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vol. IX Pag.91 - Da LINCHETTO a LINDAMENTE (35 risultati)

più lincei che induceva sovente gli uomini a riputare per intensissimo desiderio dell'animo suo

mancamenti, è d'altra parte linceo a conoscere i difetti d'altri. buonarroti

su quelli che poi seminò egli stesso a due mani nel vocabolario, non vide che

arghi c'ho d'intorno, / a chiuder li occhi ed a posar invita.

, / a chiuder li occhi ed a posar invita. groto, 587:

lincèi): titolo dell'accademia fondata a roma nel 1603 da federico cesi, francesco

cervelli di molti per la mia nomina a presidente dell'accademia d'italia, ho

da federico cesi, duca d'acquasparta, a chi venne aggregato a un'accademia fondata

d'acquasparta, a chi venne aggregato a un'accademia fondata da esso a roma nel

aggregato a un'accademia fondata da esso a roma nel 1603, e della quale

in osservanza delle costituzioni lincee, porgo a v. s. l'anniversaria congratulazione.

g. pascoli sarà considerato veramente a suo posto? è 'il teatro'. e

. ne attribuiscono la vera causa a malattia. nieri, 3-113: 'linchétto':

che ci credi, perché quello a che uno ci s'è trovato non si

invece di farmi dei dispetti come fanno a tanti, invece mi faceva dei servizi.

l'ozio e le morbidezze che s'abbia a chiamare, che lasciassino linci. annotazioni

'quinci, linci'e 'costinci'rispondono esattamente a 'qui, lì 'e 'costì

pedante, di cui questi avverbi sono assunti a simbolo). cagna, 1-73

si metteva in linci e squinci, a furia di stoppaccio, di unguenti e di

di unguenti e di tinture, riusciva a un tutt'insieme tollerabile. idem, 1-153

: alcune signore in linci, posate a mensa con distinzione e compostezza, davano

e. cecchi, 6-80: dal 1882 a oggi, furono linciate agli stati uniti

, tr. { lincio). sottoporre a linciaggio; giustiziare sommariamente.

ribellò al padrone e lo colpì a morte, ma gli altri lavoranti lo linciarono

un facchino. hai visto la lettera a giorgio hugo?... bisogna linciarlo

lo diceva ferdinando martini le cricche interessate a linciarlo non ne avrebbero avuto l'audacia

). chi compie o partecipa a un linciaggio; colpevole di linciaggio.

, arti anteriori dotati di unghie atte a scavare. = voce dotta,

/ la qual linguria nomo, ch'a le reni, / qual v'ha dolor

cerchio e l'altra si gira intorno a voglia tua, talmente che ella si

, talmente che ella si può transferire a ciascuna delle divisioni fatte nel cerchio.

base deve essere fermata la linda mobile a b, che deve servire per traguardo.

linda. = dallo spagn. [a] lindador, da [allindar 'adornare

giardini per la bellezza delle sue varietà a fior doppio. = dallo spagn

. = dallo spagn. [a] lindador, da [allindar * adornare

vol. IX Pag.92 - Da LINDELOFIA a LINDURA (19 risultati)

con tali ragioni lindamente rappresentate imponeva egli a tutta sua possa silenzio alle mormorazioni.

producono fiori con corolle molto lunghe (fino a io cm). = voce

. aretino, 20-178: ecco a te uno spagnuolo attilato, odorifero,

», e con l'altre sue lindezze a tomo. m. adriani, 3-4-141

di stazione ferroviaria e di casetta nipponica a un solo piano. = deriv

dell'abbigliarsi e nel far le mode a tempo e luogo. magalotti, 26-68

che e'pare una pittura, vestito a pennello. -ben fatto; armonioso

77: il piè lindo esercita / a danze pellegrine. tozzi, vi- 676

in chiocca / co'suoi piè lindi a pianta di pattona, / si soffia il

eh'essi [i lavoratori] stieno a luogo loro, e non voglino fare il

. lippi, 12-33: spiegasi prima sopra a un tavolotto / un abito mavì di

salvini, 39-i-154: l'innocenza è a guisa d'un lindissimo specchio, che

lindissimi arnesi, ma questi teneva più a comodo de'suoi che di se stesso.

con tele sottili / di bianco lino, a dar acqua alle mani / odorosa vieppiù

di altre cose io mi ricordai, a sentir parlare quell'aretino con quella favella sua

lindo e del galante, / ed a femmine poi d'ignobil razza / furtivo

già risorto alle battaglie, / coperto a salde piastre e salde maglie. c.

, capisce? ch'io me ne stessi a casa, quieto, tranquillo,.

quieto, tranquillo,... a godere dell'ordine perfetto di tutte le

vol. IX Pag.968 - Da MATURITÀ a MATURO (13 risultati)

le scelte piìf opportune e più valide, a pensare e agire con illuminata saggezza.

: qual mai affare d'importanza fu ridotto a maturità, che non sia stato un

pensiero. desidero che giunga in breve a qualche maturità, ond'ella possa soddisfare in

: le cose erano da ogni parte a maturità condotte. mamiani, 11-135:

. algarotti, i-iii- 267: sino a tanto che le arti sono rozze per ancora

cristiano seppe svolgere, educare e condurre a maturità molti generi solo abbozzati dai latini

nella rispondenza dello stadio del loro sviluppo a determinati requisiti merceologici, nella situazione del

alume e di arsenico sono novellamente pervenute a maggior maturità, perché il freddo sulle

ciclo degli studi secondari superiori, dinanzi a una commissione di nomina ministeriale, il

: che provi esso l'allievo maturo a studi superiori; purché gli esaminatori siano

17. prov. gran fecondità non viene a maturità: una pianta troppo ricca di

troppo ricca di frutti difficilmente li porta a una soddisfacente maturazione. proverbi toscani

toscani, 29: gran fecondità non viene a maturità. = voce dotta, lat

vol. IX Pag.969 - Da MATURO a MATURO (29 risultati)

uno signore..., essendo a una stagione i fichi novelli, il signore

non sien le genti ancor troppo sicure / a giudicar, sì come quei che stima

et avanzi / torbido mosto puro dentro a li pieni laghi. soderini, iii-84

504): -va nell'orto, a dare una scossa al pesco, da farne

portale qui... -e tu -disse a un altro -va sul fico, a

a un altro -va sul fico, a coglierne quattro de'più maturi. d'annunzio

in cerca di alberi maturi o vicini a perire, si fanno tagli successivi e

essere maturi al taglio va da ottanta a duecento. -fertile, produttivo,

alla loro perfezione, non si tardi a portarli alla piazza, levati e non maturi

aria mescolata con la rugiada là intorno a mezo agosto stilla in quelle gon- gole

diventino mature. -con riferimento a un alveare che ha completato la produzione

arnie; le qua'cognoseremo esser mature a questi segni [ecc.].

tombari, 4-100: -lei sa che a dieci mesi ogni mammifero dei canidi è

non quando il male è maturo; a darla prima farebbe danno, ma a darla

; a darla prima farebbe danno, ma a darla poi sì fa prò e giova

giovinetti, che con ingenua familiarità venivano a mostrare, non appena le vedevano gonfie e

assorbito e assimilato gli elementi nutritivi necessari a garantire le funzioni vitali dell'organismo (

letame di paglia o di vinacce infino a mezzo del forame sia posto.

, accese il fuoco ad un forno a soffietto, e sulle fiamme mature collocò

possa essermi passato e non possiamo andare a salutare sirmio 'occhietto di tutte

da barberino, iii-244: meni tu gente a soldo / per tempo freddo e cokfo

fosti, o padre antico / a cui ciascuna sposa è figlia e nuro,

e nuro, / divoto quanto posso a te supplico / perché mi parli:

fanciulla, che maturissima era, cominciò a gustare la dolcezza. ariosto, sai.

le ville / e ne le cucine anco a chi far vezzi. idem, 43-17

creder dunque, o doride, / a giovami sembiante / e cerca amoi più stabile

iii-4-222: non alfonso caduco gli mova a 1'incontro, non mova / leonora

. -con riferimento al corpo o a un organo o a un membro particolare

al corpo o a un organo o a un membro particolare, alla loro complessione,

vol. IX Pag.970 - Da MATURO a MATURO (28 risultati)

, poiché da lì in poi cominciano a diventare imperfette), ciondolano dal loro

dal loro albero, e spesso cadono a terra; e così l'uomo,

: anzi, se credete ad ippocrate, a strane malattie più soggiaciono i più robusti

e tanto è bella, / non a donna che siede / come inanzi si vede

ingannali, xxv-1-338: almanco si fusse messa a voler bene a qualche uomo di conto

almanco si fusse messa a voler bene a qualche uomo di conto, maturo, che

lima l'anima, gl'insegnerà anco a limare lo stile; e nella scelta

più matura, si farà più severa a se stessa. tarchetti, 6-ii-24: aveva

paura che la loro amicizia non sopravvivesse a quella terribile esperienza. -politicamente e

di perfezione culturale ed espressiva, conseguente a diligente e prolungata applicazione (un pensatore

: non ebbono mai li ateniesi innanzi a lui tra tanti capitani alcuno di maggiore

quivi il fanciullo edoardo cominciò assai tosto a dar chiari segni della matura pietà alla

medesimo... di non procedere a nulla sentenza senza matura e diligente esaminazione

consiglio, con fortissime e strenuissime opere a sé prescrivono? machiavelli, 1-viii-169: non

donne sono / meglio improviso, ch'a pensarvi, usciti, i...

non aiti, / ove non s'abbia a ruminarvi sopra / speso alcun tempo e

. bonghi, 1-95: il foscolo, a parer mio è un prosatore mediocre,

, mandò subito e con gran diligenza a guidobaldo (essendo già maturo il consiglio

e con più maturi scritti, satisfare a quella nobilissima e eruditissima accademia di gentiluomini

del suo pensiero il marx inchinava giustamente a concepire la propria teoria come un riflesso

pensieri / d'uom che quarantanove anni a le spalle / grossi e maturi si

maturo in quella età fuggia / che a 'l confin di vecchiezza inchina e move

virilità. petrarca, 145-8: ponmi a la notte, al dì lungo ed al

dì lungo ed al breve, / a la matura etate ad a l'acerba.

breve, / a la matura etate ad a l'acerba. castiglione,

caratteristiche e le condizioni adatte e congruenti a una determinata situazione; che è giunto

una determinata situazione; che è giunto a felice compimento; che ha maturato le

non che alla loro età, ma a troppo più matura, larghissime. ariosto

vol. IX Pag.971 - Da MATUSA a MAUNQUE (28 risultati)

non i di lui cenni, mandò subbito a chiamare il chrichì. pallavicino, ii-12

col ber to, e venne in tempi a condurre la bella impresa più favorevoli e

giunto fuori di roma, più volte indietro a mirarla tacitamente rivoltosi, prorompesse finalmente in

erano ancor mature e perché in mezzo a tanta scambievole diffidenza nissuna forma di concordia

temere. e. cecchi, 3-177: a farla bieve, quando lo stenografo ebbe

festivo giorno della santa. -destinato a prolungarsi nel tempo; duraturo, perenne

con succo d'erbe, / ch'a più matura vita lo. riserbe.

, e la vita giovanetta acerba / a più mature glorie il ciel riserba.

). tansillo, xxx-10-255: mentre a maturo onor giovane sale, / l'

pension matura, in milano avete contati a paolo, mio creato. caro, 2-2-325

. brusoni, 8- 394: a noi più strana cosa pare che ci abbia

nella nare. lancerio, lxvl-1-321: a volere conoscere la sua bontà e perfezione

de'grappoli, che sono i primi a scoppiare; e dopo che sarà uscito

). 17. miner. giunto a uno stadio avanzato di formazione, sedimentazione

le minere e vene che son volte a ponente e mezo giorno e participano di

mine è più matura quando son volte a levante e mezo giorno. 18

fretta la maturità; se non sarò a tempo, non mancheranno altri istromenti.

schiena di suo marito, seduto accanto a una loro giovane amica. baldini,

pur d'essa. ho penato tanto a trovarmi, che con più prestezza avrei trovato

un colore bianco-in-famiglia, con una borsa a tracolla, con una barbetta trapezoidale da zio

venerata come elea dell'aurora accanto a giano, pater matutinus, e in

ulubra / e la vetusta satrico, a cui nulla / il nume valse della dia

delle autorità coloniali britanniche del kenya; a cominciare dal 1952 l'associazione sostenne una

legati da riti di iniziazione, che mirano a cacciare gli europei dal loro paese.

d'ingegnarsi, come possono meglio offenderci a lor salvo. = deriv.

palamidesse, v-292-32: ma unque, a mia parvenza, / a te,

ma unque, a mia parvenza, / a te, amore, nom fe'

tua namora / i ilei amare a tutora. matazone da caligano, xxxv-1-792:

vol. IX Pag.972 - Da MAURINO a MAXILLA (38 risultati)

della francia, con 10 sviluppo impresso a particolari discipline ausi- liarie della ricerca storica

. graf, 5-425: solcan felicemente a tutto spiano / il numi- dico mare

amor ferì nel fianco apollo, / et a me pose un dolce giogo al collo

: menommi, poi, dove passammo a remo / ed entrammo tra'neri,

mauro 'in greco, 'nero 'a dire spremo. collenuccio, 24:

luna, levar le braccia e prosternarsi a lungo, di duna in duna. c

che ritrovar non spero / dal borrea a l'austro, o dal mar indo

màuser, sm. invar. fucile a retrocarica, tedesco. per estens.

tedesco. per estens.: arma a ripetizione in genere. panzini,

, iv-410: 'mauser': nome di fucile a retrocarica, dall'inventore guglielmo mauser (

e. ceceri, 3-95: simili a baionette e canne di fucili tra il fumo

eran distese, da e1 guaje fino a la venta, e non si sentiva che

imperatori romani, 62: [onorio] a roma morì e apresso la chiesia del

e cerchi e mete e mausolei, / a l'immortalitate ergo e consacro. giunti

, [il catafalco] era quasi a similitudine del mausoleo d'augusto in roma

i sepolcri, che da indi innanzi a uomini illustri si drizzassero, di mausolei

: viviani... lasciò un fondo a moltiplico col quale ivi gli fosse eretto

col quale ivi gli fosse eretto [a galileo] il mausoleo. bianconi,

del mausoleo ganganelli, si recò il canova a carrara per la provista de'marmi.

di donna che nel mausoleo di cino a pistoia sporge da / una porta mezza

'l mausoleo di, salvatore rosa / a 'l martirio di san sebastiano. ojetti,

sebastiano. ojetti, ii-817: sono a spalato nello stesso mausoleo i goffi medaglioni di

un fierissimo vento... lo stese a terra e sopra gli edificò un superbissimo

3. figur. opera destinata a glorificare e a immortalare le virtù e

. figur. opera destinata a glorificare e a immortalare le virtù e i meriti di

battista, iv-245: io con tibia dolente a te preparo, / epico vate,

? 6. locuz. fare a qualcuno un liquido mausoleo: farlo perire

precipitar qui vide il suo fetonte, / a cui fece dell'acque in mezzo al

per la moglie artemisia, che portò a termine l'impresa, la costruzione monumentale

termine l'impresa, la costruzione monumentale a cui collaborarono alcuni degli artisti più famosi

artisti più famosi del sec. iv a. c. e che fu annoverata fra

il giovane, 9-133: ve'vestir ch'a costei, ch'io non rinvengo /

la roba. / spiegasi prima sopra a un tavolotto / un abito mavì di

: questo è un semplice èrmisino mavì lavorato a opera con un fil d'oro di

. carducci, iii-1-29: non vani amori a me cantar concede / quel fiero ardor

o lunghezza maggiori rispetto alla norma e a quelle che sono le esi

dischi di mireille mathieu? e il mangiadischi a pile, e il mangianastri a transistor

mangiadischi a pile, e il mangianastri a transistor, e il maxi, e il

vol. IX Pag.973 - Da MAXILLITE a MAZZA (20 risultati)

rappresentata da un rettangolo vuoto con coda a destra. = voce dotta

quando un latinismo non è necessario, a che usarlo? fanzini, iv-411:

dalla francia per indicare il più alto grado a cui possa essere portata una cosa:

nella penisola dello yucatàn dal secondo millennio a. c. fino alla conquista spagnola

, 3-163: la maschera maya si va a collocare, inavvertita, a fianco di

si va a collocare, inavvertita, a fianco di un frammento di frontone,

ogni zomo bisogna 600 stara di formento a mesura di venezia a raxon di do lire

stara di formento a mesura di venezia a raxon di do lire di pan di

, riformata all'inizio del secolo vi a. c. da zoroastro, che

il mazdeanismo sono religioni operative, indirizzate a instituir soldati e cittadini, non monaci

: aiutai con amore i fedeli mazdeisti a vincere il demonio, a redimersi dall'impurità

fedeli mazdeisti a vincere il demonio, a redimersi dall'impurità. mazdèo, agg

, ven. ant. màsero (a venezia nel 1308) e ital. madroso

isidoro, 17-7-3: « mala matiana a loco vocata unde prius advecta sunt. nam

, sf. dial. ant. muro a secco; cumulo di sassi che funge

d'oro assai grossa, colla mazuca a coste minute, ma pienissima de gioie sì

ducato di masovia. divenne di moda a parigi (secondo impero). la forma

gli passava da canto, si mise a ballar la mazurca. palazzeschi, 3-188:

. bastone forte e solido, atto a essere impugnato e maneggiato; randello.

bevuto, / con grand regoio vien a la plaza / con lo scirupo e con

vol. IX Pag.974 - Da MAZZA a MAZZA (35 risultati)

tanto di spazio quanto possa farvi pre ^ a una mano. lippi, 3-68:

/ con che la formidabil martinazza / a lor checché le costole stropiccia. c

lei usata non fossi, mi vuol fare a vedere che la notte prima che sicofante

il vecchio vigilava ostile e inesorabile, pronto a troncare con la mazza l'amore suo

2. clava (con partic. riferimento a quella mitica di eracle).

mazza grande, e nonn era tale come a sì grande uomo si convenia com'elli

di ercole, che ti manda morto caco a colpi di mazza. -mazza clavata:

li crini, / e qual si fere a morte e qual s'ammazza! vasari

tommaseo, 18-i-936: il signore comanda a mosè che prenda la mazza sua pastorale,

delle campagne... sono abituati a far miglia quant'il pensiero, con

. -bastone da passeggio, che porta a un'estremità un pomo o un manico

passa in questa, e mi butta a terra il cappello e la mia mazza bellissima

betteioni, i-491: do di piglio a l'elegante mazza / e portandola in

: pasotti,... col cappello a staio in testa e la grossa mazza

de roberto, 7-209: egli si mise a sedere sopra uno spigolo di poltrona,

vestita di nero, con la mazza a portata di mano e un medaglione sul

(argento, avorio), ornato a un'estremità con un pomo o con

chi tale carica riveste o da persona a ciò delegata. burchiello, 2-38:

di ferron la mazza / portava presto a siena l'ambasciate / come nastagio ebbe le

: i francesi... gli tagliarono a pezzi, essendo da marco papirio un

razza, / che gir pontificai suole a cappella; / a cui va innanzi un

gir pontificai suole a cappella; / a cui va innanzi un uom con certa

genti indietro, / che correan tutte a gara come pazze / a la vicina

che correan tutte a gara come pazze / a la vicina porta di san pietro.

ranuccio aa marciano] la rotta / a santo regol, voi [fiorentini] costretti

mente in occasioni di gala. a. f. doni, 2-104: disse

con la mazza del metallo: « a queste mense reali non dee mangiare se

che in questo palagio abitano ». a. campana, 190: seguivano due portieri

. pirandello, 8-517: solo, a costo di qualunque sacrifizio voleva ancora mantenere

comparsa in pubblico, e giù, a piè del palazzo, il guardaportone con la

questuante. 5. bacchetta per strumenti a percussione. f. corsini, 2-82

in alcuni più grossi panieri danno fortezza a tutto tintessimento. 8. martello

grosso e pesante, talora da impugnarsi a due mani, fornito di una o

] si tira fuor de la fucina a largo e con le mazze a braccia in

la fucina a largo e con le mazze a braccia in più pezzi si rompe.

vol. IX Pag.975 - Da MAZZA a MAZZA (32 risultati)

e picconi rompere massi per ispianare. a. f. doni, 4-15:

: si messe [un villaneflo] a tagliare certi ceppi non molto grossi e

grossamente appuntato, fatto per lo più a spezzar massi e pietroni; e dicesi

; e dicesi ancora 'mazza di ferro'. a. verri, ii-323: il pingue

una mazza; e quando ti porrai a sedere, farai una fossa intorno intorno

, la maderla. cinelli, 1-69: a casanova battevano il grano sull'aia.

. citolini, 498: passando ora a la tintoria, dico che qui troverete

lungo circa due palmi, e serve a lisciare la superficie del suolo della scarpa

: sottile asta di legno, provvista a un'estremità di un bottone di pelle

attrae l'acqua o il liquore tirando a sé lo stile che è nel mezzo,

voi un schizzatoio con dell'aria entrovi sino a mezzo, e che, serrato il

serve allo stesso uso che la canna a misurare lunghezze sul terreno, muri o altro

una parte assuma forma e aspetto simili a quelli di una clava. -in partic

una clava. -in partic.: infiorescenza a forma di clava o di spadice.

] dalla fame, si getta inconsideratamente a mangiare anche dell'erbe per essa malsane

un frutice che fa bei fiori rossi, a nappe, e che coltivasi nei nostri

lisymachia vulgaris), dai caratteristici fiori a pannocchia. 0. targioni tozzetti,

ciascuno degli alberi minori delle imbarcazioni, a vela. guglielmotti, 527: 'mazze

dato con tale arma. -mazza d'arme a focile: mazza d'arme caratterizzata dalla

in mano l'agro erice nelle battaglie. a. pucci, cent., 39-28

, i-23-7: vene questo omo adosso a brandimarte, / col scudo in braccio e

avevano le mazze nelle lor cime, simili a quelle ch'oggi veggiamo portar i turchi

ebbe di punta, / due di mazza a la meloria. barilli, ii-391:

torpedine] piantate quinci e quindi / a costa son gemelle acute mazze, / le

hanno altre armi che pietre e mazze a modo di dardi, et alla punta

i combattenti si affrontano cercando di mettersi a terra o di colpirsi. ramusio,

uomo, poco più o manco, come a ciascuno piace, secondo le forze sue

, nel polo, bastone che serve a colpire, lanciare o rilanciare la palla

, 2-124: 'mazza', specie di stecca a culatta corta, piana, ripiegata ad

inserita perpendicolarmente nella vite, serviva a fare abbassare il piano di pressione.

superiore del torchio, che il torcoliere tira a sé quando deve stampare il foglio.

. locuz. -alzare la mazza: accingersi a percuotere, minacciare un castigo.

vol. IX Pag.976 - Da MAZZA a MAZZACAVALLO (49 risultati)

v. mazzastanga. -a mazze: a colpi di bastone. arrighetto, 251

di danari. sbandiscilo, adunque, a mazze e a bastoni il caccia.

sbandiscilo, adunque, a mazze e a bastoni il caccia. -andare a

a bastoni il caccia. -andare a mazza: camminare appoggiandosi al bastone.

era ridotto che non andava se non a mazza, e questo con difficultà. buonarroti

di vecchi, / che 'nsieme andando a mazza tentennanti, / si dolgon.

, 10-3-189: dopo una malattia, cominciò a andare a mazza.

una malattia, cominciò a andare a mazza. -andare a tondo come

a mazza. -andare a tondo come mazza: riuscire facilmente.

-a ndare o correre alla mazza (o a mazza): avviarsi alla rovina,

signori? chiabrera, 1-ii-392: questo infelice a freno sciolto / corre alla mazza.

: da una man va 'l mondo a mazza, / dall'altra leva insegna

quindi compiere prospere navigazioni: con riferimento a imbarcazioni). calmo, 2-198:

. e che le vostre nave vaga tutte a la mazza. -avere mazze

. fagiuoli, 1-1-143: io ho a ire a letto bastonato e senza cena

fagiuoli, 1-1-143: io ho a ire a letto bastonato e senza cena..

la mazza sanno più battere, credi a me. -cascare le mazze a

a me. -cascare le mazze a qualcuno: rimanere stupito e deluso.

nel re cristianissimo. -concedere la mazza a qualcuno: conferirgli una carica, investirlo

eccellentissimo signor gonfaloniere di concedere la mazza a detto monsignore. -condurre, guidare

ariosto, 17-131: fu grifon tratto a gran vergogna in piazza, / quando

ordinato d'amazar panfilo e tacito lo mena a la maza. passeroni, 6-79:

solito suo, per condurre il duca a la mazza, cominciò a intrinsicarsi con

condurre il duca a la mazza, cominciò a intrinsicarsi con esso lui. sozzini,

, 19-163: dimmi se gano è tornato a parigi, / e s'egli attende

s'egli attende, al modo usato, a farlo [re carlo] / seguire

aperse, e videsi a la mazza / condotto. f. d'

condusse alla mazza? dio mi aiuti a farmelo dare nelle mani. lippi,

, i quali si dicono essere condotti a mazza. g. gozzi, 4-219:

col quale egli, così screditato, arrivasse a condurre alla mazza uomini mascagni quanto lui

-lasciare andare la mazza: rinunciare a intentare una lite giudiziaria. sacchetti

-menare o girare la mazza tonda o a tondo: non avere riguardi per nessuno

luca pulci, 5-78: quando io ripenso a tante ingiurie meco, / non mi

ma menare la mazza tonda, e a chi coglie, s'abbia il danno.

sincerità, di dire il suo parere a chi si fosse, anche di ogni

noi usiamo dire, la mazza tonda a tutti. amenta, 1-43: ti

1-43: ti dico che non siamo a baccano, ma in livorno, dove la

guerra e feroce, e menava la mazza a tondo. -offendere, insultare, ingiuriare

. v.]: 'girare la mazza a tondo': dar colpi, maldicenze,

troppa mazza. grazzini, 2-21: a qualcuno incresceva del misero pedante, parendogli

. gioberti, n-ii-288: se è paruto a taluno che ne'miei contrasti con rosmini

, 21-3-12: con fatica a'cani, a quali con lusinghe e a quali con

cani, a quali con lusinghe e a quali con occhi torvi e con voce sonora

pose silenzio. -passare la mazza a qualcuno: trasmettergli un potere.

orlando: / colui la mazza scarica a furore; / costui gli rispondeva ben col

sventura non ruoti la mazza / percotendo a castigo e a medicina, / servi saremo

la mazza / percotendo a castigo e a medicina, / servi saremo e d'

dotta, lat. * mattèa, affine a mateóla 'bastone per fare buchi nel

). mazzacavallo1, sm. congegno a leva, costituito da una pertica posta

vol. IX Pag.977 - Da MAZZACAVALLO a MAZZAFRUSTO (55 risultati)

, xxvi-2-112: chi trovasse il modo a bilicallo, / sarebbe un schifanoia e faria

tiriamgli addosso qualche accappiatura / legata innanzi a un bel mazzacavallo, / collocato in castel

, congegnata per traverso e come posta a cavallo sopra un legno ritto, la quale

alza da una parte, con tirare a basso la parte opposta. e questo

tempo ella, con una certa macchina fatta a foggia di mazzacavallo, fosse rapita dal

cerro verde. 3. paletto a mazzacavallo: speciale tipo di chiusura a

a mazzacavallo: speciale tipo di chiusura a molla, applicato alla parte superiore di

asta. carena, 2-120: 'paletto a mazzacavallo': sorta di serrarne a molla

'paletto a mazzacavallo': sorta di serrarne a molla, sostituito talvolta al paletto propriamente

. ugolini, 149: 'mazzacavallo': tirante a leva per comandare la chiusura alterna delle

. = deriv. da mazz [a \ l a cavallo, per trovarsi in

deriv. da mazz [a \ l a cavallo, per trovarsi in bilico.

. massimamente i pescatori di canna, a traina, coi tramagli, i presacchi

, pigliare, prendere, pescare qualcuno a mazzacchera: trarlo in inganno, prendersene

e la purità di costei, stimando giognerla a mazzachera e non potere allora per la

tanto è che preso non fia più a mazzacchera. grazzini, 64:

mi par tuttavia / veder il varchi pigliarvi a mazzacchera / o che dal gello abbiate

alcuno, quando ti favella o tu a lui, non ti possa appuntare e parlare

egli non abbia onde potere appiccarti ferro a dosso e pigliarti (come si dice)

dosso e pigliarti (come si dice) a mazzacchera. -adescare. tommaseo [

v.]: quella ragazza che giochi a mazzacchera. guerrazzi, iv-235: repubblicani

= deriv. da mazz [a] 1 a coppia. mazzacórto,

deriv. da mazz [a] 1 a coppia. mazzacórto, sm. piccola

locuz. fare la mazzacròcca: cadere a terra, ruzzolare rovinosamente.

croccia2. mazzacuba, sf. martello a bocca cubica, usato dai cavatori di

intaccare l'armatura dell'avversario nei combattimenti a corpo a corpo; ebbe grande diffusione

armatura dell'avversario nei combattimenti a corpo a corpo; ebbe grande diffusione fino al

89: [arianna] dettegli [a teseo]... un gomittolo di

giaco sotto. cantii, 518: riuscì a strappar di mano ad uno la mazza

, e... cominciò con essa a lavorare di qualità, che male per

cavata fuori la mazza ferrata, nitrendo, a la cavalla accostar si volea.

, ma colle squamme spuntate e scavate a cuore. o. tar

militaris': carnosa, giallo-rossa, fatta a clava con le sfere prominenti; tubercolose

mazza fionda, si china a raccogliere un sassetto e prende la mira.

. dial. nella loouz. a mazzafranca \ dandosi per vinto, riconoscen

vece qui si esce sempre a mazzafranca: ti prendono uno dal

, arrivi ad un punto che devi fare a fuori- menechiamo, come a mazzafranca

fare a fuori- menechiamo, come a mazzafranca, e se la morte non

e, i martelli alzati, / dansi a mazzafrustar quei convitati.

da offesa, costituita da un manico a cui erano legate una o più catenelle

, ognuno s'ingegnava di recallo a morte. andrea da barberino, iii-66:

e strano / diede un gran colpo a quel baron soprano. marino, 14-16

ch'io rivegga, o sciagurato, / a te, a tua figlia il pel col

, o sciagurato, / a te, a tua figlia il pel col mazzafrusto?

legatovi una fonda, gittan la pietra a due mani a modo di manganella. sercambi

, gittan la pietra a due mani a modo di manganella. sercambi, i-400

tutte le loro posse, mescolatamente, a fato e a fortuna, e per l'

posse, mescolatamente, a fato e a fortuna, e per l'aria spesse e

un suolo di buona poivare, acciò facilmente a posta vostra piglino il fuoco;.

fuoco;... e di poi a volontà vostra gli adoperarete, gittandoli con

corde legati o fil di ferro, a guisa di mazzafrusti o altri modi di gittare

di mazzafrusti o altri modi di gittare a mano. assedio di montalcino, i-374:

si scagliavano sassi mediante l'impulso dato a quella dalle due mani del lanciatore.

luogo angusto, / dove cinque campane a doppio andante / badano a sciorinar quel

dove cinque campane a doppio andante / badano a sciorinar quel mazzafrusto?

vol. IX Pag.978 - Da MAZZAGATTI a MAZZAPICCHIO (32 risultati)

, il vostro cavallo ne va drieto a una cavalla col mazzafrusto teso, e in

spirito bizzarro fiorentino: / da'dentro a capo chino: / picchia e ripicchia

cantini, 1-21-137: riconoscendo l'a. s. s. dall'esperienza

, o mazzagatti, armi totalmente indecenti a persona d'onore, e proprie solo

. bresciani, 6-viii-232: aveva oltre a ciò sempre due pistolette o mazzagatti in tasca

di cui ell'era, di torla a fitto, dicendo: -io metterò a

torla a fitto, dicendo: -io metterò a rischio, e so alcuna orazione

e alcuno incanto che è buono a ciò; e anche quel mio fante è

un mazzamarrone. tassoni, 5-63: a manca man, dove un torrente

suoi mangiafagioli / stava bosio duara a la campagna: / né seco aveva

stuolo di mazzamarroni, che hai voluto entrare a piè franco ancor nel costume.

; e vale non buono che a mangiare marroni. = comp.

sgrammaticato di terra d'abruzzi mi cominciò a friggere e rifriggere nel cranio per ordine

, quella volta, di non far trovare a sergio le giarrettiere per i calzini.

porci nella detta camera, dice il gottoso a uno suo mazzamortone contadino: -che recadìa

. ramusio, i-157: tornammo a fare del mazzamuro, della polvere del

guerrazzi, 16-335: io sono inclinatissimo a questo signore, e se firenze avesse

arbasino, 9-67: fu il primo a far confezionare i sal- siccini col pesce

sal- siccini col pesce, il primo a introdurvi ogni sorta di ostriche, aragoste

mento adoperato con ambe le mani, a modo di mazza- picchio o di

l'orto / ad aprir semi, a ravvivar germogli. mazzàngola, sf

mazzaperlino, sm. stor. a reggio emilia, chi apparteneva al popolo

apparteneva al popolo minuto e alla milizia a piedi. rezasco, 617:

i burrini della campagna romana che ballano, a suono di tamburella, il salterello,

, i-136: nulla è sì ottimo rimedio a tutti i versamenti d'acqua della citerna

soderini, i-435: allora con lo scarpello a pieno, dandovi sopra [alla vite

milizia, viii-42: l'arena fluviale, a cagione della sua grossezza, battuta a

a cagione della sua grossezza, battuta a guisa di smalto co'mazzapicchi, fa

1-i-2: era... curiosa a vedersi una miriade di campanacci e campanelli

. -mazza impiegata per conficcare pali a piccola profondità in terreni cedevoli.

2. attrezzo manuale di legno massiccio, a tronco di cono, cerchiato di ferro

', è un martello di legno a più usi di fabbriche, il quale viene

vol. IX Pag.979 - Da MAZZAPRETE a MAZZATA (44 risultati)

son messo su un suolo battuto / a mazzapicchio, che sotto la pesta / delle

2-81: i villani / co'mazzapicchi / a piene mani / dier su quei spicchi

dal bruto inglese uccisi i suoi figli a colpi di mazzapicchio. bonsanti, 4-98:

, non escluso, accanto allo spadone a due mani e al mazzapicchio, uno stato

naso in un cavicchio. -battuta a effetto. faldella, 9-568: quel

. locuz. -dare del mazzapicchio in testa a qualcuno-, picchiarlo brutalmente; recargli gravissimi

pananti, i-45: noi, fermi a questo gran picchio e ripicchio, /

mazza- picchio in testa ': nocque a se stesso. = comp.

. mazapilus (sec. xiii, a modena) e mazapichone (nel 1347)

sm. marin. girella; armatura a staffa assicurata a un cavo fisso, nella

. girella; armatura a staffa assicurata a un cavo fisso, nella quale sono

mazza- prete ': specie di taglia a due o più occhi sopra diversi centri

, 1-82: dio... mandò a loro [ebrei] uno fuoco

). -biblioteca mazzariniana: biblioteca fondata a parigi nel 1643 dal cardinale mazzarino e

: reo spettacolo d'una nazione che a purgarsi dall'eroismo d'una volta fatica a

a purgarsi dall'eroismo d'una volta fatica a rifarsi una verginità di machiavellismo barbogio e

di scudo per pararli e, affrontandosi a corpo a corpo, dovevano dare prova

per pararli e, affrontandosi a corpo a corpo, dovevano dare prova di grande

per fanciullo: / come campion ti sfido a mazza e scudo. -di

dell'ampolle, / là dove enea a piuol pose dido, / giuocano i topi

pose dido, / giuocano i topi vecchi a mazzasquido / e, per cominciar,

romana, che si svolgeva ogni anno a pisa e nel quale i partecipanti,

che la sua lanuggine fa diventar sordi coloro a cui entra ne l'orecchie. soderini

... questa spiga, fatta a clava o mazza ferrata, dicesi volgarmente

ant. nella locuz. a mazzastanga, a mazza e stanga: in

locuz. a mazzastanga, a mazza e stanga: in gran copia

gran copia; di gran lena, a tutta forza, senza tregua. allegri

; / soll'io ben, che lavoro a mazza stanga. malatesti,

imbecherare da certi perdigiorni,... a compor versi a mazzastanga, perché l'

,... a compor versi a mazzastanga, perché l'aria qui d'intorno

, perché l'aria qui d'intorno a firenze lo dà. redi, 16-vii-167:

cosa si è che ella voglia rimettersi a mazzastanga sull'opera delle sue lettere.

. fagiuoli, i-171: qua piove sempre a mazza stanga: / il che tutti

di noi fare, ché avrebbono lavorato a mazza e stanga. = comp

quelle [ser ciolo] si mise a pericolo di avere di molte mazzate ed

rapite. pulci, 7-64: cominciava a dar mazzate strane, / a questo e

cominciava a dar mazzate strane, / a questo e quello spezzando l'elmetto.

entro, perché la ragione mi sforza a parlare. -e io colle mazzate ti sforzerò

parlare. -e io colle mazzate ti sforzerò a star cheta. settembrini, i-43:

mazzate ch'egli arà avere di qui a sei mesi o uno anno, ma

, 1-ii-164: se ne stava il vèrgoli a capo chino, rattratto entro le grosse

la prima mazzata sulla cervice, destinata a stordirlo. 3. per estens.

, 30-107: le mazzate del vento piombando a tratti percotevano la... lastra

su le reni che gli occhi gli rivolse a considerarsi tutto, e per questa considerazione

vol. IX Pag.980 - Da MAZZATORE a MAZZERO (47 risultati)

rivelazione dell'amico, non dissi nulla a nessuno. e, del resto,

. io sputo questo farfallone in viso a chi fa scherni e giudica dell'uso

duecentottantamila lire; ma non potevo farne a meno. 7. locuz.

7. locuz. -a mazzata, a mazzate', a furia, a suon

locuz. -a mazzata, a mazzate', a furia, a suon di mazzate:

, a mazzate', a furia, a suon di mazzate: a colpi di randello

furia, a suon di mazzate: a colpi di randello, con dure bastonate

di farla in tre pace, e rizzare a mazzata? machiavelli, 704: lo

machiavelli, 704: lo imbavaglieremo e a suon di mazzate 10 condurremo in casa

di mazzate 10 condurremo in casa. a. f. doni, 10-335: di

fìnti non si vorrebbe aver misericordia, anzi a furia di mazzate ammazzarli, come legittimi

alla sera, e per giunta martoriato a furia di continue mazzate. bocchelli,

catene, [gli scherani] rompono a mazzate i ceppi e le serrature.

di mazzate. -dare la mazzata a qualcuno: toglierlo di mezzo, finirlo

, raccoglietevi insieme e dateli la mazzata a chi tribula. -dare, menare

mordace di lingua e non guarda in viso a nessuno, ma dà con le sue

/ che pietà me ne vien solo a vedere. passeroni, 5-61: si sa

. passeroni, 5-61: si sa che a can che morde / si dan poi

cane delle mazzate. -piacere a qualcuno come le mazzate ai cani:

. -venire alle mazzate: passare a vie di fatto. giraldi cinzio,

grosso pestello di legno massiccio e pesante, a tronco di cono, cerchiato di ferro

con mazzi, ovvero mazzeranghe, fatti a ciò, fortemente si calchi e s'assodi

quello instrumento che i nostri lavoratori adoperano a spianare e ad assodare l'aie. carena

. nieri, 296: è tutta terra a un modo, spolverizzata colla stessa mazzeranga

. atto, gesto o comportamento idoneo a spianare difficoltà, a vincere diffidenze, a

o comportamento idoneo a spianare difficoltà, a vincere diffidenze, a superare ostacoli.

a spianare difficoltà, a vincere diffidenze, a superare ostacoli. f. f

ferrata in mazzaranga da appianarsi la strada a salire, quand'entra in un podere che

non sia suo, mette il tutto a sangu'e fuoco. baretti, ii-35:

allungata, munito di un piccolo anello a ciascuna estremità. = etimo incerto,

= etimo incerto, da riconnettersi probabilmente a mazza1. mazzerangare (

1-94: gli smalti che non hanno a stare allo scoperto,... varrone

cori una gran pietra che lo tiri a fondo (e, anticamente, costituiva anche

fece mazzerare in mare e alquanti uccidere a ferro. storia de troia e de roma

stato,... commettea il re a bertrando di ripigliarli di catalogna e mazzerarli

fuga, mazzeraronsi nelle lagune, urlando a disperatissime strilla. 2. per

bargagli, 1-282: colle busse invitando tutti a muo- vergl'incontra, con incredibil giocoso

ogni membro del corpo; e, a mazzerarli come canapa, si rihanno.

lubrano, 2-458: salvator mio, avvicinatevi a questi meschini prima che finiscano di disfarsi

collo. lubrano, 2-143: a che fuggire da'mattoni per incappare ne'

, e poi uccisi, anzi mazzerati a tradimento da uno di quei terribili malatesta

del danno dato, 5: misser boro a suo camino / se n'è ito

provvisto di un ciuffo di piume fissate a un'estremità, che serve per spaventare

, che mi piace come le mazzate a i cani. -ricevere mazzate sudicie

nomi, 7-73: aggiungon ch'ella a mezza aria restasse / sospesa, per

/ e con ammattamenti altri incitasse / a far mazzarangarsi e nervi e cuoia.

diavolo che uncina / il dannato venuto a galla in cerca di ristoro / e nella

vol. IX Pag.981 - Da MAZZETTA a MAZZETTO (26 risultati)

: alli quali [colombi] andavano a caccia con un certo lacciuolo che li mettevan

di sopra percuoti con un grosso martello a due mane (il qual martello in nell'

o quattro volte il più, scambiando a ogni dua colpi il conio di sotto in

finestre, di spessore ridotto, destinato a sostenere i telai degli infissi. 5

infissi. 5. locuz. battere a mazzetta: sbalzare. baldinucci, 20

sbalzare. baldinucci, 20: 'battere a mazzetta': il battere che fanno coloro

di essi che nascono senza la divisione a spicchi, detti volgarmente tamburini, non siano

detti volgarmente tamburini, non siano buoni a piantare, per la ragione che essi producon

fanno il seme. pascoli, 215: a un fin di verno, un uomo

.. viene fuori e mi manda a dire che l'affare è andato benissimo,

di legno applicati alla bocca delle reti a strascico (tar- tane, paranzelle,

. sussidio quotidiano che lo stato versava a coloro che erano obbligati al confino.

la 'mazzetta'(è il termine che serve a indicare l'assegno governativo) viene spesa

. 2. bot. fiori a mazzettini: fiori con infiorescenze molto minute

palazzeschi, 8-227: fiorellini impossibili, / a ciuffettini a mazzettini, / velettine come

: fiorellini impossibili, / a ciuffettini a mazzettini, / velettine come ragnatele, /

delle carte, mettere insieme le meglio a profitto proprio o di qualcuno. '

tra loro poeti: mazzettisti di versi a lume spento, che tiran su le parole

spento, che tiran su le parole a sorte con la speranza... di

zolfini greggi, che in oggi si vendono a un soldo la doz zina

e belle che fanno pensare. quasi a ogni pagina erano mazzetti di rose disseccate

e mescolato il loro profumo di un giorno a quello eterno del libro. de pisis

oggetti o prodotti omogenei, tenuti insieme a un'estremità. aretino, 20-65:

ciriegio, con piccolli lunghi e spartiti, a fare un mazzetto di ciriegie insieme.

tuttavia, un mazzetto di carte basse a ciascun giocatore. p. petrocchi [

pascoliane inedite. montano, 125: prese a leggere da un mazzetto di cartelle.

vol. IX Pag.982 - Da MAZZETTO a MAZZIERE (58 risultati)

di consigli, per finire. avvezzati a leggere a voce alta, scolpendo bene le

, per finire. avvezzati a leggere a voce alta, scolpendo bene le parole.

arbori, e fanno certi fiocchi colorati, a modo di certi mazzetti, che escono

0. targioni tozzetti, i-269: 'fiori a mazzetto '(fasciculati),

semplice o ramoso ed addossati uno all'altro a guisa di mazzetto, come nelle violine

s. v.]: 'fiori a mazzetto ': quelli i cui pedun-

suoi fitti mazzetti, / mi fa pensare a vecchie trine. -garofano a mazzetti

pensare a vecchie trine. -garofano a mazzetti: v. garofano2, n.

garofano2, n. 1. -grano a mazzetti: varietà di frumento (tri-

0. targioni tozzetti, 11-66: 'grano a mazzetti. grano del graspo. grano

mazzetti. grano del graspo. grano a grappoli. grano di smirne'...

prolifera. -mazzetto di maggio o dardo a mazzetto: rametto molto corto, tipico

locuz. -a mazzetti, in mazzetto: a mo'di piccolo mazzo; in forma

che di qui in avvenire, fino a nuovo ordine, la paglia forestiera, sfilata

ordine, la paglia forestiera, sfilata ed a mazzetti per uso di cappelli, debba

respettivi territori gabellabili la sola gabella a stima. p. petrocchi [s.

v.]: ciliege che le vendono a mazzetti. albertazzi, 688: niveo

nel giaciglio di erba ancor fresca, a quando a quando l'agnellino alzava il

giaciglio di erba ancor fresca, a quando a quando l'agnellino alzava il capo.

i capelli le stavano ritti sulla testa a mazzetti, che non c'era verso di

, che non c'era verso di tenerli a posto. -con riferimento alla struttura

e ai paduli siam debitori dei polipi a braccio, a mazzetto, a imbuto,

siam debitori dei polipi a braccio, a mazzetto, a imbuto, a bulbo

dei polipi a braccio, a mazzetto, a imbuto, a bulbo, a nassa

braccio, a mazzetto, a imbuto, a bulbo, a nassa, a pennacchio

, a imbuto, a bulbo, a nassa, a pennacchio. -cantare

, a bulbo, a nassa, a pennacchio. -cantare le litanie a

a pennacchio. -cantare le litanie a mazzetti: cantarle a tre invocazioni per

-cantare le litanie a mazzetti: cantarle a tre invocazioni per volta. tommaseo

]: 'cantare le litanie della madonna a mazzetti ': riunendo col canto tre

alla volta. -con le dita a mazzetto: tenendone i polpastrelli ravvicinati (

il piede, picchiettando con le dita a mazzetto sul bracciolo della poltrona. fenoglio

? » domandò, con le dita a mazzetto, il carabiniere meridionale a umberto.

le dita a mazzetto, il carabiniere meridionale a umberto. -fare, farsi il

di una barca o battello, che servono a legare le coste con le due

le beffe. 2. abbattuto a colpi di mazza. savinio, 3-203

; colpire con la mazza; prendere a mazzate; picchiare, bastonare.

ad andare verso i muli, e a loro, come avessono a mazzicare verri,

, e a loro, come avessono a mazzicare verri, con li coltellacci di

sterminati, ch'essere uditi o accettati. a. manetti, 36: questo è

con le pugna picchiato, che avere a fare con lui. firenzuola, 259:

.: tre ciechi... vegnono a tanto, che si mazzicano molto bene

fare [le panziere di ferro] a milano, e fannole e'fanciulli..

, cioè rovente, in sull'incudine, a più riprese, ripiegandolo col martello.

, 1-139: il maziere consengnò le lane a uno commessario. gherardi, ii-94:

di monsignor lo re fosono istati, a volere chi fossono i cavalieri sapere e

/ poi molti giovinetti, / che a una divisa ognuno era coperto. sanudo,

, 2-73: perché gli uomini fossero forzati a portar l'abito civile, ordinò che

catapani che sonavano i tamburi, andava a prendere l'intendente. d'annunzio,

te uno mazziere, tu non hai a dire: io non ti credo e non

'l pontefice mandasse uno de'suoi mazzieri a carlo, a comandargli che fra dieci

mandasse uno de'suoi mazzieri a carlo, a comandargli che fra dieci dì si partisse

di danari, essendogli mandato un mazziero a fare non so che sequestro legittimo [ecc

giorni si cadeva nella pena del doppio a prò del fisco e di un ducato al

svolgere, specialmente nel mezzogiorno, propaganda a favore dei partiti governativi, ricorrendo a

a favore dei partiti governativi, ricorrendo a metodi intimidatori e talora alla complicità della

fanzini, iv-411: 'mazziere': gente assoldata a scopo delittuoso, specie nelle elezioni politiche

. in un paese che ha superato a stento il brigantaggio e l'èra dei

vol. IX Pag.983 - Da MAZZIERE a MAZZO (40 risultati)

il papa prolungò il termine per infino a dì 4 di marzo e di nuovo lo

. ch'egli il menasse co'llui a questo concestoro... disse l'abate

cellini, 1-55 (139): cacciandosi a ridere, [il papa] disse

alcuni mazzieri che accompagnano il papa. a. campana, 174: le valigie

una processione, di segnare il tempo a una banda musicale in marcia, di

plutarco volgar., 129: condussero a tanto che egli non volle tenere li

381: il viatore, quasi corno a dire il mazzieri, portò le novelle

, portò le novelle della nuova dittatura a cincinnato. v. borghini, 6-i-431

loro i pubblici mazzieri, per dirlo a modo nostro, l'elezione della dettatura

, i-81: altri andavano innanzi [a romolo] con mazze, per far ritirare

, i-149: il magistrato consegnava il reo a morte condannato a'suoi mazzieri..

o mazzieri, che rompono i massi a forza di mazza. 7.

disposto in cielo convien che sia, a quel che vien di sopra non è riparo

carte agli altri giocatori, è l'ultimo a giocare. cancogni, 135:

dà le due carte che, neanche a farlo apposta, risultano dello stesso colore.

giuseppe mazzini (1805-1872), rivolta a instaurare, attraverso moti popolari, una

cagna, 3-336: riuscì in breve a dissipare l'ombra di mazzinianismo che rendeva

la straordinaria vitalità del partito, che a voi, signore, piace di chiamar

di chiamar 'mazziniano'... è dovuta a questo concetto di moralità che noi,

cavour... gli aveva dato [a emilio dandolo] specialmente l'incarico di

azione sulla parte liberale del popolo, giunse a convertire anche molti mazziniani. ferd.

fosse piuttosto giovane ancora e non potesse'a rigor di termini considerarsi come un credente

: che mazzini non pensò di dare a carlo alberto un alleato. = dal

cavoli? - messere, due mazzi a danaio. lamenti storici, ii-68:

macinghi strozzi, 7 (25): a lui ho dato uno sacco, cioè

od in porta la sua innamorata, a quella senza rispetto veruno lo donerà. berni

, 151: [lascio] a barba sambuco ortolano il mio cappello di paglia

dato un mazzo di porri la mattina a buon'ora per fare buon stomaco. reina

ii-73: non tutto quel che usa a tutte è buono, / né a tutte

a tutte è buono, / né a tutte bene sta, benché un quattrino

fiori finti posato sulla tavola: omaggio a una beltà ancora ignota. palazzeschi,

. carducci, iii-20-399: i romanzi a pena stagionati, ahimè un po'troppo

quell'opera dipinse nel piano certi festoni a mazzi di frutti e foglie. idem

ecc.) in grado di conservare a lungo l'aspetto originario. 2.

omogenei, tenuti insieme, nel mezzo o a un'estremità, per lo più da

sciolto / portava, e ne la treccia a destra mano / un mazzo d'aironi

destra mano / un mazzo d'aironi a la bizzarra. c. dati,

94: vennero poi successivamente degli altri a vendere palle o mazzi di pesce secco

pesce secco. mazzini, 45-150: chiedi a varè un mazzo di sigari per questa

berni, 166: dieci mazzi, a cintola, di chiavi. lippi,

vol. IX Pag.984 - Da MAZZO a MAZZO (46 risultati)

macinghi strozzi, 7 (24): a giovanni lorini veggo ha'dato un sacco

mazzo ed il nome di quella donna a chi lo daranno. guerrazzi, 2-364

, e con quello alla mano incominciò a rovistare per la casa; ci mise dentro

più che di due maestri o mercatanti, a pena di due soldi per ogni mazzo

soldi per ogni mazzo ch'ella n'avesse a filatoio. sercambi, 1-i-41: la

deliberorno che tali mazzi si faccino vedere a tre o quattro di detti stamaiuoli, acciò

, acciò vi imponghino li defetti. a. casotti, 1-6-81: andate dunque

c'è che ire, / di filato a dir poco ho cento mazzi, / su'

un mazzo di seta della peggiore che a prezzo di vergogna. -fascio di

di cavallo, la pettinora glieli avvoltolava a sommo il capo dietro la nuca.

i mazzi delle ciocche fluenti, stretti a piene mani, asciuga lentamente i piedi

lentamente i piedi che hanno portato fino a questa casa il suo re.

di nubi e mazzi di stelle, a mezz'aria. -folata (di

maconi, vi-117: essendo nel diserto a fare penitenzia, gli fu portato un

mercatanti e nel mazo che si dirizò a niccola e cambio de'medici, per uno

via la staffecta questa ora 5 di nocte a dì 5 d'octobre 1511. commedia

, ii-56: titoli di rendita tagliuzzati a scala e mazzi di cartemonete bisunte impiccate

cartemonete bisunte impiccate per dieci o per venti a uno spillo. govoni, 789:

. carte da giuoco senza bollo sino a due mazzi,... siano solleciti

ch'e'fece un tratto per la fiera a prato, / quando tolto gli fu

, 9-viii-15: subito l'alessandri incominciò a mandargli a casa assai frequentemente buon mazzi

: subito l'alessandri incominciò a mandargli a casa assai frequentemente buon mazzi di tordi

mese la cuccagna, / i mazzi a sacchi si dovrien portare; / ma gli

e saporosi per più settimane, mandavano a lui dall'isola natale. -gruppetto

anello in cima, e vi provò a metter dentro statue diverse che non vi tornavano

rispose: « de'mazzi d'anguille appiccate a quello anello ». -groviglio

: amava meglio che i posteri avessero a domandare per che cagione a catone non era

posteri avessero a domandare per che cagione a catone non era stata rizzata statua alcuna

i personaggi... sono otto e a rigore sarebbero solo sette perché il suggeritore

distribuite. vasari, i-629: dentro a questo mazzo degli otto angeli...

padrone che ha avuto e che a momenti smagliano in un mazzo di visi

in un mazzo di visi signorili, a momenti son dentro a un unico viso

di visi signorili, a momenti son dentro a un unico viso coi capelli proprio d'

raccolta, scelta, collezione. a. pucci, cent., 24-60:

e gittatolsi dietro, e con piacere / a tutte l'ore vivean con sollazzo.

tutta la sostanza del cerebro, unirsi a guisa di mazzi giù verso il cerebello

di 5 mila cavagli ridotti al poggio a caiano in quello di pistoia, capitano

1. -a mazzi, al mazzo, a un mazzo: disposto, raccolto,

quantità. fagiuoli, vi-37: tutto a considerar colui mi volto, / che

mi volto, / che suol vendergli a mazzi [i fagiolini] e far piacere

bambini attaccati alle sottane delle donne, a mazzo tra le braccia degli uomini.

uomini. -andare, trovarsi a o in mazzo con qualcuno o con

le publiche strade, per trovarsi poscia a mazzo coi primi furfanti di londra.

romantici da un quattrino al mazzo si levò a rumore. -dire in un mazzo

mazzo: essere compreso o annoverato, a ragione o a torto, in una

compreso o annoverato, a ragione o a torto, in una determinata categoria di

vol. IX Pag.985 - Da MAZZO a MAZZOCCHIA (45 risultati)

san poco o male, / son pari a quei che d'abiti strapazzo / fanno

153: io? ah, io? a me importa un mazzo di cavoli di

mazo n'avese abuto zinque, / a tuti ad un trato aria tolto a

a tuti ad un trato aria tolto a prova. monti, 5-70: grida,

sua governante. -mettere, porre a mazzo o a un mazzo, in

-mettere, porre a mazzo o a un mazzo, in mazzo, in

/ se gente siam noi tre da porre a mazzo. targioni tozzetti, 11-2-560:

byron poeta, s'io lo metto a mazzo coi verseggiatori parigini. de sanctis,

sofisti » i filosofi e li mette a un mazzo con gli astrologhi e i poeti

. carducci, ii-9-272: eccomi qui a parlar con te, io solo con

presi in mazzo. -rivendere qualcuno a un tanto o a un soldo il

-rivendere qualcuno a un tanto o a un soldo il mazzo: sopravanzarlo in

. v.]: * rivendere altri a un tanto il mazzo, a un

altri a un tanto il mazzo, a un soldo il mazzo ': superarli,

: superarli, esser da più. a sentir lui, rivende ministri e deputati a

a sentir lui, rivende ministri e deputati a un tanto il mazzo '.

susy e mabel gli parve un omaggio reso a mirella. 12. prov

vuole entrare nel mazzo ', simile a quell'altro 'ogni cencio vuole entrare

a'denti di mulini, anzi che a regger pesi straordinari, a far mazzi

, anzi che a regger pesi straordinari, a far mazzi da botti e pestoni da

ad ogni ora batte con un mazzo a forti colpi una tavola di legno. note

è propriamente quello che adoprano 1 bottai a cerchiar le botti. guerrazzi, 2-340:

, ix-196: corsa tosto la gente a provvedersi di scuri, di rozzi cunei

in pochi giorni l'albero fu fatto a pezzi e trasportato altrove. pascoli, 267

un beccaio spietato e crudo, / a traverso al feroce bari- gazzo. p

quel martellone di legno che adoprano i macellari a dare in sulla testa a'buoi.

cui si spaccava il capo ai condannati a morte. antonio da ferrara, 161

più cerchiato di ferro, che serve a conficcare pali nel terreno; gatto.

sia co 'l mazzo del castello, o a mano. 5. grosso bastone

e con mazzi, ovvero mazzeranghe, fatti a ciò, fortemente si calchi e s'

. carena, 1-68: la pila a cenci suol essere di pietra col fondo

esso, di forma augnata, cioè a schiancio, ove sono intagliati cinque denti

schiancio, ove sono intagliati cinque denti a modo di scalinata, lunghi quanto è largo

tipogr. specie di tampone di legno, a forma di cono, imbottito di lana

coprono di una certa pelle bianca atta a tal esercizio: e sopra detti mazzi vi

figure, per poterle poi imprimere. a. f. berlini, 4-144:

1-1-460: non fu nessun d'intorno a quel pagano, / che, visto il

non è da dire; vomitò ingiurie a bocca di barile. c. bini,

gelli, 17-155: arei messomi volentieri a ogni maggior fatica per non lavorare,

il mazzo: faticare, essere sottoposto a un duro regime. -fare 11 mazzo

un duro regime. -fare 11 mazzo a qualcuno: tenerlo sotto, farlo faticare.

quando li dicti camballi vanno in corso a li dicti indiani, le loro arme sono

lii-434: el turco cazava la sua zente a la bataia con mazoche e bastoni.

ferro, [i turchi] erano più a conservare la preda che a combattere contra

erano più a conservare la preda che a combattere contra l'inimico intenti.

vol. IX Pag.986 - Da MAZZOCCHIAIA a MAZZOCCHIUTO (39 risultati)

. alamanno rinuccini, 1-253: portai a mona sandra del maestro bellino mazocchiaia.

e azzurro il mazzocchio e cappello sopra a essi. vasari [zibaldone], 5-82

di ciuffi e simil tresche / ch'a dirle tutte sarebbe una morte; /

cucuzzolo, e di lassù dovea piover giù a riccioioni in mille guise; perché le

guise; perché le povere cameriere aveano a penar grandemente a tener ritto quel mazzocco colla

le povere cameriere aveano a penar grandemente a tener ritto quel mazzocco colla bomberaca,

co'pettini ravviare la capigliera, eravamo a guai grossi. navarro della miraglia,

... che fosse vestita sempre a modo, che si mettesse i fintini,

altri, il cui midollo è buono a far ripieno ai mazzocchi. d'azeglio,

voi vedessi come costoro vanno vestiti, a punto come quelli che stanno dipinti in

mazzocchio apparivano. vasari, iii-540: a piè del principe era un putto,.

, ovvero berretta ducale in mano. a. f. doni, 4-90: aveva

colori. carducci, 713: tutti a nuovo in bell'arnese, / co 'l

soldani, 1-4: se s'avesse a fregiar tutte le corna / che ambiscon

. per estens. quantità di oggetti riuniti a mazzo o a filza. -anche:

quantità di oggetti riuniti a mazzo o a filza. -anche: mucchio, cumulo;

sparito il lume della lucerna, ritornò a giacere quel putrido mazzocchio di carname già

con grande mazzocchio di cavalieri corse addosso a ettore. guglielmotti, 528: 'mazzocchio'

. 6. archit. modanatura a profilo convesso che serve da ornamento della

casamenti, colonne, mazzocchi, palle a settantadue faccie et i paesi coi monti e

ricolto in un podere dei signori ronconi a muscoli, dietro a fiesole, le di

dei signori ronconi a muscoli, dietro a fiesole, le di cui spighe avevano

color della terra dove erano state còlte a becchettare chicchi spersi di gran gentile

quando poi è adulto e che comincia a formare il fusto,...

/ e veramente troppo madornale / pareva a maurizio quel mazzocchio. -membro virile

-a mazzocchi: in gran quantità, a bizzeffe. grazzini, 620: mi

il diavol fatto: / e gliene fanno a ghirlande e mazzocchi. -a mazzocchio

dalla coda, che avea tenuto fino a quel momento inanellata a mazzocchio attorno alle

avea tenuto fino a quel momento inanellata a mazzocchio attorno alle gambe, prima se

la baciò, poi se la stropicciò a più riprese pel capo disopra l'orecchia

il muso. -aggiustare il mazzocchio a qualcuno: fargli passare i capricci,

barberino, iii-187: fioravante fece montare a cavallo suo padre e tutta quella ischiera e

al tronco, cioè scapezzare i sermenti a quattro o sei diti vicino a esso

sermenti a quattro o sei diti vicino a esso in capo al primo occhio, lasciandone

al primo occhio, lasciandone un solo a ogni gambale di tralcio, e di quanti

lippi, 11-27: ma restin pure a rinfrescarlo gli orbi / con quell'insaiatina

cento mazzocchietti / in testa con tre penne a una guisa. -mazzocchino (v

un'estremità ingrossata; che è simile a una mazzocca (un bastone, un attrezzo

ne la tepid'acqua, / di pigi a forza o mazzocchiuti

vol. IX Pag.987 - Da MAZZOCCHIUTO a MAZZUCCO (31 risultati)

agg. costituito da un mazzocchio; a crocchia. navarro della miraglia, 149

1-647: il tetto antico d'àstrico imposto a l'eccelsa tua casa tu hai;

tu hai; / e dodici uomini, a batterlo, secondo il costume, chiamasti

i pesci possibili e commestibili, tagliati a pezzetti, ròssoli e trèmoli, sgombri e

colpire qualcuno con la mazzuola fino a provocarne la morte (e, anticamente

è nel fiume. / è già stesa a capretta su la ghiaia, / via

3. locuz. dare vultima mazzolata a qualcuno-. recargli un danno irreparabile,

egli stava per dare l'ultima mazzolata a prete cirillo. = deriv. da

miglio, ch'ei v'ascose anzi ch'a terra / stramazzasse qual bue mazzolato.

. de marchi, ii-528: andò a stramazzare ginocchione sulla predella, come un uomo

nette e mazzolate, l'hanno apparecchiate a noi. = deriv. da

, che abbia il taglio rotondo fatto a lunetta, quali, a forza di un

rotondo fatto a lunetta, quali, a forza di un piccolo mazzuolétto, facilitano

di questi mazzolini di fiori. a. f. doni, 5-52: la

. buonarroti il giovane, 9-479: a gentiluom dabben, ch'era fra tutti

... i dicea novelle o stavale a ascoltare / o facea al mazzolino o

dal giglio'o altro fiore che a lui verrà nella mente; e se non

4. locuz. -fare il mazzolino a qualcuno: offrirgli un omaggio delicato e

urli orribili divelle un pino / e a le nereidi fa il mazzolino.

e da ima fila all'altra dei posti a sedere un gran discorrere sul prezzo di

di garofani o dalie o crisantemi, a secondo delle stagioni. 2.

gridar per tutta la contrata / ch'a lei venisse cihscun buon mazzone: /

registr. anche dal vocabolario sanese di a. m. biscioni; cfr. anche

vale per stallone; / or vattènde a lo mazzone, / che lo lupo te

se ài mala ventura, / dimme, a me che me se dà?

e vuoisi fare con gran diletto. a. manetti, 79: di niello e

e si riscontri i lavori delle mazzonerie fatti a nostra mano sotto il governo di prospero

dell'anitra, comunemente chiamato cisone, a venezia mazzorino, in toscana germano.

, sf. marin. region. rete a tramaglio, usata per la pesca dello

sanudo, i-150: in questo tempo a mantoa fo una egritudine molto cativa,

. ramusio, iii-321: mi menarono a curare molti altri che stavano male di

vol. IX Pag.988 - Da MAZZUCCOLI a MAZZUOLO (31 risultati)

di volersen gire / minaccia ognor mazziculando a valle. = deriv. da

volte portava una mazzuola in mano, a modo che una bacchetta da podestà. sercambi

: volevamo donar de'nostri ordegni / a qualche meritevol la mazzuola. c.

sì gran valentìa da farla in barba anche a michelangelo. savinio, 10-92: gemito

. 3. strumento di supplizio, a forma di piccola mazza con manico breve

zelante cristiano o realmente perché non accudisce a quelle ribalderie, da se medesimo e

crudeli, 1-115: signor, diceva a quel dello starnuto, / auguro una

5. marin. martello di legno a due teste, adoperato per curvare cavi

528: 'mazzuola': martello di legno, a due bocche e senza penna, usato

due bocche e senza penna, usato a battere sulle corde, sui nodi e

tamburo montato sopra un asse di ferro a manubrio, e v'è avviluppata una coreggia

e l'operaio lo tiene quasi sempre a mano. -piccolo cilindro di legno,

circa un palmo, con una capocchia a ciascuna delle due estremità... colla

legno o di acciaio, che serve a livellare i caratteri in una composizione.

. locuz. -dare un colpo di mazzuola a qualcuno: abbattere, deludere, deprimere

. v.]: se s'avesson a guadagnare il pane colla mazzola, intenderebbero

che le parole non valeanc, cominciai a cogliere dell'erbe e, facendo di quelle

mazzuolo di setole e più, sopra a l'asticciuola. -mannello.

dì darsi tre e poi cinque battiture a sangue con mazzuoli di catenelle e di funi

dalla cava. -in partic.: martello a testa quadra, di ferro o di

, 692: volentieri mi sarei messo a descrivere il modo delle subbie, delli scarpelli

. galileo, 4-3-329: non dissimile a questo effetto è quello del mazzuolo degli scarpellini

al mazzuolo e allo scarpello e cominciò a picchiar d'intorno ad una piccola statua,

2. mazza di legno duro, a testa piana, cilindrica o rotonda,

alla saldatura. -martello di legno a manico corto, che si usa per

due bocche senza penna, che serve a scarpellare o lavorar il ferro a morsa

serve a scarpellare o lavorar il ferro a morsa. -nell'industria del cuoio

-nell'industria del cuoio, strumento a doppia testa cilindrica rivestita di cuoio pergamenato

rituale di iniziazione alla massoneria, strumento a forma di piccolo martello che il maestro

3. piccola canna, bastoncino. a. f. doni, 3-99: a

a. f. doni, 3-99: a questo sbattocchiare corse il portinaio con la

vol. IX Pag.989 - Da MAZZUOLO a ME (41 risultati)

la biancheria di lei e si mise a bollirla e a pestarla con un gran

di lei e si mise a bollirla e a pestarla con un gran mazzuolo con la

rassettar qualcun che solo / abbia imparato a fare sconcordanze? / or ritocca una

estremità sferica, usata per sonare strumenti a percussione (e, in par tic

fermato, indeciso, una mano protesa a soffocare le vibrazioni della membrana, l'

mazzuolo è un pezzo di legno fatto a guisa di pina, scannellato per lo lungo

mazzuolo: insistere nel far intendere qualcosa a chi è ostinato nelle proprie convinzioni.

: queste culture asciutte si fanno unicamente a furia di cavar fossi per alzare la superficie

« mbè! e te ne vai a spasso? ». = voce di

grande affetto, / che mosse me a far lo somigliante. petrarca, 3-13

me de saetta in quello stato, / a voi armata non mostrar pur l'arco

tre giovinastri bevevano il ponce e giuocavano a domino. una ragazza in capelli sedeva

domino. una ragazza in capelli sedeva a un altro tavolino... presi

se ella me per marito volea, a che ella rispose del sì. poliziano,

il tedio assale? carducci, 475: a voi la vita mia: me ignota

lui e lei: / lei che a sé mi chiamò per mio dolore, /

parini, i-25: me non nato a percotere / le dure illustri porte /

con voi, se voi mi pagassi a doppio. -e io non vi terrei,

retto; siate contento d'esser meco a porme / ne le man sue. tasso

. tasso, 18-31: o vieni a mover guerra, a discacciarme, / che

: o vieni a mover guerra, a discacciarme, / che mi celi 11

gran bene, ch'eo ne trovo a dire, / mi me fa sofretoso.

volere... (e se non a coloro che me atarono,..

che me atarono,... a quegli almeno a'quali fa luogo) alcuno

, cioè come si fece quando andamo a spedalecto, l'ultima volta. ariosto,

che mia: / dunque me tolga a me chi mi desia. baldi, 65

navigando meco / volgi l'audace prora a i regni persi. foscolo, 167:

si dolci note, / che fece me a me uscir di mente. petrarca,

meu filiu et pigitusu, / fusti a la gente sci caritusu; / ore te

e popol., preceduto dalla prep. a. passavanti, 20: male a

a. passavanti, 20: male a mio uopo non vi credetti l'altro

della mia salute, che, misero a me, ancora era tempo di trovare

10 ho tanto pianta, quanto dolent'è a me. gelli, ii-i: orsù

gelli, ii-i: orsù, meschinella a me, io posso oramai promettermi di

[s. v.]: pover a me come farò!. pover a

a me come farò!. pover a me in che stato sono! pover a

a me in che stato sono! pover a me che disgrazia! -corpo

di compì, di termine, di moto a luogo reale o figur., di

i deletosi fiori, / per far girlanda a mi de novi odori. sacchetti,

incarnatala. -in posizione proclitica rispetto a un pron. atono. dante

quelle dolci notti / forse avrei posto fine a la mia vita. marino, 4-1

vol. IX Pag.990 - Da ME a ME (64 risultati)

. io l'aveva sollecitato per me a questo scopo, e le persone che mel

il petrarca, e 'tengasel bene a mente'. caro, 9-1-73: tenendomele infinitamente

(603): « dammelo qui a me », disse uno di quelli che

», disse uno di quelli che venivano a piedi. -dinanzi alla particella pronom

d'imaginar capace / non son, s'a snodar morte non lo viene. tasso

compiacqui sì tosto e sì tosto cominciai a desiderarla e a seguirla com'amante, che

e sì tosto cominciai a desiderarla e a seguirla com'amante, che questo subito

questa mattina su questo pergamo per arringare a favor de'vostri nemici? dio me

vii-1079: me ne andava al mattino a spigolare / quando ho visto una barca

davi. -in posizione proclitica rispetto a ne. dante, inf.,

242): per veder fare il tomo a quei maccheroni e tormene una satolla.

instanza o per tante lettere, non pigliare a difendere le ragioni sue. f.

nuda, / che ven di dietro a me sì vergognosa / ch'a torto gir

di dietro a me sì vergognosa / ch'a torto gir non osa, / perch'

i cristiani] / in magnifico dono a te mandati. moniglia, 1-iii-276:

, di dativo etico o di moto a luogo reale o figurato, talvolta con

molta, / quando la donna tutta a me si torse, / dicendo: «

, i-i: se vi dolete, a me de l'amor dolga; / dolene

me de l'amor dolga; / dolene a me di vostra pena fera. petrarca

non pur qual fu, ma pare a me che cresca. boccaccio, dee.

,... che voi troppo piacete a me. le quali cose io apertissimamente

mio fratello, / ed aldighieri è a me cugino e a quello. tasso,

ed aldighieri è a me cugino e a quello. tasso, 12-75: di

miei misfatti ascosi, / che rimprovera a me le colpe mie! alfieri, 1-22

vuoi?... / perché a me non mi lasci? a che pur

perché a me non mi lasci? a che pur tónni / la pace ch'io

voglia: lo so anch'io che tocca a pensarci a me. ma! la

lo so anch'io che tocca a pensarci a me. ma! la doveva accader

ma! la doveva accader per l'appunto a me ». leopardi, 26-6:

i... i pensier che innanzi a me sì spesso torni. carducci,

spesso torni. carducci, 1069: a me, prima che l'inverno stringa pur

o cuci i lini e canti e pensi a me. saba, 14: delle

saba, 14: delle squille veniva a me il richiamo. -con uso enfatico

648: ma ditemi un poco una cosa a me. i. nelli, i-134

calzoni]? -a forza di bastonate. a me mi darebbe l'animo. manzoni

sp., 16 (279): a me mi par di sì. bacchelli

di noi molinari, mi dicono, a me: padrona cecilia. -di me

: se 'l pastor di cosenza, che a la caccia / di me fu messo

ancora / in co del ponte presso a beni vento. boccaccio, dee.

contro di me, da volermi sacrificare a vantaggio degli altri. -con valore

indica il complesso della mia persona rispetto a una o a più sue parti.

della mia persona rispetto a una o a più sue parti. tasso,

fieda? foscolo, iv-298: è venuto a visitarmi il signore t...

signore t... che tu conoscesti a padova. mi disse che spesso gli

hai scritto. leopardi, 11-5q: a me, se di vecchiezza / la detestata

, dee., 4-intr. 382: a niun caglia più di me che a

a niun caglia più di me che a me. p. petrocchi [s.

, nemmeno, ecco, ecc.; a quanto e come nelle comparazioni; a

a quanto e come nelle comparazioni; a che, fuorché, in proposizioni eccettuative

talora, nel linguaggio familiare, anche a dove. boccaccio, iv-15: o

boccaccio, iv-15: o figliuola, a me, come me medesima, cara

'olessi amare, / vierrebbe addome mene a laorare. pascoli, i-180: eppure

più prudente e corretto non dar confidenza a tali cose. 10. seguito

(96): non è convenevole a me trattare di ciò, per quello che

la qual cosa- è al postutto biasimevole a chi lo fae. idem, inf.

, 155: trapasserò col ferro stesso / a me medesmo il petto. tasso,

, di term.: mi, a me. rinaldo d'aquino, 118

un'acqua dal core / e ve a gli ogli, ne pò ritenersi / che

xxvi-44: un'ora crudele cominciòe / a farlo tempestoso / pur per me donar

/... / come dicesse a dio: « d'altro non calme »

di molte fila esser bisogno parme / a condur la gran tela ch'io lavoro.

fece passandomi davanti per entrare nella stalla a giocare. 13. sm.

. panziera, 1-54: parlando a voi ome ad un altro me medesimo

del mio operare, e però irreconoscibile a me medesimo. l. bellini, xxvi-3-

vol. IX Pag.991 - Da ME a MEANDRO (45 risultati)

gran me e il piccolo me rincasavano a sera da una scampagnata, nella quale furono

come potesse star la faccenda. g. a. papini, 149; ho deliberato

come appunto far vorreste voi altri, a bardotto. p. petrocchi [s.

dante, inf., 10-61: io a lui: « da me stesso non vegno

barba (giacché devi sapere che incomincio a radermi da me). p. petrocchi

so da me... come fò a tirar avanti da me solo quest'azienda

in me della buona fortezza che infin a qui avete avuto. gelli, ii-117:

che io ho in me. a. f. doni, i-155: pensa

auguro intanto. mazzini, 44-56: a proposito d'aria, ho deciso, pensando

-per me, secondo me: a mio giudizio, secondo 11 mio modo

io per me vi so dire che a voi ed a lui avrò tutta la sommissione

me vi so dire che a voi ed a lui avrò tutta la sommissione che si

non sono un organetto / che suoni a ogni portone / de i soliti ragazzi

bocca. -quanto o in quanto a me; quant'è a me:

o in quanto a me; quant'è a me: per ciò che mi concerne

queste sien mala cosa: quanto è a me, non m'è ancora paruta

: eh, io, in quanto a me, non ci replico. carducci,

ci replico. carducci, 524: quanto a me, cuore mio, batti pur

do poco retta. — tu a me e io a te: a vicenda

— tu a me e io a te: a vicenda, reciprocamente.

tu a me e io a te: a vicenda, reciprocamente. aretino, 20-36

, 20-36: una volta veniva la suora a premere la faccenda del piovano, e

del piovano, e una volta il piovano a premere la faccenda della suora: e

faccenda della suora: e così tu a me e io a te: rotolarono

: e così tu a me e io a te: rotolarono tanto che venne la

[s. v.]: salut'a me fin che non torna lui.

: fa come i preti che dicon sempre a me [amen] e mai agli

sempre per sé). -oggi a me, domani a te: v.

). -oggi a me, domani a te: v. domani, n.

di rosellina con varie figure, intorno a cui fanno girare una lancetta.

s. v.]: tocca ora a te a fare mea culpa, a dir

v.]: tocca ora a te a fare mea culpa, a dir mea culpa

ora a te a fare mea culpa, a dir mea culpa. crusca [s

dire mea culpa 'o simile, a denotare che alcuno riconosce in se stesso la

'... perenne. la disposizione a ombrella e pendenti dei fiori gridellini tinti

del veneto per la mietitura, in base a un compenso percentuale che diminuisce in

. -ci). che si presenta a foggia di meandro; che ha un percorso

madreporari, che vivono in grandi colonie a forma di calici discosti in file sinuose

: quello che cambia facilmente direzione a seconda della resistenza che il fiume incontra

modo che non si possa più dar luogo a nuove modificazioni del corso fluviale.

morto: quello strozzato alla base in seguito a un processo di raddrizzamento del fiume

], sempre diritte, s'allungano a centinaia di miglia; altre serpeggiano e fan

lungo corso di circa 18 miglia da levante a ponente; egli però fa tanti meandri

senna, il quale si allontanava, tutto a meandri e giravolte. -insenatura stretta

12-9-405: esse croste cristallizzate sono distese a foggia di veli più o meno grossi,

vol. IX Pag.992 - Da MEANTI a MEATO (21 risultati)

e qual meandro arcano / ci metta a quelle porte. tarchetti, 6-ii-195: aveva

erano spente ad una ad una, o a gruppi, trascorrendo per gli anditi bui

magnolie nere e bubbose, sono deserte a quest'ora di domenica. piovene, 8-114

. movimento, per lo più improvviso, a traiettoria curvilinea o a spirale; giravolta

più improvviso, a traiettoria curvilinea o a spirale; giravolta, volteggio, evoluzione

v-20: leggendo io il suo diario, a me pareva d'esser tornato cacciatore di

contorsioni dell'ornato borrominesco non ressero lungamente a fronte del meandro greco o della casta

ornamento che si suol mettere per balza a vestiti, tende 0 altro; ed

rivolte, ma tutte ad'angolo e a disegno. d'annunzio, vi-119:

facoltà, delle sue operazioni, difficile a chiarirsi anche a se stessa.

sue operazioni, difficile a chiarirsi anche a se stessa. f. morelli,

tutti 1 meandri de'cuori degli uomini a venire, come de'presenti e de'

cotesta lingua dei ciompi ei si piacque a farla ravvolgere con tutti i contorcimenti della

sensazioni un sapore dissueto e lo inducesse a risalire fin nei meandri più remoti il

. berchet, 1-107: io giunga a scoprire del fatale romanticismo l'annebbiata sorgente

proseguendo in modo serpeggiante, diano origine a una frase di senso compiuto.

dante, par., 23-79: come a raggio di sol, che puro mei

disuna / da lui né dall'amor ch'a lor s'intrea, / per sua

par., 15-55: tu credi che a me tuo pensier mei / da quel

si chiamava idra, che tanto viene a dire in grecò quanto in latino acqua.

, 6-291: palparono i materassi, levatili a sedere sopra le reti e, il

vol. X Pag.3 - Da MEGACERILE a MEGALIIDEA (9 risultati)

denominati dalla grandezza del loro labbro superiore a foggia di quadrato allungato, al più

di alternanze di una grandezza periodica pari a io6 cicli; viene indicata col simbolo me

intestinali, stitichezza, dilatazione del colon a monte, deperimento e meteorismo; sono

, deperimento e meteorismo; sono dovuti a lesioni del sistema nervoso, morfinomania,

macrocosmo. boccaccio, viii-1-233: a dichiarare come virgilio del limbo sia mosso

senza visione e inconscia di sé. a mano a mano che la forza diventa

visione e inconscia di sé. a mano a mano che la forza diventa sciente e

della forza nel sistema cgs, corrispondente a io6 dine. panzini,

. circuito ricevitore formato da un apparecchio a galena e da un amplificatore a bassa