? filicaia, 2-1-66: se non ponno a me dar fama i carmi, /
lei memorabile col suo cappellone di paglia a monachina, il corpo impetuoso dentro la
detti, episodi, esempi da ritenere a memoria. tommaseo [s. v
menzione. caro, 17-59: a che dunque dubiti se sia bene di morir
... de gl'ingiu- riatori a parole: 'non quid inimicos audire'. tommaseo
memorabilmente solenne. 2. ant. a memoria d'uomo. a. strozzi
ant. a memoria d'uomo. a. strozzi, i-104: si poteva dir
memoria compreso e raccolto tutto quello che a tutte le nazioni in tutte le parti
stazzione il die de la pasqua a la detta chiesa. et a memoramento e
la pasqua a la detta chiesa. et a memoramento e testimonianza di questo miracolo,
ricordare, che di fatto è ricordato a lungo per l'importanza determinante, per gli
fian li fatti memorandi, / com'a cavai corrente acuti sproni. l. salviati
lombarda e tutte le sue città andarono a gara nel conquistarsi privilegi, diritti, istituzioni
, subito, le ore che seguirono a quella scena memoranda non lasciarono nella sua
, uno solo, s'era innalzato a maggior fastigio, con un gesto destinato a
a maggior fastigio, con un gesto destinato a passare alla storia, con un gesto
(un luogo). l. a dimari, 1-60: colomba innamorata, non
e memorandi, in cui / arcano culto a ignota dea si rende. de amicis
della giornata memoranda il dotto dedalo arriva a sentire quale padre l'ebreo bloom il
quale padre l'ebreo bloom il quale a sua volta traverso sogni e avventure sente
che me traesti / per vie non date a non divino ingegno / dove su l'
. croce, iii-27-126: tutto stava immobile a segno che, dopo circa un quindicennio
, per mezzo del farini, adottare a propria richiesta, nel « memorando di
trattato, che regola esclusivamente (e a titolo provvisorio, almeno in linea di
angeli alle creature, ma non equale a quel di dio! l'amono d'un
contro i peccati delle loro terre. a. monti, 322: del figlio dell'
figlio dell'antico suo padre era stato a servizio, e tante cose anche di quello
aveva sentito memorare. -intr. a. orlandi, xxxix-1-106: tu rendi vita
/ col memorar sonora et elegante / a quelle che morir già son mille anni
son mille anni, / tal ch'a l'usati scanni / ognuna par che
ciò memorando / stava il misero padre a morte additto. c. i
sagro nome rispondete, / ed imparate a memorarlo, o fonti. foscolo, v-34'
memorano stato fra loro, e vanno a battaglia lui cantando principe e primo de'
purg., 23-117: se tu riduci a mente / qual fosti meco, e
scusimi lo avere voluto in qualche parte a la passata taciturnità supplire e memorarsi tua
-sostant. sannazaro, iv-371: parea a me, in quel che v. s
2. che induce a ricordare, che favorisce la persistenza dei
indottivo di capacità di cose non atte a sapersi e a comprendersi dal nostro ingegno,
di cose non atte a sapersi e a comprendersi dal nostro ingegno, si trova
nella materia istoriale o trovata e malagevol a sapersi. tesauro, 2-566: trofei son
memoria anco di privati o per avvertimento a tutti, ma senza commemorazione di fatto
edizione principe uscì l'anno mcccclxxii unitamente a tibullo, properzio ed alle selve di stazio
, memorati: perchè spesso avviene che a cause obliate o neglette, o credute dai
figurate. 2. locuz. a memorazione: per ricordo. a.
. a memorazione: per ricordo. a. pucci, 3-2-22: i prigion fur
lor gente assai trovaro / e le catene a memorazione / in più parti spezzate s'
che era nella piazza di san giovanni, a memorazione del miracolo di santo zenobio,
cadde per lo diluvio, si rilevi a le spese dell'opera san giovanni.
de'torti. brusoni, 97: portossi a parma e gli successe di persuadere il
passare una senza rappresaglia. -legato a cari e suggestivi ricordi (un pensiero)
la florida moglie. -con riferimento a cose inanimate. foscolo, 1-165:
avesse argive arti o latine / spirato mai a sì fatto portento. 2
. 3. per estens. improntato a viva riconoscenza, a vigile e affettuosa
estens. improntato a viva riconoscenza, a vigile e affettuosa sollecitudine (un sentimento,
contentissimo della mia sorte, quando venne a trovarvimi nel '6o la memore benevolenza di
4. ricco di memorie suggestive; atto a serbare vivo il ricordo di eventi memorabili
/ una foglia, nel memore volume a disseccar. pascoli, i-473: oh!
cent'anni. 5. destinato a conservare un ricordo duraturo; commemorativo,
quelli di che l'uomo non ha a pentirsi nel dì della morte quando gli tornano
e letter. degno di essere ricordato a lungo; importante, segnalato, rimarchevole
questa caccia un memorevol fatto mostrò vivamente a quali spiriti fosser saliti i siciliani. b
liberale al dono. 5. destinato a conservare un ricordo duraturo; commemorativo,
che per me fusse dato memorevole scrittura a la digna istoria soccessa nel regno di
. -memoria uditiva, visiva: tendenza a memorizzare con maggiore facilità le impressioni uditive
del libro de la mia memoria dinanzi a la quale poco si potrebbe leggere,
ima memoria profonda, colla quale teneva a mente tutti i fatti e le cose
verità dell'idea rapportata dal senso. a. cocchi, 4-2-66: è ima
memoria è un processo mentale che serve a conferire autorità, cioè imbalsamare qualche cosa
— esercizio di memoria: attività volta a imprimere nella mente determinate nozioni.
quelli che si fanno mandando per l'appunto a memoria le cose colle parole, e
, 1196: ma dove mi trasporti a viva forza, / memoria innamorata? tommaseo
/ a'cherici per merchio. a. pucci, 7-36: àvi gente ch'
urbino, fui stimulato da quella memoria a scrivere questi libri del 'cortegiano '
: arse le piume, io rovinoso a terra / cado, ove del mio ardir
in tenebroso orrore / resta in odio a te stesso / e sian tormenti tuoi
le tue memorie. monti, x-4-249: a che risvegli / dolorose memorie? or
grande memoria storica per il popolo francese. a. boito [otello, 2-5)
materiale e ai morti, dispiace pensare a tanti anni vissuti, tante memorie,
, e di te solo / basti a i posteri tuoi eh'alquanto accenne, /
età assai provetta, benché non arrivasse a compier un anno del suo governo,
alligneranno in italia, pareva avere rivendicato a dante il vanto d'ottimo cittadino in
tal guisa che più non dovesse sorgere alcuno a contrasto. ojetti, ii-225: nella
di grossolano errore. -con riferimento a fatti, eventi, imprese, ecc.
la memoria dei buoni parenti gl'inchina a perdonare a i cattivi figliuoli. boccaccio
dei buoni parenti gl'inchina a perdonare a i cattivi figliuoli. boccaccio, dee
cesarotti, 1-xvii-361: così disse: ed a lui eccitò desiderio di pianto per la
senza cuore e senza virilità sarà chiamato a insegnar lettere comparate nell'università di bologna
mio di soave memoria, non può accomodarsi a questa sentenza. carducci, iii-25-139:
di sodomitica memoria. -con riferimento a personaggi celebri al cui ricordo sia strettamente
a'sua discepoli, et etiam a tutto il mondo. -per intervento
, per se stessa cade / mirabilmente a l'una de le rive; / quivi
, che... sono venuti a vicitarti visibilemente e mirabilemente? s
statura, / e fe'le membra a proporzion più grosse. tassoni, 9-12:
sua, fosse rinchiusa e quasi legata a servire a sì picciolo corpo, a
, fosse rinchiusa e quasi legata a servire a sì picciolo corpo, a sì vii
a servire a sì picciolo corpo, a sì vii cosa, come è la carne
invenzione servi mirabilmente e obligò gli spagnuoli a coprirsi con tavoloni, coperti di ferro
non solo la mollezza dell'erbe che invita a pigliarvi riposo, ma il ricco pascolo
capponi, 1i- 238: serve mirabilmente a determinare secondo i tempi l'abito,
accadono molti fatti che si prestano mirabilmente a formulare la teorica dell'unico o prevalente
; rigorosamente; in modo approfondito; a fondo. s. gregorio magno volgar
cose che in simili poemi apportano diletto a gli auditori. b. davanzati, ii-547
con la forcina in alto / sospeso, a un colpo il priverai dell'anca /
sia ottima vivanda, eh? -così a punto: di questi tali è buono avere
il mirabolano è comune a'trogloditi, a i tebaide d'egitto e a quella parte
, a i tebaide d'egitto e a quella parte d'arabia che divide la
ispagna e si ritrova oggi abbondantissima appresso a tutti i profumieri e chiamanla ben.
. è frutto quasi del tutto simile a i pistacchi, triangolare, di bianca scorza
peduncoli filiformi; i frutti grossi, a guisa di bacche, di un grigio-cenerino,
accezione del n. 2, e passato a indicare genericamente alcuni frutti esotici.
spartani che si alzarono tutti in piedi a teatro per fare posto ad un vecchio.
di nomi nuovi ed anche mirabolani abondano a ogni occorrenza. idem, iii-30-385:
filosofia e di psicologia in psicologia fino a un'antropologia mirabolana, dopo fattosi insigne
var. pist. mirabolone è accostabile a miracolone. mirabolante, agg. che
, v-5-632: si era poi messo a scrivere lettere mirabolanti, zeppe di espressioni
oceani. moravia,, 18-337: sconcertato a mia volta da questa mirabolante virata di
fama. bocchelli, 1-ii-429: a bologna un attor comico sfaccendato e vanitoso
. landolfi, 14-16: non starò a dire se lo invidiai, vedendolo scorrere
leggera, più semplice, più piccola, a fare il viaggio in america.
con gran fatica [genevera] venne a me. s. degli arienti, 148
in bocca alcuna volta / e tucidide a te suoni e le pure / nefele d'
che guarniscono i suoi fiori, somiglianti a quelle che vestono la nuca del
. miracolàio, agg. proclive a credere a racconti straordinari e fantastici,
miracolàio, agg. proclive a credere a racconti straordinari e fantastici, a vedere
credere a racconti straordinari e fantastici, a vedere ovunque il meraviglioso e il miracoloso
ovunque il meraviglioso e il miracoloso, a stupirsi di tutto. -anche sostant
]: 'miracolaio': così, dicesi a chi crede ciecamente a'più strani miracoli
: miracoloso. viani, 14-50: a cagione che il proprietario del monte cedron
: collane di nocciuole, / zucchero filato a mano / sullo spacco del masso /
. voce di vecchio fanciullo che parla a un popolo di ragazzi, tutti straordinariamente
: keaton ha saputo dare forma cinematografica a questa materia e alla logica paradossale che
miracolisti », che noi non siamo capaci a comprendere e a pesare le difficoltà delle
noi non siamo capaci a comprendere e a pesare le difficoltà delle situazioni storiche e
cento dei « no », non sta a dimostrare, miracolisticamente, una vittoria del
miracoli; miracoloso. -anche: atto a operare prodigi o effetti straordinari.
ordinarie leggi della natura onde è attribuito a forze preternaturali o all'intervento di enti
e non possa essere attribuito se non a una speciale azione della potenza di dio
resuscitassi. savonarola, ii-60: solo [a dio] appartiene fare miraculi. ariosto
delle cose divine bisognò si donasse credito a moisè e ad altri santi. e
, non pure strano, ma superiore a tutta la possanza della natura: il qual
da loreto ov'eran iti / la madonna a pregar, che, com'è noto
: nel primo sabbato maggio 1723 veniva a cadere il giorno del miracolo del sangue di
romperla risoluta- mente con la superstizione popolare a lui lusinghiera. d'annunzio, iv-1-907
ricoperte interamente dai vóti di cera sospesi a testimonianza dei miracoli compiuti dalla vergine.
realtà, che ognuno di noi concorre a creare e ognuno può pensare e pensa
attesa di qualcosa che avrebbe dovuto somigliare a un miracolo. un'attesa delusa,
grigoro orò per lui [traiano] a dio. e dicesi, per evidente miracolo
una cosa venuta / da cielo in terra a miraeoi mostrare. idem, conv.
fede péra, / unisse la sua possa a simon mago / e mostrasse miraculi e
quelli magi, effe facevano e miraculi a faraone, operavano ed interponevano cose particulari
miracoli, / e'farebbon del bene a loro stessi. groto, 2-11: ha
. stimò plinio che quest'arte sia a tutti naturale e che il fare miracoli penda
c. e. gadda, 6-182: a lei [alla chiromante e cartomante zamira
, in quanto non ci si riesce a rendere conto delle cause e delle modalità
delle modalità di esso, che appaiono a volta a volta mirabili, misteriosi o
modalità di esso, che appaiono a volta a volta mirabili, misteriosi o prodigiosi.
nuovo miracolo e non mai udito intervenne a genizio cippo, pretore paludato, uscendo
forma che da molti fu imputato più tosto a miràculo la salute nostra che modo umano
fa parer bello alla amante quello che a tutti gli altri pare bruttissimo. tasso
ascolto, / fui da miraeoi novo a sé rivolto, / ché là dove il
che fosse tanta o almeno s'avvicinasse a chiarire sì vasta sentenza? giordani,
salamina e que'miracoli di valore che oggi a fatica si credono, li dovesse la
dovesse la grecia in gran parte sia a panèno, fratello di fidia, sia a
a panèno, fratello di fidia, sia a micone e a poiignoto, figliuolo e
fratello di fidia, sia a micone e a poiignoto, figliuolo e discepolo di aglaofonte
,... la borghesia era a terra e poi è resuscitata...
farmaco, di una bevanda. a. cocchi, 1-45: follemente credulo ai
5-257: « che miracolo, professore, a lodi? » disse la voce sonnolenta
terreno e di già stimato perduto, a occhi vostri veggenti germogliasse fuori di stagione
, giacché ogni condizion loro, che a prima vista par nulla, messa poi
e considerata minutamente, richiama l'animo a considerazioni sì nuove e sì varie che la
viale, ad attendere. mentalmente si mise a svolgere alcune azioni d'offesa e di
che aprì la bocca la prima volta a parlare, così lo creiamo noi,
nautilo, alcuni pompilo: questo viene a galla arrovescio e così a poco a poco
questo viene a galla arrovescio e così a poco a poco si rizza ributtando per
viene a galla arrovescio e così a poco a poco si rizza ributtando per un canaletto
. bartoli, 2-4-307: sonvi oltre a ciò di bei miracoli di natura: granchi
, / non si può dicer né tenere a mente, / si è novo miracolo
. cino, iii-31-6: credo ch'a prova ogni vertù v'ammanti, / che
abbia superato. colletta, iii-148: a questo re [federico], miracolo de'
ii-6-250: mi morì [il figlio] a tre anni e quattro mesi; ed
, 1-888: leda tinda- ride / a 'l dio giove soppose / il bellissimo fiore
mostruoso, mostro spaventevole (con riferimento a personaggi mitologici o leggendari). lancia
uomo / di pane mangiador, ma a selvoso / cocuzzol d'alti monti.
767: questa è la sepoltura fatta a mausoleo re di caria,...
allora con la punta della sferza incominciò a carezzare il suo baio garibaldino.
-campo, piazza o prato dei miracoli', a pisa, sulla riva destra dell'arno
che altro) lor cedeva la stampa. a. cattaneo, i-470: io posso
duri centinaia di anni, che sia comperata a peso d'oro e conservata in reali
un bel dedaleo velo, / miracolo a vedersi. foscolo, xi-2-575: nella
tutti quei variopinti miracoli di lusso appartenessero a un ragazzo solo. ungaretti, xi-16:
: la locomotiva è poco in paragone a quel miracolo del telegrafo elettrico le cui fila
stalozzi ne sospinse avanti il miracolo, riprincipiò a crocchiare, a sgranocchiare il suo torrone
il miracolo, riprincipiò a crocchiare, a sgranocchiare il suo torrone. -in senso
stampa. de amicis, x-140: cominciò a raccontare tutti i suoi miracoli di precocità
trinca, e tutti i giorni veniva a casa con qualche miracolo addosso, comprato
vostra modestia. bonghi, 1-70: a un tratto, dopo aver lasciato dire
e su'trecentisti, gli scappa [a leopardi] a dire così: ora
trecentisti, gli scappa [a leopardi] a dire così: ora vi dirò solamente
e. cecchi, 6-40: a tutto roosevelt aveva pensato e ogni cosa
dove sono divozioni e dove concorrono persone a porre voti e, come si dice,
è questo? forteguerri, iv-55: a me son state dette? oh che miracoli
il cavallo mezzo morto / così prese a favellar. pascoli, i-260: ed ecco
cominciò, sorpresa da torbidi pensieri, a lasciarsi 'n abbandono alla malinconia, in
in breve spazio di tempo si ridusse a termine d'essere riputata un cadavero tolto
volare dieci uomini che vi erano sopra, a rischio di danneggiar i legni amici,
, 5-165: io ho veduti guarire a miracolo quelli che, venuti nell'arcispedale rovinatissimi
voluttà di quella musica rinnovavano e rinfrescavano a miracolo in me il senso della vita
per miracolo. -a stento, a malapena; quasi quasi, per poco.
iii-1-661: non son due mesi che a cesana il padre / ha scampata a
a cesana il padre / ha scampata a miracolo la pelle / dall'ugne di corrado
non lo vuole anche responsabile del pericolo a cui faustino è esposto.
attendono miracoli. -avere miracolo o a miracolo: considerare come un caso singolare
vostra signoria: la qual io ebbi a grande miracolo, che, scrivendo io a
a grande miracolo, che, scrivendo io a lei, in quel medesimo tempo ricevessi
grave impostura di dottoroni sputasentenze, e a noi che ne conosciamo vita, morte
davanzati, i-141: che comincierò io prima a vietare?... le masse
eppur la sua gentaglia babbuina / sta a bocca aperta, udendol come oracolo.
, 257: le magagne dovevano venire a galla, e i miracoli di quella
sbarbaro, 1-121: l'ospite intanto a non trovar luogo dove posar potesse mia
sé della cura richiesto, degli altri a dir miracolo, di sé che non era
vanto senza istoria augusta di dar tanto lume a uno che per altro abbia un po'
del mondo, non sai dar migliore indirizzo a un tuo fratello, che rimandarlo all'
], e'voglia / così mandarla a genova. r. martini, 73:
73: in un colpo la testa a uno tagliando, con tal furia si levò
sotto tonde diece braccia; ognun correa a vedere, dicendo: questo è stato
miracolo di maometto, quando, chiamata a sé una montagna e quella non obbedendolo,
obbedendolo, stimò egli bene d'andare a trovare la montagna. nel- l'istesso
l'istesso modo ancora non venendo il miracolo a trovar voi, potete voi andare a
a trovar voi, potete voi andare a trovare il miracolo, retrocedendo con l'
compiere azioni di eccezionale importanza; portare a termine imprese o attività degne di ammirazione
e superiori all'aspettativa, ai mezzi a disposizione, alle possibilità; conseguire successi
non ho, né tegno: / ma a tal spera m'attegno, / che
, tanto stava bene nell'arme e a cavallo. leonardo, 2-615: ti
gentiluomini tedeschi, con quei lor cavalletti a mano, facevano miracoli. della casa
poneste alla massa sono stati adrieto insino a questo anno: da un mese in
ne venga loro pietade e che la raccomandassono a questo maestro che ne facesse miracolo
i-95): il santo frate, tutto a questa diabolica voce stordito, si strinse
ha il capo duro, / che dentro a sé si reputa un oracolo, /
di mediocrità, non essere eccezionale. a. casotti, 1-4-38: voglio udire il
, mia amanza, si è posta a me in miracolo. -promettere miracoli
/ e scaricar miracoli. -scrivere a miracolo: considerare come un fatto prodigioso
canti popolari toscani [tommaseo]: a miraeoi scrivete se son vivo.
): per indicare una ricompensa attribuita a chi non ha merito, al posto
rajberti, 5-137: i peccatori quando arrivano a metter fuori un miracolùccio stentato e scandaloso
, evento, episodio o prodigio superiore a ogni immaginazione o di proporzioni eccezionali (
. d. bartoli, 1-7-123: proseguì a dire in discredito della fallace dottrina de'
la verità, ma l'interesse insegna a dire ciò che divulgano al popolo, miracoloni
più del meraviglioso e del grande. a. cattaneo, iii-180: sotto la
(femm. -a). persona incline a stupirsi di tutto o che è priva
la madre rimagnendo chiuso e sì come entrò a gli apostoli essendo serrate le porte,
incredibilmente; contrariamente alle aspettative e a ogni possibilità (e può avere una
enfatica o iperbolica). -anche: a stento, a malapena. capponi,
). -anche: a stento, a malapena. capponi, i-279: se
, i-279: se questa città fusse ita a sacco, di roba erano questi signori
quello che far si dovesse per recarla a fine. dovila, 13: lacero
. marini, ii-51: ridottami miracolosamente a terra, forse rifiutata dall'onde, anzi
che sporgeva miracolosamente sul tetto, quasi a portata di mano. -con magnificenza
che metterebbe le scienze naturali di sopra a ogni altra forma di conoscenza..
. basterebbe la miracolosità del vantato potere a far dubitare che la legge innalzi davvero le
la legge innalzi davvero le scienze naturali a scienze di verità. papini, 27-658:
regnò nel periodo che va da siila a ottaviano augusto e si ricordino le stragi
da un miracolo; che è attribuito a un miracolo; causato, in modo
per ogni carta quelle più antiche narrazioni a cui essi non ardiscono di negar autorità
deirintefietto e della fantasia delle persone assuefatte a fisse meditazioni delle sante cose. gioberti
, ii-21: agramante mette il fuoco a parigi e rodomonte vi entra solo e vi
le preghiere, ho paura che servano a poco. e le medagliette: tua madre
madre ne ha date tre, e a sentir lei, sono una più miracolosa dell'
giuseppe imboccava ai fratelli per esser recitato a faraone, si rileva che in egitto
amico perfettissimo e miracoloso, tu corri a la morte? ed io fuggirò da
libro delle donne illustri parlò del petrarca a quel modo che si parla de'più
uom miracoloso. rovani, i-53: a dieci anni la contessina, oltre alla lingua
carducci, iii-9-116: il trovadore mira a fare un bel lavoro artistico, e
: io mi credevo ancora miracolosa. a denti stretti, ormai, ancora credevo
.. molti di diverse parti del mondo a lui per loro strettissimi e ardui bisogni
farci vedere de'suoi miracoli, et a ragione, ché, se ciò non
abilità miracolosa / per accudir le donne a una bottega: / stan sempre in piedi
stupefacente, tanto che non si riesce a spiegarsene le ragioni e le modalità,
ragioni e le modalità, che appaiono, a volta a volta, mirabili, misteriose
modalità, che appaiono, a volta a volta, mirabili, misteriose o prodigiose
li vizi innati, cioè connaturali, a dare a intendere che la sua bellezza
innati, cioè connaturali, a dare a intendere che la sua bellezza ha podestade
, porta per sembiante, / miracoloso a dir. bestiario moralizzato, xxxv-11-316:
suoi dolorosi effetti e in miracolosa maniera a dimostrare. giov. cavalcanti, 121:
suoi capitani se ancora egli erano sufficienti a resistere alle forze del nostro esercito.
maraviglia! non è alcuno sì simile a se stesso... come è
guarigioni miracolose. carducci, iii-12-204: a cantare come animali contrarissimi fra loro di
era ristretta in modo da lasciare in mezzo a sé uno spazio circolare...
regno. -che giunge inaspettato e a proposito; molto opportuno. moretti
fino all'ora di pranzo benché si divertisse a sentirsi un signore fumando i sigari virginia
per 12 mesi. -improntato a grande ammirazione; altamente elogiativo.
berni, 17-49 (ii-88): andare a quel giardin miracoloso / ad ogni altra
timmaginazione del lettore e dello spettatore e a destarne l'ammirato stupore (un'opera
e nel refettorio cheti se ne stavano a contemplar il miracoloso e famosissimo cenacolo di
il guidiccione è tutto vostro e attende a far sonetti miracolosi. vasari, ii-147
prezzo. redi, 16vii- 154: a me la canzone par miracolosa. al sig
peregrino, sorprendente, io lessi aprendo a caso il libro: 'poeta e ministro
mali che fanno guarire, allora andate subito a parigi. de amicis, xii-266:
: una gran donna seminuda, dipinta a colori di pesca,... vi
.. egli potrebbe forse dire, a quella che è smarrita, qualche parola miracolosa
gli noccia. 8. incline a esagerare, a eccedere nel riferire o
8. incline a esagerare, a eccedere nel riferire o nel narrare qualcosa
mansione di sovrintendente alle scuderie, analoga a quella del conestabile nell'occidente medievale)
giamboni, 8-i-91: luca tanto vale a dire quanto miratóre e lucente. balbo
tigro prende, / quando lo mirador è a la foresta, / s'esso
lo più con valore elogiativo e riferito a una persona). anonimo, i-470
. guittone, i-5-17: credo che piaciesse a llui [dio] di poner vo'
... i refettoro e palagio / a privati e a strani d'onne savore
i refettoro e palagio / a privati e a strani d'onne savore, / d'
genere di passeracei della famiglia alaudidi, a cui appartengono specie africane, indomalesi e
e ali arrotondate, che costruiscono nidi a cupola. = voce dotta, lat
xii- 53: volgendo lo sguardo a kassala, che ci stava di fronte
e che, come miraggio, c'invitava a raggiungerla, proseguivamo animosi il cammino.
ragio ': nome dato da taluni a certo fenomeno di ottica, il quale
3. figur. prospettiva allettante che, a esame realistico, si rivela inconsistente e
loro traslati, gli hanno dato [a miraggio] il senso di illusione della mente
asperità. l. gualdo, 1023: a certi malesseri non voleva badare, con
le loro campagne e son venuti qui a intristirsi, a smarrirsi nel labirinto d'una
e son venuti qui a intristirsi, a smarrirsi nel labirinto d'una vita che non
età, di lei nato / miraggio, a oscure inquietudini porto, / che il
jahier, 2-7: quantunque fossi deciso a lottare per migliorare la mia condizione (
corona d'italia, capitava nell'aprile a ferrara. -progetto attraente, programma allettante
moderna in pochi anni l'ha ridotta a miraggio. = dal fr.
e biancifiore, 33: guardateve che a cterazano, a stranieri / questa cosa
33: guardateve che a cterazano, a stranieri / questa cosa non manifestare,
. ammiragliato. capitoli di ferdinando i a napoli [rezasco], 638: che
/... gli occhi puri a guisa di miraglio. gioberti, 4-1-469
immagine che nasce da due miragli specchiantisi a vicenda, è l'emblema più bello della
, purg., 27-105: per piacermi a lo specchio, qui m'addorno;
siete voi tucti nel mondo magni, a ccui s'affaitan tutti ei minor vostri
lei primieramente / siccom'ell'è miraglio a tutta gente / che voi la sua vita
e renderli in tal modo maggiormente visibili a distanza. 6. locuz.
lu vostru miraglio cu vostri galeri fina a messina. = voce di area
cui, mi annunciava che s. a. m'aveva nominato miralai e mi
, compiacimento vivo e sincero, espresso a voce o per scritto (e serve per
sposo da ciascun chiamare, / ed oltre a questi, mirallegri a iosa. i
/ ed oltre a questi, mirallegri a iosa. i. nelli, ii-156:
10 'l voglio / ch'oggi ti porti a dare il mirallegro / a cornelia.
oggi ti porti a dare il mirallegro / a cornelia. manzoni, pr. sp
burrasca; poi de'gran mirallegri anche a agnese, che l'aveva passata liscia.
nel fatto della religione. s'aggiunsero a codesto alcuni 'mi-rallegro 'ironici ricevuti
lì lì. bacchelli, 1-ii-307: presero a fargli i mirallegri per la sua bella
un significato recondito in un testo aperto a caso, per trarne un presagio;
un presagio; il fissare l'attenzione, a scopo divinatorio, su un particolare.
dalla cosa insolita e inaspettata, provò a fare un miramur al serristori e lo
al serristori e lo trovò fermo; provò a farne fare un altro ai professori e
mirande e degnissime di contemplazione ed attissime a mollificare ogni duro ed inumano quore.
[l'anello] come cosa miranda a la regina portato, non prima el vide
sanudo, xx-36: zobia passata, a dì 15 fevrer, a doi ore appresso
zobia passata, a dì 15 fevrer, a doi ore appresso mezodì, se incominciò
re in questa terra e durò insino a la sera: cosa la più miranda e
e superba che omo vivente abia visto a li dì soi. vasari, 5-272:
e a'cari / detti dierono fine e a le dimande, / a'monaci,
le dimande, / a'monaci, a l'abbate, umili e rari / obsequi
monti, x-2-189: il ciel, che a più mirande e peregrine / prove il
l'altra [donna] e miranda, a lei più prossimana, / pur è
volgar., 3-112: in tempo che a roma fossero annunciati prodigi mirandi e atroci
pazzi, iii-21: vedrò poi drento a questo specchio esso mio verbo riposarsi nel
sarebbonsi dall'avita corte di quarantola sparpagliati a mantova, a modena, a ferrara
corte di quarantola sparpagliati a mantova, a modena, a ferrara, a bologna
sparpagliati a mantova, a modena, a ferrara, a bologna. mirandolésco
, a modena, a ferrara, a bologna. mirandolésco, agg.
simile, per la grande memoria, a giovanni pico della mirandola (1463-1494).
i doppioni mirandolini, balordon balordone tiravano a sé i denari dei convitati.
di quello non altramente toglieva la vista a me mirante che posta figura sotto chiaro
. battoli, 9-28-3-112: tanto si avvezzò a tenere il capo alto e gli occhi
miranti di sopra, che... a gran fatica poteva abbassarlo per risguardare la
pasticcio di volatili o pollame, arrostiti a metà e poi lessati in brodo, con
per le chiome, / presol con mano a guisa di lanterna: / e quel
caro, 1-630: mira là sovra a quel tranquillo stagno / dodici allegri cigni
che pur dianzi, / confusi e dissipati a cielo aperto, / erano in preda
è bello e mira il sole / ch'a sé par che n'inviti e ne
: mira questi palagi, che novi a te saranno, / poiché gli occhi
iii-99: non si suonino allora campane a morto, né si lascino mirare a
a morto, né si lascino mirare a i fanciulli, alle donne, a i
mirare a i fanciulli, alle donne, a i malenconici le carrette de'cadaveri,
-assol. petrarca, 325-44: cominciai a mirar con tal desio, / che
3-122: e'sarà alcuno che ponga a cura ad un leone, mentre che
/ tra due belve la pugna, a cui mercede / agnella fia, già dal
zanotti, 1-8-56: mentre dal cielo a far tra noi soggiorno / la tua bell'
alma e seco amor scendea, / a mirarsi l'un l'altro i lumi intorno
vegno o volgo o giro, / a voi son, donna mia, tuttor davanti
/ e 'n bellezze deiettate, / venete a ccontemplare, / ché vo porrà iovare
spera mirando, / s'inamorao per ombra a la fontana. dante, conv.
, /... io mirava ancora a l'alto muro. idem, purg.
. petrarca, 261-3: qual donna attende a gloriosa fama / di senno, di
cortesia, / miri fisso nelli occhi a quella mia / nemica, che mia donna
chiama. serdini, 1-200: mirando a l'arii, / io vidi il sol
io vidi il sol che poco avea a gir longe. s. bernardino da siena
patirlo. canteo, 188: mirando a l'alte stelle, / veggio nel
e sue virtudi espresse, / sì che a lusinghe poi di sé non crede /
poi di sé non crede / né a chi dar biasmo a torto gli volesse
non crede / né a chi dar biasmo a torto gli volesse: / fassi,
, prudente. tansillo, 1-85: mirando a terra vide un verme solo / fra
quel liquore. tasso, 14-510: a dir così riprese, / al capitan
/ mirando inverso l'uscio, innanzi a quello / vide il topo. carducci
diritto, immobile / leva in punta a la spada, pur fiso al nemico mirando'
li guardasse sì che loro potesse trarre a simile intendimento. idem, conv.,
, 10-103: li occhi miei, ch'a mirare eran contenti / per veder novitadi
, / e l'occhio vostro pur a terra mira. petrarca, 13-6: i'
giovanezza, / che poco fa, che a tutto fare aspira? / forse l'
. 2. osservare attentamente e a lungo; scrutare, esaminare con interesse
la lingua. petrarca, 16-10: viene a roma, seguendo 'l desio, /
xxxix-i-72: non par corpo umano / a chi ben mira tutta soa persona.
bandello, 1-8 (i-109): ella a la gagliarda danzava molto bene e tanto
la gagliarda danzava molto bene e tanto a tempo che era un grandissimo spasso a
a tempo che era un grandissimo spasso a mirarla come aggraziatamente si moveva. oddi,
tre dee la nudità lucente / scesa a piatir da la stellata altezza / fra stupor
leopardi, 863: in questo parve a prometeo che non so quanti di coloro
sue proprie fatture, si levò subito a volo. d'annunzio, iv-1-14: il
lei mirai fiso, / ne sono a rischio di perder la vita. idem,
petrarca, 323-3: standomi un giorno solo a la fenestra, / onde cose vedea
della porta di sant'onorato, essendo a mirar innumerabile quantità di persone, così
, guarda! », / mi trasse a sé del loco dov'io stava.
predica ascolta, mirando fiso de continuo a lui, e parendoli ultre modo bello
disiderava. caro, i-334: mirate a quella sua chioma, se non par
, cinque canti, 3-50: namo, a cui poco noto era l'errore /
ascese. -per estens. prendere a modello. chiaro davanzati, 32-12:
(93): mostrasi sì piacente a chi la mira, / che dà per
volgeva, tutti gli uomini faceva rivolgere a sé per mirarla. lorenzo de'medici,
. leopardi, 11-35: tutta vestita a festa / la gioventù del loco /
e. cecchi, 5-247: a volte la mamma pareva astrarsi a mirare
5-247: a volte la mamma pareva astrarsi a mirare quell'angiolo tranquillo e violento,
e in se stesso. e si volge a mirare. -recipr.
sua donna. marini, iii-114: a sì inaspettato cangiamento di scena furon per
, quasi addimandassero se dovea dar fede a nuove sì fortunate. -intr.
.. / miro con l'occhio ch'a null'altro intende, / veggio un
. guarini, 57: s'i'miro a le bellezze di mirtillo, /.
bel miro appesi / di filippo i vessilli a te diletti / e da l'eterno
ii-45: abacuc profeta si lamenta e dice a dio: or come miri a quelli
dice a dio: or come miri a quelli che ti disprezzano, e taci e
fronde, over viole in terra / mirando a la stagion che 'l freddo perde.
loro amene campagne. muratori, 6-74: a poco a poco, col non più
campagne. muratori, 6-74: a poco a poco, col non più mirare quell'
relazione con un compì, pred. a. bertini, xxxvi-211: naiade, ch'
, st., 1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta / le
, 379: mirò tonde / lambir a gara della diva il piede. pa'scoli
godono della vista di dio, ovvero a dio stesso che contempla la propria infinita
: or ti solleva [o mente] a più beata spene, / mirando 'l
mira: muove e promuove e trae a sé colla belleza del sommo bene colui che
contempla. leone ebreo, 318: a te..., o sofia,
non ti distorni / che gli occhi a me non torni. tasso, 14-9:
. fogazzaro, 1-224: mirando faccia a faccia la gloria di dio, saremo trasformati
essere nove maniere di spiriti contemplativi, a mirare ne la luce che sola se
rando, / gentil mia donna, a voi mi raccomando. petrarca, 129-35
che già mira il sepolcro e pende a terra? v. giusti, 27:
, una fonte luminosa). a. cattaneo, i-408: una casa fa
maggiore quanto è mirata dal lume più a traverso. g. b. casaregi,
suoi / piovve providi influssi in seno a voi, / o care a dio del
in seno a voi, / o care a dio del lazio alme pendici! graf
e belle ciglia; / ma s'altri a mirar piglia / per l'amorosa istoria
esser non vuole. 8. sottoporre a esame e a riflessione; valutare,
. 8. sottoporre a esame e a riflessione; valutare, prendere in considerazione
lo 'ngegno suo: chi è acconcio a leggere e chi a cantare. dante,
chi è acconcio a leggere e chi a cantare. dante, vita nuova,
: questa disperazion dell'esercito forzò peto a scrivere al re la prima lettera,
causa, quando gli uomini, dati a i piaceri del mondo, non mirano né
il mirarla e giudicarla bella o impararla a mente, ma bisogna considerar l'artificio col
cellette del proprio cervello, fermandosi ove a lei piace, mirando ed esaminando le
. con un compì, predicativo. a chiliini, ii-198: si mirano oggi la
coloro, / che 'l tempo mena a morte; e chi ben mira, /
, par., 13-46: però miri a ciò ch'io dissi suso, /
mia fede, / com'io miro a vostri occhi e a vostre chiome,
/ com'io miro a vostri occhi e a vostre chiome, / ecceder l'altre
: alloggiandosi un essercito ove s'abbi a fermar molto tempo, si dee mirar
gozzi, i-21-78: se ben miro a quella fama egregia, / ond'ha
, li quali conducono sé e altri a buono fine ne le umane cose e operazioni
, par., 7-62: però ch'a questo segno / molto si mira e
alla potenza sopra natura che è bisognevole a porlo e a conservarlo. -seguito
natura che è bisognevole a porlo e a conservarlo. -seguito da una prop
/ o guardar, perch'eo torni a guerigione. dante, conv., ii
, / s'io non merto perdono a tante offese, / mira che proprio è
tante offese, / mira che proprio è a noi peccar sovente, / a voi
è a noi peccar sovente, / a voi perdonar sempre a chi si pente.
sovente, / a voi perdonar sempre a chi si pente. b. davanzali,
porta / avanti gli occhi l'onda a noi nemica! aleardi, 1-183:
un poco li suoi dolci sembianti transmutasse a me, massimamente in quelle parti dove io
adocchia. ariosto, 175: tornar a dietro ormai non m'è concesso, /
pescator fu già chiamato, / mostra a chi l'ode l'amo acuto e
di senno, mi fo ben io a credere che, se falleranno, saranno
passi e 'l core, / s'a l'opre de la mano il cor si
dall'amore disgiunto, costringe i prìncipi a mirare i sudditi come nemici. f
ma sempre di mercé si mostra freda / a chi lei sturba, di sotto le
cavalca, 6-1-179: non mirando né a timore né ad amore di dio,
né ad amore di dio, né a vergogna o pericolo di mondo. petrarca,
. ariosto, 9-72: non mira orlando a quella plebe bassa: / vuole il
il fellon, non gli altri, porre a morte. caro, 5-4: il
caro, 5-4: il giudice, mirando a la passione o a l'interesse suo
il giudice, mirando a la passione o a l'interesse suo proprio e ascoltando con
e ascoltando con l'animo più inclinato a questo che quello, sentenzia più tosto a
a questo che quello, sentenzia più tosto a compiacenza che a ragione. caporali,
, sentenzia più tosto a compiacenza che a ragione. caporali, i-75: dannato il
secol brutto, che sol mira / a l'arche, che ornai crepon di tesoro
in uno specchio (anche con riferimento a contesti metaforici). stefano protonotaro,
per sé quando le piace, / a quella guisa retta donna face / quando
/ che co'lo cuore i'penso a voi e veglio, / mirandomi tuttora ne
teneva sollevato così da mirarvisi, quello a cui solitamente chiedeva di ragguagliarla al sorgere
vento sente, / altissime le corna a l'arbor tira. g. c.
ii-4: sovra l'umil mio carme a mirar prendi, / che sia che pe'
tempo acquisti. 16. penetrare a fondo con l'intelletto; cogliere con
cauti li uomini esser dienno / presso a color che non veggion pur l'ovra,
, purg., 31-ni: merrenti a li occhi suoi; ma nel giocondo /
17. rivolgere il pensiero o l'attenzione a un termine preciso, a un modello
l'attenzione a un termine preciso, a un modello, a un punto di
termine preciso, a un modello, a un punto di riferimento; ispirarsi,
essemplo. bembo, 2-79: quando a fare essi alcuna nuova opera intendono,
, 462: l'arte miri a natura. leopardi, iii-325: da gran
mia vita, ed io mirando sempre a te, non vivo e non provo conforto
rime di guido sente subito che mirano a lui quei versi del frate godente dove
1 memorie del fanfulla domenicale 'miravo a lui. -riferirsi (una citazione
versi compiuti e in niuna parte difettuosi. a che nel giambico non mirarono né archiloco
... non rimane altro fine a cui mirare, fuorché quello di rendersi grate
d'una chioma, non so se a lui sia gran lode l'aver 'mirato
: vero è che il fantoni mirava a un impiego in napoli: lo diceva
. cassola, 2-489: non capiva a che cosa mirasse la ragazza.
(se fortuna / gli va seconda) a te via più ch'a turno /
seconda) a te via più ch'a turno / esser può manifesto. g.
, il capitano, ma non minacci a vuoto. chiabrera, 1-ii-370: lassi,
della patria in bando / mirando darsi a cara libertate, / voce altra non
ferdinando. baldi, 363: piacesse a dio che molti, per non dir la
in questa venuta aveva egli mirato principalmente a procurar danari per la sua soldatesca.
1-1: chi... mirò a diffinirla [la grazia] ricorrendo all'indole
poeta [silvio pellico] non mira a destare rabbia contro gli oppressori, ma compassione
. vittorini, 5-224: non miravano a porre nel mondo delle istanze di interpretazione
istanze di interpretazione del mondo, miravano a quello cui tutti miravano, a modificare
, miravano a quello cui tutti miravano, a modificare il mondo. -impers
ferd. martini, i-67: si mira a far credere a'balordi che io,
, abbia poi, una volta entrato a montecitorio, adoperato contrariamente a quel programma
volta entrato a montecitorio, adoperato contrariamente a quel programma, -per estens
, -per estens. essere indirizzato a un determinato obiettivo; tendere, servire
un determinato obiettivo; tendere, servire a uno scopopreciso, favorirlo, assecondarlo.
1-xxix-317: tutta la sua legge da capo a fondo non mira ad altro se non
fondo non mira ad altro se non a fare che il reo da voi condannato
foscolo imaginò tendesse egli [dante] a fare o volere nella chiesa non toccava
7-23: la sua bravura non mirava a nulla, non intendeva raggiungere nessun risultato
nuova biblioteca di apollo palatino, eretta a sansoucy. mazzini, 77-78: prima
quel tempo, la giovine italia mirava a comprendere in un solo concetto tutte le
tutte le manifestazioni della vita nazionale e a dirigerle tutte, dall'alto d'un principio
montesquieu o da rousseau, mira in teorica a rifoggiare la società, senza tener verun
ogni cosa donde è nata là mira a tornare. -essere rivolto, appuntarsi
mi pare di vedere che le cose mirino a rottura che altramente. 20
ha instituito che li nostri aitar mirassero a levante donde è il principio dello moto
. salvini, 16-122: tosto mirò a tidite co'curvi archi / e,
era dubbio: quell'aeroplano aveva mirato proprio a noi, perché sulla strada non c'
cielo, è il destino che mira a me e mi saetta. sarpi, i-2-71
biron: par che certi gran maestri abbino a segno molte macchine, per scaricarne una
una, sempre che vedono alcun mirare a loro. g. gozzi, i-26-143:
febo apollo che da lontano saetti, a questa volta tu hai concio e saettato
starvi ad aspettare! saba, 35: a tanta nostra guerra / manca il nemico
la pistola, cosicché egli non s'attendeva a staccarsi da quella specie di ricovero,
: per risposta di questo, basta quasi a dirvi che io non son spagnuolo.
, sorpresa e meraviglia e invitare altri a parteciparvi. guittone, xlix-104: mira
reti, /... / sceglier a un mirar solo i consueti / luoghi
: le famiglie storiche non hanno, a guisa di quei dannati nell'inferno di dante
farne parole aristotele, ch'ebbe forse a tanta grandezza invidia e la mirò torto
, e molto meno da biasimare, se a così degni operai del vangelo vien somministrato
i-14: le quali [novelluccie], a chi direttamente mira, sono piuttosto cose
eroica gravità. botta, 5-202: a tutte queste querele chi dritto mirava ed amava
venezia, tacendo anche le ribellioni suscitate a posta nella terraferma, era autorizzata a
a posta nella terraferma, era autorizzata a far peggio dal dritto delle genti a cagione
autorizzata a far peggio dal dritto delle genti a cagione dei patti di leoben.
-mirare basso: rivolgere la propria attenzione a persone, cose, situazioni indegne o trascurabili
mi dà gran diffidenza. -mirarsi a dietro: guardarsi alle spalle, voltarsi.
. tasso, 3-36: si mira a dietro, e vede ben che lunge /
re carlo e la natura de'francesi a mirarsi d'intorno e a temer di
natura de'francesi a mirarsi d'intorno e a temer di molte cose costringea.
. -mirarsi intorno: guardare intorno a sé. dante, inf.,
corno, / per forza di demon ch'a terra il tira / o d'altra
/ poi ch'intorno ha mirato, a i suoi discende. -osservare attentamente
venuto ne 'l mondo, egli incomincia a mirarsi intorno. -mirarsi in guercio
specchia e mira! -non mirare a cavelle: non curarsi di nul- l'
colombini, 212: pregoti che mi mandi a dire come sei stata e come stai
pur bisogna, verrevi e non mirei a cavelle. 25. prov.
granelli di mira sole infìno a sette e dagline spesso. boccamazza, i-1-494
detta elitropio. lomazzi, 4-i-208: a far gire l'uomo invisibile, dilla elitropia
il voltarsi che ella fa sempre verso a quello. 0. targioni tozzetti, iii-201
ver catapuzia magior, et ha le foglie a similitudine di fico. mattioli [dioscoride
occhiate; guardato, per 10 più a lungo, con insistenza e con ammirazione;
3. considerato, esaminato, sottoposto a giudizio. pallavicino, 1-394: benché
. che prende la mira, che mira a * un bersaglio (e si riferisce
(e si riferisce per lo più a tiratore preciso e valente).
miratóre. montale, 3-41: zerbino riserbava a sé la parte del miratóre.
d'ella, / che, stando a lei assente, / tutta mia miradura /
assente, / tutta mia miradura / sembr'a lei 'maginata. = nome d'
sacra tratta di cose grandi che inducono a mirazióne, a pensare le cose magne
di cose grandi che inducono a mirazióne, a pensare le cose magne dello onnipotente dio
cadaveri [dei bupressidi] avevano preso a vagabondare nel sepolcreto inseguiti dal ciotolino del
2. sm. dialetto parlato dagli appartenenti a tale gruppo etnico. caitaneo,
5-84: ancora adesso 11 sor matteo a un'occhiata sapeva dire quanti miria doveva
2-192: andavo per i diciassette anni e a dispetto della carestia di casa nostra pesavo
sovra il suo letto matrimoniale, federigo continuava a promuovere la civilizzazione degl'italiani. guerrazzi
vedevano miriadi di ondate spumanti, simili a cavalli bianchi, sfidati a gara di corsa
, simili a cavalli bianchi, sfidati a gara di corsa verso la riva.
gloria delle città / terribili, quando a vespro / s'arrestano le miriadi / possenti
, 2-142: la gente camminava parlando a alta voce tra le pareti scintillanti e
degli ex voto: si accostava ridendo a osservarne qualcuno. calvino, 2-143: -bacini
. 2. ant. numero corrispondente a diecimila. boiardo, 1-236: insieme
persiani, diodoro siculo li toglie [a senofonte] al tutto ogni onore.
dei pesi specifici delle merci) corrispondente a diecimila moggia greche. g. de'
diecimila, ciascun giorno ottantamila moggia venivano a darsi. 4. locuz. a
a darsi. 4. locuz. a miriadi: in quantità sterminata. barilli
oscuri massi d'architetture crollate, sfavillano a miriadi, aerei come dei fuochi fatui
ginestre, avviluppati di tenue lanugine, dormivano a miriadi farfalline celesti. = voce
. metrol. misura di peso corrispondente a dieci chilogrammi (simbolo mg).
miriagramma, ché suo padre le dà a quarantacinque centesimi. = voce dotta,
, sm. misura di capacità corrispondente a diecimila litri. tommaseo [s.
. disus. misura di lunghezza corrispondente a diecimila metri. cattaneo, ii-2-287
, ciascuno dei quali è articolato rispetto a quelli adiacenti e fornito di una o due
d'amoreggiar l'umili erbette, / scende a pargoleggiar con le mirici. cesarotti,
consol degne. -con riferimento a un componimento poetico appartenente alla raccolta dal
platano, oppur bussolo siepaio / nella sacra a quirino alme pendice, / m'importa
. 'myrica', tamarisco, arbusto a foglie simili a quelle del cipresso.
tamarisco, arbusto a foglie simili a quelle del cipresso. il pascoli
ha mirificato i santi suoi: a chi ha dato una grazia e a
: a chi ha dato una grazia e a chi un'altra per magnificarli ed
cum mirifico modo, poi arivas- semo a lo alogiamento del clarissimo missier laurenzio bragadino
sopportare il suggello mirifico carducciano, torna a ridere in faccia al pascoli.
: rimena rimena un poco l'animo, a gli studi da i quali mirifichi,
più dilettevole. alberti, ii-339: a me la patria diede questi ornamenti,
già molto tempo vi porto, m'astringe a parlar cosi. periodici popolari, i-202
. d'annunzio, v-1-742: veggo a ogni ora giungere un maratoneta da una
ansante, villoso e polveroso, fino a piè del mio letto, fino al mio
marinetti, 2-iii-46: gradevole è la sinfonia a splendori dorati di merletti al tombolo delle
ma sotto buona guardia rifidandosi, / a suo'suggetti dandosi, / con bei
colori di cui vanno ornati, simili a quelli della 'murena myrus '.
un'arma da fuoco portatile e a tiro diretto, allineato con la tacca
il puntamento della canna. -mirino a cannocchiale: cannocchiale che reca nell'
che reca nell'oculare un sottile reticolo a croce per inquadrare e centrare il
per inquadrare e centrare il bersaglio a grande distanza con un'arma da
. gadda, 6-301: teneva gli occhi a la strada, oltre le punte delle
ottico che serve per inquadrare e mettere a fuoco l'effetto da riprendere. -mirino
fuoco l'effetto da riprendere. -mirino a specchio, a riflessione, brillante o
da riprendere. -mirino a specchio, a riflessione, brillante o a camera chiara
specchio, a riflessione, brillante o a camera chiara: quello che, se l'
obiettivo e di uno specchio. -mirino a traguardo: dotato di una lente divergente
di un reticolo (detto anche mirino a telaio). -mirino a cannocchiale rovesciato
detto anche mirino a telaio). -mirino a cannocchiale rovesciato: quello costituito da un
quello costituito da un cannocchiale galileiano, a lente divergente, che dà un'immagine
drago cinese; e sgranando i dentini a sega e spalancando gli ugnelli, scattava
comisso, vi-240: alberto si mise a giocherellare con un goniometro: « quanto
si ferma? ». chiese continuando a puntare il mirino.
ha copiose frondi, liscie, simili a quelle del finocchio, onde s'ha
, ergendo il fiore, / quando soave a noi favonio spira / dal tardo occaso
che nasce da due miragli specchian- tisi a vicenda, è l'emblema più bello della
foglie alterne, fiori profumati e frutti a drupe gialle. -noce miristica: noce
voce dotta, deriv. da miristic [a], col suff. chim. -olo
di fresco o di freddo. a. casotti, 1-302: ad ogni cosa
?] 'mirmecite ', cioè simile a un for micaio, perché
di torpore e di prurito, dovuta a momentanei disturbi locali della circolazione sanguigna
è nera e ha certi bittorzoli a guisa di porri. = voce
picchiettata in nero, pertanto simile a un formicaio. mirmècia2, sf
del freddo causa alcune punture simile a quelle che fanno le formiche quando
il domicilio (con partic. riferimento a questi ultimi, i cui curiosi adattamenti
quale in tal modo procurò nuovi sudditi a suo figlio eaco, che ne era
pisa, 1-171: questa gente era atta a durare fatica e quello che guadagnava,
lo guadagno. salvini, 13-245: a casa il padre / cigno caice seppell e
elice. monti, 1-430: givan quelli a mal cuore e, pervenuti / de'
noi di adorare garibaldi: ma provatevi a dire che uno dei loro non connette
vecchio tronco, e via spetezzanti invadono a nere frotte la nostra terra, per
screanzata del croato non potea più rincorrerli a scopaccioni. = voce dotta,
coronamento della facciata e feroci si accanirono a risolverlo, disputando, se tricuspidale o basilicale
atteggiamento culturale, intellettuale e morale improntato a provincialismo, a conformismo e, anche
intellettuale e morale improntato a provincialismo, a conformismo e, anche, a ignoranza,
, a conformismo e, anche, a ignoranza, a presunzione, a povertà
e, anche, a ignoranza, a presunzione, a povertà spirituale, a meschinità
, a ignoranza, a presunzione, a povertà spirituale, a meschinità.
a presunzione, a povertà spirituale, a meschinità. d. martelli,
taciti di ammirazione e di rispetto davanti a quella grande cosa, che era la chiesa
356: un padre di famiglia, stando a vedere il giuoco de'gladiatori, per
era già pari al munerario, cioè a domiziano, che faceva celebrare que'giuochi,
o quante sono le nature occulte / a nostra umanità cieca ed ignara! /
, st., 1-96: le mura a torno d'artificio miro / forma un
ella, caro speziale, si metta a considerare la moltitudine misteriosa di quest'elemento
... le parrà di trovarsi davanti a un miro gurge dove la vita è
saremo fuori », ed ebbelo condotto a una acqua mira, « colà ci conviene
cantare / con lor penne non ponno a l'ire e l'ore / in cui
di dea, / fe', saria poco a quella che si gira / sopra quel
, / che molto più non resti ancora a dire, / infinite sì sono
tutto l'essere penetrando / fece rigati a noi di nuova delizia gli amplessi,
dante, par., 14-24: a l'orazion pronta e divota, / li
pose. 7. locuz. a miro: in modo straordinario, eccezionale
sormonta d'amo / tra le donne a miro. = voce dotta, lat
ghiberti, xxxv-1-371: così com'omo face a tigra in miro / veder lo suo
inghilfredi, 380: eo, c'a provar miro / sono, salvando sperdo
prevalentemente nel commercio dell'olio, corrispondente a 25 libbre grosse venete e a un
corrispondente a 25 libbre grosse venete e a un peso di libbre 31x / ^
mercanzia [tommaseo]: olio si venda a migliaio di misure, lo quale è
'l mirro pesa libbre 301 / 2 a peso grosso. sanudo, lvi-12: fo
crida che l'oio non se possi vender a più de lire 8 el miro.
. crescono in guiana, con corolla a cinque petali, antere biloculari, stimma
cinque petali, antere biloculari, stimma a cinque lobi e ovario superiore cinqueloculare,
petali, le antere biloculari, stimma a cinque lobi, e l'ovario superiore
, dal titolo di un libro attribuito a esculapio, comp. dal gr.
di altre varietà di senape; fonde a 126°, è solubile in acqua, alquanto
che indica i sali degli acidi ossigenati a valenza massima. miróne, sm
sm. region. disus. chi assiste a un fatto, a un avvenimento;
. chi assiste a un fatto, a un avvenimento; spettatore. biscioni [
'mirone ': spettatore, che sta a vedere. = voce senese, da
al nome generico di acido, serve a designare un principio immediato particolare contenuto nella
la mirra eletta, in lacrime rossastre fino a giallobrune e la mirra in sorte,
e spico / di fino odor cosa ventata a fumo. dante, inf.,
bibbia volgar., i-406: togli a te spezie odorifere e della mirra prima ed
quando ha compiuti cinquecento anni, ordina a sé il nidio con l'unghie e
uno albero di arabia: ancora che a quella de tempi nostri non si convenghino
et allora manda fuori un sudore preziosissimo a guisa d'una gomma, la quale
, e notte e die / ardino a gloria mia mirra ed incenso. giannone
, risolvettero di venderlo a'medesimi. a. martini, ii-1-382: davangli da bere
, d'altezza di cinque cubiti, simile a bianco spino, la cui goccia è
groto, 1-41: convien chiamar parimente a questo publico lutto gli arbori lagrimosi:
fasciculo della mirra è il diletto mio a me. vito da cortona volgar.,
piaghe e le ingiurie di cristo aveva fatto a sé quasi uno fastello di mirra il
tempo con la mirra dell'amara penitenza a perseverare inviolato il tenero corpo suo da
rimembrando ancora / l'abominoso incesto, a terra spande / d'amarissimo pianto eterna
, quella stessa forse ond'erano intrise a miracolo le bende di lazaro, quella
quella incorruttibile -lacrimata e lacrimante -che basti a sanare i quattro venti d'italia dal lezzo
che veniva normalmente som- ministrata ai condannati a morte, come è anche attestato dal
. dov'egli lo crocifissero, e'diedergli a bere vino mirrato mescolato con fiele.
sorsi di vino mirrato, la mensa a cui sedemmo? 2. imbalsamato con
tanto tempo e tanto travaglio mi servì a prolungare e a indurare la costanza de'
e tanto travaglio mi servì a prolungare e a indurare la costanza de'miei fedeli,
un pasticcio di volatili o pollame arrostiti a metà, poi lessati in brodo, con
e più sottile, e non è spiacevole a mangiare. = voce dotta,
. = deriv. da mirr [a], col suff. chim. -ico
questo mese mirride dell'aure / libere gode a pieno. 0. targioni tozzetti,
.. la sua virtù è utile a fare i vasi. baldelli, 5-128:
il primo che di quello trionfo dedicò a giove capitolino sei vasi da bere di
. = deriv. da mirr [a], col sufi. chim. -olo
comprendente circa 80 generi e 300 specie a distribuzione prevalentemente tropicale, soprattutto nell'america
ermafroditi (raramente unisessuali per regressione) a perianzio doppio (raramente semplice per apopetalia
ovario infero; l'ordine è affine a quello delle rosali con cui sembra avere
mirtato, sm. ant. intingolo a base di mirto. landino [
appassionata d'amore: quello di colei a cui conviene adoperare l'allume di rocca,
arcane valli. carducci, iii-2-46: essa a le ninfe il mìrteo / bosco d'
le schiatte, ma in tutto dieci vennero a notizia mia: il pausio, l'
di notte uno uomo che sedeva sopra a uno cavallo rosso sanguinolente e stare tra
nel profondo della valle, e drieto a lui cavalli rossi, bianchi e variati.
mirteti / un dì accolse quel grande, a cui natura, / premio di lungo
anat. che ha la forma simile a quella della bacca o della foglia del
della foglia del mirto (con riferimento a organi sia vegetali sia animali).
'mirtifórme': che ha la forma simile a una foglia di mirto. crusca [s
(vaccinium myrtillus), alto da io a 50 cm, con foglie caduche,
; con fiori solitari, ascellari, a corolla urceolata, verdiccia e, per
di giallo, di rosso, stemprati a larghe chiazze, a spruzzi, a sfumature
rosso, stemprati a larghe chiazze, a spruzzi, a sfumature, su quel tappeto
a larghe chiazze, a spruzzi, a sfumature, su quel tappeto ch'è
che ha un colore bruno rossiccio simile a quello delle bacche del mirto.
crescenzi volgar., 5-48: a questo medesimo modo [dell'olio rosato
/ poi lo lega nel margine marino / a un verde mirto in mezzo un
silio era dagli antichi per tutte l'opere a tornio lodato et approvato. tasso,
, e fede il pensier nega / a quel che 'l senso gli offeria per
le riviere del mar tirreno e presso a qualche ameno e dilettevol lago. martello,
mirto, un canestro di tavole sottili a trafori, uno specchietto con una cornice a
a trafori, uno specchietto con una cornice a foglie di acanto. pascoli, 1442
in vita dall'acqua che i devoti portano a secchia a secchia, dai pozzi lontani
dall'acqua che i devoti portano a secchia a secchia, dai pozzi lontani, come
cantuccio sotto i mirti. mandammo pippo a comprarci un toscano e comandammo un po'
di mirto indiano e serve di condimento a molti cibi. -mirto selvatico: rusco
quanto nella tradizione antica era pianta sacra a venere). dante, purg.
spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse roma, / dove mertai
fiondi, / per intrecciar corone / a lei che tosto è per tornar vincente.
piaceri in rimpianti, chi può invogliarlo a vivere ancora? -dormire all'ombra
, 50: quando elli credette donare a lavare a uno misagiato ch'ivi era,
: quando elli credette donare a lavare a uno misagiato ch'ivi era, sì
. 2. locuz. essere a misagio: trovarsi in situazione difficile,
villani, 9-259: come i pisani erano a misagio dentro al castello, così e
ride; ora è ad agio ora è a misagio; or è in pace or
e corporali ciascuno pensa, ed è a misagio. = dal fi. ant
e miserie di tutti quanti, ricorda a menadito ascendenze, discendenze e misalleanze:
figur. donna florida e paffuta. a. f. doni, ii-24: vi
desinenza misalto). ant. sottoporre a salatura, per la conservazione, la
, 25-26: uno cugino del prete venne a messer dolcibene in segreto, pregandolo caramente
'. misalto, agg. sottoposto a salatura per la conservazione (un pezzo
e degli interessi sociali; difficoltà o incapacità a stabilire contatti e legami improntati a simpatia
incapacità a stabilire contatti e legami improntati a simpatia e umanità con una persona o
ritrosia, ruvidezza di carattere. a. verri, 2-iii-369: ho piacere che
e politico, in cui sono dannato a vivere, la misantropia è una inevitabile necessità
, iv-514: il carattere sdegnoso che a poco a poco assume il giovine werther
: il carattere sdegnoso che a poco a poco assume il giovine werther deriva,
onde le sue riflessioni non assumono che a poco a poco delle tinte di misantropia,
sue riflessioni non assumono che a poco a poco delle tinte di misantropia, e non
e quotidianamente la mia fossa, per godere a sorso a sorso la voluttà della morte
la mia fossa, per godere a sorso a sorso la voluttà della morte e della
gli uomini, ma negligerli, fin a quel punto che è necessario per non
bolgia merdosa del settecento, non si addice a te giovane di ventuno o ventidue anni
e cariche e ritirarsi in un eremo a meditare sulla vanità delle cose umane.
misantropia, non ne parlava, e continuava a passeggiare per il paese, senza curarsi
e maligni di natura, che portano invidia a tutte le cose e tutte l'hanno
degli uomini. bruno, 3-169: a fin che non contrai per sorte tal rabbia
ogni misantropo / censor austero. a. verri, 2-i-36-160: londra,.
infilato per una manica sola, raccolto a toga contro il petto con l'altra mano
durata immortale e di malizia mortale hanno a combattere molti secoli contra il cielo.
: ella, se invece di rincattucciarsi a fare il misantropo e il maldicente e l'
l'invidioso, si desse da torno a cercar di fare, si troverebbe meglio di
io spendo male i danari di v. a., perché per la prima questo
, l'oste di alcibiade, intesa a fare preda e però molto sparta, misavvedutamente
violenza ch'elle succedano, tanto manca che a temer si abbiano e porsi a computo
che a temer si abbiano e porsi a computo di gravezza di male che anzi
ond'è gran ragione che li misavvegna a colui che fa male al padre e
. 2. capitare male, andare a finire male, incogliere malamente.
incauti principi... renderono somiglianza a uno male avvisato custode che scatenasse le
si avventassero, secondo loro usanza, a chiunque per misavven- tura s'incontrano.
gran dolore fu all'imperator enrico e a tutt'i latini della terra di romania
ant. capitare male, andare a finire, incogliere male. storia
graminacee, originarie dell'asia, coltivate a scopoornamentale. = voce dotta,
da morte o da debile vecchiezza: a qualunque tu perverrai, ti sarà per ragione
l'imprestare quelle sue miscee ad ogni pittore a cui per far qualche lavoro fossero abbisognate
da una o più parti, dove a guardia di cristalli si conservano tutti i generi
quel vetro, che serviva altre volte a far guastadette, orciuoli e tali altre
il gran duca... cominciò a compiacersi di chincaglie, quadri ed infinite
quadri ed infinite altre miscee che comprava a barche. bresciani, 6-xv-146: il
quelle miscee, s'innamora di molte bazzecole a mo'dei fanciulli, e le si
8-32: seguiam con paride le dee / a veder cose belle e stravaganti: /
di giganti; / essere in corpo a un pesce due galee, / impietrite con
là... dà forza di verbale a tutte le miscee e, non sazio
di quei poeti che inviano i loro scritti a qualcuno che abita in roncisvalle, cui
da don saverio, come aveva dato a intendere a quel povero grullo. pratolini,
saverio, come aveva dato a intendere a quel povero grullo. pratolini, 9-20:
elementi vari, eterogenei (con riferimento a concetti sia astratti sia concreti).
e che però, se avesse avuto a lasciarsi stare disteso nella sua lunghezza avrebbe
', vi pare che s'abbiano a chiamare una miscea o un fascio o
polverulenti, mescolandosi e fondendosi, concorrono a formare un tutto omogeneo e uniforme.
ottenuta con tale processo. a. cocchi, 4-1-50: il qual vitto
composti indetonanti o, per i motori a due tempi, di una piccola percentuale
giunge nella camera di combustione dei motori a scoppio. marinetti, 1-72: manetta
portavano le pozioni agli avventori come zuppe a carcerati, ogni cosa gli fu insopportabile
, ii-229: sempre avevo rifiutato di andare a visitare una fabbrica di sigarette. trovarmene
e questa. guerrazzi, 1-421: a tale lo conduceva... la mostruosa
e irreali. fenoglio, 1-26: quanto a me, debbo dire che quella miscela
, senz'estrania miscela, si riduce a pura e nuda e concentrata pena.
attraverso influssi e rapporti reciproci, concorrono a formare una lingua nuova. cattaneo
: costretto l'uomo sin dall'infanzia a percorrere l'assiduo andirivieni di quella trafila analitica
incapaci di fare calcoli preventivi, fino a reazione neutra al tornasole. fenoglio,
, operaio addetto alla preparazione di miscele a mano o meccanicamente; mescolatore.
). -in partic.: nei motori a combustione interna, dispositivo che miscela il
= deriv. da miscel [a], col suff. professionale -ista.
, ma dovean scrivere miscellanea. a. cocchi, 5-1-66: tali [metodi
atti delle principali accademie vengono indistinte, a foggia di miscellanea, stampate dissertazioni di
miscellanea, stampate dissertazioni di ogni fatta a ciascun'arte e a ciascheduna scienza spettanti
dissertazioni di ogni fatta a ciascun'arte e a ciascheduna scienza spettanti. idem, i-25-126
tutto il mondo, dai t'ang fino a rilke, nei testi originali ch'egli
conoscere. -con l'indicazione dello studioso a cui è dedicata. serra,
dei dentisti. -zibaldone. a. caramella [in berchet, 1-183]
di giorgio, farebbe un gran favore a comunicarmelo. lanzi, v-340: in
periodica, dedicata ad articoletti minori, a note critiche, a notizie, a segnalazioni
articoletti minori, a note critiche, a notizie, a segnalazioni di vario argomento
a note critiche, a notizie, a segnalazioni di vario argomento. cattaneo
cattaneo, vi-1-66: si è pubblicato a corfù il primo numero di una revista
dai loro testi in codici miscellanei, quasi a dar segno che ebbero vita e fama
, uno scrittore); eclettico. a. cocchi, 1-3: i latini sono
. non hanno mai cessato di gareggiare a esplorare alcune circostanze, interessanti altamente,
costei da le contrade perse / perch'a i cristiani a suo poter resista, /
contrade perse / perch'a i cristiani a suo poter resista, / bench'altre volte
/ tutte lor forze in dar fama a costei / avrian posto, e l'un
. / el secondo sequente è dato a la gente / de confessori; / lo
paradiso, che non vengon meno / a chi per esse lassa ogni terreno.
, 20: neuno [frate] dica a l'altro paravole iniuriose o vero desorevoli
messer simone galastrone suo con- sorto, a una misca ch'avevano avuta insieme. s
, / e'gli pareva proprio andare a nozze. bandello, 1-5 (1-86)
dal baccano,... o andare a vedere anche quest'altra. prevalse di
bestemmie. pavese, 9-29: menò a casaccio qualche calcio, aggirandosi intorno,
, tumulto. mazzini, 44-242: a milano v'è mischia: non v'ha
armati che si affrontano e si battono a distanza ravvicinata, a corpo a corpo
e si battono a distanza ravvicinata, a corpo a corpo; battaglia, scaramuccia
battono a distanza ravvicinata, a corpo a corpo; battaglia, scaramuccia. -anche:
conflitto, guerra; lotta. a. pucci, cent., 54-6:
sente / l'andata lor, di dietro a lor si fischia / con tutta sua
crudele impresa non da voi né contro a questo inclito stato, ma scenderà sopra
l'erboso piano / cadon le torme a popolar le glebe. i. neri,
.. correvano chi all'armi, chi a difendere quei che si armavano; altri
difendere quei che si armavano; altri a cavallo slanciavansi e facevan fronte al nemico
con la sua retroguardia, corse loro a dosso e li cacciò un gran pezzo
dosso e li cacciò un gran pezzo a dietro. misasi, 7-i-228: qua e
, iv-2-169: la mischia si ritraeva a poco a poco verso la chiesa; dai
: la mischia si ritraeva a poco a poco verso la chiesa; dai tetti di
danze. caro, 5-827: indi a cacciarsi, a rincontrarsi, a porsi /
caro, 5-827: indi a cacciarsi, a rincontrarsi, a porsi / in varie
: indi a cacciarsi, a rincontrarsi, a porsi / in varie assise, ad
varie assise, ad uno ad uno, a molti, / a tutti insieme,
uno ad uno, a molti, / a tutti insieme, a far volte,
molti, / a tutti insieme, a far volte, rivolte, / e giri
mano; e quivi incontrandosi per armeggiare, a modo di duellanti, un per uno
duellanti, un per uno, indi a più insieme, poi tutti in una
-gioco della mischia: finta battaglia che a enna, in occasione del carnevale,
che gitta la saetta dell'amore, 'a tal berzagliò ', cioè a tale
'a tal berzagliò ', cioè a tale mischia e battaglia chente dà lo
e saranno sempre alla mischia insieme. a. f. doni, i-176: io
, i-176: io non mi son posto a ragionar perché il loffio avesse mistiero di
. ma perché non m'abbiate più a provocare nelle vostre mischie. c.
.. non ha temuto d'appiccarsi a mischia con un tal collegio, qual
muzio, 4-54: cantiam noi pur s'a te 'l cantar diletta. / damon
damon, tu che n'hai posti a questa mischia, / come t'aggrada
o contrastanti; travaglio interiore. a. molin, lxxx-4-95: ha [il
e nuovi contrasti d'affetti, proprie a muovere gli affetti di chi vede o
. il contorno de'miei inchiostri ombreggianti a farlo spiccare, se non ad esprimerlo
. lanzi, iv-62: quivi [a carpi] si cominciarono i lavori a
a carpi] si cominciarono i lavori a scagliola o a mischia. -lega
si cominciarono i lavori a scagliola o a mischia. -lega metallica.
doni, iii-2-250: con che si vengono a confondere talmente le parole insieme che non
anima del canto... secondariamente a questa confusione di parole si aggiunge la mischia
, che caracollava accanto all'amico stringendo a sé la meno in carne delle strufacchie,
vari ed eterogenei (anche con riferimento a concetti astratti). d.
.. cospicua rimane la distinzione fatta a noi del convitto pubblico col papa.
il manieroso renato... venne a far del agro e del molcente una mischia
prestabilita. -anche: l'operazione volta a liberare il pelo dalle impurità in una
due squadre, che, curvi e serrati a spalla a spalla gli uni contro gli
che, curvi e serrati a spalla a spalla gli uni contro gli altri e a
a spalla gli uni contro gli altri e a contatto con gli avversari che li fronteggiano
se viene comandata dall'arbitro in seguito a un fallo laterale o in avanti (
che la palla sia lanciata in mezzo a loro dal giocatore della squadra che usufruisce
tallonata fuori nella disputa e di inviarla a un compagno di attacco per iniziare la discesa
. -appiccare la mischia: dare inizio a un'impresa, a un affare, a
: dare inizio a un'impresa, a un affare, a un'azione (per
a un'impresa, a un affare, a un'azione (per lo più poco
. salviati, 19-67: io son pronto a rappresentarmi / in campo ed appiccar la
della mischia: rendersi o mantenersi estraneo a una controversia, a una polemica, a
o mantenersi estraneo a una controversia, a una polemica, a una disputa,
a una controversia, a una polemica, a una disputa, a una guerra o
una polemica, a una disputa, a una guerra o, anche, a un
a una guerra o, anche, a un determinato campo di interessi; conservare
quell'anno stesso... mi aiutarono a collocarmi sopra la mischia delle parti.
. mescla e mexla (nel 1264, a vicenza), miscla (a ravenna
, a vicenza), miscla (a ravenna, sec. xiii), deverb
la dignità per lo loro mischiamento. a. segni, ii-i-4-243: onde è
7. commistione di vocaboli appartenenti a lingue diverse; contaminazione di generi letterari
accennata di scorcio: ciò che dà luogo a certi mischia- menti impudichi...
mischia- menti impudichi... e a certi sbattimenti e stonature, indistinte al
di impedimento,... non appartiene a questo luogo di ragionare.
richiesta, colla mischianza de'sali. a. cattaneo, iii-105: la nostra
sole, / dalla nostra mischianza / impara a custodir la temperanza ». scannelli,
.. condotta con somma accuratezza, cioè a dire con tratti e colpi regolatissimi,
s. maffei, 5-2-458: malamente a quella nazione attribuiscono quello che la nostra
e germaniche, sottostà per molti rispetti a quella dei popoli pelasgici. -convivenza di
in guisa che facessero bilancio gli uni a gli altri. a. cattaneo, i-278
bilancio gli uni a gli altri. a. cattaneo, i-278: trovandosi in casa
di persone composito ed eterogeneo. a. cattaneo, iii-115: in tal mischianza
annunzio, v-2-362: io m'ero abbandonato a quel vaniloquio musicale come a un principio
ero abbandonato a quel vaniloquio musicale come a un principio d'ebrezza dato da una
, è indubitato che deve il saggio a tutto potere procurare di fuggire amore. corticelli
più bella / or del- l'opre a cantar, m'accingo, o diva:
le passioni de'cristiani, quantunque rivolte a oggetti esteriori, hanno pure una perpetua mischianza
nubo... non veniva mai a vedere il p. buzelin senza provare
. oliva, 90: qua vanno a terminare le profane mischianze di chi dice
sincero e senza mischianza d'invidia. a. cattaneo, ii-56: né solamente sono
ili-153: il corredo dei vocaboli crebbe a dismisura... dalla mischianza di varie
lo stesso misto, il quale può tornare a risolversi nelle sue parti. -nella
dell'amicizia, che i quattro elementi a lei sottoposti, i quali pure il
mischiarono il veleno col vino e portarogliene a bere. pigafetta, 3-77: della
di lasciar costume. / dié corpo a chi non l'ebbe; e quando il
qua e là come se fosse stato mischiato a scheggie di vetro: durante la notte
su le sponde; / mischiando quelle sacre a le mie liete, / farò che
tremanti / fur per torcer il corso a l'alte fonti, / quando, credendo
parte il commercio del caffè: che a massaua, mischiandovisi il prodotto arabo col
, la barba); far incanutire a poco a poco. petrarca, 83-2
la barba); far incanutire a poco a poco. petrarca, 83-2: se
son prima ambe le tempie / ch'a poco a poco par che 'l tempo mischi
ambe le tempie / ch'a poco a poco par che 'l tempo mischi, /
de'condottieri delle masnade de'soldati, a trarli all'elezioni, come venieno, di
legnaggio sceso / di sisifo, nei furti a lui simile, / mischiando il tuo
valore e di sangue illustre ci abbia a venir mischiata sempre questa vilissima canaglia?
da olmo, il quale, così a luna uscendo di cervello, andava dietro a'
atteggiamenti diversi e anche opposti (fino a contemperarli e farli coesistere più o meno
di essa vi rpeschia il furore. a. bonciani, lxxxviii-1-322: la rigidezza mischia
le sue compagne in punto mette / a far cambio di piaghe e di saette
b. tasso, ii-1-42: non così a volgari può esser lecito asconder alcuna volta
singolare, e dicendo di voler mischiare a quell'antico qualche cosa moderna, mutandovi
non vergogna / di mischiar cotai fole a peregrini / subbietti, a nuove del
mischiar cotai fole a peregrini / subbietti, a nuove del dir forme, a sciolti
, a nuove del dir forme, a sciolti / da volgar fren concetti.
altresì delle illusioni ch'egli scientemente fa a se stesso. bacchetti, 2-138: mischiava
-intr. con la particella pronom. a. pucci, cent., 37-88:
si mischia, / per dare assempro a molti in questa vita. -intercalare,
il cardinale, salutatili cortesemente, continuò a parlar con le donne, mescolando ai
. t827 (419): continuò a parlare colle donne, mischiando ai conforti
ognun mira ed ognun tace. / poscia a i novi portenti / questi mischian tra
eterno, / si leva e sorge a miniare il cielo; / ed ecco già
, i-860: io non volevo mischiarvi a tutto il pasticcio. 12.
lascivia,... la maritò a un suo famiglio. capellano volgar.
e questo iudicas- simo lo avessero facto a ciò non se mischiassino cun loro mogliere
donne de madianiti si erano mischiati et a loro persuasioni l'idolo di beelfegorre avevano
ad un padre dei figli non suoi, a differenza dell'uomo, che mischiandosi con
che la può, che voglio avenga a lei come è avenuto a del- l'
che voglio avenga a lei come è avenuto a del- l'altre, e non v'
336: la malvagia femmina si mischiò a malvagi consigli nel numero dei congiurati a
a malvagi consigli nel numero dei congiurati a desolazione perpetua della romana repu- blica.
ii-4): ancora quasi fanciullo cominciò a meschiarsi negli animi de'genovesi e imprimer
mortale aspro camino, / e bene a furti e a gl'inganni il mostra,
, / e bene a furti e a gl'inganni il mostra, / che s'
/ quando tu vai in viaggio o a mercantare. a. sagredo, li-5-127:
tu vai in viaggio o a mercantare. a. sagredo, li-5-127: partitanti,
. algarotti, 1-x-271: qui [a bologna] i letterati non sono solitari
] i letterati non sono solitari come a padova, ma si mischiano col bel mondo
bel mondo, vanno nelle villeggiature, a pranzi. cesarotti, 1-xv-286: andò
pranzi. cesarotti, 1-xv-286: andò a meschiarsi di nuovo fra i primi combattenti.
di nuovo fra i primi combattenti. a. lamberti, 29: erano pure,
trovò un fare ben diverso da quello a cui era accostumato. ghislanzoni, 17-35
mischierete con quella gente e più avrete a pentirvene, più ve ne terrete discosti
ve ne terrete discosti e più avrete a lodarvene. deledda, i-749: era
tristi in casa attorno al focolare, e a mio padre appoggiato al muro fuori nel
zimolo. - sono sanguette. -pervenire a un'intima unione con dio. fra
: vedi... come t'ae a mondificare e spartendoti dalle brutture e dall'