, come ti dissi, sono asciutto a denari per questi mesi. bonsanti, 4-22
comune, carta semplice (in contrapposizione a carta bollata). pascoli, 1-405
, con licenzia di varo, ambasciadori a domandare per la loro nazione libera iurisdizione
2-2-398: è necessario avere pazienza insino a tanto che le cose siano più mature,
o vero libera e assoluta e superiore a quelli, non è ancora deciso.
stato libero e amplissimo, egli si aveva a riferire alle istruzioni, che erano state
-dir. civ. non sottoposto a particolari limiti, restrizioni o controlli giuridici
seguendo l'adempimento, si può sforzare a depositare la sorte principale, ad effetto
non potei, e diedi di mano a orazio. montano, 1-37: è pronta
volontario; spontaneo (anche con riferimento a sentimenti). anonimo, i-570:
libero amore in questa corte / basta a seguir la provedenza etterna. ariosto, 5-57
nati liberi, non sono sottoposti che a i propri arbitrii? brusoni, 27:
collalto... la rocchetta, quando a solo titolo di spontanea e libera dedizione
la libera fame, rispondere no / a una vita che adopera amore e pietà,
famiglia, il pezzetto di terra, a legarci le mani. -sostant.
facesse [l'uncinetto], e a più d'una ho io qualche giuochetto
di scelta, può decidersi ad agire o a non agire, e può pensare,
e chiaro. rosmini, 2-1-xi: a difesa d'italia giusto è che io qui
persuasero che anco gli stati loro andrebbero a rifascio se, sostenuti dalla autorità della
d'un libero sorriso, / che a chi linguaggio di desire intende, /
fidava di lui, e questo fosse a ogni suo piacere. udendo il cardinale
bella e moral lettera; e, oltre a ciò, mi piace assai per essere
: sono percosso. scrivo poche righe a stento col lapis. e la parola non
segneri, ii-245: entriamo un poco a visitar questa casa così felice: che
liberi canti e le oscene danze stanno a mirare ed udire con un silenzio,
silenzio, una gravità come se assistessero a qualche religiosa cerimonia. bocchelli, 18-i-93
. algarotti, 1-viii-220: è mirabile a vedere come egli abbia espresso moltissimi luoghi
corpo di disforme qualità si fermerà dentro a essa [aria] essendo libero, perché
piombo libero dove ei vuole) fino a tanto che, passando la veduta per
che da metà delle pareti giungeva fino a terra; ma non inchiodata e tesa bensì
-pallone libero: aerostato non trattenuto a terra dai cavi. bocchelli,
sole / il ciel l'ultime sfere a lei scoperse. botta, 6-ii-455: fu
lasciata libera la via al nemico sino a gibilterra. manzoni, pr. sp
., 8 (130): va a chiamare un terzo malandrino, lo fa
la terra, /... / a l'uomo non facesse alcuna guerra,
fiori e l'altre fresche erbette / a rimpetto di me da l'altra sponda /
padrona mia, come abbiamo noi fatto bene a tornare!... - chi
hanno la casa libera, e'la trescano a lor modo. f. caetano,
quasi sciancato, / piuttosto che restare a mezzo giro, / lascio libero agli
altre della famiglia... e oltre a questo debba avere una stanzia o più
volgar., 11-29: l'orto che a temperata aria soggiace e umor di fonte
la terra fosse sua, come piaceva a lui, libera e selvatica.
e in piano, dove s'hanno a piantar vigne, non diverre tutto lo spazio
trovando presto il sodo, non profittano a un pezzo quanto quelli de'divelti liberi.
tasso, 20-58: qual vento, a cui s'oppone o selva o colle,
vasta giogana. aleardi, 1-160: navigli a cento a cento, / superbi di
. aleardi, 1-160: navigli a cento a cento, / superbi di domestiche bandiere
uso avverb. cassola, 5-37: a marina i due amici si fermarono sulla
bruni, 118: de le prime catene a pena io sciolto, / sotto libero
/ l'etra sereno e libero / cedi a robert che vola. tommaseo [s
», disse, « dimando prima a te, che non interrompa le mie
(come per ricreazione e diporto) a pensar ad essi problemi, né vi
argomento, appunto perché intendeva di parlargliene a lungo, in tempo più libero.
che vi sono connessi tendono sempre più a configurarsi come veri e propri problemi antropologici
da ponte, xxiii-44: aveva scritto a parigi la musica all'opera del '
affina, sublima. -incisione a taglio libero, dipinto a pennello libero
-incisione a taglio libero, dipinto a pennello libero: eseguiti con facilità,
s. v.]: * incisione a taglio libero, alla pittoresca, alla
giovane di 25 anni. -disegno a mano libera: v. mano.
, lamelle dell'imenoforo che non riescono a saldarsi sul gambo. -formazione libera di
via libera: indicazione segnaletica che permette a un treno di impegnare una sezione della
velocità indicata sulle tabelle orarie. -segnale a via libera: norma per la quale due
la quale due treni successivi devono seguirsi a una distanza stabilita, in modo che
in modo che i segnali possano disporsi a via libera per il secondo treno.
ottenuto « per servizio » una bicicletta a ruota libera con due freni. soldati,
: gioco nel quale un ragazzo conta a voce alta fino a 31, mentre tutti
un ragazzo conta a voce alta fino a 31, mentre tutti gli altri si
momento sarà come prigioniero, e così, a mano a mano che sono avvistati,
prigioniero, e così, a mano a mano che sono avvistati, gli altri;
quelli che non sono stati avvistati riesce a giungere al tocco, grida: « liberi
'e quelle che hanno, 'a, i, u'. rohlfs, 8
prua: quella che si trova completamente a proravia di una linea immaginaria trasversale che
trasversale che passa per il punto più a prua dello scafo e dell'attrezzatura di un'
indica la massima immersione che è consentita a una nave mercantile per ragioni di sicurezza
iii- 27-38: se ella si abbandona a tutte le rilassatezze e le licenze innaturali
. da un pezzo se ne cominciò a fare nei così detti metri liberi. bucini
ragioni d'esistere, è ormai destinato a essere sostituito dalle parole in libertà. borgese
mente sia in modo spontaneo, sia a partire da un elemento particolare (che
) in cui i concorrenti sono divisi a seconda del peso. -discesa libera:
di figurazioni senza tema obbligato, svolte a scelta facoltativa del concorrente. -esercizio a
a scelta facoltativa del concorrente. -esercizio a corpo libero: in ginnastica, esercizio
idem, par., 6-128: dentro a la presente margarita / luce la luce
si fé prima corusca, / quale a raggio di sole specchio d'oro.
abito sì adorno / dal mondo errante a quest'alto soggiorno / non salì mai in
, par., 13-75: se fosse a punto la cera dedutta / e fosse
li organi del corpo saran forti / a tutto ciò che potrà dilettarne. idem,
. pagliaresi, xliii-144: quando penso a le luci serene / de la gloria di
tornato lo cielo de la luce quasi a uno medesimo punto, quanto a la sua
quasi a uno medesimo punto, quanto a la sua propria girazione, quando a
a la sua propria girazione, quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa donna
i preti / -la requie eterna dona a lui, signore, - / -e la
lasciò la poveretta, e andò cercando a tastoni l'uscio che metteva a una
cercando a tastoni l'uscio che metteva a una stanza più interna, lo trovò,
ancora troppo fumo e troppe faville. a bordo sono spente tutte le luci,
-luci di scena: apparati luminosi generalmente a fascio, usati per illuminare la scena e
seta rosa o lilla scendevano dal soffitto a terra con abbondanti pieghe. luci indirette
o sfiatatoi, d'una luce di io a 12 soldi di braccio per lato.
giorgini di dirigere la costruzione di un ponte a tre luci. -per simil.
gli escrementi; il tutto sia fatto a misura del porco. pavese, 10-125
10-125: se le tenere foglie si schiudono a forza / una luce, rompendo spietate
; sole, luce grigia; luce a cavallo; notte). 23
laser. -luce composta: luce corrispondente a colore composto. -luce diffusa: luce riflessa
! -luce monocromatica: luce corrispondente a uno dei sette colori semplici. —
. 25. meccan. nei motori a scoppio, apertura per l'entrata e
, 14-1-1-247: desidera poi s. a. che v. s. tanto all'
alla sua molta esperienza parrà più a proposito. torricelli, ii-4-422: mando una
, che sarebbe un voler aggiunger legna a la selva, acqua al mare,
di scellerati signoreggiavano le campagne; spargevano a luce aperta il sangue nelle stupefatte città
che ride? bocchelli, 1-iii-653: apparirà a luce meridiana in qual maniera i leghisti
giovani; ma non ballano salvo la notte a luce di luna. -a luci
b. corsini, 18-32: il conte a polinesta, a luci liete, /
, 18-32: il conte a polinesta, a luci liete, / si volse.
dell'iddii fosse piacere / di torti a me che più che luce t'amo,
che più che luce t'amo, / a forza ciò ne converria volere, però
che isforzarli non possiamo. -andare a luci chine: con lo sguardo rivolto
luci chine: con lo sguardo rivolto a terra. g. b.
43: fa'ch'eva errando vada / a luci chine, nel giardin fecondo /
in mente quei mattini ch'ero rientrato a prima luce. -aprire gli occhi
aprì le luci, quegli, composto a dolore, gli disse che il governo aveva
si stava in questi procinti venne aviso a sua altezza che alcune persone, le
occhio. -chiudere le luci: disporsi a dormire. - anche: morire.
, 1-189: e m'amereste / sino a quel dì, in cui forse io
primo... / sì sarò primo a chiuder queste luci? cesarotti, 1-ix-80
: v. controluce. -dare luce a qualcosa: illuminarla. chiaro davanzati,
i-29: la pianeta maggior... a tutte dà splendiente luce. dante,
/ né 'l sole per donar luce a le stelle, / né per prender da
cavalcanti, 2-45: percioché io mi rimessi a ragionare più particolarmente delle virtù, in
questo luogo ne parlerò come si conviene a questa facultà, e quanto è necessario
e quanto è necessario per dare luce a questa materia. castelvetro, 1-88:
vasari, i-905: fu primo ancora a dar luce alle grottesche che somigliano l'
gloria all'endimione? -dare luce a qualcuno su qualcosa: informarlo esaurientemente,
, 5-3: l'onore che v. a. s. mi fece colla sua
... mi rende ora animoso a mandarla alla pubblica luce. filicaia,
componimenti poetici] io non gli consacrassi a v. a. s. a cui
io non gli consacrassi a v. a. s. a cui di propria ragion
consacrassi a v. a. s. a cui di propria ragion s'appartengono.
che questi pensieri più volte ci confortarono a mandare in luce. mamiani, 12
il gregorovius giovane ancora se ne venne a roma e, dopo lunghi studi, dette
i sessantatré « pensieri » ora messi a luce dal gaudenzio, sono notevoli per accorta
ii-268: ora vi mando un sonetto scritto a la vostra congregazione, de la quale
luce,... che lavorano a cose diverse, fra scuola e critica e
quando io mandai il proemio da stampare a firenze, carlo alberto... era
i fatti o i procedimenti del governo intorno a una data cosa. arlia, 323
o passeggiare ancora. -fare luce a qualcuno: illuminargli il cammino con una
l'oriente. cesarotti, 1-viii-324: solo a quei detti / sente il troian la
ben ordinate, discorrendo egli di continuo a cavallo per la città fin alla luce.
, e va'con l'altre belve / a incrudelir ne'monti e tra le selve
. costringe quelle stesse donne così beffarde a tirarsi sfacciatamente le vesti sul capo mostrando
erano avverati. -togliere la luce a qualcuno o a qualcosa: impedirgli l'
-togliere la luce a qualcuno o a qualcosa: impedirgli l'illuminazione naturale,
nella loro vera luce. -venire a luce: diventare di pubblico dominio (
e caro mio fratello, / ch'a tutti ciascun nostro fatto o detto / occulto
poria, se tale effetto / venisse a luce. caro, 12-i-285: fo quel
io posso perché l'innocenza sua venga a luce, ma il favore, la
agevolezza, ma non sì presto vengono a luce che perdono ogni valore e facilità,
di attraversarli. botta, 4-866: a tale deliberazione tanto più volentieri si accostarono
, quando che vennero in questo tempo a luce gli aggiramenti e le insidie dell'alberoni
-venire in luce di qualcosa: venirne a conoscenza. sanudo, lii-364: non
fata come di la seri tura hora a questo conseio se intese. -venire
ne sia nel sacco, / per venir a la luce benedetta. manzoni, pr
al padre. -togliere le luci a qualcuno: privarlo della luce, accecarlo
concetti grandissimi: l'uno era il tornare a luce la buona architettura, credendo egli
immense ossa / de'monti l'auro a manifesta luce. alfieri, i-1183:
della mia istoria, uscito pur ora a luce, sarà l'ultimogenito della mia
vita di gesù, di recente venuta a luce), aveva negato valore assoluto alle
volgendo quelle luci sante / che fanno intorno a sé l'aere sereno. poliziano,
ariosto, 141: quando muove le luci a mirar voi, / la forma che
con armi ben forbite e lucenti. a fama ampia e duratura. chiaro davanzati,
, 22-25: prima ch'i'tomi a voi, lucenti stelle, / o tomi
/ e più lucente il sol fa a noi ritorno. carducci, iii-3-35: le
al sol lucente, / con la face a una man, ne l'altra 1
, 355: incominciando già l'alba a scuotere intorno della terra l'ombra ed
. pascoli, 1055: amore, a deo! quanto mi fu già caro /
dicea: « s'a voi piace / montare in sù qui si
. tasso, 7-68: sol manca a l'apparecchio / de gli altri arnesi il
. cicognani, 2-161: ciascuno poteva a suo talento in cucina fare esperienza di
vene in rilievo si disegnano dalle tempia a tutta la calvizie lucente. saba, 327
calvizie lucente. saba, 327: sono a letto, ammalato. e gli occhi
oltre i lucenti / vetri un mobile antico a sé li chiama. tozzi, vi-932
landolfi, i-172: il capitano, a torso nudo e lucente di sudore,
e lucente di sudore, si trascinava a poca distanza cercando di raggiungere il botticello
492): appresso mise in dito a messer torello uno anello, nel quale era
l'occhi- glauche figlie di dòride / a stuol seguivano l'aureo cocchio, /
cerva ch'assetata il passo / mova a cercar d'acque lucenti e vive.
: che fonte è questa, / che a me repente / s'apre e lucente
16: dove pur mi tirate / stanco a parlar di voi, occhi lucenti?
sua figura lucente / con vaga luce a me porse le ciglia. intelligenza,
famosa beltade / acerbo ancor mi trasse a la sua schiera. guido delle colonne volgar
. ponzela gaia. 28: volio andare a vedere / se poso aidare la dama
la paura di non aver mai più a vedere il mio lucente sole mi avea
. fogazzaro, 7-239: questi corse a lui, proprio lucente in viso di
m'aweniva di chiedermi perché mai, a fanciulle così lucenti, insegnassero a vedere
, a fanciulle così lucenti, insegnassero a vedere così in nero. -ant
fondo in fondo al loro avvenire e a poco a poco lo vedevano divenire roseo
fondo al loro avvenire e a poco a poco lo vedevano divenire roseo e lucente
sonori e corretti e lucenti, riesce a dare soltanto la misura esatta della sua
: se il mio desir mi sprona a bella impresa, / gli è per vostra
de'lor maggiori, non per accomodarla a se stessi, ma per imitarla con la
e fra le nuvole de l'eresia a pena si disceme. f. f.
. gozzi, i-21-116: se fosse a lui cara la gloria / maggior nel mondo
ii-xxi-12: ancora da capo questo fa a govemamento delle chiese e dell'anime le
fu il puro timbro della sua voce a trovarlo nella mia sepoltura di ragazza.
le vostre buone opere e dieno gloria a dio. boterò, 9-50: carlo borromeo
/ quell'alme oscure degli atti lucenti. a. martini, i-io- 89:
primi giudizi, lucenti, indubitati, comuni a tutti gli uomini, che tutti e
., 5-132: questo diss'io diritto a la lumera / che pria m'avea
, xxviii-309: lo die del giodicio, a ciascuna anima buona sì è renduto uno
del ciel lucente altera, / venne a salvarne in su li estremi giorni. cellini
, 859: s'alzàr già lieti a dio tre i più belli / lucenti spirti
che la felice alma, / accesa a quello, ardita i cieli spalma. tasso
cieli spalma. tasso, 1-15: a paro co 'l sol, ma più lucente
tardi, presago ognun dice, e a i lucenti / chiostri farà la grand'almaritorno
da lui né da l'amor ch'a lor s'intrea. buti, 3-395:
senza nasconderli, gli lasciasse di sotto a sé trasparire, rifiorendoli colla lucentezza del
affetto, continuanti nella lucentezza del marmo a offendere con fredda svergognatezza i poveri e
. salvini, 30-1-378: che se a questo fondo di bontà finora descritto e a
a questo fondo di bontà finora descritto e a questo gran capitale di morale s'aggiunga
è più possibile nei tempi nostri, e a noi pare superficiale. misasi, 6-ii-44
, 5-87: il soggetto medesimo viene tosto a partecipare della lucentezza, dell'evidenza e
che luca / lo raggio da sinistra a quel di sotto, / e come vivo
venne maria maddalena e l'altra maria a vedere il sepolcro. boccaccio, dee
che luca. ariosto, 21-47: a te non graverà prima aspettarme / ne
se ner gian per disusata scala / a cui luce mal certo e mal sereno /
di lei occhi, e mi sforzai a sorriderle. pascoli, 1074: splendono
. guiniforto, 595: guardando giù a valle, vede volare gran moltitudine di
l'usato tramonterà, e darà lume a coloro che sono in tenebre e in oscuritade
in oscuritade per lo usato sole che a loro non luce. maestro alberto,
mai non conobbero vero riposo e prosperità insin a che non la conseguirono ed effettuarono.
cui risplende deità d'amore / e luce a me per la somma piagenza / di
/ e ciò che luce od è bello a vedere. dante, purg.,
, par., 6-128: dentro a la presente margarita / luce la luce di
decorata con motivi ornamentali ispirati agli usi a cui era destinata: per illuminazione e
. testi fiorentini, 83: fulli trovato a capo socto il petrone una lucerna d'
lontano, / tutto confuso si destò a quell'atto; / con panni caldi
lucerna al lume / l'intere notti a steril libro intorno? graf, 5-733:
di notte al tavolo: la lucerna a petrolio con un libro rosso davanti; e
con franchezza: / manca l'olio a la lucerna: / sul finire è sua
nella nebbia, poi compariva la lucerna a fior di strada. 3.
essere state per anco accese le lucerne a gas nelle molte botteghe che fiancheggiano le
lui fa beff'o schema / com'a puttana di taverna, / siali amorta la
burchiello, 12: un cavallo a piede sopra un muro, /..
mezzo / dell'occhio il conficcaro [a polifemo]; ed io di sopra,
parèa / europa e l'altre tre sorelle a morte. -splendore, brillio.
, di salvezza eterna (con riferimento a dio, alla madonna, ai santi)
libero amore in questa corte / basta a seguir la provedenza ettema. idem,
volontade e perseveranza, quanto è bisogno a volere seguire in fino in sullo empireo cielo
all'arte della pittura che ha bastato a illuminare il mondo. s. maria maddalena
185: poi, quando furono trasportati a bologna i libri legali di ravenna,
,... e il metodo passò a bologna, irnerio cominciò prima a studiare
passò a bologna, irnerio cominciò prima a studiare indi a insegnare su quei libri o
, irnerio cominciò prima a studiare indi a insegnare su quei libri o vero con
9. popol. cappello allungato a due punte o a navicella, proprio
. cappello allungato a due punte o a navicella, proprio della divisa di alcuni corpi
. guerrazzi, 207: napoleone domandava a canova, perché mai lo modellasse nudo
. viani, 4-142: il guidatore a cassetta... in capo aveva di
lavorazione del vetro e delle ceramiche. a. neri, 1-85: faceva lavorare detta
lucerna. carena, 1-115: 'saldare a lucerna 'vale saldare, dirigendo col cannello
12. agric. pietra incavata a beccuccio posta sotto lo strettoio, da
lucerna... è quella che riceve a scolar l'olio nel vaso che sotto
centro è una cavità conica, destinata a ricevere la punta del pirrone, quando
è chiamato lucerna, perché ha lingua a similitudihe di fiamma. g. brancati
amor patrio degli italiani vuol andare innanzi a forza di conferenze vuol dire da vero
inf., 28-124: di sé facea a se stesso lucerna, / ed eran
, 1-731: 'di sé facea a se stesso lucerna ', cioè quel capo
delle cose, come fa la lucerna a chi la porta in mano. tommaseo,
tomba de'sensi, e vicino sempre a corrompere. ma nel sacro tenebror della notte
il possibile, fa di sé lucerna a se stesso, e rimembra e profeteggia
proprie capacità. -mettere fuori le lucerne a mezzogiorno: fare cosa inutile, darsi
borghini, 1-70: chi sforza un filosofo a sacrificare 0 a giurare o a mettere
chi sforza un filosofo a sacrificare 0 a giurare o a mettere fuori le lucerne nel
filosofo a sacrificare 0 a giurare o a mettere fuori le lucerne nel bel mezzodì?
candeliere, acciò ch'ella faccia lume a tutti quelli che sono in casa.
di così eminente virtù, sì giovevole a tanta moltitudine, segua di rilucere sul candeliere
splendida lucerna ed ardente, piuttosto che, a privata quiete aspirando, si vada a
a privata quiete aspirando, si vada a nascondere sotto il moggio e sotto la
-scrivere, lavorare, comporre alla lucerna, a lume o a forza di lucerna:
comporre alla lucerna, a lume o a forza di lucerna: elaborare con cura
come dicono 1 pedanti, cioè scrivere a la lucerna come non sanno gl'ignoranti
, cioè lavorate [le postille] a lume di lucerna. moretti, ii-1119:
io non ero uno scrittore che componesse a forza di lucerna e di lima,
italiano senza preparazione umanistica. -sorriso a lucerna: sorriso appena abbozzato. bernari
re soldato nel suo cappottone grigioverde venne a visitarlo. sarebbe passato anche davanti al
al suo letto col suo semplice sorriso a lucerna se il soldato lonegro, incoraggiato
perfetta;... / non parve a mattutin la lucernetta, / che si
la sera lucernette di forma greca, a mano o confitte nel muro, che
miniera. onufrio, 170: presso a ciascuno [minatore] pendeva dalla parete
minatore] pendeva dalla parete una lucernetta a olio. -lampadina infissa sul casco
lucernetta legata alla sua fronte gittava davanti a lui, sulla terra. -lucernina
lucernaio / giunto de l'ampio cerchio a mezo il giro. n. villani,
che è proprio, che si riferisce a una lucerna; di lucerna. fr
che non va confuso col vespro, scomparve a partire dal secolo iv, rimanendo soltanto
, di colore verdastro, con corpo a forma di campana rovesciata, con la parte
superiore, nel cui centro sta la bocca a croce, divisa in otto lobi,
ricavata nella copertura di edifici e destinata a dare luce e aria a locali in
e destinata a dare luce e aria a locali in cui non è possibile aprire
il lucernario è coperto di cristalli tenuti a padiglione in un telaio di ferro, difesi
lucerna ch'egli avea in mano, che a salva mento gli rimboccò tutta
aweggendo, una lucernata d'olio fritto. a. f. bertini, 1-136
f. bertini, 1-136: a che vi servono adesso quelle nottolate e quelle
alla prima comparsa che fate al pubblico a dire i nomi nativi,
ciocché un'altra volta sappi governarmi, ma a me pare essere, in questo
). oggetto di legno, simile a un candeliere, costituito da una base
un fusto con una serie di fori a diverse altezze in cui si infila il manico
cui si infila il manico della lucerna a mano. - in senso generico: candelabro
splendori d'un lucerniere d'oro, formato a gigli, così ora e sempre.
così ora e sempre. g. a. papini, 215: ora tanto vale
firenzuola, 716: tu andresti dietro a un lucerniere insino in fiandra, purch'
arcolaio, / o un lucernier da capo a piè vestito / de'panni d'una
le penne, 1 fogli ed attendete a bere; / ché non l'avrebbe fatto
: perfetto, senza difetti. a. casotti, 1-1-55: quand'anche dal
: quand'anche dal mio letto abbia a sbucare / e lasciare il mio placido sopore
: di duo'amanti, all'un tocca a trionfare, / e quell'altro ha
trionfare, / e quell'altro ha a servir per lucerniere, / e di
e di martello e di rabbia ha a crepare. salvini, v-118: « e
v-118: « e quell'altro ha a servir per lucerniere », cioè per tenere
in una contemplazione così significativa che, a non voler servire da lucerniere, non
il lucerniere: giungere ad attuazione e a perfezione. caro, 14-63:
coppe e bacili. pascoli, 283: a lei faceva il fungo / la
: troviamo spesso anche soprannomi scherzoso-spregiativi dati a varie milizie ('lucemini '« carabinieri
lucernóne, sm. popol. cappello a due punte o a navicella
cappello a due punte o a navicella, caratteristico della divisa dei carabinieri
.]: 'lucemone ': cappello a due punte, e la persona che
, 1-38: voglionsi scacciare gli animali a loro nimici, cioè lueerte e simili
incerta, /... / toma a scaldarsi al sole / la timida lueerta
8-70: una schiavetta al fine in capo a un'ora / affacciatasi a certe balestriere
in capo a un'ora / affacciatasi a certe balestriere, / e spinto un muso
piccola di una lucertola ordinaria, con coda a proporzione assai lunga. 3
, che hanno effigie di cocodrili. a. cattaneo, i-133: la cicogna non
se vede correre un lucer- tone. a. verri, 2-i-1-149: vi ho rimarcato
di lucertola, che ha aspetto simile a quello della lucertola. vallisneri
dimensioni variabili fra io e 60 cm (a seconda della specie), diffuso in
. -lucertola verde o ver minar a: ramarro (lacertaviridis). -lucertola
cosa grave adosso, e falla stare sotto a quello peso il quale è grave tanto
si può movare, che si sta a quel modo, tanto che ella vi stenda
oh, quella è la morte cotidiana! a riosto, 234: godease la lucertola
/ ivan cercando le prime viole. a. f. doni, 2-7: la
lucertola e la governò in tal maniera a uova fresche, pollo pesto e panatine che
. locuz. -avere, trovare la lucertola a due code: essere molto fortunato;
del proverbio: * aver la lucertola a due code ', che vuol dire
ogni cosa, ma particolarmente nel giuoco. a. casotti, i-i-ioo: le
/ perch'ho in sen la lucertola a due code. tommaseo [s. v
.]: 'raro come le lucertole a due code '. quindi: 'trovar
. quindi: 'trovar la lucertola a due code ': essere fortunato.
guizzava fra i piedi; si fermava a guardarci con la testina alzata, e spariva
« lucertoleggiano » lungo le coste deserte a pompeggiare e a rappresentare un provincialesco orgoglio
lungo le coste deserte a pompeggiare e a rappresentare un provincialesco orgoglio.
come le civette / non si pone a mangiar lucertoloni, / che v'erano
/ che v'erano in quel bosco a milioni. d'annunzio, iv-2-27:
due bei lucertoloni in caldo traversarono il prato a saetta nascondendosi fra le marruche della siepe
2-i-865: sul candore incandescente della sabbia a pochi metri dalla cresta della duna una
drento, / ch'assaltono altri dreto a tradimento. = dimin. di lucertola
, 606: egli ha una persona fatta a sesta, / come si dice,
/ come si dice, o dipinta a pennello, / a la luchera sua lo
dice, o dipinta a pennello, / a la luchera sua lo manifesta. buonarroti
12-17: l'apparenza non t'abbia a ingannare / o il luogo o
in pochi giorni si familiarizza, ed a segno di venire a prendere il mangiare in
familiarizza, ed a segno di venire a prendere il mangiare in mano. bacchi
e su la loggia le rose cominciavano a fiorire e due lucherini in gabbia cantavano
ant. espediente, inganno. a. f. doni, 4-37: se
modo complimentoso o sussiegoso (con riferimento a persone che si cedono il passo a
a persone che si cedono il passo a vicenda). fàgiuoli, 3-1
ogni uscio di fare la lucia, / a chi di nuovo in passar sia primiero
bersezio, 3-382: nel cielo incominciavano a lucicchiare tremolando le stelle. =
conviene in tutto il mondo universo mirare a tre termini, e sono il finito
trasparente, tracciando con matita o penna a punta fine le linee dei contorni delle
. galileo, 3-3-421: rivoltando il foglio a rovescio e facendo venire il di sopra
appunto, senza la fatica dell'immitargli a forza del giudizio dell'occhio e ubbidienza
. carducci, ii-4-174: se vai a firenze per carnevale fammi da qualcuno lucidare
, copiare; rifare, ricreare ispirandosi a un determinato modello o esempio. algarotti
panzini, 1-349: mariolina aiutava noretta a rassettare, lucidare il salottino.
carta). leonardo, 7-i-70: a questo lume di notte [cioè di
ragione evidentissima lucidando che per debito come a suo principio d'essere è tenuto e
tutto lucidando, / e tutti ritti a te, nencia, gli mando. del
le sepulte tue iuste opre / vengono a luce. montanelli, 60: racconciamo il
: racconciamo il nostro legno, armiamolo a sfidare robusto i colpi della contraria fortuna
difficultà, e quella di qualche altro a nissun modo le può conoscere per la
della tavola che si credano più proprie a far conoscere lo stile ed il fare del
mio / ad irene s'agguaglia, / a te m'invia giocasta, onde t'
, brillavano i riflessi dei pavimenti lucidati a cera. -figur. ravvivato;
come il cielo / dopo che vi passò a rovina il nembo / lasciando il sole
il nembo / lasciando il sole lucidato a nuovo. piovene, 1-34: all'
correvano qua e là come ammiragli indicando a ogni macchina dove doveva collocarsi.
, che stanno sempre da esso tutte lucidate a un modo. lucidatóio,
lucidatóio, sm. apparecchio che serve a lucidare i disegni, costituito da una
disegnatori e lucidatori vi respirano, intenti a versar il pensato nei concreti segni dell'
col compito di ripulire e lucidare, a mano o a macchina e con appositi
di ripulire e lucidare, a mano o a macchina e con appositi prodotti, un
nari, 1-178: si siede e comincia a leggere gli avvisi economici « richieste di
cromo,... una lucidatrice a macchina per pelli di capretto. pasolini
sf.): macchina che serve a dare alle superfici lavorate (di pietra,
partic.: apparecchio elettrodomestico per lucidare a cera i pavimenti: è provvisto di due
dell'oro,... cominciamo a veder quattro stelle di mirabil grandezza e
, che è in casa albizzini dipinta a colla,... benché non così
baldini, i-429: la narrazione ritrova a momenti... l'alta lucidità di
per la mente certa confusione, la quale a guisa attività come nelle industrie vetraria,
traccia di abrasione e riducendo la scabrosità a livelli molto bassi. arbasino,
avendo avuto sol l'uso di dipingere a guazzo ed a fresco, dacché l'olio
l'uso di dipingere a guazzo ed a fresco, dacché l'olio inventato fu
dà un'idea di pellicole cinematografiche, a riccioioni, a cascate, a valanghe,
di pellicole cinematografiche, a riccioioni, a cascate, a valanghe, sulla cui
cinematografiche, a riccioioni, a cascate, a valanghe, sulla cui nera lucidezza brulichi
alquanto di sua natura obstrusa e diffìcile a esplicazione, tuttavia andremo tentando, con quella
ii-39: egli stesso [franklin] attribuisce a questa temperanza quella lucidezza d'idee e
; ognuno racquista tanta lucidità che basti a riverberargli in un terribile baleno le colpe
carducci, ii-8-300: io non so come a certi momenti tu smarrisca quella lucidità di
sua mente [del manzoni] cominciò a intorbidarsi e, dopo continue alternative di
è, così corre ad amore / com'a lucido corpo raggio vene. petrarca,
, poi fiume ancora, che va a perdersi in lucido serpeggiamento pur tra'monti
, 1-268: mi trattenni un istante a osservare il cielo scialbo, i rami stillanti
pescaia tra gli stacci / dei renaioli, a tuffo s'inforravano / lucide talpe nelle
, lontane. -con riferimento a persona. quarantotti gambini, 13-42:
quarantotti gambini, 13-42: in mezzo a un fracasso sempre uguale,..
fan- ciulletta così bel volto quanto mai a villana fusse veduto. due occhi lucidissimi
gli occhi lucidi, - si metta a tavola con noi. -di lacrime
seguo i lucidi strosci e in fondo, a nembi, / il fumo strascicato d'
, par., 2-32: parev'a me che nube ne coprisse / lucida,
cocente, lucido e di natura disposta a salire, non cessò mai. petrarca,
tasso, 17-34: somiglia il carro a quel che porta il giorno, / lucido
mia, / gli altri miei regni a rischiarar se 'n giva. leopardi, 33-58
61: lampi di luna ventosa / a marzo, a ottobre, / meteore di
di luna ventosa / a marzo, a ottobre, / meteore di prima estate sull'
empiuta la terra di gioia, venghi a ornare il paradiso de la tua lucida
, 715: ecci chi sia stato a santo francesco, a vedere il luogo come
chi sia stato a santo francesco, a vedere il luogo come sta egli?
porte. bracciolini, 1-20-18: tiene a settentrion diritta strada, / lasciando a
tiene a settentrion diritta strada, / lasciando a destra il lucido levante.
exten- guibil fuoco accesi / l'animo a voler dir, ma chi porla /
, 27 (470): sapeva parlare a proposito, e come dalla cattedra,
luce amica, volatile però e atta a dissiparsi e disperdersi facilmente.
passar più non può, ma quivi, a modo d'una palla, percossa si
e senza affettazione, non si convengono a lei se non le comparazioni brevi, le
, rischiarano nondimeno gli occhi dell'intelletto a chi vi pensa. metastasio, 1-iv-581:
e intero]. cattaneo, i-1-18: a codeste raffinatezze... si oppongono
dottrine linguistiche che... mirano a far della lingua una libera e lucida interprete
opere lo stile è combattimento, combattimento a corpo a corpo della parola lucidissima col profondissimo
stile è combattimento, combattimento a corpo a corpo della parola lucidissima col profondissimo pensiero
. comisso, 12-44: mi buttai a dormire su di un divano...
8-58: la prova dell'essenziale composizione a freddo è lo stile, lucido, vitreo
. boccaccio, v-140: tanto seguirò dietro a quest'orsa / con mente pronta,
tutto intende; / nobil cor, che a degnar scende / le preghiere eccelse ed
v-1-651: la sua mente è obligata a sgombrar da sé ogni nebbia di
: doveva in certi momenti far violenza a sé stesso per resistere all'impulso del
così lucida! cassola, 1-11: a parte il freddo, non aveva più sonno
e gli occhi si rifiutavano di tornare a chiudersi. -che deriva o è
stanchezza, inclinarci come nei primi viaggi a un risveglio di città tutte nuove. un
... -disse il dottore, a bassa voce. -lucido? -chiese il marchese
95: quanto meglior sarebbe affaticarsi / a non pensare al petto duro, immite
, / tener la mente avvezza / a contentarsi e non passar più avante.
animali. ariosto, 23-27: mandollo a montalbano, e a buone spese /
, 23-27: mandollo a montalbano, e a buone spese / tener lo fece,
/ se non per breve spazio e a picciol passo, / sì eh'era più
sempre, / dell'oscuro mio braccio a lucid'opre / [dio] valer
secondo alcuni, l'anima, tanto viene a poco a poco volgendo il suo caldo
, l'anima, tanto viene a poco a poco volgendo il suo caldo nel contrario
. astron. stelle lucide: stelle visibili a occhio nudo, comprese circa fra la
, attaccata gentilmente. leonardo, 7-i-70: a questo lume di notte sia interposto il
e del lucido sia di portar le immagini a essi organi ed a essi sensori,
portar le immagini a essi organi ed a essi sensori, ma non già di ritenerle
: né [pietro moroni] cede a veruno de'coetanei nel forte impasto e
massaia, v-112: gli occhi cominciavano a prendere un lucido marmoreo, e la
medesima tante volte, che ti paia averla a mente, prova a farla senza lo
ti paia averla a mente, prova a farla senza lo esempio; ed abbi lucidato
poi riducendo le parti con maestra mano a stato perfetto. carena, 1-34:
sul ponte: si era fermato accanto a metello, e insieme a lui e al
era fermato accanto a metello, e insieme a lui e al nipote considerava, sui
. 5. locuz. tirato a lucido: reso brillante, terso,
panzini, iii-14: ho pavimenti tirati a lucido, 'salle à manger '
, pettinati con la riga, tirati a lucido, e portan le basette. bonsanti
di comprensione per quella sua toletta tirata a lucido. -rasato. montale
una mano sugli spunzoni del cranio tirato a lucido da una passata, non troppo
azzimate, bene impennacchiate, bene tirate a lucido. baldini, i- 637
buoni sentimenti, di frasi fatte e stirato a lucido di grammatica. = sostant
francese. milizia, ii-230: a parigi si prepara una carta finissima trasparente
all'eresia catara) accusati di essere dediti a pratiche di satanismo. papini,
perché vorrebbero rivaleggiare con lui, sostituirsi a lui, presentare una loro artifiziata realtà nel
, che si rife risce a lucifero; demoniaco, diabolico (per lo
limaccioso fondo dell'ànimo, ecci- tàndovi a galla un orgoglio luciferino. piovene, 7-236
titanismo -strettamente connesso col luciferismo -lo condusse a concepire e a modellare il 'mosé
connesso col luciferismo -lo condusse a concepire e a modellare il 'mosé 'sì da
di bologna, la quale, posta a i raggi solari, s'imbeve tutta
di luce, con cui dopo ella dura a risplendere al buio, finché ella abbia
undecimo lucifero nel cielo / comparso era a far noto a l'altre stelle /
nel cielo / comparso era a far noto a l'altre stelle / che 'l più
, / la quale lieta si leva inanzi a l'alba, / e lucifero ha
e splendente degli angeli che, ribellatosi a dio per peccato d'orgoglio, fu
, xxiii-66: simile m'avene / ch'a 'l luzefer legato, / che tutto
pene aumentando di vigore finché si arriva a lucifero. egli sta incatenato al centro
del globo, e serve di pietra angolare a tutto l'inferno. papini, vi-595
caduto nell'abisso per aver voluto pareggiarsi a dio. 6. figur. persona
che ancora la di me openione risolva a chi i gran maestri somigliano, a i
risolva a chi i gran maestri somigliano, a i luciferi affermano che si agguagliano i
diavolo vuol tentare lucifero: con riferimento a persone malvagie e astute che tendono insidie
con cicigna e lucìgnolo, per riaccostamento a luscéngola. lucignolato, agg.
le torme di que'bellissimi animali recati a festa, strigliati, pettinati, lisci,
denti. aretino, iii-170: venitevene appoggiandovi a me, che il lucignolo, acceso
viene oltra, ci farà lume fino a l'uscio. galileo, 8-vi-365:
di smoccolatoio molti usano le forbici stesse a tagliar la parte del lucignolo adusta.
, 2-xviii-226: parlando delle materie proprie a fare i lucignoli, mostra che le
mostra che le sostanze animali non sono a ciò atte, perché il fuoco le
della lucerna,... vicino a spegnersi, scoccava una luce tremola,
scena, tenendo sulla testa un lume a olio, dal grosso lucignolo fumoso.
, 2-226: non basta l'olio santo a riaccendere il lucignolo della vita già finito
/ né lucignol né pennecchio / nulla a far non ha lasciato. b. giambullari
altro poi che lucignoli e pennecchi. a. f. doni, 2-88: del
lino, trovasi già bella e ridotta a giuste roccate, mediante altrettanti lucignoli,
o di barba; ricciolo. -barba a lucignoli: arricciata, a riccioli.
ricciolo. -barba a lucignoli: arricciata, a riccioli. caro, 12-i-154: in
caro, 12-i-154: in testa [a venere] le metterei una corona d'
... con un'acconciatura di capelli a ricci e lucignuoli, che fusse artificiosa
perché in tal caso io sarei costretto a ritrattarmi e a confessare, a mio
tal caso io sarei costretto a ritrattarmi e a confessare, a mio malgrado, che
costretto a ritrattarmi e a confessare, a mio malgrado, che più derisibile e spaventoso
. abba, 1-33: ha i capelli a lucignoli sulla fronte stretta e il naso
i voli dei falchi, hanno scelto a protettore e presidiatore tommaso il gemello.
mi fate disperare! voi la state a guardare testé nel lucignolo, e non la
avere un aspetto consunto, deperito. a. casotti, 1-8-69: appunto un lucignolo
satirico gaius lucilius (180 circa-102 circa a. c.). lucilina
cortile. pulci, iv-97: a ber tu me? via luci, luci
sua maestà, eccitando con l'esempio a concorrenza i grandi a comparire ogni giorno con
con l'esempio a concorrenza i grandi a comparire ogni giorno con diligenza e luciménto
, si riflette con un angolo uguale a quello dell'incidenza, e con tale
differenza di luce che essi valevoli sono a mostrarci. = voce dotta, comp
giusti [tommaseo]: somigli a un lucio / che fa la rota.
che fa lucire il sole, / ch'a mal vostro opo ci avete assaltati,
casa di dio il luco [dedicato a baal] e fuori di ierusalem nella
. lùcus * bosco sacro ', affine a lucire per il significato originario di '
robbi / m'apparvero splendor dentro a due raggi, / ch'io dissi:
dall'alto ma sale su dalla terra a illuminare di egual lucore la vedova volta
quella « candelina di percoraio » veniva a lui dai begli anni lontani della gioventù.
, 5-115: si sentono dei negri girare a piedi nudi nella camera, benché non
28-120: al lucore di un lume a petrolio si aspettò con pazienza che fosse
, 1-108: mi raccontò come laggiù a canneto vi sia un fiume con una
una corrente rapidissima e che, passandolo a nuoto nove volte, si lucrano un
salvezza eterna. lanzi, i-348: a firenze nel capitolo degli spagnuoli veggonsi opere
egli farsi franco, purché solo riescisse a lucrarsi colle braccia il pane nella prossima
qualche cosa, lucrare del denaro, cercarne a chi glielo doveva dare, a chi
cercarne a chi glielo doveva dare, a chi ne aveva, perché il mercoledì
. paoletti, 1-1-164: chiunque prende a fitto, se non sia uno stolido
carichi. marnioni, ii-260: oltre a ciò potrete lucrare coi vostri articoli.
/ tu, o rodrigo, eri a lucrar. bocchelli, 2-xix-746: rossena,
6-123: anche la scrittura al balducci, a don ciccio, a don lorenzo,
al balducci, a don ciccio, a don lorenzo, rivelava certa sconnessione,
demonia enfemali / sì me sian dati a ministrali, / che m'esserciten li mali
li mali, / c'ho lucrati a mia follia. imbriani, 4-19: quel
, viii-3-206: questo fa direttamente contro a molti, li quali scioccamente dicono che la
i loro giudici non badavano molto allora a mantenere la loro giurisdizione nelle cause,
mortali presenti, che imparano le scienze a fine lucrativo. filangieri, ii-392:
dir. ant. che comporta o attiene a un arricchimento o a un guadagno conseguito
comporta o attiene a un arricchimento o a un guadagno conseguito gratuitamente, senza corrispettivo
lucrativa, titolo lucrativo, in contrapposto a oneroso o corrispettivo); gratuito,
ad un assente, ancorché non sia abile a trasferire il dominio, tuttavia esclude la
auttore biasima quelle cure che solo tendono a lucrativa e deviansi dalla scientifica via.
personali da quelle dell'azienda, badano a lucrare, cascano in piedi. =
romane, risurto nelle università, cominciava a ristabilire la 4 legalità dell'interesse '
, da rozza gente, e più atta a la coltura o massaria de bestiami che
la picciolezza degli interessi anima di molti a prendere del denaro altrui per impiegarlo a
a prendere del denaro altrui per impiegarlo a qualche lucrevole industria. = agg
lucretìus carus (c. 96-c. 53 a. c.), autore del
pratesi, 1-395: egli aveva protratto fino a quell'ora la discussione contro la virtù
romana lucrezia (sec. vi a. c.); cfr. fr
evangelio di cristo, acciò che non venga a usar male la autoritade a me concessa
non venga a usar male la autoritade a me concessa in l'evangelio. a.
autoritade a me concessa in l'evangelio. a. serra, 155: nell'
del lucro lo portava alle grandi opere a fresco. alfieri, 5-255: arti,
animo... gli era venuto meno a poco a poco, di fronte alla
.. gli era venuto meno a poco a poco, di fronte alla nuova,
chiunque attende per professione al lucro o a professione venale non può avere l'altezza
delle valli / dove lancia il torrente / a galoppo i cavalli / del suo corso
popoli, il pensiero d'alessandria continuava intanto a rimasticare se stesso. 2
liburnio, 3-2: certamente non movomi a scrivere per vano lucro di favore popolaresco
lo avrà, anch'egli stesso farà meglio a stamparlo, per ritrarne per sé quel
carica. -dare, fruttare lucro a qualcuno: procurargli profitti o vantaggi più
. forse potrebbe e all'autore e a lui [il libraio] fruttar molto onore
il tempo né l'inclinazione di esaminare a mente quieta e colla conveniente critica i
parte sulla protezione di maria, permisero a concini di accumulare una sostanza.
. segneri, iii-3-207: fate torto a cristo, che come si addossò i
. (lùcubro). letter. scrivere a lume di lucerna. -per estens.
giovio, ii-109: io comincio a lucubrare, e farò cosa ad onor
come dicono i pedanti, cioè scrivere a la lucerna, come non sanno gl'
. lucubrativo, agg. propenso abitualmente a elucubrare, ad arzigogolare, a complicare
abitualmente a elucubrare, ad arzigogolare, a complicare le cose. c.
meglio suscettivo di discrimine, ebbero occasione a difforme pronuncia, nelle elaborate sentenze all'
superi, lucubratìssimó). compiuto, scritto a lumedi lucerna. -in partic.:
-trice). che lavora o scrive a lume di lucerna. -in partic.:
e ricercata; elucubrazione. a. f. doni, 1-73: non
, fermo e lucia, 497: a un bisogno don valeriano sapeva parlare ordinatamente
cioè di questa lucente; luculènto viene a dire pieno di luce. dante,
tribuno... scrisse lettere loculentissime a le cittadi ed a le comunitadi di
scrisse lettere loculentissime a le cittadi ed a le comunitadi di toscana, lombardia,
agg. che si riferisce o appartiene a lucullo, console romano, famoso per la
: piatto costituito da aragosta, spaccata a metà, gratinatae ricoperta di ostriche e di
politico romano lucius licinius lucullus (106-57 a. c.). lucullo,
bianchi riuniti in grappoli laterali; frutti a forma di bacca; alcune specie (
filamenti sterili ed una bacca con uno a dieci semi sforniti di albume.
] divisa in dodici popoli, e a ogni popolo fu dato uno governatore che
de la mia prima gente / vernano a conversar. soffici, v-6-78: gli etruschi
di lucumone; città o territorio soggetto a un lucumone. tommaseo [
= deriv. da lucumone. lucus a non lucendo, locuz. lat. modello
contrariis. fanzini, iv-386: 'lucus a non lucendo'. etimologia 'a contrariis
'lucus a non lucendo'. etimologia 'a contrariis ', ricordata con compiacenza dagli antichi
, per il timore della disoccupazione, a impedire l'introduzione di macchine nell'industria
da quel ch'elli 'nchiude, / a poco a poco al mio veder si stinse
ch'elli 'nchiude, / a poco a poco al mio veder si stinse.
onore, / ne le scene ludendo a exempio e a gioco. aretino, vi-63
ne le scene ludendo a exempio e a gioco. aretino, vi-63: la
, ma, rotta da pagani per esporla a maggior ludibrio, la ravvolsero e la
sarebbero insegnamenti alla umana superbia, se a superbe nature giovassero gli esempi. graf,
per natura il ludibrio della fortuna, a che sempre dolerci de'suoi capricci? graf
locuz. -a ludibrio, per ludibrio: a scopo di beffa, di spregio,
ardisce per me iambo mordace / preparar a licambe i funerali, / et a ludibrio
preparar a licambe i funerali, / et a ludibrio d'una età che spiace /
costituzioni, promettea federigo, e non a ludibrio, di osservar la giustizia e liberalità
al vento / dato in preda, a ludibrio, / quanto promisi già.
, 5-42: sono... venuto a roma per ludibrio de'suoi falsi amici
de'suoi falsi amici? -avere a ludibrio: considerare con scherno. leopardi
, / vanno adulando, ancora / ch'a ludibrio talora / t'abbian fra sé
. ceresa, 1-1960: per pignere a gli occhi mei morte più pallida / e
ha la mente della stolta persona indotta a questo credere, [lo spirito maligno]
abbagliala. sicinio, 67: a sicinio, queste sono le urbanità che io
, 3-408: chi sconcia e deturpa a questa foggia la lingua toscana, s'assume
herder] non seppe far altro che riportare a casa un mazzo di fiorinelli appassiti.
; non più... coi ludioni a forma umana de'quali sai le risposte
, / infallibil già mai suo saettare / a chi viene a suo tenplo a cotal
mai suo saettare / a chi viene a suo tenplo a cotal ludo. gioberti,
/ a chi viene a suo tenplo a cotal ludo. gioberti, 4-202: l'
occhi volse; / quel prima ch'a ciò fare era più crudo. beicari,
carducci, 448: rendete pur, rendete a i vecchi scudi / il pallid'oro
pallid'oro che l'ebreo raschiò / ed a gli elmi le cofna: 10 questi
le cofna: 10 questi ludi / a la vecchiezza invidiar non so.
ultimo cerchio si levano e fanno festa intorno a li altri giri.
,... / la mente audace a celebrar mi spinge. caro, 5-846
caro, 5-846: questi eran fino a qui del santo vecchio / celebrati al
appellarono sacri. salvini, 6-5: a lui [bacco] gli scenici ludi e
, cioè i publici spettacoli e i luoghi a ciò destinati, eran dedicati agli dii
: spettacol solo, e in faccia a cui son nulla / quanti ornare il sebeto
/ ludi per l'aria s'apre a quando a quando / come s'apre
ludi per l'aria s'apre a quando a quando / come s'apre un'aurora
/ come s'apre un'aurora, a voi sospesi / guizzano i corpi snelli balenando
e co'i palvesi / fingon nuove a la vista meraviglie. quasimodo, 6-163:
corsero i ludi con l'armi, / a piedi o sui cavalli, intorno al
in cui insegnavasi a'fanciulli e fanciulle a leggere e a scrivere. 6
a'fanciulli e fanciulle a leggere e a scrivere. 6. locuz.
i... i vive d'intorno a te la grande flora / ludovisia crescendo
te la grande flora / ludovisia crescendo a 'l sol latino. idem, iv-2-431:
il re di ierusalem e messer corona a vicenzo de'rustici. = deriv.
un'umbra delle comedie ludrialissime recitate a santa potenziana. 2. da
andrea da pescia nel volersi sforzare a dire una ludrial bugia, essendosi
alzatala da'merli, dopo lunghi strazi a lei fatti, con beffe e bastonate
-poema serio-ludrico: poema eroicomico. a. m. ricci, 3-176: la
io ho bisogno infine di essere forzato a gridargli: tu se un ludro! nieri
vedeva come dopo conquistato il milione andasse a portarlo a quella figura ludra di suo
dopo conquistato il milione andasse a portarlo a quella figura ludra di suo padre,
fiorellini ascel lari; frutto a capsula; comprende una trentina di
alcune specie mancante, una capsola a quattro logge coronate dal calice persistente,
persistente, e la placenta centrale a colonnetta. = voce dotta,
celtica, soministratale dal suo consorte. a. f. bertini, 2-341: la
assorba que'sali acidi velenosi. a. cocchi, 4-2-113: il male proposto
venerea di grado ancor moderato e possibile a curarsi perfettamente. gioia, iii-68:
o semenzai incarogniti / di lue celtica a buon mercato! borgese, 1-127: un
preda tutte / [cerere] lasciò a l'orrida lue le biade inferme. foscolo
quanta per ogni loco alzar dee lode / a te, religioni 3. figur
isidoro, 4-6-19: « eadem et lues a labe et luctu vocata, quae tanto
quasi, con cirri ramificati e foglie a 5-7 lobi; fiori vistosi, gialli o
lufa, dall'ar. luf [a] 4 lupa '. luffa2 (
e simili cose. suono imitativo affine a 4 viluppo \ = etimo incerto
anche lugànega, di treviso, serve a farci ottimi risotti. bocchelli, 1-i-360
le piaggie e per le valli, a tale stagion dell'anno, si odono cantando
; il qual similmente per volgere viene a dir 4 piagnere ', è quello che
non mi vogliate scrivere dove io ho a mandare le robe e la fantesca!
sassetti, 224: non veggo verso a porci mano [ai discorsi] se
prossimo luglio vegnente... oltre a cento milia creature umane si crede per
bellissimo tempo. pulci, 18-142: cominciando a sciòrre ora il gomitolo, / ci
il gomitolo, / ci sarebbe faccenda insino a luglio. bandello, 1-17 (i-193
, xv-118: ci rivedremo; certamente a luglio. carducci, iii-3-178: e
anche di luglio: non riuscire mai a scaldarsi. forteguerri, 18-54: nelle
ricordo d'una risposta che e'diede a persona che, per tirarla a'propri vantaggi
o sia quella tal cosa stata data a un altro; ed egli poi si vanti
mio e il tuo / son, press'a poco, d'uno stesso intruglio;
pareva che voi vendessi in tale accordo a costoro el sol di luglio; perché quando
, da iulìus, nome della gens a cui apparteneva giulio cesare; cfr. rohlfs
ancor le paradise, / poco a star basse le vedrai fruttare.
ispecie l'uva lugiola fra le arcate, a grappoli d'oro. 2. che
d'oro. 2. che giunge a maturazione in luglio (un frutto)
cadente e appoppato, gonfio e rilevato a prua. bompresso quasi orizzontale. due
* lugre ': bastimento piccolo, a due o tre alberi, con vele quadre
divini ufici in abito lugubre, quale a si fatta stagione si richiedea, si ritrovarono
edificio (ciborio dicesi o catafalco) a guisa d'una mole sepulcrale o
, sostenuto da più ordini di colonne finte a marmo di colori oscuri, compartiti di
e cerimonie non funerali e lugubri, come a morto, ma gloriose e festevoli,
bandello, ii-845: i'vidi innanzi a lei venir allora / arbori, fiumi
l'elegie sopradette. bruni, 387: a le ceneri illustri / erga tomba sublime
. b. doni, 2-116: tale a giudizio mio sarebbe ancor qualche coro,
par egli che questa medicina v'abbia a piacere? -gli ingredienti, de'quali sento
forteguerri, iv-233: noi la trovammo a tesser tutta intenta / vestita d'una
amicis, xii-195: le capigliature tinte a prezzo ridotto, d'un nero lugubre,
che danno ai visi vizzi a cui fan cornice l'aspetto di lettere
: una qualche gran farfalla lugubre, a un tempo, scherzosa e magnifica.
govoni, 1-54: i cavalli indossavan panni a scacchi / e scuotevano lugubri pennacchi.
dove si può vedere l'oscurità. a. boito, 57: la sala è
vii-139: non mi andava di tornare a roma per andare a mangiare, solo come
andava di tornare a roma per andare a mangiare, solo come un cane,
cui le faceva, mi diedero poi a sospettare ch'egli avesse parlato. fucini
.. sempre pronti, tutti, a veder nero ». -triste,
, 27: i pietosi augelletti / amparano a spiegar lugubri affetti. pascoli, ii-901
dante ci dica; più ragionevole, a ogni modo, che credere che sia lontano
si spande / che me percuote e a lagrimar mi sforza. govoni, 2-228:
, i-629: è ben naturale che a questi lugubri uccelli di rapina non va punto
lugubri uccelli di rapina non va punto a genio che il popolo sia istruito. panzini
stretta il piè di catena, / traevi a giogo di nemici infesti / tumulti lugubrissimi
boccalini, ii-212: apollo, mosso a pietà di casi tanto lugubri,.
squarciato, / per l'assedio ch'a dio di porre osasti, / su
e cinereo, un po'lugubre, che a poco a poco si stendeva su roma
, un po'lugubre, che a poco a poco si stendeva su roma come un
? -e le candele / romane, a san giovanni, che sbiancavano lente / l'
: io era in pindo e vidi a un tratto il suolo / scuotersi e
eretto una piramide, ne'cui piani a consolazione de'buoni e a terrore de'
ne'cui piani a consolazione de'buoni e a terrore de'rei si leggeva questa lugubre
ultima lugubre notizia; e giunse infatti a me il ventinove nelle prime ore della mattina
.. sopra / i calvi dossi a l'isole emergenti / in solchi per il
in vista del bivio, la strada a valle biancheggiava lugubremente. = comp
. guglielminetti, 2-3: rade torcie a vento infitte ai fusti diritti degli abeti
, / per tema non sia preso a lo 'mbolare, / che gli appartien quanto
'mbolare, / che gli appartien quanto giosepp'a cristo. idem, inf.,
dee., 1-1 (68): a lui non andava per la memoria chi
e lo dispose / con mille carmi a far che l'impregnasse. tassoni, 9-21
il sacro capo / del tuo parini? a lui non ombre pose / tra le
affettatrice. manzoni, 34: intorno a lui per l'ampia / notte calati
lui per l'ampia / notte calati a stuolo, / mille celesti strinsero / il
labile di luna. -con riferimento a enti astratti, a cose inanimate,
-con riferimento a enti astratti, a cose inanimate, a luoghi, ecc
enti astratti, a cose inanimate, a luoghi, ecc. 5. francesco
diparte. petrarca, 125-33: aver dentro a lui [il cuore] panne /
2-246: da le otto oncie per bocca a mezza libra / si vien di carne
beffa sacerdote. carducci, ii-7-52: se a parità o quasi parità di meriti giovasse
questo può giovare, io lo affermo a lei, signor conte, come verissimo
neri poponi, 1-46: si mette a la morte / per lui ubidire,
funzione di compì, di termine: a lui, gli. giacomo da lentini
sovente di nostra donna, sol parlando a nui? / tu risomigli a la
sol parlando a nui? / tu risomigli a la voce ben lui, / ma
la guerra ornai non si rinova / a liberar gierusalemme oppressa? a. verri [
rinova / a liberar gierusalemme oppressa? a. verri [caffè],
3-20: giunsono gherardo borboni alla croce a gorgo, assalironlo: lui cadde boccone,
portò via e passò il mare e andò a creti ed ebbe a fare con lei
mare e andò a creti ed ebbe a fare con lei. boiardo, 1-24-58:
1-24-58: lui non indugia e pone a bocca il corno, / per donar fine
la maggior parte de l'esercito andò a campo a barletta. cellini, 1-53 (
parte de l'esercito andò a campo a barletta. cellini, 1-53 (392)
ne la riva d'adige produsse / a bertoldo sofia. tommaseo [s. v
io, non l'invento, chiedetene conto a lui, chiedetelo a lui..
, chiedetene conto a lui, chiedetelo a lui... altro è dire 'e'
; o egli vuol essere primo a salutarti o simili. pratesi, 1-56
d'annunzio, i-127: tutti siam tratti a 'l fin medesimo: / d'ogni
lui, ch'è sol conforme obbietto / a l'ampio stile. della casa,
la vostra gentilezza, e che fareste a me proprio, se io fossi lui.
10-23: o lui felice, eletto a tanta lode! manzoni, pr. sp
s. v.]: così, a chi dicesse 'egli l'ha fatto'
egli '... è tutto lui a camminare, a discorrere... è
.. è tutto lui a camminare, a discorrere... è stato lui
s. c., 18-1-2: a me era in orrore eziandio la vita,
lui doveva insistere perché la madre restasse a tutelare il figliuolo in tanto frangente.
purg., 16-85: esce di mano a lui che la vagheggia / prima che
la vagheggia / prima che sia, a guisa di fanciulla / che piangendo e
tasso, 1-53: gli altri sopporsi a lui concordi furo, / eh'avea più
4. per antonomasia, con riferimento a dio o al redentore. latini
14-525: che sian gl'idoli nostri a terra sparsi? / ch'i nostri altari
/ ch'i nostri altari il mondo a lui converta? manzoni, 37: stanca
stanca del vile ossequio / la terra a lui ritorni. deledda, iv-346: gavina
colpire. 5. con riferimento a persona investita di grande autorità; monarca
lei 'si usano quasi antonoma- sticamente a significare, senza nominarla, persona nota
cornuto. carducci, 885: a lui dal volto placida raggiava / la maschia
sp., 21 (365): a guisa di chi è colto da una
un superiore, l'innominato pensò subito a rispondere a questa che s'era fatta
superiore, l'innominato pensò subito a rispondere a questa che s'era fatta lui stesso
nuovo * lui 'che cresciuto terribilmente a un tratto, sorgeva come a giudicare
cresciuto terribilmente a un tratto, sorgeva come a giudicare l'antico. piovene, 6-350
piante o li prendono nell'aria inseguendoli a volo. bacchi della lega, 159:
. cosa da nulla, inezia. a. casotti, 1-2-91: que'matricolati alla
oltremare: / «... a chicken house » « un piccolo luì.
mice and rats » « che goda a cinguettare, / zi zi » « bad
! ». -tirare, sparare a un luì: sprecare tempo, fatiche
.. tanto taccagna, che tirarebbe a un luì, non che a una collana
tirarebbe a un luì, non che a una collana di quella sorte. =
che si rinchiudono le luia, infine a dì viij passata la pasqua della resurrexione
oh! qui son le luia / serrate a fatto. fanfani [in tommaseo,
coniati fino alla caduta della monarchia e a quelli coniati sotto luigi i grimaldi
, iii-212: egli è stato avvezzo a maneggiar sempre ghinee e luigi d'oro.
che il luigi d'oro dovesse correre a lire 11, e a lire 3 quel
oro dovesse correre a lire 11, e a lire 3 quel d'argento. frisi
con venduto un posto in cabriolet sino a roma per quattro luigi. tommaseo [
cinque luigi per sorso! -si mise a gridare don filippo del monte, imitando per
pirandello, 5-324: s'affrettavano nervosamente a disporre mucchi e mucchietti di luigi e
dello scudo francese, di valore pari a cinquesoldi tornesi. = dimin.
un solo fiore. foglie ternate cuoriformi a rovescio. radice dentata... '
veniva del paro per passar nell'orto a cogliervi quattro foglie d'erba luisa e qualche
mnemo- tecnici e lulliani. a. verri, 2-iii-118: è una specie
', non se gli rizza fino a tanto che non si corcano seco i
arricchire subitamente, senza avere tutto dì a schiccherare le mura a modo che fa
avere tutto dì a schiccherare le mura a modo che fa la lumaca. crescenzi
dioscoride], 193: notissime a tutta italia sono le chiocciole, le quali
: treman tegole e coppi, e a retro toma / la lumaccia, tirando a
a retro toma / la lumaccia, tirando a sé le coma. papini, ii-1007
e il ramarro e la lumaccia sono a casa loro. rebora, 2-170: balzerà
2-170: balzerà chi ci spia, / a schiacciar la lumaca / che invischia molliccia
tanto grassi che non si ponno a pena movere e credo che, se giocassero
movere e credo che, se giocassero a correre con le lumache o con le testuggini
segue il metodo sintetico. a. verri [caffè], 405:
: sintetico, compendioso. rebbero. a. f. doni, 2-14: imbertonossi
, / c'han scorza d'uom, a guisa di lumaccia? monti, x-1-144
xvii-461: 10 spero di tornare vicino a lei, mia signora; noto a
vicino a lei, mia signora; noto a lei sola ed a pochi altri;
signora; noto a lei sola ed a pochi altri; e restarmi d'ora in
fiore. montale, 5-121: questo che a notte balugina / nella calotta del mio
. 2. gastron. piatto a base di chiocciole dapprima lasciate purgare in
-tipo di pasta alimentare di forma simile a piccole chiocciole. 3. per
. 3. per estens. lume a olio a forma di chiocciola. a
3. per estens. lume a olio a forma di chiocciola. a. cattaneo
a olio a forma di chiocciola. a. cattaneo, iii-181: presero lampadi,
. 5. archit. scala a lumaca (ant. semplicemente lumaca)
ant. semplicemente lumaca): scala a chiocciola (v. chiocciola, n.
qual si monta per una scala fatta a lumaca, e non è molto alta,
in belvedere, nella sala principale, a cui si saghe per la lumaca, con
venuta dello amante. tassoni, 10-55: a mon- tecavallo i cardinali / vanno per
tecavallo i cardinali / vanno per la lumaca a concistoro, / stretti da innumerabili mortali
di altezza di 574 piedi geometrici, a cui per quattro scale lumache vi si
è piena / di genti- luomin venuti a far visita / per rallegrarsi del suo arrivo
ella / si ruba via per la scala a lumaca / e per l'orto esce
esce? bandi, 1-ii-34: una scaletta a lumaca che metteva alla porticina.
caffè], 258: siccome agli orivoli a molla si era tolta la cordicella e
per obliquo verserà l'acqua che dentro a lei rinchiude, s'ella non è
13. locuz. -a lumaca: a spirale. -anche: a vite.
lumaca: a spirale. -anche: a vite. n. agostini, 5-9-132
. n. agostini, 5-9-132: a posar se n'andò sotto trabacche,
/... / sonando tamburini a ticche e tacche, / talabachi,
trombe e naccheroni, / timpani e corni a guisa di lumacche, / dico del
154: ciascuno palo ha la punta fatta a vite (o vogliam dire a lumaca
fatta a vite (o vogliam dire a lumaca). lorini, 209: se
. lorini, 209: se d'intorno a esso monte saranno fatte le strade,
le strade, come si suol dire, a lumaca, la possanza sarà sempre maggior
del peso nel tirarlo. — andare a passo di lumaca, della lumaca, conla
della lumaca, conla velocità della lumaca o a cavallo di una lumaca: procedere con
parabosco, 4-38: -che lasciate a i cortigiani? -una speranza a cavallo
lasciate a i cortigiani? -una speranza a cavallo di una lumacca. p. foglietta
passo della lumaca e stanno un anno a moversi. ferd. martini, i-158:
pascarella, 2-290: il treno va a passo di lumaca per la solita estensione
in tanto veggonsi delle vacche morte, a metà mummificate, cavalli ischeletriti.
di fichi secchi. -ornare il capo a qualcuno col distintivo della lumaca: fargli
questa questione da canto / e serbisi a chi scruta coll'occhiale / le gambe a'
ricordò di quando, bambina, andava a portare a casa del conte le primizie,
quando, bambina, andava a portare a casa del conte le primizie, o qualche
i solchi. cassola, 6-11: indugiava a guardare una lumachina che strisciava su una
de'grandacci come una peschiera, / e a quei s'affaccian bachi e lumachini /
bachi e lumachini / e granchi e gronchi a dar la buona sera. spallanzani,
, pure in malora mi fé condurre a casa sassi, rena e calcina tanta che
polverosa e attaccaticcia. « o come fai a mangiare l'ova nel tegame così
ant. e letter. muoversi a fatica, con lentezza. dossi
tra le labbra e le dita, a mo'di un fittabile in piazza.
. 2. scherz. parlare a vanvera, dire sciocchezze. dolce,
, dove tu non veda re tarquinio, a capo tavola. = deriv
. lumacato, agg. costruito a spirale. fr. martini,
2. per estens. lume a olio a forma di chiocciola. bettini
2. per estens. lume a olio a forma di chiocciola. bettini, 1-259
di vacanza andasti in cucina di nascosto a rubare l'olio d'oliva per empirne
2. archit. ant. piccola scala a chiocciola. scamozzi, 1-315-36: la
da questo lato si trova una cappelletta: a lato di essa v'è una lumachétta
v'è una lumachétta per montar di sopra a un camerino. = dimin.
folle dense di uomini ricchi. pensate a quale ristagno di sviluppo dà luogo in
forma di lumaca, che è fatto a lumaca. vallisneri, ii-315:
lumaca. vallisneri, ii-315: a prima vista restai quasi un giorno ingannato
possono i lumaconi mandar fuora gli occhi a lor piacimento, e possono altresì rimpiattargli
devimi tu contentare, quel tanto che colcatomi a lato non ci potevi dormire, con
fai, gingillone? polendone! stai a grattarti le anche? presto marmotta,
come la ghiotta, tirava sopra di me a suo modo, somme e moltipliche.
non se n'è ancora ito / a letto chi ha aver la mala sera.
ha aver la mala sera. g. a. papini, 137: questi scrocconi
, 139: lumacone ancora si dice a uno che fa il goffo, quando per
taglieruola 'è quel ferro che serve a tagliare il pelo del velluto, e se
1-94: di nuovo vengono chiatte; a caricarci di bestiame, adesso. di capre
di legno lustro, ma che, a forza di sfregarlo, è diventato tutto lumacoso
, stentato. stuparich, 4-29: a che servono, se non a rendere anche
4-29: a che servono, se non a rendere anche più pesanti i vuoti e
detto da 4 ella non mi va a grè ', e così credeva il già
di lumaggrè. nomi, 6-76: se a gambe larghe capitombolaste, / avete fatto
ambidue brutto gioco, / e come a lumagrè, quando assommaste / i quattrin vostri
. pauli, 6-22: 4 noi giochiamo a lummagré 'o pure 4 a non
giochiamo a lummagré 'o pure 4 a non magré ', come meno correttamente
si dice: 4 ella non mi va a gré ', cioè 4 non mi
', cioè 4 non mi va a grado, non mi è a grado,
mi va a grado, non mi è a grado, non mi è grata '
in un locale pubblico 0 dei lampioni a gas nelle strade e nelle piazze.
arrighi, 1-53: i lumai cominciano a scorrere frettolosi per le remote vie ad
lumammano, sm. letter. lume a mano. batacchi, ii-212:
gli occhiali, / lo versò, goccia a goccia e piano piano, / nel
. gadda, 6-277: la ragazza, a labbra bianche, con il gesto di
occhi sfuggenti alla lumatina del brigadiere quasi a dire « per colpa, o per
sorgente luminosa; strumento o apparecchio atto a emanare luce (e il termine si
il termine si riferisce per lo più a mezzi di illuminazione non elettrici, come
andò in pace l'anima contenta, / a guisa d'un soave e chiaro lume
soave e chiaro lume / cui nutrimento a poco a poco manca. boccaccio,
e chiaro lume / cui nutrimento a poco a poco manca. boccaccio, dee.
molti lumi in compagnia de'suoi monaci a loro si fece davanti. leggenda aurea volgar
munì la gente sua che vegghiassero intorno a sé con le lumora accese. lamenti
mano un pomo / come regina montava a cavallo. bandello, 1-17 (i-203)
i-84: viene il garzone con un lume a mano, / e mi mena a
a mano, / e mi mena a dormir nella soffitta. manzoni, pr.
4 sei più buffo d'un lume a mano 'si ripeteva ancora quando lei
. ungaretti, i-16: di sabato sera a quest'ora / ebrei / laggiù /
(50): il portavano, dietro a quattro o a sei cherici con poco
il portavano, dietro a quattro o a sei cherici con poco lume e tal fiata
alcuno. -lume ad acetilene, a gas, a olio, a petrolio:
-lume ad acetilene, a gas, a olio, a petrolio: lampada ad
acetilene, a gas, a olio, a petrolio: lampada ad acetilene, a
a petrolio: lampada ad acetilene, a gas, a olio, a petrolio (
lampada ad acetilene, a gas, a olio, a petrolio (cfr. lampada
acetilene, a gas, a olio, a petrolio (cfr. lampada, n.
). carducci, ii-1-174: andavano a spegnere i lumi a gaz e portavan
, ii-1-174: andavano a spegnere i lumi a gaz e portavan fuori le vecchie lucerne
che fasciavano la grossa palla del lume a petrolio. palaizeschi, 3-61: la sera
fra grappoli di candele ardenti o lumi a olio,... sedevano una di
con la scacchiera. -lume a stella: lampada da muro fornita di
. carena, 2-331: 4 lume a stella 'è un lume di latta
leggermente concavo, dalla cui circonferenza partono a modo di raggi parecchie liste di latta
di raggi parecchie liste di latta fatte a doccia, destinate ad aumentare la superficie
guarini, 66: era quell'ora a punto / che, tra la notte e
): la prima parola, arrivati a casa, fu d'ordinare al griso che
ciel natio. banti, 10-377: piace a tutte e due veder fiorire sui vetri
e due veder fiorire sui vetri, a poco a poco, il lume del cielo
veder fiorire sui vetri, a poco a poco, il lume del cielo notturno,
una presenza diafana, messaggio, come a loro sembra, di lontananza.
/ quivi dove 'l gran lume / toglie a la terra del vinco la fronda.
appreso quel che s'io ridico, / a molti fia sapor di forte agrume.
mutansi i costumi. petrarca, 73-48: a forza di venti / stanco nocchier di
devoti prieghi le son grati; / indi a l'etterno lume s'addrizzaro. petrarca
te non goda / tempio avversario ch'a peccar ne 'nvita, / che tempo è
la riempie / come quel ben ch'a ogne cosa è tanto. idem, par
par., 10-134: questi onde a me ritorna il tuo riguardo, / è
d'uno spirto che 'n pensieri / gravi a morir li parve venir tardo. idem
piacqui. imperiali, 3-34: smontò a casa del signor giobatta doria suo cugino
anche nell'espressione lume della vita, a sottolineare la contrapposizione c come avrian fatto quando / non fosse a brandimarte il lume tolto. cellini, / lo stame e togli con inganno a morte / a me c'ho in odio e togli con inganno a morte / a me c'ho in odio il lume de del fiero lume / che sfolgorando fa via a la morte. ugurgieri, 100: insieme li stiamo intorno, e caviamo a lui il lume grande il quale solo stava giustinian, 1-320: la zovenil persona / a torto struzi e de dolor consummi, i-287: per vagheggiarti, ermilla, a mio diletto, / di sferici cristalli i . parini, giorno, 1-88: a te soavemente i lumi chiuse / il gallo lumi. carducci, iii-i-iio: ei sordo a 'l giubilo beve l'oblio / in giorno il giorno sempre amaro, / che a noi ti toglie, ahi! l' splendesse tanto lume / sotto le ciglia a venere, trafitta / dal figlio fuor di 5. maffei, 7-54: quando a mirar costei sovente i'riedo, / l' negli occhi. ferrerò, 1-23: presso a te, sul balcone, oggi la , 19-83: fu menato inanzi [a fortunato] uno che avea perduto lo alcuno effetto soprumano, / dar lume a ciechi, e tornar morti a vita lume a ciechi, e tornar morti a vita. tasso, 8-25: tornò il . tasso, 8-25: tornò il lume a gli occhi miei, / ch'eran sì debil è la vista, / né a me resta lume, / tanto s' dica, / lume v'è dato a bene e a malizia. idem, par / lume v'è dato a bene e a malizia. idem, par., formar la bella guancia / il cui palato a tutto 'l mondo costa, / e colpa vince la bilancia, / quantunque a la natura umana lece / aver di lume del senso, e non possono farsi a credere che sia ciò che o non si avrebbe dimostrato abbastanza in quel tempo, a chiunque si fosse fermato a guardarlo, la tempo, a chiunque si fosse fermato a guardarlo, la lentezza del sentimento e , signor marchese, se in mezzo a tanto lume di osservazioni salta su chi fermo e lucia, 356: lucia a poco a poco vedeva un po'più e lucia, 356: lucia a poco a poco vedeva un po'più di lume illumina l'intelletto e muove la volontà a intraprendere e compiere opere meritorie; disposizione quale le facoltà dell'uomo sono abilitate a ricevere l'illuminazione dello spirito santo e
forza morti, / e peccatori infino a l'ultima ora; / quivi lume del
là sù che visibile face / lo creatore a quella creatura / che solo in lui
luce da cui ogni lume procede, e a chi per nostra e per la vostra
per la vostra salute se medesimo diede a obbrobriosissima morte. s. caterina da
1041: l'anime beate, stando dentro a case sì vive e lucenti magioni,
, non illumina sempre ugualmente. a. cattaneo, i-22: un certo monaco
fatti e circostanze (con riferimento sia a persone sia a concetti astratti);
(con riferimento sia a persone sia a concetti astratti); modello, esempio.
tant'è protervo / che gli occhi ch'a la mente lume fanno, /
, / sì che gir ne convene a colui posta, / ch'adocchia pur follia
dove l'usato tramonterà, e darà lume a coloro che sono in tenebre e in
in oscuritade per lo usato sole che a loro non luce. idem, purg.
. groto, 1-17: ahimè, che a così fatta voce veggio turbarmisi la tramontana
non altronde sarà che dalla morale, a questo preciso fine di dar norma a tutte
, a questo preciso fine di dar norma a tutte le azioni umane spettanti a'costumi
regola e criterio. -con riferimento a dio, a cristo, alla madonna,
. -con riferimento a dio, a cristo, alla madonna, ai santi
ascose nel abisso / ma star contenti a lumi vi son dati. giov.
tuo costì, te lo scriviamo così a lungo. giovio, ii-104: il
metastasio, 1-iv-303: ho già scritto a dresda per aver lumi sull'affare che vi
del bene o di risparmiare qualche castigo a chi la serviva. cesarotti, 1-xx-415:
che, povera donna, dicesse la cosa a qualcheduno in confidenza, se non altro
mesi la nonna veniva spesso in carrozza a portare i suoi lumi sulla mia educazione.
-verità (per lo più in contrapposizione a ciò che non è vero e viene
di sapienza, voi che siete dinanzi a li populi »; e lume di sapienza
. montale, 5-{2i: questo che a notte balugina / nella calotta del mio
italia in que'tempi, per quanto spetta a molte particolarità, immaginazion regni così contraria
, essa non solamente non è atta a contribuire in cosa alcuna al bene universale,
lambruschini, 2-325: ora si comincia a declamare contro i lumi, e si cerca
volsero desiderosi, inquieti alle riforme, a quante dottrine sembravano presagire un ordine nuovo
creature dominate dal proprio confessore, chiuse a ogni « lume », ciechi strumenti dunque
mani di chi « ha tutto l'interesse a tenere il popolo nell'ignoranza ».