Grande dizionario della lingua italiana

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vol. VIII Pag.1 - Da INIA a INIBITORIA (26 risultati)

dante, par., 33-44: indi a l'etterno lume s'addrizzaro, /

si è verbo informativo, ed è tanto a dire, come diventare simile di quella

. ant. ammirare, contemplare a bocca aperta. canteo, 391

= voce dotta, lat. inhiàre 'stare a bocca aperta, bramare '.

di autorità (con partic. riferimento a chi abbia potestà giurisdizionale sia civile sia

farnese] disse aver inibido la signoria a li confessori che non publicasse certa scrittura

inibì l'ingresso e la dimora in roma a tutti che avessero avuto cariche nella repubblica

che la lite sia tra persone sottoposte a questo dominio e seculari e di cose

duca suo figliuolo sotto pena d'avere a rispondere di far cosa per la quale il

la quale il duca d'orléans avesse a dare alle loro maestà maggiori disgusti de'

frugoni, vii-517: presumi d'inibir a diogene, che va per la città dicendo

nessuna legge umana o divina inibisce a un cittadino italiano di amare i carciofìni

e si spassano giuocando / lì seduti a un tavolier. manzoni, ii-579: re

causa all'auditore della camera, inibire a macerata, e citarlo a roma.

, inibire a macerata, e citarlo a roma. 6. con la

pria si cita / l'altra parte a dedur la sua ragione: / poi,

s'ella è in mora, viensi a un'inibita, / e non giovando,

ideale può essere metaforizzato come volontà opposta a volontà,... e prende allora

l'inibirsi gli atti esterni che corrispondono a certi atti interni che possediamo per non

2. psicol. che non riesce a esplicare determinate funzioni psichiche o attività vitali

esplicare determinate funzioni psichiche o attività vitali a causa di meccanismi inconsci determinati da situazioni

forza ». jahier, 3-11: a questo soccorrono, in parte, labirintiche leggi

, che si aggiunge in piccola quantità a una soluzione per ridurne o eliminarne

industria petrolifera, additivo che si aggiunge a un prodotto finito per diminuire, eliminare

mediante sentenza) con cui si vieta a un soggetto di continuare a compiere,

si vieta a un soggetto di continuare a compiere, o di compiere in futuro

vol. VIII Pag.71 - Da INQUINATO a INQUISITIVO (37 risultati)

inquina e illorda. s. degli a rienti, 1-315: molte,..

et il timore divino, per obtemperare a le loro disordinate lascivie, inquinano il sacro

virtude? bibbia volgar., x-342: a coloro che son inquinati e non fedeli

indicono la guerra allo « spirito » a favore dell'« anima », cioè della

unità culturale esistente nella penisola -limitata però a uno strato molto sottile della popolazione e

di carnevale, nel quale vedrò giocare a i dadi,... torneare,

alla inquintana ducento uomini, augurerò vittoria a moltissime persone. = variante ant

e polit. che è istituzionalmente preposto a inquisire, a svolgere indagini, inchieste

che è istituzionalmente preposto a inquisire, a svolgere indagini, inchieste in materia penale

indagatore severo. carducci, iii-17-28: a fronte di gente che o non lo

materia penale e amministrativa (con riferimento a una funzione, a un'attività istituzionale

(con riferimento a una funzione, a un'attività istituzionale: funzione inquirente)

sguardo). bonsanti, 4-442: a lungo andare, uno sguardo inquirente..

presente... possa e debba, a petizione di chiunque acusasse o adomandasse,

anco tenuto el capitano del popolo, a petizione d'ogni capitano di compagna,

inquirerti contra? porzio, 3-204: fatto a sé chiamare il vicario di napoli,

cavalieri di santo stefano, 1-113: a fine che i delitti...

: il padre... persuaselo a carcerare il figliuolo e del commesso peccato inquirerlo

di questo tempo, torce il suo stile a continuare la cominciata materia e vuole inquirere

inquirer mio, se non che se filena a coloro si dava a vedere, overo

che se filena a coloro si dava a vedere, overo coloro a lei.

coloro si dava a vedere, overo coloro a lei. -domandare, chiedere;

questo inquiro / che ne sie precettore a tempo certo. ramusio, iii-146: io

e ricepliri. sansovino, 2-7: oltre a ciò egli ha alcuni carichi del suo

, 7-24: -io non sono ancora stato a cremona per inquirire del padre mio.

(inquisisco, inquisisci). sottoporre a indagine giudiziaria, a inchiesta (nel

). sottoporre a indagine giudiziaria, a inchiesta (nel linguaggio giuridico).

inquisita una buona donna della sua podestaria a gli ufficiali dell'onestà in fiorenza per

che si erano di parigi fuggiti, indi a non molto vi fecer ritorno senza essere

nostra condotta, mi darò per un poco a inquisire sulla vostra, con farvi una

inquisito, strabiliato di curiosità per sapere a chi la dea moda aveva destinato quel

dopo essere stato inquisitivamente squadrato da capo a piedi, gli si declamavan versi concitati di

. inquisitivo, agg. diretto a inquisire, a indagare (un metodo

inquisitivo, agg. diretto a inquisire, a indagare (un metodo, un sistema

.). -filos. che tende a ricercare, con elaborata sottigliezza di ragionamenti

di nuove verità, ma... a quel genere che travaglia di aggiungere chiarezza

che travaglia di aggiungere chiarezza e sviluppamento a delle verità già universalmente conosciute. tommaseo

vol. VIII Pag.72 - Da INQUISITO a INQUISITORIO (22 risultati)

inquisitivi di platone, quelli in cui cercasi a passo a passo la verità, invece

, quelli in cui cercasi a passo a passo la verità, invece di disputarne o

di inquisire), agg. sotposto a indagine, a inchiesta (nel linguaggio

, agg. sotposto a indagine, a inchiesta (nel linguaggio giuridico).

come una lunga mitria di carta, schiccherata a penna, secondo le qualità del delitto

all'ordine domenicano o francescano, che a partire dal xiii secolo, per lo

mandato qui, ch'io ti venghi a pronunziare e a dire se tu vuogli tornare

, ch'io ti venghi a pronunziare e a dire se tu vuogli tornare alla santa

. / la vesta nera di velluto a gale / unta fuor d'olio e dentro

1-1-207: prego v. s. a favorirmi appresso il p. inquisitore, e

2. inquisitore di stato: a venezia, membro della magistratura speciale istituita

, e anche di indagare e mandare a morte i traditori di stato; nel 1596

di tali magistrati furono molto ampliati fino a comprendere tutti gli affari pubblici e privati

, li-1-305: l'inquisitore generale provvede a tutti gl'impieghi. gir. soranzo

ha incontrato con gran prontezza di andare a servire l'illustrissimo sig. marco loredan

della serenissima signoria, la quale s'accinse a ripararvi colla missione in terraferma d'un

ciascun doge con l'incarico di sottoporne a inchiesta l'operato e, in partic.

, alla censura e, anche, a reprimere il furto, il vagabondaggio,

il filosofo amico della verità fu obbligato a tacersi ed a piegare l'altiero animo all'

della verità fu obbligato a tacersi ed a piegare l'altiero animo all'in- quisitoriale

fatta attraverso alla radio che doveva ascoltare a tutte le ore, ci si annoiava

gruppi più o meno rigoristi, almeno a parole, che si chiamavano col nome

vol. VIII Pag.73 - Da INQUISIZIONE a INREPUBBLICANITO (22 risultati)

accurata, metodica e penetrante in ordine a cose, fatti, persone, situazioni

. - anche: indagine, ricerca a fini pratici. latini, rettor

delle divine et umane cose, quanto a uomo è possibile d'interpretare. dante,

. galileo, 1-1-78: subito giunto a padova usai ogni diligenza per trovare l'

in preparazione di esso, in ordine a delitti (o, in genere,

il cavaliere è richiesto che si vada a scusare dell'inquisizioni. benvenuto da imola

solita inquisizione domestica, consegnerai questa lettera a mia madre. deledda, i-1114:

era abituato alla confessione sommaria, affidata a don filippo scoccherà, si trovò di

filippo scoccherà, si trovò di fronte a una inquisizione più minuta. 3

chiesa cattolica (o dalle autorità civili a nome di essa) per reprimere l'

ne fosse stato ritenuto colpevole (e a seconda che tale attività venisse svolta dal

per la dottrina della fede »: a causa dei gravi inconvenienti a cui tale

»: a causa dei gravi inconvenienti a cui tale istituto dava luogo -per i

stesse finalità confessionali e per gli abusi a cui si prestava. il termine ha assunto

. il termine ha assunto, specie a opera della critica illuministica e liberale,

, vi- 2-99: il dar ricetto a persone d'una regione, dove non

. -per simil. tribunale competente a giudicare delitti contro la religione di stato

per le inquisizioni sue personali -è giunto a scoprire i nomi e le qualità dei

volgo verso il colle, / rompendo a gran fatica i folti rami; / ma

un altro il capo estolle, / ch'a gli arbor par s'avinchi e che

loro idoli, nel darsi in preda a sì fatti,... ne tengono

principessa inrepubblicanita è capace d'essermi andata a allumacare anco il mio povero beppe montanelli

vol. VIII Pag.767 - Da LAPSANA a LARDATO (7 risultati)

altre carni che si voglion cuocere condite a quel modo. -per simil.

, mettendo col cucchiaio il bletton strato a strato per la grossezza di 9 in io

onde trapela nel bastimento l'acqua, a fine di riconoscere e chiudere una falla.

-ingrossare, rinforzare (per lo più a scopo protettivo). tramater [

rare. amenta, 2-124: vedeva andar a galla di qua e di là grassi

-grasso. vittorelli, ii-126: a due palmenti macino talora / i prosciutti

candelliere, / non d'ottone eccellente a fare arrosto; / perché egli era

vol. VIII Pag.768 - Da LARDATOIO a LARDO (29 risultati)

che servono per guernire alcune situazioni soggette a molto sfregamento. guglielmotti, 469: '

caramelle. silone, 5-207: attorno a un altro tavolo alcuni proprietari e commercianti,

lardatóio, sm. arnese di cucina, a forma di grosso punteruolo, che serve

'lardatoio', ferro appuntato che serve a lardellare. tommaseo [s. v.

'lardatoio', strumento di cucina che serve a lardellare. artusi, 366: tolta dall'

pezzuoli di lardo più lunghi che larghi, a uso di lardellare certe vivande di carne

12-48: prese delle lezioni per imparare a lardellare lo stufato. betocchi, 7-136

gli uomini colla pece bollente, gl'inducono a sbudellarsi in civile battaglia.

impasticciato il discorso del ferrieri, mettendone a fascio il capo e la coda, lardellando

[in carducci, iii-25-420]: l'a. c'invia, corretto, questo

dei barbari ma sono giovani, entusiasmano a volte. = denom. da

: sette proprietà dee avere il cappone a voler che sia buono, grosso, grasso

dentro, lardelato di fuore, cotto a bell'agio e mangiato caldo. collodi

. cattaneo, vi-1-23: la stampa a colombo non produceva che un misero e

d'arte e d'imitazione poesia accademica a tasselli a mosaico lardellata sudacchiata'. b

e d'imitazione poesia accademica a tasselli a mosaico lardellata sudacchiata'. b. croce

b. croce, ii-1-150: prenderemmo piacere a qualsiasi componimento di scolaretto, lardellato di

: questo cilindretto è lardellato nella cartuccia a cui è fissato in modo da non se

e una divisina di capelli pudichi tirata a malizia su una calotta lucente.

cocciutaggine di visitare l'imperatore d'austria a milano, allietavasi nel 1825 di riceverlo

milano, allietavasi nel 1825 di riceverlo a genova. lardellatura, sf.

; e gittata via l'acqua, mettile a cocere con latte di capra o di

chiare d'ovo, impastandovi, tantissimo a lungo, la farina si condiva con

dilicati lardelli, su ognun de'quali persisteva a rifulgere impagabile e gemmante poliedro.

splendore / forse asso miglia a me. = deriv. da

. si è dato talvolta questo nome a qualche quarzo somigliante per le sue vene

; e ditto lardo si vuole lavare a tante acque, fin che non senta

questo ontarne il pasto quando si darà a mangiare allo ucello. gli ingannati, xxv-1-

sporco e infangato. cantoni, 732: a desinare si cascava quasi sempre nei medesimi

vol. VIII Pag.769 - Da LARDO a LARE (34 risultati)

tu me ne tien'ben la lancia a le reni; / s'eo desno con

avendo con un poco di lardo sottilissimo dato a tutto il cavo, vi commetterai una

perché duri tutto l'anno, strugghisi a lento fuoco, tritando i lardoni del

sciugali un poco; poi li poni a cuocere nel lardo dei polli. tanara,

-olio di lardo: si ottiene sottoponendo a pressione, a bassa temperatura, il

: si ottiene sottoponendo a pressione, a bassa temperatura, il grasso di maiale

10 più spreg., con riferimento a persona). monti, x-5-49:

giù nel fondo spinto / più non ritorna a galla. tozzi, vi-534: egli

, 5-383: anche le balene, a esser sinceri, nel negri più che

alla gatta pel lardo', vale andar a ricercar uno di cosa la quale, oltre

quale, oltre al mancargli, piaccia a lui, smisuratamente, o pure, avendola

fagiuoli, xiv-115: in somma se a partirvi eri più tardo, / voi

più tardo, / voi vi trovavi a tutte queste scene, / ch'in vederle

la vittoria di bertoldino, fosse simile a quella di pulcinella, poiché pensando in quella

maniera di castigare le mosche, veniva a battere il lardo sopra la propria pelle

sopra la propria pelle. -colare a uno il lardo da tutte le parti;

dell'esca. -dare il suo lardo a uno: trattarlo come si merita,

pestato il lardo sopra, mi mandò a chiamare e disse che io ero libero

proprio lardo: essere causa di danno a se stessi. buonarroti il giovane,

vada; e dove? forse che a roma, e che a napoli / si

forse che a roma, e che a napoli / si getta il lardo a'cani

: sabato si vendè il grano ragionevole a lire 4 lo staio; pur non ci

spassarsela. pavese, 7-122: qui a roma si viene per mettere il lardo

. -anche come vezzeggiativo, con riferimento a bambini e a piccoli uccelli grassottelli e

vezzeggiativo, con riferimento a bambini e a piccoli uccelli grassottelli e ben pasciuti.

lardoni. padula, 332: chiama a tavola un'abbondante minestra di cavoli con

e ha valore spreg., riferito a persona). c. arrighi,

ben conservando. tombari, 2-12: corse a rifugiarsi fra i porci. li trovò

con l'attributo della cornucopia); a tali divinità, venerate in una cavità

larario) o presso il focolare e a cui si offrivano fiori, frutti e libazioni

culto pubblico, poiché esse, oltre a un'abitazione, proteggevano un quartiere, i

pozzetti, 12-9-179: nei luoghi dove, a cagione dei bivi e trivi, era

: simile era il rito etrusco romano a onor dei mani o lari, già inquilini

in agosto, ottobre e novembre sbucavano a rivedere la patria e la luce.

vol. VIII Pag.770 - Da LARENTALIE a LARGAMENTE (29 risultati)

beatitudine, liberi, e possono tornare a proteggere le case e gli uomini giusti

.). benzone, 81: a me nella memoria / più dolci or son

ne i genitor, ne'convitati, a mensa / ben cicalando ecciterai stupore /

gente colta famigliarmente anco per celia. a casa, in patria. bersezio, 119

casa che possa... farvi stare a buon agio ne'vostri lari colle sue

il novamente adomo / l'intimo lare. a. boito, 19: la casa

studio al signor agente di cambio, dove a nessuno faceva male l'odore della pipa

canali di scolo (e la sistemazione a larghe, adatta per terreni messi da poco

larghe, adatta per terreni messi da poco a coltura, è tipica del ferrarese)

tasso, 11-69: scoprasi ogni latebra a la ferita / e largamente si risechi

-figur. tasso, 20-120: largamente a l'anima fugace / più d'una

largamente. guinizelli, xxxv-11-4 77: pur a pensar mi par gran meraviglia / come

cioè dio, vede apparecchiata la sua creatura a ricevere del suo beneficio, tanto largamente

in quella ne mette quanto apparecchiata è a riceverne. petrarca, 128-70: il

: larghissimamente cominciò il sangue per tutto a discorrere. crescenzi volgar., 4-5:

si rintegra, / e la comparte a le più interne vene, / e largamente

/ e largamente i nutritivi umori / a le piante ministra, a l'erbe,

umori / a le piante ministra, a l'erbe, a i fiori. brusoni

le piante ministra, a l'erbe, a i fiori. brusoni, 8-247:

ornai non penso / materia far; ché a quelli... / provveggono i

., i-219: troppo lungo sarebbe a narrare le sconfitte de'due popoli tanto da

apparve un'aquila, che ferma / mirava a lungo quel lavoro in terra. e

quel numero. -ant. a grande maggioranza; con grande maggioranza.

molto largamente. 4. diffusamente, a lungo; ampiamente, esaurientemente; con

10-i-55: scrivo sopra ciò più largamente a monsignor nunzio. carducci, iii-21-118: ci

secondo cotesta ragione più largamente si arebbe a chiamare lingua d'europa, secondo le

li suoi cavalieri largamente andare potessero dunque a loro piacesse. livio volgar.,

quali i cavalieri potessero largamente escire. a. manetti, 53: puosonsi tutti a

a. manetti, 53: puosonsi tutti a sedere in uno di que'canti del

vol. VIII Pag.771 - Da LARGARE a LARGHEGGIARE (30 risultati)

, i-78: non rispose più il re a fiorio, però che egli vedeva largamente

argomenti e le osservazioni... a me il bigazzi si offerì larghissimamente di

, e in bianco letto / prendiamoci a grand'agio ampio diletto. 9

diletto. 9. profondamente, a pieni polmoni (respirare). -anche

trattenuto. 11. ant. a gambe larghe. sacchetti, 114-63:

largamente promesso, lui persuase ed astrinse a quelle cose che non erano le più

/ di paradiso insulare / per invogliarci a largare / nova- mente le vele /

'l desio ch'i'teng'or molto a fregio, / e misil per la via

quand'io conto il mio stato innanzi a quella / che amor mi diede,

che amor mi diede, per tenermi a freno, / largato alquanto di temenza il

si gela e 'l sangue, / indi a lagrime pie largando il freno, /

: guarda non si perda il gioco a fallo, / ch'i'saccio bene che

. iacopone, 18-15: puoi che vene a lo morire, li parenti fo venire

largo. sanudo, ii-1290: come a dì 6 avosto ussì l'arma tur-

. buti [crusca]: 'a diradar cominciasi ', cioè a largarsi.

: 'a diradar cominciasi ', cioè a largarsi. 11. locuz.

di vogatura che comporta poca fatica, a intervalli comodi (anche nella locuz.

intervalli comodi (anche nella locuz. a largatira). crescenzio, 1-5-487

. crescenzio, 1-5-487: vogando a larga e tira,... cioè

nemica armata, come se volessimo andar a incontrarsi per attaccar il fatto d'arme

e molto riposo. significa tirare il remo a lunghi intervalli a lunghi tratti..

significa tirare il remo a lunghi intervalli a lunghi tratti... la cosa oggidì

un suo casin di campagna, indi a tiro di frondola largheggiante, per mettersi

tiro di frondola largheggiante, per mettersi a mensa. 2. letter.

innalzata, come direbbono i matematici, a una potenza superiore, e largheggiante insomma

. i. pitti, 2-69: né a questo era anche contrario il cardinale di

garanzie. machiavelli, 1-iii-77: quando a sua signoria paia visitiate la maestà del

poi al poeta di largheggiare nell'altre parti a sua volontà. gioberti, 43:

potea il critico francese largheggiar di eloquenza a prò di un ordine, che a suo

eloquenza a prò di un ordine, che a suo parere è l'occhio e il

vol. VIII Pag.772 - Da LARGHEGGIATO a LARGHEZZA (35 risultati)

], come suole, da prima a largheggiare con que'suoi giri d'intorno,

que'suoi giri d'intorno, indi a raccorsi in se medesimo e rannodarsi a modo

a raccorsi in se medesimo e rannodarsi a modo di turbine, tempestando il mare

: due frati predicatori... recavano a guglielmo abate di maniace lettere pontificie con

lettere pontificie con autorità di largheggiar indulgenze a chiunque per la chiesa si ribellasse.

bene, generosamente, senza lesinare. a. casotti, 1-1-10: gli darei più

... che sta- dico era a calese, villanamente, essendo largheggiato d'

, villanamente, essendo largheggiato d'andare a cacciare e uccellare a sua volontà, si

largheggiato d'andare a cacciare e uccellare a sua volontà, si fuggì. largheggiatóre

delizie de'grandi impetra, e pagale / a peso d'or: largheggiator di mance

. masuccio, 270: tenea casa a pisone de costa la sellaria, ad

conv., iv-vm-7: onde sapemo che a la più gente lo sole pare di

larghezza dodici. bembo, 5-1-183: a le mura battere con le artiglierie incominciò

tal linea vi produrrete un'altra linea a squadra, ne nasce la larghezza.

. e quella che è da mezzogiorno a settentrione, larghezza. 2.

che 'l messo di iuno / intero a contenerlo sarebbe arto. apocalisse volgar.,

d'annunzio, iv-2-877: l'occhio a un tratto si stupiva nello scoprire la

. 3. figur. disposizione a donare, a concedere con benignità o

3. figur. disposizione a donare, a concedere con benignità o con facilità;

tegno sovr'ogn'altro amante, / a tal segnore preso agio a servire / da

amante, / a tal segnore preso agio a servire / da cui larghezza gioia par

sua larghezza / fesse creando, e a la sua bontate / più conformato,

la sua bontate / più conformato, a quel ch'e'più aprezza, / fu

per degno merito di tanta larghezza fare a costui, acciò che io interamente gli

. b. casaregi, 89: a chi l'aonio coro / ne'più verdi

l'attica sua ricchezza / fidò più che a lui solo? pellico, 2-153:

di larghezza, che si farà tuttodì a gara a allargarlo. -in senso

, che si farà tuttodì a gara a allargarlo. -in senso concreto:

la dotò di quattromila scudi. forse a taluno parrà questa ima larghezza eccessiva,

divine, / che sì alti vapori hanno a lor piova, / che nostre viste

4-1506: correndovi il danaro che bisognasse a goder larghezza di vettovaglie, non si

larghezza danno troppo scarso frutto, o a chi ve lo gettò non fruttano:

larghezza della vita di casa sua, graditissima a non pochi di loro. botta,

, vi-2-24: la larghezza della spesa risponda a quella dell'erario.

e l'azzioni di lui che si prendeva a

vol. VIII Pag.773 - Da LARGHITÀ a LARGITORIO (32 risultati)

5-83: questa larghezza di trattamento crescendo a poco a poco in una aperta libertà,

questa larghezza di trattamento crescendo a poco a poco in una aperta libertà, cagionò

nostro signore mostra d'essersi molto raddolcito a queste lettere ultime del re, e ieri

de la larghezza / che fece niccolò a le pulcelle, / per condurre ad onor

ma dice dio largire la sua eternità a quello che è capace di fruirla, come

scudi nella palestina per cristo, tornò a roma vestita di saio e portata da

moravia, iii-19: donde fosse venuta a tiberio questa sete di prodigi neppure lui

pallavicino, 1-543: per incitare i facultosi a piamente largire, sarà gagliarda ragione.

mi largiscon qui la lor parvenza, / a li occhi di là giù son sì

largito le penne, onde alto levarsi a quei diletti che sempre piacciono e pascono

.. accidenti venivano dallo zio largiti a chiunque si fosse fatto strada nel mondo e

): con ciò sia cosa che a li poete sia conceduta maggiore licenza di

sia conceduta maggiore licenza di parlare che a li prosaici dittatori, e questi dicitori per

volgari, degno e ragionevole è che a loro sia maggiore licenzia largita di parlare

sia maggiore licenzia largita di parlare che a li altri parlatori volgari. a. pucci

che a li altri parlatori volgari. a. pucci, cent., 67-54:

pucci, cent., 67-54: a lucca non voll'ir, se da'reggenti

prima non fosse l'entrata / largita a lui ed a tutte sue genti. s

fosse l'entrata / largita a lui ed a tutte sue genti. s. maffei,

ponsi di fisco se alcuno oserà contravenire a quanto in tal atto si contiene.

ella [la figlia] si potesse maritare a sua volontà. fioravante, 121:

tante limo- sine fue che non solamente a quelli ch'erano presenti, ma

ch'erano presenti, ma eziandio a quelli da lungi... facea servire

] è largitate con misura dare / a cui e quando e come si conviene.

germoglia, / quand'ei dà 'l merto a l'opre che si fanno, /

c. i. frugoni, i-1-38: a la grand'ombra / sicure tor- neran

fede, / clemenza, largità, pace a rifarvi / più lieto nido e a

a rifarvi / più lieto nido e a ribaciarsi in fronte. -in senso concreto

donne sono / meglio improviso, ch'a pensarvi, usciti; / che questo è

, / povera e sconsolata in mezzo a tanti / dal cielo al suo terren largiti

largite dalla natura e da tutti lodate a parole e che, poi, invece

giovato assai. di che debbo grazie a lei intercessore e al sig. marchese

vol. VIII Pag.774 - Da LARGIZIONE a LARGO (28 risultati)

per largizione de'suoi magistrati, ordinò a demetrio falereo trecento statue. bembo,

. delfico, xviii-5-1210: in portici a tal uso destinati s'affollava la romana

uso destinati s'affollava la romana plebaglia a ricevere in tempi stabiliti le largizioni frumentarie

i-453: gli oligarchi e gli ottimati a forma di fazioni, di clientele, di

, tripudiando e rimpinzandosi, finirono ubbriachi a branchi. = voce dotta, lat

era sì poco, / che dava a pena a duo cavalli loco. guicciardini,

poco, / che dava a pena a duo cavalli loco. guicciardini, i-25

, ii-397: è questa terra posta a piedi di una collina, nella cui cima

: se quel vaso fosse stato largo a proporzione della lunghezza, non avrebbe potuto

al vetturino. il vetturino si mise a ridere, e rispose: -perché non

abbastanza largo perché una persona potesse azzardarvisi a camminare. -figur. matteo

lui fuori se scribe / via per trovar a l'intelletto larga. petrarca, 244-2

e ampia che non puote fallire che tu a somma felicità non vegni. c.

da le larghe onde, / dì a giovanna mia che per me chiami / là

mia che per me chiami / là dove a li 'nnocenti si risponde. cavalca,

] remi / solca del pelaghetto intorno a lidi. dante, inf., 6-16

sù che visibile face / lo creatore a quella creatura / che solo in lui vedere

. cesarotti, i-viii- 358: a ristorarlo appunto / sudante e stanco d'acconciar

, / e stanco chi 'l pesasse a oncia a oncia, / che donerà questo

e stanco chi 'l pesasse a oncia a oncia, / che donerà questo prete cortese

2-308: i conoscenti che li incontravano a caso non ravvisavano più in quella matrona larga

larghi e le orecchie tese, camminando a filo della scarpata. 6.

l'ali / nel freddo tempo, a schiera larga e piena, / così quel

, / con larghe ruote in terra a por si venne. guidiccioni, i-3:

del boiardo], spiegò l'ali a più largo e più sublime volo l'ariosto

odori sabei / quest'ara, onde a ragione / tu sì pregiato sei. varano

quando la stanchezza e il sudore cominciavano a dar noia e a scoraggiare, tra i

il sudore cominciavano a dar noia e a scoraggiare, tra i ginepri enormi, si

vol. VIII Pag.775 - Da LARGO a LARGO (38 risultati)

di grosso formato, ben spaziato, chiaro a leggersi (una scrittura, i caratteri

.). fagiuoli, xii-155: a carattere tondo e così largo, /

trova amor. foscolo, xvii-124: a scrivere come voi, bisogna avere il

, sottile nelle aste, oblungo, a righe larghissime. -con uso avverb

strozzi, 1-80: ancora s'ha a trarre di questi danari fiorini 12 larghi e

perciò presero il nome di fiorini larghi, a distinzione dall'altre che fino a quel

, a distinzione dall'altre che fino a quel tempo erano state battute nella nostra

iii-527: michelangelo... tolse a pigione per un anno, pagando dieci

, una pittura). -anche: eseguito a grandi pennellate, a tocchi ampi e

-anche: eseguito a grandi pennellate, a tocchi ampi e armoniosi (una figura,

. serra, i-141: si maturò a poco a poco la consuetudine che va

, i-141: si maturò a poco a poco la consuetudine che va dalla raccolta

calunnie de le due orecchie porgeva una a l'accusatore e l'altra al reo.

saprò mai dare ad intendere che avesse a nascere un principe, signore di una larga

dilatarono. 13. che consente a molti il diritto di partecipare al governo

temevano del giudizio largo, si opposero a tal consiglio. 15. che

ha efficacia per molte persone; esteso a molti. nerli, 40: vedevasi

questa varietà di conoscenze che rese possibile a cesare correnti di esercitare, in tempi

associazione unitaria-costi- tuzionale. e di fondarla a base larghissima, sì che potesse comprendere

del li omini e dichiaralo sì bene che a nessuno debbe essere dubbio, sicché non

]... usare larga mensa a mangiare, siccome gli altri. petrarca

: amor ch'ancor mi guidi / pur a l'ombra di fama occulta e bruna

, 1-386: il largo pianto, ch'a partir m'invita / con voi dogliosi

: i doni della fortuna... a coloro più larghi vengono che più sono

15-55: quando ecco un fonte, che a bagnar gli invita / l'asciutte labbia

un poco più ad alto, lavorandovi a gara con li guastatori molti soldati allettati

o sera, / largo il pianto rampolla a la profonda / sera, disfavillando senza

: la ghiottomia del vino gl'indusse a passar di qua, vedendo che l'italia

aveva ridotto in danari, si diede a prestar ad usura publicamente con sì larghi

interessi che, avendo da giovine cominciato a far questo mestiere, ci divenne tanto ricco

: ci s'era messo con entusiasmo [a rimettere in sesto il patrimonio] pensando

con larghe spese di migliorie agricole, a cui rispondevano entrate strette.

parlavano, almeno in larga maggioranza, a mio favore. -con uso avverb

. petrarca, 213-1: grazie ch'a pochi il ciel largo destina, /

e mi prometton spesso / grazie ch'a pochi il ciel largo destina. tansillo,

otone in questo tempo mandava spesso lettere a vitellio lusinghevoli, offerendogli danari, favori

esce con la proposta di liquidare la proprietà a fine di far quattrini per menar vita

addita. 19. che sta a proprio agio, che è sistemato comodamente

vol. VIII Pag.776 - Da LARGO a LARGO (38 risultati)

g. villani, 7-38: veggendosi a così mal punto e temendo di perdere

larghi patti. boccaccio, i-5: a lui mostrò i larghi partiti promessigli dalla

che si poteva dire portassino alla ex. a el foglio bianco. caro, 9-1-125

foglio bianco. caro, 9-1-125: a me... ha dato sempre bonissima

. che il duca di mena avrebbe fatte a tutti larghissime condizioni. denina, ii-174

, iv-4-20: quei patimenti, comuni a molti dei vostri concittadini, traevano con sé

6: esso comune apriva la via a tal provvedimento, domandando al ministro delle

là trasmutati nell'edifizio della morte riattato a tal effetto, offerendo di fare del

farà ogni larga demostrazione come si rizerca a la bona pace nostra con questo gran

indiscreta, pregherei la sua tanta gentilezza a darmene una più larga notizia.

tuoi, / i mie vi aggiungi e a nome mio gli volgi / larghe preghiere

i-717: [orazio] si sentì tentato a scrivere in versi in quella lingua.

comprende numerosi significati, che può applicarsi a più idee o concetti (un termine,

cioè per virtù distritutiva, che rende a ciascheduno il debito suo, secondo che

co testa ragione più largamente si arebbe a chiamare lingua d'europa, secondo le

tempo. praga, 4-103: vi dipingo a larghe pennellate la moglie del farmacista.

e contingente da quella conchiusione più larga a cui mi sento portato. 25

giorno fatto. viani, 4-160: a parigi d'inverno è sempre notte, non

, 24 (407): si mise a stare un po'più sulla vita,

misericordia... e molto largo a perdonare la malizia. s. giovanni crisostomo

che quando egli, che ti viene a torre lo tuo, ti truova più largo

tuo, ti truova più largo e volontario a lasciare, che se a rubare,

e volontario a lasciare, che se a rubare, non sia sì fiero né barbaro

, 7-115: più largo fu dio a dar sé stesso / per far l'uom

sé stesso / per far l'uom sufficiente a rilevarsi, / che s'elli avesse

piaciuto il vino di bruglioro, disse a bruglioro: « io ti prego che stasera

/ di che è stata sì larga a mille indegni. firenzuola, 124:

: ben larga ancor natura / fu a la città superba / di cielo e l'

i-189: largo sii tu di frutti, a me ne la breve stagione: /

/ ai miei piaceri, pan, e a la dolce ospite! pirandello, 6-

alacre e schietto, largo di favori a tutti, con tutti alla mano.

, iv-xxvii-12: la larghezza vuole essere a luogo e a tempo, tale che lo

la larghezza vuole essere a luogo e a tempo, tale che lo largo non noccia

tempo, tale che lo largo non noccia a sè né ad altrui. albertano volgar

dovea esser men larga in dare udienza a sì fatte ciance. giraldi cinzio,

di pace mancò di vita costantino in campo a sette anni di governo, compianto specialmente

lor larghezza procede da natura, che a così essere gli sforza. -che si

quelle che, per poco prezzo, a chiunque le ricerca di sé son larghe

vol. VIII Pag.777 - Da LARGO a LARGO (40 risultati)

sarebbe, non che inutile, stravagante a segno da non indovinarsene il significato.

fadigati, stesso,... a favorire attorno a sé un così largo spirito

,... a favorire attorno a sé un così largo spirito di tolleranza.

non che alla loro età, ma a troppo più matura, larghissime. caro,

: allora agli odii, al sangue, a le rapine / larga vi si darà

si dà altrove folla maggiore che intorno a lui [satanasso], poi che e'

tien sentenze larghe e risolve i casi a favore de'ricorrenti. segneri, 1-1

della madre stessa, una ripugnanza inesplicabile a entrare in quella materia; tutte queste

serao, 311: si è ridotta a vivere in un appartamentino della vecchia via

34. ant. che è situato a una determinata distanza rispetto a un punto

è situato a una determinata distanza rispetto a un punto di riferimento

con quaranta cavalli erano spartiti in presso a uno miglio di paese, sopravvenne a

a uno miglio di paese, sopravvenne a mezzanotte lione mariscotti. berni, 65-52

un pennone / di certa lancia rotta a la foresta, / s'avea del sangue

. b. davanzali, i-106: a domizio comanda che con una galea, largo

allora son più larghe in alto che a basso, quando gli angoli compresi dentro di

i trentaquattro elementi quei che dappresso: a, b, c, muto, c

pericolo corso. stuparich, 3-75: a nessuno sarebbe passato per la testa d'affrontare

tarchetti, 6-i-194: non ebbe posata a terra la fanciulla, che, fingendo

, tornò ad immergersi, e prese a nuotare verso il largo della senna.

i48: il vento del largo avrebbe cominciato a increspare l'acqua tra un'ora,

. andando per ostro, ne viene a rimanere a man sinistra, benché l'uomo

per ostro, ne viene a rimanere a man sinistra, benché l'uomo scorra

, si naviga al largo per fino a terdona. baldi, 3-2-88: caricovvi sopra

che s'imbarcavano con esso loro, a tenersi largo ed a navigar dirittamente verso l'

esso loro, a tenersi largo ed a navigar dirittamente verso l'abruzzo. guglielmotti

stia rasente all'orecchio, perché venite a tener l'arme più unite insieme;

le tenessi dilatate della spalla, verresti a stare più largo con l'arme che tenendole

al viso dell'avversario, verrete meglio a difendervi e offendere. -nel gioco

frequenza relativamente ampio. -anche nell'espressione a banda larga, con riferimento a dispositivi

espressione a banda larga, con riferimento a dispositivi usati per amplificare, irradiare,

, il quale non ha di largo oltre a tre miglia, chiamato il faro di

1-254: per la qual cosa riparano a tal inconveniente, raffermando la barca col

largo. nievo, 97: sopra a quel largo dove il laghetto tornava ruscello

cui ruote parevano corrersi dietro spruzzandosi acqua a vicenda come tante pazzerelle. piovene,

valle farina e armare tutti li larghi sino a valle cavaluta. 45.

verso la periferia delle città e destinata a esercitazioni, a sfilate o a contenere

delle città e destinata a esercitazioni, a sfilate o a contenere manifestazioni temporanee

destinata a esercitazioni, a sfilate o a contenere manifestazioni temporanee come fiere, mercati

in plutoni, come dicesi, cioè posta a squadroni nei larghi. fil. ugolini

vol. VIII Pag.778 - Da LARGO a LARGO (44 risultati)

cattaneo, iv-3-536: il tempo è favorevole a noi, più che non sia mai

mestoso... ond'essa è collocata a capo delle cinque parole indicanti le principali

; più frequentemente è usato come introduzione a tempi in formasonate o alle ouvertures d'

largo!). -marin.: ordine a un'imbarcazione di non avvicinarsi al bordo

. grazzini, 632: dovrebbonsi andare a cor co'suoni, / e con

della strega, / si sente dire: a voi, largo, signori. i.

padre di famiglia, che porta da mangiare a cinque figliuoli. giusti, 4-i-180:

. -alla larga!: esclamazione allusiva a cose o a persone da evitarsi accuratamente

!: esclamazione allusiva a cose o a persone da evitarsi accuratamente. lippi,

lor come vitelli: / gli altri soldati a gambe se la danno, / ed

s'intende 4 allontaniamoci da'pericoli'. a. casotti, 1-4-53: alla larga,

, v-1-627: posso... adunque a cuor largo esprimerle, in un col

è degnata comunicarmi. viani, 19-35: a cuore largo aspettavo che il fasciame cedesse

, 9-32: mentr'ognun s'avanza, a gloria intento, / ei siede a

a gloria intento, / ei siede a gambe larghe, e si fa vento.

malmantile, 9-32: 4 ei siede a gambe larghe, e si fa vento \

e spensierataggine, colla quale uno siede a pigliarsi riposo: e si dimostra un nemico

'l pettigone / ond'ei cadè riverso a gambe larghe. manzoni, pr. sp

stava ritto sulla soglia della sua bottega, a gambe larghe, con le mani dietro

dal corpo. montano, 234: a vederlo lì,... lavorare a

a vederlo lì,... lavorare a gomiti larghi con forchetta e coltello impugnati

gioielli d'oro con pietre preziose l'estimo a larga valuta di sette milioni di fiorini

poco chi lo spende / tosto e a larga mano, / che que'che da

: pale amica / latte ne preme a larga mano, e tónde / candidi velli

ricchezze dell'oriente vi erano state accumulate a larga mano. -a largo,

l'oceano e l'oriente / crollato a largo dal furor di marte.

repubblica di firenze, 1-26: a largo dirai loro, che noi gli abbiamo

non trovandosi / figliuoli, si lasciava a largo intendere / di volerle lasciare il suo

il suo. -diffusamente, estesamente; a lungo. machiavelli, 1-iii-342: io

medesime parole le quali vi ho scritto a largo. v. borghini, 6-iii-316:

, 6-iii-316: non poteva più acconciamente a tutte accomodarsi senza aggiunta di altre parole

. -alla lontana (con riferimento a gradi di parentela). v

24-149: drizzasi l'un ver l'altro a largo passo. gravina, 177:

, / che è dovisa e combatte a la larga. f. d'ambra,

e mandar male le sustanze commesseli, a palato. lubrano, 2-257: visse

: egli avea... uno collaretto a un suo guamaccione, o vero collaraccio

. egli aveva prigione in ferrara molto a la larga. serdonati, 9-304: tenendo

non hanno ardir de ussir fuora molto a la larga. g. b. nani

qualche scaramuccia, inseguendoli alla larga sin a mezza strada. pallavicino, 1-543: se

alla larga: che cosa ne sentissero a bologna? bocchelli, 1-i-208: un

non lasciano questi governatori di fare ceffo a chi va notando gli andamenti e'costumi

va largo. panigarola, 2-475: a que'peccatori i quali tu rumerai,

vi ricordo quanto vi scrissi ieri circa a la strada e che si pigli qualche forma

lettere non hanno oggidì campo più largo a i loro onori che la vostra memoria,

vol. VIII Pag.779 - Da LARGO a LARGO (39 risultati)

con questo artifizio martino lutero ha persuaso a molti che la libertà cristiana consiste in aver

. sacchetti, 114-80: da ivi a pochi dì fu condennato in lire mille per

come io discemo, / se rivoltamo a remirar la guerra / che fanno e due

la guerra / che fanno e due baroni a brandi nudi, / spezzando usbergi,

largo diventati arditi, / si voltamo a mirar la fiera guerra. -in

pecorone, temendone, cominciò dalla larga a dire: o là, o fratello,

tanto in fretta, ch'io t'ho a parlare. varano, 1-266: mi

largo amara storia, / già nota a un solo fra gli amici miei, /

[al fanciulletto] quando corre dietro a uccelli / che volando vanno; / e

121: papino, tu 'l meni a cenar teco e sai che ogni sera t'

un'udienza al largo: concedere udienza a molte persone. i. pitti,

voti. sanudo, lvi-1033: fo a balotar numero 1220 e tutti passoe,

ché non potete giovare. -essere a largo, al largo: essere posto in

machiavelli, 6-4-181: dico che voi avete a osservare la natura dell'uomo [dell'

ha intorno che lo consigliano, e a quello che sono volti... di

dante, purg., 29-99: a descriver lor forme più non spargo /

spesa mi strigne, / tanto ch'a questa non posso esser largo.

ma mantenere poco; essere generoso soltanto a parole (cfr. anche cintura,

/ s'avea dal viso, largo a sé faccendo, / ed alquanto la calca

mercato. boiardo, 2-24-34: sopra a lui salta il franco paladino, / e

, / e ben col brando intorno a se trastulla, / facendo braccie e teste

canto del foro pigiandolo, la guardia ebbe a fargli far largo. gualdo priorato,

barricata costrutta di carri stravolti e fece largo a gli altri battaglioni, spianando anche la

fatto, si mese con gli altri a far far largo; e non era certo

aprir la via tra la calca, a fare un po'di largo intorno a loro

, a fare un po'di largo intorno a loro. gatto, 2- 224

larga piazza: farsi strada, avanzare a forza; aprirsi un varco, un passaggio

: sentì la mano di lui farsi largo a forza attraverso il vestito e la sottana

largo in tutte le principali conversazioni. a. cattaneo, iii-7: non si

ingegno né grand'arte né gran tempo a metter insieme un panegirico ad un santo

e da vicino gli si stendono intorno a impacciagli il passo. alvaro, 13-189

annunzio, iii-2-277: più sotto, a un'altra traversa è avvolta la parte dell'

di figure d'uomini e d'animali a imagine di caccia. -in largo

-in largo: nell'industria tessile, a tutta altezza. -in lungo e in

e scrupoloso... lasciatelo tranquillo a casa sua, quando avete in casa vostra

l'averebbe [le canzoni] esposte a gente d'altra lingua, sì come a

a gente d'altra lingua, sì come a tedeschi e in- ghilesi e altri,

poi l'altro remo, e vogando a due braccia, prese il largo, verso

il largo, quanto dire di buttarsi a precipizio giù dalle scale. -prendere il

vol. VIII Pag.780 - Da LARGOCANTANTE a LARICE (31 risultati)

, la piglia larga, e poi stringe a randa, leva a cielo la giustizia

e poi stringe a randa, leva a cielo la giustizia. giusti, 4-i-344:

-allontanarsi dall'argomento trattato; rifarsi a concetti più ampi ed estesi. e

tirarsi alla larga, dalla larga, a largo; tenersi alla larga, al largo

se 'n questa corte mi fai stare a largo; / ma guarda non si perda

/ ma guarda non si perda il gioco a fallo, / ch'e'sacio bene

... il pover'uomo era riuscito a passare i sessant'anni, senza gran

dello intelletto nostro:... stare a largo e scender poco, cioè non

tali discorsi non accendessi e tirassi la concupiscenza a non obedire a la ragione. testi

e tirassi la concupiscenza a non obedire a la ragione. testi, 1-15 7:

pensante, cioè la centomillesima parte, a star larghi, del genere umano,

larghi, del genere umano, aveva a lungo creduto, o almen ripetuto, che

alla larga con qualche cosa: tenerla a conveniente distanza. viviani, v-538:

la maggior calca, e già eran vicini a uscire al largo. -volgere largo

largocantante delle intermediarie e portatrici di proposte a conchiudere litigi, patti, amicizie,

o di titoli, clausola che si antepone a un prezzo, per indicare che i

. andrea da barberino, ii-145: a grande fatica passarono quel luogo oscuro.

.. andando lungo il tevere perfino a ponte molle, aveva da una banda

monte, con una fretta birbona di andar a buttarsi nel lago di garlate, in

. 3. larghezza. a. pucci, cent., 91-12:

ma non si possino quelle di largura a comparar a lei. -ampiezza.

si possino quelle di largura a comparar a lei. -ampiezza. buti,

/ usata in mo'ch'una carrozza a sei / passi fra l'un e l'

, iii-19-239: i languori delle * lettere a maria 'e le largure descrittive del

'... parevano ceder luogo a un che di più gagliardo e più concitato

di largura, un aprirsi improvviso del cuore a capire tutto, a essere buono con

improvviso del cuore a capire tutto, a essere buono con tutti. -possibilità

comune sulle alpi e sugli appennini fino a 2000 m, caratterizzato dall'avere le

caratterizzato dall'avere le foglie caduche, a differenza delle altre conifere.

, ii-388: ci mettemmo in mezzo a una foresta, / di larici, di

5-77; larici densi e brune querce a torme / copron la valle. valeri,

vol. VIII Pag.781 - Da LARICETO a LARINGOTRACHEITE (14 risultati)

il larice è attissimo agli edifizi e a sostentare ogni peso; ne dan segno i

. tutto, dal soffitto di larice dipinto a noce fino a questa scrivania di gattice

dal soffitto di larice dipinto a noce fino a questa scrivania di gattice dipinto ad ebano

con corpo slanciato e ali lunghe, a cui appartengono il gabbiano, il beccapesci,

de'suoni. foscolo, xvii-263: a forza di tossire ho sputato un po'

praticata nei soggetti che sono stati sottoposti a larmgectomia, ai quali viene così restituita

strumento costituito da un piccolo specchio fissato a un'asticciola metallica opportunamente angolata, usato

infiammatorio che colpisce la laringe in seguito a esposizione al freddo, a uso smodato

in seguito a esposizione al freddo, a uso smodato di alcol e tabacco,

uso smodato di alcol e tabacco, a inalazione di gas o polveri irritanti, a

a inalazione di gas o polveri irritanti, a eccessi vocali, e che si manifesta

sorgente luminosa, di cui è munito a un'estremità. panzini, iv-365

laringe e la trachea, generalmente secondaria a una laringite o a una faringolaringite

generalmente secondaria a una laringite o a una faringolaringite.

vol. VIII Pag.782 - Da LARINGOTRACHEOBRONCHITE a LARVA (30 risultati)

costituiti da un tubo metallico, munito a un'estremità di una sorgente luminosa,

inoltre, di prelevare frammenti di tessuto a scopo bioptico. = voce dotta

ridotto alla nostra moneta può valere intorno a un mocenigo. p. della

duemila lari... vagliono intorno a quattrocento piastre di spagna. giuseppe di santa

, ii-xiii: larino, moneta equivalente a due giulii, o poco meno.

patecchio, xxxv-1-588: enoiar me fai a gran pensanza / omo che s'adire

niente; / e rason ch'eo faz'a chi m'avanza; /..

. rohlfs, 260: « in seguito a successivo sviluppo, dr è passato per

sviluppo, dr è passato per lo più a r: cfr. già nell'antico

luciano], iii-1-410: tu fa'core a te stesso, scàgliati pure alla preda

pure alla preda, come laro, che a bocca spalancata inghiotta tutta l'esca.

mortai traison, / s'el voi tornar a deu e demandar perdon. pier della

, 127: or potess'eo venire a voi, amorusa / come larone ascoso e

un ottimate italiano insomma, si reca a pregio l'aver molti dipendenti, che i

erano stati malvagi o scellerati, costretto a vagare di notte sulla terra in figura

che le larve notturne venissero qualche volta a succiare il sangue degli uomini avea portato

sconcerti in tante famiglie dell'ungheria. a. verri, ii-7: talvolta mi si

ricordi umani, i li volge fino a queste spiagge. -per simil.

pare / di quelle che già presso a la tirrena / piaggia abitar l'insidioso mare

senza autorità salda. giusti, 4-i-215: a noi larve d'italia / mummie dalla

; cioè mascare, che si mettono a la faccia quelli che si vol- liono

piaceva assai. del carretto, 3-31: a ciò non paia poi deforme in tutto

parte eccelsa il popol folto / stassi a mirare in varie larve ascoso. monti,

sul ceffo. niccolini, 1-188: a questo iniquo / cade la larva che

: con pietose larve altrui confortano / a sperar quel che forse essi non sperano.

career empio, / ove tu, dietro a imaginate larve, / non spinto no

.. era stata... utile a gli spagnuoli. f. f. frugoni

. f. frugoni, 1-587: a lui sembravano larve tutti gli oggetti che non

1-456: dubbi e terrori orrendi / a mille a mille, e false larve,

dubbi e terrori orrendi / a mille a mille, e false larve, o vere

vol. VIII Pag.783 - Da LARVACEI a LASAGNA (25 risultati)

via, scolorito e pigro / sogno a vili e ignavi, / di fremiti

egli poteva prevedere si sarebbero agitate attorno a lui, attorno al suo letto, attorno

all'aspetto fisico o esteriore, sia a doti morali o spirituali). petrarca

. ariosto, 17-46: coperto sotto a così strane larve, / facendol gir

un bel nome ricuopre, / ch'a ben nome, ha sembianza d'one-

imeneo l'augusta face, / e dietro a larve di piacer fugace / fra tempeste

poi un'alunna che salì la scaletta a provar la « pazzia ». era,

era, ahimè, la dolce ofelia a cui non resta più nemmeno una larva di

terra smossa. probabilmente erano stati lì a beccare le larve che la frana aveva

poi 4 maschera ', forse affine a lar -laris 4 lare (cfr. lare

è proprio, che si riferisce a una larva; che è allo stato di

la forma larvale, non sono soggetti a crescita del loro corpo. 2

quello che avrei dovuto fare continuava però a restare larvale, oscuro malgrado i miei

le ore delle sue lezioni erano impiegate a parlarci larvatamente e a mezza voce d'un

lezioni erano impiegate a parlarci larvatamente e a mezza voce d'un suo romantico amore

; quella ad esempio di inviare, a scopo larvatamente matrimoniale, qualche decina di

r. campeggi, 146: conducasi a le navi / sotto abito mentito, /

, marco non ravvisò colei che si sbracciava a comporre un alfabeto di gesti per richiamar

gonfi,... stavano per abbandonarsi a quella tentazione larvata della bianca morte.

che dimostrano gli scrittori esordienti di atteggiarsi a profondi filosofi, al di sopra della

vi si attribuiscono, o certe malattie a cui ascrivesi una natura ed una sede differente

, simulare, fingere. a. adimari, 2-422: che, benché

. -i). agric. atto a distruggere larve di insetti (un disinfestante)

aspetto di larva; che ha il corpo a forma di larva d'insetto.

iacopone, 1-261: chi guarda a maggioranza, / spesse volte s'inganna

vol. VIII Pag.784 - Da LASAGNAIO a LASCIAFADDIO (37 risultati)

trambedue a la festa, / de gli occh'e

che d'un cappone / un dì a cena o a desinare; / e con

un cappone / un dì a cena o a desinare; / e con quel cibo

lasagne. costo, 1-258: si posero a tavola, e... pur

, fritelle sambucate, / con altre cose a maraviglia buone. parini, giorno,

la festa sarà tenuta con un simposio a cui si darà cominciamento con un piatto

fil di ferro tutta quanta da alto a basso. milizia, iii-169:

i-116: [alcide e bacco] tornati a tebe, fer tante lasagne, /

cane1, n. 17. -aspettare a bocca aperta che piovano in bocca le

.. /... starsi a denti stecchi / e con le mani aspettando

e con le mani aspettando / quasi a bocca aperta le lasagne, cortesi com'un

bene, e non vuol durar fatica a domandarlo. -cascare a qualcuno il formaggio

vuol durar fatica a domandarlo. -cascare a qualcuno il formaggio sulle lasagne o le

pazzia tranquillissimo. -occorrere altro cacio a tal lasagna: richiedersi ben altra abilità

non guadagna; / altro cacio bisogna a tal lasagna. - pioverci

da le montagne / presso al brueto a men d'ima giornata, / che dicon

presuntuosamente della reazione altrui, si espone a gravi pericoli. angliolieri, 149-1:

mesi. nelli, 66: nacque a trapani in cicilia, e fu figliuola d'

. ant. che è buono solo a mangiar lasagne; buono a nulla.

buono solo a mangiar lasagne; buono a nulla. pulci, iv-20:

: * matterello ', che serve a spianare la pasta per far le lasagne

19-67: -in somma / io son pronto a rappresentarmi / in campo, ed appiccar

di sua moglie, come capita sempre a questi lasagnoni, che vogliono sposare una

-questo poi no, lasagnona -saltò su a dir la batori, dàndole un pizzicotto.

casa, lì presso di sé, a dar qualche punto lasagnon lasagnóne.

che fece una corona ben fornita di lasche a detto santo ercolano. maestro martino,

tratta... diligentemente di corpo a una lasca morta nel voto la sua vescica

'andiamo lungo i parapetti'... / a vedere cosa fa il fiume. /

mischiata con quella / eie raggia dentro a la celeste lasca, / turgide fansi.

, per i quali il fare un chilometro a piediera diventata una delle dodici fatiche d'èrcole

. imbandiva sulle sue ginocchia la cena a tre moracchiotti vispi e sani come lasche

mattio franzesi, xxvi-2-170: piglia ranocchi a lenza per boccone, / laschette,

concresciuto; cfr. ted. a sche, connesso, per il colore di

proprio della lasca, che è simile a una lasca. m. franco

dial. ant. lasca. a. f. doni, i-113: un

- e che vi siete messo a fare? = deriv. da lascia

? = deriv. da lascia fare a dio.

vol. VIII Pag.785 - Da LASCIAMENTO a LASCIARE (37 risultati)

animo il buon lasciami-stare, per arrischiarsi a dormire a canto dela sua diva più

il buon lasciami-stare, per arrischiarsi a dormire a canto dela sua diva più simile al

dela sua diva più simile al satanasso che a la versiera. idem, vi-410:

scusarsi anco se sono stato tanto infingardo a rispondere a la vostra lettera,.

se sono stato tanto infingardo a rispondere a la vostra lettera,... se

. moravia, ix-313: per entrare a fondi città bisognava avere un lasciapassare.

documento rilasciato per spedire da una dogana a un'altra una partita di merce senza

. documento che autorizza le navi cariche a lasciare il porto; manifesto di partenza.

palazzeschi, 1-534: possono le cose camminare a questa maniera? col lasciapassare dei minchioni

. tose. nella locuz. fare a lasciapodere: non aver più cura,

s. v.]: 'fare a lasciapodere ', dicesi di que'contadini

non ne hanno più cura, e tirano a approffittare per sé con danno del padrone

con danno del padrone... 'fa a lasciapodere'chi, credendo di non avere

, credendo di non avere tra poco a dipendere da taluno né a sperarne o

tra poco a dipendere da taluno né a sperarne o a temerne, tralascia l'adempimento

dipendere da taluno né a sperarne o a temerne, tralascia l'adempimento de'propri

i consueti riguardi. giusti, ii-558: a me i proclami di radetzky e le

parse sempre sbravazzate di gente che fa a lascia-podere. ferd. martini, 1-ii-202

il tigrè mal volentieri; e fa a lascia podere, cercando di creare al suo

-alungiare, / lassastine, padre, -e a coi? - / ai figliuoli tuoi

pensosi, / si ritrasse il buon vecchio a i suoi riposi. bellori, ii-150

li lasciava e se ne fuggiva solo a disegnare in campidoglio e per i giardini di

co'la falce e co 'l ronco / a mille a mille per guadagnarsi un pane

falce e co 'l ronco / a mille a mille per guadagnarsi un pane!

canne, lascia / il torel fulvo a mezzo solco. -con riferimento a

a mezzo solco. -con riferimento a soggetti inanimati o astratti. rugieri

/ poi che lassò lo core / a la battaglia ove madonna è stata. petrarca

che ti lasci e che se 'n vada a volo. g. gozzi, i-8-15:

ad essi [fanti] lasciandosi interi a destra gli almugaveri con b lasco,

/ tu non hai però ragione / a voler così lasciarmi. guarini, 56:

1-1-9: perché penso / che, costretto a lasciarti, / forse mai più ti

3-7: i bianchi furono consigliati si riducessono a casa i cavalcanti, e quivi farsi

, addio osterie, / sì difficili a lasciare. tortora, i-237: la maggior

una caduta di cavallo avendo poco dopo tratto a morte astolfo, venne il prurito al

venti febbraio sforzavano i repubblicani il papa a partire. lasciava pio l'antica sede

. pirandello, 8-486: l'ultima a lasciare il letto, quantunque col seno e

, e sono lasciati; e capita a pochi di loro di mietere lo stesso

vol. VIII Pag.786 - Da LASCIARE a LASCIARE (35 risultati)

2-445: doveva in tutti i modi mettergli a posto questa ragazza, che era bravissima

90 (148): andava una volta a falcone, ed avevane uno molto sovrano

avevane uno molto sovrano... lasciollo a una grue, quella montò alta;

non si lasci prima alle gazze, ovvero a pernici, imperocché troppo son forti.

tuo cane. / noi lasciasti testé dietro a una damma? redi, 16-vi-187:

non offenderlo, ché non ha se non a lasciare questa fune e incontanente cadremmo in

la terra, tanto lo tenne sanza lasciarlo a la terra ricongiungere, che lo vinse

la fune e cominciarono quanto più poterono a fuggire. lorenzo de'medici, i-191:

catene; / e do le vele mie a miglior vento. alamanni, 6-3-33:

sia lassata, non si ferma. a. neri, 1-226: in ultimo si

vai sotterrando ora qua ora là, tiene a mente che tu li perdarai e morrai

-in partic.: rimetterci. a. pucci, cent., 59-86:

casacca. testi, 2-188: v. a. si contenti di credere che il

simintendi, 1-24: 1 sassi cominciarono a lasciare la loro durezza. s. gregorio

: tutti li falconi naturalmente sono dati a prendere grandi occelli, ma tale volta

adorni. bisaccioni, 3-73: ferito a morte, poco doppo in verban lasciò la

quasi per lasciar la pelle, / a casa ebbero ad ir con le barelle.

o s'alcun tetto / non ritrovasse a fuggir l'acqua e il gelo, /

, tu lassarai lo vino, / né a pranzo né a cena non mangerai cocino

vino, / né a pranzo né a cena non mangerai cocino. dante, par

e semplice e lascivo / seco medesmo a suo piacer combatte! cornaro,

di poco avea lasciato 11 latte. a. cocchi, 4-1-67: si loderebbero tre

lasciai la quistione e mi ritrassi / a dimandarla umilmente chi fue. idem,

fagiuoli, v-8: quanto tempo stassi a trattenere / co'calzoni, per far la

. / ci vuol poi la casacca a stare affé / due ore brontolando, e

]: ho lasciato i miei occhiali a casa. 8. interrompere,

che non paressero impediti e lenti / a chi avesse quei lumi divini / veduti a

a chi avesse quei lumi divini / veduti a noi venir, lasciando il giro /

le lagrime, con infinta letizia subito a me si volse. serdini, i-m:

i riposi, e sovrapone / l'arme a le membra faticose intorno. casalicchio,

g. gozzi, 1-219: vedendo a uscire il sangue, atterrita, lasciò

atterrita, lasciò la battaglia e andò a farsi medicare. carducci, iii-9-162:

d'altre assai / vistita la comiglia a corte andau, / ma non lasciava

lasciava già però lo crai / e a riguardo sempre comigliau. valli, i-2-386

[gli uccelli] il lor canto infin a tanto che non hanno purificato il lor

vol. VIII Pag.787 - Da LASCIARE a LASCIARE (53 risultati)

6-ii-578: ma dimmi hai tu riflettuto a tutte le conseguenze di questa decisione?

questa decisione?... lasciamo a parte la esistenza appena 'agiata '

anacoreta che consumò tutta la vita intorno a una statua di venere. -in

della giustizia e il governo delle città a persone indegne e incapaci. marino,

, un impianto in città nuova affatto a me... rovinerebbe per altri

de're d'inghilterra, e torneremo a nostra materia. -non trattare più (

di becchina, / dante alighieri, a dir del mariscalco. boiardo, 1-1-8:

, 1-1-8: las- siam costoro che a velia se ne vanno, / che sentirete

sua gionta; / e ritorniamo in francia a carlo mano, / che e soi

servito »; e si mise davvero a letto, dove lo lasceremo.

10. deporre una carica, rinunciare a una dignità; mutare genere di vita

acceso legno, / sì m'è duro a lassar l'usata vita. statuto dell'

de la lana et ora l'avesse ripresa a fare, o fussero tornati a fare

ripresa a fare, o fussero tornati a fare la decta arte de la lana la

avessero lassata per temporale e fussero tornati a farla poscia che la piscina nuova e

medici, 7-114: piace in modo a costui la malvagia / e ritrovarsi in gozzoviglia

ferito gravemente ancor egli, era stato costretto a lasciare l'ufficio. montano, 357

l'ufficio. montano, 357: a cinquant'anni si sentì chiamato imperiosamente

cinquant'anni si sentì chiamato imperiosamente a lasciare il mondo. 11.

de'medici, 7-116: si volse a me, dicendo: -io vo'partire.

vo'partire. - / e io a lui: - deh, lascia tanta fretta

detti / onde tu m'oltraggiasti, a te perdono. -rinunciare a una

a te perdono. -rinunciare a una convinzione; rigettare una dottrina,

il male, se l'uomo non apprende a ben fare, e se l'uomo

peccatore, / fermo son de tornare / a viver sempre tuo buon servitore, /

quegli peccati. savonarola, 14: ricorre a iesù cristo, / et a la

ricorre a iesù cristo, / et a la madre pia; / lassa il costume

non mi ricordava ch'io ho anco a dire una orazione che non la soglio

veci). — anche con riferimento a cose inanimate. storia de troia e

rimirai, / donna gentil, e dentro a quei lasciai / misero, l'alma

meo core eo l'aio lassato / a la dolze donna mia. boccaccio, dee

: andando via, / di lassarmi a diana ell'ha promesso, / che con

arcadi in preda ai lacedemoni, verremo a capo dell'impresa di oropo.

da messina, 235: per omo morto a voi, donna, mi lasso,

d'oriana, si lasciò in preda a la sua disperazione. gozzano, i-1276:

di tarsia, e ivi sì m'accomandò a uno suo amico, e lasciommi ima

lassaro dai pagani. monte, xvii-669-n: a voi lasciar mi piacie questa giostra:

: o luce etterna del gran viro / a cui nostro segnor lasciò le chiavi,

23 del presente, e lasciai la lettera a giovanni biliotti, che la mandassi nel

io le lasciai pegno una mattina / a roma all'osteria della cometa, / che

me- schinella, quivi rimasa, ebbe a lasciar in pegno le sue maniglie all'

scrissi due parole / e la lascio a chi la vuole. ungaretti, i-103:

del cielo. 16. attribuire a qualcuno un incarico, un ufficio,

questa virtù t'è in piacere, / a lui la- sc'io, ché non

iattanza. paganino bonafè, xxxvii-109: a quelli lasso lo pensiero / che sano

1-2-49: dice [dio]: lascia a me la vendetta, e io la

priego che vaglia, / perché ruggiero a lei l'impresa lassi. firenzuola,

che ti guarrà; lasciane il pensiero a me, ma soprattutto non dir niente

me, ma soprattutto non dir niente a madonna. tasso, 4-44: il mio

alfieri, 7-137: ho trovato sano sano a corte il nostro signor beppe vaselli,

corte il nostro signor beppe vaselli, a cui ho lasciato molti saluti per loro

solo l'ultima e conclusiva, lasciandone a lui ogni responsabilità. -con l'oggetto

sono specificate le condizioni in cui vengono a trovarsi, in tale occasione, i

vol. VIII Pag.788 - Da LASCIARE a LASCIARE (44 risultati)

, ii- 284: di lì a poco il fortini era morto lasciando nelle

ricordo che lascia. -con riferimento a concetti astratti. mazzini, 41-17:

ti levi / da'concetti mortali, a la mia mente / ripresta un poco di

sol de la tua gloria / possa lasciare a la futura gente. cavalca, 16-1-242

per lassare comunque io potrò alcuna testimonianza a gli uomini del mio giudicio verso le sue

ma quando n'è scompagnata, rimira sempre a lasciar le scritture dopo sé. d'

meno opere, ma che fossero meno soggette a critiche. 19. assegnare le

, era dolente, / ché 1'mio a mia gente volia lassare. boccaccio,

dee., 2-3 (141): a loro, sì come a legittimi suoi

): a loro, sì come a legittimi suoi eredi, ogni suo bene,

firenzuola, 139: la si dispose a voler lasciare dugento lire di contanti per

ancora veduto alcuno che, morendo, lasci a quell'oggetto una parte della sua fortuna

quattro o cinquecento scudi. li lasciava a mio padre. -assol. sacchetti

pur non importa a chi noi lasciamo, non devendo più ricever

interesso. e se bene à lasciato a vincenzio, c'è il contrapeso di debiti

debiti e intrighi. -con riferimento a beni immateriali o a valori morali.

-con riferimento a beni immateriali o a valori morali. bandello, 1-41

10-i-36: queste parole di vita lasciava anche a noi quel sovrano e amoroso maestro,

il re di questo regno, giunto a morte, / la mia cugina qui,

vergine che si vendeva all'incanto] a ducati lx d'oro: e marchionne

d'oro: e marchionne la misse a ducati c d'oro... sicché

li dimanda cento di quel che forse a un altro lasseria per dieci.

risoluzioni. g. gozzi, i-21-214: a quell'augusto seggio / che lasciò benedetto

ho sempre visto che la gente, a lasciarle tempo, vuota il sacco,

accortosi di ciò l'ammalato, cominciò a gridare: olà, olà, lascia qui

, si sono alzate, dicendo, a una voce: « oh padre cristoforo!

la troppa cupidità non aveva lasciato lume a cesare di obbligarlo in modo che e'

obbligarlo in modo che e'fusse tenuto a stare nella capitolazione. firenzuola, 802

utile alla repubblica. -continuare a indossare un vestito, a portare un

-continuare a indossare un vestito, a portare un ornamento. carducci,

vestito della comunione, ma era stata attenta a non sporcarlo. 25 *

. il creatore di tutte le cose lasciò a ogni uomo. pulci, 19-16:

tenessi gli occhi asciutti, / misera a me, comunque il mio mal seppi,

in corso leggiera, / lasciava orma a fatica. vallisneri, ii-205: alle volte

o caratteristiche particolari (con speciale riferimento a vani e ad aperture).

quei mattoni io andai tessendo un fornello a foggia di una mèta, lasciando infra l'

alcune bocche, le quali con- duchino a i seni segnati a, che saranno come

quali con- duchino a i seni segnati a, che saranno come porti delle barche

si circonderanno con palificate simili, lasciandovi a canto terra alcuni passi aperti. gemelli

, che tu veda / le stelle a mezzo dì. n. agostini, 4-1-29

acceso di furor e sdegno, / lascia a ruggier un colpo aspro e perverso.

piacere che egli è usato di porgere a chi troppo non si mette ne'suoi più

, i-108: speme in amor sicura a voi, pastori, / lascio. g

tu avevi acquistate per la vittoria, a coloro, cui tu avevi vinti in battaglia

vol. VIII Pag.789 - Da LASCIARE a LASCIARE (46 risultati)

a'nostri debitori, acciocché egli lasci a noi i nostri debiti. scala dei claustrali

dei claustrali, 428: dio concedette a molti l'oficio del battezzare, e ritenne

l'oficio del battezzare, e ritenne a sé l'autoritade e la balla di lasciare

contenta d'avere inteso che abbia soddisfatto a quanto ti lasciò el mio figliuolo.

in prato, ad abitare quivi sino a tanto che l'imperadore disponesse di lei

la cicuta fu ricercato dagli amici presenti a dir s'alcun ordine lasciar volesse al figliuolo

inf., 1-27: si volse a retro a rimirar lo passo / che non

, 1-27: si volse a retro a rimirar lo passo / che non lasciò

sonno, sospesolo dentro il medesimo instromento a una funicella fatta pure di pelle di rangi-

naturale, spassionata. -con riferimento a cose inanimate e a concetti astratti.

-con riferimento a cose inanimate e a concetti astratti. guittone, 134-9

le stesse necessità politiche... costringono a rispettare regimi antiliberali e perfino talora ad

rispettare regimi antiliberali e perfino talora ad allearsi a questi per fini intemazionali e a lasciar

allearsi a questi per fini intemazionali e a lasciar loro mano libera nell'intera politica

lasciò in asso. -con riferimento a cose inanimate o a concetti astratti.

-con riferimento a cose inanimate o a concetti astratti. ritmo di s

'n sacrifiziu. iacopone, 2-45: a non romper sogello nato lo figlio bello,

-in partic.: destinare un terreno a una coltura. targioni tozzetti,

si lascia il terzo e quarto anno a stoppia quel terreno, vi pullulano le piante

lassare / ch'eo non te receva a benvogliente, / secondo el modo de lo

per ti. / lassa bever prima a me. ariosto, 9-55: egli non

rubare agli altri è peccato, ma a lei, è peccato non rubare. aleardi

; ma peggio l'ingannar se medesimo. a. f. bettini, i-iii:

di causa efficiente introdotto dalla prep. a. compagni, 3-7: i bianchi

e pio / son io qui esaltato a quella gloria / che non si lascia vincere

quella gloria / che non si lascia vincere a disio. felice da massa marittima,

mosso ad ira contra di loro, incominciògli a riprendere fortemente di ciò che si lasciavano

ciò che si lasciavano così cattivamente vincere a una fanciulla. ariosto, sai.,

, 1-174: io non lascio accecarmi a questi fumi. caro, 2-2-71: voi

che non vi lasciate mai vincere di cortesia a uomo che viva: tanto meno vi

: tanto meno vi lassarete vincer d'amore a una donna che v'adori. m

, la lascerò esser quel che piace a voi. 33. rimettere ad

vergogna che ne seguita, lascio considerare a te. straparola, ii-199: quanto

dolore fusse al misero padre, làsciolo considerare a voi. b. segni,

ei possa metterle in atto che non è a lui stesso il farle. grandi,

ora,... lo lasceremo indagare a chi è curioso di tali peregrine notizie

così legate e tenute per le zampe, a capo all'ingiù, nella mano di

accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. tarchetti,

la mente. tarchetti, 6-ii-691: lascio a te l'immaginare il mio stato,

occhio il suo pertugio fino ai monti a portata di mano. 34. astenersi

per nulla ch'i'non vada / a lei per la più diritta strada / che

lasso! perché sono e fui / amante a cui / lascio di dir per paura

e caritade che nulla cosa si lasciava a dare per dio. boccaccio, dee

in questo tuo amore tu non lassi a fare nulla perché tu venga al tuo disio

caro, i-286: tornarono di nuovo a riandar le cose ch'avevano fatte, a

a riandar le cose ch'avevano fatte, a pentirsi di quelle ch'aveano lasciato di

vol. VIII Pag.790 - Da LASCIATA a LASCIATO (48 risultati)

tante volte quante io mi son posto a leggere la sera dopo cena, mi

venir un sonno, che io ho avuto a irmene al letto e lasciar di leggere

se vi pensate ch'io m'abbia a venire simile a voi altri, v'ingannate

pensate ch'io m'abbia a venire simile a voi altri, v'ingannate a partito

simile a voi altri, v'ingannate a partito; che io non lascerò d'amare

, 27-85: se talor si mette a carolare / il vento per mirarla si trattiene

uccelletti lascian di cantare. -con riferimento a cose concrete o a concetti astratti.

. -con riferimento a cose concrete o a concetti astratti. brusoni, 914

prime battute e lasciò subito per andare a luisa che serviva il thè.

gioc. assol. non accettare l'invito a giocare, rifiutare la mossa.

i-52: già non sa, quel che a gioco tien rinviti, / se 'l

se 'l tenere o 'l lasciar gli ha a far vergogna, / poi che fortuna

nel linguaggio marinaresco, comando che invita a desistere da una manovra, a mollare

invita a desistere da una manovra, a mollare, ad allentare. guglielmotti,

di marina, 386: 'vira a lasciare! ': voce di comando che

, ricuperando catena, la nave si tira a picco corto e si vuole far continuare

picco corto e si vuole far continuare a virare l'argano fino a far staccare

far continuare a virare l'argano fino a far staccare l'ancora dal fondo per poter

o le vele del partire. 'virare a lasciare': esecuzione del suddetto ordine.

l'àrgano! / su! vira a picco! vira a lassa! fuori /

su! vira a picco! vira a lassa! fuori / l'àncora! vira

. 42. locuz. -lasciare a desiderare: v. desiderare, n

, n. 9. -lasciare a mezzo: v. mezzo. -lasciare

, i-245: là il signore / attende a un affaretto, ora riposa, /

. della cui revisione era stato affidato a me il carico, ve li mandi a

a me il carico, ve li mandi a voi. -lasciare dio per dio

l'uomo di perfezione cristiana, uso a star sempre unito a dio, nell'

cristiana, uso a star sempre unito a dio, nell'interno del suo cuore,

tempo. credevo ridesse. invece disse a voce rauca, piano: -corrado, lasciamola

mio ingegno, / che lascia dietro a sé mar sì crudele. petrarca, 50-

l'onde / e lasci ispagna dietro a le sue spalle / e granata e marrocco

... di lasciarsi gli altri a dietro per alterezza o per vanità, ma

che un tal flagello lasciava sempre dietro a sé per qualche tempo. imbriani, 2-180

. perdere. -lasciare posto o luogo a qualcosa: v. posto e luogo

targioni tozzetti, 7-151: castor durante, a c [arta] 203 del suo

facoltà. baruffaldi, i-224: lasciamla a i satiretti e a chi vorrà /

, i-224: lasciamla a i satiretti e a chi vorrà / poco da terra sollevarsi

prov. garzo, xxxv-n-303: korbo a carogna / non lascia per vergogna.

ha preso, mal sa lasciare. a lasciar si è sempre a tempo. idem

lasciare. a lasciar si è sempre a tempo. idem, 242: lascia

. idem, 242: lascia fare a dio ch'è santo vecchio. idem,

spirata l'anima senza far lassiata veruna a chiese per opere di pietà, ch'io

bandello, 2-40 (ii-24): a chi me la fa una volta, se

volta, se posso, gliela rifaccio a doppio e se non posso, me la

se non posso, me la tengo a mente, e venuta l'opportunità mi vendico

che tutte le lasciate son perdute. a. casotti, 1-6-56: a prender

perdute. a. casotti, 1-6-56: a prender doni io non son mai traversa

lasciata 11 del plaustro / che legar vidi a la biforme fera. g. brancoli

vol. VIII Pag.791 - Da LASCIATURA a LASCITA (39 risultati)

d'ogni forza priva / toma spumosa a le lasciate arene. varano, 88:

tu qui vedi, dalla sua madre a me nella sua infanzia lasciato, ho io

: nel bosco, con la spada a lei lasciata / dal perfido guidon,

, ovvero alla morte. -lasciato a sé: libero, senza freni e regole

borgese, 6-10: il realismo lasciato a sé è cosa bruta: o,

un altro appresso costui, e vuole a questa magione andare, e non li è

aprono abbonamenti. 6. destinato a un determinato uso, a una specifica

6. destinato a un determinato uso, a una specifica produzione. sansovino,

e per le praterie lasciate in comune a pascoli. d. battoli, 4-1-

238: colline... parte messe a coltura e parte lasciate a bosco,

. parte messe a coltura e parte lasciate a bosco, tutte amenissime. 7

quest'era. muratori, 10-i-61: a che si ridurrebbe mai, se così poco

. cantoni, 145: principiò a domandare a sé medesimo se suo padre

, 145: principiò a domandare a sé medesimo se suo padre aveva fatto

medesimo se suo padre aveva fatto bene a legargli in quel modo la più gran parte

guai. galileo, 1-1-7: ho ordinato a m. lionardo pegolotti...

lionardo pegolotti... che satisfaccia a tutte l'appuntature, che per la

assunta nel cielo alma toscana / dinne a ferrucci che aguz- ziam la spada /

andare da cesare, se ne andò a marsilia. a. neri, 1-228:

cesare, se ne andò a marsilia. a. neri, 1-228: il rame

ingegno: e questo po'di opera lasciata a chi legge, gli è cara.

dati, vii-211: il priore avendo inclinazione a quella buona massima di pigliar sempre,

proverbio ferrarese di chi si palesava danaroso a un tratto: -o gran trovato,

la vita lascibile e ridusse i cristiani a penitenzia e a vita di salute. leonardo

e ridusse i cristiani a penitenzia e a vita di salute. leonardo, 2-77

. battoli, 9-23-287: non v'è a cui la sperienza di sé medesimo non

. lubrano, 1-182: spettacolo di stupori a chi l'osservava in età così lascibile

lasciare, da fare, dalla prep. a e dal pron. me.

363: aven dato... a madonna lagia, moglie che fue del detto

186: ei testando, in lascio a lui / daria il regno di leone.

fiorentini, 882: anche n'avemo dati a l'una de le fìlgliuole di ceo

lascio succe- deano a'figliuoli del conte a battifolle. testamento di lemmo di balduccio

ancora per ragione di lascio, lasciò a niccolò testatore, case, terre, vigne

nelle tragedie: nulladimeno poco appresso consente che a que'suoi lassi e respiramenti d'animo

que'suoi lassi e respiramenti d'animo, a que'suoi impeti ed atrocità di dolori

. f. frugoni, ii-92: se a seguitarmi... [il cane]

alle poste. -dare il lascio a qualcuno: allentargli il guinzaglio, metterlo

il vederlo velocissimamente in corsa disteso dietro a una lepre. tommaseo [s

i troiani, / che gli stavano a lascio, come i cani.

vol. VIII Pag.792 - Da LASCITO a LASCIVIA (23 risultati)

di legato, con cui si attribuisce a un soggetto (per lo più un ente

clericale che la natura degli emiliani è riuscita a rendere duttilità e morbidezza. idem,

somma o bene (per lo più a scopo filantropico, benefico, ecc.)

166: fece ancora di molti lasciti a diverse persone, come alle vergini vestali

insieme ed alla plebe romana, lasciando a ciascuno un tanto. casti, 414:

: 1 diffetti del corpo l'incitavano a moltiplicare, per ricoprirli, nelle lascive

penso senz'altro di stamparlo là [a parigi], sì per la correzione,

fare, perciò che esso giacomo aveva a roma imparato molti tratti lascivi, così

lesbia anticamente, e a'tempi nostri a roma la gran meretrice cicilia viniziana. dolce

rassembrerai un uomo, sarai nondimeno simile a un giovane sbarbato, la cui delicata

non lascivamente. tassoni, 274: a cui piacea la tenerella etate, /

non s'arrossissero di far tanta vergogna a se stesse. c. dati, 3-97

descritto lascivamente una giovane si pose laidamente a rappresentare una vecchia. salvini, 39-i-33:

: colle sue lascivamente acconce maniere e a forza di promesse lusinghevoli di fargli godere

molto sudore e vigilia si dava opera a gli studi di buone lettere, e non

già temuto da molti de'suoi e odioso a tutti, tornando in babilonia fece alcune

: per questo l'uomo diventa inchinevole a vizi delle lascivanze. cassiano volgar.,

usano costumi e parole puerile, et a le volte bestiale, così nel stare in

elena, così con lieto viso cominciò a riguardarla e con la coda de l'

con la coda de l'occhio lascivettamente a mirarla. = comp. di

liburnio, 3-36: ensegnava gli giovani a cantare con tanta lascivézza che elli,

lascivia. loria, 1-96: era andato a colpo sicuro su la lascivia della femmina

sua volontà, come rapitori e inducitori a colpa. ariosto, 7-53: il suo

vol. VIII Pag.793 - Da LASCIVIARE a LASCIVIRE (8 risultati)

pisa, 1-140: si diede tutto a lussuria... e per compire meglio

sue lascivie e volontadi non perdonò né a sangue né a natura. boccaccio,

volontadi non perdonò né a sangue né a natura. boccaccio, viii-2-31: d'

indi la dura / vita, e nude a sudar nella palestra / le maschili fanciulle

e pudiche furono costrette... a divertire con le lascivie gli ozi dei conquista-

con malinconia / mi dava l'ozio che a lascivia doce. 4. pensiero,

termini della onestà, doverete pensare che, a voler bene esprimere i costumi d'oggidì

se dall'ago non sapesse far passaggio a i ricami delle perfezioni e con la