandio per rifugio de'debitori, inabili a pagare,... che vivono
cagione e spese altrui, senza pensare a niente. forteguerri, iv-219: i servi
, iv-219: i servi miei corrono a gara. / chi mi leva gli usatti
alla cena. goldoni, vii-1255: a casa mia non si pensava di niente
gina l'aveva capita ch'ero fatto a modo mio, e lasciava che andassi
anche fuori di città, ho pensato sempre a raccogliere materia per dargli di che leggere
subito, al vostro lavoro, ché a licenziarvi ci penso io, quando mi va
quali devono pensare colle proprie borse esauste a provveder di fucili popolazioni che do
mani abbandoneranno. -provvedere a compiere ciò per cui ha ricevuto addestramento
animali: 'il cane pensa da sé a mandarli via '. 11.
. 11. dedicare le proprie attenzioni a qualcuno (se stesso o altri)
col lavoro, con la fatica, a soddisfare le proprie esigenze materiali. -anche
ai casi, ai fatti propri, a sé: perseguire il proprio esclusivo interesse
di esci., come brutale ammonimento a non immischiarsi in quanto non riguarda direttamente
per chi è considerato troppo, e a sproposito, immerso in interessi mondani,
conosciam l'errore: / pensar vorremmo a noi, e non possiamo, / perché
fortuna mia non è tale che abbia a muovere né voi né altri pure a
a muovere né voi né altri pure a pensar di me. segneri, iii-1-287:
de'pellegrini e de'poveri ordinari che a quello de'poveri malati. g. b
pensare '. verga, 8-33: a mio figlio ci penso io, torno a
a mio figlio ci penso io, torno a dirvi! voi pensate a vostra sorella
, torno a dirvi! voi pensate a vostra sorella... l'uomo è
de amicis, i-371: -va'a dire a tua sorella che si faccia coraggio
, i-371: -va'a dire a tua sorella che si faccia coraggio -dissi
, in quel momento, doveva pensare a se stesso. landolf, 2-180:
2-180: la zuffa si limitava in fondo a una cocciuta stretta, durante la quale
, 48: dio... pensa a ciascheduna delle sue creature.
angustie, sospetti (anche con riferimento a situazioni o a problemi politici).
(anche con riferimento a situazioni o a problemi politici). g.
fare diversi giudici e diede da pensare a molti, benché alla fine ella riuscisse
di che pensare. -indurre a riflettere, a ricredersi. c.
pensare. -indurre a riflettere, a ricredersi. c. campana, 1-102
di quello che si era prima dato a credere a federico di toledo. e.
che si era prima dato a credere a federico di toledo. e. cecchi,
: sentenze che dovrebbero dar da pensare a quelli che interpretano il 'tristano 'come
romantica, abbondevole benedizione che manda tutti a letto soddisfatti. -con litote e con
, angosce. -anche: indurre a una profonda riflessione. re enzo,
. -non avere pelo che pensi a qualcosa: v. pelo, n
, perché e'non è stato / a pontremoli, e già venti anni. -e
... mostrò di aver molto a caro che vostra serenità avesse dati così
: essere completamente disorientato, non riuscire a formarsi una precisa opinione. manzoni
penso e ripenso, / torno sempre a pensar ciò ch'io pensai. buonarroti
cielo e la terra. -pensare a bene: aspettarsi qualcosa di buono.
fagiuoli, 1-5-146: non pensai troppo a bene. tommaseo [s. v
.]: quando canto, non pensate a bene, / ché canto dalla rabbia
rabbia che mi viene. -pensare a male, male: avere pensieri malvagi,
damigella malvagia e'disse: « tienti a cura di ciò che tristano fae »
scale, / cosa che far potea pensare a male. tommaseo [s. v
s. v.]: coll''a ', sospettare o dell'altrui volontà
seguire. 'la mi fa pensare a male '. bacchétti, 2-49: non
come contraddittorio, estraneo, deludente rispetto a una precisa realtà, a una convinzione,
deludente rispetto a una precisa realtà, a una convinzione, a un'aspettativa.
precisa realtà, a una convinzione, a un'aspettativa. b. croce,
pensa. b. davanzati, ii-24: a quel segno tutti i soldati si scopersero
popolo fuggì di piaza: erano, a chi la pensava, voltate le punte.
: 'e'la pensa! ': a chi sta lì muto, soprappensiero.
: 'il dì di domani penserà a se stesso ': non siate ansiosi dell'
poi fare. bisogna pensare un pezzo a quello che s'ha a fare una volta
un pezzo a quello che s'ha a fare una volta sola. chi a tempo
ha a fare una volta sola. chi a tempo vuol mangiare, innanzi gli convien
chi vive senza preoccupazioni finisce ad andare a cercarsele (o, anche, a
a cercarsele (o, anche, a concepire propositi stolti). pulci,
ch'egli avrebbe dovuto... attenersi a quell'indegno proverbio che dice: chi
, n. 2. -tal pensa a salvarsi a pasqua, che è preso a
. 2. -tal pensa a salvarsi a pasqua, che è preso a mezza
a salvarsi a pasqua, che è preso a mezza quaresima', v. pasqua,
. dante, xxxix-2: io dante a te, che m'hai così chiamato
sempre assonnato, stupido e muto, sino a che non giunsi a conoscere i caratteri
muto, sino a che non giunsi a conoscere i caratteri ed i pensari di coloro
/ ch'io avea fatta di gire a tal porto, / che venia in fallo
grazzini, 4-385: -andatevene in casa a dar questa buona nuova ai giovani,
ora? che noi facciamo zuffolar nell'orecchio a questo demetrio che la vedova è pregna
cassero, dovendo visitare i santi sepolcri a piedi, ha fatto gittare dell'arena a
a piedi, ha fatto gittare dell'arena a terra lungo la strada che deve fare
173: il carlino potrebbe trarsi d'impaccio a meraviglia. n'è vero, signora
1-ii-307: lo chiamarono, e presero a fargli i mirallegri... per la
pietro. -riflessione, considerazione. a. f. doni, 4-43: ritrovarono
acciò che ciascuno riporti la sua parte a casa e ne faccia a modo suo
sua parte a casa e ne faccia a modo suo ». l'altro..
l'altro... rispose senza pensata a suo utile: « egli non mi
: che qualche caso strano intervenuto / a quel gigante, fuor d'ogni pensata,
-anche: con cognizione di causa, a ragion veduta, ben sapendo quel che si
le sue divine e meravigliose potenze, a ciò che possiamo, sovra ciò che
debbono indirizzare le cose ne'loro princìpi, a voler ch'elle sortiscano desiderato fine.
quest'ora pensatamente fu appostata da'congiurati a mandare il loro proponimento ad esecuzione.
? foscolo, vi-281: non a caso ma pensatamente mi distenderò, ché
ché non intendo parlare a'dotti, bensì a que'che tentassero nuova strada di studiare
alla lingua, come un tempo adoperai lombardesimi a iosa, così, sendo rinato meridionale
ho avuto scrupolo di scarabocchiar pensatamente napoletanesimi a bizzeffe. de roberto, 6-177
., ii-197: miserabile cosa era a vedere subitamente ciascuno romano essere ammazzato,
da ira. panigarola, 2-76: a questi tali, signore, rendi pure guiderdone
generale turpin si riducono... a uccidere pensatamente molti ufficiali per rompere un
184: dicesi ancora: fare qual cosa a malizia, cioè pensatamente e non a
a malizia, cioè pensatamente e non a caso. 3. secondo i dettami
nell'ambito di essa, in ossequio a essa. vasari, i-493: ne
contadino aveva botato di fare un'imagine a } servi di un suo asino malato.
il ceraiuolo: come l'ho io a fare?, volendo dire se l'aveva
?, volendo dire se l'aveva a fare col basto ignudo. il contadino,
, 2-28: dolorosa e pensativa tornava a ripetere un altro giro per il cortile
(indipendentemente dalla realtà o contrariamente a essa). francesco da barberino
sue ovre toccaro / traesse ogn'atto a pensata drittura. dante, conv.,
iv-v-20: più chiedere non si dee, a vedere che speziai nascimento e speziai processo
pensato. 'risposta pensatissima ': non a caso; contrario di 'sopra pensiero '
bene pensatissimi, e che correggerò, a ogni modo, poco. b. croce
e unicamente in tutte le lingue romanze a esprimere una cosa... in
era quale un mulinello che ci portasse a fondo. -architettato, ordito.
una cicogna: cadde costui al tempo a ciò prefisso e lasciò in libertà
, e la cui essenza è destinata a sottrarsi sempre mai al nostro sguardo.
1-iv-635): avendo molti pensieri avuti a dover trovare alcun modo d'esser con essolui
e dette certe cose che non si accordano a quella eguaglianza di stima e a quel
accordano a quella eguaglianza di stima e a quel consentimento che vorrei avere per lui
, / dir (benché assai difficile a spiegarsi) / che siano i bruti automati
tommaseo [s. v.]: a modo d'avverbio. 'lo fece
gli imita, onde di là a pochi anni, passata la voga di tale
avviata bene, ridurla in tre mesi a condizione di dubitare della sua esistenza.
obbligassero da sé per denaro in ogni anno a gettarsi da quelle cime per dilettare le
casuale. periodici popolari, ii-360: a questa parte piacevolmente insegnativa seguirà una narrazione
ch'ella i pensati / ordini sdegni, a simmetria composti. -che è frutto
vuol che pur si spenda, / ché a poco vien lo tempo della corsa /
, son quelle d'amore, e a gran fatiche e a istrabocchevoli e non pensati
amore, e a gran fatiche e a istrabocchevoli e non pensati pericoli gli amanti
di non venire in malo concetto appresso a chi è superiore nella patria vostra,
costretto da non pensato accidente di trasferirsi a turs. c. gozzi, 1-558
ed accorto intelletto e cor pensato! a. pucci, cent., 57-78:
. anonimo, i-581: nulla cosa a l'omo è tanto / gravoso riputato
alcuna volta t'è cortesse, / a te né a me però no l'à
t'è cortesse, / a te né a me però no l'à? urato,
a farmi notaio. settembrini, 81: tutto
vivere. -progetto, proposito. a. pucci, cent., 47-72:
. g. gozzi, i-9-76: a me pare che questo supplizio dei golosi
17. -alla pensata: in seguito a riflessione. sarpi, vii-42: alcuni
7-437: questi berlingozzi sono appunto giunti a tempo, ché questa cosa s'è fatta
tempo, ché questa cosa s'è fatta a la non pensata e non abbiamo ordinato
sono andato al teatro; son tornato a casa intirizzito, e senza alcun frutto.
pensata. lancellotti, 3-320: non piace a tutti rinovare gierusalemme, raddrizzare le gambe
non vuol fretta [non si avventare a far cosa che non sia maturata. tommaseò
tornare al pensatoio di qualcosa: tornare a soffermarvisi mentalmente. a. vespucci
tornare a soffermarvisi mentalmente. a. vespucci, 1-vi-64: e1 papa
. allegri, 5-17: dolutosi meco a cald'occhi, mi ficcò nel pensatoio.
e in cui ci si ritira in solitudine a pensare, a meditare, a riflettere
ci si ritira in solitudine a pensare, a meditare, a riflettere. carena
solitudine a pensare, a meditare, a riflettere. carena, 2-127: parvemi
: parvemi che questa voce sarebbe opportunissima a riempire nelle nostra lingua una lacuna che
'di aristofane (45°-39° c. a. c.), il cesto sospeso
deformazione satirica, si rappresenta socrate intento a filosofare. e. cecchi, 6-43
la materia; la memoria costrigne l'intelletto a formare quello che si proffera, dando
dando lo 'ntelletto alla memoria, a ciò che quindi si formi; ma lo
sguardo del pensatore dà allo 'ntelletto a ciò che quindi nasca il pensiero
che quindi nasca il pensiero. a. cocchi, 6-22: fatta..
la pena di pensare: commette a pochi l'incarico di pensare per lui.
suoi commessi pensatori riescano per avventura a pro curargli qualche soddisfazioncella.
alla speculazione filosofica; filosofo. a. cocchi, 4-1-48: i vari fenomeni
hanno determinato finalmente i medici pensatori a credere che la cagione immediata di tali inegualità
3-i-50: queste immagini non sono appoggiate a fatto o a spe- rienze tali da
queste immagini non sono appoggiate a fatto o a spe- rienze tali da renderne contento un
. l'indivisibile verità mi ha sforzato a seguire le tracce luminose di questo grand'
la semplicità dello scrivere del muratori induce a supporre che egli non fosse pensatore e che
che gli escono dalla penna non appartengano a lui, bensì gli sieno spontaneamente e di
racconta. cattaneo, vi-1-330: viveva a quei tempi in inghilterra un pensatore che
inghilterra un pensatore che non aveva riguardo a contradire publica- mente la sua nazione in
io fossi libero mi ritirerei in campagna a studiare i grandi filosofi del passato.
.: intellettuale, razionale (contrapposto a fantastico, emotivo). libro dette
sta in se stessa e molto pensatrice. a. cocchi, i-363: l'esercizio
... e le arti corre, a mio parere, il divario che corre
. -composto di individui colti; atto a esprimere un pensiero coerente, un progetto
pensatore giudicati i migliori, e forse a noi tolti un tempo, per guidare
e pensatore, si rivolse il governo a meditare sul mezzo più conveniente onde animare
di altri, che pensa o provvede a loro. luca di benvenuto, vi-135
si crede intellettuale di grande valore e a tale si atteggia. baldini, 9-160
e ciechi aguati li più potenti mena a disertamento, tirando cagione da materia vana
pensierati cava i pensieri, non che a chi vive senz'essi. = deriv
. idem, 477: le donne ripresero a filare, / con la ròcca infilata
, 1-vi-443: bisogna proprio che prenda a tu per tu i miei melanconici pensieretti e