farlo servo, ed è facilmente ridotto a star legato. saba, 114: ha
nel linguaggio venatorio; lasciare liberi, a scopo di ripopolamento, animali selvatici previamente
liberare animali tenuti in schiavitù o catturati a scopo di ripopolamento. 'quest'anno
, n-10: comenza far lo iudicio, a tollerine la santate: / al corpo
ha la testa in libertade, / quello a chi tolto il freno era di bocca
alla quale tiberio sempronio gracco nel 238 a. c. eresse un tempio sull'
coordinate, indipendenti fra loro, atte a individuare la posizione di un sistema meccanico
mi par corrisponder (dico ogni cosa a libertà) a se medesma.
(dico ogni cosa a libertà) a se medesma. -a proprio piacere
medesma. -a proprio piacere, a proprio talento. nieri, 2-153:
: tutti ci si posson provare, e a libertà, chi vuole, non fa
-avere libertà sopra qualcuno: poterne disporre a proprio beneplacito. andrea da barberino,
calante, che si dovrebbono far coscienza a spacciarlo con libertà. genovesi, i-xxxv
ii-230: mandò di nuovo quattro de'suoi a riconoscere il luogo, i quali dal
. - anche: con spregiudicatezza. a. pucci, cent., 45-71:
che d'estate. -dare a qualcuno la libertà, la sua libertà:
sua vita. -dare, concedere a qualcuno la libertà di fare qualcosa:
comportarsi in un dato modo; autorizzarlo a compiere una determinata azione, rendergliela possibile
gubbio, 1-324: questo non è altro a fare che dare spazio di libertade,
che dare spazio di libertade, acciocché a lui e a'suoi agiatamente nelle loro
libertà di eleggersi lo stato, quale a lor piace. g. gozzi, i-5-29
. g. gozzi, i-5-29: ordinerò a mercurio che di là dove prima gli
dio di don rodrigo veniva spesso alla filanda a vederci trarre la seta. andava da
. andava da un fornello all'altro facendo a questa e a quella mille vezzi l'
fornello all'altro facendo a questa e a quella mille vezzi l'uno peggio dell'altro
vezzi l'uno peggio dell'altro: a chi ne diceva una trista a chi una
: a chi ne diceva una trista a chi una peggio: e si pigliava
lasciava fare. baldini, 10-9: faceva a tutte le ragazze mille vezzi, l'
levi, 6-36: lo hanno mandato a gaglianello, lui che era professore di
: la signora... era usa a darsi ogni libertà nel suo gabinetto.
libertà nel suo gabinetto. -tradurre a senso, liberamente, senza tener conto
dati, 73: non mi sono sogettato a rigoroso e puntuale volgarizzamento, particolarmente quando
qualcosa: poterla fare liberamente, riuscire a farla. goldoni, v-129: quella
figliuoli, che non favellano mai dinanzi a loro di veruna cosa mondana, e
anni ogni momento che tardavano gli assassini a comparire per disgombrare la bocca della spelonca
tue generate in libertà, ora tremano a un cenno. -senza legami amorosi
, con aria di mistero, disse a tonio: « se tu vuoi farmi un
libertà. -lasciare qualcosa in libertà a qualcuno o di qualcuno: mettergliela a
a qualcuno o di qualcuno: mettergliela a completa disposizione. bisaccioni, 1-139:
31-85: tu m'hai di servo tratto a libertate / per tutte quelle vie,
-mettersi, stare in libertà: mettersi a proprio agio (per lo più nell'
-prendere un popolo o un luogo a libertà: ammetterli a far parte del
o un luogo a libertà: ammetterli a far parte del proprio dominio, conservandone
presono [gli uomini di montecatini] a loro guardia e libertà e defensione,
amati sudditi. stefani, 8-155: presero a libertà sanbenedetto dell'alpe e castello dell'
liberi in loro uficio e comune, come a loro paresse a reggersi. -prendersi
uficio e comune, come a loro paresse a reggersi. -prendersi la libertà di
., 6 (90): vada a far le sue confidenze a chi le
: vada a far le sue confidenze a chi le piace; e non si prenda
si prenda la libertà d'infastidir più a lungo un gentiluomo. massaia, x-112:
inoculazioni fatte ai suoi dipendenti, venuti a fekeriè-ghemb, mi pregava di accettare alcuni
scriverle. -reggersi, vivere a libertà: governarsi con istituzioni libere,
esempio ed ammaestramento de'popoli che vivono a libertà. f. rinuccini, 1-159:
cittadini pisani, che allora si reggevano a libertà. i. pitti, 2-137:
. pitti, 2-137: si ha a vivere a popolo e a libertà.
, 2-137: si ha a vivere a popolo e a libertà. -scegliere la
si ha a vivere a popolo e a libertà. -scegliere la libertà: abbandonare
-non sei più all'unesco? -grazie a dio, no! ho scelto la libertà
è il mio forte. -uscire a libertà: di prigione. pavese,
-fate la roba e si esce fuori a libertà. -venire, ritornare, mettersi
in libertà: diventare libero, tornare a essere libero sia politica- mente, sia
papi, 1-6-12: implorava l'assistenza loro a poter uscire del territorio francese e mettersi
. le donne che stiman l'onore a conservarlosi, perché si suol dire:
forze, delle concezioni sociali che, a suo avviso, la negano,
tuale) la libertà, e la pone a fondamento della propria vita e delle
carducci, iii-1-318: or oltre, a la berlina, / traditor nebuloni
carbonarismo, al tempo di stendhal a firenze, c'è anche filippo cicognani,
padre era stato liber tario a 18 anni. manifesti del futurismo, 26
raimondi, 3-104: e lì, noi a recitare, storpiando a pappagallo, lo
e lì, noi a recitare, storpiando a pappagallo, lo £a-ira d'occasione.
gli amici libertari dei nostri padri, a battere le mani, le lacrime agli
ignaro di tutti i partiti, devoto a tutte le cause delle vittime, i
concezione della realtà come storia, concorrendo a superare il radicalismo degli enciclopedisti con l'
piccoli, bianchi o bluastri; frutti a capsule ovoidali; originarie dell'america meridionale
genere di piante esotiche da sprengel consacrato a marianna libert; appartiene alla triandria monoginia
. scient. libèrtia, dal nome di a. m. libert.
destino la nuova condizione dell'italia. a. monti, 510: nel febbraio 1889
: villafranca piombava, funesta meteora, a spezzare le improvvide illusioni, a rischiarare
meteora, a spezzare le improvvide illusioni, a rischiarare di sinistra luce il buio mistero
papini, iii-686: il valori, a dispetto della sua pessima fama di
... al- plina si pongono a libertinaggio. zanon, 2-xix-38: non l'
: è vietato per operar tutto a loro talento, mentre sarebbe questo ogni invito
, e del resto -soggiunse con a. verri [caffè], 384:
-chi). proprio di moltissimo a difficoltare da noi nella vita pubblica l'abipersone
regole morali e alle convenienze sociali, a una vita di piaceri, di divertimenti
delle galline, per poter meglio mangiarsi a zanna salva. bettinelli, xv-39:
compiaceva di pensare il figlio dedito nel futuro a un libertinaggio elegante, consacrato a spese
futuro a un libertinaggio elegante, consacrato a spese, donne e passatempi, come
donne e passatempi, come si conviene a un signore. -in senso concreto:
libertinismo e soprattutto il comodo di vivere a ufo, non hanno peranco sradicata ogni
antica roma, condizione in cui veniva a trovarsi, di fronte alla legge,
di quegli ebrei che, menati schiavi a roma,... aveano comechessia
. gli pareva che e'libertini avessino a pigliare troppo animo. nardi, ii-89:
cosa non fusse andata più innanzi contro a costoro, né contro agli altri, che
piegarono al giogo volentieri il collo, a condizione di poter reggersi con le proprie
... lusingamenti c'hanno / forte a la gente sagia dispiacere. cassiano volgar
più ad altrui di sé medesimo che a se medesimo, servono e donono per
, servono e donono per li millanti a li millantatori. salvini, 41-139:
lor sia possibile di questo mondo, hanno a male in quello stante il vedersi avanti
se non un lusingamento di stoltezza, che a bella posta l'avveduta natura aggiunse a
a bella posta l'avveduta natura aggiunse a quelli che novellamente nacquero?
, vii-182: che dobbiamo noi rispondere a quelli che ci lusingano e accostanci al mondo
corte, / chi più lusinga, a maggior mal riserba. b. tasso,
presto dovesse cangiare stile, prese allora a lusingare gli operai e le loro rivendicazioni
spingere avanti o indietro da chicchessia, a far cosa che il vostro animo retto
con sue promesse lusingando / mi ricondusse a la prigione antica. boccaccio, ii-228:
ed era il voler suo, incominciò a farle tenere e amorose carezze e losingarla
ch'egli fuori di lei non pensa a nulla. fagiuoli, ii-53: ti lusingò
eccoti una bella ninfa, gaietta, a lusingare i quattro fuggitivi e solitari. ciascuno
appena diciott'anni che un giovane cominciò a lusingarmi e a perseguitarmi. sbarbaro,
che un giovane cominciò a lusingarmi e a perseguitarmi. sbarbaro, 1-236: la donna
: voi... vorreste indurmi a dir qualche parola che offendesse l'animo
loro i suoi veri nomi, come a quelli che meglio de gli altri gli
padre del canto mio / non uso a lusingar. g. ferrari, 3-168:
. e comincioe il detto aere quasi a mugghiare per li spessi lamenti de'tuoni
pensiero. foscolo, iv-449: oh! a che più lusingo la mia ragione?
così col suo silenzio una signorina, a cui già l'età non consentiva altri indugi
èva [il serpente] e cominciolla a lusingare. tasso, 5-18: il
rispondendo mansuetamente e lusingandolo, si profferiva a farli ciò che addimandasse, purché egli non
, e lusingando ci accompagnarono in fino a tanto che le fanti ci ricevettono, e
alla donna. petrarca, i-3-128: ch'a mia difesa non ho ardir né forza
: / lecca e losinga per traiere a luie / la deletosa gente secolare. boccaccio
. nappi, xxxviii-238: quando tornano a casa, / strache sì, ma
: se ne ritorna [il cervo] a la usata casa, ove trovando me
, con quella / candida man ch'a me distrigne il core, / te [
pur de l'aborrite braccia, / ed a soffrir che, mentre ei mi lusinga
spontaneamente venire intorno ad accarezzarti, lo fa a suo beneplacito, e se non vuole
con quella che tieni in mano va'a poco a poco lusingandolo a stringello dall'
che tieni in mano va'a poco a poco lusingandolo a stringello dall'una pietra
in mano va'a poco a poco lusingandolo a stringello dall'una pietra all'altra.
prigio- nier lusingò che egli la lasciò a ruggieri favellare. donato degli albanzani,
gallico, con grandi promissioni, che portasse a cicerone sue lettere. pagliaresi, xliii-106
e sì gli promettete ricchi doni / ed a ciò che vorrete el recarete. g
i languidi mortali, / lusingando ritrarlo a sé no 'l ponno. brusoni,
che l'una di lor lo lusingasse a parlar seco in una stanza segreta,
, e amore il pianto / che lusinghi a pietà l'alme gentili. scarfoglio,
.. non mi facea nessuna ripugnanza a mostrarla in pubblico: o fosse perché
io annettessi pure una qualche idea di gloria a quella ferita. betteioni, i-243:
: l'idea di seguire questo sconosciuto a cui non vedo nemmeno bene il volto occultato
tenero piè scuoton le brine / onde a l'usato cibo esca non manche. /
le vie più franche / fermano i passi a lusingar rapine. c. i.
né in terra; ma che lusingano a un tempo la collera e la speranza.
culla all'augusto / tuo pargoletto, e a lusingarne il sonno / fra'cantici guerrier
petrarca, 290-14: benedetta colei ch'a miglior riva / volse il mio corso
poi mi segui e giungi / e 'nnanzi a lei ch'ogni tuo ardir prescrive,
tacere la morbosa inquietudine, lavorando faticosamente a redigere il rapporto della situazione finanziaria della
state. -far vibrare uno strumento a corda; pizzicare lievemente. poerio
esercizio de'comici di sopra detti (a fine di guadagnare), di lusingare e
come l'arte de la cucina lusinga a la medicina, il calunniatore a l'oratore
lusinga a la medicina, il calunniatore a l'oratore, il sofista al filosofo
al filosofo, così la musica lasciva a la temperata. -risplendere, brillare
luglio, tra i marmi latini / a gli aurei spallini -lusinghi anche tu.
per lo più con eccessivo ottimismo, a credere, a sperare, a confidare
con eccessivo ottimismo, a credere, a sperare, a confidare (ed è seguito
, a credere, a sperare, a confidare (ed è seguito da una
, 5-1-186: mi lusingo... a credere che da queste sì rare proprietà
: 'lusingarsi 'per sperare, darsi a credere e simili, non è italiano
chi scrive si ricorderà di esser solito a parlare, e che lo scopo del
lusinghi che la forza dell'idioma abbia a portar più oltre il suo nome, di
, anzi delusa, io torno / a ritentar ventura: / e di vincer la
, incitato, persuaso. attribuito a petrarca, xlvii-176: quivi n'andrertio
, cogliessi cagione da'sogni di ricondurmi a voi. campailla, 16 -intr.
scendan lusingati / i fuggitivi alati / a por ne i nodi il piè. carducci
menare,... non requiò infino a tanto che lui [antonio] ebbe
che lui [antonio] ebbe sospinto a muovere guerra ad ottaviano. metastasio,
di essa, nel quale fu ucciso a tradimento da paride che lo ferì nel
osassero trasportarle in istoria, lasciando intera a lui la lode non meno del componimento
i miei lusingatori s'industriano di continuo a piegare e ad articolare l'acciaio che mi
mai non mai la sorte elargirà / a codesta fanciulla la ventura / materna, la
grazia, non tollero oggi di attribuire a te, neppure in sogno, alcuna
. per estens. che tende o mira a lusingare; che è diretto ad accattivarsi
che è diretto ad accattivarsi simpatie, a ottenere favore o assenso. d'
cinque più maturi celibi del paese cominciarono a tenderle insidie e ad affettarla alle nuove nozze
apporti al mondo... questa troppo a nostro danno lusingatrice curiosità. pindemonte,
agli altri / inutil sempre e spesso a sé di pondo. graf, 5-186:
lusingherìa, sf. abitudine o inclinazione a lusingare. — anche: mezzo di
il servizio della prosperità in maggiore parte a lusingherie che a vero amore pare che
prosperità in maggiore parte a lusingherie che a vero amore pare che si faccia e
sentendosi creduti, non s'affannano tanto a persuadere, né si perdono in lusingherie.
in cadavere anche stupenda trasse il popolo a lacrimare, i dotti a comporre versi
il popolo a lacrimare, i dotti a comporre versi dove la chiamaron divina; e
; e forse il faceano per lusingheria a giuliano. 2. complimento galante;
, 9-2-339: quivi sopragiunse la fera a caso priva de'figli, con le
del peso, si pose sovra i bambini a guisa di lusinghevol nutrice e desiderosa d'
e desiderosa d'abbracciarli, e lor diede a succhiar le poppe. -che desta
, interesse, soddisfazione o che inducono a lasciarsi persuadere o tentare o ingannare (
albanzani, 36: pensando mattamente montare a più alte cose, innanzi che facesse
facesse altro, con lusinghevole conforto trasse a sua volontà lo debole marito. beicari
corpo assai beffe e graziose, quanto a pari loro si conveniva, e più di
, ii-251: impararono anche i barbari a piegarsi a'vizi lusinghevoli. segneri,
per niuna lusinghevole occasione non si avventurasse a combattere il nimico, astuto e audace
nella strada, quando egli erasi inchinato a salutarla. era pur sempre il medesimo
me. 5. che induce a illudersi; fallace, vano, illusorio.
, o certo per offuscamento di cuore, a misfare. d'annunzio, iv-2-181:
nuovo in braccio, la cominciò lusinghevolmente a pregare che ella si consolasse e attendesse
pregare che ella si consolasse e attendesse a vivere. 3. in modo
. per mezzo di lusinghe, grazie a lusinghe. f. f.
amanti sono in qualche modo lusinghieri. a. cattaneo, i-412: vedete, o
prevaricato. metastasio, 1-i-318: incontro a lui / lusinghiera m'offersi, onde
niente lusinghiero, ho determinato di starmene tutto a me. -sostant.
giamboni, 134: gravissima cosa è a fuggire le lingue de'lusinghieri. cavalca
, viii-2-244: le più delle volte a ghiottoni, a lusinghieri, a ruffiani,
le più delle volte a ghiottoni, a lusinghieri, a ruffiani, a buffoni,
volte a ghiottoni, a lusinghieri, a ruffiani, a buffoni, a femminette
ghiottoni, a lusinghieri, a ruffiani, a buffoni, a femminette di disonesta vita
lusinghieri, a ruffiani, a buffoni, a femminette di disonesta vita e di vilissima
. bandello, 11-1064: chiudi l'orecchie a questi lusinghieri. groto, 484:
, né anco se fosse fatto gonfaloniere a vita. carducci, iii-9-182: ma pur
donna, la quale non lo richiama a sé. -in partic.
bartolo spesse notti, e vi giocava a rotta. carducci, ii-8-52: ah prigioniera
un vecchio gioco, un gioco che a te sola / piace, che a me
che a te sola / piace, che a me è dolore. -sostant.
sordo. tronconi, 2-203: fu costretta a venire a una transazione...
tronconi, 2-203: fu costretta a venire a una transazione... e mettersi
transazione... e mettersi cioè a far la lusinghiera coi vecchi, visto
precipitata dal suo seggio, o è costretta a patteggiare con la morte e a concedere
costretta a patteggiare con la morte e a concedere al senso, già lusinghiero,
le parole lusinghiere e ladre / trasse a sé alcuno di quelli del regno / e
bugiarde. tasso, 2-58: l'inalzaro a i primi onor del regno / parlar
ingegno, / al finger pronto, a l'ingannare accorto. f. f.
. parini, giorno, i-647: a te quest'ora / condurrà il merciaiuol che
/ e liberal di forestieri nomi / a merci che non mai varcàro i monti
. -colmo di seduzione, destinato a sedurre (un gesto, una parola
, già balia del re morto e a gueicun intimissima, fosse arte di stregheria o
sorriso di prònuba. -che induce a errori o a colpe; fallace, ingannevole
. -che induce a errori o a colpe; fallace, ingannevole; che
il canto d'alto traea gli augelli incauti a l'esca. ciampoli, 66:
fera, / che ripiegando il collo a gli altrui figli / porge le mamme
amor e si consigli / d'esser a lui men cruda e men severa. giov
fido, / che lieto in mezzo a le tempeste guido / di soave speranza il
il canto è cosa lusinghiera. imparino a cantare le giovani. tasso, 1-3:
/ lusinghiere de'sensi / ritrar forme impudiche a lui non piacque. bùgnole sale,
la fantasia s'avanza anch'ella / a contemplar quel lusinghiero aspetto / e, scorrendo
spallanzani, 4-ii-321: questa ipotesi, che a forma di dubbio o sospetto viene proposta
lieto immaginasse l'eloquenza, non vale a compensare una lacrima che spreme dai nostri
romperla risoluta- mente con la superstizione popolare a lui lusinghiera. pirandello, 5-100:
dopo il primo giorno di scuola tornò a casa raggiante anche dell'accoglienza che le avevano
49: in damo, o musa, a la mia ninfa intessi / fregi di
damo i miei lamenti, / che sorda a i carmi è più degli aspi istessi
segnati, / che camilla in mezzo a i veri / pregi suoi fé chiaro
fili solamente)... incatramato serve a legare le griselle delle sartie.
: miseri e miserabili e insensibili criature a credere o andare dietro a quelle lusioni
insensibili criature a credere o andare dietro a quelle lusioni del diavolo! =
tommaseo]: io son venuto volentieri a portare el supplicio della croce, ed
portare el supplicio della croce, ed a portare a tutti li beffamenti e lusioni vostre
supplicio della croce, ed a portare a tutti li beffamenti e lusioni vostre.
diviso ogni sentiero, / era regno a più scettri il suol romano; /
parte ebbero per confine l'oceano ed a mezzogiorno il mar mediterraneo. g.
curioso di grandi edifizi, potrà venir a vedere (direbbe un ampolloso e rimbombante
) « nell'impero lusitano ». a. niccolini [in carducci, iii-15-425]
, necessari alle vostre navicelle lusorie simili a farfalle colossali. 2. che
cagna, 1-33: gaudenzio sbadigliava fino a lussarsi le ganascie. cassola, 5-177
era stato invece strappato [il grido] a mario dal dolore al braccio lussato.
levi, 6-1 io: sapeva mettere a posto le articolazioni lussate, ridurre una frattura
del femore promossa da causa intrinseca. a. cocchi, 8-149: nelle lussazioni,
lussazione spontanea della mascella inferiore ed ebbe a restare a bocca spalancata fino a che
della mascella inferiore ed ebbe a restare a bocca spalancata fino a che non fu
ed ebbe a restare a bocca spalancata fino a che non fu energicamente soccorso dal medico
di frattura o di lussazione, chiesi a quei contadini se potessero trovarmi due assicelle
di bende per immobilizzare l'arto fino a bologna, dove avremmo cercato un medico.
di lussemburgo), elevata nel 1312 a dignità imperiale e di cui si estinse con
... sigismondo, mercanteggi pure a sua posta le alleanze, ingrossi gli
preti di costanza; l'italia sa a pena che egli esista. 4
altro, mira / dal troppo lusso effeminato a canto. lippi, 8-14: ognun
cose, ma per la qualità, vale a dire per le raffinate maniere di vivere
vile, / perché sembri il mio canto a voi simile, / pien di lusso
, splendidezza. mazzini, 12-40: a parigi intraprendono assolutamente un'edizione completa del
, ii-110: non escludeva [socrate] a nostro parere il carattere affettivo della relazione
, che poi nella letteratura socratica venne a spiegarsi in tanto lusso d'estetica perfezione.
di freschezza non è per ancora arrivato a tanto che ne'conviti si sia introdotto
o col momento storico), destinati a soddisfare l'egoismo e la vanità di
egoismo e la vanità di pochi o a finalità prive di valore sociale, a
a finalità prive di valore sociale, a detrimento di chi non ha i beni necessari
b. corsini, 16: a un vecchio si conviene / tanto più
da scostumatezza e da imprevidenza, conduce a rovina e a delitti. g.
e da imprevidenza, conduce a rovina e a delitti. g. ferrari, ii-183
l'industria, egli condanna l'operaio a renderlo felice o a morir di fame
egli condanna l'operaio a renderlo felice o a morir di fame. de sanctis,
il lusso è la ricchezza non adoperata a produrre ricchezza, ma a godimento materiale
non adoperata a produrre ricchezza, ma a godimento materiale. de roberto, 409
che essi comportano (e contribuire così a moralizzare il costume sociale o a risanare
così a moralizzare il costume sociale o a risanare l'economia), o allo
occorse un lusso di seduzioni per persuaderla a seguirmi a gerusalemme. de sanctis,
lusso di seduzioni per persuaderla a seguirmi a gerusalemme. de sanctis, lett.
, lett. it., i-250: a lui [dante] pare che questo
trovandosi nella sala dei fumatori, insieme a tre o quattro amici che parlavano della
insospettire i commensali, ma, abituati a non prendere sul serio i discorsi di
scrisse / la sentenza di morte / a tiranno baccante. casalicchio, 41: distratti
che tre o quattro secoli addietro innalzarono a tanta magnificenza molte città in italia, e
antiche. effetto del tempo che distrugge a poco a poco le piccole e sfuggevoli
effetto del tempo che distrugge a poco a poco le piccole e sfuggevoli differenze fra
, che dal cornuto argento / sulla testa a più d'un scotea gl'influssi.
il corpo inforzare, e dee perdonare a luxo dela femina. 6.
(con valore aggettivale): destinato a soddisfare esigenze e bisogni superflui e voluttuari
bisogni superflui e voluttuari (con riferimento a beni, a servizi, ecc. di
voluttuari (con riferimento a beni, a servizi, ecc. di costo elevato
costo elevato e di pregio particolare, diretti a un pubblico ricco e privilegiato).
un oggetto di lusso e di piacere a quasi tutte le nazioni. ghislanzoni,
un dolore di lusso, che non accomuna a nessuno. -superfluo. c
il suo volere, e si diede allora a una vita di lusso, di vizio
particolarmente valido che funge da gregario a un campione (e, per estens.
è anche riferito ad atleti di sport a squadre). -fare lusso: sfoggiare
abbiamo un papa ubbriaco da mane a sera di sciampagna, in lega coi
lusso sui debiti ch'egli fa cogli ebrei a carico dello stato. -mandare in
coi denari del papà e che fino a ieri ha mandato in lusso una cantante
il lusso di trascinarmi sulle gambe. a passo a passo, con l'aiuto del
di trascinarmi sulle gambe. a passo a passo, con l'aiuto del bastone,
. lussuóso, agg. destinato a soddisfare le esigenze e i bisogni superflui
estremamente raffinato e profano. si pensa a una lussuosa suppellettile che questi antichi avessero
denaro. borsi, 2-10: imparai a odiare il successo, i trionfi effimeri
fruttificazione. tasso, 16-11: pendon a un ramo, un con dorata spoglia
, 9-639: industre vuoi / stare a scemar lussurieggianti e folte / le bocce a'
vigore lussureggiante della vegetazione, in mezzo a tanta aridità del terreno bruno e polveroso
alzava, ondoso, e tra mezzo a quella marea verde, zolfina, ritta,
te, stame gentile, / si rasciughino a gara, / là sotto 'l rezzo
poscia dinanzi vari gruppi di balze pendenti a padiglione e lussureggianti al piede di viti.
arici, i-21: dai canestri / lussureggianti a lui versa di frutti / gran copia
è lussureggiante e vezzosa e più simile a sirena che a casta donna. b.
vezzosa e più simile a sirena che a casta donna. b. croce,
alla sua splendida lussureggiante fantasia, provasi a descrivere in una serie di comparazioni la bellezza
moretti, vii-821: giustizia vuole si osservi a questo punto quanto debbano apparire difficili anche
non poteva usar gli occhi e le gambe a suo talento, imbrigliato nelle staffe di
] lussureggiante, caldo, orientale sparso a piene mani. moravia, iv-346
e nel benessere; che è dedito a una vita di piaceri e di mollezze;
di barbari o di semplici indiani passa a studiato regalo di svogliati, lussureggianti,
non permette che l'albero lussureggi come a lui piace, se non dappoi che indarno
non dappoi che indarno egli ha consumata a prò d'esso ogni cura amante. bergantini
sia le piante che le erbacce; a quinto sembrava di non essersi mai accorto
sostant. balbo, ii-150: incominciarono a cadere quelle invi- diuzze od invidiacce municipali
gioberti, 1-iv-326: siete persino giunti a innestare un rampollo di gentilità e di
d'adone, ma più tosto a coglier frutti esperidi, per appagar il palato
lingua aulica, tronca e zoppa vi sforza a lussureggiare nella frase e non avere di
agiatezza e nel benessere; essere dedito a una vita di piaceri, di mollezze.
: infrequente [la moglie di alaino] a corte, se non era a lussureggiar
] a corte, se non era a lussureggiar di nuovo spendio di ornamenti.
per preziosità, per eleganza (con riferimento a oggetti, a cerimonie, ecc.
eleganza (con riferimento a oggetti, a cerimonie, ecc.). dotti
abitare in questo mondo, fu forzato a calarsi nell'altro mondo. assarino, 4-149
« giusto amore » perché non sia a cagione di luxuria o d'altre laide opere
dante, inf., 5-55: a vizio di lussuria fu sì rotta, /
donne in questa regione pigliano quanti mariti a loro piace, oxo più secondo la
gitrice de la vita, perché l'uomo a lato de la donna è sepoltura di
b. corsini, 6-32: la figlia a far dimora / è forzata lassù dove
fa la lussuria, e aspettasi ch'a un tratto / anch'ella torni in giù
: il tuo vergine occhio assomiglia / a quello della giovane donna / quando incipiente
giovane donna / quando incipiente lussuria / a suo malgrado le traspare!
volgar., 4-27: l'asino concitato a lussuria non schiferà la cavalla. savonarola
vaso, né modi, che sono disonesti a dirli. sanminiatelli, 11-9: una
di toccamenti di membri che sono atti a generazione, che si chiama coito;
, sacrilegio, incesto e peccato contro a natura. sacchetti, 167-85: a
a natura. sacchetti, 167-85: a tanto è venuto questo misero difetto, ch'
peccato soddomico. petrarca, ii-7: oltr'a l'aver molte nobili donne corrotte e
superchio del dilicato vivare. luxuria dicitur a luxu, quasi uno sdrusciolamento: avendo
quasi uno sdrusciolamento: avendo l'ozio a essare curiosa, subito si sdrusciola alla lussuria
verranno, essi porranno il freno / a tue lussurie: allora uccisi e spenti /
? -fu colto nel sonno, accanto a me,... oh! nel
pasife / perché * 1 torello a sua lussuria corra. iacopo da cessole volgar
18-ii-144: [achille] non si mette a urlare che l'ama [pentesilea]
, che la brama, che la vuole a dispetto della morte e del cielo e
non dirà fallenza / divorar cibo ed a lussuria intendere? idem, purg.,
in accademia, in una villa di lungi a la città, non solamente diserta ma
appetito con le laudi che egli dà a i suoi vini, a i suoi pani
egli dà a i suoi vini, a i suoi pani, a le sue carni
suoi vini, a i suoi pani, a le sue carni, a i suoi
suoi pani, a le sue carni, a i suoi melloni e a tutte le
carni, a i suoi melloni e a tutte le sue lussurie golose. tasso,
cui prìncipi cibo usano in suo tempo, a bisogno e non a lussuria! palladio
suo tempo, a bisogno e non a lussuria! palladio volgar., 3-4:
xv-163: lasciate la lussuria di frasi a chi ha penuria d'idee. balbo,
decretate, proposte od ideate, in mezzo a tante libertà o licenze scagliate nel mondo
immagini erompe una volontà feroce di vita a tutti i costi. 4.
, volendo prima rivederlo da me ed a guisa di buon agricoltore risecame alcuni ramoscelli
prostrandosi, tratte in terra dall'altezza, a cui le aveva condotte il troppo loro
: vedendo un uomo non poter supplire a se medesimo di tante arti e tante
, cominciarono come provvidi al tempo venturo a congregare dovizie e delizie. le quali poi
, perché non si scrive parte di essi a cortesia, ma tutto a vizio e
di essi a cortesia, ma tutto a vizio e lussuria. -ricetta da
. 2. che è dedito a piaceri materiali, a mollezze; che
. che è dedito a piaceri materiali, a mollezze; che si abbandona a stravizi
, a mollezze; che si abbandona a stravizi e gozzoviglie. - anche:
. lancellotti, 542: chi sa che a guisa di giudizioso e pratico giardiniere non
mazza, iii-91: mille campi, a mil e buoi fatica, / lussurianti
estate / e dell'incendio, / simili a biade / lussurianti / che non toccò
un cavallo araldico, uscito di mano a cosmè tura sullo sfondo della stessa luce fulgente
in speciosissimo tabernacolo... cominciarono a vestirle di velami e di fizzioni e
: pirro... fu costretto a moderare le smoderate crapule del popolo,
. letter. disus. lasciarsi andare a peccati di lussuria, all'esercizio smodato
, sì come star fermo e fuggire a la battaglia, sì come stare casto e
loro e dalla mente loro e attendono a lussuriare sì come il mulo e il
che non mancasse loro schiatta, cominciarono a lussuriare colli vicini. ottimo, 1-77
se il maschio o la femina sono truovati a lussuriare innanti al matrimonio, vengono puniti
alla gola, perché questa conduce gli uomini a lussuriare e viver mollemente e viziosamente adoperare
nostro, nel qual non pare, che a tal mina
vengano questi peccatori, né a vergogna più sia tenuto il lussuriare.
azzioni alla divinità male si convenivano, negarono a gli dii... il corpo
in ciò che nelle loro feste non attendiamo a lodargli e pensare la loro vita,
lodargli e pensare la loro vita, ma a giocare e lussuriare e fare ogni male
: nerone non contendea ad altro che a pazzie e a lossu- riare e a
non contendea ad altro che a pazzie e a lossu- riare e a gittare via il
a pazzie e a lossu- riare e a gittare via il tesoro. savonarola, ii-317
, né per luxuriare, ma per avere a difendere e subditi. gir. priuli
. cesareo, 207: nerone errava a notte / per le cieche taverne, lussuriando
con le flèssili / braccia, lussuriando a la luce; di sopra ampio ride
, 2-5-311: di poi, penetrando più a dentro per questa leggiadrissima vigna poetica,
n'ha che insegni quel solo che a un semplice e rozzo principiante è necessario.
di cesone cominciava per la troppa gloria a lussuriare e diventar vano.
, lascivamente, licenziosamente. a. f. doni, 6-171: so
pene son quelle, che si serbano a quelli che in questa vita vivono lussuriosamente
bernardino da siena, i-259: incominciò a vivere lussuriosamente: mangiare, pappare,
qual donna è più lusuriosa, mirate a li membri e sua lineamenti, imperoché la
imperoché la magra e nervosa, a rispetto della corpulente e grassa, è molto
ii-20: il lussurioso e goloso intende pure a soddisfare al proprio diletto e desiderio.
disse al cancelliere suo che facesse venire a lei tutti i lussuriosi, i quali
il becco di sette mesi è abile a generare, perché è di natura lussuriosissimo.
27: da vivere onesto e politico, a guisa di bestie, d'epuloni e
. cavalcanti, 171: della rossa a san casciano... avete trovato l'
da una lussuriosa rabbia, mi menò seco a dormire. pallavicino, 1-500: versi
lussurioso. pirandello, 5-667: vedeva a qual prezzo otteneva quelle soddisfazioni del senso
personale), commesso su persona consacrata a dio con un ordine maggiore o con
e de la consuetudine porca che proibisce a gli occhi quel che più gli diletta.
7-27: per il petronio bisognerà pensare a qualche principe lussurioso, che possa gradirlo
, 1-ii-513: avvezza i tuoi soldati a spregiare il vivere delicato e il vestire
. v. borghini, 6-iii-252: a far che in que'tempi lussuriosissimi si
, ero per scrivere una lussuriosissima attera a quella, de le superbe feste quale in
miga / che un margine, per dirlo a buona cera, / troppo lussurioso alcuno
color d'oriental zaffiro che può prendersi a simbolo dell'arte, afferma che il seicento
della nazione essendo mancato danari a un povero cor 2.
riere, un par vostro è ubbrigato a 'iutarlo ». varchi, luogo
di turbar è parco, / per rimenarmi a le lasciate lustre. tasso, 1-1-89
, 75: fu la vergine condutta / a quella di fetor lustra lasciva.
] con borbone s'intendesse e fusse a beffare e ingannare il papa con lui
qua;... sicché credete a me che questa è stata una lustra.
intendimenti filosofici, scientifici, si riducono a lustre, a ciarlatanerie per chiappare il
, scientifici, si riducono a lustre, a ciarlatanerie per chiappare il momentaneo favore del
del pubblico, se poi non riescono a creare persone vive. bocchelli, 2-xxi-391
di opere fallite, gobbe, anemiche a cui dar una lustra di vita. landolfi
1-230: quando il sella, attese a ristorare le esauste finanze, di quante amarezze
si persuase... che scappato a quell'una non ci fosser più altre reti
il tuo ariel era un cavallo avvezzo a cotal lustre da saltimbanco. r. sacchetti
le ambizioni rachitiche ma tenaci, era riuscito a riafferrare e a smuovere l'opposizione.
tenaci, era riuscito a riafferrare e a smuovere l'opposizione. b. croce,
marie. ranieri, 1-i-276: veniva a fare le lustre d'insegnar leggere alle
; per me non mi lascio prendere a queste lustre. carducci, iii-6-409: la
... benché talvolta si lasci prendere a certe lustre per fin di bene.
frugoni, ii-338: celebravasi quel giorno a questa dea, immaginaria nella superstizione di
una festa che chiamavasi di estirpazione lustrale a purgare le ne- fandità commesse nelle veglie
il reo. coteste acque lustrali furono a tutte quasi le nazioni comuni, e
ed ecco un soffio d'ale / a gl'invasori spalancò le porte. / -entrate
gli fece maggiori e più gloriosi. a. a dimari, 1-84: diecimila
maggiori e più gloriosi. a. a dimari, 1-84: diecimila ducati rimessigli
più sarà bella nel genere suo. a. neri, 1-108: questo vetro,
neu'armi. guerrazzi, ii-83: a vederli a cavallo tutti lustranti d'oro
armi. guerrazzi, ii-83: a vederli a cavallo tutti lustranti d'oro, gli
nella fornace de bicchieri, e veduto a sé avvicinarsi una candela 'n un bello
, con gran desiderio si forzavano accostarsi a quella. firenzuola, 303: il lume
i-217: aveva sostato... a far dei caci e a ungere e
... a far dei caci e a ungere e lustrar quelli già fatti.
, napoleone iii, lustrandosi la mosca a cavaturacciolo e affilando i mustacchi a spillo,
mosca a cavaturacciolo e affilando i mustacchi a spillo, s'è portato alle tuileries
. moravia, ix-26: mi buttavo a ginocchioni in terra per lustrare i pavimenti
i pavimenti e mi facevo mancare il fiato a forza di lustrarli e di renderli simili
forza di lustrarli e di renderli simili a uno specchio. -per estens.
e come si vestino, e come a proporzione si ringrandischino poi nel marmo;
casa era la lisa che incominciava la mattina a lustrare le camere e finiva dopo cena
zavattini, i-137: subito si misero a lustrare l'asfalto con le loro vesti
, i-52: la sua prosa pare [a beltramelli] ancora troppo sciatta, in
con questo illustrissimo, non mi state a lustrare, che non voglio.
, 4-185: niun autore si è inoltrato a tanto delirio, perché non si trattava
pendice / con le sue bionde trezze a l'aura sparse. ariosto, 3-2:
rai come di stella. -esporre a un'intensa illuminazione. folgore, lxxv-238
[gli animali] non possono aggiugnere a quella incorporea luce, dalla quale è lustrata
e vana. garisendi, xxxviii-300: a laudar lui [amore] sempre han
delle carceri, che tutti i cittadini romani a cavallo e a piede, ciascuno nella
tutti i cittadini romani a cavallo e a piede, ciascuno nella sua centuria, al
giorno, si rappresentassero in campo marzio a quivi lustrò e purgò tutto l'essercito
lasciasti il pio tevere biondo / ed a la folla, per amor, prostrata /
. ariosto, 33-21: con gente francesca a piè e a cavallo / par eh'
33-21: con gente francesca a piè e a cavallo / par eh'alessandria intorno cinga
. par ini, ii-112: né a pena cadde il sole, / che vaganti
de'signori per bene che lustrano, a primavera, i parchi cittadini per avventure maschili
. abbellirsi, imbellettarsi; agghindarsi. a. cattaneo, ii-133: chi mi restituirà
[il pavone] certe repercussioni d'ombra a certi colori e quali nello oscuro lustrano
, ii-527: fece un uomo armato a cavallo per la fortezza umana tanto ben
viani, 13-302: una donna simile a una annegata in piedi era irrigidita al muro
13-254: eccolo di nuovo... a guardare questa volta la bancarella ove lustrano
partic.: presentare una superficie lucida a causa dell'eccessiva usura; essere logoro,
per un tal gelo, / che quando a citarea lustrando piacque / mostrar le chiome
/ mostrar le chiome in un bel tempo a l'alba. storia di stefano,
dreta sì alzàno, / speso vogliendosi a destro ed a senestro; / lo sole
, / speso vogliendosi a destro ed a senestro; / lo sole nela spada
-ingrassano sulla crusca che dan da mangiare a noi, e colla farina bianca che
intenso pallore. borgese, 1-230: a guardarla bene, del resto, non era
, vestito e mestiere, ti sollevo a mio primo lustrascarpe e barcaiuolo. fucini
gli era scivolato di su le ginocchia a terra. un lustrascarpe, che aveva posta
posta la sua cassetta all'ombra, a pochi passi, glie lo raccoglieva e lo
o giorno che sia, appena accenniate a fermarvi, plotoni di lustrascarpe vi s'inginocchian
tutti i letterati grandi e piccini che capitano a firenze. = comp.
non gli permise di mischiarsi senza transazioni a... quella gentaglia, operai
, che si attraversavano tra di loro a guisa di una pergola, lustrati e dorati
birba matricolata fugge, pattinando per l'andito a mattonelle lustrato con la cera. bocchelli
; laerte si tiene al postutto ciò che a sommo imperatore o duce necessario si giudica
scrupolosi dalla coscienza sempre lustrata, affannantisi a spazzar via ogni pagliuzza che vi si
lustro al corallo con pomice macinata, e a forza d'acqua raggirandolo sopra un gran
boccaccio, 1-ii-480: cominciò con voce rotta a dire: -o casta dea,
affacciavano, torpidi ancora di sonno, a guardare in giù, a chiedersi;
di sonno, a guardare in giù, a chiedersi; qualche uscio si socchiudeva al
/ che resse il mondo. a. f. doni, 10-70: quanto
i-777: monti dietro monti si levano a guardare la bizantina catanzaro sedente come in
lustrigiava. idem, 3-137: sparsa a le spalle avea l'umida treza,
umida treza, / qual sì ioconda a nodi lustregiava / che téne il fiume
lustreggia come / la pelle delle bisce a mezzodì. marinetti, v-n: s'erge
vetrate ogivali lustreggiano e che somiglia esattamente a un colossale pasticcio scintillante. betocchi, 7-127
. fortini, ii-436: quando febo cominciò a mandar fuori li suoi lustrenti rasi.
. lomazzi, 3-229: dando più lustrezza a quelle parti che più sono propinque alle
: ciliegialustrina. bresciani, 6-x-82: a rallegrarvi il cader di maggio e l'
bresciani, 6-x-34: era una festa a vederli gli uomini in quelle giubbe a
a vederli gli uomini in quelle giubbe a soppanni di lustrino vermiglio, giallo e
maledetto / dopo tante ci aveva anco a far questa? / andarsene e portar seco
era abbigliato di tutta fratta, prendendo a prestito da un corista più magro di
magro di lui un paio di maglie a lustrini, le quali, o bene
, quei brandi stralucenti, quei manti a lustrini. saba, 356: i lustrini
gran lampadario. d'un tratto si misero a tinnire. 3. lustrascarpe.
a'lettori d'ingegno debole, come a tali che... ritrovano in que'
se bene un poco anneriti, ricominciano a luccicare qua e là sul drappo logoro dei
dormire e mutare la pelle, seguitano a mangiare, diventano lustri, perché la
molta. / -e pareva anche a me, padron lustrissimo. giusti, 4-i-149
/ teco il mestiere, / s'à a dir lustris simo? /
simo? / l'aresti a avere! emiliani-giùdici, 1-78: non si
con quell'acqua di ragia, vien a fare un lustro incredibile, che la
.. son di color nero simile a quello del paragone, lisce e lustre,
milizia, viii-42: l'arena fluviale a cagione della sua grossezza, battuta a guisa
a cagione della sua grossezza, battuta a guisa di smalto co'mazzapicchi, fa
pascoli, 283: madre, a che tessete? / là può comprare,
che tessete? / là può comprare, a pochi cents, chi vuole, /
pirandello, 8-684: venuti per vie sotterranee a quel loro caffè-concerto, con gli abiti
tator di pallottole immonde, si va a posar su la rosaccia spampanata. algarotti
stazzo di foche lustre borbottanti / legate a serpeggianti / lunghe pertiche nude.
bocca lustra e vogliosa dei fuggitivi madrigali a la ragazza: non si capì bene
dalle genti aquilonari. si mettono insieme a diece a diece, come quelle di castore
aquilonari. si mettono insieme a diece a diece, come quelle di castore
, iv-204: ora si rassegnava male a portare sempre lo stesso vestito blu; lustro
adorni. pananti, i-147: si mettono a cantare e fare i matti, /
. verga, 3-247: stette zitto a guardare intorno, cogli occhi lustri. misasi
e quiete. sbarbaro, 1-244: intorno a costei... tutto si
conceda alla cronaca (e sia anche a una cronaca lustra e splendente),
abbreviar poi al possibile l'opera, a tre ordini ridurrò queste sorti di lavori
bandello, 2-40 (ii-47): mario a cinzia scrisse... che se
dopo un mese di vita campestre, a dire dei paesani, il signore aveva fatto
noi, così belli, così sani a vedersi, così lustri di buone intenzioni.
manzini, 17-97: eh, ci godevi a raffigurartela [la tua vecchia] con
miseria. nient'affatto. rinunziaci, a codesti lustri intenerimenti, che, un
disavventura fosse andato da lei non richiesto a dirgliene male, tornava lustro: «
, i-96: la qual pietra è dura a intagliarsi, ma è bella straordinariamente e
, colore e lustro del pelo monta a prezzi altissimi, da non credersi ne'
mangano, e che li rende soggetti a macchiarsi ad ogni gocciola d'acqua.
dal contrario, cioè dall'essere atta a ricevere... un pulimento e
.. un pulimento e lustro superiore a qual si sia specchio più terso. pascoli
gli occhi alla finestra, / quasi a vedere il lustro della vampa.
, / mandò un lustro e sin a loro discese / come balen che subito venisse
che sieno, esprimere i capelli sfilati a un per uno, dirò così,
suoi lustri mi guarda / m'invita a impugnar la paletta. 4.
grana [di marmi] dimostra certi lustri a canto l'uno all'altro unitamente.
e traspaiono alquanto, è fatica assai a farne le figure. d. bartoli,
che fu lasciato loro dagli avoli. a. manetti, 174: le mie scritture
rimaseno,... non sono inferiori a di quelle di più ornato e di
noi le buone lettere cominciavano sì bene a restituire la giurisprudenza in qualche lustro.
accresce lustro alla religione che si professa a fronte di quelli che la rigettano.
cure, dar lustro al paese e a sé stesso. de roberto, 205:
umanità tiene il grande calore, manifestando a noi il fuoco e l'abisso della
motivo di vanto, che dà rinomanza a un paese, a una famiglia, ecc
che dà rinomanza a un paese, a una famiglia, ecc. molineri,
. molineri, 1-42: voleva bene a gregorio, designato a diventare il lustro
1-42: voleva bene a gregorio, designato a diventare il lustro della famiglia. de
idem, 8-37: la figliuola, a questi discorsi, guardava la vecchia nonna
qualche ombra toglie ben tosto il lustro a quel nuovo amore; una gelosia l'
morante, i-420: ciò non impedì a francesco, tuttavia, di comperare delle superfluità
altre scuole; non così nelle pitture a olio: in queste vale- vasi degli
di una condizione). f. a. grimaldi, xviii-5-572: nelle città grandi
, 1-6-39: stupore è quanto il mondo a l'uom diletta / col dolce
molle e il collo a vite / e la nocca col petto sempre
lite, / io l'ebbi bianca a femmine ed a maschi. note al
/ io l'ebbi bianca a femmine ed a maschi. note al malmantile,
quali uno s'inginocchia. -tirato a lustro (anche semplicemente a lustro):
-tirato a lustro (anche semplicemente a lustro): ripulito, lucidato.
agghindato. nieri, 60: tutto a lustro da potersi specchiare uno anco nelle
insegna capace di permettere d'individuarlo anche a distanza,... quella enorme
... quella enorme limousine ministeriale tirata a lustro. -lavorare di lustro:
: da che vesti il mortai velo / a l'undecimo lustro il tempo inchina,
la brina, / né cadute le rose a tanto gelo. pisani, n:
così zitte- farfalle! le segui a respiro sospeso e quando subito scop
frutti di gemme] davano grande lustróre a tutto quello atrio. lalli, 7-4:
ed ogni lustróre, sono divenuti teneri a segno che la punta di un temperino per
. lustro, fama, onore. a. f. bertini, 3-75: né
al capo rinvenuto dalla volpe, fatto a gitto di lustroso metallo. 2
iute che salivano su dalle pacche arse a metà. = voce dial.
, si lutano bene insieme con creta. a. neri, 1-73: si lutino
lutado con fieno equino, e ponete a distillare. ricettario fiorentino, 1-181:
de strami levata nel mezzo. a. neri, 1-11: orinali grandi di
orinali grandi di vetro lutati in fondo a cenere o rena in fornelli. guarino guarini
la parte otturata o saldata. a. neri, 1-75: lasciasi asciugar bene
molto meno quello d'arena, furono valevoli a preservare i vasi dalla rottura nei primi
. medie. bagno o applicazione di fango a scopo curativo; lutoterapia. tramater
voce dotta, deriv. da lutein [a] col sufi, -orna, che
nasce una terra flava o di colore che a questo si appressi; come è il
tuoi nocchieri / s'appresta, e a te / luteo pallore / e non virili
non virili / lamenti e prieghi / a giove avverso. carducci, iii-2-350:
lastri, 1-3-180: non istarò finalmente a noverarvi tra le [piante] officinali
, che si colora in giallo intenso a contatto con gli alcali e si scolora
contatto con gli alcali e si scolora a contatto con gli acidi. =
ereticamente. giovio, i-141: a questo san martino passato si facevano processioni
che è proprio, che si riferisce a martin lutero (1483-1545), alle
da'prìncipi e dalle città protestanti esibite a cesare le professioni della lor fede. la
, iii-7-135: ma è egli possibile a imaginare il rinascimento in italia luterano?
episcopo di chieti de qui, va a padoa, intervenendo fra galateo di l'
per legato in germania, per provedere a li luteriani, quali fanno el pegio
bentivoglio, 4-103: comparivano da ogni banda a schiera i seminatori dell'eresia, luterani
in augusta, dove era stà convocato a far una dieta, il duca di saxonia
lui 4 excellentissimi doctori che predicavano a la luteriana. -bestemmiare, sacrare
come un luterano, / spesso restava a mezza la funzione, / e pieno allor
nella chiesa cattolica una luteranella che viene a noi. = deriv. dal
de polonia ha facto tagliar la testa a 18 sui baroni e gran maestri, li
il labbro d'uno calice, e a modo di foglie chinate a terra; e
calice, e a modo di foglie chinate a terra; e tenea due milia barili
sf. geol. roccia clastica che, a seconda delle dimensioni dei granuli che la
misura di capacità corri spondente a circa un litro. citolini,
manici ad ansa verticale, che serviva a portare l'acqua per i lavacri rituali.
essa che lutto, / madre, a la tua pria ch'a l'altrui ruina
/ madre, a la tua pria ch'a l'altrui ruina fazio, ii-22-60:
ha preso il lutto; vestito a lutto, di nero. viani
il fogliame. 2. listato a lutto. -in partic. disus. carta
condoglianza sia per annunci mortuari, inviti a cerimonie funebri, ecc. -in
, il qual similmente per volgare viene a dir * piagnere ', è quello che
. v. colonna, 1-10: a lui la grave salma / tolse un dolce
dolce e brevissimo sospiro, / e a me lasciò l'amaro eterno lutto. tasso
, 510: io lo trovai vestito a lutto, co i vestigi nel suo sembiante
, 7-89: da numeroso tren vestito a lutto / poi con pompa e lugubre piagnisteo
nonostante il lutto. pirandello, 8-482: a quella lettera pensava pure...
di lutto. cicognani, 13-5: tornavano a casa una sera tardi, dopo essere
una sera tardi, dopo essere stati a un concerto -il tempo del lutto era
, mettersi in lutto che le stava a meraviglia. bartolini, 15-256: la
forse involontaria, di federico. -bandiera a lutto', abbrunata o a mezz'asta.
. -bandiera a lutto', abbrunata o a mezz'asta. gatto, 2-139:
dopo la città era ombreggiata dalle bandiere a lutto. -carta da lutto'
all'intorno. -listato, segnato a lutto: incorniciato, bordato di nero
/ lettera nunzia d'immaturo fine / segnata a lutto da funebre cera. baldini,
poi edicole e vetrine col ritratto listato a lutto di cavallotti, il cappello sulle
ventitré, i baffi spioventi, la cravatta a fiocco. angioletti, 13: gli
asciugavano gli occhi con i fazzoletti listati a lutto. -lutto di corte:
di culagna era fuggito / e, giunto a la città piena di lutto, /
del vento / che l'arse foglie a una a una stacca, / irto il
/ che l'arse foglie a una a una stacca, / irto il rosaio dondolerà
/ ritorna alla suo stella, / a fruir quel signore / ch'e'corpi
fruir quel signore / ch'e'corpi a chiunche muore / eterni rende o per quiete
la concezione di freud, sforzo tendente a ripristinare l'equilibrio psichico sconvolto dalla morte
, 1-ii-368: -viene al ballo? (a una dama un tal richiese).
che discendevano alla città. -suonare a lutto: suonare a morto. massaia
. -suonare a lutto: suonare a morto. massaia, i-11: non
le campane di tutte le chiese cominciarono a sonare a lutto per la morte del
di tutte le chiese cominciarono a sonare a lutto per la morte del papa.
, / morì schernito, per lasciar a noi / de le sue pene il dolce
tempo della sua malattia, e nell'ultimo a tutti luttuosissimo del passaggio, che in
agitazioni fatalmente necessarie; sanguinose e luttuose a chi le sofferse, salutari in più
fra giordano [crusca]: non giovano a quella infelice anima le negre e luttuose
attendea desiderosamente la venuta di virginio: a tanto eccolo venire con luttuose vestimenta.
. giannone, ii-237: canti pure a sua posta ancor oggi la chiesa e
, antigona mia moglie, e seco a lato / ha il figlio mio. e
. ruscelli, 2-539: nell'andare a visitare un tribolato e luttuoso, si
sua gran manovra, inerpicato e gravido a pochi metri dal suolo, lasciando cadere
952: candore diffuso non certo a caso e senz'arte, nelle sue
lo scettro luttuoso, si era rivelato, a poco a poco, degno nipote di
, si era rivelato, a poco a poco, degno nipote di emanuele filiberto e
, amati eccessivamente, avvien che facciasi a poco a poco il passaggio luttuosissimo a'
eccessivamente, avvien che facciasi a poco a poco il passaggio luttuosissimo a'sensali.
: i mediocri talenti sono esposti ordinariamente a vicende mediocri, quasi che la fortuna
ritornò loro in pianto e fu luttuoso universalmente a tutti e giudei, imperocché per ciascuna
questa tragedia picuola muove / il spirto lasso a dir cun voglia alquanto, / per
cun voglia alquanto, / per dar a li occhi mei lacrime nove. beni
ma fosse in colmo felice e simile a quella dell'eneide, saggiamente anco introdusse
di paga, colla licenza militare vivevano a discrezione sulle terre e comunità dello stato
, dove sopra ad un letto guemito a bruno giaceva la spogliata prostesa della mia bella
se chiudeva gli occhi e s'industriava a ricomporlo a mente, gli si scioglieva
chiudeva gli occhi e s'industriava a ricomporlo a mente, gli si scioglieva nel tono
lotolenti di abramo, sortì di averne a sposare, fra tante giovani illustri, il
figliuolo eletto. passeroni, 2-137: a un fonte /... venne
/... venne un cignale a bere, / né fu di ber contento
che osservava il treno, con quei capelli a pan di zucchero grigi e la piuma
vediamo che le acque dell'allagamento provocato a difesa delle linee del basso piave sono
che è costituito di fango. a. cocchi, 4-2-207: terre paludose,
, di fumoso, e tutto andrà come a piovere su i dannati a cumulo di
andrà come a piovere su i dannati a cumulo di tormento. a. cocchi,
su i dannati a cumulo di tormento. a. cocchi, 8-263: simili deposizioni
quei condotti di fogna che scorrono lutulenti a traverso la città. 4. ant
accioché per miserazione patema e'si disponga a trarlo del lutulento fango ov'egli è immerso
me non cerchi ei lode / se a lutulenta in braccio / sorte tripudia e
donne, i vizi lutulentissimi tuoi. a. boito, 48: un'avida cuccagna
lutulenti [del torbido fiume delle generazioni] a travolgersi, dove è soltanto la vanità
uomo carnale non può ascendere col pensiero a tanta altezza, né la comprende, né
pigro, nelle sue mani è divenuto a un tratto caustico, profondo e veloce.
/ provan certo qualche atroce / compiacenza a premer, tetri, / sovra il
linati, xvi-94: provò un insolito piacere a quella specie di lutulento sopore che essa
una superficie sferica, di raggio uguale a un metro, da un radiatore posto
egli è oggimai il tempo d'andare a raccogliere il corpo mio e risuscitarlo.
, e tutte han foglie piane simili a quelle della maggior parte delle graminacee.
lyddite, sf. esplosivo prevalentemente a base di acido picrico, impiegato dagli
e si 'ntende grammaticalemente: / per a dico animo, per m dico mosso
, ii-148: m si pone inanzi a p, g, e queste lettere
, la d ». ridemmo di gusto a quella geniale, se pur spicciola filosofia
da una x o da una c concorre a formare i numeri 990 o 900;
1-1-331: son sicuro che non sarà inferiore a quello, che detti al serenissimo arciduca
eterna. 5. in contrapposizione a w ('viva '), significa
carducci, iii-22-44: copre questo [dipinto a fresco] per circa m 7 in
in alto la parete d'una camera a pian terreno, ora ad uso di stalla
indica una classe spettrale di stelle rosse a bassa temperatura (2ooch-35oo0k), il
che spiegata significa: 'ho un medico a bordo *. 13. nelle iscrizioni
. ma1 (ant., davanti a vocale, mad), cong. con
recisa, come alternativa o come restrizione a un concetto espresso in precedenza, o
eo ragion è ti dia / odiar a morte; ed il fo coralmente. chiaro
: con balestra e tornio vennono saettando a santa reparata. ma niente valea,
ma per non fare, ho perduto / a veder l'alto sol che tu disiri
, / ma d'odiar me medesmo giunto a riva, / e del continuo lagrimar
egli [l'amore] di grandissima fatica a sofferire, certo non per crudeltà della
svoltare; / mad hai cavalli tardissimi a correre. metastasio, 1-4-375: direi
sempre, ma sempre lo stesso vale a nutrire, anche l'anno di guerra.
: bergamino... incominciò a prender malinconia; ma pure aspettava,
era ver, ma non però credibile / a chi del senso suo fosse signore.
gli altri non mi sono ancora abbattuto a vederne [delle armi] con questo
quelle del corpo; ma tutte si danno a piero. maestro alberto, 165:
nome s'avea messo e posto solo a fine di rubare et ingannare qualunca di
2. con valore di transizione, a indicare il passaggio da un concetto o
da un concetto o da un argomento a un altro (talvolta anche all'inizio del
ma tu allor più mi 'nforme / a seguir d'una fera, che mi strugge
quel dì ch'io speri / picciola requie a la penosa vita? foscolo, iv-368
è perfida: / non crescono arbusti a quell'aure / o dan frutti di cenere
del deserto. 3. serve a richiamare l'attenzione, a precisare ciò
3. serve a richiamare l'attenzione, a precisare ciò che si sta per dire
, e la mondana cera / più a suo modo tempera e suggella. petrarca,
volte, ma quasi sempre, avviene a chi si fa signore,...
»; / diss'io; « ma a te com'è tanta ora tolta?
più là? tasso, 6-52: a me per ombra oscura / la mia
di cere. 5. davanti a un aggettivo o a un avverbio,
5. davanti a un aggettivo o a un avverbio, conferma e ribadisce,
. pananti, i-114: cascarono addosso a quei piccioni / dicendo, buoni,
si chinò verso l'innominato, rispose a voce bassa bassa: « le pare
in su l'aurora, / cantava a mezzodì la capinera. landolfi, 2-135
suo figliuolo. ma l'abate, tornando a giovanni, l'ammunisce ch'egli vada
: lo pregarono che rimanesse con loro a distruzione d'antonio, ma cicero lo credette
che? (in forma ellittica): a che prò? con quale vantaggio?
che prò? con quale vantaggio? a che serve? -in partic.:
: non mangiai ma mezo pane. a. pucci, ii-59: mai non
un ma di qualcuna udiva, si metteva a l'impresa per tirarla alle sue voglie
'mi si celi / dietro a una macia / d'un qualche ghirigor che
(mah), in ter. serve a esprimere un dubbio, un'incertezza
fra galdino; e, quando s'ha a misurar il pane, non si può
: gli increduli, i sospettosi, riguardo a questo strano connubio, si stringevano nelle
assai pregiato; talora coltivati in europa a scopo ornamentale. = voce
si riferisce o si ispira alla morte o a motivi, raffigurazioni, impressioni relative alla
: secondo l'allori,... a bet ghirghis presso le porte del diavolo
all'altro, torno tomo alla buca. a. boito, 74: io pur
poi, con rivolta pazza, / atteggio a fischi il labro. zena, 3-34
duro. b. croce, iii-25-282: a mio parere, nel romanticismo propriamente detto
-sostant. bocchelli, 1-ii-468: a veglia nelle stalle, le sere lunghe
disposizione un po'macabra dei giovani poeti a penetrare nell'ombra delle cattedrali non tanto
quanto ad immaginarvi esequie di monaci e a farvi impazzire il sagrestano. -che
, infausti. bocchelli, 18-ii-36: a voi parlo, mi rivolgo a voialtre
18-ii-36: a voi parlo, mi rivolgo a voialtre [prigioniere], insorgo contro
vi peritate di disputarvi, e non a bassa voce! le ragioni della patria
, che vivono sia sugli alberi sia a terra e sono dotati di denti canini
cagna, 3-62: -venga presto a trovarci, -rispose magnanimamente la signora soretti
gergo dei ferrovieri: contrappeso dello scambio a mano. 4. agg. letter
che tornato finalmente dall'america e venuto a genova dove lavorava in porto nello scarico
e denti canini superiori enormemente sviluppati a forma di falce; tigre dai denti a
a forma di falce; tigre dai denti a sciabola. = voce dotta,
tiene banco (il banchiere) distribuisce a ciascun giocatore, cominciando da se stesso
e i giocatori, i punti si elidono a vicenda, mentre viene eliminato chi,
borsa divien leggera. ghislanzoni, 116: a parigi vincite considerevoli al 'maccao '
truffatore. c. arrighi, 4-59: a un certo punto si parlò di far
d'una scena avvenuta in una bisca a proposito di alcuni tagli di macao, eseguiti
di alcuni tagli di macao, eseguiti, a quanto dicevano, da mio figlio con
iv-134: il conte paolo, sempre corto a quattrini, aveva in più riprese sopra
in più riprese sopra piccole cambiali tolto a prestito dal luidelli a mille o cinquecento
piccole cambiali tolto a prestito dal luidelli a mille o cinquecento lire alla volta la somma
ballerine del teatro, o al club giocando a macao. fogazzaro, ii-285: intanto
, e ali posteriori gialle, prolungate a forma di coda, orlate da una
dalla parte interna in una macchia rossa a forma di occhio (papilio machaon).
passava d'una all'altra azalea, a volte sostando lungamente e crogiolandosi al sole
stami, dallo stimma bifido e dalla capsola a due cellette con due semi.
: / si cala al buon mercato, a quella macca. note al malmantile,
il perù e 'l messico. a. casotti, 1-1-19: chi in venir
, / e l'indulgenze si vendeano a sacca. 2. bazza, pacchia
fu contento cicerchione, parendoli una maca a ginochio. m. roncaglia, 3-8:
ginochio. m. roncaglia, 3-8: a me mi duol che tu non sei
: non ti pare una macca ire a man salva, / e fare il colpo
in qual tu sia visconte. / a macca de'lor ben convien che goda
4-41: ci fia bastonate credo a macca. aretino, 20-195: o non
, 20-195: o non è ella ricca a macca? goldoni, x-95: venderò
/ ch'è quel composto che si vende a macca / dai ciarlatani, in nome
fiorentini... cacciano dappertutto erudizione a macca. guerrazzi, 1-836: cinque
guerrazzi, 1-836: cinque battaglioni e artiglierie a macca. giusti, 2-144: oggi
2-144: oggi c'insacca / la carne a macca. carducci, iii-26-107: noi
noi abbiamo udito e letto oratori cattedratici a macca e a fusone. faldella, iii-80
e letto oratori cattedratici a macca e a fusone. faldella, iii-80: mi
faldella, iii-80: mi avevano lodato a macca. giocosa, i-620: streghe e
: streghe e demoni / han spranghe a macca. -a crepapelle, smodatamente
. -a crepapelle, smodatamente, a più non posso. pulci, 19-76
fiera, / ch'io cenerò pure a macca stasera. s. degli arienti,
stare in solazo, se pasceva a maca. passeroni, 5-80: si credea
perché era grande / il taglier, mangiare a macca. - molto a
a macca. - molto a lungo. firenzuola, 970: poi
l'una e l'altra lacca / a seder sopra, la fune menando, /
al corpo, e poi si suona a macca. -gratuitamente, senza pagare
. -gratuitamente, senza pagare, a spese altrui; a scrocco, a
senza pagare, a spese altrui; a scrocco, a ufo, a sbafo.
a spese altrui; a scrocco, a ufo, a sbafo. burchiello,
; a scrocco, a ufo, a sbafo. burchiello, 155: parvi
/ ch'i'ho disposto non mangiate a macca. grazzini, 2-48: ser
... si dispose di tornare a visitarla e veder se egli potesse colpir seco
di nuovo, ma non come prima a macca. g. m. cecchi,
: trovatomi / fra tanta roba e a mangiare a macca, / io dissi:
/ fra tanta roba e a mangiare a macca, / io dissi: «
quella novella di quel todesco che fotte a macca, rendendo i denari a monna
fotte a macca, rendendo i denari a monna colei, quello che nasce dal
non lo ritrovo in nessuno. g. a. papini, 149: *
. papini, 149: * a ufo, a isonne '...
149: * a ufo, a isonne '... tanto vale *
isonne '... tanto vale * a macca ', che da'latini dicesi
noi il privilegio di entrar nei teatri a macca. d'azeglio, 2-43: gli
, non avrei ardito offrirgli il posto a macca. c. arrighi, 2-51:
denari onde persuaderli che non volevo mangiare a macca. -con valore attributivo: conveniente
erano cari? - anzi un mercato a macca. -cercare macca e trovare mazza
de'vostri,... vi serve a trarvi dietro un mezzo mondo di ambizioselli
e dei nastri. -fare il carnevale a macca: spassarsela, darsi al bel
pensando di aver trovato da fare el carnevale a macca. = deverb. da
non servo. moretti, iii-78: a questo lercio maccabeo vuol bene il mio
mio padrone che non ha mai voluto bene a nessuno. 2. locuz.
nessuno. 2. locuz. a maccabeo: a crepapelle. pataffio,
2. locuz. a maccabeo: a crepapelle. pataffio, 2: deh
/ ch'io ho pieno il bustaccio a maccabeo. = voce dotta, lat
maccàio, sm. ant. terreno coltivato a legumi. - anche in senso osceno
, garofoli quarto mezo, mac- catele a grosso modo le sopradette robbe da per sé
: è questo un pareggio d'intorno a cento e ottanta miglia di golfo e stretto
perché corrono qui tacque fuori di misura a paragon degli altri luochi. idem,
in questo mondo si possa vedere; ed a chi non ha visto, parerà dura
sinistra e, in partic., a quelle marxiste. arbasino, 7-18
vada in francia per le maccatelle. a. f. doni, 2-15: la
avea la spada cinta / a'fianchi a numa, e'con egeria siede / con
(e anche l'oggetto che serviva a tale gioco). burchiello, 20
maccatelle, / e i zoccoli apparavano a notare. 4. figur.
: ei vuol ch'io mi vadia a spasso, perché io non vegga le sue
. piccolomini, xxv-2-74: vi vo'contare a voi uomini, acciò che voi sappiate
se già i governi non si risolvono a farsi preti essi medesimi, per sapere
, quando uno, percotendo gli occhi a un altro, gnene fa gonfiati come son
, 30-38: il fuoco è un'elemento a noi necessarissimo e all'essere e al
... ma qui si fa a posta a imbrogliare il paese, mi
. ma qui si fa a posta a imbrogliare il paese, mi pare.
235: quando la nastasia tornò a casa, s'aspettava che la figliola
2. con uso pleonastico, serve a rafforzare una negazione. pavese,
si parlò di pieretto ch'era abituato a un'altra vita e aveva visto soltanto città
. ora... l'allunga a coda, a mattarello, a maccheronaio.
.. l'allunga a coda, a mattarello, a maccheronaio. = deriv
l'allunga a coda, a mattarello, a maccheronaio. = deriv. da maccherone
maccheroni; mangiata di maccheroni; pranzo a base di maccheroni. mazzini
alimentare lunga, ma di forma diversa a seconda delle regioni (spaghetti, bucatini,
ma che), in ter. serve a esprimere, subito comandò a'suoi sergenti che
una negazione, l'opposizione a un'affermazione, perala e fa'
fiocchi manna / e che descendan macheroni a frotta. folengo, i-257: fiumi
', cioè una quantità di pasta a foggia di macco, spianata ed allungata
. leopardi, 293: s'arma napoli a gara alla difesa / de'maccheroni suoi
: udita la nuova della costituzione data a napoli, un bel mattino tutti mangiarono
presi anche colle dita, è sufficiente a saziare e a rendere felice. d'
dita, è sufficiente a saziare e a rendere felice. d'annunzio, iv-2-102
2. figur. (femm. a). persona stupida, sciocca,
maccaroni che mai facesse pasta di fomari. a. f. doni, 2-64:
fave cocchiaron, gran maccarone, / ch'a foglio fusti posto a infusione. g
, / ch'a foglio fusti posto a infusione. g. c. croce,
egli ha, di ripigliar moglie. a. casotti, 1-2-25: si duol fra
il più squisito, / da barattarlo a tempo dela fiera, / sì gonzo maccheron
, nibbio e stordito, / che a mezzo dì le dà la buona sera.
pezzi di vacchetta o di cuoio andati a male in calcina; i quali si
secche, e metterle con buon mosto a bollire, e così cotte darle al vino
dentro il formaggio o il cacio: a indicare persone o cose che giungono a
a indicare persone o cose che giungono a proposito, nel momento opportuno; presentarsi
foglietta, 159: pensa, pensa bene a ciò che tu fai, semplicione,
moccolin cercava l'occasioni, / vedendo che a sua voglia il potea fare, /
grosso come l'acqua de'maccaroni, a niente rispondea, salvo che disse che
, essere facile da accontentare. a. f. doni, 349: ma
, / ma pochi son gli eletti a far passaggio, / maccaronaccio mio senza formaggio
'; secondo altri, da riconnettersi a macco1 (v.). cfr.
varchi, 3-16: erasi determinato che a ogni modo si rispondesse, ma alcuni
chi solamente con alcune postille. a. f. doni, 10-395: un
guardiano ': e'insegna d'aver cura a tutte le cose, per insino ai
41: aretin, s'io portassi a punto a lato / de'tuoi sonetti
: aretin, s'io portassi a punto a lato / de'tuoi sonetti la maccaronèa
folengo e dell'aretino; le maccaronee sbizzarriscono a canto alle eleganze latine del fracastoro e
letter. che appartiene o si riferisce a un modo di esprimersi, e soprattutto
latino, così come rigorosamente latine, a parte volute e sistematiche variazioni, sono
involontariamente volgareggiante degli ignoranti che si avventuravano a esprimersi in latino ed ebbe il migliore
gravina, 112: ci riman solo a ragionare della poesia maccheronica, inventata da
lo stile de'fiorentini, che quando a un pasto sopravviene improvvisamente gente, subito
. 5. che fa ricorso a svariati elementi culturali; nutrito di diverse
ebefrenici e dementi furiosi, si colora a volte dei colori del grottesco; mentre la
poveri, degli umili non dà luogo a tanto, se non forse a un attenuato
dà luogo a tanto, se non forse a un attenuato e quasi pietoso grottesco di
diàbole, maledicte! » parve, a un tratto, una maccheronizzazione estemporanea del
e che don rodolfo glie lo sparasse a lui, questa volta, lui gilberto gaudenzio
coi denti strizzati dalla rabbia - anziché a quell'altro fetente (sbattezzato e cornuto)
olio in sul petto et essendogli venuto a noia d'essere domandato d'ogni uno che
cosa fusse quella, come uno veniva a parlargli, soleva dirgli: sta'saldo
le cose è indicibile:... a tal segno che, andando in certe
andando in certe parti della città, tornate a casa con macchie di nero sul volto
. -per simil., con riferimento a un oggettoche spicca, a un paesaggio o
, con riferimento a un oggettoche spicca, a un paesaggio o a più oggetti che
un oggettoche spicca, a un paesaggio o a più oggetti che in gruppi paiono confondersi
, di giallastri luccicori d'orpelli. a poco a poco il gruppo del carretto e
giallastri luccicori d'orpelli. a poco a poco il gruppo del carretto e dei
s'incominciò la qualità della predetta infermità a permutare in macchie nere o livide.
, / scaccian le panne e macchie a compimento, / e bella carne fan
quali vengono chiamate 'petecchie '. a. cocchi, 4-1-28: il male per
: tutta gente con certi vestiti che cascavano a pezzi; e da'rotti si vedevano
sul petto. -neo posticcio. a. cattaneo, ii-44: una testa ben
di koplik: piccole chiazze, simili a schizzi di calce, che appaiono durante
parietale e sull'epicardio, dovute talora a semplice iperplasia con- nettivale d'origine meccanica
con- nettivale d'origine meccanica, talora a residui cicatriziali di infiammazione pregressa.
. brancati [plinio], 9-23: a tutte morene, alle vive però,
e lucente, / segnata in fronte a macchia di candor. bartolini, 20-300:
questa gioia discorrere vene e macchie. a. neri, 1-69: nel lavorarlo
colore, che pare di sopra più a quello del fondo; e di qui chiamansi
con la quale si rendono più vaghe. a simiglianza di queste chiamansi macchie quelle diverse
, iv-1-802: ciascun fiore, simile a una bocca socchiusa, portava due macchie nere
figur. propensione abituale o disposizione occasionale a compiere azioni riprovevoli, che offendono la
delle macchie della sua lordura, corse a lavarsi alla fonte della misericordia. boccaccio
dolo. ariosto, 25-87: esso, a lei dovendo esser marito, / guardarsi
trabocchi. piccolomini, 191: oltre a l'essere bruttissima macchia in una donna
ama... e l'altra pensa a morire... e l'indelebile
tali iddio sen viene. a. cattaneo, iii-30: bella la santità
portato il poeta massone, convertito, riuscisse a diventar prete. ho inteso riepilogare tutte le
: di che sia panigarola, 4-135: a limone presso alla colla di tenda
tenda cardinale ha avuto quest'anno a lappeggi. l. pascoli, stata
, ambiguità. vasari, iii-191: dipinse a fresco sotto l'arco di portazione, ignominia
e inducesti iracundia di dio zioni a tale sublimità ed importanza, da renderla la
l'orazione ture, sentendo che lavinello avea a dire il dì seguente, purgarsi
occhialista, il quale in diversi luoghi attribuisce a gola,... volendo
adone preso copia, iddio ce ne desse a vedere l'originale. ed io tutto
virgilio e da ovidio e d'altri poeti a lui m'atterrò, e nel pur dirne
in gonna / lacera una matrona, che a un collega è donna, e
di letteratura al suo colmo venuta, priati a formare com'un abbozzo o una macchia del
questo regno, giannone esule da napoli a ginevra, e di le
, un movimento psichico. là venuto a savoia per far sua pasqua, e così
que'due volumetti, sono invisibili a me, colpa forse -stesura cromatica iniziale che
. mazzini, 38-89: l'intervento francese a. f. doni, 9-22: quando
quella ingiuria coli espressivi potrebbe condurre qualcuno a delle macgalilez, ad imitazione de'gran
paolo e sì manifesta onta non era a modo veruno da soppor chie
essere la fama sottilissimi di cavallo, che a loro non difficulta il vedere
agli altri impedisce il conoscerle. mirare donna a faccia composizione, sia nella
macchiaioli toscani del secondo sicilia, a sia su cotale panno lo prezzo della detta
di calimala e degli officiali macchia a tutta l'opera ed all'autore medesimo ancora
macchia alcuna, non può esser tenuto perfettamente a vinezia, di macchie, ovvero bozze,
legnaggio sceso / di sisifo, nei frutti a lui simile, / mimiglianti faceva anche
piante che sieno screpariscano con più luce a chi poco le vedeva. genovesi, una
, una bozza di un prencipe, come a me pareria che essere ziate di macchie bianche
spazi intercellulari di una foglia, in seguito a infezione fungina o batterica o a fattore
seguito a infezione fungina o batterica o a fattore avverso non parassitario, che,
lunare, che corrispondono ad avvallamenti e a depressioni del suolo. landino [
profondità, e così fa il mare a lei le macchie. galileo, 3-3-156
crepaccio. dapprima macchie contorni grassi presero a balenare un momento senza fissarsi.
visibili sulla superficie del sole, corrispondenti a zone di eruzione dei gas solari.
. campailla, 2-84: seguì poscia a spiegar come sovente / macchia del sol
pianeta di marte... fanno pensare a masse di neve. 14
chimica del fosforo che vi è depositato a opera del bombardamento di ioni gassosi.
esclusione di tivale): con riferimento a un dipinto o a un'incisione in
): con riferimento a un dipinto o a un'incisione in cui vengano tracciate le
nel voler privarlo della bambina, venisse a dar ad intendere a chi che sia
bambina, venisse a dar ad intendere a chi che sia d'aver in sospetto l'
con valore aggettivale): con riferimento a una pittura che con l'accostamento di
] giunse... ad inventare e a dipingere di suo talento assai bene;
e turchia. sinceramente, è egli possibile a qualche principotto italiano, perduto in mezzo
occidente, eccettuarsi solo, far macchia a tanta e sì vasta uniformità? borgese
le loro mogli. -fare macchia a sé: essere, tenersi in disparte.
. pea, 5-39: facevano macchia a sé, distanti dagli altripasseggeri già affiatati.
macchia d'olio: diffondersi estesamente, a poco a poco. alvaro, 8-296
olio: diffondersi estesamente, a poco a poco. alvaro, 8-296: la
ch'è senza nessuna macchia. a. f. doni, 316: beato
qualsiasi dubbio o incertezza. a. f. doni, ii-105: mi
all'aria aperta, e quivi, a falda a falda spiegandola, va con sottilissima
aperta, e quivi, a falda a falda spiegandola, va con sottilissima diligenza
4-ii-225: la prima [lava] è a base argillosa, di pasta grossolana e
m 3-5, in cui prevalgono arbusti a foglie lauriformi, ericacee, conifere,
, 9-7 (382): ecco vicino a lei uscir d'una macchia folta un
giù scende il falcone / edà nel mezo a un groppo di cornacchie, / lor
di cornacchie, / lor, sparpagnate a gran confusione, / cri- dando van
sgridavamo. sanudo, viii-234: come a ore 17 scrisse di francesi scosi soto machie
folto / opportuno a l'insidie il loco è molto. marino
mo- scovia, che da smolensko fino a moska si avvanza. leggi, bandi
, xvii-147: io stava alla finestra a guardare il sole che sorgeva mezzo nascosto
macchia di cipressi su la collina riscontro a me. leopardi, 16-76: infesto scende
] fra macchie e balze o dentro / a deserti edifici, in su l'acciaro
piegano sotto il sudario niveo, scuotendo a tratti un ramo che si libera dal peso
li ucellini se le pongono d'intorno a mirarla e ella mira loro, e non
cassola, 3-78: era stato lui a fare quella fotografia che poi sante s'
/ che salta macchie e rivi et a fracasso / arbori mena e ciò che
: tra l'ombra e il sole a momenti quasi confuse con le vaste macchie