in un veloce sconcertante moto / intorno a un asse misterioso. calvino, 7-60
ma graviterà sempre uniformemente sopra il piano a lui sottoposto. gioia, 1-i-64:
l'enorme suo disco fiammeggiante gravitava come a spezzarsi sull'orizzonte irto di culmini rocciosi
ombra diffonde / di tristezza che a l'anima pesa. -pesare sullo
col monarca nell'interesse esclusivo, unisce a quello del monarca il suo proprio peso per
immenso peso sopra di noi, ci costringeva a gemere in un silenzio impotente fra le
la tua maraviglia, se tutti coloro a cui sei di carico a un tratto
se tutti coloro a cui sei di carico a un tratto ti gravitassero addosso! mazzini
lavoro mi circondi, o, meglio, a dispetto del brutto latinismo, m'4
', mi gravi, mi graviti a dosso. molineri, 1-75: pensate che
tendere verso un punto o muoversi intorno a esso per effetto della forza di gravità
della forza di gravità (con riferimento a corpi celesti); orbitare. -
sono sopra un centro comune, e respinte a un tempo stesso verso la circonferenza delle
centro comune,... mi applicai a fare di pio ix l'insegna della
53: come la felicità sarebbe facile a conseguirsi... se il mondo osservasse
austria..., noi veniamo a creare uno stato di tedeschi e di magiari
, separato dal mare e costretto inevitabilmente a gravitare (se non a fondersi) intorno
costretto inevitabilmente a gravitare (se non a fondersi) intorno alla germania. piovene
la composizione sociale. -tendere a un fine, mirare a uno scopo.
-tendere a un fine, mirare a uno scopo. dossi, 631:
gergo ufficiale « stati ») gràvitano a fondersi in uno solo. pascoli, i-169
pascoli, i-169: le ricchezze gravitano a trovarsi insieme nel medesimo tesoro. il
... ai veggenti di mostrare, a cagion di esempio, siccome l'ascensione
della stessa gravitazione per cui vengono tratti a discendere i corpi, e l'altro
geometriche [dello spirito umano], congiunte a quelle della gravitazione universale, l'hanno
un cilindro ad è sostenuto ne'termini a, d, per impedire la gravitazione di
del cilindro esercitata in c. a. cocchi, 4-2-6: un vizio aneurismatico
lore / amor poi che mi mise a 'namorare. boccaccio, i-77: non
respingendo un capitale. straniero si adopera a diminuire il numero dei capitali ed accrescere
travi in vece, / o di colonne a la gravosa mole. salvini, 2-149
8-1-375: l'onda /... a la terra, gravosa e ferma sede
se n'appaga, / né fugge a tal tre più gravose e piene, /
. m. adriani, i-343: rimandò a roma la parte maggiore e gravosa dell'
sponda / sembra al furor che quasi a tergo inonda. d. bartoli, 21-38
fabbricarsi ruote che aiutino i lor pensieri a salire in cielo. tommaseo, 3-ii-10:
le era stato gravoso veder la mamma costretta a certe faccende! -che deriva
/ e'gravosi sospiri / potevano uscir fuori a lor volere. p. zambeccari
], 1-16: con allegrezza si umilia a operare ogni gravoso comandamento. bembo,
: la vecchiezza... infino a questo dì non m'è punto né dura
7-226: con una leggerissima incomodità presa a tempo si sottrarrebbe a cento incomodità più
leggerissima incomodità presa a tempo si sottrarrebbe a cento incomodità più gravose. cesarotti,
più gravosi. bigiaretti, 8-22: a codesta età non ancora gravosa non corrisponde
. a'suoi sudditi è gravoso, a tutti è molesto. giovanni da samminiato
. davanzali, ii-93: se n'andava a roma con gravosa moltitudine. avisi del
amici della purità, non sono gravosi a chi gli governa, anzi pronti nell'ubidire
voi... senz'essere gravoso a nessuno. -avverso (il destino,
tanto assai gravosa sorte / m'è a pensar. caro, 3-1119: tu
con tal forza ed ira / corri a ferir la mia gravosa fronte.
la tragedia. oddi, xxi-n-339: preparatevi a parlare... con un modo
vedovetta? marino, 196: che giova a te la grazia del bel viso?
ragazze, con in testa orcioli, camminando a passi misurati, hanno una grazia da
poppanti, la gracilità trepida dei pulcini a pena nati. c. e. gadda
l'emblema dell'isola: levato in cima a una salda colonna, in sull'entrata
son lineate dentro l'azzurro, pronte a spiccarsi in velocità. -mala
delicatezza di tratto; atteggiamento abitualmente ispirato a urbanità e garbatezza, pieno di leggiadria
i-1131: con gaio parlamento / sì cominciò a dire / parole da partire / con
riunite strettamente, le braccia puntate indietro a reggersi, la vita nuda e snella un
ave, madonna piena di grazie, / a cui le spalle adoro estatico / da
la tenerezza delle piante / che primavera a pena desta / del profumato respiro dell'
stilistica e accuratezza di esecuzione, atte a produrre un effetto gradevole e armonico.
grazia al ricco suo lavoro, / a marmorea colonna il capitello / è solito fregiar
e per la quale l'artista giunge a piacere nel modo più dolce e più
rogo. e. cecchi, 5-357: a napoli una delle massime ricorrenze cristiane.
): avarizia le genti ha prese a l'amo / ed ogni grazia distrugge e
): se avenisse che alcuno albergasse a lor casa che fosse grazioso e bello
poesia coincideva in leopardi con quella che parve a lui dannazione; dannazione di vivere a
a lui dannazione; dannazione di vivere a recanati. manzini, 10-77: il
e disinteressato che spinge ad amare e a beneficare; amore, benevolenza, amicizia
i-449: libero era... a loro abracciare la grazia de'cartaginesi. lorenzo
: molti... mi hanno confortato a questo ^ l'autorità e grazia de'
è pericolo che facciano romper il sonno a questa gente, e tanto meno guastarle
difendeva in odio alla morte, eccitandoli a rifiutare il testamento, avevano goduto mai le
tra li altri, che ella rende riverenzia a quelli che sono di sopra, amistade
quelli che sono di sopra, amistade a quelli che sono dal lato, grazia
quelli che sono dal lato, grazia a quelli che sono di sotto. delfino,
in lei da ciò dipende / l'andar a dite o disperata o lieta.
fini, 231: sto a veder io che un uomo abbia a paziente-
sto a veder io che un uomo abbia a paziente- mente tolerare e i calci e
con riferimento sia ad animali, sia a persone): acciacco, malanno (
, o ridevano, in piedi obbligandomi a nasconderne alla meglio i guidaleschi o le
la punta nella piaga, anzi, a dir meglio, nel guidalesco. 5
, e bello il bello, / a chi ha occhi e uso di ragione,
marcio in qualche cosa: essere avvezzo a qualcosa, averci fatto il callo.
pieno di acciacchi. -dolere i guidaleschi a qualcuno: essere carico di guai.
! dico perché dolgono i guidaleschi anche a me! le tasse, il governo
sm. invar. tecn. attrezzo, a forma di forcella, che serve per
potere, supremazia, autorità. - a guidamento di qualcuno: sotto il suo comando
di troia e erano venuti errando per mare a diversi luoghi, a guidamento d'un
errando per mare a diversi luoghi, a guidamento d'un principe troiano, ch'avea
con dieci mila; la seconda diede a buovo e argentino, con quindici migliaia
, 10-3-194: volendo alcuni forestieri imparare a conoscer demostene, additandolo col dito più lungo
. d'annunzio, v-3-150: cola sedette a conviti senza fine. ebbe il guidapopolo
cuno; fare da guida a qualcuno, fargli strada. giamboni
, / che mi guidasse in casa a questo modo / le femmine. tasso,
, 1-443: parlando ella gli guida / a questa sì da lei diletta stanza.
questo lion grifagno / del bosco e guideracci a buon cammino. ariosto, 2-20:
aspettato, / sicom 10 marinaro vene a porto / guidandosi per l'alta tramontana.
miseranda, che ti guidi / dietro a due nomi strani e falsi e vani
i placati venti / guidano in porto a piene vele atride. — con
vele atride. — con riferimento a cose materiali: avviare, rivolgere verso
quel virgilio dal qual tu togliesti / forte a cantar de li uomini e d'i
dovere bene guidare e salvare la mercadantia a loro acomandata. ariosto, cinque canti
. muta sentenza: / mal si contrasta a chi guida le stelle. leggi di
forzando col piede, le mani intente stese a guidare a piegare tra il bianco arruffìo
, le mani intente stese a guidare a piegare tra il bianco arruffìo della scorrente
-piegare, drizzare i rami di un albero a una particolare forma o figura.
. trinci, 1-68: si comincino a distendere e guidare le dette viti sopra i
tra lor le vergini / ore, che a noi mortali / già di guidar sospirano
monte, xlii-1-50: quale nocchiere vuol essere a porto / con la sua nave,
battista. iii- 398: m'alzo a pensieri arcani e lascio intanto / all'arbitrio
lumicino fumicoso della cometa, che guida a betlemme? de roberto, 11:
pietà se'quella / che doni pace a chi di te si fida. matraini,
mio bene: / stella benigna, ch'a me 'l guida, e ria /
che il mio corso regge / guidommi a pisa co'più fausti auspici.
più fausti auspici. -con riferimento a una strada, a un sentiero:
-con riferimento a una strada, a un sentiero: portare verso un dato
in sé il monte alto disserra / simili a questa vorticose scale / che i ciechi
da la selva, io vidi / a la tremola luce de la sera / scender
il solco squarciato dalla valanga serve testate a guidare in basso le abbattute d'alberi
comprende così chi si sta in qualche villa a guidar greggi, come chi cultiva e
, 241: si dura più fatica a guidar un'oca la sera al pollaio,
il capriccio di guidare i cavalli accanto a don peppino, ritta sul seggio, coi
sbucò fuori da un cortile e andò a fermarsi all'uscita del paese. era
simintendi, 1-139: disse: pigli altre a guidare la nave. sacchetti, 272
fragil legno; / e non ho più a guidarlo arte né ingegno. b
: forse intanto il tuo legno esposto a tonda / fìa che guidi a buon porto
legno esposto a tonda / fìa che guidi a buon porto aura seconda. lemene,
seconda. lemene, xxx-5-219: prendendosi a scherno / fulmini, venti ed onde
cinqu'ore ogni mattina, e stare a cassetta due o tre ore ogni sera
cassetta due o tre ore ogni sera a guidare, per qualunque tempo facesse. e
paesi delle colline, divertendosi e imparando a guidare. 5. manovrare
138: il punto sta ora a trovar come si ha da guidar la
senza partenza / fanno sogiorno ed àlle a suo talento; senno la guida e
pregio amoruso. latini, i-925: faccio a dio pregherò / che ti conduca e
: l'umil- tate mi guida / a una dolce speranza, / ché 'l chieder
g. cavalcanti, i-152: prego umilemente a lei tu guidi / li spiriti fuggenti
dio! destatevi, e non vogliate lasciarvi a così disutil gente guidare. lorenzo de'
121: quel benigno favor del cielo quasi a suo dispetto i guida più alto che
e fargli non solamente grati, ma ammirabili a tutto il mondo. aretino, iv-1-99
via buona e... lo guida a non offendere alcuno. dottori, 188
offendere alcuno. dottori, 188: a che non guida un cieco / empito
teologiche... e d'insegnamenti a ben guidare la vita tra le leggi dell'
l'uomo vacilli, non creda più a quanto guidò la sua vita. bilenchi,
dalla mia ira. -con riferimento a concetti astratti. sassetti, 132:
/ per star con noi del sacrifizio a parte. -sostant. iacofione
mal si guida: / -così ne avvien a chi troppo si fida. savonarola,
d'inghilterra si reggea male, e contro a loro volere si guidava per messer ugo
/ mastro che i piedi tuoi, come a lui pare, / guida e corregge
ventina di quelle creature, che imparano a temere e odiare quel loro tiranno. pirandello
lavoro. deledda, i-448: il ragazzo a me non sembra cattivo. è stato
/ lo suo ordinamento, / lo guido a suo talento. malispini, 1-212:
vili... guidava la chiesa a suo modo. dante, par.,
che vi guida: / questo vi basti a vostro salvamento. g. villani,
-benallevata. -cosa necessaria. / avezza a fare e guidar una casa. a.
avezza a fare e guidar una casa. a. verri, ii-226: i timidi
, 62: se io sapessi rispondere a questa dimanda, che par tanto semplice,
di dio le redini dell'universo e guidarlo a mio talento. jahier, 39:
la madre che guida questa famiglia appartiene a un'altra generazione. 9.
buono cavaliere,, non era sufficiente duca a guidare sì grande esercito. ser giovanni
come feudatari truppe d'eserciti armati. a. verri, ii-306: sdegnato contro
. dirigere, regolare; trattare, portare a buon fine (un'impresa, una
male guidare il danaio e più atti a spendere, a giucare, a manicare che
danaio e più atti a spendere, a giucare, a manicare che al guar-
più atti a spendere, a giucare, a manicare che al guar- dalli,.
errore. idem, xxv-2-97: avete a guidar la giustizia voi? landò, 44
lo prega... che lasci guidare a lei tutta l'impresa. sarpi,
amore. giordani, i-3-137: [a] tutti quelli che si assumono di guidare
moltiplicano. leopardi, 34-77: servo a un tempo / vuoi di nuovo il pensiero
. bocchelli, 6-13: persuadere il popolo a far la rivoluzione, sarà facilissimo;
, iv-n-73: come donzella che ha a guidar la danza, / che a chi
ha a guidar la danza, / che a chi l'invita riverenzia face / e
: poi co'giovani pastori guidano / a 'l suon de'flauti la danza bàcchea;
la notte raro / immortai pregio, a cui le stelle intorno / guidan lascivi
danza il mandolino, ed entra / a poco a poco il chiaro della luna
il mandolino, ed entra / a poco a poco il chiaro della luna. d'
]: * guidare ', riferito a rappresentazione scenica, si usò per dirigerne l'
. ia. locuz. -guidare a fine: portare a compimento, concludere
. locuz. -guidare a fine: portare a compimento, concludere. g
non potevo in altro modo / guidar a fine il mio intento, e se 'l
g. gozzi, 1-332: si diede a lavorare gagliardamente e guidò a fine certi
si diede a lavorare gagliardamente e guidò a fine certi lavorietti che piacquero ad un
ogni pena, che guidare la vita tua a questo modo. straparola, 4-1:
. m. cecchi, 337: -adunque a questo mo'potrà la livia / esser
capro col campano al collo, messo a guida delle pecore. = voce
. maffci, 364: come quando a le cime alte del monte / noto nebbia
correndo fra le erbe, senza levarsi a volo. l. ugolini, 121
, n-iii-556: tutta volta chi pare a voi più nobile, il cavallo o 'l
. menzini, ii-26: e ch'altro a noi n'insegna, o di fetonte
n'insegna, o di fetonte / a suo gran danno il mal guidato carro
carro / o pur l'icarie penne a i raggi acuti / del sole avverso
co'l mazzo del castello, o a mano con otto o dieci manichi guidati
calzare: /... / farme a deto demostrare: 'ecco l'orno mal
, quante fiate / mi toma a mente il gran perduto tempo / e 'l
si danno senza modo e senza misura a carolare, a giuocare, a banchettare,
senza modo e senza misura a carolare, a giuocare, a banchettare, ed a'
senza misura a carolare, a giuocare, a banchettare, ed a'piaceri venerei e
/... / son riuscito a scoprir la tua presenza / nelle forme
bonsanti, 2-41: si era spesso trovata a compiere stranezze, ma tutte guidate da
dava un nulla reputavi / finch'altro a tòrti rimanea. foscolo, viii-7:
. foscolo, viii-7: odiavansi tutti a vicenda, perché guidati dall'ambizione e
sue forze; e però stassi / a pesi e botte di legni e di sassi
dante, purg., 12-102: come a man destra, per salire al monte
con nostro danno e disonore, sventuratamente a dì 2 d'ottobre 1341. ariosto,
... non fuggirono, anzi attaccarono a lor volta, guidati, trascinati da
regolato, progettato, trattato, portato a termine (un lavoro, un'impresa,
e presso al fin guidata, / dico a mio padre [ecc.].
nel mezzo di loro, e dia a ciascuno il lume, è ragione ch'egli
fornace ardente. grazzini, 4-564: a poco a poco si vidde uscire con
. grazzini, 4-564: a poco a poco si vidde uscire con una insegna
venne / nel camin della preda avanti a loro / disiosi. monti, 1-443:
: allora fu di botto comandato / a tutti i banderai e guidatori / ch'ognuno
i banderai e guidatori / ch'ognuno fusse a suo gente assembrato / a seguitare i
ognuno fusse a suo gente assembrato / a seguitare i capitan magiori. nannini [
da'sicuri da'l'insulto de soldati a cavallo, a quali guidatori si pon dietro
l'insulto de soldati a cavallo, a quali guidatori si pon dietro un numero
panno vermiglio, che solamente erano deputati a ciò,... e il guidatore
accomandi all'altra, e l'altra a l'altra successivamente. salvini, 24-280:
amor fervide penne / innanzi vola, indi a spronarmi viene: / ma invan:
trionfale,... si attaccava a otto cavalli e su ogni cavallo cavalcava
legno, addirizza con tutte le tue forze a percuotere quel legno dove tu vedi le
guidatore e tutto ad un tratto di mettersi a correre a rompicollo, saltando una dopo
ad un tratto di mettersi a correre a rompicollo, saltando una dopo l'altra le
, ma 'l cor merzé pur chede / a voi, che siete di lui guidatore
e quello, anche cieco, ch'a lui s'appoggia, vegnano a mal
, ch'a lui s'appoggia, vegnano a mal fine. bibbia volgar.,
ne ha sembianza di contraria, allora a più degne imprese ed a levarne in alto
contraria, allora a più degne imprese ed a levarne in alto suol esserne guidatrice,
guidatrice. 4. che è a capo di una milizia o di una fazione
guiderdo- namenti metteranno i detti amici dinanzi a giobbe. cassiano volgar., vi-6
, 2-8 (233): il mosse a fape andare... una grida
. della casa, 768: tenuti siamo a guiderdonare coloro, la cui vita nei
merito, premiare (con partic. riferimento a dio o una divinità); ripagare
la racontata novella... saranno a te e agli ascoltanti accagione fargli dire
guiderdonar uno di cosa che non pregai a far giamai. diodati, 1-442: dopo
boterò, i-301: hanno sempre atteso più a punire e reprimere i misfatti, che
punire e reprimere i misfatti, che a riconoscere e guiderdonare l'azioni virtuose.
, i-455: forse sarebbe stato più lungamente a lavorare in pisa, perché in quella
. busone da gubbio, 94: a voi conviene... guiderdonare a
a voi conviene... guiderdonare a chi ne serve. = deriv
1-75: troncatagli la testa, la presentò a mustafà, dal quale restò guiderdonato.
dice iddio: quello che io ho dato a te da'a me; e me
che io ho dato a te da'a me; e me, che sono fatto
1-69: gli altri prendano materia d'accostarsi a noi, sì come a buoni guiderdonatori
d'accostarsi a noi, sì come a buoni guiderdonatori. p. f. cambi
non dee nella persona di lui recare a noi gran fatto meraviglia, se a
a noi gran fatto meraviglia, se a quello immenso guiderdonatore de'suoi fedeli sia
guiderdonatore de'suoi fedeli sia piaciuto chiamarlo a parte della sua gloria, unica e
cattoliche... m'invogliavano di provare a tutti la falsità dell'accusa, offrendomi
la falsità dell'accusa, offrendomi vittima facile a ogni offeso che volesse vendicarsi e ottenerne
la lancia e lo stendardo volse. a. verri, ii-228: i frutti della
il ferrarese. segneri, ii-469: a dio tributo di benedizioni e di encomi,
mercé la maligna sapienza di tali, a cui dio vendicatore ricordi compartire guiderdone condegno
pagato in quiderdone de la su'parte a aldobrandino. ricordi di una famiglia senese,
.. ma- dona moscadi à dati a sere talomeo de la piaza viij 1.
(52): prestò l'argento a duo marchi di guidardone. 4.
livio volgar., 4-321: scipione a solvere i voti agli iddii e a
a solvere i voti agli iddii e a fare il guiderdone gladiatorio, il quale per
del zio aveva preparato di fare, a cartagine ritornò. 5. locuz
benefizio fattoli. 6. prov. a buon servitore non viene meno guiderdone:
guinizelli, iv-35 (19-14): pensate a lo proverbio che dir sòie: /
lo proverbio che dir sòie: / a bon servente guiderdon non pére. =
comp. di widar 4 in cambio, a ritorno 'e lón * compenso
guidoni di ciechi. lalli, 8-163: a questi il bravo censorin catone / servia
da una larga fascia di stoffa, a volte a due colori, divisa al
una larga fascia di stoffa, a volte a due colori, divisa al fondo in
varchi, 18-2-246: volle dare quell'onore a un de'suoi, ed elesse il
intanto due guidoni de i nostri vanno a soccorrere la nostra gente a cavallo e vengono
nostri vanno a soccorrere la nostra gente a cavallo e vengono a caricar sì fortemente
la nostra gente a cavallo e vengono a caricar sì fortemente sopra i nemici che gli
automobili, motociclette, navi o imbarcazioni a vela, oppure è impiegata per delimitare i
e scalzo, / ne venne presto a farle dar lo sbalzo. magalotti,
. magalotti, 22-227: voi contribuite a mantener viva la scioperataggine e l'insolenza
di furfanti, / io son ridotto a tale stato ormai, / ch'io non
principio alla prima sollevazione de'quali disponeva a libito gennaro annese. = deriv
che è proprio, che si riferisce a guido d'arezzo (990-1050), e
inventati, perfezionati o anche soltanto a lui attribuiti. -notazione guidoniana: v
o anche soltanto nell'attribuire mnemonicamente) a ciascuna falange e all'estremità di ogni
componevano il sistema allora in uso, a partire dall'attuale 'sol '(
. ferrovia con trazione elettrica, destinata a superare forti pendenze, con rotaie fiancheggiate
fune metallica di equilibrio rinviata alla stazione a monte. = comp. dal
in seguito da somme di danaro variabili a seconda del rango sociale dell'ucciso,
quella d'un franco, basta per sé a definire la sorte dei vinti.
da wider 4 in cambio ', 4 a compenso 'e gild 4 danaro '
crusca]: curio... discese a piede, e prese lo scudo per
firenzuola, 123: un paio di zoccoli a scaccafava, con le belle guiggie bianche
scarpette e pianelle senza tomaio, o guiggie a guisa di
3-48: come fanno / li bon signori a li lor bon serventi, / che
, iv-30 (12-12): credere voglio a la speranza, / credo che mi
che mi consigli lealmente / ch'eo serva a la mia donna con leianza; /
questo è lo proprio guigliardone di signoria a connoscere ch'elli dee avere la cura
dioica o canadensis), alta sino a 25 m, con foglie assai grandi,
. per la prima volta nel 1793 (a bologna). guiltanza,
la quantità di filato che si avvolge a volta a volta sull'arcolaio. soderini
di filato che si avvolge a volta a volta sull'arcolaio. soderini, iv-417
riavuta dalle maestre, si dee legare a guindolata per guindolata in matasse. =
li filatori debbono fare i loro guindoli a un modo, cioè per sé quelli da
debbano essere agguagliti, cioè debbiano essere tutti a un modo. salvini, vii-557:
collare e impugnata all'altra estremità, serve a tener legati o a trattenere cani o
estremità, serve a tener legati o a trattenere cani o, più raramente,
con una gatta legata e col guinzaglio a mano. ariosto, sai.,
sai., i-144: né so a sparvier, né a can metter guinzaglio?
i-144: né so a sparvier, né a can metter guinzaglio? caro, 4-195
gran molosso, / quelli un veltro a guinzaglio, e lunghe file / van di
l'esopo, e io alla stazione per a san miniato. pascoli, 1021:
. striscia di cuoio che, agganciata a una cintura, serve a guidare o a
, agganciata a una cintura, serve a guidare o a trattenere i bambini in
a una cintura, serve a guidare o a trattenere i bambini in tenera età.
idem, 7-581: [il palèo] a suon di guinzagli roteando / e ronzando
polso dello scagliante, non potevano scagliarsi a distanza maggiore di quello che comportava la
suo? carducci, ii-14-66: comincia a seccar me l'immagine di essere legato
meglio perire / m'è ch'essere a guinzaglio. -schiavitù, servitù, prigionia
o, talvolta, bastone) legata a due anelli snodati che serviva per tenere
, credono, il tempo, d'averlo a guinzaglio. -lasciarsi, farsi mettere
. -mettere, porre il guinzaglio a qualcuno o a qualcosa: sottoporlo a
-mettere, porre il guinzaglio a qualcuno o a qualcosa: sottoporlo a severa disciplina;
a qualcuno o a qualcosa: sottoporlo a severa disciplina; tenerlo a freno;
: sottoporlo a severa disciplina; tenerlo a freno; averne l'assoluto dominio.
, 396: vossignoria illustrissima pensi a mettere un buon guinzaglio a quel cane
illustrissima pensi a mettere un buon guinzaglio a quel cane. -sciogliere il guinzaglio:
carlo la risposta; / ma cominciava a calar giù il battaglio. foscolo, xv-340
: sendo senza guinzale allor pompiglio / a sever s'avventò con acro piglio. nigra
breve delettanza; / longo sirìa a proferire lo penar d'esmesu- ranza;
latini, rettor., 25-20: ritorna a conchiudere che do- verno studiare in eloquenzia
guittone, i-12-20: che donna una a mirabil fassione / porgea voi uno falcone
guise. v. franco, 300: a piagarmi in mille guise vólto, /
marino, 4-100: tornan da capo a la medesma guisa / l'ascose ancelle ed
i balconi. alfieri, 1-93: a destra, a manca, a fronte,
alfieri, 1-93: a destra, a manca, a fronte, in guise mille
1-93: a destra, a manca, a fronte, in guise mille, /
. novellino, 3 (13): a questo signore fu appresen- tato, delle
, / i diti porgo, ed a te, orazio, innanzi / con disciolti
: se ne già, / vestita a guisa d'una pastorella. frachetta, 858
in cima del doppierò, / splende a lo suo diletto, chiar, sottile:
fecerne anovaie, / come s'usava, a la guisa reale. molza, 1-222
. 6. locuz. - a guisa (o in guisa) di qualcosa
o in guisa) di qualcosa: a simiglianza di essa. novellino, 20
: adunare li arnesi e le robe, a guisa di furto. dante, inf
torcendo in su la venenosa forca / ch'a guisa di scorpion la punta armava.
si ricordò lei dovere avere una margine a guisa d'una crocetta sopra l'
ariosto, 2-56: splende 10 scudo a guisa di piropo, / e luce altra
ecco scompare: / la neve, muta a guisa del pensiero, / cade.
. iv-2-895: la figura, scolpita a guisa d'un cammeo, aveva anch'essa
quella pupilla castana... si mise a girare in tutti i versi, a
a girare in tutti i versi, a guisa di lanterna. -a guisa (
secondo senso e non secondo ragione, a guisa di pargoli. idem, purg.
. idem, purg., 9-64: a guisa d'uom che 'n dubbio si
maravegliate s'eo sospiro / e vo planzendo a guisa de dolenti, / ch'i
salute miro. boiardo, 2-3-48: davanti a gli altri mena il capitano / duo
altri mena il capitano / duo cavallieri a guisa de'prigioni, / di ferro ca-
in chiostro, all'osteria / gridando a guisa d'uom che fussi insano.
stato ammaestrato, non so da chi, a profferir parole a guisa degli uomini.
so da chi, a profferir parole a guisa degli uomini. comisso, 1-50:
aveva... i polsi saldi a guisa di una cavallerizza di buona stirpe.
ha 'l piglio, / e burfa spesso a guisa di leone. dante, purg
ma lasciavano gir, solo sguardando / a guisa di leon quando si posa.
de'faitinelli, vi-n-221 (12-7): a guisa di conigli v'intanate. petrarca
boiardo, 2-20-16: tutte le dame, a guisa de colombe, / per
della porta, 2-100: semplice ed inesperta a guisa di farfalla correva al dolce lume
verga, 2-35: rimaneva esitante, a guisa di uccello spaurito che batte le
di vestire e di presentarsi; conforme a una data foggia. compagni, 3-29
: acconcioronlo alla guisa de'signori e a verona fu portato e quivi fu onorato di
vestissi di lorica cioè di pan- ziera a guisa d'uno gigante. cantari cavallereschi,
cantari cavallereschi, 100: son vestiti a guisa di romeri. g. barbaro,
noi eravamo vestiti, questi suffi cominciarono a ballare in spirito. serdonati, 9-326
capo in figura di corona o diadema a guisa di monaci. padula,
, ed entrambi... vestono a guisa di bambino un fascio di puleggio
manto di drappo d'oro e capelli a guisa d'alga ed è seguito dalla dora
ed è seguito dalla dora fanciulla vestita a guisa di ninfa. -a mia,
guisa di ninfa. -a mia, a sua guisa (anche alla sua guisa)
à bendato el vizo, fallo macinare a sua guiza onni formento e trag- gielo
e stizzosa che alcuna altra, che a sua guisa niuna cosa si poteva fare
mondo e se lo figura e atteggia a sua guisa, senza trovarvi riposo
che'parlieri s'affaticano di grande guisa a provarla.
donna, sì che la divina virtude, a guisa che discende ne l'angiolo,
accorsi che 'l monte era scemo, / a guisa che i vallon li sceman quici
e andarsi lambiccando / il cervello, a quel modo, a quella guisa / che
il cervello, a quel modo, a quella guisa / che questi nostri fottiventi
mar, che da natura i tragge a sé il ferro, e 'l fura,
italiana di affetti, per guisa che ritornata a sorèze amava circondarsi delle cose che le
me con obliqui fuggevoli occhi investigò: a guisa che le foglie ch'iva discemendo
che le foglie ch'iva discemendo piuttosto a venefica tisana pensai per me destinasse che
venefica tisana pensai per me destinasse che a condimento di vivanda. — in guisa
certa estensione di affinità, sen- zaché a ciò sia necessaria una impressione esteriore.
le guise: in ogni modo, a ogni costo, comunque; sotto tutti gli
non bene: / perch'eo mi peno a laudar so diritto; / e,
intelligenza e i sussulti del temperamento si ribellano a ogni previsione tranquilla. -in
e far alle guerriere offesa, / a vostro onor udite anco in che guisa
... in quante guise ancora a misericordia gli animi infiammare si possino de
. in quali guise il greco cominciò a trasformarsi in latino. -introduce una
caro, 5-829: in quante guise a zuffa / si vince in campo;
tale o cotale guisa, in (o a) questa o quella guisa: così
giacomo da lentini, 6: poi c'a me solo, lasso, / cotal
, iv-244 (123-9): quivi chiamai a questa guisa amore: / « dolce
che qui mi traggia / la morte a sé, ché qui giace 'l mio core
non sapresti se più desiderosamente si corresse a udirlo o a guatarlo: in cotal guisa
più desiderosamente si corresse a udirlo o a guatarlo: in cotal guisa l'aspetto
: in cotal guisa l'aspetto servia a le parole del dicitore, e le parole
parole del dicitore, e le parole, a lo aspetto. boiardo, 1-19-15:
son morto. / se tu me lasci a tal guisa morire, / ancor n'
, / ch'andar pei boschi errando a questa guisa. dottori, 1-443: pei
fatti di cesare, 38: mise mano a una guisarma che pendeva a l'arcione
mise mano a una guisarma che pendeva a l'arcione, la quale era arrotata di
biscia, con passaggio della iniziale b a gu attraverso la v (cfr. rohlfs
verso sera, quando gli uccelli vanno a dormire. 2. voce che
visciola, con passaggio della iniziale v a gu (cfr. rohlfs, 167)
vita, con passaggio dell'iniziale v a gu (cfr. rohlfs, 167)
talun, che col pennel trascorse / a dipinger faldoni e guitterie. 2
. nomi, 6-91: darolla innanzi a lui, darolla a un guitto / che
: darolla innanzi a lui, darolla a un guitto / che saprà me'di voi
, nò; ma gentilmente / prima stende a pigliarlo il braccio dritto. 2
teatri. pea, 7-394 = a rintracciare i paesi dove era stata una commediante
: una compagnia di guitti era capitata a torre del lago per recitare all'«
delle marche o dell'abruzzo che andava a lavorare in maremma o nell'agro romano
unto, guitaccio: lo vo dire a ruberto. = voce che si riconnette
mendicante, miserabile; picaro '(a cui è analogo l'uso italiano).
). carducci, ii-19-7: vidi a firenze il nuovo frammento guittoniano.
guittoniano. 2. che appartiene a guittone ctarezzo (un componimento poetico)
gioia di que'guizanti pesci ne presero. a. verri, 11-373: come sosterrai
. v.]: 'i guizzanti', a distinguerli da'volanti e da'quadrupedi e
tra i gridi festivi delle rondini guizzanti a frotte nel luminoso ardore di quel vespero
, 1123: fu come il brahma, a cui sporgean dai lati / mille migliaia
volgar., iv-513: il pesce cominciò a guizzare dinanzi a'suoi piedi. boccaccio
l'un l'altro segue, escono a gallo. ariosto, 40-31: guizzano i
un guizzare un gareggiare e un rubarsi a vicenda di tutta quella famigliuola d'argento
torcendo in su la venenosa forca / ch'a guisa di scor- pion la punta armava
., 19-26: le piante erano a tutti accese intrambe; / per che sì
. d. battoli, 30-409: a quello spiacevol mendo del guizzar ch'egli
del guizzar ch'egli [demostene] a ogni poco soleva con una spalla,
cesare, 193: allora li nervi cominciare a rinverdire, le vene a guizzare,
nervi cominciare a rinverdire, le vene a guizzare, lo polmone a battere, e
le vene a guizzare, lo polmone a battere, e levossi su tostamente.
veneziano serrava quanto poteva il suo corno a terra, ma non potè tanto accostarvisi
là. beltramelli, iii-582: si dette a rincorrere gli anatroccoli che erano guizzati fuor
: muoversi rapidamente (anche con riferimento a immagini riflesse in uno specchio).
al vostro guizzo, / guizza dentro a lo specchio vostra image, / ciò
punto luminoso. 5. brillare a brevi intervalli; andare spegnendosi con sprazzi
di stelle filanti brevi e arcate, a mo'di piccole comete, che guizzavano
guizza. algarotti, 2-70: anzi a quel modo che la varia frequenza nel guizzar
. 8. marin. oscillare orizzontalmente a destra e a sinistra (la prua
marin. oscillare orizzontalmente a destra e a sinistra (la prua di un'imbarcazione per
, iva de'greci / sfidando i primi a singoiar conflitto. 10. prov
e poi pur si morio / davanti a lei. 2. marin.
2. marin. oscillazione orizzontale a destra o a sinistra della prua di
marin. oscillazione orizzontale a destra o a sinistra della prua di un'imbarcazione (v
per noi alterate e variate non vengono a divenire inette e mostruose nella guisa che
alto / levando un guizzo, sagliono a ritroso. fogazzaro, 2-135: dentro a
a ritroso. fogazzaro, 2-135: dentro a quell'ombra si udiva di tratto in
rapido, scattante (con riferimento sia a persona sia ad animali e in par
ad animali e in par tic. a rettili). dante, purg.
guizzi tanti, / baldo e festoso intorno a me saltelli? carducci, ii-19-89:
come una vecchietta bisbetica, che si moveva a scatti e guizzi da palcoscenico.
diede un guizzo, prima che potesse pensare a contenersi. gioberti, 1-ii-184: giunto
contenersi. gioberti, 1-ii-184: giunto a questo passo diedi un guizzo, come
: tutto imbacuccato, non potè fare a meno di provare un guizzo di benessere.
ora per noi sono muti, saranno, a volta a volta, percorsi da nuovi
sono muti, saranno, a volta a volta, percorsi da nuovi guizzi di vita
da nuovi guizzi di vita, e torneranno a parlare. cicognani, 9-56: un
dante, par., 20-143: come a buon cantor buon citarista / fa seguitar
dorme quell'altra fibra compagna. a. boito, iv-134: sulla chitarra un
7. locuz. -a guizzi: a tratti, in modo fulmineo e fuggevole
più sentimenti definiti, determinati, ma a guizzi, chiaroscuri, ombre e lampi,
hanno scoperte [le cinque terre] a guizzi, a spicchi, a frammenti
[le cinque terre] a guizzi, a spicchi, a frammenti fulminei e abbaglianti
terre] a guizzi, a spicchi, a frammenti fulminei e abbaglianti.
el forte, 6-29: come fu gionto a febus scol- tenno, / egli el
, 1-193: li omeni e donne a questo nostro tempo sono molto dati a
a questo nostro tempo sono molto dati a la gulla, più assai cha li antichi
viziosi alcuni sono in prima dannosi sol a sé quanto e'si lasciano vincer dalle
, iv-xn-20: lo buono camminatore giugne a termine e a posa; lo erroneo mai
lo buono camminatore giugne a termine e a posa; lo erroneo mai non l'aggiugne
, 198: con il tirarsi indietro a forza d'argani, che si attaccano alle
, lat. tardo gum [m] a (dioscoride); cfr.
sf. profonda fossa di muratura adibita a magazzino. d'annunzio, ii-872:
penetrarsi l'interno. bernardino boccarino lettera a ser barbece: a dirvela giusta ser
bernardino boccarino lettera a ser barbece: a dirvela giusta ser barbece mischero vu sete
... le parrà di trovarsi davanti a un miro gurge dove la vita è
bocca molesta, / gli esce dai denti a gurgiti la spuma. d'annunzio,
i-102: i granari [siano] a la regione settentrionale, acciò non generi
, le gurmandine, che sono mele a gustarle. = voce regionale, deriv
impieg i in quasivoglia fatica e particolarmente a nettare il basti mento e
ischifare il gurro? = da riconnettersi a gorra2 (v.), nel significato
imbevuto di liquore, di forma concava simile a un guscio. nitri, 3-94
. ovoni, 3-116: piglia a volo l'elica d'un semino alato
): schiacciava noci e vendeva gusci a ritaglio. leggenda aurea volgar.,
culla simile ad un guscio di noce. a. boito, 112: per cimiero
: i gusci di cocco, segati a metà, riparano a tutti gli usi:
di cocco, segati a metà, riparano a tutti gli usi: di scodelle,
se quel pugno di riso che ci dànno a rodere fosse anche sol mezzanamente pillato;
di quei sentimenti che mi hanno portato a idolatrare l'ingegno e la finezza d'animo
i gusci dell'uva e lasciar fare a loro. trinci, 1-8: nelle terre
boccaccio, v-228: insino a'fornaciai a cuocere guscia d'uova... n'
canali fatti come i nostri, torno a dirvi che le guscia d'uova respirano
e natura diversa, costituita di sostanze a base prevalentemente silicea o calcarea, che
guscio, / e poi v'entrava a mangiarla per l'uscio. leonardo, 2-556
che fan coperchio l'uno all'altro. a. f. doni, i-105: chi
, 4-i-243: con due classici / solini a vela, / una testuggine / che
il mostro fuor del guscio, / ed a quel suon si trovò fuor dell'uscio
dell'uscio. pulci, 25-294: attendeva a dar dell'orzo a macco, /
25-294: attendeva a dar dell'orzo a macco, / sì che e'faceva colui
poi questa [rosa] / ch'aperto a pena ha l'uscio, / e
quelle che tendono i panioni e il vischio a chi passa,... notato
lascia, ti prego, leggere questa mia a nina. anch'essa s'è ritirata
mille modi, quando mi son provato a uscire tutto intiero. de marchi,
roberto, 150: la villetta affittata a donna isabella... un guscio di
modena vi manca, / che avendo a trono un guscio di castagna, /.
(con riferimento ad atteggiamenti morali o a concetti astratti). tommaseo, 3-ii-231
sebbene chiusi nel guscio metafisico, lavoravano a stabilire uno spiritualismo assoluto. pirandello,
. pirandello, 6-223: quasi lasciando fuori a vagar dove volevano pensieri e dubbi e
di fuora il capo... così a vicenda si stettero incol- trecciati con la
trecciati con la testa fuor del guscio a guisa di tartarughe. galileo, 3-4-306
contenuta e quello è il contenente. a. cocchi, 5-2-174: così ancora tutti
1-i-317: ma quando il caro / prete a dir poi venne / che avrebbe prese
ornamento, sostegno, guscio e appoggio a questo edificio un ordine novissimo d'architettura
guscio. 10. archit. modanatura a profilo concavo, solitamente di un quarto
ma quando questa lettera c si mette a rovescio sotto la lettera l...
. 11. tecnol. struttura a guscio: struttura di grande resistenza e
un'estensione superficiale assai notevole rispetto a uno spessore relativamente piccolo, impiegata,
; imbarcazione agile e veloce (anche a motore). d. bartoli,
d. bartoli, 4-5-159: giunti a veduta del giappone, gittarono il guscio
poiché ai sudetti tiri non si vedeva a comparire alcuno, lo mandassimo a levare
vedeva a comparire alcuno, lo mandassimo a levare col guscio. targioni tozzetti,
s'uniscono molti cacciatori, stando dentro a piccoli barchetti chiamati gusci, o sciattafamiglie
uno guscio d'oro d'uno balascio. a nostro padre o alli suoi redi s'
padre o alli suoi redi s'ha a pagare il guscio d'oro di sopra.
da la banda di fuore un foro a ciascun guscio, che dopo la percussione dell'
14. piatto della bilancia. a. m. ricci, 1-90: ne'
, 100: ecco che biagio s'accostava a l'uscio, / onde un gli
aveva il cervello nel guscio, / disse a colui: -io ti farò dar bando
algarotti, 2-418: saranno ivi condannati a dover vezzeggiare una passione di trent'anni
-nascere di un guscio: nascere a un parto, nello stesso tempo.
d'un guscio '; cioè nacquero a un corpo. -ritirare la testa
e colpevole, e, visto che a questo punto essa mi guardò domandando delle
-rompere il primo guscio: risolversi a dire o a fare qualcosa per la
primo guscio: risolversi a dire o a fare qualcosa per la prima volta.
inappariscente gli era sembrata buona per cominciare a rompere il primo guscio.
« io non posso più »; prieghi a sua posta, di pure « io
trapezoidale su cui si dispongono da 7 a 13 corde da pizzicarsi con la mano
gerardo, non potendo altro fare, convenne a loro star contenti di tal signore.
agg. che si può gustare; atto a dilettare il palato. mattioli
, e con tutti i contadini va a raggiungere garibaldi per dar l'assedio a
a raggiungere garibaldi per dar l'assedio a roma. guerzoni, ii-1099: bevette sempre
per la riva è piantai, / a lo so gustaménto se sana li amalai.
loro li primi gustamenti di venere, a sollazzo ed eziandio a procrear figliuoli de'
gustamenti di venere, a sollazzo ed eziandio a procrear figliuoli de'giovani che con lei
che gustò il miele, non bevette. a. cocchi, 4- 2-222: dica
redi, 16-iv-169: il veleno delle vipere a gustarlo... non è mortale
che chi 'l gusta, il valore a lui vien meno. pindemonte, 4-989:
, / s'alcun'ora mi movo a tua piacenza. beccari, xxx4- 317
io vengo meno / se 'l tracanno a sorso pieno. redi, 16-i-23: lingua
. gozzi, i-24-95: come verrete sì a mano a mano, / e gustarete
, i-24-95: come verrete sì a mano a mano, / e gustarete i frutti
. jovine, 2-173: incominciò d'allora a trattenere, gustandolo golosamente, il cibo
gustandolo golosamente, il cibo in bocca, a sentire i sapori invadere il palato con
tolta, in luogo di merzede, / a sé m'impetri tosto la salita.
un frammentuzzo di pario, gli mancava a goder la piena signoria questa mia sensualità
e di dolcezza che deriva dalla partecipazione a un bene morale, a una particolare
dalla partecipazione a un bene morale, a una particolare condizione dello spirito, a
a una particolare condizione dello spirito, a una data attività. guittone, i-3-364
e 'l contento / de'cari figli? a. campana, 144: non gustando
. boccalini, ii-162: avesse cominciato a gustare la dolcezza del guadagno della mercatura
quella stagione più che in questa. a. verri, ii-363: non mai aveano
fiducia. -trarre giovamento, trovarsi a proprio agio (una pianta in un
piante / tengon sepolte, per che a poco a poco / gustin l'albergo
/ tengon sepolte, per che a poco a poco / gustin l'albergo e che
6-14: poi che 'l fren per forza a sé raccoglie, / i'mi rimango
], / che mal mio grado a morte mi trasporta; / sol per venir
dà sempre pena e morte e tribulazione a colui che 'l seguita, e in questa
che mai io gustai prigione, insiuo a quella mia età dei trentasette anni. p
p. fortini, i-468: cominciò a rivolgere li piaceri in amare doglie,
e tu suo figlio amore, / concedete a due amanti, / che mai
scienzia enfusa, puoi che n'hai a gustare, / tutto te fa infiammare
gustare, / tutto te fa infiammare a essere ennamorato. laude cortonesi, xxxv-n-13:
né core sì freddo e fiero, che a le tue savie parole, che penetrano
la mente; approfondire, interpretare; venire a conoscenza. - anche assol.
età e che 'l tuo intelletto cominci a gustare la ragione delle cose e la
che l'arte del compagno non nuochino a me, né al frutto ch'io
. caro, 12-ii-181: vi esorto bene a seguitare di metterle insieme [le vostre
gustar nuove cose, e di trame a loro diletto e profitto frequenti lumi e cognizioni
difficoltà, non sanno né vogliono astraere a proporzione della vista l'azioni delle figure
, ed èssi vólto al redentore e a quello desidera servire. s. degli arienti
una inghistara de aqua fresca, artificiata a farlo dormire, che son certo non gustò
terarie, o nell'assistere a rappresentazioni di opere drammatiche particolarmente pregevoli.
oh quanto sono dolce le scritture! andate a gustarle. questo libro è tutto dolce
gusta se non col leggere da solo a solo il dramma, che potrà essere
musica sentivano pitagora e socrate. a. f. doni, 3-101: la
gli vien fatto gustare il migliore. a. verri, i-243: ben vorrei mi
... deono cominciare ad andare a consiglio, acciò che presto comincino a gustare
andare a consiglio, acciò che presto comincino a gustare la dolcezza della repubblica. stri
lo scherzo. pavese, i-228: a me accade di gustare la solitudine specialmente
dovrò uscirne. -assol. a. cattaneo, iii-202: questa persuasione «
i-1-266: non gustava di andar né a milano, né appresso al padre. f
sinottica, dove poter vedere da un'ora a un'altra tutto quello che le ho
per un momento, il sentirsi rimasto fanciullo a cui son balocchi le cose serie degli
gustava nel movimento de'suoi begli occhi. a. verri, 2-u-206: pareva di
compagnia). guicciardini, 2-10-92: a me dolse tanto che io non potrei
di vederlo; e mi pareva averlo a godere e gustare più ora che mai
che mai pel passato, quando mi sopraggiunse a dosso la morte fuora d'ogni mia
alla fine gravida; onde per rimediare a tale inconveniente cominciò la settimana scorsa a
a tale inconveniente cominciò la settimana scorsa a farla gustare al duca di chartres (
di ben fin qui già mai gustata. a. verri, i-49: oh felice
innanzi ella ci sta: bisogna / gustarla a sorsi, e insieme. svevo,
moglie. mattio franzesi, xxvi-2-180: a i goffi anche non gustano i poponi.
. 14. piacere, andare a genio, garbare. mazzei, 16
errore. i. andreini, 1-42: a me non gusta la conversazione di queste
gusta la conversazione di queste pastorelle, a me non piace il suono di queste
, 57: se le compagne ha tanto a vile, / e di star per
/ e di star per le macchie a lei non gusta, / è segno che
alberti, 52: quelle vergine quali gustarebbono a te dispiaceno a me: quelle che
quelle vergine quali gustarebbono a te dispiaceno a me: quelle che a me forse non
te dispiaceno a me: quelle che a me forse non sariano moleste, a
a me forse non sariano moleste, a voi altri mai pare si condicano. cammelli
, da scandoli, ciarlatore, che gustava a molti. forteguerri, 22-61: seco
correre,... che quanto a questo, la mi gusterebbe molto più d'
, ch'io non posso sempre star a detta di gente, la quale registra fra
gusto; che serve per gustare, atto a gustare (un senso, una facoltà
). -sensazioni gustative: si riducono a quattro tipi fondamentali, cioè acido,
. 2. figur. atto a donare o a ricevere un godimento dello
2. figur. atto a donare o a ricevere un godimento dello spirito.
gustato reca seco la morte? a. verri, i-9: io però trovai
: quelle cose odorifere che sono buone a mangiare, o a gustare in qualunque modo
che sono buone a mangiare, o a gustare in qualunque modo, ordinariamente vincono
sapore; perché gustati piacciono meno ch'a odorarli, o meno di quel che
/ gustati, io li pongo 'nanzi a 'l campestre nume. ungaretti, ii-34:
possedè e piace, / e gustato a gustar sempre n'invoglia. giacomini, 3-48
del compatire... lo inciterà a la compassione. -per antifrasi:
godimento estetico (con partic. riferimento a opere artistiche o letterarie). goldoni
è quella dello scoprimento di lindana fatto a milord dalla sua cameriera. cesarotti,
qualora un uomo dotto ed eloquente prende a trattar con facondia di cose che suppongono
ammirata sempre. serra, ri-191: a tutti i grandi pittori accade che più
segno... di quanto s. a. resti gustata di sentir la protezione
.. e niuna notabile cosa lasciò a narrare. 2. figur.
/ chi mangi tal vivanda, / a lor mi racomanda, / sì che per
e il dolce liquore si sparse nella bocca a gran letizia e frescura delle papille gustatone
medici, ii-61: differenzia è da gusto a gustazione: / il gusto è la
un pezzo dopo cena si gusteggiava a sorsellini, non ci pensò più.
lalli, 5-25: cinque porci gustevoli a mangiarne, / massimamente la lor schiena
schiena arrosta. carletti, 71: messo a quel modo a bollire nell'acqua.
carletti, 71: messo a quel modo a bollire nell'acqua... [
, 7-175: chi dunque avvezza il palato a ciò che per tutto e sempre si
, per tutto e sempre trova sapori a sé non discari, e talvolta gustevolissimi.
gioberti, 288: perché trarre altronde a guisa di merce peregrina quei frutti che
come in nulla consonanti e d'accordo a ragion d'armonia, [quegli strumenti
dolcezza. d. bartoli, 40-ii-33: a lui si porgerà materia di..
cose più delle sin ora contate gustevoli a sentire. -favorevole (un periodo
i-1-285: no è colore alcuno né forma a vizo, parola né suono ad oreglie
parola né suono ad oreglie, odore a nare e a gusto savore o taccamento
suono ad oreglie, odore a nare e a gusto savore o taccamento a mano,
nare e a gusto savore o taccamento a mano, ove non senta l'omo alcuna
medici, ii-61: differenzia è da gusto a gustazione: / il gusto è la
sia il vero, vedi che colui a il quale piaceva tanto il vino chiedeva
che c'innaffiano, se non piacciono a lei, sono dallo stomaco e dalla bocca
la natura, per confortarci ed animarci a conservar col cibo la vita corporale..
da tal dilettazione, più sollecitamente corriamo a conservar la vita. govoni, 2-28
due uova al tegame / che andava a prender dentro la farina / del cassone
odore. della porta, 1-26: a che proposito far le budella cinquanta palmi
cibi saporiti, di tre diti? a. cocchi, 4-2-17: si sente.
il gusto / di simil frutto, a guisa di serpente / si spoglia di
, che pigliasse un tordo. a. cattaneo, ii-21: come un bevitore
, ii-392: mi sono seduto subito a mangiare con gusto. -piacere,
lodati gli arrosti e i vini, dimandò a frate antonello s'era contento. boccalini
uccellini! -col lardo piacciono molto anche a fortunato. ed io pur debbo associarmi
iacopone, 74-27: la bontà sottra'a l'affetto lo gusto del sentemento.
vedessimo in sei mesi. lascio considerare a v. s. che gusto ci desse
m. ricci, i-497: chiedendo perdono a dio di suoi peccati, ricevette con
già d'ira caldi / per lo negato a sé venereo gusto. v. franco
spazio, / e di quel, dond'a me si niega il gusto, /
, e fa 'l suo desir sazio. a. mocenigo, li-1-601: l'assisteva
grandi, onde egli era avido, toccherebbero a lui, se avesse coraggio. ammirato
che ho fatto un poco l'uso a quel modo di sedere, vi trovai l'
inviato un nuovo governatore d'intiero gusto a quelle provincie. lancellotti, 339: affermava
e mori, a'quali è lecito a lor talento, come fantesche repudiarle,
gusto che palesemente dimostravano gli altri, a piccole giornate si misero in viaggio per
. desiderio, voglia; capriccio. a. cattaneo, i-317: perché piazza che
... giovani s'abbracciavano insieme a tre a tre, l'un dietro all'
. giovani s'abbracciavano insieme a tre a tre, l'un dietro all'altro,
arienti, 309: pose la mano drieto a le parte de misser lo tondo,
e fresche, facevano una certa melodia, a la quale ogni sviato e fastidito gusto
e soggetto da lasciarsi reggere dal conte a misura del suo gusto. 5
. tasso, ii-1-19: parmi che sia a proposito... alla falsa opinione
6. disposizione individuale e soggettiva a percepire, a giudicare e apprezzare qualcosa
disposizione individuale e soggettiva a percepire, a giudicare e apprezzare qualcosa; spiccata inclinazione
ella ha di piacergli disio, / disse a margutte: « attendi alla cucina,
senza esempli; ma si convengono bene a cesare deliberazioni estraordinarie e singolari. sarpi
le passasse presto, perché di lì a quattro mesi tornò senza marito, abbronzata
in tutte le mie membra, simile a un sapore da troppo tempo vietato.
lusso e gusto e singolarità, mi posi a far vita di gaudente. rovani,
del giovane alto e brano che stava a diritta. de roberto, 460: quando
fors'egli [il mio poema] a temere i giudici de'più severi critici,
riguardanti / il diletto del gusto, onta a la vista. magalotti, 23-203:
architettura. muratori, 5-i-200: comune a tutte le genti è il gusto del
ragione. foscolo, v-386: pare a me che il 'gusto 'consista nel
che il 'gusto 'consista nel dare a ciò che è naturalmente 'vero'e *
(anche semplicemente gusto: in contrapposizione a cattivo gusto): disposizione a distinguere
contrapposizione a cattivo gusto): disposizione a distinguere e ad apprezzare ciò che è
meglio e il perfetto, per seguirlo a tutto potere. goldoni, vii- 1092
fin fine mossa... la bile a uno studioso e contemplativo galantuomo. parini
su la senna / t'abbian tessute a gara, e qui cucite / abbia ricco
di poesie, differentissime... a prima gettata di occhi trovi in tutte
onde gli uomini di gusto non abbiano a parlarne a caso sulla fede non sempre
gli uomini di gusto non abbiano a parlarne a caso sulla fede non sempre sicura degli
per farmi meglio la corte si mise a dir male di mio marito, il suo
.. è saper rompere le regole a tempo e luogo, accomodandosi al costume
muratori, 5-iii-62: è giunto insino a tal segno il gusto moderno che come
al ritratto del bembo (ch'egli aveva a fare in una medaglia), perché
: -ehi, signori, la prosa a un tanto il braccio! a venti centesimi
la prosa a un tanto il braccio! a venti centesimi la bella critica a vapore
! a venti centesimi la bella critica a vapore! a due franchi la erudizione di
centesimi la bella critica a vapore! a due franchi la erudizione di ultimo gusto
pettinature col rocchio, le maniche fatte a prosciutto, i gusti orribili di quell'
dei ricevimenti che si è diffuso ultimamente a roma, è d'una modernità anche
9-494: il vento di terra si mise a soffiare sul golfo. faceva piccole onde
. l. pascoli, ii-280: ricamava a maraviglia, disegnava assai bene ed intagliava
intagliava in rame d'un gusto superiore a femmina e che da femmina si potesse sperare
. locuz. -a gusto di qualcuno: a suo talento, a suo genio,
di qualcuno: a suo talento, a suo genio, a suo gradimento.
suo talento, a suo genio, a suo gradimento. vasari, iii-517:
aveva piacere di certe sorte uomini, a suo gusto. della porta, 1-105:
finta che vera: vorrebbe esser venduta a suo gusto, ma s'inganna.
: in tutto questo tempo sono vissuto a gusto d'altri. tassoni, vii-52:
ciel si muova eternamente, perché così a lui torni meglio e più a gusto
così a lui torni meglio e più a gusto e ragione, che 'l mio cervello
cervello non se ne può compiacere. a. neri, i-xxii: tutto si pigli
ho fatto la presente opera, prima a gloria di dio, poi a gusto
, prima a gloria di dio, poi a gusto, benefizio ed utile universale.
delizie loro, ognun di loro / prese a suo gusto. goldoni, vii-558:
al gusto vostro? -andare a gusto: essere gradito al palato,
: le medicine dolci non vanno loro a gusto. grazzini, 2-349: a gl'
a gusto. grazzini, 2-349: a gl'infermi non è concesso mangiar d'
. mangiar di quello che andrebbe loro a gusto. -figur. essere gradito
-figur. essere gradito, andare a genio. boiardo, 2-3-63: maggiore
orlando e più robusto, / ma a quella dama non andava al gusto. l
veste, danari e quel che ti va a gusti / arai, prima che aperta
ben orlando e più robusto; / ma a quella donna non andava a gusto.
/ ma a quella donna non andava a gusto. lorenzino, 160: non aspetterei
imbasciate. pur che ei m'andassi a gusto, al primo, chiuderei l'occhio
, 47: i veneziani han gusto a lasciar fare. guerrazzi, 2-32: a
a lasciar fare. guerrazzi, 2-32: a far bene ai poveri si ha da
: ci aveva preso un gusto pazzo, a frequentare tanta gente, a veder tanti
pazzo, a frequentare tanta gente, a veder tanti lumi, a sentir tanta
tanta gente, a veder tanti lumi, a sentir tanta musica. brancoli, 3-226
so che gusto ci provi la gente a ballare... per conto mio,
altrui o di qualcosa avvenuta o fatta a dispetto d'altri. melosio, iii-282
erano dei nostri, e avete fatto bene a levarveli d'attorno. periodici popolari,
attorno. periodici popolari, i-350: a pensare che una volta c'era dentro
dentro [il palazzo marino] il fiquelmont a far la pappa al metternich, e
. guerrazzi, iv-67: quanta gente a godersi lo spettacolo dello accusatore accusato,
godersi lo spettacolo dello accusatore accusato, a udire condannato chi voleva far condannare;
. siri, 1-v-489: continuò il re a combattere con gusto l'effettuazione della lega
signore per dar gusto e rendere servizio a qualche laido barabba, che l'abbia cicatrizzata
quasi non ha corso. -dare gusto a un cibo o a una bevanda: insaporirla
. -dare gusto a un cibo o a una bevanda: insaporirla. alamanni,
d'arme il cavallo onusto, / ch'a suon di trombe in fra i cannon
, 2-249: ho creduto di far bene a non svegliarti, perché dormivi troppo di
di pelo di cammello, pesante, a strisce bianche e marrone: un bel tappeto
e marrone: un bel tappeto ridotto a tenda, di gusto e di prezzo.
darmi commissione d'un quadro; soggetto a mia scelta. fra pochi giorni,
giudizi. -essere, riuscire di gusto a qualcuno: riuscirgli gradito, piacergli.
gradito, piacergli. -essere di poco gusto a qualcuno: essergli sgradito. tassoni
in quella memorabil notte fossero stati tagliati a pezzi quei due mila scelerati trentini.
un gusto. -essere un gusto a fare qualcosa: essere un gran piacere
. neri, 12-55: era un gusto a veder ormai due porte / aperte e
. cinelli, 1-56: era un gusto a farsi strada nel grano con la falce
-esservi (o non esservi) gusto a fare qualcosa: valerne (o non
gusto, minchetti, c'è gusto a fare il re costituzionale. -fare il
il re costituzionale. -fare il gusto a o di qualcosa: cominciare ad apprezzarla
sì, o divoti, io vi torno a dire, cercate di far gusto delle
. pirandello, 5-279: così, a poco a poco, ho fatto il gusto
, 5-279: così, a poco a poco, ho fatto il gusto a siffatte
poco a poco, ho fatto il gusto a siffatte letture. -incontrare il gusto
giorni di festa, andavano per gusto a sentirli [i sansimoniani]. -prendere
sansimoniani]. -prendere, pigliare gusto a qualcosa: dedicar- visi con piacere,
farci l'abitudine (talvolta con riferimento a chi ripete un atto che infastidisce)
fino da giovanetti si avvezzerebbero i possessori a prender gusto alla cultura de'terreni.
prendersi, pigliarsi gusto o il gusto a fare qualcosa: prenderne piacere, trarne diletto
polli, halli, 6-2: chi attende a far del fuoco, e chi va
far del fuoco, e chi va a caccia, / chi prende gusto di suonar
professione di quella somiglianza. -venire a gusto, riuscire di gusto: piacere,
se bene le monarchie d'elezione venivano a gusto e a diletto, poiché l'unione
monarchie d'elezione venivano a gusto e a diletto, poiché l'unione de'popoli
popoli si formava e creava un re a sua voglia, erano però da l'
erano però da l'altra parte sottoposti a mille rischi e danni. a. cattaneo
parte sottoposti a mille rischi e danni. a. cattaneo, i-185: non essendo
inclinazioni di ciascuno sono ugualmente valide rispetto a quelle degli altri. fagiuoli, 1-5-398
pure, se si dà in uno a il quale non piaccino, non può vedegghi
, e o falsi o giusti, / a niuno è dato il disputar dei gusti
, gustarèllo. guerrazzi, 9-i-55: a roma egli cessò il rubare, lo
, 1-51: il peggio fu che misero a soqquadro / erbe da far minestre,
. pavese, 6-167: beveva, a gustose sorsate, scrollando il capo alla
un monumento, uno stile). a. neri, 1-109: mescola il vetro
e con la sapienza si unisce, a guisa d'una diatessaron dissonante che congiunta
. f. negri, 65: a me e agli altri quel calor del fuoco
. bizoni, 52: da villanova a verona campagne gustose per otto miglia,
campagne gustose per otto miglia, simili a quelle di fuligno, belle.
il vendicarsi delle ingiurie, ciò non sia a mondani petti molto gustosa cosa e soave
: la lor fantasia trasporta la mente a pensare a quell'oggetto armato, o
lor fantasia trasporta la mente a pensare a quell'oggetto armato, o pure ad
gran guadagno o tesoro, con figurare a se stessa accidenti gustosi, col concertare interrogazioni
un gustoso piacere l'aiutare gli stranieri a rodere la comune patria. giocosa, 73
). moniglia, 1-iii-353: -facciamo a mona luna. / -è troppo da
gustosissime. bocchelli, 6-224: aveva a volte delle uscite meneghine curiose e gustose
sparito tosto, precorrendo ogn'altro / a portar fuor così gustoso caso. siri,
avvelenato di quei libretti, che sono a voi sì gustosi. salvini, 41-250:
puledra. carducci, ii-3-254: leggo a questi giorni le commedie del fagiuoli; e
pascoli, ii-232: sebbene non sempre pranzasse a una stess'ora, pareva che quel
201: diede [il bronzino] a conoscere, come seguace del civoli e gustoso
scannelli, intr.: pensarei mancare a me stesso, quando non procurassi a
a me stesso, quando non procurassi a tutto potere di palesare sinceramente a'gustosi
guttaménte, avv. ant. a goccia a goccia. libro della
guttaménte, avv. ant. a goccia a goccia. libro della cura delle
e forti da ricevere quegli urti formidabili a difesa delle costolature della nave. rovani,
e un lume di modello antico, a olio, senza paralume. c. e
. civinini, 8-219: avevo imparato a riconoscere a colpo d'occhio la pianta
civinini, 8-219: avevo imparato a riconoscere a colpo d'occhio la pianta del sagù
guttare, tr. ant. emettere a goccia a goccia, stillare.
, tr. ant. emettere a goccia a goccia, stillare. ugurgieri
, agg. che è emesso a goccia a goccia. -orina guttata: nella
. che è emesso a goccia a goccia. -orina guttata: nella medicina
che permetteva l'uscita del liquido soltanto a goccia a goccia (ed era usato dagli
l'uscita del liquido soltanto a goccia a goccia (ed era usato dagli antichi
mano un vasetto da olio, il quale a gocciola a gocciola egli versa sopra le
vasetto da olio, il quale a gocciola a gocciola egli versa sopra le spalle del
nasali e gutturali o d'impertinenze a regola di galateo. fogazzaro, 5-212:
tecchi, 2-160: gli strani gridi a vocali lunghe, gutturali, rompono in
lungo berretto sardo... bastano a strappare alle vecchie ragazze inglesi esclamazioni d'
poi serve quando ella si mette avanti a quelle lettere che si dovrebbon pronunziare entro
pronunziare entro alle ugole... onde a ragione alcuni la chiamano aspirazion gutturale,
ad essere pieghevoli, e la lingua a pronunciare ogni suono o dolce o aspro,
-pronuncia gutturale: quella che tende a formare i suoni nella parte posteriore della
. -oei8r) (; * simile a '. gutturazióne, sf. suono
trachea. garzoni, 1-303: a questo gutture nella parte di sopra è
facevano libazioni di vino, che usciva a goccia a goccia da que'vasi.
libazioni di vino, che usciva a goccia a goccia da que'vasi. 2.
., il scià fare ferlezare come guvo a la feria. = deriv.
, che non corrisponde nella nostra lingua a nessun fonema, è usata in grafie
, hai, ha, hanno), a qualche toponimo (rho, santhià,
(rho, santhià, thiene) e a qualche cognome (hercolani, hortis,
', e molte altre parole pari a queste. idem, 2-155: il terzo
avendo suono manifesto, non è lettera a noi ancora; ma uno spirito grasso,
ma uno spirito grasso, che ci serve a distinguere tra * ci 'e '
tempo (e si scrive per lo più a esponente), e del prefisso 4
issata da sola significa 4 ho il pilota a bordo '. 10. milit.
, ostacolo 'e indica le corse a ostacoli (per es. no h e
dallo spirito aspro) e passò poi a indicare la e lunga. ha1
quale nei paesi anglosassoni il magistrato ingiunge a chi detiene un prigioniero di tradurre il
non sia detenuto se non in seguito a un giudizio e non sia arrestato per
competente; questo atto deve essere applicato a richiesta della persona arrestata, che deve
, si era trovata astretta in taluni casi a ricorrere a leggi eccezionali, sospendendo 1'
trovata astretta in taluni casi a ricorrere a leggi eccezionali, sospendendo 1'* habeas corpus
d'annunzio, v-i-m: gli statuti guarentiscono a tutti i cittadini d'ambedue i sessi
». cfr. panzini, iv-314: a 'hàbeas corpus', formula di ordinanza
vegetale. ugolini, 123: viene a mancare l'habitat: ecco una delle
vegetale. -bot. area che offre a una pianta le condizioni ideali per il
tra 11 ix e il vii secolo a. c., prima che vi penetrasse
come incitamento e come segnale nella caccia a cavallo. carducci, iii-3-316
fr. halle 'mercato coperto '(a parigi, les halles): dal
fece fermo scotendo la testa, e ricominciò a pensare. = voce onomatopeica.
sostenuto da ritorte di rami, un graticcio a foggia d''hamac '; ma
sceheli; è un ventaccio che qui arriva a raffiche e turbini dal sud-ovest.
pareggiare le possibilità dei vari concorrenti accordando a ciascuno in anticipo quale vantaggio, allo
sm. stor. movimento religioso pietista a sfondo sociale, volto a favorire l'
religioso pietista a sfondo sociale, volto a favorire l'elevazione delle classi più umili
uno stato d'ebbrezza con allucinazioni spesso a carattere erotico e viene consumata in tavolette
'alla marijuana '). a. boito, 1-1079: per entro a
a. boito, 1-1079: per entro a quella storia, un vapore d'oppio
. viani, 19-347: schiave simili a quelle del levante, come inebriate di
indiana (come locuz. abbreviata corrispondente a 'erba dei fachiri'); cfr.
estens.: il movimento che si ispirava a tale metodo, al fine di rinnovare
comp. dal nome di w. e a. heckel (che inventarono tale strumento
b. croce, ii-n-112: a quei giovani fecero eco hegeliani o hegelianeggianti
hegel; che segue o si ispira a tale dottrina (v. anche egheliano
1770-1831). -anche: la tendenza a ispirarsi e a valersi delle teorie filosofiche
-anche: la tendenza a ispirarsi e a valersi delle teorie filosofiche di hegel (
« hegelismo », quasi tradizione domestica a me trapassata dal mio zio del lato
heine. carducci, 496: a un heiniano d'italia. papini, iv-697
fraterno raggio / levi l'oscure tenebre a la notte, / porgi aiuto a la
a la notte, / porgi aiuto a la vergin dolorosa. = voce espressiva
in cime terminali, profumati, frutti a forma di capsula globosa; le foglie
. gli ha dipinti tutti da capo a piedi [i camelli]...
lawsonia inermis ', pianta dell'arabia a fiori odorosissimi, a cui avicenna diede il
pianta dell'arabia a fiori odorosissimi, a cui avicenna diede il nome di 4
. della valle, 137: andando a spasso per la campagna, osservai di notabile
nel secolo xii nell'italia settentrionale (a bologna, a pavia, ecc.
nell'italia settentrionale (a bologna, a pavia, ecc.), che recano
misura di capacità per liquidi, equivalente a dieci 1, usata in libia per
); corrente filosofica che si ispira a queste teorie. b. croce
astrattezze dello herbartismo, alle quali, conforme a una moda tedesca, taluni si attenevano
che ha fre quenza pari a un ciclo al secondo e che corrisponde
elettromagnetiche, che hanno lunghezza superiore a circa 3000 micron; radioonde. -an
tenna hertziana: antenna particolarmente adatta a irradiare e a ricevere le onde corte.
antenna particolarmente adatta a irradiare e a ricevere le onde corte. =
himalaya, imponente catena montuosa che cinge a nord la pianura indostanica. =
di capacità ebraica per liquidi, corrispondente a 1. 6, 56. bibbia
. bibbia volgar., ii-84: offerrà a dio... la decima parte
agg. invar. ling. che appartiene a una grande famiglia di dialetti neoindiani
verso la società delle nazioni e si accingeva a una guerra di aperta aggressione, si
sano. -nome, ch'assai quadra / a chi fa da speziai. -chiamalo
scrittore e musicista tedesco e. t. a. hoffmann (1776-1822), alla
due -; e fattosi alquanto più a quelle vicino gridò: -ho ho
, era il primo della sua famiglia a ricoprire il consolato o, in genere,
delle magistrature curuli, entrando di conseguenza a far parte della 0 nobilitas ». —
di bergson, l'uomo ormai giunto a perfezionato livello di adattamento all'ambiente,
. lat. di valore avverb. a titolo di onore: con riferim. a
a titolo di onore: con riferim. a una laurea o a un qualsiasi
riferim. a una laurea o a un qualsiasi titolo accademico conferito per eccezionali
sost. femm. dato dagli statunitensi a quelle graziose giovani che assistono i passeggeri
quelle graziose giovani che assistono i passeggeri a bordo degli aerei (gli inglesi preferiscono
423: il granduca alle negative del pitti a parole chiare non rispondeva nulla, ma
sua spessezza da due in tre dita fino a molti piedi, ed è formato in
. isidoro, 14-1-1: 'terra dieta a superiori parte, qua teritur; humus
, il quale era di quattro piedi, a maniera di coniglio, ma alquanto più
cronologico, viene dopo: 'lo tagliò a pezzi e ammazzò '. =
e semiconsonante che hanno pronuncia simile a quella della vocale ma più serrata e
si distende, e tutta si prolunga a similitudine, della lettera i, e molto
ma dolce però, ma men buono della a, e delle e e della o
spia! ladro!... pigiando a mano a mano sempre più, l'
ladro!... pigiando a mano a mano sempre più, l'uno su
i di spia, l'altro su l'a di ladro. — i prostetico:
. — i prostetico: quello premesso a parole che cominciano con s impura quando
dell'altre, che dalla s, a cui alcun'altra consonante stia dietro,
che ne viene appresso comincia da s, a cui ne seguiti un'altra consonante,
frequente fino al secolo xvi e perdurato a lungo nella lingua poetica, per cui
compagni, 1-1: pisa è vicina a firenze a miglia xl, lucca a
, 1-1: pisa è vicina a firenze a miglia xl, lucca a miglia xl
a firenze a miglia xl, lucca a miglia xl,... bologna
miglia xl,... bologna a miglia lviii,... fighine
, 2-161: 'queste proposizioni si riducono a quattro generi: a, e,
proposizioni si riducono a quattro generi: a, e, i, o, cioè
neganti. galluppi, 4-i-265: con a rappresentarono la proposizione universale affermativa,.
si ricorre poi all'altro criterio, anzi a due altri criteri: cioè alle empiriche
conseguenti determinazioni di giudizi universali- affermativi (a), universali-negativi (e), particolari-affermativi
viene alzata da sola indica 'sto accostando a sinistra '. - /: bandiera
indica 'sto per segnalare col telegrafo a braccia '. 9.
pochi suoni ottenibili da parte degli strumenti a fiato privi di 'coulisse ')
dell'andare spedito, per lo più a mal esito. -i enne inne
irresolutezza, lentezza, incapacità di condurre a termine un'opera incominciata (ed è
faticosi tentativi che fa chi non riesce a leggere una parola). lippi,
stento che fanno i ragazzi quando imparano a compitare: quasi dica 'compita compita,
, 2-112: l'articolo i corrisponde a l'articolo il e mettesi dinanzi a quei
a l'articolo il e mettesi dinanzi a quei nomi mascolini nel numero del più
numero del più che cominciano come quegli a chi si dà nel numero del meno l'
avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina. manzoni, pr
fluttuando / contro i due muri ch'a più ardua sfida / levansi enormi.
l'orientamento. 2. premesso a un agg. o a un avv.
2. premesso a un agg. o a un avv. comparativo, concorre a
a un avv. comparativo, concorre a formare il superlativo relativo. francesco da
-concorre, con le prep. semplici, a formare le prep. articolate ai (
formare le prep. articolate ai (a i): v. a; dai
ai (a i): v. a; dai (da i):
l-n-45: qual vi pare egli più convenevole a tanta maestà... i sforzi
. i sforzi gravi, onorati e proprii a tanta maestà, 0 i leggieri,
vi ringrazio, / che essendo i sposi a favorir venuti, / ora i nostri
paolina / co'baluardi lunghi e i sproni a sghembo! pea, 15: chiami
. -talora, eccezionalmente, anche dinanzi a dei e dii, che ordinariamente sono
persona sing.). ant. a lui, gli (in funzione di compì
testi non toscani, 65: uno a recordo a mio fio daniel overo altri
non toscani, 65: uno a recordo a mio fio daniel overo altri fioli che
-pron. pers. femm.: a lei, le. g. cavalcanti
e quei verranno. -con riferimento a cosa. pucciandone, 356: tanto
i decti viij dì, sia licito a coloro che ànno i panni a conciare,
sia licito a coloro che ànno i panni a conciare, di mandarli ad altre gualchiere
, màngani e pugna, / valere a debellare onne fortezza; / ma posto sono'
debellare onne fortezza; / ma posto sono'a tal, che poco apprezza / ciascun
reverentemente, et in silencio permagna, sin a tanto che l'oficio sia celebrao
così il volgo aretino 4 e u ho a i? 'e dove ho
i? 'e dove ho a ire? nieri, 3-96: 41
, leggera e piana, / dritt'a la donna mia. dante, inf.
intrai, / tant'era pien di sonno a quel punto / che la verace via
starei con voi, se voi mi pagassi a doppio. tasso, 1-4: queste
accogli, / che quasi in voto a te sacrate i'porto. nieri, 3-95
quale confessione ià fattele da tutti dui a pieno populo ratificare..., la
nell'america meridionale, alto da 1 a 3 m, dalle cui foglie alterne
lo stillato sudore molle, se le venne a iacciare in dosso. = variante
), sf. bot. nome comune a varie piante del genere centaurea (
facile e trattabile, e porge sue fauce a certi uccegli, quali accorrono a
a certi uccegli, quali accorrono a... mundargli ciò che superfluo era
ad altrui danno. boiardo, i-14-39: a lato ad una fonte, / vede
di continentia, 23: te acusarò a tuo padre havermi voluta sforzare e meco
sorta di nave inglese e olandese che va a vele e a remi. = dall'
inglese e olandese che va a vele e a remi. = dall'ingl. yacht
. caro, 12-i-154: trovo infino a ora che giunone è descritta con una
acqua di un pigro grigio si levano a ricevere il freddo raggio immensi calici di
: aspetto vetroso di tessuti in seguito a trasformazione patogena. = voce dotta,
trasparenza [del quarzo] si assomigliava a quella dell'umor vitreo della membrana detta
, la di cui trasparenza si assomigliava a quella dell'umor vitreo della membrana detta
'è la nave signorile da diporto, a vela o a vapore...
nave signorile da diporto, a vela o a vapore... un dizionario moderno
gustato che differenzia è dalla iacitura mia a quella di nicia. = variante di
rife risce, che appartiene a iacopone da todi e alla sua poesia
del carretto, 3-48: quando / saranno a me vicini o drieto o inanti,
volgar., 3-67: gli iaculatori cominciarono a fuggire intra le genti del soccorso alla
iaculatori erano que'veliti ch'erano ordinati a lanciar dardi contro il nemico.
cavalli tenea gran comitiva / per fare a sé e alla sua patria onore.
. gruppo di stelle, disposte a forma di v coricata, che costituiscono
primavera, quando il sole comincia già a mostrare le forze del caldo suo.
... hyades in greco tanto è a dire quanto 'piova '. onde
'arcò too oetv, id est a suco et pluviis. nam pluviae graece òeróc
2. che si riferisce, che appartiene a jafet. = deriv. dal nome
la narrazione biblica, avrebbero dato origine a tre gruppi etnici diversi. iafètide
discendente di iafet (e si riferisce a uno dei tre gruppi etnico linguistici in
p. della valle, 1-i-195: saliti a cavallo, ci inviammo coperti de'nostri