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vol. IX Pag.44 - Da LICENZA a LICENZA (32 risultati)

posso trovare guarigione in questo reame, a me si è venuto voglia di cercare

sarebbe partito da la corte e ridutto a le sue castella; ma questo non gli

senza saputa e congedo del re, e a lui di chieder la licenza non sofferiva

. gualdo priorato, 3-iii-18: dimandò a sua beatitudine... la sudetta licenza

.. deliberarono di voler chieder licenza a cesare. birago, 320:

suo, diede con parole risentite licenza a quel della repubblica, presso di sé

con grande instanza alla corte catolica, a causa delle proprie indisposizioni, licenza di

re d'amore entrò, studia d'andare a lui ». b. pulci,

.. nel prendere licenza, raccomandò a marcello, sia di notte sia di giorno

giorno, non si rimanesse di mandarlo a chiamare. fogazzaro, 13-426: avendo

. e. gadda, 6-151: fu a questo punto, co 'na faccia color

scene, non sarà gran fatto se a noi si concederà distendere questa licenza anche

entro il corpo della tragedia, quando a i greci, senza tanta necessità, se

con mal viso lo riguardò: ed ebbe a dire che non per divozione, ma

machiavelli, 1-iii-121: la lettera di licenza a messer giovanni bentivogli non si è tratta

po'd'impegno, forse sarebbe riuscito a prendere finalmente quella licenza tecnica, per

elementare inferiore, ma che aveva frequentato a malapena la terza classe.

e -dopo un anno -torno in italia a dare l'esame di licenza per l'

contratto alla prossima scadenza e lo invita a liberare e a riconsegnare l'immobile alla

scadenza e lo invita a liberare e a riconsegnare l'immobile alla scadenza stessa:

il proprietario comunica al conduttore che, a causa della morosità nel pagare il canone

8. milit. autorizzazione concessa a un militare di allontanarsi temporaneamente, per

, superiori alle 24 ore, e a seconda della durata e della natura si

trovava malato, gli avevo dato licenzia a questi giorni che, per riaversi dal

, over crudele, si concedevano licenze, a chiunque le addimandavano, di partire di

addimandavano, di partire di campo e andare a roma per qualche suo bisogno, con

dall'autorità amministrativa (1licenze amministrative) a favore di un privato, e che

; se tali atti, per soddisfare a ragioni di pubblico interesse, trasferiscono a

a ragioni di pubblico interesse, trasferiscono a un privato potestà o facoltà rientranti nei

offeso e dello offenditore, la licenza a quel magistrato di potere portar tarmi. cantini

specie di cui occorre premunirsi per attendere a questa o a quella attività

occorre premunirsi per attendere a questa o a quella attività

vol. IX Pag.45 - Da LICENZA a LICENZA (33 risultati)

, v-158: io non vado più a caccia. mio marito non vuole, e

industriale concede, dietro corrispettivo, a un altro soggetto (detto licenziatario) il

così acquisito dal licenziatario e che, a seconda dei casi, può configurarsi come

chiara ed essa di entrare nel munistero a pisa; solo mancava la licenzia di

, così per pagare quella licenza venderò a voi dei dolci, che ruberò alle

d'animo è da ferire nel petto a le usate oppinioni, quelle per terra versando

di vergogna della sua disonesta faccia e a sé concedesse più ampia licenzia di sue lascivie

, se già non sorge / strana cagione a meritar ch'egli usi / tanta licenza

: equivocano volentieri gli eretici da libertà a licenza. delfico, i-143: la

fu molta, e qualche volta eccessiva a segno che degenerò in licenza. romagnosi,

di espressione. aretino, iv-6-141: a qualunque cosa occorra nella mente e nel

claudio,..., badando a fare il censore, riprese agramente la popolar

105: la loro licenza giunse per sino a far soggetto delle loro rappresentazioni satiriche i

te stessa, doni il tuo amor a gernando, che veramente per te languendo si

del fatto artistico (ma il termine, a partire dal romanticismo, è venuto sempre

belle, tolta ogni autorità all'antico ed a rafaelle. algarotti, 1-viii-37: le

. beni, 116: né da poeti a prosatori si può far sicuro argomento,

è licenza che appena si può perdonare a dante in grazia della rima. bacchetti,

-non saprei proprio. -per far piacere a me. -eran sillabe a caso;

far piacere a me. -eran sillabe a caso; con troppe licenze.

licenze. -facoltà, comunemente riconosciuta a un poeta o a un artista,

, comunemente riconosciuta a un poeta o a un artista, di fare largo uso dell'

90): con ciò sia cosa che a li poete sia conceduta maggiore licenza di

poete sia conceduta maggiore licenza di parlare che a li prosaici dittatori, e questi dicitori

poete volgari, degno e ragionevole è che a loro sia maggiore licenzia largita di parlare

sia maggiore licenzia largita di parlare che a li altri parlatori volgari. m.

dalle storie, ma di fingerle anche a suo talento. 13. disus

quel assolutamente giusto, né conoscono sin a quanto l'uomo di stato debba torcere da

legale padronanza si è la licenza o a dir meglio l'abuso del potere umano.

licenza popolare; ed è sovente contrapposto a libertà). alberti [rezasco]

publici; di qualità che vivendo ciascuno a suo modo, si facevano ogni dì

sempre le cose nostre sono state sottoposte a sì spesse mutazioni, ora conculcate dalla

qualche freno: e dove essa rompa a licenza, odia ed uccide l'economica libertà

vol. IX Pag.46 - Da LICENZA a LICENZA (43 risultati)

l'altezza del proprio grado, soverchiavano a lor piacere gl'inferiori e ì'infelice

fra cui sono stanziati (appartengano esse a uno stato nemico o allo stesso stato

questi imperiali avvezzi nel ponteficato di giulio a vivere con infinita licenza e insolenza,

loro usanza di prima, fecero violenza a due galere del priore di lombardia. boterò

dare, il fare affronto e dispiacere a chi si sia, senza che siano mai

. nani, 38: ogni cosa andò a sacco; ma le supelletili e i

28 (494): la milizia, a que'tempi, era ancor composta,

dalle paghe, erano gli uomini attirati a quel mestiere dalle speranze del saccheggio e

sregolatezza dei costumi (con particolare riferimento a quelli sessuali); licenziosità, condotta

, la città si gettava allora [a carnevale] in preda a stravaganze e

gettava allora [a carnevale] in preda a stravaganze e licenze senza più limiti.

9-165: giesù,... parlando a tempo, acquetava la licenzia che nasce

volle quel giudizio coprir di bianco; e a gran pena si contentò che ne fosse

che consiste neh'esprimere un concetto sgradevole a chi parla o a chi ascolta con

un concetto sgradevole a chi parla o a chi ascolta con parole o con perifrasi allusive

licenzia, la quale ha luogo quando dinanzi a coloro che dobbiamo riverire e temere,

alcuna l.; si riferisce soprattutto a canoni e fughe. -composizione scritta in

e fughe. -composizione scritta in omaggio a una personalità, che comprende un recitativo

come se ella fusse per fare riguardo a te tutto ciò che può fare.

: in eternità sterminata non vi è tempo a tristezze; in libertà beata non vi

rege de lo munno, se licenzia forse a. tti de vederelo. a

a. tti de vederelo. a. pucci, cent., 60-83:

le astringesse la fede che mai non avesse a palesare a persona ch'egli avesse inteso

fede che mai non avesse a palesare a persona ch'egli avesse inteso ciò ch'ella

chiesta licenza, ed erami in tutto a partirmene. manzoni, pr. sp.

vi-229: era in questo mezzo ito a siena con licenzia della signoria. varchi,

con rispetto, / 10 mi vado a solazzar. pirandello, 6-191: con licenza

con licenza vostra, principe, vado a salutare la mia povera cognata.

e senza licenza, ritornatisene in francia. a. f. doni, 2-62:

verso, presi partito d'andar via a ogni modo con licenza e senza licenza,

mai dir la sua ragione, siam ridotti a segno che tutti vengono, con licenza

che tutti vengono, con licenza, a... ». « volete tacere

licenza! pirandello, 6-229: fece scoppiare a una a una tutte quelle magnifiche bolle

pirandello, 6-229: fece scoppiare a una a una tutte quelle magnifiche bolle che sono

, con licenza parlando. -dare a qualcuno una licenza braccesca: allontanarlo in

aver ragione voglion valersi della forza ed a questo modo finire il ragionamento, dandoci,

braccesca. -dare, concedere licenza a qualcuno: congedarlo, accomiatarlo. -

1 -intr. (65): data a tutti la licenzia, 11 tre giovani

non potea star molto lontano, pregollo a darli licenza. pirandello, 8-137:

magno volgar.], 26-5: a giob non si dee ragionevolmente concedere licenza di

alberti, i-4: non sanza cagione a me sempre parse da voler conoscere se

umane possa la fortuna, e se a lei sia questa superchia licenza concessa,

, il dar loro licenza di pescare a terranuova, era lo stesso che far loro

vol. IX Pag.499 - Da MALAMOCCO a MALANDRINO (19 risultati)

, 15-33: il sannazaro... a quarantatré anni era malandatissimo di salute e

grido di molta. e d'affrica a questa guerra ogni mal'andato e scapestrato più

ciurmaglia di un popolo sfaccendato, in faccia a certi maleandati artigiani, e vituperati scopatori

. carcano, 228: egli venne a rissa con alcuni malandati del suo stampo

i legnaiuoli e gli ebanisti, quello facile a sfogliarsi come la cipolla o ad imporrare

cipollino 'i marmisti addimandano il marmo a sfoglie. = deriv. dal

2-i-292: chiamato dal viceré d'egitto a organizzare la polizia in egitto, disse di

g. m. cecchi, 27-391: a quello / ch'io veggo, un

vuoi malandrinare. bresciani, 1-i-161: a costei, che sa malandrinare con tanta sfrontatezza

f. loredano, 7-8: gli istrioni a cui avemo addossate le parti malandrinesche.

m. villani, 9-12: si cominciarono a fare raunanze di gente malandrina, disposta

fare raunanze di gente malandrina, disposta a rubare. baldelli, 4-281: l'

'l greco malandrino / malmenava i troiani a fil di spada. moniglia, lvii-137:

malandrina, / per star poi senza noia a la cucina. pananti, 11-68:

... spalancavano le boccaccie sgolandosi a vociare litanie, lancinado nella folla certe

. i. frugoni, i-10-221: rispondo a quel capitol malandrino, / che sopra

avevano rubato / due mercatanti e morti a gran furore, / e'lor denari

in un prato / sopra una pietra, a partirli in quell'ore. pulci,

, 1-188: di molte terre convicine a napoli concorsero molti malandrini e s'avvicinarono

vol. IX Pag.500 - Da MALANDRÒ a MALANNO (25 risultati)

. amari, 1-2-223: è dato a riccardo di grimaldo, abi- tator di

grimaldo, abi- tator di cosenza e a 'malandrini 'della sua campagnia,

guglielmo borsiere, piacevole uomo, standosi a bologna, veduto un dì passare un malandrino

un cerchio di cittadini, corse là a inginocchi arsigli a'piedi e fegli un gran

di un soldo sto malandrino, se cominciate a parlare di conciliazione e di transazione.

/ lo vorrei conciar bene, se avesse a far con me. -con valore

infilzata, che si sarebbe creduto far peccato a guardarsene. = cfr. malandrino1

? morante, 3-221: i primi ariani a imitarmi sono stati immediatamente / i

. sarpi, i-1-41: forse piacerà a dio che il malanimo de'nostri avversari

melchiorre, non sentendosi sicuro di riuscir a nascondere i suoi veri sentimenti; temeva di

-mi si dirà che sono un buon a nulla, un pusillanime, e che

faceva un diascolìo sulla cappa del camino: a questo i contadini ci badano.

. capuana, 14-21: cascavano addosso a tutti la disdetta, la miseria,

, la malannata, la burrasca, vengono a dare una buona spazzata in quel brulicame

10 sono omberto; e non pur a me danno / superbia fa, ché

, pregando dio che ci dia grazia a noi, che rimagnamo vivi, stare

: non maritare mai tua giovane figliuola a niuno vecchio ch'ella arà el malanno

giustinian, 1-37: se alcun ven a sentire / nel spinzere de la porta,

ragioniate con persona / che io attenda a scongiurare spiriti, / ch'e'non sarò

loredano, 5-26: il non aver concesso a questo vecchio / la figlia che agamennone

... / sempre t'è a cuore di predire il male. muratori,

ho moglie e cinque figliolucci; / a tutte le stranezze che mi fanno /

34): un tiro di questa sorte a un galantuomo, al vostro curato!

: ora sono su il pagar la tassa a il sale, la 'mposta, la

malanni poetici, non mi avrà recata a mancanza l'involontaria dilazione. nievo, 752

vol. IX Pag.501 - Da MALANOTTE a MALAPENA (32 risultati)

1-ii-397: non c'è stato tempo a rizzar la mia tenda e io ho dovuto

quanto potei e seppi, mi detti a gridare a que'malanni che guardasser bene a

e seppi, mi detti a gridare a que'malanni che guardasser bene a ciò che

a gridare a que'malanni che guardasser bene a ciò che farebbero. boine, i-112

: è un malanno di barabba sempre a spasso, bello e svelto che di più

dagli tanti maglianni quanti mai ne vennono a creatura, vecchio rimbambito ch'egli è.

ho ditto mia intenzione e farai bene a fare quello che io voglio; altramente

voglio; altramente io tei farò fare a mal tuo grado ». la donna

malanno che dio mi dia, mi sforzi a fare altramente? n. franco

103: o che venga il malanno a queste nenie. becelli, 1-260:

col fuscellino: procurarsi fastidi, andarsi a cercare guai. crudeli, 1-123:

questo festino. -dare il malanno a qualcuno: arrecargli grave danno o fastidio

lettera senese, v-203-162: sapi che noi a loro daremo el malano unguanno in chesto

nostri usciranno fuora e darano il malanno a li inimici, perché i sarano più di

in mezzo, ma si cacciò subito a fuggire. foscolo, xvii- 466

capo d'anno che molti mi vengono a dare, mi hanno pur troppo dato

con valore attributivo): con riferimento a persona particolarmente fastidiose, importune, antipatiche

aurea micene; / ma nell'ottavo a lui venne in malanno / il divo oreste

non suon buone da altro che da star a tutte l'ore con la corona in

, lxiv-93: che m'adimandi, a che m'ài tu costretta! / io

tommaseo [appendice]: detto per ingiuria a persona: * gli è un malannaccio

le vengono insegnati, talvolta li rifà a modo suo, non chiamava quella taverna

malanòtte mio amico, che lo furò a quel vescovo da'melia, la rogna

toscani, 356: non è andato ancora a letto chi ha da avere la

tare? -disse don antonino. -malanòva a voi! brancati, 4-171:

pisa] rinvolto in una coltrice. a. cattaneo, i-89: favorino, quando

vedendo la mala parata, si affrettò a giurare tutto quello che voleva io.

con lo sputo voleva dire prendersi, a voce più o meno spiegata, qualche

1-i-392: il padre non lo rimandava a casa carico di maleparòle e colla giunta

. malappéna), avv. a malapena: a stento, a fatica;

, avv. a malapena: a stento, a fatica; con difficoltà.

a malapena: a stento, a fatica; con difficoltà. botta,

vol. IX Pag.502 - Da MALAPOLANDA a MALARNESE (39 risultati)

che a mala pena si potevano i bostoniani difendere.

c. bini, 1-261: mi riesce a mala pena d'intendeme un verso,

più che novant'anni, che pareva a mala pena reggersi in piedi. deledda

ii-302: pietro ritornò in paese, e a mala pena ottenne da maria un breve

mette spine e non foglie, e a malapena / respira. 2. soltanto

, iii-5-284: certi innovamenti... a malapena ebbero la vita delle messi e

i-825: un altro lanternino bianco metteva a malapena un fiato di luce nel bugigattolo

elementare inferiore, ma che aveva frequentato a malapena la terza classe. compagnone,

una donna dalla finestra dirimpetto, lui a malappena ha risposto. = comp

un certo ramo che fa li fiori a modo de un pede de fave, e

. malappropósito, avv. disus. a sproposito; in modo inopportuno o sconveniente

poste malapùnica, cioè melagrane e campanelle a dimostrare come all'uomo perfetto si richiede

... in toscana germano, a napoli malpardo o malardo. =

m. villani, 1-2: chi era a servire questi malati, appiccandosi quella malattia

, richiesto a'nimici di poter far venire a sé un medico, non l'impetrò

un medico, non l'impetrò. a. cattaneo, i-13: temevano per

malare, per toccare il cuore anche a lui. baldini, 13-90: seguitò

: seguitò ancora per oltre vent'anni a correr dietro alle lettere di leopardi che

emo- sporidi e dei generi plasmodium (a cui appartengono i parassiti plasmodium vivax,

la quartana) e laveragna (a cui appartiene il parassita laveragna malariae,

assumeva forme gravissime, con tendenza a un'elevata percentuale di mortalità, a cui

a un'elevata percentuale di mortalità, a cui si pose fine, nel dopoguerra

prima di lei, ed avendola confortata a starsi nel letto, feci credere al padre

una gamba di legno che gli cigolava a ogni passo, gli s'era presentato,

verde malaria, e si giunse a lentini. -atmosfera malsana.

dell'anima sua di artista ventenne dinanzi a tanti e così nuovi e stupendi miracoli

misero addosso una febbre che lo tennero a letto per sei mesi. 2

e ufficiali allo spedale di massaua? a massaua dove guariti da una malattia se

1-i-60: non ebbe... a temer la fame neppure durante l'invernata;

grande casa di commercio dell'indie, a rangoon, come ucio. un cinese

fra i cipressi che m'hanno accompagnato quassù a quello malarico della piangevole « sera di

terapia, introdotta in psichiatria e messa a punto dal medico viennese wagner von jangger

d'incubazione di durata variabile da 6 a 20 giorni, provocano accessi febbrili particolarmente

, avevano tolte le camicie di forza a tutti i malati, a tutti.

camicie di forza a tutti i malati, a tutti. * = voce dotta

. da una barbarie sana e malarmata a una barbarie purulenta e armata dalla scienza

; / perché anch'ei non si piega a far qualcosa? / se poi cerca

mal arnese / che leva il pane a quelli del paese. petruccelli della gattina,

quel malarnese. cagna, 1-161: guai a dio se

vol. IX Pag.503 - Da MALARRIVATO a MALATICCIO (36 risultati)

malarnese! brancoli, 4-211: soddisfazione a quei malarnesi non bisogna dame assolutamente!

ant. e letter. che viene a trovarsi in difficoltà o in angustie;

i vaghi pomi; e quindi le muove a ciascuna parte del mio male arrivato corpo

guerrazzi, 3-229: il malarrivato, giunto a capovoltarsi, sbuca con la testa dalle

, 6-1-172: rosen impugna la sua sciabola a due mani, e piomba in mezzo

due mani, e piomba in mezzo a quei malarrivati picchiando a destra e a

piomba in mezzo a quei malarrivati picchiando a destra e a sinistra. -di

a quei malarrivati picchiando a destra e a sinistra. -di animali.

: menava un contadino un paio di buoi a vendere sul mercato di barberino, magri

genova. 2. non arrivato a destinazione, smarrito per strada.

ad ogni modo il borgno vive a san benedetto, vicino alla vostra mantova,

malarrivato mio chierico. -non arrivato a proposito, intempestivo, inopportuno.

demonio. sacchetti, 160: a tal baratta / corre il malagevole /

, 124: -o che paghere, io a poterti toccare una volta sola que'duo

sempre stia franco e gioioso / contro a ria fortuna, e forte: /

e forte: / se pur giugne a mala sorte, / poco dè temer la

se ài mala ventura, / dimme, a me che me se dà? aretino

da la dapocaggine, e tesser giustiziato a torto nasce da la mala sorte.

che incontra la mala sorte di essere apprezzata a meno di quel che si deve,

della sua mala sorte, gli cominciò a parlare in tal modo. verga, 3-197

pirandello, 8-275: i sudori, giù a fontana, dentro la giara. lavorando

. e il contadino, di fuori, a confortarlo. saba, 321: chi

confortarlo. saba, 321: chi a liberarmi / da mala sorte, / chi

sorte, / chi la mia morte / a protrar venne? 2.

: mostrarsi sereno e imperturbabile di fronte a un'avversità, a una situazione difficile

imperturbabile di fronte a un'avversità, a una situazione difficile. bocchelli, 2-xv-67

bianchir denti, ogn'un s'affollerebbe a comprare a'contanti delle sue non lisciate

conte l'aveva do nato a sua moglie nell'anniversario del malassortito imeneo.

tratto fuora / del solco e data a malatasca in mano. gigli, 4-71:

rimini, la cui costruzione fu affidata a leon battista alberti da sigismondo malatesta (

piovene, 5-400: anche qui [a fano], col palazzo malatestiano,

rente. novellino, ii-113: a cui il detto vetturale rispose, come

spinetta e falconetta scalze, con pelliccie a dosso, alla camera dove el duca malaticcio

soverchiamente,... non posso indurmi a credere che altro mi renda così malsano

amazzone. periodici popolari, i-649: a voi ci vorranno due o tre libbre

malattie (la vita). a. cattaneo, i-180: una vita malaticcia

vol. IX Pag.504 - Da MALATO a MALATO (22 risultati)

che stava nell'orto,... a potar piante, che crescevano stente e

borgese, 1-180: stentò un poco a riconoscere sé e le cose circostanti quando

vi sia quell'infermità ch'io avrò notato a certi segni e indizi, de'quali

deprimente. carducci, ii-10-142: ritornando a me accetto la primavera con la languidezza

languidezza stanca e malaticcia che mi mette a dosso. -sostant. manzini

da un'infermità (per lo più a lungo decorso o cronica o tale da

. di breme che benché malaticcio viene a trovare me povero malatissimo. pascoli, 545

, ero malato, ero lontano, / a messina; col tifo. d'annunzio

, iv-1-475: dovevano queste alterazioni attribuirsi a uno stato morboso del suo organismo? «

o ha malati i piedi, è obbligato a non celarsi, perché guai a lui

obbligato a non celarsi, perché guai a lui, se, persistendo, la sua

. de pisis, 3-26: andava a vedere certi fiori di un rosa malato

da emozioni intense; che è in preda a un sentimento vivo e angoscioso, a

a un sentimento vivo e angoscioso, a una violenta passione; dominato da un'

. mino da colle, xvii-862-8: a tale donna ongn'om sia servidore,

amore, e sentomi sì forte / gravato a dismisura, / che sol vostra figura

d'ignoranza forzata. tarchetti, 6-ii-119: a pensare come si piglia la vita in

] è d'altra parte assai simile a quella del libro precedente. le stesse

il re marco] dàe per sentenzia che a tristano sia tagliata la testa e la

mai voglia né cagione di contender né avere a fare con lei. pagliaresi, xliii-34

dov'è 'l suo stallo, / a pensar cominciò in veritade / del cieco

e fastidio. pananti, i-25: a ogni poco m'appellano costoro, / e

vol. IX Pag.505 - Da MALATO a MALATTIA (26 risultati)

. padula, 431: così lavoriamo a notte adulta, e spesso con la

anche una bimba malatella, / in collo a beppe, e di su la sua

e della famiglia degli oplofori, stabilito a carico dei siluri di linneo, e caratterizzati

: « e1 par ke vui voiai a forza / enanzo termeno far la zento

quella malatia, / s'el plas a deo, ke perigol ge sia ».

2-15: nelle sue ricette scrisse che a tutte le malattie delle donne, che

. il coito essere atto e potentissimo a renderle in breve tempo sane. c.

avesse afflitti in guisa che furon sforzati a dividersi per le vicine guarnigioni. tasso,

tanto l'assedio, non meno disagioso a quei di dentro per la fame che a

a quei di dentro per la fame che a quei di fuori per le malatie.

dopo una malazia di più settimane. a. cocchi, 8-133: malattie sono quelle

, esci dal vago, pensa poco a te stesso in fatto di salute, e

ai primi giorni dopo la malattia, a quei giorni indimenticabili di languore, di

sifilide, ecc.). a. cocchi, 6-6: oltre i molti

entra nella farmacia. che egli vada a cercare uno specialista per le malattie della

e la sifilide. denominazione che risponde a falso pudore, per cui sono aumentate

minacciano in modo eccezionale chi si dedica a certe industrie. panzini, iv-395:

è stato assistente volontario alla clinica dermosifilopatica a bologna, ha frequentato il corso estivo

il corso estivo di malattie del lavoro a monaco. -malattia diplomatica: indisposizione

malattie: forma di assicurazione obbligatoria, a tutela dei lavoratori e dq loro familiari

] cresce rapidamente, onde è costretto a cambiar la pelle quattro volte, il che

1-23: veduto della ruggine, passo ora a ragionar della * filiggine ', ch'

le funzioni di esso non vengono eseguite a norma delle leggi che dalla natura sono state

mia malatia / non oso adimostrare / a chi mi può guerir e far gioioso

/ de demostrar la sua gran malatia / a lei, che potè lui di ciò

ciò guerire. chiaro davanzali, xx-40: a voi, donna, s'invia

vol. IX Pag.506 - Da MALATTICO a MALAUGURATO (33 risultati)

la malattia della sensibilità e dell'infelicità a sedici anni e a dieci anni. ungaretti

e dell'infelicità a sedici anni e a dieci anni. ungaretti, 1-68:

animo che una natura sana si adopera a guarire poi nella virilità. comisso,

società e costringe i lavoratori delle campagne a stentare sotto una ingiusta mercede. de

: non c'è pericolo che, a questo modo, si ricaschi nella vecchia malattia

d'algeria è una malattia cronica vicina a diventare mortale. 6. difetto

. bellincioni, ii-132: l'andar a piè mi par gran malatia. magalotti

malatia. magalotti, 9-2-291: tenete a mente queste malattie, ciascheduna contingibile in

della vita, avvolto nelle passioni e a loro cedendo. 7. locuz

: in fondo, anche se rinunziavo a dorothea, non ci avrei, come si

una malattia. pavese, 9-9: a doro volevo un gran bene, e

, e quando lui per sposarsi andò a stare a genova ci feci una mezza

e quando lui per sposarsi andò a stare a genova ci feci una mezza malattia.

malattia. malattia che dura, viene a noia alle mura. 9.

... ma per avventura malatto a soddisfare. tasso, 13-32: benché in

languido e smorto / e mal atto a portar elmo o lorica, / nulla

frachetta, 768: popolo senza capo a cui ubbidisca è mal atto a difendersi.

capo a cui ubbidisca è mal atto a difendersi. 2. inadeguato,

cattiva, maleaugurante e pressoché sinistra, a momenti. cesarotti, 1-xxvii-159: queste

d'annunzio, i-807: folta la nebbia a poco a poco sale / su su

, i-807: folta la nebbia a poco a poco sale / su su da le

rivedevano in mano le due pie- truzze a malaugurare la sorte di giobbe.

. bigiaretti, 10-190: provai ancora a correre, e malauguratamente il fucile mi

: lo tristo malaugurato re non conosceva a quale signore egli doveva fare grazie della

5: tu malaugurato, che offendi a lui [dio] e a noi.

offendi a lui [dio] e a noi... per lo diletto del

tu hai perduto e fatti perdere altresì a me! foscolo, iv-419: malaugurato!

si risentono soltanto al dolore, simili a quelle membra scorticate che all'alito più

intorno alla divinità, dovrebbono esser bastanti a sollevare ogni saggio contro i malaugurati pregiudizi

della corte e presso lo stesso menelik, a fin di mettere sempre più in malavista

di dar una passata di sette giorni a palermo per metter in sesto definitivo gli

poco dopo quella malaugurata lettera ho cominciato a scrivere qualcosa che dovrà piacerti. ferd

11 mio indirizzo, niente m'avrebbe legato a quell'altro, neppure la corrispondenza che

vol. IX Pag.507 - Da MALAUGURIO a MALAVENTURA (36 risultati)

cànova, su per la malaugurata scala a chiocciola, la voce dei venditori ambulanti

perché mai devo dare tutte le mie affezioni a te, e tutto il mio tempo

meditati studi de'recenti filologi e storici a penetrare con eroico coraggio entro le tenebre

, 879: costei non sapeva decidersi a partire da quel continente malaugurato nel quale

partirà; però che elli è atto a volere de la robba assai e godersela a

a volere de la robba assai e godersela a la malaugurata, perché non vi durò

regione, / traversando l'are, e a cui cambise / con male augurio il

, non osava né ad altri dirlo né a sé. garibaldi, 3-130: un

iii-2-310: insomma dobbiamo dar da mangiare a quest'asino, che ogni poco inciampica?

il sangue] in acqua! - malaugurio a te. 2. locuz.

non aver paura, tanto più che tu a roma non ci torni così presto »

. montano, 1-89: tutto intorno a noi aveva un aspetto di malaugurio.

quel giorno, fu interdetto ogni approdo a quelle terre di malaugurio. -come insulto

malaugurio! brancoli, 3-154: davanti a lui si drizzavano gli stivali, come

. -fare, portare il malaugurio a qualcuno: in dirizzargli un malefizio,

: quelli sono malaugurosi che te- gnono a vile ciò sanno e sempre chieggono nuove cose

che sono nelli fianchi, noi tenere a tua signoria, perciocché è molto pessimo

da paragonarsi con molto adeguato confronto, a quella malaugurosa bonaccia che precede lo scatenarsi

pirandello, 8-51: nessuno mai andava a sedere sulla piccola panchina a ridosso di

nessuno mai andava a sedere sulla piccola panchina a ridosso di quel vecchio cipresso malauguroso.

sinistra parte voltato, da alcuni tenuto a vile, come se la malaugurosa cassandra

più volte, tornò su la torre campanaria a gufare sinistramente agghiacciando le vene dell'insonne

[la fisica] coinvolta tra mezzo a più inseparabile squallidezza, mercé l'industria

poteva sperare avessero quietamente... a sì malaugurose deliberazioni accomodarsi. tommaseo,

deliberazioni accomodarsi. tommaseo, 19-101: a reprimere le poche stragi, ma malaugurose

. pratesi, 3-42: tutto concorre a rendere allegrissimo, luminosissimo il luogo,

una ricordanza malaugurosa. -destinato a provocare devastazione e morte. de amicis

4-ii-460: veggo che quasi tutti dipingono a tetri e spaventevoli colori questi due siti malaugurosi

, che son buona e non atendo a sì fatte cose, ho male e malaventura

quel libro, e lui si messe a leggermelo tutto. 2. rovina

suo peccato. 4. inter. a esprimere stupore, orrore, deprecazione.

5. locuz. -dare malaventura a qualcuno: cagionargli danno. fra

e mette in briga e dà malaventura a tutto 'l casato. ariosto, 388

van questi sbirri? andar debbono / a dar mala ventura a qualche povero / cittadin

andar debbono / a dar mala ventura a qualche povero / cittadin. -come

, avvenne l'agnello per sua mala ventura a bere

vol. IX Pag.508 - Da MALAVIA a MALAVVENTURATO (31 risultati)

malavia / ed una fiera bestia ed una a prato / avevon tanto un erpice menato

-andare per la mala via: andare a ramengo, in rovina; mettersi male.

perversa o praticano la delinquenza; associazione a delinquere. - in partic.: mafia

conquistava il primo grado che con « a zumpata », duello al pugnale con

come sono queste, non voglia mancare a se stessa e all'onor suo.

distingua fra impotenza e malavoglia, è invogliato a ribellarsi dalla prima anche più che dalla

villani, 6-2: il marchese cavalcò subito a pavia e menò seco due di quelli

5. locuz. -di o a malavoglia: malvolentieri, svogliatamente, senza

malvolentieri, svogliatamente, senza entusiasmo; a malincuore; soprapensiero. botta,

, 5-333: queste cose io narro bene a mala voglia. leopardi, 984:

, 984: l'uomo non si dispone a tentare quel che egli sa o crede

faceva di mala voglia: il menarmi a marcire ore ed ore in una scuola.

, per non annoiarsi, ginia provò a riprendere le vecchie compagnie. -con

ardeva un focherello di malavoglia, attizzato a stento con legna verde e rotelle di

essendo stato di malavoglia, fui chiamato a dovere ire. andrea da barberino, iii-295

275: io m'ho trovato oggi a tal ora così di mala voglia,

segni, 105: ritornato l'imperadore a genova con poco felice successo, stava

voglia. guarini, 396: io torno a domandarla si è pur ancora sposata,

risponde sì freddamente, che ho potuto a gran fatica trame cosa di certo.

di mala voglia, per essergli venute a noia le rivoluzioni, si metteva in

malavoglia, assagil trambusto andava sempre crescendo a quel primo giando appena una fetta

: per tutte queste ragioni parve a federigo guglielmo di dover finalmente impugnar

malavveduti agli sciagurati figliuoli, sono somiglianti a i doni de'nemici, che non

non potevano. 2. attribuibile a sconsideratezza o a leggerezza. cesarotti,

2. attribuibile a sconsideratezza o a leggerezza. cesarotti, 1-xxvii-212: i

265: quelli è malamente servo a cui la moglie comanda ed elli obedisce

seth con gli altri tutti s'eran tornati a rivolgere, quasi non conoscesser più il

non conoscesser più il maiavventurato elihu, a giobbe con tenero e sollecito affetto.

dolce lume della vita, e costretti a morire fra le bestemmie e la fame.

signor colonnello. -con riferimento a cose materiali o a concetti astratti.

-con riferimento a cose materiali o a concetti astratti.

vol. IX Pag.509 - Da MALAVVENTUROSAMENTE a MALCAPITATO (21 risultati)

non ha fortuna; che non riesce a soddisfare le proprie aspirazioni. foscolo,

messianismo fallito. -che non riesce a prendere la giusta direzione; che ha

malavventurosamente fece. tosi, 1-15: a me poi malav venturosamente interviene

venturosamente interviene ciò che intervenne a cicerone. = comp. di

9-23-355: un maiavventuroso marito... a cui è toccata per donna una fiera

: lisa già voleva intromettersi, ma a questo punto successe al maiavventuroso pittore ima

-sostant. tasso, 19-104: a riguardar sovra il guerrier feroce / la

funesto. testi fiorentini, 169: a mortale dolore si vedranno uccidere..

m. adriani, iv-192: perché venisti a vedermi? e non mi lasciasti alla

ria. salvini, 16-442: tosto simile a vespe si versarono / viali, che

momento le scale, dopo esser salita a dar la buona notte alla figlia minore,

con proporzione in quegli altri ancora, a cui già la natura sia malavvezza.

moderno. 3. inter. a esprimere biasimo acerbo, disapprovazione severa.

io invidio quelli che riescono... a commettere una malazióne, un'iniquità,

', con sostituzione di mallo] a 6on [o]. malazzato,

o assai continuato; può non giacere a letto, né starsene in casa, e

non è detto che non s'abbia a imbroccare il viottolo giusto. -spossato,

leggi barbariche; tali glosse servivano sia a facilitare la consultazione delle raccolte a chi

sia a facilitare la consultazione delle raccolte a chi aveva imperfetta conoscenza del latino,

aveva imperfetta conoscenza del latino, sia a designare istituti tipicamente germanici che non trovavano

), agg. che è venuto a trovarsi, suo malgrado, in una

vol. IX Pag.510 - Da MALCAUTAMENTE a MALCOMPOSTO (25 risultati)

quand'anche la verità fosse poi venuta a galla a mostrare l'innocenza del povero

la verità fosse poi venuta a galla a mostrare l'innocenza del povero malcapitato,

alla scelta delle persone che ci aiutino a sì fatto conseguimento, e non lo

era animosa, / così malcauta, a pinabel dié fede. marino, 4-134:

iii-496: malcauto lui, ch'ivi a non molto in mezzo / si trovò de'

o malcauto, ora che attendeva profanamente a que'vetusti e preziosi ricordi di famiglia,

trovi / il mio regio sigillo, a lui concesso / da malcauto. prati,

prati, ii-243: o malcauti, a tanto volo / non fidatevi così.

, iv-24: con tale risposta venite almeno a degradare ornai gli atomi da quel posto

ai zelatori della religione che di assalir a fronte aperta questi malcelati nemici, squarciar

maschera di cui si coprono, oppor forza a forza. 2. lasciato trapelare

scrutò con malcelata meraviglia e poi disse a mezza voce, forse con una punta di

malcèrto, agg. che stenta a distinguere ciò che è vero, giusto

vero, giusto o conveniente; che tarda a prendere una decisione; non persuaso,

trasalgono, / nell'andito malcerto in capo a cui / occhi di sangue paiono i

. pea, 8-119: si dette a rincorrere, malcerte, le pulsazioni che

4-88: per i vetri malchiusi, a tratti, un grido / fugge. montale

(416): durai una gran fatica a riavere, con il corpo del vaso

essere una languida prosaica inopportuna malcommessa allusione a quel che feci io ragazzo in firenze

. leggende di santi, 3-154: a voi m'accomando bel padre cristo /

. letter. che non si sente a proprio agio; che è in una posizione

modo negligente o maldestro; non portato a termine; difettoso, imperfetto.

6-1 (102): un cavaliere dice a madonna oretta di portarla con una novella

madonna oretta di portarla con una novella a cavallo: e malcom- postamente dicendola

postamente dicendola, è da lei pregato che a piè la ponga. = comp

vol. IX Pag.511 - Da MALCONCIARE a MALCONSIGLIARE (22 risultati)

d. battoli, 44-64: egli dà a me da fare ed io a lui,

egli dà a me da fare ed io a lui, e lo malconcio e lo

mia soddisfazione così malconci che tornammo tosto a casa tutti. botta, 5-196:

lucia, 438: le pietre cominciarono a scendere; molti ne furono malconci.

fatica di menar le calcole e di tirar a sé,... ella ne rimane

sterco di cavallo, cercandovi e contendendosi a picchiate d'ali e di becco i

: poc'anzi, prima d'andare a letto, mi sono guardato allo specchio

era suo buon amico ed andava sovente a vederlo carlo maratti e, trovandolo sempre

altre volte aveva visto l'equipaggio radunato a prua per il rancio o vicino all'ufficio

rovina. giuglaris, 1-113: anco a ottimi prencipi vediamo assai spesso occorrere gravi

carestie. baldinucci, 9-x-182: le pitture a fresco,... a cagione

pitture a fresco,... a cagione dell'umido o d'altro qualsisia accidente

dentro. di giacomo, i-658: a un certo punto il parapetto della via è

, 9-145: il balossi era piovuto a piedi nudi dal tetto dove accudiva a

a piedi nudi dal tetto dove accudiva a rigovernare le marsigliesi malconce, dopo la

2-279: l'antichità era giunta infino a noi sfigurata, malconcia, per opera

. mazza, iii-86: tanto / a sé discorde e malconcorde altrui / omerico

l'impe- radore] se n'andò a genova, rimandando il resto del malcondizionato

la signoria tenesse le galee in punto a voltri, dov'egli arrivò trasportato per

malcondotta quella città. rovani, 3-i-151: a quattordici anni, se alcuno gli avesse

, agg. letter. riconosciuto molto a malincuore; ammesso con rincrescimento.

o non dimostra riconoscenza. a. pucci, cent., 4-53:

vol. IX Pag.512 - Da MALCONSIGLIATAMENTE a MALCOPERTO (26 risultati)

alcuno... si facesse malconsigliataménte a credere che la principal sorgente delle bellezze

curando l'onor, ruppi la fede / a quel bel fior che vede / il

2. che si deve attribuire a cattivi consigli o a sconsideratezza, a

si deve attribuire a cattivi consigli o a sconsideratezza, a leggerezza, a sventatezza.

a cattivi consigli o a sconsideratezza, a leggerezza, a sventatezza. d.

o a sconsideratezza, a leggerezza, a sventatezza. d. bartoli, 15-1-47

governare questo fanciullo ovvero fanciulla. attribuito a petrarca, xlvii- 166: qualunque

di troia partitosi, per tempesta arrivò a cartagine, dove egli fu ricevuto e

stanno malcontenti, / che son usi a tener la pancia piena. monti,

di nuovo. appena giunto è venuto a trovarmi; né io ho tardato a dirgli

venuto a trovarmi; né io ho tardato a dirgli le molte ragioni che mi avevano

altri possa perdonarmi poiché non posso perdonare a me stesso. nievo, 301:

e sicurtà che pareva loro si convenisse, a far contro a quel duca. c

pareva loro si convenisse, a far contro a quel duca. c. i.

n-61: i perugini rimasono malcontenti. a. pucci, cent., 74-2:

era d'indurre il duca d'orleans a formare un terzo partito de francesi malcontenti

savoia era oppressa, malcontenta, disposta a insorgere. padula, 544: siamo

hanno un ricovero per organizzarsi e cospirare a bell'agio in lombardia e nel piemonte.

e, come i matraversi, favorevole a cedere la signoria di pisa all'imperatore

abbandonato da loro, mandò l'aldegonda a guanto, a far uffizio che in

loro, mandò l'aldegonda a guanto, a far uffizio che in quella città si

chiese a'cattolici, persuadendosi d'avere a mitigare con ciò i malcontenti (così

d'artesia e d'annonia) e a ritenerli nell'unione. 4.

alla pittura, io non posso negare niente a papa pagolo: io dipignerò malcontento,

desiderio di cangiamento; ma poco animo a slanciarsi, poca fede in sé, poco

milglore e'ppiù valevole alla città o a uno reame, cioè o'il'elletto o'

vol. IX Pag.513 - Da MALCORRISPONDENTE a MALDENARO (21 risultati)

malcòsto, sm. nella locuz. a mio, a tuo, a suo

sm. nella locuz. a mio, a tuo, a suo malcosto: a

. a mio, a tuo, a suo malcosto: a mio, a tuo

a tuo, a suo malcosto: a mio, a tuo, a suo danno

a suo malcosto: a mio, a tuo, a suo danno.

malcosto: a mio, a tuo, a suo danno. c. arrighi

pretore, estasiato, avrebbe voluto, forse a suo malcosto, salvarla. de marchi

: sì, io sono prudente, a mio malcosto. = comp. da

era lo strumento che la società destinava a reprimere nelle traviate la prima presunzione di

cellini, 1-93 (219): a queste parole io dissi che francesco si

il mio lungo vergognosissimo silenzio avrà persuaso a v. sig. illustrissima, con

la casa col dare una buona lezione a questo malcreato. -come epiteto ingiurioso.

poi, malcreato, dov'hai tu imparato a comparir davanti a'tuoi maggiori, senza

maniere un po'rozze e malcreate, che a buon diritto mi fecero malvolere dai miei

natali. cattaneo, v-3-379: sotto a tutti questi bennati, géntili e gentillatres

ringrazi dell'acquavite, che ho ordinato a paolo che ti dia, eh?

accorse a'suoi estremi malori e risanollo « a quacumque detinebatur infirmitate ». non occorre

malcrescènte, agg. ant. che cresce a dispetto, indesiderato.

anch'egli fa strage. a. casotti, 1-8-18: ma sua eccellenza

verde e campareccio come me, abbia a campar meno d'imo sparuto e malcubato.

o disperati, / non turbin l'acqua a chi salute brama. = comp.

vol. IX Pag.514 - Da MALDENTATI a MALDICENZA (32 risultati)

banti, 8-126: quell'inverno, a miccioli, tutti si rimisero in carne

girare avanti e indietro attorno alla fronte a cui sembrava incollato. moravia, 12-300

di gente d'arme, mal destro a potere reggere o guardare il suo reame

questa una operazione da non prendersi punto a giuoco, anzi studiarla bene prima di

nostra famiglia... lo avvicinava a noi più che lo strambo cameratismo di

zuccherato? gozzano, i-178: meglio sostare a mezzo del cammino, / or che

alla mia musa maldestra, / quasi a mima che canta il suo mattino, /

serpente, che si faceva avanti sino a schiantarsi in quel malo modo.. era

in tutto il resto sei / sotto a gli argivi. carducci, iii-9-182: pur

donna, la quale non lo richiama a sé. d'annunzio, iv-2-101: teodora

si diceva che fuorivia si fosse messo a viver di giuoco, correggendo la fortuna,

maldicenti del rapporto, aveva subito riunito a crocchio, nell'atrio della caserma,

... mandato ambasciador della città a massimiliano, una orazione maledicentissima contra il

corrosive, di certuni che in mezzo a quest'immane tragedia non vedono e non

. persona maligna e pettegola, portata a sparlare, a denigrare, a calunniare,

e pettegola, portata a sparlare, a denigrare, a calunniare, a diffamare

portata a sparlare, a denigrare, a calunniare, a diffamare; malalingua.

sparlare, a denigrare, a calunniare, a diffamare; malalingua. giacomino pugliese

malalingua. giacomino pugliese, 185: a tale convente / sto caribo / ben

maledicentissimo). che è disposto per indole a rosaio della vita, 81: maggiore uccisione

81: maggiore uccisione commette sparlare, a diffamare, a mettere in rilievo le la

uccisione commette sparlare, a diffamare, a mettere in rilievo le la lingua del maldicente

colpe e i difetti degli altri, a divulgare notizie di tutta la gente

part. pres. di o a voce; che esercita una critica spietata;

rasoio tagliente, / che 'l fece fabbricare a tagliagola, / 29: o

ogni femcènzia), sf. disposizione a parlare, a diffamare, mina si

, sf. disposizione a parlare, a diffamare, mina si truova amara,

, ma invidiosa, maldicente dell'altre, a mettere in rilievo le colpe e i difetti

di molte parole, disobbe a divulgare notizie vere o false con perfidia e

vorrei ch'e'miei malizia, a fare pettegolezzi; inclinazione a cri

malizia, a fare pettegolezzi; inclinazione a cri fattori fusseno superbi,

per la possanza che iddio ha dato a la vertù che

vol. IX Pag.515 - Da MALDICITORE a MALDIRE (33 risultati)

altro proponimento che l'ingiuriare con parole. a. a dimari, 2-82: si

che l'ingiuriare con parole. a. a dimari, 2-82: si può dire

di granvillo... si seggono a cerchio a prendere il fresco estivo nell'atrio

... si seggono a cerchio a prendere il fresco estivo nell'atrio di

nemici, i quali non meno presero a malmenare i miei libri che a detrarre e

presero a malmenare i miei libri che a detrarre e malignare le mie azioni.

contro di me vedendomi sempre da sola a solo con un antico mio amante. del

freddurista, che girava in mezzo alle gonne a far della maldicenza. pirandello, 8-47

della maldicenza. pirandello, 8-47: a far le spese della maldicenza generale pareva

de la propria modestia sete obligato o a non dar fuora il libro o a purgarlo

o a non dar fuora il libro o a purgarlo da ogni maldi- cenzia. landò

l'altra lo butto, cioè lo dò a mia matrigna ch'è appunto buttarlo a'

non che retribuzione d'ingiurie e maledicenze. a. cattaneo, ii-230: gesù in

, con questa umiltà finta, condurci a questa superba e ingrata maledicenzia, che

, intese de la comedia vecchia, a la quale molto s'assomiglian ne la maledicenza

la maledicenza queste che vendono il diletto a prezzo. b. fioretti, 2-5-

voi è fornicatore od avaro 0 serve a gl'idoli od è maldicitóre o sta ebbro

mal difesa, la neve che fiocca a folate. govoni, 9-362: 1

dal genio? 2. contenuto a fatica, strabocchevole. lucini, 4-281

bocchelli, 1-i-543: in francia e a parigi, quasi tutti s'erano infiammato

malore, nausea provocata dall'oscillazione a cui è soggetta un'imbarcazione per effetto

loro malgrado sull'elemento infido -cominciavano a risentire le nausee del mal di mare.

mal di mare non è guari né piacevole a vedersi né facile a sopportare. cantoni

guari né piacevole a vedersi né facile a sopportare. cantoni, 711: egli,

cantoni, 711: egli, per arrivare a posto in modo conforme alle sue poverissime

su certi pubblici veicoli che, soltanto a vederli, c'era da prendere il mal

caro albergo sereno » avran dato a qualche arcade il mal di mare con quel

della rarefazione dell'aria, che si riscontra a una certa altezza dal suolo (

3-272: l'operaio dev'essere obbligato a non sciupare le energie, altrimenti lavora

berni, 58: s'e'si avessin a levar la notte, / verrebbe lor

sono riavuto, ma non posso ancora venire a lugano. bocchelli, 1-iii-209: a

a lugano. bocchelli, 1-iii-209: a qualcuno, ogni tanto, l'insolazione

battaglia quelli ch'hanno la lingua così presta a maldire. s. giovanni crisostomo

vol. IX Pag.516 - Da MALDISCIPLINATO a MALE (41 risultati)

inverso di sé il re cattolico, attendeva a trar denari da ogni parte e per

bellicoso degli ascolani io son mal disposto a credere che solo bastasse a respingere il vittorioso

mal disposto a credere che solo bastasse a respingere il vittorioso esercito nemico. moravia

. cavalca, 20-36: nullo giugneva a lui, né sì stanco quanto al

mutamento e conforto. lippi, 8-61: a far s'è posto / alle minchiate

un malumore passeggero, pensò di fugarlo mettendosi a parlare di cose indifferenti. 2

di cose indifferenti. 2. incline a compiere il male; malvagio, iniquo

cida e corrotta mente, ne cominciavano a avere sospe- zione e a giudicare e

ne cominciavano a avere sospe- zione e a giudicare e a dire che questo monaco non

avere sospe- zione e a giudicare e a dire che questo monaco non aveva sincera

, / se 'l mal riceve, a far similmente. 3. indisposto

che si ricava tutta da un pozzo a forza di braccia. -per estens

dannoso. doridi, 273: [a ferrara] l'acqua ghe manca, e

gli sum maldisposti; / de lulglio a portar pelle ogni om impara; / de

i ladri pubblicamente si metteano nel fuoco a rubare e portarsene ciò che poteano avere:

: mi fa una specie di maldistomaco, a sentirti. pavese, n-i-112: per

fittizia che mi illude per lasciarmi stordito a maldistomaco il giorno dopo. =

moravia, vi-222: tra i baffi a spazzola e la barba a scopetto,

tra i baffi a spazzola e la barba a scopetto, ambedue di una nerezza sospetta

; e marcello non aveva potuto fare a meno di pensare che tutto quel pelo

patos. bocchelli, 1-i-504: solo a vederlo su quei segnolini delle cifre in

quei segnolini delle cifre in colonna, a lazzaro veniva il mal di testa.

da una drupa nera, pesante fino a 12-13 kg, fornita di un caratteristico

sassetti, 7-395: mando ancora a vostra altezza un poco di midollo del

col suo continuo movimento agitando il sangue a sé prossimo, da quello spanda gli

per l'erta torme divine adorando che a prova / i pochi àlacri cercano?

. e letter. che si sopporta a fatica, intollerabile. salvini,

ella avea / di lui, gli mise a morte, e fece male. petrarca

. serafino aquilano, 55: pur a le voglie tue sì male intese / satisfarrò

, 1-35: questo sospinge il fratello a cercare dalla male amata sorella gli abominevoli

lustro appo il confin c'induca / a rilasciar la mal rapita donna / desio

poi finalmente al mondo, e vicino a lui, persone che egli conosceva ben

mal umore. -in modo nori conforme a una norma, a una regola,

-in modo nori conforme a una norma, a una regola, a una legge,

una norma, a una regola, a una legge, a una convenzione, a

una regola, a una legge, a una convenzione, a un uso;

a una legge, a una convenzione, a un uso; secondo una prassi non

pulcro / ha tolto loro, e posti a questa zuffa. bambagiuoli, 55:

il mondo e fatto rio, / che a mal torre e tener solo ha rispetto

rispetto. passavanti, 185: dispiaccia a se medesimo, il quale prima mal

giudicano, ma, diffamando, fanno a li altri mal giudicare. idem, inf

vol. IX Pag.517 - Da MALE a MALE (33 risultati)

che giove, / mercurio e marte a nominar trascorse. boccaccio, i-253: oimè

: il re di francia fa malissimo a non volere che stati liberi si colleghino

per la mia debeletate, / menarne a lo morire le cocine mal frumiate.

non è sofficiente e non è degno / a la condotta di più grossa nave.

tutti quanti gli opi / facendone derrata a le cicale, / quando che 'l

, se male adoprati o collocati, a guerra regolare e soli, in faccia

guerra regolare e soli, in faccia a una forza nemica superiore di cifra,

nemica superiore di cifra, sono impotenti a salvare la loro nazione. 3

noi [donne] ci abbigliamo così a la carlona, senza aiutar con l'arte

che noi siamo mal nette, vestite a la contadinesca e da star in cucina.

la contadinesca e da star in cucina. a. f. doni, 268:

e profano / confonde le due leggi a sé mal note. tortora, iii-439:

partissero molti d'essi con le lagrime a gli occhi di colà dove eran venuti

, 99: mi parve guardare, a traverso / un vetro che fosse mal terso

della concupiscenza ribelle. 5. a stento, a fatica, con difficoltà.

. 5. a stento, a fatica, con difficoltà. giacomo da

, 53-87: rade volte adiven ch'a l'alte imprese / fortuna ingiuriosa non

chiabrera, 1-iii-184: mentre il cordoglio a disperarsi il guida / e la forza

, v-698: coloro che hanno promesso a conducere il popolo e a governare,

hanno promesso a conducere il popolo e a governare, se non lo fanno come

... « ma tocca ai preti a trattar male co'poveri? ».

, inelegante; in maniera non conforme a una norma tecnica o di gusto comunemente

stanno male. tasso, 11-iii-729: a queste parole la signora tarquinia, quasi commossa

man di mercatanti che cinsero pur ieri / a i lor mal pingui ventri tacciar de'

vizio che le s'era attaccato senza dubbio a bottega. -in modo brutto

.. spesso quella parte male atta a ricevere il color del liscio, o l'

dire, per quella concavità, o a ritenerlo per la mobiltià delle palpebre,

di tutto il nostro tempo noi aremo a rendere ragione. s. maria maddalena

pareva ad alcuna delle donne che male a loro si convenisse. giov. cavalcanti

carducci, ii-11-58: fa'di avvezzarti a passare i giorni in rovigo il meno male

arici, iii-73: mal serba fede a le ricurve prore / tonda vorace,

, / che 'l viso non risponde a la ventraia, / faceva lui tener le

15. con valore di negazione, equivale a non, poco, ecc.

vol. IX Pag.518 - Da MALE a MALE (35 risultati)

, perch'io / fui mal accorto a provveder mio stato, / ch'amor mo-

: ho voluto, benché malissimo atto a potere scrivere, conferire con l'a.

atto a potere scrivere, conferire con l'a. v. un mio pensiero,

ancora finito di fare e già cominci a mancar di rispetto a tuo padre! male

e già cominci a mancar di rispetto a tuo padre! male, ragazzo mio,

, 21: più mesi sono vi scrissi a lungo: non ho mai auto risposta

imperciò che tutto quello ch'io ritenesse a me, e non commettesse altro govemamento,

credendosi / per cosa certa aver da lui a essere / richiesto. -e'par molto

che li gettasse [i cartoni] a terra in tempo ch'ella fosse stata

ulivo] non va male agevolmente. a. f. bertini, 1-176: [

, enganna, esforza non ce guard'a mal parire. -bene 0 male

, n. 6. -essere male a morte: essere gravemente ammalato. zucchétti

ancora con più réinci- denze fu male a morte. -essere male a roba:

fu male a morte. -essere male a roba: essere vestito poveramente. bencivenni

giovane e prosperoso, e vedelo male a roba. -essere male in arnese

ardimento, et ogni schiera / produta a torto, quantunque sia fiera, / per

intendere1, n. 33. -male a proposito: in modo inopportuno; in

, nel grecizzare ch'egli fece mal a proposito. d'annunzio, iv-1-53:

iv-1-53: ogni tanto, quasi sempre male a proposito, metteva fuori una specie di

più miei da un pezzo, e feci a delfina un sacrificio mentale di tutti i

le ambizioni ridestatisi così tardi e male a proposito. -male e poi male:

dei ranocchi, 3-3: ma come andaro a terminar le cose / e la vendetta

s'i'fussi in voi, men'andrei a casa mia. -mandare male:

ma la dote stessa dell'infelici donne. a. neri, 1-95: guardandomi da

questo scudo avrebbe potuto produrre sino a centinaia di scudi. -annientare,

dissipate, / or manda male gli uomini a palate. -lasciare inutilizzato. s

dagli scongiuri minuziosissimi. -parere male a qualcuno: dargli una cattiva impressione.

-par- mene male, che iddio dea a quanti sono. -sembrare improbabile,

malevola su qualcuno o qualcosa in base a congetture, sospetti, diffidenza.

, / per essere l'ora tarda, a quel ch'io dico. gozzano,

nella peggiore delle ipotesi (con riferimento a quanto di positivo possa risultare da una

presa male, i tuoi ingaggiati, a sentire di dover andare alla guerra col

ii-2-335: resteranno male vedendo la lettera a enrico, con la secca nota in rima

che un animo così bello dovesse giungere a nuli'altro, che a diventare savio gentiluomo

dovesse giungere a nuli'altro, che a diventare savio gentiluomo. -sentirsi male

vol. IX Pag.519 - Da MALE a MALE (40 risultati)

un medico. tecchi, 2-108: a un certo momento si sentì così male

, iv-xxv-9: ahi quanto sta male a ciascuno nobile uomo che onore vada cercando

bandello, 3-32 (ii-419): a me pare che ne le persone religiose [

la superbia] stia malissimo, appartenendo a loro, che fanno professione d'umiltà

professione d'umiltà, con opere virtuose a dar al mondo buon essempio.

mondo buon essempio. -essere a un punto critico, difficile, pericoloso

2-1 (129): cominciarono fra sé a dire che la cosa stava male.

ecco qui madonna eleonora, ch'è venuta a visitarti. -egli con debolissima voce

: ella ben tosto si ingravidò, e a suo tempo partorì un maschio, ma

sia stare male. -vivere in mezzo a duri disagi. cassola, 6-77:

già, il militare non fa più paura a nessuno. è al fronte poverini che

che stanno male. -star male a qualcosa: esserne privo o scarsamente provvisto

disse quegli, « che sta male a giudizio ». carducci, ii-18-7: sto

». carducci, ii-18-7: sto male a sigari. -star male di qualcosa

gentildonna di contado, che ne muore a ghiado, e sta mal di lui

-stare male in punto: essere a un puntocritico (una situazione).

: prendere una cattiva piega, indirizzarsi a una vita disordinata e scioperata. jahier

45: il fratello che hanno mandato mozzo a quattordici anni perché svoltava male, è

va male: in tono esclamativo, a denotare disappunto per una situazione, uno

: ohimè! non vale / i ricchi a impie tosir l'

sciagura; / chi sta bene non pensa a chi sta male. proverbi toscani,

: la va male, quando si chiama a soccorso. ibidem, 239 ^:

quale usasi anche in senso figurato, a denotare che chi male opera ne riceve

vita, segnatamente colla negazione. 'a casa sua non sta tanto malaccio'.

. e. gadda, 13-97: a colazione mangiai piuttosto malaccio, con indosso

e mal che tolle peggio e ben eh'a meglio mena, 1 sommo, eternai

d'ogne male / cortese i fu [a enea], pensando l'alto effetto

: esci fuori del mondo, apprendi a morire e discevera la tua anima dal

breve tempo le loro generazioni, si rispandono a grandissime distanze di luogo e di tempo

, / che la rascion taupina se 'nchina a quisti male. monte, xvii-768-12:

l'uom proprio male, / più spiace a dio; e però stan di sotto

del cielo invisibile immortale, / soccorri a l'alma disviata e frale / e

/ perché correte in un voler comune / a li comuni danni, / et in

molti mali, pensavano che s'avesse a vedere l'emendazione che si vede già

pel quale questa non coglie il termine a cui essa è fatta, l'entità delle

... e nel tempo stesso impotente a operarlo. mamiani, 6-10: quanto

morale prestabilito, opposizione la quale tende a rimovere e separare da dio il principio

separare da dio il principio individuale e a rompere l'armonia che congiunge questo alla

all'unità di tutto 11 creato. a. boito, 50: ti tentavano al

se noi fussimo uomini da male e usi a rapinare e opprimere gli altri, come

vol. IX Pag.520 - Da MALE a MALE (23 risultati)

lo male meo. iacopone, 24-129: a quanti mali è l'om sottoposto /

, i-99: fra i mali che portano a consunzione gli stati forse il più grave

rivoluzioni, che non ha la mano veloce a troncarne le radici, presto si vede

iii-14-172: silvano, uscito al mattino a vedere il male fatto alla campagna da

, non genti accorte / veggio, a cui mi lamenti del mio male. idem

le universe discipline delle gran cattedre persistono a dpver ignorare la causa, i modi

volgar., i-248: è nunciato a iosef ch'avea male lo padre suo.

ridurre sotto spezie o idee determinate. a. cocchi, 4-1-4: il male per

xi-604: siam noi altre donne / soggette a cento mali, / ora che son

in quel paese, cominciarono ad ammalarsi, a morire, persone, famiglie, di

cecchi, 5-221: nei limiti possibili a un medico, egli c'era di buon

semplicità misteriosa. sbarbaro, 5-26: scende a tastoni la scaletta dove uccellano all'ore

dove uccellano all'ore piccole le veneri a buon mercato, una giovane donna. squallida

26: la da'bere nove mattine a quelli che caggiono di malvagio male.

, 29: beuta due volte il dì a digiuno, sana la parlasia, ma

cadeva, e appoco appoco rinverrebbe. a. f. bertini, 7-42:

, morbo che... cominciò a manifestarsi in italia verso la fine del

vili re di francia era accampato intorno a napoli. quindi è addivenuto che i

mità della cotenna di tutto il corpo et a male morto di gambe.

, eh? -gli si possa guastare a tutti! gli venga il male nero!

punti della pianta del piede più soggetti a pressione, e che è caratterizzata da

da un'ulcerazione che progredisce lentamente fino a distruggere i tessuti tegumentari e a intaccare

fino a distruggere i tessuti tegumentari e a intaccare le ossa. panzini, iv-396

vol. IX Pag.521 - Da MALE a MALE (24 risultati)

: asma. iacopone, 48-14: a me venga el mal de l'asmo,

di crescita; i tentativi novellistici avvicinandomi a una migliore esperienza umana. -mal

di cuore, e fìnse di credere a un improvviso assalto del male.

periodontica. iacopone, 48-4: a me venga mal de dente, mal de

febbre violenta. vasari, ii-374: a lui venne un mal di febbre sì bestiale

-mal del miserere: occlusione intestinale. a. cocchi, 4-2-237: quel male degli

verde e giallo, che pareva che non a fiesole ma a sinigaglia avesse fatta la

che pareva che non a fiesole ma a sinigaglia avesse fatta la state.

pesto e d'aceto forte, cose a gli occhi contrarissime. -mal d'

: accaldati come siamo, si fa presto a prendersi un mal d'ossa.

licenza di sua santità se ne tornò a firenze. libro di esperimenti di caterina sforza

di caterina sforza, 90: a male de pietra: piglia de el latte

che abbia el fantolino maschio e dàllo a bevere allo ammalato che certamente guarirai.

molti anni di vita, e sino a settanta anni e ottanta anni sono assai

e com'io dovevo fuggire in mugello a casa sua la morìa, che già s'

sua la morìa, che già s'appressava a quaracchi. menzini, 5-38: a

a quaracchi. menzini, 5-38: a certi avari e sitibondi / suol far

forma di marasma della prima infanzia, dovuta a rachitismo, nutrizione difettosa, ecc.

guarigione, o il miserello si decida a morire. -mal di stomaco:

altaria rarefatta degli altipiani andini quando scendono a valle dove la pressione è maggiore.

mi veniva dopo desinare, l'ho creduto a principio effetto d'indigestione; ma ora

un gatto secco in un sacco adagiato a terra. -per estens. parte

dell'estate e loro risecca le mammelle a segno che non vi sia neppure una goccia

soderini, iii-211: altri mali son comuni a tutti gli arbori, come patir di

vol. IX Pag.522 - Da MALE a MALE (33 risultati)

la ricetta contra 'l mal d'amore. a. f. doni, 2-149:

-mal del paese: nostalgia. a. verri, 2-i-2-14: sono del tuo

noi lo mal ch'avem sofferto / perdoniamo a ciascuno, e tu perdona / benigno

., 3-106: uomini poi, a mal più ch'a bene usi, /

uomini poi, a mal più ch'a bene usi, / fuor mi rapiron

fugli racconto ogni benificio fu mai afatto a lui e a'suoi da quella comunità

pezzo. panigarola, 1-56: basta rissolversi a fare un male, per non aver

un male, per non aver rimorso a fame due. tassoni, 8-36:

balestre e ronche e scale, / nati a posta parean per far del male.

, / il timore e la fame a mal spignente. manzoni, pr. sp

, sentimento, disposizione d'animo improntato a cattiveria, malevolenza, ostilità, avversione

avversione o anche, semplice- mente, a dissenso o a contrarietà (per lo più

, semplice- mente, a dissenso o a contrarietà (per lo più nelle locuz

127-1: cesare volle alcuna fiata male a tulio, ma tutta volta lo ritenne in

che deo, che mosse sé sempre a ragione, / 'de limo terre '

/ risponder lei con viso temperato: / a che farem noi a chi mal ne

temperato: / a che farem noi a chi mal ne disira, / se quei

benché diomede al vecchio voglia male, / a lui s'inchina non con voglia buona

perduto molto tempo in compagnia del cuoco a dir male della padrona. manzoni, pr

dei versi: ambizione poetica, vocazione a scrivere versi. de amicis, x-243

poco: il mal dei versi lo cominciava a tormentare. -mal della lumaca

fra due! ma lasciami ir via a desinare in un tratto, che mi par

mille anni di saper se io ho a esser morto o vivo. g. m

m. cecchi, 5-52: se a quella ubbidir voglio, questa altra mi

; e così mentre che dubito e differisco a risolvermi, non so né l'una

riguardo / alle amicizie e parentele, a grado, / e farsi accettator delle persone

[crusca]: s'appartiene egli molto a disciplina di cavalleria d'usare i nostri

usare i nostri cavalieri, non solo a godersi d'una facile vittoria, ma a

a godersi d'una facile vittoria, ma a male durare e sostenere increscimento al bisogno

gravemente gli assediati, tanta fame venne a tutti che i padri a'figliuoli, e'

e'figliuoli a'padri, li mariti a le mogli, e le mogli a'mariti

tagliar l'albero e correre, raccomandandosi a dio, perché il male è violento e

e in uno istante manda le navi a fondo. 19. con valore

vol. IX Pag.523 - Da MALE a MALE (54 risultati)

iniqua sorte / che pazzamente ti mena a la morte. salvini, 41-412:

; tu dèi essere un ladroncello, a entrare per le case altrui; escimi testé

se non fosse il gran prete, a cui mal prenda! buti, 1-698:

mal prenda! buti, 1-698: 'a cui mal prenda ', cioè a

a cui mal prenda ', cioè a cui colga male; e bestemmialo, perché

: né si possono detti ufizi concedere a bene e male, ma con obligo di

acrescer male e peggio. -andare a male: deteriorarsi (una merce deperibile)

di com- passion, veggendo / andare a male tanta robba. manzoni, pr

è fatta, non bisogna lasciarlo andar a male ». così detto, lo

cicognani, v-1-424: il vino andava a male, pigliava tutti i sapori peggiori possibili

era, se mai, di tendere a diventare acqua. d'aceto neppure un sentore

un fier fulmine ardente, è gito a male. carducci, ii-2-330: venne

, agilmente cavalcando; vero è però andata a male di molto. e mi confermò

male di molto. e mi confermò a rotte parole, ma pur franca della

ritornano scempi, o ribollono e vanno a male. -avere esito negativo,

rivoluzioni passate gridarono libertà, e andarono a male. dipese ciò dall'aver gridato libertà

vostre lettere, ché non vorrei fussero andate a male le nostre. -andare di

: avere guai sempre maggiori. a. pucci, cent., 33-94:

incontanente permise che il diavolo entrasse addosso a colui che gli avea detta e fatta la

: poter del mondo, ch'i'abbia a avere il male e il malanno,

così / sana com'io. -averla a male: essere offeso, risentirsi, irritarsi

non ameria te, non l'abbi a male. / tutto sie tu d'assai

(non l'abbiano gli uomini a male) più delicate che essi non

al giardino i baroni, l'ebbe forte a male, parendogli dovere perdere il suo

, / se l'abbia avuto gravemente a male. cassola, 4-25: anna s'

. cassola, 4-25: anna s'ebbe a male del comportamento di lui.

come i medici? -cercare il male a danaro contanti: andarsi a cercare i

il male a danaro contanti: andarsi a cercare i guai. l. salviati

padrone, voi andate cercando il male a danar contanti. -cercare il male per

: cercare un rimedio peggiore del malanno a cui si vuole ovviare, cercare il proprio

dalla pietà e dall'ufficio che si aspetta a prode e valoroso. alamanni, 6-7-26

cattivo esito. giamboni, 225: a cominciare con dio onnipotente guerra, non

dante, xxvii-14: fa sì, a tempo, che tema di carte / non

male ne incolse loro. -dare a credere o a intendere che il male

incolse loro. -dare a credere o a intendere che il male sia sano:

. / voi volete una volta darmi a credere / che il mal mi sia

cecchi, 1-i-283: i'credo che a mano a mano tu mi vorrai dare

1-i-283: i'credo che a mano a mano tu mi vorrai dare ad intendere

: se tu l'avessi auta tu a sposare, / del mal del mal tare'

. peggio. -di male male: a indicare un fatto che abbia avuto esito

: 'di male male 'usasi familiarmente a denotare che una data cosa ha avuto

danno riceveremmo e disinore. -essere a male a qualcuno: portargli disgrazia,

e disinore. -essere a male a qualcuno: portargli disgrazia, sventura,

: io priego che questi richiamamenti siano a te a male. -essere male

priego che questi richiamamenti siano a te a male. -essere male di qualcosa

bene di loro, la sconfitta ch'ebbe a ferrara la sua gente, non avrebbe

s. francesco, 31: guai a quilli ke morrano ne le peccata mortali

inquieto, e farà qualche gran male a francia, o vero a spagna, o

qualche gran male a francia, o vero a spagna, o vero a italia,

o vero a spagna, o vero a italia, o vero a se stesso.

o vero a italia, o vero a se stesso. manzoni, pr. sp

si dia carico di voler far dispiacere a qualcheduno. bacchetti, 2-31: nessuno mi

penserà questa notte; ma intanto non cominci a farsi male da sé, a rovinarsi

cominci a farsi male da sé, a rovinarsi la salute; mangi un boccone.

vol. IX Pag.524 - Da MALE a MALE (55 risultati)

giove..., per dar sesto a questo intrigo,... che

: v. rimedio. -in male a qualcuno: in danno di qualcuno.

dopo li dii d'altrui in male a voi stessi. boccaccio, dee.,

meritato l'ha, io son qui venuto a voi. -manco male: v.

male: v. mancomale. -mandare a male: mandare in rovina, distruggere,

.. in pochi anni ho mandato a male. de gli spirituali non me n'

toccate di grazia, acciocché non mandiate a male il lavoro di più ore. manzoni

286): sapete quanta farina hanno mandata a male, tra ieri e stamattina?

passion- celle,... mandarono a male ogni lor disegno. -mettere a

a male ogni lor disegno. -mettere a ferro e fuoco, a soqquadro.

. -mettere a ferro e fuoco, a soqquadro. forteguerri, 8-71: sotto

tale / ch'affrica tutta man- deriano a male. -mandarsi a male dalle

deriano a male. -mandarsi a male dalle risate: ridere a crepapelle.

-mandarsi a male dalle risate: ridere a crepapelle. collodi, 34:

collodi, 34: si mandava a male dalle matte risate. bocchelli,

bocchelli, i-300: la gente si mandava a male dalle risate. -meno male

... credereste? s'ostinava a dire che non vi siete maritata con beppe

me lo direte, me l'avete a dire: oh la bugiarda! ».

i-125: diavol,... ire a morire / or che sta per andar

dito. • -non fare male a nessuno; non fare male all'erba

, una vecchia che non faceva male a nessuno e che leggeva le lettere alle

pesta ': maniera proverbiale, usata a significare la molta bontà d'animo di

peggio che prigione. -pensare a male: valutare arbitrariamente in modo negativo

cecchi, 162: o sciaurato! ecco a pensare a male. pananti, i-17

162: o sciaurato! ecco a pensare a male. pananti, i-17: chi

male. pananti, i-17: chi pensasse a mal molto s'inganna, / quella

di qualcuno: per sua disgrazia; a suo danno. fiacchi, 153:

mese! e così, potrò fare a meno dei loro soldi. -portar

non bisogna rivolgere mai la prima domanda a una donna, specialmente a una donna

prima domanda a una donna, specialmente a una donna vecchia, perché « questo

male. -prendere, recarsi a male: interpretare, considerare, valutare

23-171: alcuni... si recano a male di ricevere il cambio de'benefizi

que'signori di perugia, non prendino a male che io abbia cercato di mostrarmi

collalto, disgustati che fosse stata presa a male la sospensione da loro primieramente accordata

che mi udite, non vogliate recarvi a male se io semplicemente narrerò 1 concetti

non ebbero, né avere poterono rispetto a quelle sottili fizioni di urbanità, che

volete: non ce ne recheremo già a male. -prendere, venir male

male. -prendere, venir male a qualcuno: sopravvenirgli un malore, un

lettere, o farsi venir male, / a me sembra un amor da collegiale.

'in fatis 'ch'io v'abbi a scriver ogni due dì e render ben

: voi gli avete in mio nome a dire se non che... renda

, / se 'l mal riceve, a far similmente. -ridotto a male

, a far similmente. -ridotto a male: guasto, deteriorato. carducci

collegiata di brisighella e trovasi ora ridotta a male nella sagrestia. -saper

mi sapeva male lasciar così due cristiani a guazzar come tinche nel pantano.

199: io non sarei mai buono a mostrare / buon viso a uno,

sarei mai buono a mostrare / buon viso a uno, a chi i'vo'mal

mostrare / buon viso a uno, a chi i'vo'mal di morte. m

adriani, v-239: lisimaco volendogli [a demetrio] mal di morte e motteggiando

mai prima venire in iscena una meretrice a recitar tragedie. 22. prov.

ritonda, 1-316: il conte, vedendosi a tale partito, disse a tristano:

, vedendosi a tale partito, disse a tristano: cavaliere, assai è meglio uno

faccia la penitenza 'dicesi in proverbio a chi bisogna si adatti a sopportare le conseguenze

in proverbio a chi bisogna si adatti a sopportare le conseguenze del suo cattivo operato

senza che egli uscisse un da canto a fargli peggio. -chi è causa

vol. IX Pag.525 - Da MALEACCORTO a MALEDETTAMENTE (40 risultati)

sa che presto o tardi è destinato a pagarne le conseguenze. ariosto, 37-106

: proverbio denotante che chi è avvezzo a operare non rettamente, giudica anche gli

chi commette azioni malvage è fatalmente destinato a subirne a sua volta. fiacchi

azioni malvage è fatalmente destinato a subirne a sua volta. fiacchi, 60

fiacchi, 60: si pose indi a troncarlo [l'orno], e l'

male e peggio: è meglio adattarsi a una situazione sfavorevole piuttosto che peggiorarla nel

il lasciarsi vincere dal male: rinunciare a combattere la malvagità subito significa aggravarne le

sia presto. -il male viene a carrate e va via a once: è

-il male viene a carrate e va via a once: è lento e faticoso rimediare

proverbi toscani, 287: il male viene a carrate e va via a once.

male viene a carrate e va via a once. -il male voluto non

troppo 'dicesi, in proverbio, a significare che non è giusto lamentarsi di

avere 'dicesi, in proverbio, a significare che chi opera sempre rettamente non

apprensione se talvolta si trovi fatto segno a ingiusti sospetti od accuse. bocchelli,

bene 'dicesi, in proverbio, a significare che anche da una cattiva condizione

condizione di cose si può avere occasione a qualche cosa che la compensi o almeno

, e ora una cosa e ora a un'altra (sapete che si dice:

ricetta. -quando il male ha a succedere, la strada è preparata:

non avendo ancora l'ambasciador fiorentino mandato a pigliarsi il canino, fur convitati gli

e, come quando il male ha a succedere la strada è preparata, venne ad

ben che non mi giova: con riferimento a chi è del tutto indifferente alla gioia

salviati, 19-33: anch'io son pazzo a pigliarmi / de'casi d'altri più

e più / noia che tanto, e a volerne più / che non mi tocca

veramente un male; eppure, quasi a dimostrare un'altra volta la verità del

l'altro'dicesi, in proverbio, a denotare come spesso a un male, a

in proverbio, a denotare come spesso a un male, a un danno,

a denotare come spesso a un male, a un danno, ne succedono altri,

di quello. -uno fa male a cento: molti possono patire danno dal

ne ingegna. / ed un fa male a cento; né passare i si può

seria fallo s'io pietà trovasse / e a me s'aumiliasse / il vostro core

s'aumiliasse / il vostro core ed a merzé si muova. = comp

ho taciuto per un avanzo di rispetto a certi malavviati teologi. tramater [s.

nominazione dell'autore, che tanto viene a dire quanto mali ripostignoli. dante, inf

: questo non si può fare secando me a miglia piccole, come si fa nella

grande spazio, che dove s'ha almeno a fare malebòlge, che vuole el circuito

sotto, ch'i'torno per anche / a quella terra, che n'è ben

20- 220: doppo questo venne a supplicarlo che gli piacesse contare in che

quelli che raggiungono la riva sono respinti a colpi di lancia dai malebranche spietati.

le vivande e persino / l'acqua, a tacer del vino, / sanno d'

chi, prevedendo ora la tua nomina a consigliere di stato, abbia procurato di

vol. IX Pag.526 - Da MALEDETTISMO a MALEDETTO (35 risultati)

giorno maledettamente. -con grande impeto, a tutta forza, con furia. di

omaccione che la guidava si metteva a gridar: -hop! hop! -e menava

soffiando maledettamente nel bom bardino a tracolla, e fanno gran saluti coll'elmo

un maledettismo astorico, ritardatario rispetto a una possibile angoscia « maudite »

segnato dalla maledizione divina; legato a un destino di perdi zione

inf., 7-8: poi si rivolse a quella infiata labbia, / e disse

; e così dimostrò il maladétto serpente a tentare e trafiggere èva, che era più

ma la doma come parte maledetta, inferiore a sé. -sostant. dante

-come imprecazione, per augurare a qualcuno la sanzione e il giudizio divino

, 8-67: sarà ver ch'io abbia a star soggetto / ad una cosa che

il figlio in guerra, si mise a gridare: maledetto il re? il re

reprobi sentenziati e maledetti dovean essere condennati a brugiare in questo fuoco eterno ed inestinguibile

i maledetti, / tra le fiamme a gir costretti, / chiama me co'

se vostra serenità, prima che appresso a tutti l'interdetto si reputi levato, andarà

. empio. cavalca, 20-57: a tempo di secco soleano li sacerdoti portare

fomite sanz'altra divisa: / insegne a treviganti e maco- metti / ponevan sulle

e voi mariti e padri loro costringetele a lasciarle, perché sono tutte cose maledette

spregiativa o come epiteto stizzoso, rivolto a persona importuna, fastidiosa o verso la

pulci, 10-44: sempre innanzi a suo poter cavalca, / e in

: quante volte mi ho estimato avere contro a questo maladétto vecchio vinto el partito.

, spargendo fama di non voler parlare a donne, né mangiar altro che erbe crude

senza pur dire quel che vuole. a. f. doni, 2-36: dimmi

qualche ritardo, ecco allora i due amici a congetturare sulla piena del po, sulla

, che intenta ei la vedeva / a far dolce ritorno a i patrii tetti

ei la vedeva / a far dolce ritorno a i patrii tetti / con lo scettro

. i. frugoni, i-6-229: a lui dissero nemiche / quelle ninfe ciò

: ci avrà pensato, quel maledetto, a portarle qualche cosa da mangiare. g

. raimondi, 2-192: -accidenti a questi maledetti, -riprese il camionista.

alla colonna dei tedeschi. -con riferimento a organi di senso o a parti del

-con riferimento a organi di senso o a parti del corpo (occhio, lingua

mano) assimilati, per traslato, a peccati, mancanze, malvagità di cui

sono strumento o veicolo (o anche a danni di cui sono stati causa)

locco; / parsevi bel zocco / scorzerme a quella che me dovea disfare! leggenda

perduto per la troppa disperazione, incominciò a chiamare li demoni e a raccomandarsi a

, incominciò a chiamare li demoni e a raccomandarsi a loro con la sua maladetta