dica,... che si prepari a darmi desinare alla torre degli agli,
panciatichi, 247: ieri mi condusse a vedere la casa dove abitava monsignor della casa
nel litigio, il giudice si porta a verificare di persona ed ocularmente 10 stato
un'adeguata indennità. -accesso a uffici telefonici: facoltà conferita al giudice
codice di procedura penale, 339: accesso a uffici telefonici: 11 giudice può accedere
con le bolle dell'accesso ch'io ho a cotesta chiesa, e con la procura
i cardinali potevano dare il proprio voto a un altro candidato, che non avesse
come si dice per via di accesso, a dargli favore. caro, 15-iii-29:
brava incetta per mia fè: metter a buon conto in sicuro di farsi dar tutti
. moto di avvicinamento di un astro a un determinato punto dello spazio. varchi
si deve avere anco accessoriamente qualche riguardo a l'instrumento [= il verso].
principalmente alla conserva della spezie ed accessoriamente a quella dell'individuo. = comp.
, la subordinazione di una causa rispetto a un'altra più importante.
, 24 (412): e, a dir la verità, con le frange
ediz. 1827 (412): e a dir vero, cogli accessorii che vi
, e che conquistino la loro evidenza a un tal prezzo, e alle quali
, molto usato oggidì come sostantivo, a significare parte, pezzo, ordigno non
ordigno non essenziale, che s'aggiunge a quel che costituisce il corpo d'una
nervo esercitante una funzione complementare, rispetto a quello detto principale. 6.
gran lunga la commedia alla satira, a cui non già il dilettare in primo
, agg. medie. che si riferisce a una perturbazione improvvisa, che ha
targioni tozzetti, 12-4-326: si potrà moltiplicare a piacimento [la pianta dello sparto]
si dice delle piante quando cominciano a moltiplicare fusti e foglioline sul ceppo.
, ma più piccolo, che serve a lavorare il legno, e anche come
in cui è infisso un tagliente in acciaio a forma lunata. livio volgar
offerendo in premio per isposa se stessa a chi avesse avuto potere di caricarlo, e
artiglieria questa si distingue in accetta ordinaria a mano, a testa o a martello
distingue in accetta ordinaria a mano, a testa o a martello. d'annunzio,
ordinaria a mano, a testa o a martello. d'annunzio, ii-910: taglia
d'assalto le porte delle case, a colpi d'accetta. pirandello, 6-309:
nell'istante che l'accetta le stava alzata a picco sul capo, sotto le vedevo
: in ogni tronco lasciai incisa profondamente a colpi d'accetta la storia del mio furore
quali se il colpo non è assestato a dovere lo ripercuotono nel braccio con tale
-darsi vaccétta sui piedi: agire a proprio danno. boterò, i-230
i-329: si suole dire: « a caldaia vecchia, ammaccatura o buco »;
sanza la umilità niuna virtù è accettabile a dio. magalotti, 9-2-95: si sarebbe
. francesco di sales] facilmente arrisicato a chiedergli di morire d'una infermità lunga
più accettabile l'olocausto, quanto più a lento fuoco si fosse consumata la vittima
teol. tempo accettàbile: tempo opportuno a ottenere la salvezza dell'anima. cavalca
, le si staranno pur per innanzi a venezia. 2. ant.
. dare buoni consigli diritti ed eguali a coloro che gli addoman- dano, senza
delle lettere. tozzi, 2-163: vada a comprare una cambiale di duemila lire;
della revoca, il proponente è tenuto a indennizzarlo delle spese e delle perdite subite
, tr. [accètto). consentire a ricevere quanto è offerto (un dono
, inf., 26-71: ed egli a me: « la tua preghiera è
2): sì lo invitò la sera a cena e albergo; e santo francesco
le persone sdrucciolare facilmente de la fatica a l'ozio, l'accettò lo invito.
ma che aveva fatto quest'offerta tanto a paura, ch'io non avevo avuto
. idem, ii-21: voleva ritenermi a pranzo, ma un impegno preventivo non mi
la commessa che da noi accetti un invito a pranzo accetta più che altro per il
che io l'ebbi accettata, io né a voi mi rivolsi, né mi feci
morte. pavese, 122: era giunto a torino / un inverno, tra lampi
già stata accettata, non bisogna correre a furia. caro, 12-75: se,
una cambiale: firmarla, impegnandosi cosi a effettuarne il pagamento entro i limiti di
cotogno e '1 caprifico sono atti a ricevere ogni inseto d'altrui, et il
ma come maggiore e principale di quella, a tutti il fece onorare. b.
gli scrittori antepongan la ragione e la verità a qualsivoglia autorità, benché accettata comunemente.
hanno mai visto cielo scoperto, non a gente come questa che viaggia. mazzini
somma della lettera accettata giovanni sia poziore a tutti gli altri creditori di pietro.
non per questo un trattario sarebbe ammesso a negare di aver accettato una cambiale,
, 26: così è iddio comune a tutti quelli che vogliono lui, e non
ammissione (in un ordine religioso, a far parte di un gruppo, di
quell'uso dove altri sogna servitù, servirebbe a dare una guida necessaria alla libertà d'
di cristo, i-5-2: dio parla a noi in vari modi senza accettazione di
una donazione, un'eredità, impegnandosi a seguire le volontà del donatore, del
se le caratteristiche di un materiale corrispondono a quelle fissate dal capitolato. -accettazione di
lettera di cambio di cento cinquanta lire a tre giorni vista, e l'ho
giorni vista, e l'ho data a un mercante che ha promesso di negoziarmela
disdice l'essere villano verso di chi a me è stato cortese, non
non oserei cotal presente prendere, però che a giove saria grandissimo e accettevole simile
tutto il tuo cuore, più se'accettevole a lui. idem, 325: quelle
quelle sono le buone limosine e accettevoli a dio, a sovvenire quelle persone che
le buone limosine e accettevoli a dio, a sovvenire quelle persone che non si possono
sentendo curradino che 'l re carlo era a oste in puglia... sì gli
, dicendole molto dubbiose, e accettevoli a commuover la gente. torini, 27-9
volgar., ix-313: e jesù rispose a loro: -in verità vi dico che
fa l'opere sue esser meritorie, e a dio accette e grate, d'avere
ma de'doni che l'anima può fare a dio, nullo è tanto piacevole ed
, 506: fu molto accetto universalmente a tutta la città. pulci, 27-205:
, ii-12-8: si vede essere più accetto a dio, quanto più gravi cose sostiene
nostro linguaggio, che non che all'italia a tutte l'altre nazioni è accettissimo.
. cavalcanti, 302:. scrisse significando a cosimo, come la signoria era disposta
senza niuno intervallo di tempo ne cominciò a fare soldare in toscana. bembo [tommaseo
tommaseo]: descrivermi la vostra gita a visitazion dell'amico, e tutto quel
chim. l'atomo che partecipa a un legame chimico coordinativo e che riceve
salvini, 30-1-449: dicendo il petrarca a cola di rienzo: spirto gentil
comune accezione del vocabolo, si applica a chi scrive in materie relative alla cultura
4-10: [il prefetto] si dispose a volere accordo col legato, e per
i detti uberti e cerchio che andassero a loro, acciocché pregassero il conte che si
gli dà. settembrini, 1-82: a molti altri fulminò pene di galera, di
gli toccava spendere; e nonostante, a ogni pretesto, la minacciavano di dir
manzoni, 158:... accheta a prezzo d'oro la sua coscienza.
lei mirai fiso, / ne sono a rischio di perder la vita; / però
ferita / da un ch'io vidi dentro a li occhi sui, / ch'i'
, / o che fa incanto appropriato a questo. tasso, 2-97: ma né
di cuore nella questione, si chetava a stento. [ediz. 1827 (77
il podestà... s'acchetava a stento]. tommaseo-rigutini, 2943:
poi: / amici, disse, a tempo più tranquillo / questi discorsi riserbiam
. della casa, 2-4-143: laonde a quello è da acchetarsi, che una
la radicina loro achianta, / engrossace a trar l'umiditate, / e fa
delle farfalle, composto da un'asta, a un'estremità della quale pende un retino
, sm. qualsiasi arnese che serva a catturare e a distruggere le mosche:
qualsiasi arnese che serva a catturare e a distruggere le mosche: in particolare piccola
. 4. bot. nome comune a diverse piante dal fusto vischioso, per
vischioso, per catturare gli insetti: a) lychnis viscaria, delle cariofillacee;
chiamavo gente, e mi facevo aiutare a acchiapparlo. leopardi, i-72: alla
i-289: anche lui durò un pezzo a scappare di qua e di là, per
, e non avrete più bisogno di stare a mezza gamba nel pantano per acchiappar le
la] trappola, con la molla a scatto, col pezzetto di formaggio secco,
gli acchiappò i polsi, non riuscì a liberarsi, allora gli prese la gola
-figur. baretti, i-93: a dir vero, se non vi si mette
alla gamba, collo star di notte a vendere il caffè sotto l'arco della
, ch'i'mi lasci acchiappar più a queste baie, tosami. mattio franzesi,
mattio franzesi, ii-2-105: forse ch'a questa festa non t'acchiappa / ogni cortigian
. rifl. afferrarsi, attaccarsi, sostenersi a forza. viani, 19-309: tentai
viani, 19-309: tentai di acchiapparmi a tutti gli sterpi ma tutti si scalciarono
baretti, i-41: siamo quasi venuti a battaglia, e si sa- ressimo fors'
, che consiste nel cercare di acchiapparsi a vicenda: giocare ad ac
: ma lui s'avvicinava al ramarro a mani aperte, piano piano, poi
2. rifl. lasciarsi persuadere a fare qualcosa. s. bernardino da
, 224: la gente s'acchina più a crédare il male che il bene.
, intr. (acchiòccio). mettersi a covare le uova. = deriv
2. figur. accoccolato; rannicchiato, a guisa di una gallina intenta alla cova
battezzò la torre: carbonaia. intorno a quest'albero maestro, rastremato di spranghe
. acchiocciolaménto, sm. l'avvolgere a forma di chiocciola, a spirale;
l'avvolgere a forma di chiocciola, a spirale; il raccogliersi su se stesso.
tr. (acchiòcciolo). avvolgere a guisa di chiocciola, a spirale. -anche
. avvolgere a guisa di chiocciola, a spirale. -anche rifl.: accoccolarsi
; e si acchiocciola anco posando le ginocchia a terra, sovr'esse accoccolando il resto
grembo. viani, 19-95: dirimpetto a lui si assideva la moglie, carnosa
, agg. avvolto, ripiegato a spirale; costruito a forma di chiocciola
. avvolto, ripiegato a spirale; costruito a forma di chiocciola. f
divisa in due parti, che venivano a incrociarsi per lo spazio di dieci passi.
scialli. acchiocciolatura, sf. ravvolgimento a guisa di chiocciola. magalotti,
: il collegio de'cardinali, mandò a loro uno auditore di ruota, a invitargli
mandò a loro uno auditore di ruota, a invitargli e preparargli che, deposte le
528): furono spediti due delegati a vedere e a provvedere: il tadino suddetto
furono spediti due delegati a vedere e a provvedere: il tadino suddetto, e un
benignità da ficcarmi nel branco dei reprobi a fare il noviziato d'auditore: e questo
d'auditore: e questo dillo pure a chi tu vuoi e lascia che si scomiccino
farnese, il quale, avendolo chiamato a roma, lo fece subito auditor di rota
760: poi correre ancora, auf! a recapitare una cinquantina di lettere coll'orlo
, mi feci più ardito e provai a baciarla sul collo. subito mi respinse,
alta voce: « auffa, le mani a posto »; tutti, intorno,
zittirono; e io mi vergognai e cominciai a odiarla. àuge, sf
: conciossia cosa che la fortuna infino a questo tempo ci abbia colla sua destra tirati
che sono,... può a giusta ragione fermarsi, ch'elle sieno
171): vedendo il padre così disposto a compiacerla in tutto, fuorché in una
mal delle persone, sarebbe stato porre a un gran repentaglio l'auge d'antonio
in quale delle ordinatamente applicate al diametro a c sia l'auge di tal
.. son portati / in volta intorno a questo cerchio. = deriv.
(85): poi mi parve vedere a poco a poco / turbar lo sole
): poi mi parve vedere a poco a poco / turbar lo sole e apparir
535: i teneri augelli che cominciano a vestirsi di piume. tasso, 16-12
in fra le verdi fronde / temprano a prova lascivette note. idem, 764:
: verso gli occhi belli / d'amore a un tempo e di virtù raggianti,
di bisbigli, come nidi d'augelli a maggio. d'annunzio, ii-612: l'
, 660: come augellin ch'a suo cibo sen vole, / così par
vole, / così par ch'egli a me ritornar brami. buonarroti il giovane,
garrir degli augellini, / mentre comincia a lavorar la mente, / io sento all'
45: tu, solingo augellin, venuto a sera / del viver che daranno a
a sera / del viver che daranno a te le stelle. zanella, i-109:
/ la pargoletta prole / col cibo a ravvivar. alfieri, 11: vaghi augelletti
che l'aveva augnato sodo, cominciò a ritirare la fune e il gatto veniva
ritirare la fune e il gatto veniva a culo addietro per forza, ma il salame
parti, le due dalle bande si augnino a quartabuono in contrario. soderini, ii-154
linee de'loro adornamenti uguali, e simili a l'uno e l'altro, e
è lunga braccia trent'otto da muro a muro, di più travi commesse insieme,
, ossia un risalto che rattiene il paletto a molla. 3. solco
3. solco praticato sulla lama dei coltelli a serramanico (per consentirne l'apertura con
197: il quale ordine [del gonfaloniere a vita] elli giudicava fosse bene augumentare
. guicciardini, iii-24: fu oltre a questo dubitazione e opinione di molti,
col propagare il suo e col tirar a sé l'altrui. campanella, i-1-131:
mia [libreria], e quando verrete a firenze la potrete vedere molto cresciuta.
. giambullari, 2-59: sono, oltre a ciò, fra i nostri nomi i
uomini,... potente cominciò a ciascuno circostante apparere. guicciardini, iv-115
e dell'augumentazione, il medesimo. a. neri, 19: la qual
ella [l'anima] s'inclina a la materia, usa la natura per istrumento
insieme con euripilo fu ad augurare e a dare il punto. caro, 3-316:
desiderare, esprimere l'augurio che accadano a sé o ad altri eventi lieti, o
altri eventi lieti, o vada qualcosa a buon fine. -anche per antifrasi:
per gastigo augurare una necessità simigliante [a quella de'mendici]. parini,
volgar cantore; / nostra nobile musa a voi desia / sol fin che piace a
a voi desia / sol fin che piace a voi durevol nodo. pellico, ii-84
, 91: mi pareva che una persona a cui si auguravano tante belle cose dovesse
{ mi fermerei, cara, / a torino con te, se potessi) con
potessi) con sé alla stazione / a augurargli buon viaggio. cassola, 2-205:
sopra tutto /... / a farvi creder veri / gli augurati effetti /
simili. paoletti, 1-2-160: tendono a rovinare i proprietari, i coltivatori e i
menaro seco calcanta ed euripilo auguratori, a ciò che prediccessono loro ogni cosa che dovesse
fu di maschi vota / sì ch'a pena rimaser per le cune, / augure
; altri, già detti arioli, perch'a gli altari de gli idoli offerivano abominevoli
la nostra battaglia è un tempio aereo simile a quello che l'augure partiva sul suo
come fluttuando / contro i due muri ch'a più ardua sfida / levansi enormi.
ad augurio, il quale è detto a garrita avium. boccaccio, dee.
, 4-77: constretto di nominare il mese a greggi et a pastori dannoso, sì
di nominare il mese a greggi et a pastori dannoso, sì come saggio evitatore di
/ lusingavano i buoni / augurii intorno a lui con alti suoni. alfieri,
che un evento, un'azione, vada a buon fine; l'espressione (affettuosa
, 916: sorridete gli auguri a i parvoli / che, dolci fiori,
la mensa adornano, / la pace a le madri, gli amori / ai baldi
. prendevano un pugno di grano e, a una a una, lo spargevano su
un pugno di grano e, a una a una, lo spargevano su la sposa
, 9-4-8: o chi non ridere'pure a dir corvi / in su le nozze
rosi corvi / è condannata a cingere volando / ogni mattin le
bisogno del mistero profondi e continui davano a tutte le materie circostanti un'anima attiva
e la imperadrice augusta, che viene a dire accrescitrice,... maggiormente questo
.. maggiormente questo nome si conviene a cristo ed a la vergine maria, che
questo nome si conviene a cristo ed a la vergine maria, che hanno accresciuto
; nelle quali dicendo,... a dito mostra una imperiale seggia, con
. impe riale; appartenente a famiglia reale, regnante (come
gran fatti, e torrò il velo / a le ori gini auguste.
e disdegnai ritrarmi / qual uomo a saettarla di lontano. 2.
sta all'arte cretense come il chianti a masaccio e donatello. = voce
sm. titolo degli imperatori romani (a cominciare da ottaviano); imperatore.
scorgo l'avvenir, da tromba eguale / a quella che a me diede apollo e
da tromba eguale / a quella che a me diede apollo e disse: / canta
e anche in istituti secondari), a lezioni o a cerimonie particolarmente importanti.
in istituti secondari), a lezioni o a cerimonie particolarmente importanti. panzini,
i babbi e le mamme ben vestite a visitare i figliuoli. pirandello, 5-132:
. pirandello, 5-132: fu invitato a tenere una conferenza sopra un soggetto di sua
. buonarroti il giovane, 9-134: a me, cui non si niega, /
, iv-601: già per l'aula beata a cento intorno / dispersi tavolier seggon le
? tutti i romanzieri contemporanei ne parlano a sazietà, e ti conducono dai più luridi
. anguillara, 6-253: perch'avessi a veder l'aula tebana / priva de
non più costringere quei tre giovini corpi a sforzi crudi. = voce dotta
, sm. ant. pianta dal fiore a tinte dorate (non altrimenti nota)
(in gre cia e a roma). = voce dotta
, l'aulètride dagli occhi / a mandorla e dal seno di cotogna
o seduti negli aulici scanni, / a che i patti mentite e la pace
costume, linguaggio, stile: opposto a umile, volgare). salvini,
. aùxixóc (deriv. da a òhi) 4 corte, aula ')
aulire. auliso, (anche a liso), sm. ant. giglio
castiglia, v-317-13: languire convene a gran tormento / la spietata ventura
vede, / che dona odore a li suo'benevolenti. = fr
àulo, sm. stor. strumento musicale a fiato; flauto.
= voce dotta, gr. aòx
a (comp. da aùxf) 4 flauto
: ha forma d'aulòpide, cara / a pallade e a pericle, il monte
aulòpide, cara / a pallade e a pericle, il monte, / con la
suoi capelli contornare i suoi occhi glauchi a ricordo di atena quando si poneva in
teleostei, caratterizzati dal muso allungato, a forma di tubo. = voce dotta
(84): amichevolmente lo 'ncominciò a pregare che egli lasciasse gli errori della fede
: i rosai... s'affrettano a venire innanzi, e come i carciofi
] vagheggiarsi, aumentarsi e penetrare come a cose simili, e godere e unirsi,
poi le cose che non sono bianche perché a lei sono dissimili. montanari, i-496
. palazzeschi, 4-353: ritornò di lì a poco con le fotografie, le sfogliarono
non sollevossi per lo meno un daniele a scoprir sì alte imposture? magalotti, 9-2-99
fiamma, quivi si genera vento circumstante a quella, el corso del quale è
invidio, e voi / alberi silenziosi, a cui le foglie, / ben disegnate
re s'aumiliò e disse: non piaccia a dio che l'anima di così valente
temiamo la morte, e non ci aumiliamo a niuno delli dei. passavanti, 43
s'aumilia, trapassa i nuvoli. a. pucci, ix-379: i'ho fidanza
più s'aumilia; e chi s'aumilia a ciascuno, ciascuno gli vuole bene,
s'aumilia è creatura sottoposta di colui a cui s'aumilia; e colui a cui
colui a cui s'aumilia; e colui a cui ella s'aumilia, sempre la
sempre la guarda e vuogli bene sì come a sua creatura. ottimo, ii-15:
ottimo, ii-15: quello uomo che intende a partirsi dal peccato... ha
morirono di fame, e chiesono mercede a simeone, ed egli si adumiliò a loro
mercede a simeone, ed egli si adumiliò a loro. leggende di santi, 4-29
, o che avesse pietà de'modi che a costui vidde fare, perdonò a costui
che a costui vidde fare, perdonò a costui e a tutti gli altri.
vidde fare, perdonò a costui e a tutti gli altri. = forma antica
ed egli si andòe ad akusallo a lo ree marco, e disse: -messer
: e tutta giente par mi mostri a dito! / così sono disorato et aunito
e far versi d'amore, / c'a cui son servidore / m'à molto
: e come non ha fondo / a contar la gioi'd'amore, / così
par né simil è d'aunore / a ben conquistare / e perseverare. guittone
idem, purg., 1-17: a li occhi miei ricominciò diletto, / tosto
de le gelide acque, / ch'a me la pastorella alpestra e cruda / posta
me la pastorella alpestra e cruda / posta a bagnar un leggiadretto velo, / ch'
bagnar un leggiadretto velo, / ch'a l'aura il vago e biondo capei
, 90-1: erano i capei d'oro a l'aura sparsi, / che 'n
alme. caro, 3-328: n'andavamo a vela / con second'aura.
partì. tasso, 6-104: o belle a gli occhi miei tende latine! /
una leggierissima aura. marino, 214: a l'aura il crin ch'a l'
: a l'aura il crin ch'a l'auro il pregio ha tolto, /
cangiata in turbo aura soave / sveglia tempeste a l'odorate strade. morando, iii-226
odorate strade. morando, iii-226: a goder ombre amene, aure tranquille,
., 129: e chi sedea / a libar latte e a raccontar sue pene /
e chi sedea / a libar latte e a raccontar sue pene / ai cari estinti
al suon che primo / si sparse a l'aura, dispogliò l'antico / squallor
reca la lettura di anacreonte... a quello d'un'aura odorifera. carducci
è perfida: / non crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di
vestita di porpora o d'argento / a me spira la rosa aure vitali /
pensier, quai petti / son chiusi a te, sant'aura e divo ardore?
i detti, / e tu gl'imprimi a i cavalier nel core.
sai, e di tan t'opra a noi sì lunge / debil aura di fama
noi sì lunge / debil aura di fama a pena giunge. idem, i-203:
quella debile aura di fama è passata a noi da l'istoria, tale quale appunto
davanzali, i-28: diceva: ahimè che a druso suo padre, e marcello suo
l'aura popolare, né contento di scrivere a i pochissimi, quando ancora tra quelli
prolifica del seme maschile, cominciano subito a perdere la loro trasparenza. lastri,
: aura, teosof. atmosfera sottile appartenente a qualsiasi persona, visibile al chiaroveggente e
contemporanea, lo stile che si affida a mezzi liricoevocativi, diretti alla creazione di
lorenzo de'medici, i-189: vieni a quest'ombra, alla dolce auretta /
, giorno, i-493: mille d'intorno a lui volano odori / che a le
intorno a lui volano odori / che a le varie manteche ama rapire / l'auretta
di farfalla. pascoli, 91: a un po'd'auretta scricchiola il canneto
uso. boccaccio, i-21: né a te, o figliuolo d'apollo, feci
.., affermando quella mal convenirsi a figliuolo, il cui padre si vede
dolce spirante, / spirto che spirto a gli egri, e vita infonde. buonarroti
. buonarroti il giovane, 9-851: a modo di trofeo sull'asta aurata / i
di là da i monti / manda a incettar ripari incontro al verno. marino,
ancor, se non l'arrota / fortuna a la sua rota. basile, iii-332
l duro petto armato, / vidi ondeggiare a l'aura il crin aurato; /
alme aurati e belli, / ch'a ciocca a ciocca in su la fronte errate
e belli, / ch'a ciocca a ciocca in su la fronte errate, /
spiche / l'aurato capo avvolto, a cerer piacque / sola signoreggiar pei lati campi
son finiti di crescere, alcuni tessono intorno a sé un bozzolo di seta,
di seta, co'quali tenacemente s'attaccano a qualche tronco d'albero o a
a qualche tronco d'albero o a qualche sasso. vallisneri, i-5: ur
petto armato, / vidi ondeggiare a l'aura il crin aurato; / vidi
men che al cavalier, suole a la dama / lunga vigilia cagionar.
377: un aureo pomo / mosse a lite ed a guerra, / e fe'
aureo pomo / mosse a lite ed a guerra, / e fe'di cielo in
come un occhio, il cielo. a. m. narducci, iii-275: così
dagli attori d'allora aveva altresì imparato a modular la voce aurea, evolvendola come
prepari un tuo ritorno, / fino a quell'aureo giorno / che ci rapisca in
desideri. redi, 16-vii-45: ritornerò a quella santa ed aurea mediocrità del mio
e gli ordini di pagamento su paesi a sistema aureo. -parità aurea: il
tutto quello che nato di numero riesce a ridiventare norma cioè numero e ritmo.
. moneta romana d'oro (coniata a partire dal 49 a. c.)
oro (coniata a partire dal 49 a. c.). v
. trattato delle virtù, 129: a lui si dee dare non solamente quella
divina ha preparato nel regno del cielo a i vergini, oltre alla corona comune dell'
.: indica l'alone di luce intorno a un oggetto (o una cosa che
oggetto (o una cosa che circondi, a forma di anello, spiccando per contrasto
che si dividevano au'intomo, quasi a guisa de'raggi d'un'aureola,
della gloria si era formata spontaneamente attorno a quella testolina bionda. ojetti, 25:
chiama la tua ignoranza sincerità, e vai a dormire contento perché nessuno per oggi ti
idem, 19-396: il cappello peone a larghe gronde l'aureolava di nero.
e la stessa confidenza con cui avrebbe parlato a sua madre. aureoleggiare,
1065: i piei suoi erano simili a l'auricalco, el quale ha colore
mulacee { primula auricula), con foglie a rosetta, carnose, fiori gialli a
a rosetta, carnose, fiori gialli a ombrella (coltivata per la bellezza dei
. caldesi, 1-12: ma a che cosa mai servirebbe la caverna auricolare
, di presenza. -insegnamento auricolare: a voce, non scritto. foscolo;
auriculato), agg. bot. fatto a guisa di lobo dell'orecchio (foglia
famiglia auriculariacee, di grandi dimensioni, a forma di orecchio, nel tronco di
sf. medie. manifestazione cutanea dovuta a intossicazione da preparati d'oro (durante
i cavalli lanciati, l'auriga curvo a incitarli. beltramelli, iii-743: dette uno
/ una fanciulla auriga, / ed additolla a le marine dee. idem, 7-138
i primi moti che sono in noi a due corsieri, che questo nostro corporeo
, 26: volti cui risero gli occhi a fior del sogno, voi giovani aurighe
cocchiere), vicino all'orsa maggiore, a forma di pentagono regolare. boccaccio
allo sforzo, la vasta rete emergendo a poco a poco su dalla profondità verde
, la vasta rete emergendo a poco a poco su dalla profondità verde con un
terra, e fatta bollire e cuocere a modo di poltiglia; e poscia togli
matto fora tenuto omo, che sedesse a banco, e cangiasse molto auro a pauco
sedesse a banco, e cangiasse molto auro a pauco rame. idem, i-27-31:
foco auro: e non omo prode a mensa, m'a battaglia. iacopone,
e non omo prode a mensa, m'a battaglia. iacopone, 54-10: questa
voi mustrare: / corno l'auro a lo foco se fa paragonare. ristoro,
per lei prega. marino, 214: a l'aura il crin ch'a l'auro
214: a l'aura il crin ch'a l'auro 11 pregio ha tolto,
arici, 57: entro sassone vetro a noi risplenda / il licor degli ulivi;
vermiglia cominciava, appressandosi il sole, a divenir rancia. scala del paradiso, 317
fervore di spirito. beicari, 3-2-103: a un altro tempo un giovane d'assai
uscir l'aurora colorita, / e a la dolce ombra cantar filomena. castiglione,
ella è gialla. caro, 15-ii-306: a punto in su l'aurora,.
. papini, 21- 121: simile a giglio di notte che sogna / a foglie
simile a giglio di notte che sogna / a foglie chiuse il brillar dell'aurora.
, / tornati gli attimi da angoscia a brama, / d'itaca varco le fuggenti
già l'aura messaggiera erasi desta / a nunziar che se ne vien l'aurora:
824: mortai cosa / non s'assomiglia a te, celeste aurora / ch'imperla
sereno e rugiadosa. marino, 287: a risvegliarsi incominciò l'aurora. / era
risvegliarsi incominciò l'aurora. / era a punto ne l'ora, / ch'
l'aurora sbadigliante ancora / li richiamasse a vigilar su l'opre. foscolo, gr
aerei fluttuanti orli del velo / ignoti fiori a noi. d'annunzio, ii-935:
azzurro). alfieri, 41: a un cenerino drappo avea commessi / gli
regni, e i regni più prossimi a l'aurora. 3. per
/ mi risveglia, e m'invita a nuovo canto. leopardi, 33-65:
. carducci, 434: essi, nati a l'amore, a cui l'aurora /
: essi, nati a l'amore, a cui l'aurora / de l'avvenir
suo principio da tramontana e si estese a grecale. leopardi, 271: per
vuoisi il fanciullo e la fanciulla ausare a la confessione. 2. usare
, 208: porrai dormire e vegliare a tuo [= tua] voglia, /
dante, conv., iv-xxv-4: a questa etade [de l'adolescenza] è
del fallo, sì che non s'ausi a fallare. idem, inf.,
dismago; / tanto son di piacere a sentir piena! / io volsi ulisse del
tuo parlare, ma perché t'ausi / a dir la sete, sì che l'
acciò che... altra femina a sì fatto fallo mai s'ausi, noi
perseverrai. idem, 366: l'amico a cui donerai più volte, s'auserà
cui donerai più volte, s'auserà a ricevere i detti doni, e verrà a
a ricevere i detti doni, e verrà a tanto, che mentre che doni sarà
., 9-6: il cavallo s'ausa a star cheto e fermo. alberti,
il latte ancor ristretti / acciò s'aùsi a quel sapor l'agnello. =
cristo confonda, / non m'auso fare a la porta. re enzo, 2-59
ill'avi / d'alcirim'e guariri / a lingua dir nu l'ausu, /
t'aiuterà, e faratti più possente a sostenere gli affanni della partita, infino
sostenere gli affanni della partita, infino a tanto che tu poi ausato la saprai sostenere
ci ha la sua mano ausiliare. a. cocchi, 8-140: né altro che
. gramm. verbi ausiliari: che servono a formare i tempi composti (avere ed
, quella che viene aggiunta per abbellimento a una delle note reali. 6.
prima ogni altro partito, che ricorrere a condurre nello stato suo, per la sua
: udì uno scalpitìo, riandò l'armata a cavallo, quando ventre a terra passava
l'armata a cavallo, quando ventre a terra passava in testa alla cavalleria ausiliaria
, ausiliari: che possono venire aggiunti a quelli normali, in caso di emergenza.
esprime il carattere di mediazione della vergine a favore dell'umanità, e la protezione
dell'ausìlio): sia perché dedicate a maria ausiliatrice, sia perché svolgono un'opera
. morelli, 128: ma come piacque a nostro signore idio, ausilio e difensore
la voce della viltà ti sarà ausilio a nuove prostituzioni. = voce dotta,
nel suo lieto aspetto i creando, a suo piacer di grazia dota / diversamente.
cento barbare squadre / nei campi ausoni a comperar la morte / a prezzo di
nei campi ausoni a comperar la morte / a prezzo di ben mille / stragi,
àuspice, sm. chi presiede (a un fatto, a un'impresa,
. chi presiede (a un fatto, a un'impresa, a un avvenimento:
un fatto, a un'impresa, a un avvenimento: e quasi ne garantisce
vaticinio. idem, iv-1-161: pensavo a un altro annunzio di presentazione e a
a un altro annunzio di presentazione e a un'altra presentazione ch'io ti feci,
dagli auspici dei. carducci, 194: a l'ire generose / sorride libertà,
i pèltasti, / poggiati il ginocchio a lo scudo, / aspettanti con l'
, dicendo che le cose seguite sono a caso. 4. stor.
generalmente ad augurio, il quale è detto a garrita avium, siccome auspizio ab aspectu
augure azzio navio... bastava a stabilire e a perpetuare l'autorità degli
navio... bastava a stabilire e a perpetuare l'autorità degli auguri e degli
verifichi quel detto del petrarca: virtù contro a furore / prenderà l'arme. firenzuola
presenza di questo fedele / principe, date a quel 10 scettro. tasso, 17-39
/ disse, e vo co'tuoi auspici a l'alte imprese: / e spero
nelle occasioni solenni si cerca di sopperire a questa assoluta mancanza di austerità dell'ambiente
non s'esprimevano, tra di loro, a parole. gobetti, 1-171: l'
fussi capitato costì, che tocco e attendo a femmine. della casa, 2-3-181:
parerò forse austero in voce e rozzo a questi signori qua, che sono essi umanissimi
trappensi? barelli, ii-292: ella a quel che mi pare, è d'un
, non sa o non vuole giuocare a nessuna sorte di giuoco, non sa apparire
compagnoni, i-15: epicarmo sorrise alquanto a questo frizzo di socrate, poi ripresa la
: è stupido o villano quell'animo a cui il lutto di una famiglia, qualunque
contegno del nipote, da portarsi per esempio a un istituto di educande, non si
tepor per l'alta notte / salìano a te da gli arborati colli! idem,
di preparare. jovine, 3-219: incominciarono a mangiare con gesti gravi e lenti seguendo
demade visitando un giorno focione, trovollo a mensa, e considerato il parco ed austero
ridotto dall'imposta, come accade, a cinquemila, diventa austero per forza.
, ma piuttosto alquanto austero. a. cocchi, 8-66: si aggiunga qualche
sapore del gambo è acido, e simile a quello de'tralci più teneri; quel
caro, 15-i-24: quella che simiglia a una sferza, è l'aspersorio:
l'aspersorio: e quell'altro, a uso di scomberello, è l'austorio.
australe, agg. posto, rivolto a mezzogiorno; meridionale. -emisfero australe:
, che tu vedi che tu mi mandi a marito, e hammi data in dota
anguillara, 9-313: ben conosce ella a le stelle diverse, / che cerca in
,... me ne riferisco volentieri a olao magno. tasso, i-30:
regni, e i regni più prossimi a l'aurora. bruno, 3-600: che
: che fa orione, tutto armato a scrimir solo, con le spalancate braccia,
verso la linea equinoziale, che viene a cominciare nel fine di decembre sino a marzo
viene a cominciare nel fine di decembre sino a marzo, in quel tempo si cuopre
, gli si fece incontro, [a vasco di gama] sotto forma di gigante
ancora instabilmente ora succedono i venti aquilonari a gli australi, ora gli australi a
a gli australi, ora gli australi a gli aquilonari, instabile è parimente la
boreale e il pazzo australe erano destinati a portare in quella vicenda un vigore di
. sport. gara ciclistica individuale, a vantaggi, su pista: i concorrenti,
nuove di qui, io gliele scriverei a patto ch'e'mi scrivesse quelle d'italia
quelle d'italia..., e a patto ancora ch'e'mi soffrisse antigallico
. m. villani, 3-14: a dì 14 del detto mese cominciò un
città disiderano di vedere, conviene che davanti a me passino. buti, 2-792:
8-81: non se ne vuol veder simile a questa [tempesta], / quando
boschi, e le robuste piante / svelte a terra spargendo. bruno, 3-631:
vedrà l'ago calamitato rivolgersi non più a tramontana ma ad austro, gli bisognerà
: per l'austro io muovo; a destra ultimi raggi / mi manda il sole
destra ultimi raggi / mi manda il sole a dipartirsi tardo. monti, 171:
plur. -chi). filos. bastante a se stesso; autosufficiente.
dotta, gr. aùxàpxtii; 'sufficiente a se stesso '. autarchia1 (
sf. filos. il bastare a se stessi, autosufficienza etica (nella
. ammin. autonomia amministrativa, riconosciuta a certi enti pubblici (autarchici).
, dei nostri, adusati per vent'anni a pensare autarcicamente. = comp
nome di enti autarchici... a talune amministrazioni che bastano a se stesse
... a talune amministrazioni che bastano a se stesse, cioè vivono in maniera
al bisogno di vessare il pubblico, obbligandolo a recarsi presso un ufficiale incaricato alla bisogna
presso un ufficiale incaricato alla bisogna ed a pagargli, per una occhiata data di
aveva fatto giuliano (maestro di diritto a costantinopoli); la raccolta e il
che possa far fede in giudicio. a. f. doni, 3-46: così
, -giove soggionse -che con questa occasione a costui, come a persona operosa e
con questa occasione a costui, come a persona operosa e forte, sia donata
senza aver ben bilanciate le forze, a sottoporre la somma delle cose al capriccio
più appassionati credettero miglior partito il negar a dirittura l'autenticità di quell'opera, supponendola
, 1-633: supplico l'eccellenza vostra a rimediarvi col mandare a roma il suo
l'eccellenza vostra a rimediarvi col mandare a roma il suo consenso,..
suo consenso,... ovvero mandarlo a me in forma autentica. redi,
necessità. e però è buono espediente a difendersene, subito che è fatto lo
; farsi fare copia autentica per tenerla a presso di sé. leggi di toscana,
leggi di toscana, 1-342: proibischiamo a tutti i nostri tribunali e ministri di non
molte vicine all'autentiche, altre simili a l'autentiche, alcune contrarie a
a l'autentiche, alcune contrarie a l'autentiche ed approvate istorie. bar etti
: [aquilino] si era rivolto a don malfattini, il quale era almeno un
1-168: quando sarete vecchia potrete riavere a vostra volontà delle ore di autentica giovinezza
filosofi, 161: la quarta si è a recare ad es- sempro cosa che in
, e che gli si credono fino a i sogni. d. bartoli, 40-ii-10
un sacchetto sodo, che il vecchio pigliò a volo e depose nell'auto. pratolini
, 1-266: m'invitò ad accompagnarlo a provare un'auto nuova. =
dalla scomunica; la cerimonia del rogo a cui venivano condannati gli eretici che non
punti delle superfici di contatto, sufficiente a innescare la combustione, senza l'intervento di
calore. 2. nei motori a combustione interna, fenomeno che si verifica
di un fondo con cui far fronte a rischi eventuali e di ogni genere.
concerne l'autobiografia, che si riferisce a casi ed esperienze della propria vita.
. tutto al più, posso raccontare a te e a pochi lettori come ho passato
più, posso raccontare a te e a pochi lettori come ho passato a roma la
te e a pochi lettori come ho passato a roma la scorsa estate. e.
estate. e. cecchi, 6-289: a poco, a poco, con la volubilità
. cecchi, 6-289: a poco, a poco, con la volubilità autobiografica degli
da parte di scrittori e artisti) a scegliere come fonte di ispirazione il proprio
da un paese all'altro): anche a due piani. panzini,
arrivo, ma l'autobus che porta a spoleto, era nel frattempo bell'e
penna, 243: il fanciullo magretto torna a casa / un poco stanco e molto
-perdere vautobus: non fare in tempo a salirvi. -anche al figur.:
accogliere il complesso degli automezzi in dotazione a un'unità o reparto. pavese
.. esco dall'autocampo verso sera, a pestare un po'di fango in una
dalla strada. borgese, 3-109: a un tratto, senza preavviso, -
sulla neve file di autocarri e uomini a cavallo. montale, 2-18: si
montale, 2-18: si vuotavano / a fiotti nella sera gli autocarri. moravia,
e sm. tecn. che serve a fissare un pezzo centrandolo (un dispositivo di
quale recipienti cilindrici di acciaio, destinati a subire forti pressioni, sono sottoposti,
sottoposti, con gli ulteriori accorgimenti, a una pressione interna superiore al limite di
chiusura ermetica che si applica su recipienti a pressione interna. 2. recipiente
serve per ottenere temperature di ebollizione superiori a ioo° (serve per la vulcanizzazione della
da sé, senza uopo di chiavelli a vite od altro nel suo coperchio di forma
cristallo, di nichelio: due crocerossine imbavagliate a una estremità del lettuccio operatorio. calvino
: delle autoclavi immobili come elefanti sottoposti a uno sforzo tutto interiore solo le lancette
. 3. marin. porta a chiusura stagna nelle paratie delle navi.
. bot. caduta delle foglie dovuta a cause interne, e non a stimoli esterni
dovuta a cause interne, e non a stimoli esterni. = deriv.
che serve per il trasporto di passeggeri a ore fisse lungo determinati percorsi interurbani.
. venne percorsa dall'autocorriera postale, a ora data, come la tenebra dal
autocrate d'antibo, che non era facile a smarrirsi, 10 sbirciò guerciamente.
, i-103: neppure mi volli far presentare a quella famosa autocratrice caterina seconda.
. procedimento di foto grafie a colori con soluzione mediante reticolo colorato,
osservato per trasparenza, dà l'immagine a colori. = voce dotta,
l'autodidatta è grande soltanto se riesce a maturarsi e a formarsi. gobetti,
è grande soltanto se riesce a maturarsi e a formarsi. gobetti, ii-311: fanciullo
l'esempio: metodo autodidattico, che serve a apprendere da sé. 2
del poeta non si può né ridurlo a disciplina scolastica, né dargli aiuto e
stesso, del proprio operato (a viva voce, per scritto).
individuo si impone e riconosce in seguito a una libera scelta della propria coscienza.
. nucleo di militari e automezzi assegnati a un comando di truppa. =
corse automobilistiche e per le prove, a scopo di studio, del comportamento degli
corpo (e avviene di certi animali sottoposti a un digiuno prolungato). - anche
se fosse vivo, forse il primo a favorire il declino sarebbe lo stesso lord
capacità di investimento diretto, senza ricorrere a prestiti, ma impiegandovi una parte dei
voce dotta, comp. dal gr. a ùxóg 'da sé 'e ydtlaos 4
sostentatrice di grandi dimensioni, ruotante intorno a un asse, che in volo ordinario è
controlli o interferenze esterne, concessa a gruppi sociali, e in particolare ad
creazione dei congegni elettorali più adatti a condizioni storiche specifiche. idem, 1-168:
. internaz. indipendenza amministrativa, accordata a popoli ex-coloniali o semi-coloniali, quale avviamento
di carattere grosso grande e unciale, a uso fattoressa o serva, di eleonora
fattori 11 fiorini d'oro per renderli a chi glie ne avea imprestati; un bellissimo
dorato. tombari, 3-216: andarono a pranzare insieme in una di quelle trattorie
per rimuovere i veicoli danneggiati in seguito a incidenti stradali). = comp
autolesionismo, sm. attività diretta a produrre lesioni sul proprio corpo: si
soggetti psichicamente anormali, che mirano così a procurarsi denaro (attraverso la riscossione di
, pensioni, ecc.) o a sottrarsi a obblighi pesanti o rischiosi (
, ecc.) o a sottrarsi a obblighi pesanti o rischiosi (come il
che gli trapassò la coscia... a noi ha detto che l'aveva fatto
rincasando verso le undici, vidi ferma a metà d'una viuzza poco illuminata la
, sm. meccan. apparecchio destinato a limitare la velocità di un ascensore alla
automaticamente quando il livello del serbatoio a monte supera un determinato valore. =
movimenti esercita in varie e meravigliose guise? a. cocchi, 8-251: ai quali
qualità e le operazioni che si richieggono a questo automato. giusti, i-454:
lasciar dire. soffici, ii-37: viveva a guisa d'automa, spiritualmente annientata,
gli occhi guardare fisso in avanti seguitando a camminare tutta d'un pezzo come un
un automa, di mettere i passi a caso sulle pietre. 2.
2. figur. distrattamente; senza riflettere a ciò che si fa; per abitudine
diverso da quello nel quale furono chiamati a vivere, che li attrae e
spenta, che comin ciarono a far fuoco tutti. sparavano automaticamente.
persona involontari: abusivamente ora s'estende a quei congegni in cui è dato sempre
, una scarpa vecchia, un ranocchio a scatto automatico. marotta, 1-13: sostituì
un'arma automatica e si mise subito a far fuoco. -per estens.
dei bottoni automatici, chiamati assai meglio a pressione? panzini, iii-94: a
a pressione? panzini, iii-94: a proposito di bottoni automatici, la piazza di
candida e della sottana blu, si mise a cantarellare. c. e. gadda
: la ciclopica cava, in preda a un automatismo orribile, è immersa in una
trionfale. moravia, viii-118: noi riusciamo a vivere senza troppa fatica grazie soltanto all'
. per fare un sol passo, a quanto sembra, spostiamo un'infinità di
gli psichiatri contemporanei... riconducono a una sorgente infantile i maggiori fatti del
blema nel quale il nero è costretto a dare il matto al bianco in
30-31: gli aristocratici automedonti eran segnati a dito, ad uno ad uno, in
automèzzo, sm. autoveicolo, vettura a trazione meccanica (per lo più nei
parola non elegante per indicare genericamente vetture a trazione meccanica. cassola, 1-228:
di quelli che sparavano dal prato, a due metri dagli automezzi...
senza rotaie). -in particolare: veicolo a quattro ruote, con motore a scoppio
veicolo a quattro ruote, con motore a scoppio destinato al trasporto di un piccolo
automobilina. ojetti, i-25: riuscì a scovare un'automobiluccia fangosa che serviva a
a scovare un'automobiluccia fangosa che serviva a requisire le patate. idem, ii-421:
. idem, ii-421: sullo spiazzo a sinistra del viale è una folla di automobilette
automobilette. pratolini, 6-25: erano tornati a piedi in città indugiando davanti al luna
la passione dell'automobilismo e, a dire il vero, guidava benissimo.
si era fermata ad un passaggio a livello e parecchie facce irate si
consente la trazione da sola o accoppiata a uno o più rimorchi. =
noleggio di automobili; ditta che dà a nolo automobili. = comp.
sé; potestà riconosciuta dal potere centrale a un ente locale di emanare norme che,
, 3-61: si riferisce... a quell'anno, in cui la detta
della sua autonomia fossero alcune parti soggette a malattie endemie. pisacane, iii-109: non
tutte [le imprese], lasciando però a ciascuna la debita autonomia e franchezza di
, l'uomo dal destino creatore arriverebbe a questo: l'autonomia, la solitudine,
la loro dignità e autonomia sono ridotte a funzioni servili. 3. dir
istinti e dalle passioni, né in base a norme imposte dal di fuori (sia
corrispondente), che è possibile compiere a una certa velocità e in determinate condizioni
: io sono autonomo, e mi movo a. conto mio. gentile, 2-12
, forte, che s'imponeva anche a me. gobetti, 1-189: il liberismo
, che non vanno da luogo a luogo, come * autopiano '. leggi
autopiani, harmonium e strumenti consimili a tastiera, hanno l'obbligo di
cromosomi dei nuclei, dovuto, anziché a incroci, a cause esterne (sbalzi
, dovuto, anziché a incroci, a cause esterne (sbalzi di temperatura,
: lo iettatore danneggia senza motivo, a caso, spargendo disgrazie un po'come
po'come l'autopompa sparge l'acqua: a chi tocca tocca. = comp.
il monte! con quale amore, a vent'anni, ne avrei cercato e corso
autopposizióne, sf. filos. opposizione a se stesso (di un concetto)
per accertare la causa della morte, a scopo clinico (quando la causa del
e modalità del decesso che possono servire a identificare il colpevole e a stabilire il
possono servire a identificare il colpevole e a stabilire il grado della sua responsabilità)
di rozzamente filosofare fu l'aòt0
plinio è di parere che anfiarao non fu a nessun secondo nello interpretare i sogni.
di servizio pubblico (che viene presa a nolo con il conducente, dietro pagamento
pagamento di un compenso calcolato in base a una tariffa unitaria, e in proporzione
assestò la valigia sulle spalle e andò a cercare un'autopubblica. = comp.
autoràdio, sm. apparecchio radioricevente adatto a essere sistemato in un autoveicolo.
guicciardini, 139: uno de'modi a fare fautore di qualche vostro disegno qualcuno
ne sarebbe alieno, è farne capo a lui e farnelo, come dire, autore
principale. anguillara, 15-19: provedi a me del tuo divin favore, /
grave peccato chi si fa autore o entra a parte delle rivolte? -genitore
lor primi peccati. / sia contro a me diretta / la pubblica vendetta.
le chimere. carducci, iii-n-73: a tirteo ad alceo ad eschilo..
878: stetti lungo tempo perplesso intorno a queste forme delle consonanze, non mi
scritto dottamente della musica, fusse concludente a bastanza. magalotti, 9-2-160: molti
molti geni studiosi, che si applicherebbero a vedere le cose a fondo negli autori
che si applicherebbero a vedere le cose a fondo negli autori classici, allettati da questa
, iii-337: se uno mi domandasse a che cosa giova lo studio degli autori classici
furon cari appena preso gusto alla lettura a quelli che ancor oggi possono esserci stimolatori
, / s'anche m'abbia a chiamar quelli autoroni / che il leopardi
autoreattóre, sm. aeron. propulsore a getto impiegato nelle alte velocità subsoniche e
automaticamente le variazioni di valore della grandezza a cui è applicato. = comp.
punto segnato involontariamente nella propria rete, a vantaggio degli avversari (nel calcio,
raffrenano l'impetuoso lor corso, e a dietro gli tornano. tasso, 10-39:
: sbagliar tutto potevano, da cima a fondo, i grandi, i fabbricieri
, di capitano. soffici, ii-36: a tale suggestione d'autorevolezza, gravante
colei che più soggiaceva, come a una sorta d'incantamento, era naturalmente la
in questa vita non potrebbe venire a noi cosa più graziosa. =
graziosa. = deriv. da a [i] utorio (v.)
per cui esse producono altre particelle simili a sé. = comp. da
. nel fieno non ben secco) a causa di ossidazioni provocate da microrganismi o
). ant. dotto. a. pucci, ix-418: se non è
. machiavelli, 345: perché a frenare gli uomini armati non bastano né
, umanità e munificenza si guadagnano. a. f. doni, 2-34:
doni, 2-34: andò il barone a ritrovare un valente padre, dal quale
dovesse avere azione nelle dimostrazioni della natura, a me sarà lecito con altrettanta autorità dire
, con la quale la divinità appropiò a sé i pochi giganti ch'abbiamo detti
, chiese alla figlia se volesse andare a letto. viani, 19-3x1: inchinarsi all'
, quando avevano necessità di scarpe, o a quella del medico, quando necessitava il
, essere assunto come modello. a. f. bertini, 7-141: arrivò
7-141: arrivò [il redi] infino a fare autorità nella lingua fiorentina.
propria iniziativa. machiavelli, 240: a uno cittadino che voglia nella sua repubblica
con l'uno e con l'altro. a. f. doni, 2-64: alla
, dandogli grande autoritade di procedere spiritualmente a chi fosse disubbidiente alla chiesa.
ne'fatti dissonanti alle parole, cominciarono a usare autorità che non era loro commessa
commessa. passavanti, 69: adoperando a ciò le chiavi e l'autorità apostolica della
apostolica. marsilio ficino, 2-153: a pochi si dà l'autorità di fare
chi ne aveva autorità, si vennero a tór via tutti quelli mali che ne
aveva l'autorità di comandare a'bargelli e a tutti gli ufizi della povera isventurata città
del sangue: avere potestà di condannare a morte. machiavelli, 502: pensarono
incoraggiati dalle stesse autorità austriache, giravano a saccheggiare i negozi dei sudditi italiani.
mandò più grande e più solenne ambasciata a corte di suoi confidenti, uomini sperti
. aretino, iii-82: dona novitade a le cose vecchie, autorità a le nuove
novitade a le cose vecchie, autorità a le nuove, luce a le oscure
vecchie, autorità a le nuove, luce a le oscure, grazia a le inette
, luce a le oscure, grazia a le inette, ornamento a le inculte,
oscure, grazia a le inette, ornamento a le inculte, gravità a le semplici
, ornamento a le inculte, gravità a le semplici ed eternità a le scritte.
, gravità a le semplici ed eternità a le scritte. varchi, 13-18:
, 2-52: 'l re, ben ch'a pietade / tirato cor difficilmente pieghi,
ma sì l'amore della pura verità a leggere ti conduca. tommaseo, 1-404:
leggere ti conduca. tommaseo, 1-404: a lui darò questo libro, acciocch'egli
era... di grandissima riverenza a vederlo; in modo che non era ignuno
, come usò la vecchia crusca, a registrarli aggiungendo una dichiarazione in forma d'
; citazione di autore illustre, addotta a sostegno di un'argomentazione. francesco da
sermonò in quello [parlamento] contro a papa giovanni, opponendogli per più falsi
pare dura la 'nterpretazione vostra; ma a tanta e tale autorità temo di
lui, e quelle ho sempre mandate a memoria, e per questa cagione non volli
possibilità di un'opposizione parlamentare), a eccezione di quello che ha conseguito il
nazione, e il cui capo viene a occupare una posizione di netta preminenza.
iv-47. autoritarismo, sm. tendenza a governare in modo autoritario, antiliberale,
ii-23: e quello stesso che autorizza a rompere qualunque sorte di convenzioni. cesarotti
naturale è illimitata, perciocché autorizza l'uomo a tutto ciò che lo tenta e ch'
riflessi rotulari e pupillari, lo autorizzò a rivestirsi e a rimettersi in piedi.
e pupillari, lo autorizzò a rivestirsi e a rimettersi in piedi. 2.
novelli, preferire le visioni de'filosofi a quelle de'profeti. salvini, 30-1-495
de'profeti. salvini, 30-1-495: a quegli autori s'appigli, che il
agnese... si credè autorizzata a venirle in soccorso. conciliatore, ii-769:
di qualsiasi mano, purché sia autorizzato a mettervi sotto una firma denotante partito.
, 1-173: nessun monastero è autorizzato a celare delle persone ricercate così attivamente
. atto con cui si autorizza qualcuno a compiere qualche cosa. arila, 54
2. documento comprovante che alla persona a cui è intestato è concesso (da parte
e. cecchi, 6-32: si presenta a un guardiano l'autorizzazione d'accesso.
cui l'amministrazione rimuove, in relazione a un caso singolo, un divieto posto
abuso della persona autorizzata. -autorizzazione a procedere: in procedura penale, atto
parlamento è necessaria l'autorizzazione della camera a cui appartiene). = cfr.
un accumulatore (o una pila) abbandonato a sé perde la sua carica, pur
perde la sua carica, pur essendo a circuito aperto. = comp. da
autoscatto, sm. ott. dispositivo a movimento di orologeria, atto a comandare
dispositivo a movimento di orologeria, atto a comandare automaticamente lo scatto degli otturatori nelle
con siero estratto dal soggetto medesimo a cui viene inoculato. = comp
autosìntesi, sf. filos. sintesi a priori dell'io e del non-io (
. autoslitta, sf. slitta a motore. = comp. da
nei sistemi di equazioni algebriche lineari omogenee a più incognite, ogni soluzione non nulla
individui maschili e femminili (in contrapposizione a eterocromosoma o cromosoma sessuale, cioè caratteristico
delle regioni carsiche) per cui un fiume a un certo punto del suo corso sprofonda
un particolare tipo di stiva (detto a tramoggia) in cui le merci si dispongono
arresto da un pedone fermo sulla strada a un automobilista che sopraggiunge in macchina nella
collega fra loro grandi centri, destinata a essere percorsa da autoveicoli con pneumatici,
ecc., non sono interrotte da passaggi a livello o incroci, e il traffico
livello o incroci, e il traffico obbedisce a speciali regole di circolazione).
le vie di comunicazione riservate al transito a pagamento degli autoveicoli. =
autosufficiènte, agg. che basta a se stesso. = comp.
autosufficiènza, sf. capacità di bastare a se stesso, l'essere autosufficiente.
una convinzione crea nella coscienza impressioni atte a confermarla). = comp
= fr. autotypie (dal gr. a 'xóxonoi; 'che si imprime da
einaudi, 1-353: l'e. a. m.... percepisce dagli
lamenterebbero la soppressione dell'e. a. m., come prova di disinteresse
le sostanze inorganiche (senza ricorrere a sostanze organiche elaborate da altri esseri).
volta con microbi prelevati dal malato stesso a cui il vaccino dovrà essere inoculato.
realtà assoluta, non distinguibile da quella a cui si torna nella vita pratica.
. autoveicolo, sm. veicolo a trazione meccanica che si muove su strada
gialli (se ne trovano giacimenti in francia a autun, in italia a lurisia,
in francia a autun, in italia a lurisia, e negli stati uniti).
autunnali e iemali, questi risalti si hanno a vedere. mazzini, ii-87: il
è autunnale. barilli, 2-322: a vederli in questa stagione autunnale che tira
. slataper, 1-93: ero accanto a un bosco autunnale, e soffiava la bora
d'oro e di porpora turbinavano intorno a me. bacchelti, ii-461: la
è quella parte dell'anno, che comincia a mezzo settembre e dura infino a mezzo
comincia a mezzo settembre e dura infino a mezzo di dicembre, nel quale tempo
il nutrimento dell'umido dell'albero, caggiono a terra ad una ad una. maestro
la sua fede intera / ad autunno, a cui i suoi doni / ha conceduto.
tempo dell'autonno la mondo è asomigliato a la femina ignuda ch'àe molti tempi
si parta gioventute e venga aprossi- mando a senettute. boccaccio, i-206: come fanno
, cioè nel principio li alberi cominciare a impallidire le foglie ne'più vecchi rami
augei sì grande stuolo, / quando a i soli più tepidi s'accoglie; /
quanto è ragionevole che cedano le speranze a gli effetti e i fiori a'frutti.
lo suo dio bibace, / resti a me con amor bruma gentile. p.
arici, 42: dell'imbrifero autunno a metà cade / abbondevole pioggia, anzi
giusti, iii-230: io sono quassù a patire le pene dell'inferno per questo fegato
il colore fastoso dell'autunno cedeva a un grigiore di fanghiglia. quasimodo
posseggo / e piego alle tue acque a bermi il cielo, / fuga
del tuo abisso / m'ha cercoscritto a volerme annegare! 3. figur
bellezza di autunno, che aveva vergogna a mostrarsi. comisso, 14-125: rinsecchita
accanita con una specie di rabbiosa volontà a immaginare una maria teresa carica di autunni
isidoro, 5-35-5: « autumnus a tempestate vocatus quando et folia arborum cadunt
se ne conoscono due tipi: auxina a { acido auxentiolico) e auxina b (
colonne volgar. [tommaseo]: montarono a cavallo e con passi avaccevoli vennero
guittone, ii-243: non corra l'omo a cui conven gir tardi, /
/ né quei pur pensi e guardi / a cui tutt'avaccianza aver bisogna;
cardinale ad avacciare la pace, e a darvi esecuzione. bartolomeo da s.
lena, / non m'impedì l'andare a lui. soffredi del grazia, 14
da'romani, che avacciasse sua andata a roma... si partì a dì
andata a roma... si partì a dì 21 di dicembre. m. villani
: e 'l forte scudo imbraccia / ed a fedir il buon destrieri avaccia. giov
non vergognino, se non s'avaccino a uscire di quella come d'indegna compagnia
! laude, v-519-92: gridando lo popolo a remore: / sia vaccio crocefixo el
'l cieco agnello. cecco d'a scoli, 3032: l'altro [diamante
bando / ch'ognuno avaccio si recasse a schiera. g. morelli, 296:
fattore di quelle non vorrebbe, vengono a luce. bembo, 2-76: e questa
avaccio la nave che le persone intende a salvare. giov. cavalcanti, 303:
aveggia / quanto mia laude è 'ngiuriosa a voi; / ma contrastar non posso
boccaccio [tommaseo]: oh lasso a me, ch'i'mi credeva avale
di cristo [tommaseo]: e credo a vale fermamente che quello cristo fosse,
cecchi [tommaseo]: tu se'a vale in nozze. -avale avale
ferenza che... l'avallo, a meno di convenzione in contrario,
postura strinsi gli occhi contro l'avambraccio poggiato a terra. borgese, 2-50: gli
contrazione nei muscoli dell'avambraccio, simile a una bugna. pavese, i-129:
, certi enormi vasi di limone, a specchiarsi dai pilastrini della balaustrata nel lago
da scavo (perciò detto anche pozzo a mano o pozzo scavato) per facilitare
villa vasta e isolata coi doppi avancorpi a tamburo, i suoi tamerici giganti e le
squadra navale (per proteggerne i movimenti a scopo di sicurezza).
e le avanguardie alleate si stavano avvicinando a roma. -figur. c
era legato per simpatia e per età a quei letterati così detti di avanguardia. soffici
smorfie e calìe. montano, 68: a chi poteva guardare un giovane provinciale che
e aspettare che la popolazione si ribelli a questo stato di cose e mandi i fascisti
questo stato di cose e mandi i fascisti a gam- ballaria. noi dobbiamo trovarci all'
. e al momento buono essere in testa a tutti. = dal fr.
, quando tutta la nuova italia aspirava a una forma d'arte piena, completa
di sostenere idee nuove; chi appartiene a un movimento d'avanguardia. panzini
avanguardisti. silone, 5-197: sostò a osservare un'esercitazione di ragazzi avanguardisti mitraglieri
tra quei tipi che erano sempre pronti a mettersi in parata. avanguardo, sm
dalla perenne estrazione di denaro, incominciò a sviluppare la sua attività. manzoni, 402
davanzali, i-328: in questo anno a nerone, rompendogli la testa il popolo delle
usciti fuor dell'uova, / vengono a galla fuggendo lo scuro. ottonaio, 1-371
affanna tutto il dì; poi in cambio a quelli, / piglia qualche mal granchio
, per bische e per raddotti, / a più d'un'esca trasse.
, sf. milit. ricognizione affidata a piccoli reparti avanzati (nel passato alla
ciò che si trova di fronte (opposto a dietro, indietro); innanzi,
dipinsi una figura, / bella, a voi simigliante; / e quando voi non
: dopo qualche tempo, ricomparve giulivo, a dir loro che venissero avanti con lui
indietro in mezzo all'aia, intento a saggiare sotto le piante nude l'umidità persistente
2. ordine di avanzare; invito a entrare in un luogo; esortazione ad
in un luogo; esortazione ad affrettarsi a fare una cosa. boccaccio, i-139
spalle a'sergenti che la menavano, a lei disse: -via avanti, qui
fondo alla vallata e poi risalivano fino a nuoro, egli pungeva i buoi con
ritorno. bontempelli, 20-176: salimmo a un secondo piano e accettammo l'invito
stando curvo in avanti, rispettoso, ma a suo agio, le offrisse il
due che poche ore avanti avevano stentato a riconoscersi? palazzeschi, 4-367: è
alessandro. augustini, iii-196: volgiti a quelle / che di poch'ore ti
del gran lume errante / l'ombra felice a la superba avante / usurparsi il mio
di baudelaire, di verlaine, e avanti a tutte quelle della giovine scuola francese che
, e all'ora del mangiare avanti a lui presentarsi. tasso, 20-124: s'
, 20-124: s'ogni altro petto a voi par di diamante, / osarete piagar
sole, / tutti li cavalier messe a furore. machiavelli, 420: la rimase
siete amica, avanti sera vi mando a casa il consorte. manzoni, pr.
, tirare avanti: avanzare, seguitare a camminare; proseguire per la propria strada
, 4-169: era possibile che non riuscisse a andare avanti un ragazzo che in tre
tre mesi soltanto di preparazione era riuscito a prendere la licenza elementare a pieni voti
era riuscito a prendere la licenza elementare a pieni voti. -proseguire in un
avanti andare,... questo raccontò a currado. -vivere; campare più
? / rispose ciapo: fan denari a staia. alvaro, 9-485: un latitante
avanti. pavese, i-128 • però a una famiglia come quella di nanni non si
difficoltà incontrate. -essere avanti: essere a buon punto, in via di conclusione
, un lavoro): primeggiarvi; essere a buon punto. -anche: progredire sia
: « cavaliere, che hai tu misfatto a costoro...? ». dante
: per ch'io mi mossi, ed a lui venni ratto; / e i
grande affetto, / che mosse me a fare il simigliante. tasso, 2-88:
? è una domanda che sono costretta a farvi: perché, potete immaginarlo,
potete immaginarlo, non siete il solo a farvi avanti. -mandare avanti:
: « cavaliere, che hai tu misfatto a costoro, che ti menano così laidamente
i-121: se tu mi di'perché a questo se'mosso, la cagione potrebbe essere
i-293: tutti [gli uccelli] cominciaro a dare gravissimi assalti alla fagiana,.
; porre prudenti condizioni alla propria partecipazione a un'impresa. giusti, i-94
molto avanti. -stare, essere avanti a qualcuno: superarlo. -anche al figur
-tirare avanti una cosa: seguitare a farla, proseguirla. p.
il viaggio. -venire, tornare avanti a qualcuno: tornare alla memoria, essere
uno dei vostri anni ve lo renderò a poco a poco, giorno per giorno
dei vostri anni ve lo renderò a poco a poco, giorno per giorno, avanti
io dovessi partire, s'era andati a certi boschi. pratolini, 9-607: mio
, 14-8: va'da qui avanti / a guerreggiar co'i delicati amanti.
certa sera in avanti, fu nini a scegliersi ed invitare, di volta in
ne'profondi solchi della mente riposte, vale a un tratto a produrre...
mente riposte, vale a un tratto a produrre... nobili, e rigogliosi
cristo. -tanto avanti: a tal punto, tanto oltre. dante
cose tant'avanti, e non si rivolge a chi lo può e vuole dirigere e
-a vanti e indietro (avanti-indietro): a indicare il moto di una spola (
la parte della nave che si trova a proravia della sezione maestra. -il senso
tempo e di luogo) è analoga a quella di prima, dopo, ecc.
), avv. il giorno precedente a ieri, ier l'altro, l'altro
machiavelli [tommaseo]: noi rispondendo a questa tua d'avanti ieri, cominceremo
delle condizioni. -in particolare: promozione a un grado superiore (negli impieghi pubblici
conoscenza, se l'anima non si spoglia a poco a poco e non si purga
se l'anima non si spoglia a poco a poco e non si purga dalla stoltizia
, che vien dietro come inevitabile conseguenza a questi minuti e inosservati, ma pregiudicevoli
relativo dell'utensile rispetto al pezzo, a ogni giro e a ogni doppia corsa del
al pezzo, a ogni giro e a ogni doppia corsa del pezzo e dell'
, 43-51: tutta notte dormir potria a diletto, / e dormendo avanzarsi qualche
che sono in fortuna da potersi alzare a grandezza, sempre si avanzano ne'loro
18-69: non si ferma la lancia a la ferita; / dopo il colpo,
la morte lassa. carletti, 41: a poco a poco si vanno avanzando dodece
. carletti, 41: a poco a poco si vanno avanzando dodece o quindeci miglia
. g. bentivoglio, 4-618: a quella volta s'inviò don giovanni; ed
erano altresì prive della forza lor bisognevole a contrastare il sospignimento delle acque vittoriose al
tale gli oppressori, che gli obbligò a cedere. magalotti, 21-131: tant'
che le cose più gravi siano abili a scacciare insù le meno gravi,..
avanza, e si dispiega / rimpetto a noi. manzoni, pr. sp.
di là dal nero nel vano dell'altare a sinistra, si scosse, si rizzò
viso e ginocchi coi lembi. avanzavano a testa bassa, accecati dal vento e
correre verso la porta avversaria, apprestandosi a tirare. 3. aumentare, crescere
ch'io non posso durare / lungamente a soffrire, ond'io mi doglio;
cui vertù s'avanza! / così vassi a le'stelle. tasso, 14-74:
e la fa lieta; / indi a rider uom move; e tanto il riso
quei di là molto s'avanza. a. pucci, ix-359: chi queste cose
, 1-343: l'animo deb'uomo a seguire l'alte cose fu creato,
l'inanzi / fuggir le dubbie guerre a te conviene: / ch'ove tu vinca
che avete avanzato co le vostre lettere, a non voler parlar per volgare. sarpi
s'avanzò tanto, che potè esporsi a disegnar con lode alcune opere pubbbehe.
mercatanti, che quando trovano mercatanzia che a loro paia, onde avanzare credano, tali
boccaccio, 6-473: l'animo dell'uomo a seguir l'alte cose fu creato;
, il marchese s'avanzò di scrivere a sua maestà, e farle intendere il tutto
residenza. salvini, 39-ii-95: m'avanzo a dire, le cose forti esser deboli
selene, / puoi tu sola avanzarti / a cacciarmi così? baretti, i-143:
riprove tali che bastano perché io m'avanzi a dirvi tanto. manzoni, pr.
: e su questo pure s'avanzava a domande, che facevano stupire e arrossire l'
l'avanzo del cibacca, / ch'a capo d'anno avanzava li piedi /
stampella sul terreno e con un movimento a compasso si spinse verso l'entrata del
ingrandire. latini, i-1658: però a tutte l'ore / ti tieni a buona
però a tutte l'ore / ti tieni a buona usanza, / perciò ch'ella
cose son che vole aver segnore / a ciò che 'l servo suo sia meritato:
», / rispuose il mio maestro a lui, « pur dianzi / ne disse
iddii, i quali senza dubbio favorevoli a voi conosco, in meglio avanzino i vostri
che tanto la loro condizione, viene a togliere in gran parte la collisione dei
883: deliberai, non dando molestia a chicchessia, non procurando in modo alcuno di
zi. tr. privilegiare; promuovere a un grado superiore (negli uffici,
, fu per la sua ambizione avanzato a onori. 12. tr.
salvini, 5-iii-355: così si potrebbe dire a chiunque avanza una proposizione senza provarla punto
... quando fossero stati avanzati a noi medesimi. leopardi, iii-35:
io so che tu girai parlando / a donne assai, quando t'avrò avanzata.
e d'alberi chiuso, ripostisi, a prender amoroso piacere l'un dell'altro
, valere di più; essere superiore a qualcuno (per qualità sia fisiche sia
non fossero dagli uccelli avanzati, cominciarono a cantare. torini, 260: adunque
altri animali, ma non pertanto, a dimostrazione della nostra miseria e imperfezione,
...? pulci, 7-3: a corpo a corpo insieme ci sfidamo, /
.? pulci, 7-3: a corpo a corpo insieme ci sfidamo, / e
sfidamo, / e cominciamo le spade a menare; / finalmente di forza gli
si può dire mai tanto che basti a dichiararle amorose, cortese, attrattive e
settembrini, 1-50: il bene, che a mio credere avanzava il male, era
di longhezza. tasso, 20-9: egli a destra s'alluoga, ov'è l'
fare mercoledì, è invece stato avanzato a martedì. = lat. volgar
, 40-11: ma però che mi manca a fornir l'opra / alquanto delle file
alquanto delle file benedette, / ch'avanzaro a quel mio diletto padre. boccaccio,
utilmente adoperare il tempo faticano, che a voi, donne, alle quali tanto del
avanza la virtù del ferro, fa prode a rimuover la dissenteria e a fortificare i
fa prode a rimuover la dissenteria e a fortificare i membri d'entro. cantari,
savonarola, iii-459: se tu non hai a morire, e'ti avanzerà roba,
qualche danaio, e vorre'pur, giunto a firenze, fare qualche trafficuzzo. della
mostra di portar openione che il senno a lui avanzi e ad altri manchi. boterò
ancor dell'aspra via m'avanza / che a córre il vero alloro guidar debbe!
donar per dio ciò che gli avanza / a chiunque vede che sia poverello. boiardo
sia di quel uomo che si mette a tale impresa *. io risposi che della
avanzerebbe, pur che i'trovassi modo a far tal cosa. della casa, 568
loro di potere amare altrui. a. f. doni, 2-15: ora
tela, ora un anello, venne a tale ch'ella voleva che lo sposasse,
ne potrete. idem, 20-144: ed a lui tanto / avanza ancor de la
ancor de la diurna luce, / ch'a la città già liberata, al santo
baretti, ii-102: penso di ritirarmi a casa e vivere mezzanamente ozioso i pochi anni
, se tempo t'avanza, renditi a te, secondo che desidera la tua
, assai contento / se core e lena a sospirar m'avanza. idem, 22-92
, iv-62: ha una bontà da assomigliarsi a quei pani del vangelo, che dopo
: o madre, o madre, a i dì de la speranza / dal tuo
qui ci avanza tempo, ti insegnerò a scrivere e a leggere. borgese,
avanza tempo, ti insegnerò a scrivere e a leggere. borgese, 6-134: o
ritiene siano sufficienti, o che vengono a noia e dànno sazietà).
tommaseo [s. v.]: a chi offre cosa della quale accettisi pure
l'accompagnatura] -egli rispose - quanto a me, mi basta e me n'avanza
sopra v'abbonda, / che poco avanza a gir sotto la sponda.
espugnazione di troia molti troiani, che a tanta ruina avanzarono, fuggirono chi ad
, / ch'avanzaro agl'incendi, a le ruine, / al mare, ai
., 2-3 (142): cominciarono a prestare ad usura; e sì fu
: lo abate, ciò udendo, cominciò a sospirare, e parveli essere a peggior
cominciò a sospirare, e parveli essere a peggior partito che prima; ma pur
, disse che li piacesse darli termine a rispondere a sì alte cose. machiavelli,
che li piacesse darli termine a rispondere a sì alte cose. machiavelli,
poco... mi son messo a scrivere nelle sue stanze per avanzar tempo.
ecc. tozzi, ii-23: aveva questionato a morte... pretendendo, come
; d'altra parte il timore, a gennaio e febbraio, di un altro
simplicemente... come i sudori. a. f. doni, i-154:
avanzaticci© portare fuga in cuore, ferite a tergo. i. nelli, 17-2-1:
possa fare qualche poesia, non mancherò a suo tempo d'obbedire. g
le diligenze e le più opportune operazioni a fine di difendersi, quando è possibile
forteguerri, 4-3: uomo avanzato, a giovinetta acerba / piacer non pensi,
adesso il grano saraceno fiorisce: solo a novembre avanzato darà i piccoli semi neri
avanzata. soffici, 6-133: [venne a morte] essendo in età assai avanzata
del solito. piovene, 2-185: insensibile a ogni bellezza della natura in quell'aprile
diminutivo e talvolta eufemistico, che vale a dirittura vecchietto. idem [s.
celimi, i-io (42): oltra a l'aiuto che io davo al mio
, e le salve dei reduci intenti a consumare le munizioni avanzate dalla guerra.
al fuoco,... fu mandato a donare alla gloriosa memoria di ferdinando ii
di ferdinando ii. 3. a tempo avanzato: nei ritagli di tempo,
, i-536: un eroe comodissimo da celebrarsi a tempo avanzato e a un tanto il
comodissimo da celebrarsi a tempo avanzato e a un tanto il braccio. collodi, 191
tanto il braccio. collodi, 191: a tempo avanzato, imparò a fabbricare anche
191: a tempo avanzato, imparò a fabbricare anche i canestri e i panieri
che loro ci richiedono... e a tempo avanzato. avanzatóre1, agg.
parte di messer ulivo; di che a lui convenne di seguire la 'npresa come era
la 'npresa come era usanza, che a coloro che volevano essere avanzerani di giuochi
prodezze, erano incitati da molti, e a loro erano proferte cose bisognevoli al compimento
rivolse il tempestoso animo alle gravi ingiurie a lui fatte. = » deriv
(tempo, denaro, cibi serviti a mensa); resto, residuo, sovrabbondanza
idem, ii-276: e quando ha a soficienza ciò che li bisogna, del suo
bisogna, del suo avanzo dea mangiare a l'affamato. stefani, 5-7: quasi
. ariosto, 14-47: ma poi ch'a spese lor si furo accorti / che
morti, / tutto l'avanzo cominciò a fuggire. aretino, iii-136: hammi testé
padre ismezzò, dandone parte in serbo a l'amica, e parte riserbandosene per lui
più mi risolvo di spender questo avanzo a mio modo. buonarroti il giovane,
avanzo. alfieri, i-325: ho assegnato a me stesso l'avanzo di me,
cane alla gonnella, s'è data a dio e ha portato alla madonna gli
, s'altri ebbe le prime. / a me l'avanzo, s'è di te
gaudiosi, iii-457: mucchio d'ossa spolpate a terra sparte: / avanzi miserabili di
avanzi che natura / con veci alterne a sensi altri destina. idem, 1-52
ciro di pers, iii-508: duro a veder l'ampie città, le ville
tutta fuori della siracusa d'oggidì; incavata a punta di scarpello dentro il sasso vivo
un gran casalone,... vale a dire le rovine d'una grandiosa rocca
i di cui avanzi molto alti sopr'a terra, fanno conoscere che ella era una
, senza parapetto, sospesi in aria a quattrocento piedi dal precipizio. d'annunzio,
amore per la famiglia; per provare a se stessa ch'era libera di muoversi,
, 1-3-17: né soffrirà che venga / a contrastar gli amori / un avanzo di
. giordani, ii-3: è impegnato a raccoglier qualche avanzo del naufragio.
amistà]? torini, 265: e a volere questo vedere e conoscere, n'
la giostra fatta dianzi / si deveano a grifon che il tutto vinse, / e
: egli morì qual forte: / onde a ragion gli è quell'onor dovuto /
. - d'avanzo, in avanzo: a sufficienza, più del bisogno. -averne
più del bisogno. -averne d'avanzo: a sazietà. -esserne d'avanzo:
stimando pochissimi, amo tanto pochi che a volerli contare colle dita, una rnano
, ii-16-163: se durassi tre anni a salire le alpi, secondo posso io,
rimesso / di qua ventiduo mila scudi (a dirlo / a voi) che io
qua ventiduo mila scudi (a dirlo / a voi) che io di tanti miei
, 1-230: rigattiere... a noi viene da rigaglie, che intendiamo
messo. varchi, 23-18: fanno a gara di fondere, e scialacquare le loro
: o perché nieghi avaramente i premi / a chi per via d'onor travaglia e
soldanieri, xiv-88: da'da'a chi avareggia pur per sé, /
, / se il tempo gli si volge a scherzi d'orsa: / ché non si
in un ponte, le avarie sono a carico. leggi della navigazione, 6-480:
, 1-83: facevano [i genovesi] a caffa porto, e per terra vi
. borgese, 1-362: come si fa a dire alla gente che la macchina del
avariata, come una danzatrice moribonda davanti a un pubblico indifferente. 2.
eccessivo desiderio del risparmio; soverchia resistenza a spendere (ed è uno dei vizi
come se tu cercasse il capo intorno a un cerchio. leonardo, 2-124: avarizia
come uno serpente, e per insino a tanto che li religiosi non vengono a
a tanto che li religiosi non vengono a questo, che abbino paura de l'oro
: credettesi che capitone, tentato da'legati a novità, come d'avarizia e libidine
severo giudicio, onde riprova / com'a lei non convenga indegno parto. segneri
indegno parto. segneri, ii-316: a tal'eccesso di offesa non si conviene
la quale questa gente si è messa a sfidare l'avarizia delle nuvole creando dal