. cinelli, 11-277: la tenda a moscaiola del pescivendolo dirimpetto si agitò,
metallica o di materiale plastico sottile o a trama fìtta collocata alle finestre in apposite
vostri moscardini sopra una tavola e metteteli a seccare all'ombra. mattioli, 1-71
galeno, e ritroverai rimedi opportuni, come a dire garofali, moscardini, canella,
diversi e moscardini. azzolini, 89: a i nostri achilli profumar non basta /
la scatoletta con le 'moscardine': a chi l'hai tu consegnata? non se
i capricci d'un moscardino che andava a battersi per chi? per la donna
; non so come facciate, voialtre, a cibarvi... carini, carini
ecc.) ma si è conservata più a lungo in italia. -come appellativo
famiglia dei ghiri, di dimensioni paragonabili a quelle di un piccolo topo, con
moscardini. -cai am aretto (a genova). soldati, 108:
108: moscardini, ecco! i calamaretti a genova li chiamano « moscardini »!
li chiamano « moscardini »! a. bot. muscari. 0.
moscardine nel volto o più graziose e venuste a cagione dell'età meno avanzata, scrupolosi
un moscardo e un rigogolo e una gru a. crescenzi volgar., 10-2:
gentilmente tanto della forma quanto serva a distendervi un suolo di polvere di foglie
ceresa, 1-659: non cinthia solatiosa a pare a pare / presso gli lamii
, 1-659: non cinthia solatiosa a pare a pare / presso gli lamii scogli è
/ se col suo en- dimio vassi a coricare; / non ciprigna cum marte ad
/ chi ne vuol, lo beva a secchio. rovani, i-337: quando poi
verga, ii-500: il canonico andò a prendere con le sue mani una bottiglia di
moscatello. d'annunzio, v-3-183: a ogni ora del giorno e della notte
buono che merita 'l pregio dell'opera a interessarvisi. redi, 16-iii-54: le
rosso... son tutte uve a formare un vino saporito, spiritoso, durevole
, viscide. bresciani, 6-x-82: a rallegrarvi il cader di maggio e l'
di giugno e luglio). a. bonciani, lxxxviii-1-309: eravi pere giugnole
, 4-28: facendo dar cosmo collezzione a un contadino, gli fé mettere pere moscatelle
, usato da qualcuna delle mattadore a por ben ben alla berlina per lo
altro odore acuto, perché son buoni a ricoprir la puzza di chi pute. g
, non le parve mai di essersi purgata a bastanza dalla stomacaggine ch'ella aveva
. tarchetti, 4-ii-47: oggi a pranzo mi furon date alle frutta
/ susine claudie, le pesche gialle a metà rubiconde. comisso, v-25: in
, caricò et aggravò in maniera s. a. lo stomaco che '1 calore naturale
. brusoni, 7-276: avendogli invitati a bere, non si fini la festa
àsti con dentro mele e pere tagliate a dadini e qualche chicco d'uva.
che matura in estate, anche fino a ottobre (e a tale gruppo di
estate, anche fino a ottobre (e a tale gruppo di pere appartiene anche la
7. locuz. — puzzare il moscato a qualcuno: essere particolarmente schifiltoso, avere
in questa via ci sa di moscado / a un che m'appostava e m'avea
più [delle chiocciole] sono dipinte a capriccio, o granite, gocciolate, moscate
quando nascono, sono tutti bianchi e poi a poco a poco buttan fuori le macchie
sono tutti bianchi e poi a poco a poco buttan fuori le macchie nere o lionate
di piccole macchie scure (una superficie a tinta unita). = deriv.
cio con mosca, probabilmente per l'attribuzione a questo tipo di panno del colore
la minaccia che quella giornata avesse a naufragare nella più disperata « mosceria
da vino. leopardi, 879: ridotto a notare per passatempo i tocchi dell'oriuolo
stanza, condurre quasi tutte le ore a un modo, io non ho cosa
del nostro viaggio, / parlò a lungo del suo d'oltre confine.
... / flavo, quando cominciano a ingrossare / i capelli, e che
di venere,... venne a dar di coze in sì madornale imprudenza.
, il culto di creature che dinanzi a lui non erano e non potevano essere
venire, saltare il moscerino sul naso a qualcuno: irritarlo, farlo stizzire.
. buonarroti il giovane, 10-964: a porvi in timore, / pietro,
in timore, / pietro, e a bastonarvi tramendui / mandato avea questo suo
-montare, venire, rizzarsi il moscherino a qualcuno', salirgli, montargli il moscherino
della casa, 5-iii- 199: a me è montato il moscarino, ma non
alla donna il moscherino, / fatto a bieco un rabbuffo a modo e a
moscherino, / fatto a bieco un rabbuffo a modo e a verso, / gli
a bieco un rabbuffo a modo e a verso, / gli disse: s'io
7-69: non vi so dir se a droccio il moscherino / rizzossi allora. i
, volanti. -toccare il moscerino a qualcuno: farlo arrabbiare, irritarlo.
religioso, ma un tempo destinato anche a luogo di riunione profano per tutti gli
moschea di cordova, che venne ridotta a cattedrale dopo la cacciata degli arabi,
correr la voce il viaggio dei reali principi a pietroburgo nel '76 dicendo: -né la
, convento (con partic. riferimento a confessioni pagane o eretiche o alla religione
può trovarsi cosa più santa che mettere a terra gl'idoli riveriti dal mondo pazzo
religiose, delle pràtiche devote. a. f. doni, 2-24: il
. forteguerri, 23-35: di mano a non so qual deitade / rubato ha
si imprime, scuotendola, alla lenza a cui è attaccata una mosca naturale o
armata moscareccia intanto / s'invia veloce a soggiogarti, o roma, imbriani. 6-90
disse che le leggi erano fatte simiglianti a ragnateli. come noi veg- giamo,
v-3-102: quel pio simone misurava tutto a braccia, come tutto fosse drappi di
e con quattr'ale col ventre inferiore allungato a foggia di coda simile a quella delle
inferiore allungato a foggia di coda simile a quella delle serpi. vallisneri, i-122
pirandello, 5-592: rimase un po'a stirarsi con due dita la moschetta della
con due dita la moschetta della barba a ventaglio. ojetti, i-782: due
panciotti, corpetti e sottoveste con faldelle a taschino, e tutti di seta schietta
e tutti di seta schietta, o a onde o a cordellone, tessuti di fiorellini
seta schietta, o a onde o a cordellone, tessuti di fiorellini, di
di piastrelli,... di riccio a scacchi,... di moschette
tante e sì degne persone / si udì a rinaldo dir servo e buffone.
. cino, iii-40-6: per servire a lui [amore], quella disservo
, darmi penne tonde, / che fin a tosse, lasso, mi responde /
piccolo strumento da taglio di forma simile a una piccola freccia. l. bellini
ferito d'un colpo di moschetta a governuolo. sozzini, 138: il detto
. tortora, i-216: fu gettato a terra da un colpo di moschetta ch'ei
anche, per il rumore, simile a un ronzio, prodotto dal lancio.
in esempio degli altri moschettare. g. a. angelini, 363: pregò.
guerrazzi, 1-653: si dà mano a moschettarsi con gli svizzeri, il sangue
, iv-200: volendo ottavian signorelli rimontare a cavallo, fu ammazzato da una moschettata.
danno una salva molto cruda di moschettate. a. casotti, 1-5-38: simil canaglia
d'una moschettata / fé spesso andare a scìola sbirrerìa. guerrazzi, 2-480:
2. locuz. — salutare qualcuno a suono di moschettate: farlo segno a
a suono di moschettate: farlo segno a un nutrito fuoco di fucileria.
alla scoperta, furono salutati da'turchi a suono di moschettate. -stare
suono di moschettate. -stare a botta di moschettate: esporsi, rimanere
, rimanere esposto alle fucilate. a. cattaneo, i-377: un soldato onorato
piuttosto che avvilirsi e fuggire, sta a botta di moschettate e si lascia crivellar
, dannati al dado, cioè dannati a dover tutti gittarlo sul tavoliere con questa
udito strepito di moschetteria, e indi a breve arriva tempestando un cavaliere, che
lontana, interrotto da tuoni più gravi a cui seguivano scoppi di bombe multicolori nel
dal migliore dei mondi da nove circa a diecimila birbe, che gli ammorbavano la
, ne fece... nobil corona a quell'ampio teatro. altoni, 1-81
, non potranno fare progresso alcuno. a. campana, 214: venivano dalla
accenno in apparenza distratto, ma destinato a svegliare ai quattro venti tutta la mo-
. vengono imbanditi su queste riviste ebdomadarie a cinque centesimi di dollaro. =
. soldato armato di moschetto, appartenente a corpi che, fin dagli inizi del se
facilitarne l'attacco con la loro azione a fuoco o per arrestare l'avanzata del
.. avendo lasciato appressare il nimico a colpo sicuro,... cominciarono a
a colpo sicuro,... cominciarono a tempestarlo. campiglia, 1-495: dinanzi
westfalo, semplice moschettiere dell'imperatore. a. sagredo, li-5-154: è [il
corpo nel mezzo della battaglia e allato a quelle le maniche de'moschettieri. d'annunzio
ancora una volta 'il sant'uffizio a cavallo '. -con valore di apposizione
dei giocatori di calcio della squadra nazionale a. 5. agg. che rivela
secondo una foggia o uno stile ispirato a quello dei moschettieri secenteschi di luigi xiii
. -barba o pizzo alla moschettiera: a punta sul mento. soffici
. -cappello alla moschettiera: cappello a larghe falde. -guanti alla
ii-239: aveva lanciato [il cappellaio] a puro prezzo di costo il cappello a
a puro prezzo di costo il cappello a larghe tese e di piega moschettieresca,
appoggio di una forcella, con accensione a miccia staccata, a serpentino o a
, con accensione a miccia staccata, a serpentino o a ruota; ebbe forma
a miccia staccata, a serpentino o a ruota; ebbe forma, dimensioni e
chi gli usava, non potendosi sostenere a braccio, appoggiarli ad una forcinetta di
i più piccioli e più gracili serviranno a portar l'arcobugio; i più compressi il
. immantinente voltan le bocche de'moschetti a quella [alla plebe], à
i dragoni non sono altro che fanti posti a cavallo, armati di moschetti leggieri,
sp., 13 (238): a pedro, nel passar tra quelle due
per l'addestramento e per le esercitazioni a fuoco. dizionario marittimo militare [tommaseo
ad avancarica e, in seguito, a retrocarica, adottata originariamente dalla cavalleria e
ridotte; attualmente ha lunghezza non superiore a 1 m e il peso non supera
supera mai i 3 kg; può essere a ripetizione ordinaria o a ripetizione automatica.
; può essere a ripetizione ordinaria o a ripetizione automatica. - in senso generico
carcere] con un moschetto in ispalla mandato a smo- lensko. guerrazzi, 2-420:
. guerrazzi, 2-420: portavano il moschetto a bandoliera e pistole e pugnale; la
il moderno fucile, non lascia nulla a desiderare rispetto all'efficacia dei suoi tiri
: i due carabinieri avevano il moschetto a tracolla e dalle finestre le donne li guardavano
due mitra e una cassa di bombe a mano. -moschetto automatico: fucile
1-2-12: corsaletti, morioni e rondazzi a prova di moschetto. b.
sanudo, liii-440: il feruzio domenica note a tre ore partì da pisa con 3000
repubblica / spense: i moschetti / a mentana provò contro il bersaglio / d'
poco di polvere e son maneggiabili quasi a ogni omo... tiran palle di
. 7. locuz. — a tiro di moschetto; a un tratto o
locuz. — a tiro di moschetto; a un tratto o a un colpo di
di moschetto; a un tratto o a un colpo di moschetto; essere a tiro
a un colpo di moschetto; essere a tiro di moschetto] distare, essere
tale tipo o, in genere, a una distanza abbastanza breve. ulloa
ad un tratto di moschetto, cominciò a sparare l'artiglieria d'una banda e
ti, catolico e ugonotto, stavano a fronte e non erano lontani l'uno
re, fatte avanzar le sue truppe a tiro di due moschetti a quelle de'turchi
sue truppe a tiro di due moschetti a quelle de'turchi, questi..
garonna, non è inferiore nella magnificenza a quello di parigi. è lungo due tiri
240 fuochi. -star saldo a botta di moschetto: essere particolarmente robusto
, 3-27: i'vado or ora / a vestirmi il mio giacco, che sta
mio giacco, che sta saldo / a un colpo di moschetto. -conservarsi
457: questo è quel'operar, che a lume averto / mostra l'ardir de
; / perché el stà saldo a bota de moscheto; / publiche azion da
, / tirare al mucchio e bazza a chi la tocca. = forma m
da trama o da piccoli motivi ornamentali a v. brasca, 119: in
sm. region. sopraccielo del letto a baldacchino; il letto stesso. rovani
posti tutti i soldati delle sue guardie a combattere a piedi co'moschettoni. tensini,
i soldati delle sue guardie a combattere a piedi co'moschettoni. tensini, 1-2-12
imparar l'esercizio basta che il soldato a cavallo abbia una spada larga e di buona
perché con parole oratorie persuadano la gente a non si accostare; ma siccome potrebbe accadere
da basso... ponevano moschettoni a posta. davila, 202: trentotto
accresciute queste genti con da mille montanari a piedi pistoiesi della fazione cancelliera,.
moschettóne2, sm. gancio di sicurezza a molla, che veniva usato dalle truppe
molla, che veniva usato dalle truppe a cavallo per assicurare il moschetto alla bandoliera
di diverse forme e di diverse dimensioni a seconda dell'uso a cui è destinato
di diverse dimensioni a seconda dell'uso a cui è destinato: per assicurare le corde
ai chiodi da roccia, per fissare a un occhiello la catena dell'orologio,
di sicurezza: fornito di un congegno a vite. arlia, 1-227:
arlia, 1-227: * moschettone': maglietta a forma di mandorla, posta all'estremità
gambo di essa maglietta una ciam- bellina a vite. es.: « ho perduto
. la sua voce è quasi simile a quella delle capre e la sua carne è
. - carta moschicida: carta tagliata a strisce e cosparsa di una sostanza appiccicosa
siti frequentati dalle mosche, queste accorrendo a succhiare, rimangano attossiccate. ve ne
nocive, anzi di velenose. avrebbe a dire 'moschicida ', come '
. giambullari, iii-349: sparando in mare a gran magnificenza, / in nel montar
, anche, per il rumore simile a un ronzio, prodotto dal lancio.
ecc. moschinare, intr. cadere a gocce piccole efitte (la pioggia).
d'azeglìo, 1-546: si giunse a camerino sul mezzogiorno, che s'era
, che s'era annuvolato e cominciava a moschinare un po'di acqua.
tali moscini i biologi (genetici) riescono a ottenere nuove varietà. -in
una fata, una beffana che insegna a cinguettare ai pappagalli, mi dimandò non
, / farian stomaco ad altri, a te vergogna. moretti, iii-699: «
salma. moravia, ix-151: hans, a misura che la gente gli faceva delle
. galanti, 1-ii-141: le pecore a pelo lungo, dette volgarmente di lana
). papini, x-1-1024: somigliavano a un fanciullo che... tornasse
è sì dolce e bella / vene a passar, come vole natura, / venendo
bartolini, 5-55: la bella ragazza rimaneva a colui che era rimasto ritto. la
che era rimasto ritto. la baia rimaneva a quello che, moscio, si contorceva
tempo). papini, iv-154: a certi delicatissimi sdottoranti in qualche epoca moscia
riconoscente, prima che agli altri, a giosuè carducci. — privo
strette. hanno pure sei gambe lunghette, a proporzione del corpo, e s'alzano
5-23: siamo meschini; / torniamo pure a risolcar i flutti, / ché abbiam
.: persona intrigante, che tende a ingannare, a defraudare.
persona intrigante, che tende a ingannare, a defraudare. lamenti storici,
lo manto reale / et ànnolo partuto a llor mascioni. = deriv.
. guido da pisa, 1-38: di'a aaron che stenda la verga e percuota
gran beoni del tempo suo... a questo modo, questo moscione messe il
le botti / n'andavano in un dì a gambe levate, / in preda a
a gambe levate, / in preda a quei moscioni, / in preda a quei
preda a quei moscioni, / in preda a quei briccon, succiabeoni. b.
i miei barili. salvetti, 76: a chi tiene una vita da moscioni,
3. locuz. -a vere qualcuno più a vile che un moscione: tenerlo in
... / madonna m'ha più a vile eh'un muscióne. —
il macinato di quell'arbor frutto / che a rò- dope fu già vaga donzella.
lucano abbia fatto menzione de'moschi vicini a sarmati e plinio metta i moschi appresso 'l
muscoli, i tomi, i mangani a combatterci le mura. dizionario militare italiano
'muscolo ': macchina antica militare a guisa di galleria, sotto la quale
/... / di fuora intorno a la nemica terra / facean diversa
: rinunciare, per eccessive pretese, a convenienti proposte matrimoniali, per accettarne poi
poi di color nero penarono quattordici giornate a nascere certi grossi e neri mosconi listati
: il ronzio era d'un moscone, a cui egli col suo destarsi improvviso aveva
indicare tonalità e gradazioni di colori simili a quelli di alcuni ditteri o coleotteri (
, 8-49: possiamo... abbandonarci a ricreare il sentore del porto, il
non vi ronzassero mosconi alle spalle. a. cattaneo, ii-279: quando intorno
. cattaneo, ii-279: quando intorno a certe case, intorno a certe persone vedete
quando intorno a certe case, intorno a certe persone vedete aggirarsi certi mosconi e
in firenze che in villa si cominciavan a veder su cert'ore ronzare intorno casa
lei, signora, non hanno principiato a ronzarle intorno de'mosconi? nievo, 147
pure li guardava facendo l'occhietto dolce a tutti quanti. bocchelli, ii-18: la
. bocchelli, ii-18: la ragazza, a cui i mosconi ronzavano attorno, aveva
, di non sapere mai la sera a chi dir grazie la mattina, d'
-persona che bisbiglia, che parla concitatamente a bassa voce. fagiuoli, 1-4-216:
asino, e un barone!. -e a te un capitano. - (ch'è
l'esclusione perpetua da'giardini della sapienza a tutti i mosconi dell'aroganza ignorante.
. 4. piccola imbarcazione da diporto a remi o, anche, a pedali
diporto a remi o, anche, a pedali, costituita da due scafi paralleli
pedali, costituita da due scafi paralleli a tenuta stagna uniti dai sedili; pattino.
sul mare più scuro, freddo davanti a noi, solcato dai mosconi bianchi (
. ornamento, guarnizione che veniva applicata a un copricapo. sacchetti, 103:
, 103: quanto è nova / cosa a veder la notturna berretta / esser di
cronaca, spesso in forma di inserzione a pagamento (ed era intitolata mosconi una
« mosconi », la serao volle salire a roma, peggio nella linda verniciata engadina
di mosconi. non son più buono a nulla. -avere larve di moscone
, ii-3-101: io non son buono che a recar noia: che vuoi? la
!) / e 'l capo a questa bestia ha sfracellato. -mettere
. -mettere un moscone nel fiasco a qualcuno -. insinuargli un sospetto.
stimolare. -ronzare il moscone nel fiasco a qualcuno: venirgli un dubbio, un
, 28-2-7: partì con lei per ire a calès, / e d'indi poi
calès, / e d'indi poi a milano e di star ivi / incognita,
buca stanno dentro al muro; / se a la buca viene un mosconcèllo, /
, 10-880: ma un bel fior s'a lei tu vuoi mandallo, / sarebbe
, dove i moscoviti hanno ragione a voler essere soli a smal
moscoviti hanno ragione a voler essere soli a smal tirle. biffi,
g. l. cassola, 123: a l'armi avvezzo / l'accorto prusso
2-435: i regni / del moscovita a cui la verga è scetro. 2
nomi d'altri artefici italiani che furono a mosca su '1 finire del secolo decimoquinto
moscovite- ria, non volli altrimenti portarmi a mosca, come avea disegnato di fare
o un corpo ritorna nella posizione iniziale a intervalli di tempo regolari. -moto
.. ha trovato quel che infino a ora non si è veduto e che molti
amatori del moto perpetuo e avvenuto siccome a quelli che hanno ricercata la quadratura del
isolato sotto l'azione di una forza imprendesse a muoversi e si movesse nello spazio vuoto
il moto di una qualsivoglia dovendosi trasmettere a tutte le altre prossime o lontane, per
. caro, 15-ii-364: quel molino a vento non mi dispiace. quel moto
casa, traversando montagne da un battesimo a un funerale, da uno sposalizio a
a un funerale, da uno sposalizio a una sagra, per ingannare la miseria
, 5-10: per gustarsi una corsa a galoppo, forse bisognerebbe rivederla in cinematografo,
, forse bisognerebbe rivederla in cinematografo, a moto ritardato. -moto spontaneo:
fisiche in toscana, 14-2-2-794: nave mossa a vele piene con moto equabile et uniforme
-moto uniformemente accelerato; quello in cui a uguali intervalli di tempo si verifica un
edifici nuovi e tutti gli altri mezzi necessari a procurare lo scolo libero alle acque mancanti
salubrità dell'atmosfera. papi, 4-43: a un tremulo ondeggiar l'aria commove /
moto e nuova e fresca / a te la manda. tommaseo [s.
per volontà del signor cataneo particolarmente, a la qual io non intendo di provar alcuna
]: 'moto vario': quello nel quale a tempi eguali non rispondono spazii eguali trascorsi
che lo ostacola (ed è contrapposto a moto libero). -per estens
fuoco. cesarotti, 1-xxxii-5: a corli intenta / con cieca man, con
, uno di propensione verso il centro, a cui tende la gravità de'materiali,
. fiacchi, 76: quella canna a lui [al razzo] fé gioco,
- in partic. moto ondoso: movimento a sopra le cose umide. varchi
-movimento tellurico o sismico (e, a seconda della direzione, dell'intensità e
[movimento del suolo] è il moto a perpendicolo, quando il terreno o s'
, come se una porzione della terra a modo di fionda i soprapposti corpi in
medesima si rivoltasse ed una vertigine imprimesse a ciò che toccava; moto che fu il
cui i terreni si abbassavano. a. boito, 157: finiti i salmi
padre comun son fuor ai cura / ed a la madre universale ignoti. / sì
mobile, di un punto materiale rispetto a un altro in movimento. -moto
- in partic.: movimento effettuato a velocita ridotta rispetto a quella consueta (
: movimento effettuato a velocita ridotta rispetto a quella consueta (con riferi
l'ho prestata molta fede; dico a la giudiciaria, però che a quella
dico a la giudiciaria, però che a quella de'moti e de gl'influssi mi
darsi22: fu deciso temporeggiare, non essendo a disperarsi ia fare. ancora
. ancora che garibaldi si muovesse a cambiare risoluzione. anonimo,
davanzati, liv-56: dille, se movo a canti, / fo. llo pe.
, 1-17: scacciato giano della bella a dì v di marzo 1294 rubata la
vigore, per non avere capo, né a niente si mossono. dante, vita
parole vane, / si mosse con paura a pianger forte. idem, inf.
ebbe sospirando il capo mosso, / a ciò non fu'io sol, disse,
: la città di tebe si mosse contro a me, et io la distrussi per
bel modo e savie parole... a domandare marco di questo. guicciardini,
saliva alquanto, perché agusto con esso a ridosso credeva tener le germanie in cervello
l'arcivescovo... si era mosso a molto diverso fine di quello che non
adriani, iii-56: appellando il consolo a gli altri tribuni, non ve n'ebbe
certa che lui non vorrà essere il primo a muovere, e che avrà anco bisogno
/ che freme invan fra i ceppi. a gran ventura / lo colsi allor ch'
si movea coll'opra / il delitto a compir. cesarotti, 1-x-1-174: cassandra,
rimasta sola col coro, si muove a dialogare con esso. monti, iii-247
che con grande ripugnanza mi sono indotto a muovermi di nuovo per la causa d'
., 14 (243): a furia di metter carne a fuoco, non
243): a furia di metter carne a fuoco, non s'avrà il pane
fuoco, non s'avrà il pane a buon mercato; che è quello per cui
. nievo, 2-31: come andrà a finire? napoli non si move; le
ch'io sento / per te, saresti a inginocchiarti mosso. -con riferimento a
a inginocchiarti mosso. -con riferimento a un movimento culturale, stile a cappella,
-con riferimento a un movimento culturale, stile a cappella, si cambiava la scena, i
cambiava la scena, i soprani tornavano a chiedere pietà, movendosi con note spezzate e
suo maestro. bonghi, 1-54: a me pare inconcusso il principio onde il manzoni
o rivelare l'inclinazione o giungere a compiere un'azione, a intraprenera lieta
o giungere a compiere un'azione, a intraprenera lieta; ma ogni figura d'
.]. dere un'attività, a comportarsi in un dato modo -partecipare
comportarsi in un dato modo -partecipare a qualche attività, essere ato, anche
, per la quale l'uomo si muove a rendere la ragione sua a ciascuno secondo
si muove a rendere la ragione sua a ciascuno secondo l'essere suo. guittone
si lamenta null'om di ventura, / a gran ragion mi movo a lamentanza.
, / a gran ragion mi movo a lamentanza. iacopone, 1-58-45: poi
, 5-73: siate, cristiani, a muovervi più gravi; / non siate come
e collerico, e tosto si movea a ira. petrarca, 332-58: però mi
, 332-58: però mi son mosso a pregar morte / che mi tolla di qui
nobilissima città di venezia mi sia mosso a navigare il mare oceano fuori dello stretto di
. cellini, 2-35 (364): a queste parole io mi movevo a risa
: a queste parole io mi movevo a risa. betussi, xliv-23: nel vero
tal desiderio movendosi ad essi che non pensava a conservare quello che possedeva. malvezzi,
si muo- veranno più volentieri gli istorici a narrare i fatti d'un principe che
tante leghe lontano da venezia, parerà a voi impossibile ch'io mi sia per
tanto della vostra diligenza che mi mova a scrivere questa lettera. bandi, -con
questa lettera. bandi, -con riferimento a dio o a una divinità pagana.
bandi, -con riferimento a dio o a una divinità pagana. compagni,
in tutto non li confonde, si mosse a pietà. tasso, n-iv-384: era
con volontario movimento d'amore si movesse a creare il mondo. cesarotti, 1-xii-314
: giove padre, non ti moverai a sdegno, veggendo sì sconcie opere?
s'era mossa. nardi, 358: a questa parola si levò un mormorio tra
levò un mormorio tra la moltitudine che a ciò variamente si moveva, acconsentendo parte di
: io, che non ho voluto movermi a vento, ho procurato di giustificare il
di giustificare il fatto e prima di scrivere a v. a., ho voluto
e prima di scrivere a v. a., ho voluto vedere, come suol
che... si muova così a suo agio fra gli astratti e concreti,
dante. -partecipare o essere presente a un fatto, a un evento,
-partecipare o essere presente a un fatto, a un evento, a una circostanza.
un fatto, a un evento, a una circostanza. [sostituito da]
/ de tale disianza / non piaccia a deo ch'io mai possa movere.
e per il tempo determinato lo citarono a la dieta, non si mosse del
adriani, 1-i-339: cesare era ancora a spira e, udendo il caso, non
ottimismo. -passare da una condizione a un'altra. giordani, iv-55:
giordani, iv-55: severamente obbligando i figliuoli a non si muovere del posto dove il
d'amore, / che va dicendo a l'anima: sospira. idem,
già cotanto / tempo era stato ch'a la sua presenza / non era di stupor
pace tranquilla senza alcuno affanno, / simile a quella ch'è nel ciel eterna,
montesquieu o da rousseau, mira in teorica a rifoggiare la società, senza tener verun
, / e già pensoso mi smarrivo a sera, /... / ascoltando
furore si move e ferma, sì come a lui piace ed al suo possessore.
fai movere / già tutti i sentimenti a ricordarmene. goldoni, x-891: mi
-essere impiegato opportunamente, esercitarsi, rivolgersi a uno scopo determinato, operare (una
fallo s'io pietà trovasse / e a me s'aumiliasse / il vostro core ed
me s'aumiliasse / il vostro core ed a merzé si muova. dante, conv
., i-x-3: si mosse la ragione a comandare che l'uomo avesse diligente riguardo
ordinata dalla diritta ragione, si muove a quelle cose che si convengono e sono
desto dal piacevole e verso lui si muove a guisa di fiamma, che per la
, che per la sua forma è atta a salire, desiderando di conseguire la posseduta
, i-536: canzonetta novella, / moveti a lo palese / e vanne a la
moveti a lo palese / e vanne a la donzella, / che sta ne le
, ballata, senza gir tardando, / a quella bella donna a cui ti mando
tardando, / a quella bella donna a cui ti mando, / e digli quanto
che un tempo. 28. tendere a un determinato risultato, a un blema
28. tendere a un determinato risultato, a un blema, apportare cambiamenti.
blema, apportare cambiamenti. fine, a una trasformazione, a un mutamento. g
. fine, a una trasformazione, a un mutamento. g. grimani, lxxx-3-933
, 2-149: quando l'oro si movesse a divenmossa quest'acqua, ma da me
: anche quelli i quali acsi muove a diventare oro, or questo è nobilissimo movicettano
non si muove più. dominava questa ritrosia a muovere le acque e a fare
dominava questa ritrosia a muovere le acque e a fare -subire o effettuare un mutamento
non faceva una cosa arbitraria. ubbidiva a delle leggi interne della società che si
lingue dei casigliani. -muover a battaglia: v. battaglia, n
battaglia, n. io. -muovere a compassione o ad avere compassione: v
compassione, n. 3. -muovere a essere: creare. p. f
quello che dalla celeste virtù è mosso a essere non viene a caso. -muovere
virtù è mosso a essere non viene a caso. -muovere a indignazione qualcuno:
essere non viene a caso. -muovere a indignazione qualcuno: v. indignazione,
assalto, n. 7. -muovere a mercede qualcuno: v. mercede,
assalto della terra. -muovere battaglia a qualcuno: indurlo in tentazione. cavalca
, cioè della carne. -muover a briga', v. briga, n.
briga, n. 7. -muovere a meraviglia qualcuno: v. meraviglia,
3. -muovere la danza: incominciare a fare una tore... avrebbe
... ritratti insieme in roma a movere le mani nei teatri e ne'cerchi
verbo: v. verbo. -muoversi a furore: v. furore, n.
furore, n. n. -muoversi a misericordia di qualcuno: v. misericordia,
giro, / ornai l'ultima parte a cantar vegno. -muoversi in volta
, mentre i prìncipi forestieri facevano istanza a favore degli ugonotti, esso non
. pelo. -non muoversi di qui a lì: non impegnarsi, non intervenire
ho mai veduto nessuno muoversi di qui a lì per la manutenzione d'uno che egli
. siri, viii-237: il nunzio a questa altercazione se ne stette mutolo senza
la prua in modo da orientarle opportunamente a seconda della direzione del vento (e si
si contrappone alla scotta, che serve a tirarle verso la poppa). -mura
straglio: legature che fissano le bugne a una draglia o a uno straglio. -mure
fissano le bugne a una draglia o a uno straglio. -mure a dritta,
una draglia o a uno straglio. -mure a dritta, mure a sinistra: modo
straglio. -mure a dritta, mure a sinistra: modo di navigare in cui
in cui la randa è orientata rispettivamente a dritta o a sinistra. carena
randa è orientata rispettivamente a dritta o a sinistra. carena, 2-366: 'mura'
, 2-366: 'mura': cavo che serve a murare le vele, cioè a tirare
serve a murare le vele, cioè a tirare e fermare dalla parte della prua la
lega e tira dal lato di sopravvento e a prora- via le bugne inferiori delle vele
verrà, penso di muracchiarvi per ridurla a mio modo. = deriv. da
si distinguono la muraglia ammandorlata, costruita a graticcio in modo da formare figure romboidali
irregolare; la muraglia ordinaria, costruita a corsi orizzontali di blocchi con le facce
le muraie avia / grose e alte a grande meravia. cellini, 714: gli
, 714: gli fece [papa giulio a bramante] dar principio a una gran
papa giulio a bramante] dar principio a una gran muraglia, la quale ancora
quale ancora oggi si vede in essere a belvedere di roma. cosimo de'medici
muraglia quasi tutta d'un pezzo e bellissima a vedere. biraeo, 475: le
'. faldella, 1-22: sorgono a riempire i lati delle vie le muraglie delle
. d'annunzio, i-850: in faccia a la vecchia scrostata rossiccia muraglia / batte
spero bene di saperne tanto da menar a bevere questi piccoli negozianti del cantone che
malamente per mezza ripresa, sempre e a squarciagola criticato, corretto e aizzato dalponniveggente
carducci, iii-3-221: io non lo dissi a voi vigili stelle / a te no
lo dissi a voi vigili stelle / a te no 'l dissi, onniveggente sol:
-per estens. che illumina gli oggetti a grande distanza. d'annunzio,
onniversatilità, sf. letter. attitudine a praticare ogni attività con competenza.
e l'onniversatilità non ci sarebbe luogo a questo discorso. = voce dotta,
alfieri, 5-202: leggi son, quando a niuno obbedir denno: / l'altre
che non presenta una specializzazione alimentare (a differenza dell 'erbivoro e del carnivoro)
i-507: ora vi dirò del maiale, a cui la natura dette un istinto ed
natura dette un istinto ed abitudini affatto opposte a quelle della capra...;
fece polifago, cioè capace e dedito a mangiar di tutto con suo profitto..
, essendo onnivoro, non fa mente a questa distinzione. volponi, 2-186:
risposta. 2. figur. pronto a recepire qualsiasi prodotto culturale, anche di
sistematicità; che si applica con passione a ogni sorta di attività intellettuale.
asino, esposto al ludibrio in groppa a un asino (con riferimento alla punizione
alla berlina nella pubblica piazza, facevasi a cavallo d'un asino passeggiare per la
pennate pari, stipulate, con 18 a 20 foglioline cuoriformi, lisce; i fiori
striati, di un colore più acceso, a spighe lunghe, peduncolate, ascellari;
credessero le sirene e gli onocentauri. a. martini, i-13- 276:
la rapina, e di poi ragumando a poco a poco la manda nel ventre di
, e di poi ragumando a poco a poco la manda nel ventre di sotto
gli onocrotali; e da questo / a noi gli antichi saggi il nome dienno
è sì grande che dalla cima del becco a quella del piede supera diece spitame ed
ofiolatrìa » sf. adorazione prestata a un asino 0 a un dio rappresentato
. adorazione prestata a un asino 0 a un dio rappresentato in forma di asino,
, piromancia, idromancia, onomancia. a. verri [il caffè], ^
onomasiologie (voce coniata dall'austriaco a. zauner nel 1902), comp.
persona, o l'attribuzione del nome a una persona. - anche: che
babbo, direbbesi quasi che si studino a mantenere l'uomo perpetuamente fanciullo. leoni
di minuti servigi, che prenotano il palco a teatro, le accompagnano alle esposizioni e
in occasione del suo onomastico aveva invitato a pranzo i familiari del suo personale.
, 2-4-133: se il tassoni fusse ricorso a suida e ad altri onomastici greci e
e ad altri onomastici greci e non a i semplici traduttori, avrebbe saputo che
diconsi i ricanatesi 'ricinates '. a. segni, i-iv-3-319: nessuno lessico
nel 1752. l'onomastico locale ricorda a tutti il 'belteupili mio ', cioè
spiegare l'origine del linguaggio e serve a motivare l'etimologia di talune parole.
satirico e del comico, essendo attissima a piacevoleggiare o con motti acerbi o con
. vico, 358: incominciò parimente a formarsi la lingua articolata con l'onomatopea
carducci, iii-25-56: l'abate galli a questi giorni mandò dicendomi 'ch'io
: l'onomatopea... serve a vivificare il lirismo con elementi crudi e
: il vico vagheggiò un etimologico comune a tutte le lingue native, composte di
ritondi e le frondi picciole e sottili simili a quelle delle lenticchie overo della ruta.
, 9-206: non vogliono predicare se non a gran popolo ed a onorabili persone e
predicare se non a gran popolo ed a onorabili persone e letterate, per mostrare la
onorabile o da essere avuto in reverenza a cui provengono? boccaccio, dee.,
mi debbo, che il nostro re me a tanta cosa, come è a raccontar
me a tanta cosa, come è a raccontar della magnifìcenzia, m'abbia preposta.
potentissima ad onorabilissima, degna di essere a qualunque cosa antiposta. -intemerato
3. che serve o è atto a conferire onore a una determinata persona;
che serve o è atto a conferire onore a una determinata persona; compiuto allo scopo
8-ii-139: ciascuno dee mettere sua intenzione a cosa che li sia convenevole, e già
anche effetto della 'seicento 'che incominciava a farlo salire su per la scala della
n'è onorato e l'anima ne va a gran diletto. = comp.
onoraménto, sm. ant. culto prestato a una divinità. cassiano volgar
sapere. carducci, iii-28-302: che importa a me se tra gli altri ministri,
si attenevano ai libri dello hegel come a una bibbia. -in forme rispettose
ci avea quest'onorando / di pestar fin'a 1 papari l'ortica. 2
onorandi e tremendi aspetti, vincitori sino a questa ora di tutti i luoghi dove
eri questa maestà con la regina venero a vasmonestier e zuoba proxima andarà a gra-
venero a vasmonestier e zuoba proxima andarà a gra- nuzi, dove si fanno onorandissimi
: colui che vuole onorare scende a man manca e lascia il suo
l'onoranze che vengono fatte da noi a coloro ch'egli tiene già presso di sé
è, secondo me, andare inante / a scienzia e qualunche altra onorante / opera
, ci porgono testé occasione... a trattare, dopo il parlar fiorito,
[ma- nuzzi]: siano tenuti a tutto loro potere la detta festa e
; atto di omaggio, ossequio prestato a una persona (anche nelle espressioni avere
sentimento. gherardi, iii-28: ritornando a prima nostra materia: come cipro bene
a'suoi laodiceni che, andati un giorno a trovarlo in casa, scuoprendolo meritevole d'
e metterlo dinanzi. a. cattaneo, iii-24: sebbene i titoli
diceva gli ponevano per fare l'onoranze a questi signori che s'aspettano ora per
con gran magnificenza quanto fa di mestieri a un ricevimento e onoranza reale. tommaseo
immergeva solo in parte. -stor. a firenze, nei sec. xv e xvi
1-154: l'arcivescovo entrò en firenze a dì 15, e non ha fatto niuna
rito di sepoltura, estremi onori resi a un estinto. monaldi, 427:
un estinto. monaldi, 427: a dì 7 aprile 1353 si fece in firenze
m. niccola acciaiuoli, che morì a barletta e poi venne il corpo qui e
poi venne il corpo qui e si portò a certosa con sei cavalli, cioè quattro
e signore d'a- rezzo, morto a massa di maremma,... poiché
simili altre cose. -stipendio assegnato a un comandante di milizie, a un
assegnato a un comandante di milizie, a un ufficiale; piatto. benvenuto di
pubblica. nardi, i-500: che a ciascuno degli dodici buoni uomini e alli
gonfalonieri delle compagnie del popolo si avesse a dare il mese un certo piccolo stipendio,
un certo piccolo stipendio, e similmente a ciascuno dei signori, durante il loro ufficio
e mercedi di scrittura che si sono a poco a poco introdotte per la sussistenza dell'
di scrittura che si sono a poco a poco introdotte per la sussistenza dell'ora
emolumenti. -tassa annuale corrisposta dagli iscritti a una corporazione di mestiere o a un'
iscritti a una corporazione di mestiere o a un'arte, in partic. per
.. sono astretti... a pagar tributi arbitrari, che si chiamano
monsignore non si avvedeva di nulla e seguitava a mutare in polpe i capponcelli e le
pollame, d'uova e di caci, a cui il contadino, specie per natale
onoranza, / ca per confortamento / a lo meo partimento / non fosse di sturbanza
pretendono il nome di galantuomini, ascriversi a quelle sette esecrabili che non inorridiscono in
una grande considerazione, di un'onoranza a tutta prova. -senso dell'onore
me seria corressa, che non fora a questa oppressa; / l'onoranza me tenne
8. locuz. tenere qualcosa a onoranza', considerarlo un onore, un
tade, lo bene e altro, quando a vui appare, reputando nostro speciale sì
del viso e dicea loro: « andate a onorare la donna vostra ». idem
io con cura / promisi che verresti a sequitarlo, / eri poco onorato: or
simigliare ne la eccellenza di tutte le virtù a l'aquila signoreggiante ogni uccello, meritate
e gloria, ecco ch'io vengo a onorarvi e a glorificarvi con l'offerta di
ecco ch'io vengo a onorarvi e a glorificarvi con l'offerta di questo mio
onorare / alessandro fallopia e gaspar prato. a. martini, 1-8-174: che dee
direttorio cisalpino mandato i suoi agenti politici a sedere presso le potenze medesime e coi
la schiena ed entrò all'indietro, a tal che, in cambio di far riverenza
foscolo, ix-1-297: né può indursi a pensare ^, che un poeta di sì
cosa è un contadino? mi vergogno a dire con quanto disprezzo siamo ricevuti da
. muratori, 7-v-44: non appartiene a questo luogo il far conoscere quanto sia
la solita leggenda. -con riferimento a divinità pagane o a entità personificate.
-con riferimento a divinità pagane o a entità personificate. dante, par
/ colli, e bacco onorammo. a. adimari, 2-560: riguarda all'ornamento
voglio onorarti. alfieri, 1-27: vedremo a terra / i sacri altari, e
che in cosi tatto dì risuscitò da morte a vita il nostro signore ». calderoni
il quale avea molto onorato messer carlo a uno suo bel luogo, quando andava
uno suo bel luogo, quando andava a uccellare co'suoi baroni. tavola ritonda
gli fae grande onore e fallo sedere davanti a sé e molto l'onora e méttelo
e poi che lavati ci fummo, a tavola ci sedemmo, come piacque al buon
né vogliono essere in conto alcuno inferiori a quelli del regno di catalogna in onorare
, 74: continuavano intanto i signori goriziani a onorarmi ed amarmi. -assol
. 4. tributare le esequie a un defunto, per lo più con
ciò tua mente agogna. / questo a me non bisogna: / non far
non bisogna: / non far vergogna a chi onora me. ariosto, sat.
quella rabbia nel dire che lo spinse a voler amazzar me, ch'egli doveva onorar
due giovani forestieri, i quali però venendo a disegnare si conducevano il paggio per aguzzare
, la quale lo signore iddio darà a te. a. martini, i-3-276:
lo signore iddio darà a te. a. martini, i-3-276: onora il padre
dio tuo. 6. elevare a una dignità, a una carica di
6. elevare a una dignità, a una carica di prestigio; innalzare nel
bisticci, 3-173: istato più anni a ferrara e sendo dottissimo in greco e in
sollicitava la sua tornata in ungaria, a fine di poterlo onorare secondo che meritavano
. b. segni, 33: cominciò a difendere tutti i palleschi, e non
difendere tutti i palleschi, e non pure a difendergli, ma ad onorargli e volere
: la legge scritta, fatta da noi a simi- glianza della legge eterna, in
rispetto dell'ordine, più che non parea a lui che portasse il merito suo.
. leopardi, 2-10: o italia, a cor ti stia / far ai passati
. monelli, i-57: diceva meleto a socrate...: se tutti andassero
amore. ariosto, 37-22: serberò a maggior ozio di provarmi / ch'ogni
perch'io creda bisognar miei carmi / a chi se ne fa copia da se
stessa, / ma sol per satisfare a questo mio, / c'ho d'onoraria
alcuno per me. -con riferimento a un'opera poetica. goldoni, xiii-683
8. procurare, concedere onore e rinomanza a una persona; darle lustro, accrescerne
38 (664): quando fui a prender congedo da quest'uomo incomparabile,
, i-9: -ella mi onora -fu presto a rispondere il dottorino. de roberto,
serenissimo principe, la quale v. a. m'onora di significarmi, è stata
degno, mi aveva onorato di pensare a me per la sua presentazione all'alto
più fermamente che allora non facessi, a lasciare il pensiero di onorarmene.
savoia accompagnato con grande e onorata pompa a celebrare quelle nozze, onorando la sposa
oro. pallavicino, i-519: fuggissene a napoli temendo i primi impeti di quell'
valeva. chiabrera, 1-iii-266: donna, a cui simil non vide / l'occhio
tristano, 285: oramai acomando a dio tutta cavallaria, la quale io
pennelli, / onde onori le tele, a mostrar prendi / qual sia la guerra
(così dicea) che in grembo a l'ostro / onori il secol nostro /
ostro / onori il secol nostro / e a i titoli del sangue aggiungi l'opre
tutta la vita. -degnarsi di intervenire a una manifestazione collettiva, a una festa
di intervenire a una manifestazione collettiva, a una festa, a una riunione;
manifestazione collettiva, a una festa, a una riunione; parteciparvi; visitare di
, xxxv-n-641: come non è con voi a questa festa, / donne gentili
1-iv-55: prego la sua cortese altezza / a volere onorar questi imenei / con sua
l'isabella moglie di lui s'invaghì a punto quel giorno di ugolino gonzaga venuto a
a punto quel giorno di ugolino gonzaga venuto a onorare il battesimo. bechi, 1-175
/ di povere vivande, / simili a quelle ghiande / le qua'fuggendo tutto
onorata, le femmine ancora si mossero a desiderio de gli onori publichi. tolomei
leopardi, 2-29: non sorgea dentro a tue mura un sasso, / firenze,
tue mura un sasso, / firenze, a quello per la cui virtude / tutto
uficiali quelle tali cose trasmutare. a. f. doni, i-43: numa
dalla madre con una bellissima moschea fabbricata a suo nome. -nobilitare con un argomento
onore o di giusto orgoglio; tornare a lode, a merito di una persona.
giusto orgoglio; tornare a lode, a merito di una persona. dolo della
, 1-ii-223: duo bei cristalli, che a ria sete ardente / usano ministrar puri
ragion actende. 14. servire a rendere splendido, magnifico o sontuoso;
16. nel gioco del poker, dare a chi ha realizzato un poker o una
17. marin. ant. lasciare a una certa distanza un punto o un
un punto o un luogo determinato; tenersene a distanza. ca'da mosto,
garbin; e da grego del cavo, a mezo mio, è bon sorzador e
onorato e fiero, gloriarsi, vantarsi a giusto titolo. -anche, come espressione
. marino, xxx-5-10: non che a scorno io mi rechi / soggiacer vinta
scorno io mi rechi / soggiacer vinta a quelle / onde il sole abbagliato esser
, ii-1-266: non dispiaccia, prego, a niccolò tommaseo la libertà con cui gli
.., tutti si disdegnorono contro a quello. castiglione, 250: voglio.
ch'io n'ho fatto pochi e non a questo fine d'onorarmene. carducci,
dignità, di una qualifica, unicamente a titolo d'onore e di benemerenza, non
conferimento onorifico di partecipazione o di affinamento a un'associazione, a un'istituzione,
o di affinamento a un'associazione, a un'istituzione, a un'accademia,
un'associazione, a un'istituzione, a un'accademia, a un gruppo dedito
un'istituzione, a un'accademia, a un gruppo dedito a specifiche attività o
un'accademia, a un gruppo dedito a specifiche attività o studi, a una comunità
dedito a specifiche attività o studi, a una comunità, per i propri riconosciuti
. -anche: che ricopre volontariamente, a tempo parziale e senza retribuzione, un
ufficio pubblico che normalmente viene conferito, a tempo pieno e dietro retribuzione, a
a tempo pieno e dietro retribuzione, a un pubblico dipendente (funzionario onorario,
pallavicino, 10-i-240: dandogli stipendio a questo sol titolo di suo gentil uomo
onorario di tenente. -con riferimento a un oggetto dato in ricordo di particolari
in astuccio di cuoio, che voleva a ogni costo rinnovare. -che non
era che di ridurre tutte le provincie a stato di libertà popolare, sotto nome di
onoraria, senza forza di operar nulla a sua maestà. -feudo onorario: forma
non sbaglio. bonsanti, 4-222: ciabattino a tempo perso, o più esattamente onorario
onorario vista la sua rinuncia notificata definitivamente a restaurare le delicate scarpette della signora.
convinzioni, deve essere considerato oggettivamente, a suo malgrado, come aderente, sostenitore
3. che serve o è atto a rendere onore o a prestare omaggio a
serve o è atto a rendere onore o a prestare omaggio a una persona, alle
a rendere onore o a prestare omaggio a una persona, alle sue azioni,
alla sua memoria, o, anche, a commemorare un dato evento (un monumento
delle cause. salvini, 16-214: se a me darà l'egidarmato giove / e
la forte / ben munita cittade, a te primiero / porrò in man l'
alla patria. cattaneo, i-2-30: resta a vedere quale, fra tante, sia
, l'emiliane, l'onorarie? a. cocchi, 8-n: ei [i
nella forma di promessa e di giuramento a guisa degli editti dei pretori e degli
, attualmente solo in denaro) corrisposta a un libero professionista (come-avvocato, medico
j per l'attività da lui svolta a favore di un privato, per un importo
corrisposti ai giuristi, ai medici e a consimili professionisti rappresentavano non già la retribuzione
servile, bensì un onorifico donativo fatto a titolo di attestazione di stima e di
certi aspetti dell'antica concezione persistono ancora a livello del costume sociale, onde,
, e siccome questi pel soldo sono pronti a combattere per chi che sia, così
così quelli per un onorario s'impegnano a difendere qualunque parte, e spesse volte ambedue
benemerito. pirandello, 8-271: così a furia di carta bollata e d'onorari agli
la campagna gli giovò. ebbe inviti a conferenze anche fuori di roma, e
, 7-117: bisognerà adesso che io pensi a qualche onorario per il poeta; e
l'anno, in tutto per ciascuno. a. m. bandini, 155:
sappia... ch'io sono pronto a dividere con lui i lauti onorari che
all'ammontare di una multa, veniva versata a favore delle guardie che avevano sorpreso e
l'onorario, che potrebbe portarsi indistintamente a due scudi per incoraggiare sempre più i
, 2-10 (1-iv-222): il quale a monaco menatala..., onoratamente
cani e de'cavagli, onoratamente furono a cena. machiavelli, 19: pregavalo
egli aveva gentile suo fratello collocato. a. adimari, 2-36: chi vince
con un comportamento o un atteggiamento improntato a magnanimità, coraggio, lealtà, franchezza
, alle regole della convivenza sociale, a implicite leggi di comportamento; onorevolmente.
. bembo, 10-vii-157: non è poco a questi miseri tempi acquistar da potere onoratamente
, che non sia sicuro d'aveme a riuscire onoratamente. g. c. croce
opinione che egli avesse confutato gli altri a volgarmente scrivere. muratori, 10-i-301:
pallavicino, 10-iii-169: il suo ritorno a venezia, dopo aver sì onoratamente dato
vita non vuol essere professore a forza, egli fa l'avvocato assai
potrebbe spendere onoratamente molto più i quello a che le mie forze si estendono.
le parole di toscana non si mostri a gli occhi de'riguardanti vaghissima. del
e come de le altre cose regina pomposa a gli occhi de'riguardanti mostrarsi, non
, onoratezza e fedeltà sarà creduto più proprio a sì geloso ministerio. bottari, 5-147
, agg. ant. che è atto a rendere omaggio; che esprime rispetto,
cosa degna d'onore. attribuito a guido cavalcanti, xi-2-323: qui par
'no ', quando è onorativo dinanzi a nome proprio cominciante da consonante: 'don
(e, con partic. riferimento a una donna, ne indica per lo più
, 200: bernardo de'franchi si menò a sentir cantare una giovane onorata, allieva
grava / d'elmo pesante tonorata fronte. a. cattaneo, iii-73: chi disdice
la persona: salto per verità arduo a farsi da chi ha sangue onorato nelle
dicono, ma il tempo fa ragione a tutti che le opere degli eleganti scrittori
cara e onorata, / conpi de farme a ora questa inbasada. aretino, v-1-918
figlio, alla quale veniamo ogni dì a trarci la sete con tutto il nostro bestiame
ciaccheri, 11: quivi vid'io poi a mano a mano de'cognonesi esser sette
11: quivi vid'io poi a mano a mano de'cognonesi esser sette onorati.
regole della convivenza civile e, anche, a una normatività etica; lecito, corretto
pregio? adunque non vorrete far vergogna a così onorato costume. p. cattaneo,
troppo ingiurioso e troppo sconveniente non solo a le tante e sì onorate vostre azioni
onorate vostre azioni passate, ma anco a queste presenti. allegri, 225:
onoratissima foggia co'fatti loro, infino a tanto che qualche malvezzo de gli stessi
mi dimostri la differenza da quella medesima a gli stessi meriti. brusoni, 9:
iii-736: il re assuero, stando a mensa come re altero e innamorato,
(un particolare luogo, un posto a sedere, ecc.). bandello
tagliar la testa; troppo onorata morte a tanti demeriti d'un crudelissimo villano.
cominciarono più largamente ad aprirsi seco ed a dargli speranza di patti onoratissimi, quando
elogi e corone. botta, 6-i-296: a quel tempo l'universale dei coloni andavasi
, auditor di ruota in parnaso, a nome di que'suoi compagni disse che tutti
quali la nobile madre ha raccolti intorno a sé tutti, ed ha raccolte le reliquie
. v. colonna, 1-215: a scorno di noi, con vivi effetti /
corte. loredano, 2-91: invio a v. s. un volume de'miei
in patria, onorato, riverito, dilettissimo a tutti, con tutti in pace.
onorato di belle medaglie, conveniamo che a quel viso tondo, quasi paffuto, si
pensosa. carducci, iii-10-88: raccolto a gran pietà da un signor romagnolo morrai,
cellini, 2-7 (314): andai a trovare il sopraditto duca con la sua
più onorate carezze che mai si facessino a uomo del mondo. della casa,
il man- desio. -inteso a glorificare, a celebrare una persona,
desio. -inteso a glorificare, a celebrare una persona, un'impresa.
, fra queste bestie, li avrebbe a punto figurati con le onorate imagini
); che appartiene alla nobiltà, a un ceto molto elevato, di alto
romagnosi, 17-234: io sono eguale a te in faccia della legge politica,
profferta di danaro non li commoverebbe neppure a sdegno, ma a riso di compassione:
li commoverebbe neppure a sdegno, ma a riso di compassione: quindi la fama
di che ragioniamo né quella di che a sì onorata mensa disputar si conviene. b
. loredano, 5-255: gemeva il carro a l'onorato incarco / di sì prode
fato belle et onorate noze, perché a farle fo assà senatori et altri miei parenti
del tago. erizzo, 186: a lui fu una statua d'oro nel più
virtù perpetua prole, / ond'è simile a dio la nostra mente, / contamina
anco si duole / splendor non manca a l'onorate scuole / dove provando si
fia mai che 1 descriva / ma spesso a lui co la memoria torno. caro
fia sempre / (poi che sì piacque a dio). g. gozzi,
prudenza sua e per lo ingegno attissimo a tutte le cose onorate ed eccellenti, fioriva
. getti, i-64: credendomi nel servire a un principe, non in cose meccaniche
vostri frati e di voi perché mi aiutaste a scaricare il bastimento. -o che ci
-io vi ho preso per buoni patrioti capaci a mettere in terra presto e bene un
onorata ogni cosa. -che segue a impresa celebrata e onorevole. mascardi,
doria paolo iii, sommo pontefice succeduto a clemente, e i re di francia.
, giusta. -in partic.: teso a riabilitare o a salvare l'onorabilità di
partic.: teso a riabilitare o a salvare l'onorabilità di qualcuno (una
suo onorato disegno d'abitare per una state a, ugo, castello sottoposto a ferrara
state a, ugo, castello sottoposto a ferrara, egli v'andò. lanci,
rimescoleranno in mente quanto avrà studiato e a tutte le scienze da lui apprese daranno
uomo, -questa strada è terra rubata a noi e al re. -che rivela
di vanto (con partic. riferimento a ciò che costituisce un tradizionale riconoscimento onorifico
: in varie guise / ne van tutti a morir morte onorata. giorgio dati,
grazia eletto / v'ha il ciel a degni ed onorati affanni. fiamma, 422
di decoro; affrontato in modo adeguato a quanto richiede il rispetto di sé e
. lamhruschini, 4-202: andando talvolta a visitare nella onorata solitudine i due volontari
carducci, ii-13-272: il corazzini appartiene a un'antica e nobile famiglia toscana,
or gl'ispani / onorati vessilli unisti a i franchi. manzoni, ii-308: l'
., per l'amore ch'io porto a lui, non solo per la congiunzione
venendo alessandro mio figliuolo esibitore della presente a visitare il serenissimo nuovo prencipe a nome
presente a visitare il serenissimo nuovo prencipe a nome dell'eccellentissimo signor don cesare d'
onorata che gli stessi zar non avevano a sdegno di esercitarla. betteioni, iv-n
onorati medici conchiudere... che a conseguire la salute del corpo è utile e
lue raccomanda ai viaggiatori e che servi a lui sì amorevolmente di guida. sbarbaro
scemare il già scarso pane che si dà a un de più d'una decina d'
volte v'ho io veduta disputando venir a le mani col nostro eruditissimo messer girolamo
cellini, 1-10 (42): oltra a l'aiuto che io davo al mio
panni, venne co 'l padron suo dinanzi a beh- ramo. giacomo soranzo, lii-3-52
savoia accompagnato con grande e onorata pompa a celebrare quelle nozze, onorando la sposa
, pagando loro provvisione di tanti cavalli a ragione di dieci fiorini per cavallo al
mayor per ordinario tiene una onoratissima tavola a porta aperta. f. badoer,
per la sua principale piazza, accioché a tutti gli abitatori sia egualmente commoda,
, iii- 358: furono allogate a taddeo... molte storie de'fatti
130: andò di poi questo niccolao a malpulia nella quale è il corpo di sancto
figliuolo di cosimo de'medici fece, a fiesole, il medesimo un altro magnifico ed
mi riporta. guidi, xxii-13: a te verremo, o gloriosa terra, /
-rivolto ad alti intendimenti, a oggetti di profonda dottrina; che affina
nobili ed i signori grandi sono poco atti a questo servizio, non essendo allevati negli
fanno tali offici o feste, vanno a mangiare e fare festa con loro santi o
chioma ne'cieli vada, / volgi a me gli occhi. 25.
: se con questa occasione paresse bene a vostra signoria illustrissima ed agli altri signori
tengomi onorato / del baciar la mano a un re. mazzini, 27-247:
onorata d'una mia visita: fui oggi a vederla. borgese, 1-146: la
che son di gusto e boria / a loro e 'nsieme a noi / essendo,
gusto e boria / a loro e 'nsieme a noi / essendo, come dir,
umili. 5. che è fedele a un patto, a un legame stabilito;
. che è fedele a un patto, a un legame stabilito; che lo onora
, nella classe o nel gruppo sociale a cui si appartiene o nel quale ci
del soggetto alla classe aristocratica, a un ordine cavalleresco, agli alti
per indicare l'appartenenza delle persone a una di tali orga nizzazioni
faba, 50: supplica la mia parvitade a la vostra segnoria devotamente ke per lui
vostro onore segundo la vostra for? a ch'è sufficiente in questa parte vugìae
la quale è moderatrice e ordina noi a li onori questo mondo. pietro de'
. della casa, iv-18: promettete a sua maestà sopra l'onor mio che io
li sapienti e li benefattori come atti a far bene: dunque egli è segnale
sogliono risvegliarsi agii uomini di onore. a. f. bertini, 5-5: se
di ciò che chiamasi onore, che a tutto fa preceder l'opinione. questa
una di quelle che ha servito di base a lunghi e brillanti ragionamenti, senza attaccarvi
, talvolta provocata o accattata per uccidere a sangue freddo o farsi uccidere stupidamente. quando
. tornasi di lampedusa, 238: anche a me ammazza, quello, perché non
xxxv-n-733: otto comandamenti face amore / a ciascun gentil core -innamorato. / lo
sia; e 1 secondo, largo a tutte l'ore. / nonn-amar donn'altrui
-in senso concreto: azione onorevole. a. f. doni, 2-103: se
). giuliani, ii-133: se a dio piace che io muoia sul campo
panigarola, 1-86: che darà il re a chi amazzera costui e salverà l'onore
6-21: subito atena vide telemaco simile a un dio, / dolente in cuore
-in partic.: dignità che è tenuto a perseguire e mantenere come dovere morale chi
onore, ecc., con riferimento a corpi militari, all'esercito, a un
a corpi militari, all'esercito, a un popolo in armi); il
nel combattimento (e l'importanza attribuita a tale atteggiamento e il conseguente sentimento di
la condotta degli aristocratici, degli appartenenti a ordini cavallereschi o alle gerarchie militari,
non curano più di onore e sono dati a tutte quelle cose che può fare l'
per prezzo, ogni scusa suol bastare a cercar più la salvezza loro che l'onor
... impone un marchio d'infamia a chi abbandona le file e ricusa combattere
commerciale, ecc., onore familiare: a seconda che esso attiene direttamente all'individuo
la paternità dell'opera e può opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione o altra modificazione
3. dignità o decoro conferiti a una persona dall'importanza o dalla sacralità
la fragilità della mia giovanezza, se a lui maritata fossi, cosa che fosse contra
mori, 162: giunto lo sciagurato remigio a ferrara... per risentimento d'
sorte, diedesi col governatore della marca a stringerlo fieramente. segneri, iii-3-91:
mondo, ecc.; rimettere l'onore a qualcuno: riabilitarlo, riconoscerne pubblicamente l'
in dubbio). -anche con riferimento a una famiglia, a una stirpe, a
-anche con riferimento a una famiglia, a una stirpe, a un popolo, a
a una famiglia, a una stirpe, a un popolo, a una nazione.
a una stirpe, a un popolo, a una nazione. chiaro davanzati
il suo grado e sia sempre pronto a far quello che se gli aspetta e
dante, vii-44: quelle cose che a voi onor sono / dimando e voglio
lo sprone della necessità, mi costringe a dirtela, acciò mi consigli quello che
fedelmente un racconto di così poco onore a un personaggio tanto principale, si potrebbe
mettersi l'onore nelle scarpette: abbandonarsi a vita licenziosa). chiaro davanzati
le sia più chesto, / ch'a l'om nonn. è richesto / quel
tutte cara è la sua virginità; a ciò è ragione, però che in quella
più delle volte con la pacienza et a denti secchi. tasso, aminta, 706
de i diletti, / negando tonde a l'amorosa sete; / tu a '
a l'amorosa sete; / tu a 'begli occhi insegnasti / di starne in
tu raccogliesti in rete / le chiome a l'aura sparte; / tu i dolci
/ f esti ritrosi e schivi; / a i detti il fren ponesti, a
a i detti il fren ponesti, a i passi l'arte; / opra è
onor mio '. e come si fa a rendere questo onore? zucchelli, 71
e sola, nell'amor sperai / conforto a questa vita di dolore: / un
nell'isola ci siano parecchi uomini pronti a vendicarne l'onore, sarà difficile che la
difficile che la sua grazia velata possa a lungo resistere alla potenza incarnata della legge
carnale, atti di libidine violenti, ratto a fine di libidine o di matrimonio,
che il prete ci fa fare quella firma a piè dell'altare. soldati, 5-30
, dell'uso del duello: che a catania, pare, sussiste e va di
moventi attinenti all'esigenza di immediata volta a terra quest'idolo maledetto dell'onor mondano,
tempo di posa. in vano marte / a sé t'invita, determinano una
ché ben folle è quegli / che a rischio de la vita onor si vita
dietro al piacer corre / e a l'onor vano e al lucro. leopardi
i tempi; e mal s'affida / a vano), come meritevole di
, delitto commesso per causa (anche riferimento a soggetti responsabilità con d'
, è punito con la reclusione da tre a dieci anni. ibidem, 587:
, 587: 4 omicidio e lesione personale a causa di onore '. -chiunque cagiona
è punito con la reclusione da tre a sette anni. ibidem, 592:
porte di palermo, è stato condannato a cinque anni e quattro mesi di carcere.
esclamativa. carducci, iii-7-388: onore a te, o antica repubblica, virtuosa
, virtuosa generosa, fidente! onore a te! e vivi eterna con la
nelle quali milita (e si può riferire a un gruppo, a un popolo,
si può riferire a un gruppo, a un popolo, a una nazione).
un gruppo, a un popolo, a una nazione). -anche nelle espressioni
, per lo quale si muove l'uomo a volere quello onore che non li si
: l'onore è veramente quello che porge a ciascuna arte nutrimento; né da altra
161: gettate una collettivi, a un'istituzione, a un popolo, a
collettivi, a un'istituzione, a un popolo, a una nazione)
a un'istituzione, a un popolo, a una nazione). -ufficio d'onore
mondo, in età, potessi pervenir a qualche perfezione di onore. v.
5-1-115: senza dimezzare i suoi terreni a veruno, queste città n'ebbero l'onore
de la larghezza / che fece niccolò a le pulcelle, / per condurre ad onor
). carducci, iii-3-308: stando a capo de i pisani, / come
socorre un basso bisognoso / aquista lui a servo ed hanne onore, / e la
tien più grazioso. dante, xxix-20: a quella guisa retta donna face / quando
, vi mandassono assai de'buoni cittadini a domandare merzé, però che lo imperadore
si deve onore ad ogni grandezza. a. martini, ii-1-147: l'onore,
plur. per lo più con riferimento a un apparato rituale, a un atto
con riferimento a un apparato rituale, a un atto ufficiale, a una cerimonia.
rituale, a un atto ufficiale, a una cerimonia. - onori trionfali',
venerazione religiosa, di adorazione, attribuiti a re o imperatori ritenuti di stirpe divina
imperatori ritenuti di stirpe divina o assimilati a divinità. - onori sovrani', v
] avendo magnificamente per la republica contro a cartagine adoperato, tornando a roma,
la republica contro a cartagine adoperato, tornando a roma, gli fu preparato il carro
priuli, i-303: adì xxiii decto a ore 4 de nocte gionse il cardinale
4 de nocte gionse il cardinale ascanio a venezia, vicecancelier e fratelo del sior
fratelo del sior ludovico. al qual a liza fuxina li fo mandato contra molte
di x e cum bona guardia conducto a sam marco e cum recipiente onore fo posto
, 31-41: rinaldo poi si volse a sansonetto /... e lo raccolse
debito onore. ramusio, 1-219: a questa parola tutti s'inchinarono con la
concetto di persona che possa portar giovamento a lui ed al pubblico. gualdo priorato
saporitamente gustava gli applausi e gli onori che a questa, come da fiumi al mare
. maffei, 5-1-191: furon decretati a secondo gli onori trionfali, il che equivaleva
sincero e magnifico. -con riferimento a entità astratte. delfico, ii-249:
entità astratte. delfico, ii-249: a questi tratti ognuno può riconoscere la grecia
ha ragguagliato dello onore s'è fatto a madama di ferrara là a pisa. caro
s'è fatto a madama di ferrara là a pisa. caro, 9-2-322: ora
simil. e al figur. con riferimento a rime di ispirazione stilnovista (nelle locuz
, leggera e piana, / dritt'a la donna mia, / che per sua
v. s. -con riferimento a una persona che ricopre una carica senza
senza espletarne le mansioni relative, ma a puro titolo di riconoscimento di merito,
]: compagnia d'onore: assegnata a persone in grado, per onorarle ne'viaggi
dimore che fanno. -con riferimento a gesti, azioni, apparati che significano
\ v. scorta. -con riferimento a cerimonie organizzate come omaggio, come festeggiamento
\ v. vino. -con riferimento a posti, seggi, settori, siti
, seggi, settori, siti riservati a personalità di riguardo o di elevato grado
d'onore: cortile princi- adorazione dovuta a dio; glorificazione di pale, padronale
che i passeri e saltellavano sulla ghiaia come a far la nuto. savonarola, 7-ii-26:
, 291: vedrebbono che l'incenso a loro dovuto non strazione di reverenza,
piegato il rivolta secondo particolari e, a seconda dellecoronato capo al vicario di colui cui
dio, funebri, ecc.) a dignitari, autorità, simboli,
diritto di scegliere per primisacramenti (con riferimento a un sacerdote). la propria parte
magnanimo è colui che con raxone / a l'alte imprese actende: / l'onor
l'onor del campo e d'arme a lui si rende, / perché ben le
] fu dato l'onore delle prese a guglielmo, capitano dei genovesi. leggi di
di saluto e di rispetto, eseguite a bordo delle navi da guerra o dalle loro
manifestazione di adorazione o di culto rivolto a una divinità, a dio; espressionedi venerazione
di culto rivolto a una divinità, a dio; espressionedi venerazione per la vergine,
anche: atto, segno di reverenza rivolto a un'imd'esequie. leoni, 84
la nostra città cogli magine, a un simulacro, a un simbolo delladivinità.
magine, a un simulacro, a un simbolo delladivinità. elegia giudeo-italiana
a'santi, che vanno i signori a baciare la polvere tossa loro, e
terzo epiciclo; / per che non pur a lei faceano onore / di sacrificio e
miracoli da loro operati, e che a tali immagini siamo obbligati prestar onore e fare
gran dea porgete onori, / danzando a gara coi gentil pastori / scioglie torme
al regista di uno spettacolo teatrale chiamandolo a presentarsi in scena per ricevere l'applauso
aiuta; / non t'è onor s'a lui non vai, / combatti per
, 4-59: s'elli intende tornare a queste ruote / l'onor de la influenza
darai: de'travagli e pericoli faremo a metà. c. i. frugoni,
un opra bella, / che tutta a te riserbasi, / il non tentato onor
fier'giganti, / cantò di giove, a dir degli onor vostri. tasso
diss'ella: -è giusto: esser a me conviene, / se fui sola a
a me conviene, / se fui sola a l'onor, sola a le
sola a l'onor, sola a le pene. cremonini, lxv-99: temprando
primo visir gli ordinò che dovesse trasferirsi a quietar quei tumulti; ma scusandosi mustafà
; ma scusandosi mustafà di non poter andare a quella impresa con speranza di riportarne onore
donna, né dritto onore / dar pene a servidore. poliziano, 1-537: se
numerale ordinale). -anche con riferimento a un ordine di grandezza fisica. sercambi
vicine nazioni, intente... a consolarsi in qualche modo d'essere serbate
. premio (con partic. riferimento a gare, competizioni, tornei, giostre,
lancia, e la giostra si cominciò a fare. g. morelli, 471:
.. / non dar l'onore a questo rinnegato, / né la gloria alla
(con valore aggettivale): che perquella a cui è attribuito il diritto di giocare per
di partenza. rito, appartiene a una casta sociale altolocata. -
cortesia formale, quel che conviene a cavallier d'onore. cantini, 1-9-174:
che prendi onore / d'esser ghirlanda a lei degna e sicura. pallavicino, 10-iii-32
pallavicino, 10-iii-32: io non saprei a qual persona, dopo a quella a cui
non saprei a qual persona, dopo a quella a cui debbo l'onor della
saprei a qual persona, dopo a quella a cui debbo l'onor della sacra porpora
16-vi-199: al mio ritorno con la corte a firenze non mancherò di prendermi l'onore
mancherò di prendermi l'onore di mandare a vostra signoria eccellentissima costì a ferrara un
di mandare a vostra signoria eccellentissima costì a ferrara un esemplare di quelle opere.
ferrara un esemplare di quelle opere. a. f. bertini, 5-10: co'
roberto, 3-193: quando vuoi venire a casa mia tanto onore e piacere;
quale onore! ». -con riferimento a opere d'intelletto, di letonori',
, ambire agli onori', teratura, a progetti, ecc. -concedere l'onore della
corsini, 20-35: vieni, vien dietro a noi, vaga giacinta, / prole
piacere di conceder l'onore della stampa a questa poesia del pinelli. -con riferimento
questa poesia del pinelli. -con riferimento a oggetti, materiali, ecc. delfico
ma un'amante e offre quest'onore a una povera donna sola,...
sai ch'io molto lodo / che tu a ogne modo / abi di belli arnesi
da longiano, iv-29: morto adriano a baia, andatovi antonino pio per trasportare
le reliquie, lasciato m. aurelio a roma, fece ogni cosa pertinente a l'
a roma, fece ogni cosa pertinente a l'onore nella morte dell'avoio.
rigenerare coll'onor militare anche quelle classi fino a cui non può discendere il privilegio della
ogni potenzia e dello onore angelico. a. martini, i-10-33: lo hai
sociale (e, soprattutto in antico, a tali cariche non era associata necessariamente una
di * onori 'si contrappone talvolta a quello di 'utili 'e assume
assume un valore più ristretto, simile a quello riferito agli odierni 'titoli '
... che solamente vi pare che a coloro che ad alcuno onore sono elevati
ed avvenimenti di giuseppe in egitto sono a tutti palesi. da un deplorabile ed
pubblica. -levare negli onori: innalzare a un grado o a una carica elevata.
onori: innalzare a un grado o a una carica elevata. - prendere l'
aggiunti in perpetuo tutti coloro che insino a quel dì avessino amministrati...
comportamento di chi si arroga qualità inerenti a taluno dei predetti impieghi, uffici,
punito con la multa da lire mille a diecimila. alla stessa pena soggiace chi si
contadino, vedendo molte croci sul petto a uno: vedete quanti onori. 26
, quando tu riedi, / vadi a mia bella figlia, genitrice / de l'
'l casa, dell'italia onore, / a mensa stanno mediocre e parca. c
). beccuti, i-104: dameta a depredar gli onori / dei verdi campi
novelli onori. redi, 16-ii-168: a ferrar domani agosto / io t'invito,
autunno, o clori bella, / che a raccogliere n'appella / de la vigna
32. nella francia carolingia, feudo concesso a un vassallo; nell'inghilterra medievale,
; nell'inghilterra medievale, dominio concesso a un barone. 33. arald.
onore! ', per conferire perentorietà a una risposta. lorenzo de'medici,
crusca [s. v.]: a causa d'onore vale 'per dimostrare una
, o parlandosi d'invito, di nomina a grado accademico e simili, con che
stefano, 2-26: l'inperarixe sì comenzò a parlare. / al vostro onore l'
dell'antica terra di bettona, ripresa a dì 19 del mese d'agosto gli anni
gran vituperio de'visconti di milano e a onore del comune di firenze. boccaccio,
franco, e sempre ne era uscito a onore. fagiuoli, viii-84: co'
non occorr'altro, non se n'esce a onore. manzoni, pr. sp
ultimo disse: « oh, che lena a dire che dante sia savio! io
: io so'vissuta già settanta anni a onore: non vorria ora per questo
pala- medes intra li greci si portava a grandissimo onore. -con unanime consenso
carducci, ii-6-201: tu farai molto bene a mandar degli orfei, o altro,
degli orfei, o altro, da leggere a questa deputazione... anche se
anche se è breve cosa, sarà accolta a grande onore. -in grande considerazione
, la speranza e la carità] a grande onore e con sì grandissima festa
in cicilia nella città di palermo. a grande onore fu sopellito. m. villani
villani, 5-3: ivi per mantenersi a onore, gravati gli amici e 'parenti
liberare. pulci, 11-132: fu menato a corte a grande onore / e fu
, 11-132: fu menato a corte a grande onore / e fu posto in sedia
delfin da'capei grigi, / e cavalca a grande onore per la sacra di parigi
della verità (e conferisce maggiore forza a una precisazione, a un'obiezione).
conferisce maggiore forza a una precisazione, a un'obiezione). tommaseo [s
s. v.]: lo dico a onore del vero. panzini, ii-454
dei villatàuri. -a onore, a onore e gloria, in onore, per
. breve di montieri, v-48-1: a l'onore di dio e de l'
campo la fede cristiana, e venne a roma, e ivi edificò e fece
e ivi edificò e fece molte chiese a onore delli apostoli e di martiri che
. guido da pisa, 1-40: a onore d'amore adoravano una pecora.
cosa e molto onesta reputerei che, a onor di dio, più tosto a
, a onor di dio, più tosto a orazioni che a novelle vacassimo. g
dio, più tosto a orazioni che a novelle vacassimo. g. forteguerri, 31
el superfluo, doppo la tua necessità, a onore e per amore di dio.
tutti ». -a favore, a vantaggio; per rendere la debita giustizia
l'ha, io sono qui venuto a voi. manzoni, fermo e lucia,
e lucia, 657: bisogna dirlo a loro onore, fu una grande compassione.
grande compassione. bacchetti, 1-iii-692: a onore di berta, se si può chiamare
fratelli di giuda sono accennati con lui a titolo d'onore. -attribuire,
. -attribuire, scrivere, reputare a onore: attribuire il merito.
s. v.]: * reputarsi a onore ', non com., non
, non morto però. 'attribuirsi a onore, ascrivere a onore ',
però. 'attribuirsi a onore, ascrivere a onore ', piuttosto che di sé
sé, intendesi attivamente, dell'ascrivere a onore altrui una cosa e giudicarla d'onore
onore degna. e così 'attribuirgliela a onore '; e anco 'attribuire a
a onore '; e anco 'attribuire a tale o tale persona l'onore e
, io lo ringrazierei se già non dovessi a lei medesimo le grazie che egli mi
-avere l'onore di qualcosa: riuscire a ottenerla; spuntarla, averla vinta.
prima sua azione, ne fu incaricato a firenze. b. davanzati, ii-515:
rinviene: però non durar fatica né a tagliarlo... né altro fargli
poliziano, 2-50: finalmente e'balestrieri a cavallo eran con detto messer antonio,
poi che voi avete compiuto vostro onore a vostro detto, che avete voi a fare
onore a vostro detto, che avete voi a fare di mia bacalaria e di miei
per la marina... e tornò a lucco com pogo onore. lud.
di non v'impegnare colla vostra ostinazione a cose da uscirne con poc'onore.
epicuro, 50: torniamo lieti / a dar grazie ed onore / nanzi a
a dar grazie ed onore / nanzi a l'altar d'amore. -dare
invitato te e lui: da'questo luogo a costui; e tu con tua vergogna
e tu con tua vergogna vadi poi a stare nel luogo infimo. -essere
non sarebbe onore che vostro legnaggio andasse a povertade. cavalca, 21-26: onore
21-26: onore torna, e non disonore a partirsi dalle contenzioni. petrarca, 3-12
me de saetta in quello stato, / a voi armata non mostrar pur l'arco
avere tal fine, mai ci saremmo indotti a mandare invano il detto messer giovanni,
: non è onor del papa né mio a lassar vincer loro questa pugna. tommaseo
battaglia, l'abelardo si diede tutto intero a questa facoltà. guadagnoli, 1-ii-289:
, del galateo (anche con riferimento a cerimonie di benvenuto, ad accoglienze ufficiali