venduto e conferito il benefizio per danari a quello lussurioso, avaro e supèrbo,
quello lussurioso, avaro e supèrbo, a quello mulo e cavallo e a quel ribaldo
, a quello mulo e cavallo e a quel ribaldo prete. p. petrocchi
. pavese, 1-127: è corso dietro a talino. - talino è scappato.
del liscari; volle la sentenza, a ogni costo. monelli, i-69:
più mulo della compagnia, e si ostina a portare con la sua squadra un macinino
quando rompere / tu li vedevi esterrefatto a calci: / un'antilope e un mulo
e non umana, / sì come a mul ch'i'fui; son vanni fucci
questo patto / di farne una corona a un suo mulatto. capuana, 1-ii-172:
o vegetale, derivato da individui appartenenti a specie diverse, ma dello stesso genere
costituisce un'unità di peso, variabile a seconda delle località, usata in alcune
7. milit. mulo meccanico: veicolo a motore, particolarmente robusto, maneggevole e
de le spade e coltelli, o a mulo o vero a somiero, vij soldi
e coltelli, o a mulo o vero a somiero, vij soldi kabella.
tiri calci, si dice in proverbio a significare che da persona di cattiva natura
chi non poteva o non voleva andare a piedi. pirandello, 8-1062: calabrese,
bastardo. mattio frarnesi, xxvi-2-184: basta a chi vuol fuggir qualunque impaccio. /
prometter quattro scudi, / e fino a roma tórre un suo mulàccio. g.
-per simil. e al figur., a indicare bevande o cibi prelibati e squisiti
. locuz. serpeggiare mulsa nelle vene: a indicare mancanza di vitalità, di vigore
lat. mulsa, da accostare probabilmente a mèl 'miele cfr. fr. ant
volgar., 9-99: se spesso contr'a sé [le api] combattono,
mesce rebbe dell'oscenità galante a un po'di socialismo mulso,
in molta prosa vaporosa romantica darebbe a bere come un siroppo di scienza e d'
voce dotta, lat. mulsus, affine a mèl 'miele '. mulso2
livio volgar., 2-462: fece voto a giove vincitore che s'egli cacciava le
per temperare il vino e farne, come a grado fosse de'convitati, il mulso
somma o di altro bene patrimoniale, a prescin dere dalla natura -penale
fissò il prezzo del riso... a lire dodici il moggio: a chi
. a lire dodici il moggio: a chi ne chiedesse di più, come a
a chi ne chiedesse di più, come a chi ricusasse di vendere, intimò la
, la città di tebe, che a pindaro aveva dato i natali, e la
pubblici funzionari) delle somme pecuniarie pagate a titolo di sanzione; la connessione che
del campo e... sacrificò a fin di non comparire sacrilego. d.
, ella 'fustibus et gladiis 'mena a frugarli, e se li trova,
e. gadda, 6-6: era riuscito a far chiudere un occhio alla questura su
... che se la dividevano a metà, la multa, tra governatorato e
manoscritta in calce o al margine, a costo di farvi pagare la multa postale
somma da distribuire è formata da quanto proviene a titolo di prezzo o conguaglio delle cose
pena privata irrogata dal datore di lavoro a un proprio dipendente, che una tale
dal papa d'una muleta per ispronarlo a dare i conti. p. petrocchi
ritmo impressionante. -somma pagata volontariamente a titolo di 'conciliazione 'o di
il diritto al recesso, la parte a favore della quale è stipulato tale diritto si
quale è stipulato tale diritto si impegna a pagare alla controparte qualora decidesse effettivamente di
veder, non ch'ella / gli avesse a tor degli error suoi la multa.
. pallavicino, 1-397: si dà mercede a chi esercita il magistrato e s'impone
il magistrato e s'impone la multa a chi lo ricusa, benché all'animo
un tal delitto sia il dover ubbidire a chi è peggiore di sé. segneri,
, ii-407: si arriva nei tribunali a comporre cause gravissime, quali sono specialmente
una modesta somma di denaro, imposta a chi infrange determinati patti o regole di
allo stato di una somma non inferiore a lire duemila, né superiore a lire due
inferiore a lire duemila, né superiore a lire due milioni. per i delitti
può aggiungere la multa da lire duemila a ottocento- mila. quando per le condizioni
fiorire sul fondo stabile del suo essere a gradi od a un tratto, anime
fondo stabile del suo essere a gradi od a un tratto, anime nuove. egli
del poeta. 4. comune a più persone; che risulta dalla comunione
rintocchi radi e sommessi delle luttuose campane a morto. = voce dotta,
denaro o da altro bene patrimoniale, a titolo di sanzione che a seconda dei casi
patrimoniale, a titolo di sanzione che a seconda dei casi può avere natura penale
possa lu dicto ufficiale multare per fino a somma de vinti soldi. boiardo, 3-262
multai a'giorni passati per essere andati a parma a testificare in preiudicio de petro
giorni passati per essere andati a parma a testificare in preiudicio de petro arigino,
sono in procinto de fare avere la absolucione a dicto petro. cantini, 1-26-353:
multare ', in luogo di 'assoggettare a multa, ad ammenda '(es
ammenda '(es.: chi contravverrà a questa legge, sarà penato o multato
, nel signif. di * condannare a pagar una multa ', e perché
, la città di tebe, che a pindaro aveva dato i natali, e la
poeta. -in senso generico: condannare a pene sia pecuniarie sia detentive.
di prigione. -costringere un popolo vinto a pagare tributi in denaro. balbo
all'africa. 2. contestare a qualcuno un'infrazione che può comportare,
autorità giudiziaria o amministrativa, una condanna a pena pecuniaria di natura penale (ammenda
natura amministrativa (sanzione amministrativa), a meno che egli non scelga di pagare
che egli non scelga di pagare (a chi gli contesta l'infrazione, all'
quale questi appartiene) una certa somma a titolo di * conciliazione 'o * oblazione
intimare) chi abbia commesso un'infrazione a pagare una somma a titolo dichiarato (
commesso un'infrazione a pagare una somma a titolo dichiarato (o sottinteso) di
'cara nutrice 'e delle succedanee: a cui il vigile dal naso violaceo e
mie proterve incursioni in sul prato, ebbe a multarci neppure d'una lira.
.; quando vediamo la nazione chiamata a spendere affinché ognuno impari a leggere
chiamata a spendere affinché ognuno impari a leggere; e poi vediamo tassare i libri
. condannato al pagamento di una multa a titolo di sanzione di natura penale o
ricevuto, abusivamente, l'intimazione) a pagare una somma a titolo dichiarato (
l'intimazione) a pagare una somma a titolo dichiarato (o sottinteso) di
ecco: il mio è un biplano multicellulare a coda direttiva: 100 hp, 8
una veste di panno tinto in grana, a mille pieghe,... attraversata
manifesti del futurismo, 2: enormi tramvai a due piani... passavano sobbalzando
partivano da un centro aprendosi nel cielo a guisa d'un ampio ventaglio d'oro
moschetteria lontana, interrotto da tuoni più gravi a cui seguivano scoppi di bombe multicolori nel
dalle cose terrene di chi si consacra a una vita religiosa). guittone
, 4: acciò che tu apprendi a odiare peccato, obria il tuo corpo una
dispetto / per truffaldin, che fora lungo a dire; / ma quivi insieme con
le loro idee, stimarono meglio venire a nuova pace con i sammarinesi ed obliare
qualcosa (per lo più con riferimento a passioni dell'animo). giacomo da
. 9. rifì. venirsi a trovare in una condizione spirituale di oblio
b. corsini, 3-30: pur anco a lor bagnò [il sonno] la
lanzi, i-237: mengs mai non venne a firenze che non tornasse a studiarlo [
non venne a firenze che non tornasse a studiarlo [bernardino poccetti], ricercandone
pari dei quattrocentisti, fossero stati maestri a michelangelo e a raffaello gli artefici dell'
, fossero stati maestri a michelangelo e a raffaello gli artefici dell'obliato trecento.
agli obliati fiori / del giardino che a lei rorido brilla. 6.
. cesarotti, 1-xxxii-192: passa ignoto a imeneo (senz'onta il puoi) /
abbreviatori, ma obbliatori si dé dire a quelli che abrevian tali opere quali son queste
uso / de'lor tuguri, distrazione a quelli / ben spesso, e a sé
distrazione a quelli / ben spesso, e a sé d'ozio obbliatore / dell'operar
. obliquamente; col collo piegato, a testa bassa. fazio, v-20-43:
var. di obliquamente), dovuta a esigenze metriche. òblico, v
divisato altressì in tre opposite spezie, cioè a. ssapere in * monarcia tirannica,
obli- garzia ', ch'è opposita a questa, è ^ singnoreggiamento vizioso e
de'più ricchi e de'più possenti a. lloro profitto e fuori della volontà
1-88: ché 'l veder raro è prossimo a l'ob- blio. citolini, 11
nostra bella fiamma, il nostro amore. a. cocchi, 4-1-72: un'ora
la mezza notte bisogna assoluta- mente andare a letto e conciliarsi il sonno colla quiete e
/ stavi in riposte mura, / fino a quel sacro dì, / quando su
è il nostro disperato obblio, / a percoter ne rieda ogni momento / novo grido
martini, i-7: tu, avvezzo a vedermi ingolfato fino ad oggi nei facili amori
nei più facili oblìi, crederai poco a questo sentimento mio, ed avrai ragione
1-49 (i-575): non sai che a ogni cor gentile e magnanimo appartiene apertamente
alle cagioni delle cose, vi ha molto a temere che rimangano nell'inattività e nell'
la nostra vita non vale se non a spregiarla, poiché è beata solo nell'oblio
il forte non poteva far cosa più a sé utile, oltre che bella, che
memoria (e può avere diverse connotazioni a seconda che derivi da una suprema tranquillità
d'oblio / per aspro mare, a mezza notte il verno. della casa,
anime invade. pascoli, i-496: a lunghi passi va l'ombra dell'uomo d'
. tasso, 10-65: ancor ciascuno a mensa assiso / beve con lungo incendio
ciro di pers, 142: ricorri a pindo, e ne'pieri inchiostri / per
alfin ti spezzo. fiacchi, 121: a molti accade (e me l'aspetto
croce, ii-2-70: le favole destarono platone a intendere le tre pene divine, che
offerta fattami di mercenario collaboratore, fatta a me vostro comproprietario...,
italiana nel mondo, ci condannano a vivere nel presente, senza intelletto della
scrivo due linee appena perché non abbiate a starvi inquieta per me e per dirvi che
sulle soglie dei nuovi edifici, discorrendo a voce alta in pose quasi sempre scorrette,
al parer mio / che tira l'uomo a la seconda vita / lontan da tonda
., 10-90: l'altrui bene / a te che fia, se 'l tuo
sola a'suoi dì cosa perfetta / cominciai a mirar con tal desio / che me
pietà, dono di dio / che scenda a voi dal tuo eterno seno, /
cadauno mio acuto e pungente pensiero. a. boito, 68: non parliamone
, / per quanto ei puote, a risarcire i danni / pronto si mostrerà,
immensa e tanto vali / che sempre a li toi preghi el magno dio /
nobiltà di sangue, reverenza fece e a messer galeazzo e a messer bernabò e
, reverenza fece e a messer galeazzo e a messer bernabò e alle donne loro.
, se tu di modo ti snervi che a poco a poco il tuo valore si
tu di modo ti snervi che a poco a poco il tuo valore si perda,
posi. baldi, 74: sul lido a gli altri numi / del mar porgesti
voce di soavi carmi, / ti chiama a l'alta roma inclito cigno, /
, 1-216: vennero leggiadre creature / a spargere d'obblii la mia ferita.
memoria di qualcosa; che non tiene a mente, che non ricorda; dimentico
-bene avete fatto, lavinello, per certo a sovenirci ora di quello, poeti e
e l'arso monte / abbominato ti rimiri a fronte, / che l'obbliosa napoli
odisseo] cercò l'aedo / per dire a lui: terpiade femio, il sogno
dei libri vedendo che tu non pensavi a nulla, obliosa che i giorni scorrevano velocissimi
delle straniere. bersezio, 4-69: appoggiatosi a una delle colonne del lato della porta
o di estraneità alla realtà circostante, a tutto ciò che è o accade intorno
dunque sì grandi che iddio ci chiamasse a scontare l'incanto oblioso di leggende e di
l'amore, altri legare, / com'a lei piace, distornare i fiumi,
gli altri poi / ch'eran seco a vegliar compagni suoi. di brente, 52
sian vapori che si muovano obliquamente intorno a la terra. dovila, 82:
, sull'ora del desinare, tornandosene a piedi l'ammiraglio da corte al suo
sata. g. chiarini, 133: a la furia dell'onde ei [il rematore
di traverso, e obliquamente e appena a sfiorarne, con la direzione degli sguardi
traendo dal forno una focaccia e giudicando a occhio se è ben cotta.
altra; di qua e di là; a destra e a sinistra. ber
e di là; a destra e a sinistra. ber ni, 19-47 (
linea non perpendicolare o non parallela rispetto a un altro piano o a un'altra
parallela rispetto a un altro piano o a un'altra linea. galileo, 1-2-170
, 1-2-170: con uno dei lati posto a squadra sopra il piano della ruota e
del dente, lo muova. c. a. mancini, 114: tenendolo [
114: tenendolo [il cristallo] dinnanzi a gli occhi contro la luce un poco
, 88: poca forza si richiede a rimuovere il peso b dal suo centro,
rimuovere il peso b dal suo centro, a cagione che non si deve alzare a
a cagione che non si deve alzare a perpendicolo, ma obliquamente nell'arco delle
propri delle stelle erranti sono concordi tutti a farsi per linee circolari, seganti obliquamente
già quei legni, che vanno obbliquamente a sostener l'architrave, diedero soltanto origine
alle arcate. posti nello interno dell'edifizio a sostentamento dei palchi, la diedero ancora
, 21-40: sia il vaso di vetro a b,... la di cui
... la di cui bocca a sia capace della canna c d, alta
, alcun altra delusi, io viddi a scorrere obliquamente la porzione più considerabile di
ontefice la corona in bologna, perché a questo non parea conveniente che comparissero in
nelle ostilità contra casa d'austria. a. cocchi, 4-1-21: moderate unzioni mercuriali
, e il suo onor, tradisce a un tempo. / obliquamente ei nell'of-
ogni specie: i sinonimi tanto necessari a schivar la noia delle ripetizioni, le
ripetizioni, le perifrasi così opportune ora a sviluppar l'idea, ora a presentarla
ora a sviluppar l'idea, ora a presentarla obliquamente e sotto l'aspetto il
anco discorre, non sapendo che a gli abitatori della sfera retta, come a
a gli abitatori della sfera retta, come a uelli che sono fra li tropici
sole perpetuamente s'aggira in se medesimo a guisa di turbine o paleo e, in
tempo, i poli dell'asse, intorno a cui si volge, per due opposti
3-63: ben conosciam la strada / che a man sinistra obliqua. serao, i-706
si rallentò, divenne incerto: obliquò a diritta, verso la chiesa della madonna
intendere ai bragozzi compagni di obliquare alquanto a sinistra verso la costa. guglielmotti,
di sorpresa, obliquiamo, ne accompagniamo a distanza la costa. -essere sospinti
dell'ordine obliquo; fare una conversione a destra o a sinistra. garibaldi,
; fare una conversione a destra o a sinistra. garibaldi, 3-288: per
diretta per isernia, fece obliquare la colonna a sinistra. guglielmotti, 579: 'obliquare'
secondo una linea obliqua. c. a. manzini, 43: la refrazione dunque
, / che poi l'abbraccia, quando a lui reverte. / perché ti parti
deviato dalla verticale; che non è a piombo, che pende; che va gradatamente
posizione fortemente inclinata di fianco (virate a spirali) di modo che il 'timone
', anziché essere verticale, tende a disporsi orizzontalmente come il timone di profondità
come il timone di profondità e questo a sua volta resta obliquato verso la verticale
. anat. disus. che serve a far inclinare, a far ruotare, a
. che serve a far inclinare, a far ruotare, a far torcere un
a far inclinare, a far ruotare, a far torcere un organo, un'articolazione
cagione al loco dove essa boce è atta a riformarsi. idem, 2-365: quando
ii-9-329: se tu guardi al lato opposto a quello ove il conte linati sta,
della valle, portando con seco, a uso di barca, quella parte dello edilìzio
il nome in una famosa comparazione suggerita a dante dalla sua obliquità.
che le donne, le quali vegliavano a turno, potessero sorprendere la scimia..
sono della ragione, elleno non possono a patto nessuno con lei combaciarsi. guerrazzi
, 16-322: vedrete se si può fare a fidanza con certe persone. di più
persuase, tra le altre ragioni, a lasciare il parlamento. 6.
obliquità della mia visione devono venire, malattie a parte, di qui, da questo
circulo [dello zodiaco] è si a sesta che se fosse più o meno obliquo
, scoperta che vien da alcuni attribuita a talete. = voce dotta, lat
vie torte o per cammino oblico, / a guisa di serpenti, a gran volumi
, / a guisa di serpenti, a gran volumi / sollecitan la via al padre
sapea com'ella dietro al fier nemico / a tutto corso avea mosso il cavallo /
bartoli, 2-2-142: lasciò le barche a condur per l'obliqua e lunga via de'
con un volo non rettilineo, irregolare, a zigzag. n. villani,
, 1-178: veniano in quella vagolando a volo / festivo e obliquo due farfalle.
le scorrerie subitamente, ma, trapassando a quelle parti oblique del paese, commandò
fiandra,... si rese prima a parigi per strade oblique. g.
marche... dicono * piovere a vento 'per significare che la pioggia,
padre in disparte. parini, 115: a tale aspetto / la casta diva de
oblique e false, lo andò raccontando a tutti..., fu un
, 8-338: quelli che s'attardarono a spiare dall'ombra passando ora l'uno
poterono veder dapprima i tre, seduti a tavola col piccino, a cenare.
, seduti a tavola col piccino, a cenare. borgese, 1-244: essa lo
visto finora. moravia, ix-367: « a voi due non farò pagare niente »
non farò pagare niente », disse a questo punto lanciando un'occhiata obliqua a
a questo punto lanciando un'occhiata obliqua a rosetta. -di animali.
: adoprando l'obliqua potenza dell'occhio a mano a mano si accostavano. de marchi
l'obliqua potenza dell'occhio a mano a mano si accostavano. de marchi,
accostavano. de marchi, ii-103: a questa brusca interruzione, al modo obliquo
mai, benché guardi obbliquo per occasioni a ferire a ogni modo la perversa ambizione
benché guardi obbliquo per occasioni a ferire a ogni modo la perversa ambizione di corso
zoppetto cosimo zago balzò con la stampella a quel posto del divano ove poc'anzi
giù per le scaline e le rughe a erta. -tristo, bieco,
: o miei fratelli, moviam guerra a tutte / l'anime cieche e sorde;
lubrico angiporto / con abominio ci segnava a dito. pirandello, 6-448: va a
a dito. pirandello, 6-448: va a dormire nel dormitorio dell'asilo notturno
la compagnia che vi trova, e a cui ha preso gusto, di esseri
de l'obliquo fato, / degno a cui il cielo altra più vasta lode /
puoi levar l'imposto impaccio / a quei ch'erranao van nel stato obliquo
era più onesto, / che satisfare a quella voglia obliqua. d. bartoli,
onorare mia madre implicava in sé di perdonare a colui al quale certo ella avrebbe perdonato
verso una felicità non visibile se non a lei sola. steli così puri, d'
colla frode e col delitto s'adoperava a conseguire quello che gli era negato dalla
continuatasi poi gran tempo, verrò insieme a raccontare... quanto sin qui ho
3-i-232: i suoi madrigali sono diretti a sfoggiare l'obliqua lingua del libertinaggio.
, ma quanti interessi obliqui non restano ancora a maneggiare! poerio, 3-56: [
latin si noma / che tanto fosse a sua favella iniquo? -strano,
perdizione, alla perversione; che induce a compiere azioni malvage e immorali (un'
dei detti, / sì che valse a ritrar dal calle oblico / per drittissima strada
che s'invoglia di crapulare s'indirizza a gran giornate sull'obliquo sentiero dell'insensata
sull'obliquo sentiero dell'insensata sensualitade, a morire. lemene, ii- 227
le straniere nazioni, e la ereditò a sé lasciata dirittamente in quistion mette per
il secondo adotta deliberatamente la tattica opportuna a conquistare riforme. de sanctis, ii-15-349
tu dell'onda gemente / vincitrice, a me sciogli altero il voi.
il cielo per obblique strade / sa a fin condurre i decretati eventi! genovesi,
terrore del mio desiderio e tu venivi a me con un passo obliquo. b.
ai uali io siedo e fremo, a le mal vive / genti imprecando,
fuggente biga / de'suoi trionfi; ed a gli obliqui giorni / il canape troncò
voluto dimostrarmi umile / e cortese scoprirmi a questa iniqua, / sdegnato m'ha
fussi un vile, / con voglia a la ragion del tutto obliqua. n.
. 12. che si riferisce a qualcosa in modo non esplicito, ma
: professori / d'obliqui detti. a. cocchi, 8-5: qual fosse poi
medesimo secolo quinto e nei susseguenti fino a tutto il decimo è difficile il conietturarlo precisa-
vi-308: quella idea metafisica è più a mio parere una obbliqua satira della specie
per nulla importante (anche con riferimento a persone). castelvetro, 8-1-360:
209: oltre i quattro predetti si deve a vostra serenità una breve notizia di quegli
/ questo è quel punto estremo / a cui ritornan tutte / le linee oblique
, 8-232: agnese fu abilissima nel dare a ogni proprio gesto o parola..
, fra l'orazioni, più convenienti a l'istorico sono l'oblique che le
oblique che le rette, come parve a trogo pompeio. b. fioretti,
che non è perpendicolare o parallelo rispetto a un piano, a una retta (
perpendicolare o parallelo rispetto a un piano, a una retta (un ente geometrico)
. i. frugoni, i-8-75: vennero a lui da l'istro i cari bronzi
medesimo sasso. -cono obliquo: quello a base circolare, in cui la retta
della base stessa (e si contrappone a cono retto). -coordinate oblique:
al basso. monti, 14-550: polidamante a tempo / schivò la morte con un
figlio del sole il raggio settiforme / a l'ombre in sen, rotto per vetro
/ chiamando i cavalier alla battaglia / a dimostrar quant'ognun possa e vaglia.
che ha una posizione non parallela rispetto a un punto o a una linea immaginaria.
non parallela rispetto a un punto o a una linea immaginaria. caro, 5-24
e ritti, co'baffi tirati e a punta, che sporgevan dalle guance, col
che, fissando la luce, s'allungavano a fessura. -di animali.
che genera una sezione non perpendicolare rispetto a un asse immaginario (un taglio,
angolo retto. sarpi, i-1-6: piacque a dio che tutte le ferite andassero oblique
della mannaia che sottrae il taglio croccante a uno dei fratelli, e gli aggiudica
g. visconti, 1-60: tre volte a loco suo tornato è 11 sole /
sempre e depresso sotto detto orizzonte. a quelli che hanno l'orizzonte e la sfera
discendono i segni più obliquamente, che a quelli che hanno la sfera e l'orizzonte
] fa per lo zodiaco, avicinandosi a gli uomini e allontanandosi da loro.
altri suoi giri obliqui / co i quali a certo invariabil tempo, come vicissitudini ricchiede
, 3-140: per l'obliquo viaggio / a condurne quel di febo s'affretta /
gran destra eletta / sia de'cristani a vendicar l'oltraggio, / che 'l sepolcro
normalmente inclinata di 35°- ^ -38° rispetto a un piano orizzontale). - anche
, 4-357: vene, arterie, budelle a vessiche tutte hanno le fibre trasverse,
, andando dall'eminenza della fossa triangolare a quella della conca; è innervato dal
messo o altro analogo istituto, mirano a beneficiare in secondo o ulteriore grado anche
se i zii debbono essere preferiti a i nipoti che sono nati di fratelli
: questo punto si debbe sempre anteporre a qual si voglia nome di relazione, in
degli etruschi e degli umbri: in a, in e, in v. esamino
v. esamino onde derivino, e a stabilire i lor obliqui mi valgo delle
o la terzina o la quartina due a due a rime oblique, una per ogni
terzina o la quartina due a due a rime oblique, una per ogni distico.
basata non sulla letteralità, ma volta a mettere in evidenza il significato dell'opera
conquista lo stato e le crudeltà legate a tale conquista; sorta durante il seicento,
rispettivamente da 90° (e si contrappone a impatto normale). dizionario di marina
sposti avanti o indietro (e si contrappone a resistenza diretta). -anche: nello
, il cui punto di applicazione risulta a proravia o a poppavia del centro di gravità
punto di applicazione risulta a proravia o a poppavia del centro di gravità a seconda
proravia o a poppavia del centro di gravità a seconda che le forze esterne imprimono alla
-via, cammino obliquo: nella navigazione a vela, direzione che un'imbarcazione segue
vela, direzione che un'imbarcazione segue a causa della deriva, quando i pennoni
sono orientati obliquamente (e si contrappone a via, cammino diretto).
direzione del cammino che segue una nave a vela per effetto della 'deriva '
. idem, 105: essendosi detto a bastanza sopra questi [alloggiamenti] obliqui
-che ha un andamento non parallelo rispetto a quello delle forze avverse (una disposizione
molto utile, e si forma a guisa della lettera a o di uno
, e si forma a guisa della lettera a o di uno squadro da muratore
ortare quaranta mila uomini sulla nostra sinistra a s. ammaro o sulla nostra destra
s. ammaro o sulla nostra destra a maddaloni, io non dubito eh'essi
io non dubito eh'essi potevan giungere a napoli con poche perdite. -fianco
quando la linea di difesa non va a terminare sull'estremità della cortina; chiamasi
quando nello spararle vengono rivolte colla bocca a destra ed o sinistra di chi tira
la disposizione delle singole unità. -obliquo a destra o a sinistra! ', ordine
singole unità. -obliquo a destra o a sinistra! ', ordine alla voce
cambiar l'ordine il soldato cammina obbliquando a dritta od a sinistra.
il soldato cammina obbliquando a dritta od a sinistra. -passo obliquo: quello
dal soldato camminando di sghembo da dritta a sinistra, o da sinistra a dritta.
da dritta a sinistra, o da sinistra a dritta. 32. mus.
di parallelogramma disposto obliquamente sul rigo, a partire dalla posizione della prima nota fino
partire dalla posizione della prima nota fino a quella dell'ultima, sia in senso
e il difetto d'appiombo che ne deriva a causa del logoramento precoce dei tendini e
lunate, girate in cerchio, tagliate a mezo globo, reticolate a cancelli, stese
, tagliate a mezo globo, reticolate a cancelli, stese in obliquo, in
in perpendicolare. -indirettamente. a. cattaneo, i-105: quella parola dio
lana di radicandoli, 195: qualunque a le cose predette contra facesse direttamente o
per traverso. boccaccio, iv -88: a te sono mille vie da nuocere a'
il buon pallante, / che venia a tutti i suoi guerrier da- vante.
, dove una gran mano di cose vadano a battere. = voce dotta, lat
suo vestire / nonne tenesse per cent'anni a freno. m. palmieri, 3-30-43
un processo inconscio di rimozione o, a livello di coscienza, per deformare,
la formazione di un coagulo sanguigno tendente a ostruire il lume del vaso interessato.
in grado di condurre in breve tempo a una sinfisi pleurica. obliterare, tr
memoria e il rispetto che s'aveva a lei medesima. carducci, iii-16-302: nel
, 3-169: alor comenciò lui suo canto a ordire / cum tal dolcezza che ogni
obliterare gli stessi tratti del vero dando a tutta una parte del viso l'aspetto
all'artista conveniva riprodurre, per arrivare a suggerirci la sua istantanea visione. bocchelli
, ormai da tempo; s'aggiungeva a obliterarla la giustizia proletaria: gli scacerni
di quella della pluralità. ci votiamo a un 'monoteismo 'o un altro che
impegno, ma avevo avuto cura di posporlo a un mese dopo, in modo da
con l'essere un'arte, dovendo servire a tutti gli usi, ai più materiali
, è venuto per necessità ad obliterarsi, a diluirsi, a volgarizzarsi ed intorbidarsi nell'
necessità ad obliterarsi, a diluirsi, a volgarizzarsi ed intorbidarsi nell'espressione di pensieri
senso trasl. anche per raccostamento paretimologico a oblitus (v. oblito).
molto presto ci si adottasse, poiché a tempo di cicerone obliterate già ci par
ci s'aprirebbe il campo... a dimostrare come tutte ueste tre specie
oppressi e obliterati popoli si trovarono maturi a concepire ed assimilare un unico e semplice
parti che hanno figure abbozzate e difficili a riconoscersi. obliteratóre, agg. e
pensato, per una fatale obliterazione mentale, a toglierlo di là, a distruggerlo,
mentale, a toglierlo di là, a distruggerlo, il cappello. bacchetti, 12-
ventennio è venuto fatto di poter taglieggiare a lor posta e coprir d'onta l'
onta l'italia,... pervennero a dipingere come attività politica la distruzione e
e che s'ingegna / indarno di ridurlasi a la mente. buti, 3-634:
. niccolò da correggio, 1-128: rispecti a terra e benefìci obliti / vegonsi,
e foco su la lingua porta / chi a placar gli altri avea più i sensi
che tu farai, tutte le terranno a mente, e le buone tutte obliveranno.
biasimate in altrui, prevedo ed auguro a queste temerarie tragedie l'obblivione e le
di patire li tuoi sdegni, fin a tanto che caronte mi passi il nume
chi si diletti di scriver ciò che a la giornata avviene, onde perdiamo molti
di valida giovanezza: e chi vuole a ogni nuova generazione rifare il mondo,
mondo, lo dannerebbe, se potesse, a perpetua puerilità. 3.
preter- misso quello debito del scrivere che a la mia servitute se conviene. varthema
terrene dolcezze! pallavicino, i-185: a sì gravi spese non bastava e la
'tutti i motivi d'ira si riducono a disprezzo ('parvipensio ') ',
, come già in atene si fece e a roma si ragionò di fare, un'
, planco e cicerone che si condennassero a perpetua oblivione li fatti seguiti, si
il necker] una generosa oblivione intorno a quanto era accaduto d'irregolare, di
-per estens.: rinuncia tacita a perseguire penalmente un reato. manzoni
, che faranno forse maggiore effetto. a. cocchi, i-225: oltre la
da le fresche acque / non lasciò a piedi il buon figlio d'amone. scaruffi
intitolata da san luca... a poco a poco... si era
da san luca... a poco a poco... si era tralasciata e
era tralasciata e quasi ita in oblivione a fatto. razzi, 73: se bene
un accento poi dal labbro ti cadano a lamentar la morte di quelli che ti offerivano
d'obblivione le tante rimostranze e attestazioni a lui date dal senato? -dare
dal senato? -dare, mandare a o in oblivione: trascurare, lasciare
; poi appresso fu accomunata quella religione a tutte maniere di femmine, e ultimamente
repubblica di firenze, 12-122: significando a quella [a sua beatitudine] che
, 12-122: significando a quella [a sua beatitudine] che ogni suo consiglio
che ogni suo consiglio è gratissimo ed accettissimo a questa signoria, ne alcuna parte d'
mai per alcuno tempo siamo da dovere dare a oblivione e'suoi ottimi portamenti verso la
. tasso, 2-11: non avendo mandat'a ablivione / ciò che la fata del
potere della oblivione cosa alcuna degna che a mia notizia giunga. fausto da longiano
conte di tenda fra noi, che perdonò a un capitano che prese dentro una sua
oblivione. tommaseo, 19-131: confortò a dibarbare dall'animo le minute radici della
altrove s'amplifica / si modifica / a tenor della varia struttura, / che
., come scrive il vasari, a cui solamente riuscì il togliere all'oblivione le
qualcuno all'oblivione di qualcosa: indurlo a dimenticare, a trascurare qualcosa. gualdo
di qualcosa: indurlo a dimenticare, a trascurare qualcosa. gualdo priorato, 10-ix-25
istorico, filosofo e colui finalmente che porse a gli studi migliori la mano, perché
: fra tanto sonno del secolo oblivioso a chi più che altra cosa non piacque
esultate al dolce orezzo, / ché a voi s'addice e a vostra età
, / ché a voi s'addice e a vostra età fiorita, / obbliviosa di
. 2. che non è presente a se stesso; assente. serpetro,
sol tua cara voce / è possente a destarmi alcuna volta / dal sonno obblivioso
contrabbando, violano gli stessi precetti biblici a cui pretendono inspirarsi. -che nasce
: sull'acerba piaga / dell'amico, a placarne ogni dolore, / obliviosi farmaci
obli- viosa lete / il pigro sonno a tutti gli animali. ciro di pers
cui tenuta stagna è assicurata da chiavistelli a vite e da un oscuratore interno;
, oggi il tuo mondo. / solo a quello devoto, / da un rotondo
moravia, xiv-85: non posso fare a meno di pensare con invidioso rammarico alla
6-293: lui... poteva spiare a tutto comodo. registrava di pupilla matta
oblocuzióne, sf. ant. discorso diretto a dimostrare la contraddittorietà di un comportamento
errore. lancellotti, 1-176: a queste cento e mill'altre obbiez- zioni
russa dell'ottocento, incapace di sottrarsi a un ottuso stato di apatia fatalistica e
omonimo dello scrittore russo i. a. goncarov (1812- 1891)
termine fu diffuso dal saggio di n. a. dobrolju- bov, cto takoe
pose [carlo i]... a caricarli [i suddi ti
(con riferi mento sia a figure piane, rette o curve, sia
figure piane, rette o curve, sia a solidi, in cui prevalga sulle
quei quadri oblunghi che sono intorno a detto coro. galileo, 3-3-395: quella
oscura con un crocifisso in pietra in mezzo a cui ardeva un lumicino circondato da fiori
arcaici, / oblunghi, d'oro lavorato a màlia. tecchi, 2-89: olive
forma degli occhi o, anche, a un altro particolare fisico. oriani
con seni oblunghi. -con riferimento a libri (in partic. atlanti,
volumi d'arte) o, anche, a fogli singoli, che, diversamente dalla
faccie. tecchi, 9-183: aveva cominciato a farsi passare tra le mani, svogliatamente
. foscolo, x \ ii-124: a scrivere come voi, bisogna avere il
grande, sottile nelle aste, oblungo, a righe larghissime. 2. bot
conver sione dèi tuo volto a sé che eziandio quasi obmutesce e
al decollo / alle prime avvisaglie e a volte tale / da onnubilare dell'originale /
non fa forza di star saldo comincia a lasciar l'orazione donde interviene che manca
20-50: -le farò notare, invece, a lei persona intelligente... -intelligente
. moravia, xiv-87: apollo, a ben guardare, è la sua stessa
. il di ritto riconosciuto a consoli e pretori dell'antica roma
rimandare i pubblici comizi e le assemblee, a causa di previsioni augurali sfavorevoli formu
dotta, comp. dal lat. ob-'a motivo di 'e nuttidlis '
. rivolo vege tante, a te da'cieli / privilegio immortai solo è
), sm. mus. strumento a fiato della famiglia dei legni, dal
di forma leggermente conica e dall'imboccatura a piva, fornito di un numero variabile
aspetto e caratteristiche quasi del tutto simili a quelle attuali intorno alla metà del secolo
baruffaci, i-223: noi vedrem pastorelle a tu per tu, / vestite di
tremare i venti, / feciono i suonatori a quel comando, / con una marcia
dà alla 'linnea borealis ', a motivo della piccolezza e rotondità delle sue
corrispondente alla 6ooa parte della mina, a 1 / 12 di statere, a
a 1 / 12 di statere, a 1 / 6 della dramma, del valore
greche dividono la dramma in sei parti a similitudine del cubito, che si compone
assi, e gli chiamano oboli; ed a similitudine delle ventiquattro dita, divisero ogni
unità ponderale che nel sistema atticoeuboico corrispondeva a gr 0, 72 (e venne
: le foglie sue [dell'eliocriso] a peso di tre oboli nel vin bianco
succo dell'ieracio conferisce, bevuto, a i rodimenti dello stomaco. bevuto al peso
molti paesi di diversi metalli e corrispondenti a svariati pesi e valori; con partic
moneta ebraica * gerah ', equivalente a 1 / 20 di siclo, agli
. gli assegnarono nove oboli per giorno a conto di sue spese. montanari,
dall'aver giustiniano ridotto gli stateri d'oro a 180 oboli, che prima si cambiavano
padroni oramai del mare i bizantini cominciarono a dar la caccia alle navi mercantili dei
il quale fu tanto che il venderono a un obolo la libbra. ghislanzoni,
monete italiche, con il quale, a seconda del numero, se ne indicava
, donata volontariamente, per carità, a poveri, a persone bisognose. -anche
, per carità, a poveri, a persone bisognose. -anche: piccola offerta
sussidio di carattere generalmente pecuniario, fatto a chiese, a ordini e istituti religiosi
generalmente pecuniario, fatto a chiese, a ordini e istituti religiosi o di beneficenza
e le strade: date un obolo a bellisario. c. gozzi, 4-308:
pio / erudia, l'obolo rubando a dio. de marchi, ii-858: versare
non definita, con cui si partecipa a una sottoscrizione, a una raccolta di
cui si partecipa a una sottoscrizione, a una raccolta di fondi, ecc.
condussero in toscana ed altrove i popolani a votare per l'annessione: aiutarono col linguaggio
un palagio rizzato su col suo obolo mensile a prò dei suoi fratelli bisognosi, dei
ammirare un oggetto artistico, per assistere a una rappresentazione (e può trattarsi anche
, l'obolo che tutti avrebbero dato a vederla, e non si ingannava.
f. frugoni, vi-36: gli vidi a canto un'urna rugginosa, dove riponeva
quelle della costa della normandia, versavano a favore della marina da guerra.
di fede, dato personalmente per contribuire a un'opera, a uno scopo collettivo
personalmente per contribuire a un'opera, a uno scopo collettivo, in partic. all'
depose il suo piccolo obolo nell'arca sacra a questo nume. foscolo, v-401:
. periodici popolari, i-18: sia premio a questi generosi l'amore del popolo,
lo turba, perché non è lui a dover pagare l'obolo / alla chiesa
, e che si rassegna in oggi a far la parte di belisario in europa,
pagare questo contorcermi / agli scossoni che a intervalli regolari, / come mestruazioni,
, / come mestruazioni, mi gettano a terra. = voce dotta,
un periodo breve, di piccole somme a un interesse molto alto e da pagarsi di
in senso generico: il prestare denaro a interesse, usura. s.
. v.]: 'obovato ovato a rovescio; che ha la forma d'
. religiosi della congregazione fondata nel 1568 a madrid da bernardino obregón (1540-1599)
i quali hanno somma scienza e ammaestramento a provare quale sia l'oro purissimo,
obrizio ma tutta l'anima nostra offriamo a chi verrà per liberarci come ordelafo faliero
ostaggio. boiardo, 2-147: vennero a roma gli ambasciatori cartaginesi, i quali
.. dimandando che gli obsidi stessero a fregelle e che i prigioni fossero resi.
.. li nemici per la moltitudine a suo modo allargarsi e le vie obsidiare
, insomma, genere in cui vanno a scomparire i metri solenni quando si fanno
tutta affaticata, con gran fatica venne a me.
, descripzione pure di lui, utile a doglie smisurate de obtalmia. pietro ispano volgati
, sm. ant. sorta di pietra a cui gli antichi attribuivano proprietà magiche e
con valore di avv. letter. a malincuore, con riluttanza, di malavoglia;
sua santa fede. soffici, v-6-427: a me, che ho sempre scritto *
. = propr.: 'a collo storto '. obtrectatóre (
di lisimaco ateniese. fu quasi eguale a temistocle, e così contese seco del
: per la grande devozione che avevano a pietro ponevano gli infermi per le piazze
amore fosse tal mezzo che potesse obumbràre a me la intollerabile beatitudine, ma elli
nel convivio, risponde 'ecce ancilla tua a quell'amore, a quello spirito d'
ecce ancilla tua a quell'amore, a quello spirito d'amore, che nella vita
sto presso al santo altare; e infino a ch'io non veggio lo spirito santo
ix-290: l'angelo respose e disse a lei: lo spirito santo soprave- nerà
; / la suo presenzia 1 ciel comuove a ridere. s. bernardino da siena
, 20-501: rispondendo l'angelo disse a lei: lo spirito santo verrà in te
incorporeo divino aveva, in maria, a prendere umana forma. 4
all'ombra di qualche quercia o castagno a contemplar le nuvolette bianche che viaggiavano il
vizio di lussuria o simile, è simile a quello che ha le cataratte in su
. magalotti, xxvii-9-93: ebbene oltre a nostr'uso si parve l'altissima virtù
a'luminosi raggi del sole e soprastando a tutta la terra, con istraordinaria e
oc onde alcuni dànno il nome di occitania a tutte le contrade in cui fu
8-3 (1-iv-682): averavisi un'oca a de- naio e un papero giunta.
lire 60 di quatrini senesi per andare a siena a comperare oghe per la ditta
di quatrini senesi per andare a siena a comperare oghe per la ditta festa.
scinta e scalza / star coll'oche a filar sotto la balza. landò, 2-il4
odore. goldoni, xiii-183: montò a cavai d'una montagna un'occa,
vi-236 (1-3): ècci venuto guido a campostello, / o ha recato a
a campostello, / o ha recato a vender canovacci? / ch'e'va
ocche spennacchiate. fiacchi, 132: a pesarla po'in fondo, / la sua
quale durante tassedio dei galli nel 390 a. c. i romani sarebbero stati
di un assalto notturno dalle oche sacre a giunone che erano allevate nella rocca capitolina
due delle quali qualcheduno s'era divertito a fare delle oche. 2.
specie protetta in alcuni paesi; simile a essa per aspetto e costumi è l'oca
avesse letto] la frase degli elmi a chiodo e del passo dell'oca.
interamente bianca e nidifica nelle regionicatene navali fissati a un anello terminale e sui artiche americane
terminale e sui artiche americane, migrando a sud per sverquali si distribuisce la tensione
vegepunti di attacco separati e dall'altro a un'unica manitali e di insetti,
, su cui è fissato il cavo destinato a subire la ziana: uccello (alopochen
in danimarca, in inghilterra, ec. a quest'oggetto si riuniscono in società più
, 205: [mandare] il lavoratore a la citade e specialmente a vendere la
il lavoratore a la citade e specialmente a vendere la piuma, pavari e oche peliate
corbo / dice ch'anun- zia morte a sua famiglia; / in lunedì non si
campagna rasa, / e tornò lieto a mangiar l'oca a casa. manzoni
/ e tornò lieto a mangiar l'oca a casa. manzoni, pr. sp
la festa sarà tenuta con un simposio a cui si darà cominciamento con un piatto
-passo dell'oca: passo di parata a gamba tesa, in uso negli eserciti
oca: fascio di piccole rughe disposte a raggera e che si dipartono dall'angolo
ironia). varchi, v-147: a fine che egli, o altri per lui
. caro, 12-ii-183: cose appartenenti a lingua, nella quale quest'oca [il
: o tè trista! ma la non a far con oche; risponderò per le
4-138: marfisa non è un'oca a tale scienza, / e con una bravura
iv-72: « tua madre » disse bruscamente a carla, « è un'oca di
anche 90) caselle numerate e disposte a forma di circolo o di spirale, che
chi debba cominciare, i giocatori lanciano a turno i dadi, avanzando con la propria
al pipi o all'oca, / ma a primiera e anche al dado. f.
ristretto, signore, ella giuocava volentieri a tarocchi, credo per simpatia, per esser
: / e quegli che fa nove, a un'oca arriva, / e poi
fino all'ordinotte / all'oca, a cruscherella. giusti, 4-i-109: don luca
contraria la fortuna, andava in cucina a giocar all'oca col cavallante o con fulgenzio
armato e d'arco, / il sacrato a giunon pavone occhiuto, / il pesce
-trasformarsi in tale animale (con riferimento a metamorfosi mitologiche). dossi, iii-218
piede solo. borgese, 1-217: a lei sola era riuscito molto semplice- mente
molto semplice- mente d'indurre suo padre a fornirsi d'una gamba di legno.
una sera d'estate, entrando nello studio a piè d'oca, gli aveva detto
-aspettare il covare dell'oca: attendere a lungo. i. nelli
sia visibile. -vo'vi potete metter a sedere, perché e'sarà com'un aspettar
. varchi, v -49: a coloro che sono bari, barattieri,.
istoria naturale spinse la sua scienza fino a distinguere i buffoli dalle oche.
r. borghini, 2-16: -e questo a che ti servirà per util mio?
cicognani, 3-152: ecco cosa succede a andare a vedere l'arrivo della primavera
, 3-152: ecco cosa succede a andare a vedere l'arrivo della primavera quand'uno
su un torso: essere in mclti a voler trarre vantaggio da una cosa di
ha fatto nulla. -fare l'oca a qualcuno', corteggiarlo, dimostrarsene innamorato,
pulci, 4-41: ci fia bastonate credo a macca: / e ci sarà,
questo e peggio, ché dovea attendere a ferrare l'oche, dico l'oche
, i cicaloni e gli adulatori, ché a loro toccano i favori e i riposi
i favori e i riposi, e no a un par mio. firenzuola, 641
serrava l'oca. allegri, 102: a bell'agio a'ma'passi, disse
più birboni degli altri, ve': a noi dànno le penne, ma l'oca
mangiano loro. -menare i paperi a bere le oche, insegnare i paperi
o gli ignoranti talora pretendono di insegnare a chi più sa, o che anche
giambullari, ii-252: così son menate tocche a bere / qualche volta da'papari in
vatti con dio: i paperi hanno menato a ber l'oche. l. salviati
, 19-61: i paperi / voglion menare a ber l'oche. crusca, i
: insegnare, o simili, i paperi a bere all'oche vale gl'imperiti volerne
sventato; ma: i paperi vogliono menare a ber l'oche. -mettere,
: che avete messo l'oche in pastura a indugià [indugiare] tanto? fanfani
in pastura 'la quale serve altresì a significare la poca utilità o lode che
faccenda. -trattenere con chiacchiere, tenere a bada. lippi, 5-35: che
che abbiamo dato nella st. antecedente a * dar erba trastulla '.
. * oca ', per l'imboccatura a forma di becco d'oca. -pelare
quasi senza farsene accorgere. a. monti, 415: pela l'oca
colui che tien femmine e prestale altrui a prezzo. 12. prov.
al mare, piglia la vanga e va'a vangare; quando le oche vanno in
[s. v.]: a penna a penna si pela un'oca:
s. v.]: a penna a penna si pela un'oca: detto proverbiale
mostra che le cose hanno bisogno di tempo a condursi a fine. buon papero e
cose hanno bisogno di tempo a condursi a fine. buon papero e cattiva oca:
s. v.]: 'a poco a poco si pela un'oca '. tutto
un'oca '. tutto si conduce a fine col tempo. proverbi toscani, 67
nominalismo, cioè sta sapore simile a quello della castagna. gaiucci [
nutrimento poi e sostegno della vita precedono a tutte le pape e le oche.
. ocaiòlo, sm. chi, a siena, è nato o vive nella
ocarina, sf. strumento musicale a fiato di uso dente vero (intersezione dell'
di colore e simili, per timbro, a quellimodo non intenzionale e per lo più con
. de amicis, 1-661: a tempo perso, sonava anche l'ocarina.
/ se non v'è oca, a noi dona un ocazzo. 2
zino: / fia bono arrosto, agevole a tagliare. = deriv. da oco1
del sistema metrico decimale), pari a circa kg 1 e 1 / 4.
e tutte spezie sottile vi si vendono a occhia di occhie 12 per uno ruotolo,
cadaun cristian, turco e zudeo abbia a pagar aspri 25 per testa oltra al
151: la porzione di biade, solita a darsi in una volta al cavallo,
di capra si vendeva da 4 fino a 15 franchi l'oca: ve ne ha
ne ha che si vende da'60 sino a 75 franchi l'oca, ma questo
mezza libbra circa. nel pegolotti è a migliaia di volte. dieci occhie le
di volte. dieci occhie le ragguaglia a quattro libbre fiorentine. 'oka':
, 275657. gessi, 266: a obeid vi era poi un deposito nascosto di
dall'ar. uqqa o ùqiyah (a sua volta dal gr. biz. oòyxla
realtà degli universali e dalla loro riduzione a segni naturali; da termi- nismo logico
lava nelle scuole, specie, a quanto sembra, presso scotisti e occamisti
occasionale meditazione del sole che nasce. a. f. bertini, 7-45:
. bertini, 7-45: voi credeste a principio che il male di quel padre fosse
occasionale filosofare..., questo riferimento a una situazione storica anch'esso, come
iii-223: stimo preferibile l'insegnamento occasionale a quello ordinato, in sul cominciare dei
censo, cioè come possessore della robba a quello obligata, il eso si stima
, 5-286: due estati prima, sempre a riccione, avevo avuto una relazione con
4. che dà occasione o motivo a una conseguenza determinata. -causa occasionale:
iv-12-463: tordetta causa (tesi analoga a quella empirista, chenando donde sono mosso per
per questa conversazione, al però giunge a conclusioni scettiche) in quanto lafatto che l'
. - in par motivo a un comportamento, a un'azione.
motivo a un comportamento, a un'azione. tic.:
. occasiona crudeltà nel mondo per attribuirlo a dio e i cui rappre
ghi soltanto quando chiedono od occasionano a lui qualst'ultimo non ammette altra causa
anche di pos- scia ellino àno procieduto a. ttale cosa occasionalmente d'alqune conciessioni
. ttale cosa occasionalmente d'alqune conciessioni a. lloro de'prenzi fatte. de luca
pare che [il poeta] venga dopo a nominare, cioè scimmie, talpe e
alcuno occasionare overo ritractare presumerà, essere a lui contrario con tutto nostro potere senza
faccia generar timore, vien questo affetto a fare in un certo modo un camino
essa natura... essendo adunque a questo tanto necessaria la donna quanto l'
essendo l'uomo animale perfetto, viene a sottomettersi a la femina, la quale
uomo animale perfetto, viene a sottomettersi a la femina, la quale è animale
intento con poco sforzo; momento adatto a un'impresa, combinazione fortunata, opportunità
560: chi non sa valersi dell'occasioni a suo tempo lasci di aspettare la fortuna
che fa il sensale, / anche a prò di se stesso dell'occasion si vale
è il mio, che le cose a proposito mi vengan sempre in mente un
l'opportunità. contemplativo possa far molto giovamento a gli uomini,
cesarotti, 1-xxvii-220: navigò tosto a quella volta ove c'era occasione di
1-125: questa uscita... contribuiva a mandar bob sempre più di traverso ai
, 853: io son l'occasione, a pochi nota; / e la cagion
tondo era l'occasione e la liberalità. a. adimari, 3-63: con le
occasione del conte garampi ch'è venuto a roma poco fa. ma nel tempo
tempo della mia assenza lo prestarono qui a una bestia di forestiere che prima del
e con pochi altri suoi più domestici, a mezzanòtte partì, voltando per la strada
subito per l'america e non venne a londra. 2. condizione favorevole
. -in senso concreto: merce venduta a prezzo conveniente. alvaro, 20-27:
e di oggetti, talora usati, a prezzi vantaggiosi. -possibilità di guadagno (
lazzi osceni dei giovanotti ubriachi, anelando a un'occasione da cinquemila. idem, 6-322
ha fatto venire in pensiero di affrettare a dar moglie a florido. cicognani, iii-2-12
in pensiero di affrettare a dar moglie a florido. cicognani, iii-2-12: era
trovo. vasari, iii-97: tornato a pesaro, non fu messo il modello
luogo di quello verrà il pianto, a cui succederà la fame. g. gozzi
. campana, i-375: dogliosissima occasione a noi francesi e più grave della morte
la modestia, la quale vi rende a tutti stimabili. g. raimondi,
senza aver male alcuno / son venuto a bagnarmi, / e l'occasione ha fatto
insieme di fatti concomitanti che contribuisce indirettamente a produrre un effetto o che provoca l'
(e per lo più si contrappone a causa, in quanto ai per sé
ai per sé solo non è sufficiente a ottenere l'effetto; nel pensiero di
finito o di transizione dalla sfera dell'idea a quella della realtà). giannotti
qualche cloaca o condotto d'acque che venga a risponder su i fossi, ché questa
32: l'occasione della scommunica nacque a punto per contenzione di giurisdizione, pretendendo
con la causa. -con riferimento a persona. manzoni, pr. sp
di uella sommossa, veniva ora a cercar d'acquietarla, e '
più terribile e irreparabile effetto: veniva a spender bene una popolarità mal acquistata.
fornisce l'impulso iniziale o l'argomento a un'opera letteraria. aretino, v-1-719
eterno. caro, 12-iii-23: pare a qualcuno che l'occasione del dialogo si potesse
de'curiosi alcune poesie da lui composte a diverse occasioni, o per dir meglio
, o per dir meglio tagliate addosso a diverse persone. metastasio, 1-iv-196:
che la somiglianza delle occasioni ha obbligati a rassomigliarsi fra loro e ne'pensieri e
non c'è niente da aggiungere a quanto si è detto a proposito degli '
aggiungere a quanto si è detto a proposito degli 'ossi 'e delle
gravemente sulla volontà, continua oppure interrotta a seconda della durata, volontaria, quando
occasioni che gli par che prestino la via a la donna d'esser meno che onesta
peccato è quel pericolo che c'induce a peccare. se induca frequentemente, si
aveva commesso espressamente al figliuolo e ordinato a gianiacopo da triulzi e al conte di
voglio che mi promettiate di non andare a donne in venezia, dove per l'esperienza
mascheroni, 8-394: se mi usano a lodar vero valore, / per me
generale. 7. pretesto che serve a giustificare un'azione oun comportamento. - anche
questa occasione per fargli fare una corsa a firenze, onde prendere le preliminari disposizioni
: e lucia? che avesse data a colui la più piccola occasione, la
de la fidecommessa... venisse a la decta cosa debesse essare restituita
fatti sì segnalati servigi, lo ha indotto a non voler qui con noi partecipare
s. m. di ridur queste chiese a maggior numero ed in più teste
sciando solo in acqua quei corpi soliti a navigare per pura occasione di negozio
., 19 (337): n'a veva riportate ogni volta promesse
caso, immaginata una, da far onore a un giureconsulto. 9. medie
4-ii-599: la prego con buona ocasione a mantenermi vivo in la grazia loro et
dimenticherò di questa usanza, anzi, a buone occasioni, segnerò gli anni dal
proprio scopo, sapersene giovare, usarla a proprio vantaggio. roseo, v-4:
quei medesimi turchi presero occasione per venir a ispugnar la grecia con grandissimo potere e
con grandissimo potere e di occuparsela tutta a poco a poco. s. cattaneo,
potere e di occuparsela tutta a poco a poco. s. cattaneo, 10-85:
10-85: è di mestieri saper donar a tempo e presto, pigliandone l'occasione
, / l'occasione offerta avidamente. a. f. bertini, 2-139: così
sua pena. -trarre l'impulso a compiere un'azione, l'ispirazione per
dall'invenzione dell'archibugio l'ariosto trasse a deplorare la decadenza della cavalleria, presero
tinovare nel magistrato e cominciarono a tenere con violenza lo stato e
orso, il quale fu veduto sempre a succiarsi la branca sinistra e non la destra
prima occasione di torbidi non la buchino a me. -all'occasione] con,
fanti. marini, i-249: mi riserbai a chiarirmene nella primiera occasione del riveder casira
verga, i piedi d'un uomo ligato a un certo legno alto, nel quale
io, con questa occasione, passerò a considerare l'invenzione delle proposizioni. b.
del rosso, 155: cominciò appresso a non lasciare crudeltà alcuna indietro ch'egli
come quasi ogni poesia della scuola arcadica a cui apparteneva, la sua era quasi sempre
opera, in partic. poetica, a celebrare fatti e avvenimenti più o meno
passi l'occasione che lo ha costretto a fare politica attiva. papini, 27-769
-che è o appare adatto a una situazione determinata. c.
, sul tramonto. -posto in vendita a prezzo molto conveniente, in quanto di
gadda, 10-57: h commerciante, indi a poco, nel vendere sulla piazzuola i
d'occasione,... principiò a lasciar cadere all'indirizzo di pedro una
quei mesi di semisaccheggi e di fughe, a napoli si trovavano bellissimi gioielli d'occasione
. la più rumorosa fu un motorino a scoppio che celestina trovò d'occasione e
quelle [donne] che sieno atte a cose simili?.. mercé vostra,
porgete occasione di spiar la cosa più a dentro. g. bentivoglio, 5-ii-145:
che di qua si desse troppa occasione a coure d'interessarsi delle cose di savoia.
, si mostrò disposto di adoperarsi, a patto però ch'io gli porgessi occasione
occasione nel- l'ultime guerre de'messinesi a più sanguinose zuffe tra gli spagnuoli e
in nome suo e de'parti ambasciadori a corbulone a dolersi e domandargli per che
suo e de'parti ambasciadori a corbulone a dolersi e domandargli per che cagione,
l'amicizia, la quale porgeva occasione a nuovi benefìci, era nondimeno scacciato dell'
fatto quelli di drento impauriti, accioché a sacco e a rubo non sian posti,
drento impauriti, accioché a sacco e a rubo non sian posti, si ren
pavese, 5-92: era sempre disposto a tagliar la corda, e si sapeva
in arno, per levare l'occasione a non pochi, che lo tenevano per
, per togliere (credo) l'occasione a molti di male spendergli. solaro della
si tolga l'occasione di commetterli togliendo a chi s'ascrive alle sette i benefici che
. -per levare l'occasione: a ogni buon conto, comunque.
, così rincuorato, stava per uscire a testa libera, la donna lo chiamò
concomitante con altre, così da concorrere a produrre un effetto, una conseguenza determinata
bembo, 10-v-329: ben vi ricordo a considerar le infinite e insopportabili gravezze che
quivi una femminetta tutta attenta e occupata a ripulire la sua casa e le masserizie per
dativo o terzo caso in vece di * a essi 'o 'a quelli 'o
vece di * a essi 'o 'a quelli 'o 'a loro '
'o 'a quelli 'o 'a loro '. giorgio dati, 1-182
di cose nuove... tagliano a pezzi il tribuno e un centorione de'
iii-2: niuno soldato né ufficiale fosse ubligato a contribuire alcuna cosa per occasione di religione
per esser state frascherie l'ho messe a monte. = voce dotta, lat
che tu l'estrema canzone a l'occaso di luglio / flammeo!
all'orto, / che nulla nube a mezzo giorno il vela. tassoni, 279
. metastasio, 1-i-1237: come! sposo a nitteti / beroe mi vuol? -sì
gadda, 6-284: piazzatisi da occaso a blaterare, a riguardar la vetta alle
: piazzatisi da occaso a blaterare, a riguardar la vetta alle piramidi cotte.
2. territorio o regione che si trova a occidente rispetto ad altri territori o regioni
o regioni (anchecorso / che te conduce a sfortunato occaso. siri, tv-2-
). cui l'invitava a voler mettere fine alla ca
qui giace, e i dèi da polo a polo, / per torre a italia
polo a polo, / per torre a italia il servii pianto e '1 duolo,
australi terre / furo e di strage a noi giunser feconde. monti, x-1-160:
alternatamente nell'istesso momento di tempo. a. verri, ii-304: era stellato il
. filli, di luce orbo rimaso / a lo sparir di tua beltà serena,
: raffrena, stirpe re- belle a dio, mentr'anco hai tempo, /
al naso / non altramente da mattina a terza / che quando il sole è
esce fuori da l'occaso del sole sino a mezzanotte. chiabrera, 1-ii-357: era
, la quale, essendo più vicina a la terra de tutte l'altre stelle,
, è più sottoposta al transito e a lo occaso. aretino, iv-4-13: certo
occaso. aretino, iv-4-13: certo che a voi è noto il volubile corso delle
considerare il tempo quando l'ulive cominciano a maturarsi e quando elle s'hanno a
a maturarsi e quando elle s'hanno a córre nella perfezion loro, osservavano in
e trovare... un'arte che a scordar insegnasse. piccolomini, 10-302:
, 18-95: giunger del viver mio deggio a l'occaso. siri, 1-ii-13:
la fortuna come femina volge le spalle a i vecchi e gli abbandona. alfieri,
sento. -tenebra infernale. a. e. mosti, lvi-428: rieda
costui là da l'inferna spiaggia / a farmi fé del deplorabil caso: / o
sono negri e hanno tutte le penne a uno modo, così nel corpo come nelle
, i-7: cominciò lo imperio latino a debilitarsi e inanire, a perdere la
imperio latino a debilitarsi e inanire, a perdere la grazia, decore e tutte
cosa per un'altra, ché, a vostro dispetto, l'invidia resterà occecata da'
scritta anche okay). a tanto gran signore. occhétta,
pini e d'abeti, / e sopr'a verdi rami erano occelli, / cantando
tocche, / che luca ha cominciato a praticare / con buon proponimento d'imparare
stralunava / e, visto orlando, a guardarlo si pose. bresciani, 6-x-22:
occhiacci grigi. d'annunzio, v-2-484: a un brontolio più rude, si
nel mezzo del refettorio; e cominciava a rotare gli occhiacci scerpellati coccoveg- giandó come
parere spacciatori di parole che poco costano a dirsi e meno ancora a scriversi,
che poco costano a dirsi e meno ancora a scriversi, non essendo neppur necessario in
mimico e fonico di boccacce e occhiacci a sghembo e di tuoni elegiaci da picchiapetto.
la! aria e don giuseppe rappresentavano a furia di gesti e di occhiacci la
, 8-588: questi altri allora presero a fulminarlo dalla camera mortuaria con certi occhiacci
). cavità larga e profonda a forma di piramide quadrangolare fra il cranio
occhi, altrimenti detta cassa dell'occhio. a. cattaneo, iii-170: alzava poi
-figur. particolare attenzione rivolta criticamente a qualcuno o a qualcosa. c.
particolare attenzione rivolta criticamente a qualcuno o a qualcosa. c. gozzi, i-298
amori,... dovrebbero dimostrarmi a tutte le occhiaie de'viventi spregiudicato abbastanza
dei tessuti adiposi o per disidratazione conseguente a mancanza di riposo, a
disidratazione conseguente a mancanza di riposo, a
eccessivo affaticamento, a denutrizione o alla nutrizione con soli cibi
ch'ella abbia denti, siensi fatti a bischeri, come quegli di calandrino. buonarroti
muse hanno l'occhiaia, / perduto avendo a moggia, e non a staia,
perduto avendo a moggia, e non a staia, / la forza lor maggiore e
, per ventura, nella sua bottega a traguardare a traverso due vetri da occhiali
per ventura, nella sua bottega a traguardare a traverso due vetri da occhiali, uno
rafaele. vasari, iv-142: lo veggo a cavallo... con l'abito
scatola di occhiali, quali son stati a sodisfazione de'parenti. marino, 16-96:
marino, 16-96: a lo sguardo accostò debile e corto / d'
occhiai l'asta d'argento. c. a. manzini, 86: è l'occhiale
è tensa e piena di sangue, a pena si può con l'occhiale vedere.
vedere. martello, i-3-273: come a nuda pupilla parran sterili arene / queste
vedi le chiocciolette. algarotti, 1-ii-72: a voi, madama, si conviene piuttosto
viviani, vii-342: non perdonando né a fatiche né a spese, studiava nella perfezione
: non perdonando né a fatiche né a spese, studiava nella perfezione del primo
-occhiale matematico: cannocchiale che serve a osservazioni e a misurazioni di matematica applicata
: cannocchiale che serve a osservazioni e a misurazioni di matematica applicata e, in
di sposare, mari attenzione a situazioni, fatti, gesti, eventi,
ben dotato. speroni, 1-2-228: -resta a parlar del sermone, chiaro mostrando che
il vi mostrarò, se guardarete o arete a mente d'aver veduto quai siano i
e vaglio, / prìncipi giusti l'occhialetto a questo mondo pettegolino dei caffè e di
, 117: da buona parte sono avvertito a cerche due terzi. care in
lente all'occhio per mirare dove avesse a trarre, poi quinci rimossola sparava e
quinci rimossola sparava e, sparato, a pena col suo occhialétto sul naso speculava
l'architettura / raddrizza, or mette mano a l'occhialétto. e raccolta,
2-12: il colonnello esimio sembrava intento a far dondolare l'occhialetto d'oro che portava
l'occhialetto d'oro che portava appeso a una catenella. -per estens.
sostegno, detto montatura, che, a seconda del colore o del materiale,
luminosi; gli occhiali protettivi servono solo a proteggere l'occhio da agenti 5
: li occhiali sonno mesecondo l'uso a cui sono destinati, soprattutto
con cui si indicavano sia quelli destinati a correggere la presbiopia sia quelli protettivi;
ancora attualmente in uso è attribuita tradizionalmente a ruggero bacone, anche se nelle sue
da naso è assai antica e viene attribuita a due nostri toscani, cioè salvino degli
occhiali di vicina e lontana vista. a. cocchi, 4-2-48: si suppone che
di esso un'idea e se la mettono a cavallo dell'intelletto. poi corrono le
. poi corrono le poste e, come a traverso d'un par d'occhiali verdi
par d'occhiali verdi, mirano ogni cosa a traverso di quella loro idea. manzoni
rividi veramente dopo tanti anni gli occhiali a stanghetta di ferro del portinaio che tirava
grossi / occhiali di tartaruga / che a notte ti tolgo e avvicino / alle
bientina, 2: se tu vuoi ovviare a tanti mali, / ché so pur
occhiali. fausto da longiano, iv-254: a me par ch'i nostri difetti miriamo
gran perfezion quella de'sarti, / perché a chi ben la guarda senza occhiali /
7-382: or tutti questi detti siano a guisa d'un specchio agli ignoranti e come
specchio agli ignoranti e come uno aviso a discacciar le tenebre e la cecità dell'animo
e verità sacre, perch'essi tutto drizzano a questo fine e con gli occhiali loro
comandano, questi dì che sono consacrati a bacco, libero ancora chiamato non senza
dette. or che hai gli occhiali, a te lascio il discernere. b.
. essi hanno un motivo per quelli a sonagli, e un motivo per quelli
esortazione, fortemente iron., rivolta a chi in determinate circostanze non presta sufficiente
aventa adosso con uno: non fu a cotesto modo, tu esci del seminato
tommaseo [s. v.]: a chi non vede bene o finge
che, nel piombo disteso, stavano a pancia all'aria come granchi sul marmo
che '1 duca sapeva senza occhiali fare a molti doppi apparire maggiori le sue cose di
possono accadere. 10. prov. a naso tagliato non bisognano occhiali ".
proverbi toscani, 278: a naso tagliato, non bisognano occhiali.
taschino della giacca un paio di occhialétti a mezzaluna attraverso i quali mi ha guardato
di corno. baretti, 6-108: andai a pormi in agguato per isquadrar bene sua
studiare il nostro popolo... arrivando a cavallo, vestiti da signori, colla
: la contessa di santa- fiora, a cui la ricca chioma ardeva e fiammeggiava di
di sotto al cappellino bianco, volgeva a torno l'occhialino con quell'atto elegante
tale strumento. algarotti, 1-vii-108: a cento vi so ben io dire che
composto. galileo, 1-1-297: invio a v. e. un occhialino per
trattenimento non piccolo, ché così accade a me. documenti delle scienze fisiche in toscana
mia? di breme, 69: quanto a te [vauvenargues] sarà più obbligata
sarà più obbligata la umanità che non a quell'arsiccio e miope filosofo duca,
s. errico, v-3: risponde a questa difficultà il dottissimo occhialista, dicendo
dottore, tartaglia e pozzolano vengono chiedendo a rosetta onde sia stata con il mastro
e dei pistilli, obbligano il signor frigerio a portar gli occhiali, due grandi occhialoni
occhiali, tanto che questi hanno finito a costituire una caratteristica molto importante dell'
ojetti, ii-175: doveva capitare proprio a lui simoni: un merlo stupendo,
e star quieto, gl'innamorati vanno a torno la casa, occhiando le finestre
occhiata la palla, quasi non crede a se stessa. sbarbaro, 5-119: questo
fa assegnamento. -assol. a. f. doni, ii-24: io
occhiando come spensierato giorneone, e attendeva a uccellare, andare a caccia.
, e attendeva a uccellare, andare a caccia... e, quando
parlare. bresciani, 6-xii-149: stette a occhiare sino a tardissima ora. nieri
bresciani, 6-xii-149: stette a occhiare sino a tardissima ora. nieri, 146:
che occhiava dal suo cantuccio, cominciò a dire: -quello è il pazzo che dovette
circospetto, diretto ad accertare qualcosa, a fissare nella mente un fatto o un
mente un fatto o un particolare, a ritrovare ciò che si è perduto (
va sotto braccio, e tocchiate vanno a torno; e poi la donna si parte
giustinian, 1-208: meti i begli occhi a segno / e dàme qualche ochiata,
! leonardo, 2-221: quando ha a fare uno volto a mente, porta
2-221: quando ha a fare uno volto a mente, porta con teco un picciolo
vi uno picciolo segno per riconoscerle poi a casa. aretino, 20-99: do una
scese le scale con essi per condurgli a dare a sparta un'occhiata. fagiuoli,
scale con essi per condurgli a dare a sparta un'occhiata. fagiuoli, 1-1-84:
i-18: vorrei pur dare una occhiata a casa questa state per tor licenzia dalla
che ne precisa il carattere). a. f. doni, 4-17: non
bassa voce cominciarono ad attizzare i bambergesi a mostrarsi mal soddisfatti di tale nominazione.
le ventenarie donne riducono ogni loro occhiata a mistero. g. gozzi, i-12-
il conte lorenzo, slanciando un'occhiata maligna a sua moglie, che involontariamente l'aveva
: non parlavamo perché ci capivamo benissimo a occhiate e sapevamo che le parole sarebbero
state superflue e non avrebbero aggiunto niente a quello che ci dicevamo con gli occhi
una persona volta per volta. a. f. doni, 10-416: lo
domandati mugiles alati: i quali volano a schiere sì grandi che molte volte tengono
occhiate, / piazze vaste, fontane a ogni cantone. -facoltà visiva.
un'occhiata, in poche occhiate, a ogni occhiata', e può avere valore eufemistico
, 12-iii-17: ho tardato di mandare a v. s. quel che si truova
si è fatto, messer francesco mio, a fine che... possiate senza
c'è un libro francese dove non troviate a ogni occhiata 'grace, grace'.
mi si riaffaccia, gitto un'occhiata a parecchi scrittori che ne hanno trattato, e
per tavole in lato asciutto sino a che sia tempo di seminargli
di sole: e tutto il monte cominciò a partorir creature. -scintillio,
cristo, se noi daremo un'occhiata a quei primi tre secoli del nascente cristianesimo.
tempo e voglia di dare un'occhiata a tutte queste chiacchiere, me ne scriva
queste chiacchiere, me ne scriva poi a suo agio. emanuelli, ii-93:
. ant. e letter. occhio livido a causa di una percossa, di un
indicazione. bocchinéri, 1-13: camminavamo a occhiata, che non sapevamo se noi
o male. -a occhiate: a perdita d'occhio (e può avere
feudi; le forze de'nemici crescevano a occhiate. magalotti, 9-2-34: voi,
al vedere, lontano da me rimbambite a occhiate. giusti, iii-391: da'
ai bambini che mi figuro verranno su a occhiate. viani, 10-266: l'uomo
incagnisce se i polloni delle vite vengon su a occhiate perché una brinata può farne un
tutto e per tutto ci andiamo formando a occhiate sul vero perfettissimo gusto indiano.
sgannaron tosto, perché cominciò nella primavera a risolversi e a migliorare a occhiate finché
perché cominciò nella primavera a risolversi e a migliorare a occhiate finché riprese il primier
nella primavera a risolversi e a migliorare a occhiate finché riprese il primier suo colore
-a un'occhiata, in un'occhiata, a occhiata, alla o di prima occhiata
l'occhio, in gran fretta; a prima vista. guicciardini, 13-iv-203:
, 13-iv-203: e1 luogo dove si abbia a fare l'altra batteria non è ancora
] vedere e rivedere, né fidarsi così a una occhiata. vasari, iv-193:
città ed i paesi che si ritraggono a occhiate del naturale, attesoché tutte le
tutte le cose alte tolgono la vista a quelle che sono più basse. lalli
, 5-84: ancora adesso il sor matteo a un'occhiata sapeva dire quanti miria doveva
molto più agevolmente le cose, che a un'occhiata si veggono, restano nella memoria
modo di quelli che, non avvezzi a bever vino, al primo bicchiero si ubriacano
sorvegliare, tenere d'occhio, badare a qualcuno o a qualcosa (e può
d'occhio, badare a qualcuno o a qualcosa (e può avere valore eufemistico
ambra, 4-41: oltre che gli è a proposito / che dia un occhiata alla
ricca gioia e sì pregiata, / che a pena se le può dare un'occhiata
occhiata, /... / ch'a guisa di baleno è via portata.
guisa di baleno è via portata. a. f. doni, 232: io
, mi son tenuto su le ali a mezzo aere, senza pur mai dar un'
, senza pur mai dar un'occhiata a verdura alcuna dilettevole della terra.
che irradia. -in meno o a manco di un'occhiata', in un
n'andasti, / ch'io ti perdetti a manco d'un'occhiata. forteguerri,
. -interruppe la moglie del bartolami strizzando a rodolfo un'occhiatina significante. 9
chiesa, incontrandoti l'amante, come se a caso lo facessi, levandoti il velo
non muovan la maggior parte degli scioperati a dar loro un'occhiatina per passatempo.
vi campeggiava. rievo, 76: buttata a clara un'occhiatina che era rade
per caso corrisposta, andava nella scuderia a farsi insellare il suo saldo corridore furiano
iii-115: ho voluto anche dare un'occhiataccia a quelle cruscate e stacciate e 'farinature
corpo ellittico che può essere lungo fino a 30 cm e pesare fino a 500
lungo fino a 30 cm e pesare fino a 500 g; ha occhi grandi ed
/ ella al sommo n'ascende, a fin che velo / contro le viste
, 107: ma chi non si stupisce a la secreta / virtù de l'occhiatella
occhiatella, che distinto / di negre macchie a guisa d'occhi ha il dorso?
dea, « venni, rispose, / a ram- mansarti, se per noi t'
m'invia ». saba, 568: a te occhiazzurra questi canti deve / uno
cielo, per la quale occhibagliato caddi a terra. idem, 21-130 [var
occhi-bovina toe, / deh! accorrete a 'l cantico! = voce dotta,
, 1-406: di partir mi tarda, a lui rispose / l'occhicerulea diva.
. padula, 1-31: cogliendo funghi a pie'd'un pino, / cantava
setto di fontvieille è ancora laggiù, a un di presso come doveva averlo lasciato
, 7-209: i fragili piedini a punta timidamente occhieggianti sotto le gonne pieghettate
. verga, i-132: turiddu seguitava a passare e ripassare per la stradicciuola,
essa con una strana gioia, stringendogli a sua volta le mani, occhieggiando più seducente
persone innamorate, indotte dal genio coniugale a salire mano in mano il monte della
socci, ii-1-583: i popolani, tutti a bocca spalancata, tenevano la testa all'
gli ho parlato... -prese a dire il pittore occhieggiando alla sardi languidamente.
... / ed occhieggiava accennando a dei sì, a dei no / a
ed occhieggiava accennando a dei sì, a dei no / a chi, lungo il
a dei sì, a dei no / a chi, lungo il fiume, sostava
forme, non era tarda la tema a dire: e per filena costoro vengono
carcano, 15: non isdegnava ai occhieggiare a quando a quando que'modesti fiori che
15: non isdegnava ai occhieggiare a quando a quando que'modesti fiori che l'esercizio
da dietro le spalle di monteferrato, a borea ponente. pea, 1-18: cominciò
borea ponente. pea, 1-18: cominciò a prendere i pasti sul parapetto di pietra
gelsomina non rispose. distratta, occhieggiava a diritta e a sinistra della riviera di
. distratta, occhieggiava a diritta e a sinistra della riviera di chiaia, come
fanzini, i-717: il gatto occhieggia a ragguardevole distanza. -intr.
, e d'essere / chiede perdono a dio /... / par che
/... / par che sorrida a gli angeli / e occhieggi il paradiso
carlo alberto ed il mazzini si occhieggiavano a vicenda, confidandosi ciascuno d'essi condurre
vicenda, confidandosi ciascuno d'essi condurre a suo prò quello che l'altro per sé
). pascoli, 1-244: comincia a occhieggiare se mi trovi un fornimento in
delle grazie, gremivano il chiosco posto a capo del viale più grande, e
viale più grande, e si cacciavano a destra e a sinistra sul muric- ciuolo
grande, e si cacciavano a destra e a sinistra sul muric- ciuolo di cinta,
una grande, magnifica stella, j che a un di- spreisso /...
sopra, simula l'abetaia una pioggia a ciel sereno. savinio, 3-27: empì
tazza in cui la luna, uscita a occhieggiare dietro una nube, versò un
paura, acchiappavo le lucciole che occhieggiavano a centinaia come in una festa.
di lucciole. -accendersi e spegnersi a intermittenza; balenare a tratti.
-accendersi e spegnersi a intermittenza; balenare a tratti. pascoli, 1128: il
. ferrari, 238: tra le persiane a noi sfavilla [il sole] e
[il sole] e occhieggia / a lo specchio in un canto ed a la
/ a lo specchio in un canto ed a la bionda / tua chioma. pea
o operaia che confeziona le asole degli abiti a mano o a macchina.
le asole degli abiti a mano o a macchina. carena, 2-32:
'rifinita 'ed anche clara comincia a farsi brava nella cucitura delle asole.
prepara gli occhielli delle scatole da imballaggio a mano o a macchina; occhiellatrice.
delle scatole da imballaggio a mano o a macchina; occhiellatrice. =
prepara gli occhielli delle scatole da imballaggio a mano o a macchina.
occhielli delle scatole da imballaggio a mano o a macchina. 2. macchina
metallici, in fori praticati prima, a fogli di cartone, a tomaie, cuoi
prima, a fogli di cartone, a tomaie, cuoi o pelli varie,
dai lacci e dagli occhielli è fatto a merli; / alle stringhe e '
avea più di ventotto, / ritinta a lung'andare in cremisino / dal sudiciume
magalotti, 9-2-60: un fiore in petto a una donna, e in oggi anche
6-x-35: cotesti panciotti s'abbottonavan basso a tre ucchielli, poiché dovean lasciar luogo alla
, da nuovi: ora, addosso a lui, intignato, consunto ai gomiti,
distintivo all'occhiello. -punto occhiello o a occhiello', quello con cui si orlano
verso l'esterno, ricoperti in seguito a loro volta da altri punti a festone.
seguito a loro volta da altri punti a festone. carena, 1-290: 'punto
festone. carena, 1-290: 'punto a ucchièllo': quel particolar punto con cui
o tagli degli ucchielli in cui hanno a passare i bottoni. manuale del
e si passa il filo da destra a sinistra sotto l'ago (cioè dall'
modo che lungo tutta la fenditura venga a formarsi una costina regolarissima. allorché la
dell'occhiello e ricoprendoli poi con punti a festone in modo che la costina del
per passarvi legature, e rinforzati, a seconda dei casi, con orlature di spago
un anello, per lo più fissato a coppie, in cui viene infilato un