galileo, 1-2-164: richiede, oltre a ciò, la fabbrica dell'orologio da
non esser angosciosa né trista, né a dolori e a molestie sottoposta, che
né trista, né a dolori e a molestie sottoposta, che appartiene di dire
cose grandi,... ma ancora a menomissime cose dell'arte pose la mano
cosa anche menomisima fatta per amor suo. a. f. bertini, 1-84:
): e lucia? che avesse data a colui la più piccola occasione, la
e lucia? che ella avesse dato a colui un menomo appicco, una più leggiera
mutata leggermente la disposizion del corpo, a poco a poco, e spesse volte in
la disposizion del corpo, a poco a poco, e spesse volte in un subito
, per cagioni menomissime e appena possibili a notare, rifassi il gusto alla vita
, comecché menomissimo e indifferente in apparenza a cui la legge morale non sia applicabile
apprensione della morte vicina, va sacrificando a lui una parte decente delle sue rendite
dove abbia v. s. illustrissima a sentirne menomo incommodo o dispiacere, con
dispiacere, con egual calore la supplico a tralasciarne l'impresa. c. i
muse mal avvezzo, / sempre intente a careggiarmi; / ogni menomo disprezzo /
nostro regno, e con poca truppa arrivare a spogliarne il sovrano naturale, senza trovare
o di una intenzione che si riesce a contenere entro i limiti più stretti possibili
per effetto di codesta libertà tornano alcuna volta a qualche spontanea comunione o società, che
finito per sospingere il futuro autore del a de senectute », così bel bello,
/ preghino tuctavia / ke. nno guardi a la nostra menovanza.
disonore. lettera del re di francia a federico imperatore [ma- nuzzi]:
, 674 volendo alcuni de'giudei convertiti a la fede strignere e menovare la bontà
ordinare ke altra compagna debia essar facta a montieli. rustico, vi-i-122 (3-8)
e di nuovo fare, come parrà a loro. statuto dell'arte dei vinattieri
guerra punica, 47: il sole scurossi a tutto e menovò sì che quello che
otto intrante maggio, che ili menovaro a la condanasscione, che pagò cinque livre
consumare i pasti (e assume, a seconda dei periodi storici, degli ambienti
messioni, che del ladro che menasse a la sua casa li convitati, e la
ingombra / di povere vivande, / simili a quelle ghiande / le qua'fuggendo tutto
ministri e cento / che accorti e pronti a servir gli osti foro, / né
necessarie al servizio della mensa, come a dire biancherie, vasellami, posate, ecc
posate, ecc. -piccolo tavolo a tre gambe, treppiede. bellori,
nel tempio, [gesù] incominciò a cacciare li compranti é vendenti nel tempio,
, refezione. fazio, ii-3-82: a chi volea, le mense erano sparte /
e miglior viso / studiò di fare a rodomonte onore. mattioli [dioscoride],
l'orticel dispensa / cibi non compri a la mia parca mensa. g. c
vivande e però la nostra mensa viene a esser più lauta e sontuosa assai che quella
sane / in lor semplici tade e a poco a poco / accrebbe salse,
/ in lor semplici tade e a poco a poco / accrebbe salse, e alfin
sua ricchissima casa, l'aveva preso a busseto. -in partic.:
, xxxv-1-518: se tu fi'convitato a la mensa, / de poco favelare te
mensa, / de poco favelare te sia a mente: / là u'te fi
fece pietro fare venti saioni di raso servirono a le mense il dì de le nozze
e donne. tasso, 17-41: giunto a la gran tenda, a lieta mensa
: giunto a la gran tenda, a lieta mensa / raccoglie i duci e siede
alcuna parte. testi, i-107: a dolce mensa assisi, / coroniamo le
: i sacerdoti /... a convivar tornaro, / e le seconde mense
. organizzazione che provvede, gratuitamente o a prezzi concordati e generalmente miti, a
o a prezzi concordati e generalmente miti, a preparare e servire i pasti ai componenti
.. un peregrino e fu menato a mensa. s. bonaventura volgar.,
magno], 131: era appresso a gli antichi re de gotti tanto rigida l'
. croce, 305: chi vien tardi a mensa è suspeso dal cibo. pacichelli
mensa. pasquini, lvii-91: di nuovo a riseder tornaro / i buoni frati ed
mensa. misasi, 4-33: quando racconterò a milano nella nostra mensa una tale avventura
degli increduli, ma taglierò la faccia a chi vorrà metterla in dubbio. d'
piena di chiacchiere. borgese, 1-86: a una mensa d'ufficiali fece colazione forzando
di guadagno; là si fa mensa operaia a mk 1, 60 e nient'altro
: -enrico la sera non torna mai a cena, -disse la madre. -mangia alla
-spiegò azzali. parise, 5-98: a mezzogiorno e mezzo esco d'ufficio e
mezzo esco d'ufficio e mi avvio a piedi a una mensa aziendale che dista
esco d'ufficio e mi avvio a piedi a una mensa aziendale che dista circa quattrocento
5. figur. ciò che serve a soddisfare convenientemente le esigenze e le aspirazioni
: oh beati quelli pochi che seggiono a quella mensa dove lo pane de li angeli
altamente disse. buti, 2-304: 4 a la mensa d'amor cortesi inviti '
inviti ': cioè inducimenti e confortamene a carità et amore. dante, par.
5-37: convienti ancor sedere un poco a mensa, / però che 'l cibo rigido
ch'hai preso, / richiede ancora aiuto a tua dispensa. buti, 3-138:
, 3-138: 4 ancor seder un poco a mensa ': parla sotto figura,
come si ciba di cibo corporale chi sta a mensa. dante, par.,
di detrarre non è degna di mangiare a questa mensa. ariosto, 28-101:
di parlarne. cattaneo, v-1-258: riduceddosi a raggranellare sotto le mense di tutti i
... un principio inedito superiore a tutte quante le filosofie. -delizia,
le mogli bisogna da principio avez- zarle a quel pasto che l'uomo vuol mantenerle.
da quella mensa / del ciel dirivin grazie a noi mortali, / come dee prepararsi
/ come dee prepararsi anima accensa / a ricever per lei doni immortali / vede
tuo beato costume, senza poterle raffrenare, a veduta di tutti ti lavavano abbondevolmente le
sacra mensa le disposizioni che si richieggono a renderla fruttuosa. salvini, 40-124:
comunicare alla mensa di cristo e insieme a quella del diavolo. borsi, 78:
beseleel et ooliab, perché fossero sufficienti a formare il tabernacolo, il propiziatorio,
pittura, scultura e simili arti. a. martini, i-2-214: e la mensa
mensa che quella dell'altare poteva imbandirsi a chi deputato n'era l'economo.
menzini, ii-320: la trista notte a lagrimar conversa, / plora mai sempre
4 mense ', le quali servivano a coprir sarcofagi, e fosse sepolcrali.
, ottanta ducati d'oro per emenda a la mensa episcopale. v. borghini,
, ma gli altri fornimenti ancora che a vita fatta insieme abbisognano. de luca
contribuzione da farsi così per il vescovo a proporzione dell'entrata della sua mensa.
il cardinal federigo] che si stimasse a quanto poteva ascendere il suo mantenimento e
contasse ogni anno dalla sua cassa particolare a quella della mensa. carducci, ii-4-305
, xxvi-2-192: mercore stemmo in viterbo a morfìre, / e dopo pranzo possette,
robuste de'borgognoni,... avvezzi a bene morfìre così come a battagliar bene
. avvezzi a bene morfìre così come a battagliar bene. c. arrighi, 3-100
. arrighi, 3-100: quando sarò a milano verrò sempre a dormire ed a «
: quando sarò a milano verrò sempre a dormire ed a « morfìre » in
a milano verrò sempre a dormire ed a « morfìre » in casa e saremo
nomi, 13-82: seguita intanto a scacioppar mic- cione, / come se
, stabilendone la classificazione e l'appartenenza a determinate categorie come il nome, il
, ii-7-259: se del resto tu seguiti a trattarmi da letterato, io son uomo
interna: studio della struttura interna, a livello microscopico, dei tessuti cellulari vegetali
scienza'; l'istituzione del termine si deve a goethe, che nel 1785 indicò con
motivate... sono diventate -in seguito a oscuramento del sentimento etimologico dei parlanti.
muscolare di un cerebrale si compie sempre a scapito della produzione della sua intelligenza.
è quella stanza per lo più annessa a uno spedale, dove si espone il corpo
sembrano l'inganno della morgana occidentale intenta a simulare l'alito estivo. térésah, 3-55
. 2. figur. a causa di permanente disparità, per intrinseca
(specie una donna) non appartenente a tale casta; questo tipo di matrimonio
'dono della mattina'. cioè a poco a poco s'introdusse l'usanza,
della mattina'. cioè a poco a poco s'introdusse l'usanza,
medie. disus. atteggiamento psichico improntato a fatuità ed euforia, che si manifesta
dilatò facendo l'uficio suo per infino a marzo,... ma non troppo
in nella ciptà di lucca la morìa a morire d'anguinaie, sossitelli, bolle e
, potendo istare altrove, lo manderei a londra, perché sento v'è la
o sia gennaio, / o altro a petto a quel della moria, / non
gennaio, / o altro a petto a quel della moria, / non è bel
del peloponneso afflisse gli ateniesi, stendendosi a poco a poco per infino alla calda etiopia
afflisse gli ateniesi, stendendosi a poco a poco per infino alla calda etiopia. stri
fece fare un mulinello, e lo scagliò a fracassarsi sulle lastre, gridando « viva
il giovane se n'era andato quotidianamente a cavallo. bacchelli, 1-i-117: la
2. elevato tasso di mortalità dovuto a malattie epidemiche. g. morelli
moria!: come imprecazione, per auguraremale a sé o ad altri. aretino,
g. m. cecchi, 1-ii-121: a questo modo, vecchio pazzo, si
fine che, se la cameriera avesse tardato a rientrare colla grande notizia di alfredo,
rendere in fin di vita, ferire a morte. panzini, iv-436:
: già disperato e più non possente a sostenere le presenti tristizie, alle lungamente
sp., 4 (62): a quella vista lodovico, come fuor di sé
, il quale cadde moribondo, quasi a un punto col povero cristoforo. svevo
pura verità. io sono qui, davanti a te, come una moribonda. non
scongiuro, nella gloria de'vostri trionfi a tener memoria di me misero straziato.
varano, 1-509: lasciatemi. appoggiar a questo sasso / il moribondo fianco.
volte io sono quasi strascinato di malissimo grado a bestemmiare con bruto moribondo.
le api] di fermarsi d'intorno a fiori, quando sieno appassiti e già
pericoli che corre di presente per riservarla a gli altri non men necessari né men difficili
de sanctis, ii-389: trovi messe a fronte le due idee, che sono come
idee, che sono come la conclusione a cui è giunto finora il suo spirito:
mi sottoporrei alla grave fatica di studiare a tutto vapore i moribondi codici austriaci.
moribonde dolcezze. 5. prossimo a spegnersi, languente, molto tenue e
aliti estremi. pisani, 311: quando a tutti su l'etra il sol riluce
sol riluce, / in tenebrosi. chiostri a me compagna / lampade ho sol di
, disse il sig. g. entrando a tentoni, tanto era moribonda una lumiera
/ che manda l'astro di tue glorie a sera. tenca, 1-207: la
, 1-36: il tic-tic moribondo mi turbava a segno che come egli cessava subito il
rimase e gironzare, sussultando di paura a certi muggiti bestiali che scoppiavano nell'aria
demente il duolo udirò / verrà peregrinando a 'l sacro suolo / che il moribondo po
anche loro la giacchetta nova / una cravatta a tinta moribonda / tra il rosso cupo
jovine, 2-204: don matteo che seguiva a capo chino, nella penombra, l'
precarie. bandini, 2-i-117: a mio credere se la pigliano contro tanti
facevano da sani quei ministri che si affaticano a reggervi nell'antico piè chi una chi
l'altra gabella, e niente pensano a restituir loro i medesimi spiriti vitali che
o purpurei in grappoli terminali, frutti a siliqua; comprende dieci specie, per
, indugiare, dilungarsi. a. pucci, cent., 81-47:
ruderi; macìa. -anche: muro a secco. anonimo fiorentino, ii-54
uno nervo de bo e fallo secare sopre a uno testo al fuoco lento e poi
gec- talo suso et anco è bono a rompere le morise mescolato cum torlo d'
, 35: giovano [i capperi] a gli asmatici e alla durezza della milza
, vi-262: rispondo... stando a letto, ove mi tengono inchiodato dolori
male de'moreci, disse ad amerigo: a volere guarire costui, bisogna che domattina
volere guarire costui, bisogna che domattina a digiuno tu facci ben rovire un vergonello
fisico gentil da far cristeri, / massime a chi sentissi di morice, / deh
', sul modello o accostato direttamente a varice (v.); cfr.
', con estensione del significato analogo a quella di mòra1', cfr. anche la
del rovo comune. qui s'allude certamente a questi ultimi che dai nostri contadini marchigiani
presenta una superficie disuguale e aspetto simile a quellodi una mora. tramater [
costumi, educare alla morigeratezza, indurre a una vita regolata e virtuosa.
, 2-620: due o tre esecuzioni bastarono a morigerargli [i tlascalesi].
. corsini, 2-488: i tlascalesi appresero a morigerare con l'altrui aggiustatezza il proprio
e predicazione sua costrinse li uomini viciosi a vivere morigeratamente e virtuosamente. pirandello,
cristiana morigeratezza, pure danno il bando a gli studi. tagliazucchi, 1-i-185: vi
li soi costumi tanto morigerato e grazioso a tutti si prestava, che non senza
iv-284: giovine... appartenente a famiglia onesta, morigerata, tranquilla.
pecora campi che con tanta forza picchia a questa ianua? -che persegue o si
ianua? -che persegue o si adegua a un moralismo formale (e ha valore
scacchiera. piovene, 261: accanto a noi era seduta una delle pochissime e
, morigerata e savia. -ispirato a onestà di vita e di costumi.
ancor nel boccaccio. -improntato a saggezza, a buon senso. fogazzaro
boccaccio. -improntato a saggezza, a buon senso. fogazzaro, 1-66:
ha il compito di educare, di indurre a una vita onesta, costumata, modesta
l'educazione dei fanciulli che si commettono a morigeratori pedanti che, per non aver
e addòme, grigi, con striature a zig zag specchio alare e addòme,
ma rapido; grande tuffatore; resta a lungo sommerso; gregario. cibo: vegetali
in verticilli ascellari e talvolta coltivate a scopo ornamentale. = voce dotta
fiori bianchi o cremisi, frutti a false bacche composte; alcune specie hanno
piante del l'india, a fiori monopetali, della pentandria monogi-
, caule eretto, foglie radicali spatolate a rosetta, le caulinari sessili lanceolate,
in un capolino terminale emisferico, frutti a cariosside; cresce spontanea su terreni calcarei
mostra... la più decisa tendenza a lanciarsi in alto. tommaseo [s
al nome generico di acido, serve a designare uno degli acidi grassi che
scattò un morino -quest'inglese di bob incomincia a puzzare. 2.
quelle [armi da difesa] da fante a piede sono il morione, il celatone
o là, a chi di'io? che sia forbita quell'
,... l'uccise. a. serra, 173: così [vengono
... tutto il giorno stanno a spacciar delle ciarle,... la
delle ciarle,... la mattina a letto sin tanto avanti pranzo quanto lor
c'imbacuccano la zucca / nel cappuccione a visiera, morione di lana d'agnello
lana d'agnello, / che forgiarono a maglia. -casco. algarotti,
la muffa. -fare il morione a qualcuno: tradirlo (con riferimento sia
baldini, 14-9: la sorte tornava a metterlo periodicamente in compagnia di scrittori come
colore, con molta trasparenza, atto a farsi sepolture. lomazzi, 4-i-231:
ant. stoppaccio intriso di materie a lenta combustione, usato per far esplodere
in peni. iacopone, 1-58-55: stava a pensare meo paté moresse. guittone,
, morte perdona om per merzede / a quel che di morir servito ha bene.
era ad udir dire, non che a riguardarlo. s. bernardino da siena,
vecchio avaro,... tiene a mente che tu li perdarai [i
state le membra loro passate da banda a banda con l'ago. pea, 1-299
pea, 1-299: i conigli seguitarono a morire. -con riferimento ad animali
morrà di colpo di cotenna. attribuito a cino, iii-3-39: così moràggio per forza
non andavano mai o di rado andavano a quel santo ministero e si credevano più
un aw. di modo che accenna a particolari circostanze o condizioni esistenziali che accompagnano
dice marzia: « due ragioni mi muovono a dire questo: l'una si è
, 141-10: veggio ben quant'elli a schivo m'hanno, / e so ch'
sognatore ostinato - di aprirmi una strada a morire utilmente. tarchetti, 6-i-393:
dopo una vita che aveva molto brillato a milano e a roma, erano venuti a
che aveva molto brillato a milano e a roma, erano venuti a morirle nel
a milano e a roma, erano venuti a morirle nel seno. -cadere
trecento cavalli. cantari cavallereschi, 186: a me parrebbe e ha buona novella,
del rivaggio, / di dare addosso a questa gente fella, /..
. le donne applaudivano con gioia feroce a chi moriva con più arte, e
-eravamo dispersi in su le mura: / a pena ogni due pezzi un uom s'
, 153: ora si tratta di andare a morire sulle alpi, sparsi e lontani
ma ora che vive, sì vive a dio. bianco da siena, 36:
da siena, 36: veni- t'a cristo tutti con disio, /..
mio signore / che mi fe'simile a sé; / vo'amare el salvatore
ricchezze. tasso, 3-5: osano a pena d'inalzar la vista / vèr la
ch'elli questa mia carne farebbe morire a mille morti. anonimo fiorentino, i-244
lxxxvtii-11-185: se dici: « e'venne a morte », / per legge naturai
. epicuro, 32: parmi la carne a poco a poco moia.
, 32: parmi la carne a poco a poco moia. -separarsi
moia. fra giordano, 1-32: va'a lui e digli che si morrà,
., 17-27: poi piovve dentro a l'alta fantasia / un crucifisso, dispettoso
p. f. giambullari, 142: a viberto successe bruno, mediante però gualberto
sortì mal esito l'estrazione di una pietra a un prete, onde dovette in breve
non vói'pentere / fin che vene a lo morire. maestro francesco, x.
pace, / nasce una gente, a cui il morir non dole. cicerone volgar
ii... lasciò nel suo morire a don cristoforo di mora molte e fin
il suo morire, come il lume a estinguersi vicino / mandava ancora qualche lampo
, ma morire. -giungere a maturazione (il grano). tecchi
calvino, 1-443: drizzava l'orecchio a cogliere... gli accenti di
una famiglia, un popolo). a. cocchi, 4-2-208: sarebbe meglio il
delle due strutture più indugino le famiglie a morire ed estinguersi. guerrazzi, 2-183
, e sarebbe morto, se fosse possibile a un popolo morire. mazzini, iii-130
75: pura di vite create / a morire, tu, vergine, dormi /
altri all'opposto ne intirizzivano, e quasi a tutti morivan le mani e i piedi
iv -canzone, 40: vilissimo sembra, a chi 'l ver guata, / cui
poscia l'erra, / e tocca a tal, ch'è morto e va per
soggetto, nella propria condizione esistenziale, a una trasformazione lenta, profonda, irreversibile
. — in partic.: avvicinarsi a poco a poco al traguardo della morte
in partic.: avvicinarsi a poco a poco al traguardo della morte per l'
foglia, accettando la sorte. è morire a una forma e rinascere a un'altra
è morire a una forma e rinascere a un'altra. -morire civilmente', perdere
da sé diversa. botta, 5-223: a volontà sua [del bonaparte] vivevano
. -anche: rimanere inutilizzato. a. serra, 1-i-45: in napoli le
del tempio. 9. essere soggetto a un progressivo e inarrestabile disfacimento; cadere
e inarrestabile disfacimento; cadere in preda a una totale disgregazione; consumarsi compieta-
alcuna di queste cose la morte non apparisce a noi, perché noi viviam poco ed
magalotti, 21-44: il ramo b a comunichi con una o più palle.
aria, l'ultima delle quali vada a morire in un beccuccio assai lungo.
. spolverini, xxx-1-120: vada intorno a mirar quando rinasce, / quando s'
la fanciullezza era morta in un giro a tondo. buzzati, 1-206: il
aw. o un compì, di moto a luogo fìgur. o di modo)
lacca, / là dove più eh'a mezzo muore il lembo. vasari, ii-720
d. bartoli, 9-31-1-25: si alzano a maniera di teatro e di scena vari
quasi ala al fianco e va dolcemente a morire nel piano. manzoni, pr.
. piovene, 7-430: port-royal si trova a pochi chilometri da versailles, in una
, teneva il piacevole piano, già vicino a quella parte ove il mugnone muore con
impaludarsi. popoleschi, 608: abbia a esser fatto [il divelto] a
abbia a esser fatto [il divelto] a tempo asciutto, sottilmente affettato, ben
la navigazione di lombardia e del mare a ferrara, ma anche aveva turati tutti gli
vieni, o popolo ingrato, / a bere al santo fonte che non muore.
grafi 5-149: moriva il sol fra mezzo a un turbinio / di sanguinose nubi all'
/... da lungi cominciano a scoprire / una nave che porta una
gli è allato, vanno fra gli spettatori a morire. serdo nati, 9-90
sabbia molle e umidetta... veniva a sussureggiare morendo tonda del lago. grafi
alla terra. 15. sbiadire a poco a poco (un colore).
. 15. sbiadire a poco a poco (un colore). -anche:
grigio cenere. 16. estinguersi a poco a poco, spegnersi (una
. 16. estinguersi a poco a poco, spegnersi (una luce,
maraviglia e il fiore. / dinanzi a lei somiglian le più belle / davanti
la vista, / ma colei che a suo senno è pellegrina / i cari liti
17. affievolirsi lentamente, attenuarsi a poco a poco, cessare di farsi
. affievolirsi lentamente, attenuarsi a poco a poco, cessare di farsi udire (una
udia per li sentieri / lontanando morire a poco a poco, / già similmente
li sentieri / lontanando morire a poco a poco, / già similmente mi stringeva
di romanelle / viene da'canapai lento a morir! fogazzaro, 12-x-331: il discorso
che ora avevano aperto la loro grana a sentir morire il gemebondo rintocco. savinio
l'arte; / tal ch'incomincio a desperar del porto. grazzini, 4-186
lingua? galileo, 8-xvi-ii7o: se a quello che trovarono i primi inventori [
. nievo, 1-459: essendo morto a quei giorni anche questo periodico, uno dei
il signor lanfranco morgante, me l'ebbe a restituire. -cadere in dimenticanza
mente more, / quand'i'vegno a veder voi, bella gioia. idem,
, scemare, perdere intensità, svanire a poco a poco (uno stato d'animo
, perdere intensità, svanire a poco a poco (uno stato d'animo,
sera. mazzini, 64-252: noi veniamo a dire all'italia che il suo moto
racconto morisse, l'altro si ostinava a proseguire. gobetti, i-242: il
essar piu 'n ascuso, / cà mogo a gran dolore. rustico, vi-1-189 (
altra e venire in fuga, moria a dolore. petrarca, 164-13: una man
/ e perché t mio martir non giunga a riva / mille volte il dì moro
avere figliuoli che, sendo stata sei anni a marito e non avendo ancor fatti,
stette nelle montagne di carrara molti anni a mandar marmi a michelagnolo; né arebbe mai
di carrara molti anni a mandar marmi a michelagnolo; né arebbe mai mandato una
per volere del dio dell'amore io scendo a parlarvi in figura di quest'oceano di
che mi dispiace di venire in su a non far nulla, per morire di noia
un albergo. pavese, 5-119: comincia a chiedermi che cosa dovevano essere le stanze
71): qual soffrisse di starla a vedere / diverri a nobil cosa, o
soffrisse di starla a vedere / diverri a nobil cosa, o si morria. petrarca
del quattrocento, lxiv-108: se curri a lo tuo amante che se more /
accusare quella misera fanciulla e dar cagione a quel povero vecchio che si muoia d'
iv-132: allor tutti d'accordo / presermi a invidiar e di nascosto / a
a invidiar e di nascosto / a lacerarmi, ed io a non curarli,
di nascosto / a lacerarmi, ed io a non curarli, / perché più si
di stare con te; e viene anche a mettere del solfo sul fuoco. pirandello
ad essere inteso, e si muore a disporli a fare qualunque minima diligenza,
inteso, e si muore a disporli a fare qualunque minima diligenza, non ostante
, 2-2 (137): la cominciò a pregare che, se esser potesse,
australissime come settentrionalissime me ne riferisco volentieri a olao magno, per non morirmi di
sonno. ghislanzoni, 16-148: laggiù a milano si moriva dal caldo, ed
l'altro. 23. rinunciare a ciò che è o può essere fonte
abate isaac volgar., 1-48: infino a tanto che l'uomo di fuori non
dico solamente al peccato, ma ancora a tutte le azioni corporali, e somigliantemente
, iii-17-2: dàmmi grazia di morire a tutte le cose di questo mondo.
mondo. agostini, 89: come a te piace, oggi mi moio al
, i-294: ma che è morire a se stesso? è staccarsi anticipata- mente
se così sia possibile, senza corpo. a. martini, ii3- 360: se
morto alle cose terrene, le quali a lui tornano di peso e noia infinita.
24. gioc. smettere di giocare (a carte, all'oca, al bigliardo
dell'avversario (una carta); venire a mancare (una data combinazione di carte
perduto, o anche escirne per aspettare a rientrarvi una determinata combinazione. detto poi
scampi? awenterassi in mezzo / de'nemici a morir morte onorata? marino, 242
di quel piacer sì caro / foran giunte a bearsi ambi di paro. monti,
vii fugge e resta il prode / a ferire o a morir morte onorata. pindemonte
resta il prode / a ferire o a morir morte onorata. pindemonte, 2-311
non comanderà nostro sire che sia legato e a vitipe- revole morte morto con sommo tormento
3-101: messer amoro donato fu tagliato a pezzi e stettesi gran tempo a sapere
tagliato a pezzi e stettesi gran tempo a sapere chi l'avesse morto. pulci,
, i-226: cominciasti per tuoi emissari a soffiare in quell'incendio, ad accendere maggiormente
, i-12: questo è il modo a partecipare il sangue di cristo crocifisso,
forza morti, / e peccatori infino a l'ultima ora: / quivi lume
pollo », / e '1 lupo fu a seguitare accorto: / « ed io
i vermicelli], come io mi dava a credere, ma solamente ridotti a uno
dava a credere, ma solamente ridotti a uno stato d'intiera inerzia. viani
done] si sia veramente morta. a. pucci, cent., 59-42:
marta e maddalena, 34: disgraziata a me [maddalena], che tante anime
pò far morte / ch'i'torni a riveder quel viso lieto. boccaccio,
morto; / allis'e 'nsanguenato, disciplinato a torto! g. cavalcanti,
del mio stato fussi accorta, / a me si volse in sì novo colore /
in sì novo colore / ch'avrebbe a giove nel maggior furore / tolto l'arme
dai vizi e dalle colpe, sottrarre a una vita peccaminosa; rendere indifferente alle
al grido di abbasso! e contrario a viva! evviva!). compagni
). compagni, 1-16: gridarono a una voce: muoia il podestà!
... non avesse / mosso palermo a gridar: « mora, mora!
, e facendosi alcuno caporale, cominciò a gridare: viva il popolo e muoia
33. locuz. — andare a morire: trovarsi molto vicino alla morte
eo sentom. abenuto: / chi allegrovado a moro a le belleze. tommaseo [s
. abenuto: / chi allegrovado a moro a le belleze. tommaseo [s. v
s. v. j: 'va a morire 'vale d'ordinario che non
da sé o è condotto o è tratto a morte non naturale.
inf, 1-102: molti son gli animali a cui [la lupa] s'ammoglia
farmi morir nacque, / per- ch'a me troppo et a se stessa piacque.
/ per- ch'a me troppo et a se stessa piacque. boccaccio, dee.
: de'mi tu far sempre mai morire a questo modo? manzoni, pr.
prep. 'in 'o 'a 'indicante luogo o condizione per tenere
detto luogo o nella detta condizione fino a che egli non muoia. come per
» tra colleghi. -fino a morire, da morire: in sommo grado
di piangere molto, di piangere no a morirne. p. petrocchi [s.
che prima di andarsene invita tutti domani a casa sua e non lo dice a me
a casa sua e non lo dice a me e a un altro neanche per
sua e non lo dice a me e a un altro neanche per educazione.
neanche per educazione. -gettarsi a morire: v. gettare, n.
sogliono dire alle giovani che veggono disposte a fare aspra vita: cattivella, non
l'occasione propizia per portarla convenientemente a termine, per ricavarne vantaggi. giusti
cosa 'si dice per significare che a farla non s'indugi tanto che ne cessi
morire in mano ». -mettere a morire qualcuno: causargli un grave pericolo
un osso in gola che mi mette a morire. -morire a ghiado:
mi mette a morire. -morire a ghiado: v. ghiado, n.
. scarpa. -morire da alcuno, a o per le mani di qualcuno:
, / moiono, o fier dragutto, a le tue mani. marino, i-67
. -morire di, per o dietro a qualcuno: esserne ardentemente innamorato; struggersi
tanto a'morti, / pensa anco a quei che muoiono per te. rovani,
, i-113: quel poeta che lavora a opra / su que'bei piatti ci moriva
idem, 7-37: alla fine quando venne a morte, levò gli occhi a cielo
venne a morte, levò gli occhi a cielo e disse: « introibo in domum
tre legni; morire sulle forche o a gozzo stretto: essere impiccato. lippi
/ mostri ch'io sono un ballerino a vento. amari, 1-1-202: bongiovanni e
bongiovanni e l'altro morian sulle forche a mineo. p. petrocchi [s.
. v.]: 'morire a gozzo stretto ': impiccati.
voce, il discorso, la lingua a qualcuno in bocca o in gola (o
o fra i denti): non riuscire a esprimersi, per lo più in conseguenza
parola in bocca, che non poteva a modo veruno ragionare. aretino, 14-116:
fu inondato il mio cuore che anche a me morì la parola sul labbro. nievo
quasi infernale, e aperse le labbra a parlare, ma gli morì nelle fauci la
: rispondevo -no -ma la parola incominciava a morirmi dentro la gola. -morire
fugge la vita / rapida, simile a vino che fugga da rotto cratere. /
, 35: qui andiamo sì, ma a tanta nostra guerra /...
vergognar fa la natura. -neanche a morire: a nessun patto, nel
natura. -neanche a morire: a nessun patto, nel modo più assoluto
senza tessera non c'era nulla, neanche a morire. -non morire e non
, / però, caro mio amico, a questo pensa: / ch'i'non
/ meschino me, chi m'ha percosso a morte, / con si dolente sorte
-non morire la lingua in bocca a qualcuno: v. lingua, n
: tirare avanti alla meno peggio fino a un'età molto avanzata. p.
chi invecchia fino alla decrepitezza. 'a quanto pare, guglielmo non muor mai
fare una data cosa: volerla fare a tutti i costi. ariosto, 345
: non morrò che io trarrò la lingua a un paio di queste cicale.
bene. 'à dato cento lire a quella vedova? di certo vuol morire '
o permettere una data cosa: rifiutarla a qualunque costo, rinunciarvi nel modo più
vorrebbero che ciò fare, amore hanno a la memoria di costoro. boccaccio,
. ariosto, 46-114: avria eletto a morir più d'una volta, /
patir che '1 suo consorte / si ponesse a perieoi de la morte. gelli,
; non dubitarne minimamente; essere pronto a scommetterci la vita. berni,
pistoia, che non è mai tornato a rispondermi? vo'morire, se non
morire, se non s'è posto a vedere a giocare alla palla o a
, se non s'è posto a vedere a giocare alla palla o a udire cantare
a vedere a giocare alla palla o a udire cantare in banca qualche cerretano! tansillo
: chi appreso non ha, apprenda a morire; e si saprà vivere; che
già bene vivere non saprà, chi a morire appreso non ha. libro di
su'ora bisogna morire. siamo sempre a tempo a morire (a chi ne
bisogna morire. siamo sempre a tempo a morire (a chi ne parla)
. siamo sempre a tempo a morire (a chi ne parla). chi troppo
con onore che vivere con vergogna. a uom ben nato o un viver bello
una volta che cento. (decidendosi a uscire da una situazione penosa).
? neanch'io per te. (accennando a cosa urgente che vogliamo fare, malgrado
dà pace 'è proverbio che si usa a indicare, non senza biasimo, la
una volta avrei giurato / d'avermi anche a morir senza vederti. fagiuoli, viii-80
infondere coraggio di fronte ad avversità, a pericoli e difficoltà più o meno gravi
e simili sono locuzioni esclamative che equivalgono a dire: non è cosa da disperarsi
; i cui caratteri sono il calice ovato a rovescio bifido, quattro petali ed una
ch'ella moritiva non lasci alcuna cosa a provare. = voce dotta,
sta per morire, che è destinato a morire ', col suff. aggettivale
, agg. ant. che è destinato a morire, mortale; che sta per
, agg. latin. che è destinato a morire, mortale; che sta per
noi morituri. pascoli, 667: a te cantai, divo odisseo, da quando
: una silente siepe, in ira a dio, fissava / coi mille occhi
, i-256: oh freschissime risa tintinnanti a la brezza / del vespro, salutanti dal
d'annunzio, v-3-346: non possiamo pensare a un libro su giorgione senza che ci
e parve si fondessero col crepuscolo quasi a compirlo nella sua dolcezza moritura. corazzini
di razza. moravia, ii-59: a tutti sarebbe stato dato di godere.
tali luoghi, quella nuova, quella a cui forse essi davano inizio con la
, iv-148: li sopradicti todeschi abitanti a venezia tuti aveanno moglie e fioli e eranno
aveanno moglie e fioli e eranno morituri a venezia, et amavano piui la citade veneta
. -chi). etnogr. che appartiene a una tribù slava stanziata dal secolo v
: che è proprio, che si riferisce a tale gruppo etnico e alla sua regione
di morlacco: acquavite di ciliege prodotta a zara. d'annunzio, vi-1178:
= etimo incerto, da accostare probabilm. a morimeo. mòrmido, agg
= etimo incerto, da accostare probabilm. a morimeo. mormillo, sm. ittiol
la rapida diffusione della setta diede origine a violente persecuzioni, che culminarono nel linciaggiodello
cento del reddito alla chiesa, rinunciando a tutte le droghe -tè e caffè compresi
chiesa mormonica, il signore fu esplicito a questo proposito. mormonismo, sm
, profeta vivente del mormonismo, sarà a catania. -come titolo di uno scritto
calandra, 6-210: i lupi facevano cerchio a un lupac- cio irsuto, che digrignava
con lamentosa e ostinata insistenza. a. bonciani, lxxxviii-1-323: e1 duca di
fu tanto gaio / che pose oppenione a ogni gioia; / simile fa la
, ch'ella se pò bastare / a lo mormoramento c'aio voluto fare.
iii-453: l'acqua che discende di monte a valle, trovando il suo letto aggregato
. 6. figur. stimolo a compiere una determinata azione, a comportarsi
stimolo a compiere una determinata azione, a comportarsi in un dato modo. abate
tra le mormoranti selve dei colli vicini a risvegliar dolci concenti dei vaghi augelli.
sovente il mar con mormoranti baci / a lambirle il bel piè stendea la lingua.
corsa pazza del mio treno non dura a lungo e, dopo raggiunto un massimo di
di botto in una lentezza esasperante. a quell'altissimo grido di passione, succede
subita e estrema conversione di spirito a cui oggi v'invita cristo,
v'invita cristo, onde dogliosi e mormoranti a questo primo convito dicono: «
.. con aldo manuzio, che a lui mormorante del soverchio prezzo a che il
che a lui mormorante del soverchio prezzo a che il tipografo umanista metteva i suoi
e mormorante si levava dalle cose, veniva a circondarlo. -sostant.
). -anche: recitato, pronunciato a bassa voce. g. b.
: con piè d'argento di smeraldo a i calli / mormorando dàn lode almi
chiuse negli alti argini, si muovevano a pena verso il vicino mare! le acque
! le acque mormoravano. li. a. mario [la leggenda del piavé':
/ m'accoglie, dal cui grembo a me si mova / incontro l'adorata /
serena che fra verdi fronde / mormorando a ferir nel volto viemme, / fammi riso-
i rivi e mormorano i venti / freschi a la savoiarda alpe natia. onufrio,
brune, mormorando, scende / e a pie'del vedovato / albero si raccoglie.
gata grotta / mormora e tetro odore a l'aura esala. graf, 5-653
maggior corno della fiamma antica / cominciò a crollarsi mormorando / pur come quella cui
un'ora erano state ghiacciate, cominciarono a liquefarsi e descender giù mormorando, come
disse ergasto,... / come a pietà gl'inferni dei costrinse, /
da dafne il cor disciolse, e a lei lo strinse, / muse, narrate
deduce primo l'antica ecloga dall'esametro latino a mormorare scorrevole pe'freschi e molli canali
popolo, che ascoltato l'avea, cominciò a fremire e a mormorare tra lloro medesimi
ascoltato l'avea, cominciò a fremire e a mormorare tra lloro medesimi de la pietà
ciò da molti, tuttavia mi riporto a quanto ella mi coman- darà baldelli,
. de amicis, i-144: cominciò a salire le scale in fretta in fretta
: già l'aura messaggiera erasi desta / a nunziar che se ne vien l'aurora
. / quando il campo, eh'a tarme ornai s'appresta, / in voce
che subitamente la frotta de'circostanti cominciò a bollire, a mormorare, a tempestare
la frotta de'circostanti cominciò a bollire, a mormorare, a tempestare, e tutti
cominciò a bollire, a mormorare, a tempestare, e tutti si mossero.
., 259: rispuose gesù e disse a lluoro: non mormorate insieme. cavalca
cristo tanto mormorare e dire tanta villania a costui, lo quale per cristo è diventato
., 1-4 (95): cominciò a pensar qual far volesse più tosto,
, 364: voi fate grandissimo male a mormorar dei religiosi. davila, 705
pera mezza; / spesso una lingua a mormorare avvezza / è la cagion che
le volte che sento una vecchia pedante a mormorar de'passatempi i più innocenti,
44-47: abbiam poi mormorato di lei, a gara di chi ne diceva più e
che ghibellino,... cominciarono a rinvigorire e a mormorare e parlare per
,... cominciarono a rinvigorire e a mormorare e parlare per la città,
errassi, il mio vassallo pensi / a non mai mormorare e a tener chiusi
vassallo pensi / a non mai mormorare e a tener chiusi / tutti i consigli suoi
aviano portato con loro, e cominciaron a mormorare ed a dire: or volesse
loro, e cominciaron a mormorare ed a dire: or volesse dio che noi fussimo
. moisè, udendo questo mormorare, orò a dio. giustino volgar., 433
dire con voce quasi impercettibile; proferire a fior di labbra. f
sacerdoti mormora alcune orazioni, viene porto a cadauno da purificarsi le mani. g
in merceria si udirono prima due voci a borbottar piano, che mormoravano non so
amore bendasi, / e tu sorridi a '1 tuo poeta e trepida / una parola
avea neanche avuto bisogno che altri venisse a mormorarle la calunnia. sinisgalli, 9-55
.. / mormora le orazioni / a occhi chiusi. -figur.,
. -figur., con riferimento a elementi della natura personificati. marino
molte genti: / questi ne 'nvieranno a li alti gradi ». idem, purg
., 32-37: io senti'mormorare a tutti « adamo », / poi
e fredda e sola. e. a. mario [la leggenda del piave]
lial mormoravano che egli non era bastante a salvarli, faceva vista di non sentire
allora confermerà quello ch'oggi mormora, a scolpar chi tradiva, la calunnia dei
la femminaccia, s'era messa anche a fare, con quel suo degno nipote,
di costanzo, 1-187: si cominciò a mormorar contra di lei che per mal
legare all'obbligazione del maritaggio e vivere a modo suo: ch'ella tirava le reti
modo suo: ch'ella tirava le reti a pesci più grossi 15. ant
16. locuz. - dare da mormorare a qualcuno: porgergli motivo e occasione di
e una fanciulla, dànno al tassoni e a me da mormorare e da ridere.
borgese, 1-278: di andar subito a roma... la lasciava libera,
tuttavia tacerle che preferiva d'esser atteso a milano, per fare il viaggio insieme
mormorato appena, con le donne rimaste a casa nel pomeriggio di festa.
, ingiusti, mormoradori, impudichi. a. verri [caffè], 142:
le amarezze le quali io sono forzato a ingoiarmi, volere e non volere,
ch'ha la lite e la discordia a lato, / cicalator, mormorator di corti
, 1-i-82: scacerni s'era fermato a guardare e ad ascoltare, ma non
perché in un sol momento / fassi a mio prò mormoratore il fonte, /
battista, iv-291: d'api mormoratrici a biondo sciame / óil popolo ebreo]
: luogo ed occasione da mormorare; a testimonianza del fornacciari lo dicono nella campagna
i discorsi o i commenti malevoli diretti a diffamare, a denigrare.
i commenti malevoli diretti a diffamare, a denigrare. cavalca, ii-25:
savonarola, i-14: mi sono esposto a gli obbrobrii, alle derisioni, alle murmura-
non dovete anche voi volere dare causa a queste mormorazione et empiere il popolo nostro
motrice dell'allegrezze più licenziose, avezza a mettere in burla l'ammonizioni de'più
guardinghe e segrete che non mi obbligarono a nessun atto spiacevole. d'annunzio, iv-1-104
moisè, udendo questo mormorare, orò a dio. e avuta la risposta disse al
statuto dello spedale di siena, 95: a schifare ogni materia di scandalo e di
. fioretti, 2-11 (34): a quelle cose che tu pensi ora t'
in chie- xiola, andando il serenissimo a messa, il suo capelano levò l'
mormorazione, massime de l'amico, a chi prometteste di scriver subito ed anche
con sedizioni, costringono finalmente il principe a concedere tutto quello che dalla corte di
bernardone. serao, i-ioii: abituato a portare il berretto di traverso, abituato
nel detto anno,... mandando a genova il re un...
, 209: coloro che si pascono a la mensa della penitenzia, se non vanno
con tanta im- pazienzia che sono insopportabili a loro stessi e ad altri. 4
dalle segrete consulte la cosa era passata a mormorazioni palesi, fece fare grandissima istanza
mormorazioni palesi, fece fare grandissima istanza a villerei... che venisse ad abboccarsi
il principe di lorena fosse per andare a parigi a chiamar gli stati generali, per
di lorena fosse per andare a parigi a chiamar gli stati generali, per far dichiarare
e mormorazioni di pace, per dare a credere a i popoli che per sola necessità
di pace, per dare a credere a i popoli che per sola necessità avessero
cose surgevano da ogni parte e risonavano a modo di mormorazione di tempeste, le
(con riferimento ad acque correnti, a fronde mosse dal vento, al vento
[cruscd \ \ cominciano i venti imprima a mormoreggiar leggermente e poi a poco a
venti imprima a mormoreggiar leggermente e poi a poco a poco si scatenano. lorenzo
a mormoreggiar leggermente e poi a poco a poco si scatenano. lorenzo de'medici
, onde alle più remote / provincie a recar muove il gran successo.
mormoreggiavano. porzio, 3-198: presero a mormoreggiare e ad accrescergli paura d'alcun
e chiare. carducci, iii-1-419: a me, terpsicore, tra i mormorevoli
tutto quel loco. / io ascoltava a gioco / dell'acque il dolce sono
., 17 (294): cominciò a sentire un rumore, un mormorio d'
mormorio / di quelle ambrette, ove a mestar si pose. panciatichi, 26:
che noi avevamo preso in iscambio, a quel barlume, lo stroscio d'
grande e roco, conosciamo non essere sufficienti a mietere le graticole de'fiali. f
da una o più persone che parlano a fior di labbra o discorrono fra loro a
a fior di labbra o discorrono fra loro a bassa voce; conversazione sommessa e indistinta
e indistinta; frase o discorso pronunciato a bassa voce; bisbiglio, sussurrìo.
mormorio di persone. marini, iii-49: a queste parole, dette da uranio con
rispetto. de amicis, i-773: a prua... si sentiva un
, varia nei suoi effetti e pronta a mutar di umore, lo accolse con
mormorio correva lungo i gradi, simile a un vento sopra un giardino in pendio
5-30: scendendo ancora, si cominciò a sentire un ronzìo, un mormorio, vago
che reggeano la città di firenze, a parte ghibellina, sentendo nella città il
'l popolo non si rubellasse contra a loro per una cotale mezzanità e per
, coi quali egli potesse da sé e a sua posta creare il meraviglioso mormorio che
: rimorso. cavalca, 20-339: a lei rimase la veritade sanza mormorio e
testa, con un mormorio nelle orecchie a segno tale che continuamente gli sembra essere
vii-409: non sono rare suocere che usano a chiese ed uffici divini da mane a
a chiese ed uffici divini da mane a sera, ma che, in casa
. jahier, 47: in rada a incontrare il bastimento viene una scialuppa di
le razze -anche more untuose coi labbroni a cui di gallina che fanno dei gesti
gallina che fanno dei gesti laidi dietro a un parasole rosa. pavese,
; e se io non la davo a gambe per le scale, da che avevano
era incollato al muro, / la lenza a spalla ed una mano al fianco.
di già si sporgeva di cabina, a prender nota del colore del pollone.
di un peccatore sì mostruoso d'avanti a dio? borgese, 1-381: molti s'
e di altre opere letterarie e musicali a essa ispirate. pratesi, 1-174:
.. un'ombra lieve può prendere a un tratto quella consistenza reale, micidiale,
torre dell'orologio di piazza san marco a venezia. -7 quattro mori:
di negri incatenati alla base del monumento a ferdinando i de'medici, a livorno
monumento a ferdinando i de'medici, a livorno. piovene, 5-317: il
dei monumenti rimasti alla città è quello a ferdinando i, detto dei quattro mori
difesa dalle invasioni saracene, e che, a partire dalla seconda metà del secolo xvi
, eremita in capri, essortando l'armata a voler liberar tanti valenti omini spagnoli,
il primo un moro, che fu tagliato a pezzi dai soldati per cagione dell'augurio
col fetor del tuo letame / da stallone a cop- pier, da moro a scalco
stallone a cop- pier, da moro a scalco. d. carli, 90:
l'idea che quel colore fosse dovuto a negligenza del pri mo padrone, condotto il
pri mo padrone, condotto il moro a casa, lo sottomise a tutte le lavature
il moro a casa, lo sottomise a tutte le lavature, a tutte le
, lo sottomise a tutte le lavature, a tutte le purghe, a tutte le
lavature, a tutte le purghe, a tutte le saponate perché schiarisse. -schiavo
fine del xv diedero vita in spagna a una raffinata civiltà e furono in seguito
rimasa dolente, udendo quello esser capitato a le mani dei mori, lungamente questo
da'mori, ovvero dagli arabi, che a me è tutto uno. tasso,
regni di granata e di aragona intorno a ottantamila mori. f. galiani,
ritorno fra breve. carducci, iii-3-348: a l'uscir del pian sabbioso, /
l'entrar, / vide un moro a una bertesca / solo e ritto a vigilar
moro a una bertesca / solo e ritto a vigilar. / gli parlò l'
-come epiteto ingiurioso (anche con riferimento a personificazioni). tassoni, 10-23:
quattr'anni fosse permesso il soggiorno ed a quelli dai quattro sino ai sei che
fu fatta una magnifica mascherata di cento uomini a cavallo vestiti alla turchesca, con un
, soliman venne e trasse / agevolmente a sé gli arabi avari. cusano,
bianche e mezze more, / dame infinite a quel signor far corte. tommaseo [
calabrese, appena spaesata dalle brevi bassette a virgola sulle gote..., il
come appellativo. pasolini, 3-191: a moro,... manna 'n'altra
, iii- 116: trassero dietro a un bel signorone dal pancione incipiente,
partorì. salvini, 16-265: di tutti a lui ciascuno / una pecora mora doneranno
lavare la testa al moro: dedicarsi a un lavoro inutile, non concludere nulla.
. imbandiva sulle sue ginocchia la cena a tre moracchiotti vispi e sani come lasche.
mandole, o moro o fico. attribuito a petrarca, xlvii- 110: per
piramo] à quivi sopra '1 mantello a piè d'un moro / e del suo
bagnò il frutto del moro, che infino a quel tempo era bianco, sicché,
si estrae dalla corteccia, in italia a scopo ornamentale. -stor.
gelso o moro tira il malocchio e a loro gli preme soprattutto di tirare a campà
e a loro gli preme soprattutto di tirare a campà 2. il legno che
men vago che pulito, molto buono a far botti. lastri, 1-2-241: finquì
4-177: vede, uscita del rischio, a l'ombra assiso / d'arcadia il
ancilla. sine moro / sia fatto a me secondo el tuo parlare, / o
e carni di sapore sgradevole; razza a muso lungo, razza monaca.
così detta dal suo color nericcio accostante a quello del fangò di mare. il
1-823: morena overo tonnina da portare a venezia. 3. dimin.
. in quali acque è buon pescare a lenza / il tenace morone. sanguinacci,
baco e gelso, non pervennero ancora a farsi tanto popolari che ogni dì non
il violaceo e il nero, simile a quello delle more mature. arte
nell'ordine suo in coro, ma ultimo a tutti sia. 2. con
dee condannarlo per la disubbidienza o morosità a gravi pene. pirandello, 8-398: ecco
ad uno che volea fuggire la patria a irne in essilio, disse socrate: «
1-13-2-69: quando il titolare sia moroso a pagare la pensione. g. m
di 700 e più lire ch'io doveva a vostro fratello. periodici popolari, ii-665
fratello. periodici popolari, ii-665: a tutto giugno p. p. rivelossi
che mai. de roberto, 192: a raimondo tornava comodo prendere i quattrini senza
tornava comodo prendere i quattrini senza stare a far conti, a citare i pagatori
quattrini senza stare a far conti, a citare i pagatori morosi o ad impacciarsi in
1-i-574: -v'ho pignorato mai niente a voi? -chiese giuseppe... -a
del quale era una specie di presentazione a rapporto, in qualità di fidanzato moroso
cui la volontà indugia più o meno a lungo prima di respingerli (invece di
che la volontà vi dimora intorno. a. cattaneo, i-204: fa peccato quel
dilettazione morosa; eppoi provvedeva l'alpi a sollevargli l'animo e a rischiararlo,
l'alpi a sollevargli l'animo e a rischiararlo, con un panorama di forche e
non credere che io porti la penitenza a un estremo / gusto di evanescenze e
, lat. moròsus 'che è differito a lungo ', da mòra 'indugio
sanudo, xxv-604: per dare esecuzione a le promesse 'cum 'efetto,
donne pagano in quaresima i peccati stando a letto infreddate -e chi sa poi! chi
, quando si va in permesso, torna a esser quella della morosa. pavese,
in campagna gioiosa, / e conta a la mi'amata / lo mal che patit'
? 3. locuz. -andare a morosa: andare in cerca di avventure
in cerca di avventure amorose, andare a donne. jahier, 2-104: così
e amava tanto la vita da gettarla a quel modo, perché è troppo importante
quel modo, perché è troppo importante a venti anni andare a morosa.
è troppo importante a venti anni andare a morosa. g. bassani,
: 1 giovanotti... andavano già a morosa. -prendere qualcuno per moroso:
paesi, con guardie aperte... a me questi andamenti non dispiacciono, sapendo
sempre maggior odio e constringe in fine a scuotere il giogo..
sono / che, invece d'insegnar a far calzette, / le ragazze fan
calce fosfatica crisolito, e particolarmente a quella varietà che è colorata in verde bruno
una corrente politica); che appartiene a tale corrente o si riconosce nelle posizioni
anche nessuna, gridando un numero inferiore a n e tentando d'indovinare la quantità
. baldelli, 5-2-107: un altro giuoco a mettere a sorte con le dita.
, 5-2-107: un altro giuoco a mettere a sorte con le dita...
mettere in viaggio, perdutosi al magazzino a bere e giuocar la mora, non si
giono sparte / le genti del servizio a far bordello: / altri fanno alla
due bravacci,... seduti a un canto della tavola, giocavano alla
impedire che lo strepitoso esercizio del giuocar a morra, non mai interrotto al pian
alla morra: se riesce il rimedio, a loro sia la gloria; se non
sai che stette appesa giunone. -ella aveva a fare la gatta di masino, come
come fate voi. -che non vadi a far la mora con prometeo.
— giocare alla morra: fare a botte. contile, 3-4-29: -apatilo
, aiuto! -cancaro questi dui giocano a la morra. — giocare alla
muratori, 7-iii-293: « ho sempre inclinato a sospettare che gl'italiani abbiano imparato dai
sm. sacco di tessuto grezzo, atto a contenere fieno o biada, che si
un tipo doppio per gli animali aggiogati a coppia). galanti, 1-i-553
doppi, n. 3. 890, a due. 1. = dallo
moroidali. dalla croce, v-20: spesso a queste vene morroidali le sanguette anco per
dolore dei vasi morroidali interni, inclinerei a crederlo una afflizione delle parti tendi- nose
le vene moroidali la sua naturai frescura a tutte le viscere. -che scorre
. emorroide. tacopone, 1-81-26: a mme venga la podagra /...
... / e le morroite a mme sse dìa. bencivenni [crusca]
. ciascuna delle sporgenze che, alternate a rientranze, sono disposte in serie lungo
: d'in su quel muro appiccandosi a certe morse d'un altro muro, con
, quasi che aiutamenti e appiccamene, a sostenere il restante dello altro muro.
bloccare rapidamente un pezzo durante la lavorazione a mano o a macchina, costituito da
pezzo durante la lavorazione a mano o a macchina, costituito da due ganasce di
'morse ': strumento di ferro a guisa di tanaglia con sua vite da serrare
o di ferro o di legno, a guisa di grossa tanaglia, con sua vite
del salto, tra garzoni e banchi a morsa. -morsa da tubi:
annunzio, iv-1-577: ambedue ci avvicinammo a giuliana. ella m'afferrò il braccio
'e glielo strinse forte, che a lo sgranfia parve glielo stritolasse una morsa
pel collo, la strangola, e a tenerla ferma nella morsa le schiaccia con
/... / sorriso amaro a quella sconosciuta / la preda delle bianco-azzurre
sen- z'accorgersene, s'era messo a stringere il braccio nella morsa delle sue
da due baiocchi. brancati, 4-265: a questo punto una mano afferrò il signor
. 4. strumento che serve a stringere il muso o il labbro superiore
d. bartoli, 4-3-483: trattili fuori a uno a uno e distesili in terra
bartoli, 4-3-483: trattili fuori a uno a uno e distesili in terra, mettean
blocco, sostegno sagomato che serve a locare stabilmente su un piano oggetti
focaia nel meccanismo d'accensione dei fucili a cane esterno. nievo, 139
. coppia di regoli di legno sagomati a incastro longitudinalmente e tenuti a contatto da
sagomati a incastro longitudinalmente e tenuti a contatto da viti, che era usata un
quale mediante un adatto funicello si stringe a voler nostro. -chela, pinza
aggiungano [ai piccoli animali] denti a rodere, mascel- line a tritare,
] denti a rodere, mascel- line a tritare, morse a tenere ed altri simili
, mascel- line a tritare, morse a tenere ed altri simili ordigni, infiniti
tenere ed altri simili ordigni, infiniti a dirsi. 12. ant.
. cellini, 764: avendo ora a chiudere le morse, di dove s'
. pasolini, 3-262: faceva fatica a inghiottire: c'aveva come una morsa
, di un desiderio). attribuito a petrarca, xlvii-216: temo non faccia
lor morse. venuti, lxxxviii-11-676: a chi il falso amor messo ha sue
i «. forza morale o intellettuale diretta a moaerare gli eccessi, a temperare le
intellettuale diretta a moaerare gli eccessi, a temperare le passioni, a reprimere
, a temperare le passioni, a reprimere i vizi, a regolare gli impulsi
, a reprimere i vizi, a regolare gli impulsi, le inclinazioni
morsa di tre denti. se persisteva a non immischiarmi dell'affare, come aveva
immischiarmi dell'affare, come aveva detto a menelik, nessuno gli avrebbe levato di
di testa... che io opponevami a fargli venire le armi che desiderava.
parte in quell'affare, e portandolo a compimento, immancabilmente l'imperatore joannes a
a compimento, immancabilmente l'imperatore joannes a suo tempo l'avrebbe fatta pagare a
a suo tempo l'avrebbe fatta pagare a me ed alla missione cattolica.
non è detto che con ciò si riesca a sfuggirle e che il tentativo non sia
l'aorta o per legare un arto a scopo emostatico. 19. gioc.
nel gioco della dama, manovra tendente a porre l'avversario nell'impossibilità di muovere
sagomati e usati per collocarvi le scialuppe a bordo delle navi. guglielmotti, 552
per custodia di palischermi, sono stabilite a bordo sopra palchi laterali; nei porti
imbarcazione ne occorre una coppia, una a prora e l'altra a poppa e
coppia, una a prora e l'altra a poppa e talvolta anche una terza morsa
, onde farli immergere e poi emergere a volontà, e sui quali sono collocate
garbi di una nave. esse servono a sollevare le parti estreme della carena,
, 25-166: io il voglio dare, a fine che tu abbi questo dispiacere e
di fango in prossimità della costa e a breve distanza della superficie delle acque.
= etimo incerto, forse da riconnettere a morsata2. morsàio (morsaro),
amaro, / pensando ch'io non basto a vostra gesta. / non è questo
di rovere o di quercia, assicurato a incastro, che costituisce il para- mezzale
: fondando sull'argilla, si metta a livello della sua profondità una graticola di travi
. carducci, iii-5-269: non è a dire... come a guisa di
non è a dire... come a guisa di scimmie morseggino con le facezie
fra- succe,... e a guisa di scimmie morseggiano co'bei motti
piluccare. -anche assol. a. pucci, 4-286: rifiutar dovrebbe lo
non che, senza invitar, torre a mascella / quel che non v'è
), sm. disus. piatto a base di carne tritata, impastata con
esopo volgar., 3-97: andò a un bicchieraio ed ebbesi fatto fare una
queste delizie di lingua e di poesia a me scusano troppo meglio che capponi e
porri e cipolle, verde e rosso, a quadri. 2. per estens
.. è un biscione di sfogliata a soprassuoli, che accartocciano un morsellato di
. -sf. morsellata. a. caracciolo, 37: poi perre guaste
tutto ciò che ci regalate si riduce a dei saggi e degli schizzi: cose affatto
affatto minuscole e delicatine, atte più a solleticare il gusto che a spegnere l'
, atte più a solleticare il gusto che a spegnere l'appetito e a saturar lo
gusto che a spegnere l'appetito e a saturar lo stomaco. ci date degl'intingoli
cepole fané morselletti e meti queste cosse a soffrigger in lo songiazo fresco in quantità
m. franco, 2-14: cenamo a l'una ora incirca: uno morselletto,
ostinati stoici. bartolucci, 4-2-107: a le speziarie, tante cose dolci, zucari
ii-198: m'ingegnava... a dir male dell'oste e delle vivande,
tossa / erano un morselletto ben dorato / a far andare gli uomini alla fossa,
e dàssegli forma tonda e stiacciata o a modo di mandorla, di peso d'una
tempo, ma particolarmente la state, a mantener fresca la bocca, pigliandone dei
fresca la bocca, pigliandone dei pezzetti a uso di morselletti e rimu- cinandogli con
3. locuz. -dare morselletti a qualcuno: dargli un contentino, una
/ che non gli piaccion queste mele a spicchi; / però tu beccherai da
un morselletto indorato. -vivere a morselletti: nutrirsi esclusiva- mente di cibi
gozzi, 1-181: gli stomacuzzi che vivono a morselletti e ricevono le cose masticate con
masticate con fastidio e beono in bicchierini a sorsi, non posson mai acquistare quelle
o dividerle (anche nell'espressione a morselli o in morselli). -anche
di buoni vini, si muove leggiermente a fare i diletti del corpo. folgore
io voglio convitare il turco che venga a desinare domattina meco e io so che
diceva egli, alcuna volta il cane prendere a gola aperta i morsegli del pane?
matteozzo vago di salciccie, se ne fe'a uno beccaio fare alquante in morselli d'
lxvi-1-87: quando sono cocte tagliane doi a morselli grossi de doa dete l'uno
l'uno e li altri doi taglia a morselli de spana l'uno. fr
materiale. faldella, iv-152: date a uno scarpellino un pezzo di marmo o
i suoi morselli di legno l'uno a casa dell'altro, li passeggia, li
morselli savo- rosi / che dona cristo a que'c'han sua contezza /.
in una pagnotta e facendovi dei buchi a semicerchio. 8. di al
: si venne la i usti ti a cum soi sanctu troppellu, / cum tucti
cum tucti s'è adbrazzata. / a la raione adpressase, deoli lu soi
.]: 'morsello ': treccia a tralice fatta con filacce di cavo usato
tipo che non richiede di essere fissato a un piano ed è tenuto in mano
cartiere per sospendere cartoni di recente fabbricati a fine di affrettarne l'essicamento. viani
i sommari si appinzavano con delle morsette a uno spago appiccato al muro.
insieme degli elementi accessori che servono a collegare i conduttori fra loro o
1-185: 'morsetto gobbo': è un morsetto a semplice mastiettatura, senza vite, a
a semplice mastiettatura, senza vite, a bocche obbli- quamente allungate. adoprasi stringendolo
medesimo fra le bocche di una morsa a banco. tommaseo [s.
: così chiama il legnaiuolo un arnese a uso di stringere piccoli lavori di legno
legno fresco incollati e tenerveli fermi, fino a che la colla abbia fatto presa.
. balbi, lxii-4-113: non resterò a dire in questo proposito che simile sorte
dispositivo di forma e dimensioni varie, a seconda del tipo di applicazione a un
, a seconda del tipo di applicazione a un impianto o dell'uso [morsetto di
, di sospensione), che serve a collegare per pressione due conduttori fra loro
« morsetto di ottone »: si usa a mano per aprire o chiudere spolette elettriche
. 4. marin. apparecchio a vite che serve a fermare, mediante
. marin. apparecchio a vite che serve a fermare, mediante pressione, un cavo
. morsetto micrometrico: strumento che serve a misurare il diametro dei fili metallici e
morzetti, o di mangiare, / che a fè, donne mie care, /
morsetti (con valore awerb.): a piccoli morsi, morsicando di volta in
volta piccole porzioni di cibo. — a morsetto (con valore aggettivale):
persona, cioè con le mani, a morsetti piccoli. cassieri, 214
stava tempestando di abbracci e di baci, a spirale, a morsetto, a chemin-de-fer
e di baci, a spirale, a morsetto, a chemin-de-fer -tutto il repertorio
, a spirale, a morsetto, a chemin-de-fer -tutto il repertorio occidentale di conoscenza
[s. v.]: vado a mangiare un morsetto, e vengo.
'morso ', segnatam. dato a persona od a animale, non a
', segnatam. dato a persona od a animale, non a cosa da mangiare
a persona od a animale, non a cosa da mangiare. questo si dirà forse
'morsettino': può essere anche morso dato a persona, ma non così delicato, né
nocivi, per indicare un atto diretto a offendere, a ferire, a dilaniare
indicare un atto diretto a offendere, a ferire, a dilaniare).
diretto a offendere, a ferire, a dilaniare). laudario urbinate,
voli cardenale, / da poi c'offende a. rhe celestiale, / è.
feci mostrare, trovai il segno. a. f. doni, 4-51: se
bel giovine, la cui prima lanugine a pena spontava. onde non si poteva saziare
bocconi, volli che fosse essa stessa a darmeli, qualche pezzetto di pane e di
e gli spallacci d'oro luccicare addosso a tutti coloro che egli aveva fuggiti e
i-36: siete tre, chiusi qua dentro a morsicarvi, ed il gusto del sangue
che, quando i letterati pongono mano a iambi e satire e invettive, riescano
la lingua: pentirsi di aver parlato a sproposito o avventatamente; trattenersi dal dire
la lingua, da cui era venuto a tutte le altre membra sì atroce pena
come faceva ogni volta che si sorprendeva a giudicare temerariamente il prossimo. -morsicarsi
brutto ch'egli se ne sgomenti e corse a rifugiarsi col capo sotto il grembiale materno
comportarsi onestamente e generosamente, anche a costo di ottenere scarsa riconoscenza o ingratitudine
poste tutto lieto, senza venire nemmeno a salutarmi... e sapeva pure
diana è fuori di pericolo, andiamo a liberarla. -aspetta enrico...
arrabbiata, ne feci ricerca con polizza a chi m'avea mandata la notizia.
veleno alla presenza di altri morsicati simili a lui. 2. sbocconcellato,
dei beduini], lunghissimi, caricati sempre a palla morsicata, sono infallibili.
, ma che nella sua sommità v. a a finire con ineguali divisioni, per
ma che nella sua sommità v. a a finire con ineguali divisioni, per modo
'radice morsicata': quella che non va a terminare in punta. morsicatura, sf
i-101: né altro rimedio dicono essere a chi è morso dalle dette [vipere]
è morso dalle dette [vipere] che a tagliar quella parte di membro dove è
la morsicatura, con tutto ciò in capo a due giorni restò privo di vita.
i testimoni, / osserva! ammira a queste dita / una morsicatura femminile /
1-6: io per ora mi sento inclinato a voler credere che la rogna..
spontone, 1-276: la fame incominciò a stringer la gente, ma gli alemanni
gli alemanni sopra gl'altri, non atti a sostenere disaggi, ne sentivano le morsicature
: il danno che la calunnia produce a chi ne è vittima. leti,
senza qualche acerba morsicatura all'intorno. a. cattaneo, i-96: la pazienza
per l'insistenza inesplicabile dell'amico peri a voler intrudere... il collaboratore e
confanno allo stillicidio de'mestrui, congiunto a premiti e morsecchiamenti de'luoghi della donna
figliuoli del vecchio cane di casa correvano a gara co'figlioletti del capoccia morsecchiandone a
a gara co'figlioletti del capoccia morsecchiandone a quando a quando le polpe ignude.
co'figlioletti del capoccia morsecchiandone a quando a quando le polpe ignude. deledda,
ottimo, i-469: il giovane fu a lei: costei per nullo modo volle
de'medici, ii-169: par il bere a costui sì buono e bello / che
fiore,... si abbatteva a traverso il letto, sfogava in mille
squallida e pallida, e cominciò svogliatamente a morsicchiarla. 2. per
bergantini, 1-447: talvolta non si reputò a vergogna / argomentar dai vili bacherozzoli /
naturale della pianta, o tolta / a pascersi da loro o da lor pure
al vorticoso fiume, / il verde a morsecchiar cibo soave /... li
, nel passare, diedi una morsecchiatella a quel ciuccio in un garetto per isfo-
, mangiucchiato, sbocconcellato. a. pucci, 4-279: a noia m'
a. pucci, 4-279: a noia m'è per costume villano /
boccon colle dita / nella scodella tomi a mano a mano. sacchetti, 197-14:
dita / nella scodella tomi a mano a mano. sacchetti, 197-14: da indi
mano. sacchetti, 197-14: da indi a un mese e'porci...
tua; e seguendolo certi famigli, a gran pena la riebbono, la maggior
sempre bisogno di medicine, conci osi a che essi mediante la complessione sempre mai
alcuno nostro danno o incommodo, né a morsicchiature o a dire d'alcuno.
o incommodo, né a morsicchiature o a dire d'alcuno. f. f.
(anche nella locuz. awerb. a morsichi). tommaso di silvestro,
aveva ripiegata, e se la mangiava a morsichi come una pagnottella. 2
2. locuz. dare un morsico a qualcuno: farlo oggetto di ostilità,
di certo / che me creasti atto / a servirti; ma non era anche morso
coscienza, io piango di non avere a quelle risposto. codèmo, 310:
. guglielminetti, 69: più vale a dar felicità il tuo giuoco / pueril,
al maestro quando gli porse la mano a baciare dimostrarono con qual paziente animo portasse
assalito alla sprovvista dal branco, preso a morsi, fatto a pezzi.
branco, preso a morsi, fatto a pezzi. -con riferimento a esseri
fatto a pezzi. -con riferimento a esseri immaginari, fantastici, mitologici e
esseri immaginari, fantastici, mitologici e a personificazioni. m. palmieri, 2-31-16
col morso, / tanto che presso a quel drago l'ha porto, / che
, / tal che condotto ha il lione a mal porto. firenzuola, 366:
labro, ov'era corso: / e a lo stillar del sangue ivi dié un
che la donzella / togliesti del serpente a gli empi morsi, /...
che fida ancella / possa in ogni fortuna a te raccòrsi. chiabrera, 1-i-136:
— al figur. rompere il morso a uno stato: distruggerne la potenza.
non l'ho sentito da quel giorno a questo. tansillo, 1-346: gradisce
, 40: il ragazzo s'è intestato a tener aperto vicino alla scodella il testo
testo di latino e alterna un distico a un morso. moravia, ix-78: lui
cassola, 1-314: la donna venne a cambiare i piatti per l'ultima volta e
alzò, prese una mela e cominciò a mangiarla a morsi. -atto simbolico
prese una mela e cominciò a mangiarla a morsi. -atto simbolico del peccato
- per estens.: qualsiasi trasgressione a un divieto. dante,
prese e morse e mangiò lo pomo a lui vietato contra '1 comandamento di dio
: così la società torna di continuo a porre... la proibizione che la
ragno sono mortali. malatesti, 44: a me di rado e pochi [granchi
/ dibattendo le piume, / s'avventa a quel bel dito per maniera / che
questo è... abbocconare il reo a morsi di tanaglie e con tagliante rasoio
morso [il cavallo] gittò balacio a terra... e, poiché l'
tagliano, da quelle rotonde che servono a torcere e simili. -per estens.
ascia un querciolo, / e grandi pali a rinforzare il chiuso / poi ne
del dobitz (lo scalpello piatto) a quelli più profondi del botter (lo
più profondi del botter (lo scalpello a sgubbia), spuntarono fuori, dall'
-tocco rapido ed energico di uno strumento a corde. d'annunzio, ii-171:
jahier, 100: accettare tutti i lavori a tutte le tariffe... malgrado
: ora tutto il mio orgoglio si limitava a sopportare i morsi dello stomaco e l'
mangiare; e dopo qualche ora cominciarono a sentire i morsi della fame.
nella ricuperata sicurtà della vita, senta a un tratto il morso del male antico
amaro morso! '. quasi dica: a la degna e netta coscienza ogni picculo
matteo correggiaio, 16: colei che a te mi manda è ri- manuta /
amore e femmi al primo strale. a. m. salimbeni, xxxviii-361: crispo
e il terrore della divina vendetta convertono a tali uomini le rose in serpi e le
noia e l'insofferenza dello stare ricominciavano a darmi i loro aspri morsi tosto che
e i crucci de'falli maritali. a. boito, 26: eppur sentisti il
della coscienza lo scosse, lo richiamò a usare della sua volontà virile contro questi
, 4-44: io non trovo parole a consolarlo, / sento il morso del rimprovero
serdini, 1-12: fuor di notizia vera a dio e al mondo, / non
morso: / o dio, manda a la vedova soccorso. l. martelli,
onerosità. bacchetti, 2-xv-65: anche a niccolò ariosto i ferraresi e il pistoia
incitamento, pungolo, esigenzainsopprimibile, sollecitazione pressante a comportarsi in un dato modo, ad
affrontare determinati problemi o, anche, a cedere a tentazioni, a pressioni,
determinati problemi o, anche, a cedere a tentazioni, a pressioni, a desideri
anche, a cedere a tentazioni, a pressioni, a desideri altrui. dante
cedere a tentazioni, a pressioni, a desideri altrui. dante, par.
/ che posson far lo cor volgere a dio, / alla mia caritate son concorsi
ha considerato una cosa, alzi la testa a l'altra e non vadi sempre sospeso
, mille inefficaci / medicine procaccia. a. boito, 67: sono stanco,
morso? petrarca, 120-5: ratto a questa penna la man porsi / per
roselli, lxxxviii-11-436: se ora è tardi a rivoltar la rota / che vòle or
che, dall'invidioso morso del tempo a poco a poco consumate, giungono poi esse
dall'invidioso morso del tempo a poco a poco consumate, giungono poi esse ancora
astiosa, mordace e ironica, volta a biasimare, a rimproverare, a umiliare
e ironica, volta a biasimare, a rimproverare, a umiliare, a disprezzare
volta a biasimare, a rimproverare, a umiliare, a disprezzare, a schernire
, a rimproverare, a umiliare, a disprezzare, a schernire, a deridere
, a umiliare, a disprezzare, a schernire, a deridere o, anche
umiliare, a disprezzare, a schernire, a deridere o, anche, a calunniare
, a deridere o, anche, a calunniare, a diffamare. boccaccio,
o, anche, a calunniare, a diffamare. boccaccio, dee.,
, li quali, avendo solamente riguardo a le operazioni del compagno e quelle,
giusti, i-502: da un tempo a questa parte, provati i morsi della malignità
della malignità e della trullaggine, tiro a vivere a conto mio, senza curarmi
e della trullaggine, tiro a vivere a conto mio, senza curarmi delle osservazioni
nel giornalismo, non gli mancheranno [a bizzonf] i morsi della critica sbruffata
rintuzzo? / fa', prego, a senno mio, lascia star l'orso,
iniquo, malvagio, subdolo, volto a fare del male, a recar danno o
subdolo, volto a fare del male, a recar danno o delusione, a ingannare
, a recar danno o delusione, a ingannare, a corrompere. -in partic
danno o delusione, a ingannare, a corrompere. -in partic.: aggressione
: la gente bolognese veggio scorsa / a dargli maggior graffi e maggior morsa / che
morsa / che mai non fe'leone a bestia parca. machiavelli, 1-i-201: dico
. machiavelli, 1-i-201: dico bene a quel capitano, giudicandolo io che non possa
pericolosa, e che non avrebbe tardato a mordere: eccoci al morso: ci
povera signora assunzione era certo la prima a sentir il morso dell'avarizia dell'esoso
per lo più nell'espressione portareil morso fiorito a santa caterina: restare zitella).
e portar il 'morzo fiorito 'a santa caterina? 20. medie
aperto: malocclusione dentaria nella quale, a mascellari serrati, manca il contatto reciprocofra
in cui le due serie di incisivi vengono a contatto lungo la superfìcie tagliente.
con macchine per tondo e falso o a mano per martellatura del dorso e che
per martellatura del dorso e che serve a rendere più facile l'apertura del libro
più facile l'apertura del libro e a nascondere lo spessore del cartone della coperta
quale ha compiuto trenta mesi, comincia a scalzare il primo morso dinanzi; e
morso dinanzi; e, quando viene a tre anni, ha gittati i due
sei mesi del quinto anno, comincia a scalzare il terzo morso, sicché, finendo
. locuz. -a lenti morsi (o a morsi): a poco a poco
lenti morsi (o a morsi): a poco a poco. carducci,
o a morsi): a poco a poco. carducci, iii-1-235: edace
il mio sen queruli affanni, / che a lenti morsi mi distruggi, livida /
anni, / da me t'invola: a me risplende vergine / l'estro
11-119: la luna è stata consumata a morsi, n'è rimasta una fetta
arrenderò mai - disse rosen -dovessi combattere a morsi. -e tentò di slacciarsi una
riva, giocavano fra loro di scherma a pugni a calci ed a morsi.
giocavano fra loro di scherma a pugni a calci ed a morsi. -attaccare
loro di scherma a pugni a calci ed a morsi. -attaccare, agguantare il
-attaccare, agguantare il o un morso a qualcuno o a qualcosa: addentarlo,
il o un morso a qualcuno o a qualcosa: addentarlo, azzannarlo. redi
poi che quel piacer gli viene a noia, / dargli di morso e al
galotti, 9-1-191: caricando acqua d'ambra a poco a poco, si ridusse
9-1-191: caricando acqua d'ambra a poco a poco, si ridusse così arrabbiata
, si ridusse così arrabbiata, che, a dar di morso a un limoncellino
arrabbiata, che, a dar di morso a un limoncellino verde, non si
un limoncellino verde, non si sente a un gran pezzo uell'acido invelenito
annientare. petrarca, 331-17: mancando a la mia vita stanca / quel caro
qua: vedine due / venir dando a l'accidia di morso. buti, 2-432
ella è nocevile. -sottoporre a critica, talora ingiustificatae malevola; offendere,
ingiustificatae malevola; offendere, oltraggiare. a. pucci, cent., 21-49:
il paglialoco e'greci, / eh'a santa chiesa avien dato di morso. baldi
adesso le sue geste, / d'esse a più d'una ancor darei di morso
son veri graffignane -dare tre morsi a un fagiuolo: manifestare eccessiva parsimonia,
troppo attempato. -dare un morso a qualcuno: affrontarlo risolutamente. carducci,
impiastricciata sul viso. -darsi a graffi e morsi: azzannarsi, mordersi
rivale, i maschi per dividerle si diedero a graffi e morsi fra loro.
cane rabbioso sopra unaferita mortale: sovrapporre danno a danno, seguire disgrazia a disgrazia.
sovrapporre danno a danno, seguire disgrazia a disgrazia. castelletti, 1-32: -provederò
sopra una ferita mortale. -fare a o ai morsi o ai morsi e ai
ai graffi: azzuffarsi ferocemente. a. pucci, cent., 83-32:
pisani, 94: e chi farà a morsi e chi a graffi! b.
: e chi farà a morsi e chi a graffi! b. giambullari, i-409
accaniti, / che volentieri arebbon fatto a morsi. varchi, v-48: dicesi
i-189: chi al piè mi giugne guardi a sottoporsi, / farò coi calci la
, 635: i'giucherei la vita contro a un morso di berlingozzo che non ha
un morso di berlingozzo che non ha a far nulla seco. g.
al presente si potrebbe così bene adattare a tutti gli uomini antichi, come i miei
quel morso di veleno, e andiamo a coricarci! -pigliare 0 il graffio