di sibilla. boccaccio, i-115: a fiorio parve subitamente vedere... i
via, per altri porti / verrai a piaggia, non qui, per passare:
: il busto... mostrava a sommo petto due mammellucce, ma lievi
vestito di cappa, / ché noi a pena, ei lieve e io sospinto,
mondi e lievi, / possano uscire a le stellate ruote. petrarca, 278-10
278-10: come i miei pensier dietro a lei varmo, / così leve,
spirito santo è lieve, cioè veloce a sé spargere, però ch'egli è più
. del bene, 54: intorno a sì verace imago e insegna / del
sol, che lassù regna, / attragga a sé di me il più chiaro e
teco contrastar al salto, / s'a piede vinci i lievi capriuoli, / e
faretra gli omeri van cinti, / ed a i bianchi destrier premono il dorso,
otto d'uno cardinalesco di lieve costo a piede, tenendosi al duomo. morando
m'accadde in quel tempo di dover dare a guarentigia d'una somma assai lieve l'
io mi voglio, / e tremo a mezza state ardendo il verno.
). giamboni, 187: cenarono a grande agio e con molta allegrezza,
soave irrita. pascoli, 68: a quel tumulto aereo risponde / dal cuore
ancora appena e dal nevischio vivi, / a mano a mano d'una lieve spuma
e dal nevischio vivi, / a mano a mano d'una lieve spuma / verde
bluastra della sbarbatura. sbarbaro, 5-41: a colpirlo sgradevolmente fu prima un difetto di
scordato. soldati, vii-242: cominciò a trattarla, da quella sera, con una
/ su 'l fòro, lieve sfumando a torno le moli / che levò cupe il
11. che sale o scende a poco a poco, gradatamente (un
11. che sale o scende a poco a poco, gradatamente (un pendio)
filosofia matematica potranno almeno pigliare il monte a più lieve salita. poerio, 3-482
e lente (la pioggia) o a larghe falde (la neve); che
, e dì sereni e dolci / concederanno a la non smossa terra. bartolini,
b. corsini, 1-64: se a chi rompe la fè titol si deve /
felice sorte, / chi per venirmi lieto a passo lieve / non torce il piè
alla preghiera breve / la dolce madre a lui venia; non sola: /
colpo basterà, un dito solo, a demolirla. 14. che si
la notte e, stanca alla fine, a un lieve sonno sul far del giorno
voce leve: / « per merzè vegno a vui ». onofri, 11-36:
, 11-36: il raggio, soverchiante a volo il giro / del mio petto
/ dalla bocca più dolce pur di uscire a quel cielo / ritrovando al respiro i
cappelletto lieve / che far cupolo sembra a i crin ristretti, / e teco
voleano pace, mossono il lieve popolo a gridare pace. cicerone volgar.,
. carducci, iii-6-408: potrà egli accomodarsi a delineare e miniare le figurette lievi e
isguardare, il frodolente dal mirare pur a terra, i lievi per sempre trasmutare
, ma vannosene bene del tutto quanto a durazione. idem, par.,
mio? pasqualigo, 74: mi sono a pieno ingannata del vostro amore, il
di coloro che per levissima occasione cominciomo a nominare orbi deferenti, materie divine,
f. m. zanotti, 1-8-102: a me sol tanto / è veder dato
giunge. casti, i-1-346: odiava a morte tutto ciò che avesse / qualche lieve
, che curvo e lento / tragge a fatica il suo tremulo passo, / gustar
ribalderia in non lieve sospizione e posto a tormenti, dapoi ch'ebbe manifestato il
udrete da me non lievi cose / a ciò ch'a voi saper più si richiede
non lievi cose / a ciò ch'a voi saper più si richiede. de sanctis
; / ma se fuggir non seppi a tempo e a loco, / più amor
ma se fuggir non seppi a tempo e a loco, / più amor mi stringe
/ sentir l'angoscia sua, se a tante angosce / di sì misero re
ed è spesso seguito dalla prep. a con un verbo all'infinito, con
): questa ultima parte è lieve a intendere. sennuccio del bene, 24:
. sennuccio del bene, 24: chi a ciò non vuol venir fallace / convien
mangiano i colori e le pitture. a. neri, 1-49: se il colore
1-49: se il colore è carico a bastanza, si lasci stare; che,
in cinque o sei giorni e'diede a questa pittura, così fresca come ella
come l'ombra del giorno cadente mangia a gradi la luce che si distese intera
aretino, v-1-104: le promesse lunghe a giugnere si mangiano i giorni di coloro
spettano con la speranza. -portare a termine, concludere. moretti, iii-253
dicono questi uomini che noi non siam buone a nulla; e otto dì che gli
, 19-20: con le due gambe a roncone, dure come « grinfe di favollo
sbuffo incupito dalla galleria e vederselo tutt'a un tratto addosso, scalpitante fumo e
e in specie questo, ch'è toccato a me, mangia fine fine, mangia
fine, mangia come i granchi, a due bocche. documenti su margherita luisa
. verga, 2-271: fate bene a venderlo [il pezzo di terra] giacché
-chiedere e ottenere regali e gratifiche a cui non si ha diritto; riscuotere
aver mandata la mia * ajana 'a proteggere le loro armi. carducci, ii-2-198
paolo e'suoi faceano loro, e oltre a ciò i grandi borghesi delle ville,
differire e mordere, / non che a mangiar, fin che da lor si succiano
di quello di ferrara: ma, avendola a pagare e non avendo quasi denari,
. -con riferimento ad atti, a eventi, a circostanze e a situazioni
-con riferimento ad atti, a eventi, a circostanze e a situazioni che sono occasione
, a eventi, a circostanze e a situazioni che sono occasione o causa di
mangia le piccole proprietà e obbliga il contadino a emigrare. zena, 13: il
di interi paesi. -con riferimento a un bene che costituisce fonte di spese
(per non dire ventimila), prese a prestito da forer a nome di menelik
), prese a prestito da forer a nome di menelik altre cinquanta mila lire
associati e lettori, o che ci verrebbe a fare nel mondo? gramsci, 12-27
, 9-11: gli dissi che accettavo, a patto però di vivere per conto mio
ingiurie. savonarola, iv-474: se a te, donna, dalla serva tua
non poterne dubitare, dico in ogni modo a tonino che non mi stia a fare
modo a tonino che non mi stia a fare il buffone, e se è ginestra
veramente. pensate? m'ebbero formatamente a mangiare. goldoni, iv-228: -ah
, 7-131: se avete sonno andate a dormire, che non vi mangierò mica
vidi la pisana fisa sempre cogli occhi a guardare lucilio, come volesse mangiarlo.
del corsetto leggero / non altr'uomo avesse a vederlo ed a mangiarlo indelirato. frateili
non altr'uomo avesse a vederlo ed a mangiarlo indelirato. frateili, 1-335: renzo
massaia, ii-187: una sera fui condotto a visitare un'ammalata che si diceva prossima
visitare un'ammalata che si diceva prossima a morire, perché il 'budda '
, interpretare correttamente. -anche: meditare a lungo, soppesare, rimuginare, almanaccare
biado; per che tempo è d'intendere a ministrare le vivande. zanobi da strata
organo a'frati, oggigiorno mangian razionalismo a desinare e a cena. -apprendere
, oggigiorno mangian razionalismo a desinare e a cena. -apprendere, imparare; contrarre
, conv., i-1-8: coloro che a così alta mensa sono cibati non sanza
possono mangiare il cibo della giustizia. a. f. doni, 4-34: ecco
. io gli risposi: « non piacerebbe a me; ché non è giusto né
me gli levassi dinanzi, e che a quel modo la mangerei, se io
. marotta, 1-173: noi del resto a napoli qualsiasi sciagura la mangiamo così
la propria nave in modo da impedire a un'altra imbarcazione o a una vela
da impedire a un'altra imbarcazione o a una vela di poppa di prendere il vento
un bastimento grande sopravvento mangia il soffio a un piccolo che gli resta vicino e
mangia': porta via molto dello scritto a mano. crusca [s. v.
fare in modo che il colpo vada a vuoto, spostandosi rapidamente; non lasciarsi
. 25. locuz. -a mangiare a mezzo: praticando un'usura esosa,
medesimi agenti, dopo d'averle date a credenza, di ripigliarsele per pochissimo e
per pochissimo e, come si dice, a mangiare a mezzo: e questo,
e, come si dice, a mangiare a mezzo: e questo, s'io
e'campa perché mangia? -cominciare a mangiare: prendere o riprendere a nutrirsi
-cominciare a mangiare: prendere o riprendere a nutrirsi (un malato in convalescenza o
. v.]: un convalescente comincia a mangiare. -credere che dante
, se prima l'abate non veniva a sedere alla tavola. anonimo veneziano, lxvi-1-69
: si diedero attorno pe 'l castello a fare per le case requisizione di roba
fil. ugolini, 205: * camera a mangiare ', per * stanza
di famiglia, che porta da mangiare a cinque figliuoli »... e ognuno
per fargli largo. -dare a mangiare ai cani: v. cane1,
, n. 17. -dare mangiare a una cote: porgere il cibo a
a una cote: porgere il cibo a chi non ne può trarre alcun giovamento.
salvini, 39-iv-216: 'tu dai mangiare a una cote': detto a quelli che
dai mangiare a una cote': detto a quelli che comeché mangino, non pare che
-dare mangiare, dare da mangiare a qualcuno: mettergli a disposizione il necessario
dare da mangiare a qualcuno: mettergli a disposizione il necessario per il pranzo o
la cena; far pranzare o cenare a proprie spese, invitare a pranzo o a
o cenare a proprie spese, invitare a pranzo o a cena. -in partic
a proprie spese, invitare a pranzo o a cena. -in partic.: mantenerlo
cena. -in partic.: mantenerlo a proprie spese. francesco da barberino,
barberino, i-124: se dài / mangiar a gente di fuor di tuo stello,
, / ancor rimani quand'ello / a donne che tu dia mangiar occorre. cavalca
] non bastandogli per voler dar mangiare a certi gentili uomini, m'ha fatte comperare
i cani, che vanno sempre dattorno a chi può meglio dare loro mangiare.
-dare mangiare il proprio: far mangiare a proprie spese, mantenere. boccaccio
mio, già è molt'anni, a chiunque mangiare n'ha voluto, senza
-dare mangiare, dare da o a mangiare, far mangiare qualcosa a qualcuno
o a mangiare, far mangiare qualcosa a qualcuno: somministrarla come cibo.
i-136: dàmmi di quella [cacciagione] a mangiare, siccome tu sai che io
quale, non avendo altro, dà a mangiare alla sua donna venutagli a casa.
, dà a mangiare alla sua donna venutagli a casa. ottimo, 11 * 131
le membra; una parte ne misero a lessare e parte ne fecero arrostita;
un poco di cacio fresco. -fare a mangiare con gli interessi: v. interesse
e mi assicurò di non aver detto nulla a papà. -fare da mangiare: preparare
, quanto bisogna alla vita. -mangiare a coscia di dindo: a crepapelle.
. -mangiare a coscia di dindo: a crepapelle. dossi, i-120: mangiava
crepapelle. dossi, i-120: mangiava a coscia di dindo, non pau
il tempo necessario per bere. -mangiare a crepacorpo: v. crepacorpo. -mangiare
crepacorpo: v. crepacorpo. -mangiare a crepapancia: v. crepapancia. -mangiare
crepapancia: v. crepapancia. -mangiare a crepapelle: v. crepapelle. -mangiare
: v. crepapelle. -mangiare addosso a qualcuno: sfruttarne la generosità,
generosità, farsi mantenere. -mangiare a, da o tra due ganasce, a
a, da o tra due ganasce, a doppie, a quattro, a piene
tra due ganasce, a doppie, a quattro, a piene ganasce: v.
, a doppie, a quattro, a piene ganasce: v. ganascia, n
ganascia, n. 3. -mangiare a due, a quattro palmenti: v.
. 3. -mangiare a due, a quattro palmenti: v. palmento.
n. 2. - mangiare a pasto: v. pasto. -
n. 15. - mangiare a scotto: v. scotto. -
v. scotto. - mangiare a scrocco: v. scrocco. -
v. scrocco. - mangiare a tirapelle: v. tirapelle. -
v. tirapelle. - mangiare a tradimento: v. tradimento. -mangiare
tradimento: v. tradimento. -mangiare a tre, a quattro, a cinque,
. tradimento. -mangiare a tre, a quattro, a cinque, a sette
-mangiare a tre, a quattro, a cinque, a sette doppi: in
tre, a quattro, a cinque, a sette doppi: in misura strabocchevolé,
bocche di casa, perché fuori mi mangino a sette doppi; avete voi altri vantaggi
da propormi? - mangiare a ufo: v. ufo. -
'diciamo dell'ingannarsi e pigliare errore a suo danno. -mangiare carne di allodola
ingolfai nel turbine egoistico di milano / a mangiar cenere a ber pianto. —
egoistico di milano / a mangiar cenere a ber pianto. —. mangiare col
sogno. -mangiare del proprio: sostentarsi a proprie spese. boccaccio, dee
v. trappola. -mangiare il cavolo a merenda: v. cavolo, n.
: nutrirsi alla sua mensa, vivere a sue spese. straparola, ii-72:
mangiano il mio, e non fanno a mio modo, premio di sì fatta moneta
moneta ». -mangiare il cuore a qualcuno: angustiare, turbare profondamente,
n. 4. -mangiare il pane a tradimento: v. tradimento. -
tradimento. - mangiare il pane a ufo: v. ufo. -
[zibaldone], 5-278: il tenerlo a mangiare il pane d'altri non è
1-21: uomini inetti, / nati a mangiar l'altrui fatiche e bere. tommaseo
5-457: la tenuta è in mano a dieci persone che non hanno mai visto
n. 15. -mangiare la camicia a qualcuno: ridurlo in estrema miseria.
n. 2. -mangiare l'anima a qualcuno: ucciderlo; farlo soffrire intensamente
19. -mangiare la minestra in testa a qualcuno: v. testa.
10. -mangiare la pappa in capo a qualcuno: v. pappa.
3. -mangiare la torta in capo a qualcuno: v. capo,
- mangiare le chiappe 0 l'anca a gramolazzo: v. gramolazzo.
era il rispetto, egli avrebbe mangiata a baci la bambina quando volle pizzicare il
con gli occhi: fissarli intensamente, a lungo, lasciando trasparire ammirazione, affetto
anni che i due fidanzati si misuravano a vicenda e. si mangiavano con gli
con valore iperbolico): essere disposto a qualsiasi sproposito se non si dovesse attuare
« mangio un cane se non vado a canelli. se non vinco la bandiera.
seconda; e cominciò sopra la terza a mangiare, disposto di tanto stare a
a mangiare, disposto di tanto stare a vedere quanto quella durasse, e poi partirsi
]: 'mangiare ': per sedere a mensa insieme con altri. * non
mensa; o anche trovarsi di solito a tavola seco... 'mangiare con
trarne vantaggi personali; speculare con disonestà a danno altrui. tommaseo [s.
costole o le ossa o una spalla a qualcuno: sfruttarne la generosità, farsi
la generosità, farsi mantenere, vivere a sue spese. salvini, 19-iv-2-294:
'item 'vi prego 'ulterius 'a volere salutare il signor abate, al
vedova ricca, non avrei tanti scrupoli a mangiarle un poco le costole. fanfani
, i-112: 'mangiare una spalla a uno '. campare per un certo tempo
2-145: se stando lì in ginocchio / a mangiare le vostre lagrime, / comprenderete
, secondo gli abiti e le cupidigie. a certuni, per comprarsi il pane,
cose che si mangiano: non prestarsi a essere oggetto di facile scambio e di
uomini. macinghi strozzi, 1-388: chi a tempo vole mangiare, ennanzi all'ora
, ennanzi all'ora gli conviene pensare. a. m. salimbeni, 364:
altri ha raccolto il guadagno, lasciando a noi il pensiero del resto...
nome d'italia in bocca, fanno a chi più mangia; ma chi troppo mangia
non pisciano. (tutti due stanno a significare che l'uomo vivo non è sicuro
, 210: gli spagnuoli s'accordano a bravare, gli inglesi a mangiare, i
s'accordano a bravare, gli inglesi a mangiare, i tedeschi a sbevazzare e
gli inglesi a mangiare, i tedeschi a sbevazzare e gli italiani a pisciare. (
i tedeschi a sbevazzare e gli italiani a pisciare. (è come dire a
italiani a pisciare. (è come dire a nulla mai)... il
. mangia poco e bevi meno, a lussuria poni il freno. ibidem, 289
311: mangiare senza bere, murare a secco. ibidem, 315: chi troppo
à mangia, e chi non ha sta a vedere. chi è pigro a mangiare
ha sta a vedere. chi è pigro a mangiare, è pigro a lavorare.
è pigro a mangiare, è pigro a lavorare... mangia da sano e
e più nel bere)... a mangiare e a camminare non bisogna incominciare
)... a mangiare e a camminare non bisogna incominciare... in
del mangiato. (si dice in proverbio a significare che chi mangia meno del solito
è intemperante nei cibi va poi soggetto a forti indigestioni o altri incomodi di salute
la vita. e figuratamente applicasi anche a chi, per mancanza della debita onestà
e i conti agricoli nel ferrarese scadevano a san michele (da che il detto:
la vita apprezzandone i valori superiori rispetto a quelli puramente materiali o fisiologici. boccaccio
vivere, non vivere per mangiare: e a mangiar per vivere ogni poco basta,
n. 5. -chi l'ha a mangiare, la lavi: v. lavare
e degli errori del padre ne tocca a far penitenza il più delle volte a'
nel nome di dio: con allusione ironica a coloro che si arricchiscono disonestamente nell'esercizio
. -tanto se ne sa a mangiare uno spicchio d'aglio come un
paruto migliore il mangiare che non pareva a lui che dovesse parere a chi digiuna
che non pareva a lui che dovesse parere a chi digiuna per divozione, come digiunava
. seneca volgar., 3-355: cominciò a riprendere i nostri diletti e a lodare
cominciò a riprendere i nostri diletti e a lodare gli animi casti e'mangiari sobri
indietro nel mangiare come nel bere, attese a mescere ai due testimoni. jahier,
236: quando -l'inverno -uno attaccava a costruire la casa nuziale, tutti i
-di animali. tasso, n-iii-1075: a ciascuno sono note l'altre cose mirabili
saracini, li quali fanno i mangiari a vendere; e cerca l'uomo la
francesco da barberino, i-136: vegnendo a le fiate / mangiari o fructa,
ed ogni altra persona la quale tene a vendere vittualia e altre cose. boccaccio,
. fagiuoli, 1-3-215: io sto a vedere, per me, dove ficca tanto
sp., 16 (289): a renzo quel poco mangiare era andato in
mangiari, che fanno le genti insieme a sollazzo, è uno congiugnimento tra le
porro, il quale combattèo con alessandro, a un mangiare fecè tagliare le corde della
mangiare fecè tagliare le corde della cetera a un ceteratore. nuovi testi fiorentini,
baldovino il die che si supelio, a preti ed a fratti ed a poveri per
che si supelio, a preti ed a fratti ed a poveri per datta che si
, a preti ed a fratti ed a poveri per datta che si fece, e
i-ceri, ed i'candelotti, ed a banditori, e 'n istuoie, ed i
, 28: in questi giorni usava a li mangiari co li signori di roma,
283): venuto l'altro giorno a portarmi il mio mangiare quel servitore del
tazza guarnita d'oro, nella quale a qualche gran convito e ne'solenni mangiari era
che ne dubitai; e mi fu forza a voltargli il sedere; e tenendogliene in
.. all'ora del mangiare avanti a lui presentarsi. idem, dee.,
erano, con alquanti loro amici vennero a casa aldobrandino. -apparecchiare,
mangiare, se non vogliamo ogni dì mandar a la loggia dei genovesi per vivere.
case altre donne con un paletto pestano a due mani il mais in un grosso
173): appresso mangiare, quali prese a giucare a zara e quali a tavole
appresso mangiare, quali prese a giucare a zara e quali a tavole od a scacchi
prese a giucare a zara e quali a tavole od a scacchi. fra giordano,
giucare a zara e quali a tavole od a scacchi. fra giordano, 1-4:
... disse ch'ella tornasse a lui, fatta la seconda predica, dopo
un canto sopra un carello si pose a sedere. rinaldo degli albizzi, i-261:
. rinaldo degli albizzi, i-261: a dì 15 detto, lunedì, dietro a
a dì 15 detto, lunedì, dietro a mangiare, rimontamo in sulle galee.
: digli che doppo mangiare 10 sarò a lui senza fallo. -fare,
gallina attaviani dà un bel mangiare a uno forestieri, credendo sia gran maestro d'
: poi lui ha fatto uno mangiare a più nostri fiorentini; e fece dimostrazione di
mangiare: negargli 11 cibo, costringerlo a un digiuno forzato. a. f
, costringerlo a un digiuno forzato. a. f. doni, 4-42: cominciarono
. f. doni, 4-42: cominciarono a farle una moresca a torno con gli
4-42: cominciarono a farle una moresca a torno con gli specchi, con fuoco,
deputare la sera avanti si abbia ancare a caccia dove si ha da mangiare,
cadde che, perdutone il mangiare e a giacer postosi, deliberò di morire.
. -toccare del mangiare: assidersi a mensa. salvini, 22-61: toccate
s. bargagli, 1-120: oltre a questi io vi proferisco i semi delle migliori
con una chiave inglese dentro la giacca a vento. = comp. dall'
petrocchi [s. v.]: a quel bimbo gli ci vuol un mangiarino
in der letto, aveva subito principiato a metter polpa. 2. con
fanfani scrisse: « misi il capo a partito, e senza pensare a mangiare
il capo a partito, e senza pensare a mangiare un soldo per me, cominciai
mangiare un soldo per me, cominciai a sperperare il mal mangerino dove lo trovavo
energumeni la imboccavano di macigni che sollevavano a fatica. = comp. dall'
pisa è chiusa, e cosa andrei io a farci? mi troverei nella condizione poco
la caccia, ed ora se li portano a casa, per mangiarli ». allora
una mangiata di pollo fritto e vino a cascare. montano, 369: fanno gran
bei pezzi di carne di bue messi a bollire dentro paioli appesi sotto le piante
vizzi e mangiate, gridando e bevendo a chi più può, in onore di
la figliuola, invitava tutto il parentado a fare una bella mangiata. moravia,
, che è un mangione, badava a ripetere: « aho, giovanotti, voglio
tagliacantoni col perpetuo ritornello del « lasci fare a me, e dirò e farò »
cacciò furente, / il freddo acciaro a cesare nel seno: / eran mangiatiranni,
commestibilità. -in partic.: attitudine a consumare alimenti. rosmini, 2-54
inclinazione ad abitare, ad affezionarsi, a combattere, a distruggere, a costruire
abitare, ad affezionarsi, a combattere, a distruggere, a costruire, a cibare
, a combattere, a distruggere, a costruire, a cibare, a segregare umori
, a distruggere, a costruire, a cibare, a segregare umori.
, a costruire, a cibare, a segregare umori. = deriv.
io credo che non eri più sollecita a fare cose mangiative, ma a gustare
sollecita a fare cose mangiative, ma a gustare la dolcezza di vita eterna. leonardo
desiderio naturale del cibo; che tende a soddisfare il bisogno di nutrirsi. a
a soddisfare il bisogno di nutrirsi. a. adimari, 1-35: a dirvi il
. a. adimari, 1-35: a dirvi il vero, quello che mangiano
lambricschini, 4-160: il cuor formato a religiose e civili virtù sappia quel pane
mangiato stasera sarà il vostro nutrimento fino a domani. 2. consumato (
, 9-1-133: apertosi dunque il guscio che a fatica si atteneva, si trovò l'
. cesari, i-652: il ladron caco a pie'del monte aventino...
detto pugnale mangiato dalla ruggine e diello a milico liberto, che lo arrotasse e
incontra spesso: i lebbrosi: orribili a vederli tendere le mani rattrappite, mangiate
refettorio l'ultimo fraticello del messico incollato a dio dalla preghiera serale e dai fucili anticlericali
, 1-v-205: pensava [koulicano] intanto a munirsi di vettovaglie in un paese mangiato
, iii-14-195: dopo mangiato, giuocano a dadi, fan questione, si bastonano
bastonano. pavese, 1-27: se partivamo a piedi dopo mangiato, c'eravamo stasera
13. prov. fritto e mangiato: a indicare un evento portato a termine con
mangiato: a indicare un evento portato a termine con fulminea rapidità o un affare
pietra o muratura, per lo più a forma di cassa rettangolare con gli spigoli
, nelle stalle o scuderie, serve a contenere il mangime per talimentazione degli animali
è spesso sormontato da una rastrelliera destinata a contenere erba e fieno; assume caratteristiche
quale è destinato o l'uso a cui si vuole impiegarlo; greppia.
belamenti e terribili mugghi a'monti e a selve fuggiero. cavalca, 20-44:
mangiatoia, quei buoi veg- gendoli incominciarono a mugghiare. simintendi, 2-98: l'
feceno in tal modo che lo recularono a lato la mangiatóra de'cavagli. leonardo
man- giadore, togliendo la biada dinanzi a i cavalli. soderini, i-254:
le mangiatoie più basse, perché stando a giacere possano rugumare. lancellotti,
primogenito e lo fasciò e lo pose a giacere in una mangiatoia, perché non eravi
trovando chi l'alloggiasse, è forzato a dare i primi suoi vagiti in una mangiatoia
: l'amico,... dimesticatosi a poco a poco, s'avviene che
,... dimesticatosi a poco a poco, s'avviene che sia lontano da
questa letteratura ti pare uno stupido inno a uno statu quo stupidissimo. chi bene
a'pastori -battete, tosate, scorticate a baldanza; traete le bestie da vendere
poco onesti (con partic. riferimento a cariche e a impieghi statali concepiti come
con partic. riferimento a cariche e a impieghi statali concepiti come causa di corruzione
, 2-266: ti par che siano scemi a tal punto? da lasciarci andare a
a tal punto? da lasciarci andare a mettere il muso nella loro mangiatoia?
7. locuz. -alzare la mangiatoia a qualcuno: ridurgli i mezzi di sostentamento
.. perché veggo tanti moscioni intorno a questo vin dolce d'olivetta, ho
per rabbia. pananti, i-293: a brenne che non parton di galoppo / bisogna
luogo, siccome savio animale, offerse sé a dimorare alla mangiatoia del signore.
al soddisfacimento de'bisogni materiali, e a lucri ignobili, senza più degno pensiero.
egli, che de l'altro dì ritomarà a la mangiatoia, te ne arà obligo
» diceva il marchese. -togliere a qualcuno la provenda della mangiatoia: privarlo
quali son come i puledri, e come a questi, bisogna loro cavezza corta e
loro cavezza corta e mangiatoia alta, a volergli domare e ridurre ad essere ottimi
si lavora, manca il necessario. a. martini, i-9-373: dove mancano i
): quivi si ritrova / mangiatori a prova, / che par cosa nova /
prova, / che par cosa nova / a vederli golare. velluti, 116:
rosicchiava un'ala di pollo e bagnava a mala pena le labbra in un bicchiere
duoi mesi più lungamente all'assedio. a. cattaneo, i-404: un servitore peruviano
erbe e di frutti: vegetariano. a. cocchi, 5-2-154: né la nostra
mangiatore d'oppio che nel tempo impiegato a discendere un solo gradino di una
per il resto ci avrebbe pensato da sé a farsi coraggio, a temperarsi. e
pensato da sé a farsi coraggio, a temperarsi. e diventare, a quella scuola
coraggio, a temperarsi. e diventare, a quella scuola, un gorilla, un
participiali; cfr. rohlfs, 1117: a in lingua la forma femminile ha
vedemmo il lungo mangiatorie dai muri pitturati a convenzionali paesaggi,... da la
. da la volta, azzurra, a nuvoline, rondini e due lumiere appiccatevi.
. ferd. martini, i-358: a me la duse pare sempre la stessa
pois] mangetout. mangiaufo (mangia a ufo, mangia-a-ufo), sm.
. plur. -i). chi riesce a nutrirsi senza lavorare o senza spendere;
sono stufo / di mantenere questo mangia a ufo. giusti, 4-ii-586: è un
: è un visibilio / di mangia a ufo. p. petrocchi [s.
persona arrogante, prepotente, sempre pronta a minacciare il finimondo. -anche: persona
o par che minacci malanni o pericoli a molti. 'i mangiauomini sono sovente
i mangiauomini sono sovente i più buonuomini a chi sappia pigliarli '.
i frutti aciduli e rinfrescanti, quello a cui gl'indiani accordano la preferenza.
fettuccie le mescolano col mangime delle vitelle, a fine di farle presto ingrassare. lastri
agnelli e si mettono in una stalla a parte, dove sarà preparato il mangime che
, 1415: piangendo essi furono chiusi ed a loro la maga / ghiande di leccio
stanno nel brago. ungaretti, xi-323: a praga, sulla moldava, da qualche
gabbiani. c'è una folla che va a vederli. uno butta loro il mangime
una ciotola piena di mangime e cominciò a spargerlo piano... le tre galline
estensione, ma solo scherzevolmente, usasi anche a denotare cibo, mangiare, di uomini
mandata dai suoi nonni nel campo, a fare il mangime alle bestie, ruzzavano
, che era chiamato il mangione, a sua posta tenendola in una casa a
a sua posta tenendola in una casa a camaldoli, prestava a vettura. tansillo,
in una casa a camaldoli, prestava a vettura. tansillo, 1-239: senz'
/ voi mi farete un dì porre a cavallo / e mi farete dar da quel
gran mangione...: lo veggo a tavola, che non s'empie mai
e nell'altro senso, e grazie a dio e alle donne, raro.
tutto, quando si trovava di fronte a quel liquido bianco,... il
mangione,... non pensi che a mangiare e più mangi e più diventi
di denaro ^ che trae profitti illeciti a danno di altre persone o di un
ma il suo dà, / perché a quel modo di questi mangioni / se ne
senza sale e senza vergogna, vengono a dire che la libertà nuova consiste nel
inanzi che ne uscisse, pagò gli scotti a doppio. = deriv. da
, mangiucchi). mangiare poco e a piccoli bocconi, svogliatamente o anche lentamente
si faccia animo; procuri d'avvezzarsi a questi cibi; altrimenti le accadrà..
pugno di confetti, ed ella prese a mangiucchiarli, cianciando con garbo studiato.
.]: * mangiucchiare ': mangiare a stento e svogliatamente. verga, i-302
verga, i-302: il poveraccio cominciò a mangiucchiare adagio adagio. serao, i-42:
senza schiuderlo, andò via, novellamente, a mangiucchiare lontano, verso la porta che
2. assol. mangiare spesso, a più riprese, più del necessario.
, o almeno mastica, da mattina a sera, come si vede andando a spasso
mattina a sera, come si vede andando a spasso. 3. per simil
mara strappò un filo d'erba e cominciò a mangiucchiarlo. 4. figur.
fieri come afficionados di corride spagnole entrano a mangiucchiare golosamente le ruote scintillanti di romeo
la ciambel- letta di gaetanella, mangiucchiata a metà. b. croce, ii-8-213
9-117: un terzo dal mangiucchiato cappello a cono si era pure messo a tenergli un
cappello a cono si era pure messo a tenergli un discorso. mangiunte, sf
. plur. ant. nella locuz. a mangiunte: a mani giunte.
. nella locuz. a mangiunte: a mani giunte. b. davanzati
b. davanzati, ii-32: stavasi a mangiunte a contemplarli ordeonio fiacco legato consolare
. davanzati, ii-32: stavasi a mangiunte a contemplarli ordeonio fiacco legato consolare, senza
le mascherate in 'bauta 'passeggiare a coppie,... mangiuzzando mille ghiottornie
, nel medesimo punto, dalla porta a riscontro, entrava la mangizuppa.
improvvisa estate, le frutta esotiche servite a tavola: papaie, mango, mangustini,
sulla sinistra della rotta, tutto lo spingeva a una vivissima voglia di fare all'amore
merce per dissimularne i difetti e venderla a maggior prezzo; artificio, trucco.
che abbellisce la propria merce per venderla a maggior prezzo; mercante di schiavi '
pomo e con sei fascie nella sommità a modo di stella. tramater [s
comisso, vi-18: le frutta esotiche servite a tavola: papaie, mango, mangustini
si presenta come una foresta di alberi a struttura xerofila, adattata a terreni non
di alberi a struttura xerofila, adattata a terreni non solo costantemente imbevuti di acqua
8-98: ci siamo appena aperti un varco a colpi di machete nel fondo delle radici
alla famiglia viverridi; hanno statura simile a quella del gatto, corpo allungato,
e divorando serpenti velenosi, che riescono a sopraffare grazie alla propria agilità, non
: simile era il rito etrusco romano a onof dei mani o lari, già inquilini
in agosto, ottobre e novembre sbucavano a rivedere la patria e la luce.
, i-103: ditegli ch'egli impari / a non portar rispetto alle stoviglie, /
simulacro di cera deposto come ex-voto accanto a un altare. leggenda di s
di devozione offerere una mania di cera a quella quantità ch'era elli, tolse
cfr. il friulano mània 1 cappellina a un crocicchio 'e il lat.
figure '(sec. xiii, a padova; nel 1264, a vicenza)
, a padova; nel 1264, a vicenza). mania3, sf
è un furore con incnin < zione a percuotere. fiori di medicina, 46:
più m'accrescea il cordoglio, non essendovi a questo maggior fomento che quando, in
acuti più talor savi intelletti. a. cocchi, 8-225: così nascono le
viso scarno e pauroso, si mise a gridare. 2. in partic.
del troppo sentire; però è men difficile a guarire; ma è malinconia. g
uxorofobia. d'annunzio, iv-2-256: a poco a poco, in questo continuo
. d'annunzio, iv-2-256: a poco a poco, in questo continuo sforzo,
. questo è il solo ricoverato guardato a vista, non si può abbandonarlo un
ricovero in ambiente specializzato e una terapia a base di elettroshock e di neurolettici)
); tendenza impulsiva, aspirazione irrefrenabile a fare o conseguire qualcosa; desiderio incontenibile
dei ministeri sovrani, gli ha tratti a estendere le loro politiche idee sopra l'
secolo. gioia, 1-i-284: i pellegrinaggi a roma vennero alla moda o si cambiarono
della vita moderna si è quando si arriva a toccare in pubblico la mano di un
: la mia illustre famiglia, in seguito a speculazioni insensate e manìe di grandezza per
pubblica pochissimo ma pensa con magnifica mania a un nuovo sistema del mondo, a una
mania a un nuovo sistema del mondo, a una cosmogonia originale e definitiva.
questo è, né si può paragonare a quella mania, cioè a quelle furiose fazioni
può paragonare a quella mania, cioè a quelle furiose fazioni che per sì lungo
, non potendoci noi abbastanza maravigliare come a tanta pazzia giugnesse la gente di allora.
27-976: fu dato il tuo nome a una delle più insensate manìe dell'amore umano
1-viii-153: non bene avvisano le accademie a voler tanto circoscrivere la mania dello ingegno,
] di poter condannare la falsa arte a questo titolo, che ell'è frutto
dicono, sorvegliato e controllato e che a forza di sorveglianza e di controlli finisce
interna del nume e non sa abbandonarsi a quella « mania » che i greci
-chi). che è in preda a pazzia violenta, che dà in smanie
furiosa, audace, ardente. a. cocchi, 5-1-118: nei lunghi deliri
non gli si pone neppure la camiscia a maniche cieche. arlia, 332:
lui e per cagion di lui contro a lor conceputo, avrebbe così inacerbito gli
in partic.: che è in preda a una determinata mania o fissazione ossessiva;
ai maniaci -e noi, per troppa distrazione a infiniti capricci, siam simili a'fatui
a'fatui. de roberto, 338: a poco a poco... credette
de roberto, 338: a poco a poco... credette d'avere tutte
invece di contrariare il manìaco, prese a secondarlo. d'annunzio, iv-1-267:
. d'un bagliore indefinibile, simile a poco, allo sguardo d'un maniaco.
cattivo. è un'iniquità perdonabile soltanto a un malato... non vivete
del corpo su zampe di corallo, riducono a palco- scenico. -sostant.
la fine particolarmente del terzo libro, a poco a poco, a forza di
particolarmente del terzo libro, a poco a poco, a forza di raccontare miracoli
terzo libro, a poco a poco, a forza di raccontare miracoli, imbriacarsi,
derni psichiatri non come una malattia a sé, ma come una semplice
'l perfetto artefice... a rappresentare al vivo così isquisite minutezze,
/ ritratto par dell'ultima vecchiezza. a. casotti, 1-2-50: io non voglio
parzialmente le braccia, per lo più a forma tubolare, semplici e lisce (
., e potevano anche essere cambiate a piacere in modo da variare l'insieme
comprende vari tipi fra cui la manica a chimono (v. chimono, n.
n. i ^; la manica a frate, con il fondo molto largo;
con il fondo molto largo; la manica a gomito (v. gómito, n
, n. 2); la manica a palloncino (v. palloncino)
(v. palloncino); la manica a pieghe (v. piega);
v. piega); la manica a prosciutto (v. prosciutto); la
v. prosciutto); la manica a raglan (v. raglan).
veli, con essi, mancante zeffiro, a sé l'aure chiamavano recenti. rappresentazione
vivo con abito corto e le maniche a gozzi. g. c. croce,
197: andò per commissione del re a trovare il presidente charrone,..
accresce. parini, giorno, i-1001: a te s'avvolga intorno / leggiadra veste
iii-727: parlando si era di nuovo avvicinata a lui, e gli tendeva le belle
: con la manica. -camicia a maniche cieche: camicia di forza.
non gli si pone neppure la camicia a maniche cieche. -giro delle maniche
tutto elegante, educato, io col tajer a mezze maniche. -mezza manica,
tela battuta e forte, che serve a condurre flessibilmente una vena d'acqua da
flessibilmente una vena d'acqua da luogo a luogo, secondo il bisogno. sono
il bisogno. sono fornite di ghiera a vite e a chiave per unirle prontamente
sono fornite di ghiera a vite e a chiave per unirle prontamente alla tromba e
una dopo l'altra insieme, fino a qualunque lunghezza. servono ai vigili negli
condurla ovunque alla lavanda dei ponti ed a più altri usi. quarantotti gambini,
quarantotti gambini, 10-392: vi è a terra, lasciata lì, una manica di
. — specie di fornace, a forma di tramoggia, per la fusione
f. colombo], 212: oltre a questi timori così diversi, ce ne
involucro di un aerostato, che serve a immettere nel palloncino, mediante un ventilatore
francese, che rappresenta un drappo disposto a forma di m (probabilmente con allusione
). 11. chim. filtro a manica: dispositivo costituito essenzialmente da un
. farmac. manica d'ippocrate: sacchetto a forma di cono rovesciato, per lo
d'ippocrate. 13. manica a vento (anche semplicemente manica):
semplicemente manica): cono di tela a strisce bianche e rosse, pendente dalla
e soprattutto negli aeroporti, dove serve a indicare la direzione di decollo e di
ii-258: in cima al pennone la manica a vento rossa e bianca non ha una
'manica ': sacco di stoffa a forma di imbuto allungato che si appende
antenne sui campi di aviazione. serve a segnalare la direzione del vento che,
le antenne radar, sbattere le maniche a vento bianche e rosse.
come manica di giacca, usato variamente a bordo, come fodera o fasciatura per protezione
sopra la conocchia degli alberelli, servono a sostenere gli occhi delle relative manovre.
al di sopra della conocchia e servono a reggere tutti gli occhi delle manovre appartenenti
', e simili. -manica a vento (disus. anche manica del
s. v.]: * manica a vento, ad aria ': strumento
': strumento nominato eziandio 'tromba a vento ', che s'adopera per
gabbia, è divisa giusta la sua lunghezza a foggia di gola e si offre al
abbasso. fanzini, iv-399: 'manica a vento 'o 'tromba a vento '
'manica a vento 'o 'tromba a vento ': in marineria sono così
in vari punti delle soprastrutture. terminano a cuffia girevole sull'asse verticale, in modo
dizionario di marina, 426: * manica a vento ': condotto per la ventilazione
in moto... la manica a vento può funzionare anche da aspiratore per
. sulle navi non fomite di maniche a vento in metallo o, talvolta,
in aggiunta ad esse, si usano maniche a vento di tela, la cui forma
locale da ventilare con la cuffia legata a un punto elevato dell'alberata e orientata
con spago grosso, la quale viene a restringersi alla bocca, quando viene tirata
tirata dall'acqua. 16. manica a vento o manica bersaglio (anche semplicemente
: tubo di stoffa lungo da 3 a 5 m, che, trainato in volo
': involucro di stamigna colorata, a forma tronco conica, avente una lunghezza
fianchi o sulla fronte dell'esercito schierato a battaglia (e, in partic.
polvere in aria e con gradissimi gridi a tirar delle archibuggiate. c.
, le due maniche de'moschettieri, a tempo avanzatesi, fecero successivamente li tiri
corpo nel mezzo della battaglia e allato a quelle le maniche de'moschettieri. dizionario
sei o più file e di otto a nove uomini per fila, i quali con
accozzaglia, combriccola, cricca. a. cattaneo, i-459: voi tutti siete
risposta alla * revue ', e a tutta la gran manica di furfanti che hanno
: don franco non ci aveva avuto mai a fare colla giustizia, e gli rompeva
dover comparire per la prima volta davanti a quella manica di giudici. panzini,
', da una manica di bastardi, a scuola. 19. ant. quantità
'l malanno / con maniche d'avanzo a tre abbiette; / ma non d'occhio
batea, per due maniche o punte che a questo effetto vi si fanno. boccamazza
ariosto allarga la manica, e contravviene a questo precetto facendo 'dar giura
la manica piena di qualcosa: averne a disposizione una grande quantità. guazzo,
nella manica o nelle maniche: averla a portata di mano, poterne disporre in
teneva sempre in manica qualche novella proposta a profitto della compagnia o qualche rarità pellegrina
-col rasoio in manica: tenendosi pronto a recare, in modo subdolo e improvviso
aver reso biagrasso al leva in persona a patti, eri a ore 23, perché
leva in persona a patti, eri a ore 23, perché dice non aveano
munizione per difendersi. -dare manica a qualcuno di fare qualcosa: offrirgliene la
faciloneria, poco rigoroso; permissivo. a. cattaneo, i-12. 1: alcuni
sregolati: e subito si getta in faccia a tutti il vizio di alcuni pochi e
sulla bugia, voi non avete poi a farla da teologo della manica larga su
dopo questa antifona il povero diavolo torna a casa più morto che vivo: ma
8-78: falliti anche altri tentativi fatti a firenze, non gli restava...
e indulgente verso gli ammalati che trasgrediscono a certe inutili prescrizioni dei medici. viani,
-entrare nella manica di qualcuno: riuscire a conquistarne la fiducia, la stima,
, rinnovata la conoscenza, s'era messo a proteggerla a spada tratta.
la conoscenza, s'era messo a proteggerla a spada tratta. -essere
stretto di maniche: essere poco propenso a perdonare, a scusare; non indulgere
: essere poco propenso a perdonare, a scusare; non indulgere a concessioni;
perdonare, a scusare; non indulgere a concessioni; essere rigidamente severo o rigoroso
comporta piuttosto con severità o sta a rigore. il contrario 'di maniche larghe
di maniche strette ', non facile a dar l'assoluzione, rigoroso. ferd.
altri conceda, ma più ad altri che a sé. questo è men grave
manica di augusto perché questo potesse indursi a punirlo nonostante le sollecitazioni di livia.
che tu eri riuscito in questi anni a costruirti una buona posizione, che eri
con voi, l'ho subito mandato a riverirvi. -oh quest'è un altro par
non segua, non perde nulla. a. casotti, 1-1-57: ch'io poi
il suo governo di pietro leopoldo anzi a punto per quello, è il paese
, 11-29: ma che io somigli proprio a mio cugino alberto, il transfuga malato
di maniche. -far le maniche a qualcosa: prolungarla, protrarla nel tempo
buonarroti il giovane, 9-359: sedersi a piè ciascun d'un suo pilastro /
gli altri, ridotti in piccolo numero, a seguitarli di santa ragione.
strette maniche. -mutare le maniche a qualcosa: modificarla; darle una nuova
. sanudo, lvi-724: vene a conseio 'noviter 'provado, sier
svenutesi, / e mandatosi in fretta a cercar medici, / prese subito 'l
più speditamente. -al figur.: accingersi a un lavoro o a un'impresa con
.: accingersi a un lavoro o a un'impresa con grande lena, con
alla gomena nel punto in cui viene a contatto con l'occhio di prua.
soffregamento fatto in detti luoghi, non venisse a segarsi la gomena medesima. questo si
e poi filarla pian piano, fino a tanto che detta nuova fasciatura o manica
che detta nuova fasciatura o manica venga a contatto delle sopraddette parti nelle quali frega
ella era vestita / curta da chi a le natiche, / d'una gonella sola
, e anco hanno spesso le spallette a baverina. verga, 4-165: come
/ ferro, che mi terrebbe un'ora a chiacchiera / con le bravate sue da
dirsi, manicherebbe, ossia mangerebbe, a parole, non solo gli uomini, ma
duplicato; il mantello dell'animale è a forma di sacco ed aperto nelle due
ogn'anno, / mettendo ricche mense a saccomano. /... /
.. / potitio e gli altri a l'or co 'l lor doppierò /.
dei cinque sensi, 1-16: medicina contro a dolore e a torzione di stomaco e
1-16: medicina contro a dolore e a torzione di stomaco e contro a morsura e
dolore e a torzione di stomaco e contro a morsura e manicaménto di corpo e di
. togli polvere d'origamo e dalla a bere col vino tiepido, sia sano.
altra ciurma... andarono nel bosco a saettare cerbi, a scorticagli e cuocegli
andarono nel bosco a saettare cerbi, a scorticagli e cuocegli di brigata e manicargli.
plebea, massime in prosa), a che usar 1 manducare ', che apena
manicarmi una taverna intiera. g. a. papini, 139: il latino '
micolino in cemusco, me ne venni a milano. alfieri, 12-7: la smania
confronto de'mangiarini necessari e già predisponendomi a manicare. -di animali. - anche
quale anima fosse immondizia, perirà dinanzi a dio. 2. assol.
vivande. giamboni, 10-42: guai a voi che vi levate la mattina a
a voi che vi levate la mattina a seguitare lo vizio della gola e manicate e
., i-412: sedette il popolo a manicare e a bere. albertano volgar.
: sedette il popolo a manicare e a bere. albertano volgar.,
jacopo fece boto di non manicare infino a tanto che vedesse il signore essere risuscitato
16-31: indi,... a quando a quando furbendosi nel pannolino, e
indi,... a quando a quando furbendosi nel pannolino, e austeramente
già venuto [il gatto] a fiutare s'io v'era o no.
fatte molte panche: / se non ch'a manicare in casa riede. albertano volgar
par vedere, / e starti meco a un dischettin d'accordo, / e 'n
: quella gente era venuta non a sentir versi, ma a conversare e
era venuta non a sentir versi, ma a conversare e a manicare.
sentir versi, ma a conversare e a manicare. 3. rodere;
sia sotterrato i e manecato dai vermi a menuto. anonimo senese, no:
senese, no: videle appiccati serpenti a le gote, magri e affamati,
magri e affamati, che le pendevano a la bocca e manicàvalle tutto il volto.
alla qual tu m'hai posta, a farmi arrostire al sole e manicare alle mosche
il fistolo, / che mi sta sempre a torno e mi si manica / con
... che ambrogino saviamente provvedesse a volersi prima manicare il suo, che
mangiasse. aretino, 10-24: conosco che a me non istà bene il por bocca
de i più solleciti, ma attenda a lussuriare, a rapinare, a manicare ed
solleciti, ma attenda a lussuriare, a rapinare, a manicare ed a tracannare
ma attenda a lussuriare, a rapinare, a manicare ed a tracannare quanto sa,
lussuriare, a rapinare, a manicare ed a tracannare quanto sa, ché non sono
aretino, vi-66: egli è un peccato a farti bene; quante se ne paté
tratto, se n'entrò nel letto innanzi a lui. m. roncaglia, 3-4
ke quelle non sono vietate. -dare a manicare ciance: trattenere con frottole,
vi-526: dalli tu, cambio, / a manicar qual- ch'altra ciancia, e
/ via. -dare manicare o a manicare qualcosa: somministrarla come cibo o
, e 'l suo corpo fece manicare a cani e a lupi e a uccelli.
suo corpo fece manicare a cani e a lupi e a uccelli. bandello, 3-25
manicare a cani e a lupi e a uccelli. bandello, 3-25 (ii-
ed uomini e fanciulli smembrare e manicare a certi cani, che solamente per simil
per simil crudeltà nodriva. -manicare a pappaceci: v. pappaceci. -manicare
e de la madre che mi trassero a vita, quando stoe in tanto tenebrore
corpo, che veruna cosa li bastava a saziarlo, e manicò se medesimo a poco
bastava a saziarlo, e manicò se medesimo a poco a poco. -manicare un
saziarlo, e manicò se medesimo a poco a poco. -manicare un boccone:
. gozzi, 4-229: padre abate, a dirvi il vero, / nello stomacco
manicare boccone: non mangiare affatto. a. pucci, cent., 40-84:
volgar., vii-440: disse iddio a me: che cosa è questa, che
degli occhi. la spagna, 16-8: a più vivande avea dato lo scasso:
gozzoviglia. iacopone, 18-17: torna a casa briga entanno che 'l manecar sia
19-140: andò il giovane e portò a lei i figliuoli di due capre, onde
pere divise e seccate al sole si conservano a vari usi di manicari. nomi,
furono per presenti e per manicare che diede a netoro da lluccha. 5
. locuz. -dare manicare o il manicare a qualcuno: mettergli a disposizione il necessario
o il manicare a qualcuno: mettergli a disposizione il necessario per il pranzo o
la cena; far pranzare o cenare a proprie spese; offrire un pastq.
il manicare e il bere e olio a que'di sidone e di tiro. storia
venda, overo vendere faccia, vino a minuto, dia overo dare faccia a'vetturali
: il povero marito ogni giorno faceva recar a casa augelletti che la stagion dava e
, [la moglie] ti pone a cena, ed assettati a sedere, e
] ti pone a cena, ed assettati a sedere, e ti aguzza l'appetito
migliaccio... è stato trasportato a manicheretto di sangue di porco fatto senza
. becelli, 1-140: il bollir lungo a densa fiamma / cuoce ogni cibo o
, fece onore alla tavola, specialmente a un manicaretto di pasta frolla imbottito di
e aromatico. baruffaldi, 54: a chi canta di falsetto, / buona pappa
che se ne vanno in fumo da vedere a non vedere e mi tengono per ciò
cioè al lettore che si trova davanti a un raffinato manicaretto culturale e non a
a un raffinato manicaretto culturale e non a una stupida parodia di tipo rivistaiolo.
divino ogni cosa; batton le mani a ogni verso; ti prodigalizzano il bravo,
-tu se prosontuoso; tieni le mani a te e non mi toccare. =
per il manico, il pitalone ricolmo, a stringerlo riguardosamente dall'altra parte con il
emisfero. -bomba manicata: bomba a mano fornita di manico per il lancio
2. arald. con riferimento a figura artificiale (alabarda, lancia,
. mediev. manicàtus (nel 1361, a recanati), dal lat. manicàtus
e granne mannicatóre e bevitore. a. pucci, ii-9: [chi nasce
siam... pochi manicatori, / a questi, non vo'dir nozze o
senza prezzo » detto di grande manicatóre a ufo, a carico altrui, gratis et
detto di grande manicatóre a ufo, a carico altrui, gratis et amore!
o di altri strumenti ad arco o a corda. = deriv. da
manicol. manicavènto, nell'espressione a manicavento: spalancato, largo.
! » la rimproverò con quella gran bocca a manicavento, chiedendole insieme venia cogli
cogli occhi. = da manica a vento (v. manica, n.
che, applicate al girone dei remi a scaloccio di una galea, servivano a
a scaloccio di una galea, servivano a manovrarli agevolmente. dizionario marittimo militare
legno) aggiunto al girone del remo a fine di apporvi le mani.
alle loro sciarpe o casse. corrisponde a taglie di più raggi. guglielmotti, 509
che il dizionario del bayle non tenda a stabilire il pirronismo, a difendere il manicheismo
non tenda a stabilire il pirronismo, a difendere il manicheismo a promovere l'ateismo
il pirronismo, a difendere il manicheismo a promovere l'ateismo. gioberti, 12-iv-50:
: e paterini,... oltre a molti altri errori e quali hanno communi
è da dire che non sia niente, a che altro che dio ne sia cagione
, ii-417: da pietro martire a soto quel divario era, che già santo
faceva da fausto manicheo... a santo ambrogio. segneri, iii-2-123:
demonio delle visibili: e che però toccava a lui, come a tale distribuire a
che però toccava a lui, come a tale distribuire a piacer suo tutti i beni
a lui, come a tale distribuire a piacer suo tutti i beni di questo
e in questo caso (come cominciano a intitolarsi o a lasciarsi intitolare) « nuovi
caso (come cominciano a intitolarsi o a lasciarsi intitolare) « nuovi manichei ».
diavolo, di quel satana, che a ragione il cristianesimo... tenne sempre
cavacchioli, 197: i girini gridando a squarciagola / le manichette -docile cartoccio!
in cui la pressione interna è superiore a quella esterna (e, in partic.
alta parte del vascello, benché stiano a basso. -manichetta per portavoce (
la parte terminale di un'apparecchiatura destinata a somministrare l'ossigeno. pratolini,
stoppino, con che se dà il fuoco a quelle del fuoco inestinguibile, averanno una
che nasce o deriva da una disposizione a truffare, a ingannare. c
deriva da una disposizione a truffare, a ingannare. c. e.
due dei più ricchi e vaghi collari a punto in aria, accompagnati da manichetti
fianchi o sulla fronte dell'esercito schierato a battaglia. gioacchino da coniano, 119
collo dell'avversario in modo da obbligarlo a cadere sollevandolo e rovesciandolo su di un
firenzuola, 582: che gofferia è egli a vedere un paio di gnatura.
gnatura. manichini foderati di pelle a un lucchesino co i brodoni cennini
punto e se gli faccia il manichetto m a vite. l. or
braccia, par che la camicia venga a ricoprire il giubbone. sini [
attillati calzoni alla spagnola, / manica a mezzo braccio, penna da scrivere
e lorda da per tutto, battenti a cui è legata con l'altra estremità.
). quali scende angolarmente ad annodarsi a un battente. ciascuna delle due mezze maniche
il capo-ufficio cavalier agitandone l'avambraccio a pugno chiuso. -fare rapetta /
. manichetto: rivolgere tale gesto a qualcuno. -piccola fascia di lana
anche: mandare al diavolo, mandare a quel teggere i polsi dal freddo intenso
paese; avere il sopravvento, riuscire a prevalere. crusca [s.
per modo che, messi coperture di lana a maglia, che servono a riparare i polsi
coperture di lana a maglia, che servono a riparare i polsi in ordinanza e
dal freddo. de pisis, 1-502: a un certo punto porsi a un
, 1-502: a un certo punto porsi a un li cridava drieto et li
cesare l'aiutarà, e arà la puta a magio, e farà il manichetto alli
]: 'manichino 'diciamo un arnese a i-45: -che vai cantando frasca?
queste femminacce è traditori! ceppi e manette a un mio pari, eh? manzoni,
una cordie gli piaggio, / intrigato a quel modo, ei mi rampognano cella lunga
che, girandoli, stringeva la legatura, a volontà; e con ciò cadenzatamente,
di martirizzare un ricalcitrante: e a questo fine, la corsignificazione, ma
nobiltà, di cui dice l'aretino a metà il millennio: far fiorentino
abiti maschili e femmi- mettere i manichini a qualcuno: ridurlo alnili, di varia
nostro sprona vegliantino: / giunse increspato o a piegoline; ampio risvolto della d'un urto
spesso di altra stoffa o di pelliccia; a capo chino; / poi cominciava a toccare
; a capo chino; / poi cominciava a toccare a martello / non guarnizione di
capo chino; / poi cominciava a toccare a martello / non guarnizione di battista,
'dicono i pittori quel modello di legno a forma d'uomo su cui pongono panni
si sforzava anch'egli di dar vita a suoi poveri personaggi, ma senza riuscirvi,
di fisonomia, non arrivavan pur mai a sembrare altro che manichini mediocremente articolati,
di lillà...; l'alba a piazzale michelangelo...; la sala
; ed ella ormai delirava, preda a un convulso, la bocca piena di bava
. figur. letter. modello. a. boito, 1-24: scruta, o
che facea suo lavoro, / il quale a darmi fu molto feroce, / e
, / e con duo mani addosso a me si spranga, / ruppemi addosso
manico, il quale era un ercoletto a sedere con la sua pelle del leone
stridere, si sono alzate, dicendo, a una voce: « oh padre cristoforo
mano è ferma, pur col rasoio a manico mobile, il pennello è gonfio,
armi discese con una cassetta da falegname a manico quadrato infilata sul braccio, dove
quel manico col quale si fa guaina a se medesimo e postosi al sole,
nuovo, che col manico nero aveva a canto, mangiò e bevè. parini
inonorato e solo / lasci 'l coltello a cui l'oro e l'acciaro / donar
l'acciaro / donar gemina lama e a cui la madre / de la gemma più
manico di corno lucido e la lama a scatto; ma costano dieci soldi almeno
collo e li manichi, di poi venendo a basso si metterà una punta del sesto
letti stando gli orinali col manico, a guisa di vasi mondissimi di fino stagno.
un pancione smisurato, che pareva tenuto a fatica da due braccia piegate: come una
braccia piegate: come una pen- tolaccia a due manichi. c. e. gadda
il manico, il pitalone ricolmo, a stringerlo riguardosamente dall'altra parte con il
8-249: tanto più che poi, accanto a quel lumetto su la scrivania, una
! -corto bastone di legno applicato a determinati tipi di bombe a mano di
legno applicato a determinati tipi di bombe a mano di fabbricazione tedesca con lo scopo
bassani, 5-203: aveva fatto in tempo a intravve- dere di lontano le stravaganti camicie
e la pistola, un paio di bombe a mano dai lunghi manici, di marca
stretta e allungata, di molti strumenti a corda (come la chitarra, il
,... i quali pertugi trapassano a sbieco dalla superficie della tastiera insin dentro
marcello, 87: avrà imparato da principio a suonar da ballo su i numeri,
ballo su i numeri, non andando mai a tempo, né avrà buon'arcata,
all'estremità del corpo di certi strumenti a corda, come il violino, il
chitarra, ecc. il manico serve a tenere lo strumento, porta le corde e
fucili come li gradiva garibaldi, inetti a far fuoco, e perciò meglio e più
, e perciò meglio e più spedienti a servir da manichi di baionetta.
di stelle, la quale girassi, a nessun è dubio che le stelle poste più
si prendono e empionsi di polvere acconcia a subitamente accendere il fuoco e, postovi la
pondo. di giacomo, ii-561: a terra, sulla soglia, era un gran
vecchio levò alto il campanello, suonò a lungo, col braccio ritto.
s. v.]: archi a manico di paniere. 7. ant
: la quale [chiesa], facendo a sommo la prima navata del mezzo una
, per lo qual il ditto medico comandò a madonna la reina che conducesse la sua
ha in casa livia per metterla stasera a dormire con emilio. -canchero, questo è
, questo è un caso da dar a voi martello e a livia il manico.
caso da dar a voi martello e a livia il manico. lanci, prol.
un libro meraviglioso, sottratto di nascosto a suo padre: 'afrodite'di pierre louys.
... raccontò come fosse costretto a leggerne poche pagine alla volta: di
: di notte, per lo più, a letto: una mano pronta a girar
, a letto: una mano pronta a girar pagina, e l'altra, giù
solo quando essa non porta un'impugnatura a volante od a manubrio. 11
non porta un'impugnatura a volante od a manubrio. 11. ittiol.
: lungo tubo di cuoio, fatto a foggia di manico e che serve per condur
). 14. locuz. -andare a fare il manico ai boccali: morire
! se purè non sarò andato prima a far il manico a'boccali.
-avere poco il manico e meno la pala a fare qualcosa: essere incapace, poco
la pala. arlia, 1-212: a intender le cose per il suo verso,
abbia poco il manico e meno la pala a fare il maestro. -aver inghiottito il
il manico della granata: con riferimento a persona dal portamento rigido, privo di
... / io mi tentenno, a dirne il ver, nel manico.
io l'ho lasciata / che la comincia a diguazzarsi un poco / nel manico.
. siri, v-2-425: cominciavano già a titubare nel manico, dubitando che la francia
nel manico. -cercare di sottrarsi a un impegno, non mantenere le promesse
; e in una dimostrazione si mette a strillare viva il bolscevismo. -col
servizio. -dare il manico a qualcosa: favorirla, alimentarla. nannini
la briglia alle scelleratezze, cominciò a crescere queste scienze. -esserci qualcosa
». -fare la pentola a due manici: v. pentola.
manico: arrecare grave danno o offesa a qualcuno; fargliela grossa. g.
la fé col manico! -f a r uscir la merda dal manico a qualcuno
-f a r uscir la merda dal manico a qualcuno: spingerlo all'esasperazione.
mi farà un dì uscir del manico a me. -fuori dei manici
finire col perdere tutto, andare incontro a un completo disastro; sprecare l'ultima occasione
non sia en modo che t'abbia a nuocere e che non gittiàno el manico dirieto
sermini, 300: come sarebbe egli atto a consegnare con la rettorica in sul manico
qualcosa: appropriarsene, impossessarsene. a. pucci, cent., 73-63:
cent., 73-63: essendo ad oste a monte sasso, / castruccio si pensò
cecchi, 1-1-100: -io non vuo'avere a ripescar le secchie. / - io
secchie. / - io vuo'che abbiate a ripescare il manico! -scappare fuori del
... era risoluto di venire a posta a bologna per dar stringhe a cotesto
. era risoluto di venire a posta a bologna per dar stringhe a cotesto,
venire a posta a bologna per dar stringhe a cotesto,... e l'
l'avessi dissuaso... staremo a vedere come si portarà nella replica e s'
di messer curzio / era fatto così e a questo simile / in apparenzia, ma
vi servì dal manico! -trovare a ogni cesto il suo manico: v.
cesto1, n-5- trovare il manico a qualcosa: trovare il modo giusto per
: trovare il modo giusto per condurla a termine con successo. crusca [s
v.]: 'trovare il manico a una cosa 'vale trovare il verso
riuscire bene. -trovare il manico a qualcuno: accattivarsene la benevolenza per trarne
v.]: 'trovare il manico a chicchessia 'vale proverbialmente trovare il modo
giordano, 2-266: cosìe vagliono le tribolazioni a domare l'uomo;...
'ngozzati / ci ha molto bene a isonne. fagiuoli, ix-159: v'avrei
ix-159: v'avrei pur mandato rabbie a some: / de'manichi m'avreste
, inducendo con le buone il prete a far nelle vostre mani il suo rendiconto.
volta non eri tanto facile e corrivo a dar lodi, ed ora, non so
ragione, dare in smanie. a. manetti, 20: immaginò..
tommaseo [s. v.]: a chi si lamenta che la penna non
, e puossi bene e mal prendere a adoperare; come le medicine, le
per maniera di dire, due manichi: a pigliarla dall'uno, ella si sopporta
nante. linati, xvi-155: a ogni tratto quegli uomini prorompevano in urla
; avevano tolte le camicie di forza a tutti i malati, a tutti. arbasino
camicie di forza a tutti i malati, a tutti. arbasino, 7- 316
. questo tragico tritume... a volte ha dello spedalesco e manicomiale.
. la cleopatràs manicomiale, ella pervenne a esercitar su di lui il fascino della
base del modo in cui, fino a non molto tempo fa, veniva concepita
sé e per i propri familiari -conseguenti a un tale ricovero; il cambiamento delle
subito la lettera da lei scritta così a precipizio e che, un'ora dopo,
che, un'ora dopo, andò a finire in un privato manicomio, presieduto da
manicomio giudiziario per un tempo non inferiore a due anni, salvo che si tratti
per un tempo non superiore nel massimo a due anni... la durata minima
per un tempo non inferiore nel minimo a dieci anni. 2. famil.
intricata da cui non ci si riesce a sciogliere; rompicapo. palazzeschi, i-53
l'avrei sentita tanto volentieri. -e a braccia spalancate andò verso la finestra:
.. levando l'adorazione dell'io a fine ultimo dell'esistenza universale anche co
servirà di distrazione, mi aiuterà a tirarmi su. = voce dotta
, 29: un'altra donna comincia a sonare, / e so la granduchessa di
subito senza far altro se ne vanno a i tasti del manocordo, e dando due
, e dando due toccate, cominciano a porre in ordine le corde de lo stormento
, 10-940: taluna ha perso, oltre a quattrini, / forse gli anelli e
un bel vestito de verde sambu- cato a manegotti, frangiato di seta. sanudo,
più piccoli, sicché si può dire laniperdi a tutte le tignuole de'panni, quali
'inferiore del 'pallone 'foggiata a tubo. serve al gonfiamento e,
bocchelli, 18-i-17: sono stata messa a regime: per via della pressione,
conduttori di linee elettriche aeree. -giunto a manicotto: v. giunto3, n
mezza manica di tessuto nero doppio, a tenuta di luce, che permette di
trasmissione del movimento rotatorio fra due alberi a assi coincidenti. tramater [s
ferro battuto o di ghisa per unire capo a capo due assi, uno de'quali
la superficie interna del manicotto, che a disegno in certi punti è liscia,
l'altra si muova. -manicotto a sfere: cuscinetto. 12. milit
parte posteriore della canna di un fucile a retrocarica. guglielmotti, 510: '
510: 'manicotto ': nei fucili a retrocarica, il tubo che riceve la
un cilindro cavo montato, per lo più a caldo, sul tubo interno della bocca
tecn. giunto di collegamento per tubazioni a piccola pressione interna, per funi metalliche,
metalliche, tiranti, aste. -giunto a manicotto: v. giunto3, n
, controllo la barra di metallo da sezionare a misura. questo quando l'ago della
questo quando l'ago della fresa è a disco, quando è a manicotto spiano
della fresa è a disco, quando è a manicotto spiano le barre che ci vengono
. nelle macchine di preparazione alla filatura a pettine, ciascuno dei due dispositivi di
in corsa. 16. prov. a ognissanti, manicotto e guanti: v
manicottino. cestoni, 481: intorno a questi ligniperdi, mi confermo la nascita
il loro manicottino e se lo portano a culo alzato. tommaseo [s. v
, che pendeva dal gomito fino a terra. g. villani,
le punte de'manicot- toli lunghe infino a terra, foderati di vaio e ermellini.
la carne di questo animale è buona a mangiarsi, massime la coda; non ha
bonagiunta, lxiii-62: sì graziosa appare / a la mia percepenza / la gio',
): come hai potuto sofferire di straziarmi a questa maniera? storie pistoiesi, 1-165
e che ciascuno stesse armato ed apparecchiato a seguitare le insegne. trattato d'amore
se non fosse per riformarla e per ridurle a i loro princìpi: ma sempre con
, 1-238: cangiato ragionamento, chiesi a metrodoro consiglio su la maniera del nostro viaggio
suoi dolorosi effetti e in miracolosa maniera a dimostrare. sanudo, liv-244: la peste
la mia lettera ch'ella trovossi necessitata a prenderla. forteguerri, 16-107: vide
al fulgore d'accesa candela / una fanciulla a un garzon legato / ed un vecchio
che piange e si dispera / vicino a loro in misera maniera. alfieri, iii-1-71
meschine di maniera / ch'era cosa a vederle orrenda e rea. g. gozzi
li-6-53: di manieraché vede la serenità vostra a che termine è ridotto il signor duca
d'una pietà che invogliava l'animo a contemplarlo; di maniera che si fermò,
eminente luogo ad altra dominatrice virtù che a quella della giustizia? casalicchio, 31
il caso... stamane pensavo a te ». « grazie. in che
colloquiale o affermativo, per lo più a domanda e risposta). leggenda aurea
670: primo e feliciano furono accusati a diocliziano e a massimiano imperadori da'pontifici
e feliciano furono accusati a diocliziano e a massimiano imperadori da'pontifici de'tempi in
: che se non li faranno sagrificio a li dei, non potranno ricevere neuni
, i tuoi sì lenti / riposi a miglior tempo ornai riserva, / ché sotto
chiaro davanzati, v-61: se tal manera a me tener non vale / convene a
a me tener non vale / convene a me stesso essere nemico. boccaccio, dee
disgraziato. firenzuola, 161: era a punto in quel tempo dentro da firenze
. boterò, i-103: le genti poste a levante ed a mezzogiorno, come la
: le genti poste a levante ed a mezzogiorno, come la toscana e 'l geno-
... con maniere sporche / unire a nozze puttaneschi amori. a. verri
/ unire a nozze puttaneschi amori. a. verri, 2-i-1-128: così accade ai
e rozzi escono da londra, si ripuliscono a parigi, si raddolciscono nella tenera e
e ridente italia e poi, rientrando a questa cupa lor patria, ritornano ad
me maniera bella e gente, / a ciò vogl'i'/ ben metter mia balia
maniera. serdini, 1-237: voi state a motteggiar chiunche passa / e farestevi beffe
breve si sperava, dover egli ricondursi a stato lodevol di vita. ciro di
uscir d'impegno, / ed accollarla a me; non è così? pratesi,
. quanto al resto, ha imparato / a dir « tutto » con altre parole
tutto » con altre parole: cioè a non dir « niente ».
buon capitano, là dove un prencipe a pena uscito dalla culla, per così
un oggetto dell'educazione degli uomini destinati a figurare nella società. monti, i-153
16: tenendolo in cotale maniera istretto a sé, sì che tristano da lei non
per amore di tristano, non pensando a ciò ch'ella facea, gittò uno
dame e le damigelle vidono lor signore a terra giacere in tal maniera, si
c. bini, 1-75: si pose a sedere sopra uno scalino col capo fra
vita e nel detto luogo fu soppellito a loro maniera [dei troiani] con
, legge, ricama e quando assetta a sé le robe proprie, a la maniera
quando assetta a sé le robe proprie, a la maniera de la politezza che ella
per farli compiutamente perfetti, che andassero a vedere del mondo, per apparare da
era nel borgo, per non dar fastidio a quei padri gesuiti, che viveano con
. conti, 89: molto soffre a veder marito amante / sua moglie a
a veder marito amante / sua moglie a tutte del bell'uso in preda / le
impedisse o ricusar volesse / di conformarsi a le maniere colte. bianconi, xxiii-205:
-no!... -continuò infiammandosi a freddo, maniera sua -no...
paolo in tessalonica e della sua carità a que'fedeli, uditelo da san paolo medesimo
con che maniera di vivere fosse pervenuto a sì lunga vecchiezza, rispose: col non
enunciava quella singolare maniera di nutrizione, andò a prendere le due dita di vino in
de'magistrati. brusenti, 1-38: a me non tocca d'insegnarvi la maniera che
nelle viscere le armi nemiche, incominciando a disperare della propria conservazione, maledicevano la
. bellini, 5-1-39: chi potesse prendere a grano a grano la limatura mentr'ella
, 5-1-39: chi potesse prendere a grano a grano la limatura mentr'ella cade dal
... egli certamente potrebbe seguitare a limare il ferro quanto volesse a suo piacimento
seguitare a limare il ferro quanto volesse a suo piacimento, anco per un'intera
mio, una istessa maniera: perciò hanno a mantenersi con una medesima arte. tasso
di sermone lo dicitore massimamente dee intendere a la persuasione. ugurgieri, 202: stette
forse venti maniere di canti d'uccelli quasi a pruova l'un dell'altro cantare,
. chiabrera, 5-74: perdere genova a me è perdere tutti i conforti,
; e insomma io non ebbi che a scegliere fra molte maniere di felicità.
l'ordine morale: e chiunque coopera a quest'ordine,... esercita una
di bestemmia, cioè contro dio e contro a moises e contro a la legge e
dio e contro a moises e contro a la legge e contro al tabernacolo, ovvero
governo popolare,... la ridusse a reggimento che tenesse più del nobile e
tutti gli altri scrittori si maneggiavano intorno a una maniera e parte sola dell'eloquenza
. si maneggiano semplicemente d'intorno a tutte. castelvetro, 3-81: la
e la maniera non poetica hanno indifferentemente a sé sottoposta la traslazione. sassetti, 79
erano forbite né molto dispregiate, ma erano a maniera ammodata e convenevole. tavola ritonda
maniere, /... / a bendoni e a testiere: / pur le
/... / a bendoni e a testiere: / pur le tonde s'
che ha caratteri o natura abbastanza simili a quelli di un'altra entità analoga;
d'oro. novellino, vi-95: a lui venieno sonatori, trovatori e belli
essere nove maniere di spiriti contemplativi, a mirare ne la luce che sola se medesima
, /... incontenenti dieder a gambitti. straparola, i-50: vinegia,
ventura ch'ei fusse stretto da povertà a viaggiare e ad usare con ogni maniera
, iii-18-261: questo discorso è rivolto a due maniere specialmente di lettori: ai
di lettori: ai giovani, e a quelli che, senza professare o
fra'quali uno avea in grembo un cagnuolo a maraviglia bello. sercambi, 1-i-309:
... le spogne sono affisse a li scogli, e ben mille maniere di
dall'altra, si potrebbe esser tentato a stimare che sieno tante le maniere o le
fanno bene, / se altro accidente a lor non vene. boccaccio, dee.
un colle, per esempio, vicino a noi, lo veggiamo distinto in ciascuna
fatto come la lumera, / ch'a lo scuro partito dà sprendore, / ma
chiarore. bembo, 10-vii-381: io ho a questi dì da voi ricevuto una molto
un autore... l'argomentarsi a difender per via di ragioni la sua maniera
una gran bellezza alle sue descrizioni, anzi a tutta la sua poesia. tommaseo,
con la coda, con l'intercalare, a corona. -ciascuna delle fasi in cui
, iii-12-323: più altri paragoni avanzerebbero a fare, da'quali si parrebbe come
svolgimento del filone iniziatosi con le canzoni a ballo della terza maniera. -con
una corrente letteraria (anche con riferimento a un autore che ripete stancamente in opere
i difetti del caposcuola, misurati, tenuti a freno dal genio, escono fuori come
fiore al nostro mondo poetico, insino a che inaridisce. il poeta allora esausto ripete
: per piacere in una data parte a un uditorio dato di un dato periodico
si lasci andare un po'troppo spesso a scrivere di maniera. gozzano, i-1245
bisogna evitare l'elogio di maniera, a « cliché », del quale si fa
. savinio, 2-13: nivasio univa a uno sferzante disprezzo per le classi alte
attribuzione. cennini, 31: poi a te interverrà che, se punto di fantasia
fantasia la natura farà conceduto, verrai a pigliare una maniera propria per te.
46): attesi continuamente in firenze a imparare sotto la bella maniera di michelagniolo
opere loro hanno onorato che ella né a roma né a nessuna altra città per
hanno onorato che ella né a roma né a nessuna altra città per questo affare dee
'l soprannome. mascardi, 287: a cotal particolarità s'è dato dai periti
occasione. baldinucci, 3-11: maniera, a mio giudizio,... vuol
. l. pascoli, i-217: mandollo a studiare sulle pitture più rare di michelagnolo
: settantenne, il guercino lavorava, a volte, nella sua « maniera prima
altro, non osservano la dovuta proporzione; a guisa di chi sopra bianchissima carta getta
gagliarda 'è di quel pittore che, a forza di profondi scuri e vivi chiari
gretta ': termine che si oppone a quello che noi diciamo manierona; ed è
differenza da colui che nell'operare va a seconda d'un'altro, benché singulare nell'
un'altro, benché singulare nell'arte, a quello che seguita un chiaro lume del
quel subbiime artefice preveduto, quando ebbe a dire una volta: questa mia maniera
gettate figure pur di cera, dentro a forme talvolta stracche e logore, riduceiido
stracche e logore, riduceiido il getto a freschezza con affondare e inalzare, affine
, maccian- ghera: e si dice a quel modo di fare in pittura, scultura
di mezzo braccio quadro, in cui a gran rilievo si. vede scolpito di buona
. vasari, iii-456: bastandogli [a michelangelo] mostrare la via della gran
anche acquatinta). -maniera a matita: tecnica che riproduce sulla lastra
uno sfondo nero, con possibilità limitate a notturni e nature morte: sulla lastra
per ricavare la tinta voluta; incisione a fumo, mezzatinta. d'annunzio
: andrea praticava la maniera rembrandtesca 'a tratti liberi 'e la 4 maniera nera
l'ordine della porta che era fatta a ditto palazzo, quale era grande e nana
, 1 -proem.: si comincia a veder fabriche c'hanno del buono, da
e architetto di nome celebre, cominciò a far conoscere la bella maniera come si
v-13: vincenzo martinelli... a questa reale accademia, oltre un lungo e
di prendere avviso da'giovani, e a quella più eletta maniera, come per
3). bottari, 5-102: a giotto pittore come egli era, bastò
avviso, impegnato gli architettori del secolo xv a scostarsi da quella maniera tedesca che gottica
talmente la dottrina dell'arte sua ridotta a maniera ch'e'faceva a tutte le
arte sua ridotta a maniera ch'e'faceva a tutte le figure un'aria medésima.
e caricati nel contorno, sorsero tosto a rimetter l'arte quei tre lumi della
quali, avendo formate alcune idee di volti a lor capriccio, non solo non hanno
, regolare il profilo, troppo simile a certe miniature indiane che credevo di maniera,
ho voluto incominciar da questo quarto libro a mandarle fuori [le regole] che è
fuori [le regole] che è più a proposito e più necessario degli altri per
buono artefice. carducci, ii-9-72: a evitare lo sconcio d'introdurre membranature e
membranature e ornamenti che non si affacciano a quel genere e maniera di architettura,