bernardino da siena, 850: avete voi a memoria, 0 antichi, vedeste mai
quando fanno e'balestrucci, e vanno a cavallo in su e'cavalli de la canna
? -aver le dita o le gambe a balestruccio: averle storte. note
venga mignamau, ch'ha le gambe a balestrucci. = dimin. di
un palagio / nidi di balestrucci appesi a travi / fosche, tra mazzi penduli di
volterra nell'ardore di luglio. i balestrucci a stormi tessevano e ritessevano l'azzurro tra
ai nidi, balestrucci che stridono scagliandosi a sfiorar l'acqua per cogliere un sorso in
sorso in punta di becco, empiono a tratti la caverna d'echi. bcltramelli,
un mattino di maggio, che eran tornati a saettare 1 balestrucci. =
dimin. di balestra1 { balestro), a cui somiglia il balestruccio visto ad ali
maestro dell'ordine; bali capitolari, a capo delle varie organizzazioni provinciali, fuori
giusti, ii-39: io non ho nominato a vitupero che alcuni principi d'italia,
e il bali di leyra fecero un gruppo a parte, sul marciapiede del caffè dei
occhio destro, / dette di frego a un debito stantio. = dal fr
matasala, v-71-120: e dierosi a la balia del citolo cinque soldi e
soldi e dicioto soldi al maiestro ch'aito a paternostro e a li manovali. bonichi
al maiestro ch'aito a paternostro e a li manovali. bonichi, ix-294: sta
da barberino, 191: ma torno a te balia: se tu senti / lo
peggio; unde tutti gli fa simili a quello fantesino eh'è sì perverso che
, 30- 141]: vien ultimamente a dannare la insania de'guelfi d'italia
ch'ella non gli fosse dura. a. pucci, ix-419: gli avevan tolto
, 50: convienci pensare molto innanzi a ritrovare buona balia, cercarne con molta
, cercarne con molta opera per averla a tempo. macinghi strozzi, 70 (
lei gli pare, secondo che la dice a me, di trovare una balia di
ora cerchiamo d'una balia qui presso a firenze: che iddio ce l'apparecchi
si fidasse che la sua balia, a lei come a fontana di sua salute
che la sua balia, a lei come a fontana di sua salute per consiglio liberamente
849: tu non sei / atta a tener mille fanciulle a scola? /
non sei / atta a tener mille fanciulle a scola? / benché, per dir
e il muzio guadagnato nulla se non giungevano a provare che il linguaggio dei loro esemplari
baciatolo mollemente, andava in una capanna a posarlo sur una materassina. tommaseo, i-398
anche la balia. giusti, 2-128: a noi, larve d'italia, /
dei panni dal piacere, riprese vicino a sé la cameriera, le cercò una
degli agiati milanesi portavano ancora la raggiera a spilloni d'argento (delle donne brianzuole)
che sfinitosi negli studi era stato mandato a ricostituirsi dalla sua vecchia balia. dessi
alla testa e appuntati sul colmo petto a nascondere le brune mammelle. -balia asciutta
succhia ancora il latte della balia { essere a balia, dare o mandare a balia
essere a balia, dare o mandare a balia, prendere a balia, ecc.
dare o mandare a balia, prendere a balia, ecc.). -anche
). -anche al figur.: a indicare lo stato infantile, iniziale.
vi-1-149 (19-13): credo che stesse a balia nel rimaggio: / tant'è
casa tua, e noi dare altrimenti a balia. g. villani, 5-37:
avea nome guido, il quale era a modigliana a balia. v. borghini,
guido, il quale era a modigliana a balia. v. borghini, i-iv-4-249:
bisogno che venga un terzo di fuori a darlo a balia. g. m.
venga un terzo di fuori a darlo a balia. g. m. cecchi,
mai da poi che io / lo detti a balia. segneri, iv-61: son
aver generato i loro parti, li danno a balia. giusti, ii-256: non
[i versi] perché sono tuttavia a balia; ma quando saranno spoppati, se
lasciarteli uscir di mano, venga anche a chiederteli enoc o elia, te li farò
parla il portoghese come lo avesse imparato a balia. carducci, ii-10-167: prima di
la casa dove pio ix bamboccio fu messo a balia e allattato. verga, 4-349
scodella di latte, in cui aveva messo a inzuppare delle croste di pane. -son
delle croste di pane. -son tornato a balia, vedete. non ho altro
vedete. non ho altro da offrirvi a cena. panzini, iii-100: il vecchio
il vecchio dice che gliel'hanno cambiato a balia; ma intanto bisogna che se
non se ne accorse, lo dette a balia perché non disturbasse 1 suoi amori
dite, o l'italia? -l'abbiamo a balia. -balia pretesca, / liberalesca
liberalesca, / nostra o tedesca? -vattel'a pesca. panzini, ii-398: «
in cantiere per alimentarne automaticamente la camera a gas. = cfr. balia1
credette che la « balia » li andasse a imbeccare). balìa (ant
idem, i-2278: io vidi intorno a lui [il piacere] / quatro donne
vedete la discordia de'cittadini vostri, a voi conviene pacificare, o la città
che avete la balìa; e noi a ciò fare vi profferiamo l'avere, e
lui [cesare] tornando con vittoria a roma, gli fu vietato il trionfo
balìa e di ragione e di fatto a terminar le questioni. andrea da barberino,
signore, e potete fare quello che a voi pare di noi. giov.
, 399: per le quali infermitadi, a firenze si fece un bargello con piena
dandogli ogni autorità, e non come a ufficiale ma come a tiranno si richiede,
e non come a ufficiale ma come a tiranno si richiede, acciocché niuno riserbo
che le più volte i magistrati prendono a far di lor autorità e balìa contro la
: quel prete... faceva a confidenza con domeneddio e aveva balìa di
, 281: e fu sì aspro a vincere questo tirannesco modo di vivere, che
autorità. idem, iii-235: consentirono che a circa cinquanta cittadini, nominati secondo la
con sue ambiguità e incostanze la fortuna a disperdere e discipare quel che noi vorremo
rende abili da minore o maggior altezza a resistere alla forza e balìa dell'aria.
. monti, 3-2-297: fa dubbiare a prova / se più potente mova / de'
allegrezza; e però questo fia / quando a dio piacerà, che n'ha balia
: o fortuna, che porti sopra a tutti e'signori la signoria...
mia canzonetta, porta esti compianti / a quella ch'ha 'n bailia lo meo core
fami confortare, / e spero tosto a gire / là 'v'è la più avenente
/ distretto in sua balia, / a la sua segnoria. bartolomeo da s
mi leggi, / davanti che proveggi / a le parole che dir ti prometto,
maggio, / fu quand'i'presi amor a signoria, / e ch'i'mi misi
., 6-conci. (146): a quel, che nacque per la morte
mi desti, e hammi in su. a balìa. alberti, 254: fugge la
d'artiglieria, che da alto venga a basso e sia già posta in sua balìa
. cesarotti, ii-401: io comincio a credere che il console eterno faccia il maggior
fossero intieramente in loro balia, tornerebbero a giacobinar tutto il mondo. pindemontc,
cuoco, 1-232: non ti resta a far altro se non che imporre la
si fecero ancor più vivaci per indurmi a trascrivere le liste che io soltanto potevo
o divinare, crebbe la mia ripugnanza a mettere in balìa degli estranei una parte di
tuo figliuolo ha venduto la tua villa a qualche ricco signore di latifondi, di quelli
, di quelli che non vengono mai a riconoscere e salutare le loro terre,
: ho la sensazione tremenda che dietro a quegli occhi ci sono cervelli che giudicano
? piovene, 5-340: se lei vivesse a napoli si accorgerebbe che è impossibile far
1017: venuta l'ora, si passò a chiamare i deputati per baliaggi e siniscalchie
passato. pirandello, 8-455: le ragazze a nisia si maritano tutte così, coi
, coi libretti rossi dei trovatelli, a cui le mamme in compenso dovrebbero dare il
, da poter mettere senza sfigurare vicino a un seno di giorgione, di tiziano
questo giro ripreso dalle proprietà, tornano a inchiodarle da capo, fondando commende e-
e si mise, col suo codazzo, a girare attorno alla chiesa. pavese,
7-116: quando le figlie non rientravano a tempo, quando rompevano qualcosa, quando in
le facevano scappare, cominciava la nonna a lagnarsi che vivessero in strada. cassola,
. mameli, viii-326: dall'alpi a sicilia / dovunque è legnano: /
che venissero i francesi e i tedeschi a baciare per forza le sue ragazze, e
baciare per forza le sue ragazze, e a sedere nei seggioloni dei suoi consigli.
di battista: giambattista perasso, nato a genova nel 1735 (nel vico dell'
balilla2 * sf. piccola automobile a quattro posti. linati, 30-186
la mattina d'ogn'intorno concorsero brigate a rallegrarsi con esso lui ed a presentare il
brigate a rallegrarsi con esso lui ed a presentare il padre d'esso, tra'
il dolce balio; è un caro a lui conforto / regolarlo in suo luogo.
. pratolini, 2-397: era stata a prender la bambina dai bali, gliela fece
zucca gli uomini, innanzi che si rincorassino a immatrimoniarsi, tal che nel viversene insieme
, e molti altri cavalieri atti ed esperti a guerra, e con gran soldo e
e s'alcun cavaliere o balio è diputato a lei portare o poi addurre a corte
diputato a lei portare o poi addurre a corte, e tal fiata a metterla a
poi addurre a corte, e tal fiata a metterla a cavallo e tal fiata in
a corte, e tal fiata a metterla a cavallo e tal fiata in gabia overo
overo carierà [= portantina], stia a lui in braccio onesta e vergognosa.
, 1-297: e le sacre persone recandole a piato dinanzi a'suoi balii e giudici
/ che onn'omo banna / e vengal a vedire. g. villani, 1-19
in dispetto del re di francia, a lui e a'diciassette suoi compagni..
pagai al cecho balio che portò atti a corte per lo piato di salopido. idem
caro, i-309: queste lascivie avrebbono, a vedere, fatto qual si fosse freddissimo
innanzi i riflessi della vita vissuta, a tutte le anime buone della letteratura,
'all'omo è più diletto / a dimorar con la donna ch'è fatta,
namo: « carlo m'ha posto a balire infanti. io vorrei più tosto
infanti. io vorrei più tosto avere a combattere col re ulieno, che è tenuto
il campo de'nimici, che avere a guardare questi giovinetti. iddio ne sia lui
, sf. stor. macchina militare a balestra (per lanciare grossi sassi e
lanciare grossi sassi e dardi): a difesa, anche per assediare e rompere
. g. gozzi, 3-5-428: a lor [alle donne] basta che tali
, con ruote o timpani, secondo quello a che è indirizzata loro operazione.
sue batterie, casematte e polveriere distribuite a rigor di matematica e di balistica.
ragazzi della bowery » ed altre associazioni a delinquere... preannunciano, in
con tutta la sua dottoreria non giungeva a liberar suo padre dalle unghie di quella
. nieri, i73: ci ho a esser proprio solamente io nato così male che
io nato così male che non abbi a avere una fortuna mai nel mi'mondo?
aveva degli occhi infernali, apparteneva certamente a una qualità speciale di streghe,.
cavalcare... quando fa buio, a cavallo d'una scopa; come le
della notte. caro, 15-iii-67: venni a casa per rispondervi a lungo..
15-iii-67: venni a casa per rispondervi a lungo... e intendo che si
.. e intendo che si spaccia domattina a ogni modo per esser befanìa; però
di gennaio, mdxxxiii. a. f. doni, i-237: ne
i-237: ne dirò un'altra che intervenne a un nostro cassieri al monte, questa
, / che qui fu strascinata / a suon di corni, il dì / il
carducci, 184: dio ti guardi sino a befania / così fresco grassoccio e badiale
là fra natale e befanìa, s'andò a confessare. 2. befana.
). boccaccio, iv-167: a lei la fortuna essere mobile torna a
a lei la fortuna essere mobile torna a mente, per la qual cosa noi lieta
595: la beffa è inganno; ed a ciascuno naturalmente duole di errare e di
ischemo e scorno. castiglione, 321: a voi pare adunque che le donne debban
rari, la consigliera fece pagar questo a gertrude, con tante beffe sulla sua dappocaggine
273): e io ho più volte a più donne, che a noi son
ho più volte a più donne, che a noi son venute, udito dire che
altre dolcezze del mondo sono una beffa a rispetto di quella quando la femina usa
bando, molti per morte n'andarono a sapere novelle dell'altro mondo. paolo
, aspreggiare uno peccatore, quando viene a contrizione. berni, 55-48 (iv-320
meschino, oramai decrepito, era cieco a veder quella loro necessità. [sostituito da
: don donato brandimarte, che abitava a canto, le disse per beffe:
, e sotto certe pene, tornasse a abitare a roma. de'quali editti
sotto certe pene, tornasse a abitare a roma. de'quali editti, da
editti, da prima per coloro contro a chi e'venivano, si fu fatto
ne parla e quasi si ascrivono i vicii a laude. bandello, 1-17 (i-197
(i-197): averò tanto poco rispetto a la fama mia ch'io gli scriva
,... di loro testa e a loro fantasia hanno aggionti più articoli.
par che beffe se ne faccia. a. f. doni, 1-57: v
si farà forse beffe ch'io scriva a tal uomo, qual voi siete, si
la paura che gliene sarebbe venuta, a pensarci sul serio. cattaneo, ii-1-82:
monopolio di quel pugno di commissionari che a londra si pappavano a dozzine i nostri
di commissionari che a londra si pappavano a dozzine i nostri milioni, e per soprapiù
si fa beffe, non tende che a sfogare un suo proprio sentimento. rajberti
beffe, canzonare, dileggiare. -avere a beffa: non curare, dispregiare.
angiolieri, 145-12: or non abbiate a beffa questo detto: / ché
detto: / ché così piacci a la mia donna amarmi, / come
1-322: pronti [gli alunni] a collegarsi insieme per resistere alle leggi imposte
e le beffe: (subire) oltre a un danno, a una perdita,
subire) oltre a un danno, a una perdita, anche lo scherno o il
avendo essi salato 11 porco, portatisene a firenze, lasciaron calandrino col danno e
407): rimaner con tanto di naso a questo modo, col danno e con
-così si diceva -che regolarmente le toccavano a ogni suo atto o desiderio. tozzi,
, agg. disus. che si espone a essere beffato, deriso, preso in
petrarca volgar., i-45: a me par questa vita certa arca di
giov. cavalcanti, 181: e ritornato a siena, con empito grandissimo rapportò al
del popolo di siena, il reputava a ingiuria.
, xxii-6 (277): si missero a cercare alla seconda cagione di questa infermità
che forse la carne assottigliata per digiuni a colpa dell'anima non fosse costretta da
. doveva ammonirlo di essere meno corrivo a sussurrare nelle sue parlate. pasolini,
piano s'allontanò tra la folla che stava a guardare il vecchio beffardamente.
beffardo, agg. che è pronto a canzonare, a beffarsi, a deridere
. che è pronto a canzonare, a beffarsi, a deridere; che rivela animo
pronto a canzonare, a beffarsi, a deridere; che rivela animo o intenzione
si reca talvolta ciò ad onta ed a disonore e prendene sdegno. manzoni,
lo stuol de'beffardi / baldo insulta a quel volto divino, / ove intender non
voce. tozzi, i-184: continuava a fare il proprio comodo; con quella sua
. soldati, 52: m'ero affrettato a spegnere la candela che, dalla lontana
negli occhi la luce beffarda / dei lampioni a migliaia sul gran scalpiccio.
: all'omo è più diletto / a dimorar colla donna ch'è fatta, /
dubita dunque che ciò che oggi intorno a questa materia diremo, essendo risaputo dagli
vilipeso, / e costui stava il dente a stuzzicare, / come se proprio e'
beffandolo, con questi versi il costrinse a rispondere. ariosto, 22-50: il cavallier
: gli animi umani non sono inclinati a beffare i miseri. della casa,
595: niuna differenza è da schernire a beffare, se non fosse il proponimento
che non solo non era prestato fede a quanto detto avea, ma che di
di più tacitamente ne veniva beffato; onde a scorno grandissimo reputandoselo, borbottando e brontolando
naturale ai ragazzi, e grandemente difficile a contenersi: il beffare. de amicis
di vederlo restar fulminato, si mise a ridere di compassione. pascoli, 1489
udirla, le lavandaie giovani si mettevano a cantare e la beffavano nei canti con
panzini, ii-243: lo assicurai che a me avrebbe fatto paura tanta ricchezza né
ricchezza né avrei saputo come amministrarla. a lui non faceva paura, e quanto
avveniva ridersi e beffarsi essere medicina certissima a tanto male. tasso, n-iii-916:
notai fu il professore, seduto accanto a lei, con la schiena arrotondata, sorridente
con gli occhi socchiusi e la lingua a un angolo della bocca, in aria
noto... è venuto con loro a beffarsi della taglia. borgese, 1-335
le superstizioni, e tenni testa vittoriosamente a mia madre che pretendeva di farmi cresimare
. comisso, 7-323: ma egli continuò a beffarsi di loro chiamandoli: perditempo,
'ndovino spesso / e che beffate tornate a magione, / peccato fa chi risparmia il
andata del conte; e se ne venne a firenze tutto beffato, e rimesse le
; canzonatore. arrighetto, 247: a tempo sie sollazzatore, ma non mai
il nostro santo e noi, qui a guisa d'attratto è venuto. sacchetti,
beffatrici. monti, 2-282: e quanto a destar riso / infra gli achivi gli
settembrini, 1-321: avrò io fatto bene a vestire all'italiana un greco che non
vestire all'italiana un greco che non credeva a nulla e si rideva di ogni cosa
... / prende le forze a beffeggiar di giove. bùgnole sale, 371
vagheggia. goldoni, ii-293: maritar rosaura a mio dispetto, beffeggiarmi, ridersi,
, se ben si guarda, / a maledire i morti e i testamenti, /
maledire i morti e i testamenti, / a beffeggiar le madri ed i parenti.
alcun tempo il lioncin si stette / a riguardar le macchine e gli attrezzi;
accesero il mio puntiglio e mi fecero accingere a quel cimento bizzarro. papini, 8-33
, gli ha detto che era pronto a rifargli i danni. = deriv
come sian beffevoli certe distinzioni eteroclite date a squincio ed intruse dalla cavillazone a sfuggir
date a squincio ed intruse dalla cavillazone a sfuggir l'istanza...
benvenuto cellini..., che a niuno la perdonava, e sempre in
lite in quel momento, voltò le spalle a quello stravagante e continuò la sua strada
sue fatture, le clienti che ricorrevano a lui per le loro beghe amorose. pea
1-354: nel caso contrario, a quale scopo darsi la bega di sudare,
gente era ben matta, / che fino a diana vergine beghina / si trasformò una
. dimin. beghinétta, beghinèlla. a. f. doni, 2-21: disse
monna santa, che tosto era apparecchiata a congregar un mucchio di beguinelle, non
un poco l'uggia / ed andare fino a bruggia, i fino al vecchio beghinaggio
bigottismo. collodi, 779: a furia d'illuminazione, la religione è
vostra persona, elli spera di fare prendere a voi, drappi di religione, per
una praterìa di sprofondata lunghezza, tutta a fiori, che mi rendeva aria di un'
v.), che designa la balsamina a fiori bianchi (cfr. balsamina)
/ tu mi tien'bene la lancia a le reni. egidio romano volgar.
begolardi o agli uomini di corte, o a cui ellino non deb bono
, cian ciare; parlare a vanvera. a. pucci,
ciare; parlare a vanvera. a. pucci, cent., 29-84:
tanto gli dava travaglio che riducevalo a cacar verde. = cfr.
un vaso che riposa sul davanzale a pianoterra. = lat. scient
erbacee (annue e anche perenni) coltivate a uso ornamentale di cui il genere
2-5 tepali), con frutti a capsula. = lat. scient
beh, è ora di andare a dormire... ci ho un sonno
rificenza beilicale, ma senza spiegare a qual titolo l'avesse ottenuta.
e belanti d'amore, non abbiano a riuscire di più facile tosatura. carducci
la mugghiante greggia / e la belante a quelle cime là. alvaro, 7-39:
un paese sperduto, le donne tornano a casa con quello che hanno strappato ai
guidator lanoso, / quando per mezzo a un branco si raggira / di candide belanti
alte montagne, alle fresche acque. a. f. doni, i-237: il
ringraziando la benignità del cielo e disponendosi a ricevere nel centro del globoso cristallo degli
poche sue capre, e ne traeva a mano / una che addietro si volgea
belando. saba, 72: ho parlato a una capra. / era sola sul
le famiglie, quel giorno, si mandino a regalare l'agnello pasquale, di modo
i bambini hanno poi gran da fare a condurre al pascolo, dietro casa,
. se si fosse messo anche lui a belare d'amore, allora sì che
dica sempre di sì e sia sempre pronto a belare come un otre pieno. pavese
se belano stese nell'erba, le corre a trovare. 3. figur.
dallo sprone dei patimenti, torno e ritorno a belare un passio di malinconie. prati
e nella confusione del mormorio, cominciò a distinguere un misto singolare di vagiti e
un suono di zampogna, / e sufolare a pecore sbandate. d'annunzio, iv-1-816
il passo, e camminando davanti a me, tra gente, tra capre,
: è una pietra così detta a sagitta, per avere qualche figura come di
corpo (quale ora appare ridotta a una formazione petrosa nell'osso di
giavellotto '(per la forma della conchiglia a rostro), con la famiglia
beelfegòr), sm. idolo cananeo, a cui i moabiti tributavano culto fallico
culto fallico e licenzioso (analogo a priapo dell'antichità classica).
beelfegòr. e adirossi iddio, e disse a moisè: -tuogli tutti i principi
idem, v-456: e sacrificorono a bellfegor; e mangiorono li sacrificii
l'ira del signore si accese contro a israele ». belfigurino, sm.
belfiore giallo: con frutto grosso, a forma di cuore, buccia gialla lucida
belga del 25 agosto diè luogo dapprima a negoziati d'accordi. = voce dotta
plur. -i). riproduzione a distanza di un'immagine. = neol
il gr. ypàp. p. a 'scrittura '. belinùridi (bellinùridi
. zito, i-340: la mia bella a goder seco m'invita / i dolci
termina con un regalo fatto da lui a lei d'un anello. casti, 12-109
cranie o l'aspre tossi / molce giocando a le canute dame: / ei,
mense, i nati or ora / giochi a le belle declinanti insegna. pananti,
dominante, che basta il solo aggettivo a significare l'idea totale, pur che la
. la prima locuzione ascrive quella persona a un ordine di persone: le belle.
in faccia. ecco quello che succede a chi si mostra docile sofferente e appassionato
nievo, 553: i capi attendevano a pavoneggiarsi nelle loro nuove assise e a
a pavoneggiarsi nelle loro nuove assise e a farsene argomento di conquista sul cuor delle
sala,... nella quale venivano a riposare le belle dei re, sui
celebre tra gli scapigliati e le belle a tariffa. d'annunzio, v-1-405:
uomo ha ora il diritto di andare a passeggio con gli amici e cantare serenate
villano... s'era posto a sedere a fianco della sua bella.
... s'era posto a sedere a fianco della sua bella. c
sei stata tu, bella mia, a fare pst pst. l'ha fatto a
a fare pst pst. l'ha fatto a me, ma lo poteva fare a un
fatto a me, ma lo poteva fare a un altro. dico bene, signore
30-151: andava e veniva fra i tavoli a portar mèzzi e vivande dove non arrivassero
convolvulus tricolor): con la corolla a tre tinte (gialla nel fondo, bianca
, con foglie grandi ovali e fiori a corolla tuboloso-campanulata, con bacche nero-violacee;
specie dei cavalli): bella faccia a destra, bella faccia a sinistra (secondo
bella faccia a destra, bella faccia a sinistra (secondo che ricopre l'
in bel modo, con belle maniere; a bell'agio, comodamente; con discrezione
rispondi bellamente; se alcuno ti riprende a diritto, non te ne cor- rucciare
1-46 (i-552): e chetamente a lui accostatasi che soave dormiva, quello
lui accostatasi che soave dormiva, quello a la presenza di quanti ci erano bellamente basciò
, e il cugino, in capo a due o tre giorni di esitazione, le
rialto. nieri, 167: poi a poco per volta menò bellamente 11 discorso
11 discorso in sul giudizio universale e cominciò a dire che ognuno sarà giudicato non solamente
. francesco da barberino, i-57: a securo combatter e giusto, dicon bellare
e lialità grandissima, perfin che visse, a sue spese bellando contro gli inimici,
o hermodactylus tuberosus): con fiori a petali esterni vellutati di color viola-livido,
. nome della bal samina a fiori bianchi. = voce popolare
quella che venne l'altra volta a questa impresa. b. segni, 141
ben bel- lerco, / s'a mala morte no uccide quel chierco.
come veggiamo esser ne le paludi simili a questa descritta dal poeta: quest'inno,
posti i detti e i parlari, che a pena vi potrei dire che cosa me
la non mi piace, così stringata a stringhe vecchie. panciatichi, 139: ché
l'aqua pulita e il sapone nulla hanno a che fare colla società fina, la
ritrovare se stesse si sono volontariamente messe a pargoleggiare, che talvolta è un ringiovanimento
lo distendessero egualmente su le guance. a. f. doni, ii-30: oh
d'acque, unguenti e belletti, / a chi debbon donarsi? lippi, 12-38
. beltramelli, i-273: ella sorrise a pena e mi parve che su quel volto
senza rivelarle la pietà che provavo davanti a quella sua mascheratura. -figur.
artefatta; abbellimento esterno e provvisorio. a. f. doni, i-200: perché
/ il più schifo belletto, che a la prima / mi fe'voltar lo
/ mi fe'voltar lo stomaco a vederlo. = cfr. belletta
di sotterrargli [i semi] più a fondo. bellézza, sf.
e della perfezione, e s'accompagna a sensi d'intimo godimento (di soddisfazione
: deo, che maraviglia sembrarla / a dir tanta smisure di bellezze, / quanto
cima de la mente mia / venute sono a ragionar d'amore: / l'una
certo splendore, che l'animo umano a sé rapisce. la bellezza del corpo non
che 'l bono e 'l bello, a qualche modo, siano una medesima cosa,
cosa grande e divina: nel dar perfezione a la quale si consumano tutte le forze
grazia e vita spirano ne'fiati loro. a. f. doni, ii-62:
e leggiadria. idem, n-iii-920: a me pare che, sì come tutti coloro
per la massa corporea, onde produce / a chi vi mira stimoli d'amore.
quasi fin da che nacquero, cominciarono a combattersi: e son sì nemiche,
sua bellezza, deplorava una gioventù destinata a struggersi in un lento martirio. leopardi
con questa dottrina converrebbe dar di bianco a tutte le madonne e tutte le maddalene
è da preferire. ogni valore si oppone a un disvalore, che è il suo
disvalore, che è il suo contrario, a cui è da preferire: il bello
, 384: la bellezza che piace a me, la bellezza che strazia!
degli anni. gramsci, 230: a me pare che debba avvenire in noi
finita in un paese da capre, maritata a un mezzo contadino e con una quantità
vollero che tutto il terreno fosse ridotto a prateria disseminata da cespugli di fiori e alberi
del ben bellezza: perseguire l'appariscente a scapito dell'utile; esser prodigo, dissipare
(con una quantità espressa): a indicare una cospicua quantità di cose, di
iii-220: la testa m'è andata sempre a dirizzoni e a sfuriate: oggi il
m'è andata sempre a dirizzoni e a sfuriate: oggi il dirizzone di leggere senza
né libri né versi, e ciò, a volte, per la bellezza di tre
17-182: cercò di orizzontarsi, perché a quel convento c'era stata due volte
. boccaccio, iii-7-56: poi presso a sé vide passar bellezza / sanza ornamento
tutto ciò che le s'appressa: e a guisa del sole illustra con la luce
con accento affettuoso e intimo; ma, a volte, anche con intenzione ironica o
d'urbino e del magnifico ruberto, et a bandiera, che noi habiamo fatto da
/ d'un pergolato, il quale a ogni corrente / sostien, con quattro
, 9-407: straniere contente di portare a casa la verdura e la frutta che
idiota zoppo,... si mise a far largo e a precedere antonio ballando
. si mise a far largo e a precedere antonio ballando di esultanza ed emettendo
-con valore esclamativo: che bellezza! (a indicare gioia, consentimento, soddisfazione)
ai servidori, / e'ne corre a bellezza. 7. plur. aspetti
nega, le quali molto più belle sono a riguardare che le mura vòte della nostra
loro ricchi ornamenti? e questo dico a te che con oro o altri
sensitivo non può desiare le bellezze intellettuali che a loro mancano, che son le più
che la conoscenza delle bellezze inferiori conduce a quelle superiori e spirituali. barilli,
, e punta la frusta qua e là a spiegazione della vista. baldini, 7-100
baldini, 7-100: come faccia ancora a incantare le donne non si sa. bellezze
bellezzina piccoletta. pirandello, iv-406: a quanto ti rivendi, bellezzina? -come
turco: con fiori giallo-arancione a tepali interni più larghi degli esterni
-i). guerrafondaio; che mira a provocare la guerra. bocchelli, ii-361
uso dopo il 1915 (in opposizione a pacifiste). bellicistico, agg.
parlare di cose economiche amano far ricorso a terminologie bellicistiche. = cfr.
aperte. idem, 810: e parendo a l'ispano aver in questo / conflitto
. bandello, 1-2 (i-37): a cirro, figliuolo del re e suo
bellici e quanti cavalli aveva. a. f. doni, ii-131: trovansi
, 1-71: non è sì grato a i caldi giorni il tuono, / che
al mondo apporte, / come fu caro a le feroci genti / l'altero suon
militare di cui egli fu illustrato, a un certo modo rinacque in pitagora per l'
in pitagora per l'amore che egli a gli atleti sommamente portava. sarpi, i-2-42
, i-419: pietà di belisario! a quella mano, / ch'all'ombra delle
ombra delle belliche bandiere / dispensava stipendi a mille schiere, / porgi mercede,
sol l'ebbe; / e s'ella a tal perfezion pervenne, / o guerrieri
pervenne, / o guerrieri campioni, a voi lo debbe. foscolo, 1-389
berretto erano preda bellica: portati via a un motociclista tedesco. = voce dotta
si servan da quelle / che sono a ciò chiamate; / come curare all'
. vasari, ii-764: cominciando dipoi a lavorare il marmo, lo scemò baccio intorno
l'acqua infino al bellico, e quasi a bello studio ora s'alzava sopra fonde
ii-431: lasciatelo respirare [il volume] a questo caldo e non lo tenete abbottonato
intendo per questo che voi l'abbiate a mandar fuori a bellico sciolto, senza
che voi l'abbiate a mandar fuori a bellico sciolto, senza neanco un gancio
ierosolima e puoi dire / bellico quasi a tutte regioni. marino, 20-485:
tutta la serie degli avvenimenti che hanno a succedere in una lunga guerra; sbarchi
soccorsi, battaglie, tuttociò che è necessario a sottometter la italia, quanta ella è
un giorno. monti, 1-216: e a me medesmo di rapir minacci / de'
mistico esordio. pascoli, 1352: a te lasceranno la mischia i troiani,
l'amara soddisfazione futura di poter rinfacciare a certi bellicosi di sua conoscenza d'aver
stato di guerra, che si trova a far la guerra (detto di nazioni,
disciplina, né vedendo probabilità che s'avesse a mutare, se n'erano andati.
: neutralità formale (con aiuto indiretto a una parte belligerante). = deriv
belligera, concorde, usa gran tempo / a guardar come sua questa qualunque / gloria
. infervorati di belligero ardore andavano cantando a squarciagola. = voce dotta, lat
la propria bellimbu- staggine... a mare, a mare i citrulli!
staggine... a mare, a mare i citrulli! bellimbusto (
, 11-48: tira in un tempo stesso a un bel- l'imbusto, / e
altro bellimbusto. berchet, 57: quello a un dipresso che, passeggiando sul corso
di percosse. questa ingiustizia sociale mi richiama a quei bellimbusti completamente perversi e spregevoli che
molli sulle labbra e il cranio giallo tutto a bozze come la pasta
c'era caduta chi sa come, a qualche ballo o in un prato, con
bello e imbusto (bello-in-busto): a denotare l'eleganza ricercata, attillata e
quale riuscì poi bellina e piacevolina a meraviglia. goldoni, ii-269: v'
altre vedute, ma non sono facili a riuscire: una giovane piuttosto bellina,
braccio libero e scalzi, potendo, a voler fare da un fulmine. han l'
. moretti, 88: eri giovane ancora a tren- tasette / anni...
stuparich, 5-112: mi sedetti vicino a una ragazza bellina, con degli occhi azzurri
anche di cosa. e bellino, a modo esclamativo e derisorio diciamo a chi
bellino, a modo esclamativo e derisorio diciamo a chi fa cosa non in tutto conveniente
-un pochino ancora, il piedino è a terra. oh bellino! guai se toccava
goldoni, iv-515: che ha da importare a me, che il mio padrone si
bello bellino, fare altrui belle dimostrazioni a fine di giungere al proprio intento: «
di giungere al proprio intento: « tomi a farmi il bello bellino, e lo
per correre dietro alle ragazze e menarle a spasso, e dopo che à incianfruscato
spasso, e dopo che à incianfruscato a una il cervello con le belle belline e
sm. vitigno che dà uva da tavola a frutto nero. bèllio
. bellite, sf. esplosivo a base di nitrato di ammonio (
bèllo1, agg. [bèl, davanti a consonante seguita da vocale; plur
bèi, davanti a conson. seguita da vocale; bègli,
seguita da vocale; bègli, davanti a vocale o s più conson.).
oltre al valore fondamentale, si estende a significare qualità varie e anche più intrinseche
quel che piace. tasso, n-iii-920: a me pare che, sì come tutti
/ e sia bella, più tocca a nudo calma / e, germe, appena
d'ingegno, coll'animo sempre intento a malfare. francesco da barberino, 217
una finestra mi riguardava sì pietosamente, quanto a la vista, che tutta la pietà
in italia bella giace un laco, / a piè dell'alpe che serra lamagna /
. i-347: e cominciò lo brettone a cavalcare per prati molto begli. boiardo,
161: facilmente donava l'amor suo a quei giovani i quali non solo erano
, per darvisi tutta, s'è tolta a se medesima. vasari, ii-273:
e prontezza mirabile, i panni belli a maraviglia, e gl'ignudi molto bene intesi
, e gl'ignudi molto bene intesi. a. f. doni, ii-79:
, 3-24: né sì dal ferro a riguardarsi attende, / come a guardar i
ferro a riguardarsi attende, / come a guardar i begli occhi e le gote
798: ma bellissimo è il mare inanzi a gli occhi / de la divina ed
che m'hanno incatenata l'alma. a voi altre, dunque, dico, graziose
ricca e possente, / pronuba degna a sì bramate nozze, / vo'che 'n
827: l'opere de l'arte / a contemplar ne la città di giano /
ne la città di giano / e a firenze bellissima ti trasse. monti,
paolina / co'baluardi lunghi e i sproni a sghembo! idem, 678: com'
sul guanciale / ti pettinò co'bei capelli a onda / tua madre...
roberto, 114: fidanzata per lettera a quel conte di lumera... ella
. ella aveva lavorato con la fantasia a rappresentarselo bello, nobile, generoso,
ché appena appisolata le appariva il pittore a lodarla. a dirle parole d'amore
le appariva il pittore a lodarla. a dirle parole d'amore e a ripeterle
. a dirle parole d'amore e a ripeterle che era bella bella. gozzano,
grandi. idem, 1-398: incominciò a salire il colle ammi rando
bello d'una bellezza datagli dall'agilità a muoversi, dalla vividezza dello sguardo.
. silone, 106: noi rifacemmo a piedi... la strada che al
manifestazioni umane (con molteplici sfumature: a denotare simpatia, vivacità, acume,
* buono *); oppure riferito a parole, discorsi, saluti, auguri,
consigli, e, in generale, a ciò che è pensato o detto o
. idem, par., 15-130: a così riposato, a così bello /
., 15-130: a così riposato, a così bello / viver di cittadini,
così bello / viver di cittadini, a così fida / cittadinanza, a così
cittadini, a così fida / cittadinanza, a così dolce ostello, / maria mi
io tomi / ad altra vita, et a più belle imprese. idem, 205-11
il quale bellissimo favellatore era, cominciò a considerarlo e da lato e da capo
(46): attesi continuamente in firenze a imparar sotto la bella maniera di michelagniolo
, bello scrittore, bellissimo dettatore. a. f. doni, i-3: vogliono
sono fatture: laonde parte de'cortigiani a contemplare, parte a l'operare, parte
parte de'cortigiani a contemplare, parte a l'operare, parte al fare saranno
i miei versi recano agli uomini ed a me stesso; ogni mio piacere nel palesare
non muoversi, siccome nel parlare a bassa voce ec. e l'uomo
bimbo! ditemela ancor, / ditela a quest'uom savio la novella / di lei
, della mente, ecc.: a indicare altezza, nobiltà, intelligenza,
arte ma tutti i beffi ingegni. a. f. doni, i-28: alla
i letterati e belli spiriti di milano a scrivere la metà di una lettera simile.
). latini, xxx-ii-231: ma a te, bell'amico, / primeramente
beffo amico quando / la mia partita è a grado al signore, / io la
ritorno, oppure la bella stagione servirà a tuo marito di pretesto per temporeggiare a varese
a tuo marito di pretesto per temporeggiare a varese? leopardi, iii-483: amami
giardin; che voi medesmo poscia / ch'a più gravi pensier donato ha loco /
sempre bella, e non vien mai a perder quel fiore di limpidezza, con esso
ii-10-149: oh vorrei pure non avere a far nulla per un bel pezzo e
.. non sapete con chi va a letto insieme? buzzati, 1-207:
per essere aprile. vedrai che toma a piovere. pavese, 79: la donna
aggettivo (senza la congiunzione): a sottolineare il valore dell'aggettivo a cui
: a sottolineare il valore dell'aggettivo a cui si accompagna. nieri, 245
di maggio, aveva menato il miccio a pascere, e l'aveva lasciato bello
si limitava, tutt'al più, a lodare le mie bellezze: -quanto sei bello
un infinito, o un sostantivo): a indicare il completo compimento di una qualità
e cotta, e non avemo se non a mangiare. boccaccio, dee.,
pel capo molto argento ed oro / a quel gambone; e fu beffa e
doveri istrutto. parini, 679: venne a concludere... che bisognava accendere
nella maggior piazza della città, e quivi a fuoco lento arrostirmi bello e vivo.
le occasioni. idem, xv-191: a brescia mi trovo benissimo; l'aria è
, i-360: ora lo scrittore può concepire a questo 0 a quel modo; ma
lo scrittore può concepire a questo 0 a quel modo; ma, quando ha già
, non è più libero, dee ubbidire a quella. collodi, 182: e
2-136: poco prima dell'alba, andò a coricarsi bell'e vestito sul suo letto
obbedita, e le cose le chiappa a volo. de roberto, 431: -
« oh, signor conte, scriva a quella signora che accetto, che mi
in queste materie, leggendo il manoscritto a milano in presenza mia, lo giudicò per
. collodi, 473: questa qui, a guardarla bene, era una ingiustizia bella
, era una ingiustizia bella e buona a carico del nostro principe. nievo,
gli fece intendere che quel volersi sbarazzare a ogni costo delle carte era egoismo beff'
, ii-393: ci addossammo tutt'e quattro a quella cancellata di bronzo, e lì
e lì, con le spalle sicure, a forza di pedate e pugni ci liberammo
andava... per i cimiteri a torre l'unghie de'morti in su la
: e stavo allor le beffe settimane / a rimenarvi dentro un mio battaglio. varchi
, i-490: risultati così seducenti mi animano a proporre di bel nuovo a'miei compatrioti
nel bel mezzo delle antiche possessioni olandesi a paulo-penang; e nel 1811 con una
. la nuova signoria fu più benigna a quelle misere nazioni. giusti, i-199
scartarle affa beffa libera quando non le vadano a genio. de sanctis, i-52:
: il re ha un bello affaticarsi a fare dei conti e de'baroni, ei
, ei ministri hanno un bel sudare a buttar le commende a canestri a dosso
un bel sudare a buttar le commende a canestri a dosso la gente che passa
bel sudare a buttar le commende a canestri a dosso la gente che passa per la
noviziato di san nicola e poi costretto a pronunciare i voti. svevo, 2-534:
prima di prendere il tram per tornarsene a casa passò dal gilli in via calzatoli
casa passò dal gilli in via calzatoli a comprare un dolce: quello esposto nel
un bel giorno non si riesce più a niente. pavese, 1-95: -dunque vogliono
le smarrite forze rivocasse; per che a bello agio poterono gli spiriti andar vagando
... poi la dote si litigherà a bell'aggio. guicciardini, 230:
somma da potersi difendere e di poi aspettare a bell'agio l'aiuto di francia.
, e l'ammazzò, mangiandoselo poi a suo bell'agio, senza volere che li
: aspettando impazientemente l'ora di sorbirsi a bell'agio una buona parte d'un
23-130: dimmi: perché giacendo / a bell'agio, ozioso, / s'
: che fretta importuna! lasciami godere a mio bell'agio. -a bella
agio. -a bella posta, a bello studio: di proposito, con
guarini, 384: manda'la ieri a bello studio alla villa perché non mi
studio alla villa perché non mi stesse a intronar il cervello. galileo, 439:
quanto è più pronto il signor simplicio a penetrar le difficultà che favoriscono le opinioni
soluzioni! ma io ho qualche sospetto che a bello studio e'voglia anco talvolta tacerle
mille trame che potrebbe aver questo cattivello a bella posta ordite per discolparsi.
d. bartoli, 40-ii-418: li fece a bello studio aspettar fino a sera intorniati
li fece a bello studio aspettar fino a sera intorniati di guardie alla porta del suo
trasse. vico, 122: parve a molti fatto a bella posta quel momentaneo
, 122: parve a molti fatto a bella posta quel momentaneo sbalordimento. berchet
berchet, cono., i-170: andate a bella posta pescando, chi sa dove
ridicoli, di cernire diversi legumi mescolati a bella posta, di trasportar sassi innanzi
sono m'era abituale, vorrei andar là a bella posta per tenerla sollevata. de
, l'eterno ritornello della madre esagerante a bello studio quelle strettezze. ojetti,
ojetti, i-179: re vittorio stava seduto a cavalcioni, i gomiti sulla spalliera bassa
, i gomiti sulla spalliera bassa, a bella posta, e imbottita. palazzeschi
, 1-397: e questa ragazza fu, a bella posta, fatta uscire nel mezzo
. alfieri, i-19: io, a bella prima per vergogna e timidezza ed
per ostinazione e ritrosia, incoccio sempre a rispondere la stessa e sola parola:
iii-4-131: doveva bene importargli alquanto [a carlo alberto] di non guastarci a
a carlo alberto] di non guastarci a bella prima il credito, senza il quale
tempi difficili che correvano, non era a sperare imprestito. nievo, 358
, 6-77: gli sei andato senz'altro a ritrarre il viso del sagrestano e del
e del campanaro, che tutti quassù a bella prima s'accorderebbero di riconoscere e
e guarda boge. 9. accompagnato a sostantivi, ne rende più specifico il
tasso, n-iii-727: la ritrovai a seder fra messer francesco patrizio e messer
ma, comunque sia di tutto ciò, a noi basti di poter con verità asserire
fatta, e il numero è limitato a quindici, nove per la classe scientifica
ch'io varcai co'leggiadri eguali a schiera / al mio bel tempo. soffici
: il tuo povero amico stenta ancora a credere che tu, corteggiata da tanta gente
552: né la comune opinione era lì a riparare alla legge, poiché nel bel
trovarsi i fiorentini da cento in arme a cavalli coverti, molto bella gente. boccaccio
venne, e dal popolo di bologna, a stanza di messer antonio, prese il
spensierato, d'asino e anco di porco a tutto pasto, credendo fermissimamente che quella
troppo bel tempo, fece che capitò a parigi un cammillo calfucci. aretino,
. aretino, iii-128: gli amici attendono a darsi bel tempo in altro. vasari
16-viii-30: si dia un bel tempo a queste belle giornate. -bel colpo
tempra necessaria per compiere un bel colpo a tempo debito. quando sarete costretti a tentare
colpo a tempo debito. quando sarete costretti a tentare, vi coglieranno come pulcini nella
che non si gradiscono affatto; oppure a significare disapprovazione, contrarietà.
un bel dire, consumar 89 stanze a incantarla e discantarla [la selva].
): la risoluzione di lodovico veniva molto a proposito per i suoi ospiti, i
bell'intrigo. de satictis, iii-318: a quattordici anni si lasciò rapire da quel
12. locuz. -andare alle belle a qualcuno: compiacergli. gelli,
.: per indicare che non basta a realizzare una cosa o a evitarne gli
non basta a realizzare una cosa o a evitarne gli effetti o a garantire comunque
cosa o a evitarne gli effetti o a garantire comunque una condizione. salvini
predicare; io pure lo vo ripetendo a me stesso; che prò? mia cara
perduto. idem, xv-360: da qui a un mesetto io sarò a brescia;
da qui a un mesetto io sarò a brescia; tu hai un bel dire non
, e darti pace; io sarò a brescia, o mia dolce amica! rajberti
speranze, delegato d'ufficio dal presidente a quella difesa senza compenso. moravia,
tutte quante. / quasi obliando d'ire a farsi belle. idem, par.
che mi fa bella / mi tragge a ragionar dell'altro duca, / per
, 338-14: conobbil'io, ch'a pianger qui rimasi, / e 'l ciel
. ariosto, ii-3: o se potesse a voi questo medesimo / far, donne
; godendo questo bel mondo che è bello a chi se lo sa far bello.
ospiti, ho colta l'occasione per andar a pagare un paio di visite di puntiglio
bella. moretti, 73: non pensare a quelle / piccole e buone fate /
/ piccole e buone fate / che a sera pendon sulle / tavole apparecchiate /
vizi, e muover odii per addossarli a me. d. bartoli, 40-ii-167:
posso farmi bello, perché non vengono a me. giusti, iii-47: appena odono
immaginato da loro, saltano subito fuori a farsi belli di previdenza e gridano trionfando
lo dicevo io, che doveva andare a finire così! carducci, iii-10-97: a
a finire così! carducci, iii-10-97: a me non pare da ricacciar tra gli
gli apocrifi l'apologo della cornacchia, a cui forse dette occasione un rimatore che
come un facchino, col sagrestano, a... sciorinare in fondo il
campane. 13. con riferimento a un sostantivo sottinteso (in espressioni piuttosto
esclamative). -oh bella!: a denotare meraviglia, anche contrarietà, disappunto
. giusti, iii-79: abbiamo cominciato a domandare: o di dove cava il duca
è la malaria? - alfio si mise a ridere...:
egli con un cuore solo corrispondere insieme a due cuori così ardenti? moravia,
». -questa è bella!: a sottolineare il carattere divertente di una cosa
una cosa, di un fatto; anche a esprimere dissenso, disappunto, disagio.
atto proditorio; ma appoggiar quattro bastonate a un mascalzone! sarebbe bella che si
sarebbe bella che quest'oggi tu capitassi a casa alle quattro. pavese, 1-135:
dirmelo allora. cassola, 2-459: fascisti a noi: questa è beffa. sembrava
istrutto, / bel bello incivilire ed a coltura / spera i rozzi quadrupedi ridurre,
: beila; sarebbe bella davvero: a denotare meraviglia mandarlo via così tra
sempre quella bella: l'è istasera a lor tor moglie, senza saperne cosa alcuna
alcuni di quelli che gli facevano la limosina a dirgli, che 1-1-189: come senza
nulla; ed egli rispondeva: lasciate fare a me; oh questa è bella!
(che sollecitano la curiosità; ma a volte ridicole o incredibili, o soltanto
(o di belle). a. f. doni, 1-53: oh
oramai me la passi, e seguiti a volermi bene. nievo, 723: ella
, 723: ella mi rispose che a proposito del padre pendola se ne contavano
avevi detto che la via per andare a casa era beffa pulita e invece ci
dalla paura, pensava, camminando, a quell'accoglienza, e indovinava bene a
a quell'accoglienza, e indovinava bene a un di presso ciò che lo sconosciuto
, e infilate le pantofole, discesi a quattro a quattro i duecento gradini della
infilate le pantofole, discesi a quattro a quattro i duecento gradini della scala.
] che mi interessano e che mi aiutano a passare 11 tempo affa bell'e meglio
vogliate / febbraio mi avviai bel bello a cavallo verso siena, per abbracciarvi l'
dentro, bel bello / io ritornava a star come la sa; / quand'eccoti
lento lento / per l'àer sacro a dio mosse le penne. nievo, 443
bel beffo, col pretesto d'andare a caccia. nieri, 417: un prete
e di rebecca e bel beffo entrò a parlare del modo come si fa all'amore
bigello. borgese, 1-332: lo mise a sedere nello studio, facendogli posto in
, 5-211: me ne tornavo a casa bel beffo, come don abbondio,
che 'l bello e 'l caro accresce a l'opre, / l'arte, che
vero e bello, / il mondo vaneggiante a sé rubello / richiamo al latte della
mai scoperto o lo scuo- prono, a forza di osservazioni e di cognizioni, come
donna e nelle gioie che l'arricchiscono a maraviglia non consiste il principale del di
, iii- 1094: fa il bello a tutte due. pananti, i-13: potete
io mi son messo con la cantatrice / a far il bello. carducci, ii-1-53
. carducci, ii-1-53: si mette a fare il bello con tutte queste brutte
cui andare in paese di domenica, a fare il bello e magari riportarmela con
« tanto m'è bel, quanto a te piace ». idem, par.
processo / farà la prova; sì ch'a te fìa bello / averti fatta parte
i legisti de i nostri dì retro traggono a quei tempi la pratica di alcune decisioni
ch'io mi guadagnassi una ricca dote a forza di scrivere delle impertinenze. mascheroni
colla bimba in collo, per aiutare a dire le proprie ragioni, e così perdevano
però il più bello della faccenda erano a vedersi (col cannocchiale), tutti quegli
/ che rende salute e amore / a soi debel vicini... / bello
segnore, / e bel se mendar sa a so podere. 9. locuz
altro, come se io ti avessi a conoscere ora. e sai s'io ne
io ne vengo di bello, poveretta a me, forse ch'i'non mi tengo
venite meco di bello e non istate a volermi mostrar lucciole per lanterne. g
. m. cecchi, 14-3-2: facciamo a non ci torre i bocconi di bocca
da tavola, dicendo che voleva andare a alcune sue commodi tà. varchi,
... si levò il popolo a romore. vasari, i-682: andato a
a romore. vasari, i-682: andato a pesaro ed ancona, in sul più
del lavorare fu dal duca borso chiamato a ferrara. b. davanzati, i-19:
si son trovate cose corrispondenti e proporzionali a quelle. vico, 95: con
bello fu costretto per le strettezze domestiche a troncare i suoi studi e a ingegnarsi
domestiche a troncare i suoi studi e a ingegnarsi per trarre innanzi la vita.
per fare il gran salto e per gettarsi a nuoto nel mare, quando sul più
fu ella che volle far le note e a pena fummo nel bello ella mi ciurla
ragazzo... e si mette a dar botte da orbi con un pezzo di
sapendo spiegarsi perché dopo aver onorato fino a quell'estremo limite quel poverino lo abbandonassimo
però spesso che sul più bello si venisse a scoprire come qualcosa d'importante o d'
-ci vuole del bello e del buono: a indicare fatica o sforzo o un impegno
indicare fatica o sforzo o un impegno a fare una cosa, a ottenerla (
un impegno a fare una cosa, a ottenerla (come dire: ce ne vuole
mi ci vuole del buono e del bello a schiodarla di lì. verga, 4-371
verga, 4-371: colui invece incominciò a fare una scenata col duca, quasi gli
fu su, ma eccoti il cavallo a non volerne sapere in nessun modo e ci
del bello e del buono per farlo stare a dovere. pirandello, 7-993: ci
il bello; ora comincia il bello: a indicare il sopraggiungere di una grossa difficoltà
. à in sé una certa luce a guisa delle pupille degli occhi, la quale
lo trasparire che fa la sua luce a guisa dell'occhio del gatto; i
cortile. de amicis, i-186: a tutti i punti della strada dove ci sono
soldati. dossi, 500: padre a due fanciulle sui quindici, bellocce e frescocce
per carezza e per celia, ripetendo a mo'd'esclamazione: 'bellone bellone'. soffici
il tempo d'impedirglielo, si mise a chiamarla: -o carmela! o bellona!
veder forte deletto / donna che sommette a castitate / bellore e gioventate. idem,
, lo fece trarre fuori ed innanzi a lui fece mettere molte belle gioie e di
solea vostra ciera gioiosa / più dolce a rimirar ch'altro bellore. =
è bella nostra parola antica che fu data a nobilissime ville, poste in alture onde
, 2. locuz. stare a bellosguardo: stare a vedere, belluria
. locuz. stare a bellosguardo: stare a vedere, belluria. era tonda e
pur col guardo / chieder sembran pietade a i belli spirti, / che lor siedono
i belli spirti, / che lor siedono a lato; e a cui gran copia
che lor siedono a lato; e a cui gran copia / d'erudita efemeride distilla
erudita efemeride distilla / volatile scienza entro a la mente. d'annunzio, iv-1-60:
spiriti. bartolini, 15-135: si diverte a leggere 11 libro d'un bello spirito
mai inteso perché dante gli faccia far [a minosse] le disamine con tale belluina
una furia belluina, gridavano: - a morte! a morte! b. croce
belluina, gridavano: - a morte! a morte! b. croce, ii6-
della donna, non so per quale contrapposto a cotesta ostentazione belluina, pareva, assorto
termine letterario: lat. tardo bèluinus (a. gellio), agg. da
: e dove sarebb'ita un po'a rilente / nel far con calagrillo il bellumóre
tal giuoco, / che potrebbe scottarlo a tutte l'ore. nomi, 8-20:
e pianger meco in angosciosi beli. a. f. doni, i-237: il
. lippi, 7-92: e giunto a casa, ringraziando il cielo, / entra
: fa un belo, subito comincia a piangere, a belare. pindemonte,
un belo, subito comincia a piangere, a belare. pindemonte, 9-213: miste
belóne, agg. piagnone; che sta a lagnarsi continuamente, a piagnucolare (detto
; che sta a lagnarsi continuamente, a piagnucolare (detto soprattutto di ragazzi)
fosse anco... non istiamo a dire quel che potrebbe essere.
diffusa anche per l'opera di a. stoppani (1824-1891): il bel
di ricco, 6-11: così, pensando a la vostra bieltate, / amor mi
quasi, in forma quale / convene a donna aver, non for misura:
ebbe veduta la cittade, / disse a dodone: « or puoi veder la terra
che cade e langue, / e seco a un tempo esangue / langue la rosa
menti / de'beni eterni, e a sollevarle al cielo. canale, i-475:
sollevarle al cielo. canale, i-475: a macchinar disegni io vissi intento; /
non v'è manto di re, lavorato a qualunque sia fin trapunto di seta e
parole (ohimè!) che vita a un tempo e morte / m'erano.
ristoro unico a'mali / le nate a vaneggiar menti mortali. manzoni, 3:
direi strano, sorprendente, poiché rubato a dio, della sua beltà. pascoli,
sì mi fa dolere, / donne gentili a cu'i'ho parlato, / quella
ti pieghi. battista, i-418: a quella beltà di paradiso / s'abbaglia
e va'con l'altre belve / a incrudelir ne'monti e tra le selve.
gli mali sono buoni al tutto; come a noi la caccia, ch'è la
! dio! che spasimo! sono andata a rintanarmi nella mia cella come una belva
le guance, gli occhi da belva, a passeggiare in su e in giù per
1-408: « e così che si fa a napoli? » « si soffre,
] addentata, lì dentro la gabbia, a dilaniarla. brancati, 4-274: il
bella nostra parola antica che fu data a nobilissime ville, poste in alture onde sco-
e in altre lingue in significato press'a poco consimile, o di terrazza, o
delle cascine,... fino a che ci trovammo in una specie di
la penultima vela quadra (nei bastimenti a tre alberi), cioè la mediana delle
/... / sognando di portare a casa mia / sopra un giunco
.. lo precedeva per far sapere a tutti, anche alla marmotta, che
. idem, 594: ora, a tavola, io m'ho l'abitudine,
iesù che cacciò uno demonio d'adosso a uno che era muto. e cacciato
, conoscendo quello che pensavano, disse a loro: -ogni regno in sé diviso sarà
la ghirlanda, / però che si disdice a voi tignosi. ariosto, 9-91:
i-87: i siri adoravano belzebù, vale a dire il dio delle mosche. ojetti
le solleva e le fa ammattire e galoppare a perdifiato. paion due caproni che si
simile buratto, misero più d'uno a disagio. = lat. biblico
antidoto. sassetti, 348: dietro a queste le navi di malacca con tutte
. piedistallo riservato, nell'antica grecia, a rapsodi o a oratori. 3
nell'antica grecia, a rapsodi o a oratori. 3. banco che contorna
. banco che contorna la curva dell'abside a lato della cattedra episcopale, nella basilica
dotta, gr. 3r) p. a * passo ', deriv. da 3oc£tvco
machiavelli, 713: le sono ite a casa disposte a fare ogni cosa,
713: le sono ite a casa disposte a fare ogni cosa, e non ci
fia difficultà, perché la madre si andrà a stare seco e vuoila mettere a letto
andrà a stare seco e vuoila mettere a letto lei. -dite voi el vero?
, 729: e'non è uso a patir simili travagli, ben be'. gelli
io non mene / maraviglio niente. a. f. doni, i-22: ben
: sugo di taffettà di carnesecca, / a lusi- gnuoli, e sabbati inghilesi,
seguente recitativo per bemolle, e cioè a titolo di novità. c. gozzi
ha tenuti: /... / a imparar ciò che lice e che non
lice e che non lice, / e a far svenire i maschi sugli acuti /
sugli acuti / e in sui bemolli a un passaggio felice. casti, 23-
il cigno] or canta sol quando è a morir vicino, / allor sempre parlar
e gli altri accidenti in chiave, arrivi a quella concentrazione, a quella ingegnosa oscurità
chiave, arrivi a quella concentrazione, a quella ingegnosa oscurità di stile che fa la
b, e molle (in contrapposizione a be duro e bequadro); già nel
nel merito e nel proceder di colui, a cui molti amici vivono benaffetti, seppe
benaffetto agli ortolani / ei vuol ire a 'ngrassare i petronciani. note al malmantile,
.. [altri], se a ciò non avesse abbondevolmente provveduto la sincerità
1658 fa di queste invenzioni grandissima testimonianza a favore del medesimo galileo. tommaseo [s
, intendo dell'affetto ch'e'porta a quello del quale si parla. dicendo:
panzini, ii-290: per quell'andata a bologna, la fani si fece il ritratto
con sotto scritto: « pensa sempre a me! ». gozzano, 1068:
... l'uomo d'affari a sorvolare con occhi irosi sulle strofe d'
filosofie. monti, 8-640: ben anco a noi la tua possanza invitta / è
e pazienza, tu puoi ben anche a uscio chiuso passartela ragionevolmente - non foss'
? benandare, sm. autorizzazione a continuare un lavoro iniziato. tommaseo
, 34: e poi ripose la scodella a capo al letto, e con molta
bene andate di molti osti / di tornare a valenza, e domandarti / al padre
che si dà per- ch'altri rinunci a contratto fatto, e ci faccia entrare nelle
, più volentieri, / il benandato, a quel modo / che, dopo il
, agg. come formula di saluto a chi arriva (e di buona accoglienza)
bocchelli, 5-41: agata badava a rispondere ai saluti, ai ben arrivata
tommaseo [s. v.]: a capitare alla fine di quel discorso accademico
accogliere l'ospite con questo saluto, a indicare gradimento. borgese, 1-207
un sorriso tra di chi si compone a sonno, e di chi si risente
, i-579: io non starò ora a drammatizzare quel mio incontro beneaugurioso di lettore
tutti soffre, tutti vezzeggia, ripara a tutti. borgese, 1-114: fanelli.
amministrazione e non lascia più bene- avere a nessuno. benavveduto, v.
da certaldo, 373: sempre abbi a mente in tutti i tuoi fatti.
tuoi fatti... d'avere a fare con uomini beneavventurati e che abbiano
(e preferisce il modo congiuntivo; a volte anche con l'ellissi del verbo
cielo, / ben che la neve a l'alpe, a'rivi il gielo,
rivi il gielo, / l'umor a l'erbe, a'fonti l'imda toglia
dormire, fui costretto per minor mia pena a levarmi e, benché ancora notte fusse
talor gl'infermi che sognano di ber a qualche chiaro fonte, nientedimeno non si
ben pare / di quelle che già presso a la tirrena / piaggia abitar l'insidioso
i quali, oltre il resistere, potesse a bastanza ven- cere, debellare e supprimere
che più tosto questo globo si muova a l'aspetto de l'universo. garzoni
chi pennelli have e colori, ed a caso / pinge, imbrattando le mura e
, mira poi questa / ch'aperto a pena ha l'uscio, / e benché
vii-64: assai mi giova, / se a tebe giova, il tuo regnare:
(353): ma lei seguitava a guardar fuori; e benché il luogo selvaggio
di derisione, non si trovarono unanimi a riprovarlo. tommaseo- rigutini, 3304:
sfatto, per lasciare un po'di posto a qualcuno, benché il suo corpo secco
2. con il modo indicativo: a indicare certezza (con il condizionale denota
boiardo, 1-2-8: sì che, a donarti un ottimo consiglio, / benché noi
confortare / che non te metti de morte a periglio. ariosto, 32-73: quei
, 5: essendo messer ormannozzo transferito a ragione canonica, udì'el resto dello
resto dello anno sotto messer francesco, benché a ogni modo l'arei udito. a
a ogni modo l'arei udito. a. f. doni, i-178: voi
847: tu non sei / atta a tener mille fanciulle a scola? /
non sei / atta a tener mille fanciulle a scola? / benché, per dir
rifulse in liquidi sentieri. / questo a lungo ammirai, ben che al soldato /
al tempo della elezione del nuovo, a qualche persona d'integrità, che ne
(specie per trattenere i capelli), a guisa di turbante. simintendi
caro, 2-225: e già 'l farro a già 'l sale e già le bende
sale e già le bende / erano a le mie tempie intorno avvolte. tasso
. panzini, ii-506: aquilino aveva davanti a sé le due donne; quelle due
d'oro. quasimodo, 2-37: a quel rumore di passi / tremavo di paura
/ o qual tanta possanza / valse a spogliarti il manto e lauree bende?
li predica l'amore che dovea portar a gentucca, che di sopra abbiamo detto
medievale del commercio, 46: a bologna iscrivete a l'amico che le xii
, 46: a bologna iscrivete a l'amico che le xii peze di
l'abito vedo vile tornandosene a rimaritare. le quali bende, convien
336: vorrei li dicessi che andassi a mona magdalena de'deti, e vedesti
per coprire gli occhi (ai condannati a morte; ai parlamentari che vanno in campo
vanno in campo nemico; nel gioco a mosca cieca, ecc.).
46-66: noi più di lei, chi a appo, a laccio, a ruota
più di lei, chi a appo, a laccio, a ruota / sia condannato
, chi a appo, a laccio, a ruota / sia condannato o ad altra
/ se le mie bende strappasti / a costo di lacerar le ferite. alvaro,
ai vermi. nessuno avrà l'interesse a metterla nell'incenso e mirra, ad
di nulla, non voler vedere intorno a sé (perché si ha l'animo
volli / punire io mai; caro a voi troppo egli era. / il tempo
benda agli occhi, e mi tocca a tacere per non far peggio. stuparich,
le bende per bendarci gli occhi davanti a questi orrori. 8. archit
le dà di sporto: si toma poi a dividere il tutto in parti sei,
speziali, bendaiuoli, merciadri e cordellari vendenti a minuto. = deriv
, isbendate vostro bendato viso; voi a voi rendete. pulci, 5-17: e
veder quanto ulivier può discosto, / a un balcone, e l'arco poi disserra
/ tanto che questa si gittava a terra. guarini, 118: or sì
aveva udito gente dell'antichità che combatteva a cavallo bendata: -combattere, anche bendati
. d'annunzio, v-1-748: affidai a due di voi il fratello bendato,
il fratello bendato, perché lo accompagnaste a un carro d'ambulanza.
e mill'altri che guidare in francia / a novellar colle vezzose schiave / i bendati
16-2-352: sedendomi, guardando vidi presso a me una sottile e molto bella benderella.
2. anat. formazione anatomica a nastro. bendispósto, v. disposto
2-15: il portinaio, veggendolo, cominciò a fare scheme di lui, e a
a fare scheme di lui, e a tirargli il bendone della cuffia. pulci
.. / e mettergli una mitera a bendoni, / e 'n sul carro d'
di più maniere /... / a bendoni ed a testiere; / pur
/... / a bendoni ed a testiere; / pur le tonde s'
al ginocchio, circondata dappiè con bendoni a vago ricamo, da'quali pendevano nappon
bimbi. burchiello, 16: sicché a lume di lucerne spente / si cava
in zazera e 'n petto, / sempre a braccia e dirimpetto / e talor fiutando
. 2. fazzoletto. a. f. doni, i-113: colui
che 'l messe fuora / per usanza a portarlo [il carniere] meritava / di
alla mano / senza al bendùccio avere a sciorre il nodo. b. corsini
b. corsini, 12-76: taglia a tonin degli arrighetti il naso: /
impiego assai largo e vario, applicandosi a situazioni morali 0 pratiche, spirituali o
operazioni, che ne la loro lunga etade a religione si rendere, ogni mondano diletto
essa si raccoglie, / par ch'a nulla potenza più intenda. fiore,
: dice salamone che colui che comincia a fare i servigi non si può mai
che non muora / quel che fu a risco di fiaccarsi il collo! castiglione
bene da tener sempre i suoi nemici a rispettosa distanza. de amicis, i-260:
, 1-108: allora gli dico che dia a me, pago io e intratterrò la
; con molta cura, attenzione; a posto; certamente; anzi; sì
molta concordia che'ntra tanti organi conviene a bene rispondersi, pochi perfetti uomini in
entrai, / tant'era pieno di sonno a quel punto / che la verace via
segui tua stella, / non puoi fallire a glorioso porto, / se ben m'
liberti contro al padrone; e quelli a chi fussero mancati inimici, essere oppressi
introduca, lasciarle bene dibattere e andare a lungo, perché alla fine, per
ferro, o legno, ei s'abbia a riscaldare, l'ho ben per una
l'arco; e più volte, correndo a cavallo di tutta carriera, ha fatto
coraggio di aprire le mie lettere a voi dirette, e sottrame il contenuto
gli parava il passo né egli doveva nulla a chicchessia, bene il contrario, erano
una più accentuata e allusiva intenzione; a volte ha funzione pleonastica, ridondante.
sua persona valorosa / mai non fu a sorte sì spietata e dura. poliziano
che bene spesso trae l'uomo, a cui ella s'appiglia, fuor de
. firenzuola, 735: eh, meschina a me, che dice ben il vero
mai di fatica; e toccò bene a me. berni, 15-31 (ii-38)
lorenzino, 220: io vengo ora a rispondere a quelli che non dicon già che
220: io vengo ora a rispondere a quelli che non dicon già che io
facevano maomettani. casti, 3-30: chi a un prence o a un gran sovran
3-30: chi a un prence o a un gran sovran vicino / stassene ognor,
popolo, il quale ordinariamente è sospinto a favellare dall'urgenza del bisogno presente,
non sai qual sia / gloria, a dispetto d'ogni re, il serbarla.
i-274: anche i giovani più facili a disprezzar la vita, coraggiosissimi nelle battaglie
, fa un salto avanti per tornarsi a piantare fermo. svevo, 5-59:
, due grandi attoniti occhi, fissi davanti a sé. pea, 3-191: quella
occhi strabuzzati. 4. davanti a quantità numeriche, dà spicco al valore
amico parlava, ma pure m'adattai a quella sofferenza per ben due ore.
donde, italia mia, / le genti a vincer nata / e nella fausta sorte
impiego aggettivale), e soprattutto unito a molti verbi, ne sottolinea i significati
): ora lodato iddio che ancor sono a tempo. voi siate il benissimo venuto
e così accorto e sagace, che darebbe a credere a ogni uomo ciò che gli
accorto e sagace, che darebbe a credere a ogni uomo ciò che gli paresse.
sassetti, 232: io che sono avvezzo a non avere certi contenti che si vengono
7-173: signore, non dia retta a quella: sono tutte bugiarde e cattive,
per esempio, il caso di stare, a cui 'bene 'dà diversi sensi
avere una buona posizione sociale, sentirsi a proprio agio, star comodamente; andare
favorevolmente. -star bene (una cosa a uno): addirsi, essergli adatta,
bene! o ben gli sta!: a indicare che uno si merita il danno
ha colpito. -sta bene!: a denotare restia rassegnazione, ammissione, ecc.
1-1 (72): e lasciate fare a me, ché fermamente io acconcerò i
da poi che e * crede / più a te che a me. galileo,
e * crede / più a te che a me. galileo, 127: tutto
io vo'capone, / servire infino a morte il mio padrone. lippi, 2-72
cercato. alfieri, vii-22: dunque a me sol reca il german la guerra
, vennero pure, armati da capo a piedi, con grande accompagnamento di bravi
accompagnamento di bravi; e si misero a far la ronda intorno, guardando,
intuonare canzoni all'italia non sta bene a chi ha voce di castrato. carducci,
16-vii-42: se questi sigg. continuano a contentarsene e staranno cheti, il negozio andrà
palazzeschi, 4-119: essa non tardò a iniziare il giochetto di ricoprir magagne e
si portava bene; o nel cortile a fare il chiasso con quelli del casamento
-ben venga: sia il benvenuto (a indicare attesa e giubilo; ma anche
, dunque.. -val bene: a indicare il valore di una cosa, di
le ore. tombari, 1-231: a un tratto una gran massa nera si rovesciò
7. con valore di esclamazione: a indicare approvazione, consenso, soddisfazione;
approvazione, consenso, soddisfazione; oppure a introdurre un discorso, a interrogare, ad
; oppure a introdurre un discorso, a interrogare, ad apostrofare; anche:
interrogare, ad apostrofare; anche: a interrompere una conversazione, a tagliar corto
anche: a interrompere una conversazione, a tagliar corto (cfr. beh e be'
7-1 (155): disse la donna a gianni: - ora sputerai, quando
ambra, xxi-11-38: -lascia prima movere a me... -sì bene. v
io concepisco due forze morte agire contro a due corpi ineguali, i veri e rigorosi
. -ben bene: di cotesto saremo a tempo a discorrere quando sarà venuta l'usanza
bene: di cotesto saremo a tempo a discorrere quando sarà venuta l'usanza che
sipario! palazzeschi, i-805: interveniva a voce alta superando la voce del conferenziere,
ben cominciato un lavoro che aveva preso a fare fuor di bologna, lo condusse a
a fare fuor di bologna, lo condusse a ottima fine. galileo, 184:
ben irritato ed inasprito, lo necessitai a ferir quattro volte profondamente il petto d'
far paura un'altra volta: torniamocene a letto. rajberti, 1-128: se
pania qualche ingenuo zitello, lasciate fare a lei a comprometterlo ben bene. collodi
ingenuo zitello, lasciate fare a lei a comprometterlo ben bene. collodi, 160
. collodi, 160: si rassegnò a masticare un po'di fieno; e
prese un gatto, gli legò una corda a una zampa di dietro e lo mandò
sospeso, e piega in fuga, passando a cento metri alto sul tevere. govoni
in mezzo al grano / e veniva a morire sulla riva / bene bene impanato
più,... essa continuava a pettinarsi con cura; s'incipriava bene
3-107: il serpente riuscì più volte a ghermire l'avversario, ma quando gli
1-368: l'epiro fu posseduto a que'tempi da ben altri re più
5-475: ma la gente non badava a quelle scritte, non ci badava più
lo si capiva, era attratta e diretta a ben altro spettacolo. 10
capito che bene o male doveva andar a finir lì, e non fosse riuscito a
a finir lì, e non fosse riuscito a sottrarsi alla pentola o al forno di
fra giordano, 3-2: grande cosa è a dire, che mi lego 10 medesmo
. davanzali, i-22: poco stavano a uccidere il legato. cacciarono via bene i
atti, / voglio dispor di me come a me piace. sarpi, viii-
11 inquisitori che se ben una cosa parerà a loro giusta, quando è pericolosa debbano
benóne (e ha intonazione enfatica rispetto a bene e benissimo). cesarotti,
d'un ora » diss'egli « saremo a isola bella ». « sei stanco
sto benone ». « però andrai a letto presto questa sera? » lo zio
e costituisce il fine a cui aspira l'individuo per attuarsi compiutamente
. latini, i-2378: perciò s'a te ne giova, / cèrcati fra lo
, 16-75: lume v'è dato a bene e a malizia, / e libero
lume v'è dato a bene e a malizia, / e libero voler; che
michelangelo, 25-3: vivo al peccato, a me morendo vivo; / vita già
e bello, / il mondo vaneggiale a sé rubello / richiamo al latte della madre
la morte. tommaseo, i-226: a voi, signore, inalzerò il mio pensiero
strada del male: / star troppo a sceglier che vale? / peuh! quella
. quasimodo, 4-40: là eschilo parlava a ecate lunare: / che c'è
è, così corre ad amore / com'a lucido corpo raggio vene. idem,
lo sommo ben, che solo esso a sé piace, / fece l'uom buono
sé piace, / fece l'uom buono a bene, e questo loco / diede
e questo loco / diede per arra a lui d'eterna pace. idem,
e cognoscere el summo e optimo dio a faza a faza, e questo è chiamato
el summo e optimo dio a faza a faza, e questo è chiamato « bene
il ben dell'intelletto! vorrei sapere a che giova d'imparare a fare il pane
vorrei sapere a che giova d'imparare a fare il pane, quando non s'
2-131: il dolore alla gamba è tornato a tormentarlo: gli rimuove « le trafitture
c., 2-1-3: chi è acconcio a leggere, e chi a cantare,
è acconcio a leggere, e chi a cantare, e chi ad altro bene.
ri- doglio / quando drizzo la mente a ciò ch'io vidi, / e più
., 19-124: come avarizia spense a ciascun bene / lo nostro amore,
che la gente è più acconcia a credere il male che il bene.
: io estimo che egli sia gran senno a pigliarsi del bene, quando domenedio ne
, 28-135: quanti beni ha commessi! a quanto male / ovviato costei mentre era
veste nuziale / l'anima in cielo a dio si rimarita, / quel dì che
, non sapeva per qual cagione si aveva a tenere più il magistrato, il quale
certo o propinquo o molto grande a comparazione del bene. ochino, 170:
, se con pazienza avesse lasciato operare a lei, rendendo bene per male,
per li suoi persecutori e facendo bene a coloro che gli portano odio. a.
bene a coloro che gli portano odio. a. f. doni, i-3:
che freme e trema d'essere scannato a ogni minuto, mi pare un agonizzare
: faccia pur quello che vuole. a me da lui non verrà mai né ben
mi piaci, straniero, ti prendi a cuore il nostro bene come se fossi
dici bene tu, parli bene tu (a indicare dissenso). paolo da
., 6-81: e li altri che a ben far puoser li 'ngegni,
[inf., 6-81]: 'a ben far ', corteseggiando e onorando
, corteseggiando e onorando altrui, non a ben fare secondo iddio 'poser li
uomini, quando veggono alcuni che cominciano a far bene, contraddicono loro, o con
si fa bene; e poco è a niuno nuocere, se non si studia di
, se non si studia di giovare a molti. machiavelli, 824: il mio
nasce non già perch'io non sappia a punto / quanto ben fatto m'hai
la povera donna avrà con ragione attribuito a me non si trovare morendo appresso il
qual, oh gran vergogna. / avend'a far del ben a un cortigiano,
. / avend'a far del ben a un cortigiano, / lo farà al segretario
donna prassede una vecchia gentildonna molto inclinata a far del bene: mestiere certamente il più
inganno. pascoli, i-923: farinata a ben fare pose l'ingegno; pure è
, non avrai mai male. - a far del bene ci facciamo dei nemici.
. -se ben tu fai, sappia a chi lo fai. -ben dire vai molto
. -a bene, per bene, a fin di bene: a scopo utile
per bene, a fin di bene: a scopo utile, per far cosa vantaggiosa
da ciacco, poi che ogni cosa fu a fin di bene. g.
. m. cecchi, 37: par a queste balorde, come l'hanno /
come l'hanno / detto di fare a fin di bene una / cosa, aver
i franchi adunque, e ciò ch'a bene / colui dirà, tutto rivolgi in
tutto è buono, per buono ed a buono; da bene, per bene,
buono; da bene, per bene, a bene. nievo, 406: io
e me ne dolgo; ma operava a fin di bene. svevo, 5-392:
una simile missiva. l'aveva fatto a fin di bene; era meglio l'