posso trovare guarigione in questo reame, a me si è venuto voglia di cercare
sarebbe partito da la corte e ridutto a le sue castella; ma questo non gli
senza saputa e congedo del re, e a lui di chieder la licenza non sofferiva
. gualdo priorato, 3-iii-18: dimandò a sua beatitudine... la sudetta licenza
.. deliberarono di voler chieder licenza a cesare. birago, 320:
suo, diede con parole risentite licenza a quel della repubblica, presso di sé
con grande instanza alla corte catolica, a causa delle proprie indisposizioni, licenza di
re d'amore entrò, studia d'andare a lui ». b. pulci,
.. nel prendere licenza, raccomandò a marcello, sia di notte sia di giorno
giorno, non si rimanesse di mandarlo a chiamare. fogazzaro, 13-426: avendo
. e. gadda, 6-151: fu a questo punto, co 'na faccia color
scene, non sarà gran fatto se a noi si concederà distendere questa licenza anche
entro il corpo della tragedia, quando a i greci, senza tanta necessità, se
con mal viso lo riguardò: ed ebbe a dire che non per divozione, ma
machiavelli, 1-iii-121: la lettera di licenza a messer giovanni bentivogli non si è tratta
po'd'impegno, forse sarebbe riuscito a prendere finalmente quella licenza tecnica, per
elementare inferiore, ma che aveva frequentato a malapena la terza classe.
e -dopo un anno -torno in italia a dare l'esame di licenza per l'
contratto alla prossima scadenza e lo invita a liberare e a riconsegnare l'immobile alla
scadenza e lo invita a liberare e a riconsegnare l'immobile alla scadenza stessa:
il proprietario comunica al conduttore che, a causa della morosità nel pagare il canone
8. milit. autorizzazione concessa a un militare di allontanarsi temporaneamente, per
, superiori alle 24 ore, e a seconda della durata e della natura si
trovava malato, gli avevo dato licenzia a questi giorni che, per riaversi dal
, over crudele, si concedevano licenze, a chiunque le addimandavano, di partire di
addimandavano, di partire di campo e andare a roma per qualche suo bisogno, con
dall'autorità amministrativa (1licenze amministrative) a favore di un privato, e che
; se tali atti, per soddisfare a ragioni di pubblico interesse, trasferiscono a
a ragioni di pubblico interesse, trasferiscono a un privato potestà o facoltà rientranti nei
offeso e dello offenditore, la licenza a quel magistrato di potere portar tarmi. cantini
specie di cui occorre premunirsi per attendere a questa o a quella attività
occorre premunirsi per attendere a questa o a quella attività
, v-158: io non vado più a caccia. mio marito non vuole, e
industriale concede, dietro corrispettivo, a un altro soggetto (detto licenziatario) il
così acquisito dal licenziatario e che, a seconda dei casi, può configurarsi come
chiara ed essa di entrare nel munistero a pisa; solo mancava la licenzia di
, così per pagare quella licenza venderò a voi dei dolci, che ruberò alle
d'animo è da ferire nel petto a le usate oppinioni, quelle per terra versando
di vergogna della sua disonesta faccia e a sé concedesse più ampia licenzia di sue lascivie
, se già non sorge / strana cagione a meritar ch'egli usi / tanta licenza
: equivocano volentieri gli eretici da libertà a licenza. delfico, i-143: la
fu molta, e qualche volta eccessiva a segno che degenerò in licenza. romagnosi,
di espressione. aretino, iv-6-141: a qualunque cosa occorra nella mente e nel
claudio,..., badando a fare il censore, riprese agramente la popolar
105: la loro licenza giunse per sino a far soggetto delle loro rappresentazioni satiriche i
te stessa, doni il tuo amor a gernando, che veramente per te languendo si
del fatto artistico (ma il termine, a partire dal romanticismo, è venuto sempre
belle, tolta ogni autorità all'antico ed a rafaelle. algarotti, 1-viii-37: le
. beni, 116: né da poeti a prosatori si può far sicuro argomento,
è licenza che appena si può perdonare a dante in grazia della rima. bacchetti,
-non saprei proprio. -per far piacere a me. -eran sillabe a caso;
far piacere a me. -eran sillabe a caso; con troppe licenze.
licenze. -facoltà, comunemente riconosciuta a un poeta o a un artista,
, comunemente riconosciuta a un poeta o a un artista, di fare largo uso dell'
90): con ciò sia cosa che a li poete sia conceduta maggiore licenza di
poete sia conceduta maggiore licenza di parlare che a li prosaici dittatori, e questi dicitori
poete volgari, degno e ragionevole è che a loro sia maggiore licenzia largita di parlare
sia maggiore licenzia largita di parlare che a li altri parlatori volgari. m.
dalle storie, ma di fingerle anche a suo talento. 13. disus
quel assolutamente giusto, né conoscono sin a quanto l'uomo di stato debba torcere da
legale padronanza si è la licenza o a dir meglio l'abuso del potere umano.
licenza popolare; ed è sovente contrapposto a libertà). alberti [rezasco]
publici; di qualità che vivendo ciascuno a suo modo, si facevano ogni dì
sempre le cose nostre sono state sottoposte a sì spesse mutazioni, ora conculcate dalla
qualche freno: e dove essa rompa a licenza, odia ed uccide l'economica libertà
l'altezza del proprio grado, soverchiavano a lor piacere gl'inferiori e ì'infelice
fra cui sono stanziati (appartengano esse a uno stato nemico o allo stesso stato
questi imperiali avvezzi nel ponteficato di giulio a vivere con infinita licenza e insolenza,
loro usanza di prima, fecero violenza a due galere del priore di lombardia. boterò
dare, il fare affronto e dispiacere a chi si sia, senza che siano mai
. nani, 38: ogni cosa andò a sacco; ma le supelletili e i
28 (494): la milizia, a que'tempi, era ancor composta,
dalle paghe, erano gli uomini attirati a quel mestiere dalle speranze del saccheggio e
sregolatezza dei costumi (con particolare riferimento a quelli sessuali); licenziosità, condotta
, la città si gettava allora [a carnevale] in preda a stravaganze e
gettava allora [a carnevale] in preda a stravaganze e licenze senza più limiti.
9-165: giesù,... parlando a tempo, acquetava la licenzia che nasce
volle quel giudizio coprir di bianco; e a gran pena si contentò che ne fosse
che consiste neh'esprimere un concetto sgradevole a chi parla o a chi ascolta con
un concetto sgradevole a chi parla o a chi ascolta con parole o con perifrasi allusive
licenzia, la quale ha luogo quando dinanzi a coloro che dobbiamo riverire e temere,
alcuna l.; si riferisce soprattutto a canoni e fughe. -composizione scritta in
e fughe. -composizione scritta in omaggio a una personalità, che comprende un recitativo
come se ella fusse per fare riguardo a te tutto ciò che può fare.
: in eternità sterminata non vi è tempo a tristezze; in libertà beata non vi
rege de lo munno, se licenzia forse a. tti de vederelo. a
a. tti de vederelo. a. pucci, cent., 60-83:
le astringesse la fede che mai non avesse a palesare a persona ch'egli avesse inteso
fede che mai non avesse a palesare a persona ch'egli avesse inteso ciò ch'ella
chiesta licenza, ed erami in tutto a partirmene. manzoni, pr. sp.
vi-229: era in questo mezzo ito a siena con licenzia della signoria. varchi,
con rispetto, / 10 mi vado a solazzar. pirandello, 6-191: con licenza
con licenza vostra, principe, vado a salutare la mia povera cognata.
e senza licenza, ritornatisene in francia. a. f. doni, 2-62:
verso, presi partito d'andar via a ogni modo con licenza e senza licenza,
mai dir la sua ragione, siam ridotti a segno che tutti vengono, con licenza
che tutti vengono, con licenza, a... ». « volete tacere
licenza! pirandello, 6-229: fece scoppiare a una a una tutte quelle magnifiche bolle
pirandello, 6-229: fece scoppiare a una a una tutte quelle magnifiche bolle che sono
, con licenza parlando. -dare a qualcuno una licenza braccesca: allontanarlo in
aver ragione voglion valersi della forza ed a questo modo finire il ragionamento, dandoci,
braccesca. -dare, concedere licenza a qualcuno: congedarlo, accomiatarlo. -
1 -intr. (65): data a tutti la licenzia, 11 tre giovani
non potea star molto lontano, pregollo a darli licenza. pirandello, 8-137:
magno volgar.], 26-5: a giob non si dee ragionevolmente concedere licenza di
alberti, i-4: non sanza cagione a me sempre parse da voler conoscere se
umane possa la fortuna, e se a lei sia questa superchia licenza concessa,
, il dar loro licenza di pescare a terranuova, era lo stesso che far loro
, 15-33: il sannazaro... a quarantatré anni era malandatissimo di salute e
grido di molta. e d'affrica a questa guerra ogni mal'andato e scapestrato più
ciurmaglia di un popolo sfaccendato, in faccia a certi maleandati artigiani, e vituperati scopatori
. carcano, 228: egli venne a rissa con alcuni malandati del suo stampo
i legnaiuoli e gli ebanisti, quello facile a sfogliarsi come la cipolla o ad imporrare
cipollino 'i marmisti addimandano il marmo a sfoglie. = deriv. dal
2-i-292: chiamato dal viceré d'egitto a organizzare la polizia in egitto, disse di
g. m. cecchi, 27-391: a quello / ch'io veggo, un
vuoi malandrinare. bresciani, 1-i-161: a costei, che sa malandrinare con tanta sfrontatezza
f. loredano, 7-8: gli istrioni a cui avemo addossate le parti malandrinesche.
m. villani, 9-12: si cominciarono a fare raunanze di gente malandrina, disposta
fare raunanze di gente malandrina, disposta a rubare. baldelli, 4-281: l'
'l greco malandrino / malmenava i troiani a fil di spada. moniglia, lvii-137:
malandrina, / per star poi senza noia a la cucina. pananti, 11-68:
... spalancavano le boccaccie sgolandosi a vociare litanie, lancinado nella folla certe
. i. frugoni, i-10-221: rispondo a quel capitol malandrino, / che sopra
avevano rubato / due mercatanti e morti a gran furore, / e'lor denari
in un prato / sopra una pietra, a partirli in quell'ore. pulci,
, 1-188: di molte terre convicine a napoli concorsero molti malandrini e s'avvicinarono
. amari, 1-2-223: è dato a riccardo di grimaldo, abi- tator di
grimaldo, abi- tator di cosenza e a 'malandrini 'della sua campagnia,
guglielmo borsiere, piacevole uomo, standosi a bologna, veduto un dì passare un malandrino
un cerchio di cittadini, corse là a inginocchi arsigli a'piedi e fegli un gran
di un soldo sto malandrino, se cominciate a parlare di conciliazione e di transazione.
/ lo vorrei conciar bene, se avesse a far con me. -con valore
infilzata, che si sarebbe creduto far peccato a guardarsene. = cfr. malandrino1
? morante, 3-221: i primi ariani a imitarmi sono stati immediatamente / i
. sarpi, i-1-41: forse piacerà a dio che il malanimo de'nostri avversari
melchiorre, non sentendosi sicuro di riuscir a nascondere i suoi veri sentimenti; temeva di
-mi si dirà che sono un buon a nulla, un pusillanime, e che
faceva un diascolìo sulla cappa del camino: a questo i contadini ci badano.
. capuana, 14-21: cascavano addosso a tutti la disdetta, la miseria,
, la malannata, la burrasca, vengono a dare una buona spazzata in quel brulicame
10 sono omberto; e non pur a me danno / superbia fa, ché
, pregando dio che ci dia grazia a noi, che rimagnamo vivi, stare
: non maritare mai tua giovane figliuola a niuno vecchio ch'ella arà el malanno
giustinian, 1-37: se alcun ven a sentire / nel spinzere de la porta,
ragioniate con persona / che io attenda a scongiurare spiriti, / ch'e'non sarò
loredano, 5-26: il non aver concesso a questo vecchio / la figlia che agamennone
... / sempre t'è a cuore di predire il male. muratori,
ho moglie e cinque figliolucci; / a tutte le stranezze che mi fanno /
34): un tiro di questa sorte a un galantuomo, al vostro curato!
: ora sono su il pagar la tassa a il sale, la 'mposta, la
malanni poetici, non mi avrà recata a mancanza l'involontaria dilazione. nievo, 752
1-ii-397: non c'è stato tempo a rizzar la mia tenda e io ho dovuto
quanto potei e seppi, mi detti a gridare a que'malanni che guardasser bene a
e seppi, mi detti a gridare a que'malanni che guardasser bene a ciò che
a gridare a que'malanni che guardasser bene a ciò che farebbero. boine, i-112
: è un malanno di barabba sempre a spasso, bello e svelto che di più
dagli tanti maglianni quanti mai ne vennono a creatura, vecchio rimbambito ch'egli è.
ho ditto mia intenzione e farai bene a fare quello che io voglio; altramente
voglio; altramente io tei farò fare a mal tuo grado ». la donna
malanno che dio mi dia, mi sforzi a fare altramente? n. franco
103: o che venga il malanno a queste nenie. becelli, 1-260:
col fuscellino: procurarsi fastidi, andarsi a cercare guai. crudeli, 1-123:
questo festino. -dare il malanno a qualcuno: arrecargli grave danno o fastidio
lettera senese, v-203-162: sapi che noi a loro daremo el malano unguanno in chesto
nostri usciranno fuora e darano il malanno a li inimici, perché i sarano più di
in mezzo, ma si cacciò subito a fuggire. foscolo, xvii- 466
capo d'anno che molti mi vengono a dare, mi hanno pur troppo dato
con valore attributivo): con riferimento a persona particolarmente fastidiose, importune, antipatiche
aurea micene; / ma nell'ottavo a lui venne in malanno / il divo oreste
non suon buone da altro che da star a tutte l'ore con la corona in
, lxiv-93: che m'adimandi, a che m'ài tu costretta! / io
tommaseo [appendice]: detto per ingiuria a persona: * gli è un malannaccio
le vengono insegnati, talvolta li rifà a modo suo, non chiamava quella taverna
malanòtte mio amico, che lo furò a quel vescovo da'melia, la rogna
toscani, 356: non è andato ancora a letto chi ha da avere la
tare? -disse don antonino. -malanòva a voi! brancati, 4-171:
pisa] rinvolto in una coltrice. a. cattaneo, i-89: favorino, quando
vedendo la mala parata, si affrettò a giurare tutto quello che voleva io.
con lo sputo voleva dire prendersi, a voce più o meno spiegata, qualche
1-i-392: il padre non lo rimandava a casa carico di maleparòle e colla giunta
. malappéna), avv. a malapena: a stento, a fatica;
, avv. a malapena: a stento, a fatica; con difficoltà.
a malapena: a stento, a fatica; con difficoltà. botta,
che a mala pena si potevano i bostoniani difendere.
c. bini, 1-261: mi riesce a mala pena d'intendeme un verso,
più che novant'anni, che pareva a mala pena reggersi in piedi. deledda
ii-302: pietro ritornò in paese, e a mala pena ottenne da maria un breve
mette spine e non foglie, e a malapena / respira. 2. soltanto
, iii-5-284: certi innovamenti... a malapena ebbero la vita delle messi e
i-825: un altro lanternino bianco metteva a malapena un fiato di luce nel bugigattolo
elementare inferiore, ma che aveva frequentato a malapena la terza classe. compagnone,
una donna dalla finestra dirimpetto, lui a malappena ha risposto. = comp
un certo ramo che fa li fiori a modo de un pede de fave, e
. malappropósito, avv. disus. a sproposito; in modo inopportuno o sconveniente
poste malapùnica, cioè melagrane e campanelle a dimostrare come all'uomo perfetto si richiede
... in toscana germano, a napoli malpardo o malardo. =
m. villani, 1-2: chi era a servire questi malati, appiccandosi quella malattia
, richiesto a'nimici di poter far venire a sé un medico, non l'impetrò
un medico, non l'impetrò. a. cattaneo, i-13: temevano per
malare, per toccare il cuore anche a lui. baldini, 13-90: seguitò
: seguitò ancora per oltre vent'anni a correr dietro alle lettere di leopardi che
emo- sporidi e dei generi plasmodium (a cui appartengono i parassiti plasmodium vivax,
la quartana) e laveragna (a cui appartiene il parassita laveragna malariae,
assumeva forme gravissime, con tendenza a un'elevata percentuale di mortalità, a cui
a un'elevata percentuale di mortalità, a cui si pose fine, nel dopoguerra
prima di lei, ed avendola confortata a starsi nel letto, feci credere al padre
una gamba di legno che gli cigolava a ogni passo, gli s'era presentato,
verde malaria, e si giunse a lentini. -atmosfera malsana.
dell'anima sua di artista ventenne dinanzi a tanti e così nuovi e stupendi miracoli
misero addosso una febbre che lo tennero a letto per sei mesi. 2
e ufficiali allo spedale di massaua? a massaua dove guariti da una malattia se
1-i-60: non ebbe... a temer la fame neppure durante l'invernata;
grande casa di commercio dell'indie, a rangoon, come ucio. un cinese
fra i cipressi che m'hanno accompagnato quassù a quello malarico della piangevole « sera di
terapia, introdotta in psichiatria e messa a punto dal medico viennese wagner von jangger
d'incubazione di durata variabile da 6 a 20 giorni, provocano accessi febbrili particolarmente
, avevano tolte le camicie di forza a tutti i malati, a tutti.
camicie di forza a tutti i malati, a tutti. * = voce dotta
. da una barbarie sana e malarmata a una barbarie purulenta e armata dalla scienza
; / perché anch'ei non si piega a far qualcosa? / se poi cerca
mal arnese / che leva il pane a quelli del paese. petruccelli della gattina,
quel malarnese. cagna, 1-161: guai a dio se
malarnese! brancoli, 4-211: soddisfazione a quei malarnesi non bisogna dame assolutamente!
ant. e letter. che viene a trovarsi in difficoltà o in angustie;
i vaghi pomi; e quindi le muove a ciascuna parte del mio male arrivato corpo
guerrazzi, 3-229: il malarrivato, giunto a capovoltarsi, sbuca con la testa dalle
, 6-1-172: rosen impugna la sua sciabola a due mani, e piomba in mezzo
due mani, e piomba in mezzo a quei malarrivati picchiando a destra e a
piomba in mezzo a quei malarrivati picchiando a destra e a sinistra. -di
a quei malarrivati picchiando a destra e a sinistra. -di animali.
: menava un contadino un paio di buoi a vendere sul mercato di barberino, magri
genova. 2. non arrivato a destinazione, smarrito per strada.
ad ogni modo il borgno vive a san benedetto, vicino alla vostra mantova,
malarrivato mio chierico. -non arrivato a proposito, intempestivo, inopportuno.
demonio. sacchetti, 160: a tal baratta / corre il malagevole /
, 124: -o che paghere, io a poterti toccare una volta sola que'duo
sempre stia franco e gioioso / contro a ria fortuna, e forte: /
e forte: / se pur giugne a mala sorte, / poco dè temer la
se ài mala ventura, / dimme, a me che me se dà? aretino
da la dapocaggine, e tesser giustiziato a torto nasce da la mala sorte.
che incontra la mala sorte di essere apprezzata a meno di quel che si deve,
della sua mala sorte, gli cominciò a parlare in tal modo. verga, 3-197
pirandello, 8-275: i sudori, giù a fontana, dentro la giara. lavorando
. e il contadino, di fuori, a confortarlo. saba, 321: chi
confortarlo. saba, 321: chi a liberarmi / da mala sorte, / chi
sorte, / chi la mia morte / a protrar venne? 2.
: mostrarsi sereno e imperturbabile di fronte a un'avversità, a una situazione difficile
imperturbabile di fronte a un'avversità, a una situazione difficile. bocchelli, 2-xv-67
bianchir denti, ogn'un s'affollerebbe a comprare a'contanti delle sue non lisciate
conte l'aveva do nato a sua moglie nell'anniversario del malassortito imeneo.
tratto fuora / del solco e data a malatasca in mano. gigli, 4-71:
rimini, la cui costruzione fu affidata a leon battista alberti da sigismondo malatesta (
piovene, 5-400: anche qui [a fano], col palazzo malatestiano,
rente. novellino, ii-113: a cui il detto vetturale rispose, come
spinetta e falconetta scalze, con pelliccie a dosso, alla camera dove el duca malaticcio
soverchiamente,... non posso indurmi a credere che altro mi renda così malsano
amazzone. periodici popolari, i-649: a voi ci vorranno due o tre libbre
malattie (la vita). a. cattaneo, i-180: una vita malaticcia
che stava nell'orto,... a potar piante, che crescevano stente e
borgese, 1-180: stentò un poco a riconoscere sé e le cose circostanti quando
vi sia quell'infermità ch'io avrò notato a certi segni e indizi, de'quali
deprimente. carducci, ii-10-142: ritornando a me accetto la primavera con la languidezza
languidezza stanca e malaticcia che mi mette a dosso. -sostant. manzini
da un'infermità (per lo più a lungo decorso o cronica o tale da
. di breme che benché malaticcio viene a trovare me povero malatissimo. pascoli, 545
, ero malato, ero lontano, / a messina; col tifo. d'annunzio
, iv-1-475: dovevano queste alterazioni attribuirsi a uno stato morboso del suo organismo? «
o ha malati i piedi, è obbligato a non celarsi, perché guai a lui
obbligato a non celarsi, perché guai a lui, se, persistendo, la sua
. de pisis, 3-26: andava a vedere certi fiori di un rosa malato
da emozioni intense; che è in preda a un sentimento vivo e angoscioso, a
a un sentimento vivo e angoscioso, a una violenta passione; dominato da un'
. mino da colle, xvii-862-8: a tale donna ongn'om sia servidore,
amore, e sentomi sì forte / gravato a dismisura, / che sol vostra figura
d'ignoranza forzata. tarchetti, 6-ii-119: a pensare come si piglia la vita in
] è d'altra parte assai simile a quella del libro precedente. le stesse
il re marco] dàe per sentenzia che a tristano sia tagliata la testa e la
mai voglia né cagione di contender né avere a fare con lei. pagliaresi, xliii-34
dov'è 'l suo stallo, / a pensar cominciò in veritade / del cieco
e fastidio. pananti, i-25: a ogni poco m'appellano costoro, / e
. padula, 431: così lavoriamo a notte adulta, e spesso con la
anche una bimba malatella, / in collo a beppe, e di su la sua
e della famiglia degli oplofori, stabilito a carico dei siluri di linneo, e caratterizzati
: « e1 par ke vui voiai a forza / enanzo termeno far la zento
quella malatia, / s'el plas a deo, ke perigol ge sia ».
2-15: nelle sue ricette scrisse che a tutte le malattie delle donne, che
. il coito essere atto e potentissimo a renderle in breve tempo sane. c.
avesse afflitti in guisa che furon sforzati a dividersi per le vicine guarnigioni. tasso,
tanto l'assedio, non meno disagioso a quei di dentro per la fame che a
a quei di dentro per la fame che a quei di fuori per le malatie.
dopo una malazia di più settimane. a. cocchi, 8-133: malattie sono quelle
, esci dal vago, pensa poco a te stesso in fatto di salute, e
ai primi giorni dopo la malattia, a quei giorni indimenticabili di languore, di
sifilide, ecc.). a. cocchi, 6-6: oltre i molti
entra nella farmacia. che egli vada a cercare uno specialista per le malattie della
e la sifilide. denominazione che risponde a falso pudore, per cui sono aumentate
minacciano in modo eccezionale chi si dedica a certe industrie. panzini, iv-395:
è stato assistente volontario alla clinica dermosifilopatica a bologna, ha frequentato il corso estivo
il corso estivo di malattie del lavoro a monaco. -malattia diplomatica: indisposizione
malattie: forma di assicurazione obbligatoria, a tutela dei lavoratori e dq loro familiari
] cresce rapidamente, onde è costretto a cambiar la pelle quattro volte, il che
1-23: veduto della ruggine, passo ora a ragionar della * filiggine ', ch'
le funzioni di esso non vengono eseguite a norma delle leggi che dalla natura sono state
mia malatia / non oso adimostrare / a chi mi può guerir e far gioioso
/ de demostrar la sua gran malatia / a lei, che potè lui di ciò
ciò guerire. chiaro davanzali, xx-40: a voi, donna, s'invia
la malattia della sensibilità e dell'infelicità a sedici anni e a dieci anni. ungaretti
e dell'infelicità a sedici anni e a dieci anni. ungaretti, 1-68:
animo che una natura sana si adopera a guarire poi nella virilità. comisso,
società e costringe i lavoratori delle campagne a stentare sotto una ingiusta mercede. de
: non c'è pericolo che, a questo modo, si ricaschi nella vecchia malattia
d'algeria è una malattia cronica vicina a diventare mortale. 6. difetto
. bellincioni, ii-132: l'andar a piè mi par gran malatia. magalotti
malatia. magalotti, 9-2-291: tenete a mente queste malattie, ciascheduna contingibile in
della vita, avvolto nelle passioni e a loro cedendo. 7. locuz
: in fondo, anche se rinunziavo a dorothea, non ci avrei, come si
una malattia. pavese, 9-9: a doro volevo un gran bene, e
, e quando lui per sposarsi andò a stare a genova ci feci una mezza
e quando lui per sposarsi andò a stare a genova ci feci una mezza malattia.
malattia. malattia che dura, viene a noia alle mura. 9.
... ma per avventura malatto a soddisfare. tasso, 13-32: benché in
languido e smorto / e mal atto a portar elmo o lorica, / nulla
frachetta, 768: popolo senza capo a cui ubbidisca è mal atto a difendersi.
capo a cui ubbidisca è mal atto a difendersi. 2. inadeguato,
cattiva, maleaugurante e pressoché sinistra, a momenti. cesarotti, 1-xxvii-159: queste
d'annunzio, i-807: folta la nebbia a poco a poco sale / su su
, i-807: folta la nebbia a poco a poco sale / su su da le
rivedevano in mano le due pie- truzze a malaugurare la sorte di giobbe.
. bigiaretti, 10-190: provai ancora a correre, e malauguratamente il fucile mi
: lo tristo malaugurato re non conosceva a quale signore egli doveva fare grazie della
5: tu malaugurato, che offendi a lui [dio] e a noi.
offendi a lui [dio] e a noi... per lo diletto del
tu hai perduto e fatti perdere altresì a me! foscolo, iv-419: malaugurato!
si risentono soltanto al dolore, simili a quelle membra scorticate che all'alito più
intorno alla divinità, dovrebbono esser bastanti a sollevare ogni saggio contro i malaugurati pregiudizi
della corte e presso lo stesso menelik, a fin di mettere sempre più in malavista
di dar una passata di sette giorni a palermo per metter in sesto definitivo gli
poco dopo quella malaugurata lettera ho cominciato a scrivere qualcosa che dovrà piacerti. ferd
11 mio indirizzo, niente m'avrebbe legato a quell'altro, neppure la corrispondenza che
cànova, su per la malaugurata scala a chiocciola, la voce dei venditori ambulanti
perché mai devo dare tutte le mie affezioni a te, e tutto il mio tempo
meditati studi de'recenti filologi e storici a penetrare con eroico coraggio entro le tenebre
, 879: costei non sapeva decidersi a partire da quel continente malaugurato nel quale
partirà; però che elli è atto a volere de la robba assai e godersela a
a volere de la robba assai e godersela a la malaugurata, perché non vi durò
regione, / traversando l'are, e a cui cambise / con male augurio il
, non osava né ad altri dirlo né a sé. garibaldi, 3-130: un
iii-2-310: insomma dobbiamo dar da mangiare a quest'asino, che ogni poco inciampica?
il sangue] in acqua! - malaugurio a te. 2. locuz.
non aver paura, tanto più che tu a roma non ci torni così presto »
. montano, 1-89: tutto intorno a noi aveva un aspetto di malaugurio.
quel giorno, fu interdetto ogni approdo a quelle terre di malaugurio. -come insulto
malaugurio! brancoli, 3-154: davanti a lui si drizzavano gli stivali, come
. -fare, portare il malaugurio a qualcuno: in dirizzargli un malefizio,
: quelli sono malaugurosi che te- gnono a vile ciò sanno e sempre chieggono nuove cose
che sono nelli fianchi, noi tenere a tua signoria, perciocché è molto pessimo
da paragonarsi con molto adeguato confronto, a quella malaugurosa bonaccia che precede lo scatenarsi
pirandello, 8-51: nessuno mai andava a sedere sulla piccola panchina a ridosso di
nessuno mai andava a sedere sulla piccola panchina a ridosso di quel vecchio cipresso malauguroso.
sinistra parte voltato, da alcuni tenuto a vile, come se la malaugurosa cassandra
più volte, tornò su la torre campanaria a gufare sinistramente agghiacciando le vene dell'insonne
[la fisica] coinvolta tra mezzo a più inseparabile squallidezza, mercé l'industria
poteva sperare avessero quietamente... a sì malaugurose deliberazioni accomodarsi. tommaseo,
deliberazioni accomodarsi. tommaseo, 19-101: a reprimere le poche stragi, ma malaugurose
. pratesi, 3-42: tutto concorre a rendere allegrissimo, luminosissimo il luogo,
una ricordanza malaugurosa. -destinato a provocare devastazione e morte. de amicis
4-ii-460: veggo che quasi tutti dipingono a tetri e spaventevoli colori questi due siti malaugurosi
, che son buona e non atendo a sì fatte cose, ho male e malaventura
quel libro, e lui si messe a leggermelo tutto. 2. rovina
suo peccato. 4. inter. a esprimere stupore, orrore, deprecazione.
5. locuz. -dare malaventura a qualcuno: cagionargli danno. fra
e mette in briga e dà malaventura a tutto 'l casato. ariosto, 388
van questi sbirri? andar debbono / a dar mala ventura a qualche povero / cittadin
andar debbono / a dar mala ventura a qualche povero / cittadin. -come
, avvenne l'agnello per sua mala ventura a bere
malavia / ed una fiera bestia ed una a prato / avevon tanto un erpice menato
-andare per la mala via: andare a ramengo, in rovina; mettersi male.
perversa o praticano la delinquenza; associazione a delinquere. - in partic.: mafia
conquistava il primo grado che con « a zumpata », duello al pugnale con
come sono queste, non voglia mancare a se stessa e all'onor suo.
distingua fra impotenza e malavoglia, è invogliato a ribellarsi dalla prima anche più che dalla
villani, 6-2: il marchese cavalcò subito a pavia e menò seco due di quelli
5. locuz. -di o a malavoglia: malvolentieri, svogliatamente, senza
malvolentieri, svogliatamente, senza entusiasmo; a malincuore; soprapensiero. botta,
, 5-333: queste cose io narro bene a mala voglia. leopardi, 984:
, 984: l'uomo non si dispone a tentare quel che egli sa o crede
faceva di mala voglia: il menarmi a marcire ore ed ore in una scuola.
, per non annoiarsi, ginia provò a riprendere le vecchie compagnie. -con
ardeva un focherello di malavoglia, attizzato a stento con legna verde e rotelle di
essendo stato di malavoglia, fui chiamato a dovere ire. andrea da barberino, iii-295
275: io m'ho trovato oggi a tal ora così di mala voglia,
segni, 105: ritornato l'imperadore a genova con poco felice successo, stava
voglia. guarini, 396: io torno a domandarla si è pur ancora sposata,
risponde sì freddamente, che ho potuto a gran fatica trame cosa di certo.
di mala voglia, per essergli venute a noia le rivoluzioni, si metteva in
malavoglia, assagil trambusto andava sempre crescendo a quel primo giando appena una fetta
: per tutte queste ragioni parve a federigo guglielmo di dover finalmente impugnar
malavveduti agli sciagurati figliuoli, sono somiglianti a i doni de'nemici, che non
non potevano. 2. attribuibile a sconsideratezza o a leggerezza. cesarotti,
2. attribuibile a sconsideratezza o a leggerezza. cesarotti, 1-xxvii-212: i
265: quelli è malamente servo a cui la moglie comanda ed elli obedisce
seth con gli altri tutti s'eran tornati a rivolgere, quasi non conoscesser più il
non conoscesser più il maiavventurato elihu, a giobbe con tenero e sollecito affetto.
dolce lume della vita, e costretti a morire fra le bestemmie e la fame.
signor colonnello. -con riferimento a cose materiali o a concetti astratti.
-con riferimento a cose materiali o a concetti astratti.
non ha fortuna; che non riesce a soddisfare le proprie aspirazioni. foscolo,
messianismo fallito. -che non riesce a prendere la giusta direzione; che ha
malavventurosamente fece. tosi, 1-15: a me poi malav venturosamente interviene
venturosamente interviene ciò che intervenne a cicerone. = comp. di
9-23-355: un maiavventuroso marito... a cui è toccata per donna una fiera
: lisa già voleva intromettersi, ma a questo punto successe al maiavventuroso pittore ima
-sostant. tasso, 19-104: a riguardar sovra il guerrier feroce / la
funesto. testi fiorentini, 169: a mortale dolore si vedranno uccidere..
m. adriani, iv-192: perché venisti a vedermi? e non mi lasciasti alla
ria. salvini, 16-442: tosto simile a vespe si versarono / viali, che
momento le scale, dopo esser salita a dar la buona notte alla figlia minore,
con proporzione in quegli altri ancora, a cui già la natura sia malavvezza.
moderno. 3. inter. a esprimere biasimo acerbo, disapprovazione severa.
io invidio quelli che riescono... a commettere una malazióne, un'iniquità,
', con sostituzione di mallo] a 6on [o]. malazzato,
o assai continuato; può non giacere a letto, né starsene in casa, e
non è detto che non s'abbia a imbroccare il viottolo giusto. -spossato,
leggi barbariche; tali glosse servivano sia a facilitare la consultazione delle raccolte a chi
sia a facilitare la consultazione delle raccolte a chi aveva imperfetta conoscenza del latino,
aveva imperfetta conoscenza del latino, sia a designare istituti tipicamente germanici che non trovavano
), agg. che è venuto a trovarsi, suo malgrado, in una
quand'anche la verità fosse poi venuta a galla a mostrare l'innocenza del povero
la verità fosse poi venuta a galla a mostrare l'innocenza del povero malcapitato,
alla scelta delle persone che ci aiutino a sì fatto conseguimento, e non lo
era animosa, / così malcauta, a pinabel dié fede. marino, 4-134:
iii-496: malcauto lui, ch'ivi a non molto in mezzo / si trovò de'
o malcauto, ora che attendeva profanamente a que'vetusti e preziosi ricordi di famiglia,
trovi / il mio regio sigillo, a lui concesso / da malcauto. prati,
prati, ii-243: o malcauti, a tanto volo / non fidatevi così.
, iv-24: con tale risposta venite almeno a degradare ornai gli atomi da quel posto
ai zelatori della religione che di assalir a fronte aperta questi malcelati nemici, squarciar
maschera di cui si coprono, oppor forza a forza. 2. lasciato trapelare
scrutò con malcelata meraviglia e poi disse a mezza voce, forse con una punta di
malcèrto, agg. che stenta a distinguere ciò che è vero, giusto
vero, giusto o conveniente; che tarda a prendere una decisione; non persuaso,
trasalgono, / nell'andito malcerto in capo a cui / occhi di sangue paiono i
. pea, 8-119: si dette a rincorrere, malcerte, le pulsazioni che
4-88: per i vetri malchiusi, a tratti, un grido / fugge. montale
(416): durai una gran fatica a riavere, con il corpo del vaso
essere una languida prosaica inopportuna malcommessa allusione a quel che feci io ragazzo in firenze
. leggende di santi, 3-154: a voi m'accomando bel padre cristo /
. letter. che non si sente a proprio agio; che è in una posizione
modo negligente o maldestro; non portato a termine; difettoso, imperfetto.
6-1 (102): un cavaliere dice a madonna oretta di portarla con una novella
madonna oretta di portarla con una novella a cavallo: e malcom- postamente dicendola
postamente dicendola, è da lei pregato che a piè la ponga. = comp
d. battoli, 44-64: egli dà a me da fare ed io a lui,
egli dà a me da fare ed io a lui, e lo malconcio e lo
mia soddisfazione così malconci che tornammo tosto a casa tutti. botta, 5-196:
lucia, 438: le pietre cominciarono a scendere; molti ne furono malconci.
fatica di menar le calcole e di tirar a sé,... ella ne rimane
sterco di cavallo, cercandovi e contendendosi a picchiate d'ali e di becco i
: poc'anzi, prima d'andare a letto, mi sono guardato allo specchio
era suo buon amico ed andava sovente a vederlo carlo maratti e, trovandolo sempre
altre volte aveva visto l'equipaggio radunato a prua per il rancio o vicino all'ufficio
rovina. giuglaris, 1-113: anco a ottimi prencipi vediamo assai spesso occorrere gravi
carestie. baldinucci, 9-x-182: le pitture a fresco,... a cagione
pitture a fresco,... a cagione dell'umido o d'altro qualsisia accidente
dentro. di giacomo, i-658: a un certo punto il parapetto della via è
, 9-145: il balossi era piovuto a piedi nudi dal tetto dove accudiva a
a piedi nudi dal tetto dove accudiva a rigovernare le marsigliesi malconce, dopo la
2-279: l'antichità era giunta infino a noi sfigurata, malconcia, per opera
. mazza, iii-86: tanto / a sé discorde e malconcorde altrui / omerico
l'impe- radore] se n'andò a genova, rimandando il resto del malcondizionato
la signoria tenesse le galee in punto a voltri, dov'egli arrivò trasportato per
malcondotta quella città. rovani, 3-i-151: a quattordici anni, se alcuno gli avesse
, agg. letter. riconosciuto molto a malincuore; ammesso con rincrescimento.
o non dimostra riconoscenza. a. pucci, cent., 4-53:
alcuno... si facesse malconsigliataménte a credere che la principal sorgente delle bellezze
curando l'onor, ruppi la fede / a quel bel fior che vede / il
2. che si deve attribuire a cattivi consigli o a sconsideratezza, a
si deve attribuire a cattivi consigli o a sconsideratezza, a leggerezza, a sventatezza.
a cattivi consigli o a sconsideratezza, a leggerezza, a sventatezza. d.
o a sconsideratezza, a leggerezza, a sventatezza. d. bartoli, 15-1-47
governare questo fanciullo ovvero fanciulla. attribuito a petrarca, xlvii- 166: qualunque
di troia partitosi, per tempesta arrivò a cartagine, dove egli fu ricevuto e
stanno malcontenti, / che son usi a tener la pancia piena. monti,
di nuovo. appena giunto è venuto a trovarmi; né io ho tardato a dirgli
venuto a trovarmi; né io ho tardato a dirgli le molte ragioni che mi avevano
altri possa perdonarmi poiché non posso perdonare a me stesso. nievo, 301:
e sicurtà che pareva loro si convenisse, a far contro a quel duca. c
pareva loro si convenisse, a far contro a quel duca. c. i.
n-61: i perugini rimasono malcontenti. a. pucci, cent., 74-2:
era d'indurre il duca d'orleans a formare un terzo partito de francesi malcontenti
savoia era oppressa, malcontenta, disposta a insorgere. padula, 544: siamo
hanno un ricovero per organizzarsi e cospirare a bell'agio in lombardia e nel piemonte.
e, come i matraversi, favorevole a cedere la signoria di pisa all'imperatore
abbandonato da loro, mandò l'aldegonda a guanto, a far uffizio che in
loro, mandò l'aldegonda a guanto, a far uffizio che in quella città si
chiese a'cattolici, persuadendosi d'avere a mitigare con ciò i malcontenti (così
d'artesia e d'annonia) e a ritenerli nell'unione. 4.
alla pittura, io non posso negare niente a papa pagolo: io dipignerò malcontento,
desiderio di cangiamento; ma poco animo a slanciarsi, poca fede in sé, poco
milglore e'ppiù valevole alla città o a uno reame, cioè o'il'elletto o'
malcòsto, sm. nella locuz. a mio, a tuo, a suo
sm. nella locuz. a mio, a tuo, a suo malcosto: a
. a mio, a tuo, a suo malcosto: a mio, a tuo
a tuo, a suo malcosto: a mio, a tuo, a suo danno
a suo malcosto: a mio, a tuo, a suo danno.
malcosto: a mio, a tuo, a suo danno. c. arrighi
pretore, estasiato, avrebbe voluto, forse a suo malcosto, salvarla. de marchi
: sì, io sono prudente, a mio malcosto. = comp. da
era lo strumento che la società destinava a reprimere nelle traviate la prima presunzione di
cellini, 1-93 (219): a queste parole io dissi che francesco si
il mio lungo vergognosissimo silenzio avrà persuaso a v. sig. illustrissima, con
la casa col dare una buona lezione a questo malcreato. -come epiteto ingiurioso.
poi, malcreato, dov'hai tu imparato a comparir davanti a'tuoi maggiori, senza
maniere un po'rozze e malcreate, che a buon diritto mi fecero malvolere dai miei
natali. cattaneo, v-3-379: sotto a tutti questi bennati, géntili e gentillatres
ringrazi dell'acquavite, che ho ordinato a paolo che ti dia, eh?
accorse a'suoi estremi malori e risanollo « a quacumque detinebatur infirmitate ». non occorre
malcrescènte, agg. ant. che cresce a dispetto, indesiderato.
anch'egli fa strage. a. casotti, 1-8-18: ma sua eccellenza
verde e campareccio come me, abbia a campar meno d'imo sparuto e malcubato.
o disperati, / non turbin l'acqua a chi salute brama. = comp.
banti, 8-126: quell'inverno, a miccioli, tutti si rimisero in carne
girare avanti e indietro attorno alla fronte a cui sembrava incollato. moravia, 12-300
di gente d'arme, mal destro a potere reggere o guardare il suo reame
questa una operazione da non prendersi punto a giuoco, anzi studiarla bene prima di
nostra famiglia... lo avvicinava a noi più che lo strambo cameratismo di
zuccherato? gozzano, i-178: meglio sostare a mezzo del cammino, / or che
alla mia musa maldestra, / quasi a mima che canta il suo mattino, /
serpente, che si faceva avanti sino a schiantarsi in quel malo modo.. era
in tutto il resto sei / sotto a gli argivi. carducci, iii-9-182: pur
donna, la quale non lo richiama a sé. d'annunzio, iv-2-101: teodora
si diceva che fuorivia si fosse messo a viver di giuoco, correggendo la fortuna,
maldicenti del rapporto, aveva subito riunito a crocchio, nell'atrio della caserma,
... mandato ambasciador della città a massimiliano, una orazione maledicentissima contra il
corrosive, di certuni che in mezzo a quest'immane tragedia non vedono e non
. persona maligna e pettegola, portata a sparlare, a denigrare, a calunniare,
e pettegola, portata a sparlare, a denigrare, a calunniare, a diffamare
portata a sparlare, a denigrare, a calunniare, a diffamare; malalingua.
sparlare, a denigrare, a calunniare, a diffamare; malalingua. giacomino pugliese
malalingua. giacomino pugliese, 185: a tale convente / sto caribo / ben
maledicentissimo). che è disposto per indole a rosaio della vita, 81: maggiore uccisione
81: maggiore uccisione commette sparlare, a diffamare, a mettere in rilievo le la
uccisione commette sparlare, a diffamare, a mettere in rilievo le la lingua del maldicente
colpe e i difetti degli altri, a divulgare notizie di tutta la gente
part. pres. di o a voce; che esercita una critica spietata;
rasoio tagliente, / che 'l fece fabbricare a tagliagola, / 29: o
ogni femcènzia), sf. disposizione a parlare, a diffamare, mina si
, sf. disposizione a parlare, a diffamare, mina si truova amara,
, ma invidiosa, maldicente dell'altre, a mettere in rilievo le colpe e i difetti
di molte parole, disobbe a divulgare notizie vere o false con perfidia e
vorrei ch'e'miei malizia, a fare pettegolezzi; inclinazione a cri
malizia, a fare pettegolezzi; inclinazione a cri fattori fusseno superbi,
per la possanza che iddio ha dato a la vertù che
altro proponimento che l'ingiuriare con parole. a. a dimari, 2-82: si
che l'ingiuriare con parole. a. a dimari, 2-82: si può dire
di granvillo... si seggono a cerchio a prendere il fresco estivo nell'atrio
... si seggono a cerchio a prendere il fresco estivo nell'atrio di
nemici, i quali non meno presero a malmenare i miei libri che a detrarre e
presero a malmenare i miei libri che a detrarre e malignare le mie azioni.
contro di me vedendomi sempre da sola a solo con un antico mio amante. del
freddurista, che girava in mezzo alle gonne a far della maldicenza. pirandello, 8-47
della maldicenza. pirandello, 8-47: a far le spese della maldicenza generale pareva
de la propria modestia sete obligato o a non dar fuora il libro o a purgarlo
o a non dar fuora il libro o a purgarlo da ogni maldi- cenzia. landò
l'altra lo butto, cioè lo dò a mia matrigna ch'è appunto buttarlo a'
non che retribuzione d'ingiurie e maledicenze. a. cattaneo, ii-230: gesù in
, con questa umiltà finta, condurci a questa superba e ingrata maledicenzia, che
, intese de la comedia vecchia, a la quale molto s'assomiglian ne la maledicenza
la maledicenza queste che vendono il diletto a prezzo. b. fioretti, 2-5-
voi è fornicatore od avaro 0 serve a gl'idoli od è maldicitóre o sta ebbro
mal difesa, la neve che fiocca a folate. govoni, 9-362: 1
dal genio? 2. contenuto a fatica, strabocchevole. lucini, 4-281
bocchelli, 1-i-543: in francia e a parigi, quasi tutti s'erano infiammato
malore, nausea provocata dall'oscillazione a cui è soggetta un'imbarcazione per effetto
loro malgrado sull'elemento infido -cominciavano a risentire le nausee del mal di mare.
mal di mare non è guari né piacevole a vedersi né facile a sopportare. cantoni
guari né piacevole a vedersi né facile a sopportare. cantoni, 711: egli,
cantoni, 711: egli, per arrivare a posto in modo conforme alle sue poverissime
su certi pubblici veicoli che, soltanto a vederli, c'era da prendere il mal
caro albergo sereno » avran dato a qualche arcade il mal di mare con quel
della rarefazione dell'aria, che si riscontra a una certa altezza dal suolo (
3-272: l'operaio dev'essere obbligato a non sciupare le energie, altrimenti lavora
berni, 58: s'e'si avessin a levar la notte, / verrebbe lor
sono riavuto, ma non posso ancora venire a lugano. bocchelli, 1-iii-209: a
a lugano. bocchelli, 1-iii-209: a qualcuno, ogni tanto, l'insolazione
battaglia quelli ch'hanno la lingua così presta a maldire. s. giovanni crisostomo
inverso di sé il re cattolico, attendeva a trar denari da ogni parte e per
bellicoso degli ascolani io son mal disposto a credere che solo bastasse a respingere il vittorioso
mal disposto a credere che solo bastasse a respingere il vittorioso esercito nemico. moravia
. cavalca, 20-36: nullo giugneva a lui, né sì stanco quanto al
mutamento e conforto. lippi, 8-61: a far s'è posto / alle minchiate
un malumore passeggero, pensò di fugarlo mettendosi a parlare di cose indifferenti. 2
di cose indifferenti. 2. incline a compiere il male; malvagio, iniquo
cida e corrotta mente, ne cominciavano a avere sospe- zione e a giudicare e
ne cominciavano a avere sospe- zione e a giudicare e a dire che questo monaco non
avere sospe- zione e a giudicare e a dire che questo monaco non aveva sincera
, / se 'l mal riceve, a far similmente. 3. indisposto
che si ricava tutta da un pozzo a forza di braccia. -per estens
dannoso. doridi, 273: [a ferrara] l'acqua ghe manca, e
gli sum maldisposti; / de lulglio a portar pelle ogni om impara; / de
i ladri pubblicamente si metteano nel fuoco a rubare e portarsene ciò che poteano avere:
: mi fa una specie di maldistomaco, a sentirti. pavese, n-i-112: per
fittizia che mi illude per lasciarmi stordito a maldistomaco il giorno dopo. =
moravia, vi-222: tra i baffi a spazzola e la barba a scopetto,
tra i baffi a spazzola e la barba a scopetto, ambedue di una nerezza sospetta
; e marcello non aveva potuto fare a meno di pensare che tutto quel pelo
patos. bocchelli, 1-i-504: solo a vederlo su quei segnolini delle cifre in
quei segnolini delle cifre in colonna, a lazzaro veniva il mal di testa.
da una drupa nera, pesante fino a 12-13 kg, fornita di un caratteristico
sassetti, 7-395: mando ancora a vostra altezza un poco di midollo del
col suo continuo movimento agitando il sangue a sé prossimo, da quello spanda gli
per l'erta torme divine adorando che a prova / i pochi àlacri cercano?
. e letter. che si sopporta a fatica, intollerabile. salvini,
ella avea / di lui, gli mise a morte, e fece male. petrarca
. serafino aquilano, 55: pur a le voglie tue sì male intese / satisfarrò
, 1-35: questo sospinge il fratello a cercare dalla male amata sorella gli abominevoli
lustro appo il confin c'induca / a rilasciar la mal rapita donna / desio
poi finalmente al mondo, e vicino a lui, persone che egli conosceva ben
mal umore. -in modo nori conforme a una norma, a una regola,
-in modo nori conforme a una norma, a una regola, a una legge,
una norma, a una regola, a una legge, a una convenzione, a
una regola, a una legge, a una convenzione, a un uso;
a una legge, a una convenzione, a un uso; secondo una prassi non
pulcro / ha tolto loro, e posti a questa zuffa. bambagiuoli, 55:
il mondo e fatto rio, / che a mal torre e tener solo ha rispetto
rispetto. passavanti, 185: dispiaccia a se medesimo, il quale prima mal
giudicano, ma, diffamando, fanno a li altri mal giudicare. idem, inf
che giove, / mercurio e marte a nominar trascorse. boccaccio, i-253: oimè
: il re di francia fa malissimo a non volere che stati liberi si colleghino
per la mia debeletate, / menarne a lo morire le cocine mal frumiate.
non è sofficiente e non è degno / a la condotta di più grossa nave.
tutti quanti gli opi / facendone derrata a le cicale, / quando che 'l
, se male adoprati o collocati, a guerra regolare e soli, in faccia
guerra regolare e soli, in faccia a una forza nemica superiore di cifra,
nemica superiore di cifra, sono impotenti a salvare la loro nazione. 3
noi [donne] ci abbigliamo così a la carlona, senza aiutar con l'arte
che noi siamo mal nette, vestite a la contadinesca e da star in cucina.
la contadinesca e da star in cucina. a. f. doni, 268:
e profano / confonde le due leggi a sé mal note. tortora, iii-439:
partissero molti d'essi con le lagrime a gli occhi di colà dove eran venuti
, 99: mi parve guardare, a traverso / un vetro che fosse mal terso
della concupiscenza ribelle. 5. a stento, a fatica, con difficoltà.
. 5. a stento, a fatica, con difficoltà. giacomo da
, 53-87: rade volte adiven ch'a l'alte imprese / fortuna ingiuriosa non
chiabrera, 1-iii-184: mentre il cordoglio a disperarsi il guida / e la forza
, v-698: coloro che hanno promesso a conducere il popolo e a governare,
hanno promesso a conducere il popolo e a governare, se non lo fanno come
... « ma tocca ai preti a trattar male co'poveri? ».
, inelegante; in maniera non conforme a una norma tecnica o di gusto comunemente
stanno male. tasso, 11-iii-729: a queste parole la signora tarquinia, quasi commossa
man di mercatanti che cinsero pur ieri / a i lor mal pingui ventri tacciar de'
vizio che le s'era attaccato senza dubbio a bottega. -in modo brutto
.. spesso quella parte male atta a ricevere il color del liscio, o l'
dire, per quella concavità, o a ritenerlo per la mobiltià delle palpebre,
di tutto il nostro tempo noi aremo a rendere ragione. s. maria maddalena
pareva ad alcuna delle donne che male a loro si convenisse. giov. cavalcanti
carducci, ii-11-58: fa'di avvezzarti a passare i giorni in rovigo il meno male
arici, iii-73: mal serba fede a le ricurve prore / tonda vorace,
, / che 'l viso non risponde a la ventraia, / faceva lui tener le
15. con valore di negazione, equivale a non, poco, ecc.
, perch'io / fui mal accorto a provveder mio stato, / ch'amor mo-
: ho voluto, benché malissimo atto a potere scrivere, conferire con l'a.
atto a potere scrivere, conferire con l'a. v. un mio pensiero,
ancora finito di fare e già cominci a mancar di rispetto a tuo padre! male
e già cominci a mancar di rispetto a tuo padre! male, ragazzo mio,
, 21: più mesi sono vi scrissi a lungo: non ho mai auto risposta
imperciò che tutto quello ch'io ritenesse a me, e non commettesse altro govemamento,
credendosi / per cosa certa aver da lui a essere / richiesto. -e'par molto
che li gettasse [i cartoni] a terra in tempo ch'ella fosse stata
ulivo] non va male agevolmente. a. f. bertini, 1-176: [
, enganna, esforza non ce guard'a mal parire. -bene 0 male
, n. 6. -essere male a morte: essere gravemente ammalato. zucchétti
ancora con più réinci- denze fu male a morte. -essere male a roba:
fu male a morte. -essere male a roba: essere vestito poveramente. bencivenni
giovane e prosperoso, e vedelo male a roba. -essere male in arnese
ardimento, et ogni schiera / produta a torto, quantunque sia fiera, / per
intendere1, n. 33. -male a proposito: in modo inopportuno; in
, nel grecizzare ch'egli fece mal a proposito. d'annunzio, iv-1-53:
iv-1-53: ogni tanto, quasi sempre male a proposito, metteva fuori una specie di
più miei da un pezzo, e feci a delfina un sacrificio mentale di tutti i
le ambizioni ridestatisi così tardi e male a proposito. -male e poi male:
dei ranocchi, 3-3: ma come andaro a terminar le cose / e la vendetta
s'i'fussi in voi, men'andrei a casa mia. -mandare male:
ma la dote stessa dell'infelici donne. a. neri, 1-95: guardandomi da
questo scudo avrebbe potuto produrre sino a centinaia di scudi. -annientare,
dissipate, / or manda male gli uomini a palate. -lasciare inutilizzato. s
dagli scongiuri minuziosissimi. -parere male a qualcuno: dargli una cattiva impressione.
-par- mene male, che iddio dea a quanti sono. -sembrare improbabile,
malevola su qualcuno o qualcosa in base a congetture, sospetti, diffidenza.
, / per essere l'ora tarda, a quel ch'io dico. gozzano,
nella peggiore delle ipotesi (con riferimento a quanto di positivo possa risultare da una
presa male, i tuoi ingaggiati, a sentire di dover andare alla guerra col
ii-2-335: resteranno male vedendo la lettera a enrico, con la secca nota in rima
che un animo così bello dovesse giungere a nuli'altro, che a diventare savio gentiluomo
dovesse giungere a nuli'altro, che a diventare savio gentiluomo. -sentirsi male
un medico. tecchi, 2-108: a un certo momento si sentì così male
, iv-xxv-9: ahi quanto sta male a ciascuno nobile uomo che onore vada cercando
bandello, 3-32 (ii-419): a me pare che ne le persone religiose [
la superbia] stia malissimo, appartenendo a loro, che fanno professione d'umiltà
professione d'umiltà, con opere virtuose a dar al mondo buon essempio.
mondo buon essempio. -essere a un punto critico, difficile, pericoloso
2-1 (129): cominciarono fra sé a dire che la cosa stava male.
ecco qui madonna eleonora, ch'è venuta a visitarti. -egli con debolissima voce
: ella ben tosto si ingravidò, e a suo tempo partorì un maschio, ma
sia stare male. -vivere in mezzo a duri disagi. cassola, 6-77:
già, il militare non fa più paura a nessuno. è al fronte poverini che
che stanno male. -star male a qualcosa: esserne privo o scarsamente provvisto
disse quegli, « che sta male a giudizio ». carducci, ii-18-7: sto
». carducci, ii-18-7: sto male a sigari. -star male di qualcosa
gentildonna di contado, che ne muore a ghiado, e sta mal di lui
-stare male in punto: essere a un puntocritico (una situazione).
: prendere una cattiva piega, indirizzarsi a una vita disordinata e scioperata. jahier
45: il fratello che hanno mandato mozzo a quattordici anni perché svoltava male, è
va male: in tono esclamativo, a denotare disappunto per una situazione, uno
: ohimè! non vale / i ricchi a impie tosir l'
sciagura; / chi sta bene non pensa a chi sta male. proverbi toscani,
: la va male, quando si chiama a soccorso. ibidem, 239 ^:
quale usasi anche in senso figurato, a denotare che chi male opera ne riceve
vita, segnatamente colla negazione. 'a casa sua non sta tanto malaccio'.
. e. gadda, 13-97: a colazione mangiai piuttosto malaccio, con indosso
e mal che tolle peggio e ben eh'a meglio mena, 1 sommo, eternai
d'ogne male / cortese i fu [a enea], pensando l'alto effetto
: esci fuori del mondo, apprendi a morire e discevera la tua anima dal
breve tempo le loro generazioni, si rispandono a grandissime distanze di luogo e di tempo
, / che la rascion taupina se 'nchina a quisti male. monte, xvii-768-12:
l'uom proprio male, / più spiace a dio; e però stan di sotto
del cielo invisibile immortale, / soccorri a l'alma disviata e frale / e
/ perché correte in un voler comune / a li comuni danni, / et in
molti mali, pensavano che s'avesse a vedere l'emendazione che si vede già
pel quale questa non coglie il termine a cui essa è fatta, l'entità delle
... e nel tempo stesso impotente a operarlo. mamiani, 6-10: quanto
morale prestabilito, opposizione la quale tende a rimovere e separare da dio il principio
separare da dio il principio individuale e a rompere l'armonia che congiunge questo alla
all'unità di tutto 11 creato. a. boito, 50: ti tentavano al
se noi fussimo uomini da male e usi a rapinare e opprimere gli altri, come
lo male meo. iacopone, 24-129: a quanti mali è l'om sottoposto /
, i-99: fra i mali che portano a consunzione gli stati forse il più grave
rivoluzioni, che non ha la mano veloce a troncarne le radici, presto si vede
iii-14-172: silvano, uscito al mattino a vedere il male fatto alla campagna da
, non genti accorte / veggio, a cui mi lamenti del mio male. idem
le universe discipline delle gran cattedre persistono a dpver ignorare la causa, i modi
volgar., i-248: è nunciato a iosef ch'avea male lo padre suo.
ridurre sotto spezie o idee determinate. a. cocchi, 4-1-4: il male per
xi-604: siam noi altre donne / soggette a cento mali, / ora che son
in quel paese, cominciarono ad ammalarsi, a morire, persone, famiglie, di
cecchi, 5-221: nei limiti possibili a un medico, egli c'era di buon
semplicità misteriosa. sbarbaro, 5-26: scende a tastoni la scaletta dove uccellano all'ore
dove uccellano all'ore piccole le veneri a buon mercato, una giovane donna. squallida
26: la da'bere nove mattine a quelli che caggiono di malvagio male.
, 29: beuta due volte il dì a digiuno, sana la parlasia, ma
cadeva, e appoco appoco rinverrebbe. a. f. bertini, 7-42:
, morbo che... cominciò a manifestarsi in italia verso la fine del
vili re di francia era accampato intorno a napoli. quindi è addivenuto che i
mità della cotenna di tutto il corpo et a male morto di gambe.
, eh? -gli si possa guastare a tutti! gli venga il male nero!
punti della pianta del piede più soggetti a pressione, e che è caratterizzata da
da un'ulcerazione che progredisce lentamente fino a distruggere i tessuti tegumentari e a intaccare
fino a distruggere i tessuti tegumentari e a intaccare le ossa. panzini, iv-396
: asma. iacopone, 48-14: a me venga el mal de l'asmo,
di crescita; i tentativi novellistici avvicinandomi a una migliore esperienza umana. -mal
di cuore, e fìnse di credere a un improvviso assalto del male.
periodontica. iacopone, 48-4: a me venga mal de dente, mal de
febbre violenta. vasari, ii-374: a lui venne un mal di febbre sì bestiale
-mal del miserere: occlusione intestinale. a. cocchi, 4-2-237: quel male degli
verde e giallo, che pareva che non a fiesole ma a sinigaglia avesse fatta la
che pareva che non a fiesole ma a sinigaglia avesse fatta la state.
pesto e d'aceto forte, cose a gli occhi contrarissime. -mal d'
: accaldati come siamo, si fa presto a prendersi un mal d'ossa.
licenza di sua santità se ne tornò a firenze. libro di esperimenti di caterina sforza
di caterina sforza, 90: a male de pietra: piglia de el latte
che abbia el fantolino maschio e dàllo a bevere allo ammalato che certamente guarirai.
molti anni di vita, e sino a settanta anni e ottanta anni sono assai
e com'io dovevo fuggire in mugello a casa sua la morìa, che già s'
sua la morìa, che già s'appressava a quaracchi. menzini, 5-38: a
a quaracchi. menzini, 5-38: a certi avari e sitibondi / suol far
forma di marasma della prima infanzia, dovuta a rachitismo, nutrizione difettosa, ecc.
guarigione, o il miserello si decida a morire. -mal di stomaco:
altaria rarefatta degli altipiani andini quando scendono a valle dove la pressione è maggiore.
mi veniva dopo desinare, l'ho creduto a principio effetto d'indigestione; ma ora
un gatto secco in un sacco adagiato a terra. -per estens. parte
dell'estate e loro risecca le mammelle a segno che non vi sia neppure una goccia
soderini, iii-211: altri mali son comuni a tutti gli arbori, come patir di
la ricetta contra 'l mal d'amore. a. f. doni, 2-149:
-mal del paese: nostalgia. a. verri, 2-i-2-14: sono del tuo
noi lo mal ch'avem sofferto / perdoniamo a ciascuno, e tu perdona / benigno
., 3-106: uomini poi, a mal più ch'a bene usi, /
uomini poi, a mal più ch'a bene usi, / fuor mi rapiron
fugli racconto ogni benificio fu mai afatto a lui e a'suoi da quella comunità
pezzo. panigarola, 1-56: basta rissolversi a fare un male, per non aver
un male, per non aver rimorso a fame due. tassoni, 8-36:
balestre e ronche e scale, / nati a posta parean per far del male.
, / il timore e la fame a mal spignente. manzoni, pr. sp
, sentimento, disposizione d'animo improntato a cattiveria, malevolenza, ostilità, avversione
avversione o anche, semplice- mente, a dissenso o a contrarietà (per lo più
, semplice- mente, a dissenso o a contrarietà (per lo più nelle locuz
127-1: cesare volle alcuna fiata male a tulio, ma tutta volta lo ritenne in
che deo, che mosse sé sempre a ragione, / 'de limo terre '
/ risponder lei con viso temperato: / a che farem noi a chi mal ne
temperato: / a che farem noi a chi mal ne disira, / se quei
benché diomede al vecchio voglia male, / a lui s'inchina non con voglia buona
perduto molto tempo in compagnia del cuoco a dir male della padrona. manzoni, pr
dei versi: ambizione poetica, vocazione a scrivere versi. de amicis, x-243
poco: il mal dei versi lo cominciava a tormentare. -mal della lumaca
fra due! ma lasciami ir via a desinare in un tratto, che mi par
mille anni di saper se io ho a esser morto o vivo. g. m
m. cecchi, 5-52: se a quella ubbidir voglio, questa altra mi
; e così mentre che dubito e differisco a risolvermi, non so né l'una
riguardo / alle amicizie e parentele, a grado, / e farsi accettator delle persone
[crusca]: s'appartiene egli molto a disciplina di cavalleria d'usare i nostri
usare i nostri cavalieri, non solo a godersi d'una facile vittoria, ma a
a godersi d'una facile vittoria, ma a male durare e sostenere increscimento al bisogno
gravemente gli assediati, tanta fame venne a tutti che i padri a'figliuoli, e'
e'figliuoli a'padri, li mariti a le mogli, e le mogli a'mariti
tagliar l'albero e correre, raccomandandosi a dio, perché il male è violento e
e in uno istante manda le navi a fondo. 19. con valore
iniqua sorte / che pazzamente ti mena a la morte. salvini, 41-412:
; tu dèi essere un ladroncello, a entrare per le case altrui; escimi testé
se non fosse il gran prete, a cui mal prenda! buti, 1-698:
mal prenda! buti, 1-698: 'a cui mal prenda ', cioè a
a cui mal prenda ', cioè a cui colga male; e bestemmialo, perché
: né si possono detti ufizi concedere a bene e male, ma con obligo di
acrescer male e peggio. -andare a male: deteriorarsi (una merce deperibile)
di com- passion, veggendo / andare a male tanta robba. manzoni, pr
è fatta, non bisogna lasciarlo andar a male ». così detto, lo
cicognani, v-1-424: il vino andava a male, pigliava tutti i sapori peggiori possibili
era, se mai, di tendere a diventare acqua. d'aceto neppure un sentore
un fier fulmine ardente, è gito a male. carducci, ii-2-330: venne
, agilmente cavalcando; vero è però andata a male di molto. e mi confermò
male di molto. e mi confermò a rotte parole, ma pur franca della
ritornano scempi, o ribollono e vanno a male. -avere esito negativo,
rivoluzioni passate gridarono libertà, e andarono a male. dipese ciò dall'aver gridato libertà
vostre lettere, ché non vorrei fussero andate a male le nostre. -andare di
: avere guai sempre maggiori. a. pucci, cent., 33-94:
incontanente permise che il diavolo entrasse addosso a colui che gli avea detta e fatta la
: poter del mondo, ch'i'abbia a avere il male e il malanno,
così / sana com'io. -averla a male: essere offeso, risentirsi, irritarsi
non ameria te, non l'abbi a male. / tutto sie tu d'assai
(non l'abbiano gli uomini a male) più delicate che essi non
al giardino i baroni, l'ebbe forte a male, parendogli dovere perdere il suo
, / se l'abbia avuto gravemente a male. cassola, 4-25: anna s'
. cassola, 4-25: anna s'ebbe a male del comportamento di lui.
come i medici? -cercare il male a danaro contanti: andarsi a cercare i
il male a danaro contanti: andarsi a cercare i guai. l. salviati
padrone, voi andate cercando il male a danar contanti. -cercare il male per
: cercare un rimedio peggiore del malanno a cui si vuole ovviare, cercare il proprio
dalla pietà e dall'ufficio che si aspetta a prode e valoroso. alamanni, 6-7-26
cattivo esito. giamboni, 225: a cominciare con dio onnipotente guerra, non
dante, xxvii-14: fa sì, a tempo, che tema di carte / non
male ne incolse loro. -dare a credere o a intendere che il male
incolse loro. -dare a credere o a intendere che il male sia sano:
. / voi volete una volta darmi a credere / che il mal mi sia
cecchi, 1-i-283: i'credo che a mano a mano tu mi vorrai dare
1-i-283: i'credo che a mano a mano tu mi vorrai dare ad intendere
: se tu l'avessi auta tu a sposare, / del mal del mal tare'
. peggio. -di male male: a indicare un fatto che abbia avuto esito
: 'di male male 'usasi familiarmente a denotare che una data cosa ha avuto
danno riceveremmo e disinore. -essere a male a qualcuno: portargli disgrazia,
e disinore. -essere a male a qualcuno: portargli disgrazia, sventura,
: io priego che questi richiamamenti siano a te a male. -essere male
priego che questi richiamamenti siano a te a male. -essere male di qualcosa
bene di loro, la sconfitta ch'ebbe a ferrara la sua gente, non avrebbe
s. francesco, 31: guai a quilli ke morrano ne le peccata mortali
inquieto, e farà qualche gran male a francia, o vero a spagna, o
qualche gran male a francia, o vero a spagna, o vero a italia,
o vero a spagna, o vero a italia, o vero a se stesso.
o vero a italia, o vero a se stesso. manzoni, pr. sp
si dia carico di voler far dispiacere a qualcheduno. bacchetti, 2-31: nessuno mi
penserà questa notte; ma intanto non cominci a farsi male da sé, a rovinarsi
cominci a farsi male da sé, a rovinarsi la salute; mangi un boccone.
giove..., per dar sesto a questo intrigo,... che
: v. rimedio. -in male a qualcuno: in danno di qualcuno.
dopo li dii d'altrui in male a voi stessi. boccaccio, dee.,
meritato l'ha, io son qui venuto a voi. -manco male: v.
male: v. mancomale. -mandare a male: mandare in rovina, distruggere,
.. in pochi anni ho mandato a male. de gli spirituali non me n'
toccate di grazia, acciocché non mandiate a male il lavoro di più ore. manzoni
286): sapete quanta farina hanno mandata a male, tra ieri e stamattina?
passion- celle,... mandarono a male ogni lor disegno. -mettere a
a male ogni lor disegno. -mettere a ferro e fuoco, a soqquadro.
. -mettere a ferro e fuoco, a soqquadro. forteguerri, 8-71: sotto
tale / ch'affrica tutta man- deriano a male. -mandarsi a male dalle
deriano a male. -mandarsi a male dalle risate: ridere a crepapelle.
-mandarsi a male dalle risate: ridere a crepapelle. collodi, 34:
collodi, 34: si mandava a male dalle matte risate. bocchelli,
bocchelli, i-300: la gente si mandava a male dalle risate. -meno male
... credereste? s'ostinava a dire che non vi siete maritata con beppe
me lo direte, me l'avete a dire: oh la bugiarda! ».
i-125: diavol,... ire a morire / or che sta per andar
dito. • -non fare male a nessuno; non fare male all'erba
, una vecchia che non faceva male a nessuno e che leggeva le lettere alle
pesta ': maniera proverbiale, usata a significare la molta bontà d'animo di
peggio che prigione. -pensare a male: valutare arbitrariamente in modo negativo
cecchi, 162: o sciaurato! ecco a pensare a male. pananti, i-17
162: o sciaurato! ecco a pensare a male. pananti, i-17: chi
male. pananti, i-17: chi pensasse a mal molto s'inganna, / quella
di qualcuno: per sua disgrazia; a suo danno. fiacchi, 153:
mese! e così, potrò fare a meno dei loro soldi. -portar
non bisogna rivolgere mai la prima domanda a una donna, specialmente a una donna
prima domanda a una donna, specialmente a una donna vecchia, perché « questo
male. -prendere, recarsi a male: interpretare, considerare, valutare
23-171: alcuni... si recano a male di ricevere il cambio de'benefizi
que'signori di perugia, non prendino a male che io abbia cercato di mostrarmi
collalto, disgustati che fosse stata presa a male la sospensione da loro primieramente accordata
che mi udite, non vogliate recarvi a male se io semplicemente narrerò 1 concetti
non ebbero, né avere poterono rispetto a quelle sottili fizioni di urbanità, che
volete: non ce ne recheremo già a male. -prendere, venir male
male. -prendere, venir male a qualcuno: sopravvenirgli un malore, un
lettere, o farsi venir male, / a me sembra un amor da collegiale.
'in fatis 'ch'io v'abbi a scriver ogni due dì e render ben
: voi gli avete in mio nome a dire se non che... renda
, / se 'l mal riceve, a far similmente. -ridotto a male
, a far similmente. -ridotto a male: guasto, deteriorato. carducci
collegiata di brisighella e trovasi ora ridotta a male nella sagrestia. -saper
mi sapeva male lasciar così due cristiani a guazzar come tinche nel pantano.
199: io non sarei mai buono a mostrare / buon viso a uno,
sarei mai buono a mostrare / buon viso a uno, a chi i'vo'mal
mostrare / buon viso a uno, a chi i'vo'mal di morte. m
adriani, v-239: lisimaco volendogli [a demetrio] mal di morte e motteggiando
mai prima venire in iscena una meretrice a recitar tragedie. 22. prov.
ritonda, 1-316: il conte, vedendosi a tale partito, disse a tristano:
, vedendosi a tale partito, disse a tristano: cavaliere, assai è meglio uno
faccia la penitenza 'dicesi in proverbio a chi bisogna si adatti a sopportare le conseguenze
in proverbio a chi bisogna si adatti a sopportare le conseguenze del suo cattivo operato
senza che egli uscisse un da canto a fargli peggio. -chi è causa
sa che presto o tardi è destinato a pagarne le conseguenze. ariosto, 37-106
: proverbio denotante che chi è avvezzo a operare non rettamente, giudica anche gli
chi commette azioni malvage è fatalmente destinato a subirne a sua volta. fiacchi
azioni malvage è fatalmente destinato a subirne a sua volta. fiacchi, 60
fiacchi, 60: si pose indi a troncarlo [l'orno], e l'
male e peggio: è meglio adattarsi a una situazione sfavorevole piuttosto che peggiorarla nel
il lasciarsi vincere dal male: rinunciare a combattere la malvagità subito significa aggravarne le
sia presto. -il male viene a carrate e va via a once: è
-il male viene a carrate e va via a once: è lento e faticoso rimediare
proverbi toscani, 287: il male viene a carrate e va via a once.
male viene a carrate e va via a once. -il male voluto non
troppo 'dicesi, in proverbio, a significare che non è giusto lamentarsi di
avere 'dicesi, in proverbio, a significare che chi opera sempre rettamente non
apprensione se talvolta si trovi fatto segno a ingiusti sospetti od accuse. bocchelli,
bene 'dicesi, in proverbio, a significare che anche da una cattiva condizione
condizione di cose si può avere occasione a qualche cosa che la compensi o almeno
, e ora una cosa e ora a un'altra (sapete che si dice:
ricetta. -quando il male ha a succedere, la strada è preparata:
non avendo ancora l'ambasciador fiorentino mandato a pigliarsi il canino, fur convitati gli
e, come quando il male ha a succedere la strada è preparata, venne ad
ben che non mi giova: con riferimento a chi è del tutto indifferente alla gioia
salviati, 19-33: anch'io son pazzo a pigliarmi / de'casi d'altri più
e più / noia che tanto, e a volerne più / che non mi tocca
veramente un male; eppure, quasi a dimostrare un'altra volta la verità del
l'altro'dicesi, in proverbio, a denotare come spesso a un male, a
in proverbio, a denotare come spesso a un male, a un danno,
a denotare come spesso a un male, a un danno, ne succedono altri,
di quello. -uno fa male a cento: molti possono patire danno dal
ne ingegna. / ed un fa male a cento; né passare i si può
seria fallo s'io pietà trovasse / e a me s'aumiliasse / il vostro core
s'aumiliasse / il vostro core ed a merzé si muova. = comp
ho taciuto per un avanzo di rispetto a certi malavviati teologi. tramater [s.
nominazione dell'autore, che tanto viene a dire quanto mali ripostignoli. dante, inf
: questo non si può fare secando me a miglia piccole, come si fa nella
grande spazio, che dove s'ha almeno a fare malebòlge, che vuole el circuito
sotto, ch'i'torno per anche / a quella terra, che n'è ben
20- 220: doppo questo venne a supplicarlo che gli piacesse contare in che
quelli che raggiungono la riva sono respinti a colpi di lancia dai malebranche spietati.
le vivande e persino / l'acqua, a tacer del vino, / sanno d'
chi, prevedendo ora la tua nomina a consigliere di stato, abbia procurato di
giorno maledettamente. -con grande impeto, a tutta forza, con furia. di
omaccione che la guidava si metteva a gridar: -hop! hop! -e menava
soffiando maledettamente nel bom bardino a tracolla, e fanno gran saluti coll'elmo
un maledettismo astorico, ritardatario rispetto a una possibile angoscia « maudite »
segnato dalla maledizione divina; legato a un destino di perdi zione
inf., 7-8: poi si rivolse a quella infiata labbia, / e disse
; e così dimostrò il maladétto serpente a tentare e trafiggere èva, che era più
ma la doma come parte maledetta, inferiore a sé. -sostant. dante
-come imprecazione, per augurare a qualcuno la sanzione e il giudizio divino
, 8-67: sarà ver ch'io abbia a star soggetto / ad una cosa che
il figlio in guerra, si mise a gridare: maledetto il re? il re
reprobi sentenziati e maledetti dovean essere condennati a brugiare in questo fuoco eterno ed inestinguibile
i maledetti, / tra le fiamme a gir costretti, / chiama me co'
se vostra serenità, prima che appresso a tutti l'interdetto si reputi levato, andarà
. empio. cavalca, 20-57: a tempo di secco soleano li sacerdoti portare
fomite sanz'altra divisa: / insegne a treviganti e maco- metti / ponevan sulle
e voi mariti e padri loro costringetele a lasciarle, perché sono tutte cose maledette
spregiativa o come epiteto stizzoso, rivolto a persona importuna, fastidiosa o verso la
pulci, 10-44: sempre innanzi a suo poter cavalca, / e in
: quante volte mi ho estimato avere contro a questo maladétto vecchio vinto el partito.
, spargendo fama di non voler parlare a donne, né mangiar altro che erbe crude
senza pur dire quel che vuole. a. f. doni, 2-36: dimmi
qualche ritardo, ecco allora i due amici a congetturare sulla piena del po, sulla
, che intenta ei la vedeva / a far dolce ritorno a i patrii tetti
ei la vedeva / a far dolce ritorno a i patrii tetti / con lo scettro
. i. frugoni, i-6-229: a lui dissero nemiche / quelle ninfe ciò
: ci avrà pensato, quel maledetto, a portarle qualche cosa da mangiare. g
. raimondi, 2-192: -accidenti a questi maledetti, -riprese il camionista.
alla colonna dei tedeschi. -con riferimento a organi di senso o a parti del
-con riferimento a organi di senso o a parti del corpo (occhio, lingua
mano) assimilati, per traslato, a peccati, mancanze, malvagità di cui
sono strumento o veicolo (o anche a danni di cui sono stati causa)
locco; / parsevi bel zocco / scorzerme a quella che me dovea disfare! leggenda
perduto per la troppa disperazione, incominciò a chiamare li demoni e a raccomandarsi a
, incominciò a chiamare li demoni e a raccomandarsi a loro con la sua maladetta