signore? -far grazia di qualcosa a qualcuno: fargliene dono od omaggio,
da potersi concedere, la preghiamo che a noi ne faccia grazia. marino, i-5
marino, i-5: la supplico ancora a volermi far grazia delle sue rime. tommaseo-rigutini
3410: non ogni grazia è piacere. a chi si fa grazia della vita,
, andar in pellegrinaggio, chi dice a roma e chi a san diacono di galizia
, chi dice a roma e chi a san diacono di galizia, lui e
'. -far grazia di qualcuno a qualcuno: concedere la libertà a una
qualcuno a qualcuno: concedere la libertà a una persona per far cosa grata all'
all'altra; dare in possesso una persona a un'altra. fazio, ii-9:
: paris diede il pome d'oro / a colei che li fè grazia d'elena
un poco, tanto ch'egli vada a pregare il tiranno per frate ginepro,
, 4-9: di sé, nascendo, a roma non fe'grazia, / a
a roma non fe'grazia, / a giudea sì, tanto sovr'ogni stato /
fe'grazia / di sé nascendo, a trarmi di pregione / e guidar costà
esser tarda. -far le grazie a qualcuno: usargli gentilezze rivolgergli complimenti,
/ un vecchio di stravolta architettura / a far le grazie intorno alla signora?
come tutti i giovani le corressero dietro a farle mille grazie, bisbigliavano arricciando il
-così!... -continuava a gestire don blasco, fuori della grazia
grazia che le chiedeva. -grazie a dio, sia grazia a dio: ringraziamo
-grazie a dio, sia grazia a dio: ringraziamo il signore, il
volgar., x-146: grazia sia a dio, il quale diede vittoria a noi
sia a dio, il quale diede vittoria a noi per iesù cristo nostro signore.
fed. della valle, 322: grazie a dio, che a le gravi /
322: grazie a dio, che a le gravi / tue sciagure dà fine /
dunque repubblica corrompitrice. -grazie a dio, grazie al cielo: per la
, 24: viva lo 'mperadore, graz'a deo; / intendi, bella,
anni di lavoro, qualcosa, grazie a dio, mi è riuscito di metterla da
di metterla da parte. -grazie a qualcosa: per causa sua, per la
. cecchi, 148: -fate / a scambio con il vostro teodoro. / —
adimari, 60: -passiam di grazia a più gentil faccenda, / il giovin
gentil faccenda, / il giovin cavalier a se m'invita. carducci, iii-23-35:
li paragoni un po', di grazia, a questi di sigismondo nel dramma spagnolo.
meglio di me. -nelle interrogazioni: a richiamare, con delicata insistenza, l'
insistenza, l'attenzione dell'interlocutore e a sollecitare un'esauriente risposta. paruta,
grazia costui, quando la fortuna prese a proteggerlo? un uomo macchiato di tanti
grazie o la grazia o una grazia a qualcuno: elargirgli doni (naturali o
aver rettore, /... / a nul perdoni, / né grazie doni
16-vi-384: se costì dessero per le mani a v. s. illustriss. degli
, vii-1259: o vo'morire dinanzi a lei, o ch'ella mi ridoni la
graza, ch'io con veritate / savesse a tutta gente addimostrare / com'è somma
servarsi, mantenersi, trovarsi in grazia a qualcuno: disvele / a lui la bocca
trovarsi in grazia a qualcuno: disvele / a lui la bocca tua, sì che discerna
vale meglio ad essere di buona grazia a dio e al mondo, che non fa
: non aveva offeso alcuno e quanto a sé era in assai grazia appresso a ciascuno
quanto a sé era in assai grazia appresso a ciascuno. boccalini, iii-110: per
ne prendevano le altre zittelle, cominciò a pavoneggiarsene, fingendo anche di essere nelle
come vito scardo non ne nascono più a militello, massime dacché fu toccato dalla
de sanctis, ii-1-204: lo accompagnammo a casa, che s'era già rabbonito
ospitalità e al diritto delle genti. a. verri, xxiii-130: disfanno implacabilmente tutto
consecutiva. faba, 60: plaza a deo dare a me grazia e forza de
faba, 60: plaza a deo dare a me grazia e forza de fare quelle
e forza de fare quelle cose che a vui sciano a plaxere. giamboni,
fare quelle cose che a vui sciano a plaxere. giamboni, 73:
plaxere. giamboni, 73: a coloro che sono superbi contrasta iddio, ed
coloro che sono superbi contrasta iddio, ed a coloro che sono umili dà grazia.
e le altre grazie ch'ella è disposta a favorirci noi dovremo meritarle con altrettanta pazienza
: era benigno in far grazia / a i fuorusciti che gliela chiedevano. sassetti
gazzette, ai giornali, s'incominciò a parlar di politica e a discutere delle verità
s'incominciò a parlar di politica e a discutere delle verità pericolose per i tiranni
non si è neppure parlato, grazie a lissa, voleva certo il tirolo per tre
riescono ad afferrarne molto di più, grazie a una loro misteriosa sensibilità tutta speciale.
misteriosa sensibilità tutta speciale. -grazie a qualcuno: per suo merito, per il
alle corti, a'musici, ed a metastasio. carducci, iii-24-37: trombino
babbi e alle mamme, pagammo fino a un soldo. levi, 2-312:
-grazie che: come esclamazione, a mettere in rilievo una circostanza imprevedutamente fortunata
e dagli elmi piumati: capiva che dietro a quei tavoli le armature celavano ometti segaligni
o accattare la grazia o una grazia a qualcuno: ottenergli un beneficio, un favore
, càvami di profondo; / impetr'a mi gracia di quel benigno, / che
petrarca, 348-14: sol un conforto a le mie pene aspetto: / ch'ella
il pianto della vergine maria, 6: a volerle parlare e tractare [della passione
[della passione di cristo] convinsi ricorrere a colei che l'udì e le sentì
accatti grazia di tractare e di parlare a lor lode e a nostra compassione e devozione
e di parlare a lor lode e a nostra compassione e devozione. ariosto,
piacere. boiardo, 2-16-49: sopra a tutto te adimando in graccia / che
-andiamo, camerata. avete fatto presto a pentirvi. -in grazia del vostro maledetto
zecca fiorentina, / che vi pianta a sedere in un ruspone, / o san
san giovanni, ogni fedel minchione / a voi s'inchina. nievo, 1-500:
eccomi or dunque per le poste correndo a quanto più si poteva; in grazia che
prima posta aveva intercesso presso al pagante fattore a favore del primo postiglione per fargli dar
messi con garbo e usati parcamente, a noi un po'andanti in fatto di grammatica
suo amore, per suo riguardo; a suo beneficio e utilità; al fine
sentiva il medesimo, avesse poc'anzi a essere nulla, e a un tratto
poc'anzi a essere nulla, e a un tratto, in grazia della moglie,
quali avevano messo un loro « barco » a disposizione degli spiriti più avventurosi d'italia
, tristanzuolo,... e lasciasse a lei le proprie, di tutt'altro
grazia di qualcuno: non riuscire più a essergli grato, non goderne più i
perder perch'altri sormonti. s. degli a rienti, 34: vi priego
, 8-66: currado! / vieni a veder che dio per grazia volse.
che io diceva di portare in persona a loreto. celimi, 1-19 (57)
me gli misse molto in grazia, a tale che io ebbi moltissime opere da questo
caro, 3-1-171: vi prego dunque a mantenermi in memoria ed in grazia di
: risuscitò l'uomo morto, recandolo a stato di grazia. fogazzaro, 5-194:
averetitoli di alte dignità civili ed ecclesiastiche, a o riavere, acquistare o riacquistare,
tutte le donne. bembo, 10-v-215: a voi è fatta in questo modo più
/ sarai in mezzo eletta / e più a grazia impetrar forse gagliarda. r.
per giustizia. tasso, 15-40: a voi, per grazia e sovra l'arte
dante, par., 33-25: supplica a te, per grazia, di virtute
che 'n terra un uomo, / a cui essere egual per grazia cheggio?
e voi perché le funestate con mettervi a trattare di morte? -per grazia
, re dei pianeti,... a tutti i nostri fedeli virtuosi e benamati
assecondarne i desideri. - anche: a suo favore. g. villani,
gentilezza, generosità (e, riferendosi a dio, per la sua infinita misericordia)
ringrazia il sol de li angeli, ch'a questo / sensibil t'ha levato per
non vuol farmi / ched e'le piaccia a sé tirarla ornai. boccaccio, dee
fu, che voi noi vedeste vivo a vespro. beicari, 3-5-160: il caldo
. guittone, i-3-383: largisce moneta a tutto quanto possedè, grasia d'amici
mort'è del tutto in caritade chi a gaudio sì grande non gaudio prende e
sette regni: / grazie riporterò di te a lei, / se d'esser mentovato
mio, dà lode e grazia e gloria a dio signore d'israel. boccaccio,
inginocchiati! inginocchiati / e rendi grazie a dio! -seguito da una prop
. pulci, 21-78: ciascun grazia a malagigi rende, / che spenta ha questa
uva zuccherina. sbarbaro, 1-69: a volte mi avviene per la commozione di
di giungere insieme le mani, quasi a render grazia d'esser nato.
, prendere, riprendere qualcuno in o a grazia, nella propria grazia: concedergli
il re stava colla bocca aperta a guardarla; e se lei lo dileggiava,
sapendo che i più di quel senato erano a forza entrati in concitargli contra la guerra
strozzi, 1-96: dissiti come era piaciuto a dio volere a sé il nostro francesco
dissiti come era piaciuto a dio volere a sé il nostro francesco... bisognaci
caterina da siena, 9: cominciandosi a ricognoscere, bomicano il fra- cidume de'
), avuto hai troppo torto / a non ti vendicar del padre morto. aretino
dare colore e grazia altarte: riuscire a destreggiarsi abilmente. s. degli arienti
che sapea ben dare colore e grazia a l'arte, respose, nichiando, cum
la sua opinione isporre, non soccorrendo a quelle cose che più volte ha
troppa grazia, sant'antonio!: a esprimere stupore per una fortuna imprevista,
ah no, troppa grazia sant'antonio! a parte tutto, è una ragazza di
-verbi grazia, per verbi grazia: a mo'd'esempio. s.
: c'era tra i giovani una gara a chi salisse più in grazia del marchese
comico, poeta e musico, ebbe modo a venire in grazia di molte persone,
e di quella grazia si fe'strada a dimostrarsi pittore. de roberto, 474:
, come quel poveretto che è rimasto a pantelleria, o quell'altro pane che mangia
attorno come la donna delle arancie, a viver della grazia di dio.
un'apparenza ingannevole come la donna vestita a festa). 26. dimin
graziato; degno di perdono. a. cattaneo, ii-153: un delitto così
], 384: quell'erba poco nota a i medici... chiamano alcuni
; felicemente, prosperamente. a. f. doni, 2-115: il
graziadèi, fu mestiero ch'andasse parte a piedi e parte per terra. d'
saziano di magnificarle! pascarella, 2-223: a colazione qualche nuovo passeggero e graziaddio!
(da marionetta). a. casotti, 1-6-61: entra colle sue
zannate e grazianate, / da far venire a ognun la mosca nera. 2
troppe salvazioni e lacrimazioni intempestive, mentre a lui colpevole di grazianeria... converrebbe
signora è in parma, il magnificr è a venezia, la ruffiana in padoa,
la ruffiana in padoa, il zani a bergamo, il graziano a bologna.
, il zani a bergamo, il graziano a bologna. buonarroti il giovane, 9-231
. idrotachìmetro, sm. strumento destinato a misurare la velocità di un flusso d'
. zool. rivestimento chitinoso trasparente, a forma di coppa, che circonda per
idroterapìa, sf. medie. applicazione a scopo terapeutico dell'acqua, sia fredda
con l'isolamento e l'idroterapia, a gran vantaggio della carità e del decoro.
idroviàrio, agg. che si riferisce a un'idrovia. idrovolantc, sm
io sono arrivato appena in tempo a prendere il biglietto e ficcarmi nell'
. ungaretti, xi-215: ho visto a codigoro quei chioccio- loni neri dell'idrovoro
arkansas (u. s. a.). = voce dotta
specie della quale, lunghe da 6 a 12 mm, con colori vivaci,
proprio delltdumea, antica regione della palestina a sud della giudea, celebrata per le sue
erbacea con foglie di forma simile a quella del fegato, che può essere
brasca, no: [gesù] a mezo dieta montagna ieiunò in una grotta.
, dal lat. ièiùnus 4 che è a digiuno, affamato '(v
del ieiuno si crede che sieno impossibili a sanarsi. bal delli,
savinio, 10-105: quando apollinaire cominciò a levarsi dal suo letto d'ospedale
... sono le sue foglie simili a quelle del verbasco, dalle foglie più
s'accosta al segno iemale, di poi a poco a poco ascende all'altra parte
al segno iemale, di poi a poco a poco ascende all'altra parte. varchi
iemale, crudissima inimica alla mia testa e a tutto il resto del corpo. redi
per deporre il parto delle ova, comincia a preparare quello anche con l'aiuto del
si ha diritto dall'equinozio d'autunno a quello di primavera. -bot.
invernale. 2. ant. esposto a settentrione, settentrionale (un luogo)
iv-324: « è lecito supporre che a dar nuovo corso a questa parola arcaica
lecito supporre che a dar nuovo corso a questa parola arcaica abbia più direttamente contribuito
il frumento da semina per quindici giorni a due gradi sopra zero. = deriv
tenerli per un certo periodo di tempo a bassa temperatura per accelerarne il ciclo vegetativo
, con il dorso reclinante all'indietro a causa della maggiore lunghezza degli arti anteriori
arti anteriori, con mascelle robuste atte a frantumare le ossa delle carogne di cui
/ e se egli è ver che discema a pena / da l'umane parole il
ii-13: ben conosco / quella togata iena a cui nel sangue / nuotano gli occhi
fazio, v-9-61: la iena pietra molto a l'occhio piace, / però ch'
l'occhio piace, / però ch'a lui somiglia, e sappi bene / che
chiamato da pietro castello messinese, indugiò a morire dieci giorni. ienanchina,
per migliorare la vista quando essa peggiorava a causa della vecchiaia). ieracita
. pietra preziosa di colore nero simile a quello delle penne dello sparviero, che
, 807: ieracite è variato tutto a similitudine di penne di sparviere. dolce
. gnoli, 1-41: ieraticamente a cadenza / batteva il remo. lucini
. lucini, 43: povere gonne a pieghe diritte e rigide, ieraticamente uguali
, iv-324: 4 ieratico ', a questo aggettivo i seguaci delle tendenze estetiche
e ieratico, ella incitò il figlio a non dimenticare la gratitudine dovuta ai santi,
alla poesia gli ha servito, forse, a rendere più « attuale », e
779: poi ieri, ch'io fui a camporeggiano, gli otto di quella vicaria
: ier poi su l'alba, a la mia mente oppressa / d'alta quiete
mente oppressa / d'alta quiete e simile a la morte, / nel sonno s'
/ dell'incerto crepuscolo non gisti / ieri a corcarti in male agiate piume, /
male agiate piume, / come dannato è a far l'umile vulgo. foscolo,
(v. altrieri). -ieri a otto (o ieri a un mese,
. -ieri a otto (o ieri a un mese, ieri a un anno
(o ieri a un mese, ieri a un anno, ecc.):
, un mese o un anno fa a partire da ieri. -con funzione di
e popolato / d'anime in mezzo a tutte l'acque un monte,
sera », riprendendo la sua collaborazione a quel giornale sùbito dopo il 25 luglio
24-31: sono anzi stracco che no, a star tanto ritto; che non son
61-13): or va, sonetto, a la mia donna, e dille /
, avv. nel giorno precedente a ieri. -per estens.: poco
151: -ell'è / usanza, par a me, quest'anno, che
385: scrissi ier l'altro a vs. illustrissima. foscolo, xv-
alla lingua tedesca, formata e ridotta a letteratura ierlaltro. piovene, 1-203:
assapere che il marito mio andasse iermattina a genova. sermini, 205: quando
. alfieri, xiv-1-278: arrivai iermattina a giorno. soffici, iv-288: lo sentivo
ierocèrice, sm. banditore sacro, nominato a vita fra i membri della famiglia dei
), sm. sacra rappresentazione, a volte accompagnata da musica, ispirata a
a volte accompagnata da musica, ispirata a soggetti della storia sacra. lucini
schiavi (ieroduli) che venivano addetti a vari servizi nel tempio (e rappresentò
in palestina, ecc.) era addetto a vari servizi nei templi; gli uomini
ai misteri di eieusi; era eletto a vita fra i membri della famiglia degli
forza che avete impiegato alcun di voi a riprendere i propri diritti dai re,
propri diritti dai re, la impieghi a riprendersi i medesimi dall'ierofante di roma
3. locuz. -da ieri a oggi: nel periodo di tempo delle
barbari e il giorno seguente invitava tutti a purificarsi. = voce dotta
, consacrata al culto misterico di demetra a eieusi. = voce dotta,
occhio dissimile all'altro, come saria a dire unito all'altro con alcuni cerchi
. erséra, iarséra, ter sir a, èri sira), avv. nella
38: ersera ci passastivu / correnno a la distesa. cavalca, 20-335: iersera
io in casa vostra nella mia camera a dormire meco il menai. rinaldo degli albixxi
: il suo re è nello inferno a l'aria fosca: / tu ve il
/ del mio signor, saria un tugurio a quello. r. borghini, 1-16
clotario, che milziade domattina deve andare a giustizia. redi, 16-vii-251: quell'
quell'amico... fu iersera qui a casa mia. berchet, 1-116:
, agg. letter. che si riferisce a lesse, che discende da lesse,
fu principe de'ietro- matematici, così a buona ragione si dee mettere alla testa
aiutare!), / e tutti a mare se prisero iettare. iacopone, 4-48
. (femm. -trice). persona a cui si attribuisce il potere di esercitare
1-268: questa iettatrice m'è stata a sentire. d'annunzio, iv-1-131:
certo, dacché tutte le cose mi andavano a rovescio quando l'incontravo. c.
è di malaugurio (con partic. riferimento a sguardi, persone, oggetti).
di lampedusa, 117: angelica veniva a far visita quasi ogni giorno..
malinconiche e iettatorie, di pazienti sottoposti a enormi clisteri davanti a un intero collegio
di pazienti sottoposti a enormi clisteri davanti a un intero collegio accademico. iettatura
,... alle tredici persone assise a mensa, alle iettature e simili inezie
4 ombrometro ', strumento che serve a misurar la quantità di pioggia caduta.
perdano l'ardire e li popoli non credano a li teologi loro profeti venduti iezabeliti,
e f. etnol. che appartiene a un gruppo etnico stanziato nel- l'irak
la sanitade. prati, ii-164: a questi igea dispensa / giocondi operatori / i
carducci, ii- 4-48: la prego a volersi avere ogni riguardo. senza la
collettività (igiene pubblica, che mira a prevenire e a debellare le malattie contagiose
pubblica, che mira a prevenire e a debellare le malattie contagiose). -
del lavoro: insieme di norme dirette a prevenire le cause di malattie, infortuni,
iene, di corvi e di avvoltoi a distruggere quei cadaveri e quelle carogne,
. è completamente uccisa nei negozi lucidi a cui, in altri quartieri, ci ha
mezzi profilattici, educativi, psicoterapici diretti a prevenire l'insorgere e la diffusione di
igiene sessuale: insieme di norme dirette a stabilire un salutare svolgimento dell'attività sessuale
igiene. fogazzaro, vi-69: io vado a occuparmi dell'igiene delle mie bestie [
acquisterebbero nuova importanza e s'ispirerebbero forse a nuovi concetti. marinetti, 2-iii-90:
per ragione di pianta e di carriera a galleggiare fra le varie correnti, adottano
). igienismo, sm. tendenza a seguire con pedantesca meticolosità le regole dell'
è l'igienismo, schifiltoso, pronto a vedere dappertutto sporcizia e infezioni microbiche,
di montone..., sempre pronto a giurare, nelle fobie allucinate, che
xi-95: andando in su, il nilo a ponente, limitata a destra dal deserto
su, il nilo a ponente, limitata a destra dal deserto arabico, si svolge
e il geometra da cent'anni fanno a gara per darle il viso pulito d'
mestieri che dànno annualmente una mortalità superiore a quella delle più orribili battaglie, senza
, senza che di essi si possa fare a meno o sia almeno permesso di
1830). i gì ni a, sf. ant. igiene.
voi comportiate che tanta villania sia fatta a cavalier forestieri. intelligenza, 225:
bertesche maravigliose e assai, là ove a difendere potieno igli uomeni istare.
di capanne con mattoni di neve sovrapposti a spirale, qualcuno ha cominciato a chiamarle
sovrapposti a spirale, qualcuno ha cominciato a chiamarle 4 iglò '. =
certi ghiozzi, / buoni appunto a sbavigliare. = deriv. da
lettera andasse smarrita ho differito con dispiacere a rispondere alla cara vostra. manzoni,
o quante sono le nature occulte / a nostra umanità cieca ed ignara. soranzo,
/ dico ch'ai duca, perché a muri ei mora, / tosto in testa
i-315: l'armi raduna / ed a punir s'appresta / tempia che armò
fatica. -figur. che opera a caso, inconsideratamente; cieco (pamore
/ delle ignare colline, / ch'a suon di frulli la fiutata altezza /
. croce, ii-2- 177: rispondevano a sifatta costituzione politica e famigliare gli abiti
ignaro di tutti 1 partiti, devoto a tutte le cause delle vittime, i germi
debbo il viver mio veracemente / sacrar a te, fra'pochi amico raro,
mondo, /... / e a cui più adorna de'sublimi doni /
apprenda e il dotto si ricordi che a quei tempi coloro che facevano il mestiere
espressione che tanto piace agli ignari come a sottintendere 4 raggi di vita '-scotendo
si seppe lo ignatóne, col parlare a pena inteso far ch'io avessi lui per
. machiavelli, 380: veramente a rovinare tanto imperio, fondato sopra il
affanno, / non nell'ignavia che a nulla s'espone. d'annunzio, iv-it307
, inerti sciami, ignava / turba soltanto a nulla oprare intesa, / peso al
o disfavorevole si mostra a'neghittosi et a gl'ignavi. pascoli, 471: tu
: tu [o granata] sgridi a buon'ora, / mentre impaziente passeggi,
del vassallaggio. bocchelli, 2-i-164: a questa, che non so in che
pascoli, 688: uomini, andiamo a ciò che solo è bene: /
ciò che solo è bene: / a udire il canto delle due sirene. /
consiglio, su l'orribile spazzo / a l'ombre ignave, su le mortifere acque
ignaziano, agg. che si riferisce a un santo di nome ignazio e,
nome ignazio e, in partic., a s. ignazio di loyola, fondatore
. landolfi, 14-43: davanti a noi in cima a un palo un
, 14-43: davanti a noi in cima a un palo un grande specchio rotondo.
); infuocato. cecco d'a scoli, 31: l'ignea stella che
percioché « pir » in greco, viene a dire « fuoco » in latino.
; e men lungo il viaggio / a lui sembra, men dura la via,
ed il latrante anubi. -destinato a contenere il fuoco. baldinucci, 179
da un mito igneo, è posto a vociferare e a minacciare sotto la città del
igneo, è posto a vociferare e a minacciare sotto la città del foco.
igneo, si presentò... a far uso dell'acque di monte catini.
eccitabile, impulsivo, veemente. a. mocenigo, li-1-658: di spiriti più
grande novità politica. carducci, iii-4-226: a te ferrara,... /
non pronunzia un alessandro cardinal bichi, a cui dispiacque aver conosciute le maraviglie del
si sface. d'annunzio, v-3-51: a formare la mia autorità di uomo di
anonimo fiorentino, ili-m: apparve a roma molte maraviglie;...
inelegante, ove molti ospiti / facean corona a un semimortuo igniculo. galileo, 3-4-337
. g. del papa, 5-35: a volere che un corpo divenga caldo
, scappando fuori di esso, arrivino a pungere il nostro senso. a.
arrivino a pungere il nostro senso. a. cocchi, 8-369: di queste istesse
alberti, ii-141: fu il troppo ricevere a te questa e quest'altra voluttà,
fiamma qual t'incende ad ira e a dolerti d'avere interlassato e perduto quello
, che ne fanno inchinati diversi uomini a diversi vizi. caimo, 16: l'
al fuoco un materiale combustibile, sottoponendolo a un trattamento con una sostanza ignifuga.
struttura presenta una caratteristica disposizione intorno a cristalli di biotite, quarzo e feldspati,
corre velocissimo. carducci, iii-1-394: a certe nozze / si legano i pianeti,
i petti aneli / sotto l'ardue quadrighe a corso alterno / incitan de l'ignipedi
è ignito, / sta dentro fermo presso a quella spera / la quale è d'
santo fervore. savonarola, 13-7: a pena che 'l carbone / si trova
valore ele vato (100-1. 000 a), come convertitore di frequenza,
sprigiona fuoco (con partic. riferimento a vulcani e, per estens., ad
solea percuotere la salda incudine, che a gli fragrosi schiassi, quali dall'ignivomo
schiassi, quali dall'ignivomo etnea uscivano a l'orizonte. f. f. frugoni
avvaloravan concordi e... vendevano a prezzo sfolgorato... col moschetto ignivomo
colla picca inflessibile la lor sanguinosa abolizione. a. vallisneri, iii-437: sassi.
grande incudine. parini, xiii-47: a quello d'ambo i lati / ignivome s'
una fiamma viva, rizzarsi in contro a lei / dal rombo ignivomo della comune
-incandescente. negri, 1-212: a l'opra, in lotta con l'informe
irto lo ignivomo cane sidereo / spalanca a rabidi ringhi le torride / fauci e rimescola
tu, cèrebro ignivomo, brucia / a le gaie caleidi / l'ale!
liceo di due sacerdoti genovesi, che insegnavano a parecchi nobili e a parecchi ignobili,
, che insegnavano a parecchi nobili e a parecchi ignobili, fu l'asilo in cui
: la * mastra ', a vizzini e in tutte le altre città siciliane
brutta l'ecciterà [lo stallone] a libidine. peregrini, 3-109: l'
di famiglia padri / relegato ti giacci, a un nodo avvinto / di giorno in
umana. carducci, iii-3-327: verdun a l'inimico aprì le porte: / le
porte: / le ignobili sue donne a i re stranieri / dan fiori e fanno
.: e però gli convien fuggire a tutta sua possa quell'agevole ed ignobile efficacia
295: io non ignobil genio a i carmi nato / gli estremi uffici
uffici de le muse adempio. f. a. grimaldi, xviii-5-529: un leibniz
la di loro dottrina sarebbero stati ignobili a paragone d'un selvaggio uccisore di un leone
idalio o di pafo o di citerà / a menar vita ignobile e privata, /
. leopardi, v-103: non stare a darti pena e sconforto dicendo fra te
, 1-ix-274: ignobile città, che a poche leghe / stenda l'ombra e
: questo ufficio era un ignobile bugigattolo a pian terreno, con le inferriate ai due
fosforo nobilissimo, se si tenga esposta a un moderato lume, diventa fosforo ignobile
, diventa fosforo ignobile e plebeo se a un più forte, senza che in niente
figliuoli o bastardi o di donna molto a lui inferiore di nobiltà, per non
. b. fioretti, 2-4-180: a che fine, dunque, ignobilitare la maestà
. d'annunzio, iv-1-517: si dà a un uomo, commette il suo primo
ignobilità. battista, vi-2-41: non giova a te la nobiltà de'tuoi, /
nobiltà de'tuoi, / non nuoce a me l'ignobiltà de'miei.
. — per estens. con riferimento a razza o specie inferiore. crescenzi
della casa, 5-iii- 400: a guisa di nobile uccello a viva preda ammaestrato
400: a guisa di nobile uccello a viva preda ammaestrato, in questo atto
tale ignocco: / comincia con rinaldo a motteggiare. aretino, 8-194: se
e di disprezzo universale in cui viene a cadere chi si è reso colpevole
di sua infamia e narra quello che abbia a essere ad perpetua ignominia del suo inimico
494: salvandosi quello esercito, roma era a tempo a cancellare la ignominia. ariosto
salvandosi quello esercito, roma era a tempo a cancellare la ignominia. ariosto, 5-22
non s'abbia 0 viva o morta a torre. n. franco, 4-194:
, perché... si era dato a discrezione in mano de'parti.
17-123: se non fosse ch'io riguardo a vui, / la publica ignominia gli
ch'io soglio fare agli altri pari a lui. -gogna.
nelle più bollenti ore del giorno, a cuocersi i capi ignudi co'raggi d'un'
il gran signore e lo smargiasso / a forza d'ignominie e di viltade. carducci
cicognani, 3-181: non poteva far a meno di quella donna a costo di
poteva far a meno di quella donna a costo di qualunque ignominia. -opera
giugno 1538..., arso vivo a fuoco lento sotto a'piedi, con
da una finestra, sfidò con furiosa voce a quistione qualunque avesse contra di lui profferite
ignominia, disonore * (in seguito a censura pubblica, per degradazione, per
. g. bentivoglio, 4-861: a lui e agli altri capitani che seco di
, e l'eseguì, in mezzo a quell'ignorantaggine, a quell'inerzia, a
, in mezzo a quell'ignorantaggine, a quell'inerzia, a quell'antipatia generale
a quell'ignorantaggine, a quell'inerzia, a quell'antipatia generale per ogni applicazione studiosa
, iv-1-554: quel tenue viso dolente a contrasto con la difformità... ignominiosa
iv-2-375: pensate, pensate, signore, a questo martirio: -non poter disgiungere da
. bersezio, 65: i. a bocca larga, scempia, a denti sporgenti
i. a bocca larga, scempia, a denti sporgenti, a labbra pallide e
, scempia, a denti sporgenti, a labbra pallide e carnose, ignoranti affatto d'
ogni sorriso. -che non è a conoscenza o non ha nozione di qualcosa
segno, tra noi solito inante, / a me che de l'inganno era ignorante
sol loco; / vi lodo in tanti a studio, e mi vai poco.
considerando... come siamo ignoranti a conoscere li beni e come infermi a resistere
a conoscere li beni e come infermi a resistere ai mali,...
campanella, 4-558: chi fa bene a tutti senza discrezione et elezzione,..
, e compiange gli antichi popoli che a sopportare gli aveano. leopardi, iii-160:
mangia i grilli. suo padre lo diceva a tutti ch'era nato insensato.
., 6-5 (115): più a dilettar gli occhi degl'ignoranti che a
a dilettar gli occhi degl'ignoranti che a compiacere allo 'ntelletto de'savi dipignendo intendeano
fanciulli, che sono dai parenti loro mandati a le scole per imparare grammatica, non
anzi il più di loro restano ignoranti e a pena sanno talora legger una lettera.
: pregovi m'avisiate come m'ò a governare..., ch'i'paia
sprezzerai la bontà dei miei raccordi el a sincerità dei miei sentimenti, le mie
l'esclusione perpetua da'giardini della sapienza a tutti i mosconi dell'arroganza ignorante.
più, di nostre ignoranti risa, non a definire quale caso sia di quel nome
qual tempo di quel verbo, ma a rintracciare, fra trenta o quaranta significati
parola, quale sia quello che si adatti a ognuna delle parole del tema.
di non sapere le cose o rispondendo a sproposito. petruccelli della gaitina,
, ma debolino, ignorantello e freddo a maggior segno. i. nelli, iii-278
suo governo di pietro leopoldo, anzi a punto per quello, è il paese più
allegri, 5-16: venne per questo a me, povero contadinello ignorantuzzo, la
vostra santità farà bene... a darlo a qualche virtuoso che lo meriti
santità farà bene... a darlo a qualche virtuoso che lo meriti, e
virtuoso che lo meriti, e non a qualche ignorantone che si attenda a grattare
non a qualche ignorantone che si attenda a grattare il corpo. rosa, 49:
'ignoran- tone 'si dice anche a colui che pur sa qualche cosa,
favellato; ma degli ignorantacci no. a. f. doni, 135: non
letteratura scetticamente santocchia,... a dietro! periodici popolari, ii-25:
portavan sempre seco loro quando si gittavano a insudiciare della loro bava qualche paese,
ch'era femmina, e incominciarono fortemente a piangere, pregando iddio che perdonasse loro
la ingiuria che ignorantemente fatta avevano contro a lei. boccaccio, iv-70: perdonimi,
, 27: ignorantemente avrò cresciuto dolore a dolore e furore a furore? foscolo,
avrò cresciuto dolore a dolore e furore a furore? foscolo, xv-546: spacciava
'ignorantini', congregazione di seco- lari instituiti a reims l'anno 1659, detti anche fratelli
madonna, voi fareste una gran cortesia a farlo cognoscere a tutte, acciò che per
fareste una gran cortesia a farlo cognoscere a tutte, acciò che per ignoranza non
o incolpevole, se non può essere addebitata a responsabilità del soggetto. -in giurisprudenza
, vi-3-26: sempre l'uomo si esporrà a pericolo di fallare per ignoranza colpevole,
, 1-ii-9: la naturale ignoranza tende a rendere l'uomo, considerato individualmente,
; ed è origine d'atroci dissidi a chi o per ignoranza o per arte ne
e de'prelati... torna a scandalo e a danno di tutti i fedeli
... torna a scandalo e a danno di tutti i fedeli. lorenzo
zzi: volendo con la sua ignoranzia agguagliarsi a coloro ch'erano dottissimi, n'avevano
che annosa / siede su gli occhi a le misere genti? leopardi, iii-935:
di buono e di bello e di onesto a questo mondo. d'annunzio, iv-1-251
, 4-63: feciono [le ranocchie] a iuppiter le terze preghiere: per le
insieme, per vederne i rapporti reciproci a fine di poterne giudicare. 3.
. sicché l'ignoranza è un fatto, a cui l'esperienza può appellarsi solo perché
illusione, dubbio, errore. attribuito a petrarca, xlvii-183: qual ignoranza è
fa che talvolta nella confessione medesima trascorrano a nominare senza necessità il complice nel peccato
... la bestia che seguitava, a casa procacciava reddire. boccaccio, v-147
la quale acciò che potessi mostrarti / a me, che te quasimente ignorava,
pratica imperiai tutta ignorando, / quivi a ruggier promette la sorella, / di
pascoli, i-524: avete socraticamente detto a questi detrattori, che voglio credere ormai
l'obbligo di rifiutarsi o di darsi a quell'amore. sbarbaro, 5-101: quei
o tre volte le disse qualcosa a proposito della bimba, ella non rispose
fazio, i-17-39: ingrato è ben colui a cui l'uom face / onore e
trascurare, sottovalutare, non dare importanza a qualcosa. mazzini, 75-93: l'
istinto fa che esse si conoscano assai più a fondo di quel che non arrivino gli
fondo di quel che non arrivino gli uomini a conoscersi e disinvoltamente le più mentono a
a conoscersi e disinvoltamente le più mentono a loro stesse. -non avere coscienza
avere coscienza di sé (con riferimento a modi di essere, a qualità morali,
con riferimento a modi di essere, a qualità morali, ecc.).
ascoltava pensoso, come uomo cui incominci a balenare nell'animo un sentimento fino allora ignorato
da le liste mandate da v. a ex. tia. b. segni,
. b. segni, 11-8: né a nessun dei greci lo tenga inferiore.
della natura delle idee e la sostituzione a queste delle sensazioni. = voce
2-129: domine, ignoscetemi, che a questo fare mosso m'ha amor.
, xliii-353: iesù disse: padre, a quell'ignosce: / non san quel
ignoto di persona io v'amerò sempre a un modo. mazzini, 39-352: il
annunzio, v-1-387: eschilo era ignoto a dante. palazzeschi, 1-129: ho
in asso la duchessa e difilò dritto a milano, ad affrontare l'ignoto e la
conosce l'identità o non si riesce a penetrare il carattere o l'intima personalità
mi fido, / volgersi altrove, a te essendo ignota. dondi, 251:
sì d'amoroso afecto preso, / ch'a ti son dato con ogni potenza.
padri ignoti, / così potessi ancor scoprire a pieno / ne'secoli avvenire i tuoi
v. milite. -che è estraneo a un determinato ambiente 0 cerchia di persone
, che questa sera ne andiam ignoti a veder le feste. mazzini, 20-287:
voi due, sarei venuto in italia a viaggiarla ignoto, e a subire i rischi
in italia a viaggiarla ignoto, e a subire i rischi d'essere ad ogni
il padre eterno si è sempre mostrato a questo modo, come un viaggiatore sconosciuto
oscuro, insignificante (anche con riferimento a luoghi). -ant.: che
il suo viso dipinse, che egli a compassione di sé movea i più ignoti.
, / da te solo compreso e ignoto a noi. muratori, 7-iii-148: io
tuttavia ignoto come 4 bar 'aggiunto a 4 lume 'sia giunto a denotare un
aggiunto a 4 lume 'sia giunto a denotare un principio di lume. monti
matematica applicata si è spinto il calcolo a regolare gli effetti della esplosione delle mine
gli effetti della esplosione delle mine; a misurar quelli dell'ariete idraulico, i quali
sentito cadere in quel momento per una forza a me del tutto ignota.
inusitate frodi. niccolini, ii-29: se a ignoto affetto /... /
core, / ubbidirmi fia lieve: a nozze illustri / io ti destino.
. parini, giorno, i-720: a le tavole ignote i noti nomi /
gli scote il petto / timor, sin a quel punto ignoto affetto. tassoni,
tassoni, 6-43: qual fiero toro, a cui di funi ignote / cinto fu
e un novo ignoto / stupor fermava a le prest'onde il moto.
dall'aspre / lotte del genio, ignote a te,... /.
uscite con una dolcezza estranea e ignota a ogni mia forza. -mai praticato,
la sposa piace! alfieri, 5-30: a volersi convincere quanto fosse o ignoto,
2-vi-155: frattanto l'ignoto iddio discese a vedere il lavoro e apparve in forma
problema sia interminato sfugge dall'esser atto a risolversi. si risolve con una equazion
/ e grattandosi la ignucca / borbottava a capo chino. tagliazucchi, 1-i-95: signor
(gn) iniziale ha avuto la tendenza a prendere una i come vocale d'appoggio
. denudamento, spogliazione. a. m. ricci, 2-166: ogni
de demostrar la sua gran malatia / a lei, che potè lui di ciò guerire
ignuda, / se non per trangugiarmi a suo bell'agio / così viva e
bell'agio / così viva e guizzante a membro a membro? forteguerri, 16-83:
/ così viva e guizzante a membro a membro? forteguerri, 16-83: ed
sovra le candide tende che ascondono / a li occhi cupidi l'ignude veneri / con
l'uguale / farai, che tutti a vivere innamora. bocchelli, 14-25:
.. / diti schietti soavi, a tempo ignudi, / consente or voi,
delicate e belle sono, mostrate ignude a tempo, secondo che occorre operarle,
sola una face che con amore è possente a scaldar un ghiaccio. tasso, 14-527
: tu, con ignude le braccia a gli òmeri / miei forti avvinta, di
paludi / che dall'impuro letto / mandino a i capi ignudi / nuvol di morbi
firenzuola, 302: scesa del letto, a piedi ignudi, pian piano andartene con
, pian piano andartene con sospesi passi a pigliar quella lucerna. muse padovane
, hanno per uso / d'andar a piedi e con le piante ignude. pascoli
donzelle nel vicin conclave / una pentola a fuoco avean posta, / semivestite,
, da un grave / barbassoro: ma a noi meno assai costa / dir mezze
curioso degli uomini... pensò a introdurre in questi spettacoli ancora la semplice decur-
in pisa chi ignudo e chi in camicia a modo di sconfìtta. fiore, 107-1
poi che domenedio vuole che 10 abbia a mostrare il culo, io lo vo'mostrare
castiglione, 263: non dà elemosina a quel poveretto ignudo morto di fame.
zappatore, /... / quando a suono di trombe e di tambur /
e scalzo, / ne venne presto a farle dar lo sbalzo. alfieri,
arme. della casa, ii-89: se a me fosse lecito di scoprirvi ora le
che molto più può la guerra nuocere a lui, che ella non può a noi
nuocere a lui, che ella non può a noi. tansillo, 167: or
che si consumi / l'anima esposta a sì gran foco ignuda. tassoni,
i-362: or via perché non togli / a me da le mie man quest'arco
quivi una crudel battaglia, / come a piè si trovàr, coi brandi ignudi.
brandi ignudi. tasso, 12-36: a me su 'l volto il ferro ignudo pose
1-119: quelle [fogne] che avessino a stare scoperte, siamo contenti, senza
cosa divora. cellini, 589: cominciando a dar primamente la sua fine a tutte
cominciando a dar primamente la sua fine a tutte le parti che sono scoperte,
di pietre, le quali sono acconcie a proposito. bonarelli, xxx-5-149: io
intarsiati, o smaltati, e messi a oro assai riccamente. pirandello, ii-2-1067
radure, il duro ignudo della roccia, a toccarlo, scottava ancora di sole.
coste ordine certo / affigerà, sì che a mirarlo sembri / di marittima belva al
cavalca, 20-19: spesse volte si gittava a giacere pure sopra la terra ignuda.
, 1408: puo sesi a dormire in su la terra ignuda. capriata
; disadorno (con partic. riferimento a un locale, a una parete);
con partic. riferimento a un locale, a una parete); privo di ornamenti
: rimanendo la guglia disarmata ed ignuda a vista di tutti, ordinò il papa che
solo, nella guisa che e'venne a 'l mondo, a render conto a
guisa che e'venne a 'l mondo, a render conto a quel giusto giudice che
a 'l mondo, a render conto a quel giusto giudice che il tutto vede prima
ignudo spirto, ombra seguace, / indivisibilmente a tergo avrai. filicaia, 2-1-48:
vendetta. / ma verrò spirto ignudo a vendicar miei scorni. leopardi, 9-56:
leopardi, 9-56: il velo indegno a terra sparto, / rifuggirà l'ignudo animo
terra sparto, / rifuggirà l'ignudo animo a dite. michelstaedter, 672: le
rosmini, 2-1-331: venne... a dar prova di manifesta temerità, e
dar prova di manifesta temerità, e a mostrare ignudo il volto della critica dottrina
benché si mostrino ignude e senza succo a chi studia i libri senza avvertenzia,
piacere ignude. salvini, 39-v-no: a questi satiri... non disconveniva
indiretto in molti e molti vocaboli che a noi non presentano che un senso schietto
lasciare così ignudo i fatti suoi, a me pare... che si de
.. che si de venire appresso a qualche chiarità. -puro e semplice.
quale è enverso lo polo antartico, a quello respetto rada et ennuda de stelle
smalto, / selvagio, fugitivo, a me fallace, / da cui non spero
e di vigore ignudo, / ed a lui gli occhi oscura notte involve.
d'ogni altra sorte professione, tutta a un tempo, avvenga ch'io sia d'
. mamiani, 5-140: egli cominci a filosofare ignudo affatto di mentali preoccupazioni intorno
valent'uomo terra o cera, e comincia a imporre una sua graziata figura. vasari
che in questo modo infiammasse i monaci a lussuria. firenzuola, 371: spogliatolo
, 4-34: iersera me ne andai a letto di buon'ora, e spo-
mi dia impaccio: / io intendo a carlo far quel ch'è dovere. a
a carlo far quel ch'è dovere. a. pulci, xxxiv-540: che la
che la verginità sia degna cosa / a questo igniun non è che contradica.
caro imbasciatore, / che in francia a questi tempi non m'aspetti; / e
gn) iniziale ha avuto la tendenza a prendere una i come vocale di appoggio:
[della ruggine del ferro] nello igrenplastro a purgar le ferite e le fistole e
purgar le ferite e le fistole e a rodere ogni callo e a far rinascere
le fistole e a rodere ogni callo e a far rinascere la carne su tossa rase
gli uccelli forniti di lunghe gambe, atte a camminare sull'acqua e nelle paludi,
umidi ed inondati. hanno i tarsi a cinque articoli distinti, de'quali i quattro
si manifesta per lo più in seguito a traumi o a propagazione di un processo
per lo più in seguito a traumi o a propagazione di un processo infettivo o a
a propagazione di un processo infettivo o a un'infezione generale. tramater
e sulla igrometria locale delle singole regioni a cui i laghi appartèngono. =
umidità (un corpo); propenso a modificare alcune sue qualità in relazione col
: i pappi sono igrometrici; fino a che sono umidi o non ben maturi i
certe abitudini costanti, acconce ad annunciare o a far conoscere lo stato umido o secco
fra loro il migliore è l'igrometro a capello, nel quale un capello è
. igròmetro, sm. strumento atto a misurare l'umidità assoluta o relativa
vari tipi, come l'igrometro chimico o a conden sazione, ad assorbimento
, ad assorbimento, elettrico, fotoelettrico, a legno, ecc.). -
vapori in un colle più belle applicazioni a molti fenomeni, specialmente di meteorologia,
è elevata sopra l'invenzione e la riduzione a perfetto stato di quel suo igrometro a
a perfetto stato di quel suo igrometro a capello, eccellente ad ogni riguardo.
l'aria (e in base a questi caratteri ecologici le piante si
è l'insieme di quegli artificii che valgono a farci conoscere l'umidità dell'aria,
ad assorbire l'umidità dell'aria e a incorporarla nella propria massa con o senza
: l'igroscopicità del cotone era nota a lionardo da vinci che ne approfittò per farsene
al gabinetto di fisica, ed insomma a interessi superiori. 2. che ha
: saprà dire [il vate] a che servan barometro / e baroscopo, e
acqueo nell'ambiente attraverso apposite valvole, a provvedere alla regolazione automatica dell'umidità dell'
della famiglia iguanidi, che rassomiglia a un lucertolone lungo fino a m
rassomiglia a un lucertolone lungo fino a m 1, 75, di colore ver
. questo è un serpente che, a chi noi conosce, è d'orrenda e
della schiena alzato su un cerro cristato a maniera di spine o d'una
vien detto iguana. egli è simile a un legarto: ha pelle bruna, sparsa
è mester el cavai de medusa / a far renascer la chiara fontana, / però
cretacico inferiore, con andatura bipede, a regime erbivoro, di dimensioni variabili da
variabili da una quarantina di centimetri fino a io m di lunghezza e 5 di altezza
miglia bignoniacee, alto da 4 a 5 m; con fiori ascellari
o padre superiore, lo aveva invitato a pernottare al convento. -anche sf
iguvine: tavole eugubine. a. f. gori [tramater]:
. f. gori [tramater]: a prò del paese e del popolo iguvino
porta. -ih che furia! e corse a chiuder l'uscio della camera.
vergognate -e ridi se sai ridere -andatevi a nascondere... matto...
: sono stato là lungo l'acqua a pigliar grilli, son stato! ih,
raccendeva contro tale caparbietà incrollabile, gridava a gola aperta, ansimando: -iiuh..
, cn, pn e anche davanti a parole che cominciano per itj, y
donna, quanto potè e seppe, a seguirlo la confortò. poliziano, st
« beatissimo padre,... » a queste parole disse il padre: «
/ e non ti falle- raggio / a tutto 'l mio vivente. ritmo laurenziano,
, ecco 'l camino, / venite a me, se 'l passo altri non
gli occhi. 2. premesso a nome proprio di persona o cognome (
solo al cognome di personaggi illustri o a un soprannome 0 pseudonimo, per lo
del linguaggio burocratico); non si premette a don, fra', maestro, san
braccia. botta, 5-9: chiamò a sé... il turchi, cappuccino
eccellenza il ministro '. -dinanzi a titoli onorifici, gentilizi, accademici o
, accademici o professionali che si premettono a nome proprio di persona o cognome.
/ non dovei tu 1 figliuoi porre a tal croce. m. ricci, i-488
colonnello sirtori visitano le posizioni, ed a mezz'ora dopo mezzogiorno ordinano l'attacco
dare una buona compagna, dipingi vicino a lei la pazienza. -in locuz.
poti, / tutti giacquer, tutti a lei lontano. idem, 874: il
874: il dittatore, solo, a la lugubre / schiera d'avanti, ravvolto
). novellino, vi-166: cominciò a dire: - bene vegnia, il
! in sottane e grembialino. -dinanzi a un aggettivo possessivo seguito da un nome
se stesse. pascoli, 150: a mezza strada tra savignano e san mauro
la sua bellezza e la sua ricchezza erano a lui cagione di tante disgrazie! nievo
o di uno scrittore, con riferimento a una o più delle sue opere.
monaldi, 439: incominciò in firenze a leggere il dante messer gio. boccaccio
, 2-147: 1 nostri s'impossessano a forza dei due vapori designati, il
allora appunto. 5. premesso a un agg. comparativo, concorre a
a un agg. comparativo, concorre a formare il superi, relativo (e oggi
viene ripetuto quando si trovi già innanzi a un nome che preceda). novellino
., 4-155: il re chiamò a sé il suo donzello, il più segreto
è forse l'atto il più ardito a cui possa giugnere un uomo di sana mente
i pèltasti, / poggiati il ginocchio a lo scudo, / aspettanti con l'aste
fianchi e nelle spalle. -dinanzi a un infinito presente (che può trovarsi
ira, tace. -premesso a un avverbio (con valore sia assoluto
dato alla vecchia tutti i mesi e a due monete per volta, come l'
il che era cagione che gli amanti a man salva si godevano. p. f
non piacque molto, cominciarono i toscani a seguire la regola detta. bruno,
. articolate masch. sing. al (a 'l): v. a; dal
al (a 'l): v. a; dal { da 'l):
, / sulla deserta coltrice / accanto a lui posò. carducci, 1001: eccoti
non senza grave malinconia della donna, a cui forse una volta ne toccava il
reame di cicilia e di puglia. a. pucci, cent., 28-41:
: costoro, volendo essere il dì a firenze,... cominciarono a camminare
dì a firenze,... cominciarono a camminare. poliziano, 1- 733:
, nel termine di giorni sei, abbiano a sbrattare il paese. carducci, i-1257
il paese. carducci, i-1257: circa a mezzo il secolo decimo- quinto i papi
palli. 10. ant. premesso a un aggettivo ordinale gli conferisce il valore
dell'art. lo), dinanzi a voci che cominciano per z, s impura
bd, en, pn (e davanti a z in toscana è sentito come forma
se clama stanco, / fin che a punto m'ha scorto / ch'él si
santo non fu dato in questo luogo a plenitudine ma a sufficienzia. ruscelli, 2-511
dato in questo luogo a plenitudine ma a sufficienzia. ruscelli, 2-511: si
ant. e letter. con funzione affine a quella dell'art. indeterminativo.
deleiale. ritmo lucchese, v-47-42: prese a torto confalone, / ca luca 'l
da siena, 453: io il vidi a scudo e lanza / con altri cavalieri
egli. cavalca, 6-1-17: quanto a colui, sotto cui ha bisogno di
cor, giudea e dispietata; / che a più pietosa donna il vo'donare.
che sola / sei del tuo sesso a cui pregar sostenni / l'altero capo
'l mi donerete. bembo, 2-105: a queste voci, 'il'e * la
alla sua donna... nel mandò a pavia. della casa, 5-iii-304:
, alto 20 m, con fiori a petali verdicci, molto profumati (cananga odorata
volto, e lì, inginocchiata innanzi a lui, con lui curvo su lei
curvo su lei, abbracciato, cominciò a parlargli del suo amore. -manifestare
alla vista di lei, le si ilarò a un tratto, contenendo a stento l'
si ilarò a un tratto, contenendo a stento l'esultanza di fronte ai due importuni
è già cresciuta e vibra ila- randosi a mano a mano. = voce dotta
cresciuta e vibra ila- randosi a mano a mano. = voce dotta, lat
carani, 1-80: ha i capitani ordinati a ciascun canto; de'quali il
. / all'afflitta anima mia / viene a dare un tal ristoro, / che
de roberto, 728: il pericolo a cui il giovane andava allora incontro 10
nemica stagione. passeroni, iii-8: a lui penso / con mente ilare a un
a lui penso / con mente ilare a un tempo e rispettosa. foscolo,
nievo, 778: così vidi illanguidirsi a poco a poco in una calma ilare
, 778: così vidi illanguidirsi a poco a poco in una calma ilare e serena
o di chiedere scusa non giunge altro che a destarmi nell'animo una ilare pietà.
d'annunzio, iv-1-254: si mise a ridere d'un riso ebete ma bellissimo,
, 13-283: basta quel tanfo di vino a riportargli un ilare sangue a fior di
di vino a riportargli un ilare sangue a fior di pelle. — libero da
, / ove, come del maggio ilare a i dì / boschi di querce e
di nembi, calasse giù di volo a dir basta. buzzi, 1-59:
un viottolo alberato: casette bianche, a dado, infiocchettata d'un ulivo o un
nostro salvatore... va contro a giuda; non credere che v'andassi molto
solita ilarità. carducci, iii-4-214: a te, porgente su l'argenteo sile
su l'argenteo sile / le braccia a l'avo da l'opima cuna, /
in mano. pirandello, 5-361: a quest'annunzio... rimase dapprima
rimase dapprima un po'perplesso, poi tutt'a un tratto ebbe un prorompimento di vivissima
— anche: affabilità, cortesia. a. badoer, li-3-166: ho soddisfatto a
a. badoer, li-3-166: ho soddisfatto a quanto offersi quando la ricercai [l'
del granduca per invitare la regina madre a trasferirsi a fiorenza. p. venier
per invitare la regina madre a trasferirsi a fiorenza. p. venier, li-5-496
.. che ama gli uomini simili a sé, si diletta dello ilare donatore,
di casa l'opera sua, porgeva a tutti sicurtà e baldanza. 2.
1 (14): compose la faccia a tutta quella quiete e ilarità che potè
dal gruppo partivano risa e motti, a poco a poco altre dame e altri gentiluomini
partivano risa e motti, a poco a poco altre dame e altri gentiluomini si
spiegate con gravità e magniloquenza, a quelle della tragedia simiglianti. tramater [s
simodi, magodi, e lisiodi e infino a poesie sacre. n. villani
perché la invenzione della ilarotragedia si attribuisce a un certo rintone da taranto e costui
in ridicole ', m'induco però a dubitare, che la ilarotragedia non fusse
voce dotta, dal gr. lxapotpoty
2. ciascuno dei gruppi in cui a sparta venivano classificati i fanciulli, a
a sparta venivano classificati i fanciulli, a cominciare dai sette anni, per essere
di anassimandro. carducci, iii-30-334: a te, principio / dell'4
, ov'ei si abbassa, / ma a l'alzarsi l'ingresso ei non contende
derivandone la dilatazione gastrica acuta. a. cocchi, 8-163: l'4 epatitide'
) e dal gr. otóp. a 4 bocca, orifìzio '.
vertebrali che si estende dalla regione iliaca a quella della nuca. = comp
del plesso lombare che svolge funzioni analoghe a quelle del nervo ileoinguinale. tramater
chirurg. intervento le iliache. a. cocchi, 4-1-127: un'altra porzione
un'altra porzione di sangue diretto a ristabilire la continuità del tubo inte
dell'ileo isolata in precedenza. vanno a scaricarsi nell'ipogastriche e quindi neu'iliache,
da ileo e dal gr. oxóp. a 4 bocca, orifizio '.
: il dottor hunger... cominciò a consultare tutte le opere che trattano le
i secolo dell'era volgare; la prima a essere scoperta fu la tavola iliaca capitolina
) e dal gr. oróp. a 4 bocca, apertura '.
gialli, solubili in alcole e, a caldo, in acqua, insolubili in
si forino le budelle con un tenevello. a. cocchi, 8-238: quindi nascono
, cordapso e colica di miserere, a motivo dei gravi dolori che si soffrono
, 4-44: venne anch'egli finalmente a prostrarsi al cospetto del vescovo, narrando
-poema. carducci, ii-8-13: a te prima, a te sola, tutti
carducci, ii-8-13: a te prima, a te sola, tutti i miei saluti
poche parole. segneri, iv-126: a ridurre quasi una iliade in un guscio,
i-418: ordina [la fenice] a sé il nidio con l'unghie e col
'l palpitante maggio ilice nera, / a cui d'allegra giovinezza il tronco / l'
giuravi, perfida, / più forte a 'l mio collo co'morbidi bracci avvinghiata /
sporgono dalle rocce, e fanno giuoco bellissimo a vedere. montale, 5-101: sento
ricurve e capaci di aderire al substrato a guisa di ventosa e col mascellare superiore
respinse / il braccio che gli fea catena a 'l petto: / la dea
che si abbia per la nuova operazione a inlanguidire, ma son due tra loro
, 1-155: me nel mio grembo, a illanguidir ridutto, / la prole uccise
smeraldo [dei pini], sconciamente a terra, illanguidire come recise chiome di giovanetta
la rosa] ha provato... a dare un bocciolino piccolo piccolo che però
dare un bocciolino piccolo piccolo che però a un certo punto è illanguidito ed ora
per se stessi luminosi, non potendo a tale altezza smisurata arrivare la luce del sole
soffian nel fuoco ogni volta che principia a illanguidire: non è mai troppo per
2-39: inoltrandosi nello andito lungo, a poco a poco la luce illanguidì,
inoltrandosi nello andito lungo, a poco a poco la luce illanguidì, cessò del
i-130: quando... si fermava a discorrere del suo passato, un malinconico
suo passato, un malinconico sorriso gli scorreva a fior di labbro, i suoi occhi
. nievo, 778: così vidi illanguidirsi a poco a poco in una calma ilare
, 778: così vidi illanguidirsi a poco a poco in una calma ilare e serena
giammai non rende / l'ingiuria fatta a quel che seco inlaccia, / passando
pentole, stovigli et altre arme pendenti a fascie da un teschio di bue o
/ e larva ignobile caronte spingemi / a dite illacrimabile. 2. immune
2. immune dal dolore. a. adimari, 2-44: mentre han questi
ore, / gli altri (orrendo a veder) traggon dolore. 3.
, non degno di lacrime, non atto a muover lacrime. = voce dotta
-rifl. g. f. a chiliini, 64: glauco gli disse:
, trascurato. foscolo, 1-170: a noi prescrisse / il fato illacrimata sepoltura
gerusalemme aver dato carico presso l'imperatore a quei d'egitto, perciocché nelle loro
... vennero colla loro presenza a inlaidire il bel cielo d'italia. gioberti
che l'illanguidimento del suono non seguitasse a farsi, dirò così, 'uni-
orto là di getsemani tutto ansante, chinarsi a terra, impallidire, inlanguidire, colmarsi
: quell'uom membruto e stupido, a cui tanto / il ciel concesse di corporea
se il suo corpo vibrasse tutto e a un tempo si illanguidisse di piacere.
, infiacchire, svigorire (con riferimento a persona o anche alle sue facoltà fisiche
dell'aurora appena / sorgono i raggi a illanguidir le stelle. carducci, ìii-6-475:
, iv-135: massimo aveva illanguidito la voce a ogni parola. -rendere meno
incominciare un'azione in roma, e andarla a finire nel messico, è un illanguidirla
digiuno. massaia, ii-47: giunti a koròsko ci fermammo per comprare qualche cosa
la cubatura; illanguidito, in confronto a quello d'una volta, il lume
, /... / eran preludio a so- vrauman diletto. pratolini,
, iii-57: ho veduto il predetto quadro a olio, illanguidito veramente nel colore.
è da notare, come facilmente illanguidita a posta in questa canzone, che tutta ha
mente, / da i pensier maschi a gli amorosi e folli / cadde, e
ed onorato monte / le caste suore a illascivir traete, / e con cetra
e con cetra impurissima movete / febo a trescar sul giogo suo bifronte. d'
. conclusivo, consecutivo; che serve a concludere un discorso, a rilevare una conseguenza
che serve a concludere un discorso, a rilevare una conseguenza (una congiunzione)
castigo, una pena; in contrapposizione a privativo). boccaccio, viii-3-146:
. fagiuoli, 1-4-187: palesata a mio padre la fulminata sentenza, lo
per evitare i danni illati e inferendo a voler da quella appellarsi. =
è azzima e viscosa, è enfiativa e a smaltir dura, ed imperò enfiagioni e
tema di fantasticati cicalecci da campanile, a camuffare... una verità tanto più
un titolo peggiore di quello che fu dato a busiride tiranno, cioè d'illaudato,
, 1-59: ancora ti puoi, o a prezzo o in dono, illavorare delle
fan questa illazion, che buona / a prima vista par. f. f.
i-240: lascio le illazioni al lettore, a cui mi dicea l'amico tesauro che
quale non puoi prescindere senza dar campo a odiose illazioni. ardigò, iv-212:
elle me da te fuggente ricevettero. a. degli albizzi [crusca]: questa
musica penso... che sia a donne conveniente sì, e forsi ancor ad
illecebre enervare gli animi, che hanno a non temere la morte. della porta,
d'illecebre, ed è più atta a ispirare, e maggiormente a mantenere una passione
più atta a ispirare, e maggiormente a mantenere una passione. cattaneo, v-1-345
bocchelli, 2-ix-71: si disponeva fremendo a mettere in opera la seduzione e l'
, con fusto gracile alto da io a 20 cm. mattioli [dioscoride
più grosse e pelose, simili a quelle della portulaca. nasce tra i
disadatto, alla pienezza di un illecebre che a suo avviso avrebbe potuto e dovuto
ricacciava dentro ogni tanto; e parevan a quel gesto più ribelli e illecebrose.
volgar., 1-5-24: si muova a dilettarsene illicitamente. buonaccorso da montemagno volgar
rendere al bene di tutti quel denaro che a tutti a poco a poco aveva illecitamente
bene di tutti quel denaro che a tutti a poco a poco aveva illecitamente sottratto?
quel denaro che a tutti a poco a poco aveva illecitamente sottratto? =
(superi, illecitissimo). contrario a una norma di condotta (giuridica,
). -in partic.: contrario a un precetto etico-religioso; disonesto, immorale
, sicch'io fossi costretto di tornare a te e cercare diletto di te solo
natura si dirà quella cosa che non quando a sé avrà apparenza di male e di
. 2. dir. contrario a una norma imperativa di legge o a
a una norma imperativa di legge o a una norma etico-sociale richiamata dal diritto.
: quando il suo oggetto è contrario a norme imperative o all'ordine pubblico o
illecito quando le parti si sono determinate a concluderlo esclusivamente per un motivo illecito comune
compunta da i lamenti altrui mi costrinse a chiedere ed a promettere la causa del
i lamenti altrui mi costrinse a chiedere ed a promettere la causa del mio morire.
la moltitudine di costoro che sono negligenti a filosofare, sieno costretti più uomini a
a filosofare, sieno costretti più uomini a venire alli segreti ed inliciti tuoi maestri
5. sm. dir. atto contrario a una norma imperativa di legge (e
norma imperativa di legge (e, a seconda della natura della norma giuridica violata
. illegale, agg. contrario a una norma imperativa di legge, illegittimo
, illegittimo, invalido (con riferimento a un atto giuridico e, in partic.
atto giuridico e, in partic., a un provvedimento della pubblica autorità)
di idee... regnava fra noi a proposito di giustizia e d'ingiustizia,
, abbellire, adornare (con riferimento a persone, a cose concrete, a
adornare (con riferimento a persone, a cose concrete, a concetti astratti)
riferimento a persone, a cose concrete, a concetti astratti). m
. cambi, i-i-3-145: se io comincio a narrar... ogni suo nuovo
standosi ritto scrisse sotto la stessa lettera, a caratteri quasi illeggibili. tommaseo [s
ii-179: scrittura illeggibile che noi si decifra a tratti, allontanandola e avvicinandola come fanno
difficile, faticoso, ingrato, noioso a leggersi (uno scritto, un'opera letteraria
latino semibarbaro sopra vari soggetti e celebri a quella età, riescono illeggibili per la
* libro illeggibile ', faticoso e noioso a leggere. idem [s. v
ormai illeggibile, non dicevano più nulla a nessuno. -sostant. cicogtuzni,
condizione di scrittura che non si riesce a decifrare, di scritto che non si
, di scritto che non si riesce a capire. savinio, 66:
lettore può pensare che l'illeggibilità sia dovuta a uno scolorimento dell'inchiostro o alla carta
fumare au'illeggibilità dello sguardo, concorre a darmi la nozione lampante dell'abisso che
6-2-20: voi servirete a'dii, cioè a signori istrani e illegittimi. giacomini,
buonarroti il giovane, 9-803: che 'nsegnava a piantar partite false, / a formar
'nsegnava a piantar partite false, / a formar illegittimi contratti. gualdo priorato,
in matrimonio, naturale (con riferimento a persona, relativamente al modo della sua
illecita. segneri, iii-3-250: ruba a i figliuoli, mescolando tra i leggitimi
di simil natura sono, in quanto a l'umiltà del dire, quei componimenti illegitimi
d'inlegittima, se ha potuto allegare esempio a sé favorevole di quelle carte, con
culturale e intellettualistica, o vogliam dire a una sorta di condizione bastarda della forma
illegittimo, e ci siamo anzi impegnati a procurarcene uno onesto per amarci contro i pericoli
egli un certo stringimento o pressione a retro lo sterno, e qualche
un linguaggio comico che non somiglia punto a quello illepidissimo del nostro 'teatro antico'
libro e il breve ultimo canto / a te, fabro di feretri, consegno.
.. si adoperò e si adopera a ciò non si rinnovino a disdoro della città
si adopera a ciò non si rinnovino a disdoro della città certe illepide imposture archeologiche
e gli immuni. -con riferimento a un membro od organo particolare.
illesa. porzio, 3-36: attaccato a noi il capo ed illeso, leggermente si
le dita per tutta la testa, come a rassicurarsi che fosse illesa.
r. borghini, 1-75: gli confortò a volersi pacificare, e far parentado insieme
da timore, poiché egli s'era fino a quivi mantenuto illeso né stato per ancora
testimonio, nel divino sospetto facilmente condotta a perpetuo proponimento d'illesa verginità. buonarroti
morte, / o forza altrui fu presso a tórre il fiore, / ch'illeso
per amor tuo? / chi in mezzo a violenze, a ingiurie, ad ire
/ chi in mezzo a violenze, a ingiurie, ad ire / potè serbarsi al
, v-126: il luogo da'ricurvi aratri a qualunque morso, con sollecitudine illeso servarono
, tutta assetata e stanca, / a ber lo oblio de l'infelice fiume,
che si fa grandissimo alle vecchie pitture a fresco volendole riparare... per riavere
. per riavere il tutto si viene a perdere anche le parti che rimaneano illese dal
/ egli è ver che pugnaste / invitti a la difesa. niccolini, 1-igi:
: si vivo come morto ha servito a mantenerli illesissime le sue glorie. metastasio
che addormentati, illetarghiti, si diedero a raccoglier danari, milizie e capi.
m. rossetti, 9-14: avean bevuto a gara, / e giacevan da bacco
lo desiderio d'intendere queste canzoni, a alcuno illitterato avrebbe fatto lo comento latino
. segneri, ii-180: si è valuto a sì grand'acquisto non d'altro che
dotto. b. croce, ii-4-232: a nessuno gusta di essere chiamato illetterato o
: a'litterati è fastidio e rincrescimento a leggere, o udire a leggere, alcuna
e rincrescimento a leggere, o udire a leggere, alcuna dottrina in- litterata.
, 1-58: diletta [venezia] a dio, o solo albergo e loco /
questione è di fuggire dal banco degli accusati a quello dei giudici, e allora le
. -che deriva o si accompagna a un animo puro, incorrotto (un
, degna insomma di quel miglior sesso a cui petrarca la intessea, come mai
corona / prende il bambino, ed a maria la dona. baruffagli, i-121
illibatissima fanciulla qual tu sei, arrossirebbe a suo dispetto di tanto infame lettura.
, / che non soffro tener più a me dappresso / sì forte tentazion di
dovesse in modo alcuno aderirvi, ma conservare a questa principessa illibato il suo diritto.
, 2-1- 327: non venne punto a decidere la controversia, né in minima
becelli, 1-153: il buon uomo a lei '1 disse [il nascondiglio
mio polso è illibato, e va non a l'uso de'vecchi, ma come
tutto il libro del sismondi è indiritto a provare... le moltitudini essere illiberabili
moltitudini essere illiberabili di buon grado; a cotesto richiedersi la viva forza.
, 5-19: cammin facendo mena schiaffi a quanti / con indiscreta illiberal maniera / or
genio della città unendosi nel ministero gente a dritto detestata per illiberale. periodici popolari
ma in modo da non dar luogo a sospetto d'avarizia e d'illiberalità.
e senza misericordia, e, se ho a dirla più chiara, illiberalmente.
servitù agli appetiti e alle passioni che a lei contrastano. = comp. da
preso per carità, perché sei venuto a piangere la tua miseria di vecchia scimmia
la impossibilità morale di siffatta assicurazione a dimostrare... la illeceità del
fruttare tanto da assicurare gli assegni a mia madre, verrò illico ed a posta
a mia madre, verrò illico ed a posta corrente a stare a firenze
madre, verrò illico ed a posta corrente a stare a firenze.
ed a posta corrente a stare a firenze. = lat. illico
le pratiche della società siansi rivolte piuttosto a frenare il numero de'compratori, anzi
l'infinito; senza riserve (e premesso a un agg. gli conferisce il valore
1-134: un terribile vecchio illimitatamente dedito a san gennaro. = comp.
, vastissimo, infinito. a. m. ricci, 3-vi: mi
tenuità nel vasto illimitato regno delle lettere. a. paradisi, xii-464: splende il
, 1-2-125: giacomo il creò ammiraglio a vita in tutti i suoi reami con grande
. 2. che dura straordinariamente a lungo; che non cessa o sembra
ampiezza sarebbe questa, che infinita profondità a tentarsi da qual si voglia inlimitato corso
fedeli. 4. non soggetto a limitazioni di sorta; completo, pieno
. -in partic.: non soggetto a restrizioni o a misure protezionistiche. 0
.: non soggetto a restrizioni o a misure protezionistiche. 0. rucellai,
que'suoi, quel loro esser disposti a tutto,... l'aveva
, i -proetn.: stando sempre intorno a cose imperfette e limitate, capir non
tenersi alla forma; altrimenti, passato a pena quell'orlo, ei cade nell'illimitato
illimitato disordine. -cooperativa o società a responsabilità illimitata: v. responsabilità.
5-41: crederei, che un re a cui sfuggiva di mano, un'autorità
si levò, s'illimpidì fino a diventar fuoco puro. manzini, 15-241:
lique- factio ', cioè che hae a colare e inliquidare. palladio volgar.
monticello, là ove così ammuricate incominceranno a illiquidare. = denom. da
, con grande furore se ne venia a la cittade. bergantini, 1-213: tu
. bergantini, 1-213: tu imparasti / a soppe- stare i fiori e illiquidire /
sapre'dirti come, s'era illiquidita soverchio a forza di commercio. 3
cri stallino] è simile a uno vetro strutto et inliquidito, e
simile. 2. finanz. vincolato a lunga scadenza, immobilizzato (una somma
tommaseo [s. v.]: a modo d'avverbio: parlare illirico.
illirico. -agg. che si riferisce a tale lingua. cassieri, i-122:
. cassieri, i-122: lavorammo fino a pomeriggio inoltrato sulle influenze illiriche nel linguaggio
. ad illividire con le sferzate. a. cattaneo, i-96: la percossa di
necessità o no del portare la cucinetta a spirito in montagna: e si illividirono
le commesse illividite dal neon si apprestavano a togliersi l'unifonne. 3. figur
, 106: valeva il'oro da c a cl fiorini l'una. idem,
prima sia tenuto dimostrare el pegno a colui di cui illi si vole
ca lo sole fa su tomo, et a nui pare che si colchi,
ora sarei necessitato da povertà di stile a lasciare illodati i meriti nostri. giordani
la... ragione, che sforzò a negare il soprannaturale a qualunque punto della
, che sforzò a negare il soprannaturale a qualunque punto della serie delle cause,
serie delle cause, sforza invincibilmente a toglierlo anche da quel punto che illogicamente
nemmeno illogicamente irrazionale, ma è razionale a suo modo, praticamente. =
, [il probabilismo] si riduce a dire che nessun precetto ha forza di
1 educare 'altri... a contradirsi ed essere illogici perennemente. nievo,
tutto m'illorda / la babaiuola / fino a la gola / e 'l naso e
mai è il destro per noi di scrivere a quanti conosciamo, e dir loro di
rannodarsi intorno al partito nazionale e badare a noi, non agli illusi o illudenti.
. pass, illudo). indurre a credere o a sperare qualcosa sul fondamento
, illudo). indurre a credere o a sperare qualcosa sul fondamento di vane apparenze
per un momento dalla sua bontà rapporto a persone e da fatti tuttavia confusi ed
: ma tal non son che illudere / a la lunga mi lasci a le ree
illudere / a la lunga mi lasci a le ree femmine / impunemente. d'annunzio
che si crea dietro le spalle del sofferente a insaputa di lui, per illuderlo di
e. cecchi, 5-226: non a illudere la morte e addormentarla, anzi a
a illudere la morte e addormentarla, anzi a provocarla fin nelle sue umide dimore,
quistione colla sola speranza di poter illudere a qualche semplice. 4. intr
l'uomo si dà in preda subitamente a qualche passione che tutto lo scalda e il
l'umana speranza s'illude, / e a delusioni giunge in fine crude. saba
mazzini, 14-274: non v'illudete mai a che io possa trovare un'ombra di
pochi mesi, con le loro prediche, a rompere quella dura scorza secolare di stupidità
animali. manzini, 11-69: piaceva a bambù una chioccia, so
-anche al figur. cecco d'a scoli, 1078: illuma [la giustizia
[la giustizia] il mondo dando a ciascun merto, / e pena vendicando sopra
come segni il torbido fiume delle generazioni a devolversi. = comp. da in-
è nell'anima umana un che simile a dio; egli lume illuminante, ella
quale era profetico, l'avea recato a tanta altezza delle scritture divine per illuminamento
10 corpo trasparente al sole, ma non a la vista de l'occhio, per
, in quanto tilluminante non si muove a lei per il movimento dell'aere o de
-proiettile, razzo illuminante: proiettile destinato a illuminare intensamente una determinata zona.
] che vedi qui furon modesti / a riconoscer sé dalla bontate / che li avea
dalla bontate / che li avea fatti a tanto intender presti; / per che le
. 4. che diffonde intorno a sé gioia, allegria. marotta,
falla altresì risplendente, com'ella pare a noi. fra giordano, 1-57: il
.. telmo e l'arme e intorno a lui del monte / le verdi cime
ardere in uso di fanali qui intorno a illuminare la notte. foscolo, iv-471
: i muti lampi... a tratti illuminavano l'orizzonte dietro le cupole.
caffè... era illuminato da lampade a gas, sorgenti da colonnine in ghisa
ai balconi / delle case distrutte, a illuminare / le tombe ignote, i
, mescolata con vapori grossi e potenti a riflettere il lume, ella ben s'illumina
. -dare luce (con riferimento a un'apertura attraverso la quale la luce
apertura attraverso la quale la luce penetra a rischiarare un ambiente oscuro).
strada la divide con la seconda: a illuminare la terza ci pensa l'omnibus
piazza di san pietro, / unitamente a tutta la facciata. fogazzaro, 1-262:
pessimo non lo permise. -illuminare a giorno: v. giorno, n.
. per estens. ridare la vista (a un cieco), restituire la capacità
, un cieco guarì e fu illuminato. a. cattaneo, iii-170: per tutto
: per tutto il lungo della strada, a quanti sentiva passar d'appresso, diceva
santo me l'ha promesso: vado a ricuperar la vista. d'annunzio,
dubbio; ispirare (con partic. riferimento a dio, alla grazia).
devesse mutar vezzo, se ne passava a la meglio che poteva, pregando tutto
lo illumina, e lo rende capace a reggersi in mezzo all'imperfezione, ingiustizia
e d'intelletto, che lo inlumini a sapere e potere versificare le figure che di
popolo inglese e formare un'opinione pubblica a favore delle cause nazionali europee. capuana
perché si accingesse con le dovute cautele a preparare e illuminare le tre ragazze. pratolini
consistere in altro che nel render evidente a noi medesimi quello che la verità già in
patria sorge il documento della vita loro a confortare ad ammonire a illuminare i superstiti
della vita loro a confortare ad ammonire a illuminare i superstiti. -istruire
5-10: essa medesima insegnato le aveva a leggere ed iscrivere, persuasa che non
oggetti, che tutti animavano il paese a illuminarsi, a risorgere, ed avanzarsi al
tutti animavano il paese a illuminarsi, a risorgere, ed avanzarsi al buon gusto
dello spirito, col quale egli illumina a se stesso l'oggetto, lo percepisce
e sorrisi appena accennati ma che bastano a illuminare tutta una figura, anche se
petrarca, 4-5: vegnendo in terra a 'lluminar le carte, / ch'avean
, 15-29: quel dio che scese a illuminar le carte, / vuol ogni raggio
vuol ogni raggio ricoprir del vero / a questa che del mondo è sì gran
. -chiarire, analizzare, avviare a soluzione (un'idea, un problema
che l'intelletto illumina ad intervalli, a bagliori. 6. adornare,
f. visdomini, 65: queste speranze a i santi apostoli e martiri..
filosofia stanno in quel dialogare e illuminarsi a vicenda. 10. con valore di
di grave incertezza e perplessità. a. f. doni, 341: che
sono gli accidenti che variamente concorrono parte a generare, parte a dissipare questa vita
variamente concorrono parte a generare, parte a dissipare questa vita delle scritture. e di
2. ant. che ridà la vista a un cieco. - anche al figur
.. nel quale si dice che a guarir un cieco, simbolo di tutti
acqua appresso, ov'egli vien mandato a lavarsi... dalla qual acqua
de la luce per l'aere infino a la cosa illuminata. leonardo, 2-167:
illuminata e abbronzatisi i lini intorno. a. verri, xxiii-137: di notte
corsa / nel traforo del sasso / illuminato a tagli / da cieli ed acque misti
sole. galileo, 4121: quanto a noi resta della luna privo di lume
la città sarà tutta illuminata e parata a festa, con lampioncini, fuochi di bengala
lare grazia divina, [tintelletto] arriva a conoscere più alto che l'umano potere
ma... non si risolvino a pigliare il battesimo. tasso, n-ii-433:
il iuspatronato di un campicello da lasciarvisi a sotterrare, non ebbe più visite di
con- ciosiaché trattandosi da moribondo tanto bastava a viver da illuminato, da santo.
spirito 'si possano anche in cotale maniera a proposito nostro intendere. salvini, 39-i-58
e illuminato, e none imbarbagliato. a. cattaneo, ii-178: questi era
casalicchio, 498: restarono quelli illuminati a prender più diligente informazione, per non
dopo un viaggio non lungo si ritorna a casa illuminato, sistemato. 4
secolo xviii e, in seguito, a qualsiasi atteggiamento spirituale riconducibile ad esso)
arti. g. gozzi, i-28-94: a questi dì non si può credere alla
filantropo, l'amico del progresso, a promuovere la campagna antischiavista. -che
un popolo, una nazione). a. verri, xxiii-144: [il popolo
che hanno saputo congiungere degli splendidi sentimenti a dei progetti ambiziosi. -pervaso di spirito
possibile ridurre tutti i problemi della vita a termini di ragioneria. monelli, 2-40: