raccapricciare. - anche con riferimento a soggetto inanimato. fed. della valle
già mi par di vedervi inorridire / a questa mia domanda e che la bile /
che la bile / vi salti al naso a farvi incollerire. parini, i-53:
). campiglia, 1-355: essendo a mezzo il mese di novembre, ormai
alma non lasciaste infertile, / che molto a i buon sudor potea promettere, /
come ignaro colono un terren abile / a ben produr, lascia di germi inutili,
gli elementi. imperiali, 4-336: a te sol quest'alma mia, ch'è
anche con valore iperbolico o con riferimento a soggetto inanimato. tassoni
volte / udito avea che 'ntorno a i cimiteri, / e 'n sulla riva
po tendo voce / sciòrre a chiamar, fu suo consiglio il muro
, 34 (591): a ogni intoppo, a ogni scossa, si
): a ogni intoppo, a ogni scossa, si vedevan que'mucchi
se la vedevano piangere, pensavano a chissà che peccatacci, e le
/ ed infosca ed inorrora, / perché a punto incometizzino / si intirizzano /
in maniera rozza, grossolana. a. verri, 2-i-1-128: così accade ai
rozzi escono da londra, si ripuliscono a parigi, si raddolciscono nella tenera e ridente
e ridente italia e poi, rientrando a questa cupa lor patria, ritornano ad
ei ferva e spume, / finché a la greppia mia si pasce e inorza.
e le inosculazioni dei vari tubi. a. cocchi, 5-1-12: a lei pure
tubi. a. cocchi, 5-1-12: a lei pure [all'anatomia] si
fiasco de buon vino bianco la portò a casa de questa civil famiglia. =
nome generico di 4 acido ', serve a denotare un composto particolare organico d'
tutte le cose esser d'iddio e a lui servire. = comp.
di ospitalità, inospitalità. a. verri, 2-i-1-249: quanto poi alla
piante... terra non indocile a cerere, a bacco non inospitale.
.. terra non indocile a cerere, a bacco non inospitale. c. bini
degli ambienti dove la gente si reca a ora fissa per uno scopo determinato di
chi son mai?... / a questo tetto / inospitai sbarcati, e
. gozzi, i-i- 216: a partirsi filottete indusse / di lenno un tempo
; mancanza di ospitalità. a. verri, xxiii-145: ditemi se qualche
guerra però bene spesso convenne dar ricetto a truppe straniere, le quali di raro
.: scomodamente, disagiatamente. a. verri, xxiii-117: abbiamo sovente dormito
un territorio, ecc.); inadatto a insediamenti umani; inabitabile, selvaggio;
inospiti e selvaggi, / onde vanno a gran rischio uomini et arme, / vo
4-38: l'incantator le spezza, e a un tratto il colle / riman deserto
selvaggi. segneri, 5-6: siamo stati a coltivare anche i boschi
bruna punta inospita / qualche errante fiammella a contemplar. pratesi, 3-300: le
al deserto, cominciò [giovanni] a coltivare quelle inospiti rupi col travaglio della
stima, / faran che 'l generoso entro a i divieti / d'abila angusti l'
ma non ardisca / l'inospite messaggio / a una figlia regai recare oltraggio.
e incastella di traverse e croci per incastri a coda di rondine. 3
: azioni o decisioni premature sono destinate a fallire. tommaseo [s. v
, 1-1-345: queste stelle sono state a tutti fin ora inosservabili ed invisibili:
bar otti, 21: sotterra, o a teti / in seno, oppur ne'
che non si può ricordare, tenere a mente; inapprendibile. stigliani, 9
i medesimi cavallieri, spedii immantenente euridamante a far l'invito della cena alla contessa.
somma delicatezza di quel sugo che viene a irrogare l'esterna buccia delle foglie;
può o non si deve rispettare, a cui è impossibile ottemperare, obbedire (un
. guarini, 57: impose ancora a l'infelice sesso / una molto severa
, o inosservabili, il contratto va a monte. = voce dotta,
non il mandatario che l'avrà data a nolo [la nave] sulla fede di
di toscana, 77: sotto pena a ciascuno di scudi cinque, e tratti
che si troverà alcuno di essi inosservante a quanto sopra. = voce dotta,
e defecto de l'altra se ne avesse a patire e fare. bisticci, 3-277
... voltò la sua armata intorno a la magna grecia. guicciardini, iv-302
o pigrizia de'mercanti avrà avuto il padrone a tornarsene da quel luogo senza la loro
la loro roba, non è tenuto a ritornarvi, anzi i mercanti devono pagargli il
accordo. machiavelli, 1-i-73: mai a uno principe mancarono cagioni legitime di colorire
v-2-246: prometteva di dichiarare l'inosservanza a gl'imperiali e di riprendere a primo tempo
inosservanza a gl'imperiali e di riprendere a primo tempo l'armi. =
per levarmi di qui inosservata e condurmi a tebe. c. i. frugoni,
castello; inosservato egli dai numidi, tutti a difendersi intenti verso la opposta parte.
foscolo, xiv-226: la stanza è vicinissima a casa delac ma molto più inosservata.
tuttoché inosservata da voi, aiuterà gli alleati a sgominare le legioni francesi. manzoni,
del suo consenso, idea che, fino a quel tempo, era stata come inosservata
vigore di legge; la quale in faccia a tant'altre migliori di lei, abolite
. chim. che non è soggetto a ossidazione (un metallo, una lega)
'l manto innostri; / tu, a regger te, sol da te stesso impari
: sorgi, sol novo, e luce a luce accresci, / quell'alma accendi
iii-11: voi, donzellette amabili, / a cui trilustre palpita / nel colmo petto
. r. gualterotti, 2-253: a noi di là torna, onde pria sorge
. grossi, ii-75: vedea di scudi a più color dipinti / che vagamente indora
/ superbe moli e splendidi recinti. a. maffei, vi-466: vertici e nubi
ed un loquace / volto, che a un tratto s'animi e s'innostri,
il mar s'inostri, / ch'a tarmi non siam no timidi e lenti.
sentimento di sotantivo e come aggettivo aggiunto a 'vaso *, o simili, e
vasetto destinato, come si crede, a contenere le lacrime de'congiunti, o
lacrime de'congiunti, o più veramente a contenere balsami e simili materie odorose.
scantonato dell'abaco, sur un oriuolo a polvere, la massiccia corona d'oro
papini, iv-801: non posso riuscire a raffigurarmi... quel conferenziere
raffigurarmi... quel conferenziere a getto lagrimatorio continuo,... in
lungo quasi due pollici, fatto graziosamente a foggia d'ampollina, col collo ed
lacrimatorio vien ad essere della figura presso a poco delle antiche anfore vinarie ma senza
dagli occhi, dovuta per lo più a irritazione dell'apparato lacrimale, in seguito
irritazione dell'apparato lacrimale, in seguito a particolari condizioni di emotività o a stimoli
seguito a particolari condizioni di emotività o a stimoli di varia natura.
simintendi, 1-94: a pena tiene le lagrime, però che non
ricordazione della pestifera mortalità trapassata, universalmente a ciascuno, che quella vide o
. masuccio, 287: essendone venuto a noticia un fiero, disaventorato e lacrimevole
amante,... ho diliberato a te, più ch'altra madonna de umanità
il fine della vita sua fu lagrimevole a noi, dolente agli amici. gualdo
sbalzato in aria dalla monizione e parte a fondo. segneri, i-379: per
: la turba della lagrimevol guerra cominciò a incrudelire, mercé delle squadre che con
mercé delle squadre che con letizia s'affrettavano a menar le mani. assarino, 2-ii-524
7-ii-m: questo medesimo ripiego si cominciò a praticare in francia nel secolo ix,
praticare in francia nel secolo ix, a cagione delle tante lagrimevoli scorrerie de'normanni
. — vittoria lacrimevole: conseguita a prezzo di perdite gravissime. alfieri
, oppure il vedersi di giorno venire a tiro caprioli e cignali. foscolo, xiv-316
un'opera letteraria); che è ispirato a profonda mestizia (uno stile).
in su la piazza di san giovanni a vendersi all'incanto e a piccol pregio,
san giovanni a vendersi all'incanto e a piccol pregio, per chi ne volesse
chi peggio vive che non visse. a. cattaneo, i-59: sono forse tanto
casi se riuscisse, e perciò stolta a desiderare, ma impossibile a riuscire anche
perciò stolta a desiderare, ma impossibile a riuscire anche in questi tempi matematici perché
saccente (una vera peste) ci diede a leggere una sua novella (veramente lacrimevole
di farlo contento. la sera, a buio, mi dicono che l'à riportata
7. ant. letter. che stilla a goccia a goccia. sannazaro, iv-45
ant. letter. che stilla a goccia a goccia. sannazaro, iv-45: era
come aggressivo chimico, contenuto in bombe a mano, candelotti, proietti, ecc
giordano [crusca]: lagrimosamente si batteva a palme. d'annunzio, i-587:
agg. affetto da lacrimazione; costretto a lacrimare per infiammazione o irritazione dell'apparato
occhi lagrimosi e 'nfermi / mio destino a vederla mi conduce; / e so ben
dietro a quel che m'arde. boccaccio, i-22
secondo che dio invita l'anima mia a distendere gli amorosi e ardentissimi desideri, con
mostrando nel cospetto della divina pietà compassione a tutto il mondo. pulci, 19-16:
io tenessi gli occhi asciutti, / misera a me, comunque il mio mal seppi
: alcune di quelle femmine si misero a pregare sottovoce, gli occhi lacrimosi sul
abbracciò i genitori; montò, ricomparve a un finestrino e con gli occhi lacrimosi
naso incancrenito per il morso d'un serpente a sonagli. -che è causa o
dolorosi spiriti e con lacrimosi pianti cominciò a gridare. -poet. umore lacrimoso
le guance lagrimose. petrarca, 115-12: a lui la faccia lagrimosa e trista /
son sì lacrimose / per la pietà ch'a un giovinetto porto, / ch'in
dalle palme il viso lagrimoso, disse a renzo, con voce accorata, ma risoluta
per moglie. io m'era promessa a un giovane che aveva il timor di dio
matteo correggiaio, 16: colei che a te mi manda è rimanuta / col
e piena d'angoscia andò la sua fante a chiamare,... e la
che se fosse stato uno di quelli a cui era chiesto quel singolare perdono,
calandra, 3-174: correva lagrimoso e compunto a confessarsi e comunicarsi alla parrocchia. papini
ricevuto da'nimici, essemplo lagrimoso diede a tutti. serafino aquilano, 147:
aquilano, 147: vivete lieti, a morte non pensati / né a'casi
guicciardini, 13-i-96: sarebbe cosa lagrimosa a narrare le gran crudeltà che e'v'
taglieggiatele, soddomitati e'fanciulli e mandato a bordello tuti e'munisteri. pasqualigo,
paesi soggetti al turco, andar volontariamente a rinnegar la fede. casoni, 3-27:
bandello, 1-1 (i-9): a ciò che con alcuno essempio io dimostri
sia far mercatanzia di questi matrimonii, a me piace di narrarvi le funeste e lagrimose
coi morbi pallidi / la smunta fame a desolar la terra. -vittoria lacrimosa
cellini, 2-65 (417): a queste mie lacrimose parole la duchessa si
madre e le replicate minacce del genitore a rimuoverla dal suo primiero proponimento. fogazzaro
, iv-2-95: così le lacrimose implorazioni a gesù si mutavano in sospiri di speranza
una profonda afflizione dell'animo. attribuito a petrarca, xlvii-143: io ho cerco del
o un'opera letteraria); ispirato a profonda mestizia o anche a morboso sentimentalismo
; ispirato a profonda mestizia o anche a morboso sentimentalismo (uno stile, un modo
sermonesco e passa, come quello destinato a porre in luce non so che «
con cui il cielo diventato grigio principia a piangere testate che se ne va. papini
al lagrimoso luogo, e quivi, postosi a mirare il tutto, volle attendervi fino
. forteguerri, 25-36: fa precetto a quanti erran per l'acque / e
per l'aria demoni scaltriti, / e a quanti a dio d'innabissar già piacque
aria demoni scaltriti, / e a quanti a dio d'innabissar già piacque / ai
che accetti questa vita lacrimosa, / a lei mi do: ogni altra cosa
mi do: ogni altra cosa ho a sdegno. bellincioni, ii-152: da quella
, 1-41: con- vien chiamar parimente a questo publico lutto gli alberi lagrimosi,
12. stillante, gocciolante, grondante (a simiglianza di lacrime). f
decennio del secolo passato... a torino un edmondo lagrimucciava; a bologna
.. a torino un edmondo lagrimucciava; a bologna un giosuè ruggiva.
. dal nome del mineralogista francese f. a. a. lacroix (1863-1948)
nome del mineralogista francese f. a. a. lacroix (1863-1948).
agg. che appartiene o si riferisce a un lago; che si trova in un
specchio... mi sono guardato a lungo in quella luce cosparsa di lacune
pena... basta, se piace a dio, non sarà niente; che
attività di piero strozzi e dei francesi riguardo a varano. gori [tommaseo]:
gli orli [del papiro] eran facili a logorarsi e a sfilare: quinci in
del papiro] eran facili a logorarsi e a sfilare: quinci in fatti nascono per
la grande lacuna degli anni si colmava a un tratto. 4. incompletezza
era sacrificata per gli altri. raccontava a spizzico, con reticenze e lacune.
ultimi tempi, con fervido zelo, a dar prove delle lacune della sua cultura.
una controversia riguardante tale ipotesi (e a seconda che tale mancanza riguardi un determinato
. -per estens., anche con riferimento a ordinamenti normativi diversi dal diritto.
che va ingiù al palato diagonalmente. a. cocchi, 8-310: le più ordinarie
]: * lacuna ', nome dato a piccole cavità che le membrane mucose appresentano
corrisponde a un periodo di tempo più o meno
di una parte della serie stratigrafica dovuta a erosione e ad asportazione di materiali precedentemente
intervallo dei valori di un parametro relativo a un sistema termodinamico entro il quale due
un elettrone passa dalla banda di valenza a quella di conduzione. 13. locuz
una lacuna o le lacune: porre rimedio a una dimenticanza, a un'omissione;
: porre rimedio a una dimenticanza, a un'omissione; integrare ciò che è
è che questo? avanti! ». a supplir le lacune moltissimi si offersero di
lacunare1, sm. archit. soffitto a cassettoni con l'intelaiatura dei travi lasciata
figurativi; ciascuno degli scomparti del soffitto a cassettoni. valerio massimo volgar.
chiamano requadri e sfondri de'soffitti, a bologna e fiorenza tasselli, dove si
', soffitto di una stanza, compartito a varie figure poligone, ornate con sacome
3-188: s'era distesa su una sedia a sdraio e guardava le scene allegoriche che
architetto, dovevano essere lacunari, sono a volta per la più parte. panzini
panzini, ii-560: il soffitto lacunare, a rosoni d'oro era in gran parte
parte precipitato al suolo. -soffitto a lacunari: soffitto a cassettoni. milizia
. -soffitto a lacunari: soffitto a cassettoni. milizia, v-57: il
soffitto di questo loggiato non doveva esser a volta come è, ma a lacunari.
esser a volta come è, ma a lacunari. d'annunzio, vi-499:
annunzio, vi-499: un grandioso soffitto a lacunari. ojetti, i-285: entri e
in una saletta rotonda con la volta dipinta a lacunari e, nel centro, una
dotta, lat. lacùnar -àris 4 soffitto a cassettoni '. lacunare2, agg.
arteriosclerotici. 4. matem. relativo a lacune (nel teorema delle lacune di
archit. ant. lacunare; soffitto a cassettoni. serlio, 3-78:
colonne. temanza, 18: segue egli a descrivere un ornatissimo lacunario o sia soffitto
lacunaria overo spazio del solaro o palco a lui gittata terza parte di larghezza all'
plur. di lacùnar -àris 1 soffitto a cassettoni '). lacunato,
2. composto da lacunari; fatto a cassettoni. fr. colonna, 2-85
lacunosa superficiale cultura, specialmente di fronte a un nuovo amico italiano-russo, caffi,
lacustrale, agg. letter. simile a un lago; trasformato in un lago
. bontempelli, i-810: non riesco a ricordare se non una fronte lunghissima,
, secondo che alcuni dicono si viene a fare a caso e per ingiuria dell'odore
che alcuni dicono si viene a fare a caso e per ingiuria dell'odore. gioja
foglie lineari lanciolate unite per la base a tomentose nella pagina inferiore, i fiori
di stato in luogo o di moto a luogo sia reale sia figurato).
'a prieghi d'isabella indutto / fu a seguir il discepolo, là dove /
per sentenza / sbandito, con vittoria a me discese, / di pace pieno e
87): si procaccino di riducere a nulla e di cacciare del mondo la cristiana
le giovene donne vane al li monasteri a fare le delicate merende con balli e canti
gli esserciti sconfitti, le città prese a forza, li squadroni guidati a man salva
prese a forza, li squadroni guidati a man salva, per la prima m'
estensione di un mese, ora per condurli a termine ho d'uopo di anni.
ladici l'appellan pietra pregna. a. pucci, cent., 83-48:
ladici, ma sforzino sé de acostarse a li costumi de le religiose persone. leggenda
cherici e molti laidici gli tennero dietro a confine. = voce dotta, lat
quando l'animo dell'uditore è contrario a noi; e questo adiviene maxima- mente
linguistiche arcaiche, legate da stretti rapporti a quelle geograficamente più vicine, lombarde e
, ma ogni tanto aprendo la bocca a rapide sentenze, dette in una tipica parlata
liquida 'r 'ladina s'alternava a scabrezze di 't 'e di '
govoni, 631: quanto lei fu a cedere ladina, / tu fosti nel resistermi
e gli autunni lo avevano oggimai ridotto a una specie di san girolomone bonario,
mano ladina del nostro tardo seicento, a non dir sette o anche otto.
, onde potesse entrare senza esservi spinta a forza nella canna del cannone o del fucile
dice la palla che entra senza essere cacciata a forza nell'artiglierie. guglielmotti, 463
semidotta, lat. latinus, in opposizione a barbàrus (v. latino).
foglie con lungo picciolo con tre foglioline a macchie bianche e fiori bianchi in capolini
. di * domestico 'in opposizione a silvatlcus 'selvatico '. làdio (
ancor quel che s'asconde / perché a dicerne è lado. statuto dell'università
/ altrui nel volto, e navi andare a fondo; / e piacerebbemi un neron
.. si può avere la riduzione ad a: cfr. frale 'fragile '
di maida (« magida ») a madia,... laido a ladio
) a madia,... laido a ladio ». ladóre, sm
dei cacciatori, destinata a contenere la selvag gina uccisa
petto,... perché adatta a nascondere. pratesi, 1-350: il
portafoglio. 2. canna spaccata a un'estremità e tenuta leggermente allargata,
e allargata con un pezzetto messo a traverso, colla quale i monelli colgono
[i buoni cristiani] si affaccendano a mettere in voce libri ottimi per dottrina
ii-962: non resta ora che di mettere a posto quel povero pretendente, che tu
vogliono, come tanti altri, portare a casa un lauto gruzzolo col lavoro di
ladroneccio; appropriazione indebita; propensione abituale a impossessarsi della roba altrui. - anche
costoro, se già non avessero imparato a rubbare da'primi, secondi e terzi
: la nomea ch'e's'è fatta a furia di biricchinellerie, di mariuolinerie,
presso l'uscio violato; il vicinato a rumore; il sopraluogo dei carabinieri.
o lo scasso; chi è abituato a impossessarsi indebitamente e, per lo più,
messioni, che del ladro che menasse a la sua casa li convitati, e la
messo tanto perch'io fui / ladro a la sagrestia d'i belli arredi. boccaccio
, i quali conoscono di esser sottoposti a pene innumerabili, e'vivono in dilicatezze.
i suoi furti ancor copria, / ch'a i ladri amica ed a gli amanti
, / ch'a i ladri amica ed a gli amanti uscia. g. c
pubblica. loredano, 5-115: parea a punto la nebbia vedere, / odiosa a
a punto la nebbia vedere, / odiosa a i pastori, a i ladri grata
, / odiosa a i pastori, a i ladri grata. gioia, 3-i-154:
: cos'è? cos'è? campana a martello! fuoco? ladri? banditi
far ogni dì assassinamenti e por taglie a chi lor pare. m. adriani,
estens. persona che si arricchisce indebitamente a danno degli altri; commerciante disonesto;
! carducci, ii-5-41: bisogna cominciare a industriarci fra noi galantuomini: se no,
e studioso, mi chiedeva un parere, a disfarsi d'un'opera d'arte.
arte... me l'aveva portata a vedere: lo consigliassi. gli stavano
governo e appaltatori, perché al solito faranno a metà; e il governo avrà modo
un'altra tassa, che così va a finir sempre; e già, paga pantalone
filosofo guidasse l'educazione del ladro innanzi a cui la terra tacque, nessun documento
ne gli occhi porti / vien dritto a l'uom per mezzo de la faccia,
cuor ch'altri lo saccia, / passando a lui per li sentieri più accorti.
un ladro che sta nascosto, e a poco a poco tu cominci a lasciare
che sta nascosto, e a poco a poco tu cominci a lasciare la cura
, e a poco a poco tu cominci a lasciare la cura drento e cerchi di
chi imagina di farsi amare, quasi a malgrado altrui. 6. pipetta
non moveriano il piede / per donneare a guisa di leggiadro, / ma, come
furto il ladro, / così vanno a pigliar villan diletto. -andare come
con tutto il mio sangue, ingoiando a gola tesa la fresca aria fluviale, aspirando
che il giorno leticano e la notte vanno a rubare insieme '; e più semplicemente
., 4-10 (460): cominciarono a gridare: al ladro, al ladro
pratolini, 3-174: l'accompagnai fino a casa e quella sera mi accorsi di
sera mi accorsi di non avere rinunciato a lei, di desiderarla ancora. me
: il ladro crede che tutti sien compagni a lui. ibidem, 330: guardati
'. si disse in proverbio, a denotare la mala qualità di coloro che prendevano
han dato negl'inciampi, / torneranno a distruggerci le vigne, / a guastar
/ torneranno a distruggerci le vigne, / a guastar gli orti, a impoverire i
, / a guastar gli orti, a impoverire i campi? moniglia, 1-iii-207:
io la voleva rubare! l'ha rubata a me il ladraccio. -dimin. ladrétto
ora uno incantesimo, / che (a dispetto ancor di monna barbera) /
v.]: ladretti che, a uso di formiche, in capo a un
, a uso di formiche, in capo a un certo tempo, mettono insieme un
roba del prossimo,... facendo a un tempo arruo- tare qualche ladracchiolo o
nieri, 283: venne in mente a un ladracchiolo di rubarla. linati, xii-179
« invece di fur, che dovè a un certo momento sembrare troppo scialbo [nell'
[nell'età imperiale] si cominciò a dire latro, che propriamente significava *
quelle genti ladre / pagane e convergile a la tua fede. storia di stefano
l'onore e la gloria sua in mani a certi ingegni ladri, che vituperano spesso
oddi, 1-91: voglio ire un poco a far la sentinella a lui ancora,
ire un poco a far la sentinella a lui ancora, accioché que'villani ladri non
ladre. -teso ad ascoltare, a spiare (l'orecchio). pea
: ombra ladra. non sembra aderire a nulla, dipendere da nulla, è staccata
estens. che cerca di arricchirsi ingiustamente a spese altrui; che vende a prezzi
ingiustamente a spese altrui; che vende a prezzi esosi; che pretende per il
con le parole lusinghiere e ladre / trasse a sé alcuno di quelli del regno /
con promesse assai false e bugiarde. a. pucci, cent., 65-65:
francesi. betocchi, 5-121: intanto a cassetta il vetturale, /...
più che mai bei tornando, lasceranno / a morte impetuosa, a'giorni ladri.
: assai mio padre / sforzato se ha a voler a questo atrarmi / cum sue
padre / sforzato se ha a voler a questo atrarmi / cum sue parolle lusinghiere,
solo, inchiavata la porta, venne a me e m'incominciò a far le più
porta, venne a me e m'incominciò a far le più ladre carezze del mondo
un dì che il petto i'avea chiuso a sportello, / e ch'io non
. 6. figur. con riferimento a cose materiali, ne pone in risalto
son pur cavata la voglia di questa puttana a mio modo, senza spenderci un quattrino
7-191: tornatoci un'altra volta, a sangue freddo, la
di questi, segnalati in parnasso, a udir le ladre cose nello scriversi.
8. con riferimento ad azioni o a condizioni esistenziali, ne sottolinea incisivamente e
de l'aretino / ha già rivolta a sé la penna mia, i..
sua, che le picchiate ladre / a tutti fatte avean le teste quadre.
. e. gadda, 33: a una legnata... più ladra,
creder che voi sete il medico soprastante a le forme. passeroni, 5-138: a
a le forme. passeroni, 5-138: a que'padri e a quelle madri /
passeroni, 5-138: a que'padri e a quelle madri / che non poche spese
scoprii, chiedendo in portineria chi abitasse a quell'intemo, mi venne una gioia
con valore di inter. mondo ladro: a esprimere stizza, dispetto, rabbia,
morelli, 127: disposto il nostro comune a spegnere quella ladronaia...,
1300 o circa v'andò il comune a oste. d. bartoli, 30-228:
, che scorrevano predando per la toscana. a. adimari, 1-83: questa è
ai quali si rapiscono e si mandano a male le robe. 3. amministrazione
nelle ugne,... molti accorsero a comprare fingendo d'esservi tratti dalla ingordigia
nella terra, non lasciavano in dietro a fare niuna ladroncellerìa. lettere e istruzioni
de'dieci di balia, 16-118: a noi dispiacciono simili ruberie e ladroncellerie,
di queste facci liberatamente dare e consegnare, a detto niccolò, o suo mandato,
le meretrici e i ladroncelli sono destrissimi a furare ogni cosa. nievo, 2-20:
,... che fa gola a tutti questi ladroncelli siciliani. d'annunzio
volgar., iii-162: david domandò consiglio a dio e disse: perseguiterò io questi
, non si assicurò tornare per terra a parigi. mariano da siena, 126
. mariano da siena, 126: a grandi pericoli siamo venuti poi che smontammo
egli era stato carico, stata messa a fondo da un ladroncello di un corsale
e, prendendogli, usaron di crucifiggergli a guisa di malfattori. 2.
ognuno, / or se tu '1 rendi a tutti, o ladroncella, / non
ond'io pien di rovello, / a fare il mio referto non fui tardo
/ lo suo tesoro caro om ch'a ladroni / lo mostri ed affa- zoni
am- busto, di perduta speranza e a tutti i romani notissimo ladrone, il
., i-83: mosse lo esercito contro a ladroni che abitavano in certe spelonche,
203: poco avanti che io arrivassi a eboli,... fui da crudelissimi
14-103: ladron di via... a salva mano / crede spogliar l'incauto
le fauci aperte / con le gote sanguigne a gran leone, / vorace del suo
tesauriere fece con arte il tardare insino a tre ore di notte a contarmi li
il tardare insino a tre ore di notte a contarmi li detti dinari. tommaseo [
re è venduto per vilissimo prezzo ed a vilissima gente, ed a vilissima morte
prezzo ed a vilissima gente, ed a vilissima morte, e vilissimamente trattato, con
strazi, che tanto ingiustamente si usavano a chi non li meritava. papini, v-491
, o ladron rio, / italia a fronte; e a tergo poi ti
rio, / italia a fronte; e a tergo poi ti lancia / la vendetta
dio. marradi, 291: gloria a te, montalcino, ultima e forte /
attossicati. -pirateria. a. campana, 158: proseguivano l'invecchiate
proseguivano l'invecchiate rapine, divisi essendosi a tal mestiero, chi a scorrere per terra
divisi essendosi a tal mestiero, chi a scorrere per terra ne'confinanti luoghi,
terra ne'confinanti luoghi, e chi a danneggiar le riviere di quei mari con
silenzio. miloni, 1-416: più tosto a guerra feroce che a ladroneccio l'incursione
1-416: più tosto a guerra feroce che a ladroneccio l'incursione loro rassomigliava. cesarotti
xxvi-176: non s'affliggono vedendo filippo rubar a mano a mano tutta la grecia,
s'affliggono vedendo filippo rubar a mano a mano tutta la grecia, già prossimo a
a mano tutta la grecia, già prossimo a metter il colmo a'suoi ladronecci col
cacciarono via i contadini, e ridussero a prato la terra; l'entrata loro si
si accrebbe, ma 10 stato venne a sperdere ben dieci volte quel tanto ch'
scienza consigliarono quel ladroneccio. -inclinazione a rubare; il vizio, la colpa,
, diviene per ladroneccio d'alcuno commune a lui ancora, e n'è creduto essere
, percioché son luoghi publici ed esposti a tutti gli occhi che non sien ciechi.
esercitare un ladroneccio: rubare, dedicarsi a un'attività ladresca. lamenti storici pisani
, più che per buone arti, a signorie e onori si brigano di venire.
in molti modi, e massimamente mettendo a sacco tutti quanti. frachetta, 891:
. salvini, 45-55: non pareva a ippotoo esser sufficiente il ladroneggiare a minuto,
pareva a ippotoo esser sufficiente il ladroneggiare a minuto, se non assalisse e castella
nella servitù e nella miseria, costretto a ladroneggiare. settembrini, i-38: ogn'un
prora verso bergarè, sua patria, a una delle ladroniere malavari, per cattivarci.
, si è com è scritto di læ a ciascheduno per suo propio. testi fiorentini
loro per noi il barone risstori. poneno a lloro ragione laie ove doveano dare con
, 1-1 (72): quando niente a fare egli hanno / vanno indugiando d'
di artemide lafria, che erano celebrate a patrasso in acaia, dove aveva sede
una così fatta vallata possiamo noi non a torto chiamare un lagaccio ed uno stagno dell'
lavatura '(sec. xiv, a parma) incrociato con lago.
de la sua bottiga, di nocte, a la pena di cinque soldi per ciascheduno
pistoiesi, 240: lo duca mandò a dire al maniscalco suo... che
patrizi, i-209: i loro versi, a suono di strumento cantarono, aiutandogli il
cantarono, aiutandogli il suono non pure a coprire i difetti, ora detti,
fiasca o boccale con cui mescevano il vino a tavola, e soleva tenere quanto un
, e soleva tenere quanto un berebbe a pasto. a. boito, 128:
soleva tenere quanto un berebbe a pasto. a. boito, 128: la cervogia
, avendone tutti mangiato, da ivi a venti dì ne fece trecento. palladio volgar
parte dell'orecchio interno dei vertebrati (a eccezione degli illiopsidi), costituita da
nei mammiferi, nei quali è avvolta a spirale e forma una parte della chiocciola
monotalamio di forma sferica, ovoide o a fuso, comprendente molte specie, proprie
. scient. lagoena, da riconnettersi a lagena1. lagenària, sf.
. scient. lagoenaria, da riconnettersi a lagena1. lagènidi, sm.
. famiglia di protozoi foraminiferi perforati, a cui appartengono anche fossili del triassico,
forniti di guscio mono o politalamio a logge variamente disposte (in serie lineare
è generalmente poco sviluppato e rimane limitato a una sola cellula dell'ospite parassitario.
della famiglia delfinidi, lunghi da 2 a 3 m, con muso piuttosto corto,
corto, capo largo, pinna dorsale a bordo posteriore concavo, pinne pettorali terminanti
bordo posteriore concavo, pinne pettorali terminanti a punta e pelle di colore generalmente scuro
e gli ebrei. tutti sono vestiti a righe, sono tutti hàflinge, ma i
gurmandine, che sono un mele a gustarle. = etimo incerto.
ne conoscono numerose specie che vengono utilizzate a scopo ornamentale o per la produzione di
crespi e con lunga unghia si allontanano a forma di raggi e ricuoprono i rami
più crassi e lunghi, e dalla capsola a sei cellette coronata dello stilo. sono
e della china, coltivate ne'giardini a motivo dell'eleganza e bellezza de'loro
, crespi e lunghi, si spandono a forma di raggi e ricuoprono i rami
quello che darà dett'argento, rifarà a colui che gli darà gli scudi la fattura
di stato in luogo o di moto a luogo). dante, inf.
dante, inf., 29-21: dentro a quella cava /... / credo
., sopra un carello si pose a sedere. caro, 12-i-17: sendomi
, 12-i-17: sendomi ridotto tanto presso a casa, mi sono stato ancora laggiù
acconcio. baldovini, xxx-n-36: presi a questi dì arrieto anche un leprotto /
garetti, i-15: di sabato sera a quest'ora / ebrei / laggiù /
ciurma e di preda reclina / il bordo a uno spiro, e via scivola.
laggiù, nei neri scialli / parlano a mezza voce della morte, / sugli usci
disperdeva laggiù laggiù per la vallata, a ogni alternarsi di verso, così monotona
nino, che una sera, / venuto a casa di laggiù in licenza, /
nel luogo in cui si trova la persona a cui si rivolge il discorso; costaggiù
, 358: oh! e laggiù a venezia come sono? pascoli, 19:
cui laggiuso / è filata la vita a tutti voi. betteioni, i-37: la
massima fonte d'ispirazione poetica e scelsero a loro dimora e cantarono nei loro versi
ii-10- 161: come si fa a pensare al lago con tutta l'acqua che
le grandezze e li agi / a spese d'altri, or sconta il suo
. genere di mammiferi roditori cincillidi, a cui appartiene il lagotide. =
tesoro, non siamo in italia, a quest'ora non verrebbe nessuno. ma si
colpa non è mia. quello scocciatore comincia a diventare una di quelle lagne.
no ve dadi lagna, che io girò a l'arcevescovo e farò sì che elio
altre note ». / ed elli a me: « del contrario ho io brama
ostendi la tua grazia quanto puoi / a la miseria lor piena di lagna, /
della madonna dell'impruneta, 1-12: a questo mirabile trovamento [della immagine della
amico fu meno penoso e meno soggetto a lagnanze, pensando che si avvicinava a
a lagnanze, pensando che si avvicinava a ripigliare i suoi lavori ed i suoi prediletti
: 'lagnanze', farle sentire, esporle a voce, presentarle in iscritto. mazzini,
e scarsi, i e io attento a l'ombre, ch'i'sentia / pietosamente
onor che d'amar quella hai preso / a cui io dissi: -tu sola
dal crudo scempio / ti toglia e servi a giorni più sereni, / miracolo agli
, 6-80: questo sol tiene erminia a lei secreto / e, s'udita da
si lagnava, anche la donna prese a lagnarsi a sospirare a mugolare, ad ansare
, anche la donna prese a lagnarsi a sospirare a mugolare, ad ansare convulsamente
la donna prese a lagnarsi a sospirare a mugolare, ad ansare convulsamente come per
mai non mi- dà il cuore di ricondurli a casa, e volentieri vorria abbattermi a
a casa, e volentieri vorria abbattermi a una buona e confidata persona a cui
vorria abbattermi a una buona e confidata persona a cui li potessi lassare in serbanza per
li potessi lassare in serbanza per infine a domattina ». tebaldeo, son.
parte / ch'el fu in duo fusi a gran fatica accolto. chiabrera, 1-i-301
occhi e 'l volto di lagrime bagno. a. pucci, 5-53: la donna
, iv-1-744: mi sono sempre rassegnata a tutto; non mi sono mai lagnata,
degli operai che non si decidono mai a finire i lavori, onde la casa era
per questo vostro difetto; ma fare a meno non posso di rinfacciarvelo. carducci,
si lagna che ha perso la sciarpa a colori. -ant. senza la
chi m'insidia e nuoce tanto mi lagno a torto, / come della natura,
tienla allegra. e che non abbia a lamentarsi di te! [ediz.
358): e ch'ella non abbia a lagnarsi di te!] padula,
. per estens. produrre un suono simile a un lamento; frusciare, stormire;
, 7-44: li parenti sentolo, coménzate a lagnare; 10 cor vorria crepare,
lagnarsi, / che fùr poco avveduti a mercar sete, / ora che i cambi
dietro quel gastigo che il pubblico dà a chi pensatamente e pubblicamente commette delle iniquità
accidiosi / quando il sordo lagnìo coglieane a frullo. = deriv. da
, lungo, lamentoso. a. pucci, cent., 12-79:
/ ed una volta, che le fu a grado, / disse al marito suo
venir con pianti / né con lagni a turbarmi il cor mai più. bresciani,
: stava sulle porte senza lagno / a lungamente attendere la tarda / misericordia dei
di risa irrefrenabili ai compagni, / e a me di strano fervore argomento, /
, abbracciate strette strette nel letto come a resistere insieme allo strazio di quei lunghi
fogazzaro, 12-x-104: scivolato lentamente, a settant'otto anni, senza macchia e senza
della sventura, incolpando uomini e cose a vanvera. 3. ant.
tutti insieme in briga e lagno. a. pucci, cent., 4-96:
4. per estens. suono simile a un lamento; fruscio, cigolio,
/ nel cavo tenebroso del castagno. a. boito, 16: v'eran
il tempo, stesa sui letti, a occhi spalancati. un silenzio tornito appena dal
, / la stella forcuta splende / a volte sul cammino. 5.
dicono le varie opere di bonifica compiute, a cominciare dal 1539, nella campania.
sborso di pochi scudi, si mise lagnosamente a protestare che se il suo era sbaglio
degli estranei, due anzianotti lagnosi e baciapile a cui nulla mi legava. piovene,
amava le monache, considerandole se abbandonate a se stesse, pettegole, lagnose,
lagnosa supplicazione del salmista che chiede a dio tutti i soccorsi, e più spesso
gli spirituali. moravia, xi-204: cominciò a enumerare le sue disgrazie..
di origine fluviale o torrentizia in seguito a sbarramento causato dai materiali trascinati dal corso
in italia bella giace un laco, / a piè dell'alpe che serra lamagna /
i cigni / inseguono i navigli / a li orezzi benigni / de'bei rami
calde mucche bevono ai tuoi orli; / a notte specchi le stelle -mi sento /
la tua chiarezza. piovene, 5-73: a settentrione [della lombardia] sono i
ramo del lago di como, che volge a mezzogiorno,... vien,
,... vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a
. vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e
a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume.
. fogazzaro, 12-x-359: io tengo a oria, sulle rive del lago di lugano
, una piccola villa battuta dalle onde a piede di un monte vestito di ulivi
. / e fassi laco, e dentro a quello il fiato / d'ambi- zion
lunghe soste negli alberghi appartati, simili a ville gentilizie, si è oggi ridotta
gentilizie, si è oggi ridotta quasi a nulla. 2. raccolta di
di energia elettrica o, anche, a scopo ornamentale; bacino artificiale. boccaccio
i pesci notar vedean per lo lago a grandissime schiere. boiardo, 1-30: di
battaglia navale, avendo fatto cavare un lago a guisa di chiocciola, si affrontarono insieme
contado di firenze ', e fu a questo magistrato dato il titolo d'uffiziali del
ma suoi santi vestigi / tutti rivolti a la superna strada / veggio, lunge da'
brusoni, 410: giace orbetello in mezo a un lago di mare,..
dominio militare e politico (con riferimento a un mare interno, alle sue isole
, ii-231: le due repubbliche s'impegnano a garantire la libertà assoluta di tutti i
nostri antichi quando parlavano, non parlavano a vanvera. come chiudere torno tomo di
di liquido (con partic. riferimento a lacrime, sangue, sudore).
campeggi, 120: cadean da'begli occhi a cento, a mille / le preziose
: cadean da'begli occhi a cento, a mille / le preziose lagrime, ch'
, xxiii-243: vidi le fabbriche de'vetri a me notissime, e sempre godo,
uno stato! moravia, iii-304: andò a prendere un'innaffiatoio e versò un lago
più larghe, ad arco; queste, a usciale, sul lago di sole d'un
lago di sole d'un magnifico terrazzo a mezzogiorno. marinetti, 2-iii-24: meraviglioso
gonfio di vele e si allarga in golfo a bracciate di mollezze lattiginose con un vaporettare
. / -pericolo, eh? -siccome avessi a scendere / nel lago de'leon di
qui io, il vostro curato, a liberarvi, dal lago dei leoni, senza
me, in una giornata fredda, a cavallo. -voragine. bellincioni
senso in questo oscuro lago? a. f. doni, 240: l'
suo caro fanciullo il suo israelle / a passeggiar le stelle. 10. ant
lago del cor l'anime inquietano. a. cocchi, 5-2-112: uno dei due
et avanzi / torbido mosto puro dentro a li pieni laghi. tansillo, xxx-3-290:
tini [vi siano] e laghi a tetto, dove / l'uva si prema
diverticoli presenti lungo il percorso tichi sostituiti a quelli del cimino, onde fu detta falso
essere intiera 10 lascio considerare a chi ha fior di ragione.
saper vago, / andiamo in casa a lei, se ti contenti, / e
cerimonie per farmi perdonar la mia tardanza a rispondere al vostro obbligantissimo foglio. niccolini
si era un laghettino di acqua buona a bere. boccaccio, dee., 6-concl
della seconda, da un capo somigliante a quello della lepre. = voce
raimondi, 4-9: ricordi ancora ricuperabili, a di là sicuro, ben protetto,
quali, più piccoli, stanno dietro a quelli anteriori, più sviluppati; duplicidentati
d'acqua, unite nelle viscere della terra a moltissimo acido minerale volatile, e ad
, e con fetore di zolfo, che a certi venti si fa sentire anche da
perché quei gètti di vapore si obbligano a passare attraverso cèrti laghetti naturali od artificiali
facendo per queste ripe una piccola buca a mano, subito vi si forma un lagoncèllo
sm. ittiol. region. aterina (a napoli). = deriv
beendola col vino e con l'acqua a chi ha la febre. tramater [s
giovane, 10-879: o va'un po'a livorno, e 'l fosso vóta
al canguro, ma di dimensioni analoghe a quella della lepre, con mantello rossiccio
che lagorìo / è stato questo a un tratto. = alterazione dial
è proprio, che si riferisce a lago; che forma lago. -anche:
al matematico giuseppe luigi lagrange (e a seconda dei vari ambiti o dei vari
fatto gli fosse, non si attentava a passare quello lagume. fazio, iii-2-43
molt'acqua ed ampioso lagume, / ch'a piè de'monti faceva un gran fiume
questo monte gira un vago fiume / a piè d'intorno quasi maggior parte,
fiume passar bisognasse, portino i fanti a piè un otro coll'anima e rete
pantera / d'ambedue i lati scorra a spazi uguali, / da quella parte
certe lagune d'acqua presso alla città a due miglia. guiniforto, 221: dove
porte di bronzo, facendogli andare il fiume a torno a torno; e fece alcune
, facendogli andare il fiume a torno a torno; e fece alcune lagune con gli
l'altezza d'uomo... ed a cadauna di queste lagune vi aveva fatto
sporca sempre, trista e non atta a bersi. m. adriani, iv-231:
pioggie. desideri, lxii-2-vii-20: giunti a una gran laguna d'acqua circondata da due
in uno stabilimento termale, era destinata a raccogliere le acque condottevi per mezzo di
ed è fornita di quattro bagnetti posti a livello della lacuna d'allacciamento, che
si trasforma in un lago costiero destinato a prosciugarsi col tempo. -la laguna (
g. rucellai, 166: come dentr'a i navai della gran terra / fra
e secche, che sotto acqua scorrono fin a mezzo il mare. giannotti, 2-2-19
del mare adriatico, che sono dirimpetto a quel luogo onde la brenta...
piazza, la grandezza del quale ascende a tanta altezza che non solamente scopre d'ogni
-letter., con partic. riferimento a venezia, al suo territorio, o
boccalini sfida solo tutti i pregiudizi; nato a loreto nel centro dell'oscurantismo, guarda
ad una ad una, / supplica a te, per grazia, di virtute /
dante neltinfemal cupa lacuna / desia parlar a qualche alma macchiata / dell'eresia.
cavalla,... il condusse a quei bagni che altro non sono che
veduto... le donne muovere a stuoli in cerca delle uova d'anitra e
che è proprio, che si riferisce a una laguna; lagunare. crescenzi
o anche la temperatura) è soggetta a variazioni sensibilissime e spesso improvvise (e
natura ad ogni specie di timore, anche a quello di dio. -che appartiene
-sm.: soldato o ufficiale appartenente a tale formazione. lagunóso (
e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì. = deriv. da
struttura ineguale, composte di versi brevissimi a rima doppia, divisi in due semistrofe
sulla stessa melodia, che cambia generalmente a ogni strofe (specie negli esemplari più
lo più di versi di otto sillabe a rime baciate) di soggetto amoroso o
lai il buon giron, e acconciò a loro il canto che ancor si canta.
fatto fare, quando buovo fu preso a sinella. bresciani, 6-xiii-109: deh
, 1-386: il largo pianto, ch'a partir m'invita / con voi dogliosi
: vanno gridando [le gru] a lor modo, e però aggiugne: '
comincia i tristi lai / la rondinella presso a la mattina, / forse a memoria
presso a la mattina, / forse a memoria de'suo'primi guai, /.
alternando i lor canori lai, / a gara salutaro il novo lume. bandéllo,
di strumenti musicali). attribuito a petrarca, xlvii-254: un citaredo v'è
corde sì latino / che faria sonno a chi non l'ebbe unquanco. fogazzaro,
e privarlo dei relativi diritti, equiparandolo a un semplice laico (riduzione allo stato
, popoli e luoghi pii laicali, a noi sottoposti [ecc.]. galanti
387: il parlamento discuteva un'altra legge a vantaggio dell'incremento pubblico e privato.
autorità, ecc.: in contrapposizione a ecclesiastico); secolare, civile,
è il collegio gesuitico che possa compararsi a molte scuole laicali riputate, qual si è
avv. ant. in modo adatto a persone semplici, illetterate; semplicemente.
ii-525: più laicalemente si potrebbono sporre a lettera le parole di beatrice, prendendo lei
all'interno della chiesa (in contrapposto a clero). -per estens.
, la società civile (in contrapposto a quella ecclesiastica, anche con riferimento a
a quella ecclesiastica, anche con riferimento a civiltà non cristiane). mamiani,
che gli vieta di adempiere gli uffici a cui è destinato. de sanctis, ii-n-222
di condiscendenza e promiscuità col marxismo. a detta degli interessati, vi furono altri
altri motivi. prima di tutto una tendenza a introdurre il laicato nella condotta della chiesa
autonomia dei valori temporali e profani rispetto a quelli religiosi (specie quali sono proposti
; dal rifiuto di istituzioni autoritariamente competenti a proporle, a interpretarle e a imporle;
di istituzioni autoritariamente competenti a proporle, a interpretarle e a imporle; dalla rivendicazione
competenti a proporle, a interpretarle e a imporle; dalla rivendicazione della ragione e
, ideologici e culturali che si ispirano a tali atteggiamenti e concezioni e li promuovono
e la nuova posizione che il papato ebbe a occupare in europa, posizione irrimediabilmente subordinata
radicale, anticlericale (e si contrappone a cattolico-politico, confessionalista e, spesso,
, confessionalista e, spesso, anche a socialista, marxista).
pomilio, 4-167: i laicisti non riescono a concepire la storia se non come un
'laicità', condizione contraria all'essere addetto a un ordine religioso. 'laicità delle suore
il proprio ordinamento e la propria attività a princìpi etico-politici e culturali derivati solo dalla
istituzioni civili e politiche; atteggiamento ispirato a tale concezione. carducci, iii-16-137
di * laicizzaménto ', si osserva a quel tempo in italia, che,
italia, che, nel suo formarsi a stato unitario e liberale, aveva tolto
. di laicizzare). che tende a laicizzare, incline al laicismo.
quale... l'aveva indotto a 'laicizzare l'umbria a tamburo battente.
aveva indotto a 'laicizzare l'umbria a tamburo battente. 2. dir
: trasferirlo dalla giurisdizione del potere ecclesiastico a quella del potere civile; trasformarlo in
in senso laico o laicistico; sottoposto a processo di laicizzazione (lo stato, le
fedine, che ispide e nere scendevano a incorniciargli il gorgozzule, si affacciò alla
non appartiene né al clero, né a un ordine o a una congregazione religiosa
clero, né a un ordine o a una congregazione religiosa; semplice battezzato,
ordini religiosi e alla nobiltà; sino a qualche tempo fa il termine comportava altresì
della conducta... possano et a lloro sia lecito di mandare notaio et
fare mantìgnere ad onne persona rasone, a clerici et a laici, a grandi
ad onne persona rasone, a clerici et a laici, a grandi e picioli,
rasone, a clerici et a laici, a grandi e picioli, malispini, 56
in guerra co'suoi nimici, vegnendo a fiorenza con sua compagnia armato, trovò
che vien detta i laici, e a questi è permesso di attendere a procrear
, e a questi è permesso di attendere a procrear figliuoli e a governare gli stati
permesso di attendere a procrear figliuoli e a governare gli stati; l'altra poi sono
i sacerdoti, i quali sono intenti a fare i sagrifizi e le orazioni e
legge sopra le chiese, quantunque buone ed a favore. manzoni, fermo e lucia
conceda col tempo di ritornare alle nomine fatte a voce di popolo, e così dare
comunità o organizzazione (con riferimento a comunità non cristiano-ecclesiali). d.
fratello laico; con riferimento ad appartenenti a ordini o a congregazioni religiose, i quali
con riferimento ad appartenenti a ordini o a congregazioni religiose, i quali costituiscono al
poter ricevere gli ordini sacri, e a essi erano affidate principalmente funzioni materiali o
, subalterne). -anche: appartenente a una congregazione religiosa laicale (i cui
sacri, per potersi dedicare esclusiva- mente a compiti di assistenza sociale, specie nei
d'un laico da quelle missioni manderà a roma l'unicorno di rinoceronte da presentarsi
roma l'unicorno di rinoceronte da presentarsi a s. santità. manzoni, pr.
alcuno bello dicitore, apparano gli uomini laici a parlare e non per lo terzo,
di tempestadi sono pieni, e che a coloro che navicano sono spezialmente da temere,
comunemente gl'intende. malispini, 1: a frutto e utolità di tutti coloro che
ethites è pietra meravigliosa, e dentro a sé n'ha una altrettale. li
fare e l'operare, e, oltre a ciò, la maggior parte degli uomini
laico dotto. muratori, 8-ii-112: anche a i laici dotti si dava il nome
verseggiatore incuora il poeta... a lasciare il sermone laico e la lingua
sermone laico e la lingua volgare; a non gettar perle ai porci, a non
; a non gettar perle ai porci, a non mettere una plebea guarnacca alle sorelle
ordine giudiziario (una persona occasionalmente chiamata a svolgere funzioni giudiziarie o affini).
ciascuna compagnia, i quali debbano essere diputati a queste cose.
ottobre, / mise altri luminari uguali / a quelli che del poliamolo, almeno nei
principali, sono ormai da considerarsi acquisiti a chiunque frequenti, sia pure in veste
autorità, un'istituzione: in contrapposizione a ecclesiastico, religioso, nel contesto di
1-672: l'arcivescovo della città, a cui il balagny aveva rapito non solo la
in tutte le guerre che scoppiavano intorno a lui, dalle contese, allora frequentissime,
laica. b. croce, iv-12-178: a una nuova forma diè origine il cristianesimo
volgar., iii-119: respuose il sacerdote a david, e disse: io non
controllo e daltinfluenza ecclesiastica (con riferimento a istituzioni civili e politiche: in partic
culturali e politici); particolarmente sensibile a tali valori e impegnato a sostenerli,
particolarmente sensibile a tali valori e impegnato a sostenerli, promuoverli e difenderli in rapporto
paraggi, monasteri di pietra nuda, a quel tempo in rigoglio. essi fanno da
rigoglio. essi fanno da sfondo ideale a vaichiusa; chi cercava la solitudine della valle
miliardi di anni l'uomo, / fatto a sua immagine e somiglianza [di dio
radicali e democratico-repubblicane, in contrapposto a quelle conservatrici e cattoliche da un lato
le correnti socialiste, in specifica contrapposizione a quelle cattoliche). bresciani, 6-vi-341
conte mamiani con tutto questo non istava a bada; ma fittosi in capo che l'
un 'ministero laico 'gli era caduta a buono, non si tenne a sì
caduta a buono, non si tenne a sì bello e grasso partito, ma gittò
o vogliam dire italo- greco, nacque a guisa delle altre laicocrazie antiche dagli ordini
vaporare tutto quel cibo in aere, a modo di fummo fetente. egidio romano volgar
. ferd. martini, 4-4: a prendere tabacco senza insudiciarsi laidamente la faccia
1-61: cavaliere, che hai tu misfatto a costoro, che ti menano così laidamente
un giovane, laidamente tentato, andò a un molto antico romito, perché lo
di monterone; nel qual luogo laidamente a parer mio fu trattato. c.
descritto lascivamente una giovane, si pose laidamente a rappresentare una vecchia. luchini, 56
sapranno gl'ipocriti vilissimi che hanno preso a calunniare laidissimamente me che
solamente vederlo metta disperazione di poterlo condurre a laidarsi l'anima con qualunque sia genere d'
giamboni, 8-i-235: molto ha a dispetto [il pavone] la laidezza
., iii-iv-8: disse bene lo prete a lo 'mpera- tore, che ridea e
139: anco il nefando è delizia a chi tutto è laidezza. muratori,
-miseria morale, meschinità. attribuito a cino da pistoia, iii-7-82: i'che
in sé che abbia potuto suggerir materia a persecuzione così sciocca. aleandro, 2-209
, tutto l'indi rizza a laidezze oscene. d. battoli, 13-4-102
ad aumentare la virtù fra gli uomini e a far risplendere la forza della giustizia »
una mano di volontari sbandati aveva messo a sacco una masseria, commettendo ogni sorta di
bocchelli, 4-202: quello dette la stura a un altro flusso di laidezze e poi
dello spedale di siena, 50: a neuno loco ecclesiastico o vero civile..
. guardate, / mercé, donque a non laidire, / e gradite grazire
parlando eglino in questa foggia, insegnano a chi gli ode un parlar conforme,
guasta e laidita, catondono se la pose a veduta d'ognuno nella sala del suo
(superi, laidissimo). bruttissimo a vedersi (un oggetto, un corpo)
ad omo non bello, e tutte orrate a ontoso omo ontose. bartolomeo da s
daniello, 370: è la voluttà simile a un laido corpo e deforme, ma
dita alcune gocciole di acqua, la diede a bere alla energumena: ed incontanente il
salvini, 39-i-119: che laida cosa è a vedere uno alterato dall'ira, con
(602): strappato da dosso a un cadavere un laido cencio, l'annodò
e roccioso... non arrivava a nascondergli la laida calvizie precoce. bonsanti
deggio, / poi fui dal mio principio a mezza etate / in loco laido,
indumento). novellino, 1-28: a cotale festa l'altre donne, che non
laida cotta. cavatea, 19-196: andarono a lui alquanti gaglioffi in specie di pellegrini
da siena, 367: gittarai allora a terra el bructo e laido vestimento, e
chiave de l'obbedienzia in mano, a diserrare la porta. equicola, 63:
può dispiacer punto. monti, xii-2-103: a noi sembra che... il
tutto non sia purgato, è nondimeno, a comparazione delle laide e deformi italiane scritture
. latini, i-1557: quando siedi a mensa, / non fare un laido
e baldorie! cicognani, 1-115: a ridosso, facce triviali, laide, d'
quella bambina,... abbandonata a laide fantesche e ad ozi sconsigliati,
e il guadagno che si poteva trarne a farli faticare o a venderli, pareva a
si poteva trarne a farli faticare o a venderli, pareva a casati di vedere,
a farli faticare o a venderli, pareva a casati di vedere, come non mai
gli convenga sofferire, che non si convenga a lui, o per sua gentilezza o
credo farebbi alcuno amendare / certo, a lo mio parer, d'un laido errore
sentenze, 1-2: quello ch'è laido a fare, non credo che sia buono
fare, non credo che sia buono a dire. egidio romano volgar., i-2-17
., i-2-17: quelli che giocano a zara fanno malvagio guadagno e laido acquisto
. serao, i-47: scoppiarono di nuovo a ridere, con quel clamore bestiale del
... gli era venuto meno a poco a poco, di fronte alla nuova
. gli era venuto meno a poco a poco, di fronte alla nuova, laida
onta gran massa d'onor consuma. a. cattaneo, ii-338: il demonio spiega
e che l'ingannò, si getta a traverso, e vuole ravvoltolarsi nel laido
/ che laida guardatura / non facce a donna nata / a casa o nella strata
/ non facce a donna nata / a casa o nella strata. lacopone,
, che un gentiluomo il quale tenne a battesimo una giovane, e poi la
da loro nominati, ghislanzoni, ii-1-264: a tutte le ore del giorno le più
colle voce e con gesti laidissimi invitavano a salire. fanfani, lvii-25: giangastone.
prima. jahier, 47: in rada a incontrare il bastimento viene una scialuppa di
tutte le razze -anche more untuose coi labbroni a cui di gallina che fanno dei gesti
di gallina che fanno dei gesti laidi dietro a un parasole rosa. -sconcio
riceverli con la volontà è peccato, e a questo si può resistere di non consentire
in lavarsi il sudiciume e fango quale a noi tiene l'ingegno e lo intelletto immundo
che indispettivano chi -come lei -non riusciva a capirci nulla. betocchi, 7-41: chi
. francesco da barberino, i-276: a tavola conviensi / novelle rie o laide non
accigliato e con rigida voce si volse a sua maestà, e gli facea coscienza ché
lasciarle andare in dimenticanza che da metterle a vista delle persone. cesari, 6-98
, con viste laide ed oscene, eccitandola a disonesto consentimento. moravia, xii-278:
(un periodo di tempo). a. boito, 8: noi preghiam -nei
appellazione. foscolo, xiii-2-161: era stato a ogni modo inventore o complice di laide
modo inventore o complice di laide novelle a infamarmi. fal della,
anonimo, i-487: amor non saccio a cui mi richiami / sì laido m'
laido m'ài feruto, / se non a quelli cui domostri c'ami / fidando
(108): li donzelli li presero a contare come v'avea laide novelle.
, più giù ch'essi sotterra prefunderanno a laido ed a tormento. -contrario
ch'essi sotterra prefunderanno a laido ed a tormento. -contrario, avverso.
* laith) 4 spregevole ', passato a tutto il romanzo occidentale; cfr.
27-1137: ora è il momento di confessare a dio e agli uomini il laidume della
onde i greci la fecino pigliare e legare a un palo. 5. insulto
ministro principale sopra le cose che spettono a mercanzie, era un giorno all'udienza.
tutto ne proviene immortale e laldabile gloria a sua illustrissima eccellenza. =
litterato sanza naturale. machiavelli, 1-viii-351: a laldar tanta beltade a pieno / più
, 1-viii-351: a laldar tanta beltade a pieno / più alto ingegno convien che
arrogante /... / venga a veder michelangiol vivaldi. = denom
, che,... come a te piacque, a lalde del tuo nome
.. come a te piacque, a lalde del tuo nome, mi desti le
: gloria, onore e lalde / a te, vergine pura, / senza già
ciascun'anima giusta galde, / cantando a cristo reverenti lalde. buonaccorso da montemagno
voluto acquisare grande e perpetua fama, a ciò che ha invento di quelle cose che
e poi il menammo in mezzo e andammo a duomo. sercambi, ii-294: di
2-132: per la dolcezza, di cui a niun'altra consonante fuorché alla p
o di sillabe ripetute da parte dei bambini a partire dai sei o sette mesi,
19-96: tocca avean nel cader la terra a pena, / che furo in piedi
rinòvar l'assalto. / tagli e punte a furor quivi si mena, / quivi
ferd. martini, 1-iv-364: regalo a lui un fucile da caccia, una
del tetto della regia. -baionette a lama: molto larga. tarchetti
dei loro moschetti, colle loro baionette a lama. -figur. spadaccino,
polvere si trita e si compone: / a ferree lame, in pochi gran,
inonorato e solo / lasci 'l coltello a cui l'oro e l'acciaro / donar
è una lama che forerebbe il bronzo. a te.
da sé,... col rasoio a lama d'un sol taglio fornita di
: scelse il coltellino che fece gola anche a me: bello, grosso, color
color castagna d'india, con due lame a scatto e il cavatappi. -nastro
d'acciaio di una sega, destinato a tagliare. - letter. lama dentata:
la lama luccicante, gridò: 'chi a cuore venga avanti, che l'ungerò
rispetto allo spessore, ed è applicato a torni, trapani, alesatrici, tagliacarte,
: in un angolo del cielo, a sinistra, sul fondo bigiastro di nubi
. saba, 472: primavera che a me non piaci, io voglio / dire
, 1-107: lame di freddo salivano a infiltrarglisi di sotto al vestito e per
lame, ne le quali io abbia a scrivere / con certa orazion certo carattere
, la qual si vidde tutta messa a lame, che alla prima vista ne parvero
punture sopra una lama di ferro. a. martini, i-2-166: la vestirai
del gesù otto tele in lama d'oro a uso d'arazzi, rappresentanti diversi miracoli
costituiscono la rete idrica di un versante a calanchi. 7. geol. filone
alla larghezza, come avviene nelle luci a stramazzo non rigurgitate. 9.
. -lama di deriva: nelle imbarcazioni a vela, piastra metallica o di legno
scafi metallici. dette verghe possono essere a lame eguali o a lame diseguali
possono essere a lame eguali o a lame diseguali. in questo ultimo caso la
delle caldaie o ai cilindri dei motori a combustione interna per il raffreddamento).
dolcezze di colore cilestrino e tra le pietre a lama di coltello butta ciuffi verdissimi e
pemonte stia in guarda di bocca di cane a spada e lamma, perché l'acqua
la spada. forteguerri, 14-63: a questa vista i forti paladini / fa
fa lama fuora. -lama a doppio taglio: azione, iniziativa rischiosa
svantaggi. -parlare, trattare, affrontare a mezza lama: farlo con grande riguardo
: recordasi v. s. di affrontare a mezza lama messer nicolò da ferrara.
coll'intero affetto, / ma così a mezza lama. -prendere il coltello
o senza inconveniente. -venire, avanzare a mezza lama: avvicinare le armi,
i. neri, 10-56: avanzato a un tratto a mezza lama, /
neri, 10-56: avanzato a un tratto a mezza lama, / dieron principio a
a mezza lama, / dieron principio a più crudele zuffa. dizionario militare italiano
militare italiano, ii-3: 'venire a mezza lama 'o * mezza spada '
discussione. caro, 12-iii-23: pare a qualcuno che l'occasione del dialogo si
dopo pochi colpi (come si dice) a mezza lama. allegri, 227:
. allegri, 227: per venir finalmente a mezza lama, / io son qui
meno, / come chi ha l'acqua a gola e zucca chiama. redi,
questo corpo. io per me verrei a dirittura a mezza lama, col far
corpo. io per me verrei a dirittura a mezza lama, col far sì che
più che toscano, ed era venuto a mezza lama in difesa della grande sentenza
ove si drizzi o sparga / qualche a rive soggetta incolta lamma. perelli, 507
, né arresta la piena, che presso a sette miglia, ove in una gran
riducono insieme ducento uomini e si mettono a sgotare la metà di loro e nella lamma
pluvia interveniente '. dal- l'aulla a sarzana lungo la scoscesa riva dell'aullella;
7-30: significò la sensazione che cominciavamo a provare, lievemente nauseante, come una
sacchetti, 189: il mondo e amor a ciò mi chiama, / in questa
una parte di terreno di forma rettangolare messo a prato, fiancheggiato da fossi.
alcuna fossa maestra del detto padule a c braccia in sua terra,
è l'adorazione che i medesimi tartari fanno a un uom vivente, che si chiama
partigiani, né il lama pensò già a risuscitare se non dopo mancato costui.
dio in terra. d'ordinario risiede a polala tra il tibet e la china.
simile alla flanella liscia, talvolta tessuta a spina o operata, nel diritto accotonata
tinte,... è ancora riuscito a farsi un piccolo paradiso in prigione,
le sole spese del suo installamento, a quello che si dice, raggiunsero la somma
e per uscirne, sono semplici spese a carico del bastimento. = deriv
, dal colore grigio-scuro, lungo fino a 3 m e pesante fino a 500
fino a 3 m e pesante fino a 500 kg, col corpo terminante in un'
un arancio, formata da una crosta che a primo aspetto sembra coriacea, ma che
uniti e disposti trasversalmente, i quali vengono a rappresentare all'esterna superfizie tante papille pelluride
solanacee, che ha il calice tubuloso a cinque angoli e con cinque denti,
e con cinque denti, la corolla a sottocoppa, e per frutto ima capsola cilindrica
quets malissimo lamati, di radici secolari gonfie a sollevar pavimenti. 2.
fossa ritonda... che vada a finire in giù a guisa di cono rovesciato
. che vada a finire in giù a guisa di cono rovesciato. questa forma
. undicesima lettera dell'alfabeto greco (a maiuscolo, x minuscolo), corrispondente
come segno numerale, con apice a destra in alto (x') vale 30
x') vale 30, con apice a sinistra in basso (, x),
; così detta perché rassomiglia alla lettera a. lambdoidale, lambdoidea, lamdoidea.
offerto in pegno di possesso / eterno a monreale il cor beato / e in
palermo il lambèllo ebbe rimpresso. / ora a palermo per divino fato / il fiordaliso
si è quando i fiori sudaticci, svenandosi a goccioline, rimangono un minuzzame di esinanite
; ragionamento complicato, arzigogolo. a. f. doni, 202: cadrà
sudare abbondantemente. bruno, 2-21: a chi inviarrò quel che dal sirio influsso
nievo, 245: tutti erano occupati, a lambiccar decotti, a preparar panatelle,
erano occupati, a lambiccar decotti, a preparar panatelle, a portar brodi e scodelle
lambiccar decotti, a preparar panatelle, a portar brodi e scodelle. -assol
ricevette ne la rimota parte, / comincia a poco a poco con frequenti / gocciole
rimota parte, / comincia a poco a poco con frequenti / gocciole a lambiccarsi.
poco a poco con frequenti / gocciole a lambiccarsi. -per simil. purificarsi,
piogge, e ritorna in circolo. a. cattaneo, iii-105: la manna scendeva
nevi. 2. far sgorgare a poco a poco; spremere, strizzare
2. far sgorgare a poco a poco; spremere, strizzare, spillare
i-133: vorrei che mi diceste ora a che [quella farina di crusca] vi
n'uscisse alla fin qualche cosa. a. f. doni, 130: io
. doni, 130: io anderei a lambiccar volentieri, un'altra volta, la
di fargli ricchi. bruno, 3-26: a voi, muse d'inghilterra, dico
, dal fondo limaccioso, che appartiene a tutti gli uomini, il giusto,
per la foce di tramontana; ma a lungo andare, avendosi egli alzato,
allungato e angustato il letto, lambicandovi a stilla a stilla, egli stesso, rodendosi
angustato il letto, lambicandovi a stilla a stilla, egli stesso, rodendosi e affaticandosi
. figur. analizzare dettagliatamente; sottoporre a un esame lungo, minuzioso, attento,
, 9-31: quant'è più agevol cosa a voi, ser candido, / 'n
nostro / lambicar, ponderar, dentro a i confini / fermar della 'ntenzione. muratori
: talvolta... mi perdevo a immaginare cosa andassero lambiccando i patrioti che
andassero lambiccando i patrioti che erano riusciti a riparare all'estero. 4.
muso di manigoldo, che essi fanno a qualunque gli chiede un servigio, intrigandola
che venga ora un nuovo sesto empirico a lambiccar cavillazoni e sofismi per negar tutto
se seguite in tal guisa / le cose a lambiccar lunghe e distese, / pel
. foscolo, v-88: per compiacere a quel buon ragazzo che stava lì ritto
estrassi dilicatamente la quintessenza, e tornai a lambiccarla a mio modo. de sanctis
la quintessenza, e tornai a lambiccarla a mio modo. de sanctis, iii-237
? -sottoporre una facoltà o un organo a uno sforzo duro e prolungato; mettere
e prolungato; mettere alla prova. a. f. doni, i-5: io
potrei trarne tanta sostanza che mi bastasse a ringraziar pur un merletto della frangia d'
49: uno ignorante par suo non istà a lambiccare e strologare se l'anima è
risuscita quando e che e come. a. f. doni, 414: che
inventa e crea prodigi e maraviglie. a. cattaneo, i-270: un letterato
. oriani, x-2-272: incominciò a raccontarmi le sue imprese colle ballerine
ricettario fiorentino, 1-181: di nuovo metti a lambiccare tanto che l'acqua sia limbiccata
tanto che l'acqua sia limbiccata. a. caracciolo, 6: tutte le
quali [acque] e quelle che a vivo fuoco si fanno per lambicco di piombo
oro al ferro. imperoché le lambiccate a bagno co i capelli ampi, e ben
tra noi si soffrano al mondo. a. cattaneo, iii-40: la rugiada,
, con sforzo; ottenuto faticosamente, a goccia a goccia. aretino, 20-313
sforzo; ottenuto faticosamente, a goccia a goccia. aretino, 20-313: in
d'un mio compare, gliene coleo a canto; e perché un lumicino, che
da me, non gliene lasciava discerner a suo modo, rinegava il cielo. magalotti
distillavano tanta luce per appunto quanta serviva a distinguere l'orrore dell'abitazione. milizia
lambiccati, che sono uno zero incontro a quelli che nascono da'nostri bisogni.
con quei prìncipi. magalotti, 1-29: a forza di congruenze lambiccate. a.
: a forza di congruenze lambiccate. a. cattaneo, i-119: il primo
. parini, 708: già sbracciommi a scartabellare quanto di più sottile e di
, 1-ii-218: ricorrono... a sistemi astrusi e ad ipotesi lambiccate,
? c. arrighi, 2-pref.: a chi va cercando allo scritto solo le
sforzata lambiccatura delle immagini,... a tutto scapito della verità e della schiettezza
e mettivi dentro la limatura del ferro a poco a poco, e poi destilla,
dentro la limatura del ferro a poco a poco, e poi destilla, e la
ferri. idem, 2-291: se destillerai a limbicco
feminaccia,... tutto dì a compormi e capegli, e con acque lavorate
compormi e capegli, e con acque lavorate a lembico tersi rendermi li denti. delminio
, metterete nello lambico commune di stagno a distillar pian piano. compagnia della lesina
. il 'refrigerante 'è per consueto a modo di una canna curvata a spira
consueto a modo di una canna curvata a spira, detta perciò 'serpentino '
. d'annunzio, iii-1-472: noi facciamo a lambicco olio di spigo, / di
poi per lambicco / diventa quel ch'a dirlo non son uso. mattio franzesi,
pressione dell'aria il sostentamento de'fluidi a determinate altezze, vollero pur vedere se
loro livelli stagnanti, quando sia costretta a passar per lambicco d'un sottilissimo cannello
lambicco d'un sottilissimo cannello ed abbia a condursi per esso a premere, indebolisca
sottilissimo cannello ed abbia a condursi per esso a premere, indebolisca di tanto che s'
, voi non pensavate che pericolo fosse a star nel lambicco de i lor ricettari.
star nel lambicco de i lor ricettari. a. cattaneo, i-60: credete voi
che dio non sia per farli passare a punta di fuoco sotto lambicco rigorosissimo?
botta, 7-367: sciorinano sentimenti spremuti a forza di lambicco. mamiani, 10-i-18:
. 4. locuz. -fatto a lambicco: eseguito con grande accuratezza;
, e sì ghiottarella e tutta fatta a lambicco, che poco è mancato che non
innamorato di lei. -per lambicco, a lambicco, col lambicco: a poco
lambicco, a lambicco, col lambicco: a poco a poco; lentamente, stentatamente
lambicco, col lambicco: a poco a poco; lentamente, stentatamente, di rado
niuna altra cosa aveva dato tanta riputazione a quella [alla madonna] de'servi,
tiberio. dossi, i-140: parlava a lambicco, poco, e anche quel poco
si ricavano col lambicco. -vivere a lambicco: condurre una vita misera,
così ricco, / la vita non trarrebbono a lambico. frachetta, 756: gli
con istrettezza e (come si dice) a lambicco. -senza lambicchi: senza
inumidire di saliva. -anche: bere a piccolissime sorsate, sorseggiare a goccia a
: bere a piccolissime sorsate, sorseggiare a goccia a goccia. ottimo,
a piccolissime sorsate, sorseggiare a goccia a goccia. ottimo, ii-460:
, ii-84: si pigliano lambendo ed a goccia a goccia questi medicamenti, accioché
: si pigliano lambendo ed a goccia a goccia questi medicamenti, accioché non faccino
lo stame accolto, / lo stame a cui, mentr'il lambisce e tocca,
il che non succede... a coloro che lambiscono e cacciansi giù per
da lei baci avere, / può baci a lei rapir! pratolini, 8-163:
che sue piaghe lambe, / salute a l'alma ancor mal sana cerco. caro
libica, / non imperita artefice, / a sé simil lo fa. parini,
, e quella man lambisce / che a suo tempo gli dà carezze e pane.
ve tu poni il piede. a. cattaneo, i-96: le lingue de'
ondate piccole e lente: con riferimento a liquidi, corsi d'acqua, ecc.
, ne'dì cocenti, / ove a flora il sebeto i fiori allatta, /
pungenti / cedri in opaca selva, a cui fra spume / rotte il fianco lam-
il gradito peso, / quando nel seno a venere / adon giacea disteso: /
giacea disteso: / o s'ella a nuoto il facile / corpo traea, di
celeste, e mirò tonde / lambire a gara della diva il piede. [sostituito
gudrù e nord di nunnu, veniva a gettarsi nel lago. d'annunzio,
con le panchine collocate di fronte al fiume a distanze regolari... le sponde
, come olmo avvinghiato da ellera. a. cocchi, 8-35: si veggono da
erto ciglion immensa vidi / voragine tremenda a poco a poco / aprirsi, e
immensa vidi / voragine tremenda a poco a poco / aprirsi, e ratta d'
3-904: esce talvolta / da questo monte a l'aura un'atra nube / mista
a scosse / vibrano ad ora ad or lucide
or lucide fiamme / che van lambendo a scolorir le stelle. 4.
le cui parete sono dirittissime e fabbricate a piombo, esse gli vengono, per così
e percotendo in terra in quel medesimo punto a capello dove verrebbe a terminare il piombo
quel medesimo punto a capello dove verrebbe a terminare il piombo che pendesse?
sul pian, sul fiume, / scorre a lambir fin tacque, / sale,
. alfieri, 1-25: mi sento a un tempo un moto / come di
: i poderi avevano da poco incominciato a essere lambiti, manomessi, disseminati invasi dalle
un piccol parto bisognoso d'esser ridotto a miglior forma, lambendolo e ripulendolo con
] d'ornamenti, non si ferma a lambir le cose, ma, contento d'
, fa sempre viaggio. -iniziare a trattare (un argomento). de
alfieri, 5-156: i letterati, a mensa altrui rodenti; / e i
liquido da sorbirsi in piccole quantità e a sorsi, usato specialmente nelle malattie di
farne un lambitivo, che si dà a cucchiai. = deriv. da
foscolo, gr., i-308: a putreolenti / laghi, lambiti da cerulee
laccio, con irrompente furore, metteratti a soqquadro, come arbuscelli crescenti, le
degli arienti, 227: non poco dispiacendo a misser lippo che tali fructi [le
che tali fructi [le persiche], a lui più che altri cari, furati
porre nel broilo, dove se andava a le persiche, certe lambrechie con- ficate
punte di sopra, acciò chi volesse andare a la perdonanza se forasse li piedi.
'giubba ', un gonnellino simile a quello de'lacchè. 2.
marmo o stucco che si estende, a scopo decorativo o protettivo, lungo le
di un locale, dal pavimento fino a una certa altezza, o può anche
in alcuni luoghi chiamasi quella fascia tinta a marmo, o di semplice color di pietra
tutto il fr. 'lambris '. a noi basti 'zoccolo'. bernari, 6-172
vite di fiele e di lambrusche. a. cattaneo, iii-163: o fallanza totale
di vitigno che non conduce l'uva a maturità. n. villani, i-6-147
. n. villani, i-6-147: a la forma, al color sembra che sia
dagli impicci, cavarsela da solo. a. cattaneo, i-311: non toccate quel
una gran casa. -mandare la vite a lambrusca: trascurare la crescita delle propaggini
. v.]: mandar la vite a lambrusca, con molti tralci e
vitigni, di sapore dolcigno e acidulo a un tempo, moderatamente alcolico, di
, signora contessa, che domineddio fece a posta il lambrusco per annaffiarne la carne
arrosolato, e poi, giù, lambrusco a fiumi, a cateratte.
poi, giù, lambrusco a fiumi, a cateratte. = voce dotta
che la voce, e le penne, a capo, ed ale basse, svolazzano,
che annualmente produce alle estremità una gemma a fiore, che spesso ramifica e diventa
o 'lamato ': stoffa tessuta a fili d'argento e d'oro. montale
trovai molto solitario perché tutti erano andati a quello della 'lameda '.
magalotti, 1-121: lo spondio, oltre a quella brizzolatura di bianco,..
di varie scaglie o lamelle visibilissime, a foggia del talco in massa, 0
tessuto osseo, stratificandosi e orientandosi diversamente a seconda del tipo di ossa di cui
di contatto dei selettori telefonici, collegata a uno dei terminali del multiplo dei collegamenti,
si rompe, offre tante faccette luccicanti a foggia di laminette. 2.
è molto sottile e si riduce spesso a una lamina interna. = voce
composto di tanti strati che si sfogliano a guisa di lamine. savi, 1-29:
lamellata '(mestolone): vale a dire munito di laminette verticali parallele le
per lo più simmetriche e branchie simili a larghe lamelle, poste all'interno del
le cui antenne hanno gli articoli (a eccezione di quelli basali) in forma
quelli basali) in forma di lamelle a ventaglio; vi appartengono le famiglie scarabaeidae
lo scroscio sotterraneo, come in fondo a una miniera il rombo del torrente.
quella degli smerghi, è molto buona a mangiare, e perciò si fa loro
la prima, teocratica pura, ispirata a concezioni cattoliche conservatrici e monarchiche; la
. frugoni, i-2-243: perché ti veggo a canto / di lamentabil urna, /
altre meste alcuna pianse, / venghi a veder mio lamentabil pianto, / poi
s'occupi. giordani, i-1-94: quasi a mano delle generazioni che in piè rimangono
vedovaria e per li perieli della carestia, a casa tomaro. g. villani,
patrizi, i-315: venuta la missolidia a luce, servì essa alle tragiche querele e
lamenta null'om di ventura, / a gran ragi § mi movo a lamentanza,
/ a gran ragi § mi movo a lamentanza, / sì come om, che
. c.: 1-657: chi darà a noi di potere ripresentare la lamentanza di
noi accesi di maggior zelo siamo tenuti a piagnere cosi dannoso danno della nostra nuova
procedenti. giov. cavalcanti, 75: a queste così pietose e paterne lamentanze,
e paterne lamentanze, con filiali loquele domenico a romolo rispose. bembo, 10-vi-107:
cuore. 2. protesta ufficiale presentata a una pubblica autorità; rimostranza formale,
: sanza indugio i romani mandorno, a quegli, imbasciatori con la lamentanza,
sudditi, fu dal- l'imperadore confinato a vienna di francia. papi, 2-3-48:
s'egli ha verace lamentanza con tra a te il frate tuo, lascia il dono
quella misera, la quale dava scandalo a tutto il monasterio colle sua parole e
. daniello, 1-41: introdusse gismonda a fare quelle dolorose lamentanze supra l'amato
viso scolorir che ne'miei danni / a llamentar mi fa pauroso e lento. boccaccio
poi cominciò con suono afflitto e lasso / a lamentarsi sì soavemente, / ch'avrebbe
, / una tigre crudel fatta clemente. a. f. doni, 4-3: