più lincei che induceva sovente gli uomini a riputare per intensissimo desiderio dell'animo suo
mancamenti, è d'altra parte linceo a conoscere i difetti d'altri. buonarroti
su quelli che poi seminò egli stesso a due mani nel vocabolario, non vide che
arghi c'ho d'intorno, / a chiuder li occhi ed a posar invita.
, / a chiuder li occhi ed a posar invita. groto, 587:
lincèi): titolo dell'accademia fondata a roma nel 1603 da federico cesi, francesco
cervelli di molti per la mia nomina a presidente dell'accademia d'italia, ho
da federico cesi, duca d'acquasparta, a chi venne aggregato a un'accademia fondata
d'acquasparta, a chi venne aggregato a un'accademia fondata da esso a roma nel
aggregato a un'accademia fondata da esso a roma nel 1603, e della quale
in osservanza delle costituzioni lincee, porgo a v. s. l'anniversaria congratulazione.
g. pascoli sarà considerato veramente a suo posto? è 'il teatro'. e
. ne attribuiscono la vera causa a malattia. nieri, 3-113: 'linchétto':
che ci credi, perché quello a che uno ci s'è trovato non si
invece di farmi dei dispetti come fanno a tanti, invece mi faceva dei servizi.
l'ozio e le morbidezze che s'abbia a chiamare, che lasciassino linci. annotazioni
'quinci, linci'e 'costinci'rispondono esattamente a 'qui, lì 'e 'costì
pedante, di cui questi avverbi sono assunti a simbolo). cagna, 1-73
si metteva in linci e squinci, a furia di stoppaccio, di unguenti e di
di unguenti e di tinture, riusciva a un tutt'insieme tollerabile. idem, 1-153
: alcune signore in linci, posate a mensa con distinzione e compostezza, davano
e. cecchi, 6-80: dal 1882 a oggi, furono linciate agli stati uniti
, tr. { lincio). sottoporre a linciaggio; giustiziare sommariamente.
ribellò al padrone e lo colpì a morte, ma gli altri lavoranti lo linciarono
un facchino. hai visto la lettera a giorgio hugo?... bisogna linciarlo
lo diceva ferdinando martini le cricche interessate a linciarlo non ne avrebbero avuto l'audacia
). chi compie o partecipa a un linciaggio; colpevole di linciaggio.
, arti anteriori dotati di unghie atte a scavare. = voce dotta,
/ la qual linguria nomo, ch'a le reni, / qual v'ha dolor
cerchio e l'altra si gira intorno a voglia tua, talmente che ella si
, talmente che ella si può transferire a ciascuna delle divisioni fatte nel cerchio.
base deve essere fermata la linda mobile a b, che deve servire per traguardo.
linda. = dallo spagn. [a] lindador, da [allindar 'adornare
giardini per la bellezza delle sue varietà a fior doppio. = dallo spagn
. = dallo spagn. [a] lindador, da [allindar * adornare
con tali ragioni lindamente rappresentate imponeva egli a tutta sua possa silenzio alle mormorazioni.
producono fiori con corolle molto lunghe (fino a io cm). = voce
. aretino, 20-178: ecco a te uno spagnuolo attilato, odorifero,
», e con l'altre sue lindezze a tomo. m. adriani, 3-4-141
di stazione ferroviaria e di casetta nipponica a un solo piano. = deriv
dell'abbigliarsi e nel far le mode a tempo e luogo. magalotti, 26-68
che e'pare una pittura, vestito a pennello. -ben fatto; armonioso
77: il piè lindo esercita / a danze pellegrine. tozzi, vi- 676
in chiocca / co'suoi piè lindi a pianta di pattona, / si soffia il
eh'essi [i lavoratori] stieno a luogo loro, e non voglino fare il
. lippi, 12-33: spiegasi prima sopra a un tavolotto / un abito mavì di
salvini, 39-i-154: l'innocenza è a guisa d'un lindissimo specchio, che
lindissimi arnesi, ma questi teneva più a comodo de'suoi che di se stesso.
con tele sottili / di bianco lino, a dar acqua alle mani / odorosa vieppiù
di altre cose io mi ricordai, a sentir parlare quell'aretino con quella favella sua
lindo e del galante, / ed a femmine poi d'ignobil razza / furtivo
già risorto alle battaglie, / coperto a salde piastre e salde maglie. c.
, capisce? ch'io me ne stessi a casa, quieto, tranquillo,.
quieto, tranquillo,... a godere dell'ordine perfetto di tutte le
le scelte piìf opportune e più valide, a pensare e agire con illuminata saggezza.
: qual mai affare d'importanza fu ridotto a maturità, che non sia stato un
pensiero. desidero che giunga in breve a qualche maturità, ond'ella possa soddisfare in
: le cose erano da ogni parte a maturità condotte. mamiani, 11-135:
. algarotti, i-iii- 267: sino a tanto che le arti sono rozze per ancora
cristiano seppe svolgere, educare e condurre a maturità molti generi solo abbozzati dai latini
nella rispondenza dello stadio del loro sviluppo a determinati requisiti merceologici, nella situazione del
alume e di arsenico sono novellamente pervenute a maggior maturità, perché il freddo sulle
ciclo degli studi secondari superiori, dinanzi a una commissione di nomina ministeriale, il
: che provi esso l'allievo maturo a studi superiori; purché gli esaminatori siano
17. prov. gran fecondità non viene a maturità: una pianta troppo ricca di
troppo ricca di frutti difficilmente li porta a una soddisfacente maturazione. proverbi toscani
toscani, 29: gran fecondità non viene a maturità. = voce dotta, lat
uno signore..., essendo a una stagione i fichi novelli, il signore
non sien le genti ancor troppo sicure / a giudicar, sì come quei che stima
et avanzi / torbido mosto puro dentro a li pieni laghi. soderini, iii-84
504): -va nell'orto, a dare una scossa al pesco, da farne
portale qui... -e tu -disse a un altro -va sul fico, a
a un altro -va sul fico, a coglierne quattro de'più maturi. d'annunzio
in cerca di alberi maturi o vicini a perire, si fanno tagli successivi e
essere maturi al taglio va da ottanta a duecento. -fertile, produttivo,
alla loro perfezione, non si tardi a portarli alla piazza, levati e non maturi
aria mescolata con la rugiada là intorno a mezo agosto stilla in quelle gon- gole
diventino mature. -con riferimento a un alveare che ha completato la produzione
arnie; le qua'cognoseremo esser mature a questi segni [ecc.].
tombari, 4-100: -lei sa che a dieci mesi ogni mammifero dei canidi è
non quando il male è maturo; a darla prima farebbe danno, ma a darla
; a darla prima farebbe danno, ma a darla poi sì fa prò e giova
giovinetti, che con ingenua familiarità venivano a mostrare, non appena le vedevano gonfie e
assorbito e assimilato gli elementi nutritivi necessari a garantire le funzioni vitali dell'organismo (
letame di paglia o di vinacce infino a mezzo del forame sia posto.
, accese il fuoco ad un forno a soffietto, e sulle fiamme mature collocò
possa essermi passato e non possiamo andare a salutare sirmio 'occhietto di tutte
da barberino, iii-244: meni tu gente a soldo / per tempo freddo e cokfo
fosti, o padre antico / a cui ciascuna sposa è figlia e nuro,
e nuro, / divoto quanto posso a te supplico / perché mi parli:
fanciulla, che maturissima era, cominciò a gustare la dolcezza. ariosto, sai.
le ville / e ne le cucine anco a chi far vezzi. idem, 43-17
creder dunque, o doride, / a giovami sembiante / e cerca amoi più stabile
iii-4-222: non alfonso caduco gli mova a 1'incontro, non mova / leonora
. -con riferimento al corpo o a un organo o a un membro particolare
al corpo o a un organo o a un membro particolare, alla loro complessione,
, poiché da lì in poi cominciano a diventare imperfette), ciondolano dal loro
dal loro albero, e spesso cadono a terra; e così l'uomo,
: anzi, se credete ad ippocrate, a strane malattie più soggiaciono i più robusti
e tanto è bella, / non a donna che siede / come inanzi si vede
ingannali, xxv-1-338: almanco si fusse messa a voler bene a qualche uomo di conto
almanco si fusse messa a voler bene a qualche uomo di conto, maturo, che
lima l'anima, gl'insegnerà anco a limare lo stile; e nella scelta
più matura, si farà più severa a se stessa. tarchetti, 6-ii-24: aveva
paura che la loro amicizia non sopravvivesse a quella terribile esperienza. -politicamente e
di perfezione culturale ed espressiva, conseguente a diligente e prolungata applicazione (un pensatore
: non ebbono mai li ateniesi innanzi a lui tra tanti capitani alcuno di maggiore
quivi il fanciullo edoardo cominciò assai tosto a dar chiari segni della matura pietà alla
medesimo... di non procedere a nulla sentenza senza matura e diligente esaminazione
consiglio, con fortissime e strenuissime opere a sé prescrivono? machiavelli, 1-viii-169: non
donne sono / meglio improviso, ch'a pensarvi, usciti, i...
non aiti, / ove non s'abbia a ruminarvi sopra / speso alcun tempo e
. bonghi, 1-95: il foscolo, a parer mio è un prosatore mediocre,
, mandò subito e con gran diligenza a guidobaldo (essendo già maturo il consiglio
e con più maturi scritti, satisfare a quella nobilissima e eruditissima accademia di gentiluomini
del suo pensiero il marx inchinava giustamente a concepire la propria teoria come un riflesso
pensieri / d'uom che quarantanove anni a le spalle / grossi e maturi si
maturo in quella età fuggia / che a 'l confin di vecchiezza inchina e move
virilità. petrarca, 145-8: ponmi a la notte, al dì lungo ed al
dì lungo ed al breve, / a la matura etate ad a l'acerba.
breve, / a la matura etate ad a l'acerba. castiglione,
caratteristiche e le condizioni adatte e congruenti a una determinata situazione; che è giunto
una determinata situazione; che è giunto a felice compimento; che ha maturato le
non che alla loro età, ma a troppo più matura, larghissime. ariosto
non i di lui cenni, mandò subbito a chiamare il chrichì. pallavicino, ii-12
col ber to, e venne in tempi a condurre la bella impresa più favorevoli e
giunto fuori di roma, più volte indietro a mirarla tacitamente rivoltosi, prorompesse finalmente in
erano ancor mature e perché in mezzo a tanta scambievole diffidenza nissuna forma di concordia
temere. e. cecchi, 3-177: a farla bieve, quando lo stenografo ebbe
festivo giorno della santa. -destinato a prolungarsi nel tempo; duraturo, perenne
con succo d'erbe, / ch'a più matura vita lo. riserbe.
, e la vita giovanetta acerba / a più mature glorie il ciel riserba.
). tansillo, xxx-10-255: mentre a maturo onor giovane sale, / l'
pension matura, in milano avete contati a paolo, mio creato. caro, 2-2-325
. brusoni, 8- 394: a noi più strana cosa pare che ci abbia
nella nare. lancerio, lxvl-1-321: a volere conoscere la sua bontà e perfezione
de'grappoli, che sono i primi a scoppiare; e dopo che sarà uscito
). 17. miner. giunto a uno stadio avanzato di formazione, sedimentazione
le minere e vene che son volte a ponente e mezo giorno e participano di
mine è più matura quando son volte a levante e mezo giorno. 18
fretta la maturità; se non sarò a tempo, non mancheranno altri istromenti.
schiena di suo marito, seduto accanto a una loro giovane amica. baldini,
pur d'essa. ho penato tanto a trovarmi, che con più prestezza avrei trovato
un colore bianco-in-famiglia, con una borsa a tracolla, con una barbetta trapezoidale da zio
venerata come elea dell'aurora accanto a giano, pater matutinus, e in
ulubra / e la vetusta satrico, a cui nulla / il nume valse della dia
delle autorità coloniali britanniche del kenya; a cominciare dal 1952 l'associazione sostenne una
legati da riti di iniziazione, che mirano a cacciare gli europei dal loro paese.
d'ingegnarsi, come possono meglio offenderci a lor salvo. = deriv.
palamidesse, v-292-32: ma unque, a mia parvenza, / a te,
ma unque, a mia parvenza, / a te, amore, nom fe'
tua namora / i ilei amare a tutora. matazone da caligano, xxxv-1-792:
della francia, con 10 sviluppo impresso a particolari discipline ausi- liarie della ricerca storica
. graf, 5-425: solcan felicemente a tutto spiano / il numi- dico mare
amor ferì nel fianco apollo, / et a me pose un dolce giogo al collo
: menommi, poi, dove passammo a remo / ed entrammo tra'neri,
mauro 'in greco, 'nero 'a dire spremo. collenuccio, 24:
luna, levar le braccia e prosternarsi a lungo, di duna in duna. c
che ritrovar non spero / dal borrea a l'austro, o dal mar indo
màuser, sm. invar. fucile a retrocarica, tedesco. per estens.
tedesco. per estens.: arma a ripetizione in genere. panzini,
, iv-410: 'mauser': nome di fucile a retrocarica, dall'inventore guglielmo mauser (
e. ceceri, 3-95: simili a baionette e canne di fucili tra il fumo
eran distese, da e1 guaje fino a la venta, e non si sentiva che
imperatori romani, 62: [onorio] a roma morì e apresso la chiesia del
e cerchi e mete e mausolei, / a l'immortalitate ergo e consacro. giunti
, [il catafalco] era quasi a similitudine del mausoleo d'augusto in roma
i sepolcri, che da indi innanzi a uomini illustri si drizzassero, di mausolei
: viviani... lasciò un fondo a moltiplico col quale ivi gli fosse eretto
col quale ivi gli fosse eretto [a galileo] il mausoleo. bianconi,
del mausoleo ganganelli, si recò il canova a carrara per la provista de'marmi.
di donna che nel mausoleo di cino a pistoia sporge da / una porta mezza
'l mausoleo di, salvatore rosa / a 'l martirio di san sebastiano. ojetti,
sebastiano. ojetti, ii-817: sono a spalato nello stesso mausoleo i goffi medaglioni di
un fierissimo vento... lo stese a terra e sopra gli edificò un superbissimo
3. figur. opera destinata a glorificare e a immortalare le virtù e
. figur. opera destinata a glorificare e a immortalare le virtù e i meriti di
battista, iv-245: io con tibia dolente a te preparo, / epico vate,
? 6. locuz. fare a qualcuno un liquido mausoleo: farlo perire
precipitar qui vide il suo fetonte, / a cui fece dell'acque in mezzo al
per la moglie artemisia, che portò a termine l'impresa, la costruzione monumentale
termine l'impresa, la costruzione monumentale a cui collaborarono alcuni degli artisti più famosi
artisti più famosi del sec. iv a. c. e che fu annoverata fra
il giovane, 9-133: ve'vestir ch'a costei, ch'io non rinvengo /
la roba. / spiegasi prima sopra a un tavolotto / un abito mavì di
: questo è un semplice èrmisino mavì lavorato a opera con un fil d'oro di
. carducci, iii-1-29: non vani amori a me cantar concede / quel fiero ardor
o lunghezza maggiori rispetto alla norma e a quelle che sono le esi
dischi di mireille mathieu? e il mangiadischi a pile, e il mangianastri a transistor
mangiadischi a pile, e il mangianastri a transistor, e il maxi, e il
rappresentata da un rettangolo vuoto con coda a destra. = voce dotta
quando un latinismo non è necessario, a che usarlo? fanzini, iv-411:
dalla francia per indicare il più alto grado a cui possa essere portata una cosa:
nella penisola dello yucatàn dal secondo millennio a. c. fino alla conquista spagnola
, 3-163: la maschera maya si va a collocare, inavvertita, a fianco di
si va a collocare, inavvertita, a fianco di un frammento di frontone,
ogni zomo bisogna 600 stara di formento a mesura di venezia a raxon di do lire
stara di formento a mesura di venezia a raxon di do lire di pan di
, riformata all'inizio del secolo vi a. c. da zoroastro, che
il mazdeanismo sono religioni operative, indirizzate a instituir soldati e cittadini, non monaci
: aiutai con amore i fedeli mazdeisti a vincere il demonio, a redimersi dall'impurità
fedeli mazdeisti a vincere il demonio, a redimersi dall'impurità. mazdèo, agg
, ven. ant. màsero (a venezia nel 1308) e ital. madroso
isidoro, 17-7-3: « mala matiana a loco vocata unde prius advecta sunt. nam
, sf. dial. ant. muro a secco; cumulo di sassi che funge
d'oro assai grossa, colla mazuca a coste minute, ma pienissima de gioie sì
ducato di masovia. divenne di moda a parigi (secondo impero). la forma
gli passava da canto, si mise a ballar la mazurca. palazzeschi, 3-188:
. bastone forte e solido, atto a essere impugnato e maneggiato; randello.
bevuto, / con grand regoio vien a la plaza / con lo scirupo e con
tanto di spazio quanto possa farvi pre ^ a una mano. lippi, 3-68:
/ con che la formidabil martinazza / a lor checché le costole stropiccia. c
lei usata non fossi, mi vuol fare a vedere che la notte prima che sicofante
il vecchio vigilava ostile e inesorabile, pronto a troncare con la mazza l'amore suo
2. clava (con partic. riferimento a quella mitica di eracle).
mazza grande, e nonn era tale come a sì grande uomo si convenia com'elli
di ercole, che ti manda morto caco a colpi di mazza. -mazza clavata:
li crini, / e qual si fere a morte e qual s'ammazza! vasari
tommaseo, 18-i-936: il signore comanda a mosè che prenda la mazza sua pastorale,
delle campagne... sono abituati a far miglia quant'il pensiero, con
. -bastone da passeggio, che porta a un'estremità un pomo o un manico
passa in questa, e mi butta a terra il cappello e la mia mazza bellissima
betteioni, i-491: do di piglio a l'elegante mazza / e portandola in
: pasotti,... col cappello a staio in testa e la grossa mazza
de roberto, 7-209: egli si mise a sedere sopra uno spigolo di poltrona,
vestita di nero, con la mazza a portata di mano e un medaglione sul
(argento, avorio), ornato a un'estremità con un pomo o con
chi tale carica riveste o da persona a ciò delegata. burchiello, 2-38:
di ferron la mazza / portava presto a siena l'ambasciate / come nastagio ebbe le
: i francesi... gli tagliarono a pezzi, essendo da marco papirio un
razza, / che gir pontificai suole a cappella; / a cui va innanzi un
gir pontificai suole a cappella; / a cui va innanzi un uom con certa
genti indietro, / che correan tutte a gara come pazze / a la vicina
che correan tutte a gara come pazze / a la vicina porta di san pietro.
ranuccio aa marciano] la rotta / a santo regol, voi [fiorentini] costretti
mente in occasioni di gala. a. f. doni, 2-104: disse
con la mazza del metallo: « a queste mense reali non dee mangiare se
che in questo palagio abitano ». a. campana, 190: seguivano due portieri
. pirandello, 8-517: solo, a costo di qualunque sacrifizio voleva ancora mantenere
comparsa in pubblico, e giù, a piè del palazzo, il guardaportone con la
questuante. 5. bacchetta per strumenti a percussione. f. corsini, 2-82
in alcuni più grossi panieri danno fortezza a tutto tintessimento. 8. martello
grosso e pesante, talora da impugnarsi a due mani, fornito di una o
] si tira fuor de la fucina a largo e con le mazze a braccia in
la fucina a largo e con le mazze a braccia in più pezzi si rompe.
e picconi rompere massi per ispianare. a. f. doni, 4-15:
: si messe [un villaneflo] a tagliare certi ceppi non molto grossi e
grossamente appuntato, fatto per lo più a spezzar massi e pietroni; e dicesi
; e dicesi ancora 'mazza di ferro'. a. verri, ii-323: il pingue
una mazza; e quando ti porrai a sedere, farai una fossa intorno intorno
, la maderla. cinelli, 1-69: a casanova battevano il grano sull'aia.
. citolini, 498: passando ora a la tintoria, dico che qui troverete
lungo circa due palmi, e serve a lisciare la superficie del suolo della scarpa
: sottile asta di legno, provvista a un'estremità di un bottone di pelle
attrae l'acqua o il liquore tirando a sé lo stile che è nel mezzo,
voi un schizzatoio con dell'aria entrovi sino a mezzo, e che, serrato il
serve allo stesso uso che la canna a misurare lunghezze sul terreno, muri o altro
una parte assuma forma e aspetto simili a quelli di una clava. -in partic
una clava. -in partic.: infiorescenza a forma di clava o di spadice.
] dalla fame, si getta inconsideratamente a mangiare anche dell'erbe per essa malsane
un frutice che fa bei fiori rossi, a nappe, e che coltivasi nei nostri
lisymachia vulgaris), dai caratteristici fiori a pannocchia. 0. targioni tozzetti,
ciascuno degli alberi minori delle imbarcazioni, a vela. guglielmotti, 527: 'mazze
dato con tale arma. -mazza d'arme a focile: mazza d'arme caratterizzata dalla
in mano l'agro erice nelle battaglie. a. pucci, cent., 39-28
, i-23-7: vene questo omo adosso a brandimarte, / col scudo in braccio e
avevano le mazze nelle lor cime, simili a quelle ch'oggi veggiamo portar i turchi
ebbe di punta, / due di mazza a la meloria. barilli, ii-391:
torpedine] piantate quinci e quindi / a costa son gemelle acute mazze, / le
hanno altre armi che pietre e mazze a modo di dardi, et alla punta
i combattenti si affrontano cercando di mettersi a terra o di colpirsi. ramusio,
uomo, poco più o manco, come a ciascuno piace, secondo le forze sue
, nel polo, bastone che serve a colpire, lanciare o rilanciare la palla
, 2-124: 'mazza', specie di stecca a culatta corta, piana, ripiegata ad
inserita perpendicolarmente nella vite, serviva a fare abbassare il piano di pressione.
superiore del torchio, che il torcoliere tira a sé quando deve stampare il foglio.
. locuz. -alzare la mazza: accingersi a percuotere, minacciare un castigo.
v. mazzastanga. -a mazze: a colpi di bastone. arrighetto, 251
di danari. sbandiscilo, adunque, a mazze e a bastoni il caccia.
sbandiscilo, adunque, a mazze e a bastoni il caccia. -andare a
a bastoni il caccia. -andare a mazza: camminare appoggiandosi al bastone.
era ridotto che non andava se non a mazza, e questo con difficultà. buonarroti
di vecchi, / che 'nsieme andando a mazza tentennanti, / si dolgon.
, 10-3-189: dopo una malattia, cominciò a andare a mazza.
una malattia, cominciò a andare a mazza. -andare a tondo come
a mazza. -andare a tondo come mazza: riuscire facilmente.
-a ndare o correre alla mazza (o a mazza): avviarsi alla rovina,
signori? chiabrera, 1-ii-392: questo infelice a freno sciolto / corre alla mazza.
: da una man va 'l mondo a mazza, / dall'altra leva insegna
quindi compiere prospere navigazioni: con riferimento a imbarcazioni). calmo, 2-198:
. e che le vostre nave vaga tutte a la mazza. -avere mazze
. fagiuoli, 1-1-143: io ho a ire a letto bastonato e senza cena
fagiuoli, 1-1-143: io ho a ire a letto bastonato e senza cena..
la mazza sanno più battere, credi a me. -cascare le mazze a
a me. -cascare le mazze a qualcuno: rimanere stupito e deluso.
nel re cristianissimo. -concedere la mazza a qualcuno: conferirgli una carica, investirlo
eccellentissimo signor gonfaloniere di concedere la mazza a detto monsignore. -condurre, guidare
ariosto, 17-131: fu grifon tratto a gran vergogna in piazza, / quando
ordinato d'amazar panfilo e tacito lo mena a la maza. passeroni, 6-79:
solito suo, per condurre il duca a la mazza, cominciò a intrinsicarsi con
condurre il duca a la mazza, cominciò a intrinsicarsi con esso lui. sozzini,
, 19-163: dimmi se gano è tornato a parigi, / e s'egli attende
s'egli attende, al modo usato, a farlo [re carlo] / seguire
aperse, e videsi a la mazza / condotto. f. d'
condusse alla mazza? dio mi aiuti a farmelo dare nelle mani. lippi,
, i quali si dicono essere condotti a mazza. g. gozzi, 4-219:
col quale egli, così screditato, arrivasse a condurre alla mazza uomini mascagni quanto lui
-lasciare andare la mazza: rinunciare a intentare una lite giudiziaria. sacchetti
-menare o girare la mazza tonda o a tondo: non avere riguardi per nessuno
luca pulci, 5-78: quando io ripenso a tante ingiurie meco, / non mi
ma menare la mazza tonda, e a chi coglie, s'abbia il danno.
sincerità, di dire il suo parere a chi si fosse, anche di ogni
noi usiamo dire, la mazza tonda a tutti. amenta, 1-43: ti
1-43: ti dico che non siamo a baccano, ma in livorno, dove la
guerra e feroce, e menava la mazza a tondo. -offendere, insultare, ingiuriare
. v.]: 'girare la mazza a tondo': dar colpi, maldicenze,
troppa mazza. grazzini, 2-21: a qualcuno incresceva del misero pedante, parendogli
. gioberti, n-ii-288: se è paruto a taluno che ne'miei contrasti con rosmini
, 21-3-12: con fatica a'cani, a quali con lusinghe e a quali con
cani, a quali con lusinghe e a quali con occhi torvi e con voce sonora
pose silenzio. -passare la mazza a qualcuno: trasmettergli un potere.
orlando: / colui la mazza scarica a furore; / costui gli rispondeva ben col
sventura non ruoti la mazza / percotendo a castigo e a medicina, / servi saremo
la mazza / percotendo a castigo e a medicina, / servi saremo e d'
dotta, lat. * mattèa, affine a mateóla 'bastone per fare buchi nel
). mazzacavallo1, sm. congegno a leva, costituito da una pertica posta
, xxvi-2-112: chi trovasse il modo a bilicallo, / sarebbe un schifanoia e faria
tiriamgli addosso qualche accappiatura / legata innanzi a un bel mazzacavallo, / collocato in castel
, congegnata per traverso e come posta a cavallo sopra un legno ritto, la quale
alza da una parte, con tirare a basso la parte opposta. e questo
tempo ella, con una certa macchina fatta a foggia di mazzacavallo, fosse rapita dal
cerro verde. 3. paletto a mazzacavallo: speciale tipo di chiusura a
a mazzacavallo: speciale tipo di chiusura a molla, applicato alla parte superiore di
asta. carena, 2-120: 'paletto a mazzacavallo': sorta di serrarne a molla
'paletto a mazzacavallo': sorta di serrarne a molla, sostituito talvolta al paletto propriamente
. ugolini, 149: 'mazzacavallo': tirante a leva per comandare la chiusura alterna delle
. = deriv. da mazz [a \ l a cavallo, per trovarsi in
deriv. da mazz [a \ l a cavallo, per trovarsi in bilico.
. massimamente i pescatori di canna, a traina, coi tramagli, i presacchi
, pigliare, prendere, pescare qualcuno a mazzacchera: trarlo in inganno, prendersene
e la purità di costei, stimando giognerla a mazzachera e non potere allora per la
tanto è che preso non fia più a mazzacchera. grazzini, 64:
mi par tuttavia / veder il varchi pigliarvi a mazzacchera / o che dal gello abbiate
alcuno, quando ti favella o tu a lui, non ti possa appuntare e parlare
egli non abbia onde potere appiccarti ferro a dosso e pigliarti (come si dice)
dosso e pigliarti (come si dice) a mazzacchera. -adescare. tommaseo [
v.]: quella ragazza che giochi a mazzacchera. guerrazzi, iv-235: repubblicani
= deriv. da mazz [a] 1 a coppia. mazzacórto,
deriv. da mazz [a] 1 a coppia. mazzacórto, sm. piccola
locuz. fare la mazzacròcca: cadere a terra, ruzzolare rovinosamente.
croccia2. mazzacuba, sf. martello a bocca cubica, usato dai cavatori di
intaccare l'armatura dell'avversario nei combattimenti a corpo a corpo; ebbe grande diffusione
armatura dell'avversario nei combattimenti a corpo a corpo; ebbe grande diffusione fino al
89: [arianna] dettegli [a teseo]... un gomittolo di
giaco sotto. cantii, 518: riuscì a strappar di mano ad uno la mazza
, e... cominciò con essa a lavorare di qualità, che male per
cavata fuori la mazza ferrata, nitrendo, a la cavalla accostar si volea.
, ma colle squamme spuntate e scavate a cuore. o. tar
militaris': carnosa, giallo-rossa, fatta a clava con le sfere prominenti; tubercolose
mazza fionda, si china a raccogliere un sassetto e prende la mira.
. dial. nella loouz. a mazzafranca \ dandosi per vinto, riconoscen
vece qui si esce sempre a mazzafranca: ti prendono uno dal
, arrivi ad un punto che devi fare a fuori- menechiamo, come a mazzafranca
fare a fuori- menechiamo, come a mazzafranca, e se la morte non
e, i martelli alzati, / dansi a mazzafrustar quei convitati.
da offesa, costituita da un manico a cui erano legate una o più catenelle
, ognuno s'ingegnava di recallo a morte. andrea da barberino, iii-66:
e strano / diede un gran colpo a quel baron soprano. marino, 14-16
ch'io rivegga, o sciagurato, / a te, a tua figlia il pel col
, o sciagurato, / a te, a tua figlia il pel col mazzafrusto?
legatovi una fonda, gittan la pietra a due mani a modo di manganella. sercambi
, gittan la pietra a due mani a modo di manganella. sercambi, i-400
tutte le loro posse, mescolatamente, a fato e a fortuna, e per l'
posse, mescolatamente, a fato e a fortuna, e per l'aria spesse e
un suolo di buona poivare, acciò facilmente a posta vostra piglino il fuoco;.
fuoco;... e di poi a volontà vostra gli adoperarete, gittandoli con
corde legati o fil di ferro, a guisa di mazzafrusti o altri modi di gittare
di mazzafrusti o altri modi di gittare a mano. assedio di montalcino, i-374:
si scagliavano sassi mediante l'impulso dato a quella dalle due mani del lanciatore.
luogo angusto, / dove cinque campane a doppio andante / badano a sciorinar quel
dove cinque campane a doppio andante / badano a sciorinar quel mazzafrusto?
, il vostro cavallo ne va drieto a una cavalla col mazzafrusto teso, e in
spirito bizzarro fiorentino: / da'dentro a capo chino: / picchia e ripicchia
cantini, 1-21-137: riconoscendo l'a. s. s. dall'esperienza
, o mazzagatti, armi totalmente indecenti a persona d'onore, e proprie solo
. bresciani, 6-viii-232: aveva oltre a ciò sempre due pistolette o mazzagatti in tasca
di cui ell'era, di torla a fitto, dicendo: -io metterò a
torla a fitto, dicendo: -io metterò a rischio, e so alcuna orazione
e alcuno incanto che è buono a ciò; e anche quel mio fante è
un mazzamarrone. tassoni, 5-63: a manca man, dove un torrente
suoi mangiafagioli / stava bosio duara a la campagna: / né seco aveva
stuolo di mazzamarroni, che hai voluto entrare a piè franco ancor nel costume.
; e vale non buono che a mangiare marroni. = comp.
sgrammaticato di terra d'abruzzi mi cominciò a friggere e rifriggere nel cranio per ordine
, quella volta, di non far trovare a sergio le giarrettiere per i calzini.
porci nella detta camera, dice il gottoso a uno suo mazzamortone contadino: -che recadìa
. ramusio, i-157: tornammo a fare del mazzamuro, della polvere del
guerrazzi, 16-335: io sono inclinatissimo a questo signore, e se firenze avesse
arbasino, 9-67: fu il primo a far confezionare i sal- siccini col pesce
sal- siccini col pesce, il primo a introdurvi ogni sorta di ostriche, aragoste
mento adoperato con ambe le mani, a modo di mazza- picchio o di
l'orto / ad aprir semi, a ravvivar germogli. mazzàngola, sf
mazzaperlino, sm. stor. a reggio emilia, chi apparteneva al popolo
apparteneva al popolo minuto e alla milizia a piedi. rezasco, 617:
i burrini della campagna romana che ballano, a suono di tamburella, il salterello,
, i-136: nulla è sì ottimo rimedio a tutti i versamenti d'acqua della citerna
soderini, i-435: allora con lo scarpello a pieno, dandovi sopra [alla vite
milizia, viii-42: l'arena fluviale, a cagione della sua grossezza, battuta a
a cagione della sua grossezza, battuta a guisa di smalto co'mazzapicchi, fa
1-i-2: era... curiosa a vedersi una miriade di campanacci e campanelli
. -mazza impiegata per conficcare pali a piccola profondità in terreni cedevoli.
2. attrezzo manuale di legno massiccio, a tronco di cono, cerchiato di ferro
', è un martello di legno a più usi di fabbriche, il quale viene
son messo su un suolo battuto / a mazzapicchio, che sotto la pesta / delle
2-81: i villani / co'mazzapicchi / a piene mani / dier su quei spicchi
dal bruto inglese uccisi i suoi figli a colpi di mazzapicchio. bonsanti, 4-98:
, non escluso, accanto allo spadone a due mani e al mazzapicchio, uno stato
naso in un cavicchio. -battuta a effetto. faldella, 9-568: quel
. locuz. -dare del mazzapicchio in testa a qualcuno-, picchiarlo brutalmente; recargli gravissimi
pananti, i-45: noi, fermi a questo gran picchio e ripicchio, /
mazza- picchio in testa ': nocque a se stesso. = comp.
. mazapilus (sec. xiii, a modena) e mazapichone (nel 1347)
sm. marin. girella; armatura a staffa assicurata a un cavo fisso, nella
. girella; armatura a staffa assicurata a un cavo fisso, nella quale sono
mazza- prete ': specie di taglia a due o più occhi sopra diversi centri
, 1-82: dio... mandò a loro [ebrei] uno fuoco
). -biblioteca mazzariniana: biblioteca fondata a parigi nel 1643 dal cardinale mazzarino e
: reo spettacolo d'una nazione che a purgarsi dall'eroismo d'una volta fatica a
a purgarsi dall'eroismo d'una volta fatica a rifarsi una verginità di machiavellismo barbogio e
di scudo per pararli e, affrontandosi a corpo a corpo, dovevano dare prova
per pararli e, affrontandosi a corpo a corpo, dovevano dare prova di grande
per fanciullo: / come campion ti sfido a mazza e scudo. -di
dell'ampolle, / là dove enea a piuol pose dido, / giuocano i topi
pose dido, / giuocano i topi vecchi a mazzasquido / e, per cominciar,
romana, che si svolgeva ogni anno a pisa e nel quale i partecipanti,
che la sua lanuggine fa diventar sordi coloro a cui entra ne l'orecchie. soderini
... questa spiga, fatta a clava o mazza ferrata, dicesi volgarmente
ant. nella locuz. a mazzastanga, a mazza e stanga: in
locuz. a mazzastanga, a mazza e stanga: in gran copia
gran copia; di gran lena, a tutta forza, senza tregua. allegri
; / soll'io ben, che lavoro a mazza stanga. malatesti,
imbecherare da certi perdigiorni,... a compor versi a mazzastanga, perché l'
,... a compor versi a mazzastanga, perché l'aria qui d'intorno
, perché l'aria qui d'intorno a firenze lo dà. redi, 16-vii-167:
cosa si è che ella voglia rimettersi a mazzastanga sull'opera delle sue lettere.
. fagiuoli, i-171: qua piove sempre a mazza stanga: / il che tutti
di noi fare, ché avrebbono lavorato a mazza e stanga. = comp
quelle [ser ciolo] si mise a pericolo di avere di molte mazzate ed
rapite. pulci, 7-64: cominciava a dar mazzate strane, / a questo e
cominciava a dar mazzate strane, / a questo e quello spezzando l'elmetto.
entro, perché la ragione mi sforza a parlare. -e io colle mazzate ti sforzerò
parlare. -e io colle mazzate ti sforzerò a star cheta. settembrini, i-43:
mazzate ch'egli arà avere di qui a sei mesi o uno anno, ma
, 1-ii-164: se ne stava il vèrgoli a capo chino, rattratto entro le grosse
la prima mazzata sulla cervice, destinata a stordirlo. 3. per estens.
, 30-107: le mazzate del vento piombando a tratti percotevano la... lastra
su le reni che gli occhi gli rivolse a considerarsi tutto, e per questa considerazione
rivelazione dell'amico, non dissi nulla a nessuno. e, del resto,
. io sputo questo farfallone in viso a chi fa scherni e giudica dell'uso
duecentottantamila lire; ma non potevo farne a meno. 7. locuz.
7. locuz. -a mazzata, a mazzate', a furia, a suon
locuz. -a mazzata, a mazzate', a furia, a suon di mazzate:
, a mazzate', a furia, a suon di mazzate: a colpi di randello
furia, a suon di mazzate: a colpi di randello, con dure bastonate
di farla in tre pace, e rizzare a mazzata? machiavelli, 704: lo
machiavelli, 704: lo imbavaglieremo e a suon di mazzate 10 condurremo in casa
di mazzate 10 condurremo in casa. a. f. doni, 10-335: di
fìnti non si vorrebbe aver misericordia, anzi a furia di mazzate ammazzarli, come legittimi
alla sera, e per giunta martoriato a furia di continue mazzate. bocchelli,
catene, [gli scherani] rompono a mazzate i ceppi e le serrature.
di mazzate. -dare la mazzata a qualcuno: toglierlo di mezzo, finirlo
, raccoglietevi insieme e dateli la mazzata a chi tribula. -dare, menare
mordace di lingua e non guarda in viso a nessuno, ma dà con le sue
/ che pietà me ne vien solo a vedere. passeroni, 5-61: si sa
. passeroni, 5-61: si sa che a can che morde / si dan poi
cane delle mazzate. -piacere a qualcuno come le mazzate ai cani:
. -venire alle mazzate: passare a vie di fatto. giraldi cinzio,
grosso pestello di legno massiccio e pesante, a tronco di cono, cerchiato di ferro
con mazzi, ovvero mazzeranghe, fatti a ciò, fortemente si calchi e s'assodi
quello instrumento che i nostri lavoratori adoperano a spianare e ad assodare l'aie. carena
. nieri, 296: è tutta terra a un modo, spolverizzata colla stessa mazzeranga
. atto, gesto o comportamento idoneo a spianare difficoltà, a vincere diffidenze, a
o comportamento idoneo a spianare difficoltà, a vincere diffidenze, a superare ostacoli.
a spianare difficoltà, a vincere diffidenze, a superare ostacoli. f. f
ferrata in mazzaranga da appianarsi la strada a salire, quand'entra in un podere che
non sia suo, mette il tutto a sangu'e fuoco. baretti, ii-35:
allungata, munito di un piccolo anello a ciascuna estremità. = etimo incerto,
= etimo incerto, da riconnettersi probabilmente a mazza1. mazzerangare (
1-94: gli smalti che non hanno a stare allo scoperto,... varrone
cori una gran pietra che lo tiri a fondo (e, anticamente, costituiva anche
fece mazzerare in mare e alquanti uccidere a ferro. storia de troia e de roma
stato,... commettea il re a bertrando di ripigliarli di catalogna e mazzerarli
fuga, mazzeraronsi nelle lagune, urlando a disperatissime strilla. 2. per
bargagli, 1-282: colle busse invitando tutti a muo- vergl'incontra, con incredibil giocoso
ogni membro del corpo; e, a mazzerarli come canapa, si rihanno.
lubrano, 2-458: salvator mio, avvicinatevi a questi meschini prima che finiscano di disfarsi
collo. lubrano, 2-143: a che fuggire da'mattoni per incappare ne'
, e poi uccisi, anzi mazzerati a tradimento da uno di quei terribili malatesta
del danno dato, 5: misser boro a suo camino / se n'è ito
provvisto di un ciuffo di piume fissate a un'estremità, che serve per spaventare
, che mi piace come le mazzate a i cani. -ricevere mazzate sudicie
nomi, 7-73: aggiungon ch'ella a mezza aria restasse / sospesa, per
/ e con ammattamenti altri incitasse / a far mazzarangarsi e nervi e cuoia.
diavolo che uncina / il dannato venuto a galla in cerca di ristoro / e nella
: alli quali [colombi] andavano a caccia con un certo lacciuolo che li mettevan
di sopra percuoti con un grosso martello a due mane (il qual martello in nell'
o quattro volte il più, scambiando a ogni dua colpi il conio di sotto in
finestre, di spessore ridotto, destinato a sostenere i telai degli infissi. 5
infissi. 5. locuz. battere a mazzetta: sbalzare. baldinucci, 20
sbalzare. baldinucci, 20: 'battere a mazzetta': il battere che fanno coloro
di essi che nascono senza la divisione a spicchi, detti volgarmente tamburini, non siano
detti volgarmente tamburini, non siano buoni a piantare, per la ragione che essi producon
fanno il seme. pascoli, 215: a un fin di verno, un uomo
.. viene fuori e mi manda a dire che l'affare è andato benissimo,
di legno applicati alla bocca delle reti a strascico (tar- tane, paranzelle,
. sussidio quotidiano che lo stato versava a coloro che erano obbligati al confino.
la 'mazzetta'(è il termine che serve a indicare l'assegno governativo) viene spesa
. 2. bot. fiori a mazzettini: fiori con infiorescenze molto minute
palazzeschi, 8-227: fiorellini impossibili, / a ciuffettini a mazzettini, / velettine come
: fiorellini impossibili, / a ciuffettini a mazzettini, / velettine come ragnatele, /
delle carte, mettere insieme le meglio a profitto proprio o di qualcuno. '
tra loro poeti: mazzettisti di versi a lume spento, che tiran su le parole
spento, che tiran su le parole a sorte con la speranza... di
zolfini greggi, che in oggi si vendono a un soldo la doz zina
e belle che fanno pensare. quasi a ogni pagina erano mazzetti di rose disseccate
e mescolato il loro profumo di un giorno a quello eterno del libro. de pisis
oggetti o prodotti omogenei, tenuti insieme a un'estremità. aretino, 20-65:
ciriegio, con piccolli lunghi e spartiti, a fare un mazzetto di ciriegie insieme.
tuttavia, un mazzetto di carte basse a ciascun giocatore. p. petrocchi [
pascoliane inedite. montano, 125: prese a leggere da un mazzetto di cartelle.
di consigli, per finire. avvezzati a leggere a voce alta, scolpendo bene le
, per finire. avvezzati a leggere a voce alta, scolpendo bene le parole.
arbori, e fanno certi fiocchi colorati, a modo di certi mazzetti, che escono
0. targioni tozzetti, i-269: 'fiori a mazzetto '(fasciculati),
semplice o ramoso ed addossati uno all'altro a guisa di mazzetto, come nelle violine
s. v.]: 'fiori a mazzetto ': quelli i cui pedun-
suoi fitti mazzetti, / mi fa pensare a vecchie trine. -garofano a mazzetti
pensare a vecchie trine. -garofano a mazzetti: v. garofano2, n.
garofano2, n. 1. -grano a mazzetti: varietà di frumento (tri-
0. targioni tozzetti, 11-66: 'grano a mazzetti. grano del graspo. grano
mazzetti. grano del graspo. grano a grappoli. grano di smirne'...
prolifera. -mazzetto di maggio o dardo a mazzetto: rametto molto corto, tipico
locuz. -a mazzetti, in mazzetto: a mo'di piccolo mazzo; in forma
che di qui in avvenire, fino a nuovo ordine, la paglia forestiera, sfilata
ordine, la paglia forestiera, sfilata ed a mazzetti per uso di cappelli, debba
respettivi territori gabellabili la sola gabella a stima. p. petrocchi [s.
v.]: ciliege che le vendono a mazzetti. albertazzi, 688: niveo
nel giaciglio di erba ancor fresca, a quando a quando l'agnellino alzava il
giaciglio di erba ancor fresca, a quando a quando l'agnellino alzava il capo.
i capelli le stavano ritti sulla testa a mazzetti, che non c'era verso di
, che non c'era verso di tenerli a posto. -con riferimento alla struttura
e ai paduli siam debitori dei polipi a braccio, a mazzetto, a imbuto,
siam debitori dei polipi a braccio, a mazzetto, a imbuto, a bulbo
dei polipi a braccio, a mazzetto, a imbuto, a bulbo, a nassa
braccio, a mazzetto, a imbuto, a bulbo, a nassa, a pennacchio
, a imbuto, a bulbo, a nassa, a pennacchio. -cantare
, a bulbo, a nassa, a pennacchio. -cantare le litanie a
a pennacchio. -cantare le litanie a mazzetti: cantarle a tre invocazioni per
-cantare le litanie a mazzetti: cantarle a tre invocazioni per volta. tommaseo
]: 'cantare le litanie della madonna a mazzetti ': riunendo col canto tre
alla volta. -con le dita a mazzetto: tenendone i polpastrelli ravvicinati (
il piede, picchiettando con le dita a mazzetto sul bracciolo della poltrona. fenoglio
? » domandò, con le dita a mazzetto, il carabiniere meridionale a umberto.
le dita a mazzetto, il carabiniere meridionale a umberto. -fare, farsi il
di una barca o battello, che servono a legare le coste con le due
le beffe. 2. abbattuto a colpi di mazza. savinio, 3-203
; colpire con la mazza; prendere a mazzate; picchiare, bastonare.
ad andare verso i muli, e a loro, come avessono a mazzicare verri,
, e a loro, come avessono a mazzicare verri, con li coltellacci di
sterminati, ch'essere uditi o accettati. a. manetti, 36: questo è
con le pugna picchiato, che avere a fare con lui. firenzuola, 259:
.: tre ciechi... vegnono a tanto, che si mazzicano molto bene
fare [le panziere di ferro] a milano, e fannole e'fanciulli..
, cioè rovente, in sull'incudine, a più riprese, ripiegandolo col martello.
, 1-139: il maziere consengnò le lane a uno commessario. gherardi, ii-94:
di monsignor lo re fosono istati, a volere chi fossono i cavalieri sapere e
/ poi molti giovinetti, / che a una divisa ognuno era coperto. sanudo,
, 2-73: perché gli uomini fossero forzati a portar l'abito civile, ordinò che
catapani che sonavano i tamburi, andava a prendere l'intendente. d'annunzio,
te uno mazziere, tu non hai a dire: io non ti credo e non
'l pontefice mandasse uno de'suoi mazzieri a carlo, a comandargli che fra dieci
mandasse uno de'suoi mazzieri a carlo, a comandargli che fra dieci dì si partisse
di danari, essendogli mandato un mazziero a fare non so che sequestro legittimo [ecc
giorni si cadeva nella pena del doppio a prò del fisco e di un ducato al
svolgere, specialmente nel mezzogiorno, propaganda a favore dei partiti governativi, ricorrendo a
a favore dei partiti governativi, ricorrendo a metodi intimidatori e talora alla complicità della
fanzini, iv-411: 'mazziere': gente assoldata a scopo delittuoso, specie nelle elezioni politiche
. in un paese che ha superato a stento il brigantaggio e l'èra dei
il papa prolungò il termine per infino a dì 4 di marzo e di nuovo lo
. ch'egli il menasse co'llui a questo concestoro... disse l'abate
cellini, 1-55 (139): cacciandosi a ridere, [il papa] disse
alcuni mazzieri che accompagnano il papa. a. campana, 174: le valigie
una processione, di segnare il tempo a una banda musicale in marcia, di
plutarco volgar., 129: condussero a tanto che egli non volle tenere li
381: il viatore, quasi corno a dire il mazzieri, portò le novelle
, portò le novelle della nuova dittatura a cincinnato. v. borghini, 6-i-431
loro i pubblici mazzieri, per dirlo a modo nostro, l'elezione della dettatura
, i-81: altri andavano innanzi [a romolo] con mazze, per far ritirare
, i-149: il magistrato consegnava il reo a morte condannato a'suoi mazzieri..
o mazzieri, che rompono i massi a forza di mazza. 7.
disposto in cielo convien che sia, a quel che vien di sopra non è riparo
carte agli altri giocatori, è l'ultimo a giocare. cancogni, 135:
dà le due carte che, neanche a farlo apposta, risultano dello stesso colore.
giuseppe mazzini (1805-1872), rivolta a instaurare, attraverso moti popolari, una
cagna, 3-336: riuscì in breve a dissipare l'ombra di mazzinianismo che rendeva
la straordinaria vitalità del partito, che a voi, signore, piace di chiamar
di chiamar 'mazziniano'... è dovuta a questo concetto di moralità che noi,
cavour... gli aveva dato [a emilio dandolo] specialmente l'incarico di
azione sulla parte liberale del popolo, giunse a convertire anche molti mazziniani. ferd.
fosse piuttosto giovane ancora e non potesse'a rigor di termini considerarsi come un credente
: che mazzini non pensò di dare a carlo alberto un alleato. = dal
cavoli? - messere, due mazzi a danaio. lamenti storici, ii-68:
macinghi strozzi, 7 (25): a lui ho dato uno sacco, cioè
od in porta la sua innamorata, a quella senza rispetto veruno lo donerà. berni
, 151: [lascio] a barba sambuco ortolano il mio cappello di paglia
dato un mazzo di porri la mattina a buon'ora per fare buon stomaco. reina
ii-73: non tutto quel che usa a tutte è buono, / né a tutte
a tutte è buono, / né a tutte bene sta, benché un quattrino
fiori finti posato sulla tavola: omaggio a una beltà ancora ignota. palazzeschi,
. carducci, iii-20-399: i romanzi a pena stagionati, ahimè un po'troppo
quell'opera dipinse nel piano certi festoni a mazzi di frutti e foglie. idem
ecc.) in grado di conservare a lungo l'aspetto originario. 2.
omogenei, tenuti insieme, nel mezzo o a un'estremità, per lo più da
sciolto / portava, e ne la treccia a destra mano / un mazzo d'aironi
destra mano / un mazzo d'aironi a la bizzarra. c. dati,
94: vennero poi successivamente degli altri a vendere palle o mazzi di pesce secco
pesce secco. mazzini, 45-150: chiedi a varè un mazzo di sigari per questa
berni, 166: dieci mazzi, a cintola, di chiavi. lippi,
macinghi strozzi, 7 (24): a giovanni lorini veggo ha'dato un sacco
mazzo ed il nome di quella donna a chi lo daranno. guerrazzi, 2-364
, e con quello alla mano incominciò a rovistare per la casa; ci mise dentro
più che di due maestri o mercatanti, a pena di due soldi per ogni mazzo
soldi per ogni mazzo ch'ella n'avesse a filatoio. sercambi, 1-i-41: la
deliberorno che tali mazzi si faccino vedere a tre o quattro di detti stamaiuoli, acciò
, acciò vi imponghino li defetti. a. casotti, 1-6-81: andate dunque
c'è che ire, / di filato a dir poco ho cento mazzi, / su'
un mazzo di seta della peggiore che a prezzo di vergogna. -fascio di
di cavallo, la pettinora glieli avvoltolava a sommo il capo dietro la nuca.
i mazzi delle ciocche fluenti, stretti a piene mani, asciuga lentamente i piedi
lentamente i piedi che hanno portato fino a questa casa il suo re.
di nubi e mazzi di stelle, a mezz'aria. -folata (di
maconi, vi-117: essendo nel diserto a fare penitenzia, gli fu portato un
mercatanti e nel mazo che si dirizò a niccola e cambio de'medici, per uno
via la staffecta questa ora 5 di nocte a dì 5 d'octobre 1511. commedia
, ii-56: titoli di rendita tagliuzzati a scala e mazzi di cartemonete bisunte impiccate
cartemonete bisunte impiccate per dieci o per venti a uno spillo. govoni, 789:
. carte da giuoco senza bollo sino a due mazzi,... siano solleciti
ch'e'fece un tratto per la fiera a prato, / quando tolto gli fu
, 9-viii-15: subito l'alessandri incominciò a mandargli a casa assai frequentemente buon mazzi
: subito l'alessandri incominciò a mandargli a casa assai frequentemente buon mazzi di tordi
mese la cuccagna, / i mazzi a sacchi si dovrien portare; / ma gli
e saporosi per più settimane, mandavano a lui dall'isola natale. -gruppetto
anello in cima, e vi provò a metter dentro statue diverse che non vi tornavano
rispose: « de'mazzi d'anguille appiccate a quello anello ». -groviglio
: amava meglio che i posteri avessero a domandare per che cagione a catone non era
posteri avessero a domandare per che cagione a catone non era stata rizzata statua alcuna
i personaggi... sono otto e a rigore sarebbero solo sette perché il suggeritore
distribuite. vasari, i-629: dentro a questo mazzo degli otto angeli...
padrone che ha avuto e che a momenti smagliano in un mazzo di visi
in un mazzo di visi signorili, a momenti son dentro a un unico viso
di visi signorili, a momenti son dentro a un unico viso coi capelli proprio d'
raccolta, scelta, collezione. a. pucci, cent., 24-60:
e gittatolsi dietro, e con piacere / a tutte l'ore vivean con sollazzo.
tutta la sostanza del cerebro, unirsi a guisa di mazzi giù verso il cerebello
di 5 mila cavagli ridotti al poggio a caiano in quello di pistoia, capitano
1. -a mazzi, al mazzo, a un mazzo: disposto, raccolto,
quantità. fagiuoli, vi-37: tutto a considerar colui mi volto, / che
mi volto, / che suol vendergli a mazzi [i fagiolini] e far piacere
bambini attaccati alle sottane delle donne, a mazzo tra le braccia degli uomini.
uomini. -andare, trovarsi a o in mazzo con qualcuno o con
le publiche strade, per trovarsi poscia a mazzo coi primi furfanti di londra.
romantici da un quattrino al mazzo si levò a rumore. -dire in un mazzo
mazzo: essere compreso o annoverato, a ragione o a torto, in una
compreso o annoverato, a ragione o a torto, in una determinata categoria di
san poco o male, / son pari a quei che d'abiti strapazzo / fanno
153: io? ah, io? a me importa un mazzo di cavoli di
mazo n'avese abuto zinque, / a tuti ad un trato aria tolto a
a tuti ad un trato aria tolto a prova. monti, 5-70: grida,
sua governante. -mettere, porre a mazzo o a un mazzo, in
-mettere, porre a mazzo o a un mazzo, in mazzo, in
/ se gente siam noi tre da porre a mazzo. targioni tozzetti, 11-2-560:
byron poeta, s'io lo metto a mazzo coi verseggiatori parigini. de sanctis,
sofisti » i filosofi e li mette a un mazzo con gli astrologhi e i poeti
. carducci, ii-9-272: eccomi qui a parlar con te, io solo con
presi in mazzo. -rivendere qualcuno a un tanto o a un soldo il
-rivendere qualcuno a un tanto o a un soldo il mazzo: sopravanzarlo in
. v.]: * rivendere altri a un tanto il mazzo, a un
altri a un tanto il mazzo, a un soldo il mazzo ': superarli,
: superarli, esser da più. a sentir lui, rivende ministri e deputati a
a sentir lui, rivende ministri e deputati a un tanto il mazzo '.
susy e mabel gli parve un omaggio reso a mirella. 12. prov
vuole entrare nel mazzo ', simile a quell'altro 'ogni cencio vuole entrare
a'denti di mulini, anzi che a regger pesi straordinari, a far mazzi
, anzi che a regger pesi straordinari, a far mazzi da botti e pestoni da
ad ogni ora batte con un mazzo a forti colpi una tavola di legno. note
è propriamente quello che adoprano 1 bottai a cerchiar le botti. guerrazzi, 2-340:
, ix-196: corsa tosto la gente a provvedersi di scuri, di rozzi cunei
in pochi giorni l'albero fu fatto a pezzi e trasportato altrove. pascoli, 267
un beccaio spietato e crudo, / a traverso al feroce bari- gazzo. p
quel martellone di legno che adoprano i macellari a dare in sulla testa a'buoi.
cui si spaccava il capo ai condannati a morte. antonio da ferrara, 161
più cerchiato di ferro, che serve a conficcare pali nel terreno; gatto.
sia co 'l mazzo del castello, o a mano. 5. grosso bastone
e con mazzi, ovvero mazzeranghe, fatti a ciò, fortemente si calchi e s'
. carena, 1-68: la pila a cenci suol essere di pietra col fondo
esso, di forma augnata, cioè a schiancio, ove sono intagliati cinque denti
schiancio, ove sono intagliati cinque denti a modo di scalinata, lunghi quanto è largo
tipogr. specie di tampone di legno, a forma di cono, imbottito di lana
coprono di una certa pelle bianca atta a tal esercizio: e sopra detti mazzi vi
figure, per poterle poi imprimere. a. f. berlini, 4-144:
1-1-460: non fu nessun d'intorno a quel pagano, / che, visto il
non è da dire; vomitò ingiurie a bocca di barile. c. bini,
gelli, 17-155: arei messomi volentieri a ogni maggior fatica per non lavorare,
il mazzo: faticare, essere sottoposto a un duro regime. -fare 11 mazzo
un duro regime. -fare 11 mazzo a qualcuno: tenerlo sotto, farlo faticare.
quando li dicti camballi vanno in corso a li dicti indiani, le loro arme sono
lii-434: el turco cazava la sua zente a la bataia con mazoche e bastoni.
ferro, [i turchi] erano più a conservare la preda che a combattere contra
erano più a conservare la preda che a combattere contra l'inimico intenti.
. alamanno rinuccini, 1-253: portai a mona sandra del maestro bellino mazocchiaia.
e azzurro il mazzocchio e cappello sopra a essi. vasari [zibaldone], 5-82
di ciuffi e simil tresche / ch'a dirle tutte sarebbe una morte; /
cucuzzolo, e di lassù dovea piover giù a riccioioni in mille guise; perché le
guise; perché le povere cameriere aveano a penar grandemente a tener ritto quel mazzocco colla
le povere cameriere aveano a penar grandemente a tener ritto quel mazzocco colla bomberaca,
co'pettini ravviare la capigliera, eravamo a guai grossi. navarro della miraglia,
... che fosse vestita sempre a modo, che si mettesse i fintini,
altri, il cui midollo è buono a far ripieno ai mazzocchi. d'azeglio,
voi vedessi come costoro vanno vestiti, a punto come quelli che stanno dipinti in
mazzocchio apparivano. vasari, iii-540: a piè del principe era un putto,.
, ovvero berretta ducale in mano. a. f. doni, 4-90: aveva
colori. carducci, 713: tutti a nuovo in bell'arnese, / co 'l
soldani, 1-4: se s'avesse a fregiar tutte le corna / che ambiscon
. per estens. quantità di oggetti riuniti a mazzo o a filza. -anche:
quantità di oggetti riuniti a mazzo o a filza. -anche: mucchio, cumulo;
sparito il lume della lucerna, ritornò a giacere quel putrido mazzocchio di carname già
con grande mazzocchio di cavalieri corse addosso a ettore. guglielmotti, 528: 'mazzocchio'
. 6. archit. modanatura a profilo convesso che serve da ornamento della
casamenti, colonne, mazzocchi, palle a settantadue faccie et i paesi coi monti e
ricolto in un podere dei signori ronconi a muscoli, dietro a fiesole, le di
dei signori ronconi a muscoli, dietro a fiesole, le di cui spighe avevano
color della terra dove erano state còlte a becchettare chicchi spersi di gran gentile
quando poi è adulto e che comincia a formare il fusto,...
/ e veramente troppo madornale / pareva a maurizio quel mazzocchio. -membro virile
-a mazzocchi: in gran quantità, a bizzeffe. grazzini, 620: mi
il diavol fatto: / e gliene fanno a ghirlande e mazzocchi. -a mazzocchio
dalla coda, che avea tenuto fino a quel momento inanellata a mazzocchio attorno alle
avea tenuto fino a quel momento inanellata a mazzocchio attorno alle gambe, prima se
la baciò, poi se la stropicciò a più riprese pel capo disopra l'orecchia
il muso. -aggiustare il mazzocchio a qualcuno: fargli passare i capricci,
barberino, iii-187: fioravante fece montare a cavallo suo padre e tutta quella ischiera e
al tronco, cioè scapezzare i sermenti a quattro o sei diti vicino a esso
sermenti a quattro o sei diti vicino a esso in capo al primo occhio, lasciandone
al primo occhio, lasciandone un solo a ogni gambale di tralcio, e di quanti
lippi, 11-27: ma restin pure a rinfrescarlo gli orbi / con quell'insaiatina
cento mazzocchietti / in testa con tre penne a una guisa. -mazzocchino (v
un'estremità ingrossata; che è simile a una mazzocca (un bastone, un attrezzo
ne la tepid'acqua, / di pigi a forza o mazzocchiuti
agg. costituito da un mazzocchio; a crocchia. navarro della miraglia, 149
1-647: il tetto antico d'àstrico imposto a l'eccelsa tua casa tu hai;
tu hai; / e dodici uomini, a batterlo, secondo il costume, chiamasti
i pesci possibili e commestibili, tagliati a pezzetti, ròssoli e trèmoli, sgombri e
colpire qualcuno con la mazzuola fino a provocarne la morte (e, anticamente
è nel fiume. / è già stesa a capretta su la ghiaia, / via
3. locuz. dare vultima mazzolata a qualcuno-. recargli un danno irreparabile,
egli stava per dare l'ultima mazzolata a prete cirillo. = deriv. da
miglio, ch'ei v'ascose anzi ch'a terra / stramazzasse qual bue mazzolato.
. de marchi, ii-528: andò a stramazzare ginocchione sulla predella, come un uomo
nette e mazzolate, l'hanno apparecchiate a noi. = deriv. da
, che abbia il taglio rotondo fatto a lunetta, quali, a forza di un
rotondo fatto a lunetta, quali, a forza di un piccolo mazzuolétto, facilitano
di questi mazzolini di fiori. a. f. doni, 5-52: la
. buonarroti il giovane, 9-479: a gentiluom dabben, ch'era fra tutti
... i dicea novelle o stavale a ascoltare / o facea al mazzolino o
dal giglio'o altro fiore che a lui verrà nella mente; e se non
4. locuz. -fare il mazzolino a qualcuno: offrirgli un omaggio delicato e
urli orribili divelle un pino / e a le nereidi fa il mazzolino.
e da ima fila all'altra dei posti a sedere un gran discorrere sul prezzo di
di garofani o dalie o crisantemi, a secondo delle stagioni. 2.
gridar per tutta la contrata / ch'a lei venisse cihscun buon mazzone: /
registr. anche dal vocabolario sanese di a. m. biscioni; cfr. anche
vale per stallone; / or vattènde a lo mazzone, / che lo lupo te
se ài mala ventura, / dimme, a me che me se dà?
e vuoisi fare con gran diletto. a. manetti, 79: di niello e
e si riscontri i lavori delle mazzonerie fatti a nostra mano sotto il governo di prospero
dell'anitra, comunemente chiamato cisone, a venezia mazzorino, in toscana germano.
, sf. marin. region. rete a tramaglio, usata per la pesca dello
sanudo, i-150: in questo tempo a mantoa fo una egritudine molto cativa,
. ramusio, iii-321: mi menarono a curare molti altri che stavano male di
di volersen gire / minaccia ognor mazziculando a valle. = deriv. da
volte portava una mazzuola in mano, a modo che una bacchetta da podestà. sercambi
: volevamo donar de'nostri ordegni / a qualche meritevol la mazzuola. c.
sì gran valentìa da farla in barba anche a michelangelo. savinio, 10-92: gemito
. 3. strumento di supplizio, a forma di piccola mazza con manico breve
zelante cristiano o realmente perché non accudisce a quelle ribalderie, da se medesimo e
crudeli, 1-115: signor, diceva a quel dello starnuto, / auguro una
5. marin. martello di legno a due teste, adoperato per curvare cavi
528: 'mazzuola': martello di legno, a due bocche e senza penna, usato
due bocche e senza penna, usato a battere sulle corde, sui nodi e
tamburo montato sopra un asse di ferro a manubrio, e v'è avviluppata una coreggia
e l'operaio lo tiene quasi sempre a mano. -piccolo cilindro di legno,
circa un palmo, con una capocchia a ciascuna delle due estremità... colla
legno o di acciaio, che serve a livellare i caratteri in una composizione.
. locuz. -dare un colpo di mazzuola a qualcuno: abbattere, deludere, deprimere
. v.]: se s'avesson a guadagnare il pane colla mazzola, intenderebbero
che le parole non valeanc, cominciai a cogliere dell'erbe e, facendo di quelle
mazzuolo di setole e più, sopra a l'asticciuola. -mannello.
dì darsi tre e poi cinque battiture a sangue con mazzuoli di catenelle e di funi
dalla cava. -in partic.: martello a testa quadra, di ferro o di
, 692: volentieri mi sarei messo a descrivere il modo delle subbie, delli scarpelli
. galileo, 4-3-329: non dissimile a questo effetto è quello del mazzuolo degli scarpellini
al mazzuolo e allo scarpello e cominciò a picchiar d'intorno ad una piccola statua,
2. mazza di legno duro, a testa piana, cilindrica o rotonda,
alla saldatura. -martello di legno a manico corto, che si usa per
due bocche senza penna, che serve a scarpellare o lavorar il ferro a morsa
serve a scarpellare o lavorar il ferro a morsa. -nell'industria del cuoio
-nell'industria del cuoio, strumento a doppia testa cilindrica rivestita di cuoio pergamenato
rituale di iniziazione alla massoneria, strumento a forma di piccolo martello che il maestro
3. piccola canna, bastoncino. a. f. doni, 3-99: a
a. f. doni, 3-99: a questo sbattocchiare corse il portinaio con la
la biancheria di lei e si mise a bollirla e a pestarla con un gran
di lei e si mise a bollirla e a pestarla con un gran mazzuolo con la
rassettar qualcun che solo / abbia imparato a fare sconcordanze? / or ritocca una
estremità sferica, usata per sonare strumenti a percussione (e, in par tic
fermato, indeciso, una mano protesa a soffocare le vibrazioni della membrana, l'
mazzuolo è un pezzo di legno fatto a guisa di pina, scannellato per lo lungo
mazzuolo: insistere nel far intendere qualcosa a chi è ostinato nelle proprie convinzioni.
: queste culture asciutte si fanno unicamente a furia di cavar fossi per alzare la superficie
« mbè! e te ne vai a spasso? ». = voce di
grande affetto, / che mosse me a far lo somigliante. petrarca, 3-13
me de saetta in quello stato, / a voi armata non mostrar pur l'arco
tre giovinastri bevevano il ponce e giuocavano a domino. una ragazza in capelli sedeva
domino. una ragazza in capelli sedeva a un altro tavolino... presi
se ella me per marito volea, a che ella rispose del sì. poliziano,
il tedio assale? carducci, 475: a voi la vita mia: me ignota
lui e lei: / lei che a sé mi chiamò per mio dolore, /
parini, i-25: me non nato a percotere / le dure illustri porte /
con voi, se voi mi pagassi a doppio. -e io non vi terrei,
retto; siate contento d'esser meco a porme / ne le man sue. tasso
. tasso, 18-31: o vieni a mover guerra, a discacciarme, / che
: o vieni a mover guerra, a discacciarme, / che mi celi 11
gran bene, ch'eo ne trovo a dire, / mi me fa sofretoso.
volere... (e se non a coloro che me atarono,..
che me atarono,... a quegli almeno a'quali fa luogo) alcuno
, cioè come si fece quando andamo a spedalecto, l'ultima volta. ariosto,
che mia: / dunque me tolga a me chi mi desia. baldi, 65
navigando meco / volgi l'audace prora a i regni persi. foscolo, 167:
si dolci note, / che fece me a me uscir di mente. petrarca,
meu filiu et pigitusu, / fusti a la gente sci caritusu; / ore te
e popol., preceduto dalla prep. a. passavanti, 20: male a
a. passavanti, 20: male a mio uopo non vi credetti l'altro
della mia salute, che, misero a me, ancora era tempo di trovare
10 ho tanto pianta, quanto dolent'è a me. gelli, ii-i: orsù
gelli, ii-i: orsù, meschinella a me, io posso oramai promettermi di
[s. v.]: pover a me come farò!. pover a
a me come farò!. pover a me in che stato sono! pover a
a me in che stato sono! pover a me che disgrazia! -corpo
di compì, di termine, di moto a luogo reale o figur., di
i deletosi fiori, / per far girlanda a mi de novi odori. sacchetti,
incarnatala. -in posizione proclitica rispetto a un pron. atono. dante
quelle dolci notti / forse avrei posto fine a la mia vita. marino, 4-1
. io l'aveva sollecitato per me a questo scopo, e le persone che mel
il petrarca, e 'tengasel bene a mente'. caro, 9-1-73: tenendomele infinitamente
(603): « dammelo qui a me », disse uno di quelli che
», disse uno di quelli che venivano a piedi. -dinanzi alla particella pronom
d'imaginar capace / non son, s'a snodar morte non lo viene. tasso
compiacqui sì tosto e sì tosto cominciai a desiderarla e a seguirla com'amante, che
e sì tosto cominciai a desiderarla e a seguirla com'amante, che questo subito
questa mattina su questo pergamo per arringare a favor de'vostri nemici? dio me
vii-1079: me ne andava al mattino a spigolare / quando ho visto una barca
davi. -in posizione proclitica rispetto a ne. dante, inf.,
242): per veder fare il tomo a quei maccheroni e tormene una satolla.
instanza o per tante lettere, non pigliare a difendere le ragioni sue. f.
nuda, / che ven di dietro a me sì vergognosa / ch'a torto gir
di dietro a me sì vergognosa / ch'a torto gir non osa, / perch'
i cristiani] / in magnifico dono a te mandati. moniglia, 1-iii-276:
, di dativo etico o di moto a luogo reale o figurato, talvolta con
molta, / quando la donna tutta a me si torse, / dicendo: «
, i-i: se vi dolete, a me de l'amor dolga; / dolene
me de l'amor dolga; / dolene a me di vostra pena fera. petrarca
non pur qual fu, ma pare a me che cresca. boccaccio, dee.
,... che voi troppo piacete a me. le quali cose io apertissimamente
mio fratello, / ed aldighieri è a me cugino e a quello. tasso,
ed aldighieri è a me cugino e a quello. tasso, 12-75: di
miei misfatti ascosi, / che rimprovera a me le colpe mie! alfieri, 1-22
vuoi?... / perché a me non mi lasci? a che pur
perché a me non mi lasci? a che pur tónni / la pace ch'io
voglia: lo so anch'io che tocca a pensarci a me. ma! la
lo so anch'io che tocca a pensarci a me. ma! la doveva accader
ma! la doveva accader per l'appunto a me ». leopardi, 26-6:
i... i pensier che innanzi a me sì spesso torni. carducci,
spesso torni. carducci, 1069: a me, prima che l'inverno stringa pur
o cuci i lini e canti e pensi a me. saba, 14: delle
saba, 14: delle squille veniva a me il richiamo. -con uso enfatico
648: ma ditemi un poco una cosa a me. i. nelli, i-134
calzoni]? -a forza di bastonate. a me mi darebbe l'animo. manzoni
sp., 16 (279): a me mi par di sì. bacchelli
di noi molinari, mi dicono, a me: padrona cecilia. -di me
: se 'l pastor di cosenza, che a la caccia / di me fu messo
ancora / in co del ponte presso a beni vento. boccaccio, dee.
contro di me, da volermi sacrificare a vantaggio degli altri. -con valore
indica il complesso della mia persona rispetto a una o a più sue parti.
della mia persona rispetto a una o a più sue parti. tasso,
fieda? foscolo, iv-298: è venuto a visitarmi il signore t...
signore t... che tu conoscesti a padova. mi disse che spesso gli
hai scritto. leopardi, 11-5q: a me, se di vecchiezza / la detestata
, dee., 4-intr. 382: a niun caglia più di me che a
a niun caglia più di me che a me. p. petrocchi [s.
, nemmeno, ecco, ecc.; a quanto e come nelle comparazioni; a
a quanto e come nelle comparazioni; a che, fuorché, in proposizioni eccettuative
talora, nel linguaggio familiare, anche a dove. boccaccio, iv-15: o
boccaccio, iv-15: o figliuola, a me, come me medesima, cara
'olessi amare, / vierrebbe addome mene a laorare. pascoli, i-180: eppure
più prudente e corretto non dar confidenza a tali cose. 10. seguito
(96): non è convenevole a me trattare di ciò, per quello che
la qual cosa- è al postutto biasimevole a chi lo fae. idem, inf.
, 155: trapasserò col ferro stesso / a me medesmo il petto. tasso,
, di term.: mi, a me. rinaldo d'aquino, 118
un'acqua dal core / e ve a gli ogli, ne pò ritenersi / che
xxvi-44: un'ora crudele cominciòe / a farlo tempestoso / pur per me donar
/... / come dicesse a dio: « d'altro non calme »
di molte fila esser bisogno parme / a condur la gran tela ch'io lavoro.
fece passandomi davanti per entrare nella stalla a giocare. 13. sm.
. panziera, 1-54: parlando a voi ome ad un altro me medesimo
del mio operare, e però irreconoscibile a me medesimo. l. bellini, xxvi-3-
gran me e il piccolo me rincasavano a sera da una scampagnata, nella quale furono
come potesse star la faccenda. g. a. papini, 149; ho deliberato
come appunto far vorreste voi altri, a bardotto. p. petrocchi [s.
dante, inf., 10-61: io a lui: « da me stesso non vegno
barba (giacché devi sapere che incomincio a radermi da me). p. petrocchi
so da me... come fò a tirar avanti da me solo quest'azienda
in me della buona fortezza che infin a qui avete avuto. gelli, ii-117:
che io ho in me. a. f. doni, i-155: pensa
auguro intanto. mazzini, 44-56: a proposito d'aria, ho deciso, pensando
-per me, secondo me: a mio giudizio, secondo 11 mio modo
io per me vi so dire che a voi ed a lui avrò tutta la sommissione
me vi so dire che a voi ed a lui avrò tutta la sommissione che si
non sono un organetto / che suoni a ogni portone / de i soliti ragazzi
bocca. -quanto o in quanto a me; quant'è a me:
o in quanto a me; quant'è a me: per ciò che mi concerne
queste sien mala cosa: quanto è a me, non m'è ancora paruta
: eh, io, in quanto a me, non ci replico. carducci,
ci replico. carducci, 524: quanto a me, cuore mio, batti pur
do poco retta. — tu a me e io a te: a vicenda
— tu a me e io a te: a vicenda, reciprocamente.
tu a me e io a te: a vicenda, reciprocamente. aretino, 20-36
, 20-36: una volta veniva la suora a premere la faccenda del piovano, e
del piovano, e una volta il piovano a premere la faccenda della suora: e
faccenda della suora: e così tu a me e io a te: rotolarono
: e così tu a me e io a te: rotolarono tanto che venne la
[s. v.]: salut'a me fin che non torna lui.
: fa come i preti che dicon sempre a me [amen] e mai agli
sempre per sé). -oggi a me, domani a te: v.
). -oggi a me, domani a te: v. domani, n.
di rosellina con varie figure, intorno a cui fanno girare una lancetta.
s. v.]: tocca ora a te a fare mea culpa, a dir
v.]: tocca ora a te a fare mea culpa, a dir mea culpa
ora a te a fare mea culpa, a dir mea culpa. crusca [s
dire mea culpa 'o simile, a denotare che alcuno riconosce in se stesso la
'... perenne. la disposizione a ombrella e pendenti dei fiori gridellini tinti
del veneto per la mietitura, in base a un compenso percentuale che diminuisce in
. -ci). che si presenta a foggia di meandro; che ha un percorso
madreporari, che vivono in grandi colonie a forma di calici discosti in file sinuose
: quello che cambia facilmente direzione a seconda della resistenza che il fiume incontra
modo che non si possa più dar luogo a nuove modificazioni del corso fluviale.
morto: quello strozzato alla base in seguito a un processo di raddrizzamento del fiume
], sempre diritte, s'allungano a centinaia di miglia; altre serpeggiano e fan
lungo corso di circa 18 miglia da levante a ponente; egli però fa tanti meandri
senna, il quale si allontanava, tutto a meandri e giravolte. -insenatura stretta
12-9-405: esse croste cristallizzate sono distese a foggia di veli più o meno grossi,
e qual meandro arcano / ci metta a quelle porte. tarchetti, 6-ii-195: aveva
erano spente ad una ad una, o a gruppi, trascorrendo per gli anditi bui
magnolie nere e bubbose, sono deserte a quest'ora di domenica. piovene, 8-114
. movimento, per lo più improvviso, a traiettoria curvilinea o a spirale; giravolta
più improvviso, a traiettoria curvilinea o a spirale; giravolta, volteggio, evoluzione
v-20: leggendo io il suo diario, a me pareva d'esser tornato cacciatore di
contorsioni dell'ornato borrominesco non ressero lungamente a fronte del meandro greco o della casta
ornamento che si suol mettere per balza a vestiti, tende 0 altro; ed
rivolte, ma tutte ad'angolo e a disegno. d'annunzio, vi-119:
facoltà, delle sue operazioni, difficile a chiarirsi anche a se stessa.
sue operazioni, difficile a chiarirsi anche a se stessa. f. morelli,
tutti 1 meandri de'cuori degli uomini a venire, come de'presenti e de'
cotesta lingua dei ciompi ei si piacque a farla ravvolgere con tutti i contorcimenti della
sensazioni un sapore dissueto e lo inducesse a risalire fin nei meandri più remoti il
. berchet, 1-107: io giunga a scoprire del fatale romanticismo l'annebbiata sorgente
proseguendo in modo serpeggiante, diano origine a una frase di senso compiuto.
dante, par., 23-79: come a raggio di sol, che puro mei
disuna / da lui né dall'amor ch'a lor s'intrea, / per sua
par., 15-55: tu credi che a me tuo pensier mei / da quel
si chiamava idra, che tanto viene a dire in grecò quanto in latino acqua.
, 6-291: palparono i materassi, levatili a sedere sopra le reti e, il
denominati dalla grandezza del loro labbro superiore a foggia di quadrato allungato, al più
di alternanze di una grandezza periodica pari a io6 cicli; viene indicata col simbolo me
intestinali, stitichezza, dilatazione del colon a monte, deperimento e meteorismo; sono
, deperimento e meteorismo; sono dovuti a lesioni del sistema nervoso, morfinomania,
macrocosmo. boccaccio, viii-1-233: a dichiarare come virgilio del limbo sia mosso
senza visione e inconscia di sé. a mano a mano che la forza diventa
visione e inconscia di sé. a mano a mano che la forza diventa sciente e
della forza nel sistema cgs, corrispondente a io6 dine. panzini,
. circuito ricevitore formato da un apparecchio a galena e da un amplificatore a bassa