soave': che il boccaccio fa dire a una giovane palermitana. acantàcee, sf
tubiflore, con foglie opposte, fiori a corolla zigomorfa, con 4-5 sepali, ovario
, ovario supero e bicarpellare, frutto a capsula: comprende più di 200 generi
d'aspetto molto decorativo, con fiori a steli robusti che raggiungono spesso l'altezza
maestà pomposa, / quand'esce l'alba a presagirne il giorno, / assisa di
alza pàtulo appoggio; e il volge a i lati, / come far soglion
di monumenti divini: l'acanto. a poco a poco crebbe, mise dei lunghi
divini: l'acanto. a poco a poco crebbe, mise dei lunghi fiori gigliati
ornamento, fregio (del capitello) a imitazione della foglia d'acanto. simintendi
di spicole di solfato di stronzio disposte a raggera. appartengono all'ordine radiolari.
: acàpnia, uno de'grecismi scelti a denominare cose odierne. questo vale a designare
scelti a denominare cose odierne. questo vale a designare quel che si dice comunemente polvere
pertugi / l'acaro parasito, e a depor l'uova / vi scenda, che
. bot. disposizione di certe piante a ospitare acari, per commensalismo.
scetticismo, ed i medici avevano incominciato a stare sull'acatalepsia o sia incom- prendevolità
. acàzia). marin. imbarcazione a vela e a remi, bassa, lunga
. marin. imbarcazione a vela e a remi, bassa, lunga, assai
sp., 38 (668): a sentire nulla, niente; neanche una
altre torrete poi per acca. a. pucci, cent., 82-43:
cavalier, ch'è così franco, / a lo stormo tornar. aretino, 1-88
cartaio, e... lo dimandò a che fusser buone le carte sue.
mi distacca / dal regio soglio, e a basso mi rovina, / di questo
ragione e la scienza non rilevano, a dir proprio, un'acca. rajberti,
. rajberti, 2-27: va anche a gridarlo in piazza colla trombetta, che
ci capiva un'acca nemmeno lui. a un tratto gli balenò un'idea. nieri
, 271: e tutti que'poveracci a starlo a sentire [il predicatore] senza
: e tutti que'poveracci a starlo a sentire [il predicatore] senza capire
delle tenzoni teoretiche, ben sapendo che a battersi a colpi di tecnica non si conclude
teoretiche, ben sapendo che a battersi a colpi di tecnica non si conclude un'
, e l'arti liberali si ridurranno a la loro antica maiestà. varchi, v-183
statuari, architetti... / pensa a fare una cena. marino, i-34
qualche po'di tempo con soddisfazione. a chi è lontano un'accademia non è
membri dell'accademia fiorentina, dedicati particolarmente a questo ramo di erudizione, saranno chiamati
non credesse più alla gloria, nemmeno a quella distribuita dall'accademia dei lincei.
da s. c., 9-6-8: a me è sempre piaciuto l'uso de'
le buone e sanctissime arti o discipline a bene e onestamente vivere, luogo chiamato
i mendicanti. baldinucci, 2-5-65: a cagione poi di tale sua stravaganza rottosi
sua stravaganza rottosi [franceschino caracci] a mal modo con lodovico...,
d'accademia passati con l'amico nostro a livorno. slataper, 1-89: mi
egli essere, / che vo'abbiate a mangiare a tradimento / sì fattamente il pane
, / che vo'abbiate a mangiare a tradimento / sì fattamente il pane..
.. -dice il vero, perché dice a vostro modo, e perché anche voi
si raccoglieva in un angolo del salone a cianciar di politica, e a motteggiare
salone a cianciar di politica, e a motteggiare sulle novelle più scandalose della città.
settembrini, 1-76: fui tosto invitato a fare da presidente a l'accademia che si
fui tosto invitato a fare da presidente a l'accademia che si doveva tenere
academia di scherma, d'in- nanzi a un fioretto innocuo. b. croce,
tecnica; virtuosismo; discussione, esercitazione a vuoto (vana, inconcludente, astratta
ai trasformari il parini lesse un'introduzione a certa accademia sopra le caricature. panzini
quali si partono dagli occhi e vanno a quella cosa che si vede. b.
darannoci i peripatetici luoghi atti e pronti a ogni disputa; gli accademici forza a
a ogni disputa; gli accademici forza a combattere; platone, altezza; seno-
dei fiori della poesia e dell'eloquenza ricercando a sazietà le delizie e le acutezze,
, sacrosanta a'pitagorici, s'induce a proferire quelle arguzie morali tanto meschine.
il mio dire, penetriate dove vada a parare questa magnetica digressione: già ne
loro vocabolario, e da esser riservati a un altro, a uso delle persone di
da esser riservati a un altro, a uso delle persone di lettere, è che
titolo attribuito dal consiglio del c. a. a. i. (club alpino
dal consiglio del c. a. a. i. (club alpino accademico
isidoro, 8-6-11: « academici appellati a villa platonis academia athenarum, ubi idem
. fedeltà pedantesca e priva di originalità a canoni d'arte tradizionali (soprattutto nelle
b. croce, iii-23-399: quantunque a volte verseggiare per mero accademismo di arte
giov. cavalcanti, 35: gli uomini a cavallo negli accag- genti luoghi comandava.
sciagura. tasso, 19-118: a la città regale, / non a le
a la città regale, / non a le tende mie, vuo'che si vada
vada, / ché s'umano accidente a questa frale / vita sovrasta, è
: se mai vi accade di andare a roma, non dimenticate di visitare via
2. disus. venire, capitare a proposito. cavalca, 9-159: accaderebbonci
esempi di molti, li quali peccando a speranza d'avere più tempo, o d'
stato. ariosto, 19-41: dentro a valenza o dentro a barcellona / per qualche
19-41: dentro a valenza o dentro a barcellona / per qualche giorno aveva pensato
nave buona / che per levante apparecchiasse a sciorsi. 3. disus.
i suoi figliuoli. io gli risposi a ogni cosa quanto egli accadeva. celimi,
, 1-41 (112): andate a trovare un certo giovane orefice, che
s'adomava, che non s'accadea a religiosa. 6. filos.
le donne sfilarono, e si sparsero a raccontar l'accaduto. d'annunzio, iv-1-209
21-54]: accaffi, cioè rapisca: a dinotare che il barattiero rapisce le pecunie
che ognuno pesca, / e che a questo pescare / si pone vario il
dell'opere, quando dice: fate bene a coloro che v'odiano; della lingua
era accagionato. passavanti. 126: contr'a ciò fanno quelle persone, che o
, 126: se idio non dà a ognuno bene, colui che non ha,
tommaseo-rigutini, 146: accagionare, attribuire a taluno la cagione d'un male; e
un portico arcato sosteneva l'edificio tagliato a pareti grandiose. baldini, 4-62:
: delle porte bassamente arcate, che a regolari intervalli aprono varchi come di miniera.
xxxv-1-6: li arcador ne vann'a tresco. buti, 2-141: come l'
coloro ch'adorano gl'idoli sono assimigliati a un uomo ch'era arcadore,.
di minerva attenti / venere e marte a rimirar costoro / stavan. idem, v-107
bella spada. idem, iii-2-64: a me, schiave, l'arcella. /
vano sotto l'altare paleocristiano, destinato a contenere le reliquie. = lat
brevemente in ogni cosa che s'appartenga a balestrare, archeggiare, bombardare, sarà
di proporzioni, che si crede essenziale a i diversi ordini. 2.
re teodorico era in, gran parte a terra. linati, 8-102: in giro
e due carabinieri di ronda s'appoggiano a quella casa... per ascoltare
di molte crittogame e delle gimnosperme: a forma di fiasco, nel cui interno si
il greco-romano dappertutto, in babilonia, a mentì, alla china. piovene, 5-
ridotte alla base e munite di nervature a ventaglio. = voce dotta,
al suo archetipo, ma non inferiore a nulla, ci volle un soggetto unico,
: il lividore della zolla diaccia / a bacìo della siepe intirizzita, / esalta
immaginazione è appellata mondo archetipo, cioè a dire mondo in similitudine. d
. come un conserto di forze contemperate a legge di geometria e di musica,
numero infinito di modificazioni, e applicabile a ogni cosa nel giro delle esistenze. tommaseo
. vasari, i-706: si risolvette a girare in su i canti da un risalto
spirito, [dipinse] tre archetti a fresco. baldinucci, 2-3-136: fu
6. mus. arco per suonare strumenti a corda (cfr. arco, n
e archetto nella destra venne in mezzo a un coro di muse. grazzini, 4-565
un gran re dell'archetto può tornare a impugnarli [i violini]. bocchelli,
quarantotti gambini, 7-27: non riusciva a figurarsi il capitano nell'atto di reggere
. 7. tecn. sostegno a forma d'arco che serve a portare
. sostegno a forma d'arco che serve a portare una lama tagliente (sega ad
avvolgendosi intorno al suo asse (trapano a violino). 8. venat.
. fogazzaro, 2-64: correva i dintorni a coglier frutta, o a disporre trappole
i dintorni a coglier frutta, o a disporre trappole per ghiri, archetti per gli
pettirosso! pea, 5-156: il primo a tirar fuori archetti e tagliole, quando
9. locuz. ant. a mo'd'archetti: forma di risposta
io ho provvisto che tu v'entrerrai / a ogni modo. -come? -in mo'
miracolo, per arte / magica. a. adimari, 1-94: dimmi un
, dal gr. # pxco * sono a capo '; cfr. il secondo
i-658: finestre archiacute che riflettono, a sera, nelle terse vetrate il gran chiarore
. dcpxi-, da < xpx
(dal tema di ócpx
vicina avendo imboscato grossa archibuseria, cominciò a danneggiare forte la retroguardia. sarpi,
più di loro abbonda, ne fa strazio a suo modo. botta, 5-162:
- anche al figur. a. f. doni, 1-41: tu
doni, 1-41: tu ancora hai imparato a volere archibusare la grammatica, come costoro
che non volevano tornare addietro, si avevano a archibusare, con dar cento scudi di
archibusare, con dar cento scudi di taglia a chi gli ammazzassi. segneri, 3-33
, per esprimere l'azione di mettere a morte chi è condannato ad esser ucciso con
gli uomini vanno in su le carrette a viaggio, sono sforzati di cacciar con
e cannonate. tassoni, 309: a suon d'arcobugiate e di cannone, /
un lontano strepito d'archibugiate aggiungeva terrore a quegli angosciosi momenti. 2
, 4-206: farfanicchio, io son ferito a morte: una archibugiata nelle tempie.
ralmente dicesi feritoia, applicabile anche a cannoni, balestre, ecc.
: se non che, giratosi per dare a uno archibusiere, il quale per propria
: creò due commessari con ottanta archibusieri a cavallo per ciascuno. g. bentivoglio,
appoggio di una forcella, con accensione a miccia staccata, o a serpentino,
con accensione a miccia staccata, o a serpentino, o a ruota; fucile.
staccata, o a serpentino, o a ruota; fucile. lorenzo de'
spingarde. biringuccio, 1-80: appresso a questi son gli archibusi da mura,
ottenuto con le mine la fortezza di cosenza a discrezione (benché tesservi stato ferito di
un cavai morello] con uno archibuso a ruota dinanzi a l'arcione, stando in
] con uno archibuso a ruota dinanzi a l'arcione, stando in ordine per
le cose minutissime, overo l'archibugio a vento, nuovamente inventato. f.
aveano la lor propria pelle temperata a botta di pistola e d'archibuso. magalotti
, e per cammini coperti, partono a migliaia i colpi di archibugio. foscolo
agli archibugi di allora bisognava la miccia a dar fuoco. manzoni, pr. sp
nel verno più crudo e nevoso capitava a piedi o a cavallo, coll'archibugio in
crudo e nevoso capitava a piedi o a cavallo, coll'archibugio in ispalla e
verga, i-108: un bel giorno a caccia mise per distrazione una palla d'
sedute sulla groppa o in sella o a cavalcioni di piccole achettas. ojetti, i-296
che hanno la testa della canna a foggia di tulipano. montale, 2-26:
coperte tarmi con una casacca coll'archibusetto a rota senza lancia. = voce
hake 1 gancio ', che serviva a fissare la canna (tanto più che tarma
i più curiosi e più bravi scendono a prender le forche e gli schioppi, per
(126):... scendono a torre le forche e gli archibugi per
inventato nel 1555 da nicola vicentino, a cinque ordini di tasti, per eseguire
àpxi-, da fipxw * sono a capo ') e cembalo (v.
di dicotiledoni, comprendente piante con fiori a perianzo mancante o poco evoluto.
. dcpxi- (da ótpxcù * sono a capo ') e lat. conviva *
gr. dpxi- (da étpxoì * sono a capo ') e sisàaxaàos 'maestro
da dpxi- c#px < * > * sono a capo ') e lepsóg 'sacerdote
bologna e di roma). a. cocchi, 5-1-60: voi riconoscete i
. àpx * - da ócpxco 'sono a capo'e yu|i. vdcaiov 'ginnasio').
gr. < 4pxi- (&px
ai luciani l'effetto che si sforzasse a fare bella figura ostentando gli svariati verdi dei
mezzo, quell'archileo sotto la tettoia a doppio pendìo fra i ciuffi dei salici,
al- cibìe dopo le nozze / offre a era il velo crinale ». 2
archimandrita eretico, sendosi fatta la congregazione a costantinopoli,... fu condannato
(da ócpx < * > 'sono a capo ') e p. dcv8pa
gr. dpxi- da < £px « 'sono a capo') e p. óxy) <
è in una iscrizione latina e corrisponde a quel che ora dicono la 'prima
un estremo (da cui parte un filo a piombo), e collegate con una
], 3-11: tira la muraglia a filo con l'archipenzolo e con il piombo
scarpellini e muratori / venga ogni sasso a piombo accomodato. a. f. doni
venga ogni sasso a piombo accomodato. a. f. doni, 3-251:
, che si sta sopra l'arcobaleno a sedere, e ha in mano squadra,
lo squadro / ama, e piombarlo sovraposto a riga. giusti, i-99: l'
da dpxt- da &px < » 'sono a capo 'e mipctrriq * pirata '
. dpxt-, da dpxco 'sono a capo ') e poeta (v.
gr. àpxi- (da &pxco 'sono a capo ') e rettore (v
ii-13: fu pregato un dì cristo a voler degnarsi di andare a render la
un dì cristo a voler degnarsi di andare a render la vita a una figliuola dell'
degnarsi di andare a render la vita a una figliuola dell'archisinagogo defunta. 2
. dpxi- (da # px
, da # px
minor giro... desse luogo a quantità grandissima di spettatori. bottari,
5-99: architettò [il tribolo] a quel principe tutti i giardini, i
l'èrebo scoppiò mostro dannato / chi a man di furie architettò le mine. baldinucci
pure fu architettato dal caracci, dipinse a olio il nostro signore gesù cristo in
1-177: nella mia esaltazione ero disposta a sacrificare tutta la mia vita pur di
esciti buoni dalle loro montagne, imparano a mentire e architettare inganni anche per conto
112: si trovò l'anno seguente a dipignere... il palazzetto del
, 7-117: anche il male che fece a noi fu dovuto più a una fatale
che fece a noi fu dovuto più a una fatale inclinazione del suo spirito che a
a una fatale inclinazione del suo spirito che a un piano architettato e perseguito con costanza
indrizza e fa giuste tutte le cose a che viene accostato. palladio, 1-7
alla volontà di coloro che spendono che a quello che si dovrebbe osservare. vasari,
restauro di un ponte] allogando in cottimo a lui. garzoni, 1-757: i
... servono all'architetto come a maestro principale. d. bartoli, 24-25
, tutti gli architetti della terra rimangono a guardare. baldini, 4-188: l'architetto
. e. gadda, 3-108: arriverò a dire che per essere un buon architetto
dio, come creatore dell'universo. a. f. doni, 211: considerate
temperamenti loro; non perché gli organi a ciò si facessero, o che veruno intendente
ritirandosi al mondo ideale, comincia architettonicamente a considerare che, essendo la natura principio
: domenico [zampieri] fu richiamato a roma nell'occasione dell'essersi egli..
mero grillo dell'inventore rigirante la scena a chiamare, e credere la maraviglia di tutti
architettoniche. algarotti, 3-322: sta a lei... trovare, se è
parigine che l'occhio fa quasi fatica a ritrovarvi per entro, quando c'è
scienza che ha una funzione primaria rispetto a un'altra che ne dipende (secondo
: l'una [arte] nondimeno a l'altra è ordinata e 'l fine di
prima [arte] è quella che comanda a tutte l'altre e si dice architettonica
: non si può alcuna arte trattare a fondo,... se non per
papa iulio, che tale ufìzio dette a bramante eccellentissimo architettore. vasari, i-81:
, iii-464: il papa lo forzava a pigliare l'ufizio dello architettore di quell'
ufizio dello architettore di quell'opera. a. f. doni, i-101: un
bottari, 5-38: sarà paruto duro a michelangelo... il dover venire
michelangelo... il dover venire a confronto con nanni bigio, che era un
gli altri sommamente elevati e grandi. a. f. doni, 3-39: il
avessero per avventura un secreto di seccare a un bisogno, di assodare, di
i-20: in questa facciata, che a voi tanto par sporca, gl'intendenti dell'
e l'architettura razionale vi ha cominciato a fare in pieno alcuni dei suoi più
. baldinucci, 2-4-8: se n'andò a roma, dove di gran proposito attese
roma, dove di gran proposito attese a fare studi dall'antiche architetture. algarotti
innalzano sulle aie le loro elementari architetture a cono. civininì, 1-291: di fianco
cono. civininì, 1-291: di fianco a san pietrp la piazzetta della sacrestia che
per la quale furono disegnate guardava tranquillamente a una prospettiva illimitata. buzzati, 1-45
. moravia, i-io: guardava davanti a sé... come se avesse veduto
. come se avesse veduto disegnarsi davanti a lei, pietra su pietra, l'architettura
. cardarelli, 6-82: m'insegnò a distinguere i diversi stili e le epoche
. davila, 1-4-160: si misero a fortificare blavetta, assicurandola non meno con
che par muover le mani e i piedi a sesta / per forza d'ingegnosa architettura
: nell'uomo noi non siam soliti a ben considerare quanto sia maravigliosa l'architettura
della sua fantasia. baruffaldi, 45: a girelle, a castagnuole, / e
baruffaldi, 45: a girelle, a castagnuole, / e a cent'altre architetture
girelle, a castagnuole, / e a cent'altre architetture / di stranissime figure
cosa da per sé, non viene a reggere l'architrave altro che il peso di
rompersi giammai per troppo peso. a. f. doni, 3-39: io
la pusterla si apre un atrio quadrato a colonnati con architravi. ojetti, i-694:
gr. dpxi-, da ócpxco 'sono a capo ') e gr. tttepóyiov
segreteria, che ella cuno si abbia a valere d'instrumento archiviabile, la cui
, ho un archivio di situatoria relativa a un reato che è risultato inesistente. zioni
, un documento, ecc.). a un archivio. 2. figur
archiviati per stanchezza. riche e pratiche atte a organizzare esternamente 3. ant.
senza archiviazione alcuna. riparar poi a queste rovine,... grandi archivolti
o pubblici (relativi a enti, comuni, stati, ecc.
conserva,... sono seno a una persona, una famiglia, un'azienda
su che parevano gigli, a una inferriata poco alta ma ampia,
pini, di querce, di viti, a figurare l'accordo tra idem,
(o un avverbio) ne modiatti a formarla. nievo, 207: il foro
è uso arciantico). accrescere a compiere razionalmente la grande raccolta -arcibeato
: eccomi... condutto / dunque a parlar lapide] negli archivi segreti
, uscendo panciatichi, 262: ieri stetti a vedere il gabinetto del dall'archivio comunale
ma bisogna lodarle tutte cavaliere è costretto a ritirarsi in fretta. viani, 14-257:
arricchiscono di fotografie allegri, 159: pareva a quello [a icaro], mentre che
allegri, 159: pareva a quello [a icaro], mentre che e'slave
. l. bellini, i-no: a chi riuscì bene ed a chi male,
, i-no: a chi riuscì bene ed a chi male, / ma tutti con
piatto della sua tavola, che, a confessare divotamente la verità, riuscì arci-
, colla quale mi annunzi la tua venuta a milano. giordani, ii-37: mille
, che non so nulla, / ma a tutti quanti i dotti arcidivota.
completamente fallito. allegri, 71: a confusion de'moderni poetacci sgangherati (che
(che de'buoni non si favella a questo modo) del presente secolo arcifallito
quella arcifecondissima gallina stavano adagiati e comodi a un tempo, e comodi in un tempo
e peschi, / non ti sei fatto a spese altrui sagace. / insegnar
giusti, iii-249: io son lento a pensare, più lento che mai a
a pensare, più lento che mai a scrivere, arcilentissimo a correggere e arcistralen-
lento che mai a scrivere, arcilentissimo a correggere e arcistralen- tissimo a stampare.
, arcilentissimo a correggere e arcistralen- tissimo a stampare. -a rcilodato: lodatissimo.
ove non solo è arcilunghissimo, ma tiene a disagio e stento il lettore. redi
/ strepitosi, / arcimaiusculi. g. a. papiri, 5: consistendo tutto
forte di quest'arte [del dipingere a grottesco] nel mettere in proporzione le sproporzioni
,... davasi con tutta premura a nominarmi le bettole dove pranzavasi a migliori
premura a nominarmi le bettole dove pranzavasi a migliori patti. beltramelli, i-381:
polpetta, il quale veniva ideando, a consolazione sua e dei simili suoi diseredati
diseredati, l'organizzazione dell'/ so / a felice, accondiscendesse. -arcimpudico
, 16-vii-34: con isfacciataggine arcimpudica mandai a v. s. illustrissima una lettera,
un giorno fa lasciare in casa sua a firenze. -arcinfernale: più che
, / non v'è persona che a inchinar lo vada. -arcinoto: ultranoto
redi, 16-viii-14: ha s. a. s. data una arcionorevolissima relazione
giusti, ii-155: sono arcisicuro che a pace fatta, dopo un giorno o due
/ perché gli aliotti e il bavero a spalliera / paran la testa. nomi,
la testa. nomi, 5-30: e a parecchi de'suoi gli avea prestati [
prestati [gli archi], con frecce a mezza luna arcisquisite. -arrisoltissimo
da voi, sendo approvato per buono a un dipresso, mi farà dir liberamente che'
[riputazione] io so che vi è a cuore quant'io v'amo; vivete
, non ignarus mali, m'invitasse a gettarmi nelle sue braccia in una così spinosa
. redi, 16-vii-196: s. a., nel sentirmi leggere la lettera,
. non essersi accorti d'aver invece a che fare con un arciletterato della più
aiuto del tuo padrone, e ti stavi a vedere,... che fine
voler m'arrendo, / e non sto a farci e l'ar- cimastro e 'l
ficaggine. 3. premesso a un verbo, per rilevarlo intensivamente o
certa facilità naturale... dell'imbroccarlo a chius'occhi [il bene],
? nulla. -areludere: ridere a crepapelle. redi, 16-iv-374: circa
modo perfetto. allegri, 183: a sedere / stav'io sonniferando; /.
dpxt-, dal tema di ócpx
tema di ócpx < * > 'sono a capo ') e abate (v.
&px < * > 1 sono a capo ') e abbazia (v.
dal tema di ófcpxco 'sono a capo ') e basilica (v.
di aggregarsi altre confraternite affini, estendendo a queste le indulgenze e gli altri privilegi
può essere conferita dalla santa sede anche a una semplice confraternita, a puro titolo
sede anche a una semplice confraternita, a puro titolo onorifico. tommaseo [
dal tema di ócpxco * sono a capo ') e confraternita (v.
stampare:... ed io confesso a v. s. illustrissima di avervi
mano l'orrevole suo spianatoio, comanda a te innominato dottore averani che quanto prima
passa di mano in mano da arciconsolo a arciconsolo. = voce dotta, comp
. panzini, iii-496: e a parma [il petrarca] non aveva
spirituale. rèdi, 16-vii-380: s. a. s. si è benignamente compiaciuta
conte torquato, che in nome dell'a. s. s. rinnovi gli offizi
: una mattina fu invitato il piovano a dire messa in una chiesa cattedrale della quale
2. dignitario nel collegio dei cardinali, a cui spetta il compito di annunciare al
, dal tema di &px6j 'sono a capo ') e diavolo (v.
dal tema di ócpxco 'sono a capo ') e diocesi (v.
. e. cecchi, 6-10: simili a due vecchi arciduchi che commemorassero le
: i teneri alunni potranno imparare a chiamar dee le arciduchesse, se le
arciduchesse, se le stagioni ritornino a menar di questi frutti, e ad ammi
dal tema di ócpxco 'sono a capo '), e duca (v
ferire troppo lontano, e conoscendo fino a quanto va la virtù del loro arco,
da renoppia bella / cacciatrice ed arciera a l'armi avvezza. marino, 10-123:
v'è l'altra poi con la faretra a lato, / sottil arciera, a
faretra a lato, / sottil arciera, a saettar intenta. baretti, i-270:
largo era lo scollo, dall'omero a giù sotto l'ascella, d'onde uscivano
i ponti levatoi, pone un arciere a ogni feritoia dell'anima sua.
la rascia con grande quantità d'arcieri a cavallo. boccaccio, dee., 5-2
legioni, i fanti spediti, gli arcieri a cavallo e gli altri aiuti. tasso
altri aiuti. tasso, 18-68: incominciaro a saettar gli arcieri / infette di veneno
tra cavalli arcieri alcun pedone / uso a pugnar tra'ca- valier framette. d'
/ e tutti i franchi arcieri sieno a parigi / dinanzi a carlo il dì di
franchi arcieri sieno a parigi / dinanzi a carlo il dì di san dionigi.
buono, e stare provvisto d'armadure a ogni requisizione del re. dizionario militare
arciere (francar cher), soldato a piedi o a cavallo, così chiamato perché
cher), soldato a piedi o a cavallo, così chiamato perché veniva affrancato
protesto o numi santi, / umilissimo servo a tutti quanti. 4.
almeno qualche lettera dovrebbe egli aver recata a qualche amico. 5. dial
zodiaco). baldi, 1-27: a la costui sinistra [dell'aquario] è
suo favore nella causa loro, gli hanno a piena bocca fatto un presente di
fraisa arcifanfana delle cornacchie, che starebbe a tu per tu col demonio, non
arroganza e indipendenza sì fatta nel decidere a scaccafava, che vuol farsi credere per l'
arcifanfan di baldacco / è venuto madonna a vicitare. varchi, v-168: tanto è
dal tema di < 5cpx
olao magno], 50: erano soprastanti a questi sacrifici, sacerdoti di diversi ordini
; aggrondato, accigliato. a. pucci, cent., 32-31:
sta sempre col viso arcigno e pronto a scoccare il castigo. nievo, 8:
, ii-921: la gente va tutta a piedi, affannata e arcigna, con qualche
, così puritana. jovine, 2-240: a guardare il dolce, delicato e sereno
e nemico che essa acquista appena è abbandonata a se stessa. viani, 19-316:
1-37: la montagna arcigna non ha a primavera il biancore d'un melo. moravia
dagli antichi, si stia più gagliardamente a cavallo che allora. 2.
sunesso [cavallo] con uno archibuso a ruota dinanzi all'arcione. idem,
/ la spada al fianco, ed a l'arcion la mazza. bruno, 122
122: statevi su le staffe, a fin che, galoppando galoppando, l'
stamente da l'arcione, / e fece a questo singolare onore. idem, 208
. idem, 208: non piacci a dio che io monti in arcione, /
ched e'sarebbe tròppo gran partito / combattere a cavai con un pedone! pulci,
! pulci, 8-70: io ti comincio a credere, / poi che tu m'
uomo poltrone, / che i cavalieri a piè sfidi in arcione. manzoni,
d'un somaretto, / ti preparavi a le future lutte, / con un
. portare in arcione le donne seminude a traverso le lingue innumerevoli dell'incendio.
il braccio e la misi sul cavallo davanti a me, in arcione, come cavalcavo
l'arcione: montare in sella, salire a cavallo. affini o di aspetto
che il trasse delli arcioni e gittollo a terra tanto quanto l'asta fu longa
uli- viero e dudone / attendon tutti a trarlo de l'arcione. idem,
: come è più appresso, lo sfida a battaglia, i che crede ben fargli
locuz. -ad arcione: sulla sommità, a cavallo di un passo montano.
* dal tema di dpxto 'sono a capo ') e organo (v.
nome ad una riunione d'isole, o a quel tratto di mare nel quale trovansi
patronato regio, sono:... a trani, la cappella reale dentro l'
acuto arcipresso. fazio, ii-4-45: a passo a passo era ita in fino adesso
. fazio, ii-4-45: a passo a passo era ita in fino adesso / in
paffuti monaci... si stanno a grattar la pancia entro alle belle celle tutte
, 2-6: quale arbore metterai tu a paragone dell'arcipresso? eglino affermano che
arciprète, sm. eccles. sacerdote preposto a uno dei distretti in cui il territorio
; il sacerdote che il vescovo designava a presiedere in sua assenza le funzioni liturgiche
si vede quasi tuttavia dopo i vescovi a soscrivere il primo. = lat.
. ospedale principale. g. a. papini, 19: nell'aperture dei
dal tema di # pxn> 'sono a capo ') e ospedale (in relazione
): 11 buon federigo... a ogni contadino che si presentasse all'arcivescovado
. cecchi, 288: i'voglio andare a intendere / da un amico mio,
arcivescovado nostro, sarei io stato valevole a rinvergare il tempo del prete di s.
: il vicario... fece intendere a tutto l'arcivescovado, a'preti e
preti e frati che avesser reliquie buone a far fuggir diavoli e a cacciare spiriti,
reliquie buone a far fuggir diavoli e a cacciare spiriti, che fra sei giorni
), sm. eccles. vescovo a cui è attribuita una
apostolici o altissimi funzionari di congregazioni ecclesiastiche a cui il titolo viene attribuito per indulto
vi vo'dire. / i * perdono a ciascun il fallo essuto / dal dì
essuto / dal dì che nacque insino a suo morire. ariosto, 38-23:
): poco dopo, il bravo venne a riferire che, il giorno avanti,
, arcivescovo di milano, era arrivato a * * *, e ci starebbe
del rosario me ne andavo sul prato a caccia a'grilli. mi pareva proprio una
. baldini, i-675: in mezzo a un prato della villa c'è una grande
s. c., 20-1-2: a studiio si stende l'arco, acciò che
incise le destre mammelle, / perch'a trar l'arco non nocesse loro. petrarca
l'arco riprese, / come uom ch'a nocer luogo e tempo aspetta. idem
de saetta in quello stato, / a voi armata non mostrar pur l'arco.
dee., 5-2 (27): a voi convien far fare corde molto più
. sacchetti, ii-204: uno va a una caccia e sente uno busso in uno
e gli comandasse che facesse un convito a tutti i primi cittadini di metellino.
, offerendo in premio per isposa se stessa a chi avesse avuto potere di caricarlo,
l'arco; e più volte correndo a cavallo di tutta carriera, ha fatto con
. d'annunzio, ii-572: intendo a farti archi da saettare / col legno
di nocciolo sale nel cielo dritta dritta a perdita d'occhio e poi ricasca giù
perdita d'occhio e poi ricasca giù a fittone di dove è partita. -per
è questo segno vedere, per dirizzare a quello l'arco de la nostra operazione
traverso, strinse le labbra, tese a tutta forza l'arco dell'intelletto.
in sul passo proprio, ma di sopra a quello dua tratti di arco. ariosto
per far vibrare le corde degli strumenti a corda (v. archetto).
in su sempre forte e con diminuzione a capriccio. l. bellini, 5-2-162:
. palazzeschi, 1-42: il pianoforte a coda su cui un violino è posato in
(anche semplicemente arco): strumento a corde (viola, violino, violoncello,
nelle pause del suo pianoforte si volta a guardare gli archi vicini a lui, resta
si volta a guardare gli archi vicini a lui, resta accigliato, quasi a
a lui, resta accigliato, quasi a vigilarli. 5. per estens
6. archit. struttura architettonica portante a profilo curvilineo, che ha la funzione
per sette miglia. idem, 12-72: a dì 4 d'ottobre, si serrò
2-143: l'arco regge tanto sotto a sé, come di sopr'a sé.
tanto sotto a sé, come di sopr'a sé. idem, 2-144: arco
/ su gli archi stabilissimi gli offriva. a nei, 342: ed eretti quincentro
porte del refettorio s'apersero, giù a pian terreno, sotto gli archi che da
archi che da quel lato ricorrevano davanti a un breve peristilio. d'annunzio, ii-887
del cielo congiunge in pace l'uomo a dio senza obbligarlo a tendersi, per
in pace l'uomo a dio senza obbligarlo a tendersi, per raggiungerlo, e a
a tendersi, per raggiungerlo, e a svanire in voli mistici e gotici:
braccia aperte verso la luce. -arco a rottura: quello che si fa rompendo un
due grandi stanze unite da più archi a rottura. -arco a sesto acuto
più archi a rottura. -arco a sesto acuto (o ogivale): il
quarto acuto, come si era fino a quell'ora costumato, ma con nuovo
i lati. carena, ii-333: arco a sesto acuto, quello la cui centratura
. beltramelli, i-97: sotto un arco a sesto acuto, adorno di quattro colonnette
scala in marmo. -arco a tutto sesto, a tutto tondo: il
. -arco a tutto sesto, a tutto tondo: il cui profilo è
semicirconferenza. carena, ii-333: arco a tutto sesto, quello che ha per
non mai veduto accordo audace d'archi a tutto sesto, d'archi acuti e
, d'archi acuti e d'archi a ferro di cavallo. negri, 2-729:
abbiano tolto il getto così puro dell'arco a tutto sesto. pea, 3-268:
rampante: quello le cui imposte sono a diverso livello, e che funge da organo
.. e questi archi vivi devono voltare a semi- circolo, cioè che il concavo
di pisa... è fuori a otto facce e dentro tondo,..
nell'architettura romana, costruzione isolata, a una, due, tre aperture, decorate
, decorate su ogni prospetto, eretto a scopo commemorativo o onorario. lorenzo
epitaffi, statue ed istorie. a. f. doni, 3-49: non
chiamano trionfali non senza cagione, perché a quelli soli, che aveano trionfato,
/ fòro le braccia porgi marmoree, / a la figlia liberatrice / additando le colonne
allora cinque o sei archi di lumini a olio decoravano il vicoletto. 8
: volta naturale (che serve di accesso a una caverna, oppure formata da alberi
arco opaco / e di ruvido tofo a la caverna / fa testugine e volta.
d'archi: verdi archi vegetali, appartenenti a un viale di lecci.
tutto ciò che ha forma curva, a guisa d'arco. dante, 53-8
conforta il gelo / si mostra tutto a noi per lo grand'arco / nel qual
, 34-15: altre [ombre] sono a giacere; altre stanno erte, /
. idem, ii-512: primitive scarpette a lacci, con doppio arco di bullette
tonfo, di riva in riva, a un'acqua cheta. viani, 14-137:
bocca come quello di certi suonatori di strumenti a fiato. manzini, 1-184: s'
, 1-402: fora il muro da banda a banda d'una buca appunto tanto grande
buca appunto tanto grande, che basti sola a potervi mettere una pietra ad arco;
, '1-246: vi è un'altra sorte a tirare il grano ad arco cioè spargerlo
grano ad arco cioè spargerlo colla pala a mezzo cerchio, per la quale operazione
, che la gente vedendolo si metteva a ridere. d'annunzio, iv- 2-269
dispiega e stende / l'arco celeste a novi raggi àdorno, / già vinto il
archi paralleli e concolori, / quando iunone a sua ancella iube. ottimo, iii-287
. 17. anat. nome dato a qualunque parte del corpo, la cui
corpo, la cui figura s'avvicini a quella di un segmento di cerchio.
e nel candore. ojetti, i-371: a due minuti da noi, il tritone
formando un picciol arco, / dolce a vedersi, tacito sbadiglia. d'annunzio,
anteriori abbassate e su le posteriori diritte, a simiglianza di un felino quando spicca il
e sbadigliò. viani, 14-500: a un certo momento, l'esploratore fa
un arco: con grande rapidità. a. f. doni, 2-32: il
proculo con l'arco dell'osso si misero a convincerlo. buonarroti il giovane, 10-938
. g. morelli, 154: avea a contendere colle donne, parenti,.
com'udirai appresso, coll'arco teso a rubare, a noiare, a interrompere i
, coll'arco teso a rubare, a noiare, a interrompere i fatti nelle
arco teso a rubare, a noiare, a interrompere i fatti nelle sue mani.
quale tenga gli orecchi e la mente intenti a uno che favelli, per cèrio e
in traverso, strinse le labbra, tese a tutta forza l'arco dell'intelletto.
. panzini, iii-539: un vecchio, a cui pure domandai chi era cavour,
l'arco del pensiero teso, fino a spezzarsi. -prov. chi troppo
., 2-198: ma specula e contempla a far la spesa / sì, che
tassoni, 8-14: che fer dal piano a gli ultimi arconcelli / l'alta torre
maggior parte delle fabbriche delle cupole vengono a pesare sopra i quattro arconi che formano
però che queste parole potessero sembrar rivolte a promovere il barbaro desiderio che molti spiegano
, 13-10-1: « arcus caelestis dictus a similitudine curvati arcus ». arcobalenare
di che nasce l'arcobaleno. a. f. doni, 3-251: v'
, che si sta sopra l'arcobaleno a sedere. sassetti, 202: l'
riguardanti si stendono, vanno diritta- mente a ferir nel centro dell'istesso arco? augustini
arcobalen, nunzio di pace, / ch'a questo nostro ciel si curva intorno.
/ placido olezza: va da monte a monte / l'arcobaleno. d'annunzio,
arcobaleno sembrava impazzito: / non riusciva a tracciare / nel torbidume dell'aria infetto /
: / non son colori giù buttati a caso / né cenci allegri d'antiquata
chiamano il male dell'arco, perché viene a quelli che indossano la camicia messa ad
pulci, 23-41: saltato in aria arebbono a un pane, / che vi vedean
. cicognani, 12-110: seguiteranno ancora a volteggiare le farfalle amorose dalle ali di
. redi, 16-vi-357: mi mandò a riconoscere una simil donna stata lungamente in
legno, e da una ruota azionata a pedale. boccaccio, dee.
alcuni stromenti operati dalle donne, fatti a comodità di raccorre i lor fili, i
tutto il dì con la conocchia a lato e col naspo e l'arcolaio,
, iii-215: là de le fila a l'arcolaio avvolte / un bianco e picciol
. l'ineguaglianza delle due crociere dà a questa sorta d'arcolai una forma un
ad asciugare. -per simil. a. f. doni, 3-163: il
marchi, 36: stavo in estasi a contemplare dall'uscio una quadriglia, in cui
fagiuoli, 3-3- 158: ancor a me mi vengono de'grilli; / divento
elettr. tamburo tronco-conico, girevole intorno a un asse verticale, nel quale si collocano
m'hanno aggirato come un arcolaio. a. f. doni, 106: aggirava
-mettersi in capo l'arcolaio: abbandonarsi a fantasticherie, ghiribizzi. buonarroti il
-volgersi, girarsi come un arcolaio; fare a giro con gli arcolai: agire con
/ a'sa- racin, che faceano a sonaglio. baldovini, 2-11: corri in
po'che la duri, / posso fare a girar cogli arcolai. -mettere sull'
con ordine. manzoni, 876: a ogni modo non c'è niente come metter
arcolai, / certi strumenti da tirare a segno. = deriv. da
, 24-153: stanco lo iorno, gìamene a letto, / pensava l'affetto nel
ov'era retto, / aveamme costretto a non dormentare; / or al pensare
: per più secoli l'arcontato era a vita; poi a dieci anni, indi
l'arcontato era a vita; poi a dieci anni, indi a uno.
vita; poi a dieci anni, indi a uno. arcónte, sm.
che l'onda del lete faccia dimenticare a ognuno, fra le altre cose,
. pres. di # pxco 4 essere a capo '. arcòntici, sm
labbra arcuando le sopracciglia che, andavano a rifugiarsi sotto la frangetta. sbarbaro,
i-125: il biondo... tornò a sdraiarsi sulla branda, arcuando nella maglia
nella maglia rossa il torace e stirandosi fino a scricchiolare. = voce dotta,
., ii-1-39: comandò che li flamini a quel sacrario si facessero portare in una
si facessero portare in una carretta arcuata a due cavalli. e. danti
. cicognani, 1-156: che vieni a correre anche te? -fa il messeri volgendo
dovesse da un momento all'altro rimontare a cavallo. viani, 14-497: anche il
calvino, 1-32: presero il largo a testa bassa e braccia arcuate.
: antica strada romana che, uscendo a occidente della porta appia, conduceva ad
. ornit. famiglia di trampo- lieri a cui appartengono gli aironi e i tarabusi:
: ornata di para menti a lutto e ceri accesi, vi si espone
ardentissima non si può far nulla intorno a gerusalemme. tassoni, 9-33: ecco
miano e non sorgea / bramato nembo a consolar la gente. parini, giorno
nel giugno ardente / de l'alta roma a fronte / e co'i caduti nel
121: col laudarci molto questa qualità a tutti avete, credo, generato una
937: tal è il tuo canto a noi, divin poeta, / qual sopra
l'erba verde il dolce sonno / a l'uom già stanco e ne l'estivo
e quella virtù e caldezza, che dentro a quello si nascondea, allora si dimostra
/ e i raperonzoli, / gustando a gola aperta e sbardellata / questo intingolo ardente
quattro ancelle eran del giorno / rimase a dietro, e la quinta era al temo
. deledda, ii-109: non pensò a nulla, e per parecchi istanti non
ardente, / per minacciar la morte a più d'un core. giacosa,
la luce complice della lampada non riesce a difendere del tutto, e la pancia abbondante
abbondante che la cinta dei calzoni abbraccia a stento, rivelano tanti emeriti ubriaconi.
ardente sotto la luce scialba di un lume a petrolio. de pisis, 218:
io / lassai di me la miglior parte a dietro. boccaccio, i-437: l'
sospiri ardenti. deledda, ii-233: a poco a poco questo vago piacere si
ardenti. deledda, ii-233: a poco a poco questo vago piacere si fece intenso
profondo era il silenzio nella casa che, a volte, si udiva perfino l'ardente
della casa, 659: era alma a dio diletta, a febo cara, /
: era alma a dio diletta, a febo cara, / d'onor amica,
. bartoli, 40-ii-9: lasciò il luogo a succedergli guansufù, tanto ardente in proteggere
ancora e intera, la quale era a tolbiaco, territorio agrip- pinese. tasso
. tasso, 10-41: ma si conviene a te, cui fatto il corso i
[occhi] con tanto affetto volse a lei, / che i miei di rimirar
guicciardini, iii-108: era cesare venuto a spruch, ardente da una parte alla
e i franchi / sono i primi a la pesta. / più lontani e più
14. dimin. ardentétto: alquanto facile a risentirsi, a irritarsi. redi
ardentétto: alquanto facile a risentirsi, a irritarsi. redi, 16-iv-405: il
volgar., 1-244: presero baldanza contro a me li greci, ardentemente studiando la
nella guerra, cominciò con caldissime parole a stimolargli. giannotti, 2-1-154: piero
troppo forte di quel maggio morente cominciava a temperarsi. 2. figur.
9-1-8: la madre suor innocenzia prese a trattare il negozio con l'istesso fervore
lare il sacrificio di abramo appiccando il fuoco a un pagliericcio su cui giacevano i figliuoli
sua età. bacchclli, i-392: a quattordici anni io ero ardente, ma
feci dedalo » mi fece / ardere a tal che l'avea per figliuolo. g
. giambullari, 113: mosse guerra contro a currado, predando ardendo e guastando tutto
, 1-106 (247): io attendevo a votare un pagliericcio, ed ardevo la
d'empi olocausti / un fumo abominevole a le stelle, / aggiunto il foco a
a le stelle, / aggiunto il foco a le svenate strozze, / arde agli
. bartoli, 4-1-53: sarebbon corsi a rovinar sopra la testa de'bonzi i
le radici delle virtudi della mente. a chiliini, iii-170: siede al rezzo gentil
calore del mezzo dì, che ardea a modo d'una fornace quel luogo,
com'om che ten lo foco / a lo suo seno ascuso. dante,
, 17-11: deh non guardare perché a lei mi fidi, / ma drizza
/ che m'arde e strugge dentro a parte a parte. idem, 19-14:
m'arde e strugge dentro a parte a parte. idem, 19-14: e so
e so ben ch'i'vo dietro a quel che m'arde. cantari, 128
, 7-69: la tua magione è a pericolo, se tu non la soccorri
sia la cera che vi s'arde a queste cene né quanti sieno i confetti che
lume / che lento m'arde e fioco a capo il letto, i..
sassi del focolare, e si mise a vedere come ardevano le frasche, che
reverente, alli altri dopo, / rispondi a me che 'n sete e 'n foco
mezzo de le gelide acque, / ch'a me la pastorella alpestra e cruda /
la pastorella alpestra e cruda / posta a bagnar un leggiadretto velo, / ch'a
a bagnar un leggiadretto velo, / ch'a l'aura il vago e biondo capei
. idem, 132-14: e tremo a mezza state, ardendo il verno. idem
si voi che arda en pace, mettelo a lo celato, / ed onne uscio
/ dico fra me pensando: / a che tante facelle? idem, 39-71:
come fiammelle pallidissime, come ceri intorno a un feretro. idem, iv-1-141:
di adorazione. ella arde tutta, a traverso il suo velo d'acqua.
scarsi. parini, giorno, iii-359: a lui nel seno / la conoscenza del
idem, canz., 73: convense a cortesia / scaciar da sé colui che
arder di sdegno / potrà da qui a mill'anni italia e roma. idem
foco. marino, 5-93: tosto ch'a quella luce il volto volse, /
al mio cocente ardore; / ch'entro a piccioli incendi avvampa un core / se
io cangio, e stato; / e a seconda ch'io 'l veggo, o dolce
dolce, o irato, / temo a vicenda o spero, agghiaccio od ardo.
lettere di raccomandazione de'medesimi padri, a viver tra'cristiani in hormuz, mentre
nile amore la mente mia ardeva di parlare a lui, e di giungere la destra
, or tutto arde d'imporre / fine a la guerra, ond'egli è duce
e fra se tema / di far parlando a la risposta indugio. leopardi, iii-141
ardeva dalla voglia di dare un bacio a edith, ina non osò. d'annunzio
, per vanità e per curiosità, a gara. 14. locuz.
, 6-21: correva su e giù a piedi scalzi, lasciando un'impronta umida
* ardèsia, che si suole riconnettere a un etimo celtico (ard-4 alto ')
, / mi sforza e vince e mena a suo talento. latini, rettor.
ii-207: ardimento compiuto / sta bene a donna de vostra valenza. tesoro volgar
terribile ardimento, / che sin dentro a le mura i cori agghiaccia / ai
uom de la liguria avrà ardimento / a l'incognito corso esporsi in prima.
o chiusa terra / il passo serra a un ardimento insano? leopardi, 8-m:
leggi d'onestà rubello, / mille vendette a suo piacer prendea. leopardi, 3-159
in questa sua ultima passione era giunta a temerità quasi folli. ella copriva ogni
furono sì vili, che non ardirono a tagliare il ponte. simintendi, 2-46
'l sermon prisco, / che, paventosamente a dirlo ardisco, / in fin a
a dirlo ardisco, / in fin a roma n'udirai lo scoppio. boccaccio,
quantunque sia grave e dubbiosa, che a far non ardisca chi ferventemente ama.
perciò v'era che ardisse farne motto a l'imperadore, conoscendolo di natura terribile
(168): di poi si volse a un suo gentiluomo... dicendogli
vuo'dar una mentita per la gola / a qualunque uom ardisca d'affermare / che
io non avrei mai ardito di presentare a v. e. il mio libro della
? idem, giorno, iii-345: a tal clamore / non ardì la mia musa
voci. alfieri, 6: or che a te sola penso, e parlo, e
? / ardisci, ardisci: entro a i ripari suoi / di notte opprimi il
« se ardissi? se m'avanzassi fino a lei e la prendessi fra le mie
43 (75): un giucolare stava a questa tavola e non s'ardiva di
sì grande e possente, non s'ardiro a combatter con loro. idem, 10-186
poliziano, st., 1-66: tornonsi a lor signor con basso volto, né
s'ardiscon d'entrar all'uscio drento. a riosto, 44-40: né negan,
i-286: il terzo rimedio non si ardirono a fare perciocché coricarsi ignudi pareva cosa brutta
: nobil natura è quella / che a sollevar s'ardisce / gli occhi mortali incontra
doglia mi reca ne lo core ardire / a voler ch'è di veritate amico.
: questa speranza ardire / mi porse a ragionar quel ch'i'sentia; / or
lo mio voler dimostrare in parvenza / a quegli che mi tien tanto affannata. idem
eran note fuor di qui, note a me, ch'io vegliavo, ed ero
i con mediocrità, regneran sempre, / a galleggiar sortiti. 3. come
non è troppo ardire, la supplico a mandare uno di quegli esemplari al signor
, presi ardire, e intentivamente cominciai a rimirare ne'begli occhi dell'adorna giovane
aveva... fatto pigliare ardire a quelli che solieno essere capi della moltitudine.
e fitti fiori rosei e frutti simili a piselli di color rosso vivo, che
di color rosso vivo, che durano a lungo prima di cadere); nei
se le piccole cose negligentemente curiamo, a poco a poco non avvedendoci a male
piccole cose negligentemente curiamo, a poco a poco non avvedendoci a male redutti,
curiamo, a poco a poco non avvedendoci a male redutti, arditamente eziandio le maggiori
: i'stava in far mia pregherìa / a quel fello ch'è sì pien d'
fondi, ma quivi poi a loro malgrado si accorgono che non hanno
esposto con quella voce ch'ella fino a poco tempo prima non aveva udito che
che la sua opera attinge di colpo a una vastità e arditezza mirabili.
, i-438: ciascuno, stato infino a quel luogo fiero e ardito al venire,
ed indirizzavano gli arditi che volevano venire a qualche fatto. carducci, 117:
folli arditi sono uomini matti e ratti a fare cose che non sono da fare.
due maniere: l'una che pigliano a fare di grandi cose con provedimento di ragione
sono savi; li altri che pigliano a fare le grandi cose senza provedenza di
ma pure in eloquenzia, gridavano e garriano a grandi boci e non si vergognavano di
morire. francesco da barberino, 372: a queste sue fancelle abbia [la signora
lo suo ardito gusto essere stata cagione a sé e a'discendenti d'eterno esilio
, 1-26 (70): giunto a lui, lo domandai se egli era quello
ch'egli è mal regolato in ordine a sé. d'annunzio, iv-i-iio: ad
su l'ardita faccia, / gridando a dio: ornai più non ti temo.
deve. tasso, 18-76: l'essempio a l'opre ardite e pellegrine / spinge
mio cuore. carducci, 378: a te disfrenasi / il verso ardito,
d'annunzio, iv-2- 1318: siamo a duemila e ottocento metri di quota. si
. fa un ardito salto di fianco fino a scomparire (è buffo!) nella
che il serenissimo padrone faceva troppo onore a quella sua povera fatica, intendendo per
del papa, 1-1-216: non si vengano a distruggere le facoltà e le potenze principali
dante, purg., 12-103: a man destra per salire al monte,
dolce dolce, tanto che le arrivino presso a un terzo di braccio alle due porte
, iii-6: io mi son fatto ardito a dir questo, perché oramai veggio il
del frutto. -essere ardito a fare qualcosa: avere il coraggio.
io fui più ardito / per questo a sostener, tanto ch'i'giunsi / l'
, onde sua fama geme, / ardito a dir ch'ella non fusse tale.
: per paura di questo lupo vènnono a tanto, che niuno era ardito d'uscire
una squadra si affanna ad emulare o a superare la contigua... vuol
. pratolini, 2-58: anche ridotti a un decimo, saremo sempre abbastanza.
quegli, che tosto fa tarditeli©, a non risentirsi. tommaseo-rigutini, 3471: di
676: nel salir le scale mi esortava a mostrarmi pur gaio lesto arditello ché alle
ardòmetro, sm. industr. pirometro a radiazione totale (usato nell'industria per
gli estivi ardori / giacean le pecorelle a l'ombra assise. idem, 13-53
in queste parti e in quelle; / a giorno reo notte più rea succede.
, 937: tal è il tuo canto a noi, divin poeta, / qual
sopra l'erba verde il dolce sonno / a l'uom già stanco e ne l'
/ fatta è un etna la terra a tanto ardore. idem, iii-232: manca
[lima] sai, tu certo, a qual suo dolce amore / rida la
amore / rida la primavera, / a chi giovi l'ardore, e che
eterno / come infuso pe 'l globo a lui dà vita / il perenne ed
varco nella fumèa pigra e accendeva dinanzi a noi, su l'acqua immobile,
febbri così maligne, le quali avvampano a tanti poverini le viscere, ed estrarne
per che il polso più forte cominciò a battergli che l'usato. idem, i-78
sue stesse voglie / accende il campo a seguitarlo intento. idem, 6-i-5: vere
carme. marino, 5-93: tosto ch'a quella luce il volto colse, /
mio cocente ardore; / ch'entro a piccioli incendi avvampa un core / se in
10 sarei uno ingiusto... a rifiutarla ». manzoni, 314:
arrivare, con opere di espiazione, a una coscienza nuova. d'annunzio,
caro, tanto che l'individuo sogna a volte l'immortalità, l'immortalità nella
questo fuoco, fu opinione di molti che a caso, nello ardore della zuffa,
, quai petti / son chiusi a te, sant'aura e divo ardore?
eremita i detti / e tu gl'imprimi a i cavalier nel core. =
. bencivenni [crusca]: a queste buone regole ardua mente
di tal modo, che tutte mirino a farci superar questa arduità.
asprissimi et ardui,... a gran fatica mi ricondussi in una ripa
, iv-1-972: balzava [l'onda] a colmare su la cima del più arduo
: le selve ardue de'pini / ondeggianti a l'aquilon. idem, 706:
. 3. figur. difficile a compiersi, complicato a risolversi; che
. figur. difficile a compiersi, complicato a risolversi; che richiede fatica, faticoso
, 30-36: cotal qual io la lascio a maggior bando / che quel della mia
illibata l'antica fratellanza quando l'interesse viene a frapporsi. idem, ii-305: in
: in teorica un viaggio da torino a londra pare una cosa strana e ardua quando
più strana che l'andare da torino a stupinigi o alla veneria. foscolo, sep
lento ne i cuori imprimesi, e a la plebe / arduo sfugge. d'annunzio
.. molti di diverse parti del mondo a lui per loro strettissimi e ardui bisogni
con che già peccanno, / guardanno a la gente, con issi accennanno.
ch'una selva che stava / a quel bosco vicina, vecchia molto, /
estro immateriale. jovine, 3-34: incominciò a percorrere la parte centrale dell'area invasa
cappella. piovene, 5-237: un punto a favore della bonifica è che, svuotando
. — area pubblica: destinata a uso pubblico (via, piazza,
: dopo la guerra s'era messo a fare il costruttore, e aveva sempre tre
campo di scudo o di medaglia. a. cocchi, 8-380: nella medesima medaglia
vertebrati superiori [àrea germinativa: zona a forma di piccola macchia opaca in cui
degli annessi embrionali; area vasculosa: a forma di anello, vi si costituisce il
di tutta questa pianura si potesse considerare, a un bel circa, di dugento miglia
medio di ciascun abitante è molto inferiore a quello delle regioni vicine, degli stati
areca cathecu), alta, snella, a foglie pennate, fiori monoici, dell'
monarchi di cristo assisteranno / bianchi eunuchi a l'arèm del padiscià. d'annunzio,
'). la lingua letteraria continua a preferire la forma esotica harem.
per duca e per vassallo mi t'offero a seguirti infino alle dorate arene dell'indiano
liquide unendosi concipeno l'arena in mezzo a sé, et così più et manco,
, 13-51: già già la fatai nave a terme arene / la prora accosta,
fiumi. artale, iii-407: sorgete a rivedermi ora invecchiata, / e dite
i più deserti campi / vo mesurando a passi tardi e lenti, / e gli
ant. calcolo renale, renella. a. cocchi, 8-112: da ciò resulta
: coi gladiatori le arene dovevano essere presso a poco così; e se dalle
di sogno. pratolini, 9-354: a furia di quotarsi un tanto la settimana,
e alte visioni del terzo cielo, a mostrarsi nell'arena de'combattenti carnali.
lascino adunque spaziar le menti dei giovani a ben pensare e a ben fare volonterosi nell'
menti dei giovani a ben pensare e a ben fare volonterosi nell'arena del sapere
vi entrerò armato di bile, lasciando a parte il pungolo del ridicolo, che
, ecc. baruffaldi, 25: a dar pasto / a l'ingorda loro tibia
baruffaldi, 25: a dar pasto / a l'ingorda loro tibia, / sarian
le arenarie de la libia. a. cocchi, 8-393: quello [capitello
i quattro peri che piantai nell'orto / a circondar la conca d'arenaria, /
, fiori bianchi, raramente rossi, a calice dialisepalo e petali interi, frutto a
a calice dialisepalo e petali interi, frutto a capsula (diffusa nelle regioni temperate e
di ossa fossili assai frantumate e difficili a riferirsi alla loro specie. d'annunzio,
, su da le scogliere nerastre levavano a guisa di torri i culmini arborati.
miglio e mezzo. m. a. de'mozzi, 39: fabbriche di
del teatro] le genti sedeno / a rimirare gli arenarii diri / o altri che
dicevano i latini quella ch'era destinata a combattere nell'arena; arenarii, i
. arenazióne, sf. sabbiatura (a scopo terapeutico). —
grossi, 1-36: ed ecco di lì a poco venir fuori il sagrestano del paese
che dava sul sagrato, e cominciare a battere con due martelletti su d'un certo
carducci, 1073: squillarono le trombe a parlamento: / ché non anche risurto
/ né torre v'era, né a la torre in cima / la campana.
mediterranee), ove abita in un tubo a forma di u, che secerne dai
in fondo al sentiero ella non esitò a slanciarsi attraverso l'arenile, verso il
lunga e sottile striscia di terra selvosa tesa a dividere dal mare aperto la cerulea laguna
e basta un panorama di vasto bruciante arenile a rivelare una triste moltitudine di crolli.
si converta e muti ad arenositade e a sabbione. = deriv. da
più frangibile. marino, 317: rivolta a l'arenosa sponda / chiama la madre
voce indarno. / e chiede indarno a le compagne aita. carletti, 46:
iii-24: più non riputava, per cura a sé dovuta,... quelle
un'areola, che si riferisce a un'areola (cfr. areola, n
liquidi e dei solidi (1areometro a peso costante, areometro a volume costante
(1areometro a peso costante, areometro a volume costante, ecc.).
areopagita esser voleva, perché mi costrinse a parlar fuor de la causa? salvini,
non è pregiudizio che faccia perdere la causa a chi l'ha proposta senza far conoscere
sì il menorono [gli ateniesi] a quella contrada che si chiama areopago (
olimpo. panzini, 1-793- non possiamo a meno di ammirare lo spirito e la fantasia
accompagna. redi [gherardini]: a baller m'invitasti l'aretina. =
, ii-241: ma se prò toma a danno ed onor onta, / la pesta
darian scaccomatto all'aretino, / e a quanti aretini fur giammai. tommaseo [
e di que'letterati che s'inchinarono a lui... per antonomasia, di
. lippi 3-49: manda, manda a spiar qualche arfasatto, / o un di
magalotti, v-211: facendo l'ateo a tutta passata, non si vergognò di dar
passata, non si vergognò di dar orecchie a un certo arfasatto,...
arfasatti che stimano sé bravi e liberi a preferenza di tutti, oltre al credere d'
dal gr. 'apcpa ^ dc8, a sua volta dall'ebraico arpaksad: cfr.
arganèllo, sm. piccolo argano (manovrato a mano). guicciardini [tommaseo
mediante un arganetto che si allentava a poco a poco, calavano dal vano
mediante un arganetto che si allentava a poco a poco, calavano dal vano della mezza
5-100: comincia [il picchio] a girare pian piano un certo arganetto di muscoli
avvolge il cavo e che viene manovrato a mano, o a mo
e che viene manovrato a mano, o a mo mano quattro leve mosse
così vengon tirati corpi pesantissimi, legati a un capo del canapo che si va
d'annunzio, iv-1-967: lasciarono le leve a un tratto; e l'argano girò
restano inerti dinanzi all'argano che gira a ritroso spaventevolmente abbandonando il canapo o
di sei freni, dei quali due a mano, due automatici a fluido, due
quali due a mano, due automatici a fluido, due elettro- magnetici.
2. locuz. -con gli argani, a forza d'argani: con grande fatica
giovane, 9-501: gente accorsa / a svilupparli de'vestiri acquosi, / scalzarli
svilupparli de'vestiri acquosi, / scalzarli a forza d'argani, murate / loro le
-tirare qualcuno con gli argani: indurlo a gran fatica, costringerlo a forza.
: indurlo a gran fatica, costringerlo a forza. b. davanzali, i-371
tirato con gli argani, lo confessò a corindone. giusti, i-542: mi son
giusti, i-542: mi son trovato a questi ferri, posso dire senza volerlo,
qualcosa con gli argani: farla entrare a fatica nel discorso, stiracchiarla. buonarroti
brevissimo studio che feci nella lingua svezzese, a raffigurare... nell'antico gotico
, i-26: ficcan l'ariette che sanno a memoria, / e a tirarle con
che sanno a memoria, / e a tirarle con gli argani mi tocca. manzoni
dell'argano. 2. reggilume a tre piedi, mobile, per l'illuminazione
ha le foglie tore (argani a mano, argani a trasmissione, arganide l'
tore (argani a mano, argani a trasmissione, arganide l'anemone divise, il
il fiore nel gambo puniceo. a vapore, argani ad aria compressa, argani
. ariosto, 11-41: l'orca a seguire il canape è constretta / da
(altro adattamento lat. argemónia, a volte corrotto in agrimonia).
ii-476: la radice ancora dell'argemónia a peso d'un denaio si bee in tre
ha le foglie quali lo anemone divise a modo d'appio, e nel gambo ha
argentarle disseccate 'sui loro steli fino a diventare dei dischi velini. = formazione
ii-33: in vece di danari presentavano a vitellio lor viveri, cinture, arredi,
comune nel linguaggio parlato, ma giova a significare ornato d'argento; inargentato,
una carta argentata messa fuori dei vetri a bere la luce del cielo. 2
in cui peli bianchi compaiono in mezzo a quelli colorati (volpe, coniglio argentato
di lamine, per via galvanica oppure a fuoco, per semplice immersione o bagno)
: si andò sul mare notturno che a toccare con le dita luccicava argenteo.
: il pallido spettro del vesuvio affondava a poco a poco nell'argentea caligine della notte
pallido spettro del vesuvio affondava a poco a poco nell'argentea caligine della notte. pavolini
il periodo che va dalla morte di augusto a quella di traiano, ritenuto di decadenza
moneta d'argento coniata dagli imperatori romani a partire da augusto. = voce dotta
. davanzali, i-78: frontone trapassò a moderare argenteria, arredo, servitù.
una macchina, una fabbrica, / a guisa d'una guglia fatta a gradi
, / a guisa d'una guglia fatta a gradi, / piena d'argenteria.
reliquia..., conservata fino a quel giorno intera. deledda, iii-787:
manifestamente si sbandisce, ed è dannato a cavare metallo: alcuno che si mandava in
in argento, sia di getto, sia a martello, sia con saldature: come
. deledda, iii- 687: a mezza costa del monte largo c'era una
altro tempo, che da mezzo maggio fino a mezzo giugno, peroché per essere ella
rossi, 1-14: una vesticciuola a drappelloni, lunga fino alla cintola,
un azzurro argentino, indefinibile, simile a quello che s'incurva su le cime delle
i-501: ci spogliammo e posammo la roba a un poco d'ombra, poi entrammo
querula, argentina, / portata sino a noi dalla tempesta? idem, 22:
nell'aria limpida, si sentiva persino a momenti, quando cessava il picchio argentino
rivolgimenti di tono. da calda e profonda a un tratto diventava argentina e quasi stridula
volte delle risate sonore pigliandosi spasso, a quanto mi parve, d'un commesso viaggiatore
elettricità; non si ossida all'aria né a caldo né a freddo; scarso allo
ossida all'aria né a caldo né a freddo; scarso allo stato nativo (in
con pena di diecimila marchi d'argento a pagare per la parte che la pace rompesse
, che infaccendato non fosse, quale a fare ariento solimato,... e
sua sembianza, / e poi ritorni a simile martoro. landino [plinio],
ariosto, cinque canti, 1-61: a chi collane d'oro, a chi vasella
1-61: a chi collane d'oro, a chi vasella / dava d'argento,
chi vasella / dava d'argento, a chi gemme di pregio. idem, cinque
, le quale mi detton grandissimo animo a 'ndar più inanzi. grazzini, 4-73:
moneta bianca, cioè d'arienti. a. f. doni, 3-231: che
di quest'arte industriosa, dico che a quella s'appartiene primieramente saper conoscere gli
d'annunzio, iv-2-249: e si mise a riscontrare le posate... l'
volto addirittura di minerva chiuso nell'elmo a gran cresta. viani, 14-137:
. figur. argento o d'argento', a indicare il colore biancheggiante, la lucentezza
: una fonte era sanza bruttura, a modo d'ariento, con le chiare acque
dolce frange onde d'argento / fiume a le ripe ch'ei bagna ed infiora
sponda. marino, 17-100: sott'acqua a nuoto ogni suo studio adopra [tritone
guizzo il molle argento / frange e rincrespa a la gran preda intento. idem,
argento; / movea veloci i passi a par del vento / e insuperbìa di sì
e bei cristalli / spinti con arte a empir canali e doccie. fiacchi, 101
e fea d'argento / gli arbori ch'a quel loco eran ghirlanda. settembrini,
bell'astro d'argento, / compagno tacente a la notte. verga, i-390:
fra le due imposte, per mezzo a un gran ragnatelo lacerato. panzini,
, e il vento non riesce più a far luccicare d'argento il colle. sbarbaro
sul presto al mercato dei pesci / a lavarci lo sguardo: ce n'era d'
iii-232: era una vocina d'argento e a bruto tremò tutto il cuore. papini
poi che ebbe donato molto argento / a questi che gli han fatto compagnia.
giorno dei re magi, io verrò a firenze senza né incenso, né mirra e
gioie, ricchezze per ornamento delle chiese. a. f. doni, 75:
. doni, 75: dato mano a tutte le gioie, le catene, gli
di vere, e comprano argenti rubati a pregio disfatto, rivendendogli il doppio:
quella che va dalla morte di augusto a quella di traiano (di decadenza rispetto
affermano lo argento vivo essere comune semenza a tutti li metalli, non si ricordando che
(263): venne un giorno a me e mi porse un piccolo anellino d'
arbore sino allo midollo, lo conduce a perdizione. bruno, 70: lo argento
: lo argento vivo si attribuisce a mercurio particularmente, e si trova nella
, 158: si compra tutto a vilissimi prezzi, et ancora l'argento
s'avea l'impressione di procedere in mezzo a piccoli vortici d'argento vivo. viani
corre in su la loggia, or corre a le finestre, or di sotto,
i santi come i birboni gli abbiano a aver l'argento vivo addosso, e non
guizzare, un gareggiarsi e un rubarsi a vicenda di tutta quella famigliola d'argento
negli occhi neri che guardavano dappertutto e a tutti ridevano. = lat. argentum
, 16-19-1: « argentum non longe a graeca appellatione distat; hoc enim illi «
voi mortali elena argea / di nepente a gli eroi le tazze infuse. =
in una massa plastica che è facile a modellarsi e che mantiene forma e coesione
da quella specie di tana fangosa, a un pelo dalla battaglia, nessuno si sarebbe
lavoro. 2. figur.: a indicare fragilità, debolezza (in confronto
indicare fragilità, debolezza (in confronto a cose più solide e resistenti).
d'una verità umana che nella vita andavamo a gara per soffocare sotto tutte le menzogne
miner. scisto argilloso: rocce argillose a struttura scistosa, facilmente divisibili in lastre
acqua. d'annunzio, ii-742: a mezzodì scopersi tra le canne / del
. compresovi... l'arginare potentemente a sinistra il fosso d'aiolo, per
ma un popolo di quattro milioni concorse a seccarla e ad arginarla. pea,
sì, e abbraccia il mediterraneo, a frenarlo. bocchelli, i-213: pantani
che le piene maggiori del fiume non arrivino a toccarlo, si chiama fiume incassato;
canali, se questi non possono presentarsi asciutti a ricevere tacque di bellavista, né conservarsi
: una vallata erma e derelitta, arginata a levante dalle sponde friabili dell'impetuosa freddana
reale discende tra veli lontani delle nebbie a spengere il lungo travaglio della sua corsa
sen vanno / al fonte originai, ch'a sé le 'nvita; / e s'
di qualsivoglia muro, o argine, ma a quello sia parallelo. d. bartoli
la circondavano d'argine in altezza bastevole a sostenere gli allagamenti dell'acque, che al
insulti di due potenti nemici, i quali a gara cercano d'interrarli e riempirli;
.. condotto per nuovo alveo manufatto a sboccare nelle gran paludi per avanti salse
si stendono; restò tutto questo paese a guisa di un lago d'acqua dolce.
campo invade, e le cognate / acque a lontani pelaghi confonde. manzoni, 55
paludoso] passava una strada elevata, a guisa d'argine. idem, 68
d'un fiume navigabile, ma parallelamente a quello e al po aveva la delmona
carducci, 599: o terre intorno a gli alti argini sole, / ove
di pascolo. baldini, 6-49: tornava a misurar cogli occhi desiosi la pianura,
pavese, 143: l'uomo solo ripensa a quei campi, contento / di saperli
nella sala deserta / sottovoce si prova a cantare. rivede / lungo l'argine il
segneri, iii-1-271: se gli viene così a levar [al vizio] la vergogna
simil. firenzuola, 554: e a cagione che e'fussero [gli occhi]
possono sgorgare. alvaro, 3-176: a un tratto la linea umana cadeva in
tratto la linea umana cadeva in terra a un fischio acuto, non era più che
argine ha rotto, se per aventura e a lui maggiore acqua verrà adosso. tasso
in rotta messo / si ripara fuggendo a la cittade. / soli argante e
argine a tanta piena col parer vostro? dotti,
mia voce, indarno ormai / un muro a le tue gorghe argine tassi, /
tassi, / che già, mentre scoccando a le ciel le vai, / di
.. l'animo tenti / prostarmi a terra?... ». colletta
de marchi, 460: di contro a questi argini posticci vennero a urtare le onde
di contro a questi argini posticci vennero a urtare le onde minacciose delle passioni.
, e il terreno tenace e attissimo a rizzare argini e fare ripari. caro,
le monizioni, furono quasi tutti tagliati a pezzi. carducci, 1075: quale /
in arme, / o mandar messi a cesare, o affrontare / a lancia
mandar messi a cesare, o affrontare / a lancia e spada il barbarossa in campo
targioni tozzetti, 11-1-234: un arginèllo a forma di tura, che teneva le
grande stento. perelli, ii-102: attestato a questo arginèllo... è
lattughe] nelle prode degli orti poste a solatìo, ovvero in arginetti fatti a
a solatìo, ovvero in arginetti fatti a posta nel piano. magalotti, 21-132:
belle specie, com parate a questa / maravigliosa forma d'oltremare!
piccolo, la femmina è lunga fino a 25 mm, con l'addome
25 mm, con l'addome a fasce gialle, bianco-argentee e nere,
fossati e stagni: lunghi da 8 a 15 cm, nuotano rapidamente nell'acqua
. costruiscono l'abitazione nell'acqua, a forma di campana rovesciata, riempita d'
.: persona dalla vista acutissima, a cui non sfugge nulla.
argi c'ho d'intorno, / a chiuder li occhi ed a posare invita.
, / a chiuder li occhi ed a posare invita. caro, i-162: e
un argo e per suo duce? a. f. doni, 2-45: non
, / tu per mille custodie entro a i più casti / verginei alberghi il
. filosofia è aperta e che son gionti a quel termine, onde non son più
termine, onde non son più occupati a spendere il rimanente della lor vita
che mediante quella instituì gli primi pirati a fine che, non meno che la terra
(usato nel riempimento di lampadine elettriche a incandescenza e a fluorescenza, tubi elettronici
riempimento di lampadine elettriche a incandescenza e a fluorescenza, tubi elettronici, ecc.
malesia, nel siam, nel borneo, a sumatra). = dal
, / disiando vedere / madonna mia a tuttore, / quella che non s'argoglia
tanto per la mutazione dell'o nell'a, quanto perché la radice ar denota
portato, / però non esser contro a noi argoglioso. = deriv.
, talché in brevissimo tempo, venendo a capo la risposta, lasciavasi spazio all'
. non sia stato sempre l'ultimo a dire. tommaseo [s. v.
guido pensò... in moglie a uno de'mala testi dare: e
parlarmi spessissimo, e con entusiasmo, a un ragazzaccio ignorante d'ogni arte ch'
marsilio ficino, 2-118: dal corpo a l'anima, da l'anima a
a l'anima, da l'anima a lo angelo, da l'angelo a dio
a lo angelo, da l'angelo a dio: che e'sia di bisogno essere
d'argomentare, quando l'exemplo si potrà a mano a mano aconciare al genere della
, quando l'exemplo si potrà a mano a mano aconciare al genere della causa.
sì fai gran peccato, / e 'ncontro a lui falsamente argomenti. anonimo fiorentino,
apprende, non se ne avvedendo, a discorrere ed argomentare ordinatamente. baretti,
per una ragione e in modo simile a quello in cui dal brutto si argomenta
sforzarsi. lacopone, 63-8: argoméntate a clamare che 'l segnor te deia dare
dare / onne male e pestelenza, c'a esto monno è 'n despiacenza.
si argumentò con ingiuriose parole doverlo provocare a cantare. michelangelo, 14-3: mille rimedi
si disperarono, ma francamente s'argomentarono a loro difensione. fatti di cesare, 125
buevem] che i suoi baroni cominciavano a ubbidire al padre, disperandosi della difesa
ch'aveano l'animo e la mente sollicita a rimanere col bastone della parte..
col bastone della parte... argomentarono a nuovi squittinì. sacchetti, 10-27:
amor con sue più chiare scorte / a sua difesa s'arma e s'argomenta.
vedeva se non per due rimedii argomentare a tale mancamento. 11. rifl
era da'greci detto, che a noi significa argomentativo, perché conteneva l'
il giovane, 9-231: pon mente a quel graziano /... come /
-per estens.: concatenazione di argomenti a dimostrazione di una tesi; ragionamento.
chiamato argumentazióne. segneri, iv-136: a voler pertanto penetrar bene la forza di
fanno tuttogiorno servire nelle argomentazioni de'filosofi a dimostrare la naturale sociabilità dell'uomo.
. d'annunzio, iv-2-226: dinanzi a queste argomentazioni d'uomo pratico, rimaneva
2. filos. serie di proposizioni ordinate a dimostrare una verità, l'ultima delle
), sm. ciò che serve a provare la verità di un'affermazione;
argomenti necessarii -e nota necessarii, cioè a dire che conviene che pure così sia
cose veri- simili, cioè argomenti acconci a provare che così sia, per li
non parventi; / e questa pare a me sua quiditate *. / allora udi'
so che egli è onnipotente. cecco d'a scoli, 4752: e tu,
(440): don abbondio stava a capo basso: il suo spirito si trovava
mi tornavano alla memoria gli argomenti danteschi a dimostrare il buon diritto della dominazione romana
, e piuttosto desidero di fornire argomenti a una condanna che mi scuota.
mi facevano un dopo l'altro vedere a scattare dal manico d'osso un pugnale
lunghezza impressionante. quando quattro individui decisi a prepotere si fossero messi in cerchio con quegli
fattosi il segno della santa croce, andò a lui. zanobi da strato [s
, vi-16: per tornare allo sfortunato a me pare un grande argomento d'innocenzia il
, potersi i pesci fermare come immobili a mezz'acqua è concludentissimo argomento, il
croce, ii-6-197: poiché tutti si affannano a disputare e tanti sudano a scriver libri
si affannano a disputare e tanti sudano a scriver libri, dovrebbe vedersi in questo
dovrebbe vedersi in questo un forte argomento a prova che né dispute né libri sono
-dare argomento: dare consistenza, verosimiglianza a un'ipotesi; addurre prove. boccaccio
-fare argomento: argomentare, dedurre. a riosto, 38-1: e fate anco argumento
della pena sia rientrato in se stesso a fare argomento della gravità della colpa.
. sacro -fare argomento a qualcuno: fornire un indizio, argomento
, da se stesso gli mandò subito a chiamare, assicurandogli che non era per
di bella verità prende argomento, / a quella meta sollevarmi io tento.
ii-27: l'argomento scelto da lui a cantare era per quel secolo il più interessante
parola pronta, eppure non si decideva a entrare in argomento. 5.
. tasso, i-77: ho cominciato a distendere l'argomento de la favola e
1-187: il primo capitolo quantunque saltasse a piè pari in argomento...
è molto concreto e non gli dà argomento a disquisizioni e sottigliezze. -breve esposizione
l'opera (specialmente in opere drammatiche, a imitazione dei modelli classici).
prima alquanto d'argumento che pare necessario a questi primi quattro. poliziano, i-1-121:
, i-1-121: or stia ciascuno a tutti gli atti intento, / che cinque
per superare una difficoltà, porre riparo a una disgrazia: accorgimento, provvedimento;
non poteano pensare, che altro che a concordia si potesse venire. francesco da barberino
, 221: in caso dove a noi bisogno sia, / possiamo usare
. dante, conv., iii-1-11: a torre via questa riprensione, nullo migliore
guerra, feciono un bello e subito argomento a loro scampo. fiore, 47-3:
capitata, / sì ch'ogne cosa andrà a perdimento. intelligenza, 34: ed
e i timoni, e niuno argomento è a mia salute rimaso. idem, dee
masuccio, 54: essendo non multo lontani a crapi, subito diserrò loro un gruppo