, 10-371: il sonno le fu [a beatrice] meglio amico della veglia.
determinativo e con un aggettivo, concorre a formare il superlativo relativo: il più
il profugo scarfoglio, che non riesco a immaginarmi reo! 9. sm.
cavalca, 20-70: animato e provocato a meglio, con più fervore si studiava
, 723: vi ricordo che voi teniate a mente la regola ch'io v'ho
amor... /... a l'amante sempr'accenna e addita / del
meglio e, come benigno astro, / a l'opre vertuose quel- l'invita.
e della mente / saggio e composto a nobil quiete. pascoli, 680: prenda
trascrittore. sbarbaro, 4-72: mi aiuta a sostenere la raffica l'accenno che ha
la raffica l'accenno che ha fatto a un primo treno. a che ora sarà
che ha fatto a un primo treno. a che ora sarà? vinco la tentazione
tanto lungo il mio gonnellino avana, a pieghe? fatto a crescenza, si
mio gonnellino avana, a pieghe? fatto a crescenza, si diceva. me lo
conveniente, più vantaggiosa, più adatta a determinate esigenze; evento più prospero e
piedi; finalmente s'è messo a letto, e siamo alla dodicesima
le sorti nostre aves sero a cambiare in meglio. verga, i-152:
al sole, e marciava da pari a pari coi meglio del paese.
milano, aveva segnato pace con obizzo. a parma aveva mandato podestà un cavaliere,
. gheri, 13-ii-281: sono circa a milledugento fanti e hanno meglio di centocinquanta
e il più de l'italia è soggetta a re straniero. marino, 11-138:
mulino; / che l'abbia a giorno e che lo renda a sera.
l'abbia a giorno e che lo renda a sera. sbarbaro, 1-89: l'
? aretino, 20-173: fa'che cominci a dir seco stesso, che tu sia
noi, / pria ch'ei passasse a troia, u'gli altri meglio / passaro
pirandello, 8-17: che hanno da insegnare a me, che li fascio e li
. cecchi, 120: -io ho dato a voi la buona nuova...
altri, se no come si fa a giudicare se è meglio o peggio del nostro
questa reccheza, / qual me mena a la dureza / de quel foco accalu-
bibbia volgar., ix-153: guai a quell'uomo, per lo quale il
duca mi nutrico, / che andare a questo e a quel de l'umil
nutrico, / che andare a questo e a quel de l'umil volgo / accattandomi
guanciale, / ti pettinò co'bei capelli a onda / tua madre...
, e la medesima cosa propose che a tutti gli altri proposta aveva, con quel
che si soprastava quando si fosse dato disgusto a queste matrone. menzini, 5-6:
era una fissazione, tuttavia m'aveva aiutato a vivere anni, i meglio della giovinezza
francesco da barberino, i-98: e s'a così contarla / non ti senti fornito
dette si cessino, è il meglio a fare che biancofiore muoia. machiavelli,
, che aver l'anastasia / volta a farlo girar com'un paleo. marino,
); costruito in modo piùconfacente ai fini a cui è destinato (un edificio).
, che furia! dove va di bello a quest'ora? ha preso il caffè
ha preso il caffè? -lo vado a prendere al forte, dove è un
vestito meglio che hai, non vai a fare l'operaio. 15.
e facilmente dimenticansi; ce n'è difficili a fare, e ancor più difficili a
a fare, e ancor più difficili a leggere; e queste non sono tra le
rosa, v-590-6: lo napoletano ei nato a la meglio provincia de lo mundi,
che, per il solito, è abituato a una mezza luce, a una conversazione
è abituato a una mezza luce, a una conversazione discreta, alla riservatezza nei
di quattro palmi in largo, lunga oltre a nove e grossa un sommesso. nomi
saperla lunga: e leggere e scrivere a filadito come un avvocato, e anche
ne avrò almeno otto some, pari a 'sei 'ettolitri e mezzo, presso
'sei 'ettolitri e mezzo, presso a poco. per ricoverare questo meglio,
uno gridò: « viva il pane a buon mercato! ». « a buon
pane a buon mercato! ». « a buon mercato? » disse renzo:
macinghi strozzi, 1-241: ci ha lasciato a ciascheduno 250 ducati: meglio è che
te, per lui, ecc.: a indicare soddisfazione per un pericolo scongiurato,
-tanto meglio, meglio così: a esprimere soddisfazione, approvazione, consenso o
. pirandello, 7-540: si riunivano a cena; ma spesso, non arrivando alla
da sedere accanto, l'uno cenava a un tavolino e l'altro a un altro
uno cenava a un tavolino e l'altro a un altro. ma meglio così.
di siena altri dugento, e oltre a quelli tutti i nobili delle case di siena
tutti i nobili delle case di siena, a gara chi meglio meglio, vennero in
i nobili delle case di siena, a gara chi meglio meglio, vennero in
o, anche provvisorio, sbrigativo, a grandi linee. bruno, 3-916:
: anche troppo meschinamente. * anche a fare alla meglio, meno d'una
peggio, bisognava proprio che ci adattassimo a spropositare in francese. -amare
cioè razionale, ha l'uomo amore a la veritade. leggende di santi,
diserto, quasi come uomo che ritornasse a casa a riposarsi; ovvero, che
quasi come uomo che ritornasse a casa a riposarsi; ovvero, che diremo meglio
che diremo meglio, egli ritornava la notte a stare in contemplazione. g. capponi
, 1-i-402: m'arrischierò... a ripercorrere la via medesima o, a
a ripercorrere la via medesima o, a meglio dire, partendomi dallo stesso punto
tracce, io mi sforzerò di giungere a un fine poco dissomigliante. -in
: la canzone su l'italia, a ridurla ne'suo'termini, è tutta nel
giorno più andava in meglio. -andare a star meglio, passare al meglio:
, fermo e lucia, 668: a render compiuta la festa, mancava il padre
padre cristoforo: ma egli era andato a star meglio. -andare per il
n'andò col meglio: / ch'a tutti il segno faceva frusberta. serdonati,
metzo magio per buolongnini ke i demmo a bolongna per lo mercato san brocoli. boccaccio
9-3 (355): il quale allora a bottega stava in mercato vecchio. di
: re carlo fé mozzare la testa a corradino e al duca d'austria in mezzo
del mondo. pavese, 1-21: a bandito saliva gente, ma erano di
. stefani, 7-11: si ordinò a firenze... fosse un franco
piovene, 4-70: i mercati generali a verona sono un bel monumento di tecnica
una piattaforma girevole, su cui aprono a raggiera le sette gallerie di refrigerazione.
delle pulci: famoso mercato di ferravecchi a parigi e, per estens., angolo
, angolo caratteristico di una città (a roma: porta portese; a napoli
(a roma: porta portese; a napoli: forcella; a milano: fiera
portese; a napoli: forcella; a milano: fiera di senigallia; a
a milano: fiera di senigallia; a torino: balón), dove si commerciano
: balón), dove si commerciano a poco prezzo oggetti usati e cianfrusaglie (ma
stato ad empoli al mercato, / a prato, a monticegli, a san casciano
al mercato, / a prato, a monticegli, a san casciano. machiavelli,
, / a prato, a monticegli, a san casciano. machiavelli, 409:
mercatanti da il volere avere ricetti commodi a ridurvi le mercanzie loro. cellini, 2-103
, 2-103 (484): andandomi a spasso per vicchio, di già egli era
, xxv-1-185: io vado / caminando a le porte, or ch'é passato /
, smascellar le simie e romper silenzio a qualsivoglia cemiterio. bandini, 2-i-176: l'
: i mandriani delle alpi cozie scendono a svernare nella campagna torinese; i mercati
. m. adriani, ii-79: a te, marzio, comandiamo che fra
giorno di mercato cinto venne all'angelo a prendere il coltello che gli avevo promesso.
di alcune città dell'italia meridionale, a cui nei giorni di fiera o di mercato
guicciardini, 3-21: esso paese vien quasi a farsi un porto, una fiera,
dell'europa, supplivano abbondantemente e anticipatamente a quanto era necessario. d. bartoli,
smaltiscano ne'mercati forestieri, renderà sino a ducati trecento. g. capponi,
impiego dell'opera sua, l'uso a cui serve, i commerci che alimenta;
e debano e sieno di fare i mercati a risico, e ne'detti loro libri
, 1-1: quando le donne stavano a la nave, facendo ciascuna mercato di
voleva fare il passo necessario per arrivare a un'intesa, la discussione si allungava e
speranze, ma, da contadini abituati a tener lunghi i mercati, non volevano
volevano stringere. -commerc. mercato a lettera: v. lettera, n
lettera, n. 19. -mercato a o di mostra: contratto di compravendita
.. non fare o trattare mercato a lettera o a mostra o in altro
fare o trattare mercato a lettera o a mostra o in altro modo d'alcuno
termine che si dà ne'mercati de'panni a mostra [ecc.].
sanudo, xxviii-391: si darà principio a una galia grossa di mercado. idem
: vogliono / veder ferrara. montati a fellonica / son ne le navi del
mercato'e 'galea grossa ': così a venezia e firenze la galera che nel secolo
la galera che nel secolo quindicesimo andava a tempo fermo in mercanzia per disponimento del
mostra fa che l'uomo s'accordi a mercato con lui. dominici, 1-33
sangue e di servitù, è tenuta a vergogna; ma se strumento di nazionale
ha fatto sempre mercato, facendola servire a passioni partigiane, ad interessi materiali, ad
giorno in cui tutti gli individui chiamati a prender parte negli eserciti stanziali delle varie
l'equilibrio europeo -eterno pretesto delle corti a mercati di terre e di popoli -sarebbero
malvagia / nemica d'onestate, oggi a costui / s'è venduta al suo solito
la donna... si pose a fare... mercato delle sue carni
dice: avrei una bambina come piace a lei, sottile, libidinosa sa?
mercato, in secreto la fece chiamare a sé. -dir. pen. mercato
il suffragio favorevole di votanti facendo ricorso a mezzi illeciti (e specie mediante il
dare o il promettere agli aventi diritto a votare denaro o altri vantaggi personali)
, nel linguaggio politico, con riferimento a comportamento moralmente e politicamente riprovevole, anche
o con altri nell'interesse del fallito vantaggi a proprio favore per dare il suo voto
punito con la reclusione da sei mesi a tre anni... la stessa pena
stessa pena si applica al fallito o a chi ha contratto col creditore nell'interesse
. -anche: il modo in cui, a seconda dei fondamentali e stabili presupposti
cioè senza intralci o interferenze dovute a discipline legali -protezionismo, dirigismo economico -o
discipline legali -protezionismo, dirigismo economico -o a situazioni economiche come il monopolio o l'
, sicuro', mercato stabile, fermo: a seconda che le offerte prevalgano sulle domande
domande, e quindi i prezzi tendano a scendere; o che le domande prevalgano
offerte, e quindi i prezzi tendano a salire; o che le domande e le
equilibrino, e quindi i prezzi tendano a restare stabili). periodici popolari
non riesce ad altro in fine che a rincarare tutti i prodotti; a diminuire
che a rincarare tutti i prodotti; a diminuire e restringere gli sbocchi ed il mercato
rame, per quanto facesse un mercato a sè, pur risentiva la fluttuazione del
: -la canapa -soggiungeva -è però andata a 70 scudi, ch'è di là da
.., -si vende facilmente, e a prezzi anche più vantaggiosi, dove il
qualche imbarazzo in quanto è stata costretta a dire il nome del prodotto di cui il
cameretta di abbaino sopra il circolo filologico a picco sul rombo oceanico della galleria e i
al corrente della situazione », infatuandosi a discutere i corsi delle quotazioni, i rialzi
il limitare il quantitativo di certi beni a disposizione del pubblico, vietarne il commercio
di fuori del mercato legale e parallelamente a esso, in modo illegale e più
si instaura fuori dei canali istituzionali e a fini di pura speculazione. — anche:
, in un tale ambito, concorrono a creare il complesso delle domande e delle
paoletti, 2-117: associati... a tutte le altre nazioni colle quali abbiamo
nazioni colle quali abbiamo corrispondenza, venghiamo a partecipare della loro abbondanza e insieme del
provare questo mio argomento non ho che a rammentare alla camera quello che accade sui
dell'inghilterra e della germania si presentano a eguali condizioni. montanelli, 161:
una diminuzione d'attività o una sospensione a tempo dei lavori. lucini, 4-209:
la crisi che prevede avverrà appunto, a suo parere, quando l'europa e il
, i-610: se del tuo amore giunta a me non dai, / di qua'
chi sì fia folle co'lui vengna a mercato. iacopone, 1-11-38: per lo
e donaronsi l'arra di quello che a quel punto non si poteva fare mercato,
mia partecipazione el capitano della guardia sua a domenico, persuadendosi per la amicizia che
pettini e forbicette »; sendo sempre a mercato con questa e con quella scioperata
oli, saponetti e moscati salvatichi, a pane, a cenci e a scarpette vecchie
e moscati salvatichi, a pane, a cenci e a scarpette vecchie, dandogli
salvatichi, a pane, a cenci e a scarpette vecchie, dandogli alcuni soldi giunta
voi, signor colombo, i lettori a veder calare dolcemente le vele al vostro avversario
dolcemente le vele al vostro avversario, a vederlo cedere, a vederlo arrenare? termini
vostro avversario, a vederlo cedere, a vederlo arrenare? termini che odorano più
relazione con una prop. subordinata. a. pucci, cent., 82-41:
c'ho nominato, / perch'egli andasse a ferrara nell'oste. nannini [epistole
denari. passeroni, 6-219: piacque a esopo tal mercede / e, conclusosi il
, / con piacere egli si diede / a smaltir quel poco resto / ch'era
presto. -trattato, patto. a. pucci, cent., 85-2:
per fare scoppiare con la loro società a primavera una vigo- risissimà aggressione.
enten'der dia [l'amante] ch'a lei possa parlare / in alcun loco
loro il saggio delle loro mercanzie, a ciascuno quella del compagno piacendo, ordinorono
? barilli, ii-243: qui [a costantinopoli] è la suburra, labirinto
che sarebbero amiche e comari, venute a far corteggio a lucia; e non
e comari, venute a far corteggio a lucia; e non si volle mostrare a
a lucia; e non si volle mostrare a quel mercato, con quella nuova in
e che vengano pure nella mia anima a farvi un mercato chiassoso e variopinto.
39: vi ha tra voi alcuno che a me neghi essere oggidì, per ciò
essere oggidì, per ciò che tocca a pochi temerari, le chiese di roma
facea scorrere continovo la sua gente infino a napoli, e per lo paese dintorno
vicinanze l'ubbidivano, e mandavano il mercato a l'oste. livio volgar.,
le loro terre ebbe vettovaglia. e venne a bologna e lì ebbe vettovaglia per tre
disagio e senza mercato, e arrivò a fiumicino e lì prese rinfrescamento. g.
, 1-3-269: stolto me faraggio reputare / a comparar cusì vile mercato. chiaro davanzati
. l. de'bardi, xxxv-n-783: a colui che biasima il mercato / ched'
avere, / vo'che per me a lui sia confermato / ben quello
ricchezza. iacopone, 1-4-n: aguardate a esto mercato, / che deo paté
tre per lira, che non tornarono a giusto mercato soldi sei per lira.
era ottimo marcato. castiglione, 275: a lui parve che quelle parole dimandassero troppo
moltitudine di gotti captiva e li venderono a vilissimo mercato. manzoni, pr.
, delle caldaie. così, facendo a gara a goder del buon mercato presente,
caldaie. così, facendo a gara a goder del buon mercato presente, ne
essa 25000 svanziche all'anno, che a quei tempi di buon mercato non era
mercato! fra giordano, 1-270: a messer santo lorenzo gli parea fare nulla a
a messer santo lorenzo gli parea fare nulla a dare il corpo suo: grande mercato
militari contò. arminio si rideva che a sì buon mercato servisse. cesari,
sso'encamato, / ma faime venire a veder meo mercato. beicari, 1-25
mercato: con una spesa modesta, a un prezzo molto conveniente, in un
pregio che il re di francia volle, a buono mercato. macinghi strozzi, 2
parmi che, se hai 'l capo a mandarlo, ti sia troppo indugiato a
capo a mandarlo, ti sia troppo indugiato a comperarlo, che no l'arai a
a comperarlo, che no l'arai a sì buono mercato come l'aresti auto
ricci, ii-297: sono i cavalli a buon mercato, perché per tutto il giorno
.., quando egli era quel vivere a tanto buon mercatp che per una crazia
, tuttoché ben conoscesse d'aver avuta a bonissimo mercato la casa e che desiderosissimo
e che desiderosissimo n'era baciccio, tosto a chi gliela fece, rispose. manzoni
una buona giustizia. il pane verrà a buon mercato, ma ci metteranno il veleno
, 6-ii-546: ho trovato una cameruccia a buon mercato, dico una cameruccia,
se non potevo trovare il denaro più a buon mercato per la rinnovazione di parte del
per convincere la mia famiglia dissi che a siena la vita è a buon mercato,
famiglia dissi che a siena la vita è a buon mercato, che non vi sono
grande facilità; agevolmente, comodamente; a condizioni particolarmente vantaggiose. fra giordano
. fra giordano [gherardini]: a bonissimo mercato vendono le anime al demonio
, benché molti italiani... vadano a cercare lo spirito in francia, dove
spirito in francia, dove se ne trova a buon mercato ghislanzoni, 1 -77:
sole, le stelle si ponno godete a buon mercato. tarchetti, 6-i-107: vedrete
, 6-i-107: vedrete che ha acquistato a buon mercato la gloria d'un fatto così
. ma... non riescono a dimenticarsene tanto a buon mercato.
.. non riescono a dimenticarsene tanto a buon mercato. -per poco,
-e lo lasciarono stupito di essersi commosso a così buon mercato. -senza infierire.
: ogni tentativo d'amministrar le pene a buon mercato, riesci male.
: un pretesto di viaggi, comodi e a buon mercato. borgese, 1-229:
quando ogni cosa era lusinghiera, luminosa e a buon mercato. bartolini, 15-231
edizioni; o, colori, i più a buon mercato. calvino, 1-523:
passanti, l'aria striminzita dei ristoranti a buon mercato. -di poche pretese
donna... non è mai stata a buon mercato. vuole i denari,
chi può avere bisogno d'un uomo a buon mercato come sono io. b
nasce sazietà e nausea di codesti entusiasmi a buon mercato. sbarbaro, 1-25: fuori
trovai solo. -a miglior mercato: a un prezzo (o al prezzo)
o al prezzo) più conveniente, a condizioni (o alle condizioni) più
beni è quello che si compra nel mondo a miglior mercato? palmieri, xviii-5-1153:
, che da noi si fanno, a miglior mercato. manzoni, v-2-455:
dazio, e che per conseguenza ci saranno a miglior mercato? mamiani, 11-100:
tra coloro i quali volevano occupar roma a molto miglior mercato e senza concedere nulla al
per sapere dove potevano farsi il corredo a miglior mercato. -con valore attributivo.
, monetari falsi del pensiero, scribi a buon mercato; e ragazze anche a miglior
scribi a buon mercato; e ragazze anche a miglior mercato, le quali per verità
147-154: la donna un poco si cominciò a rattemperare, e disse: va'pur
e disse: va'pur con tuo senno a mercato, ché io me ne camperò
, migliore o grande mercato: comprare a prezzo molto conveniente, fare un buon
guarda come e'brontola / da sé a sé per sì picciola favola / che ha
sé per sì picciola favola / che ha a sborsare; e n'ha auto grandissimo
giudice secondo la sua usanza tenne compagnia a la sua innamorata, e più volte
insieme si risero de la beffa che a fridiano tuttavia facevano, e beatrice diceva che
che fare con uno che sia sopra a molti individui, che a un solo di
che sia sopra a molti individui, che a un solo di questi, il quale
aver buon mercato d'uno che sia sopra a molti individui, che non d'un
mercato: lasciarsi indurre dal prezzo basso a fare un grosso acquisto. lippi,
il vino: ed un barile / a regalar ne manda alla regina. / poi
alla regina. / poi vende il resto a prezzo tanto vile, / che ognun
/ si cala al buon mercato, a quella macca. note al malmantile,
: si lascia persuadere dal prezzo vile a comperarne: il traslato è preso dagli
-cavarsela, uscirne, averla, scapolarla a buon mercato: sottrarsi a un pericolo
, scapolarla a buon mercato: sottrarsi a un pericolo, a una minaccia,
mercato: sottrarsi a un pericolo, a una minaccia, a un inconveniente con
un pericolo, a una minaccia, a un inconveniente con danni relativamente lievi.
/ non so, se tu n'uscissi a buon mercato. lippi, 8-75:
gli costa / e vede averla avuta a buon mercato, / l'invito tiene.
al malmantile, 2-678: 'vede averla avuta a buon mercato '. conosce d'avere
sapessi ve lo direi per uscirmene subito a buon mercato. nievo, 478: il
di sommo piacere per averla scapolata così a buon mercato. palazzeschi, 1-393: c'
. il caro signorino se la cavava a buon mercato. -da o di
que'di buon mercato. -essere a buon mercato: ottenere ciò che si
1-253: piacemi che... attenda a uscire di noie, con dare espaccio
in due, mi parrebbe tu ne fussi a buono mercato. -essere come
37 (650): tutto era a buon mercato, essendoci molta più roba che
la spagna, 7-20: dusnamo cominciò forte a gridare: / -monsignor carlo,
il commercio; trovarsi abbondanza di merci a prezzi convenienti. boccaccio, dee.
... il quale avendo inteso che a napoli era buon mercato di quelli [
più stagionato, e andò da 28 a 32 soldi; ma ci era poco
ma ci era poco mercato affatto, a tale che mi parve bene indugiare a
, a tale che mi parve bene indugiare a questo lunedì che viene, che lo
-fare buono o gran mercato: smerciare a prezzi molto convenienti. -anche: liquidare
tavernaio] diede sempre poi buona carne a quelli che l'aiutorono, e fece loro
/ non sai che questo basto anche a me preme? -fare oggetto di
della guerra. ora s'era messo a fare il mercato nero,...
mercato nero. -fare malo mercato a qualcuno: recargli una grave offesa,
proverbia super natura feminarum, xxxv-1-532: a l'emperer de grecia, c'om
alvaro, 5-58: fu la stessa margherita a proporre di giuocare al mercato.
venti e non solo non mi sono a voi, mio fine, indirizzato, ma
ricordato. -per gran mercato: a poco prezzo. marco polo volgar.
: egli hanno di tutte cose che a uomo bisogna per vivere in grande abondanza e
per gran mercato. -porre qualcosa a mercato o in mercato: metterla in
, che potesse insieme stimolare il querengo a non porre in mercato se non
sostanza sì pubblica che privata vi era posta a mercato. -sopra il mercato:
male informato,... o a fine di percuotere il povero giorgio vasari o
ingiurie tu ci abbia fatte, domandalo a te e a que'tuoi prelibati libri,
abbia fatte, domandalo a te e a que'tuoi prelibati libri, ne'quali
hai detto male della filosofia e fatto affronto a noi, vendendoci, come dire,
vendendoci, come dire, in mercato a suono di tromba, noi che pure
pure siamo dotti e sapienti, e oltre a ciò liberi? -venire a buon
oltre a ciò liberi? -venire a buon mercato: diffondersi eccessivamente. muratori
. muratori, 7-i-83: è venuto a sì buon mercato il titolo di marchese
xxx-4-267: sei pur venuto, amore, a buon mercato, / ch'ognun vuol
mercato, / ch'ognun vuol giocar teco a la civetta. 19. prov
o dicono d'aver avuto le merci a miglior prezzo che di vero non sono
mercato e quattro fanno una fiera. e a venezia: due donne e un'oca
si comprano al mercato. (cioè vengono a nostro malgrado). ibidem, 334
. ibidem, 334: quattro cose sono a buon mercato, terra, parole,
oltre alli schiavi mercati che si portavano a vendere nel brasile, ve n'erano anche
per chi compra. -con riferimento a valori spirituali o morali indebitamente fatti oggetto
inestimabil di virtù retaggio, / vendesi a prezzo. 2. per estens
. 2. figur. che scende a patti e accetta compromessi per lo più
i gradi vende de fumane vite / a chi per precio grand'e a chi per
vite / a chi per precio grand'e a chi per poco. benzone, 82
quella orazione, la qual tanto mercatore a dio porge. f. f.
che si riferisce alle attività mercantili o a chi è dedito a tali attività;
attività mercantili o a chi è dedito a tali attività; commerciale. alamanno
mercatanti, a'quali ancora si ha a dare prezzo, secondo la consuetudine mercatoria
. es. 'la qualità mercatori a rende le donne atte a contrattare ';
qualità mercatori a rende le donne atte a contrattare '; ma non è di
... è di non piccolo aiuto a gli uomini di questo mondo, posciaché
un'arte trovata dagli uomini per sopperire a quello che non ha potuto far la
sempre nella mercatura, / lucciole dando a creder per lanterne, / sbarbata gli
istituito il tribunale dell'ammiragliato, speciale a decidere le cause commerciali e le civili
principale non piacque che egli si piacesse a canticchiare di erminia e d'armida. d'
delle notizie principali di mercatura che spetta a i prodotti della terra. bar etti,
. unicamente per... involarsi a quella maledizione chiamata uniformità o medesimezza.
e la legislazione che per lo più a ciò non ha badato, come v'ha
ogni mercatura in un corpo e di dare a questo corpo i suoi statuti, prescrivere
xii-252: oggidì la stampa si è ridotta a semplice mercatura. lettere inedite, 11-88
con argento, come ho fatto io. a. cocchi, 5-2-57: il nostro
e per interesse di mercatura, s'industriavano a farsi parlatori e scrittori.
] che tali mercature spacciasse al prezzo a lui dato a contanti. d. dolfin
mercature spacciasse al prezzo a lui dato a contanti. d. dolfin, lxxx-4-593
6. figur. atteggiamento di chi scende a patti e accetta compromessi disonesti, illeciti
dell'apostolato e mercatura di cristo. a. verri, ii-302: vi scorgo
sa perdere congiuntura, non s'adatti a mercatura. — voce dotta,
, in virtù di tale valore, a essere scambiato contro denaro (in contrapposto
, trasformatrice dell'uomo (in contrapposto a derrata, cioè qualunque bene ricavato dalla
buggea... non sia vietato a loro di comperare quelle cose che comperare
comperasse, se francesco non s'era a suo grande agio provveduto. tasso,
il più rilevante interesse di stato, a mio parere, è che il prencipe
chi siete? / donde venuti? a cambiar qui, qual merce? b.
titoli rappresentativi delle medesime. -merce a dogana, merce a licenza: la cui
medesime. -merce a dogana, merce a licenza: la cui importazione o esportazione
importazione o esportazione è autorizzata in deroga a un divieto. -marin. merce leggera
che occupa uno spazio di stiva superiore a circa 1 o 1, 5 m3
occupa uno spazio di stiva non superiore a circa i o 1, 5 m3 per
, il fico dell'altra si metta a stormire e quelli si dileguino come passeri
noi sappiamo ch'è di un disco, a uno scambio dello scalo merci.
metastasio, 1-iv-523: quando ancora importi a voi pochissimo l'acquisto di questa povera
questa povera merce poetica, importa moltissimo a me il farvene parte. foscolo,
nel mezzo d'europa e in faccia a levante, accetta anche in letteratura merci
mia esibizione. arbasino, 177: a quel genere di attività non-creative che produce
massa d'ambizioni indifferenziate, ma non riesco a tendere le mani verso quel torrente di
ma serve ancora ad infettare o almeno a caricar d'inutili merci la giurisprudenza.
ariosto, 30-11: cominciò il pazzo a gridar forte: -aspetta! -
'l suo scampo infornar, già tratto a riva; / ma c'uom rio più
proibita. nel centro della città, a poca distanza dalla cattedrale, esistevano case
cattedrale, esistevano case di vizio. a tutte le ore del giorno, le
colla voce e con gesti laidissimi invitavano a salire. d'annunzio, iii-1-394: tu
nelle basi navali le case di tolleranza, a quei tempi, erano fornite della merce
fu colui che degno / collega fu a mantener la barca / di pietro in
oceano orrendo / perdi le. merci a te dal ciel concesse. pallavicino, 10-i-21
natura merci cattive, vanno anche d'ordinario a finire in male. metastasio, 1-iv-498
, si stende la mia insufficienza anche a quei benevoli uffici che forse non sarebbero
, vii-99: né bisogna lunga esperienza a conoscere che ogni uomo tende di ricavare
, ardimento. g. f. a chiliini, 105: de li centauri cinque
, 76: tutta la gente accorreva a lui per prendere la merce che veniva
: circondarsi di fallaci illusioni, sognare a occhi aperti. buzzi, 164:
e dei meriti altrui; impossessarsi, a proprio vantaggio, delle idee e delle
altrui. foscolo, 1-191: pur a natura venne anche il capriccio / di
-sapere spacciare la propria merce: riuscire a fare sempre i propri interessi. tommaseo
passare per ciò che non è, riuscire a coprirneabilmente i difetti. tommaseo [s
al mercato senza merce: non ambire a pubblici riconoscimenti, a conquistare la fama.
: non ambire a pubblici riconoscimenti, a conquistare la fama. sbarbaro, 1-76
nell'occhio. -con merce non venni a mercato. 6. prov.
i desir suoi, compra la merce a miglior prezzo assai. ibidem, 82:
conquista di un territorio apre la strada a un'intensa penetrazione commerciale e culturale.
tanti guai / son tradito e abandonato a torto? sannazaro, iv-348: dio
impetra, / ben fu rabbiosa tigre a lui nutrice, / e 'l produsse in
vi- 115: la colpa maggiore rimproverata a bruto si è che, avendo la
d'ingegno, un uom caro / a pallade, ad apollo, a urania,
caro / a pallade, ad apollo, a urania, a temi, / languendo
pallade, ad apollo, a urania, a temi, / languendo sta sul limitare
, 1-1-48: ai siciliani nulla mercé. a farne macello [carlo d'angiò]
non che vostra bontate consenta / di rivocarmi a servo, se '1 vi piace.
non seria fallo... se a me s'aumiliasse / il vostro core ed
me s'aumiliasse / il vostro core ed a merzé si muova. dante, xxxviii-46
volere e la vostra merciè, fino a tanto che voi mi ricevarete per vostro amico
fede sì salda / tanta mercé, ch'a le sue luci sante / pascer non
. goldoni, ix-973: negar sapresti / a un amante mercé? carducci, iii-2-321
castel di mulazzo e 'l castellano / a voi non parve, se mercé d'
221: prego suavi / piatà chi mov'a giri / e faza in lei ripausu
botta, 6-ii-609: io mi reco a mio indispensabile dovere il chiudere quest'atto
: rapportare ad altrui si è portare a colui da cui tu hai ricevuto e a
a colui da cui tu hai ricevuto e a lui rendere con grazie e mercè.
tua parola, / s'io ritorno a compier lo cammin corto / di quella
. corona de'monaci, 27: credete a lui [iddio] e la vostra
pochi dì dita polvere e quella portò a la prenominata donna, la qual receputa et
lieta e contenta, la merzé promessa dete a la vedovella e subito se mise a
a la vedovella e subito se mise a lo experimento de decta polvere. ariosto
il premio e la mercé che è piaciuta a dio per sua grazia di donare a
a dio per sua grazia di donare a chi osserverà la legge sua, sia
. melosio, 3-ii-86: pazienza tocca a me / di languir sempre così, /
mercé del beneficio prende, / sua natura a lui cangia e vile il rende.
rodante esposto / de la mercé ch'aspetta a sua fatica [ecc.].
tu non lo dei schivo poi tanto / a un empio fatto, allor che della
lxv-8: se il mio desir mi sprona a bella impresa, / gli è per
, la mercé di qualcuno: grazie a lui, per suo merito, per volontà
. cavalcanti, i-264: trovar non posso a cui pietade cheggia, / mercé di
poner mi lascio / da quella speme a cui soverchio ho creso. dotti, i-516
/ da la terra e da tacque a gran fatica, / sì nota sei,
mercé la musa amica, / che a più province, a più città fai scorno
, / che a più province, a più città fai scorno. algarotti,
9-224: se tu sapessi come sto a danaro! aspetto danaro da casa; non
dolce mercé, già buon tempo. a. f. doni, 2-33: veduto
so che, tua mercé, ne vado a morte. / ma così morto ancor
. corsini, 1-2: sembra calliope a me troppo severa, / grazie chiedere a
a me troppo severa, / grazie chiedere a lei non ardisch'io: / a
a lei non ardisch'io: / a me sol basterà che in mezzo all'armi
lavor che vario ordisco, / ch'a molti, lor mercé, grato esser suole
dicea. -mercé qualcosa, mercé a qualcosa o di qualcosa, la mercé
fiero lume / che sfolgorando fa via a la morte. idem, par.,
. possessivo. fiacchi, 83: a quel pastore / rispose il fiore: /
aretino, v-1-19: dirò ancor che ternate a mente la promessa fatta a tiziano,
che ternate a mente la promessa fatta a tiziano, mercé del mio ritratto che io
sicuro lo stile. algarotti, 1-ii-72: a voi, madama, si conviene piuttosto
studio del cuore, il poeta viene a migliorare se stesso ed altrui. carducci
, mercé lo studio, è riuscito a ritiovare la sua fanciullezza e, puro
dio, mercé di dio: grazie a dio, per sua volontà, per
, da que'spumanti / gorghi venimmo a riva e a l'altro varco /
spumanti / gorghi venimmo a riva e a l'altro varco / giugnemmo in breve
nostro idioma, s'è già cominciato a studiare e notare e scrivere con proprietà
eo tutta quanta incienno; / sono a la tua presenzia, da voi non
/ s'eo minespresso aioti, merzé, a voi m'arreno. guittone, i-10-69
e onorando lui, onni solicitudo stando a ciò. monaldo di sofena, xvii-901-1
: -tien qui, dico, fa a modo mio: questo non l'ha a
a modo mio: questo non l'ha a saper persona. -orsù, gran mercé
nostre donnei -mercé per dio: a implorare pietà per amor di dio.
si trovava rifugiato nella libera elvezia, a locamo, alla mercé della grazia di
abusare della sua debolezza. -arrendersi a mercé o alla mercé di qualcuno:
, 1-148: male pensiero ài fatto a non ti arendere a mia merzé.
pensiero ài fatto a non ti arendere a mia merzé. d. bartoli, 2-4-281
2-232: imposero ai difensori di arrendersi a mercé. -chiedere, domandare,
spada ond'elli ancise dido, / amore a cui io grido / merzé chiamando,
, xxxvii-201: dona, mercé domando / a voi, ché moro amando. petrarca
1-174: è questo quel bel ciglio, a cui si spesso / invan del mio
non saccio se li piaccia u sì'a spiagire; / und'eo mersé li
li chero / che no li torni a pesansa, / perch'eo vorria di
. dante, lxxv-12: merzé vi chero a vostra provedenza, / ch'i'senta
alcun sentore / ch'io sie servente a vostra ubidienza. idem, purg.,
, iii-151: li turchi si voltarono a chieder mercé a'tedeschi, onde subito
, 2-209: se l'amaro termine / a cui giongo per te, / può
la fraude sua che l'ha condutto a morte. forteguerri, iv-227: mi
in maniera / che alcun de'falli suoi a me non celi / e che del
vecchi austeri e pie donne sono raccolte a chieder mercé a dio delle offese che
e pie donne sono raccolte a chieder mercé a dio delle offese che dal carnevale mediceo
: quando il primogenito di luca venne a lei per chiedere la mercé del traghetto,
ella non intese. -dire mercé a qualcuno: ringraziarlo. allegri, 59
è grandissima mercé, ed essere accetto a dio. 5. bernardino da siena,
iv-151: in alcuni casi è mercé a giurare e, se non giu
rematore. i cieli / già decaduti a baratri di fumi. / proteso invano
forte. -fare mercé di qualcosa a qualcuno: concedergliela con generosa condiscendenza.
g. cavalcanti, i-205: di farne a lei mercé di ciò non tardo:
alcune licenze di potere uomini forestieri andare a quelle sue indie occidentali. d.
fugge: / dona tal premio amor a l'altrui fé, / mira, o
mercé, che queste ed altre debolezze maschili a proposito della lirica dantesca fa valentemente
di dante '. -gran mercé a o di qualcuno o qualcosa: grazie
o di qualcuno o qualcosa: grazie a loro, per merito loro. gemelli
: quivi pernottammo allegramente, gran mercé a circa trenta villani, che parean satiri
giamai se non mi fae gridar merzé a cento baroni e a cento cavalieri e
mi fae gridar merzé a cento baroni e a cento cavalieri e a cento donne e
cento baroni e a cento cavalieri e a cento donne e a cento donzelle, che
cento cavalieri e a cento donne e a cento donzelle, che tutte gridano a
e a cento donzelle, che tutte gridano a una boce merzé, e non sappiamo
una boce merzé, e non sappiamo a cui la si chiedere. boccaccio,
fiore, 8-12: per ch'io a sue merzé tuttor mi metto, c.
armi efeso oppressa. -rendere mercé a qualcuno: esprimergli la propria riconoscenza,
: tutto tempo rendono grazie e mercé a dio di ciò che dà loro. alberti
era lode a'padri render grazia e merzé a chiunque fosse, per far la gioventù
102: generosa! tu rendi mercé / a chi vita morendo ti dié.
, alte e terribili. -valere a mercé di qualcuno o a qualcuno:
-valere a mercé di qualcuno o a qualcuno: riuscire a suo merito,
di qualcuno o a qualcuno: riuscire a suo merito, a sua lode, a
qualcuno: riuscire a suo merito, a sua lode, a suo vantaggio.
a suo merito, a sua lode, a suo vantaggio. dell'uva, 84
, 84: in te mi fido ed a mercé mi vaglia / rime dettate aver
alla mercé di dio. -venire a mercé: invocare perdono o pietà.
perdonar mai non è sazia, / a chi col core, e col sembiante umile
col sembiante umile / dopo quantunque offese a mercé vene. magno, 82: peccai
82: peccai stolto, e pentito a mercé vegno, / come uom ch'ai
tommaseo]: molto mi sarebbe più a grado la morte che vivere, quando sono
grado la morte che vivere, quando sono a ciò venuto che mi conviene venire alla
, 9 * 72: fugge e manzi a tutti gli altri passa, / mercé
pericolose erano le limosine soverchiamente boriose. a ssarino, 2-ii-17: mercé che 'l
truppe imperiali non vennero mai coi nemici a giusto termine di battaglia, ma ora
capitani. cesarotti, 1-x-185: quanto a me, che trovo più probabile che la
l'iscrizione del sigeo debba farmi rinunziare a questa opinione: mercecché niente ripugna che
non tutti le stesse / scelgono parti a fabbricarsi i nidi / e a stabilirsi
scelgono parti a fabbricarsi i nidi / e a stabilirsi special lor casa. manni,
colonne volgar. [tommaseo]: diede a pirro tutta la terra di tessaglia di
i quali con un quarto voto si obbligavano a rimanere essi stessi in schiavitù, quando
artisti che vivevano di mercede si recarono a non voler esser più alle fazioni coi
vien al fin, se ben tarda a venire. firenzuola, 325: fattasi
... / servo indiscreto a te improvviso annunzi / il villano sartor che
oso sia ancor con polizza infinita / a te chieder mercede. scola, xl-405
neppur nella mediocrità de'prezzi delle biade a procurargli vitto, vestito, abitazione.
ancor fu innamorato, / e chiamavaie a sé con gran mercede: / perché
quattro soldi per portargli la valigia sino a casa. gobetti, 1-i-819: l'
.. sono cagione che si vendano a caro prezzo. cattaneo, vi-1-76: in
veniero, 17: morir gli convenne a fin che avesse / debita in ciel mercede
: non rammenti / qual dio prometta a i buoni ampia mercede? pinamonti, 8
la mercede. ariosto, 26-127: a lui si drizza, e saria stato presto
si drizza, e saria stato presto / a darli del ben fare aspra mercede.
aspra mercede. caro, 2-3-74: infino a ora [il castelvetro] n'ha
questa la mercede, / che sola a mezza notte / andare investigando io son
malvagità del re di giafanapatàn si passava a chiusi occhi, senza faigliene tornar su
l'accorto prometeo, l'inclito figlio / a cantar di giapeto il cor mi sprona
gran disio ch'io porto, / ch'a ben far tira tutto il mio podere
, non voler sonare la tuba dinanzi a te, come fanno gli ipocriti nelle
loro mercede. petrarca, 101-5: veggio a molto languir poca mercede, / e
par., n-no: quando colui ch'a tanto ben sortillo / piacque di trarlo
, / a'frati suoi, sì com'a giuste rede, / raccomandò la donna
, / e comandò che l'amassero a fede. cavalca, ii-2: è.
santa povertade tormentato quel certo guadagno a beneficio di colui che dà il denaro
nimico né mercede del non avere acconsentito a tanta ingiustizia, non riceverono pur imo de'
de'prigionieri in dono, ma rimandarono a pirro altrettanti sanniti e tarentini. goldoni
o rumio dagli occhi di druda, / a che musi verso la steppa, /
chi più merita che chi meno, quanto a un estrinseco riconoscimento; avendo veramente chi
degno di volersi, cioè il gradire a dio, il glorificarlo, il piacergli:
mercede, o merito che vogliam dirlo, a chi non basta sì che gli tolga
: quest'opera per voi da capo a piede / ella è formata: e se
di dolore, / d'aver fatto a colui danno et oltraggio, / che degno
gioia, bella gioia, sento / tant'a lo cor, che de
. petrarca, 366-9: vergine, s'a mercede / miseria estrema de l'umane
e fede / e pur mi piace a lei servire. s. degli arienti,
sforzato le troppo cocente fiamme d'amore, a le qual sapete quanto male se può
, catalano, passato co'suoi venturieri a parte nemica e rimasovi in dubbia fede,
prendate merciede / de me son sogietto a vosstra fede. rappresentazione della conversione
, 4-5: rivedrenci nel ciel su presso a quello i che de'suoi servi arà
. giustinian, 1-19: o quanto a mi me dole / che in ti non
, / senza trovar giamai nulla mersede / a la mia tanta inestimabil fede. ariosto
/ ciò che 'n premio è dovuto a la mia fede. cesarotti, 1-xxxiv-268
: per sua benigna concessione, grazie a lui, per merito suo, bontà sua
piacque di negarlo [lo saluto] a me, lo mio segnore amore,
v. colonna, 1-343: grazie a te, signor mio, che allor
cielo. tasso, n-iv- 301: a me, che nelle delicate piume giaceva non
: dentro portan la dolze figura / ch'a l'anima gentil fa dit: «
1-140: mercé, per dio, mercede a sto meschino! gir aldi cinzio,
mercede, la dio mercede: grazie a dio. caro, 1-319: questi
tradimenti / dalla curia sbandisti e, a dio mercede, / ora i costumi suoi
gente di quello bisognosa e che perciò a mercede si facea condurre, per solo
-andare alla mercede di qualcuno: andare a chiedergli grazie e favori, presentargli una
posso mio affare, / corno convenmi andare a la merzede / di quella, cui
umiliando me. -avere mercede a qualcuno: nutrire per lui riconoscenza,
, re de la montagna. -chiedere a mercede: domandare per favore; invocare
notte o die, / quanti incontra a pietà chiede, a mercede, / che
/ quanti incontra a pietà chiede, a mercede, / che del dubbio camin l'
: mi moro temendo, / cherendo a voi merzede. petrarca, 49-6: quando
mia pensiei ristretti al core / dinanzi a quel che nostre colpe vede, /
al suo piede / de'nostri torti a dimandar mercede. betteioni, i-331:
abitanti, e venire in processione davanti a lui con il parroco alla testa e con
g. m. cecchi, 1-ii-232: a casa mia si dice: chi ha
, stare in propria mercede: trovarsi a proprio agio, disporre liberamente di sé.
bartolini, 3-15: stavo tutto giorno a piede / per i campi in mia
e de la donna maggio / covrirli a darli a stagion agio e via.
de la donna maggio / covrirli a darli a stagion agio e via. p.
il re... fa mercede a persone grandi, donando loro eziandio talora
talora paesi vasti. -fare mercede a qualcuno di qualcosa: concedergliela, donargliela
: sottomettere alla propria autorità, ridurre a obbedienza. tavola ritonda, 1-458:
per gran core altero / l'asia superba a ricoprir d'affanni, / e a
a ricoprir d'affanni, / e a far gridar mercede al turco impero.
nate ombre e sussurri. -muovere a mercede qualcuno: indurlo a pietà.
-muovere a mercede qualcuno: indurlo a pietà. capilupi, 97: verrà
le mie crude stelle / di me a pietà, piangendo, e a mercede?
di me a pietà, piangendo, e a mercede? -mettersi a mercede di
, e a mercede? -mettersi a mercede di qualcuno: porsi alle sue
per la viltà di alcuni che si mettono a mercede de'ricchi signori romani.
stessa mercede ed il consiglio di rimino a nome del suo signore ci assicurò di
mercede / fammi astinente e sobrio contro a gola, / ch'occupa il corpo e
: dà per mercede, amore, / a questi poi l'essequie, / la
ancorché irritato. -in seguito a condono. cornazzano, lvi-31: riede
, per mercede del ritorno loro, a mantova. raineri, prol. \ mastro
raineri, prol. \ mastro alfonso a caso lo medicò et egli, poscia che
bibbia volgar., i-155: disse a lui laban: io troverò grazia nel
[il tiranno] ancora la mercede a chi lo serve in casa, come
merita, volendo che ognuno abbia di grazia a servirlo. guidiccioni, 5-13: dimmi
le mercedi. tasso, 17-48: a grado avrò questa vendetta ancora, / benché
da me più nobil fòra, / a grado sì che gli sarà concessa /
: ecco bella mercede che rende cristo a chi tanto lealmente lo serve.
antifrasi. tasso, 5-43: s'a i meriti miei questa mercede / goffredo
uom del vulgo, e crede / a carcere plebeo legato trarrne, / venga
, 1-iii-27: avvezza io non sono a rendere una sì trista mercede agli altrui benefizi
con lei son tenute / di bella grazia a dio render merzede. cicerchia, xliii-385
c'allegrar si vuole, / rendendo a dio graziosa mercede. ariosto, 43-103:
diliberamente vernano alla mercede, si mosse a misericordia. alfieri, xvi-15: quando
troppo / debil si scorge al paragone, a finta / mercede viene.
qualche anno stette in esilio, vivendo a l'altrui mercede e con poca speranza di
ponendolo di due in due anni appresso a febbraio. idem, iv-368: la moltitudine
. alberti, i-145: sonci ancora a guadagnare atte le operazioni del corpo,
di vannozzo, 21: zascuno è tratto a la mer cenaria, /
. da merce nario; a scopo di lucro, per denaro, dietro
rosselli, 56: egli è vissuto a mio tempo in firenze una persona
quali altri sono publici e che vanno a rappresentar per le case mercenariamente, altri
principiò messalina ed altri della famiglia imperiale a impetrar mercenariamente quest'onore a molti e
famiglia imperiale a impetrar mercenariamente quest'onore a molti e non a gran prezzo,.
mercenariamente quest'onore a molti e non a gran prezzo,... ma per
ciampoli, 217: mercennari custodi / a ricchezze usurpate altri prepone. zanon, 2-xix-175
, l'educazione domestica sarà tanto preferibile a quella de'collegi, quanto può essere
offerta fattami di mercenario collaboratore, fatta a me vostro comproprietario, a me principal
, fatta a me vostro comproprietario, a me principal nominato nella fondazione di questo stabilimento
, che non in quelle d'una a mercenaria »: che è creatura che concupisce
... pieve di santo cresci a naciuoli nella diocesi fiesolana. campanella,
diocesi fiesolana. campanella, 985: a questo proposito sarìa la chiesa della madonna
chiesa della madonna di monti, concedendo a noi o tutte l'entrate co'pesi
o dandoci solo quel che si dà a preti mercenari in quel luoco, dove serviremo
lavoro o un incarico solo in seguito a un'adeguata pattuizione di compenso.
mercenaria, che l'ha contaminata e ridotta a vilissimo stato, portando qua e là
questi comici erranti e mercenari ponghino titoli a caso alle loro commedie, non guardando
, 351: veri amanti, od usati a mentire, / gente avara ed ingorda
mio tetto il desire. / mercenario a me intorno quel coro / l'amor
, acconciano le mercenarie bocche per gettare a terra la verità. martello, i-3-272
si tiene tanto vile che sottomette sè a colpa di peccato, il quale è la
quegli di alemagna sono incerti e lontani. a. cocchi, 6-26: è manifesto
vile interesse, che si esercita sedentariamente a distruzione della mente e del corpo.
.. rimarrà, poi, affidata a cure mercenarie. -pattuito per bassi
la diede. 6. subordinato a fini di carattere utilitaristico o venale (
intellettuale). tasso, n-iii-949: a ragione... erano stati prima ripresi
mercenario. l'acerbi, non essendo atto a porvi una sola riga del suo
, 11-175: non mi sapevo piegare a certi lavori mercenari, né ammollire con inchini
pagina, sistema che trasse i più ingordi a stemperarli in ismisurati indigesti volumi per poter
quella penna mercenaria e lasciate il posto a chi lo merita più di voi.
», pensavo, « perché sobbarcarmi a questa spiacevole fatica, alle discussioni che
(unsentimento, un atteggiamento); volto a fini grettamente egoistici (un atto,
mercennara hai memoria; / entento stai a mia solia pur de remunerato. cavalca
ti è noto, signor, che a tesser versi / né guiderdon terreno, /
non ama. lubrano, 2-343: a che mi stanno a vendere, per amor
, 2-343: a che mi stanno a vendere, per amor platonico, l'
lubricità di osceni discorsi, l'andare a scuola di mime impudiche, lo spiritar
spiritar per una strega mercenaria che ne dà a censo? montale, i-99: ella
, assuefattisi per la cupidità del guadagno a essere negli eserciti con taglie ingorde e
mercenario dei signori italiani, sì bene a conto suo, come romano imperatore.
risma eran riusciti, in quel secolo, a diventar capi e reggitori di quasi tutti
di ruggiero, ancora che fosse imputata a gran virtù e fortuna sua, può dar
virtù e fortuna sua, può dar a vedere con quanto disvantaggio si pone a combattere
a vedere con quanto disvantaggio si pone a combattere chi ha seco galee mercenarie contra
manovale, bracciante (anticamente servì anche a designare gli strati più umili della società e
umili della società e oggi spesso allude a un'attività svolta esclusivamente per fine di
. latini, i-1709: a questa baldezza / tal chiaman mer- cennaio
angiolieri, 139-1: un mercennàio intende a grandeggiare, / e pòggiavi sì smisuratamente
né puote star colie / per torre a bocca aperta come 'l luccio. bibbia volgar
dimando, se non che almanco facciate a me come fate ad un vostro famiglio
, divisi in cento abitatori, bastavano a provvederli, quanti essi erano, di
faticoso e men produttivo, ch'è quanto a dire gravandolo d'inutili mercenari. papini
. nulla più che un mercenario addetto a titillare il diaframma del re, a
addetto a titillare il diaframma del re, a provocare il suo riso. savinio,
4-101: la formica... cominciò a ripetere gli argomenti di la mosca e
che son qui per tenere i piedi a pollaio, mi piacciono assai più di
che accendono a ogni momento la sigaretta della temerità.
nutricata facilmente dalle città che lui aveva a governo. carani, 5-213: i mercenari
altri goffredo in pregio tiene, / ed a lui caro è sì che i suoi
stuprando, rubando, mettendo ogni cosa a sacco e fuoco. papini, 27-782:
istinto di tragedia che già dava gloria a zacconi. moretti, vii-392: lui
via molto secondaria, si potesse visitare a giorno fisso. 5. locuz
: disponibilità ad aggregarsi militarmente o politicamente a un partito o a una fazione senza
militarmente o politicamente a un partito o a una fazione senza convinzione e senza coerenza
senza convinzione e senza coerenza; propensione a subordinare all'esclusivo interesse materiale il proprio
non ha voluto imparare gramatica né eziandio a schermire, voglio che tu lo tenghi
voglio che tu lo tenghi alla cucina a volgere li arosti; e falli fare
: due scuole di merceologia, una a roma, una a firenze. panzini,
merceologia, una a roma, una a firenze. panzini, iv-416: 'merceologia
astronave corazzata, però servirà in seguito a sconfinate applicazioni ecumeniche nella merceologia pacifica,
, negli apparecchietti per asciugare le calze a rete o raffreddare il ketchup tiepido o ritagliare
biglietto. « i caratteri organolettici » lesse a tutti quanti « hanno grande importanza per
rotto! / -a l'acora, a le fusa! / a la merciaria menuda
l'acora, a le fusa! / a la merciaria menuda, madonna! lamenti
duca e di reina e sono condotto a vendere merzerie! piovano arlotto, 156
merzerie! piovano arlotto, 156: a milano si sanno fare molte mercerie e armadure
sanno fare molte mercerie e armadure e a firenze buoni drappi. sanudo, 50:
ispe- diva le suoi vicende, conducendo a bottegai sacchi di pepe, chi balle
specie e drogherie e di lì tornavano a calicut con molto rame e argento vivo,
i-84: voi siete qua tutti concorsi a questa vendita di mercanzie e mercerie.
bottega di mereiaio, chincaglieria. a. f. doni, 3-260: il
sensala aveva aperta ima bottega di merceria, a mie spese; e con quel piccolo
cattivo gusto. aretino, 20-246: a costei pose l'occhio a dosso un
, 20-246: a costei pose l'occhio a dosso un conte di feltro, il
. merceria piena di quanto può occorrere a una donna. baldini, 9-11: in
e di oggetti da regalo (e a venezia il termine designa la strada che
rialto). dolce, l-i-164: a tiziano medesimo, che alora era giovanetto
astradiamosi in merceria, in piazza, a san giovanni paolo. zeno, v-17:
alla fibra vegetale una lucentezza permanente simile a quella della seta, un'accentuata resistenza
firenze. macinghi strozzi, 1-145: a dì 9 si maritò l'isabella a marco
: a dì 9 si maritò l'isabella a marco di giovanni di marco, setaiuolo
di mereiaio con le sue cassette fatte a quadretti. ramusio, i-37: poi
esortan gli amanti ai lor martiri / a provvedere in giorno così gaio. leggi
bella merciaia. bartolini, 1-264: a notte, i mereiai partono fra le nebbie
per strade maestre e sognano d'essere a casa. c. e. gadda,
. dare qualcuno al mereiaio: consegnarlo a un venditore ambulante affinché lo porti via
merciaiuola, ch'era tutta atta a quello ufficio, e sì le disse:
9-161: un mer- ciaiuol per ultimo a bottoni / fornito, e a spinetti,
per ultimo a bottoni / fornito, e a spinetti, aghetti e fibbie, /
, aghetti e fibbie, / ed a dieci altre cose da appuntare, / strignere
annodare. parini, giorno, i-646: a te quest'ora / condurrà il merciaiuol
/ e liberal di forestieri nomi / a merci che non piai varcàro i monti.
e saranno membri di esse; e soci a ciò espressamente delegati saranno i merciaioli che
tina sfiatata del merciaiuolo ambulante chiamerà sempre a raccolta le massaie incuriosite e lo stormo irrequietodei
piccola bottega di merciaiolo, era andato a forlì a far delle compere.
di merciaiolo, era andato a forlì a far delle compere. 2.
disse il merciere, / s'i'posso a lui venir sicuramente. a. pucci
i'posso a lui venir sicuramente. a. pucci, ii-7: guardati d'incontrare
essendosi questo caso molto divolgato, pervenne a le orecchie del marito de la catarina
, mercifichi). neol. ridurre a oggetto di scambio, a fonte di lucro
. ridurre a oggetto di scambio, a fonte di lucro (e nel linguaggio
e consumistico di valori etici o culturali a opera della società borghese e dei princìpi di
). neol. persona abitualmente portata a ridurre i valori etici e culturali a
a ridurre i valori etici e culturali a elementi volgari ed effimeri di consumo.
mercificazióne, sf. neol. riduzione a merce o a genere di
. riduzione a merce o a genere di consumo di una persona o di
marxista, la tendenza del sistema capitalistico a sottoporre alle ferree leggi di mercato sia
, non dici massificata? che aspetti a parlare di reificazione, di mercificazione?)
della razza di chi ha purgato la lettera a timoteo? = nome d'azione
in mercimonio. lastri, 1-3-226: a che prò... le leggi,
prima aveva orrore del mercimonio, diedesi a negoziare. g. r. carli
dei mercanti. cattaneo, vi-4-416: a compimento... d'una vera e
, trafficarla. muratori, 9-237: a fin di cavare dalle viscere delle terre
dalle più avide nazioni... a far un mercimonio ingiusto degli uomini egualmente
conti, 1-695: un giorno, a cannes, un cronista prezzolato (prospero
» voleva dire donna perduta, vagante a far mercimonio di sé per qualche banana
. contrassegno impresso, per lo più a fuoco, sui capi di bestiame;
i segni e i fregi son necessari a la ruffiana, come anco i merchi a
a la ruffiana, come anco i merchi a cavalli, e non si sapria di
. tre sono i mezzi, quanto è a dire il merco, la nuova coniata
, iv-3-84: beati i popoli ch'obedissero a signor di tal merco.
o ramoso, foglie ovali, fiori a capolino di colore giallo, frutto ad
= deriv. dal lat. [a \ mardcus * maggiorana '.
di silvestro, 16: morì mercordì a dì dui de marzo. l. gradenigo
quadragesimali. sannazaro, iv-368: mercoridì a sera, tornando a casa, mi fu
iv-368: mercoridì a sera, tornando a casa, mi fu data la lettera
disse che 'l mercori sera, forse a 4 ore de nocte, venuti erano
ore de nocte, venuti erano lì a canton doi fanti, guardando un pezo intorno
. bembo, 10-vi-121: ho parlato a monsignor contarino e trovo essere vero quello
315: fece voto solenne d'andar ignudo a nostra signora di loreto...
lii-7-233: mi portavano lettere date loro a ravenna mercoldì. castélvetro, 87:
parte... il corriere che va a roma, essendo mercordì. erizzo,
tasso, ii-299: la prego che scriva a l'illustrissimo signor cardinale albano così caldamente
. giannone, 294: giunse finalmente a modena, non prima de'26 di ottobre
aveva uditi. foscolo, xiv-267: domani a sera ti saprò dire come e dove
mercordì, sandro di cenni de'biliotti a gualtieri: e disse i feroci imperi del
iv-1-243: mia cugina è qui fino a domani. domani tornerà a frascati.
qui fino a domani. domani tornerà a frascati. mercoledì darà una festa in villa
. giunti la sera del mercoledì santo a vista di magdala, la mattina seguente andarono
: verso mercoledì la cieca lasca / rimira a squarciasacco la matrigna. l. salviati
[i] i dìes * giorno consacrato a mercurio '; cfr. fr.
la mercorella fiondi di basilico, simili a quelle della vetriola, ma minori:
foglie, poco e tondo, doppio, a due a due sospesi in forma di
poco e tondo, doppio, a due a due sospesi in forma di due granegli
i corpi umani, tutte cose attribuite a mercurio. mascardi, 1-87: ciascuno che
, tutto quel principio dello studio, come a simili interviene, ad altro non attese
detto di strabone, attribuivano tutte le scienze a mercurio; né era creduto solamente protettore
, mercuriali, / dove i pesci che a gara vi boccheggiano / sono del tutto
solennità che si celebravano in roma e a creta in onore del dio mercurio.
trattati dell'arte del vetro, 127: a fare polvere di cristallo, o vero
entra il mercurio con zolfo e sale / a formar di natura ogni composto / e
4. farmac. che è composto a base di mercurio; che contiene mercurio
parmi che in conto veruno convengano. a. cocchi, 8-172: elle [le
. medie. che si avvale di medicinali a base di mercurio (un metodo terapeutico
una cura, ecc.). a. cocchi, 3-289: nel secolo xvii
. 6. sm. medicamento a base di mercurio. c. mei
cui il presidente impartiva le direttive atte a evitare irregolarità e abusi nell'amministrazione della
d'orazio, 4 fare una mercuriale a taluno 'vale riprensione severa.
i prezzi medi di determinate merci relativamente a un determinato periodo (per lo più
lo più con frequenza giornaliera) e a una determinata piazza (e tale istituto
in cui i contraenti non abbiano provveduto a stabilirlo; sia una funzione economica di
che si è pubblicata, non giunge a 15 lire l'ettolitro. arlia, 344
ad imporre un prezzo legale, ma semplicemente a far conoscere il relativo movimento degli affari
i valori medi ottenuti, sono utilissime a chi compera e a chi vende, a
, sono utilissime a chi compera e a chi vende, a chi produce,
a chi compera e a chi vende, a chi produce, a chi negozia ed
chi vende, a chi produce, a chi negozia ed a chi consuma. oriani
chi produce, a chi negozia ed a chi consuma. oriani, x13- 221
643: la linozosti, la quale appresso a tutti noi altri si chiama mercuriale,
che contiene mercurio; che è a base di mercurio. g.
eglino che talora apportano gravissimi mali. a. cocchi, 4-1-13: per quel
insufficiente l'ulteriore uso delle fregagioni mercuriate a cagione della molta durezza. targioni tozzetti
, che, essendo bivalente, tende a sostituire l'idrogeno del nucleo aromatico,
: composto con mercurio, che è a base di mercurio. tommaseo [s
, dove pensavo che '1 disegno chinasse a venere, veggo che mercurieggia.
di analisi mediante il quale si riesce a determinare una sostanza facendola prima precipitare sotto
, 245: dedicazione de'metalli fatta a certi dii,, cioè...
certi dii,, cioè... a giove si dà lo stagno, a
a giove si dà lo stagno, a venere il rame e a mercurio l'argento
lo stagno, a venere il rame e a mercurio l'argento vivo. caro,
, 4-342: onde [giove] volto a mercurio: va, figliuolo, /
in cartago. pindemonte, 5-36: a mercurio, sua diletta prole, / [
latona. fulcis, xl-208: piacesse a dio che non v'entrassero que'simili al
per lo più impoveriscono le campagne ed a spese altrui mangiano l'ova fresche ed
dietro letteralmente ad omero, hanno, a guisa della verga di mercurio, addormentato
mano, i talari a'piedi. a lui attribuivano l'invenzione della lira di
manutengolo. garibaldi, 1-6: intorno a questa beatitùdine si aggirava il vile mandatario
luna si è mercurio. di sopra a mercurio si è venus. ristoro,
che giove, / mercurio e marte a nominar trascorse. citolini, 62: i
centro comune; con velocità diverse e a diverse distanze aggiransi intorno a lui prima
velocità diverse e a diverse distanze aggiransi intorno a lui prima mercurio, indi venere,
il fr. mercure, usato, a partire dal 1672, come titolo di
, è l'unico metallo che, a temperatura ambiente, si presenti allo stato
si presenti allo stato liquido; riesce a intaccare altri metalli, formando così le
metallico per l'i %, da conseryarsi a temperatura costante al buio. — mercurio
mercurio o '1 medesimo metallo liquefatto? a. neri, 1-92: amalgamai questo argento
/ mantiensi entro il barometro elevato. a. cocchi, 4-2-2: si lodarebbe un
quella sustanza non volatile, ma atta a liquefarsi e scorrere e formarsi, la
d. bartoli, 2-1-110: sembra miracolo a veder con che ingorda voglia si gittano
-assicurar?, a sé o ad altri, un vantaggioimperituro,
in democrazia. siri, x-378: a gli uomini di più purgato intendimento parea
nello stato in cui si trovavano. a. cattaneo, iii-95: a fissar
. a. cattaneo, iii-95: a fissar il mercurio dell'instabilità giovanile appli-
, cloruro, ecc., si usa a significare che nei composti in cui il
mi farà un dì uscir del manico a me. tassoni, viii-1-12: ha [
contrate / corron di fango e merda a mezza estate. torricelli, ii4- 379
di merda, nella quale però (a differenza di quella d'ennio) siano mescolati
da una finestra che si apre cautamente a spiraglio viene giù un grosso involucro che
la montagna è infinitamente taciturna, simile a un mondo defunto... ma
di morti. cassieri, 53: simili a vascelli fantasma, un paio di merde
cecchi, 1-i-345: questo aver dato fede a tuoi incantesimi e tue merde m'ha
, 2-366: prima del caffè, riuscì a raccontare in due parole il soggetto.
il giovane, 10-959: tanto indugiasti a voler esser vinta / ch'e't'è
fanno: senti. ci devi mettere a riposo, levarci dalla merda. arbasino,
, 3-251: antonio ci raggiunge ridendo a piedi, venendo all'inizio della colonna
sue merde, lo facessero tenere 'a destram patris '. cellini, 1-76
oh! dio! -merda. -in bocca a te. dalla tua bocca non poteva
: quello spregio der labbro, come a dì: merda a voi! calvino,
der labbro, come a dì: merda a voi! calvino, 6-126: -merda
, 233: dice che dovrò andare a mangiare, non aspettare, e ha il
, 20-167: eccoti al signore, eccoti a lui che frappa d'amori dicendo «
. 7. locuz. -andare piuttosto a r accattar & la merda (in
ipotetico e iperbolico): essere disposto a qualsiasi cosa pur di sottrarsi a un
disposto a qualsiasi cosa pur di sottrarsi a un dato impegno, specie se ritenuto
. v.]: 'andrei piuttosto a raccattar la merda '. che far
scoperta ciò che da tempo è noto a tutto il mondo. p. petrocchi
regoli. questo verme ambizioso si striscia dinanzi a tutti colla merda fino alla gola per
che egli largisca tante mer- dicine rimate a qualunque giornale o rivista glie le chieda.
secchita. 2. operaio addetto a ripulire le strade e le piazze dagli
l'opre vai la fede, / a beatrice tanto laura cede. =
: per un buon boccone / dietro a ogni poltrone / tu anderesti, /.
locuz. cascare in un merdaio: venirsi a trovare in una situazione disonorevole o estremamente
gira è cascato in un merdaio ': a chi, dopo tanto pensare e sceglier
disus. spreg. chi è addetto a ripulire le strade dallo sterco o dalle
bianciardi, 4-71: la riduzione di fine a mezzo, qui e altrove, aliena
f. scarlatti, lxxxviii-n-532: tu sonasti a racolta / d'ogni ragazzo; /
spregevole, vile, ripugnante. a. f. doni, 10-321: perché
che abbiamo lasciato qui quando siamo tornati a dietro a portar l'altre robbe?
lasciato qui quando siamo tornati a dietro a portar l'altre robbe? -nelle ostelerie non
. fenoglio, 33: urlò avanti a negus: -dagli, negus, a
avanti a negus: -dagli, negus, a quel merdino che si crede chi sa
, messo in furore: / diasi a colui che al cui mi dà 'l merdocco
dà 'l merdocco. g. a. papini, 91: tenevano [i
merdocco ': impiastro che si usa a levare i peli e che adoperasi dagli ebrei
36: sorrise e disse agli altri additando a bimbo: - questo qui è davvero
pataffio, 9: cicutremmola stanimi sempre a tondo, / ed un putito e
s'impiccò con la fune che serviva a stendere le pezze merdose di quel mostricciattolo
-che contiene gli escrementi. a. bonciani, lxxxviii-1-324: semiramìs tu terresti
bonciani, lxxxviii-1-324: semiramìs tu terresti a scuola, / soddomitando il tuo merdoso sacco
pagasse. grasso, 20: io vado a provedergli la merenda. una viva ripugnanza
, ii-1-22: vorrei pregarlo [buonaparte] a correggere la merdosa viltà di questo secolo
viltà di questo secolo, e spingerlo a qualche cosa di non servile. carducci,
: maledissi gli uomini che mi costringevano a quella merdosa fatica. govoni, 9-71:
vedendo prolungarsi il periodo della mia sosta a torino, mi strappai violentemente dalle grinfie
lapo da castiglionchio, 103: cominciarono a aettare e gridare: uscite fuori,
6-79: queste merdose di donne vogliono a noi altri ragazzi un mal di morte
/ una merdosa, ch'ogni cosa ha a schifo. carducci, ii-3- 139
di londra e molt'altri cittadini principiarono a formar un grand'esercito. =
e dei ragazzi, per lo più a base di pane con companatico, di
., 9-5 (370): oltre a questo n'avevan da lui di buone
492: una donna di cerreto, portando a uno suo marito nomato landra merenda al
campo, la ditta valige trovò et a landra la portò dicendoli: « io ho
... adivenne che, sendo ella a uno munistero fuori della porta a pinti
ella a uno munistero fuori della porta a pinti, io pasando fu'invitato da'suoi
io pasando fu'invitato da'suoi parenti a merenda. sercambi, 1-i-131: disposti.
. beccari, xxx-4-317: io sederò qui a l'ombra; / stenderò in terra
1-61: la merenda e risalito / a cavallo ciascuno al loco usato, / ripresero
pare che meritino quel poco rinfrescamento, che a persona civile e costumata. lippi,
faccenda, / è ito al ponte a greve a una merenda. forte- guerri
/ è ito al ponte a greve a una merenda. forte- guerri, 22-16
, / il dì di san lorenzo, a casa mia, / que'gran cocomeroni
grappoli pesanti di mucciafora, la merenda a calderino, la colazione nella pineta. gozzano
7-7: ero andato con tre o quattro a una merenda in collina - mica lontano
faccenda, / se tu l'hai a far innanzi desinare. / tu non
e non ci si contenda / prendervi porto a l'ora di merenda. redi,
se ne piglia un'altra bevuta simile a quella della colazione. passerotti, iii-277
quello, che si ha da fare, a far si prenda / dentro questa medesima
fatiche del giorno che starsi insieme allegramente a una merenda la sera. caporali,
e finocchi e gelatina / e ghiozzi a la lombarda avvantaggiati. gualdo priorato,
regina per... aver voluto intervenire a certa merenda fatta dalla duchessa di scevrosa
dentro,... essa si gettò a fiaccacollo nei divertimenti e diventò la divinità
becelli, 1-59: sì che ferite dandosi a vicenda, / ora trippe or boldone
brigate ne sentissero / ora solazzo or utile a vicenda. 4. locuz.
4. locuz. -a colazione, a pranzo, a merenda, a cena
locuz. -a colazione, a pranzo, a merenda, a cena: in qualsiasi
, a pranzo, a merenda, a cena: in qualsiasi occasione propizia, a
a cena: in qualsiasi occasione propizia, a tutte le ore del giorno, continuamente
e assaggiarlo dietro e innanzi pasto: a la satora, a la digiuna, a
innanzi pasto: a la satora, a la digiuna, a colazione, a pranzo
a la satora, a la digiuna, a colazione, a pranzo, a merenda
, a la digiuna, a colazione, a pranzo, a merenda, a cena
, a colazione, a pranzo, a merenda, a cena. foscolo, xviii-292
, a pranzo, a merenda, a cena. foscolo, xviii-292: ha uno
classici latini de'quali egli s'è pasciuto a desinare, a cena, a colazione
quali egli s'è pasciuto a desinare, a cena, a colazione e a merenda
pasciuto a desinare, a cena, a colazione e a merenda. -a merenda
, a cena, a colazione e a merenda. -a merenda: in occasione
: « babbo, arenne noi anche a merenda? ». e questo dicevano perché
una maraviglia, e dubitavano non avere a tornare a'primi termini. pulci,
qui arriva più d'un forestiere / a cena, a desinare ed a merenda.
d'un forestiere / a cena, a desinare ed a merenda. ercole bentivoglio,
/ a cena, a desinare ed a merenda. ercole bentivoglio, i-14:
due libre / di persciutto mangiai dianzi a merenda. batacchi, 3-6: prima
batacchi, 3-6: prima d'andare a pranzo tamburava, / a merenda scuoteva un
d'andare a pranzo tamburava, / a merenda scuoteva un po'il groppone,
, / dava di zona pria d'andare a cena, / poi buricchiava in letto
cena, / poi buricchiava in letto a pancia piena. p. petrocchi
. v.]: se ne discorrerà a merenda. questa mela la man- gerai
merenda. questa mela la man- gerai a merenda. -andare a far merenda in
man- gerai a merenda. -andare a far merenda in casa belzebù: andare
/ fra gli accidiosi; e andrassi a tu per tu / appaiata a zanetto
andrassi a tu per tu / appaiata a zanetto a far merenda, / e senza
tu per tu / appaiata a zanetto a far merenda, / e senza vino,
in qualcosa quanto o come il cavolo a merenda; essere un cavolo a merenda
cavolo a merenda; essere un cavolo a merenda: non essere pertinente, non
24) alle ultime; sebbene siano cavoli a merenda. p. petrocchi [
quanto * o * come il cavolo a merenda ': di persona o cosa
monumento ci aveva che fare come 'l cavolo a merenda '. nieri, 318:
quanto pilato nel credo o quanto i cavoli a merenda, ce lo lascio.
ce lo lascio. -dare la merenda a qualcuno: preparargli e offrirgli un leggero
: io darò una merenda universale, a cui tutti gli amici di qui assisteranno per
salute. -dare, portare merenda a qualcuno: conce- derglisi carnalmente.
le terre, fu data per merenda a la fame di più di quaranta contadini.
contadini. -entrarci come il cavolo a merenda: v. cavolo, n
una foglia e con essa s'incominciò a stropicciare i denti e le gengie. sacchetti
e le giovene donne vane alli monasteri a fare le delicate merende con balli e
di pioppi giganteschi. cassola, 3-135: a metà del pomeriggio facevano merenda con una
il terreno. -mangiare il cavolo a merenda: v. cavolo, n
. 4. -stimare quanto il cavolo a merenda: v. cavolo, n
allora si smettono le merende, solite a farsi nell'estate dopo desinare).
, pan, silvano, pale, / a goder la bennata cortesia / dell'alma
-merenduòla. caro, i-333: andarono a pranzo e delle lor vivande mandarono a
a pranzo e delle lor vivande mandarono a presentar dafni, il quale, facendone una
è convenuto prometterle di andar doppo pranzo a goder una merenduòla nella villa della torre dell'
permesso, / chi le guida ed a che fine. batacchi, ii-78: gli
/ di pastiglie e confetti, e loro a bere / dàn rosolio di nòccioli di
nòccioli di pèsco; / questo liquor fe'a marte un tal piacere / che se
un tedesco / e gli altri numi a quella merendina / la cotta rinfrescàr della mattina
sgradita. ballesio, 769: c'invitò a merenda, ma fu una merendaccia.
et proximo cenae: unde et antecenia a quibusdam vocantur ». merènda2,
. letter. donna che ama partecipare a conviti e a trattenimenti pomeridiani.
donna che ama partecipare a conviti e a trattenimenti pomeridiani. faldella, iii-121
: la vecchia merendaia del villaggio, a trovarsi il bel signorone in casa sua,
che consuma la merenda; che partecipa a una scampagnata con merenda al sacco.
sopra dante, 1-434: avvezzandosi l'uomo a ghiotti bocconi e quando ànno ben desinato
. alberti, ii-201: non molto doppo a desinare ancora pur beono; indi a
a desinare ancora pur beono; indi a poche ore merendano, anzi a desinare
indi a poche ore merendano, anzi a desinare ancora pur beono; indi a poche
a desinare ancora pur beono; indi a poche ore merendano, anzi desinano un'
. aretino, 1-182: si posero a merendare in terra. p. foglietta,
233: mi mandò... a cogliere un insalata, dicendomi che le ne
ch'io merendi un poco, ché a dirti il vero non ho mangiato in tutt'
merendare. goldoni, vii-1135: -avete fame a quest'ora?... -
due ragazzini ove sono? -nel tinello, a merendare. cesareo, 173: presso
, 173: presso il tempio di vesta a merendare / siede un pastore imberbe.
due famiglie riunite andarono in un pomeriggio a merendare nel bosco, lungo il fiume.
ragazze della pietà passavano un giorno di vacanza a merendare tutte insieme all'aperto.
le donne, quando merendano, cominciano a mangiare il porro dalle frondi.
. tr. mangiare (per lo più a merenda). nieri, 328:
ber tino, che ci state voi altri a fare il merendino? lasciala stare la
quell'altra e per lo più, a cose usuali, s'empieno solamente le due
(auricula muris), con foglioline simili a un'orecchia di topo e piccoli fiori
merendòla. ha la sua foglia piccola a modo d'orecchia di topo ed ha
di mente, tarda d'intelligenza, buona a nulla,
, / chieggon gli orlicci, perché a lor son buoni. leonardo, 2-101:
merendone? ch'io volessi tener mano a far rompere il collo a quella fanciulla?
volessi tener mano a far rompere il collo a quella fanciulla? sassetti, 7-180:
del villaggio... vengono tutti a trovare essa, la colomba bornia.
orsù, diamogli la merendùccia e mandiamolo a scuola, e quale non saprà dire quali
27: là, seduti in faccia a quella superba prospettiva, vogliamo goderci una
bavaglio: / chi coll'amico fa a stracciabburatta: / chi all'altalena e
: / chi all'altalena e chi a beccalaglio: / va quello a pedrellucce,
chi a beccalaglio: / va quello a pedrellucce, un s'accu- latta.
mensa, accordandosi più fanciulletti e fanciulline a portare quello che è dato loro per
figurando di fare un banchetto; e mettono a sedere a quella tavolina li loro bambocci
un banchetto; e mettono a sedere a quella tavolina li loro bambocci. e queste
(99): quella che appena a te degnamente si confaceva d'essere sposa e
dottrina, dedotta dalle profezie di priscilla a massimilla, che mere- tricavano e profeteggiavano
: come fu giunta questa meritrice / a malamocco con riputazione, / vezzosamente soghi-
una pubblica meretrice, subito le vanno a torno e, maneggiandola disonestamente e facendole
carogne ammorbate, fetide e puzzolenti appresso a tutti. giuseppe di santa maria,
sangue. di giacomo, ii-837: a mano a mano scendevan l'ombre,
di giacomo, ii-837: a mano a mano scendevan l'ombre, e di
sbocco d'ogni stra- dicciuola e cominciavano a sorridere ai passanti. d'annunzio,
2-56: facce consuete / di nati a faticare e a riprodurre, /..
consuete / di nati a faticare e a riprodurre, /... pitturate /
, ii-393: mandò il re di gerico a raab meretrice e sì le disse:
mana fuori quelli uomini i quali vennero a te, i quali entrarono in casa tua
delle lascivie di agatoclea meritrice. a. f. doni, 6-133: con
dalida meretrice fu tutto tosato il capo a sansone. luigini, xlv-258: frine
, deposte le vestimenta e sparsi i capelli a vista di tutti, se n'entrava